La durata di un respiro

di HellSINger
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sigh ***
Capitolo 2: *** Lost ***
Capitolo 3: *** Sigh ***
Capitolo 4: *** Lost ***
Capitolo 5: *** awake ***
Capitolo 6: *** Nightmare ***
Capitolo 7: *** Awake ***
Capitolo 8: *** Dream ***
Capitolo 9: *** Caffè e chiarimenti ***



Capitolo 1
*** Sigh ***


Rin stringeva forte la sua mano, cercava di scaldarla.
Non poteva, non doveva finire così, con tutti quei progetti ancora da realizzare.
Tutte quelle stupide fantasie, quel "loro mondo" che si dovevano creare nel futuro.
Ogni piccola speranza si sarebbe sgretolata, tutto sarebbe finito senza mai essere potuto nascere e lei piangeva come mai aveva pianto, era sempre stata troppo orgogliosa.
Non poteva accettarlo, non poteva lasciarla così, senza neanche una lacrima, un’ ultimo bacio,un’ ultimo buffetto sulla testa.
“Len ti prego, ho bisogno di te”
Ma lui non le avrebbe mai risposto, se ne era andato? Era morto?
Tutta colpa di quell'incidente, quel dannato uomo che guidava ubriaco, tutta colpa sua che era voluta uscire proprio quella sera, tutta colpa di quella curva, tutta colpa di quel secondo in piu’,  tutta colpa delle ruote che non si erano fermate, tutta colpa dell’ambulanza troppo lenta, tutta colpa sua che l’aveva spinta via.
Nei suoi occhi c'era ancora quella scena, quello stridio, l'odore pungente del sangue, tutto quel rosso, il fumo, la pioggia, il dolore che sentiva.
E ora sarebbe restata lì come una bambola di pezza, senza anima, senza cuore.
Lui non era piu’ lì col suo sorriso, quel sorriso che l’aveva fatta tornare indietro da tutti suoi tentativi di uccidersi.
Prima di incontrarlo era solo un sopramobile, una carta da parati, un fantasma silenzioso della quale nessuno si curava, un’esistenza monocromatica: una tra tante.
“Stupido perché mi hai spinta? Ora saremmo stati insieme”urlava tra lacrime e sospiri, come se sperasse che le rispondesse:
ma siamo assieme, sempre e comunque.
Niente, nessuna risposta, solo quella voce senza suono, un calore pallido e lontano, oltre al "suo mondo"
e un pianto che mai si sarebbe spento…
Len era in coma, e forse non si sarebbe mai svegliato, nonostante tutto Rin sapeva che non avrebbe mai lasciato quella mano, per tutta la durata del suo respiro…
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ANGOLINO DELL’ AUTRICE


okkey ammetto che sta roba non è molto originale...u.u
ma che posso farci? dopo tutto è la mia prima fanfic e rimango dell'opinione che non ho le capacità di scrivere questo genere di storie XD
mie lagne a parte ci terrei a ringraziare Ibby dato che mi ha incoraggiato... mi dispiace Ibby-san ma questo è il mio massimoXD
per il resto sono indecisa se continuarla o no ummm... ci devo pensare dipende tutto dal "successo" che riesce ad ottenere sta' roba...
quindi recensite... accetto anche insulti ç.ç
beh kiss Yuky
 

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Capitolo 2
*** Lost ***


Ai piedi della montagna vive una strega coi capelli blu…

Len si trovava sospeso su uno sfondo bianco.
Attorno a lui il nulla, il cielo sembrava sbriciolarsi sotto qualche lontano sospiro di vento:
stava nevicando.
Aveva le mani che sapevano di mare, ma lì attorno c’era solo bianco e grigio cenere.
Mentre stava per cedere alla malinconia profonda che incuteva quel luogo, sentì un delicato canto:

“Alba o dì non importa
Sempre per amor canterò
Per ogni fiocco, spererò

Una vita si è perduta cerca chi la conforta?
E sulla mia mano sciogliti in un pianto,
che nulla può esser se non bianco…

troverai forse la tua pace
è tutto frutto di un destino bastardo?”

sorpreso seguì quella voce fino ai piedi di una foresta, dove una splendida fanciulla raccoglieva splendidi bucaneve bianchi.
Era molto bella .
“C-ciao”
“ti sei perduto? Cerchi il luogo da dove sei venuto?” dette queste strane parole in rima, la ragazza lo abbracciò.
Len sentiva un leggero tepore amorevole attorno a lui, sentiva la mancanza di qualcosa ma non sapeva bene cosa.
”chi sei e che ci fai qui?”
“Sono Miku la strega della montagna, colei che ogni spirito perduto alla soluzione accompagna, sei pronto ad andare oltre? Vuoi vedere cosa c’è oltre la di neve coltre?”
“Che?”
“cercavi risposte giusto? sai il mondo non sempre è giusto, se non ti ricorderai , cosa stai cercando certamente morirai”
“come m-m-mo-morirò” esclamò il povero ragazzo mentre il suo cuore sembrava voler aprigli il petto per fuggire lontano.
“vieni con me e troverai conforto, una nuova vita per te è in porto”
In quel momento il giovane notò una piccola macchia gialla, tra tutti quei fiori tutti uguali.
C’era un bucaneve giallo con gli stami arancioni: aveva la corolla piccola e delicata. Era cresciuto lontano, forse isolato dagli altri fiori.
Quel fiore gli ricordava qualcuno, ma non riusciva proprio a ricordare.
Si avvicinò a quel bocciolo e con delicatezza scostò la neve, e fu così che scoprì che il fiore non era solo ce n’era un altro giallo.
Saremo assieme, sempre e comunque.
Il ragazzo si sentì come se un fulmine lo avesse colpito
“Rin”
Di colpo ricordò tutto: l’incidente.
Era morto davvero?
Il vento portò sulla sua scia, parole rotte e sale
“Len ti prego, ho bisogno di te”
“Rin sono io che ho bisogno di te”
“Stupido perché mi hai spinta? Ora saremmo stati insieme” aggiunse "il vento"
Il sale portato dalle folate, stava sciogliendo la neve. “Tu non puoi andartene, ti terrò qui anche in catene” esclamò la maga con rabbia
“Mi dispiace, ma lei mi sta chiamando”
Miku sorrise il suo era un sorriso dolce quanto malinconico “Avrei voluto che anche lui mi avesse amato così, per ciò fuggi e vivi e non lasciarla mai, o te ne pentirai”
Dette queste parole colse la neve (quella che restava), soffiò i fiocchi sui suoi occhi.

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Capitolo 3
*** Sigh ***


La neve soffiata dalla strega diventò un vortice che in poco tempo inghiottì tutto il bianco e lo stesso ragazzo che spaventato chiuse gli occhi.

Len riaprì gli occhi lentamente, li richiuse subito a causa della luminosità esagerata della stanza in cui si trovava. Attorno tutto ara bianco e deprimente: era nell’ospedale della sua città.
Alla sua sinistra c’era una finestra con le tende bianche, c’erano dei palloncini colorati con la scritta “guarisci presto” ed un vecchio comodino di ferro sulla quale c’era un vaso con dei Crocus gialli.
Era steso nel letto avvolto in delle carinissime coperte blu, ma la cosa che piu’ le rendeva carine era la bellissima ragazza bionda che stravolta dormiva al suo capezzale, non potè resistere a accarezzarle la testa dolcemente, doveva dormire molto profondamente e per ciò aveva un’ espressione serena.
In quel momento, Len vide un foglio sporgere appena, appena da sotto il gomito di Rin, lo prese, lo apri e lesse:

“ascolta, senti queste note di pianoforte
Le stesse che mi suonavi ogni sera.

Ascolta, giunge la sera
E resto sola senza quella musica

Ascolta, senti i miei passi per i corridoi.
Pensare che ogni secondo, possa essere uno perso per me e te.
Ascoltami ti ricordi quel ti a*o che non riesco a dire
Beh ora come ora lo sento come un macigno
Dato che mi pento di non avertelo detto mai abbastanza

E ora che penso di aver pianto ogni lacrima
Ricomincio come una stupida, ma
tu ami proprio questa stupida giusto?

Ascolta, non mi risponderai lì dove sei
Oggi forse mi sono dimenticata come si canta,
la mia voce non è completa senza te.
dopo tutto siamo una sola anima”

La carta aveva delle ondulature qua e là, segno che la ragazza piangeva mentre scriveva.
Avrebbe voluto svegliarla ma era così bella, che restò ore e ore ad osservarla dormire,
sospirò. Sapeva che l'avrebbe osservata in silenzio per tutta la durata del suo respiro.

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Capitolo 4
*** Lost ***


Rin non sapeva dove si trovava.
Attorno a lei, un grande prato verde che si lanciava in un lago color cielo come i suoi occhi, fu allora che sentì un canto flebile provenire dall’acqua:

“canto per me: le giovane amante col cranio fracassato, .
dalle botte di un uomo dal pensiero scombussolato, .
mano aperta, lama, ferita e sangue.

fiori secchi, spazzatura, solo un’avventura.
Cocci ci vetro e una gola squarciata, hai paura?
amore malato e sangue perlato*,
in questo lago.”

la canzone era molto triste, ed era così bella nella sua crudezza, che Rin non potè fare a meno di avvicinarsi alle sponde del lago. .
. Qui vide una ragazza coi lunghi capelli che avevano lo stesso colore dell'acqua, era seduta su una pietra piangeva lacrime: piccoli zaffiri senza volontà. .
“ehi…t-t-tu chi sei?” riuscì infine a chiederle.
“sono la Miku la strega”
“e perché piangi?”
“è pianto per chi non ho avuto accanto”
“eh…”
“l’uomo che amavo mi ha ucciso, e un or è salvo lontano dal mio viso”
“eh…”
“tu sembri il ragazzo che ho salvato, non è che sei tu colei che ha tanto amato?”
“di che stai parlando?”
“so che hai pianto, per la sua caduta nello schianto”
“L-Len, p-parli di lui?”
“sei tu che l’hai fatto fuggire? Con il suo di parol stornire ”
“eh…”
“stava per passare, ma la tua voce l’ha fatto tornare. Dunque mi domando, tu che stai cercando?”
“no-non so mi sono ritrovata qua”
“forse io ti ho chiamata, per raccontarti una storia cantata?”
La maga aggiunse: “provi pena per la mia rovina? Potrebbe anche a te succedere piccina, dimmi perdoneresti mai il tuo amato, se con un colpo di pistola ti avesse ammazzato?”
“…potrà sembrarti stupido ed infantile, ma se lo amassi davvero credo, che potrei perdonarlo, se pentito”
“la tua risposta mi ha colpito e per il nuovo mondo ti lascio un invito”
Dette queste parole l’ambiente cominciò a sfumare, quasi come tutto fosse fatto di sabbia e si fosse alzato un gran vento.
* la poesia canzoncina è tratta da un' altro mio testo: "Amore malato"

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Capitolo 5
*** awake ***


Rin aprì gli occhi e livide riflettersi in due occhi uguali, ma diversi dai suoi.
“Buongiorno bella addormentata” esordì Len.
“Len..” disse la ragazza bionda lanciandosi al collo del povero ragazzo, che si ritrovò in un morsa.
“Così mi ammazzi…”
“S-scusaaa, e che pensavo che non ti avrei più rivisto” disse la ragazza allagando la stanza di lacrime
“Ma ora sono qui calmati su,sù”
“Ok..nyaaa ho fatto anche un sogno strano come diavolo posso calmarmi? E dim…”
Rin non ebbe neanche il tempo di finire, che aveva le labbra di Len sulle sue, fu un bacio breve e di cristallo tremante e un piccolo fiume sgorgò dal suo occhio destro.
“Così” disse sorridendo il ragazzo”ora mi racconti il sogno?”
“Um…ok , c’era una ragazza che cantava in un lago, era orribile mi ha raccontato che il suo amato la ha uccisa, mi anche detto il suo nome M…”
“Miku?”
“E come fai a saperlo?”
“Ho sognato anche io questa ragazza”
“Hi ha detto che stavi per andartene e io la ho spinta salvarti”
“Già nel mio sogno è successo proprio questo, poi mi sono svegliato”
“E’ strano”
In quel momento entrò una ragazzina con gli occhi rossi e ed un sorriso sadico.
“Salve mi manda Miku-onesama, mi ha detto di darvi questi fiori desu”disse la bimbetta porgendo un mazzo di fiori i due li fissarono terrorizzati: erano rose e calle color verde acqua e avevano le foglie nere come il petrolio.
Quando distolsero lo sguardo dalla composizione, si accorsero che la bambina era svanita, al suo posto c’era una lettera, Rin la colse e Len la lesse:
“salve miei nuovi amici
Ditemi vi sentite felici?

Ci incontreremo presto
In questo mondo pesto

Per parlar di cosa vi è successo ”

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Capitolo 6
*** Nightmare ***


La lettera aveva inquetato i due in un modo così forte che rimasero alcuni secondi a fissare la carta, come se potesse sparire da un momento all’altro.
Poi si guardarono negli occhi, cosa diavolo stava succedendo?
“Bene come promesso, son qua a raccontar cosa è successo”
La strega era sbucata dal niente e dalla sua testa gocciolavano piccole gocce di un liquido rosso, era sangue?.
“ah che diavolo ci fai qui?” urlarono in coro

“già detto, siete sordi? Io creo mondi”
“cosa stai delirando? Ed è necessario parlare in rime?” Len si stava un po’ alterando
“si è cruciale, senza non potrei parlare.
La verità è che vi siete persi entrambi,
giovani strambi.
Ho gran rancore verso il mio amato,
che mi ha trucidato.
La sera del fatidico giorno,
avevo deciso di levarlo di torno,
ma per puro caso la sua camionetta
ha investito una coppietta.
Mi son sentita male
e ho creato un mondo per rimediare.
Ho questo potere,
perché dei morti sono il condottiere.
Ho voluto testar la forza del vostro amore
con questo vil gioco che mi ha fatto passar dilettevoli ore.
Possiate perdonar i miei delitti.
Ma sapete essere traditi dalla persona piu’ importante lascia incredibilmente feriti”

“Ma-ma c-così resteremo insieme per sempre? ”

“ “No non potete il dio dice che rinascerete,
lontani, senza ricordo alcuno, di altri vi innamorerete”

“Ma non è giusto”
“dato il mio errore vi concede per dirvi addio poche ore” detto cio’la strega scomparve
La porta si chiuse, per lasciar privacy ai nostri poveri ragazzi dannati dal destino.
Cosa fecero resta un mistero, lascio a voi immaginare.
quando qualcosa di sovrannaturale si mette tra te e colei che ami non ti resta, che fare una scelta tra: il divincolarsi dai fili del destino fino ad essere tagliato a pezzetti o il lasciarsi scivolare dolcemente nell’oblio. Voi che sceglierete, sono così curiosa

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Capitolo 7
*** Awake ***


Concluse quelle due ore passate in un attimo, la luce li chiamava a sé, ma i ragazzi erano decisi piu’ che mai a restare, “sfideremo anche una divinità se necessario vero Rin?” disse il ragazzo prendendola per mano
“kyaaa certo il nostro amore è più importante chissene di quel che dice il dio o la gente”
dunque avete scelto di divincolarvi a morte dai fili del destino. Bene così sarà divertente farvi vedere quanto siete impotenti” una voce che sembrava provenire da ogni parte dichiarò queste parole con tono tra il malizioso ed il sadico.
La luce li investì non riuscivano a muoversi, erano stati troppo ottimisti? Dopo tutto non si può sconfiggere il destino.
“tu chi sei? Un altro seguace di Miku?“
“hahaha quanto siete teneri? io sono il Dio e se mi permettete vi dirò una piccola verità: adoro distruggere storie d’amore per ammazzare il tempo, e questo “atto” è stato il più divertente di tutti. Prima distruggo la vita di Miku: fingendomi il suo amato la ho uccisa.
Questa dopo essere morta con la forza del suo rancore è diventata una strega e potete facilmente immaginare, che spasso quando la ho nominata regina dei morti, e le ho dato tutto il potere di vendicarsi, di quell’uomo che innocente ha passato tutto questo tempo a piangerla e a dannarsi per trovare un colpevole, ma lei non lo sa, va cerca di vendicarsi e uccide una povera coppietta innocente, si sente in colpa cerca di salvarli, fallisce. Ora si sta dannando, il suo “assassino” è ancora vivo, lo ho salvato perché non volevo far finire così presto il gioco. E ricomincerà da capo e potrò divertirmi ancora un po’, poi cambierò coppia, magari rovinerò anche le vostre vite…ah ci sono già riuscita ufufufufu e ascoltate bene indirettamente, sono troppo figo XD”

queste dure parole spezzanti si espansero nella fredda stanza, e quella luce li stava già facendo disciogliere in atomi ma all’improvviso…
“peccato che sei così intelligente, che ciò che hai detto lo ha sentito ogni gente e col potere che ridendo mi hai dato, ti fermerò ritardato ”
… la luce scomparve: erano liberi.
“Miku” dissero in coro i fidanzatini
“sono contenta che state bene, scherzar con me dio da strapazzo non ti conviene”
“bene bene la mia povera colombina si rivolta contro di me hahah la pagherai”
“non puoi toccarmi neanche con un dito, ti ricordi sono una specie di Dio, fallito”
“questo è il meno sai che le tue vittime non si possono salvare”
“le salverò io,vieni Miyo”
La bambinetta dei fiori apparve dal niente
“hai chiamato one-sama?” “mi faresti una cortesia? Chiameresti le altre principesse dell’amnesia”
"non vorrai mica..."
“già tutte ormai sapranno la verità”

"bene così sarò abbastanza potente da rubare il posto di mio padre"
“cosa stai dicendo le inquietanti seguaci di Miku ti faranno il di dietro a strisce”
“siete proprio dei cucciolotti ingenui fufufu secondo voi un dio figo come me che ha spezzato il cuore a miliardi di ragazze e ragazzi confessa così ai quattro venti? Ingenui è tutto calcolato. Ora mi odieranno e io assorbirò il loro odio e lo userò per usurpare mio padre Amore e Odio(è il mio nome) diventerà il più importante muhahahaha ”
“lo hai rifatto! hai riconfessato tutto ai quattro venti”
“tanto non potrete fermarmi”
Tutte le seguaci di Miku arrivarono compresa la piccola Miyo “vendicerò finalmente la mia mamma”
“si,SI odiatemi di più, molto di più hahaahha Miyu vuoi sapere come mi sono divertito co la tua mamma? E con te?”
Il cielo venne lentamente divorato da nuvoloni neri.
Quella sarebbe stata l’ inizio di una nuova era, un’era di odio.

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Capitolo 8
*** Dream ***


Il sapore della fine amareggiava gli animi di tutti,
“non ti perdonerò mai”
e un vento secco spirava irrispettosamente, mentre lampi piovevano dalle nubi nere.
“ ora con la forza del vostro odio distruggerò l’amore e creerò un mondo d’odio”
“ma io non ti odio, so solo che combatterò il fato”
“anche io dato che questo tuo gioco mi ha fatto capire quanto Rin è importante per me ”
“tacete, siete solo degli ipocriti, non è possibile vi ho rovinato la vita…” urlò la voce “…hahahha capisco…forse non abbastanza” aggiunse.
La luce squarciò le nubi e li investì,
“è arrivato il momento di emettere un giudizio…nel sangue…siete come le camelie, morite continuando a non avere alcuna distinzione”
Il lume intensificava il suo raggio, piovendo dal cielo come una maledizione, era bollente di rabbia e lentamente stava divorando le loro esistenze, le seguaci di Miku urlavano il loro rancore .
Ma i due ragazzi volevano sentirsi un’unica cosa ancora una volta…

“ la nostra storia: fregia e graffia il cielo,
è stata abbandonata sia dalle mani dei demoni
che da quelle degli angeli, va avanti a modo suo.

è la mia voce? o è la tua?”

“ hahah che state facendo? Siete patetici, non si può sfuggire al destino”
“Non importa,
con la terra o le fiamme dell’odio
sotto i miei piedi
continuerò a crederci”

“non sapete quando arrendervi?
“continuerò a cantare anche se
polvere diventerò, lotterò contro il destino,
dietro a tutto ciò non c’è altro che amore
e se questa è una tragedia non smetterò ”
“non potete andarvene senza fare rumore come tutte queste esistenze flebili che ho marchiato?”
Ora è la fine?Tutte le poesie sono state cantate?
“Non importa,
col cielo o con la scure
del destino sulla testa
continuerò a crederci ”
“smettetela, questo calore cos’è?”
“Ma non importa
voglio vedere un nuovo mondo d’amore
sarebbe grandioso, ancora di più
se potessi vederlo nei tuoi occhi.”

“Ecco sulle porte del nuovo mondo ci sorrideremo, mentre le lacrime scorrono.
Non è un addio.Niente può separare un’unica anima.
Ci innamoreremo ancora?

“b-basta v..vi prego”
“Mi importa davvero,
seguirò quel filo,(il filo rosso del destino)
fino ad ogni capo del mondo”

“E ti troverò in un bellissimo sogno”
Alla fine di queste parole i due si scomposero in piccole particelle di polvere, piccoli granelli di lacrima portati dal vento.
“ p-pe-perché non mi odiate perché?”
“ perché loro, si amano e nulla è più forte, neanche la oscura morte. Non trovi che questa sia una lezione d’oro?”
“si forse, sento uno strano rumore
*tum tum*
“che sta succedendo?”
“ folle macchiato, il loro amore ha perforato il tuo animo crepato? Stai per morire, così la storia potrà finire”
a capisco questo è l’ultimo atto, chissà se riceverò applausi. Voglio andarmene con stile, dicendo che non ho mai potuto avvicinarmi a te, così sono impazzito e l’odio mi ha rubato il cuore… ti ho sempre amata… perdonami….

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Capitolo 9
*** Caffè e chiarimenti ***


Len aprì gli occhi era sdraiato su un prato, tutto indolenzito si girò e si trovò faccia a faccia con una ragazza addormentata :Rin. Il tramonto tingeva i capelli della ragazza di uno splendido arancio, ed illuminava il suo viso: sembrava fatta d’oro fuso… era sempre stata così bella?
La sua visione lo rese molto felice, aveva fatto un sogno terribilmente strano…
Il solo pensiero di quel sogno lo agitava e decise di cambiare subito pensiero.
Come diavolo avevano fatto ad addormentarsi sul campetto della scuola?
Ormai cominciava a imbrunire ed il freddo e l’umidità sopraggiunsero come dei cavalieri al galoppo, dovevano tornare a casa, Len si caricò Rin sulle spalle per non svegliarla: era troppo bella quando dormiva.
Mancavano ancora quattro isolati, quando cominciò a piovere pesantemente, le gocce cadevano come dardi sulla pelle dei due.
“…mm…ahh” mugolò sbadigliando Rin
“ben svegliata mia principessa ”
”Len” urlò dimenandosi la ragazza
, un improvviso movimento fece cadere il povero principe che sotto il temporale si ritrovò sotto la sua principessa, faccia a faccia solo pochi millimetri tra loro.
La pioggia continuava a sferzare la strada, i due rimasero alcuni secondi fermi intrappolati nell’incantesimo di quel secondo, finchè la ragazza decise di romperlo con quelle parole, che non era mai riuscita a dire, si avvicinò all’orecchio del suo amato, che gocciolava splendide goccioline d’acqua e sussurrò
“sai… ti Amo”
“uh… anche io…”
“ora sai cosa sarebbe carino?”
“…cosa?”
“andare a casa ho freddo”
“um” bofonchiò deluso
I due si alzarono,
“se vuoi mi puoi scaldare un po’, mi abbracceresti?”
“ok…come siamo infantili mia principessa ”
“cattivo…e che ho fatto un brutto sogno”
“anche io ma era solo un sogno no? Ora siamo insieme e lo saremo sempre”
“ti prego di’ per tanto tempo, per sempre suona troppo come una splendida bugia ”
“ok mia signora, staremo insieme per tanto tantissimo tempo”
“hai finito di giocare alla principessa e al prode cavaliere?”
“no, haha”
“Allora oh mio baldo accompagnatore mi dovete salvare sono vittima di un incantesimo di una strega malvagia…”
“oh mia punzella per voi affronterò draghi e mostri”
“niente di ciò voglio solo un bacetto” *smack* “non sulla mano cavaliere santarellino.”

“dai un bacio sotto la pioggia sa troppo di addio melodrammatico(e vorrei non dirti mai addio)”

“tanto siamo arrivati…”

ora sarebbe meglio far fuggire questa storia lontano solo per farla finita.
Infondo che significato ha lottare se non si ha niente da proteggere?
Che significato ha proteggere una cosa che prima o poi morirà?
Forse è per questo che gli “umani” difendono le cause perse, perché sanno che prima o poi le cose finiscono?
Ah questa è la mia piena sconfitta, o oppure è solo un altro canto?
Ti chiedi chi è questa… beh,
Potete chiamarmi in tanti modi: Sono Dio, La voce narrante, sono tutto quello che volete niente mi
distoglierà dal vero me stesso, ossia… beh siete sicuri di volerlo sapere?



I due erano ormai arrivati a casa, il tepore accarezzò i loro visi fradici come la mano di una mamma accarezza i suoi figli dopo che si sono svegliati in preda agli incubi; la piccola stufetta del loro appartamento si doveva essere accesa. entrarono in casa lasciando tante goccioline sul pavimento, sembravano piccole tracce lasciate da qualche animale in fuga.
La luce non funzionava e tutto restava avvolto in una penombra surreale.
Le gocce che imperlavano i loro capelli cadevano creando piccole sinfonie di tonfi: plic plic. Il tepore era ormai svanito, i due si cambiarono, Len decise di preparare un buon caffè. “sei bagnato fradicio e ti fai un caffè? Beh questa è dipendenza” la biondina sghignazzò
“kyahah hai ragione”
rise lui sarcastico.
La caffettiera rispose sbuffando sbuffi dall’intenso aroma di caffè:era ormai pronto per essere versato nelle due piccole tazzine bianche decorate con fiori, che erano stati dipinti dalla stessa Rin. Si formarono due leggere increspature nel momento in cui le labbra dei due si immersero nel liquido nero, nero come il peccato.
La bionda posò la tazzina, e il ragazzo potè quasi specchiarsi nella gocciolina ribelle che assediava l’angolo sinistro della sua bocca .
“sei sporca”
“um dove?”
“qui” disse leccando via la macchietta che oltraggiava col suo nero il rosso perfetto delle sue labbra, lei con un movimento ben calcolato lo intrappolò in un bacio, l’amaro e il dolce si mescolarono creando un equilibrio. (Rin ha zuccherato il caffè, Len no)
Un pensiero cominciò a farsi strada nei pensieri dei due e come un seme infetto germogliava coi suoi splendidi fiori sacrileghi.
Il tempo sembrò quasi fermarsi e i due rimasero intrappolati nel più bel secondo della storia…dopo tutto non importa quanto sia considerato immorale un amore è e resterà se stesso: amore.
Che dire degli errori degli “umani”: tutte quelle volte che si innamorano della persona “sbagliata”: di uno con lo stesso sesso per esempio, oppure di un consanguineo: di un fratello,un cugino,
oppure beh che c’è di più penoso dell’ innamorasi del proprio migliore amico, o di una persona che mai ti corrisponderà?
E che dire degli amori "normali" questi sono accadono tante volte e rendono le cose banali, già viste milioni di volte, come gli amanti che guardano il cielo sognando un futuro radioso insieme.


poi all’improvviso notarono un qualcosa di strano nell’ombra.
La casa era in disordine come sempre, i mobili erano polverosi come al solito, il rubinetto della cucina gocciolava debolmente come era d’abitudine, sul tavolo c’erano delle lettere ecco quello era strano: nessuno dei due aveva ritirato posta.
Col fiato sospeso, aprirono la prima: una sola parola color mare spiccava sulla carta “grazie”.
Aprirono anche la seconda questa volta erano piu’ parole ed erano scritte in blu- grigietto “ “benvenuti al prossimo giro extra bonus”
beh che altro dirvi… non saprete mai se questo è il mondo o solo un'altro sogno, la realtà è decisamente troppo flessibile.... ah che sbadata mi sono dimenticata di dirvi il mio nome: sono me stessa e sono la nuova Amore… Odio dopo aver confessato di amarmi è svanito… Beh ora che cala il sipario non date troppo peso alle mie parole…potreste impazzire a cercare di trovarmi un senso… Questa è la fine o un nuovo inizio? Forse entrambi: ogni inizio reca fine a qualcosa e ogni fine implica un inizio…questo è un gioco eterno in questo Nuovo mondo*


ANGOLINO DELL’ AUTRICE

Bene dopo questa fanfic proclamo che quel briciolo di sanità mentale che avevo è andato a farsi friggere. XP *Amore parla un po’ al femminile e un po’ al maschile non perché è scema o cosa ma perche lui non ha un sesso ben definito… oppure vuole solo giocarvi un brutto tiro…sta a voi decidere XD.
Ah per chi non l’avesse capito “la nuova Amore ”è Miku o almeno ha i suoi ricordi, poi boh questa cosa resterà in sospeso penso.
Per chiarimenti sulla storia o sul recupero della mia sanità mentale, sono disponibile a rispondere a qualunque domanda XP
Beh vi ringrazio per avermi seguito fino a qui Kiss Yuky

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