At the heart can't control.

di RonHermione
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Paura ***
Capitolo 2: *** Rabbia ***
Capitolo 3: *** La lettera ***
Capitolo 4: *** Il piano ***
Capitolo 5: *** La foresta proibita ***
Capitolo 6: *** Amore segreto ***
Capitolo 7: *** Lavanda ***
Capitolo 8: *** La decisione ***
Capitolo 9: *** Io amo lei ***



Capitolo 1
*** Paura ***


At the heart can't control.

Capitolo I – Paura.


«Hermione, stai bene?»
«Secondo te, Harry, sto bene? E’ una tortura! Una continua tortura, vederli lì…abbracciati a sbaciucchiarsi! Non ce la faccio!» e scoppiò in un altro rumoroso singhiozzo. Ormai la settimana di Hermione si svolgeva così: alzarsi, piangere, mangiare, lezione, piangere, compiti, piangere, dormire. Andava avanti così da quando Ron si era messo con Lavanda. Ma perché – si domandava lei – perché non mi trova interessante quanto quella! Cos’ho io che non va? Cos’ha lei in più di me!?
«Vuoi che dica qualcosa a Ron? Posso farlo ragionare, se vuoi»
«No, Harry. Grazie, ma se è interessato a me deve capirlo da solo, senza nessun aiuto esterno»
«Hermione ma lui è interessato a te! Solo, non so cosa gli prende! Forse vuole fartela pagare»
«Farmela pagare?»
«Si. Sai…quando ti ha vista con Krum, era abbastanza deluso e…e arrabbiato». Hermione stava per rispondere quando si sentirono delle risate e delle voci, provenire dalle scale.
«Dai, Lav…smettila, sei seccante»
«Seccante? Io? Ma RonRon io lo faccio perché ti amo. E tu? Mi ami RonRon»
«Sempre queste domande! Davvero Lav, sono stanco, ci vediamo domani. Vai dalle tue amiche»
«Vedi, Hermione? Non la sopporta più! Comunque sta arrivando, meglio chiudere il discorso»
«Buona se…» Ron restò paralizzato. Erano giorni che non vedeva Hermione nella sala comune e a quella vista non seppe che dire. Si guardavano negli occhi e nessuno dei due riusciva a distogliere lo sguardo. Il cuore di Ron batteva a una velocità incontrollata e d’istinto si portò una mano al petto. Resosi subito conto della stupidità del suo gesto abbassò la mano e con voce tremante disse «Ci-ciao Hermione». Lei aveva abbassato gli occhi per terra e rispose con un «Ciao» privo di enfasi, poi si alzò dalla poltrona, voltò le spalle a Harry e Ron e si diresse nel suo dormitorio.
«Cosa devo fare? Dimmelo tu amico, non so davvero che fare!» disse Ron a Harry sprofondando nella poltrona dove era seduta Hermione, una volta rimasti soli.
«Molla Lavanda, no?»
«A te sembra che non l’abbia mai pensato? Sempre! E’ insopportabile! Mi fa paura. E se la lascio e mi lancia un incantesimo o peggio ancora una maledizione?»
«Già, a questo non c’avevo pensato»
«Lei è bellissima»
«Chi? Lavanda?»
«NO! Hermione! Hermione è bellissima»
«Allora cosa aspetti?»
«Te l’ho detto Harry… quella se la mollo, mi uccide! Ma ho anche paura di perdere Hermione! Harry, cerca di convincere Hermione a non mettersi con nessuno, ti prego»
«Farò del mio meglio»

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Capitolo 2
*** Rabbia ***


Capitolo II – Rabbia
Ron passeggiava da solo lungo i corridoi della scuola. Era dall’altra sera che non faceva altro che pensare a Hermione. Si odiava, si odiava perché era stato più facile baciare una ragazza con cui non aveva mai parlato che la sua amica di sempre. Si odiava perché non sapeva darsi una risposta alla domanda che si poneva sempre “Perché sto con Lavanda Brown?!”. Voleva fare un dispetto a Hermione perché lei aveva baciato Krum? Forse, si…ma sta di fatto che ora Hermione non gli parlava più e lui si sentiva più solo che mai. Era arrivato quasi davanti al quadro della sua sala comune quando si sentì chiamare. Era una voce bella, armoniosa, familiare. Si voltò ed era Hermione! Il suo cuore cominciò a battere sempre più veloce! Ci siamo – pensò – finalmente farò pace con lei, finalmente sarò di nuovo felice. «Ciao Hermione» disse lui sorridendo, «Ti è caduto un foglio» rispose svelta lei. Ron si sentì sprofondare, raccolse il foglio e lei era già sparita. Un attimo prima si era sentito il ragazzo più felice del mondo, e adesso era tutto come prima. Aveva una voglia matta di urlare, urlare tutto il suo dolore e la sua rabbia, prendere a calci e pugni ogni cosa che aveva vicino, invece l’unica cosa che fece fu sedersi su uno scalino e piangere

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Capitolo 3
*** La lettera ***


Capitolo III – La lettera
Harry aveva fatto alzare Ron dallo scalino e lo aveva portato in sala comune per farsi raccontare tutto.
«Secondo me dovresti scriverle»
«E cosa dovrei scriverle “Hermione, ti amo da sempre, sono un cretino” mentre sono ancora insieme a Lavanda? No.»
«Invece si. Scrivile una bella lettera e mettigliela di nascosto nella borsa o da qualche parte, non scrivere il nome però…e così vedrai cosa farà lei»
«Ottima idea, lo faccio subito» e presa una pergamena cominciò a scrivere.
                                                                                                         ***
«Ginny! Ginny!»
«Cosa vuoi, Ron?»
«Potresti fare una cosa per me?»
«Dipende»
«Dovresti mettere questa» disse porgendole la lettera «sotto il cuscino di Hermione»
«Cos’è?»
«Una lettera! Puoi farlo? E’ importante»
«Vedo che ti stai dando una svegliata! Da qua, ci penso io»
«Grazie mille, Ginny!»
«Mi devi un favore!»
«Tutto quello che vuoi!!»
Era felicissimo, finalmente Hermione avrebbe saputo la verità, finalmente le cose si sarebbero sistemate!
«E’ fatta!» disse Ron a Harry raccontandogli della lettera che aveva dato a Ginny.
«Ottimo! Ora dobbiamo solo aspettare»
                                                                                                               ***
Hermione era in biblioteca a leggere quando accortasi dell’ora decise di andare a dormire. Aveva letto di un potentissimo filtro d’amore e non poté far altro che pensare a Ron. voleva a tutti i costi contare qualcosa per lui, ma era davvero questo il modo giusto per farlo innamorare di lei? Davvero doveva dargli un filtro d’amore. Era arrivata in sala comune e ebbe un flash back…lei e Ron che si abbracciavano, ma forse era solo un suo sogno. Arrivò al suo dormitorio e si mise a letto. Aveva l’abitudine di mettere le mani sotto il cuscino prima di dormire, e quella sera sotto quel cusino, vi trovò qualcosa di inaspettato.
«Che diavolo…una lettera?» Hermione era stupita. Chi avrebbe mai messo una lettera sotto il suo cuscino? «Lumos» disse aprendo la lettera:
Cara Hermione
Sono convinto che tu debba sapere la verità. Io ti amo, Hermione, da sempre. Non te l’ho mai detto perché non ne ho mai avuto il coraggio! E scusami se te lo sto dicendo con questa lettera, la verità è che non dovrei dirtelo affatto! Non posso spiegarti il perché ma voglio che ti sappia che ti amo! È sempre stato così e sempre lo sarà. Scusami per tutto. 
                                                                                                                                                                                   Ti amo. 

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Capitolo 4
*** Il piano ***


Capitolo IV – Il piano
Hermione aveva le lacrime agli occhi. Era sicura di chi fosse stato a scrivergli quella lettera. Era Ron, il suo amatissimo Ron le aveva scritto quella lettera! Adesso però doveva solo trovare il modo per restare da sola con lui, per dirgli che anche lei lo amava. Doveva solo pensare al posto, e a come farglielo sapere. Chiuse gli occhi, fiduciosa che la notte le avrebbe portato consiglio, e si addormentò…per la prima volta senza piangere.
La mattina successiva Hermione era radiosa e felicissima, neanche vedere Ron con Lavanda le avrebbe fatto abbassare l’umore perché ormai lo sapeva, sapeva che lui amava lei.
«Ginny, Ginny!!»
«Buon giorno Hermione, ti vedo felice sta mattina… successo qualcosa?»
«Non te lo immaginerai mai…Ron mi ha scritto una lettera!!»
«Ma davvero?»
«Cosa vorresti dire con questo “ma davvero?”, lo sapevi?»
«Secondo te come c’è finita la lettera sotto il tuo cuscino, per magia?»
«Poteva anche essere, no? Comunque, ho bisogno del tuo aiuto» e le disse che voleva parlare con Ron da sola, lontana da Lavanda e che non sapeva come diglielo.
«Puoi sempre portarlo nella foresta proibita»
«Giusto! Perché non c’ho pensato!? E come faccio a farglielo sapere?»
«Ce lo porteremo io e Harry con la scusa del Quidditch!»
«Sei un genio, Ginny! Allora domani, alle 9 e 30 alla foresta proibita, d’accordo? Parla con Harry»
Passeggiava felice per i corridoi e incontrò Ron e Lavanda, Hermione non poté far altro che sorridere e guardare felice Ron. Lui vedendo il suo atteggiamento diventò rosso in viso oltre che nelle orecchie e abbassò lo sguardo, tanto che Lavanda se ne accorse e disse «Non capisco perché ogni volta che passa lei ti comporti in modo strano, RonRon», «Ma no ahah…ma che dici Lav, so-sono tranquillo». Hermione avendo sentito tutto si mise a ridere ancora di più.

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Capitolo 5
*** La foresta proibita ***


Capitolo V – La foresta proibita
Le 9 e 30 arrivarono presto quella sera, Hermione era già nella foresta da un bel po’. Ripassava il discorso che avrebbe detto a Ron una volta arrivato e più ripassava, più le sembrava banale. Al diavolo il discorso perfetto – pensò – appena l’avrò davanti saprò cosa digli. Dopo qualche minuto Hermione sentì la voce di Harry farsi sempre più vicina. «Non capisco, dovevano essere già tutti qui! Ma che fanno?»
«Li vado a chiamare, Harry. Vieni con me?» diceva Ginny
«Ehi! E io resto qui da solo?»
«Torniamo presto, Ron, tranquillo» gli disse Harry e inforcando la scopa, volarono via.
«Perfetto! Non solo muoio dal freddo, sono pure al buio, senza bacchetta e SOLO!»
«Ron!» chiamò una voce non lontano da lui.
«Chi è? Chi c’è?»
«Ahah, tranquillo Ron, sono io» disse Hermione andandogli incontro
«Her-Hermione, che…che ci fai a quest’ora qui sola soletta?»
«Volevo parlarti»
«Vo-volevi parlarmi?»
«Si. Volevo chiederti scusa soprattutto…io…ero...arrabbiata, non avevo…»
«Non ti capisco Hermione»
«Ron io non so come dirtelo, mi ero fatta un discorso in mente…solo che adesso…davanti a te non so più parlare!»
«Prova a farlo, io non ho fretta»
«Ho…ho letto la lettera…credo…credo che sia stato tu a scriverla…»
«Ti è piaciuta?»
«Moltissimo, Ronald! Ti ho sempre amato anch’io…e scusami per come ti ho trattato in questo periodo, ma vederti con Lavanda, mi uccideva!»
«Oh, Hermione…non piangere ti prego! Scusami, scusami tu!» andò incontro a lei e la abbracciò.
Restarono abbracciati per un po’, poi Ron si sedette per terra e lo stesso fece lei.
«E’ da un bel po’ di tempo che…che vorrei fare una cosa…solo che non…»
«Falla, Ron» disse lei impaziente. Così Ron si avvicinò a lei, quasi a toccarle il naso, poi con una mano le accarezzò una guancia e mettendo la mano dietro il collo di lei la avvicinò a se e la baciò. Il bacio durò per un tempo lunghissimo, nessuno dei due voleva staccarsi. Poi cominciò a piovere e allora dovettero staccarsi per cercare un posto più riparato per stare insieme. Trovarono un albero enorme sotto il quale la pioggia non cadeva in abbondanza e allora si ripararono li sotto. Erano abbracciati, stretti come non mai e desiderosi di stare insieme, così si baciarono ancora. Hermione si mise in braccio a Ron e gli gettò le sue braccia sul collo, Ron fece scendere le sue mani sui fianchi di lei. Hermione spostò le sue mani nei capelli di Ron, quei capelli che aveva sempre amato, poi con una mano cominciò a sbottonare la camicia del ragazzo. Ron allora fece scorrere le sue mani sotto la maglietta di lei, fino a slacciarle il reggiseno. Continuavano a baciarsi, baciarsi e guardarsi. Nessuno dei due si sarebbe arreso quella notte.

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Capitolo 6
*** Amore segreto ***


Capitolo VI – Amore segreto

Dopo la pioggia della notte precedente, il tempo era migliorato. Il sole splendeva caldo e un lieve venticello faceva vibrare di rado le foglie di quel maestoso albero. Ron e Hermione dormivano ancora, abbracciati vicini come per proteggersi. Fu il canto degli uccellini che volavano sopra di loro a farli svegliare. Il primo ad aprire gli occhi fu Ron. Restò nella posizione in cui si trovava per non svegliarla. - E’ bellissima - disse fra se e se guardandola dormire. Restò ad osservarla per un tempo che gli parve lunghissimo mentre gli accarezzava la schiena nuda. Poi Ron la sentì muovere. Si era svegliata. Si volse verso di lui e con un sorriso immenso gli disse «Ehi, buongiorno»
«Buongiorno» rispose Ron «Dormito bene?»
«Mai dormito meglio»
«Mi fa piacere»
«E’ stata la notte più bella della mia vita, questa passata con te Ronald»
«Ne potremmo passare ancora così, se vuoi»
«Tu sei fidanzato»
«Ma io amo te»
«E io te. Però quello che è successo sta notte, non doveva succedere»
«Non ti è piaciuto?»
«Ho appena detto che è stata la notte più bella della mia vita, Ronald. Solo che tu sei fidanzato e anche se ami me e non lei, sei sempre legato a lei in qualche modo e io non voglio essere l’amante!»
«Allora dammi il tempo di sistemare le cose con Lav. Io però voglio stare con te già da adesso! Possiamo sempre trovare nascondigli perfetti per noi…Harry e Ginny ci copriranno. Ti prego, Hermione! Tu sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, ora che sei mia, non fare finire tutto!»
«Va bene! Però adesso dobbiamo andare dentro, fra un po’ cominciano le lezioni»
«Davvero?» chiese Ron con un pizzico di malizia nella voce
«Davvero Ron! Passami i vestiti, dov’è la mia maglietta?»
«Non lo so, non è li?»
«NO! L’avevi presa tu sta notte, ricordi?»
«Davvero? Come tu con i miei pantaloni! DOVE SONO?»
«Non lo so! Io non mi muovo di qui se prima non trovo i miei vestiti!»
«Guarda io ci andavo mezzo nudo!». E così si misero a cercare i loro vestiti. Ma la serietà non durò a lungo, dopo qualche minuto Ron cominciò a fare il solletico a Hermione e lei per lo spavento cadde su di lui.
«Ron dai… ahahah… smettila… ahahah, dai dobbiamo…ahahah!»
«Dai, mi piace giocare con te!»
«Un altro giorno…ahahah…dai Ron» ma Ron la baciò. I loro corpi freddi a causa del vento, si strinsero sempre di più.
«Ron» disse Hermione prendendo fiato «dobbiamo tornare» ma Ron sembrò non averla sentita e continuò a baciarla lungo il collo sulle spalle…Hermione gli aveva gettato le braccia intorno al collo e le mani sui capelli. Lui le accarezzava la schiena mordendole più volte il labbro. Poi Ron si staccò e le disse «Ti amo, Hermione»
«Ti amo anche io, Ron»
«Sarà in nostro segreto, vero?»
«Si. Il nostro amore segreto». E ripresero a baciarsi. A scuola sarebbero tornati dopo. 

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Capitolo 7
*** Lavanda ***


Capitolo VII – Lavanda

Camminavano mano nella mano per la foresta proibita andando verso l’uscita, ogni tanto si scambiavano qualche sguardo ma non parlavano, troppo presi dal pensare a quello che era successo. Arrivarono all’uscita della foresta proibita e Hermione voltandosi verso Ron disse «Dovremmo lasciarci la mano», «Perché? Non c’è nessuno» rispose lui e ripresero a camminare fino al castello. Non erano ancora arrivati che si udì una voce urlare «RONALD WEASLEY!». Era Lavanda, veniva verso di loro infuriata nera, Ron allora staccò la mano sua da quella di Hermione e fece qualche passo incontro a Lavanda. «Dove sei stato? E perché c’è Hermione Granger con te! DOVE SIETE STATI? COSA AVETE FATTO VOI DUE?»
«Lav, calmati! Io e lei abbiamo solo parlato, a dire il vero abbiamo litigato. Non è successo niente, tranquilla»
«Meno male RonRon, meno male! Andiamo» e dandogli un bacio portò Ron con se.
Hermione si sentiva strana, da una parte felice perché sapeva che Ron amava lei e non Lavanda ma dall’altra era sofferente. Dovevano stare insieme in segreto e quando tornavano con gli altri lui era costretto a lasciarla per stare con Lavanda.
Dopo quello che c’era stato tra loro, vederlo tra le braccia di un'altra, le procurava sofferenza. Ron era suo, ma non poteva averlo completamente.

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Capitolo 8
*** La decisione ***


Capitolo VIII – La decisione
Ormai era quasi un mese che Ron e Hermione stavano insieme in segreto. Hermione soffriva, Ron soffriva…quindi un giorno, lei decise di affrontare l’argomento. Erano nella stanza delle necessità, avevano passato la notte lì. Adesso Ron dormiva ed era Hermione a guardarlo e accarezzarlo. Dopo qualche minuto Ron si svegliò. Lei gli si avvicinò e lo baciò sulla fronte, lui la guardò e sorrise. «Sei bellissima la mattina appena svegliata»
«Grazie, lo sei anche tu»
«Non è vero, abbracciami» disse lui e lei obbedì. Rimasero abbracciati a lungo e lui dopo un po’ cominciò a baciarla e ad accarezzarle la gamba.
«Aspetta, Ron…ti devo dire una cosa importante»
«Dimmi amore»
«Amore? Mi-mi hai chiamata amore…tu…tu non mi avevi mai chiamata così»
«Non vuoi?»
«Si,si…comunque, stavo dicendo...Ron, io non voglio e non posso più andare avanti così. È diventata insopportabile questa situazione. Stiamo insieme, dormiamo insieme poi ci vestiamo, io ritorno ai miei libri e tu te ne vai da Lavanda ed è come se non fosse successo niente tra noi! Lo capisco che è difficile lasciarla, fa paura anche a me…ma proprio non ce la faccio a continuare così. Perdonami per quello che sto per dirti, ma…devi fare una scelta. O me o lei»
«Ma io ho già scelto, Hermione! Dal giorno in cui ti ho scritto quella lettera, io ho scelto di amare te!»
«Si ma anche se mi ami, dopo che noi usciamo da questa stanza tu te ne vai da lei! Non resti con me ad abbracciarmi, a baciarmi! No! Tu vai da lei… e questo mi uccide!» e detto questo si sedette sul divano e iniziò a piangere.
«Ehi…amore mio ti prego, non fare così. Tu sei la mia vita, dammi del tempo per cercare una scusa plausibile da rifilarle quando la mollo, aiutami tu a cercane una!» le disse e prese il volto di lei tra le mani «Io ti amo, è questo l’importante» poi la baciò. 

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Capitolo 9
*** Io amo lei ***


Capitolo IX – Io amo lei
Da quando Hermione gli aveva confessato che non ce la faceva più a vivere quella situazione, i loro rapporti si erano allentati un po’, stavano insieme poche volte e quando lo facevano non c’era niente di speciale.
«Ho trovato!!» disse Ron a Harry un giorno mentre facevano i compiti in Sala Grande
«Cosa?»
«Il modo per lasciare Lavanda una volta per tutte e stare con Hermione»
«Davvero? E sarebbe?»
«Adesso vedrai, andiamo! Ginny e Hermione non nella Sala Comune?»
«Si»
«Perfetto, anche Lavanda è lì! Andiamo» e prendendo il braccio dell’amico corsero verso la sala comune.
Una volta arrivati lì Ron cercò di non farsi vedere da Lavanda in modo di andare direttamente da Hermione.
Hermione era seduta su una poltrona a leggere e da quella parte, Lavanda poteva vedere benissimo cosa aveva intenzione di fare Ron. Arrivò davanti a Hermione e le disse un po’ a bassa voce «Alzati!», lei lo guardò un po’ con sospetto poi obbedì, non appena si alzò Ron la prese in braccio e la baciò tra lo stupore generale! Urla di gioia e applausi si diffusero per tutta la sala comune, poi si udì un altro urlo, quello di Lavanda.
«Noooooooo! Come hai potuto!!»
«Potuto cosa, Lavanda?»
«Tu stai con me! Sei il mio ragazzo, non puoi baciarla!»
«Beh, come puoi ben vedere, posso! Lavanda, io amo lei, solo e soltanto lei da sempre! Avresti dovuto capirlo»
«Tu…tu…» e non riuscendo a dire altro scappò dalla Sala Comune piangendo.
«Sei un pazzo Ron Weasley, ma ti amo per questo»
«Farei qualsiasi cosa per te, amore mio»
                                                                         ***
«Dove stiamo andando?» chiese Hermione a Ron
«Ti fidi di me?»
«Si»
«Allora stai tranquilla»
Camminarono per un po’, fino ad arrivare in un posto che per Ron aveva un grande significato.
«Ora ti puoi togliere la benda, amore». E così fece. Quando ebbe capito dove si trovavano, rimase sbalordita!
«Ron…ma…», era senza parole! Era il posto dove si erano rifugiati quando pioveva, la prima notte che hanno passato insieme. Solo che ora c’era un letto a baldacchino rosso e bianco con la tendina rossa e sulle foglie dell’albero c’erano tante lucine.
«Si, questo è l’albero dove abbiamo passato la nostra prima notte insieme…certo, adesso è più comodo e soprattutto ho fatto un incantesimo, così che nessuno può vederci e sentirci»
«Oddio è bellissimo! Con tutte queste lucine… sei fantastico!»
«No, tu sei fantastica! Vieni?»
Andarono verso il letto e quando si sedettero sopra a esso, Hermione notò che era morbidissimo. Ancora una volta l’aveva lasciata senza parole.
«Ti piace?»
«Se mi piace? Certo!» e gli si buttò addosso. Un bacio! Un bacio diverso dal solito perché finalmente potevano essere quello che erano senza problemi di essere visti!
«Spogliami» disse Hermione a Ron. Lui non se lo fece ripetere due volte. Sempre baciandola cominciò a sbottonarle la camicia con una lentezza dolcissima, poi la distese sul letto e le tolse le scarpe, le calze e la gonna.
«Ti sei dimenticato di togliermi la camicia, l’hai solo sbottonata» gli sussurrò lei all’orecchio
«Così è più eccitante» rispose lui «Spogliami tu adesso». Nemmeno lei se lo fece ripetere due volte e cominciò dalla camicia e poi i pantaloni. Ron la afferrò per la schiena con delicatezza e la spinse su di lui. Le loro labbra si cercavano, erano bisognose…i loro corpi si avvicinavano per unificare il loro amore. Le mani di lei sui capelli di lui, le mani di lui sul corpo di lei.
Quella notte si sarebbero amati come non mai.

Angolo autrice
E' finita! Finalmente i miei amori possono stare insieme senza problemi! spero che vi siano piaciute! :) Recensite e fatemi sapere <3

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