dos hermanos

di HPobsession
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** it's a new start ***
Capitolo 2: *** it's a new world ***
Capitolo 3: *** Here I am ***
Capitolo 4: *** beating of young hearts ***
Capitolo 5: *** It's a new night ***
Capitolo 6: *** We've just begun ***
Capitolo 7: *** Remember ***
Capitolo 8: *** discovering and breaking ***
Capitolo 9: *** our time is coming ***
Capitolo 10: *** our time is coming (part 2) ***
Capitolo 11: *** Are you joking me? ***
Capitolo 12: *** Thinking about... ***
Capitolo 13: *** le strane idee di Blaise Zabini ***
Capitolo 14: *** Confessioni ***
Capitolo 15: *** slytherin soul ***
Capitolo 16: *** Reflection ***
Capitolo 17: *** AAA CERCASI ***



Capitolo 1
*** it's a new start ***


Scusatemi ho dovuto ripostarla per questione di segni dei dialoghi
 
Ed ecco uno spunto della mia nuova storia, come avrete visto è intitolata, dos hermanos, scusate se ho copiato il titolo ma gli si addiceva davvero tento.
NB: il rating potrebbe cambiare in futuro ma non penso di andare sul rosso, almeno per ora.


Pov. Hermione

La guerra era finita da poco, i ricordi spiacevoli erano rimasti ma Hermione e Ginny avevano deciso di finire la scuola, per trovare, in futuro un lavoro più tranquillo di quello che gli era stato offerto dopo la battaglia, ovvero il ruolo di auror.
Harry e Ron, invece, avevano accettato entusiasti, ed ora facevano parte del corpo ministeriale di Kingsley Sheckbolt, il nuovo ministro della magia ad interim.
Entrambe covavano il desiderio di diventare madri, un giorno, ecco la motivazione di tale scelta.
Inotre la riccia aveva sempre desiderato diventare un avvocato di successo mentre la rossa aveva un sogno nel cassetto: diventare una famosa giocatrice di Quidditch della sua squadra preferita, le Holyhead Harpies.
Ecco come le due ragazze si erano ritrovate a settembre sul binario 9 e ¾ forse per l’ultima volta.
Lo scenario non era mutato, non fisicamente almeno. Ciò che era cambiato erano le persone, molti genitori, particolarmente quelli degli slytherin avevano deciso di far cambiare scuola ai loro figli, sempre che questi volessero tornarci.
Quel giorno, la banchina dell’Espresso di Hogwarts era molto meno gremita degli altri anni e, cosa che per gli anni passati, sarebbe stata considerata strana, non vi era l’allegro vociare dei ragazzi, nemmeno i primini erano felici, solo terrorizzati di dover andare in quella che purtroppo, ormai, era considerata ora una scuola degli orrori.
Solo chi aveva partecipato alla guerra conosceva la verità e ne portava il peso maggiore, nei ricordi belli ed in quelli brutti di un’infanzia trascorsa in una guerra in sordina.
Lo sapevano bene le due ragazze che, insieme ai loro amici, erano sempre state nelle prime fila, subendo così perdite di persone care davvero ingenti, Hermione ripensò a tutti quelli che erano morti combattendo valorosamente, Fred, Tonks e Lupin, Sirius…
A quante morti avevano dovuto assistere nella loro vita ? Erano dei ragazzini cresciuti senza passare le fasi della giovinezza e dell’adolescenza perché impegnati a combattere il male e a condire tutta questa tristezza per la Grifona si aggiungeva un mistero in più.
Dopo la battaglia era stato chiamata da parte dalla professoressa Mc Granitt che le aveva confidato: “E’ raro che una strega potente come te nasca da una famiglia interamente babbana, avrei detto impossibile prima di conoscerti.” e com’era venuta, se n’era andata, senza darle alcuna spiegazione, sapeva che la ragazza sarebbe riuscita a capire da sola cos’aveva voluto dirle. 

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Capitolo 2
*** it's a new world ***


Non posto quasi mai due capitoli per volta ma era per inaugurare la storia e per darvene un assaggio.
Non aspettatevi però che posti sempre regolarmente o dopo poco tempo, avendo la maturità non ho molto tempo per queste cose. 
 
Pov. Blaise e Draco
 
La guerra era finita da poco, i ricordi spiacevoli erano rimasti ma Blaise e Draco erano stati costretti a finire la scuola, dopo di essa avrebbero dovuto trovare un lavoro ed impegnarsi seriamente nella vita.
Non erano più ereditieri, il ministero, come risarcimento della guerra aveva confiscato quasi tutti i beni delle famiglie di mangia morte, erano diventati comuni mortali, l’unico bene rimastogli erano i loro manieri.
Potter e Weasley insieme alla Granger, per non smentir il loro spirito grifondoro avevano deciso di aiutarli ad uscire dai processi con la carta dell’inconsapevolezza del figlio che segue le idee del genitore perché condizionato. Kingsley Sheckbolt, li aveva aiutati molto nella loro impresa, facendo istituire un Wizengamot, realmente obiettivo, nonostante tutti gli sforzi del trio dei miracoli però i loro genitori erano stati condannati, esclusa la madre di Blaise che, troppo impegnata a cercare mariti per il mondo non aveva partecipato alla guerra, a differenza di suo padre.
I due erano divorziati da molto ormai, da poco dopo la morte della sorella di Blaise, Harmony Jazmine Zabini, per via di un incidente.
Entrambi erano determinati a riscattare i loro nomi ma soprattutto a dimostrare al mondo quanto valevano e di che pasta erano fatti, loro non erano mai stati semplici ereditieri bigotti, ma due ragazzi oltremodo intelligenti, furbi e sagaci.
Il primo voleva a tutti i costi entrare nel Wizengamot, lo vedeva come un modo per espiare le sue colpe.
Blaise, invece, squalo com’era puntava al ruolo più alto tra gli avvocati.
Ecco come i due si erano ritrovati sul binario 9 e ¾ per dare una svolta alla loro vita.
Lo scenario che si presentò davanti a loro sembrò terribile, non vi era traccia dell’allegria e degli scherzi degli anni precedenti, tutto era triste, persino il tempo che era piovoso con dei nuvoloni neri da far paura.
Non sembrava di essere alla stazione di King’s Cross, il primo di settembre, ma ad un funerale, questo rattristò ancora di più i due ragazzi.
Questo acuì ancora di più il senso di colpa dei due ragazzi per le azioni malevole compiute da loro e dai loro genitori. La cosa non colpiva tanto Blaise che si era sempre addossato una colpa che non aveva commesso come quella della morte di sua sorella, credeva di averla uccisa lui con un sfogo di magia quando erano piccoli e serbava ancora questo rancore.
Draco, invece, aveva tutte le ragioni di sentirsi colpevole, ma durante la guerra, il suo atteggiamento era mutato, aveva capito che Voldemort aveva folli pretese di estinzione dei suoi simili, già perché lui si era reso conto, conoscendo la storia di Voldemort da Potter, che il Signore Oscuro era un dannatissimo mezzosangue che covava odio represso verso i babbani, perché era stato abbandonato in un orfanatrofio a causa di suo padre, nonostante ne portasse il cognome. 

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Capitolo 3
*** Here I am ***


Heilà sorpresa per il giorno della liberazione (vabbè in anticipo...)
grazie a chi segue visita ecc...
 
Pov. Hermione
 
Ed ecco che lì Espresso si è fermato al binario 9 e ¾ e i ragazzi caricano sé stessi e i propri bagagli sul treno con quelle espressioni meste, tristi ed impaurite come quelle di un cane bastonato.
Non hanno voglia di andare o di tornare in quel castello che gli suscita ricordi tanto orribili.
 Hermione, invece, è impaziente di tornarci, proprio per cancellare i fantasmi del passato.
Mentre sale sulla carrozza commenta sottovoce con Ginny, Neville e Luna, che avevano incontrato poco prima:
 “Capisco che siano successe cose brutte durante la guerra ma prorio per questo ho deciso di tornare a scuola, Hogwarts è sempre stata come una casa per molti di noi e ne abbiamo anche ottimi ricordi.
Non voglio buttare la mia vita continuando a pensare al passato, è ora di andare avanti e scoprire cosa di buono ha portato questa guerra.” soprappensiero aggiunse -forse Hegel aveva ragione sull’utilità della guerra…-.
Neville e Ginny la guardarono stralunati a quell’uscita mentre Luna, curiosa come solo una corvonero sapeva essere chiedeva “E chi sarebbe questo Hegel, un ragazzo che hai conosciuto mentre cercavi i tuoi genitori?”
Hermione si lasciò scappare una risatina rispondendo “No Luna affatto, è un filosofo babbano che sosteneva che la guerra fosse positiva perché faceva uscire gli uomini dalla monotonia e gli permetteva di cambiare e di scoprire il mondo un po’ per volta”
“Oh, era sicuramente stato morso dai Nargilli allora, fanno imparare delle arti e questo Hegel mi sembra che abbia sviluppato un bel pensiero filosofico, un po’ come quello di Silente per l’amore che ci salva da tutto”
Al sentire il nome del defunto preside tutti si zittirono alcuni minuti perdendosi nei loro pensieri.
Mentre ricominciavano a conversare amabilmente del più e dl meno avevano trovato uno scompartimento vuoto e vi si erano insediati.
A un certo punto Hermione si isolò pensando agli avvenimenti di quell’estate, da dopo la battaglia, aveva ritrovato i suoi genitori e ridato la memori ma aveva scoperto, insieme a loro, che gli era stato fatto un altro incantesimo di memoria parziale quando lei era appena nata.
Dopo il suo contro incantesimo si erano ricordati tutto e le avevano confessato che era stata da loro adottata ma che non ricordavano assolutamente niente dei suoi reali genitori.
La ragazza aveva cercati di godersi l’estate con quelli che aveva sempre creduto i suoi genitori biologici e a cui era molto affezionata ma adesso era ora di tornare all’attacco e di scoprire cos’aveva voluto suggerirle la Mc Granitt. 

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Capitolo 4
*** beating of young hearts ***


Questa è l'anticipasorpresa del 1 maggio ahah, non rsistevo a postarlo!!!
 
Pov. Draco
 
Erano finalmente saliti sul treno rosso e nero che li avrebbe portati alla loro casa adottiva, il castello di Hogwarts, dentro quelle mura si erano sempre sentiti più liberi che a casa propria ma ora avevano paura tornarci.
Prima erano gli idoli delle serpeverdi perché erano belli e ricchi, ora l’unica ricchezza che gli rimaneva era l’illusione del loro corpo e questa sarebbe stata soggiogata dagli insulti e gli sguardi omicidi delle malelingue, dei pettegoli e di chi ne aveva diritto.
Draco si chiedeva come avrebbero fatto a passare indenni quell’anno, più volte ne aveva fatto accenno a Blaise ma l’amico sembrava preso da altro, cosa, Draco ancora non lo sapeva.
Anche in quel momento Blaise sedeva stravaccato sul sedile del loro scompartimento con sguardo vacuo verso il finestrino, così Draco decise di cominciare a leggere un libro che non aveva mai letto ma che ora gli sembrava indispensabile: Storia di Hogwarts .
 
Pov. Blaise
 
Sedevo con lo sguardo al finestrino, la campagna londinese scorreva sotto i miei occhi, attraverso quel paesaggio verde e giallo che oramai conoscevo a memoria, ma non lo vedevo in quel momento.
Stavo pensando all’estate appena trascorsa, non perché fosse stata particolarmente bella, anzi, ma per un gesto compiuto da mia madre mentre credeva di non essere vista.
Una notte Blaise si era svegliato di soprassalto per dei rumori avvertiti nel maniero, era sceso al piano di sotto con la bacchetta impugnata ma non aveva trovato nessuno, credendo di esserselo sognato stava tornando a letto quando riconobbe la figura minuta di sua madre dietro la porta socchiusa della sala degli arazzi.
Allora si era avvicinato piano a quel legno scuro ed aveva sospinto, sperando che non facesse rumore, il pomolo.
La madre stava piangendo davanti all’arazzo di famiglia, Blaise pensò piangesse la figlia perduta e fece per lasciarle un po’ di privacy ma poco prima che richiudesse la porta, sua madre estrasse la bacchetta.
Il moro era terrorizzato, suo padre era ad Azkaban e se sua madre si fosse suicidata, lui sarebbe rimasto solo e non voleva, non era ancora pronto a questo, aveva pensato.
Fortunatamente sua madre aveva puntato la bacchetta, non verso di sé, ma verso l’arazzo, più precisamente sull’immagine cancellata della figlia perduta.
Blaise, con grande stupore aveva visto comparire un’immagine, non sarebbe potuto succedere se sua sorella fosse morta davvero, lo sapeva, così era tornato a letto rimuginandoci sopra tutta la notte.
Dal giorno dopo aveva cominciato a fare domande alla madre che però riusciva sempre ad evitarle o non rispondeva così, si era arrischiato a spiarla ogni tanto ma ella non aveva mai compiuto gesti sospetti.
Il ragazzo aveva dunque deciso che avrebbe indagato da solo, voleva sapere a tutti i costi chi era quella sorella che gli era sempre mancata, avrebbero recuperato il tempo perduto, una volta che si fossero ritrovati.
In quel momento vide che Draco era immerso nella lettura di un tomo di scuola e pensò ”Forse quest’anno è ancora più deciso a combattere con la mezzosangue, mah!”
Vedendo l’amico biondo molto assorto tirò fuori senza farsi notare, il libro della sua famiglia, voleva sapere di più sulla magia degli alberi genealogici e cominciò a sfogliarlo.

 
 

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Capitolo 5
*** It's a new night ***


Ed eccomi tornata, spero per compiacervi (sembro molto lecchina così…)
Il nuovo capitolo avrei dovuto potarlo il 30/4 ma ahimè non ho avuto tempo nemmeno per quello.
 Ad ogni modo, voilà, pour vous!



 
-Ecco, finalmente siamo arrivati- pensa Hermione mentre scende dal treno.
Ad aspettarli, come sempre le carrozze, ormai la maggior parte dei ragazzi riesce a vedere i thestral.
Nell’aria c’è un silenzio inumano, nemmeno gli schiamazzi e gli urletti spaventati dei nuovi arrivati riescono a riempirlo.

“Ecco una carrozza libera” dice Ginny ad un certo punto e fa segno a Neville e Luna di precederle, i due riescono a salire sul mezzo ma scoprono che è in parte già occupato, così Hermione risolve la situazione dicendogli
“Non preoccupatevi! Andiamo con la prossima, non c’è problema!” e salutandoli con la mano mentre si allontanano.

Subito dopo viene trascinata da Ginny su di un'altra carrozza: questa è vuota, se non per due ragazzi, troppo tardi Hermione riconosce le sagome dei due serpe verde, la carrozza è già partita.
Ginny sbuffa ma li ignora.
Draco è ancora immerso nella lettura del treno mentre Blaise ha richiuso velocemente il tomo che aveva in mano, quando ha visto qualcuno salire.

Ginny offesa allora aveva cominciato una battaglia verbale
“Zabini non pensare che m’interessino gli affari vostri, ne ho fin sopra i capelli della magia oscura!”
Lui aveva abbassato per un secondo lo sguardo ma aveva risposto deciso
“Piattola, non sarebbero affari vostri comunque”
I due si erano guardati in cagnesco ma non avevano combinato nient’altro.
Hermione, imbarazzata, aveva dato un colpetto all’amica e le aveva sussurrato
“Ma ti sembra il caso?!”
La rossa l’aveva fulminata con lo sguardo, facendole capire che al momento non sarebbe rinsavita dal suo delirio post-guerra.

Aveva allora usato il suo acuto spirito d’osservazione per scoprire se la battaglia aveva cambiato i due in qualche modo, loro non erano le uniche ad aver seppellito persone care come non erano le uniche ad aver partecipato alla guerra.
La riccia ammirava il coraggio dei due ragazzi, erano davvero pochi quelli che avevano deciso di tornare dopo la battaglia, per loro si prospettava un anno pieno di complicazioni e malevolenze.

La ragazza si era accorta del libro di cui parlava Ginny e aveva visto l’albero genealogico che Blaise stava fissando quando erano salite, ancora prima di formulare un solo pensiero, aveva deciso che avrebbe indagato più tardi, poteva servirle per capire chi erano i suoi veri genitori.

Soprattutto non si era fatta sfuggire lo sguardo irato e le guance rosse di Malfoy che però, conosceva bene l’abilità d Ginny nelle fatture orco volanti, così aveva pensato bene di lasciarla passare a Weasley femmina.
-Dopotutto- pensò il biondo –ne ha diritto-
Hermione, invece, pensava cosa ci fosse dietro alla mancata risposta di Malfoy.   

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Capitolo 6
*** We've just begun ***


ed eccomi di nuovo dopo una notte all'insegna delle canzoni dei modà e un giorno per smaltire l'adrenalina, ho ricevuto un brev commento e i numeri sono aumentati GRAZIE A TUTTI!!!
 


Mentre loro erano persi nei meandri oscuri o meno dei loro pensieri, la carrozza era giunta davanti all’enorme portone del castello, maestoso come un tempo, anche il maniero portava però il ricordo della guerra ed insieme alle sue scheggiature e parti mancanti che lo facevano sembrare un castello dell’orrore, vi erano dei monumenti in ricordo dei caduti.
Nel prato antistante, infatti, erano state poste moltitudini di croci con i nomi delle persone che avevano dato la vita per la pace e la libertà.
Ginny ed Hermione affiancarono Luna e Neville e rimasero a fissare l’imponente sagoma scura della loro scuola, commemorando i loro cari, poi entrarono.
Malfoy, dietro di loro aveva seguito la scena, anche lui aveva ricordato e i sensi di colpa erano tornati a farsi vivi.
Zabini accortosi del suo stato d’animo l’aveva incoraggiato a proseguire oltre.
La Sala Grande era accogliente come sempre, i tavoli delle Case erano tutti pieni, tranne uno: quello di Serpeverde, gli unici ad essere tornati erano Draco, Blaise e Daphne.
Nonostante l’enorme quantità di studenti, il silenzio era assordante, si potevano sentire benissimo i sussurri spaventati dei nuovi arrivati aldilà del portone d’ingresso.
Al tavolo degli insegnanti mancava Severus Piton, il suo posto era occupato da Horace Lumacorno.
Al posto centrale, sul trono dorato che per molto tempo era stato di Silente, ora c’era la Mc Granitt.
Il cappello, pronto al solito posto, pareva più triste e logoro del solito, quell’anno non avrebbe cantato.
Quando la nuova preside alzò la mano, più che per chiedere silenzio, lo fece per annunciare con voce solenne:
“Inizi, lo smistamento!”
Le porte si spalancarono con il consueto clangore, che rimbombò nel silenzio.
I primini entrarono guidati da Madama Bumb che, quell’anno, avrebbe preso anche il posto della Mc Granitt, come professoressa di trasfigurazione.
Spaventati si guardarono intorno, Hermione cercò di sorridergli per rassicurarli, essendo Caposcuola era suo dovere, ma non riuscì molto bene nell’impresa.
Vedere le cicatrici sui visi dei più grandi li spaventò a morte, tanto che, arrivati a destinazione e smistati, ancora tremavano. Ognuno di loro aveva avuto paura del disprezzo se fosse stato smistato a Slytherin, ognuno di loro era stato attirato dalla Casa opposta, Gryffindor, per l’ammirazione e il rispetto che avrebbero guadagnato, altri semplicemente avevano seguito il loro cuore o le impronte di famiglia.
Ad ogni modo il tavolo si serpe verde era poco più pieno di prima. 

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Capitolo 7
*** Remember ***


Sono felicissimaaaaaa ! I numeri aumentano nonostante i pochi commenti ed ora... TA DA'! ecco a voi un altro capitolo di questa storia riuscita (almeno per ora), inaspettatamente bene
GRAZIE A TUTTI ma soprattutto a chi commenta!!!!!

REMEMBER

La scuola era iniziata da diverse settimane, ormai l’aria fresca di ottobre si faceva avanti sibilando quieta, le foglie degli alberi si coloravano di un piacevole giallo dorato e i fiori cominciavano ad appassire.
Era il mese di ottobre, ormai, e il Castello aveva ripreso un po’ della vitalità di un tempo, grazie ai più piccoli che, ripresisi dallo shock avevano scoperto i segreti e le bellezze di quella scuola, non legati alla battaglia finale ma alla sua fama.
Quel giorno era un fresco sabato pomeriggio, gli studenti più grandi si trovavano quasi tutti ad Hogsmeade, pochi erano rimasti tra le mura.
Tra questi c’era Hermione Granger, che camminava veloce per i corridoi con il suo solito contegno sicuro, cercando d’ignorare gli sguardi ammirati dei figli dei maghi che aveva conosciuto e non, fortunatamente era quasi arrivata alla sua meta: la biblioteca.
 
Pov.Hermione
 
-Morgana! Non ne posso più, mi guardano come se fossi una dea e non tengono minimamente conto dei miei bisogni!
Sono giorni che non faccio qualcosa senza che nessuno mi segua…-
Pensò la ragazza esasperata entrando nel locale che adorava.
Esso sembrava l’unico ad essere rimasto immutato, solo chi, come Hermione, aveva passato lì gran parte della sua vita a contemplare più volte tutti quei volumi e ne era rimasto ammaliato poteva notare le mancanze.
Molti scaffali erano stati tolti, probabilmente perché rovinati e distrutti, così anche i loro libri, il reparto proibito era stato trafugato dai mangia morte, solo pochi libri vi rimanevano.
-Maledetti! Diavoli!-
 Urlava nella sua testa mentre i ricordi le affollavano la mente.
Quelli dolorosi e quelli felici, quelli appartenenti al buio e quelli lucenti, quelli scuri e quelli brillanti…
Le due facce di una stessa medaglia.
Hermione lasciò che una sola lacrima solitaria ed umida, le solcasse il viso per commemorare quello che era stato il suo sancta sanctorum, quando…
 
Pov.Blaise
 
Blaise era uno dei pochi ragazzi rimasti in dormitorio quel sabato, quando Draco si era stufato ed era andato anche lui al villaggio per dimenticare tutte le maldicenze che aveva dovuto subire in quei mesi, il moro amico si era segretamente diretto in un ala del castello che il biondo non avrebbe mai sospettato.
-Maledizione! Almeno Draco e i suoi qualcosa l’hanno fatto davvero, perché io devo essere costantemente insultato solo per delle supposizioni derivanti da degli stupidi pregiudizi?-
Erano diversi giorni ormai che si poneva quella domanda, l’unico male che sentiva era quello di essere giudicato un mangiamorte perché di Slytherin, ma nessuno conosceva gli Zabini, nemmeno il migliore amico di Blaise e, ora che ci pensava, nemmeno sua sorella, come lui non conosceva lei e la sua famiglia adottiva.
In quei giorni era stato sempre più tormentato dal gesto della madre e si era risolto a scoprirne le motivazioni e le verità nascoste, per quello aveva voluto recarsi in biblioteca indisturbato, naturalmente non aveva fatto i conti con la Mezzosangue.
L’aveva trovata lì, sull’entrata, a fissare il locale con occhi vacui, lui non poteva vedere il cambiamento ma sapeva che quell’unica lacrima che era riuscito ad intravedere sul profilo della ragazza, era legata ai ricordi della guerra e di quel posto che lei amava come la sua famiglia.
Si era sentito legato a lei dagli sguardi e dall’esasperazione di quei giorni, era così che, visto che comunque si era detto che lui non aveva mai creduto alle idee di Voldemort, avrebbe potuto consolarla e poi, sperava, magari sarebbe accaduto anche il contrario.
Tra mille indecisioni alla fine aveva scelto, le aveva poggiato la sua grande mano calda sulla spalla, lei si era girata e aveva visto comprensione e condivisione nel suo sguardo, così aveva abbassato la testa a muto ringraziamento di una serpe stranamente gentile.
Quando aveva alzato di nuovo gli occhi, si era congedata da lui con una stretta di mano, non una parola, si erano capiti con uno sguardo, come se si conoscessero da anni. 

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Capitolo 8
*** discovering and breaking ***


Consiglio tecnico: va bene come lunghezza, il capitolo secondo voi?
Siamo quasi al punto centrale della prima parte della storia, preparatevi per gli avvenimenti shock della prossima volta ragazze! <3



Hermione camminava verso la torre di Grifondoro, al ritorno dalla biblioteca, ripensando all’incontro con Zabini pochi minuti prima, e si sa, che se la Mezzosangue non studia ogni minimo dettaglio c’è da insospettirsi, infatti:
-Che strano, come mai è stato così gentile con me? Sono una mezzosangue … -
Dopo aver rimuginato alcuni minuti si ricordò qualcosa di irrilevante e, allo stesso tempo, molto importante:
-Effettivamente Zabini non ha mai fatto o detto niente, era sempre Malfoy con i suoi due scagnozzi il colpevole di tutto …
Forse l’altro è stato educato diversamente … -
-Ma no Herm! Che vai a pensare! È un purosangue anche lui, magari aveva solo paura che svelassi il suo segreto … -
Questo monologo interiore durò fino al suo arrivo alla sua Casa, entrata nella sua stanza da prefetto, spaziosa e luminosa, col letto a baldacchino con le rifiniture di tende e coperte dei colori oro e rosso.
Qualcosa sul suo materasso aveva attirato l’attenzione della ragazza, avvicinandosi, si accorse che la cosa, non era altro che un libro, non uno qualunque però, quello che non aveva trovato in biblioteca, più precisamente “Genealogia magica” di Barry Moor.
-Chissà chi l’ha trovato, nessuno sa della mia ricerca, sono stata molto attenta a non farmi scoprire e nemmeno Zabini sa cosa cercavo in biblioteca … -
Questo pensava mentre cominciava a sfogliare le pagine dell’enorme volume, sdraiata prona sul letto a baldacchino, quando fu arrivata a più di metà, le arrivò un’illuminazione:
“Ma certo! Come ho fatto a non pensarci, proprio lei mi ha suggerito questa ricerca!”
Nel frattempo, sulla porta di camera sua, erano comparsi delle stranite Ginny e Calì che, in coro, come una volta parlavano i Gemelli Weasley, le chiesero:
“Ma stai ancora facendo compiti extra per la Megera?”
Lei sorpresa ma sempre pronta a rispondere disse:
“Certo, sai che adoro quella donna e farei qualunque cosa per lei …”
e intanto pensava
-Soprattutto ora che posso scoprire qualcosa sulle mie vere origini-
“E, Ginny, ti prego di non chiamarla più così, offendi anche me!”
Le scoccò un’occhiata fulminante e la rossa abbassò lo sguardo mormorando le sue scuse.
Nonostante il piccolo diverbio le due si ripresero in fretta e Ginny chiese allegra:
“Allora scendi a mangiare con noi o preferisci finire l’illuminante ricerca che la Meg.. hem Mc Granitt ti ha assegnato?”
“No, vengo con voi, ho bisogno di una pausa, Neville?”
Domandò rivolgendosi a Ginny.
“E’ già sceso, stava parlando con me ma è stato assaltato dalle sue fan …”
“Oh ok” rispose la riccia per niente sorpresa, più che altro era esasperata da tutte le attenzioni che venivano rivolte al nuovo magico trio e compagnia bella perché non li lasciavano vivere in pace, così concluse:
“Andiamo a salvarlo!”
Stampandosi un esasperatissimo sorriso sul volto e ridacchiando insieme alla rossa e a Calì.
Ginny commentò mentre ridacchiava:
“Bè, sei fortunata, così hai ancora qualcuno a cui salvare il culo e lui è migliorato molto nell’aspetto…”
“Ginevra Molly Weasley!”
Sbottò Hermione esasperata, erano anni che cercava di appiopparle un ragazzo carino e ci era anche riuscita con Ron, ma ora secondo la rossa, dopo la rottura con quella pastafrolla di suo fratello, lei aveva bisogno di qualcuno di più sveglio e più adatto a lei ma che, soprattutto, conoscesse anche qualcosa di diverso dal Quidditch, e Neville era molto bravo in erbologia e cura delle creature magiche.
Mentre cominciavano a scendere i gradini per arrivare in Sala Grande, la rossa, nono riuscendo più a trattenersi sbottò
“Oh ma dai! È ora che trovi qualcuno, non puoi uscire da scuola avendo avuto come unica esperienza quell’idiota di mio fratello!”
“Non vedo dove stia il problema”
rispose piccata la riccia, al che anche la bella indiana s’infervorò
“Come può non importarti Herm! È scandaloso! L’avere un ragazzo assolutamente ^in^ quest’anno va di moda! Per esempio, secondo me tu staresti davvero bene con qualcuno come…”
e si perse nelle sue riflessioni, lasciando tranquilla Hermione finchè non arrivò qualcun altro a disturbarla
“Hey Mezzosangue! La tua fama ora ti permette due bodyguard nuovi?”
Sentendo la melliflua voce perfettamente conosciuta, la ragazza non si voltò nemmeno per rispondergli, semplicemente declamò ad alta voce
“Io non uso gli amici Malfoy e poi…”
A questo punto si voltò e il ragazzo potè notare con suo sommo orrore e con grande divertimento delle ragazze e di Zabini che lei esibiva un ghigno degno dei Malfoy (anche se nessuno dei due l’avrebbe mai ammesso), era perso in queste riflessioni quando fu risvegliato di botto per la risposta di Hermione
“non sceglierei mai di affidare la mia vita a delle guardie scadenti come Tiger e Goyle”
Concluse ridendo, Ginny e Calì si unirono a lei e, con loro sommo stupore, Zabini le seguì subito dopo aver tentato di nascondre le sue risate verso l’amico, che stava guardando l’amico che aveva gli occhi spalancati e la bocca coperta da una smorfia di disapprovazione, odio e disgusto che si trasformò in puro orrore quando il suo migliore amico, invece di sostenerlo, rispose per lui
“Decisamente Granger, hai gusti migliori nel scegliere chi ti pari il culo!”
Disse tra una risata e l’altra, lanciando occhiate maliziose alle due che accompagnavano la ragazza, di cui una lo guardò sospettosa (Ginny) e l’altra civettuola (Calì), Hermione semplicemente ricambiò lo sguardo divertito del moro serpe verde.
Ciò fece infuriare ancora di più quello biondo, che voltando loro le spalle si diresse a passo di marcia verso il suo tavolo.
Zabini salutò con un cenno le tre donne e s’incamminò ridacchiante verso il compagno di mille sventure.
“Malfoy, Ecco chi!” saltò su all’improvviso Calì, le altre due che si erano scordate quello di cui stavano discutendo la guardarono stranite e GInny chiese curiosa
“Ecco chi, cosa?”
“Ecco chi è il ragazzo adatto per la nostra Herm, naturalmente!”
A quelle parole la diretta interessata la fulminò con lo sguardo, mentre la migliore amica di quest’ultima scoppiava a ridere.
Calì, invece, non la prese bene e, offesa si recò a cena precedndole.
Le due la rincorsero subito dopo, Hermione finalmente le rispose, anche se ironicamente, ma da lei non si era aspettata granché dopo aver realizzato la sua uscita
“Si certo, immagina di doverti guardare le spalle perché l’uomo che hai accanto vuole ucciderti”
La ragazza allora abbassò mesta lo sguardo, rendendosi conto che i dissapori dei due andavano molto oltre a quello che lei credeva.
Ma quando la riccia, finito di cenare, tornò nella loro torre, Ginny non la seguì, le si sedette accanto e le sussurrò all’orecchio
“Sai secondo me, invece, potrebbe funzionare, dovremmo dargli solo una piccola spintarella e so già chi potrebbe aiutarci ”
Concluse con uno sguardo eloquente diretto a Blaise, il quale, sentendosi osservato, alzò gli occhi dal suo piatto e salutò le due grifondoro sorridendo.
  

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Capitolo 9
*** our time is coming ***


Naturalmente avrete capito a cosa si riferisce questo capitolo, è venuto moooolto lungo quindi lo divido in due parti hehe, come sono crudele ma si sa chi più aspetta, più gusta!
Un bacio
HPobsession
 

OUR TIME IS HERE

Pov. Blaise
 
Sono solo ancora una volta, nascosto nel tunnel del platano picchiatore e reggo in grembo questo dannatissimo librone della mia famiglia ma niente è stato ancora svelato, ho provato diversi incantesimi, non funzionando quelli di magia bianca ho provato con quelli oscuri ma, ancora non è accaduto nulla, il nome di mia sorella è lì sul libro ma nessuna immagine compare e io come posso fare a scoprire chi possa essere?
Fortunatamente, il solo indizio che ho mi dice che lei è viva, e io voglio scoprire tutto di lei, la rivoglio con me, da piccoli eravamo molto affiatati e poi lei mi è stata portata via.
Già mi è stata portata via e io, come uno stupido, ho creduto per anni di averla uccisa involontariamente con la magia e solo l’estate sei miei 17 anni ho scoperto, per uno sfortunato/ fortunato caso, che lei vive.
Mi sto odiando profondamente per non essere stato più perspicace, mi sono trascinato nei sensi di colpa senza pensare alla realtà su di lei ed ora, non faccio altro che imitare la Granger e stare tutto il giorno chino sui libri, solo che io studio solo questo che so a memoria da quando aveva 3 anni.
 
Pov. Hermione
 
Calì e Ginny mi avevano davvero scocciato con la storia dei ragazzi e poi, avevo qualcosa d’importante da fare ancora.
Quando la Mc Granitt mi lanciò un’occhiata incuriosita con negli occhi una muta domanda, scossi il capo per dirle che no, non avevo ancora scoperto niente.
Nello stesso momento mi alzai, lasciando il tavolo con la scusa della mia fantomatica ricerca e mi recai nella mia camera.
Una volta arrivata sigillai ed insonorizzai la stanza, in modo che nessuno avrebbe potuto scoprire cosa stessi facendo, avevo terribilmente paura del poter far parte di una famiglia Serpeverde così da essere odiata dai miei attuali amici grifoni, ma non era possibile, io ero una Grifondoro, come sarei potuta nascere in una famiglia oscura?
Bè sì, i gemelli Steeval erano a Corvonero entrambi ma i loro genitori erano stati, seppur solo durante la prima guerra magica, mangiamorte.
Stava per chiudere il libro terrorizzata da un’evenienza del genere ma il coraggio grifondoro e la curiosità prevalsero, così continuò a leggere finchè trovò un incantesimo che poteva tornarle utile.
Ansiosa, tesa e piena di aspettativa, la ragazza lo sussurrò sottovoce, simulando il gesto che avrebbe dovuto compiere a bacchetta sfoderata
-Manifesto mea identitatem, indica mihi qui familiam meam, indica mihi qui estis-
Quando si sentì pronta, lo pronunciò sicura compiendo una largo gesto col polso verso la sua immagine nello specchio, in modo che si riflettesse la magia su di lei.
Una luce di un bianco accecante scaturì dalla bacchetta ed indicò ad Hermione una via da seguire.
Accertatasi che nessuno, oltre a lei, avrebbe potuto vedere il raggio bianco, s’intrufolò in camera di Harry e prese in prestito il mantello dell’invisibilità.
Scesi diversi piani finchè…
 
Pov. Blaise
 
Stavo ancora leggendo quando un fascio di luce bianca illuminò l’antro buio in cui mi stavo nascondendo, allertato domandai
“Chi va là?”
Ma nessuna risposta arrivò alle mie orecchie, se mi muovevo però, il fascio di luce bianca m’inseguiva  bianco vuol dire buono nel mondo magico quindi decisi di seguire quella luce, uscendo dal mio nascondiglio, sapendo che non mi avrebbe fatto male.
Essa mi portò fin dentro al castello, su per diversi piani, avevo perso il conto e l’orientamento…
 
Pov.Blaise e Hermione
 
…Ci scontrammo.
 
Blaise: andai addosso a qualcuno o qualcosa ma, non vedendo alcunché alzai la bacchetta per illuminare lì intorno c’era ancora ma era molto più corto ora.
“Lumos” sussurrai ma davanti a me c’era solo il nulla.
 
Hermione: andai addosso a qualcuno senza riuscire a riconoscerlo nel buio della notte e mi maledissi per non aver preso anche la Mappa del Malandrino.
Mentre pensavo a come tornare sui miei passi senza che mi potesse sentire notai che il raggio della mia magia si era notevolmente accorciato e finiva sui piedi della figura che mi stava di fronte.
Il cuore cominciò a battermi all’impazzata ed iniziarono anche i sudori freddi, quel qualcuno era parte della mia famiglia, e se fosse stato qualcuno che non mi piaceva?
Sentii sussurrare un incantesimo e fui obbligata a chiudere gli occhi per la luce forte che voleva penetrarli, non facendomi riconoscere l’altra persona.
 
Blaise: nonostante l’illuminazione non vedevo ancora niente così decisi di andare a tentoni, mi sentivo un idiota o un pazzo ma ero sicuro che lì, dove finiva la magia, c’era il suo proprietario e volevo scoprire cosa stesse combinando visto che, se la magia ti punta, ti riguarda, indipendentemente dalla sua natura.
Continuai per alcuni secondi a tastare il vuoto finchè non sentì qualcosa di viscido sotto le dita, impressionato ritirai velocemente il mio arto, nonostante lo schock riuscì a sentire una risatina soffocata, ora un indizio ce l’avevo: era una donna e mi sembrava anche di riconoscerla, ma ero confuso, non capivo. 
Hermione: nonostante l’illuminazione non potevo scoprire chi fosse l’altro e questo mi destabilizzava ed agitava ancora di più.
All’improvviso lo sconosciuto alzò la mano ed io mi tirai indietro spaventata, cercò per un po’ nel vuoto e, senza avvedersene abbassò la bacchetta, così potei riconoscere Blaise Zabini, era buffo vedere un serpe verde in difficoltà e poi, si capiva dalla sua espressione facciale che si sentiva stupido a comportarsi in quel modo.
Continuò per alcuni secondi a tastare il vuoto finchè non sentì il mantello sotto le dita, impressionato ritirò velocemente la sua mano, nonostante lo schock riuscì a sentire la mia risata e, all’improvviso, mi tolse il mantello che mi nascondeva da lui. 

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Capitolo 10
*** our time is coming (part 2) ***


AVVISO IMPORTANTE

per ragioni di studio estivo, ovvero come ormai avrete capito gli esami di stato, sarò costretta a fermarmi con la pubblicazione della storia, non so darvi una data precisa, ma spero di tornare presto, mi mancherete per questo tempo!

NB: la storia è a
3 preferiti
4 ricordati
31 seguiti

GRAZIE spero aumenterete ancora quando ritornerò, sarà un bellissimo regalo per il diploma!!!!


”Granger?!” esclamò Zabini chiedendosi

-Da quando la Mezzosangue infrangeva le regole? E perché quella magia la lega a me? Che sia innamorata?-
“Sì, io” lo disse mentre scrutava curiosa il ragazzo dall’alto in basso, aveva mille domande negli occhi ma, ad alta voce non ne esprimeva, lo fece lui per lei, dopotutto sentiva come una strana confidenza tra loro
“Non vorrei essere indiscreto ma la tua magia mi punta quindi, che mi stai combinando?”
A quelle parole Hermione andò a fuoco, era così divertita dallo spettacolino del Serpeverde che si era scordata il raggio di luce e perché l’aveva evocato.
Blaise, perspicace e sveglio come tutti quelli della sua Casa, captò l’imbarazzo della ragazza e le posò una mano sulla spalla.
Ricordatasi le sue intenzioni la riccia cominciò a piangere, troppi sentimenti la stavano invadendo, sentì ancora una volta la mano di Blaise posarsi sulla spalla per consolarla, questo la emozionò al punto tale da farla diventare una fontana.
Rimasero seduti nel corridoio con la schiena appoggiata al muro, nascosti dal mantello di Harry, per un tempo indefinito poi lei si decise a spiegargli, dopotutto, ora glielo doveva anche.
“Blaise”
sussurrò, il ragazzo al sentirsi chiamare per nome da lei strabuzzò gli occhi ma rimase ad ascoltarla
“alla fine de-di quest’estate..” cominciò balbettando
“..la Mc Granitt mi disse una cosa ^ E’ raro che una strega potente come te nasca da una famiglia interamente babbana, avrei detto impossibile prima di conoscerti ^, era un indizio, per suggerirmi che  i babbani con cui sono cresciuta non erano i miei veri genitori”
Fece una pausa durante la quale guardò il fratello ritrovato, o almeno così sperava, con gli occhi lucidi e lui ricambiò con uno sguardo perplesso ma curioso, incitandola a continuare chiese
“Quindi non sei una Mezzosangue?”
“A quanto pare” rispose lei vaga
“Non capisco osa centri la tua magia con tutto ciò, però. E io poi, che legame abbiamo?”
Lei continuò imperterrita da dove si era interrotta
“allora la professoressa mi lasciò un libro in camera ^ Genealogia magica di Barry Moor ^, lessi sul testo un incantesimo, stasera l’ho provato e forse a funzionato”
Lasciò il discorso in sospeso, lasciando a Blaise il tempo di capire
“Quindi mi stai dicendo che hai usato una formula per scoprire qual è la tua vera famiglia?”
“Esatto” assentì lei, bruciava dal desiderio di chiedergli mille cose ma doveva lasciare che anche lui potesse riprendersi dallo shock
“Quindi quel raggio di luce indica qualcuno della tua famiglia?”
“Si” disse ancora lei timida
“Quindi io sono tuo parente?” era sconvolto, lui cercava sua sorella ma non aveva mai pensato che l’avesse potuta conoscere sotto i panni di un’altra persona.
“Sembrerebbe …”
“Sai di che grado?”
Lei rimase confusa dalla domanda ma, prontamente, scosse il capo, in segno di diniego.
A quel punto il moro controllò che non ci fosse nessuno nei corridoi, si alzò e le porse una mano per aiutarla ad alzarsi.
Rimanendo sotto il mantello s’incamminarono, Blaise davanti a lei la conduceva nei sotterranei, aveva un po’ paura ma si fidava di lui già prima di scoprire di essere parenti, così si lasciò guidare.
Arrivarono davanti alla porta della sala dei discendenti di Salazar e Blaise pronunciò la parola d’ordine cosicché poterono entrare indisturbati.
Nella sala comune non c’era nessuno così il ragazzo si tolse il mantello  e andò verso camera sua facendole segno di seguirlo, una volta entrati, attenti a non svegliare Draco, s’infilarono nel bagno della stanza con la borsa di libri di Blaise al seguito.
Hermione lo guardò curiosa, che diavolo voleva fare con quei libri?
“Sai cos’era quello che stavo leggendo sulla carrozza vero?”
Presa com’era dai suoi pensieri, si era dimenticata d’indagare su di lui ma ricordava il suo albero genealogico, così si limitò ad assentire con un cenno del capo.
“Qui possiamo vedere qual è il nostro grado di parentela, devi solo recitare di nuovo la formula che hai trovato e vedere se funziona, io ne ho provate altre ma non ho avuto successo”
Disse sottovoce tutto d’un fiato.
Naturalmente omise di aver usato anche formule di magia nera ma era certo che lei l’avrebbe scoperto comunque prima o poi.
Lei annuì e ripeté l’incantesimo familiare puntando la bacchetta sull’enorme tomo, quello si aprì e cominciò a sfogliare le pagine ad un ritmo impressionante finché non arrivò su quella con l’immagine del ragazzo.
Accanto a quella, sopra il nome di Harmony Jazmine Zabini, era comparsa una figura, e quella figura era identica ad Hermione.
Blaise per poco non si mise a urlare e saltare dalla gioia, aveva finalmente trovato sua sorella, nel momento di euforia quasi si dimenticò di aggiornare Hermione, ops.. Harmony.
”Ecco guarda! Eccome se sei mia parente, sei mia sorella!”
“Blaise abbassa la voce o sveglierai Malfoy!!!” lo rimproverò lei per poi portarsi una mano alla bocca realizzando il significato delle ultime parole del ragazzo
“Oddio!” sussurò “Non posso crederci, ho anche un fratello!”
Ricominciò a piangere disperatamente.
Stavolta però Blaise non ebbe alcuna esitazione e le andò incontro per stringerla nel caldo abbraccio di due fratelli ritrovati. 

 

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Capitolo 11
*** Are you joking me? ***


Hey, eccomi qua, sono tornata anche se per poco!
Ho finito le prime due prove e settimana prossima ho l'ultimo scritto e l'orale, giovedì 27 il mio supplizio sarà finalmente finito e tornerò, spero regolarmente, salvo vacanze ed altri impegni.
Questo capitolo spero sia una gran bella sorpresa, soprattutto per chi preferisce, ricorda o segue e, a proposito di ricordare, conto alla rovescia...
Dos hermanos, all’ undicesimo capitolo, è a ben 41 persone in totale tra quelli che ho citato prima.
E, per finire, ringrazio chi mi segue in silenzio e spero che almeno qualcuno commenti!
Un bacio a tutti, vi lascio alla lettura.

 
Hermione e Blaise erano ancora abbracciati, solo ora erano seduti per terra nel bagno della camera di Blaise e Draco che, doveva ammetterlo, trasudava eleganza e austerità.
Erano andati lì per non farsi scoprire da Gazza, in giro di notte per i corridoi, Hermione avrebbe avuto la scusa della ronda ma Blaise no.
Silente aveva pensato proprio a tutto quando era diventato preside, prima le quattro case erano distinte solo dai colori, ora anche dall'ambiente che era stato ricostruito a seconda delle abitudini dei ragazzi.
La sala comune di Grifondoro era più accogliente e colorata ma molto meno elegante.
Hermione stava ancora piangendo quando Draco aveva aperto la porta lamentandosi con voce scocciata ed assonnata:
“Bla! Quante volte ti devo ripetere di mollare fuori di qui le tue tipe? Due su tre sono una lagna incredibile, diglielo chiaro e tondo subito che te le vuoi solo portare a letto no? Al massimo di becchi uno schiaffo e nemmeno come quello che ha dato a me la Granger al terzo anno, quelle hanno paura e non sono per niente decise.
Almeno di notte, ti prego!”
Blaise lo guardò male perchè aveva scoperto una parte malvagia di sé davanti alla sorella che, su queste cose, essendo per lo più una ragazza ed essendo stata educata da babbani, non la pensava allo stesso modo e infatti sentiva il suo sguardo accusatore dietro la schiena quindi si affrettò a spiegare al biondo:
“Non è come pensi Dra! Lei non è la mia ragazza”
“Mmm, però sono curioso di vedere chi è LEI! Dai Bla, perchè non me l'hai detto? Sai che stai diventando strano in questo periodo?”
Il biondo stava per mettersi a ridere quando la Granger fece capolino da dietro l'amico e lui rimase a bocca aperta, disse piccata:
“Chiudi la bocca che entrano le mosche Malfoy!”
“Che?”
fecero insieme stralunati lui e Blaise e lei si affrettò a spiegare:
“E' un modo di dire babbano”
come risposta ottenne solo un perplesso
“Ah!”
Blaise la guardava preoccupato mentre pensava
-Come farà ad abituarsi al nostro mondo? Lei è cresciuta in quello non magico, per lei quella è la normalità e, tutte le nostre tradizioni sono immorali e obsolete ed ha anche ragione per certi versi, ma che diavolo, per quanto sia la strega più brillante del nostro secolo, non può cambiare in un attimo tradizioni secolari, come faremo?-
“Granger, Granger, Granger, e allora, quando sono iniziate le tue scappatelle al dormitorio di Slytherin, per Blaise, intendo...
Sai Bla, potevi anche dirmelo”
Cominciò Draco divertito.
Il moro sospirò prevedendo le mosse dell'amico
“Smettila Dra, sei un idiota”
“Bene”
intervenne Hermione alzandosi dal pavimento dove erano rimasti a parlare, Malfoy, seduto sui talloni davanti a lei, si alzò e Blaise fece lo stesso lisciandosi i vestiti.
La ragazza, una volta che tutti furono in piedi, fissò il biondo dritto negli occhi e disse:
“Se glielo spiegassi io, non ci crederebbe, siamo caratterialmente incompatibili, perciò Blaise, a te l'onore, è ora che torni dove dovrei essere, buonanotte.
Malfoy, arrivederci”
concluse sorridendo ironica.
Draco rimase perplesso ma capì che c'era sotto qualcosa, era stata troppo gentile e non l'aveva né insultato né schiantato.
Blaise, invece, avendo il quadro completo della situazione, intuì che doveva aver letto diversi tomi sulle famiglie purosangue e che aveva capito quale sarebbe stato il suo ruolo e pensò sorridendo divertito
-Creerà sicuramente scompiglio con le sue idee da babbana-
Fu riportato al mondo reale dalla voce del suo migliore amico
“Allora Bla, Ti sei preso una cotta per la Mezzosangue?”
“Nonostante la sua innegabile bellezza, no e sarebbe decisamente strano se mi accadesse ora che so chi è”
fece misterioso.
“Cioè?”
chiese spiegazioni l'altro
“Lei è mia sorella”
affermò sicuro il moro
[…]
“Sì, certo e io sono il suo futuro marito e lei una sposa purosangue perfetta, ma dai!”
Dopo questa uscita, il moro, irritato per le poche credenziali che il suo amico gli dava, pose sul letto di Malfoy, il suo albero genealogico e, mentre parlava, indicò il punto in cui era comparsa la figura di sua sorella.
“Ne ho le prove naturalmente, lei ha fatto un incantesimo di familiarizzazione, è comparsa una figura identica a lei sull'albero genealogico, a parte per il colore degli occhi e dei capelli e sicuramente è comparsa anche sull'albero a muro di casa, posso metterci la mano sul fuoco”
Draco che, nel frattempo, aveva potuto constatare che l'amico diceva la verità, sentì in lontananza il tonfo della sua mascella che cadeva e l'amico di sempre che rideva sotto i baffi.
Quando si fu ripreso dallo shock, riuscì a dire
“Cioè, io ho sprecato tutti questi anni ad insultare tua sorella credendola una mezzosangue?”
fece una pausa teatrale mentre Blaise annuiva e pensava che la melodrammaticità di Draco, a volte era davvero buffa
“Ah, che perdita di tempo!”
I due scoppiarono a ridere insieme.
Il giorno seguente, il castello di Hogwarts, era immerso nella luce solare, le civette stavano rientrando dai voli notturni e tutti avevano cominciato le loro attività quotidiane, sembrava tutto tornato alla normalità, come prima della rivelazione, ma per tre ragazzi non era così.
Hermione, tornata nella sua stanza alla torre di Grifondoro, non aveva assolutamente dormito,si era rigirata nel letto, immaginandosi la sua nuova vita e chiedendosi se, forse, non voleva rimanere nella sua famiglia babbana, a cui ormai era affezionata.
Blaise, anche lui rigiratosi nel letto tutta la notte, era sovreccitato per la scoperta e felice perchè lei non era affatto morta e si erano finalmente ritrovati, così aveva potuto smettere di sentirsi in colpa per qualcosa che, in fin dei conti non aveva mai fatto.
Allo stesso tempo era arrabbiato e voleva scoprire chi era stato ad allontanarla dalla famiglia e perchè, voleva vendetta e questa, si sa, è un piatto che va servito freddo.
Ma c'era un'altra persona che aveva faticato a prendere sonno e questa era Draco Malfoy, stava rimuginando su tutte le offese inutili che aveva rivolto alla Mezzosangue, ops alla sorella del suo migliore amico, non lo sapeva è vero ma ciò non lo giustificava, era arrabbiato con suo padre per averlo fatto credere in ideali che avrebbero dovuto portare al potere i purosangue dopo una rivolta di fatto guidata dall'opposto personaggio, un temibile mago oscuro che di puro non aveva proprio niente, aveva pensato alzandosi e andando a farsi una doccia per scacciare il malumore e l'irritazione.
Nello stesso momento Hermione stava nella sua torre di Grifondoro con in testa le stesse domande di Blaise e una in più, doveva dirlo ai suoi amici, ma come l'avrebbero presa? L'avrebbero abbandonata o l'avrebbero capita? Non poteva negare di avere timore delle loro reazioni, visto quant'era agitata avrebbero subito capito che qualcosa non andava, così decise di farsi una bella doccia rilassante.
Intanto Blaise fu svegliato da un Levicorpus di Draco che voleva andare a fare colazione per poi poter parlare in santa pace col suo amico, dopo le lezioni, aveva bisogno di spiegazioni. 

Un grazie particolarmente sentito a Elvass e dubhe01 che hanno commentato più volte dandomi anche molti consigli e a:

PREFERISCONO:
dbzmora
Mrs_Malfoy
ResistiVinci
_HORANGOTANGO_

RICORDANO
daiya
Gio98
GioGit30
hermione12

e a chi segue, scusate ma siete tanti e vi ricorderò un pò per volta nei prossimi capitoli
GRAZIE A TUTTI!

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Capitolo 12
*** Thinking about... ***


Ed eccomi tornata finalmente e con me è tornata anche l'ispirazione, sarà stato lo studio per gli esami ma non avevo più idee, ora però mi sono riposata ed eccomi qua!
Ho un altro avviso però, post capitoli ancora non regolari perchè ho un sacco d'impegni e le vacanze al mare, ma ci sarò, basterà aspettare...


Draco Malfoy era in Sala Grande per colazione, per una volta non era scortato da Blaise, chissà dov'era finito quel disgraziato, erano saliti insieme ma, ad un certo punto si era accorto di parlare da solo, aveva pensato ad uno scherzo ma poi l'aveva visto con la Granger, cioè, con sua sorella.
Faticava ancora a pensarlo, quella dannata ragazza non avrebbe mai smesso di complicargli la vita.
Dopo aver assistito abbastanza al teatrino, c'erano gli amici di lei quindi avevano dovuto nascondersi, non sapevano ancora niente e lei aveva paura delle loro reazioni, perciò preferiva creare prima un legame più solido col fratello ritrovato per poi buttarsi nella fossa dei leoni, se n'era andato svelto, non voleva incontrare tutti gli eroi del suo mondo.
Aveva varcato la soglia elegante come al solito e si era sentito osservato, infatti, la sua nuova fama, che era passata da “aspetto cattivo” a “cattivo” vero e proprio, attirava ancor più le ragazze.
Spesso si sentiva una specie di leccornia che attirava gli animali alla morte.
Comunque questo non era una novità, era abituato a sentirsi e ad essere osservato, e poi, era troppo impegnato ad arrovellarsi, così non ci fece troppo caso.
 
Pov. Draco
 
Salazar!
La Mezzosangue zannuta è in realtà una purosangue e per di più è la sorella del mio migliore amico, nonché compagno di stanza e di avventure, Blaise Zabini, lui è come un fratello per me, e io che ho fatto fino ad ora?
L'ho insultata credendola diversa da me, perché poi?
Perché Lucius mi ha insegnato così e io ho sempre fatto come voleva per compiacerlo.
Zab ha cercato più volte di aprirmi gli occhi su molte sangue sporco che per lui erano fantastiche a letto, tutto ciò, invano e ora vengo a scoprire, che lei, grifona nel cuore, che ha combattuto,al contrario di me, dalla parte dei giusti ed ha ottenuto una schiacciante vittoria, è in realtà una dannatissima purosangue?
Bé, sicuramente potrò continuare a prenderla in giro, non è difficile trovare dei difetti su cui far leva, dovrò solo usare un po' più d'inventiva per cercarle dei nomignoli da sostituire a Mezzosangue o Zannuta, su questi sono sicuro che Bla mi ucciderebbe, chissà però se me lo lascerà fare anche in sua presenza, siamo sempre insieme.
Eccolo che arriva, meglio mettere da parte l'argomento “Mezzosangue o no”, è molto suscettibile quando si parla di sua sorella, però pretendo una spiegazione a tutto ciò.
 
Pov. Blaise
 
Maledizione!
Perché va sempre in giro scortata da Potter e il rosso, anche ora che non sono più a scuola?
Ho sentito dire che hanno un permesso speciale perchè ora sono auror e soprattutto perchè sono gli eroi della seconda guerra magica, ma con tutto il tempo che c'era, proprio ora doveva star con loro?
Come se non bastasse già la presenza della fidanzata dello Sfregiato, molto più acuta di quei due, che sarà tra le scatole tutti i giorni, o come quella svampita della Lovegood che, se dice qualcosa di sensato, riesce sempre a sputtanare qualcuno?
Come posso parlare delle nostre cose finchè non glielo dice?
E poi io la vorrei vedere ogni tanto, e sono stato un idiota, ho sparato la scusa delle ripetizioni di trasfigurazione con lei, per non scoprirla davanti ai suoi amici, almeno però ho una scusa per vedrela.
Nel frattempo il mio amico platinato è scomparso, mi avrà visto parlare con lei, meglio che mi affretti a raggiungerlo, in questi giorni tentano in tutti i modi di farlo fuori, di qualunque Casa siano, esclusi i Grifoni naturalmente, visto che sono capitanati da Potter, di quelli solo alcuni sono irriducibili.
Devo dire però che me lo sarei aspettato più da loro che dai Tassi, ma quelli più pericolosi sono quelli più simili a noi: i Corvi, loro hanno l'astuzia e l'intelligenza dalla loro parte, una combinazione letale che le Serpi conoscono fin troppo bene.
 
La ragazza che per anni il mio migliore amico ha preso per i fondelli credendola mezzosangue è mia sorella.
Questa è una di quelle rivelazioni che ti cambiano la vita.
Sull'altra considerazione non avevo ancora avuto il tempo di riflettere.
Nessuno Zabini, nessuno mai di noi, nella nostra famiglia è finito a Grifondoro, siamo sempre tutti stati a Serpeverde e, raramente uno o due antenati a Corvonero.
E poi che succede? Arriva lei, perfetta, coscienziosa, intelligente, irriverente e, ormai, tremendamente babbanofila.
Ancora mi chiedo come farà ad entrare nella nostra società, quella dei purosangue.
Già, io  mi faccio queste domande, ma io chi sono? Nessuno, è mio padre che deve decidere e scommetto che la rifiuterà, metterei la mano in bocca ad un drago che è stato lui ad abbandonarla e, fortunataente, i due babbani o chi per loro, l'hanno ritrovata ed accudita.
 
Ma io ho smesso da molto di ascoltare mio padre, un vecchio, gelido, lumacone violento, l'ho sempre odiato, a casa non c'era mai e mia madre ha una malattia sconosciuta che non si può curare.
Sono stati gli elfi ad educarmi, avrebbero dovuto obbedire a mio padre ma mia madre non è mai stata stupida, lei e Narcissa sono sempre state molto più sveglie delle mogli oche di Flitt o Goyle che s'interessavano solo di pettegolezzi per screditare e combinare matrimoni più favorevoli.
Come dicevo, la mia genitrice fu previdente, fece un giuramento di sangue insieme con Lady Malfoy: Narcissa le avrebbe fornito un elfo che avrebbe obbedito solo ed esclusivamente a loro due e lei si sarebbe impegnata, in assenza di mia madre ad educarmi come si deve, con principi e valori che non poteva riversare su suo figlio per la stretta sorveglianza del marito.
Come una vera serpe, infatti, ha usato me per eluderla, se lei si recava al mio Manor, Lucius non sospettava niente, fu così che io e Draco ci conoscemmo.
Lui orgoglioso e prepotente, io orgoglioso ma pacato, diventando migliori amici.
Ed eccoci qui ora, finalmente Draco sta cominciando a capire i suoi sbagli, ma è stata necessaria una guerra perché si pentisse, e ancora non riesce ad avere rapporti civili con quella che una volta era LA Mezzosangue e che ora si è scoperto essere mia sorella.
 
Chissà come si evolveranno i rapporti tra quei due, lei dovrà debuttare in società, organizzerò tutto io stesso se sarà necessario, sono sicuro che Malfoy Senior la punterà come moglie per Draco per la sua intelligenza e, se riusciamo ad annullare la maledizione di non riconoscimento, anche per la sua bellezza.
Lei è mia sorella, com'è ora è solo carina ma sono sicura che sotto alla maledizione si nascondono un volto ed un corpo perfetto.
Mmm Dra mi chiama, mi sa che vuole delle spiegazioni...
 
FINE POV.
 
“Heilà, bentornato tra noi!”
commentò sottovoce Malfoy, vedendo che il suo amico non aveva più uno sguardo vacuo ma che lo fissava deciso, loro si capivano con uno sguardo e Zabini aveva capito che lui voleva sapere a tutti i costi.
“Andiamo alla guferia, devo spedire una lettera poi ti spiego.”
annunciò perentorio Zabini, tirando il biondo per la manica della divisa.
A qualcuno non era sfuggito il gesto del moro e questo l'aveva fatta ridere per la faccia di Malfoy ma ancora non si fidava troppo di suo fratello,dopotutto era comunque una serpe, no?
Hermione si alzò dal tavolo con la classica scusa dello studio e, nascosta sotto il mantello che, tra poco avrebbe dovuto restituire ad Harry che era venuto a farle visita insieme a Ron, era andata dietro ai due Serpeverde.
  

 

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Capitolo 13
*** le strane idee di Blaise Zabini ***





Finita l'estate sono tornata anche io! Ho avuto un'estate pienissima ed un enorme blocco nella scrittura, spero possiate perdonarmi, ora ho fatto ordine nella mia testa e cercherò di esserci almeno fino all'inizio dell'università.
Bentrovati
HPobsession



CAPITOLO 13



Arrivati alla guferia, Blaise tirò fuori una pergamena ripiegata e la legò alla zampa di uno dei gufi della scuola, ordinandogli a voce forte e chiara:

“Hermione Granger”

Draco si accorse del cambio di espressione dell'amico e capì che l'ombra nel suo sguardo era dovuta alla preoccupazione per il futuro di sua sorella ma anche al dispiacere di non poter dimostrare al mondo chi lei fosse in realtà d infine, rabbia per non poter mostrare il suo affetto a lei,

“Non posso nemmeno pronunciare il suo nome, maledizione!”

sussurrò rabbiosamente.

L'altro, per quanto suscettibile sull'argomento, mise una mano sulla spalla dell'amico in modo consolatorio e disse

“Prima dobbiamo pensare al resto, sai bene che c'è sempre un motivo dietro le scelte dei purosangue, dobbiamo capire quale sia quello per cui tua sorella è stata abbandonata”

Hermione rimase stupita dalla premura del biondo nei confronti dell'amico, solitamente le serpi basavano i legami su convenienza e protezione.

“Già, a proposito del nostro mondo...” cominciò ma il biondo non lo lasciò finire:

“Aspetta prima raccontami tutto dall'inizio, come hai saputo della Gra..., di tua sorella?”

Allora il moro prese a spiegare nei particolari tutti gli avvenimenti che l'avevano visto protagonista quella settimana e Hermione, nascosta all'esterno poté notare che lui stesse dicendo tutta la verità e percepire i suoi sentimenti dalle sfumature vocali di lui.

Quando ebbe finito di raccontare si fermò per prendere fiato e coraggio per la più grande richiesta che avrebbe dovuto fare al suo amico, come una brava serpe sperò che lui l'avesse dimenticata ma lui era Draco Malfoy e non vi era dunque scampo.

“Cosa volevi dirmi prima Blaise?”

“Hem, si, ecco...”

Il ragazzo cercò di rimandare ancora un po' la sua condanna a morte ma poi fu costretto a liberarsi dal peso che lo attanagliava

“Ora che Harmony sa chi è, io la riconoscerò come sorella e mia madre come figlia...”

“E tuo padre? Cosa farai con lui?” lo interruppe l'amico di sempre.

“Faremo tutto di nascosto, naturalmente, almeno fino alla presentazione ufficiale...”

“Continuo a non capire...”

disse l'altro sconcertato.

Blaise prese fiato e disse velocemente e tutto d'un colpo

tudovrestifidanzarticonmiasorella

lo disse talmente a voce bassa che Malfoy all'inizio non capì e chiese di ripetere

“tu dovresti fidanzarti con mia sorella”

ripeté allora l'altro pensando che ormai tanto valeva suicidarsi, si era dato in pasto alla belva pur sapendo il rischio che correva.

Quello che non sapeva era che quella belva aveva un'inaspettata compagnia e infatti Draco non fu il solo ad urlare:

“CHE COSAAAA?”

“Granger, non ti hanno insegnato a non origliare?”

Lei si stampò un sorriso angelico in faccia ma il so sguardo era di fuoco e rispose

“Con chi stai parlando Malfoy? Io qui non vedo nessuno con quel nome...”

l'aveva fregato come un allocco, pensò Draco e a giudicare dal ridere sotto i baffi che si stava facendo, Blaise pensava lo stesso.

Tutto quel ridere non fu però una mossa intelligente perchè attirò l'attenzione di entrambi di nuovo su di lui, ma quando si avvide dello sbaglio era troppo tardi...

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Capitolo 14
*** Confessioni ***


“Allora Blaise? Mi spieghi perchè ora che sono felice, vuoi farmi venire un infarto dicendomi che devo sposare il Furetto?!”
esclamò Hermione contrariata.
Quando era arrivata alla torre aveva un freddo cane mentre ora si sentiva ribollire dalla rabbia.
Suo fratello stava per caso tentando di combinarle un matrimonio con il suo peggior nemico?
-Oh no- pensò -Non riuscirà mai a convincermi a rinunciare all'amore vero e chi se ne frega delle tradizioni dei purosangue.
Io ero Hermione Granger e anche se ora ho scoperto la mia vera identità, dentro sono sempre la stessa, che se ne faccia una ragione-
Al che aggiunse
“Non sarai tu a impormi...”
ma fu interrotta da Malfoy che rispondeva a tono alla sua provocazione di prima.
“Hey! Nemmeno io voglio accasarmi con te, Mezz..., Zabini dei miei stivali”
Draco optò per quella specie di rimprovero, visto che se evitava d'insultarla non avrebbe perso il suo migliore amico.
La ragazza lo guardò perplessa per quell'uscita ma lasciò correre tornando a guardare il terzo incomodo di quella conversazione.
Anche il biondo tornò a guardare l'amico di sempre che si fece piccolo piccolo e tentò di strisciare via con un trucco da serpe qual'era, ma fu prontamente recuperato dalla sorella che era sì, Grifondoro ma, a quanto pareva aveva ereditato una dote di famiglia alquanto utile: la furbizia.
L'abitudine che aveva acquisito in guerra, quella di prevedere le mosse avversarie le fu davvero di grande aiuto in quel momento perché la portò ad afferrare all'ultimo momento il ragazzo per la cravatta verde e argento della divisa, e a portarlo indietro.
Il moro infatti, che non aveva messo in conto che quella sorella ritrovata non era come tutte le altre purosangue, si ritrovò rannicchiato addosso al muro della torre, tra i due contendenti.
 -Poteva evitare! Sono suo fratello-
pensò stizzito Blaise, poi pensò a chi avevano creduto che fosse e si disse che no, non l'avrebbe mai fatto.
Arrivato a quel punto, si vide costretto a sputare fuori la verità, avrebbe potuto mentire ma non lo fece.
Sapeva di doverlo a quei due, aveva tessuto una tela degna di un ragno per proteggere sua sorella in futuro e quindi soprattutto doveva farlo.
“E va bene!” si rassegnò “da brava serpe ho pensato ad un piano per proteggere Harmony dopo la sua entrata in società...”
lasciò un po' si suspance che non venne mantenuta perchè Hermione disse:
“Non mi sembra il caso di parlarne qui, meglio andare nella stanza delle necessità”
Nel dirlo scambiò uno sguardo fugace con Draco, entrambi erano sicuri che l'altro si stesse chiedendo se quella stanza esistesse ancora o fosse stata spazzata via dall'ardemonio di Tiger.
Mentre Hermione alias Harmony, vagliava tutte le altre possibilità di nascondigli non compromettenti e che non prevedessero fantasmi piagnucoloni e permalosi, il biondo si risvegliò da quello stato d'incantamento e incoraggiò gli altri due a recarsi subito lì con un deciso:
“Andiamo”
che sicuramente non lasciava spazio alla libertà di scelta.
Draco era proprio curioso di scoprire cosa c'entrasse lui con il piano di Blaise e anche se aveva qualche sospetto, aveva bisogno di una spiegazione più dettagliata per mettere insieme il puzzle.

 
 

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Capitolo 15
*** slytherin soul ***


Finalmente Blaise, dopo averli fissati a lungo, si decise a spiegare la sua “uscita”.
“Se ragionate un attimo, testoni che non siete altro …”
Si sentì in dovere di aggiungere quell’epiteto per convincerli meglio della validità del suo pensiero
“… capirete che se non mi fosse venuta questa brillante idea …”
“Modesto come sempre, Zab!” ironizzò Malfoy, per questo si guadagnò un’occhiataccia dal suo migliore amico, che gli rispose con un’occhiata altrettanto malevola che lo rimise in riga, perciò continuò
“Ci avrebbero pensato gli adulti a voi due!”
Concluse piccato.
Decise di rivolgersi prima a sua sorella, visto che lei era quella più riflessiva:
“Harmony”, sentendosi chiamare per la prima volta col suo vero nome, la ragazza sussultò e suo fratello pensò giustamente –Cominciamo bene … - e rise sotto i baffi, d’altra parte, anche se anomalo, era pur sempre una serpe, no?
Ma fu ancora più contento quando vide la ragazza riprendersi in fretta e rivolgere gli occhi a lui decisa, per mascherare l’imbarazzo provato poco prima e Blaise poté continuare il suo discorso:
“capisco che tu non sia abituata alle regole del mondo purosangue, ma ora questo mondo è anche il tuo e ti dovrai adattare, io ho escogitato questa cosa per proteggerti”
Fu interrotto da lei stavolta che lo riprese:
“Blaise, ok che sono tua sorella, ma non è che vuoi farmi sposare col furetto solo perché è il tuo migliore amico? E comunque non è che sarei molto protetta con lui, he!”
“Concordo con la Mezzoangue zannuta, non ho nessuna voglia di ritrovarmela nel letto” disse Draco dimenticandosi di tutto meno che della provocazione.
Hermione fece una strana smorfia che si tramutò in un ghigno quando passò al contrattacco
“Blaise, credo che il tu migliore amico abbia dato anche a te del mezzosangue, sai? Poverino hai la memoria corta …” cominciò a girargli intorno, mentre gli parlava come fosse un bambino.
Draco fece per alzare la bacchetta contro Hermione, ma quando vide che lei non faceva altrettanto s’insospettì e, finalmente capì di aver sbagliato per ben due volte, lui si arrabbiava perché lei si divertiva a provocarlo perché quello che una volta avrebbe difeso lui a bacchetta spianata, ora tendeva la stessa arma contro di lui.
“Non ci provare Draco, gli attacchi verbali te li lascio passare ma quelli magici no!” lo aggredì Blaise arrabbiato e lui fu costretto ad abbassare la bacchetta.
Hermione si era appena girata che Malfoy le sussurrò in un orecchio: “Ora sì che mi sembri la sorella di Bla, anomala sì, ma pur sempre serpe …” al che fu lei a tirare fuori la bacchetta e lui la guardò spavaldo.
-Perché non reagiva?- si chiese Hermione/Harmony, poi capì.
Si girò lentamente verso suo fratello che, furioso come nessuno l’aveva mai visto, a parte Draco, ovviamente, tendeva la bacchetta verso di loro e pronunciava un incantesimo non verbale.
Poco dopo si ritrovarono entrambi a penzolare a testa in giù dal soffitto, abbastanza vicino da irritarsi a vicenda ma abbastanza lontani da non toccarsi, le bacchette a terra, furono prontamente recuperate dal moro che aveva compiuto l’incantesimo.
A questo punto, gongolando soddisfatto Blaise si accinse a parlare, non prima di averli zittiti con un paio d’incantesimi e un bavaglio per essere sicuro che non lo interrompessero ancora.
“Bene, visto che vi comportati come bambini dell’asilo e non vi decidete a ragionare ve lo dico io, perché dobbiamo agire prima noi degli adulti …”
Si sedette sulla poltrona che aveva occupato appena entrati nella stanza delle necessità e finì finalmente il suo discorso:
“Bene, ora come ora Harmony, i nostri genitori saranno a conoscenza della tua presenza nel mondo magico, cosicché sono sicuro che nostra madre ti cercherà per affetto e nostro padre per farti sposare qualcuno che ci aiuti a potenziare ancora una volta il nostro nome, ci manca solo un gradino per raggiungere la cima dei più ricchi d’Inghilterra, sapete entrambi qual’é no?” li prese in giro per vendicarsi del fatto di essere stato ignorato.
I due lo guardarono male dal soffitto e cercarono di dirgli qualcosa, probabilmente insulti da parte di entrambi.
“Ottimo!” infierì ancora lui giulivo “E Draco, Lucius deve riscattare il nome di famiglia e, chi pensi che sceglierà come futura lady quando verrà a sapere che lei…” e indicò sua sorella con un cenno del capo “… Non è affatto mezzosangue?”
Sorrise beffardo, conosceva Malfoy senior bene quanto suo padre, quei due erano più simili di quanto si potesse credere.
“E ora ditemi, non pensate che se non vi metterete insieme da soli, ci penseranno loro ad incastrarvi, volenti o nolenti?”
Hermione fece segno di voler parlare, e il fratello, non temendola quanto avrebbe dovuto, la fece anche scendere dal soffitto mentre l’amico di sempre protestava ancora appeso e senza voce.
Hermione una volta scesa, con tutta la calma del mondo andò verso il fratello e gli si sedette in braccio e a quel punto, Zabini, colpito dal gesto d’affetto e dall’intimità dello stesso la sottovalutò davvero, lei riuscì a prendere la bacchetta e schiantarlo, non troppo forte in modo che si potesse rendere conto di come l’aveva fregato facilmente.
Una volta uscita lei dalla stanza Malfoy si mise a sghignazzare alla grande mentre guardava l’amico da sotto in su, al che l’altro, offeso gli tolse, sì il bavaglio dalla bocca, ma solo per prendersi ancora più gioco di lui, infatti, dopo aver annullato gli incantesimi silenzianti, il bel moro disse
“Adesso te la faccio pagare, sarò anomalo, ma tu tendi troppo spesso a dimenticare che sono una serpe anche io!” e se ne andò pure lui.

 

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Capitolo 16
*** Reflection ***


Questo capitolo è dedicato a demebi che ha letto la mia storia nonostante fosse ferma da molto tempo e mi ha incoraggiato e continua ad incoraggiarmi lasciandomi commenti ed essendo sempre presente, quindi a lei va anche un ringraziamento speciale: GRAZIE DI TUTTO!

GRAZIE anche a qui legge, segue, ricorda e mette tra i preferiti, al momento siamo a 90 persone in tutto.
Hermione Granger alias Harmony Zabini, camminava per la scuola adattando il suo passo ai suoi pensieri, che, quella sera erano molto confusi e contraddittori tra loro.
 
POV. HERMIONE
 
So che Bla probabilmente ha ragione, riflettendo ho capito che ormai, a causa dell’albero genealogico delle famiglie purosangue i miei genitori biologici sapevano di me.
 
Non li conoscevo, e il primo pensiero che avevo avuto, era stato proprio che mi avrebbero sfruttato, il secondo era stato che mi avrebbero costretta a sposarmi con uno sconosciuto e mio fratello che faceva?
Mi suggeriva la cosa più ovvia, quella che a me non sarebbe saltata in mente nemmeno considerando le peggiori prospettive sulla mia vita futura: un matrimonio con il Furetto! Ma stiamo scherzando!?
 
Però, ripensandoci Blaise aveva ragione, ora che sanno di me, i nostri genitori non esiteranno a presentarmi come purosangue e la prima persona con cui avrebbero sottoscritto un contratto relativo al mio matrimonio, sarebbe stato proprio Lucius Malfoy, come aveva detto mio fratello, gli, anzi, ci mancava solo un gradino per il primo posto nella classifica dei ricchi purosangue.
Diavolo, io ero stata cresciuta in un mondo completamente diverso, ero una persona completamente diversa, come avrei fatto?
 
Forse il piano di Bla era davvero la soluzione ai miei problemi, avremmo finto, entrambe le famiglie sarebbero state felici e contente e noi, anche se in segreto, per quanto avrebbe riguardato i particolari amorosi, avremmo continuato a vivere com prima perché, purosangue o no, i miei amici non m li sarei lasciati togliere a causa di idee bacucche!
 
Il fidanzamento non era un problema, si poteva sciogliere, avremmo dovuto fare attenzione a non farci incastrare in un matrimonio non voluto, bè ci saremmo inventati qualcosa, no? Dopotutto serpi e grifoni insieme, qualcosa di buono riusciranno a farlo saltar fuori.
 
Accidenti, anche se ora avevo scoperto che mi chiamavo Harmony Jazmin Zabini, non voleva dire che sarebbe scomparsa del tutto Hermione Jane Granger, non era da me arrendermi così facilmente, non ero una serpe, io!
E per la recita del fidanzamento avremmo coinvolto solo gli amici più fidati, anche se avrei voluto fare a meno di quelli di mio fratello e del mio finto futuro marito, bastavano Harry, Ron e Ginny …
No ok, forse le serpi erano necessarie, a me sarebbe stata utile solamente Ginevra, suo fratello era troppo imbecille certe volte e non avrebbe capito, ed Harry non credo che sarebbe stato d’accordo con il nostro piano, nemmeno con la farsa, a dire la verità.
 
FINE POV
 
 
Intanto, ancora appeso a testa in giù, il principe delle serpi, una volta finito di darsi dell’idiota (cosa che non avrebbe mai ammesso con anima viva, ovviamente), si era detto che magari poteva fare qualcosa di più utile che tentare di eliminare gli incantesimi del suo, ancora per poco, migliore amico, visto che quello aveva sicuramente previsto ogni sua mossa e, dunque, agito di conseguenza.
Finalmente, una volta deciso che sarebbe rimasto lì appeso tutta la notte, si era messo a pensare alle parole dell’amico, non perché volesse riflettere sia chiaro, solo perché si annoiava e in mancanza d’altro, aveva solo i suoi pensieri. XD
 
POV. DRACO
 
Blaise è un uono morto appena lo vedo lo strangolo, ma già che ci siamo, vediamo come usare l’idea di Blaise per pararmi il culo da un vero matrimonio con una sconosciuta insopportabile, almeno la Gra…Zabini la conoscevo da anni ed ero icuro che non volesse incastrarmi e poi, era tutta una farsa, no? Quindi che importava?
 
A causa dell’albero genealogico delle famiglie purosangue i signori Zabini si erano già accorti della figlia che aveva ritrovato le sue origini, anche senza sapere chi lei fosse in realtà, avevano sicuramente percepito la sua aura magica, che non era certo debole, probabilmente avevano anche già chiamato suo padre per un contratto, se fosse accaduto realmente di lì a pochi giorni ne avrebbe avuto una conferma, sarebbe arrivato l’aquila reale di suo padre, a quel punto sì che avrebbero dovuto decidere cosa fare e come lo sa Blaise, lo so anche io, o iniziamo la recita e pianifichiamo un inganno alle spalle dei nostri genitori alleandoci, oppure ci ritroviamo incastrati in un matrimonio che nessuno dei due vuole e in una vita fatta solo di litigi.
 
Lui era abituato a pensare come i purosangue e, soprattutto come le serpi ma lei no, lei era cresciuta nel mondo babbano e, per quanto ne sapeva lui, lì c’erano matrimoni d’amore come se quegli stupidi babbani vivessero su nuvolette rosa.
 
 
Sapevo che prima o poi mi avrebbero costretta a sposarmi con una sconosciuta o un’oca di serpe verde, grande alternativa, he?
 
E il  mio migliore amico, che faceva?
Mi suggeriva la cosa più ovvia, quella che sapevo fosse la soluzione ma a che, nemmeno considerando le peggiori prospettive sulla mia vita futura, non avrei mai pensato: un matrimonio con la Mezzosangue! Ok non è mezzosangue, ora lo so, ma come diavolo farei a sposarla dopo che ci siamo odiati per sei anni e poi lei ha quel suo caratterino maledetto, non riuscirei mai a sopportarla! Ma stiamo scherzando!?
 
Però, quell’idiota aveva ragione, ora che sanno di lei, entrambe le famiglie non esiteranno a presentarla come purosangue e la prima persona con cui avrebbero sottoscritto un contratto relativo al suo matrimonio, sarebbe stato proprio mio padre, tanto più che gli Zabini erano la seconda famiglia purosangue più ricca d’Inghilterra e loro figlia era l’eroina del mondo magico e la migliore amica di Potter, uffa, saltava fuori anche quando non c’entrava un accidenti quello sfregiato! Grrr
 
 Solo lei non era stata cresciuta nel nostro mondo, era una persona completamente diversa, che palle dovrò curarla come con un cagnolino, ma che sto dicendo? Draco Malfoy non si abbasserà mai a fare una cosa del genere e poi, altro che cagnolino, se quella scoprisse che lui la sta proteggendo diventerebbe l’ungaro spinato che è quella ragazza, lo si vede dalla sua capigliatura, diavolo quelli non sono capelli sono i serpenti di medusa!
 
Forse il piano di quell’idiota moro che mi ha appeso al soffitto, è davvero la soluzione ai miei problemi, fingeremo, sono bravissimo in questo, perciò basterò io per tutti e due, i grifoni le bugie non le sanno proprio dire, entrambe le famiglie saranno felici e contente e noi, anche se in segreto, per quanto avrebbe riguardato i particolari amorosi, continueremo continuato a vivere come prima, non avevo nessunissima intenzione di diventare monogamo a soli vent’anni, non ci pensavo proprio!
 
Il fidanzamento non è un problema, si può sciogliere, dovevamo fare attenzione a non farci incastrare in un matrimonio non voluto, bè ci saremmo inventati qualcosa, no? Dopotutto basterà coinvolgere le mie serpi più fidate, quando ci mettiamo, sappiamo essere davvero geniali, bè io lo sono sempre ma con i miei amici sarà meno stancante e più divertente anche se già me li sento:
 
Chissà quante risate si faranno alle mie spalle quando scopriranno chi è davvero la sorella di Blaise!

 

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Capitolo 17
*** AAA CERCASI ***


AAA CERCASI

Cerco qualche mano santa che finisca la storia perchè io non ne avrò mai il tempo, dunque la mia proposta è questa:
Mandatemi un MP con il vostro nick o qualche vostra storia già pubblicata (solo di harry potter) e sceglierò il prossimo autore, se volete aggiungere qualche idea riguardo a questa storia nel MP meglio ancora.
Saprete di essere stati scelti quando riceverete una risposta con dei commenti ai vostri scritti.

grazie mille a tutti

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