A Sakura e Ino,
nella speranza che possa essere, se non abbastanza, almeno qualcosa.

Bodyguard

 

1. B. Bagno

L’acqua oscillò e piccole onde le si infransero contro la pelle quando Sasuke entrò nell’enorme vasca, prima un piede e poi l’altro.
Sakura si mosse contro di lui strusciando sulle ginocchia, i passi lenti e un poco goffi. Lo abbracciò d’impulso, slanciandosi in avanti, il seno contro il suo torace. Sasuke non le avrebbe parlato nemmeno quella volta, né avrebbe corrisposto il suo affetto visibilmente, mostrandosi, invece, sempre come l’imperscrutabile guardia del corpo che aveva assunto mesi prima. Soltanto, le avrebbe dato il permesso – di toccarlo, baciarlo, sentirlo nel senso più semplice del termine.
«Sono felice che tu sia venuto.»

Nove drabble, una per ogni lettera della parola “bodyguard”.
SE – e dico SE – fate i bravi e gradite (UwU), come decimo capitolo vi posto una bella shot conclusiva. Volevo dedicare qualcosa a Sakura e Ino, e mi è venuta questa idea della guardia del corpo. Tuttavia, se mi fossi messa ne sarebbe uscita minimo un’altra long, e non si poteva – i miei esami non me lo consentono, ahimé. =.=”
Però, si presume, che per il decimo capitolo sia finito tutto – nel bene e nel male – e possa starmene più tranquilla. XD
Intanto, un bacio e un grazie immenso a chi ha letto e a chi commenterà. ♥

Bodyguard

 

2. O. Ore

Sakura, un tipetto molto particolare da sorvegliare. E anche snervante, addirittura noioso. Sasuke non rinunciava soltanto perché non era abituato a perdere – o forse c’era altro? Forse.
Ogni volta l’aspettava davanti alla porta della sua camera per ore, almeno secondo quello che era il suo personalissimo orologio mentale. Convenzionalmente, erano pochi minuti.
La pazienza sgocciolava, il pugno si abbatteva poco civilmente sulla porta.
«Un attimo!» gridava la ragazza.
 
Tempo dopo, anche lui imparò a trascorrere qualche minuto in camera di Sakura, con lei, sul suo letto e con i suoi gemiti nelle orecchie, scoprendo, infine, che erano volate delle ore.

Avviso i gentili lettori che ho già scritto tutte le drabble di "Bodyguard" UwU (mi manca la oneshot, ma per quella mi serve più tempo) tra ieri sera e una stamattina prima di passare alla mia adorata matematica (il 7 ho l'esame, e non so fare niente... non è una novità =w=").

Comunque, sono contenta perché tutte sono drabble da cento parole tonde tonde e, francamente, le trovo anche carine. Spero che sia lo stesso per voi! ^____^

Bon, me ne ritorno a studiare, poi, dopo pranzo, rispondo alle vostre carinissime recensioni! Grazie di cuore, intanto! *///*

Bodyguard

3. D. Duecentonove


 

Bodyguard

4. Y. Yoh!

Sakura non aveva nulla di speciale, eppure, bastava che mettesse piede fuori di casa per attirarsi addosso tutti gli sguardi. Forse erano i capelli innaturalmente rosa, oppure il suo profumo o le movenze.
Comunque, Sasuke era costretto a spalancare per bene gli occhietti e a soddisfare i – per lui – capricci della sua cliente che una volta alla settimana pretendeva di fare quattro passi al parco.
Un tizio fischiò. «Yoh, bella!» salutò, ammiccante. «Lo lasci quel musone per fare un giretto con me?»
Si trovò presto afferrato per il colletto della camicia. «Sparisci immediatamente di qui» sputò Sasuke, minaccioso e stufo.

Bodyguard

A volte Sakura pensava che si fossero invertiti i ruoli, e che non fosse lei quella a cui dover fare la guardia. Secondo i suoi gusti, erano fin troppi gli occhi che si incollavano a uno scostante Sasuke, che se lo mangiavano pezzetto per pezzetto tanto che erano intensi. Tuttavia, da un lato non poteva negare che era lo stesso Sasuke a farsi scudo, ignorando bellamente tutte quante, come se non ci fossero.
Comunque, per mandare un chiaro messaggio, si appiccicava al braccio del ragazzo, stringendolo forte e sentendolo borbottare e agitarsi, per liberarsi. Però alla fine vinceva sempre lei.

Bodyguard

6. U. Uchiha

La sua nuova guardia del corpo era un conoscente intimo di Naruto, suo caro amico; glielo aveva caldamente consigliato.
«Vedrai, Sakura-chan» le raccontò per l’ennesima volta, «non sembra, ma è un tipo divertente. E, soprattutto, lui è Uchiha senior, Sasuke Uchiha. Guai se sbagli il cognome.»
E Sakura, ridendo, decise che ci avrebbe provato.
Quando entrò, lui si presentò soltanto, sembrava che cacciar le parole da bocca gli costasse un’immensa faticaccia.
Sakura continuò a sorridergli, presentandosi a sua volta. «Benvenuto, signor Uchicca» aggiunse poi, marcando le c.
Lui s’accigliò, naso e labbra arricciate ed esprimenti disgusto. «E’ Uchiha» puntualizzò, severo.













 

Ultimamnte (escluso Onegai di ieri) pubblico solo roba che ho già scritto. E a tal proposito è alquanto vergognoso, da parte mia, postare dopo quasi un mese una drabble che ho scritto da parecchie settimane. =.= Scusate, è volato il tempo, non me ne sono manco accorta. Sapete che ultimamente sto cercando di organizzarmi come meglio posso, ma mi risulta difficile. Non ho proprio la forza di concentrarmi e mettermi a scrivere,  e me ne scuso. =w="

Beh, grazie comunque per continuare a leggere. 

Bodyguard

7. A. Apparenze

Sasuke non ritraeva i muscolosi bodyguard che Sakura aveva visto nei film. Al confronto, possedeva un corpo piuttosto mingherlino, coi lineamenti delicati e la pelle morbida; insomma, tutto ciò che faceva di lui più qualcuno da proteggere che adatto a difendere.
Eppure, quando arrivò il momento di dimostrare le sue doti, Sasuke non la deluse. Anzi. La sorprese, spaccando il setto nasale di un ladruncolo armato a suon di cazzotti, ricavandone soltanto un taglio alla guancia che, agli occhi di Sakura, lo rendeva paradossalmente ancora più… da coccolare.
«Tutte apparenze… » concluse, mentre Sasuke si appiccicava un cerotto in viso.

E boh, devo capire perché mi dimentico sempre di aggiornare questa anche se ho tutte le drabbles scrite. ò____ò"
Il mio prossimo aggiornamento, sarebbe dovuto essere Onegai, ma poi ho visto questa, quasi per sbaglio, e mi sono detta che fosse meglio aggiornare prima questa qua. à--à
Spero vi sia piaciuta. ;)




 

Bodyguard

Neanche si sentiva quando Sasuke si affacciava alla finestra a osservare la pioggia che batteva il suolo. All’inizio era sembrato quasi una presenza invisibile, più un assassino.
Si era fatto percepibile quando aveva prima bloccato e poi storto il braccio di un tizio che le stava dando troppo fastidio. Tra le parole e i denti stretti, Sakura lo aveva udito.
Si mischiava a gemiti che Sasuke si sforzava di serrare tra le labbra, quando, di notte, non c’erano altri che loro. Sasuke aveva un modo strano di fare l’amore, di godere trattenendosi fin quando poteva. A smascherarlo, il respiro grosso.
 

Per quale motivo Hikari ci mette dieci anni per aggiornare anche le raccolte che ha già finito di scrivere? E’ un mistero, mi sa. X)
Se avete letto l’avviso sulla mia pagina autrice di EFP, sapete che sono in pieni esami, e che più o meno sarà così fino a settembre, però non capisco perché mi dimentico di questa raccolta; è assurdo. XD
 
E vabbé, pace. XD
 
Nessuna nota sulla drabble; penso che si capisca tutto. ;)