DEAD

di karter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** prologo ***


 - Axel! Axel!- chiamò insistentemente una bambina dai lunghi capelli platino raccolti in due codine basse e gli occhi color cioccolato
- Non ti agitare ragazzina!- disse un uomo grande e grosso prendendo per un braccio la bambina di cinque anni mentre questa scalciava e si agitava con le poche forze che le erano rimaste dopo il tremendo incidente che avevano avuto lei e il fratello.
Sentiva un dolore atroce a tutto il corpo e non riusciva a muoversi bene.
Era spaventata.
Aveva paura per se e per il fratello e l’unica cosa che riusciva a fare era piangere e dimenarsi, dimenarsi e piangere.
- Vuoi stare ferma? - continuò l'uomo prendendola in malo modo e strattonandola ancora di più
- Ti conviene ascoltare se tieni davvero a tuo fratello!- aggiunse un uomo con i capelli neri raccolti in una coda e degli occhiali scuri a coprirgli gli occhi
Sentendo tali parole la bimba guardò l’uomo, non capendo cosa volessero dire le sue parole, ma intuendo che c’entrasse qualcosa il suo amato gemello
- Brava bambina- disse l' uomo appena la bambina smise di agitarsi, e scompigliandole quei ribelli fili platino continuò rivolto all’uomo che la reggeva - Caricala in macchina, stanno giungendo troppe persone, dobbiamo andare via prima di essere visti-
La bimba guardava tutta la scena impotente. Voleva aiutare il fratello, proteggerlo, ma era impotente davanti a quegli uomini che, caricandola in un auto, la stavano strappando dalla sua vita.
Chiusa in quella macchina versò tante lacrime, lacrime di speranza, di dolore, di tristezza e angoscia, finchè il dolore per l’incidente e la stanchezza non furono più forti, facendola cadere in un sonno profondo.
 
 
11 anni dopo
- Mi ha fatto chiamare signore?- chiese una ragazza di sedici anni dalla pelle abbronzata, i lunghi e mossi capelli biondo platino lasciati sciolti a incorniciarle il viso candido , e una leggera frangia sbarazzina a coprirle leggermente gli occhi cioccolato, con indosso una gonna di jeans, un top a fascia arancio che le lasciava scoperto l' addome piatto, rivolta ad un uomo dai capelli grigi raccolti in una coda e gli occhiali scuri a coprirgli gli occhi
- Ho una nuova missione per te - disse l'uomo ghignando
La ragazza lo guardò fredda e impassibile, proprio come quell’uomo le aveva insegnato diversi anni prima, aspettando che continuasse il suo discorso.
- Stanno arrivando delle reclute, tu hai il compito di verificarne le attitudini e di assegnarle ad un team- proseguì guardando maliziosamente la ragazza che aveva davanti - Non appena saranno arrivati ti farò chiamare- proseguì con il suo solito ghigno stampato in faccia.
La ragazza annuì e dopo aver ricevuto il permesso uscì dalla stanza in silenzio provando un forte odio nei confronti dell’uomo che aveva rovinato la vita a lei e tanti altri giovani.
 
 
In un altro luogo..
Un ragazzo di sedici anni dai capelli biondo platino, sparati, la pelle abbronzata e gli occhi cioccolato, camminava per strada tenendo una mano alla sorella minore, una bimba di 13, dalla pelle rosea, i lunghi capelli castani raccolti in due trecce e gli occhi cioccolato identici a quelli del fratello, e reggendo nell’altra un mazzo di camelie bianche.
I due camminarono a lungo in silenzio. Il maggiore era perso fra i suoi pensieri, mentre la sorellina osservava il mondo che la circondava senza proferir parola.
Camminarono per tanto, finchè, giunti ad un incrocio, che da qualche anno era regolato da un semaforo, il ragazzo si fermò
- Ciao Alex- disse, posando a terra i fiori che aveva portato con se – Anche quest’anno è già passato senza di te- continuò mentre una lacrima rigava il suo volto e quello della sorella.
 
 
 
ANGOLO COMBINA DISASTRI:
Ok lo so, sono un disastro, ma era un sacco che volevo scrivere questa storia, quindi eccomi qui.
Non credo ci abbiate capito molto della trama, quindi vi spiego un po'.
Allora nel primo pezzo la mia oc e il suo gemello hanno un incidente e, mentre il ragazzo viene lasciato sull'asfalto con l' arrivo dei soccorsi, la bambina viene portata via.
11 anni dopo invece ci ritroviamo i due ragazzi, una a lavorare con l'uomo che l'aveva portata via, per un’organizzazione criminale, mentre il ragazzo, assieme alla sorella più piccola, raggiunge il luogo dell'incidente, dove, la gemella perse la vita.
Lo so che è un po' confuso, ma andando avanti capirete meglio :)
Per ora posso dirvi che ho bisogno di alcuni oc ;)
Eccolo la mia ;)
 
Nome: Alex
Cognome: Blaze
Età: 16
Aspetto: è una ragazza alta e magra, non troppo formosa, dalla pelle abbronzata e lunghi e mossi capelli biondo platino che porta legati in una coda alta solo quando deve compiere il suo lavoro di assassina. Gli occhi sono color cioccolato. Solitamente indossa una felpa nera con la cerniera con un cappuccio molto grande che indossa sempre, sotto la quale porta un top arancio a fascia che le lascia l'ombelico scoperto e una mini di jeans con delle converse nere e arancio. Dietro alla spalla ha tatuata una A in ricordo del gemello.
Carattere: è una ragazza molto timida che spesso se ne sta sulle sue persa fra i suoi pensieri, in un mondo a parte, nonostante ciò tutti le vogliono bene anche perché cerca sempre di dare il proprio contributo in tutte le cose per rendersi utile. Nonostante ciò, però, sa essere anche fredda e distaccata. All'interno dell'organizzazione, infatti, si comporta in modo spietato e arrogante, portando rispetto solo al capo che però disprezza in quanto l'ha strappata dalla sua vita, della quale ricorda solo il gemello e la sorellina, e i suoi compagni di team, che ormai vede come una seconda famiglia. Ha una mira eccezionale ed è molto agile. E’ testarda, quando decide una cosa nessuno riesce a farle cambiare idea. Odia il rosso perché le ricorda il lago di sangue in cui ha lasciato il fratello, ma nonostante ciò è un’ottima assassina, infatti ha imparato a uccidere le sue vittime senza far perdere loro neanche una goccia di sangue, o solo una piccolissima parte.
Ruolo nel team: killer e lavoratrice sotto copertura
Armi: sa usare qualsiasi tipo di arma, però non si separa mai da una calibro trentotto.
Sa guidare: si, sia moto che auto. Possiede una sua onda nera che prende sia nelle missioni che nei suoi momenti liberi.
Cotta: Joe King
Storia: fino a 5 anni ha vissuto felicemente con i genitori e il fratello gemello e la sorellina di tre anni più piccola. Il giorno del suo quinto compleanno, mentre i gemelli tornavano da scuola felici, ebbero un incidente e mentre il fratello venne lasciato sulla strada, lei fu portata via da Rey Dark, capo di una famosa organizzazione criminale, e fatta crescere al suo interno, dove imparò a uccidere, rubare, vivere con le sue forze, diventare una macchina priva di sentimenti.
Può morire: ancora non ho deciso ;)
 
Ecco la scheda per i vostri oc
Nome:
Cognome:
Età: ( dai 15 ai 17 anni)
Aspetto: ( includere tutto ciò che riguarda l' aspetto esteriore, e anche l' abbigliamento)
Carattere:
Ruolo nel team: ( potete scegliere tra assassino, spia, capo..potete scegliere anche più di un fattore)
Sa guidare:
Ruolo nel team: ( potete scegliere tra assassino, spia, capo..potete scegliere anche più di un fattore)
Sa guidare:
Cotta:
Storia:
Può morire: ( si o no, niente forse o roba simile)
 
Spero partecipiate in tanti xD
Un bacione
karter
come accennato nell’introduzione questa storia è dedicata a tutte le autrici che nonostante tutto mi incoraggiano e sopportano, e in particolar modo alla mia dolcissima nii-san dalla quale devo farmi perdonare la mia sbadataggine.
Grazie di cuore a tutte <3
Spero che questa storiella vi piaccia xD

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Capitolo 2
*** capitolo 1 ***


 - Allora è vero, stanno arrivando dei nuovi membri?- disse una ragazza alta e magra, abbastanza formosa, dalla pelle bianca come il latte, i capelli lunghissimi, fin sotto al sedere, ricci e biondi con le punte viola; gli occhi di un azzurro cielo molto intenso, ma inespressivi. Che indossava un vestito con le spalline, corto bianco con dei fiorellini ricamati in pizzo, che arriva a metà coscia, con in vita una cintura alta e nera e ai piedi delle all star bianche fino al ginocchio. Alle braccia indossava degli scalda muscoli bianchi per nascondere le numerose cicatrici profonde che aveva su entrambi gli avambracci.
- A quanto pare si mia cara Angel- disse un ragazzo alto e magro, dai capelli biondi sempre spettinati, gli occhi azzurro ghiaccio e una carnagione pallida, sull'occhio destro aveva una benda nera con una svastica bianca. Indossava dei pantaloni neri ed una camicia bianca con la classica fascia con svastica – La nostra Alex le sta esaminando e poi deciderà a che gruppo affidarli- continuò pulendo il suo amato coltello da ufficiale ricevuto dal nonno
- A volte sei davvero inquietante, sai Rainer?- disse una ragazza bassa e magra con la pelle chiara ma non troppo, i capelli lunghi fino a metà schiena scalati di colore biondo scuro con le punte rosse, legati in due codini bassi che le cadevano davanti alle spalle, gli occhi verde erba a mandorla, un piercing spora l'angolo sinistro della bocca, uno alla pancia, tre sull'orecchio sinistro e due sul destro e nel naso. Aveva un tatuaggio a forma di catena con intrecciate due lettere, la H e la J che stavano per Hikari, il suo nome, e Jordan, il nome del suo migliore amico di sempre. Indossava dei jeans blu scuro corti e una canottiera bianca infilata dentro ai pantaloncini e sopra una giacca che le arriva fino a metà pancia sempre di jeans scuro e delle blazer bianche senza calze
- Ti ringrazio bambolina- rispose il biondo ghignando soddisfatto
- Finitela- si intromise Jordan prendendo le difese dell’amica di sempre
- Sempre a prendere le difese della tua fidanzatina eh?- chiese un ragazzo dai capelli rosa
- Hurley smettila, lo sai che noi non stiamo insieme!- si difese il verde mentre il volto della bionda assumeva improvvisamente un colorito più vivace
- Ma se si vede lontano un miglio che siete stra cotti l’uno dell’altra!- aggiunse poi una ragazza abbastanza alta, dagli occhi blu che di notte diventavano grigi, la carnagione chiara e i capelli neri,ricci, che le terminavano a metà schiena e perennemente in disordine, che indossava una maglia nera con un teschio e le maniche blu, dei Jeans scuri e delle convers nere.
- Ben detto Mahai!- disse il rosa sorridendo
- Io credo sia il caso di finirla – aggiunse una ragazza alta e non troppo formosa, dalla carnagione chiara, i capelli lunghi, scuri e raccolti in una coda da cavallo, gli occhi scuri e tre orecchini, uno a quello destro e due a sinistra che indossava una canotta viola con sopra una maglietta nera larga con su scritto killer, guanti senza dita, pantaloncini in jeans e delle all stars nere – Stavamo parlando di qualcosa di importante se non sbaglio-
- Valerie ha ragione!- s’intromise Bryce che fino ad allora era rimasto in disparte
- Che noiosi che siete!- aggiunse Claude alzandosi e raggiungendo gli altri – In fondo sono solo dei novellini-
- Peccato che se sono in gamba potrebbero prendere in mano il ruolo di capo di uno dei team- aggiunse un ragazzo di media statura, con un fisico scolpito e una cicatrice sulla guancia e sul fianco sinistro, con i capelli spettinati biondi e una carnagione olivastra che metteva in risalto i suoi occhi color verde scuro e le sopraciglia molto folte, con indosso uno smoking nero con una cravatta blu
- Non c’è niente da fare, siete dei guasta feste- disse il rosso imbronciato
- Lo sai come sono fatti finiscila- aggiunse Isabella sorridendo a Wood, il suo ragazzo
- Però sono curioso di sapere che tipi sono i nuovi acquisti del comandante – disse Joe sorridendo
- Non vorrei essere una guasta feste, ma ti ricordo che sei già fidanzato- gli disse sorridendo Hikari che finalmente si era ripresa dall’imbarazzo
- Ho detto che sono curioso, non che voglio portarmi a letto la prima ragazza che passa- rispose il moro indispettito
- Lo spero per te- rispose l’azzurra sorridendo – Perché se spezzi il cuore a Alex, io ti spezzo le gambe-
- Mamma come siamo permalose- si difese il ragazzo guardando le due
- Cosa c’è di male se il nostro Joe decide di cambiare ragazza, o di divertirsi in sua assenza?- chiese Claude sorridendo maliziosamente
- Ma che ne vuoi sapere tu di avere una relazione!- rispose acidamente Hikari che si sentiva coinvolta nella conversazione dato che aveva da sempre avuto una cotta per l’amico d’infanzia
- Mi fate davvero ridere- disse ridendo Rainar e attirando l’attenzione di tutti gli altri su di se – Vi preoccupate di cose banali!-
- Già- concordò Angel – I problemi di cuore di due dei piccioncini più celebri dell’organizzazione non ci riguardano-
- E’ inutile, sono un caso perso quei due!- disse Mahai conoscendo il carattere freddo dei due, e prima che qualcuno dei presenti potesse replicare, la porta della mensa si spalancò, mostrando ai presenti delle figure indistinte.
 
 
 
 
ANGOLO COMBINA DISASTRI:
eccomi qui, salve a tutti!
Per vostra sfortuna sono tornata ed ecco che aggiorno la mia ultima storia ad oc xD
Il capitolo non è molto lungo, e non sono presenti neanche tutti i protagonisti, oc e non, in compenso, spero di aver reso bene quelli presenti ;)
Come spero si evinca dal capitolo, quelli che ho introdotto oggi, assieme alla mia Alex sono i veterani dell’organizzazione, quelli che mancano saranno le reclute.
Detto ciò spero vivamente il capitolo vi sia piaciuto e che vogliate lasciarmi un commentino.
Un bacio a tutti
karter

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Capitolo 3
*** capitolo 2 ***


 Qualche ora prima…
Nella sala riunioni del covo…
 
- Bene ragazzina- disse un uomo sulla quarantina – Questi sono i ragazzi che dovrai esaminare- continuò indicando un gruppo di giovani reclute
- So ciò che devo fare- rispose acidamente la bionda guardando l’uomo con odio e avvicinandosi ai ragazzi, non prima di aver fatto segno al maggiore di levarsi dai piedi.
La ragazza, andato via l’uomo fece un grosso sospiro e guardando i ragazzi davanti a lei cominciò
- Il mio nome è Alex, solo Alex, all’interno di quest’organizzazione non esistono cognomi, quindi se ne avete, dimenticateli, perché non vi serviranno a nulla. Qui il vostro passato non importa a nessuno, sarete trattati in base al ruolo che assumerete, e sarò io ad assegnarvi quel ruolo in base alle vostre capacità, che a breve testeremo. Non esistono libertà in questo posto, il vostro compito è quello di sottostare agli ordini del comandante e nessuno può tirarsi indietro- disse osservando attentamente le loro reazioni – Detto ciò, presentatevi e ditemi anche quali sono le vostre capacità in modo che possa farmi una prima idea sul vostro talento- continuò imperterrita sempre con sguardo glaciale.
A quelle parole seguirono attimi di silenzio che alla bionda parvero ore, odiava quando nessuno si decideva a parlare e stava per perdere la pazienza
- Il mio nome è Haruka- disse una ragazza dai capelli castano chiaro che le arrivano quasi fino al fondo-schiena, occhi azzurri, pelle nivea, alta nella norma e magra, dall’aspetto molto gracile, i tratti del viso dolci ed infantili, simili a quelli di una bambola, che indossava una gonna nera corta, ed una camicia bianca a maniche corte fuori dalla gonna, con delle ballerine nere – A voi non interessa il mio passato, ed io non avevo comunque intenzione di parlarne, quindi..Sono abile nei travestimenti e nel raccogliere informazioni ma sono capace anche di uccidere-
- Bene- rispose la bionda sorridente – Però mi sembri cagionevole di salute, dico bene?-
- Si, mi capita spesso di sputare sangue- disse lei storcendo le labbra
- Il prossimo- si limitò a dire la ragazza dagli occhi color cioccolato, lasciando parecchio accigliata la castana
- Alice, mi chiamo Alice- disse una ragazza dai capelli di un color marrone terra con delle ciocche dipinte di bianco, gli occhi verde pistacchio coperti da degli occhiali da sole e la pelle scura, tipica degli africani– Questo non è il mio vero nome, ma tutti mi chiamano così, sono un asso nei travestimenti e nelle azioni sotto copertura, il mio forte è la raccolta di informazioni-
La bionda annuì e con il capo fece cenno di continuare con le presentazioni.
- Salve a tutti, io sono Arianne!- disse sorridendo solare una ragazza piuttosto minuta rispetto alle altre della sua età, dall’aspetto un po’ buffo, la pelle color cioccolato, gli occhi marrone leggermente più scuro rispetto alla carnagione, i capelli, arancio evidenziatore con un'allegra frangetta sulla fronte, raccolti in una coda alta. Indossava una camicetta giallo limone con le maniche a sbuffo, un gilet di jeans, shorts, sempre di jeans, e stivaletti alle caviglie marroni con le frange – Amo travestirmi, è una delle mie passioni, e sono bravissima nel raccogliere informazioni-
- Vedo che dite di essere tutti abili spie fin qua- disse la bionda ghignando – Sono curiosa di mettervi alla prova, voi altri invece?- continuò osservando i rimanenti
- Il mio nome è Envy e anch’io sono una spia, ma sono anche capace di uccidere- disse un ragazzo alto all’incirca 1,72 m), con un fisico magro, slanciato e longilineo, abbastanza robusto e anche un po’ sexy, con la pelle pallida e leggermente lattiginosa, priva di imperfezioni o difetti, che contrasta completamente con il resto; il volto ha i lineamenti leggeri e delicati, il naso piccolo e con la punta un po’ all’insù con un ampio e persistente sorriso strafottente in volto, forse un po’ sadico, i canini sono un po’ più lunghi del normale, gli occhi sono sottili e allungati con un accenno a mandorla, di un raro color ametista, che a loro volta risaltano in una chioma, lunga e setosa fino al bacino, liscissima e scompigliata in numerose ciocche tutte separate tra loro, di un verde cupo, con tre ciocche, appena più corte delle altre, di cui due ricadono ai lati del volto e una nel mezzo. Portava un’ampia fascia sulla fronte, che teneva in parte alzati i capelli davanti al volto, nera con al centro un simbolo mistico in rosso: un triangolo equilatero con al centro una piccola sfera intrappolata in due piccoli ellissi. Indossava una maglia a maniche lunghe fino al dorso della mano, marrone, con una giacca di jeans blu aperta per metà, dalle maniche lunghe e larghe, al collo portava un collarino di jeans violetto e dei jeans rosso sangue aderenti, lunghi fino a metà polpaccio con una cinta viola e delle all star a collo alto verde scuro con la stella blu.
- Io invece sono Kerish e anch’io sono una spia, ma anche un’assassina- disse una ragazza alta, slanciata, dalla pelle di porcellana, i capelli bianco neve con le punte blu notte e occhi rosso fuoco, abbastanza prosperosa, con numerosi tagli sulle braccia che indossava una canotta nera con un teschio di brillantini, shorts neri con macchie di paillettes, scarpe da ginnastica bianche.
- Il mio nome invece è Elisabeth e sono un’assassina professionista- continuò una ragazza non molto alta, ma con un fisico slanciato e con le forme giuste, gli occhi un po' a mandorla color acquamarina e i capelli lunghi di un acceso rosso sangue fino a metà schiena. Indossava un top bianco senza spalline con la scollatura a cuore, una gonna scozzese rossa e nera a vita alta, fin sotto il seno, con una cintura nera con la fibbia a forma di teschio e al collo diverse collane, una delle quali aveva un ciondolo a forma di rosa, alle braccia portava dei guanti senza dita, azzurro chiaro.
- Salve, io sono Kim- disse invece sorridendo una ragazza dalla carnagione scura alta e magra, con gli occhi viola e i capelli rossi con le punte bianche, lisci e corti, nella parte sinistra arrivavano appena fin sopra l'orecchio, nella destra aveva un ciuffo che le copriva tutto l'orecchio e metà occhio. Indossava dei pantaloncini di jeans, una canotta bianca e un cappellino militare, al collo portava una collana lunga con un ciondolo a forma di lucchetto e ai polsi portava diversi braccialetti a catena- Sono un’assassina-
- Bene, devo dire che siete dei ragazzi davvero interessanti, e sono davvero curiosa di mettere alla prova le vostre capacità, se volete seguirmi- disse sorridendo lievemente la bionda avviandosi verso la sala delle esercitazioni.
 
Il gruppo camminò a lungo per dei lunghi e stretti corridoi, finchè non giunse davanti a due stanze.
- Bene- iniziò la bionda fermandosi – Queste sono le stanze dove addestriamo le reclute ad uccidere e nel raccogliere informazioni, ora dividetevi in due gruppi in base alle vostre abilità e varcate queste due porte- continuò indicando le due porte alle sue spalle – Gli assassini a sinistra, le spie a destra, quelli bravi in entrambi possono scegliere una porta a loro piacere. Io osserverò tutto da un’altra stanza e valuterò il vostro comportamento. Spero riusciate tutti a sopravvivere- concluse sorpassando e allontanandosi prima che uno qualunque di loro potesse porre una qualsiasi domanda.
 
 
Nell’ufficio di Dark…
 
- Complimenti Alex- disse il comandate non appena la ragazza varcò la soglia del suo ufficio per informarlo dell’inizio della prova – Ho seguito tutti i tuoi movimenti dalle telecamere e devo ammettere che sei stata brava, ho fatto un ottima scelta nell’affidarli a te- continuò osservando la ragazza da dietro le lenti scure dei suoi occhiali
- La ringrazio signore- rispose la bionda senza espressione
- Ora va ad assistere alle prove, non vorrei che qualcuno dei novellini perda la vita per un attimo che non sei lì- aggiunse voltando la poltrona dall’altra parte, mentre la bionda, dopo un cenno d’assenso e un inchino si apprestava a lasciare la stanza per tornare dai suoi esaminandi.
 
 
In una scuola superiore di Tokyo…
 
- Ehi porcospino!- disse un ragazzo dai capelli rossi castani e una maches bianca – Come mai quella faccia? Ti è morto il gatto?- aggiunse con tono sarcastico facendo irritare il biondo, che fino a quel momento era rimasto ad osservare il cielo con sguardo malinconico.
- Sta zitto!- rispose quello nervoso, odiava essere chiamato porcospino, principalmente da Caleb che si divertiva a prenderlo in giro, poi se si sceglieva il giorno sbagliato per farlo…
- Siamo nervosetti sta mattina!- continuò imperterrito il castano per provocarlo
- Finiscila Caleb!- intervenne una ragazza dai corti capelli blu
- Guarda un po’ – si aggiunse un ragazzo dai lunghi capelli grigi e una benda su un occhio – Sempre in mezzo la piccola Celia-
- Mai quanto te David- disse entrando in aula una ragazza dai lunghi capelli biondi mossi, bloccati in testa con un fermaglio con un fiocco viola e una frangetta, con la fila nel lato sinistro della testa per evitare che i capelli le ricadano avanti, gli occhi grandi di un colore particolare tra il verde e il blu; la pelle chiara, e le guance rosse, all’apparenza poteva apparire una bambola, ma bastava parlarci per far crollare la maschera da bambina.
- Da quando tu sei dalla parte del porcospino, eh Ayame?- tornò a parlare il castano guardando la nuova arrivata
- Da quando lotta contro di te!- rispose tranquillamente la quindicenne, sedendosi su uno dei banchi liberi e accavallando teatralmente le gambe, facendo andare in iperventilazione tutti i ragazzi presenti.
- Dannata bionda!- disse il ragazzo con il ciuffo non appena si fu ripreso uscendo dalla stanza assieme all’amico, sotto lo sguardo divertito dei presenti.
- Grazie ragazze!- disse il biondo non appena i due lasciarono l’aula
- Figurati Axel- rispose la blu allegra
- Mpfh- sbuffò l’altra – Di certo non l’ho fatto per te!- continuò alzandosi e uscendo anche lei in corridoio
- E’ inutile, quella ragazza non cambierà mai- si aggiunse un’ennesima voce alle spalle dei due
- E tu da dove sbuchi, Xavier?- disse sorpresa la blu guardando divertita il rosso
- Ero qui dietro a sonnecchiare- rispose quello sbadigliando per poi concentrare il suo sguardo sul biondo – So che oggi non è un bel giorno per te Axel, ma cerca di riprenderti- continuò poi oltrepassando i due, mentre sul volto del biondo si dipingeva un sorriso amaro.
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLO COMBINA DISASTRI:
lo so, sono in ritardo…
lo so, il capitolo è orrendo…
lo so, ho reso malissimo gli oc…
ok la smetto xD
salve gente!
Dopo un secolo aggiorno questa fic xD
Finalmente ho inserito tutti gli oc, anche se malissimo :/
Spero che comunque il capitolo vi sia piaciuto almeno un pochino e che vogliate lasciarmi un commentino xD
Un bacio
karter
Dimenticavo, per quanto riguarda le altre mie fic, tranquilli non sono sospese, pian piano aggiornerò anche loro xD
 
 
 

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