I hate you

di AnnabelSwift
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pozioni ***
Capitolo 2: *** Logorroica ***



Capitolo 1
 *** Pozioni ***


Rose era una ragazza non troppo aperta e amante dei libri, come sua madre, ma ciò non influì particolarmente sulla recente amicizia instaurata con Scorpius Malfoy, un giovane Serpeverde con cui Rose seguiva il corso di Pozioni. Naturalmente un rapporto Grifondoro-Serpeverde sarebbe stato destinato a non durare, ma solo se la ragazzina ne avesse fatto cenno a suo padre. In casa Weasley dominava da tempo l’idea “anti-Malfoy”, instaurata perlopiù da Ronald, che consisteva in una filastrocca che i suoi poveri figli dovevano imparare a memoria.

I Malfoy sono serpenti,
con occhi gialli e lucenti.
Se da loro alla larga starai,
non te ne pentirai, vedrai!

Ma Rose, per fortuna, aveva ereditato l’intelligenza da Hermione, e sapeva cavarsela con i Serpeverde. E anche con i Malfoy.

Quella mattina, Rose incontrò alla lezione di Pozioni, come ogni lunedì, Scorpius. Solitamente la piccola condivideva il banco con Gemma Gates, una Grifondoro, ma non quel giorno. Scorpius la aspettava di fronte al calderone con un ghigno. Rose era riluttante, e cercò con lo sguardo un posto vuoto, invano, quindi lo raggiunse.
   « Ehi, Weasley » fece lui, facendo un cenno di saluto con il mento.
   « Ehi, Malfoy » rispose a tono la rossa, tenendo gli occhi puntati sul libro.
   Okay, forse chiamarla amicizia è un po’ troppo. Diciamo che i due si scambiavano saluti neutri, a volte sprezzanti. Anzi: saluti sprezzanti, a volte neutri.
   « Vedo che hai un certo interesse per Fillmore » accennò lui. La Grifondoro aveva cercato di non darlo a vedere, ma a quanto pareva gli occhi “gialli e lucenti” di Malfoy avevano notato anche quello.
   « Non ho nessun interesse per Fillmore, Malfoy, e poi non vedo perché dovrebbe interessarti » replicò lei.
   A quel punto, Scorpius rimase spiazzato, non aspettandosi una risposta del genere da una Weasley, quindi rispose solo: « Certo, come no ».
   Rose lasciò cadere l’argomento, che però venne ripreso qualche giorno dopo, nei corridoi, mentre lei e Scorpius si dirigevano in Sala Grande per il pranzo.
   « Allora come sta il tuo Corvonero preferito? » fece lui, e scoppiò a ridere.
   « Perché non mi lasci in pace, Malfoy? » rispose Rose, affrettando il passo.
   Scorpius inizialmente rallentò, consapevole di avere fatto arrabbiare la rossa, ma poi la raggiunse. « Studiamo insieme. Pozioni. Oggi ». Non era una domanda, suonava più come un ordine.
   « Oh, e perché dovrei? » ribatté lei.
   « Che male c’è? ». Il male c’era eccome. Una Grifondoro e un Serpeverde che studiavano insieme? No. Se li avessero visti, sarebbero diventati lo zimbello di tutti nel giro di un’ora al massimo.
   Rose pensò che forse non c’erano veri e propri pericoli. Insomma, Azkaban era un pericolo. O i Dissennatori. Di certo, non studiare Pozioni con Scorpius. « D’accordo, Malfoy » acconsentì lei. « Alle cinque al limitare della Foresta Proibita ».

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Capitolo 2
 *** Logorroica ***


   « Oh. Sei venuta, Weasley ».
   « Però, che occhio » lo sbeffeggiò la Grifondoro. « Sai, Malfoy, ho un nome » proseguì. 
   « Lo so, Weasley. Iniziamo? » domandò il Serpeverde, lasciando cadere l’argomento.
   « Oh, giusto, Pozioni » ricordò Rose.
   « Suvvia, Weasley, sei davvero convinta che ti abbia invitato qui per studiare? »
   Rose era alquanto confusa. Passò in rassegna tutte le parole di Malfoy che ricordava. “Studiamo insieme. Pozioni. Oggi”. Sembrava decisamente un invito a studiare. « Perché, non è forse così? »
   « Mia cara, ingenua Rose… » iniziò Scorpius, ma non fece in tempo a finire la frase che la ragazza intervenne: « Vedo che ti sei finalmente deciso a chiamarmi per nome ».
   Malfoy la ignorò. « …questo è un appuntamento ».
   Rose impiegò un paio di secondi per realizzare ciò che aveva detto il ragazzo, poi andò su tutte le furie. « Un che cosa? Malfoy, sei forse pazzo? Tu…tu…sei un Serpeverde! No, dico, un Serpeverde » esclamò.
   « Però, che occhio » disse egli, ripetendo le parole della ragazza.
   Rose fece una smorfia. « Ascoltami bene, rospo che non sei altro. Questa è la Foresta Proibita. Proibita, uguale a non dovremmo essere qui, capisci? Bene. Ora, tu mi inviti al limitare della Foresta Proibita per un appuntamento? Sei pazzo ».
   « Di te » si fece scappare il ragazzo. Si voltò di scatto, dando le spalle alla Grifondoro.
   Rose aveva capito male. Doveva aver capito male. « Scusami? Potresti ripetere? »
   Scorpius cercò di controllarsi, poi si voltò verso Rose e affrontò la situazione. « Ripetere cosa, Weasley? L’ultima ad aver parlato sei tu. Sei logorroica, sai? »
   « Non cambiare argomento, Malfoy. Tu hai detto qualcosa ».
   « Ma va’, va’. Ho solo tossito » ribattè lui.
   Rose iniziò a parlare così velocemente e così freneticamente che il povero Malfoy fu costretto ad ammettere che quello non era un semplice colpo di tosse. Ma la ragazza riprese a parlare, camminando su e giù, avanti e indietro, presa dall’ira.
   Maledizione, fatela stare zitta! pensò il ragazzo quando le sue orecchie erano sul punto di sanguinare. Si avvicinò a Rose e la prese per le spalle. « Ora taci, Weasley ».
   La ragazza inizialmente rimase sbalordita. Poi riprese a parlare, e parlare, e parlare… Ma qualcosa finalmente la zittì. Scorpius l’aveva improvvisamente baciata – un bacio rapido e timido – e ora la fissava con quegli occhi così penetranti da farle girare la testa. Raccolse la borsa di Rose, che la ragazza aveva gettato a terra precedentemente, e gliela porse. « A presto, Weasley » le soffiò nell’orecchio un attimo prima di andarsene. Rose rimase lì, immobile davanti alla Foresta Proibita, incredula di quello che le era capitato una manciata di secondi prima.

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