-----------------------------------SPAZIO ALLA SFERA BIEBER (?)------------------------------------
OK, VI SCRIVO PRIMA OGGI..
INIZIO COL DIRE CHE JUSTIN NON E' CHI PENSATE, O MEGLIO, NON CREDO CHE VI IMMAGINIATE CIO' CHE E' REALMENTE (NO NON UN CANTANTE O ALMENO NON PER ORA), HO PRESO SPUNTO DA CSI MA NON E' COSI' COMPLICATA LA COSA.. ahah. COMUNQUE NON HO VISTO UNA STORIA COSI' IN GIRO, QUINDI SE ASSOMIGLIA A QUALCOSA CHE AVETE LETTO NON ATTACCATEMI PERCHE' IO NON HO VISTO NULLA DI SIMILE A QUESTO IN GIRO.
POI, MI SCUSO PER L'ENORME RITARDO.. DAVVERO, DA ORA AGGIORNERO' PIU' SPESSO MA IN QUSTI GIORNI HO AVUTO DA FARE, POI SIAMO IN VACANZA E NON SONO SEMPRE A CASA.
CON QUESTO, BUONA LETTURA. c:
Tutti iniziarono ad urlare e applaudire e guardai i ragazzi che sorridevano poi Daniel mi fece scendere dalle sue spalle.
La coach ci raggiunse sorridendo più che mai.
-perché non rimanete voi al posto loro?- chiese ai miei compagni e ridemmo. -siete stati fantastici.. davvero- aggiunse poi e la ringraziammo.
-che ore sono?- chiesi alla coach mentre ridevamo per una battuta di Daniel e lei mi guardò sorridendo.
-5 minuti alle 5- mi disse con non curanza.
-oh mio dio sono in ritardo! Devo andare! La tuta ve la invio per posta.. scusate!- esclamai correndo verso gli spalti ed uscii correndo mentre dei ragazzi mi urlarono dei complimenti che non ascoltai affatto dato il mio ritardo colossale.
-Lucy dove vai?- mi urlò Justin dopo avermi rincorso fino al cancello della scuola.
-sono quasi le 5.. devo andare dai tuoi fratelli!- esclamai e guardò l'ora.
-vai.. la cartella e il resto te la prendo io..- mi rispose e corsi verso casa sua cercando di non uccidermi con qualche sasso o muretto data la ormai mia nota sbadataggine.
Arrivai davanti casa sua e suonai ancora prima di riprendere fiato.
-oh eccoti..- mi disse Jeremy sorridendo e mi piegai in due per riprendere fiato. -hai per caso corso? Si direi di si- si rispose da solo ed entrai.
-oddio mio.. scusa il ritardo ma eravamo a scuola e c'era la mia vecchia squadra di cheerleaders.. scusa ancora- gli dissi dopo essermi ripresa e mi sorrise.
-non preoccuparti è tutto ok.. ora però vado..- mi disse e annuii semplicemente -JAZZY, JAXON.. SCENDETE!- esclamò e poco dopo erano in cima alle scale.
Jeremy uscì di casa e Jazzy lasciò la mano di Jaxon correndo da me e le sorrisi.
-ma.. ma.. non liesco a scendele da solo..- disse Jaxon guardandoci poi gli vennero le lacrime agli occhi.
-ehy no.. non piangere- detto fatto, iniziò a piangere e si sedette a terra poi mi guardò muovendo le braccia verso di me.
Salii le scale e lo presi imbraccio per poi scendere.
La porta si spalancò e vedemmo Justin con il fiatone, le nostre cartelle più l'altro mio zaino con il cambio.
-ci sono!- esclamò sedendosi a terra e risi.
Jaxon lo guardò in silenzio e rise mentre Jazzy rimase a fissare il fratello maggiore in silenzio.
-adesso basta piangere però- dissi asciugando le lacrime al piccolo e Justin lo guardò preoccupato.
-cos'è successo?- ci chiese una volta in piedi mentre chiudeva la porta.
Mise gli zaini sul divano poi ci raggiunse in cucina prendendo Jazzy imbraccio.
-nulla.. vero?- dissi guardando il piccolo imbraccio a me che sorrise poi iniziò a giocare con una ciocca dei miei capelli.
Justin ci guardò e sorrise poi mise Jazzy sulla sedia e andò verso la credenza.
-per merenda.. niente pancake- mi fulminò con lo sguardo e feci finta di non vederlo mentre Jazzy rise -facciamo.. pane e nutella- disse tirando fuori le cose.
-Justin io dovrei cambiarmi..- gli dissi mettendo a sedere Jaxon su una sedia.
-si.. il bagno sai già dov'è..- mi disse sorridendo e presi lo zaino poi gli baciai la guancia e salii a cambiarmi.
Quando uscii dal bagno mi fermai a guardare la sua stanza.
Il letto vicino ad una finestra parallelo alla scrivania, sul muro alla mia sinistra l'armadio e alla mia destra una tv con videogiochi vari mentre sopra di essa delle mensole con dei trofei e delle foto di quand'era piccolo.
In ordine per essere la stanza di un maschio.
-ehy eccoti..- mi girai e lo trovai sulla porta poi avanzò verso di me.
-stavo guardando la tua stanza.. è in ordine per essere Tua- gli dissi sorridendo.
-cosa intendi per "essere Tua"- fece le virgolette con le dita e risi.
-nulla, nulla..- gli risposi e mi fissò.
-no ora me lo dici..- esclamò iniziando a farmi il solletico e si buttò sul letto tenendomi stretta a lui e iniziai a ridere.
-intendo che..- continuai a ridere e smise di farmi il solletico per farmi parlare e mi guardò -sei completamente pazzo.. cioè.. sei pure un ragazzo, non me l'aspettavo così la tua stanza- gli dissi sincera e si tirò su con i gomiti.
-ah! io sarei pazzo.. ma grazie.. tu invece cosa sei? Normale per caso?- mi chiese ricominciando a farmi il solletico.
-io sono più pazza di te però rimane il fatto che sei un ragazzo ed è strano che tu abbia la stanza così- esclamai ridendo e mi guardò divertito.
Mi tenne per i fianchi e ci guardammo ridendo.
Si avvicinò lentamente al mio viso, sentivo il suo respiro sulle mie labbra e il suo naso si toccò con il mio.
-Bibo! La merenda!- esclamò Jazzy alla porta e ci allontanammo velocemente.
-si.. già..- disse lui guardandola e mi alzai dal letto.
-dai forza.. ho fame pure io- gli dissi tirandolo per un braccio e gli sorrisi.
Mi guardò e sorrise poi si alzò mettendomi un braccio intorno al collo e scendemmo in cucina.
Gli portò la merenda in salotto poi prese le cartelle e tornò da me in cucina.
-dammene un pezzo!- esclamò vedendomi mangiare pane e nutella.
Scossi la testa e mi girai dandogli le spalle.
-dai! Bibo ha fame- disse abbracciandomi da dietro e risi poi mi rigirai.
-tieni- gli porsi l'ultimo pezzo e fece per prenderlo con la bocca ma me lo mangiai -mio..- risi e mi guardò serio.
-no.. è mio invece- mi rispose prendendomi per i fianchi e sentii le sue labbra sulle mie.
Rimasi immobile per qualche istante poi gli circondai il collo con le braccia e schiuse le labbra intensificando il bacio che ricambiai.
Ci staccammo appena e mi diede un bacio a stampo per poi guardarmi negli occhi e sorrisi.
Sorrise pure lui e lo abbracciai baciandogli la guancia.
-questa volta non è stato per finta- mi sussurrò e sorrisi baciandogli la guancia un'altra volta -spero solo che dopo questa sera tu non ci odi..- aggiunse tornando serio e lo guardai.
-Justin mi fai preoccupare.. dimmelo adesso.. e poi non potrei mai odiarti- gli dissi e ci sedemmo sulle sedie al tavolo.
Si sedette accanto a me e prese un foglio e una penna per poi guardarmi.
-allora.. ci sono due bande in città.. una fa' casini nei negozi l'altra ci finisce sempre dentro in un modo nell'altro ed è sempre quella che paga finendo per una notte in carcere.. in realtà tutto questo era nato per gioco poi crescendo le cose sono diventate serie.. c'è qualche rissa a volte magari per una ragazza oppure per cavolate varie riguardanti i "confini" di territorio in discoteca piuttosto che al parco.. nel primo gruppo quello che fa' casini, ha come capo Tyler, ha finito la scuola 2 anni fa' non puoi conoscerlo, nell'altra..- dopo aver scritto il nome di quel ragazzo sul foglio si bloccò per poi guardarmi in faccia.
Era lui, e dentro questa storia c'erano Ryan, Chaz, Christian e Caitlin.. ci sarei finita dentro pure io se non avessi smesso di parlarci ed avere confidenza con loro.. dovevo trattarli semplicemente con indifferenza.. o forse no?
-tu..- gli dissi a bassa voce e mi guardò poi annuì.
-solo che ora il problema è un altro..- mi disse a bassa voce per non farsi sentire dai bambini -Tyler ha ricevuto delle minacce di morte, sa che non siamo stati noi, solo che se lo dovessero uccidere noi saremmo i primi indiziati.. e questo rende tutto molto complicato.. per questo Ryan ti ha chiesto di venire, per dirti tutto questo.. ed anche per questo Caitlin ti ha detto di non avere confidenza con me.. non vuole che tu entra in questa storia e.. non lo voglio neppure io.. non devi rischiare di rovinarti la vita.. in questo modo.. quindi avevo pensato che.. ci saremmo visti solo a scuola e cerco di convincere mio padre a trovare un'altra baby sit..- lo bloccai con una mano sulla bocca.
-ora sei tu che ascolti me!- gli dissi seria e mi guardò in silenzio -non ho alcuna intenzione di uscire da questa storia, questa sera vengo con voi, e se dovessero uccidere questo Tyler nei casini ci finite.. con una persona in più nel gruppo però.. e siccome presuno che tu sarai il primo indiziato ti aiuterò ad uscire da questa storia.. se l'omicidio avvenisse se no.. meglio- gli dissi parola per parola molto lentamente per poi togliergli la mano dalla bocca.
-non posso permettere che t..- gli tappai di nuovo la bocca.
-punto. ed ora facciamo sti benedetti orari per i coach- dissi e mi guardò in silenzio mentre prendevo ciò che ci serviva.
-iniziamo dagli orari dei provini..- gli dissi e prese un calendario e il pc.
Lo accese poi organizzammo tutto quanto.
-grazie..- mi sussurrò mentre cercavo di farci stare delle ore di provini in orario pomeridiano.
Lo guardai e gli sorrisi baciandolo sulla guancia poi mi aiutò con le ore.
-ma se facciamo dalle 13 alle 15 cheerleaders e dalle 15:30 alle 18:30 giocatori di basket?- mi chiese indicandomi gli orari che avevo fatto.
-dobbiamo dividerli.. io devo venire a curare i tuoi fratelli- gli dissi seria e scosse la testa.
-mio padre il venerdì lavora solo il mattino e c'è mia nonna- mi disse e guardai l'orario poi annuii.
-bene.. settimana prossima 6 ore e mezza a scuola.. vedendo gente incapace..- piagnucolai poggiando la testa sulla sua spalla e rise per poi farmi sedere sulle sue gambe e stringermi fra le sue braccia.
Lo guardai e gli presi il viso tirandogli le guancie e ridendo mentre lui mi guardò male.
-sembri un manga giapponese così- esclamai ridendo mentre gli tiravo le guancie verso la bocca e gli vennero le labbra da pesce.
-dai..- disse con le labbra così e risi ancora di più poi lo lasciai -mi hai deformato- esclamò toccandosi le guancie e risi per l'ennesima volta.
Mi avvicinai a lui e mi guardò per poi sorridere, gli morsi il labbro e ridemmo poi però suonò il campanello.
-vado io!- esclamò Jazzy dalla sala.
-bene.. sarà il postino- disse Justin e iniziai a baciarlo a stampo senza sua reazione.
-dai..- dissi facendo l'offesa e rise poi lo baciai ancora a stampo ma non reagì.
intanto..
Jazzy aprì la porta e si ritrovò Kate davanti.
-ciao- disse Jazzy sorridendo e Kate ricambiò.
-c'è Justin? Devo parlargli..- chiese Kate alla piccola.
-di cosa?- chiese incuriosita la piccola.
-abbiamo litigato e ci siamo lasciati.. però ora gli parlo e mettiamo tutto apposto- rispose Kate sorridendo di nuovo.
-se lo dici tu.. comunque è in cucina- disse Jazzy chiudendo la porta poi tornò in salotto.
-Jaxon vieni..- sussurrò e andarono a guardare da dietro la porta.
Guardai Justin e non vidi nessuno uscire dal vialetto.
-JAZZY CHI ERA?- urlò Justin baciandomi ma non ottenne risposta.
-sarà stato il postino.. presumo..- dissi guardandolo e annuì per poi baciarmi sulle labbra e gli circondai il collo con le braccia come prima.
-Justin scusa il disturbo volevo solo chiederti se ci potrebbe essere una soluzione a og..- Ci staccammo per poi guardare verso la porta e trovare Kate.
-1 che ci fai in casa mia 2 chi ti ha dato il permesso di entrare 3 se non l'hai capito di te non me ne frega nulla 4 vattene.. ora!- disse Justin cercando di rimanere calmo e gli accarezzai i capelli.
-eh no! Non c'è nessuna soluzione perché è da quando ho perso quella scommessa che aspettavo questo momento.. QUINDI VATTENE!- esclamò quasi gridando.
-calmati!- gli dissi preoccupata che potesse rompere qualcosa o una cosa simile.
Kate sussultò per poi rimanere a fissarci.
-sei un bastardo!- disse prendendosi la giacca.
-si me l'hanno detto in molti.. grazie di avermelo ricordato- rispose lui con ironia e mi trattenni dal ridere.
L'accompagnò alla porta e appena fuori la chiuse sbattendola.
Andò in salotto e trovammo i bambini dietro la porta a spiare.
-e voi due.. 1 che ci facevate dietro la porta? 2 non aprite.. e se c'è lei non la fate entrare- disse guardandoli e iniziarono a ridere.
Presi Jaxon imbraccio e guardammo tutti e 4 la tv insieme.
-Lucy vai a prepararti.. ti passo a prendere tra mezzora- mi disse e annuii per poi mettere Jaxon sul divano e baciai sulla guancia Justin che mi sorrise.
-Caitlin ti avrà portato un vestito.. fatti bella- mi disse sorridendo e Jazzy ci guardò divertita poi fece finta di guardare la tv.
Diedi un veloce bacio sulle labbra a Justin poi uscii e tornai a casa.
Una volta entrata mia madre mi salutò dalla cucina.
-tesoro è passata una ragazza, Caitlin, ti ha lasciato un pacco e mi ha detto che dopo uscite..- mi disse e annuii per poi prendere il pacco e salire in stanza.
Mi preparai velocemente, avendo soltanto mezzora di tempo.
Sentii il campanello suonare così mi diede un'occhiata veloce allo specchio del corridoio poi scesi le scale e trovai Justin alla porta con mia madre.
-scusa se ti ho fatto aspettare..- gli dissi raggiungendolo alla porta.
-figurati.. sono appena arrivato..- mi disse baciandomi la guancia e mi prese per mano.
-Lucy.. per mezzanotte- mi disse mia madre e annuii semplicemente.
Justin mi aprì la portiera della sua range rover e salii sorridendo poi allacciai la cintura e lui si sedette al posto di guida.
Mise le chiavi nel cruscotto e l'accese poi mi guardò sorridendo.
Mi avvicinai a lui e sorrise di nuovo.
-ciao tesoro..- mi sussurrò posando le sue labbra sulle mie e gli morsi appena il labbro inferiore.
-sei sempre in tempo a scendere e cambiare idea..- mi sussurrò tornando serio e mi spostai.
-parti prima che ti picchio- gli risposi e mi guardò per poi ridere.
-aggressiva.. mi piace- disse sorridendo e mi baciò di nuovo per poi partire con destinazione... DOVE STAVAMO ANDANDO?!??
*to be continued*
P.S. Scusate gli errori çç
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