My teacher

di fuck off i love 1D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1. ***
Capitolo 2: *** chapter 2. ***
Capitolo 3: *** Chapter 3. ***
Capitolo 4: *** Chapter 4. ***
Capitolo 5: *** Chapter 5. ***
Capitolo 6: *** Chapter 6. ***
Capitolo 7: *** Chapter 7. ***
Capitolo 8: *** Chapter 8 ***
Capitolo 9: *** Chapter 9. ***
Capitolo 10: *** Chapter 10 ***
Capitolo 11: *** Chapter 11. ***
Capitolo 12: *** avvertenze ***
Capitolo 13: *** Chapter 12. ***
Capitolo 14: *** Chapter 13. ***
Capitolo 15: *** Chapter 14. ***
Capitolo 16: *** chapter 15. ***
Capitolo 17: *** Chapter 16. ***
Capitolo 18: *** Chapter 17. ***
Capitolo 19: *** Chapter 18. ***
Capitolo 20: *** Chapter 19. ***



Capitolo 1
*** Chapter 1. ***



CAPTHER 1.


Sono sempre stata una ragazza alla quale piacevano le relazioni difficili , quelle complicate , quelle “ impossibili “ . Sono sempre riuscita ad avere quello che volevo grazie alla mia bellezza . Il mio nome ? Baja Miller.
 
Entrai in aula trascinandomi al mio banco appoggia la testa sul banco e chiusi gli occhi nell ‘ intento di riposare , avevo fatto di nuovo quel sogno e quel sogno mi aveva impedito di dormire ancora.  Avevo appena chiuso gli occhi quando la mia vicina di banco , nonché la mia migliore amica , arrivò di corsa buttandomisi addosso e facendomi cadere per terra come un sacco di patate.
-Cazzo Jess ! – sbottai
-Dai non fare la lagna e ascoltami – incominciò a saltellare tutta eccitata.
-Spara- mi alzai e mi sistemai la gonna dell’ uniforme.
-La Richfield se ne è andata e al suo posto è arrivato un certo Styles , dicono che è bello da morire ed è anche giovane .- scosse velocemente la testa sorridendo come un ebete.
-Senti , me ne sbatte di come sia il prof o meno..- sbuffai infastidita e riappoggiai la testa sul banco.
Suonò la campanella e qualcuno entrò in classe , non li diedi peso e non alzai nemmeno la testa.
-Buongiorno ragazzi , da oggi sarò il vostro professore di italiano e storia . Mi chiamo Harry Styles, ora presentatevi voi – disse quella voce sconosciuta.
Non alzai la testa, non m’ interessava sapere chi era o com’ era , mi sembrava solo un patetico idiota.
Qualcuno tamburellò le dita sul mio banco e solo allora mi decisi ad alzare la testa e degnarli un po’ della mia attenzione.
-Lei come si chiama ?- mi sorrise . patetico.
-Baja Miller- risposi con poco interesse.
- Bel nome , lei è per caso messicana ?- sorrise ancora.
- L’ erba che si erano fumati i miei è messicana .- tutta la classe scoppiò in una fragorosa risata , mentre io mi limitavo a guardarlo con un aria di sfida accennando un mezzo sorriso , forse quest’ anno mi sarei divertita.  Non disse nulla , mi guardò e scosse la testa accennando un mezzo sorriso , si avvicinò ancora di più al mio banco, prese il registro e me lo diede.
-Dato che è così simpatica , perché non mi fa il favore di copiare il registro ?- mi sorrise ancora , montato.
-Fanculo..- dissi fra i denti in un sussuro , forse non proprio un sussuro dato che mi sentì.
-Come scusi ?!- si girò corrucciando la fronte.
-Ha un bel culo – dissi sorridendo , e di nuovo tutta la classe scoppiò a ridere. Mi stava proprio in culo era solo uno stupido , montato .
Scosse la testa , si piegò avvicinandosi a me appoggiando gli avambracci sul mio banco. Piantò le sue iridi verdi nelle mie azzurre .
-Alla fine della lezione la voglio nel mio ufficio – disse con una voce roca che mi fece rabbrividire , ok era carino e allora ?! Per il resto restava una testa di cazzo.
-okay…- sussurai arrossendo. Restò a guardarmi ancora per qualche istante e dopo finalmente si alzò e si allontanò definitivamente da me.
-Allora ragazzi , dopo questo piccolo inconveniente –e mi lanciò uno sguardo- presentatevi voi, avanti .
Mostrò uno dei suoi miglior sorrisi e si sedette sulla cattedra.
-partiamo da destra dai, lei chi è ?
-Ronan Stewart…-
Smisi di ascoltare, non mi interessava, volevo solo uscire da quella fottutissima stanza e andarmene a casa , ma prima dovevo fermarmi a parlare con quel incompetente .


sciao balbiiiiiiiiiii 

ciao ragazze , beh si insomma non so cosa dirvi questa è una long , e come idea mi piace davvero tanto , la trovo eccitante ahahhah.
 se mi lasciaste una recensione mi fareste taaaanto contenta :)
al prossimo capitolo :)


   
lei è baja miller <3



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Capitolo 2
*** chapter 2. ***


CAPTHER 2




Mi diressi verso il suo ‘ufficio ‘ ,si perché lui definisce ‘ufficio’ una cattedra in aula insegnanti con un bigliettino appoggiato con scritto ‘Styles’, questo sta male.
Entrai in sala insegnanti e lo vidi mentre era intento a correggere un pacco di compiti , mi avvicinai lentamente a lui e rimasi in piedi davanti a lui. Alzò lo sguardo.
-Signorina Miller-
-Professor Styles-
-Non ha niente da dirmi ?- si alzò mettendo apposto  il pacco di compiti nella sua borsa.
-Questo non è un ufficio-
-Come scusi ? – mi disse alzando lo sguardo.
- Questo non è un ufficio – dissi alzando di poco il tono di voce.
Sbuffò. – Ma deve essere sempre così antipatica ? Speravo che mi porgesse le sue scuse .-
Scuse ? ahahahahhahhahaha NO.
Non risposi , rimasi immobile e lo fissai negli occhi, erano davvero belli , lui era bello.
-Allora signorina Miller ha perso la lingua , in classe sembrava così coraggiosa e piena di se – continuò. Mi stava innervosendo .
-Se lo può scordare , io non le chiedo scusa .-  Dissi provocandolo.
Si avvicinò pericolasamente a me e io indietreggiai di un passo trovandomi però con le spalle al muro. Avevamo si e no una trentina di centimetri che ci divideva , perché faceva così caldo ? ma la stanza non era più grande ?
-Mi chieda scusa –insistette. Non risposi ,sentivo le guance andarmi letteralmente a fuoco.
-Mi. Chieda. Scusa –scandì le tre parole con più insistenza avvicinandosi a me di  pochi centimetri , ma per me erano davvero troppi.
-Mi scusi- dissi in un sussuro.
-come scusi ?- sorrise . stronzo lo fa apposta.
-Mi scusi – gli dissi incazzata .
-Per cosa ?- mi voleva umiliare.
-Per il mio comportamento da immatura- risposi a denti stretti.
- Vada- sorrise dopo che ebbe ottenuto quello che voleva. Bastardo.
Prima che potessi uscire da quella stra maledettissima stanza Harry styles richiamò la mia attenzione.
-Signorina Miller?-
-Cosa vuole?!- li ringhia addosso.
- Ha un bel culo -  disse ridendo.
Stronzo, bastardo , testa di cazzo.
Nessuno e dico NESSUNO mi aveva mai umiliata in quel modo .
Ritornai in classe presi la borsa per educazione fisica e raggiunsi i miei compagni in palestra.
-Baja ! – urlò la mia migliore amica per farsi notare , la raggiunsi subito incominciando a correre con gli altri.
-allora ?- mi chiese sorridendo
- E allora è una testa di cazzo !-dissi infastidita .
- ma cosa è successo ?-
-Si insomma..- non potei finire la frase perché l’ insegnate di educazione fisica ci urlò .
-Signorina Miller e Lewis , smettetela di parlare e eseguite gli esercizi.
-ti spiego dopo- sussurai.

Con una gamba ripiegata sullo step e l’altra distesa lateralmente cerco di concentrarmi per trovare l’equilibrio. Non ricordo esattamente di chi sia stata la brillante idea di fare yoga durante le lezioni di ginnastica. La prof cifece cambiare posizione , mi chinai in avanti e sapevo benissimo che c’ era un gruppo di ragazzi che stava ammirando il panorama, sorrisi maliziosa.




sciao balbiiiiii

ciao belle , ho aggiornato , dai sono stata brava non è passato molto tempo :) comuqnue se voi non recensite io non porterò avanti questa fanfiction , perciò fatevi sentire ... ciao <3

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Capitolo 3
*** Chapter 3. ***


Chapter 3


Passò una settimana ed Harry Styles mi ignorava , scherzava con i maschi della classe , sorrideva alle sue alunne adoranti  e flirtava con la prof di sostegno. Non mi guardava , non mi vedeva ed io tremavo ogni volta che passava vicino al mio banco , questo mi faceva sentire così strana , lui appareva completamente tranquillo, a suo agio nel fingere che io non esistessi.
Era intento a spiegare la guerra di Troia, molti miei compagni prendevano appunti, mentre le ragazze lo spogliavano con gli occhi . Io mi limitai ad appoggiare la testa sul banco e a chiudere gli occhi , mi faceva troppo male la testa ero troppo stanca per seguire la lezione esemplicemente non ne avevo voglia. Mi addormentai.

“Era un fredda sera di gennaio , era tardi e dovevo tornare a casa . Dovevo tornare a casa prima di mia mamma perciò decisi di prendere la scorciatoia , dovevo solo camminare lungo la riva del fiume risalire la collinetta e poi sarei finalmente arrivata a casa . Ero piccola , avevo solo 13 anni , odiavo fare quella strada di notte da sola , mi metteva agitazione , paura ed ansia .Ero a metà strada quando sentì dei passi dietro di me . persi un battito ,mi girai ma non vidi nessuno .Incomincia a correre più forte che potevo, ero terrorizzata , piangevo e singhiozzavo , ma i passi dietro di me invece che diminuire aumentarono . Fu un secondo e qualcuno mi buttò per terra . Tremavo , urlavo , piangevo . Mi ritrovai un uomo sopra di me , era sporco e puzzava d’alcool, mi dimenai , cercai di scappare senza riuscirci.sento le sue mani ruvide e fredde sul mio corpicino , le sue labbra sul mio corpo. Non capivo cosa stava succedendo, come potevo? Sentii solo un dolore lancinante all’inguine, come se fossi caduta dalla bicicletta e mi fossi sbucciata il ginocchio. Ma il dolore non finii dopo un poco ma continuava mentre cercavo di proteggermi chiudendo le gambe, ma lui era più forte, si impadroniva del mio corpo come se fossi una bambola. Allora chiusi gli occhi e piansi, non sapevo cosa fare, volevo urlare ma non riuscivo ad aprir bocca. Ero un giocatolo, un semplice giocattolo nelle mani di quell’uomo crudele. “

Mi svegliai di soprassalto urlando , avevo la fronte perlata dal sudore ero agitata , spaventata , confusa.. Tutta la classe mi guardava a bocca aperta , Jess che era al mio fianco  era spaventata. Scoppiai a piangere e Jess mi abbracciò accarezzandomi la schiena, lei non sapeva il motivo per la quale ero tanto turbata , nessuno lo sapeva .
Harry Styles si avvicinò.
-Tutto bene signorina Miller ? Vuole andare a casa ? – mi chiese preoccupato.
-Si , la prego- dissi ancora piangendo.
- Può venire fuori dalla porta un attimo?- mi chiese . Annui ed uscì.
-Che cosa è successo ? – mi chiese fissandomi.
-Niente..- dissi fissandomi i piedi.
Mi prese la mano le mie dita intrecciavano perfettamente con le sue , la sua pelle calda e liscia a contatto con la mia . Alzai lo sguardo incrociando il suo , mi accarezzò la guancia e si avvicinò ulteriormente ,e mi lasciò un bacio sulla fronte. Avevo un uragano di emozioni dentro , non capivo niente . Lo guardai mentre mi fissava ,era bellissimo .
-Mi raccomando signorina Miller, guarisca presto- e mi sorrise dolcemente rientrando in classe.
Ripensai tutto il pomeriggio e tutta la notte a quel contatto , alla fine non era successo niente , perchè  non era successo niente , vero?
Avevo solo il disperato bisogno di risentire la sua pelle sulla mia .
 In quel momento capì di provare qualcosa per il mio professore.
 
Sciaooo Balbeeee


Questo capitolo è un po’ triste , ma è importante per il corso della storia…Perfavore recensite e ditemi cosa ne pensate , per favore è molto importante per me …
Ciao alla prossima 

 

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Capitolo 4
*** Chapter 4. ***


Chapter 4.
 


Mi svegliai di soprassalto  per colpa di quella maledetta sveglia , le diedi un pugno facendola cadere dal comodino e mi girai dall’ altra parte, ma questa volta fui io a cadere e non la sveglia . Sussurrai un ‘porca puttana’ fra i denti e finalmente mi decisi ad alzarmi da terra . Andai in bagno e mi feci una doccia veloce  , per sbaglio il mio sguardo cadde sull’ ora .
-merda sono le 7 e 45
Mi precipitai giù per le scale , scivolando però all’ ultimo gradino e cadendo rumorosamente .
-Cazzo- Sussurrai.
Mi alzai sbuffando presi lo zaino e uscì di casa .Abitavo da sola da quasi due anni ,i miei si erano separati quando avevo circa sedici anni , non mi era dispiaciuto molto , non perché non gli volessi bene , ma perché sapevo che era meglio così. Loro non erano mai stati molto presenti nella mia vita , la mia infanzia l ‘ avevo passata tra colf e babysitter , i miei lavoravano troppo e quasi sempre lontano da casa , quando loro si separarono io fui ‘affidata’ a mia madre , affidata si fa per modo di dire la vedo si e no tre giorni al mese .
Arrivai in classe fortunatamente prima del prof di psicologia.
-Buongiorno zoccola – Mi disse la mia migliore amica abbracciandomi.
-buongiorno anche a te – Dissi sedendomi al mio posto.
- Hai studiato ?-
-Studiato cosa ?- Dissi alzando la testa.
- Psicologia…Non ti ricordi abbiamo una verifica oggi..-
-Merda..- Dissi sbattendomi un mano sulla fronte.
Entrò velocemente  la prof in classe ci fece sistemare i banchi in modo da non poter copiare.
-Bene ragazzi buon lavoro- Disse dopo averci consegnato i fogli.
Guardai il primo esercizio , poi guardai il secondo e il terzo , non sapevo niente . Mi misi una mano fra i capelli e sospirai , mi guardai intorno preoccupata sperando nell’ aiuto di qualcuno . Qualcuno mi tirò un calcio sulla sedia , sobbalzai . Nicole Smith mi stava porgendo un fogliettino , lo presi sorridendole .
Alla fine dell’ ora andai da Nicole.
-Grazie mille davvero- Le dissi abbracciandola riconoscente.
- Di niente – Disse sorridendo.
Parlammo tutta l’ ora finché anche la campanella della fine della seconda ora suonò.
Harry Styles entrò in classe, ci alzammo tutti insieme in un fracasso di sedie che strusciano sul pavimento, fece segno con le mani di sederci mentre lui si avvicinò a me.
-Signorina Miller come sta ?- Mi disse sorridendo . Mio dio quanto era bello.
-Bene…- Dissi . Mi accarezzò la guancia con il dorso della mano, mi  guardò ancora per pochi secondi e poi si girò.
-Bene ragazzi, domani farete un compito in classe sulla guerra di Troia ,farete un tema perciò sarete molto liberi -
La classe sbuffò , mentre io mi limitai a scriverlo sul diario . Appoggia la testa sul banco e lo fissai per tutta l ‘ ora , come poteva essere così perfetto ?
Suonò la campanella della la ricreazione e finalmente uscì dalla classe, ero stanca e avevo bisogno di stare da sola . Salì le scale fino al quinto piano dell’ edificio dove sia alunni che docenti era vietato metterci piede , nessuno poteva andarci  . Il quinto piano era deserto , camminai ancora per una decina di metri per poi  uscire da una piccola porta che dava sul terrazzo della scuola . Amavo quel posto. Avanzai fino alla ringhiera in mattoni e mi sedetti con i piedi a penzoloni ,amavo quella sensazione di vuoto.
Qualcuno aprì la porta e io mi girai di scatto . Era Harry Styles mi guardò spaventato e corse verso di me.
-Ma lei  è pazza ! Vuole farmi prendere un infarto ?- Disse prendendomi per un braccio facendomi scendere dalla ringhiera .
-Non stavo facendo niente , mi siedo sempre la-dissi fissandolo , mi guardò un po’  scrutandomi e dopo si decise a lasciarmi il braccio.
-Cosa ci fa lei qua ? –
-Potrei farle la stessa domanda- Risposi abbassando lo sguardo sorridendo.
Appoggiò le mani sulla ringhiera e guardò il cielo.
-Anch’ io venivo qua quando venivo a scuola , era l’ unico posto dove sapevo di poter restar da solo-
-Lei mi odia ?- Dissi di punto in bianco.
Si girò di scatto guardandomi ,mi afferrò per la vita avvicinandosi ulteriormente.
-Come potrei odiarti ?! In fondo lei è la mia alunna preferita –Disse allungando un braccio fino al mio fianco e tirandomi verso di lui.
- Da-davvero ?- dissi con il cuore in gola , mentre le guance si coloravano di rosso.
Sorrise.
Si abbassò avvolgendomi anche con l’altro braccio la schiena.
-Si , ma non dirlo a nessuno .- Mi sussurrò all’ orecchio sorridendo.
Mi appoggiai con la testa sulla sua spalla mentre ricambiavo l’ abbraccio . Spostò il braccio mettendomi una mano fra i capelli.
La campanella suonò-maledizione-e istintivamente rafforzai la presa sul suo corpo .
-Forsa ora è meglio che lei vada- disse senza lasciarmi , lo guardai per qualche istante allontanandomi da lui.
-Beh allora ciao..- Dissi accarezzandomi il braccio.
Si avvicinò e mi lasciò un bacio sulla guancia.
-Ciao Baja-


sciaoooooo balbeeeeeeeee

Finalmente ho aggiornato ahahahha , spero che questo capitolo vi piaccia... Recensite in tanti mi raccomando <3 
p.s: grazie a quelle che seguono la mia storia :)

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Capitolo 5
*** Chapter 5. ***


Chapter 5


 -Pronti per il compito? – Chiese un pimpante Harry Styles, entrando in classe. 
 -   No, che non sono pronta per il compito! Che razza di domande! Non è che me ne sto qui con la fronte appoggiata al banco perché mi è venuta voglia di contare i granelli di polvere depositati qui sopra, ma quant’è che le bidelle non spolverano? Ci sono acari grandi come formiche, per fortuna non sono allergica.- Pensai.
Styles spostò il mio banco attaccandolo alla cattedra –ma cosa fa ?! E ora come faccio !?-
-Ma prof cosa fa?- Gli dissi arrabbiata.
-Non lo vede ? Le sposto il banco signorina Miller- Disse con il suo sorrisetto irritante.
-Si, ma perché qua ? – Presi il banco e lo portai indietro.
-Per il semplice fatto che l’ho detto io .- Rispose scocciato prendendo il mio banco e riappiccicandolo alla cattedra.
-Quanto scommettiamo che io non mi sposto ? – Chiesi con un sorrisetto angelico e incrociando le braccia.
-E quanto scommettiamo che io le metto due ?!- Stronzo. Sbuffai e mi sedetti al mio banco.
-La odio..-
-Grazie- Sorrise  scompigliandomi i capelli , cosa che mi fece ancora più innervosire.
 Consegnò le verifiche si sedette allungando le gambe . Tirò fuori dalla sua borsa un libro e iniziò a leggere.
Chiusi gli occhi feci un respiro , poi ne feci un altro. Insomma non era difficile dovevo solo parlare della guerra di Troia , potevo parlare di qualsiasi cosa e sarebbe stato facile se avessi studiato , si ecco appunto se avessi studiato. Non amavo studiare , copiavo quasi sempre perciò mi preparavo quasi sempre i bigliettini il giorno prima..
Consegnai in bianco .
Ma quello non era il mio prima problema , avevo la testa che mi girava e non capivo niente .
-Ehi tutto bene ?- Mi chiese Jess passandomi un braccio intorno alle spalle .
- No-
-Vuoi che ti accompagni in infermeria ?-
-No , voglio andare a casa  ora falsifico un permesso e me ne vado da qui.-
-Ok , questo pomeriggio vengo da te per vedere come stai .- Sorrise lasciandomi un bacio sulla guancia .
Percorsi il corridoio ormai vuoto , incomincia ad avere le vista offuscata e le gambe cominciarono a cedere e sarei caduta se non fosse stato per qualcuno che mi prese prontamente fra le braccia.


-POV HARRY

Finalmente potevo tornare a casa, nonostante avessi fatto solo tre ore era stata un giornata piuttosto pesante. Percorsi il corridoio della scuola  con estrema calma quando vidi Baja appoggiarsi alla parete per non cadere , corsi verso di lei e prima che potesse cadere la presi .
Era svenuta . Il cuore incominciò a battermi più forte e le mani sudavano freddo. Uscì velocemente dalla scuola con Baja fra le braccia. L’ appoggiai delicatamente al sedile del passeggero e gli misi la cintura , feci il giro della macchina e mi sedetti sbattendo la porta .La guardai preoccupato .-E ora cosa devo fare ?-. Decisi di portala a casa mia dato che non sapevo né il numero dei suoi genitori né dove abitasse, e dopo appena si sarebbe ripresa l’ avrei riportata a casa.


-POV BAJA
Mi risvegliai in un letto che non era il mio e avevo ancora la testa che girava . Cercai di alzarmi , ma mi accorsi che un braccio mi avvolgeva la schiena . Mi girai trovandomi a tre centimetri dal viso rilassato di Harry, il suo respiro caldo mi solleticò la fronte e se i suoi occhi fossero stati aperti, avrei potuto specchiarmi in quelle iridi verdi. Cazzo. Lo abbracciai istintivamente e appoggiai la testa nell’ incavo del suo collo. È un professore Baja , è un professore.
-Prof..- Sussurrai.
-Prooof..- Riprovai alzando di un’ ottava la voce. Harry Styles aprì gli occhi mi guardò scattando indietro e cadde dal letto con un tonfo.
-Oh ca… Mi devo essere addormentato e…Tu..Tu..Cioè lei… è svenuta e..merda – Disse grattandosi la testa.
-Sono svenuta ?.
-Si… Come sta?- Disse riavvicinandosi .
-Bene.-
-Ha avvisato i suoi genitori ? Che ore sono ? Merda le 10 di sera .- Disse nervosamente, prendendo il telefono dal comodino.
-Si calmi cazzo !- Gli urlai lanciandogli il cuscino in faccia.
-Hey modera il linguaggio signorina.- Sbuffai incrociando le braccia .
-Se no ?-Dissi inarcando il sopracciglio.
-Se no ?! Incomincia a correre principessa.- Disse Harry ridendo lanciandomi un cuscino.
Saltai giu dal letto ,corsi fino alla porta catapultandomi in corridoio , corsi fino alla fine del lungo corridoio sbattendomi di tanto in tanto nei mobili. Scesi le scale saltandole e mi ritrovai nel soggiorno che comunicava con la cucina.
-Presa – Urlò vittorioso alzandomi con un braccio e buttandomi sul divano.
Si buttò sopra di me e incominciò a farmi il solletico. Non ce la posso fare , non ce la posso fare .
-La prego basta…- Dissi ridendo e dimenandomi con tutte le forze.
-E ?- Si fermò bloccandomi i polsi sopra la testa con le mani .
-Ha vinto lei.- Mi morsi il labbro inferiore guardandolo dritto negli occhi. Ma quanto poteva essere bello? . Mi spostò una ciocca di capelli dietro l orecchio e avvicinò il suo volto al mio. Le nostre labbra si sfiorarono , mille emozioni mi attraversarono il corpo il cuore prese a battere più velocemente , deglutii. Spostò la testa leggermente a sinistra e mi baciò all’ angolo della bocca. Maledizione Baja di qualcosa , qualsiasi cosa.
-Comunque io abito da sola.- Sussurai.
-Vuole dormire qui signorina Miller? Non mi sembra il caso di uscire , ormai è tardi…- Disse con una voce roca estremamente sexy.
-Si…- Sorrise dolcemente e mi attirò a se chiudendomi in un dolce abbraccio .



Sciaooooooooooooooo balbeeeeeeeeeeeeeeeeeee
 
Lo so, lo so sono stra in ritardo , prometto che aggiornerò più presto . Grazie a tutte quelle che hanno recensito e seguono la mia storia , vi amo <3. 

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Capitolo 6
*** Chapter 6. ***


CHAPTER 6

 
-Hai fame ?-Mi chiese Harry stiracchiandosi . Da quand’ è che mi da del tu ?!
-Un po’ …-
-Ordino la pizza e guardiamo un film , ti va bene ?- Chiese sorridendomi. Annuii.
Compose il numero della pizzerie sul telefono e ordinò due pizze , poi appoggiò il telefono sul tavolo e si sedette sopra di esso.
- Ha smesso di darmi del lei.- 
-Oh.. Perché le da fastidio signorina Miller? – Chiese sorridendomi maliziosamente avvicinandosi al mio corpo .
-Si- Dissi sorridendo  facendo un passo verso di lui ,trovandomi a pochi centimetri dal suo petto.
-Sa ,così non sarebbe normale il nostro rapporto insegnante-alunna.- Dissi ridendo. Harry Styles alzò il sopracciglio destro ridendo.
-Ah si ? E da quando il nostro rapporto è un rapporto normale signorina Miller?- Mi appoggiò una mano sul fianco attirandomi a se , annullando così le distanze.
-Perché? Non mi dica che non porta tutte le sue alunne a casa ?-Gli chiesi ironica allacciando le mie braccia attorno al suo collo.
-Mi sa proprio che lei è l’ unica.- Disse abbassandosi , trovandosi così a due centimetri dalla mia bocca . Il cuore mi esplose nel petto trovandomelo così vicino.
-e resterà l’unica..-Sussurrò avvicinandosi , mi misi in punta di piedi facendo scivolare le mie braccia sulla sua schiena , stringendo ancora di  più il suo corpo caldo al mio .Harry mi imitò  stringendomi a sua volta . Eravamo una cosa sola, i nostri cuori battevano contemporaneamente ,così come i nostri respiri . Le nostre labbra si sfiorarono , mille scosse di eccitazione pervasero il mio corpo. Non era stato bacio , ma molto probabilmente lo sarebbe diventato se qualcuno non avesse suonato la porta. Cazzo.
Harry chiuse gli occhi e sospirò pesantemente , alzò il viso e mi posò un leggero bacio sulla fronte .
Il campanello  risuonò , facendolo innervosire.
-Arrivo , arrivo…- Borbottò, lasciandomi andare definitivamente. 
Il prof aprì la porta trovandosi davanti un sedicenne brufoloso con una divisa ridicola color senape . Harry alla vista di quel ragazzino così impacciato soffocò una risata , senza riuscirci del tutto .
-Ecco a lei , sono 14 sterline.- Disse il ragazzo porgendogli le pizze . Harry gli porse i soldi per poi salutarlo con la mano  , e finalmente richiuse la porta.
Dopo aver mangiato , scegliemmo un film ‘insieme’ , ok non proprio insieme ,perché lo obbligai  a scegliere ‘Titanic’ nonostante continuasse a lamentarsi.
-Uffa che palle Baja ..- 
-Dai prooof , la pregooo !- Lo implorai.
-Ma io odio questo film.-
-Si, ma io lo amo-
-Però poi mi promette che non me lo farai mai più vedere ?!-
I miei occhi si illuminarono, regalandogli uno dei miei migliori sorrisi gli lasciai un tenero bacio sulla guancia , arrossendo lievemente . 
Mi tirai un po il colletto della camicia della divisa , era da più di dieci ora che portavoquella scomoda uniforme e non ce la facevo più . 
-Vuole cambiarsi ? Le presto una mia maglietta…- 
-Gr-grazie- Dissi imbarazzata .
- Comunque se vuole… al di fuori della scuola può darmi del tu..-Continuai seguendolo in camera sua .
-Ohh , ma grazie per avermi concesso questo enorme privilegio signorina. -Mi schernì ridendo .
Aprii la bocca per ribattere , ma poi la richiusi , battendo un piede per terra come una bambina .
Harry mi lanciò una maglietta in faccia facendomi arrabbiare ancor di più.
-Puoi andare a cambiarti in bagno se vuoi , è la seconda porta a sinistra principessa- Mi schernì di nuovo , facendomi imbestialire , gli tirai un pugno sul braccio per poi uscire dalla sua stanza e dirigermi verso il bagno . Mi  tolsi la divisa scolastica, e indossai titubante la maglietta di Styles. Mi copriva fin sotto le cosce, facendomi da vestito.
All’istante, fui avvolta dal profumo inebriante del mio insegnante, e il momento in cui le nostre labbra si sfiorarono mi ritornò in mente come un immagine fin troppo vivida.  Arrossii e deglutii, nella speranza di togliere quel nodo che sentivo alla gola. Fu inutile.
Mi guardai allo specchio un attimo ed uscii dal bagno .
Appena entrai, lo sguardo del ragazzo scivolò sul mio corpo, percorrendolo centimetro per centimetro. Di nuovo, ebbi la sensazione di andare a fuoco .Mi strinsi la braccia sui fianchi, imbarazzata.
-La smetta di guardarmi così –Sbottai imbarazzata, prendendolo per mano e trascinandolo giù per le scale in salotto.
- Comunque stai bene – Sorrise malizioso . Sbuffai sedendomi sul divano portando le gambe al petto abbracciandomi da sola. Il mio professore fece partire il dvd e poi si sdraiò vicino a me .
-Vieni qua stupida- Mi disse tirandomi a se . Sbuffai sonoramente anche se in realtà ero felice.
-Antipatico- Borbottai per poi appoggiarmi al suo petto beandomi del suo profumo . Ogni tanto mi lasciava qualche bacio sulla guancia , e così cullata dal suo battito irregolare del cuore ,mi addormentai a metà film.

SCIAOOOO BALBEEEEEEEEEEE
ciao , lo sono sono in ritardo , scusatemiiii <3 Spero che vi sia piaciuto fatemelo sapere perfavore

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Capitolo 7
*** Chapter 7. ***


CHAPTER 7.


Di nuovo quelle mani. Di nuovo quell’ odore . Di nuovo il solito incubo che mi perseguitava tutte le notti. Urlai aprendo gli occhi di scatto e incominciando a piangere rumorosamente.
-Hey shh, cos’ hai ? Perché piangi ?- mi chiese Harry abbracciandomi da dietro.
-Ni..niente , ho fatto un incubo- Sussurrai girandomi e abbracciandolo a mia volta.
-Tranquilla Baja è tutto finito , ci sono io .- Sussurrò dolcemente al mio orecchio. Con la faccia premuta contro il suo petto facevo fatica a respirare e i singhiozzi mi si bloccavano in gola, tramutandosi in colpi di tosse soffocati.
Le mani strinsero tremanti il tessuto della sua maglia, ormai bagnata dalle lacrime copiose, ma Harry non si oppose né mi scostò bruscamente. Piansi come una bambina, senza remore, senza vergogna e per tanto, tanto tempo.
Harry aspettò pazientemente che i miei singhiozzi cessassero e le lacrime rallentassero la loro corsa fino ad esaurirsi del tutto e, quando feci per scostarmi, allentò la presa quel poco che bastava perché potessi muovermi.
Harry mi prese il viso tra le mani costringendomi a guardarlo.
-Cosa hai sognato ? –
-Non posso dirglielo..- Altre lacrime scesero dai miei occhi.
-Almeno qui dammi del tu .- Sussurrò raccogliendomi una lacrima con il pollice.
Sentii la bocca del ragazzo posarsi sulla guancia destra. Un tocco leggero e delicato. Poi poco più su, dove indugiò per pochi secondi, e ancora più su.
Avvertii il cuore accelerare il battito.
Un bacio sulle ciglia. Un altro poco più a destra. E un altro ancora vicino al naso.
Stava raccogliendo le mie lacrime una dopo l’altra, senza parlare, senza soffermarsi più del necessario, ma fissandomi intensamente.
-Grazie…- Sussurrai.


 
-Baja!- Urlò la mia migliore amica abbracciandomi di slancio.
-Heii-
-Guarda che ieri ero venuta da te , ma tu non c’ eri … -
-Ti devo raccontare una cosa.- Dissi sedendomi al tavolino del bar del centro commerciale.
-Spara.- Disse entusiasta Jess.
-Ho dormito da mr Styles.- Mormorai girando il cucchiaino nella mia cioccolata calda.
-COSA !?- Urlò.
-Shhh cretina sta zitta , non urlare! –
-Mi avevi detto che avevate uno strano rapporto insegnate-alunna, ma non pensavo che già…-
-Ma cosa stai dicendo ?! –Dissi esasperata passandomi una mano fra i capelli.
-Vuoi farmi credere che TU , Baja Miller ,non abbia fatto niente con stupratemisonofigoStyles ?- Chiese alzando e abbassando il sopracciglio ripetutamente.
-Non abbiamo fatto niente .-
-Però…- Continuai.
-Provo qualcosa per lui..- Ammisi scrollando le spalle.
-Ti sei innamorata Miller?- Chiese ritornando seria.
-Pff…Non ho detto questo , provare qualcosa è diverso da amare , Lewis.-
-Finirai nei guai…-
-Ci sono già nei guai.- Sospirai.
-Basta con questa depressione , andiamo a fare shopping !- Urlò di nuovo Jess attirando l’ attenzione di alcuni clienti .


SCIAOOO BALBEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Ciao , sono tornata , dai sono stata brava non è passato molto tempo dall' ultima volta volta ... almeno credo . Va be' questo capitolo è solo un capitolo di passaggio , però lo trovo stra dolce :) Fatemi sapere cosa ne pensate plsss , ci tengo davvero taaaanto .Mi dileguo , ciaoooo <3


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Capitolo 8
*** Chapter 8 ***


CHAPTER 8.

POV'S HARRY:

Mi sto davvero incominciando ad innamorare di Baja ? Non so cosa provo esattamente, so solo che tutto ciò è sbagliato , devo allontanarla da me , devo togliermela dalla testa . Io sono il suo professore e lei la mia alunna , e per quanto può essere straziante questa situazione , per quanto possa essere impossibile deve rimanere tale . Devo allontanarla da me prima che sia troppo tardi , prima che perda il controllo totale della situazione.
 
Camminai per il corridoio della scuola determinato a mettere fine a quel qualcosa che si era creato fra noi . -Sii uomo  , allontanala ,dimenticala .-Mi ripetei mentalmente . Entrai in 5B ,la classe di Baja, non appena suonò la campanella . Appoggiai la borsa sulla cattedra e mi sedetti salutando i miei alunni con meno vivacità del solito. Baja mi guardò morsicandosi il labbro inferiore, provocandomi dei brividi che mi percorsero la schiena. La situazione doveva cambiare.
Iniziai a spiegare la lezione cercando di non darle attenzione nonostante tutte le frecciatine che mi lanciò . Dopo poco smise di ascoltarmi e di guardarmi probabilmente il mio comportamento la infastidì parecchio; prese il telefono e incominciò ad ascoltare musica appoggiando la testa sul banco. Mi arrabbiai .
-MILLER FUORI !- Urlai ,ma non abbastanza forte per far si che la mia voce sovrastasse la musica.
-BAJA MILLER ESCA IMMEDIATAMENTE DALL’ AULA !- Urlai più forte sbattendo entrambe le mani sulla cattedra facendo sussultare qualche alunno.- Perché ti stai arrabbiando così ? È solo un pretesto per arrabbiarti con lei giusto Styles ?
Allontanai quella vocina dalla testa e mi alzai di scatto facendo cadere la sedia , i miei alunni mi guardarono in un misto di paura e stupore ; non avrei voluto spaventarli così e per questo mi sentii terribilmente in colpa.
Mi avvicinai a lei con lei con lo sguardo cupo e l' afferrai per l’ avambraccio.
-Miller fuori .– Dissi duramente serrando la mascella .
-Ma prof..- Provò ad obbiettare.
-FUORI !- Urlai trascinandola fuori dalla stanza . Chiesi a una bidella di tenermi la classe e una volta fuori la spinsi bruscamente dentro il ripostiglio delle scope per poi sbatterla violentemente contro il muro tenendogli i polsi sopra la testa.
-PENSI CHE CERCARE DI PORTARMI A LETTO TI DIA IL DIRITTO DI NON FARE UN CAZZO , EH ? – Le ringhia contro .Cosa stai dicendo, Harry fermati !
-Ma che cosa stai dicendo !-Mi urlò spingendomi via con tutta la forza che aveva , le sue lacrime iniziarono scendere furiosamente .
-Tu pensi che tutto quello che c’è tra noi..-
-STA ZITTA ! – Urlai sbattendo una mano sul muro al lato della sua testa . Lei trasalì dalla paura e iniziò a piangere più forte.
-Tra noi non c’è niente e  non ci sarà mai niente ! – Dissi duramente . Sei solo un codardo, ammetti ciò che provi la stai facendo soffrire !
-Come pensi che mi possa piacere una stupida ragazzina viziata come te!- Lo schiaffo di Baja mi colpì in pieno viso facendomi inclinare la testa leggermente.
-NON SI PERMETTA MAI PIÙ DI PARLARMI ! LA ODIO !- Urlò con rabbia ritornandomi a dare del lei .Mi spinse per poi incominciare a correre via da me .
Sei felice ora ?! Rincorrila idiota !
Finalmente diedi ascolto alla mia coscienza. Iniziai a correre dietro di lei cercando di raggiungerla invano, correva troppo forte.
-Baja !-
Non si fermò. Al contrario, la sua velocità aumentò al suono della mia voce mentre cercava di scappare. Incominciò a salire le scale ignorando i segnali di divieto ,dirigendosi all’ ultimo piano della scuola.
-Baja ascoltami !- La implorai salendo l’ ultimo gradino.
-Ho già sentito abbastanza !- Urlò aumentando la velocità di poco percorrendo il lungo corridoio .
Spalancò la porta che dava sul terrazzo della scuola ed uscì chiudendola velocemente prima che potessi afferrare la sua mano.
-Baja aprimi !- Dissi cercando di spingere la porta , ma a quanto pare lei ci si era appoggiata sopra rendendo così tutto più difficile.
-No!-
-L’ hai voluto te .- Sussurrai allontanandomi dalla porta .Mi scagliai contro di essa aprendola finalmente.
-Baja.- Sussurrai trovandomela davanti.
-Se ne vada ! Mi ha già detto tutto .- Sussurrò asciugandosi le lacrime con la manica della divisa.
-Non è vero... non ti ho detto una cosa.-
Con un passo la raggiunsi annullando così le distanze .La baciai. Il dolce suono delle nostre labbra che si toccarono era abbastanza da farmi cadere nell’oblio.
Mi abbracciò con forza, le dita strette sulla mia pelle, all’altezza del collo per cercare di approfondire ancora di più il bacio, la sollevai senza fatica trovandoci così alla stessa altezza.
Afferrò i miei capelli con rabbia, facendovi scorrere le dita e strattonandoli con forza.
Ringhiai, e con un ansito disperato, le nostre labbra si aprirono appassionatamente.
Lussuria, confusione, rabbia e agonia, tutte presenti contemporaneamente nel nostro bacio.
Alla fine, le nostre labbra si separarono cercando  di far tornare alla normalità la nostra respirazione. Appoggiai la mia fronte calda contro la sua .
-Ecco che cosa non ti ho detto.- Sussurrai  sorridendole e nel suo volto si dipinse in un bellissimo sorriso. Il più bel sorriso che io avessi mai visto. 


SCIAOOOOOOO BALBEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Si sono baciati , si sono baciati , SI SONO BACIATIIIII  <3Ok basta devo smetterla , ma li amo un botto insieme . Comunque scusate ancora per il ritardo , ma davvero non sapevo come continuare :O Mmhh cos ' altro .. ah si fatemi sapere cosa ne pensate pls , è molto importante per me . <3 Bon ciao ora vi lascio . <3
twitter: 
https://twitter.com/YeahbuddieHoran 

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Capitolo 9
*** Chapter 9. ***


CHAPTER 9


POV BAJA:
La testa mi girava, a causa di tutto quello che era accaduto.
Una parte di me era scioccata, sorpresa, euforica, mentre l’altra era seriamente preoccupata. Era preoccupata di tante cose, una così ampia gamma che mi avrebbe tenuta di sicuro sveglia per gran parte della notte, a fissare quel dannato soffitto della mia stanza. E ora cosa sarebbe successo ? Come sarebbe stata la nostra relazione ? Ci saremo dovuti nascondere da tutto e da tutti , questo era palese; pensare solo di uscire allo scoperto era da pazzi.
Sospirai , lanciando un ‘ occhiata alla sveglia sul comodino . Era ancora presto , ma decisi  di alzarmi comunque per arrivare prima a scuola , forse lo avrei incontrato.
 
-Baja !- Mi salutò Jess allegramente appena varcai la soglia dell’ aula, mentre la campanella suonava per  avvisarci dell’ inizio della prima ora.
-Heiii .- La salutai abbracciandola di slancio. Mi sentivo un po’ in colpa con lei per il fatto che la stavo tenendo un po’ all’ oscuro della situazione .
-Cos’ hai ? Sei strana .- Colpita e affondata.
-Ecco appunto , ti dovrei parlare.- Dissi abbassando lo sguardo.
-C’entra Mr sesso ?-
-Chii?- Domandai alzando un sopracciglio.
-Dai, Styles o come vuoi chiamarlo ! Anche se Mister sesso è più carino , ma anche il Re del sesso non è male , oppure…-
-LEWIS !- Sbottai , passandomi una mano sulla faccia.
-Che c’è ? Era solo un suggerimento !- Alzò le mani in segno di resa scuotendo la testa .
-Comunque… Io e Styles..-
-Mr sesso.- Mi corresse , beccandosi un’ occhiataccia da parte mia.
-STYLES .-Lei alzò lo sguardo sbuffando , ma poi mi fece un gesto con la mano per invitarmi a continuare.
-Beh ecco.. ci siamo baciati.- Dissi.
-VI SIETE BACIATII ????- Urlò con una vocetta stridula alzandosi dalla sedia di scatto , facendo così cadere il banco.
-LEWIS , MILLER FUORI ! SE DOVETE PARLARE DELLE VOSTRE COSE LO FATE FUORI DI QUI !- Urlò la Mitchell chiaramente arrabbiata .
Ci dirigemmo fuori dall’ aula mormorando un ‘mi scusi’, mentre lei cercava di incenerirci con lo sguardo.
-E per la prossima volta voglio una relazione sulla lezione di oggi!- Urlò la vecchia .
 
-MA SEI COGLIONA ?- Urlai appena uscite dall’ aula .
-Dai non prendertela, tanto saremo uscite comunque…-
-OK che non avevamo voglia di stare in classe , ma almeno potevamo evitare di farci sbattere fuori con tanto di relazione e nota !- Sbottai appoggiandomi al muro.
-Dai mi dispiace, ti faccio io la relazione…-Sporse il labbro inferiore all’ infuori e  ,sbattendo più volte le palpebre.
-Pff, dai stupida andiamo a fare un giro che ti racconto tutto.- Dissi sorridendole.
 
 
Era arrivata finalmente l’ultima ora, dove l’avrei rivisto.
Con la sua solita eleganza entrò in classe salutandoci allegramente.
-Buongiorno ragazzi !- Disse sedendosi alla cattedra e posando il suo sguardo su di me sorridendo maliziosamente.
-Ho una brutta notizia da darvi… ho corretto i compiti.- Disse .
-Come sono andata prof ?-Intervenne Hannah Pirce. Un’ odiosa di primo ordine , secchiona e per giunta leccaculo .
-Impeccabile come sempre Hannah ,bravissima.- Gli disse sorridendogli dolcemente .
-Mi da il compito ?-Chiese sorridendo.
-Aspetti che prenda i compiti signorina Pirce , abbia pazienza. –
Harry Styles prese i compiti e iniziò a distribuirli soffermandosi su qualche alunno per complimentarsi del voto oppure per incoraggiarlo a fare di meglio.
Mi consegnò il compito bianco con scritto un 3 . Lo sapevo già da prima quale sarebbe stato il mio voto e fino al giorno prima non m’importava , ma ora mi sentivo un po’ in colpa verso di lui.
-Bene , nonostante tutto siete stati abbastanza bravi..-
-Ah e signorina Miller ?- Continuò.
-Si ?-
-A fine dell’ ora si fermi , le devo parlare del compito.- Disse guardandomi per poi distogliere lo sguardo quasi subito.
La lezione proseguì normalmente a parte per qualche sguardo fugace fra me e il prof.
La campanella dell’ ultima ora suonò liberando così la classe dagli alunni , lasciandoci finalmente soli.
Si avvicinò alla porta e la chiuse a chiave . Si precipitò verso di me e annullò la distanza tra le nostre labbra, facendole incontrare, affamate e cariche di desiderio insaziabile.
Le mie mani si spostarono sui suoi capelli, quei gloriosi capelli ricci.
Le sue mani afferrarono la mia vita, tirandola verso di lui, in modo da far trovare i nostri bacini. Le sue mani salirono lungo la mia schiena sotto la camicetta dell’uniforme ,stringendomi ancora di più.
Inspirai il suo profumo facendo scivolare la mia lingua nella sua bocca. Le nostre lingue iniziarono a giocare cercando di approfondire il bacio , spinsi il mio bacino contro il suo , provocandoli così un gemito .
Incominciò a baciarmi e morsicarmi il collo con frenesia , iniziando a leccarmi e succhiarmi lo stesso punto che era ormai diventato dolente , di mia risposta lasciai cadere il collo all’ indietro lasciandomi uscire un gemito.
Quando finì il suo lavoro ritornò sulle labbra baciandomi con più violenza di prima , i nostri denti si scontrarono bramosi di avere sempre di più.
Alla fine ci staccammo solo per permetterci di ristabilizzare i nostri respiri e i battiti cardiaci.
-Non sai quanto ti ho voluta…- Sussurrò con voce roca al mio orecchio .
-Non ce la facevo più…- Continuò baciandomi dietro l’orecchio.
-Ho bisogno di te.- Disse abbassando ancora la voce , stringendomi dolcemente come se fossi la cosa più preziosa al mondo.
-Anch’io.- Sussurrai appoggiando la mia fronte sulla sua ,incastrando le mie iridi azzurre nelle sue . Mi lasciò un bacio a stampo sulle labbra e mi accarezzo la guancia con il dorso della mano.
Si allontanò di un passo da me per poi appoggiarsi ad un banco.
-Comunque amore , io … tu lo sai io non mi posso inventare i voti e ti devo trattare come gli altri , perciò studia . Vabene ?- Chiese appoggiandomi un braccio attorno al fianco .
-Solo se tu mi aiuti .- Mi imposi . di risposta lui mi baciò sorridendo.
-Non vedo l’ ora di darti ripetizioni ,mia piccola dolce Baja .- Ghignò maliziosamente per poi baciarmi ancora e ancora.


SCIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO 
cazzo sto capitolo è stato un parto ,davvero cwc . però dai mi piace più o meno , sopratutto l'ultima parte <3
Grazie a tutte le persone che hanno messo quasta storia nelle preferite o nelle seguite . GRazie anche a chi mi ha recensito , lo sapete mi fa moooolto piacere sapere cosa ne pensate di  ciò che scrivo , perciòòòòò se mi lasciste una piccola recensione anche qui mi rendereste incredibilmente felice . Ora mi dileguo , ciao vi amo :)

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Capitolo 10
*** Chapter 10 ***


CHAPTER 10
 
Ero seduta sul mio letto con le gambe incrociate e il pc appoggiato su di esse  mentre leggevo velocemente alcuni post sulla home di facebook . La maggior parte dei post parlava di amore , un amore non ricambiato , un amore finito ,un  amore appena sbocciato, ma pur sempre amore , quell’ amore che diventa sempre il tema principale delle canzoni , dei libri e dei film . Quell’ amore così passionale , così travolgente che ti spinge a donarti completamente ad una persona . Ed impressionante quanto a volte si possa dipendere così tanto da qualcuno , ma ancor di più quanto le persone riescano ad amare così tanto da farsi del male .
Ed io mi stavo innamorando del mio professore , per la prima provavo qualcosa per qualcuno, e quel qualcosa era amore .
Venni risvegliata dai miei pensieri dal mio cellulare che vibrava . Un messaggio. Era Harry , cazzo .

                                                                   - Ciao principessa :)x
                                                                   - Ciao xx
                                                                   -Senti , per le ripetizioni ?;)
                                                                   -Vieni da me domani dopo
                                                                     scuola, ok prof ? ;)
                                                                   -Ok, ma dobbiamo stare
                                                                     attenti, ricordatelo..
                                                                   -Si papà :)
                                                                   -Vai a nanna ora , è tardi..
                                                                     Notte piccola xx
 
Ci rimasi quasi male a quel messaggio , speravo che mi dicesse ti amo ,ma forse era solo troppo presto.
 
Appoggiai la testa sul banco annoiata , non ero molto mattiniera per cui tutte le materie che erano comprese nelle prime tre ore diventavano automaticamente pallose . Girai la testa verso jess, nonché la mia vicina di banco , la quale sta dormendo beatamente. Decisi di fare la stronza , tanto per divertirmi un po’. Sbattei violentemente la mano sul suo banco facendola svegliare di soprassalto urlando.
-Cosaquandodovecomeperché ?-Urlò tutto in un fiato provocando le risate dei miei compagni. Poi dopo aver capito cos’ era successo si girò verso di me rossa di rabbia .
-TU !- Disse fra i denti indicandomi arrabbiata.
-IO?! Non ho fatto niente .- Dissi scuotendo la testa innocentemente e alzando le mani in segno di resa .
-TUUUU !- Urlò di nuovo avventandomi su di me , ma io fui più veloce e mi alzai in tempo prima che mi strangolasse .
-ORA BASTAA ! – Urlò la prof sbattendo una mano sopra il tavolo infuriata .
-MI SONO STANCATA DI VOI USCITE SUBITO !- Ululò .
-Oh certo prof non me lo faccio ripetere due volte .- Dissi correndo fuori dall’ aula mentre Jess mi rincorreva come un’assatanata .
- Cosa dovrò fare con voi ? Cosa ?!- Continuò la professoressa esasperata, ma non la calcolammo ed uscimmo dalla classe di corsa.
Scoppiai a ridere come una stupida tenendomi la pancia, mentre osservavo Jess che riprendeva fiato con le mani appoggiate sulle ginocchia leggermente piegata in avanti.
-Smettila .- Ringhiò. Di mia risposta risi ancora più forte .
-Non è divertente !- Disse imbronciandosi .
-Oh si che lo è ! ‘Cosaquandodovecomeperché’ .- La imitai ridendo .
Lei aprì la bocca come per dire qualcosa , ma poi la richiuse .
Per poi rincominciare a rincorrermi .
-Stronza , aspetta che ti prenda !- Gridò.
-Nooo, ti prego nooo.- Dissi ridendo continuando a correre.
-Baja , attenta !-
-Cosa ? – ma appena girai la testa sbattei contro il petto di qualcuno cadendo per terra .
-Signorina Miller.- Disse una voce profonda. Alzai la testa di scatto al suono della sua voce .
-Pro-professore.- Balbettai mentre lui mi tendeva una mano per rialzarmi.
-Si è fatta male ?- Chiese preoccupato .
-No.-
-Lei è la solita sbadata ! Cosa ci fate voi due qua ?! Filate in classe immediatamente!- Disse indurendo il tono della voce.
-Emm.. Ci hanno buttato fuori …-Intervenne Jess imbarazzata.
Harry si passò una mano sulla testa alzando gli occhi al cielo.
-Beh allora… Signorina Miller le potrei parlare un attimo? In privato …- Disse grattandosi la testa. Annui mentre lui mi afferrava la mano e mi portava dentro l’ascensore.
-Sei una bambina sconsiderata.- Disse appena entrati schiacciando tutti i tasti a casaccio facendo muovere l’ ascensore.
-Ma smettila .- Dissi scocciata allontanandolo girandomi dall’ altra parte.
-Ma è anche per questo che mi piaci ,Baja .- Mormorò cingendomi la pancia con le braccia e appoggiando la testa nell’ incavo del mio collo lasciandomi dei baci umidi.
Sorrisi ,girandomi verso di lui , lo abbracciai e appoggiai la testa sul suo petto per sentire il battito accelerato del suo cuore.
Strofinò il suo naso sulla mia fronte abbracciandomi dolcemente.
-Come farei senza di te… -Sussurrò alzandomi di peso per abbracciarmi meglio.
-Avresti meno problemi senza di me .- Mormorai.
-Si , ma sarebbe come se una parte di me mancasse.- Mi baciò dolcemente scivolando di schiena sulla parete dell’ ascensore fino a trovare il pavimento sedendosi con me sopra.
Immerse la sua mano nei miei capelli , spingendo ulteriormente la mia testa.Le nostre lingue si mischiarono, facendo scoppiare in me, come sempre, una frenesia bruciante.Sbottonai i primi quattro bottoni della la suacamicia allentandogli la cravatta , si fermò per un momento, sospirando pesantemente nella mia bocca, il suo respiro dolce brutalizzò i miei sensi.
Succhiai il suo labbro inferiore, gemendo a contatto con la sua pelle. Era come un dio greco , uno di quelli stupendi e perfetti ,che non riesci nemmeno ad immaginare per tanta bellezza , ma lui era vero ed era mio.
-Sei stupendo.- Sussurrai gemendo mordendogli il collo, vogliosa di avere di più. Gemette quando spinsi i miei fianchi contro i suoi , potevo sentire la sua erezione crescere sotto di me e la sua voglia aumentare , sapevo che stava cercando di trattenersi , ma io volevo di più ,ora.
Riavvicinai i nostri bacini bruscamente  tirandolo per la cintura , ma non ottenni l’ effetto voluto e si allontanò nonostante la mia disapprovazione.
-Non sono dotato di un meticoloso auto-controllo. Sono un uomo Baja .- Disse sorridendo abbassando la testa .Ridacchiai mordendomi il labbro inferiore , appoggiai la testa sulla sua spalla lasciando che Harry mi abbracciasse .
-Piccola ora è meglio se andiamo , è passato già troppo tempo fra un po’ le porte si dovrebbero aprire .- Sospirò baciandomi a stampo. Sbuffai alzandomi dalle sue gambe , lo osservai mentre lui mi imitava , Dio quant’era bello . Sorrisi avvicinandomi a lui , avvolsi le braccia attorno al colletto della sua camicia e glielo sistemai per poi scendere e chiudere i bottoni dell’ indumento, sorrise e mi baciò la fronte per poi abbassarsi all’ altezza dell’ orecchio.
-A dopo principessa .-Mi sussurrò . Le porte si aprirono e Harry uscì lasciandomi da sola .
 
-Finalmente sei tornata , raccontami ti preeeego.- Disse Jess saltellando travolgendomi in un abbraccio.
-È stato… - Scossi la testa con sguardo assente mordendomi il labbro.
- Mi sono innamorata Jess.-


Sciaoooooooooooooooooooooooooooooo
Emmm , questo capitolo è un po' così , ma sperocomunque che vi piaccia <3 pls lasciatemi una recensione <3
Grazie <3


JESS:

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Capitolo 11
*** Chapter 11. ***


CHAPTER 11

-Allora, cominciamo.- Disse il moro, prendendo posto affianco a me nel tavolo della cucina .
-Tira fuori il libro. Lo hai qua ,vero ?- Disse con tono speranzoso.
-Sì, sì. Eccolo qua-Dissi posandolo sul ripiano. Harry prese  il volume e lo studiò per qualche secondo, rigirandolo tra le mani, poi alzò lo sguardo su di me.
-Miller, è ridotto uno straccio!- esclamò indignato, indicando la copertina rovinata.
-Bè, perché l’ho usato molto!- Mentii spudoratamente . La verità è che lo avevo comprato di seconda mano.
-Sì, si vede dai tuoi voti, tranquilla.- Un sorrisetto sarcastico comparve sul volto del mio giovane professore beccandosi una sberla sul braccio.
-Direi che partiamo dal primo argomento di quest’ anno . Ci soffermeremo essenzialmente sugli argomenti che ci saranno utili anche per la maturità . Prendi appunti, altrimenti non ricorderai nulla.- Annuii e gli mostrai carta e penna, alzandoli a mezz’aria con un sorriso. Harry sorrise e proseguì.
-Bene. Innanzitutto, sai dove siamo arrivati Baja?-Lo guardai inespressiva per qualche secondo.
-Dunque… siamo arrivati ai …ai … ehm… la storia, no? Cioè…- Dissi, quasi senza accorgersi di aver pensato ad alta voce.
-Sarà molto più dura del previsto- sospirò lui, portando la mano sulla fronte. 
 
-Haaaarry, sono stanca per oggi basta, ti prego!- Lo supplicai sporgendo il labbro inferiore all’ infuori come una bambina .
-Ma sono passate solo due ore , e due ore non sono sufficienti . Sei una frana , non sai niente .- Disse passandosi una mano fra i capelli esasperato . Sbuffai rattristita , cosa che Harry notò .
-Va bene dai facciamo una piccolissima pausa .- Mi concesse mettendosi in piedi . Alzai la testa e sorrisi, gettai la penna sul tavolo e gli saltai addosso .
-Grazie , grazie , grazie , grazie .- Urlai abbracciandolo e baciandolo su tutta la faccia . Ridacchiò cingendomi i fianchi con le braccia.
Le sue labbra si avvicinarono alle mie, senza toccarle. Mi spinsi in avanti, per eliminare quella piccola distanza.
-No…-Disse, tirandosi indietro con un sorrisetto bastardo lasciandomi a bocca aperta.
Le sue labbra si mossero con delicatezza sopra le mie. Baciò dolcemente la mia guancia, passando poi a lambire la mia mandibola, facendomi rabbrividire.
Si arrestò alla sua estremità; i suoi denti sfiorarono il lobo del mio orecchio.
-Considerala una vendetta personale.- Sussurrò.
-Per cosa ? –
-Per tutte le volte che mi fai impazzire a scuola leccandoti le labbra.- Mormorò .
Continuò poi a baciarmi lungo il collo, raggiungendo la piccola cavità alla base della gola e strattonò i miei vestiti verso il basso, così da poter sfiorare con le labbra e percorrere con la lingua l’intera lunghezza della mia clavicola.
-Per tutte le volte che mi provochi .-Sussurrò con la sua voce rauca ed estremamente sexy .  Chiusi gli occhi e lasciai scorrere le dita tra i suoi capelli.
Le sue mani si spostarono sui miei vestiti, scendendo fino ai miei fianchi, e infilandosi sotto la mia maglietta, rimanendo sospese al di sopra della mia pelle.
-E soprattutto perché sei così irresistibile da farmi perdere la ragione.- Sussurrò fermando il bacio incastrando il suo sguardo nel mio.
-E non posso fare a meno di te..- Mi morsi il labbro inferiore .
Nessuno mi aveva mai detto qualcosa di simile , nessuno mi aveva mai fatta sentire così.
-E allora non fare a meno .- Dissi prima di baciarlo con dolcezza .
-Dai amore , torniamo a studiare .- Disse non prima di avermi lasciato un bacio. Appoggiai la testa sul suo petto e sbuffai.
-Devo proprio? –
-Si , almeno ripassiamo quello che ti ho spiegato oggi…ok?-
-Ok , ma dopo basta .-
-Dopo basta.- Ripeté Harry lasciandomi un bacio sulla testa.
Mi sedetti al posto di prima appoggiando le braccia sul tavolo .
-Bene , si può certamente sostenere che l’Iliade celebri la guerra, naturalmente, ma non tutti i simbolismi in questo poema confortano all’interpretazione. Quale simbolo o simboli potrebbero suggerire un atteggiamento meno vanaglorioso nei confronti della guerra ?- Mi domandò . Mi morsi il labbro inferiore cercando di riflettere e di formulare una risposta almeno decente. La domanda era ben strutturata e non potevo far finta di non aver capito.
-È lo scudo di Achille. Em… Le.. Le scene di vita quotidiana dipinte sullo scudo di Achille.. propongono un alternativa alla guerra. Amici, famiglia o quello che più conta…- Risposi incerta.
-Caspita Miller , sono bravo come insegnante allora. – Disse prendendomi in giro e facendomi l’occhiolino .
 
 
-Cosa fai di solito ? Intendo quando non giochi a fare il professore serio.- Gli chiesi prendendolo in giro incrociando le gambe sul materasso del mio letto osservandolo mentre era ancora in piedi di fronte a me.
-Ah si ?! Gioco a fare il professore serio ?!- Chiese divertito alzando un sopracciglio . Feci spallucce , mi alzai  e lo raggiunsi con un passo.
-Allora ?- Gli chiesi  raggirandolo lentamente.
-Combatto. Mmh una sorta di box.- Disse semplicemente scrollando le spalle andandosi a sedere. Risi inarcando un sopracciglio , non riuscivo molto ad immaginarlo sotto quella veste.
-Ho i guantoni nella borsa se ti interessa . –Ridacchio  Harry seguendomi con lo sguardo.
- Oh ooh i ferri del mestiere !- Dissi prendendoli . Me li infilai , aprii e chiusi le mani velocemente per adattarmi ai guantoni.
-Sono ancora sudati .– Dissi divertita arricciando il naso .
-Scusa.- Disse imbarazzato grattandosi la testa .
-No, mi piace. –Ridacchiai .
-Alzati !- Dissi sorridendo alzando un po’ la voce .Mi misi in guardia e gli tirai un pugnetto scherzoso sul braccio.
-Ho detto alzati !- Dissi tirandogli un altro pugno leggero sul petto.
-Va bene . Ecco !- Disse ridendo mentre si alzava.
 Incominciai a saltellare e lo colpii di nuovo sul petto mentre lui non smetteva di ridere.
-Bel contatto !- Ammise ridendo .
-Fammi vedere .-
-Vedere cosa ?- Disse non smettendo di ridacchiare.
-Cosa sai fare ! – Dissi sorridendo scrollando le spalle.
-Ok, allora vediamo come te la cavi a terra .-  Mi prese velocemente su una spalla e mi appoggiò per terra, mi blocco entrambi i polsi ai lati della testa e si mise a cavalcioni sopra di me.
-È un discorso di sottomissione , devi costringere il tuo avversario a battere .- Disse guardandomi negli occhi .
-A battere ?-Chiesi inarcando un sopracciglio divertita.
-Devi fargli sentire così tanto dolore da doversi arrendere.- Mi spiegò . Approfittai del suo momento di distrazione per capovolgere la situazione. Feci leva su un lato e mi ritrovai nella sua stessa posizione di prima.
-Io non mi arrendo .- Sussurrai maliziosamente avvicinandomi alle sue labbra.
-E tu vuoi arrendenti ?- Dissi abbassando la testa ancora di più.
-Rispondi .Tu vuoi battere e arrenderti ? –Gli soffiai sulle labbra.
Si liberò della mia presa sul suo polso destro , lo portò sulla mia schiena e la percorse interamente con la mano .Si fermò alla base della schiena e mi diede due colpetti leggero. Sorrisi , aveva battuto.
Le nostre labbra si aprirono, e la mia lingua invase la sua bocca; le sue mani afferrarono la mia nuca, spingendomi contro il suo viso, in modo da permettergli di approfondire il bacio, che mi stava rendendo  sempre più un ammasso di eccitazione. Afferrai saldamente la sua camicia sbottonandola e lanciandola in qualche angolo della stanza.
Le sue mani si spostarono tra i nostri corpi, afferrando la mia camicetta e strattonandola verso l’alto, oltre il mio ventre.
Mi aiutò a liberarmene, facendola scivolare oltre le mie spalle. Mi baciò con passione mettendosi seduto , afferrò le mie cosce e si alzò portandomi con se . Mi buttò delicatamente sul letto senza staccarsi dalla mia bocca , si posizionò sopra di me agganciando le dita intorno ai miei jeans, prima di attirarmi verso di lui.
Lasciò una scia di baci lungo il mio ventre nudo, lambendo con la lingua la mia pelle.
Gemetti di piacere, e le sue mani abili si spostarono sul bottone e la zip dei miei pantaloni abbassandoli, insieme alla biancheria, nello stesso momento. Le mie mani vagarono sul suo petto nudo e scolpito fino ad arrivare alla cinta ,la slacciai e con essa i pantaloni.
all’improvviso le sue mani scivolarono intorno alla mia vita e senza avere nemmeno il tempo di realizzare quello che stava accadendo, mi ritrovai con la schiena premuta contro il materasso. Si tolse i pantaloni e con essi i boxer , rimanendo interamente nudo.
Si fermò un attimo e appoggiò la sua fronte contro la mia , i suoi ricci mi solleticarono la guancia mentre il loro profumo mi mandava letteralmente in estasi.
-Sei sicura ? – Sussurrò guardandomi dritta negli occhi. Annuii leggermente .
Sì , ero sicura. Io lo volevo con tutta me stessa

Ciaooooooooooooooo
sfddsògfdgjfòdf ho aggiornato <3. Scusate per il giorno di ritardo , ma non ho potuto scrivere sksss .
Anyway come vi sembra il capitolo ? :) Ovviamente essendo di raiting arancione non potevo spingermi oltre a questo lol <3 
Mhh cos' altro ? Ah si domani è pasqua ahahahah auguri a tutte . Grazie a chi ha racensito , messo  tra le preferite/ricordate/seguite questa storia . Grazie , davvero :)  
Questa è la scena in cui si sono ritrovati prima più o meno <3

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Capitolo 12
*** avvertenze ***


Scusate ragazze ma mi hanno messo in punizione... Non posso usare il computer per un mese, porca troia schizzo male. Cercheró di farmelo dare prima, ma boh non lo so... Cazzo uccido qualcuno, giuro... Anche perchè non scrivere mi fa quasi male, cazzo cazzo cazzo. Vi prego continuate a seguire la mia storia :( non lasciatemi:( Ciao vi amo <3.

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Capitolo 13
*** Chapter 12. ***


CHAPTER 12

 

POV HARRY

 

Osservai il suo corpicino inerme sopra il mio,coperto solo da un leggero lenzuolo. Era così bella e non potevo smettere di guardarla,non riuscivo a capacitarmi del fatto che fosse mia.

Volevo proteggerla,starle accanto e amarla per il resto della mia vita,perchè solo vicino a lei riuscivo a sentirmi felice,solo vicino a lei riuscivo a sentirmi normalmente vivo.

Io l'amavo e sarei andato contro il mondo intero per proteggere questo piccolo grande amore.

 

POV BAJA

 

Mi risvegliai stretta fra le braccia muscolose di Harry. Avevo fatto l'amore con lui e mi sentivo così felice,così viva,così completa.

-Ciao Bellissima.- Mormorò Harry posandomi un dolce bacio sulla fronte.

-Buongiorno amore.- Dissi regalandogli uno dei miei migliori sorrisi.

-Hai fame ?- Mi chiese premuroso. Annui con enfasi facendolo ridere.

-Ok,vado a preparare qualcosa.... Tu aspettami qui.- Mi baciò a stampo e si alzò per poi dirigersi verso la porta.

-Dove vuoi che vada ? E' logico che ti aspetti qui,genio.-Lo schernì ridendo.

Lui mi fece la linguaccia divertito e poi sparì dietro la porta lasciandomi da sola.

Strane idee incominciarono a pervadere la mia mente e caddi nel panico più totale.

Io avevo paura.

Per quanto tempo dovremo nasconderci ? Per quanto tempo dovremo far finta che il nostro amore non esista ? Perchè un sentimento così forte e bello era considerato uno sbaglio ?

Quei pensieri mi invadevano la mente rendendomi insicura e infelice. Mi alzai dal letto e mi misi davanti al grande specchio a parete. Mi osservai dalla testa ai piedi,come poteva uno come lui stare con me ?

Io non ero abbastanza per lui.

Non ero abbastanza simpatica,non ero abbastanza bella,non ero abbastanza intelligente. Lui era troppo per me.

Mille insicurezze invasero la mia testa,non mi ero mai sentita così insignificante,indifesa e bisognosa di affetto.

In quell'istante la porta si aprì,rimasi immobile,non mi voltai,forse per la paura di non riuscire a sentire il suo sguardo.

-Ehy amore....- Sussurrò avvicinandosi e abbracciandomi da dietro,appoggiò la sua testa nell'incavo del mio collo inspirando il mio profumo.

-Che cosa c'è ?- Mi domandò dolcemente.

-Per quanto dovremo nasconderci ? Per quanto dovremo fingere davanti alle persone che il nostro amore non esista ?- Domandai atona abbassando la testa.

-Guardami.- Sussurò.

-Hey piccola guardami.- Mi incitò alzandomi con un dito il viso.

-Andrà tutto bene,te lo prometto.-

-Non ti lascerò mai,qualsiasi cosa accada tu sarai sempre parte del mio cuore.- Continuò sorridendo.

-Magari un giorno mi dimenticherai.....- Mormorai.

Si staccò da me e raggiunse la scrivania prendendo una vecchia macchina fotografica,si riavvicinò a me e mi fece voltare puntando la macchina fotografica verso noi due. Mi baciò dolcemente mentre ci faceva una foto,la quale uscì pochi secondi dopo.

Harry la prese e la mise nel suo portafoglio.

-Così se ci lasceremo,cosa che non accadrà mai,guarderò questa foto e mi ricorderò quanto sono stato coglione a lasciar andare la persona più speciale al mondo.- Mi spiegò dolcemente mostrandomi le sue fossette.

Mi buttai fra le sue braccia e lo strinsi forte.

 

 

-Baja muoviti,sei pronta ?- Mi chiese Harry entrando in camera con i vestiti di ieri.

-Pronta per cosa ?- Chiesi alzando un sopracciglio.

-Come per cosa ?! Per andare a scuola !- Mi rispose esasperato.

-Ah no. Io brucio.- Affermai.

-Bruci cosa ?- Disse spalancando gli occhi.

.Marinare,fare sega.... Non so come si diceva ai tuoi tempi.-

-Scusa,ma quanti anni pensi che io abbia ?- Mi chiese divertito incrociando le braccia la petto.

-Boh!Cento,centocinquanta.- Dissi prendendolo in giro.

-Idiota.- Disse lanciandomi un cuscino in faccia.

-Muovi il culo principessa,non voglio arrivare in ritardo.- Disse ridendo.

-Io non mi muovo.- Affermai sfidandolo.

-Non sfidarmi.- Disse ridacchiando.

-E perchè mai non dovrei farlo.-

-Non penso che tu voglia andare in giro in pigiama.- Disse indicando il mio abbigliamento.

-No,perchè non ci andrò affatto!- Dissi mettendomi in piedi sul letto.

Si morse il labbro divertito per poi afferrarmi agilmente e prendermi come se fossi un sacco di patate.

-Mettimi giù!- Urlai dandogli pugni sulla schiena.

Incominciò a correre,saltando le scale come se nulla fosse.

-Ti prego,mi stai rivoltando lo stomaco !- Gridai inferocita.

-Se ti metto giù tu vieni a scuola ?-

-Si,vengo.- Dissi sbuffando.

-Brava la mia bambina.- Disse mettendomi finalmente giù.

-Idiota!- Urlai tirandogli un pugno sul braccio e chiudendomi in bagno.

 

-E' così avete fatto l'amore ?- Chiese Jess eccitata.

-Si, è stato stupendo!-

-Stasera andiamo al cinema? Ho bisogno di passare un po' di tempo con te da sola !-

-Certo!- Disse felice la mia migliore amica.

-Miller,dato che è tanto brava a parlare,perchè non ci espone l'argomento dell'altra volta ?- Mi chiese quella stronza della Mitchell.

-Porca Troia.-

 

 BUONGIORNO RAGAZEEEEEEEEE:)

E' solo LEI che poteva finire il capitolo con questa finezza <3
Infatti,non è Laura a postare il capitolo ma io,Nicole <3 Sapete già che gli hanno sequestrato il computer :)
Ehmmm che dire.... Be il capitolo è bellissimoe secondo me la rispecchia moltissimo e poi Harry e Baja sono troppo dboygeqpvyueqgiqgqfhbfiupq <3
Vi prego di recensire ** fatelo per lei,la tirate su di morale con ogni vostro commento <3
P.s. Ringrazia tutte le carissime ragazze che hanno messo la storia tra preferite/seguite e ricordate e chi ha recensito <3
P.p.s. E' stra figo fare la nota d'autore ;)
CIAOOOOOOOO :)
 

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Capitolo 14
*** Chapter 13. ***


CHAPTER 13

 

 

 

Era appena suonata la campanella che segnava l'inizio della quinta ora , l'ora di storia nella quale avrei avuto la fatidica interrogazione. Ero tesa come una corda di violino , avevo studiato davvero tantissimo e Harry ne era consapevole.

-Dai Baja calmati ! Andrà tutto bene.- Cercò di rassicurarmi Jess.

-Cazzo , cazzo , cazzo !-Urlai disperata battendo un piede per terra.

-Non capisco il perchè di tanta preoccupazione , a te non ti è mai importato di prendere un bel voto in un interrogazione.-

-Si , ma sta volta è diverso.-

-Lo fai per lui , giusto ?-

-Anche , non voglio deluderlo.-Affermai scrollando le spalle.

La nostra conversazione venne interrotta dall'entrata di Harry.

-Buongiorno.- Esclamò sorridendo. Rispondemmo al saluto educatamente mentre lui tirava fuori il registro.

-Miller , esca fuori , coraggio !- Disse cercando di rassicurarmi.

Merda.

Ho paura.

Sbattei le palpebre due volte , prima di chiarire al mio cervello la cosa: dovevo alzarmi e raggiungere il patibolo.

-Muoviti idiota !- Bisbigliò la mia migliore amica dandomi una leggera spinta sulla spalla.

Sospirai , afferrai la sedia e mi sedetti vicino a lui.

Mi scrutò per qualche secondo , per poi sorridermi dolcemente.

Dovevo sembrare ridicola ai suoi occhi , ero agitatissima e continuavo a torturarmi le mani.

-Vediamo.... Intanto mi faccia un brevissimo riassunto della ragione storica della guerra di Troia contro i Greci.- Disse in modo professionale.

-Troia era affacciata sul primo dei due stretti che mettono in comunicazione il mar Egeo con il mar Nero. La sua era dunque una posizione dominante , strategicamente importantissima , che assicurava un assoluto controllo sull'accesso al mar Nero e sui commerci tra l'Europa e l'Asia. L'espansione commerciale dei greci era quindi limitata , nella direzione del mar Nero , dalla presenza di Troia , che impediva il passaggio tra i due mari o com'è probabile , lo consentiva solo a prezzo di pesanti tributi.

Perciò questa guerra fu mossa per ragioni economiche serviva solo ad annientare la città rivale.-

-Brava.- Si limitò a dire.

L'interrogazione andò avanti per una buona mezz'ora e lui continuava a fissarmi costantemente con attenzione , ascoltando qualsiasi parola uscisse dalle mie labbra.

-Nove , signorina Miller.- Disse atono.

-Cosa ?- Chiesi stupita.

-Nove , vada al posto.- Ripetè il mio professore.

 

 

-Non me lo aspetto un premio prof ?- Domandai provocante sullo stipite della porta.

-Oh , signorina Miller , lo sa che è già suonata la campanella a che lei non dovrebbe essere qui ?- Mi rispose con il mio stesso tono.

-Forse , ma nessuno saprà che sto trasgredendo alle regole , giusto prof ?- Chiesi maliziosa chiudendo con un gesto secco la porta della classe.

-E chi le assicura questo ?- Chiese divertito alzando il sopracciglio sinistro.

-Questo.- Gli soffiai sulle labbra per poi baciarlo dolcemente.

-Ora anche lei ha trasgradito ad una regola , siamo pari.-

Sentenziai mordendomi il labbro inferiore.

-Piccola farabutta !- Esclamò afferrandomi per la vita e baciandomi con passione.

Ero rabbiosa e violenta , mentre infilzavo le unghie nella sua schiena.

L'intensità di quel bacio era sopraffacente , era incredibile quanto lui avesse bisogno di me , e io di lui.

Le nostre mani agivano in maniera così veloce e avventata che avevo incominciato a credere che la mia divisa sarebbe finita in brandelli.

Poco dopo , sentii effettivamente il rumore di tessuto che si strappava.

Tuttavia , non riuscivo a tornare tanto alla realtà da preoccuparmene.

Avrebbe potuto benissimo strapparmi i vestiti di dosso e gettarli in un trita documenti per quanto me ne importava.

La sua mano si spostò dietro la mia nuca , allargandosi e spingendomi ancora di più verso di lui per approfondire il bacio.

Ormoni scatenati e desiderio andante bruciavano nel mio corpo , ormai molto più simile ad un inceneritore , dalla testa ai piedi.

Le sue mani vagavano lungo la mia schiena , finchè non raggiunse i miei fianchi. Ci fece girare in circolo e portò rapidamente e con entusiasmo le mie gambe attorno alla sua vita , le serrai subito attorno alla sua schiena , e nel compiere quell'azione , lui usò la mano sinistra per spazzare via tutto ciò che era appoggiato sulla cattedra , gettandolo per terra.

Mi mise seduta sulla superficie di legno , riportando poi le mani tra i miei capelli. Lentamente , senza staccarsi dalle mie labbra salì sopra la cattedra , posizionandosi sopra di me.

Il calore del suo corpo sopra il mio , fece accendere rapidamente il mio desiderio , facendo andare a fuoco il mio cuore.

Eravamo giunti al limite della sopportazione , l'unica barriera che ci divideva erano i nostri indumenti.

Ce li strappammo praticamente di dosso , buttandoli per terra.

Entrò in me con un colpo secco , che mi fece urlare di piacere.

-Ti amo , cazzo , ti amo.- Urlò disperato mentre le spinte aumentavano.

-Ti amo Harry.-

 

 

-E allora ? Come va con il professore ?- Esordì Jess una volta sedute sulle poltroncine rosse del cinema.

-Mmm... Oggi l'abbiamo fatto sulla cattedra.- Risposi con sufficenza , ma dentro la mia testa stavo ridendo , mi piaceva vedere la reazione di Jess , erano così... esagerate e divertenti.

-COOOOSA ?!- Urlò sputando la coca cola che aveva in bocca.

Scoppiai a ridere fragorosamente , mentre alcune persone si giravano per rimproverarci.

-Hai sentito bene sottospecie di innaffiatoio umano.- Dissi ripulendomi , ridendo.

-Non toccherò mai più la cattedra.- Disse facendo una smorfia schifata.

-Ma prima voglio tutti i particolari !- Continuò entusiasta.

 

 

Passammo tutta la serata a sparlare di ragazzi e spettegolare , fu una delle serate più belle in assoluto. E per quanto Jess possa sembrare pazza , lei è la mia migliore l'amica e l'adoro.

 

 

 BUONASERAAAAA :)
Come state ragazze ??? A me potrebbe andare meglio... sono ancora io, Nicole ad aggiornare la Laura non ha ancora il computer :(
Mi scuso per eventuali errori.... è che non sono abituata... :(
 Comunque Laura,ringrazia tutte le persone che hanno recensito e che hanno messo la storia tra preferite\seguite\ricordate <3 <3
Beh allora... non mi resta che dirvi buonanotte ciaooooo :) <3 <3 <3 <3
 


 

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Capitolo 15
*** Chapter 14. ***


CHAPTER 14



POV HARRY:

Da quando Baja era entrata nella mia vita ero come rinato, mi sentivo finalmente felice, e mancavano solamente 3 mesi alla fine della scuola e dopo di che saremo potuti stare insieme liberamente, senza aver paura di essere scoperti ed espulsi.
Venni risvegliato dai miei pensieri dal suono del campanello, andai ad aprire e la scena che mi si presentò davanti mi paralizzò.
-Cia amore!- Escalmò  Emily saltandomi al collo.
Cosa ci fa lei qui? Perché è tornata?
-Cosa ci fai tu qua?- Le chiesi duramente staccandomela da dosso.
Emily era stata la mia ragazza per cinque anni, ci eravamo conosciuti al liceo. Lei era la fidanzata perfetta, il tipo di ragazza perfetto per cui ne vanno pazzi i miei genitori. Ero innamorato pazzo e tutto era perfetto, avevo la ragazza perfetta, la casa perfetta, l’ auto perfetta, era tutto perfetto. Per cui decisi di farle la mia proposta di matrimonio, lei era entusiasta e felicissima, ma poi, a una settimana dalle nozze, se ne andò. Mi lasciò una lettera sul tavolo della cucina dove mi spiegava che non si sentiva pronta, che non si sentiva all’ altezza, e che forse un giorno sarebbe tornata. Passai un periodo orribile, ero depresso e bevevo continuamente, l’amavo, l’ amavo più di qualsiasi altra cosa al mondo.
E ora, dopo due anni,  dopo che sono riuscito a superare quell’ abbandono, dopo che mi sono innamorato di nuovo, lei si presentava davanti alla mia porta come se nulla fosse successo.
-Sono tornata amore.- Rispose con ovvietà.
-Non. Chiamarmi. Amore.- Sillabai.
-Hai perso questo diritto molto tempo fa.- Continuai.
-Perché è cambiato qualcosa forse?-
Risi. Illusa.
-Sì, certo che è cambiato qualcosa! È cambiato tutto Emily, è cambiato tutto! Sai quanto cazzo sono stato male dopo che mi hai lasciato?! Sai quanto ho sofferto? Lo sa Emily? LO SAI?- Le urlai contro spaventandola. Incominciò a tremare e calde lacrime le rigarono il viso.
-Mi hai lasciato in un modo orribile, nella speranza che tu saresti tornata, ma tu non tornavi mai, e ogni giorno una parte di me scompariva.- Le dissi calmandomi mentre anch’ io iniziavo a piangere. Mi mancava e la desideravo ancora nonostante tutto quello che era successo. E in un momento di debolezza il mio cuore si dimenticò di Baja.
-Ma ora Harry, sono tornata.- Sussurrò avvicinandosi, aveva le gote arrossate e gli occhi lucidi, e Dio, era ancora più bella di come mi ricordavo. Appoggiò la sua mano sulla mia guancia asciugandomi una lacrima.
-Perdonami, ti prego.- Sussurrò appoggiando la testa sulla mia spalla, iniziò a singhiozzare rumorosamente, la strinsi forte, come se avessi paura che potesse scappare di nuovo.
-Ti amo.- Mi paralizzai, le mani incominciarono a sudare freddo, mentre il mio cuore cominciò a battere all’ impazzata. Non pensavo che quelle due parole mi avrebbero fatto quell’ effetto.
Quella notte facemmo l’amore, potevo sentire il rumore del mio cuore  sgretolarsi  mentre si divideva in due parti, ponendomi di fronte una scelta. Baja o Emily? Emily. La mia fu una scelta razionale per il semplice fatto che sapevo che con Baja non sarebbe potuta andare avanti, quella relazione non era sana per entrambi e metteva di mezzo il nostro futuro. Decisi che dopo la scuola le avrei parlato.


  
                                          -Domani, alla fine delle
                                            lezioni, vieni nel retro
                                            della scuola. Ti aspetto
                                            in macchina.
 
                                           -Va bene. xx
 

 

 
-      Ciao amoreeee!- Esclamò Baja entrando in macchina, si avvicinò per baciarmi ,ma mi scostai.
-Cosa c’è Harry? Domandò con voce spenta. Potevo sentire il mio cuore incominciare a sgretolarsi.
-Ecco… Dobbiamo parlare.- Dissi fissandomi le mani.
-Parla.-
-Dobbiamo chiudere questa relazione. Non sei tu, sono io, credimi.- Dissi mentre la mia voce incominciava a inclinarsi.
-Cosa? Harry cosa stai dicendo? Mi pare che ne avessimo già parlato.- Domandò confusa e chiaramente agitata.
-Non possiamo stare insieme, Baja capiscilo, questa relazione non è sana per nessuno dei due.-
-Mi stai lasciando? Harry mi stai lasciando? E guardami quando ti parlo cazzo!- Urlò agitata, mentre le lacrime minacciavano di scendere sul suo viso. Per la prima volta alzai lo sguardo e lo puntai dritto in quello della ragazza.
-Mi dispiace…-
-Ma io ti amo, cazzo!- Sentii il mio cuore rompersi, lacerarsi e spezzarsi irrimediabilmente. L’ amavo anch’ io, ma sapevo che questa era la cosa giusta.
-Dimenticami…- Mormorai. I suoi occhi si spensero, mentre le lacrime continuavano a scendere sul suo volto. Sembrava fosse caduta in trans, era immobile, sembrava che avesse smesso anche di respirare. Mi avvicinai a lei abbracciandola, ma a quel contatto si ribellò dimenandosi.
-Non mi toccare!- Urlò.
-Ti odio.- Disse uscendo dalla macchina. Incominciò a correre mentre io osservavo la sua figura sparire velocemente.
-Addio amore mio.-
 
 
POV BAJA
Continuai a correre, non riuscivo a credere alle sue parole. Mi aveva lasciato, e una parte di me era morta. Senza che me accorgessi le mie gambe mi portarono a casa di Jess, l’ unica persona di cui mi fidavo completamente. Suonai il campanello ripetutamente, finché non senti la mia  amica urlare “arrivo, aspetti!”. Quando aprì mi fiondai nelle sue braccia.
-Baja…- Mormorò confusa.
-Che cosa è successo?-
-Mi ha lasciata.- Dissi solamente lasciando uscire un singhiozzo.
-O mio Dio.-
-Cosa.. Cosa è successo?- Mi chiese sedendoci sul grande divano rosso.
Le raccontai tutto, senza tralasciare alcun particolare.
-Ho bisogno di lui.- Scoppiai alla fine.
-Ehy Baja, andrà tutto bene, si risolverà tutto. Mi disse dolcemente asciugandomi una lacrima con il pollice.
-Ora reagisci e fagli vedere che è lui quello che ha bisogno di te.- Disse prendendomi la mano.
-Cercherò…- Dissi tirando su con il naso.
-Però voglio passare lo stesso il nostro periodo “depresso” dove ci ingozziamo di schifezze e guardiamo film strappalacrime con addosso dei pigiami orrendi.- Dissi scherzando. Jess scoppiò a ridere e io la seguì a ruota.
- Sei sempre la solita.- Disse fra le risate.
- Ora comunque lo dovrai passare nella fase “ignoro”.-
-Cioè?-
-Semplice, lo devi ignorare!-








CiaOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Sono tornataaaaa, sono di nuovo la Laura  gfòdsghdsò MI hanno ridato il computer, scusate per il ritardo mi perdonate? plsss ora rincomincerò ad aggiornare normalmente <3 <3 <3 Come al solito fatemi sapere cosa nepensate del capitolo <3 


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Capitolo 16
*** chapter 15. ***


CHAPTER 15
 

POV HARRY
Entrai nella classe e la prima cosa che vidi fu il banco di Baja vuoto. Un senso di panico mi pervase, come se fosse successo qualcosa di brutto. Mi sedetti alla cattedra e incominciai a spiegare cercando di ignorare qualsiasi tipo di pensiero che mi riportasse a lei, avevo fatto una decisione e tale doveva rimanere. Era passato un quarto d’ ora di lezione abbondante quando sentii bussare alla porta.
-Mi scusi per il ritardo .- Sussurrò senza alzare la testa. L’ osservai mentre si dirigeva tremante verso il suo banco; il suo viso era pallido mentre  gli occhi erano rossi, lucidi e spenti.
Ero stato io a ridurla in quel modo? Al solo pensiero lo stomaco mi si attorcigliò.
-Stia…Stia tranquilla…-
-Per questa volta non fa niente..- Balbettai. La fissai ancora per qualche secondo e dopo mi girai incominciando a spiegare da dove mi aveva interrotto. Ogni tanto la guardavo senza ricevere una risposta, il suo sguardo era assente e continuava a versare nuove lacrime silenziose.
Quando la campanella suonò Baja si precipitò fuori dalla classe dirigendosi verso il bagno delle ragazze, ma riuscii a bloccarla per il polso. Si girò di scatto e mi guardò.
-Cosa vuole? Mi lasci.- Sussurrò evitando di guardarmi.
-Parlare.- Senza aspettare una sua risposta la spinsi dentro lo stanzino delle scope. Quello stanzino.
-shhh- sussurrai mettendogli una mano sopra la bocca per evitare che urlasse.
-Farò tardi a lezione, mi faccia uscire la prego.- Disse con voce tremolante.
-No.-
-Cosa vuole ancora?- Mi chiese rassegnata mentre altre lacrime rigavano il suo dolce viso. Mi avvicinai a lei, portandole un ciuffo di capelli dietro l’ orecchio. Chiusi gli occhi e le lasciai un bacio sulla fronte mentre facevo passare un braccio dietro alla sua schiena, stringendola debolmente. Lei si fiondò sul mio petto stringendomi con forza. Incominciò a singhiozzare forte mentre io l’ abbracciavo cercando di trasmetterle tutta l’ amore possibile.
-Vuoi sapere cosa voglio amore mio?- Le chiesi.
- Voglio che tu sia felice, voglio vederti sorridere, voglio che tu mi dimentichi, voglio che tu ti metta con uno della tua età anche se mi renderebbe incredibilmente geloso. Ecco cosa voglio.- Mormorai tristemente.
-Perché? PERCHÈ? Prima andava tutto bene, cos’ è successo? Cos’ è cambiato?- Domandò alzando la testa.
-Non posso dirtelo.-
-Ma perché?-
-Fidati, ti prego.-
-E a me cosa mi rimane di te? Ti devo dimenticare? È questo quello che mi stai chiedendo? Scordatelo.-
-È necessario Baja.-
-Stronzate.-
- Ascoltami per una volta, ti prego fa come ti dico.- Dissi esasperato, non potevo assolutamente dirle di Emily, sarebbe stato un colpo troppo duro per lei. Abbassò il volto allontanandosi di un passo da me.
-Non possiamo stare insieme, ma ricordati che io ci sarò sempre per te, per qualsiasi cosa perché tu farei sempre parte del mio cuore.- Dissi prendendo dolcemente la sua mano, appoggiandola sul petto all’ altezza del cuore.  Le sorrisi dolcemente e lei ricambiò.
-Ti amo.-
-Ti amo.- Ed era vero, l’amavo, ma ora dovevo separarmi da lei. Si avvicinò lentamente, si alzò in punta di piedi e appoggiò le sue labbra contro le mie. Ci eravamo solo sfiorati, ma era abbastanza per farmi tremare di emozione.
-Ciao Harry.-
Ciao Baja.-
 
POV BAJA
-Ma che fine avevi fatto?- Mi chiese jess venendomi incontro.
-Ero con Harry.- Dissi. Mi guardò per qualche secondo per riuscire a scorgere qualche mia emozione che però non arrivò.
-E cosa avete fatto?-
-Parlato.-
-Mi vuoi fare un discorso sensato che contenga più di 5 parole?!- Mi chiese irritata.
-Mi ha detto che non possiamo stare insieme, ma che comunque  ci sarà sempre per me, per qualsiasi cosa perché io farò sempre parte del suo cuore. Sto male, però devo accettare le sue decisioni, non voglio che rischi il suo futuro per me…-
-Capisco…-
Non aggiunsi altro, non avevo voglia di parlare. Ero talmente distrutta per quella storia che l’ unica cosa che volevo fare era tornare a casa.
-Mi accompagni a casa?- Le chiesi.
-Si, ma prima ci fermiamo a mangiare in un locale qua vicino, okay?-
-Dobbiamo proprio?-
-Si.-
 
 
POV HARRY
Emily mi aveva fatto un sorpresa e mi era venuta a trovare a scuola, costringendomi ad andare a mangiare con lei qualcosa, anche se avevo lo stomaco bloccato.
-Cos’ hai amore?- Mi chiese Emily richiamando la mia attenzione.
- Niente, sto solo pensando.-
-A cosa?-
-Nulla d’ importante.- Stronzate.
Ci sedemmo ed ordinammo le nostre pietanze. Emily incominciò a parlare senza sosta di scarpe, unghie, borse, vestiti ed io smisi di ascoltarla quasi subito. Non era così due anni fa.
Sospirai incominciando a mangiare svogliatamente le mie lasagne, ero afflitto e combattuto. Avevo fatto davvero la scelta giusta?
Sospirai di nuovo cosa che non sfuggì ad Emily.
-Cosa c’è?-
-Niente, sono solo stanco…- Mentii spudoratamente.
Si alzò e mi raggiunse sedendosi sulle mie ginocchia, mi accarezzò i capelli dolcemente e mi baciò le labbra. In quel momento sentii un rumore di piatti che cadevano per terra, mi staccai velocemente da Emily per guardare cosa fosse successo. Baja mi stava guardando, era pietrificata e incredula, il suo petto incominciò ad abbassarsi ed alzarsi velocemente e i suoi occhi incominciarono a bagnarsi di nuovo.
-Baja…-Sussurrai alzandomi.
-Vaffanculo.- Disse e scappò via.
Jessica era dietro di lei e mi guardava inferocita, la sua mano si alzò e mi colpii in pieno viso.
-Prof lei è uno stronzo!- Urlò.
La guardai arrabbiato, ma poi incominciai a correre dietro a Baja.
Appena la raggiunsi la feci girare di colpo. Era  affannata per la corsa e arrabbiata, ma allo stesso tempo potevo leggere un velo di amore nei suoi occhi.
-Che cazzo vuoi?!- Urlò.
-Potevi dirmelo che era ritornata, cazzo! Almeno avrei saputo che qui l’ unica testa di cazzo sei tu, che sei tu quello sbagliato, che sei tu lo stronzo!-
-Lasciami spiegare!-
-Non voglio più sentirti parlare. Addio.-


SONO VIVAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Allora vi chiedo infinitamente scusa per l' atessa del capitolo, solo che domenica ero a verona per il concerto dei ragazzi e non riuscivo a pensare ad altro ahsduhdfld <3 sono stati fantastici e stra cuccioli, dio li amo <3 asòshaddfhasfhò Comuuuuunque parliamo del capitolo; si lo so sono una stronza, ma devo litigare per forza perchè io sono stronzissimissimissima <3 basta ora vi lascio zao bellas<3 <3 love uuuu

harry al concerto <3

L' arena :



LIAM E NIALL <3 amori miei <3

ZAYN E LOUIS CHE SI EMOZIONANANO E PIANGONO <3 



19\5\13 BEST DAY EVEEEEEEEEEEEEEEEER <3 <3 <3

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Capitolo 17
*** Chapter 16. ***


CHAPTER 16




POV HARRY:

Era da più di un mese che io e Baja avevamo litigato, ogni mio tentativo di parlarle era andato in fumo, ma io non avevo mai perso la speranza. Con Emily invece era andato tutto a puttane, aveva scoperto la mia precedente relazione con Baja e mi aveva lasciato su due piedi. E non mi era dispiaciuto neanche un po’, anzi l’ unica cosa che rimpiangevo era di aver scelto lei al posto di Baja.
-…Allora ragazzi avete capito? Ricordatevi di portare l’ autorizzazione firmata dai vostri genitori e i soldi per la gita di fine anno!-
Disse il preside. Quell’ anno, come gita di fine anno per le quinte, avevano scelto come destinazione Verona, Italia. I ragazzi erano entusiasti all’ idea, ma io un po’ meno; amavo Verona, solo che portare una classe di 26 ragazzi in piena crisi ormonale una settimana in un paese al di fuori dell’ Inghilterra non mi entusiasmava affatto anzi, ero decisamente preoccupato, in più dovevo contare il fatto che Baja, in quel mese, era diventata piuttosto ribelle e io avevo paura che durante quella gita potesse combinare qualche stronzata.
-I professori che vi accompagneranno saranno mr. Styles, mrs. Hamilton e mr. Devine, mi raccomando ascoltateli e non fate bravate, non vorrei che vi giocaste la maturità per qualche scherzo stupido.- Concluse il discorso il preside mentre tutti gli alunni iniziarono ad esultare felici.
Quando la maggior parte dei ragazzi furono usciti dall’ aula richiamai Baja.
-Miller può rimanere qui un secondo?-
-Ancora? Mi sono stancata delle sue stronzate prof.- Disse infastidita.
-Si, ancora. E se non bada a come parla mi sa che dovrà andare in punizione e sa, oggi ho io il turno, perciò se non vuole stare un'altra ora con me le conviene ascoltarmi.-  Dissi sfidandola.
Appena tutti gli alunni se ne furono andati e la porta dell’ aula fu chiusa, cadde il silenzio. Ne io ne Baja emettevamo un solo suono. Cercavo le parole giuste da dirle, non volevo fare un altro passo falso.
-Mi dica cosa vuole, mi sono stancata di aspettare.- Interruppe il silenzio Baja. La voce era più dura e più decisa.
-Come stai?- Le chiesi preso alla sprovvista.
Baja mi guardò per qualche secondo e dopo scoppiò a ridere tenendosi la pancia con una mano. Quella risata non era quella che conoscevo. Era cattiva, acida, offensiva. Non mi piaceva per niente.
-Perché ridi ora?- Le chiesi innervosito, stavo incominciando ad alterarmi.
-Da quando a lei le interessa come sto?! Ma mi faccia il favore, mi risparmi questa puttanata.- Disse schernendomi.
-Cos’è, ha forse paura che vado a dire agli altri, magari al preside, che si è scopato un suo alunna, per giunta minorenne?- Mi chiese con cattiveria.
Rimasi scioccato per quelle parole. Non credevo che le avrei mai sentite pronunciare dalla sua bocca. Ma evidentemente, c’era una prima volta per tutto. Boccheggiai, incapace di ribattere, o di dire qualsiasi altra cosa. Baja ne approfittò alzandosi dalla sedia, e muovendosi con passo seducente verso di me.
-Oppure teme che possa andare in giro a dire che nutre dell’attrazione sessuale per una sua alunna?- Continuò.
-Finiscila!- Dissi fra i denti.
Baja sorrise ancora di più maliziosamente. Ormai era distante pochi passi da me. Ed io non sapevo che fare.
-Oh andiamo, non sia timido, mi ha già scopato una volta, se lo ricorda vero com’ è il mio corpo?- Affermò ormai vicinissima. Si piegò in avanti e mi sfiorò con il labbro il lobo dell’ orecchio.
-E si ricorda com’ era avermi sotto di lei?- Mi chiese con voce rauca e maliziosa.
-SMETTILA!- Urlai spingendola e alzandomi in piedi in preda alla collera.
-Allora ce l’ ha ancora la lingua.- Disse leccandosi il labbro inferiore.
-Vedi di crescere ragazzina, se non lo vedi sto cercando in tutti i modi di rimettere le cose apposto, ma tu, TU, mi stai rendendo le cose così dannatamente difficili.-
-Non si azzardi a prendersi pure la parte grande, perché qui l’ unico che ha fatto stronzate, l’ unico immaturo e l’ unico stronzo è lei.- Disse alterandosi.
-Dammi un'altra possibilità Baja.-
-L’ unica cosa che le do è un biglietto per sola andata per ‘fanculo’, c’è mai stato? È un bel posto sa?  È pieno di teste di cazzo come lei.- Disse  con un sorrisetto stronzo sulle labbra. Non risposi, Baja mi guardò ancora per qualche secondo con cattiveria e poi se ne andò lasciandomi da solo.
Odiavo  questa nuova parte di lei, ma odiavo ancora di più il fatto sapere che era a causa mia che era diventata così, ma avrei fatto di tutto per riportarla a come era fino a un mese fa’.
 
POV JESS:

Era ormai da un mese che Baja si era lasciata con il prof, e io non la riconoscevo più, era cambiata davvero tantissimo e aveva incominciato ad allontanarsi anche da me. E io non ero disposta a perderla per uno stronzo, oh no, non l’ avrei mai persa a causa sua.
Perciò appena suonò la campanella della quarta ora ora mi diressi con passo spedito verso la classe dove mr. Styles aveva lezione, entrai velocemente e mi chiusi la porta alle spalle.
-Lewis…- Disse perplesso.
-Ora lei mi ascolta perché io non voglio perdere la mia migliore amica a causa sua.-
-Perché?! Cosa è successo?! Cos’ ha combinato?- Mi domandò allarmato.
-La domanda giusta sarebbe: Cos’ ha combinato lei prof, da un mese Baja è totalmente cambiata, io non la riconosco più, ha incominciato a fare cazzate su cazzate, a bere continuamente, a farsi, a uscire ogni notte da casa vestita come una puttana e ritornare solo quando ormai è già mattino e la cosa più brutta e che si sta allontanando da me, e tutto questo è colpa sua…- Una lacrima mi solcò il visto.
-Jessica…- Sussurrò avvicinandosi.
-Senti io te lo giuro, sto facendo di tutto, tutto quello che mi è possibile  per riavvicinarla a me, ma…- Disse passando a darmi del tu.
-Non è abbastanza prof, non è abbastanza…-
-Lei è solo uno stronzo, si sta arrendendo al primo rifiuto e per colpa sua io ne devo pagare la conseguenze cazzo! La odio davvero tanto perché la verità è che lei è solo un vigliacco.- Affermai con rabbia incominciando a piangere. Lui sospirò e chiuse gli occhi.
-Manca anche a me cazzo, mi manca da morire e non c’è giorno in cui non mi dia del coglione, non c’è giorno in cui non pensi a lei, ma io ormai ho perso la speranza.- Disse con voce rotta.
-Beh veda di ritrovarla perché io rivoglio la mia migliore amica indietro e per riaverla ho bisogno di lei.- Dissi dura. Feci per andarmene, ma il professore mi bloccò per il braccio.
-Per qualsiasi cosa chiamami, ok?- Disse porgendomi un bigliettino.
-Ok.- Risposi prendendolo.

POV HARRY:

Avevo ripensato alle parole di Jessica tutta la mattina, erano diventate un tormento ormai. Scacciai dalla mia mente alcuni pensieri, feci un sospiro e chiusi gli occhi, ok ce la potevo fare ad affrontare altre due ore di scuola. Presi le chiavi dell’ auto di Tompson e mi diressi verso la palestra. Tompson era l’ insegnante di educazione fisica, era basso, grasso e vecchio e ormai l’ età gli giocava spesso brutti scherzi, perdeva o dimenticava spesso le cose, perciò io e i miei colleghi eravamo soliti a trovare le sue cose in giro per la scuola e ogni volta lo dovevamo cercare in giro per l’ edificio scolastico per ridargli ciò che aveva perso.
Entrai in palestra e mi diressi subito verso mr. Tompson, era seduto su uno di quei seggioloni che usano gli arbitri durante le partite di pallavolo mentre continuava ad incitare i ragazzi che stavano giocando a pallamano.
-Mr. Tompson le ho riportato le chiavi dell’ auto, le aveva pere di nuovo!-
-Oh mio Dio, grazie, grazie davvero.- Mi disse scendendo dalla sua postazione.
-Di niente si figuri.- Dissi sorridendo, mi girai per guardare il campo e notai che Baja era proprio difronte a me e mi stava fissando, incominciai a fissarla intensivamente, nessuno dei due voleva togliere lo sguardo per primo.
I movimenti furono troppo veloci per capire cosa stesse succedendo, dalla sua posizione vidi una serie di passaggi veloci tra le giocatrici, finché la palla non approdò nelle mani del terzino sinistro  avversario che, invece di tirarla in porta, la lanciò sopra la sua testa. Baja si voltò di scatto, ma stranamente non riuscì a muovere le gambe, rimasero incollate al terreno e provò una fitta lancinante al ginocchio, la palla la colpì violentemente e lei cadde per terra.
-Ma porca troia!- Urlò arrabbiata portandosi la mano sulla gamba.
-Signorina Miller, cos’ è successo?- Corse verso di lei mr. Tompson preoccupato.
-Non lo so, ho provato una fitta lancinante al ginocchio e non riuscivo più a muovermi e in più quella troia della Overs mi ha lanciato a dosso la palla stra forte!- Sibilò fra i denti.
-Non si rivolga in questo modo a una sua compagna! Comunque ce la faad alzarsi?-
-Cazzo no!- Disse tentando di mettersi in piedi.
-Mr Styles la prego la porti in infermeria, io non posso allontanarmi dalla classe.- Mi chiese il vecchio sconsolato.
-Nessun problema.- Risposi sorridendo. Mi chinai verso Baja e feci passare un braccio dietro la sua schiena e una sotto le sue gambe. Potevo sentire gli mormorii di gelosia delle sue compagne, qualsiasi ragazza nella scuola avrebbe voluto trovarsi nella sua posizione tranne lei. Mi allontanai con passo spedito verso l’ infermeria mentre Baja continuava a dimenarsi e a tirarmi pizzicotti.
-Mi metta giù immediatamente!-
-No, mi è stato affidato un compito e lo porterò a termine, e poi non sei nemmeno in grado di reggerti in piedi.-
-Non è vero!- Disse incastrando le sue iridi azzurre nelle miei. Eravamo così vicini che potevo sentire il suo respiro.
-Ah ma davvero? Va bene.- Dissi mettendola a terra. Fece un passo, forse troppo velocemente e crollò a terra.
-Ora smettila di fare la bambina e sta buona.- Le sussurrai all’ orecchio afferrandola per la vita. Non disse nulla, fece passare le braccia attorno il mio collo e appoggiò la testa sulla mia spalla. La strinsi leggermente, mi mancava, mi mancava da morire.
Aprii la porta dell’ infermeria e l’ appoggiai delicatamente sul lettino.
-Pensi davvero che sia finita?- Le chiesi.
-Non me ne frega più un cazzo di te.- Mormorò abbassando la testa.
-se non te ne fregasse un cazzo Baja non ti saresti ridotta così, non saresti cambiata in questo modo.-
-È tutta colpa tua se sono diventata così.- Disse arrabbiata trafiggendomi con lo sguardo.
-Allora non è vero che non te ne frega un cazzo.-
-Cosa?-
-Niente, sappi solo che non mi arrendo amore mio.- Dissi accennando un sorriso. Mi avvicinai a lei e le baciai la fronte, strusciai le labbra fino a trovare il lobo del suo orecchio.
-Ci vediamo domani principessa.- Le sussurrai.
E uscii dalla stanza senza girarmi.


CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
è passata una settimana esatta e io sono stra puntuale visto?:) Comunque volevo ringraziarvi per tutte le visualizzazioni, i primo capitolo ha raggiunto le 1800 visualizzazioni! :D GRAZIEEE <3 volevo ringraziiare anche tutti quelli che hanno messo la stroria tra le preferite/ ricordate/ seguite e chi ha recensito <3 grazie grazie grazie <3 fatemi sapere cosa ne pensate <3

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Capitolo 18
*** Chapter 17. ***


CHAPTER 17


POV BAJA:
Mi mancava la vecchia me stessa, mi mancava Jess, mi mancava tutto e mi mancava Harry, ma non ero ancora pronta a perdonarlo anche se sapevo che in cuor mio l’ avevo già fatto, solo che ero troppo orgogliosa per ammetterlo e preferivo aspettare… Avevo fatto pace con Jess e avevo cercato di riprendere la mia vecchia vita in meno di una settimana e ora.. Beh ora stavo finalmente meglio a parte il fatto che i miei incubi erano ritornati causandomi l’ insonnia.
-Hei Baja cos’ hai?- Mi sussurrò la mia migliore amica cercando di non farsi beccare dal prof cosa che non le riuscì molto bene visto che Styles si girò a fulminarla con lo sguardo. Sospirai frustrata, presi un foglio e le scrissi.
   -Mmmh niente, mi sono ritornati gli incubi
    Ti ricordi? Te ne avevo parlato.
  -Si, certo che mi ricordo, ma non mi hai mai
   Voluto dire che cosa sognavi…
      -Una cosa che mi è successa quando ero piccola..
      -Cioè? Dai lo sai che ti puoi fidare:)
      -Quando ero piccola mi hanno violentata Jess.
        Sono stata violentata quando avevo 12 anni e
        Non lo sa nessuno.

La mia amica, appena ebbe letto l’ ultima frase, sbiancò di colpo e mi guardò  sconcertata e incredula.
-Oh ma guarda le nostre due signorine sempre distratte.- Disse schernendoci Harry. Fece per prendere il foglio ma lo bloccai serrando la mia mano sul suo polso.
-Stia fermo, non si azzardi a leggerlo.- Dissi dura.
-Tiri dentro gli artigli signorina o faremo i conti dopo, io e lei.- Disse con tono malizioso l’ultima parte.
-Non lo legga .-Dissi con i denti stretti rafforzando la presa e affondando le unghie nella sua pelle.
-Se no?- E con un gesto veloce prese il foglio con l’ altra mano portandoselo al di sopra della testa per evitare che glielo prendessi, mi alzai di scatto e cercai di strapparglielo di mano in tutti i modi possibili senza successo.
Boccheggiò per qualche secondo incapace di dire qualcosa e io ne approfittai per riprendermi il foglio e ridurlo in branderli.
-Sei felice ora? Vaffanculo Harry.- Dissi a bassa voce evitando che i miei compagni mi sentissero.
 
 
POV HARRY
Feci l’appello una seconda volta per assicurarmi che i miei alunni fossero tutti presenti, avevo il terrore di perderne qualcuno in aeroporto ed ero diventato leggermente isterico.
-STATE ZITTI CAZZO!- Urlai.
-Ora dobbiamo salire su quel maledetto aereo e vorrei evitare di perdere uno di voi, perciò ora la smettete di fare casino e saliamo tutti quanti su quel fottuto aereo.- Dissi nervoso.
-Oh addirittura?! Poverino il professorino si sta scaldando..-Disse  Baja schernendomi. In queste due ultime settimane mi ero abituato alle sue battutine, ma cercavo di passare oltre senza darle molta attenzione.
-Senta Miller, non ho voglia di stare alle sue provocazioni perciò o la smetti adesso o passerai le prossime due ore di viaggio accanto a me mentre la interrogo su tutto il programma. Ah e le metto il voto.- Le risposi seccato.
-Pff…-
-L’ha voluto lei.-
 
L’aereo era appena decollato, Baja era accanto a me e stava…tremando?!
-Hei, cos’ hai?- Le chiesi appoggiandole una mano sulla sua la quale strinse forte.
-Hai paura?- Le chiesi sorridendole per rassicurarla.
-Che ne dici?- Disse ironica.
La guardai negli occhi sorridendole e le strinsi forte la mano. Le nostre mani nascoste solo dalla sua felpa, sotto quella felpa c’era ciò che rimaneva del nostro amore.
-Mi…mi abbracci?- Mi chiese timidamente arrossendo.
-Ma tu non mi odiavi?-
-Vaffanculo.-
-Ehi sono ancora il tuo insegnante!- Protestai.
-Ecco appunto, perciò ritorni a darmi del lei.- Rispose scocciata.
-Oh mi scusi signorina se non sono alla sua altezza.-
-Si fotta.-
-Ecco appunto, vogliamo fotterci la sua media d' inglese? Oh penso che Shakespeare
 andrà bene.- Dissi co un sorrisetto stronzo.
-Stronzo.-
-Forse Miller dovrebbe collegare il cervello alla sua bocca prima di parlare.- Dissi seccato.
-Questo è abuso di potere prof!-Protestò sbattendo i piedi per terra, sembrava una bambina, era buffa.
-Dice?- Le chiese sorridendo.
-Dico.- Mi rispose incrociando le braccia e sprofondando di più sul sedile.
La guardai teneramente e i nostri occhi si incrociarono.
-Dai, non la interrogo basta che faccia la brava e se ne vada da qui.- Le concessi mentre lei si alzava.
 Mrs Hamilton si avvicinò a me e si sedette vicino a me mentre la Miller la fulminava con lo sguardo. Mrs Hamilton era una donna sui 35 anni, aveva sempre mostrato un certo interesse per me e ad ogni occasione che le si presentava ci provava spudoratamente 
-Oh Harry caro, come stai?- Mi chiese poggiandomi una mano sulla spalla.
Si sarebbero presentate due lunghe ore.
 
 
- Seguitemi! –Un'isterica Mrs Hamilton, sventolò una bandiera per l'aeroporto di Treviso. Tutti si voltarono a guardarla: chi rideva, chi la indicava. Noi, invece, fummo costretti a seguirla.
Dopo altre due ore di treno arrivammo finalmente in quella fantastica città, Verona. Tutti quanti erano molto stanchi perciò decidemmo di andare direttamente all’ hotel, rimandando alcune spiegazioni all’ indomani.
Arrivammo all’ Hall dell’ hotel due torri, e io e Mr Devine ci apprestammo a dare informazioni, seguiti dal chiacchiericcio di alunni stanchi e assonnati.
Il segretario parlava fluente inglese.
- Sì, sappiamo tutto. Siamo stati avvisati ieri dalla vostra collega. –Consegnò tutte le chiavi, sorridendo.
Incominciammo a dividere i ragazzi per le varie stanze cercando di accontentare tutti, perché alla fine, questa sarebbe stata la loro ultima gita insieme e volevamo scompensi.
-Lewis e Miller stanza duecentodieci quarto piano.- Dissi porgendole le  chiavi fissandole, le quali le presero con nonchalance correndo per le scale come pazze, e guardandole non potei fare a meno di sorridere.
 
Era mezzanotte appena passata e quella stanza non mi era mai sembrata così vuota e buia come in quel momento. Presi la chitarra e spezzai il silenzio incominciando a suonare alcune note di una canzone che avevo scritto per lei alcuni mesi fa.

I saw in the corner there is a photograph
No doubt in my mind it’s a picture of you
It lies there alone on its bed of broken glass
This bed was never made for two
I’ll keep my eyes wide open
I’ll keep my arms wide open
Don’t let me
Don’t let me
Don’t let me go
‘Cause I’m tired of feeling alone…

 
Ero caduto come in uno stato di trans, e mi ci volle un po’ per realizzare che il mio telefono stesse squillando. Lo afferrai velocemente e risposi senza guardare chi fosse.
-Si?- Chiesi con distrazione.
-Prof, sono io Jessica, la prego venga subito qui sta succedendo un casino con Baja, la prego si sbrighi!- Urlò piangendo Jessica.
-Cosa? Dove siete? Cosa è successo?!- Chiesi allarmato infilandomi una giacca e uscendo di fretta dalla mia stanza.
-Le spiego dopo… Siamo in un certo ‘alterego’ penso…- Disse ancora piangendo.
-Ora arrivo, mi aspetti fuori Lewis.-


SCUSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Sono una merda, lo so. E il capitolo è una merda, lo so. Mi stra dispiace solo che ho avuto un blocco e non riuscivoa scrivere e in più in queste ultime due settimane ho avuto un botto da fare... Scusatemi ancoraaaaa <3 Il prossimo capitolo sarà stra bomba e sfortunatamente sarà pure l' ultimo ( più l'epilogo ovviamente).. cercherò di aggiarnare più presto <3 ciao vi amo <3 p.s: anche se fa schigo lasciatemi una piccola recensione pls <3

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Capitolo 19
*** Chapter 18. ***


CHAPTER 18

Arrivai senza problemi al locale stra colmo di gente e proprio davanti all’ entrata c’era Jessica che mi aspettava agitata mentre si mangiava le unghie.
Accelerai il passo e mi diressi verso di lei afferrandolo con entrambe le mani le sue spalle e scuotendolo un po’, forse troppo duramente.
-Dov’è?! DOV’ È LEI?!- Urlai spaventandola, ero troppo preso dall’ ansia e dalla collera per riuscire ad avere un autocontrollo.
-È…è…è dentro.- Disse singhiozzando.
-Cosa è successo?- Dissi cercando di calmarmi, mi tolsi la giacca e l’ appoggia sulle spalle infreddolite della mia alunna.
-È ubriaca marcia e li dentro sta succedendo un casino…- Singhiozzò asciugandosi una lacrima con il polso.
-Vai in macchina ora e dormi, se riesci. Io torno fra poco con Baja.- Dissi dolcemente mentre le davo le chiavi dell’ auto.
Le prese e mi sorrise riconoscente mentre mi sussurrava un ‘grazie’.
Quando arrivai all’entrata, una serie di sguardi si posarono su di me, seguendomi come un’ombra. Dovevo andarmene al più presto da li. Un buttafuori però bloccò la mia strada.
-Non puoi passare- Affermò duramente con la sua voce possente e minacciosa. Un uomo di colore, massiccio e grosso, ostacolava il mio cammino.
-Devo recuperare una persona, fammi passare ci metto poco.- Dissi con lo stesso tono.
-Non puoi passare.- Ripetè.
-Senti, non voglio restare in questo posto di merda e puzzolente pieno di ragazzini stra fatti e ubriachi, devo solo recuperare una testa di cazzo e me ne vado. Ora lasciami passare.- Dissi incazzato.
-NON.PUOI.PASSARE.- Sillabò lo scimmione, sembrava un cd rotto.
-Sono i soldi che vuoi? Vuoi quelli per farmi passare?!Toh.- Dissi dandogli 50 euro e finalmente ebbi libero accesso a quel fottuto locale.
-Grazie- Affermai con presunzione.
Percorsi un lungo corridoio tappezzato da adolescenti ubriachi e mezzi svestiti intenti a pomiciare in modo molto spinto. Appena arrivata alla fine del corridoio, trovai una porta. La aprii e una musica a volume altissimo mi investii. La puzza di alcol e di fumo mi penetrò nelle narici, disturbandomi profondamente. Misi a fuoco ciò che avevo davanti, trovandomi in un posto che superava le mie aspettative. Era una stanza grandissima, dove al lato sinistro della porta c’era il bancone, in fondo la cabina dj, ed in mezzo tutta pista, con vari cubi sparsi un po’ ovunque. In fine, al centro della stanza, vi era un cubo più grande di tutti, dove si poteva ballare in più persone. Molte più persone. Cominciai a vagare in quel posto, cercando Baja. Sarebbe stato un lavoro molto difficile. Quel posto era pieno zeppo di gente. Vagai per molti minuti, senza successo. Passato un quarto d’ora dal mio arrivo riuscì finalmente a trovarla. Niente avrebbe potuto preparami alla scena che mi si parò davanti agli occhi. Baja, mezza svestita in un modo assurdo, che ballava sul cubo centrale, quello più grande di tutti. Ballava, poi. Una parolona. Si strusciava contro due ragazzi, toccandoli e baciandoli ovunque. Una mano di quelli era infilata nel vestito attillatissimo della ragazza che le fasciava perfettamente il corpo, intento a fargli un bel lavoretto di mano. Una mano di Baja, invece era infilata nei pantaloni di un secondo ragazzo.
-Baja.- Sillabai furioso impercettibilmente.
Un ragazzo l’ afferrò per la vita e la fece scendere dal cubo, aveva una brutta faccia che non prospettava nulla di buono.
-Hei bella che ne dici di andare a casa mia?- Le chiese il tipo.
-Portami via. -Rispose Baja con un tono di voce instabile e iniziando a barcollare.
-Lei non va da nessuna parte.- Dissi tirando la mia ragazza verso di me.
-Ma tu che cazzo vuoi? Fatti da parte coglione.- Disse spingendomi e afferrando per un polso Baja.
-Si dal caso che lei sia la mia ragazza, vattene.- Dissi fra i denti.
-Harry, ma che cazzo vuoi?! Lasciami stare.- Si intromise Baja.
-L’ hai sentita la puttana?! Lasciala stare.- Sentii una forte rabbia crescermi dentro e non riuscii a trattenermi dal colpire con violenza quel ragazzino. Il pugno che gli tirai fu abbastanza forte da farlo cadere per terra e terrorizzarlo.
-Non.Chiamarla.Puttana.- Sillabai furioso. Dopo di che lascia quel locale in fretta trascinandomi dietro Baja.
-Lasciami, Harry lasciami!- Urlò dimenandosi mentre la portavo verso l’ auto.
-Sta zitta.- Dissi con rabbia.
-Non sei nessuno per dirmi quello che devo e non devo fare!- Continuò riuscendo a liberarsi dalla mia presa.
-Fino a prova contraria sono il tuo insegnante e tu sei sotto la mia tutela e se ti succede qualcosa è colpa mia e degli altri insegnanti, in più hai trasgredito alle regole, tu e la tua amica siete uscite dall’ hotel di nascosto e per questo sarete punite severamente.-
-Non lo farai mai e ora lasciami andare coglione.- Disse facendo per andarsene. È vero, non avrei mai raccontato a nessuno di quella sera, ma volevo almeno cercare di farla ragionare.
-Tu adesso torni in hotel con me con le buone…- Con uno scatto la presi su una spalla.
-O con le cattive…- Finii la frase.
-Lasciami stronzo, lasciamiiii.- Strillò agitandosi, mentre la portavo in macchina.
-Agitati pure quanto vuoi tanto ora non hai più vie di scampo.- Dissi appoggiandola sul sedile dell’ auto e chiudendo la portiera.
 
 
-Ahia, Dio che male.- Mormorò Baja risvegliandosi nel mio letto.
-Ben svegliata ragazzina.- Dissi sarcastico, seduto sulla poltrona di fianco al letto con un sacchetto di ghiaccio sulla mano.
 -Ma dove sono?- Domandò Baja aprendo lentamente gli occhi e toccandosi la testa dolorante.
-In camera mia.- Risposi acidamente.
-Che ci faccio in camera tua?- Chiese la ragazza, un po’ più presente e anche in preda al panico.
-Ti ci ho trascinato, dopo averti salvato da un ragazzino che voleva scoparti approfittando del fatto che eri ubriaca marcia.- Spiegai sempre più cattivo.
-Eri in discoteca?- Disse la ragazza spalancando completamente gli occhi, preoccupata.
-Sì. E se ti stai domandando che ci facevo li, la risposta è che Jessica mi ha chiamato preoccupata. E se ti stai domandando se ho visto qualcosa, la risposta è sì. Ho visto tutto.- Dichiarai perfido. Poi mi alzai dalla poltrona, e gli misi con violenza il ghiaccio sulla fronte. Mi sedetti su un bordo del letto con le mani incrociate e con la testa bassa. Avevo vegliato su di lei tutto il tempo, assicurandomi che stesse bene, risistemandole le coperte ogni volta, baciandole la fronte un milione per assicurarmi che non le fosse venuta la febbre, o forse era solo un motivo per baciarla. Ero distrutto sia dentro che fuori, mi faceva male il cuore ed ero arrabbiato davvero tanto con lei, ma alla fine non riuscivo a darle tutta la colpa, perché alla fine questa battaglia l’avevo incominciata io.
-Ehi…- mi chiamò dolcemente Baja, facendomi alzare la testa.
-Che c’è?-  Sospirai stancamente.
-Ti ringrazio per avermi aiutata, e mi dispiace che tu abbia assistito a quella scena. Ma non hai il diritto di essere arrabbiato. Hai cominciato tu questo gioco del “spezza il cuore alla persona che ti ama”, non io.- Affermò innervosita.
 -Senti Baja, cresci un po’, così magari sarai anche in grado di ascoltare ciò che ho da dire. Ma per allora, non so sono disposto ad aspettarti.- Dichiarai rabbioso.
-Cosa? Cresci un po’? Tu dici queste cose a me? Ma ti rendi conto? Devo ricordarti chi se ne è andato per stare con un'altra?!- Esclamò furiosa Baja alzandosi e posizionandosi davanti a me.
-Ma porca troia, bambina di merda tu non hai capito proprio un cazzo di questa storia!- Dissi scattando in piedi e sovrastandola con la mia altezza.
-Io non ho capito un cazzo?! Cosa cazzo c’è da capire? Mi hai lasciato, mi hai abbandonato, mi hai spezzato il cuore per un'altra Harry, e mi hai fatto credere che la colpa fosse mia, che non fossi io quella giusta per te, che non fossi abbastanza. Ma mi sbagliavo perché è solo TUA la colpa e sei solo TU il coglione.- Disse con rabbia mettendosi in punta di piedi e spingendomi.
Mi incupii e mi sedetti sul letto tenendomi la testa fra le mani.
-Sai…io quella per cui ti ho lasciata l’ amavo tanto tempo fa, dovevamo sposarci, ma lei è scappata e mi ha abbandonato lasciandomi solo un bigliettino dove diceva che sarebbe tornata…Sono passati due anni e pensavo di averla dimenticata… ed era così… Solo che quando mi si è presentata davanti il mondo mi è caduto addosso, e mi sono sentito così fragile e indifeso, come se fossi perso, come se fosse buio e facesse tanto freddo... Ti sei mai sentita così Baja? È come se stessi urlando e nessuno potesse sentirti. Ti senti completamente distrutto e quella persona è l’unica che ha importanza, e senza di quella, tu non sei nessuno. E nessuno potrà mai capire quanto tu ti senta ferito, ti senti come se avessi perso tutte le speranze, come se niente potesse salvarti. E  anche quando è la fine, quando senti che tutto è andato, tu continui a sperare…-
-Mi sono sentita così quando mi hai lasciata…- Mormorò.
-Baja…-
-Perché non mi hai mai parlato di lei?!- Mi chiese dolcemente sedendosi accanto a me.
-Perché non c’è n’ era bisogno. Io amo solo te,  unicamente te. Pensavo di amarla ancora, ma mi sbagliavo, non c’è stato un singolo momento in cui non mi sia pentito di averti lasciato, non c’è stato neanche un secondo in cui mi sia sentito felice con lui e non c’è stato nemmeno un secondo in cui non mi sei mancata. Sono stato peggio di quando lei mi ha lasciato, era come se mi avessero tolto l’ ossigeno e non potessi più respirare…-
-Perdonami, ti prego amore mio, io non ce la faccio a vivere senza di te, ti amo, ti prego perdonami.- Dissi piangendo alzando la testa e guardandola dritta negli occhi, e notai che anche lei stava piangendo.
-Ti prego non lasciarmi mai più.- Disse buttandosi tra le mie braccia singhiozzando, e non potei fare altro che stringerla il più forte possibile.
-Mai, mai più amore mio.- Dissi fra le lacrime e tirandola verso di me la feci sedere sulle mie gambe.
-Ti amo Harry.- Disse appoggiando la sua fronte contro la mia. Le asciugai una lacrima con il pollice e le sorrisi dolcemente.
-Ti amo anch’io Baja.-Le sussurrai sulle labbra prima di unirle finalmente in un dolce bacio. Quelle labbra morbide e calde, erano il mio personale paradiso.
-Ti amo.- Le ripetei staccandomi per un secondo dalle sue labbra, per poi trascinarci sul letto.



HELLOOOOOO PIPPOL <3
dfjhsdariflusdhfiusd finalmente hanno fatto pace <3 Dai ho postato anche abbastanza in fretta, sono stata brava  <3 allora questo è l' ultimo capitolo e ho già in mente come fare l' epilogo, ma dovrete aspettare un po' <3 <3 bon ho detto tutto <3 ciao, vi amo e... recensite ;) <3




E POI C' è JESS CHE ANCHE LEI è MOLTO IMPORTANTE COME PERSONAGGIO <3

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Capitolo 20
*** Chapter 19. ***


CHAPTER 19

Epilogo

 
                                                                                                         (ascoltate questa: http://www.youtube.com/watch?v=rtOvBOTyX00 )
POV BAJA:


-Amore andrà tutto bene, vedrai! Hai studiato tantissimo per questo esame, ce la farai piccola!- Disse Harry abbracciandomi e passandomi una mano sulla schiena per calmarmi.
-Come faccio a calmarmi cazzo?! È l’ orale della maturità e tu… tu non sarai neanche li con me… No, no Harry non voglio entrare!- Mi puntai stringendolo più forte come se avessi paura che scappasse.
-Amore…Guardami.- Disse alzandomi con due dita il mio volto.
-Andrà tutto bene.- Disse sorridendo baciandomi la fronte.
-Dai ora scendi, che se no’ farai tardi.- Mi incitò sorridendo ancora.
-Appena finisci raggiungimi nella mia casa al mare, ho una sorpresa per te.- Mi disse facendomi l’ occhiolino e baciandomi di nuovo.
-Buona fortuna piccola. Ti amo.-
-Ti amo anch’ io.-
 
 
 
Avevo finalmente finito quella merda di esame di maturità, e tutti i professori si erano complimentati con me per l’ ottimo risultato raggiunto, ora sì che ero davvero felice. Ora avevo davvero tutto. Ora potevo stare con Harry senza problemi, senza aver paura, senza rischiare. Ora potevamo davvero essere felice. Sorrisi. Camminavo scalza sulla spiaggia  con lo sguardo perso in quella infinita distesa d’acqua salata, ripensando alla mia storia con lui, con Harry, ripercorrendo tutti i momenti passati assieme. Come un flashback.
-Buongiorno ragazzi , da oggi sarò il vostro professore di italiano e storia . Mi chiamo Harry Styles, ora presentatevi voi – disse quella voce sconosciuta.
Non alzai la testa, non m’ interessava sapere chi era o com’ era , mi sembrava solo un patetico idiota.
Qualcuno tamburellò le dita sul mio banco e solo allora mi decisi ad alzare la testa e degnarli un po’ della mia attenzione.
-Lei come si chiama ?- mi sorrise . patetico.
-Baja Miller- risposi con poco interesse.

Risi, alzai la testa e lo vidi mentre camminava verso di me. Era davvero la cosa più bella che avessi mai visto. Aveva una camicia in jeans sbottonata con le maniche arrotolate fino al gomito e dei jeans neri che li fasciavano perfettamente le gambe slanciate. Era davvero stupendo. Sorrise guardandomi, aveva il sorriso più bello del mondo, e quel sorriso era mio. Risi e incominciai a correre verso di lui  e lui allargò le braccia ridendo. La sua risata.
-Allora signorina Miller ha perso la lingua, in classe sembrava così coraggiosa e piena di se.– Continuò. Mi stava innervosendo.
-Se lo può scordare, io non le chiedo scusa.-  Dissi provocandolo.
Si avvicinò pericolosamente a me e io indietreggiai di un passo, trovandomi però con le spalle al muro. Avevamo si e no una trentina di centimetri che ci dividevano. Perché faceva così caldo? Ma la stanza non era più grande ?
-Mi chieda scusa.– Insistette. Non risposi. Sentivo le guance andarmi letteralmente a fuoco.
-Mi. Chieda. Scusa – Scandì le tre parole con più insistenza avvicinandosi a me di  pochi centimetri, ma per me erano davvero troppi.
-Mi scusi.- Dissi in un sussuro.
-Come scusi?- Sorrise. Stronzo lo fa apposta.
-Mi scusi – gli dissi incazzata .

Mi buttai fra le sue braccia e allacciai le mie gambe alla sua vita,buttai la testa all' indietro ridendo e lo strinsi forte, beandomi di quel momento assolutamente perfetto. Incominciò a girare velocemente su se stesso e a ridere forte, tenendomi saldamente con una mano sulla schiena e una sulla testa . Dio quanto l’ amavo. Cademmo nell’ acqua continuando a ridere forte.
-Che cosa è successo?– Mi chiese fissandomi.
-Niente…- Dissi fissandomi i piedi.
Mi prese la mano, e le mie dita intrecciavano perfettamente con le sue, la sua pelle calda e liscia a contatto con la mia. Alzai lo sguardo incrociando il suo, mi accarezzò la guancia e si avvicinò ulteriormente, lasciandomi un bacio sulla fronte. Avevo un uragano di emozioni dentro, non capivo niente . Lo guardai mentre mi fissava, era bellissimo .
-Mi raccomando signorina Miller, guarisca presto- E mi sorrise dolcemente rientrando in classe.

Gli schizzai l’acqua addosso mentre lui continuava a ridere a pieni polmoni. Mi schizzò l’acqua, e approfittando di un mio momento di distrazione, afferrò il bordo della maglietta facendomi cadere sopra di lui. Mi appoggiai sul suo petto bagnato cercando di regolarizzare il respiro mentre lui mi stringeva lasciando dolci baci sulla testa.
-Lei mi odia? - Chiesi di punto in bianco.
Si girò di scatto guardandomi intensamente, mi afferrò per la vita avvicinandosi ulteriormente.
-Come potrei odiarla?! In fondo lei è la mia alunna preferita. –Disse sorridendo allungando un braccio fino al mio fianco e tirandomi verso di lui.
- Da-davvero?- Dissi con il cuore in gola, mentre le guance si coloravano di rosso.
Sorrise.
Si abbassò avvolgendomi anche con l’altro braccio la schiena.
-Si, ma non lo dica a nessuno.- Mi sussurrò all’ orecchio sorridendo.

-Ti amo da morire.- Dissi baciandolo con trasporto.
-Ti amo da vivere-. Disse baciandomi con più passione.
-Si calmi cazzo!- Gli urlai lanciandogli il cuscino in faccia.
-Hey modera il linguaggio signorina.- Sbuffai incrociando le braccia .
-Se no?- Dissi inarcando il sopracciglio.
-Se no?! Incominci a correre principessa.- Disse Harry ridendo lanciandomi un cuscino.
Saltai giù dal letto, corsi fino alla porta catapultandomi in corridoio, corsi fino alla fine del lungo corridoio sbattendomi di tanto in tanto nei mobili. Scesi le scale saltandole e mi ritrovai nel soggiorno  comunicante con la cucina.
-Presa!– Urlò vittorioso alzandomi con un braccio e buttandomi sul divano.
Si buttò sopra di me e incominciò a farmi il solletico. Non ce la posso fare, non ce la posso fare .
-La prego basta…- Dissi ridendo e dimenandomi con tutte le forze.
-E?- Si fermò bloccandomi i polsi sopra la testa con le mani.
-Ha vinto lei.- Mi morsi il labbro inferiore guardandolo dritto negli occhi. Ma quanto poteva essere bello? Mi spostò una ciocca di capelli dietro l orecchio e avvicinò il suo volto al mio. Le nostre labbra si sfiorarono, mille emozioni mi attraversarono il corpo il cuore prese a battere più velocemente, deglutii. Spostò la testa leggermente a sinistra e mi baciò all’ angolo della bocca.
 

Si alzò, senza mai staccarsi dalla mia bocca, fece passare un braccio attorno alla schiena e uno sotto le cosce. Mi portò dentro casa, mi appoggiò con delicatezza sul pavimento e si mise sopra di me baciandomi con più foga, bramoso di avere di più. Si liberò velocemente della camicia e fece lo stesso con la mia maglietta lanciando gli indumenti in qualche angolo remoto della stanza.
- Ha smesso di darmi del lei.-
-Oh.. Perché le da fastidio signorina Miller? – Chiese sorridendomi maliziosamente avvicinandosi al mio corpo .
-Si- Dissi sorridendo  facendo un passo verso di lui ,trovandomi a pochi centimetri dal suo petto.
-Sa ,così non sarebbe normale il nostro rapporto insegnante-alunna.- Dissi ridendo. Harry Styles alzò il sopracciglio destro ridendo.
-Ah si? E da quando il nostro rapporto è un rapporto normale signorina Miller?- Mi appoggiò una mano sul fianco attirandomi a se , annullando le distanze.
-Perché? Non mi dica che non porta tutte le sue alunne a casa?- Gli chiesi ironica allacciando le mie braccia attorno al suo collo.
-Mi sa proprio che lei è l’ unica.- Disse abbassandosi , trovandosi così a due centimetri dalla mia bocca. Il cuore mi esplose nel petto trovandomelo così vicino.
-E resterà l’unica..-Sussurrò avvicinandosi, mi misi in punta di piedi facendo scivolare le mie braccia sulla sua schiena, stringendo ancora di  più il suo corpo caldo al mio. Harry mi imitò  stringendomi a sua volta. Eravamo una cosa sola, i nostri cuori battevano contemporaneamente, così come i nostri respiri . Le nostre labbra si sfiorarono, mille scosse di eccitazione pervasero il mio corpo.

Poter provare davvero tutto questo, andava oltre ogni sogno avessi mai fatto in passato.
Quest'amore aveva il potere di sconvolgerti, di farti battere i denti, di mandarti in coma... Era tutto e ancora di più.
Mossi i fianchi in avanti, facendolo gemere.
Mi afferrò i capelli, costringendomi a piegare la testa all'indietro.
Le sue labbra incontrarono il mio collo, baciandolo e leccandolo, fino alla clavicola.
Ansimai dalla sorpresa, quando mordicchiò con delicatezza la pelle in quella zona. Il mio gemito lo fece fremere, aumentando anche il volume del rigonfiamento dei suoi pantaloni.
-Se ne vada ! Mi ha già detto tutto .- Sussurrai asciugandomi le lacrime con la manica della divisa.
-Non è vero... non ti ho detto una cosa.-
Con un passo mi raggiunse annullando le distanze .Mi baciò. Il dolce suono delle nostre labbra che si toccarono era abbastanza da farmi cadere nell’oblio.

-Sei così bella.- Disse appoggiando la sua fronte contro la mia.
Mi ritrovai con i capelli incollati alla fronte e tutto il corpo bramoso, in attesa che mi facesse sua.
Harry ansimava sul mio collo, baciandolo e leccandolo ancora e ancora.
Anche il suo corpo tremava, reso impaziente dall'eccitazione.
E dopo pochissimo tempo ci ritrovammo completamente nudi.
-Sei una bambina sconsiderata.- Disse appena entrati schiacciando tutti i tasti a casaccio facendo muovere l’ ascensore.
-Ma smettila .- Dissi scocciata allontanandolo girandomi dall’ altra parte.
-Ma è anche per questo che mi piaci ,Baja .- Mormorò cingendomi la pancia con le braccia e appoggiando la testa nell’ incavo del mio collo lasciandomi dei baci umidi.

Si immerse in me con dolcezza, facendomi ansimare e tremare dall’ eccitazione.
-Sei solo mia.- Ansimò sulla mia bocca spingendo più forte.
Mossi i fianchi contro i suoi, per fornirgli un accesso migliore.
Più a fondo.
-Solo tua.- Ripetei in un gemito.
-Dimenticami…- Mormorò. I miei occhi si spensero, mentre le lacrime continuavano a scendere sul mio volto. Sembrava fossi caduta in trans, ero immobile, sembrava che avessi smesso anche di respirare. Si avvicinò a me abbracciandomi, ma a quel contatto mi ribellai dimenandomi.
-Non mi toccare!- Urlai.
-Ti odio.- Dissi uscendo dalla macchina. Incomincia a correre mentre lui osservava la mia figura sparire velocemente
.

Potevo sentirlo in ogni millimetro del mio corpo, nei posti più nascosti e intimi che un uomo possa possedere. Eravamo una cosa sola. Eravamo sempre stati una cosa sola ,inseparabili, indistruttibili, bisognosi l’uno dell’ altra, ma forse troppo stupidi per non capirlo.
Gemetti sempre più forte, sentendolo penetrare in me ulteriormente, con spinte sempre più veloci. Mi aggrappai alla sua schiena nuda graffiandolo e urlando il suo nome.
-Dimmi che non mi lascerai mai, che staremo insieme per sempre, Harry!-
-Perché non mi hai mai parlato di lei?!- Mi chiese dolcemente sedendosi accanto a me.
-Perché non c’è n’ era bisogno. Io amo solo te,  unicamente te. Pensavo di amarla ancora, ma mi sbagliavo, non c’è stato un singolo momento in cui non mi sia pentito di averti lasciato, non c’è stato neanche un secondo in cui mi sia sentito felice con lui e non c’è stato nemmeno un secondo in cui non mi sei mancata. Sono stato peggio di quando lei mi ha lasciato, era come se mi avessero tolto l’ ossigeno e non potessi più respirare…-

-Per sempre amore mio. Per sempre.- Ansimò sulla mia bocca svuotandosi dentro di me in un grido strozzato.
-Ti amo e ti amerò per sempre piccola mia.- Sussurrò al mio orecchio accarezzandomi i capelli, mentre io mi beavo di quel momento assolutamente perfetto ascoltando i suoi battiti accelerati.
-Per sempre.- Ripetei.



Ciao amori miei <3
Giuro sto piangendo, mi discpiace così tanto che questa storia sia finita... è come se una parte di me se ne andasse, mi ero affezionata davvero tanto a questo stroria e solo pensare che non aggiornerò più mi sento male... Comunque volevo dirvi che vi sono infinitamente grata, davvero. Con le vostre recensioni mi avete spinta a continuare e siete sempre state dolcissime <3 Quando ho letto il numero di persone che hanno letto questa storia sono schizzata ahaha 14000 persone cazzo! cioè woow <3 grazie, grazie davvero <3 Fatemi sapere cosa ne pensate di questo epilogo. Vi amo.
-Laura.

p.s: #3yearsofonedirection cazzo oggi fanno tre anni jdsfhksjdkf sono così fiera di loro <3 


E per l'ultima volta insieme: Baja e Harry.



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