His lovely, green eyes

di Ginny14
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** That horrible, wonderful day ***
Capitolo 2: *** London: My paradise! ***
Capitolo 3: *** Meetings on the radio ***



Capitolo 1
*** That horrible, wonderful day ***


Era un giovedì come tutti gli altri e io stavo andando agli allenamenti di pallavolo. Ero felice come al solito di riprendere in mano quel pallone che ormai era entrato nella mia vita da quasi dieci anni e il sole splendeva su Los Angeles. Era passato almeno un anno da quando mi ero trasferita a Los Angeles, la capitale californiana riuscendo a realizzare il mio più grande sogno, avevo però lasciato la mia famiglia da quasi tre anni. Avevo infatti trascorso due anni a Londra con le mie migliori amiche: Michelle, Chiara e mia sorella Gaia. Mi era costato davvero tanto lasciarle, ma avevo avuto l'occasione di studiare biologia in una prestigiosa università e non potevo permettermi di rifiutare chiaramente non capita tutti i giorni di vincere una borsa di studio in una delle più famose università del mondo. Arrivai in palestra e mi salutò immediatamente Nikki.                                                                                                               
Nikki :Ciao Ginny!
io: Ciao Nikki, sono in ritardo lo so, ma ho dove... Vuoi staccarti da quel telefono! Sto cercando di parlarti!
Nikki: Scusami, ma sto cercando di parlare con l’agenzia di viaggi per andare da mamma e papà in Tennessee. Solo che c’è una lista d’attesa immensa, ma se attacco rischio di non partire proprio.
io: Tanto lo sai che per queste cose bisogna solo avere pazienza e aspettare in linea, comunque stavo cercando di dirti che ho dovuto sistemare la tua stanza perché hai lasciato in casino!!!! E come se non bastasse non ho superato l'esame! Che giornata da eliminare! Speriamo che almeno gli allenamenti vadano bene
Nikki: forza andiamo che è tardi! Elison ci sta aspettando!
Trascorsi tutti gli allenamenti a pensare a quello stupido esame che non ero riuscita a passare eppure avevo studiato così tanto, che rabbia!!! Arrivata la sera chiamai come sempre Gaia e le altre. A loro andava tutto bene e a me sembrava che dopotutto i giorni passati a Londra con loro erano stati i migliori della mia vita, sì volevo bene a Nikki lei mi aveva accolto in casa sua e da subito avevamo legato, ma mi mancavano le mie M.A.P.S. Trascorsi tutta la notte a ripensare a Londra e all'esame che il giorno dopo avrei dovuto sostenere. Mi svegliai tardi e dovetti fare tutto di corsa per arrivare in tempo all'università. Diedi l'esame e finalmente si era concluso anche quell'anno e almeno per tre mesi non avrei più sentito parlare di esami e di sveglie. Nel pomeriggio mi diedero i risultati dell’anno ero passata! Avevo passato abbastanza esami da poter iniziare a pensare alla mia tesi perché ero ormai vicinissima alla laurea.

Io e Nikki ci saremmo separate per l'estate lei sarebbe andata dai genitori in Tennessee e io avrei fatto una sorpresa alle mie amiche andando a Londra. Andai a salutare Nikki perché lo stesso pomeriggio sarei partita così mi diressi verso il bar dove lavorava. Iniziò a piovere e come sempre non avevo l'ombrello, per fare la strada più corta passai per il parco, ma vidi una marea di ragazzine urlanti davanti ad un camion e quindi decisi di ritornare sulla strada.

Camminando inciampai in un'enorme pozzanghera di fango, stavo per cadere, ma qualcuno mi prese, cascai perfettamente tra le sua braccia. Lui era tutto coperto poggiato a terra con tutti i jeans sporchi, lo ringraziai, ma non feci in tempo a veder il suo viso perché scappò da tutte quelle ragazzine che lo inseguirono. Riuscii a vedere solo due occhi, verdi, intensi, mi ci persi dentro e rimasi lì ferma come una stupida per quasi mezz'ora.        

Hi guys!
Sono Ginny e questo è solo il primo di tanti capitoli della mia storietta principesca.
So che molti di voi penseranno che queste cose non possono accadere nella realtà, ma io volevo far vivere
anche a voi parte del mio piccolo mondo. Come èromo capitolo svela molto anche se è corto, ma vi avviso
non saranno mai molto lunghi e se questo non vi piace ditemelo che cercherò di allungarli.

Beh! Che altro posso dire? Buona lettura! :) 

 





 


 




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Capitolo 2
*** London: My paradise! ***


Arrivai al bar di Nikki con uno sguardo perso e neanche la salutai.
Nikki: Ginny...Ginny...GINNY!!!!
io: Si che c'è!?
Nikki: Che ci fai qui, hai qualche problema???
Le raccontai tutto dall'università a quello strano incontro che mi aveva lasciato imbambolata. Potevo definitivamente dire che sapevo che cos'era l'amore a prima vista.
 
Andai dopo quasi un'ora a casa e iniziai a preparare le valigia, arrivai all'aeroporto, imbarcai le mie valigie e finalmente mi sedetti sulla mia poltrona, mi infilai le cuffiette e cominciai a pensare alla magnifica Londra che mi stava aspettando per rivivere splendide giornate.
Passate le quasi otto ore di viaggio ero molto stanca dopotutto non è che potevo permettermi la prima classe e l’aereo era pieno di gente e le poltrone erano scomode. Poi c’era chi parlava, chi giocava con video games, chi discuteva e io ero davvero stanca. Atterrata all’aeroporto di Londra ero contenta, ma non vedevo l’ora di rivedere le mie amiche e soprattutto non vedevo l’ora di sdraiarmi su un comodo e soffice letto. Mi trovavo davanti al portone della mia vecchia casa, citofonai:
Michelle: Chi è?
Io: Ginny!
Michelle: Ginny!? Cosa ti ci fai tu qui? Non posso cederci….aspetta un secondo…
Aprì il portone e io salii le scale, arrivata in cima, finalmente dopo quasi un anno intero rividi le mie M.A.P.S., non sarei potuta essere più felice!!!
Chiara: Ginny che cosa ci fai tu qui!!! (mi abbraccia), sono così felice di vederti!!!!
Gaia: Che bella sorpresa!!! Sorellina mia! Mi mancavano le nostre litigate!
Io: A me mancava tutto di voi!! Vi ho parlato di Nikki, lei è davvero fantastica e mi ha aiutato davvero tanto, ma la conosco da poco e poi nessuno riesce a sostituirvi!!!!
Tutte: M.A.P.S. prima, ora e per sempre!!!!!
Trascorremmo tutta la notte a parlare e non facevano che riempirmi di domande: com’è Los Angeles, com’è il college, se ho trovato un ragazzo come se tutte le chiamate e videochiamate fatte durante l’anno non fossero servite a niente. Avevo parlato così tanto che avevo ormai dimenticato quello sguardo in cui mi ero persa, ma la mattina seguente mi chiamò Nikki.
Nikki: Ciao Ginny , com’è andato il viaggio??? Pensi ancora al tuo uomo misterioso???
Io: Beh il viaggio è andato benissimo nonostante sia stato molto lungo, ma al ragazzo non pensavo più perché le ragazze hanno passato tutta la notte a farmi domande su domande, ma comunque non penso che lo vedrò qualche altra volta…. Comunque ora dimmi tu, come è andata il tuo viaggio?
Nikki: Tutto bene grazie, ma ora devo andare che i miei genitori mi aspettano per fare la colazione. Ci sentiamo presto amica mia mi raccomando divertiti e non pensare troppo a quei fantastici occhi verdi.
Io: No, no stai tranquilla (non penso che potrò dimenticarlo di nuovo) ci sentiamo presto allora è? Baci Tesoro mio!
Entrambe attaccammo il telefono e iniziammo la nostra estate!!!  

Hi guys!
Cominciamo a parlare del capitolo, l'uomo misterioso è tornato nei pensieri di
Ginny anche a Londra dove la aspettano le sue migliori amiche che la aiuteranno
a godersi l'estate. Tra davvero poco incontreremo l'uomo misterioso e che succederà? Beh lo sapremo soltando leggendo! :p
Comunque ne approfitto per ringraziare tutti quelli che hanno recensito la storia o che la seguono, un grazie davvero grande.
Vi preo di continuare a recensire perchè mi fa davver piacere leggere quello che pensate. Ho deciso di
postare un capitolo a settimana a meno che io non trovi cinque recensioni. Il prima possibile
posterò le foto dei personaggi. Ancora grazie a tutti! A presto! Xoxo
-Ginny









  

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Capitolo 3
*** Meetings on the radio ***


Le altre ragazze non si erano ancora svegliate allora decisi di andare a prendergli la colazione. Non mi ricordavo più tante cose di Londra e per trovare lo Starbucks ci misi un po’ di tempo. Entrai, presi la colazione e uscii, feci molta fila e quando mi ritrovai fuori cominciai a pensare a quanto mi dovevo ritenere fortunata di trovarmi in quella magnifica città, insomma, era tutto quello che avevo sempre sognato, ricordo ancora che quando stavo alle medie e conobbi Michelle subito andammo d’accordo e tutto grazie a Londra, cioè, quello era sempre stato il nostro sogno lì, ci erano nate e cresciute tutte le nostre passioni. Non scorderò mai quanto tempo passavamo a parlare di Harry Potter che in quegli anni era una specie di droga per noi, facemmo di tutto per avere tutti i film e tutti i libri e quanto piangemmo quando ci rendemmo conto che tutto quel mondo parallelo era finito esattamente come era finita la nostra infanzia. Insomma ora ci ritrovavamo tutte e quattro qui, a Londra che avevamo 22 anni e non facevamo che divertirci e lavorare, avevamo realizzato i nostri sogni (io non ancora), ci eravamo riuscite e nonostante tutto eravamo sempre le stesse ragazze, solo con qualche unghia finta in più. Ma che comunque ancora leggevano Harry Potter, spesso anche in gruppo e i vari commenti rendevano tutto più interessante, e ciò che mi rendeva felice era il pensiero che saremmo state tutto quello insieme. Finii di piangere pensando a quando avevamo solo 14 anni e tornai a casa, tutte si erano svegliate e tutte erano preoccupate per me perché non rispondevo al telefono (che non avevano visto stare sotto i loro occhi) e non sapevano dove venirmi a cercare. Facemmo colazione tutte insieme e poi rimasi da sola perché le altre dovettero andare a lavoro e fortunatamente ad ognuna di loro piaceva il proprio lavoro e questa era una cosa positiva visto che trascorrevano le ore e le giornate in ufficio, lasciando me sola. Mia sorella aveva un suo giornale e non poteva permettersi di lasciarlo, Chiara lavorava come stilista in un’importante casa di moda e poi Michelle lavorava come criminologa, insomma io ero l’unica che ancora studiava cercando di non impazzire per passare gli esami. Sì, l’unica che ancora studiava ed era solo colpa mia se lo stavo facendo, avevo perso un anno perché avevo deciso di prendere una “pausa” dallo studio per godermi i miei 18 anni, ma alla fine passai solo tutte le mie serate in discoteca, capendo solo dopo che non ne valeva la pena, ci ho messo dodici mesi, ma almeno ci sono arrivata, giusto in tempo per prendere la borsa di studio a Los Angeles. Decisi di andare a fare una passeggiata, non volevo pensare a niente, solo godermi l’estate. Avevo deciso di andare ad una radio per cui avevo lavorato nel periodo in cui ero stata a Londra. Volevo salutare Giulia che aveva lavorato con me e che come me veniva dall’Italia. Entrai dalla porta sul retro senza problemi, visto che conoscevo tutti i ragazzi della sicurezza, non potei entrare dalla porta principale perché c’erano delle ragazzine che impedivano il passaggio a chiunque, a quanto pare doveva esserci qualcuno di importante dentro. Cominciai a pensare a chi poteva essere, speravo in qualcuno come Chris Hemsworth o Brad Pitt e ero ormai finita su un altro mondo, infatti, andai a sbattere contro un ragazzo.-Scusami- Alzai lo sguardo e vidi due splendidi occhi verdi e in un secondo mi ritrovai a pensare al misterioso incontro di Los Angeles e dopo che ero stata almeno cinque minuti ferma a fissarlo negli occhi capii.-Sei tu- glielo chiesi con un sussurro, ma riuscì a sentirmi.-Sì, sono io Harry Styles, ma non sei un po’ grande per essere una fan degli One direction?- Non capii cosa stesse dicendo.-No, io non voglio nessun autografo e penso proprio che tu abbia capito male-Quando dissi quelle parole alzò lo sguardo e fissò i miei occhi, fino a quel momento aveva sempre guardato per terra o intorno a sé, ma non so perché si era fissato a guardare i miei occhi, i miei occhi azzurri, -Azzurri come l’oceano che un giorno navigherai- così mi diceva sempre mio padre, almeno me lo diceva prima di andare via, era riuscito a trovare il lavoro dei suoi sogni, era diventato un biologo, un biologo che viaggiava intorno al mondo per studiare e curare gli animali, io Gaia e mamma lo vedevamo tre giorni al mese e una settimana a Natale e un’altra a Pasqua. Aveva fatto molto male a mamma che anche io e Gaia eravamo andate via di casa così presto e per questo aveva deciso di andare a vivere a Miami dove c’era lo studio di papà, dove si fermava anche due o tre mesi e dove avevano una casa tutta per loro, per questo volevo diventare un biologo, per poter stare ancora vicino a mio padre, vicino come una volta e per poter farlo diventare fiero della sua bambina.-Oh, allora chi dovrei essere?- Me lo chiese con un aria incuriosita e allo stesso tempo scocciata.-Vedi qualche giorno fa stavo a Los Angeles e un ragazzo mi ha preso prima di cadere per terra, prima di scivolare e farmi male, solo che io ero riuscita a vedere solo i suoi occhi e ecco, mi sembravano i tuoi, ecco tutto non volevo disturbarti.- Me ne andai sentendomi davvero in imbarazzo,-Ero io- Quasi me lo urlò senza neanche guardarmi negli occhi o almeno venirmi vicino.-Cosa? Scusa?- Tornai indietro e mi fermai vicino a lui.- Insomma quel ragazzo che ti ha preso prima di cadere, quel giorno a Los Angeles ero io, perché volevi sapere se ero io?- Me lo chiese con’aria molto curiosa, ma allo stesso tempo infastidita.-Ecco io, io volevo ringraziarti, insomma tu hai evitato che cadessi, grazie, quel giorno non mi hai dato il tempo di dirti niente e te ne sei andato senza neanche dirmi il tuo nome.- Si avvicino a me, forse anche troppo, non che la cose mi dispiacesse, era davvero molto bello .-Prego- Sorrise e si allontanò –Mi dispiace se non mi sono potuto presentare, ma ero inseguito da delle fan, sono dovuto andare via, ma ad essere sinceri speravo di poterti rivedere il prima possibile.- Ero diventata tutta rossa e lui invece non faceva altro che sorridere mostrando delle splendide fossette sulle guance.-Comunque io sono Harry.- Era davvero bello e non smetteva di sorridere.-Io sono Ginny, beh allora ciao.- Mi allontanai e mi diressi verso la sala dove si trovava Giulia.- Aspetta- Harry, mi chiamò e questa volta si avvicinò senza urlare.-Senti io, devo raggiungere la sala della radio, devo fare un’intervista tra cinque minuti, ma sono andato a prendere un caffè e adesso non so più dove devo andare, non è che lavori qui?- Mi misi a ridere, era divertente, insomma la sua voce lo era, il modo in cui mi chiedeva di aiutarlo.-Beh, a dir la verità no, o almeno non più, ma posso comunque portarti da Giulia, scommetto che lei è la ragazza che deve farti l’intervista.- Era piuttosto sconvolto probabilmente perché non sapevo bene chi fosse, arrivammo da Giulia e vidi altri quattro ragazzi che lo stavano aspettando e che uscirono non appena lo videro,io intanto distolsi lo sguardo e Giulia nonostante fosse molto indaffarata, mi vide, la salutai con la mano e anche lei uscì insieme agli altri ragazzi.- Ginny! Cosa ci fai qui?- Io e Giulia ci conoscevamo ormai da anni, quando io e le altre eravamo arrivate a Londra lei aveva fatto di tutto per trovarci una casa e poi mi aveva anche trovato un lavoro e questo non era poco per me.-Sono tornata in vacanza e avevo voglia di vederti, senti ma chi sono quei cinque?- Glielo chiesi in fretta e lei sembrava molto sorpresa che io non sapessi chi fossero.-Sono gli One direction.- Me lo disse con un’aria molto scontata.-Sì Giulia questo già lo so, me lo ha detto Harry.- Era davvero scioccata.- Che c’è? Sembra che io abbia detto chissà cosa.- Tu conosci Harry?- - Lo ho conosciuto a Los Angeles, è una lunga storia- Non avevo nessuna voglia di ripensare a tutto quello era successi quel giorno.- Okay, allora gli altri sono Liam, quello che sorride con la felpa verde, Louis quello con gli occhi celesti e i capelli castani, Niall quello biondo e Zayn quello moro, sono i componenti di questa band inglese che adesso sta facendo il giro del mondo, sicuramente li avrai sentiti, comunque adesso dobbiamo andare a fare un’intervista, a dopo.- Entrò in sala e fece un cenno ai ragazzi che entrarono, Harry si fermò vicino a me.- A dopo, spero.- Sussurrò al mio orecchio facendomi arrossire un po’, mi sentivo strana, insomma nessun ragazzo mi aveva mai fatto arrossire, erano poche le volte che mi ero davvero innamorata o che ero uscita con un ragazzo, ma sapevo che lui, a modo suo, era speciale, almeno per me, per il mio cuore.

 Hi guys! Allora innanzitutto scusate per il mega ritardo, lo so che avrei dovuto pubblicarlo a cinque recensioni, ma non ne ho avuto davvero il tempo,scusate, ma adesso parliamo del capitolo, molte di voi mi hanno dato dei consigli e spero che tutte siate contente perché ho cercato di seguirli il più fedelmente possibile, spero vi piacciano le modifiche che ho provato a fare. Fatemi sapere quello che ne pensate e grazie mille per le nove recensioni! Ho comunuque deciso di continuare la storia a dieci recensioni, se non ne trovo entro una settimana posterò lo stesso il capitolo. Grazie ancora a presto. P.s. Sotto ho messo le foto dei personaggi fino ad adesso integrati.
 



GinnyGaiaMichelleChiaraGiulia








 

 

 

 
















 








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