CrissColfer is out, bitches!

di DumbledoreFan
(/viewuser.php?uid=13062)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The CrissColfer and Conspiracy's Alliance ***
Capitolo 2: *** CrissColfer finding Mark! ***
Capitolo 3: *** For a better CrissColfer... ***
Capitolo 4: *** CrissColfer Night Out ***
Capitolo 5: *** CrissColfer Wedding Riot ***
Capitolo 6: *** I've never loved you more, CrissColfer! ***
Capitolo 7: *** CrissColfer, meet Grant Gustin! ***



Capitolo 1
*** The CrissColfer and Conspiracy's Alliance ***


Buon giorno a tutti miei carissimi lettori!
Le vacenze estive sono cominciate, finalmente la scuola ha finito di assillarci con cose stupidi e inutili, e possiamo tutti dedicarci a quello che più ci piace: il sole, gli amici e...IL CRISSCOLFER! <3 Come promesso ben tre mesi fa, non appena arrivata la tanto agognata estate, avrei postato il Threequel di "CrissColfer? Cos'è, si mangia?!", e quindi...eccolo qua! Una storia che mooolto probabilmente vi farà compagnia per tutta l'estate, ambientata durante quest'anno di riprese della terza stagione, e ricca della solita comicità delle due precedenti FF. Ci saranno dei nuovi personaggi, delle vecchie conoscenze, e ovviamente TAAANTO CrissColfer *O* Perchè in questo mondo ce n'è bisogno u.u
IL CRISSCOLFER CURA IL CANCRO u.u
Penso che la mia prossima FF la intitolerò così xD
Bene, non credo ci sia altro da dire, quindi vi lascio a questo primo capitolo.
Enjoy!














CrissColfer is out, bitches!











 

“SEI UN IDIOTA!”

Darren fu costretto ad allontanare di scatto in cellulare dal suo orecchio per non rimanere completamente sordo a causa dell’urlo adirato e vagamente disumano proveniente dall’altro capo del telefono.

“Non posso crederci, non posso crederci! Hai provato ad aprire Tumblr?! C’è la fine del mondo! Ma come ti è passato per la mente?! Proprio ora che ti avevo  detto e ridetto quanto dovevamo essere prudenti, tu cosa fai? TU COSA FAI?! Decidi di dire in mondovisione CHE TI CONSUMI D’AMORE PER ME E CHE POTRESTI SPOSARMI!”

Chris Colfer stava letteralmente sbraitando senza ritegno nel microfono del cellulare, e lo faceva tanto forte da costringere Darren a continuare a tenerlo ad una distanza di sicurezza dal suo timpano.

“Chris…Chris calmati! Era…era solo una cosa divertente…” tentò il moro di ribattere con fare flebile ed un po’ incerto.

“Oh ma certo, era solo una cosa divertente, perché non l’hai detto prima? Allora è tutto ok…MA SEI STUPIDO O COSA?! Non puoi dire una cosa del genere in una livechat, lo sai come sono i fan! Si stanno già facendo fare le magliette con scritto “mai dire mai”, è il loro nuovo motto!” esclamò l’altro con lo stesso tono infervorato, passandosi una mano sulla fronte con fare stanco.

“E’ un mese che non faccio che ripeterti che, visto che adesso i nostri adorati compagni sanno di noi, dobbiamo stare attenti ad ogni passo che facciamo! Ora, perché te ne sei uscito con quella risposta?” continuò Chris perdendo appena un po’ di isteria, e ricordandosi che arrabbiarsi con Darren equivaleva ad arrabbiarsi con un bambino. Non poteva traumatizzarlo.

“Perché è vero” rispose il moro con la sua tipica semplicità disarmante che convinse Chris a non infierire oltre, ma a lasciarsi andare ad un prepotente respiro.
Almeno si stava già allenando a fare il padre.

“Passami Mark, ne ho anche per lui! Come se mi fosse passato inosservato che è stato lui l’artefice di tutto!” sbottò dopo un paio di secondi, mentre continuava ad aggiornare la home di Tumblr, dove campeggiavano a grandi lettere post del tipo: “People who ship CrissColfer harder than you: Mark Salling”.
Avessero saputo tutto quello che Mark aveva fatto per il CrissColfer, sì che sarebbero impazziti.

Darren, con la mano un po’ tremolante (se c’era qualcosa che lo terrorizzava era proprio Chris arrabbiato, specialmente con lui) passò il telefono ad un Mark vagamente perplesso e spaventato, che tentò di avvicinarlo all’orecchio per poi fare prontamente marcia indietro, quando al suo flebile pronto Chris cominciò ad infierire anche contro di lui senza pietà.

“Io ve l’avevo detto che sarebbe successo…c’ha anche messo più di quanto mi aspettavo a chiamarti” commentò Ashley con un sorrisino un po’ divertito, mentre Darren la guardava in tralice ancora vagamente scosso.

“Io…non c’ho proprio pensato. Mark manipola troppo bene la mia mente ingenua e la mia spontaneità…per essere un attore, dovrei essere più bravo in queste cose” ribatté il moro grattandosi la testa e tornando a posare lo sguardo su Mark, il quale ad occhi spalancati stava ancora ascoltando gli insulti di Chris.

“Sai da quant’è che aspetta di dirti quella cosa di Chris Criss? Pff, settimane! In tour non faceva che ripeterlo!” disse con allegra esasperazione la ragazza, mentre Darren stringeva appena le labbra.

“Scommetto che è quello che ha fatto scattare di più Chris…sclera alla parola matrimonio” disse quasi fra sé e sé, facendo voltare di scatto Ashley, la quale lo guardò con tanto d’occhi e la bocca leggermente aperta.

“Hai…hai già parlato a Chris di matrimonio?” domandò interdetta.

“Io…no! No, non gli ho già parlato di matrimonio…cioè, sì in realtà, ma non…non in particolare tra noi due…cioè, ok anche tra di noi, ma non nell’immediato ecco…abbiamo parlato del matrimonio omosessuale in generale…oddio, non avrei dovuto, vero?” fece Darren impanicandosi verso la fine, ripensando velocemente alla sera in cui avevano affrontato il discorso, mentre erano in Tour. Lì per lì, a parte lo sclero iniziale nemmeno troppo strano per le condizioni in cui erano, non gli era sembrato che fosse stata una conversazione tanto azzardata, anzi…era riuscito a sfociare nel tenero e si era guadagnato una dose di coccole che, ai tempi, non era stata affatto trascurabile.  Ancora era percorso da un brivido d’orrore quando ripensava a quel tremendo periodo di astinenza forzata.

Però ripensandoci con il senno di poi, forse aveva un po’ corso. Colpa dalla sua solita ingenuità.
Ashley roteò vistosamente gli occhi e diede una pacca sulla spalla del riccio.

“Ah Dare, quante cose hai ancora da imparare…comunque non stare a preoccuparti troppo, il tuo amore ora sembra troppo preso dall’inveire come un pazzo maniaco omicida contro Mark per preoccuparsene…” ribatté lei osservando con un certo divertimento il collega che, con il telefono ancora ad una certa distanza e lo sguardo stranamente perso nel vuoto, boccheggiava per tentare di ribattere, invano. Alla fine, senza essere riuscito a dire una parola, porse nuovamente il cellulare a Darren e se ne andò dalla stanza borbottando un “perché quando Chris e Darren litigano ci rimetto sempre io?”.

“Sì?” sussurrò il moro, aspettando la stoccata finale dall’altro.

“E poi, di tutte le frasi che potevi dire riguardo a noi, PROPRIO UNA DI JUSTIN BIEBER?!”

Chris riattaccò il telefono senza aspettare un’ulteriore risposta, lasciando il suo ragazzo con un’espressione sofferente stampata in volta. Si passò una mano fra i ricci con fare preoccupato e voltò lo sguardo per incrociare quello della collega al suo fianco con fare rassegnato.

“Sai per caso dov’è il fioraio più vicino?”
 

*

 
Chris si guardò allo specchio increspando appena la fronte con una nota d’incertezza e scrutando i suoi vestiti attentamente. Era la quarta camicia che si provava, e non era ancora pienamente soddisfatto, infatti storse appena la bocca e si girò di nuovo verso il suo armadio.

Dopo tutto quel tempo passato nei panni di Kurt, si era accorto di essere diventato un po’ più pretenzioso del solito riguardo ai vestiti, per di più doveva andare alla premier del loro film in 3d, non una cosa qualunque.

Per di più, avrebbe rivisto Darren dopo giorni che non erano riusciti a far conciliare i loro impegni.

Vero che solo un paio d’ore prima gli aveva urlato contro delle cose affatto carine, ma era pur sempre il ragazzo di cui era irrimediabilmente innamorato. Anche se si era deciso a tenergli il broncio un altro po’, solo per divertirsi a vederlo arrancare per farlo cedere.

In quel momento Chris sentì suonare il campanello, e sussultò appena, colto di sorpresa, buttando poi uno sguardo all’orologio.

Era ancora presto per la macchina che sarebbe dovuto passare a prenderlo, quindi aggrottò le sopracciglia e si avviò con passo svelto verso la porta. Una volta aperta, tutto quello che riuscì a vedere fu un ammasso di ricci scuri quasi del tutto ricoperto da un cumulo di rose rosse.

Il viso di Darren spuntò da una parte del gigantesco mazzo con un sorriso raggiante, e appena incrociò gli occhi cerulei di Chris, cominciò a cantare.

For all those times you stood by me, for all the truth that you made me see, for all the joy you brought into my life, for all the wrong that you made right…

Chris inarcò prepotentemente un sopracciglio prima di scoppiare a ridere di gusto, facendo fermare Darren che gli lanciò subito un’occhiata sconsolata.

“Ehi!” lo richiamò con tono lamentoso, mentre l’altro continuava a ridire.

“Oddio, ma sei uscito da una di quelle squallide commedie romantiche di terza mano?” fece tra le risa Chris, levandosi poi dalla porta e facendo cenno all’altro di entrare. Quest’ultimo buttò giù i fiori e fece un passo dentro la stanza come un cucciolo con la coda fra le gambe.

“Ti sei lamentato di Justin Bieber, così ti ho cantato Celin Dion” borbottò il moro avvilito, senza distogliere lo sguardo dal pavimento, mentre le risa dell’altro scemavano.

“Non ne faccio bene una” continuò con voce sempre più abbattuta, quasi come se stesse per mettersi a piangere, e Chris ridacchiò dolcemente e gli fece una carezza sulla guancia.

“Non fare così, perché uno: tanto lo so che è tutta una farsa e che ti credi la persona più romantica del mondo, e due: le rose mi piacciono ma sono ancora arrabbiato con te” ribatté sollevando alla fine il mento in un gesto stizzito, per poi togliere le rose dalle mani di Darren e dirigersi velocemente in cucina per metterle in un vaso, mentre dietro di lui sentiva i sospiri del moro.

“Eddai, non è stato tanto tragico, e poi è tutta colpa di Mark! E’ lui che mi manipola!” replicò Darren correndo dietro all’altro, mentre Chris scuoteva il capo esasperato.

“Di due non ne fate uno” bofonchiò rassegnato sistemando i fiori al centro del tavolo, e voltandosi poi verso il moro, il quale, sapendo che a parole non c'avrebbe levato le gambe (tra tutte le incredibili doti che la natura aveva donato al suo ragazzo, c’era anche un brillante e persuasivo uso della parlantina che lo rendeva un formidabile scrittore e oratore), stava già sfoggiando il suo sguardo da cagnolino abbandonato sull’autostrada. Ormai l’aveva usato in così tanto occasioni, che sapeva essere  efficace nel novantanove per cento dei casi, a meno che non la combinasse davvero grossa. Come rovesciare una lattina di Diet Coke.

“No, no, non ci provare!! Non provare a sfoderare gli occhi da cucciolo! Non attacca! Il video di te che confessi di struggerti d’amore per me ha appena fatto il giro del mondo, non te la caverai con quei tuoi dannati occhi!” sbottò Chris girando i tacchi e tornando velocemente in salotto, con Darren al seguito che alla fine, riuscì ad afferrarlo per i fianchi e farlo voltare verso di lui, senza lasciarlo andare.

“Ma io mi struggo d’amore per te! Vergognosamente e inevitabilmente” mormorò con voce più calda e profonda il moro, avvicinando le labbra al collo dell’altro per far passare il fantasma del suo respiro sulla sua pelle e provocargli una serie di brividi.

Erano giorni che non si vedevano, e ancora non gli aveva dato un bacio.

“Darren” sospirò Chris poggiando le mani sul suo petto, tentando di dare almeno l’impressione di resistere, perché sapeva che era il massimo a cui poteva aspirare. Il moro non batté ciglio e cominciò a baciargli il collo delicatamente, avvolgendogli la vita con un braccio per stringerlo più forte a sé, mentre l’altro, inconsciamente, buttava la testa indietro e socchiudeva gli occhi.

“Perdonami se sono stato avventato nelle dichiarazioni…ma lo sai che non capisco più niente quando si parla di te” sussurrò Darren sul suo collo, risalendo con una scia di baci umidi fino alla mascella.

“Adesso anche le frasi da biglietto di San Valentino preconfezionato…oggi è il mio giorno fortunato” lo prese in giro Chris con il suo solito sarcasmo collaudato, che però venne prontamente debellato dal moro che si buttò senza esitazione sulla sua bocca, baciandolo con trasporto.

TOC TOC.

I due ragazzi ancora avvinghiati si gelarono, rimanendo immobili con le labbra che ancora si toccavano, increduli di quello che avevano appena sentito.

TOC TOC.

Quando furono certi che quel rumore demoniaco non fosse stato solo frutto della loro mente ormai provata da più di un mese di quella tortura infernale, si allontanarono lentamente con gli occhi spalancati e un principio di tic nervoso già evidente.

“E’ un incubo…dimmi che è un incubo” borbottò Chris staccandosi dall’altro e muovendo un paio di passi verso la porta, dal quale un istante dopo sentì suonare il campanello.

“Nella nostra vita precedente dovevamo essere una coppia di assassini pedofili” mormorò esasperato Darren affondando una mano nei propri capelli, mentre l’altro apriva la porta con sguardo vagamente spiritato.

“Ciao Chris! Mi dispiace per oggi…ragazzi, tutti dentro!”

Quell’esclamazione più su di giri di quanto si sarebbe aspettato, veniva da un sorridente Mark che, sulla soglia di casa sua, si girò verso tutti gli altri membri del cast stipitati sul suo pianerottolo, facendogli cenno con una mano di entrare, e questi non se lo fecero certo ripetere due volte, irrompendo come era loro solito in casa Colfer, davanti ad un Chris tanto sconvolto da rimanere inerme accanto allo stipite della porta ad osservare i suoi amici riversarsi nel suo salotto ormai violentato da tutti loro più di una volta. Darren, in piedi davanti al divano, strabuzzò gli occhi vedendo tutti entrare e salutarlo allegramente come se fosse stata la cosa più normale del mondo. Che per loro in effetti lo era.

“Su su, ordine che tra poco dobbiamo andare alla premier…non abbiamo molto tempo…Lea, chiama Jon e mettilo in vivavoce…” diede direttive Mark mettendosi a sedere sul bracciolo del divano e battendo qualche colpo di martelletto sul tavolino da caffè.

Chris e Darren si voltarono contemporaneamente l’uno verso l’altro per scambiarsi uno sguardo completamente sconvolto e perplesso.

“Ok…io vado ad impiccarmi. Tesoro, vieni con me?” disse Chris con tono troppo tranquillo per le parole che aveva appena pronunciato.

“Certo, la fine alla Romeo e Giulietta è l’unica degna per la nostra storia d’amore” acconsentì Darren accompagnando la risposta ad un deciso cenno del capo.

“Ehi, ehi…non siete divertenti. Qui non siamo venuti per scherzare, è una cosa seria, è la prima riunione della CrissColfer Crew dopo quasi tre mesi” li riprese Mark puntandogli contro Martelletto con fare severo, tanto convinto che se Chris e Darren non fossero stati troppo sbigottiti, si sarebbero messi a ridere fino a perdere i sensi per lo sfinimento.

“CrissColfer Crew? Credevo fosse una riunione della Cospirazione” replicò Cory interdetto, lanciando uno sguardo stranito a Mark.

“Certo, una riunione della Cospirazione con Chris e Darren presenti! Ma sei un genio!” ribatté quest’ultimo alzando gli occhi al cielo spazientito e scuotendo il capo con esasperata rassegnazione.

“Cospirazione? Che diavolo è la Cospirazione?!” sbottò Chris sconcertato, dato che non solo non riusciva a capire di che diamine stessero parlando, ma soprattutto come potessero essere tutti così seri e tranquilli in quella situazione che aveva dell’assurdo, anche se, a quanto pareva, gli unici fuori posto erano lui e Darren.

E’ proprio vero che la vita è solo una questione di punti di vista.

“La Cospirazione, anche conosciuta come FFTR (From Fake To Real) o Tu-Sai-Cosa, è il gruppo che avevamo creato a vostra insaputa per organizzare tutti i nostri geniali piani per farvi mettere insieme. E avrebbero funzionato, se solo voi non vi foste già messi insieme” rispose Mark agitando alla fine Martelletto con tono un po’ saccente.

“E ora, basta lezioni di storia e passiamo all’ordine del giorno: il nostro blog. Che cosa ne facciamo adesso?” continuò il ragazzo abbassando entrambe le braccia e adagiandosi Martelletto sul grembo.

“Il blog che avevamo creato ai tempi della missione CrissColfer?” domandò Darren perplesso, decidendo che, se tanto doveva assistere, come al solito, alla follia dei suoi colleghi, tanto valeva farlo comodi, e quindi virando velocemente verso il posto libero sul divano accanto ad Amber.

“Esatto…lo abbiamo tenuto in vita fino ad ora, e a me personalmente dispiacerebbe cancellarlo…ci ha accompagnato per così tanto tempo, e c’è tutta la vostra storia lì dentro” rispose Mark con una nota d’emozione nella voce.

“Sì però non ci piangere” borbottò Chris prendendolo in giro e sedendosi sul tavolino da caffè di fianco a Kevin, il quale ridacchiò e gli diede in cinque, beccandosi un’occhiataccia dall’altro.

“Non possiamo semplicemente tenerlo come abbiamo fatto durante il tour? Postando quello che succedeva “pubblicamente”? Senza dover essere noi a creare qualcosa” propose Dianna facendo spallucce mentre Lea annuiva con il capo.

“Credo che Mark sperasse che voi aveste qualche idea più divertente…comincia a sentire la noia da quando non architetta più piani malefici” disse la voce un po’ gracchiante di Jonathan dall’altro capo del telefono che teneva la mora fra le mani.

“Io ce l’ho un’idea divertente…usare quel blog per aiutarci a non essere scoperti!” esclamò Chris con finto entusiasmo, ricevendo occhiatacce da praticamente tutti, probabilmente anche da Jon, e finendo per sbuffare.

“Ragazzi, è una cosa seria” bofonchiò arrendevole coprendosi il viso con le mani.

“Lo so, è quello che ripeto dall’inizio della riunione” rispose Mark aggrottando le sopracciglia con fare interdetto.

“No, no, intendo…davvero, i fan non possono sapere che stiamo insieme” replicò Chris aprendo le mani in un gesto categorico.

“Ma i fan lo sanno già! Lo sanno anche da prima di voi!” ribatté Kevin roteando gli occhi.

“Sì, ma non devono averne la certezza! Né loro né il resto del mondo…quindi, per favore, potete aiutarci?” chiese Chris esasperato, unendo i palmi in un gesto di preghiera. Lui e Mark si scambiarono un lungo sguardo di tira e molla, finché alla fine quest’ultimo non cedette con un sospiro.

“Va bene, va bene. La Cospirazione e i CrissColfer formeranno un’alleanza…però a due condizioni!” acconsentì Mark sollevando alla fine indice e medio.

“Addirittura due, nemmeno una…sentiamo” mugolò Chris sdegnato, per poi far cenno all’altro di cominciare.

“Prima di tutto, riesumeremo l’originaria missione CrissColfer…mi mancano i fan che sclerano” disse con fare vagamente elettrizzato, facendo alzare vari brusii d’apprezzamento.

Chris aprì subito la bocca per ribattere, ma si fermò con le parole già in gola e abbassò l’indice inquisitorio che già era mezzo puntato su Mark, per due motivi: primo, perché sapeva che discutere con i suoi colleghi e farli ragionare era un’impresa pressoché impossibile, e secondo, perché mesi prima era stato proprio lui a proporre quella missione.

Il punto più sicuro dopo che è caduto un fulmine, è proprio dov’è caduto.
Avrebbe dovuto ricordarlo a Carson.

“Bene” sibilò fra i denti Chris, incrociando le braccia al petto.

“E la seconda?” chiese inarcando un sopracciglio.

Sul volto di Mark si aprì un sorriso tanto malizioso quanto inquietante.

“Dovrete pomiciare davanti a noi almeno una volta al giorno!”












Spazio dell'Autrice.




 

E' solo il primo capitolo e già regna il delirio più assoluto...Dio se mi erano mancati **
Senza nulla togliere a Forced Cohabitation, questi sono i miei Chris e Darren preferiti <3 Sono i più...miei! E la Crew! Quanto mi sono mancati!
Ma andiamo per ordine, senza farsi subito prendere dai sentimentalismi:

La storia comincia con un post livechat. Ve la ricordate no, quella livechat? xD "I was so consumed by my love for Chris Colfer I couldn't help it any longer" **
Vi giuro, quando vidi quel video l'unica cosa che riuscii a pensare fu "sembra di essere in CrissColfer? Cos'è, si mangia?!", specialmente per Mark!! Cioè, andiamo! CHRIS ALLA SECONDA?! Un genio xD E ci tenevo ad inserirla questa scena perchè è uno dei pilastri fondalmentali del CrissColfer. Avevo pensato altri vari inizi, anche più in là nel tempo, ma alla fine a questo ci tenevo troppo.

Poi un po' di CrissColfer sparso nel delirio, con un Darren cuccioloso e un Chris...chrissoso xD (termine appena coniato ma va beh xD)

E poi eccolo! ECCOLO IL MIO GRANDE AMORE!

TOC TOC!

Credevate di esservene liberati per sempre eh? E INVECE NOOO! Non potrei mai abbandonarlo! Come Martelletto! Senza di loro questo storie non esisterebbero, sono fondamentali quanto Chris e Darren u.u Come avete potuto vedere il Markelletto è sempre endgame e ormai ho rinunciato al fatto che Martelletto è diventato un personaggio a tutti gli effetti e gli lascio pure la maiuscola **

E quindi si ricomincia con il piano originario...un back to the origin insomma xD
Un'alleanza tra la Cospirazione e i CrissColfer e...beh, vedrete! xD

Ora, passiamo alle comunicazioni di servizio:

Secondo i miei calcoli, dovrei riuscire ad aggiornare almeno 4 volte a settimana, puntando all'aggiornamento selvaggio tutti i giorni...per le altre storie...mi faccio guidare dall'ispirazione xD 
Per questo vi consiglio di rimanere sintonizzati sulla mia pagina Facebook dove vi informerò per tempo dei miei piani: http://www.facebook.com/pages/Some-dudes-are-straight-Until-they-meet-the-right-guy-DumbledoreFans-FF/247446328619609

Credo di aver detto tutto! Al prossimo capitolo magari faccio uno spazio dell'autrice multimediale, vi va? 

Bene, non mi resta che ringraziare quindi!

Grazie mille a tutte le persone che in questi mesi mi hanno aspettato, grazie a chi mi seguirà in questa nuova avventura, grazie a tutti quelli che mi fanno sentire il loro supporto e il loro amore qui o su Facebook, grazie a chi ha letto questo primo capitolo e a chi recensirà! <3

Vi amo tutti <3

Un bacione!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** CrissColfer finding Mark! ***


BUONA SERAAA/NOTTE A TUTTI! ** Come state? Come va quest'estate? Mi scuso se questo weekend non mi sono fatta viva ma, come ho già ricordato sulla mia pagina, anche io ogni tanto fingo di avere una vita sociale xD O almeno ci provo xD Però oggi è lunedì e mi sono rimessa subito a lavoro, non possiamo perdere tempo! Quindi ecco il nuovo capitolo ** Non vi trattengo oltre!
Enjoy!











“No ragazzi, fermi tutti! Dov’è Mark?” domandò Cory guardandosi freneticamente intorno e cercandolo tra i suoi compagni di cast che, come tutte le mattine, si erano raggruppati nella saletta relax per assistere alla loro dose quotidiana di CrissColfer, nonostante Chris tentasse tutte le sante mattine di farli desistere da quella condizione assurda. Invano, naturalmente, e lui era pure costretto ad assecondarli dato che aveva bisogno più che mai della loro collaborazione e sapeva, in caso contrario, quanto potessero essere pericolosi.

“Forse è in ritardo” rispose Kevin facendo spallucce e riportando lo sguardo pieno d’aspettativa verso il divano dov’erano seduti Chris e Darren.

“Kevin, stiamo parlando di Mark…è lui che ha indetto questa condizione, non si perderebbe un po’ di CrissColfer, ed è tanto che siamo qui…inizio a preoccuparmi” insistette Cory

lanciando uno sguardo apprensivo verso Lea, la quale strinse appena le labbra e recuperò al volo il suo Iphone per chiamare l’amico apparentemente disperso.

“Forse sta cercando Martelletto” rispose HeMo aprendo le mani in un gesto incerto, ma Cory scosse il capo.

“No, non credo proprio, da quando Kevin lo ha rapito in Tour non lo perde di vista nemmeno un istante, e lo tiene legato al polso…” ribattè il moro stringendosi le braccia al petto e facendo saettare lo sguardo con aria pensierosa.

“Non risponde” disse Lea quando dall’altro lato del telefono sentì partire la segreteria telefonica, e l’espressione di tutti i presenti si fece più inquieta.

“Scusate, ma invece di stare qui a fare congetture, forse è il caso di andare a cercarlo. Inizio anche io a preoccuparmi” commentò Chris alzandosi in piedi, seguito a ruota da Darren e poi da tutti gli altri.

“Lea, tu riprova a chiamarlo, noi dividiamoci e perlustriamo il set…il primo che lo trova avverte gli altri, e se non è qui, chi non deve girare in mattinata vada a casa sua” diede istruzioni Chris lasciandosi poi scappare un breve sospiro.

Sapeva bene che se Mark si stava perdendo la sua seduta quotidiana di baci CrissColfer doveva essere per un grave motivo, e se c’era lui di mezzo la situazione non poteva che promettere male.

Per di più, sa avessero cominciato a combinare guai seri già dopo la prima settimana di riprese, Ryan Murphy gli avrebbe fatto la pelle, ne era certo. Il produttore era visibilmente sull’orlo di una crisi di nervi, e se non fosse stato già pelato, di sicuro avrebbe cominciato a perdere i capelli.

Pochi minuti dopo tutto il cast era già sparpagliato del set alla ricerca del compagno perduto, chiamandolo ad alta voce e avvertendo chi incontravano che non riuscivano a trovarlo e chiedendo se l’avevano visto.

“Perché ho questo brutto presentimento?” si domandò fra sé e sé Chris, mentre lui e Darren perlustravano la sala prove.

“Perché si tratta di Mark che non si è presentato a vedere noi due pomiciare. Sono molto preoccupato anche io” rispose il moro sospirando rumorosamente e accarezzandosi i ricci liberi con una certa apprensione. Darren era solito torturarsi i capelli quando veniva assalito dal nervosismo, se li avvolgeva intorno alle dita e li tirentava, lasciandoli e riprendendoli senza dargli tregua, perciò appena il moro si portava una mano alla testa era semplice intuire il suo stato d’animo e riconoscere la sua inquietudine.

“Comunque dobbiamo tentare di debellare questa condizione, è una cosa davvero ridicola” borbottò Chris mentre apriva lo stanzino delle scope accanto alla sala da ballo, controllando che Mark non si fosse rintanato lì per qualche oscuro motivo incomprensibile alla razza umana.

“C’hai già provato, lo sai che non rinuncerebbero ad una cosa del genere nemmeno per tutto l’oro del mondo, e che il loro aiuto ci fa troppo comodo” ribatté con tono quasi divertito Darren, senza smettere di guardarsi intorno attentamente, mentre Chris gli lanciava un’occhiata in tralice.

“Levati quel sorrisino divertito dalla faccia, lo so che esibizionista come sei a te piace” lo riprese il soprano facendo una breve smorfia, al quale il moro rispose con una risatina compiaciuta.

“Beh non mi da fastidio, tanto ad occhi chiusi e con le tue labbra sulle mie, è come se non ci fosse altro…non mi fa tanta differenza” commentò fintamente indifferente Darren, lanciando un’occhiata sbieca all’altro senza smettere di sorridere e facendolo sospirare rumorosamente.

“Sei insopportabilmente adorabile, te l’ho mai detto?” bofonchiò Chris incrociando per un istante gli occhi cangianti del suo ragazzo con aria vagamente lasciva che fece sogghignare Darren.

“Me lo ripeti circa tutti i giorni” rispose il moro alzando gli occhi al cielo, per poi avvicinarsi verso Chris e cingergli dolcemente la vita.

“Non mi hai ancora dato un bacio ora che ci ripenso” sussurrò inumidendosi istintivamente le labbra, quasi ad invitare l’altro, che non si fece certo attendere. Chris sorrise appena prima di sporgersi e posare un tenero bacio sulla bocca del ragazzo, il quale sospirò beato e si strinse di più a lui, abbracciandolo con più decisione e avvolgendolo con entrambe le braccia.

Chris gli allacciò le braccia al collo e catturò delicatamente il suo labbro inferiore tra i denti, iniziando poi a succhiarlo e finendo per far scivolare la lingua nella sua bocca, approfondendo il bacio. Darren sapeva ancora di caffè, mischiato al suo familiare sapore che rendeva tutto delizioso, e Chris affondò una mano fra i suoi ricci morbidi, godendosi quella sensazione del tutto nuova di tranquillità paura. Ogni brivido di terrore e preoccupazione che gli aleggiava inevitabilmente intorno quando i due amanti si permettevano di scambiarsi effusioni sul set era sparito, adesso neanche un pensiero si abbarbicava nel retro della loro mente, nessun timore li tormentava, assolutamente niente.

Chris poteva baciare Darren sul set senza la minima preoccupazione, beandosi solo del piacere di quel contatto con il ragazzo di cui era innamorato, ed anche un piccolo bacio diventava un gesto liberatorio che li faceva sentire più vivi che mai.

Chris e Darren si baciarono per un minuto abbondante, poi entrambi si staccarono con un rumore umido e rimasero qualche istante a fissarsi negli occhi, mentre i loro respiri si mischiavano e i loro nasi si sfioravano.

A rompere quel momento di totale estraniamento dal mondo ci pensò il cellulare di Darren, che iniziò a squillare con la sua inconfondibile suoneria di Mulan. Chris sospirò divertito mentre si allontanava e il moro si portava la mano alla tasca dei jeans per prendere l’Iphone e rispondere.

“Pronto?”

“L’abbiamo trovato. Venite subito alla sua roulotte” disse Kevin dall’altro capo del telefono, con una sensibile nota d’apprensione nella voce, tanto da far stringere la labbra a Darren in un’espressione afflitta, per poi riporre velocemente il telefono ed afferrare al volo la mano di Chris.

“Andiamo, l’hanno trovato” spiegò il moro uscendo dalla stanza e avviandosi a passo svelto verso l’esterno del set. L’altro annuì con il capo e seguì il suo ragazzo fino all’uscita, arrivando poi nell’area roulotte e avvistando in lontananza i loro compagni di cast che cominciavano ad affluire sul retro di quella di Mark. I due ragazzi incresparono la fronte perplessi e allungarono il passo fino a che non arrivarono a farsi largo fra i loro amici per vedere quello a cui tutti stavano assistendo. Chris svicolò tra Harry e Dianna, mentre
Darren dovette sgomitare e saltellare per riuscire a sgattaiolare tra Cory e Amber per riuscire ad arrivare di fronte alla scena, rimanendo entrambi ammutoliti.

Mark era a sedere per terra, con la schiena appoggiata al fianco della roulotte, stretto in braccio il suo amato Martelletto, e lo sguardo perso e affranto che osservava lo schermo del telefono senza muoversi di un centimetro. Non avevo nemmeno sollevato gli occhi per guardare tutti i suoi colleghi che si erano affollati intorno a lui, e non aveva nemmeno parlato, non gli aveva nemmeno chiesto che diamine stessero facendo tutti lì con il suo solito tono sarcastico. Semplicemente era rimasto come l’avevo trovato Kevin, a sedere con la schiena un po’ ricurva, mentre dondolava un po’ Martelletto e sospirava di tanto in tanto di fronte all’immagine sullo sfondo del suo cellulare.

Chris osservò la scena attentamente e dopo poco si abbassò sulle ginocchia e si sporse verso il collega fino a vedere che cosa lo facesse sospirare con tanta enfasi.

“Dovevo aspettarmelo” mormorò non appena riconobbe la foto, per poi poggiare una mano sulla spalla di Mark.

“Ehi, ti sei perso la nostra pomiciata pubblica che tra l’altro tu ci hai obbligato a indire…se non t’interessa più, basta dirlo e smettiamo…” disse più ad alta voce Chris, con lo stesso tono che avrebbe usato di fronte ad un bambino che guarda sconsolato il gelato che gli è appena caduto. O più precisamente, il tono che usava con Darren.

Appena terminò la frase, dalle sue spalle si alzò un violento coro di no, che lo avrebbe fatto sorridere esasperato se non fosse stato che Mark non batté ciglio e continuò ad osservare il telefono senza ribattere.

Allora Chris gli lanciò uno sguardo quasi compassionevole e si fece più vicino, con fare confortante. Se Mark non rispondeva nemmeno alle provocazioni sul CrissColfer, era più grave di quanto si sarebbe aspettato.

“Me lo dici perché sei qui a fare il barbone invece di assistere a me e Darren che c’infiliamo la lingua in bocca, dopo tutto il lavoro che hai fatto per farci mettere insieme?” gli domandò Chris comprensivo.

“Io non ho fatto proprio niente, stavate già insieme” borbottò Mark con il tono più depresso che avesse mai sentito uscire dalle sue labbra, tanto da convincerlo ad ammettere una cosa che a condizioni normali il suo orgoglio non gli avrebbe mai permesso nemmeno di pensare, ma piuttosto l’avrebbe mandato a farsi sbranare da un branco di piranha.

“Sì, ma se non fosse stato così ci avresti di sicuro fatto mettere insieme”

Chris non riuscì a trattenere una smorfia nel dirlo, ma almeno riuscì a conquistare per un attimo l’attenzione di Mark, che dopo qualche secondo annuì con il capo e tornò a fissare il cellulare.

“Allora, perché fai il barbone?” insistette Chris stringendo la presa intorno alla spalla dell’amico.

“Perché mi manca Chord” bofonchiò Mark con voce infantile, stringendo più forte a sé Martelletto e sospirando più forte.

Appena quelle parole uscirono strascicate ma chiare dalla bocca del loro collega, tutto il cast si aprì in un gigante “aww”, e Chris prese un bel respiro, alzandosi in piedi e porgendo una mano a Mark.

“Vieni dai, io e Darren possiamo replicare, ma solo perché sei il nostro shipper numero uno” disse lui rivolgendo al collega un sorriso gentile, mentre questo alzava lo sguardo un po’ lucido, per poi lasciarsi andare all’ennesimo sospiro e tornare a cullare Martelletto.

“Mi manca Chord”

Chris si voltò per rivolgere a Darren un’occhiata complice e apprensiva.

Dovevano fare qualcosa.


*


“Su questo set c’è qualcosa che non va” decretò Chris sollevando lo sguardo appena sopra il suo Ipad per farlo scorrere dentro tutta la stanza, e soffermarsi di tanto in tanto sui colleghi presenti. Darren, seduto accanto al lui sulla sua regista personale, aggrottò la fronte mentre continuava a sfregare senza sosta il dito sullo schermo del suo Iphone, preso dall’ennesima partita a Fruit Ninja.

“Che intendi?” domandò il moro senza distogliere l’attenzione dal cellulare.

“Che…c’è qualcosa che non va. Non so come spiegarlo, ma basta guardarli…insomma, guarda!” replicò Chris strattonando il braccio di Darren che sobbalzò e imprecò a bassa voce per un frutto sfuggito alla sua presa. Il moro fu costretto a mettere in pausa e alzare lo sguardo per seguire quello del suo ragazzo e cercare di capire che intendesse, ma dopo una breve occhiata ai membri del cast che avevano intorno inarcò le sopracciglia perplesso.

“A me sembrano normali…cioè, normali per i nostri standard, quindi…normalmente matti da legare” commentò Darren arricciando appena il labbro inferiore e scrollando le spalle.

“No no…c’è qualcosa, lo sento…intanto Mark, dobbiamo assolutamente fare qualcosa per lui” ribatté Chris indicandogli brevemente l’amico che, seduto in un angolo, non abbandonava nemmeno per un istante la sua espressione da cagnolino sconsolato abbandonato dai suoi padroni.

“E vogliamo parlare di Kevin? E’ un’anima in pena. Non tenta nemmeno più di rapire Martelletto!” andò avanti il ragazzo spostando la sua attenzione sull’altro collega che giocava placidamente con il suo Iphone, senza il minimo entusiasmo.

“E hai notato quanto è inquieta Lea? Sì, c’è decisamente un problema” continuò finendo con un sospiro e volgendo finalmente gli occhi verso Darren, che si strinse nuovamente nelle spalle.

“Secondo me gli manca uno scopo…hanno passato mesi a riunirsi e organizzare piani per farci mettere insieme, adesso si sentono persi…dobbiamo ricominciare con la missione CrissColfer il prima possibile” replicò il moro scuotendo appena il capo, mentre Chris, dopo un istante, spalancava gli occhi colpito da un’idea, e stirava le labbra in un sorrisino furbo e un po’ compiaciuto.

“No Dare…dobbiamo fare di meglio”












Spazio dell'Autrice.

 

...MUHAUHUAHUAUAHUAHAUHUA.

Quando scoprirete (a breve, a brevissimo perchè penso proprio sarà nel prossimo capitolo) quello che hanno in mente i nostri eroi preferiti ci sarà daaavvero da ridere. 

Finalmente in questa FF ho trovato la possibilità di sfogare una delle mie voglie più recondite che dovevo sfogare: IL SALLINGSTREET!

E quale occasione migliore da sfruttare se non l'assenza di Chord durante le riprese delle prime puntate? Scommetto che Mark era disperato, e la scena di lui che culla Martelletto e sospira di fronte alla foto di Chord...ADORABLEEE!

E sì, Chris e Darren hanno accettato la condizione della pomiciata, non che avessero tanta scelta alla fine, e pensate che Mark è talmente triste da perdersela! Comunque un bel bacio CrissColfer ce l'ho messo, e state tranquilli...non vi terrò sulle spine come in CC Live! Tour, sarà molto più easy ^^

Bene bene su questo capitolo non ho molti commenti, quindi vi lascio con la buona notte!

Ma priiima...ci tengo ad urlare a pieni polmoni un gigantesco GRAZIE alle 40 persone (oh santo Salazar, non ci posso credere...cioè, OH MIO DIO!) che hanno recensito il primo capitolo! ma come farei senza di voi? Vi adoro, vi amo, e CHIUNQUE VERRA' AL GIFFONI DOVRA' PASSARE A FARSI BACIARE DA ME. Sarò la tizia con il cartello con scritto "Free Kisses", mi vedrete di sicuro **

Grazie ovviamente anche a tutti quelli che hanno letto, e ci tengo a ringraziare anche tutti i miei fan della pagina FB che hanno superato i 500! Io vi giuro, sono senza parole, se non GRAZIEEE!

E a proposito della mia pagina FB, è lì che posterò tutto il programma aggiornamenti, quindi tenetela d'occhio: http://www.facebook.com/pages/Some-dudes-are-straight-Until-they-meet-the-right-guy-DumbledoreFans-FF/247446328619609

Buona notte a tuttiiii! VI AMO!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** For a better CrissColfer... ***


AAAAAAAAH MA QUANTO SONO IN RITARDO?!? Dio mi dispiace mi dispiace ma è stato un casino assurdo in questi giorni, non sono mai stata a casa, il lavoro...e il Karma ce l'ha con me! Non sono ancora riusciti a montarmi internet, e sono in ansia per gli Europei. Se la Germania perde dall'Italia mi taglio le vene. Se la Germania vince e va in finale contro la Spagna, e perdiamo di sicuro, mi taglio le vene. Praticamente potrei tagliarmi le vene già da ora e risparmierei un sacco di sforzo.
Scusate, drammi di una piccola tifosa della Germania da ormai anni e anni...
Ora vi lascio pure al capitolo!
Enjoy!














“E’ aperto!”

Non appena Chris sentì suonare il campanello della sua porta, urlò in direzione dell’ingresso senza distogliere lo sguardo attento e concentrato dalla lavagna bianca che aveva montato in salotto, e continuò a guardarla con cipiglio pensieroso anche quando Darren fece rumorosamente irruzione nel soggiorno. L’espressione entusiasta e maliziosa del moro, che si stava già sfilando la giacca, si tramutò in pura perplessità quando vide che l’atmosfera a casa Colfer non era di certo come si aspettava, e che il suo ragazzo non sembrava intenzionato a rivolgergli nemmeno uno sguardo.

“Chris? Che stai facendo?” domandò dubbioso dopo un po’, spostando poi l’attenzione verso la lavagna sui cui vide una minacciosa lista dei membri del cast e degli appunti scritti frettolosamente, intermezzati da varie frecce ed asterischi.

“Sto lavorando” rispose con ovvietà Chris, passandosi due dita sul mento e rigirandosi in una mano il pennarello nero con cui stava scrivendo, mentre Darren sgranava gli occhi incredulo.

“Ma…ma…quando mi hai detto di venire qui, credevo…” cominciò a borbottare il moro, bloccandosi a metà con fare eloquente. A quel punto ricevette finalmente uno sguardo dal suo ragazzo, che aggrottò la fronte inizialmente titubante, per poi alzare gli occhi al cielo esasperato.

“Ti ho detto che dovevi aiutarmi con il mio piano, credevo di essere stato chiaro” replicò quasi con sufficienza, voltandosi di nuovo verso la lavagna e lasciando Darren a fissarlo deluso.

“Ma…avevo anche portato il wasabi!” ribatté senza dare segno di demordere, spalancando le braccia. Chris si fermò con il pennarello a mezz’aria e si voltò di nuovo verso il moro, con aria assorta.

“Quello mettilo in frigo, magari ne riparliamo dopo” acconsentì alla fine, facendo sorridere Darren che recuperò immediatamente il buon umore, saltellando in cucina mentre l’altro tornava ad occuparsi del suo “piano”. Aveva studiato attentamente i suoi compagni di cast per tutto il pomeriggio, appuntandosi tutte le anomalie che aveva riscontrato, e facendo subito una cernita tra quelle che erano potute derivare semplicemente dall’estate, e quelle invece da risolvere. Arrivato a casa poi, aveva riguardato tutti i suoi appunti e aveva deciso di disegnare uno schema per avere una visione più nitida di tutta la situazione di quello che avrebbe dovuto fare. Avere le cose scritte da qualche parte lo aiutava sempre a riflettere.

Quando Darren rientrò nella stanza, posò la borsa vicino al divano e si avvicinò alla lavagna con le braccia incrociate al petto e le sopracciglia aggrottate, sforzandosi di capire.

“Visto che devo aiutarti, puoi almeno spiegarmi che cosa sta passando per la tua geniale testolina?” chiese il moro cercando di decifrare le scritte dell’altro. Quest’ultimo finì di aggiungere alcune cose sotto il nome di Lea, poi chiuse il pennarello e si girò completamente verso Darren, spingendolo a sedere sul divano con lui, mentre in volto aveva dipinta un’espressione che ondeggiava dal serio all’elettrizzato.

“Darren…io e te formeremo una cospirazione!” annunciò Chris eccitato afferrando entrambe le mani del suo ragazzo, che contagiato dall’euforia dell’altro sorrise raggiante, ma quando capì il senso della frase tornò perplesso.

“No aspetta…io e te formeremo cosa?” domandò incerto facendo sbuffare il soprano.

“Una cospirazione…come quella che hanno creato i nostri cari amici” rispose con calma lanciando al moro uno sguardo d’aspettativa, e quest’ultimo parve illuminarsi.

“Oh, quella cospirazione…e perché?” continuò Darren senza riuscire a capire dove volesse arrivare l’altro. Non era la prima volta che si ritrovava a dover arrancare dietro i ragionamenti contorti del suo ragazzo, anzi, a dire il vero succedeva spesso.

“Perché dobbiamo risolvere il grave problema che campeggia sul set” replicò Chris con tono ovvio, indicando poi la lavagna dietro di sé.

“Intendi…le disfunzioni mentali o le mie sopracciglia?” ribatté Darren dubbioso, mentre l’altro apriva la bocca per rispondere spazientito, ma si bloccava come se avesse appena avuto un’idea.

“Per le tue sopracciglia potrei creare un’altra cospirazione con gli altri” disse quasi fra sé e sé, per poi scuotere le spalle e tornare a fissare Darren.

“Comunque no…intendo…le disfunzioni amorose” replicò Chris alzandosi in piedi e afferrando il pennarello rosso per cerchiare chiaramente il nome di Mark.

“Partendo da lui!” esclamò picchiando sulla lavagna.

Darren continuò ad osservare il suo ragazzo con aria confusa, passandosi una mano fra i capelli.

“Intendi per la storia di Chord?” chiese incerto mentre l’altro si rimetteva a scrivere con più foga.

“Intendo che tutti i nostri cari compagni di cast hanno riversato su di noi le loro incertezze! Volevano tanto che ci mettessimo insieme e che sconfiggessimo le nostre ansie e problematiche così da credere di potercela fare a loro volta! Capisci? Non siamo gli unici a dover affrontare la tensione e le insicurezze” spiegò con un po’ troppa passione Chris, cominciando a sottolineare energicamente nomi su nomi, mentre Darren sembrava riflettere ampiamente sulle parole appena pronunciate dall’altro.

“Ah, io credevo lo facessero solo per il loro animo da fangirl” ribatté il moro pensieroso, facendo scuotere il capo a Chris.

“No…cioè sì! Diciamo che tutto quello che ti ho detto avveniva nel loro inconscio, mentre consciamente lo facevano per il fangirlismo acuto di cui sono affetti…e per la cattiva influenza di Tumblr” replicò allontanandosi di qualche passo dalla lavagna per poter osservare tutto il suo schema.

“Perciò dobbiamo rimediare a tutto questo…dobbiamo farli guarire, e quale modo migliore per farlo se non fargli trovare l’amore sul set?” continuò Chris battendo le mani mentre nei suoi occhi si accendeva una scintilla quasi inquietante.

“Ci chiameremo i WGACA” decretò aprendosi in un ghigno per niente rassicurante.

“WGACA?” chiese dubbioso Darren, facendo voltare Chris verso di lui.

“What Goes Around Comes Around” rispose quest’ultimo inarcando le sopracciglia senza smettere di sogghignare compiaciuto. Darren storse appena la bocca e si cinse il petto con le braccia.

“E’ quasi peggio di FFTR” commentò beccandosi un’occhiata fulminante dall’altro.

“Allora ci chiameremo “Nome in codice: Vendetta”, non è poi così importante, l’importante è che entro la fine di queste riprese dobbiamo aver sistemato tutto questo” ribatté indicando la lavagna, mentre Darren continuava a lanciargli sguardi dubbiosi e a scuotere di tanto in tanto il capo. Alla fine si alzò anche lui, girando intorno alla lavagna come se stesse valutando attentamente la situazione, per poi lasciarsi andare ad un sospiro e fronteggiare Chris.

“Sei sicuro che…insomma…io e te siamo le…persone adatte, per sistemare tutto questo?” chiese Darren titubante, stringendo le labbra e guardando l’altro dritto negli occhi, il quale tentennò appena.

“Io…sì, certo! Noi siamo perfetti per questo, perché sappiamo cosa vuol dire” replicò Chris sollevando le mani mentre Darren ridacchiava.

“Questo è vero, ma se non riusciamo a risolvere la nostra di situazione, come possiamo pretendere di riuscirci con loro?” ribatté il moro con una nota di dolcezza nella voce, facendo però spalancare gli occhi dell’altro.

“Ma…la nostra situazione va benissimo! La nostra relazione funziona benissimo!” esclamò stizzito mettendosi le mani sui fianchi e facendo ridere Darren più forte.

“Devo ricordarti che dobbiamo fare una seduta di pomiciata pubblica per convincere i nostri compagni di cast ad aiutarci a non far scoprire al mondo che stiamo insieme? La nostra relazione è un casino, Chris!” disse divertito il moro.

“Ci priviamo di un sacco di cose che ci spetterebbero di diritto” gli fece notare sempre con lo stesso tono allegro, mentre l’altro era sempre più perplesso.

“Che vuoi dire?” domandò Chris con un po’ di preoccupazione.

Quando Darren faceva discorsi intelligenti, specie su loro due, era sempre preoccupante.

Il moro sospirò leggermente e si avvicinò al suo ragazzo quanto bastava per cingergli la vita e posargli un tenero bacio sulle labbra.

“Voglio dire che sono follemente innamorato di te, Chris Colfer, come non sono mai stato innamorato di nessun altro in tutta la mia vita, e che a me basta questo, solo questo. Sarei disposto a qualunque cosa per stare con te, senza chiedere niente in cambio. Ma…non è detto che per tutti sarebbe giusto quello che stiamo passando noi” rispose Darren mentre il suo sorriso solare scemava in un’espressione comprensiva, che poco dopo passò anche sul volto di Chris, il quale annuì lentamente.

“Questo è vero…ma al contrario, io credo che la nostra situazione possa aiutarci” disse staccandosi poco dopo dal moro e indicandogli i nomi sulla lavagna.

“Possiamo renderli migliori di noi” continuò quasi con solennità.

“Possiamo far sì che non debbano ritrovarsi in questa intricata situazione da cui è impossibile uscire, proprio perché noi ci siamo dentro. Possiamo renderli una CrissColfer migliore” concluse con un sorriso divertito, rivolto verso Darren che per la prima volta sembrò davvero convinto.

“Non possiamo chiamarlo così, il piano? Per una CrissColfer migliore?” domandò il moro ricambiando il sorriso dell’altro, il quale si strinse appena nelle spalle.

“Non male, non male…ma la cospirazione rimane WGACA” ribatté Chris puntando un indice contro Darren, il quale sbuffò lievemente e si gettò su di lui, impedendogli di dire qualsiasi altra cosa catturandogli le labbra in un bacio profondo.

“Ora, a proposito di CrissColfer, potremmo dedicarci a quella originale” sussurrò il moro sulla bocca dell’altro, mentre gli avvolgeva la vita con un braccio e Chris si stringeva a lui afferrandogli le spalle.

“Non ti ho nemmeno finito di spiegare il piano” replicò con un fil di voce quest’ultimo, affondando una mano nei capelli del suo ragazzo e sorridendogli malizioso.

“Credo proprio che il piano possa aspettare un’ora o due…” ribatté riuscendo a malapena a finire la frase dato che Chris si era tuffato di nuovo sulla sua bocca, staccandosi solo quando entrambi avevano ormai il respiro affannato.

“O forse tutta la notte…”

 
*

 
“Loro due hanno la priorità assoluta su tutto” spiegò Chris passando un dito sul veloce schema che aveva buttato giù a penna, mentre Darren annuiva e si stiracchiava appena, allungandosi sul divanetto del suo camerino.

“Anche perché la situazione con Mark in queste condizioni è invivibile…non possiamo andare avanti così un giorno di più” continuò Chris passandosi una mano sulla fronte con una certa preoccupazione.

Mark Salling depresso era di gran lunga la cosa peggiore che aveva subito su quel set, anche peggio di Mark Salling che li tormentava, perché alla fine, anche se rischiava di essere ricoverato in manicomio, in una maniera insana e contorta, si divertiva, e sapeva che Mark gli voleva bene.
Perciò, vederlo taciturno e smorto, a sedere sulla sua sedia senza smettere di sospirare e declinando ogni offerta di tendere qualche scherzo, era una vera e propria tortura.

“E che cosa hai intenzione di fare?” domandò Darren bloccando in tempo uno sbadiglio, mentre Chris osservava un punto indefinito davanti a sé con aria pensierosa.

“Far tornare Chord, ovviamente” rispose dopo qualche istante, voltandosi verso Darren con sguardo deciso, per poi tornare velocemente a consultare il suo schema.

“Ehm…Chris, lo sai che con Chord ci sono stati diversi problemi…abbiamo provati tutti a farlo restare, Mark specialmente, e…credo che se avesse potuto lui sarebbe rimasto, senza dubbio” replicò un po’ incerto il moro, sapendo perfettamente che, con le lievi manie megalomani di Chris che spesso lo facevano assomigliare tanto ad uno di quei geni del male dei cartoni animati, se si fosse messo in testa qualcosa avrebbe fatto di tutto per ottenerla. L’altro però alzò il capo per incrociare il suo sguardo cangiante con un’evidente sicurezza negli occhi.

“Hai detto bene Dare, problemi…e sai perché i problemi si chiamano così? Perché hanno una soluzione” ribatté Chris chiudendo il quaderno di scatto e facendo sobbalzare appena l’altro.

“Mi basterà parlare con Ryan, sarà anche troppo semplice” concluse alzandosi in piedi e rassettandosi accuratamente i pantaloni, mentre Darren non poté proprio trattenere un sospiro.

Il moro non fece nemmeno in tempo ad alzarsi in piedi a sua volta che la porta del suo camerino si spalancò di colpo, seguito da un coro di “BECCATI!” che però si strozzò non appena la scena fu visibile a tutti gli intrusi.

Lea, Kevin e Naya in prima linea stavano puntando il dito contro i due ragazzi che gli stavano lanciando uno sguardo stranito, e gli altri del cast che si stavano mettendo in punta di piedi per guardare dentro la stanza fecero una smorfia delusa e smisero di accalcarsi.

“Ma…non state facendo sesso!” esclamò amareggiata Naya spalancando le mani, mentre Chris e Darren si scambiavano un’occhiata interdetta.

“Ehm…evidentemente no. Sapete, io e Darren facciamo altro oltre a quello…tipo, non so, parlare…per di più le sveltine sono proibite sul set, è la prima regola” replicò Chris con ovvietà, mentre tutti gli altri sbuffavano scontenti.

“Ma voi siete l’eccezione!” ribatté indignato Kevin, abbassando poi il capo sconsolato.

“E comunque, dovete venire in saletta relax…stiamo tutti aspettando la nostra sessione di CrissColfer” disse Cory spuntando alle spalle di Lea.

“Dov’è Mark?” chiese Chris come se non avesse sentito una parola detta dal collega.

“Non lo sappiamo” rispose dopo un fitto scambio di sguardi Dianna.

“Dobbiamo fargli tornare il buon umore” commentò Darren incrociando con fare eloquente lo sguardo del suo ragazzo.
Lea a quel punto si schiarì la voce e tutti si voltarono verso di lei.

“Beh, io ad una cosa c’avevo pensato”














Spazio dell'Autrice.

 

E' già, è proprio vero...what goes around, comes around! Ciò che è fatto è reso!
Chris, dopo aver saputo della cospirazione e aver visto l'aria che tira nel set, ha deciso che è venuto il momento di rendere pan per focaccia ai suoi colleghi...quello che non sa, è che creerà una discreta confusione xD

Lui e Darren formano una cospirazione tutta loro per rimettere in sesto il set, partendo prima di tutto da Mark, che ha bisogno assolutamente del suo Chord. 
E intanto? Eh, intanto Lea ha un'idea per cercare di farlo riprendere.
Sì sa, c'è solo una cosa che può tirare su l'umore di Mark...

Come al solito ho inserito un po' di adorabilità CrissColfer che non fa mai male ** E ho usato un po' di "memoria interna", come si suol dire in letteratura, citando il wasabi xD

Detto questo vi lascio, mi metto sotto a scrivere Forced Cohabitation per cercare di rimettermi in pari!!

Grazie mille alle bellissime, stupende persone che hanno recensito lo scorso capitolo, a tutti quelli che mi leggono, e a tutti quelli che mi seguono in pagina! I LOVE YOU <3

Baci!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** CrissColfer Night Out ***


Ebbene sì, incredibile ma vero, sono tornata!
Visto che vi ho fatto aspettare abbastanza, rimando ogni stupida chiacchiera allo spazio dell'autrice in fondo, e vi lascio al capitolo!
Enjoy!








Mark, se non dichiari la seduta aperta non possiamo cominciare” lo spronò Lea strattonandogli delicatamente il braccio con il quale teneva saldamente in pugno Martelletto. Il ragazzo sospirò appena, però si vedeva che negli occhi era tornata la sua solita scintilla di vitalità e furbizia che lo contraddistingueva, specialmente quando si parlava di CrissColfer. D’altronde, dopo la live chat, era stato incoronato dal fandom sostenitore numero uno della coppia, non poteva di certo farsi spodestare o perdere il suo smalto a causa del suo attacco di tristezza cronica da abbandono. Così Mark dopo aver tirato un profondo sospiro diede due brevi ma sentiti colpi di martelletto e l’atmosfera nella stanza si fece improvvisamente più leggera, come se finalmente il mondo avesse ripreso il suo ordine naturale delle cose e tutto fosse tornato al proprio posto.

“Dichiaro aperta la prima seduta dell’Alleanza CrissColfer/Cospirazione” esclamò Mark cercando di ravvivare il tono il più possibile.

“Bene, siamo qui riuniti oggi perché abbiamo bisogno di una rivolta CrissColfer in piena regola per tirare su il morale di questo ragazzone” spiegò Chris dando una pacca sulla spalla dell’amico, il quale gli lanciò un’occhiata interdetta prima di tornare a posare lo sguardo su Martelletto. Kevin e Cory avevano già aperto la bocca e alzato un dito ma Chris riprese prontamente il filo del discorso, bloccando le loro parole sul nascere.

“Ma! Prima che qualcuno di voi proponga semplicemente di andare a pomiciare per strada, dato che, non smetterò mai di ricordarvelo, dopo il bacio di Dublino la situazione si è fatta davvero critica” disse voltandosi per lanciare uno sguardo eloquente a Darren, il quale si strinse nelle spalle e si mise subito sulla difensiva.

“Ehi! C’era una scommessa in ballo!” esclamò il moro per poi puntargli l’indice contro.

“Ammettilo che un po’ ti brucia ancora che hai perso” lo scimmiottò divertito, e Chris spalancò la bocca indignato e si mise teatralmente una mano sul petto.

“Questa sì che è un’ingiusta accusa! Ho accettato la sconfitta con dignità, ma non negare di aver fatto un bel casino, specie con la storia del mai dire mai!” replicò finendo per mettersi le mani sui fianchi ed assumere la sua tipica e minacciosa posa accusatoria. 

“E’ stata colpa di Mark!” ribatté Darren facendosi più vicino a Chris, che assottigliò lo sguardo e si avvicinò a sua volta.

“Non prendertela con lui adesso che è vulnerabile!” lo rimproverò indicando il collega in questione.

“Dio scopate sul tavolo vi prego!”

Chris e Darren si immobilizzarono non appena udirono quelle parole, guardandosi un attimo boccheggianti con ancora le dita a mezz’aria, per poi voltarsi verso Naya e Kevin che avevano parlato perfettamente all’unisono, esprimendo quello che stavano pensando praticamente tutti gli altri presenti nella stanza mentre assistevano a quel divertente battibecco tra i due.

“Ecco, adesso avrò tutto il giorno l’immagine di loro due che scopano sul tavolo” borbottò Dianna passandosi la mano sulla fronte.

“Lamentati” replicò Lea con un fil di voce che sembrava più un sospiro appagato.

Chris e Darren si scambiarono un’occhiata confusa e un po’ spaventata.

“Ok, questo è davvero inquietante. E imbarazzante” decretò Chris, girandosi poi verso Mark.

“Posso avere un colpo di martelletto?” chiese con tono esageratamente cortese, e il collega lo osservò per un attimo con aria persa, per poi sospirare e battere Martelletto sul tavolo.

“Bene, ristabiliamo l’ordine, grazie” esclamò Chris mettendosi a sedere sul tavolo.

“E’ più divertente quando le riunioni le tiene Mark” borbottò Cory beccandosi un’occhiata omicida dal soprano.

“E poi mi mancano gli Usignoli” sospirò Jenna appoggiandosi ad Amber sconsolata.

“E A ME MANCA CHORD!” sbottò Mark piegandosi su se stesso e coprendosi il viso con le mani, facendo sobbalzare tutti e sospirare rassegnato Chris, che fece scorrere uno sguardo di monito verso tutti i presenti.

“Per favore, ragazzi ve lo chiedo per favore…mi fate finire di parlare?! Ogni volta che mi interrompete succede il putiferio!” ribatté Chris finendo per sbraitare a sua volta, ma riuscendo finalmente ad ottenere un po’ di silenzio (e qualche occhiata un po’ astiosa) da parte dei suoi colleghi.

“Grazie” commentò con l’ennesimo sospiro dopo essere goduto qualche secondo di quiete.

“Ora, dicevo…ci serve una rivolta del fandom, però con qualcosa di sicuro…dobbiamo andarci molto cauti”

Nella tranquillità della stanza, dove incredibilmente nessuno stava parlando, ma anzi sembravano tutti molto rapiti dai loro stessi pensieri, si sentì un gracchiante colpo di tosse inquietantemente simile a quello di Dolores Umbridge, e tutti si voltarono all’istante verso il cellulare appoggiato sul tavolo di fianco alla mano di Lea.

“Hai l’influenza Jon o ci vuoi dire qualcosa?” chiese Chris ironico sporgendosi verso il telefono per sentire meglio le parole dell’amico direttamente in diretta da New York.

“Ho un’idea”

 

*

 

“Ti stanno?”

Chris sospirò rumorosamente e socchiuse gli occhi mentre strusciava i palmi delle mani sulle proprie cosce fasciate strettissime da un paio di pantaloni grigi lucidi, come se volesse assicurarsi che ci fossero ancora e che fossero intatte.

“Sì, mi stanno” acconsentì con voce rassegnata.

Ormai sembrava impossibile far destare tutti dall’idea che dovesse indossare dei pantaloni che più che pantaloni sembravano per body painting, e anche se non poteva propriamente biasimarli perché era perfettamente consapevole del potenziale delle sue gambe e soprattutto del suo fondoschiena, che risultava sempre più spettacolare, non gli sarebbe dispiaciuto di tanto in tanto far circolare un po’ di ossigeno.

Comunque, cosa si sarebbe dovuto aspettare girando lo spot per la Fashion Night Out di Vogue? Di certo non gli avrebbero fatto indossare i comodi pantaloni del pigiama.
“Sei da prendere a morsi” commentò Ashley mentre lo affiancava davanti allo specchio e si aggiustava i capelli lisci.

“Ah puoi farlo se vuoi, tanto ho perso tutta la sensibilità” rispose Chris girando un po’ su stesso e ammirando il suo riflesso. 

“Darren ti ha già visto?” gli chiese l’amica senza nascondere un sorrisino beffardo.

“No perché?” domandò Chris dubbioso, facendo ridacchiare Ashley.

“Così, per sapere” rispose lei sviando il discorso proprio mentre venivano chiamati da un’assistente per andare sul set a ricevere le prima indicazioni e cominciare a girare.

Quando Chris arrivò vicino alla passerella, la sua attenzione venne immediatamente catturata da Darren. Gli bastò appena un secondo per individuarlo, vestito di rosso da capo a piedi con un completo che sembrava disegnato apposta per lui: ogni linea esaltava tutte le curve del suo corpo, e i suoi ricci ordinati ma lasciati morbidi avevano un aspetto delizioso. Chris si passò inconsciamente la lingua sulle labbra mentre ammirava la bellezza del suo ragazzo, il quale stava chiacchierando allegramente con Lea e gli dava quasi le spalle. Ma quando la ragazza si accorse di lui ed intercettò il suo sguardo, sgomitò Darren e lo indicò facendolo voltare nella sua direzione.

Il moro senza capire si girò, e appena entrò nel suo campo visivo, Chris lo colpì come un fulmine, facendo sparire il sorrisino dalle sue labbra, le quali si dischiusero disegnando una perfetta “o” di stupore e apprezzamento. I loro occhi si incatenarono per un paio d’istanti, poi Chris gli fece l’occhiolino e si voltò, permettendo a Darren di ammirarlo in ogni punto (visto che quei pantaloni lo stavano uccidendo, tanto valeva sfruttarli per quello che facevano di buono). E infatti il moro fece scorrere lo sguardo lungo tutta la sua figura, soffermandosi in particolare sul suo fondoschiena perfetto, sentendo un familiare calore salirgli dal petto alle guance, e poi scendere verso il ventre.

Sapeva che sarebbe successo, sapeva che avrebbero vestito Chris in quel modo rendendolo ancora più sexy di quanto non fosse di solito, eppure Darren non si sarebbe mai abituato al modo in cui riusciva ad eccitarlo.

“Smettila di fissare il culo di Colfer con quello sguardo da maniaco, sta diventando imbarazzante” commentò Mark passandogli accanto, e il moro sobbalzò impaurito come se l’avessero risvegliato bruscamente dal sonno. Lanciò un’occhiata stranita al collega e poi si costrinse a distogliere l’attenzione da Chris e rivolgerla al regista che stava parlando con un assistente, prima di voltarsi verso gli attori.

“Ok ragazzi, iniziamo a girare la scena di gruppo e poi vi farò sfilare un po’ da soli o a piccoli gruppi. Ricordate che le parole chiave di questo servizio sono fashion e sexy. Vi voglio provocanti e tanta attenzione sui vestiti. Cominciamo!” spiegò il regista battendo le mani, e tutti i ragazzi preso a posizionarsi seguendo le indicazioni dell’assistente per creare un gruppo visivamente equilibrato.

Indicazioni che Darren neanche recepì, perché al battito di mani il suo sguardo saettò di nuovo verso Chris, e quando tutti si mossero, il moro scattò verso l’oggetto delle sue attenzioni, piombandogli addosso neanche fosse attratto magneticamente da lui.

“Quanto costano i tuoi pantaloni?” gli chiese a bassa voce, mettendogli una mano alla base della schiena.

“Mmmh di preciso non lo so, ma penso tanto…perché?” rispose Chris guardandolo negli occhi con una nota di confusione. Darren sogghignò malizioso e avvicinò le labbra al suo orecchio.

“Per sapere quanto dovrò ripagare quando te li avrò strappati via a morsi”

Chris a quelle parole venne percorso da un lungo brivido sulla spina dorsale, che terminò in un caldo prurito nel ventre, mentre anche sulle sue labbra compariva un sorrisino malizioso. Si spostò quanto bastava per incrociare gli occhi dell’altro, e i due si guardavano con quella conosciuta scintilla di desiderio che fece scorrere fra di loro una vera e propria scarica elettrica. Darren artigliò più forte la giacca di Chris come se si stesse trattenendo dal saltargli addosso, e fu fortunato che un assistente arrivò davanti a lui e li divise per posizionarli, perché non era affatto sicuro del suo autocontrollo.

“Ok Chris accanto a Lea di là, mentre Darren dall’altra parte con Heather”

I due ragazzi vennero come svegliati e obbedirono alle indicazioni, trovandosi divisi dalle due amiche ma continuando a cercarsi con lo sguardo quasi morbosamente.
Darren, a cui sembrava impossibile togliere gli occhi di dosso a Chris anche mentre giravano, spesso si ritrovava a riprendersi mentalmente e ad urlarsi in testa “smettila di guardarlo e concentrati sulla scena!”, ma non era una cosa propriamente semplice da fare.

Quando il regista decise che avevano abbastanza riprese del gruppo, chiese ad ognuno di provare a fare una sfilata per avere un’idea e combinare le varie scene. Così gli attori uno alla volta calcarono la passerella atteggiandosi in modo sicuro e seducente, e quando dopo Darren fu il turno di Chris, quest’ultimo passandogli accanto gli lanciò un’occhiata provocatoria prima di salire sulla passerella e sfilare ondeggiando i fianchi a dovere.

Darren senza nemmeno rendersene conto lo seguì con gli occhi, mentre sul suo volto si dipingeva un’espressione rapita ed intensa, dandogli un’evidente squadrata da capo a piedi, e anche se questo scambio durò solo qualche secondo tutti lo notarono, specialmente il regista.

“Woh questo mi è piaciuto!” esclamò facendo scorrere l’indice tra Darren e Chris.

“Cosa?” chiese quest’ultimo girando la testa verso il moro e poi tornando a guardare il regista.

“Lo sguardo che vi siete scambiati, era tensione pura! Potete rifarlo?”

Chris sbatté velocemente le palpebre con aria d’un tratto stupita. Sapeva che tra lui e Darren la chimica era evidente…ma così tanto evidente?!

“Certo” rispose dopo un attimo e tornando a concentrarsi sulla realtà.
Doveva smetterla di preoccuparsi, e rilassarsi. Cominciava a trovarsi insopportabile lui stesso ogni volta che diceva a Darren che dovevano essere più prudenti. Che ci fosse una grande sintonia fra loro due non era un segreto, ed uno sguardo in quel contesto non era certo un problema, non voleva dire niente…non in confronto al bacio di Dublino. Alla fine, se erano sopravvissuti a quello, Chris doveva cominciare a stare più tranquillo.

Quest’ultimo tornò indietro per invertire le posizioni con Darren e ripetere le occhiate, convincendo il regista ad inserirle nel video.

Continuarono a provare e girare senza fermarsi finché non ebbero finito tutte le riprese (a causa delle riprese di Glee non potevano tornare un’altra volta) e quando finalmente annunciarono di aver terminato, tutti tirarono un sospiro sollevato e si avviarono verso i camerini per cambiarsi. Chris sentì d’un tratto un paio di mani afferrargli i fianchi, e di nuovo la bocca di Darren avvicinarsi al suo orecchio.

“Sei arrabbiato con me perché mi sono fatto beccare mentre ti mangiavo con gli occhi? No perché in mia discolpa dico che questi pantaloni sono osceni e…”

“Non sono arrabbiato con te Dare” lo interruppe Chris spostando il viso quanto bastava per rivolgere a Darren un sorriso complice.

“Anche io ho fatto la mia parte nel mangiarti con gli occhi” ammise facendogli l’occhiolino, notando subito che lo sguardo del moro si incupì per il desiderio.

“Ti arrabbi se ti chiudo in bagno e ti violento?” chiese il moro con voce più bassa e roca, fissando l’altro negli occhi senza la minima esitazione. Chris si guardò un attimo intorno, e quando si assicurò di essere al riparo da sguardi indiscreti, gli cinse il collo e gli sorrise malizioso.

“Per violentarmi io non dovrei essere d’accordo…invece non stavo aspettando altro”











 

Spazio dell'Autrice.

 

Lo so che sono passati mesi, e mi dispiace tantissimo avervi fatto aspettare, ma purtroppo non è stata propriamente colpa mia...
So che sembra una scusa, ma è stata tutta colpa dell'ispirazione che non voleva venire. Metteteci la confusione con tutte le altre storie, specie Forced Cohabitation, non avere le idee chiare su cosa mettere in questa FF, e la mancanza di tempo durante l'estate, e l'inizio della scuola (quinta liceo ç___ç) ed...eccoci qua. 

Io d'altronde scrivo per puro piacere, se non ho ispirazione e mi sforzo, scrivo comunque solo due righe, perché non riesco a sforzarmi, e quel poco che scrivo è uno schifo...

Ma! Tadadadaaan! L'ispirazione è tornata! Adesso so cosa scrivere, e questa è di nuovo la mia priorità assoluta <3

Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Abbiamo un bel ritorno alle origini con l'originale piano CrissColfer, e il nostro caro Jonathan che, ovviamente, ha un'idea (che si scoprirà nel prossimo capitolo), e poi abbiamo la descrizione delle riprese dello spot per la Fashion Night Out dell'anno scorso...

Dai, lo so che vi ricordate dello scopasguardo epico dei CrissColfer durante quel video!

E penso non ci sia altro da spiegare <3

Grazie mille di cuore alla mia carissima Giulia, la cucciolotta che mi ha betato il capitolo (I LOVE YOU GUUURL <3), e a tutti voi che avete pazientemente aspettato e che siete ancora disposti a leggere questa storia nonostante l'attesa disumana ç___ç Mi scuso ancora!

Grazie a tutti quelli che hanno letto e recensito fino ad ora, siete tantissimi e io vi amo con tutta me stessa ç_____ç

Al prossimo capitolo <3

Ps: per chi volesse seguirmi, qui c'è la mia pagina autrice su FBhttp://www.facebook.com/pages/Some-dudes-are-straight-Until-they-meet-the-right-guy-DumbledoreFans-FF/247446328619609

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** CrissColfer Wedding Riot ***


Salve amatissimi <3
Ecco il nuovo capitolo *www* Vi siete un po' ripresi dai tweet di compleanno tra Chris, Darren e Jesse Ferguson (AKA nuovo capitano onorario della ship)? No? Nemmeno io, tranquilli, e penso che non mi riprenderò mai!
Non scriverò una os sulla riot come mio solito, perché sono rimasta troppo sconvolta (LOL) ma c'è un piccolo omaggio a cosa è successo in questo capitolo ^^
Bene non vi tedio oltre!
Enjoy!









“Se non fossero così divertenti, tutte le nostre riunioni e macchinazioni potrebbero pure essere eliminate” commentò Lea con gli occhi ben puntati sullo schermo del suo computer e l’indice che picchiettava senza sosta sul tasto che faceva scorrere la pagine di Tumblr.

Che cosa scorreva a fare poi, era un mistero.

Chris aveva smesso di farlo molto tempo prima e alla terza pagina, dato che sulla tag CrissColfer campeggiavano tirannicamente solo gif dello sguardo che si erano scambiati durante lo spot per la Fashion Night Out, di diverse grandezze, velocità e colorazioni, ma sempre e solo quello.

“Perché?” chiese Kevin, che accanto a lei stava controllando i commenti al loro blog, ridacchiando di tanto in tanto.

“Perché non ne abbiamo bisogno! Guardali, li butti insieme da qualche parte e fanno tutto da soli senza neanche accorgersene! E’ tutta fatica sprecata alla fine” rispose Lea con totale ovvietà, e Chris a quelle parole fece una breve smorfia alzando gli occhi al cielo.

“Allora che ce ne facciamo dell’idea di Jon?” domandò quest’ultimo ignorando il commento dell’amica.

“La usiamo, ovviamente…magari fra un paio di giorni, sennò questi muoiono sul colpo” rispose Kevin con tono vagamente preoccupato. Chris fece scorrere lo sguardo fra i due colleghi seduti sul divano e aggrottò appena la fronte, studiando l’espressione dei due come se ci trovasse qualcosa che non andava, come se ci fosse una nota storta nei loro visi. Era solo una sua impressione, o sembravano entrambi…scontenti? Era come se avessero la loro solita scintilla. Era sul punto di chiedere a Lea se quella sera voleva bere qualcosa con lui, e avere l’occasione di parlarle, quando la sua attenzione venne distolta dall’entrata di Darren nella saletta relax. Il moro si diresse spedito verso di lui, senza dire nemmeno una parola, e afferrò la sua mano trascinandolo letteralmente fuori dalla stanza sotto gli sguardi straniti dei colleghi.

“Darren?” chiese Chris perplesso mentre il ragazzo lo portava verso un corridoio deserto e si guardava intorno circospetto. Dopo essersi assicurato di essere fuori dalla portata di orecchie indiscrete, afferrò una spalla di Chris ed incrociò il suo sguardo con espressione allarmata.

“Ti devo parlare del piano” sussurrò Darren con il fare cospiratore e totalmente serio, che fece intenerire l’altro.

“Cos’è successo?” chiese Chris con le labbra che accennavano un sorriso.

“C’è qualcosa che non va tra Naya e HeMo” annunciò Darren controllando di nuovo che non arrivasse nessuno.

“Prima eravamo nella sala ballo e tipo si guardavano in modo strano e non si parlavano, c’era tipo tensione come se fosse successo qualcosa” spiegò il moro a bassa voce mentre Chris si accigliava e cercava di fare mente locale sulle ultime volte che aveva visto le due colleghe insieme.

“Durante il tour sembrava tutto normale, no?”

Darren strinse le labbra e si fece pensieroso, sollevando appena gli occhi.

“Mmmh insomma…certi giorni erano inseparabili, altri Naya stava attaccata a Dianna e a malapena si guardavano…e mi sa che dopo il bacio sia successo qualcosa” rispose il moro mentre annuiva con il capo.

“E pensi che…tra loro due ci sia qualcosa?” domandò Chris che sinceramente non aveva mai prestato loro attenzione, si era sempre concentrato su Mark e Lea.

Darren inarcò un sopracciglio imitando alla perfezione l’espressione scettica del suo ragazzo.

“Per favore, ho una relazione segreta con un mio collega da sei mesi…so riconoscere queste cose” rispose con una nota di divertita supponenza, facendo ridacchiare l’altro quasi compiaciuto.

“Ah sì? Non me l’avevi mai detto” lo prese in giro Chris lanciandogli un’occhiata complice, e il moro sogghignò.

“Non volevo farti ingelosire, sai lui è molto bello ed intelligente, e tutti lo vogliono…” rispose Darren con la voce che un po’ si abbassò e si fece più lasciva, senza però perdere l’inclinazione ironica, mentre si avvicinava un po’ al volto dell’altro, il quale sorrise leggermente.

“Quanto sei ruffiano” lo scimmiottò dandogli una pacca sul petto come per allontanarlo, ma Darren si fece ancor più vicino e gli stampò un fulmineo bacio sulle labbra.

“Guarda che lo so quanto ti piace essere adulato” rispose il moro facendogli l’occhiolino, prima di allontanarsi un po’.

“E so anche cosa stai per dire: non mi stare troppo attaccato che anche se i pazzi lo sanno, è meglio essere prudenti” continuò con tono più acuto per imitare la voce dell’altro, da quale si beccò un’occhiata interdetta e vagamente offesa.
“Intanto io non parlo così” lo riprese Chris incrociando le braccia al petto.

“E poi no, stavo per dirti che dobbiamo cominciare ad indagare seriamente” continuò Chris arricciando le labbra pensieroso.

“Allora ci serve un cappello da Sherlock Holmes!” esclamò Darren improvvisamente entusiasta, battendo un paio di volte le mani, e Chris poté vedere la sua imitazione svanire mentre il vero Darren tornava in superficie. E questo, naturalmente, gli strappò un sorriso.

“Certo…elementare, Watson!”

*

“Tanti saluti da Jon” disse Lea rientrando nella saletta relax con ancora il cellulare in mano, attirando l’attenzione dei compagni riuniti intorno al tavolo e concentrati sullo schermo del portatile di Kevin.

“Si complimenta con voi due, che riuscite con un’occhiata di un secondo a far impazzire un fandom intero” continuò la ragazza rivolgendosi a Chris e Darren, i quali sorrisero divertiti mentre Mark, in mezzo ai due, circondò le spalle di entrambi.

“Sono dei professionisti questi ragazzi” commentò quasi con orgoglio.
“A che punto siamo? Jon aspetta trepidante” chiese Lea girando intorno al tavolo e poggiando il mento sulla spalla di Kevin, il quale stava ancora battendo le dita sui tasti.

“Ho praticamente finito…dovrebbe essere credibile” commentò lui senza distogliere lo sguardo dallo schermo.

“Forse prima di pubblicarlo dovremmo farlo leggere a qualcuno…” suggerì Cory guardando oltre Kevin per cercare di sbirciare, e neanche l’avesse chiamato per magia, appena finita la frase la porta si aprì di nuovo e i ragazzi alzarono gli occhi curiosi verso l’entrata, dove Ryan era appena apparso. Il produttore si guardò intorno, e quando vide che praticamente tutto il suo cast era ancora lì, gli lanciò un’occhiata perplessa.

“Non andate a casa? Apprezzo la vostra passione, ma non esagerate, poi domani siete stanchi” commentò Ryan, venendo però interrotto quasi subito da Lea.

“Oddio abbiamo bisogno di te!” esclamò la ragazza facendogli cenno con la mano di avvicinarsi, e lui aggrottò la fronte ancor più dubbioso.

“Per cosa?” chiese spostando subito il suo sguardo preoccupato su Chris, unica sua fonte di sicurezza in quella gabbia di matti. Il ragazzo rispose subito alzando le mani in segno di discolpa e scosse il capo.

“Per un esperimento! Devi dirci se questo post ti sembra credibile” spiegò Kevin indicandogli il computer e spostandosi quanto bastava per farlo passare.

Ryan si lasciò sfuggire un sospiro rassegnato, e dopo un ultimo sguardo a Chris si avvicino al pc e cominciò a leggere attentamente.
Ancora una volta, si era dovuto arrendere alla filosofia “se non puoi batterli, unisciti a loro”.

“Ah ma siamo tornati alle origini? Credevo che dopo il tour aveste trovato la pace” disse Ryan quasi fra sé e sé, senza staccare gli occhi dallo schermo.

“Dobbiamo debellare la noia in qualche modo” rispose Mark mentre tutti annuivano con la testa. Ryan non disse niente e finì di leggere in silenzio, poi alzò il capo e si rivolse a Kevin stringendo le labbra.

“Io me la berrei” acconsentì il produttore dopo un istante, sollevando dal gruppo varie esclamazioni di giubilo e gesti di trionfo.
“Perfetto, possiamo pubblicare e scatenare l’inferno!” decretò Mark con enfasi sollevando in aria Martelletto proprio come se fosse una spada pronta alla battaglia.

“Che poi io devo ancora capire perché voi due fare il triplo gioco” commentò Ryan interdetto, indicando Chris e Darren.

“Non si diceva doppio gioco?” chiese ingenuamente Cory sollevando lo sguardo spaesato.

“No, doppio gioco sarebbe se loro due non stessero insieme e facessero credere di esserlo…ma loro due stanno insieme e fanno credere di stare insieme come se non stessero insieme” spiegò il produttore, scusandosi per il gioco di parole mentre tutti lo osservavano come se avesse appena parlato al contrario. Calò un silenzio molto confuso mentre Chris scuoteva appena il capo.

“No, il passaggio focale sta proprio lì: stiamo insieme e facciamo credere di stare insieme per non far scoprire che stiamo insieme” rispose Chris con fare quasi accademico, sollevando anche un indice.

“Il punto più sicuro dopo che è caduto un fulmine è il punto dove è caduto” continuò Darren con tono esageratamente profondo e ridondante, neanche fosse stata la massima di un saggio zen, e infatti tutti si voltarono in contemporanea a lanciargli un’occhiata scettica e sbigottita.

“O una cosa del genere…l’aveva detto Chris” si corresse subito il moro schiarendosi la voce e facendo spallucce.

“Io continuo a non capire” sussurrò Cory, a cui Mark si affrettò a dare una pacca consolatoria con Martelletto.

“In pratica lanciamo spunti ambigui per evitare che altri facciano uscire cose davvero compromettenti…siamo insgamabili!” spiegò Chris, girandosi per battere il cinque a Darren. Peccato che la risposta di Mark smorzò la sicurezza del collega.

“Dissero quelli che si erano fatti beccare a letto nudi”


*

 
“Hai intenzione di andare avanti ancora per molto?” chiese Chris con tono vagamente indignato, girando il capo quanto bastava per lanciare un’occhiata al moro spaparanzato sul divano al suo fianco e appoggiato un po’ sulla sua spalla. Aveva appena emesso l’ennesima risatina trattenuta mentre controllava Tumblr dal tablet di Chris, il quale invece stava finendo di scrivere un capitolo del suo libro, e a quanto aveva detto l’ispirazione lo stava attraversando come un fiume in piena tanto da non permettergli di fermarsi.

“Ascolta, io avevo proposto di andare in camera da letto a fare un po’ di attività senza vestiti, ma tu hai declinato l’offerta per continuare a scrivere, quindi adesso non ti lamentare” rispose Darren continuando a passare il dito sull’Ipad, mentre l’altro sbuffava appena e tornava ad osservare la sua schermata di word.

“Lo sai che quando arriva l’ispirazione devo sfruttarla il più possibile” bofonchiò Chris stringendosi un po’ nelle spalle e battendo veloce un paio di parole.

“Certo che lo so amore, infatti sto pazientemente aspettando che tu sia tutto a mia disposizione, sei tu che sei inquieto” ribatté il moro con totale tranquillità, facendo sbuffare di nuovo il suo ragazzo. Sbuffava sempre le rare volte in cui Darren aveva ragione.

“E so anche che muori dalla curiosità di vedere cosa dicono e non vuoi ammetterlo” lo prese un po’ in giro quest’ultimo, con un ghignetto vagamente compiaciuto stampato in volto.

“Non è vero, ho già visto” replicò Chris con tono un po’ imbronciato, sollevando poi il mento con fare risoluto, mentre Darren si voltava verso di lui e alzava scettico un sopracciglio. Il moro lo fissò per diversi istanti con aria cinicamente divertita finché Chris non gli dette una piccola spinta con la spalla.

“Smettila di farmi il verso e fammi vedere cosa dicono” ringhiò Chris levandosi il proprio computer dalle ginocchia e sporgendosi del tutto verso l’Ipad che teneva Darren in mano, mentre questi ridacchiava soddisfatto.

“Ha! Lo sapevo che volevi unirti alla riot ma non volevi abbandonare la tua aurea di sostenuta serietà!” lo scimmiottò vittorioso

“Intanto la mia “aurea di sostenuta serietà” è morta il giorno in cui sono stato scritturato per Glee. Non assumono le persone serie, non so se hai notato” rispose Chris lanciando una frecciatina al suo ragazzo, il quale sollevò gli occhi al cielo ma continuò a ridacchiare.

“E poi per essere il protagonista mi sentivo escluso!” ammise subito dopo con voce più infantile, mettendosi a sua volta a scorrere Tumblr. Darren annuì intenerito e abbassò a sua volta gli occhi sul tablet, seguendo i post che l’altro stava facendo passare sullo schermo.

“Poverini, non capiscono più niente. Forse avremmo dovuto aspettare ancora qualche giorno, per farli riprendere dal video della Fashion Night Out” commentò Darren dopo qualche attimo di silenzio, mentre sotto i suoi occhi continuavano a passare i deliri euforici dei fan.

“E rinunciare a tutto questo? E’ la parte migliore!” replicò Chris lasciandosi sfuggire un sorrisino divertito.
Lui ci provava a fare l’adulto della situazione, o almeno a mantenere una certa integrità, ma alla fine era esattamente come gli altri, bramoso di follie.

Passarono qualche minuto a commentare e ridere sui commenti dei fan, poi ad un certo punto Chris indicò un post e aggrottò le sopracciglia, voltandosi verso Darren come a chiedere spiegazioni.

“Non ho capito cosa c’entra questa” fece mentre il moro ridacchiava.

“Beh, è l’attuale colonna sonora considerando che questa è stata nominata la CrissColfer Wedding Riot” rispose Darren lanciando all’altro un’occhiata eloquente, ma Chris continuava ad osservarlo confuso.

“Sai no, hanno unito il tuo “vuoi Darren come marito? Benvenuta nel club!” al mio “potrebbe succedere, mai dire mai”, e quindi…” spiegò lasciando in sospeso la frase, mentre l’altro socchiudeva appena la bocca con aria d’aspettativa.

“E quindi?” chiese incalzante.

Il sorriso di Darren si fece raggiante, mentre afferrava dolcemente la mano di Chris e avvicinava appena il viso al suo.

“Quindi…is it that look in your eyes, or is it this dancing juice? Who cares baby, I think I wanna marry you!”














Spazio dell'Autrice.

 

Ha! Siete sulla mia lista, tutti quanti!

Quale lista? ...non è importante LOL

Avevate capito che mi stavo riferendo alla riot di "Join The Club"?? ** Che sì, ovviamente è stata tutta un'idea di Jon, perché si sa, lui è un genio u.u 
E avete notato come sono bellini Darren e Chris un po' invertiti in questo capitolo? gahjsakashjask cucciolotti **

Questo capitolo completamente dedicato alla missione della CrissColfer Crew, ma cosa ci riserba la Cospirazione WGACA (nome in codice Vendetta)? Questo lo scoprirermo nei prossimi capitoli! 

Grandi commenti non ne ho, anche perché vi giuro sono ancora troppo sconvolta.

Questa verrà ricordata come la riot che ha tolto le parole a DumbledoreFan. E non credevo fosse una cosa possibile!

Perciò me ne vado aspettando che scatti la mezzanotte (e che quindi possa cominciare a festeggiare il mio compleanno :333), ma prima di farlo ringrazio con tutto il mio cuore le persone che hanno letto e commentato, tutti quelli che mi seguono e mi supportano e soprattuto mi SOPPORTANO xD Vi amo <3

Un grazie particolare a Marika aka Klainbow che mi ha gentilmente betata il capitolo <3 Grazie cucciola!

Buona notte a chi poi si metterà saggiamente a dormire, e buona diretta a chi invece rimarrà impavido a guardare "Diva" <3

Un bacione!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** I've never loved you more, CrissColfer! ***


Salve a tutti amatissimi lettori **
Sono un po' in ritardo sulla tabella di marcia, I know, ma...niente, la scuola mi sta semplicemente uccidendo. Simple as that ^^
Ecco però il nuovo capitolo, spero che vi piaccia **
Enjoy!














“Comunque…ho buttato giù lo schema finale del nostro piano d’attacco” disse Chris rigirandosi nel letto per mettersi disteso sulla pancia e prendere il foglio che aveva poggiato sul comodino al suo fianco, mentre con una mano si tirava il lenzuolo fino alla vita per coprire quanto poteva del suo corpo nudo. Darren al suo fianco non si curò di fare altrettanto, rimanendo sopra le coperte, ma si girò a sua volta sulla pancia per leggere l’appunto che l’altro aveva appena posato sul cuscino.

“Ah già…quasi mi dimenticavo che era questo il vero scopo della mia visita” commentò sarcastico il moro facendo l’occhiolino al suo ragazzo, il quale sbuffò concedendosi però un sorriso.

“Sei un pessimo alleato in questa cospirazione” brontolò Chris fintamente indignato, e Darren appoggiò delicatamente una mano sulla base della sua schiena nuda per cominciare ad accarezzarlo con lentezza, descrivendo con le dita linee immaginarie e provocandogli qualche brivido.

“Beh sono l’unico che hai, quindi devo andarti bene” rispose il moro risalendo senza fretta tutta la spina dorsale del ragazzo, il quale si inarcò appena sotto il suo tocco.

“Mi andresti bene se smettessi di distrarmi ogni volta” ribatté Chris tentando di mantenere il tono di voce fermo e un po’ severo, ma le dita di Darren lo destabilizzavano sempre. Quest’ultimo poi gli rivolse un sorriso malizioso e avvicinò il proprio viso al suo.

“Non mi sembrava proprio che ti dispiacesse” gli sussurrò all’orecchio, e quando Chris sentì il suo respiro caldo infrangersi sulla propria pelle, socchiuse la bocca mentre sentiva un familiare calore nel ventre. Calore che aumentò quando il moro iniziò a baciargli languidamente il collo.

“Daaare! Non di nuovo, ti devo almeno parlare di questa cosa” si lamentò Chris con voce fioca, senza però muoversi di un centimetro né sottrarsi alle labbra di Darren.

“Non puoi stare nudo a letto con me e pretendere di spiegarmi il tuo piano senza che io faccia niente. Ma ti sei mai visto? Sei delizioso” rispose il moro contro la sua pelle, sottolineando il suo complimento con un morso delicato proprio sotto il mento.

“Io infatti volevo parlartene ben vestito e in salotto, ma non mi hai fatto aprir bocca” replicò Chris lanciando all’altro un’occhiata eloquente, che venne prontamente ricambiata da una provocante.

“Sì che ti ho fatto aprire bocca” scherzò Darren lascivo sollevando un sopracciglio e beccandosi subito uno schiaffo sulla spalla da Chris, il quale tentò di sembrare indignato, ma senza molto successo dato che scoppiò a ridere.

“Maiale! Ora ascoltami almeno cinque minuti, poi possiamo tornare a farci le coccole, lo giuro” esclamò Chris sventolando il foglio su cui aveva disegnato un preciso schema. Darren in tutta risposta gli cinse completamente i fianchi con un braccio e si spalmò contro il suo corpo, ma rivolse l’attenzione al piano di Chris e questo cominciò a spiegare soddisfatto.
“Questo è come secondo me dovremmo agire” disse facendo scorrere il dito sui nomi e le frecce che li collegavano.
“Io mi occuperò prima di tutto di Mark e Chord, devo parlare con Ryan il prima possibile e anche con Chord…deve tornare sul set a tutti i costi, e nel mentre voglio organizzare una rimpatriata” spiegò con convinzione, mentre Darren lo guardava leggermente dubbioso.

“Credi di potercela fare?” chiese quasi tra sé e sé, e Chris si girò completamente verso di lui, lanciandogli una delle sue occhiate di sufficienza.
“Per favore, io sono Chris Colfer, ottengo sempre ciò che voglio” rispose con tono cupo molto da film horror, cosa che, inutile negarlo, eccitò Darren, il quale infatti sogghignò con una nota lasciva.

“Già, come scordarlo…what Chris Colfer wants, Chris Colfer gets” replicò il moro ammiccando senza esitazione, e l’altro annuì con il capo.

“Esattamente. Comunque, tornando a noi: dopo l’assalto ai Sallingstreet, dobbiamo mettere in atto un attacco incrociato a Cory e Lea…sono mesi che non fanno che parlare di noi, di tutta le tensione e simili, ma loro sono anni, anni che si stanno dietro e hanno una cotta l’uno per l’altra…adesso che Lea è tornata single, i tempi sono maturi” riprese Chris lasciando trapelare una certa enfasi, e Darren sussultò elettrizzato.

“Uh uh, potremmo incastrarli in un appuntamento stile commedia romantica!” commentò eccitato Darren mentre l’altro lo guardava con espressione stranita ma comunque divertita.

“Sì, puoi occupartene tu tesoro, ma nel mentre io farei anche un po’ di sana pressione psicologica, dobbiamo insinuare il tarlo ad entrambi, indirizzarli in modo un po’ subdolo” rispose Chris alzando un sopracciglio e sogghignando con fare beffardo. Darren di conseguenza si aprì in un sorriso lascivo e si avvicinò al suo orecchio.

“Sei tremendamente sexy quando fai il genio del male” gli sussurrò con voce roca per poi spostarsi velocemente e baciarlo sulla bocca. Poggiò una mano sulla sua nuca, facendo scivolare dolcemente le dita fra i suoi capelli lisci, e lo tirò a sé il più possibile per approfondire il bacio in un contatto più intimo e umido senza la minima esitazione, mentre Chris si lasciava andare ad un sospiro beato. 

Baciare Darren era una delle esperienze più piacevolmente sconvolgenti che avesse mai provato in tutta la sua vita, era qualcosa di unico e inarrivabile che non aveva eguali al mondo. Per quanti ragazzi avesse baciato e quanti ne potesse baciare, niente sarebbe mai stato come baciare Darren, la pura magia che rendeva quel contatto più che uno scambio d’affetto, ma un vero e proprio capolavoro, era semplicemente irripetibile. Era proprio come quando cantavano insieme, il legame e la chimica era tanto forte che faceva sfrigolare tutta l’aria intorno a loro, ma quando si baciavano tutto questo era portato all’estremo dell’intimità e dell’intensità, era l’apice della manifestazione di tutta la loro sintonia.

Ogni movimento, ogni respiro, ogni tocco, ogni fremito, tutto era perfettamente coordinato come se la natura avesse donato loro le labbra con l’unico scopo di baciarsi e nient’altro. 

Chris non avrebbe mai dimenticato la scarica di pura realizzazione che lo aveva percorso la prima volta che aveva baciato Darren, la realizzazione di poter smettere di cercare perché aveva appena trovato il posto giusto dove stare. E quella sensazione ritornava ogni volta che le loro labbra si toccavano.

Non era una sensazione facile da sopportare, c’era qualcosa di profondamente inebriante nel sapere di aver trovato la propria anima gemella. Il tuo tassello mancante. Per quello, ogni volta che baciava Darren, Chris si sentiva come stordito, e le sue difese crollavano l’una dopo l’altra. Quasi gli dava fastidio che Darren fosse il suo grande punto debole, ma ne valeva decisamente la pena. 

Quando Chris dopo un lungo minuto si staccò, con le labbra umide e leggermente arrossate, posò una mano sulla guancia liscia del moro e si fermò qualche istante a fissarlo dritto negli occhi, sorridendo con una nota di dolcezza mista a pura felicità.

“Pensi che il cattivo possa comunque conquistare il principe?” domandò Chris con un filo di voce ammiccando appena.

“Beh, se sei tu non vale sempre la regola di poter ottenere tutto ciò che vuoi?” ribatté Darren inarcando le sopracciglia eloquente, e l’altro sogghignò con una certa soddisfazione, portando di nuovo il viso a solo pochi centimetri da quello del suo ragazzo.

“Dimmelo tu” gli soffiò sulle labbra, e Darren si concesse un solo istante per metabolizzare la cosa che subito si lanciò di nuovo famelico a baciarlo, senza limitarsi ad afferrargli il viso, ma facendolo girare sulla pancia e salendogli sopra con una certa foga. Chris gemette sulla sua bocca e gli posò entrambe le mani sul petto nudo.

“Darren, non ho ancora finito” borbottò con tono cantilenante, staccandosi dal moro che in tutta risposta sbuffò infastidito.

“Ti do dieci secondi per dire tutto il resto e poi non mi fermo più” decretò Darren con fare irremovibile, e Chris sospirò rassegnato.

“Dobbiamo scoprire se e cosa è successo tra Naya e Hemo così per decidere come agire di conseguenza, e dobbiamo trovare qualcuno per Kevin” sintetizzò il più veloce possibile.

“Basta?” domandò il moro come per chiedere il via libera.

“In realtà il mio piano era molto più articolato, ma..” tentò di dire Chris, il quale però venne subito interrotto da Darren, che mugugnò “sì okay basta!” e si gettò nuovamente su di lui.
Visto che la vendetta era un piatto da servire freddo, poteva benissimo aspettare.

*

“Ok, sono davvero felice di aver fatto tornare il buon umore a Mark, ma giuro che se non ci da un taglio subito lo infilzo e lo faccio allo spiedo!” sbottò Chris alzando il capo di scatto e fulminando con lo sguardo il collega che stava volteggiando poco lontano da loro, tenendo Martelletto in braccio neanche fosse un neonato e continuando ad urlare “non ti ho mai amato tanto, Martelletto!”.

“Però è bello rivederlo così allegro e attivo” commentò Darren sorridendo contento in direzione dell’amico che stava continuando a girare intorno agli altri, come ormai stava facendo da mezz’ora, mentre Chris lo guardava come se avesse voluto incenerirlo con il pensiero.

“Dillo ai miei nervi” borbottò tornando poi a posare l’attenzione sul suo telefono.

“Beh te la sei un po’ cercata anche tu” replicò Darren ridendo sotto i baffi. Aveva evitato di infierire su Chris dopo l’intervista al New York Film Festival, un po’ perché lo facevano già abbastanza i suoi compagni di cast, e un po’ perché sapeva che al primo passo falso gliel’avrebbe fatta pagare, ma si era decisamente divertito a leggere tutto il delirio su Tumblr. A dire il vero stava diventando il suo passatempo preferito, tanto che Chris aveva iniziato a minacciarlo di spedirlo in riabilitazione per disintossicarsi dal social network.

“Mi sembrava un aneddoto carino da raccontare! Mi è rimasto impresso quando mi hai detto che somigliavo alla McGrannit, perché avevi ragione e non me n’ero mai accorto…e mi avevi fatto un gran complimento! Che ne sapevo che Mark avrebbe reagito così” ribatté Chris aprendo le mani davanti a sé.

“Mark è il primo nostro shipper, non dimenticarlo mai” replicò Darren puntandogli contro un indice con una certa enfasi.

“E a proposito, mi devi ancora spiegare cosa significa che sono un bravo baciatore e lo so” continuò sporgendosi verso il suo ragazzo con una certa curiosità e un sorrisino sghembo. Chris alzò gli occhi verso l’altro per incrociare i suoi, brillanti e intensi come sempre, e dopo un istante si passò brevemente la lingua sul labbro inferiore, portando il proprio viso tanto vicino a quello del moro che i loro nasi quasi si sfioravano.

“Hai presente quando parlo e non vuoi starmi a sentire, o quando vuoi convincermi a fare qualcosa, così ti butti sulle mie labbra senza esitazione, sapendo che non troverai alcuna resistenza e che nel momento in cui forai scivolare la lingua sulla mia io avrò perso ogni forza di oppormi e l’avrai vinta? Ecco cosa intendevo. Che mi baci sapendo che ti basta quello per conquistarmi” sussurrò Chris fissando Darren tanto intensamente negli occhi da poter vedere la sua anima tremare. Infatti il moro si trovò quasi ipnotizzato dalle parole dell’altro, con il respiro d’un tratto più faticoso e un’improvvisa voglia di baciarlo all’istante.

“Posso baciarti sapendo che potrei morire se non lo faccio?” chiese Darren con un fil di voce, quasi ansimando.
Chris sospirò ponderando per un momento la sua richiesta, ma entrambi vennero bruscamente riportati alla realtà dalla voce del produttore appena apparso davanti a loro.
“Non vorrei disturbare questo adorabile momento di intimità, ma avrei bisogno di parlare con voi due” disse Ryan facendo sobbalzare i due ragazzi, i quali si allontanarono velocemente e si girarono verso di lui.

“Certo!” esclamarono all’unisono mentre le guance di entrambi si imporporavano appena d’imbarazzo.
Chris e Darren seguirono il produttore nella stanza delle riunioni e si sedettero al tavolo con lui, osservandolo con una certa aspettativa.

“Bene, evitando tanti giri di parole…ho deciso di dedicare una puntata alla prima volta di Finn e Rachel, e di Kurt e Blaine” annunciò Ryan andando subito al punto della questione.
Chris e Darren a quelle parole spalancarono gli occhi increduli, restando un istante a boccheggiare davanti al produttore, finché un Darren abbastanza confuso non ruppe il silenzio stupito.
“In che senso?”
Ryan strinse appena le labbra e unì le mani sopra al tavolo.

“Visto che volevo trattare comunque l’argomento con Finn e Rachel perché penso sia qualcosa da mostrare nel modo giusto i ragazzi e che sia importante dargli un modello e un esempio in cui sia chiaro l’amore e il significato che sta dietro al sesso, credo proprio che sarebbe ancora più importante mostrare la prima volta di Kurt e Blaine” spiegò facendo scorrere lo sguardo su entrambi i ragazzi.

“Vedete, quasi tutti gli omofobi o chi non vede di buon occhio i gay pensa che l’omosessualità sia una sorta di deviazione sessuale, tipo la ninfomania, non riesce a vedere il sentimento e pensa che ai gay importi del sesso e basta. Perciò, dopo aver mostrato una sana e sincera storia d’amore tra due ragazzi, voglio anche farli arrivare ad una sana e amorevole prima volta, realistica rispetto ai bisogni di due adolescenti, ma che allo stesso tempo possa mostrare l’autentico sentimento che porta due ragazzi ad amarsi fino in fondo”

Ryan osservò attentamente le reazione dei due attori, la cui espressione passò da sbigottita, a pensierosa, a comprensiva nel giro di pochi secondi. Chris e Darren si scambiarono uno sguardo come in cerca del sostegno e del pensiero dell’altro, parlandosi con gli occhi come erano sempre soliti fare, per poi tornare a posare l’attenzione sul produttore.

“Hai perfettamente ragione Ryan, la tua idea è davvero bella e…giusta, ma…non pensi che sia davvero un argomento troppo delicato per Glee? Insomma…lo sai meglio di me tutto il casino che successe dopo il primo bacio, non vorrei che…insomma, ci spingessimo troppo in là e che tutto venisse frainteso e criticato” disse Chris rivelando con sincerità le sue preoccupazioni.
Non era stata piacevole la reazione di molte comunità al primo bacio tra Kurt e Blaine. Certo, alla fine erano i loro fan che contavano, ma Glee era un telefilm che doveva fare i conti con un’emittente televisiva e una nazione. Ryan annuì leggermente e tirò fuori dalla sua borsa due copioni, porgendoli ai ragazzi.

“Lo so, per questo abbiamo cercato di trattarlo nel modo più delicato possibile…leggete quello che abbiamo buttato giù e ditemi cosa ne pensate” 

Chris e Darren afferrarono i due copioni e si scambiarono un altro sguardo, prima di alzarsi in piedi.

“Certo Ryan” acconsentì Chris mentre anche il moro faceva un cenno affermativo con il capo. Il produttore sorrise ad entrambi e si alzò a sua volta.

“Ah, mi raccomando…per quanto i vostri compagni di cast provino a convincervi, non ci sarà bisogno che vi alleniate più del solito, non sarà un porno” disse con tono sarcastico prima che i due attori uscissero dalla stanza.

“Oh, stai tranquillo Ryan…ci alleniamo già abbastanza” rispose Darren malizioso con tanto d’occhiolino, e Chris spostò velocemente lo sguardo dall’uno all’altro, picchiandosi poi una mano sulla fronte.

“Io lo giuro che prima poi mi licenzio e scappo con il ballerino brasiliano!”











 

Spazio dell'Autrice.
 

Eccoci qua :DD

Allora...partiamo dall'inizio (LOL). Chris e Darren stanno definendo gli ultimi dettagli per cominciare con il loro piano vendetta, e infatti dai prossimi capitoli cominceremo a vederli in azione xD La cosa sarà abbastanza esilarante xD
Se vi state chiedendo, o mi state imprecando contro che non ho messo un pizzico di smut, vi devo confessare che sto cercando di tenere questa FF PG13. Lo so che nell'ultimo capitolo di CC Live ho messo il capitolo smut, ma il fatto è che secondo me lì ci stava particolarmente, perché alla fine la storia si incentrava intorno a questo, ma in questa, come in CC? Cos'è, si mangia?! dove il tono è molto più comico, stavo pensando di tenere la FF massimo a raiting arancione...
Tranquilli, lo smut non vi mancherà.
Non manca molto alla pubblicazione di Wasabi 2, d'altronde ^^

Nella seconda parte del capitolo abbiamo il chiaro riferimento a quando Chris, al NYFilm Festival raccontò che Darren gli aveva detto che somigliava alla McGrannit, e lui aveva risposto "I've never loved you more, Darren!". Sempre lì, quando una ragazza gli aveva chiesto "Non voglio infastidirti, ma volevo chiederti una cosa" Chris aveva risposto "Let me guess, how is it to kiss Darren Criss? He is a good kisser. And he knows it!". #justfortherecord

Tra l'altro, la scena di Mark che si porta dietro Martelleto urlando "non ti ho mai amato tanto" secondo me è assurdamente PREACH AHAHHAAHA

E poi abbiamo Ryan che rivela ai nostri due eroini della 3x05...già, si avvicina anche quel capitolo *wink* 

Detto questo, penso di non avere altri commenti **

Un ringraziamento particolare al mio grande amore Giulia, che mi ha gentilmente betato il capitolo (ed è diventata la mia beta ufficiale perché è bella e la amo u.u <3), e a tutte le bellissime persone che hanno letto e recensito lo scorso capitolo ç__ç Siete stupendi e io vi amo!

Un bacione grande grande!!

Ps: ricordo la mia pagina autrice su FBhttp://www.facebook.com/pages/Some-dudes-are-straight-Until-they-meet-the-right-guy-DumbledoreFans-FF/247446328619609


 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** CrissColfer, meet Grant Gustin! ***


...lo so, lo so, ritardo mostruoso, sono una persona orribile e non mi merito niente ç____ç Spero che siate così buoni e compassionevole da perdonarmi un'ennesima volta e godervi questo nuovo capitolo, anche se vi ho fatto penare ç____ç
Siete pronti per una delle Guest Star più attese di questa FF??
Enjoy!














Chris aveva notato che da un breve periodo tra i suoi compagni di cast aleggiava qualcosa di cui era all’oscuro, e sinceramente aveva un po’ paura all’idea che quei pazzi facessero qualcosa di cui lui non era a conoscenza, visto cos’era successo l’ultima volta (ancora non ci credeva che quelle menti bacate fossero riuscite ad organizzare un complotto per far mettere insieme lui e Darren durato più di due mesi!).
Era un po’ di tempo che li sentiva parlare tra di loro con strani termini e raccontare cose che non riusciva a collocare o capire, e stava cominciando davvero a preoccuparsi. La sua preoccupazione poi arrivò all’apice quando una mattina arrivò in saletta relax e trovò gran parte dei suoi colleghi tutti lì riuniti, nel silenzio più totale (cosa tanto surreale quanto inquietante) e gli occhi puntati sui rispettivi cellulari, tablet e computer. Chris aggrottò violentemente la fronte e fece scorrere lo sguardo su tutti i presenti, concentratissimi a leggere non sapeva cosa, cercando di capire che diamine stesse succedendo e soprattutto perché lui era sempre l’ultimo a sapere le cose.

“Ehm…ragazzi, che state facendo?” chiese Chris dubbioso, ma riuscì a malapena a terminare la frase che venne letteralmente assalito da uno scrosciare violento di “ssh” che lo fecero trasalire.
“Ha aggiornato!” esclamò Mark liquidando Chris con due parole, ma questi si fece ancora più confuso.

“Chi ha aggiornato?” domandò perplesso, tentando di dare un senso a quello che aveva davanti agli occhi. Non che tutto quello che facessero i suoi squilibrati colleghi avesse un senso, anzi, ma almeno capire cosa stessero facendo…

“HipPipHuray!” rispose Mark con il tono più ovvio del mondo, come se appena pronunciate quelle parole Chris si sarebbe aperto in un “Aaah!” e avrebbe capito perfettamente di cosa stavano parlando. Peccato che non successe, anzi dopo quella risposta Chris rimase a boccheggiare come un pesce.

“E chi sarebbe?” chiese iniziando un po’ a spazientirsi. Chris odiava quando non capiva.

“La scrittrice di Boyfriends Undercover Dating!” replicò Mark sempre con lo stesso tono di ovvietà che fece irritare profondamente l’altro.

“Ma insomma! La smettete di rispondermi come se fossi un’idiota che vi chiede da che parte sorge il sole e mi spiegate che cazzo state leggendo!” sbottò Chris irato, facendo sussultare gli attori nella stanza per aver rotto bruscamente la loro quieta concentrazione. Nessuno però sembrò offeso o turbato, erano tutti abituati agli scatti un po’ isterici di Chris, perciò Lea gli rispose con totale tranquillità.

“E’ una fanfiction, ed è bellissima! Tu e Darren finite a letto insieme dopo che vi siete ubriacati ad una festa, ma Darren ha una ragazza e tu sei geloso marcio, così esci anche tu con un ragazzo, e adesso siamo arrivati al punto in cui diventate praticamente amanti” ribatté Lea con sensibile eccitazione.

A Chris si dipinse in volto la stessa espressione comparsa sul volto di Harry Potter al momento in cui Hagrid gli aveva rivelato di essere un mago, a metà tra l’incredulità e lo sbigottimento, incerto se sentirsi preso in giro o sconvolto.

Quando finalmente metabolizzò e si rese conto della totale serietà dei suoi colleghi, si passò una mano fra i capelli attonito.

“Woh, fermi tutti. Voi, che passate praticamente tutto il giorno con noi, vi mettete pure a leggere le fanfiction?! Non vi basta aver passato mesi a cercare di manipolarci per farci mettere insieme? Non vi basta ricattarci per avere una sessione di pomiciata pubblica?! Io non vi capisco! Non so come fate!” sbottò Chris aprendo le braccia con aria indignata, ma in quel preciso momento la porta della saletta si spalancò dietro di lui e un tornado in miniatura con i capelli ricci fece irruzione nella stanza con il respiro un po’ affannato dalla fretta.

“Oddio ragazzi mi si è scaricato il cellulare, non sono riuscito a finire di leggere il nuovo capitolo, fatemi vedere!!”
Darren urlò quelle parole nel panico buttandosi senza cerimonie sul divano tra Mark e Lea, e si sporse verso l’ipad di quest’ultima sotto lo sguardo completamente allibito di Chris, i cui occhi stavano per sgusciargli fuori dalle orbite e rimbalzare sul pavimento.
“…Darren? Che stai facendo?!” sbottò dopo diversi secondi di incredulo silenzio. Il ragazzo sollevò lo sguardo e gli lanciò la stessa occhiata ovvia che gli aveva riservato Mark poco prima.

“Boyfriends Undercover Dating ha aggiornato! Erano dieci giorni che stavamo aspettando!” esclamò entusiasta il moro, lasciando l’altro ancora più sbalordito.

“Darren…TU, leggi fanfiction…SU NOI DUE?!” sbottò Chris incredulo. Perché era l’unico a cui la situazione sembrava completamente assurda?
“Certo, sono bellissime! A volte vorrei ricominciare la nostra storia per farla andare così! In più ho trovato qualche idea interessante da usare in camera da letto” ripose Darren facendogli maliziosamente l’occhiolino. Chris rimase a boccheggiare come un pesce borbottando un paio di “ma…ma…” finché Darren non lo interruppe.

“No Chris non puoi capire, devi leggere anche tu! E’ incredibile quanto sembriamo davvero noi!” insistette stroncando le ultime proteste di Chris, il quale dopo aver lanciato uno sguardo incerto a tutti i suoi colleghi, si lasciò andare ad un sospiro.

Come gli diceva sempre Ryan?

Se non puoi batterli…unisciti a loro.

 

*

“Chris, stavo pensando che stasera…”
“Non mi parlare!” sbraitò Chris alterato e quasi offeso, sollevando gli occhi dal proprio ipad per fulminare Darren con uno sguardo inceneritore. Il ragazzo si bloccò di colpo spalancando gli occhi stupito di fronte all’aggressione immotivata d Chris, che lo stava ancora guardando malissimo.

“Che ho fatto?!” chiese buttandosi subito sulla difensiva e sollevando i palmi delle mani, ripercorrendo mentalmente tutte le cose che aveva fatto di recente che potevano aver fatto infuriare il suo ragazzo. 

“Sei andato a letto con lei quando mi avevi detto che l’avresti lasciata! Fai schifo! E mi hai anche mentito!” sbottò Chris tirandogli addosso una lattina di Diet Coke vuota. Darren si scansò prontamente (era abituato ad essere il bersaglio preferito dell’altro) e spalancò gli occhi ancora più sbigottito, poi capì di cosa stesse parlando Chris e gli puntò contro l’indice con fare indignato.

“Senti che parla, quello che è andato con uno sconosciuto per vendicarsi di me che non avevo ancora fatto niente!” ribatté Darren stizzito. 

“Ci credo, ero ferito, pensavo che non mi volessi!” replicò Chris mettendo sul il broncio. Darren a quel punto sospirò leggermente e si avvicinò all’altro fino a sedere al suo fianco e passargli dolcemente una mano dietro la nuca. 

“Non sei ancora arrivato al capitolo in cui sclero su quanto ti amo” disse il moro sorridendo teneramente mentre l’espressione dell’altro si ammorbidiva, fino ad arrivare ad un sorriso.

“Non avresti dovuto spoilerarmi” rispose Chris divertito, sporgendosi per dargli un veloce bacio sulle labbra.
“E comunque, mi duole davvero tanto ammetterlo, ma avevate ragione…questa storia è fantastica!” commentò tornando a posare lo sguardo sulla fanfiction aperta sul suo Ipad. Darren sogghignò soddisfatto e continuò ad accarezzare delicatamente i capelli di Chris.

“Ti devo parlare della nostra missione” sussurrò dopo qualche istante, e il ragazzo sollevò il capo incuriosito, per poi guardarsi intorno e controllare che non ci fossero orecchie indiscrete in ascolto.

“Cos’è successo?” chiese Chris tenendo la voce più bassa che poteva.

“Credo di aver trovato la persona perfetta per Kevin!” rispose Darren con aria vittoria, strappando a Chris un sorriso compiaciuto.

“Chi?”

 

*

“Chris, ti presento Grant! Grant, questo è Chris Colfer!” fece Darren mentre i due ragazzi si stringevano cordialmente la mano e si sorridevano.

“Benvenuto nella gabbia di matti amico!” disse Chris facendo ridacchiare l’altro.

“Grazie, in realtà sono emozionato come una ragazzina, è la prima volta che vedo un set così grande, e non riesco a credere di lavorare qui come attore e non come…non so, tizio che porta il caffè” rispose Grant guardandosi intorno affascinato e visibilmente emozionato. Chris scambiò con Darren uno sguardo complice, prima di tornare ad osservare il nuovo arrivato: era davvero alto, o forse lo sembrava stando accanto a Darren, magro e molto carino, con un sorriso luminoso e gli occhi vispi. In più doveva avere una gran voce, dato che era arrivato sul set di Glee appena finito lo spettacolo di Broadway di cui faceva parte, ma quello era tutto ciò che sapeva di quel ragazzo, perciò era arrivato il momento di farci due chiacchiere. Chris posò una mano sulla spalla del nuovo arrivato e lo invitò a camminare un po’ con loro.

“Non so se Dare ti ha già dato qualche consiglio salvavita” disse Chris facendo scorrere lo sguardo tra i due ragazzi con lui, e Darren scosse leggermente il capo. 

“Consiglio salvavita?” chiese Grant confuso, accennando anche una nota allarmata, guadagnandosi un’occhiata compassionevole da Chris.

“So che, se sei stato preso in questo show, tutte le rotelle a posto non puoi averle” cominciò a spiegare quasi con tenerezza. 

“Senza offesa, naturalmente…siamo tutti matti qui” continuò eloquente, e Grant sorrise all’istante cogliendo la citazione di Alice in Wonderland.

“Nessuna offesa…poi le persone normali sono noiose” acconsentì quest’ultimo. 

“E qui non ti annoierai di certo, però…i matti sono anche pericolosi, perciò meglio se ti diamo qualche dritta per sopravvivere” replicò Darren annuendo con fare rassicurante.

“Intanto devi sapere che ci sono alcune regole su questo set che è meglio rispettare per quel poco di sanità mentale che ci rimane” disse Chris stringendo appena le labbra.

“Regola numero uno: niente sveltine sul set” cominciò Darren con aria troppo seria per quello che aveva detto, facendo ridere Grant.

“No, è una cosa seria, non consiglierei nemmeno al mio peggior nemico le scenate che abbiamo visto fare a Ryan a qualcuno di noi” commentò Chris con una smorfia spaventata. 

“Regola numero due: mai arrivare sul set senza aver preso almeno una tazza di caffè, o una Coca Cola, come dice sempre Ryan: qui giriamo Glee, non The Walking Dead” andò avanti Darren mentre continuavano a camminare sul set.

“L’unico esonerato da questa regola è lui, dato che ha una dose di energia naturale già di per sé” specificò Chris alzando gli occhi al cielo. 

“Chissà perché la cosa non mi stupisce” rispose Grant ridacchiando, e Darren liquidò entrambi con un gesto noncurante della mano.

“Regola numero tre: mai andare in giro senza cellulare. Non sai mai cosa c’è da fotografare o da twittare” continuò il moro annuendo con la testa.

“Twittate spesso voi, vero?” domandò Grant.

“Io non tanto, mi dimentico in continuazione la password del mio account…e neanche Chris lo fa troppo, ma altri ragazzi lo fanno in continuazione” rispose Darren prima di andare avanti con il suo elenco. 

“Regola numero quattro: mai mettersi contro Chris” disse inarcando entrambe le sopracciglia, e Grant si voltò a guardare l’altro attore con aria decisamente incuriosita.

“Sei così tanto pericoloso?” chiese sogghignando divertito, e Chris in tutta risposta si strinse nella spalle fintamente innocente.

“Sì, non ti fare ingannare dal fatto che sembra un angelo sceso in terra…io l’ho imparato a mie spese, è crudele!” replicò Darren indicando il suo ragazzo per mettere in guardia il nuovo arrivato.

“Oh ancora con questa storia Dare, che poi non so di cosa ti lamenti, l’hai vinta tu la sfida del tour!” sbuffò Chris incrociando le braccia al petto.

“Certo, dopo aver passato settimane di tortura!” ribatté il moro mettendosi una mano sul petto con espressione ferita e facendo ridacchiare intenerito Grant.

“Esagerato” borbottò Chris sollevando il mento in un gesto stizzito.

“No, Grant ti giuro non ti fare ingannare, questa regola c’è dalla prima stagione per un motivo, non ti mettere mai contro di lui, è diabolico ed è il cocco di Ryan…cerca di fartelo più amico possibile” esclamò Darren posando una mano sul braccio di Grant.

“Ehi, sono proprio qui accanto a te! E sei ingiusto!” sbraitò Chris offeso, mente lui continuava a scuotere il capo guardando il nuovo collega e mimando con le labbra “non ti fidare”, mentre questi scoppiava a ridere di gusto.

“Ragazzi basta litigare” fece Grant alzando le mani per fingere di dividerli, continuando a sogghignare divertito. Chris a quelle parole si ammorbidì e scambiò con Darren un sorriso complice prima di ricominciare a parlare.

“Le altre regole le imparerai con il tempo, sono meno importanti…comunque queste sono le dritte principali per sopravvivere sul set, ma adesso dobbiamo parlare di cose serie” esordì Chris lanciando uno sguardo intenso a Grant, il quale si fece immediatamente pensieroso.

“Se vuoi sopravvivere non solo qui dentro, ma anche là fuori…tieniti buoni i fan. I produttori potranno dire quello che vogliono, ma sono i fan che comandano. Se gli piaci, hai un futuro, ma se non gli piaci, sei finito, non c’è niente da fare. In più, tu non avrai a che fare con dei fan qualunque, ma con i fan della Klaine, e dire che sono…appassionati è usare un eufemismo gigante” spiegò Chris in totale serietà, e l’espressione di Grant si accigliò sempre di più fino a farsi seriamente preoccupata.

“Amiamo i nostri fan, sono eccezionali, ma sono anche incredibilmente…protettivi” aggiunse Darren cercando di essere un po’ più carino. 

“In più è la prima volta che qualcuno si mette davvero tra Kurt e Blaine, abbiamo già letto delle cose spaventose, quindi mi raccomando, cerca di farteli amici il più possibile. Se riceverai solo minacce e niente di concreto, puoi ritenerti fortunato” continuò Chris inarcando le sopracciglia mentre Darren faceva un cenno d’assenso con il capo.

“Sono davvero così tremendi?” chiese Grant visibilmente spaventato.

“Tu fai di tutto per averli dalla tua parte, e andrà tutto bene” disse il moro dandogli un paio di pacche sulla spalla.

“Stavo pensando di fare un video stupido dove ballo “Moves like Jagger”, potrebbe piacergli?” domandò incerto il ragazzo, e Chris e Darren si scambiarono un’occhiata quasi compiaciuta.

“Ti ameranno. Ah, altra cosa assolutamente fondamentale, praticamente la regola numero 1 bis” replicò Chris facendo segno a Grant di avvicinarsi a lui così che potesse sussurrargli.

“Io e Darren non stiamo insieme” mormorò passandosi poi due dita sulla labbra mimando il gesto di chiudersi la bocca, e dopo un attimo di perplessità, l’altro annuì all’istante.

“Acqua in bocca, capito” acconsentì serio, e Chris gli rivolse un sorriso cortese.

“Perfetto, adesso perché non ci racconti qualcosa di te?”

 

*

“Oh mio dio è perfetto per Kevin!” esclamò Chris mentre si avviava con Darren verso il parcheggio.

“Sì è tipo la sua anima gemella, ama ballare, è sempre su twitter, ama Micheal Jackson!” ribatté il moro elettrizzato e orgoglioso della sua geniale intuizione. 

“Ora non ci resta che farli incontrare” disse Chris facendosi d’un tratto più pensieroso e abbassando il tono della voce, mentre Darren aggrottava la fronte.

“Non basta che li presentiamo?”

L’altro scosse il capo e abbassò appena lo sguardo.

“No, non possiamo esporci così tanto, non dimenticare che è una missione segreta” rispose Chris con aria assorta.

“Allora che cos’hai in mente?” domandò curioso Darren, lasciando che l’altro avesse il tempo di macchinare un’idea. Era lui la mente della coppia, dopotutto.
Chris rimase in silenzio per alcuni istanti, poi sollevò la testa con lo sguardo di chi aveva appena avuto un’idea. 

“Dobbiamo fargli pensare che sia stato il caso a farli incontrare, o meglio…il lavoro” disse mentre un sorrisino compiaciuto gli si dipingeva in faccia.

“Quindi?” chiese Darren interessato, e il sorriso di Chris si ampliò ancor di più.

“Devo parlare con Ryan.”








Spazio dell'Autrice.

 

Allora, da dove cominciare?? Dall'inizio magari LOL

Ho voluto inserire questa cosa delle FF perché è una vita che lo volevo fare, e dall'anno scorso a questa parte Chris nomina un sacco le ff, anche quando vinse i People Choice Awards che ringraziò dicendo "sono onorato di essere usato nelle vostre fanfiction", quindi ho colto l'occasione per inserire questo aneddoto xD Poi dai la scena in cui Darren fa irruzione nella stanza come un pazzo non ha prezzo, e mi immagino sempre le facce sconvolte di Chris, poveretto xD Alla fine anche lui si fa coinvolgere nel tunnel delle fanfiction, da cui ovviamente non c'è possibilità di ritorno u.u

E poi passiamo all'altra parte del capitolo: è arrivato colui che mooolti di voi stavate aspettando, IL CARO GRANT *O* Lui avrà una bella parte nella storia, e non vedo l'ora di scrivere meglio di lui perché lo amo ed è super rincoglionito e non vedo l'ora di inserire le parti con Kevin agsdjahkjldas **

Beh, che altro dire, spero che nonostante l'attesa il capitolo vi sia piaciuto! Mi scuso ancora per il ritardo, e vi ringrazio non solo per aver letto i capitoli precedenti e aver letto anche questo, ma per la pazienza e la comprensione <3 Siete meravigliosi tutti quanti e io vi amo ç___ç

Un grazie alla mia dolcissima, bellissima e perfetta Giulia che ha betato tempestivamente il capitolo ** Ti amo cucciola!

E ovviamente, grazie ancora a tutti voi <3

Alla prossima!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1107150