Guida alla Comprensione e Misteri di Saint Seiya - Le Dodici Case

di DarkSide_of_Gemini
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le Dodici Case ***
Capitolo 2: *** Tu non puoi passare! ***
Capitolo 3: *** Tra granchi psicotici e gatti drogati ***
Capitolo 4: *** Il terribile Shaka della Barbie ***
Capitolo 5: *** Una seduta di agopuntura per Hyoga ***
Capitolo 6: *** L'uomo più vicino alle carote ***
Capitolo 7: *** Dove Seiya scopre che al Grande Tempio ci sta nientemeno che… ***



Capitolo 1
*** Le Dodici Case ***


Guida alla comprensione  e misteri di Saint Seiya

-Le dodici case-

 

Adesso entriamo nel vivo degli eventi, dopo ben 36 puntate più o meno inutili le cose iniziano davvero a farsi interessanti: sapete cosa vuol dire questo?

Vedremo altro sangue oltre a quello di Pegasus.

È già un risultato.

Dunque, nella serie precedente avevamo lasciato Seiya e Tisifone a picchiarsi nel bosco, il tutto perché la sacerdotessa dell’Ofiuco ormai è fissa nella sua idea

di uccidere il nostro prode protagonista (Per la serie “Certe persona hanno davvero bisogno di un hobby”).

E perché vuole ucciderlo?

Tutto è partito da quando, nelle prime puntate, Seiya è riuscito a levare la maschera alla ragazza, e lei si è trovata davanti due scelte: o lo uccideva all’istante,

o si metteva l’anima in pace e lo amava.

Ora: lei lo ama, è chiaro come una camicia lavata con l’Omino Bianco.

Ed allora che bisogno c’è di volerlo strozzare a tutti i costi?

Ancora sto qui a chiedermelo.

Shaina, capisco che altrimenti la storia non andava avanti, ma dico, c’è una cosa chiamata coerenza.

Che discorso è “Ti amo quindi ti uccido”?

Siccome neanche lei conosce la risposta per sua fortuna ad evitarle la spiegazione arriva Aioria, determinato… ad uccidere Pegasus.

Nooo!! Chi l’avrebbe mia detto?!

Tutti con il fiato sospeso, forse forse adesso riusciamo a toglierci il ronzino dalle scatole: Aioria è il Cavaliere del Leone, a detta di Tisifone uno dei Saint più forti

del Grande Tempio, e contro di lui Pegasus, senza armatura, non ha speranze.

Era l’occasione per una bella spaghettata per festeggiare, ma purtroppo neanche questa volta Seiya finisce al tappeto: Shaina infatti pensa bene di piazzarsi

davanti a lui proprio quando Aioria –dopo circa un quarto d’ora passato a prendere la mira- scaglia verso Pegasus il suo colpo più potente,

chiamato “Per il Sacro Leo” (Parentesi: Leo è il cane, un carlino per la precisione, della mia vicina di casa, quindi potete bene immaginare quanto mi ci voglia

ad immaginare Aioria che aizza un carlino inferocito contro i nemici. Chiusa parentesi) ma che noi chiameremo “Lightning Bolt” così, oltre ad evitare equivoci

con cani bavosi, ci fa pure più figura.

Aioria, il quale prima arriva per ammazzare le persone e poi se ne pente subito, è coooosì commosso dal gesto della sacerdotessa che subito cambia idea

(anche qui da notare la coerenza) e non solo risparmia Pegasus, ma si prende Tisifone in braccio per riportarsela al Tempio e farla curare.

Che gentiluomo.

Un po’ indeciso, ma pur sempre un bravo ragazzo.

E così sarebbe stato tutto facile se solo non fossero arrivati tre nuovi Cavalieri, anche loro bramosi di uccidere Pegasus; si vede che al Grande Tempio ancora

non prendevano Sky.

Codesti malvagi sono il Cavaliere del Cane maggiore, il Cavaliere di Eracle ed infine il più temibile dei tre: quello della Mosca.

Ci dovrebbe essere anche il Saint del Raid antizanzare, a questo punto.

I tre iniziano a giocare a palla con il povero Pegasus, regalandogli altri colpi in piena testa, casomai corresse il rischio di avere ancora qualche neurone funzionante.

La partita di pallavolo viene interrotta da Mila Hazuki, arrivata proprio in quel momento con Shiro in cerca della squadra della nazionale…

Hum, no, qualcosa non va…

Oh, ecco, al posto di Mila interviene niente di meno che l’armatura del Sagittario (maledetta, fatti un po’ glia affaracci tuoi!!) a proteggere il Saint di Pegasus,

diventato anche Saint del Sagittario e che presto se continua così diventerà anche il nuovo spotter della Golden Lady.

Grazie all’armatura d’oro Pegasus sconfigge i tre bruti, com’era prevedibile, fino a qui nulla di nuovo, e si ritrova di nuovo il bersaglio di Aioria: il povero Leone

è andato su tutte le furie quando ha visto l’armatura appartenuta al fratello, che pure era una persona seria, addosso a ‘sto sputo di pidocchio, e vuole riportarla

al Grande Tempio per farci non si sa bene cosa dato che laggiù non serve a nessuno.

Neanche se quel bosco fosse stata la migliore discoteca del mondo -ci sarebbe stato un motivo se tutti andavano ad infognarsi lì dentro- arriva anche Saori.

La signorina per la prima volta fa una cosa utile, si mette a raccontare tutta la verità sul fratello di Aioria e rivela che Aioros l’ha salvata (pure tu, Sagitter,

la prossima volta fatti un mazzo di cazzi tuoi insieme alla tua armatura!) dai propositi omicidi di Arles, perché è Arles il vero traditore, Arles è brutto, è cattivo

e Saori deve essere protetta anche da lui.

Aioria, povero disgraziato, già aveva confusione di suo nel cranio, adesso gli punta pure questa fessa che si spaccia per Athena ed allora inizia ad avere dei dubbi:

è lui ad essere una calamita per soggetti psicolabili o quella è davvero Athena?

Allora vuole la prova: dice alla bimba dai capelli di melenzana di sottoporsi al suo attacco più potente, così se si salva lui avrà la prova della veridicità delle sue parole,

in caso contrario… la storia continuerebbe benissimo anche senza di lei.

Allora ricominciamo a sperare: non ci libereremo di Seiya, ma almeno Saori ce la leviamo di torno, e con lei i suoi orribili vestitini.

Invece no!

Seiya inizia uno sproloquio su quanto sia Aioria ad essere spietato contro le ragazze (esiste un termine apposito, Pegasus, si chiama “pedofilia”) ed allora,

per aggiungere un altro po’ di allegria, dalle nuvole esce un raggio di sole e –in stile Mufasa de Il Re Leone- arriva Aioros, il quale si rivolge al fratello

e conferma la versione della sua cliente Lady Isabel, dopodiché sparisce così com’è arrivato, un po’ come il fantasma del re Amleto.

Dicevate che era da tanto che non vedevamo piangere nessuno?

Siete accontentati: Aioria si mette a frignare –tutti pensano che sia per la commozione di sapere che il fratello non era un traditore ma l’opinione pubblica,

ovvero la mia, sostiene invece che le lacrime del Saint sono dovute alla frustrazione per il casino in cui si è venuto a trovare- e giura fedeltà a Saori,

poi ritorna al Grande Tempio per una seduta di psicoanalisi ottenere giustizia di fronte ad Arles.

 

Nella puntata seguente facciamo la conoscenza di altri tre Cavalieri d’Oro, a quanto pare disconosciuti in tutto il mondo.

Ma di questo parleremo a tempo debito, adesso concentriamoci per un attimo sulla trascurata sfiga di Shiryu del Dragone: l’avevamo lasciato ai Cinque Picchi,

Kiki gli ha portato l’acqua della vita, acqua che invece di provenire da Lourdes era chiaramente acqua di rubinetto made in China, perché neanche questa è servita

a ridargli la vista.

In tutto questo, mentre il maestro color Mucca Milka è impegnato in uno dei suoi monologhi alla Christopher Marlowe, arriva attraverso la cascata nientemeno

che il Cavaliere del Cancro, da tutti noi conosciuto come lo stimatissimo –nonché spietatissimo per buone ragioni- Death Mask di Cancer.

E perché Cancer dalla Grecia è arrivato fino in Cina?

Perché ha ricevuto l’ordine di riportare il maestro Yoda al Grande Tempio, essendo lui il venerando (o venerato, fate voi) Cavaliere della Bilancia.

Allora tutti sono super-stupiti dal fatto che esista un Cavaliere del Cancro, pensate voi quando si scopre che persino il vecchio Doko è un Saint d’Oro!

Ma il bello arriva tra poco.

Allora, facciamola breve: Shiryu vuole difendere il maestro così, cecato per com’è, si lancia contro il Saint d’Oro, ne esce sconfitto, precipita dalla cascata

ma com’è naturale ritrova la vecchia cara forza interiore alla Kung Fu Panda (quella era la pace ma siamo lì) e riemerge dalle acque come la Venere,

riuscendo a colpire Cancer, il quale neanche se ne accorge, ma tanto basta per smuovere il delicato quanto precario equilibrio psichico del Cavaliere: Cancer fa per attaccare il Dragone con il solito colpo mortale quando ad interrompere la tragica fine di Shiryu… indovinate un po’??

Spunta un altro Cavaliere d’Oro!

Neanche in una coltura batterica gli organismi spuntano in questo modo!

Se arriva qualcun altro quella roccia si spezza, ‘mo smettiamola di fare riunioni in posti disagevoli, andatevene a giocare a ping pong!

Ed adesso arriviamo al punto già citato sopra, quello dei Cavalieri sconosciuti al mondo intero: dunque, il nuovo Cavaliere è il mio morbidissimo cuccioloso  Mur dell’Ariete, proprio il Grande Mur del Jamir.

L’unico commento?

Viene da Kiki.

E sapete cos’è che dice?

Ooh, mio fratello è un Cavaliere d’Oro?”.

Scusa, bambino, con chi hai vissuto fino ad ora?!

Che hai al posto degli occhi, polpette?

Ecco, questo conferma quanto siano conosciuti i Cavalieri d’Oro: Aioria è stato un colpo per Seiya; Cancer, Doko e Mur altrettanto per Shiryu e compagnia.

Ma è possibile che in mezzo a dodici persone nessuno sia minimamente notato?!

Secondo Saori&Co. cosa fanno al Grande Tempio, allevano pecore?!

Producono Whiskey?

Levigano le palline del biliardo?

Come dice il titolo: “Misteri di Saint Seiya”.

A questo punto una si aspetta un combattimento epico tra i due Cavalieri d’Oro under 200, coraggio amici lettori, portate il mais che tanto col calore degli attacchi

ci escono i pop corn in un istante!

No!

No, no, alt, state fermi dove siete!

Abbandono di campo da parte di Death Mask di Cancer!

Il Cancro se la svigna liquidando la sua missione con un “Ci rivedremo, Dragone!” e puff!, sparisce pure lui.

Ed ora con tutto questo mais cosa ce ne facciamo?

Avremo un’altra occasione di cuocerlo, ragazzi, ed anche abbastanza presto.

 

Adesso, però, passiamo alle puntate seguenti: saltiamo lo straziante (non “triste” ma “da far cadere le balle dalla noia”) addio di Seiya a Lamia e passiamo

alla mattina della partenza dei Saints per Atene: Seiya, Hyoga, i Cavalieri dello Smack Brilla Acciaio e Saori stanno aspettando davanti ad un jet l’arrivo di Andromeda.

Shun però si trova nei casini (e quando mai?) perché è appena stato fermato da una tale Nemes/June, Cavaliere del Camaleonte nonché compagna di allenamenti

del piccolo budino caramelloso.

June porta una caterbata di notizie tanto per stare un po’ allegri: la loro isola –fantasiosamente chiamata l’Isola di Andromeda- è andata distrutta per colpa di Scorpio,

il loro maestro è schiattato, i loro compagni pure, più o meno, e la metà che è sopravvissuta ce l’ha a morte con lui perché si è schierato contro il Gran Sacerdote.

Ma quelli, sull’isola deserta, che ne sapevano?

Bè, tutto questo potrebbe finire in modo pacifico, per una volta, ma poi dov’è il divertimento?

Per questa ragione spuntano dal nulla anche Reda e Salzius, altri due sopravvissuti dell’isola, due di quelli incavolati con Andromeda,

arrivati dritti dritti dagli anni ’80 appena usciti da un concerto rock/metal, con tanto di catene.

Catene rosa Big Bubble.

Accidenti, quelle sì che fanno paura!

Non ci vuole un genio per capire come va a finire: Shun viene legato come un salame e sta per essere stritolato quando ecco che appare Ikki, sant’uomo,

a dirgli di muovere il culo e salvarselo per i fatti suoi, nella puntata più poeticamente reso con “E’ il tuo turno di dimostrare il Cavaliere che sei”.

(Nel frattempo dall’aeroporto si vedono i Cavalieri d’Acciaio che partono alla ricerca di Andromeda, c’è un altro spezzone di Shun che viene stritolato,

e quando si vedono di nuovo quelli davanti al jet… i Cavalieri di Acciaio sono di nuovo lì O.o).

Andromeda sconfigge i nemici e si riunisce alla compagnia, e sul jet si trovano tutti a discutere sul perché mai Arles sia così malvagio, e su chi in realtà possa essere.

Incredibile, Saori si ricorda di avere un cervello e pensa che, tra i dodici segni dello zodiaco, ce n’è solo uno con due facce.

Così, di punto in bianco, arrivano a sospettare di Gemini, mai visto, mai sentito, ma adesso il cattivo è lui.

Arrivati al Tempio i Cavalieri e la scema vengono accolti da una guardia in mantello e maschera, diciamo pure da un Mangiamorte, un Mangiamorte tarocco

che si rivela essere tale Betelgeuse della Freccia, quello che ha stabilito il record della morte più veloce: infatti, dopo cinque secondi impegnati a lanciare frecce che, modestamente, io col Paint le disegno meglio, muore colpito da Pegasus.

Una freccia, solo una, purtroppo, però, ha fatto centro, colpendo Saori dritta al centro del reggiseno col push-up dal lato destro, per essere proprio precisi.

Piacere!

Te la sei cercata.

Non ditemi che odio Saori… cioè, sì, la odio, ma ho validi motivi.

Saori ha fatto due (mooolto più di due, ma le ultime due) cose molto stupide:

1 – Ha inviato una lettera ad Arles, dicendo che sarebbe andata al Grande Tempio.

Ma voi riuscite a capirlo?

Cioè, cosa gli ha scritto “Giorno XXX verremo in Grecia e ti attaccheremo a sorpresa”?

Diglielo, mi raccomando, così vi prepara il tè.

Infatti in un inquadratura si vede Arles che strappa la lettera e la getta al vento, poverino, chissà quante minchiate c’erano ammassate dentro.

2 – Saori se ne parte con un vestito che a me sembra una torta nuziale sciolta, con tanto di decorazioni a fiorellini e strato di glassa rosa sul fondo.

Ma dove stai andando, Saori, al battesimo del Royal Baby o nel covo del tuo più grande nemico dove una schiera di illimitati guerrieri aspetta solo di farti

di nuovo l’acconciatura a suon di schiaffi?

E voi, Cavalieri, in quattro –perché nel frattempo era spuntato pure Shiryu- non siete stati capaci di proteggerla?!

Dunque, adesso la cosa è questa: solo Arles, ironia del destino, può salvare la Dea Cacioffa, allora i Saints devono superare le Dodici Case dello zodiaco,

una per ogni segno zodiacale presidiata da un cavaliere suo legittimo difensore, ed arrivare fino al Grande Tempio.

Il tutto in dodici ore.

Senza soste per la toilette e fermate occasionali all’autogrill.

Era ora!

 

Spostiamoci un po’ più su, un po’ molto più su, fino al Grande Tempio, dove Aioria si mette a massacrare le guardie che presidiano le stanze del Sacerdote.

Teniamo presente la frase di una delle guardie “Ci vuole un invito ufficiale per vedere Arles”.

Ma com’è allora che in quella stanza ci entrano cani e porci?!

Ora ci vado pure io!

Dopo un adeguato scazzottamento Leo riesce ad entrare e subito accusa Arles di essere lui il traditore, di essere un malvagio cattivone e non si sa cos’altro,

magari gli avrà anche detto di aver rubato le sue caramelle preferite così, tanto per farlo arrabbiare.

Cominciano a prendersi a parole, con Arles tanto incavolato che risponde “Tu non sei stato capace di uccidere Pegasus né di portare a termine le altre missioni

che ti avevo affidato”.

Tra le altre cose quelle di portargli della focaccia, neanche quello Aioria è riuscito a fare.

Allora arrivano alle mani, si smassacrano per un po’ a colpi di raggi microonde (Ecco, usciamo il mais!) fino a quando taaa-dan! entra in scena un altro

Cavaliere d’Oro ancora: Shaka, Cavaliere della Vergine.

Costui è un caso sensazionale.

E non perché è di una potenza inaudita.

Perché è l’unico indiano con pelle chiara, capelli biondi ed occhi azzurri.

A questo punto Virgo prende il posto di Arles ed inizia a combattere contro Leo, neanche si fossero messi d’accordo.

Magari Shaka voleva solo chiedere un’ora di permesso per andare dal dentista.

Mentre questi si pestano analizziamo i punti: a mio parere Saori emette onde medie di stupidità ed ha contagiato persino il Saint del Leone.

O Aioria è proprio cretino di suo e se ne va a dire “Tu sei un traditore!” ad uno a cui per staccarti la testa non è che ha bisogno di tante pressioni.

Perché sai, mio caro Leo, esiste una cosa chiamata “strategia di battaglia”, e questo dovresti saperlo meglio di me!

Magari prima cerchi di convincere gli altri Saints, e poi ve ne andate tutti in blocco a chiedere le dimissioni del Sacerdote, e se non se ne vuole andare

allora esiste un’altra cosa, molto più bella ed efficace, chiamata “colpo di stato”.

O i capelli ti hanno bloccato l’afflusso d’aria al cervello?

 

*Squillo di trombe*

Avevate perso le speranze? Ed invece no, sono ancora qui!

Scusate tanto l’assenza, dopo vari casini sono riuscita a rimettermi in moto con questa nuova serie e speriamo di continuare così!

Pronti per il Grande Tempio?

Allora cosa aspettiamo?

Prendete il mais e dritti in Grecia! xD

 

Ringrazio chi ha seguito la serie precedente, sperando che voglia continuare la rivisitazione delle rocambolesce avventure dei Saints anche in questa J

Spero in un veloce aggiornamento, preghiamo (non Athena, senno stiamo freschi!) affinché accada!

Ne approfitto per farvi gli auguri di ferragosto, fate dei bei falò e vedete di buttarci dentro Saori >:)

Al prossimo capitolo,

 

Rory_Chan

 

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Capitolo 2
*** Tu non puoi passare! ***


Guida alla comprensione  e misteri di Saint Seiya

-Le dodici case-

Per la serie: -Tu… non puoi… passare!-

 

Più o meno in tutte le serie di Saint Seiya si hanno incredibili parallelismi con Il Signore degli Anelli.

Nelle Dodici Case abbiamo ad esempio la celeberrima frase di Gandalf “Tu non puoi passare”, con la quale i Cavalieri d’Oro danno il benvenuto ai Saints di Bronzo prima di finire maciullati contro le colonne dei templi.

L’unico che si salva forse è proprio il Grande Mur, nella cui casa non succede nulla di interessante, quindi mi limiterei a dire che le armature di Bronzo vengono riparate dall’Ariete, e mentre il Cavaliere si dà da fare discute con i quattro ospiti su una cosa chiamata “settimo senso”, capace di rendere i quattro bronzetti fighi quanto i Saints d’Oro se acquisita prima di schiattare contro il nemico di turno.

Rincuorati, i quattro partono alla volta della seconda casa lasciando Saori a fare da zerbino sulla scalinata del primo tempio.

Il custode della casa del Toro è, a detta di Seiya, un “bestione”, per ovvi motivi, dato che il Saint del Toro è per non si sa quale motivo l’unico dei Cavalieri d’Oro ad avere le misure di un lombo di tirannosauro.

Vabbè che deve impersonare una mucca.

Ma dico, poverino, almeno le sopracciglia potevano abbonargliele e renderle umane, lì Aldebaran ci deve passare tutte le domeniche con le cesoie.

Ma questi sono particolari trascurabili.

Il Saint, com’è naturale, dà il via alle sfilza di “Voi non potete passare”, e giù a pestarsi: in un solo colpo i quattro prodi bronzetti vengono scaraventati a terra, e l’unico ad alzarsi è Seiya per via della sua raccomandazione.

Aldebaran –magari è miope- invece di sedersi su Seiya così è sicuro di ucciderlo e spappolarlo per bene, inizia a dare di matto distruggendosi la casa da solo nella speranza vana che qualche pezzo di cornicione marmoreo faccia il lavoro delle sue chiappe dorate e spiaccichi il Cavaliere di Pegasus; purtroppo questo non succede ed allora prova un’altra tecnica: si mette a braccia incrociate ed a questo punto Seiya canta vittoria, pensando ad una resa improvvisa.

Ed invece si sbaglia (quando mai): grazie a quella posizione il Toro riesce a colpirlo con colpi alla velocità della luce tanto numerosi da fare finire il ronzino al tappeto.

Seiya allora gli dice: “Devo riconoscere che i tuoi colpi sono molto veloci”.

Maddai!

Magari se n’è già accorto, Pegasus, ti pare?

Che ne dici di mettere in moto il criceto che hai nel cranio e trovi un modo per evitarli invece di complimentarti?

No, prima è tempo di dire “Quanto sono stanco”, “Non ho più forze”, “Non riuscirò a sconfiggerlo”, “Era destino”, in più si aggiungono vari flashback inutili sull’allenamento di Pegasus tanto per riempire i consueti venti minuti di puntata; tra un vaneggiamento e l’altro appare Saori, così, come la Madonna.

Lady Isabel si mette a fargli un gran discorso tanto egoista da farmi venire la voglia di strozzarla all’istante, qualcosa del genere: “Alzati, avevi promesso di salvarmi ed un Cavaliere mantiene sempre le sue promesse”.

Mi permettete?

Saori, vai a farti fottere da un orango albino.

Cioè, quello sta morendo per i fatti suoi e si deve alzare per venire a salvare te?

Ma dove ce l’hai la logica?

No, aspetta, non lo voglio sapere, ho già pensato male.

Dato che ormai il povero Seiya ha capito che non si può neanche morire in pace pensa “Tanto vale alzarsi” e, detto fatto, riprende a combattere con il Toro.

Il Toro che vuole schiacciare Pegasus con il suddetto invito “Pegasus, lasciati calpestare!”.

Devo commentare?

Cos’è, un chewingum?

Di nuovo al tappeto, Seiya pensa come ogni volta “E’ dotato di una forza tremenda”, come tutti i nemici finiti al tappeto fino a questo momento.

Ma ecco che dopo tanto penare Pegasus capisce qual è il punto debole dell’avversario e lo sconfigge.

La forza del Saint del Toro risiedeva nel corno.

Povero cornuto.

Già quell’elmo non è che fosse proprio tutta questa grande bellezza, poi con un corno rotto è diventato ancora meglio.

Aldebaran allora concede il permesso a Pegasus di attraversare la seconda casa (Coerenza time – prima: “Voi non passerete!” dopo: “Coraggio, Pegasus, hai il mio permesso di attraversare il secondo tempio!”). ma, attenzione, solo a Pegasus: Hyoga, Shiryu e Shun infatti devono farsi picchiare un po’ prima di unire le loro forze ed ottenere a loro volta il biglietto per il casello autostradale.

 

Seiya adesso si trova davanti al Tempio dei Gemelli, dove all’ingresso sono raffigurati due angeli obesi, e forse è quello a fare paura a chi parla di quel luogo come “il tempio maledetto” o cose simili.

Pegasus entra, corre per un po’, poi esce e si ritrova faccia a faccia con i tre amici, e questo lo mette in gran confusione, anche se poi non è che ci voglia tanto per riuscirci.

Sorpresi, i Cavalieri perdono un po’ di tempo a discutere di cose inutili, del tipo:

 

PEGASUS: Ragazzi! Cosa ci fate qui?!

 

SHIRYU: Pegasus?

 

ANDROMEDA: Pegasus!

 

HYOGA: Mamma!

 

Nel frattempo davanti a loro la casa si moltiplica e diventano ben due templi dei Gemelli, allora Seiya ne approfitta a coglie la palla al balzo.

 

PEGASUS: Dividiamoci! Io e Dragone andiamo ad imboscarci da quella parte, Andromeda e Crystal andranno nell’altra.

 

E bravo!

Trova sempre il modo per avere un tornaconto.

Shiryu e Seiya hanno molta più raccomandazione, quindi passano indenni dall’illusione a quanto pare creata dal Gran Sacerdote (Seduto nelle sue stanze al Grande Tempio) grazie al cecamento del Dragone, utile a renderlo immune dalle polveri di papavero da oppio responsabili di far vedere cose strane a chiunque si addentri nella casa dei Gemelli.

Il problema sorge per Andromeda ed il Cigno: i due si trovano faccia a faccia con il presunto Cavaliere dei Gemelli -quello che nessuno conosceva eppure era diventato il nemico principale- il quale terrorizza i nemici con la sua risata da ippopotamo del fiume Zambesi e si diverte a spedirli nella Dimensione Oscura, quella dove gli addetti dell’Eni gas e luce hanno già staccato la corrente.

Il primo a finirci è Crystal, individuato da subito come principale portasfiga: mentre si perde tra i pianeti il Cigno si sdoppia e ben presto ci sono tanti piccoli Hyoga urlanti e sgambettanti pronti a distribuire una sfortuna pari al loro numero.

Poi il Saint sparisce e nessuno lo calcola più.

Adesso è il turno di Andromeda, raccomandato forte pure lui, non da Athena ma dal suo santo fratello: Ikki, infatti, non si sa bene perché vuole continuare a farsi del male salvando il bambino di glassa rosa, ferma il colpo di Gemini e dà il tempo al fratellino di ritornare alla terza casa prima di essere preso in pieno da un asteroide.

E la cosa poteva finire qui.

No, invece complichiamoci la vita con i dubbi Amletici di Gemini: il Cavaliere si fa la lista di ogni singolo personaggio della serie per capire chi mai avrà osato fermarlo.

Lady Isabel non può essere stata, figuriamoci, quella non fa niente quando è sana, pensa se si smuove quando è stata colpita da una freccia.

Il Saint dell’Ariete non è stato.

Neanche il Saint del Toro.

Neanche il maestro dei Cinque Picchi.

Neanche Pegasus.

Neanche Super Pippo.

Pure tu, Gemini, chi mai può voler salvare quella testa di lattuga?

Finalmente il Cavaliere dei Gemelli individua un cosmo: vede una bella isola sperduta, con un vulcano dal quale esce fumo nero, conosciuta da tutti noi… e si chiede “A chi mai potrà appartenere il cosmo della persona nel vulcano?”.

Non ci arrivi proprio?

Vuoi che te lo dica io?

È Sydney Cooke di Walker Texas Ranger.

Perché non ci credete?

Va bene, forse avete ragione, allora vediamo un pò cosa c’è all’interno della bocca del vulcano, scendi, scendi Gemini… ecco che il fumo si dirada… ecco che compare un orribile seppur familiare elmo… ecco che si vedono alcune ciocche di capelli blu… Incredibile!!

Chi mai l’avrebbe detto?!

Nel vulcano c’è proprio Ikki della Fenice.

Seduto su una roccia.

Concentrato al massimo.

Intento a far riparare la sua armatura dal fuoco della madre terra.

Senza pantaloni.

No, questa me la dovete spiegare… vabbè che hai il potere del fuoco ed il sedere non ti si arrostisce… ma che senso ha indossare di tutto punto la cloth e non avere uno straccio di copri chiappe?!

Bah…

Comunque: Ikki allora discute beato con il fratello tonto, dicendogli che lui tra poco sarà con loro, che potranno spatasciarsi tutti insieme, che per avere salvato il didietro da lui dovrà aspettare ancora, quindi perché non ci prova da solo?

Va bene, fine visione.

Durante tutta questa bella cosa l’illusione della terza casa si era sbiadita, cioè rotta, cioè sparita, avete capito insomma, e Shun non è che ne ha approfittato per scappare, cosa che gli fa notare anche Gemini, dicendogli “Perché non sei scappato?” (perché è stupido) e qualcosa sul suo “Caro Crystal”(aveva capito pure lui).

Andromeda allora si arrabbia e finalmente attacca (un quarto d’ora prima non lo potevi fare? -_-“), e qui troviamo un altro fratello delle Sailor, ovvero la versione “maschile”(?) di Chibiusa; dopo aver fatto girare per mezz’ora la catena senza ottenere assolutamente nulla Shun pensa che forse la deve dirigere verso il nemico, e così fa.

La catena passa attraverso l’elmo dell’armatura dei Gemelli ed arriva dritta addosso al sacerdote, rompendo la sua bella collana indiana, al che l’uomo si incavola di brutto e vuole andare di persona a fare vedere i sorci fucsia al Saint di Andromeda.

Ma qualcosa lo ferma.

Una voce da donna.

Ora, uno pensa che sia Athena.

Invece no: è il doppio del Sacerdote, la sua parte buona (alias femminile) a confermare le insane tendenza transessuali del Sacerdote.

Intanto, alla terza casa, l’armatura dei Gemelli cade a terra, a conferma che quello non era Gemini ma bensì il Cavaliere Agilulfo, protagonista de Il Cavaliere Inesistente di Italo Calvino.

Shun allora vede la collana ed è così furbo da riuscire a capire che “La catena ha raggiunto il nemico” … e ti ha portato una magnifica collana da donna.

Di chi potrà mai essere?

Io non ci arrivo, ragazzi, qualcuno mi aiuta?

 

Adesso spostiamoci più sopra, passando ben tre case per arrivare a quella di Libra, dove in teoria il maestro di Shiryu dovrebbe abitare.

Ma siccome lui non c’è la casa dovrebbe essere deserta.

Ed allora cos’è quella cosa per terra?

Vediamo…

Oh, ma è incredibile, è Hyoga!

È stato scaraventato di trenta metri più avanti quando invece Gemini aveva detto “Ti perderai in un luogo sconosciuto al genere umano”, sarà stata la sua jella ad impedire l’avverarsi delle funeste parole del Cavaliere.

O magari Hyoga era arrivato su Marte dove i marziani l’hanno riconosciuto e rispedito al Tempio una volta capito il suo ruolo di portasfiga.

Il papero viene trovato da un altro Cavaliere d’Oro, il franscese Camus dell’Acquario (Cosa ci fa il Saint dell’Acquario nel Tempio di Libra? Forse cercava il bagno), ed i due arrivano a parlare della mamma del Cigno, di quanto lui sia stupido ad andare ancora a vederla, di come abbia ucciso il Maestro dei Ghiacci, di quanto sia infelice per tutte queste cose.

Di tutto questo ad Aquarius non gliene frega nulla e per buoni motivi il Cavaliere gli dà del fallito, e siccome il russo insiste allora fa affondare il Titanic sul quale la mammina del Cigno riposava in pace.

Mai fare una cosa del genere.

Hyoga si dispera incavolandosi allo stremo, e mentre fa un discorso funebre da strappare le lacrime la gente si aspetta di vedere cose altrettanto tristi, cimiteri, la nave diroccata, la scena dell’affondamento con tanto di Jack e Rose sulla tavola in mezzo all’artico… no.

No, no.

Parlando di funerali ci sono della anatre che volano sullo sfondo.

Il che rovina un po’ l’atmosfera, non credete?

In più dobbiamo sorbirci l’ennesima visita di Hyoga alla madre, poveretta, dov’è che quella si alza e se ne va perché non lo sopporta più.

Mettendo da parte le parole il Cigno decide di attaccare, e lo fa con la frase “Aurora del Nord! Colpisci!” – ditemi cosa c’entrava il colpisci.

Cos’altro doveva fare?

Esiste anche l’opzione “Aurora del Nord vai a farmi un panino”?

L’attacco, tuttavia, per quanto forte, non ha il suo effetto devastante, ed ora è il turno dell’Acquario di attaccare: il Saint d’Oro alza le braccia ed una brocca gli appare magicamente sulla capoccia (io mi chiedo: se qualcuno gli fa il solletico, gli cade in testa?) e con quella congela il nemico.

Vediamo: mentre Hyoga cade, muore, si ricopre di brina come i bastoncini di Capitan Findus si mette a parlare con la mamma, e gli dice tutto contento “Mamma, sono stato sconfitto, sai?” come si direbbe “Mamma ho superato gli esami per la patente!”.

Che gli doveva dire sua madre?

Bravo.

Perché sei pirla.

Poi si rivolge agli amici con una sfilza di “Perdonami” ed infine si congeda con un “Torno dalla mamma”.

Hyoga?

Non per farmi gli affari tuoi… ma tu una vita sociale non ce l’hai?

No, dai, neanche un nerd sfigato della peggior specie è così fissato con la mammina!

Quanto mi fai venire la voglia di prenderti a picconate nel cranio!

Bene, uno è andato.

Rimasto solo, Aquarius pensa “Il destino ha voluto così”, certo, quando le cose non ci vanno bene è sempre colpa del destino.

Povero Camus, lui voleva fare una cosa buona, voleva far acquisire allo pseudo-allievo il settimo senso, se lui è scemo mica ci poteva fare nulla.

Seconda cosa: ma se gli lascia il morto nella settima casa, a Doko poi non viene un colpo?

È sopravvissuto per così tanti secoli e deve morire proprio trovandosi un morto in casa?

 

Intanto Seiya e Shiryu sono corsi alla quarta casa, dove li aspetta il famigerato Cancer, la vecchia conoscenza di Shiryu.

Uno degli scontri più riusciti dell’intera salita è proprio questo.

Voi cosa dite, riuscirò a distruggerlo a dovere?

 

Buongiorno, lettori!

Come vedete abbiamo già fatto un bel po’ di strada, adesso è il turno della quarta casa (inizia a tremare, Death!).

Poveri Gold, c’è da dire che loro vincerebbero ogni singola volta, purtroppo la raccomandazione è una cosa terribile e gli scontri devono per forza finire con qualche Saint d’Oro smassacrato!

 

Lovecraft Kane: Bentornata!

Hai ragione, mancano i dirupi, povero Pegasus! La sua fonte primaria di divertimento è scomparsa e dovrà arrangiarsi con le colonne, pazienza.

Non parliamo dell’”indianezza” di Shaka che è un tasto ben dolente! xD

Ci sono capitati questi, cosa ci vogliamo fare v.v

Bè, grazie per seguirmi anche qui!

 

Vale_Aries: Ciao ^^ OMG, povero Camus, bidonato proprio per la sua nazionalità! Anche a me stanno abbastanza antipatici i francesi, ma Cammy è un’eccezione obbligatoria.

Ooh, ma allora siamo “sorelle zodiacali”, anche io sono dell’Ariete! *-* quindi è scontato che io adori quello spucciotto lilla meglio conosciuto come Mur di Aries (Anche io lo chiamo Mur per lo stesso motivo… e poi “Le mucche fanno muu” si addice di più ad Aldebaran xD).

Grazie per la recensione ;)

 

Cielo_senza_nuvole: Buon pomeriggio =) per carità, non mi morire, io non voglio uccidere nessuno!

Sono lieta del fatto che i miei deliri vengano tanto apprezzati, credo che più o meno tutti si sono posti questi ed altri generi di domande guardando la saga <.<

Anche perché è impossibile farne a meno xD

Grazie mille per il commento, alla prossima ^^

 

Ladyaries: Ciao :) duunque, i protagonisti sono sempre i più stupidi della serie, in genere, ma Seiya e Saori toccano l’apice senza bisogno di alcuno sforzo!

Credo che persino Renzo e Lucia siano più intelligenti, il che la dice lunga considerato che i promessi sposi, invece di fare la semplice cosa di scappare e sposarsi da un’altra parte, se ne stanno per un libro intero a deprimersi su quanto il destino sia avverso contro di loro… ma quelli erano altri tempi!

Mi sa che dobbiamo tenerci questi due.

Al prossimo capitolo! ^^

 

Inoltre grazie a Crystal eye e data81 per aver messo la storia tra le preferite, e ad Amaerise, cielo_senza_nuvole e Lovecraft Kane per averla inserita tra le seguite ^^

 

Non mi resta che darvi appuntamento al prossimo capitolo!

Buon pomeriggio a tutti,

Rory_Chan

 

 

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Capitolo 3
*** Tra granchi psicotici e gatti drogati ***


Guida alla comprensione  e misteri di Saint Seiya

-Le dodici case-

Per la serie: Dante è invidioso di Shiryu perché il Saint del Dragone ha potuto davvero visitare l’inferno

mentre a lui è toccato inventarselo di sana pianta.

 

Tra granchi psicotici e gatti drogati

 

Premetto che l’altra sera, quando è apparsa la quarta casa, fuori dal mio balcone hanno iniziato a cadere fulmini che era una bellezza, poi hanno cominciato i tuoni e poi, non appena è apparso Cancer, si è messo a piovere peggio del diluvio universale.

Ditemi se sono io sfigata o è Death Mask a fare questo effetto.

 

Allora, i nostri baldi eroi Dragone e Pegasus si trovano all’entrata del quarto tempio, una struttura dall’inquietante forma a croce con una cupola in stile arabo… che con uno proveniente dalla Sicilia non si sa cosa abbia a che fare.

Per di più la casa è tutta diroccata; chissà quanti mattoni sono caduti in testa al Saint del Cancro, adesso sì che mi spiego molte cose.

I due Cavalieri entrano ed all’interno della casa vengono accolti da una strana nebbia, a parere di tutti è un’atmosfera molto funebre, dovuta ai vapori sulfurei dell’Aldilà.

Ma forse Cancer stava solo friggendo delle cipolle.

Inoltrandosi Shiryu pesta qualcosa e chiede a Pegasus di spiegargli di cosa mai si tratta, come se in mezzo ad un tempio ci stanno mucchi di letame impilati dalle termiti.

Pegasus abbassa lo sguardo, e… vede la testa mozzata del cavallo del film Il Padrino.

O forse no.

Vede solo una testa mozzata, questo è certo, anzi, molto più di una: il pavimento, le pareti ed ogni singolo angolo del Tempio del Cancro sono ricoperti di facce, teste, cadaveri più o meno decomposti, vediamo se trovate anche i resti dell’ultimo pranzo di Cancer magari.

Seiya allora fa un’osservazione davvero intelligente, io non ci sarei mai arrivata pur vedendo quello spettacolo.

 

PEGASUS: Qui c’è odore di morte!

 

Mah, direi che con una quantità simile di corpi in avanzato stato di decomposizione non è che ti puoi aspettare il profumo di una torta di mele appena sfornata, no?

O forse è l’odore delle cipolle.

O magari Cancer ignora cosa sia il sapone.

Sono pure cavoli suoi!

Come se qualcuno l’avesse chiamato arriva proprio lui, il Saint d’Oro del granchio corallino, e subito si mette a parlare dei morti, i morti che “Sapete, mi tengono compagnia” a detta di Death.

Non so, questa cosa mi rende un po’ perplessa.

Cioè, non è che un cadavere sappia giocare a briscola, eh.

Ma contento lui contenti tutti, mai contraddire qualcuno come Cancer.

Ora, siccome tra le tante presenze nella quarta casa ci sono anche dei bambini i due Bronze si incavolano ed inizia un tira e molla tra i due su chi debba farla pagare al nemico per primo.

 

SEIYA: Ti voglio distruggere! (Il vocabolario del ronzino è molto ristretto)

 

SHIRYU: No, lascialo a me, tu attraversa il tempio!

 

SEIYA: Ma io lo voglio distruggere! (E daje!)

 

SHIRYU: Qualcuno di noi due deve andare avanti (e siccome tu sei il protagonista è regola che ti devi salvare il sedere), non dimenticare che dobbiamo salvare Crystal!

 

PEGASUS: Crystal, ah, è vero!

 

Come sarebbe “Ah è vero”?

Scusa Seiya, eri tu che parlavi di fratellanza?

E ti dimentichi così del tuo amico tragicamente scomparso mentre adempiva al suo dovere?

Ricordami di non affidarti mai la mia vita.

Così Pegasus va avanti e Dragone rimane ad affrontare Cancer per terminare il loro incontro ai Cinque Picchi.

Ed ora parliamo dell’attacco del Cavaliere del Cancro, una tecnica teoricamente paurosa da far venire i brividi solo a nominarla.

Questo colpo si chiama “Strati di Spirito”.

Gli spiriti com’è naturale sono quelli dell’Aldilà, sapete, le povere anime senza requie di migliaia di peccatori destinati al castigo eterno, uno scenario da Apocalisse, lande deserte ed infuocate, i dannati che fuggono dai diavoli, i più reconditi angoli dell’Inferno nei quali riecheggiano urla senza fine di uomini torturati per l’eternità…

A me invece fa pensare che Cancer abbia fatto del tiramisù con troppo rhum.

O che gli sia caduto del marsala nel millesfoglie.

O che abbia provato a fare le lasagne con l’Amaro Montenegro.

Non voglio rovinare oltre la serietà del momento: duuunque, stavolta la raccomandazione non funziona e non c’è neanche Mur a salvare le chiappe bronzee della nostra lucertola orba, così Dragone finisce scaraventato negli Inferi.

Immaginate un attimo il paesaggio: rocce aride, deserte, la luce cupa e migliaia di fuochi fatui raggruppati su spuntoni frastagliati di pietra.

Cosa vi sembra, la grotta di Ursula a Disneyland?

Forse a Shiryu sì, perché si guarda intorno e si chiede “Dove sono?”.

Dai, Dragone, ti aiuto io: ti trovi sul set di riprese de L’Ultimo Sopravvissuto.

Tra poco ti spunta anche quel cretino di Bear Grylls.

Invece no, a Shiryu spunta Saori, ed aiutato dalla Dea il Cavaliere ritorna al quarto tempio, dove Cancer nel frattempo si è fatto i cavoli suoi ed evidentemente ha chiuso il fuoco alle cipolle perché la nebbia è sparita.

Per poco -a vedere Shiryu ricomparire dal nulla, come Casper- al Saint d’Oro viene un colpo, allora decide di portare di persona il tizio sulla bocca dell’Ade e scaraventarlo giù per essere proprio sicuro di non vederselo rispuntare.

Arrivati a destinazione, invece di compiere la sua missione, Cancer si passa la fine dell’episodio e metà di quello successivo a ridere peggio di Gemini, come un rinoceronte al quale è finito un moscerino in una narice.

Nel frattempo, ai Cinque Picchi, la fidanzata trecce-a-palla di Shiryu decide di mostrarci una nuova similitudine tra questa serie ed un’altra celebre opera: Shunrei si mette a pregare e Death Mask la sente, dando così il via alla scena di Lucia Mondella alle prese con l’Innominato, con lei che invece di trovare un modo per scappare se ne sta a discutere con il Signore e lui che poveretto vuole farsi le parole crociate e non ci riesce perché si deconcentra.

Allora Cancer, con i suoi strafighi poteri, la butta già dalla cascata.

Sì, perché Fiore di Luna non poteva starsene in casa a piangere, no, vai ad inginocchiarti sui massi in stile penitenza della Compagnia dei Flagellanti.

In tutto questo Shiryu non ci vede più, si incazza come mai prima, e dopo quasi tre puntate -incredibile ma vero- capisce la cosa fondamentale:

 

SHIRYU: Canceeeeeer!!! Tu sei malvagio!

 

Maddaaaaii!!!!

Un applauso, su gli accendini!

Siccome Cancer è il cattivo logica vuole che alla fine schiatti, così il Dragone si mette all’opera e colpisce l’avversario con un Drago Nascente fortissimo, eppure questo non basta e Shiryu finisce quasi nella bocca di Ade, attaccato alle rocce con Cancer che -invece di colpirlo con un qualche raggio di luce dritto in testa così è sicuro di farlo cadere- gli pesta le dita continuando a ridere come un fesso.

Death, hai davvero uno strano senso dell’umorismo…

Dragone colpisce il Saint sulla caviglia –ohiohiii che dolore!!- eeee… e dopo un po’ tutta l’armatura d’oro si stacca da Cancer confermando la sua disconoscenza del sapone sopra citata.

Ma prima di questo arrivano dei morti, nemici del Cancro, e Death li rispedisce di nuovo nella voragine infernale perché evidentemente averli uccisi già una volta non gli è bastato (questo servirebbe a sottolineare la sua malvagità).

Infine Shiryu spedisce anche il Saint di surimi giù nel precipizio e se ne ritorna alla quarta casa, dove nel frattempo Shun ha trovato il corpo dell’amico e fa uno dei suoi soliti ragionamenti.

 

SHUN: “Sirio deve aver combattuto contro Cancer… ma perché non si muove? … è freddo… non gli batte il cuore… Che sia…?”.

 

Che sia cosa?

Morto?

Sì, è questo che succede quando le persone non respirano più, tuo fratello non te l’ha detto?

Ma no, ragazzi, non disperiamoci!

Shiryu non è morto, anzi, ha pure riacquistato la vista, adesso deve solo trovare un valido motivo per accecarsi di nuovo.

 

Intanto Pegasus è giunto alla quinta casa, ed è tanto contento, perché il custode è Aioria e lui già pensa di poterla attraversare senza problemi.

Entrato si ritrova faccia a faccia con Leo (non il carlino) e, con un sorriso idiota, si mette a parlargli non dando al Saint d’Oro neanche il tempo di rispondere.

 

SEIYA: Ioria! Sono tornato! Hai incontrato il Sacerdote? Lo sai che Lady Isabel è in pericolo? Devo attraversare la quinta casa! Ioria? Perché non mi rispondi? Non hai sentito? Lo sai che sono tornato in Grecia? Te l’ho detto che Milady rischia la vita? Quindi per salvarla devo passare da questo tempio! Ioria? Perché non mi rispondi? Devo arrivare presto da Arles, perché sono tornato in Grecia e Milady è in pericolo quindi rischia la vita, quindi devo passare per la quinta casa, però continuo a non capire perché non rispondi se ti ho detto che devo vedere il Sacerdote perché Lady Isabel è in fin di vita perché sono tornato in Grecia e devo passare da questa casa e… Ioria?

 

Per tutta risposta Ioria lo pesta.

Un cosa utile l’ha fatta, coraggio, non è da buttare via.

E continua a pestarlo anche tra un “Ma perché mi stai attaccando?” e l’altro, perché poveretto anche a lui Pegasus inizia a stargli sugli attributi.

Le puntate vanno avanti così: Aioria attacca Seiya e lui si gasa tutto perché riesce a vedere i suoi colpi.

Sarà per questo che infatti li becca nello stomaco uno per uno.

Per non rendere monotona questo scontro ci sono vari intramezzi: in uno Marin arriva al Tempio per vedere Pegasus e finisce schiantata giù da un burrone (potevano mancare?) mentre combatteva con un tale Danes, un gigante che sfiora i limiti dell’osceno non tanto per la cattiveria quanto per l’aspetto.

In un altro si vedono Tisifone -intenta a disperarsi per Pegasus- e Cassios, il suo allievo, a rodersi le budella perché Seiya è arrivato e gli ha portato via tutto: l’armatura, la ragazza e pure l’orecchio.

Cassios se ne va al mercato, e lì apprende che Pegasus si sta battendo con Aioria, il quale ha provato la nuova droga del Gran Sacerdote ed è uscito completamente di testa, e così facendo potrebbe anche arrivare ad uccidere Pegasus e liberarci per una buona volta dalla sua presenza.

Il gigante pensa “Io amo Tisifone. Tisifone ama Pegasus. Io sono un povero gobbo sfigato. Se Pegasus muore a Tisifone prende un colpo. Se io muoio a Tisifone non fregherà un cavolo”.

Così Cassios prima ritorna dall’amata e le dice “No, non alzarti, risposati, sei debole” con tanta premura, ma appena lei si mette in piedi le carica un’amorosa mazzata e la lascia in casa mentre lui va a salvare le chiappe equine al rivale.

Sulla scalinata atterra Shiryu ed Andromeda e si infila nella casa del Leone giusto in tempo per raccontare a Pegasus tutta lo storia della droga sacerdotale: … a quanto pare la droga non c’entra, il tutto è partito dalla noia e la fame del Sacerdote.

Noi abbiamo uno speciale retroscena ottenuto attraverso infiltrati nelle sale del Grande Tempio e possiamo riportarvi quanto è realmente accaduto:

 

ARLES: Allora, Aioria, facciamo così, ti lascio scegliere: o uccidi Pegasus o mi vai a comprare la focaccia.

 

AIORIA: Invece io non faccio nessuna delle due cose! Perché lei è un brutto traditore ed ha ucciso mio fratello!

 

ARLES: Ancora con questa storia?! Io voglio essere clemente con te, anche perché sei pirla quindi hai l’attenuante. Coraggio, decidi cosa vuoi fare.

 

AIORIA: No io non faccio niente! Perché lei è un brutto traditore ed ha ucciso mio fratello!

 

ARLES: Sto perdendo la pazienza! Anzi, fai una cosa: lascia perdere Pegasus tanto è raccomandato è troverà di certo un modo per sopravvivere, vai solo a prendermi quella cavolo di focaccia che non ci vedo più dalla fame ed ho finito le Fiesta!

 

AIORIA: Le ho detto di no! Perché lei è un brutto traditore ed ha ucciso mio fratello!

 

VIRGO (fino ad ora rimasto indeciso tra scappare a chiamare il manicomio o restare a farsi due risate): Io posso andare dal dentista?

 

ARLES: NO! Tu adesso sconfiggi questo scemo, perché se ripete di nuovo la stessa cosa un’altra volta lo devo uccidere io, e se lo uccido mi sporco ed ho finito anche il cloro per la vasca e non mi posso lavare!

 

VIRGO: Ooh! Va bene!

 

Così Leo e Virgo iniziano a combattere, ma le loro forze si equivalgono e non ci cavano un ragno dal buco (inoltre Aioria molla un pugno in faccia a Shaka e gli rompe la  mola dolente, così non deve più andare dal dentista).

Intanto Arles, sgranocchiando i pop corn rubati ai lettori, li guarda e pensa:

 

Hum, ed ora come faccio? Vabbè che Aioria è cretino, ma se mette in giro la voce che sono un traditore addio vasca olimpionica! Hmm… vediamo (tira fuori un’agenda) ma è proprio da tanto che non friggo il cervello a qualcuno! Vediamo se riesco a trovare quello di Leo così finalmente mi porta quella dannata focaccia”.

 

E così Aioria finì colpito in pieno dal colpo segreto (ma non si sa come conosciuto persino dalle vecchie del villaggio) del Sacerdote e spedito dall’omino del panpizza giù all’angolo, solo che incontrò Pegasus alla quinta casa e dovette combatterlo per forza.

Fine documenti segreti.

 

Soltanto che gli arrangiatori hanno cambiato un po’ le cose e tutti sanno che il senno (??) di Aioria è finito sulla luna a fare compagnia a quello dell’Orlando, e che sarebbe tornato giù solo e soltanto quando il Saint del Leone avesse visto il cadavere del suo nemico.

Dico, non potevano fargli calpestare uno scarafaggio?

Il succo della cosa è che Cassios muore, Leo torna… diciamo “normale” e tutti piangono sul cadavere del gigante.

Aioria, per rimediare al danno di aver rotto una gamba a Pegasus, gli inietta una pasticca di Supradyne grazie ai suoi poteri curativi e informa i Saints di stare moolto attenti al Saint di Virgo, perché anche se è l’uomo (?) più vicino ad Athena è anche il più lontano.

Sue esatte parole.

Nessuno dei tre capisce cosa mai voglia dire, ma quando Pegasus gli chiede spiegazioni lui rifiuta dicendo di non poter aggiungere altro.

E allora cosa le dici a fare le cose?!

Insomma: loro devono solo stare attenti a non fargli aprire mai gli occhi.

Mi chiedo come possano fare, gli sputano le Big Bubble?

Aioria insiste nella sua mutaggine e congeda i Cavalieri con un “Non posso rivelarvi altro, dovete stare molto attenti. Buona fortuna amici”, il che può essere tradotto in lingua mortale come un “cazzi vostri, arrivederci”.

Benissimo.

Fino ad ora tutti i nemici super forti sono stati sconfitti tra tagli di corna e scaraventamenti in burroni infernali.

E con Virgo come andrà a finire?

___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Bentornati, lettori miei!

Siamo quasi a metà percorso e fino ad ora abbiamo avuto solo una perdita (mi sa di idraulico…), diciamo tutti una preghierina per Hyoga prima di andare a letto,

sennò anche da morto quello trova il modo per passarci la sua sfortuna nera.

Adesso aspettiamo lo scontro tra i nostri tre Bronze(tti) e Shaka della Vergine.

 

P.S.: A proposito, manca qualcuno all’appello: Ikki, che dici, te li metti i pantaloni e vai ad aiutare i tuoi amici o resti nel vulcano a rosicchiarti le unghie?

Vuoi del mais anche tu, tanto col calore del vulcano il pop corn ti esce in un attimo?

 

Cielo_senza_nuvole: Bentornata ^^ Oddio, io non avevo nessuna intenzione di farti prendere per pazza da tua sorella! Sorry *inchino alla cinese*

Sui cervelli di Seiya e Saori ormai non ci ho steso un velo pietoso ma un intero negozio di sartoria…

Ed ecco qua, sono stati distrutti per bene anche Death Mask ed Aioria xD

E la prossima volta toccherà a Shaka >: )

Grazie per la recensione *-*

 

Lovecraft Kane: Ciao : ) Sì, bè, degli ordini di Shun ne devo parlare in un capitolo a parte perché anche quelli sono fonti di grandi risate xD “Catena, attacca!” – ma cos’è, un cane?! Diciamo che le coppie di fratelli sono strane: c’è lo stupido, l’impedito, ed il frignone accoppiato con uno più o meno serio, o se non altro passabile, così almeno cerchiamo di bilanciare la serietà <.<

Eccoti qua la quarta casa, adesso Death vorrà anche la mia, di faccia xD

Ci sentiamo alla prossima :D

 

Vale_Aries: Heilà! ^^ Ormai, poveri criceti, si sono rassegnati pure loro… anzi, quello di Saori è proprio scappato sgusciando via dall’orecchio in un attimo di distrazione!

Suvvia, la fugura di Lady Saori non deve essere compromessa v.v … ok, scherzavo: in effetti, non per essere volgare, quella ha più tette che cervello <.< e la voce… le voci sono da andare a suicidarsi, io porto sempre per esempio quella di Mime della saga di Asgard: cioè, dai, ha un tono da maniaco sessuale di quelli pesanti!

Tesoro, anche io ho sulle sacrosante scatole Pisces! E lo distruggerò >: )

Al prossimo capitolo ^-^

 

 

 

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Capitolo 4
*** Il terribile Shaka della Barbie ***


Guida alla comprensione  e misteri di Saint Seiya

-Le dodici case-

Per la serie: -Io sono Virgo, e sono qui per punirti in nome di Venere!

 

Il terribile Shaka della Barbie

 

Prima di arrivare alla sesta casa mi piacerebbe mettervi a parte di un ennesimo, curioso parallelismo che ho notato mentre in tv trasmettevano la pubblicità dei biscotti.

Direte: cosa c’entrano i biscotti con i Saints?

Ora vi spiego: nello spot dei frollini Balocco c’è l’omonimo signore che guarda commosso le sue creature pastafrollose, meravigliato fino alle lacrime da tanta perfezione, bellezza e croccantezza.

Ora, quell’uomo a me ricorda tanto Kido.

Perché entrambi gli anziani crescono con amorose cure ed attenzioni i propri “piccoli”, poi però li mandano rispettivamente a farsi mangiare o picchiare da sconosciuti nei più svariati angoli del pianeta.

Bene, ho sparato la mia cavolata del giorno, passiamo ai catastrofici eventi della serie.

 

Per introdurre il personaggio di Virgo ci sono ben due o tre puntate inutili ma pur sempre divertenti: siamo sull’Isola del Riposo (non un ospizio per anziani, una vera e propria isola vulcanica, dove nel vulcano c’è Ikki –con i pantaloni- intento a fare uno sproloquio su quanto la sua armatura sia tornata bella, forte e figa come lui adesso che è stata riparata dal fuoco), sulla quale si sono radunate delle guardie di Arles per cercare la Fenice.

I soldati ordinano ad un vecchio di accompagnarli da Phoenix, e non ci sarebbe niente di strano.

Il problema è che, invece di farsi guidare, glielo chiedono pestandolo.

Come fa ad accompagnarvi se gli rompete la schiena?

Bah, quando il vecchio muore le guardie si mettono a picchiare pure sua nipote, e se non fosse per Ikki che arriva a salvarle il giovane sedere la ragazzina se la sarebbe vista proprio brutta, a detta sua.

Allora, tanto felice per poter provare la sua nuova armatura, Ikki atterra le guardie in un solo colpo, così risparmia ad Arles pure di pagare lo stipendio a cinque persone.

Ma attenzione: a cercare il Saint del Piccione dalla Coda in Fiamme arrivano altri due brutti (e se dico brutti sono brutti davvero) personaggi, tali Pavone e Loto, allievi del famosissimo Virgo.

Tanto famoso che i due devono spiegare ad Ikki chi mai sia il loro maestro.

Mentre loro parlano del terribile, potente, imbattibile, saggio, temibile, tinto Virgo, appare sullo sfondo il suddetto Saint della Vergine, seduto in una posa impossibile, con gli occhi chiusi, sbrilluccicoso come una Barbie ricoperta di miele, che se ne frega delle parole di elogio degli allievi e continua a dirsi il rosario per i fatti suoi.

Per me c’è stato un errore: dopo l’ultima serie del cartone tutte le Sailor si sono trasferite in Grecia ed infiltrate al Grande Tempio.

Perché -ditemi se sbaglio- Virgo è la fotocopia di Sailor Venus, gli manca solo il fiocco rosso da uovo di Pasqua in testa.

Per non parlare dei suoi allievi.

Loto e Pavone meritano una morte cruenta e dolorosa solo per il loro aspetto, in particolare i capelli.

Loto ha preso un tir di faccia mentre si dirigevano all’isola; per la precisione un tir carico di vernice –almeno lo spero per lui- responsabile di avergli tinto i capelli di un orribile color fucsia vino annacquato.

In più il tir è esploso e gli ha bruciato le sopracciglia –tinte pure quelle- rendendole simile al pelo di uno shitzu bagnato.

Pavone, invece, ha i capelli color frullato di spinaci andato a male ed in più, sotto l’armatura, indossa il vestito di Odette del film The Swan Princess.

Come se non bastasse, i due attaccano la Fenice in un modo davvero orribile.

Non sto scherzando, chi è debole di cuore può anche smettere la lettura, non voglio avervi sulla coscienza.

Se è rimasto qualche temerario, ebbene ecco la triste sorte destinata al nostro Phoenix: i due si ricoprono di brillantina rosa e gliela lanciano addosso.

Io mi sono talmente spaventata da non riuscire a dormire la notte (mi duole di non potervelo comunicare con il dovuto sarcasmo).

Gli attacchi degli allievi di Virgo sono terribili: Loto colpisce l’avversario con il “Nettare di Loto”, solo questo fa davvero accapponare la pelle peggio di una puntata di Ghostbusters.

Pavone invece fa di meglio: invocando la “Coda del Pavone” scaglia sul nemico una serie di piume a velocità stratosferica.

Fanno addirittura più paura di Cancer, con la sua pasta sfoglia annegata nel Limoncello.

Ma non sono loro il vero problema: per facilitare il lavoro agli allievi –sono monchi cerebralmente- Virgo immobilizza la Fenice così loro possono usarlo più agevolmente come punching ball.

In tutto questo ci sono Elena –la ragazzina che nel frattempo è stata scaraventata nel vulcano- e Saori a rompere le scatole al Cavaliere di Bronzo, come se lui potesse mettersi ad ascoltare le loro cavolate.

Ed in più c’è uno spezzato assolutamente inutile di Saori che parla di giustizia ed altre cose più o meno serie… peccato che con il contesto non c’entrino una beata mazza.

Isabel, cosa dici, la smetti di tormentarci con le tue inutili pippe mentali?!

Ikki, contagiato a sua volta dalla stupidità della Dea, pensa “Non posso muovermi, se continuano così non so come andrà a finire…!”.

Il povero feniciotto ha paura di finire ucciso, possiamo comprenderlo.

Se non fosse per un piccolo particolare.

Devo forse ricordartelo io, Ikki?

Sei immortale, pirla.

Ed essendo bloccato cosa mai può fare?

Si guarda la mano e le parla “Muoviti, trova la forza, reagisci!”.

(Intanto la mia faccia era così: o__O”)

IKKI!!!

Athena è più pericolosa di quanto pensassi!

Gli ha fritto il cervello peggio di quanto mai potesse fare Arles, lo ha fatto diventare stupido quasi quanto lei! (quasi, tra Saori ed Ikki ci passano non uno ma venti oceani)

Ikki, santo Phoenix, è un arto, non ha vita propria, dovresti essere tu a dirgli cosa fare!

Però una cosa buona Saori la fa: si vede Virgo bello brillante, e dietro gli compare Lady Isabel; io pensavo che lo picchiasse con la paletta, invece no, lo distrae facendogli “BUH!” e lascia alla Fenice il tempo di pestare gli avversari.

Pavone riprova con la sua ruota del Pavone (e stavolta spunta Enrico Papi cantando “Gira la ruota!”) ma non funziona, e neanche gli orribili fiorellini fosforescenti di Loto hanno effetto.

Per finire, come di consuetudine i due cattivoni vengono uccisi, la bambina viene salvata e Phoenix se ne va al Grande Tempio per farsi pestare con gli amici.

 

Nel frattempo Seiya e compagni passano mezz’ora a salire gli ultimi tre gradini della casa della vergine ed infine entrano, trovandosi davanti un bel paesaggio da Là sui monti con Annette che però viene sostituito dalle mura del palazzo quando i tre si trovano di fronte a Virgo.

Ora, stupidi Bronze: potevate stare zitti e passargli di lato!

No, invece mettiamoci a discutere davanti al Cavaliere, e già che ci siamo attacchiamolo così poi ci lamentiamo tutti insieme su quanto i suoi colpi siano potenti.

Provando a turno, i Bronzetti finiscono a terra, primo di tutti Pegasus, Seguito da Shiryu ed Andromeda; il pargolo rosa ha forse più sfortuna di tutti, si vede che la vicinanza a Hyoga deve avergli scaricato un po’ di sfiga di troppo: finisce stritolato –per la seconda volta- da una catena, stavolta dalla sua stessa catena, capite, neanche quella lo sopporta più!

Ma Andromeda non muore, ci mancherebbe, ed invece di far finta di essere schiattato continua a muoversi.

Così Virgo si trova obbligato ad ucciderlo.

Questa è la puntata della minchionaggine estrema.

Shun… tu e tuo fratello siete rimbecilliti insieme o fate i turni?

Fingiti morto, scemo!

Come gli opossum!

E proprio mentre Shaka si appresta a finire il nocciolino caramellato… viene fermato da una piuma.

Una piuma di bronzo.

Virgo, dico, se hai ordinato ai tuoi allievi di uccidere Phoenix, a chi vuoi che appartenga quell’affare?!

C’è bisogno di chiedertelo e farti un quarto d’ora di discussione da solo?

Per fortuna, a risolvere tutti i suoi dubbi, Ikki si rivela, ed invece di pestarsi come di consuetudine i due Saints parlano di cose assolutamente stupide, e durante il discorso Virgo mette in luce l’inadeguata educazione dei Bronze.

 

VIRGO: Non so come abbiate fatto ad arrivare fin qui. Ma siete entrati al Sesto Tempio e cosa fate? Attaccate me, che ne sono il custode.

 

Ti chiedo scusa da parte loro, Shaka, la prossima volta vengo io e ti invito al concerto di Hannah Montana.

Inoltre Shaka è incavolato nero perché Phoenix “Ha osato versare il suo preziosissimo sangue”.

Io non voglio sembrare irrispettosa, però del tuo sangue non gliene frega un ca**o a nessuno, siamo tutti più preoccupati per Ikki che deve stare lì a sentirti dire cose senza senso sulla tua presunta onnipotenza.

Un simile affronto non resterà impunito, ma prima, per chiarire la situazione, è necessario un piccolo flasback per comprendere la scena seguente:

 

*Quarta Casa, il giorno prima*

 

CANCER: Facciamo una cosa, Virgo: siccome io odio cucinare ti friggo le cipolle (quelle del capitolo precedente) e tu metti su l’elmo del Capricorno a mo’ di pentolone e ci fai il sugo a casa tua, ci stai?

 

VIRGO: E va bene, tanto se non cuciniamo io o Mur qui dentro non si mangia. Già che ci sono prendo anche l’elmo di Gemini che mi sembra anche più capiente.

 

Così Virgo aspettò il giorno seguente per mettere su la pentola, non sapendo che non gli sarebbero mai arrivate le cipolle e che avrebbe sprecato tutto il contenuto solo poco dopo.

Fine.

 

Fu così che, mentre Virgo smaniava sulla sua goccia di sangue perduta, le pentole in cucina iniziarono a bollire, e bollire, e bollire, finché non esplosero ed il sugo inondò la sesta casa, con grande stupore di Ikki, il quale subito pensò ad un’illusione creata da Virgo.

Rifluendo verso la scalinata, il sugo uscì dal tempio sparendo alla vista.

 

IKKI: Avevo ragione, quella brodaglia bollente era solo una stupida illusione!

 

VIRGO: Ti sbagli, è successo davvero! … hei, come osi dare della brodaglia bollente al mio sugo?! Adesso ti scaravento nei Sei Mondi dell’Ade!

 

Phoenix però se ne frega e torna per ben due volte dal Regno dei Morti, e Shaka non fa altro che arrabbiarsi di più perché, non facendo nulla abitualmente, adesso tutto quel movimento gli aveva fatto venire fame e non aveva più nulla con cui condire gli spaghetti.

 

Intanto ci sono delle altre scene inutili: in una, la più interessante, si vede un primo piano del Gran Sacerdote nella sua bella vasca a parlare con Federica Pellegrini mentre un vassoio galleggiante di Pavesini sta di fronte a loro.

Poi si inquadra l’intera vasca e si nota l’assenza della campionessa olimpionica, allora si capisce che Arles parla da solo, come al suo solito.

 

In un’altra inizia a piovere, ed allora –alla prima casa- Kiki cerca di coprire Saori con la sua maglietta e Mur, invece di coprirla con il suo mantello o portarsela dentro all’asciutto, sta a pensare a Pegasus ed agli altri, in più si chiede come mai non ha ancora visto Cancer consegnare le cipolle a Virgo così potrebbero finalmente mangiare ed impegnare la bocca in un’attività diversa dal dire “Sei finito”.

 

Torniamo al Sesto Tempio: nel frattempo Virgo ha tolto l’armatura al Saint della Fenice.

Con intenti assolutamente differenti dal combattere.

Perché dopo gli dice:

 

VIRGO: Ecco, ora potrò disporre di te più facilmente!

 

(E la mia faccia O______O””)

Maniaco!!!

Tralasciando l’astinenza sessuale di Shaka (che ha buoni motivi per essere il Saint della Vergine, guarda caso)… il Cavaliere della Vergine fa per colpire l’avversario con la sua tecnica più terribile, temuta da tutti.

Dopo una scena seria, con lui che innalza il suo cosmo, si ricopre di brillantina, concentratissimo… ricopre le pareti della casa con degli orribili tappetini indiani.

E, per ammirare meglio il frutto della sua morbosa passione per i ghirigori orientali, ecco che apre gli occhi, azzurri azzurrissimi come quelli di Abigail Breslin.

Attenzione: Shaka di Virgo non ci pensa neanche a girare le scene di The Call al posto dell’attrice statunitense, bensì quello di aprire gli occhi è il preludio del suo colpo più potente –e non si tratta di abbagliare il prossimo come quello della pubblicità delle Vivident- ma qualcosa di più terribile: grazie a questa tecnica Virgo può evocare la sua mucca sacra e farle calpestare il nemico.

O c’è la seconda opzione, ovvero quella di privare il nemico dei cinque sensi (e non i Magnum di qualche anno fa); così Phoenix si ritrova insensibile al tatto, cecato ed impossibilitato a parlare in meno di cinque minuti.

Poi è la volta dell’olfatto, e questo è abbastanza grave perché senza di questo la Fenice non potrà più sniffare.

E poi l’udito, grazie al cielo, così può risparmiarsi le cazzate che Virgo continua imperterrito a sparare.

In tutto questo piove pure dentro la casa, ed allora Shiryu, Seiya e Shun (S.S. & S.) si alzano infastiditi dall’umidità e vedono che Shaka si dispera perché Ikki continua a riempirgli la casa di raggi microonde nonostante tutto il gran lavoro che fatto fino ad ora.

Così decide di togliergli anche il sesto senso, e già che ci siamo spoglialo, staccagli le sopracciglia, ed infilalo in un sacco diretto a Timbuctu così te ne liberi di sicuro.

Ma non basta.

Ikki gli spunta di dietro mentre espande ancora di più il suo cosmo grazie al settimo senso e tutti e due esplodono in un fuoco d’artificio dopo che delle colonne di fuoco mandare da Dio in persona come quelle apparse a Mosè hanno distrutto quello che restava del tempio della Vergine.

Virgo, ormai se l’è fatta addosso, inutilmente prega il Saint di Bronzo di lasciarlo vivere, perché i produttori delle Barbie hanno ancora bisogno del loro modello primario, ma nulla può fermare la combustione di Phoenix, ed i due Cavalieri si “oscurano in un mondo di luce”, abile esempio di ossimoro a mio parere.

Dopo di questo Shun rimane per un po’ a frignare, poi raggiunge gli amici alla settima casa.

 

Ricordate chi avevamo lasciato dentro il Tempio di Libra?

Esatto, proprio lui, Hyoga del Cigno, trovato dagli amici nella sua bella bara di ghiaccio infrangibile.

La puntata si suddivide in due parti: per metà tutti e tre i Saint dicono che niente e nessuno può rompere quel cristallo, che è più duro della testaccia di Pegasus e che non hanno speranze di tirare fuori la papera artica.

Per la seconda metà Shiryu si allena facendoci vedere quanto è bravo ad usare le armi dell’armatura della Bilancia, donatagli come prestito bancario dal suo vecchio maestro dei Cinque Picchi.

La Cloth di Libra non è mica come le altre: possiede dodici armi –una per ogni Cavaliere d’Oro- e così il Dragone si mette a provare spade, tridenti, lance e pure la moka di ultima generazione incorporata nel pettorale.

E grazie alle armi riesce a rompere il ghiaccio, ma Hyoga rimane congelato ed allora Shun propone ai due amici una bella cosa: loro proseguono, lui rimarrà a scongelare il Cigno con il suo cosmo al fornetto elettrico.

Guardando i due Cavalieri allontanarsi, Andromeda pensa “Che abbiano capito cosa voglio fare?”.

Cosa dovrebbero aver capito?

Che te ne vuoi restare appartato con Hyoga?

Noo, tranquillo, nessuno di noi l’ha pensato.

La puntata termina nell’aria, con Andromeda che ci rivela la sua identità segreta: Shun non è altri che Cole Sear, il bambino de Il Sesto Senso, dato che vede lo spettro di suo fratello e ci fa comprendere la sottointesa celebre citazione “Io vedo i fantasmi!”.

Così, con i due piccioncini abbracciati, termina anche l’ora a disposizione dei Cavalieri.

Che cosa romantica, no?

______________________________________________________________________________________________________________

 

Heilà, bentornati!

Finalmente ci siamo tolti Shaka della Barbie dalle scatole xD

La prossima volta arriviamo alle persone serie, Milo di Scorpius ci attende sulla soglia dell’Ottava Casa ;)

 

Crystal eye: Shiao! Oh oh, sono il tuo idolo, così mi fai arrossire ^//^

Dio mio, io non viglio far prendere per matta la gente, cosa ci posso fare se gli scontri sono pieni di cavolate xD

Hai ragione, le ultime case sono decisamente le migliori, non vedo l’ora di arrivarci!

 

In effetti me l’ero chiesta se il tuo nick non si riferiva al papero frignoso, grazie per il chiarimento ;)

 

Cielo_senza_nuvole: Bentornata :) In effetti anche io mi sono chiesta molte volte cose sulla riapparizione “miracolosa” della vista del Dragone, poi bè,

ho deciso di lasciar perdere, in fondo non tutto ha una logica! (Specie NON Shiryu! xD)

Aioria appena vede un quarto di focaccia scappa peggio che se avesse il demonio alle calcagna xD povero miciotto mio, e dire che gli voglio tanto bene!

*Ah sì? <.<* ndr Aioria *Maw :3* ndr me.

Ok, scleri a parte ti lascio, al prossimo capitolo :)

 

Phoenix_619: Benvenuta! Cit, recensione “La cosa bella è che esiste un’altra persona oltre me a cui partono i deliri guardando la tv” – tessorro, io credevo di essere l’unica xD

Non posso guardare una cosa che trovo cavolate da dire anche su Titanic xD

O_O hei, lasciami Ikki intero, non ho diritto ad un po’ di divertimento anche io? *occhiata maniaca*

Brava, mangia la focaccia così ti rimetti in forze dopo l’”allenamento” con la nostra Fenice ;) xD

Grazie per seguirmi ^^

 

Lovecraft Kane: Heilà ^^ sì, la dominazione araba l’avevo pensata anche io… solo che, non so, mi è saltata all’occhio quella cosa!

La Barbie indiana è uno dei pochi Gold che mi sta antipatico, brutto arrogante del cavolo!

Bah, ed è pure il custode dell’Ade, lui che con l’inferno c’entra come le Lelly Kelly su un lottatore di wrestling!

Per gli aggiornamenti, cerco di fare il prima possibile, ci sono le volte che riesco ad aggiornare nel giro di una settimana ed altre volte che devo rimandare :(

Spero comunque di continuare così!

Alla prossima ^^

 

Bene bene, ragazzi, mentre aspettate il prossimo capitolo vi ho preparato un piccolo passatempo…

Giocate a Trova le Differenze:

 

 

 

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Capitolo 5
*** Una seduta di agopuntura per Hyoga ***


Guida alla comprensione  e misteri di Saint Seiya

-Le dodici case-

Per la serie: I Bronze nelle miniere di Moria Moira Orfei

 

Una seduta di agopuntura per Hyoga

 

Parliamo un po’ del Cavaliere dello Scorpione, vi va?

Il povero Milo a me fa un po’ pena.

A parte per il suo doppiatore, poveretto pure lui, aveva ingoiato un criceto in calore e la sua voce non era il massimo durante la registrazione.

Ma voglio dire, a me Scorpius (o Sgorbius, per i raffreddati) è sembrato uno dei pochi personaggi seri di tutta la vicenda.

Invece nell’immaginario comune abbiamo solo due stereotipi del Cavaliere: ci sono il Milo bambino ed il Milo adulto.

Il Milo bambino è un completo deficiente.

Non scherzo.

In qualsiasi storia, immagine, racconto, Milo da bambino è un pirla matricolato, qualunque cosa faccia, peggio di Pegasus, il che è tutto dire.

Il Milo adulto, invece, è il più delle volte un maniaco, sempre stuzzicante e sbavante dietro la gnocca di turno.

Con questo io non incolpo nessuno di voi –sia chiaro- per aver adottato o meno quest’immagine dello Scorpione d’Oro.

Anzi, alleiamoci così io finisco di demolirlo.

 

La prima cosa che Pegasus riesce a dire entrato all’Ottavo Tempio è: “Sirio. Attiva le difese! Questo è un avversario pericoloso!”.

Già non iniziamo bene.

Perché, punto primo: tutti gli avversari fino ad ora erano pericolosi, mostruosamente perfidi, si nascondevano dietro le colonne solo per fare ai Saint di Athena lo sgambetto o terrorizzarli comparendogli davanti all’improvviso.

E sono finiti tutti spiaccicati, polverizzati, scornati, mandati a preparare il tè uno dopo l’altro.

Punto secondo: Pegasus ha avuto una turba d’identità e credeva di essere un omino di quelli che ci sono nella pubblicità dello yogurt.

Perché le difese (immunitarie) sono quelle dell’Actimel, se non sbaglio.

Punto terzo: l’Actimel non ha nessun effetto; i due bronzetti sono in men che non si dica pestati di santa ragione dal Saint di Scorpio e si ritrovano sotterrati Tre Metri Sotto il Pavimento (Moccia potrebbe farci un film) dell’ottava casa senza neanche il bisogno di perdere tempo con le presentazioni.

In più a Seiya spuntano gli occhi azzurri.

Sì, questo l’ho notato, c’ha gli occhi color puffo catarifrangente, mentre a Milo diventano color Gatorade all’arancia.

Questi invece di combattere si scambiano le lentine colorate, che ne so.

Con Pegasus e Dragone a terra adesso tratteniamo per la millesima volta il fiato, ché se stavolta muoiono offro da bere a tutto il Santuario.

Ed anche a voi, lettori cari.

Ecco, magari per prendere per stupido Scorpio certa gente ha pure ragione: il Cavaliere dice “Ora vi darò il colpo di grazia”, e ci può stare, bravo, finiscili possibilmente entro l’anno che sennò a Saori con la pioggia se ne va la tinta.

Eh, invece nulla da fare.

Dopo la fatidica frase il Saint d’Oro si piazza al centro del tempio e comincia a sparare fesserie che non stanno né in cielo né in terra –mi sa che Aioria non è l’unico a farsi tirate di coca quando sale al Grande Tempio- e così passa un episodio intero.

Per far smuovere al Cavaliere le sue nobili natiche è necessario l’intervento nientemeno che di Hyoga, proprio lui, arrivato tutto eroico con Shun in braccio perché Andromeda ha pensato bene di far resuscitare Crystal e fingersi morto al suo posto, almeno il Cigno porta sfortuna al nemico e magari a questo viene un attacco di dissenteria nel bel mezzo del combattimento così deve farli passare per forza per correre ai rimedi.

Nella seguente discussione sfioriamo davvero i limiti della deficienza: Shiryu e Seiya parlano in perfetta coordinazione, l’uno sull’altro, dicendo le stesse identiche cose come se avessero il cervello collegato, e magari poi è vero (nota: invece di attaccarli Scorpio si sta facendo la nota della spesa davanti al frigo).

E, per non smentirsi, Hyoga arriva piangendo, bravo ragazzo, quale utilità hanno le parole allegria, felicità, sorriso, risata, quando puoi benissimo deprimerti senza neanche sapere il perché?

Con un gesto estremamente eroico il Cigno dice:

 

HYOGA: Amici, combatterò io contro Scorpio, voi andate avanti e portate Andromeda (perché siccome non combatte non dimagrisce da tutte le porcate che mangia ed io mi sto rompendo la schiena), alzatevi e camminate!

 

E –miracolo!- Seiya e Shiryu si alzano e se ne vanno via portandosi Shun sulla schiena a tipo koala, mentre Hyoga lancia degli hula hop di ghiaccio su Scorpio in modo da impedirgli di seguire gli allegri compagni.

Ma la sfiga di Crystal non può niente contro il nuovo smalto della Kiko di Scorpio, ed il Saint di Bronzo si ritrova ben presto bucherellato come un cracker Pavesi.

L’armatura riparate da Mur, detta forte, resistente, robusta, indistruttibile, si rompe come il tonno col grissino a causa degli attacchi del Cavaliere dello Scorpione, colpi davvero atroci grazie ai quali il Saint scaglia sul nemico tutti gli spilli che non gli sono serviti a prendere l’orlo del mantello.

 

Lasciamo per un attimo l’Ottavo Tempio e scendiamo al Primo per fare la conoscenza di un nuovo Cavaliere.

Esatto, avete capito bene.

Quest’uomo misterioso non è mai stato nominato né fornito del giusto rispetto e riguardo che dovrebbe ricevere un combattente temibile come lui.

E noi dobbiamo rendergli un minimo di giustizia.

Un hurrà! per Mylock del Mastro Lindo.

Già, nel frattempo in Grecia sono arrivati anche il maggiordomo ed il resto della congrega dei cretini, meglio conosciuti come gli altri Cavalieri di Bronzo, a pestare le guardie che vogliono uccidere Lady Isabel.

NOOO!!!

Stupidi!

Pure voi volete continuare ad infliggere dolore al pianeta, non bastano i napoletani che bruciano la spazzatura! (A questo punto portiamo Saori a Napoli e bruciamola)

Il migliore comunque è Mur: l’Ariete ha capito l’inutilità della Lady, e si è seduto sugli scalini del Tempio con un’aria così afflitta che poverino mi ha fatto davvero tanta, tanta pena, sembrava voler chiedere l’elemosina per riuscire a pagare un taxi che lo portasse via da quel covo di malati di mente dove lui è uno dei pochi normali.

 

Tornando a Hyoga, adesso, mezzo morto per terra, se la fa discutendo su Aquarius con Milo, ed apprende che Camus voleva solo fargli acquisire il settimo senso.

E non è che dice “Oh, cavolo, quanto sono stato cazzone!”, noo, continua la sua solfa su quanto il Cavaliere dell’Undicesima Casa sia insensibile.

Crystal… ma tu sei normale?

Sei nato prima del tempo ed il cervello non ha fatto in tempo a formarsi?

Molto arrabbiato il Cigno inizia a raffreddarsi e colpisce il suo avversario con una Polvere del Swiffer super forte, ma prima delizia lo Scorpione con il suo balletto da Barbie e lo Schiaccianoci nella speranza che neanche un Cavaliere d’Oro possa resistere a tale visione.

Scorpius però non si dà per vinto, ruba il tutù all’anatra così non potrà più ballare e contrattacca continuando a lanciargli spilli, facendo volare in aria il Cavaliere di Bronzo e cadere sempre di faccia.

Peccato, ha solo quella di buono.

E proprio quando il Cavaliere d’Oro si prepara a dare il colpo di grazia allo Sfigato Supremo si accorge di una cosa.

Una cosa terribile, mai accaduta prima d’ora ad uno come lui.

Hyoga è riuscito a colpirlo.

*Un altro episodio se lo passa a dire come mai lui, così bello forte ed invincibile possa mai non essersi accorto di essere stato colpito in pieno*

Un applauso al Cigno: in un’ora è riuscito a fare una cosa che mai nessun essere umano era riuscito a realizzare.

Ha congelato i piedi al nemico.

Uau.

Idiota, piantagli due iceberg nelle mani visto che è con quelle che ti colpisce!

Bah, intanto noi gliela abboniamo, se non altro per la buona volontà.

Felice di aver sconfitto un Saint d’Oro… uno pensa che il Cigno si alzi eroicamente, ed esca vittorioso dalla casa per raggiungere gli amici.

No, no, ragazzi: Hyoga si mette a strisciare, lasciandosi dietro una scia di ketchup perché aveva conservato le bustine del McDonald avanzate.

Ma non finisce qui: pare che, profondamente commosso per un qualche motivo sconosciuto all’intera umanità, Scorpio abbia deciso di salvare il giovane russo –magari ha pensato che già portare quell’elmo sia una punizione più che adeguata- così si libera, lo raggiunge, gli parla di altre cose idiote giusto per ricordarci la sua natura logorroica e poi… punge la pancia di Crystal.

Eh, sì.

Così facendo arresta la perdita di sangue, pensate un po’ i progressi della medicina.

E Hyoga può rincorrere gli amici e portare sfortune per il resto della scalata.

Yeah!

 

I prossimi episodi sono una curiosa frittata di film e cartoni animati.

Innanzitutto, giù al Primo Tempio, Gerki arriva con una paletta per pizze nella speranza di poter stendere il preparato per focaccia sul vestito di Saori e cuocerlo sotto il sole in modo da poter mangiare qualcosa visto che la salsa di Virgo si è irrimediabilmente persa.

La paletta però si rivela essere uno scettro alla Card Captor Sakura, e grazie ai suoi poteri occulti richiama l’armatura del Sagittario, fino ad ora persa e dimenticata

da tutti.

Questa si mette a suonare una roba tipo musica da camera –un assolo di triangolo- e poi si dilegua verso la Nona Casa.

Tutto questo in mezzo episodio, scusate se vi ho tolto il brivido della situazione riassumendo così.

Mentre succede tutto ciò il Sacerdote, su al Grande Tempio, dopo aver diviso la droga con Aioria e Milo decide di farsi una bella tirata da solo, e comincia a vedere cose strane giusto per riempire gli altri dieci minuti di episodio; così vede prima Pegasus, poi Saori e Sagitter, poi tutti i Saint d’Oro incavolati con lui perché non è ancora arrivato il loro stipendio e se muoiono non possono neanche pagarsi il funerale.

E più sotto, sulle scale della Nona, Pegasus ha le mani sotto le chiappe di Andromeda con la scusa di sorreggerlo al meglio.

Nel Nono Tempio i quattro Bronze, riuniti, finiscono nientemeno che nelle fogne del Santuario, il rifugio segreto del set dei film di Indiana Jones.

Infatti il soffitto cede e si abbassa rischiando di schiacciarli tutti e quattro, ma ecco che Shiryu ha una bella idea: gli amici scappano e lui rimane a farsi spiaccicare da solo.

E così finisce.

Hyoga, Seiya e Shun vanno avanti, almeno fino a quando non sentono qualcosa muoversi e dal nulla spunta il professor Raptor di Harry Potter strillando “Un troooll!!!

Nei sotterraneiiiii!!! UN TROOOLL!!”.

Raptor fugge ed i Saint restano a beccarsi in testa tutte le pietre lanciate dal troll.

Shun, quando mai, ordina alla catena di fermare le pietre, le riduce in briciole e possono andare avanti fino a quando non si trovano davanti un altro ostacolo: il pavimento da discoteca di Michael Jackson.

In una grotta piena di stalattiti, tanto che arriva Vincenzo Venuto di Missione Natura e ci fa un bel programma geologico, scambiando Seiya per una strana specie animale sconosciuta fino a quel momento.

Dopo aver assistito al documentario i tre salgono sul pavimento, però questo si rompe ed i Bronze precipitano in un burrone, potevano mai mancare!

Non solo, nel burrone la conduttura della fogna è rotta, ed allora Hyoga rimane a ripararla facendo finta di essere Bob Aggiustatutto.

Sono rimasti Pegasus ed Andromeda: i baldi Cavalieri corrono per una stretta galleria fino a giungere ad un profondo burrone; Seiya già non vede l’ora di sfracellarsi lì dentro, ma Shun pensa bene di far lavorare la catena, ed insieme i due amici si mettono ad imitare Tarzan e Jane sulla liana, liana che però cede e scatafratrack!

Giù nel crepaccio!

Raggiunto il suo scopo di cadere dentro il burrone, adesso Pegasus vorrebbe anche riuscire a risalire.

Ecco che ci prova.

E cade.

Ci prova.

E cade.

Ci prova.

E cade.

Ci prova.

E cade.

Il tutto per un altro bel paio di volte.

Allora cosa mai potrà fare Pegasus per raggiungere la tanto agognata cima?

Volete che ve lo dica?

Anche se può sconvolgervi?

Va bene, non ditemi però che non vi avevo avvertiti: Seiya, intelligente lui, resta sfrittellato a terra ad inventarsi poesie.

Sì, avete letto bene ed io non ho ancora provato la coca di Arles, quindi potete stare tranquilli, non mi invento niente.

Non c’è più Ikki con i suoi meravigliosi madrigali, qualcuno dovrà pure aggiungere un tocco soave per contrastare la violenza, no?

Per fortuna Athena interrompe gli orribili quanto insulsi versi di Pegasus, riporta tutti in vita belli forti e vigorosi ed i Bronze di riuniscono al Nono Tempio, dove ci raccontano per la quarta volta la storia di Micene, di Athena, del Sacerdote e pappappero.

Per concludere, un messaggio di Sagitter appare sulla parete del Tempio del Sagittario, e per un finale allegro ecco che tutti si mettono a piangere, commossi dal messaggio di Micene: “Io ho salvato Athena, ‘mo so’ cavoli vostri!”.

______________________________________________________________________________________________________________

 

Buongiorno!

Mi avevate data per dispersa?

Ed invece no, vi tocca sorbirvi anche queste cavolate xD

 

Lovecraft Kane: Heilà! Me lo sono chiesto anche io a proposito della testa di Seiya, in fondo quella è dura forte.

Al massimo potevano portar su Mur ed usarlo come ariete! xD (Era pessima, chiedo perdono xD)

L’idea del cross over è una buona idea, non escludo che in futuro non lo ripescherò ;)

Povero Milo, in fondo lui è tanto bravo, peccato che è visto da tutti come un maniaco <.< Boh, fatti suoi, sarà la voce…

Al prossimo capitolo ^^

 

Cielo_senza_nuvole: Ciao ^^ Ikki io lo compativo, lo compatisco e lo compatirò sempre, se fosse restato un bastardo cattivo qual era sì che sarebbe stato grande!

Povero Mur, è rimasto senza pranzo xD e con una morta inutile sulla porta di casa, compatiamo pure lui…

Virgo io non lo sopporto.

Non so perché, sarà che mi ha ucciso Ikki, sarà che si sente troppo, ma non lo sopporto proprio.

E, povero Milo, ce ne sono state anche per lui xD

Alla prossima ;)

 

Vale_aries: Ciao : ) Io Odio Virgo v.v … l’avevo già detto? Bah, non guasta mai dirlo.

E non è neanche improbabile che si sniffi la cenere dell’incenso, o che pure lui vada a rifornirsi da Arles; anche se per me è un problema mentale, a dirla tutta xD

Evvai così, Mur, già doveva preoccuparsi del pranzo, poi con quel suo fratello trottola anche lui sarà mezzo spostato di testa, povero il mio pecorino lilloso!

Lasciala pure lì a terra, tanto non è che ci fa nulla v_v

Bè, io ti saluto, al prossimo capitolo ^^

 

Crystal eye: Hello : ) già, l’unica differenza è il fiocco, concordo! ^^

Ma diciamolo… tutti gli scontri sono pieni di cavolate, quale più, quale meno… ma non sono i combattimenti che non vanno… sono i combattenti xD

Ooh, ringrazia Dro, ripeto che così mi fate arrossire xD

E continuate la vostra raccolta, intesi? ;)

Ci sentiamo alla prossima :)

 

Pooi, ringrazio chi ha inserito la storia tra le Preferite, Seguite o Storie da Ricordare, grazie per continuare a seguire questo mio sclero :D

Al prossimo capitolo con Shura il salumiere, buona giornata a tutti ^^

 

Rory_Chan

 

 

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Capitolo 6
*** L'uomo più vicino alle carote ***


Guida alla comprensione  e misteri di Saint Seiya

-Le dodici case-

Per la serie: Shura di Capricorn ha regalato una spada invisibile a Shiryu.

Il Saint del Dragone è così cretino da credergli e vantarsene.

 

L’uomo più fedele ad Athena alle carote

 

E siamo così faticosamente giunti alla Decima Casa.

Che bello che bello.

Un’intera puntata può essere tranquillamente riassunta in poche righe, ma questo non renderebbe onore al nostro strafigo Caprone d’Oro, così vediamo un po’ di analizzare tutto dall’inizio, da quando i Bronze entrano nel Tempio indisturbati, si fermano in contemplazione di una statua neanche fossero al Madame Tussauds

e ci raccontano la leggenda metropolitana secondo la quale la Dea Athena ha regalato una spada stra-super-iper figherrima ad un tizio, anche se non se ne capisce bene

il motivo, magari era il suo compleanno.

Bene, grazie per l’informazione, ora ce la segniamo.

I baldanzosi giovani proseguono il giro turistico e, proprio quando sono in procinto di uscire, si vede una misteriosissima figura che li guarda dalla cima del piano superiore (ma perché, i templi hanno pure due piani? – non venite a chiederlo a me), intenta ad osservarli mentre vanno via dalla Casa del Capricorno.

Finalmente fuori, i poveri Bronze non possono credere di riuscire a rivedere la luce del sole senza neanche aver avuto un osso rotto, e già meditano di trascorrere il resto dell’ora a ringraziare Athena, ma il loro piano dovrà attendere: la sfiga di Hyoga colpisce ancora, e la misteriosa figura di prima compare agli occhi dei nostri eroi (?) dopo aver spaccato in due il terreno, ottenendo così un burrone nel quale Shiryu si precipita prima di essere preceduto da Pegasus; ormai fanno a gara.

Shun, preoccupatissimo per l’amico, mette in moto il suo brillantissimo cervello e si affaccia al crepaccio, chiedendo:

 

SHUN: Dragone! Ci sei?

 

SHIRYU: No, sono al bar!

 

Ma il bar sotterraneo era stato chiuso e così il Dragonzolo deve risalire, trovandosi faccia a faccia con il Cavaliere di Capricorn, pronto a farlo a fette.

Shura Shuretto, Shurino mio bello, però, non mette in atto la sua terribile minaccia –quando mai-, preferisce invece raccontare la sua storia agli avversari.

 

SHURA: Io non vi ho attaccati nella Decima Casa perché con il vostro sangue avrei sfigurato l’immagine di Athena, ed un simile atto è increscioso per un Saint del mio rango! La Dea non deve assistere allo scempio di esseri inferiori come voi! … hem, non è vero, in realtà ero a fare la spesa. E sapete cosa ho comprato?

 

SEIYA: Un mitra per ucciderci?

 

SHUN: Un nuovo pettorale così posso sostituire le mie tette?

 

SHIRYU: Qualcosa con cui posso accecarmi?

 

HYOGA: Delle bombole di ossigeno così posso andare a trovare la mamma?

 

SHURA: No! Delle carote! Le Sacre carote che serviranno per il sugo di Virgo. A proposito, mi pare strano che non me le abbia ancora chieste… voi, che venite da laggiù, sapete dirmi cosa combina quella testa platinata con il mio pranzo?

 

I Bronze si guardano afflitti, sapendo bene che fine ha fatto Virgo con il suo sugo.

Così, sono costretti a dire che Virgo è stato sconfitto, ed il sugo perduto per sempre.

Capricorn però non demorde, e decide allora di cucinare qualcosa utilizzando le cipolle di Cancer.

Ed i Bronze devono purtroppo rivelargli che anche Cancer è schiattato, e che le sue cipolle si sono bruciate.

 

SHURA: Accidenti! Ed io, adesso, cosa magio?! Sapete da quanto non metto qualcosa sotto i denti?! Tutta colpa della crisi in Grecia! E di Arles, che spende tutti i suoi miliardi per rinnovarsi le mattonelle della piscina olimpionica ed a noi non dà nulla, non uno straccio di stipendio né niente! Ma io vendicherò il sugo e le… hem, cioè,

io vendicherò i miei valorosi compagni così tragicamente scomparsi! Chi di voi li ha uccisi?

 

Ikki è scomparso e non può essere incolpato, così tutti additano Shiryu –sì, anche lui stesso si indica da solo-, perché hanno vagamente capito che una capra affamata può essere molto, ma moolto pericolosa.

Il Dragone, rassegnato, accetta di combattere contro il Capricorno, e gli altri proseguono ben felici di essersi salvati le chiappe.

Come natura vuole Shiryu si ritrova subito in difficoltà: pare che la spada della statua si sia non si sa bene per quale strana logica biologica incastonata nel braccio del Cavaliere d’Oro, e lui, non si sa bene per quale strana logica metallurgica, ne ha forgiata una uguale nell’altro braccio, così che ha praticamente un’affettatrice industriale moltiplicata per due.

Lo scudo del Dragone viene infranto, e come Argor prima di lui Shiryu si dispera, si rotola per terra, chiama la mamma peggio di Hyoga, gli viene la rabbia… no, questo no, ma poco ci manca, e pensa che ormai per lui è la fine.

E no!

Noi pensavamo di aver già commemorato abbastanza Micene nella Nona Casa, invece ecco che anche qui dobbiamo sentircelo nominare: Shura rivela di essere stato lui

ad uccidere il Sagittario, perché aveva ricevuto da Arles l’ordine di riportare la bambina al Tempio e di sbarazzarsi di Aioros.

Infatti Aioros sopravvive fino alla mattina dopo, ed Athena scompare per ritornare ancora più cretina di quanto era da neonata.

Bravo Shura!

Ed ecco che qui inizia un gran battibecco tra il Saint d’Oro e quello di Bronzo, perché Shiryu sostiene che Aioros era l’uomo più fedele ad Athena, invece Capricorn,

affetto da preoccupanti forme di narcisismo, dice invece di essere lui il più devoto.

E sapete perché?

No?

Allora, Shura, spiegalo anche a noi:

 

SHURA: Perché io ho ricevuto una spada in dono dalla Dea, e me l’ha regalata perché nessuno, e dico nessuno, taglia le carote come me, neanche Aioros, che infatti quando dovevamo cucinare lui se la svignava sempre, e tornava solo per mangiare. Mica scemo lui, perché non l’ho imitato? Bah, vedrò di rimediare… dunque, dicevo? Ah, sì,

io ho ricevuto una copia originale delle spade di Star Wars, e direttamente dalle mani di Athena, quindi vuol dire che lei si fidava di me molto di più che di Aioros,

e quindi sono io l’uomo più fedele alla Dea! Fila come ragionamento, eh?

 

E, per fare sfoggio della sua abilità spadifera, ecco che Capricorn molla un gran colpo capace di mandare in frantumi l’armatura di cracker di Shiryu, azione seguita dall’urlo rabbioso del Dragone:

 

SHIRYU: Mi ha spogliato!!!

 

Non provate a farvi film pornografici, è una cosa drammatica.

Così drammatica che Shiryu decide di ricorrere ad una soluzione estrema: fila nel Tempio, si ingozza di tutte le carote perfettamente tagliuzzate a rondelle a loro volta scolpite a forma di capretta e ritorna alla velocità della luce davanti al nemico.

Con ciò il Saint di Bronzo vuole raggiungere la Pienezza del Dragone, che gli permetterà di spedire in orbita l’avversario con la sola forza di un rutto, ma che come effetto collaterale lo farà esplodere perché si è riempito troppo.

Ed ecco che, abbracciati, tanto ormai che Shiryu era spogliato valeva la pena tentare, i due Cavalieri spiccano il volo spinti dall’onda d’urto.

 

In tutto ciò, in Cina, Shunrei ed il Maestro vedono la stella cometa formata dai gas delle carote digerite, e la ragazza si dispera a sua volta, piangendo come una pazza.

Fiore di Luna, ma… i cinesi sono tutti uguali e la Cina è pure sovrappopolata, tu pensi che un altro fidanzato non lo trovi?

 

Arrivati all’Undicesimo Tempio Hyoga rimane a combattere contro il suo adorato maestro, così adorato che finisce ucciso, e per non smentirsi fa una cosa molto stupida: invece di fare il giro della Casa ed andarsene segue Aquarius all’interno, e di nuovo si mette a rompergli il cosiddetto cazzo chiedendogli perché mai abbia affondato la nave dove c’era la sua mammina.

Camus ha espiato tutti i suoi peccati solo a sentirlo parlare.

Il maestro decide di prendere precauzioni: congela una gamba all’allievo, non l’avrà sconfitto ma almeno si risparmierà l’orribile balletto del Cigno.

Flashback: il Maestro dei Ghiacci istruisce la papera artica su come raggiungere lo Zero Assoluto (non la band di cantanti depressi), con una spiegazione scientifica tanto che sappiamo da fonte certa che Piero Angela l’ha evocato con una seduta spiritica solo per fargli i complimenti.

Però io mi chiedo un’altra cosa: Hyoga, in otto anni di addestramento, ha imparato solo a congelare i sassolini?

A quanto pare sì.

Fine flashback.

Aquarius, tutto serio, finisce il suo soliloquio con un “Crystal, sei giunto a maturazione”, cosa che non so a voi, ma a me mi rende un tantino perplessa.

Vabbè, Hyoga non sarà un granché, ma è un umano o una pera?

Sarà meglio passare oltre, prima che mi scappi da dire che di pera Crystal ha sicuramente il cervello.

Ops, già detto, sorry.

Inizia il combattimento: tra discorsi insensati, doppiaggi resi a parti intime di cane, e vari ricordi insulsi lo scontro giunge il suo culmine quando, in un abile parallelismo con A Christmas Carol, a Hyoga compaiono i fantasmi degli amici, più Saori che gli dice “Athena è con te!”.

Sì, certo.

E con il tuo Spirito.

Questo, ragazzi miei, è a dirla tutta lo scontro più triste dell’intera salita.

Cioè, fino ad ora sono schioppati Saint d’Oro come le mosche colpite da un autobus, ma nessuna Casa è deprimente quanto questa.

A me dispiace tanto per Deathy (anche perché, dai, ci aveva messo tanto impego a fare le cipolle e non ha potuto neanche sentirne l’odore).

Mi piacerebbe dire che mi dispiace anche per Virgo, ma sinceramente piango di più per Ikki.

Per Shura, poi, non ne parliamo, non ha ricevuto neanche un minimo di giustizia, l’hanno messo lì tanto perché doveva esserci.

Scommetto che pelava davvero le carote, nel tempo libero.

Ma Camus, Camus non meritava minimamente di finire in quel modo, specie per mano di quel decerebrato di Crystal del Tacchino!

Era mille volte più credibile e figo come Signore dei Ghiacci.

Hyoga è utile quanto una paio di mutande in cartavetrata!

*Tira fuori una scatola di fazzoletti ed inizia a frignare. Poi ci ripensa e sostituisce i fazzoletti con il mantello di Virgo. È più pratico e rispetta l’ambiente*

 

Questa puntata si intitola “Una spada per Lady Oscar” “Una rosa per Lady Aphrodite”.

Prima di concentrarci sull’ultimo Cavaliere, però, facciamo un salto nelle stanze di Arles, niente niente che lo becchiamo nella vasca.

No.

Eh, no, peccato.

Il Gran Sacerdote apre la puntata con tre ore di discussione sul Saint dei Pesci, per poi mettersi a parlare con il suo amico immaginario su quanta fifa gli verrà una volta che Pegasus sarà di fronte a lui.

Bien.

Tutto normale.

Per far zittire la voce, allora, il Sacro Uomo rompe l’enorme specchio di fronte a lui, e giù a ridere come una iena.

Bè, che dire… gli basta poco per divertirsi.

Lasciamolo pure a distruggere quel che resta del Grande Tempio ed andiamo sulla scalinata che conduce alla Dodicesima Casa: proprio quassù Seiya parla a Shun della leggenda di cui gli ha parlato Shiryu, quella del viandante morto di fame e del coniglio che si butta nel fuoco.

A parte paragonare Shun ad un roditore… Pegasus mette in atto un piano geniale: veste Andromeda da coniglietta e Fish se lo porta nelle sue stanze così lui può passare.

Questo nella mia fantasia perversa, nella realtà Shun decide di rimanere a combattere contro il temibile Cavaliere perché si è appena reso conto che per tutta la salita non ha praticamente fatto un cazzo se non piangere quando lo facevano gli altri, tanto per solidarietà.

(Parentesi: in diversi momenti della puntata si vede il fuoco dell’Acquario prima acceso, poi spento, poi di nuovo acceso. Dov’è che passa il cane ad otto zampe. Coraggio, facciamo un nuovo spot dell’Enel: Don’t stop thinking about tomorrow!).

Ed ecco che finalmente entra in scena il Cavaliere di Fish.

C’è bisogno di un chiarimento: a parte la faccia, i capelli, il rossetto, il nome, il comportamento, il modo di pararsi a festa, il rossetto lilla, le roselline, il gonnellino, le scarpe luccicose col tacco ed i modo effemminati, vi assicuro che è un uomo.

Già, anche io stento ancora a crederci.

Ma noi siamo per la pace e l’amore universali, quindi non daremo addosso ad uno appena uscito dal Gay Pride.

Pare che quest’individuo dalla dubbia sessualità uccida i nemici in modo davveeeeero orribile.

Per darci una prova della sua crudeltà, infatti, sputa una rosa che teneva tra i denti.

La cosa mi ha terrorizzata.

Io pensavo si mettesse a ballare il tango con Shun vestito da coniglia.

Domanda!!!

Cosa c’entrano i Pesci con le rose?

Cioè, non poteva essere più realistico, e lanciare salmoni o ancora meglio seppie ripiene?

No, che spreco.

La presentazione del Cavaliere dei Pesci dura mezza puntata, riassunta con un “Egli mette la bellezza sopra ogni cosa” – cosa di cui non gliene frega una beata mazza a nessuno, almeno credo.

Aphrodite si piazza sulla scalinata e si mette in moto elogiando la sua bellezzitudine alla Dorian Gray.

L’unica cosa che sa dire è “Io sono bello”.

Bravo.

Davvero.

Peccato che non importi una cippa a nessuno.

E ora smassacrati con Andromeda così almeno ci fai fare quattro risate.

Dunque, invece dello scontro abbiamo un altro flashback sull’allenamento del Bimborosa, ed apprendiamo che Fish è andato sull’Isola di Andromeda ed ha colpito il maestro di Shun con una delle sue roselline mortali.

Al che io gli ho virtualmente chiesto “Ma Dite, tuti sei fatto chilometri e chilometri solo per andare a sputare? Ma non potevi farlo a casa tua?”.

E sapete cosa mi ha risposto?

“Io sono bello”.

Andromeda si arrabbia –tremate, mi raccomando!- ed allora inizia lo scontro, non si sa se è peggio quello che sputazza fiorellini oppiacei o l’altro che se ne va in giro con un ferramenta a proteggerli le chiappe.

Convinto della sua superiorità, Aphrodite dice “Non potrai mai battermi, perché io ho un’armatura d’Oro!”.

Uau.

Sarà anche d’oro, ma fa schifo, amore mio!

Forse mi avrà sentito, perché ad un certo punto il Saint dei Pesci scompare.

Deve pur rifarsi il trucco, no?

E Shun, quando mai, ordina alla catena di trovarlo.

Ma cavolo, e se era in bagno?!

La catena, però, viene fermata dall’immagine di una rosa nera.

La vicenda si fa sempre più paurosa.

 

Vi lascio con la lieta descrizione di Seiya spatasciato sulle scale che portano al Grande Tempio, ed il tutto perché lì, proprio lì, sotto le rose di Fish, ci stanno le piantine

di marijuana del Gran Sacerdote.

Ecco dove tiene le scorte!

_____________________________________________________________________________________________________________

 

Buon pomeriggio a tutti, come vedete non sono scomparsa!

Sì, vi toccherà ancora leggere i miei deliri, cosa volete farci, la vita a volte è ingiusta.

Il tempo non è dalla mia parte, e questo vuol dire sia che da me sta per piovere, sia che –cosa più deprimente-, ho dei maledettissimi compiti da fare.

Ho chiesto a Shiryu un aiutino, chissà perché però non ha voluto concedermelo.

 

Ringrazio i carissimi lettori/recensori, chi ha messo la storia tra preferite e seguite, o storie da ricordare, e vi do appuntamento al prossimo capitolo!

 

Hasta la vista,

Rory_Chan

 

 

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Capitolo 7
*** Dove Seiya scopre che al Grande Tempio ci sta nientemeno che… ***


Guida alla comprensione  e misteri di Saint Seiya

-Le dodici case-

Per la serie: Come direbbe Shakespeare: All’s Well that Ends Well

(ma se fosse morta Saori invece di Saga sarebbe finita ancora più well)

 

Dove Seiya scopre che al Grande Tempio ci sta nientemeno che…

 il Gran Sacerdote!

 

Lo so, cari lettori, lo so, avrei dovuto avere un minimo di rispetto e mangiarmi le unghie (anche se dubito che riuscirei a rompere i miei artigli) in attesa del gran finale, tutto questo in rispettoso silenzio…

Ma non posso farci nulla, lo scontro tra Fish ed Andromeda mi fa sempre fare delle grassissime risate.

Soprattutto al clou dell’intera vicenda: Shun decide finalmente di rendersi utile, anche perché il travestimento da coniglietta del Playboy non ha funzionato a causa dei gusti discutibili del Saint dei Pesci.

Vediamo di rendergli un po’ di giustizia: Shun è sempre stato l’hippie del gruppo, il “Peace and Love Everywhere, Everytime, Today Tomorrow Toyota”, in qualsivoglia situazione, sia quando picchiavano gli amici sia quando lui stesso veniva steso come le sfoglie per la lasagna, e questo perché?

Perché lui è troppo buono, ecco qual è il suo guaio, ha il cuoricino di marshmallow nonché un cervello di budino di riso, come ci ha mostrato in plurerrime occasioni.

Ecco, questo è il suo più grande ostacolo.

Perché la logica di Shun non è: mi hai dato un cazzotto? Ora io ti appendo per le palle a testa in giù (casomai quella è la mia…), bensì: mi hai dato un cazzotto? … ma tu sei mio amico, facciamo la pace!

Il che non fa di per sé sperare nelle grandi capacità di Andromeda, ma vabbè, noi gli diamo l’attenuante perché sappiamo bene che il suo ultimo neurone ha perso di proposito le chiavi di casa per non poter più ritornare al luogo d’origine.

Questa volta, però, il discorso cambia: già, Shun s’è proprio incavolato (anche perché con il body da coniglietta aveva delle gambette niente male e Aphrodite non le ha neanche guardate) e decide di farla pagare al nemico, di fargli vedere i sorci verdi, lilla, a pois e a stelline dei colori della Pace.

Ed allora inizia a raccogliere le energie, si concentra, la prima cosa seria dall’inizio dei tempi, ed infineeeee…

Diventa color caramellina rosa.

Sì sì.

Color lecca lecca alla fragola.

Praticamente brilla.

Brilla, capite?!

Come Edward Cullen! (e considerato quanto io detesti vivamente Twilight, questo è uno dei miei peggiori insulti)

E non solo, dice anche: “Adesso userò il mio potere verooo!!!”.

Cioè… no, scusa, orologio alla mano… ma undici ore prima no?!

Per tutta la salita hai elaborato il fatto di dover combattere ed ora ti sei messo in moto?

Arles doveva mandarti una lettera l’anno prima “Hei, vedi che voglio attaccarvi, comincia a cercare un vocabolario per capire il senso di queste parole”, così tu arrivavi non dico consapevole ma almeno comprendevi tutto alla Sesta Casa?

Boh…

Bè, dunque, Aphrodite finisce piallato a terra e poi se la discutono come i vecchietti al bar su Athena, Arles, la giustizia, e si raccontano anche l’ultima puntata di Peppa Pig già che ci sono.

 

ANDROMEDA PENSIERO: “E’ inutile parlare con lui di Athena!”.

 

Bene, bravo, l’hai capito.

E di cosa vuoi parlargli, allora?

Di Clio Make Up?

Mi sembra inutile discutere oltre, passiamo avanti i discorsi barbosi ed andiamo directly (oggi è la giornata del Magic English) al sodo: alla fine Aphrodite lancia un’altra rosellina prima di schiattare, e Shun finisce a terra pure lui, mezzo dissanguato dal fiorellino maligno.

Facciamo un minuto di silenzio, anzi, no che tanto non importa a nessuno, e spostiamoci…

 

Sulla scalinata del Dodicesimo Tempio.

Ricordate chi avevamo lasciato lassù?

Esatto, Seiya.

Uno, vedendolo, pensa che è morto, sìì, Deo Gratias, finalmente possiamo cuocere il mais!

Un attimo, fermo, stop, via quei sacchetti!

Ma cos’è quello?

C’è una cosa che corre… anzi, una tizia che corre!

Oh, no, no, accidenti, non adesso!

Ed il mio mais?!

Marin, vade retro!

No, eh?

No, bene, a quanto pare il popcorn party è rinviato nuovamente perché l’Aquilotta arriva a salvare il ronzino e siamo punto a daccapo.

Inoltre Marin è così intelligente da fare il giro delle Case invece di attraversarle una ad una, cosa che io avevo pensato già dall’inizio: cavolo, avete un jet e non vi arriva il cervello ad arrivare direttamente da dietro?!

Ahi, ahi, mistero della Fede…

Nel mentre Seiya si rigasa tutto all’improvviso ed arriva al Grande Tempio, dove trova uno strano tizio depresso dai capelli blu, vestito da Gran Sacerdote, e la tunica non gli basta a capire che quello è effettivamente il Sacerdote, così Pegasus chiede:

 

SEIYA: E tu saresti il Gran Sacerdote…?

 

*Rory scappa via e ritorna mezz’ora dopo* Scusate, ero a ridere in bagno.

No, dunque, Seiya mio… dimmi tu, chi vuoi trovare la prossima volta?

Papa Francesco?

La Merkel?

Facci una lista che se ci sentiamo buoni andiamo anche a trovarti un gruppo di cheerleaders Eschimesi.

Intanto vediamo un po’ cosa si dicono questi due.

Il tizio dice di sì, il Sacerdote è proprio lui.

Seiya pensa (oddio, per modo di dire) “Costui non ha l’aria malvagia”.

Grazie, anche i polli hanno l’aria tonta ma ci hanno portato l’influenza aviaria,  mai giudicare le cose in basa all’aspetto.

Saga, lo schizofrenico, il Sacerdote Due-Personalità-Sono-Meglio-di-Una gli spiega moooolto pazientemente che lui, il ronzino, deve sbrigarsi, raggiungere la statua di Athena che gli sta praticamente dietro le spalle e toglierle la freccia grazie allo scudo.

E mi sembra abbastanza chiaro.

Seiya no, però, non si muove, continua a fare domande deficienti per poi potersi lamentare del poco tempo che gli rimane.

In più chiede:

 

SEIYA: Una statua di Athena???

 

No, idiota, ci trovi il grassone di Man vs Food che s’ingozza pure gli scalini!

A questo punto entra il gioco lui, il mitico, fighissimo, malvagissimo Arles –la personalità cattiva del depresso di prima- e finalmente Pegasus riceve tutte le mazzate che fino ad ora si è scansato causa raccomandazione, perché neanche lui ha con sé della focaccia ed ormai Arles è disposto anche a mangiare lui, tanto la carne di cavallo non dovrebbe essere male.

Arles, da bravo psicotico, finisce il lavoro di Virgo e ruba i Magnum 5 Sensi a Pegasus, poverino, la focaccia la dovrà pure rimpiazzare con qualche altra cosa!

Ma Seiya, duro, continua imperterrito a strisciare sul pavimento su esempio di Crystal mentre il Saint di Gemini se la ride che è una meraviglia.

Ve l’ho detto che questo qui è a corto di divertimento.

 

Più in basso, diciamo Dodici Case più in basso, c’è Mur sconsolato sulla soglia del Primo Tempio, il guadagno ricavato dall’elemosina si è rivelato infruttuoso e questo poveretto sta cercando un modo per uscire da quella gabbia di matti.

Altra considerazione geniale: a mio parere Mur è un’arachide.

In realtà non so perché ho scelto proprio un’arachide come termine di paragone, mi serviva qualcosa di immobile ed inutile che rispondesse al carissimo vecchio primo principio della dinamica.

Mur/arachide sta lì in attesa che qualcuno o qualcosa lo costringa a muoversi.

Se le cose stanno così il Cavaliere d’Oro lo posso fare anche io.

Mentre Mur è impegnato nei suoi conti finanziari arriva la voce di Virgo (scambiato dapprima con qualcosa del tipo il Roveto Ardente, con tanto di luce mistica all’orizzonte), che gli chiede di riportare lui ed Ikki di nuovo al Tempio.

E così è, alla Sesta Casa poi Phoenix e Shaka chiacchierano pacificamente sorseggiando tè seduti sui tappetini indiani, si scambiano le figurine dei Pokemon, fanno la rispettiva pausa-pipì e poi la Fenice corre difilato al Grande Tempio arrivando in tempo per salvare Pegasus dalla sua inevitabile fine.

Accipuffolina!!!

Ikki, spiumottino mio, lo sai che io ti voglio un casino di bene, ma non puoi farmi una cosa del genere!

Oltrepassando questo… Phoenix prende il posto di Pegasus eeee… la gente pensa che Arles le prenda di santa ragione.

Che finisca tritato come il preparato industriale per wurstel.

O che almeno riceva un cazzotto, uno solo, in pieno stomaco magari, viva la crudeltà.

O che venga legato e costretto a guardare l’intera saga di Twilight, per tornare al discorso di prima, questa sì che è una tortura tremenda peggio della lapidazione!

Ma ragazzi, mi spiace, niente di tutto ciò.

Phoenix ha molto da recuperare rispetto ai compagni, così pensa bene di rimediare subito e si piazza al centro della sala a frignare peggio di Berlusconi quando ha appreso la sua sconfitta (tra Cavalieri ci si intende), e racconta che:

 

IKKI: Io mi sono sempre trovato a disagio con gli altri Cavalieri, perché io ho fatto del male mentre loro sono carini e coccolosi! E tutto per causa tua!

 

Phoenix, davvero, io ti comprendo e sostengo, hai sacrosantissima ragione.

Ma ti pare il momento di smoccolargli il pavé?!

Non so a voi, a volte Ikki mi sembra il mostro di Frankenstein, tanto deciso a fare del bene e finisce sempre preso a padellate.

Intanto Seiya è ancora lì che striscia.

Tagliamo la scena penosa in cui per cinque o sei volte si scaracolla (o rotola) dagli scalini prima di raggiungere la statua e passiamo a quando, malauguratamente, prende lo scudo e fa resuscitare quella cretina di Saori (nota: il vestito si ripara dalla cucitura e si smacchia da solo, quelli del Dash non approverebbero).

Saori, giù alla Prima Casa, apre gli occhietti, si stiracchia, si fa portare il cappuccino con brioche ripiena di crema al limone, si rifà il trucco, e poi decide di salire a vedere cosa mai starà facendo Pegasus, anche perché l’odore del sugo è rimasto nell’aria e lei ha fame nonostante la colazione improvvisata alle otto di sera.

Kiki, quell’altro bambino deficiente, il mio fratellino acquisito, le va incontro saltellante come la pecorella che è, e lei, tutta premurosa, gli chiede:

 

SAORI: Kiki, sei stato in pensiero per me, non è vero?

 

Lui, però, scuote la testa, perché sapeva che Pegasus e gli altri l’avrebbero salvata eccetera eccetera.

Bè, guarda Saori, neanche io sono stata in pensiero.

O meglio, un pochino.

Ho sperato fino all’ultimo che Pegasus non ce la facesse, ma poi el corcel (ovvero “il ronzino”, quanto mi diverte poter insultare Seiya in spagnolo) mi ha delusa.

Nel frattempo, inutile dirlo, arriva Ikki ed Arles si diverte a spappolare lui e Pegasus.

Saori comincia la salita e raccoglie Gold Saint e Bronze come farebbe una contadina con le nespole, e la cosa che mi ha fatto decisamente girare le balle che non ho è che i Bronze tutti scalcagnati se li resuscita ed i Gold (quelli ancora integri) boh, lasciamoli qui, non sono ancora maturi.

Dubbio Amletico: come ha fatto Virgo a salire con gli occhi chiusi?

Quante scene di lui che rotolava giù per le scale hanno dovuto tagliare?

Bè, dunque, arrivano in cima, i Santi d’Oro, da bravi paraculo, dicono tutti “No, no, tocca a Pegasus sconfiggere Gemini!”, eeeh, mica scemi loro!

E Pegasus, Andromeda e tutti gli altri attaccano il povero piccolo Arles, per poi essere stesi in un solo colpo subito dopo.

Io mi chiedo se sapevano con chi avevano a che fare, con Nonna Granny?

Ma dopo, in seguito ad un altro mega ruttino del Dragone (Scena – Gemini: Io vi sconfiggerò! Shiryu: Waaaarghh!! – non sto scherzando, andate a rivedervi la puntata se non ci credete xD) Gemini finisce in orbita e tutti pensano di averlo sconfitto.

Ma no!

Con un salto caprioloso alla Ginnaste – Vite Parallele Arles ritorna con una frase a dir poco raccapricciante:

 

ARLES: Wahahahaha!!! Sono ancora vivo!

 

Ma bravvvooooo!!!

A questo punto, con i Bronze stecchiti o meno, Saori decide di prendere le redini della situazione, dicendo tutta seria “Combatterò io contro di te!”, dichiarazione seguita da uno scroscio di risa che ha fatto crollare quel poco dei Templi ancora rimasto in piedi.

Peccato che Saori fa un passo, inciampa nell’orlo e cade, scena ovviamente censurata.

E qui comincia la discussione:

 

SAORI: Gemini, ma basta con le guerra, le tenebre sono brutte e cattive ed io non mi posso abbronzare se non c’è sole! E poi, non dirmi che non è vero, io lo so, tu ancora credi nella pace…

 

ARLES: *censura*  Non è vero, io non credo nella pace!

 

SAORI: Non mentire, tu credi nella pace.

 

ARLES: Non è vero!

 

SAORI: *vocina isterica* Tu credi nella pace!!! >//<

 

E, così, di punto in bianco, l’armatura di Arles si stacca dal proprietario lasciandolo… hei, un attimo!

E quelli da dove spuntano?!

Scusate, rivediamo le cose da principio: tempo prima Arles è beatamente nudo, richiama l’armatura che lo ricopre immediatamente, ed ora…

Gli sono spuntati i pantaloni?!

È una questione di immagine, va bene… ma la coerenza?? A ‘ndò ‘stà?? (per dirla in siciliano stretto come il mio compare Death capirebbe di sicuro, traducibile con un “Ma dov’è?”).

Bene, ed ora?

Ma che fa?

Prende la paletta??

E Saori lo infilza???

NOOO!!!

Dannata bambolina viola!

È quasi impossibile rendere la situazione comica: quindi, diciamo che la parte buona di Arles ritorna giusto il tempo di schiattare e Saori rimane sulla terrazza del Tempio con Pegasus in braccio.

Finale eccitante.

Bene, tutto sembra essersi concluso per il meglio, perfetto, evviva evviva!

Ma non si sa mai… che la sfiga di Hyoga possa portare complicazioni?

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Buon pomeriggio a tutti!!!

Finalmente siamo all’ultimo capitolo, credevo di non farcela xD

A dirla tutta, pensavo anche, sin dal primo capitolo della prima serie della Guida, che molti mi avrebbero mandato a quel paese nel leggerla, invece sono felice di aver trovato un valido sostegno in tutti voi e vi ringrazio vivamente per questo! :D

E così siamo giunti alla conclusione anche della saga delle Dodici Case… ma siccome la mia follia non ha limiti credo che continuerò imperterrita a prendere per i fondelli Saori & Co. xD

E per riuscire in questo fatidico intento…  credo che tra poco vedrà la luce anche la Saga di Asgard!

Siete liberi di seguirmi a vostro rischio e pericolo ;)

 

Intanto ringrazio: Baby Leoncina, Calhin, Crystal eye, Data81, Hrm, Iri, Joy_10, La Fe_10, RT69 Aoryu e Solinari per aver inserito la storia tra le Preferite,

Amaerise, Aquarius no Lilith, cielo_senza_nuvole, DreamFall, Dro, Elena Brooks, elesociaefp, Lilla Wright, Little Nightingale, Lovecraft Kane, milly_fra_salvatore, nikkith, Phoenix_619, Toushiro_hitsugaya e Varda per averla inserita tra le Seguite, e tia shun_chan e Walli per averla messa tra le Storie da Ricordare.

 

Serena VdW: Heilà, grazie mille per tutte le recensioni *-* mi verrà un tantino difficile rispondere con ordine data la mia natura profondamente caotica, ma ci provo xD

Oddio, io non voglio far rimproverare nessuno dal proprio capo, poi vi ho sulla coscienza, sorry “^^7

Io l’autrice di Nonciclopedia? Magari, tesoro! Naah, non sono ancora a quei livelli, ma mi riprometto di migliorare, se possibile J

Saori, Saori, grrr Saoriii!!! Quanto la odio! Io paragono sempre lei e Seiya a Bella Swan ed Edward (Sì, odio Twilight ma lo cito spesso quando si tratta di cazzate sue pari), cioè, c’è lei che è una totale deficiente e lui il superfigo che la deve salvare. E che balle!

Bè, che dire di più, grazie per avermi seguita fino a qui *-*

 

Cielo_senza_nuvole: Ma ciao! Guarda, io Shura lo compatisco da morire, mi sta tanto simpatico (e non c’entra il fatto che lui sia spagnolo… proprio no! xD) e l’hanno messo a così, tanto perché doveva esserci, senza dargli un minimo di spessore ç_ç !

Io ho ancora non pochi dubbi riguardo ad Excalibur… bah, ci ho rinunciato a capire, però!

Camus, povero amore mio, mi fa deprimere ogni volta che lo vedo x__x dannato Hyoga! >.<

Shun e Aphrodite… uno piange, l’altro sputa, sai che scontro emozionante!

Grazie mille per la recensione J

 

Elena Brooks: Benvenuta! “Aurora del Nord, vai in bagno al posto mio!”, chissà quante volte l’ha dovuto dire xD povero Hyoga, sempre preso in giro… ben gli sta v.v

E con lui Andromeda, appunto, che lo imita senza farsi problemi.

Cero che tra Pegasus e Dragone non è facile capire chi dei due meriti il Nobel per il vocabolario più ristretto xD Poi Seiya, con quelle sue citazioni che non c’entrano una cippa mi fa venire il nervoso! Oddeo! X-x

Il più normale dei cinque mi pare Ikki… anche lui ha le sue sparate, ma almeno non è onnipresente e ce ne risparmia la metà! xD

Shaka e Minako, a mio parere, sono stati divisi dalla nascita, è l’unica soluzione plausibile <.<

La storia di Micene va raccontata ai nipotini accanto al fuoco, ormai è tradizione xD però pure loro, sono duri di comprendonio per ripeterla quest’ora sì e l’altra pure!

Fish, povero, si nota che non ce l’ho in simpatia? xD

Grazie per aver recensito i vari capitoli, alla prossima ^^

 

Solinari: Solinari Chan! Nuuu, scusa, non avevo intenzione di attentare al tuo stomaco con il popcorn! O_O Concordo, Ikki e Kanon vanno esclusi dalla marea di tontaggine (io escluderei anche Saga, poveretto, dopotutto lui aveva tanti buoni propositi…).

Un mistero sono anche i pantaloni di Ikki, bah, poveretto, magari aveva caldo… o era già completamente rimbecillito dalla vicinanza con il fratellino!

Non sei solo tu a ridere di Hyoga, tranquilla, hai una valida sostenitrice! *si indica* e non sei solo tu ad amare Deathy! *-* I love that psycho crab too! (ovvero anche io amo quel granchio psicotico… oddio, gli effetti della letteratura inglese iniziano a farsi sentire!).

Sui piedi addormentati di Virgo… quelli sono l’ultimo dei miei problemi! Mi preoccupo di più per Ikki… a proposito, ce lo teniamo a turno, non è veroo?? *occhioni cucciolosi* - nella testa di Shun… boh, forse ti escono le notine musicali di Doremì !

Già, tutti a sacrificarsi… pure Aioros, maledetto lui, perché non vai a raccogliere olive?! Di notte? Sì, così non senti caldo! E fatti gli affari tuoi, porca paletta!

E’ vero, Phro sembra Mistyyy!! Vabbè che lì si somigliano un po’ tutti… vabbè che la metà sono fratelli, cugini, nonni e nipoti… ma i gemelli mi sa che non sono soltanto Saga e Kanon!

Bè, dai, la smetto di sparare cavolate anche qui, grazie per le recensioni J

 

La Fe_10: Ciao ^^ più di essere una grande mi considero un soggetto dalla facile tendenza a dimostrare la propria psicolabilità, ma se lo dici tu mi fido ^-^

Mur in effetti non è che fa poi grandi cose (io sono dell’Ariete e lo difendo a prescindere xD) gli basta dover raccogliere l’elemosina! xD

Shura è da compatire, pobre mi hombre(-llino) .

Perché mi sta antipatico Virgo? Bah, mi sa troppo di snobbino, ecco… troppo “io sono il più forte e chiè chiè”, e poi ti fai prendere per il sedere da un nano… ma vattene a ricamare tappetini indiani!

Un po’ di tregua? Mi ha massacrato Ikki ed io dovrei dargli tregua? … hum, va bene, non lo avvelenerò immediatamente v.v xD

Ma certo che farò le altre serie, sono un po’ in dubbio su Hades perché non sono mai riuscita a seguirla bene fino in fondo, ma poi si vedrà!

Grazie mille per seguirmi, a presto J ^^

 

Lovecraft Kane: Cucù! Tesoro… non sei l’unica, io potrei stare benissimo ore, giornate, settimane, a sentire le cavolate di Shura! *-*

Povero Capricorn, sarà una mia impressione ma non mi sembra l’abbiano ben sviluppato… insomma, arriva, viene preso per deficiente da Shiryu perché per tredici anni è stato convinto di una cosa, poi arriva quello e gli dice “No, non è così” e poi??? Muore!!! NOO!

Per non parlare di Camus, credo di aver frignato decine di volte nel vedere quello scontro… e la mia voglia di soffocare Hyoga aumenta di volta in volta!

Aphrodite… meglio non parlarne! Non so se sia peggio lui o Andromeda, sai, ci voleva qualcosa di divertente e così hanno deciso di farli combattere per alleggerire l’atmosfera, con risultati apprezzabili, direi.

Seiya è sempre Seiya, inutile star qui e dire quanto lo ami *coff coff*.

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, e grazie per avermi seguita J

 

Bene, per il momento io mi congedo, ma non senza la promessa di farvi avere, presto o tardi, anche il seguito della Guida con la Saga di Asgard!

Vi auguro un buon pomeriggio,

Rory_Chan

 

 

 

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