Guida
alla comprensione e misteri di Saint
Seiya
-Le
dodici case-
Adesso entriamo nel vivo degli eventi, dopo
ben 36 puntate più o meno inutili le cose iniziano davvero a farsi
interessanti: sapete cosa vuol dire questo?
Vedremo altro sangue oltre a quello di
Pegasus.
È già un risultato.
Dunque, nella serie precedente avevamo
lasciato Seiya e Tisifone a picchiarsi nel bosco, il tutto perché la
sacerdotessa dell’Ofiuco ormai è fissa nella sua idea
di uccidere il nostro prode protagonista (Per
la serie “Certe persona hanno davvero bisogno di un hobby”).
E perché vuole ucciderlo?
Tutto è partito da quando, nelle prime
puntate, Seiya è riuscito a levare la maschera alla ragazza, e lei si è trovata
davanti due scelte: o lo uccideva all’istante,
o si metteva l’anima in pace e lo amava.
Ora: lei lo ama, è chiaro come una camicia
lavata con l’Omino Bianco.
Ed allora che bisogno c’è di volerlo
strozzare a tutti i costi?
Ancora sto qui a chiedermelo.
Shaina, capisco che altrimenti la storia non
andava avanti, ma dico, c’è una cosa chiamata coerenza.
Che discorso è “Ti amo quindi ti uccido”?
Siccome neanche lei conosce la risposta per
sua fortuna ad evitarle la spiegazione arriva Aioria, determinato… ad uccidere
Pegasus.
Nooo!! Chi l’avrebbe mia detto?!
Tutti con il fiato sospeso, forse forse adesso riusciamo a toglierci il ronzino dalle
scatole: Aioria è il Cavaliere del Leone, a detta di Tisifone uno dei Saint più
forti
del Grande Tempio, e contro di lui Pegasus,
senza armatura, non ha speranze.
Era l’occasione per una bella spaghettata per
festeggiare, ma purtroppo neanche questa volta Seiya finisce al tappeto: Shaina
infatti pensa bene di piazzarsi
davanti a lui proprio quando Aioria –dopo
circa un quarto d’ora passato a prendere la mira- scaglia verso Pegasus il suo
colpo più potente,
chiamato “Per il Sacro Leo” (Parentesi: Leo è
il cane, un carlino per la precisione, della mia vicina di casa, quindi potete
bene immaginare quanto mi ci voglia
ad immaginare Aioria che aizza un carlino
inferocito contro i nemici. Chiusa parentesi) ma che noi chiameremo “Lightning Bolt” così, oltre ad evitare equivoci
con cani bavosi, ci fa pure più figura.
Aioria, il quale prima arriva per ammazzare
le persone e poi se ne pente subito, è coooosì
commosso dal gesto della sacerdotessa che subito cambia idea
(anche qui da notare la coerenza) e non solo
risparmia Pegasus, ma si prende Tisifone in braccio per riportarsela al Tempio
e farla curare.
Che gentiluomo.
Un po’ indeciso, ma pur sempre un bravo
ragazzo.
E così sarebbe stato tutto facile se solo non
fossero arrivati tre nuovi Cavalieri, anche loro bramosi di uccidere Pegasus;
si vede che al Grande Tempio ancora
non prendevano Sky.
Codesti malvagi sono il Cavaliere del Cane
maggiore, il Cavaliere di Eracle ed infine il più temibile dei tre: quello
della Mosca.
Ci dovrebbe essere anche il Saint del Raid antizanzare, a questo punto.
I tre iniziano a giocare a palla con il
povero Pegasus, regalandogli altri colpi in piena testa, casomai corresse il
rischio di avere ancora qualche neurone funzionante.
La partita di pallavolo viene interrotta da
Mila Hazuki, arrivata proprio in quel momento con Shiro in cerca della squadra della nazionale…
Hum,
no, qualcosa non va…
Oh, ecco, al posto di Mila interviene niente
di meno che l’armatura del Sagittario (maledetta, fatti un po’ glia affaracci
tuoi!!) a proteggere il Saint di Pegasus,
diventato anche Saint del Sagittario e che
presto se continua così diventerà anche il nuovo spotter
della Golden Lady.
Grazie all’armatura d’oro Pegasus sconfigge i
tre bruti, com’era prevedibile, fino a qui nulla di nuovo, e si ritrova di
nuovo il bersaglio di Aioria: il povero Leone
è andato su tutte le furie quando ha visto
l’armatura appartenuta al fratello, che pure era una persona seria, addosso a
‘sto sputo di pidocchio, e vuole riportarla
al Grande Tempio per farci non si sa bene
cosa dato che laggiù non serve a nessuno.
Neanche se quel bosco fosse stata la migliore
discoteca del mondo -ci sarebbe stato un motivo se tutti andavano ad infognarsi
lì dentro- arriva anche Saori.
La signorina per la prima volta fa una cosa
utile, si mette a raccontare tutta la verità sul fratello di Aioria e rivela
che Aioros l’ha salvata (pure tu, Sagitter,
la prossima volta fatti un mazzo di cazzi
tuoi insieme alla tua armatura!) dai propositi omicidi di Arles, perché è Arles
il vero traditore, Arles è brutto, è cattivo
e Saori deve essere protetta anche da lui.
Aioria, povero disgraziato, già aveva confusione
di suo nel cranio, adesso gli punta pure questa fessa che si spaccia per Athena
ed allora inizia ad avere dei dubbi:
è lui ad essere una calamita per soggetti
psicolabili o quella è davvero Athena?
Allora vuole la prova: dice alla bimba dai
capelli di melenzana di sottoporsi al suo attacco più potente, così se si salva
lui avrà la prova della veridicità delle sue parole,
in caso contrario… la storia continuerebbe
benissimo anche senza di lei.
Allora ricominciamo a sperare: non ci
libereremo di Seiya, ma almeno Saori ce la leviamo di torno, e con lei i suoi
orribili vestitini.
Invece no!
Seiya inizia uno sproloquio su quanto sia Aioria ad essere spietato contro le
ragazze (esiste un termine apposito, Pegasus, si chiama “pedofilia”) ed allora,
per aggiungere un altro po’ di allegria,
dalle nuvole esce un raggio di sole e –in stile Mufasa
de Il Re Leone- arriva Aioros, il
quale si rivolge al fratello
e conferma la versione della sua cliente Lady
Isabel, dopodiché sparisce così com’è arrivato, un po’ come il fantasma del re
Amleto.
Dicevate che era da tanto che non vedevamo
piangere nessuno?
Siete accontentati: Aioria si mette a
frignare –tutti pensano che sia per la commozione di sapere che il fratello non
era un traditore ma l’opinione pubblica,
ovvero la mia, sostiene invece che le lacrime
del Saint sono dovute alla frustrazione per il casino in cui si è venuto a
trovare- e giura fedeltà a Saori,
poi ritorna al Grande Tempio per una
seduta di psicoanalisi ottenere giustizia di fronte ad Arles.
Nella puntata seguente facciamo la conoscenza
di altri tre Cavalieri d’Oro, a quanto pare disconosciuti in tutto il mondo.
Ma di questo parleremo a tempo debito, adesso
concentriamoci per un attimo sulla trascurata sfiga di Shiryu del Dragone:
l’avevamo lasciato ai Cinque Picchi,
Kiki gli ha portato l’acqua della vita, acqua
che invece di provenire da Lourdes era chiaramente acqua di rubinetto made in
China, perché neanche questa è servita
a ridargli la vista.
In tutto questo, mentre il maestro color
Mucca Milka è impegnato in uno dei suoi monologhi alla Christopher Marlowe,
arriva attraverso la cascata nientemeno
che il Cavaliere del Cancro, da tutti noi
conosciuto come lo stimatissimo –nonché spietatissimo per buone ragioni- Death
Mask di Cancer.
E perché Cancer dalla Grecia è arrivato fino
in Cina?
Perché ha ricevuto l’ordine di riportare il
maestro Yoda al Grande Tempio, essendo lui il venerando (o venerato, fate voi)
Cavaliere della Bilancia.
Allora tutti sono super-stupiti dal fatto che
esista un Cavaliere del Cancro, pensate voi quando si scopre che persino il
vecchio Doko è un Saint d’Oro!
Ma il bello arriva tra poco.
Allora, facciamola breve: Shiryu vuole
difendere il maestro così, cecato per com’è, si lancia contro il Saint d’Oro,
ne esce sconfitto, precipita dalla cascata
ma com’è naturale ritrova la vecchia cara
forza interiore alla Kung Fu Panda (quella
era la pace ma siamo lì) e riemerge dalle acque come la Venere,
riuscendo a colpire Cancer, il quale neanche
se ne accorge, ma tanto basta per smuovere il delicato quanto precario
equilibrio psichico del Cavaliere: Cancer fa per attaccare il Dragone con il
solito colpo mortale quando ad interrompere la tragica fine di Shiryu…
indovinate un po’??
Spunta un altro Cavaliere d’Oro!
Neanche in una coltura batterica gli
organismi spuntano in questo modo!
Se arriva qualcun altro quella roccia si
spezza, ‘mo smettiamola di fare riunioni in posti
disagevoli, andatevene a giocare a ping pong!
Ed adesso arriviamo al punto già citato
sopra, quello dei Cavalieri sconosciuti al mondo intero: dunque, il nuovo
Cavaliere è il mio morbidissimo cuccioloso Mur dell’Ariete, proprio il Grande Mur del
Jamir.
L’unico commento?
Viene da Kiki.
E sapete cos’è che dice?
“Ooh, mio fratello
è un Cavaliere d’Oro?”.
Scusa, bambino, con chi hai vissuto fino ad
ora?!
Che hai al posto degli occhi, polpette?
Ecco, questo conferma quanto siano conosciuti
i Cavalieri d’Oro: Aioria è stato un colpo per Seiya; Cancer, Doko e Mur altrettanto per Shiryu e compagnia.
Ma è possibile che in mezzo a dodici persone nessuno sia minimamente notato?!
Secondo Saori&Co.
cosa fanno al Grande Tempio, allevano pecore?!
Producono Whiskey?
Levigano le palline del biliardo?
Come dice il titolo: “Misteri di Saint Seiya”.
A questo punto una si aspetta un
combattimento epico tra i due Cavalieri d’Oro under 200, coraggio amici
lettori, portate il mais che tanto col calore degli attacchi
ci escono i pop corn in un istante!
…
No!
No, no, alt, state fermi dove siete!
Abbandono di campo da parte di Death Mask di
Cancer!
Il Cancro se la svigna liquidando la sua
missione con un “Ci rivedremo, Dragone!” e puff!,
sparisce pure lui.
Ed ora con tutto questo mais cosa ce ne
facciamo?
Avremo un’altra occasione di cuocerlo,
ragazzi, ed anche abbastanza presto.
Adesso, però, passiamo alle puntate seguenti:
saltiamo lo straziante (non “triste” ma “da far cadere le balle dalla noia”)
addio di Seiya a Lamia e passiamo
alla mattina della partenza dei Saints per
Atene: Seiya, Hyoga, i Cavalieri dello Smack Brilla Acciaio
e Saori stanno aspettando davanti ad un jet l’arrivo di Andromeda.
Shun però si trova nei casini (e quando mai?)
perché è appena stato fermato da una tale Nemes/June, Cavaliere del Camaleonte nonché compagna di
allenamenti
del piccolo budino caramelloso.
June porta una caterbata di notizie tanto per
stare un po’ allegri: la loro isola –fantasiosamente chiamata l’Isola di
Andromeda- è andata distrutta per colpa di Scorpio,
il loro maestro è schiattato, i loro compagni
pure, più o meno, e la metà che è sopravvissuta ce l’ha a morte con lui perché
si è schierato contro il Gran Sacerdote.
Ma quelli, sull’isola deserta, che ne
sapevano?
Bè, tutto questo potrebbe finire in modo
pacifico, per una volta, ma poi dov’è il divertimento?
Per questa ragione spuntano dal nulla anche
Reda e Salzius, altri due sopravvissuti dell’isola,
due di quelli incavolati con Andromeda,
arrivati dritti dritti
dagli anni ’80 appena usciti da un concerto rock/metal, con tanto di catene.
Catene rosa Big Bubble.
Accidenti, quelle sì che fanno paura!
Non ci vuole un genio per capire come va a
finire: Shun viene legato come un salame e sta per essere stritolato quando
ecco che appare Ikki, sant’uomo,
a dirgli di muovere il culo e salvarselo per
i fatti suoi, nella puntata più poeticamente reso con “E’ il tuo turno di
dimostrare il Cavaliere che sei”.
(Nel frattempo dall’aeroporto si vedono i
Cavalieri d’Acciaio che partono alla ricerca di Andromeda, c’è un altro
spezzone di Shun che viene stritolato,
e quando si vedono di nuovo quelli davanti al
jet… i Cavalieri di Acciaio sono di nuovo lì O.o).
Andromeda sconfigge i nemici e si riunisce
alla compagnia, e sul jet si trovano tutti a discutere sul perché mai Arles sia
così malvagio, e su chi in realtà possa essere.
Incredibile, Saori si ricorda di avere un
cervello e pensa che, tra i dodici segni dello zodiaco, ce n’è solo uno con due
facce.
Così, di punto in bianco, arrivano a
sospettare di Gemini, mai visto, mai sentito, ma adesso il cattivo è lui.
Arrivati al Tempio i Cavalieri e la scema
vengono accolti da una guardia in mantello e maschera, diciamo pure da un Mangiamorte, un Mangiamorte
tarocco
che si rivela essere tale Betelgeuse
della Freccia, quello che ha stabilito il record della morte più veloce:
infatti, dopo cinque secondi impegnati a lanciare frecce che, modestamente, io
col Paint le disegno meglio, muore
colpito da Pegasus.
Una freccia, solo una, purtroppo, però, ha
fatto centro, colpendo Saori dritta al centro del reggiseno col push-up dal lato destro, per essere proprio precisi.
Piacere!
Te la sei cercata.
Non ditemi che odio Saori… cioè, sì, la odio,
ma ho validi motivi.
Saori ha fatto due (mooolto
più di due, ma le ultime due) cose molto stupide:
1 – Ha inviato una lettera ad Arles, dicendo
che sarebbe andata al Grande Tempio.
Ma voi riuscite a capirlo?
Cioè, cosa gli ha scritto “Giorno XXX verremo
in Grecia e ti attaccheremo a sorpresa”?
Diglielo, mi raccomando, così vi prepara il
tè.
Infatti in un inquadratura si vede Arles che
strappa la lettera e la getta al vento, poverino, chissà quante minchiate c’erano
ammassate dentro.
2 – Saori se ne parte con un vestito che a me
sembra una torta nuziale sciolta, con tanto di decorazioni a fiorellini e
strato di glassa rosa sul fondo.
Ma dove stai andando, Saori, al battesimo del
Royal Baby o nel covo del tuo più grande nemico dove
una schiera di illimitati guerrieri aspetta solo di farti
di nuovo l’acconciatura a suon di schiaffi?
E voi, Cavalieri, in quattro –perché nel
frattempo era spuntato pure Shiryu- non siete stati capaci di proteggerla?!
Dunque, adesso la cosa è questa: solo Arles,
ironia del destino, può salvare la Dea Cacioffa,
allora i Saints devono superare le Dodici Case dello zodiaco,
una per ogni segno zodiacale presidiata da un
cavaliere suo legittimo difensore, ed arrivare fino al Grande Tempio.
Il tutto in dodici ore.
Senza soste per la toilette e fermate
occasionali all’autogrill.
Era ora!
Spostiamoci un po’ più su, un po’ molto più
su, fino al Grande Tempio, dove Aioria si mette a massacrare le guardie che presidiano
le stanze del Sacerdote.
Teniamo presente la frase di una delle
guardie “Ci vuole un invito ufficiale per vedere Arles”.
Ma com’è allora che in quella stanza ci
entrano cani e porci?!
Ora ci vado pure io!
Dopo un adeguato scazzottamento Leo riesce ad
entrare e subito accusa Arles di essere lui
il traditore, di essere un malvagio cattivone e non si sa cos’altro,
magari gli avrà anche detto di aver rubato le
sue caramelle preferite così, tanto per farlo arrabbiare.
Cominciano a prendersi a parole, con Arles
tanto incavolato che risponde “Tu non sei stato capace di uccidere Pegasus né di
portare a termine le altre missioni
che ti avevo affidato”.
Tra le altre cose quelle di portargli della
focaccia, neanche quello Aioria è riuscito a fare.
Allora arrivano alle mani, si smassacrano per un po’ a colpi di raggi microonde (Ecco,
usciamo il mais!) fino a quando taaa-dan! entra in
scena un altro
Cavaliere d’Oro ancora: Shaka, Cavaliere
della Vergine.
Costui è un caso sensazionale.
E non perché è di una potenza inaudita.
Perché è l’unico indiano con pelle chiara, capelli biondi ed occhi azzurri.
A questo punto Virgo prende il posto di Arles
ed inizia a combattere contro Leo, neanche si fossero messi d’accordo.
Magari Shaka voleva solo chiedere un’ora di
permesso per andare dal dentista.
Mentre questi si pestano analizziamo i punti:
a mio parere Saori emette onde medie di stupidità ed ha contagiato persino il
Saint del Leone.
O Aioria è proprio cretino di suo e se ne va
a dire “Tu sei un traditore!” ad uno a cui per staccarti la testa non è che ha
bisogno di tante pressioni.
Perché sai, mio caro Leo, esiste una cosa
chiamata “strategia di battaglia”, e questo dovresti saperlo meglio di me!
Magari prima
cerchi di convincere gli altri Saints, e poi
ve ne andate tutti in blocco a chiedere le dimissioni del Sacerdote, e se non
se ne vuole andare
allora esiste un’altra cosa, molto più bella
ed efficace, chiamata “colpo di stato”.
O i capelli ti hanno bloccato l’afflusso d’aria
al cervello?
*Squillo di trombe*
Avevate perso le speranze? Ed invece no, sono ancora qui!
Scusate tanto l’assenza, dopo vari casini sono riuscita a rimettermi
in moto con questa nuova serie e speriamo di continuare così!
Pronti per il Grande Tempio?
Allora cosa aspettiamo?
Prendete il mais e dritti in Grecia! xD
Ringrazio chi ha seguito la serie precedente, sperando che voglia
continuare la rivisitazione delle rocambolesce
avventure dei Saints anche in questa J
Spero in un veloce aggiornamento, preghiamo (non Athena, senno
stiamo freschi!) affinché accada!
Ne approfitto per farvi gli auguri di ferragosto, fate dei bei falò
e vedete di buttarci dentro Saori >:)
Al prossimo capitolo,
Rory_Chan