Arrivederci di Hetaliame
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arrivederci ***
Capitolo 2: *** Addio ***
Capitolo 3: *** Buongiorno ***
Capitolo 1
*** Arrivederci ***
Un passo me ne vado
per sempre
un passo grande un passo così importante
Due passi senza guardarti
due passi avanti
due passi per dimenticarti
Tre passi verso le stelle
fino a toccarle
tre passi per avvicinarle
Te ne stai andando, finalmente. Sei libero, la tua terra è libera. Lui ti saluta, tu non ricambi. Continua ad avere quel sorriso tanto fastidioso, che ti dà sui nervi. Quando lo rivedrai?
Quando tornerai?
No che non tornerò
Quando tornerai?
Lontano da qui sarò
Quando tornerai?
Un giorno forse mai
Ora tornerai da tuo fratello, dalla tua amata Italia. Finalmente potrai parlare la tua lingua, potrai decidere, potrai essere qualcuno di importante. Potrai essere l’Italia, e non solo Romano.
Quando tornerai
Ho fatto un passo ormai
Quando tornerai
Così lontani sai
Quando tornerai
Un giorno forse mai
Lo rivedrai? Probabile. Ma fra molto, troppo tempo. Ormai non puoi più voltarti indietro. Hai scelto la tua strada e sei andato avanti. Ma lo senti, puoi percepirlo, che Antonio non sta più sorridendo.
Quattro passi voglio ricordarti
rivedo i nostri sguardi
quattro passi forse è già tardi
Cinque passi senza cadere
continuo a camminare
cinque passi per perdonare
Mille passi senza voltarmi
non voglio più contarli
mille passi per guardare avanti
Ormai è tardi, hai fatto la tua scelta. Non andrai più a raccogliere i pomodori con lui nell’orto, non sarete più una famiglia felice, tu, lui e Belgio. Niente waffle a colazione, niente scenate per imparare la sua stupida lingua.
Quando tornerai
Un passo via da noi
Quando tornerai
Siamo lontani ormai
Quando tornerai
Un giorno forse mai
Come se fossero le tue, senti le lacrime dello spagnolo che ti rigano il volto.
-“Piangi, bastardo?”
“Ho perso tutto, Lovinito. Ma tu resterai con me, vero?”
Sorride, in quel modo fastidioso, ma nonostante ciò bellissimo. Tu lo guardi e ti limiti a non rispondere, mentre lui ti mette una mano in testa e ti scompiglia i capelli.
Un giorno forse mai
Forse mai.
Lo hai lasciato lì, da solo. Le lacrime che ti rigano il volto sono le tue. Perché lo sai, che la libertà ha un prezzo. Pensi allo spagnolo. A quella lingua che lui intona suonando la chitarra. Come direbbe lui?
¿ Y cuándo volverás ?
Un dia o jamás.
Ma già sai che lo rivedrai. E allora continuerà a romperti, come fa sempre. Ma non sarà più come prima.
“Addio, Spagna”
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Capitolo 2
*** Addio ***
Addio
This is the way you left me.
I'm not pretending.
No hope, no love, no glory,
No happy ending.
This is the way that we love,
Like it's forever.
Then live the rest of our lifes,
But not together.
“Devi partire?” “Si, ma tornerò molto presto.” Ti asciughi una lacrima e sorridi. “Ciao, Sacro Romano Impero.”
Wake up in the morning,
Stumble on my life.
Can't get no love without sacrifice.
If anything should happen,
I guess I wish you well.
Mmh A little bit of heaven,
But a little bit of hell.
Ti svegli e scendi a fare colazione. Ungheria ha preparato la tavola. Magari la pasta si mangiasse anche la mattina.
This is the hardest story that I've ever told.
No hope, no love, no glory.
A happy endings gone forever more.
I feel as if I'm wasted,
And I'm wasted everyday.
“Sacro Romano Impero non è ancora tornato?” è da giorni che lo aspetti. Elizabeta si limita a non risponderti e a distogliere lo sguardo. Perché?
This is the way you left me.
I'm not pretending.
No hope, no love, no glory,
No happy ending.
This is the way that we love,
Like its forever.
Then live the rest of our life,
But not together.
“Signor Austria, Sacro Romano Imper-” lui ti fa segno di stare zitto, e gira lo sguardo su Elizabeta, che sta… piangendo.
Two o'clock in the morning,
Something's on my mind.
Can't get no rest,
Keep walking around.
If I pretend that nothing ever went wrong
I can get to my sleep
I can think that we just carried on.
Capisci subito che è opportuno non fare altre domande, e torni in giardino. Ti siedi sulla muretta ad aspettare, e intanto continui a dipingere il tuo quadro.
This is the hardest story that I've ever told.
No hope, or love, or glory.
A happy endings gone forever more.
I feel as if I'm wasted,
And I'm wasted everyday.
Quanto tempo è passato? Anni.
“Feliciano, vieni qui!” “Veee, che c’è Luddy? Dove sei?” “In soffita!” Sali le scale velocemente me piano, non vuoi svegliare Prussia che dorme come un ghiro, ma tanto ha un appuntamento con Liz, ci penserà lei quando arriverà.
This is the way you left me,
I'm not pretending.
No hope, no love, no glory,
No happy ending.
This is the way that we love,
Like its forever.
Then live the rest of our life,
But not together.
“Guarda questo quadro!” ti dice Ludwig. Tu sgrani gli occhi. Ci siete tu e Sacro Romano Impero che giocate in campo pieno di fiori. “Questa bambina ti assomiglia un sacco! E questo qui assomiglia a me!”
This is the way you left me.
I'm not pretending.
No hope, no love, no glory,
No happy ending...
“Feliciano?” “Eh, cosa?” “Hai idea di chi possano essere?” “Sacro Romano Impero…” “Chi?” “Tu”
Lui ti guarda strano, e tu gli sorridi e lo abbracci. “Ma… che fai?” riesci solo a piangere.
-“Devi partire?” “Si, ma tornerò molto presto.” Ti asciughi una lacrima e sorridi. “Addio, Sacro Romano Impero.”-
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Capitolo 3
*** Buongiorno ***
Buongiorno
“Veeeee, Lovino?” Feliciano bussa insistentemente sulla porta, ma nessuno risponde. Lui incrocia le braccia al petto e sbuffa. “Avanti, lo so che sei sveglio!” “No, non è vero” “Eddai!” “Tanto lo so che c’è lo spagnolo giù che mi aspetta.” “Ma tu glielo avevi promesso…”
Antonio fischietta tranquillamente, con un mazzo di fiori dietro la schiena e controllando l’orologio. “Avanti Lovinito, che è tardi!” un grido gli giunge dal terrazzo, insieme ad un Lovino furente affacciato che impreca a dismisura. “Mai! Non ci pensare nemmeno!” si sente la voce di un Feliciano furente. “Gli avevi fatto una promessa! Insomma!” Lovino si volta verso l’interno della stanza. “Avevo detto che era solo una passeggiata! Invece lui è andato in giro a dire al vinofilo e al crucco che aveva un appuntamento con me!” “Avanti Lovi, era uno scherzo! Dai, scendi!” “No!” dice Romano girandosi nuovamente verso il ragazzo. Antonio si mette in una posa epica, e grida:” Rapunzel, sciogli i tuoi capelli!” di tutta risposta gli arriva un pomodoro dritto in faccia. “E quello dove lo tenevi, sotto il cuscino?” un altro pomodoro. “Ma insomma!” Il ragazzo alza lo sguardo, proteggendosi con la mano per eventuali pomodori in arrivo, e vede Lovino, tutto rosso sulla terrazza, con in mano una lampada. “N-non vorrai lanciarmela, vero?” Lui lo fissa, e poi torna dentro. “E adesso dove vai?” gli grida. “A cambiarmi.” Risponde l’altro. “Abbiamo una passeggiata da fare, no?”
Guardando Lovino che si allontana imprecando contro un Antonio al settimo cielo, Feliciano tira un sospiro di sollievo. “Se ne sono andati giusto in tempo. Lovi non avrebbe sopportato il fatto che io abbia invitato Luddy qui a casa.” Giustissimo, né in anticipo né in ritardo, con un tempismo perfetto, ecco Ludwig che si presenta sulla soglia, e un Feliciano sorridente che gli apre. “Buongiorno.” “Buongiorno Sacr- Ludwig.” “Tu mi devi spiegare ancora un paio di cose.” Feliciano sorride, ma non a Ludwig, bensì al bambino biondo sulla veranda, che ricambia. “Buongiorno a te, mie piccola Italia”
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