How To Save A Life

di RevengeXXX
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologue ***
Capitolo 2: *** Games ***
Capitolo 3: *** Games part II ***
Capitolo 4: *** Doubt ***
Capitolo 5: *** Welcome ***
Capitolo 6: *** Yolo ***
Capitolo 7: *** Mommy ***
Capitolo 8: *** Hero ***



Capitolo 1
*** prologue ***


HARRY

Un altro anno iniziava e la voglia di Harry di andare a scuola diminuiva ad ogni isolato che la macchina di sua madre Anne percorreva verso l’edificio.

-Su con la vita tesoro,è solo il tuo secondo anno e sembri dover andare al patibolo come se fossi vicino al diploma-

La faceva facile lei.

Tanto era Harry ad aprire ogni settimana con un occhio nero o un succo di frutta versato sulla maglietta.

Ebbene sì,Harold Edward Styles era vittima di bullismo dal primo momento in cui aveva varcato il cancello dell’istituto.

Non che non si ribellasse a quei continui soprusi eh! Semplicemente,per quanta forza interiore avesse,ed era tanta statene pur certi,quei bestioni che l’avevano preso di mira erano,per l’appunto,dei bestioni. E sfortunatamente la sua forza fisica non era direttamente proporzionale a quella d’animo.

-Siamo arrivati scricciolo mio,buona giornata-

La voce di sua madre,con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia,lo strappò violentemente alle sue profonde riflessioni su quanto avrebbe fatto schifo quest’anno.

Grugnì un –Buona giornata mamma- di rimando e recuperò la borsa e la voglia di vivere per poi dirigersi verso il suo personale inferno.

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Capitolo 2
*** Games ***


Louis

Un altro che ora si trovava davanti a scuola col suo migliore amico affianco,una sigaretta in bocca e davvero nessuna voglia di cominciare un anno scolastico,era Louis “the tommo” Tomlinson.

-Zay ma dobbiamo proprio entrare da oggi? Tanto il banco non scappa e i professori saranno lì anche domani…-

-Sì Lou,dobbiamo proprio entrare. Ricordi cos’hai promesso a Jay neanche due giorni fa? “Quest’anno mi farò promuovere e mi impegnerò a far visita al preside il meno possibile”. Parole tue Tommo,e ora ci tocca per forza. Anche perché ho fatto la stessa promessa a mia madre e se non la rispetto già dal primo giorno mi aspettano mesi di punizioni-

-Ergo?-

-Ergo muovi il culo e andiamo incontro a questo destino crudele-

E fu così che si armarono di tanta,e per tanta si intende DAVVERO TANTA buona volontà,e si avviarono agli armadietti buttando le cicche spente a terra.

-No seriamente Malik,ma chi cavolo ce l’ha fatto fare? Sono promesse che non possiamo mantenere e come se non bastasse alle prime due ore ho letteratura! È un modo indegno per inaugurare l’anno!-

Continuava a lamentarsi nella speranza che l’amico cambiasse idea e decidesse di tirare fuori un po’ di sacra Marijuana per un buongiorno più decente ma a quanto pareva,quella mattina,era irremovibile.

-Vuoi sapere COSA ce l’ha fatto fare,Tommo? La matria podestà! La fottutissima matria podestà che Trisha e Jay esercitano ogni giorno e i loro metodi punitivi del cazzo! Ecco cosa- rispose il pakistano sbattendo l’armadietto forse un po’ troppo forte.

Louis comprese finalmente che nemmeno lui ne aveva tutta questa voglia,ma da quando erano piccoli si ripetevano che deludere le loro madri era come far incazzare Satana in persona,e ora erano in dovere di entrare e fare i bravi bambini… almeno per tenersele buone e non rischiare settimane di reclusione in casa e senza videogiochi. Erano davvero le regine del male,sì,senza dubbio. Sbatté pure lui l'anta dell’armadietto e cercò di ricordare dove diamine fosse l’aula di letteratura,ma con scarsi risultati.

-Primo piano,in fondo al corridoio,cretino- per fortuna ci pensò Zayn a rinfrescargli la memoria.

-Lo sapevo,volevo solo esserne sicuro! Beh,ci vediamo dopo?-

-Ovvio,la pausa sigaretta non me la toglie nessuno,fosse anche la regina Elisabetta in persona!-

Louis si allontanò ridacchiando e gridandogli dietro –Tossico di merda!!-

 

Quando si ritrovò davanti alla porta della classe,quella era già chiusa in quanto la campanella era suonata da addirittura,udite udite,due minuti e cinquantatre secondi. Fu costretto a bussare per chiedere il permesso di entrare,riuscendo in un colpo solo a far alterare la professoressa Miles,sua vecchia conoscenza propensa a sbatterlo in presidenza spesso e per nulla contenta di averlo tra i piedi (di nuovo),e ad attirare su di se gli sguardi di tutti gli altri. Cosa che,se possibile,urtò i fragili nervi della donna ancora di più:era appena riuscita a mettere silenzio e stava giusto per lanciarsi nell’esposizione degli argomenti da trattare nei mesi seguenti.

-Tomlinson! Cominciamo bene l’anno nuovo?- gracchiò lei.

Non era un semplice gracchiare,no,era proprio uno di quei toni che sentiti troppo a lungo ti perforano le orecchie e ti fanno rotolare a terra come un posseduto. Ed era proprio a quel particolare timbro vocale che lui e Zayn attribuivano l’immensa acidità della sessantenne sessualmente frustrata:secondo la più accreditata tra le loro numerose teorie,a furia di sentirla il marito doveva aver tagliato la corda,e siccome no marito no party,quella stronza se la prendeva con loro perché…a dire il vero una spiegazione non l’avevano ancora trovata,ma fin lì il ragionamento non faceva una piega. Fatto sta che con una semplice frase gracchiata era stata capace di smontare/demolire/distruggere tutti i buoni propositi del re degli alunni impossibili.

Si ripeté mentalmente di tenere a freno la lingua e si decise a rispondere mettendo su uno dei sorrisi più finti del repertorio.

-Chiedo scusa,non avevo sentito la campana- mentì a denti stretti.

La vecchia megera si acquietò e lo mandò a sedere fulminandolo con lo sguardo. Doveva essersi insospettita per aver ricevuto delle scuse da quel particolare soggetto;essendo un fatto più unico che raro “accontentati,razza di dinosauro ammuffito” fu l’unico pensiero coerente,a cui per fortuna non diede voce,che fece mentre sfilava per tutta la classe diretto verso l’unico banco libero,proprio affianco all’unico ragazzo che non si era voltato a scannerizzarlo quando aveva fatto la sua entrata trionfale,e che era ancora tutto preso dal paesaggio fuori dalla finestra. Mentre le divagazioni su quanto fosse importante Shakespeare riprendevano,Louis buttò borsa e libri sul banco accasciandosi sulla sedia,il tutto con la delicatezza di un mammut gravido. E forse fu proprio questa sua delicatezza mancata che fece partire un infarto al ricciolino seduto accanto a lui,perché si voltò di scatto levandosi gli auricolari e sbarrando gli occhi,dando allo scapestrato un valido motivo per non odiare quelle due ore. Ciò che vide il nostro LouLou appena si decise che la cortesia (almeno verso una persona su venti che erano in classe) non l’avrebbe ucciso,furono due enormi pozze verde prato,così luminose da accecarlo quasi,e delle labbra talmente grandi e rosse che Biancaneve,a confronto,poteva benissimo essere passata dal chirurgo. Gli venne spontaneo sorridergli lievemente e  rivolgergli la parola 

-Esagerato,faccio così paura?-

Una volta che si fu ripreso,i suoi occhi tornarono a una grandezza quasi normale e gli sorrise timidamente di rimando mentre rispondeva sussurrando per non farsi riprendere.

-No,scusa è che pensavo che la Miles mi avesse beccato con le cuffie-

Al suono della sua voce così roca per uno che al massimo aveva un anno in meno di lui,provò un'irresistibile voglia di sparare una delle sue cavolate giusto per sapere se avrebbe riso (ma quello era scontato) e che suono ne sarebbe uscito fuori.

-Oh fidati,in quel caso ti avrebbe direttamente tirato la prima edizione di Romeo e Giulietta in testa,sospetto che l'abbia comprata solo per questo scopo… no,sul serio,ho avuto “l’onore” di provarlo ed è stato tutt’altro che piacevole-

L’ancora sconosciuto cercò in tutti i modi di trattenersi dal ridacchiare,ma fallì miseramente e alla fine si vide costretto ad abbassarsi sul proprio banco  e far finta di tossire per non passare per scemo agli occhi dell’insegnante che in quel momento li stava guardando male. Finalmente smise e solo allora,il pluripremiato giullare della scuola si presentò.

-E dopo questa interessantissima parentesi sui metodi educativi/distruttivi della cara signora qui davanti…ciao,sono Louis,ma i professori di solito mi chiamano AntiCristo- fece con l’espressione più innocente di cui fosse capace piantata in viso.

-Piacere di conoscerti AntiCristo,io sono Harry- ma non ebbe il tempo di finire la frase che dalla cattedra arrivò una supplica.

-Styles,se ci tieni alla mia salute mentale,taci e lascia che il signor Tomlinson scopra la gioia del parlare col muro-

E Louis proprio non ce la fece a lasciarsi scappare quest’opportunità.

-Insomma Charleen,io qui starei cercando di fare conversazione!- incrociò le braccia al petto con fare scocciato e un ghigno bastardo che pian piano andava allargandosi.

Il resto della classe attaccò a ridere e la povera professoressa si prese la testa tra le mani.

-Non ce la posso fare anche quest’anno-

Come in risposta ad una preghiera silenziosa entrò il bidello.

-Professoressa Miles,la vogliono al telefono-

-Oh Signore,ma è possibile che io non riesca a fare lezione neanche oggi?! Ragazzi state buoni,e tu,Tomlinson…ma cosa te lo dico a fare?- e così dicendo seguì il bidello fuori dall’aula,diretta in segreteria al terzo piano.

Allora Louis tirò fuori il cellulare e schiacciò l'icona verde sull'ultimo numero composto poco prima di arrivare a scuola.

-Mille grazie sorellina,il tuo portatile è sotto il letto di Lottie-

Sentì gridare dall’altro capo –Sei uno sporco ricattatore! Lo dirò alla mamma-

-Non ti conviene,ho il tuo diario in ostaggio- e poi chiuse la chiamata per rivolgersi nuovamente al sempre più sbigottito Harry.

-Quando arriverà in segreteria,chi ha chiamato si accorgerà di aver sbagliato numero?-

-Precisamente-

Il riccio gli rivolse uno sguardo interrogativo –Perché?-

–Scherzo di inizio semestre- spiegò –E questo è niente. L’anno scorso le abbiamo fatto trovare la sedia cosparsa di colla a presa rapida-

Eh sì,era proprio fiero delle sue trovate,ma purtroppo ora si doveva contenere o non avrebbe mai più rivisto la sua amata playstation con l’ultimo Fifa uscito.

-Mi consolo col fatto che l’ascensore non funzioni,così abbiamo un po’ di tempo in più-

-Tempo per cosa?-

-Per capire con chi avremo a che fare nella prossima ora e,mmm- guardò l’orologio appeso al muro -quarantacinque minuti-

Non sapeva bene cosa,ma qualcosa in quel ragazzino lo spingeva a essere gentile. Fatto assolutamente fuori dal comune visto che,nonostante fosse piuttosto popolare,l’unico che considerasse davvero un amico e di cui gli fregasse qualcosa,era Zayn. Non per altro era anche il suo migliore amico. Tutti gli altri della sua cerchia erano solo dei lecchini che cercavano di ingraziarsi lui e il moro e che ogni tanto usavano per riuscire a portare a termine qualche tiro mancino più complicato del previsto.

-Che intenzioni hai,Louis?-lo guardò sospettoso ed il ghigno bastardo si fece ancora largo sulla sua faccia.

-Ti insegno un gioco,Curly-

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Capitolo 3
*** Games part II ***


                                                                        

HARRY

Per una volta,il personale inferno di Harry non era iniziato con un pugno in faccia,ma con un compagno di banco del tutto squilibrato.                                                                                               

Aveva sentito parlare spesso di Louis,e l’aveva sempre ritenuto il classico studente svogliato,costantemente in cerca di attenzioni e con un perverso gusto nel dare spettacolo di se prendendo di mira le prede più inusuali:i professori.                                                                              

E per quest’ultimo punto aveva fatto due supposizioni contrastanti:o aveva davvero i controcoglioni,o era proprio molto stupido e masochista. In ogni caso,dato che la maggior parte della scuola riteneva giusta la prima teoria,aveva il rispetto di tutti,persino dei diplomandi all’ultimo anno.                                                                                                                       

Dopo quelle due ore di letteratura era quasi certo che,oltre ai controcoglioni,avesse anche qualche rotella fuori posto.

-Ti insegno un gioco,Curly- aveva detto con tono cospiratore.

Il suddetto gioco consisteva nel fissare un compagno a caso e ricordare tutte le figure di merda mai fatte al liceo. Harry rimase assurdamente sorpreso nel constatare che alla lista di aggettivi che poteva usare per descrivere Louis,ne andava aggiunto uno –Ma sei una grandissima pettegola!- fece scioccato.

Il più grande,che evidentemente non se l’aspettava,scoppiò a ridere facendo girare qualcuno,esattamente come succedeva ormai da quando avevano iniziato a “giocare”. Effettivamente,più che un gioco era un vero e proprio tour della vergogna che aveva il non troppo innocente scopo di ridere alle spalle degli ignari presenti.

-Non sono pettegolo,sono solo ben informato- provò a ribattere –su quasi tutti,ma su di te non ho ancora una storia da raccontare. Perché non ti ho mai visto in giro?-

-Perché sono molto bravo a diventare invisibile- disse palesemente felice di non poter essere smerdato,ma si dovette correggere –quasi sempre-

In quel momento riuscì a leggere negli occhi di Louis una leggera confusione che venne quasi subito sostituita da un cipiglio sospettoso.

“Mi sa tanto che hai capito eh?” pensò amaramente Harry.

Allora gli fece una domanda,una sola parola che fu in grado di ricordargli quanto fosse debole e per un secondo lo fece pentire di ciò che aveva lasciato intendere.

-Bulli?-

Rimase scioccato un attimo dalla semplicità con cui gli aveva sbattuto in faccia gli ultimi anni della sua vita;si decise a guardarlo e,specchiandosi in quei tratti di cielo,ebbe come la strana,profonda e terribilmente confortante sensazione di potersi fidare.

-Mmm diciamo che Derek Harden e compagnia non condividono la mia idea di invisibilità- si morse il labbro inferiore riabbassò lo sguardo sul suo mp3 ancora acceso che continuava ad andare in riproduzione casuale.

Ci stava andando coi piedi di piombo per un motivo:era davvero curioso di sapere come avrebbe reagito sapendo che aveva passato del tempo a chiacchierare amabilmente con la vittima preferita di uno del suo gruppo.                                                                                                    

Oltre ogni sua previsione,questa reazione contribuì a rendere migliore la sua giornata… in effetti,la giornata aveva dato segni di miglioramento da quando quel pazzoide/chiassoso/pettegolo/chi più ne ha più ne metta aveva messo piede nell’aula della professoressa Miles.

-Ok,ammetto di aver sempre saputo dell’immensa coglionaggine di Derek,ma non pensavo arrivasse a questi livelli. Fare i gradassi coi più piccoli non è fuori moda ormai?- sbuffò mal trattenendo la stizza.

Harry si arrischiò ancora –A quanto pare no. Posso dirti una cosa senza farti arrabbiare?-

Aspettò un cenno d’assenso e –Pensavo tu fossi come loro. Cioè…non che ora ti conosca chissà quanto ma… hem … - davvero non sapeva come esprimersi.

Ci pensò Louis a salvarlo dall’imbarazzo.

-Tutto chiaro,riccio. Felice di non essere paragonato a quella massa di teste di cazzo-

-Felice di non avere a che fare con un’altra testa di cazzo- rispose con un sorriso di gratitudine che mise in mostra anche le sue fossette.

Era andata molto meglio di quanto osasse sperare.

Arrivò un messaggio sul telefono del liscio che parve indeciso.

-Posso lasciarti solo per cinque minuti? Vado in pausa sigaretta. Se tutto è andato secondo i miei diabolici piani,la Miles dovrebbe essere stata placcata da un primino,ma nel caso rientrasse mentre sono fuori…-

-Sei andato in bagno- completò il riccio.

-Vedo che impari in fretta. Dammi il cellulare- lo fece e si ritrovò memorizzato il suo numero.

-Mi faresti un enorme favore se mi mandassi un sms:potrebbe venire a stanarmi con la polizia a cavallo,l’FBI e l’unità cinofila al seguito- disse seriamente convinto.

-Sarà fatto capo!- fece il saluto militare e guardò Louis prendere il pacchetto di Lucky Strike dal banco, pronto per uscire.

Si sentì in colpa per aver creduto che solo perché frequentava quella cricca di stronzi ne facesse pure parte,ma dopotutto era lui a prenderle quindi la sua preoccupazione era lecita. Non avendo più un tubo da fare in attesa che il suo compagno rientrasse,contemplò un po’ il nuovo contatto in rubrica e aprì il gruppo di Whatsapp dove praticamente vivevano lui e i due migliori amici che potesse sperare di avere.

 

Harry

Hey voi! Come sta andando?

 

Niall

Ho quasi finito l’ultimo pacco di patatine…va male amico,va molto male T.T

 

Liam

Al solito -_- Harry sei ancora intero???

 

Harry

Sì mammina,neanche un graffio.

 

Niall

A cosa dobbiamo questo onore?

 

Liam

Ma tu non stavi mangiando?

 

Niall

Harry rispondi,Liam sai dove andare (affanculo non sarebbe una cattiva idea u.u )

 

Harry

Fortuna del primo giorno (?)

Non indovinerete mai chi è seduto accanto a me per letteratura.

 

Liam

Se è un indovinello almeno dacci qualche indizio.

 

Niall

Concordo. Maschio o femmina?

 

Harry

Maschio,occhi azzurri,maglietta a righe e senso dell’umorismo particolarmente pungente…

Devo continuare o ci arrivate?

 

Niall

Occazzo

 

Liam

Tomlinson? Sul serio? Cristo,ti ha fatto qualcosa?!?

 

Harry

Ma se ho appena detto che al momento sono miracolosamente integro vorrà pur dire qualcosa!!

 

Liam

Tipo cosa?

 

Harry

Tipo che è parecchio diverso da Harden e soci.

 

Liam

 

Harry

No Lee,non mi ha fatto nulla,tranquillo.

 

 

Niall

A me ha fatto ridere il video della colla sulla sedia.

 

Liam

Tu non fai testo,rideresti pure ad un funerale.

Haz,stacci attento per favore.

Lui e Malik non mi sembrano proprio le persone più raccomandabili sulla faccia del pianeta.

E poi sono fissati con quei cazzo di scherzi!!!

 

Niall

Ah! Però la volta del caffè col lassativo alla vicepreside hai riso anche tu o sbaglio?

 

Liam

E che palle!

Ok,ammetto di essermi sbellicato,contento?

Ciò non toglie che poi hanno passato 3 settimane in detenzione a scrivere alla lavagna “il Gutalax non è un valido sostituto della panna montata”

 

Harry

Mi sta simpatico,mica dobbiamo progettare insieme un piano per farmi sospendere…

 

Liam

E vorrei pure vedere!!

 

Ad interrompere la ramanzina sulle persone da evitare dopo una decina di minuti dal suo inizio,fu la Miles,che tornò più incazzata di come se n’era andata,sbattendo la porta con forza tanto che Harry ebbe seriamente paura che le rimanesse in mano la maniglia.

 

Harry

Vi devo abbandonare,è tornata la professoressa.

Ci vediamo dopo a mensa?

 

Niall

Ovvio. Tanto per la cronaca: HO FAME!!!!!!

 

Liam

Lo sappiamo Niall,resisti.

Perché era uscita?

 

Harry

Louis…

 

Liam

Come non detto,basta,non voglio più saperlo. A dopo.

 

-Styles!-

“Benedetta donna,un anno con questa e saremo tutti a fare la fila da Amplifon”

-Sì prof?-

-Che fine ha fatto quell’essere che dovrebbe stare seduto lì affianco?!?- si mise a sbraitare.

-Non si sentiva granché bene,è andato in bagno giusto trenta secondi fa. Non l’ha incrociato?- a quanto pare fu molto credibile,perché quella si diede una calmata e si voltò verso la lavagna borbottando qualcosa come –Allora il Karma esiste davvero…- e lui riuscì ad avvisare “l’essere”.









Angolino

Innanzitutto mille grazie a chiunque sia riuscito ad arrivare sin qui *vomita arcobaleni dalla felicità*

è il primo angolino che scivo in questa storia e non ho idea di cosa dire... quindi... cercherò di aggiornare una volta a settimana *parte un coro di macchissenefrega* e soprattutto di non mollare tutto al primo blocco. 

Grazie infinite alle personcine meravigliose che hanno recensito/ricordato/preferito/seguito o letto silenziosamente. Much Love People <3

-RevengeXXX

ps. c'è una buona samaritana che ha la pazienza di spiegarmi come si mettono le immagini? ci sto diventando scema T.T

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Capitolo 4
*** Doubt ***


Louis

-Stavolta come ti sei liberato della strega?- lo accolse "calorosamente" Zayn intento a far scattare l’accendino.

-Le mie sorelle sono utili ogni tanto- rispose mentre prendeva una sigaretta e se l’accendeva.

-A te come sta andando con matematica?-

-Al solito. La Pratt fa finta di essere contenta di vederci e il resto della classe si interessa a ciò che dice. Io giuro di esserci riuscito fino a dieci minuti fa- sospirò.

-Bene Jawaad,nuovo record- lo prese in giro ricordandosi poi che c’era una certa persona che lo intrigava abbastanza e su cui non sapeva molto.

-Senti Zay,per caso hai presente un certo Harry Styles?-

-Ricciolino,occhi verdi quando non sono viola per le botte e labbra da pompinaro professionista?-

-Che finezza signor Malik,esattamente lui. Sai dirmi qualcosa di più oltre al fatto che quel coglione di Derek si diverte a cambiargli i connotati?-

-Ad esempio?-

-Perché? Non sembra uno che va a cercarsi rogne. Che motivo avrebbe Harden di pestarlo?-

-Non hai capito,non lo pesta,lo disintegra. E non ha palle per farlo da solo quindi si porta dietro un paio di energumeni senza cervello che glielo tengano fermo. Comunque sia,il grande motivo che consacra Styles come vittima preferita di quei cazzoni è…momento di suspance…tan tan taaaaan…la sua bisessualità dichiarata. Certo che sono proprio degli ipocriti,sono bisex anch’io e non mi hanno mai rotto le balle. Ma a cosa è dovuto tutto questo interesse,William?-

-è il mio compagno di banco- tagliò corto cercando di sviare la conversazione ora che aveva avuto le sue risposte.

"Lo sapevo! Non poteva essere semplicemente etero!"

-E con questo? Non ti è mai fregato un cazzo di chi altro frequentava le tue stesse lezioni- aveva centrato il punto:neanche lui se lo spiegava bene tutto quell’interesse per un altro essere vivente.

-Senti non lo so. Ammetto di essere stupito da me stesso,insomma,abbiamo persino fatto un “tour della vergogna” poco fa e…- si fermò perché si accorse di un nuovo messaggio –e adesso mi sta parando il culo con la Miles e ci sta pure riuscendo. Wow sono ammirato-

Evidentemente Zayn pensò che fosse il momento dei discorsi profondi –Tommo,da quanto siamo amici io e te?- chiese chiudendo gli occhi e poggiandogli platealmente la mano sulla spalla.

-Non ne ho idea. Dalla culla direi- rispose Louis non capendo dove volesse andare a parare.

-Ecco appunto. Quindi ti conosco come le mie tasche e mi sento in dovere di esplicitarti che è una cosa del tutto normale e priva di importanza se…-

-Zayn lascia stare i paroloni melodrammatici e parla-

-Vabbè la cosa è questa: non c’è nulla di male se ti piace anche il cazzo. Fine della storia- "Commovente davvero"

Ma continuò –e poi Styles è altamente scopabile quindi se per caso ti piacesse,almeno saprei che non hai gusti di merda-

Ci pensò su un attimo.

Non aveva mai visto nulla di particolare nel corpo maschile nonostante rispettasse chi la pensava diversamente,soprattutto da quando pure il suo migliore amico aveva,per così dire,allargato i suoi orizzonti in fatto di conquiste amorose.

Eppure si ritrovò inspiegabilmente ad annuire dandogli ragione sugli apprezzamenti appena fatti sul suo compagno di banco.

-Vaffanculo Zay- gli comunicò mentre controllava l’ora sullo schermo del telefono.

-Che ho fatto adesso?-

-Mi hai confuso le idee e ora non ho tempo per chiarirmele. Se non torno dentro subito inventando un attacco di dissenteria acuto,come minimo finisco dal preside-

-Allora vai,no?- rispose sornione e,Louis ci avrebbe giurato,più che felice di aver messo in dubbio la sua già fragile convinzione di essere del tutto etero.

-Ti sto odiando,sappilo. Alla ricreazione abbiamo un impegno...Derek ha bisogno di qualche consiglio su come comportarsi coi più piccoli e ho intenzione di darglieli-

-Oh ma allora questo è amore!-

-Ma non ti stanchi mai di prendermi per il culo?-

-Sai già la risposta-

No,non si stancava mai,ed era noto il fatto che Malik lo smerdatore per eccellenza dovesse avere sempre l’ultima parola.

Quindi riprese le sigarette dal muretto su cui le aveva appoggiate poco prima e si mise in marcia verso l’aula col cervello in subbuglio ed un –Fottiti Zayn- sulle labbra.

Durante il suo viaggetto per il corridoio si chiese se non fosse il caso di riflettere sulle perle di saggezza vomitate dal suo amico.

Smise quando,rientrando in classe,la professoressa non lo degnò di uno sguardo e disse solo -Tomlinson,siediti e già che stai male non scocciare per il resto dell'ora-

Il poveretto fece un'espressione corrucciata ma tornò al suo posto relativamente in silenzio.

-Che mi sono perso?-

-In che senso?- sembrò risvegliarsi in quel momento il "ricciolino altamente scopabile".

-Non mi ha fatto il terzo grado e,per quanto mi renderebbe orgoglioso,non penso di averla portata all'esasperazione più nera. Quindi Curly,come hai domato la belva?- chiese bisbigliando mentre indicava la donna che se ne stava tranquilla col gessetto in una mano e un libro del secolo scorso nell'altra.

-Io non ho domato proprio nessuno. Le ho detto che non stavi bene e lei ci ha creduto- terminò con un'alzata di spalle.

Louis sbatté le palpebre un paio di volte -Simple but effective-

"Certo che se mentre glielo dicevi ti ha guardato bene negli occhi,si sarà pure scordata se la Terra è tonda o piatta"

Si rese conto di star confermando il dubbio che Zayn era riuscito ad insinuargli e lo maledisse mentalmente facendo una smorfia senza accorgersene.

Probabilmente però Harry lo notò perché,un po' interdetto,gli chiese se fosse tutto apposto.

"Oddio se legge nel pensiero sono fottuto"

-Sì,tutto alla grande,perché?-

"Dimmi che non leggi nel pensiero,dimmi che non leggi nel pensiero…"

-Non so,hai fatto una faccia strana. Non è che ora stai male sul serio?-

"Ok,di sicuro non leggi nel pensiero"

-Nah,è solo che il sottofondo della Miles che parla mi infastidisce abbastanza- e storse il naso come per sottolineare il concetto.

Buttò uno sguardo alle cuffie dell'mp3 abbandonato e semi-nascosto nello zaino accanto al suo e ne mise una.

- Che ascolti?-

-A dire il vero non ne ho idea,era in casuale…- ma l'altro non lo fece terminare quando riconobbe una delle sue canzoni preferite.

-Ommioddio Wonderwall!- purtroppo,il suo tono di voce era più alto di quello che pensava di avere;la Miles smise di parlare e si girò a fulminarlo con gli occhi.

-Come prego? - sbuffò aria dalle narici allargate per la rabbia e per poco Louis non le scoppiò a ridere in faccia. Era davvero troppo simile ad un toro nell'arena.

Le immaginò addirittura le corna e l'anello al naso.

-Io non ho detto nulla. Harry,tu hai sentito qualcosa?-

Il chiamato in causa scosse la testa e stette al gioco.

-Non mi pare-

La donna si voltò per l'ennesima volta borbottando qualcosa di incomprensibile e i ragazzi si guardarono complici.

-Che dicevi a proposito di Wonderwall?-

Louis si illuminò e rispose con finta nonchalance.

-è solo una delle canzoni più belle mai scritte. Almeno a mio assolutamente non modesto parere-

-E su questo sono d'accordo- annuì l'altro.

-Ora dimmi che ascolti pure i The Script e ti sto facendo un monumento-

-Sono stato al concerto a Manchester l'anno scorso-

Al sentirlo rimase a bocca aperta.

"A questo punto è destino"

-Hey Louis,ci sei?- gli sventolò una mano davanti facendolo ridestare.

Si rese conto solo allora di avere ancora la mascella a terra,quindi la richiuse e gli regalò uno dei pochi sorrisi sinceri della mattinata.

-C'ero anch'io a quel concerto!-

Osservò gli occhi del riccio spalancarsi esattamente come i propri poco prima.

-Ommioddio-

-Già e magari ci siamo pure incrociati senza saperlo- dopo quell'ultimo particolare era giusto un tantino in fibrillazione.

Harry prese a mordicchiarsi il labbro e Louis s'incantò per qualche secondo,finché il trillo della campanella non lo riscosse.

-Che materie hai adesso?- gli chiese quasi senza pensarci.

-Uuh chimica se non sbaglio-

-Allora è destino davvero- e stavolta non lo pensò solamente.

-Pure tu? Incredibile- raccolsero entrambi le borse,e mentre uscivano,Louis si fermò a fare un inchino alla Miles che ormai aveva gli occhi iniettati di sangue.

-è una mia impressione o ti ha ringhiato contro?-

-Pfft,è tutta scena la sua. Infondo lo so che mi vuole bene-

Fece finta di essere nel pieno di una riflessione profonda e aggiunse -O magari mi odia sul serio! Oh no,come dormirò stanotte a questo pensiero? Mondo crudele!- si posò il dorso di una mano sulla fronte giusto per fare scena.

Lo divertiva un sacco,e se poi provocava le risate di qualcuno era anche più soddisfacente.

Ed infatti fu così;ascoltò molto attentamente la risata del più piccolo e ne concluse che quel suono gli piaceva proprio un sacco.

Stavolta non si stupì e non rimase a chiedersi se fosse magicamente passato all'altra sponda;aveva preso la decisione di non farsi troppe domande per il momento.

I dubbi esistenziali che quello stronzo del suo migliore amico gli aveva inculcato potevano benissimo prendere il biglietto e mettersi in fila in quel casino che era la sua testa.



Angolino

Tremate tremate il capitolo è tornato! Muahahahahaaa

è interessante come la parte più difficile da scrivere sia l'angolino e non la storia in se O.O

Dunque gente,un applauso a mr Malik perchè se lo merita èwé

Se da qui in poi gli aggiornamenti dovessero tardare un po' sarà colpa sia della mia scarsa voglia di alzare il culo e smettere di fangirlare sia del fatto che gli altri erano già scritti mentre adesso me li devo ponderare :3

Un grazie infinito e poco originale a tutte quelle che hanno recensito/preferito/ricordato questa storiella.

-RevengeXXX

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Capitolo 5
*** Welcome ***


Harry


Neanche a farlo apposta,Harry si ritrovò a passare un'altra ora come le due precedenti.

Dopo aver preso posto vicini anche nell'aula di chimica avevano fatto relativamente silenzio (o comunque meno casino di prima).                                                                                                           
In realtà,avevano passato il tempo mezzo sdraiati sul banco a chiacchierare di stupidaggini. Era la prima volta che si sentiva così a suo agio a parlare con qualcuno che non fosse Liam o Niall. 

Louis aveva l'assurda capacità di farlo scoppiare a ridere anche solo dicendo "Ah" e lui aveva davvero bisogno di ridere in quel momento,almeno per dimenticarsi che da li a qualche ora avrebbe ricevuto un benvenuto piuttosto violento che sapeva non sarebbe riuscito ad evitare in ogni caso.

A pensarci si deprimeva non poco.

Ogni dannata volta che qualcuno decideva di svegliarsi con la luna storta e di doversi sfogare,su chi ricadeva la scelta? Chi era il fortunato pungiball umano di turno?

Din-din-din risposta esatta:ma lui ovviamente!

Se solo ricordava l'anno passato,la voglia di saltare scuola diventava impellente.

Peccato che sua madre non fosse della stessa opinione.

Già,sua madre. Non che ai suoi tempi non evitasse costantemente le lezioni per concedersi un frullato con le amiche al centro commerciale,anzi,in questo senso Harry si poteva definire uno studente modello.

Solo che lei avrebbe sicuramente preferito che suo figlio si difendesse,e Dio solo sa quanto ci avesse provato e quanto continuasse a provarci,ma dopotutto Anne non poteva lontanamente immaginare cosa volesse dire.

Non era mai stata picchiata da ciccioni cerebrolesi grandi il doppio di lei,al massimo si erano tirate i capelli con le compagne cheerleaders per chi dovesse sedersi accanto al capitano della squadra di calcio a mensa.

Sua sorella maggiore Gemma poi,neanche a dirlo era la sua copia esatta,ma perlomeno aveva finito da un po' il liceo e si era trasferita al college,cosa che lo portava a preoccuparsi di nascondere i lividi sospetti ad una persona in meno.

Tutta quella faccenda era avvilente e gli faceva montare una rabbia assurda addosso;giusto per aggiungere al danno la beffa,essere pestato senza motivo non era abbastanza divertente,quindi si era ritrovato svariate volte a essere chiamato con appellativi della serie "frocetto di merda" e "succhiacazzi" mentre le prendeva.

E questa era la cosa che meno sopportava.

Non si era sentito assolutamente traumatizzato,sotto shock o in colpa quando aveva fatto la "grande scoperta sconcertante" poco prima di entrare alle superiori e riteneva che gli altri,tutti gli altri,non avessero alcun diritto di fargli pesare le sue scelte.

Dopotutto erano solo fatti suoi no?

A quanto pare invece non lo erano affatto,altrimenti non si sarebbe dovuto mettere a strappare dall'anta dell'armadietto insulti di vario genere una mattina sì e l'altra pure.

Certe volte avrebbe solo voluto svegliarsi in un mondo parallelo dove non aveva bisogno di pensare a che strada prendere per andare a lezione senza incidenti di percorso.

Certe altre avrebbe tanto voluto non svegliarsi affatto.

Non fraintendete.

Niente pensieri suicidi o roba del genere,solo che c'erano quei giorni in cui il letto diventava improvvisamente troppo comodo per prendere decisioni come alzarsi e affrontare il mondo.

In un lampo di lucidità si ricordò che stava rimuginando su cose che voleva dimenticare quindi decise di accantonare per un po' tutta il caso perso che era la sua vita e prestare attenzione a Louis,che aveva accumulato chissà quando una montagna di palline di carta sopra il libro di scienze (chiuso,giusto per sottolineare quanto fosse interessato alla lezione).

Gli indicò la ragazza del posto davanti a loro e si avvicinò per dargli spiegazioni.

-Con quella ho un conto aperto dall'anno scorso,è l'ora della vendetta-

Apparve ancora il ghigno malefico che,ormai l'aveva capito,si materializzava sulle sue labbra quando tramava qualcosa.

A dire il vero lo ascoltò solo in parte perché troppo impegnato a definire di che tonalità di azzurro fossero i suoi occhi.

"Cosa sarà? Cielo? Ghiaccio? Mare in tempesta? Non può assolutamente essere umano, nonono"

E nel frattempo che si accorgeva che la reputazione di uno dei ragazzi più carini dell'istituto non era affatto campata per aria,quello si accovacciò ancora di più sulla superficie del banco e si preparò a riempire il cappuccio della compagna.

In meno di tre minuti il sopracitato cappuccio fu talmente pieno che un paio di ragazzi lo notarono e presero a ridacchiare.

-Missione compiuta- gli fece l'occhiolino ed Harry non poté fare a meno di pensare che se le apparenze ingannano,beh lui era stato preso altamente per il culo dall'aria da bad boy che assumeva il più grande quando se ne stava a fumare in cortile con la sua cricca.

 

La pausa pranzo era giunta più in fretta del previsto e,inaspettatamente,ci era arrivato perfettamente intatto.

Non un livido,graffio o macchia di sangue che testimoniasse una brutta esperienza per l'intera mattinata,e forse era proprio quello che iniziava a preoccuparlo.

Quando entrò in mensa guardò un po' dappertutto ma non trovando i suoi amici si decise a controllare il telefono,magari non aveva sentito qualche vibrazione.

 

Niall

Amico ma ti sei perso o cosa?

Guarda che Liam non mi fa iniziare a mangiare se non ci siamo tutti…

 

Liam

Certo che no!

Prima devo essere certo che arrivi sano e salvo e DOPO ti puoi ingozzare u.u

 

Harry

Non vi trovo,a che tavolo vi siete nascosti?

 

Niall

Siamo fuori

Le cheerleaders saltano il pranzo per provare le nuove coreografie e la nostra cara mammina apprensiva doveva sbavare per la Peazer -.-

HAZ  SALVAMI!

 

Harry

Lee ancora con questa storia?

Tanto lo sai che si comporterà da perfetta stronza come al solito

 

Niall 

Lascia stare,glielo ripeto da prima ma tanto è troppo cotto per ascoltarci

 

Liam

Piantatela voi due!

Haz muovi il culo

Mi rifiuto di continuare a frappormi tra questa bestia ed il suo amore platonico

 

Harry

?

 

Liam

Niall e la pizza

 

Niall

Stronzo

 

Harry

State davvero messaggiando nonostante siate insieme?

 

Liam

Solo per renderti partecipe

 

Harry

Quale onore

 

Mentre inviava l'ultimo messaggio e continuava a camminare verso la porta che collegava la mensa all'esterno andò a sbattere contro qualcuno sbadato quanto lui.

Per un attimo,giusto una frazione di secondo,ebbe quasi paura che fosse finalmente arrivato il momento del bentornato,ma quando alzò lo sguardo trovò due occhi castani e per nulla rabbiosi come si aspettava intenti ad osservarlo,così raccolse un minimo di coraggio e si sforzò di parlare accennando un sorriso.

-Scusa,non ti avevo visto-

"Fai che sia come Lou,fai che sia come Lou,fai che sia come Lou"

-Tranquillo ricciolino,non stavo guardando manco io-

Gli fece un cenno come per salutarlo mentre scompariva tra la folla.

Rimase un attimo disorientato e quando riprese a muoversi per raggiungere gli altri riuscì solo a pensare "fatti assurdi degli ultimi 30 secondi: da quando Louis è diventato Lou? E da quando Zayn Malik si prende la briga di rivolgermi la parola se mi urta accidentalmente?"







Angolino

Saaalve gente che non ha assolutamente intenzione di darmi fuoco per il ritardo con cui posto questa schifezzuola ^-^

No eh? Beh io ci ho provato.

Mi preparo a ricevere pomodori e insulti di ogni genere. Grazie come sempre a chiunque sia arrivato sin qui,sappiate che vi amo :'

-RevengeXXX

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Capitolo 6
*** Yolo ***


Zayn

Appena rientrato dalla quinta pausa sigaretta,Zayn ricordò che avevano un impegno improrogabile come paladini della giustizia,perciò andò a raccattare Louis che nel frattempo stava tentando di gestire la prima crisi di nervi dell'anno.

Con scarsi risultati,avrebbe aggiunto lui,dato che digrignava i denti in un sorriso,tanto finto quanto inquietante,mentre ascoltava una professoressa mai vista prima che l'aveva trattenuto.

Decise di salvarlo solo perché,altrimenti,avrebbe dovuto aspettare con lui per solidarietà,e si stava già sbattendo le balle a stare li.

Levò il telefono dalla tasca ed entrò nella classe da cui il suo migliore amico era pronto a scappare a gambe levate.

-Chiedo scusa per l'intrusione ma…Lou,ho tua madre al telefono,dice che è urgente-

L'altro capì al volo e si congedò dalla donna con un sospiro di sollievo mal trattenuto.

-Negli ultimi diciassette anni ti ho mai detto che ti adoro,Zay?- gli chiese una volta fuori dall'aula e dalla portata d'orecchio della biondona,decisamente troppo giovane per essere un'insegnante.

-Sì,ogni tanto,ma se vuoi ripeterti fai pure- fece in modo accomodante.

-Ok bene,uno di questi giorni mi prostrerò ai tuoi piedi,contento?-

-Una Pasqua,non vedo l'ora. Piuttosto,aggiornami sulle novità nel corpo insegnanti e su quante volte ti sei fatto riprendere oggi-

-Ho avuto solo un leggero battibecco con la Miles alle prime ore,niente di eclatante in ogni caso-

-E la novellina di poco fa?-

-Juliet Marshall,ventisette anni,"insegna" storia. Abbiamo passato tipo mezz'ora a "conoscerci"- ogni volta mimò le virgolette in aria come schifato -e poi mi ha trattenuto perché qualcuno in sala professori le ha detto di controllare bene la sua poltrona tutte le mattine prima di sedersi-

-Non ci credo! Charleen ci ha traditi? Pensavo ci amasse dopotutto!-

Una delle poche cose che aveva imparato a scuola,e che riteneva davvero utile,era una citazione di Oscar Wilde su cui aveva dovuto scrivere un tema come punizione per lo scherzo della colla l'anno precedente.

Il buon vecchio Wilde scrisse:

Vi sono momenti in cui uno si trova a dover scegliere tra vivere una vita piena,intera,completa,o trascinare una falsa,vergognosa,degradante esistenza quale il mondo,nella sua grande ipocrisia,gli domanda.

E a Zayn gli ipocriti non erano mai piaciuti.

Soprattutto non gli era mai interessato più di tanto accontentare il mondo,e quelle parole gli erano pesate a tal punto da indurlo a fare qualsiasi cosa semplicemente per il gusto di farla e non perché qualcuno voleva che lo facesse.

Questo ragionamento perdeva valore solo ed esclusivamente davanti alle richieste di sua madre,che dopo averlo scarrozzato per nove mesi si meritava uno strappo alla regola ogni tanto.

Alla fine,per l "filosofia di vita" che aveva scelto,doveva ringraziare la Miles e le sue punizioni.

-Tanto se non ci avesse pensato lei,qualcun altro avrebbe ritenuto necessario avvertirla della nostra reputazione da rompicoglioni patentati. Pensa che mi ha fatto tutto un discorso sulla fiducia che è solita dare a tutti i suoi studenti nella speranza che nessuno la deluda,perché la fiducia sta alla base di ogni rapporto e cazzate varie. A un certo punto ho smesso di ascoltare e basta. Quando hai storia?-

-Domani,se non ricordo male-

-Ecco appunto,preparati psicologicamente. Cercherà di passare per la simpatica della situazione ma non farti prendere per il culo-

Sembrava davvero scocciato.

-Vedo che ti ha turbato nel profondo tutta questa…fiducia-

-Da quel poco che ho capito,è solo una falsa del cazzo. E poi scegliere di farmi una paternale dall'inizio e senza cause scatenanti mi ha urtato parecchio-

-Il sistema nervoso?-

-No,le palle-

"Ahia,ramanzina del primo giorno? Mossa sbagliata miss Marshall"

Stava quasi per distrarsi architettando un modo per dare un senso ai rimproveri quando gli tornò in mente una cosa che avrebbe potuto interessare il suo amico.

-Non centra niente maaa…poco fa ho incrociato Styles. Da vicino non è niente male. Ora capisco perché ti importa tanto tenergli lontano Harden,sarebbe un vero peccato se gli rovinasse quel bel faccino mh?- sfoderò un sorriso malizioso con cui sperava di far scattare qualcosa in Louis.

Sì,lo stava studiando e non si sentiva affatto in colpa.

-Oh no,Zayn,non provarci neanche-

Come reazione era...esattamente quella che si aspettava.

Negazione.

-A fare cosa?- prossimo passo:fare il finto tonto e lasciare che parlasse.

-Lo sai benissimo-

-Temo di non capire,Lou,spiegati meglio-

Ora stava proprio ghignando.

-Non dirò che mi piace Harry,scordatelo. Cioè,sì,mi piace,come persona,non in Quel senso. O meglio,d’accordo,non è male neanche in Quel senso,proprio per niente,insomma hai visto che cavolo di occhi ha? Sono assurdi e poi… aspetta,di cosa stavamo parlando?-

-Del fatto che ti sei preso una cottarella per un piccoletto niente male-

Ok,magari parlando di cotte la stava sparando un po' grossa,ma era abbastanza certo che non gli fosse del tutto indifferente.

Quindi decise di infierire.

-Dieci e lode,davvero,i miei complimenti amico- e avrebbe pure continuato,se Louis non avesse arrestato la loro marcia verso il cortile.

-Dannazione,ma ti costa tanto lasciarmi godere il momento?-

Questo sì che era inaspettato invece.

-Che cos'è che dovrei lasciarti godere?- spalancò la bocca scioccato e il castano si spalmò la mano in viso mentre arrossiva violentemente.

-Non intendevo…e che cazzo però! Tu e i tuoi doppi sensi. Brutto pervertito-

-Beh scusa ma se lo dici così che cosa dovrei pensare? Avanti,parla-

-Cristo! Non ti posso dire che vorrei scoparmi violentemente uno che conosco da appena cinque ore quindi smettila di provare a farmelo ammettere-

-Oh ma io non ho mai parlato di sesso violento-

-Zayn,ti scongiuro dammi tregua-

-Sai che non lo farò-

- E va bene,il piccoletto niente male (che tra l'altro non è poi così piccolo,è più alto di me) mi ha un tantino confuso le idee ma mi sembra eccessivo farne un caso internazionale- concluse il suo monologo ansimando.

Zayn gli diede una pacca sulla spalla e -Benvenuto nel mio mondo- scoppiarono a ridere come due perfetti idioti,tornando a camminare e arrivando (era ora) all'aperto.

-Quindi qual è il piano?-

-Che piano?-

"Oh santo cielo mi si è rincoglionito del tutto il migliore amico"

-Quello per Derek. Come pensi di convincere lui e i suoi amichetti a lasciare in pace Styles?-

Aprì la bocca come per dire qualcosa,ma la richiuse subito dopo mordendosi il labbro inferiore e facendo un sorriso tirato come a dire "è troppo stupido per dirlo ad alta voce".

-Ancora non ci hai pensato?-

-Beh veramente ho preso in considerazione metodi poco ortodossi come l'ipnosi,ma non penso faccia per noi-

Il fatto che parlasse al plurale in un certo senso lo rallegrava e lo riempiva d'orgoglio.

Erano sempre insieme quando si trattava di missioni suicide,scherzi ai prof e non solo,e punizioni che ne conseguivano.

-Beh senti,a questo punto tanto vale aspettare e tenerli d'occhio-

Uno dei due doveva pur avere una trovata (quasi) intelligente.

Louis lo guardò e prese a sospirare rassegnato.

-Sì,forse hai ragione tu. E poi che altra scelta abbiamo?-

-Appunto. Ora posso farti una domanda senza offendere la ragazzina pudica che è in te?-

Ricevette un'occhiata di sbieco ed un assenso.

-Sul serio gli hai guardato gli occhi e non le labbra da pom…-

-Ommioddio ma allora è una tortura!-

Louis ormai praticamente correva incontro al gruppo di spostati che li aspettavano ad uno dei tavoli,all'ombra di un albero.

Il solito gruppo di spostati al quale,anche se ancora non se ne spiegava il motivo,si aggiungevano di tanto in tanto le più facili ed i più montati della scuola.

Fosse stato per lui avrebbe fatto qualche telefonata,procurato un po' di erbetta magica e preso Louis a braccetto per consumarla.

Buttò distrattamente un occhio a delle ragazze che si erano appena unite a loro e riconobbe una certa bionda/viola di sua conoscenza.

-Edwards,non si saluta più?-

Quella si voltò di scatto e piantò in asso un tizio che ci stava provando per avvicinarglisi.

-No scusa Malik,senza gli occhi rossi da fattanza non ti stavo riconoscendo-

-Sempre più simpatica Pez. Vieni subito qui e abbracciami,è un ordine-

Rise e -Si signor capitano- gli allacciò le braccia al collo.

Perrie Edwards era senza dubbio la ragazza più dolce e squilibrata che potesse incontrare; e poi era l'unica con cui era stato non fosse riferibile alla categoria "una botta e via".

Eh sì,era durata qualche mese (un vero record per lui),e a voler essere del tutto sinceri non ricordava nemmeno perché avessero rotto,per quanto erano rimasti in buoni rapporti.

Quando si slacciò,gli stampò un bacio sulla guancia e gli si accostò all'orecchio per sussurrargli -Sono contenta di rivedervi ma che cos'ha Louis? Sembra un po' incazzato- cosa del tutto inutile,dato che quegli animali intorno a loro producevano un casino assurdo ed erano tutti presi dal fare qualunque cosa,fuorché degnarli di attenzione.

Lo cercò con lo sguardo e si accorse che stava cercando di ridere e scherzare come se niente fosse con gente che in realtà avrebbe probabilmente preferito appendere al muro e ci stava quasi riuscendo,dopotutto era un attore fantastico;più volte,il suo talento naturale nello sparare stronzate molto credibili aveva salvato il culo ad entrambi.

Il "quasi" era dovuto semplicemente alle risposte acide e agli sguardi di ghiaccio che lanciava qua e la,ma Zayn lo sentì chiaramente spiegare che era nervoso per la discussione con la nuova arrivata,quindi era a prova di sgamo.

-Diciamo che ha preso in simpatia un ragazzino che Derek adora…sì beh,più che altro adora pestarlo-

-Un attimo,intendi ricciolino,occhi grandi,tenerello…?-

Il pakistano aggrottò le sopracciglia -Sì,esattamente lui. Da cosa l'hai capito?- in fondo si aspettava che ci arrivasse in fretta (non a caso era la sua fonte di notizie più affidabile) ma non così in fretta!

Perrie diede le spalle al resto del gruppetto e parlò a bassa voce -è il preferito di Derek perché è carino e molte ragazze dell'ultimo anno lo porterebbero volentieri in infermeria…compresa quell'oca della Swift che,disgraziatamente,lui sta puntando dall'anno scorso con scarsi risultati-

L'infermeria altro non era che una stanza troppo bianca,con l'attrezzatura necessaria per fargli prendere quel nome,ed un'infermiera sulla sessantina che passava la maggior parte del suo tempo a prendere il caffè con le segretarie.

Suddetta infermiera,Miss Ellen,aveva l'abitudine di lasciare l'infermeria aperta e le chiavi appese al gancetto accanto alla porta "caso mai servisse a qualcuno nel frattempo".

Sicché da un paio d'anni a quella parte,la stanza era diventata una valida alternativa al bagno o agli sgabuzzini.

In poche parole,il lettino li dentro aveva visto più "scappatelle" tra studenti di un assiduo frequentatore di You Porn.

-Perrie,mi stai dicendo che quel coglione alle tue spalle non mena il ragazzino che potrebbe far cambiare sponda a Lou perché è un omofobo del cazzo ma solo perché ha problemi di cuore!?- e non era un controsenso dire che aveva appena urlato bisbigliando.

La bionda lo guardò comprensiva -Sì,lo so,fa tanto squallida telenovela di quart'ordine-

Subito dopo assunse un'espressione stranita -Far cambiare cosa a chi?-

Prima che potesse ripetere,vennero interrotti dal castano che stava raggiungendo il limite di sopportazione.

-Hey voi due! Avete finito di complottare?-

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Capitolo 7
*** Mommy ***


Liam

Quell'anno,la prima pausa pranzo era stata fin troppo noiosa.

Come al solito lui,Niall ed Harry non avevano trovato uno straccio di posto a mensa e,come ogni volta che ciò accadeva,si erano appostati vicino a dove le cheerleader facevano le prime prove e decidevano quando iniziare le selezioni,così che Liam potesse riempirsi gli occhi dell'unica ragazza che fosse mai riuscita a riempirgli anche il cuore.

Purtroppo,l'aveva anche riempito,costantemente,di due di picche.

Non ricordava neanche più da quanto corresse dietro a Danielle ottenendo solo … beh,in effetti non è che avesse mai ottenuto nulla da lei.

Ogni maledetto tentativo di fare conversazione veniva puntualmente troncato da un "scusa devo andare" o un "oh tu guarda,mi stanno chiamando".

Peccato che Liam non sentisse mai il telefono squillare o vibrare.

Quando invece non poteva proprio scappare e lui le faceva una domanda,il più delle volte lo liquidava con qualcosa come "perdonami ma davvero non è il momento".

E Liam la perdonava e cercava una via di fuga che fosse il meno imbarazzante possibile; non che comunque Danielle ci avrebbe fatto caso,era piuttosto per salvare quel poco di autostima di cui era stato dotato alla nascita.

E dire che per sperare di farsi notare si era addirittura iscritto in palestra.

C'era bisogno di dire che era risultato del tutto inutile?

Restava comunque invisibile ai suoi occhi,eppure era più forte di lui.

Alla fine,l'importante era vederla almeno un paio di volte al giorno senza farsi beccare a fissarla con gli occhi da pesce lesso.

-Liam,attento alla bava- e ovviamente i suoi amici,invece di sostenerlo,lo prendevano tranquillamente per il culo.

-Di che bava stai parlando?-

-Di quella che stai versando da quando Miss Sono Troppo Perfetta Per Tutti Voi Peazer ha iniziato a saltellare-

-Nialler,sei come un fratello per me,lo sai…ma scassi i coglioni come pochi-

-Sono d’accordo con lui,Lee. Secondo me dovresti lasciarla perdere e guardarti intorno. Insomma,se solo voltassi lo sguardo potresti incontrare quello dell'amore della tua vita e finalmente ti accorgeresti di quanto tempo hai buttato per una principessina sul pisello-

A dire il vero,era Niall che lo sfotteva.

Harry per lo meno cercava di farlo risvegliare da quel perenne,a volte spiacevole,e per nulla soddisfacente incantesimo a cui era stato sottoposto per chissà quale scherzo del destino.

-Ma io mi rendo perfettamente conto del tempo che ho buttato e tutto il resto,è solo che…-

Avrebbe continuato a ripeterlo all'infinito.

-…Danielle è davvero troppo carina per voltare lo sguardo,e su questo non potete darmi torto- disse per l'ennesima volta sospirando.

Harry e Niall si guardarono e al secondo si accese lo sguardo come se gli si fosse appena illuminata una lampadina in testa.

-Sì ok,ammettiamo pure che sia una ragazza davvero niente male-

Liam gli lanciò uno sguardo di traverso -è quello che dico io- ma l'altro lo interruppe.

-Ma riconosciamo anche che,oggettivamente parlando,c'è di meglio-

Era tutto inutile,per lui nessuna ragazza avrebbe potuto minimamente raggiungerla.

-Tipo? Forza fammi un esempio,sono tutto orecchie-

-Avanti Lee,siamo pieni di stragnocche qui a scuola!-

-E stragnocchi,non ce lo dimentichiamo- aggiunse Harry.

Al che,si girarono entrambi a fissarlo improvvisamente incuriositi.

-Sospendiamo per un momento la ricerca della mia partner perfetta. Haz,devi dirci qualcosa?- ancora non era riuscito a fargli il terzo grado e non avrebbe aspettato un secondo di più per farlo,almeno avrebbe sviato quel discorso per il momento.

Il riccio scosse la testa -Stavo solo facendo una constatazione- e si nascose dietro una lattina di coca cola.

-E ovviamente,queste constatazioni non hanno niente a che vedere con quel simpaticone di Tomlinson,vero?- bisognava ammettere che Niall e le questioni di cuore andavano a braccetto,ma al sentire quel cognome,Liam s'irrigidì di colpo.

Harry per poco non si strozzò con la bibita -Che cavolo centra Louis adesso?-

-Non avete fraternizzato stamattina?- il biondo era sempre stato piuttosto ferrato con le frasi imbarazzanti ad effetto immediato.

Quando il ricciolino rialzò lo sguardo dalla lattina,gli altri due poterono notare che tentava di tenere a bada il fucsia che andava espandendosi sulle sue guancie.

-Sì,è un tipo apposto-

Eh no,se credeva davvero che si sarebbero fatti abbindolare così… credeva molto male.

-Cosa intendevi quando prima hai scritto sul gruppo che è diverso da Derek e co.?-

-Esattamente questo. Non so come spiegarvelo ma davvero,credetemi se vi dico che è una persona totalmente differente da quella che potreste pensare. Ed è dannatamente divertente- aggiunse,come se quel particolare potesse metterlo sotto un'altra luce.

-Sì beh,vedremo quanto sarai divertito quando il gruppetto di scimmioni che lo circonda ti concerà per le feste-

-Oddio,ecco che ritorna in modalità pessimista. E se iniziassi a chiamarti Nostradamus?- lo prese in giro Niall.

Lui,evidentemente,non si rendeva conto delle preoccupazioni di Liam.

Ma se l'avvicinarsi ad Harry fosse stato solo un modo come un altro per prendersene gioco?

Conosceva bene il suo amico: era molto più forte di quanto si potesse minimamente sospettare perché,nonostante il bullismo,la maggior parte delle volte la metteva sul ridere e ci scherzava sopra giusto per non far agitare loro due.

Certo,per quanto fosse possibile ridere con costole incrinate e lividi sparsi per tutto il corpo.

In fondo però,Liam non poteva fare a meno di ammirarlo;se fosse stato perseguitato in quello stesso modo,si sarebbe depresso pesantemente e si sarebbe dato all'autolesionismo sfrenato…o più probabilmente avrebbe fatto irruzione a scuola vestito tipo Rambo e con un

Kalašnikov imbracciato per cercare vendetta.

-Si chiama realismo,Niall. Semplicemente realismo-

-Mmm secondo me si chiama "cercare a casa la sfiga ed attenderne l'arrivo"- Harry era davvero sicuro di potersi fidare di Tomlinson quindi?

Doveva aver sbattuto la testa.

Ripetutamente.

Su superfici contundenti.

Fosse stato per lui gli avrebbe pure fatto un bel lavaggio del cervello,ma non era certo che potesse portare risultati decenti.

Ok,aveva forse qualche pregiudizio nei confronti di uno dei più discussi,popolari e assolutamente imprevedibili personaggi presenti in quella gabbia di folli che era il liceo,ma chi poteva biasimarlo?

Quando i suoi amici lo chiamavano "mammina apprensiva" non scherzavano mica.

E magari a volte esagerava un tantino ma,hey,questo ed altro per le persone a cui teneva.

-Haz,secondo me hai buone possibilità di fare colpo. Si vede a miglia di distanza che…cioè dai,potrebbe avere centinaia di ragazze,eppure a quanto ne so la sua ultima fidanzata risale alla terza media. Non vi sembra sospetto?-

Liam non era certo omofobo,ma se Harry si fosse preso una sbandata per un cretinetto,infantile,che si credeva chissà chi,e magari era pure etero,era pronto a scatenare l'inferno;e Niall con le sue affermazioni non lo aiutava sicuramente a mantenere la calma.

-Ragazzi,vi rendete conto di quello che state dicendo?- il riccio stava diventando bordeaux -Insomma,non me lo voglio mica portare a letto. Nonostante sia "oggettivamente parlando" davvero un bel ragazzo- fece scimmiottando il biondo poco prima -parlate come se dovesse succedere nonsocosa. E tanto per la cronaca Lee,quando il gruppetto di scimmioni che lo circonda mi concerà per le feste,non penso accadrà per colpa di Louis,dato che lo facevano tranquillamente anche prima che "fraternizzassimo"-

Liam era di tutt'altro avviso,ma se l'amico voleva proprio sommare problemi a quelli che già aveva,perfetto,glielo avrebbe lasciato fare e ci sarebbe stato per aiutarlo a rialzarsi quando questi lo avrebbero fatto crollare.

Effettivamente aveva una visione piuttosto pessimista, ma quella faccenda gli puzzava troppo di bruciato per pensarla diversamente.

-Va bene Haz,fai come vuoi ma stai attento per favore- si limitò a dire sospirando,mentre lo sguardo gli cadde involontariamente sui sopracitati scimmioni che facevano casino dall'altra parte del cortile.

Più li guardava e più gli sembrava quasi di stare allo zoo…cosa non molto distante dalla realtà.

Appena si voltò verso le cheerleader,scoprì che s n'erano andate tutte da un pezzo e,tanto per cambiare, Danielle si era magicamente volatilizzata.

Scosse la testa sconsolato al solo tragico pensare che quello sarebbe stato davvero un lungo semestre per tutti.





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Macciaociaociao bella gente.

Per questo ennesimo ritardo potrei accusare l'onnipresenza di mia nonna rompipalle fissata con l'ordine e le pulizie,scarsa connessione a internet,e tempo davanti al pc davvero insufficiente per partorire qualcosa di decente.

E sarebbe addirittura tutto vero ma non frega a nessuno quindi passiamo al capitolo ewe

Domandona:qualcuno si aspettava il pov di Liam? Dato che il precedente era di Zayn immagino di sì...peccato volevo fosse una sorpresa :/ 

Ho il piacere di annunciare che con questo capitolo si conclude (finalmente) il primo giorno di scuola (volevo mettere un po' tutti ma non mi aspettavo di impiegare così tanto) quindi da ora la storia si svolgerà (spero) più velocemente.

Bene,per sentirmi meno in colpa mi sto mettendo d'impegno per scrvere il prossimo. Non uccidetemi.

-RevengeXXX

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Capitolo 8
*** Hero ***


Harry

Erano passate ormai più di tre settimane ed Harry poteva ritenersi fortunato: era miracolosamente scampato ad atti di bullismo per quasi tutto il tempo.

Gli era costato un po' di fatica evitare di passare dove sapeva di potersi imbattere nei suoi aguzzini, ma ne era valsa la pena.

L'unica volta che era andato molto vicino ad uno scontro diretto, si era risolto tutto senza scazzottate.

 

 

*Flashback*

 

Solo qualche mattina prima, Louis gli aveva mandato un messaggio chiedendogli degli appunti per la prima interrogazione dell'anno con la Miles.

 

"Non capisco un accidente di quello che c'è scritto sul libro e non voglio dare alla strega la soddisfazione di beccarmi impreparato"  recitava poi il messaggio; neanche dovesse giustificare l'assurda intenzione di provare a studiare.

 

Lo aveva ricevuto che ancora preparava lo zaino, mentre cercava i libri dispersi per la sua stanza, così si era accertato di averci messo in mezzo pure il quaderno in questione.

Una volta sceso dall'auto di sua madre, davanti ai cancelli, si era diretto verso i parcheggi degli studenti sperando di trovare subito Louis.

Aveva sentito dire che, solitamente, le "riunioni" tra bulli e bullizzati avvenivano li, ma lui non ne aveva mai avuto le prove perché quando era il suo turno andava bene un posto qualsiasi.

Stare nel retro dell'istituto, piuttosto lontano dall'entrata, circondato da nient'altro che macchine alle otto di mattina, sotto un cielo cupo e con un'insistente voglia di tagliare la corda non era proprio un suo grande sogno e non lo faceva stare così tranquillo.

Gli balenarono in mente le parole che Liam continuava a ripetergli su quanto potesse essere pericoloso per lui frequentare chi era legato a coloro che rendevano la sua vita (solo a scuola per fortuna) molto più che un inferno, ma non gli diede peso finché non si voltò di scatto dopo aver sentito una lattina calciata vicino a lui: fu costretto ad ingoiare il nodo che gli si era formato in gola quando Derek Harden gli rivolse un ghigno più cattivo del normale ed i suoi due soliti amichetti (dalla conformazione fisica dell'armadio per entrare a Narnia, a dirla tutta) si facevano scrocchiare le dita.

-Bene bene. Chi abbiamo qui? Styles,quanto tempo! Sbaglio o non ti ho ancora salutato come si deve?-

Ecco, lo sapeva che prima o poi quel momento sarebbe arrivato, era stato già un grosso traguardo averlo rimandato fino ad allora.

Provò a rispondere ugualmente; se proprio dovevano malmenarlo, avrebbe dato loro un motivo valido per farlo.

-Oh andiamo Harden, se hai intenzione di pestarmi almeno sbrigati, stavo cercando una persona- disse sbuffando e distogliendo lo sguardo.

Quello rimase un attimo spiazzato e gli altri lo fissarono allibiti ed un po' incerti sul da farsi.

-Fai lo spaccone con me frocetto? Ora ti faccio passare la voglia di…- Harry non lo lasciò terminare, ne aveva davvero le tasche piene di dover sopportare tutto quello.

-Ancora con questi appellativi? Wow, che fantasia! No, davvero, i miei complimenti, meriteresti un premio per la genialità. E tanto per la cronaca, io sono bisex. Hai altro da aggiungere? No perché sarei un po' di fretta-

Assunse la migliore espressione scocciata e guardò l'orologio digitale del telefono giusto per valutare se saltare o meno le lezioni.

Perché cavolo Louis avesse dovuto dargli appuntamento proprio in quel luogo e a quell'ora non gli era ancora chiaro.

Aveva deciso di fidarsi di lui, altrimenti gli avrebbe passato quei dannati appunti direttamente a chimica, più tardi.

Anche se a pensarci bene le interrogazioni di letteratura iniziavano appena la settimana successiva, e quindi aveva tutto il tempo per impararli anche a memoria, si era semplicemente convinto che gli servissero prima.

Derek prese un simpatico colorito sul fucsia fosforescente e fece per aprire la bocca quando una risata cristallina alle sue spalle lo convinse a richiuderla.

 

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Appoggiato al suo fuoristrada nero in una posizione davvero molto sexy, Louis Tomlinson si levò i Ray-Ban cercando inutilmente di tornare serio.

-Derek, stai perdendo colpi. Scusa il ritardo,  riccio,  ho trovato traffico- si rivolse prima ai tre della sua "compagnia" oltrepassandoli per avvicinarglisi continuando a sorridere.

Gli passò un braccio intorno alle spalle e tornò a guardare gli altri.

-Beh, cosa sono quelle facce? Big D, sembra che tu abbia visto un fantasma-

Nella mente di Harry si andò formando un dubbio che lo portò a guardare Louis (il cui viso stava ad una distanza davvero effimera dal suo) e a mordicchiarsi il labbro inferiore per trattenere un sorriso di gratitudine.

-Ti ho portato gli appunti- gli porse finalmente il quaderno, l'altro lo prese ed iniziò a sfogliarlo come se li stesse davvero leggendo.

-Meno male che ci sei tu Hazza. Non penso che ci capirò un tubo lo stesso però, non è che uno di questi giorni studiamo insieme? Voglio dare alla Miles una batosta che non dimenticherà facilmente. Questa è una guerra ed ho intenzione di vincerla!- disse il castano con enfasi mentre se lo trascinava verso la scuola facendo un cenno con la mano a mo' di saluto ai tre che li fissavano come se qualcosa fosse andato terribilmente storto nei loro piani.

Quando furono abbastanza lontani da non poter essere sentiti, Louis lo lasciò per poter mettere gli appunti di letteratura in borsa e solo allora Harry si accorse che il suo cuore aveva iniziato a battere all'impazzata per quel contatto improvviso.

-L'hai fatto apposta?- si rese conto troppo tardi di non averlo solo pensato.

L'altro ragazzo lo guardò come un bambino sorpreso con le mani nella marmellata.

-Ok, mi hai beccato. Sì, ti ho chiesto di incontrarci li proprio perché sapevo che la mattina parcheggiano tutti nella stessa zona. A mia discolpa, mi sarebbe davvero d'aiuto se potessimo rivedere insieme le ultime lezioni, tipo...tutte- concluse annuendo più a se stesso.

-Ovvio che ti aiuto con una delle mie materie preferite ma, insomma, perché ti sei fatto vedere con me? Al tuo amico non darà fastidio che hai, uhm, come dire…- ricordò cosa aveva detto Niall poco tempo prima -"fraternizzato col nemico"?-

Il più grande sembrò divertito dall'ultima parte del suo discorso.

-"Fraternizzato col nemico"? Numero uno: io, Derek Harden e…come diavolo si chiamano gli altri due? In ogni caso, non siamo amici. Si accodano solo al gruppo di semi-sconosciuti che circondano me e Zayn. Numero due- si concesse un momento per guardarlo dritto negli occhi con quello che a tutti gli effetti sembrava…affetto? -tu non sei il nemico. Oh, e poi ora sanno che il primo che ti si avvicina incorrerà nella mi ira-

Per quanto banale e priva di significato potesse sembrare quella frase, la disse con un tono così dolce, con quella voce così delicata da sembrare quasi femminile, che il cuore di Harry si fermò, fece due capriole e riprese a correre come una macchina da rally.

Ed a quella che ora, più che un dubbio, era una certezza, sentì distintamente un gigantesco moto d'affetto per quel ragazzo che dal non conoscerlo affatto era passato al proteggerlo dalla sua stessa banda.

D'istinto gli si fiondò tra le braccia e il liscio, quasi non aspettasse altro, lo accolse ricambiando la stretta e scompigliandogli i capelli.

-Ricciolino del mio cuore, ma quanto siamo sentimentali oggi!-

-Sì, davvero diabetici. Grazie Lou-

 

*Fine Flashback*

 

Raccontarlo a Niall equivaleva al vederlo con gli inviti per il futuro matrimonio già in una mano e le bomboniere nell'altra, mentre raccontarlo a Liam era paragonabile all'essere sommerso da una dose massiccia di paranoie e terzi gradi.

Alla fine lo disse ad entrambi.

Diversamente da ciò che si aspettava, erano rimasti ad ascoltare il resoconto di quanto accaduto, senza fare commenti, chi trattenendo gridolini emozionati e chi facendosi il segno della croce.

-Quindi d'ora in poi dovresti teoricamente essere salvo da pestaggi, lividi, occhi neri, ossa rotte, incrinate, arti slogati…- iniziò Liam scettico.

-Sì, Lee. In teoria non dovrei più preoccuparmene. Allora, adesso Louis ha guadagnato qualche punto ai tuoi occhi?- fece speranzoso Harry.

-Forse. Non ne sono ancora del tutto convinto ma se tutto va secondo i piani del tuo eroe e Derek ti sta alla larga, tanto di guadagnato e complimenti a Tomlinson- sbuffò infine tra l'irritato e l'annoiato.

Si fermò a pensare al termine che aveva usato per descriverlo: anche se probabilmente l'aveva inteso come una presa in giro, alla fine era stato proprio un eroe.

O perlomeno lo era stato ai suoi occhi, e sapeva con assoluta certezza che i suoi amici non dovevano preoccuparsi per lui.

-Grazie mamma, mi sento davvero sollevato. Nialler, tu che dici? Pensi che ci sia un oscuro complotto dietro come Lee?-

-Ma lascialo perdere, lo sai che è un paranoico/ossessivo/compulsivo del cazzo- il biondo accompagnò l'affermazione ad una spallata "scherzosa" a Liam che, preso alla sprovvista, quasi cadde dal tronco su cui avevano preso posto appena arrivati al parco quel venerdì pomeriggio.

-Allooooraa, a casa di chi studiate?-

Quella domanda lo colse alla sprovvista, e soprattutto quel tono tutto zucchero usato dall'irlandese non sott'intendeva nulla di buono.

-Eh no, non fare quella vocina! Saremo a casa mia a studiare e nient'altro- si prese la briga di sottolineare il verbo "studiare" in modo da far recepire il messaggio.

-Mhmh, studiare, certo. Ma non provare a farmi credere che tu non abbia mai fatto mezzo pensierino poco casto e puro su Tomlinson, perché non ti crederò- fece con aria da uomo vissuto.

Harry avrebbe pure potuto ribattere, ovviamente, peccato che non fosse mai stato molto bravo a mentire.

  

 

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Angolino

Domanda: ma quanto sono belli quei due puffi qui sopra? :3

*cof cof* ok, torniamo seri…

Spero che a qualcuno sia piaciuto il capitolo perché io, giuro, mi sono divertita un sacco a scriverlo, soprattutto la parte in cui entra in scena Louis.

Fatemi sapere se avete riso almeno un po'.

-RevengeXXX

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