How To Save A Life di RevengeXXX (/viewuser.php?uid=150717)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologue ***
Capitolo 2: *** Games ***
Capitolo 3: *** Games part II ***
Capitolo 4: *** Doubt ***
Capitolo 5: *** Welcome ***
Capitolo 6: *** Yolo ***
Capitolo 7: *** Mommy ***
Capitolo 8: *** Hero ***
Capitolo 1 *** prologue ***
HARRY
Un altro anno iniziava e la voglia di Harry di andare a scuola diminuiva ad ogni isolato che la macchina di sua madre Anne percorreva verso l’edificio.
-Su con la vita tesoro,è solo il tuo secondo anno e sembri dover andare al patibolo come se fossi vicino al diploma-
La faceva facile lei.
Tanto era Harry ad aprire ogni settimana con un occhio nero o un succo di frutta versato sulla maglietta.
Ebbene sì,Harold Edward Styles era vittima di bullismo dal primo momento in cui aveva varcato il cancello dell’istituto.
Non che non si ribellasse a quei continui soprusi eh! Semplicemente,per quanta forza interiore avesse,ed era tanta statene pur certi,quei bestioni che l’avevano preso di mira erano,per l’appunto,dei bestioni. E sfortunatamente la sua forza fisica non era direttamente proporzionale a quella d’animo.
-Siamo arrivati scricciolo mio,buona giornata-
La voce di sua madre,con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia,lo strappò violentemente alle sue profonde riflessioni su quanto avrebbe fatto schifo quest’anno.
Grugnì un –Buona giornata mamma- di rimando e recuperò la borsa e la voglia di vivere per poi dirigersi verso il suo personale inferno. |
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Capitolo 2 *** Games ***
Louis
Un
altro che ora si
trovava davanti a scuola col suo migliore amico affianco,una sigaretta
in bocca
e davvero nessuna voglia di cominciare un anno scolastico,era Louis
“the tommo”
Tomlinson.
-Zay
ma dobbiamo
proprio entrare da oggi? Tanto il banco non scappa e i professori
saranno lì
anche domani…-
-Sì
Lou,dobbiamo
proprio entrare. Ricordi cos’hai promesso a Jay neanche due
giorni fa?
“Quest’anno mi farò promuovere e mi
impegnerò a far visita al preside il meno
possibile”. Parole tue Tommo,e ora ci tocca per forza. Anche
perché ho fatto la
stessa promessa a mia madre e se non la rispetto già dal
primo giorno mi
aspettano mesi di punizioni-
-Ergo?-
-Ergo
muovi il culo
e andiamo incontro a questo destino crudele-
E
fu così che si
armarono di tanta,e per tanta si intende DAVVERO TANTA buona
volontà,e si
avviarono agli armadietti buttando le cicche spente a terra.
-No
seriamente
Malik,ma chi cavolo ce l’ha fatto fare? Sono promesse che non
possiamo
mantenere e come se non bastasse alle prime due ore ho letteratura!
È un modo
indegno per inaugurare l’anno!-
Continuava
a
lamentarsi nella speranza che l’amico cambiasse idea e
decidesse di tirare
fuori un po’ di sacra Marijuana per un buongiorno
più decente ma a quanto
pareva,quella mattina,era irremovibile.
-Vuoi
sapere COSA ce
l’ha fatto fare,Tommo? La matria podestà! La
fottutissima matria podestà che
Trisha e Jay esercitano ogni giorno e i loro metodi punitivi del cazzo!
Ecco
cosa- rispose il pakistano sbattendo l’armadietto forse un
po’ troppo forte.
Louis
comprese
finalmente che nemmeno lui ne aveva tutta questa voglia,ma da quando
erano
piccoli si ripetevano che deludere le loro madri era come far incazzare
Satana
in persona,e ora erano in dovere
di entrare e fare i bravi bambini… almeno per tenersele
buone e non rischiare
settimane di reclusione in casa e senza videogiochi. Erano davvero le
regine
del male,sì,senza dubbio. Sbatté pure lui l'anta
dell’armadietto e cercò di
ricordare dove diamine fosse l’aula di letteratura,ma con
scarsi risultati.
-Primo
piano,in
fondo al corridoio,cretino- per fortuna ci pensò Zayn a
rinfrescargli la
memoria.
-Lo
sapevo,volevo
solo esserne sicuro! Beh,ci vediamo dopo?-
-Ovvio,la
pausa
sigaretta non me la toglie nessuno,fosse anche la regina Elisabetta in
persona!-
Louis
si allontanò
ridacchiando e gridandogli dietro –Tossico di merda!!-
Quando
si ritrovò
davanti alla porta della classe,quella era già chiusa in
quanto la campanella
era suonata da addirittura,udite udite,due minuti e cinquantatre
secondi. Fu
costretto a bussare per chiedere il permesso di entrare,riuscendo in un
colpo
solo a far alterare la professoressa Miles,sua vecchia conoscenza
propensa a
sbatterlo in presidenza spesso e per nulla contenta di averlo tra i
piedi (di
nuovo),e ad attirare su di se gli sguardi di tutti gli altri. Cosa
che,se
possibile,urtò i fragili nervi della donna ancora di
più:era appena riuscita a
mettere silenzio e stava giusto per lanciarsi
nell’esposizione degli argomenti
da trattare nei mesi seguenti.
-Tomlinson!
Cominciamo bene l’anno nuovo?- gracchiò lei.
Non
era un semplice
gracchiare,no,era proprio uno di quei toni che sentiti troppo a lungo
ti
perforano le orecchie e ti fanno rotolare a terra come un posseduto. Ed
era
proprio a quel particolare timbro vocale che lui e Zayn attribuivano
l’immensa
acidità della sessantenne sessualmente frustrata:secondo la
più accreditata tra
le loro numerose teorie,a furia di sentirla il marito doveva aver
tagliato la
corda,e siccome no marito no party,quella stronza se la prendeva con
loro
perché…a dire il vero una spiegazione non
l’avevano ancora trovata,ma fin lì il
ragionamento non faceva una piega. Fatto sta che con una semplice frase
gracchiata era stata capace di smontare/demolire/distruggere tutti i
buoni
propositi del re degli alunni impossibili.
Si
ripeté
mentalmente di tenere a freno la lingua e si decise a rispondere
mettendo su
uno dei sorrisi più finti del repertorio.
-Chiedo
scusa,non
avevo sentito la campana- mentì a denti stretti.
La
vecchia megera si
acquietò e lo mandò a sedere fulminandolo con lo
sguardo. Doveva essersi
insospettita per aver ricevuto delle scuse da quel
particolare soggetto;essendo un fatto più unico che raro
“accontentati,razza di dinosauro ammuffito” fu
l’unico pensiero coerente,a cui
per fortuna non diede voce,che fece mentre sfilava per tutta la classe
diretto
verso l’unico banco libero,proprio affianco
all’unico ragazzo che non si era
voltato a scannerizzarlo quando aveva fatto la sua entrata trionfale,e
che era
ancora tutto preso dal paesaggio fuori dalla finestra. Mentre le
divagazioni su
quanto fosse importante Shakespeare riprendevano,Louis buttò
borsa e libri sul
banco accasciandosi sulla sedia,il tutto con la delicatezza di un
mammut
gravido. E forse fu proprio questa sua delicatezza mancata che fece
partire un
infarto al ricciolino seduto accanto a lui,perché si
voltò di scatto levandosi gli
auricolari e sbarrando gli occhi,dando allo scapestrato un valido
motivo per
non odiare quelle due ore. Ciò che vide il nostro LouLou
appena si decise che
la cortesia (almeno verso una persona su venti che erano in classe) non
l’avrebbe ucciso,furono due enormi pozze verde
prato,così luminose da accecarlo
quasi,e delle labbra talmente grandi e rosse che Biancaneve,a
confronto,poteva
benissimo essere passata dal chirurgo. Gli venne spontaneo sorridergli
lievemente e rivolgergli
la parola
-Esagerato,faccio
così paura?-
Una
volta che si fu
ripreso,i suoi occhi tornarono a una grandezza quasi normale e gli
sorrise
timidamente di rimando mentre rispondeva sussurrando per non farsi
riprendere.
-No,scusa
è che
pensavo che la Miles mi avesse beccato con le cuffie-
Al
suono della sua
voce così roca per uno che al massimo aveva un anno in meno
di lui,provò
un'irresistibile voglia di sparare una delle sue cavolate giusto per
sapere se
avrebbe riso (ma quello era scontato) e che suono ne sarebbe uscito
fuori.
-Oh
fidati,in quel
caso ti avrebbe direttamente tirato la prima edizione di Romeo e
Giulietta in
testa,sospetto che l'abbia comprata solo per questo scopo…
no,sul serio,ho
avuto “l’onore” di provarlo ed
è stato tutt’altro che piacevole-
L’ancora
sconosciuto
cercò in tutti i modi di trattenersi dal ridacchiare,ma
fallì miseramente e
alla fine si vide costretto ad abbassarsi sul proprio banco e far finta di tossire per
non passare per
scemo agli occhi dell’insegnante che in quel momento li stava
guardando male.
Finalmente smise e solo allora,il pluripremiato giullare della scuola
si
presentò.
-E
dopo questa
interessantissima parentesi sui metodi educativi/distruttivi della cara
signora
qui davanti…ciao,sono Louis,ma i professori di solito mi
chiamano AntiCristo-
fece con l’espressione più innocente di cui fosse
capace piantata in viso.
-Piacere
di
conoscerti AntiCristo,io sono Harry- ma non ebbe il tempo di finire la
frase
che dalla cattedra arrivò una supplica.
-Styles,se
ci tieni
alla mia salute mentale,taci e lascia che il signor Tomlinson scopra la
gioia
del parlare col muro-
E
Louis proprio non
ce la fece a lasciarsi scappare quest’opportunità.
-Insomma
Charleen,io
qui starei cercando di fare conversazione!- incrociò le
braccia al petto con
fare scocciato e un ghigno bastardo che pian piano andava allargandosi.
Il
resto della
classe attaccò a ridere e la povera professoressa si prese
la testa tra le
mani.
-Non
ce la posso
fare anche quest’anno-
Come
in risposta ad
una preghiera silenziosa entrò il bidello.
-Professoressa
Miles,la vogliono al telefono-
-Oh
Signore,ma è
possibile che io non riesca a fare lezione neanche oggi?! Ragazzi state
buoni,e
tu,Tomlinson…ma cosa te lo dico a fare?- e così
dicendo seguì il bidello fuori
dall’aula,diretta in segreteria al terzo piano.
Allora
Louis tirò
fuori il cellulare e schiacciò l'icona verde sull'ultimo
numero composto poco
prima di arrivare a scuola.
-Mille
grazie
sorellina,il tuo portatile è sotto il letto di Lottie-
Sentì
gridare
dall’altro capo –Sei uno sporco ricattatore! Lo
dirò alla mamma-
-Non
ti conviene,ho
il tuo diario in ostaggio- e poi chiuse la chiamata per rivolgersi
nuovamente
al sempre più sbigottito Harry.
-Quando
arriverà in
segreteria,chi ha chiamato si accorgerà di aver sbagliato
numero?-
-Precisamente-
Il
riccio gli
rivolse uno sguardo interrogativo –Perché?-
–Scherzo
di inizio
semestre- spiegò –E questo è niente.
L’anno scorso le abbiamo fatto trovare la
sedia cosparsa di colla a presa rapida-
Eh
sì,era proprio
fiero delle sue trovate,ma purtroppo ora si doveva contenere o non
avrebbe mai
più rivisto la sua amata playstation con l’ultimo
Fifa uscito.
-Mi
consolo col
fatto che l’ascensore non funzioni,così abbiamo un
po’ di tempo in più-
-Tempo
per cosa?-
-Per
capire con chi
avremo a che fare nella prossima ora e,mmm- guardò
l’orologio appeso al muro
-quarantacinque minuti-
Non
sapeva bene
cosa,ma qualcosa in quel ragazzino lo spingeva a essere gentile. Fatto
assolutamente fuori dal comune visto che,nonostante fosse piuttosto
popolare,l’unico che considerasse davvero un amico e di cui
gli fregasse
qualcosa,era Zayn. Non per altro era anche il suo migliore amico.
Tutti gli altri della sua cerchia erano solo
dei lecchini che cercavano di ingraziarsi lui e il moro e che ogni
tanto
usavano per riuscire a portare a termine qualche tiro mancino
più complicato
del previsto.
-Che
intenzioni
hai,Louis?-lo guardò sospettoso ed il ghigno bastardo si
fece ancora largo
sulla sua faccia.
-Ti
insegno un
gioco,Curly-
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Capitolo 3 *** Games part II ***
HARRY
Per
una volta,il
personale inferno di Harry non era iniziato con un pugno in faccia,ma
con un
compagno di banco del tutto squilibrato.
Aveva
sentito parlare spesso di Louis,e l’aveva sempre ritenuto il
classico studente svogliato,costantemente in cerca di attenzioni e con
un
perverso gusto nel dare spettacolo di se prendendo di mira le prede
più
inusuali:i professori.
E
per quest’ultimo punto aveva fatto due supposizioni
contrastanti:o
aveva davvero i controcoglioni,o era proprio molto stupido e
masochista. In
ogni caso,dato che la maggior parte della scuola riteneva giusta la
prima
teoria,aveva il rispetto di tutti,persino dei diplomandi
all’ultimo anno.
Dopo
quelle due ore di letteratura era quasi certo che,oltre ai
controcoglioni,avesse anche qualche rotella fuori posto.
-Ti
insegno un
gioco,Curly- aveva detto con tono cospiratore.
Il
suddetto gioco
consisteva nel fissare un compagno a caso e ricordare tutte le figure
di merda
mai fatte al liceo. Harry rimase assurdamente sorpreso nel constatare
che alla
lista di aggettivi che poteva usare per descrivere Louis,ne andava
aggiunto uno
–Ma sei una grandissima pettegola!- fece scioccato.
Il
più grande,che
evidentemente non se l’aspettava,scoppiò a ridere
facendo girare
qualcuno,esattamente come succedeva ormai da quando avevano iniziato a
“giocare”. Effettivamente,più che un
gioco era un vero e proprio tour della
vergogna che aveva il non troppo innocente scopo di ridere alle spalle
degli
ignari presenti.
-Non
sono
pettegolo,sono solo ben informato- provò a ribattere
–su quasi tutti,ma su di
te non ho ancora una storia da raccontare. Perché non ti ho
mai visto in giro?-
-Perché
sono molto
bravo a diventare invisibile- disse palesemente felice di non poter
essere
smerdato,ma si dovette correggere –quasi sempre-
In
quel momento
riuscì a leggere negli occhi di Louis una leggera confusione
che venne quasi
subito sostituita da un cipiglio sospettoso.
“Mi
sa tanto che hai
capito eh?” pensò amaramente Harry.
Allora
gli fece una
domanda,una sola parola che fu in grado di ricordargli quanto fosse
debole e
per un secondo lo fece pentire di ciò che aveva lasciato
intendere.
-Bulli?-
Rimase
scioccato un
attimo dalla semplicità con cui gli aveva sbattuto in faccia
gli ultimi anni
della sua vita;si decise a guardarlo e,specchiandosi in quei tratti di
cielo,ebbe come la strana,profonda e terribilmente confortante
sensazione di
potersi fidare.
-Mmm
diciamo che
Derek Harden e compagnia non condividono la mia idea di
invisibilità- si morse
il labbro inferiore riabbassò lo sguardo sul suo mp3 ancora
acceso che
continuava ad andare in riproduzione casuale.
Ci
stava andando coi
piedi di piombo per un motivo:era davvero curioso di sapere come
avrebbe
reagito sapendo che aveva passato del tempo a chiacchierare amabilmente
con la
vittima preferita di uno del suo gruppo.
Oltre
ogni sua previsione,questa reazione contribuì a rendere
migliore
la sua giornata… in effetti,la giornata aveva dato segni di
miglioramento da
quando quel pazzoide/chiassoso/pettegolo/chi più ne ha
più ne metta aveva messo
piede nell’aula della professoressa Miles.
-Ok,ammetto
di aver
sempre saputo dell’immensa coglionaggine di Derek,ma non
pensavo arrivasse a
questi livelli. Fare i gradassi coi più piccoli non
è fuori moda ormai?- sbuffò
mal trattenendo la stizza.
Harry
si arrischiò
ancora –A quanto pare no. Posso dirti una cosa senza farti
arrabbiare?-
Aspettò
un cenno
d’assenso e –Pensavo tu fossi come loro.
Cioè…non che ora ti conosca chissà
quanto ma… hem … - davvero non sapeva come
esprimersi.
Ci
pensò Louis a
salvarlo dall’imbarazzo.
-Tutto
chiaro,riccio. Felice di non essere paragonato a quella massa di teste
di
cazzo-
-Felice
di non avere
a che fare con un’altra testa di cazzo- rispose con un
sorriso di gratitudine
che mise in mostra anche le sue fossette.
Era
andata molto
meglio di quanto osasse sperare.
Arrivò
un messaggio
sul telefono del liscio che parve indeciso.
-Posso
lasciarti
solo per cinque minuti? Vado in pausa sigaretta. Se tutto è
andato secondo i
miei diabolici piani,la Miles dovrebbe essere stata placcata da un
primino,ma
nel caso rientrasse mentre sono fuori…-
-Sei
andato in
bagno- completò il riccio.
-Vedo
che impari in
fretta. Dammi il cellulare- lo fece e si ritrovò memorizzato
il suo numero.
-Mi
faresti un
enorme favore se mi mandassi un sms:potrebbe venire a stanarmi con la
polizia a
cavallo,l’FBI e l’unità cinofila al
seguito- disse seriamente convinto.
-Sarà
fatto capo!-
fece il saluto militare e guardò Louis prendere il pacchetto
di Lucky Strike
dal banco, pronto per uscire.
Si
sentì in colpa
per aver creduto che solo perché frequentava quella cricca
di stronzi ne
facesse pure parte,ma dopotutto era lui a prenderle quindi la sua
preoccupazione era lecita. Non avendo più un tubo da fare in
attesa che il suo
compagno rientrasse,contemplò un po’ il nuovo
contatto in rubrica e aprì il
gruppo di Whatsapp dove praticamente vivevano lui e i due migliori
amici che
potesse sperare di avere.
Harry
Hey
voi! Come sta
andando?
Niall
Ho
quasi finito
l’ultimo pacco di patatine…va male amico,va molto
male T.T
Liam
Al
solito -_- Harry
sei ancora intero???
Harry
Sì
mammina,neanche
un graffio.
Niall
A
cosa dobbiamo
questo onore?
Liam
Ma
tu non stavi
mangiando?
Niall
Harry
rispondi,Liam
sai dove andare (affanculo non sarebbe una cattiva idea u.u )
Harry
Fortuna
del primo
giorno (?)
Non
indovinerete mai
chi è seduto accanto a me per letteratura.
Liam
Se
è un indovinello
almeno dacci qualche indizio.
Niall
Concordo.
Maschio o
femmina?
Harry
Maschio,occhi
azzurri,maglietta a righe e senso dell’umorismo
particolarmente pungente…
Devo
continuare o ci
arrivate?
Niall
Occazzo
Liam
Tomlinson?
Sul
serio? Cristo,ti ha fatto qualcosa?!?
Harry
Ma
se ho appena
detto che al momento sono miracolosamente integro vorrà pur
dire qualcosa!!
Liam
Tipo
cosa?
Harry
Tipo
che è parecchio
diverso da Harden e soci.
Liam
…
Harry
No
Lee,non mi ha
fatto nulla,tranquillo.
Niall
A
me ha fatto ridere
il video della colla sulla sedia.
Liam
Tu
non fai
testo,rideresti pure ad un funerale.
Haz,stacci
attento
per favore.
Lui
e Malik non mi
sembrano proprio le persone più raccomandabili sulla faccia
del pianeta.
E
poi sono fissati
con quei cazzo di scherzi!!!
Niall
Ah!
Però la volta
del caffè col lassativo alla vicepreside hai riso anche tu o
sbaglio?
Liam
E
che palle!
Ok,ammetto
di
essermi sbellicato,contento?
Ciò
non toglie che
poi hanno passato 3 settimane in detenzione a scrivere alla lavagna
“il Gutalax
non è un valido sostituto della panna montata”
Harry
Mi
sta
simpatico,mica dobbiamo progettare insieme un piano per farmi
sospendere…
Liam
E
vorrei pure
vedere!!
Ad
interrompere la
ramanzina sulle persone da evitare dopo una decina di minuti dal suo
inizio,fu
la Miles,che tornò più incazzata di come se
n’era andata,sbattendo la porta con
forza tanto che Harry ebbe seriamente paura che le rimanesse in mano la
maniglia.
Harry
Vi
devo
abbandonare,è tornata la professoressa.
Ci
vediamo dopo a
mensa?
Niall
Ovvio.
Tanto per la
cronaca: HO FAME!!!!!!
Liam
Lo
sappiamo
Niall,resisti.
Perché
era uscita?
Harry
Louis…
Liam
Come
non
detto,basta,non voglio più saperlo. A dopo.
-Styles!-
“Benedetta
donna,un
anno con questa e saremo tutti a fare la fila da Amplifon”
-Sì
prof?-
-Che
fine ha fatto
quell’essere che dovrebbe stare seduto lì
affianco?!?- si mise a sbraitare.
-Non
si sentiva
granché bene,è andato in bagno giusto trenta
secondi fa. Non l’ha incrociato?-
a quanto pare fu molto credibile,perché quella si diede una
calmata e si voltò
verso la lavagna borbottando qualcosa come –Allora il Karma
esiste davvero…- e
lui riuscì ad avvisare
“l’essere”.
Angolino
Innanzitutto
mille grazie a chiunque sia riuscito ad arrivare sin qui *vomita
arcobaleni dalla felicità*
è
il primo angolino che scivo in questa storia e non ho idea di cosa
dire... quindi... cercherò di aggiornare una volta a
settimana *parte un coro di macchissenefrega* e soprattutto di non
mollare tutto al primo blocco.
Grazie
infinite alle personcine meravigliose che hanno
recensito/ricordato/preferito/seguito o letto silenziosamente. Much Love
People <3
-RevengeXXX
ps.
c'è una buona samaritana che ha la pazienza di spiegarmi
come si mettono le immagini? ci sto diventando scema T.T
|
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Capitolo 4 *** Doubt ***
Louis
-Stavolta
come ti
sei liberato della strega?- lo accolse "calorosamente" Zayn intento a
far scattare l’accendino.
-Le
mie sorelle sono
utili ogni tanto- rispose mentre prendeva una sigaretta e se
l’accendeva.
-A
te come sta
andando con matematica?-
-Al
solito. La Pratt
fa finta di essere contenta di vederci e il resto della classe si
interessa a
ciò che dice. Io giuro di esserci riuscito fino a dieci
minuti fa- sospirò.
-Bene
Jawaad,nuovo
record- lo prese in giro ricordandosi poi che c’era una certa
persona che lo
intrigava abbastanza e su cui non sapeva molto.
-Senti
Zay,per caso
hai presente un certo Harry Styles?-
-Ricciolino,occhi
verdi quando non sono viola per le botte e labbra da pompinaro
professionista?-
-Che
finezza signor
Malik,esattamente lui. Sai dirmi qualcosa di più oltre al
fatto che quel
coglione di Derek si diverte a cambiargli i connotati?-
-Ad
esempio?-
-Perché?
Non sembra
uno che va a cercarsi rogne. Che motivo avrebbe Harden di pestarlo?-
-Non
hai capito,non
lo pesta,lo disintegra. E non ha palle per farlo da solo quindi si
porta dietro
un paio di energumeni senza cervello che glielo tengano fermo. Comunque
sia,il
grande motivo che consacra Styles come vittima preferita di quei
cazzoni è…momento
di suspance…tan tan taaaaan…la sua
bisessualità dichiarata. Certo che sono
proprio degli ipocriti,sono bisex anch’io e non mi hanno mai
rotto le balle. Ma
a cosa è dovuto tutto questo interesse,William?-
-è
il mio compagno
di banco- tagliò corto cercando di sviare la conversazione
ora che aveva avuto
le sue risposte.
"Lo
sapevo! Non
poteva essere semplicemente etero!"
-E
con questo? Non
ti è mai fregato un cazzo di chi altro frequentava le tue
stesse lezioni- aveva
centrato il punto:neanche lui se lo spiegava bene tutto
quell’interesse per un
altro essere vivente.
-Senti
non lo so.
Ammetto di essere stupito da me stesso,insomma,abbiamo persino fatto un
“tour
della vergogna” poco fa e…- si fermò
perché si accorse di un nuovo messaggio –e
adesso mi sta parando il culo con la Miles e ci sta pure riuscendo. Wow
sono ammirato-
Evidentemente
Zayn
pensò che fosse il momento dei discorsi profondi
–Tommo,da quanto siamo amici
io e te?- chiese chiudendo gli occhi e poggiandogli platealmente la
mano sulla
spalla.
-Non
ne ho idea.
Dalla culla direi- rispose Louis non capendo dove volesse andare a
parare.
-Ecco
appunto.
Quindi ti conosco come le mie tasche e mi sento in dovere di
esplicitarti che è
una cosa del tutto normale e priva di importanza se…-
-Zayn
lascia stare i
paroloni melodrammatici e parla-
-Vabbè
la cosa è
questa: non c’è nulla di male se ti piace anche il
cazzo. Fine della storia-
"Commovente davvero"
Ma
continuò –e poi
Styles è altamente scopabile quindi se per caso ti
piacesse,almeno saprei che
non hai gusti di merda-
Ci
pensò su un
attimo.
Non aveva mai visto nulla di
particolare nel corpo maschile nonostante
rispettasse chi la pensava diversamente,soprattutto da quando pure il
suo
migliore amico aveva,per così dire,allargato i suoi
orizzonti in fatto di
conquiste amorose.
Eppure
si ritrovò inspiegabilmente ad annuire dandogli ragione
sugli
apprezzamenti appena fatti sul suo compagno di banco.
-Vaffanculo
Zay- gli
comunicò mentre controllava l’ora sullo schermo
del telefono.
-Che
ho fatto
adesso?-
-Mi
hai confuso le
idee e ora non ho tempo per chiarirmele. Se non torno dentro subito
inventando
un attacco di dissenteria acuto,come minimo finisco dal preside-
-Allora
vai,no?-
rispose sornione e,Louis ci avrebbe giurato,più che felice
di aver messo in
dubbio la sua già fragile convinzione di essere del tutto etero.
-Ti
sto
odiando,sappilo. Alla ricreazione abbiamo un impegno...Derek ha bisogno
di
qualche consiglio su come comportarsi coi più piccoli e ho
intenzione di
darglieli-
-Oh
ma allora questo
è amore!-
-Ma
non ti stanchi
mai di prendermi per il culo?-
-Sai
già la
risposta-
No,non
si stancava
mai,ed era noto il fatto che Malik lo smerdatore per eccellenza dovesse
avere
sempre l’ultima parola.
Quindi
riprese le sigarette dal muretto su cui le aveva appoggiate poco
prima e si mise in marcia verso l’aula col cervello in
subbuglio ed un –Fottiti
Zayn- sulle labbra.
Durante
il suo
viaggetto per il corridoio si chiese se non fosse il caso di riflettere
sulle
perle di saggezza vomitate dal suo amico.
Smise
quando,rientrando in classe,la professoressa non lo degnò di
uno sguardo e
disse solo -Tomlinson,siediti e già che stai male non
scocciare per il resto
dell'ora-
Il
poveretto fece
un'espressione corrucciata ma tornò al suo posto
relativamente in silenzio.
-Che
mi sono perso?-
-In
che senso?-
sembrò risvegliarsi in quel momento il "ricciolino altamente
scopabile".
-Non
mi ha fatto il
terzo grado e,per quanto mi renderebbe orgoglioso,non penso di averla
portata
all'esasperazione più nera. Quindi Curly,come hai domato la
belva?- chiese
bisbigliando mentre indicava la donna che se ne stava tranquilla col
gessetto
in una mano e un libro del secolo scorso nell'altra.
-Io
non ho domato
proprio nessuno. Le ho detto che non stavi bene e lei ci ha creduto-
terminò
con un'alzata di spalle.
Louis
sbatté le
palpebre un paio di volte -Simple but effective-
"Certo
che se
mentre glielo dicevi ti ha guardato bene negli occhi,si sarà
pure scordata se
la Terra è tonda o piatta"
Si
rese conto di
star confermando il dubbio che Zayn era riuscito ad insinuargli e lo
maledisse
mentalmente facendo una smorfia senza accorgersene.
Probabilmente
però
Harry lo notò perché,un po' interdetto,gli chiese
se fosse tutto apposto.
"Oddio
se legge
nel pensiero sono fottuto"
-Sì,tutto
alla
grande,perché?-
"Dimmi
che non
leggi nel pensiero,dimmi che non leggi nel pensiero…"
-Non
so,hai fatto
una faccia strana. Non è che ora stai male sul serio?-
"Ok,di
sicuro
non leggi nel pensiero"
-Nah,è
solo che il
sottofondo della Miles che parla mi infastidisce abbastanza- e storse
il naso
come per sottolineare il concetto.
Buttò
uno sguardo
alle cuffie dell'mp3 abbandonato e semi-nascosto nello zaino accanto al
suo e
ne mise una.
-
Che ascolti?-
-A
dire il vero non
ne ho idea,era in casuale…- ma l'altro non lo fece terminare
quando riconobbe
una delle sue canzoni preferite.
-Ommioddio Wonderwall!- purtroppo,il
suo tono di voce
era più alto di quello che pensava di avere;la Miles smise
di parlare e si girò
a fulminarlo con gli occhi.
-Come
prego? -
sbuffò aria dalle narici allargate per la rabbia e per poco
Louis non le
scoppiò a ridere in faccia. Era davvero troppo simile ad un
toro
nell'arena.
Le immaginò addirittura le
corna e l'anello al naso.
-Io
non ho detto
nulla. Harry,tu hai sentito qualcosa?-
Il
chiamato in causa
scosse la testa e stette al gioco.
-Non
mi pare-
La
donna si voltò
per l'ennesima volta borbottando qualcosa di incomprensibile e i
ragazzi si
guardarono complici.
-Che
dicevi a
proposito di Wonderwall?-
Louis
si illuminò e
rispose con finta nonchalance.
-è
solo una delle
canzoni più belle mai scritte. Almeno a mio assolutamente
non modesto parere-
-E
su questo sono
d'accordo- annuì l'altro.
-Ora
dimmi che
ascolti pure i The Script e ti sto facendo un monumento-
-Sono
stato al
concerto a Manchester l'anno scorso-
Al
sentirlo rimase a
bocca aperta.
"A
questo punto
è destino"
-Hey
Louis,ci sei?-
gli sventolò una mano davanti facendolo ridestare.
Si
rese conto solo allora di avere ancora la mascella a terra,quindi la
richiuse e gli regalò uno dei pochi sorrisi sinceri della
mattinata.
-C'ero
anch'io a
quel concerto!-
Osservò
gli occhi
del riccio spalancarsi esattamente come i propri poco prima.
-Ommioddio-
-Già
e magari ci
siamo pure incrociati senza saperlo- dopo quell'ultimo particolare era
giusto
un tantino in fibrillazione.
Harry
prese a
mordicchiarsi il labbro e Louis s'incantò per qualche
secondo,finché il trillo
della campanella non lo riscosse.
-Che
materie hai
adesso?- gli chiese quasi senza pensarci.
-Uuh
chimica se non
sbaglio-
-Allora
è destino
davvero- e stavolta non lo pensò solamente.
-Pure
tu?
Incredibile- raccolsero entrambi le borse,e mentre uscivano,Louis si
fermò a
fare un inchino alla Miles che ormai aveva gli occhi iniettati di
sangue.
-è
una mia
impressione o ti ha ringhiato contro?-
-Pfft,è
tutta scena
la sua. Infondo lo so che mi vuole bene-
Fece
finta di essere
nel pieno di una riflessione profonda e aggiunse -O magari mi odia sul
serio!
Oh no,come dormirò stanotte a questo pensiero? Mondo
crudele!- si posò il dorso
di una mano sulla fronte giusto per fare scena.
Lo
divertiva un sacco,e se poi provocava le risate di qualcuno era anche
più soddisfacente.
Ed
infatti fu
così;ascoltò molto attentamente la risata del
più piccolo e ne concluse che
quel suono gli piaceva proprio un sacco.
Stavolta
non si
stupì e non rimase a chiedersi se fosse magicamente passato
all'altra
sponda;aveva preso la decisione di non farsi troppe domande per il
momento.
I
dubbi esistenziali che quello stronzo del suo migliore amico gli aveva
inculcato potevano benissimo prendere il biglietto e mettersi in fila
in quel
casino che era la sua testa.
Angolino
Tremate
tremate il capitolo è tornato! Muahahahahaaa
è
interessante come la parte più difficile da scrivere sia
l'angolino e non la storia in se O.O
Dunque
gente,un applauso a mr Malik perchè se lo merita
èwé
Se
da qui in poi gli aggiornamenti dovessero tardare un po'
sarà colpa sia della mia scarsa voglia di alzare il culo e
smettere di fangirlare sia del fatto che gli altri erano già
scritti mentre adesso me li devo ponderare :3
Un
grazie infinito e poco originale a tutte quelle che hanno
recensito/preferito/ricordato questa storiella.
-RevengeXXX
|
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Capitolo 5 *** Welcome ***
Harry
Neanche
a farlo
apposta,Harry si ritrovò a passare un'altra ora come le due
precedenti.
Dopo
aver preso
posto vicini anche nell'aula di chimica avevano fatto relativamente
silenzio (o
comunque meno casino di prima).
In realtà,avevano passato il tempo mezzo
sdraiati sul banco a
chiacchierare di stupidaggini. Era la prima volta che si sentiva
così a suo
agio a parlare con qualcuno che non fosse Liam o Niall.
Louis
aveva l'assurda
capacità di farlo scoppiare a ridere anche solo dicendo "Ah"
e lui
aveva davvero bisogno di ridere in quel momento,almeno per dimenticarsi
che da
li a qualche ora avrebbe ricevuto un benvenuto piuttosto violento che
sapeva
non sarebbe riuscito ad evitare in ogni caso.
A
pensarci si
deprimeva non poco.
Ogni
dannata volta
che qualcuno decideva di svegliarsi con la luna storta e di doversi
sfogare,su
chi ricadeva la scelta? Chi era il fortunato pungiball umano di turno?
Din-din-din
risposta
esatta:ma lui ovviamente!
Se
solo ricordava
l'anno passato,la voglia di saltare scuola diventava impellente.
Peccato
che sua
madre non fosse della stessa opinione.
Già,sua
madre. Non
che ai suoi tempi non evitasse costantemente le lezioni per concedersi
un
frullato con le amiche al centro commerciale,anzi,in questo senso Harry
si
poteva definire uno studente modello.
Solo
che lei avrebbe
sicuramente preferito che suo figlio si difendesse,e Dio solo sa quanto
ci
avesse provato e quanto continuasse a provarci,ma dopotutto Anne non
poteva
lontanamente immaginare cosa volesse dire.
Non
era mai stata
picchiata da ciccioni cerebrolesi grandi il doppio di lei,al massimo si
erano
tirate i capelli con le compagne cheerleaders per chi dovesse sedersi
accanto
al capitano della squadra di calcio a mensa.
Sua
sorella maggiore
Gemma poi,neanche a dirlo era la sua copia esatta,ma perlomeno aveva
finito da
un po' il liceo e si era trasferita al college,cosa che lo portava a
preoccuparsi di nascondere i lividi sospetti ad una persona in meno.
Tutta
quella
faccenda era avvilente e gli faceva montare una rabbia assurda
addosso;giusto
per aggiungere al danno la beffa,essere pestato senza motivo non era
abbastanza
divertente,quindi si era ritrovato svariate volte a essere chiamato con
appellativi della serie "frocetto di merda" e
"succhiacazzi" mentre le prendeva.
E
questa era la cosa
che meno sopportava.
Non
si era sentito
assolutamente traumatizzato,sotto shock o in colpa quando aveva fatto
la
"grande scoperta sconcertante" poco prima di entrare alle superiori e
riteneva che gli altri,tutti gli altri,non avessero alcun diritto di
fargli
pesare le sue scelte.
Dopotutto
erano solo
fatti suoi no?
A
quanto pare invece
non lo erano affatto,altrimenti non si sarebbe dovuto mettere a
strappare
dall'anta dell'armadietto insulti di vario genere una mattina
sì e l'altra
pure.
Certe
volte avrebbe
solo voluto svegliarsi in un mondo parallelo dove non aveva bisogno di
pensare
a che strada prendere per andare a lezione senza incidenti di percorso.
Certe
altre avrebbe
tanto voluto non svegliarsi affatto.
Non
fraintendete.
Niente
pensieri
suicidi o roba del genere,solo che c'erano quei giorni in cui il letto
diventava improvvisamente troppo comodo per prendere decisioni come
alzarsi e
affrontare il mondo.
In
un lampo di
lucidità si ricordò che stava rimuginando su cose
che voleva dimenticare quindi
decise di accantonare per un po' tutta il caso perso che era la sua
vita e
prestare attenzione a Louis,che aveva accumulato chissà
quando una montagna di
palline di carta sopra il libro di scienze (chiuso,giusto per
sottolineare
quanto fosse interessato alla lezione).
Gli
indicò la
ragazza del posto davanti a loro e si avvicinò per dargli
spiegazioni.
-Con
quella ho un
conto aperto dall'anno scorso,è l'ora della vendetta-
Apparve
ancora il
ghigno malefico che,ormai l'aveva capito,si materializzava sulle sue
labbra
quando tramava qualcosa.
A
dire il vero lo
ascoltò solo in parte perché troppo impegnato a
definire di che tonalità di
azzurro fossero i suoi occhi.
"Cosa
sarà?
Cielo? Ghiaccio? Mare in tempesta? Non può assolutamente
essere umano,
nonono"
E
nel frattempo che
si accorgeva che la reputazione di uno dei ragazzi più
carini dell'istituto non
era affatto campata per aria,quello si accovacciò ancora di
più sulla
superficie del banco e si preparò a riempire il cappuccio
della compagna.
In
meno di tre
minuti il sopracitato cappuccio fu talmente pieno che un paio di
ragazzi lo
notarono e presero a ridacchiare.
-Missione
compiuta-
gli fece l'occhiolino ed Harry non poté fare a meno di
pensare che se le
apparenze ingannano,beh lui era stato preso altamente per il culo
dall'aria da
bad boy che assumeva il più grande quando se ne stava a
fumare in cortile con
la sua cricca.
La
pausa pranzo era
giunta più in fretta del previsto e,inaspettatamente,ci era
arrivato
perfettamente intatto.
Non
un
livido,graffio o macchia di sangue che testimoniasse una brutta
esperienza per
l'intera mattinata,e forse era proprio quello che iniziava a
preoccuparlo.
Quando
entrò in
mensa guardò un po' dappertutto ma non trovando i suoi amici
si decise a
controllare il telefono,magari non aveva sentito qualche vibrazione.
Niall
Amico
ma ti sei
perso o cosa?
Guarda
che Liam non
mi fa iniziare a mangiare se non ci siamo tutti…
Liam
Certo
che no!
Prima
devo essere
certo che arrivi sano e salvo e DOPO ti puoi ingozzare u.u
Harry
Non
vi trovo,a che
tavolo vi siete nascosti?
Niall
Siamo
fuori
Le
cheerleaders
saltano il pranzo per provare le nuove coreografie e la nostra cara
mammina
apprensiva doveva sbavare per la Peazer -.-
HAZ SALVAMI!
Harry
Lee
ancora con
questa storia?
Tanto
lo sai che si
comporterà da perfetta stronza come al solito
Niall
Lascia
stare,glielo
ripeto da prima ma tanto è troppo cotto per ascoltarci
Liam
Piantatela
voi due!
Haz
muovi il culo
Mi
rifiuto di
continuare a frappormi tra questa bestia ed il suo amore platonico
Harry
?
Liam
Niall
e la pizza
Niall
Stronzo
Harry
State
davvero
messaggiando nonostante siate insieme?
Liam
Solo
per renderti
partecipe
Harry
Quale
onore
Mentre
inviava
l'ultimo messaggio e continuava a camminare verso la porta che
collegava la
mensa all'esterno andò a sbattere contro qualcuno sbadato
quanto lui.
Per
un attimo,giusto
una frazione di secondo,ebbe quasi paura che fosse finalmente arrivato
il
momento del bentornato,ma quando alzò lo sguardo
trovò due occhi castani e per
nulla rabbiosi come si aspettava intenti ad osservarlo,così
raccolse un minimo
di coraggio e si sforzò di parlare accennando un sorriso.
-Scusa,non
ti avevo
visto-
"Fai
che sia
come Lou,fai che sia come Lou,fai che sia come Lou"
-Tranquillo
ricciolino,non stavo guardando manco io-
Gli
fece un cenno
come per salutarlo mentre scompariva tra la folla.
Rimase
un attimo
disorientato e quando riprese a muoversi per raggiungere gli altri
riuscì solo
a pensare "fatti assurdi degli ultimi 30 secondi: da quando Louis
è
diventato Lou? E da quando Zayn Malik si prende la briga di rivolgermi
la
parola se mi urta accidentalmente?"
Angolino
Saaalve
gente che non ha assolutamente intenzione di darmi fuoco per il ritardo
con cui posto questa schifezzuola ^-^
No
eh? Beh io ci ho provato.
Mi
preparo a ricevere pomodori e insulti di ogni genere. Grazie come
sempre a chiunque sia arrivato sin qui,sappiate che vi amo :'
-RevengeXXX
|
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Capitolo 6 *** Yolo ***
Zayn
Appena
rientrato
dalla quinta pausa sigaretta,Zayn ricordò che avevano un
impegno improrogabile
come paladini della giustizia,perciò andò a
raccattare Louis che nel frattempo
stava tentando di gestire la prima crisi di nervi dell'anno.
Con
scarsi
risultati,avrebbe aggiunto lui,dato che digrignava i denti in un
sorriso,tanto
finto quanto inquietante,mentre ascoltava una professoressa mai vista
prima che
l'aveva trattenuto.
Decise
di salvarlo
solo perché,altrimenti,avrebbe dovuto aspettare con lui per
solidarietà,e si
stava già sbattendo le balle a stare li.
Levò
il telefono
dalla tasca ed entrò nella classe da cui il suo migliore
amico era pronto a
scappare a gambe levate.
-Chiedo
scusa per
l'intrusione ma…Lou,ho tua madre al telefono,dice che
è urgente-
L'altro
capì al volo
e si congedò dalla donna con un sospiro di sollievo mal
trattenuto.
-Negli
ultimi
diciassette anni ti ho mai detto che ti adoro,Zay?- gli chiese una
volta fuori
dall'aula e dalla portata d'orecchio della biondona,decisamente troppo
giovane
per essere un'insegnante.
-Sì,ogni
tanto,ma se
vuoi ripeterti fai pure- fece in modo accomodante.
-Ok
bene,uno di
questi giorni mi prostrerò ai tuoi piedi,contento?-
-Una
Pasqua,non vedo
l'ora. Piuttosto,aggiornami sulle novità nel corpo
insegnanti e su quante volte
ti sei fatto riprendere oggi-
-Ho
avuto solo un
leggero battibecco con la Miles alle prime ore,niente di eclatante in
ogni
caso-
-E
la novellina di
poco fa?-
-Juliet
Marshall,ventisette anni,"insegna" storia. Abbiamo passato tipo
mezz'ora a "conoscerci"- ogni volta mimò le virgolette in
aria come
schifato -e poi mi ha trattenuto perché qualcuno in sala
professori le ha detto
di controllare bene la sua poltrona tutte le mattine prima di sedersi-
-Non
ci credo!
Charleen ci ha traditi? Pensavo ci amasse dopotutto!-
Una
delle poche cose
che aveva imparato a scuola,e che riteneva davvero utile,era una
citazione di
Oscar Wilde su cui aveva dovuto scrivere un tema come punizione per lo
scherzo
della colla l'anno precedente.
Il
buon vecchio
Wilde scrisse:
Vi
sono momenti
in cui uno si trova a dover scegliere tra vivere una vita
piena,intera,completa,o trascinare una falsa,vergognosa,degradante
esistenza
quale il mondo,nella sua grande ipocrisia,gli domanda.
E
a Zayn gli
ipocriti non erano mai piaciuti.
Soprattutto
non gli
era mai interessato più di tanto accontentare il mondo,e
quelle parole gli
erano pesate a tal punto da indurlo a fare qualsiasi cosa semplicemente
per il
gusto di farla e non perché qualcuno voleva che lo facesse.
Questo
ragionamento
perdeva valore solo ed esclusivamente davanti alle richieste di sua
madre,che
dopo averlo scarrozzato per nove mesi si meritava uno strappo alla
regola ogni
tanto.
Alla
fine,per l
"filosofia di vita" che aveva scelto,doveva ringraziare la Miles e le
sue punizioni.
-Tanto
se non ci
avesse pensato lei,qualcun altro avrebbe ritenuto necessario avvertirla
della
nostra reputazione da rompicoglioni patentati. Pensa che mi ha fatto
tutto un
discorso sulla fiducia che è solita dare a tutti i suoi
studenti nella speranza
che nessuno la deluda,perché la fiducia sta alla base di
ogni rapporto e
cazzate varie. A un certo punto ho smesso di ascoltare e basta. Quando
hai
storia?-
-Domani,se
non
ricordo male-
-Ecco
appunto,preparati psicologicamente. Cercherà di passare per
la simpatica della
situazione ma non farti prendere per il culo-
Sembrava
davvero
scocciato.
-Vedo
che ti ha
turbato nel profondo tutta questa…fiducia-
-Da
quel poco che ho
capito,è solo una falsa del cazzo. E poi scegliere di farmi
una paternale
dall'inizio e senza cause scatenanti mi ha urtato parecchio-
-Il
sistema
nervoso?-
-No,le
palle-
"Ahia,ramanzina
del primo giorno? Mossa sbagliata miss Marshall"
Stava
quasi per
distrarsi architettando un modo per dare un senso ai rimproveri quando
gli
tornò in mente una cosa che avrebbe potuto interessare il
suo amico.
-Non
centra niente
maaa…poco fa ho incrociato Styles. Da vicino non
è niente male. Ora capisco
perché ti importa tanto tenergli lontano Harden,sarebbe un
vero peccato se gli
rovinasse quel bel faccino mh?- sfoderò un sorriso malizioso
con cui sperava di
far scattare qualcosa in Louis.
Sì,lo
stava
studiando e non si sentiva affatto in colpa.
-Oh
no,Zayn,non
provarci neanche-
Come
reazione
era...esattamente quella che si aspettava.
Negazione.
-A
fare cosa?-
prossimo passo:fare il finto tonto e lasciare che parlasse.
-Lo
sai benissimo-
-Temo
di non
capire,Lou,spiegati meglio-
Ora
stava proprio
ghignando.
-Non
dirò che mi
piace Harry,scordatelo. Cioè,sì,mi piace,come
persona,non in Quel senso. O
meglio,d’accordo,non è male neanche in Quel
senso,proprio per niente,insomma
hai visto che cavolo di occhi ha? Sono assurdi e poi…
aspetta,di cosa stavamo
parlando?-
-Del
fatto che ti
sei preso una cottarella per un piccoletto niente male-
Ok,magari
parlando
di cotte la stava sparando un po' grossa,ma era abbastanza certo che
non gli
fosse del tutto indifferente.
Quindi
decise di
infierire.
-Dieci
e
lode,davvero,i miei complimenti amico- e avrebbe pure continuato,se
Louis non
avesse arrestato la loro marcia verso il cortile.
-Dannazione,ma
ti
costa tanto lasciarmi godere il momento?-
Questo
sì che era
inaspettato invece.
-Che
cos'è che
dovrei lasciarti godere?- spalancò la bocca scioccato e il
castano si spalmò la
mano in viso mentre arrossiva violentemente.
-Non
intendevo…e che
cazzo però! Tu e i tuoi doppi sensi. Brutto pervertito-
-Beh
scusa ma se lo
dici così che cosa dovrei pensare? Avanti,parla-
-Cristo!
Non ti
posso dire che vorrei scoparmi violentemente uno che conosco da appena
cinque
ore quindi smettila di provare a farmelo ammettere-
-Oh
ma io non ho mai
parlato di sesso violento-
-Zayn,ti
scongiuro
dammi tregua-
-Sai
che non lo
farò-
-
E va bene,il
piccoletto niente male (che tra l'altro non è poi
così piccolo,è più alto di
me) mi ha un tantino confuso le idee ma mi sembra eccessivo farne un
caso
internazionale- concluse il suo monologo ansimando.
Zayn
gli diede una
pacca sulla spalla e -Benvenuto nel mio mondo- scoppiarono a ridere
come due
perfetti idioti,tornando a camminare e arrivando (era ora) all'aperto.
-Quindi
qual è il
piano?-
-Che
piano?-
"Oh
santo cielo
mi si è rincoglionito del tutto il migliore amico"
-Quello
per Derek.
Come pensi di convincere lui e i suoi amichetti a lasciare in pace
Styles?-
Aprì
la bocca come
per dire qualcosa,ma la richiuse subito dopo mordendosi il labbro
inferiore e
facendo un sorriso tirato come a dire "è troppo stupido per
dirlo ad alta
voce".
-Ancora
non ci hai
pensato?-
-Beh
veramente ho
preso in considerazione metodi poco ortodossi come l'ipnosi,ma non
penso faccia
per noi-
Il
fatto che
parlasse al plurale in un certo senso lo rallegrava e lo riempiva
d'orgoglio.
Erano
sempre insieme
quando si trattava di missioni suicide,scherzi ai prof e non solo,e
punizioni
che ne conseguivano.
-Beh
senti,a questo
punto tanto vale aspettare e tenerli d'occhio-
Uno
dei due doveva
pur avere una trovata (quasi) intelligente.
Louis
lo guardò e
prese a sospirare rassegnato.
-Sì,forse
hai
ragione tu. E poi che altra scelta abbiamo?-
-Appunto.
Ora posso
farti una domanda senza offendere la ragazzina pudica che è
in te?-
Ricevette
un'occhiata di sbieco ed un assenso.
-Sul
serio gli hai
guardato gli occhi e non le labbra da pom…-
-Ommioddio
ma allora
è una tortura!-
Louis
ormai
praticamente correva incontro al gruppo di spostati che li aspettavano
ad uno
dei tavoli,all'ombra di un albero.
Il
solito
gruppo di spostati al
quale,anche se ancora non se ne spiegava il motivo,si aggiungevano di
tanto in
tanto le più facili ed i più montati della scuola.
Fosse
stato per lui
avrebbe fatto qualche telefonata,procurato un po' di erbetta magica e
preso
Louis a braccetto per consumarla.
Buttò
distrattamente
un occhio a delle ragazze che si erano appena unite a loro e riconobbe
una
certa bionda/viola di sua conoscenza.
-Edwards,non
si
saluta più?-
Quella
si voltò di
scatto e piantò in asso un tizio che ci stava provando per
avvicinarglisi.
-No
scusa
Malik,senza gli occhi rossi da fattanza non ti stavo riconoscendo-
-Sempre
più
simpatica Pez. Vieni subito qui e abbracciami,è un ordine-
Rise
e -Si signor
capitano- gli allacciò le braccia al collo.
Perrie
Edwards era
senza dubbio la ragazza più dolce e squilibrata che potesse
incontrare; e poi
era l'unica con cui era stato non fosse riferibile alla categoria "una
botta e via".
Eh
sì,era durata
qualche mese (un vero record per lui),e a voler essere del tutto
sinceri non
ricordava nemmeno perché avessero rotto,per quanto erano
rimasti in buoni
rapporti.
Quando
si
slacciò,gli stampò un bacio sulla guancia e gli
si accostò all'orecchio per
sussurrargli -Sono contenta di rivedervi ma che cos'ha Louis? Sembra un
po'
incazzato- cosa del tutto inutile,dato che quegli animali intorno a
loro
producevano un casino assurdo ed erano tutti presi dal fare qualunque
cosa,fuorché degnarli di attenzione.
Lo
cercò con lo
sguardo e si accorse che stava cercando di ridere e scherzare come se
niente
fosse con gente che in realtà avrebbe probabilmente
preferito appendere al muro
e ci stava quasi riuscendo,dopotutto era un attore
fantastico;più volte,il suo
talento naturale nello sparare stronzate molto credibili aveva salvato
il culo
ad entrambi.
Il
"quasi"
era dovuto semplicemente alle risposte acide e agli sguardi di ghiaccio
che
lanciava qua e la,ma Zayn lo sentì chiaramente spiegare che
era nervoso per la
discussione con la nuova arrivata,quindi era a prova di sgamo.
-Diciamo
che ha
preso in simpatia un ragazzino che Derek adora…sì
beh,più che altro adora
pestarlo-
-Un
attimo,intendi
ricciolino,occhi grandi,tenerello…?-
Il
pakistano
aggrottò le sopracciglia -Sì,esattamente lui. Da
cosa l'hai capito?- in fondo
si aspettava che ci arrivasse in fretta (non a caso era la sua fonte di
notizie
più affidabile) ma non così
in
fretta!
Perrie
diede le
spalle al resto del gruppetto e parlò a bassa voce
-è il preferito di Derek
perché è carino e molte ragazze dell'ultimo anno
lo porterebbero volentieri in
infermeria…compresa quell'oca della Swift
che,disgraziatamente,lui sta puntando
dall'anno scorso con scarsi risultati-
L'infermeria
altro
non era che una stanza troppo bianca,con l'attrezzatura necessaria per
fargli
prendere quel nome,ed un'infermiera sulla sessantina che passava la
maggior
parte del suo tempo a prendere il caffè con le segretarie.
Suddetta
infermiera,Miss Ellen,aveva l'abitudine di lasciare l'infermeria aperta
e le
chiavi appese al gancetto accanto alla porta "caso mai servisse a
qualcuno
nel frattempo".
Sicché
da un paio
d'anni a quella parte,la stanza era diventata una valida alternativa al
bagno o
agli sgabuzzini.
In
poche parole,il
lettino li dentro aveva visto più "scappatelle" tra studenti
di un
assiduo frequentatore di You Porn.
-Perrie,mi
stai
dicendo che quel coglione alle tue spalle non mena il ragazzino che
potrebbe
far cambiare sponda a Lou perché è un omofobo del
cazzo ma solo perché ha
problemi di cuore!?- e non era un controsenso dire che aveva appena
urlato
bisbigliando.
La
bionda lo guardò
comprensiva -Sì,lo so,fa tanto squallida telenovela di
quart'ordine-
Subito
dopo assunse
un'espressione stranita -Far cambiare cosa a chi?-
Prima
che potesse
ripetere,vennero interrotti dal castano che stava raggiungendo il
limite di
sopportazione.
-Hey
voi due! Avete
finito di complottare?-
|
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Capitolo 7 *** Mommy ***
Liam
Quell'anno,la
prima
pausa pranzo era stata fin troppo noiosa.
Come
al solito
lui,Niall ed Harry non avevano trovato uno straccio di posto a mensa
e,come
ogni volta che ciò accadeva,si erano appostati vicino a dove
le cheerleader
facevano le prime prove e decidevano quando iniziare le
selezioni,così che Liam
potesse riempirsi gli occhi dell'unica ragazza che fosse mai riuscita a
riempirgli anche il cuore.
Purtroppo,l'aveva
anche riempito,costantemente,di due di picche.
Non
ricordava
neanche più da quanto corresse dietro a Danielle ottenendo
solo … beh,in
effetti non è che avesse mai ottenuto nulla da lei.
Ogni
maledetto
tentativo di fare conversazione veniva puntualmente troncato da un
"scusa
devo andare" o un "oh tu guarda,mi stanno chiamando".
Peccato
che Liam non
sentisse mai il telefono squillare o vibrare.
Quando
invece non
poteva proprio scappare e lui le faceva una domanda,il più
delle volte lo
liquidava con qualcosa come "perdonami ma davvero non è il
momento".
E
Liam la perdonava
e cercava una via di fuga che fosse il meno imbarazzante possibile; non
che
comunque Danielle ci avrebbe fatto caso,era piuttosto per salvare quel
poco di
autostima di cui era stato dotato alla nascita.
E
dire che per
sperare di farsi notare si era addirittura iscritto in palestra.
C'era
bisogno di
dire che era risultato del tutto inutile?
Restava
comunque
invisibile ai suoi occhi,eppure era più forte di lui.
Alla
fine,l'importante era vederla almeno un paio di volte al giorno senza
farsi
beccare a fissarla con gli occhi da pesce lesso.
-Liam,attento
alla
bava- e ovviamente i suoi amici,invece di sostenerlo,lo prendevano
tranquillamente per il culo.
-Di
che bava stai
parlando?-
-Di
quella che stai
versando da quando Miss Sono Troppo Perfetta Per Tutti Voi Peazer ha
iniziato a
saltellare-
-Nialler,sei
come un
fratello per me,lo sai…ma scassi i coglioni come pochi-
-Sono
d’accordo con
lui,Lee. Secondo me dovresti lasciarla perdere e guardarti intorno.
Insomma,se
solo voltassi lo sguardo potresti incontrare quello dell'amore della
tua vita e
finalmente ti accorgeresti di quanto tempo hai buttato per una
principessina
sul pisello-
A
dire il vero,era
Niall che lo sfotteva.
Harry
per lo meno
cercava di farlo risvegliare da quel perenne,a volte spiacevole,e per
nulla
soddisfacente incantesimo a cui era stato sottoposto per
chissà quale scherzo
del destino.
-Ma
io mi rendo
perfettamente conto del tempo che ho buttato e tutto il
resto,è solo che…-
Avrebbe
continuato a
ripeterlo all'infinito.
-…Danielle
è davvero
troppo carina per voltare lo sguardo,e su questo non potete darmi
torto- disse
per l'ennesima volta sospirando.
Harry
e Niall si
guardarono e al secondo si accese lo sguardo come se gli si fosse
appena
illuminata una lampadina in testa.
-Sì
ok,ammettiamo
pure che sia una ragazza davvero niente male-
Liam
gli lanciò uno
sguardo di traverso -è quello che dico io- ma l'altro lo
interruppe.
-Ma
riconosciamo
anche che,oggettivamente parlando,c'è di meglio-
Era
tutto
inutile,per lui nessuna ragazza avrebbe potuto minimamente raggiungerla.
-Tipo?
Forza fammi
un esempio,sono tutto orecchie-
-Avanti
Lee,siamo
pieni di stragnocche qui a scuola!-
-E
stragnocchi,non
ce lo dimentichiamo- aggiunse Harry.
Al
che,si girarono
entrambi a fissarlo improvvisamente incuriositi.
-Sospendiamo
per un
momento la ricerca della mia partner perfetta. Haz,devi dirci
qualcosa?- ancora
non era riuscito a fargli il terzo grado e non avrebbe aspettato un
secondo di
più per farlo,almeno avrebbe sviato quel discorso per
il momento.
Il
riccio scosse la
testa -Stavo solo facendo una constatazione- e si nascose dietro una
lattina di
coca cola.
-E
ovviamente,queste
constatazioni non hanno niente a che vedere con quel simpaticone di
Tomlinson,vero?- bisognava ammettere che Niall e le questioni di cuore
andavano
a braccetto,ma al sentire quel cognome,Liam s'irrigidì di
colpo.
Harry
per poco non
si strozzò con la bibita -Che cavolo centra Louis adesso?-
-Non
avete fraternizzato
stamattina?- il biondo
era sempre stato piuttosto ferrato con le frasi imbarazzanti ad effetto
immediato.
Quando
il ricciolino
rialzò lo sguardo dalla lattina,gli altri due poterono
notare che tentava di
tenere a bada il fucsia che andava espandendosi sulle sue guancie.
-Sì,è
un tipo
apposto-
Eh
no,se credeva
davvero che si sarebbero fatti abbindolare così…
credeva molto male.
-Cosa
intendevi
quando prima hai scritto sul gruppo che è diverso da Derek e
co.?-
-Esattamente
questo.
Non so come spiegarvelo ma davvero,credetemi se vi dico che
è una persona
totalmente differente da quella che potreste pensare. Ed è
dannatamente
divertente- aggiunse,come se quel particolare potesse metterlo sotto
un'altra
luce.
-Sì
beh,vedremo
quanto sarai divertito quando il gruppetto di scimmioni che lo circonda
ti
concerà per le feste-
-Oddio,ecco
che
ritorna in modalità pessimista. E se iniziassi a chiamarti
Nostradamus?- lo
prese in giro Niall.
Lui,evidentemente,non
si rendeva conto delle preoccupazioni di Liam.
Ma
se l'avvicinarsi
ad Harry fosse stato solo un modo come un altro per prendersene gioco?
Conosceva
bene il
suo amico: era molto più forte di quanto si potesse
minimamente sospettare
perché,nonostante il bullismo,la maggior parte delle volte
la metteva sul
ridere e ci scherzava sopra giusto per non far agitare loro due.
Certo,per
quanto
fosse possibile ridere con costole incrinate e lividi sparsi per tutto
il
corpo.
In
fondo però,Liam
non poteva fare a meno di ammirarlo;se fosse stato perseguitato in
quello
stesso modo,si sarebbe depresso pesantemente e si sarebbe dato
all'autolesionismo sfrenato…o più probabilmente
avrebbe fatto irruzione a
scuola vestito tipo Rambo e con un
Kalašnikov imbracciato per
cercare vendetta.
-Si
chiama
realismo,Niall. Semplicemente realismo-
-Mmm
secondo me si
chiama "cercare a casa la sfiga ed attenderne l'arrivo"- Harry era
davvero sicuro
di potersi fidare
di Tomlinson quindi?
Doveva
aver sbattuto
la testa.
Ripetutamente.
Su
superfici
contundenti.
Fosse
stato per lui
gli avrebbe pure fatto un bel lavaggio del cervello,ma non era certo
che
potesse portare risultati decenti.
Ok,aveva
forse
qualche pregiudizio nei confronti di uno dei più
discussi,popolari e
assolutamente imprevedibili personaggi presenti in quella gabbia di
folli che
era il liceo,ma chi poteva biasimarlo?
Quando
i suoi amici
lo chiamavano "mammina apprensiva" non scherzavano mica.
E
magari a volte
esagerava un tantino ma,hey,questo ed altro per le persone a cui teneva.
-Haz,secondo
me hai
buone possibilità di fare colpo. Si vede a miglia di
distanza che…cioè
dai,potrebbe avere centinaia di ragazze,eppure a quanto ne so la sua
ultima
fidanzata risale alla terza media. Non vi sembra sospetto?-
Liam
non era certo
omofobo,ma se Harry si fosse preso una sbandata per un
cretinetto,infantile,che
si credeva chissà chi,e magari era pure etero,era pronto a
scatenare
l'inferno;e Niall con le sue affermazioni non lo aiutava sicuramente a
mantenere la calma.
-Ragazzi,vi
rendete
conto di quello che state dicendo?- il riccio stava diventando bordeaux
-Insomma,non me lo voglio mica portare a letto. Nonostante sia
"oggettivamente parlando" davvero un bel ragazzo- fece scimmiottando
il biondo poco prima -parlate come se dovesse succedere nonsocosa. E
tanto per
la cronaca Lee,quando il gruppetto di scimmioni che lo circonda mi
concerà per
le feste,non penso accadrà per colpa di Louis,dato che lo
facevano
tranquillamente anche prima che "fraternizzassimo"-
Liam
era di
tutt'altro avviso,ma se l'amico voleva proprio sommare problemi a
quelli che
già aveva,perfetto,glielo avrebbe lasciato fare e ci sarebbe
stato per aiutarlo
a rialzarsi quando questi lo avrebbero fatto crollare.
Effettivamente
aveva
una visione piuttosto pessimista, ma quella faccenda gli puzzava troppo
di
bruciato per pensarla diversamente.
-Va
bene Haz,fai
come vuoi ma stai attento per favore- si limitò a dire
sospirando,mentre lo
sguardo gli cadde involontariamente sui sopracitati scimmioni che
facevano
casino dall'altra parte del cortile.
Più
li guardava e
più gli sembrava quasi di stare allo zoo…cosa non
molto distante dalla realtà.
Appena
si voltò
verso le cheerleader,scoprì che s n'erano andate tutte da un
pezzo e,tanto per
cambiare, Danielle si era magicamente volatilizzata.
Scosse
la testa
sconsolato al solo tragico pensare che quello sarebbe stato davvero un
lungo
semestre per tutti.
Macciaociaociao
bella gente.
Per
questo ennesimo ritardo potrei accusare l'onnipresenza di mia nonna
rompipalle fissata con l'ordine e le pulizie,scarsa connessione a
internet,e tempo davanti al pc davvero insufficiente per partorire
qualcosa di decente.
E
sarebbe addirittura tutto vero ma non frega a nessuno quindi passiamo
al capitolo ewe
Domandona:qualcuno
si aspettava il pov di Liam? Dato che il precedente era di Zayn
immagino di sì...peccato volevo fosse una sorpresa
:/
Ho
il piacere di annunciare che con questo capitolo si conclude
(finalmente) il primo giorno di scuola (volevo mettere un po' tutti ma
non mi aspettavo di impiegare così tanto) quindi da ora la
storia si svolgerà (spero) più velocemente.
Bene,per
sentirmi meno in colpa mi sto mettendo d'impegno per scrvere il
prossimo. Non
uccidetemi.
-RevengeXXX
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Capitolo 8 *** Hero ***
Harry
Erano
passate ormai
più di tre settimane ed Harry poteva ritenersi fortunato:
era miracolosamente
scampato ad atti di bullismo per quasi tutto il tempo.
Gli
era costato un
po' di fatica evitare di passare dove sapeva di potersi imbattere nei
suoi
aguzzini, ma ne era valsa la pena.
L'unica
volta che
era andato molto vicino ad uno scontro diretto, si era risolto tutto
senza
scazzottate.
*Flashback*
Solo
qualche mattina
prima, Louis gli aveva mandato un messaggio chiedendogli degli appunti
per la
prima interrogazione dell'anno con la Miles.
"Non capisco un accidente di
quello che c'è scritto
sul libro e non voglio dare alla strega la soddisfazione di beccarmi
impreparato" recitava
poi il
messaggio; neanche dovesse giustificare l'assurda intenzione di provare
a
studiare.
Lo
aveva ricevuto
che ancora preparava lo zaino, mentre cercava i libri dispersi per la
sua
stanza, così si era accertato di averci messo in mezzo pure
il quaderno in
questione.
Una
volta sceso
dall'auto di sua madre, davanti ai cancelli, si era diretto verso i
parcheggi
degli studenti sperando di trovare subito Louis.
Aveva
sentito dire
che, solitamente, le "riunioni" tra bulli e bullizzati avvenivano li,
ma lui non ne aveva mai avuto le prove perché quando era il
suo turno andava
bene un posto qualsiasi.
Stare
nel retro
dell'istituto, piuttosto lontano dall'entrata, circondato da
nient'altro che
macchine alle otto di mattina, sotto un cielo cupo e con un'insistente
voglia
di tagliare la corda non
era
proprio un suo grande sogno e non
lo faceva stare così tranquillo.
Gli
balenarono in
mente le parole che Liam continuava a ripetergli su quanto potesse
essere
pericoloso per lui frequentare chi era legato a coloro che rendevano la
sua
vita (solo a scuola per fortuna) molto più che un inferno,
ma non gli diede
peso finché non si voltò di scatto dopo aver
sentito una lattina calciata
vicino a lui: fu costretto ad ingoiare il nodo che gli si era formato
in gola
quando Derek Harden gli rivolse un ghigno più cattivo del
normale ed i suoi due
soliti amichetti (dalla conformazione fisica dell'armadio per entrare a
Narnia,
a dirla tutta) si facevano scrocchiare le dita.
-Bene
bene. Chi
abbiamo qui? Styles,quanto tempo! Sbaglio o non ti ho ancora salutato
come si
deve?-
Ecco,
lo sapeva che
prima o poi quel momento sarebbe arrivato, era stato già un
grosso traguardo
averlo rimandato fino ad allora.
Provò
a rispondere
ugualmente; se proprio dovevano malmenarlo, avrebbe dato loro un motivo
valido
per farlo.
-Oh
andiamo Harden,
se hai intenzione di pestarmi almeno sbrigati, stavo cercando una
persona-
disse sbuffando e distogliendo lo sguardo.
Quello
rimase un
attimo spiazzato e gli altri lo fissarono allibiti ed un po' incerti
sul da
farsi.
-Fai
lo spaccone con
me frocetto? Ora ti faccio passare la voglia di…- Harry non
lo lasciò
terminare, ne aveva davvero le tasche piene di dover sopportare tutto
quello.
-Ancora
con questi
appellativi? Wow, che fantasia! No, davvero, i miei complimenti,
meriteresti un
premio per la genialità. E tanto per la cronaca, io sono
bisex. Hai altro da
aggiungere? No perché sarei un po' di fretta-
Assunse
la migliore
espressione scocciata e guardò l'orologio digitale del
telefono giusto per
valutare se saltare o meno le lezioni.
Perché
cavolo Louis
avesse dovuto dargli appuntamento proprio in quel luogo e a quell'ora
non gli
era ancora chiaro.
Aveva
deciso di
fidarsi di lui, altrimenti gli avrebbe passato quei dannati appunti
direttamente a chimica, più tardi.
Anche
se a pensarci
bene le interrogazioni di letteratura iniziavano appena la settimana
successiva, e quindi aveva tutto il tempo per impararli anche a
memoria, si era
semplicemente convinto che gli servissero prima.
Derek
prese un
simpatico colorito sul fucsia fosforescente e fece per aprire la bocca
quando
una risata cristallina alle sue spalle lo convinse a richiuderla.
Appoggiato
al suo
fuoristrada nero in una posizione davvero molto sexy, Louis Tomlinson
si levò i
Ray-Ban cercando inutilmente di tornare serio.
-Derek,
stai
perdendo colpi. Scusa il ritardo,
riccio, ho
trovato traffico- si
rivolse prima ai tre della sua "compagnia" oltrepassandoli per
avvicinarglisi continuando a sorridere.
Gli
passò un braccio
intorno alle spalle e tornò a guardare gli altri.
-Beh,
cosa sono
quelle facce? Big D, sembra che tu abbia visto un fantasma-
Nella
mente di Harry
si andò formando un dubbio che lo portò a
guardare Louis (il cui viso stava ad
una distanza davvero effimera dal suo) e a mordicchiarsi il labbro
inferiore
per trattenere un sorriso di gratitudine.
-Ti
ho portato gli
appunti- gli porse finalmente il quaderno, l'altro lo prese ed
iniziò a
sfogliarlo come se li stesse davvero leggendo.
-Meno
male che ci
sei tu Hazza. Non penso che ci capirò un tubo lo stesso
però, non è che uno di
questi giorni studiamo insieme? Voglio dare alla Miles una batosta che
non
dimenticherà facilmente. Questa è una guerra ed
ho intenzione di vincerla!-
disse il castano con enfasi mentre se lo trascinava verso la scuola
facendo un
cenno con la mano a mo' di saluto ai tre che li fissavano come se
qualcosa
fosse andato terribilmente storto nei loro piani.
Quando
furono
abbastanza lontani da non poter essere sentiti, Louis lo
lasciò per poter
mettere gli appunti di letteratura in borsa e solo allora Harry si
accorse che
il suo cuore aveva iniziato a battere all'impazzata per quel contatto
improvviso.
-L'hai
fatto
apposta?- si rese conto troppo tardi di non averlo solo pensato.
L'altro
ragazzo lo
guardò come un bambino sorpreso con le mani nella marmellata.
-Ok,
mi hai beccato.
Sì, ti ho chiesto di incontrarci li proprio
perché sapevo che la mattina
parcheggiano tutti nella stessa zona. A mia discolpa, mi sarebbe
davvero
d'aiuto se potessimo rivedere insieme le ultime lezioni, tipo...tutte-
concluse
annuendo più a se stesso.
-Ovvio
che ti aiuto
con una delle mie materie preferite ma, insomma, perché ti
sei fatto vedere con
me? Al tuo amico non darà fastidio che hai, uhm, come
dire…- ricordò cosa aveva
detto Niall poco tempo prima -"fraternizzato col nemico"?-
Il
più grande sembrò
divertito dall'ultima parte del suo discorso.
-"Fraternizzato
col nemico"? Numero uno: io, Derek Harden e…come diavolo si
chiamano gli
altri due? In ogni caso, non siamo amici. Si accodano solo al gruppo di
semi-sconosciuti che circondano me e Zayn. Numero due- si concesse un
momento
per guardarlo dritto negli occhi con quello che a tutti gli effetti
sembrava…affetto? -tu non sei il nemico. Oh, e poi ora sanno
che il primo che
ti si avvicina incorrerà nella mi ira-
Per
quanto banale e
priva di significato potesse sembrare quella frase, la disse con un
tono così
dolce, con quella voce così delicata da sembrare quasi
femminile, che il cuore
di Harry si fermò, fece due capriole e riprese a correre
come una macchina da
rally.
Ed
a quella che ora,
più che un dubbio, era una certezza, sentì
distintamente un gigantesco moto
d'affetto per quel ragazzo che dal non conoscerlo affatto era passato
al
proteggerlo dalla sua stessa banda.
D'istinto
gli si
fiondò tra le braccia e il liscio, quasi non aspettasse
altro, lo accolse
ricambiando la stretta e scompigliandogli i capelli.
-Ricciolino
del mio
cuore, ma quanto siamo sentimentali oggi!-
-Sì,
davvero
diabetici. Grazie Lou-
*Fine
Flashback*
Raccontarlo
a Niall
equivaleva al vederlo con gli inviti per il futuro matrimonio
già in una mano e
le bomboniere nell'altra, mentre raccontarlo a Liam era paragonabile
all'essere
sommerso da una dose massiccia di paranoie e terzi gradi.
Alla
fine lo disse
ad entrambi.
Diversamente
da ciò
che si aspettava, erano rimasti ad ascoltare il resoconto di quanto
accaduto,
senza fare commenti, chi trattenendo gridolini emozionati e chi
facendosi il
segno della croce.
-Quindi
d'ora in poi
dovresti teoricamente essere salvo da pestaggi, lividi, occhi neri,
ossa rotte,
incrinate, arti slogati…- iniziò Liam scettico.
-Sì,
Lee. In teoria
non dovrei più preoccuparmene. Allora, adesso Louis ha
guadagnato qualche punto
ai tuoi occhi?- fece speranzoso Harry.
-Forse.
Non ne sono
ancora del tutto convinto ma se tutto va secondo i piani del tuo eroe e
Derek
ti sta alla larga, tanto di guadagnato e complimenti a Tomlinson-
sbuffò infine
tra l'irritato e l'annoiato.
Si
fermò a pensare
al termine che aveva usato per descriverlo: anche se probabilmente
l'aveva
inteso come una presa in giro, alla fine era stato proprio un eroe.
O
perlomeno lo era
stato ai suoi occhi, e sapeva con assoluta certezza che i suoi amici
non
dovevano preoccuparsi per lui.
-Grazie
mamma, mi
sento davvero sollevato. Nialler, tu che dici? Pensi che ci sia un
oscuro
complotto dietro come Lee?-
-Ma
lascialo
perdere, lo sai che è un paranoico/ossessivo/compulsivo del
cazzo- il biondo
accompagnò l'affermazione ad una spallata "scherzosa" a Liam
che,
preso alla sprovvista, quasi cadde dal tronco su cui avevano preso
posto appena
arrivati al parco quel venerdì pomeriggio.
-Allooooraa,
a casa
di chi studiate?-
Quella
domanda lo
colse alla sprovvista, e soprattutto quel tono tutto zucchero usato
dall'irlandese non sott'intendeva nulla di buono.
-Eh
no, non fare
quella vocina! Saremo a casa mia a studiare
e nient'altro- si prese la briga di sottolineare il verbo "studiare"
in modo da far recepire il messaggio.
-Mhmh,
studiare,
certo. Ma non provare a farmi credere che tu non abbia mai fatto mezzo
pensierino poco casto e puro su Tomlinson, perché non ti
crederò- fece con aria
da uomo vissuto.
Harry
avrebbe pure
potuto ribattere, ovviamente, peccato che non fosse mai stato molto
bravo a
mentire.
Angolino
Domanda:
ma quanto
sono belli quei due puffi qui sopra? :3
*cof
cof* ok,
torniamo seri…
Spero
che a qualcuno
sia piaciuto il capitolo perché io, giuro, mi sono divertita
un sacco a
scriverlo, soprattutto la parte in cui entra in scena Louis.
Fatemi
sapere se
avete riso almeno un po'.
-RevengeXXX
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