Come in una favola...

di Angel and Fairy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** C'era una volta... ***
Capitolo 2: *** Alla ricerca dei prescelti: Ed e la Bestia ***
Capitolo 3: *** Yellerentola e il Bell' Addormentato - parte 1 ***



Capitolo 1
*** C'era una volta... ***


Come in una Favola.

ProRogue: C’era una volta
 
C’erano una volta due ragazze che facevano parte di una Gilda, o meglio dire, una famiglia, la famiglia più forte di Fiore, Fairy Tail.
La loro vita era stata molto dura, avevano dovuto lottare con le unghie e i denti, per essere finalmente felici.
Ora, insieme lo erano, già, perché più amiche di quelle due non esisteva nessun’altro, si erano incontrate così, per caso in quella locanda di pazzi e si erano trovate.
Ma un giorno, successe qualcosa che ribaltò il loro mondo perfetto, qualcosa che non avrebbero mai dimenticato.

 
 
POV ???

Eccomi, dopo cinque anni, avevo compiuto da poco i diciasette, vivevo nel villaggio ristrutturato di Shirotsume, già, dopo l’assalto di quel bastardo gli abitanti rimasti hanno ricostruito tutto, da cima a fondo; vedendo però i risultati si può dire che ne sia valsa la pena, ora è di nuovo il vecchio villaggio contornato dal verde e dai mille colori dei fiori, degli animali; anche le nuove case davano l’aria di un paesino allegro e colorato viste le diverse tonalità che aveva ogni abitazione, non una che aveva lo stesso!
 
Comunque, mi stavo dirigendo come ogni mattina a Fairy Tail, la Gilda che mi ha dato il benvenuto dopo la fine del mio incubo, quella che aveva ospitato anche i miei genitori, la Gilda più bella e forte che esista!

Riprendendo…stavo correndo verso la collinetta che sostava accanto alla nostra casa, i miei capelli lunghi e boccolosi di un biondo miele oscillavano ad ogni mio passo, quando arrivai alla punta non ci pensai un secondo e mi lanciai dritta, dritta giù nel dirupo; ma prima che toccassi terra ecco che dalla mia schiena spuntarono delle grandi ali bianche e morbide ed iniziai a volare per il cielo azzurro che, prometteva un giorno sereno.

Il vento si scontrava con il mio corpo ed io e lui ci fondevamo, sembravamo  una cosa sola, la canotta bianca che portava il nome del mio gruppo preferito, i Beatles, si appiccicava al mio ventre piatto e al seno prosperoso, troppo secondo me.

Le gambe, coperte solo da dei pantaloncini in jeans chiaro con alcuni strappi in zone tasche, avevano la pelle d’oca, non per il freddo vento, ma per la sensazione che mi dava volteggiare fra quelle soffici nuvole bianche.

Le “All Stars” nere che avevo ai piedi sfioravano quei batuffoli di lana infrangendole, solito stile di Giada Angeles, distruggere le cose.

Quando atterrai le mie candide ali tornarono ad essere un semplice tatuaggio che copriva le due scapole, sentii un brivido di freddo e subito mi misi la mia inseparabile felpa nera con al centro la scritta in bianco “The Beatles” che tenevo sempre aperta.

Entrai nel grande edificio che mi si presentava in tutta la sua bellezza davanti, certo, ci sarei entrata se non fosse stato per una palla di pelo bianca e lunga che mi si attorcigliò al collo prima che potessi fare una qualsiasi mossa.

Ecco, lui è Fantasy, un ermellino dal pelo bianco e gli occhi azzurri, dovete sapere che qualunque cosa io abbia intenzione di fare vengo sempre interrotta da qualcuno, di solito quel qualcuno è Fantasy o la mia carissima amica.

-Gigiiii!!!!!- parli del diavolo…

-Tsukiiiii! -  urlai di rimando, eccola, lei è Tsuki Nakamura una ragazza di 17 anni, ha dei corti e ribelli capelli corvini ed occhi grandi di color ametista con striature gialle contornati da lunghe ciglia nere. Anche lei, come me, non è un gigante, anzi.

Di fisico siamo molto simili, seno prosperoso e fisico nella norma.

A volte mi ricorda molto Gajeel, con quei percing sulle orecchie e la cicatrice che parte dalla guancia e taglia come a metà, l’occhio.
È un tornado di allegria, non sta un attimo ferma. Ci somigliamo un po’ in tutto io e lei, per questo siamo grandi amiche, nonché il team Dragonfly.
 

 
POV. Tsuki

-Sempre in ritardo, Gigi-chan!- risi. Al mio fianco, LawLaw, il mio Exceed rompiscatole, scoppiò a ridere.

-Ma se tu sei arrivata cinque minuti fa!- esclamò il gatto verde acqua sbattendo leggermente le candide ali bianche.

-Chiudi il becco LawLaw- lo rimbrottai io gonfiando le guancie.

-Tsuki! E quella missione allora?- mi ricordò Giada impaziente.

Accidenti a me e alla mia memoria!

-Oh sì! Eccola qui!- le dissi sbattendole quasi in faccia il foglio giallognolo.

-Grazie- ridacchiò.

-Ho notato delle strane lettere, sono di un viola brillante, non lo trovi strano Gigi?- chiesi alla bionda.


-Che ti importa delle lettere. Su dai, guardiamo di che si tratta.- così affiancai la mia compagna e iniziammo a leggere.


-Salaga Doola, Mencica Boola, Bibbidi Bobbidi Boo,
mettile insieme e che accade laggiù?
Bibbidi Bobbidi Boo.
Salaga Doola, Mencica Boola, Bibbidi Bobbidi Boo,
fa la magia a tutto quel che vuoi tu…

Aiutaci a salvarci…quaggiù!
- appena finimmo di leggere quella stramba filastrocca una luce celeste ci avvolse, non facemmo in tempo a chiederci ciò che stava succedendo che eravam sparite.

***

Appena aprì gli occhi mi trovai davanti un paesaggio che di normale non aveva niente.

C’erano grandi, enormi, giganti, fiori di mille colori intorno a noi, tutto era più grande.

Di fianco a me c’era Gigi che si svegliò quasi subito avvertendo la presenza di un bruco strisciarle addosso, infatti urlò dalla paura.

-Ma che CENSURA sta succedendo?! Tsuki!- e si girò verso di me che ero ancora immobile.

-Dove siamo?!- urlammo all’unisono.

-Salve, Duo Dragonfly- disse una voce sconosciuta.

-Duo che?!- ripetemmo ancora insieme.

- Benvenute, nel Regno delle Favole!-

-Cosa?!- restammo a bocca aperta.
 

POV.Narratrici

C’erano una volta due ragazze che facevano parte di una Gilda, o meglio dire, una famiglia, la famiglia più forte di Fiore, Fairy Tail.

La loro vita era stata molto dura, avevano dovuto lottare con le unghie e i denti, per essere finalmente felici.
Ora, insieme lo erano, già, perché più amiche di quelle due non esisteva nessun’altro, si erano incontrate così, per caso in quella locanda di pazzi e si erano trovate.
Ma un giorno, successe qualcosa che ribaltò il loro mondo perfetto, qualcosa che non avrebbero mai dimenticato.

Entrarono nel Regno delle Favole e non ne sarebbero uscite così in fretta…
 
Angolo Autrici:
Ed eccoci qui! Io e FairyLucy94 abbiamo deciso di pubblicar anche noi una storia ad OC. Una storia a 4 mani :D
Speriamo che vi sia piaciuta e vi iscriviate in tanti. (fai tu Fairy-chan XD)


Aye  Angel-chan !
Dunque dunque dunque, due teste sono meglio di una no ? E così, chatta di qua, chatta di là, a me ed a Angel-chan è venuta l’ispirazione !
Qui trovate il modulo di iscrizione OC, per favore dettagliato. Qui Angel ha un lanciafiamme ;)
Grazie a chi parteciperà :D

 
Nome*:

Cognome*:

Soprannome:

Età*:

Sesso*: (sapete, alcuni nomi sono un po' neutri XD)

Carattere*: (ben dettagliato!!!! E per favore con difetti, non vogliamo Mary Sue, nessuno è perfetto ^^)

Descrizione fisica*: (anche questa dettagliata! *Fairy in ginocchio* *Angel con un lanciafiamme in mano*)

Segni particolari: (Tatuaggi, percing, cicatrici...)

Potere*: (non Dio v.v )

Passato*: (ovviamente saranno strappalacrime v.v ma fate in modo che siano dettagliati ;))

Storia d'amore*: (Fairy si divertirà un mondo a formare triangoli, non vi assicuro che il vostro oc non soffrirà v.v a se ci sono due oc che vogliono far coppia con le nostre due oc svitate ditelo se no ci arrangiamo :D)

Rapporti*:( fra gli oc per favore ^.^)

Paure e rancori*: (tutti hanno paura di qualcosa v.v)

Punti di forza*: (di nuovo, non siate Dio v.v)

Punti deboli*:(obbligatoriooo!!)

Vizi: (del tipo mangiare cioccolata .-. no ok XD)

Adora*:

Odia*:

Sogni e desideri: (sbizzarritevi, ma la luna no)

Simbolo sulla mano sinistra che descrivi il vostro oc ^.^: (non possiamo anticiparvi niente, ma è una cosa molto importante per la storia quindi scegliete:)
1.Disegno! ( dev'essere qualcosa che vi rappresenti del tipo, siete un mago del fuoco e qualcosa che adorate lo rappresentate assieme ad una fiamma :O)
2.Colore! (non arcobaleno facciamo max.2 colori dai.)
3.Bastano i primi due punti...ma asp allora perchè c'è il punto 3 D: colpa di Fairy u.u

Animale: (fate quel che vi pare ahah ma non dinosauri XD)

Altro: (se non manca niente Angel si spara e Fairy vuole una statua ahah xD)
 
Sayonara gente ! Ci si rivede al prossimo capitolo… e qualcuno perderà le scarpe (Wil eheheh)
Angel&Fairy !

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Capitolo 2
*** Alla ricerca dei prescelti: Ed e la Bestia ***


      COME IN UNA FAVOLA…

Alla ricerca dei prescelti:
 
Ed e la Bestia
 
 
 
-Supercalifragilistichespiralidoso
anche se ti sembra che abbia un suono spaventoso
se lo dici forte avrai un successo strepitoso
supercalifragilistichespiralidoso.
 – 
pronunciarono in coro, con gli occhi chiusi e le mani tese in avanti su di una sorte di piccolo buco nero.

-Qui nel Regno delle Favole, 
c’è in ballo una guerra,
voi prescelti verrete qua, in un'altra terra,

e il Regno non sarà più così doloroso.- esclamarono dopo.

Una luce blu circondò Tsuki, mentre una verde Gigi.
 
Tre anni, da allora; erano passati, tre anni, da quel giorno.
Il giorno in cui, Gigi e Tsuki finirono su questo strano mondo, senza sapere dov’erano… e da dove arrivavano…
 
POV Tsuki
 
Flash Back

Davanti a me c’era un vecchietto piuttosto minuto, con uno strano cappello in testa. Si reggeva su un corto bastone intarsiato e i suoi allegri baffetti bianchi erano mossi dal vento.

-Benvenute, Duo Dragonfly- disse solennemente il vecchietto.

-Mi scusi- lo interruppi io, mordicchiandomi il labbro.

-Dimmi pure cara!-

-Ma lei cos’ha in testa?- un gocciolone scese sulla testa dell’ometto, mentre Gigi scoppiò a ridere.

-In effetti a me sembra un cappello con delle chele bianche e viola!- disse fra le risate la mia amica.

-Q...questo è un cappello da mago- rispose infine il vecchio.

Quella frase ci fece scattare sull’attenti.

-Lei è un mago?!- strillammo all’unisono, balzando improvvisamente in piedi.

-Oh, certo! Io sono Mago Merlino, ma voi giovincelle potete chiamarmi Makarov- Io e Gigi ci scambiammo uno sguardo d’intesa. Forse quel tipo avrebbe potuto aiutarci a capire dov’eravamo e…da dove arrivavamo.

-Senta signor Makarov, noi… Ci siamo ritrovate qui e non sappiamo cosa fare , sappiamo solo che dobbiamo salvare un certo Regno…- il vecchio la interruppe.

-Regno delle Favole.-

-Quindi lei può aiutarci?!-Gigi sfoderò i suoi meravigliosi occhioni blu, sbattendo con grazia le lunghe ciglia.

Mago Merlino, o meglio, Makarov, restò impalato ad ammirare Giada – o meglio, la scollatura di Giada-  tant’è che lei dovette tossicchiare discretamente per farlo rinsavire.

-Ah si! Emm… dicevo. Ma certo che so come aiutarvi, avanti seguitemi!-

Disse asciugandosi un rivolo di sangue che scendeva dal naso ed iniziando ad incamminarsi verso chissà dove, ma, ovviamente, qualcosa o meglio, qualcuno, fermò la sua camminata.

-LawLaw!-

-Fantasy!- urlammo io e Gigi ai nostri animali.

Stavamo per sgridarli se non fosse stato per la risata scalmanata della mia amica, che contagiò anche me quando girai lo sguardo verso il punto in cui Makarov era caduto.

-Oddio! Ahahaha! Non ci credo! Trampoli?! Ma ci prendi in giro?! Ahahaha sei un nanetto! Sicuro di non essere uno dei sette nani piuttosto che il “Grande Mago Merlino”?!- lo derise Gigi, infatti Makarov, in verità era un vecchio alto poco più di un metro che si sorreggeva su un paio di trampoli ed ora il viso rugoso era coperto dal cappello a strisce viola e bianche, che stonavano con il rossore accesso sul suo viso.

-Non è l’altezza a far un buon mago! Ma quello che c’è nel cuore!- a quelle parole io e Gigi ci zittimmo, in fondo poi, neanche noi eravamo dei giganti, anzi.

Ma ciò che aveva appena detto era qualcosa di bello, toccante.

-Dai, non ci dovevi portare da qualche parte, o sbaglio?- chiese Gigi sorridendo ed abbassandosi…

-Si! Andiamo!- io e la mia amica sorridemmo. Quel vecchietto non era male.

Fine Flash Back
 
POV.Narratrici

A Tsuki scappò un risolino divertito ripensando a ciò che era successo nel loro primo incontro, era anche l’unico primo e vero ricordo che aveva nella sua memoria.

-Supercalifragilistichespiralidoso
anche se ti sembra che abbia un suono spaventoso
se lo dici forte avrai un successo strepitoso
supercalifragilistichespiralidoso
-
 ripeterono.

Tu che sei di là,
non esser orgoglioso,
se accetterai di venire qua,

il Regno tornerà gioioso.- e una grande luce adesso arcobaleno, circondò entrambe le ragazze, per poi scoppiare  in dividersi nastri di luce, i suoi sette colori scoppiarono in differenti zone.

-Perfetto ragazze. Avete svolto egreggiamente il “Magical Lure”. Ora basta soltanto, andare a ritrovare i nostri prescelti, se hanno per caso incontrato un membro di Fairy Tailes*, allora saranno in grossi guai, quindi dividetevi e muovetevi!- ordinò il vecchio Makarov

- Ehi vecchio! Non prendiamo ordini! Forza Tsuki, dividiamoci!-

-D’accordo!- disse quest’ultima sorridendo.

-Iniziamo a perlustrare il Regno delle principesse, ti va? Io andrò ad Est e tu ad Ovest.-

- Sii!- urlò felice la corvina abbracciando il suo exceed.

“Un vero tornado di felicità, ecco perché è la mia migliore amica! Insieme siamo la fine del mondo!” sorrise nuovamente Gigi al suo pensiero.

-Dai LawLaw! Andiamo!-

-Su Fantasy! Al castello…della Bestia!-
E entrambe si incamminarono dal lato apposto all’altra.
 
POV.Gigi

Ed eccomi alla ricerca di sti beneamati prescelti, che dico io, perché diavolo abbiamo bisogno di loro per salvare questo Regno?! Io e Tsuki bastiamo!
 
Flash Back

-Allora nonnetto, parla!- dissi scocciata. Non mi andava di essere all’oscuro di tutto e, da come io e Tsuki avevamo intuito, sembrava avessimo perso la memoria. Sentivo come una brutta sensazione, dei brividi, di paura, di tristezza che mi scuotevano, come se avessi già passato un qualcosa del genere, per questo ero più arrabbiata che mai con quel tappo dalla zucca pelata!

- Calma, ragazza, ora vi spiegherò tutto.- disse.

-Allora, ricordate la missione?-

-È l’unica cosa che ricordiamo…- disse Tsuki. per la prima volta tristemente.

-Ecco, diceva che dovevate salvare il Regno delle Favole, beh eccovi qui, pronte a svolgere la vostra missione!-

- E com’è che non ricordiamo un bel niente?!- chiesi.

-Ah… questo… credo sia un effetto collaterale, o per non farvi distruggere il Regno pur di uscire e tornare da dove siete arrivate.-

-Perfetto, manco lui sa come mai, siamo a posto. Dai Tsuki, risolviamo questa missione e torniamocene a casa, o dovunque noi arriviamo…- dissi. Sentii una morsa al petto, possibile che avessi già vissuto cose di questo tipo?

-Dai Gigi! Vedrai! Torneremo a casa! Perché scommetto che sì, abbiamo una casa in cui tornare! Che è successo alla tua allegria e al tuo ottimismo?! – mi chiese la mia cara amica gonfiando le guance.

Sorrisi, se c’era lei, sarei stata a casa, ovunque.

-Allora Merlino, chi dobbiamo gonfiare per salvare questo Regno delle Favole?- chiesi tirando un pugno sull’altra mano aperta e sorridendo.

- Ecco…non so nemmeno questo.-

Una vena iniziò a pulsare insistemente sulla mia fronte mentre una gocciolina a mo’ di manga scendeva sulla chioma corvina di Tsuki.

-Ma so! Che dovete richiamare dei prescelti! Maghi proveniente dal vostro stesso mondo che vi aiuteranno, senza di loro non combinerete nulla!- decretò.

-Io e Tsuki siamo abbastanza!-

-Dai Gigi! Avremo altri amici! Non sei contenta!- sorrise raggiante lei.

-Perfetto, allora forza, per trasportarli qua dovrete imparare questa formula!-

Fine Flash Back
 

Ricordai di essere scoppiata a ridere dopo aver letto quella formula.

E così, passarono tre anni, insignificanti per noi due, in quel mondo il tempo era diverso, ed era come se quegli anni non fossero mai passati.

Immersa nei miei pensieri non mi accorsi di essere arrivata al castello di “La Bella e la Bestia”, ci pensò Fantasy a ridestarmi, indicandomi spaventato il castello stesso, da cui provenivano delle urla.

-Ma che censura succede lì dentro!- urlai dirigendomi a gran velocità nella maestosa fortezza “della Bestia”.

Entrai “tranquillamente ed educatamente”, lanciando giù il portone, che si schiantò sul lucido pavimento del castello, presentandomi innanzi… non sapevo nemmeno io come definirlo.
Fantasy si nascose dietro di me.

-Non la ricordavo così la bestia nel cartone.- dissi.
Io me la ricordavo pelosa, con dei dentoni aguzzi e gli occhioni dolciosi e degli artigli molto affilati, non un tipo che va in giro mezzo nudo con dei simboli tribali sul petto pieno di cicatrici, di color stranamente, grigio… come il resto della pelle, portava semplicemente dei pantaloni jeans alla base rosso fuoco e al di sopra del ginocchio blu, con alcuni disegni e delle catene che risalivano le lunghe e robuste gambe, due guanti spaventosamente spaventosi, con un corno che copriva tutto il dorso e degli artigli in ferro.

E se tutto ciò non bastava c’erano anche alcuni “accessori”, due corna da diavolo che spuntavano dalla chioma corvina, occhi seppur color ghiaccio, iniettati di sangue, ali d’angelo nere e piumose spuntavano dalla possente schiena… angelo?

Quello?! Oh mio dio! Ma chi diavolo avevo davanti?! Sembrava più la reincarnazione di Lucifero versione wrestler.
Comunque, tutto sommato non potevo negare che non fosse un bel ragazzo, anzi, solo, avrei dovuto portarlo a fare shopping.

-Ehi tu! Ragazzina! Dove censura mi trovo?!- “chiese”.

-Come mi hai chiamato, razza di bestione alato!?- risposi con egual gentilezza.

-Ragazzina! Ora ti decidi a rispondermi o devo fartelo dire con le maniere forti?!- disse scrocchiandosi le nocche, con un tono che mi fece salire il nervoso, stavo quasi per mandarlo al diavolo e fargli provare la rabbia di una donna; quando però il suo polso iniziò a brillare.

-Ma che …?!- ci chiedemmo all’unisono.

Un flash passò nella mia testa a quella vista.

Flash Back
 
-Allora, questi prescelti? Chi sarebbero? In base a cosa vengono scelti?- chiesi al nonnetto.

-Oh a varie cose, in base al loro passato, al loro carattere, ma soprattutto, al loro potere. Devono essere maghi, davvero potenti, per essere scelti. Ancora più potenti di Fairy Tailes.- disse catturando l’attenzione di Tsuki che era intenta ad osservar la grotta in cui ci aveva portate.

-Di chi?- chiese infatti.

-Fairy Tailes, è una specie di Gilda di maghi, molto forti, molto pazzi. Ognuno di loro vive in una favola.- spiegò.

-Davvero?! Possiamo conoscerli?!- chiedemmo.

-Non ve ne andrete da qui molto presto, vedrete che riuscirete sicuramente a conoscerli.- quest’affermazione non fece altro che innervosirmi.

-Perfetto. Quanto ci vuole perché questi prescelti arrivino?!-

-Tutto ha suo tempo. Ma quando arriveranno, sarete voi ad andare a cercarli, formando la Gilda, che salverà, questo Regno.-

-Ma come li riconosceremo se non sappiamo chi sono?- chiese Tsuki. In effetti è vero. Non potevamo andare alla loro ricerca senza sapere nemmeno com’eran fatti e sicuramente quel vecchio decrepito non ci avrebbe aiutate.

-Dovete sapere, che i prescelti hanno sul dorso della mano sinistra un tatuaggio. Questo simbolo, è ciò che vi rappresenta. Gigi, Tsuki, datemi le vostre mani.-

Allungammo la mano sinistra; mostrò prima quella di Tsuki.

-Tsuki. Una chiave di violino stilizzata, blu. Sbaglio o tu e questo strumento è come se foste una cosa sola? Ciò che ti ha salvato e dato sollievo quando i tuoi ti maltrattavano? Gigi –prese la mia mano- una piuma d’angelo, bianca, intrecciata ad una rosa rosata. Invece tu, non sei l’angelo che custodisce la natura? Ognuno, di voi, ha questi tatuaggi, ciò che vi caratterizza è riassunto in un disegno.- io e Tsuki non sapevamo cosa dire, nemmeno noi eravam a conoscenza di queste cose.

Tsuki aveva gli occhi spalancati per via della scoperta sui suoi genitori. Ed io che pensavo di essere una semplice Dragonslayer della natura avevo scoperto che ero anche l’angelo che doveva proteggerla.

-Quando vi avvicinerete ad uno di loro. Capirete.-

Fine Flash Back
 
“E ancora adesso non sappiamo nulla sulla nostra identità, Makarov ci ha illuminate su alcune cose, ma io voglio sapere esattamente ciò che mi è successo, ciò che ho vissuto, non conoscono nemmeno il Drago che mi ha insegnato la magia del Dragon Slayer…” pensai con sguardo triste.

-Ehi mocciosa! Ti decidi a dirmi che mi sta succedendo al polso!- l’inutile coso alato mi ridestò dai miei pensieri togliendomi l’espressione triste e donandomene una incazzata.

-Chiamami ancora mocciosa e giuro che te la faccio pagare! Io ho un nome ed è Giada Angeles!-

-Non me ne fotte un censura di quale sia il tuo nome! Metti fine a sta cosa!-

-Ti amputo il braccio se non la finisci di lamentarti come un bambino! Se sei tanto bravo risolvitelo da solo!- e infuriata girai i tacchi pronta ad andarmene.

Ma una lama mi sfiorò la guancia.

-Pff, credi di essere l’unico mago in questa stanza?!- dissi con un tono così calmo e sadico che stentavo a riconoscermi, ma che volete che vi dica, odio gli scorbutici!

Mi avvicinai pericolosamente a lui, nonostante fosse un gigante tre volte più grosso di me, non mi faccio mettere i piedi in testa.

Stava già per usare i suoi stupidi artigli per azzannare la mia gola quando qualcuno urlò a gran voce.

-Signore! Nostro Signore! Ma dove va?! Fra poco è ora di pranzo!-

Davanti a noi si presentarono un candelabro blu ed un orologio a pendolo in miniatura nero.

-Signore?!- chiesi per poi girare lo sguardo e vedere il volto omicida e freddo di quel tizio.

Era inevitabile, scoppiai a ridere.

-Aye! Lui è il nostro signore!- disse il candelabro blu.

-È anche soprannominato, “La Bestia”?- chiesi con le lacrime agli occhi.

-Aye!- rispose nuovamente il candelabro.

-Happy! Al nostro Signore non piace essere chiamato in quel modo!- lo rimproverò l’orologio.

-Scusa Lily…- si scusò il candelabro.

-L’avete trovato?- chiese questa volta una voce femminile… di una teiera…

-Sì, Charle! Sembra che non sia di buon umore però.-

-Aye!- concordò con Lily, Happy.

-Ehi! Penso che avete confuso questo… “coso”, per un altro, ragazzi. So benissimo com’è fatto la “Bestia”.- dissi cercando di non far finire i piccoli membri di Fairy Tailes in pasto a quel pazzo omicida.

-Anche noi! Ed è lui! Forza padrone! Belle sta per arrivare!-

-Belle?- chiedemmo – per la prima volta vidi un espressione su quel viso…-

-Sì, dovrebbe essere su di sopra a…- Charle venne interrotta da un urlo, un urlo di disperazione e panico.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!- se non di puro terrore…

-Oh mio Dio! La Signorina Belle!- esclamò Lily correndo poi su per i grandi scaloni del castello seguito dai piccoli amici.
Non avevo certo intenzione di rimanere con quel pezzo di ghiaccio così li seguii.

-Ehi mocciosa! Ferma devi togliermi sta cosa!- urlò Devil – si gli avevo affibbiato un soprannome perfetto per il suo dolce carattere- seguendoci di sopra.

Arrivammo davanti alla porta in cui doveva trovarsi Belle, visto che gli esserini non potevano aprirla ci pensai io spalancandola completamente e rivelandoci uno scenario che mi fece ridere come mai in vita mia.

-Aahahhahahahahahahhahahahahah! OH MIO DIO! Ahaha!-

-Signorina Belle! Oh no anche lei è stata vittima del sortilegio?!- chiese Lily.

-Ma che censura succede e voi chi censura siete e perché censura sono vestito così?!- chiese gentilmente la donna/uomo che si trovava al posto della principessa.

Infatti, davanti a noi, c’era un ragazzo abbastanza alto e muscoloso –non una bestia del tipo il mostro che avevo dietro di me… sì è capito che lo odio?- capelli color cioccolato fondente, con un taglio a moicano legati dietro in un codino corto, altezza nuca combinati perfettamente con gli occhi smeraldo e devo dire che non stava affatto male con il vestito da principessa a sbuffo giallo che indossava in quel momento.

Il corpetto, ormai strappato, lasciava libere le larghe spalle, il rossetto rosso sulle fini labbra era una cosa esilarante, mentre i tacchi anch’essi color canarino gli davano le sembianze di un T-Rex. Era uno spettacolo meravigliosamente unico, se ci fosse stata Tsuki non so che casino avrebbe fatto per le risate, non che io fossi da meno.

-Lo sapevo! Questo giorno non poteva andar peggio! Ecco perché lo odio!- non ci degnava della minima attenzione, anzi preferiva parlare da solo sullo schifo di giorno che era oggi, che era semplicemente il primo dicembre, non so che problemi aveva sto qui.

-Ahahaha ehi Belle! Farai tardi alla cena con la “Bestia”, qui dietro, se non ti sbrighi a prepararti.- lo derisi.
Finalmente si accorse di noi, o meglio della mia “innocente” battuta.

-Come mi hai chiamato mocciosa?!- se qualcun altro osava chiamarmi ancora mocciosa gli squartavo la testa.

-Ehi di solito le principesse son ben educate, quindi stai al tuo posto!-

-Principessa a chi?! Tappo biondo!-

-Come mi hai chiamata?!- mi avvicinai fino a metterci fronte contro fronte, ci guardammo con occhi di fuoco.

-T-a-p-p-o, B-i-o-n-d-o!- scandì lentamente lui.

-Piccolo verme!- lo presi dalle spalle e lo lanciai a terra iniziando poi a strozzarlo, ma lui mi sollevò con una facilità che mi fece imbestialire e mi sollevò all’aria tenendomi dalla giacchetta come se fossi un fottuto zaino o chissà cosa! Sorrisi.

-Ehi bellezza! Non vorrai rovinare il vestito, hai una cena romantica con il ragazzone laggiù.- “Belle” mi portò alla sua altezza mi squadrò con sguardo minaccioso del tipo “Ora sei morta” io invece incrociai le braccia e sfoderai un sorriso di sfida.

Si piegò e tranquillamente alzò il braccio con la mano a pugno e lo schiantò dritto a terra, provocando un terremoto pazzesco che spazzò via, mi sa, mezzo castello, sotto lo sguardo sbigottito dei tre esserini, quello annoiato ma leggermente interessato della “Bestia” e quello incazzato di Giada!

-No ma ti rendi conto?! Razza di assassino!- l’ ”idiota” alzò un sopracciglio vedendomi, forse si aspettava già il mio cadavere! Ma no! Ero coi capelli in aria sporca di terra ed incazzata nera. Iniziavo ad odiare questi tipi!

-Allora cosa dici in tua discolpa?!-

-Sta zitta.- e mi passò davanti senza neanche calcolarmi.

-Piccolo… argh!- ma anche la sua mano sinistra iniziò a brillare.

-Cosa…?- lui aveva disegnato sopra un coltello che formava come una crepa nella pelle, scommetto che la crepa stava ad indicare il suo “bellissimo” potere distruttivo e il coltello la sua voglia omicida.

-Giusto! Ragazzina allora quando mi liberi da sto coso?!- parlò nuovamente il bestione glaciale.

-Primo! Come ho già detto il mio nome è Giada Angeles! Secondo! Non ho nessun’idea di come si faccia a spegnere un fottuto tatuaggio e terzo! Ucciditi!- di solito sono una ragazza allegra e solare, permalosa certo, ma questi due sono impossibili!

-Mi sa che ha il ciclo.- disse quel verme schifoso!

Sospirai, dovevo adempiere alla missione quindi sfoderai il mio solito sorriso.

-Allora, non so come fare con questi cosi, ma se venite con me, vi assicuro che riusciremo a capirlo e tornerete a casa. Va bene?-

-Tsk, lavoro da solo.-

-Non si tratta di lavorare stupida principessa distruttiva!-

-Non intendo stare un secondo di più con una pazza come te.- disse invece il wrestler.

-Ok, affari vostri! Tu resterai la principessina Belle e tu la Bestia! Vivete felici e contenti nel vostro non più castello!- dissi iniziando ad andarmene.

-Fermati nanerottola!- urlò “Belle” cercò di nuovo di fermarmi con una scarica di terremoto,  ma lo sorpresi sfoderando le mie ali angeliche.

Devil rimase un attimo a fissarmi, in effetti sembravamo proprio l’opposto, l’angelo diabolico e l’angelo wrestler. Si, io sono l’angelo diabolico.

-Serve your Master!- urlò Devil, una scossa nera mi attaccò e sentii come se il mio corpo avesse appena ricevuto un anestesia totale.

-Portami fuori da qui subito.- mi mossi da sola, senza alcun controllo di ciò che stavo facendo, sbaglio o mi stava comandando?! No! Nessuno può mettermi i piedi in testa!

Non è l’altezza che fa un buon mago! Ma quello che c’è nel cuore!”

Ma certo!

-Shizen no rōpudalle mie dita uscirono delle liane e come delle funi legarono quell’odioso wrestler!
Lo legai come un salame.

-Ma come censura hai fatto?!- chiese infuriato.

-La magia viene dal cuore, tu stai controllando solo il mio corpo! Non il mio cuore!-

-Ed ora! Volete venir con me e andarvene da questo Regno o restar qui a giocare alla Bella e la Bestia?!-

-Tsk, d’accordo! Ma prima! Cambio questi vestiti…- disse il moro.

-E tu?-

-Non ho altra scelta no?!-

-Perfetto!- sorrisi. Sciogliendo le funi che legavano Devil.

-Ed ora! Le presentazioni!-

-Giada Angeles!-

-Edward Yoshina.- disse “Belle” con noncuranza.

-Amlach Lumbar…- disse in modo “cortese” la “Bestia”.

-Andiamo allora!- ma prima di dirigermi fuori dal “castello” –anche se ormai ce n’era solo metà grazie ad Edward…- pensai ad una piccola vendetta…

-Ma ragazzi… per uscire da questa favola dovreste prima terminarla…-

-Che cosa?!- chiesero, molto probabilmente conoscevano già la fine.

-Già, o se no, non se ne parla di uscir da qui.-

-Puoi farlo tu assieme a questo qua no?!- disse Amlach.

-Non ci penso neanche!- rispose Edward.

-State zitti! Non sono io quella che ha preso le parti dei protagonisti quindi ora la finirete VOI! O non funzionerà!- urlai.

-Tsk…-

- Non ci penso proprio!-



-Forza più vicini! Vi ricordo che vi amate! Susu!- ahahha era una scena ancora più bella si quella di Edward vestito da principessa.

-Giuro che gliela farò pagare…- “sussurrò” fra i denti Edward.

-La squarterò! È sicuro!- sputò invece Devil.

-Ehi! La musica è finita!- i due drizzarono i corpi appena sentirono ciò che avevo detto.

-NO! Te lo puoi scordare!- dissero.

-Allora resteremo qua.- dopo un gran ringhio e uno sguardo incazzato nero rinunciarono, piano piano si stavano avvicinando, mancava così poco, un soffio e…

-STOOOPP!- urlai divertita.

Si girarono entrambi verso di me.

-Ahahahahah non c’è bisogno di finire la favola ahahahaha. Quindi ora muovetevi e seguitemi, Ed sbaglio o dovevi cambiarti hahaha ma se volete vi lascio continuare!- dissi fra le lacrime e le risate.

Stavano ribollendo di rabbia.

-Ci hai presi per il censura tutto il tempo?! E cos’è questa confidenza?!- mi chiese Ed.

-Si esatto ora se non vuoi restare la bella principessina vieni, ti darò alcuni vestiti.-

Amlach non parlò neanche, mi sa che se l’avrebbe fatto mi avrebbe rivolto parole dai più svariati coloriti.
Andammo su di sopra ed aprimmo le ante dell’armadio.

-Salve signori!- strillò una voce.

-L’armadio parla?- chiese Ed.

-Si, vi presento, Marl*. Ehi Marl non è che per caso hai qualcosa per sto qua?-

-Subito!- dalle ante sputò fuori un vestito alla Robin Hood.

Edward non si fece scrupoli, iniziò a levarsi il raffinato vestito da principessa e a lanciarlo con non curanza a terra, procurandosi un ringhio da parte mia.

Era rimasto in mutande, ed io, ci feci caso solo dopo arrossendo fino alla punta dei capelli, quel ragazzo non aveva pudore!

Sorrise beffardo e prese il completo, indossandolo velocemente.

Era un completo intero, camicia bianca con maniche a sbuffo, dei pantaloni in tessuto morbido color cioccolato fondente, due antibracci in cuoio con dei cinturini, dove Ed inserì due coltelli a doppia lama, con un solo guanto anch’esso in cuoio per la mano destra. Una cinghia a tre strati in cuoio con una decorazione in metallo permetteva di indossare anche una corazza in metallo, che arrivava più o meno sopra il ginocchio davanti, e fino a sotto il ginocchio dietro, con decorazioni raffinate e antiche rosse e bianche; sopra, invece c’era un cappuccio che copriva gli occhi lasciando intravvedere solo il naso e la bocca, ma che lui teneva abbassato permettendoci di vedere quel volto scorbutico solcato da un sorrisino odioso!!

Comunque; ed infine, ai piedi, calzava degli stivali in cuoio con alcuni cinturini.

-Allora, ora che ti sei cambiato possiamo andare?!- chiesi ancora leggermente rossa.

-Ora sì.- disse togliendosi poi il rossetto scarlatto dalle labbra e seguendomi.

-Bene, mani per favore!- dissi stendendo il braccio in avanti con la mano sinistra aperta.

Entrambi si guardarono, Ed mise la mano tatuata sulla mia, anche lui, aperta, Amlach ci guardava freddo e scostante, ma si può che sto tipo era così freddo e tetro?! Così gli presi con forza la mano mettendogliela io stessa su quella di Ed.

Lo guardai ancora un secondo in cagnesco e pronunciai.

-Magia dei fiori dai mille colori! 
Trasporta noi tutti di fuori!petali di fiori di ciliegio ci circondarono formando con l’aria un tornado e portandoci fuori dalla favola della Bella e la Bestia.

“Chissà Tsuki se ha trovato qualcuno”, pensai.

Intanto…

POV.Tsuki

Non avevo mai visto un tizio del genere. I suoi occhi grigi mi fissavano con odio, quasi a volermi incenerire.

-Che hai da guardare ragazzina?!- il ragazzo provò a divincolarsi dalle catene a cui era appeso, senza riuscirci.

-Sei incastrato.- ridacchiai alzando un sopracciglio.

-Non sono incastrato.- ribatté freddo lui.

-Oh si che lo sei!- io e LawLaw scoppiammo a ridere sonoramente.

-Guarda che ti squarto.- sibilò il ragazzo, facendo tintinnare le catene.

-Ashuros, ma che fai? Devi essere cordiale!- una piccola tarantola s’arrampicò sopra la sua spalla, sedendosi comodamente sul cappello da cowboy.

Per tutta risposta, Ashuros grugnì infastidito

-Chiudi il becco Venum-.

A quella scena, risi ancora di più.

-Fammi scendere ragazzina!- sbottò il ragazzo, strattonando le catene.

-Sai cosa devi dire.- gli ricordò la tarantola, cordialmente.

-P…per favore.- disse piano il ragazzo, neanche fosse una parolaccia.

-Ora va meglio!- Venum annuì soddisfatta.

-D’accordo!- acconsentì io. Stavo per trasformare le catene, quando due ragazze, o meglio, un ragazzo e una ragazza, proruppero nel salone.

-Lluvia pensa che il viola le doni!- esclamò la ragazza, sistemandosi i capelli blu, perfettamente agghindati.

-Anche Lyon lo pensa!- affermò il ragazzo, a sua volta

-Certo, il suo vestito è di gran classe però!- a quelle parole strabuzzai gli occhi.

All’inizio non l’avevo notato, ma ora lo vedevo chiaramente.
Sia il ragazzo che la ragazza indossavano un elegante vestito a balze, uno giallastro e l’altra viola, con tanto di spalline accentuate e tacchi.

Io ridacchiai alla vista mentre Ashuros, ancora appeso, sbuffò annoiato, attirando l’attenzione dei due.

-E voi chi siete?- chiese quella che doveva chiamarsi Juvia.

-Tsuki, piacere!- sorrisi. Forse avevo capito in che favola ero capitata.

Il ragazzo stava per parlare, ma fu interrotto da un sonoro tonfo. Ashuros era riuscito a liberarsi, grazie alla tarantola.
No, non ci potevo credere. Accidenti, stavo morendo dal ridere. Se ci fosse stata Gigi avrebbe tirato giù il castello intero.

Un paio di ali di plastica azzurre erano attaccate malamente sulla schiena di Ashuros. Ora potevo anche vedere chiaramente il gran fiocco rosa che portava sul collo, prima nascosto dalle catene.

Tuttavia, un nuovo rumore ci fece voltare tutti.

Una ragazza era appena capitombolata giù dalle scale ed ora si stava massaggiando la testa, dolorante.

-Aiaiaiai… - mugugnò la poveretta, spostandosi la lunga treccia bianca di lato.

Probabilmente era inciampata, dato che aveva perso una scarpetta.

Lluvia e Lyon la squadrarono dall’alto in basso.

-E tu chi sei?- chiesero all’unisono.

La ragazza stava per rispondere, ma fu interrotta.

Una testa blu scura aveva fatto capolino dalla porta che si affacciava sulle scale.

-Yellerentola!-







Angolo Autrici:

Salve! Ed eccoci qui con l'inizio id questa pazza fic! Con casini tremendi e la povera Fairy in manicomio grazie a me che le ho rotto tutto il tempo XD.

Allora, ho un messaggio per te caro Edward ^^
TI ODIOOOOO!!!!! Non potevi darci OC più complicato! Sono diventata una pazza masochista grazie a te è.é Ma ho avuto la mia vendetta :3 e ti assicuro che non finisce qui! è.é Vedrai! Edward soffrirà come non ha mai sofferto prima! è.é <3 ^^ 

Oook... allora le note ^^ 

Fairy Tailes: ehhehe cambiando il nome della Gilda più famosa di Fiore esce Favola! ahha perfetta per la fiction v.v!
Marl: È la mamma di Happy :3 (ringraziamo wikipedia....) 
Amlach Lumbar: 
http://th03.deviantart.net/fs27/PRE/f/2009/255/b/5/Devil_Jin_In_Teken_6_by_Blood_Huntress.jpg

Okkey, visto che molti hanno aggiunto delle regole alle storie ad oc mi sembra il caso che le aggiungiamo anche noi ^^ ma ce ne sarà solo una XD quindi perchè diavolo dico regole?! D: vabbe è questa 


1: PRETENDIAMO che chiunque ci abbia lasciato il suo OC recensisca anche almeno ogni 2 capitoli, perchè ci si incazza quando le persone ci danno il loro OC tanto per fare e poi non danno nemmeno un opinione sulla storia!
^^ 
Ah chi non avessimo mandato il messaggio o non l'ha messo nella scheda OC, potrebbe scriverci i vestiti che indossa ^^ grazie mille!


Passo la parola a Fairy-chanella ^^ :* ciauu

Ahahah oh Gigi ^^ Edward, sappi che non sarai l’unico… Eh si, ce n’è anche per te Goblin >:D Ma andiamo al dunque: voi e le vostre maledettissime coppie.

Mi avete fatta letteralmente impazzire! Ognuno voleva qualcosa… ma erano tutte richieste diverse! Mi sono vendicata creando triangoli su triangoli, ma non bastava.

Quindi sapete che ho fatto? Ho creato quadrati! E c’è pure un pentagono!! >:D Goblin, tu non volevi la storia d’amore giusto? Beh, questo non significa che il tuo OC non debba essere per forza in un triangolo ^^ (ok ti ho messo nell’esagono u.u)

Grazie a tutti quelli che hanno voluto iscriversi alla nostra pazza storia! Andate in pace! -Fairy Ci vediamo al prossimo capitolo… e qualcuno diventerà un ghiacciolo! 

Angel&Fairy 

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Capitolo 3
*** Yellerentola e il Bell' Addormentato - parte 1 ***


COME IN UNA FAVOLA...
 
Yellerentola e il Bell’addormentato – Parte 1
 

 
POV. Tsuki

Era bello, alto, muscoloso… Peccato che fosse anche senza vestiti. Ma questi sono dettagli.

«Yellerentola!» urlò il ragazzo preoccupato, accorrendo verso la ragazza «Hai perso una scarpetta!».

La ragazza farfugliò un “aiaiai”, mentre il ragazzo la aiutava a rimettersi in piedi, con una galanteria quasi eccessiva.

«Oh, lascia che ti aiuti, o mia bella Yellerentola» il ragazzo s’inchinò davanti a lei e si premurò d’infilarle la scarpetta di cristallo che lei aveva perso durante la caduta.

«Ehm…» la ragazza iniziò a balbettare frasi sconnesse, in evidente imbarazzo.

I suoi occhi viola rotearono setacciando l’ampio salone, finché non trovarono i miei.
La sua espressione era sperduta, come chi era capitato lì per caso, e sembravano urlare un S.O.S disperato.

«Tsuki aiuta chi ha bisogno!» proruppi, con una posa da super eroe.

Tutti i presenti si girarono verso di me, guardandomi come se fossi una pazza. Tranne Ashuros, lui ovviamente stava sbadigliando. Certo che almeno coprirsi la bocca con la mano… Vabbè!
No, aspetta un attimo… Quella luce…
In un istante di pura follia, agguantai al volo la mano di Yellerentola e il braccio di Ashuros.

«Diamocela a gambe!» anche se Yelle, più che correre, stava capitombolando un’altra volta.

Il principe iniziò a gridarci dietro, seguito a ruota da quelle due “adorabili” creature, o meglio, da Lluvia e Lyon.
Noi tre svoltammo l’angolo correndo come pazzi.

Qui ci vuole un diversivo…

«Senti Fata Turchina, puoi fare qualcosa per distrarli? Li abbiamo alle costole… » sbottai. Loro non se ne erano ancora accorti, ma io si. I loro braccialetti si erano illuminati improvvisamente, come una stella brilla nella notte più scura.

Capitan Catena si bloccò di colpo, facendo cadere sia me che la povera Yelle.

«Magic of Chains: Bomb!» la sua pelle iniziò a luccicare lievemente e dal suo corpo partirono numerosissime catene, ognuna con una bomba, dirette verso il Principe e le due sorellastre.

Le bombe iniziarono, appunto, a fare “bum” vicino a Gray, che le schivava agilmente.

«Gray-sama! Stai attento!» esclamò Lyon, disperato. Il Principe, in risposta, sbuffò sommessamente prima di lanciare la sua magia.

«Ice Make: Lance!» tante piccole lance di ghiaccio azzurro si scagliarono contro di noi, evitando le catene.

Vicino a me, Yelle si riparò il viso con il braccio.
Pfft, non aveva di che preoccuparsi.

Portai entrambi gli indici alle tempie e mi concentrai.

Tutte le lance si trasformarono in farfalle colorate, creando uno spettacolo magnifico.
Intorno a noi, c’era un allegro via vai di sbattiti d’ala arcobaleno in cui m’incantai.
Purtroppo, un tonfo mi riportò alla realtà. Yelle era caduta di nuovo mentre cercava di acchiappare le farfalle. Miseriaccia a quella ragazza…
Catena Nera, intanto, non aveva smesso un istante di scagliare catene, ognuna diversa dall’altra.
Lyon era stato presto immobilizzato, mentre Lluvia riusciva a malapena a schivarle.

«Ice Make: Cannon!» Gray si armò con un cannone di ghiaccio, sparandoci contro una sfera ghiacciata.

Era enorme.

Era distruttiva.

E stava per schiantarsi proprio addosso a noi.


 
***
 

POV. Gigi

«Eccoci arrivati!» esclamai, entusiasta.

«Ma dove 
censura siamo?!» chiese Devil, con estrema gentilezza.

Ed, senza dir nulla, ci affiancò e si appoggiò ad un albero, iniziando a guardarsi intorno.

«Benvenuti nel Regno delle Favole idioti! Questo è il “Regno della Bella Addormentata nel Bosco”» spiegai, con un sorriso a trentadue denti.

«Idioti a chi?!».

Ignorai l’assassino, il mio obbiettivo era quello di arrivare al castello.
Mi incamminai, e con un sonoro sbuffo i due mi seguirono.
Quanto mi divertivo a torturarli!
 
Intorno a me c’era una grande foresta verde, con diversi tipi di piante e mille fiori multicolore. Il sole, che s’intrecciava con le fronde dei milioni di alberi, dava al terreno una colorazione maculata.
Iniziai ad annoiarmi a camminare con quei pezzi di ghiaccio dietro -in Chiesa ci sarebbe stata più conversazione tra noi tre- così decisi di abbandonarli per un po’ e divertirmi da sola.

Saltai su un albero ed iniziai a saltare con agilità fra faggi e querce, il vento che s’infrangeva sul mio corpo, i capelli che ondeggiavano in aria ed io che volteggiavo felicemente… Felicemente finché una “piccola scossetta” di terremoto non mi fece volare qualche metri più in là, facendomi strisciare la guancia per terra.

«Tu…» dissi con il viso coperto dai boccoli spettinati e sporchi di terra.

«Razza di…» alzai di poco il capo, un’aura nera che mi circondava.

«ASSASSINOOOOOO!!!!» urlai girandomi di scatto verso quel pazzo, idiota, omicida, assassino, trucidatore, verme schifoso; con grandi occhi rossi e denti aguzzi, le mie unghie si allungarono fino a diventare artigli maculati e multicolore. Ma lui….

MI STAVA IGNORANDO!!!!!!

No, decisamente non lo sopportavo più quel piccolo censura
, censura, censura, censura, censura, censura e per giunta l’idiota che prima faceva la parte del wrestler mi prendeva pure in giro!

«Ehi mocciosa, ti sei fatta la bua?».

Tsukiiii! Dove seiiiii!
 


***
 

POV. TSUKI

La soffitta dove mi avevano sbattuto era piccola, angusta e maleodorante assieme a Mister Pizzetto ed IceMan, o come lo chiamavo in passato, IceVanille.
 
Flashback

Tamshell, il mio migliore amico di sempre, mi tese la mano con disperazione. «Muoviti Tsuki! Saranno qui a momenti!».

Io mi sporsi il più possibile dalla minuscola cella in cui ero stata rinchiusa, ma le nostre mani erano ancora lontane.

«N-non ci arrivo, Tam» mormorai, le lacrime che mi rigavano il volto. Mossi le dita, cercando di sfiorare la sua mano, ma era impossibile.

«Io non ti lascio qui, Naki-nee. Hai capito?! E ora trasforma quelle dannate sbarre!» Tamshell si spostò un ciuffo biondo dall’occhio, che mi fissava intensamente.

Perché diavolo non lo capiva? Non sarei mai riuscita a piegare quelle sbarre, non quella notte.
Abbassai lo sguardo, non sarei riuscita a reggere il suo, penetrante e disperato.

«Tam, stanno arrivando!» ci avvertì Louis,sotto di noi. 

Alzai lo sguardo, con determinazione. Se io non potevo scappare, almeno Tam ce l’avrebbe fatta.

«Vai» lo esortai, semplicemente. 

«Non me ne vado senza di te, scema!».

«Vai ho detto!» sbottai «Non riuscirai a salvarmi idiota!». 

«Io…» Tamshell si guardò le punte dei piedi, lottando interiormente.

«Ci rivedremo IceVanille, è una promessa» sorrisi debolmente, la vista annebbiata dalle lacrime.

Lui abbozzò un sorriso e mi asciugò le guance con i pollici, prima di voltarsi e librarsi in aria con gli altri.
Di una cosa ero certa: lo avrei rivisto. Dopotutto , era una promessa.

Fine Flashback
 

***
 
POV. GIGI

Finalmente arrivammo davanti al grande castello! Ci avevamo messo almeno un’ora e mezza fra litigate e risse…
Ecco come stava la situazione: dopo essermi rialzata da terra con la guancia arrossata e dolorante, Ed mi si è avvicinato, guardandomi con uno sguardo impassibile, e mi ha stretto la guancia fra il pollice e l’indice. Ovviamente la mia reazione è stata del tutto giustificata. L’ho scaraventato in aria con un tornado e l’ho legato ad un albero come un salame. Devil, che se la rideva sotto i baffi, ha fatto una fine simile. In quel momento aveva il corpo sotterrato e la terra che spuntava da sotto il terreno, mentre io… Ho la guancia sanguinante…

«Bene! Eccoci qui! Forza, andiamo a raccattar su qualcun altro, e spero vivamente che sia una ragazza perché con voi non ce la faccio più!» esclamai io, speranzosa.

Entrammo nella grande abitazione e iniziammo a guardarci intorno con curiosità, ma una specie di “tornado dalla chioma corvina” investì in pieno il “povero” Devil.

«Ma che
censura…!» farfugliò confuso.

«Non mi toccare, mostro!» strillò la ragazza, alzandosi di scatto.

Ora la si poteva guardare in tutta la sua altezza -anche se io mi stavo giusto chiedendo se erano gli stivaletti a renderla così alta o se era proprio la sua altezza- e ammirare i lunghi capelli neri che le ricadevano lungo la schiena. Il fisico magro e tonico, coperto da una canottiera blu notte, degli shorts bianchi e una collana diamantata, metteva in risalto le sue forme generose.

«Ma che censura vuoi?! Sei tu che mi sei caduta addosso!» si difese Devil.

«Ehi, stammi bene a sentire! Non so chi tu sia, stupido idiota! Ma non credere che perderò tempo con te!» sbraitò lei, avvicinandosi ad Amlach, che già iniziava a scaldarsi.

«Ehi, ehi, ehi! Finitela all’istante o giuro che vi riduco in polvere!» urlai. Che diamine, un’altra come loro no eh!

«Ehi nanetta, nessuno parlava con te!». Oh no, questo non avrebbe dovuto dirlo.

«Chiamami ancora nanetta e vedrai che quando ti spezzerò le ossa sarai ancora più bassa di me!». Stava per rispondere quando la sua mano sinistra, su cui era tatuata una goccia blu mare contornata da un sole color topazio, iniziò a brillare.

Ed eccone un’altra…
 
«Ma che…?» chiese la ragazza perplessa, fissandosi la mano.

«Uhuhuh ne ho trovato un altro, ne ho trovato un altro!» sghignazzai, iniziando a saltellare in cerchio.

«Che problemi ha questa?» domandò la corvina a Ed, il quale la ignorò categoricamente.

«Oh oh…» sussurrò una coccinella rossa, con sette pallini sul dorso «Ehi tu! Sto parlando con te!» disse, alzando la voce di un’ottava «Oh oh…!».

Ed girò di poco lo sguardo.

«Non puoi ignorarmi così! Quando IO parlo, TU devi starmi ad ascoltare! Chiaro?!» urlò ad un centimetro di distanza dal viso di Edward.

Purtroppo, lui continuava ad ignorare “la pazza” –e poi diceva che ero io, no?- la quale alzò la mano, da cui iniziò a fluire un tentacolo d’acqua.
Oh no, per favore basta!

Per fortuna un’altra ragazza fermò il cataclisma che stava per svolgersi «Hikariiiii!!!» urlò.

Appena mi girai verso la voce, scoppiai a ridere.

Davanti a me si presentava una ragazza non molto alta, anzi, era stranamente più bassa di me –evvai!!- magra, dai lunghi capelli color cioccolato acconciati in due codini ai lati del viso delicato, da cui spuntava un sorriso felice con due occhi verde smeraldo.
Vi chiederete cosa c’è da ridere, giusto?

La ragazza si avvicinò a noi ed inciampò nella lunga gonna celeste. Ecco, ciò che mi faceva spanciare era il bellissimo completo da fata che indossava: aveva un cuscino sotto la pancia per sembrare più grossa, la gonna blu le andava fin sotto gli stivaletti neri per la troppa lunghezza, un mantello celeste era sorretto da un ciondolo blu notte, sotto la testa indossava un cappello a cono, che assomigliava più ad una barca blu legata al collo da due veli celesti e delle minuscole alucce di plastica azzurre le spuntavano dalla schiena.

Sembrava una dama del Medioevo, solo un tantino più… Fantasiosa?... Diciamo che assomigliava più ad una grande meringa azzurra, o ad un puffo. Ok, era decisamente ridicola.

«Ahahahahahahahahahah oddio ahahahahah, dove sono Flora e Fauna? Ahahahahah!» stavo morendo dal ridere, avevo le lacrime agli occhi!

«Ehm, cosa?» chiese la meringa blu ingenuamente. Mi lanciai a terra ed iniziai a rotolare.

«E’ da due ore che la conosco ed è già la terza o quarta volta che si lancia per terra. Credimi, ti ci fai l’abitudine molto in fretta» sbadigliò Devil, con noncuranza.

«Uff, ok ho finito» bofonchiai rialzandomi. Nel farlo, notai che anche la meringa aveva un disegno sulla mano: un bellissimo fiore bianco con un cerchio verde attorno.

«Alla buon’ora» sputò Amlach.

«Senti stupido idiota, almeno io ho un’espressione felice e non una impassibile come la tua!».

«Qui c’è qualcuno con un passato pieno di sangue, tu pieno di fiori e sorrisi».

«Tsk, non posso dirti se ho un passato pieno di fiori e sorrisi… Perché non ricordo nulla del mio passato!». Quattro paia di occhi incontrarono i miei, diventati lucidi. Odiavo parlare del mio passato, perché nemmeno io lo conoscevo.

«Allora, tu sei Hikari giusto?» chiesi, rivolgendomi alla corvina.

«Sì, Hikari Mizuki, l’arciera» il suo tono era compassionevole. No, non desideravo la compassione.

Sorrisi a trentadue denti.

«Piacere di conoscerti, io sono Giada Angeles! Se non sbaglio eri di fretta, ti serve aiuto?» domandi gentilmente.

«Beh, ecco… Non serve a me l’aiuto, ma ad un ragazzo al quale devo la vita…».
 

Flashback

«Ma dove
censura sono?!» si chiese Hikari, ad alta voce.

Era atterrata in una stanza del castello. Era molto intelligente, ma non ci voleva un genio per capirlo date le pareti murate e il letto a baldacchino color porpora, le coperte sfarzose, i tappeti persiani, i mobili in legno pregiato ed il guardaroba colmo di vestiti regali.
Una lucina verde entrò nella stanza. Quella scena le sapeva molto di dejà vu, ma decise di seguirla comunque.

Salì per le scalinate, magicamente apparse dietro alla murata fino ad arrivare in cima ad una torre. Ed ecco un altro dejà vu! Un fuso… Hikari non riuscì a controllare il suo corpo e contro la sua volontà avvicinò il dito all’ago, mancavano pochi millimetri e si sarebbe punta, ma…

«Ferma!» un ragazzo la scaraventò “gentilmente” lontano dal fuso, ma salvando lei, si punse lui.

«Oh no! Hei, stai bene?» il ragazzo non rispose. Era caduto in un sonno eterno.

Fine Flashback


«Ma quale sonno eterno!» esclamai, sbuffando «Grazie a questa cara lucina verde di nome…?» chiesi, rivolgendomi alla puffa.

«Oh, io sono Ryoko, Ryoko Hoshika, piacere di conoscerti!» esclamò pimpante lei.

«La cara Ryo, grazie ad un dono che diede ad Aurora quando nacque, non morì il giorno del suo sedicesimo compleanno. Per salvarla, però, c’è bisogno del principe ed ora le daremo ciò che vuole, o meglio, gli daremo! Ahahah non ci credo: la Bella Addormentata è un maschio ahahahah» e mi lanciai nuovamente a terra dalle risate.

«Non so voi, ma io non la sopporto più» borbottò Edward, incrociando le braccia.
 


***

 
POV. TSUKI

Mister Pizzetto accavallò le gambe, storcendo il naso.

«Questa soffitta puzza!» ripeté per la decima volta.

«E chi se ne frega!» sbottai io per la ventesima volta.

«A me è indifferente» ribadì TamTam per la trentesima volta.

Ormai quel teatrino andava avanti ormai da quasi due ore e non ne potevo proprio più!
Mi alzai, facendo tintinnare le catene legate ai miei polsi «Come diavolo facciamo ad andarcene questa soffitta polverosa?!».

Eh si, Principe Gray ci aveva sbattuto in una soffitta di una torre, dato che Ashuros aveva distrutto “accidentalmente” le prigioni.

Sconsolata, feci un giro su me stessa. Intorno a me c’erano solo un letto, le coperte rosate erano sporche e sgualcite. Il pavimento era in legno, di cui la maggior parte marcio, era spoglio, nessun morbido e colorato tappeto, il tetto era molto basso, appunto eravamo in una soffitta, l’armadio era abbastanza grande per dar spazio ai quattro stracci che sbucavano fuori, l’unica cosa che dava un po’di bellezza a quel freddo locale era la specchiera, una piccola e sfarzosa specchiera che stava all’angolo della stanza, sopra essa una semplice spazzola dorata decorata con ghirigori eleganti.

Le imposte della finestra erano serrate e qualche sbarra bloccava il passaggio.

«Sembra la vecchia stanza di Cenerentola…» dissi distrattamente, facendo passi a vuoto.

Mister Pizzetto alzò la testa di scatto, fissandomi con occhi sgranati «Cos’ha detto, scusa?».

«Che sei? Un idiota?» replicai, ghignando.

Lui ignorò il mio commento, guardando altrove «No dopo, cioè prima, nel senso…».

«Intendi quella della stanza di Cenerentola?» chiese TamTam, grattandosi la testa perplesso.

«Si esatto! Orsù dunque, miei prodi, è un’occasione da non perdere!» Mister Pizzetto balzò in piedi e frugò nella bisaccia, tirandone fuori un rotolo di pergamena, una piuma ed una boccetta d’inchiostro.

«Ehmmm…» balbettai basita «Cosa non dovremmo perderci scusa?».

«Ma che domande, signorina! Questa è l’occasione giusta per scrivere una poesia, non trova? Guardi la luce soffusa che entra dalle travi, ammiri la polvere che danza nell’aria, contempli la piuma mentre verga sulla pergamena! Non è magnifico?» mentre parlava, Mister Pizzetto enfatizzava le parole con ampi gesti delle mani.

Ridicolo.

«Questo qui si è fatto qualche canna, secondo me» sussurrai a TamTam, mentre l’altro continuava con i suoi discorsi. Ridacchiammo sommessamente, come due bambini, come una volta…

«--DISCORSO CENSURATO CAUSA ALTO RISCHIO DI DIABETE--» finì Mister Pizzetto, facendo un piccolo inchino.

Bah, vomitevole, a parer mio.

«Scusami, ma chi diavolo sei tu?» chiesi, un po’ seccata da tutto quel discorso assurdo.

«Oh io sono Landalf Imenwhore e… O per tutti i poeti!» Mister Pizzetto sgranò gli occhi una seconda volta e indicò qualcosa alle nostre spalle, balbettando… impaurito?

Mi girai lentamente, intimorita ma decisa. Cosa avrebbe mai potuto esserci di tanto spaventoso? Non scherziamo dai…

Quanto mi sbagliavo.

«O porca censura» si lasciò sfuggire TamTam, bianco come un lenzuolo.

Oh no, ti prego. Tutto ma quello no!



***

POV. GIGI

 
«Lasciami immediatamente giù! Edwaaaaaard!!» ecco cos’era successo nel frattempo, non la smettevo di ridere e di rotolarmi per terra e questo idiota allora mi aveva presa su come un sacco di patate, Amlach mi aveva legato con delle funi oscure e Ryo, con la sua stupida magia, ha creato una barriera che non mi facesse usar la mia magia. Quella traditrice… si era fatta corrompere con dei biscotti!

«Vuoi stare zitta?!».

«Ti odio! Anzi, vi odio! Brutti traditori!».

«Ehi, non credete che dovremmo lasciarla andare? A me è simpatica e non mi va che la teniate legata come una prigioniera» disse la mia unica alleata a quel gruppetto di traditori!



«Lasciatemi subito, pazzi! Ryo, sei una traditice!» come non detto…

«Dai Hikari, tanto vi libereranno, i biscotti ci sono una sola volta nella vita!».

«Non avrai più una vita quando scenderò da qui!» urlò la ragazza in risposta sulla spalla di Amlach.

«Volete tacere?! Siamo arrivati» esclamò Ed.

I due ci lasciarono giù, e come “ringraziamento per il trasporto”…

«Ahi!» Esclamarono all’unisono Devil e “Sono un assassino omicida” dopo un bel pugno sulle loro capocce!

«Tsk, idioti!» ghignammo io ed Hikari.

«Bene, allora vediamo il bel addormentato» mi avvicinai al letto a baldacchino, sotto le regali coperte c’era un ragazzo dai capelli medio-lunghi e ribelli, color cioccolata. Gli occhi erano chiusi e le labbra sottili lasciavano intravedere i lunghi e bianchi canini. La cosa strana erano le orecchie da lupo… Probabilmente doveva essere anche lui un prescelto, dato che aveva un disegno sulla mano sinistra raffigurante un bellissimo lupo stilizzato che ululava, circondato da una spirale argentata.

In testa aveva una coroncina d’oro e indossava…. UN VESTITO DA PRINCIPESSA ROSA?!



«No Giada non farlo!!» mi intimò Ed.

«Scusa… ma non posso trattenermi! Ahahahahahahahahahahahahahah oddio! Ed siete andati a fare shopping insieme?! AHAHAHAHAHAHAH».

«E’ un caso perso…» borbottò Amlach, scuotendo la testa con fare sconsolato.

«Beh non gli sta tanto male» ridacchiò Ryo.

«Ehi, chi c’è là?!» chiamò una voce femminile.

«Oh no…» conoscevo bene quella voce…

«Allora chi c’è qui?!».

«Ciao Ever» salutai svogliatamente.

Lei era Evergreen, o meglio, Fauna, la fatina verde. Aveva lunghi capelli castano chiaro boccolosi, un corpo da modella con forme generose, occhi cioccolato nascosti dietro a dei raffinati occhiali e lo stesso vestito di Ryo, solo in verde.

«Gigi. Serenella, hai per caso visto Flora?» chiese «Serenella, mi vuoi rispondere?!».

Tirai una leggera gomitata a Ryo.

«Oh no, non l’ho proprio vista».

 «Ragazze! Ho portato i trucchi e tanto Amore per Rosaspina!» urlò un’altra ragazza.

«Flora! Eccoti!»

Sherry, soprannominata Flora, è una ragazza alquanto… diversa. In ogni sua frase ci dev’essere la parola “amore”. Ha dei lunghi e ondulati capelli rosa acceso, perfetti per la sua stramba persona. Gli occhi dalla forma dolce e innocente blu elettrico ma contrari al suo essere, infatti è una specie di pazza omicida, perfetta alleata di Edward, solo che a differenza sua se ne va spesso in giro a recitare “maledizioni d’amore” con cuoricini rosa che le volteggiano intorno, e un vestito da fata rosa.

«Trucchi?» chiese Hikari.

«Oh si, Rosaspina dev’essere bella per ricevere il bacio del risveglio!».

«Anche se non sarà più bella di me!». Ci risiamo…

«Ever, che vorresti dire? Io sono piena d’amore, più di te e Serenella!».


«IO sono la fata più bella di questo Regno!».

«Ok… Finitela ed andate a decidere chi è la più bella fuori da qui!».

«Non ci penso nemmeno! Tutti dovete capire che Evergreen è la più bella fata che il Regno delle Favole abbia mai visto!».

«Ora mi avete stufato! Serve your Master!» le ragazze drizzarono il corpo e come controllate da una strana forza uscirono dalla porta.

«Grazie Amlach» sospirai.

«Tsk».

«Ok, beh ora pensiamo a Rosaspino» ci incitò Ryo.

«Ehi Hikari, dobbiamo vedere come fare, leva gli occhi dalla merce ahah».

La corvina si drizzò subito con le guance rosse d’imbarazzo, forse mi era venuta un’idea…



«Dai Hikari! Salveresti la vita a questo caro ragazzo, che quando si sveglierà ti ripagherà come si deve…».


«Beh...io...»

«Daiii!» sfoderai i miei occhioni dolci.


«D’accordo lo faro!» acconsentì lei decisa.

Eccellente…

Hikari si avvicinò al letto, si sedette piano piano e si avvicinò al viso del prescelto. Tutto sotto gli occhi curiosi di Ryo, quelli impazienti di Amlach, disinteressati di Ed e i miei elettrizzati.

Le labbra morbide di Hikari sfiorarono appena quelle fini del bel addormentato.
Fu tutto così veloce che ce ne accorgemmo a malapena.
Gli occhi verde foresta del ragazzo si aprirono di scatto e Hikari volò fuori dalla finestra e lui urlò.

«NOOOOOOOOOOOO!!!». Tutto secondo gli sguardi scioccati, spaventati –e disinteressati- dei presenti.



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Angolo Autrici

Ok, diciamocelo, è colpa di questa CAPRA! è.é
VOI non potete sapere quanto io abbia insistito perché questa baka si muovesse! è.é
Quindi tutte le colpe (Stellina v.v) vanno a LEI! è.é
Comunque, ecco pubblicata la “bellissima” fic di Fairy e Angel :3 speriamo vi sia piaciutaaa ^^

 
Si ok siamo in ritardissimo T_T è colpa mia… Gomeeeeen!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, comunque! Fateci sapere cosa ne pensate ^^
Gli OC presentati fino ad ora sono di proprietà dei loro creatori, ovvero:
 

Yelle Minya – Wilwarind86
Ashuros Bleeder – andry_94_hell
Edward Yoshina – Edward_Yoshina
Amlach Lumbar – TheWerewolf
Hikari Mizuki – marta_uzumaki86
Ryoko Hoshika – Giuly_san
Tamshell Staedwolf – Alice953
Landalf Imenwhore – BeeGoblinwizard (presto Tespi v.v)
 
Ho dimenticato qualcuno? No spero .__.
In ogni caso, grazie per voler partecipare ^^

(guardati le spalle Goblin v.v)
Peace&Love,
Fairy-chan ♥ Gigi/Angel ♥

 

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