Starstruck

di Ehyca
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte I ***
Capitolo 2: *** Parte II ***
Capitolo 3: *** Parte III ***



Capitolo 1
*** Parte I ***


Storia originariamente scritta da: yakiseop (http://sncj-bigbang.livejournal.com/15396.html)


A volte, Minseok riceve messaggi come questo:

Oppa! Che ne pensi della loro performance al concerto Love&Music??^^

Ai quali, in quell’occasione, risponde così:

Ho visto molte persone criticare la loro scelta di outfit per l’evento, ma non penso fosse così male in fondo! Era un po’ scioccante all’inizio, ma credo che rappresenti bene il concept di Alegria, anche se vederli esibirsi in Criminal con tutti quei colori accesi è stato leggermente scoraggianteㅋㅋㅋ

Inoltre, per quanto riguarda la performance in sé, penso sia stata fantastica! È stato un perfetto debutto per Alegria, e confesso di aver avuto le lacrime agli occhi quando Luhan ha raggiunto quelle note alteㅠㅠ


Riceve quei messaggi perché gestisce un internet fanbase per un gruppo pop idol Cinese chiamato Four Seasons, e, per qualche motivo, molte fan sono interessate all’opinione di Minseok su varie cose. Forse perché il suo fanbase blog – CXQD_love – è stato una delle prime risorse di informazioni Coreane sul gruppo, o forse perché è davvero appassionato, o forse ancora perché i fan maschi tendono ad attrarre l’attenzione nel fandom dei Four Seasons... non lo sa neanche lui. Fatto sta che Minseok è diventato accidentalmente un’entità popolare in internet.

Uno dei messaggi che riceveva più spesso all’inizio era:

Adm sshi, chi è il tuo membro preferito dei Four Seasons??

E

Gege, chi è il tuo #1 nei cxqd?

Con alcune varianti argute:

Qual è la tua stagione preferita?ㅋㅋ

Alla quale rispondeva:

La primavera!^^

Dopo qualche tempo, Minseok decise di metter il viso sorridente di Luhan sulla sidebar del sito, così da rendere inutile chiedere. 

La storia di come fosse diventato un fan dei Four Seasons era abbastanza semplice. Minseok, da sempre affezionato alla cultura pop Cinese, cominciò a seguire i Four Seasons un anno prima che debuttassero, quando ancora erano un gruppo indie di tre membri chiamato TriniTy. Allora, lo stagename di Yixing era Lay, e quello di Luhan era David (Minseok scoppia ancora a ridere ripensandoci), e Minseok non era sicuro che sarebbero durati, perché l’industria pop Cinese era un delle più deboli in tutta Asia. Poi, intorno a Settembre di quell’anno, il gruppo scomparve, per poi riapparire con un nuovo membro, un nuovo nome, un nuovo concept e un contratto firmato con qualche grande compagnia; fu allora che Minseok decise di aprire il suo fanbase.

Grazie al suo stato di pioniere nel fandom, a volte Minseok veniva trattato come un’autorità in tutto ciò che riguardasse i Four Seasons, e riceveva alcune domande complicate:

Quale pensi sia il motivo per cui i cxqd siano diventati così famosi in Corea?

Perché erano, effettivamente, popolari in Corea, sorprendentemente popolari, dato che il market d’intrattenimento Coreano era notevolmente competitivo.

Quelle volte, Minseok rifletteva molto prima di rispondere:

Penso sia perché sono diversi da tutto ciò che abbiamo qui, ma non abbastanza diversi da causare un conflitto. La loro logica centrale è davvero creativa, e credo siano prodotti da persone assai intelligenti. Inoltre, molte persone che conosco sono diventate loro fan perché lavorano molto per migliorarsi e per entrare in sintonia con i propri fan. 

Concludendo, io personalmente penso sia perché non esistono gruppi Coreani che riescano a portare avanti i loro concepts
ㅋㅋ Per un ragazzo Coreano avere un proprio carisma indossando quei vestiti è... impossibileㅋㅋㅋㅋ

Minseok sa che lui stesso sembrerebbe ridicolo con gli outfits notevolmente sgargianti dei Four Seasons.





Luhan venne a conoscenza di Minseok quasi subito dopo la nascita di CXQD_love.

O meglio, Yixing lo scoprì. Quasi un mese dopo l’annuncio del loro grande debutto, Yixing stava navigando in rete per vedere se fossero già famosi, e Luhan era seduto vicino a lui in modo da rispondere agli sprizzi di energia random di Yixing – “Qualcuno ha parlato di noi in questo spazio!”, e “Guarda, c’è un commento su di me!”, e “Wow, ci hanno menzionato in questo articolo!” – quando, improvvisamente, la sua totale attenzione fu richiesta in modo alquanto rude.

“Luhan! Luhan! Guarda!” Yixing praticamente gli sbattè il portatile in faccia. “È su di noi, giusto? È in Coreano! Puoi leggerlo?”

Poteva, Luhan era fluente in Coreano, quindi fece questo favore ad Yixing. Il layout del sito gli era completamente estraneo, difficile da navigare e tutto in disordine, ma alla fine trovò una piccola descrizione, una serie di frasi nella sidebar del sito. Lesse lentamente, non si esercitava dai tempi delle superiori – e, quando ebbe finito, non potè fare a meno di essere eccitato a sua volta.

“È un fansite!” esclamò, scendendo col mouse per controllare il sito. Era poco più vecchio di una settimana, ma era già pieno di contenuti – da quello che Luhan riuscì a carpire dalla sua lettura veloce, c’era persino un verifica dei trascorsi personali, a partire dai loro primi giorni da TriniTy... no, persino da Yixing, bambino star della TV!

“Abbiamo fan in Corea!” esclamò Yixing, correndo nello studio in cui Kris e Tao si stavano esercitando per la registrazione, “abbiamo fan in Corea!”.

Mentre Yixing cercava di far eccitare anche gli altri due al suo stesso livello, Luhan esplorava il sito, affascinato. A quanto pare, era un po’ come un blog, ma senza spazio per i commenti, e gli altri utenti potevano mandare al proprietario del blog delle domande. Inizialmente era rimasto confuso per quegli strani post che sembravano più che altro un monologo bipolare, ma quando capì che quelli erano messaggi di altre persone, tutto divenne più chiaro e interessante.

Uno di quelli sembrava provenire da un amico del proprietario. Il messaggio diceva semplicemente ce l’hai fatta!, al quale l’admin rispose, Sono un topo di internet a tempo pieno oraㅋㅋ E tu, ti sei già innamorato di loro?.

Un altro messaggio diceva, Puoi dirmi qualcosa in più su di loro?? Voglio davvero essere una fan!!! La cui risposta fu un link interno che portava ai loro profili ufficiali tradotti in Coreano. Luhan aprì quel link in un’altra pagina, per controllarlo in seguito.

Un altro messaggio ancora diceva, Chi gestisce questo blog? Sei un ragazzo o una ragazza??^^, e la risposta fu un po’ sorprendente per Luhan.

Ragazzo! Più che altro un vecchiettoㅠ sono maschio, e sono adultoㅠ

Un fanboy? Luhan era più che sicuro che fosse una rarità! E un adulto, soprattutto? Luhan si immaginò velocemente un impiegato di mezz’età che sventolava gioiosamente un lightstick, e per poco non scoppiò a ridere.

Ma poi, ciò che fece decidere a Luhan che il Fan Uomo Coreano Adulto gli piaceva fu il messaggio successivo:

Oppa~ chi è il tuo preferito?

O meglio, la sua risposta:

Luhan!!

Forse era il doppio punto esclamativo, ma Luhan era davvero, davvero felice.





Minseok riceve molte domande personali:

Oppa, quanti anni hai??^^

Alle quali risponde:

Vecchio. ㅠㅠㅠ

E loro insistono:

Chi è più grande di te nei Four Seasons?^^

Le schiva con destrezza:

Per favore non fate a questo vecchietto domande così complicate!! ㅠㅠㅠㅠ

Perché, sebbene tra lui, Luhan e Kris,
i due membri più grandi dei Four Seasons, non ci sia nemmeno un anno di differenza, la sua età è più alta rispetto alla media del fandom. La maggior parte delle fan sono coetanee o più piccole del membro più piccolo del gruppo, Tao, e Minseok lo supera di ben tre anni. Qualche volta, quando ci pensa, Minseok si chiede se abbia fatto la scelta giusta nella sua vita.




Luhan e Yixing controllano il sito ogni giorno. Quasi ogni giorno, almeno. Yixing solitamente ci passa meno di cinque minuti, dato che non può leggere e controlla solo per controllare; Luhan, d’altra parte, legge religiosamente ogni nuovo post, anche se il troppo Coreano gli causa il mal di testa. 

Cosa può farci? Apprezza il duro lavoro del loro Fan Uomo Coreano Adulto. Il minimo che può fare è mostrare la propria dedizione a sua volta.

“Pensi davvero che possa essere un uomo di mezz’età pelato o qualcosa del genere?” gli chiede Kris. Anche Kris occasionalmente legge il blog, tanto interessato quanto Luhan, ma non altrettanto dedito. Luhan sa immediatamente che si riferisce ad uno dei messaggi recenti che ha ricevuto FUCA – fan uomo adulto coreano – .

“Perché no? Almeno ha buon gusto.” Sorride compiaciuto, ancora una volta ripensando a come il loro fan internazionale più influente abbia scelto lui come suo preferito. 

Proprio quando Luhan finisce di risalire alle notizie più recenti – tutte cose che sa già, nuovo album, il programma delle loro attività, traduzioni del weibo, etc. – torna su trovando un aggiornamento. Un nuovo messaggio.

Posteresti una tua foto?^^

E la risposta:

Nooo!!! E se la fotocamera mi risucchiasse l’anima? ㅋㅋ

“Aw,” mormora Kris, imbronciandosi leggermente.

“Eri tu?!” Luhan fissa Kris, scioccato.

Kris annuisce, ed entrambi scoppiano a ridere.

Più tardi quel giorno, Luhan si rende conto che hey, se Kris ha mandato al loro FUCA un messaggio, allora anche lui può farlo! Non è così complicato, dopotutto. Dopo aver passato un’ora e mezzo a pensare ad un buon messaggio da mandare, Luhan si ricorda di un dettaglio molto importante che avrebbe sempre voluto sapere.

Chiese:

Come ti chiami? Hai un soprannome?

E anche se a Luhan piacerebbe vedere la risposta subito, sa che non dovrebbe aspettarsi troppo dal proprietario di mezz’età del blog, quindi va a letto. La prima cosa che fa quando si alza, però, è controllare il sito, ed ecco la risposta:

La maggior parte delle persone mi chiama semplicemente oppa/gege ma solo perché non ho un nickname quiㅋ ma visto che è il mio nickname in tutti i siti in cui sono registrato, mi puoi chiamare Xiumin ^^

E Xiumin sia, allora.




Ci fu una volta in cui Minseok ricevette questa domanda:

Gege, ricevi mai insulti anonimi?

Minseok trovò dolce che qualcuno si preoccupasse per lui, e rispose con onestà.

Sì, qualche volta, ma niente di troppo duro. Cancello sempre i messaggi di odio così da non incoraggiare le persone ad inviarmene di nuovi. Solitamente sono abbastanza generici e non mi offendono, quindi non preoccuparti! Gege sta bene ~

Il messaggio successivo che ricevette era anonimo, e si aspettava quasi che fosse una lettera di insulti – ma, invece, il messaggio diceva:

Non riesco a credere che ci siano persone che ti mandano insulti! Sei una persona gentile e un dedito fan, non lasciare che nessuno ti butti giù!

Si sentì un po’ commosso.

G-grazie! ㅠ questo messaggio mi ha reso davvero felice! Potrei stamparlo e attaccarlo al mio muroㅋ




Nel frattempo, in Cina, Luhan fissa il suo computer con un sorriso sul volto. All’inizio, subito dopo aver mandato il messaggio anonimo, aveva trovato il suo impulso di difendere Xiumin un po’ strano. Ad ogni modo, data la reazione del fan, ne era valsa la pena. E poi, pensa Luhan prima di spegnere il portatile, forse il fan numero uno dei Four Seasons si merita un po’ di gratificazione dopotutto.




Stranamente, Minseok non ricevette mai domande circa l’argomento secondo lui più discutibile – la sua sessualità.

Le uniche domande che vi si avvicinano sono quelle di presa in giro di Jongdae, il suo irritante migliore amico. Ogni volta che Jongdae vede che Minseok è online ma inattivo, lo inonda di messaggi anonimi.

Hai vinto un appuntamento di un giorno con Luhan. Cosa fai?

Minseok ride, sapendo che è lui, e risponde:

Lo porto a vedere i ciliegi in fiore con me, poi mi inginocchio e gli propongo eterna amicizia. Completato da un anello d’oro dell’amicizia. E poi avremo un matrimonio a Giugno.

È come ogni altra volta che Jongdae lo ha preso in giro... ma, questa volta, cinque minuti dopo aver postato la sua risposta, riceve un’altra domanda da un altro follower (username: taotastic), cosa mai accaduta prima.

Stai dicendo che non usciresti con Luhan? ㅋㅋ

Minseok ci pensa per un momento.

Non avrei il coraggio di rifiutare Luhan se volesse uscire con meㅋㅋㅋㅋㅋ questo lo so per certoㅋㅋㅋ




Kris menziona Xiumin al loro manager, quando l’uomo fa dei commenti sulla loro sorprendente popolarità tra i netizens Coreani.

“Abbiamo un fansite Coreano,” dice Kris, guardando i compagni perché capissero di cosa stesse parlando. Luhan si unisce subito.

“Uno davvero grande! Lascia che te lo mostri, gege!” dice eccitato, tirando il portatile.

Proprio mentre Yixing sta spiegando come hanno trovato il sito e di come sia gestito da un dedito fanboy, Luhan legge il post più recente su CXQD_love e ansima un poco.

“Aw,” dice, voltandosi verso i compagni, che lo guardano leggermente sorpresi. “È malato!”

Kris si acciglia. “Davvero?” tutti i membri, più il manager, si raggruppano attorno al portatile di Luhan per leggere il post.

Ciao! Veramente non sono il vostro oppaㅋㅋ Sono un amico di Xiumin, Jongdae. Sono qui solo perché Xiumin mi ha chiesto di farvi sapere che è malato e che non sarà in grado di aggiornare il blog per un po’. Mi ha detto di dirvi che tornerà tra tre giorni, ma il suo viso è un po’ verde e ha la febbre da stamattina, quindi io direi che sarà di ritorno tra una settimana ^^ per favore non abbandonate il CXQD_love, o il vostro oppa potrebbe piangere! ㅋㅋ

“Aw,” Yixing mette il broncio. “Povero Xiumin gege. Pensate che si perderà il nostro stream questo finesettimana?”

“Mandagli un messaggio di buona guarigione!” suggerisce Kris.

Stando dietro di loro, il manager scuote la testa. “Chi è la celebrità qui...?” mormora tra sé e sé.

Accovacciandosi accanto a Kris, Tao si imbroncia e dà un colpetto al braccio del loro leader. “Possiamo andare in Corea?” Il loro manager è un po’ allarmato da quella richiesta. “Voglio andarci.”

“Dovremmo parlarne alla compagnia!” suggerisce Yixing, e il Manager prevede guai.




Jongdae oppa!! Potresti postare una foto di Xiumin oppa?^^


Mi ha strettamente proibito di postare sue foto, ed è davvero irritante quando è arrabbiato, ma posso assicurarvi che è esattamente così.

Un primo piano di una luna piena. Minseok si strozza con il proprio tè.

“JONGDAE!” grida, e una risatina può essere sentita dalla porta principale mentre il colpevole lascia la casa.




Luhan si piega in due dalle risate per la risposta.

“Questo significa che è paffuto?” ridacchia Tao, prendendo nota delle parole usate. Forse studiare Coreano su internet non era una buona idea, ma era meglio di niente.

“A quanto pare! Riesci a immaginartelo?” Luhan ride all’immagine di un impiegato pelato, grasso e pallido che indossa una maglietta dei Four Seasons e una fascetta. Anche se l’immagine che Luhan ha di Xiumin varia di volta in volta, è sempre un impiegato, e sempre sui trent’anni passati. Ora con l’aggiunta di una pancia tonda... “Voglio davvero incontrarlo. Gege, quando andremo in Corea? Non possiamo tenere almeno un fanmeeting là? Uno piccolino?”

Il loro manager sospira da sopra le carte a cui sta lavorando, sapendo che opporsi sarebbe una battaglia persa in partenza. “Vedrò cosa posso fare.”




Quella notte sembra abbastanza normale per Jongdae: sta finendo un progetto che gli avrebbe pagato l’affitto del mese prossimo, Minseok è online che posta nuove notizie sulla boyband con cui è ossessionato, tutto è come al solito. È passato un mese da quando Minseok si è ammalato e Jongdae dovette gestire tutte le cascate di guarisci presto!!! che avevano invaso l’askbox di Minseok. Certo che è popolare eh. Ad ogni modo, cessa di essere una normale sera quando Jongdae riceve una chiamata alle otto, proprio quando finisce di editare l’ultima sfilza di foto.
È Minseok.

“Cosa?” risponde casualmente Jongdae.

Le sue orecchie vengono assalite da un urlo incoerente.

“Gesù, Minseok, calmati! Che succede?” Jongdae salta dalla sedia, cercando di sembrare arrabbiato quando in realtà è leggermente preoccupato.

“Scusa! Ma! Jongdae!!” Minseok sembra isterico. Jongdae spera non sia appena stato rapinato o qualcosa del genere. “Non ci posso credere! L’ho appena letto nel loro sito ufficiale! I Four Seasons! I Four Seasons stanno venendo in Corea!!”

Oh. Jongdae ride, sollevato. No, non rapinato, solo eccitato.

“Stanno venendo in Corea, Jongdae! Jongdae!” ripete Minseok, con voce stridula. “Faranno un fanmeeting a Seoul il mese prossimo! Dobbiamo andarci! Devi venire con me!!”

“Whoa, aspetta, aspetta, aspetta. Perché dovrei andare? Non sono nemmeno un fan!” Jongdae non lo è, davvero. Conosce qualche dettaglio random, come i nomi dei membri e qualche loro canzone, ma solo perché Minseok non riesce mai a non parlare di loro. 

“Ma tu hai una fotocamera!” replica Minseok.

“E quindi? Non sono una ‘daepo goddess’!” Anche se in effetti si guadagna da vivere facendo fotografie. “Cosa, hai paura che sembrerai gay all’incontro? Perché, se è per questo, che io venga con te peggiorerebbe solo le cose.”

“Non ho paura di sembrare gay! È solo che non voglio andare da solo,” bene, ora fa il broncio. Minseok non è una persona opprimente, ma il suo volto imbronciato è capace di far sentire in colpa persino l’uomo più freddo. “Ti prego? Solo per farmi compagnia? Ti comprerò un filtro degradante nuovo di zecca se vieni!”

E, beh, Minseok sapeva sempre dove andare a parare con le sue mazzette. Scaltro piccolo formaggio Svizzero.




“Ciao,” Tao fa un sorriso allo specchio, la sua pronuncia Coreana un po’ esitante, e si inchina. “Mi chiamo Huang Zitao. La mia stagione è l’autunno.”

“Perfetto!” Luhan applaude dal suo posto, eccitato. “Hai imparato così in fretta! Le tue fan saranno deliziate, Taozi, te lo garantisco!”

In un angolo distante, anche Yixing si sta esercitando, ripetendo ‘ciao, il mio nome è Yixing, sono l’estate, piacere di conoscerti’ un centinaio di volte. Kris sta navigando sul web, cercando di studiare il battage pubblicitario che stanno ottenendo dai netizens Coreani, chiedendosi se sarebbero stati abbastanza da tenere un bel fanmeet.

“E se non si presentassero abbastanza persone,” chiede, ovviamente preoccupato. Il loro manager scuote la testa, placido come sempre.

“La compagnia non avrebbe acconsentito se avesse pensato che solo poche persone avrebbero partecipato,” il manager rassicura Kris. “È un evento gratuito, in una sede popolare. Non ti preoccupare. Sarà pieno.”

“Ciao, il mio nome è Yixing,” Yixing cinguetta in Coreano, danzando dall’altra parte della stanza. “Sono l’estate. È un piacere conoscervi!”




Minseok non riesce a pensare a nient’altro che non sia il fanmeet. Ridacchia leggermente ogni volta che il suo sguardo si posa sul suo ‘Blossoming-era’ poster, cercando di afferrare completamente il fatto che presto li vedrà in carne ed ossa; inoltre ringrazia il cielo che la permanente rosa  di Kris sia acqua passata ormai (le scelte di stile per la Blossoming-era erano state alquanto stravaganti). A volte si dimentica di mangiare, perché o è troppo occupato a navigare in internet per trovare informazioni o immerso nel fare banner per la performance, e, grazie a questo, è dimagrito leggermente. Jongdae è preoccupato per lui. 

“Tu,” lo accusa Jongdae mentre fanno colazione insieme. Per una volta, Minseok sta mangiando con trasporto, pieno di energia. “stai diventando matto. Mi sento come se dovessi salvarti da te stesso. Ti rendi conto che tutto quello che hai mangiato per pranzo questa settimana sono quei biscotti al tè verde?”

“Sono buoni!” obbietta Minseok, con la bocca piena di ramyun.

“Sono polistirolo, dal punto di vista nutrizionale.” Sospira Jongdae. “Ti devi dare una calmata. Se non mangi regolarmente e dormi sette ore a notte, potresti ammalarti e non essere in grado di andare al fanmeeting. Cosa ne pensi di questo?”

“Non dirlo!” Minseok è un po’ scioccato, ma Jongdae ha ragione. Minseok ci pensa su. “Mm, potresti avere ragione. È solo che... mi sento come se il mio stomaco sia capovolto. Ogni volta che mi ricordo che li vedrò live, io,” Minseok cerca di esprimersi a gesti, ma fallisce. “Non lo so! Mi sento... annebbiato.”

Jongdae sorride. “Naturale, visto che stai per vedere il tuo vero amore di persona.” Minseok gli lancia un’occhiata, giudicandolo. “Seriamente, farò un banner con scritto ‘Xiumin ama Luhan’ e lo terrò sopra la tua testa per tutto il tempo. Preparati.”

“Ti prego, no,” implora Minseok, ma ha paura che possa essere inutile.




Luhan si esercita con entusiasmo mai visto per il loro mini live. Quattro canzoni, una per ogni membro, inclusa la loro nuova canzone, Alegria. Alegria ha come memebro centrale Luhan, dato che è una canzone primaverile, e la prova e riprova con tanto orgoglio da essere elogiato dal coreografo.

“Sembra che qualcuno sia eccitato ~,” lo canzona Yixing durante una pausa, un sorriso sapiente sulle labbra.

“Beh, tu non lo sei? È la prima volta che andiamo in Corea,” si giustifica Luhan. “E se sfondassimo anche lì? Non sarebbe fantastico?”

Yixing non perde quel sorriso. “Dimmi,” prende un sorso di acqua dalla bottiglietta. “E se Xiumin gege non si fa vedere al fanmeeting?”

Luhan si acciglia, inclinando la testa da un lato. “Beh, sarebbe un po’ triste.” Strizza un poco gli occhi, afferrando le insinuazioni di Yixing. “Ma mi esibirei comunque con la stessa gioia. Stai cercando di dire qualcosa...?”

“Il programma!” Kris irrompe improvvisamente nella stanza, spaventando a morte i suoi compagni. “Mini live, poi MC e saluti, firma degli album, e poi l’encore. Manager gege ha provato a rendere la sessione di autografi in strette di mano, ma io ho detto …”

Kris continua a parlare, Yixing continua a sorridere, Luhan strizza gli occhi ancora di più. 




Due giorni al fanmeeting, e Minseok ha tutte le cose pronte. Due piccoli banner – “Four Seasons Love” e “Beautiful Spring Sunshine” – una maglietta che ha disegnato con l’aiuto di Jongdae, un polsino a strisce con i colori dei membri, e il suo cappello blu Stormy Eyes, uno dei primi pezzi di merchandise dei Four Seasons che ha comprato. Jongdae è a casa sua, presumibilmente per ricordare a Minseok che dovrebbe dormire, ma Minseok pensa che sia lì solo per navigare in internet con lui.

L’intero Fandom Coreano dei Four Seasons è in parapiglia. Minseok riesce a malapena a tradurre i post del weibo dei membri, perché è troppo eccitato, e la sua inbox è costantemente inondata da domande e richieste.
Oppa!!!!! Ancora due giorni!!!!! Sono così eccitata!!!!!! Oppa va vero????

Sì! Sarò lì, sebbene non ci creda nemmeno io stessoㅠㅠ passiamo del bel tempo!! Non dimenticare di portare i tuoi album o un quaderno, perché ci sarà una sessione di autografi!

Gli album di Minseok sono tutti pronti, ordinatamente organizzati dentro il suo zaino. Visto che ne possiede troppi, ha deciso di selezionarne giusto qualcuno da portare con sé al fansign – la prima press edition del loro album di debutto, Fortune; la special edition di Blooming; e il loro album best-of, Good Omens All Year Round. Mentre organizzava gli album, aveva pensato di portarsi abbastanza soldi per comprare una copia di Alegria all’evento, ma alla fine decise di no, visto che l’aveva già ordinato online.

Gege ti voglio incontrare all’evento Sabato! Come posso trovarti?^^

 A questo, Minseok stringe le labbra, pensieroso. Se fosse andato da solo, probabilmente non avrebbe risposto a quella domanda, ma, visto che Jongdae va con lui, si sente più sicuro. La ragione per cui non posta mai foto di se stesso è che ha paura che qualcuno possa usare le sue informazioni per rapirlo o ammazzarlo, ma forse si sta preoccupando un po’ troppo.

Indosserò dei jeans, una maglietta bianca con dei fiori, un polsino rosa+verde+arancione+blu, e il cappello blu Stormy Eyes! Inoltre terrò due banner neri e porterò uno zaino con le spalline rosse. Se vedi un ragazzo bassottino vestito così, probabilmente sono io, quindi vai a parlare con quella persona! Spero di incontrare te e tutti gli altri ^^

Poco dopo, Minseok ricevette un altro messaggio.

Oppa! Dovresti fare un banner con il tuo nome. Magari così i cxqd si ricorderanno di te! d(*・ω・*)b♪

Minseok ridacchia alla possibilità.

Aah, è troppo tardi ormaiㅠㅠ ma Jongdae ha detto che terrà un banner con il mio nome sopra la mia testa. Vediamo se manterrà la parolaㅋㅋ




Yixing sta preparando la valigia con calma quando Luhan irrompe all’improvviso nella stanza.

“Ci viene,” dice semplicemente Luhan prima di fargli una linguaccia e andarsene.

Yixing non capisce, e scrolla le spalle. 




Un giorno all’evento.

“… Voglio dire, a meno che tu non voglia andarci disperatamente, io non andrei,” gli consiglia Jongdae da sopra il gelato. “Gli aereoporti non sono il posto migliore per fanboyeggiare. Sarà affollato, le guardie del corpo spingeranno le persone. E poi, non li vedrai comunque domani?”

Minseok annuisce, con un leggero broncio. “Hai ragione,” dice pensieroso, giocherellando senza entusiasmo con il suo gelato sciolto. 

Jongdae lo fissa per un po’, poi sospira. “Ci vuoi andare o no? Siamo a quindici minuti di autobus da lì.”

Minseok si acciglia leggermente, ci pensa per un po’. Poi, invece di rispondere, sorride smagliantemente. “Hai la tua macchina fotografica con te?”




Non appena escono dalla sala d’attesa, Luhan viene preso alla sprovvista. Wow. Wow. Queste sono di sicuro molte persone.

Il rumore che si scatena quando Kris fa un primo passo fuori è assordante; colpisce Luhan come un tiepido soffio di vento, e sorride involontariamente, salutando la folla. Il suo sguardo viaggia su di essa: ci sono tre ragazzine di fronte a lui, di non più di dieci anni, che hanno uno striscione per Tao mentre una donna (la madre?) le controlla; c’è un gruppetto di ragazze in divisa, che tiene un banner che dice ‘Deokeun Woman’s School’s Volleyball team ♥ Four Seasons!’, e una di loro, che è notevolmente alta, ha una fascetta blu, indicando quindi che è una fan di Kris; c’è una signora anziana, accompagnata da un ragazzo e una ragazza poco più giovane, e tutti e tre hanno un banner “Four Seasons is the best!” che sventolano con energia; ci sono due giovani ragazzi che tengono dei cartelloni con scritto ‘Gay for Lay’, e Luhan ridacchia, perché quella potrebbe essere la cosa migliore che abbia mai visto.

“Hai visto quello?” Luhan chiama Yixing, e indica i ragazzi, cosa che li fa agitare intensamente. “I tuoi veri fan.”

Yixing fa loro un occhiolino e soffia un bacio, probabilmente uccidendoli per sempre, prima di voltarsi verso Luhan e lamentarsi, “Come conoscono quello stagename?! Ho smesso di usarlo anni fa!”

Luhan ride ancora, e continua a salutare. 

Luhan vede tutti i generi di persona all’aereoporto, che chiamano il suo nome, lo salutano: giovani adulti, bambine, adolescenti (molti di loro), uomini, donne, persone che non riesce a capire se siano uomini o donne, studentesse, ragazze fashioniste, ragazzi dall’aspetto da duri, e molti ancora. C’è un tipo di persona che non ha visto, comunque, ed è questo che pensa mentre sale sul sedile posteriore della macchina a noleggio. 

“Nessun impiegato,” mormora, con un piccolo broncio.

“Ci stavo pensando anche io!” confessa Kris dal sedile di fronte, voltandosi per guardarlo e quasi colpendo Tao con la spalla. “Mi sono guardato un po’ intorno ma non ho visto nessuno che potesse essere lui. Forse è a lavoro?”

“Giusto! Oggi è Venerdì, un giorno lavorativo,” dice Yixing annuendo. “Povero gege. Chissà se è triste per non essere potuto venire?”

“Ma c’erano molti uomini oggi,” interviene Tao, pensieroso. “Forse non è così vecchio come pensiamo? O forse era solo leggermente nascosto tra la folla?”

Una pausa, mentre cercano di ricordare la folla che li ha accolti.

“Beh! L’importante è che, domani, lo incontreremo sicuramente,” dice Kris, chiudendo il discorso. 

“Ad ogni modo,” Luhan decide di cambiare argomento. “Avete visto i fanboy scatenati di Yixing?”

Tutti li avevano visti.




“Kris è così dannatamente alto!” Jongdae è positivamente sconcertato. “Che diamine? Il suo stile è così chic, è ridicolo!”

Minseok ride, giocherellando con la tazza di caffè vuota. “Ma sentiti. Non sembri un grande fan ora?”

“Chiudi il becco! Ti ho sentito urlare ‘Luhan, Luhan’ come un pazzo all’aereoporto!” lo accusa Jongdae e Minseok arrossisce. “Solo che—mi hai detto che Kris era alto, ma non avrei mai pensato che fosse davvero così alto!”

“Già, è una torre,” Minseok ridacchia, tenendosi ai bordi del sedile mentre il treno rallenta sino a  fermarsi. Altre due fermate e Minseok sarà a casa. “Credo che collasserò domani. Anche da lontano, la pelle di Luhan mi ha quasi accecato. Potrebbe uccidermi se mi avvicino troppo.”

Jongdae grugnisce. “Forse è una buona cosa che fossimo abbastanza lontano dalle ringhiere, saresti svenuto se Luhan ti avesse guardato negli occhi.”

“Molto probabilmente, sì,” Minseok scrolla le spalle, un sorriso sulle labbra. 




“Era lì!!”

Il grido accusatorio di Kris sveglia Luhan dal suo non programmato pisolino sul letto dell’albergo, facendolo agitare sopra le coperte mormorando ‘cosa, quando, chi’.

“Xiumin gege! Era all’aereoporto oggi!” Kris continua a gridare, girando il portatile verso Luhan per mostrargli le prove. “Guarda!”

Tutti i membri e il manager si raggruppano attorno allo schermo. Il CXQD_love è pieno di foto di loro all’aereoporto – molto belle, nessuno di loro pensava di poter uscire così bene in movimento – tutte con il nome del sito su di esse, seguito dalla scritta ‘photo by: Jongdae’.

“Aspettate, quindi il suo amico Jongdae era lì,” fa notare Yixing, pronunciando male il nome. “Questo non significa che ci fosse anche lui.”

“No, c’è un post …” Kris scorre giù, sbirciando da sopra lo schermo. “Ecco, questo qui.”

Un testo era stato postato prima delle foto.

Ero all’aereoporto oggi!! I Four Seasons sono arrivati alle 3:30 del pomeriggio. Ero un po’ lontano da loro e non avevo cartelloni con me perché li ho dimenticati a casaㅠㅠ ad ogni modo, il fotografo Jongdae ha scattato molte foto, quindi le posterò ora!

“Quegli scatti sono davvero buoni …” commenta il Manager, annuendo. 

“Non posso credere che fosse lì e che l’abbiamo perso!” piagnucola Tao, le sopracciglia incurvate in un’espressione infelice. 

Luhan annuisce, imbronciandosi a sua volta. Sperava davvero di poterlo anche solo intravedere all’aereoporto, solo per avere un viso da associare alla persona su internet. Ma, beh, non c’è riuscito, e ora non vede l’ora che sia domani, quando finalmente incontrerà il suo dedito, gioioso fanboy numero uno. 

Quella notte, girandosi e rigirandosi nel letto dell’albergo, Luhan sogna un impiegato paffuto.




È il Giorno. Quando lui e Jongdae escono dalla stazione vicino al luogo dell’evento, Minseok fa un respiro profondo.

“Album; ci sono,” mormora, picchiettando lo zaino. “Banner; ci sono,” in una grande borsa che sta tenendo. “Cappello; c’è,” è sulla sua testa. “Polsino—”

“Calmati. Mi stai facendo andare fuori di testa,” Jongdae lo colpisce piano in testa, senza distogliere lo sguardo dalla fotocamera, dove sta sistemando il valore del bilanciamento del bianco. “È la milionesima volta che controlli tutto. Anche se avessi dimenticato qualcosa, l’evento non inizierà che tra due ore. Hai tutto il tempo di tornare a casa.” Poi solleva la testa, aggiustandosi la cuffietta e facendo una smorfia. “Ragazzi, che fame. Vuoi prendere qualcosa per pranzo?”

“Troppo nervoso. Scusa,” Minseok sorride dispiaciuto mentre attraversano la strada e si avvicinano al posto. “Ma ho un panino e qualche biscotto se vuoi—wow, oh mio Dio.”

I dintorni del luogo sono coperti da persone. C’è almeno il doppio delle persone rispetto al giorno prima in aereoporto, tutte riunite sotto gli alberi o che comprano qualcosa agli stand. Sebbene all’aereoporto ci fosse una gran quantità di ragazzi, qui, all’evento, Minseok non riesce a vedere altro se non ragazze, ragazze, e altre ragazze. 

“Sembro un po’ gay qui in effetti,” scherza Minseok, e Jongdae ride sonoramente. “Soprattutto con questa maglietta a fiori. Hey, guarda là, ti avevo detto che avrebbero venduto merchandise! Mi sono portato soldi...?”

“Um, s-scusa…” Minseok sente un improvviso colpetto alla spalla. Quando si volta, vede tre ragazze – molto più giovani di lui, probabilmente delle superiori – che lo guardano con rotondi occhi curiosi e che tengono in mano banner di vario tipo. Una di loro è decisamente una faschionista; le altre due un po’ più casual, una indossa una fascetta arancione brillante, mentre l’altra ha dei capelli molto, molto lunghi. “X-Xiumin oppa…?”

Minseok sbatte le palpebre, poi sorride smagliante, con gli occhi spalancati. “Sono io! Leggete il mio blog?”

Le ragazze squittiscono leggermente, facendo ridacchiare discretamente Jongdae. “Siamo così felici di incontrarti!” dice la faschionista, tirando improvvisamente fuori una macchina fotografica dalla sua borsa Cinnamon Roll. “Possiamo fare una foto con te? Per favore?”

“Certo! Jongdae,” Minseok chiama il suo amico. “Potresti per favore—”

“Oh mio Dio, quindi tu sei Jongdae!” esclama quella con la fascetta arancione. Jongdae, che stava precedentemente deridendo silenziosamente Minseok, è sorpreso di essere stato riconosciuto, e annuisce leggermente intimidito. “Possiamo fare una foto anche con te?”

“Um—um, sicuro,” Jongdae è confuso, e questa confusione diverte Minseok, che ridacchia e lo colpisce alle costole suggestivamente.

A Minseok vengono chieste delle foto ben dieci volte, e un gran numero di persone vanno a parlare con lui e dicendo cose come ‘Amo il tuo blog’ o ‘Ti seguo dall’anno scorso’, etc. Certo, ci sono molte persone che non lo conoscono, o alle quali non interessa, o sono troppo timide per avvicinarsi, ma Minseok si sente lusingato dalle attenzioni. Anche Jongdae è di ottimo umore, chiede di fare foto alle fan più stilose, e dice a Minseok che il suo prossimo progetto riguarderà lo ‘Stile delle fangirl’.

“Abbandoni la macro fotografia una volta per tutte, quindi?” lo prende in giro Minseok, sgranocchiando qualche biscotto.

“Mai!” grida Jongdae, spalancando gli occhi.

Quando lo staff dell’evento annuncia che è ora di mettersi in fila, Minseok e Jongdae si affrettano a trovare un buon posto, e riescono ad arrivare abbastanza vicino all’entrata. Mentre Minseok dondola sui talloni, eccitato al massimo, Jongdae ghigna e tira fuori un foglio
A3 piegato dalla propria borsa.

“Quindi…” dispiega il cartellone e lo tiene con nonchalance in modo che Minseok possa vederlo. “Sei pronto per lo show?”

Il foglio dice ‘Xiumin = Luhan’s boyfriend’ e fa diventare il volto di Minseok completamente rosso.

“Non lo faresti mai!” esclama Minseok, nascondendo il foglio dal pubblico, e il ghigno di Jongdae si fa sempre più grande. “Ti prego no! Farò qualsiasi cosa!”

“Non rovinarmi il divertimento, Minseok,” Jongdae scuote la testa, e lo staff comincia a fare entrare le persone. 

“Mettilo via,” Minseok si affretta quando la fila comincia a muoversi, e Jongdae fa quanto gli è stato detto, senza però arrendersi ovviamente. “Non avrai nessun filtro da me! Amico terribile! Terribile!” Jongdae si limita a ridere.




Nel backstage, sono tutti in agitazione. Persino Kris, che è famoso per essere sin troppo calmo e spesso inespressivo, è chiaramente di ottimo umore. Tao non riesce a smettere di farsi selcas. Yixing e Luhan saltellano in giro, irritando lo staff. Il manager sta curiosando su CXQD_love, salvando tutte le foto fatte da Jongdae il giorno precedente, in una nuova cartella chiamata ‘misterioso fotografo JONGDAE’.

“Riesci a vedere? Puoi vedere se è pieno?” Luhan e Yixing stanno esplorando gli angoli del palco, facendo attenzione a non essere scoperti.

“Se riuscissi a vederli, potrebbero vedermi anche loro,” si giustifica Yixing. “Ma penso sia pieno, o quasi pieno. Il rumore è davvero forte.”

“Tenetevi pronti! Un minuto!” urla un membro dello staff mentre la seconda campanella di avviso riecheggia nell’area. Luhan e Yixing si scambiano uno sguardo di eccitazione, per poi affrettarsi dove Kris e Tao stanno già aspettando, microfoni a posto e make-up aggiustato.

Seguendo la tradizione, si mettono in cerchio e si tengono per le spalle, come una squadra che si prepara per la grande partita. “Okay, allora,” inizia Kris, a disagio come sempre. “Questa è la prima volta che ci esibiamo in Corea. È una grande opportunità, visto che qui c’è molta competizione, e dobbiamo fare appoggio al nostro duro lavoro per compiacere le fan. Dato che siamo stati diligenti per molto tempo, penso che riusciremo a farcela. Saliamo su quel palco sicuri di noi e con entusiasmo. Pronti?” i suoi compagni annuiscono. “Four Seasons, let’s go!”

“Fight!” gridano in coro, applaudendo e fischiando, dandosi la carica. Yixing salta in giro per un po’, assicurandosi di riscaldarsi; Luhan esercita le corde vocali, bloccando il microfono auricolare con una mano in modo da non causare incidenti; Tao fa stretching, preparandosi per il suo salto in Alegria; e Kris prende dei bei respiri profondi, cercando di rilassare i muscoli tesi. 

“Pronti! Venti secondi! Luci, spente!!” grida lo staff, e le luci si spengono, il cuore di Luhan batte rumorosamente contro il suo petto.

“Andate!” ordina il manager, e i quattro si affrettano sul palco, trovando la propria posizione intuitivamente nel nero pece dell’oscurità. 

L’ultima campanella suona. Le grida diventano assordanti. Una pausa, lunga abbastanza perché l’intera platea cada nel silenzio. 

Poi, luci accese. Urla. Le prime potenti note di Alegria esplodono nelle casse, e Tao esegue il suo salto alla perfezione, seguito dalla pirouette di Yixing. 

Days of sunshine, nights of moonlight, I see your smile in the clear sky,” la voce di Luhan trema leggermente, ma esce comunque perfettamente melodiosa, e il suo cuore rallenta un poco. “A century of dreams, a lifetime of hopes, Alegria.” 




“Non piangere!” grida Jongdae a Minseok, ridendo.

“Non sto piangendo!!” Non lo sta facendo, davvero, ma la sua voce esce un po’ strozzata.

Minseok sa di non poter piangere, sarebbe un’imbarazzante esagerazione, ma quando li vede il suo cuore fa quella strana cosa e non riesce a respirare ed è scomodo e sopraffacente. Le sue guance fanno male a furia di sorridere, la sua gola brucerà per il troppo cantare, ma si dimentica velocemente di questi dolori perché può vedere Luhan così chiaramente, mio Dio, è così perfetto

Quando si rende conto di quello a cui sta pensando, Minseok ride di se stesso e dà un colpetto alla spalla di Jongdae. “Forse sono gay dopotutto!” grida, con gli occhi incollati al palco.

“Cosa?!” Jongdae non lo sente.

“Ho detto: forse sono gay dopotutto!” Minseok grida più forte, e giura di aver sentito qualche ragazza dietro di loro ridacchiare. Jongdae scoppia a ridere.

“Non l’avrei mai detto, Minseok!” Lo prende in giro prima di riportare gli occhi sul palco. Minseok è leggermente offeso.




Continuano il mini live con Dance! Dance! Dance!, una canzone estiva, e annunciano qualche informazione di prima mano: il titolo del loro prossimo single, Mirage, un’altra canzone estiva. Yixing parla un po’ di Coreano stentato, dato che sarà al centro dell’esibizione, e Luhan non può fare a meno di ridere.

“Farò del mio meglio! Esultate per me!” Alla fine, Yixing si arrende e finisce il proprio discorso con il suo famoso fanchant. “Summer and Love! One, two…?”

“Yixing!” gridarono in coro le fan e i membri, conoscendo il fanchant. 

“Come facevate a saperlo!?” chiede Kris alla folla, sorpreso. Le fan ridono. “Persino alcune persone in Cina non riescono a proseguire!”

“È perché, anche se sono lontane da noi, sono comunque delle dedite fan. Giusto?” Luhan sorride, scrutando la folla, cercando la persona di cui sta parlando. Mentre il pubblico esulta rumorosamente, Luhan si arrende, non riuscendo a vedere chiaramente il viso dei fan. Deve calmarsi e aspettare il momento dei fansign. “Stiamo cercando di essere altrettanto dediti. Il nostro bambino più giovane, Tao, sta studiando. Giusto, Tao?” Tao salta, colto di sorpresa. “Non hai studiato Coreano?” gli chiede Luhan in Mandarino.

“Sì! Ciao!” Tao fa un passo avanti. “Mi chiamo Huang Zitao. La mia stagh... stagione è l’autunno!” le fan squittiscono e tubano, Tao arrossisce, Luhan ridacchia per l’adorabile errore.

“Ora, sembra che il nostro manager abbia preparato qualche gioco da fare con voi,” dice Kris, guardando il loro manager per avere la conferma. Dal backstage, l’uomo annuisce. “Sì, e poi il fansign. Siete pronti?”




“Sì!!” Minseok grida a pieni polmoni, unendosi al coro.




I giochi filano lisci; Tao e Yixing compensano il loro Coreano stentato intrattenendo le fan con balli e imitazioni. Luhan è abbastanza sicuro che presto internet sarà pieno di foto di Tao che fa pose ‘sexy’ indossando orecchie da gatto, e deve ammettere di essere quasi caduto dalla sedia quando Yixing ha imitato il rappare di Kris. Alla fine, dopo quattro giochi e Luhan vincitore, il manager e lo staff rimuovono gli stand e le bandiere dal palco, rimpiazzandoli con un lungo tavolo mentre i membri sistemano le sedie.

“Ora, come dovreste sapere, ci sarà una sessione di autografi.” Il ruggito della folla è fantastico, e Kris sorride. “Lo staff vi aiuterà a mettervi in fila. Le persone che vogliono l’autografo staranno alla destra del palco. La vostra destra, non la mia.” Le fan ridono. “Le persone che stanno semplicemente accompagnando qualcuno possono stare a sinistra. Non abbiate fretta, non ci fermeremo fino a che tutti non avranno ottenuto un autografo,” quest’informazione viene accolta con un giro di applausi, cosa che imbarazza leggermente Kris. “Bene, allora… staff sshi? Ah, sì, cominciamo.”




Minseok finisce in una posizione relativamente buona, e Jongdae, sorprendentemente, si mette in fila per gli autografi. Quando Minseok lo guarda, scrolla le spalle.

“Sono già qui, tanto vale che mi prenda qualche autografo gratis,” dice, preparando la fotocamera. “Non c’è il divieto di fare foto, vero? Non ho visto nessun cartello.”

Minseok riflette per un attimo, poi attira l’attenzione di un membro dello staff vicino. “Possiamo fare foto?”

L’uomo, attorno alla quarantina, guarda Minseok, poi Jongdae, poi di nuovo Minseok, e di nuovo Jongdae. “Okay,” dice alla fine, facendo un gesto positivo con la mano e spostandosi per finire di organizzare la fila.

“Che fortuna! Potrò fare foto di te che muori sul palco,” dice Jongdae, facendo una foto di prova alla boyband. “Ragazzi, la luminosità qui è di merda.”

“Vuoi uno dei miei album?” chiede Minseok mentre tira fuori dallo zaino la first press di Fortune.

“Nah, sto bene così,” dice Jongdae. “Ho un bloc notes o qualcosa del genere, penso. Al massimo, posso chiedere loro di firmarmi la maglietta.”

Minseok grugnisce, guardando la suddetta maglietta con incredulità mentre raddrizza la schiena e prende un profondo respiro. Eccoci. È finalmente ora.

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Capitolo 2
*** Parte II ***


Il fansign comincia, e Luhan è ammaliato dalle loro fan. La primissima di loro ha le lacrime agli occhi, e la successiva sta addirittura singhiozzando. Luhan decide di dare ad ogni persona un soprannome unico: la ragazza con le lacrime agli occhi diventa ‘Occhi Luccicanti’, quella che piange ‘Eroina dei Drama’. Ad una ragazzina davvero molto giovane, Luhan dà il nome ‘La Piccola Principessa’; ad una donna con i capelli mossi ed uno stile maturo, ‘Ultimate Jiejie’; ad una ragazza con le labbra carine e grandi occhi rotondi, ‘Micetta’; ad un alta ragazza bionda che indossa una fascetta blu (l’ha vista in aereoporto!), ‘Volleyball Star’. Proprio quando finisce di scrivere ‘Sirenetta’ su una copia di Mellow, dandole questo nome per la pelle abbronzata e i lunghi capelli biondi, viene colto di sorpresa vedendo che il prossimo della fila è un ragazzo.

“Buon Pomeriggio!” Luhan lo saluta cordialmente, e il ragazzo ricambia, quasi inudibile. Sembra terribilmente nervoso, e Luhan sorride; viva i fans maschi! La sua mente pensa a Xiumin gege, sperando di incontrarlo presto, mentre scribacchia il soprannome del ragazzo – ‘raviolo al vapore’, per le sue pallide guance paffute – sulla sua copia first press di Fortune, wow, questo è davvero un album raro... Luhan è commosso, e solleva lo sguardo sul ragazzo, le cui guance pallide sono diventate presto rosse.

“Qual è il tuo nome?” chiede Luhan, così come ha chiesto a tutte le altre fan, per poter concludere il proprio autografo con ‘Per ___, da Luhan dei Four Seasons’. Il ragazzo deglutisce nervosamente.

“È… è Minseok,” dice, ma si interrompe velocemente. “Ah, ma—potresti scrivere ‘Xiumin’ per favore?”

Luhan annuisce e sorride educato, tornando a scrivere. Poi, il suo cuore si ferma. 

Solleva lo sguardo velocemente, forse troppo velocemente, e, per quello che sembra un tempo lunghissimo, Luhan non fa altro che fissare il viso del ragazzo. La sua espressione è congelata. Probabilmente. Non lo sa nemmeno lui, non riesce ad avere il controllo del proprio viso, perché cosa? Cosa ha appena detto? Cosa? Xiumin? Cosa?

Cosa?

Ma—

Ma non può essere.

Eppure, il ragazzo, il giovane ragazzo, che non può avere più di vent’anni, che ha queste guance così paffute e questi occhi così a mandorla e questo sorriso tutto fatto di gengive, lo sta indossando. L’outfit. Luhan finalmente lo nota, avrebbe dovuto notarlo prima, ma finalmente se ne accorge. La maglia bianca, con fiori rosa disegnati a mano. Il polsino a strisce, con i colori dei membri dei Four Seasons. Il cappello blu Stormy Eyes, pezzo limitato che è esaurito anni fa. Non riesce a vedere lo zaino, ma le spalline sono nere, con due fibbie rosse che pendono da esse come a tentare Luhan.

Cosa?

Cosa?

Lui—potrebbe davvero essere …?—il ragazzo chiamato Minseok lo sta guardando con eccitati occhi luccicanti, le guance arrossate, e no, Luhan davvero non può accettarlo, non può, non può e basta. Il ragazzo sembra essere un po’ senza fiato e , beh, nessuna pietà per lui, perché lo è anche Luhan.

“Um, sicuro!” dice alla fine Luhan, ridestandosi, un improvviso calore gli raggiunge il viso. È ancora un po’ fuori di sé quando finalmente scrive ‘A Xiumin, da Luhan dei Four Seasons!’, e solo quando lui—Minseok—Xiumin?—il fanboy si sta inchinando e avviando verso il membro successivo, Yixing, Luhan si accorge di aver scritto Xiumin in hanzi e non riesce a ricordarsi per nulla al mondo quali caratteri abbia usato. 

Luhan cerca di non pensarci, deposita l’incontro in un angolino del suo cervello per analizzarlo più tardi, e si ricompone con successo per il prossimo fan – un altro maschio, oh no, il ricordo recente minaccia di tornare indietro – che sale sul palco e porge timidamente un bloc notes per l’autografo.

“Scusa se non ho portato alcun album con me,” il ragazzo si scusa, e Luhan ridacchia.

“Non ti preoccupare! Molte persone preferiscono i bloc notes,” dice, decidendo di soprannominare il ragazzo ‘daepo god’ per la grande fotocamera che porta al collo. “Come ti chiami?”

“Sono Kim Jongdae!” dice il ragazzo, forte abbastanza perché Luhan potesse sentire.

Luhan fa una pausa, poi ride nervosamente, finendo velocemente l’autografo.

Non può essere…




Quando Minseok scende dal palco, la presa sul suo album autografato stretta, qualche ragazza con una fotocamera si avvicina a lui eccitata. 

“Xiumin oppa, ti ho fatto un video!” una di loro, notevolmente più bassa di Minseok (che non è molto alto), saltella intorno con un’enorme fotocamera in mano. “Ti hanno riconosciuto, vero? Sanno chi sei, giusto?”

“Tao sì! Sono ancora sotto shock!” Minseok si spaventa per quanto isterica suoni la sua voce, ma cosa ci può fare? Quando aveva chiesto a Tao di firmare il suo album, la celebrità cinese aveva rilasciato un ansimo, poi uno squittio, esclamando, “Xiumin gege! Del sito!”. Per Minseok, la sorpresa era stata talmente bella che sembrava che degli angeli fossero discesi sulle sue spalle cantando una canzone di Tupac. La sua risposta era uscita in Mandarino, per la troppa eccitazione, ed è sicuro di aver pronunciato male almeno una parola, ma Tao aveva capito tutto e l’aveva detto a Kris.

All’inizio, Kris lo aveva guardato con gli occhi spalancati, poi con il sorriso più smagliante di sempre, e Minseok era sicuro non si sarebbe mai scordato quell’espressione, perché era forse la più grande emozione che avesse mai visto sul viso di Kris sin dal loro debutto. Poi Kris aveva urlato, “Leggiamo il tuo sito! Ma wow, sei giovane!” e la risposta di Minseok era stata un flusso di sillabe incoerenti,  perché no, no, questo era troppo.

“Come pensavamo! Xiumin oppa è famoso!” un’altra, con i capelli rosa (un omaggio al Kris della Blooming-era?), si illumina mentre controlla le proprie foto sullo schermo LCD della fotocamera. “Ho beccato l’espressione di Kris quando ti ha visto, guarda!”

Eccolo, un primo piano del sorriso stupefatto di Kris. Minseok ridacchia, per poi notare che anche la sua espressione non è che sia tanto normale.

“La foto è venuta fuori eccellente! Come avete fatto?” Minseok è genuinamente impressionato. Dio, davvero non riesce ad affrontare tutto il miscuglio di emozioni che prova, è troppo. “Ah, eccolo, ecco che arriva Jongdae!”

Le ragazze sollevano lo sguardo mentre Jongdae, con il bloc notes stretto al petto, scende dal palco con un’espressione totalmente scioccata.

“QUESTI RAGAZZI TI CONOSCONO!” grida Jongdae, anche un po’ accusatorio, e le ragazze ridono sonoramente. “Come?! Kris ha persino detto qualcosa tipo ‘grazie per prenderti sempre cura di Xiumin!’, e io ero tipo, cosa.”

“Oh mio Dio, Kris che fa il materno,” strilla eccitata un’altra delle ragazze con la fotocamera. La ragazza con i capelli rosa mostra a Jongdae la foto di Kris sorridente, e Jongdae comincia a ridere.

“La sua faccia! È come se fosse lui ad aver incontrato una celebrità! E la faccia di Minseok, oh mio Dio,” Sentendosi preso in giro, Minseok colpisce scherzosamente Jongdae sulla spalla. “Ho una bella foto anche io. È di Minseok che riceve l’autografo di Luhan, e sembra esattamente la locandina di un film da femminucce.”

Tutte le ragazze e Minseok si raggruppano attorno alla fotocamera di Jongdae mentre passa oltre qualche brutto scatto finchè non la trova: uno scatto perfetto, una foto paurosamente chiara del Momento.

Minseok cerca di nascondere all’umanità il suo imbarazzo, perché eccola lì, ora esiste, la prova attuale del suo viso ridicolmente caldo-rosso-stupito di quando ha visto Luhan in carne e ossa per la prima e (probabilmente) ultima volta nella sua vita. Sul suo viso si distinguono venti tipi diversi di infatuazione, è insopportabile.

“Xiumin oppa, sei così ADORABILE!” le ragazze tubano e Jongdae gli ride in faccia e Minseok sprofonda nel pavimento.

“Guardate anche la faccia di Luhan,” fa notare la ragazza bassottina di prima, squittendo. “Questa è come una scena di un amore a prima vista!”

“Ve l’ho detto! Locandina di un film per femminucce!” Jongdae va un po’ troppo d’accordo con queste ragazze. Minseok è preoccupato.




Dopo un bel po’ di tempo, concludono la sessione di autografi, e fingono di salutare le fan. Su loro richiesta, fanno un encore, cantando una versione di Alegria con i versi cantati un po’ da tutti,  e in seguito il loro singolo di debutto, Fortune, che viene accolta dalla folla con entusiasmo. Durante il penultimo ritornello, Luhan lascia che le fan cantino per lui, emozionato dalla potenza di tante voci in coro. 

Wherever you are now, wherever you go tomorrow,” cantano, non così fuori tono come Luhan si sarebbe aspettato, e tutte le emozioni contrastanti di Luhan si concentrano nel suo petto. “I know I will meet you again, because that’s what fate is.”

“Grazie!!” la sua voce è chiaramente strozzata quando grida, e le fans rispondono con un urlo di supporto. Alla fine concludono l’evento, accaldati, sudati, assolutamente felici.

Neanche i Four Seasons vorrebbero salutare, ma devono farlo. Un po’ di tempo viene speso nel backstage, organizzando cose qui e là, cercando oggetti smarriti, ringraziando profusamente lo staff, lavandosi i visi sudati. Poi, il manager li spinge nella macchina a noleggio, ed escono dal cancello posteriore, il quale è pieno di fans che aspettano.

In un gesto di impulso, Kris abbassa il finestrino e grida, “GRAZIE!”

Le fan rimangono sorprese, ma reagiscono positivamente, strillando i loro nomi e cantando in coro ‘per favore tornate!’.

“La prossima volta che lo fai, ti tiro i capelli,” mormora preoccupato il manager quando Kris risolleva il finestrino. 

“Ragazzi! Ragazzi!! Ragazzi!!” Tao rimbalza sul sedile. “C’erano così tante persone! È stato fantastico! Torneremo un giorno, vero? Gege! Vero?”

“Calmati, non abbiamo neanche lasciato il paese ancora,” ride Yixing. “Ma oggi è stato davvero fantastico! Le nostre fan Coreane sono così carine!”

“Tutte le fan più carine sono mie fan,” scherza Kris, un sorriso sfacciato sul viso, e gli altri tre protestano. 

“Bugie! Non hai visto quella con il vestitino verde? La più carina!” obbietta Yixing.

“Io ho molte giovani fan e i bambini sono più carini di ogni altra cosa,” Tao fa una linguaccia. 

Tutti guardano Luhan, che è insolitamente silenzioso, con le mani sulle guance e lo sguardo vuoto. Notando il silenzio, si volta, senza cambiare espressione, e mormora, “Xiumin gege”.

In un momento, tutti si ricordano, e rilasciano varie esclamazioni di sorpresa. 

“Quindi era lui! Non potevo credere ai miei occhi!” confessa Yixing, con gli occhi sgranati per la sorpresa.

“Quando mi ha detto il suo nome, ho chiesto, ‘Xiumin gege del sito?’, e ha detto di sì!” Tao ricomincia a saltare sul sedile, più eccitato di prima.

“Cos’è che dicevi riguardo ad un impiegato? Sembra un adolescente!” Kris sembra oltraggiato, riprovando la sensazione di scioc. “E non è nemmeno paffuto.”

“La sua faccia è paffuta, e chiara,” lo corregge Yixing. “Ah, e c’era anche il suo amico Jongdae!”

“Pensavo che non fosse nemmeno un fan!” confessa Kris. Poi, notando che Luhan sta ancora fissando il vuoto con le mani sulle proprie guance, decide di punzecchiarlo. “Allora, Luhan? Come ti senti ora che hai incontrato il tuo fan numero uno?”

Luhan si volta per fronteggiarlo, con un’espressione di conflitto. Riesce a pensare a molte risposte a quella domanda, ma nessuna è appropriata. Nessuna è nemmeno abbastanza coerente, teme. Dopo un lungo momento di silenzio, un ricordo improvviso gli attraversa la mente, e biascica, “L’ho chiamato ‘raviolo al vapore’.”

Gli altri tre (più il manager) scoppiano in una serie di risate che durano troppo per essere salutari.




Minseok più o meno muore quando torna e guarda meglio i suoi autografi. Jongdae è lì per prevenire la sua morte e per dargli le sue foto.

“Tao ha scritto ‘grazie di tutto’ in Cinese,” dice Minseok, sorridendo da un orecchio all’altro. 

“Per me, ha semplicemente disegnato una macchina fotografica,” dice Jongdae, mostrando il suo bloc notes. Minseok ridacchia. “Tutti loro mi hanno preso in giro per la fotocamera. Luhan mi ha chiamato ‘daepo god’. Yixing o come si pronuncia il suo nome mi ha chiamato ‘chen’ e non ho ben capito il perché ma anche lui ha detto qualcosa circa la mia fotocamera.”

Yixing ha firmato il nome di Jongdae con il carattere di ‘schermo’, e Minseok è un po’ confuso. 

“Come ti ha chiamato Luhan? Minjung ha detto che l’ha chiamata ‘zucchero filato’. Per i capelli, ovviamente,” dice Jongdae, e Minseok solleva un sopracciglio.

“Minjung…?” ripete per prenderlo in giro.

“Sì, la ragazza con i capelli rosa,” sorride Jongdae. “Mi ha dato i suoi contatti, sai, ID di Line e cose così. Cosa, pensavi che non ce la potessi fare?”

“Sei gay, Jongdae!” lo accusa Minseok.

“Non sono gay al cento per cento! Solo al cinquanta per cento, più o meno,” si difende Jongdae, ma ci ripensa subito. “Ora che sono andato ad un fanmeeting di una boyband, forse sessanta per cento. Credo di avere una cotta per Kris. Che è il motivo per cui sono riuscito a parlare con Minjung.” Scrolla le spalle. Poi, Jongdae salta su all’improvviso, gridando, e facendo cagare addosso il maggiore.

“Cosa?!” Minseok abbraccia i suoi album fotografati protettivamente, con gli occhi spalancati.

“IL BANNER!” Jongdae si porta una mano in fronte, e Minseok non riesce a capire. “Mi sono dimenticato di tenere il banner sopra la tua testa!! Dio, ho perso l’occasione della mia vita!”




Nella sala d’attesa dell’aereoporto, circa venti minuti prima di imbarcarsi per tornare in Cina, tutti i membri dei Four Seasons entrano velocemente in internet e cercano i risultati del loro fanmeeting.

Il primo sito in cui entra Luhan è, nonostante tutto, CXQD_love. È contento di vederlo pieno di foto di loro che si esibiscono, brillando sul palco; Jongdae è sorprendentemente un fotografo d’azione
eccellente. Ci sono un paio di messaggi, che, per la prima volta, vengono ignorati da Luhan. Non riesce a concentrarsi ora. 

La sua attenzione è rivolta a una serie di foto della sessione di autografi. La prima foto che vede è una nella quale Kris ha un’espressione Estremamente Sorpresa E Compiaciuta, e Luhan ride sonoramente, divertito dall’espressività sul quel viso. La sua risata muore in fretta, comunque, quando vede per cosa – chi – è sorpreso Kris. 

Lui.

Invece del solito disclaimer ‘photo by: Jongdae’, la descrizione dice:

photo by: winterhascome. E ci sono io di nuovo, scusateㅠㅠ

No. No, no, no.

La successiva mostra un Tao che sorride smagliantemente, e ha una descrizione simile. Ho rovinato la foto ancoraㅎㅎ. Un’altra in cui Yixing lo guardava con gli occhi sgranati, e i credits andavano a ‘taomania’. Ah, sono ancora ioㅋㅋ.

Poi, una foto perfettamente nitida di lui e Luhan. Minseok. Sembra sia stata scattata quando Luhan aveva chiesto il suo nome, perché la sua espressione... è più che scioccata, è – stupefatta. E affascinata. E rapita. Che diavolo.

photo by: Jongdae. Nel caso vi stiate chiedendo chi sia lo stupido ragazzo basso – sono ioㅋㅋㅋ

No. No, non può essere!

Sotto la foto, c’è un messaggio che sembra provenire da Jongdae.

Dove sono le mie foto, Minseok!!! ㅋㅋㅋ

La risposta è:

Calmati!!! Mi lasceresti respirare?? ㅋㅋㅋㅋ ah, comunque, se Jongdae vi ha fatto qualche foto oggi, le ha postate tutte sul suo blog, bigskyblues. Andate a controllare! Se pensate che abbia dimenticato qualcosa, tormentatelo! ㅋㅋ

Luhan apre il blog in un’altra scheda, curioso, lasciandoselo per dopo. Continua a scendere ancora un po’, trovando la foto di un album autografato. Una copia first press di Fortune. Luhan riesce a riconoscere la propria scrittura.

In senso orario: Luhan, Yixing, Tao, Kris.

Luhan: raviolo al vapore ~. a Xiumin, da Luhan dei Four Seasons! [nota: ha scritto ‘Xiumin’ come ‘bellissima giada’!! ㅠㅠㅠㅠ]

Luhan smette di leggere un momento per capire: aveva usato quei caratteri inconsciamente.

Yixing: Shumin, grazie per essere un fan! Da Yixing.

Tao: XIUMIN gege! Grazie di tutto! Da Kung Fu Panda, Tao [nota: Tao ha detto che legge questo sitoㅠㅠ Tao, se leggi questo, sappi che dovrei essere io a ringraziartiㅠㅠㅠㅠ]

Kris: Giovane Xiumin! Non sei per niente vecchio. Grazie per supportare i
Four Seasons. Kris. [nota: un segreto: in realtà sono più grande di Krisㅠㅠ mi dispiace Kris, il mio viso ti ha ingannatoㅠㅠ]

“Non può essere molto più grande di te,” Luhan salta per la voce improvvisa. È Kris, che spia da sopra la spalla di Luhan, nonostante abbia il proprio telefono in mano. “Stavo sbirciando, scusa.”

“Ho notato,” dice Luhan, un po’ più acido di quanto non volesse. “E non lo è probabilmente. Sembra sulla ventina. Non può avere più di venticinque anni.”

“Mm,” Kris annuisce , poi lancia uno sguardo furtivo al viso di Luhan. “Sei stranamente silenzioso oggi. Sin da dopo l’evento, dico. Solitamente, controlleresti il sito con Yixing.”

È vero. Luhan sospira, inclinando leggermente la testa. “Sì. Penso di essere solo stanco. Ho sfruttato tutta la mia energia all’evento.”

Kris annuisce ancora, comprensivo, e non dice niente per un momento. “Prenditi cura di te,” dice alla fine, tornando a sedersi accanto a Tao per navigare in internet con lui. 

Luhan sospira ancora, scuotendo la testa, cercando di rimettersi in sesto. Cambia scheda, decidendo di controllare il blog di Jongdae.

È stato uno sbaglio probabilmente, perché la primissima foto è un suo ritratto: un grande, nitido ritratto di Minseok – Xiumin – con in mano il suo album Fortune autografato e con un sorriso smagliante sul viso. La descrizione dice: A Fan’s Happiness, by Kim Jongdae.

Luhan chiude lo schermo del suo portatile con un po’ troppa violenza. Dopo qualche secondo, comunque, lo riapre, fissando la foto con un rossore che gli colora le guance.

Che c’è che non va in lui?!





La settimana dopo l’evento procede con un Minseok che si sente terribilmente vuoto dentro.

“Ho bisogno di un lavoro,” si lamenta con Jongdae mentre l’altro gli sistema il cappello in testa. Minseok sta facendo da modello per il nuovo progetto di Jongdae sullo stile delle fan, dato che l'amico non vuole sia incentrato solo sulle ragazze e che Minseok è l’unico fanboy che conosce. 

“Cercalo! Tutto quello che hai fatto da quando ti sei laureato è stato avvilirti e vivere su internet,” lo accusa Jongdae, passandogli un paio di occhiali da sole rosa quadrati. “Sai cosa dovresti provare? Alberghi. Minjung lavora in un albergo a Gangnam e dice che assumono tutto lo staff multilingua che riescono a trovare. Tu conosci abbastanza il Mandarino per passare come bilingue, quindi io dico di tentare.”

“Minjung sshi lavora in un albergo?” si acciglia Minseok, mettendosi gli occhiali. “Con i capelli rosa e tutto?”

Jongdae scrolla le spalle. “Le chiederò di aiutarti. Hai bisogno di soldi per continuare a fanboyeggiare, dopotutto.” Finisce di sistemare l’outfit di Minseok, e sorride mentre torna alla macchina fotografica. “Non è così, baozi?”

“Non avrei mai dovuto insegnarti quella parola,” grugnisce Minseok.





Luhan raggiunge un conclusione: sta sperimento una ‘celebrity crush’ su Xiumin.

Questa conclusione fa calmare il suo cuore. Finalmente la smette di imbronciarsi, torna ad essere il solito giocherellone, si allea con Yixing per tormentare Kris, coccola Tao e lo bulla subito dopo. L’unica differenza nella sua vita di ogni giorno post-Corea è che adesso, ogni notte prima di andare a dormire, controlla CXQD_love e poi bigskyblues con il cuore frastornato e agitato. 

C’è una risposta ad un messaggio in bigskyblues:

Le tue foto di Xiumin oppa sono cooooosì belle! Dovete essere davvero dei buoni amici ^^

La risposta:

Sì, siamo amici sin dai tempi del liceo... molto tempo fa quindiㅋㅋ non è adorabile? Peccato che sia impegnato ~

Luhan mette il broncio, sentendo bolle di gelosia ruggire nel petto, ma non è più spaventato da questa sensazione. È arrivato ad accettarla, dato che Xiumin è una persona sia carina che simpatica, è più che normale che Luhan provi una sorta di ammirazione per lui, quindi abbraccia la teoria della celebrity crush, sebbene suoni ironico persino alle sue stesse orecchie.

Il blog è pieno di foto di Xiumin, sembra che Jongdae abbia iniziato qualche progetto che ha a che fare con lo stile delle fan dei Four Seasons. Gli scatti sono davvero buoni – Luhan è giunto alla conclusione che Jongdae sia davvero un fotografo di talento – e Luhan è sempre grato per le nuove foto che vanno a riempire la sua cartella di Xiumin nel suo hard disk. 

Con gli occhi pesanti per la stanchezza, Luhan aggiorna la pagina un’ultima volta prima di andare a letto. Nota un nuovo messaggio su bigskyblues.

Xiumin oppa, impegnato? Con chi? Con te? ㅋㅋ

Luhan legge la risposta un po’ troppo avidamente, e diventa vittima della sorpresa.

Certo che no!! ㅋㅋㅋ Min e io siamo solo amici! È impegnato con Luhan dei cxqd, ovviamenteㅋㅋㅋㅋ

Quella notte, Luhan si addormenta con un sorriso sulle labbra.





Prevedibilmente, Minseok riesce ad ottenere il posto nell’albergo in cui lavora Minjung. Iniziano a lavorare insieme alla reception, Minjung indossa una parrucca nera corta che non le dona molto.

“Non mi avrebbero mai assunta se avessero saputo,” gli confessa. “Anche se sarebbero stati bene con l’uniforme.”

Indossano camicie bianche e delle giacche blu identiche ma, mentre Minseok porta dei pantaloni neri e delle scarpe informali, Minjung indossa una gonna blu e dei mocassini. Passano il loro pomeriggio a dare il benvenuto agli ospiti, a fare conti,a risolvere problemi e a parlare dei Four Seasons nel tempo libero. Minseok alla fine confessa che agli inizi idolatrava leggermente Minseok.

“Voglio dire, sai tutto su di loro!” si giustifica bevendo un caffè, e Minseok è un po’ imbarazzato. “Tu sei L’Autorità per tutto ciò che riguarda i Four Seasons, per me e per molte altre persone. E poi, sei gentile. Penso che tutti quelli che ti seguono abbiano o abbiano avuto una cotta per te in un certo momento della loro vita.”

“No, non dire così,” nasconde il viso per l’imbarazzo.

“Pfff, non essere così timido. Hai lavorato sodo,” gli dà un pugno scherzoso alla spalla. “Per quanto ne sai, qualcuno potrebbe creare un fanbase per te. Alcune mie amiche stanno pensando di farlo, perché shippano te e Luhan da morire.”

Minseok si affoga col tè, ed è solo per pura fortuna che non si sporca l’uniforme. Tossisce, facendosi male alla gola. “Cosa.”

“Già, shippare significa—”

“No, so cosa vuol dire,” la interrompe, tossendo ancora un po’. “È solo che—perché qualcuno dovrebbe prendersi la briga…”

“Sareste davvero carini insieme, se ti è di consolazione,” Minjung scrolla le spalle, e Minseok pensa che sia leggermente rosa in viso. “C’è anche quella foto, quella che Jongdae ha fatto all’evento. Sembravate sinceramente colpiti l’uno dall’altro.” Minseok ride alla possibilità che Luhan, Il Luhan, potesse essere rimasto anche solo leggermente colpito da lui. “E poi, hai detto tu stesso che usciresti con lui.”

“Quando l’ho detto?” Dopo averci riflettuto un momento, Minseok ricorda l’accaduto. “Oh! Non è quello che ho detto. Ho detto che non l’avrei rifiutato, ma solo perché chiunque rifiuti Luhan è fuori di testa.”

“È la stessa cosa,” Minjung alza gli occhi al cielo. “Jongdae aveva ragione. Non vuoi ammettere di essere gay.”

“Jongdae dovrebbe comprarsi uno specchio!” accusa Minseok, oltraggiato, e Minjung ridacchia maliziosa.




I Four Seasons sono nel bel mezzo di un’importante riunione con il CEO della loro compagnia. Tutti loro sono seri mentre il presidente continua a parlare delle loro vendite degli anni passati, e il manager sta sudando. Eppure, Luhan non riesce a prestare attenzione, perché tutto quello a cui riesce a pensare è Xiumin, Xiumin, Xiumin.

Pensa alle sue guance piene, al suo grazioso mento, alle sue labbra adorabili. Pensa anche ai suoi occhi, a come quegli occhi fossero così luminosi e grandi quando si erano incontrati all’evento, a come fossero così espressivi in quegli scatti che aveva fatto Jongdae. Luhan pensa a come fossero carine le sue ciglia in alcune delle foto postate su bigskyblues, e poi viene riscosso dai suoi pensieri da un calcio allo stinco. Kris lo sta guardando, ovviamente arrabbiato, e Luhan si ricompone velocemente e fa del suo meglio per rimanere attento. 

“… in Tailandia, e con il recente successo dell’evento in Corea, sono portato a pensare …”

Ah, sì, l’evento in Corea. Luhan ricorda ogni dettaglio di esso. No, aspetta, si sta di nuovo distraendo, smettila, Luhan, stai diventando ridicolo. Si immagina Xiumin che gli dice quelle parole, con le mani sui fianchi. Smettila, Luhan, stai diventando ridicolo. E poi solleva una delle sue folte sopracciglia, sorridendo. 

“Luhan,” Kris lo chiama all’improvviso, e Luhan salta dalla sedia. “Cosa ne pensi?”

Luhan sbatte le palpebre. I suoi compagni, il manager e il CEO lo stanno guardando con aspettativa, e Luhan non ha nemmeno idea di cosa abbiano chiesto. “Oh,” sbatte nuovamente le palpebre. Beh, visto che verrà preso in giro comunque, tanto vale rischiare. “Penso sia fantastico! Voglio dire, abbiamo fatto molti progressi, giusto? Sarebbe un bel passo avanti. Dovremmo farlo.”

Con sua sorpresa, nessuno ride, nessuno dice niente. Annuiscono, come se quello che ha detto avesse senso.

“Come pensavo. Se non lo facciamo ora, potremmo perdere una grossa opportunità.” Il loro CEO annuisce ancora, sorridendo prima di alzarsi. “È deciso allora. Terrò un incontro con i produttori e vi farò sapere il risultato il prima possibile. Grazie per il vostro tempo.”

Luhan non ha la più pallida idea di che cosa stia succedendo mentre saluta, ed è solo quando è sicuro di essere fuori dalla portata d’udito del CEO che chiede a Kris, “Cosa abbiamo appena accettato di fare?”

“Lo sapevo! Non stavi prestando attenzione per niente!” sibila Kris, infastidito. Luhan fa un’espressione per la quale è sicuro che sarà perdonato, e funziona, come sempre. Con un sospiro, Kris racconta a Luhan le buone notizie.




Jongdae riceve un’inaspettata email nella sua casella di posta di lavoro. Raramente usa quell’account, di solito riceve email solo da persone per cui ha lavorato da free-lance in passato e che vorrebbero assumerlo ancora, per foto promozionali di cibo o cose così. In passato, Jongdae si chiedeva se la ragione per cui non veniva contattato per nuovi incarichi era la dimensione dei caratteri nel suo sito portfolio. Forse erano troppo piccoli? Forse qualcuno voleva assumerlo ma non capiva come? Ma questa è un’altra storia.

Riceve un’email inaspettata da un mittente sconosciuto, intitolata semplicemente “Offerta di lavoro”. La apre in un batter d’occhio, era sempre stato un fan delle offerte di lavoro. Ha qualche difficoltà a leggere il contenuto, ma, quando ci riesce, rimane a bocca aperta. 

“Porca merda,” vorrebbe telefonare a Minseok immediatamente e dirgli tutto, ma l’ultima frase della mail è ‘per favore mantienilo segreto’ quindi si limita a sedersi sul letto e mormorare “porca merda” tra sé e sé.




Quando il direttore dell’albergo aveva pregato Minseok di scambiare il turno di notte con un suo collega, Minseok aveva accettato senza obiezioni. Non è un grande sacrificio per lui, e il direttore, un alto uomo ricurvo che si preoccupa troppo per tutto, gli ha promesso di pagargli un extra per il piccolo inconveniente.

“Mi stai davvero salvando, Minseok sshi,” dice, sudando e muovendo nervosamente le mani. “Nessuno dei dipendenti notturni ha un Mandarino passabile, e l’altra settimana abbiamo ricevuto una prenotazione da qualche persona importante. Un gruppo, sei o qualcosa del genere.”

“Sembra un bel guaio,” anche Minseok comincia a innervosirsi.

“Enorme,” annuisce il direttore, usando un fazzoletto per asciugarsi il sudore dalla pelata, e se ne va.

Quando arriva il giorno di tale scambio, ad ogni modo, Minseok si rende conto che forse avrebbe dovuto rifletterci più a fondo. Sono le due di notte, è assonnato e annoiato, e non può nemmeno distrarsi con qualche chiacchiera perché non conosce l’uomo con cui sta lavorando al momento. La loro conversazione fino ad ora è stata ‘Buona sera, sono Kim Minseok, rimpiazzerò Lee Jaewoon per stanotte’ e ‘Piacere di conoscerti, spero andremo d’accordo’. Minseok ha già bevuto due tazze di caffè e si sente ancora un po’ fuori di sé quando finalmente le importanti persone Cinesi arrivano.

Sì, sono decisamente molti, tutti vestiti di nero e con degli occhiali. Minseok è intimidito, e si volta verso il collega per chiedergli un favore veloce, ma l’altro uomo è scomparso. Minseok è rimasto da solo con le importanti persone Cinesi. Uno di loro, che sembra un normale impiegato ma che è ovviamente molto più ricco, si avvicina a Minseok, togliendosi gli occhiali da sole.

“Chiedo scusa,” dice fermamente. “Io stanza.”

Minseok sbatte le palpebre, e concentra le proprie energie. Poi dice in Mandarino, “Potete parlare in Mandarino con me, se vi sentite più a vostro agio.”

“!!!” l’uomo importante è piacevolmente sorpreso. “Non sapevo parlassi Cinese! Sono così sollevato! L’ultima volta che sono venuto in Corea …”

E dice qualcosa che Minseok non è sicuro di aver capito, ma presta attenzione educatamente, cercando di non farsi intimidire.

“Non sono molto bravo, ma potrei essere d’aiuto,” prega Dio di essere stato educato. Poi tira fuori la prenotazione che gli ha consegnato prima il direttore, aprendola per controllare. 

“Due stanze, giusto? Una due singoli, una due doppi,” chiede Minseok, e l’uomo conferma. Di solito avrebbe letto a voce alta i nomi degli ospiti, ma i caratteri cinesi stanno ondeggiando davanti ai suoi occhi stanchi. “Potreste confermare i nomi per me, per favore?”

L’uomo procede, e concludono le formalità senza intoppi. Apparentemente contento che Minseok possa comunicare con lui, l’Uomo Importante gli racconta ogni sorta di storia circa i suoi viaggi in Corea, ma Minseok non capisce più del necessario perché la sua comprensione del Cinese parlato non è esattamente al top. È in grado, comunque, di avere una piccola conversazione con l’uomo, cosa che sembra compiacerlo.

“Allora, è tutto confermato,” Minseok sorride dopo aver controllato le carte per la firma dell’uomo. “Vi accompagno alle vostre camere.” Minseok cerca il suo collega nella parete di vetro dietro di sé, ed è abbastanza fortunato da trovarlo; prova a comunicare telepaticamente con lui. Potresti per favore stare qui un momento? Magicamente, sembra funzionare, e l’uomo non solo arriva al bancone ma aiuta anche Minseok con i il carrello dei bagagli. Sono più che altro zaini a spalla, ma comunque pieni di cose pesanti, quindi Minseok è grato per la mano di aiuto.

La salita è un po’ imbarazzante, perché tutti stanno completamente in silenzio. Là, di fronte a tutte quelle persone che non conosce e con le quali può a malapena parlare, Minseok si sente irragionevolmente nervoso. Ci mettono anche un bel po’ tra l’altro. La loro stanza è al tredicesimo piano.

“Ecco le singole,” Minseok apre la porta, e solo due degli uomini lo seguono; quello che ha parlato con lui al bancone e un uomo paffuto sulla quarantina. “Qui c’è il bagno, e qui l’armadio. Potete cambiare la temperatura qui, ed ecco il telecomando della TV …” etc, etc, Minseok recita tutto doverosamente, quelle ore e ore di studio di Mandarino sono servite a qualcosa. Lascia che gli uomini prendano i loro zaini dal carrello, si inchina, e lascia la stanza per guidare gli altri al loro destino. Sono quattro, ed anche più intimidatori degli altri due, perché tutti loro indossano occhiali da sole, cappelli (di ogni tipo) e uno di loro sta persino indossando una mascherina.

“Ecco la camera con due doppi,” rinizia Minseok, guidandoli dentro la stanza. I suoi movimenti sembrano fiacchi persino a se stesso. Potrebbe aver bisogno di un’altra tazza di caffè dopo aver finito. “Qui c’è il bagno, e qui l’armadio …” etc etc. “… potete chiamarci da qui digitando zero-zero-uno. C’è una guida completa su come usare il telefono nel cassetto. La password per il wi-fi è attaccata alla finestra.” Potrebbe aver finito. Minseok sbatte velocemente le palpebre, cercando di riscuotersi da sonno. Pensa di aver finito. “C’è qualcosa che vorreste chiedere?

Gli uomini mormorano una risposta negativa, a quanto pare ancora più stanchi di Minseok. Minseok sorride, schiva due di loro per arrivare al carrello dei bagagli, per poi cominciare a scaricarlo. 

“Ah, la mancia,” sente dire da uno di loro.

“Oh, non è necessario!” li rassicura velocemente Minseok, chiedendosi se avesse usato i toni giusti. Fa loro il suo sorriso da miglior impiegato del mese, sperando di coprire qualsiasi errore avesse commesso. “È un mio piacere servirvi. Se avete qualche problema o domanda, chiamatemi e vi aiuterò.”

“Grazie,” dicono in coro i quattro, inchinandosi. Minseok ricambia l’inchino.

“Conosci qualche ristorante che possa essere aperto a quest’ora?” chiede uno di loro, afferrando il proprio zaino dal pavimento.

Minseok pensa, contraendo le labbra per abitudine. Non conosce bene il posto, specialmente non a quest’ora, quindi decide di dire, “Non saprei. Ma posso portarvi la cena in camera.”

L’uomo è apparentemente confuso. Inclina la testa in un movimento familiare a Minseok, dato che anche lui lo fa spesso. “Servizio in camera?”

A corto di risposte migliori, Minseok annuisce. “Non è usuale, ma, se non vi dispiace il nostro cibo…” Minseok vuole aggiungere qualcosa tipo ‘sembra che abbiate fatto un lungo viaggio’ ma sta incominciando a incespicare con le sue conoscenze di Mandarino, e decide che è meglio di no.

“Ci farebbe piacere. Grazie,” quello più vicino alla porta sorprende Minseok parlando in Coreano. Minseok gli è grato, anche perché sembra stanco morto. 

“È un mio piacere,” risponde in Coreano Minseok, per poi andarsene, promettendo di essere di ritorno in pochi minuti.

È decisamente inusuale offrire il servizio in camera a quell’ora, ma Minseok non potè fare a meno di sentirsi in pena per loro. Afferrando una tazza extra-large di caffè, prende la chiave dalla scatola segreta nello stanzino dello staff e apre la cucina dell’albergo. 

Minseok è un cuoco decente, anche quando i suoi sensi sono offuscati dal sonno e, dopo, da un eccesso di caffeina. Prepara un veloce piatto di Kimchi, erbe, qualche bistecca e un po’ di riso avanzato, sperando che non facessero caso alla poca creatività, e ruba un po’ di succo dal frigo. È abbastanza buono da essere servito, almeno secondo Minseok, quindi si dirige al tredicesimo piano sicuro di sé, bilanciando il grande vassoio sulle sue piccole ma forti mani.

Suona il campanello con il naso, sperando di non svegliare nessuno. Ci vuole un po’ di tempo prima che qualcuna finalmente risponda, e annuncia, “Servizio in camera,” a voce bassa, perché la camera è completamente al buio ed è sicuro che qualcuno stia già dormendo.

“Ah, grazie,” quello che ha risposto alla porta si fa avanti per aiutare Minseok con il vassoio, e la luce inonda lo sconosciuto. Non ha gli occhiali e il cappello ora, quindi il suo volto può essere visto completamente, e Minseok smette di respirare. “Grazie per esserti... scomodato…”

Minseok lo sta fissando. Sì, lo sta facendo, e non può fare a meno di farlo. Lo sconosciuto è la copia sputata di Luhan, Il Luhan, Luhan dei Four Seasons. Gli stessi occhi rotondi, le stesse labbra delicate, le stesse sopracciglia folte. Persino la stessa forma del viso. Minseok sbatte le palpebre, rendendosi conto improvvisamente che lo sta fissando, e si prende a schiaffi mentalmente. Poi sorride, più entusiasta che professionale. “N-nessun problema! È un mio piacere. Spero che il cibo sia buono.”

Lo sconosciuto annuisce, fissando Minseok. Probabilmente pensa che Minseok sia uno strambo per averlo fissato e poi essere arrossito furiosamente, ma non è colpa di Minseok, non può controllare le sue reazioni biologiche al viso di Luhan. Signore, e se fosse veramente Luhan? E se quegli altri tre fossero il resto del gruppo, e fossero venuti in Corea per qualche ragione misteriosa di cui Minseok non sa niente nonostante conosca persino le date di nascita delle madri?

“Um,” dice lo sconosciuto che potrebbe essere Luhan, e il cervello frenetico di Minseok sta incominciando a trovare anche la voce simile a quella di Luhan – oh no, lo sta fissando di nuovo e lo sconosciuto lo sta fissando e si stanno fissando a vicenda senza dire niente. Questo non è mai accaduto a Minseok, non è mai stato imbarazzato con un ospite, non sa cosa fare, questo non c’è nella guida! L’ospite si lecca le labbra. “G-grazie.”

“Nessun problema, grazie,” blatera Minseok prima di inchinarsi. “Se avete bisogno di me, chiamate. Buonanotte.”

Lascia lo sconosciuto immobile sulla porta, con il vassoio in mano, e non riesce, per l’amor del cielo, a smettere di arrossire, persino dopo essere tornato nella hall.

Il suo collega è preoccupato per la sua faccia, a quanto pare. “Cos’è successo?”

Minseok vuole rispondere ‘Credo di star vivendo in una fanfiction’ ma, invece, dice, “Niente.”




Luhan rimane fuori con il vassoio in mano per circa due minuti, perché non può credere ai suoi occhi.

“Luhan?” sente che Yixing lo chiama dal letto, dove è sdraiato e quasi addormentato. “Va tutto bene là fuori?”

“Io—Yixing,” corre improvvisamente nella stanza, facendo quasi cadere il succo, con la voce impanicata. “Yixing, Yixing. Yixing.”

“Che succede?” gli istinti da leader di Kris hanno vibrato a quanto pare, perché si è svegliato. 

“Credo di aver appena parlato con Xiumin gege,” annuncia Luhan, terrorizzato.

Kris guarda il vassoio. “Cibo?” Probabilmente non si ricorda se hanno ordinato o meno il servizio in camera.

Yixing si acciglia. “Vuoi dire in sogno?”

“Penso sia quel ragazzo, quello che ci ha portato i bagagli e tutto,” spiega Luhan esasperato, posando il vassoio sulla prima superficie piana che trova. “La sua faccia, avete visto la sua faccia?”

“No, immagino. Ad essere onesti, gli stavo guardando il culo,” confessa assonnato Yixing, e Luhan quasi gli lancia un broccolo. “Aspetta, pensi che sia Xiumin gege del sito?!” si risveglia improvvisamente dalla sua trance.

“Ha gli stessi occhi e labbra piccole e guance tonde e denti piccoli, Yixing, deve essere lui,” è un miracolo che Tao stia ancora dormendo nonostante tutto il rumore. “E mi ha guardato ed è arrossito!”

“Oh, wow,” Kris sta seguendo Luhan meglio di Yixing, sebbene non sia la persona con cui il ragazzo sta parlando. Luhan pensa stia per dire qualcos’altro, ma non lo fa.

“Cosa faccio?” insiste Luhan, bisognoso di direzioni.

Yixing pensa, mettendosi un po’ del cibo in bocca. Mormora sonoramente in apprezzamento. “Non so cosa sia, ma è buono,” commenta prima di mangiare il resto. 

“Parlagli e basta?” suggerisce Kris.

Luhan e Yixing lo guardano male.

“Forse se ti comporti come se niente fosse successo…” inizia Kris, ma si interrompe da solo “No, sembra essere un buon dipendente, discreto e tutto. Non ci si avvicinerà.”

“Dovrebbe semplicemente chiamarci e chiedere ‘scusate, siete i Four Seasons?’ o qualcosa del genere,” sospira Yixing, dispiaciuto per quanto fosse complicata la situazione. “Non ci dispiacerebbe.”

Il telefono squilla.

I tre lo guardano con gli occhi sgranati per cinque secondi. Poi, quando squilla per una seconda volta, si avventarono su di esso, Yixing per poco non fece cadere il vassoio. Kris vince la corsa. “Pronto?”

Luhan e Yixing guardano la conversazione in silenzio. “Sì,” Kris sta usando il Cinese. Forse è il loro CEO. Anche se è nella porta affianco con il loro manager, potrebbe aver pensato che fosse troppo faticoso alzarsi. “Non preoccuparti, il nostro Luhan lo porterà giù per te,” Luhan ansima un ‘con chi stai parlando’, Yixing sussurra un ‘di cosa stai parlando’. “Non preoccuparti, non ci dispiace. Grazie.” Riattacca.

“In cosa mi hai appena cacciato?” Luhan afferra il braccio di Kris. Il più alto ha un’espressione indifferente sul viso, ma i suoi occhi brillano maliziosamente.

“Era Kim Minseok della reception, ha detto di chiamarlo una volta finito di mangiare così avrebbe potuto ritirare il vassoio,” dice Kris. “Gli ho detto di non preoccuparsi perché il nostro Luhan lo avrebbe portato giù per lui.”

“Bravo!” applaude forte Yixing, e Tao grugnisce nel sonno. “Come ci si aspetterebbe dal nostro leader!”

“Dio, Yifan, tu mi odi,” Luhan si porta le mani in faccia, pronunciando il nome cinese raramente usato da Kris. “Cosa dovrei dirgli? ‘Ciao, tu conosci me, io conosco te, rotoliamo’?”

“Beh, questa suona come una frase da rimorchio,” Kris fa notare l’ovvio.

“Orribile!” Yixing ride con la bocca disgustosamente piena. 

“Grazie per l’aiuto,” grugnisce Luhan, mangiando una cucchiata di cibo per distrarsi. Mormora. “È buono!”




Minseok è un fascio di nervi alla reception. Il suo collega della notte sta facendo un pisolino – o nascondendosi, Minseok non lo sa – nello stanzino dello staff, cosa buona, dato che Minseok sta quasi uscendo di testa.

Il nostro Luhan può portarlo giù per te.

Minseok controlla nervosamente il proprio riflesso sul lucido marmo del bancone. La sua mente non riesce a capacitarsi della situazione, o probabilmente sarebbe più nervoso, ma, per quello che vale, il suo cuore sta battendo così velocemente e così forte che gli sta impedendo il senso dell’udito. 

Il familiare ding dell’ascensore riecheggia nella hall. Minseok salta, cercando di sembrare naturale, ma tutto quello che sta facendo è spostare delle carte qua e là. Come per torturarlo, le carte gli cadono di mano. Imprecando in silenzio, si inginocchia per raccoglierle.

“Um—”

“Sì!” Minseok vuole alzarsi, ma sbatte forte sul bancone. Un dolore lancinante gli attraversa la testa. “Ouch…”

“Stai bene?” Ci sono delle mani che lo aiutano a rimettersi in piedi, e, quando Minseok riesce ad alzarsi, vede che è Luhan ad avere le proprie mani sulle sue braccia, le sopracciglia incurvate per la preoccupazione. Il battito di Minseok diventa assordante.

“Sì, scusa, scusa, ho sbagliato,” si rende conto di star blaterando. Nota il vassoio sul bancone e fa per afferrarlo. “Grazie mille per l’aiuto. Aiutarmi! L’aiuto. Grazie.”

“Va bene se parli Coreano con me,” dice Luhan, ridacchiando. Minseok si sente stupido. 

“Certo. Scusa. Sono, um, nervoso,” confessa, con le guance in fiamme, e una piccola risatina sfugge dalle sue labbra. Decide di puntare gli occhi sul vassoio.

“È tutto okay. Conosco questa sensazione molto bene.” Decisione abolita. Minseok solleva lo sguardo, cercando di scoprire il significato di quelle parole studiando l’espressione di Luhan. Il ragazzo si sta mordendo un labbro, come per trattenere una risata. “Ti volevo incontrare da molto tempo, a dire il vero.”

Minseok lo fissa con espressione indecifrabile. “Dovrebbe essere la mia battuta, però,” si acciglia, con un risatina incredula.

“No, davvero! Io, um, leggo il tuo sito,” Luhan scrolla le spalle, apparentemente imbarazzato. “E suona male, perché, wow, passo le mie notti a leggere cose su di me. Ma, sì, lo faccio. Ti seguo sin dal nostro debutto sai.” Luhan ride, e aggiunge, “il mio debutto e anche il tuo.”

“Mi stai prendendo in giro,” mormora Minseok, incantato da quanto timido il suo idol più grande di sempre sia parlando con lui, Kim Minseok, l’uomo più ordinario del paese. Luhan scuote la testa.

“Sono serio.” Annuisce, il sorriso si trasforma in un leggero ghigno. “Posso chiacchierare un po’ con te? Anche se sei in servizio e tutto.”

“Oh, certo! Questo non è il mio solito turno, a dire il vero. Io ho il turno del pomeriggio, ma il direttore ha chiesto un aiuto per stanotte,” biascica Minseok, ancora tenendo il vassoio, notando vagamente che le nocche gli fanno male. “Um, ti andrebbe di venire in cucina con me? Devo lasciare questi lì, ed è un bel posto quando è vuoto, immagino, quindi…”

Luhan non solo accetta il suo strano invito ma lo aiuta anche a portare i bicchieri che minacciavano di cadere a terra. Per completare il tutto, si offre persino di aiutare Minseok a lavare i piatti, e finiscono per lavarli fianco a fianco; il fan e l’idol, il ragazzo normale e la superstar. Minseok si sente intorpidito, in un certo senso. È difficile per lui credere che stia davvero accadendo.

“Allora, lavori in un albergo,” commenta Luhan dopo un momento di silenzio imbarazzante. “Non me lo aspettavo, sinceramente.”

“Non sono il tipo di ragazzo da albergo?” scherza Minseok, incrociando lo sguardo di Luhan con il proprio per un istante. Lentamente, sta uscendo dall’iniziale stato di isteria, scivolando in una specie di passivo fermento confortevole. 

“Ad essere onesti, no,” Luhan fa una smorfia. “Le persone da albergo sono noiose e ordinarie, per la maggior parte.”

“La pensi così?” Minseok ride, pensando a Minjung. “La ragazza con la quale lavoro nel pomeriggio ha i capelli rosa, sai.”

“Una permanente rosa?” chiede Luhan con tono di scherno. 

“Una permanente rosa,” annuisce Minseok, con sorpresa di Luhan. L’idol lo guarda con un’espressione mista di impressione e disgusto. “A lei sta bene! Ma indossa una parrucca quando è qui. Per non scioccare gli ospiti, immagino.”

“Per lavorare in un hotel, deve rendersi anonima,” fa notare Luhan, scuotendo la testa. “Le permanenti rosa mi ricordano Kris.”

“Blooming-era,” aggiunge Minseok, e se ne pente subito dopo perché non vuole far sentire Luhan a disagio comportandosi come l’hardcore fan che in realtà è. “Ho un poster sul mio muro. Bei vecchi tempi.”

“Deve essere davvero una brutta vista svegliandosi,” Luhan ride sonoramente, gli occhi scompaiono nel suo famoso sorriso a luna crescente, quello che Minseok ha visto così tante volte in video. “La permanente rosa di Kris, le lenti a contatto verdi di Tao. E quegli smoking-reggiseno. Dio, abbiamo esagerato quella volta. Doveva essere tipo una specie di invasione aliena.”

Minseok ride, strofinandosi gli occhi, che cominciano a bruciare per la stanchezza. “È davvero una visione.”

Luhan è apparentemente divertito. Poi, dopo una pausa, chiede, “Lavorare in un albergo è il tuo sogno o qualcosa del genere…?”

“Non proprio,” Minseok scuote la testa. “Sto solo provando vari lavoretti al momento. Mi sono laureato qualche mese fa quindi avevo troppo tempo libero.”

“Oh! Cosa hai studiato?” Luhan sembra sinceramente interessato, cosa che imbarazza Minseok.

“Ingegneria Urbana,” hanno quasi finito e, per la prima volta nella sua vita, Minseok desidera ci siano altri piatti da lavare. 

“Ooh, che nobile!” si complimenta Luhan, risciacquando l’ultimo piatto mentre Minseok lava il lavandino. Si asciuga le mani sui pantaloni prima che Minseok possa offrirgli un asciugamano. “Questo è più da te, immagino.”

“Come mai?” Minseok si acciglia leggermente, conducendo Luhan verso la hall. Non vuole salutarlo proprio ora: è un’occasione che capita una volta nella vita, dopotutto.

Luhan scrolla le spalle. “Non lo so. Sembri uno con spirito d’iniziativa. Ma perché ingegneria urbana, nello specifico?”

Chiacchierano per un bel po’, Luhan seduto su una delle poltrone, Minseok al bancone. Parlano di piani urbani, di disastri naturali e film sull’apocalisse, delle loro celebrità preferite, di moda, e dei tempi della scuola. Minseok parla molta della sua sorellina e dei suoi amici, e Luhan parla molto della sua famiglia e degli altri membri. È incantevole. Minseok trova talmente tanta familiarità nei gesti di Luhan che non ha alcun dubbio che il Luhan che conosce, il Luhan che sale sul palco e canta in TV, sia lo stesso Luhan che si nascondeva nel bagno delle ragazze con le sue amiche durante la pausa pranzo a scuola.

“Era l’unico posto sicuro in cui potessi parlare di boybands,” si giustifica Luhan, con il broncio, quando Minseok ride. A quel punto, è molto tardi, ed entrambi stanno per collassare dalla stanchezza. “Gli altri ragazzi mi prendevano già in giro per la mia faccia, sai. Anche nella squadra di calco, mi prendevano sempre in giro. Quindi, quando la campanella suonava, ingoiavo il mio pranzo intero e mi affrettavo in bagno come un ninja.”

“In pratica bevevi il tuo porta pranzo,” dice Minseok, trovando la storia molto divertente.  Anche se ha avuto un’esperienza simile durante il primo anno di college, quindi lo capisce.

“Non portavo un porta pranzo a scuola, mangiavo qualcosa come un panino o ravioli di carne,” replica Luhan, praticamente sdraiato orizzontalmente sulla poltrona, guardando Minseok a testa in giù. Sorride. “Baozi. È sempre stato il mio piatto preferito.” Lo dice in modo così dolce che Minseok arrossisce furiosamente, sentendosi incredibilmente a disagio. “Il tuo viso me li ricorda. Le guance.”

“Ah, sì, l’hai scritto nel tuo autografo l’altra volta, giusto?” Minseok ringrazia di avere qualcosa per proseguire, altrimenti lo avrebbe nuovamente fissato stupidamente a bocca aperta. “Ora Jongdae mi chiama sempre baozi. Potrebbe diventare il mio soprannome ufficiale presto.”

“Dovrebbe diventarlo,” Luhan cerca di reprimere uno sbadiglio – Minseok lo capisce dal modo in cui la sua mascella si contrae – e chiede, “che ora è?”

“Le quattro e mezza,” Minseok guarda l’orologio sul muro. “Anche conosciute come ‘tardi’.”

Luhan si lamenta, imbronciandosi. “Ho un incontro tra tre ore e non mi ricordo nemmeno il numero della mia stanza.”

Minseok ride, lasciando il bancone per aiutare l’idol. “Ti accompagno io, non preoccuparti. Dovresti provare a dormire finchè puoi.”

“Mm,” Luhan non si muove; si limita a guardare Minseok con espressione incantata. “Non posso dormire qui?” mugugna.

“Non è molto comodo, temo,” Minseok cerca di non ridere, e colpisce la spalla di Luhan. “Andiamo, ti aiuto ad alzarti.”

Le braccia di Luhan trovano le sue per supporto. Raggiungono l’ascensore a braccetto, e, durante l’imbarazzante risalita, Luhan poggia la testa sulla spalla di Minseok, chiudendo gli occhi. Minseok prova una senso di vertigine quando il calore di Luhan passa attraverso il tessuto della sua uniforme.

“Baozi,” Luhan lo chiama all’improvviso, a voce bassa. “L’incontro di domani deve rimanere top secret. Quindi,” si porta un dito alle labbra, aprendo gli occhi per guardare Minseok. 

“Non ti preoccupare. Non ci siamo nemmeno incontrati oggi,” lo rassicura Minseok. Con sua sorpresa, Luhan non è felice di questa risposta.

“Non dire così,” si lamenta. “Ora che finalmente ti ho incontrato…”

Minseok sopravvive a quella nottata solo per pura forza di volontà.




I sogni di Luhan sono riempiti da Minseok.




Durante la corsa dell’autobus per tornare a casa, Minseok desidera raccontare dell’incontro a Jongdae, è sicuro che lui non ne parlerebbe ad anima viva, ma le parole di Luhan gli tornano alla mente e decide di non farlo.

Non poter aprire bocca rende Minseok estremamente frustrato e agitato, e, sebbene sia stanco morto quando torna a casa, non riesce a dormire. Quindi apre il suo sito per controllare se ci siano messaggi. Niente. Carica qualche nuova scans di Yixing, e nuove foto fan-taken di un non tanto recente evento in Taiwan. Ha quasi finito quando gli arriva un nuovo messaggio. Anonimo. 

Scenario: stai cucinando la cena e suona il campanello. Apri la porta, ed è Luhan. Cosa fai?

Fottuto Jongdae.

Nooo, non di nuovoㅠㅠㅠ Sono troppo sensibile adessoㅠㅠ ad essere onesti probabilmente crollerei a terra e mi agiterei come un pesceㅠㅠㅠㅠ

Alla fine va a letto, e fantastica di cenare con Luhan prima di collassare per la mancanza di sonno.

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Capitolo 3
*** Parte III ***


Jongdae sta sudando. Non è poi tanto strano dato che l’estate sta arrivando e tutto, ma non sta sudando per il caldo. Sta provando un metaforico sudore freddo perché si trova in una stanza con quattro celebrità, i CEO di due compagnie e una manciata di altre persone importanti, tutte che indossano un completo.

Non è per niente abituato a questo. Da studente, Jongdae era sempre fuggito dalle cerimonie importanti e dai cocktail eleganti, preferendo invece le esposizioni di strada. È un free-lancer, per l’amor del cielo. Anche solo guardare quei ricchi uomini d’affari gli fa accaponare la pelle.

Tutto questo all’interno, però. Esternamente, Jongdae è sicuro di starsi comportando in modo impeccabile, perché l’uomo accanto a sé – il manager dei Four Seasons, quello che lo ha contattato sin dal principio – sembra rilassato e quasi non gli presta attenzione, il che significa che Jongdae si sta integrando bene. Nessun altro sembra aver notato la sua presenza, ovviamente devono aver pensato che sia un segretario o qualcosa di simile. Il suo completo a noleggio smette di essere scomodo, e si rilassa.

“… e una campagna attraverso Naver, composta da cinque passi…” la donna che sta parlando, da quel che ha capito Jongdae, è la presidente di una grande compagnia Coreana. Mentre lei presenta il loro piano d’affari, Jongdae vede che Luhan lo sta traducendo al loro CEO con dei piccoli sussurri. “Dato che è importante fare le cose in grande, ma non a prezzi esorbitanti, abbiamo pensato ad uno stratagemma molto semplice…”

Jongdae capisce quasi subito quale sia il suo ruolo nel progetto. Sorride mentalmente tra sé e sé, compiaciuto. È un buono stratagemma. Molto ben pensato. E sa già come collaborare. 

Quando chiedono qualche commento, solleva una mano. Quasi si dimentica di essere stato nervoso fino a un momento prima, perché è sicuro della propria idea.

“Penso sia un’ottima strategia. Internet dopotutto è il mezzo attraverso il quale i Four Seasons hanno raggiunto questo status in Corea, quindi è un buon inizio per espandersi,” dice fermo, cosciente di star facendo una buona impressione. “Ma forse rivolgersi a delle compagnie come primo passo non è la scelta migliore.” Fa attenzione a puntualizzare la propria opinione molto chiaramente e professionalmente, anche quando lo sguardo della CEO su di lui diventa così intenso da farlo sentire nudo. “La mia idea è di far partire una sottile agitazione dal basso, come un rumor. Lasciare che i fansites ne parlino prima che venga confermato tutto. Visto che i fansites sono la fonte d’informazione primaria delle fan, la notizia si spargerebbe velocemente, ma la mancanza di conferme manterrebbe alta la suspense e il battage pubblicitario.”

Jongdae aspetta. La presidente lo sta ancora fissando. Poi, lentamente, annuisce, l’accenno di un sorriso le sfiora le labbra.

“Bella idea,” si complimenta, e Jongdae è grato, ma non sa se davvero la approvi o se stia per mettere da parte l’argomento. “È davvero un’idea fantastica. La pubblicità è fondamentale per i nuovi artisti, molto più di qualsiasi altra cosa, e i rumors sono la giusta strada. Dovremmo impiantare un – no,” ripensa velocemente alla propria idea iniziale, proponendo, “Dovremmo contattare i proprietari dei fansites. Giusto?”

“Sarebbe l’ideale. Per farli collaborare. Sono sicuro che sarebbero disponibili a creare la suspense, senza bisogno che le compagnie investano esageratamente” Jongdae sorride, fiero di sé. Ce l’ha fatta! Ha impressionato le ricche persone d’affari! “Una cosa fatta in grande, ma non a prezzi esorbitanti.”

“Una cosa fatta in grande, ma non a prezzi esorbitanti,” Gli fa eco, soddisfatta. Jongdae si incoronerebbe re di tutte le cose buone. 

Il manager dei Four Seasons prende parola all’improvviso. Dice qualcosa in Mandarino a Luhan, il quale sorride smagliante prima di tradurre.

“Ha detto che potrebbe avere già qualcuno in mente per il lavoro,” è quello che dice, con gli occhi che brillano.

E Jongdae capisce. Oddio. Minseok gli deve un favore enorme.




Alle nove, il telefono di Minseok squilla. È Jongdae. Minseok non risponde, perché è profondamente addormentato.




Luhan di solito odia i pranzi d’affari, ma quello che ha dopo l’incontro è eccellente. Primo, perché la riunione è andata bene, e Luhan non vede l’ora che il piano venga messo in atto. Secondo, perché tutte queste persone importanti tagliano fuori dalla conversazione lui, i suoi compagni e Jongdae,  dando loro un sacco di tempo per parlare.

“… e morivo dalla voglia di dirlo a Minseok, sarebbe esploso al telefono, ma dovevo mantenere il segreto e tutto,” Jongdae sta raccontando a Luhan e Kris di quando ha ricevuto l’offerta di lavoro dal loro manager, mentre Yixing e Tao sono impegnati in qualche round di Fruit Ninja. “Non vedo l’ora di offrire il lavoro a Minseok, comunque. Informazioni di prima mano sul debutto Coreano del suo gruppo preferito? Imploderà.”

“Allora stavi pensando a lui!” dice Luhan, leggermente cospiratorio. “Quando hai fatto la proposta dei fansites. Stavi pensando di offrire a lui il lavoro.”

“E, da quanto ho capito, anche il vostro il manager,” risponde Jongdae, sorridendo. “E tutti quelli nella stanza che lo conoscono. Il suo sito è il più grande e più visitato fansite Coreano sui Four Seasons, dopotutto. Il numero di iscritti che ha è assurdo. Assurdo, vi dico.”

Il sorriso di Luhan avrebbe potuto dividergli il viso a metà. “Non vedo l’ora di lavorare con entrambi,” dice sincero, e, a differenza di come avrebbe fatto Minseok, Jongdae non si fa intimidire.

“Chissà se Minseok ssi riuscirà a farlo conciliare con il suo lavoro,” fa notare Kris.

“Sono sicuro che possa cambiare turni. O andarsene. Il suo lavoro è abbastanza noioso, sta lavorando in un hotel,” butta lì Jongdae, e Luhan è felice di notare che i pensieri di Jongdae circa gli alberghi sono simili ai suoi. “Sai, l’albergo in cui sta lavorando è un alto hotel d’affari, non sarebbe divertente se voi alloggiaste lì e lui non lo sapesse?”

Kris e Luhan si scambiano un’occhiata significativa.




Minseok si sveglia all’una, ben riposato e terribilmente in ritardo.

Si pente di aver preso il giorno precedente libero e non oggi, ma ormai è troppo tardi e si affretta verso l’hotel, lasciando sbadatamente il telefono a casa. 




È tardo pomeriggio. Ai Four Seasons è stato dato un po’ di tempo per riposarsi e per fare le valigie, dato che ripartiranno per la Cina con il volo della notte. Kris sta dormendo, Yixing gira su internet, e Tao si fa qualche selca. Luhan sta parlando con Jongdae su Line.

Non risponde al telefonoooooo, gli invia Jongdae. Dannazione Minseok. Proprio quando ho buone notizie per te.

Luhan si imbroncia inconsciamente, digitando una risposta. Probabilmente è a lavoro ora, e aggiunge, ovvero qui. Ride. Come poteva dimenticare? Potrei fare le scale e andare a parlargli, immagino.

Sta scherzando, ovviamente. Sfortunatamente, Jongdae non lo capisce. Ti prego, fallo, dice. Sarebbe felicissimo di sentire la notizia da te. Potrebbe non sopravvivere in realtà. Ti ho mai detto che è molto gay per te? Perché lo è.

Luhan ignora l’ultima parte di proposito e si concentra sul problema principale. Non posso farlo! Non posso semplicemente invadere la reception e dire ‘Hey, indovina. Molla tutto. Lavorerai per me da ora’.

Jongdae non è d’accordo. Certo che puoi.

Luhan non è d’accordo. No.

Amico, Jongdae non si arrende. Chiama la reception e basta. Ecco. È abbastanza semplice.

Questa, deve ammettere Luhan, è una buona idea, e non ci aveva assolutamente pensato. Poteva semplicemente chiamare e chiedere a Minseok di andare in camera sua! No, aspetta. Luhan ci ripensa, dando uno sguardo allo stato della camera. Ci sono vestiti ovunque, e Kris sta sbavando. No, Luhan deve proteggere l’immagine della band, specialmente di fronte ad un fan così speciale. Allora cosa potrebbe fare...? Forse potrebbero andare fuori a prendere qualcosa da mangiare, e poi avrebbe dato a Minseok la buona notizia. Oh, buona idea! Un appuntamento!

Luhan ridacchia tra sé, un senso di vertigine gli scoppia nel petto. Un appuntamento. Che pensiero stupido. No, non un appuntamento, ma potrebbero andare da qualche parte con la macchina che ha noleggiato il manager, prendere qualcosa da un drive-in e rilassarsi insieme. Come degli amici. A Luhan piaceva pensare che lui e Minseok fossero abbastanza vicini allo stato di ‘amicizia’ per fare un’uscita amichevole. 

Ok gli chiederò di uscire.

Mettendo il cellulare da parte, afferra il telefono della stanza e digita zero-zero-uno. 

Squilla una volta, poi qualcuno risponde. “Salve, questa è la reception. Come posso aiutarla?” E Luhan sente una piccola ondata di panico quando si rende conto che la voce è femminile. Ovviamente. Minseok non è l’unico ad avere questo turno.

“Um,” si lecca le labbra, cercando un buon modo per chiedere di lui senza sollevare sospetti, e poi gli si accende la lampadina. “Potrei parlare con il ragazzo carino e sorridente del turno dell’altra notte?” dice in Mandarino, forzando il proprio accendo pechinese. 

“… solo un momento,” ha funzionato. Luhan si sta crogiolando nella vittoria quando la chiamata viene trasferita e una voce familiare risponde in Mandarino accentuato, “Salve, come posso aiutarla?”

“Kim Minseok!” Luhan lo saluta allegro, abbandonando il Mandarino e il proprio accento. “Sono io, Luhan. Scusa se ti ho chiamato mentre sei in servizio.”

“Oh. Oh!” sente Minseok ridere leggermente. “Mm, quindi è lei. Come posso aiutarla?” Minseok gli sta ancora parlando in Mandarino; probabilmente la ragazza di prima è ancora nelle vicinanze.

“Quando finisce il tuo turno?” 

“Alle sei in punto, signore,” Minseok è esageratamente formale, cosa che diverte Luhan.

“Usciresti con me stanotte?” Luhan trasale per quanto allusivo fosse suonato. Si schiarisce la gola. “Per prendere qualcosa per cena. E, non lo so. Parlare.”

Silenzio dall’altra parte della linea. Luhan diventa ansioso. E se fosse già impegnato? E se non volesse uscire con lui?

“Io—certo!” biascica improvvisamente Minseok in Coreano, la voce un po’ troppo acuta. “Uh, voglio dire, certo, signore. Sarebbe un piacere,” si corregge velocemente e ritorna al Mandarino. 

“Fantastico! Aspettami vicino al garage, okay?” propone Luhan, con la voce un po’ troppo provocante, e Minseok acconsente. “Ci vediamo dopo allora. Ciao!”

Riattacca. Non un secondo dopo, si catapulta in doccia.




Minjung insiste nel restare con lui quando Minseok le dice di andare pure avanti. Di solito vanno alla stazione insieme, quindi è come se Minjung sentisse un senso di responsabilità verso Minseok. Le è riconoscente, ma è anche ansioso.

“È molto pericoloso fuori e, non offenderti, ma sei una facile preda,” si giustifica lei. 

Minseok spera soltanto che non riconoscerà Luhan, o che  nel caso accadesse, sia discreta.

Si sente estremamente a disagio nei suoi abiti informali, noiosi e leggermente grandi, e ha cercato di rendere presentabili almeno i capelli, fallendo miseramente. Minjung lo aiuta, legando i suoi capelli troppo lunghi in una codina, gli presta un po’ di acqua di colonia, e gli rigira le maniche della giacca stilosamente. 

“Stai prendendo il posto di Jongdae, non è così,” scherza Minseok dopo che ha finito, ammirando il suo aspetto.

“Perché dici così?” chiede, aggiustandogli la frangia.

“È lui che si prende cura di me quando c’è un’emergenza,” afferma Minseok, e Minjung sospira.

“Tu e Jongdae dovreste sposarvi,” mormora, aggiustando ora il colletto di Minseok.

“Lo stesso vale per te,” replica rapidamente.

“Scusa! Non sono io che—sta arrivando qualcuno,” lo lascia andare improvvisamente e si mette al suo fianco, facendo sentire Minseok estremamente vulnerabile. Fuori dal garage, un van nero si sta lentamente avvicinando a loro; i finestrini sono troppo scuri perché Minseok possa vedere qualcosa. Forse non è lui. Probabilmente non è lui. Perché dovrebbe guidare un van?

Il van accosta, e un finestrino si abbassa, rivelando Luhan dietro al volante. Il suo sorriso è così affascinante. “Buona sera.”

“Ciao,” biascica Minseok prima di voltarsi verso Minjung, le mani strette attorno alle spalline del suo zaino. “Um, allora io vado. Ciao.”

Minjung è immobile, con la bocca aperta. Ha un’espressione completamente vuota, e solleva un dito per indicare la macchina. Minseok si sente in colpa. “Ti chiamo dopo. Davvero. Scusa.”

Non dice niente, quindi Minseok le dà un pugnetto come ultimo saluto e sale sul sedile del passeggero. Quando nota l’aspetto di Luhan, si sente più a disagio che mai. Luhan sembra... beh, Luhan sembra un celebrità. 

Minseok deglutisce. “Ciao,” lo saluta piano, cercando di compensare il suo aspetto trasandato con un sorriso.

“Ciao,” Luhan ricambia il saluto, lo sguardo fisso su Minseok, così intenso che l’avrebbe potuto mandare a fuoco se avesse voluto. Minseok si sente imbarazzantemente fuori luogo, con la testa piena di pensieri: non guardarmi, non farlo, smettila di fissarmi, guarda da un’altra parte. “C’è qualche posto in cui ti piacerebbe andare? Non conosco questa zona molto bene.”

“Nemmeno io, a dire il vero,” Minseok ha lo sguardo basso, giocherella con la cerniera della propria borsa per dimenticare che Luhan lo sta ancora fissando. Sente una mano che tocca delicatamente la sua coda, e solleva gli occhi su Luhan, il quale sta giocando con essa, un sorriso divertito sulle labbra. Minseok avvampa. “Um, ah, possiamo, sai, semplicemente cercare un McDonald o qualcosa del genere, è uguale dappertutto comunque.”

Luhan si imbroncia, abbandonando la codina. “Ma voglio mangiare cibo Coreano.”

Ah, è ovvio. Si era dimenticato che Luhan era anche un turista. Minseok annuisce, riuscendo a pensare più chiaramente ora. “Sono sicuro che ci siano un sacco di venditori ambulanti qua vicino. Ah, bulgogi! Ci sono molti posti che fanno bulgogi qui attorno. Oppure possiamo andare anche in un negozio di noodles.”

Finiscono per scegliere il bulgogi. Il posto che sceglie Luhan è molto piccolo, pieno di fumo, e pieno di lavoratori barbuti e tetri uomini di mezz’età. È povero di stile, e Luhan sembra amarlo, cosa che rende Minseok un po’ più rilassato. Ovviamente. Luhan non è una persona viziata. E a quanto pare è anche un buon cacciatore di ristoranti, perché la carne è particolarmente squisita.

“Non pensavo avresti scelto un posto del genere,” confessa Minseok a un certo punto. Luhan sorride, come se sapesse cosa intende Minseok.

“Almeno sono più sicuro che qua nessuno mi riconoscerà,” dice, scrollando le spalle. Poi, ci ripensa. “Anche se questo è un mio pregiudizio. Abbiamo anche fan maschi adulti dopotutto.”

Minseok si affoga con il suo drink, ridendo. Ha paura che gli uscirà dal naso, cosa che, fortunatamente, non accade. Luhan non sa se ridere di lui o aiutarlo a riprendersi.

“Sto bene – tutto okay – sto bene,” lo rassicura Minseok, tossendo tra un parola e l’altra. Luhan gli offre un fazzoletto e lo accetta riconoscente.

“Mi chiedo come tu ti senta ad essere fan,” dice Luhan, e Minseok rimane sorpreso. Sembra che stia pensando a voce alta, e aggiunge velocemente, “Non importa come la vedi, tu risalti. Non lo so, non ti senti un po’ solo?”

Minseok annuisce, pensandoci. “Non proprio,” dice alla fine. “Voglio dire, mi sento un po’ a disagio perché sono più grande di tutte le altre, ma il più delle volte mi sta bene. Le altre fan sono piuttosto amichevoli. Ad ogni modo, ho Jongdae con cui parlare dei Four Seasons, quindi non mi sento solo. Ah, e anche Minjung, ora.”

Luhan annuisce, punzecchiando la carne sulla griglia, pensoso. Non ha ancora finito. “Minjung è quella ragazza che era con te in albergo?”

“Ah, sì! Stava proteggendo la mia vita, a quanto pare,” dice Minseok con una risatina. Spera che a Minjung non dispiaccia che stia parlando di lei con un idol. “È una mia collega. Quella con i capelli rosa.”

“Oh,” Luhan annuisce ancora, giocherellando con la carne grigliata. Per un po’, sembra che non voglia dire altro, e Minseok è pronto a cambiare argomento; poi, all’improvviso, “È la tua ragazza?”

Minseok sbatte le palpebre, sorpreso. “No, no!” nega velocemente con grandi gesti. Le sue guance si arrossano un po’. “È una mia collega!”

“Beh, potrebbe essere una tua collega e la tua ragazza,” si giustifica Luhan, e magari è solo Minseok, ma gli sembra un po’ imbarazzato. “Ti stava sistemando il colletto quando sono arrivato, quindi pensavo…”

Minseok scuote la testa energicamente, mangiando un po’ di carne. “Non è la mia ragazza. Sinceramente, penso sia la futura ragazza di Jongdae. Stanno flirtando da mesi ormai.”

Luhan spalanca gli occhi. “Ma davvero?”

“Si sono incontrati a – a una festa,” Minseok fa attenzione a non parlare dell’evento, o Luhan capirebbe che è una fan e potrebbe aver paura di essere stato riconosciuto. “Si girano intorno sin da allora.”

Luhan si lascia sfuggire una risatina divertita, mangiando anche lui un po’ di carne. Minseok ne mette altra sulla griglia, ammirando il modo in cui sfrigola quando entra in contatto con il metallo. “Allora,” comincia Luhan, e Minseok solleva lo sguardo curioso. “Hai una ragazza che non sia Minjung?”

Minseok scuote la testa, leggermente divertito. 

“Perché no?” Luhan inclina la testa da un lato, sinceramente perplesso. Minseok sente le farfalle che gli risalgono il petto, calde e piacevoli.

“Non mi metto sulla piazza,” dice Minseok, poi posa una mano sul petto solennemente. “Il mio cuore appartiene interamente ai Four Seasons. Non c’è spazio per altre persone.”

Luhan ride a gran voce, poi sorride compiaciuto. “Vuoi dire che il tuo cuore appartiene interamente a me.”

“Tsk. Certo che no,” Minseok storce il naso, sollevando un sopracciglio. “Solo il cinquanta per cento. Sessanta. Okay, forse il settanta per cento, ma ho spazio anche per gli altri membri, sai.”

“Posso conviverci,” Luhan scrolla le spalle, e Minseok sente il suo viso avvampare, per una ragione che non riesce a comprendere. “È una percentuale piuttosto alta per un amico, giusto?”

“Io—Immagino di sì!” Minseok concorda, cercando di contenere l’eccitazione alla parola ‘amico’.

Dopo cena, prendono un dolce in una gelateria vicino. Minseok ha scelto una torta di riso coperta di marmellata di fagioli rossi, e la sta felicemente mangiando quando Luhan gli chiede dove vive. Quasi si strozza.

“Um,” deglutisce, improvvisamente nervoso. “Ti mostro la strada.”

Pian piano si rende conto che sta insegnando a Luhan, la sua celebrity crush di quattro lunghi anni, come arrivare a casa sua. Forse un giorno Luhan si presenterà a casa sua e rimarrà per cena? Minseok quasi ride a voce alta per i suoi ridicoli pensieri. Fortunatamente, Luhan non lo nota.

Arrivano a casa sua senza incidenti, sebbene il maggiore non sia poi così tanto bravo a dare indicazioni. Minseok non vuole salutarlo, ma Luhan sta continuando a parlare come se non fossero arrivati, quindi decide di star fermo e di continuare a conversare fino a che non diventerà imbarazzante. Mangiano la torta di riso e i crackers di riso insieme, parlando di musica e di luoghi che vorrebbero visitare e film che vorrebbero vedere e di cosa pensano circa il matrimonio. La conversazione procede facilmente fino a che non finiscono il loro dessert, e il silenzio cala tra loro.

Minseok cede tristemente, pronto a salutare, quando Luhan incomincia a parlare. “Senti,” dice. “C’è una ragione per cui ti ho invitato stasera.” Si volta verso Minseok, le labbra strette come se stesse cercando le parole esatte. “C’è qualcosa che devo dirti.”

La tensione prende il controllo del corpo di Minseok. Le sue spalle si irrigidiscono, i muscoli della schiena si contraggono; le braccia sono completamente immobili. Gli occhi di Luhan su di lui sono fermi, illeggibili, come se Luhan lo stesse fotografando con essi. Minseok sbatte le palpebre e si lecca le labbra, il cuore gli batte improvvisamente troppo veloce. “Cosa?” chiede debolmente.

E Luhan glielo dice.

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“MI STAI PRENDENDO IN GIRO!”

Luhan ride, trovando la reazione di Minseok soddisfacentemente calorosa. Tutto il suo corpo sta ancora soffrendo per il nervosismo che l’aveva colpito prima dell’annuncio, ha i palmi sudati e la gola chiusa. Minseok lo sta aiutando a sciogliersi. La sua espressione è così comica che Luhan non può fare a meno di rilassarsi. Ha gli occhi talmente spalancati che sembra possano cadergli da un momento all’altro.

“No~,” canticchia Luhan. “Ti direi mai una bugia così crudele? È la verità.”

“Non è vero,” dice fermamente Minseok, l’espressione immutata. “Questo è un sogno. Un fantastico sogno. Tutto questo. Le realtà non permetterebbe mai che tutte queste cose mi accadessero in una volta sola.”

Luhan alza gli occhi al cielo e pizzica la guancia di Minseok, forte. “Ouch,” Minseok guaisce, e Luhan è felice. Aveva sempre voluto farlo.

“Non è un sogno,” gli fa notare, ma Minseok ancora non sembra convinto. 

“I Four Seasons nell’hotel in cui lavoro?” incomincia, con le mani sulle proprie guance. “Luhan, Il Luhan che mi parla? Che mi chiede di uscire? Che dice di essere mio amico? Che poi mi dice che sono stato assunto come promoter del debutto Coreano dei Four Seasons?”

“Non sono Il Luhan. Sono solo io,” Luhan scuote la testa. “Non è così incredibile, andiamo. Il fanmeeting è stato un successo, quindi il nostro CEO vuole approfittare della nostra popolarità qui. Un debutto è la strategia più logica.”

“Non è questa la parte più incredibile,” dice Minseok un po’ imbronciato, massaggiandosi il punto che Luhan aveva pizzicato. È adorabile. Luhan sembra indifferente e canzonatorio, ma internamente, sta combattendo una feroce, violenta battaglia contro l’affluire di sentimenti che minacciano di prendere il controllo delle sue azioni e di fargli fare qualcosa di stupido e incauto.

“Qual è allora?”

“C’è un pareggio. Dicevi davvero quando hai detto che siamo amici?”

“Beh, sì.” No. Sì. No. In un certo senso sì. 

“Decisamente un pareggio tra noi che siamo amici e io che vengo assunto da voi,” dice fermamente Minseok. “Voglio dire, sono solo un fan? Davvero—”

“Tu,” interrompe Luhan, colpendo il petto di Minseok con un dito. “Sei famoso anche tu, sai. Sei la più grande risorsa di informazione Coreana su di noi. Non sei solo un fan qualunque. Il numero di iscritti che hai è assurdo!”

“Chi ti ha detto dei miei iscritti?!” 

“Jongdae. Lui sa tutto. Dovresti chiamarlo più tardi,” dice Luhan, e ride per come l’espressione di Minseok diventi indignata. Considera l’idea di dire a Minseok che Jongdae aveva dovuto tenere tutto segreto, ma decide di non farlo. Che litighino. “E poi, piaci a tutti. Piaci alle nostre fan. Piaci al nostro manager. Piaci a Kris, piaci a Yixing, Tao ti adora. Piaci persino al nostro CEO.” Fa una pausa. Deve dirlo? “E beh, ci sono io.”

Luhan sente il proprio autocontrollo indebolirsi mentre vede il viso di Minseok diventare sempre più rosso con ogni minuto che passa, il rossore è chiaramente visibile sulle sue guance solitamente pallide. Il ragazzo Corano ridacchia, evitando lo sguardo di Luhan. “Ci sei tu?” dice, e Luhan sbuffa. 

“Chiedo scusa?” dice indignato, la sua guerra interiore si fa sempre più feroce. Ha bisogno di calmarsi, velocemente.

“Beh, tu cosa?” Minseok fa un sorriso sfacciato, ma ha ancora il viso rosso e sta ancora evitando lo sguardo di Luhan. “Mi piaci abbastanza, quindi non sarebbe male sapere di  essere corrisposto.”

Merda. Luhan ha davvero bisogno di calmarsi in questo momento. Alza gli occhi al cielo, sbuffando. “Lo sai già! Pensi che sia rimasto alzato a chiacchierare con te perché non mi piaci?”

Minseok scrolla le spalle, finalmente sollevando lo sguardo, attraverso le ciglia, guarda Luhan dritto negli occhi. Merda, merda, merdamerdamerda. “Non lo so,” dice scherzando, le labbra curvate in un piccolo sorriso. “Tu che dici?”

Luhan perde la battaglia. Le emozioni prendono il sopravvento su di lui come una tempesta, mio Dio, non riesce a frenarsi. 

Afferra la giacca di Minseok e lo bacia dritto sulle labbra. 

È veloce, ma abbastanza da marchiare la bocca di Luhan. Le labbra di Minseok sono umide, soffici, calde, e Luhan non è sicuro di volerlo lasciare andare, perché non vuole dimenticarsi la sensazione di quelle labbra. Le mani gli tremano notevolmente, la sua stretta sulla giacca di Minseok si fa più forte, e i suoi occhi sono chiusi in modo da non dover affrontare Minseok; il coraggio di Luhan sta svanendo con il passare dei secondi. Quando si allontana, il rimorso lo colpisce come un tir. Non avrebbe dovuto. Non avrebbe mai dovuto farlo. Ora Minseok è pallido, gli occhi sgranati, la bocca aperta, e Luhan sussulta.

“Ecco cosa dico,” mormora, e si pente di tutto. Si schiarisce la gola, vuole disperatamente cambiare argomento. “Allora, il nostro manager ti invierà un’email con le istruzioni o qualcosa del genere. Puoi chiedere il suo numero a Jongdae, lui ha il numero di tutti,” puoi avere anche il mio, Luhan ingoia tutta la frase. “Quindi. Già.”

Minseok respira lentamente, l’espressione ancora immobile. “Ciao,” dice quasi in un sussurro.

“Ciao,” Luhan si sente misero. Osserva come Minseok esca dalla macchina, salga le scale ed entri nel suo appartamento meccanicamente, e non appena è sicuro che Minseok se ne sia andato, lascia cadere la testa sul volante con un doloroso thump.

Ho mandato tutto a puttane, scrive a Jongdae, senza sollevare la testa. Ho mandato tutto a puttane, cazzo.




“CAZZO,” grida Jongdae non appena risponde al telefono. “FINALMENTE CAZZO. È tutta la sera che ti chiamo! E non dirmi che non hai risposto perché stavi lavorando, il tuo turno è finito secoli fa.”

Minseok non risponde. Jongdae si acciglia, trovandolo strano. “Sei ancora lì? Oh, hey, comunque, perché non mi hai detto che stavano nel tuo albergo? Non riesco a credere che non mi hai detto nulla sul fatto che hai parlato con Luhan! Volevo sentirti isterico!”

La risposta di Minseok è un suono acuto. Jongdae si blocca. Dovrebbe ridere? Dovrebbe preoccuparsi? Ah, beh, è già preoccupato. “Minseok? Stai bene? Dove sei, e perché non stai parlando?”

“A casa,” risponde debolmente Minseok. “Sono successe molte cose oggi.”

Jongdae si acciglia. “Beh, anche a me. Vuoi parlare prima tu? Non sembri stare molto bene.”

Ha ragione. Minseok non aspetta un secondo prima di raccontare tutto in un fiume di confuse parole mormorate, e Jongdae deve usare tutte le sue abilità cognitive per comprendere la storia. Minseok parla fino a che non rimane senza fiato e, quando questo accade, Jongdae tiene il telefono stretto e si copre la bocca con una mano.

“Oh mio Dio,” dice. “Oh mio DIO!” grida, ansimando per la sorpresa. Comincia a ridere per lo stupore. “Santo Dio, Minseok. Hai passato il giorno migliore della tua vita.”

“Morirò,” annuncia Minseok, con la voce che gli trema. “Non posso vivere così. È troppo.”

“Calmati, Minseok. Goditi il momento,” gli consiglia Jongdae, scuotendo la testa. “Sei stato baciato dall’uomo dei tuoi sogni. Dovresti festeggiare in questo momento.”

“Jongdae, io non so cosa provo,” Minseok suona strozzato, e Jongdae entra in allarme. Sta piangendo? “Non so cosa fare, io—era così facile ammirarlo da lontano e sognare di incontrarlo e parlargli ed essere un suo amico platonico e invitarlo qui a cena, ma ora all’improvviso mi bacia, mi bacia cazzo e io non lo so, sento come se stessi per esplodere e non so se farmelo piacere solo come un idol sarà abbastanza d’ora in poi – ah, Jongdae, sono così idiota!”

“Min, calmati, per l’amor di Dio. Respira. Calmati,” gli da istruzioni Jongdae, seriamente preoccupato ora. Le preoccupazioni di Minseok sono valide. Ora capisce la sua confusione. “Sono serio, finirai per iperventilare. Prendi un profondo respiro.”

Minseok esegue, come fa sempre. Inspira ed espira sonoramente, tremando. “E ora?”

Jongdae riflette. Dovrebbe mettere la telefonata in attesa e chiedere a Minjung cosa fare. Ah, ma questo significherebbe dover raccontare tutto a Minjung. Sospira. “Davvero non lo so,” ammette. “Ma devi rilassarti. Forse dovresti andare a dormire, o guardare un film, distrarti per un po’. Vuoi che venga da te?”

Minseok sospira. “Non lo so. Credo di aver bisogno di stare solo per un po’.”

“Okay,” Jongdae ci aveva pensato. “Non fare niente di stupido, o ti picchio. Ci sentiamo dopo.”

Jongdae esita prima di riattaccare, ma deve. Quando lo fa, vede il messaggio di Luhan, e sospira. 

Sì l’hai fatto, risponde. Sistema questo casino il prima possibile




Minseok è diligente quando riceve un’email dal manager dei Four Seasons qualche giorno dopo. Allegata alla mail, c’è un’immagine teaser che dovrebbe postare, più le istruzioni. Minseok è in perfetto zen mentre segue le indicazioni, postando l’immagine sul blog e fingendo di non sapere di cosa si tratti.

???, dice la didascalia. Non è completamente falso. L’immagine non è altro che una figura contro uno sfondo leggermente psichedelico. Tutto ciò che riesce a capire dal profilo è che si tratta di Tao. Considera di mandare un messaggio a Jongdae per chiedergli qualcosa, ma decide di non farlo; dove sarebbe poi il divertimento? Nella parte inferiore dell’immagine c’è una frase in inglese: Four Seasons, coming soon.

I messaggi cominciano ad arrivare. 

Comeback teaser????

È per il comeback estivo?

Da dove spunta??

La perplessità è comprensibile: i Four Seasons non avevano mai rilasciato photo teaser prima. Scrive una risposta collettiva. 

È stata postata sulla galleria del loro sito ufficiale. Non so cosa pensare, ma sono eccitato!!!

È passata una settimana da... dall’incidente con Luhan, e Minseok ha fatto affidamento sul tempo per schiarirsi le idee. Il giorno seguente è stato molto duro per Minseok, con il ritorno in Cina dei Four Seasons e Minjung che gli chiedeva ferocemente circa l’incontro della notte precedente. Quando ha parlato con lei, per poco non si è messo a piangere. Luhan ha questo terribile effetto su di lui, espone tutti i suoi nervi, e gli fa provare troppe cose, rendendolo inerme. Dopo i primi tre giorni, comunque, Minseok aveva cominciato a sentirsi sempre meglio, nella sua testa quella notte assumeva un’atmosfera da sogno, e la percepiva più come una fantasia distante piuttosto che come un’esperienza reale. Come la settimana è finita, a Minseok era passata.



“Kris mi ha detto che Tao vuole il tuo ID di Line,” gli dice Jongdae mentre pranzano insieme. “Posso?”

“Certo!” dice immediatamente Minseok. “Non c’è nemmeno bisogno di chiedere!”

Sia Jongdae che Minjung sembrano pensare che il suo amore per i Four Seasons sia tramontato, cosa che non è assolutamente vera. Minseok li ama ancora, è ancora eccitato per il loro debutto Coreano, e aggiorna ancora il sito diligentemente e con lo stesso entusiasmo di prima.

O quasi.

Sarebbe una bugia dire che i sentimenti di Minseok per Luhan non sono cambiati. Non è più stato in grado di guardarlo con gli stessi occhi – onestamente parlando, non è più stato in grado di guardare Luhan, punto. Ha solo bisogno di un po’ di tempo senza Luhan, o tutti i suoi sforzi per dimenticare l’accaduto andranno sprecati. È comodo per lui depositare tutti i suoi sentimenti in fondo al proprio cuore, anche se questo significa depositare Luhan insieme a loro; e gli manca l’idol bi-dimensionale che era Luhan, l'idol che soleva supportare prima che si incontrassero e che le cose si complicassero.

Quindi, grazie al conflitto ‘ignorare Luhan vs. sentire la sua mancanza’, Minseok non sa cosa pensare il Mercoledì, quando risponde alla porta e si trova Luhan, ben curato e in attesa, sull’uscio di casa sua.




Luhan prende a cuore il consiglio di Jongdae, e cerca di risolvere il casino. È questo che lo tiene in piedi quando Minseok finalmente risponde alla porta, sebbene la sua testa sia piena di sirene in allarme e che dei cartelli rossi con scritto ‘PERICOLO’ lampeggino dietro i suoi occhi. Non può scappare. È qui in missione.

“Buonasera,” lo saluta, impacciato. Minseok non dice niente. Indossa un grembiule e una fascetta ed è piuttosto adorabile. La sua fronte è enorme. Luhan prende un respiro.

“Rimani per cena,” mormora Minseok, e Luhan non capisce se sia un invito o meno.

“… se vuoi, sì,” decide di rispondere, e Minseok si risveglia. Ride. Ride sonoramente, luminoso, e Luhan è sollevato. 

“Quindi sì. Entra. Il cibo avrà un saporaccio oggi,” dice Minseok, sembrando dispiaciuto, mentre lo lascia entrare. “Sto sperimentando.”

“Mi va bene,” dice sinceramente Luhan. Non gli importa. Non crede sarà in grado di mangiare, ad ogni modo. È nervoso. Inoltre, è la prima volta che entra nell’appartamento di Minseok. È doppiamente nervoso. “Scusa se mi sono presentato senza preavviso.”

“Direi ‘nessun problema’ ma non credo sia necessario,” Minseok sembra comportarsi normalmente, cogliendo Luhan un po’ di sorpresa. Dovrebbe stare al gioco, allora? “Quindi, mi sembra di capire che vi siate stabilizzati in Corea ora?”

“Più o meno,” Luhan lo segue in cucina, che è riempita da un strano odore salato. Non è spiacevole, ma non gli è familiare. “Abbiamo un appartamento, ma non ho ancora finito di disfare i bagagli. Mi ci è voluta un’eternità per trovare i miei vestiti buoni.”

Minseok ridacchia. “Probabilmente perché ci hai messo anni a sceglierli,” afferma.

“Non dirmi che l’hai letto su internet,” Luhan si acciglia, ma sta sorridendo.

“No, l’ho solo notato. Guardati ora,” Minseok fa un gesto per indicare l’outfit di Luhan. “Sei tutto vestito bene, ben curato, solo per venire a farmi visita.” Sospira, e poi aggiunge, “e io sto indossando un vecchio grembiule.”

“E una fascetta,” gli fa notare Luhan scherzoso. Minseok si imbroncia, facendo per togliersela, ma l’altro ragazzo grida, “No, non toglierla! È carina su di te.”

L’atmosfera si fa pesante. Minseok si immobilizza. Così come Luhan, che si morde la lingua in apprensione. In un secondo, comunque, la tensione svanisce come se non fosse mai esistita, e Minseok si leva la fascetta. “Allora me la tolgo sicuramente. Non mi piace essere carino.”

Luhan ride, rilassato. “Cattive notizie per te: sei carino anche con i capelli abbassati.” Minseok grugnisce.

“Cosa dovrei fare per non esserlo? Dammi un consiglio,” si sta togliendo anche il grembiule, e Luhan nota che sta indossando dei pantaloni del pigiama troppo larghi e lunghi. Scuote la testa, divertito.

“Sfortunatamente, sei una causa persa quando si parla di adorabilità.” Si rende conto che lo pensa davvero e si dirige verso Minseok. Ora sono abbastanza vicini perché Luhan possa sistemare la frangia del maggiore, e Minseok sembra un po’ allarmato, ma non si muove, non si irrigidisce, non incrocia le braccia o niente del genere. I capelli di Minseok sono più corti. Non sono più abbastanza lunghi per essere legati. “Ti sei tagliato i capelli, vero?”

“Sì,” Minseok annuisce, la voce è bassa. I suoi occhi stanno studiando il viso di Luhan. È allora che Luhan si rende conto che ha dimenticato di truccarsi, e si sente estremamente a disagio. “Ieri. Erano troppo lunghi.”

“Mi piaceva la tua codina,” ammette Luhan. Non sa più cosa sta facendo. I cartelli rossi di ‘PERICOLO’ lampeggiano freneticamente dentro la sua testa. “Quella notte, avrei voluto dirti di acconciarti i capelli così più spesso, ma... sai. Sono successe delle cose. Mi sono dimenticato.”

Minseok si morde il labbro, inspirando ed espirando profondamente, ma non dice niente,




quindi è Luhan a dire tutto.

“Mi sono innamorato di te.” Dice, togliendo il fiato a Minseok. Il maggiore sente freddi spilli pungergli i palmi, sente il sangue risalirgli verso il volto, stordendolo, alzando la sua temperatura corporea. “Mi sono innamorato prima ancora che ci incontrassimo. Solo che non me ne sono reso conto fino a che non ti ho visto all’evento. Non solo sei buono e divertente e gentile, ma sei ancora carino. Non avevo altra scelta,” è difficile respirare. La gola di Minseok è improvvisamente asciutta, e il suo cuore batte violentemente contro la sua cassa toracica, pressando i suoi polmoni. 

“Mi dispiace per quello che è successo l’altra notte. Non per averti baciato, ma per non aver spiegato niente subito dopo. Non ho avuto il coraggio.” Luhan si lecca le labbra, facendo una pausa. “Ma ora ce l’ho,” aggiunge. “Quindi, eccomi. Mi piaci più di chiunque altro, e ti voglio baciare ancora. Molte volte. C’è qualcosa che vuoi chiedermi?”

Ingiusto. Ingiusto, terribilmente ingiusto. Minseok non riesce nemmeno a pensare propriamente, figuriamo parlare! Ci prova, comunque, boccheggiando come un pesciolino rosso prima che finalmente qualche suono esca dalle sue labbra. “Io,” comincia, ma non sa cosa dire, quindi inspira, espira, inspira, espira, e finisce per sussurrare, “Baciami.”

C’è un momento di immobilità, lungo abbastanza perché Minseok senta le proprie ossa andare a fuoco, perché Luhan sta fissando le sue labbra come se fossero la cosa che più desidera al mondo, e si sta avvicinando troppo lentamente. Quando alla fine si baciano, comunque, tutto torna a muoversi, e a Minseok sfugge un sospiro di felicità.

Al diavolo ‘seppellire i suoi sentimenti’. Al diavolo comportarsi come se niente sia successo ed evitare Luhan. Era pazzo? Come avrebbe potuto evitare Luhan? Luhan è la cosa migliore che gli sia mai capitata, e non c’è alcun problema nel provare troppe cose se Luhan è lì per baciarlo e restare per cena alla fine del giorno. In quel momento, almeno in quel momento, Minseok si dimentica delle sue preoccupazioni e ricambia il bacio dell’idol, posando con facilità le mani sulle spalle di Luhan.

Le braccia di Luhan sono strette attorno ai suoi fianchi, come se non avesse intenzione di lasciarlo andare.




E non ne ha intenzione, davvero.









A volte, Minseok riceve messaggi come questo:

Oppa, quand’è che i cxqd torneranno insieme come un gruppo? Mi mancano!!!! ㅠㅠ

Desidera poter dire qualcosa per rassicurare quella fan, ma, sfortunatamente, non può. Invece, risponde:

Mi dispiace, non lo so. Ma mancano anche a meㅠㅠㅠ

Le persone hanno detto che i Four Seasons sono finiti, gli hanno mandato messaggi a riguardo, ma Minseok he negato tutto con un fermo, non c’è alcun annuncio ufficiale, quindi dovremmo aspettare notizie certe. L’anno passato è stato cupo, un intero anno senza Four Seasons, e Minseok non può fare a meno di sentirsi colpevole e impotente.

Torna a casa tardi quella notte, e trova Luhan spaparanzato sul divano, guardando la TV. Sembra che abbia tentato di cucinare la cena, dato che l’appartamento odora di ingredienti bruciati e rosmarino. A Minseok piace.

“Sono a casa,” annuncia, e Luhan mormora una risposta senza staccare gli occhi dalla televisione. Minseok si avvicina e lo trova che guarda un drama. Il drama di Kris. Minseok sospira. “Perché ti fai questo?”

“Fare cosa? È un bel drama,” risponde con nonchalance Luhan. Minseok gli lancia l’occhiata da ‘sai-a-cosa-mi-riferisco’, e, sebbene Luhan non lo stia guardando, la percepisce. “Shhh, lasciami fare. Voglio vedere come se la sta cavando.”

Minseok sospira ancora, una mano si fa strada tra i soffici capelli disordinati di Luhan. Il ragazzo Cinese finalmente solleva lo sguardo, e chiede, “Come è andata in ufficio?”

“Come al solito. Il mio capo ha detto che sono ‘eccessivamente pratico’,” Minseok fa le virgolette con le mani. “Ma anche che sono affidabile, quindi è stato un giorno positivo.”

“Mm,” mormora Luhan, sospirando contento mentre il maggiore gli accarezza la testa. Minseok sa che Luhan lo adora. “Voglio tornare a lavorare. Stare a casa tutto il giorno è figo per la prima settimana, ma dopo un mese diventa l’inferno.”

“Lo so,” Minseok si china per baciargli l’angolo della bocca. Il corpo di Luhan lo accoglie calorosamente, le braccia si stringono istintivamente attorno alle sue spalle, le gambe si allargano per fargli spazio. “Ma non preoccuparti. Le promozioni di Tao si sono concluse Domenica scorsa, giusto?”

“Giusto. E Xing è già guarito dell’infortunio al bacino,” Yixing si era recentemente infortunato molto seriamente il bacino durante un allenamento. “Gege dice che saremo pronti a riniziare questa settimana.”

“E Kris?” Minseok si acciglia.

“Finisce in una settimana, secondo i piani. Dovrà mettersi al passo,” Luhan scrolla le spalle. “Così impara ad essere tanto popolare.”

“Senti chi parla,” Minseok alza gli occhi al cielo e posa un bacio casto sulle labbra di Luhan, lasciandosi accarezzare dalle mani vaganti del più piccolo. Luhan non è soddisfatto, e lo tira in un altro bacio, considerevolmente meno casto. Gli piacciono i baci come quelli: lenti, dolci, intimi, baci che gli permettono di assaporare le belle labbra di Minseok  con calma. Inoltre, gli piace come Minseok si sciolga nel bacio. A dire il vero, lo adora. 

“Quindi, d’ora in poi, non starò con te così spesso,” dice Luhan quando si separano dal bacio, le labbra sfiorano quelle di Minseok ad ogni parola. “Per te va bene?”

Minseok annuisce senza esitazione. “Non mi dispiace,” dice. “Per me vederti sul palco conta come stare con me. Non dimenticarlo mai: sono prima di tutto un fan.”

Luhan ridacchia, una mano posata sulla schiena di Minseok, l’altra gli accarezza le spalle teneramente. “Intendo stare solo con te. Toccarti, e cose così.”

“Quando canti, mi tocchi il cuore. Conta?” Minseok sorride stupidamente.

“Sei così smielato,” lo critica Luhan, baciandolo ancora. Conta. “Ti amo. Prometto che ti manderò un messaggio ogni cinque minuti per dirti quanto mi manchi. O qualcosa di porco. O entrambi.”

“Mi farai licenziare,” lo accusa Minseok, schiaffeggiandogli un braccio, ma non si oppone. Invece, dice, “Andiamo, mangiamo qualcosa. È l’ultima settimana che ceneremo insieme per molto, molto tempo.”

“Non dire così,” Luhan sbuffa mentre Minseok si alza e lo aiuta a sollevarsi dal divano. Luhan zoppica. Sin dall’incidente automobilistico che ha causato lo hiatus dei Four Seasons, la gamba di Luhan è un po’ meno affidabile di prima. “La cena è il nostro pasto sacro. Farò del mio meglio per cenare con te ogni giorno. Portarti in giro e cose così.”

“E baciarmi fuori dal nulla quando mi riporti a casa,” lo prende in giro Minseok, tenendolo per mano, con il pollice gli accarezza delicatamente il polso. “Questa volta potrei invitarti ad entrare, però.”

“Non vedo l’ora,” dice Luhan, sinceramente, e vede un futuro di giorni luminosi. A century of dreams, a lifetime of hopes.


Luhan sorride quella notte, canticchiando Alegria sottovoce mentre lava i piatti.


La prossima volta che canterà quelle parole – al loro showcase di comeback, fra circa un mese – Luhan le sentirà dal profondo del proprio cuore. E Minseok sarà lì a guardarlo, come il bravo, dedito fan che è sempre stato.

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