Honey, your mirror isn't big enough for the two of us

di Heven Elphas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gerard 1: Well, let's go back to the middle of the day that starts it all ***
Capitolo 2: *** Frank 1: Nice to meet you!

***

Capitolo 3: *** Gerard 2: I'm just the worst kind of guy to argue with ***
Capitolo 4: *** Frank 2: This is the best meeting ever ***
Capitolo 5: *** Gerard&Frank: You're all that we need ***
Capitolo 6: *** Gerard 3: A drink for the horror that we're in ***
Capitolo 7: *** Frank 3: Expulsion? So... Let's have fun! ***
Capitolo 8: *** Gerard 4: We spark and fade ***
Capitolo 9: *** Frank 4: All together in here! ***
Capitolo 10: *** Gerard 5: It started with an alright scene ***
Capitolo 11: *** Frank 5: What's happened yesterday? ***
Capitolo 12: *** Gerard 6: If I'm so wrong... ***
Capitolo 13: *** Frank 6: I love you, no matter how ***



Capitolo 1
*** Gerard 1: Well, let's go back to the middle of the day that starts it all ***


Sento la sveglia suonare, da qualche parte nella mia stanza incasinata, poi mi ricordo improvvisamente che è quella di mio fratello dall'altra parte della parete. Niente scuola, Gee... Mikey spegne quel fastidiosissimo gingillo e lo sento aprire armadi e cassetti per infilarsi la divisa. Mi rigiro nel letto, ma mi è impossibile riaddormentarmi, dato il casino che quel deficiente sta facendo. -Mikey!!! Fai più piano, cazzo...- Lo sento sbattere forte la porta del bagno ed arrivare da me con il pettine in mano. -Non è colpa mia se tua madre ha imboscato i miei calzini preferiti!- Lo guardo allibito e mi alzo dal letto, tanto ormai dormire non sarebbe possibile. Mi avvio verso la cucina e apro il frigorifero alla ricerca del latte, anche quello imboscato dalla mamma. Mikey arriva dietro di me, accontentatosi di un paio di calzini marroni e si mette a cercare dei biscotti nella dispensa. -Ma tua madre dove mette le cose?!- Lui si volta verso di me ridendo e indica il latte appoggiato sul tavolo davanti alle tazzine e ai biscotti. -è tutto lì... Poi ricordati che è tua madre, Gee...- Si siede al tavolo a mangiare e io mi unisco a lui. -Allora, contento di tornare a scuola adesso che sono finite le vacanze estive?- Lui sbuffa e poi finisce il latte nella sua tazzina. -Non sai che allegria! Non vedo proprio l'ora di ammazzarmi davanti ad un libro di matematica.- Sorrido mentre lui si avvia a prendere la giacca. -Ti accompagno, okay?- Annuisce contento, intanto che io vado a prepararmi per uscire. Percorrendo la strada in macchina mio fratello scivola lungo il sedile, probabilmente disperato all'idea di andare a scuola. Arriviamo davanti all'edificio, quando vedo un ragazzo con i capelli mezzi biondi e mezzi neri correre come un disperato verso di noi. -Mikes!!! L'ho vista!! L'ho vista!!!!! Anche quest'anno frequenta la nostra scuola!!!!- Mio fratello rimane a bocca aperta a fissarlo, e a dir la verità anche io... Con la pettinatura che si ritrova, sarebbe impossibile non guardarlo. -Dov'è?- Mikey scende e il suo ipotetico amico gli indica un gruppo di ragazzine di 16 anni quasi tutte bionde ossigenate. Mio fratello sorride e si abbassa a guardare l'interno della macchina. -Gerard, cosa ne dici della preda di Frank?- Osservo ancora le ragazzine-barbie e poi mi volto verso Mikey. -Quale delle tante cheer-leader?- Frank ride e poi mi guarda anche lui. -Non è una di loro!! è quella che stanno circondando...- Spalanco gli occhi e scendo dalla macchina. -E voi non andate ad aiutarla, razza di cretini?!- Mikey e il suo amico mi guardano preoccupati, poi si voltano verso la ragazza di cui parlavano. -Dici che la stanno importunando?- Frank ricomincia a correre veloce verso il gruppetto di ossigenate e le spinge per raggiungere la sua amata. Sembra di leggere il fumetto di Spiderman, è arrivato il paladino della giustizia... Io e Mikey lo seguiamo, per evitare che crei troppi casini, ma appena ci avviciniamo le ragazzine si voltano verso di noi. -Ma guarda!! C'è lo sfigato con l'aria da secchione!!! Sei tornato anche quest'anno?- Mio fratello fa un passo indietro, imbarazzatissimo, poi le bambinette prendono di mira anche me. -E tu chi sei? Ma stamattina a colazione ti sei ingoiato un intero tacchino?- Ridacchiano come gallinelle... Mi sembra di essere tornato ai vecchi tempi, circondato da cheer-leader e giocatori di football che mi prendono in giro per il mio peso. Ma queste cosa vogliono da me? Abbasso la testa e cerco di non sentire tutte le loro stupide risatine. Poi lo schiocco di un schiaffo interrompe i miei ricordi, rialzo la testa e vedo Frank tenerti ferma; bellissima e con la pelle come porcellana. Ai vostri piedi noto poi una barbie con il sangue che le cola dal naso. Mikey mi appoggia la mano sulla spalla per assicurarsi che vada tutto bene. Ma l'unica cosa che in questo momento mi preoccupa sei tu e Frank che ti trattiene fra le braccia. -Io vi spacco il culo a tutte quante!! Voi stronzette del cazzo... Ve li faccio ingoiare io i tacchini!! Mollami tu, razza di parrucchiere-dipendente!!- Mio fratello sospira, non so se dal sollievo o dal nervoso. Perchè una tipa così a lui darà di certo sui nervi... Frank nel frattempo approfitta della situazione, riuscendo a cacciare una mano sotto la tua camicia. Rimango immobile a fissarvi, poi ti accorgi del mio sguardo curioso e mi sorridi strafottente. -Uno come te dovrebbe sapersi difendere da quelle ochette con la lingua biforcuta... Sei più grande di noi, no? Prendile a pugni in faccia la prossima volta che ti dicono qualcosa! Bastarde anoressiche... Tu!! Che cazzo stai facendo con la mano nella mia maglia?!- Ti liberi da Frank mordendogli il collo, poi ti allontani da lui, per evitare di essere catturata un'altra volta. Mikey guarda l'orologio e si accorge improvvisamente che tutti sono andati in palestra per il discorso del preside. -Io corro, Frank, sbrighiamoci!!!- I due cominciano a correre il più veloce possibile per raggiungere gli altri studenti. Tu invece rimani in giardino a raccogliere gli oggetti che le ragazze ti hanno sparso in giro. Guardo i tuoi capelli scivolarti lungo le spalle esili mentre ti abbassi a prendere l'astuccio. Il tuo aspetto stona proprio con il carattere che ti ritrovi, eh? Mi chino per aiutarti e afferro dei fogli pieni di schizzi. Tra i tanti riconosco Frank e alcuni cantanti. Tu arrivi alle mie spalle e me li strappi dalle mani, arrossendo velocemente. -Fatti gli affari tuoi e tieni fermi quegli occhioni verdi!!- Cominci a correre anche tu verso la scuola, sapendo però che il discorso sarà ormai terminato da un pezzo. Mentre sto per andarmene, noto che un foglio è rimasto nascosto sotto una panchina. Lo raccolgo e osservo l'immagine di una cheer-leader completamente ricoperta di sangue accasciata vicino ad una tomba. Sotto la frase "There's no room for you in this graveyard, lady!" Sorrido e ritorno alla macchina, ormai deciso a conoscerti meglio.

***

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Capitolo 2
*** Frank 1: Nice to meet you!

***


Il preside parla... Parla... Bla bla bla... Chissà da quanto tempo sta dicendo stronzate, che poi rimangono le stesse tutti gli anni. Scommetto che pure il mio pro-zio è stato costretto ad ascoltare queste parole. Mikey sta ascoltando tutto attento, come se non sapesse già a memoria questo discorso del cazzo. Mi guardo in giro alla ricerca di qualcosa da fare, quando eccoti entrare trascinata per il braccio da un professore. Il tuo viso è contorto in un'espressione imbronciata, con le guance lievemente arrossate dalla rabbia. Vedo le tue labbra rosse muoversi, probabilmente starai ricoprendo d'insulti l'insegnante che hai accanto. Sorrido nel vedere che durante le vacanze non sei cambiata di una virgola, stesso comportamento ostile verso chiunque ti si avvicini e stesso visino pallido. Ad un tratto un applauso srosciante invade la palestra mentre tutti si alzano in piedi, coprendomi la visuale. Mikey mi tira su per poi tirarmi una sberla amichevole sul coppino. -Che stavi facendo lì imbambolato?!- Sbuffa come suo solito e continua ad applaudire. Poi il baccano cessa ad un cenno del preside, che guardandoci dall'alto si fa tutto serio. -Vorrei ricordare ad alcuni studenti in particolare, che la scuola non è un parco divertimenti e nemmeno un luogo di ritrovo per teppisti... Bensì un istituto rispettabile dove si viene per imparare la cultura, oltre che a convivere con altre persone diverse da noi. Perciò, studenti come Iero e la signorina che stamattina ha spaccato il naso ad un'altra studentessa, sono avvisati che se ne combinano ancora una delle loro, verranno immediatamente espulsi.- Mi volto verso il luogo in cui ti trovavi prima e incrocio il tuo sguardo, probabilmente stavi cercando l'altro teppistello appena citato dal preside. Tutta la scuola è infatti interessata a noi due. Vedo le cheer-leader fare sorrisetti e smorfie strani mentre ci guardano. Tu sorridi e cominci a battere le mani verso il palco, ammiccando al preside. Io mi unisco al tuo gesto, un attimo prima che anche tutti gli altri ci imitino senza capire come mai lo stiano facendo. Mikey, che è uno dei pochi ad aver compreso la provocazione, rimane immobile a ridere mentre io gli saltello accanto. L'ora dopo ci ritroviamo nel corridoio davnti ai nostri armadietti. -Spero non si siano arrabbiati molto per l'applauso che avete avviato.- Lui depone alcuni libri e poi si appoggia al muro a fissarsi i piedi. Un gruppetto di ragazze ci circonda improvvisamente, cancellando ogni speranza che Mikey rialzi la testa, dato com'è vergognoso. -Iero, vorremmo ringraziarti per aver fermato quell'incivile che ha ferito gravemente la nostra compagna.- Tutte chinano il capo in segno di devozione, come se io fossi un loro eroe. Comincio a ridere senza potermi trattenere, mentre loro mi guardano scandalizzate e preoccupate. Poi eccoti venire verso di me, anche tu probabilmente vuoi ringraziarmi per averti salvato. Loro si fanno spazio mentre passi, ma invece di parlarmi ti fermi davanti a Mikey. -Scusa, Way, ti puoi gentilmente scansare dal mio armadietto?- Lui arrossisce e si sposta per poi correre immediatamente in classe. Le cheer-leader ti fissano, parlano a bassa voce di come il tuo modo di vestire ricordi quello della famiglia Adams. Io sorrido e ti prendo la mano, intanto che chiudi l'anta. -Prima sei stata grandiosa... Scusa se ti ho fermato, ma era l'unico modo per abbracciarti. Che taglia porti di reggiseno?- Le biondine sorridono, pensando che io stia scherzando. Tu invece arrossisci e rimani con la bocca leggermente aperta, forse in cerca di alcune parole con cui rispondermi male. Ma inaspettatamente scappi senza ribattere e scompari tra la folla. -Grandissimo, Frankie!! Scommetto che non ti parlerà più ora! Pranzi con noi oggi?- Le barbie ridacchiano, senza capire che ho ottenuto l'effetto contrario a ciò che realmente desideravo. -Vaffanculo.- Sbatto l'anta dell'armadietto e ti seguo verso la nostra classe, lasciando che le ochette si disperino per non interessarmi. Entro nell'aula e voltandomi verso di te, mi accorgo che il banco accanto al tuo è anche l'unico libero. Mi avvicino e mi siedo in ultima fila con te, ma non sembri per niente felice di vedermi ancora. -Senti... Scherzavo! Non volevo offenderti davanti a quelle stupide galline! Mi piaci sul serio...- Continui imperterrita a fissare il foglio che hai tra le mani, non degnandomidi uno sguardo. Attendo una tua risposta, ma il prof entra in classe e comincia a spiegare matematica. Per tutta l'ora ti osservo disegnare invece di prendere appunti e noto con interesse che quello che stai abbozzando sembra vagamente all'anonimo fratello di Mikey. -Come mai gli hai tolto così tanti chili?- Ti volti inviperita verso di me e con le braccia copri il foglio. -Si puo' sapere che cosa vuoi da me?!- Lo dici con un tono tra il triste e l'offeso, mentre sul tuo viso compare un'espressione che voleva sembrare irritata. Anche se a guardarti meglio sembra quasi che tu voglia ricevere altre mie attenzioni... -Ti piaccio, vero? Ma porti la prima o la seconda?- Arrossisci ancora, raggiungendo un colore che s'intona perfettamente alla mia maglia. Poi con la delicatezza di un pugile mi pesti il piede con il tacco dei tuoi anfibi, facendo un rumore tale da far girare il resto della classe verso di noi. -Iero!!! Cosa diavolo stai combinando? Smettila di molestare la tua compagna di banco o ti sbatto fuori!- Mi pietrifico con la mano a mezz'aria, pronta per tirarti uno schiaffo e riporto il braccio sul banco. Tu sorridi dolce, riprendendo il tuo disegno e ignorandomi ancora. Solo dopo due ore di lezione ti volti verso di me e sorridendo mi accarezzi la mano. Questa volta arrossisco io e afferro immediatamente le tue dita. -Sei convinto di piacermi solo perchè metà delle ragazze in questa scuola è venuta a letto con te? Non sono come loro...- Stringi la presa sulla mia mano e ti allunghi verso il mio viso, appoggiando le labbra al mio orecchio. -Non m'interessano gli sbruffoni come te. Smettila di giocare con me.- La campanella suona e tu ti alzi subito, raccogliendo tutta la roba sul tuo banco. Proprio quando te ne stai per andare ti afferro il braccio e ti blocco. -E a me non piacciono quelle come te, che solo perchè un ragazzo parla con loro, credono che lui ne sia innamorato. Razza di ingenua.- Tu ti liberi e scappi via, lasciandomi con l'amaro in bocca. Senza nemmeno rimuginare a lungo sui miei pensieri, raggiungo Mikey in corridoio per poi uscire nel cortile. -Ma dico, ti rendi conto?! Mi ha dato dello sbruffone! Io?! IO? Ma se non gioco nemmeno a football... Sì, sono uscito con un paio di cheer-leader l'anno scorso... Ma non sono uno sbruffone!- Lui mi guarda un attimo e poi sospira, mentre cerca con lo sguardo la macchina di suo fratello.

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Okay... Avrò rotto le palle a tanta gente con queste storielle con i soliti protagonisti! Ma mi diverto tanto... Perciò fatemi sapere com'è. Questo è il primo capitolo della mia serie su honey e Gerard! Se non avete letto gli altri fa niente! Vi prego recensite se vi piace.. Anche se c'è qualcosa che non va ditemelo che mi correggo... Ciao ciao!

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Capitolo 3
*** Gerard 2: I'm just the worst kind of guy to argue with ***


Osservo forse da un'ora il foglio che ho raccolto nel cortile della scuola di Mikey. Non faccio altro che ammirare i colori e le sfumature che hai usato in questo disegno. Sei proprio un genio e sei molto più giovane di me. O forse non sto ammirando semplicemente quest'immagine, ma sto cercando di ricordare i lineamenti dolci del tuo viso... Poi la porta della mia stanza si spalanca ed entra Ray tutto sorridente. -Buongiorno Gee!!! Ho qui una canzoncina da farti sentire!! L'ha registrata quel tipo con i capelli fucsia che frequenta il nostro corso...- Gli sorrido vagamente, non riuscendomi a concentrare su qualcosa che non sia questo foglio. Lui mi si avvicina e si china per vedere meglio che cosa m'intrattenga così tanto. -Bello.. L'hai fatto tu? un po' troppo macabro, forse.- Alzo lo sguardo verso di lui scuotendo la testa, poi vedo il cd che ha in mano e glielo rubo. Osservo per qualche secondo la scritta del nome della band, senza capire bene quello che c'è scritto. -Quel disegno l'ha fatto una compagna di mio fratello... L'ho incontrata oggi mentre delle cheer-leader la stavano maltrattando.- Lui mi guarda triste e inserisce il cd nello stereo, ripensando forse alla mia esperienza in quella stessa scuola. -Sei corso ad aiutarla?- Rimango senza risposta alla sua domanda, perchè esattamente non saprei dire se davvero sono corso ad aiutarti, o semplicemente volevo rimettere piede in quel cortile per vedere se qualcosa sarebbe cambiato. non cambierà mai nulla, uno stupido asociale e sovrappeso come me non riuscirà mai ad integrarsi in questa società. Abbasso la testa e fisso la custodia del cd. -A dir la verità, quando sono arrivato davanti a quel gruppo di ragazzine, loro si sono messe a prendermi in giro... Poi lei ne ha stesa una e mi ha detto che dovrei prenderle a pugni anche io, dato che sono più grande.- Ray ride e poi guarda lo stereo, commentando la musica con la mia stessa smorfia schifata. Se si puo' chiamare musica... Solo il bassista sembra saper suonare uno strumento. interrompo la canzone e mi alzo dalla scrivania. -Vieni con me a prendere Mikey a scuola? Così magari ti faccio vedere la nuova salvatrice di Gerard Way...- Sorrido e prendo le chiavi, mentre lui mi segue verso la macchina. Poco più tardi ci fermiamo davanti alla scuola, poi ecco arrivare Mikey seguito da quel suo strano amico. Ray li guarda e poi a bassa voce mi chiede -Quello da dove spunta?- Io rido e alzo le spalle, d'altronde gli amici se li sceglie Mikey, io non posso rompergli le scatole se hanno capelli strani. -La conquista è andata bene?- Lo domando speranzoso a Frank, augurandomi che non sia andata bene per nulla. Lui infatti sembra irritato dalla mia domanda, ma poi mi sorride. -Domani ci riprovo... Oggi sono riuscito a toccarle le tette, domani forse riuscirò a toccare altro.- Ray ride, mentre io stringo il volante dalla gelosia che provo nei suoi confronti. Che razza di persona sono? Non conosco nè te, nè lui e già sono geloso di quello che fate. Faccio proprio schifo, eh? E diciamolo, tra me e lui, Frank è di certo molto più magro e carino. Forse è addirittura più simpatico, e non c'è che dire, molto più socievole di me. -Gee, Frank viene da noi oggi. Ha noleggiato un film e avremmo intenzione di guardarlo.- Annuisco e li carico in macchina entrambi. Per strada quel ragazzo non fa altro che parlare di come oggi sia stato insultato da te, Mi gusto ogni sua lamentela sorridendo. Sono un mostro... Entriamo in casa e subito Frank comincia a saltellare da una parte all'altra per curiosare in giro. Finchè arriva davanti alla porta della mia stanza e ci entra. -Wow!! Fantastici questi disegni!! Chi li ha fatti???- Lo seguo e osservo la sua espressione stupita, simile a quella di un bambino di 5 anni. -Li ho fatti io...- Lui sorride tutto eccitato e va ad analizzarli da vicino, soffermandosi sullo schizzo di Sèance, uno dei supereroi che ho creato. -Carino questo, un po' macabro... Anche la mia principessina disegna.- Sorrido perso nel pensiero di te che dipingi tutta concentrata ed imbronciata. Lui si accorge del mio sguardo e cambia subito argomento. -Mikey mi ha detto che canti... Sei bravo? Io suono la chitarra, invece! Se vuoi venire a vedermi un giorno di questi con tuo fratello ne sarei felice.- Mi guarda dolce, con un visino buffo che gli dà un'aria un po' svampita. Scommetto che è uno di quei ragazzi pestiferi che vivono solo per fare casino. Annuisco, andare ai concerti non mi dispiace affatto. -Andiamo a vedere il film?- Raggiungiamo Ray e Mikey, intenti a divorarsi un pacchetto di patatine da mezzo chilo davanti alla pubblicità della videocassetta. Ci sediamo accanto a loro e Frank comincia a rubare le patatine senza nemmeno chiedere. Il film inizia e per tutta la sua durata l'amico di mio fratello non sta fermo nemmeno un secondo, preso da irrefrenabili scatti, tra cui il vizio di muovere le mani come se stesse suonando un assolo di cinque minuti. Mia nonna entra in salotto e ci saluta, così riesco a trovare una scusa per fuggire dal divano. -Nonna!! Prendi un caffè con me?- Lei mi sorride e annuisce dolcemente. A guardarla mi sembra strano che sia in grado di rimanere immobile, senza saltare da una parte all'altra della cucina come quel tornado di Frank. Ci sediamo al tavolo e le porgo la tazza con la bevanda bollente, sospirando dal sollievo. -Problemi, Gerard?- Abbasso la testa e mi affogo nella tazzina, cercando di pensare a qualcosa che non sia quel pazzoide seduto nel mio salotto. -Quel ragazzo è un tormento... E l'ho incontrato solo oggi.- Lei ride mentre beve con grazia il suo caffè, spiando attraverso la porta il mio attuale problema. -Mi sembra simpatico... Quanti anni ha? 17?- Scuoto la testa e finisco di bere. -Ne ha 16. Ma si comporta come se ne avesse 5.- Fa un'altra risatina e si alza a posare nel lavandino le due tazzine. Poi mi indica la porta, per farmi tornare con gli altri. -Vai da loro... un altro amico non ti farà di certo male.- Le do un bacio sulla guancia e m'incammino tristemente nell'altra stanza, dove Frank continua a lanciarsi da una poltrona all'altra come una scimmia piena di caffeina. Riprendo posto e rimango a fissare Frank per il resto del film...

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Capitolo 4
*** Frank 2: This is the best meeting ever ***


Il film che abbiamo visto è stato davvero noioso, poi Mikey e il ricciolone non mi lasciavano parlare. Finalmente è finito! Mi lancio accanto al fratellone di Mikes e gli tiro i capelli. -Mi fai sentire come canti?- Lui mi fissa, forse irritato oppure è felice che io m'interessi al suo talento. Con un tono un po' ironico poi mi dice -Ho bisogno di alcool per cantare.- Io rido, non sembra affatto un tipo che regge molto. Se s'ubriaca finisce per cantare le canzoni di Biancaneve. Mi rotolo sul pavimento mentre Mikey parla con quello che credo si chiami Ray del finale del cinema, che secondo loro è sbagliato. Gerard si alza e si avvia verso la sua stanza e non avendo nient'altro da fare lo seguo. Lui si accorge di me solo quando schiaccia il mio piede tra la porta e lo stipite. -Che vuoi?- Sembra più arrabbiato di prima, ma quando gli sorrido si quieta. -Mi annoio di là! Posso stare con te? Così parliamo un po'!!- Lui aspetta qualche secondo e poi mi lascia entrare. Mi lancio sul suo letto e continuo ad osservare quei bellissimi disegni appesi alla parete. Dopo qualche minuto si silenzio, si convince a rivolgermi la parola. -A scuola come va?- Accenna un sorrisetto, uno dolce, ma imbarazzato allo stesso tempo. Io ricambio il sorriso e mi stiro. -Va bene... Ho un gruppo di cheer-leader che non aspetta altro che visitare la mia camera da letto e sfiorarmi i capelli... Se non fosse che l'unica che m'interessa se ne sbatte di me e mi considera uno sbruffone. Lei invece è una vipera asociale con gravi disturbi mentali!!! Razza di schizofrenica con la dolcezza di un pescivendolo!- Gerard comincia a ridere, divertito dai miei inutili capricci poi si fa serio e mi guarda dritto negli occhi. -Tu convincila di essere innamorato seriamente... Digli qualche frase del tipo "Con te è diverso che con le altre... Tu hai qualcosa in più. quella tua fragilità mi fa venir voglia di stringerti fra le braccia il più forte possibile per proteggerti".- Lo guardo sconvolto e scoppio in una risatina sarcastica. -Fragilità? Dove? Sembra uscita da "Arancia meccanica"...- Lui sembra perdersi un attimo in qualche pensiero, ma osservandolo bene riesco non so come a capire quello che gli passa per la testa. -Ti è piaciuta appena l'hai vista? Capita un po' a tutti quelli bacati come me. Sarà perchè non è bionda ossigenata e nemmeno ignorante...- Si risveglia dai suoi sogni e poi afferra un foglio sulla sua scrivania. -Sei tu quello biondo ossigenato per metà e ignorante? Gli opposti si attraggono...- Mi lancia un'occhiata furbetta e sorride tenero. Io sento le guance scaldarsi, così gli volto le spalle per evitare che noti il mio imbarazzo. -Parlavo delle cheer-leader!! Quelle galline idiote... Certo, anche io non sono un genio, per me ci vuole una che ha due dita di cervello... Almeno mi mette in riga.- Quando mi giro verso di lui, Gerard sta disegnando, perso chissà in quale mondo. Cerco di spiare il foglio, ma mi è impossibile dato la posizione in cui mi trovo, allora ricomincio a parlare della mia vita. Lui sorride alle mie battute, ma senza interrompere il mio monologo. Che persona stupenda... Un po' silenziosa ed asociale, certo, ma è la persona migliore che io abbia mai incontrato. Almeno per quanto si sia fatto conoscere oggi. Solo venti minuti dopo alza lo sguardo e mi porge il disegno che ha appena fatto. -Sei tu con la tua principessa...- Sorride e si siede accanto a me, indicando il tuo viso. Ti ha raffigurata con un vestito gotico nero ad un balcone, mentre mi guardi arrampicarmi con la chitarra in spalla sulla parete sotto di te. Io indosso una calzamaglia a righe con sopra un giubbino in pelle ed un cappello con una piuma. -Sembriamo Romeo e Giulietta.- Rido intanto che guardo la precisoione con cui ha definito i tuoi lineamenti. Gerard si alza e va verso la porta, poi si volta verso di me e sorride timido. -Ceni da noi?- Rimango sbalordito, poi annuisco. E dire che fino a un'ora fa credevo che mi detestasse con tutto sè stesso... Lo seguo fino alla cucina, dove Mikey sta preparando la tavola con il ricciolo. Poi saluto i suoi genitori, ai quali poi mi presento vivacemente, complimentandomi per i loro due figlioli. Un'ora dopo ci ritroviamo tutti e quattro in un locale a bere superalcolici e a parlare di musica. In particolare ci soffermiamo sugli Iron Maiden, band alquanto gettonata da tutti e quattro. Poi alle mie spalle sento una voce familiare urlarmi nell'orecchio. -Aaah, troppo sul classico! Provate a sentire anche "Beat the Bastards" degli Exploited! Anche quella è musica decente!- Mi volto ed eccoti vestita di nero con un bicchiere di vodka in mano. Resto a bocca aperta a fissarti, incredulo della coincidenza... Poi Mikey mi tira un calcio sotto il tavolo per farmi agire in fretta, prima che tu te ne vada. -Ah, sì... Gli Exploited... Vuoi sederti con noi?- Senza fartelo ripetere due volte prendi posto tra me e Gerard, che sembra ofuscarsi dall'imbarazzo. Io sorrido e faccio scivolare il braccio dietro le tue spalle, ma questa volta non ti lamenti affatto della mia azione. Il fratello di Mikey comincia a scolare più alcolici possibili, obbligandomi a credere che sia davvero in grado di reggere l'alcool e cantare sotto il suo effetto. Ma probabilmente, accanto a te non è in grado di fare nulla. Mentre Mikey e Ray parlano del gruppo da te suggerito, mi avvicino con il viso al tuo orecchio, facendoti zittire all'improvviso. -Mi piaci sul serio... Dall'anno scorso. Sai, da quel giorno in cui indossavi la maglietta dei Black Flag...- Ti sento ridacchiare intanto che bevi un sorso di gin dal mio bicchiere. -Tu invece m'interessi da quando hai fatto spaventare la tipa dell'ultimo anno saltandole fuori dall'armadietto.- Sorrido, non ti smentisci neanche durante una dichiarazione così seria! Mi alzo di scatto e ti afferro il braccio. -Dai, andiamo nella mischia a pogare!!- Corriamo veloci verso il gruppo di persone che sta ascoltando la band che suona e cominciamo a spingerli. Questo è proprio il modo perfetto per iniziare una storia, eh, piccola?

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Ciao a tutti quelli che leggono... Questa storia è un casino tale... Bah. Spero che a qualcuno piaccia un pochino, perchè io ne sono poco convinta! Aggiornerò presto perchè devo rileggere delle parti che ho già scritto... E avviso che il triangolo amoroso diventerà più complicato! Ciao ciao!!!

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Capitolo 5
*** Gerard&Frank: You're all that we need ***


Vi guardo muovervi tra tutta quella gente che è grossa il doppio di voi, venite respinti dai loro gomiti ogni volta che vi ci lanciate addosso. Non sei in grado solo di disegnare allora... Ti guardo ridere accanto a Frank, mentre le gocce di sudore colano lungo i vostri visi. Hai accettato senza molti giri di parole la sua proposta, non sei affatto la persona che immaginavo. Ti credevo molto più riflessiva, dato i disegni che hai fatto. Mikey e Ray mi guardano curiosi, ma chi ha voglia di parlargli ora? Per un giorno ho immaginato una probabile amicizia con qualcuno che nemmeno esiste. Guardando l'immagine da te dipinta, ti avevo idealizzata. Pensavo che come me provassi odio per la vita che ti ha rigettato, che in quel bicchiere di alcool ti ci saresti affogata fino a non reggerti più in piedi... Ma non è vero niente. -Vado a fumarmi una sigaretta...- Mi alzo ed esco dal locale, correndo verso la macchina dove mi sarei rifugiato. Ma inaspettatamente anche tu e Frank uscite mano nella mano, poi ti vedo saltellare al suo fianco parlando chissà di cosa. Vi fermate venti metri dopo e lui ti spinge contro il muro di un vicolo. Vedo i vostri volti sfiorarsi, le vostre mani stringersi e le vostre labbra curvarsi in un sorriso malizioso. Sei così uguale a tutte le altre ragazze... Neanche vi conoscete e già vi avvinghiate nel buio di una strada. Abbasso la testa deciso a non guardare quello che sta accadendo laggiù, poi Ray spalanca la portiera e si siede accanto a me. -Il ragazzo si dà da fare già al primo appuntamento!!!- Mikey sale nei posti dietro, non fa nemmeno a chiudere la portiera che io già schiaccio l'accellatore al massimo. -Gerard!!! Che cazzo fai?! Lasci qui Frank!!- Non ascolto nemmeno una parola di quello che loro mi dicono. Di Frank non me ne frega nulla, adesso... Mi dispiace lasciarlo lì, certo. Ma è da te che sto scappando...

***

Nel buio del vicolo mi ritrovo le tue mani appoggiate alle spalle, mentre sussurri al mio orecchio strofe di canzoni sconosciute. Il mio cellulare suona per l'arrivo di un messaggio, ma nulla in questo momento è più importante delle labbra che sto baciando. Poi allontani il viso da me e mi guardi negli occhi, facendomi notare solo ora quanto i tuoi siano inespressivi visti da così vicino. -Vieni a casa mia, stanotte?- Pietrificato... Mai e poi mai mi sarei aspettato che mi chiedessi una cosa del genere. Tu, che di solito eviti di guardare in faccia i ragazzi che nei corridoi ti osservano, che tiri uno schiaffo a chiunque osi toccarti o chiederti di uscire, ora mi stai dicendo di dormire con te? Resto a fissare quegli occhi vuoti per qualche secondo, poi con entusiasmo annuisco e tu mi trascini verso casa tua. Durante il tragitto mi sorridi, parlandomi delle volte che avresti voluto dichiararmi i tuoi sentimenti. Arriviamo nella tua villetta e mi porti nella tua camera buia. Sento il letto sotto la mia schiena e poi tu ti sdrai sopra di me... -Senti... Guarda che non c'è nessuna fretta!!!- In verità non vedo l'ora che mi slacci anche l'ultimo bottone della camicia, piccola... Aspetto questo momento da mesi e ora sta accadendo sul serio. Forse non me ne sono ancora reso conto... Ma voglio viverlo appieno, ora. Perchè tanto domani mi sveglierò e tu sarai ancora al mio fianco. E sarà così nei giorni seguenti... Ti faccio sdraiare sotto di me e tolgo qualsiasi cosa tu abbia addosso, poi mi avvicino al tuo viso e bacio le tue labbra. Sono così fredde... La curva del sorriso che prima mi mostravi alla luce dei lampioni sembra essere scomparsa nell'oscurità della tua stanza. -Non sei felice?- Te lo chiedo, mentre le mie mani scivolano lungo il tuo corpo. -Sì... è tutto okay, Frank.- E così la notte passa tra sospiri lascivi e sussurri, finchè ci addormentiamo in quel letto disfatto, ancora troppo freddo nonostante i nostri corpi lo avrebbero dovuto riscaldare. Ma questa è solo una mia sensazione...

***

I l sole comincia a battere sulla mia finestra e per l'ennesima volta non sono riuscito a chiudere occhio per tutta la notte. Mikey si alza dal letto, nonostante sia un ragazzino magrissimo quando cammina fa un baccano tale da sembrare un elefante. Ma che importa? Tanto nemmeno lo posso accusare di avermi svegliato, questa mattina. Rimango a fissare il soffitto illuminato, poi irrimediabilmente i tuoi sorrisi a Frank mi tornano alla mente... Chissà se vi siete divertiti stanotte. Chissà in quale letto vi sarete abbracciati... Infilo la testa sotto il lenzuolo, deciso a non ripensarci più. Impossibile... Proprio per una così doveva venirmi una fissa?! -Che odio!!- Mordo il cuscino, ripensando poi ai consigli che ho dato a Frank per farti cadere tra le sue braccia. Scommetto che nemmeno ti ha parlato di cose intelligenti, l'unica cosa che ti avrà detto è che hai dei capelli morbidissimi. La porta della mia stanza si apre e Mikey si siede sulla mia schiena intanto che si allaccia le scarpe. -Che hai da urlare da solo nel letto? Mi accompagni a scuola?- Tiro la testa fuori dalle coperte e guardo il cestino in cui ieri sera ho buttato il tuo disegno. Non sei come credevo... Non sei così... Ma Frank mi sta simpatico ed è amico di mio fratello, non posso litigare con il mondo intero solo per essere rimasto deluso da una mia convinzione... -Mi vesto e arrivo...- Un quarto d'ora dopo ci ritroviamo davanti al cortile della scuola, Mikey mi guarda spettinarmi nervosamente i capelli, poi si fa il coraggio di chiedermi -Va tutto bene? Da ieri mattina sei strano... Non ti sta simpatico Frank?- Passo di nuovo la mano tra i ciuffi ormai arruffati e scuoto la testa. -Nessun problema con lui... Tranquillo.- Ma non appena finisco di parlare ecco che qualcuno bussa al mio finestrino. E vi vedo di nuovo... Frank ti tiene la mano e mi saluta con un sorriso a trentadue denti. Vi guardo con lo sguardo più cupo che potessi fare e tu lo ricambi con uno arrogante. -Ciao Gee... Scusate se vi ho abbandonato ieri, ma date le circostanze non ho potuto farne a meno.- Mi lancia un'occhiatina d'intesa, ma la mia espressione non cambia affatto. Poi Mikey mi tira una gomitata e scende dalla vettura chiamandovi entrambi. Frank rimane un attimo perplesso dal mio comportamento, poi va da Mikey lasciandoti davanti a me. Guardo i tuoi occhi truccati di nero per qualche secondo prima di accorgermi che anche tu mi stai fissando con la stessa intensità. Sento le guance diventare bollenti, poi ti abbassi alla mia altezza. -Tu ieri hai trovato un disegno con una cheer-leader insanguinata? L'ho perso...- Resto come paralizzato, consapevole di essere uno schifoso ladro. -N... No. Non l'ho visto affatto... Mi dispiace.- Sorrido, forse un po' troppo falsamente, dato la difficoltà che ho a mentire davanti a occhi così. Abbassi la testa, mostrandomi una delle espressioni più belle che io abbia mai visto. -E ora come faccio? Era l'unica immagine che mi aiutava ad andare avanti... Va beh. Grazie comunque...- Ti avvii verso Frank, tiro giù il finestrino convinto a confessare il mio piccolo furto, ma quando gli sorridi così radiosa rimango zitto, mugolando un "ciao" prima di partire.

***

Ti guardo parlare con Gerard per qualche minuto, accorgendomi di quanto i vostri sguardi siano simili. Poi Mikey mi tira la maglia per farmi risvegliare dai miei pensieri. -Stanotte, allora?- Sorrido tutto contento e gli abbraccio le spalle, avvicinandomi il più possibile al suo orecchio per evitare che si senta in giro quello che sto per dire. -Eeeh, stanotte... Siamo andati a casa sua e poi l'abbiamo fatto ... Non credevo che sarebbe successo così in fretta. Va beh, mica mi lamento!-Tu corri verso di noi ridendo e ti fermi un attimo prima di scontrarti con Mikes, lui guarda la macchina di suo fratello partire mentre tu la segui con lo sguardo di chi ha appena perso ogni ragione di vita. Ma quell'espressione svenisce pochi secondi dopo, quando ti accorgi che entrambi ti stiamo fissando. -Che state facendo abbracciati? Frankie, non mi avevi detto che con Way avessi questa relazione...- Stringo Mikey ancora più vicino a me e gli bacio la guancia. -Stiamo insieme da un anno... Non lo sapevi?- Ridiamo, intanto che lui si libera dalla mia presa con il viso bordeaux. Poi ti afferro la mano e ci avviamo tutti e tre verso la scuola. Davanti al mio armadietto troviamo il solito gruppo di cheer-leader che aspettano probabilmente il mio arrivo. Quando però notano chi stia camminando al mio fianco diventano paonazze dalla rabbia. -Beh, razza di spettro, che ci fai in giro con Iero?- Ti guardano dall'alto in basso, ma tu non ci fai nemmeno caso e passi tra di loro verso il tuo armadietto. Io cerco di aprire il mio, ma una mi si attacca al braccio e comincia a farmi le moine. -Come mai non ti sei pettinato stamattina? Che bei capelli arruffati...- Mi accarezza un ciuffo, ma prima che io me la stacchi di dosso la vedo volare tre metri più in là. Ti guardo, Mikey ti afferra la spalla per calmarti,ma tanto è inutile... Perchè lo scansi e scatti verso la gallinella. -Hey... Ferma!! Se le fai male ci buttano fuori dalla scuola!!- Ti acchiappo appena prima che il tuo calcio la raggiunga e ti stringo al petto. Ti fermi immediatamente, ma sento il tuo respiro aumentare a dismisura per lo stress... -Sssht... Vieni piccola, andiamo in classe prima di combinare altri guai.- Mikey mi prende la mano e si avvicina. -Frank...- Con la testa mi indica il professore responsabile del corridoio che sta già soccorrendo la ragazza che emette lamenti striduli ed esagerati per attirare l'attenzione. Tu sbianchi, purchè sia possibile che la tua pelle possa diventare più cadaverica di quel che è già, poi il tuo respiro si blocca e ti sento perdere conoscenza tra le mie braccia. -Mikes... Cazzo!! Mi è svenuta addosso!!!- Ti tengo su mentre lui mi guarda ad occhi spalancati cercando una soluzione. -Portiamola in infermeria, presto...- Corriamo di tutta fretta verso l'infermeria inseguiti dalle urla del professore che stava aiutando la cheer-leader.

***

Osservo un foglio bianco cercando di buttare giù qualche idea, ma la mia mano sembra non volersi muovere di un millimetro. Affero una lattina di birra e comincio a scolarmela in fretta, nel disperato bisogno d'ispirazione. Poi ecco che l'immagine di te che ti scoli vodka accanto a Frank mi torna alla mente vivida e chiara come se stesse accadendo ancora davanti ai miei occhi. Sbatto la fronte sulla scrivania e rimango lì a rimuginare per tempo indefinibile. Questa è sfiga completa, perchè è assurdo fissarsi con una ragazzina che nemmeno si conosce e il giorno stesso lei si metta con il migliore amico di tuo fratello. Questa è sfiga... Poi ripenso al sorriso di Frank e di come ieri pomeriggio abbia parlato di te, si vede che lui è davvero innamorato; diversamente da me. Quello che provo io è solo ammirazione per il tuo talento, non c'entra niente con l'amore, quindi non dovrei provare gelosia nei tuoi confronti. Ripensandoci, se v'invitassi tutti quanti a casa mia e ti conoscessi meglio, potrei anche perdere questo stupido interesse nei tuoi confronti. Corro al mio letto e cerco il cellulare che ho lasciato in mezzo alle coperte stanotte, intenzionato a mandare un messaggio a mio fratello, ma quando lo trovo perdo tutta la grinta che avevo. E se per caso non riuscissi nemmeno a guardarvi in faccia mentre tu e Frank vi baciate? Se non potessi sopportare a lungo le vostre risatine divertite? Rimango immobile a fissare la tastiera, poi scolando un'altra lattina di birra riprendo coraggio e scrivo. Premo invio ed ecco che il messaggio dovrebbe arrivare a mio fratello. Riprendo la matita e la mia mano comincia a scorrere sul foglio presa da un'irrefrenabile voglia di disegnare. Sorrido, libero da ogni cattivo pensiero... Convinto ormai a considerarti una persona come le altre e non un dio da venerare e di cui essere geloso.

***

Aspetto fuori dalla porta, sperando che ti risvegli alla svelta. Mikey è accanto a me a sentire la ramanzina del professore, quando all'improvviso il suo cellulare suona, facendo arrabbiare ancora di più il cinquantenne davanti a noi. -Il cellulare va spento a scuola!!!! Non sei nemmeno un po' furbo, potresti mettere il silenzioso per non farti beccare!!! Parlerò con il preside.. Il vostro gruppetto in soli due giorni di scuola è riuscito a farci denunciare da due famiglie perchè le figlie sono state molestate!!! Ora, Iero, fai pure svenire la tua complice!! Ti dobbiamo espellere, delinquente!!- Se ne va per il corridoio urlando, quando una donna arriva e spalanca la porta della stanza dove stai riposando. La guardo mentre si avvicina al tuo letto e ti afferra il braccio, obbbligandoti ad aprire gli occhi, ancora più vuoti di com'erano prima. Mikey legge il messaggio e sorride, poi risponde tutto concentrato senza aver notato che quella signora sta stringendo troppo la presa sul tuo polso. -Hey... Che diavolo stai facendo? Lasciala stare e vattene da qui...- La donna si gira e mi guarda con tutto il disprezzo che avesse in corpo. -Questa è mia figlia, tu chi sei?! Il disgraziato che ha dormito con lei stanotte, immagino...- Si volta ancora verso di te, ma ti sei già alzata dal letto per starle lontano. Indossi la felpa e guardi la gente che passa fuori dalla finestra. Io rimango immobile ad aspettare che qualcuno di voi due parli, ma Mikes interrompe la tensione entrando con il sorriso sulle labbra. -Gerard vi ha invitati a casa nostra a mangiare anche stasera!- Si ferma quando vede lo sguardo di tua madre e comincia a sudare freddo. -Sono queste le persone che frequenti, piccola depressa?- Tu rimani dove sei per qualche minuto, poi vieni da noi ed afferri le mani di entrambi. -Gerard è il tuo fratellone? Com'è gentile... Andiamoci subito, dai!- Ci trascini fuori, abbandonando tua madre in quella stanza senza nemmeno risponderle.

***

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Capitolo 6
*** Gerard 3: A drink for the horror that we're in ***


Appoggio il disegno che ho appena fatto al muro e mi allontano per osservarlo meglio. La ragazza che ho appena finito di colorare mi fissa con occhi radiosi dal foglio, ma appena sposto lo sguardo vedo gli stessi occhi che mi osservano cupi dalla porta. -Gerard... Siamo tornati a piedi. E abbiamo perso tre ore di scuola per questi due pazzi!! Ci vogliono persino espellere!!!- Mikey è accanto a te e Frank, rimango pietrificato a guardarvi senza saper cosa dire. Non mi ero preparato ad accogliervi in casa così presto. Arrossisco e corro a coprire il disegno che avevo completato pochi minuti prima. Tu rimani a bocca aperta ad ammirare le pareti della mia stanza, mentre Frank si fa avanti e si lancia sul mio letto a guardarmi. -Non ci vogliono espellere... Era una minaccia!! Figurati se ci buttano fuori solo per aver spinto a terra due cheer-leader.- Sposto lo sguardo su ognuno di voi, ma non riesco ancora a capire che cosa vi sia accaduto. Tu giri per la stanza soffermandoti ad analizzare i miei disegni uno per uno, mio fratello invece corre verso Frank. -Guarda che io non ho toccato nessuna cheer-leader! Ha fatto tutto lei... Sei tu che glielo hai permesso. E sei tu che attiri tutte quelle ochette!!- Mi blocco con il foglio in mano e mi volto verso Mikey, ormai deciso a sapere ogni particolare della storia. -Avete picchiato altre barbie ossigenate?- Tutti e tre sbiancate alla mia domanda, per poi sviare il discorso avviando una conversazione inventata sul momento. -Non è stata bella la lezione di ieri sulla riproduzione delle lumache?- Frank vi guarda in cerca di complicità, ma tu scoppi a ridere prima di dire qualche altra cavolata. -Lumache?! Frankie... Che problema c'è a dire che ho pestato due gallinette? Non è certo la prima volta che finisco nei guai per rissa...- Sorridi e ricominci a guardare le immagini, completamente immersa nella loro contemplazione. Mikey abbassa la testa e si siede accanto al suo amico cercando di giustificare la tua affermazione. -Se lo meritava quella di oggi... Ci stava provando pesantemente con Frank.- Io l'osservo un attimo, soffermandomi su quegli occhi limpidi che mi fissano. Cosa ci troveranno di bello in un deficiente del genere tutte quelle ragazze? Che ci trovi tu, in uno così? Ma a pensarci bene, tu sei uguale a lui. Forse vi amate proprio per questo... Altro che gli opposti si attraggono. Se davvero fosse così tu ora mi saresti già tra le braccia. All'improvviso mi ritrovo con te davanti e balzo all'indietro mentre cerchi di afferrare il foglio che con tanta insistenza sto nascondendo. -No... No, honey. Questo non si tocca... Non è completo.- Rimani con le labbra semiaperte in un sorriso stupito, ritirando immediatamente la mano. -Gee... L'hai chiamata honey!!!- Arrossisco appena Frank me lo fa notare e subito corro alla scrivania per nascondere quel maledetto ritratto. Ti ho chiamato honey! Che cavolo mi passa per la testa adesso? Addirittura do nomignoli alla gente... La cosa sta degenerando e tu non fai altro che sorridere beffarda alle mie spalle. -Anche mio padre mi chiamava honey, anni fa. Non mi offendo se mi chiami nello stesso modo... Non preoccuparti. Hai da bere?- Mi volto di scatto a causa della parola magica da te pronunciata. Quando si parla d'alcolici ogni altro problema scompare dalla mia mente. Annuisco e corro in cucina a prendere un paio di bottiglie per poi tornare da voi. Frank ti sta abbracciando sul mio letto, ma finchè c'è una bottiglia con me non me ne importa nulla. Stappo il Jameson e dopo un sorso ve lo passo. -Gerard, non esageriamo che è mattina!! Sai che poi la mamma s'incazza se ci trova sbronzi...- Mikey non viene nemmeno preso in considerazione mentre noi scoliamo metà bottiglia. Guardandoti mi accorgo che anche tu devi avere il brutto vizio del bere, dato la quantità di liquido che stai ingerendo. Anche Frank non è da meno, certo... Ma mentre ti osservo mi accorgo che sul tuo viso c'è la stessa mia espressione disperata. Abbiamo entrambi la faccia di chi crede che il mondo stia per finire e che quella bottiglia sia l'unica cosa a cui aggrapparsi. Questa è la tua vera natura? Frank ti prende per il fianco e ti trascina verso di lui per poterti baciare, ti vedo fissare il Jameson per qualche secondo, prima che tu raggiunga le sue labbra. Sei come me? Stappo il whiskey e comincio a bere, cercando di capire cosa nasconde quell'aria da sbarazzina che ci mostri. Mikey, imbarazzatissimo, prende in mano la bottiglia che Frank gli porge mentre ti stringe a sè il più possibile. Mi concentro sul sapore che ho in bocca, altrimenti rischierei di vomitare nel vedervi così. Poi mi ricordo la promessa che mi ero fatto, devo smetterla di crederti una ragazza con cui mettermi. Stai con Frank e per me sei irraggiungibile... E lui invece vuole diventare mio amico, e anche io lo voglio dato che è un tipo simpatico e fuori di testa. Eppure più cerco di pensare al whiskey più sento il fruscio prodotto dalle sue mani che sfiorano i tuoi vestiti. Sto mandando giù più liquido possibile, ma non riesco nemmeno a sentire l'effetto dell'alcool ora che servirebbe molto. Poi vedo la stanza muoversi e urto il pavimento, ti sento chiamare il mio nome con tono preoccupato. E i tuoi occhi incontrano i miei, ed ecco che scopro tutto quello che avrei voluto sapere di te attraverso quelle iridi opache. Sei esattamente come me, solo che mascherti tutta la tua debolezza dietro l'aria da teppista che ci mostri. Oh, sì... Sei come me.

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E un altro capitolo di questa storia è fatto! In verità sul mio computer sono circa due capitoli più avanti, e succederà qualcosa tra Gerard e honey... Eh eh... Tanto si sapeva! Fatemi sapere, please! Perchè non so se alla gente che legge piace o annoia questa storia... Mi deprimo! ;_;

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Capitolo 7
*** Frank 3: Expulsion? So... Let's have fun! ***


Gerard è secco... L'abbiamo messo a letto perchè era troppo ubriaco. E ora credo davvero che si ubriaca spesso, dal suo aspetto non sembrava. Lo guardi dormire mentre scoli la seconda bottiglia, con occhi persi nella contemplazione del suo viso. E quegli occhi vuoti sembrano non aver bisogno d'altro che di Gee e di quel Jameson... Ma è solo una mia impressione, vero? -Scusate, ma mio fratello è fatto così... Mi dispiace.- Mikey ci guarda imbarazzato, quasi avesse vergogna di suo fratello. Eppure tu lo stai adorando più che mai in questo momento. -Noi andiamo allora... Così si riposa. Ci vediamo domani, Mikes!- Ti prendo per mano e ti trascino fuori da lì, per evitare che i tuoi pensieri si perdano completamente nell'idolatrare Gerard. Camminiamo per qualche minuto prima di ricominciare a parlare e sei proprio tu ad attaccare discorso. -Regge poco, eh? Pensavo durasse di più dato le arie che si dava con quell'alcolico in mano!! Il mio amico riesce a scolarsene il triplo prima di cadere così... A parte quando gira la coca, allora lì cediamo subito.- Ridi intanto che osservi le nuvole passare davanti al sole di fine estate. Rimango un attimo fermo dov'ero per poi raggiungerti correndo. -Coca?! Cocaina?!- Mi guardi sconvolta, dato che il tono della mia voce ha raggiunto un acuto impressionante nel farti quella domanda del cazzo. -Beh, sì.- E certo che è cocaina, cos'altro ci si puo' aspettare da te e dalle compagnie che frequenti? Ti ho visto girare con loro a giugno, tutti vestiti di nero e con le palpebre pesanti. Mi sei piaciuta proprio perchè frequenti quegli ambienti strani... Poi ecco che all'improvviso appare per strada una della nostra scuola e si ferma a fissarci. Avranno saputo tutti del guaio che abbiamo combinato stamattina... Si avvicina a noi e vedo che a ogni suo passo il sorriso sul tuo volto si spegne, fino a sparire. -Iero, il preside non vi vuole più vedere a scuola per le prossime due settimane. Ha parlato con i vostri genitori e ha fatto passare una circolare nelle classi... Chi gira con voi due verrà espulso.- Sbianchiamo entrambi, anche se sapevamo benissimo che sarebbe accaduto. -Vabbè, pace... Tanto non è la prima volta che mi sbattono fuori da scuola.- Lei mi osserva preoccupata, poi si volta verso di te con aria triste. La guardi con quel viso inespressivo e non le dici nulla, nemmeno la insulti come fai con gli altri. Lei fa un passo indietro, quasi terrorizzata da quegli occhi poi si gira verso di me. -Iero... Mi dispiace.- Le sberluccicano gli occhi nel guardarmi, ma non riesco a capire il perchè di tanta melodrammaticità. -Ah, okay... Grazie.- Senza rispondermi comincia a correre e ci lascia soli in mezzo al marciapiede. I passanti l'osservano sconvolti, poi tu ridi e riprendi a camminare. -Espulsi per aver spinto a terra una cagna!! E viene a dircelo Jamia... Il preside non poteva muovere le sue chiappe fino a casa nostra? Peseranno troppo...- Ti seguo sorridendo, l'hai presa bene l'espulsione... Pensavo che avresti fatto una scenata. Sarà l'alcool che ti ha dato alla testa e non ti permette di ragionare. Chiunque, a parte un cretino come me, si preoccuperebbe in una situazione del genere. Forse sei cretina anche tu... -Che facciamo ora? Abbiamo due settimane di cazzeggio davanti a noi...- Entri in un giardino a me sconosciuto e suoni al campanello per poi voltarti verso di me. -Oh, ne troveremo di cose da fare, Frank... Non preoccuparti!- Un tizio apre la porta, faccio un salto indietro quando vedo la sua faccia pallida come un lenzuolo e le sue occhiaie viola. Siamo in un film dell'orrore?! Chi cavolo è costui?! -Ah... Sei tu. Entra...- Mi prendi per mano e mi porti nell'abitazione di quel cadavere. -Hey... Che ci facciamo qui?- Te lo sussurro per evitare che quello là ci senta, tu ti avvicini al mio viso e mi stampi un bacio sulla fronte. -Troviamo qualcosa da fare... Questo è il mio amico Chris. Chris, lui è Frank...- I suoi occhi si posano su di me, ma io riesco solo a guardargli le borse violacee. Tu sorridi contenta intanto che lui mi porge la mano con la bocca ricurva in una strana espressione. Stringo quella cosa bianca e ossuta con le unghie dipinte di nero, poi mi allontano per evitare che mi risucchi l'energia vitale. -Allora è lui quello di cui parli sempre... Pensavo avessi scelto di meglio.- Ti fissa senza cambiare faccia, ma tu rimani convinta di aver fatto la cosa giusta e nemmeno gli rispondi. -Stasera c'è una festa, giusto? Frank ha un gruppo... Possono suonare lì?- Arrossisco appena finisci di parlare. Suonare?! Suonare davanti ai tuoi amici?!?! Ma siamo matti?! Quelli lì mi ammazzano appena sentono come suoniamo... Scommetto che sentono tutti black e death metal e odiano le band che non si truccano di bianco e non ruttano nelle loro canzoni. Lui aspetta un attimo poi annuisce contento. -Se piace a te allora gli altri se lo faranno piacere...- Ti guardo ridere, ma noto che i tuoi occhi non accennano a cambiare. Sono sempre così spenti, perfino le occhiaie del tuo amico sembrano più allegre. Ma ripeto, forse è solo una mia impressione, dato che ora sei perfettamente allegra e mi saltelli intorno. -Vieni Frankie... Devo farti vedere una cosa!!- Mi tiri per il braccio fino alla camera di quell'essere e mi butti sul suo letto. Lui arriva dietro di te e mi guarda torvo per qualche istante prima che tu mi passi la sua chitarra elettrica rossa fiammante. -Facci sentire un po' di roba!!- Ti siedi accanto a me e mi prendi il braccio sorridendo. -Ti va?- Annuisco ed osservo quell'espressione esaltata che si è disegnata sul tuo viso, come sei carina! Comincio a suonare accordi alla rinfusa finchè ne esce una canzone decente, mentre tu e il tuo amico ascoltate attenti. -Qui ci vorrebbe una voce...- Intanto che lo dico mi guardi con lo sguardo perso chissà in quali pensieri remoti. Poi ecco che ti volti verso la finestra e sorridi dolce. -La voce perfetta sarebbe quella di Gee.- Eh, già... Lo pensiamo entrambi.

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Grazie per il commento Super_nacho_girl! Nonchè l'unico... Ed inoltre vorrei dirti che dato che aggiorno in fretta siamo in due a non studiare! Dato che passo il tempo a scrivere!!

Comunque la storia delle cheer-leader che adorano Frank è solo un modo per fare più contrasto tra lui e Gee... E tra loro e honey... Cioè, Gerard era, come tutti sappiamo, uno che non faceva parte del gruppo stravisto della scuola! Così volevo fare Frank come un birichino attorniato da ragazzine che lui invece odia Tutto qui! Neanche a me convinceva, ma così sottolineava il distacco tra i due personaggi! Tra le cheeer-leader e honey c'è un altro contrasto forte, loro bionde ossigenate ecc, lei la disadeguata con la pelle cadaverica e vestita di nero. Le barbie sono insomma un contorno per sottolineare gli aspetti dei personaggi!! Chiaro adesso? ^_^

Saluto i lettori e a presto per la svolta decisiva nei rapporti di tutti i personaggi! Proprio tutti!!!

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Capitolo 8
*** Gerard 4: We spark and fade ***


Tu e Frank non vi fate vedere da dieci giorni e a stento riesco a ricordare il vostro viso e le vostre voci. La cosa che più è rimasta impressa nella mia mente è l'immagine dei tuoi occhi vuoti che cercano rifugio in una bottiglia... Ma dove siete ora? Mikey dice che vi hanno cacciato da scuola, ma i genitori di Frank non lo hanno visto per tutto questo tempo. Siete scappati insieme? Si chiama fuga d'amore, lo so... Ma esiste solo nei film, no? Fisso il disegno raffigurante voi due come Giulietta e Romeo senza riuscire a togliermi dalla testa il pensiero della vostra nuova vita insieme chissà in quale città. Poi i miei pensieri notturni vengono interrotti da un sassolino che entra dalla mia finestra, aperta per fare uscire il fumo della mia sigaretta. Mi sporgo ed ecco che i miei due incubi mi guardano dal giardino sventolando delle bottiglie. -Gee! Si fa festaaaaa!! Chiama Mikey! Ha compiuto diciotto anni mezz'ora fa!- Frank urla e lancia un altro sasso contro la finestra di mio fratello. Sorrido nel vedervi ancora qui, contento di sapere che non siete mai partiti. Poi Mikey corre in camera mia e si affaccia insieme a me. -Siete deficienti? è mezzanotte passata!!!- Mentre vi sgrida vedo le sue labbra curvarsi in un'espressione felice, sollevato dalla vostra apparizione. Vi raggiungiamo qualche minuto dopo e tu mi afferri le mani per trascinarmi con voi in qualche posto sconosciuto. Frank parla con Mikey, spiega tutto quello che avete fatto in questi giorni. A quanto pare siete rimasti a casa di un tipo a divertirvi... E a guardare bene le vostre facce, il divertimento sarà stato ingoiare pillole ed alcolici di qualsiasi tipo. Ci ritroviamo in riva al fiume e tu non mi hai ancora lasciato andare... Che mani fredde, honey. Come se il sangue non scorresse più al loro interno. Ed ecco che tutti e quattro ci sdraiamo in terra a fissare le luci lontane di New York... Frank canta delle strane canzoni urlandole con tutta la sua voce. Tu lo ascolti con occhi persi nella ricerca di qualcosa in quelle luci distanti. -Gerard... Pensi che quelli come noi riusciranno ad entrare mai in quella luce senza scomparire? Noi che brilliamo per un istante e poi ci smorziamo...- Guardo per un attimo le tue iridi riflettere la città e poi abbasso la testa. -Quelli come noi brillano solo mentre stanno per morire, honey...- Mi fisso le scarpe arrossendo per la stronzata che ho appena detto, ma è quello che io penso veramente. Scommetto che tra poco riderai sgarbatamente e mi ricoprirai d'insulti... Rimango in silenzio ad aspettare che tu mi prenda in giro, ma non dici nulla. Frank canta come un ubriacone, mentre Mikey ride tutto contento di essere di nuovo accanto al suo amico. Poi tu mi pizzichi la guancia per farmi alzare il viso e mi guardi per qualche secondo negli occhi senza cambiare quell'espressione vacua. -Allora brilliamo sempre.- Il tempo si ferma all'improvviso mentre ti fisso, incantato dalle tue parole e dalla fermezza con cui le hai pronunciate. Tutto intorno a me perde il suo valore, nemmeno sento Frank che grida a squarciagola... Sei come me, honey. Sei proprio come me. Nessuno prima di adesso aveva mai capito quello che provavo, quello in cui credevo con tutto me stesso, quello che mi opprimeva. Nemmeno io riuscivo a comprendere a fondo i miei sentimenti apocalittici, e tu ora hai fatto chiarezza nelle mie idee. Mi risveglio dai miei pensieri quando Frank ti trascina verso di lui e ti bacia... Mikey mi passa una lattina di birra che non esito a svuotare completamente. E poi ti sento sussurrare a Frank delle frasi sconnesse, ma lui nemmeno ti capisce pieno com'è di pillole. -Dai, non dirmi che ancora parli di cose strane!! Non farti tutte queste seghe mentali!- Te lo dice convinto, ma non si rende conto di quello che ha intorno... E allora mi metto a guardare ancora la città che in questo momento sembra irraggiungibile, pensando a quelle parole, Non sono seghe mentali, vero? Se siamo in due a farci le stesse domande vuol dire che non sono pazzo, no, honey?

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Grazie ancora per il commento! E scusa per aver detto ossigenate... ç_ç Dato che Jamia ti piace l'ho inserita ancora in un altro capitolo più avanti! E credo entrerà nella storia come personaggio fisso...

Per intanto eccovi gli strani pensieri miei e dei protagonisti. Questo "Quelli come noi brillano solo quando stanno per morire" è deprimente, ma mi piace un casino come ragionamento!! Quando scrivo i suoi pensieri, Gerard mi tira fuori discorsi strani...

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Capitolo 9
*** Frank 4: All together in here! ***


Il tuo corpo si accascia accanto al mio per l'ennesima volta in questi dieci giorni. Ma perlomeno stanotte abbiamo compagnia, e non parlo di quei metallari dei tuoi amici che erano sempre strafatti. Gerard e Mikey sono le due persone migliori con cui potessimo passare la serata... Se non fosse che con il Way più grande hai un'intesa maggiore. Sembra quasi che vi capiate perfettamente senza parlarvi. Ma devono essere quelle strane pillole che mi hanno dato alla testa e mi fanno immaginare cose strane. Intanto tu mi parli di argomenti come la morte, ma io non riesco a capirne il senso. Poi ecco Mikes avvicinarsi e lanciarmi addosso una manciata di erba bagnata. -Frank... Se hai il coraggio di buttarti nel fiume domani ti regalo una cravatta nuova!- Lo guardo per qualche secondo e subito corro verso l'acqua scura per lanciarmici. Sento Gerard ridere come un coglione insieme al suo fratellino. Poi la tua figura appare sulla riva ed ecco che ti trascino in acqua con me. -Frank!!! L'acqua è gelida!!! Congelo!! Aiutatemi voi due!!!!- Bevi un casino mentre urli e ridi, afferro i tuoi fianchi per tenerti a galla meglio e tu mi fissi arrossendo lievemente. Le luci lontane di New York illuminano appena il tuo viso e le tue labbra violacee per il freddo e non posso fare altro che osservare lo spettacolo davanti ai miei occhi. -Sei bellissima...- Sorridi tremando come una foglia mentre ti sfioro il mento con il naso. -Hey!! Uscite da lì! Se no finite per morire assiderati!!!- I due Way ci richiamano, ma ti vedo indugiare ad uscire, magari volevi restarmi vicino ancora per un po'. Ti lascio e prendo i pantaloni di Mikey per farlo cadere in acqua con noi, ma lui si attacca invano al fratello, provocando così una catena umana che finisce nel fiume. Gerard torna a galla annaspando e tossendo, ma trova ancora la forza per ricoprirmi d'insulti. -Testa di cazzo!! Porcaputtana, sono fradicio fino alle mutande!! Fa freddo!- Il piccolo Way mi si attacca alle spalle e mi spinge sotto la superficie, facendomi toccare terra con i piedi. Spero di non finire su qualche strano rifiuto tagliente!! Torno su e vedo gli occhiali di Mikes tutti pieni di goccioline che gli coprono la visuale, così lo colgo alla sprovvista e gli salto addosso, senza riuscire a farlo affondare. Si congela, ma nessuno di noi quattro vuole più uscire da questo piccolo angolo di paradiso in cui ci siamo lanciati. Gioco con il mio migliore amico, mentre tu e Gerard sguazzate intorno a noi osservando la scena e ogni tanto lanciandovi sguardi sfuggenti. -Frankie!! Smettila di mandarmi a fondo, idiota! Tra poco perdo gli occhia...Aaaah!!! Frank!!! Li ho già persi!- Rido nel vederlo disperarsi in quel modo, poi suo fratello si avvcina e dà un'occhiata nelle vicinanze, con scarso risultato dato che il fiume è buio pesto. -Cazzo, Mikey... Cerca di stare più attento! Guarda che gli occhiali costano!!- Arrivi anche tu e muovi le mani sott'acqua cercando di afferrare gli occhiali, che probabilmente saranno già lontani da qui. -Facciamo una corsa a casa tua a prendere una torcia, Gee! Poi li cerchiamo, no?- Lo guardi e lui subito annuisce e ti trascina fuori dal fiume. -Voi due restate lì, Ray abita a due passi, la chiedo a lui e già che ci sono gli diciamo se ci da una mano! Ci mettiamo un secondo!!- Correte come due fulmini lasciandomi con Mikes a tremare per il freddo. Poi lui mi tira un ciuffo di capelli e ride. -Se non li troviamo ne comprerò un paio migliore!! Non preoccuparti!- Ricambio il sorriso, sperando però di ritrovarli, se no mi sentirei costretto a pagarglieli io. Cosa impossibile dato i pochi soldi che circolano nelle mie tasche... Spero davvero che la tua idea della torcia sia buona. -Fate presto che mi si sta congelando il sangue!!!!!-

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Capitolo idiota, ma serve per introdurre il prossimo! Eh eh eh ^_^ E che capitolo sarà il prossimo! Avviso che mi rallenterò un po' nella pubblicazione perchè con quest'aggiornamento sono quasi alla pari con quello che ho già scritto sul computer! In più da mercoledì 9 a sabato 12 sono a Parigi, perciò non potrò scrivere nulla! Ciao ciao a tutti!!!!! ^_^

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Capitolo 10
*** Gerard 5: It started with an alright scene ***


Corriamo per circa cento metri, quando il fiato comincia a mancarmi e sono costretto a rallentare. Tu ti fermi accanto a me con un'espressione curiosa sul volto. -Vedi cosa succede a fumare troppo?- Ridi e mi passi la mano sulla spalla. Al solo contatto rabbrividisco, con i vestiti fradici sento ancora di più il gelo emanato dal tuo corpo. Poi il mio sguardo scivola su di te e noto che anche la tua maglia ti si è appiccicata addosso. Incrocio i tuoi occhi che sembrano essersi accorti della stessa cosa... Entrambi diventiamo rossi nel più totale silenzio, in cui sento distintamente il tuo respiro affannato. Camminiamo verso casa di Ray, ma appena curvo a destra ti vengo a sbattere addosso, dato che stavi proseguendo dritta non sapendo la strada. Il silenzio si fa insostenibile, perfino tu rimani imbarazzata ed immobile contro la recinzione della villa del mio amico. E i nostri occhi non riescono a non fissarsi, quasi come due calamite che si attirano senza volerlo. I nostri capelli scuri e fradici s'intrecciano, le labbra si sfiorano, mentre entrambi tremiamo per l'aria gelida che tira. Le gocce fredde scivolano e si mischiano sui nostri volti, cadendo poi sul marciapiede. Non riesco nemmeno a capire chi di noi due è quello più ghiacciato, ma appena le nostre lingue si toccano riecco il calore che sembrava esser scomparso dal mondo intero. E cerco di sentire quel calore il più possibile, più a fondo, più forte. Le tue gelide mani scorrono sulla mia schiena, premendo quei vestiti bagnati e facendomi tremare ancora di più. Ma è per il freddo che tremo, honey? Le mie dita premono suila tua vita, così sottile, morbida... Continuo a muovere piano i polpastrelli sulla tua maglia imbevuta di acqua, senza smettere di esplorare quelle labbra da dove fino ad ora ho sentito uscire solo frasi taglienti. Ma all'improvviso una voce familiare c'interrompe urlando il mio nome. Vedo i capelli cespugliosi di Ray spuntare fuori dal finestrino di una macchina. Ti allontani subito da me e ti abbracci la spalle per riscaldarti, o forse per coprirti. Lui mi guarda storto per qualche istante, dopodichè mi ricordo del motivo per cui mi trovo sotto casa sua. -Ray... Hai una torcia? Dobbiamo scendere al fiume a cercare gli occhiali di mio fratello! Lui e Frank...- La mia voce si smorza intanto che il mio stomaco sembra spingere contro gli addominali per voler uscire. Si chiama senso di colpa, eh? Il riccio apre la portiera e c'invita a salire per tornare da loro. Resti ferma a pensare allo sbaglio che hai appena commesso e poi mi segui nella vettura. Non mi guardi nemmeno quando ti passo la torcia elettrica, ma d'altronde ti capisco. Sono quello che ti ha rovinato la storia con il ragazzo che ami. Scendiamo di corsa ed arriviamo al fiume, notando che i due idioti sono sdraiati sulla riva ad aspettarci. -Che cazzo ci fate qui?! Gli occhia...- Noto improvvisamente che mio fratello indossa gli occhiali e sorride tranquillo. Tu stai in piedi a due metri di distanza dal gruppo, ma tutti sono troppo concentrati sulla storia di Mikey. -Appena siete andati via mi sono accorto che gli occhiali erano andati ad incastrarsi nella tasca della maglia di Frank! Non li avevo persi!! Vi abbiamo chiamati, ma ormai eravate lontani!!- Tiro un sospiro di sollievo e prendo il pacchetto di sigarette dalla tasca, ricordandomi che ormai è sputtanato. Frank si alza e viene ad abbracciarti, anche se tu non sembri molto contenta di restare tra quelle braccia. Mi guardi di sfuggita prima di chiudere gli occhi e sussurrare qualcosa nell'orecchio del tuo ragazzo. Abbasso la testa, quello che è successo cinque minuti fa mi sembra solo un sogno lontano e sfuocato. -Hey, ragazzi... Venite da me a darvi una sistemata! Vi beccate una polmonite se restate così ancora a lungo!!- Ray ci accompagna alla macchina per portarci a casa sua. Frank ti tiene stretta a sè, senza notare che il tuo viso si è fatto scuro e pensieroso. Mezz'ora dopo ci ritroviamo tutti davanti al camino con indosso degli accappatoi colorati a riscaldarci. Tu e il tuo fidanzatino siete ancora appiccicati, entrambi con in mano una tazza di cioccolata calda e neanche vi siete parlati da quando siamo qui. Bevo il mio caffè, quando Ray mi si avvicina all'orecchio e mi parla a bassa voce. -Gerard... La stavi baciando prima?- Mikey si volta verso di noi con la faccia di chi ha appena scoperto che il mondo sta per finire. Per fortuna voi due siete abbastanza lontani per non sentire. Stringo la tazza e annuisco piano, me lo doveva proprio ricordare? Le tue labbra tremolanti a contatto con le mie, i tuoi capelli fradici sulle mie guance, le tue mani appoggiate alla mia schiena... Mio fratello si alza ed esce dal salotto, diretto alla cucina. -Porcatroia, Ray!- Seguo quel ragazzino troppo emotivo e lo raggiungo nell'altra stanza per parlargli. -Mikey...Senti, è successo senza che lo volessimo. Non dire nulla a Frank.- Mi fissa con gli occhi pieni di disprezzo e scuote la testa. -Non lo volevi? Dai, Gerard!! Da quando l'hai vista la prima volta non sei riuscito a togliertela dalla testa! Hai fatto dieci disegni con la sua faccia!! Non me la bevo!- Appoggia il bicchiere vuoto nella lavastoviglie, che poi chiude sbattendola. Rimango come un coglione a fissare la bevanda scura nella mia tazza, mentre lui ritorna da voi come se nulla fosse successo. E ancora il profumo della tua pelle bagnata invade i miei pensieri... E le tue parole "Allora brilliamo sempre" risuonano nella mia mente. Ora brillo più che mai, honey...

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Capitolo sconvolgente, come avevo avvisato! Ed adesso Gee e Mikey hanno litigato... Eh eh ^_^ Cosa mai potrà accadere ai nostri protagonisti adesso? Ah ah, io lo so!! XD

Ciao a chi ha letto anche questo capitolo e a presto con la storia completamente stravolta!

ps: Grazie ancora per i tuoi commenti Super_nacho_girl! Kisses...

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Capitolo 11
*** Frank 5: What's happened yesterday? ***


Vedo Mikey tornare da noi senza suo fratello, il suo viso è contorto in un'espressione corrucciata mentre si siede accanto al ricciolone. Tu resti appoggiata alla mia spalla a sorseggiare la bevanda calda, senza spiccicare una parola, cosa che proprio non è da te. Fino ad un'ora fa hai cercato di riempire ogni momento di silenzio con la tua voce gioiosa, invece adesso non apri bocca se non per bere dalla tazza. Ti abbraccio il fianco avvicinandoti a me, facendo entrare la mano nel tuo accapatoio per accarezzarti la pancia. Non ti lamenti, ma nemmeno sorridi intanto che ti faccio il solletico all'ombelico. -Va tutto bene? Ti è successo qualcosa? Non sei arrabbiata per il fiume, vero?- Ti ricopro di domande e sento lo sguardo di Mikes posarsi su di noi, quasi ad accusarci di qualcosa. Alzi la testa e guardi il piccolo Way, spaventandolo con i tuoi occhi vuoti. -Tutto okay, tranquillo. Sono solo stanca per la nuotata e la corsa.- Ti sdrai sul tappeto con la testa appoggiata ad un cuscino e chiudi gli occhi per dormire. Ray ci lancia una coperta e ne passa una anche a Mikey, per poi salire in camera sua. Mi allungo dietro di te e ti passo la mano intorno alla pancia per riscaldarti. Stai già dormendo... Chiudo le palpebre ma ecco la voce del mio amico farsi spazio nel buio. -Frank...- Sbiascico qualche verso che assomiglia vagamente ad un "Checcè?" e subito lui si mette a respirare forte. -Sei sicuro di essere innamorato di lei?- Il silenzio cala nella stanza, penso ad una risposta ma le mie palpebre si fanno sempre più pesanti. Ti amo...? Un rumore interrompe il mio sonno e mi obbliga ad alzarmi. Un altro tonfo proveniente dalla cucina si fa sentire forte nella calma notturna, cammino lentamente verso la porta e quando la apro vedo Gerard in terra con una bottiglia a venti centimetri da lui. Guardo l'orologio, sono le quattro del mattino e lui è restato qui finora a scolarsi alcolici di tutti i tipi. Mi abbasso e gli scuoto la spalla per farlo svegliare, inutilmente. Dorme come un sasso... Lo trascino per le gambe verso la sala, facendogli cadere un paio di volte l'accappatoio dalle cosce. Per fortuna non c'è nessun altro a guardare lo spettacolo. Lascio il suo corpo privo di sensi accanto a suo fratello e lo copro, sperando che non si ammali. Ad un tratto, mentre gli sistemo il cappuccio dell'accappatoio, lui apre gli occhi verdi. Rimango a due centimetri dal suo naso intanto che lui mi fissa con sguardo vacuo. -Honey...- Arrossisco e mi allontano da lui senza smettere di guardare il suo viso. Mi ha chiamato "honey"?! Oddio... Poi noto che nelle sue iridi intravedo qualcosa di familiare, qualcosa che mi ricorda te. Lui mi osserva, completamente sbronzo come lo ero io fino ieri, poi accenna un sorriso. -Brilliamo e ci smorziamo... Questo è brillare?- Scuoto la testa, non capendo quello che sta uscendo dalle sue labbra. Chiude di nuovo le palpebre e si addormenta profondamente, permettendomi di andare a dormire. Appoggio il mento al tuo collo ed annuso il tuo profumo... Ora ricordo quelle parole. Me le hai dette tu stessa, qualche sera fa. Mi hai domandato se noi possiamo brillare senza sparire, o qualcosa del genere. E io non avevo capito nulla, proprio come adesso. Che lui invece ti abbia dato una risposta? Mi riaddormento con questi pensieri in testa, accompagnato dal ritmo lento del tuo respiro e da quello insopportabile di Gee. La luce del sole si fa vedere appena ed ecco che qualcosa mi cade addosso pesantemente. Apro gli occhi e mi guardo intorno, ma tutto è ancora sfuocato. Eh già, occorre un po' a riprendersi la mattina... -Frank, dobbiamo andare, prima che i genitori di Ray ci becchino qui.- Mikey mi osserva dall'alto tutto incazzato, accanto a lui suo fratello sembra tornato dal regno dei morti. Le occhiaie gli arrivano due centimetri sotto gli occhi e il colore della sua pelle mi ricorda un lenzuolo. Lo fisso e raccatto i vestiti che Mikes mi ha lanciato addosso per svegliarmi, quando noto che tu sei scomparsa nel nulla. -Dove è andata?- Alla mia domanda il piccolo Way scrolla le spalle e scuote la testa. Sì, lo so che non ti ha mai sopportato, però potrebbe evitare di fare così, come a dire "Dovevi aspettartelo!". Ha un anno più di me e fa l'uomo vissuto!! Mi vesto e piego l'accappatoio per metterlo con gli altri, intanto che Ray mi sorride quasi a commiserarmi. Gerard è l'unico che stamattina sembra fregarsene se la mia ragazza se n'è andata senza dirmi niente, dovrei quasi ringraziarlo. Quando usciamo di casa sembra anche essere il più allegro di tutti, ed è tutto dire, dato che sta in piedi per inerzia. Poi appoggiata alla recinzione ci sei tu ad aspettarci con lo sguardo perso ad osservare la gente che passa per strada. Mikey fa una specie di grugnito di disapprovazione e accelera il passo, pur sapendo che suo fratello non è in condizioni per stargli dietro. Ma prima che io possa dargli una mano a stare in piedi, Gee s'immobilizza e rimane a fissarti con occhi malinconici. Vi guardo entrambi, così belli e pallidi da far invidia a chiunque... Poi il silenzio si fa pesantissimo ed insostenibile, vorrei quasi rimanerne schiacciato mentre i vostri sguardi s'incontrano. La domanda preme sulle mie labbra, più prepotentemente fino ad uscire forte e chiara. -Tra voi due è successo qualcosa ieri?- Più smorti di così lo potete diventare? Non noterei il cambiamento nemmeno se Monet mi spiegasse la differenza tra due bianchi diversi... Restate fermi a cercare parole attorno alle quali costruirete una storia ingannevole. Scuoto la testa, non potete di certo farmi una cosa del genere, voi due. Vero? Indietreggio per scappare, ma ecco che una vocina arriva alle mie spalle. -Iero!! Ciao...- Mi volto e vedo Jamia (o almeno credo si chiami così) che mi corre incontro sorridente. -Ho preso gli appunti delle lezioni per te...- La fisso come un rincoglionito, proprio adesso doveva arrivare questa? C'incamminiamo per la scuola, anche se io e te non possiamo entrarci ancora per quattro giorni. Restiamo in silenzio in tre, mentre Jamia parla, parla e parla... Delle lezioni e degli ultimi pettegolezzi... Ma la sua presenza in questo momento puo' farmi solo piacere.

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Ciao ciao a tutti! I'm back... E ho fatto un disastro con la trama della storia. Gee si è ubriacato un'altra volta e Frank ha dovuto soccorrerlo! Poi lui ha anche capito che a honey e Gerard è successo qualcosa, anche se solo un idiota poteva non accorgersi!!! E ora che cosa accadrà? Un disastro, vi avviso...Jamia diventa anche un personaggio fisso! Grazie di aver avuto il coraggio di leggere fin qui!! XD A presto...

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Capitolo 12
*** Gerard 6: If I'm so wrong... ***


Passeggiamo a testa bassa dietro Frank e quella ragazza attiva già a quest'ora del mattino. Resto in piedi a stento, ma il dolore post-sbornia non è nulla confronto a quello al cuore, honey. Non possiamo fare questo al tuo dolcissimo ragazzo solo perchè ci capiamo perfettamente. Solo perchè siamo uguali... Non è amore quello che ci ha spinto al bacio ieri, ed entrambi lo sappiamo bene. Probabilmente eravamo solo attratti dall'altro perchè comprendeva il nostro stato d'animo. Senza che Frank ci senta o ci veda mi avvicino al tuo orecchio e sussuro una delle frasi di cui sono sicuro mi pentirò per tutta la vita. -Quello che ieri è accaduto, sarebbe meglio dimenticarlo. Lo sai bene anche tu che è stato uno sbaglio...- Annuisci velocemente, forse un po' troppo sconvolta rispetto a quello che pensavo. Aspetto qualche tua risposta, ma sembri non volermi parlare mai più. -Ciao.- Mi stacco dal gruppetto, non raggiungerò di certo mio fratello che è quello più offeso di tutti. Me ne torno a casa, cercando di dimenticare... Di cancellare ogni pensiero riguardante te che ancora abita nella mia mente. Apro la porta d'entrata e trovo mia madre in lacrime al tavolo della cucina. -Dove siete stati? Dov'è Mikey?! Gli ho preparato una torta e stamattina quando gliela stavo portando, non l'ho trovato in camera...- I lacrimoni le scivolano sulle guance e io li fisso mentre cadono, pensando a quelle gocce che ieri scorrevano su di noi. Mi avvio verso la mia camera senza risponderle. -Gerard!!!- Stingo la maniglia della porta con l'immagine ben definita dei tuoi occhi vicinissimi ai miei. -Non ora mamma.- Sbatto la porta e mi butto sul letto, nel disperato tentativo di affogarmici... Inutile. Cos'ho fatto? Che cazzo ho fatto?! Potevo abbracciarti davanti ai suoi occhi limpidi, baciarti e urlare al mondo intero che sei la ragazza che ho sempre cercato. E tu forse saresti venuta via con me, avremmo parlato ancora di quelle luci e di come raggiungerle insieme. Invece ora mi ritrovo nella penombra della mia stanza, solo come un cane e con il tuo ritratto che mi fissa. Il mal di testa mi sta facendo impazzire e nonostante tutto l'alcool che ho ingerito ieri sera riesco ancora a ragionare perfettamente. Vaffanculo, cosa ho bevuto a fare? Mi copro la testa con la coperta e rimango nascosto nel buio, mentre mia madre urla nell'altra stanza. Ma per fortuna tra poco se ne andrà...
Una voce calda e dolce mi sussurra all'orecchio di aprire gli occhi. Mia nonna non fa altro che preoccuparsi del suo Gerard. mi guardo in giro e dalla luce del sole dev'essere circa mezzogiorno. -Dormiglione... Sono le quattro e di là tutti stanno festeggiando tuo fratello.- Sbatto le palpebre, ho dormito otto ore filate? Mi siedo ancora intontito dal sonno e mi guardo attorno, dalla sala arrivano le voci degli altri tra cui quella riconoscibilissima di Ray. Sono tutti allegri, ma scommetto che se io andassi di là Mikey finirebbe col mettere il muso a chiunque gli parli. Mia nonna mi aspetta sulla soglia, ma io non intendo alzarmi. -Senti, nonna... Io non sto bene. Dillo tu agli altri, non verrò a festeggiare.- Lei mi fissa per qualche istante e se ne va senza chiedermi nulla. Sa bene che quando ne avrò bisogno, sarò io a parlarle. Passano i minuti e non mi muovo, questa verrà ricordata come "la giornata in cui Gerard non fece altro che osservare la sua stanza senza alzarsi". Quando poi la festa sembra calmarsi faccio un salto in bagno, per bisogni obbligatori. Ed ecco che poi mi ritrovo ad analizzare il mio riflesso nello specchio davanti a me. A pensarci bene ho capito perchè scegli Frank... Anzi, mi chiedo come tu possa avermi baciato, forse il buio t'impediva di vedere la mia fottuta faccia. Mi viene voglia di prendere quello specchio e lanciarlo a terra, quando la porta si apre e mio fratello entra nel bagno. Restiamo zitti, io non ho nulla di cui scusarmi con lui questa volta. I suoi occhi indugiano a guardare i miei. Ma non ci troverà nulla d'interessante... Gli passo di fianco e ritorno nella mia camera a cercare qualcosa da fare. La sua voce raggiunge le mie orecchie, nonostante lui credeva fosse a distanza di sicurezza. -Razza di fratello egoista e depresso. Vaffanculo...- Chiudo la porta e mi siedo alla scrivania. L'unica persona di cui potevo fidarmi, per cui credevo di essere importante, ora mi disprezza con tutto se stesso. Quanto vorrei urlare, gridare forte addosso a questo mondo che non fa altro che prendermi a calci. Mi metto le cuffie e comincio a cantare, non me ne frega che cosa significhino le parole che pronuncio, l'importante è liberarsi di te, di questo peso, di questi ricordi... Di questi pensieri troppo opprimenti per un ragazzo di soli 20 anni.

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Hello... Nuovo capitolo, scusate se ci ho messo tanto ad aggiornare rispetto alle altre volte, ma con gli esami in vista, forse è meglio mettersi a studiare un po' più seriamente! =_= Adesso però me ne vado a Parigi quattro giorni e mi riprendo! Poi di nuovo studierò fino al 21 Aprile... E poi esce The Black Parade is Dead, perciò mi concentrerò solo su quello e prenderò un sacco di quattro! XD Speriamo che il nuovo album-dvd sblocchi un po' la mia fantasia... So long and kisses! Grazie a chi ha letto anche questo capitolo noioso...

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Capitolo 13
*** Frank 6: I love you, no matter how ***


Jamia parla in continuazione, sarà che mi stavo abituando ai silenzi tuoi e di Gerard. Dietro di noi tu cammini a testa bassa da quando lui se n'è andato via... Chissà cosa ti ha detto prima di lasciarci. Qualche frase sdolcinata, qualche insulto, qualche pensiero apocalittico... Poi ecco che Mikey riappare all'orizzonte ad aspettare che il gruppetto di bulli che ha davanti lo lasci passare. Arriviamo alle sue spalle e Jamia mi si avvicina all'orecchio con la faccia. -Ti conviene portare via la tua ragazza se non vuoi che picchi anche quelli che stanno prendendo in giro il tuo amico...- L'allontano e subito corro da Mikes, saltando addosso al tipo con la maglia della squadra di football e prendendolo a cazzotti. Lo ammetto, sfogo solo la mia rabbia, non l'avrei mai fatto su te e Gee. Questo tizio è solo un capro espiatorio... E vedo il suo sangue schizzargli fuori dal naso per poi sporcare la mia maglia. -Frank!!!! Che cazzo stai facendo?!?!- Mikey mi stacca dal mio sacco da box umano e mi lancia nel prato. Ansima forte, non l'avevo mai visto sull'orlo di una crisi di nervi. Respiro ansimando anche io, mentre le nocche della mia mano destra pulsano per il dolore. Tu mi guardi da lontano, accanto a Jamia che si tiene le mani sugli occhi... E cosa noto all'improvviso? Le stai appoggiando la mano sulla spalla per tranquillizarla e le dici anche qualche frase carina. Cosa succede stamattina? Un calcio che colpisce il mio ginocchio mi riporta ad osservare Way. Il colore del suo viso è paonazzo e il suo piede è ancora a mezz'aria dopo avermi colpito. -Non ho bisogno della tua fottuta protezione! Me la so cavare benissimo!!! Sia tu che quella pazza schizofrenica non fate altro che attaccar briga con la gente... Smettetela!!!!! Non ho bisogno di guardie del corpo! Vai a farti fottere, Iero!!!!- Lo fisso a occhi spalancati, questo è davvero Mikey? Lo stesso Mikey che ieri mi sorrideva nel fiume? Rimango a terra esterrefatto, senza saper cosa fare per calmarlo perchè non mi è mai capitato di vederlo in questo stato. Intanto il giocatore di football viene trascinato via dai suoi amici, ma uno di loro mi tira un pugno prima di scappare con gli altri. -Aspetta solo che ti becchi fuori da scuola Iero!!!!- Me lo urla correndo e Mikes si mette a ridere cinicamente, quasi come se il suo cervello fosse partito del tutto. Mi sfrego la guancia colpita senza staccare lo sguardo dal ragazzo di fronte ai miei occhi. -Si puo' sapere cos'hai oggi? Ci hai trattato tutti male da quando siamo arrivati da Ray... Sei scappato avanti da solo stamattina. E ora mi urli addosso come un dannato! Che cazzo c'hai?!- Mi alzo fino a raggiungere la sua altezza e lo guardo dritto in faccia, ma lui non cessa di sorridere in quel modo odioso. Tu e Jamia vi avvicinate e appena ci raggiungete Mikes ti punta un dito contro senza smettere di guardare me. -Dovresti imparare a proteggere te stesso!! Inanzitutto da lei... Ecco cos'ho!! Stai impazzendo per una puttana di merda!!- Mi volto verso di te, il tuo viso pallidissimo sembra esser contorto in un'espressione di completo terrore, le tue labbra stanno addirittura tremando. Jamia ti prende la mano per ricambiare le attenzioni che tu le hai donato prima. Sento il mio cuore sbattere prepotentemente contro le costole... -Che cosa stai insinuando, Way?- Lui non sposta il dito e noto che tutti i muscoli del braccio destro sono tesissimi, come a rispecchiare la situazione che si è creata. Jamia ti sostiene quando tu sembri improvisamente perdere tutte le forze e tutta l'arroganza che avevi in corpo. E il mio petto preme sul cuore... -Apri gli occhi, non vedi che ti sta prendendo in giro? Non lo capisci? Chiedi a mio fratello... Lui ti spiegherà tutto con precisione.- Un riso isterico esce dalle sue labbra prima che mi volti le spalle per andarsene. Lo guardo camminare verso la scuola, non cercherò di fermarlo. Non dopo tutte quelle stronzate che ha sputato. Mi giro verso di te, ma vedo solo Jamia che ti chiama mentre corri via dal cortile della scuola. Resto immobile senza sapere se seguirti o disperarmi sul posto. Ma lei mi prende il braccio e mi trascina al tuo inseguimento. -Non puoi lasciarla scappare! Scommetto che il tuo amico ha detto solo stupidaggini! Devi chiarire!- Aumentiamo la velocità, ma ad esser sincero non so perchè lei si sia intromessa. Anche se a dirla tutta, se lei non ci fosse stata non ti avrei mai seguito... Ti raggiungiamo dieci minuti dopo in un parco, quando ti fermi ormai esausta all'ombra di un salice piangente. Tutti e tre respiriamo forte per riprendere fiato, ma nessuno ha il coraggio di iniziare il discorso. Ovviamente tocca a me... -Senti... anf anf... Non credo a M... Mikey.- Rimani piegata in due a fissare l'erba del prato, persa in sconosciute riflessioni. Jamia si allontana un po' per non dare fastidio, quand'ecco le tue lacrime cadere al suolo per la prima volta da quando ci conosciamo. Mi avvicino, quasi affascinato da questo nuovo fenomeno e cerco di tirarti su il viso per godermi quell'espressione mai vista. Com'è strana... -Mikey ha ragione invece... Devi starmi lontano, Frank.- Ti fisso senza parole con cui poterti rispondere, le gocce ti scivolano sulla pelle e si frantumano cadendo sul mio braccio. Le tue labbra tremanti richiamano le mie, fino a che le bacio... Conosco solo questo modo per farti calmare, non sono un grande oratore. Mi allontano per guardarti negli occhi e ti asciugo le guance. -Non m'importa quello che ha detto quella testa di cazzo. Credo sia solo geloso perchè non dedico più il mio tempo a lui, ma anche a te e suo fratello... Ti amo comunque, lui puo' raccontarmi tutte le cazzate che vuole.- Ti scappa un sorrisino, però le lacrime sembrano non volersi fermare. Jamia ci osserva, non molto felice della conclusione della faccenda, ma comunque rassicurata. E io ho appena ammesso di amarti... Sperando che quello che provo sia davvero amore.

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Scusate per il ritardo, ma sto scrivendo un'altra storia e vado a rallentatore! Comunque qui succede un casino e mi sono anche accorta che verrà molto lunga la storia! Grazie ancora a chi l'ha letta tutta!

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