Amore Raccontami

di Alchemist Fan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Primo ***
Capitolo 2: *** Capitolo Secondo ***



Capitolo 1
*** Capitolo Primo ***


Il sole tramontava ancora una volta a Central City, e segnava la fine di un altro giorno

 

 

Salve a tutte, fanciulle care!

So benissimo che ho in corso una fanfiction (Being different lovers), ma dato che l’ho portata un pò avanti, ho deciso di iniziare a pubblicare anche questa mia nuova fiction!

E’ anche essa (ovviamente XD) una RoyxEd, racconta in modo amabile (spero) di un modo simpatico e un pò insolito per risolvere una crisi di dialogo tra i due protagonisti. Non sono molto sicura dell’aggancio, ma d’altronde è una fiction basata puramente su un’analisi interiore, dunque non ho stabilito una gran trama per quanto riguarda “lo scenario interiore”.

Conterà sedici capitoli, un prologo ( questo), quattordici capitoli di diario e un epilogo.

Bè, che altro dire? Spero che vi piaccia!

Un grazie e un enorme bacione a chi mi segue, a chi commenta, a chi legge.

Marty

 

 

 

 

 

**********************************************************************

 

 

 

Il sole tramontava ancora una volta a Central City, e segnava la fine di un altro giorno.

Ormai le famiglie, dopo il lavoro e le attività giornaliere, cenavano tranquille avvolte nel tepore delle loro case, discutendo del più e del meno.

Solo in un complesso lavorativo le luci erano ancora accese: il quartier generale militare.

A dire la verità, lì i lumi non si spegnevano mai, o rimanevano parzialmente in funzione:

c’era sempre qualcuno che faceva giri di ronda, oppure diligenti militari ligi al dovere che sciorinavano il tempo libero in ore e ore di straordinari, sperando di acquistare i favori dei pezzi grossi.

Un uomo dai capelli biondi passeggiava tranquillo nel giardino dell’edificio sopra nominato.

Teneva in bocca una sigaretta che fumava con fare noncurante, come se ormai fosse divenuta un’abitudine quotidiana, e aveva un’espressione serena.

Indossava la divisa blu del militare, e questo lo classificava come cane dell’esercito.

Ma i suoi lineamenti sbarazzini e quegli occhi azzurri profondi gli conferivano un’altra appartenenza, tanto che sicuramente sarebbe stato impossibile qualificarlo come un sottotenente quando aveva indosso abiti borghesi.

L’uomo continuò a camminare fumando beatamente per qualche altro metro, arrivò ad una terrazza, e lì si fermò, appoggiando i gomiti sulla ringhiera e ammirando il cielo stellato.

 

 

“Havoc!Che diavolo fai là? Guarda che gli straordinari li dobbiamo fare in due eh?”

 

Il fumatore si voltò, richiamato d’improvviso alla realtà. Jean Havoc, sottotenente della squadra del colonnello Mustang di Central City, non appena riconobbe la persona che lo richiamava, sorrise in modo beffardo.

 

“Maresciallo Vato, sei tu! Mi hai spaventato, accidenti a te!”

 

Il maresciallo Vato Fallman, appartenente alla stessa squadra, sbuffò in modo scocciato, avvicinandosi ulteriormente. Non era un uomo particolarmente bello, tanto più che aveva già raggiunto la mezza età. Il suo unico pregio era l’essere magro, forse troppo: le guance infossate e il volto scavato risaltavano ancora di più i capelli brizzolati tendenti ormai al bianco.

 

“ Certo, come no Jean! La verità è che cerchi sempre una scusa per trascurare ai tuoi doveri e venire qua fuori a fumarti una sigaretta!”

 

Una risata spensierata.

 

“Sai qual’è il bello Vato? Che non lo faccio tanto per il fumare, ma più che altro per stare un pò da solo a pensare! Ultimamente ci sono tante cose che mi hanno fatto riflettere...

 

Fallman contrasse il volto in un’espressione di educata incredulità.

Quello non era Havoc. Era uno spaventoso alieno che aveva preso le sue sembianze per spiare gli umani e ottenere così il controllo di Amestris.

 

“Ehm...Jean, sei sicuro di stare bene? Perdona la maleducazione, ma non ti ci vedo proprio a riflettere! A meno che...”

 

Da incredulo ora il viso dell’uomo più anziano assunse un atteggiamento sornione.

 

“...tu non sia innamorato, eh Havoc? Dì la verità, chi è la fortunata?”

 

L’uomo dagli occhi azzurri inalò un altro tiro di sigaretta, poi espirò lentamente. Stava assaporando la risposta, sapeva che l’amico era ansioso.

 

“Mi dispiace Fallman, ma stavolta hai toppato. Riflettevo sull’amore sì, ma non sul mio...

 

...che oltretutto per ora nemmeno c’è”

 

Concluse mentalmente, con un’espressione corrucciata.

 

Vato ora apparve sorpreso.

 

“A chi stavi pensando?”

 

Altro tiro, altro sospiro che si perdeva nel silenzio di quella sera di inizio primavera. Quanto si divertiva a far attendere la soluzione al piccolo enigma.

 

“...tu li hai visti Mustang e Elric eh?”

 

“Se intendi di persona li vedo ogni giorno...

 

“Non in quel senso, cretino”

 

Momento di silenzio.

 

“Non ti seguo Jean...”

 

“Cavolo, ma come fai a non esserti accorto di nulla? Ma hai visto come si guardano?”

 

“Veramente no...con le esperienze che hanno avuto, sono divenuti entrambi molto bravi nel nascondere ciò che pensano veramente...

 

“Verissimo, ma per alcune cose sono davvero dementi, a volte sembrano bambini”

 

Nuove risate si levarono.

 

“Su questo ti do ragione Jean, in effetti sono molto simili di carattere”

 

“...due così non potevano che innamorarsi.

 

Le risate cessarono di colpo, così come erano venute.

 

“Come scusa?”

 

“Ma sì, si amano! E’ così evidente...a dire la verità pensavo che te ne fossi accorto anche tu!

Alcune volte, mentre analizziamo gli ultimi rapporti, il colonnello guarda Ed, e lui sorride e arrossisce, oppure quando si passano un foglio cercano di far rimanere le loro mani a contatto il più a lungo possibile, oppure ancora tutte le volte che Mustang se ne esce con quel numerello da circo devo parlare in privato con Fullmetal, chiudo la porta a chiave, non disturbatemi e se ne rimane nell’ufficio col nostro biondino per almeno due ore...ma dai, non credo abbiano così tanto da dirsi...più che altro si devono dar da fare.”

 

Havoc ridacchiava beatamente, soddisfatto della sua scoperta. Il suo amico, però, non faceva altrettanto.

 

“Ma...sei sicuro?”

 

“Avanti Vato, anche un cieco ne sarebbe consapevole!”

 

“Ma...sono due uomini...”

 

“E allora? L’amore è amore!”

 

Fallman guardò in tralice l’uomo dagli occhi azzurri, che quella sera non aveva proprio in mente di levarsi quel sorrisetto stampato in faccia ( a quanto pareva, in modo indelebile)

 

“Senti Jean, io non ho pregiudizi di nessun tipo, e se anche fosse come dici tu, non mi creerebbe nessun problema...ma ammetterai che è comunque una cosa insolita, come fa a non farti nessun effetto?”

 

Havoc non si premurò nemmeno di guardarlo negli occhi per rispondergli.

 

“Non lo so...forse perchè ho trascorso buona parte della mia esistenza vivendo in modo libertino, e sottostando a nessun valore se non a quello della mia testa...e dato che la mia mente stima dal profondo Ed e il colonnello, non riesce proprio a stupirsi di questa cosa...e forse un pò se lo aspettava...chiamalo sesto sento Vato”

 

E finalmente tornavano le risate. Il momento di crisi di dialogo era stato brillantemente superato da una mentalità che galleggiava fuori dalle convenzioni sociali.

I due uomini restarono un pò in silenzio, durante il quale anche il maresciallo accese una sigaretta generosamente offertagli dal sottotenente, godendosi lo spettacolo di una metropoli silenziosa che si poteva avere solo quando la luna brillava alta nel cielo.

Poi Fallman decise di rompere il mutismo, stufo di quell’atmosfera così artificiosa e innaturale.

 

“...Mustang e Elric eh? Certo che questa si che è una chicca!In effetti ora che me lo fai notare mi era sembrato un pò strano che tutte le volte che il colonnello stava male doveva essere Fullmetal a portargli i documenti a casa – e non tornava prima di tre ore – quando c’era disponibile anche Hawkeye, ma...chi l’avrebbe detto?”

 

“Già, e pensare che all’inizio si odiavano così tanto...ma è anche vero che sono due opposti molto vicini, e poi come si dice? chi disprezza compra! secondo me l’unica cosa che manca a quei due è un pò di dialogo!”

 

“Dialogo? in che senso?”

 

“Bè, secondo la mia opinione si amano davvero, ma poichè hanno entrambi una buona dose di orgoglio ed insofferenza ad apparire deboli, il loro rapporto per ora si basa solamente sul sesso”

 

Vato aprì la bocca in un’espressione di estremo stupore.

 

“Accidenti Jean! Ma come puoi dire certe cose con tanta leggerezza? Sembra di star trattando delle condizioni metereologiche! E comunque secondo me Ed non è quel tipo di pers....”

 

Le parole gli morirono in gola sotto lo sguardo di Havoc, finalmente voltatosi per gettare il mozzicone di sigaretta rimastogli a terra e pestarlo col piede destro per spengerlo.

 

“Ma ci credi davvero? Guarda che Edward è ormai un sedicenne, ed ha un carattere molto determinato! Sa perfettamente quello che vuole!”

 

“Eh...d’accordo...però...cavolo, mi fa effetto vedere Ed sotto quest’ottica!”

 

“Bè, era una cosa inaspettata in fondo! Si sono risvegliati i lati segreti di entrambi! Chissà, magari scopriremo anche un colonnello capace di non correre più dietro alle donne perchè troppo attento al suo fagiolino!”

 

“Eh, in quel caso Fullmetal avrebbe davvero compiuto un miracolo! E comunque purtroppo il problema del dialogo è frequente tra le persone oggigiorno...figuriamoci con due testoni come quelli! Sono dei libri imperscrutabili!”

 

Un’espressione sorpresa.

Un’idea.

 

“...o dei diari....

 

“Si...anche...era solo per fare un esempio!”

 

Havoc ora rise più apertamente, in modo palesemente soddisfatto.

Diede un’energica pacca sulla schiena dell’amico, facendogli cadere la sigaretta che finì a terra, affianco all’altra precedentemente spenta, e gli stropicciò benevolmente i capelli.

 

“Vato, te l’ho mai detto che sei un genio? Andiamo, ho in mente un piano fantastico!”

 

“Ma per cosa scusami?”

“Per aiutarli ad aprirsi!”

 

“Perchè muori dalla voglia di aiutarli? In fondo, a te cosa importa?”

 

“Bè...visto che io non becco mai la donna giusta, facciamo in modo che almeno loro tengano con sè la persona adatta per tutta la vita”

 

Un ultimo sorriso, prima di incamminarsi all’interno dell’edificio.

 

“Mi piace il tuo modo di ragionare Jean...sono con te, dimmi solo cosa dobbiamo fare!”

 

 

 

 

 

 

“Colonnello, colonnello, meno male che è arrivato! Sono due ore che il tenente Raven continua a chiamare per sapere a che punto è arrivato con quel lavoro per le certificazioni dei registri del sud!”

 

Un bellissimo uomo, sulla trentina, i capelli neri come la pece e gli occhi in tinta con essi, di fisico mediamente atletico e dai fini lineamenti orientali  si voltò, mostrando un’espressione decisamente esasperata malgrado, secondo il suo cartellino, avesse iniziato il turno solo da 7 minuti.

 

“Ancora? Ma sono tre giorni che quell’uomo non mi da tregua! Ti prego Furey, digli che non ci sono!”

 

“Ma colonnello...”

 

“Non è colpa mia se è un lavoro complicato! Non l’ho finito, mi ci vuole tempo! Mentigli ti prego, altrimenti mi ritrovo per strada!”

 

“D’accordo, ma l’avverto che le scuse presto o tardi cominceranno a scarseggiare!”

 

Si okay, okay, ho capito l’antifona! Cerco di terminarlo al più presto, va bene?”

 

Il sergente Kain Furey sorrise in modo accondiscendente, annuì e poi si allontanò.

Nel frattempo si avvicinò la figura di una donna atletica e dai capelli biondi.

 

“Buongiorno colonnello!”

 

“Salve, tenente Hawkeye! Allora, cosa abbiamo in programma oggi?”

 

“A dire la verità oggi non molto signore, solo qualche incontro formale, ma si terrà nel pomeriggio! Quindi ci vediamo più tardi! Mi raccomando, non si dimentichi di firmare i documenti che le ho lasciato sulla scrivania e ...hanno portato un pacco per lei!”

 

Il colonnello distese i lineamenti in un’espressione sorpresa.

 

“Un pacco? Chi lo manda?”

 

“Non lo so signore, è anonimo. Ma stia tranquillo, se è riuscito a entrare nel quartier generale, non è nulla di pericoloso”

 

“D’accordo tenente, grazie mille. A più tardi!”

 

“A più tardi signore”

 

Roy Mustang tirò un sospiro di sollievo. Mancavano pochi metri al suo ufficio, poi avrebbe potuto riposarsi in pace e far finta di lavorare...e poi voleva sapere chi diavolo era che si divertiva a mandargli pacchettini a lavoro. Non gli piacevano i pettegolezzi della gente, e posta del genere di certo non favoriva ad eliminarli.

Chiuse finalmente la porta del suo mondo e si accasciò beatamente sulla poltrona.

E poi iniziò a fissarlo. Rettangolare, abbastanza robusto, grande come un foglio, il pacco prima nominatogli stava incartato in un involucro marrone, appoggiato sulla scrivania.

Non vi era emittente nè alcun timbro postale, solamente una scritta che recitava

per il colonnello Roy Mustang, sole proprie mani.

...Sole proprie mani? Doveva essere qualcosa di privato allora.

Lo scartò febbrilmente, come un bambino la mattina di natale che riporta alla luce i suoi misteriosi regali, e quello che si trovò davanti lo lasciò stupito per due minuti buoni:

era un diario. Uno di quelli pregiati, però. Aveva la copertina robusta, con ricami raffinati, che recavano un tribale complicato e incomprensibile, sicuramente lavorati a mano, e sembrava dotato di un gran numero di pagine.

Lo aprì, e con enorme stupore notò che la prima pagina era già scritta a mò di lettera. Lesse con una faccia sempre più incredula:

 

Salve colonnello!

Chissà, forse vedendo la mia scrittura capirà chi sono, anche se sinceramente ne dubito, non ha mai fatto caso a come scrivevo!...

 

...che fosse stato Edward?

No, non era possibile. Lui aveva una scrittura molto più disordinata e discontinua ( glielo aveva spesso rimproverato) e comunque non era nel suo stile un regalo anonimo.

Bè, in effetti non era nel suo stile fare regali.

Ma senza volerlo, un regalo grande glielo aveva fatto comunque, e continuava a farglielo ogni giorno. Quel pensiero lo fece sorridere teneramente, poi scosse la testa e si disse mentalmente di continuare: se si metteva a pensare a Fullmetal non avrebbe smesso prima di ore e ore.

 

 

...Sa cos’è il diario? è un quaderno, un libro, o anche solo un foglio, dove una persona annota giorno per giorno le cose che gli succedono, le sue esperienze, il suo modo di vivere, le cose che lo hanno colpito. Dal diario si capisce tutto di una persona! Per questo ho deciso di fare un piccolo regalo alla sua relazione con Edward ( stia tranquillo, non dirò nulla a nessuno!). Spesso le persone decidono di tenere un diario in comune per conoscersi meglio, capirsi nel profondo. E io credo che questo sia ciò di cui lei e Fullmetal avete più bisogno. Usate questo diario per almeno due settimane, in modo da riempire almeno sette giorni ciascuno, e conoscetevi. Vi amate troppo per lasciarvi, ma ancora troppo poco per mostrarvi deboli.

Se vuole può anche buttare questo diario nel cestino e mandarmi a quel paese, ma sappia che in questo modo manderà al diavolo anche un aiuto sincero.

Un uomo di liberi principi morali...e vostro amico.

 

 

Il Taisa era più incredulo che mai, credeva persino di aver letto male.

Dopo aver esaminato accuratamente per tre volte la lettera, tuttavia, si convinse che le parole scritte erano proprio quelle.

Sorrise in modo sghembo, mentre si apprestò a compiere due nuove azioni contemporaneamente:

iniziò a comporre al telefono il numero di un biondino di sua conoscenza per informarlo delle nuove, mentre con l’altra mano prendeva una penna e si apprestava a scrivere sul quaderno finemente rilegato.

 

Ma si, sarebbe stato al gioco. Roy Mustang adorava giocare.

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Capitolo 2
*** Capitolo Secondo ***


Diario di Roy Mustang, primo giorno

Salve a tutte! Sono dunque tornata!

Chiedo perdono a tutti coloro che mi seguono per il piccolo ritardo che ho avuto con tutte le fictions, ma ho avuto problemi personali.

Bene, passiamo ad alcune comunicazioni:

Being different lovers: la storia è tutt’ora in corso, martedì arriverà il nuovo capitolo, e tra oggi o domani dovrei postare una shot speciale, con un flashback del passato di Roy prima di conoscere Edward, prima di legarsi a lui.

Amore raccontami: ecco dunque il secondo capitolo! Comincia la raccolta, che conterà altri quattordici capitoli ( 13 di raccolta e un epilogo).

Ho scelto le scritture che secondo me più rappresentano la personalità dei nostri beniamini, se non vi piacciono o vi recano difficoltà nella lettura fatemelo sapere, provvederò a cambiarle per il prossimo capitolo.

Alla fine sono posti i ringraziamenti per chi ha commentato e letto lo scorso capitolo.

Sono ben accetti critiche, suggerimenti e commenti positivi, ovviamente!

Marty

 

 

 

 

 

 

 

 

Diario di Roy Mustang, primo giorno.

                

Dovrei riempire questa pagina di diario, ma sinceramente non so davvero cosa scrivere, soprattutto sapendo che la leggerai anche tu. Posso solo parlarti dei miei dubbi, sperando di non annoiarti troppo. Innanzitutto scommetto che starai già maledicendo la mia scrittura: svolazzante, precisa, ma allo stesso tempo dall’aspetto freddo. Be’, ma che ci posso fare? In fondo lo dicono anche gli psicologi piu’ famosi che la scrittura rispecchia l’animo di una persona.

Non ti sarai addormentato vero? In fondo ho riempito sette righe solo per parlarti dei miei stupidi complessi sul modo di scrivere, mi sembro un idiota.

Ma poi come e’ cominciata questa storia? Con uno sconosciuto che vuole aiutarci a risolvere i nostri presunti problemi di coppia, di dialogo se ho capito bene! E io perche’ ho accettato? Be’...forse perche’ in fondo sapevo che aveva ragione, chiunque esso ( o essa, attenzione!) sia! Per ora sospetto dei miei subordinati, ovvio, ma non posso scoprirmi piu’ di tanto! Ma un giorno lo stanero’ ah se lo stanero’! Ora credo di averti annoiato abbastanza, seriamente!

Sai Edward ( mi piace come il tuo nome mi viene scritto sulla carta, non ci avevo mai provato! E’...non lo so, fico!), oggi mi e’ successa una cosa buffa...ti sembrera’ un po’ sciocca, ma sento che con te ne posso parlare tranquillamente! ( Cavolo, sembro una stupida mocciosetta adolescente che riempie allegramente il suo primo diario...bah). Vedi, ieri, dopo il turno di pomeriggio, tornando a casa, sono passato per il parco giochi. Poiche’ era una bella giornata, mi sono seduto su di una panchina e mi sono messo ad osservare i bambini che giocavano. Urlavano, ridevano, sembravano cosi’ felici...insomma, mi hanno fatto tornare indietro nel tempo ( non di molto, sia chiaro! Io sono giovane!). Ho scavato a lungo nella mia memoria, perche’ morivo dalla voglia di rammentare anche solo un istante di quei momenti in cui io giocavo felice come quei ragazzini.

Non ci sono riuscito. Sai perche’? Non c’entra nulla tutta quella roba psicologica sul fatto di aver vissuto in prima persona una guerra terribile come quella di Ishibar come si ostinano ancora a promuovere i medici legali ( che Dio, se mai ne esiste uno, faccia santo il dottor Knox!)...il fatto e’ che quando ero piccolo, non ho mai avuto tempo per divertirmi. Mio padre era rigido e di mentalita’ estremamente ristretta...ed io, suo futuro rampollo ed erede, non potevo certo pensare a divertirmi, con tutte le cose che dovevo imparare.

Se solo il mio caro babbino avesse saputo che piega avrebbero preso le cose in futuro...ma basta scrivere di queste cose, sono noiose e anche abbastanza squallide.

Piuttosto, credi che riusciremo a resistere una settimana? Io ne dubito... ho gia’ esaurito la mia (scarsa) fantasia.

Tuttavia forse terro’ duro, perche’ ho la certezza di avere tra le mani un progetto che sto portando avanti con una persona importantissima per me.

Perche’ per me ora tu sei tutto Edward, e questo voglio che tu lo sappia.

Non voglio farti stupide promesse come “durera’ per sempre” perche’ io, uomo cresciuto tra le amare certezze della realta’, non vendo sogni o promesse fondate sull’aria. Spero di non ferirti...ma in fondo nemmeno tu sei mai stato un grande sognatore, vero?

Chissa’, forse avrei dovuto scrivere piu’ poesie quand’ero piccolo, e meno equazioni matematiche... non so davvero piu’ come continuare,, dunque ti passo il testimone Ed!

Ps: vedi di arrivare puntuale al nostro appuntamento di domani, altrimenti il diario te lo rompo in testa. Il tuo bellissimo

Roy Mustang

 

 

Roy rilesse con attenzione quello che aveva scritto, poi, con un piccolo sospiro, chiuse il tappo della biro e posò delicatamente il diario nel cassetto centrale della sua scrivania.

Voleva risolvere il problema di comunicazione che si era creato tra lui e Ed, perchè lo avvertiva, ma non voleva mostrarsi debole.

Forse un giorno avrebbe imparato...

 

 

 

 

 

 

 

 

Diario di Edward Elric, primo giorno

 

 

Tu sarai anche  a corto di cose da scrivere, caro il mio colonnello , ma io so benissimo cosa devo dire! Ho gia’ qualche migliaio di lamentele che mi ero conservato per l’atteso momento in cui avrei inaugurato il diario anche con la mia penna. Innanzitutto, falla finita di ridere!( Perche’ lo so che stai ridendo, io so sempre tutto di te, non provare a negarlo!) Non e’ colpa mia se la mia scrittura non vincera’ mai il primo premio come “la piu’ precisa della regione di Amestris”, ma direi che e’ fin troppo per un autodidatta ( per giunta, mancino). Sai Roy ( anche il tuo nome mi piace, scritto sulla carta...ma solo perche’ e’ breve e semplice, quindi non iniziare a montarti la testa sai?), non ti facevo cosi’ poetico. Alcune cose mi hanno fatto semplicemente ridere per quanto erano stupide ( tipo i tuoi complessi sul modo di scrivere...come se io non li avessi, grazie a te!). altre invece mi hanno profondamente colpito! Ma prima inizio ponendoti una domanda esistenziale: chi diavolo e’ questo “uomo di liberi principi morali”?? Dice di essere un amico, ma in fondo noi cosa ne sappiamo? Siamo sicuri di poterci fidare? Magari, senza volerlo, potremmo anche star offrendogli armi pericolose con le quali un giorno ci attacchera’ alle spalle...abbiamo entrambi molti nemici!

E poi...problemi di dialogo. Sai Roy, mi vergogno un po’ a dichiarartelo, ma sinceramente non so nemmeno in cosa possano consistere e come nascano, questi suddetti “problemi”. Io non sono molto esperto in relazioni di coppia, tanto piu’ che non ho avuto grandi esperienze, a parte te...insomma, hai capito.

Una critica pero’ devo fartela, per quel poco che ho compreso: prima parli di spianare le comunicazioni,e  poi sei il primo ad alzare un muro chiudendoti nei segreti della tua infanzia? Guarda che non devi temere, questo diario rimane esclusivamente mio e tuo. Non mi interessa se eri un ragazzo modello che si e’ ribellato alle rigide regole paterne ( almeno tu ce lo hai avuto, un padre), oppure un idiota che spendeva i suoi giorni a fare il teppista agli angoli delle strade. Non mi importa per il semplice motivo che si sta parlando di te, e io di te voglio sapere tutto, senza pudore ne’ vergogna. Anche io spesso faccio questo errore...ma non voglio piu’ commetterlo, voglio imparare insieme a te ad aprirmi alle persone che per me sono speciali. E in proposito a questo, voglio dirti che personalmente ( e stranamente) mi trovi d’accordo con le tue affermazioni. Neanche io regalo ne’ ho mai regalato sogni ( come tu hai gia’ precedentemente affermato e come sa bene Alphonse) poiche’ il mondo non mi ha mai dato il tempo di crearmene uno. Si insomma, un sogno tutto mio. Prima il mio sogno era di rivedere ancora il sorriso di mia madre...ma alla fine si trattava di un progetto infantile, e come e’ finito...lo sappiamo entrambi.

Ora la mia piu’ grande aspirazione e’ riprendermi il braccio e la gamba mancanti, e di restituire il corpo al mio adorato fratellino, ma in fondo...io non ho mai avuto un progetto, un’ambizione che fosse solamente mia, che fosse ricamata al di fuori dei miei guai...

be’, ma torniamo al nostro discorso. Semplicemente...

non vergognarti di cio’ che sei veramente Roy.

Annoiami se vuoi ( cosa che, tra l’altro, non ti e’ riuscita!), fammi arrabbiare, disgustami, ma...

raccontami.

raccontami di te, amore mio.

 

 

E giuro che io leggero’ ogni singola riga con immensa gioia, perche’ dentro c’e’ scritta la storia dell’alchimista di fuoco, Roy Mustang.

A questo punto, ti ripasso il testimone, certo che ora saprai come riempirlo ( altrimenti ti faccio secco!)

PS: ma la smetti di dire ogni due righe che sei giovane o sei bello??

La verita’ e’ che sei solo uno schifoso narcisista, confessa!

Il tuo sveglissimo ( e questo si’ che e’ vero!)

 

Edward Elric

 

 

 

 

Edward chiuse velocemente il quaderno, poi si voltò verso il fratello che cercava di sbirciare.


“Fratellone, ma cosa stavi facendo?”

 

“Niente, niente Al...”

 

“E’ un diario quello?”

 

“No, è la mia nuova agenda per gli appunti di alchimia”

 

“mmm...se lo dici tu”

 

Uscì dalla stanza, per nulla convinto.

Fullmetal sbuffò di sollievo, ma anche un pò contrariato. Aveva dovuto concludere in fretta, perchè aveva sentito dei passi che si avvicinavano alla sua camera.

Sperava solo che Mustang non lo avesse preso troppo in giro per la sua scrittura ancor  più disordinata di quanto già non fosse. Prima di andare a dormire, e porre il quaderno dalla fine rilegatura sotto il letto, diede un’ultima occhiata a ciò che aveva scritto.

Non sapeva perchè, ma aveva la sensazione di aver iniziato nel modo sbagliato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rieccomi qua, con i miei più sentiti ringraziamenti per:

 

Yumi: Ti ringrazio mille per i complimenti e sono molto felice che ti sia piaciuta!

Bè, in effetti Havoc è un uomo di grande inventiva^^

Spero che continuerai a seguirmi, un bacione!

 

elyxyz: Ciao cara, che bello vederti qui, sono molto felice che ti stia apprestando a seguirla ^^ prima di tutto volevo scusarmi con te se non ho commentato il capitolo scorso di “It’s raining cats and dogs”, ma avevo un pc che faceva le bizze con internet e un umore davvero a terra ^^’’...e sono felicissima che il tuo pc si sia “ristabilito” senza farti perdere nessuna traccia, idea o spunto per le tue fantastiche fic! Che dire poi, sono felice che ti sia piaciuta l’intro e che l’idea ti sembri originale...spero continui ad essere degna di questo appellativo! Continua a seguirmi, un bacione!

 

lily88: Non preoccuparti per il commento erroneo, avevo compreso che ti riferivi alla non-sense^^ Alcune volte capita anche a me, sono un po’ sbadata ^^’’.

Sono contenta che ti sia piaciuta ed eccoti soddisfatta con l’aggiornamento!

Spero che continuerai a seguirmi, un bacione!

 

nemesi06: Innanzitutto voglio farti un ultimo complimento per Close! Non poteva finire in modo più bello ( e spero che il tuo dito sia guarito del tutto ^^)! Come al solito ti ringrazio mille per le montagne di complimenti che mi fai per la mia scrittura ed il mio stile: dato che per uno scrittore sono una cosa fondamentale, mi rende davvero felice che io li sappia gestire in modo discreto, dunque ti ringrazio davvero molto^^. E poi ti ringrazio ulteriormente per i complimenti nell’idea di Havoc come cupido anonimo, è stata un’illuminazione XD

Continua a seguirmi, un bacione!

 

Betta90: Anche io adoro Havoc, secondo me è un personaggio mitico!^^

Sono molto contenta che ti sia piaciuta, spero che continuerai a seguirmi!

Un bacione e grazie per il commento positivo!

 

Bad Girl: Che bello, un’altra fan di Havoc! Potremmo fondarci un club!^^

( *Me venera l’altarino insieme a Bad Girl cantando in rumeno* ahah XD)!

Bè, ti ringrazio molto per i complimenti e per avermi inserita tra le tue preferite!E’ un onore! Al prossimo capitolo, continua a seguirmi! Un bacione!

 

Setsuka: Ciao! sono contenta di vedere anche te, e ancora di più di vedere che ti è piaciuta la mia nuova fic! Innanzitutto aggiungo anche a te un ultimo complimento iniziale per Close, mitiche, davvero! E ora passiamo al tuo commento: bè, in effetti ho pensato che fosse ora per Jean di chiamare il centralino dell’intelletto e pagare la tariffa arretrata

( Non so cosa ho detto, compatiscimi, sono scema o___o)! Cosa scrive Roy Mustang su un diario? Per ora nulla di che, ma ho ancora 14 capitoli con cui sbizzarrirmi! *risata sadica e perversa* XD Sono infine felice di averti incuriosita e posso assicurarti che sarà molto meno melensa di BDL ( con quella sto proprio sperimentando l’amor cortese ahah XD), e che potrà risultare un pochino sdolcinata solo nei primi 3 capitoli, ma dal 4° in poi affatto, anzi...bè, allora ancora grazie mille del commento! Continua a seguirmi, un bacione!

 

Hokori: Spero che non ne venga nulla di male, sinceramente! Mi impegno molto nelle fic, e prego perchè risultino gradevoli! Ecco soddisfatta la tua curiosità su cosa potrebbero scrivere Roy e Edo su un diario con l’aggiornamento della fic, e ti ringrazio mille per il commento e i complimenti! Mi hanno fatto davvero molto piacere!

Spero che continuerai a seguirmi, un bacione!

 

Chiby: Oh-oh! Eccomi arrivata alla mia sore! Innanzitutto grazie davvero tanto di aver betato il capitolo correggendomi accenti e apostrofi ( che dopo, con amara sorpresa, hai scoperto inseriti volutamente ahahah XD). E comunque non mi sta contagiando nessuno, cosa credi? u.u fanciulle era un semplice termine di convenienza...*uhuh*

Bè, che dirti, visto che già sai tutto su msn? Ah sì, sono contentissima che anche questa mia nuova fic ti piaccia, e ti ringrazio tantissimo per i tuoi complimenti, anche se secondo me me ne fai troppi XD

Alla prossima, continua a seguirmi ( anche perchè sei costretta^^’’) e un bacione!

Ti voglio un mondo di bene!

 

Sary_: Grazie mille del tuo commento e dei tuoi complimenti, sei di una gentilezza a dir poco squisita^^ Sono contenta che ti piaccia il mio usare Havoc come “cupido” e anche io sono d’accordo con te nel dire che quei due hanno molto da imparare...ma niente spoiler XD

Semplicemente, ancora grazie mille per il tuo commento davvero bellissimo!

Un bacione, continua a seguirmi!

 

 

Un grazie di cuore anche a chi mi legge solamente e a chi ha aggiunto le mie fic tra i preferiti.

 

Ci vediamo la prossima settimana, vi adoro tantissimo^^

Marty

 

 

 

 

 

 

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