I hope The Black Parade could die!

di Heven Elphas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capt 1 ***
Capitolo 2: *** Capt 2 ***
Capitolo 3: *** Capt 3 ***
Capitolo 4: *** Capt 4 ***
Capitolo 5: *** Capt 5 ***
Capitolo 6: *** Capt 6 ***
Capitolo 7: *** Capt 7 ***
Capitolo 8: *** Capt 8 ***
Capitolo 9: *** Capt 9 ***
Capitolo 10: *** Capt 10 ***
Capitolo 11: *** Capt 11 ***
Capitolo 12: *** Capt 12 ***
Capitolo 13: *** Capt 13 ***
Capitolo 14: *** Capt 14 (Epilogo) ***



Capitolo 1
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Avviso: Mi piace "The Black Parade", giuro! Ma in questa storia gliene ho dette dietro di tutti i colori! Frank si lamenta di tutto... Solo perchè è arrabbiato con Gee, quindi scusatemi!

Seduto sul cornicione del balcone, immobile, con il vento che soffiava sul viso pallido ed inespressivo di chi ha appena perso ogni motivo di esser vivo. Così, ti ho conosciuto, Gee. Un cadavere che guardava l'orizzonte lontano cercando di raggiungere qualcosa che era fuori portata... Ti ricordo così. Puoi sorridermi, ora... Puoi fingere di essere cambiato, puoi anche cantare canzoni espiatorie, ma lo so che dentro di te sei esattamente lo stesso che anni fa mi disse "Penso che amerei morire da solo." So che infondo pensi ancora la stessa cosa... Forse per questo motivo tante volte scompari chissàdove per ore incalcolabili e torni con gli occhi gonfi. Puo' darsi che quando parli di quella parata nera non speri altro che unirti ad essa... Correre fino allo sfinimento in mezzo a quegli strani personaggi che popolano il mondo che io non potrò mai raggiungere. No, Gerard, lo so bene che non sei cambiato affatto... La nuova tinta bianca sulla tua testa con me non funziona, sai, ne ho fatte tante anche io. So bene che il colore di capelli non puo' rivoluzionare la mente di una persona. Nemmeno la tua...
Mi guardi passandoti la mano tra i corti ciuffi argentati, cercando delle parole per sviare un'altra volta questa discussione. Già, le parole che poi magari scriverai in un'altra canzoncina commerciale. -Senti, Frank... Davvero, non credo che sia il momento adatto per parlarne ora. Tra poco abbiamo un'esibizione, devo prepararmi...- Non ti muovi nemmeno, perchè sai che tanto io te lo impedirei comunque. Abbassi la testa e di nuovo ti perdi in pensieri lontani e sconosciuti, forse cercando rifugio dalla realtà che ti sto sbattendo in faccia. Aspetto qualche altro minuto, sperando che ti decida ad ammettere che è questo il momento esatto in cui devi parlare. Ma niente... Passa un tempo indefinibile e tu te ne vai a cambiare la camicia per il concerto che sta per iniziare. Guardo Mikey e Bob mangiare qualcosa mentre ripassano la scaletta e la tua voce riempie la stanza accompagnata da quella di Ray. Provate per l'ennesima volta "Welcome to the Black Parade", come se non conosceste a memoria quella stupida canzone. Io sono inutile, vero Gee? Non è più come quando cantavamo a squarciagola "I'm not okay"... Scommetto che hai deciso di fare canzoni così apposta per non farmi cantare insieme a te. Rimango seduto immobile fino a quando il pubblico urla il nostro nome e siamo costretti a salire sul palco. E qui, caro Gerard... Qui non m'importa più nulla della nostra situazione.
Sdraiato sul letto con la sigaretta fra le labbra, non faccio altro che ripensare all'esibizione di tre ore fa. Tu saltavi da una parte all'altra del palco, accurandoti però di starmi lontano. Ed ora sei a un metro di distanza da me, a scaribocchiare qualcosa su un foglio bianco. Non hai ancora parlato, se non per dire "Mi passi l'accendino?" e prevedo già che starai muto fino a domattina. Chiudo gli occhi e ripenso alla mia Jamia che mi aspetta a casa... Perchè mi devo disperare per un egoista simile quando ho una ragazza? Spengo la sigaretta e prendo il cellulare, sperando che lei sia ancora sveglia. Squilla un paio di volte e poi ecco la sua voce impastata dal sonno che mi risponde dolce. -Ciao Jamia... Scusa per l'ora, ma ho appena finito il concerto... Sì, tutto bene... Certo, amore!!- Rimango ad occhi serrati ad ascoltare le sue parole, quand'ecco che il materasso si abbassa e la mia maglia mi viene spostata dalla pancia. Mi alzo a sedere dallo spavento e Jamia comincia a chiedermi cosa stia accadendo, dato il verso strano che è uscito dalle mie labbra. Ti vedo sorridere malizioso mentre sbottoni i miei jeans... Non puoi farmi questo, fottuto bastardo. Non puoi... Sento la mia ragazza parlare preoccupata, ma non so cosa potrei dirle in questo momento. Mi rubi dalla mano il cellulare senza smettere di sorridere e fissarmi come un avvoltoio. -Scusa, Jamia... Frank si è sentito male. Ti richiamerà presto...- Spegni definitivamente il telefonino e lo appoggi sul comodino, stando bene attento a strusciarti contro tutto il mio corpo mentre lo fai. Pensi che così mi passerà tutto, Gee? Pensi che ti perdonerò solo perchè ci sai fare con quelle mani che mi stai facendo scivolare lungo il torace? Non ci riuscirai, perchè domattina ci risveglieremo nello stesso casino in cui ormai ci troviamo da tempo immemorabile... Ma la tua lingua che scorre sul mio addome sembra volermi far ricredere. Osservo la tua testolina argentata muoversi lentamente su di me e provo un'irrefrenabile voglia di accarezzarla, baciarla... Poi mi torna alla mente il viso con cui mi guardasti quell'odioso giorno. Tenevi in mano un contratto in cui avevi accettato di registrare "The Black Parade", dicendo che sarebbe stata una svolta nella nostra carriera... "Frank, è tutto quello che ho sempre sognato... Non m'importa se a te non piace. le persone cambiano... e anche la nostra musica." E da quel momento hai smesso di parlarmi, a parte per quello che riguardava la band. Ma mai hai smesso di infilarti nel mio letto ogni notte che abbiamo passato insieme. E mai sono riuscito a rifiutarti... Proprio come adesso. Nemmeno mi sono accorto che mi hai sfilato i pantaloni lasciandomi solo in boxer. Chiudo gli occhi per non pensare a quello che sta succedendo, ma la situazione peggiora perchè riesco a sentire meglio il tuo naso che si strofina sul mio petto. Il tonfo dei tuoi jeans che cadono sul pavimento sembra essere stato fortissimo, ma ancora più rumoroso è il tuo respiro. Sento soffiare sul mio collo ed ecco che la tua lingua s'insinua tra le mie labbra. Ci giochi, mentre ti sento curvare la bocca in sorrisini soddisfatti. Ti allontani dopo quella che mi sembra un'eternità e mi accarezzi il viso guardandomi dolcemente. Schiudo le palpebre e osservo l'espressione sul tuo volto. -Gerard... Non mi sembra il momento adatto per...- M'impedisci di parlare, spogliandomi definitivamente, fregandotene per l'ennesima volta di quello che stavo per dirti. No, il Gerard che conosco io mi avrebbe ascoltato attentamente... Mi avrebbe rassicurato. O al massimo mi avrebbe dato del rincoglionito e poi mi avrebbe baciato la fronte. Non avrebbe mai usato il mio corpo in questo modo... -Gee... Ti devo assolutamente parla...- Inutile, perchè anche se vorrei allontanarti a tutti i costi, il mio corpo ti cerca. Tu non fai altro che assecondarne i bisogni... E ti vedo muovere lentamente sopra di me mentre stringo forte i tuoi fianchi, guidato solo dal mio istinto. Ti faccio sdraiare sotto di me e bacio le tue labbra, le nostre lingue si scontrano intanto che sposto i tuoi boxer. Hai vinto di nuovo tu, amore... Invochi il mio nome un milione di volte ansimando forte ad ogni mia spinta... Poi ecco che cadiamo sfiniti e ci addormentiamo. Nemmeno questa notte mi hai lasciato parlare e non mi hai risposto alla fatidica domanda che ti ho posto prima del concerto. "Gerard... Davvero mi ami ancora? Stai fingendo anche con me? O sei davvero cambiato?" Oh sì, ora capisco... Sei cambiato, Gerard.

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Come avevo avvisato, ho insultato quel bellissimo album! Quindi scusate... Scusate... Scusate!!!! Ciao a tutti e grazie a chi ha letto... Fatemi sapere come vi sembra, così potrò continuare anche questa storia!

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Capitolo 2
*** Capt 2 ***


Avviso: In questo capitolo, alcune ragazze potrebbero offendersi... Io vi preparo, poi a fine capitolo vi spiego tutto...

Apro lentamente gli occhi e ti vedo dormire accanto a me con un'espressione dolcissima. Forse troppo dolce per i miei gusti... Mi alzo e vado in bagno a farmi una doccia. L'acqua bollente mi scivola addosso, lavando via le ultime tracce dell'ennesimo sbaglio commesso con te. Sento le gocce scendere calde lungo le mie guance e mischiarsi con le lacrime che avrei voluto tanto trattenere. Mai una volta che riesca a mantenere un po' di dignità... Appoggio la fronte contro la superficie fredda e bagnata delle piastrelle, quasi invogliato a spaccarcela contro pur di dimenticarmi di te e dei tuoi stupidi giochetti. -Di chi ti sei innamorato, Frank?!- Me lo chiedo spesso ultimamente, ma non ero ancora arrivato ad urlarlo nella cabina della doccia. Mi sono innamorato di un essere spregevole ed egoista che nemmeno mi ascolta quando gli devo parlare. Ma è tutta colpa mia, tu non c'entri affatto... Tiro un pugno al vetro e finisco per romperlo e spargerne i frammenti in giro. Certo che è colpa mia, sono io che non ho le palle di sbatterti fuori dal mio letto ogni volta che ci entri. Sono io che ti permetto di farmi tutto questo male, Gee... Tu fai quello che vuoi perchè non ti ho mai vietato niente. Liquido rosso cade ai miei piedi e mi accorgo solo ora del taglio che ho sulla mano destra. -Vaffanculo Gerard... Vaffanculo.- Chiudo il getto d'acqua e corro a fasciarmi con una salvietta dell'hotel. Ecco, per questa ferita do la colpa a te? Ho fatto tutto da solo. Fisso la salvietta tingersi del colore del mio sangue, quasi allettato all'idea di lasciare che esca fino a dissanguarmi. Almeno non avrei più problemi con te e i tuoi lunghi silenzi... Che ti ho fatto, amore? Che ti ho fatto per meritarmi quest'indifferenza?! Le lacrime continuano a cadere sul pavimento, confondendosi con le gocce che scorrono sul mio corpo fradicio. Ho cercato tanto di fare finta di niente, sai... Far finta che tu non sia cambiato, ma sia mia la colpa., che forse mi avresti sorriso e parlato ancora... Ho sognato di vederti di nuovo chiedermi aiuto con gli occhi arrossati perchè avevi difficoltà a reggerti in piedi dopo tutte le bottiglie che ti eri scolato. Ma non è più così, Gerard. Mi siedo sul bordo della vasca e continuo a piangere come una stupida liceale... Ripensando ancora al contratto dell'album che mi ha rovinato la vita. "Gerard... Lo sai a cosa vai incontro con questo accordo?! Dovrai cantare davanti a bambinette che piangeranno per le tue parole struggenti senza capirne il senso!! Dico, è questo che hai sempre sognato?! Questo schifo?" I tuoi occhi si oscurarono sotto la frangia ancora nera e folta. Mi voltasti le spalle e qualche giorno dopo t'incontrai in studio di registrazione con un tipo che ti ordinava di tingerti i capelli diversamente, di cantare diversamente, di comportarti diversamente. E non mi rivolgesti più la parola... E ora continuo ad affliggermi nella speranza di vederti entrare qui con i ciuffi color dell'ebano davanti alle occhiaie rosse. Tra un singhiozzo e l'altro, la salvietta mi cade dalle mani e rimango con la ferita grondante di sangue ad asciugarmi le lacrime. Vedo un'ombra sul pavimento, di sicuro sei tu che hai bisogno di lavarti. -Frank...- E ora mi dirai con tono scazzato ti serve il bagno e devo uscire. Mi alzo a testa bassa, senza neanche coprirmi con con l'accappatoio e mi avvio verso la stanza, intenzionato a non sentirti pronunciare nulla di crudele. Poi ecco che mi afferri la mano ferita e l'analizzi per qualche secondo. -Che stai facendo, stupido? Sanguini...- Ritraggo la mano e continuo a guardare il pavimento per evitare di vedere i tuoi occhi glaciali. -Niente che t'interessi... Non riguarda "The Black Parade", perciò puoi evitare di preoccuparti.- Cammino fino alla valigia e mi vesto il più in fretta possibile, per scappare presto da qui. Afferro il cellulare e corro giù a fare colazione sperando di non incontrare gli altri ragazzi che di sicuro mi faranno domande. Ma purtroppo eccoli lì, seduti tutti e tre ad un tavolo a ridere dei capelli di Ray che la mattina sono tutti spettinati. Mi accomodo accanto a loro e prendo un caffè e una ciambella. -Frank... La tua mano sta san-- Fulmino Mikey con lo sguardo e ingoio il boccone che avevo in bocca. -Sanguino, lo so. Me ne sono accorto anch'io. Ma che cazzo posso farci se non si richiude da sola questa fottuta ferita?! Eh, Mikes?!- Mi alzo e sbatto la sedia a terra per poi incamminarmi non so dove, ma lontano da te e dai tuoi amichetti. Cammino per chissàquanto e mi ritrovo davanti ad un'edicola dove vedo un giornale con te in copertina, tutto sorridente con i capelli dello stesso colore dei trentadue denti che mostri in quella foto. Sputo sul vetro del negozio, che non pensavo mi ostacolasse nel colpirti in piena faccia. "Gerard Way racconta la scalata alle classifiche della parata nera!" Che titolo del cazzo... Giornalino per ragazzine di merda. Guarda te se a quasi trent'anni devi avere un pubblico di teenager vestite di nero che ci ascoltano solo perchè sei carino. Nemmeno sanno che hai registrato altri due album prima di questo. Ed ecco che ne arriva una che mi si piazza davanti con un foglio in mano. -Sei Frank Iero dei MCR?!?!?! Mi fai un autografo? Mi piaci troppo un casino! Sei il migliore! Sei troppo figo... Sei il mio idolo!! Nel video di "Welcome to the Black Parade" quando-- La guardo digrignando i denti e questa sbianca come un lenzuolo, è riuscita a dire in una sola volta tutte le cose che più odio in questo momento. -Sei qui con Gerard?!???- No, mancava ancora una cosa odiosa da dire... Mancavi tu. La rabbia mi sale in corpo come veleno che poi esce dalla mia bocca sottoforma di parole. -Gerard dovrebbe andare a farsi fottere insieme a te, le tue amichette e la parata nera.- La spingo contro la vetrina del negozio e me ne vado prima che la mangi viva. La ciliegina sulla torta doveva proprio arrivare, se no che giornata sarebbe stata?

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Ho insultato:
The Black Parade (ancora! In più è un album che mi piace!)
riviste per ragazze,
ragazze vestite di nero (Cioè me stessa),
ragazze che sentono i My Chemical Romance (Sempre me stessa) ,
ma soprattutto i bellissimi capelli bianchi di Gerard!!!!!!!!!!!!!!
Non saprei se disperarmi o cosa! Anche io li vorrei fare bianchi da circa 4 anni e quando ho visto lui sono impazzita!! Scusami anche tu, Gee!!!!!! ç_ç snif snif!
Giuro con tutta me stessa di adorare quest'album, niente in contrario alla canzone che gli da titolo, che mi piace! Però mi sono immaginata quel pazzo di Iero che sclerava perchè non voleva diventare così commerciale... Tutto è colpa del nuovo album che uscirà, dato che loro hanno detto di aver nostalgia del vecchio stile ho subito pensato a questa storia e a tutti i capricci del nostro caro chitarrista! Prometto che Frank rimangerà tutto quello che ha detto! è solo incazzato con Gerard perchè non gli parla!!!
Sorry per chi si è offeso! Alla prossima!
Thanks to Chemical Lady, ElfoMikey, Rei per le recensioni! ^__^ Spero di non deludervi od offendervi con questa storia! (Ribadendo che dovrei sentirmi offesa dalle mie stesse parole)

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Capitolo 3
*** Capt 3 ***


Cammino da ore? No, cazzo. Sono solo quaranta miseri minuti e mi sembrano un'eternità... Tu ora te la starai spassando con Ray a parlare delle copie vendute del tuo "album che ho sempre sognato bla bla" e magari mi starete anche insultando. Già v'immagino "Sì, lui e quel suo piercing che stona con la nuova immagine della band! E non c'entra niente con le nostre divise da parata e gne gne gne". Voi con i vostri travestimenti orribili da impresari di pompe funebri di merda. -Fottetevi tutti quanti!!!- Lo urlo all'aria, o per essere più precisi alla gente che cammina al mio fianco, che quasi prende un infarto. Anzi, spero che lo prenda davvero!! Soprattuto le due coglione con la maglia con la tua fottutissima faccia che mi stanno correndo incontro!!! Sto sclerando... Sto impazzendo. E tutto per colpa tua...Tua e dei tuoi stupidi giochetti sotto le mie coperte. Guarda che cosa mi hai fatto, Gee. Sto parlando da solo e non me ne rendo nemmeno conto. -Frankie!!!! Ma è fantastico!!!- Mi si piazzano davanti, ma non posso far altro che guardare quel viso da bambino che mi sorride dolcissimo dalle loro felpe. Quando non parli di "The Black Parade" sei così bello... Così... Così Gerard. Le due parlano, urlano e saltellano intorno a me, mentre fisso quell'immagine. Analizzando bene i tuoi occhi, sono sempre gli stessi che qualche mese fa m'imploravano di sedermi accanto a te ed ascoltarti parlare. Sono quelli che ieri sera non volevano guardarmi... -Frank, ci stai ascoltando?! Ci fai un autografo o no?- Volto le spalle a quelle due poverette e corro verso l'hotel dove ti ho lasciato meno di un'ora fa. Resisto così poco senza di te, Gee? L'aria fresca mi punge le guance per tutta la folle corsa, ma non me ne importa niente se non vedere quegli occhi dal vivo. E ora tornerò da te... Ti bacerò e parleremo per ore, amore. Mi racconterai tutto quello che non va e io ti confesserò le mie paure. Apro la porta della stanza con il respiro affannoso, mi guardo in giro ma di te nemmeno l'ombra. -Cazzo... Cazzo!!!!- Sbatto un pugno al muro, ricordandomi solo dopo la mia stupida azione, della ferita alla mano. Il sangue riprende ad uscire caldo sulle mie nocche e mi fa un male cane, peggio di prima. Mi dirigo nel bagno per sciacquarmi con l'acqua fredda corrente, ma ecco che appena apro la porta vedo una figura nera rannicchiata davanti ai frammenti di vetro sul pavimento. I tuoi singhiozzi riempiono il piccolo ambiente, rimbombando tra le mura e arrivando fin troppo chiaramente alle mie orecchie. -Gee...- Mi avvicino piano, fregandomene altamente del taglio nonostante stia bruciando di bestia. Accarezzo i tuoi capelli bianchi mentre m'inginocchio sulle piastrelle ancora bagnate. Tremi come un cucciolo che è stato abbandonato sotto la pioggia ed appena ti tocco ti raggomitoli ancora di più su te stesso, pur di nasconderti. Era da tempo che non ti vedevo in questo stato, ma l'ultima volta era tutta colpa delle pillole che avevi ingoiato. -Che cos'hai, amore? Che è successo?- Ti abbraccio forte per fermare quei fremiti che ti assalgono continuamente, ma serve solo a farti scoppiare in un pianto ancora più isterico. Mi cedi tra le braccia cercando di sfuggire dalla mia presa, senza però riuscirci. -Gerard... Gee... Amore! Ssht... Dimmi cosa c'è. Ti prego. Come faccio ad aiutarti se fai così?!- Ti copri la faccia con le mani, quando mi accorgo che il mio sangue ti ha sporcato tutta la fronte. La pulisco con la salvietta prima che tu te lo sparga dappertutto e per un attimo incrocio quello sguardo distrutto. Ti stringo forte, fortissimo, nella speranza di cancellare quell'espressione dal tuo volto. -Non ti capisco, Gerard... Non ti capisco affatto...- Appoggio la testa sulla tua, senza abbandonare la presa sulla tua schiena. Poi ecco che all'improvviso t'immobilizzi e cominci a respirare lentamente, ogni tanto tirando su col naso. Restiamo così per un qualche minuto, poi mi afferri la mano ferita. -Perchè ti sei fatto questo, Frank? Volevi ferirti apposta? Volevi farti del male?- Osservo il muro alle tue spalle un istante prima di rispondere alla tua domanda. Sei così egoista da pensare che voglia farmi del male per te... Che stupido fottuto egocentrico, no dico, come puoi credere che lo faccia apposta per te? -Non l'ho fatto di proposito. Ero solo incazzato.- Guardi le mie dita mentre ci giochi meditando sulla mia risposta. Ti scappa un sorriso afflitto intanto che quella piccola lacrima scivola sulla guancia. -Eri arrabbiato per stanotte, vero? Perchè ti ho impedito di parlare con Jamia.- Rimango con lo sguardo puntato al muro, anche se il suo colore bluastro comincia a darmi fastidio. Di nuovo quella sensazione schifosa mi assale ed ecco che le parole premono sulle mie labbra per insultarti. Mando giù la saliva sperando che porti via con sè anche quelle stupide esclamazioni. Ovviamente, non ce la faccio... -Cazzo, Gerard! Non me ne frega una sega di Jamia!!! Sei tu il problema, porcaputtana! Non mi parli per settimane ma continui ad entrare nel mio letto tutte le santissime notti! MI STAI FACENDO IMPAZZIRE!!!- Cadi in avanti, urtando il mio petto dove poi ti aggrappi piangendo. Che sto facendo? Ti ho sbattuto in faccia tutta la verità, per di più urlando come un nevrastenico. -Mi dispiace... Mi dispiace!!!- Vorrei trattenermi, davvero Gee, ma non ce la faccio. -Me ne sbatto le palle del tuo dispiacere! Non me ne faccio un cazzo! Sai cos'ho passato nell'ultimo periodo?! Lo sai, bastardo?- Ti vedo scivolare sempre più piano a terra, diventando un misero fantoccio che rantola ai miei piedi. Mi afferri i pantaloni proprio quando mi sto per alzare, impedendomelo. -Frank... Non pensavo che tu...- T'ingozzi e cominci a tossire, impossibilitato a continuare la frase. Ti scrollo dalla mia gamba e mi tiro su in piedi. -Mi fai pena, Gerard. Non pensi altro che a te e al tuo schifosissimo successo. Finchè non ti renderai conto di quello che mi hai fatto non ho nessuna intenzione di asoltare le tue luride menate.- Esco dal bagno e mi siedo sul letto, lasciando che tu smetta di disperarti e riprenda un po' di dignità.

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Hello... Secondo capitolo oggi perchè le recensioni mi hanno fatto felice e così ho deciso di farvi un regalo! Capitolo tragico, con tante parolacce, scusate il linguaggio, ma essendo da mia nonna mentre scrivevo non potevo dirle a voce e così le ha dette Frank! Spero vi sia piaciuta la scena in cui Gerard diventa "un misero fantoccio che rantola"...
Grazie tantissimissimissimissimo (riuscite a leggere questa parola? -_-) per le recensioni! E grazie a Laramao per l'email! Sono contentissima di piacervi... Per me è una buonissima notizia, dato che manco di autostima! E ora aspettate 4 giorni, perchè fino a mezzanotte di sabato sono a Parigi!!!!!!! Ciao ciao! (Spero di trovare The black parade is dead! in Francia! b ^_^ d )

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Capitolo 4
*** Capt 4 ***


Quanto sarà passato? Un'ora? Due? Mezza? Chi lo sa... E tu non hai ancora messo piede fuori da quel cesso. Spero che non abbia tentato di suicidarti per entrare a far parte della tua adorata parata. Accendo l'ottava sigaretta mentre fisso la porta color ciliegio nell'attesa che la tua testolina argentata spunti fuori con un'espressione decente. Poi ecco un cigolio interrompere questo silenzio assordante, alzo la testa e vedo Mikey e Bob sulla soglia dell'entrata che mi guardano. -Frank... Gerard è qui con te? Non si è ancora visto stamattina...- Bob osserva il posacenere e la quantità di mozziconi al suo interno per arrivare ad una conclusione decente in pochi secondi. -Avete litigato?- Annuisco lanciando il pacchetto vuoto nel cestino e spegnendo anche questa sigaretta. -La signorina è in bagno ad affliggersi come un cane bastonato. Sto attendendo la sua fottuta uscita. Magari si degnerà di parlarmi...- Mentre parlo sento la porta dietro di me aprirsi, ma non trovo il coraggio di voltarmi. Faccio tanto la testa di cazzo, ma non sono altro che uno sbruffone senza fegato. Rimangono tutti a fissare la figura alle mie spalle con sguardi strani, probabilmente non si ricordavano più quell'espressione disperata sul tuo volto, serio come sei diventato ora. -Allora? Abbiamo un'apparizione su mtv, no? Andiamo!!- Mi passi in parte, accompagnato da un gelo che mi fa rabbrividire. Rimango immobile a fissarvi come un coglione, mentre v'incamminate verso l'uscita dell'hotel. Ti sei truccato bene con quello stile acqua e sapone, a quanto pare ti riprendi in fretta... Vi seguo dopo aver preso un'orripilante giacca che stona perfettamente con il vostro look da darkettoni emo-kid, che non si capisce nemmeno come siete in giro. Sbuffo circa una cinquantina di volte per tutto il viaggio in bus, scroccando una quantità industriale di sigarette dal tuo giubbino senza che tu te ne accorga. Perlomeno servi a qualcosa, stronzo. L'aria fredda entra dal finestrino abbassato, provocando lamentele generali soprattutto da Ray che si spettina, poverino. -Cazzo, Frank! Tira su quel vetro!! Spettini sia me che Bob!! Perfino il gel sui capelli di Mikes ha ceduto!!!!- Butto fuori il fumo, vedendo bene di beccare l'altro chitarrista in pieno viso, così impara a cantare con te e a togliermi il lavoro. -Se vuoi lo chiudo, però ti avviso che continuerò a soffiarti addosso.- Tutti mi fissano con l'intento di ammazzarmi, ma poi tu richiedi la loro attenzione poichè è l'ora di decidere come cantare "Welcome to the Black Parade" nello studio. Cavolo, Gee, è solo la quindicesima volta che canti la stessa canzone in televisione! Metto su gli occhiali da sole, pur di non darti la soddisfazione di vedere la rabbia attraverso i miei occhi troppo espressivi. E parli, parli, parli... -Poi basta che tu non salti dappertutto, Frankie... E giuro, verrà perfetta!!!- Mi mordo le labbra per impedire a quella parola di uscire. Stringo i denti forte, più forte... No, non ce la faccio. -Vaffanculo... Allora, principessina cara, nemmeno toccherò le corde. Siamo in playback, no?!- Butto il mozzicone fuori dall'auto, sperando che il vento lo faccia rientrare e ti arrivi dritto in un occhio. Spero invano, non accadrà mai... Non rispondi neanche alla mia provocazione, ti limiti soltanto a sistemare il trucco di Mikey sorridendogli da bravo fratello maggiore e responsabile. Ribollo dalla rabbia, ma cerco di trattenermi per evitare che tu possa gustarti ogni viscida parola che sta passando nella mia testa. Poi ecco che arriviamo davanti agli studi di mtv dove dobbiamo esibirci e rispondere anche a qualche domanda. Arriviamo nel backstage e subito Bob m'immobilizza sulla soglia della porta probabilmente per farmi delle raccomandazioni. Non tolgo gli occhiali da sole ma mi metto ad analizzare i tagli nei miei pantaloni, cosa che a te ultimamente da fastidio. -Frank... Non_fare_cazzate.- Mi tira una gomitata e vi segue per chiacchierare con il conduttore del programma. Già essere qui con voi credo sia una cazzata, cos'altro puo' esserci di peggio? Mi siedo in un angolo a rimirare le mie bellissime ginocchia ascoltando la tua voce da rincoglionito rispondere ai tecnici dell'audio. -In verità noi siamo abituati a cantare dal vivo... Non c'è problema se non la facciamo in playback! Non ho mai sbagliato una sola parola nei miei live...- Ma questi scuotono la testa e ti dicono che in trasmissione è obbligatorio il playback, che le ragazzine non amano le improvvisazioni nei live in tv, che nello studio ci sarebbe troppa confusione. E guarda guarda cosa arriva alle mie orecchie attentissime! -Perfino il pubblico è una sceneggiata! Se ci fossero qui i vostri veri fan vi salterebbero addosso, dato che non c'è la security vicino al palco!- Rido, rido di gusto attirando l'attenzione di tutti quelli nel backstage. Poi guardo il tuo visino accigliato rivolto verso il pavimento, quasi incavolato a sapere che io ho sempre avuto ragione. -Ma sì, Gee!! Perchè dovremmo esibirci veramente? Abbiamo già registrato la canzone, non c'è bisogno di suonarla un'altra volta, no?- Diventi rosso dalla rabbia e stringi i denti, ormai le mie provocazioni ti hanno fatto raggiungere il limite. Mikey mi si avvicina e mi tappa la bocca con fare minaccioso. -Porcaputtana, Frank!! La vuoi piantare di fare il deficiente?!- Sorrido, troppo divertito dall'immenso casino in cui ci hai fatto gettare e da cui non riesci più ad uscire. Poi eccoti parlare ancora con il tecnico a bassa voce, per impedirmi di sentire. Ma poi quel rimbambito si tradisce da solo e urla -Ma ormai abbiamo detto all'intero paese che i My Chemical Romance si esibiranno!- Scuoti la testa e vedo Ray bloccarti di corsa, prima che tu raggiunga il tuo interlocutore. -Bravo Gee... Ottimo! Vai così e fallo nero!!- Mikey mi ritappa la bocca, ma anche lui comincia a ridere sotto i baffi. Poi ecco quel Gerard che mi mancava tanto rinascere davanti ai nostri occhi. -E allora sognatevi anche l'intervista se non ci fate suonare dal vivo!!! Andate tutti a farvi fottere, noi non siamo delle puttane bastarde che fanno solo i vostri luridi comodi...- Ray ti trascina via, mentre Bob si scusa con quell'uomo. Mi libero dalla debole presa di Mikes e ti corro dietro per sentirti mentre mi dai ragione. Quando vi raggiungo, però, Ray ti sta facendo la ramanzina perchè non sei stato in grado di comportarti come un frontman responsabile. Tu continui imperterrito a guardarti le scarpe come un bambino capriccioso che ha rotto il giocattolo del suo amico ma non vuole ammetterlo. Poi mi avvicino tutto felice e Ray torna dai tecnici, non senza mandarci entrambi a 'fanculo. Rimango davanti a te ad osservarti per qualche secondo, poi ecco che le paroline che aspettavo escono dalle tue labbra rosee. -Ok... Ridi pure di me quanto vuoi, Frank. Avevi ragione tu, ci siamo venduti.- Aaah, che soddisfazione immensa.

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Ma ciao! Sono tornata dopo quattro favolosi giorni di gita a Parigi! In cui mi sono fatta 6 bellissime ore di Louvre, dove ho scoperto un artista moderno stupendo! Facendo il liceo artistico non mi sono annoiata per niente, anche perchè l'ho girato con le mie amiche, però a un certo punto strisciavo sul pavimento, ma va beh... -__- Appena sono arrivata ieri sera, a mezzanotte, ho letto le recensioni!! Grazie a tutte quante!!!!!! Tra poco mi commuovo se mi dite che non ce la fate quattro giorni senza seguito... ç__ç Ma ora che sono tornata potete rifarvi con il nuovo capitolo! Da qui migliora la situation tra Gee e Frank... Godetevela per bene e fatemi sapere! Io sto scrivedno il quinto capitolo e già vi svelo che succederà un bordello alla trasmissione!! Preparatevi...
Chemical Lady thanks per l'informazione! ^_^ Io comunque, per "The Black Parade is dead!" continuo a sperare! Per adesso ho visto la copertina sul Myspace dei My Chemical Romance... E l'ispirazione non è che la trovo, l'ho sempre!! Probabilmente la gente dell'artistico è perennemente ispirata... Fai conto che io disegno anche fumetti oltre a scrivere storie!
Laramao, tranquilla che ho letto tutto! Anche le e-mail e ti ho risposto di già!
ElfoMikey grazie ancora dei complimenti! Ora leggi e fammi sapere!!
Ciao e alla prossima!!! ^__^

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Capitolo 5
*** Capt 5 ***


Sorrido tutto contento della tua rivelazione, anche se sapevo fin troppo bene di aver ragione. Ma sentire la tua voce imbronciata ammettere di aver sbagliato è stata la cosa più bella che mi potesse capitare in questo periodo. E sì, ora scopriamo che anche Gerard Way è capace di chiedere scusa ed ammettere i propri sbagli. Ed eccoti lì tutto accigliato a fumarti una sigaretta e a fissarti le scarpe consumate, seduto su una panchina rosa. -Ma guarda te se devo cantare in playback quando ho dei musicisti strabravi... Si fottano tutti quanti. Io non mi faccio fare le solite domande stupide in cui sono costretto a sorridere se poi non posso sfogarmi cantando! 'Fanculo!- Come ti adoro quando fai così! Mi sembrano i bei tempi di "Three Cheers for Sweet Revenge" quando ti facevano posare per le copertine e tu ti lamentavi del tuo viso, dicendo che l'odiavi a morte. Ti rubo un'altra sigaretta dal pacchetto e intanto che me l'accendo appoggiandola alla tua, mi guardi curioso. Sposti lo sguardo da me alla confezione nelle tue mani e ti accorgi improvvisamente che ormai è vuota. Mi arriva una sberla sulla testa che mi fa scottare la guancia contro la brace per poi farmi urlare come un cretino. -GERARD!!!! Non picchiarmi! Mi hai fatto bruciare la faccia!!- Per un attimo mi fissi stupito con i tuoi occhioni verdi, poi scoppi a ridere divertito e ti alzi per arrivare alla mia altezza. -Dai, non arrabbiarti amore caro...- Ti avvicini al mio viso e appoggi le labbra sulla mia scottatura, stampandoci un bacio sonoro. Arrossisco, forse perchè non sono più abituato alle tue moine, ma subito un sorriso spunta sulla mia bocca. -Se continui così la mia rabbia potrebbe anche sparire del tutto!- Ma non appena cacci fuori la punta della lingua, tuo fratello viene a chiamarti dicendo che hanno trovato un accordo con i tecnici e il conduttore. -Tu canti dal vivo, noi facciamo finta di suonare. Davvero, le loro attrezzature non possono reggere un vero live! Poi l'intervista c'è comunque, ma la fate solo tu e Ray.- Ti vedo osservare il vuoto per lunghi istanti, mentre il tuo respiro si fa profondo e lento. Scommetto che il tuo sangue sta ribollendo nelle vene, avevi appena finito di dire che siamo troppo bravi per non farci suonare. Poi ecco che mostri i trentadue dentini bianchi a Mikey... -Va bene... Canterò dal vivo.- Getti il mozzicone e rientri nello studio, finisco anche io di fumare e ti seguo intento a godermi la tua esibizone. Scommetto che spaccherai il culo a tutti! Sai, Gee, è bastato davvero poco a farti tornare come una volta. Resto seduto in un angolo insieme agli altri mentre tu e Ray rispondete alle domande del trentenne tutto tirato che presenta questa trasmissione. Mantieni il sorriso sulle labbra per tutto il tempo, mostrando di aver abbastanza sangue freddo per affrontare le sue domande idiote. Ma ecco che arriva la solita domanda conclusiva, a cui avrai risposto circa ventimila volte. -Come sei messo in amore?- Il tuo sguardo vacuo si posa su di me per qualche secondo, facendoti chiudere la bocca in un'espressione malinconica. Nessuno lo nota, sembra quasi un'ottima sceneggiata per il tuo background sentimentale, ma dentro di te ti starai facendo mille seghe mentali se considerare la nostra una vera e propria relazione. -Sono single, per il momento.- Lo sapevo che avresti risposto in quel modo, però fa male comunque, amore... Perchè è come se negassi per l'ennesima volta la mia esistenza. Abbasso la testa per sfuggire dai tuoi occhi, per non pensare alla nostra situazione. Poi ecco che la tua voce riempie di nuovo il silenzio che era calato in studio. -Però non dovrei esserlo ancora a lungo. Devo mettere solo in chiaro alcune cose con me stesso.- Una lacrima mi scappa sulla guancia, ma ecco che Bob mi chiama per prepararci ai posti di combattimento: si suona! In playback, già... Ma tu canti dal vivo, perciò è ancora meglio, perchè posso concentrarmi su ogni tua parola. Afferro la chitarra mentre la scritta "Pansy" brilla nel riflettere le luci dello studio, tu arrivi accompagnato dagli applausi e le urla dello pseudo-pubblico ai nostri piedi. La musichetta strappalacrime parte piano piano e aspetto il momento per far finta di suonare. Poi ecco la tua voce riempire il locale -When I was a young boy, my father took me into the city to see a marching band...- Cerco di mantenere un'espressione seria, anche se so perfettamente quello che vuoi fare a metà canzone. e quando arriverà il momento metteremo in atto il tuo piano insieme... -to see a marching band...He said son when you grow up, would you be the savior of the broken, the beaten and the damned??!!!!!- E via, Gee!!! Cominci girare sul palco quando la schitarrata parte dalle casse e ti avvicini a me. -Sometimes I get the feeling, she's watching over me! And other times I feel like I should go...- Mi guardi dritto negli occhi e muovi la testa a ritmo della musica, urlando le parole come ai vecchi tempi. Questo è un invito ad imitarti e lasciarmi completamente andare, come non facevo da mesi... Ed ecco i soliti due cretini fare casino sul palco, finendo perfino a saltare sulle casse da cui la canzone esce in playback. -Well, c'mon motherfuckers!!!! We'll carry on! We'll carry on!!!- Alla faccia del non improvvisare in questa trasmissione, stai variando il più possibile. In più ti avevano raccomandato di non dire parolacce, ma chi se ne frega, Gerard, ora puoi permetterti di spaccare tutto. All'improvviso, mentre urli come un assatanato "'Cause I could not care at all!" mi lanci uno sguardo d'intesa che subito percepisco e ti butti a terra. Mi siedo sopra il tuo addome e continuo a far finta di suonare, mi avvicino con il viso al tuo urlando insieme a te nel microfono che separa le nostre bocche. -Do or die! You'll never make me, because the world will never take my heart!!- Sorridiamo, complici di uno scherzo pesante a questo programma, mentre ci gridiamo addosso le parole di una canzone che adesso mi pare quella più bella che abbiamo cantato insieme. Sembra riflettere precisamente quello che sta succedendo ora -We want it all, we want to play this part... I won't explain or say I'm sorry, I'm unashamed, I'm gonna show my scar!- I tuoi occhi luccicano di pura eccitazione mentre mi fissano intensamente. Scommetto che ormai l'adrenalina è a mille, proprio come una volta... -Listen here, because it's who we are! I'm just a man, I'm not a hero, I'm just a boy who have to sing this song!! I'm just a man, I'm not a hero...- Ray si gira verso di noi, persi nel nostro duetto come se il resto del mondo potesse bruciare ed incenerirsi proprio ora. -...I... DON'T... CARE!!!!!- Regaliamo al pubblico la visione di un altro dei nostri baci appassionati, ma questo è vero... Poi riprendi a cantare e io mi lancio all'indietro a suonare per finta la chitarra sul pavimento, completamente immerso nella tua voce e in quelle parole. Questo, caro Gee, è il modo in cui si dovrebbe sempre cantare questa canzone!

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Hello everybody! Dovrei studiare filosofia, già, ma sto dedicando il mio tempo a scrivere un nuovo capitolo! Va a finire che agli esami mi bocciano... -_- No, in filosofia ho un 10 e un 7, posso prendere anche 1! Perciò eccovi qui la tanto attesa scenata in televisione!! Con "Welcome to the Black Parade" di sottofondo è il massimo... La scena mi è venuta in mente mentre l'ascoltavo. Comunque immaginateveli urlare insieme come una volta! Aaaah... *__* I miei occhi sberluccicano al solo pensiero! Mi riportano a pensare al 3 Novembre e a tutti i miei saltelli sul pavimento del Palasharp!
Grazie Belle di averla letta tutta ad un fiato! Io morirei se dovessi farlo... E che complimenti! Vabbè, ci sentiamo per e-mail!
ElfoMikey e Laramao eccovi servito il casino in tv su un piatto d'argento! Com'è?? ^__^
Chemical Lady, non c'era in Francia.. Ci speravavo, non si sa mai! Ora preghiamo che arrivi da noi il più presto possibile! ;__;
Al prossimo capitolo che non ho ancora scritto! Da oggi rallento la pubblicazione... Forse. O__=

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Capitolo 6
*** Capt 6 ***


Le ruote del bus girano velocemente sull'asfalto e il motore è l'unico rumore che rompe quest'assurdo silenzio. Dopo il nostro spettacolo in tv gli altri non vogliono parlarci, pensano che la popolarità della band scenda improvvisamente e che nessuno ci chiami più nelle trasmissioni. Mi guardi con gli occhi ancora accesi, mentre sulla tua bocca trema un sorriso febbrile quando incroci il mio sguardo. Abbiamo appena gettato il gruppo in un buco nero dal quale non sappiamo se ne usciremo mai, dato che l'aria seria che ci eravamo costruiti con questo nuovo album è improvvisamente crollata. Ray sospira cingendosi le mani intorno alla testa, probabilmnte è il più disperato di tutti. Il suo caro Gerard era diventato un frontman serio e ora gli rovina il lavoro di una vita facendo il deficiente sul palco. Chi se ne frega... Noi siamo così, se non gli piace questo comportamento che si fotta!! La vettura si blocca improvvisamente davanti all'hotel e tutti scendono a testa bassa per evitare di guardarci negli occhi, tuo fratello sembra deluso. Bob non si pronuncia nemmeno... Cerco il pacchetto di sigarette nelle mie tasche, ma sono rimasto senza dopo tutte quelle che mi sono fumato oggi. Seguiamo gli altri per le scale e ci ritroviamo nel corridoio davanti alle camere. -A dopo...- Lo dico sorridendo vagamente, ma loro sono talmente offesi da infilarsi in stanza senza parlare. Rimaniamo in due a fissare il tappeto rosso ai nostri piedi, l'unico sottofondo è il tuo respiro stranamente smanioso. Mi volto verso il tuo viso e ti vedo fissarmi con una tale bramosia da far venire i brividi. -Gee... Stai bene?- Mi avvicino per accarezzarti il volto, ma mi ritrovo improvvisamente inchiodato alla porta della stanza e sento la tua lingua entrare ferocemente tra le mie labbra. Con una mano cerco di inserire la chiave elettronica, mentre con l'altra stringo la tua nuca costingendoti a premere il viso contro il mio. La serratura scatta e la porta si apre, facendoci cadere all'indietro senza smettere di baciarci. Sento la mia schiena cozzare contro il pavimento, mentre tu chiudi l'ingresso con la punta del piede. Con foga ti sfilo la giacca, quasi strappandoti i bottoni e tu stacchi un attimo la bocca dalla mia per fare lo stesso con il mio giubbino. Tutta l'ebrezza del palco sembra non essere ancora scomparsa, anzi, sta aumentando a dismisura. Ti ribalto violentemente sotto di me e ti schiaccio contro le piastrelle fredde, facendoti lamentare mentre le tue guance si colorano. La passione è ormai irrefrenabile, i notri pantaloni scivolano fino alle nostre caviglie e con i piedi li sfilo del tutto. Sento il gelo del pavimento sugli stinchi, ma nulla puo' impedirmi di baciare quella bellissima pelle bianca che brilla davanti ai miei occhi. Passo le labbra lungo il tuo torace, a ogni mio piccolo morso i brividi ti assalgono e escono dalla tua bocca sotto forma di gemiti lascivi. -Frank...- Pronunci il mio nome sospirando, poi allacci le braccia intorno al mio collo ed appoggi le gambe ai miei fianchi. Sorridi dolce come un bambino e mi baci per l'ennesima volta... -Ti amo.- Mentre lo sussurro stringo le mani sul tuo bacino, premendolo più forte sulle piastrelle per accarezzarlo il più avidamente possibile. un'altro suono capriccioso lascia le tue labbra. -Anche io... M... Ma ti amerei anche se tu non mi facessi così mal... ah!- Il tuo verso rimbomba nella stanza e, giuro Gee, vorrei che continuasse a riempire il silenzio per l'eternità.
Fisso immobile quel viso d'angelo che s'intravede pallido e addormentato nella luce fioca dell'abat-jour. Il tuo respiro flebile sembra sul punto di spegnersi da un momento all'altro, ma il sorriso sulle tue labbra mi rassicura ogni vota che credo di perderti di nuovo. Rimango seduto ad osservarti per un tempo che nemmeno io saprei determinare, quando alla porta bussa qualcuno. M'infilo di fretta i pantaloni e corro ad aprire, prima che facciano altro baccano finendo col svegliarti. Ray appare con un sorrisone che gli parte da una guancia all'altra e stringe il telecomando della TV in mano. -Hanno appena trasmesso la registrazione di stamattina! Abbiamo avuto gli ascolti più alti del mese!!!- Mi abbraccia tutto gioioso, come se prima non fosse accaduto nulla di male. Sorrido anche io, sono contento che la nostra piccola rivoluzione non abbia rovinato la carriera della band. Lui si stacca e corre per il corridoio ad avvisare Mikey e Bob, mentre richiudo la porta per tornare da te. La giornata sembrava aver preso una piega tragica fin dall'inizio, invece ecco che nelle ultime due ore ha avuto un'impennata positiva. Dovrei quasi farmi tatuare la data di oggi in qualche posto non ancora imbrattato del mio corpo... Sospiro e riprendo l'analisi accurata del tuo volto. Non ci credo che qualcosa di così innocente abbia potuto strapparmi l'anima, accattorciarla, gettarla e riprendersela nel giro di pochi mesi. Dovevamo essere impazziti per odiarci così... Mi sdraio al tuo fianco e accarezzo i ciuffi argentati che fino a qualche ora fa odiavo. E dire che sono così soffici, candidi... Ti danno un aria angelica, quasi trascendente. Come ho fatto a non accorgermene prima? Le tue ciglia si muovono all'improvviso, lasciandomi intravedere il verde delle tue iridi. -Non avevi detto di detestare questa tinta?- Lo sussurri con la voce impastata dal sonno ed un sorrisetto si disegna sulle tue labbra. -Beh... Sì. Ma avevo anche detto di odiare la tua faccia... La tua voce, il tuo comportamento, le tue crisi isteriche...- Metti il broncio e ti nascondi sotto le coperte. Ridendo ti seguo lì sotto e ricopro il tuo corpo con il mio. La nostra pelle si sfiora, provocandoci il solito brivido al solo contatto. Mi accarezzi lo scorpione sul collo, seguendone i contorni con le dita. Mi avvicino con il viso al tuo. -Abbiamo fatto un record di ascolti oggi...- Bacio le tue labbra, ma mentre cerco di infilarci la lingua, mi accorgo che le tieni ben serrate. -Gee? Gee... Geeeeeee...- Mi lamento per scherzo, ma mi ritrovo improvvisamente ribaltato a terra. Ti guardo vestirti di fretta e uscire dalla stanza con un sorriso da copertina e resto pietrificato senza dire una parola.

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Ririciao a tutti!!!!! Non so cosa dire!!! Mi fate arrossire! ^X^ Sono contenta che lo scorso capitolo vi sia piaciuto... In effetti mi sa che ognuna di noi vorrebbe assistere in prima fila ad una scena del genere. Comunque... Questo capitolo è un po' più "ardente", (ardente?!?!?! Bah =__=) e spero sia di vostro gradimento!!! Sì, Frank è stato un po' violento ed impetuoso all'inizio, ma anche Gee non scherza! XD
Il finale lascia un po' di merda (Sorry per la parola!) ma come ho detto mille volte scrivo di botto e non so cosa potrebbe capitare! Sinceramente sono sulle spine esattamente come voi!!!!! Spero che non litighino ancora Gerard e Frank... Uffa. Sì, lo so, sono pazza! ma è primavera e sono pure innamorata! Cosa volete farci? ^__^
Well well, grazie ancora! 'sta volta non faccio un elenco, tanto la metà di voi la sento per e-mail!!! Ciao e alla prossima!!!!!!!!

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Capitolo 7
*** Capt 7 ***


Che ore sono? Bah... Fatto sta che non sono sceso a cena, ma tu nemmeno sei tornato in stanza. Aspetto da ore seduto sul tappeto e di te neanche l'ombra... Sì, bravo, davvero molti complimenti. Fai tanto il dolce, fai finta di essere cambiato, poi mi porti a letto un'altra volta e sparisci nel nulla. -Vaffanculo!! Vaffanculo Gerard Arthur Way!!- Avrò urlato venti volte da quando te ne sei andato. Sono senza sigarette ed ho una fame bestiale... Sto per ammattire. Dio... Dovrei mettere da parte l'orgoglio per una buona volta e scendere a mangiare. Mi alzo di scatto e vado ad infilarmi la maglietta, quando la porta si apre e una figura scura entra in stanza. -Finalmente sei arrivato!! Dove cazzo sei stato, razza di fottuto stronzo?!?- Mi volto ed eccoti lì con i denti bianchi tutti in mostra in un sorriso accecante. Va bene che hai speso soldi dal dentista per farteli sistemare, ma non devi mostrarli così spudoratamente ventiquattro ore al giorno!! Mi ignori e corri a prendere il tuo cellulare per fare chissà quale telefonata. Rimango come un idiota a fissarti, come cavolo fai a essere così bastardo? Così, così... -Lyn-z! Ciao... Tutto bene con la band?- Rimango senza parole. Che cazzo è questa storia di Lyn-z?! Da dove salta fuori? Ci hai parlato solo una volta... Sento le tempie pulsarmi. Non devo dartela vinta, vuoi farmi ingelosire apposta. Lo so, ti conosco... -Ah ah ah! Sì... Noi abbiamo fatto un record di ascolti oggi! Ho avuto un'idea geniale per incrementarli... Sì, scenata spettacolare! D'altronde sono un ottimo attore.- Ridi allegramente davanti ai miei occhi increduli. "Scenata"? Così, la chiami? Era tutta una finta da palcoscenico, Gerard? Non riesco più a muovermi. Sarà per le tue parole, sarà perchè la fame mi toglie le forze... Cerco di fuggire dalla stanza, ma i miei piedi non vogliono spostarsi di un millimetro. Cazzo... Voglio scappare. Nella mia mente poi ecco le immagini del tuo viso così vicino al mio, i nostri corpi sul palco, le nostre labbra che si toccano. -Era una farsa?- Le parole escono dalla mia bocca senza che io lo voglia. Che scemo, che grandissimo scemo. Mi guardi e con il dito appoggiato alle labbra m'induci a tacere. -No, era solo il mio chitarrista.- "Il mio chitarrista"?! Che cazzo dici? No, devo trattenermi... Anche se la vena sul mio collo è tesissima e le mie mani tremano strette in due pugni. -Sì, quello basso coi capelli stupidi. Hai indovinato!! Grande, tesoro...- "Tesoro"? Sorridi dolcemente, tutto amorevole e mieloso. Mi dai sui nervi... L'hai chiamata "tesoro" quella schifosa puttana. -Gerard...- Pronuncio il tuo nome a denti stretti, cercando di non urlare come una donna in menopausa. Tu ti giri con aria scazzata e appoggi la mano sul telefonino. -Sto parlando al telefono se non l'hai notato.- A terra... Ti vedo volare a terra a due metri di distanza da me. Non ce l'ho fatta a fermarmi.... Prendo il tuo cellulare e lo lancio contro il muro. Che sto facendo? -MI HAI SCARTAVETRATO I COGLIONI!!- Mi osservi impaurito, con gli occhioni verdi spalancati e lucidi. Non mi fai tenerezza, lurido egoista. non ci vedo più dalla rabbia... Non capisco più nulla per colpa tua. -Frankie...?- Un altro pugno e ti ritrovi completamente sdraiato sul pavimento. Fai l'innocente, ora? E tutta la tua arroganza dov'è? -Frankie una sega... Sporco bastardo. Che credi che sia? Una ruota di scorta? La tua puttana? Con me non ci scopi per poi volatilizzarti... Prima fai il dolce, poi mi lasci solo come un deficiente mentre telefoni a quella troia?!?! IO TI GONFIO DI BOTTE!!- Ti prendo il colletto della maglia e ti faccio alzare in piedi fino alla mia altezza. Ancora quello sguardo terrorizzato... -Dov'è tutta la superbia, Gee? L'hai persa cadendo a terra?- Mi chiedo che ho intenzione di fare... Sto forse diventando un pazzo violento? E tu mi fissi... Non piangi nemmeno, mi fissi e basta. Il tempo sembra fermarsi e nessuno di noi parla più... Il mio cuore sta facendo salti su e giù per tutto il petto. Sarà che è sempre e comunque attratto da te e vorrebbe saltarti in mano. Stringo forte la tua maglia mentre ti spingo contro la parete alle tue spalle. I nostri respiri sembrano sincronizzati, il mio è bello forte per la collera, il tuo per la paura. A essere sincero, questo è il silenzio più fastidioso che sia calato in tutta la mia vita. Non parli... Chi di noi è più orgoglioso, Gerard? Chi di noi è il più innamorato? Il verde dei tuoi occhi si è fatto di un grigio glaciale, quasi mi fa venire i brividi. Altro colpo, 'sta volta in pieno viso. Vedo il sangue vermiglio colarti dal labbro tagliato, ma neanche una lacrima scivola sul tuo viso. -Che testa di cazzo, Way...- Sorrido isterico. E la tua bocca si avvicina improvvisamente alla mia, baciandola ed impregnandola del tuo sangue. Senza lasciarti il colletto ti schiaccio contro il muro prepotentemente. Mi stacco dal tuo viso e ti guardo dritto negli occhi. -Non voglio questo da te, Gerard... Non me ne frega niente dei tuoi baci di circostanza... Delle tue incursioni nel letto solo per non sentirti in colpa con me. Voglio di più... Voglio molto di più.- Sul tuo volto l'espressione non cambia... Sempre quell'indifferenza schifosa che mi mostri da mesi. -Sei solo un lunatico del cacchio.- Ti mollo e prendo la mia giacca. Tu rimani immobile dove ti trovi senza parlare, senza neanche provare a rimediare la situazione. Apro la porta della stanza e mi fermo sulla soglia. Hai ancora una possibilità, non gettarla via... Chiamami. Chiamami e tornerò da te immediatamente, amore. Fallo adesso... Adesso. Aspetto qualche secondo, ma niente. Chiudo la porta alle mie spalle e ci resto appoggiato per qualche minuto. Mi afferro la testa con le mani e crollo inginocchiato sul pavimento come un bambino... Chiama il mio nome, ti prego.

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Allora... Che dire! Mi riempite di complimenti e io non so più cosa fare!!! Volete farmi piangere perchè la storia commuove voi? Volete vendicarvi, eh?
Fatto sta che la storia qui è peggiorata!! Ahi ahi ahi... Che hanno combinato quei due? Mi litigano e Frank picchia Gerard!!
Jessromance scusa, ma qualcosa di brutto è successo!!!
Ah, grazie a Laramao, ElfoMikey e Chemical Lady per aver recensito "Fade to Black", come vedete le ore di matematica fruttano...
Ciao a tutti! E grazie...

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Capitolo 8
*** Capt 8 ***


Le luci dei lampioni illuminano questa strada di Seattle, ma per me non ha importanza. Potrebbero essere anche spenti, tanto non vedo nulla comunque. Cammino con gli occhi rigonfi di lacrime ormai da ore, non so nemmeno dove sono. Ho preferito andarmene dall'hotel, non volevo sentire la tua voce parlare dolcemente al telefono con Lyn-z una volta di più. Non l'avrei sopportato. Cavolo, Gee, 'sta volta mi hai fatto davvero male. Le mie lacrime sembrano non volersi fermare... Una recita, capisci? Una recita. E io che sul quel palco ti ho amato con tutto me stesso, ti ho amato come facevo un tempo. Sono stato preso in giro un'altra volta... Non ti credevo un doppiogiochista così abile. Non tu, che anni fa mi guardavi con sguardo sincero ed innocuo. Rimangio ciò che ho detto l'altro giorno, la nuova tinta ti ha rivoluzionato la mente. Il successo, forse, è la causa di tutto. Mi fermo su una panchina davanti all'Experience Music Project e rimango a fissare l'edificio con occhi persi altrove. Successe proprio qui, ti ricordi? I nostri primi capricci da tour... "Aah... Che palle fare così tanto successo!! Uffa... Comincia a darmi sui nervi!" Te lo dissi dopo le prime migliaia di copie vendute di "Three cheers for sweet revenge", tu ridevi con me e ti lamentavi altrettanto. "Pensa che per i prossimi mesi vedrai la mia fottutissima faccia sui giornali! Lì sì che ti potrai disperare, Frankie!!" Scherzavamo, quel successo iniziale emozionava entrambi. Ma io non mi sono lasciato trasportare come hai fatto tu, amore. A me basta suonare al tuo fianco, che sia in uno stadio zeppo di spettatori, che sia in un minuscolo locale dove la gente riesce a toccarti i piedi mentre ti esibisci. L'importante è essere con te... Ma ora cosa mi stai facendo? Mi chiami semplicemente "il mio chitarrista", ti approfitti del mio amore per inscenare un bacio trasgressivo alla TV, fai il carino per non sentirti in colpa. E poi? Poi mi molli da solo in una stanza d'albergo con ancora il tuo profumo addosso. Che è successo? Che cosa puo' averti fatto cambiare in questo modo? Ripenso a quando nel mio letto ci restavi per ore dopo aver fatto l'amore, raccontandomi questioni complicate che non capivo. Adoravo ascoltare la tua voce mentre parlavi dei tuoi pensieri ingarbugliati... Ti avrei ascoltato tutta la vita, tacendo. Sì, smetterei di parlare per sentirti, smetterei di suonare.... Cesserei di respirare, se il solo mio soffio t'impedisse di fare lunghi monologhi davanti ai miei occhi. Non lo vuoi proprio capire, vero? Orgoglioso come sei, non accetterai mai l'idea di preferire me al successo. Non lo ammetterai neanche alla fine dei tuoi giorni. Perchè dovresti credere a quel sentimento che provi ed abbandonare la gloria per me? "It ain't for money, baby... Baby, I just do it for fame. It's for the glory baby." Ecco che cosa mi volevi dire con quella canzone bonus di "Life on the murder scene"! Solo uno scemo come me avrebbe potuto capirlo così tardi... Sì, Gerard. Sono proprio scemo... Ti sei scelto l'uomo perfetto da prendere per il culo. Se ci fosse stato qualcun altro al mio posto, se ne sarebbe andato quando ti avrebbe trovato con il flacone di pillole quasi vuoto e la bottiglia in mano. Io invece, da bravo coglione, ti ho preso in braccio per accompagnarti a letto. Ti ho rimboccato le coperte ogni notte, ho pulito il tuo vomito e ti ho rialzato da terra quando non riuscivi più a reggerti in piedi. A cosa è servito? Mi stai ripagando sputandomi addosso veleno... E io nemmeno ho il coraggio di allontanarmi da te. Sono solo un burattino nelle tue candide mani... Appoggio la fronte sui pugni, cercando di smettere di piangere. Ma i miei occhi non vogliono asciugarsi... Dalla tasca tiro fuori il portafoglio, non ho più voglia di pensare questa sera, voglio dimenticarmi di te per qualche ora. Conto i soldi e mi alzo per cercare un locale dove affogare tutti i miei stupidi guai in una bottiglia. Avevo detto che non avrei più esagerato perchè dovevo stare attento a te, ma ormai la mia promessa non serve a nulla. Qui sono io quello che ha bisogno di attenzioni, Gee... Cammino per un centinaio di metri, quando vedo la tua sagoma immobile sotto uno dei tanti alberi verdi di questa città. Sei appoggiato al tronco e ti passi una mano trai capelli argentati. Il mio cuore si blocca all'improvviso alla tua vista... Come al solito non rieco a far l'indifferente. Mi vergogno di me stesso, sono così innamorato che mi faccio schifo. Butti la sigaretta a terra e guardi i rami dell'albero con aria trasognata. -A Seattle si usa baciarsi all'ombra di questi alberi... Non lo trovi estremamente stupido?- Ti fisso accigliato, devi vaneggiare in questo modo anche quando fai un'entrata in scena da bel tenebroso? Rimani ad analizzare le curve scure delle foglie e sorridi sbieco. -Trovo stupido te. Che cavolo ci fai qui?- Non mi rispondi, ma ti porti alla bocca la bottiglia che nascondevi dietro la schiena e ne sorseggi il contenuto. Non so se prenderti a sberle o bere con te... Mi volto dall'altra parte, perchè conoscendomi so bene che senza pensarci due volte ti correrei tra le braccia... Ma 'sta volta non giocherò il tuo gioco. -Sono uscito a cercarti, Frank... Sapevo che saresti venuto qui. Là ci hanno avvisato delle copie vendute del nostro secondo album. E qui, sotto questo albero, ti sei baciato con Jamia appena dopo...- Ho il groppo alla gola, ricordi tutto? Le lacrime, anche se non avevano mai smesso di scivolarmi sul viso, ora si fanno più abbondanti. -Ti ricordi?- Mi porto le dita alla bocca e inizio a mangiare nervosamente le unghie. I grilli sembrano aver interrotto il loro brusio per ascoltare le tue parole. Anche io smetto di respirare e aspetto ansioso la tua prossima frase. Ma tu non parli più... Mi volto indietro e ti vedo steso a terra. Corro velocemente e ti afferro la schiena. -Gerard!! Gerard!!!!- La bottiglia scivola tra l'erba umida, poi tastando il tuo giubbino sento un forma troppo familiare. Un flacone di medicinali... Che cazzo hai preso questa volta?

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Rieccomi qua!! ^__^ Gerard è andato a cercare Frank... Eh eh eh, che intenzioni aveva? Non chiedetemelo perchè io non lo so...
La storia del bacio sotto gli alberi è vera! Me l'ha raccontata la mia amica di Seattle!! Ho scelto la cttà apposta...
E che dire adesso?Grazie ancora dei complimenti per l'altro capitolo, sono felice di farvi appassionare così! A dir la verità a rileggere questo dopo aver fatto il bagno stavo per commuovermi con le mie stesse parole!! *X*
Ora tutte tranquille che se non succedono tragedie a me, tipo che il ragazzo che mi piace mi rifiuti, la storia tra Gee e Frank potrebbe anche migliorare! Se il nostro caro cantante non ha ingoiato troppe pillole!!!
Fatemi sapere s e vi piace e ciao ciao! Tra poco tornerò insieme a Laramao per una nuova Frerard a quattro mani!!

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Capitolo 9
*** Capt 9 ***


Bit, bit, bit... Questo è l'unico rumore che sento da ieri notte. L'elettrocardiogramma continua lento a tenere il tempo del tuo cuore... Mi da sui nervi. Tuo fratello e gli altri mi stanno guardando con occhi pieni di rammarico, seduti dall'altra parte del tuo letto. Sono convinti che sia tutta colpa mia, come sempre. Mi giro tra le mani quel barattolo arancio che avevi lasciato vuoto nella tua tasca. Ansiolitici... Ecco cos'hai ingoiato. Maledetti psichiatri con i loro psicofarmaci. Conoscendoti, dovrebbero ormai sapere di non darti le ricette per le pillole... Stringo il flacone fino a piegarlo, che cavolo ti è saltato in mente?! Lo sai bene che alcool e tranquillanti insieme non sono un mix con conseguenze piacevoli. E ancora bit, bit, bit... Guardo quella schifosissima macchinetta e mi alzo dalla sedia. Mikey mi lancia uno sguardo storto ed un attimo dopo me lo ritrovo addosso. -Fottuto deficiente! Cos'hai fatto a mio fratello?! Io ti ammazzo 'sta volta!- Ray si avvicina e lo allontana, vuole evitare le risse tra di noi. Ma un pugno me lo tira comunque, e bello forte. -Vattene fuori, Frank... E' meglio se sparisci per un po'.- Lo fisso ad occhi sgranati e mi accarezzo la guancia colpita. Sparire? -Che cazzo stai dicendo, Toro?!- Mi viene da piangere, Gerard... E' così che mi trattate dopo tutto il bene che vi ho voluto? -Sto dicendo che in questi giorni,.. Ma che dico! In questi mesi hai fatto solo casini. Insomma, dai, guarda come hai ridotto Gee! Non fai altro che lamentarti del suo ottimo andamento...- Che sta insinuando questo? Carico il pugno ma mi blocco a mezz'aria, Bob mi sta trascinando in corridoio. -Lasciami... Lo ammazzo... Lo ammazzo!!!!- Il batterista mi lascia cadere sul bordo del marciapiede davanti all'entrata del prontosoccorso e si siede accanto a me. osserviamo in silenzio un'ambulanza fermarsi di fronte a noi per scaricare qualcuno. Proprio come è successo quando sei arrivato tu, circa sei ore fa. -Frank... Mikey e Ray sono solo preoccupati per Gerard, cerca di capirli... Andava tutto bene fino a quando avete fatto casino sul palco come un tempo. E proprio per concludere il bel ritorno al passato lui si è imbottito di farmaci e alcool.- Non gli rispondo, mi accendo una sigaretta del pacchetto che ti ho rubato dalla tasca insieme alla boccetta arancio. Analizzo il sole che piano piano si alza in cielo e butto fuori il fumo... -Forse non andava bene come dite voi.- Mi alzo e senza salutare corro al pullman che sta fermo alla pensilina. Per fortuna a quest'ora del mattino non ci sono in giro ragazzine starnazzanti che conoscono la mia faccia. Prendo posto mentre la vettura parte diretta chissà dove, sinceramente non m'importa... Le lacrime riprendono a scorrere sulle mie guance senza che io possa impedirlo. Mi hanno cacciato via da te... Mi hanno obbligato a starti lontano. E cosa ti diranno quando riaprirai gli occhi? "Ah, Frank? Se n'è andato di sua spontanea volontà." Ci scommetto... Ci scommento l'anima, Gerard! E tu crederai loro, orgoglioso come sei non ti abbasserai a cercarmi. Ma ti distruggerai in una stanza buia... Mi afferro la testa cercando di stritolarmela per cancellare queti cattivi pensieri. Frugo nelle tasche e prendo il lettore mp3, sperando che qualche canzone mi aiuti in qualche modo. Infilo di tutta fretta gli auricolari, anche se con le mani tremanti è difficile centrare l'orecchio. Poi avvio... /Think happy thoughts... Think happy thoughts.../ Ecco ci mancava la tua bellissima voce che mi urla nei timpani. Ormai il mio volto è annacquato totalmente, peggio di così non poteva andare... Mi siedo in una strana posizione composta e guardo le case scorrere fuori dal finestrino. La canzone finisce e per fortuna ne inizia una degli Iron Maiden. L'autobus si ferma al capolinea e scendo per forza di cose... Non sto nemmeno in piedi a causa della disperazione che mi sta prendendo. Arrivo alla prima panchina e mi ci abbandono sopra. Che faccio, Gerard? Che faccio adesso?! Lontano da te, senza di te... Senza te io non sono nulla. Non sono in grado nemmeno di fare un passo da solo... Della gente passa per strada e mi guarda di sbieco pensando che io sia un senzatetto, ma non me ne frega un cazzo. Gerard... Ti sei svegliato amore? Ti hanno già detto che sono fuggito? Stai paingendo, Gerard? O stai ancora dormendo? Strizzo le palpebre nella vana speranza di bloccare il mio pianto, ma non sembra funzionare. Comincio addirittura a singhiozzare come un bambino di due anni... Nella mia testa si fa spazio l'immagine sfuocata del tuo sorriso. Le tue labbra si muovono pronunciando parole biascicate. Sto solo immaginando... "Ti amo..." Sorrido mentre ripenso a quel negozio di fumetti. "Bel posto per una dichiarazione così seria!!" Facevo i capricci mentre le lacrime scendevano copiose sulla mia faccia e tu mi abbracciavi tra gli scaffali. Le lacrime che scorrevano quel giorno furono le più piacevoli della mia vita, oggi è proprio l'opposto. Devo starti lontano... "Stammi vicino... Intendo per sempre..." Le tue labbra sulle mie... "Non lasciarmi mai, Frank..." Le mie mani lungo le tue gambe... "Morirei, giuro... Morirei senza di te." I nostri corpi avvolti nelle lenzuola... "Non farmi male, mai... Mai, Frank." E la tua voce nel buio della stanza. Ricordi che mi fanno mancare il respiro. Mi brucia il petto. La conosci, Gee, quella sensazione spiacevole di quando tutto il tuo corpo viene divorato dal dolore? Quando il buco nero al tuo interno ti trascina in un oblio profondo... E' quello che mi a accadendo. Gerard, ti sarei rimasto vicino per sempre, se loro non mi avessero obbligato ad andarmene. E sì, ti dico anche che non ti avrei mai lasciato da solo in quella stanza d'ospedale. Non ti farei morire senza di me... Non ti farei mai del male. Mai. Mi raggomitolo sulla panchina in posizione fetale, cercando di sopprimere l'afflizione, ma è tutto inutile. Ripenso a tutte le promesse che sto infrangendo... Non è colpa mia, Gee. Non è colpa mia... Dio... Che hanno contro di me? Ma qualcuno di loro l'ha notato? Qualcuno ha capito che è perchè me ne sono andato da te la scorsa notte, che ti sei fatto questo? Ma qualcuno si è reso conto che se restiamo distanti finiremo col soccombere entrambi?

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Ehm... Sì, okay. Questa storia è ormai degenerata. E mi metto a piangere pure io mentre scrivo, dato che il computer mi passa "Demolition Lovers" e "Early sunset over Monroeville"... ç__ç
Non chiedetemi perchè tutti sono così stronzi con Frank... Credo sia perchè sono preoccupati per Gerard, come ha detto Bob. D'altronde in una situazione del genere non ci si comporta a mente lucida...
Fatto sta che le cose non fanno altro che peggiorare. Frank è partito con un monologo interiore intriso di flashback di momenti tragiromantici con Gerard... Spero che abbiate capito qualcosa. Scusate, ma nemmeno io ragiono mentre piango a dirotto per quello che scrivo!!!
Grazie per le recensioni e i complimenti.. Spero non mi uccidiate per questo capitolo!
So long...

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Capitolo 10
*** Capt 10 ***


"E' proprio come se la pioggia volesse cancellare le prove del nostro amore, Frank...
Non rimarrà niente di noi dopo il suo passaggio. nè il nostro profumo, nè le tracce dei nostri corpi sul prato."

Piccole gocce gelide cadono sulle mie palpebre serrate. Apro lentamente gli occhi e mi ritrovo sulla panchina dove ore fa mi devo essere addormentato. Il sole che sorgeva stamani,si è nascosto dietro un manto di nuvole grigiastre lasciando che la pioggia cadesse sulla città. La tua voce mi aveva raggiunto in sogno, probabilmente queste goccioline mi hanno ricordato quel giorno di temporale nel nostro caro New Jersey, a quasi 4000 chilometri da qui. Mi tiro su a sedere e guardo un guppo di scolaretti correre sotto ombrelli colorati. Se sapessero quanto dolore potrebbero provare un giorno, comincerebbero a camminare a testa bassa. Dovrebbero tutti smettere di ridere, Gee, per condividere questa lurida sofferenza con noi. L'ombrello di un bambino mi cade accanto, è proprio uguale a quello che ci ha riparato dal diluvio di quattro anni fa. Quando la pioggia ci aveva sorpreso a fare l'amore in quel prato dietro casa tua.... Te lo ricordi? Accadrà più una cosa simile? Riporto al bimbo il suo ombrello e comincio a camminare a vuoto per questa città di mezzo milione di abitanti. Nessuna di queste numerose persone, saprà che Frank e Gerard si sono abbandonati a sè stessi per queste vie. Non importerà mai a nessuno... Non è troppo triste da sopportare? Scommetto che anche tu ci hai pensato mentre ieri sera venivi da me... Venivi da me, vero? Non ho fatto nemmeno in tempo a chiedertelo dato che sei svenuto immediatamente. Però io nel profondo del mio cuore lo sento, Gee, tu volevi farti perdonare. Ma forse nemmeno tu te ne sei reso conto, non lo ammetterai mai... Sopprattutto non lo dirai ai tuoi cari amici, tanto non capirebbero. E tu temeresti che ti possano lasciare solo. I tuoi amici... Non li considero più amici miei. Se lo fossero veramente, mi sarebbero rimasti accanto, non mi avrebbero cacciato via in quel modo. Proprio non riesco a comprendere. Io... Io cos'ho fatto? Dico, Gee, li hai sentiti tu quando mi hanno detto di sparire? Di nuovo lacrime amare mi scendono lungo le guance e la gente comincia a guardarmi sconcertata, ma sono troppo afflitto per chiedermi cosa pensino di me. Mi da solo fastidio avere i loro sguardi puntati addosso. Sarà perchè non ho l'ombrello e sono fradicio. Non me ne frega... -Che cazzo avete da guardare?!- Continuo a piangere... E la voce di Mikey mi torna alla mente come se mi stesse urlando nell'orecchio. "Cos'hai fatto a mio fratello?" Cos'ho fatto, mi chiede? Ti ho amato... Ti ho amato troppo, ecco tutto. E tu non hai sentito le sue accuse nonostante fossi lì, Gee. Non sei intervenuto in mia difesa, non ti sei svegliato. Ma anche se fossi stato cosciente non l'avresti fatto, amore mio... Sono proprio stupido, allora. Sono sicuro che non mi avresti protetto e io ancora continuo a chiamarti amore. Dio, che deficiente... Sorrido amaro, ma la solita vocina di una ragazzina mi arriva alle orecchie. -Frank...- Mi asciugo le lacrime e scuoto la testa. Guarda a cosa ha portato il tuo fottuto successo! Non posso nemmeno piangere per strada che mi placcano... -Mi fai un autografo?- Il respiro si fa più irrequieto, stringo i pugni ma non riuscirò mai a trattenermi. -Ma che cazzo volete tutti da me?!? Sono stufo... Porcatroia, fattelo da sola l'autografo!- Spingo la ragazzina che comincia a frignare sotto il suo ombrellino giallo. Sarà una delle tante che ci seguono perchè sperano di trovarti, o perchè ai loro occhi noi siamo dei super fighi. Non lo capiscono, Gerard, che siamo umani anche noi. Che soffriamo anche noi... La madre la stringe al petto e mi punta un dito contro. -Datti una calmata giovanotto... E' una tua grandissima fan, trattala meglio.- Non ce la faccio più, Gerard... Vorrei distruggere ogni cosa che mi ricorda te. Ogni cosa che m'impedisce di pensare a noi due... Quel rossetto nero e il fondotinta bianco che ha sul viso, quel trucco... Odio quando lo mettono solo per assomigliarti, Gee. Non ti conoscono, non potranno mai essere come te. Ma sono in grado di riportare il tuo ricordo alla mia mente... -Ma farvi i cazzi vostri?! Andatevene tutte e due a fanculo! L'ho già detto mille volte che mi state sul cazzo!!- Mi volto e corro sotto la pioggia, un minuto di più davanti a quella tipa e l'avrei ammazzata di botte. -Ragazzo!! Occhio con le offese o ti denuncio!! Non puoi far così solo perchè sei famoso!!- Le urla della signora sono ormai sussurri lontani... Fare così solo perchè sono famoso? No... Sono sempre stato così io. Mi fermo con il fiatone e con i denti che sbattono per il freddo. Famoso... Avrei voluto non esserlo mai. Tu lo sai, vero Gee? Io sarei rimasto con voi in un garage di Newark a suonare per divertimento. Con te... Posso farcela senza voi? Senza te... Ma sì, dopotutto, io ho anche un'altra band. Guardandomi in giro mi accorgo di essere davanti aal'hotel. Alla fine il mio corpo ha corso automaticamente fin qui... Salgo di fretta nella stanza, bagnando tutto il tappeto blu del corridoio. Afferro la valigia e la riempio velocemente, con la paura che qualcuno possa entrare da un momento all'altro da quella porta. Per fortuna non si fa vedere nessuno... Riprendo la mia corsa, o forse sarebbe meglio chiamarla fuga? Sul ciglio della strada fermo un taxi, poi, mentre sto per salirci una voce familiare chiama il mio nome. Altra ragazzina? Chiudo la portiera e tiro giù la sicura. Fuori dal finestrino qualcuno si muove e urla -Frank! Dove cazzo vai?!?- L'autista si volta e mi guarda. -Vuole parlare con quell'uomo?- Scuoto la testa e sorrido rassegnato. -E' inutile parlargli, ormai... Mi porti all'aereoporto.- Guardo attraverso il vetro e vedo la figura di Bob farsi sempre più piccola fino a che l'auto gira ad un incrocio. Le gocce scivolano dai miei capelli fino a sfiorarmi il viso, sostituendo quelle lacrime che ormai non riesco più a versare. Se vogliono che io ti lasci, Gerard... Se tu lo vuoi tu, amore... Allora ti lascerò. Ma se un giorno verrai a cercarmi, non credere di trovarmi a piangere per te. Perchè tutta la sofferenza che potevo provare... Tutto il dolore che avevo... Te li ho già dati. Ormai in me non rimane più nulla... Se non il ricordo sbiadito di una nostra vita insieme.

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Ciao a tutti! Dopo qualche giorno di silenzio, ecco il decimo capitolo di questa storia desolante! Il mio scopo era farvi piangere e ci sono riuscita!! Wah wah wah! >o<
Vorrei ringraziare Laramao perchè mi ha mandato un'idea per sviluppare la scena della madre e la ragazzina stordita, anche se io ho cambiato tutto!!! Sono rimaste solo due o tre frasi...Sorry.
Poi ehm... Elenchiamo bene 'sta volta!
ElfoMikey... Thanks! L'aggettivo "Tragicamente bellissima" è proprio quello giusto per definire questa storia!! Spero di non averti fatto piangere troppo... ^__^
Chemical Lady... Tranquilla per Frankie!! Soffre, ma si riprenderà presto! O almeno credo... Anche tu hai pianto, allora?? XD
mcr_girl... Ti sei ripresa dopo aver fatto parte di Frank per tutto il capitolo? Spero che la tua curiosità sia soddisfatta con quello nuovo! Fammi sapere... <3
Laramao... Ti ho già nominata! Ma grazie per aver letto ancora... e scusa se ho cambiato tutto!!!
Jessromance... Prometto di far star bene Frank!! Non sopporterei che tua madre ti prendesse per pazza!!!!
In chiusura direi... Vi spedirò un pacchetto di fazzoletti ciascuno, per ripagarvi della fedeltà!! E per restituirvi quelli sprecati per questa storia! Spero di non farvi piangere troppo anche in questo capitolo... Nel prossimo forse!!!
Ciao ciao, alla prossima! So long...

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Capitolo 11
*** Capt 11 ***


La sveglia suona forte, il suo squillo quasi assordante interrompe il mio sonno già disturbato. Qualcuno la blocca prima che sia io a tirarla contro il muro dal nervoso... -Tesoro, tu continua pure a dormire. io devo uscire...- Delle labbra calde si posano sulle mie ed un dolce profumo di balsamo mi circonda. -Mmh... Okay, Jamia...- Mi giro dall'altra parte e riprendo a dormire. Dopo quello che sembra un istante il mio cellulare vibra e mi costringe ad aprire gli occhi. La luce ha ormai invaso la stanza, chissà quanto tempo fa è uscita la mia fidanzata... Afferro il telefono e rispondo senza nemmeno guardare chi è. -Pront... Nnh..- Sbadiglio e mi sfrego gli occhi. Dall'altra parte della cornetta sento un respiro agitato, quasi come quello di un maniaco che si sta immaginando cose strane nel sentirmi. O forse come qualcuno che è in ansia... Non capisco. Al''improvviso un gemito impaurito interrompe il silenzio facendomi spaventare. -Chi è??- Sarò anche assonnato, ma capisco che chiunque mi abbia chiamato sta piangendo. Poi riconosco quei lamenti straziati, dato che nella mia vita li ho sentiti fin troppe volte. Ma in queste due settimane ogni mattina, al mio risveglio, sono costretto ad ascoltarli... -Gerard...- Mi passo una mano tra i capelli, incastrandomi le dita in un nodo. Tu continui a singhiozzare senza spiccicare parola, poi come ogni volta, riattacchi. -Vaffanculo...- Lancio il telefono in fondo al materasso e mi alzo per fare colazione, solo come un cane ormai da quindici giorni. Jamia deve sempre uscire... Io non ne ho assolutamente voglia. L'aria di Belleville, ogni suo albero, ogni edificio, mi ricorda di te... Se uscissi di casa mia non farei altro che piangere come un cretino. Mi sono ripromesso che non avrei mai più versato una lacrima per te, nemmeno se fossi venuto qui a mendicare perdono. Mi siedo al tavolo con una tazza di caffè in mano, accendo la televisone su un canale a caso ed ecco la sfiga assillarmi per l'ennesima volta. La tua stupida faccia in primo piano mi fissa dallo schermo con aria dispiaciuta... -Frank ha avuto dei problemi ed ha dovuto lasciare il tour.... Ma presto tornerà. Mi scuso se abbiamo cancella-- Spengo immediatamente quel dannato apparecchio e sorseggio la bevanda scura. Perfino all'una di pomeriggio ti devono madare in onda? Come se non fossero abbastanza le tue chiamate anonime e senza parole... Mi guardo in giro per trovare qualche distrazione, ma il pensiero di te non fa altro che tormentarmi. Non passa un secondo che il tuo ricordo mi viene alla mente, anche quando sono con la mia fidanzata non riesco a non pensare a te. Cosa mi hai fatto, Gerard?! Come mi hai ridotto? Mi chiedevo, davanti a questa stessa TV qualche anno fa, come fosse possibile che qualcuno si potesse innamorare perdutamente. Guardavo uno stupido telefilm per ragazzine e non credevo che nella vita reale potesse mai capitare qualcosa del genere. Innamorarsi follemente di una persona e una volta persa lei, perdere ogni ragione di vita.... Ridevo a quell'idea. E tu, seduto accanto a me scuotevi la testa con disappunto. "Sei un insensibile, Frankie... Quando t'innamori è logico che vivi solo per qualcuno." Mi parlavi con un'espressione seria che ancora ricordo perfettamente e io intanto continuavo a farmi beffe di quella stupida cosa chiamata "amore". Non credevo che un sentimento simile mi avrebbe mai contagiato... Ed ora guardami, Gerard. Guarda cosa mi ha fatto l'amore.... Avrei preferito non averlo mai conosciuto, sarei stato più felice se non avessi mai provato ad amarti. Mi alzo e lavo la tazza, restando qualche minuto a guardare l'acqua scorrere dal lavello. "Amerai anche tu, un giorno... Come anch'io amo qualcuno adesso. E capirai che per questa persona varrà la pena dare la propria vita, anche se lei ti farà soffrire." Chiudo gli occhi e riesco a vedere il tuo viso oscurato dalla più profonda rassegnazione. "Gerard... Spaccagli il culo a quella stronza invece di piangere per lei!!" Ti sorrisi per rallegrarti, ma non servì a nulla se non far scendere lacrime dai tuoi occhi. Solo qualche tempo dopo capii, che ero io che ogni santo giorno ti facevo piangere perchè non comprendevo il tuo amore. Ora dov'è la tua sofferenza, Gee? La tua compassione... La vita che dovevi darmi, io non la vedo. Ed ora riesco a capire quest'orrendo sentimento che tutta l'umanità elogia come la cosa più bella al mondo... Riesco a capire le tue lacrime afflitte. Ma ancora mi chiedo, se davvero l'amore è qualcosa di sublime, perchè dura così poco? Perchè si è acceso in te anni fa per poi spegnersi completamente adesso? Mi hai trasmesso il bisogno implacabile di stare insieme e ora tu non hai più bisogno di me. Hai dimenticato cos'è l'amore? O ancora piangi ogni mattina, quando telefonandomi senti la mia voce, perchè in fondo al tuo cuore è rimasto qualcosa di quel sentimento? Apro le palpebre e vedo l'acqua che quasi ha raggiunto l'orlo del lavandino. La spengo e mi asciugo le mani nella canottiera. Se piangi perchè ancora mi ami, allora perchè non sei qui a passarmi l'asciugamano con il sorriso sulle labbra? M'incammino verso la doccia, quando di nuovo il mio cellulare vibra in stanza. Corro a rispondere, ormai certo che saranno i tuoi singhiozzi... Ed infatti eccoli. Ancora forti ed incessanti che irrompono nel mio orecchio. -Amore... Gerard. Si puo' sapere cosa c'è?- Aspetto ansioso una tua risposta, poi ecco che l'eco di una macchina che sta passando sotto casa mia si sente anche nella cornetta. Il panico comincia ad assalirmi, il mio cuore sembra accelerare come non mai... Senza staccarmi dal cellulare comincio a correre verso l'entrata e spalanco la porta. Nella luce pomeridiana una figura nera mi appare come una divinità venuta a salvarmi da questo strazio. Lascio cadere il telefono a terra e abbraccio quel corpo tremante davanti a me. Come promesso, di lacrime non ne ho più... Ma di sorrisi, Gee, ne ho quanti ne puoi desiderare.

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Buongiorno a tutti!! E la fine della storia si avvicina, finalmente!!! O almeno sto cercando di autoconvincermene... Fatto sta che questo undicesimo stressante capitolo è un flusso di coscienza filosofico sull'amore! Due settimane dopo aver lasciato i My Chem, Frank si ritrova a fare strani ragionamenti... Bah! in questo capitolo non c'è stata nessuna azione, a parte rispondere al telefono, guardare la tele, bere e lavare la tazza... Si è parlato solo di "quella stupida cosa chiamata amore", come ha detto Frank qui sopra... Va beh...
Vorrei ringraziare ancora chi mi lascia le recensioni e ancora mi sopporta dopo tanti capitoli strazianti!! Grazie grazie!! E ora preparatevi al gran finale... Nel giro di uno o due capitoli!!! Alla prossima...^__^

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Capitolo 12
*** Capt 12 ***


Immobili... Restiamo immobili in mezzo al giardino di casa mia, le mie braccia attorno alla tua schiena stringono il più forte possibile per farti smettere di fremere. Unico sottofondo al nostro interminabile abbraccio sono le macchine che passano per strada. I tuoi singhiozzi sembrano essersi spenti nella mia canottiera, ormai intrisa delle tue lacrime calde. Il vento lieve dell'East Coast solletica il mio viso mentre guardo i tuoi capelli argentati ondeggiare piano al mio tocco. Appoggio il naso alla tua testa e annuso quel profumo che in queste due settimane lontano da te ho desiderato con tutto me stesso... Premo le dita sulla tua schiena, poi la tua voce interrompe i miei pensieri. -Non è vero che non ho paura di continuare a vivere e andare avanti in questo mondo da solo... Me ne sono reso conto solo ora.- I tuoi tremolii cessano improvvisamente, mentre mi allontano da te noto che pure le tue lacrime hanno smesso di cadere. Guardo stupito quel sorriso pietoso sulle tue labbra, incapace di comprenderne il senso. Una piccola nuvola oscura il sole per qualche secondo, poi di nuovo la luce brilla sulla tua pelle pallida. -Frank... Non avrei mai voluto farti del male.- Il tempo sembra fermarsi mentre i nostri sguardi s'incrociano per la milionesima volta. Tutto il mondo dovrebbe scomparire in questo preciso istante, poichè è quello che sto aspettando da una vita. Che tutto finisca ora, prima che noi riusciamo a rovinarlo di nuovo. L'aria cessa e nella più totale immobilità non facciamo altro che guradarci come se non ci fosse nient'altro che si meriti la nostra attenzione. -Non importa più, Gee... Ho già dimenticato ogni torto subito.- Un sorriso liberatorio illumina il tuo viso. Chissà come dovevi sentirti oppresso dai sensi di colpa... Abbasso la testa, nonostante mi sia lamentato finora, appena ti ho riabbracciato ogni pensiero più oscuro è scomparso dalla mia mente. Ti prendo la mano fra le mie senza staccare lo sguardo dalle mie scarpe. -L'importante, amore mio, è averti accanto.- Sorrido anche io, chi avrebbe mai detto che Frank Iero avrebbe potuto dire una frase così romantica? Passa qualche minuto di silenzio, mentre il mio cuore riprende a battere normalmente, senza esser preso da crisi d'ansia o di rabbia. Una vicina passa e ci guarda di traverso, probabilmente avrà intuito quello che sta accadendo tra noi. -Entriamo in casa?- Te lo chiedo sottovoce, forse per paura che qualcun altro possa vederci in questa strana situazione. Ti trascino nell'atrio e chiudo la porta alle nostre spalle. -Gerard, se ti vuoi accomodare in salotto...- Mi gratto la testa, cercando di non pensare a quello che realmente vorrei fare in questo momento. Sembriamo due liceali al primo appuntamento... Come se in questa casa non fosse mai successo nulla tra noi. M'incammino verso l'altra stanza, quando le tue mani scivolano lente sul mio addome. Mi blocco in corridoio e tu appoggi la fronte alla mia schiena, stringendo la mia canottiera sulla pancia. -Non voglio più nascondermi... Sono stufo di scappare da questo cazzo di sentimento che provo, Frank. Il bisogno di te mi sta distruggendo!! Non ce la faccio più...- Stropicci più forte la mia maglia fino a sentire i fili che si strappano. Rimango immobile nella tua presa, incredulo alle parole appena uscite dalla tua bocca. Poi mi torna alla mente quando davanti all'Experience Music Project mi hai detto "Sono uscito a cercarti...", me n'ero scordato completamente. Non riuscivi a stare senza di me? -Avrei voluto allontanarti... Ho cercato di reprimere quella fastidiosa dipendenza nei tuoi confronti. Ho provato a frequentare qualche ragazza per non pensare solo a te.- Osservo lo specchio davanti a me e la nostra immagine riflessa... Soffrivi per l'amore che provi per me? -Non riuscivo a fare a meno di starti appiccicato, capisci? Allora ho provato a farti arrabbiare, per fare in modo che fossi tu ad odiarmi e scappare da me.- Tutti i pezzi del puzzle tornano piano al loro posto ad ogni spiegazione che mi offri. Ora comincio a capire perchè nonostante ogni notte venissi nel mio letto, poi mi facevi tutto quel male... La tua telefonata con Lyn-z era solo una farsa per farmi incazzare. Per quello sei rimasto immobile sotto i miei pugni... Il bacio sul palco era vero. Le lacrime che avevo giurato di non versare, cominciano a scendermi lungo il viso. Mi fa male, questa orrenda verità... Mi stai uccidendo Gerard. -P... Perchè mi volevi l.. lasciare se mi hai sempre amato?- Mi porto le mani alla bocca per evitare che i miei stupidi singhiozzi riempano il corridoio. Ripenso a quelle poche volte in cui mi hai parlato durante questi mesi di tour, da quando ti sei fatto quella tinta. Da quando i problemi sono iniziati... E poi ricordo. L'ultima volta che ci siamo visti, sotto quell'albero, mi hai parlato del bacio con Jamia. Tutto è chiaro... -E' perchè vuoi che stia con Jamia...?- Lo sussurro. Perchè se davvero fosse così, correrei a lasciarla... Se fosse lei il tuo problema, lo eliminerei completamente dalla nostra vita. Ridi tristemente e mi accarezzi con dolcezza la pancia. -Non me ne frega niente di lei. Lo so che non l'hai mai amata quanto ami me.- Appoggio il braccio al muro per sostenermi, ma scivolo in ginocchio sul pavimento. Tu rimani attaccato alla mia schiena e segui i miei movimenti. Non ce la faccio, Gee. Voglio morire in questo istante... Non voglio sentire altre parole velenose uscire dalle tue labbra. -Volevo allontanarti da me per il mio schifosissimo egoismo. Ero stufo di soffrire ogni volta che una fan ti si avvicinava. ogni volta che Jamia ti baciava.... Cominciavo ad esser geloso anche quando gli altri della band ti giravano attorno.- Appoggio la fronte a terra, cercando di sfuggirti strisciando come un lurido verme. Quanti mesi abbiamo buttato via per colpa di questo tuo amore troppo maniacale? -Se me ne avessi pa... parlato, Gee, avremmo potuto evitare quel silenzio... M... Mi hai fatto morire!! Non sai quante volte... avrei voluto...- I singhiozzi m'impediscono di parlare più di così. E tu rimani in ginocchio a venti centimetri da me, mentre mi accascio sulle piastrelle ormai allo stremo. -Ti amo, Frank... E ora non voglio più abbandonarti. Non ci riesco... Anche se stare insieme vuol dire provare tutto quel dolore.- Rimango come una viscida larva che si contorce su se stessa, con le lacrime che mi annebbiano la vista. Provare dolore stando insieme?! Come fai a dire una cosa del genere? -Sei un fottuto egoista....- Chiudo gli occhi, cercando rifugio in un'immagine idealizzata di un Gerard che torna da me perchè gli mancavo, non perchè vuole placare la sua sofferenza. Ti sei solo accorto che senza di me stai più male, che con me. Vorrei che tu sparissi dalla mia vista... -Vattene via, Gerard.- Il silenzio cala, non ho intenzione di voltarmi a guardare che espressione si sia disegnata sul tuo pallido viso. Con uno schifoso bastardo come te, non voglio più avere a che fare. Sparisci.... Sparisci. Mi mordo le labbra, rimpiangendo le parole che ho appena detto. Resta, amore... Resta ed abbracciami ancora. Sento la porta aprirsi per poi chiudersi... Scoppio in un pianto ancora più disperato. Che ho fatto?

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Okay... Avevo detto che avrei finito nel giro di pochi capitoli! Però mi sono appena complicata la storia!!! Sono deficiente... Gerard, che cazzo mi combini??? Non capisco niente di quello che ho scritto, ma lo posto perchè mi piace!! ^__^ I ragionamenti contorti di questa storia mi hanno dato alla testa... Perciò immagino che chi legge si sentirà perso quanto me! Non so cosa capirete... Ma sono certa che qualsiasi cosa volesse dire Gerard con quelle parole, un po' vi ha fatto emozionare! Io scrivevo e quasi paingevo!!!
Ma dico, voler lasciare qualcuno perchè lo si ama troppo e si soffre per questo?? Siamo arrivati al grado più alto dell'egoismo...
A dir la verità avrei voluto scrivere che Gerard voleva lasciare Frank a Jamia... Ma era un classico. E poi il Gerard della mia storia non è amante dei sacrifici... Perciò ecco che m'incasino!
Va beh... Dopo questo pazzo sfogo, ringrazio per le recensioni! E rallegratevi, perchè per tirarmi fuori da questo casino mi ci vorranno almeno due capitoli in più di quello che avevo previsto! Quindi vi chiederei... " And now you wanna see how far down I can sink?!"
E ora, ringraziamenti!!!
ElfoMikey... L'happy ending ti assicuro ci sarà, e come puoi vedere Gee è tornato davvero... Ma penso che non t'immaginavi che il motivo fosse questo!!
Chemical Lady... Frank è stato felice per poche righe! Poi è ricaduto nella disperazione totale!!! Scusa... Prometto tornerà tutto normale tra poco!!
Mcr_Girl... Il mio criceto si è un po' perso in questo capitolo, invece!! Guarda che complicazioni mi si sono create...
Laramao... Avrei voluto finirla, ma come vedi le cose si complicano più di prima... Beh, pace!!

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Capitolo 13
*** Capt 13 ***


"Frank... Mi amerai, fino alla fine?"
"..."
"Mi amerai?"
"E tu, Gee? Tu amerai me, per sempre?"
"..."

Le mie lacrime sul pavimento cominciano a formare una piccola pozza in cui i miei capelli si bagnano. Non vedo più nulla, da tanto sto piangendo non riesco a distinguere i contorni delle cose che mi circondano. Ti ho mandato via e tutto quello che riesco a pensare è quel giorno in cui mi domandasti se ti avrei amato fino alla fine. Oddio, Gee! Non ti risposi quella volta perchè avevo troppa paura di arrivare alla fine... Ora, questa è la fine? E ti ho amato, sì... E ti amo ancora. Ma tu... Nemmeno tu mi detti una risposta. Spingo la fronte a terra con il desiderio di spaccarmela, quand'ecco che una voce interrompe i miei tormenti. -Frank... Gerard... Che state facendo a terra?- Improvvisamente riconosco il rumore di quei tacchi che calpestano il pavimento. -Ja... Jamia...- Mugolo il suo nome, mentre sposto la testa per vedere chi ci sia alle mie spalle. Il mio cuore si ferma nel vederti inginocchiato dov'eri prima e capisco che da lì non ti sei mai mosso. Non te ne sei mai andato... Non mi hai mai lasciato da solo. Le pareti del corridoio sembrano stringermisi intorno intanto che osservo il tuo viso oscurato dall'espressione più deprimente che abbia mai visto. Jamia dietro di te sembra essersi pietrificata nel vederci in questo stato. Mi manca l'aria... -Frank... Cosa è successo?- La sua voce spezzata rimbomba tra questi muri, arrivando al mio cuore come un proiettile. Nei tuoi occhi vedo calare il buio più profondo, nel quale vorrei gettarmi e cadere all'infinito. Vorrei cancellarmi dalla faccia della terra pur di non vedere lei che mi fissa così... E te, te che rimani fermo come un fantoccio senza sentimenti. -Allora, amore? Cosa c'è che non va?- Lei comincia a tremare come una foglia. Lo sa, Gerard... Lo sospetta da anni. Vedo lacrime nere rigarle il viso mentre mi osserva con rammarico. Ormai ha capito tutto quanto. -Senti Jamia...- E che posso dirle? Come posso giustificare il mio pianto e il tuo silenzio inespressivo? Non ne ho la forza... Sarebbe tutto inutile. Tutta una bugia. Lei si appoggia al muro coprendosi il viso pur di non ossevare questa crudele realtà che le si presenta davanti. Tu nemmeno ti muovi di un millimetro... -Tesoro... Mi dispiace.- Sussuro piano queste parole, ma in verità non le penso seriamente. Non mi dispiace di nulla... Aspetto qualche secondo, ma da lei nessuna risposta. Mi alzo in piedi e arrivo da Jamia trascinandomi. Le accarezzo la spalla, ma lei si scosta per allontanarsi da me. -...- Continua a piangere silenziosamente e completamente delusa, poi senza guardarmi negli occhi apre la porta di casa e s'incammina verso la macchina. La guardo camminare senza sapere cosa fare... Fermarla? Chiamarla? E per cosa, poi? Non servirebbe a niente...Osservo l'auto scomparire per strada senza muovere un muscolo. Di nuovo il silenzio cala attorno a noi, come un enorme masso lanciatoci sulle spalle. Non riesco più a reggerlo... -Gerard... Se n'è andata.- Lo sai pure tu, non chiedermi perchè te lo dico. Forse voglio solo ribadirlo a me stesso... Non riesco a crederci. Mi ha lasciato senza nemmeno dirmi "Ti odio...". Capisci? Quel suo mutismo rassegnato mi fa sentire una merda... Avrei preferito uno schiaffo, una scenata isterica. E invece eccomi ancora sulla soglia ad aspettarmi qualcosa che non succederà mai... All'improvviso qualcosa di caldo avvolge il mio corpo. Le tue braccia... Di nuovo. Mi trascini in casa, chiudendo la porta dietro di te. Nemmeno tu mi dici una parola... Ma le tue mani scorrono piano trai miei capelli e sul mio viso. Arriviamo in camera, sul mio letto ancora disfatto e mi ci fai sdraiare al tuo fianco. Ma è questo che voglio, Gerard? E' questo che mi aspetto da te? -L... Lasciami.- Chiudo gli occhi, senza però respingerti. Le tue labbra calde si appoggiano alla mia guancia lentamente... Comincio a tremare. Però non è per l'emozione, amore... E' per la paura. Vorrei sfuggirti... Dopo tutto quello che mi hai detto prima come posso restare tra le tue braccia? Sono davvero uno stupido idota... -Gee... Ti prego.- Ancora mi lamento, ma non cerco di sfuggirti. Le tue dita s'intrufolano sotto la mia canottiera... E dovrei fermarti, lo so. ma non ci riesco... Non ce la faccio. Posi la fronte sul mio collo e resti immobile. -Non me ne andrò, Frank... Non tenterò di lasciarti mai più.- Analizzo con occhi persi la tua mano che percorre il mio braccio fino ad afferrare la mia. Incroci le dita con le mie e le stringi forte... Basta questo? Passano interminabili minuti, nessun rumore osa interrompere il nostro sacro silenzio. Osservo le nostre mani, strette come quelle di due bambini che si fanno una promessa eterna. Smetto di tremare, circondato ormai da un tepore inspiegabile... Un calore che da tempo non percepivo. Accasciati uno accanto all'altro respiriamo lenti allo stesso ritmo. Direi quasi di aver sentito il battito del tuo cuore sintonizzarsi con il mio. Le tue dita si muovono per un secondo, risveglianomi dalla mia apatia. -Gee...- Stacchi la fronte dal mio collo e ti sento smettere di respirare per ascoltare le mie parole. -Se ti amassi fino alla fine... Tu faresti lo stesso?- Soffi sulla mia spalla, mentre sorridi dolce. Anche se non ti vedo sono in grado di immaginare ogni tua espressione. Stringi più forte la mia mano quasi fino a fermare il flusso del sangue, poi allenti la presa e l'accarezzi. Nessuna risposta lascia le tue labbra, che stanno sfiorando le mie. Basta un bacio per placare ogni mia sofferenza? Le tue mani scorrono sotto la mia maglia, sfiorano la mia pelle... Basta questo. Non mi occorre altro per essere felice... Non riesco proprio a smettere di amarti, nonostante sappia perfettamente che sei qui solo per saziare il tuo stupido egoismo. E il tuo corpo mi avvolge, mentre i nostri vestiti cadono a terra. Mi accarezzi il viso sorridendomi dolce, con quello sguardo che dice tutto. Dai tuoi occhi verdi e limpidi mi arriva la risposta che ho tanto aspettato. Non occorrono le parole, Gee... Quello che uscirebbe dalle nostre bocche sarebbe solo un cumulo di velenose menzogne. Ciò che provi veramente mi è appena stato svelato dai tuoi occhi... Siamo talmente stupidi, tutti e due, che non siamo neanche in grado di esprimere i nostri sentimenti attraverso le parole. Sorrido... Ora so che non hai mai smesso di amarmi... E lo farai fino alla fine.

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Ciao!!! Scusate il periodo di silenzio... Ma manca un mese agli esami! E martedì ho pure la simulazione della terza prova!! Sono sommersa dallo studio... E quando non studio disegno. Sorry per l'attesa.... Ma ecco finalmente il tanto atteso capitolo 13 in cui le cose si sistemano!!!! Felici adesso???? ^__^
Ancora recensioni... Ne sono felicissima! E commossa... ç__ç
Ed ora ringraziamenti.......
Mcr_girl... Thank you! E sono contenta che tu abbia colto il vero significato del capitolo!! Ecco il 13... Spero che ti piaccia com'è finito!
Chemical Lady... Hai usato tanti di quegli aggettivi, che non so cosa dire!! Grazie... E scusa se ti ho fatto piangere ancora... Questo capitolo non è poi così triste però!! Dai...
ElfoMikey... Come puoi ben vedere, Gee non se n'è mai andato!!! Eh eh! Hai pianto anche qui???
Laramao...Spero seriamente anche io che Gerard non legga mai questa storia!! Se no mi uccide... Però dai, in questo capitolo non è stato stronzo! E' diventato tenero...
My chemical vavvy... Thank you!!! Sono contenta che ora mi abbia recensito!! <3 L'importante è sapere che ti sia piaciuta... Grazie!
Allora... Potreste pensare che questa sia la fine!! E no...Ci sarà ancora un capitolo.... ^__^ Alla prossima!!

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Capitolo 14
*** Capt 14 (Epilogo) ***


"Ma che si fa con 'The Black Parade?'"
"Che domanda idiota... Frank."

One year and some months later...
Il sole illumina la stanza e mi costringe ad aprire gli occhi. Ed ecco che invece mi ritrovo una luce al neon puntata addosso... Mi siedo sul letto e mi guardo attorno, scoprendomi solo come un derelitto. Mi gratto la testa e guardo i numeri rossi della sveglia. E' l'una di notte... Spengo la luce e ritorno a dormire come se niente fosse successo. La casa è così silenziosa che addormentarsi diviene semplicissimo. Sospiro rilassato, quando un rumore assordante mi fa sobbalzare. I ladri? Una voce poi mi ricorda che non sono il solo in questa casa...-Fraaaank!!!- Mi alzo piano e mi dirigo verso il luogo da dove proviene tutto quel baccano. Ti ritrovo steso a terra con una pentola in testa. -Che cazzo stai facendo, cretino?- Ti do una mano a rialzarti e mi guardi con gli occhioni verdi brillanti di lacrime. -Cercavo la caffettiera e mi è caduto tutto addosso...- Le tue lamentele riempiono il silenzio notturno come un suono soave. Poi ecco che comincio a ridere come un deficiente... Sei così tenero! -Gee... Viviamo qui da mesi!! Com'è possibile che tu non abbia ancora capito dove si trovino le cose...- Mi fissi imbronciato, facendo girare la pentola tra le mani. Ti faccio sedere al tavolo e comincio a prepararti il caffè sempre ridendo. Mi chiedo chi al mondo, oltre Gerard Arthur Way, abbia voglia di bere caffè a quest'ora di notte. Mi accomodo e ti osservo mentre ti spalmi sul tavolo nell'attesa che la bevanda sia pronta. Davanti a te noto il giornale che stamattina hai comprato in edicola. "Frankie... Frankie!!! Guarda... Guarda!!" Sei tornato urlando e me l'hai lanciato in faccia per farmelo leggere. Lo prendo tra le mani per l'ennesima volta e lo sfoglio piano... Ecco la tua faccia in primo piano che mi sorride allegra. -Fraank... Il caffèèèè....- Alzo lo sguardo e invece ecco lo stesso viso con un'espressione da drogato in crisi d'astinenza che attende una dose. -Ora te lo porto...- Torno al tavolo e ti porgo la tazza, che subito afferri assettato. La frangia nera ti cade sugli occhi mentre sorseggi la bevanda. Senza che me ne accorgessi i tuoi capelli sono tornati simili a quelli di una volta. La fase argentata è finita da un pezzo e quasi me n'ero scordato, sai... Riprendo la rivista e mi vedo con la faccia da rincoglionito mentre sorrido in una vecchia foto. Leggo l'articolo, come se le parole non le sapessi già a memoria... Di nuovo la tua voce capricciosa interrompe la mia lettura. -Ma te lo stai studiando per un'interrogazione quel coso?- Mi rubi dalle mani il giornalino e lo lanci sul pavimento. -Gerard!! Ma che fai? Sei un maleducato del cazzo!! Porcaputtana...- Ridi soddisfatto della tua crudele azione e mi guardi con superbia da sopra il bordo della tazzina. Mi alzo per riprendere la rivista, ma tu mi blocchi afferrandomi il braccio. -Guarda che le parole sono sempre le stesse. Non ci troverai nulla di nuovo continuando a leggerlo...- I nostri sguardi s'incontrano e cerco di non cedere per primo a questa stupida sfida. Mi sorridi e le tue labbra sfiorano le mie, mentre sento le tue dita accarezzarmi la schiena. "Gerard... Che razza di titolo hanno messo?" Domanda che stamattina sorgeva spontanea. E tu osservandomi tutto orgoglioso, mi hai risposto. "The Black Parade is dead! But the romance survives..." Incredulo, sono rimasto a fissarti per dieci minuti. Per poi cominciare a leggere per la prima volta l'articolo... La frase d'apertura ormai la so a memoria, e intanto che le tue mani mi sfilano la maglia la scritta mi ritorna alla mente. "Gerard Way riafferma: 'Io e Frank ora viviamo insieme. La nostra storia non è più un segreto." Sorrido di nuovo, lasciando che la tua lingua corra veloce sul mio petto. Accarezzo quei ciuffi neri che mi solleticano la pelle, per poi trascinarti in camera da letto. -Frank... Guarda che solo perchè la nostra storia è pubblica, non vuol dire che dobbiamo per forza farlo!!- Ci buttiamo sul letto ridendo e finendo di spogliarci a vicenda. -Ma il signor Gerard Way ha detto che ama Frank Iero! Ora deve dimostrarlo... No? Le fan potrebbero rimanere deluse, se il vocalist smettesse d'amare il suo chitarrista.- Mi ribalti sotto di te e mi premi un cuscino in faccia. Le tue risate e i miei lamenti riempiono la stanza, impedendo al silenzio e alla tristezza di tornare ad abitare tra queste mura. Quando poi mi liberi dal cuscino, vedo il tuo viso brillare alla luce del lampadario. Lo accarezzo mentre le mie labbra si curvano in un sorriso malinconico. Siamo insieme Gerard.... Che altro potrei chiedere al mondo se non quel volto che mi guarda dolcemente? -Non credo che saranno solo le fan quelle che soffrirebbero se ci lasciassimo.- Me lo dici facendo scivolare le dita sul mio addome, seguendo i contorni del tatuaggio. Chiudo gli occhi, senza smettere di sorridere al solo pensiero di averti accanto. La nostra separazione? Già scordata... Il dolore ormai ho dimenticato cosa sia. Basta la tua unica presenza. -Peccato, però, Gee... Se non ci lasceremo più, non possiamo più torturarle quelle guastafeste di fan che ci fermano per strada!! Come mi dispiace...- Mi tiri un pugno in pancia, stando però attento a non farmi male poi mi guardi con aria di rimprovero. -Smettila, scemo...- Ti abbraccio per avvicinarti a me il più possibile... -Bell'articolo... E bella fine quell'intervista! Non te l'avevo ancora detto che mi è piaciuta?- Mi prendi le mani con le tue e le stringi forte per poi baciarmi la fronte. Premo l'interruttore e il buio cala intorno a noi. Unica cosa che ci rassicura di essere qui è il rumore dei nostri respiri... Il calore dei nostri corpi. -Ti è piaciuta?- Bacio le tue labbra e sento il sapore salato delle lacrime di felicità che stai versando. -Sì... Amo quella frase.- Le lenzuola ci avvolgono dolcemente e dentro la mia testa ripenso a quelle parole finali. "A causa di quell'album, io e Frank abbiamo rischiato di perderci... Ma ora tutto è tornato come prima. Anzi, è addirittura migliorato." I tuoi sospiri irrompono trai miei pensieri, ma ecco che un ultimo sorriso si disegna sulle mie labbra. La frase finale ha realizzato ogni mia speranza, Gee.

"The Black Parade è morta..."

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Hello everybody!!!!!! La storia si è conclusa.... Sigh sigh!! T___T Però l'happy ending alla fine ve l'ho concesso, data tutta la sofferenza di cui gli altri capitoli erano impregnati... Dai, Gee e Frankie se lo meritavano...
Oh my god, che posso dire! Nell'ultimo capitolo addirittura 8 recensioni!! Grazie... Grazie... Grazie!!!
Ora gli ultimi ringraziamenti di questa storia affliggente!!
mcr_girl... Grazie mille di tutti i commenti lasciati!! E spero che questo finale ti piaccia...Di lacrime però non credo te ne farà versare ancora!!
jesseromance...Ecco qua!! Tutto sistemato... E non dispiacerti per Jamia, dai! L'importante è che questi due siano felici...
ElfoMikey... Storia terminata!!! Spero che il finale non ti deluda, dato che la storia ti ha tenuto in ansia fino alla fine!!
Chemical Lady... Ecco l'happy ending tanto atteso!!! Ora non dovrai più soffrire nell'aspettare un seguito. Ma soffrirò io per sapere come prosegue la mia droga "The Black Parade will never die!"
_Crystal Heart_... Alla fine di commenti me ne sono arrivati tanti! Grazie anche a te... E thank you per i complimenti!!
my chemical vavvy... L'ho finita bene?? O è deludente??
ioamolacocacola... Thanks!!! Anche a me piace un sacco quel pezzo con Jamia che fa capire a Frank che Gee non se n'è mai andato!
Laramao... Ciaooooo!! Grazie del commento e dei complimenti!!! ^__^ Con la fine di questa storia, potrò dedicarmi con maggiore impegno a quella che scriviamo in coppia!!
Ultima richiesta... Che personaggio vi è rimasto più a cuore?? E chi avete odiato?? Domanda indispensabile!!
Alla fine, grazie a chi mi ha aggiunto ai preferiti!
1 - Anna94_17 2 - Chemical Lady 3 - ElfoMikey 4 - ioamolacocacola 5 - laramao 6 - Lidiuz93 7 - mcr_girl 8 - pogo 9 - ThEgOoDfOrNoThInG 10 - uga 11 - _Crystal_Heart_

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