Nella spirale della rosa

di Menade Danzante
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01. Holding Hands ***
Capitolo 2: *** 02. Cuddling somewhere ***
Capitolo 3: *** 03. Watching a movie ***
Capitolo 4: *** 04. On a date ***
Capitolo 5: *** 05. Kissing ***
Capitolo 6: *** 06. Wearing eachothers' clothes ***
Capitolo 7: *** 07. Cosplaying ***
Capitolo 8: *** 08. Shopping ***
Capitolo 9: *** 09. Hanging out with friends ***
Capitolo 10: *** 10. With animal ears ***
Capitolo 11: *** 11. Wearing kigurumis ***
Capitolo 12: *** 12. Making out ***
Capitolo 13: *** 13. Eating icecream ***
Capitolo 14: *** 14. Genderswapped ***
Capitolo 15: *** 15. In a different clothing style ***
Capitolo 16: *** 16. During their morning ritual(s) ***
Capitolo 17: *** 17. Spooning ***
Capitolo 18: *** 18. Doing something together ***
Capitolo 19: *** 19. In formal wear ***
Capitolo 20: *** 20. Dancing ***
Capitolo 21: *** 21. Cooking ***
Capitolo 22: *** 22. In battle, side-by-side ***
Capitolo 23: *** 23. Arguing ***
Capitolo 24: *** 24. Making up afterwards ***



Capitolo 1
*** 01. Holding Hands ***


01. Holding Hands

    01. Holding Hands



Rumpelstiltskin stava sistemando gli ultimi conti del mese di dicembre quando il campanellino trillò, strappandolo dalla sua tranquillità. Era sul punto di far notare il cartello Close appeso sulla maniglia, ma un profumo intenso di fragola gli fece alzare gli occhi dai registri: sorrise ancor prima di vedere Belle.
«Dearie!» la salutò, prendendosi qualche secondo per osservarla bene. Aveva un cappotto rosso, un berretto di lana, una sciarpa ben stretta attorno al collo e un paio di guanti bianchi. Era uno splendore, pensò Rumpel, anche così infagottata.
«Ancora qui?!» esclamò la ragazza, già arrivata al bancone.
«Sweatheart, stavo solo-» tentò di giustificarsi lui.
«Quanto tempo ti serve?» chiese Belle, ignorandolo quasi del tutto.
«Non lo so, esattamente. Non fare quella faccia, dearie! Sei stata tu a dirmi che non ha senso usare la magia per queste sciocchezze!»
Già, con la magia avrebbe fatto sicuramente prima...
Belle si mordicchiò il labbro inferiore, pensierosa. Quindi sospirò, roteando gli occhi.
«E va bene!» concesse, esasperata. «Per oggi potremmo fare un'eccezione. Ma che non si ripeta più!»
Rumpel sollevò un angolo della bocca in un ghigno poco convincente.
«Ai vostri ordini, Principessa!» e con un movimento fluido della mano fece apparire le somme che stava tirando da un'ora.
«Direi che ho terminato, dearie. Adesso vorresti essere così gentile da spiegarmi il motivo di tanta fretta?»
Belle sorrise, una luce intelligente ad attraversarle gli occhi azzurri.
«Seguimi!» annunciò, allontanandosi dal mobile di mogano. Ridacchiò di fronte all'espressione dubbiosa del suo uomo. «Non farti pregare, Rumpel!»
Fu costretto ad obbedire: la seguì fin sulla soglia del negozio, indossando il soprabito nero. Fece per prendere l'ombrello, ma una mano inguantata lo fermò appena in tempo.
«No, aspetta.» gli disse Belle, aprendo la porta.
Rumpel non riuscì a trattenersi dallo sgranare gli occhi: morbidi fiocchi di neve volteggiavano al chiarore dei lampioni.
«Nevica!» esultò la donna al suo fianco, l'aria da bambina impressa sul volto. «Capisci? Nevica! Finalmente!»
Rumpel annuì, ripensando alla disperazione di Belle davanti al ritardo di quel prato bianco.
Sussultò appena quando sentì le dita lanose della giovane intrecciarsi alle proprie. Non servirono parole per capire cosa volesse dirgli.
Abbozzò un sorriso prima di annullare la distanza tra di loro, schiudendo le labbra di Belle in un dolce bacio, uno di quelli che per tanto tempo aveva temuto.
Si beò della sue guance lievemente arrossate, della sua espressione tenera e quasi infantile; quindi, con un gesto del braccio libero, la invitò ad uscire per seguirla un attimo dopo.
Passeggiarono a lungo, mano nella mano, incuranti dei malanni: in quel momento esistevano solo loro e la neve.
«Natale non è Natale senza la neve!» sentenziò Belle con voce trasognata.

Rumpelstiltskin pensò che aveva ragione.




Parole: 449


Nota dell'autrice: Eccomi qua, di nuovo! :D
Incuriosita da questa sfida, da tutte coloro che l'hanno intrapresa, convinta infine da
Erin00 – che ringrazio infinitamente per questo! –, ho deciso di mettermi in gioco con la mia OTP, alias RumBelle! Sono stata indecisa, a dirla tutta, su quale coppia scegliere, ma il mio amore per loro è stato troppo forte! Spero di riuscire nella Challenge, soprattutto in fatto di tempistica!
Vorrei dire due paroline sul titolo della raccolta:
“Nella spirale della rosa” vorrebbe essere un richiamo al labirinto della rete mentale dei pensieri di ognuno di noi. Il labirinto è simboleggiato dai petali della rosa, di cui, infatti, è difficile stabile l'origine e i punti di congiunzione, anche se la si osserva dall'alto. Questi sono i postumi della lettura di “Il nome della rosa” - che consiglio vivamente a chi non l'ha letto! - di Umberto Eco. ;)
Ringrazio tantissimo chi è arrivato fin qui a leggere, chi vorrà lasciarmi un commento di qualunque tipo e chi vorrà seguire questa raccolta!
Un bacione grandissimo a tutti voi!
A domani! ;)
Julie_Julia

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Capitolo 2
*** 02. Cuddling somewhere ***


02. Cuddling somewhere

02. Cuddling somewhere



Belle comparve sulla soglia della camera da letto in camicia da notte e con un libro in mano. Rumpel fissò per un attimo quell'oggetto, giusto per leggerne il titolo: “Jane Eyre”.
«Dearie, ti pregherei di illuminarmi:» cominciò, dando al suo tono di voce la sfumatura più diplomatica di cui disponeva, «quante volte hai letto quel libro da quando ti conosco?»
La ragazza arricciò il labbro inferiore nel vano tentativo di ricordare. Si arrese con un'alzata di spalle.
«Non ricordo.»
«Io sì. Venti. E non oso immagine quante volte tu l'abbia letto prima di conoscere me.»
Belle gonfiò le guance, ma non riuscì a trattenere una risatina imbarazzata.
«È bellissimo, non posso farci niente!» si giustificò, riponendo l'interessato sulla mensola. Quindi si distese nel letto, accoccolandosi contro il corpo di Rumpel.
«Lo sai a memoria, Belle. Non ha senso restare in piedi fino alle due del mattino per finire un libro di cui si conoscono anche le virgole!»
La giovane sghignazzò, scuotendo il capo impercettibilmente.
«In effetti, venti volte non sono poche...» constatò, stringendosi ancora di più all'uomo.
Rumpel annuì, circondandole le spalle con un braccio. Si ritrovò a contatto con la pelle nuda del braccio di Belle, stupendo all'istante: inverno, neve, lei aveva perennemente freddo ma dormiva in quel modo.
«Quell'amore è meraviglioso.» continuò Belle, imperterrita. «Jane impara ad amare Edward con tutta se stessa, nonostante il segreto di Bertha. E lui la ama a sua volta, alla stessa maniera. È un amore che va oltre le apparenze...» ribadì, e dal modo in cui la sua mano scivolò sul petto di Rumpel, egli capì che aveva lo sguardo perso nel vuoto, sognante, innamorato.
L'uomo avvertì un tuffo al cuore e l'istinto di cullare quella ragazza che ancora, forse, non sapeva quanto credere nel loro rapporto: le aveva spezzato il cuore, d'altronde, cosa si aspettava?
Decise di asseconda quella voglia improvvisa, coinvolgendola in un meritato abbraccio, come se quel gesto potesse lenire il dolore di anni – ventotto anni.
«È vero,» convenne, «è un amore che va oltre le apparenze.»
La sentì sciogliersi nello stesso istante in cui Rumpestiltskin sorrise, abbandonando quel ghigno di folletto che, nonostante tutto, non l'aveva mai allontanata.



Parole: 362


Nota dell'autrice: Eccomi con il secondo prompt di questa challenge! Cosa ne pensate?!
Vorrei ringraziare Yoan Seiyryu, Stria93, Euridice100 e LadyPalma per aver recensito il primo capitolo di questa raccolta: siete state dolcissime! Ringrazio anche martaxx, coccinella75, Stria93 e Yoan Seiyryu per aver inserito la raccolta tra le seguite e le ricordate! E, ovviamente, un grazie a tutti i lettori silenziosi!
A domani!
Un abbraccio!
Julie_Julia

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Capitolo 3
*** 03. Watching a movie ***


03. Watching a movie

03. Watching a movie




Non ebbe neanche il tempo di aprire la porta di casa: un poderoso starnuto lo raggiunse dal salotto.
«Tutto bene, sweatheart?» chiese inutilmente, già consapevole che, essendo tornata in così largo anticipo dalla Biblioteca, Belle non stata affatto bene.
«Do!» mugugnò lei prima di soffiarsi rumorosamente il naso.
Rumpel pregò di trovarla almeno senza felponi addosso.
Eppure, sgranò gli occhi e scoppiò a ridere simultaneamente: tuta da ginnastica in comodissimo pile, coperta di un indecente rosso scarlatto, rigorosamente di lana, pantofole rosa con tanto di coniglietti disegnati; a completare il già penoso quadretto, vi erano una confezione di kleenex e l'esemplare preistorico di una videocassetta adagiato sul divano.
Rumpelstiltskin placò la sua ilarità nel riconoscere la locandina: Via col vento.
Belle dovette intercettare lo sguardo inorridito dell'uomo, perché domandò:
«Lo bediamo insieme?!»
«Non ci pensare neanche, dearie!» esclamò Rumpel, indignato. «Io quel coso non lo vedo!»
Si pentì di averlo definito coso un attimo dopo: la giovane aveva sgranato gli occhioni, già lucidi per la febbre e il raffreddore.
Tirò su con il naso, tossicchiando e respirando a fondo per riprendere fiato.
«Dài! Sii buono con me!» piagnucolò, ridendo subito dopo.
Non è possibile!, pensò Rumpel, realizzando che fosse davvero tanto malata.
«Ti prego!» continuò lei, mordicchiandosi il labbro inferiore.
«No, Belle, sono io che prego te! Tutto, ma non Via col vento!» fu la risposta esasperata e secca.
La donna incrociò le braccia sotto al seno – o, almeno, Rumpel così indovinò, lavorando di tanta fantasia – e, estratta la sua più veritiera espressione imbronciata, fissò il televisore scuro.
Rumpel roteò gli occhi. «Proponi qualcos'altro.» borbottò, appoggiandosi pesantemente al bastone in segno di resa.
«Do! O Via col vento, o niente!» ribatté lei, voltando il capo di lato.
L'uomo sospirò, valutando la situazione: Belle stava male, molto male, lo aveva aspettato per vedere il film e ora lui la stava deludendo in quel modo?
«E sia.» acconsentì, di malumore. «Ad una condizione: domani scelgo io cosa vedere, intesi?»
Belle tornò a guardarlo raggiante, annuendo con vigore. Quindi, battendo la mano sul divano, lo invitò a prendere posto accanto a sé.
Rumpel inserì la videocassetta nel lettore e, assicuratosi che il nastro fosse avvolto, si accomodò, tuttavia non pigiò il tasto Play: le stese una mano.
«Abbiamo un accordo, dearie?» ghignò, ironico.
Belle inarcò un sopracciglio, divertita:«L'ultima volta che ho stretto un accordo con de, mi sono innamorata... Sei proprio sicuro di volermi coddannare ancora ad una disgrazia del genere?!»
Rise di nuovo, stupita dall'occhiata sconvolta che Rumpel le rivolse: strinse la mano con vigore.
L'uomo scosse il capo, ancora incredulo.
«Buonanotte!» scherzò, sprofondando nello schienale del divano mentre dava il via alla visione del film.
«Smettila!» lo rimbrottò Belle, dandogli un buffetto sulla spalla, prima di poggiarvi sopra il capo.
Mai rimprovero fu più gradito.



Parole: 466


Nota dell'autrice: Salve, gente! :D
Non potete immaginare quanto mi sia divertita a scrivere la Flash di oggi! Belle raffreddata che parla in quel modo mi ronzava in testa da tempo! Quale modo migliore per dare sfogo alla mia fantasia?!
Ringrazio di tutto cuore Yoan Seiyryu, LadyPalma, Stria93 ed Euridice100 per aver recensito il capitolo di ieri! Un grazie immenso ad Anya85, coccinella75, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, martaxx, PiccolaRumple, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Stria93, Yoan Seiyryu e La Lady per aver inserito la raccolta nelle seguite/preferite/ricordate! E, naturalmente, grazie a tutti i lettori silenziosi! :D
Un bacione a tutti e a domani!
Julie_Julia

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Capitolo 4
*** 04. On a date ***


04. On a date

04. On a date



Belle era perfettamente conscia dei guai cui stata andando incontro. Sapeva che Rumpel non le avrebbe perdonato quel gesto, neanche se fossero passati cento anni in un secondo. Ma doveva farlo – voleva farlo!
Annuì con vigore, rispondendo alle sue convinzioni; si strinse fugacemente nella giacca nera e, sorridendo soddisfatta della sua preparazione, bussò decisa.
Non passò neanche mezzo minuto: Rumpelstiltskin aprì la porta, abbozzando un sorriso.
«Belle!» esclamò, inarcando le sopracciglia. «Che ci fai qui a quest'ora? Avevi detto che saresti stata da Ruby per-»
«Cambio di programma.» rivelò lei, tutto d'un fiato.
Rumpel la squadrò per bene: stivaletti in pelle lucida, maglioncino fin sopra alle ginocchia, trucco impeccabile...
«Accomodati, allora!» disse noncurante, spostandosi di lato per farla passare.
Avranno litigato, pensò: accadeva, raramente, ma accadeva.
Tuttavia, Belle non si mosse.

«Qualcosa non va?» chiese, indeciso.
«Andiamo.»
«Ehm... Dove, dearie?»
«Usciamo, non lo so, non m'importa. Usciamo e basta.»
Rumpel fece schioccare la lingua contro il palato, accennando l'ombra di un sorriso.
«Belle, perché mi stai-?»
«Perché ti sto chiedendo di uscire? Perché lo sto facendo io e non tu?» sputò fuori lei, cercando di apparire minacciosa. «Perché temo che tu abbia dimenticato un piccolissimo particolare, Rumpel!»
L'uomo non si sforzò neanche di chiedere quale fosse: attese paziente che gli venisse urlato in faccia.
«Oggi è San Valentino, Rumpel!» annunciò Belle, infatti. L'altro fece per ribattere, ma una mano tesa della ragazza troncò la risposta sul nascere. «Non dirmi che non ha senso, non dirmi che non è necessario uscire il giorno di San Valentino per dimostrare che ci amiamo, non dirmi che tu non sei il tipo da queste smancerie, perché, ti avverto, non m'interessa! Questo è il mio primo San Valentino e voglio viverlo come si deve. – fece una pausa ben studiata – Sono stata chiara?»


*


«Tu... tu n-non avevi dimenticato che... Io...»
Un gazebo sulla spiaggia illuminato da sole candele rosse, una rosa dello stesso colore che spiccava su di un tavolo apparecchiato per due.
«No, dearie, non avevo dimenticato questo giorno!»
Belle sentì gli occhi pungere e capì all'improvviso che sarebbe scoppiata in lacrime di lì a poco. Artigliò il labbro inferiore con i denti, prima di dichiarare con un sospiro:«Ho rovinato tutto.»
L'uomo rise, passandole la mano libera dal bastone sulla guancia in una dolce carezza. «Sweatheart, non importa.» la rassicurò, scuotendo il capo. «Siamo qui, no? Bene, godiamoci questo momento e non pensiamo a quello che sarebbe potuto accadere se...» e con un gesto evasivo della mano lasciò intendere una qualunque condizione.
Belle annuì, una lacrima a solcarle la guancia. Si alzò in punta di piedi per baciarlo.
«Ti amo, Rumpel.» soffiò ancora sulle sue labbra.
«Ti amo anch'io, Belle.»
Solo in quell'istante la giovane si accorse dell'atmosfera decisamente troppo magica che li circondava.
Gli rivolse, infatti, un'occhiata di rimprovero, ma decise di non andare oltre sulla questione incantesimi.
Lanciò uno sguardo alla sua destra, incontrando il mare scintillante alla luce lunare.
Quella distesa d'acqua, almeno, era vera, come il loro amore.

Sorrise.




Parole: 500


Note dell'autrice: Buonasera! ;)
Questo quarto prompt non è stato esattamente facile da gestire – forse sono andata nell'OOC con Rumpelstiltskin, infatti! Ma non ho avuto idee diverse da San Valentino! A voi il giudizio ultimo! :D
Torno a ringraziare Yoan Siyryu, LadyPalma, ctdg, Stria93 ed Euridice100 per aver recensito lo scorso capitolo; grazie infinite a Anya85, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27 e La Lady per aver inserito la raccolta nelle seguite/ricordate/preferite; un immenso grazie anche a tutti i lettori silenziosi! ^_^
Un bacione e al prossimo prompt!
Julie_Julia

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Capitolo 5
*** 05. Kissing ***


05. Kissing

05. Kissing




Una giovane donna dai capelli castani raccolti in una comoda acconciatura che le ricade sulle maniche a sbuffo di un vestito bianco e azzurro. Una giovane donna che le somiglia.
Un uomo – o qualcosa dalle sembianze umane – dalla pelle troppo olivastra per essere definita normale, che contrasta incredibilmente con la casacca rossa e oro.
Dietro di loro, forse, un cerchio – o una ruota?
I loro volti che si protendono l'uno verso l'altro, gli occhi ora incatenati reciprocamente, ora chiusi per assaporare al meglio la magia del momento.
Il bacio: due paia di labbra che si uniscono, che si frappongono, che si assaporano, che si completano.
E poi il vuoto, il nulla, l'oscurità.
È questo tutto ciò che Lacey riesce a ricordare al di fuori della sua vita, della sua vera vita. Sa perfettamente di essere la figlia di un inventore ritenuto pazzo; sa perfettamente che ha ereditato la pazzia del padre; sa perfettamente che è stata cacciata dalle scuole perché dannosa per la salute degli altri studenti; sa perfettamente che merita di vivere il resto della sua vita come una prigioniera lì, in quel manicomio; sa perfettamente che la sua pazzia è tutta una menzogna: pazzi sono quelli che l'hanno rinchiusa; sa perfettamente che non può fare niente per cambiare la situazione.
Sa perfettamente chi è.
Eppure, quel sogno la tormenta da troppo tempo per non essere un ricordo.
Scuote la testa, Lacey: sta perdendo tempo! A cosa serve ricondurre un ricordo ad un evento reale se non puoi più vivere quella realtà che ti è stata negata?
Sghignazza, arresa e indispettita allo stesso tempo.
Volta il capo di lato, giusto per controllare che non ci sia qualche topo nella cella.
Un brivido le percorre la schiena, scuotendola tutta.
Rivede d'improvviso quelle labbra, quel tocco gentile, leggero, amorevole. Rivede quel bacio tra la ragazza che le somiglia tanto e l'uomo dalla pelle troppo olivastra.
E un nome le risuona nella testa:

Rumpelstiltskin.




Parole: 325


Nota dell'autrice: Salve! :D
Ecco questo quinto capitolo un po' angst! Ammetto che non è stato facilissimo scegliere la situazione, ma questa mi ha ispirata particolarmente.
Due paroline sulla Flash in questione: come qualcuno di voi già sa, per me Regina ha creato per Belle a Storybrooke la falsa identità di Lacey anche prima degli eventi che la vedono agire. Ho voluto costruirle intorno il suo passato – di cui non viene detto niente –, con qualche richiamo al film La Bella e la Bestia.
Spero che anche questa storia possa piacervi! :D
Grazie a LadyPalma, seasonsoflove, Yoan Seiyryu, Stria93 ed Euridice100 per aver recensito lo scorso capitolo! Grazie infinite a Anya85, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27 e La Lady per aver inserito la raccolta nelle seguite/ricordate/preferite; un immenso grazie anche a tutti i lettori silenziosi! ^_^
Un abbraccio fortissimo!
Julie_Julia

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Capitolo 6
*** 06. Wearing eachothers' clothes ***


06. Wearing eachothers' clothes

06. Wearing eachothers' clothes




«Dannazione!»
La simultanea imprecazione di Belle e Rumpelstiltskin risuonò in tutta la casa, superando perfino l'assordante frastuono delle campare della Torre di Storybrooke.
Poteva una radiosveglia rotta creare tutto quello scompiglio?
Evidentemente, sì.
Belle si era chiusa in bagno, quasi senza lasciare che anche Rumpel si facesse almeno una doccia.
«Devo essere in Biblioteca tra venticinque minuti!» si lamentò la ragazza, nonostante l'acqua scrosciante.
«Belle, ti prego, non peggiorare la situazione!» ribatté lui, stressato. «Sono in ritardo anch'io!»
La vide tornare dalla stanza attigua – con lo spazzolino da denti ancora in bocca e il volto arrossato dalla furia delle mani – e afferrare il primo paio di pantaloni che riuscì a trovare adagiato sulla poltrona accanto al letto.
L'altro cominciò a rovistare nell'armadio, sibilando improperi a fior di labbra: dove diavolo erano i suoi, di pantaloni?!
Emise un verso gutturale, decidendo di dedicarsi ad altro: la camicia. Ne prese una bianca, infilandola un po' a fatica.
Belle, perché non sai ancora fare la lavatrice?, si domandò quando i gemelli non accennarono a chiudersi: l'ennesima camicia ristretta!
Si ritrovò a mollare l'impresa di abbottonarla con uno sbuffo di disapprovazione.
I pantaloni!, gioì vedendoli sulla cassapanca del bagno riflessi nello specchio.
«Mi spiegheresti qual è il tuo problema con i programmi di lavaggio, dearie?» abbaiò quando dovette tirare con forza per far scorrere il tessuto sulle gambe.
Aveva quasi finito di combattere contro il destino avverso, quella mattina particolarmente insistente, ma un dettaglio gli bloccò i movimenti: non c'era traccia della cerniera, non c'era traccia del bottone d'oro.
Corrugò la fronte, dubbioso, nello stesso momento in cui Belle annunciò, un po' titubante:«Rumpel, non vorrei inquietarti, ma credo che tu abbia preso la mia camicetta preferita!»
Dal suo tono, l'uomo indovinò l'espressione della giovane: divertita, intenta a mordersi l'interno della guancia per non scoppiargli a ridere in faccia.
Uscì dal bagno con il volto truce.
Non fu comunque in grado di trattenere l'ilarità della ragazza: Belle si coprì la bocca con una mano, per frenare l'irrefrenabile.
«Basta, Belle.» disse Rumpel, piano, in imbarazzo.
«Ma ti prego! Guardati!»
L'uomo fece quell'errore: si guardò allo specchio, rimanendo di sasso. Quella camicia bianca era bellissima su Belle – ricordava, infatti, di averla vista con quell'indumento –, ma su di lui era davvero ridicola. E i pantaloni! Il completo di chissà quale tailleur della compagna. Il bastone non aiutava assolutamente la sua immagine.
Gli lanciò un'occhiata sulla superficie trasparente.
Ghignò.
«Sweatheart, anche tu hai i miei vestiti addosso.» constatò, notando persino la giacca.
Belle sorrise, una scintilla di intelligenza negli occhi.
«C'è una piccola differenza, amore:» cominciò, mettendogli le mani sulle spalle, «a me, i tuoi, stanno bene. A te, i miei, no!».
Gli schioccò un sonoro bacio sulla guancia, dileguandosi in meno di trenta secondi vestita da uomo.
Rumpel realizzò di essere rimasto solo nel sentire la porta chiudersi e la risata scemare.
Eppure, a pensarci bene, non era solo: c'erano lui e il suo entusiasmante, fantastico, delizioso riflesso.
Fortunatamente, non sono nato donna.




Parole: 500


Note dell'autrice: Ciao!
Eccomi tornata con il solito Fluff! Non sapevo cosa inventarmi, quando ho avuto una specie di flash con Severus Piton vestito da nonna di Neville! Scusate! XD
Spero che vi abbia fatto sorridere! ;)
Ringrazio Yoan Seiyryu, Stria93 e LadyPalma per aver recensito il capitolo precedente! Un grazie immenso a Anya85, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, La Lady, Checca Belle e Giu_99 per aver inserito la raccolta nelle seguite/preferite/ricordate! E, ovviamente, grazie a tutti i lettori silenziosi!
Un bacione, dearies, e a domani con Cosplaying – A.I.U.T.O.
Julie_Julia

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Capitolo 7
*** 07. Cosplaying ***


07. Cosplaying

07. Cosplaying



«Belle, ti posso chiedere un favore? Sì? Bene: potrei essere informato delle iniziative cui parteciperemo prima che tu accetti per entrambi?»
Rumpelstiltskin non sapeva cosa fosse più inquietante, se la tuta blu elettrico con tanto di corazza bianca, o la parrucca dai capelli ritti, spigolosi e – particolare non poco importante – pesanti.
Si stava guardando allo specchio con occhio fin troppo critico, un angolo della bocca alzato in una smorfia di disgusto e dolore.
«Sei bellissimo, tesoro!» lo rassicurò Belle, comparendogli alle spalle.
«Non ho ancora capito cosa dobbiamo fare!» sputò fuori lui, sbuffando.
La giovane roteò gli occhi divertita, poggiandogli la guancia nell'incavo del collo.
«Abbiamo voluto – avete voluto! – organizzare una festa a tema per il compleanno di Emma e-»
«Non mi risulta che la signorina Swan ami le feste di compleanno.»
«Dice così per non pesare sugli altri. Noi, in ogni caso, saremo Vegeta tu, e Bulma io!»
Non fu necessario che l'uomo esplicitasse la sua domanda spontanea: Belle capì al volo.
«Mi vuoi far credere che in trent'anni di permanenza in questo mondo non hai mai visto Dragon Ball?!» ridacchiò.
Rumpel continuò a fissare la sua indecente figura, sospirando appena.
«Mi dolgo, dearie, della mia ignoranza.» fece sarcastico. «Temo anche che provvederai a spiegarmi di cosa si tratti. Sbaglio?»
«Vedo che mi conosci bene, allora! Dragon Ball è un anime, ma prima di tutto un manga, ossia un fumetto giapponese... Sai, vero, dov'è il Giappone?»
L'uomo fece scattare il capo verso di lei, due occhi sgranati come se avesse visto un fantasma.
«Belle, quando ho detto ignoranza mi riferivo a questo drago-qualcosa, non alla mia cultura!» ringhiò, quasi spaventato per essere stato preso troppo in parola.
«Perfetto.» continuò la ragazza, sghignazzando e ignorandolo. «Tu ed io avremo l'onore di essere una delle coppie più belle degli anime e dei manga-»
«Vegeta e Bulba
«Bulma, non Bulba! Non sai leggere? È scritto anche qui!» e Belle indicò il suo costume: sul vestitino rosa dalla gonna – troppo – corta, spuntava la scritta a caratteri cubitali BULMA. Rumpel si concesse di lanciarle uno sguardo generale, constatando che fosse davvero graziosa. Il tocco di classe era sicuramente il fiocco rosso che s'impegnava a tenere stretta una treccia di un innaturale colore acquamarina – perché Belle gli facesse usare la magia per idiozie del genere era ancora un mistero.
«E sia, Belle.» concesse infine, tutto sommato contento di vederla sorridere. «Ma sia chiaro: la prossima volta che entri in casa dicendo “Tra una settimana dobbiamovestirci come i personaggi dei cartoni animati”, giuro che ti trasformo in una lumaca!»
La donna annuì, ridendo e abbracciandolo calorosamente. «Grazie, amore!»
Rumpel ricambiò la stretta, depositandole un bacio sul collo capace di farle venire i brividi.
«Posso chiederti una cosa?»
«Un'altra? Sì!»
«Dove hai visto questo... anime?»
«Ho letto il manga, mio caro! E ho visto l'anime con Ruby. Perché?»
Devo ricordarmi di tenerla lontana da quel maledetto Lupo.
«Curiosità.»




Parole: 490


Note dell'autrice: Ero consapevole che questo prompt mi avrebbe creato non poca difficoltà! XD
Ho scelto di far interpretare loro i personaggi di Dragon Ball Vegeta e Bulma per tre motivi: primo, Vegeta può essere scontroso e quasi perfido come Rumpel; secondo, questi due personaggi del manga/anime sono i miei preferiti; terzo, non ho potuto puntare sulla Crilin/C18 – che adoro – perché Rumpel vestito da Crilin non era spettacolo sopportabile per la mia mente! XD

Il costume di Belle è anacronistico perché quando Bulma lo indossa non è ancora innamorata di Vegeta, però resta il suo vestito più caratteristico! Vi allego il link dell'immagine – presa dal web – cui faccio riferimento nel caso non ce l'abbiate presente:
http://uploads.dragonballencyclopedia.com/thumb/6/6e/Bulma_9.png/300px-Bulma_9.png :D
Spero che vi sia piaciuta anche questa Flash! ^-^
Ringrazio Yoan Seiyryu, Stria93 ed Euridice100 per aver recensito lo scorso capitolo; un grazie a Anya85, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99 e La Lady per aver inserito la raccolta tra le seguite/ricordate/preferite! Grazie, infine, a tutti i lettori silenziosi!
Un bacione e a domani! <3
Julie_Julia

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Capitolo 8
*** 08. Shopping ***


08. Shopping

08. Shopping




Belle si tirò il mantello sulla fronte, ansiosa. Il folletto le aveva garantito di aver usato un incantesimo per evitare che fosse riconosciuta. Ma la ragazza non si era mai fidata della magia, e mai l'avrebbe fatto, dati gli ultimi sviluppi.
«Vuoi stare al passo, dearie?» ringhiò Rumpelstiltskin qualche metro più avanti.
Belle non se lo fece ripetere due volte e velocizzò la sua andatura, incurante delle persone cui aveva appena pestato i piedi.
«Stammi dietro.» ribadì lui. «Non vorrei perdere la mia domestica tra la folla. Sei mai stata al mercato?»
Belle sorrise, ignara dell'aspetto che stesse assumendo il suo volto fittizio. «Sì, un paio di volte.» annunciò.
«Tuo padre ti lasciava andare al mercato?!» chiese lui, sinceramente sorpreso. Quindi scoppiò a ridere di un riso diabolico, forse maligno. «Non insultare la mia intelligenza, dearie!»
«Ho detto la verità, Signore!»
Rumpelstiltskin si bloccò, squadrandola. Fece un goffo inchino beffardo, motteggiando:«Perdonatemi, principessa: ho recato offesa al vostro ego troppo sviluppato!»
La ragazza fissò attonita la schiena del folletto, mentre questi osservava con interesse alcune boccette esposte su di un bancone.
Belle non riuscì a frenare l'impulso di dare una sbirciatina: radice di mandragola, bacche di ginepro rosso, veleno di vipera cornuta, cuore di pipistrello...
Le labbra della giovane si atteggiarono ad una smorfia disgustata e un brivido le passò in rassegna ogni centimetro di pelle.
«Non fare quella faccia, dearie.» borbottò Rumpel, ghignando. «Non voglio farti mangiare questa roba – anche perché dubito che darti della mandragola sia positivo per me!»
Belle aggrottò la fronte, guardandolo negli occhi.
«Lascia perdere, ragazzina.» ridacchiò lui, tornando a rovistare nella mercanzia.
«Non sono una ragazzina, Rumpelstiltskin!»
Quell'affermazione lo fece voltare nuovamente verso di lei: era forse impazzita?!
«E il mio ego non è troppo sviluppato!» continuò la domestica, dura, gli occhi azzurri infiammati dal rancore.
«Ah no? E, sentiamo, come vuoi chiamare il tuo atto eroico – e fece un gesto teatrale, derisorio – di accettare l'accordo e venire con me? Cosa credi di dimostrare al tuo paparino che non si è preoccupato d'insistere neanche un po' per la figlioletta?»
Quelle parole colpirono Belle, ma si sforzò di mantenere una maschera d'impassibilità.
«Io non voglio dimostrare niente a nessuno.» ribatté, alterata dalla rabbia. «La magia ha sempre un prezzo, l'avete detto voi. Se il prezzo della libertà del mio popolo sono io, eccomi, mi avete. Non è il mio ego ad essere sviluppato perché ho svolto il mio dovere, ma il vostro: cosa credete di dimostrare a voi stesso con l'avermi fatta prigioniera?»
Rumpelstiltskin la guardò, inespressivo, un'ampolla di erbe dimenticata nella mano sinistra.
«Non sono un trofeo da vincere*, ricordatevelo.» aggiunse lei, superandolo.
Sentì dietro di sé un uomo domandare timoroso:«Signore Oscuro, volete acquistare quelle spezie?»
«No...» fu la risposta incerta, seguita da passi concitati nella sua direzione.
Rimasero in silenzio per il resto della mattinata, osservando il mercato come se non fossero lì: erano troppo impegnati a decifrarsi vicendevolmente per dedicare ad una giornata di sano – o quasi – shopping.




Parole: 500


* Citazione di Jasmine nel film d'animazione Disney “Aladdin” :)


Note dell'autrice: Buonasera! :D
Eccomi con questo ottavo prompt! Ho deciso di ambientarlo nella FTL perché per Storybrooke non ho avuto idee che mi ispirassero! È un po' marginale il tema dello shopping, ma non sono riuscita a pensare ad altro.
Inoltre, odio il padre di Belle, credo si sia capito, e non potevo non farlo criticare da Rumpel.
Che ve ne pare? ;)
I ringraziamenti vanno a Yoan Siyryu, LadyPalma e Stria93 per aver recensito lo scorso capitolo; ad Anya85, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, La bambina fantasma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99 e La Lady per aver inserito la raccolta tra le seguite/ricordate/preferite! Grazie, infine, a tutti i lettori silenziosi!
Un abbraccio a tutti voi!
Julie_Julia

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Capitolo 9
*** 09. Hanging out with friends ***


09. Hanging out with friends

09. Hanging out with friends




Ariel aveva battuto le mani entusiasta: era riuscita a pronunciare correttamente quella parola che sembrava non volerle uscire dalle labbra!
«Humburger!» aveva ripetuto, guardando Belle con occhi sognanti.
Dal canto suo, la mora sorrideva, non potendo che bearsi della gioia della sirena. Anche Ruby era sinceramente contenta per lei, soprattutto perché farle imparare qualche nome nuovo era stata tutta una sua idea – la prima con un senso logico, a detta di Granny.
«Ce l'ho fatta!» era ancora Ariel a parlare, voltandosi verso il suo Vero Amore. Eric ridacchiando, l'aveva avvicinata a sé per catturarla in un dolce bacio come premio.
Persino il cinico dottor Whale era riuscito ad esprimersi con un tenue gridolino di soddisfazione.

Niente, neanche Frankenstein era stato in grado di toglierti quell'aria da scontroso, maledetto folletto di sempre.
D'altronde, come poteva non essere così? Insomma, avevi deciso di regalare alla tua Belle l'ennesimo appuntamento romantico al Granny's – per quanto romantico non sia la definizione più corretta... E cos'era accaduto, infatti? Adesso non lo ricordi, vero?
O sì?
Neghi, Rumpelstiltskin? Osi negare alla tua Coscienza?
Mio caro – dearie –, sai benissimo che con me non funziona!
Davvero non ricordi, dunque? Ne sei sicuro?
E dopo, cos'è successo? Mmh...



«È sempre così affollato qui?» chiede Ariel, curiosa come non mai, forse anche più della stessa Belle.
«Oh sì!» è lei che risponde, la voce cristallina e rapita come al solito. «Anche di più, vero Rumpel?»
L'uomo si limita ad un lieve cenno del capo: se la donna al suo fianco non fosse ben abituata a questi suoi gesti, non se ne sarebbe neanche accorta. Gli sorride, dolcemente, quasi a scusarsi di averlo messo in quella situazione. In fondo, sa che è tutta colpa sua! Se non si fosse fatta trascinare da Ruby, Eric, Victor, Granny e tutta la marmaglia riunita attorno al nuovo
fenomeno di Storybrooke, non sarebbero seduti a quel tavolino, scherzando e ridendo di tutto.
«Ti annoi, tesoro?» sussurra la ragazza, approfittando di un momento di insolita distrazione del gruppo: Ariel ha appena notato l'
arriccia-spiccia e non intende farsi aiutare nel dire forchetta!
Rumpelstiltskin ruota il capo verso di lei, osservandola con attenzione.
Non crede di aver mai visto una Belle più mortificata.
Sghignazza, il bastian contrario.
«Potrebbe essere peggio, dearie.» sentenzia contro il bicchiere di vino.
Non crede di aver mai visto una Belle più raggiante.



«Ti annoi, tesoro?» chiede Ariel, abbracciando Eric in vita.
Il Principe scuote il capo:«Il peggio è già passato, amore mio, ed era senza di te!»
Belle fatica a trattenere una risata: è passato un anno, ma lei ricorda ancora ogni singola parola, ogni singolo gesto, ogni singolo sguardo di quella che avete rinominato come La serata degli humburger.
Sorride e ti guarda. Spera.
Annuisci: non hai dimenticato – non puoi dimenticare, non vuoi.

Non credi di aver mai visto una Belle più raggiante.




Parole: 478


Note dell'autrice: Ciao! *-*
Premettendo di aver avuto l'idea chiacchierando con mia sorella – <3 –, ho voluto dare spazio ad Ariel! È uno dei nuovi personaggi più riusciti, a mio parere! Per quanto sia comparsa poco finora – non ho visto la puntata di ieri, dunque non sono aggiornata sui recenti sviluppi –, mi è piaciuta tantissimo! ^^
Dopo la carissima collega Euridice100 proclamatasi Signora Oscura, è arrivata la Coscienza del Signore Oscuro! XD Non era programmata, posso assicurarvelo! ;)
I miei più sentiti ringraziamenti a Yoan Siyryu (che oggi ha finito la sua, di Challenge!), Stria93, Euridice100 e LadyPalma per aver recensito lo scorso capitolo; grazie a Anya85, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, La bambina fantasma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99 e La Lady per aver inserito la raccolta tra le seguite/ricordate/preferite! Grazie, infine, a tutti i lettori silenziosi!
Vi abbraccio e vi saluto!
Julie_Julia

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Capitolo 10
*** 10. With animal ears ***


10. With animal ears

10. With animal ears





Rumpelstitskin odiava quel tempaccio con tutto se stesso. Eppure, il Castello Oscuro non era certo il luogo più radioso e giocondo dei Reami! Poteva dunque quell'acquazzone renderlo d'umore così nero?


Il folletto si diresse a grandi falcate verso la Sala dell'arcolaio, sperando di non trovarvi Belle: l'ultima cosa che voleva era sorbirsi le sue lamentele, le sue risatine, le sue osservazioni sul tempo e Fantasia sola sapeva cos'altro.
Stupida speranza.
«Buonasera!» esordì la domestica, sorridendo in maniera davvero stucchevole.
«Qualcosa non va?» chiese.
Sciocca.
«Rumpelstiltskin?»
«Dearie, gradirei il tuo silenzio.» ripose lui, quasi ringhiando.
«Voi gradite sempre e solo il mio silenzio.»
«Oggi più che mai. Ti pregherei di sparire dalla mia vista, adesso
Belle sospirò, rassegnata: quando il padrone faceva così, era meglio non tormentarlo.
L'uomo la osservò uscire dalla stanza con estremo sollievo. Quindi mollò un poderoso calcio alla ruota, distruggendone il pedale: l'anniversario della scomparsa di Bae non era mai un giorno felice.


*


«Belle, dove diavolo sei finita?» urlò il folletto, spalancando con ansia crescente l'ennesima porta del piano superiore. Gli succedeva spesso di essere in pensiero per lei. Non voleva che avesse motivo di odiarlo davvero, ecco.
«Belle!» berciò di nuovo.
Nessuno rispose, nessuno si mosse, nessuno fiatò.
Belle era forse scomparsa?
Eh no! Anche lei oggi no!
«Dannazione, deaire!»
«Qui.»
Quel sussurro, flebile soffio vitale lo travolse con la potenza di un ciclone; non dovette impiegare neanche troppo tempo a capire che provenisse dall'unica stanza in cui non era entrato per ovvi motivi: perché cercare Belle nel suo laboratorio di pozioni?!
«Dearie, la prossima volta che fai di nuovo questo scherzetto, giuro che-» la minaccia gli morì in gola, sostituita da un paio di occhi sgranati.
«Non ridete, per favore.» pigolò Belle, due lacrimoni ad offuscarle le iridi azzurre.
Fu proprio quell'ammonimento a farlo cedere: Rumpelstiltskin diede in una risata di cuore e polmoni, tappandosi senza successo la bocca con le mani. Come resistere a due orecchie da asinello che spuntavano dalla testolina di Belle?!
«Invece di stare lì, piegato in due, a ridere di me,» inveì la giovane, rossa in volto ma con voce incredibilmente alterata, «potreste rendervi utile e togliermi queste... cose?!»
Il folletto si asciugò le palpebre con le dita, respirando affannosamente per riprendere fiato.
«Posso sapere... come hai fatto?» chiese, volgendo gli occhi altrove.
L'attenzione gli venne catturata da una fiala stranamente vuota. Rumpelstiltskin se la rigirò tra le mani in cerca dell'etichetta, colto da un improvviso dubbio.
Essenza di Equus asinus.
Si morse l'interno della guancia. «Mi vuoi far credere che non conosci il latino, dearie?»
Belle arrossì, se possibile, ancora di più. «Non l'ho vista.»
«Ma dove hai la testa?!»

Si concesse qualche secondo per squadrarla bene.
«Mmh... Ammetto, dearie, che ti donano davvero tanto quelle orecchie!».
Fu tutto ciò che riuscì a dire prima di scoppiare a ridere di nuovo, stavolta accompagnato dall'imbarazzata e imbarazzante domestica.
Il ghigno gli si tramutò per un secondo, uno soltanto, in un sorriso di sincera felicità.

Almeno lei non è sparita.




Parole: 500



Note dell'autrice: Salve a tutti voi! :D
Non chiedetemi cosa mi sia venuto in mente, perché non lo so nemmeno io! L'unica certezza è che Rumpel con un cerchietto da coniglio non rientrava assolutamente nei miei piani! XD
Spero che vi siate divertiti! ;)
Ringrazio intensamente LadyPalma, Yoan Seiyryu, Stria93 ed Euridice100 per aver recensito lo scorso capitolo; Anya85, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, La bambina fantasma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99 e La Lady per aver inserito la raccolta tra le seguite/ricordate/preferite! Grazie, infine, a tutti i lettori silenziosi!
Un bacione immenso a tutti! <3
Julie_Julia

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Capitolo 11
*** 11. Wearing kigurumis ***


11. Wearing kigurumis

11. Wearing kigurumis




«Cosa sei disposto a rischiare?»
«Mi stai proponendo una scommessa?»
«Più o meno, sì.»
«Ne sei proprio sicura?»
«Sì, ma se non vuoi, capirò!»
«Dearie, non vinceresti mai!»
«Ne sei proprio sicuro?»
«Corretto.»
«Dimostralo: cosa sei disposto a rischiare?»
«La dignità.»
«Cosa?!
Tu?! Non farmi ridere!»
«Per una volta che sono serio...! Ma se tu non te la senti, possiamo chiudere qui la questione.»
«Assolutamente no! Sono pronta a tutto!»
«Perfetto. Abbiamo un accordo, dearie?»
«Abbiamo un accordo, Rumpel.»


Belle ricordava non solo le parole che si erano scambiati, ma anche le occhiate! Quanto era stata orgogliosa di aver accettato la sfida di quel maledetto uomo! Quanto si era sentita eroica per aver fatto una delle cose che nessun abitante di Storybrooke con un po' di buonsenso in testa si sarebbe sognato di fare! Qualcosa – qualunque cosa – avrebbe dovuto suggerirle di non azzardare quella scommessa!
Il suo spirito d'osservazione, però, l'aveva tradita, lasciandola in balìa della vendetta del malefico stregone suo compagno.
«Devo proprio, tesoro?» tentò, impostando un tono di voce caldo e irresistibile.
«Sì.»
Le sfuggì un gemito di dolore, frustrazione, umiliazione, disperazione.
«Sei cattivo!»
«Potresti dirmi cose che non so?!»
«Tu sai tutto!»
«Non è esatto, dearie: non so come ti sta quel costume!»
Maledetto!
Si fece forza e uscì dal bagno: avrebbe dovuto farlo, prima o poi, e tanto valeva farlo subito.
Rumpelstiltskin si passò due dita sulla labbra, come a sigillarle in vista di un'eventuale – ovvia – risata. Tuttavia, il leggero tremore delle spalle fece intuire alla giovane quanto egli stesse sghignazzando sotto quell'espressione apparentemente neutra.
«Sei contento, adesso?» gracchiò Belle, indignata e rossa fino alla radice dei capelli.
Rumpel annuì:«Molto, dearie, molto! Adesso puoi finalmente dire a tutti di essere la compagna del Coccodrillo!»
La ragazza sgranò gli occhi: con quel pigiamone verde, dentellato sul dorso, con quel muso enorme per cappuccio, con tanto di sguardo da rettile, con quella coda prominente era una perfetta Signora Coccodrillo!
Scosse lievemente il capo quando Rumpel scoppiò a ridere: aveva appena notato le zampe.

«Quanto sei disposto a rischiare?»
«La dignità.»

Belle sospirò: perché Rumpelstiltskin non si esprimeva mai con metafore?!
Maledetta Ruby e le trattative sui tuoi appuntamenti! “Non uscirei mai con il dottor Whale! È troppo scientifico!” Dannato Lupo!
«Allora, dearie,» esordì il mago, più calmo, «a quando la prossima scommessa?»
«A prestissimo!» esclamò lei, contro ogni logica esistente. «E perderai tu!»
«Non perderò mai, sweatheart, fattene una ragione!»
«Lo vedremo!» e si voltò, affrettandosi per togliersi di dosso quel... coso – l'altro lo aveva chiamato kigurumi.
Non poté dunque vedere il folletto esibirsi in uno dei suoi ghigni più riusciti.
«Non credo che le dirò di aver messo un pizzico di Polvere di Cupido nelle tazze di Frankenstein e Red Hood...» considerò sottovoce, prima che una nuova risata tornasse ad impegnargli le labbra.




Parole: 472



Note dell'autrice:
E con questa mi pento di non aver inserito tra i Generi della raccolta il Demenziale! Mi sono divertita tantissimo a scriverlo, su questo non ho dubbi! XD
A voi il giudizio! ;)
Ringrazio con tantissimo affetto Euridice100, LadyPalma, Yoan Seiyryu e Stria93 per aver recensito lo scorso capitolo; Anya85, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, La bambina fantasma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99 e La Lady per aver inserito la raccolta tra le seguite/ricordate/preferite! Grazie, infine, a tutti i lettori silenziosi!
Bacioni a tutti voi! :*
Julie_Julia

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Capitolo 12
*** 12. Making out ***


12. Making out

12. Making out




Sei quasi insicura.
Ironia della sorte, vero?
Hai sempre saputo che tra di voi il più incerto fosse lui; eppure, lì, davanti a quel pozzo, sei tu a non sapere cosa fare.
Vorresti piangere, forse lo stai già facendo, perché, in fondo, fa male, fa tanto male realizzare cos'è successo.

Ventotto anni.
La tua vita per ventotto anni si è fermata, ha smesso di andare avanti, ha smesso di essere vita.

Se non fosse stato per il sadismo di Regina, saresti morta senza neanche arrivare lì, in quel posto di cui non conosci il nome.
È incredibile: devi essere grata alla stessa causa del tuo male – del vostro male.
Regina ti ha allontanata da lui, ti ha usata, ti ha distrutto il cuore.
Ma l'amore è la magia più potente e neanche lei è riuscita a vincerlo.
Lei, la Evil Queen, non è riuscita a vincere.
Ironia della sorte, vero?

Ti sorride, Rumpelstiltskin, mandandoti brividi in tutto il corpo: il primo vero sorriso che ti rivolge da quando vi conoscete.
Il primo sorriso felice, quieto che ti regala: il folletto, da adesso, non ti rifiuterà più, non cercherà di mandarti via ancora una volta.
Il sorriso di un uomo consapevole e fiero dei suoi sentimenti.
Il sorriso di chi chiede scusa per tutte le colpe commesse negli anni – nei secoli.
Il sorriso di chi ama e non desidera altro se non di essere amato a sua volta.

Non riesci a trattenere un'espressione gioiosa, che si tramuta inevitabilmente in una smorfia.
«Belle.» sussurra, una mano a sfiorarti la guancia, i capelli.
Sussurra, assaporando quel nome che per ventotto anni non ha potuto pronunciare ad altri che ai fantasmi del passato.

D'improvviso, sai cosa fare – cosa vuoi fare.
Gli cingi il collo con le braccia, chiudendo gli occhi e cercando le sue labbra.
Un'ondata di calore ti travolge quando approfondite il contatto.
Non hai mai provato nulla di simile, non hai mai vissuto l'emozione di un bacio – te ne è stata tolta l'opportunità in fretta, tanto in fretta, troppo in fretta.
Senti le guance imporporarsi mentre muovi la tua bocca seguendo i moventi dell'uomo, incredula che stia accadendo sul serio.

Un bacio vi ha respinti.
Un bacio vi riunisce.

Quando vi separate, non puoi far a meno di sorridere beata.
Anche i tuoi occhi sorridono, lo sai, lo sa Rumpelstiltskin.
Ti appoggi alla sua spalla, chiudendo le palpebre, concentrandoti soltanto sul tuo corpo premuto contro il suo in un tenero, agognato abbraccio.

Hai ancora il suo sapore sulle labbra.
Ha ancora il tuo sapore sulle labbra.

Lo stringi più forte.





Parole: 432


Note dell'autrice: Buonasera! :D
Ecco questo dodicesimo prompt che mi ha fatto penare non poco! Ho optato per le considerazioni che Belle avrebbe potuto fare nella 2x01, quando, cioè, bacia Rumpelstiltskin dopo ventotto anni!
Spero che questa Flash vi piaccia! ;)
Passiamo ai ringraziamenti! Un grazie enorme a Yoan Seiyryu, La Lady, LadyPalma, Stria93 ed Euridice100 per avermi lasciato delle meravigliose recensioni allo scorso capitolo! Un grazie a Anya85, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99 e La Lady per aver inserito la raccolta tra le seguite/ricordate/preferite! Un grazie, infine, a tutti i lettori silenziosi!
Vi abbraccio con tanto affetto!
Julie_Julia

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Capitolo 13
*** 13. Eating icecream ***


13. Eating icecream

13. Eating icecream



«Dammi quel gelato, stupida ragazzina!»
Belle rabbrividì appena, pensando che, forse, Killian Jones non aveva tutti i torti a chiamarla ragazzina: tre anni di differenza non erano pochi. Eppure, c'era qualcosa che le faceva credere il contrario.
«Non hai sentito? Sei sorda, forse?»
Era infantile, troppo infantile per i suoi nove anni e mezzo!
Belle, dal canto suo, non dimostrava affatto sei anni! Era piccola, sì, minuta, testarda e cocciuta, ma il suo acume andava oltre la media dei suoi compagni di classe. Sorella Astrid, la maestra, era contentissima: aveva finalmente trovato l'alunna perfetta! La madre superiora, invece, non mostrava attenzione per lei: era troppo impegnata ad evitare risse tra i più grandi, Killian compreso.
«No, non sono sorda.» ribatté la piccola, dandosi un tono autoritario. «Non voglio darti il mio gelato! L'ho comprato con i miei soldi!» e fece tintinnare il resto nella tasca della gonnellina di jeans, orgogliosa della sua prima paghetta mensile.
«E poi,» aggiunse, concentrando tutto il suo coraggio in uno sguardo di furbizia, «a te il cocco non piace!»
Killian sbatté le palpebre confuso. «Mi spii?»
«No, non ti spio. Lo so e basta.»
«Non m'importa! Voglio il tuo gelato!»
«Non voglio dartelo!»
«Dammelo e ti lascio in pace!»
«Sei solo un prepotente! Non è vero che mi lascerai in pace! Vattene!»
«Anche tu sei una prepotente se non mi obbedisci!»
«Perché dovrebbe obbedire ad uno stupido come te?»
Quella voce maschile fece voltare tutti. Alle spalle di Killian, il suo fedele compagno Spugna bisbigliò un po' tremante:«Rumpelstiltskin!»
Jones lo fulminò con le sue iridi celesti, digrignando i denti. Quindi, si rivolse al nuovo arrivato.
«Che vuoi, Coccodrillo?» sghignazzò, apparentemente coraggioso.
«Lasciala stare.»
«Altrimenti che fai?»
«Non so quanto sia prudente scoprirlo.»
Killian, nonostante il brivido che gli attraversava la schiena, rise sguaiatamente.
«A Rumpelstiltskin piace Belle! A Rumpelstiltskin piace Belle!» e in breve anche Spugna si unì al motto, suscitando l'ilarità di altri bambini.
Il ragazzino divenne rosso all'istante e serrò i pugni.
Belle, che aveva osservato la scena ad occhi sgranati, si fece avanti, tenendo il cono gelato a debita distanza da Killian.
«Non è vero che gli piaccio!» gridò, ammutolendo tutti. «Mi ha difesa soltanto perché lui è un bambino buono! Tu, invece, sei cattivo e io, con i cattivi, non ci parlo!»
Sorrise orgogliosa nel vedere Killian aggrottare la fronte, perplesso.
«Che sta succedendo qui?» s'intromise la madre superiora, scostando qualche bimbo per vedere meglio.
Killian ringhiò in tono di basso, prima di dichiarare:«Niente.»
La suora fece scorrere lo sguardo sui quattro ragazzini in vista. Quindi annuì:«Bene. Tornate a giocare, bambini!»
«Me la paghi, Coccodrillo!» sibilò Jones fissando Rumpelstiltskin. Si allontanò, poi, a passo di marcia.
Tuttavia, Rumpelstiltskin mantenne ancora i pugni serrati.
«Ehi!» fece Belle, protendendo timidamente il cono. «Lo vuoi tu?»
Il ragazzino inarcò un sopracciglio.
«Te lo sei meritato! Sei stato così buono con me che-»
«Zitta.»
Belle si accigliò, trattenendo il respiro.
«Io non sono un bambino buono.» e se ne andò lasciandola sola ai suoi pensieri.




Parole: 500


Note dell'autrice: Ciao a tutti! :D
Che ne dite di questa BabyFic, per giunta AU?! Mi sembrava banale far fare loro una passeggiatina nel parco mangiando un gelato! xD
Vi chiederete (?) cosa stia pensando la piccola Belle in questo momento sul baby Rumpelstiltskin che si è presentato come bambino non buono. Vi annuncio che questa situazione tornerà in un altro prompt a svelare l'arcano! :D Inoltre, vorrei precisare che il linguaggio è volutamente molto semplice: sono comunque dei bambini di sei e nove anni! ;)
Ringrazio con infinito affetto Yoan Seiyryu, Stria93 ed Euridice100 per aver recensito lo scorso capitolo; Anya85, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green. Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99 e La Lady per aver inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate; tutti i lettori silenziosi!
Un bacione a tutti!
Julie_Julia

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Capitolo 14
*** 14. Genderswapped ***


14. Genderswapped

14. Genderswapped




«Un caffè.» ordinò Tessa Reed, appoggiando il gomito sul bancone.
Si guardò intorno con il disgusto stampato sul volto. Odiava quel posto, odiava quella compagnia, eppure amava far soffrire i Lucas da generazioni.
Sì, probabilmente valeva la pena restare lì e sorbirsi gli sguardi atterriti, maligni e tremebondi della feccia di Storybrooke.
Storse particolarmente il naso nel vedere, seduto ad un tavolo, Leroy, del quale ancora non aveva capito la professione – minatore, farabutto o cacciatore di taglie?
«A lei, sign-» cominciò Ruby, ma una violenta chiamata dalla cucina la fece zittire.
«Signorinella, vieni qui!» scandì Granny, probabilmente furiosa.
«Un momento, nonna!»
«Subito!»
«Ci sono dei clienti!»
«Non farmi ripetere, Ruby!»
«Ma nonna-»
«Qui, ora!»
Ruby impallidì mordendosi il labbro.
«Resto io, tranquilla!» intervenne una voce maschile, prima che il suo proprietario si mostrasse
Il viso della ragazza si articolò in una smorfia di ringraziamento. «Sei il mio eroe, Jess!»
Chi diavolo è?, si chiese Reed, squadrandolo attentamente. Fisico asciutto, snello, non troppo allenato; abbigliamento non sciatto; occhi di un azzurro così intenso da far invidia persino a quell'idiota di David Nolan; sorriso da sognatore incallito; capelli castani e vagamente ricci. No, non lo aveva mai visto in giro.
«Cosa aveva ordinato?» si sentì chiedere. Incrociò quelle iridi nel dire:«Un caffè.»
Nonostante la gelida impostazione della voce, il fantomatico Jess non fece che allargare il sorriso che gli aveva visto addosso poco prima.
«Io avrei preso un tè freddo!» esclamò l'uomo di spalle, sghignazzando.
«Prego?»
«Lo preferisco.»
«Non crede che un qualcosa di caldo sia più adatto per la stagione?»
«Non crede che un qualcosa di caldo non la salverà dalla tormenta di neve là fuori?»
Tessa sgranò gli occhi in un moto di rabbia: non solo quella conversazione si era protratta fin troppo per i suoi standard, ma quel nuovo cameriere si era anche permesso di risponderle con arroganza! Sapeva con chi avesse a che fare?!
«Quanto zucchero?»
E stava continuando!
«Senza.»
Jess voltò il capo, lentamente, attonito. Tuttavia, non replicò: si limitò a porgerle la tazza con il solito maledetto sorriso.
La donna roteò lo sguardo, incapace di trattenere un ghigno sdegnato. Fu allora che notò una pila di libri accanto alla dispensa dei cornetti. In alto, un tomo di almeno cinquecento pagine con su scritto Notre Dame de Paris.
Da quando la signorina Lucas legge?

«Lo ha letto?»
Il tono di Jess era fin troppo speranzoso per non farle comprendere che, se solo avesse detto , sarebbe rimasta inchiodata a quella sedia per tanto, troppo tempo!
Bofonchiò un assenso irritato, quindi spinse sul bancone cinque dollari.
«Tenga il resto.» e si alzò come una furia, dirigendosi all'uscita.
«A presto, signorina...?»
«Reed, e spero proprio di no.»
Per qualche assurdo motivo, non aveva corretto l'appellativo.


«Strano... Non ha mai dimenticato di farsi pagare l'affitto...» considerò Ruby perplessa. «Non lo pensi anche tu, Carter?», ma Jess non le badava più: la Festa dei Folli era molto più invitante delle trattative commerciali.



Parola: 492


Note dell'autrice: Buonasera!!!
Ecco a voi il prompt che mi ha fatto combattere tutto il pomeriggio! >.< Per fortuna di genderswapped ce n'è uno solo!
Sono soddisfatta, comunque, del risultato finale!
Il cognome di Tessa/Rumpelstiltskin (?!), ovvero Reed, è un tributo a Jane Eyre: la signora Reed è uno dei personaggi, a mio parere, più negativi della vicenda, ed essendo, qui, l'alter ego del folletto, mi sembrava opportuno inserirla! ;)
Ringrazio con tutto il cuore Yoan Seiyryu, Stria93, Euridice100 e LadyPalma per aver recensito il pazzo capitolo di ieri! Un immenso grazie ad Anya85, Beabizz, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99, isabelle10 e La Lady per aver inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate! Grazie, infine, a tutti voi lettori silenziosi!
Un bacione e a domani! :D
Julie_Julia

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Capitolo 15
*** 15. In a different clothing style ***


15. In a different clothing style

15. In a different clothing style




Era raro che Belle riuscisse a trascinare Rumpelstiltskin in un centro commerciale. Quando il miracolo si compiva, infatti, premeva incredibilmente che si festeggiasse in qualche modo, qualsiasi modo, purché diverso ogni volta.
Ormai, Rumpel si era abituato a questi rituali accadimenti, ed era proprio in nome dell'entusiasmo della compagna che aveva deciso di seguirla anche quella volta.
Forse – forse – era stata la sciocchezza più imperdonabile di tutta la sua vita, passata, presente o futura che fosse. Anche più stolta dell'aver risparmiato Prince Charming quando aveva avuto l'occasione di ucciderlo*.
«Tranquillo, amore!» aveva detto Belle, tutta trionfante. «Giuro che stavolta sarà divertente, la tua ricompensa!»
Peccato che non avesse specificato che sarebbe stata divertente per lei e lei soltanto.


«Dearie, ti chiedo umilmente perdono:» asserì Rumpel, affidando la sua anima, la sua coscienza e la sua sanità mentale a tutte le divinità mondiali disponibili, anche quelle ormai cadute in disuso, «non avevo intenzione di renderti sarcastica quanto e più di me. Davvero, scusami.»
Le strappò una risata cristallina e un po' confusa.
«Non so cosa abbia fatto per eguagliarti.» ribatté lei, le labbra ancora increspate dal sorriso.
«Beh... vediamo... questo?»
Belle guardò ciò che l'uomo le indicava. Dal volto atteggiato ad una smorfia di concentrazione, Rumpel dedusse che no, non aveva capito e che no, non stava affatto scherzando.
«Non preoccuparti, dearie...» bofonchiò, serrando gli occhi per non indugiare oltre su quello scempio dell'eleganza.
«Oh, d'accordo. Allora, vuoi provarli?»
Neanche sotto tortura per mano di Blue Fairy.
Gli occhioni di Belle si fecero ancora più grandi e azzurri.
«Se è proprio necessario...» si arrese ancor prima di dichiarare guerra.


La parola più appropriata per descriversi era senza ombra di dubbio orripilante. O anche degradante.
Felpa grigia con l'acronimo NY ben stampato in nero; jeans di un pessimo blu notte; scarpe sportive purtroppo abbinate alla felpa; sciarpa nera dalla dubbia utilità – Belle l'aveva chiamata in un modo strano, che non aveva capito ma che non osava farsi ripetere.
«Sweatheart, non credi che basti tutto questo? Vuoi ancora umiliarmi?» chiese, disperato e furioso nel vederla armeggiare tra le montature di occhiali. Impallidì di colpo quando Belle uscì allo scoperto con in mano un paio di oggetti di un innaturale arancione iridescente.
«Cosa sono?» stupì, la rabbia di poco prima tramutata in sincero interesse.
«Occhiali da sole, tesoro!» rise Belle, scuotendo il capo. «Possibile che tu non sappia proprio niente di questo mondo?!»
Occhiali da sole?! Quelli?!
«Belle, oggi piove, non servono!» buttò lì, allontanandoli con la mano.
La ragazza si morse la lingua prima di osservarlo nella sua totalità e l'uomo fu sicuro di vederla stringere un pugno in segno di vittoria.
«Non stai male vestito così, Rumpel! Non trovi?» ma fu vano il tentativo di rimanere seria: si allontanò dallo specchio del camerino con le mani premute sulla bocca a soffocare il suono della sua risata alle orecchie degli altri clienti.
Rumpel sospirò stoicamente, dissimulando un sorriso.
«La prossima volta, dearie, la scelta della ricompensa spetta a me. Sappilo.»




* Riferimento all'ultima puntata della season 1, in cui ho seriamente sperato di vedere il principe morire per mano dell'Oscuro! xD


Parole: 500


Note dell'autrice: Salve a tutti! :D
Eccoci arrivati alla metà di questa raccolta! Non mi sembra vero di aver pubblicato finora ben quindici capitoli! Il tempo è volato! *-*
Che ne pensate di Rumpelstiltskin in questa versione?! Dopo essermi beatamente divertita con Belle, era giusto che soffrisse anche lui! U.U
Grazie a Yoan Siyryu, Stria93, Euridice100 e LadyPalma per aver recensito lo scorso capitolo; ad Anya85, Beabizz, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, fatinaviola, La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99, isabelle10 e La Lady per aver inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate! Grazie, infine, a tutti i lettori silenziosi!
Un bacione e a domani! <3
Julie_Julia

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Capitolo 16
*** 16. During their morning ritual(s) ***


16. During their morning ritual(s)

16. During their morning ritual(s)




La sveglia suonò perentoria, ma non fu lei far aprire gli occhi alla dolcissima Belle che riposava comodamente nel letto: l'aroma del caffè nelle Moka automatica era giunto qualche secondo prima.
La giovane mugugnò qualcosa d'imprecisato, prima di muovere il braccio verso l'altro lato del materasso.
Ridacchiò.
«Buongiorno!» salutò, voltando il capo.
«Buongiorno!» rispose Rumpelstiltskin, prendendo la mano della ragazza tra le sue.
«Dobbiamo alzarci.» continuò lui, osservando gli occhioni ancora un po' addormentati di Belle. Quest'ultima borbottò un assenso, issandosi sulle braccia per mettersi a sedere.
«Non smetterò mai di odiare quell'aggeggio, sai?» considerò con una risatina leggera. «Di tutti quelli presenti in questo mondo, quello è l'unico che detesto veramente.»
«Devi ancora abituarti, dearie.»
«Dubito che mi abituerò mai.»
Scesero dal letto quasi simultaneamente, un sorriso stampato sul volto di entrambi: quella giornata era proprio cominciata bene!
Si catapultarono subito a prendere una sana tazza di caffè: il necessario per far sì che tutto andasse per il meglio.
Quello era senza dubbio alcuno il nettare degli dèi!
Se ne versarono una generosa dose ciascuno, inebriandosi anche solo dell'odore.
«Vuoi dei biscotti, amore?» chiese Belle, notando il pacco di dolcetti sul tavolo.
Rumpel annuì, sorseggiando la bevanda scura e completamente amara.
«Non credo che riuscirò mai a capire perché non ci metti dello zucchero!» Belle aggrottò la fronte nel porgergli un biscotto. Ne addentò uno a sua volta, attendendo pazientemente la risposta dell'uomo.
Dal canto suo, Rumpel parve dimenticarsi di quella strana domanda: continuò a bere, alzando gli occhi di tanto in tanto, distrattamente.
«Non uso lo zucchero, dearie,» esordì di punto in bianco, facendola quasi trasalire, «per un motivo molto semplice – e mi stupisce che la tua testolina intelligente non abbia già trovato la risposta esatta.»
Belle non tentò neppure di mascherare il sorriso di compiacimento che le si era dipinto sul volto.
«Forse voglio sentirmelo dire da te...» osservò, volutamente titubante.
L'occhiata che Rumpel le riservò fu in grado di toglierle il respiro per alcuni secondi.
«Basta la tua presenza per rendere dolce questo caffè, sweatheart.»
Belle sentì il cuore farle una capriola nel petto: non sapeva perché, ma ogni volta il suo folletto riusciva sempre a farla innamorare di più.
Colmò la distanza tra di loro, pronta a dargli un delicato, tenero bacio...




Una poderosa cuscinata fece cadere la radiosveglia dal comodino: Belle ringhiò di soddisfazione quando non sentì più quello stridulo, maledetto suono.
«Che diavolo di ore sono?» gridò contro il materasso, battendovi un pugno al ricordo del meraviglioso sogno di poco prima.
«Le otto, dearie.»
Belle alzò lentamente la testa ad incrociare il volto di Rumpelstiltskin, seduto sul letto con il giornale davanti.
«E tu me lo dici così?!» sbraitò non appena ebbe realizzato la risposta.
L'altro annuì. «Ti avevo detto che, forse, aprire la Biblioteca anche di domenica non era poi un'idea così eccezionale, o mi sbaglio?»
No, non si sbagliava.
Belle piagnucolò un aiuto, prima di tuffarsi fuori dalle lenzuola.
Come tutte le mattine, era in un tremendo, increscioso, imperdonabile ritardo.





Parole: 500


Note dell'autrice: Eccomi!
Con queste 500 parole nette nette – non ho dovuto apportare nessuna riduzione! *_* - vi presento il prompt numero sedici! Non riesco a vedere una mattinata tranquilla per i nostri RumBelle, dunque ho preferito svolgerla sotto forma di sogno! XD
Spero che vi sia piaciuta!
Ringraziamenti! A Yoan Seiyryu, Stria93 e LadyPalma per aver recensito lo scorso capitolo; ad Anya85, Beabizz, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, fatinaviola, La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99, isabelle10 e La Lady per aver inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate! Grazie, infine, a tutti i lettori silenziosi!
Un bacione! <3
Julie_Julia

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Capitolo 17
*** 17. Spooning ***


17. Spooning

17. Spooning




Non sempre Belle e Rumpelstiltskin riuscivano a passare una serata tranquilla. Per questo, quando ciò accadeva, non facevano che rendere l'evento memorabile.
Quella sera, Rumpel aveva davvero deciso di stupirla. Le aveva preparato una cenetta a lume di candela, con tanto di musica classica in sottofondo.
Tuttavia, le aveva fatto una sorpresa ancor più grande, ancor più bella, ancor più emozionante di una banale romanticheria...


«È meraviglioso!» esclamò la ragazza, guardandosi attorno. Era vero: quella radura era splendida, e quel lago forse la superava. La superficie dell'acqua brillava alla luce lunare, creando riflessi di cui Belle non conosceva neanche l'esistenza. Era multiforme, ingannevole, bellissima.
«Lo so, dearie.» parlò Rumpelstiltskin, per la prima volta da quando erano arrivati lì. Le aveva bendato gli occhi, tenendole le mani per guidarla nel bosco. 
Aveva scoperto quella radura in una delle sue escursioni, valutandola persino idonea per nascondere il suo pugnale. Tuttavia, aveva deciso di non sporcarla di magia nera: quel luogo era già magico, puro.
Erano seduti sull'erba leggermente umida; erano abbracciati, l'uno contro l'altro, stretti in una dolce morsa di vestiti e carne.
Belle reclinò il capo all'indietro, incontrando ben presto la spalla del suo uomo.
«Rumpel, devo...» cominciò, mordendosi il labbro inferiore un attimo dopo.
«Devi...?» incalzò lui, l'aria distratta: Belle sapeva quanto non lo fosse in realtà.
«Devo dirti una cosa, Rumpel...»
«Ti ascolto.»
La giovane tacque per un lungo, tremendo istante, accoccolandosi ancora di più contro il corpo dell'uomo.
«Swaetheart, che c'è?» chiese quest'ultimo, l'apprensione nella voce.
«Beh, vedi... Io... Noi...»
Belle sospirò, annuendo a se stessa. «Io aspetto un bambino, Rumpel. Noi aspettiamo un bambino.»
Il cuore di Rumpelstiltskin cessò di battere per un interminabile secondo, il tempo necessario per recepire l'informazione.
«N-ne... ne sei s-sicura?» balbettò prima ancora di tornare a respirare regolarmente.
«Sì, sono sicura.»
Le labbra del folletto rimasero spalancate, incapaci di tornare nella loro normale posizione. Quindi, quasi involontariamente, un angolo della bocca gli si piegò in un sorriso sghembo.
«Ti dispiace?» fu Belle a rompere il silenzio con una nota incrinata.
«Mi dispiace?!» le fece eco Rumpel, rafforzando la presa sui suoi fianchi. «Mi chiedi se mi dispiace, Belle?! Io sono... felicissimo! Belle! Avremo un bambino! Ci pensi, Belle? Un bambino! Nostro!»
La risposta della ragazza non si fece attendere: lo abbracciò forte, affondando il viso nell'incavo del suo collo, versando lacrime di gioia.
«Ti sarò vicina, Rumpel, te lo prometto!» mormorò contro la sua camicia.
L'uomo annuì, mentre una lacrima solitaria gli rotolava sulla guancia: la consapevolezza di Belle era tutto ciò per cui non stava scappando, tutto ciò per cui non si stava comportando da codardo per l'ennesima. Sapeva che con lei ce l'avrebbe fatta, che sarebbe stato un padre migliore di quello che era stato con Bae. Sapeva che sarebbe stato possibile.
«Ti amo.» disse, prima di mescolare le loro labbra in un dolce, tenero, amorevole bacio.



Parole: 477



Note dell'autrice: 'Sera!
Questo capitolo, a me, non piace tantissimo. Mi convince poco e non avevo grandi idee per sviluppare il prompt. Tuttavia, spero che a voi sia piaciuto! :D
Un grazie a Yoan Seiyryu, Euridice100 e Stria93 per aver recensito lo scorso capitolo; grazie ad Anya85, Beabizz, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, fatinaviola, La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99, isabelle10 e La Lady per aver inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate! Grazie, infine, a tutti i lettori silenziosi!
Un bacione! <3

Julie_Julia

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Capitolo 18
*** 18. Doing something together ***


18. Doing something together

18. Doing something together





«Se poi ti dà una spinta e ti metti a piangere, noi ti avevamo avvertita.»
Nonostante l'amorevole consiglio delle amichette Ruby ed Ariel, Belle aveva deciso di tentare l'impossibile: parlare con il bambino più scontroso di tutto l'istituto.


*


Casualmente, la palla dai colori sgargianti andò a colpire la scarpa di Rumpelstiltskin. Casualmente.
«Ops...» squittì Belle, una mano sulla bocca a coprire il principio di una risata: non era mai stata brava a mentire.
«Mi dispiace.» continuò, vedendo che l'ometto non rispondeva. «Ho detto mi dispiace...»
Finalmente, il ragazzino si voltò, incrociando un larghissimo sorriso.
«Ho sentito.» ringhiò, tornando quindi alle sue occupazioni.
Belle si alzò in punta di piedi per dare una sbirciatina, curiosa.
«Che libro leggi?» chiese, una luce particolare negli occhi. Luce che non si spense nemmeno quando venne fulminata con lo sguardo.
«Che vuoi da me? Non ti aiuto con i compiti!»
«Non voglio aiuto... Voglio sapere che cosa leggi...»


Qualcosa in quell'espressione contrita gli fece capire che no, non aveva intenzione di sbeffeggiarlo o di ricordargli il suo caratteraccio.
«”Il piccolo Lord”.» biascicò, studiando quella figurina in cerca di reazioni.
«Non l'ho ancora letto!» annunciò lei.
«Tu sai già leggere?»
La domanda gli era uscita di bocca spontaneamente: una bambina di appena sei anni che sapesse già leggere e scrivere? Ricordava distintamente Henry Mills, un ragazzino della sua classe, che, per mettere insieme qualche parola scritta di senso compiuto, aveva impiegato due anni! Neanche quel “Ti vuoi mettere con me?” per una certa Eva era stato scritto dalla sua matita, nemmeno sotto dettatura!
Il ragazzino tornò alla realtà nel momento in cui Belle annuì fiera.
«Ho letto “Il Piccolo Principe”. È lo stesso libro?»
«No.»
A Rumpelstiltskin parve che quel sorriso si fosse allargato.
«Allora non lo conosco!» gridò, infatti, la bimba, contraddittoriamente entusiasta. «Possiamo leggerlo insieme!»
Il fatto che non fosse una domanda lo preoccupò non poco. Quando la ragazzina gli si fece accanto, il terrore duplicò.
«Vattene.» disse, atono.
«Perché? È bello fare le cose insieme!»
«No, non per te con me!»
Belle aggrottò la fronte, cercando di capire.
«Ancora quella storia del bambino cattivo?» chiese, nascondendo una sfumatura esasperata della voce. «Te lo vuoi mettere in testa che non sei cattivo?!»
Rumpelstiltskin non fu in grado di ribattere: Belle gli si avvicinò fulminea, posandogli un bacio a schiocco sulla guancia. Il bambino sgranò gli occhi, il rossore invadente sulle sue gote.
Fu allora che la sentì: la risata divertita di una bambina di sei anni che lo implorava di capire la verità.
«Visto?!» domandò la piccola. «I cattivi non provano sentimenti buoni! Tu sì!»
Rumpelstiltskin, suo malgrado, si ritrovò a grugnire un assenso.
«Allora, vogliamo leggere insieme questo libro?!» Belle tornò alla carica, strappandogli l'oggetto dalle mani.
«Ti piace leggere?»
«No. È un compito per sorella Astrid.»
«Peccato! Leggiamo! Un capitolo ciascuno, va bene? Così lo facciamo davvero insieme!»
Ma quanto parla?!
Il bimbo la osservò, impassibile.
Poi compì l'inaspettato: ghignò senza malizia, annuendo alla bambina più felice del mondo.





Parole: 500


Note dell'autrice: Ciao! :D
Avevo promesso, no?, che ci sarebbe stato un altro capitolo di BabyFic! XD Eccolo qua! Che ve ne pare?! Mi sono divertita tantissimo a scriverlo!
Preciso soltanto una cosa, forse ovvia: l'Henry Mills che viene nominato è il padre di Regina, così come Eva è la madre di Snow. ;)
Ringraziamenti! A Yoan Seiyryu, Stria93 ed Euridice100 per aver recensito lo scorso capitolo con dolcissime parole (devo rispondere a qualche recensione arretrata! Perdonatemi, ma ultimamente non ho tanto tempo da dedicare ad EFP! Sicuramente risponderò a tutti, spero il prima possibile! :D Sappiate che mi fare veramente tanto piacere!!!); ad Anya85, Beabizz, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, fatinaviola, La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99, isabelle10 e La Lady per aver inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate! Grazie, infine, a tutti i lettori silenziosi!
Un abbraccio grandissimo! <3
Julie_Julia

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Capitolo 19
*** 19. In formal wear ***


19. In formal wear

19. In formal wear





Belle gemette appena quando le forti braccia dello sceriffo di Nottingham mollarono la presa per gettarla impunemente su quello che doveva essere il luogo fissato per la cerimonia.
La ragazza lanciò alla folla uno sguardo indecifrabile, eppure, chiunque l'avesse vista, anche da lontano, non avrebbe minimamente optato per un'espressione d'odio. In fondo, quella giovane donna non sapeva odiare – nessuno glielo aveva insegnato – e loro ne erano consapevoli. Loro sapevano.

Loro l'avevano condannata.

Tirò su con il naso, arricciandolo in una smorfia disgustata subito dopo: l'odore del fumo le impregnò le narici, facendola quasi tossire.
Ma a sconquassarle le membra non fu l'acre aroma di legna bruciata: rabbrividì fin nelle ossa quando sentì il vento gelido che le agitava quella tunica.
Già, quella tunica... il suo abito formale! Era un giorno speciale e, come tale, aveva il suo costume d'occasione. Dopotutto, era una strega, no? Avrebbe anche potuto riscaldarsi da sola: uno straccio lurido bastava e avanzava per coprire le forme minute di Belle.
La giovane dardeggiò l'ennesima occhiata ai presenti, al pubblico di una rappresentazione magnifica e giusta.
Ricordò con un secondo di ritardo che non l'avrebbe visto, che non avrebbe incrociato quegli occhi scuri che per tanto tempo avevano cercato di fuggirla: Rumpelstiltskin era stato rinchiuso a causa sua nelle segrete del palazzo reale – come se con quella gamba malandata potesse anche solo sperare di scappare.
«Strega!» fu il timido grido di una donna vecchia e grinzosa. La risposta generale fu immediata: insulti, sputi, imprecazioni e bestemmie si levarono tra gli astanti.
Belle notò un bambino – era piccolo, non avrà avuto più di undici anni – che si faceva largo a spintoni, che procedeva verso di lei a passo idealmente spedito. Sventolava qualcosa in una mano, mentre con l'altra cercava di attirare l'attenzione dei vicini. Soltanto un uomo tarchiato e un po' rozzo lo degnò di un briciolo di confidenza. La ragazza dovette aguzzare la vista nel tentativo di leggere il labiale – di sentire non se ne parlava neanche.
«E che ne sai che non è una strega?» diceva l'uomo, lisciandosi la barba. Per quanto Belle si protendesse con il collo per intravedere il bambino, non riuscì nell'impresa: si accontentò di afferrare la seconda frase dell'adulto:«Non possiamo più fare niente. È condannata, ormai.»
Per quanto si fosse imposta fino a quel momento di rimanere impassibile, di accettare quella situazione come se ne fosse meritevole, la giovane si sentì morire dentro: una spiacevole sensazione di vuoto le invase il cuore fino a scendere all'inguine.
Si sforzò di non piangere, di non mostrare la sua debolezza: era stata giudicata rea? Era stata tacciata di stregoneria?

E sia.

«Legatela al palo!» inveì lo sceriffo con voce altissima per sovrastare il clamore.
Belle non si mosse più di moto proprio.
Chiunque l'avesse vista dal fondo della piazza, l'avrebbe scambiata per una bambola malvestita, dagli occhi troppo puri per essere una strega, dal nome troppo insolito – e troppo azzeccato – perché non lo fosse davvero.





Parole: 497

[La presente flashfic partecipa al contest "Once Upon A Flashfic" indetto da ellacowgirl sul forum di EFP]


Note dell'autrice: SONO TORNATA!!!!!
Scusate la nota veramente stupida di questa Flash, ma sono contentissima! Ho passato un periodaccio tra crisi d'ispirazione, compiti in classe, verifiche, progetti scolastici e altre cose che mi ha fatto interrompere tutti i lavori di scrittura che avevo attivi! Averlo superato mi elettrizza! XD
Annuncio, perciò, che, salvo ulteriori crisi – incrociamo le dita! –, questa raccolta riprende! Mancano dieci prompts e voglio finirla! Sappiatelo! ;)
Bene... La Flash AU in questione è frutto del mio amore per la Storia e del mio odio per la caccia alle streghe. Vedo Belle come una possibile “strega” ;)
Due sole puntualizzazioni che potrebbero sfuggire perché non esplicitate:
- Rumpel è rinchiuso perché innamorato di una presunta strega;
- la vecchia che urla non è nessuno in particolare, mentre il bambino e l'uomo che parlano sono rispettivamente Henry e Leroy.
Ringrazio infinitamente Yoan Seiyryu, Euridice100, Stria93, LadyPalma e La Lady per aver recensito lo scorso capitolo; Anya85, Beabizz, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, fatinaviola, La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx, nari92, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99, isabelle10 e La Lady per aver inserito e mantenuto la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate nonostante tutta l'attesa! Grazie, infine, a tutti i lettori silenziosi!
Un abbraccio grandissimo! <3
Julie_Julia

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Capitolo 20
*** 20. Dancing ***


20. Dancing

20. Dancing




Lì, seduta in un angolo, Belle French non aveva idea di cosa fare.
Effettivamente, escludendo l'atto di rigirarsi il bicchiere tra le mani, non aveva nulla da fare. Non sapeva nemmeno perché avesse preso quel bicchiere! Insomma, lei che non aveva mai toccato una goccia di alcol in vita sua, non avrebbe bevuto adesso un angelo azzurro!
Sospirò debolmente: in fondo, non poteva incolpare nessuno al di fuori di sé.


*


Cosa avesse spinto Rumpelstiltskin a prender parte a quello stupido ballo di fine anno era un mistero per tutti, lui compreso. Non si era mai trovato a suo agio in mezzo alla folla, non aveva amici, non aveva la ragazza.
Picchiettò le dita sul piano del tavolino, guardandosi attorno con un ghigno stampato sul volto: stava spaventando i presenti anche lì, nel giorno più felice per tutti gli studenti.


*


Il piano è rimanere quanto più possibile alla larga dalla pista da ballo: per nessun motivo al mondo mi schioderò da questa sedia.


*


Belle si morse il labbro inferiore violentemente: quella tenda non l'avrebbe protetta ancora a lungo, lo sapeva! Per il momento bastava a tenerle lontani gli eventuali corteggiatori e a nascondere la miriade di imprecazioni che stava lanciando agli organizzatori della festa: furbo, da parte loro, non annunciare i giochi e l'eventualità di scambi di coppia per ballare. Davvero furbo.
Trattenne il fiato nel vedere un'ombra passarle davanti agli occhi.
«Non pensi di essere fuggita abbastanza per stasera, dearie?»
La voce profonda e allo stesso tempo ironica di un essere maschile la fece sobbalzare. Si riprese giusto per incrociare gli occhi di Rumpelstiltskin.
«E a te che importa?» ribatté troppo acida: non avrebbe ceduto quel posto, mai!
L'altro si strinse nelle spalle, l'espressione divertita ad atteggiargli la bocca.
«Come mai sei qui?» chiese la ragazza, inarcando un sopracciglio.
«Per il tuo stesso motivo, suppongo.»
Non essere considerata troppo emarginata, pensò amaramente Belle, abbassando lo sguardo imbarazzata: non avrebbe mai creduto di avere qualcosa in comune con Rumpelstiltskin.
«Manca qualcuno?» domandarono dal mixer.
La ragazza piagnucolò qualcosa di imprecisato prima di abbandonarsi contro la parete: era giunta la sua ora.
«Credo che manchiamo solo noi.» considerò Rumpelstiltskin senza mascherare il disappunto.
«Lo credo anch'io.»
«Dunque?»
«Dunque balliamo insieme.»

*


Nonostante avesse creduto di morire lì, su due piedi, dietro quella tenda, Belle stava volteggiando tra le braccia di Rumpelstiltskin sotto gli occhi di tutti. Si sentiva osservata, strana, additata. Tuttavia, paradossalmente, non avrebbe voluto trovarsi in un luogo diverso: non si sentiva diversa.


*


Per quanto la richiesta di Belle lo avesse spiazzato, Rumpelstiltskin aveva accettato di ballare con lei: non lo avrebbe di certo ucciso! Detestava, però, dover ammettere che non fosse poi così male: chiacchierona, persino con lui, un po' testarda e ribelle, ma arguta e intelligente, tanto spiritosa da farlo sorridere. No, Belle French non era il tipo sciocco che aveva sempre pensato.


*


«Buona serata, dearie.» salutò Rumpelstiltskin, avviandosi all'uscita della sala.
Non poté vedere il sorriso di Belle che lo stava accompagnando.





Parole: 500



Note dell'autrice: Buonasera a tutti! :D
Questo ventesimo prompt mi ha veramente messa in difficoltà: non volendo rappresentare la già vista esperienza del ballo nel film Disney “La Bella e la Bestia”, ho optato per questa AU ambientata ai tempi di un ipotetico quanto inquietante liceo! Mi sono affezionata a queste riduzioni d'età! XD Qui, Belle e Rumpelstiltskin non hanno più di diciannove anni! Inoltre, per quanto riguarda l'alcolico “angelo azzurro”, preciso che non so quanto effettivamente sia forte! Io non bevo proprio e non me ne interesso: so soltanto che esiste! Nel caso non sia così forte come ho fatto intendere, mi si passa questa piccola licenza?!
A voi il giudizio ultimo! ;)
Ringrazio infinitamente Yoan Seiyryu, rumbelle2998 e Stria93 per aver recensito lo scorso capitolo; Anya85, Beabizz, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, fatinaviola, La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx, nari92, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99, isabelle10 e La Lady per aver inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate! Grazie, infine, a tutti i lettori silenziosi!

Tanto affetto per tutti voi!!! <3
Julie_Julia

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Capitolo 21
*** 21. Cooking ***


21. Cooking

21. Cooking





«Dearie, io non credo che sia una buona idea...»
Le parole di Rumpel tornarono a farsi sentire con una prepotenza che raramente le aveva contraddistinte. Forse aveva avuto ragione.
Come sempre, pensò Belle con un ringhio di rabbia; ma quell'unica constatazione venne immediatamente sostituita dalla domanda perché?
Organizzare una gara di cucina a Storybrooke era sicuramente l'iniziativa più stramba che le fosse mai balzata in mente. Si era stupita quando Regina le aveva dato carta bianca su tutto ciò che riguardasse quell'evento e quando non aveva avuto nulla in contrario alla partecipazione di coppie! Ma soprattutto si era stupita quando tutti avevano accettato l'invito! Ruby e Victor erano stati i primi, seguiti da Mary Margaret e David, Regina e Robin, Emma e Neal, anche Henry e la piccola Paige si erano uniti agli adulti! Persino Rumpel non aveva fatto tante storie.
Ed era lì, accanto a lei, ad armeggiare ai fornelli.
«Dove hai imparato a cucinare?» chiese lei d'un tratto, cercando di non pensare alla possibilità che le sfuggisse di mano il coltello.
«Mh?» fece Rumpel, evidentemente preso in contropiede. «Da nessuna parte, swaetheart.»
«Cioè... Hai fatto tutto da solo?»
«Beh... Ho mangiato per ventotto anni senza usare la magia, dunque sì, ho fatto tutto da solo.»
Belle non riuscì a nascondere l'espressione di vago imbarazzo che le imporporò le guance. Era totalmente negata in cucina: ad Avonlea non le era permesso avvicinarsi a quell'ambiente; nel Castello Oscuro aveva imparato qualcosa, ma non le era mai stato richiesto niente di troppo elaborato o di simile alle abitudini di Storybrooke.
Sobbalzò quando sentì la mano di Rumpel sulla sua.
«Dovrai aver pazienza, dearie.» le sussurrò nell'orecchio, mandandole brividi in tutto il corpo. «Cucinare è un'arte e, come tale, ha bisogno di pratica, attenzione, amore e calma. So che tu possiedi tutte queste qualità e so che diventerai una cuoca eccellente. Non affrettare i tempi, dearie: non aiuta mai farlo.»
Belle si voltò, incrociando il suo sguardo. Si ritrovò a sorridere senza rendersene conto.
«Tu non hai tutte queste qualità, amore!» scherzò, godendosi l'espressione esasperata e divertita ad un tempo del suo compagno. «Sì, hai ragione: per me c'è ancora speranza!»


*


«La coppia vincitrice di questa gara è... decisione unanime... la numero sette! Granny e Marco, su!, venite qua!»
Tra gli applausi e il riso di tutti i presenti, i due si fecero avanti, l'una con le braccia incrociate sotto al petto, l'altro rigirandosi il cappello tra le mani.
«Complimenti!» sorrise Belle, abbracciandoli.
Granny borbottò un:«Era ovvio!», mentre Marco annuiva, tutto fiero di sé.
«Qual è il premio?» chiese Ruby, curiosa, interpretando il pensiero dell'intera città.
A Granny svanì il sorriso sulle labbra nel vedere un lampo di furbizia attraversare gli occhi della giovane interpellata; corrucciò la fronte quando notò il ghigno divertito sulla bocca di Rumpelsiltskin.
«Beh... La coppia vincitrice...» cominciò Belle, già ridacchiando, «sarà premiata con la gloria per una sera soltanto: dovrà allietare tutti i cittadini con la propria cucina!»


Mai gareggianti furono più contenti di non aver vinto.




Parole: 500



Note dell'autrice:
Salve! :D
Non ho molto da dire su questa Flash, se non che è molto autobiografica: mi piacerebbe fare una gara culinaria ma non so cucinare! XD
Ringrazio
Yoan Seiyryu, Dearie e Stria93 per aver recensito lo scorso capitolo; AniaS, Anya85, Beabizz, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, fatinaviola, La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx, nari92, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99, isabelle10 e La Lady per aver inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate; tutti i lettori silenziosi!

Bacioni! <3
Julie_Julia

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Capitolo 22
*** 22. In battle, side-by-side ***


22. In battle, side-by-side

22. In battle, side-by-side




A destra, lui: elegantemente seduto su di una poltrona rossa, le gambe leggermente divaricate, il gomito piegato sul tavolino, due dita a nascondergli la sottile linea della labbra, in quel momento atteggiata ad un sorriso serafico e baldanzoso.
A sinistra, lei: seduta a terra, issata sulle ginocchia e goffamente avvinghiata al tavolino, il mento premuto sulle mani sovrapposte, i denti a mordicchiare il labbro inferiore, la fronte corrucciata per la concentrazione.
Al centro, la scacchiera: insuperabile lastra di marmo a quadri bianchi e neri, un cavallo e il re – ragionevolmente bianchi – per Belle, il re – rigorosamente nero – per Rumpelstiltskin.
«Tocca a me?» chiese la donna, evidentemente boccheggiante in cerca di tempo.
«Sì, dearie.» ribatté Rumpel, continuando a dissimulare il ghigno beffardo.
Belle batté le palpebre due o tre volte, quindi sospirò pesantemente:«Uffa!»
«Qual è il problema?»
«Non so che devo fare, ecco qual è il problema!»
Fu allora che Rumpelstiltskin scoppiò a ridere, beccandosi l'occhiataccia d'odio della sua compagna.
«Perdonami, sweatheart!» si affrettò a dire, schiarendosi la voce per imporsi l'autocontrollo. «Vedi, dearie... Non sai quello che devi fare perché non c'è più niente da fare: è patta!»
La giovane recepì l'informazione con un attimo di ritardo: osservò la scacchiera, i pezzi, sgranò gli occhi e schiuse la bocca in un muto “oh”.
Rumpel scosse il capo, attonito: Belle, nonostante gli innumerevoli tentativi di apprendere le regole degli scacchi, non era ancora in grado di vincere una partita!
Roteò gli occhi, sghignazzando.

«Che ne dici di giocare ancora?»




Parole: 253


Note dell'autrice: Buonasera a tutti!
Per questo prompt avevo pensato già da tempo a una battaglia a scacchi! Che ve ne pare? :D
Ringrazio Yoan Seiyryu per aver recensito lo scorso capitolo (ne approfitto per dirvi che risponderò sicuramente alle recensioni arretrate, non temete!); AniaS, Anya85, Beabizz, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, fatinaviola, La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx, nari92, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99, isabelle10 e La Lady per aver inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate; tutti i lettori silenziosi!

Bacioni! <3
Julie_Julia

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Capitolo 23
*** 23. Arguing ***


arguing

23. Arguing




Belle non poteva credere che stesse accadendo sul serio. No, non poteva proprio credere che il suo compagno, Rumpelstiltkin, le stesse facendo una scenata di gelosia degna di Gaston.
«Cosa vorresti insinuare?» inveì, ormai fuori di sé. «Victor ed io-»
«Ah, è così?» gridò Rumpel di rimando, fissandola in cagnesco.
«Così come?»
«Ormai per te è Victor, non più dottor Whale, giusto?»
Belle sgranò gli occhi, inizialmente perplessa, quindi ferita. No, quello era un incubo e di lì a poco si sarebbe svegliata. Sì, sì, si sarebbe svegliata, sicuramente. Avrebbe aperto davvero quegli occhi, senza dilatarli ulteriormente per lo stupore. Era tutto sotto controllo.
«Che c'è? Non rispondi? Stai confermando quello che penso!»
Tutto sotto controllo.
«Mi hai tradito con quello lì!»
No, niente era sotto controllo.
«Basta!» urlò, ma la voce le uscì decisamente più stridula e malferma di quanto avesse sperato. Una lacrima le rigò le guancia prima di darle il tempo di accorgersene. «Non voglio sentire un'altra parola del genere» sibilò quando comprese di avere la piena attenzione di Rumpelstiltskin.
Nel breve silenzio che seguì, Belle ripensò alla scena che aveva tanto destato scompiglio quella sera. Lei che parlava con confidenza con Victor. Aveva talmente dato poca importanza a quel momento, escludendo il valore affettivo nei confronti del dottore, da essersi perfino dimenticata il colore dell'abito che aveva indossato! Forse era scuro, sul blu, ma era soltanto un vago alone che le suggeriva questa opzione.
«Non ti fidi di me» sputò fuori all'improvviso, fissando un punto sul pavimento, la voce di nuovo ferma e incredibilmente atona. Percepì Rumpel deglutire, ma non ebbe la voglia di alzare lo sguardo su di lui. «Non ti fidi di me» ripeté, prendendo a tremare con lievi scosse. «Preferisci fidarti di uno stupido resoconto della serata fatto da chissà chi»
«Belle, io-» le si avvicinò, Rumpel, coprendo la distanza tra di loro in un attimo. Il suono era più dolce, più calmo. Forse quel silenzio era bastato per fargli capire che stava sbagliando, che stava davvero accusando la sua Belle di un tradimento vero e proprio ma che andava al di là delle intenzioni della donna. Forse stava realizzando l'impossibilità di quel fatto. Forse lo stava facendo troppo tardi.
«Belle, non-» provò a sfiorarle un braccio, delicato.
«Non mi toccare» sussurrò la ragazza, indietreggiando di scatto.
Un ballo. Tutto ciò per un ballo. Un innocente ballo con un amico.
«Non mi toccare!» alzò la voce, nonostante l'uomo non stesse più cercando un contatto.
In un attimo si voltò, conquistò le scale e corse a rifugiarsi nella propria stanza: non amava piangere di fronte a Rumpelstiltskin quando sapeva di non avere colpe.





Parole: 439



Angolo dell'autrice: Per la serie: chi non muore si rivede!
Comincio con le scuse: avrei dovuto aggiornare una settimana fa tutt'altra raccolta, ma, per problemi di connessione all'inizio e mancanza di tempo in secondo luogo, non ho potuto fare altro che rinunciare. Mi dispiace tantissimo, davvero, e imploro venia! :(
Perché ho aggiornato questa challenge cominciata l'anno scorso? Perché ho avuto l'ispirazione per questo capitolo! Ho ritrovato il file spulciando nei documenti del mio computer e ho visto che avevo ancora i prompt. Per questo, un grazie speciale va ad Euridice100 che, tempo addietro, mi concesse gentilmente di utilizzare la sua OS “Blue Velvet.” (link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2288007), che consiglio assolutamente perché è scritta divinamente ed è da lì che ho cominciato a shippare la FrankenBeauty (o DoctorBeauty, come volete). Merita davvero, dunque passate di lì, anche per avere più chiaro l'evento cui si fa riferimento in questa Flash.
Non do un'altra scadenza per questa raccolta RumBelle perché non garantisco di portarla a termine! Quando avrò la giusta dose di fantasia per continuare con i capitoli, aggiornerò! :D
Dopo le scuse e le premesse, passerei ai ringraziamenti. Con mio grandissimo stupore, ho visto che i lettori sono aumentati, così come la presenza della FF nelle liste! *-* Io non ho veramente parole per ringraziare tutti voi che, nonostante tutto il tempo passato dall'ultimo aggiornamento, siete rimasti e siete arrivati! Grazie di tutto cuore perché mi avete riempita di gioia! <3
Dunque, grazie a Euridice100, Yoan Seiyryu, Stria93 e seasonsoflove per le recensioni lasciate all'ultimo capitolo – e che ancora aspettano una risposta, insieme a tutte le altre! Sono pessima, a volte me ne rendo conto! – , a AniaS, annachiara27, Anya85, Beabizz, Checca Belle, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Elema, Emyscarano, Euridice100, Faith18, fantasy93, fatinaviola, gionem, Gio_Kayers, Giu_99, GiuliaComix, Heartofgold, isabelle10, La bambina fantasma, La Lady, LadyPalma, licet, martaxx, nari92, padme83, PiccolaRumple, PoisonRain, Rumple_bumple, S05Ij, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, valeego e Yoan Seiyryu per aver inserito la raccolta tra le preferite/seguite/ricordate! Grazie a tutti i lettori silenziosi! Siete tantissimi e vi ringrazio con tutta me stessa! *-*
Un bacione a tutti quanti voi e al prossimo aggiornamento – se vorrete! <3

Julie_Julia

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Capitolo 24
*** 24. Making up afterwards ***


24

24. Making up afterwards





Sapeva già dove trovarla: nella sua stanza, intrufolata sotto le sue lenzuola, magari avvinghiata al cuscino che le asciugava le lacrime a poco a poco.
Doveva andare a scusarsi, lo capiva, ma non ne aveva il coraggio. Gli tremavano le mani al solo pensiero, il cuore cominciava a battergli freneticamente, ma non era una sensazione piacevole, non era la stessa emozione di quando stringeva al petto la sua Belle per scoccarle un bacio.
Sentì lo stomaco contrarsi in una morsa di dolore. Era stato sciocco, stupido, meschino.
Gli tornarono vividi i ricordi di quella sera, anzi, la trasposizione dei ricordi di quella sera.
A parlargli era stata una certa Nala, l'organizzatrice della festa. Non la conosceva, ma Nala sapeva chi fossero entrambi, e con tutta tranquillità si era recata al banco dei pegni, congratulandosi per il ritorno e, soprattutto, per dire che aveva tentato di risollevare il morale di Belle in quella dolcissima serata. A questo punto aveva cominciato a raccontare del dottor Whale, di come avevano lungamente chiacchierato, di come l'aveva vista salire nella macchina di Victor... L'aveva fatto senza malizia, ma a Rumpelstiltskin quelle parole avevano bruciato il cuore di gelosia.
Si prese la testa fra le mani: si sentiva un idiota, lì, ripensando a quanto sapeva. Sperò davvero di non aver parlato a Belle in quel modo, di non averla ferita, che si sarebbe svegliato da un incubo in cui lui aveva recitato di nuovo la parte del mostro. Ma la donna che amava non era seduta sul divano accanto a sé. Era di sopra, in camera, a piangere di disappunto e dolore.
Si alzò, percorrendo lentamente la strada che lo separava da lei: in un modo o nell'altro, doveva chiederle scusa. Voleva chiederle scusa.
Bussò piano, una volta sola, ed entrò.
Non vide subito la donna dagli occhioni azzurri: l'aveva cercata sul letto, ma Belle era alla finestra, guardava fuori.
Fu lei la prima a scuotersi. Sorrise nel riflesso del vetro.
«Ce ne hai messo di tempo» osservò, asciutta.
Rumpel ammutolì. Si limitò a schiarirsi la gola e ad avanzare fino a posarle una mano sui fianchi con poca convinzione.
«Belle, io... io...» balbettò, la voce che tremava. «Scusa» disse infine in un sussurro. Soltanto allora Belle si voltò, passandogli una timida carezza sul volto. Aveva una strana luce negli occhi che lo fece sentire trionfante per diversi attimi.
«Ho sbagliato» riprese. «Io ti amo, Belle, e mi fido di te, te lo giuro, e-» un dito sulle labbra lo zittì.
«Ti ho già perdonato, tesoro» rivelò lei. «Potrei anche capirti, ma ti prego: non farlo mai più. Fidati di me, di noi! Sai che ti parlerei di qualsiasi... cedimento da parte mia: non immaginarne di inesistenti»
Rumpel non riuscì a trattenersi oltre: stinse a sé il corpo dolce di Belle, chiudendolo in un abbraccio bagnato dalla loro lacrime. «Te lo prometto, Dearie»
Belle ricambiò la stretta con affettuoso trasporto: non gli avrebbe mai detto che, in fondo, quella gelosia non le era così tanto dispiaciuta.





Parole: 500




Angolo dell'autrice: Ciao a tutti! *_*
Sono tornata ancora con questa raccolta! Di tanto in tanto, l'ispirazione arriva! Per di più, li avevamo lasciati dopo un bruttissimo litigio. Domani, poi, è San Valentino e, sebbene io non ne sia una grande sostenitrice, mi sono sentita in dovere di ristabilire il rapporto dei nostri amorini! :P
Piccola precisazione su... Nala. Sì, avete letto bene, è la Principessa de Il re leone – continuo a sperare che gli autori riescano ad inserire questo cartone Disney nei vari meandri degli intrecci in stile OUAT –. Ho deciso di aggiungere questo piccolissimo OC perché, essendo questa Flash ancora basata sul lavoro di Euridice100, “Blue Velvet.” (il link è presente nel precedente aggiornamento, ma lo inserisco anche qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2288007), ho preferito non implicare per un così breve scritto altri che già conosciamo. Ho pensato che soltanto una persona che non ha molta familiarità con i RumBelle avrebbe potuto riferire l'accaduto per pura voglia di riepilogare la festa in questione. Sarebbe stato avventato da parte degli altri, almeno secondo me: immaginate anche il buonissimo Archie che va al banco dei pegni a raccontare di come Belle sia stata tanto amabile con Victor! :') Tra i personaggi Disneyani, Nala mi è sembrata la più adatta: la giovane che prova a risollevare gli animi altrui, a far riscoprire se stessi... Spero che non sia risultata assurda. L'idea mi piace, lo ammetto, e potrei tornare su questa figura, magari inserendola a Storybrooke... Non garantisco niente! ;)
Detto ciò, spero che il riavvicinamento vi sia piaciuto! ^_^
Vorrei, inoltre, scusarmi per l'assenza nell'ultimo periodo – in particolare con Euridice100, appunto, alla quale devo parecchie recensioni per la sua bellissima long –, ma tra un impegno e l'altro non riesco a calibrare la mia attività sul sito! Prometto che prima o poi mi impegnerò a recuperare tutto! ♥
Ringrazio, ora, Euridice100 e Stria93 per aver recensito lo scorso capitolo, AniaS, annachiara27, Anya85, Beabizz, BeaSnape, Checca Belle, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Elema, elly_didyme_volturi, Emyscarano, Euridice100, Faith18, fantasy93, fatinaviola, gionem, Gio_Kayers, Giu_99, GiuliaComix, Heartofgold, isabelle10, La bambina fantasma, La Lady, LadyPalma, licet, martaxx, nari92, padme83, PiccolaRumple, PoisonRain, Rumple_bumple, S05Ij, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, valeego e Yoan Seiyryu per aver inserito la raccolta in una delle liste, e tutti i lettori silenziosi!
Un bacione a tutti e al prossimo aggiornamento! ♥

Julie_Julia

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