Nella spirale della rosa di Menade Danzante (/viewuser.php?uid=289895)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01. Holding Hands ***
Capitolo 2: *** 02. Cuddling somewhere ***
Capitolo 3: *** 03. Watching a movie ***
Capitolo 4: *** 04. On a date ***
Capitolo 5: *** 05. Kissing ***
Capitolo 6: *** 06. Wearing eachothers' clothes ***
Capitolo 7: *** 07. Cosplaying ***
Capitolo 8: *** 08. Shopping ***
Capitolo 9: *** 09. Hanging out with friends ***
Capitolo 10: *** 10. With animal ears ***
Capitolo 11: *** 11. Wearing kigurumis ***
Capitolo 12: *** 12. Making out ***
Capitolo 13: *** 13. Eating icecream ***
Capitolo 14: *** 14. Genderswapped ***
Capitolo 15: *** 15. In a different clothing style ***
Capitolo 16: *** 16. During their morning ritual(s) ***
Capitolo 17: *** 17. Spooning ***
Capitolo 18: *** 18. Doing something together ***
Capitolo 19: *** 19. In formal wear ***
Capitolo 20: *** 20. Dancing ***
Capitolo 21: *** 21. Cooking ***
Capitolo 22: *** 22. In battle, side-by-side ***
Capitolo 23: *** 23. Arguing ***
Capitolo 24: *** 24. Making up afterwards ***
Capitolo 1 *** 01. Holding Hands ***
01. Holding Hands
01.
Holding Hands
Rumpelstiltskin stava
sistemando gli ultimi conti del mese di dicembre quando il
campanellino trillò, strappandolo dalla sua tranquillità. Era sul
punto di far notare il cartello Close appeso
sulla maniglia, ma un profumo intenso di fragola gli fece
alzare gli occhi dai registri: sorrise ancor prima di vedere Belle.
«Dearie!» la salutò,
prendendosi qualche secondo per osservarla bene. Aveva un cappotto
rosso, un berretto di lana, una sciarpa ben stretta attorno al collo
e un paio di guanti bianchi. Era uno splendore, pensò Rumpel, anche
così infagottata.
«Ancora qui?!» esclamò
la ragazza, già arrivata al bancone.
«Sweatheart,
stavo solo-» tentò di giustificarsi lui.
«Quanto tempo ti serve?»
chiese Belle, ignorandolo quasi del tutto.
«Non lo so, esattamente.
Non fare quella faccia, dearie! Sei stata tu a dirmi che non ha senso
usare la magia per queste sciocchezze!»
Già, con la magia
avrebbe fatto sicuramente prima...
Belle si mordicchiò il
labbro inferiore, pensierosa. Quindi sospirò, roteando gli occhi.
«E va bene!» concesse,
esasperata. «Per oggi potremmo fare un'eccezione. Ma che non si
ripeta più!»
Rumpel sollevò un angolo
della bocca in un ghigno poco convincente.
«Ai vostri ordini,
Principessa!» e con un movimento fluido della mano fece apparire le
somme che stava tirando da un'ora.
«Direi che ho terminato,
dearie. Adesso vorresti essere così gentile da spiegarmi il motivo
di tanta fretta?»
Belle sorrise, una luce
intelligente ad attraversarle gli occhi azzurri.
«Seguimi!» annunciò,
allontanandosi dal mobile di mogano. Ridacchiò di fronte
all'espressione dubbiosa del suo uomo. «Non farti pregare, Rumpel!»
Fu costretto ad obbedire:
la seguì fin sulla soglia del negozio, indossando il soprabito nero.
Fece per prendere l'ombrello, ma una mano inguantata lo fermò appena
in tempo.
«No, aspetta.» gli
disse Belle, aprendo la porta.
Rumpel non riuscì a
trattenersi dallo sgranare gli occhi: morbidi fiocchi di neve
volteggiavano al chiarore dei lampioni.
«Nevica!» esultò la
donna al suo fianco, l'aria da bambina impressa sul volto. «Capisci?
Nevica! Finalmente!»
Rumpel annuì, ripensando
alla disperazione di Belle davanti al ritardo di quel prato bianco.
Sussultò appena quando
sentì le dita lanose della giovane intrecciarsi alle proprie. Non
servirono parole per capire cosa volesse dirgli.
Abbozzò un sorriso prima
di annullare la distanza tra di loro, schiudendo le labbra di Belle
in un dolce bacio, uno di quelli che per tanto tempo aveva temuto.
Si beò della sue guance
lievemente arrossate, della sua espressione tenera e quasi infantile;
quindi, con un gesto del braccio libero, la invitò ad uscire per
seguirla un attimo dopo.
Passeggiarono a lungo,
mano nella mano, incuranti dei malanni: in quel momento esistevano
solo loro e la neve.
«Natale non è Natale
senza la neve!» sentenziò Belle con voce trasognata.
Rumpelstiltskin pensò
che aveva ragione.
Parole:
449
Nota
dell'autrice: Eccomi qua,
di nuovo! :D
Incuriosita
da questa sfida, da tutte coloro che l'hanno intrapresa, convinta
infine da Erin00
– che ringrazio infinitamente per questo! –, ho deciso di
mettermi in gioco con la mia OTP, alias RumBelle! Sono stata
indecisa, a dirla tutta, su quale coppia scegliere, ma il mio amore
per loro è stato troppo forte! Spero di riuscire nella Challenge,
soprattutto in fatto di tempistica!
Vorrei
dire due paroline sul titolo della raccolta: “Nella
spirale della rosa” vorrebbe
essere un richiamo al labirinto della rete mentale dei pensieri di
ognuno di noi. Il labirinto è simboleggiato dai petali della rosa,
di cui, infatti, è difficile stabile l'origine e i punti di
congiunzione, anche se la si osserva dall'alto. Questi sono i postumi
della lettura di “Il nome della rosa” - che consiglio vivamente a
chi non l'ha letto! - di Umberto Eco. ;)
Ringrazio
tantissimo chi è arrivato fin qui a leggere, chi vorrà lasciarmi un
commento di qualunque tipo e chi vorrà seguire questa raccolta!
Un
bacione grandissimo a tutti voi!
A
domani! ;)
Julie_Julia
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Capitolo 2 *** 02. Cuddling somewhere ***
02. Cuddling somewhere
02.
Cuddling somewhere
Belle
comparve sulla soglia della camera da letto in camicia da notte e con
un libro in mano. Rumpel fissò per un attimo quell'oggetto, giusto
per leggerne il titolo: “Jane Eyre”.
«Dearie,
ti pregherei di illuminarmi:» cominciò, dando al suo tono di voce
la sfumatura più diplomatica di cui disponeva, «quante volte hai
letto quel libro da quando ti conosco?»
La
ragazza arricciò il labbro inferiore nel vano tentativo di
ricordare. Si arrese con un'alzata di spalle.
«Non
ricordo.»
«Io
sì. Venti. E non oso immagine quante volte tu l'abbia letto prima
di conoscere me.»
Belle
gonfiò le guance, ma non riuscì a trattenere una risatina
imbarazzata.
«È
bellissimo, non posso farci niente!» si giustificò, riponendo
l'interessato sulla mensola. Quindi si distese nel letto,
accoccolandosi contro il corpo di Rumpel.
«Lo
sai a memoria, Belle. Non ha senso restare in piedi fino alle due del
mattino per finire un libro di cui si conoscono anche le virgole!»
La
giovane sghignazzò, scuotendo il capo impercettibilmente.
«In
effetti, venti volte non sono poche...» constatò, stringendosi
ancora di più all'uomo.
Rumpel
annuì, circondandole le spalle con un braccio. Si ritrovò a
contatto con la pelle nuda del braccio di Belle, stupendo
all'istante: inverno, neve, lei aveva perennemente freddo ma dormiva
in quel modo.
«Quell'amore
è meraviglioso.» continuò Belle, imperterrita. «Jane impara ad
amare Edward con tutta se stessa, nonostante il segreto di Bertha. E
lui la ama a sua volta, alla stessa maniera. È un amore che va oltre
le apparenze...» ribadì, e dal modo in cui la sua mano scivolò sul
petto di Rumpel, egli capì che aveva lo sguardo perso nel vuoto,
sognante, innamorato.
L'uomo
avvertì un tuffo al cuore e l'istinto di cullare quella ragazza che
ancora, forse, non sapeva quanto credere nel loro rapporto: le aveva
spezzato il cuore, d'altronde, cosa si aspettava?
Decise
di asseconda quella voglia improvvisa, coinvolgendola in un meritato
abbraccio, come se quel gesto potesse lenire il dolore di anni –
ventotto anni.
«È
vero,» convenne, «è un amore che va oltre le apparenze.»
La
sentì sciogliersi nello stesso istante in cui Rumpestiltskin
sorrise, abbandonando quel ghigno di folletto che, nonostante tutto,
non l'aveva mai allontanata.
Parole: 362
Nota
dell'autrice: Eccomi con il secondo prompt di questa challenge!
Cosa ne pensate?!
Vorrei
ringraziare Yoan Seiyryu, Stria93, Euridice100 e LadyPalma
per aver recensito il primo capitolo di questa raccolta: siete state
dolcissime! Ringrazio anche martaxx, coccinella75, Stria93 e
Yoan Seiyryu per aver inserito la raccolta tra le seguite e le
ricordate! E, ovviamente, un grazie a tutti i lettori silenziosi!
A
domani!
Un
abbraccio!
Julie_Julia
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Capitolo 3 *** 03. Watching a movie ***
03. Watching a movie
03.
Watching a movie
Non
ebbe neanche il tempo di aprire la porta di casa: un poderoso
starnuto lo raggiunse dal salotto.
«Tutto
bene, sweatheart?» chiese inutilmente, già consapevole che,
essendo tornata in così largo anticipo dalla Biblioteca, Belle non
stata affatto bene.
«Do!»
mugugnò lei prima di soffiarsi rumorosamente il naso.
Rumpel
pregò di trovarla almeno senza felponi addosso.
Eppure,
sgranò gli occhi e scoppiò a ridere simultaneamente: tuta da
ginnastica in comodissimo pile, coperta di un indecente rosso
scarlatto, rigorosamente di lana, pantofole rosa con tanto di
coniglietti disegnati; a completare il già penoso quadretto, vi
erano una confezione di kleenex e l'esemplare preistorico di una
videocassetta adagiato sul divano.
Rumpelstiltskin
placò la sua ilarità nel riconoscere la locandina: Via col
vento.
Belle
dovette intercettare lo sguardo inorridito dell'uomo, perché
domandò:
«Lo
bediamo insieme?!»
«Non
ci pensare neanche, dearie!» esclamò Rumpel, indignato. «Io quel
coso non lo vedo!»
Si
pentì di averlo definito coso un attimo dopo: la giovane
aveva sgranato gli occhioni, già lucidi per la febbre e il
raffreddore.
Tirò
su con il naso, tossicchiando e respirando a fondo per riprendere
fiato.
«Dài!
Sii buono con me!» piagnucolò, ridendo subito dopo.
Non è possibile!,
pensò Rumpel, realizzando che fosse davvero tanto malata.
«Ti
prego!» continuò lei, mordicchiandosi il labbro inferiore.
«No,
Belle, sono io che prego te! Tutto, ma non Via col vento!» fu
la risposta esasperata e secca.
La
donna incrociò le braccia sotto al seno – o, almeno, Rumpel così
indovinò, lavorando di tanta fantasia – e, estratta la sua più
veritiera espressione imbronciata, fissò il televisore scuro.
Rumpel
roteò gli occhi. «Proponi qualcos'altro.» borbottò, appoggiandosi
pesantemente al bastone in segno di resa.
«Do!
O Via col vento, o niente!» ribatté lei, voltando il capo di
lato.
L'uomo
sospirò, valutando la situazione: Belle stava male, molto male, lo
aveva aspettato per vedere il film e ora lui la stava deludendo in
quel modo?
«E
sia.» acconsentì, di malumore. «Ad una condizione: domani scelgo
io cosa vedere, intesi?»
Belle
tornò a guardarlo raggiante, annuendo con vigore. Quindi, battendo
la mano sul divano, lo invitò a prendere posto accanto a sé.
Rumpel
inserì la videocassetta nel lettore e, assicuratosi che il nastro
fosse avvolto, si accomodò, tuttavia non pigiò il tasto Play:
le stese una mano.
«Abbiamo
un accordo, dearie?» ghignò, ironico.
Belle
inarcò un sopracciglio, divertita:«L'ultima volta che ho stretto un
accordo con de, mi sono innamorata... Sei proprio sicuro di
volermi coddannare ancora ad una disgrazia del genere?!»
Rise
di nuovo, stupita dall'occhiata sconvolta che Rumpel le rivolse:
strinse la mano con vigore.
L'uomo
scosse il capo, ancora incredulo.
«Buonanotte!»
scherzò, sprofondando nello schienale del divano mentre dava il via
alla visione del film.
«Smettila!»
lo rimbrottò Belle, dandogli un buffetto sulla spalla, prima di
poggiarvi sopra il capo.
Mai
rimprovero fu più gradito.
Parole:
466
Nota
dell'autrice: Salve, gente! :D
Non
potete immaginare quanto mi sia divertita a scrivere la Flash di
oggi! Belle raffreddata che parla in quel modo mi ronzava in testa da
tempo! Quale modo migliore per dare sfogo alla mia fantasia?!
Ringrazio
di tutto cuore Yoan Seiyryu, LadyPalma, Stria93 ed Euridice100
per aver recensito il capitolo di ieri! Un grazie immenso ad Anya85,
coccinella75, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, martaxx,
PiccolaRumple, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Stria93, Yoan
Seiyryu e La Lady per aver inserito la raccolta nelle
seguite/preferite/ricordate! E, naturalmente, grazie a tutti i
lettori silenziosi! :D
Un
bacione a tutti e a domani!
Julie_Julia
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Capitolo 4 *** 04. On a date ***
04. On a date
04. On
a date
Belle
era perfettamente conscia dei guai cui stata andando incontro. Sapeva
che Rumpel non le avrebbe perdonato quel gesto, neanche se fossero
passati cento anni in un secondo. Ma doveva farlo – voleva
farlo!
Annuì
con vigore, rispondendo alle sue convinzioni; si strinse fugacemente
nella giacca nera e, sorridendo soddisfatta della sua preparazione,
bussò decisa.
Non
passò neanche mezzo minuto: Rumpelstiltskin aprì la porta,
abbozzando un sorriso.
«Belle!»
esclamò, inarcando le sopracciglia. «Che ci fai qui a quest'ora?
Avevi detto che saresti stata da Ruby per-»
«Cambio
di programma.» rivelò lei, tutto d'un fiato.
Rumpel
la squadrò per bene: stivaletti in pelle lucida, maglioncino fin
sopra alle ginocchia, trucco impeccabile...
«Accomodati,
allora!» disse noncurante, spostandosi di lato per farla passare.
Avranno litigato,
pensò: accadeva, raramente, ma accadeva.
Tuttavia,
Belle non si mosse.
«Qualcosa
non va?» chiese, indeciso.
«Andiamo.»
«Ehm...
Dove, dearie?»
«Usciamo,
non lo so, non m'importa. Usciamo e basta.»
Rumpel
fece schioccare la lingua contro il palato, accennando l'ombra di un
sorriso.
«Belle,
perché mi stai-?»
«Perché
ti sto chiedendo di uscire? Perché lo sto facendo io e non
tu?» sputò fuori lei, cercando di apparire minacciosa. «Perché
temo che tu abbia dimenticato un piccolissimo
particolare, Rumpel!»
L'uomo
non si sforzò neanche di chiedere quale fosse: attese paziente che
gli venisse urlato in faccia.
«Oggi
è San Valentino, Rumpel!» annunciò Belle, infatti. L'altro
fece per ribattere, ma una mano tesa della ragazza troncò la
risposta sul nascere. «Non dirmi che non ha senso, non dirmi che non
è necessario uscire il giorno di San Valentino per dimostrare che ci
amiamo, non dirmi che tu non sei il tipo da queste smancerie, perché,
ti avverto, non m'interessa! Questo è il mio primo San Valentino e
voglio viverlo come si deve. – fece una pausa ben studiata –
Sono stata chiara?»
*
«Tu...
tu n-non avevi dimenticato che... Io...»
Un
gazebo sulla spiaggia illuminato da sole candele rosse, una rosa
dello stesso colore che spiccava su di un tavolo apparecchiato per
due.
«No,
dearie, non avevo dimenticato questo giorno!»
Belle
sentì gli occhi pungere e capì all'improvviso che sarebbe scoppiata
in lacrime di lì a poco. Artigliò il labbro inferiore con i denti,
prima di dichiarare con un sospiro:«Ho rovinato tutto.»
L'uomo
rise, passandole la mano libera dal bastone sulla guancia in una
dolce carezza. «Sweatheart, non importa.» la rassicurò,
scuotendo il capo. «Siamo qui, no? Bene, godiamoci questo momento e
non pensiamo a quello che sarebbe potuto accadere se...» e con un
gesto evasivo della mano lasciò intendere una qualunque condizione.
Belle
annuì, una lacrima a solcarle la guancia. Si alzò in punta di piedi
per baciarlo.
«Ti
amo, Rumpel.» soffiò ancora sulle sue labbra.
«Ti
amo anch'io, Belle.»
Solo
in quell'istante la giovane si accorse dell'atmosfera decisamente
troppo magica che li circondava.
Gli
rivolse, infatti, un'occhiata di rimprovero, ma decise di non andare
oltre sulla questione incantesimi.
Lanciò
uno sguardo alla sua destra, incontrando il mare scintillante alla
luce lunare.
Quella
distesa d'acqua, almeno, era vera, come il loro amore.
Sorrise.
Parole: 500
Note
dell'autrice: Buonasera! ;)
Questo
quarto prompt non è stato esattamente facile da gestire – forse
sono andata nell'OOC con Rumpelstiltskin, infatti! Ma non ho avuto
idee diverse da San Valentino! A voi il giudizio ultimo! :D
Torno
a ringraziare Yoan Siyryu, LadyPalma, ctdg, Stria93 ed
Euridice100 per aver recensito lo scorso capitolo; grazie
infinite a Anya85, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100,
Faith18, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever,
Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27 e La Lady
per aver inserito la raccolta nelle seguite/ricordate/preferite; un
immenso grazie anche a tutti i lettori silenziosi! ^_^
Un
bacione e al prossimo prompt!
Julie_Julia
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Capitolo 5 *** 05. Kissing ***
05. Kissing
05.
Kissing
Una
giovane donna dai capelli castani raccolti in una comoda acconciatura
che le ricade sulle maniche a sbuffo di un vestito bianco e azzurro.
Una giovane donna che le somiglia.
Un
uomo – o qualcosa dalle sembianze umane – dalla pelle troppo
olivastra per essere definita normale, che contrasta incredibilmente
con la casacca rossa e oro.
Dietro
di loro, forse, un cerchio – o una ruota?
I
loro volti che si protendono l'uno verso l'altro, gli occhi ora
incatenati reciprocamente, ora chiusi per assaporare al meglio la
magia del momento.
Il
bacio: due paia di labbra che si uniscono, che si frappongono, che si
assaporano, che si completano.
E
poi il vuoto, il nulla, l'oscurità.
È
questo tutto ciò che Lacey riesce a ricordare al di fuori della sua
vita, della sua vera vita. Sa perfettamente di essere la
figlia di un inventore ritenuto pazzo; sa perfettamente che ha
ereditato la pazzia del padre; sa perfettamente che è stata
cacciata dalle scuole perché dannosa per la salute degli altri
studenti; sa perfettamente che merita di vivere il resto della
sua vita come una prigioniera lì, in quel manicomio; sa
perfettamente che la sua pazzia è tutta una menzogna: pazzi sono
quelli che l'hanno rinchiusa; sa perfettamente che non può fare
niente per cambiare la situazione.
Sa
perfettamente chi è.
Eppure,
quel sogno la tormenta da troppo tempo per non essere un ricordo.
Scuote
la testa, Lacey: sta perdendo tempo! A cosa serve ricondurre un
ricordo ad un evento reale se non puoi più vivere quella realtà che
ti è stata negata?
Sghignazza,
arresa e indispettita allo stesso tempo.
Volta
il capo di lato, giusto per controllare che non ci sia qualche topo
nella cella.
Un
brivido le percorre la schiena, scuotendola tutta.
Rivede
d'improvviso quelle labbra, quel tocco gentile, leggero, amorevole.
Rivede quel bacio tra la ragazza che le somiglia tanto e l'uomo dalla
pelle troppo olivastra.
E
un nome le risuona nella testa:
Rumpelstiltskin.
Parole: 325
Nota
dell'autrice: Salve! :D
Ecco
questo quinto capitolo un po' angst! Ammetto che non è stato
facilissimo scegliere la situazione, ma questa mi ha ispirata
particolarmente.
Due
paroline sulla Flash in questione: come qualcuno di voi già sa, per
me Regina ha creato per Belle a Storybrooke la falsa identità di
Lacey anche prima degli eventi che la vedono agire. Ho voluto
costruirle intorno il suo passato – di cui non viene detto niente
–, con qualche richiamo al film La Bella e la Bestia.
Spero
che anche questa storia possa piacervi! :D
Grazie
a LadyPalma, seasonsoflove, Yoan Seiyryu, Stria93 ed
Euridice100 per aver recensito lo scorso capitolo! Grazie
infinite a Anya85, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100,
Faith18, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever,
Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27 e La Lady
per aver inserito la raccolta nelle seguite/ricordate/preferite; un
immenso grazie anche a tutti i lettori silenziosi! ^_^
Un
abbraccio fortissimo!
Julie_Julia
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Capitolo 6 *** 06. Wearing eachothers' clothes ***
06. Wearing eachothers' clothes
06.
Wearing eachothers' clothes
«Dannazione!»
La
simultanea imprecazione di Belle e Rumpelstiltskin risuonò in tutta
la casa, superando perfino l'assordante frastuono delle campare della
Torre di Storybrooke.
Poteva
una radiosveglia rotta creare tutto quello scompiglio?
Evidentemente,
sì.
Belle
si era chiusa in bagno, quasi senza lasciare che anche Rumpel si
facesse almeno una doccia.
«Devo
essere in Biblioteca tra venticinque minuti!» si lamentò la
ragazza, nonostante l'acqua scrosciante.
«Belle,
ti prego, non peggiorare la situazione!» ribatté lui, stressato.
«Sono in ritardo anch'io!»
La
vide tornare dalla stanza attigua – con lo spazzolino da denti
ancora in bocca e il volto arrossato dalla furia delle mani – e
afferrare il primo paio di pantaloni che riuscì a trovare adagiato
sulla poltrona accanto al letto.
L'altro
cominciò a rovistare nell'armadio, sibilando improperi a fior di
labbra: dove diavolo erano i suoi, di pantaloni?!
Emise
un verso gutturale, decidendo di dedicarsi ad altro: la camicia. Ne
prese una bianca, infilandola un po' a fatica.
Belle,
perché non sai ancora fare la lavatrice?, si domandò quando i
gemelli non accennarono a chiudersi: l'ennesima camicia ristretta!
Si
ritrovò a mollare l'impresa di abbottonarla con uno sbuffo di
disapprovazione.
I
pantaloni!, gioì vedendoli sulla cassapanca del bagno riflessi
nello specchio.
«Mi
spiegheresti qual è il tuo problema con i programmi di lavaggio,
dearie?» abbaiò quando dovette tirare con forza per far scorrere il
tessuto sulle gambe.
Aveva
quasi finito di combattere contro il destino avverso, quella mattina
particolarmente insistente, ma un dettaglio gli bloccò i movimenti:
non c'era traccia della cerniera, non c'era traccia del bottone
d'oro.
Corrugò
la fronte, dubbioso, nello stesso momento in cui Belle annunciò, un
po' titubante:«Rumpel, non vorrei inquietarti, ma credo che tu abbia
preso la mia camicetta preferita!»
Dal
suo tono, l'uomo indovinò l'espressione della giovane: divertita,
intenta a mordersi l'interno della guancia per non scoppiargli a
ridere in faccia.
Uscì
dal bagno con il volto truce.
Non
fu comunque in grado di trattenere l'ilarità della ragazza: Belle si
coprì la bocca con una mano, per frenare l'irrefrenabile.
«Basta,
Belle.» disse Rumpel, piano, in imbarazzo.
«Ma
ti prego! Guardati!»
L'uomo
fece quell'errore: si guardò allo specchio, rimanendo di sasso.
Quella camicia bianca era bellissima su Belle – ricordava, infatti,
di averla vista con quell'indumento –, ma su di lui era davvero
ridicola. E i pantaloni! Il completo di chissà quale tailleur della
compagna. Il bastone non aiutava assolutamente la sua immagine.
Gli
lanciò un'occhiata sulla superficie trasparente.
Ghignò.
«Sweatheart,
anche tu hai i miei vestiti addosso.» constatò, notando persino la
giacca.
Belle
sorrise, una scintilla di intelligenza negli occhi.
«C'è
una piccola differenza, amore:» cominciò, mettendogli le mani sulle
spalle, «a me, i tuoi, stanno bene. A te, i miei, no!».
Gli
schioccò un sonoro bacio sulla guancia, dileguandosi in meno di
trenta secondi vestita da uomo.
Rumpel
realizzò di essere rimasto solo nel sentire la porta chiudersi e la
risata scemare.
Eppure,
a pensarci bene, non era solo: c'erano lui e il suo entusiasmante,
fantastico, delizioso riflesso.
Fortunatamente,
non sono nato donna.
Parole:
500
Note
dell'autrice: Ciao!
Eccomi
tornata con il solito Fluff! Non sapevo cosa inventarmi, quando ho
avuto una specie di flash con Severus Piton vestito da nonna di
Neville! Scusate! XD
Spero
che vi abbia fatto sorridere! ;)
Ringrazio
Yoan Seiyryu, Stria93 e LadyPalma per aver recensito il
capitolo precedente! Un grazie immenso a Anya85, coccinella75,
ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, martaxx, PiccolaRumple,
S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever, Silver Loreley, Stria93, Yoan
Seiyryu, annachiara27, La Lady, Checca Belle e Giu_99 per
aver inserito la raccolta nelle seguite/preferite/ricordate! E,
ovviamente, grazie a tutti i lettori silenziosi!
Un
bacione, dearies, e a domani con Cosplaying – A.I.U.T.O.
Julie_Julia
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Capitolo 7 *** 07. Cosplaying ***
07. Cosplaying
07.
Cosplaying
«Belle,
ti posso chiedere un favore? Sì? Bene: potrei essere informato delle
iniziative cui parteciperemo prima che tu accetti per
entrambi?»
Rumpelstiltskin
non sapeva cosa fosse più inquietante, se la tuta blu elettrico con
tanto di corazza bianca, o la parrucca dai capelli ritti, spigolosi e
– particolare non poco importante – pesanti.
Si
stava guardando allo specchio con occhio fin troppo critico, un
angolo della bocca alzato in una smorfia di disgusto e dolore.
«Sei
bellissimo, tesoro!» lo rassicurò Belle, comparendogli alle
spalle.
«Non
ho ancora capito cosa dobbiamo fare!» sputò fuori lui, sbuffando.
La
giovane roteò gli occhi divertita, poggiandogli la guancia
nell'incavo del collo.
«Abbiamo
voluto – avete voluto! – organizzare una festa a tema per
il compleanno di Emma e-»
«Non
mi risulta che la signorina Swan ami le feste di compleanno.»
«Dice
così per non pesare sugli altri. Noi, in ogni caso, saremo Vegeta
tu, e Bulma io!»
Non
fu necessario che l'uomo esplicitasse la sua domanda spontanea: Belle
capì al volo.
«Mi
vuoi far credere che in trent'anni di permanenza in questo mondo non
hai mai visto Dragon Ball?!» ridacchiò.
Rumpel
continuò a fissare la sua indecente figura, sospirando appena.
«Mi
dolgo, dearie, della mia ignoranza.» fece sarcastico. «Temo anche
che provvederai a spiegarmi di cosa si tratti. Sbaglio?»
«Vedo
che mi conosci bene, allora! Dragon Ball è un anime,
ma prima di tutto un manga, ossia un fumetto giapponese...
Sai, vero, dov'è il Giappone?»
L'uomo
fece scattare il capo verso di lei, due occhi sgranati come se avesse
visto un fantasma.
«Belle,
quando ho detto ignoranza mi riferivo a questo drago-qualcosa,
non alla mia cultura!» ringhiò, quasi spaventato per essere stato
preso troppo in parola.
«Perfetto.»
continuò la ragazza, sghignazzando e ignorandolo. «Tu ed io avremo
l'onore di essere una delle coppie più belle degli anime e dei
manga-»
«Vegeta
e Bulba.»
«Bulma,
non Bulba! Non sai leggere? È scritto anche qui!» e Belle
indicò il suo costume: sul vestitino rosa dalla gonna – troppo –
corta, spuntava la scritta a caratteri cubitali BULMA. Rumpel si
concesse di lanciarle uno sguardo generale, constatando che fosse
davvero graziosa. Il tocco di classe era sicuramente il fiocco rosso
che s'impegnava a tenere stretta una treccia di un innaturale colore
acquamarina – perché Belle gli facesse usare la magia per idiozie
del genere era ancora un mistero.
«E
sia, Belle.» concesse infine, tutto sommato contento di vederla
sorridere. «Ma sia chiaro: la prossima volta che entri in casa
dicendo “Tra una settimana dobbiamovestirci come i personaggi
dei cartoni animati”, giuro che ti trasformo in una lumaca!»
La
donna annuì, ridendo e abbracciandolo calorosamente. «Grazie,
amore!»
Rumpel
ricambiò la stretta, depositandole un bacio sul collo capace di
farle venire i brividi.
«Posso
chiederti una cosa?»
«Un'altra?
Sì!»
«Dove
hai visto questo... anime?»
«Ho
letto il manga, mio caro! E ho visto l'anime con Ruby. Perché?»
Devo
ricordarmi di tenerla lontana da quel maledetto Lupo.
«Curiosità.»
Parole: 490
Note
dell'autrice: Ero consapevole che questo prompt mi avrebbe creato
non poca difficoltà! XD
Ho
scelto di far interpretare loro i personaggi di Dragon Ball Vegeta e
Bulma per tre motivi: primo, Vegeta può essere scontroso e quasi
perfido come Rumpel; secondo, questi due personaggi del manga/anime
sono i miei preferiti; terzo, non ho potuto puntare sulla Crilin/C18
– che adoro – perché Rumpel vestito da Crilin non era
spettacolo sopportabile per la mia mente! XD
Il
costume di Belle è anacronistico perché quando Bulma lo indossa non
è ancora innamorata di Vegeta, però resta il suo vestito più
caratteristico! Vi allego il link dell'immagine – presa dal web –
cui faccio riferimento nel caso non ce l'abbiate presente:
http://uploads.dragonballencyclopedia.com/thumb/6/6e/Bulma_9.png/300px-Bulma_9.png
:D
Spero
che vi sia piaciuta anche questa Flash! ^-^
Ringrazio
Yoan Seiyryu, Stria93 ed Euridice100 per aver recensito
lo scorso capitolo; un grazie a Anya85, Ciacinski, coccinella75,
ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, martaxx, PiccolaRumple,
S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93,
Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99 e La Lady
per aver inserito la raccolta tra le seguite/ricordate/preferite!
Grazie, infine, a tutti i lettori silenziosi!
Un
bacione e a domani! <3
Julie_Julia
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Capitolo 8 *** 08. Shopping ***
08. Shopping
08.
Shopping
Belle
si tirò il mantello sulla fronte, ansiosa. Il folletto le aveva
garantito di aver usato un incantesimo per evitare che fosse
riconosciuta. Ma la ragazza non si era mai fidata della magia, e mai
l'avrebbe fatto, dati gli ultimi sviluppi.
«Vuoi
stare al passo, dearie?» ringhiò Rumpelstiltskin qualche metro più
avanti.
Belle
non se lo fece ripetere due volte e velocizzò la sua andatura,
incurante delle persone cui aveva appena pestato i piedi.
«Stammi
dietro.» ribadì lui. «Non vorrei perdere la mia domestica tra la
folla. Sei mai stata al mercato?»
Belle
sorrise, ignara dell'aspetto che stesse assumendo il suo volto
fittizio. «Sì, un paio di volte.» annunciò.
«Tuo
padre ti lasciava andare al mercato?!» chiese lui, sinceramente
sorpreso. Quindi scoppiò a ridere di un riso diabolico, forse
maligno. «Non insultare la mia intelligenza, dearie!»
«Ho
detto la verità, Signore!»
Rumpelstiltskin
si bloccò, squadrandola. Fece un goffo inchino beffardo,
motteggiando:«Perdonatemi, principessa: ho recato offesa al
vostro ego troppo sviluppato!»
La
ragazza fissò attonita la schiena del folletto, mentre questi
osservava con interesse alcune boccette esposte su di un bancone.
Belle
non riuscì a frenare l'impulso di dare una sbirciatina: radice di
mandragola, bacche di ginepro rosso, veleno di vipera cornuta, cuore
di pipistrello...
Le
labbra della giovane si atteggiarono ad una smorfia disgustata e un
brivido le passò in rassegna ogni centimetro di pelle.
«Non
fare quella faccia, dearie.» borbottò Rumpel, ghignando. «Non
voglio farti mangiare questa roba – anche perché dubito che darti
della mandragola sia positivo per me!»
Belle
aggrottò la fronte, guardandolo negli occhi.
«Lascia
perdere, ragazzina.» ridacchiò lui, tornando a rovistare nella
mercanzia.
«Non
sono una ragazzina, Rumpelstiltskin!»
Quell'affermazione
lo fece voltare nuovamente verso di lei: era forse impazzita?!
«E
il mio ego non è troppo sviluppato!» continuò la domestica, dura,
gli occhi azzurri infiammati dal rancore.
«Ah
no? E, sentiamo, come vuoi chiamare il tuo atto eroico – e
fece un gesto teatrale, derisorio – di accettare l'accordo e venire
con me? Cosa credi di dimostrare al tuo paparino che non si è
preoccupato d'insistere neanche un po' per la figlioletta?»
Quelle
parole colpirono Belle, ma si sforzò di mantenere una maschera
d'impassibilità.
«Io
non voglio dimostrare niente a nessuno.» ribatté, alterata dalla
rabbia. «La magia ha sempre un prezzo, l'avete detto voi. Se il
prezzo della libertà del mio popolo sono io, eccomi, mi avete. Non è
il mio ego ad essere sviluppato perché ho svolto il mio
dovere, ma il vostro: cosa credete di dimostrare a voi stesso
con l'avermi fatta prigioniera?»
Rumpelstiltskin
la guardò, inespressivo, un'ampolla di erbe dimenticata nella mano
sinistra.
«Non
sono un trofeo da vincere*, ricordatevelo.» aggiunse lei,
superandolo.
Sentì
dietro di sé un uomo domandare timoroso:«Signore Oscuro, volete
acquistare quelle spezie?»
«No...»
fu la risposta incerta, seguita da passi concitati nella sua
direzione.
Rimasero
in silenzio per il resto della mattinata, osservando il mercato come
se non fossero lì: erano troppo impegnati a decifrarsi
vicendevolmente per dedicare ad una giornata di sano – o quasi –
shopping.
Parole: 500
*
Citazione di Jasmine nel film d'animazione Disney “Aladdin”
:)
Note
dell'autrice: Buonasera! :D
Eccomi
con questo ottavo prompt! Ho deciso di ambientarlo nella FTL perché
per Storybrooke non ho avuto idee che mi ispirassero! È un po'
marginale il tema dello shopping, ma non sono riuscita a pensare ad
altro.
Inoltre,
odio il padre di Belle, credo si sia capito, e non potevo non farlo
criticare da Rumpel.
Che
ve ne pare? ;)
I
ringraziamenti vanno a Yoan Siyryu, LadyPalma e Stria93
per aver recensito lo scorso capitolo; ad Anya85, Ciacinski,
coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, La bambina
fantasma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove,
Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu,
annachiara27, Checca Belle, Giu_99 e La Lady per aver
inserito la raccolta tra le seguite/ricordate/preferite! Grazie,
infine, a tutti i lettori silenziosi!
Un
abbraccio a tutti voi!
Julie_Julia
|
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Capitolo 9 *** 09. Hanging out with friends ***
09. Hanging out with friends
09.
Hanging out with friends
Ariel
aveva battuto le mani entusiasta: era riuscita a pronunciare
correttamente quella parola che sembrava non volerle uscire dalle
labbra!
«Humburger!»
aveva ripetuto, guardando Belle con occhi sognanti.
Dal
canto suo, la mora sorrideva, non potendo che bearsi della gioia
della sirena. Anche Ruby era sinceramente contenta per lei,
soprattutto perché farle imparare qualche nome nuovo era stata tutta
una sua idea – la prima con un senso logico, a detta di
Granny.
«Ce
l'ho fatta!» era ancora Ariel a parlare, voltandosi verso il suo
Vero Amore. Eric ridacchiando, l'aveva avvicinata a sé per
catturarla in un dolce bacio come premio.
Persino
il cinico dottor Whale era riuscito ad esprimersi con un tenue
gridolino di soddisfazione.
Niente,
neanche Frankenstein era stato in grado di toglierti quell'aria da
scontroso, maledetto folletto di sempre.
D'altronde,
come poteva non essere così? Insomma, avevi deciso di regalare alla
tua Belle l'ennesimo appuntamento romantico al Granny's –
per quanto romantico non sia la definizione più corretta... E cos'era accaduto, infatti? Adesso non lo ricordi, vero?
O
sì?
Neghi,
Rumpelstiltskin? Osi negare alla tua Coscienza?
Mio
caro – dearie –, sai benissimo che con me non funziona!
Davvero
non ricordi, dunque? Ne sei sicuro?
E
dopo, cos'è successo? Mmh...
«È
sempre così affollato qui?» chiede Ariel, curiosa come non mai,
forse anche più della stessa Belle.
«Oh
sì!» è lei che risponde, la voce cristallina e rapita come al
solito. «Anche di più, vero Rumpel?»
L'uomo
si limita ad un lieve cenno del capo: se la donna al suo fianco non
fosse ben abituata a questi suoi gesti, non se ne sarebbe neanche
accorta. Gli sorride, dolcemente, quasi a scusarsi di averlo messo in
quella situazione. In fondo, sa che è tutta colpa sua! Se non si
fosse fatta trascinare da Ruby, Eric, Victor, Granny e tutta la
marmaglia riunita attorno al nuovo fenomeno
di Storybrooke, non sarebbero seduti a quel tavolino,
scherzando e ridendo di tutto.
«Ti
annoi, tesoro?» sussurra la ragazza, approfittando di un momento di
insolita distrazione del gruppo: Ariel ha appena notato
l'arriccia-spiccia e
non intende farsi aiutare nel dire forchetta!
Rumpelstiltskin
ruota il capo verso di lei, osservandola con attenzione.
Non
crede di aver mai visto una Belle più mortificata.
Sghignazza,
il bastian contrario.
«Potrebbe
essere peggio, dearie.» sentenzia contro il bicchiere di vino.
Non
crede di aver mai visto una Belle più raggiante.
«Ti
annoi, tesoro?» chiede Ariel, abbracciando Eric in vita.
Il
Principe scuote il capo:«Il peggio è già passato, amore mio, ed
era senza di te!»
Belle
fatica a trattenere una risata: è passato un anno, ma lei ricorda
ancora ogni singola parola, ogni singolo gesto, ogni singolo sguardo
di quella che avete rinominato come La serata degli humburger.
Sorride
e ti guarda. Spera.
Annuisci:
non hai dimenticato – non puoi dimenticare, non vuoi.
Non
credi di aver mai visto una Belle più raggiante.
Parole:
478
Note
dell'autrice: Ciao! *-*
Premettendo
di aver avuto l'idea chiacchierando con mia sorella – <3 –, ho
voluto dare spazio ad Ariel! È uno dei nuovi personaggi più
riusciti, a mio parere! Per quanto sia comparsa poco finora – non
ho visto la puntata di ieri, dunque non sono aggiornata sui recenti
sviluppi –, mi è piaciuta tantissimo! ^^
Dopo
la carissima collega Euridice100 proclamatasi Signora Oscura,
è arrivata la Coscienza del Signore Oscuro! XD Non era
programmata, posso assicurarvelo! ;)
I
miei più sentiti ringraziamenti a Yoan Siyryu (che oggi ha
finito la sua, di Challenge!), Stria93, Euridice100 e
LadyPalma per aver recensito lo scorso capitolo; grazie a
Anya85, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100,
Faith18, La bambina fantasma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj,
seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan
Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99 e La Lady per
aver inserito la raccolta tra le seguite/ricordate/preferite! Grazie,
infine, a tutti i lettori silenziosi!
Vi
abbraccio e vi saluto!
Julie_Julia
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Capitolo 10 *** 10. With animal ears ***
10. With animal ears
10.
With animal ears
Rumpelstitskin
odiava quel tempaccio con tutto se stesso. Eppure, il Castello Oscuro
non era certo il luogo più radioso e giocondo dei Reami! Poteva
dunque quell'acquazzone renderlo d'umore così nero?
Il
folletto si diresse a grandi falcate verso la Sala dell'arcolaio,
sperando di non trovarvi Belle: l'ultima cosa che voleva era sorbirsi
le sue lamentele, le sue risatine, le sue osservazioni sul tempo e
Fantasia sola sapeva cos'altro.
Stupida
speranza.
«Buonasera!»
esordì la domestica, sorridendo in maniera davvero stucchevole.
«Qualcosa
non va?» chiese.
Sciocca.
«Rumpelstiltskin?»
«Dearie,
gradirei il tuo silenzio.» ripose lui, quasi ringhiando.
«Voi
gradite sempre e solo il mio silenzio.»
«Oggi
più che mai. Ti pregherei di sparire dalla mia vista, adesso.»
Belle
sospirò, rassegnata: quando il padrone faceva così, era
meglio non tormentarlo.
L'uomo
la osservò uscire dalla stanza con estremo sollievo. Quindi mollò
un poderoso calcio alla ruota, distruggendone il pedale:
l'anniversario della scomparsa di Bae non era mai un giorno felice.
*
«Belle,
dove diavolo sei finita?» urlò il folletto, spalancando con ansia
crescente l'ennesima porta del piano superiore. Gli succedeva spesso
di essere in pensiero per lei. Non voleva che avesse motivo di
odiarlo davvero, ecco.
«Belle!»
berciò di nuovo.
Nessuno
rispose, nessuno si mosse, nessuno fiatò.
Belle
era forse scomparsa?
Eh
no! Anche lei oggi no!
«Dannazione,
deaire!»
«Qui.»
Quel
sussurro, flebile soffio vitale lo travolse con la potenza di un
ciclone; non dovette impiegare neanche troppo tempo a capire che
provenisse dall'unica stanza in cui non era entrato per ovvi motivi:
perché cercare Belle nel suo laboratorio di pozioni?!
«Dearie,
la prossima volta che fai di nuovo questo scherzetto, giuro che-» la
minaccia gli morì in gola, sostituita da un paio di occhi sgranati.
«Non
ridete, per favore.» pigolò Belle, due lacrimoni ad offuscarle le
iridi azzurre.
Fu
proprio quell'ammonimento a farlo cedere: Rumpelstiltskin diede in
una risata di cuore e polmoni, tappandosi senza successo la bocca con
le mani. Come resistere a due orecchie da asinello che spuntavano
dalla testolina di Belle?!
«Invece
di stare lì, piegato in due, a ridere di me,» inveì la giovane,
rossa in volto ma con voce incredibilmente alterata, «potreste
rendervi utile e togliermi queste... cose?!»
Il
folletto si asciugò le palpebre con le dita, respirando
affannosamente per riprendere fiato.
«Posso
sapere... come hai fatto?» chiese, volgendo gli occhi altrove.
L'attenzione
gli venne catturata da una fiala stranamente vuota. Rumpelstiltskin
se la rigirò tra le mani in cerca dell'etichetta, colto da un
improvviso dubbio.
Essenza
di Equus asinus.
Si
morse l'interno della guancia. «Mi vuoi far credere che non conosci
il latino, dearie?»
Belle
arrossì, se possibile, ancora di più. «Non l'ho vista.»
«Ma
dove hai la testa?!»
Si
concesse qualche secondo per squadrarla bene.
«Mmh...
Ammetto, dearie, che ti donano davvero tanto quelle
orecchie!».
Fu
tutto ciò che riuscì a dire prima di scoppiare a ridere di nuovo,
stavolta accompagnato dall'imbarazzata e imbarazzante domestica.
Il
ghigno gli si tramutò per un secondo, uno soltanto, in un sorriso di
sincera felicità.
Almeno
lei non è sparita.
Parole:
500
Note
dell'autrice: Salve a tutti voi! :D
Non
chiedetemi cosa mi sia venuto in mente, perché non lo so nemmeno io!
L'unica certezza è che Rumpel con un cerchietto da coniglio non
rientrava assolutamente nei miei piani! XD
Spero
che vi siate divertiti! ;)
Ringrazio
intensamente LadyPalma, Yoan Seiyryu, Stria93 ed Euridice100
per aver recensito lo scorso capitolo; Anya85, Ciacinski,
coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, La bambina
fantasma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove,
Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu,
annachiara27, Checca Belle, Giu_99 e La Lady per aver
inserito la raccolta tra le seguite/ricordate/preferite! Grazie,
infine, a tutti i lettori silenziosi!
Un
bacione immenso a tutti! <3
Julie_Julia
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Capitolo 11 *** 11. Wearing kigurumis ***
11. Wearing kigurumis
11.
Wearing kigurumis
«Cosa
sei disposto a rischiare?»
«Mi
stai proponendo una scommessa?»
«Più
o meno, sì.»
«Ne
sei proprio sicura?»
«Sì,
ma se non vuoi, capirò!»
«Dearie,
non vinceresti mai!»
«Ne
sei proprio sicuro?»
«Corretto.»
«Dimostralo:
cosa sei disposto a rischiare?»
«La
dignità.»
«Cosa?!
Tu?! Non farmi ridere!»
«Per
una volta che sono serio...! Ma se tu non te la senti, possiamo
chiudere qui la questione.»
«Assolutamente
no! Sono pronta a tutto!»
«Perfetto.
Abbiamo un accordo, dearie?»
«Abbiamo
un accordo, Rumpel.»
Belle
ricordava non solo le parole che si erano scambiati, ma anche le
occhiate! Quanto era stata orgogliosa di aver accettato la sfida di
quel maledetto uomo! Quanto si era sentita eroica per aver fatto una
delle cose che nessun abitante di Storybrooke con un po' di buonsenso
in testa si sarebbe sognato di fare! Qualcosa – qualunque cosa –
avrebbe dovuto suggerirle di non azzardare quella scommessa!
Il
suo spirito d'osservazione, però, l'aveva tradita, lasciandola in
balìa della vendetta del malefico stregone suo compagno.
«Devo
proprio, tesoro?» tentò, impostando un tono di voce caldo e
irresistibile.
«Sì.»
Le
sfuggì un gemito di dolore, frustrazione, umiliazione, disperazione.
«Sei
cattivo!»
«Potresti
dirmi cose che non so?!»
«Tu
sai tutto!»
«Non
è esatto, dearie: non so come ti sta quel costume!»
Maledetto!
Si
fece forza e uscì dal bagno: avrebbe dovuto farlo, prima o poi, e
tanto valeva farlo subito.
Rumpelstiltskin
si passò due dita sulla labbra, come a sigillarle in vista di
un'eventuale – ovvia – risata. Tuttavia, il leggero tremore delle
spalle fece intuire alla giovane quanto egli stesse sghignazzando
sotto quell'espressione apparentemente neutra.
«Sei
contento, adesso?» gracchiò Belle, indignata e rossa fino alla
radice dei capelli.
Rumpel
annuì:«Molto, dearie, molto! Adesso puoi finalmente dire a tutti di
essere la compagna del Coccodrillo!»
La
ragazza sgranò gli occhi: con quel pigiamone verde, dentellato sul
dorso, con quel muso enorme per cappuccio, con tanto di sguardo da
rettile, con quella coda prominente era una perfetta Signora
Coccodrillo!
Scosse
lievemente il capo quando Rumpel scoppiò a ridere: aveva appena
notato le zampe.
«Quanto
sei disposto a rischiare?»
«La
dignità.»
Belle
sospirò: perché Rumpelstiltskin non si esprimeva mai con metafore?!
Maledetta
Ruby e le trattative sui tuoi appuntamenti! “Non uscirei mai con il
dottor Whale! È troppo scientifico!” Dannato Lupo!
«Allora,
dearie,» esordì il mago, più calmo, «a quando la prossima
scommessa?»
«A
prestissimo!» esclamò lei, contro ogni logica esistente. «E
perderai tu!»
«Non
perderò mai, sweatheart, fattene una ragione!»
«Lo
vedremo!» e si voltò, affrettandosi per togliersi di dosso quel...
coso – l'altro lo aveva chiamato kigurumi.
Non
poté dunque vedere il folletto esibirsi in uno dei suoi ghigni più
riusciti.
«Non
credo che le dirò di aver messo un pizzico di Polvere di Cupido
nelle tazze di Frankenstein e Red Hood...» considerò sottovoce,
prima che una nuova risata tornasse ad impegnargli le labbra.
Parole:
472
Note
dell'autrice: E con questa mi pento di non aver inserito tra i
Generi della raccolta il Demenziale! Mi sono divertita
tantissimo a scriverlo, su questo non ho dubbi! XD
A
voi il giudizio! ;)
Ringrazio
con tantissimo affetto Euridice100, LadyPalma, Yoan Seiyryu e
Stria93 per aver recensito lo scorso capitolo; Anya85,
Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, La
bambina fantasma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove,
Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu,
annachiara27, Checca Belle, Giu_99 e La Lady per aver
inserito la raccolta tra le seguite/ricordate/preferite! Grazie,
infine, a tutti i lettori silenziosi!
Bacioni
a tutti voi! :*
Julie_Julia
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Capitolo 12 *** 12. Making out ***
12. Making out
12.
Making out
Sei
quasi insicura.
Ironia
della sorte, vero?
Hai
sempre saputo che tra di voi il più incerto fosse lui; eppure, lì,
davanti a quel pozzo, sei tu a non sapere cosa fare.
Vorresti
piangere, forse lo stai già facendo, perché, in fondo, fa male, fa
tanto male realizzare cos'è successo.
Ventotto
anni.
La
tua vita per ventotto anni si è fermata, ha smesso di andare avanti,
ha smesso di essere vita.
Se
non fosse stato per il sadismo di Regina, saresti morta senza neanche
arrivare lì, in quel posto di cui non conosci il nome.
È
incredibile: devi essere grata alla stessa causa del tuo male – del
vostro male.
Regina
ti ha allontanata da lui, ti ha usata, ti ha distrutto il cuore.
Ma
l'amore è la magia più potente e neanche lei è riuscita a
vincerlo.
Lei,
la Evil Queen, non è riuscita a vincere.
Ironia
della sorte, vero?
Ti
sorride, Rumpelstiltskin, mandandoti brividi in tutto il corpo: il
primo vero sorriso che ti rivolge da quando vi conoscete.
Il
primo sorriso felice, quieto che ti regala: il folletto, da adesso,
non ti rifiuterà più, non cercherà di mandarti via ancora una
volta.
Il
sorriso di un uomo consapevole e fiero dei suoi sentimenti.
Il
sorriso di chi chiede scusa per tutte le colpe commesse negli anni –
nei secoli.
Il
sorriso di chi ama e non desidera altro se non di essere amato a sua
volta.
Non
riesci a trattenere un'espressione gioiosa, che si tramuta
inevitabilmente in una smorfia.
«Belle.»
sussurra, una mano a sfiorarti la guancia, i capelli.
Sussurra,
assaporando quel nome che per ventotto anni non ha potuto pronunciare
ad altri che ai fantasmi del passato.
D'improvviso,
sai cosa fare – cosa vuoi fare.
Gli
cingi il collo con le braccia, chiudendo gli occhi e cercando le sue
labbra.
Un'ondata
di calore ti travolge quando approfondite il contatto.
Non
hai mai provato nulla di simile, non hai mai vissuto l'emozione di un
bacio – te ne è stata tolta l'opportunità in fretta, tanto in
fretta, troppo in fretta.
Senti
le guance imporporarsi mentre muovi la tua bocca seguendo i moventi
dell'uomo, incredula che stia accadendo sul serio.
Un
bacio vi ha respinti.
Un
bacio vi riunisce.
Quando
vi separate, non puoi far a meno di sorridere beata.
Anche
i tuoi occhi sorridono, lo sai, lo sa Rumpelstiltskin.
Ti
appoggi alla sua spalla, chiudendo le palpebre, concentrandoti
soltanto sul tuo corpo premuto contro il suo in un tenero, agognato
abbraccio.
Hai
ancora il suo sapore sulle labbra.
Ha
ancora il tuo sapore sulle labbra.
Lo
stringi più forte.
Parole:
432
Note
dell'autrice: Buonasera! :D
Ecco
questo dodicesimo prompt che mi ha fatto penare non poco! Ho optato
per le considerazioni che Belle avrebbe potuto fare nella 2x01,
quando, cioè, bacia Rumpelstiltskin dopo ventotto anni!
Spero
che questa Flash vi piaccia! ;)
Passiamo
ai ringraziamenti! Un grazie enorme a Yoan Seiyryu, La Lady,
LadyPalma, Stria93 ed Euridice100 per avermi lasciato
delle meravigliose recensioni allo scorso capitolo! Un grazie a
Anya85, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100,
Faith18, La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx, PiccolaRumple,
S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93,
Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99 e La Lady
per aver inserito la raccolta tra le seguite/ricordate/preferite! Un
grazie, infine, a tutti i lettori silenziosi!
Vi
abbraccio con tanto affetto!
Julie_Julia
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Capitolo 13 *** 13. Eating icecream ***
13. Eating icecream
13.
Eating icecream
«Dammi
quel gelato, stupida ragazzina!»
Belle
rabbrividì appena, pensando che, forse, Killian Jones non aveva
tutti i torti a chiamarla ragazzina: tre anni di differenza
non erano pochi. Eppure, c'era qualcosa che le faceva credere il
contrario.
«Non
hai sentito? Sei sorda, forse?»
Era
infantile, troppo infantile per i suoi nove anni e mezzo!
Belle,
dal canto suo, non dimostrava affatto sei anni! Era piccola, sì,
minuta, testarda e cocciuta, ma il suo acume andava oltre la media
dei suoi compagni di classe. Sorella Astrid, la maestra, era
contentissima: aveva finalmente trovato l'alunna perfetta! La madre
superiora, invece, non mostrava attenzione per lei: era troppo
impegnata ad evitare risse tra i più grandi, Killian compreso.
«No,
non sono sorda.» ribatté la piccola, dandosi un tono autoritario.
«Non voglio darti il mio gelato! L'ho comprato con i miei soldi!» e
fece tintinnare il resto nella tasca della gonnellina di jeans,
orgogliosa della sua prima paghetta mensile.
«E
poi,» aggiunse, concentrando tutto il suo coraggio in uno sguardo di
furbizia, «a te il cocco non piace!»
Killian
sbatté le palpebre confuso. «Mi spii?»
«No,
non ti spio. Lo so e basta.»
«Non
m'importa! Voglio il tuo gelato!»
«Non
voglio dartelo!»
«Dammelo
e ti lascio in pace!»
«Sei
solo un prepotente! Non è vero che mi lascerai in pace! Vattene!»
«Anche
tu sei una prepotente se non mi obbedisci!»
«Perché
dovrebbe obbedire ad uno stupido come te?»
Quella
voce maschile fece voltare tutti. Alle spalle di Killian, il suo
fedele compagno Spugna bisbigliò un po' tremante:«Rumpelstiltskin!»
Jones
lo fulminò con le sue iridi celesti, digrignando i denti. Quindi, si
rivolse al nuovo arrivato.
«Che
vuoi, Coccodrillo?» sghignazzò, apparentemente coraggioso.
«Lasciala
stare.»
«Altrimenti
che fai?»
«Non
so quanto sia prudente scoprirlo.»
Killian,
nonostante il brivido che gli attraversava la schiena, rise
sguaiatamente.
«A
Rumpelstiltskin piace Belle! A Rumpelstiltskin piace Belle!» e
in breve anche Spugna si unì al motto, suscitando l'ilarità di
altri bambini.
Il
ragazzino divenne rosso all'istante e serrò i pugni.
Belle,
che aveva osservato la scena ad occhi sgranati, si fece avanti,
tenendo il cono gelato a debita distanza da Killian.
«Non
è vero che gli piaccio!» gridò, ammutolendo tutti. «Mi ha difesa
soltanto perché lui è un bambino buono! Tu, invece, sei cattivo e
io, con i cattivi, non ci parlo!»
Sorrise
orgogliosa nel vedere Killian aggrottare la fronte, perplesso.
«Che
sta succedendo qui?» s'intromise la madre superiora, scostando
qualche bimbo per vedere meglio.
Killian
ringhiò in tono di basso, prima di dichiarare:«Niente.»
La
suora fece scorrere lo sguardo sui quattro ragazzini in vista. Quindi
annuì:«Bene. Tornate a giocare, bambini!»
«Me
la paghi, Coccodrillo!» sibilò Jones fissando
Rumpelstiltskin. Si allontanò, poi, a passo di marcia.
Tuttavia,
Rumpelstiltskin mantenne ancora i pugni serrati.
«Ehi!»
fece Belle, protendendo timidamente il cono. «Lo vuoi tu?»
Il
ragazzino inarcò un sopracciglio.
«Te
lo sei meritato! Sei stato così buono con me che-»
«Zitta.»
Belle
si accigliò, trattenendo il respiro.
«Io
non sono un bambino buono.» e se ne andò lasciandola sola ai suoi
pensieri.
Parole:
500
Note
dell'autrice: Ciao a tutti! :D
Che
ne dite di questa BabyFic, per giunta AU?! Mi sembrava banale far
fare loro una passeggiatina nel parco mangiando un gelato! xD
Vi
chiederete (?) cosa stia pensando la piccola Belle in questo momento
sul baby Rumpelstiltskin che si è presentato come bambino non buono.
Vi annuncio che questa situazione tornerà in un altro prompt a
svelare l'arcano! :D
Inoltre, vorrei precisare che il linguaggio è volutamente molto semplice: sono comunque dei bambini di sei e nove anni! ;)
Ringrazio con infinito
affetto Yoan Seiyryu, Stria93 ed Euridice100 per aver
recensito lo scorso capitolo; Anya85, Ciacinski, coccinella75,
ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, La bambina fantasma,
LadyPalma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove,
Sermig4ever_green. Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu,
annachiara27, Checca Belle, Giu_99 e La Lady per aver
inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate; tutti i
lettori silenziosi!
Un bacione a tutti!
Julie_Julia
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Capitolo 14 *** 14. Genderswapped ***
14. Genderswapped
14.
Genderswapped
«Un caffè.» ordinò
Tessa Reed, appoggiando il gomito sul bancone.
Si guardò intorno con il
disgusto stampato sul volto. Odiava quel posto, odiava quella
compagnia, eppure amava far soffrire i Lucas da generazioni.
Sì, probabilmente valeva
la pena restare lì e sorbirsi gli sguardi atterriti, maligni e
tremebondi della feccia di Storybrooke.
Storse particolarmente il
naso nel vedere, seduto ad un tavolo, Leroy, del quale ancora non
aveva capito la professione – minatore, farabutto o cacciatore di
taglie?
«A lei, sign-» cominciò
Ruby, ma una violenta chiamata dalla cucina la fece zittire.
«Signorinella, vieni
qui!» scandì Granny, probabilmente furiosa.
«Un momento, nonna!»
«Subito!»
«Ci sono dei clienti!»
«Non farmi ripetere,
Ruby!»
«Ma nonna-»
«Qui, ora!»
Ruby impallidì
mordendosi il labbro.
«Resto io, tranquilla!»
intervenne una voce maschile, prima che il suo proprietario si
mostrasse
Il viso della ragazza si
articolò in una smorfia di ringraziamento. «Sei il mio eroe, Jess!»
Chi diavolo è?,
si chiese Reed, squadrandolo attentamente. Fisico asciutto, snello,
non troppo allenato; abbigliamento non sciatto; occhi di un azzurro
così intenso da far invidia persino a quell'idiota di David Nolan;
sorriso da sognatore incallito; capelli castani e vagamente ricci.
No, non lo aveva mai visto in giro.
«Cosa aveva ordinato?»
si sentì chiedere. Incrociò quelle iridi nel dire:«Un caffè.»
Nonostante la gelida
impostazione della voce, il fantomatico Jess non fece che allargare
il sorriso che gli aveva visto addosso poco prima.
«Io avrei preso un tè
freddo!» esclamò l'uomo di spalle, sghignazzando.
«Prego?»
«Lo preferisco.»
«Non crede che un
qualcosa di caldo sia più adatto per la stagione?»
«Non crede che un
qualcosa di caldo non la salverà dalla tormenta di neve là fuori?»
Tessa sgranò gli occhi
in un moto di rabbia: non solo quella conversazione si era protratta
fin troppo per i suoi standard, ma quel nuovo cameriere si era anche
permesso di risponderle con arroganza! Sapeva con chi avesse a che
fare?!
«Quanto zucchero?»
E stava continuando!
«Senza.»
Jess voltò il capo,
lentamente, attonito. Tuttavia, non replicò: si limitò a porgerle
la tazza con il solito maledetto sorriso.
La donna roteò lo
sguardo, incapace di trattenere un ghigno sdegnato. Fu allora che
notò una pila di libri accanto alla dispensa dei cornetti. In alto,
un tomo di almeno cinquecento pagine con su scritto Notre
Dame de Paris.
Da quando la signorina
Lucas legge?
«Lo ha letto?»
Il tono di Jess era fin
troppo speranzoso per non farle comprendere che, se solo avesse detto
sì, sarebbe rimasta inchiodata a quella sedia per tanto,
troppo tempo!
Bofonchiò un assenso
irritato, quindi spinse sul bancone cinque dollari.
«Tenga il resto.» e si
alzò come una furia, dirigendosi all'uscita.
«A presto,
signorina...?»
«Reed, e spero proprio
di no.»
Per qualche assurdo
motivo, non aveva corretto l'appellativo.
«Strano... Non ha mai
dimenticato di farsi pagare l'affitto...» considerò Ruby perplessa.
«Non lo pensi anche tu, Carter?», ma Jess non le badava più: la
Festa dei Folli era molto più invitante delle trattative
commerciali.
Parola: 492
Note dell'autrice:
Buonasera!!!
Ecco a voi il prompt che
mi ha fatto combattere tutto il pomeriggio! >.< Per fortuna di
genderswapped ce n'è uno solo!
Sono soddisfatta,
comunque, del risultato finale!
Il cognome di
Tessa/Rumpelstiltskin (?!), ovvero Reed, è un tributo a Jane
Eyre: la signora Reed è uno dei personaggi, a mio parere, più
negativi della vicenda, ed essendo, qui, l'alter ego del folletto, mi
sembrava opportuno inserirla! ;)
Ringrazio con tutto il
cuore Yoan Seiyryu, Stria93, Euridice100 e LadyPalma
per aver recensito il pazzo capitolo di ieri! Un immenso grazie ad
Anya85, Beabizz, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91,
Euridice100, Faith18, La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx,
PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver
Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99,
isabelle10 e La Lady per aver inserito la raccolta tra le
seguite/preferite/ricordate! Grazie, infine, a tutti voi lettori
silenziosi!
Un bacione e a domani! :D
Julie_Julia
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Capitolo 15 *** 15. In a different clothing style ***
15. In a different clothing style
15. In
a different clothing style
Era raro che Belle
riuscisse a trascinare Rumpelstiltskin in un centro commerciale.
Quando il miracolo si compiva, infatti, premeva incredibilmente che
si festeggiasse in qualche modo, qualsiasi modo, purché diverso ogni
volta.
Ormai, Rumpel si era
abituato a questi rituali accadimenti, ed era proprio in nome
dell'entusiasmo della compagna che aveva deciso di seguirla anche
quella volta.
Forse – forse –
era stata la sciocchezza più imperdonabile di tutta la sua vita,
passata, presente o futura che fosse. Anche più stolta dell'aver
risparmiato Prince Charming quando aveva avuto l'occasione di
ucciderlo*.
«Tranquillo, amore!»
aveva detto Belle, tutta trionfante. «Giuro che stavolta sarà
divertente, la tua ricompensa!»
Peccato che non avesse
specificato che sarebbe stata divertente per lei e lei soltanto.
«Dearie, ti chiedo
umilmente perdono:» asserì Rumpel, affidando la sua anima, la sua
coscienza e la sua sanità mentale a tutte le divinità mondiali
disponibili, anche quelle ormai cadute in disuso, «non avevo
intenzione di renderti sarcastica quanto e più di me. Davvero,
scusami.»
Le strappò una risata
cristallina e un po' confusa.
«Non so cosa abbia fatto
per eguagliarti.» ribatté lei, le labbra ancora increspate dal
sorriso.
«Beh... vediamo...
questo?»
Belle guardò ciò che
l'uomo le indicava. Dal volto atteggiato ad una smorfia di
concentrazione, Rumpel dedusse che no, non aveva capito e che no, non
stava affatto scherzando.
«Non preoccuparti,
dearie...» bofonchiò, serrando gli occhi per non indugiare oltre su
quello scempio dell'eleganza.
«Oh, d'accordo. Allora,
vuoi provarli?»
Neanche sotto tortura
per mano di Blue Fairy.
Gli occhioni di Belle si
fecero ancora più grandi e azzurri.
«Se è proprio
necessario...» si arrese ancor prima di dichiarare guerra.
La parola più
appropriata per descriversi era senza ombra di dubbio
orripilante. O anche degradante.
Felpa grigia con
l'acronimo NY ben stampato in nero; jeans di un pessimo blu
notte; scarpe sportive purtroppo abbinate alla felpa; sciarpa nera
dalla dubbia utilità – Belle l'aveva chiamata in un modo strano,
che non aveva capito ma che non osava farsi ripetere.
«Sweatheart, non credi
che basti tutto questo? Vuoi ancora umiliarmi?» chiese, disperato e
furioso nel vederla armeggiare tra le montature di occhiali.
Impallidì di colpo quando Belle uscì allo scoperto con in mano un
paio di oggetti di un innaturale arancione iridescente.
«Cosa sono?» stupì, la
rabbia di poco prima tramutata in sincero interesse.
«Occhiali da sole,
tesoro!» rise Belle, scuotendo il capo. «Possibile che tu non
sappia proprio niente di questo mondo?!»
Occhiali da sole?!
Quelli?!
«Belle, oggi piove, non
servono!» buttò lì, allontanandoli con la mano.
La ragazza si morse la
lingua prima di osservarlo nella sua totalità e l'uomo fu sicuro di
vederla stringere un pugno in segno di vittoria.
«Non stai male vestito
così, Rumpel! Non trovi?» ma fu vano il tentativo di rimanere
seria: si allontanò dallo specchio del camerino con le mani premute
sulla bocca a soffocare il suono della sua risata alle orecchie degli
altri clienti.
Rumpel sospirò
stoicamente, dissimulando un sorriso.
«La prossima volta,
dearie, la scelta della ricompensa spetta a me. Sappilo.»
* Riferimento all'ultima
puntata della season 1, in cui ho seriamente sperato di vedere il
principe morire per mano dell'Oscuro! xD
Parole: 500
Note dell'autrice:
Salve a tutti! :D
Eccoci arrivati alla metà
di questa raccolta! Non mi sembra vero di aver pubblicato finora ben
quindici capitoli! Il tempo è volato! *-*
Che ne pensate di
Rumpelstiltskin in questa versione?! Dopo essermi beatamente
divertita con Belle, era giusto che soffrisse anche lui! U.U
Grazie a Yoan Siyryu,
Stria93, Euridice100 e LadyPalma per aver recensito lo
scorso capitolo; ad Anya85, Beabizz, Ciacinski, coccinella75,
ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, fatinaviola, La bambina
fantasma, LadyPalma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove,
Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu,
annachiara27, Checca Belle, Giu_99, isabelle10 e La Lady
per aver inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate!
Grazie, infine, a tutti i lettori silenziosi!
Un bacione e a domani! <3
Julie_Julia
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Capitolo 16 *** 16. During their morning ritual(s) ***
16. During their morning ritual(s)
16.
During their morning ritual(s)
La sveglia suonò
perentoria, ma non fu lei far aprire gli occhi alla dolcissima Belle
che riposava comodamente nel letto: l'aroma del caffè nelle Moka
automatica era giunto qualche secondo prima.
La giovane mugugnò
qualcosa d'imprecisato, prima di muovere il braccio verso l'altro
lato del materasso.
Ridacchiò.
«Buongiorno!»
salutò, voltando il capo.
«Buongiorno!»
rispose Rumpelstiltskin, prendendo la mano della ragazza tra le sue.
«Dobbiamo alzarci.»
continuò lui, osservando gli occhioni ancora un po' addormentati di
Belle. Quest'ultima borbottò un assenso, issandosi sulle braccia per
mettersi a sedere.
«Non smetterò mai di
odiare quell'aggeggio, sai?» considerò con una risatina leggera.
«Di tutti quelli presenti in questo mondo, quello è l'unico che
detesto veramente.»
«Devi ancora
abituarti, dearie.»
«Dubito che mi
abituerò mai.»
Scesero dal letto
quasi simultaneamente, un sorriso stampato sul volto di entrambi:
quella giornata era proprio cominciata bene!
Si catapultarono
subito a prendere una sana tazza di caffè: il necessario per far sì
che tutto andasse per il meglio.
Quello era senza
dubbio alcuno il nettare degli dèi!
Se ne versarono una
generosa dose ciascuno, inebriandosi anche solo dell'odore.
«Vuoi dei biscotti,
amore?» chiese Belle, notando il pacco di dolcetti sul tavolo.
Rumpel annuì,
sorseggiando la bevanda scura e completamente amara.
«Non credo che
riuscirò mai a capire perché non ci metti dello zucchero!» Belle
aggrottò la fronte nel porgergli un biscotto. Ne addentò uno a sua
volta, attendendo pazientemente la risposta dell'uomo.
Dal canto suo, Rumpel
parve dimenticarsi di quella strana domanda: continuò a bere,
alzando gli occhi di tanto in tanto, distrattamente.
«Non uso lo zucchero,
dearie,» esordì di punto in bianco, facendola quasi trasalire, «per
un motivo molto semplice – e mi stupisce che la tua testolina
intelligente non abbia già trovato la risposta esatta.»
Belle non tentò
neppure di mascherare il sorriso di compiacimento che le si era
dipinto sul volto.
«Forse voglio
sentirmelo dire da te...» osservò, volutamente titubante.
L'occhiata che Rumpel
le riservò fu in grado di toglierle il respiro per alcuni secondi.
«Basta la tua
presenza per rendere dolce questo caffè, sweatheart.»
Belle sentì il cuore
farle una capriola nel petto: non sapeva perché, ma ogni volta il
suo folletto riusciva sempre a farla innamorare di più.
Colmò la distanza tra
di loro, pronta a dargli un delicato, tenero bacio...
Una poderosa cuscinata
fece cadere la radiosveglia dal comodino: Belle ringhiò di
soddisfazione quando non sentì più quello stridulo, maledetto
suono.
«Che diavolo di ore
sono?» gridò contro il materasso, battendovi un pugno al
ricordo del meraviglioso sogno di poco prima.
«Le otto, dearie.»
Belle alzò lentamente la
testa ad incrociare il volto di Rumpelstiltskin, seduto sul letto con
il giornale davanti.
«E tu me lo dici così?!»
sbraitò non appena ebbe realizzato la risposta.
L'altro annuì. «Ti
avevo detto che, forse, aprire la Biblioteca anche di domenica non
era poi un'idea così eccezionale, o mi sbaglio?»
No, non si sbagliava.
Belle piagnucolò un
aiuto, prima di tuffarsi fuori dalle lenzuola.
Come tutte le mattine,
era in un tremendo, increscioso, imperdonabile ritardo.
Parole: 500
Note
dell'autrice: Eccomi!
Con queste 500 parole
nette nette – non ho dovuto apportare nessuna riduzione! *_* - vi
presento il prompt numero sedici! Non riesco a vedere una mattinata
tranquilla per i nostri RumBelle, dunque ho preferito svolgerla sotto
forma di sogno! XD
Spero che vi sia
piaciuta!
Ringraziamenti! A Yoan
Seiyryu, Stria93 e LadyPalma per aver recensito lo scorso
capitolo; ad Anya85, Beabizz, Ciacinski, coccinella75, ctdg,
DoctoRose91, Euridice100, Faith18, fatinaviola, La bambina fantasma,
LadyPalma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove,
Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu,
annachiara27, Checca Belle, Giu_99, isabelle10 e La Lady
per aver inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate!
Grazie, infine, a tutti i lettori silenziosi!
Un bacione! <3
Julie_Julia
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Capitolo 17 *** 17. Spooning ***
17. Spooning
17.
Spooning
Non sempre Belle e
Rumpelstiltskin riuscivano a passare una serata tranquilla. Per
questo, quando ciò accadeva, non facevano che rendere l'evento
memorabile.
Quella sera, Rumpel aveva
davvero deciso di stupirla. Le aveva preparato una cenetta a lume di
candela, con tanto di musica classica in sottofondo.
Tuttavia, le aveva fatto
una sorpresa ancor più grande, ancor più bella, ancor più
emozionante di una banale romanticheria...
«È meraviglioso!»
esclamò la ragazza, guardandosi attorno. Era vero: quella radura era
splendida, e quel lago forse la superava. La superficie dell'acqua
brillava alla luce lunare, creando riflessi di cui Belle non
conosceva neanche l'esistenza. Era multiforme, ingannevole,
bellissima.
«Lo so, dearie.» parlò
Rumpelstiltskin, per la prima volta da quando erano arrivati lì. Le
aveva bendato gli occhi, tenendole le mani per guidarla nel bosco.
Aveva scoperto quella radura in una delle sue escursioni, valutandola
persino idonea per nascondere il suo pugnale. Tuttavia, aveva deciso
di non sporcarla di magia nera: quel luogo era già magico,
puro.
Erano seduti sull'erba
leggermente umida; erano abbracciati, l'uno contro l'altro, stretti
in una dolce morsa di vestiti e carne.
Belle reclinò il capo
all'indietro, incontrando ben presto la spalla del suo uomo.
«Rumpel, devo...»
cominciò, mordendosi il labbro inferiore un attimo dopo.
«Devi...?» incalzò
lui, l'aria distratta: Belle sapeva quanto non lo fosse in realtà.
«Devo dirti una cosa,
Rumpel...»
«Ti ascolto.»
La giovane tacque per un
lungo, tremendo istante, accoccolandosi ancora di più contro il
corpo dell'uomo.
«Swaetheart, che c'è?»
chiese quest'ultimo, l'apprensione nella voce.
«Beh, vedi... Io...
Noi...»
Belle sospirò, annuendo
a se stessa. «Io aspetto un bambino, Rumpel. Noi aspettiamo
un bambino.»
Il cuore di
Rumpelstiltskin cessò di battere per un interminabile secondo, il
tempo necessario per recepire l'informazione.
«N-ne... ne sei
s-sicura?» balbettò prima ancora di tornare a respirare
regolarmente.
«Sì, sono sicura.»
Le labbra del folletto
rimasero spalancate, incapaci di tornare nella loro normale
posizione. Quindi, quasi involontariamente, un angolo della bocca gli
si piegò in un sorriso sghembo.
«Ti dispiace?» fu Belle
a rompere il silenzio con una nota incrinata.
«Mi dispiace?!»
le fece eco Rumpel, rafforzando la presa sui suoi fianchi. «Mi
chiedi se mi dispiace, Belle?! Io sono... felicissimo! Belle!
Avremo un bambino! Ci pensi, Belle? Un bambino! Nostro!»
La risposta della ragazza
non si fece attendere: lo abbracciò forte, affondando il viso
nell'incavo del suo collo, versando lacrime di gioia.
«Ti sarò vicina,
Rumpel, te lo prometto!» mormorò contro la sua camicia.
L'uomo annuì, mentre una
lacrima solitaria gli rotolava sulla guancia: la consapevolezza di
Belle era tutto ciò per cui non stava scappando, tutto ciò per cui
non si stava comportando da codardo per l'ennesima. Sapeva che con
lei ce l'avrebbe fatta, che sarebbe stato un padre migliore di quello
che era stato con Bae. Sapeva che sarebbe stato possibile.
«Ti amo.» disse, prima
di mescolare le loro labbra in un dolce, tenero, amorevole bacio.
Parole: 477
Note dell'autrice:
'Sera!
Questo capitolo, a me,
non piace tantissimo. Mi convince poco e non avevo grandi idee per
sviluppare il prompt. Tuttavia, spero che a voi sia piaciuto! :D
Un grazie a Yoan
Seiyryu, Euridice100 e Stria93 per aver recensito lo
scorso capitolo; grazie ad Anya85, Beabizz, Ciacinski,
coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, fatinaviola,
La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx, PiccolaRumple, S05lj,
seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, Yoan
Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99, isabelle10 e La
Lady per aver inserito la raccolta tra le
seguite/preferite/ricordate! Grazie, infine, a tutti i lettori
silenziosi!
Un bacione! <3
Julie_Julia
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Capitolo 18 *** 18. Doing something together ***
18. Doing something together
18.
Doing something together
«Se poi ti dà una
spinta e ti metti a piangere, noi ti avevamo avvertita.»
Nonostante l'amorevole
consiglio delle amichette Ruby ed Ariel, Belle aveva deciso di
tentare l'impossibile: parlare con il bambino più scontroso di tutto
l'istituto.
*
Casualmente, la palla dai
colori sgargianti andò a colpire la scarpa di Rumpelstiltskin.
Casualmente.
«Ops...» squittì
Belle, una mano sulla bocca a coprire il principio di una risata: non
era mai stata brava a mentire.
«Mi dispiace.»
continuò, vedendo che l'ometto non rispondeva. «Ho detto mi
dispiace...»
Finalmente, il ragazzino
si voltò, incrociando un larghissimo sorriso.
«Ho sentito.» ringhiò,
tornando quindi alle sue occupazioni.
Belle si alzò in punta
di piedi per dare una sbirciatina, curiosa.
«Che libro leggi?»
chiese, una luce particolare negli occhi. Luce che non si spense
nemmeno quando venne fulminata con lo sguardo.
«Che vuoi da me? Non ti
aiuto con i compiti!»
«Non voglio aiuto...
Voglio sapere che cosa leggi...»
Qualcosa in
quell'espressione contrita gli fece capire che no, non aveva
intenzione di sbeffeggiarlo o di ricordargli il suo caratteraccio.
«”Il piccolo
Lord”.» biascicò, studiando quella figurina in cerca di
reazioni.
«Non l'ho ancora letto!»
annunciò lei.
«Tu sai già leggere?»
La domanda gli era uscita
di bocca spontaneamente: una bambina di appena sei anni che sapesse
già leggere e scrivere? Ricordava distintamente Henry Mills, un
ragazzino della sua classe, che, per mettere insieme qualche parola
scritta di senso compiuto, aveva impiegato due anni! Neanche quel “Ti
vuoi mettere con me?” per una certa Eva era stato scritto dalla
sua matita, nemmeno sotto dettatura!
Il ragazzino tornò alla
realtà nel momento in cui Belle annuì fiera.
«Ho letto “Il
Piccolo Principe”. È lo stesso libro?»
«No.»
A Rumpelstiltskin parve
che quel sorriso si fosse allargato.
«Allora non lo conosco!»
gridò, infatti, la bimba, contraddittoriamente entusiasta. «Possiamo
leggerlo insieme!»
Il fatto che non fosse
una domanda lo preoccupò non poco. Quando la ragazzina gli si fece
accanto, il terrore duplicò.
«Vattene.» disse,
atono.
«Perché? È bello fare
le cose insieme!»
«No, non per te con
me!»
Belle aggrottò la
fronte, cercando di capire.
«Ancora quella storia
del bambino cattivo?» chiese, nascondendo una sfumatura esasperata
della voce. «Te lo vuoi mettere in testa che non sei cattivo?!»
Rumpelstiltskin non fu in
grado di ribattere: Belle gli si avvicinò fulminea, posandogli un
bacio a schiocco sulla guancia. Il bambino sgranò gli occhi, il
rossore invadente sulle sue gote.
Fu allora che la sentì:
la risata divertita di una bambina di sei anni che lo implorava di
capire la verità.
«Visto?!» domandò la
piccola. «I cattivi non provano sentimenti buoni! Tu sì!»
Rumpelstiltskin, suo
malgrado, si ritrovò a grugnire un assenso.
«Allora, vogliamo
leggere insieme questo libro?!» Belle tornò alla carica,
strappandogli l'oggetto dalle mani.
«Ti piace leggere?»
«No. È un compito per
sorella Astrid.»
«Peccato! Leggiamo! Un
capitolo ciascuno, va bene? Così lo facciamo davvero insieme!»
Ma quanto parla?!
Il bimbo la osservò,
impassibile.
Poi compì l'inaspettato:
ghignò senza malizia, annuendo alla bambina più felice del mondo.
Parole: 500
Note dell'autrice:
Ciao! :D
Avevo promesso, no?, che
ci sarebbe stato un altro capitolo di BabyFic! XD Eccolo qua! Che ve
ne pare?! Mi sono divertita tantissimo a scriverlo!
Preciso soltanto una
cosa, forse ovvia: l'Henry Mills che viene nominato è il padre di
Regina, così come Eva è la madre di Snow. ;)
Ringraziamenti! A Yoan
Seiyryu, Stria93 ed Euridice100 per aver recensito lo
scorso capitolo con dolcissime parole (devo rispondere a qualche
recensione arretrata! Perdonatemi, ma ultimamente non ho tanto tempo
da dedicare ad EFP! Sicuramente risponderò a tutti, spero il prima
possibile! :D Sappiate che mi fare veramente tanto piacere!!!); ad
Anya85, Beabizz, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91,
Euridice100, Faith18, fatinaviola, La bambina fantasma, LadyPalma,
martaxx, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green,
Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle,
Giu_99, isabelle10 e La Lady per aver inserito la raccolta
tra le seguite/preferite/ricordate! Grazie, infine, a tutti i
lettori silenziosi!
Un abbraccio grandissimo!
<3
Julie_Julia
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Capitolo 19 *** 19. In formal wear ***
19. In formal wear
19. In
formal wear
Belle gemette appena
quando le forti braccia dello sceriffo di Nottingham mollarono la
presa per gettarla impunemente su quello che doveva essere il luogo
fissato per la cerimonia.
La ragazza lanciò alla
folla uno sguardo indecifrabile, eppure, chiunque l'avesse vista,
anche da lontano, non avrebbe minimamente optato per un'espressione
d'odio. In fondo, quella giovane donna non sapeva odiare – nessuno
glielo aveva insegnato – e loro ne erano consapevoli. Loro
sapevano.
Loro l'avevano
condannata.
Tirò su con il naso,
arricciandolo in una smorfia disgustata subito dopo: l'odore del fumo
le impregnò le narici, facendola quasi tossire.
Ma a sconquassarle le
membra non fu l'acre aroma di legna bruciata: rabbrividì fin nelle
ossa quando sentì il vento gelido che le agitava quella tunica.
Già, quella tunica... il
suo abito formale! Era un giorno speciale e, come tale, aveva
il suo costume d'occasione. Dopotutto, era una strega, no? Avrebbe
anche potuto riscaldarsi da sola: uno straccio lurido bastava e
avanzava per coprire le forme minute di Belle.
La giovane dardeggiò
l'ennesima occhiata ai presenti, al pubblico di una rappresentazione
magnifica e giusta.
Ricordò con un secondo
di ritardo che non l'avrebbe visto, che non avrebbe incrociato quegli
occhi scuri che per tanto tempo avevano cercato di fuggirla:
Rumpelstiltskin era stato rinchiuso a causa sua nelle segrete del
palazzo reale – come se con quella gamba malandata potesse anche
solo sperare di scappare.
«Strega!» fu il timido
grido di una donna vecchia e grinzosa. La risposta generale fu
immediata: insulti, sputi, imprecazioni e bestemmie si levarono tra
gli astanti.
Belle notò un bambino –
era piccolo, non avrà avuto più di undici anni – che si faceva
largo a spintoni, che procedeva verso di lei a passo idealmente
spedito. Sventolava qualcosa in una mano, mentre con l'altra cercava
di attirare l'attenzione dei vicini. Soltanto un uomo tarchiato e un
po' rozzo lo degnò di un briciolo di confidenza. La ragazza dovette
aguzzare la vista nel tentativo di leggere il labiale – di sentire
non se ne parlava neanche.
«E che ne sai che non
è una strega?» diceva l'uomo, lisciandosi la barba. Per quanto
Belle si protendesse con il collo per intravedere il bambino, non
riuscì nell'impresa: si accontentò di afferrare la seconda frase
dell'adulto:«Non possiamo più fare niente. È condannata,
ormai.»
Per quanto si fosse
imposta fino a quel momento di rimanere impassibile, di accettare
quella situazione come se ne fosse meritevole, la giovane si sentì
morire dentro: una spiacevole sensazione di vuoto le invase il cuore
fino a scendere all'inguine.
Si sforzò di non
piangere, di non mostrare la sua debolezza: era stata giudicata rea?
Era stata tacciata di stregoneria?
E sia.
«Legatela al palo!»
inveì lo sceriffo con voce altissima per sovrastare il clamore.
Belle non si mosse più
di moto proprio.
Chiunque l'avesse vista
dal fondo della piazza, l'avrebbe scambiata per una bambola
malvestita, dagli occhi troppo puri per essere una strega, dal nome
troppo insolito – e troppo azzeccato – perché non lo fosse
davvero.
Parole: 497
[La presente flashfic partecipa al contest "Once Upon A Flashfic" indetto da ellacowgirl sul forum di EFP]
Note dell'autrice:
SONO TORNATA!!!!!
Scusate la nota veramente
stupida di questa Flash, ma sono contentissima! Ho passato un
periodaccio tra crisi d'ispirazione, compiti in classe, verifiche,
progetti scolastici e altre cose che mi ha fatto interrompere tutti i
lavori di scrittura che avevo attivi! Averlo superato mi elettrizza!
XD
Annuncio, perciò, che,
salvo ulteriori crisi – incrociamo le dita! –, questa raccolta
riprende! Mancano dieci prompts e voglio finirla! Sappiatelo! ;)
Bene... La Flash AU in
questione è frutto del mio amore per la Storia e del mio odio per la
caccia alle streghe. Vedo Belle come una possibile “strega” ;)
Due sole puntualizzazioni
che potrebbero sfuggire perché non esplicitate:
- Rumpel è rinchiuso
perché innamorato di una presunta strega;
- la vecchia che urla non
è nessuno in particolare, mentre il bambino e l'uomo che parlano
sono rispettivamente Henry e Leroy.
Ringrazio infinitamente
Yoan Seiyryu, Euridice100, Stria93, LadyPalma e La Lady
per aver recensito lo scorso capitolo; Anya85, Beabizz, Ciacinski,
coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18, fatinaviola,
La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx, nari92, PiccolaRumple,
S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93,
Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99, isabelle10 e La
Lady per aver inserito e mantenuto la raccolta tra le
seguite/preferite/ricordate nonostante tutta l'attesa! Grazie,
infine, a tutti i lettori silenziosi!
Un abbraccio grandissimo!
<3
Julie_Julia
|
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Capitolo 20 *** 20. Dancing ***
20. Dancing
20.
Dancing
Lì, seduta in un angolo, Belle French non aveva idea di
cosa fare.
Effettivamente, escludendo l'atto di rigirarsi il
bicchiere tra le mani, non aveva nulla da fare. Non sapeva
nemmeno perché avesse preso quel bicchiere! Insomma, lei che non
aveva mai toccato una goccia di alcol in vita sua, non avrebbe bevuto
adesso un angelo azzurro!
Sospirò debolmente: in fondo, non poteva incolpare
nessuno al di fuori di sé.
*
Cosa avesse spinto Rumpelstiltskin a prender parte a
quello stupido ballo di fine anno era un mistero per tutti, lui
compreso. Non si era mai trovato a suo agio in mezzo alla folla, non
aveva amici, non aveva la ragazza.
Picchiettò le dita sul piano del tavolino, guardandosi
attorno con un ghigno stampato sul volto: stava spaventando i
presenti anche lì, nel giorno più felice per tutti gli studenti.
*
Il
piano è rimanere quanto più possibile alla larga dalla pista da
ballo: per nessun motivo al mondo mi schioderò da questa sedia.
*
Belle si morse il labbro inferiore violentemente: quella
tenda non l'avrebbe protetta ancora a lungo, lo sapeva! Per il
momento bastava a tenerle lontani gli eventuali corteggiatori e a
nascondere la miriade di imprecazioni che stava lanciando agli
organizzatori della festa: furbo, da parte loro, non annunciare i
giochi e l'eventualità di scambi di coppia per ballare. Davvero
furbo.
Trattenne il fiato nel vedere un'ombra passarle davanti
agli occhi.
«Non pensi di essere fuggita abbastanza per stasera,
dearie?»
La voce profonda e allo stesso tempo ironica di un
essere maschile la fece sobbalzare. Si riprese giusto per incrociare
gli occhi di Rumpelstiltskin.
«E a te che importa?» ribatté troppo acida: non
avrebbe ceduto quel posto, mai!
L'altro si strinse nelle spalle, l'espressione divertita
ad atteggiargli la bocca.
«Come mai sei qui?» chiese la ragazza, inarcando un
sopracciglio.
«Per il tuo stesso motivo, suppongo.»
Non essere considerata troppo emarginata, pensò
amaramente Belle, abbassando lo sguardo imbarazzata: non avrebbe mai
creduto di avere qualcosa in comune con Rumpelstiltskin.
«Manca
qualcuno?» domandarono dal
mixer.
La ragazza piagnucolò qualcosa di imprecisato prima di
abbandonarsi contro la parete: era giunta la sua ora.
«Credo che manchiamo solo noi.» considerò
Rumpelstiltskin senza mascherare il disappunto.
«Lo credo anch'io.»
«Dunque?»
«Dunque balliamo insieme.»
*
Nonostante avesse creduto di morire lì, su due piedi,
dietro quella tenda, Belle stava volteggiando tra le braccia di
Rumpelstiltskin sotto gli occhi di tutti. Si sentiva osservata,
strana, additata. Tuttavia, paradossalmente, non avrebbe voluto
trovarsi in un luogo diverso: non si sentiva diversa.
*
Per quanto la richiesta di Belle lo avesse spiazzato,
Rumpelstiltskin aveva accettato di ballare con lei: non lo avrebbe di
certo ucciso! Detestava, però, dover ammettere che non fosse poi
così male: chiacchierona, persino con lui, un po' testarda e
ribelle, ma arguta e intelligente, tanto spiritosa da farlo
sorridere. No, Belle French non era il tipo sciocco che aveva sempre
pensato.
*
«Buona serata, dearie.» salutò Rumpelstiltskin,
avviandosi all'uscita della sala.
Non poté vedere il sorriso di Belle che lo stava
accompagnando.
Parole: 500
Note dell'autrice: Buonasera a tutti! :D
Questo ventesimo prompt mi ha veramente messa in
difficoltà: non volendo rappresentare la già vista esperienza del
ballo nel film Disney “La Bella e la Bestia”, ho optato per
questa AU ambientata ai tempi di un ipotetico quanto inquietante
liceo! Mi sono affezionata a queste riduzioni d'età! XD Qui, Belle e
Rumpelstiltskin non hanno più di diciannove anni! Inoltre, per
quanto riguarda l'alcolico “angelo azzurro”, preciso che non so
quanto effettivamente sia forte! Io non bevo proprio e non me ne
interesso: so soltanto che esiste! Nel caso non sia così forte come
ho fatto intendere, mi si passa questa piccola licenza?!
A voi il giudizio ultimo! ;)
Ringrazio infinitamente Yoan Seiyryu, rumbelle2998 e
Stria93 per aver recensito lo scorso capitolo; Anya85,
Beabizz, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100,
Faith18, fatinaviola, La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx,
nari92, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green,
Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle,
Giu_99, isabelle10 e La Lady per aver inserito la raccolta
tra le seguite/preferite/ricordate! Grazie, infine, a tutti i
lettori silenziosi!
Tanto affetto per tutti
voi!!! <3
Julie_Julia
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Capitolo 21 *** 21. Cooking ***
21. Cooking
21.
Cooking
«Dearie,
io non credo che sia una buona idea...»
Le parole di Rumpel tornarono a farsi sentire con una
prepotenza che raramente le aveva contraddistinte. Forse aveva avuto
ragione.
Come sempre, pensò Belle con un ringhio di
rabbia; ma quell'unica constatazione venne immediatamente sostituita
dalla domanda perché?
Organizzare una gara di cucina a Storybrooke era
sicuramente l'iniziativa più stramba che le fosse mai balzata in
mente. Si era stupita quando Regina le aveva dato carta bianca su
tutto ciò che riguardasse quell'evento e quando non aveva avuto
nulla in contrario alla partecipazione di coppie! Ma soprattutto si
era stupita quando tutti avevano accettato l'invito! Ruby e Victor
erano stati i primi, seguiti da Mary Margaret e David, Regina e
Robin, Emma e Neal, anche Henry e la piccola Paige si erano uniti
agli adulti! Persino Rumpel non aveva fatto tante storie.
Ed era lì, accanto a lei, ad armeggiare ai fornelli.
«Dove hai imparato a cucinare?» chiese lei d'un
tratto, cercando di non pensare alla possibilità che le sfuggisse di
mano il coltello.
«Mh?» fece Rumpel, evidentemente preso in contropiede.
«Da nessuna parte, swaetheart.»
«Cioè... Hai fatto tutto da solo?»
«Beh... Ho mangiato per ventotto anni senza usare la
magia, dunque sì, ho fatto tutto da solo.»
Belle non riuscì a nascondere l'espressione di vago
imbarazzo che le imporporò le guance. Era totalmente negata in
cucina: ad Avonlea non le era permesso avvicinarsi a quell'ambiente;
nel Castello Oscuro aveva imparato qualcosa, ma non le era mai stato
richiesto niente di troppo elaborato o di simile alle abitudini di
Storybrooke.
Sobbalzò quando sentì la mano di Rumpel sulla sua.
«Dovrai aver pazienza, dearie.» le sussurrò
nell'orecchio, mandandole brividi in tutto il corpo. «Cucinare è
un'arte e, come tale, ha bisogno di pratica, attenzione, amore e
calma. So che tu possiedi tutte queste qualità e so che diventerai
una cuoca eccellente. Non affrettare i tempi, dearie: non aiuta mai
farlo.»
Belle si voltò, incrociando il suo sguardo. Si ritrovò
a sorridere senza rendersene conto.
«Tu non hai tutte queste qualità, amore!» scherzò,
godendosi l'espressione esasperata e divertita ad un tempo del suo
compagno. «Sì, hai ragione: per me c'è ancora speranza!»
*
«La coppia vincitrice di questa gara è... decisione
unanime... la numero sette! Granny e Marco, su!, venite qua!»
Tra gli applausi e il riso di tutti i presenti, i due si
fecero avanti, l'una con le braccia incrociate sotto al petto,
l'altro rigirandosi il cappello tra le mani.
«Complimenti!» sorrise Belle, abbracciandoli.
Granny borbottò un:«Era ovvio!», mentre Marco
annuiva, tutto fiero di sé.
«Qual è il premio?» chiese Ruby, curiosa,
interpretando il pensiero dell'intera città.
A Granny svanì il sorriso sulle labbra nel vedere un
lampo di furbizia attraversare gli occhi della giovane interpellata;
corrucciò la fronte quando notò il ghigno divertito sulla bocca di
Rumpelsiltskin.
«Beh... La coppia vincitrice...» cominciò Belle, già
ridacchiando, «sarà premiata con la gloria per una sera soltanto:
dovrà allietare tutti i cittadini con la propria cucina!»
Mai
gareggianti furono più contenti di non aver vinto.
Parole:
500
Note
dell'autrice: Salve! :D
Non
ho molto da dire su questa Flash, se non che è molto autobiografica:
mi piacerebbe fare una gara culinaria ma non so cucinare! XD
Ringrazio
Yoan Seiyryu, Dearie
e Stria93
per aver recensito lo scorso capitolo; AniaS,
Anya85, Beabizz,
Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100, Faith18,
fatinaviola, La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx, nari92,
PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver
Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle, Giu_99,
isabelle10 e La
Lady per aver inserito la
raccolta tra le seguite/preferite/ricordate; tutti
i lettori silenziosi!
Bacioni! <3
Julie_Julia
|
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Capitolo 22 *** 22. In battle, side-by-side ***
22. In battle, side-by-side
22. In
battle, side-by-side
A destra, lui: elegantemente seduto su di una poltrona
rossa, le gambe leggermente divaricate, il gomito piegato sul
tavolino, due dita a nascondergli la sottile linea della labbra, in
quel momento atteggiata ad un sorriso serafico e baldanzoso.
A sinistra, lei: seduta a terra, issata sulle ginocchia
e goffamente avvinghiata al tavolino, il mento premuto sulle mani
sovrapposte, i denti a mordicchiare il labbro inferiore, la fronte
corrucciata per la concentrazione.
Al centro, la scacchiera: insuperabile lastra di marmo a
quadri bianchi e neri, un cavallo e il re – ragionevolmente bianchi
– per Belle, il re – rigorosamente nero – per Rumpelstiltskin.
«Tocca a me?» chiese la donna, evidentemente
boccheggiante in cerca di tempo.
«Sì, dearie.» ribatté Rumpel, continuando a
dissimulare il ghigno beffardo.
Belle batté le palpebre due o tre volte, quindi sospirò
pesantemente:«Uffa!»
«Qual è il problema?»
«Non so che devo fare, ecco qual è il problema!»
Fu allora che Rumpelstiltskin scoppiò a ridere,
beccandosi l'occhiataccia d'odio della sua compagna.
«Perdonami, sweatheart!» si affrettò a dire,
schiarendosi la voce per imporsi l'autocontrollo. «Vedi, dearie...
Non sai quello che devi fare perché non c'è più niente da fare:
è patta!»
La giovane recepì l'informazione con un attimo di
ritardo: osservò la scacchiera, i pezzi, sgranò gli occhi e schiuse
la bocca in un muto “oh”.
Rumpel scosse il capo, attonito: Belle, nonostante gli
innumerevoli tentativi di apprendere le regole degli scacchi, non era
ancora in grado di vincere una partita!
Roteò gli occhi, sghignazzando.
«Che ne dici di giocare ancora?»
Parole: 253
Note dell'autrice: Buonasera a tutti!
Per questo prompt avevo pensato già da tempo a una
battaglia a scacchi! Che ve ne pare? :D
Ringrazio Yoan Seiyryu per aver recensito lo
scorso capitolo (ne approfitto per dirvi che risponderò sicuramente
alle recensioni arretrate, non temete!); AniaS, Anya85,
Beabizz, Ciacinski, coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Euridice100,
Faith18, fatinaviola, La bambina fantasma, LadyPalma, martaxx,
nari92, PiccolaRumple, S05lj, seasonsoflove, Sermig4ever_green,
Silver Loreley, Stria93, Yoan Seiyryu, annachiara27, Checca Belle,
Giu_99, isabelle10 e La Lady per aver inserito la raccolta
tra le seguite/preferite/ricordate; tutti i lettori silenziosi!
Bacioni! <3
Julie_Julia
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Capitolo 23 *** 23. Arguing ***
arguing
23.
Arguing
Belle non poteva credere che
stesse accadendo sul serio.
No, non poteva proprio credere che il suo compagno, Rumpelstiltkin,
le stesse facendo una scenata di gelosia degna di Gaston.
«Cosa vorresti insinuare?» inveì, ormai
fuori di sé.
«Victor ed io-»
«Ah, è così?»
gridò Rumpel di rimando, fissandola
in cagnesco.
«Così come?»
«Ormai per te è Victor, non più dottor
Whale,
giusto?»
Belle sgranò gli occhi, inizialmente perplessa, quindi
ferita. No, quello era un incubo e di lì a poco si sarebbe
svegliata. Sì, sì, si sarebbe svegliata,
sicuramente. Avrebbe
aperto davvero quegli occhi, senza dilatarli ulteriormente per lo
stupore. Era tutto sotto controllo.
«Che c'è? Non rispondi? Stai confermando quello
che
penso!»
Tutto
sotto controllo.
«Mi hai tradito con quello lì!»
No,
niente era sotto controllo.
«Basta!» urlò, ma la voce le
uscì decisamente più
stridula e malferma di quanto avesse sperato. Una lacrima le
rigò le
guancia prima di darle il tempo di accorgersene. «Non voglio
sentire
un'altra parola del genere» sibilò quando comprese
di avere la
piena attenzione di Rumpelstiltskin.
Nel breve silenzio che seguì, Belle ripensò alla
scena
che aveva tanto destato scompiglio quella sera. Lei che parlava con
confidenza con Victor. Aveva talmente dato poca importanza a quel
momento, escludendo il valore affettivo nei confronti del dottore, da
essersi perfino dimenticata il colore dell'abito che aveva indossato!
Forse era scuro, sul blu, ma era soltanto un vago alone che le
suggeriva questa opzione.
«Non ti fidi di me» sputò fuori
all'improvviso,
fissando un punto sul pavimento, la voce di nuovo ferma e
incredibilmente atona. Percepì Rumpel deglutire, ma non ebbe
la
voglia di alzare lo sguardo su di lui. «Non ti fidi di
me» ripeté,
prendendo a tremare con lievi scosse. «Preferisci fidarti di
uno
stupido resoconto della serata fatto da chissà chi»
«Belle, io-» le si avvicinò, Rumpel,
coprendo la
distanza tra di loro in un attimo. Il suono era più dolce,
più
calmo. Forse quel silenzio era bastato per fargli capire che stava
sbagliando, che stava davvero accusando la sua Belle di un tradimento
vero e proprio ma che andava al di là delle intenzioni della
donna.
Forse stava realizzando l'impossibilità di quel fatto. Forse
lo
stava facendo troppo tardi.
«Belle, non-» provò a sfiorarle un
braccio, delicato.
«Non mi toccare» sussurrò la ragazza,
indietreggiando
di scatto.
Un ballo. Tutto ciò per un ballo. Un innocente ballo
con un amico.
«Non mi toccare!» alzò la voce,
nonostante l'uomo non
stesse più cercando un contatto.
In un attimo si voltò, conquistò le scale e corse
a
rifugiarsi nella propria stanza: non amava piangere di fronte a
Rumpelstiltskin quando sapeva di non avere colpe.
Parole: 439
Angolo dell'autrice:
Per la serie: chi non muore
si rivede!
Comincio con le scuse: avrei dovuto aggiornare una
settimana fa tutt'altra raccolta, ma, per problemi di connessione
all'inizio e mancanza di tempo in secondo luogo, non ho potuto fare
altro che rinunciare. Mi dispiace tantissimo, davvero, e imploro
venia! :(
Perché ho aggiornato questa challenge cominciata l'anno
scorso? Perché ho avuto l'ispirazione per questo capitolo!
Ho
ritrovato il file spulciando nei documenti del mio computer e ho
visto che avevo ancora i prompt. Per questo, un grazie speciale va ad
Euridice100 che, tempo addietro, mi concesse
gentilmente di
utilizzare la sua OS “Blue Velvet.”
(link:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2288007),
che consiglio assolutamente perché è scritta
divinamente ed è da
lì che ho cominciato a shippare la FrankenBeauty (o
DoctorBeauty,
come volete). Merita davvero, dunque passate di lì, anche
per avere
più chiaro l'evento cui si fa riferimento in questa Flash.
Non do un'altra scadenza per questa raccolta RumBelle
perché non garantisco di portarla a termine! Quando
avrò la giusta
dose di fantasia per continuare con i capitoli, aggiornerò!
:D
Dopo le scuse e le premesse, passerei ai ringraziamenti.
Con mio grandissimo stupore, ho visto che i lettori sono aumentati,
così come la presenza della FF nelle liste! *-* Io non ho
veramente
parole per ringraziare tutti voi che, nonostante tutto il tempo
passato dall'ultimo aggiornamento, siete rimasti e siete arrivati!
Grazie di tutto cuore perché mi avete riempita di gioia!
<3
Dunque, grazie a Euridice100, Yoan Seiyryu, Stria93
e seasonsoflove per le recensioni lasciate
all'ultimo capitolo
– e che ancora aspettano una risposta, insieme a tutte le
altre!
Sono pessima, a volte me ne rendo conto! – , a AniaS,
annachiara27, Anya85, Beabizz, Checca Belle, Ciacinski, coccinella75,
ctdg, DoctoRose91, Elema, Emyscarano, Euridice100, Faith18,
fantasy93, fatinaviola, gionem, Gio_Kayers, Giu_99, GiuliaComix,
Heartofgold, isabelle10, La bambina fantasma, La Lady, LadyPalma,
licet, martaxx, nari92, padme83, PiccolaRumple, PoisonRain,
Rumple_bumple, S05Ij, seasonsoflove, Sermig4ever_green, Silver
Loreley, Stria93, valeego e Yoan Seiyryu
per aver inserito
la raccolta tra le preferite/seguite/ricordate! Grazie a tutti
i
lettori silenziosi! Siete tantissimi e vi ringrazio con tutta
me
stessa! *-*
Un bacione a tutti quanti voi e al prossimo
aggiornamento – se vorrete! <3
Julie_Julia
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Capitolo 24 *** 24. Making up afterwards ***
24
24.
Making up afterwards
Sapeva già dove
trovarla: nella sua stanza, intrufolata
sotto le sue lenzuola, magari avvinghiata al cuscino che le asciugava
le lacrime a poco a poco.
Doveva andare a scusarsi, lo capiva, ma non ne aveva il
coraggio. Gli tremavano le mani al solo pensiero, il cuore cominciava
a battergli freneticamente, ma non era una sensazione piacevole, non
era la stessa emozione di quando stringeva al petto la sua Belle per
scoccarle un bacio.
Sentì lo stomaco contrarsi in una morsa di dolore. Era
stato sciocco, stupido, meschino.
Gli tornarono vividi i ricordi di quella sera, anzi, la
trasposizione dei ricordi di quella sera.
A parlargli era stata una certa Nala, l'organizzatrice
della festa. Non la conosceva, ma Nala sapeva chi fossero entrambi, e
con tutta tranquillità si era recata al banco dei pegni,
congratulandosi per il ritorno e, soprattutto, per dire che aveva
tentato di risollevare il morale di Belle in quella dolcissima
serata. A questo punto aveva cominciato a raccontare del dottor
Whale, di come avevano lungamente chiacchierato, di come l'aveva
vista salire nella macchina di Victor... L'aveva fatto senza malizia,
ma a Rumpelstiltskin quelle parole avevano bruciato il cuore di
gelosia.
Si prese la testa fra le mani: si sentiva un idiota, lì,
ripensando a quanto sapeva. Sperò davvero di non aver
parlato a
Belle in quel modo, di non averla ferita, che si sarebbe svegliato da
un incubo in cui lui aveva recitato di nuovo la parte del mostro. Ma
la donna che amava non era seduta sul divano accanto a sé.
Era di
sopra, in camera, a piangere di disappunto e dolore.
Si alzò, percorrendo lentamente la strada che lo
separava da lei: in un modo o nell'altro, doveva chiederle scusa.
Voleva chiederle scusa.
Bussò piano, una volta sola, ed entrò.
Non vide subito la donna dagli occhioni azzurri: l'aveva
cercata sul letto, ma Belle era alla finestra, guardava fuori.
Fu lei la prima a scuotersi. Sorrise nel riflesso del
vetro.
«Ce ne hai messo di tempo» osservò,
asciutta.
Rumpel ammutolì. Si limitò a schiarirsi la gola e
ad
avanzare fino a posarle una mano sui fianchi con poca convinzione.
«Belle, io... io...» balbettò, la voce
che tremava.
«Scusa» disse infine in un sussurro. Soltanto
allora Belle si
voltò, passandogli una timida carezza sul volto. Aveva una
strana
luce negli occhi che lo fece sentire trionfante per diversi attimi.
«Ho sbagliato»
riprese. «Io ti
amo, Belle, e mi fido di te, te lo giuro, e-» un dito sulle
labbra
lo zittì.
«Ti ho già perdonato, tesoro»
rivelò lei. «Potrei
anche capirti, ma ti prego: non farlo mai più. Fidati di me,
di noi!
Sai che ti parlerei di qualsiasi... cedimento da
parte mia:
non immaginarne di inesistenti»
Rumpel non riuscì a trattenersi oltre: stinse a
sé il
corpo dolce di Belle, chiudendolo in un abbraccio bagnato dalla loro
lacrime. «Te lo prometto, Dearie»
Belle ricambiò la stretta con affettuoso trasporto: non
gli avrebbe mai detto che, in fondo, quella gelosia non le era
così
tanto dispiaciuta.
Parole: 500
Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti! *_*
Sono tornata ancora con questa raccolta! Di tanto in
tanto, l'ispirazione arriva! Per di più, li avevamo lasciati
dopo un
bruttissimo litigio. Domani, poi, è San Valentino e, sebbene
io non
ne sia una grande sostenitrice, mi sono sentita in dovere di
ristabilire il rapporto dei nostri amorini! :P
Piccola precisazione
su... Nala. Sì, avete
letto bene, è la Principessa de Il
re leone – continuo
a sperare che gli autori riescano ad inserire questo cartone Disney
nei vari meandri degli intrecci in stile OUAT –. Ho deciso di
aggiungere questo piccolissimo OC perché, essendo questa
Flash
ancora basata sul lavoro di
Euridice100, “Blue
Velvet.” (il link è
presente nel precedente aggiornamento, ma lo inserisco anche qui:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2288007),
ho preferito non implicare per un così breve scritto altri
che già
conosciamo. Ho pensato che soltanto una persona che non ha molta
familiarità con i RumBelle avrebbe potuto riferire
l'accaduto per
pura voglia di riepilogare la festa in questione. Sarebbe stato
avventato da parte degli altri, almeno secondo me: immaginate anche
il buonissimo Archie che va al banco dei pegni a raccontare di come
Belle sia stata tanto amabile con Victor! :') Tra i personaggi
Disneyani, Nala mi è sembrata la più adatta: la
giovane che prova a
risollevare gli animi altrui, a far riscoprire se stessi... Spero che
non sia risultata assurda. L'idea mi piace, lo ammetto, e potrei
tornare su questa figura, magari inserendola a Storybrooke... Non
garantisco niente! ;)
Detto ciò, spero
che il riavvicinamento vi sia piaciuto! ^_^
Vorrei, inoltre,
scusarmi per l'assenza nell'ultimo periodo – in particolare
con
Euridice100,
appunto, alla quale devo parecchie recensioni per la sua bellissima
long –, ma tra un impegno e l'altro non riesco a calibrare la
mia
attività sul sito! Prometto che prima o poi mi
impegnerò a
recuperare tutto! ♥
Ringrazio, ora,
Euridice100
e Stria93
per aver recensito lo scorso capitolo, AniaS,
annachiara27, Anya85, Beabizz, BeaSnape, Checca Belle, Ciacinski,
coccinella75, ctdg, DoctoRose91, Elema, elly_didyme_volturi,
Emyscarano, Euridice100, Faith18, fantasy93, fatinaviola, gionem,
Gio_Kayers, Giu_99, GiuliaComix, Heartofgold, isabelle10, La bambina
fantasma, La Lady, LadyPalma, licet, martaxx, nari92, padme83,
PiccolaRumple, PoisonRain, Rumple_bumple, S05Ij, seasonsoflove,
Sermig4ever_green, Silver Loreley, Stria93, valeego
e Yoan Seiyryu per
aver inserito la raccolta in una delle liste, e tutti
i lettori silenziosi!
Un bacione a tutti e
al prossimo aggiornamento! ♥
Julie_Julia
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