Nobody

di Will_Power
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Me stessa ***
Capitolo 2: *** Giorni di scuola che passano inesorabilmente ***
Capitolo 3: *** Scuola o non scuola? ***
Capitolo 4: *** Il profumo del cambiamento ***
Capitolo 5: *** Quel giorno chiamato Natale... ***
Capitolo 6: *** Una ragazza di nome Valery... ***
Capitolo 7: *** Sentimenti legati da un regalo ***
Capitolo 8: *** Una stella venuta dal cielo ***
Capitolo 9: *** Un mare pieno di sentimenti ***
Capitolo 10: *** La valle dei pensieri ***
Capitolo 11: *** Il carattere di un uomo è il suo destino ***
Capitolo 12: *** Quando sorge il sole è l’alba di un nuovo giorno ***



Capitolo 1
*** Me stessa ***


Ciao, mi chiamo Nessuno, ho 17 anni e nella mia vita nn ho mai combinato nulla o per meglio dire non mi è mai sembrato che dovessi fare qualcosa di particolare. Sono una persona fuori da comune perchè nel mio Osservare capisco le persone anche con un piccolo gesto, riesco a capire il loro carattere, se qualcosa gli preoccupa, se sono arrabiati, innamorati o perfino tristi . La mia dote è vera non inventata perchè non ci guadagnerei nulla a mentirvi, purtroppo la gente mi odia per questo anche perchè la maggior parte delle volte dico quello che penso, ora mi descrivo così capirete meglio. Sono una persona egoista soprattutto sulle cose che mi piacciono, antipatica con le persone che lo meritano, sono forte come carattere odio la debolezza e le persone che sono deboli, sono associale e la cosa mi piace però ho una migliore amica e il suo nome è Aya è molto importante per me, io e lei ci siamo trovate un anno fa e devo dire che ci lega il filo blu dell'amicizia. Odio le persone prepotenti le ritengo deboli nell'animo e senza uno scopo specifico nella vita, so essere crudele e questa cosa va a mio vantaggio. Non mi descrivo fisicamente perchè non incontrerò mai nessuna delle persone che leggerà la mia storia e spero vi piaccia. Questa sono io, la mia storia, la mia vita, Me stessa...

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Capitolo 2
*** Giorni di scuola che passano inesorabilmente ***


Il mio primo giorno di scuola alle medie lo ricordo come se fosse ieri, la scuola si trovava vicino a casa mia, andavo a piedi ascoltando la musica pensando a come avrei passato la giornata o se sarebbe successo qualcosa di nuovo, mi trovavo in classe con due miei vecchi compagni delle elementari sembravamo uniti ma non lo eravamo. Loro avevano fatto amicizia subito con la classe io invece mi sentivo come una barca che vede man mano allontanarsi dalla nave amica, e stavo li a pensare - se fossi affondata qualcuno lo avrebbe notato? sarei mancata a qualcuno? - la risposta era sempre la stessa "No". Ad una mia vecchia compagna le stavo simpatica perchè l'avevo aiutata a scrivere una cosa sul diario, si chiamava Jenny, era la più popolare della classe e anche della scuola, era tutto quello che una ragazza voleva essere: simpatica, bella, e ben voluta da tutti... ma non era sincera.. o almeno non agli occhi degli altri. Ogni tanto criticava criticava le persone oppure si vantava di avere ragazzi ed essere popolare con tutti, ma io la vedevo come era veramente una "mela marcia", una volta mi fece una domanda " perchè non hai un ragazzo?" io gli risposi che l'amore per me non esiste o più che altro era cupido che con le sue freccie mi manca; lei si mise a ridere da li capì che era una persona superficiale e inutile. Questo mio pensiero non era rivolto solo a Jenny ma anche alle miei altre compagna che la prendevano come esempio da seguire ma io "pecora nera" della classe le ignoravo e questo andò a mio vantaggio perchè i ragazzi capivano che avevo cervello ( non che la cosa mi importasse più di tanto) con alcuni di loro al secondo anno ci litigai perchè mi prendevano in giro, li perdonai ma non subito i miei pensieri erano solo di odio e disprezzo. L'altro giorno ne ho incontrato uno e non mi ha saluta ( o avrà fatto finta di non vedermi) eh già sono come il mio nome...Nessuno. Le medie per fortuna passarono in fretta anche dopo l'esame pensai solo che scuola superiore avrei frequentato e che avrei sempre dato il massimo.

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Capitolo 3
*** Scuola o non scuola? ***


Non è che io odio la scuola in sè come edificio, ma odio le persone che ci vanno o per farvi capire meglio i cosidetti " compagni di scuola". Frequento il 2 anno di un liceo classico ma qui vi racconterò il mio primo anno. Tecnicamente dovrei fare il terzo ma ho fatto un anno sabbatico perchè non sapevo che pesci pigliare, poi essendo che sono brava a scrivere mi è venuto il liceo classico, i primi giorni di scuola.... che brutta cosa.... Il primo giorno avevo già capito chi poteva starmi simpatico e chi invece no, non fu difficile grazie alla mia dote è facile scrutare le persone nell'animo. Già il secondo giorno si erano creati i cosidetti "gruppetti di amici" ( una grande cavolata a mio parere) io l'emarginata rimasi in classe davanti alla finestra pensando a come sarei riuscira a trovarmi in questa classe e da li sentì una voce "Ciao" Mi girai ed era Aya la persona che sarebbe diventata la mia migliore amica da li a più anni. Gli risposi "Ciao" non sapevo come comportarmi era la prima persona che mi parlava in quella classe, era lei che aveva fatto il primo passo, era lei che mi trovava interessante. Incominciai a capire che forse quella classse non era terribile come pensavo. Ero tesa come un arco di violino lei si avvicinò e disse: "Mi chiamo Aya" "Nessuno piacere" , non sembrava stupita dal mio nome tanto meno che nemmeno ora mi fa domande sul mio "cosiddetto nome" cmq ritornando al discorso: A." Da quale scuola media arrrivi?" N."una vicino al centro e tu?" A."una in corso berlgio" N."come ti sembra la classe?" A." non saprei tutti hanno fatto amicizia e io mi devo ancora adattare" N."beh se questo ti può far sentire meglio neanche io ho fatto amicizia con qualcuno però ci sei tu qua adesso" A."vero allora posso dire di aver conosciuto qualcuno" Mi sorrise, e il suo sorriso emana un sentimento di gioia e serenità cosa che io non riuscivo a fare, era come aria fresca di primo mattino e lei era la persona che mi trovav interessante, che anche io trovavo interessante.Da li a poco senza nemmeno accorgemene stavamo intensificando la nostra amicizia tantè che un giorno mentre tornavamo a casa insieme mi disse: A." Sai la nostra classe è un pò sconbussolata all'inizio mi sentivo una pecora smarrita ma ora ho ristrovato il mio gregge" N." ah davvero? io ho solo trovato una pecora come me e sbasta" dopo che dissi questo lei si mise a ridere come non mai quasi a morire e disse: A."Sono contenta di aver conosciuto una persona come te se la mia migliore amica" Al suo di quelle parole mi sentivo come se potessi toccare il cielo come un dito, pensai di stare sognando ma non era così le mie orecchie avevano udito le parole che io da tanto volevo sentire e suonavano così bene che scoppiai facendo un sorriso a 360 gradi lei mi guardò sbalordita A." O forse detto qualcosa di sbagliato?" N."no anzi le tue parole mi hanno risollevato l'animo come pochi e cmq anche tu per me sei la mia migliore amica" Lei sorrise come faceva sempre piena di vita cosa che io non facevo, lei è così gli piace la vita, gli piace vivere e far felice le persone ho provato a essere come lei ma non ci sono riuscita sono io e non posso essere come gli alti perchè gli alti sono loro e noi dobbiamo solo trovare qualcosa in noi stessi da far bene e magari come Aya anche io sorriderò alla vita. Passaro i giorni e la classe (strano ma vero) si era unita, ogni tanto c'era dei battibecchi con alcune delle mie compagni e io avedere queste scene ridevo come non mai e Aya ogni tanto mi guardava male perchè odia vedere le persone litigare. C'era anche una ragzza che ogni tanto stava con me e Aya si chiamava Valery, era una persona che amava ridere ma nel suo "io" era una pesona debole che si odiava ma non del tutto, gli piaceva stare con noi e ogni tanto diceva che gli piaceva starmi vicino perchè gli davo coraggio e forza qualità che lei aveva per lei sono (ancora oggi) come una dea da venerare.

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Capitolo 4
*** Il profumo del cambiamento ***


La classe era unita, le incomprensioni si erano chiarite come neve al sole e nulla poteva andare meglio di così, se non fosse che arrivò quel maledetto dell'anno prossimo. E così... la maggiorparte dei miei compagni era stata promossa ma nelle altre classi non era così... Cosa fecero? una grandissima boiata... mettere altri compagni nella nostra classe, e così eravamo mischiati per bene come una zuppa mista di fagioli broccoli e carote.. Dio quanto odio le carote... La nostra specialità era scrivere capitoli di genere giallo, ma ora non più,adesso c'erano i generi horror e quelli romantici, io mi sentivo a disagio e Aya se n'era accorta ma a lei invece piaceva questa situazione perchè adora tutti i generi e gli piace sperimentare nuovi generi mettendone altri insieme (chi la capisce e bravo), e Valery si trovava bene con il genere romantico - All'inizio mi disse che voleva entrare nel romantico ma essenso che voleva diventare forte d'animo scelse il giallo, non lo mai capita del perchè lo abbia fatto- la nostra classe non fu mai divisa come in quel momento eravamo come in una strada con tre direzioni diverse, a sinistra gli horror insieme a metà della classe, in mezzo il giallo con Aya, e a destra il romantico con Valery e le sue nuove amiche con la quale ci aveva legato subito.. Vi state chiedendo dove sono io? Beh io non ci sono, amo il giallo nel suo contesto ma mettendolo con due generi diversi tra loro e non compatibili con esso mi sento quasi oppressa tanto da non riuscire più a scrivere. Che cos'è che accumuna i tre generi? Nulla, niente di niente, e la cosa mi fa arrabiare: con l'horror non mi ci trovo, l'unica cosa che puoi scrive è un urlo di qualche donzella in pericolo o un " ARGGGGGGHHHH!!!" di qualche mostro inferocito che l'unica cosa che vuole fare e mangiare le tue budella, per non parlare del romantico peggio che andar di notte... io e l'amore non andiamo d'accordo perchè cupido mi odio e ormani l'ho accettato, cosa c'è di speciale nel romantico? ve lo dico io Nulla 0 totale. Le persone non fanno altro che innamorarsi, piangere se gli altri li tradiscono, piangere se il loro lui/lei deve partire,baciarsi con altre persone nonostante tu abbia un fidanzato, alla fine il romantico è un bordello assurdo!!! Percarità ovviamente non sto criticando chi è romantico o scrive nella sezione "Romanticismo" anzi invidio chi sa cos'è l'amore o chi lo abbia provato veramente ma sono una mente ristretta e questo e il mio "dannato" pensiero. Ritornando alla situazione iniziale ovvero dove fossi collocata nelle tre strade e chiaro che non ci sono, ormai non mi sento a mio agio ma questo non vuol dire che io mi stia arrendendo, anzi combatterò fini alla fine, vorrei solo che andasse tutto bene. Ma alla fine che senso avrebbe la vita se fosse tutto rosa e fiori? noiosa io credo, la mia decisione è e sempre sarà il giallo ma purtroppo con una nuova riforma dobbiamo essere bravi anche con gli altri generi,darò il meglio di me il mio motto? "dare sempre il massimo!". In alcuni giorni i miei compagni non li sopporto, altre volte li vorrei strozzare, ma grazie a Dio ho una soglia di pazienza altissima che mi permette di mantenera un alto livello di autocontrollo. Per il resto va tutto bene ci sono problemi ovunque anche a casa mia ma cerco di non pensarci, credo che tutti dovrebbero fare con me ma ripeto questi sono sempre miei pensieri.

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Capitolo 5
*** Quel giorno chiamato Natale... ***


Ah Dicembre, perchè sei tu Dicembre?. Per molti questo è il mioglior periodo dell'anno, Natale, feste,Capodanno, ma indovinate? Per me no, ormai cresciuta non sento il Natale come una volta o per meglio dire come lo sentivo da bambina, mi piaceva immaginare babbo natale nella notte del 24 con le sue 4 renne a trainare una slitta piena di regali, per tutti i bambini anche per me. Però ora è diverso sarà per l'età ma per me e solo un periodo di pausa per rimettere in sensto i miei pensieri e forse per stare bene con me stessa, anche là fuori non si percepisce l'aria natalizza, si e vero le persone vanno a comprare i regali però non sento i loro sentimenti nel farlo, se tu fai un regalo ci metti i tuoi sentimenti nel farlo, la tua gioia quando pensi a quella persona.. ma non è così...L'animo delle persone è strano, ora che mi guardo in giro vedo solo una città grigia senza decorazioni senza spiroto natalizzo... e guardo in cielo sperando che Babbo Natale dia lo spirito perchè ne abbiamo bisogno, dobbiamo avere vitalità almeno in questa festa. Quando ero bambina amavo guardare i negozi con quelle luci, catturvano il mio sguarda era così belle, brillavano di una luce così intensa come per dire " ehi è Natale, la festa della felicità", era così per tutti i negozio, quando nevicava la città era magica era come se un lenzuolo copriva tutta la tristezza e dare un caloroso benvenuto alla gioia, le persone ridevano, le famiglie erano unite, vive dentro di loro. La gente sorrideva, poi mia madre mi fece una domanda: M."in cosa ti piace dicembre?" N." per nantale e per tutti i regali che riceverò!" M." non ti piace anche avere i tuoi genitori a casa?" N."certo anche per quello! ma i regali sono più importanti!" Al suono di quella frase mia madre scoppiò a ridere, una cosa che gli piace di me è la mia spontaneità, questo e uno dei momenti più belli della mia infanzia seguiti da altri che poi vi racconerò. Il giorno del 25 era bello vedere la tavola decorata con oggetti natalizzi e piena di cibo che avremo diviso con tutta la famiglia, tutti che ridevanoe e festeggiavano tutto pieno di quel sentimento chiamato " felicità", fuori nevica ed era tutto coperto di neve . Mio zio propose di andare al parco per giocaretutti accettammo, prendemmo la macchina e partimmo, io e mio fratello Eric non vedevamo l'ora di giocare, ma ad un certo punto si fece tutto buio, la felicità che c'era si era tramutata in tristezza e da li a poco capì che ci fu stato un incidente. Io e mio fratello stavamo bene i nostri genitori si buttarono sopra di noi per proteggere noi 2, ma loro non sopravvisero, nemmeno mio zio e mia zia. Io presi mio frattelo in braccio per cercare aiuto ,mi voltai perchè sentì rumori di passi, era l'uomo che guidava la macchina che si schiantò contro la nostra. Lui ci guardò e si mise a piangere poi sussurò qualcosa "Mi dispiace" e scappò. In quel momento capì cosa era uscceso capì che i miei genitori e i miei zii erano morti, capì che eravamo soli. Quando accadde questo fatto avevo 6 anni ed Eric 3 , anche se questa disgrazia era caduta sotto natale non odio questa festa perchè non era colpa del natale ma bensì di quell'uomo, non fu mai preso e ancora oggi potrebbe essere la fuori a fare il suo lavoro a vivere la sua vita ad avere sulla coscienza i miei genitori. Ogni anno andiamo al cimitero a trovarli e portarli dei fiori come dono, Eric nonostante tutto e cresciuto bene, ora ha quattordici anni ed è molto sveglio, aspettai dopo i funerali per raccontargli tutto e lui mi chiese solo una cosa di non dimenticarci mai dei nostri genitori ed andarli a trovare ogni anno il 25, io gli risposi di si. Non potevo rifiutarmi erano anche i miei genitori infondo, anche se non sento il natale nell'aria ripenso a quei bei momenti passati insieme alla mia famiglia, e mi travolge un aria allegra piena di natale.

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Capitolo 6
*** Una ragazza di nome Valery... ***


In questa parte forse andrò un pò fuori tema, qui adesso vi racconterò o meglio vi descriverò Valery la mia compagna di classe. Come già vi avevo accennato la conobbi dopo pochi mesi all'inizio del mio primo anno di scuola, lei di canto suo aveva fatto amicizia con altre mie compagne dove si era divertita ma penso che trovava interessante me ed Aya così si appiccicò a noi due. Nel primo periodo non la sopportavo te la ritrovavi sempre li accanto a te come una sanguisuga pronta a toglierti tutto il sangue che possedevi in corpo. Aya è una persona molto sociale adora conoscere persone nuove ma incominciò a pensarla come me e ritiene che se una persona ti da fastidio glielo devi dire subito in faccia prima che tu te ne possa pentire.. Indovinate? io non l'ho ascoltata e ora sono fregata.. letteralmente.... E' una persona -non dico debole- però è fragile dentro di sè, odia la solitudine anzi ne ha perfino paura -come biasimarla a chi piace stare da soli come un cane? Io sono sempre un caso apparte ricordatevelo..- è dolce, gentile, non si arrabbia perchè prende tutto sul divertimento, però non gli piace la sua persona e sta cercando di cambiare. Quante persone ora come ora sanno essere dolci e gentili come lei? nessuno... perchè ormai abbiamo dimenticato cos'è la compassione, da canto suo Valery non ci può far niente essendo che è troppo buona tende a farsi usare, lei mi dice che se ne rende conto ma mente solo a se stessa. Una nostra compagna di classe Beatrice all'inizio di quest'anno si era appiccicata a Valery perchè la trovava divertente ma invece voleva solo usarla. Beatrice non va molto bene a scuola o per meglio dire studia ma poi si dimentica le cose quindi cosa ha fatto? semplice facendo gli occhietti dolci dolci a usato Valery per studiare ma anche usando lei non è servito a molto non è migliorata. Sapete cosa ha fatto? con una scusa le ha detto che si stava allontanando dalle sue amiche e la lasciata li come un padrone abbandona il suo cane. Io ero arrabbiata ma Valery no, anzi gli dava ragione,e da li ho capito che era proprio una persona stupida. Valery è così dolce, gentile vuole essere forte ma non può esserlo perchè non è nella sua persona diventare così, comincio a pensare che mi abbia preso come modello da seguire, una persona da ammirare, da venerare,da essere come me... ma dentro sono solo una mela marcia. Non ho il coraggio di dirle che non la sopporto, non ho il coraggio di dirle che è debole che questa cosa di irrita, non ho il coraggio di dirle che deve imparare a stare da sola perchè non ci sarò sempre io come ancora di salvezza. Ma come vi ho già detto lei è perfetta così come - si lo so sono contraddittoria, ma cosa volete farci sono io e basta-, il fatto che mi prenda come modello non mi piace, non sono una brava persona ( basta vedere cosa scrivo e cosa scriverò), sono crudele, sono egoista, e perfino mento per non far soffrire le persone chi vorrebbe un modello da seguire come me? Lei... e questo che non capisco e forse non capirò mai, forse perchè ai suoi occhi sono perfetta così come sono o magari vede in me cose che lei vorrebbe avere o essere. Bisogna anche aggiungere che lei ha paura della solitudine, la teme, pensa che le persone non la vedano come una persona umana ma come un oggetto da usare e poi da buttare, ma questo è il suo pensiero. Qualche giorno fa (quando Valery era assente) chiesi ad alcuni miei compagni cosa pensassero di lei e dissero queste esatte parole: Rick." La trovo molto simpatica mi piace stare con lei, le piace ridere e diversirsi, la trovo una persona allegra" Zein." E una persona molto dolce, le piace aiutare le persone cosa che non è una dote di tutti, spero che non cambierà mai" Valentine." La adoro, adoro la sua persona, adoro la sua gentilezza, adoro il suo modo di essere, adoro tutto di lei!" Queste sono solo alcuni dei miei compagni perchè quasi tutti dicevano le stesse cose "Dolce e Gentile", quindi faccio un appello a Valery "Non cambiare perchè sei perfetta così come sei".

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Capitolo 7
*** Sentimenti legati da un regalo ***


Quanti di voi trovano difficile fare il regalo perfettto ad una persona? Ecco io sono una di queste... Sono una spilorcia e preferisco spendere il minimo indispensabile per fare un regalo a qualcuno, però mi piace vedere il volto della persona che quando vede il regalo fa un sorriso, la trovo una soddisfazione...davvero.... però i soldi sono il problema: spendere il giusto per il regalo giusto. E qui ritorniamo al discorso principale sul trovare il regalo perfetto, ho sempre pensato che qualnque cosa sarebbe andata bene ma ahimè così vuol dire solo pensare da egoista nonostante lo sia non lo trovo giusto esserlo. Quest'anno ho fatto pochi regali ma che erano buoni, a mio fratello Eric gli ho regalato un libro che voleva gli è piaciuto tantissimo, ad Aya invece una collana uguale alla mia visto che glielo avevo promesso praticamente una raffigura il sole mentre l'altra la luna, io ho quella del sole per ricordarmi del suo raccattere allegro e felice mentre lei ha la luna che secondo lei rappresenta la bellezza che risiede nella notte misteriosa, a Valery invece un bracciale fatto di piccole perle bianche con un cuore rosso al centro mi aveva detto che ne aveva visto una simile è quando l'ho trovato in una piccole bigiotteria molto carina quando l'ho visto mi è venuta in mente lei, rappresenta come un piccolo cuore può contenere grandi sentimenti e speranze. Quando faccio dei doni mi piace pensarla che ogni cosa abbia un significato anche se non c'è l'ha, può sembrare sciocco ma e così. Nessuno di loro mi ha fatto un regalo ma va bene così essendo una persona complicata non sapevano cosa prendermi però il regalo più grande che potevano farmi è stato regalarmi il loro sorriso quando hanno aperto il regalo vedere che gli piaceva, sapere che lo avrebbero conservato per sempre mi ha regalato tanta gioia. Quindi se volete fare un regalo fatelo sapendo che quella persona sarà felice nel vedere che pensate anche a lei, fate un regalo che per quanto insignificante per quella persona possa essere frutto di inmensa gioia, fate un regalo mettendo il vostro sentimento quando pensate a quella persona, fate un regalo senza pensare ai soldi perchè non sono loro che portano la felicità ma voi, quindi ricordate se fate un regalo fatelo con il cuore.

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Capitolo 8
*** Una stella venuta dal cielo ***


Quanti di voi hanno una persona importante nel cuore??? Non parlo di amore perchè non lo capisco, parlo dell'amicizia un sentimento difficile ma che è facile da prova e dimostrare. Io Nessuno, sono sempre stata una persona diffidente, non mi fido delle persone preferisco tenermi alla larga da quello che voi chiamate avere un " AMICO" una parola che per me non aveva nessun significato, una parola vuota, oscura, quasi maledetta ma che alla fine ho provato che avevo (ho ancora oggi) una mente ristretta. Fin da quando ero bambina vidi i miei compagni che socializzavano, parlavano, si divertivano... io li guardavo come se per la prima volta guardai il cielo una cosa infinita difficile da capire quanto fosse grande.. mi chiesi -"perchè a me non succede? sono forse un mostro?"- non lo ero però mi avvcinavo molto nel diventarlo. Ero antipatica, una persona che sta sulle sue, mi andava bene così ma a molti no.. a tutti no... Ero odiata quasi detestata, sentivo quel sentimento ogni volta che le persone mi guardavano dritto negli occhi l'ho leggevo, quell'odio profondo, è una brutta cosa quando lo vedi ma io me ne fregavo, il fatto di saperlo mi mandava avanti, solo ora capisco quanto è brutto però è questo che mi da la mia forza ( una parte si essa). Ma non potevo sapere che chiusa una porta della mia vita, mi aspettava un altra porta dove dietro di essa c'era lei, si proprio lei la mia futura migliore amica.. Aya,già lei.. vi avevo accennato in un pezzo di un mio capitolo com'era forse riperò un pò le cose ma ve la descriverò. Aya.... beh... lei è speciale per me, è una ragazza che ti dà radiosità più del sole, come me lei dice quello che pensa, è forte d'animo, sa sorridere alla vita anche alle cose brutte cosa che io cerco di combatterle ma non con un sorriso ma con la rabbia ed è questo il mio sbaglio, lei la rabbia non la prova o per meglio dire la trova inutile lei è una pacifista odia quando le persone litigano non capisce cosa c'è da arrabbiarsi, non capisce perchè non potrebbero parlare normalmente magari con un sorriso e che le cose si risolvano, pernsa che bisogna godersi la vita bisogna amarla viverla al meglio ogni giornio. Le ho sempre detto che per me provare la felicità, la vera felicità, è difficile perchè ho paura di quello che possa accadere dopo, alla fine mi faccio solo pena dico di essere una persona forte ma guardatemi ho paura della felicità ahah si può secondo voi? mi ha dato della stupida dopo che gli dissi questo , non la biasimo lo sono, mi disse che non bisgona avere paura di sorride anzi bisogna farlo ed essere felice il più possibile finchè dura quel momento e anche dopo. La invidio per questo non riesco a godermi la vita come vorrei perchè non ne sono capace è lei non sa una cosa cioè non glielo ancora detto, che per me lei è come una stella luminosa che mi guida nelle notti più buie che con la sua luce intensa mi guida verso la gioia, la felicità, tutti quei sentimenti che io non so cosa siano. Lei una volta scrisse in un vecchio tema che mi ammirava per il mio caratte e alla fine scrisse- " Alla fine credo di essere stata io la più fortunata delle due, perchè io ho trovato una persona come lei"- leggendolo mi sono quasi commossa però Aya la fortunata sono io perchè le stelle fino a qualche tempo fa non le vedevo ma ora grazie a te le vedo ovunque "Grazie".

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Capitolo 9
*** Un mare pieno di sentimenti ***


Guardandomi in giro ho notato come i sentimenti influenzano molte volte le nostre scelte, le noste decisioni. Guardo come la rabbia prende subito il sopravvento su una persona da come cambia da come gesticola cole mani, la gioia (quella più bella per me) e quella che si manifesta più raramente, poi c'è da debolezza, la forza, la paura (che va combattuta ricordatevelo) e infine l'amore... il sentimento più diffuso, più facile da prova, difficile da capire e da dimostrare, difficile per me che non l'ho mai provato. Non mi sto lamentanto sia chiaro... e solo che guardando le persone che stanno insieme, che si baciano, che si abbracciano, il loro modo di dimostrare questo bello quanto strano affetto; mi fanno sentire come un vuoto dentro come un guscio senza un mollusco, come una noce che viene sbattuta per nulla, come una persona che vuole sentire questo sentimento più di ogni altra cosa al mondo. Ma il punto è che se noi non ci apriamo su di lui, lui non si aprà su di noi, molti danno la colpa a cupido, ma lui fa solo il suo lavoro (però cupido la prossima volta scelti un' altra disciplina -_-), il nocciolo della questione e anche trovare la persona giusta colui o colei che quando lo vedrai/la vedrai sentirai l'amore parte di te, che ti travolge come una folata di vento che trasporta petali di fiori e ti prende tra le sue braccia facendoti provare un'emozione fuori dal comune che nemmeno la scienza potrà mai spiegare. Ho 17 anni e questa cosa non mi è mai capita, credo nell'amore a prima vista, credo a tutto ciò che dice l'amore ma per quanto mi sforzi esso non fa parte di me. C'è una leggenda cinese che mi ha colpito molto e dice questo: narra che quando nasciamo ci sia legato sul nostro mignolo sinistro un filo rosso che ci lega alla nostra metà, che dall'altro capo ci sia la persona a noi destinata. Per quanto la trovi romantica il mio filo rosso non riesco a vederlo, però sono fiduciosa e vi dico questo: - Se non lo avete mai provato e siete tristi per questo non vi preoccupate, dovete solo guardare il vostro mignolo sinistro e la fiducia sarà di nuovo vostra anche io lo guarda e aspetto, aspetto che il giorno in cui incontrerò lui è vicino e allora proverò l'amore si lui una parole che mi da paura, paura nel provarlo, nella paura di dimostralo e di essere felice con esso..- L'unico sentimento che riesco a dominare e la Rabbia, con essa (vi sembrerà strano) mi trovo a mio agio, faccio di tutto con lui è una parte di me lo è sempre stato e non posso abbandonarlo perchè mi da la forza di non dimenticare, mi da la forza di combattere e di andare avanti, ragiono meglio se sono arrabiata, frustata, il mio cervello reagisce con esso. La rabbia.. mi fa ardere dentro un fuoco che non si spegne con la pioggia e che nessuno potrà mai soffocare. I sentimenti sono importanti, sono speciali, sono parti di noi e che non potremmo mai abbandonarli, molti danno la colpa a loro per quello che prova ma vi dirò una cosa noi siamo padroni di noi stessi, il cervello controlla il nostro corpo, il cuore le nostre emozioni e molte volte loro non vanno daccordo. NOTE DELL'AUTORE: Nonostante non ci sia quasi nessuno che mi segue, volevo scusarmi per il fatto che ci ho messo tanto per scrivere questo capitolo, quando scrivo voglio che le cose siano perfette e che vi colpiscano come colpiscono me. AH! e se non lo avete ancora capito sono un maschio ma uso il femminile, non fatevi strane idee -_-.. e con questo vi dico ciao e spero che vi appasionerete alla mia storia, non la trovate banale vero? vorrei delle risposte anche commenti cattivi, tranquilli, però mi piacerebbe avere altre opinioni. Will_Power

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Capitolo 10
*** La valle dei pensieri ***


Avete mai pensato alla vostra classe? Vi siete mai soffermati a guardare se gli altri vi notavano se sapevano che voi esistavate? Vi siete mai sentiti parti di essa? Io? no niente affatto.... Partendo dall'asilo... beh che dire non mi ricordo nulla, però c'erano due persone con cui avevo legato troppo John e Cristie. Erano due persone gentili, John era una vera peste sempre a fare degli scherzi a tutti perfino alle maestre, Cristie invece era l'esatto opposto, tranquilla, pacifica e gli piaceva stare con me, mi ricordo che molte volte quando l'oro non c'erano e mi lasciavano sola me la prendevo con loro dicendogli :- Mi avete lasciato da sola, ma vi perdono- eravamo con un trio si supereroi sempre uniti. Alle elementari siamo stati divisi io era da sola mentre John e Cristie erano in classe insieme, non ci siamo più parlati, nemmeno a mensa non ci salutavamo e in cortile zero totale.... Mi dispiaceva perchè con loro avevo molto legato e per di più John si era preso una cotta per me ma penso che ora sia passata. La mia classe era bella numerosa c'erano tante femmine quanti i maschi, e già all'epoca c'erano i "gruppetti" era come se ci fossero i ragazzi popolari e quelli non, quelli popolari si facevano i fighetti dicendo come erano belli come erano apprezzati e di come si erano già fidanzati alle elementari... Ma io dico si può dire che si è già fidanzati avendo appena nove anni???!!! Ve lo dico io no... quella è solo ignoranza e superficialità e non solo quello ti facevano pure il terzo grado se dicevi mezza parola oppure che dicevi che non c'è lo avevi. Io stupida andai a dire che lo ero anche io (non vera) e quando ripenso a questa cosa mi viene solo da pensare quando fossi stata patetica, io per aver detto quello e loro perchè se ne vantavano. Una di loro per di più era contesa tra due miei compagni, io anima innocente qual'ero andai a dire a quei due che lei era innamorata di suo cugino (era vero), loro si arresero e lei mi disse che mi odiava.. non capivo il perchè c'è l'aveva con me alla fine avevo detto la verità, era vero, perchè illudere due ragazzini facendo la civetta con loro? Ho forse sbagliato? Ancora oggi non ho la risposta e mi viene da ridere solo al pensare che avevo "aiutato" una persona del genere... Loro mi ignioravano, non mi stupisco ero antipatica, volevo stare sulle mie, però mi dava fastidio il loro comportamento di come illudevano due mie compagne del tipo " Si noi siamo amiche vedrai che anche tu sarai come noi". Illusioni tutte illusioni, le usava tipo per la merenda, per i compiti o quando avevano bisogno di qualcosa, le odiavo le detestavo perchè le mie amiche si sentivano usate e umiliate e per questo che non mi sono mai sentita parte di quella classe, DI UNA CLASSE PIENA DI QUELLA GENTE SUPERFICIALE, non lo so se lo siano ancora oggi e sinceramente non mi interessa . Alle medie la situazioni non migliorò c'era sempre popolari e non, c'era sempre chi era fidanzato, chi veniva usato, emarginato, preso in giro.. e indovinate? tutte queste cose nella mia classe.. Coincidenze? io credo di no.. Venni emarginata quasi subito perchè non ero come loro non avevo niente in comune con le ragazze, loro pensavano ai ragazzi io ai libri al mio mondo " perfetto" e non quello fasullo fuori dalla finestra o quello che ci vogliono far credere.. Quei tre anni passarono con sospensioni per bravate, delle vere cazzate ( scusate per la parola), io venni presa in giro perchè avevo un'amica diversa (era emo) e se la presero con me, preferivo che ferissero me che lei mi andava bene così le volevo bene e non volevo che le succedesse qualcosa -Mi sentivo un supereroe, non mi diedi un nome però mi senti uno di loro-. Alla fine anche qua non mi sentivo parte di una classe, sorrisi fasulli, false amicizie del tipi - si saremo amiche per sempre!- ma chi volete prendere in giro.. ancora oggi non si parlano. Scelsi una scuola superiore privata perchè volevo mettermi alla prova vedere cosa potevo dimostare... non lo avessi mai fatto. All'inizio andò bene mai poi giù in picchiata come un aereoplano che cade, un disastro su tutti i versi non mi stupì però cercai di migliorare ma fu inutile.. Alla fine però mi divertii molto perchè i miei compagni erano dei veri e propri pagliacci, facevo bravate, scherzi e io mi ogni volta mi piegavo in due dal ridere -Ahaha- non immaginate nemmeno cosa facevono.. che bei ricordi. Nonostante fu un bell'anno neanche li mi sentivo parte di una classe perchè alla fine io me ne andai e non avevo legato molto con loro l'unica cosa che facevo era ridere e basta. Cambiai scuola e andai ( ancora tutt'ora) in un classico perchè decisi di prendere la strada dello scrittore (non mi sono pentita di questa scelta) li potevo ricominciare da zero però non dico cambiando personalità ma cercando di trattenere la parte più brutta di me ( e feci bene) nonostante tutte le peripezie che ci furono state avevo legato con la classe io mi sentivo parte di essa e loro sapevano che io esistevo, trovai Aya (la mia migliore amcia) e tante altre persone che sento che sono importanti. Forse avrò sbagliato a trattenere una parte di me perchè dico sempre di essere se stessi e se si vuole cambiare bisogna farlo per sè e non per gli altri e anche farlo nel modo giusto, più ci penso e più la risposta non mi viene alla fine credo di averlo fatto per me, per dimostrare se io piacessi alle persone ed era vero, ancora oggi non ci credo. Il fatto di dover dimostrare qualcosa a me stessa mi fa sentre debole, facendomi arrabiare, la scuola, il mio caratte, se ci penso mi viene da ridere e forse non sono una persona forte come credo, ma la debolezza non mi batterà e io la sconfiggerò e farò solo l'unica cosa che mi viene in mente.. Diventare forse sempre di più e non lasciarsi andare a essa.

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Capitolo 11
*** Il carattere di un uomo è il suo destino ***


Quanti di voi credono nel destino?O nel fato? Secondo il mio parere dipende da noi perchè alla fine siamo noi che decidiamo, le nostre azioni ed esse ci portano a delle conseguenze che poi influenzano il destino o il fato. Ma attenzione il destino è preservato dal cosiddetto cosmo, il fato invece e l'essere sottoposti ad una necessità che non si conosce. Questi fattori sono all'ordine del giorno, e vengono determinati dal nostro comportamento o dalle nostre azioni, il fatto di essere coinvolti in qualcosa, di aver subito un ingiustizia o di aver perso qualcuno. Questi fattori ci influenzano molto e ci portano a pensare al destino di come esso sia crudele o ingiusto che forse siamo sfigati o altro ma la cosa è soggettiva il destino ti porta a conoscere persone che ti possono cambiare la vita, il fato ti mette alla prova, gli altri fattori non fanno parte di questo concetto. Io direi di affrontarla in questa maniera, alzarsi, uscire, guardare fuori, alzare gli occhi al cielo e gridare :Bene mondo sono pronto alle sfide che mi lancerai avanti allora incomincia. Fatto ciò potrete combattere questo mondo che per voi è ingiusto, potrete andare a testa alta, affrontare e cambiare ciò che va fatto, aiutare, insomma potrete vivere la vostra vita avendo anche paura se questo vi può aiutare. Le vostre azioni saranno guidate dal cuore, dalle vostre emozioni, da ciò che siete a ciò che diventere, a ciò che sceglierete a ciò che farete, a ciò che non farete e a ciò che alla fine farete. Quindi vivete ogni giorno come se fosse l'ultimo e non pentitevi mai delle azioni che farete e non lasciate che sciocche cose possano fermarvi.

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Capitolo 12
*** Quando sorge il sole è l’alba di un nuovo giorno ***


E se un giorno di questi il sole non sorgerebbe più? Sarebbe la fine o l’inizio di qualcosa di qualcosa di bello? E chi lo può sapere… Se vedete che il sole è coperto dalle nuvole smettete di credere in lui? No vero, risposta esatta! Questo concetto vale anche per il credere delle persone, se essa sparisce la dai per morta?NO,magari è solo ammalata. Le complicanze possono nascere da cose banali, ma proprio da semplici cose le cose diventeranno più difficili. Con questo ultimo capitolo non voglio che smettiate di credere in me, o in Nobody o nella vera persona che sta scrivendo adesso su questo foglio, o TU persona che stai leggendo smetti di credere in te stesso dopo che sbagli una cosa? Se fosse un si la tua risposta allora ti darei del debole, ma questo non vuol dire che sia giusto il mio giudizio non conoscendoti, e allora se fosse un no cosa mi potresti dire? Magari che sei un eroe, un Dio o perché no un alieno.. Le persone sono deboli,egoiste,cattive,crudeli tutti glia aggettivi brutti che mi vengono in mente, ma se invece ci fossero persone buone,gentili,brave,solari le cose cambierebbero? Oppure se io non esistessi, se io non stessi scrivendo queste cose magari nessuno se le porrebbe queste domande, e come ogni individuo di questo pianeta le ignorerebbe. Ma invece di dico questo miei cari lettori, magari anche miei fan, osservate, guardate, scrutate ogni piccolo dettagli che scorgereste fuori dalla finestra e ricavateci voi le vostre conclusioni. Quello che sto cercando di dirvi e che Nobody svanirà per sempre intraprenderò un viaggio alla scoperta di qualcosa, quel qualcosa che ognuno cerca. Quale mi state chiedendo? SEGRETO! Perché quel qualcosa e diverso per ognuno di noi quindi immaginatevi quello che voi pensiate che sia. NOTE DELL’AUTORE: La fine non è delle migliori ma in qualunque storia il finale è il più difficile da scrivere, comunque secondo voi cosa cerca Nobody nel suo viaggio? E perché io smetto di scrivere? Datemi le vostre opinioni e vedremo chi sarà il più fantasioso o chissà.. magari qualcuno di voi ci azzeccherà e con questo Will_Power vi dice Ciao!

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