CreepyHunters

di Remilia von Eule
(/viewuser.php?uid=558091)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hacker ***
Capitolo 2: *** GO TO SLEEP! ***



Capitolo 1
*** Hacker ***


Data: 20 agosto 2013  ora:3.50 a.m località:ignota
 
Il ragazzo dai capelli neri cenere è seduto sulla sedia con lo schienale a sorreggergli il petto, piantando le dita bianche e affusolate sui tasti del computer portatile  rubato alla sua più recente vittima. Il suo fidato coltellaccio pronto alla sua destra.
Da bravo hacker che era quando la sua famiglia era ancora viva, l'adolescente entra senza problemi  negli account facebook delle  tre ragazze interessate . Grazie a ciò che era diventato ormai quattro anni orsono assieme agli altri due suoi simili con cui si è ritrovato per una riunione a casa sua , traduce senza indugio ogni post  dalla lingua italiana alla sua:  l’inglese.
-Questa tappetta si chiama Matilde…
Incomincia col suo solito tono sarcastico, spulciando tra le foto dell’adolescente dai capelli cortissimi lisci color cioccolato.
-Anime, manga, blablabla…libri, disegni….da ciò che scrive, vede il mondo con gli occhi da bambina  ma allo stesso tempo sembra matura…conosce la difesa personale…ed è stata nel tuo bosco.
Conclude girandosi, rivolto a qualcuno. Nel mentre il destinatario –esageratamente  alto-  si avvicina curioso  al ragazzo appoggiandogli una mano sulla spalla e abbassandosi, fino a raggiungere con lo sguardo la foto della ragazza sorridente con un vestitino  nero e le ballerine rosse.
-Questa  tipa  invece è Alessia
Cambia profilo, commentando le foto di una ragazza alta dalla capigliatura mossa, corta, alcune volte in stile “lupo mannaro”, come dice lei. 
-Come le altre due: blablabla...videogiochi…blalblabla…va matta delle serie televisive fantascientifiche, ma soprattutto per  quelle investigative e medico-forensi… al momento non sembra aver avuto contatti diretti con “quelli come noi”…non so voi ma…ha un’aria pericolosa... 
Un giovane, che poco prima stava controllando preoccupato se la pelle dell’addome  fosse avanzato al secondo stadio di quella che sembra  decomposizione, imita l’uomo alto; per  avere una visuale migliore  sposta la maschera blu che gli compre sempre in viso sui morbidi capelli castani .
-...Hei-hei-hei!
 L’hacker  salta sulla sedia avvicinandosi allo schermo
- Teresa o Menta, la nanetta gagia otaku, amante dei videogames horror….è colei che ha scattato la foto a Bunnyman, quella nuova che  sta girando adesso sul web! Sui messaggi privati con Alessia –che chiama  Ale o Fukuro-chan-  dice che è stato un incidente e che non è stata lei a pubblicarla…
Il maschio in decomposizione diventa un po’ scettico
-Ma che diavolo significa “Fukuro-chan? E l'altra viene chiamata Neko…
-Se il traduttore non dice cazzate come al solito,  significano Gufetto e Gatto in lingua giapponese…stupide Otaku!
Sibila l’hacker.
-Comunque sembrano molto preoccupate...perchè sembra che qualcuno sia già riuscito recentemente a risalire al computer della gagia.
La sua voce si fa sempre più eccitata 
-Ma quella sul cavalcavia non è l’unica prova, sembra che stiano facendo delle vere e proprie indagini  sui nostri colleghi! Al momento stanno lavorando su uno dei prototipi di Misfortune  che la gagia possiede...
Le dita tamburellano sul piccolo mouse,  che intanto scava sempre più a fondo su degli stralci di vita che le tre ragazze avevano pubblicato in rete fino a quel giorno per loro spontanea volontà.
Dopo tanto tempo quel sorriso che ha in volto non è dato solo dallo squarcio sulle gote che si era fatto davanti al lavandino del bagno ancora sporco, era davvero emozionato. Ne aveva visti tanti di “fan” ma la loro giovinezza, unione e passione per quei malsani studi gli procura un dolce groppo allo stomaco che non aveva più sentito dall’epoca dell’attentato a Jane.
Poi il puntatore si blocca a metà strada, come il fiato del ragazzo. Gli si illuminano gli occhi privi di palpebre  davanti ad una foto con le tre ad una festa di Halloween:  Terry travestita da Jeff the  Killer, Ale da Eyeless Jack e Mati da SlenderMan, abbracciate come se fossero sorelle. Si lascia scappare un “uao” divertito
Le due figure nere al suo fianco ridacchiano, i loro animi punzecchiati da queste tre sconosciute
-Non male queste fangirl…perché non le andiamo a trovare?  

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** GO TO SLEEP! ***


Buona sera lettori!

Per prima cosa chiedo immensamente scusa per il ritardo dell’aggiornamento, ma, a parte per motivi scolastici, ho voluto continuare il racconto per brutta copia prima di pubblicare, per evitare di scrivere cavolate o controsensi, e come forse avrete notato ho anche fatto delle modifiche nel primo capitolo introduttivo per fare dei simpatici collegamenti di nome-significato..

Bene al momento non ho altro da dire.

Buona lettura!

 

R.v.E

_

 

 

Data: 10 gennaio 2013 ore: 11.30 p.m.

Località: Winchester, Inghilterra.

Oggetto: Studio sul fenomeno delle “Voci” (1°estrapolato dagli appunti di Edmund Frost)

 

La Parola è un dono di cui dispone solo l’uomo in questo mondo a noi conosciuto.

La Parola appassiona.

La Parola salva.

La Parola rende immortali.

Ma la Parola talvolta è anche capace di illudere: da questo pensiero nascono dei nuovi elementi, le “Voci”, che circolano di bocca in bocca su cose solitamente non vere, per creare nell’inconscio umano illusioni che gli inquietano l’animo.

Da questo passo in poi, la Parola può diventare anche una dannazione che mette in pericolo la sanità mentale delle persone particolarmente psicolabili in base alla gravità della storia tirata in ballo.

Le Voci nascono da labbra maliziose, e circolano in luoghi altamente affollati come scuole o metropolitane.

“Metropolitane” è la parola chiave del caso che sto studiando ormai da un po’ di tempo…tra tutte le leggende metropolitane che vagano in giro, ho constatato che quelle più pericolose sono le CreepyPasta, che a parer mio stanno creando troppo scompiglio tra le menti dei giovani di oggi, tanto abituati al sangue e clima di morte. Qualcosa mi dice che i cruenti omicidi ispirati ai personaggi seguiti non siano solo dei semplici sfoghi di emulatori… i Modus Operandi sono gli stessi, identici, impeccabili ed insani, e gli assassini lasciano dietro di sé solo il loro operato a volte esposto come la Monna Lisa al Louvre, ma nessuna traccia conducibile ad un sospettato o ad una qualsiasi persona della città in cui è avvenuto il crimine.

Per capire ciò devo navigare in questo omonimo sito horror per avere più dati possibili…

 

 

***

 

 

Data: 23 agosto 2013 ora: 22.10

Località: Centro nord Italia

 

[TERESA GORI]

 

Doveva essere una serata tranquilla!
Una di quelle giornate passate nell’ozio assoluto completando i boss segreti dei più svariati livelli dei miei videogiochi preferiti fino a tardi! (dato che mia madre è andata a cena con le amiche).
Tutto va in pasto ai porci proprio un istante fa, ad una tacca dall’uccidere l’ultimo nemico: SALTA LA CORRENTE.
I miei occhi si fanno più visibili sotto la frangia e i muscoli della mascella si rilassano, tutto il resto si contrae in un gesto di enorme stizza che mi fa volare il joystick chissà dove sui cuscini bianco panna del divano.
-Porco di quel mondo maledetto!!!! Merda perché sempre a me????-
Andrei avanti con le lamentele per un'ora buona, ma mi trattengo per darmi un certo contegno davanti a quel demone biondo di mio fratello Giacomo, che se la ride dandomi della sfigata…anche se avverto una certa nota di inquietudine nella sua vocina infantile.
La paura del buio improvviso tipico dei bambini come lui….Conosco i miei polli!
Sto per saltargli addosso quando un rumore metallico accompagna quelle risate cristalline, così mi volto istintivamente verso la fonte del suono, mentre porto un dito sulle labbra di JackJack per zittirlo.

Come un flash, mi rivedo in camera mia con la Neko e Ale durante una delle nostre riunioni , mentre quest’ultima, da buona amante di polizieschi, ci spiega come riconoscere alcuni dei modus operandi che la malavita offre a noi poveri onesti per trarne piacere e ricchezze.

Il blackout è uno dei tipici metodi di ladri e,
nel peggiore dei casi, di assassini; serve per mandare
nel panico la preda che intanto non sente i loro passi lenti,
dopo che sono entrati da una finestra o da una porta aperta …”

Un terribile brivido mi conta le vertebre quando riconosco quel suono come la chiusura della porta dell’appartamento… fosse stata la mamma o qualsiasi altro conoscente ci avrebbe chiamati ad alta voce, e... prima non ho sentito il solito rumoroso lavoro della chiave nell’ingranaggio del chiavistello…chiunque sia ha cercato di fare il più piano possibile!!

Loro non utilizzano questo metodo alla cavolo:
prima ci vuole tutto uno studio della pianta della casa
e un minimo di conoscenza delle posizioni dei mobili.
E’ anche molto importante sapere la qualità dell’ordine
della persona: ad esempio, se la preda ha figli e tiene i giocattoli sparsi
per terra c’è il pericolo che inciampi e rovini tutto il piano.”

Un senso di angoscia mi afferra la bocca dello stomaco… Potrei giurare sul mio ultimo Devil May Cry di aver sentito qualcosa strisciare moolto lievemente, come fa il tessuto dei pantaloni di una persona quando cammina.

Perché venga a sapere tutto questo lui potrebbe
aver fatto una precedente avanscoperta mentre la casa era vuota,
oppure potrebbe aver preso informazioni da qualcuno, o peggio…
potrebbe essere un conoscente della preda: dall’amico al vicino di casa,
dall’idraulico al collega di lavoro…qualcuno che già sappia come muoversi tra la mobilia.”

A questo punto c'è solo una cosa da fare: prendere mio fratello e scappare di casa senza farci beccare...chiunque sia appena entrato non ha di certo l'aria di essere uno stinco di santo e non penso che prendere una tazza di tè con noi rientri nel suo piano per distrarci e derubarci.
Al diavolo il cellulare, la console, i soldi sotto i materassi e gli oggetti di valore monetario ed (ahimè) affettivo!
Riordino le idee in modo talmente veloce da meravigliarmi. Fingo di credere ad un semplice black-out e simulo la voce più sincera possibile.
-Che stress, stupido contatore della luce! Giacomo per favore vai in camera a cercare una torcia o qualcosa che faccia una buona luce, io intanto col cellulare tento di vedere cosa fare con quell'arnese e chiamo la mamma.-
Subito mi avvicino al suo orecchio sibilando in modo quasi impercettibile.
-Sta al gioco ma vai in bagno non far rumore chiudi la porta a chiave ed esci dalla finestra chiedi aiuto ai vicini non fare domande!-
Sento i suoi muscoli irrigidirsi e il fiato farsi silenziosamente irregolare...sarà piccolo e rompiscatole ma non è stupido. Grazie al cielo abitiamo al piano terra, uscire dalla finestra è come fare un salto da sopra due tavoli....niente di che.

Col buio appena rischiarato dalla porta finestra del salotto riusciamo a vedere in teatrale bianco e nero quel poco che solo noi due abitanti dell'appartamento riusciamo a distinguere realmente, un estraneo inciamperebbe ovunque. Ma questo è ancora tutto da vedere. Non se lo fa ripetere due volte e si alza di scatto dirigendosi verso la camera da letto senza entrarci e sento chiudere la sua porta.
Bene, sembra che non l'abbia seguito... ora tocca a me.
Il mio piano kamikaze DEVE funzionare.
Ora più che mai mi fido di JackJack.

Con silenziosità tento di prendere il cellulare che avevo appoggiato sul tavolino di fianco al divano.
-Ehi che fine ha fatto il cel-...-
URTO contro qualcosa di alto morbido.
La tasto.
LA COSA RIDACCHIA.
Merda no!

Sguscio via zizgzagando tra i mobili, qualche volta urto le ginocchia ma non sento dolore.
Corri corri dov'è la porta della camera dove sono mi sta raggiungendo come scappo nononono non deve andare così noononononnoMALEDIZIONE CORRI PIÙ VELOCE!

BAM!

No…la testa no…....da quando ho le lucciole in casa?

Tentando di aggrapparmi ad uno scaffale di un mobile faccio cadere gli oggetti riposti, alcuni s’infrangono sul pavimento, altri irrompono sul mio persecutore che grugnisce infastidito, ma non si ferma.
Cado senza preavviso a gattoni e lui inciampa su di me, che intanto ho arrancato per qualche micro-passo. Le braccia non mi reggono più.
Delle urla disperate risuonano come un dolce eco, confondo le sillabe.
-Te-y!! -
Il pavimento è duro e freddo sotto la mia tempia sinistra…o è quella destra?
--e-r-!!!-
-…m-stro lasciala st-re!!! Terry!!!!!- 
Giacomo…non ha capito niente!
-Stupido, fa quel che t'ho detto! – sbiascico a voce alta.
Mi sento come se fossi su una giostra veloce, troppo veloce…

In poco tempo riprendo a respirare: subito dopo essere caduto su di me l'aggressore si è rialzato.
Allarmata tento di allontanarmi di più, ma un’ altra botta mi fa ricadere violentemente nella stessa posizione .
-…Go to sleep…-
Non capisco se questa frase mi sia balenata in testa alla cavolo o se… se QUALCUNO ME L’ABBIA SUSSURRATA ALL’ORECCHIO….un suono acuto ad intermittenza conclude il casino infernale che mi tortura il cervello.
Ah allora ce l'hai fatta.....

Una mano di velluto accompagna la chiusura delle mie palpebre.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2299523