Turbini passionali - Uniti dal destino e dall'amore

di P3tit Fl3ur
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1-La lettera dal passato ***
Capitolo 2: *** 2-Ultimi preparativi ***
Capitolo 3: *** 3-Al castello ***
Capitolo 4: *** 4-Una cura per la malattia ***



Capitolo 1
*** 1-La lettera dal passato ***


1-La lettera dal passato

Durante una notte lontana, buia e tempestosa sulla porta dell'immenso e lussuoso Malfoy Manor fu posato un piccolo cesto di vimini nel quale era  stata deposta una piccolissima bambina avvolta in leggere e candide coperte di stoffa lilla.  La piccola tremava per il freddo pungente della notte, ma ben presto avrebbe potuto godere di tutte le comodità che desiderava e di una famiglia che le avrebbe voluto bene allevandola come una figlia....

Turbini passionali

Uniti dal destino e dall'amore

La lettera dal passato

Quella soleggiata mattina di settembre Draco si alzò presto come suo solito e, dopo essersi lavato e cambiato, si diresse verso il fondo del corridoio, tappezzato di quadri di antenati e immensi candelabri, dove si trovava la camera da letto della sua cara sorella.

-Posso entrare?-chiese, dopo aver bussato alla porta di mogano.

-Certo vieni pure-rispose una voce femminile dall'interno della stanza chiusa.

Era quella una scena che si ripeteva ogni mattina tra i due fratelli.

Draco quindi entrò e si accomodò come d'abitudine sulla panchina ai piedi del grande letto a baldacchino a centro esatto della stanza. tutto l'ambiente, al contrario del resto della casa, era delle tonalità dell'oro e del rosso tipiche della casata di Hogwarts di Godric Grifondoro. Narcissa e Lucius, i genitori dei due ragazzi, avevano permesso alla piccola di casa questo cambiamento poichè il primo anno di scuola della ragazza, lei era stata smistata, al contrario di Draco e di tutti i Malfoy Serpeverde per tradizione, nella casa di Grifondoro. Tutti quel giorno rimasero stupiti, compresi i due fratelli, ma il tutto fu spiegato dai due genitori, che rivelarono loro il passato della piccola Malfoy.

-Allora sorellina che fai di bello stamattina? Mica dirmi che ti vuoi mettere a studiare prima ancora che cominci la scuola eh?-scherzò il ragazzo.

-No. Puoi stare tranquillo fratellone. Sto solo terminando la lista delle cose che devo mettere nel baule per la scuola. Non voglio scordare nulla a casa e poi essere costretta a disturbare mamma e papà per farmela arrivare ad Hogwarts. E te invece hai già preparato tutto?-chiese lei.

-Certo contaci! Lo sai bene che per queste cose ci sono gli elfi ed io ne approfitto-

-Per favore non tirare fuori quell'argomento; lo sai benissimo che non sono d'accordo su come vengono trattati gli elfi qui-

-Ma è il loro lavoro quello di servire i maghi e le streghe, quindi ora smettila con queste idee assurde ok? Piuttosto ti va di venire a fare un giro a Hogsmeade, approfittando della bella giornata?-

-Ok va bene ma ho una condizione da imporre-

-Accidenti ma con te non si può mai stare tranquilli?? Di sicuro non mi annoierò mai in tua compagnia sorellina!-

-Lo sai come sono fatta fratello caro, quindi acconsenti oppure non vengo-

-E va bene streghetta, che devo fare per avere l'onore della tua presenza?-
-Raccontami di nuovo la storia del mio passato e di come i tuoi genitori mi hanno trovata-

La ragazza tendeva sempre a sbagliare attribuendo Narcissa e Lucius come genitori solo a Draco tutte le volte che parlava di quella storia.

-Quante volte ti devo correggere: sono anche i tuoi genitori! E poi scusa perchè vuoi risentire questa storia? La sai già a memoria! E poi perchè dovrei ripeterla sempre io?-

Perchè mi piace molto come la racconti-

-Beh grazie. E va bene accetto se è l'unico modo per portarti fuori-

-Oh grazie fratello!-
E così, dopo la vittoria della piccola Malfoy sul fratello, i due ragazzi si smaterializzarono e arrivarono a Hogsmeade, il piccolo paese dove erano soliti passare i weekend liberi gli studenti e gli insegnanti di Hogwarts.

 

Passata la classica sensazione di giramento e strappo tipica della smaterializzazione, decisero di andare a prendere una burrobirra ai "Tre Manici di scopa" e così si diressero nella direzione del locale.

Il locale in quel periodo non era molto pieno di clienti poichè dovevano ancora incominciare le lezioni alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, dalla quale proveniva la maggior parte della clientela tipica. I due ragazzi quindi riuscirono tranquillamente a trovare il loro tavolo preferito vicino alla finestra, che occupavano sempre quando andavano ai "Tre Manici".

-Sorellina vai pure al tavolo che alle burrobirre ci penso io tranquilla-disse Draco dirigendosi verso il bancone del bar.

-Certo va bene-rispose la ragazza.-

Cinque minuti dopo Draco appoggiò le due bottiglie sul tavolino tondo al quale la sua sorellina era seduta e, sedutosi, iniziò a raccontare la storia alla sorridente ragazza.

-Direi che dal tuo sorriso diabolico devo iniziare subito a raccontare la storia vero?-le chiese.

-Vedo che sei molto intuitivo caro il mio Draco-lo prese in giro lei.

-Simpatica come sempre! Allora come ben tu sai i nostri genitori  ci hanno detto che noi due non siamo fratelli di sangue come si può facilmente notare dall'aspetto. Infatti se vedi io sono biondo e liscio, mentre tu sei castana e mossa. Questo si spiega perchè in una notte di tempesta ti trovarono sulla soglia della nostra casa in un cesto di vimini. Non c'era nessun segno di chi ti aveva lasciata lì e così mamma e papà decisero di tenerti allevandoti come una seconda figlia visto che due mesi prima ero nato io. Direi che ti ho raccontato tutto. Sei contenta?-

-Si grazie mille. Spero solo che quando ritorneremo ad Hogwarts il preside Silente mi sappia fornire delle ulteriori informazioni sui miei veri genitori oltre al fatto che mi hanno abbandonata-sospirò la ragazza.

-Già lo spero anche io perchè so quanto sia importante per te sorellina-

-Grazie sei davvero il mio fratellone preferito-
-Lo so che sono il meglio! Ahahah-

-Modesto come sempre vero Draco?-

E tra le risate i due ragazzi lasciarono i "Tre Manici" per ritornare al Malfoy Manor, mano nella mano.

 

Quando arrivarono a casa andarono a salutare il signor Malfoy che come al solito, al ritorno dal lavoro e prima di cena, era nel suo studio a leggere uno dei suoi preziosi libri che custodiva nella immensa libreria di quercia che copriva l'intera parete della stanza.

-Ciao papà siamo tornati!-dissero in coro i due fratelli, affacciandosi sulla porta.

-Ciao a tutti e due. Siete stati fuori tutto il giorno vero? Ma non dovevate finire di preparare i bauli? Domani andate a Hogwarts-rispose Lucius.
-Si si lo sappiamo e abbiamo già tutto sistemato per domani mattina. Ora andiamo di là da mamma a dopo papà-rispose Draco.

-Ciao papà-gli fece eco sua sorella.

-A dopo-rispose Lucius.
Detto questo i due richiusero la porta dello studio e andarono nel salotto dove sicuramente avrebbero trovato la madre comodamente seduta sulla sua poltrona preferita mentre si faceva rifare la manicure da una delle tante elfe di Casa Malfoy.

-Ciao mamma. Quando si cena?-disse Draco.

-Ciao a tutti e due. Tra poco Draco porta pazienza su-rispose Narcissa alzando lievemente lo sguardo dall'operato dell'elfa con le sue unghie.

-Ciao mamma. Ma che bel colore che hai scelto questa volta-disse invece la piccola Malfoy.

-Ciao cara. Ho scelto questo colore perchè ho trovato un nuovo vestito da festa dello stesso colore e come tu ben sai non posso certo non avere lo smalto adatto no?-

-Ma certo mamma naturalmente!-

Dalla cucina intanto arrivò il suo lieve di una piccola campanella che veniva suonata da uno degli elfi per richiamare l'attenzione dei Malfoy e per invitarli a tavola.

-Su piccoli miei andiamo a tavola. E tu elfa vai a chiamare il signor Malfoy-disse Narcissa ai suoi figli e poi all'elfa che aveva appena terminato lo stupendo lavoro di manicure.

-Certo padrona vado subito-rispose quest'ultima.

Quando tutti furono a tavola iniziarono ad essere serviti con le portate più invitanti che si potessero trovare in un ristorante di alta cucina. Era quella infatti una cena che ci si poteva aspettare in una reggia reale al cospetto di un re o una regina molto potenti. Per un quindi rimasero in silenzio gustando ogni pietanza servita su piatti rifiniti da elaborati intrecci d'oro.

Arrivati al dolce Narcissa prese la parola e rivolta alla figlia disse:

-Cara avrei bisogno di parlarti in privato nella mia stanza per favore-

-Certo mamma va bene-rispose la piccola.

 

Terminata la cena quindi la piccola Malfoy raggiunse la camera della mamma e dopo aver bussato entrò andandosi ad accomodare sul grande pouf peloso che adorava.

-Allora mamma di che cosa mi devi parlare?-chiese rivolta a Narcissa.

-Cara di comune accordo con tuo padre e dato il fatto che hai compiuto diciassette anni e sei quindi maggiorenne hai il diritto di sapere-

-Che cosa devo sapere? Per caso è qualcosa che riguarda i miei genitori?-

-Si. Sono morti in un brutto incidente ma per il resto l'unica cosa che so è che hanno lasciato questa lettera nella cesta dove ti abbiamo trovata-
-Posso averla per favore?-

-Certo tesoro è tua. Prendi-disse Narcissa allungando una piccola busta azzurra alla figlia, la quale iniziò a leggerla ad alta voce:

 

"Cari......chiunque voi siate che troverete nostra figlia, vi preghiamo di tenerla con voi perchè se state leggendo questa lettera significa che siamo morti e che alla bambina non resta nessuno che possa accudirla. Vi imploriamo di cuore di non abbandonarla perchè potrebbe morire. Ha infatti una lieve forma di asma che se non viene tenuta sotto controlo potrebbe degenerare, uccidendola. Vi ringraziamo di cuore se esaudirete il nostro ultimo desiderio rendendoci le persone più felici del mondo.

Salutate da parte nostra la nostra bambina e se non chiediamo troppo chiamatela Hermione come era nostra intenzione.

I genitori di Hermione"

 

Ciao a tutti!! Come vedete ho ripostato il primo capitolo di questa storia rivisto e aggiornato. Spero vivamente che questa nuova versione vi piaccia di più della precedente! Lasciate qualche recensione! Grazie

Vostra Morkia94

 

 

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Capitolo 2
*** 2-Ultimi preparativi ***


Turbini passionali

Uniti dal destino e dall'amore

Ultimi preparativi

La mattina successiva Hermione si svegliò stanca a causa delle lacrime che durante la notte le erano scese per via della lettera dei suoi veri genitori, ma anche eccitata all’idea di ritornare a Hogwarts, la sua amata scuola. Si alzò con calma dal suo comodo letto a baldacchino e si diresse nel suo piccolo bagno personale. Qui si fece una bella doccia per togliere i residui di sonno. Finita la doccia, avvolta in un morbido asciugamano azzurro tornò in camera per vestirsi. Con un colpo di bacchetta asciugò i lunghi capelli castani, indossò il completo babbano che aveva scelto per il viaggio e finito di sistemarsi, uscì dalla sua stanza recandosi verso quella del suo amato fratellastro, in fondo al corridoio.

-Su sveglia Draco! Muoviti o arriveremo in ritardo come l’anno scorso!- disse bussando.

-Ehi ma sei impazzita?!? Hai visto che ore sono! È ancora presto quindi sparisci e lasciami dormire!-disse una voce dall’interno della stanza, impastata dal sonno.

-Ok come vuoi. Vorrà dire che quest’anno farò finalmente i compiti per conto mio. Ciao ciao fratellone!! Hihi-

Detto questo si avviò verso la sua stanza, quando dopo una frazione di secondi si ritrovò alle spalle Draco, ancora in pigiama, che le tratteneva un braccio per non lasciarla andare via.

-Ti prego non puoi farmi questo! Sai che mamma e papà vogliono che mantenga la mia media alta come gli altri anni. E poi lo sai che senza di te non riuscirei a finire l’anno!-

-Si certo. È proprio a quello che pensavo-

-Sei perfida! Ok va bene hai vinto tu. Vado a cambiarmi. Ti raggiungo in cucina-

-Così si ragiona. Bravo fratellone. A dopo-

-Si a dopo. Strega!-

-Guarda che ti ho sentito. E lo so da me che sono una strega caro!-disse la ragazza mentre era già a metà delle scale.

-Spiritosa. Uffa ogni anno sempre la stessa storia. Ma le voglio troppo bene per poter arrabbiarmi con lei-e detto questo entrò nella sua stanza per farsi una doccia e vestirsi.

 

Dopo una ventina di minuti Draco raggiunse finalmente la cucina dove Hermione lo stava aspettando, mentre faceva colazione.

-E così si ritorna a scuola-esordì lui.

-Già non vedo l’ora di incominciare le lezioni nuove!-rispose lei di rimando, con gioia.

-Ma tu pensi solo a studiare?-

-No, certo che no. Voglio anche rivedere i miei amici-

-Si certo. I tuoi amici che non ti mandano neanche un gufo durante tutta l’estate. Neanche per chiederti qualcosa sui compiti?-

-Beh...non l’hanno fatto apposta! Avranno avuto dei problemi...-

-Tutti?!? Per tutta l’estate?!? Secondo me dovresti smetterla di stare con loro. Tu meriti degli amici veri e non persone che ti sfruttano e basta per la tua bravura a scuola. Insomma mica sei un elfo domestico tu!-

-Guarda che so chi sono e se vorrò un consiglio sulle persone che frequento te lo chiederò grazie. Ora scusa ma devo finire di sistemare le mie cose-

Finito di parlare la ragazza se ne andò turbata e scossa dal discorso appena concluso col fratello.

 

Quando finalmente raggiunse la sua camera, Hermione si gettò sul letto dove pianse tutte le lacrime che aveva. Era quello, infatti, un nervo scoperto per lei e quando anche accidentalmente il fratello lo toccava lei ne rimaneva sempre molto ferita.

-Sono solo una stupida. Come al solito ho finito per trattare male Draco quando so che ha perfettamente ragione. Ma non posso lasciare i miei amici perché sennò resterei sola. Oddio che devo fare?-disse ad alta voce. Poi lentamente si alzò dal letto e fissando la sua immagine sciupata nello specchio decise. Doveva chiedere scusa a Draco. Non si meritava questo. Lui in fondo voleva solo aiutarla.

Ripreso un po’ il controllo, quindi, si sistemò il sottile velo di trucco che era colato con le lacrime, e il vestito uscendo poi dalla camera per raggiungere il fratello.

 

Dopo un po’ di ricerche, lo trovò nella grande biblioteca della famiglia intento a leggere un grosso romanzo di cui non conosceva il titolo. Lentamente facendo sentire i suoi passi per non spaventare Draco si avvicinò alla poltrona dove il ragazzo era seduto.

-Scusa..posso?-chiese un po’ timorosa.

-Si certo...vieni...-disse lui un po’ sorpreso di rivederla.

Di solito, infatti, quando litigavano non si parlavo per almeno due ore buone e cercavano di evitarsi. Era quindi strano vedere la sorella lì davanti a lui che gli si rivolgeva in quel modo così titubante e con lo sguardo basso.

-E’ successo qualcosa di grave?-aggiunse poi preoccupato.

-No no niente di grave. Volevo....si insomma.....volevo chiederti scusa per come mi sono comportata prima...-

-Oh.....non c’è nessun problema....ti capisco.....non devi chiedermi scusa.....semmai sono io quello che deve dirlo visto il poco tatto con cui ho sollevato questo discorso così delicato per te....-

-No! Sono io la colpevole. Tu mi volevi solo mettere per l’ennesima volta in guardia e farmi aprire gli occhi su questa situazione che va avanti da anni-

-Ok va bene. Tranquilla.-

-Posso chiederti un favore?-

-Si certo. Dimmi pure-

-Non è che potresti.....ma solo se non ci sono problemi.....insomma....farmi conoscere qualcuno dei tuoi amici?-

-Aspetta un attimo....ho capito bene? Mi stai per caso chiedendo di farti conoscere dei Serpeverde?!?!-

-Beh.....si. ma se ci sono dei problemi fa niente non ti preoccupare....-

-No no ci posso provare...va bene....ma non so come andrà a finire...-

-Oh Draco grazie davvero. Comunque non ti preoccupare si vedrà cosa succederà-

-Prego anche se non so se alla fine sarai ancora così contenta. Insomma stiamo parlando dei Serpeverde. Sai come siamo fatti no?-

-Si lo so ma spero che funzioni-

-Già, speriamo-

E i due si sorrisero a riprova della recente pace. Poi furono interrotti dalla voce del signor Malfoy, proveniente dall’altra stanza

-Ehi voi due volete darvi una mossa? Dobbiamo andare o veramente perderete il treno-

-Si arriviamo papà-dissero in coro i due.

Poi entrambi presero i loro mantelli e i loro bauli che li seguivano sospesi in aria dall’incantesimo di levitazione, e si avviarono verso il giardino dove il signor Malfoy e la signora Malfoy attendevano i loro figli per smaterializzarsi a Londra.

 

In un attimo furono davanti alla stazione londinese. Qui, dopo aver preso due carrelli per i bauli dei ragazzi, la famiglia Malfoy passò senza dare nell’occhio tra la barriera del binario nove e dieci. Ed eccoli tutti al binario 9 e 3/dal quale ogni settembre partiva il treno per Hogwarts. Aiutati dal padre i due giovani caricarono i bauli sul treno, mentre tennero con loro le gabbie dei loro animali. Un bellissimo esemplare di barbagianni dormiva sereno nella gabbia che Draco reggeva, mentre Hermione aveva tra le braccia un bel cesto di vimini chiuso dove all’interno dormiva un bellissimo gatto nero.

Un ultimo saluto ai genitori che rimasero un attimo a vedere i figli mentre salivano, poi Draco e Hermione si separano. Lui diretto verso lo scompartimento dei suoi amici Serpeverde. Lei verso quello dei Grifondoro. Un altro anno stava per cominciare ma forse sarebbe stato diverso dai precedenti.

 

Ciao a tutti!

Eccomi qui con il secondo capitolo di questa mia storia. Finalmente ho avuto modo di riprendere a scrivere e piano piano riprenderò ad aggiornare scuola e impegni permettendo ovviamente.

 

Ma passiamo a ringraziare chi ha commentato il capitolo precedente:

Aridian: sono molto contenta che questa mia storia ti piaccia, ma soprattutto che ti abbia colpito la scelta di rendere Draco e Hermione fratelli. La mia idea è quella di renderla una storia lunga anche se ancora non so quanti saranno in totale i capitoli. Spero davvero di ritrovare una tua nuova recensione. A presto baci.

 

Un altro grazie va a tutte le persone che hanno messo tra le seguite questa storia ossia: Alice_xD, bribry85, Lallina33, mya95, Peacegirl, tykisgirl, Vale17_, Veronica91.

 

Mi raccomando lasciate sempre un commento anche negativo. Grazie

 

Vostra Morkia94

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Capitolo 3
*** 3-Al castello ***


Turbini passionali

Uniti dal destino e dall'amore

Al castello

Pioveva. Tutto ciò che circondava il castello era avvolto nel buio della notte. I soli rumori che si sentivano erano le voci degli studenti che si apprestavano a raggiungere le carrozze che li avrebbero portati Hogwarts, ora avvolto nelle tenebre. In lontananza erano solo visibili le lievi e fioche luci delle finestre, che apparivano come tanti puntini nel nero del cielo.

Mano a mano che le carrozze si avvicinavano a Hogwarts, la sagoma del castello diventava sempre più nitida e visibile con le sue alte torri e le sue guglie. Era veramente immenso. Dopotutto doveva essere in grado di accogliere giovani maghi e streghe che si apprestavano a imparare le arti magiche ed anche i professori che avrebbero insegnavano loro le tecniche degli incantesimi, le ricette delle pozioni più complicate o l’arte di trasfigurare.

Quell’anno Hermione aveva deciso di cambiare. Sarebbe arrivata al castello in compagnia del fratello. Per questo ora si doveva sorbire tutte le noiose e ripetitive lamentele degli amici Serpeverde di Draco.

Non le erano mai piaciuti i Serpeverde, ma essendo la sorellastra di Draco aveva imparato a sopportare e conoscere almeno il suo gruppo di amici composto da Nott, Blaise, Pansy, Daphne e la sorella Astoria. Si era accorta che soprattutto le ragazze apparivano molto diverse dalle solite che si ritrovava intorno nella sala comune di Grifondoro. Questa loro particolarità però non era poi così negativa come credeva prima di conoscerle. Fu questo pensiero a smuoverla e a chinarsi verso il fratello per parlargli.

-Scusa Draco posso chiederti una cosa?-chiese timidamente, con la paura di disturbare gli altri.

-Certo dimmi-rispose lui, girandosi verso la sorella con un sorriso per farle capire che non aveva nulla di cui temere e che nessuno di loro l’avrebbe mai accusata per aver fatto una semplice domanda.            

Anche se era con i suoi compagni, infatti, trattava sempre bene la sorella. Non si permetteva mai di farle un dispetto o di offenderla, anche se era in compagnia di Harry Potter e Ronald Weasley, i due ragazzi che odiava per principio. Non capiva, infatti, come Hermione riuscisse a passare così tanto tempo con loro, sopportandoli. Fortunatamente era riuscito a convincerla a farsi dei nuovi amici, magari tra i suoi compagni Serpeverde. In questo modo poteva avere la certezza che almeno da parte dei suoi amici la bravura della sua sorellastra non sarebbe stata sfruttata, come invece erano soliti fare Harry e Ron. Era questo uno dei motivi principali per cui il biondo odiava i due amici di Hermione. Non sopportava che nessuno usasse sua sorella.

-Ehm stavo pensando..ti ricordi il discorso che abbiamo fatto prima di partire stamattina?-aggiunse lei sempre titubante.

-Ovviamente, visto che era una mia idea!-

-Vorrei provare a iniziare subito con il tuo suggerimento..credi che sia un problema?-

-Finalmente! Aspettavo questa risposta da una vita! Ovviamente cominciamo quando vuoi-

-Perfetto fratello. Allora vai pure. Sono pronta-sorrise lei, finalmente più serena e tranquilla. Intanto il fratello si girò verso il gruppetto di ragazze che era con loro nella carrozza che li stava portando a Hogwarts.

-Astoria? Daphne? Pansy? Posso chiedervi un piccolo favore?-disse alle tre Serpeverde.

-Certo-risposero in coro le tre interpellate, con le loro voci squillanti, così diverse dai bisbigli che si stavano scambiano prima.

-So che non amate far entrare delle sconosciute nel vostro gruppo ma per una volta potreste fare un’eccezione e concedere un posto per una ragazza?-

-Esatto! Dici bene! Non accettiamo estranee. Per l’eccezione che ci chiedi però dipende tutto da chi vuole entrare!-rispose Pansy, una ragazza mora, con un caschetto corto e dei lineamenti non proprio perfetti.

-Ragazze per me non ci sono problemi-rispose Daphne, anche lei mora ma con i capelli lunghi e mossi e un fisico molto asciutto.

-Io sono d’accordo con mia sorella-rispose Astoria, bionda quanto la sorella era mora e come lei molto magra.

-Beh a questo punto però vorremmo sapere chi sarebbe la ragazza, no?-chiese Pansy.

-Si tratta di mia sorella. Sapete tutte chi è no?-disse Draco facendo restare di sasso le tre ragazze.

-Hermione?!?-dissero in coro, ancora scioccate dalle parole del biondo Serpeverde.

-Si. C’è qualche problema?-rispose lui, sempre con la sua tipica calma.

-No no!-si affrettò a rispondere Pansy.

-Non ci permetteremmo mai di rifiutare la tua sorellina Draco lo sai-intervennero le due Greengrass.

-Perfetto-concluse Draco e con il sorriso sulle labbra tornò a rivolgersi alla sua sorellastra che intanto si era immersa nella lettura di uno dei nuovi libri scolastici. Era risaputo, infatti, che Hermione era una mangiatrice di libri. Semplicemente li adorava e quando poteva si immergeva nella lettura di quelle pagine stampate che tanto apprezzava.

-Ecco fatto sorellina. Ora tocca a te-disse alla ragazza.

-Grazie Draco-Hermione sorrise al fratello e poi i due si scambiarono di posto per permettere alla ragazza di chiacchierare con le altre tre senza disturbare i ragazzi.

-Scusa Hermione posso chiederti il perché di questa scelta?-chiese timidamente Astoria, la più piccola. Era infatti una Serpeverde del sesto anno, al contrario di tutti gli altri. Anche se era più piccola aveva trovato nelle amiche della sorella Daphne.

-Si...certo...beh...non mi trovo bene...cioè...credo di non avere amici veri...penso...-rispose titubante Hermione.

-Capisco. Quindi sapendo che siamo amiche di tuo fratello ti sei spinta nella nostra direzione?-intervenne Daphne.

-Beh sì. Draco mi ha parlato bene di voi. Mi sembrava un buon modo per cambiare il giro di frequentazioni-

-Si hai ragione-rispose Astoria, sorridendo alla Grifondoro.

-Quindi accettate la mia presenza tra voi?-

-Per me si. Per voi?-chiese Astoria, rivolta alle due amiche.

-Io sono d’accordo-rispose Daphne.

-Io non lo so. Dopotutto resti una Grifondoro-rispose Pansy.

-Su questo hai ragione, ma non posso farci niente. Se deve risultare un problema però toglierò il disturbo-

-No puoi restare con noi. Però sappi che non mi fido ancora di te-

-Beh naturale Pansy, in fondo non mi conosci bene. Comunque grazie a tutte e tre, mi avete fatto un grande favore-

-Prego-risposero in coro.

Nel mentre le carrozze erano finalmente giunte ai cancelli di Hogwarts. Da lì fino all’entrata purtroppo bisognava proseguire a piedi, quindi tutti i componenti della carrozza dove vi erano Draco ed Hermione scesero, coprendosi subito dal freddo pungente del vento e dalla pioggia scrosciante.

Fu un’impresa percorrere il sentiero che li conduceva al caldo tepore della Sala Grande del castello. Il brutto temporale che imperversava non dava cenno di smettere e tutti gli studenti si bagnarono fino alle ossa.

Giunti all’ingresso del castello, infreddoliti e fradici,  si levarono i mantelli bagnati e dopo essere passati sotto ad un incantesimo posto sul portone d’ingresso della Sala Grande che scaldava chi vi passava sotto per far asciugare i vestiti inzuppati di pioggia, iniziarono a smistarsi per raggiungere i rispettivi tavoli secondo la Casa di appartenenza. Come ogni anno nella Sala Grande veniva allestito il banchetto di benvenuto, durante il quale avveniva anche la cerimonia di smistamento dei nuovi giovani maghi e streghe che avrebbero iniziato il percorso dei sette anni di studi alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Quell’anno, come i precedenti, gli studenti trovarono la sala decorata con i colori delle quattro case della scuola: le tonalità di rosso e giallo per Tassorosso, il blu e il nero per Corvonero, il verde e l’argento per Serpeverde e l’oro e il rosso per Grifondoro.

Era quindi giunto il momento per i due fratelli di dividersi per raggiungere i rispettivi compagni e i relativi tavoli. Tra i Grifoni, ad attenderla, Hermione ritrovò Harry Potter, Ronald Weasley e Ginny Weasley. I suoi amici, o meglio coloro che aveva sempre considerato tali fino a quando suo fratello non le aveva aperto gli occhi. Vendendo i loro sorrisi, però un senso di vergogna la assalì. Stava incominciando a dubitare delle parole di Draco sui suoi amici. Non riusciva a credere che potessero sfruttarla. Non riusciva a vedere in loro del male. Doveva trovare il modo di dirlo a Draco e alle ragazze che dovevano diventare il suo nuovo gruppo. Oppure no? Era indecisa e insicura di quello che faceva o poteva fare. Non sapeva come reagire. Doveva voltare le spalle a quelli che fino ad allora aveva considerato amici per andare nel gruppo delle Serpeverdi o doveva restare con loro e non seguire i consigli del fratello?

Il fiume di pensieri della ragazza fu interrotto dall’ingresso nella sala della professoressa McGranitt, seguita da un piccolo esercito di piccoli bambini di 11 anni che stavano per essere smistati nelle varie case. Era l’inizio di un nuovo anno ad Hogwarts e quell’anno sarebbe stato diverso per tante persone.

 

Ciao a tutti!

Eccomi qui con il terzo capitolo di questa mia storia. Ringraziate la neve che mi ha bloccata a casa e finalmente ho avuto modo di scrivere con tranquillità e terminare questo nuovo capitolo.

 

Passiamo subito ai ringraziamenti di tutti quegli angeli che hanno lasciato un commento alla mia storia:

ALESSIA1992:  ciao tesoro!!! Non puoi voler sapere subito tutti i particolari della storia! xD Mi rovini il finale!! Ahaha cmq grazie per aver letto e recensito. Aspetto di sapere che pensi di questo capitolo. Baci a presto

SuperEle483: ma guarda chi ho trovato tra le persone che hanno commentato!! Quanto tempo che nn ti vedevo qui! Mi ha fatto molto piacere che hai letto una delle mie nuove storie. Spero che  la continuerai a seguire. A presto baci.

 

Un grazie anche a chi segue solo in silenzio, in particolare a:

Alice_xD, BlinkPictureGi, bribry85, Lallina33, mya95, nicol86, Peacegirl, tykisgirl, Vale17_ e Veronica91 che hanno messo la storia tra le seguite

e ALESSIA1992 che ha messo la storia tra le preferite.

 

Grazie a tutti. Mi raccomando lasciate un commento anche se negativo.

A presto Morkia94

 

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Capitolo 4
*** 4-Una cura per la malattia ***


Turbini passionali

Uniti dal destino e dall'amore

Una cura per la malattia

Lo smistamento era la parte più bella del primo banchetto di ogni anno ad Hogwarts. Vedere tutti quei piccoli bambini lì di fronte al tavolo degli insegnanti e allo sgabello su cui li attendeva il Cappello Parlante era un momento molto importante per la loro permanenza al castello in quanto avrebbero scoperto quale sarebbe stata la loro Casa di appartenenza per il resto dei 7 anni di studi.

Anche Hermione ricordava con piacere quel momento quando il Cappello l’aveva smistata a Grifondoro, mentre suo fratello a Serpeverde. Per un attimo le era dispiaciuto non essere assieme al fratello ma poi conoscendo Harry, Ron e Ginny si era detta che in fondo non sarebbe stato un problema quella divisione.

Anche se adesso non era più come in passato...

Piano piano tutti i bambini in attesa dello Smistamento raggiunsero i loro tavoli. Poi Silente si alzò e dando il benvenuto a tutti gli studenti diede inizio al banchetto.

Come al solito gli elfi di Hogwarts avevano dato il meglio e le grandi tavolate erano imbandite di ogni tipo di pietanza. Ce n’era per tutti i gusti e in abbondanza.

 

Intanto i pensieri di Hermione erano tornati alla scelta di farsi nuovi amici tra i Serpeverde. Voleva bene a Ron ed Harry, ma riconosceva che suo fratello aveva ragione a dire che la sfruttavano sempre per i compiti. Non sapeva che fare. Cambiare e orientarsi verso le Serpeverde o restare con i suoi vecchi amici Grifondoro? La testa le scoppiava e l’agitazione prese il soppravvento. I conflitti di pensieri erano un pericolo per lei. Non poteva permettersi di andare nel panico.

Doveva cercare di calmarsi per non avere problemi. Il suo piccolo problema però stava tornando e sembrava destinata a rovinarsi la serata.

Era da un bel po’ di anni che non aveva bisogno di contrastarlo con le medicine. Le bastava tenerlo sotto controllo attraverso delle periodiche visite del medico di famiglia, il quale riteneva che con il tempo la situazione si sarebbe sistemata. L’unico accorgimento però era quello di evitare forti emozioni o traumi. Per questo motivo i suoi genitori le avevano evitato qualsiasi tipo di attività che potessero accentuare la malattia.

Ora però non riusciva a capire come una semplice chiacchierata con Draco avesse innescato l’agitazione, portandola ad avere giramenti di testa e mancanza d’aria.

-Per favore non ora..-sospirò un po’ troppo forte.

-Cosa non ora? Che è successo?- le chiese preoccupata Ginny, seduta al suo fianco.

Ginny! Come aveva potuto dimenticarsi di lei! La rossa le era sempre stata vicina da quando l’aveva conosciuta. Forse lei l’avrebbe potuta aiutare con il suo dilemma interiore. Però ora il problema era calmarsi. E subito!

-Hai presente..la mia asma?...Beh,...mi sta...tornando!-esalò cercando di tranquillizzare il respiro agitato.

-Oddio! Hai l’inalatore qui con te?-si preoccupò subito la rossa, cercando dentro la borsa dell’amica l’oggetto che l’avrebbe aiutata a risolvere la situazione.

-No!!...L’unico problema...è che se...non lo prendo...subito...sai che succede... -

-Cavoli!! E ora che facciamo??-

-...infermeria..Ginny..ti prego...-cercò di dirle Hermione.

-Certo. Vieni che ti aiuto-le rispose Ginny, aiutandola ad alzarsi e ad arrivare da Madama Chips, l’infermiera di Hogwarts.

 

Le due ragazze, quindi, sotto lo sguardo incuriosito di tutti gli studenti e degli insegnanti, uscirono dalla sala appena in tempo. Subito fuori dalla stanza, nel corridoio, Hermione ebbe un mancamento. Ginny, preoccupata e spaventata, tornò nella sala Grande, correndo come una pazza verso il tavolo degli insegnanti alla ricerca della professoressa McGranitt. Lei conosceva bene Hermione e il suo problema e avrebbe senz’altro potuto aiutarla. Arrivata con il fiatone parlò, spiegando l’accaduto.

-Professoressa per favore mi aiuti! Hermione è svenuta nel corridoio!-aggiunse quasi gridò.

-Intanto calmati Ginevra. Non peggioriamo la situazione con un altro mancamento. Provvederemo subito a soccorrere la signorina Malfoy-disse la professoressa McGranitt, con voce ferma e sicura, alzandosi e dirigendosi verso il corridoio, seguita da un’ancora spaventata Ginny.

-Eccola professoressa-le indicò Hermione svenuta a terra.

-Bene. Credo che sia il caso di avvertire il signor Malfoy della situazione. Senz’altro sarà preoccupato per la “sparizione” improvvisa di sua sorella. Può andare a chiamarlo?-le chiese la McGranitt.

-Certo professoressa. Vado subito-

Detto questo, Ginny rientrò in sala Grande e si diresse verso il tavolo dei Serpeverde, dove trovò Draco che stava scherzando e ridendo con i suoi amici.

-Guardate chi c’è! La Weasley! Che vuoi da noi?-le chiese in modo sgarbato Pansy Parkinson.

-Non stavo cercando te Parkinson, quindi calmati-le rispose a tono la rossa. Poi rivolgendosi al biondo gli disse-Draco seguimi. È una cosa importante. Si tratta di Hermione-

-Hermione?!? Le è successo qualcosa? Dov’è? Dimmi subito dove si trova e cosa le è successo!-disse Draco nel panico. Era molto affezionato alla sorella e quando le succedeva qualcosa era sempre molto ansioso di sapere come stava.

-Tranquillo non le è successo nulla di grave. È svenuta nel corridoio e la McGranitt sta provvedendo per portarla in infermeria-

-Che cosa è successo?-continuò Draco, senza aver ascoltato il consiglio di calmarsi della rossa e alzandosi per raggiungere la sorella.

-Ha avuto una crisi per colpa della sua asma-lo seguì Ginny, quasi correndo per star dietro al ragazzo.

-Ma non aveva con lei l’inalatore?-

-A quanto sembra no. Ho provato a portarla fuori per andare da Madama Chips ma non abbiamo fatto in tempo ad arrivare in infermeria-

-Quindi ora è là?-

-Certo. Sicuramente si starà riprendendo già. Madama Chips è brava-

-Si lo so-

Così i due quasi di corsa ed entrambi preoccupati per le condizioni della giovane Grifondoro arrivarono in infermeria. Entrati, Draco si fiondò di corsa verso il letto dove era stata adagiata Hermione

-Giovanotto non si corre qui nell’infermeria!-lo richiamò Madama Chips.

Ma Draco non l’ascoltò. Non aveva altro in testa se non la voglia di raggiungere la sorella e di sapere come stava. Giunto al letto si rilassò vedendo che stava dormendo beatamente. Prese quindi una sedia e si sistemò accanto al letto, stringendo la mano della ragazza addormentata.

Poco dopo arrivò anche Ginny che era rimasta indietro per permettere a Draco un momento di intimità con la sorella. Alla vista di Hermione si lanciò anche lei verso il letto per abbracciare l’amica tra le lacrime. Si era molto spaventata quando aveva visto Hermione accasciarsi a terra ed ora lasciandosi andare ad un pianto scaricava tutta la tensione e la paura che aveva accumulato. Mentre l’abbracciava, Hermione si svegliò.

-Ginny...dove mi trovo? Che cosa è successo? E perché stai piangendo?-chiese con la voce impastata dal sonno che Madama Chips le aveva indotto con una pozione per calmarla.

-Tranquilla non è nulla. Sei in infermeria perché sei svenuta-rispose Draco al posto della rossa.

-Draco?!? Ma che ci fai tu qui?-accorgendosi della presenza del fratello e sbiancando. Sapeva quanto Draco si preoccupasse a vederla in quelle condizioni e cercava sempre di non mostrarsi debole e sofferente quando era con lui.

-Ginny mi ha avvertito che eri svenuta e sono corso qui per vedere come stavi-

-Lo sai che non mi piacciono tutte queste attenzioni! E non voglio che tu ti preoccupi. Sto bene.-

-Lo so. Me lo hai detto. Ma sai bene che è più forte di me, non posso evitare di preoccuparmi per te sorellina!-

-Scusami. È colpa mia. Non dovevo scordarmi a casa l’inalatore-

-Non ti preoccupare. Capita a tutti di sbagliare. L’importante è che non è accaduto niente di grave-

-Si infatti...-

-Signorina Malfoy domani è esentata dalle lezioni per riprendersi. La prego però di recarsi il prima possibile dal preside. Egli vorrebbe per scambiare con lei due parole sull’accaduto. Ah...dimenticavo..anche lei signor Malfoy è invitato. Si riprenda signorina. Buonanotte-

-Arrivederci professoressa-dissero in coro Hermione, Ginny e Draco.

-Ah signorina Weasley e signor malfoy tra dieci minuti andate nella vostre sale comuni. Non potete restare qui. E la signorina Malfoy ha bisogno di riposo e tranquillità-detto ciò la professoressa uscì dopo la risposta affermativa dei due ragazzi interessati.

-Che vorrà da voi il preside? Dopotutto non è la prima volta che uno studente sta male...-chiese Ginny rivolta ai due fratelli.

-Non ne ho idea Ginny. Per ora voglio solo uscire da qui e andare a fare una bella doccia calda per riprendere un po’ le forze-rispose Hermione.

-Certo ti accompagno. Vieni che ti aiuto-detto questo la rossa aiutò la sua amica ad alzarsi dal letto.

-Direi che sei in buone mani ora. Quindi io tornerei al banchetto va bene? Ci becchiamo in giro sorellina!-le interrupe Draco, facendo poi un segno di saluto ad Hermione con la mano mentre usciva.

-Va bene. Ciao-

Intanto Ginny aveva preso sotto braccio la ragazza per aiutarla a raggiungere la sala comune di Grifondoro.

-Forza andiamo così non becchiamo la gente che esce dalla Sala Grande-la esortò a seguirla la rossa

-Si arrivo-

Mentre stavano uscendo dall’infermeria furono fermate da Madama Chips che disse-Mi scusi signorina se ha qualche problema simile utilizzi questo-allungandole un inalatore simile a quello che usava a casa.

Era un oggetto babbano ma l’infermiera, avvertita da Silente e dalla famiglia della ragazza, sapeva che per aiutare la malattia non poteva ricorrere alle solite pozioni o ad incantesimi.

-Grazie infinite Madama Chips. Arrivederci-

-Arrivederci ragazze-

Lasciata l’infermeria le due amiche si recarono velocemente alla torre di Grifondoro per non incontrare altre persone, evitando così le possibili domande su quanto era successo prima.

 

Ciao a tutti!

Per favore non linciatemi per il tremendo ritardo ma non ho voluto continuare la storia senza la giusta ispirazione. Ora sembra che sia tornata e cercherò di portare avanti il più possibile questa storia e anche l’altra sempre sul mondo di Harry Potter di cui vi lascio il link

 

Basta un sorriso à http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1366244&i=1

 

Passate in tanti e lasciate un commento anche negativo. Servono sempre ad un autore per migliorarsi :)

 

Ora passo a ringraziare quegli angeli che hanno lasciato un segno della loro lettura

Un grazie particolare va a chi ha recensito:

Eli_99: mi fa piacere che tu abbia apprezzato questo capitolo e le idee che ho scelto per questa storia. Spero che continuerai a seguirmi e a lasciare un commento J

ALESSIA1992: non hai assolutamente svelato il finale in quanto questa storia è soltanto all’inizio e il finale non è così prevedibile come sembra. Spero che continuerai a seguire e commentare.

Renton1995: sono davvero contenta che tu abbia trovato stancante il mio racconto. Spero di rileggere anche nel prossimo capitolo una tua recensione J

Agramar: è proprio questa cosa strana che ho ricercato per la mia storia. Quindi sono felice di aver ottenuto questa impressione. A presto.

 

Un altro grazie a chi

-     ha messo la storia tra i preferiti: ALESSIA1992 e Eli_99.

-     ha messo la storia tra le seguite: Alice_xD, BlinkPictureGi, bribry85, Lallina33, lupacchiotta_mannara, mya95, nicol86, Peacegirl, tykisgirl, Vale17_ e Veronica91.

 

Grazie a chi ha letto in silenzio senza lasciar nulla. Vi invito però a lasciar un commentino ogni tanto. Fa sempre piacere leggere i pareri degli altri.

 

Un bacio e a presto.

Vostra P3tit Fl3ur

 

P.s. vi lascio anche il link della mia pagina su Facebook..se vi va passate e mettete “mi piace”..grazie!

 

Pagina à https://www.facebook.com/P3tit.Fl3ur

 

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