Durante una notte lontana,
buia e tempestosa sulla porta dell'immenso e lussuoso Malfoy Manor fu posato un piccolo cesto di vimini nel quale era
stata deposta una piccolissima bambina avvolta in leggere e candide
coperte di stoffa lilla. La piccola tremava per il freddo pungente della
notte, ma ben presto avrebbe potuto godere di tutte le comodità che desiderava
e di una famiglia che le avrebbe voluto bene allevandola come una figlia....
Turbini passionali
Uniti dal destino e dall'amore
La lettera dal passato
Quella soleggiata mattina di settembre Draco si alzò presto come
suo solito e, dopo essersi lavato e cambiato, si diresse verso il fondo del
corridoio, tappezzato di quadri di antenati e immensi candelabri, dove si
trovava la camera da letto della sua cara sorella.
-Posso entrare?-chiese, dopo aver bussato alla porta di mogano.
-Certo vieni pure-rispose una voce femminile dall'interno della
stanza chiusa.
Era quella una scena che si ripeteva ogni mattina tra i due
fratelli.
Draco quindi entrò e si accomodò come d'abitudine sulla panchina
ai piedi del grande letto a baldacchino a centro esatto della stanza. tutto
l'ambiente, al contrario del resto della casa, era delle tonalità dell'oro e
del rosso tipiche della casata di Hogwarts di Godric
Grifondoro. Narcissa e Lucius,
i genitori dei due ragazzi, avevano permesso alla piccola di casa questo
cambiamento poichè il primo anno di scuola della
ragazza, lei era stata smistata, al contrario di Draco e di tutti i Malfoy
Serpeverde per tradizione, nella casa di Grifondoro. Tutti quel giorno rimasero
stupiti, compresi i due fratelli, ma il tutto fu spiegato dai due genitori, che
rivelarono loro il passato della piccola Malfoy.
-Allora sorellina che fai di bello stamattina? Mica dirmi che ti
vuoi mettere a studiare prima ancora che cominci la scuola eh?-scherzò il
ragazzo.
-No. Puoi stare tranquillo fratellone. Sto solo terminando la lista
delle cose che devo mettere nel baule per la scuola. Non voglio scordare nulla
a casa e poi essere costretta a disturbare mamma e papà per farmela arrivare ad
Hogwarts. E te invece hai già preparato tutto?-chiese lei.
-Certo contaci! Lo sai bene che per queste cose ci sono gli elfi
ed io ne approfitto-
-Per favore non tirare fuori quell'argomento; lo sai benissimo che
non sono d'accordo su come vengono trattati gli elfi qui-
-Ma è il loro lavoro quello di servire i maghi e le streghe,
quindi ora smettila con queste idee assurde ok? Piuttosto ti va di venire a
fare un giro a Hogsmeade, approfittando della bella giornata?-
-Ok va bene ma ho una condizione da imporre-
-Accidenti ma con te non si può mai stare tranquilli?? Di sicuro
non mi annoierò mai in tua compagnia sorellina!-
-Lo sai come sono fatta fratello caro, quindi acconsenti oppure
non vengo-
-E va bene streghetta, che devo fare per
avere l'onore della tua presenza?-
-Raccontami di nuovo la storia del mio passato e di come i tuoi genitori mi
hanno trovata-
La ragazza tendeva sempre a sbagliare attribuendo Narcissa e Lucius come genitori
solo a Draco tutte le volte che parlava di quella storia.
-Quante volte ti devo correggere: sono anche i tuoi genitori! E
poi scusa perchè vuoi risentire questa storia? La sai
già a memoria! E poi perchè dovrei ripeterla sempre
io?-
Perchè mi piace molto come la racconti-
-Beh grazie. E va bene accetto se è l'unico modo per portarti
fuori-
-Oh grazie fratello!-
E così, dopo la vittoria della piccola Malfoy sul fratello, i due ragazzi si
smaterializzarono e arrivarono a Hogsmeade, il piccolo paese dove erano soliti
passare i weekend liberi gli studenti e gli insegnanti di Hogwarts.
Passata la classica sensazione di giramento e strappo tipica della
smaterializzazione, decisero di andare a prendere una burrobirra
ai "Tre Manici di scopa" e così si diressero nella direzione del locale.
Il locale in quel periodo non era molto pieno di clienti poichè dovevano ancora incominciare le lezioni alla scuola
di magia e stregoneria di Hogwarts, dalla quale proveniva la maggior parte
della clientela tipica. I due ragazzi quindi riuscirono tranquillamente a
trovare il loro tavolo preferito vicino alla finestra, che occupavano sempre quando
andavano ai "Tre Manici".
-Sorellina vai pure al tavolo che alle burrobirre
ci penso io tranquilla-disse Draco dirigendosi verso il bancone del bar.
-Certo va bene-rispose la ragazza.-
Cinque minuti dopo Draco appoggiò le due bottiglie sul tavolino
tondo al quale la sua sorellina era seduta e, sedutosi, iniziò a raccontare la storia
alla sorridente ragazza.
-Direi che dal tuo sorriso diabolico devo iniziare subito a raccontare
la storia vero?-le chiese.
-Vedo che sei molto intuitivo caro il mio Draco-lo
prese in giro lei.
-Simpatica come sempre! Allora come ben tu sai i nostri genitori
ci hanno detto che noi due non siamo fratelli di sangue come si può
facilmente notare dall'aspetto. Infatti se vedi io sono biondo e liscio, mentre
tu sei castana e mossa. Questo si spiega perchè in
una notte di tempesta ti trovarono sulla soglia della nostra casa in un cesto
di vimini. Non c'era nessun segno di chi ti aveva lasciata lì e così mamma e
papà decisero di tenerti allevandoti come una seconda figlia visto che due mesi
prima ero nato io. Direi che ti ho raccontato tutto. Sei contenta?-
-Si grazie mille. Spero solo che quando ritorneremo ad Hogwarts il
preside Silente mi sappia fornire delle ulteriori informazioni sui miei veri
genitori oltre al fatto che mi hanno abbandonata-sospirò la ragazza.
-Già lo spero anche io perchè so quanto
sia importante per te sorellina-
-Grazie sei davvero il mio fratellone preferito-
-Lo so che sono il meglio! Ahahah-
-Modesto come sempre vero Draco?-
E tra le risate i due ragazzi lasciarono i "Tre Manici"
per ritornare al Malfoy Manor, mano nella mano.
Quando arrivarono a casa andarono a salutare il signor Malfoy che
come al solito, al ritorno dal lavoro e prima di cena, era nel suo studio a
leggere uno dei suoi preziosi libri che custodiva nella immensa libreria di
quercia che copriva l'intera parete della stanza.
-Ciao papà siamo tornati!-dissero in coro i due fratelli,
affacciandosi sulla porta.
-Ciao a tutti e due. Siete stati fuori tutto il giorno vero? Ma
non dovevate finire di preparare i bauli? Domani andate a Hogwarts-rispose
Lucius.
-Si si lo sappiamo e abbiamo già tutto sistemato per domani mattina. Ora
andiamo di là da mamma a dopo papà-rispose Draco.
-Ciao papà-gli fece eco sua sorella.
-A dopo-rispose Lucius.
Detto questo i due richiusero la porta dello studio e andarono nel salotto dove
sicuramente avrebbero trovato la madre comodamente seduta sulla sua poltrona
preferita mentre si faceva rifare la manicure da una delle tante elfe di Casa Malfoy.
-Ciao mamma. Quando si cena?-disse Draco.
-Ciao a tutti e due. Tra poco Draco porta pazienza su-rispose Narcissa alzando lievemente lo sguardo dall'operato dell'elfa con le sue unghie.
-Ciao mamma. Ma che bel colore che hai scelto questa volta-disse
invece la piccola Malfoy.
-Ciao cara. Ho scelto questo colore perchè
ho trovato un nuovo vestito da festa dello stesso colore e come tu ben sai non
posso certo non avere lo smalto adatto no?-
-Ma certo mamma naturalmente!-
Dalla cucina intanto arrivò il suo lieve di una piccola campanella
che veniva suonata da uno degli elfi per richiamare l'attenzione dei Malfoy e
per invitarli a tavola.
-Su piccoli miei andiamo a tavola. E tu elfa
vai a chiamare il signor Malfoy-disse Narcissa ai suoi figli e poi all'elfa
che aveva appena terminato lo stupendo lavoro di manicure.
-Certo padrona vado subito-rispose
quest'ultima.
Quando tutti furono a tavola iniziarono ad essere serviti con le
portate più invitanti che si potessero trovare in un ristorante di alta cucina.
Era quella infatti una cena che ci si poteva aspettare in una reggia reale al
cospetto di un re o una regina molto potenti. Per un pò
quindi rimasero in silenzio gustando ogni pietanza servita su piatti rifiniti
da elaborati intrecci d'oro.
Arrivati al dolce Narcissa prese la parola
e rivolta alla figlia disse:
-Cara avrei bisogno di parlarti in privato nella mia stanza per
favore-
-Certo mamma va bene-rispose la piccola.
Terminata la cena quindi la piccola Malfoy raggiunse la camera
della mamma e dopo aver bussato entrò andandosi ad accomodare sul grande pouf
peloso che adorava.
-Allora mamma di che cosa mi devi parlare?-chiese rivolta a Narcissa.
-Cara di comune accordo con tuo padre e dato il fatto che hai
compiuto diciassette anni e sei quindi maggiorenne hai il diritto di sapere-
-Che cosa devo sapere? Per caso è qualcosa che riguarda i miei
genitori?-
-Si. Sono morti in un brutto incidente ma per il resto l'unica
cosa che so è che hanno lasciato questa lettera nella cesta dove ti abbiamo
trovata-
-Posso averla per favore?-
-Certo tesoro è tua. Prendi-disse Narcissa allungando una piccola busta azzurra alla figlia,
la quale iniziò a leggerla ad alta voce:
"Cari......chiunque voi siate che troverete nostra figlia, vi
preghiamo di tenerla con voi perchè se state leggendo
questa lettera significa che siamo morti e che alla bambina non resta nessuno
che possa accudirla. Vi imploriamo di cuore di non abbandonarla perchè potrebbe morire. Ha infatti una lieve forma di asma
che se non viene tenuta sotto controlo potrebbe
degenerare, uccidendola. Vi ringraziamo di cuore se esaudirete il nostro ultimo
desiderio rendendoci le persone più felici del mondo.
Salutate da parte nostra la nostra bambina e se non chiediamo
troppo chiamatela Hermione come era nostra intenzione.
I genitori di
Hermione"
Ciao a tutti!! Come vedete ho ripostato il primo capitolo di
questa storia rivisto e aggiornato. Spero vivamente che questa nuova versione
vi piaccia di più della precedente! Lasciate qualche recensione! Grazie
Vostra Morkia94