Christmas time

di misslegolas86
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Together forever ***
Capitolo 2: *** Family dining ***
Capitolo 3: *** Wedding ring ***
Capitolo 4: *** Hen party ***
Capitolo 5: *** Princely wedding ***



Capitolo 1
*** Together forever ***


Il fuoco scoppiettava allegro nel camino illuminando e riscaldando Belle e Rumpelstiltskin. Il tavolino davanti a loro era colmo di ciò che restava della cena, tacchino, patate e una buona bottiglia di vino rosso.
Era la vigilia di Natale e loro avevano deciso di passarla così, lasciando tutto il mondo fuori. Bae aveva insistito tanto perché partecipassero alla grande cena da Granny ma Belle aveva declinato l’invito. Sarebbero stati insieme alla famiglia il giorno dopo per il pranzo di Natale da Mary Margaret.
Quello era un Natale davvero particolare per Rumpelstiltskin. Erano passati pochi giorni da quando era stato costretto ad uccidere suo padre per salvare Henry e tutti loro dalla minaccia rappresentata da Peter Pan e, pur se Rumpelstiltskin non le avrebbe mai chiesto di non andare da Granny, Belle aveva capito il dolore e la malinconia che attanagliava il cuore del suo uomo. Non c’era molto da festeggiare nell’aver ucciso tuo padre nonostante se lo meritasse. Non era serata da Granny.
 
“Scrooge fu anche più largo della sua parola. Fece quanto aveva detto, e infinitamente di più; e in quanto a Tiny Tim, che non morì affatto, egli fu come un secondo padre. Divenne un buon amico, un buon padrone, un buon uomo. Alcuni risero di quel mutamento, ma egli li lasciava ridere e non vi badava; era abbastanza saggio da sapere che su questo globo niente di buono è mai accaduto, di cui qualcuno non abbia riso al primo momento.
E sapendo che in ogni modo la gente siffatta è cieca, pensò che non aveva nessuna importanza se strizzavano gli occhi in un sogghigno, come fanno gli ammalati di certe forme poco attraenti di malattie.
Il suo cuore rideva e questo per lui era perfettamente sufficiente.
Non ebbe più rapporti con gli spiriti; ma visse sempre, d’allora in poi, sulla base di una totale astinenza; e di lui si disse sempre che se c’era un uomo che sapeva osservare bene il Natale, quell’uomo era lui.
Possa questo esser detto veramente di noi, di noi tutti! E così, come osservò Tiny Tim, che Dio ci benedica, tutti!”
 
Belle concluse di leggere a voce alta, richiudendo il libro che aveva tenuto sulle ginocchia.
“Resterei ad ascoltarti per l’eternità, sweetheart.” Le sussurrò Rumpelstiltskin.
“Allora che ne pensi dell’albero che ho addobbato?” chiese Belle sollevando il viso dalla sua spalla e fissando lo sguardo in quello dell’uomo cercando di distrarlo dal suo dolore.
“E’ stupendo, sweetheart come tutto quello che fai.” Rispose Rumpelstiltskin accarezzandole il viso. Era stato molto silenzioso per tutta la serata, perso nei suoi pensieri.
“Mi dispiace darling. So che non sono decisamente di compagnia per il Natale. Saresti stata meglio da Granny.” Riprese con voce contrita. Belle pose il dito sulle sue labbra
“Sono esattamente con chi e dove voglio essere. Non c’è bisogno che ti scusi, Rumple.”
Rumpelstiltskin le sorrise grato giocando con una ciocca ribelle dei capelli della ragazza. Belle lo aveva sempre capito meglio di chiunque altro, pur senza parlarne lei aveva capito esattamente come si sentiva in quel momento.
“Visto che non sono particolarmente di compagnia questa sera” riprese Rumpelstiltskin prendendo dal divano il telecomando dello stereo e accendendolo “credo che un po’ di musica sia perfetta.”
“Ma è Adele!” esclamò allegra Belle non appena le prime note cominciarono a diffondersi per la stanza. “L’adoro!”
“Lo so, sweetheart. La signorina Lucas mi ha detto che proprio prima di Natale è uscito il suo ultimo album. Sapevo che ti sarebbe piaciuto.”
“Ti sei messo a parlare con Ruby di musica? Tu?” chiese sorpresa Belle.
“Per te, darling, farei qualsiasi cosa.”
Restarono così, insieme cullati dalla dolce voce che usciva dallo stereo beandosi di quella calma per cui  tanto avevano lottato e che tanto cara era costata. Natale, il fuoco del camino, le luci dell’albero, l’amore della tua vita tra le tue braccia. Cosa potevano desiderare di più?
 
La mezzanotte era passata da un po’ quando l’ultima canzone finì.
“Che ne dici di aprire il tuo regalo?” chiese più allegro Rumpelstiltskin.
“Ma possiamo?” chiese dubbiosa Belle.
“Ma certo, Belle. Ormai è Natale!”
“Benissimo! Sai quanto sono curiosa! Dubito che questa notte sarei riuscita a chiudere occhio!” esclamò Belle raccogliendo sotto l’albero il pacchetto che  Rumpelstiltskin aveva riservato a lei. Era piccolo e avvolto in carta da regalo dorata. Belle era talmente curiosa che lo aprì in piedi. Non appena ebbe liberato lo scatolino trattenne il fiato. Uno stupendo anello d’oro con diamante si presentò alla sua vista. La ragazza non ebbe neanche tempo di focalizzare, Rumpelstiltskin, che si era avvicinato mentre lei apriva il pacchetto, prese lo scatolino dalle sue mani e si inginocchio ai suoi piedi.
“Belle,” iniziò “ti amo come non ho mai amato nessuno. Non voglio più perderti, mai più.  E’ te che voglio avere al mio fianco ogni giorno della mia vita. E’ il tuo volto che voglio vedere appena apro gli occhi la mattina, i tuoi occhi l’ultima cosa prima di addormentarmi. E anche se credo che la vita non ci concederà facilmente una tregua lunga prima che qualche altro guaio si abbatta su questa città è con te al fianco che voglio combattere e affrontare qualsiasi cosa il futuro ci riserverà. Belle, vuoi sposarmi?”
La ragazza sentì il cuore battere a mille, la felicità travolgerla come un treno in corsa. Si prese un attimo per osservare il volto innamorato dell’unico uomo che avesse mai amato in tutta la sua vita. Era cambiato tante volte l’aspetto di Rumpelstiltskin ma lei non vi aveva mai badato. Belle era riuscita a conoscere il suo cuore e di questo si era innamorata. Un cuore buono, puro che tanto aveva sofferto perché era capace di amare in modo assoluto. Non ebbe nessun dubbio, alcuna esitazione
“Sì, Rumple lo voglio.” Rispose posando un bacio sulle labbra del suo amato “Ti amo e ti amerò per sempre.”
 
SPAZIO AUTRICE
Il Natale si avvicina ed ecco che arrivano queste ispirazioni super fluffose. La gioia per le immagini della 3x10 è contagiosa e credo di aver un po’ esagerato con il miele….
La citazione è il finale di “Canto di Natale” di Dickens un must che adoro leggere ogni Natale.
Ho dato a Belle i miei gusti musicali, mi rilassa tantissimo ascoltare Adele e non sono riuscita a resistere all’idea di Rumple che pur di far felice Belle si aggiorna di musica con Ruby. Rumple è un gentlemen quindi la sua dichiarazione non poteva che essere super classica. Il Natale con il camino e l’albero fanno tanto romanticismo.
Ci sarà almeno un altro capitolo. Non posso non scrivere del grande pranzo della famiglia più allargata e complicata che conosciamo.
Grazie per aver letto e un grazie enorme a chi lascerà qualche commento.
Ci vediamo presto per il prossimo capitolo!!!
 

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Capitolo 2
*** Family dining ***


“Belle ma quello è un anello di fidanzamento?” chiese Snow riponendo un piatto pieno di lasagne e osservando più da vicino l’anello all’anulare della ragazza. Belle stava aiutando la padrona di casa e Regina a servire in tavola. Era il giorno di Natale e per la prima volta l’intera famiglia allargata si era riunita per festeggiare insieme senza rancori o risentimenti.
“Che cosa? Gold ti  ha chiesto di sposarlo?” riprese attonita Regina.
Belle presa tra due fuochi annuì semplicemente non avendo ancora focalizzato la possibilità di annunciare la notizia a tutti gli altri. La ragazza non riuscì ad aggiungere altro poichè Regina richiamò l’attenzione di tutta la tavola.
“Gold, ti sposi! Quando ce l’avresti detto?” Il silenzio calò. Rumpelstiltskin lanciò un’occhiata prima a Belle e poi a suo figlio. Bae era sorpreso come tutti gli altri.
Belle, mortificata per quel disastro, si costrinse a parlare. “E’ stato tutto così improvviso.” Iniziò “Non abbiamo ancora avuto modo di riflettere” Poi sollevando la mano per mostrare l’anello aggiunse “E’ stato un regalo di Natale.”
Rumpelstiltskin teneva lo sguardo fisso su Bae sentendosi sulle spine in attesa della sua reazione. Sposare Belle era la cosa che desiderava di più al mondo e questo non sarebbe cambiato in base all’opinione di suo figlio ma avrebbe voluto annunciare quella novità in separata sede e trovare le parole giuste da rivolgergli.
Gli avrebbe fatto capire quanto era importante Belle per lui, come solo con lei accanto si sentiva felice, quante ne avevano passate insieme e quanto avevano sacrificato del loro amore in nome della ricerca di suo figlio. Belle c’era sempre stata, Belle aveva sempre capito, Belle l’aveva sempre amato.
E invece ora tutto si sarebbe deciso da quelle poche parole lapidarie.
Maledetta Regina! Pensò con rammarico.
Il volto di Bae era una maschera, impossibile capire quello che passava nella sua mente. Rumpelstiltskin sentiva l’ansia attanagliargli il cuore e vedeva la stessa angoscia negli occhi di Belle, mortificata per la piega che avevano preso gli eventi. Era incredibile come Regina era capace di fare danni anche senza volerlo.
Poi sul volto di Bae si aprì un sorriso radioso “Era ora papà!” disse, dando una vigorosa pacca sulla schiena di Rumpelstiltskin “Non ti avrei mai perdonato se ti fossi fatto sfuggire Belle.”
Una sensazione di sollievo inondò l’animo di  Rumpelstiltskin, pura e semplice felicità.
“ A quando allora il lieto evento?” chiese Charming.
“Non abbiamo ancora programmato niente” disse  Rumpelstiltskin rivolgendo a Belle uno sguardo di pieno amore “Non c’è stato ancora tempo”.
“Se non sarò il tuo testimone potrei davvero disconoscerti questa volta.” Scherzò Bae.
“Sai che non vorrei nessun altro che te.” Rispose accorato Rumpelstiltskin stringendo la mano che Bae gli porgeva.
“Mi raccomando fatemi sapere in anticipo la data devo procurarmi un bel vestito da testimone.” Aggiunse Ruby, certa che Belle avrebbe scelto lei. Certezza confermata da un’occhiata d’intesa tra le due.
“Al vestito penserò io!” intervenne Granny “Conosciamo bene lo stile del tuo guardaroba e non è adatto ad un matrimonio!”
“Nonna!” protestò Ruby mentre tutti gli altri scoppiavano in una sonora risata.
La tensione era allentata e la conversazione riprese a tavola. Ognuno aveva programmi e suggerimenti da discutere con gli altri per quel matrimonio inatteso.
Belle, che si era attardata di proposito al lavello dell’isola della cucina, fu raggiunta da Rumpelstiltskin.
“Mi dispiace, Rumple. So che ne avresti voluto parlare prima con Bae. Ma…io non avevo detto niente!” cominciò mortificata Belle.
Rumpelstiltskin scoppiò a ridere.
“Rumple!” lo redarguì Belle, offesa.
“Scusa, sweetheart. Ma per la prima volta sei stata vittima delle chiacchiere tra donne! E a ragion del vero hai affrontato due delle più temibili primatiste in questo campo Snow e Regina. Chiunque sarebbe uscito sconfitto.” Riprese  Rumpelstiltskin prendendola per mano. “Non c’è nulla di cui dispiacersi. Alla fine è andato tutto bene.”
La baciò incurante di tutti i presenti.
La baciò perché voleva farlo.
La baciò perché l’amava più di qualsiasi cosa al mondo e questo non sarebbe mai cambiato.
Emma si avvicinò a Neal il cui sguardo era indirizzato a suo padre e a Belle che ridevano e si baciavano.
“Come stai?” chiese.
“E’ strano vederlo così innamorato ma sono contento.” Disse il ragazzo “Anche lui merita un po’ di felicità e Belle è realmente speciale. Lo ha cambiato davvero. Nessuno può saperlo meglio di me.”
 
SPAZIO AUTRICE
Ci ho messo molto a pubblicare questa volta. Le feste di Natale sono state così piene e completamente rilassanti che anche l’ispirazione è andata in vacanza. Avevo mille idee su questo pranzo di Natale della famiglia allargata che più amiamo in tv ma alla fine questo ha partorito la mia mente. Mi piaceva l’idea di Belle vittima dell’inciucio di Snow e Regina e da qui è nata questa storia. Grazie a tutti coloro che leggeranno. Un grazie speciale a chi ha messo tra le seguite questa storia e un ringraziamento enorme a Stria che riserva ad ogni mia storia parole speciali.
A presto
    
 
 
                                                                                                                                             

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Capitolo 3
*** Wedding ring ***


Il campanello del negozio di pegni suonò accogliendo Baelfire
“Papà?” chiamò il ragazzo
“Sono sul retro” rispose Rumpelstiltskin
Baelfire lo raggiunse trovandolo al tavolo da lavoro pieno di strumenti di precisione e pezzi di ferraglia sparsi, parte di qualche meccanismo smontato
“Bae, che ci fai qui?”
“Vengo ad assolvere i miei compiti da testimone”
Rumpelstiltskin lo guardò stupito. Pensava di aver già fatto tutto. La data del matrimonio era fissata e lui aveva predisposto tutto quanto era necessario per assicurare un matrimonio speciale alla sua Belle
“Ho visto da Granny’s Ruby e mi ha detto che Belle ha già scelto il suo anello nunziale. E tu? Dai chiudi il negozio abbiamo da fare”
“Bae, non è necessario io ho già il mio anello” disse Rumpelstiltskin sollevando la mano destra dove portava il grande anello d’oro dalla pietra blu cobalto.
“Intendi che semplicemente passerai quell’anello dalla mano destra a quella sinistra?”
Rumpelstiltskin annuì
“Ma stai scherzando?”
“Affatto” disse convinto Rumpelstiltskin 
“Aspetta” cominciò sospettoso Baelfire “fammi indovinare, quello è un anello magico per questo non vuoi separartene”
“Sì, ma non è magico nel senso che intendi tu. Semplicemente è speciale” rispose Rumpelstiltskin accarezzando con dolcezza la grande pietra incorniciata dalla montatura d’oro “Ho incantato questo anello tanti anni fa nella Foresta Incantata in vista dell’arrivo della maledizione lanciata da Regina in modo da ritrovarlo al mio dito qualunque cosa mi fosse successa nel mondo in cui saremmo stati trasportati”
“Perché? Che potere ti avrebbe dato?”
“Nessun potere”
“Ma hai appena detto di averlo incantato”
“Prima di perdere la memoria volevo essere certo di non dimenticare mai il blu unico degli occhi di Belle. Il ricordo era l’unica cosa che mi restava di lei. Pensavo che fosse morta come mi aveva raccontato Regina. Così attraverso la magia estrassi dalla mia mente la stupenda sensazione, che avevo vissuto per mesi quando Belle era al castello Oscuro, di perdermi nell’oceano blu del suo sguardo e lo legai ad un cristallo da incastonare in un gioiello”
Baelfire restò stupido ancora una volta dalla profonda capacità di amare che aveva suscitato Belle nell’animo tormentato di suo padre. Ricordava ancora quella telefonata fatta da Rumpelstiltskin sul letto di morte mesi prima a Belle. Quella fu la prima occasione in cui il ragazzo aveva sentito parlare della fidanzata di suo padre e anche allora era vacillato nelle sue convinzioni, mai Baelfire aveva pensato che accanto all’oscurità suo padre avesse potuto conservare sentimenti di amore così assoluti che appartenevano al brav’uomo che era prima di prendere quel maledetto pugnale.
“Perciò non ti sei separato mai da quell’anello? Ti sei sempre sentito legato a Belle anche se lei non era più con te. L’hai fin dal principio considerato un anello nunziale. Eppure lo hai sempre portato alla mano sbagliata, papà”
“No, Bae è stato esattamente dove doveva essere. Sulla mano con cui esercito la magia, con cui impongo il mio potere, con cui uccido. Ed è stato lì come unico freno capace di fermarmi. Ma è stato anche un aiuto, una guida ogni volta che ho dovuto fare una scelta o affrontare gli spettri del mio passato ” rispose sincero Rumpelstiltskin. Era la verità, quell’anello gli aveva sempre ricordato che non tutto era perduto per lui, come Belle aveva visto, poteva ancora essere un uomo migliore.
A Baelfire come un flashback ritornò alla mente il modo in cui a New York suo padre aveva tormentato quell’anello mentre provava a chiedergli scusa per averlo abbandonato o mentre lottava  per rimanere attaccato alla vita dopo la ferita infertagli da Hook.  Allora aveva creduto che fosse un gesto senza senso dettato dalla paura, dalla tensione. Ma c’era molto di più.
Ricordo, amore, rimorso, redenzione, forza, speranza questo rappresentava l’anello di Rumpelstiltskin  e nessun altro gioiello avrebbe mai potuto competere con esso.
“Ho capito, papà, non serve un altro anello” disse Baelfire dandogli una pacca sulla spalla “Con te ogni cosa è complicata, perfino comprarti la fede. Ma sono felice di aver ritrovato un uomo davvero diverso da quello che mi ha abbandonato. Resti un uomo difficile ma ho intenzione veramente di conoscere l’uomo che sei diventato.”
 
SPAZIO AUTRICE
Non ho mai scritto dell’anello che Rumple praticamente porta dalla prima puntata ed è una mancanza che dovevo rimediare. Quell’anello è stato molto snobbato ma è centrale per Rumple. Lui lo tormenta giocherellandoci ogni volta che ha paura o deve prendere una decisione importante. Due esempi per tutti quando è a New York per ritrovare Baelfire nella puntata 2x14 non fa che toccare quell’anello sia quando parla con Henry sulle scale della difficoltà di vedere il futuro quando sappiamo che il suo animo è tormentato dalla tentazione di dover uccidere Henry che sarà la sua rovina sia quando parla con Baelfire nell’appartamento nel dialogo di 3 minuti che gli concede il figlio in cui Rumple è teso come la corda di un violino. Ma anche nella puntata 6x21 quando Fiona propone a Rumple di unirsi a lei lui prima di decidere accarezza e guarda il suo anello.
Ed è talmente importante quell’anello che Rumple lo usa come fede nunziale spostandolo a partire dalla puntata 3x22 dopo il matrimonio all’anulare della mano sinistra dopo averlo portato sempre a destra.
Da questa riflessione è nata l’idea di questo capitolo in cui ho cercato di far spiegare da Rumple stesso perché ci tiene così tanto a quel gioiello

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Capitolo 4
*** Hen party ***


“Cara, dovresti restare ferma o non riuscirò ad accorciare l’abito in modo dritto.” Esclamò Granny.
“Mi dispiace, ma sono così nervosa.” Rispose Belle mortificata.
Erano nell’appartamento sopra la libreria, la ragazza indossava uno splendido abito bianco. La nonna era ai suoi piedi impegnata ad apportare gli ultimi miglioramenti.
“Sei ancora in tempo se c’hai ripensato. Le nozze sono domani. Ti capiremmo tutti se ti fossi pentita.” Riprese brusca Granny mentre appuntava qualche spillo sul bordo del vestito.
“Nonna!!” esclamò arrabbiata Ruby “Sempre così delicata.”
“Non ho nessun dubbio su Rumple. Sposarlo è la cosa che desidero di più” rispose Belle fissandosi allo specchio. Quello era davvero l’abito dei suoi sogni.
Ruby le si avvicinò e la fissò da ogni angolazione girandole attorno, in un perfetto atteggiamento lupesco.
“Sei stupenda.” Sentenziò alla fine. “Non dare retta alla nonna, perfino i matrimoni aumentano il suo grado di acidità.” Continuò fissando lo sguardo in quello dell’amica “Rumpelstiltskin ti ama più della sua stessa vita. Lo sai che non mi è mai piaciuto ma ha dimostrato di essere in parte cambiato e di tenerci a te al di là del male. Il vostro è vero amore. Ne avete passate tante meritate un po’ di felicità.”
“Spero che per domani non abbia preparato qualche diavoleria delle sue. Ha organizzato tutto lui il matrimonio. La cosa mi puzza.” Era chiaro che Granny non avrebbe mai concesso sconti a Rumpelstiltskin.
“Oh nonna, sei terribile! Io trovo che sia una cosa romanticissima. Bae e io lo abbiamo aiutato ma Rumpelstiltskin aveva le idee davvero chiare. Ti conosce davvero bene, Belle.”
Mettere su un matrimonio in così poco tempo avrebbe portato Belle al limite dell’esaurimento dopo i mesi terribili che avevano vissuto. Ma Rumple aveva pensato davvero a tutto fin dal momento in cui le aveva chiesto di sposarlo.
“Tu sai cosa ha organizzato?” chiese curiosa la sposa. Ma Ruby prima che l’amica cominciasse a tempestarla di domande aggiunse “Sì, ma ho la bocca cucita. Rumpelstiltskin mi tramuterebbe in un orsacchiotto se ti spifferassi qualcosa.”
Le due amiche scoppiarono a ridere sotto lo sguardo torvo di Granny “Non so proprio cosa c’è di divertente in una minaccia di morte. Siete davvero strane voi due.” Borbottò.
Belle aveva capito che era stata una creazione di Ruby quella minaccia per tenere a bada la sua curiosità ma non aggiunse altro.
“Piuttosto, Ruby, vediamo di muoverci. Dobbiamo preparare il locale per stasera.” Riprese la nonna avviandosi alla porta.
“Hai ragione, nonna. Allora ci vediamo per l’addio al nubilato, Belle. Ho chiamato tutte le ragazze. Ci divertiremo un mondo!” disse “Il vestito che ti ho prestato sarebbe perfetto, pensaci.”
L’appartamento tornò silenzioso. Belle si avviò nella sua stanza decisa a trovare un abito che andasse bene per la serata. Quello di Ruby le ricordava troppo Lacey quindi naturalmente lo aveva già bocciato senza appello. Dopo aver svuotato mezzo armadio finalmente si decise per un bell’abito blu cobalto, era uno dei suoi preferiti, il primo che le aveva regalato Rumple lì a Storybrooke. Non poteva esserci scelta più perfetta.
 
 
*****
 
“Bae mi vuoi dire cosa succede? Prima dici che devi passare dalla signorina Swan al commissariato ed ora, invece, salta fuori che devi andare a prendere Henry dai Charming. Potevo aspettare te e il ragazzino a casa. Avrei preparato un’ottima cena con tutto il tempo che mi stai facendo perdere andando da una parte all’altra della città.” Rumpelstiltskin seguiva sbuffando suo figlio lungo Main Street.
“Il nervosismo per domani comincia a farsi sentire” lo prese in giro il ragazzo.
“Non sono nervoso per il matrimonio ma per questo inutile vagare” ribatté stizzito.
“Non ci credo che tu non abbia un po’ di ansia per domani.”
“Sposare Belle è una delle poche decisioni giuste che ho preso nella mia vita.” Rispose serio.
 “Hai ragione. Belle è davvero quella giusta, papà” approvò Bae dando a suo padre un affettuosa pacca sulla spalla. Erano giunti ormai a casa dei Charming.
“Ti aspetto qui.” Disse Rumpelstiltskin accennando al fondo delle scale.
“No, dai devi salire o Henry ci rimarrà male.” Riprese Bae spingendolo su per i gradini.
“Calma, figliolo. D’accordo vengo anche se non capisco perché Henry ci tenga tanto al fatto che salga fin sulla porta visto che dobbiamo passare tutta la serata insieme.” Ricominciò meditabondo “Non è che mi nascondi qualcosa?” chiese poi sospettoso.
“Io?” si schermì Bae “Stai scherzando?” Ma suonò in fretta il campanello per evitare ulteriori domande.
Charming aprì la porta e un attimo dopo Rumpelstiltskin si ritrovò in casa circondato da un nutrito gruppo di uomini. “Ed ecco il festeggiato” udì il dottor Hopper esclamare allegro con affianco Marco e il piccolo Pinocchio.
“Ma…cosa…” Rumpelstiltskin riuscì a farfugliare prima di essere travolto dall’entusiasmo di Henry. “Nonno questa è la tua festa di addio al nubilato!”
Rumpelstiltskin si guardò intorno. Un enorme striscione con la scritta “CONGRATULAZIONI” in giallo e viola pendeva dal soffitto insieme a numerosi palloncini. L’isola della cucina era piena di cose da mangiare tra cui spiccavano le famose lasagne di Regina e numerosi piatti cucinati da Granny.
 Rumpelstiltskin rimase senza parole, incredulo.
“Allora ti piace, nonno?” chiese Henry con un sorriso incoraggiante.
“Io non pensavo…” rispose Rumpelstiltskin con un filo di voce apparendo più confuso che mai.
“Ormai siamo una famiglia” disse Charming “e ci conosciamo tutti da così tanto tempo. Dopo tante sventure è ora di goderci un po’ di festeggiamenti.”
“Che ne dite di un brindisi?” Hook era avanzato con una bottiglia di champagne nell’unica mano che gli restava. “Ragazzino su dammi una mano a prendere i bicchieri.” disse poi ad Henry.
“Anche tu qui?” sussurrò sbigottito Rumpelstiltskin, non avrebbe mai pensato di trovare anche Uncino lì dopo tutto quello che c’era stato in passato. Mentre tutti i presenti si davano da fare a cercare i bicchieri i due antichi nemici rimasero soli l’uno di fronte all’altro
“Amico, credo che sia ora di mettere una pietra sopra al passato” riprese Hook cominciando a togliere l’incarto del tappo della bottiglia “Siamo andati avanti tu e io. Ora hai Belle e io sono impegnato nella conquista di Miss Swan.”
“La signorina Swan ha troppo buonsenso per scegliere un pirata. Bae avrà gioco semplice” ribattè Rumpelstiltskin dando un’occhiata a suo figlio impegnato a riempire un bicchiere di Coca Cola ad Henry.
“Non ci scommetterei, dovresti sapere che il mio fascino è irresistibile” concluse Hook con un occhiolino mentre faceva saltare il tappo con un botto.
Tutti si avvicinarono per riempire i bicchieri e brindare alla salute dello sposo.
Guidando verso casa ore dopo Rumpelstiltskin si sorprese di sentirsi davvero felice. Osservò con affetto Bae addormentato per i troppi brindisi sul sedile accanto. Ancora una volta il suo ragazzo era riuscito nel miracolo di non lasciarlo solo. Gli aveva donato una famiglia, degli amici e la prospettiva di un futuro radioso con la sua dolce Belle accanto. Finalmente la vita tornava a sorridergli.
 
 
SPAZIO AUTRICE
E’ da tanto che non aggiorno questa storia. Il matrimonio Rumbelle in OUAT è stato così dolce, semplice ed inaspettato che mi ha prosciugato l’ispirazione e sciolto il cuore. Mi è piaciuto troppo! Poi però col tempo ho pensato che non è un male scrivere delle nozze Rumbelle secondo la mia fantasia con la presenza fondamentale di Bae (scelta che non ho approvato da parte degli autori) e con una cerimonia davvero da favola.
Questo capitolo l’ho dedicato al giorno prima delle nozze. Il prossima prometto che avremo la cerimonia…
Grazie a tutti coloro che leggeranno e ancora di più a chi lascerà un commento.
Alla prossima
 

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Capitolo 5
*** Princely wedding ***


“Papà, muoviti! È appena passata Ruby”
La voce di Baelfire raggiunse Rumpelstiltskin mentre era impegnato ad annodarsi la cravatta davanti allo specchio. Aveva già rifatto il nodo una decina di volte ma non ne era ancora soddisfatto, tutto doveva essere perfetto quel giorno. Baelfire lo trovò così ancora in maniche di camicia a tentare l’ennesimo perfetto nodo.
“Papà ma che fai? La cravatta va benissimo. Sono più di 28 anni che da mr Gold porti la cravatta tutti i giorni! Vuoi passare tutta la serata qui davanti allo specchio? Dai mettiti la giacca. Ruby ha portato il fiore all’occhiello combinato con il bouquet della sposa.”
Baelfire porse a suo padre una camelia bianca e profumatissima. Belle aveva sempre avuto buon gusto.
“L’ha portata Ruby perché Moe non è voluto passare. Geloso il padre della sposa?” chiese Baelfire.
Rumpelstiltskin assunse un’aria colpevole “Bae, è parecchio più complicato il mio rapporto con Moe”
“Non sarebbe da te se fosse stato semplice” ribattè suo figlio “Ma se per Belle non è un problema non lo sarà di certo per me” disse sorridendo mentre appuntava il fiore all’occhiello della giacca del padre. “Perfetto! Non ti resta che sposarti a meno che tu non abbia cambiato idea”
“Non potrei mai. Questa è una delle poche scelte giuste che ho fatto nella mia vita” ribattè con sincerità Rumpelstiltskin avviandosi con suo figlio verso la macchina.
Baelfire guidava ma come sempre era un fiume in piena di chiacchiere e domande. Nonostante tutte le disavventure che suo figlio aveva passato, pensò Rumpelstiltskin, non era cambiato, non era molto diverso dal ragazzino che aveva cresciuto da solo nella Foresta Incantata sempre entusiasta, ottimista e curioso di tutto.
“Posso chiederti perché con i mille edifici qui a Storybrooke hai scelto di sposarti in un posto sperduto della Foresta?”
“Quello è un posto speciale, Bae”
“Perché attraverso il pozzo hai riportato qui la magia?”
“Come fai a saperlo?” chiese sorpreso Rumpelstiltskin, quando erano avvenuti quei fatti Baelfire non era a Storybrooke
“Me lo ha raccontato Henry” rispose suo figlio sospettoso
“No non è per la magia che questo posto è speciale. Lo è perché lì Belle ha recuperato la sua memoria. Ha ricordato il nostro passato.” Non era facile per Rumpelstiltskin aprire il suo cuore ma ormai grazie a Belle aveva capito che la sincerità era l’unico modo per farsi amare dalle persone a cui teneva. Non avrebbe più mentito a Baelfire.
“Davanti a quel pozzo io e Belle ci siamo ritrovati. Non ci vedevamo da quando l’avevo cacciata in malo modo dal Castello Oscuro. Nel posto che ho scelto per la cerimonia per la prima volta ci siamo dichiarati il nostro amore dopo aver aspettato per più di 28 anni e lì per la prima volta ci siamo baciati.”
Baelfire fermò la macchina e guardò negli occhi suo padre “Avevi già preso le tue precauzioni contro gli effetti del bacio del Vero Amore immagino”
“No. E per questo quel luogo è unico. Lì per la prima volta non ho pensato al mio potere. C’era qualcosa di molto più importante… il mio amore per Belle. Dopo averla persa per 28 anni credendola morta averla ritrovata e poterla amare era l’unica cosa che mi importava. Per questo ho scelto quell’angolo sperduto di foresta come lo chiami tu. Lì per la prima volta sono stato felice senza magia e non ho pensato a quello che sarebbe potuto succedere baciandola.”
Baelfire abbracciò suo padre senza più alcun dubbio. Quegli occhi innamorati non potevano mentire
“Belle, sarebbe dovuta arrivare prima nella tua vita. Ci saremmo risparmiati un sacco di guai” riprese Baelfire
“Già. Ma lei è arrivata grazie a te” rispose a sorpresa Rumpelstiltskin
“Che vuoi dire?” Baelfire era davvero confuso
“Non sopportavo più di dovermi cucinare da me i pasti anche usando la magia. Era troppo doloroso perché mi ricordavo ancor di più di te e il dolore di averti abbandonato era insopportabile. Ricordi che ho sempre amato cucinare per te”
“Certo e i tuoi piatti sono sempre stati eccezionali”
“In quel periodo il dolore mi stava annientando. Perciò decisi di prendere una domestica e per la mia mente contorta dal male chi poteva essere meglio di una principessa così da umiliarla? Eppure se questa era la mia idea non appena giunsi ad Avonlea qualcos’altro mi spinse a prendere Belle da suo padre. Lei era coraggiosa e sfrontata come te. Brillava di luce come una stella nell’oscurità. Quando la portai al Castello Oscuro non sono mai riuscito a considerarla una prigioniera. Lei non ha mai avuto paura di me anzi ha sempre contrastato le mie scelte oscure con coraggio. Insomma in poco tempo mi sono ritrovato ad essere io un suo prigioniero, a fare cioè ciò che a lei sarebbe stato gradito. Ma come al solito feci la scelta sbagliata. Ebbi paura e l’allontanai da me. Ora però non ho più intenzione di sbagliare. Dopo 28 anni di dolore so che non posso più vivere senza Belle.”
“Papà non avrei mai pensato di sentirti parlare così” rispose Baelfire davvero ammirato.
In quel momento squillò il telefono di Baelfire “Sì Charming stiamo arrivando. Scusa pà ti sto facendo fare tardi con le mie mille domande” disse poi a suo padre con aria colpevole dopo aver attaccato il telefono e rimesso in moto la macchina.
“Abbiamo avuto così poco tempo per parlare. La colpa è mia e pure se arriviamo tardi è stato tempo ben speso. Molto ben speso.” Replicò  Rumpelstiltskin sentendo tutta l’ansia per il matrimonio svanire. Parlare con suo figlio delle ragioni che lo avevano portato a scegliere Belle lo aveva tranquillizzato. Non aveva nulla da temere Belle era il suo Vero Amore e questo non sarebbe mai cambiato.
 
***
“Ruby stiamo andando al pozzo!”
Belle era in macchina insieme alla sua testimone e a suo padre. Non appena avevano lasciato la città e si erano diretti verso la Foresta Belle aveva capito.
“Non ti si può nascondere niente, Belle!” ribattè imbronciata Ruby
“Avresti dovuto bendarmi, Ruby. Conosco Rumple e solo lui poteva pensare ad una scelta così romantica”
Moe finse un’improvvisa sordità e tacque. La felicità di sua figlia era incontenibile perciò aveva deciso per amor suo di fare il suo dovere per quel matrimonio senza creare contrasti.
Quando giunsero Belle rimase a bocca aperta. Gli invitati si voltarono mentre lei procedeva al braccio di suo padre. La foresta era illuminata da decine di candele che insieme alle stelle che brillavano alte oltre le fronde degli alberi e le lucciole che risplendevano volando libere tra i tronchi tutt’intorno rendevano quel luogo magico ecco il motivo per cui Rumpelstiltskin aveva voluto quell’ora insolita, di sera, per celebrare il loro matrimonio. Il suo futuro marito l’attendeva accanto al pozzo, il loro luogo speciale, splendente di candele e fiori. Rumpelstiltskin osservò Belle avanzare verso di lui splendida e radiosa nel suo abito bianco una principessa, la sua principessa.
“È un grande onore officiare questa splendida unione. Belle se vuoi iniziare” esordì il dottor Hopper
“Rumpelstiltskin quello che c’è tra di noi non è mai stato facile. Ti ho perso così tante volte. Ti ho perso per l’oscurità, per la debolezza e alla fine a causa della morte. Ma ora ho capito, ho capito che non ho passato la mia vita a perderti ma ho passato la mia vita a trovarti” disse la sposa
“Belle quando ci siamo incontrati non ero solo una persona non amata e che non poteva essere amata ero un nemico dell’amore. L’amore mi aveva sempre portato dolore. Le mie difese erano alzate e tu le hai abbattute. Tu mi hai riportato a casa. Hai riportato la luce nella mia vita dissipando l’oscurità. Ti prometto che non dimenticherò mai la distanza tra l’uomo che ero e l’uomo che sono. Devo a te più di quanto posso dirti. Come hai potuto vedere l’uomo dietro il mostro non lo capirò mai.”
“Ma il mostro è scomparso. L’uomo ha dei difetti ma tutti li abbiamo e per questo ti amo. A volte il miglior libro è quello con la copertina più polverosa e a volte la migliore tazza è quella con il bordo scheggiato.”concluse Belle.
Rumpelstiltskin e Belle si baciarono dimentichi di tutto e tutti…semplicemente felici.
Ma tutti gli invitati parteciparono all’emozione degli sposi. La loro storia non era conosciuta nei dettagli dagli altri abitanti di Storybrooke o della Foresta Incantata, nessuno sapeva in realtà quante difficoltà avevano dovuto attraversare. Eppure il loro amore era qualcosa di talmente palese che rifulgeva in ogni loro singola parola. Quelle promesse di matrimonio erano l’essenza di un amore assoluto che aveva resistito alle più dure prove ed era riuscito a sbocciare e crescere rigoglioso.
“Papà, che dici mi lasci fare gli auguri alla sposa?” disse Baelfire al termine della cerimonia abbracciando Belle mentre Rumpelstiltskin placidamente subiva gli auguri dell’intera famiglia Charming.
“Grazie, Belle. Lo hai davvero cambiato. Non ho mai visto mio padre così felice” sussurrò Baelfire a Belle. La ragazza sorrise radiosa dopo tanto dolore, lotte e fatiche tutto era assolutamente perfetto. Rumple aveva ritrovato anche suo figlio.
Intanto grazie al lavoro dell’intera giornata di Ruby e Granny aiutate dai nani un angolo dello spazio tra gli alberi era stato trasformato in una splendida sala da ricevimento all’aperto. Su ogni tavolo spiccava un centrotavola a forma di libro decorato da una splendida rosa rossa particolare richiesto personalmente da Rumpelstiltskin. Candele e lampade risplendevano tra i rami dando al luogo un aspetto incantato.
Un lungo tavolo era ricolmo di ogni prelibatezza immaginabile. Granny si era data da fare solo per amore di Belle non certo per mr Gold ma aveva provveduto a far pagare allo sposo spese astronomiche per l’intera preparazione. Un dettaglio di cui Rumpelstiltskin non si era minimamente curato. Per Belle avrebbe fatto qualsiasi cosa.
Gli invitati si erano già disposti nei tavoli quando arrivarono gli sposi che si erano attardati per ricevere gli auguri. Li accolse la musica dei nani improvvisatisi provetti musicisti.
“Mi concede un ballo, mrs Gold?” chiese a sua moglie con un inchino Rumpelstiltskin da provetto gentleman. La scena sarebbe stata perfetta in un castello da re
“Con piacere” accettò radiosa Belle.
Pian piano altre coppie si unirono nelle danze eppure nessuna poteva eguagliare la bellezza dei neo sposi che irradiavano gioia persi l’uno nell’altro
“Grazie, Rumple. Mi hai regalato un matrimonio da favola” sussurrò Belle a suo marito scostandogli con dolcezza una ciocca dalla fronte
“Sweatheart, anche se hai sposato una bestia tu sei una principessa. Meritavi una festa regale. Era il minimo che potessi fare. Se questo giorno esiste è solo per merito tuo”
Rumpelstiltskin la baciò estasiato. Per colpa della sua oscurità giorni difficili sarebbero arrivati ma quel giorno non poteva esserci posto per null’altro che la felicità.
 
SPAZIO AUTRICE
Mamma mia quanto tempo c’ho messo per chiudere questa storia! Ho abbandonato a lungo OUAT cause sventure Rumbelle e alla fine ho concluso la visione dell’intera serie da poco in ritardassimo grazie al lockdown. Ho ritrovato questa storia che avevo lasciato sospesa e mi è dispiaciuto non averla finita. Quindi ho concluso mettendo parecchio fluff (con i Rumbelle non si riesce a trattenersi), con un ruolo centrale di Baelfire (non ho mai apprezzato la morte di Bae lui doveva esserci nell’happy ending di Rumple) e aggiungendo un po’ di gente al matrimonio della serie che è stato perfetto. Infatti ho ripreso le promesse di matrimonio della serie che sono eccezionali. Ho solo inventato il prima e il post cerimonia. Grazie per chi leggerà e se vi va lasciate una recensione

 
 
 
 

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