I sogni non si fanno solo di notte...

di Stilistire
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. New. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. Non smettere di credere in te stessa. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. New. ***


Non ci si innamora molte volte nella vita e questo lo dico da innamorata. Non so se questa sia la volta buona, ma almeno lo è stata fino ad ora. Fino ad oggi che scrivo la mia vita, la mia storia d'amore. Si dice che quando si ama è tutto più bello, la vita migliora e forse è vero. L'amore rende liberi da tante cose, ma non vuol dire che non te ne crei altri di pensieri. Ma ne vale la pena, io lo amo e ne vale la pena. So solo che tutto quello che faccio lo faccio da innamorata. Oggi. Ieri. Ora. E spero anche domani. E ricordate che l'amore fa amare. ______________________________ - Non passerai un'altra vigilia di Natale lì a casa da sola! E poi sai quanto tuo padre ci tiene!- ordina mia madre scendendo dalla lunga scalinata che collega le camere del piano superiore alla cucina al piano terra. - Mamma, la vigilia è un giorno come un altro!- esclamo io ruotando gli occhi al cielo. - Anche l' anno scorso sei stata casa ad ingozzarti di pop-corn davanti al televisore, ora sei guarita e dovrai pur uscire!- rimbomba la voce di mia madre tra le mura del salone. - Cosa hai contro i pop-corn? E poi non ho proprio voglia di dover fare la vittima davanti ai simpaticissimi amici di papà- accento io. - Non ti preoccupare che non sono gli stessi di anno scorso! Quest'anno papà ha detto che farà una rimpatriata di vecchi amici! Nemmeno a me ha voluto svelare il segreto!- esclama mamma tutta felice. - Il tuo vestito è sopra il letto!- . Annuisco svogliatamente. Salgo le scale, ci devo andare, me lo hanno 'ordinato'. Dopo tutto la mamma ha ragione. Da quando ho avuto quel brutto infortunio non sono più uscita un granchè, ma semplicemente non ne avevo voglia. Non avevo voglia e non ne ho tutt'ora di essere compassionata da gente che crede che io soffra. Io non soffro. Se non ho più il coraggio di ricominciare con la mia carriera da pettinatrice per l'infortunio, non c'è problema. Non si devono preoccupare di me. Io me la devo cavare da sola. Io amo e odio il pattinaggio allo stesso tempo. E forse l'unica cosa che mi serve ora è ​ Il vestito che mamma mi aveva comprato sta sopra il letto. Ancora bello imbandito dentro la busta di carta di Zara. Vicino alla busta un pacchettino di colore rosso e un bigliettino. "Buon Natale" leggo scritto sopra. "I tuoi genitori" trovo scritto sotto. Lo apro e trovo una collanina con un piccolo diamantino blu. E ancora un altro piccolo biglietto all'interno. "Il blu è il colore della speranza, del coraggio, della forza e tu ne hai tanta. Questo è solo per ricordarti chi sei". Trovo scritto sopra. "Quanto vi voglio bene" penso. "Nemmeno me lo merito", recito ad alta voce senza farci caso. Allaccio la collanina e mi vesto. Mamma ha sempre dei bellissimi gusti in fatto di moda. Da giovane faceva la sarta e si vede. Un abitino fino al ginocchio blu notte, maniche lunche fatte di velo trasparente blu. E poi la collanina che lì cade a pennello. Scendo le scale e i miei genitori sono lì sotto ad aspettarmi. -Quanto vi voglio bene! Non dovevate!- dico andandoli ad abbracciare calorosamente. - non ci devi ringraziare, ti meriti tutto il bene del mondo!- esclama mamma. Papà parla di più con il cuore. -andiamo?- domanda papà guardandosi attorno. Io e la mamma annuiamo. Non so nemmeno dove stiamo andando, finché non mi ritrovo davanti una bella villetta di campagna simile alla nostra. Un amico di papà ci fa accomodare. Siamo circa 30 persone. Tutte sulla quarantacinquina o poco più. Tranne io. Scavalco l'uscio e arrivo in sala. Faccio quasi a spallate per poter passare e mettermi seduta. Non ho superato da tanto l'infortunio e la gamba dopo un po' si inizia a stancare. In una casa così grande e spaziosa mi immagino miliardi di poltrone e poltroncine invece ce n'è solo una ed anche occupata. Occupata da un ragazzo che avrà più o meno la mia età. Il ragazzo vede la mia intensione di andare a sedere, ma la poltrona è sotto il suo sedere. -Ti vuoi accomodare?- domanda alzando il sopracciglio destro. - non disturbarti- dico naturalmente. -Ah vi siete già conosciuti?- la voce di papà mi copre la spalla da dietro. - no..ecco...in realtà no- esclama il ragazzo sorridendo a mio padre. - Mattia lei è Irene, mia figlia. Irene, lui è Mattia De Sciglio, il figlio di un mio caro amico-.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. Non smettere di credere in te stessa. ***


Tendo la mano in avanti e viene afferrata dal ragazzo. -piacere- recitiamo insieme e poi lasciamo la presa. Ti sembrava una serata tranquilla eh. Almeno il lato positivo della cosa è che non sono l'unica giovane che deve acconsentire ai vecchi discorsi dei genitori. C'è anche questo Mattia De Sciglio. Lo so chi è. So che é un calciatore del Milan, ma non mi posso mica entusiasmare a tal punto di iniziare a saltellare per mezza casa dicendo che sto cenando con lui. Certo, farebbe venire la pelle d'oca a molte mie amiche. Gli chiederei anche un autografo. Poi penso. Perchè lo devo far sentire speciale se lui non saprà nemmeno chi sono? Ero famosa anche io una volta, prima dell'infortunio. Ma lui l'autografo mica me lo chiederà. Starebbe anche male. Chiedere l'autografo ad una 'vecchia' pattinatrice. Mi farebbe sentire proprio vecchia, come se fossi andata in pensione. Farò l'indifferente. Mi accomodo a tavola. Manco a farci apposta i nostri posti sono vicini. In queste situazioni mi sento a disagio, mi vergogno. Ma sto pur sempre cenando vicino, spalla a spalla con Mattia De Sciglio. -Tua madre ci ha parlato tanto di te!- esclama una signora bionda e slanciata, facendomi l'occhiolino. Faccio la faccia sorpresa. Inarco le sopracciglia e il gioco è fatto. -Da giovane anche io ero un'atleta, non certo a grandi livelli, ma so quanto un infortunio faccia male psicologicamente e fisicamente- continua la donna compassionandomi. Sorrido in segno di gratitudine, ma in realtà mi vergogno. Mattia ha visto tutti i miei gesti, il mio nervosismo. La sua domanda che pone sottovoce non tarda ad arrivare. - che ti è successo?- domanda girandosi verso di me. Ormai tutti hanno cambiato argomento e parlano dei fatti loro. Non sento più tutti quei sguardi puntati addosso. - era la finale dei mondiali di pattinaggio a Torino, un salto non riuscito e una caduta male. Conseguenze? Una gamba rotta, diverse fratture e distorsione del polso destro - rispondo. - e ora non puoi più pattinare?- domanda incuriosito. - mi sono rimessa ora dagli infortuni e nemmeno completamente...l'unica cosa che voglio ora è dimenticare tutta questa storia- rispondo mangiando la tartina sul piatto dell'antipasto. - anche io alcuni mesi fa ho avuto un operazione al ginocchio destro, ancora non posso giocare- dice lui sorseggiando un po' del vino rosso nel bicchiere. - tutti mi aspettano di nuovo in pista, fanno il count-down per rivedermi pattinare, ma io non so nemmeno se ne sono ancora in grado-. -l'ultima cosa da fare quando sei un'atleta è smettere di provarci, altrimenti perdi tutto-. -io ho già perso tutto in quel salto non riuscito, è come ricominciare tutto da capo. Di nuovo- dico. Sorride e mi porge il bicchiere. - basta parlare di cose brutte, fra poche ore sarà Natale-. -in effetti!-esclamo afferrando il bicchiere. La serata è quasi finita ed è ora di ritornare a casa. Tutti si salutano porgendosi gli auguri e promettendosi di rifare una serata come quella appena passata. Saluto tutti compreso Mattia, che sembra già vedersi nel suo letto. Gli sorrido e usciamo. Sto per salire in auto quando sento qualcuno che mi afferra da dietro. È Mattia. Chissà che vorrà, penso. -Non smettere di credere in te stessa- sento dire. - ci proverò- rispondo sorridendo. -Buon Natale- dico entrando in macchina. "Non smettere di credere in te stessa" erano le 2 di notte del 25 dicembre, Natale. Ero nel mio letto al caldo e quelle parole mi rimbombavano ancora in testa. Scrollo la testa e provo a prendere sonno. Ci proverò dopo le feste. Autrice: Buon Santo Stefano! Ho scritto questo capitolo in poco tempo e con nemmeno molta ispirazione! Questo capitolo è leggermente noioso ma spero di rifarmi! Buone feste :D

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