Awake and unafraid.

di SeizetheDay
(/viewuser.php?uid=63974)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 11.12.2004 ***
Capitolo 2: *** 11 december. ***
Capitolo 3: *** 11 décembre. ***
Capitolo 4: *** December XI ***
Capitolo 5: *** 11 de Diciembre. ***



Capitolo 1
*** 11.12.2004 ***


11.12.2004

Nevica. Un giorno come tanti altri anche se era il mio compleanno.
Come ogni anno decisi di uscire per comprare la solita torta al cioccolato, misi un maglione blu che copriva il deathbat all'interno dell'avambraccio e indossai i miei stivaletti rossi.
-Diamine che freddo.- pensai sull'uscio del portone.
Con le mani tremanti accesi una sigaretta e mi avvia al "sweet dreams" dove ormai da 20 anni andavo esclusivamente per il mio compleanno.
-Allyson- la commessa mi salutò sorpresa, non ero una persona che usciva spesso o per la precisione si faceva vedere, curiosa guardò la data, capendo, fece un piccolo sorriso -Ti dò il solito?- chiese.
Annui, mi porse la scatola con un biglietto attaccato sopra "buon compleanno Allyson" diceva, alzai la mano e me ne andai.
Camminavo continuando a guardare quel piccolo pezzo di carta finché la torta non finì per terra.
-Oddio scusami ragazza, stai bene? Ti ho fatto male?- Sentì questa voce maschile che continuava a fare domande. Mi accascia vicino alla scatola, tutta rovinata con una torta ormai immangiabile. Inizia a sentire gli occhi lucidi e una miriade di pensieri negativi che mi frullavano nella testa.
Il ragazzo, non capendo, mi aiutò ad alzarmi, trattenni le lacrime e lo guardai con espressione neutra.

Zachary James Baker l'uomo che l'11 dicembre 2004 mi rovinò la torta.

-Comunque...buon compleanno Baker.-
Lui mi guardò sorpreso, vide la scatola per terra, si chinò per prenderla e notò un biglietto d'auguri.
Li porse alla ragazza che ormai era sparita nel nulla ma che era certo si chiamasse Allyson.




Angolo della scrittrice.
Avrete notato che il capitolo è corto e poco "arricchito" ma posso spiegarvi, è fatto così. Non è pieno di dettagli proprio perché è una mia scelta e in quanto alla lunghezza non aggiungo altro perché il primo capitolo sarà solo così corto. (Per tenere anche un pò di suspance.)
Questa fanfiction è da mesi che l'ho in mente (per la precisione l'ho scritta a Luglio) ma come vedete ho deciso di pubblicarla 11 dicembre per due motivi:
    1- compleanno di ZACKY
    2- compleanno della mia migliore amica Nadii


 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 11 december. ***


ff2
11.12.2001

-Papà, muoviti, altrimenti il negozio chiude!- urlai, indossai il maglione blu e quei piccoli stivaletti rossi impermeabili
-Sono pronto arrivoo- gridò dal bagno
-Tesoro, ti serve qualche moneta?-
-No, mamma, ho risparmiato apposta per comprarmi la torta da sola- sorrisi, avvicinandomi a lei -grazie lo stesso- l'abbraccia dandole un bacio -Papàààà, ti vuoi muovere?- gridai di nuovo
-Eccomi.- rise -avanti avanti andiamo a prendere la tua torta- si voltò verso mia madre facendole l'occhiolino.

"Sweet dreams" un negozio di pasticceria, pieno di dolci buoni ma io mi prendevo sempre la torta al cioccolato, la mia preferita.

-Allyson, stai attenta a quella torta...la vedo male se continui ad agitarti.-
-Ohh avanti papà, aumenta il passo, voglio mangiarla insieme a voi-
Arrivati a casa, tagliai la torta in tre parti, la parte più grossa andava sempre a me, ero la festeggiata dopo tutto.
-Allora cara, cosa vorresti come regalo?- chiese dal nulla mio padre, mia madre a testa bassa continuava a mangiare la torta con un piccolo sorriso sulla faccia.
-Ohh mmm..-ci pensai seriamente e alla fine mi venne in mente -mi piacerebbe avere un gatto...ma non un gatto normale, uno ciccione, ciccionissimo- sorrisi
-Ahahahahah un gatto ciccione, ciccionissimo? vabbene..allora che aspettiamo...andiamo a prenderlo- Si alzò e mise il piatto nel lavandino
-M...maccome adesso?-
-Bhe si, quando? E' oggi il tuo compleanno non domani, quindi andiamo ora a prenderti il tuo gatto ciccionissimo- la mia faccia s'illuminò.
Mia madre si alzò e andò a mettersi una giacca lunga rossa.
Salimmo tutti in macchina e fù li che guardai per l'ultima volta i miei genitori.


11.12.2004

Zachary James Baker l'uomo che l'11 dicembre 2004 mi rovinò la torta.
Tornata a casa, posai tutto quello che avevo in mano e inizia a piangere.

11.12.2005

Passò un anno dall'accaduto che mi fece incontrare un membro degli Avenged ma tre anni dall'incidente che cambiò la mia vita.
Come ogni solito 11 dicembre mi sveglia, presi quel maglione morbido color blu e gli stivaletti rossi.

"Sweet dreams" solito orario e solita signora che mi salutò.
Silenzio. Quel silenzio inaspettato mi portò a porgerle una domanda -Mi dai il solito?-
La signora non guardò nemmeno la data, ormai sapeva che era il mio compleanno, abbassò lo sguardo e quasi dispiaciuta disse -m...mi dispiace ma non c'è...è venuto poco fà un ragazzo e ha preso l'ultima torta..- come dire che di torte al cioccolato ne ha tante. Tutti gli anni sono andata a prendere l'unica torta al cioccolato, sempre tenuta via per me.
La fissai e senza dire niente uscì.
-A..allyson...auguri-
"Bene un altro  compleanno senza torta" pensai.
Davanti a me vidi una figura che riconobbi subito, la fissai e mi incamminai per la via di casa.
-Allyson?- mi voltai senza dire una parola -A..Allyson giusto? Piacere Zacky- era quasi imbarazzato, c'aveva in mano un sacchetto con una scatola dentro.
-Si lo sò.-
-Oh bhe ahahha-
Di nuovo silenzio, io lo fissavo senza timore.
-Emm...senti questa è per te- avvicinò il sacchetto, lo osservai e come mio solito non dissi nulla -E' la torta al cioccolato...-
-Perchè dovrei accettare?-
-Perchè dovresti rifiutare?-
-Perchè quella torta è tua.- avevo molte altre spiegazioni.
-In verità l'ho presa per te- sorrise
-E perchè?-
-Perchè l'anno scorso ti ho rovinato la torta, non ho fatto in tempo a chiederti scusa e ricomprartene un'altra che eri sparita.-
-Non importa. Aspetterò l'anno prossimo per comprarne una.-
-No per favore accetta...ho letto sul foglietto gli auguri di compleanno e mi dispiace tanto, quindi accetta-
-Ma come fà a dispiacerti così tanto se non mi conosci neanche-
-Non lo sò ma credo che hai qualcosa di speciale-
-Oh sei veggente?-
-Se non vuoi accettare concedimi almeno la soddisfazione di vedertene mangiare una fetta-
-Senti, non fa niente.- cercai di andarmene ma mi afferrò per il polso.
-Per favore, vorrei rimediare a quello che è successo un anno fa, mi piacerebbe.....conoscerti-
Sbuffai, non sapevo che dire ma non per il semplice fatto che ero in imbarazzo, semplicemente m'aveva stufato.
-Mhm?- sembrava un fottuto cane bastonato.
-Va bene.-
-Ottimo, dove andiamo?- sorrise
-Non lo sò-
Ci pensò un attimo -Mangiamola qui- prese la scatola e si sedette sul marciapiede, mi sedetti anch'io, staccò un piccolo pezzo della torta e me la mangia lentamente mentre qualche passante ci guardò male, non avevano tutti i torti, non è normale che due giovani, stanno seduti fuori al freddo con un tempo che non promette bene.



Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 11 décembre. ***


ff3
11.12.2004

Ero talmente mortificato e dispiaciuto d vedere quella torta per terra ormai immangiabile che decisi che l'anno dopo le avrei comprato una torta.
Non sò ma quella ragazza di nome allyson mi semvrava davvero speciale.

11.12.2005

"Sweet Dreams" una pasticceria molto bella.
L'unica mia preoccupazione era che Allyson fosse già andata a comprare la torta.
-M..mi scusi- dissi
-In cosa posso esserle utile?-
-Avreste una torta? Torta al cioccolato?-
-Si...ma non posso vendergliela, sà è per una persona che compie gli anni e viene sempre a prenderla il giorno del suo compleanno, dato che di torte al cioccolato non ne faccio arrivare tanto, giusto una per lei, non posso vendergliela.-
-Allyson?- esitai
-Si-
-Senta, l'anno scorso le ho fatto cadere la torta e sembrava che se l'era presa come se per lei quella torta fosse un regalo...un tesoro.-
-Lo è-
-Come scusi?-
-Per lei quella torta è importante.-
-Mi può spiegare?-
-Io non conosco molto Allyson, però....quattro anni fà lei e i suoi genitori fecero un incidente....frontale con camion, lei sopravisse mentre i suoi genitori...bhe morti sul colpo, venivano sempre, ogni anno, lei e suo padre passavano qui a comprare la torta...torta al cioccolato e poi tornavano a casa per mangiarla insieme.-
Quel racconto mi mise i brividi.
-O..ora capisco...-  misi sul bancone 100 dollari, la commessa mi guardò sbalordita -Li accetti e per favore mi dia quella torta al cioccolato-
La signora non esitò più e me la consegnò, ringrazia ed uscì.

Eccola. Era lei ne ero sicuro, aveva un maglione blu e stivaletti rossi...se non sbaglio li indossava anche l'anno prima. Non era molto alta, aveva lunghi capelli neri e piccole lentigini sulle guance e sopra il naso.
La vidi entrare ma subito dopo dieci minuti usci con la faccia neutra e fu in quel momento che la fermai.

"Non lo sò ma credo che hai qualcosa di speciale"
Effettivamente per me era così, prima o dopo aver saputo dell'incidente per me era così, quella ragazza, così misteriosa e così nel suo mondo, non mi metteva paura anzi mi incuriosiva, volevo sapere tutto di lei e in qualche modo ci sarei riuscito. Oltre al fatto che...bhe compieva gli anni il mio stesso giorno.

-Bhe...ti piace?" domanda stupida, troppo stupida ma per cominciare un discorso si inzia così.
Lei annuì e basta...ok non è il modo per continuare una conversazione..
-Allora...Allyson...a quanto pare facciamo gli anni insieme- lei mi guardò con una faccia da "maddai?" capitan ovvio..
-Brr fa freddo- lei annuì di nuovo -Oh insomma mi dici qualcosa invece di annuire e basta?-
-Non sò cosa dirti.-
-Per esempio come mai ogni anno vieni qui- non sapevo se era un tasto da non schiacciare...fatto sta che io lo schiaccia....e alla grande.
Finì la torta e si alzò per andarsene -Grazie per la fetta, ciao-
-Hei aspetta..- un pò impacciatamente mi alzai e mi misi accanto a lei
-Cosa vuoi ancora?-
-Bhe non sarei un gentiluomo se non l'accompagnassi a casa Lady- sorrisi
-Non importa puoi anche tornare a casa-  
Ok era speciale ma sapeva sempre come rispondere, sembrava...non sò...apatica?
-E io insisto ad accompagnarla- ribadì, lei non disse più nulla e continuammo a camminare.
Arrivati davanti al portone -Una ragazza gentile inviterebbe a salire il ragazzo che le ha offerto una torta e accompagnata a casa-
-Allora, io non ti ho chiesto di offrirmi niente ne tantomeno di accompagnarmi, quindi ciao. E non sono una ragazza gentile.- mi chiuse la porta in faccia...dire di esserci rimasto dimmerda è dire poco. Rimasi qualche secondo fermo in attesa che ci ripensasse e mi aprì.
"click" oh finalmente aveva aperta, non resistivo al freddo -Dai entra.-
-Grazie-
-Non ringraziare lo faccio solo per sdebitarti e "ringraziarti"-
La guardai e salimmo al suo appartamento, era addobbato di quadri e per terra c'erano delle fotografie scattate con una Reflex sparse.
Non esitai a chiedere -Fai la fotografa?-
-Si.-
-Oh e per che agenzia lavori?-
-Io non lavoro per nessuna agenzia. Faccio foto e le vendo tramite internet.-
-Capito, quindi non lavori eh...un qualcosa in più su di te- risi
-Sei venuto qui per prendere una cioccolata calda o per sapere tutto su di me?-
-Veramente il mio intento era scoprire qualcosa in più su di te, ma non mi dispiace una cioccolata calda-
Mi fece sedere e mi portò una tazza. Non diceva nulla, se ne stava in silenzio seduta a sorseggiare quella cioccolata, che ragazza misteriosa e fottutamente apatica.
Mi accorsi che il suo maglione aveva un buco -Hai il maglione bucato-
-Fa niente-
-Non vuoi farlo aggiustare?-
-No, non importa, va bene anche così, tanto lo metto solo il giorno del mio compleanno.-
Silenzio..
Presi coraggio e gli dissi -Senti....io non volevo farmi gli affari tuoi, però....sò cos'è successo alla tua famiglia...e volevo dirti che mi dispiace-
Il suo sguardo sembrava più duro aprì la bocca per dire qualcosa ma a quanto pare non preferi non dir nulla.
Nonostante non la conoscessi, mi avvicinai a lei e cercai di attirare il suo sguardo
-Non mi va di parlarne-
-Puoi farlo con me-
-Ho detto CHE NON MI VA DI PARLARNE.- urlò, evidentemente avevo schiacciato troppo quel tasto che lei era esplosa.
-S...scusa-
Lei si alzò e si diresse nel bagno dove si sentiva lontano un miglio che stava piangendo quando tornò i suoi occhi erano rossi, come se avesse fumato una canna, preferì non dire niente e aspettare che fosse lei a fare il primo passo.





Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** December XI ***


ff4 Non sopportavo in questo momento la sua presenza, quindi aspettai che finisse la sua cioccolata e dissi -Bene hai finito.- presi la tazza e la misi nel lavandino
-Mi sa che mi conviene andarmene-
-Già, mi sa anche a me.-
-Bene...allora, alla prossima- mi sorrise come se non avesse visto nulla -ti lascio il mio numero, così ci potremo sentire- ma anche no.
-Fà come ti pare.- mi avvicinai alla porta, aprendola e aspettando che uscisse.

Mi tolsi quel morbido e caldo maglione blu e l'appoggia sul letto, in sala vi era un grande specchio che mi prendeva dalla testa ai piedi, mi fissai per qualche minuto e continuai a osservare il mio tatuaggio, invece di essere esaltata per aver conosciuto un membro della mia band preferita ero apatica, non sentivo nulla, ne felicità, nè tristezza, come se quelle lacrime versate un momento prima avessero tolto quel piccolo magone che girava nelle testa.

11.12.2007

Misi il solito maglione blu e stivali rossi, quest'anno faceva più freddo degli altri anni ma non m'importava, avrei resistito per quei cinque minuti fuori da casa.
Sweet dreams
-Allyson- la signora sorrise, andò a prendere la torta e tornò -ecco, tieni-
-Grazie- presi e me ne andai fuori
Arrivata a casa, come mio solito fare tolsi il maglione, presi il computer e caricai online le foto del concerto che avevo fatto poche settimane fà, sperando che andassero bene al mio "capo"
Il cellulare......già il mio nuovo super tecnologico cellulare che sfortunatamente ero impedita ad usare mi diceva che avevo un messaggio...anzi molti più, non feci in tempo a leggerli che suonò il citofono.
Era lui -ciao piccola- sorrise ed entrò
-ciao- lui si voltò e mi diede un piccolo bacio a stampo, con quelle sue labbra morbide, così carnose e con quei piercing che ogni volta finivo per morsicare.
Aveva in mano un sacchetto e fuoriusciva un bigliettino d'auguri...ahhh quanto odiavo la gente che mi faceva i regali...
-questo è per te, tesoro- lo guardai senza espressione -c..che c'è?-
-lo sai che non li voglio i regali-
-ohh suvvia è il primo regalo che ti faccio, accettalo-
-ti ricordo che mi avevi comprato la torta due anni fà.-
-si ma era per ripagare all'incidente che avevo fatto, quindi non conta- mi sorrise, mostrando i suoi denti.
Sbuffai, lui si avvicinò a me e mi abbracciò, gli arrivavo giusta giusta al petto e potevo sentire il suo cuore. -non attacca, non lo voglio-
-OHHHHH suvvia, fallo per me, aprilo, oggi è il nostro compleanno-
"oggi è il nostro compleanno"
"il nostro compleanno"
"il nostro"
-
Si, lo sò, non potremmo "festeggiarlo" semplicemente mangiano la mia solita torta?-
-Anche ma..-
-Ma cosa..-
-Ma ti devi aprire sto regalo, non ho intenzione di portarlo via, quindi lo apri-
-Sei una palla.-
-Sono anche una racchetta, una mazza e tutto quello che vuoi tu- non faceva ridere, presi la mia torta e inizia a mangiarla ignorando tutto quello che faceva.
Si avvicinò a me, mi prese il viso, guardandomi dritto negli occhi -Allora Allyson, tu adesso apri questo regalo e guardi se ti piace, per favore- dopo di che mi baciò di nuovo e mi mise il regalo sopra le gambe
-Vabbene.- tolsi il biglietto senza manco leggerlo e aprì il pacchetto fatto male.
Lo guardai, non sapevo cosa dire e cosa fare...
-Allora...ti piace?- annui, senza dire niente, osservai quel maglione blu uguale a quello che avevo addosso
-E'...è bellissimo- per la prima volta, dall'11.12.2001, feci un sorriso vero, lo presi e lo bacia ripetutamente.
Ora ero io a prendere il comando della situazione.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 11 de Diciembre. ***


11.12.2013 continuazione ff Nadia. <3
11-12-2009

"Vuoi muoverti e alzare quel culo?" Sbuffai per l'ennesima volta, ero stufa di continuare a chiamarlo e supplicarlo di alzarsi dal letto; per di più non rispondeva nemmeno, faceva versi su versi e se ne stava li con gli occhi chiusi "Cristo Baker, alzati" mi avvicinai a lui per scuoterlo, sapevo che era un tentativo inutile per svegliarlo, quello che non mi aspettavo era che mi prese per il polso e mi trascinò nel letto vicino a lui.

[Premessa, io e Baker stiamo insieme da un paio d'anni, è stato lui a chiedermi se stessi con lui e insieme abbiamo deciso di prenderci una casa.]

"E' inutile che tenti di farmi riaddormentare, se non ti alzi entro cinque minuti esco a prendere la torta senza di te, t'avverto" era una sottospecie di minaccia, ma che aveva risultati scarsi su di lui, si avvicinò al mio viso e iniziò a baciarmi senza staccarsi un secondo.
"Piccola, anche se andiamo più tardi, non chiude il negozio"
"Se non ti alzi niente dolci per un mese"
in un batti baleno Zacky si alzò dal letto con indosso solo i boxer, iniziai a ridere.
Devo dire che da quando Zachary James Baker è entrato nella mia vita, molte cose sono migliorate, il giorno del nostro compleanno mi ero ritrovata a ridere a crepapelle con un uomo davanti a me tutto nudo con le tette al vento (si parlo di zaccaria), lo ringrazio tantissimo, mai mi sarei aspettata di passare questi anni insieme a lui, ne di ritornare a sorridere.
"Dove cristo è la maglietta" continuavo a ridere, non riuscivo a smettere.
"Posso fare una cosa, prima che ti metti la maglia?" gli chiesi cercando di trattenere le risate
"Certo, puoi fare tutto quello che vuoi" mi sorrise, non sò se sperava in un bacio o in un abbraccio, cosa che io non gli avrei fatto sicuramente.
Feci un respiro profondo, mi avvicinai lentamente a lui che mi fissava con un sorriso tenero, aprì le mani, mi avvicinai sempre più a lui, appoggiai le mani fredde e con delicatezza premetti sul suo petto "CIAO CIAO BELLE TETTINE TUUUTUUUU CIAO CIAO BELLE TETTINEE" iniziai a cantare e a ridere allo stesso tempo, dire che c'è rimasto di merda è dire niente ahahah.
"Non toccarmi le zinne donna, sono proprietà privata." Si mise la maglia, offeso dal mio gesto e con un musino da cucciolo bastonato mi guardò, deluso.
"Dai sei pronto ad uscire?" sorrisi
"Si" sentì sbuffarlo e mi volta verso di lui, gli accarezzai la guancia e gli diedi un bacio in bocca
"Dai ahaha era da tanto che volevo toccarti le tettine" ricomincia a ridere
"Dopo lo faccio anch'io allora"

Uscimmo di casa, io ero solita non mostrare tenerezze in pubblico mentre lui invece, era tutt'altro, dolcemente mi prese la mano e ci incamminammo al solito "Sweet dreams".
"
Eccoli qui i due piccioncini" sorrise la commessa
"Salve! Ci dai la nostra tortina al gusto di cioccolato?" chiese Zacky tutto felice.
La commessa ci consegnò la torta e uscimmo.
"Non vedo l'ora di mostrarti il mio piccolo pensierino.." mi sorrise Zacky dandomi un bacio, lo guardai male e lui fece una faccia per domandare il motivo di tale sguardo.
"Non farmi altri regali, tu sei il regalo più bello che potessi ricevere" dissi presa a guardare quei suoi occhi così belli e accesi.
"Lo sò ma ho bisogno di vederti felice, ti meriti tante cose piccola Vengeance" non sapevo se essere felice per queste parole dolci o terrorizzata da quanto questo ragazzo stava cambiando il mio carattere. Decisamente in meglio.

Arrivammo a casa e prima di farmi entrare mi legò un piccolo nastro intorno agli occhi, mi prese le mani e mi portò nella nostra camera da letto, sentì che prese qualcosa ma non capì cosa.
"Non pensavo che fossi così in astinenza" risi
"Non dica baggianate e apra gli occhi" feci quello che mi disse, mi tolsi il nastro e vidi uno scatolone con un buco in alto, cosa poteva mai essere? Mi avvicinai e aprì.
"Non puoi farmi questo" mi venne un magone al pensiero di quel fatidico giorno, mi sedetti sul letto prendendo quella piccola bestiolina cicciona che vi era dentro, la posai sulle mie gambe e osservandola inizia a piangere. Si, ero fragile, fragile al pensiero di quel giorno dove per miracolo io ero sopravvissuta.
"Tu...tutto bene? Ho fatto qualcosa che non dovevo fare?" rimasi con lo sguardo basso a guardare quella piccola palla, sembrava una palla di neve, era bianca e aveva gli occhi azzurri, si stiracchiava, mi guardava, giocava con la mia mano, era adorabile, morbida e adorabile "Hei..." si avvicinò anche Zacky, inginocchiandosi e iniziando ad accarezzarmi la mano "Pensavo di farti felice" -lo sono Zacky, lo sono, non riesco a dirlo ma lo sono credimi, ora sono immersa nei miei pensieri e non riesco a dirti pienamente quanto io sia grata di tutto quello che stai facendo per me- l'unica cosa che riuscì a fare era prendere il suo dolce e riempirlo di baci, mi posso definire quel tipo di persona che non riesce a gestire molto i rapporti di coppia, però lui sapeva che ogni volta che lo baciavo voleva dire che ero felice.

Angolo di Seizetheday:
Salve a tutti, era da tanto che non aggiornavo questa fanfiction, dovevo farlo l'11 dicembre per festeggiare il compleanno della mia migliore amica ma per vari problemi non sono riuscita.
Spero vi piaccia, non è niente di che, diciamo che ultimamente ho il blocco dello scrittore, quindi devo attendere che mi venga l'ispirazione per continuarla.
Chiedo scusa alla mia migliore amica e le rifaccio gli auguri di buon compleanno, buon natale e felice anno nuovo. Ti voglio bene. <3


Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1447872