last first kiss

di audreyevans
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Last first kiss 2.0 ***
Capitolo 2: *** welcome ***
Capitolo 3: *** (un)happy new year 2013 ***
Capitolo 4: *** modest say ***
Capitolo 5: *** attenzione ***
Capitolo 6: *** tenere a freno la lingua ***
Capitolo 7: *** take me home ***
Capitolo 8: *** just a call ***



Capitolo 1
*** Last first kiss 2.0 ***




LAST FIRST KISS

2.0
 
Facciamo il punto della situazione.
 
1.Louis ed Audrey hanno capito e ammesso di amarsi e non poter stare lontani. Il “problema” è che l’hanno ammesso davanti a molte persone che sicuramente faranno domande … come reagirà la Modest? Inoltre vorrei ricordarvi che la famiglia Tomlinson non sa niente …
2.Matteo?! Tranquilli presto rientrerà in scena e non con buone notizie quindi, preparatevi perché non sarà facile “sbarazzarsi” di lui
3.Eleanor: lei è quella che fino ad ora ha l’atteggiamento meno chiaro. Ha spifferato tutto alla Modest. È andata a letto con Louis ma è stata lei ad avvisare Audrey che Richard (direttore Modest) stava rivelando la verità sui gemelli a Louis. Si è pentita e ha voluto rimediare o ha in mente qualcosa?
4.Louis confesserà a Audrey di essere andato a letto con Eleanor?
5. 
6. 
7. …
 
È dopo aver messo un po’ di chiarezza ripartiamo con la storia.
 
- WELCOME -
 
Sento gli occhi di mia madre addosso, mi fissa incredula senza pronunciare una mezza parola; la capisco in poco meno di qualche ora si è vista cadere addosso il mondo.
Vorrei che dicesse qualcosa, qualsiasi cosa.
<< mamma? >> la chiamò Louis rompendo l’imbarazzante silenzio che aveva riempito la camere d’albergo dove si erano segregati da qualche ora << non so cosa dire, tu … Eleanor, insomma ... non … perché non me ne hai parlato prima, potevo fare qualcosa >> Johannah balbettava, non riusciva a credere che suo figlio le avesse mentito per tutto questo tempo << tu non avresti potuto fare niente, mi avresti impedito di firmare il contratto e … >> - << e questo sarebbe stato un male perché? >> domandò non riuscendo a capire le giustificazioni del figlio << perché era l’unica possibilità che avevamo … mamma mi dispiace non averti detto niente, credimi, è stata dura anche per me ma in quel momento mi è sembrata la cosa giusta da fare >> concluse abbracciandola << e della ragazza che è venuta alla festa cosa mi dici? >> gli domandò sorridendo << mamma lei è … è fantastica, si chiama Audrey e io credo di essere veramente innamorato di lei -  spiegò con gli occhi lucidi – però non sarà semplice >> continuò passandosi una mano tra i capelli << l’amore non è mai semplice tesoro >> - << il management … >> Louis provò a spiegare ma sua madre lo interruppe << Lou vedrai che si troverà una soluzione, ora però cerca di divertiti e rilassarti con le persone a cui vuoi bene, domani porterai questa Audrey a pranzo così ce la presenti ok? – lo guardò con il suo tipico sguardo da mamma, quello che gli era mancato in tutto queste settimane lontano da casa - - ora va da lei >> concluse baciandolo sulla fronte.
 



... .???. ...
non vi preoccupate se ho messo "completa" a LAST FIRST KISS
ho deciso di dividere la storia in due prima/dopo così non ci saranno problemi ...
vi lascio l'inizio del primo capitolo e il trailer di "last first kiss 2.0"
un bacio <3 

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Capitolo 2
*** welcome ***


 
Sento gli occhi di mia madre addosso, mi fissa incredula senza pronunciare una mezza parola; la capisco in poco meno di qualche ora si è vista cadere addosso il mondo.
Vorrei che dicesse qualcosa, qualsiasi cosa.
<< mamma? >> la chiamò Louis rompendo l’imbarazzante silenzio che aveva riempito la camere d’albergo dove si erano segregati da qualche ora << non so cosa dire, tu … Eleanor, insomma ... non … perché non me ne hai parlato prima, potevo fare qualcosa >> Johannah balbettava, non riusciva a credere che suo figlio le avesse mentito per tutto questo tempo << tu non avresti potuto fare niente, mi avresti impedito di firmare il contratto e … >> - << e questo sarebbe stato un male perché? >> domandò non riuscendo a capire le giustificazioni del figlio << perché era l’unica possibilità che avevamo … mamma mi dispiace non averti detto niente, credimi, è stata dura anche per me ma in quel momento mi è sembrata la cosa giusta da fare >> concluse abbracciandola << e della ragazza che è venuta alla festa cosa mi dici? >> gli domandò sorridendo << mamma lei è … è fantastica, si chiama Audrey e io credo di essere veramente innamorato di lei -  spiegò con gli occhi lucidi – però non sarà semplice >> continuò passandosi una mano tra i capelli << l’amore non è mai semplice tesoro >> - << il management … >> Louis provò a spiegare ma sua madre lo interruppe << Lou vedrai che si troverà una soluzione, ora però cerca di divertiti e rilassarti con le persone a cui vuoi bene, domani porterai questa Audrey a pranzo così ce la presenti ok? – lo guardò con il suo tipico sguardo da mamma, quello che gli era mancato in tutto queste settimane lontano da casa - - ora va da lei >> concluse baciandolo sulla fronte.
 

 
<< a cosa pensi? >> Audrey conosceva quello sguardo: perso nel nulla e fisso nel vuoto << niente >> le rispose Louis posandole un bacio sulla guancia << lo so che c’è qualcosa che ti preoccupa e vorrei sapere di cosa si tratta – si sistemò su un fianco e posò il suo sguardo su di lui – ci siamo nascosti la verità per troppo tempo e non ci ha portato niente di buono … promettimi ch emi dirai sempre tutto, che non avrai paura di confidarmi niente, anche la più brutta e complicata delle faccende, promettimelo Lou >> aveva un tono di voce serio ma allo stesso tempo preoccupato << te lo prometto, per niente al mondo ti lascerò scappare un’altra volta >> disegno con un dito il contorno del viso e poi la baciò piano quasi come se avesse paura di farle male << dove hai lasciato i gemelli? >> le domandò curioso << sono in camera con Harry, si sono affezionati molto a lui, sono stata con lui in questi giorni, mi ha aiutato a … >> - << a farmi capire che non voglio e posso stare senza di te >>.
Louis e Audrey si addormentarono l’una tra le braccai dell’altro.
 

 
<< e se non dovessi piacere a tua madre o alle tue sorelle? Vai solo tu, di loro che non sto bene  >> Audrey era visibilmente agitata, si torturava le mani << ti vuoi calmare, piacerai a tutti >> le disse stringendo le mani nelle sue << come fai a saperlo? >> domandò lei << non lo so infatti, però so che a me piace e so che la mia famiglia mi ha sempre appoggiato quindi se vogliono bene a me vorranno bene anche a te >> la baciò.
Dopo qualche minuto di viaggio arrivarono finalmente a casa Tomlinson << pronta? >> - << sono nata pronta >> rispose lei sorridendo << la tua faccia dice il contrario però >> commentò Louis sorridendole.
Il grande momento era arrivato, mano nella mano raggiunsero la porta d’ingresso e Louis suonò il campanello << Lou? >> - << che c’è? >> chiese lui << tua mamma sa dei gemelli? >> non ebbe il tempo di risponderle che le due gemelle Daisy e Phoebe si avvinghiarono a Louis salutandolo << dov’è Eleanor? >> domandarono in coro , “perfetto” pensò tra se e se Audrey << El non è potuta venire, però voglio presentarvi Audrey >> spigò il giovane abbracciandola << siete arrivati finalmente >> li salutò Johannah abbracciandoli calorosamente << Audrey, molto piacere >> - << Johannah >> rispose sorridente la madre di Louis.

Il pranzo passo veloce tra una chiacchiera e l’altra, Audrey per quanto si sentisse a disagio era riuscita a sciogliersi un po’, era sempre stata molto timida ma la famiglia di Louis era molto calorosa e socievole e così le sue ansie e paure diminuirono.
La parte “traumatica” fu il dopo pranzo quando rimasti soli in cucina Jay iniziò a fare il terzo grado ad Audrey << Louis mi ha raccontato di Eleanor e se devo essere sincera mi ha fatto male sapere che tutti i giorni passati con lei erano in realtà una menzogna, quindi  non volermene se sono così fredda con te >> le spiegò quando rimasero da sole << la storia tra Eleanor e Louis se devo essere sincera non è chiara nemmeno a me … non so nemmeno se si sono lasciati, per quanto si possano lasciare due che non stanno insieme … >> commentò lei cercando di essere il più chiara possibile su una faccenda di cui era all’oscuro << quindi non ne avete parlato? >> le domandò << io e Louis ci siamo allontanati per un po’ di mesi a causa di un litigio, ieri ci siamo rivisti per la prima volta, dobbiamo ancora parlare di molte cose  … - Audrey capì che Johannah stava per intervenire ma non gliene diede il tempo – su una cosa però ho le idee chiare, io tengo molto a lui, quando sto con lui mi sento protetta, libera, sono felice e so di poter essere me stessa, voglio davvero bene a Louis >> concluse << lo so, si vede dal modo in cui lo guardi, dal modo in cui gli stai accanto e lo stesso vale per mio figlio, non l’ho mai visto comportarsi così con altre ragazze, voglio solo che lui sia felice … >> - << mamma non le starai facendo il terzo grado vero? >> Louis sbucò dal nulla interrompendo il discorso delle due << hai parlato con le tue sorelle? >> gli domandò << Charlotte e Fèlicité ora sanno la verità, alle gemelle ho detto una verità meno difficile da comprendere >> spiegò sedendosi vicino alla giovane << vorrei che me ne avessi parlato prima >> commentò sua madre << lo so scusa >>.
La mattina seguente i due ripartirono verso la periferia di Londra dove Louis aveva comprato casa, avrebbero passato capodanno con gli amici e conoscenti: una grande festa per accogliere l’anno nuovo.
 
 
 
... .???. ...
ecco il primo capitolo di last first kiss 2.0 
ho pastato oggi perchè domani spedisco il computer in germania dove mi trasferirò lunedi.
spero che vi piaccia anche se è un po' corto. 
fatemi sapere opinioni e consigli 
un bacio <3 

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Capitolo 3
*** (un)happy new year 2013 ***


- (UN)HAPPY NEW YEAR 2013 -
 
 
<< dobbiamo parlare prima o poi, non possiamo rimandare all’infinito >> Audrey esordì mentre insieme a Louis finivano di preparare l’albero di natale << hanno bussato alla porta, vado ad aprire >> commentò smaterializzandosi.

<< Harry e …? >> - << non credo ci sia bisogno di presentazioni, Audrey abbiamo bisogno di te >> urlo il riccio vedendo l’amico sbiancare << che succede? – urlò correndo verso la porta -  i miei tesori, vi siete divertiti con lo zio? >> Anastasia e William le saltarono addosso felici di riabbracciarla.
<< Lou, Louis? Stai bene? >> Audrey ed Harry  lo cercavano di risvegliarlo dallo stato comatoso in cui era piombato << sto, sto bene >> disse ancora confuso << non sembra >> gli fece notare Audrey che prendendo i gemelli per la mano si allontanò.

<< si può sapere cosa le prende? >> domandò Louis ad Harry << secondo te? Perché hai reagito in quel modo? >> gli domandò l’amico <<  dici che c’è rimasta male – Harry lo guardò facendogli notare quanto fosse stupida la sua domanda – ero solo sorpreso, non sapevo cosa fare e ho finito per comportarmi come uno stupido >> - << lo so che può essere complicato ma dovete decidere voi se vale o meno provarci – spiegò Harry mettendosi il cappotto – io devo andare ho un aereo da prendere, divertitevi stasera >>  concluse abbracciando il maggiore.
Louis capì la reazione della mora e così la raggiunse in camera; era seduta per terra acanto ai bambini, stavano giocando, dei brividi gli invasero la schiena, Louis non sapeva perché ma vederla in quel modo gli fece capire quanto l’amava e quanto non potesse fare a meno di lei << posso? >> disse a bassa voce << Anastasia, William lui è Louis >> spiegò Audrey ai gemelli che di scatto si alzarono per raggiungerlo << tu sei il principe >> gli spiegò Anastasia porgendogli un bambola << no, lui è il cavallo >> urlò William mettendo il broncio << e se facessi il principe a cavallo? >> propose Louis sorridendo << va bene >> disse William nascondendosi tra le braccia della mamma.
..
<< devo rispondere, torno subito >> Louis usci dalla camera per rispondere al telefono.
R: ciao Louis, sono Richard, com’è andato il compleanno?
L: niente convenevoli Richard, perché mi hai chiamato?
R: sei un ragazzo sveglio … mi hanno detto che c’era anche Audrey alla tua festa e che, vediamo come posso dire, non è stata proprio una presenza invisibile, vi siete fatti notare
L: dove vuoi arrivare?
R: vedi la gente parla, pubblica articoli su internet e in due secondi le notizie fanno il giro del mondo …
Ci fu un attimo di silenzio … so che stasera ci sarà una festa a casa tua, ci saranno anche i ragazzi?
L: ci saranno tutti tranne Harry, perché?
R: benissimo, verrà anche Eleanor farete molte foto e …
L: cosa? No, non può
R: non era una proposta, la signorina Calder verrà sarà presente alla festa è già stata avvisata.
 
Louis provò a rispondere ma dall’altra parte del telefono risuonò soltanto il vuoto, Richard aveva chiuso la telefona. Nella sua mente riaffiorarono le immagini di quella maledetta notte. Di quel maledetto errore.
<< vieni a giocare? >> Louis si sentì tirare i pantaloni della tuta, era Anastasia che richiamava la sua attenzione, la prese in braccio e nei suoi piccoli occhi rivide quelli di Audrey, come aveva potuto farle quello << che ne dite di fare un po’ di nanna, dovete riposare - Audrey arrivò sorridendo con il piccolo William -  li riporto a casa e poi torno, hai bisogno di qualcosa per stasera? >> - << c’è stato un cambio di programma , verrà anche Eleanor e quindi pensavo che sarebbe – si odiava per ciò che stava per dirgli – sarebbe meglio che >> -  << che io non venissi? >> - << poco fa mi ha chiamato Richard e … >> si odiava ma non poteva fare altro, Eleanor sarebbe stata alla festa e lui sarebbe dovuto stare con lei << salutami Eleanor; bimbi andiamo la zia e la nonna ci aspettano a casa >> mano nella mano Audrey e i gemelli raggiunsero il taxi che li aspettava sul retro di casa.
 

 
<< zia Chloe, mamma! >> - << i miei tesori >> esclamarono all’unisono Bethany e Chloe abbracciandola e salutando i gemelli << quanto ti fermi? >> le domandò sua madre << pensavo di fermarmi qui con voi >> rispose sorridendo, era felice di passare del tempo in famiglia ma sapere che  Louis avrebbe festeggiato il 2013 con Eleanor non la entusiasmava << non dovevi festeggiare con il “ragazzo - one direction” ? >> - << Louis deve stare con Eleanor e non mi vuole fra piedi, me l’ha detto chiaramente >> spiegò sbuffando << te l’ha detto lui o l’hai supposto tu? >> sua zia si intromise, conosceva bene sua nipote << forse pensa sia meglio per te, per non farti soffrire >> - << ne avete parlato? >> Audrey scosse la testa << l’ho salutato e sono partita >> - << vado a mettere a letto i gemelli >> Chloe si alzò e facendo un occhiolino “molto” discreto si allontanò con i bambini, lasciando madre e figlia da sole.
<< ci tieni d’avvero a lui? >> Audrey annuì arrossendo << mamma io credo di amarlo ma … >> - << lo sapevo, allora lascia perdere i “ma” – strinse le mani della figlia fra le sue – io non so tutta la storia ma da quello che mi hai detto ho capito che molto complicata ci sono di mezzo bugie e case discografiche ma, non devi lasciare che si mettano fra voi, fai capire a Louis che lo amie che gli resterai accanto >> - << ed Eleanor? >> domando Audrey << gli resterai accanto anche se c’è Eleanor, lui ti è rimasto accanto nonostante i gemelli, chiama un taxi e torna da lui sei ancora in tempo per il brindisi di mezzanotte >> madre e figlia si strinsero in un abbraccio, dopodiché Audrey ripartì verso casa Tomlinson.
 

 
Eccola li davanti al portone, suonò al citofono e buffò più volte ma la musica alta doveva aver coperto il rumore dato che nessuno si degnava di aprirle. Decise di attaccarsi al campanello  << Audrey? >> lo baciò non appena lo vide << non mi interessa se c’è Eleanor, non mi interessa di ciò che dice Richard o di ciò che vogliono i produttori, io voglio stare con te, starò in disparte, non mi farò vedere ma tu devi sapere che io ci sarò sempre, io ti amo Lou - Louis la guardava in silenzio – di qualcosa ti prego >> - << sarà difficile, io sono legato ad El da un contratto e non … >> - << tu mi ami? >> gli domandò << ti amo, si Audrey Evans io ti amo >> le disse baciandola << allora sappi che ti starò accanto e che i aspetterò ogni giorno >> - << sarà dura >> le disse lui tenendola stretta << in sue sarà meno dura >> lo baciò.
Entrarono in casa nascondendo dietro la schiena le loro mani intrecciate. La festa poteva cominciare, l’attesa dell’anno nuovo faceva fremere i giovani che fra un ballo e un drink si divertivano.
I due vennero subito presi d’assalto dagli invitati e così si dovettero separare, per fortuna c’erano Liam e Niall che l’aiutarono a sentirsi meno sola.
10 – 9 – 8 – 7 – 6 … <<  Louis? La tua splendida ragazza ti aspetta per la foto di mezzanotte >> Stan, il migliore amico di Louis, richiamava la sua attenzione  << Louis corse da Stan, entusiasta – appena arrivato il suo entusiasmo svanì – dov’è la mia fidanzata? >> chiese trovandosi davanti solo Stan e Eleanor che lo fulminò con un solo sguardo << hai bevuto troppo se non riconosci nemmeno la tua fidanzata – sorrise spingendoli l’uno contro l’altra – su sorridete al nuovo anno >> concluse abbagliando la coppia felice con il flash.















 

 




Audrey, stretta forte dal braccio dell’irlandese lo guardava da lontano << è solo lavoro ricorda – le disse Niall abbracciandola -  buon 2013 dolcezza >> e così stretta fra le braccia del ragazzo sbagliato Audrey pronunciò un “ti amo” a Louis che con la bocca sorrideva ad El ma che con gli occhi amava lei.




... .???. ...
ecco qui il terzo capitolo, sono felice che continuate a leggere la mia ff. 
la prima parte ha raggiunto e superato le 1000 visite, sono così orgogliosa e contenta, grazie, grazie, grazie.
allora cosa ve ne pare di questo capitolo? troppo sdolcinato? 

sapete vi sto scrivendo dalla germania, sono via da poco ma vorrei già tornare a casa ma, per (s)fortuna dovrò aspettare fino a fine ottobre!!

KUSS <3 

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Capitolo 4
*** modest say ***


twitter 


- MODEST SAY “YES”. ELEANOR SAY …  -


 
 
Studi Modest Management
Percorrevano quel corridoio come un condannato a morte percorre la strada che lo separa dalla sua fine. Camminavano mano nella mano, a passi lenti. Camminavano e tra un passo e l’altro facevano incrociare i loro occhi cercando conforto l’uno nell’altro. Camminavano fino a che non si trovarono davanti alla porta dell’ufficio di Richard. << Louis …  ragazza madre >> Audrey strinse forte la mano di Louis << si chiama Audrey >> lo riprese il castano sedendosi davanti a lui << ragazzi ne abbiamo già parlato, non potete stare insieme, tu devi stare con Eleanor: c’è un contratto l’hai firmato … e tu, Audrey, hai due figli devi pensare a loro >> spiegò Richard << ma … >> Audrey cercò di replicare ma venne interrotta << so che ti piace cantare, hai partecipato ad x factor, potrei aiutarti a raggiungere il successo >> le disse continuando a giocare con la stilografica che roteava fra le sue dita << non mi interra cantare, non a questo prezzo >> il discorso venne interrotto dal bussare sulla porta << Marshal >> esclamarono Louis e Richard non appena la porta si aprì << qualcuno mi ha avvisato che un quinto della mia band era qui e così ho pensato di fare un salto, allora cosa succede qui? >> domandò mettendosi dietro Louis e appoggiando le mani sulle sue spalle << i ragazzi insistono per stare insieme ma come già spiegato e ribadito che non possono stare insieme >> spiegò Richard << cerchiamo di venirci incontro Richard, Louis ha firmato un contratto vincolante ma ciò non gli impedisce di innamorarsi … >> Louis e Audrey si voltarono verso il produttore che gli sorrise << dove vuoi arrivare? >> chiese il direttone della Modest << Eleanor rimarrà come copertura fino a scadenza del contratto ma Audrey e Louis continueranno a stare insieme senza comparire in pubblico, saranno discreti e non si faranno notare >> concluse Marshal << sarebbe perfetto >> commentò Louis. La discussione continuò per qualche minuto, durante i quali vennero messi a punto tutte le condizioni ma finalmente avevano ottenuto il permesso di stare insieme, non che c’è ne fosse bisogno ma avere il management dalla loro parte era un grande aiuto.
<< allora com’è finita? >> Harry si alzò in piedi urlando non appena i tre uscirono dall’ufficio di Richard << sapevo che c’eri tu dietro a tutto questo >> commentò Louis abbracciandolo << tu mi hai salvato firmando il contratto al posto mio, non potevo rimanere a guardare mentre mio fratello e una mia amica soffrivano >> spiegò  << grazie Harry >>.
 

 
<< grazie per avermi accompagnato, ero terribilmente in ritardo e non sapevo cosa fare - Audrey gli sorrise, trattenendosi con tutte le sue forze dall’abbracciarlo o dal baciarlo – Anastasia, William salutate Louis >> i gemelli si aggrapparono al ragazzo che li strinse fra le sue braccia << vi accompagno >> Esclamò Louis mentre scendeva dall’auto << non puoi >> Audrey infilò la testa nella vettura lo baciò e poi si richiuse la portiera alle spalle.  
 
Italia
<< quanto mi siete mancati >> Beth abbracciò Audrey e i bambini non appena varcarono la soglia << mamma sono solo due settimane che non ci vediamo >> le fece notare Audrey sorridendo << due settimane? Sicura a me è sembrato molto di più >> era da parecchio che Madre e figlia non passavano del tempo insieme; da quando era partita per Londra lei e sua madre non avevano passato insieme più di poche settimane. Ora finalmente potevano recuperare.
Audrey non vedeva l’ora di riprendere la sua vita a Milano, certo avrebbe preferito rimanere a Londra, magari alla Royal Academy of Music e magari con Louis ma sapeva che non poteva  farlo se prima non capiva cosa veramente desiderava fare nella vita.
In pochi mesi le era successo di tutto, cose che non avrebbe mai pensato possibili e che nel bene o nel male l’avevano segnata e le avevano insegnato qualcosa.
<< a casa c’è una sorpresa per te >> esclamò sua madre mentre parcheggiava la macchina << una sorpresa? >> domandò curiosa Audrey << ti piacerà vedrai >> concluse sua madre facendo segno con la mano che aveva la bocca cucita.
Appena entrati in casa gli occhi di Audrey si illuminarono << Sara!! >> urlò correndole incontro << mi sei mancata >> urlò la bionda con le lacrime agli occhi << promettimi che non staremo più tanto tempo senza vederci >> - << promesso, ti voglio bene >> - << zia Sara >> i due gemelli più arzilli che mai, dopo un breve riposino in macchina, raggiunsero le due ragazze aggrappandosi chi all’una e chi all’altra.
 
Londra
Intervista a Daybreak
I: “Ragazzi, bentornati da Tokyo! Sarà stato fantastico.”
Harry: “Grazie, è stato meraviglioso”
Louis: “E’ stato meraviglioso. Abbiamo comprato dei robot”
I: “Sì?”
Louis: “Già”
Harry: “E i robot giocano a calcio”
I: “Ora ditemi: Comic Relief. Avete registrato una cover di “One Way or Another” dei Blondie. Al papà di chi di voi è venuta questa idea? Si parla del 1968.”
Louis: “Mi sembra ieri”
I: “Abbiamo parlato di Tokyo ma avete viaggiato tanto quest’anno e per il Comic Relief siete andati in Ghana. Ho letto i vostri tweet e deve essere stata un’esperienza che ha cambiato la vita a tutti voi.”
Harry: “Siamo tutti andati lì senza sapere davvero cosa aspettarci e quando siamo tornati continuavamo a guardarci e dirci ‘E’ stata la cosa migliore che abbiamo mai fatto, è stato meraviglioso’.”
Louis: “Io sono stato parecchio sorpreso, in positivo, dalle persone del posto. Sono tutti così sorridenti e salutano sempre..voglio dire, se cammini per Londra salutando le persone che incontri ti guardano sorridendo e pensano ‘Che tipo strano!’”
I: “A me succede, sì.”
Louis: “Esattamente”
Zayn: “Per me quest’esperienza ha messo le cose in prospettiva. Nel senso che nella vita di tutti i giorni magari abbiamo dei piccoli problemi e pensiamo siano enormi, e poi vai lì e vedi le persone che hanno a che fare con problemi veri, reali e che devono andare avanti giorno dopo giorno, tenere duro. Quindi sì, per me ha messo le cose in prospettiva in generale.”
I: “Causa fenomenale. Tornando al singolo, vi esibirete ai Brit Awards. È la prima volta che vi esibirete lì, come vi sentite?”
Harry: “Molto eccitati..”
Louis “E’ una performance importante”
I: “Già. Beyoncè e Robbie Williams sullo stesso palco. Siete nervosi?”
Liam: “Sì, credo che saremo nervosi già per il solo fatto di essere sullo stesso palco di persone come loro.”
I: “Tour bus, tutti insieme o jet privato, ognuno per conto suo?”
Harry “Tutti insieme!”
Zayn “Tutti insieme! Viaggiamo tutti nello stesso bus”
Harry “A volte camminiamo..”
Louis “Sì, è l’unico modo per poter viaggiare”
Zayn “E’ la parte divertente”
Louis “E’ grandioso quando finisce lo show passare del tempo tutti insieme, è divertente.”
I: “davvero? So che alcuni di voi sono fidanzati, le ragazze viaggiano con voi? Non state come dire … stretti”
Harry: “pur essendo sul tour bus ognuno ha i suoi spazi, siamo bravi in questo”
I: “quindi non ti infastidisce la presenza della tua ex?”
*i ragazzi si guardano confusi*
I: “Audrey Evans la ragazza che ti girava intorno a Los Angeles, vi siete lasciati e avevamo perso le sue tracce ma alcune fonti dicono che fosse presente al compleanno di Louis e che non fosse esattamente li per te” spiega riferendosi al Riccio
Niall: “ah Audrey, siamo rimasti tutti molto amici con lei, è una ragazza così dolce”
I: “mi sembrate un po’ confusi sull’argomento quindi cambiamo domanda. Ci sono alcune domande da Twitter dai fan. Se doveste dare un nuovo nome al gruppo come vi chiamereste?”
Liam: “The Twitter Band!”
Harry: “USP”
Niall: “USP, Unique Selling Point”
Louis: “Questi sono alcuni dei nomi che ci erano venuti in mente scherzando quando abbiamo dovuto scegliere il vero nome”
I: “Quale sarebbe la colonna sonora della vostra vita?”
Harry: “’Wouldn’t It Be Nice’ dei Beach Boys”
I: “Davvero? Sto piangendo. Questa domanda è carina, arriva da una scuola: I nostril student vorrebbero sapere cosa piaceva di più ai ragazzi della scuola.”
Louis: “Aspetta un attimo.”
Liam: “Sai cosa? I momenti di socializzazione in generale”
Louis: “Sì”
Liam: “…

Ad intervista finita i ragazzi tornarono ognuno a casa propria cercando di evitare l’argomento, speravano che fan e lettori avrebbero creduti alla bugia di Niall che prontamente aveva risposto alla domanda “salvando” in qualche modo Harry e Louis dal dare spiegazioni inappropriate in diretta tv.
 
“dobbiamo parlare, cena a casa mia?”
- Louis
“sono li per le 19 …”
- Eleanor
 
Doveva assolutamente parlare con lei, con Eleanor. Finalmente lui e Audrey erano tornati insieme, lui era al settimo cielo ma c’era un pensiero fisso nella sua testa. Un pensiero, il pensiero, quel pensiero di quella strana e sbagliata notte.
Si sentiva in colpa e non sapeva cosa fare. Non sapeva se raccontare o non la verità a Audrey: come avrebbe reagito? L’avrebbe lasciato? Avrebbe capito? Louis era già spaventato dalle domande e immaginarsi le possibili risposte lo terrorizzava.
<< El? Sei tu? >> rispose al citofono << aprimi, fuori si congela >> rispose lei.
Entrata in casa Eleanor lo salutò calorosamente meravigliandosi del fatto che lui non ricambiasse << sai quasi quasi torno fuori, faceva meno freddo >> scherzò << ho ordinato delle pizze, dovrebbero arrivare a momenti >> l’avviso finendo di apparecchiare la tavola.
<< Lou adoro la pizza ma non mi sono fatta i km di strada per mangiare un a pizza con una statua >>  intervenì posando la fetta di pizza nel piatto sotto il naso << scusa …  io e te dobbiamo parlare >> le confesso << se vuoi parlarmi di Te e Audrey, non devi preoccuparti mi hanno chiamato quelli della Modest e mi hanno spiegato già tutto. Tu stai con Audrey ma io devo rimanere fino alla fine del contratto come copertura >> Lou rimase a bocca aperta, in effetti El le aveva risparmiato gran parte del lavoro << non faccio altro che pensarci, pensare a quella notte e noi due … Eleanor io ho sbagliato, non dovevo … è stato un errore >> concluse << sono stata un errore? Per te non è significato niente? >> gli domandò lei sconvolta ma mantenendo sempre un tono di voce pacato << ero sconvolto dalla situazione poi tu mi hai baciato e io … beh io mi sono lasciato trasportare ma, fra noi due non può esserci niente io amo Audrey e voglio poter stare con lei e non voglio che questa storia rovini tutto, l’errore di una notte non può e non deve rovinare tutto >> Louis parlava così veloce che sembrava come impazzito << mi dispiace che tu la pensi così, per me invece è stato bellissimo e pensavo che anche per te … insomma pensavo potesse esserci qualcosa … >> - << mi dispiace El, credimi >> - << anche a me, tranquillo nessuno saprai niente di quella notte – la ragazza si alzò da tavola e si rivestì veloce – ora è meglio che vada, si è fatto tardi domani ho una lezione in università >> spiegò aprendo la porta << grazie El, sei una vera amica >> la salutò Louis.
 
(Eleanor pov) 
Non potevo crederci, per lui il mio amore era stato solo un errore: da dimenticare e tenere nascosto. Scendevo le scale di corsa, volevo andarmene, tornare a casa e starmene per conto mio per riprendermi dal colpo appena subito. Presi l’i-phone e chiamai l’unica persona che mi avrebbe saputo aiutare …
… << la verità verrà a galla e lui finalmente capirà che sono io quella giusta per lui >> riagganciai sospirando e assaporando il sapore della vendetta. 





... .???. ...
la sensazione di essere dei traditori. la sensazione di essere dei bugiardi. la sensazione di ferire qualcuno. la sensazione...
ora che finalmente la Modest ha accettato la storia di Audrey e Louis cosa sucederà? 
chi è la  persona misteriosa con la quale ha parlato Eleanor giurando vendetta?
sono aperte le scommesse 


un bacioo <3

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Capitolo 5
*** attenzione ***


- ATTENZIONE -

 
 
<< chi era al telefono? >> erano settimane che arrivavano telefonate e ogni volte Beth inventava una scusa per non farla rispondere “i gemelli ti cercano” – “mi prendi un bicchiere d’acqua” – “per caso hanno citofonato?” – “sarà la telecom, lascia rispondo io” – “ti sbagli, il telefono non sta squillando” e altre improbabili frasi << nessuno, hanno sbagliato numero >> fu l’ultima scusa << mamma … - la richiamai fissandola interrogativa – c’è qualcosa che vuoi dirmi? >> domandai tamburellando le dite sul tavolo  << no assolutamente. Non c’è assolutamente niente che tu debba sapere, assolutamente niente >> rispose balbettando  << mamma hai ripetuto “assolutamente” tre volte, c’è di sicuro qualcosa che non va >> le feci notare << non posso nasconderti niente eh? -  esclamò  sedendosi di fronte a me sbuffando – da quando hai lasciato x factor alcuni programmi  hanno iniziato a chiamare e mandare mail >> mi spiegò << cosa? E perché mai dovrebbero farlo? >> domandai confusa << manchi da parecchio, hai abbandonato il programma senza una spiegazione pubblica, non hai rilasciato interviste e … >> si bloccò indecisa sul da farsi << e … mamma per favore continua >> la implorai, dopo la Modest e tutto il casino successo ero pronta a sentire qualunque cosa << hanno iniziato ad informarsi, hanno trovato le foto di te ed Harry a LA e ciò non ha fatto altro che aumentare l’attenzione dei media su di te, vogliono risposte e non si fermeranno >> concluse mentre disseminava lettere e mail arrivate a casa durante la mia assenza.. rimasi sconvolta, decine e decine di lettere << sono impazziti >> commentai sbarrando gli occhi << vedrai che prima o poi smetteranno >>  disse Beth << due minuti fa hai detto che on si fermeranno e ora – il discorso venne interrotto dal suono del mio cellulare - devo rispondere è Louis >> conclusi alzandomi per rispondere.
 
A: ti ho chiamato almeno 200 volte ieri
L: lo so, scusa siamo stati presi dall’organizzazione del tour , eravamo sempre in riunione e non potevo rispondere.
A: quando inizia il tour?
L:  23 febbraio 
A: Lou devo dirti una cosa – esclamai
L: cosa succede? Sembri preoccupata, va tutto bene?
A: quando ho lasciato x factor le televisioni hanno iniziato a richiedere interviste e dichiarazioni per sapere perché avessi abbandonato il programma
L: eh … ? dal tuo tono capisco che la batosta non è ancora arrivata  - lo immaginai sorridere e alzare gli occhi al cielo
A: mi madre mi ha fatto vedere dei giornali i titoli passano da “la preferita al ballottaggio lascia il programma” – “18 anni, 2 figli, un occasione – Alice Evans: perché ha abbandonato il programma?” – “Alice Evans: mamma, cantante e … ex ragazza Style. Chi è veramente?”
L: ok basta, ho afferrato il concetto. Da quanto vanno avanti con tutto ciò?
A: da quando ho lasciato il programma
L: non si fermeranno lo sai, non si fermeranno finche non darai loro qualcosa
A: cosa devo fare?
L: ascoltami, io non posso e voglio dirti cosa devi fare, se accetti di rilasciare un’intervista devi essere pronta a tutto, non sarà facile soprattutto perché sono passati mesi da quando hanno iniziato a girare voci e ormai si saranno già fatti un’idea precisa di ciò che vogliono sentirsi dire e faranno di tutto per portarti sulla loro strada, per farti dire ciò che vogliono sentirsi dire
A: dirò la verità
L: non vogliono la verità, vogliono una storia, una storia da copertina che venda milioni di copie … la scelta è tua i ti appoggerò qualunque cosa tu faccia  - *Lou noi stiamo andando – si sentì urlare
A: ci penserò, ora vai non fare aspettare i ragazzi
L: ti salutano – esclamò riagganciando la chiamata
 
Audrey si sentiva come su un filo di un rasoio, non aveva mai rilasciato un’intervista. Louis aveva ragione avrebbero fatto di tutto per metterla in difficoltà e lei non sapeva se sarebbe stata abbastanza forte da uscirne indenne.  Prima di decidere doveva pensarci bene.

Audrey si sentiva come su un filo di un rasoio, non aveva mai rilasciato un’intervista. Louis aveva ragione avrebbero fatto di tutto per metterla in difficoltà e lei non sapeva se sarebbe stata abbastanza forte da uscirne indenne.  Non aveva tempo per decidere, più aspettava più le voci sarebbe aumentate doveva decidere, doveva agire.  Avrebbe accettato l’intervista si sentiva pronta << male che vada scapperò dallo studio a gambe levate >> spiegò sorridendo a sua madre.
 

 
Il grande giorno era arrivato. Le sudavano le mani, le girava la testa e la bocca secca << 5 minuti e verrai annunciata >> l’avvisò un assistente televisivo << grazie >>.
 
“vorrei essere li con te per tenerti stretta e dirti che andrai alla grande. Ti amo”
- Louis
 
<< avrete sicuramente parlato di lei, ha partecipato all’ultima edizione di x factor ma ha pochi giorni dalla finale ha abbandonato la competizione senza dare alcuna spiegazione. Ora a mesi dalla sua scomparsa ha deciso di rilasciare una dichiarazione è con noi Audrey Evans >> il pubblico l’accolse con un caloroso applauso << benvenuta, siamo contenti di averti con noi, prima di iniziare l’intervista un breve video sulla tua esperienza a x factor >> sul mega schermo iniziarono a scorrere le immagini e video delle sue performance e di alcuni vecchi concorsi.
 
I: si è parlato molto di te ma non hai mai voluto rilasciare interviste cosa ti ha fatto cambiare idea?
A: sono tornata in Italia da poco, vivo a Londra con mia zia per studiare e quindi non sapevo niente. Appena tornata a casa mia madre mi ha mostrato le centinaia di mail e lettere di emittenti televisive e ho pensato che sarebbe stato scortese non accettare.
I: centinai di lettere, addirittura?
A: sapevo che non mi avreste creduto e così le ho portate qui * esclamò mostrandole al pubblico che scoppiò a ridere divertito dalla sua innocenza
I: ok, ok forse ci siamo lasciati prendere un po’ la mano ma la colpa è tua, eri la preferita dal pubblico di casa e hai abbandonato il programma durante una diretta senza dire niente.
A: ero molto spaventata, l’esibirmi davanti ad un pubblico così vasto, amo cantare ma ho un carattere molto chiuso e sono molto timida, la pressione era troppa e non c’è l’ho fatta più.
I: non ti sei mai pentita di aver lasciato tutto? Insomma poteva essere un ottimo trampolino di lancio
A: si forse, ma sono giovane ci saranno altre opportunità ne sono sicura
I: già sei giovane, bella e piena di talento
A: troppi complimenti, dov’è la fregatura? – domandò Audrey sorridendo
I: anche simpatica,  sappiamo che hai avuto una storia con il ruba cuori dei One Direction Harry Styles, cosa ci dici di lui? Vi sentite ancora?
A: io e Harry ci siamo frequentati per pochi mesi, ci siamo scontrati un paio di volte poi ci siamo persi di vista poi durante le tappe dei loro tour a LA ci siamo incontrati e abbiamo avuto una storia ma niente di serio, insomma gli ho voluto bene, è un ragazzo speciale, è davvero molto dolce ma ormai non siamo rimasti in contatto
I: davvero?
A: da quando ci siamo lasciati non ci siamo più visti, mi sarebbe piaciuto rimanere in contatto con lui, i giorni passati con i ragazzi sono stati un sogno, non li dimenticherò mai.
I: quindi il fatto che tu abbia lasciato il programma la stessa sera in cui come ospiti c’erano i One direction è solo un caso?
A: assolutamente si – si maledì per la risposta troppo affettata e troppo veloce, doveva rimediare  - ho scoperto che i One Direction erano ospiti della serata solo quando sono tornata a casa, mi sono maledetta per tutta la sera  - finsi una risata
I: come? Tutti sapevano che i One Direction si sarebbero esibiti
A: già ma io avevo ottenuto un permesso per tornare a casa dai miei bambini che stavano poco bene e così immersa tra pappe e pannolini mi sono estraniata da tutto ciò che succedeva.  A poche ore dalla diretta un assistente del programma è venuto a prendermi a casa per riportarmi agli studio e appena arrivata mi sono chiusa in una stanza con il coach per provare le canzoni.
I: il destino a volta gioca proprio dei brutti scherzi …
A: già – sbuffai fingendomi triste per l’accaduto
I: per te ed Harry poteva essere una seconda occasione e invece …
A: invece non ci siamo nemmeno incontrati – la interruppi concludendo la frase al suo posto
I: quando hai lasciato il programma sono uscite molte voci su di te e una di queste riguardava te  e L …

“oddio ti prego non dirlo, non dire quel nome …  non dire Louis, ti prego non farlo”

I: Louis Tomlinson
Audrey dovette trattenersi dal morire in diretta
A: chi? – domandai con il cuore in gola
I: non fingere, lo sappiamo che lo conosci e anche piuttosto bene – mentre
parlava comparvero sullo schermo delle foto mi e di Louis
Riconobbi subito quelle foto, erano vecchie non avevano niente che potesse incastrarci.
I: allora? Le foto no mentono
A: beh si lo ammetto ma queste foto sono vecchie, risalgono a quando uscivo con Harry, non significano niente siamo stati solo grandi amici.
I: un anno intessente per te: studiare a Londra, incontrare i One Direction, x factor … che programmi hai per il futuro? Tornerai a Londra o rimarrai in Italia?
A: a fine febbraio tornerò a Londra per continuare gli studi poi si vedrà ho ancora le idee confuse sul mio futuro
I: e i tuoi figli? Li potrai con te? Come fai a gestire loro e te stessa? Deve essere difficile
A: per ora rimarranno a Milano con mia mamma. Senza mia madre e mia zia non sarei mai riuscita a realizzare i miei sogni, mi sono sempre state vicino e mi hanno sempre aiutato, non so come farei senza di loro …


Finalmente era finita, intervista conclusa senza troppi danni collaterali.
Audrey voleva solo tornare a casa farsi una doccia e mettersi a letto per dimenticarsi delle due ore passate in televisione.
Audrey sperava che dopo le dichiarazione fatte l’interesse nei suoi confronti si placcasse e svanisse nel nulla, invece non fu così.
Dal giorno dell’intervista non cessavano le telefonate, le richieste per partecipare ad altri programmi ma la cosa che la spaventava più di tutte erano i commenti e messaggi di perfette sconosciute che la insultavano e la criticavano per ciò che aveva o non aveva fatto o su ciò che pensavano avesse fatto.
 
 
 
Londra
<< è stata brava durante l’intervista >> commentò Harry << è una ragazza forte e … mi manca >> confesso Louis mentre chiudeva la pagina web dell’intervista di Audrey << Audrey è forte ma non può gestire tutto ciò da sola, non è preparata a tutto ciò, non ha addetti stampa e manager che l’aiutano, devi starle accanto >> si intromise Liam << lo so >> concluse Louis abbandonando la conversazione senza dire o fare nient’altro.
Si vedeva che qualcosa lo preoccupava ma non sapeva cos’era << ditemi che non l’ho notato solo io >> esclamò Zayn dopo che finì di parlare con Perrie << cosa? >> chiese Niall << Louis, cosa se no? È strano >> spiegò Zayn << io ho provato a parlarci ma non ce verso di farlo parlare >> disse Harry sentendosi gli occhi dei ragazzi puntati su di lui << riprovaci, lo sai che parla solo con te quando c’è qualcosa che lo preoccupa, fra poco inizia il tour e non possiamo partire con Louis in quello stato >> concluse Liam facendogli segno di raggiungere l’amico per aiutarlo.
 

 
<< Louis? … scusa torno dopo >> esclamò vedendo che stava parlando al telefono << ci vediamo fra poco allora … ti amo, dai un bacio ai gemelli >> concluse il maggiore mentre faceva segno al riccio di rimanere.
<< era Audrey? >> domandò << si, mi ha invitato a passare dei giorni a Milano con lei e sua madre >> spiegò sorridendo e con gli occhi pieni di luce << dalla tua espressione devo supporre che sei felice >> rise Harry contento di vedere l’amico così euforico << non vedo l’ora di partire >> - << cos’è che ti preoccupa? E non provare a dirmi che va tutto bene perché non uscirò da questa stanza fino a che non mi darai una risposta sincera >>  aggiunse prima che Louis riuscisse ad aprire bocca << ho tradito Audrey e mi sento … >> - << hai tradito Audrey? Ma sei scemo? Cosa ti è passato per la testa, lei ti ama e tu ami lei >> iniziò a blaterare Louis << così non mi aiuti Harry >> commentò lui << non ti capisco >> ribatte il riccio aspettando una spiegazione dall’amico << è successo quando io e Audrey ci eravamo lasciati, ero confuso e arrabbiato e una sera sono uscito con Eleanor … >> - << Eleanor? Di male in peggio >> commentò Harry << mi lasci finire? >> sbuffò << volevo raccontarle tutto, di me e di Audrey … spiegarle cosa provo per lei ma mentre la salutavo lei mi ha baciato e io – le immagini di quella notte ricomparvero nella sua testa, si sentiva disgustato  - io non sono riuscito a fermarmi mi sono lasciato trasportare >> concluse scoppiando in lacrime << piangere non serve a niente, in fin dei conti non hai fatto niente di male, quando è successo tu e Audrey vi eravate lasciati >> cercò di consolarlo l’amico << io non l’ho mai lasciata realmente >> commentò Louis << non può tormentarti così, voi due ora state insieme e siete felici e non serve a niente sentirsi in colpa, tutti fanno degli errori >> - << allora perché mi sento così in colpa? >> domandò << ti senti in colpa perché la ami – gli passò un fazzoletto – potresti raccontarle tutto … >> azzardò il riccio << sei pazzo? Mi lascerebbe >> rispose subito << questo non lo puoi sapere, ne avete superate tante e state ancora insieme … pensaci; ok? >>.
Forse Harry aveva ragione, dire tutto a Audrey l’avrebbe aiutato a stare meglio, confessare tutto sarebbe stata la cosa gusta da fare ma non voleva perderla. Non voleva rovinare la loro storia a causa di uno stupido errore, per il momento avrebbe raggiunto Audrey e la sua famiglia e si sarebbe goduto il tempo passato con lei. Come sarebbe andata? Louis non lo sapeva ma l’avrebbe scoperto presto.
 
 
 
 ... .???. ...
come vi sentite voi sotto pressione? l'ansia e il panico vi sovrastano oppure riuscite a tenerli a bada?
avete un segreto che vi portate dentro ma che vorreste poter urlare al mondo?
Louis racconterà la verità a Audrey? come reagirà lei?


bacio <3 

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Capitolo 6
*** tenere a freno la lingua ***


- TENERE A FRENO LA LINGUA -



 
Louis aveva passato l’intero viaggio a rimuginare sul da farsi. Non poteva e non voleva perderla di nuovo ma, sapeva che alla fine in un modo o nell’altro Audrey l’avrebbe scoperto; doveva essere lui a dirle la verità.
<< Louis!! >> urlò felice la mora mentre gli correva incontro, le era mancato da morire.
<< non puoi sapere quanto mi sei mancata >> ammise abbracciandola << allora sei pronto a conoscere la mia famiglia? >> domandò lei stuzzicandolo << a dir la verità sono abbastanza agitato >> confessò alzando gli occhi al cielo. << i gemelli già ti adorano quindi metà del lavoro è fatto >> scherzò lei baciandolo << sono già più calmo >> ironizzò mentre si avviano verso la macchina.
<< ho prenotato una camera al Park Hyatt Milan Hotel, ho cercato su internet e mi sembrava vicino a casa tua >> esordì poco prima che la macchina si fermasse davanti a casa di Audrey << si saranno 20 minuti a piedi, potevi rimanere a casa mia non c’era bisogno prenotassi in albergo >> spiegò lei << dovevo comunque prenotare per Paul, e poi metti caso che non sto simpatico a tua madre … >> sorrise lui << sei uno stupido – scherzò Audrey aprendo la portiera -  dai vieni siamo arrivati >> concluse facendo segno di scendere dalla macchina << chiamami quando devo passarti a prendere >> li salutò Paul, che per una volta evitò la lista di raccomandazioni.
Entrarono in ascensore, Audrey fissava Louis sorridendo, non lo aveva mai visto così silenzioso. Non una battuta, non una parola, le stringeva la mano giocherellando con le sue dita << siamo arrivati alla tana del lupo >> scherzò lei mentre infilava le chiavi nella serratura << non sei simpatica a prendermi in giro così >> disse Louis fingendosi offeso << cerco solo di sdrammatizzare, sei teso come una corda di violino >> lo sentì sbuffare, così si volto verso di lui, lo abbracciò e lo baciò << io ti amo, pensa solo a questo ok? Se non ti va di conoscere mia madre va bene, possiamo richiamare Paul e andare in albergo o fare un giro in centro, non devi sentirti obbligato >> gli spiego a pochi centimetri dal suo viso << la passeggiata in centro la eviterei – scherzò lui baciandola – voglio conoscerla, davvero, sono solo preoccupato: se non le piacessi? >> domando infine << impossibile >> gli sussurrò << salve ragazzi >> Beth aprì la porta e si ritrovò Audrey e Louis che si baciavano davanti alla porta << merda >> commentò Louis, scatenando le risate di madre e figlia << volete entrare o preferite rimanere qui fuori? >> domandò retorica.
Appena entrato in casa Louis venne assalito dai gemelli che gli corsero incontro per salutarlo.
<< aiuto mia mamma di la in cucina, ti dispiace rimanere con le due pesti un attimo >> gli chiese Audrey << ci penso io a loro due >> rispose Louis gettandosi a terra per giocare con William e Anastasia.
<< Lou ti dispiace aprire la porta sarà sicuramente Sara >> urlò Audrey dalla sala da pranzo. Louis con in braccio Anastasia che giocava con i suoi capelli si alzò per aprire la porta << ciao >> esordì la bionda non appena Louis le aprì << Louis, piacere >> disse porgendole la mano, si erano già visti un paio di volte ma sempre di sfuggita.
 

 
Erano tutti seduti a tavola, Beth come suo solito aveva esagerato con le porzioni e il cibo strabordava da ogni parte. << è davvero tutto buonissimo >> commentò Louis infilzando l’ennesimo boccone << grazie, ma non pensare di cavartela con così poco, ci vuole ben altro per entrare nelle mie grazie >> rispose Beth seria << oh, io … io non >> - << Louis stava scherzando >> lo tranquillizzò Audrey facendogli aria con il tovagliolo.
<< Audrey ho una cosa per te – Sara si alzò da tavola correndo verso l’entrata, ci si poteva spettare di tutto da lei, era imprevedibile – sono passata dall’edicola, non ho resistito >> spiegò porgendole una rivista con lei in prima pagina. Audrey diventò tutta rossa e iniziò a tossire, la sua intervista era finita su tutti i giornali di gossip, quello che pensava e sperava si fosse concluso con le sue dichiarazioni era solo peggiorato. Ora i giornalisti chiedevano di più.
<< mi dispiace, è colpa mia >> commentò Louis prendendole la mano << tu non c’entri assolutamente niente >> lo rassicurò lei << hai ragione è colpa tua >> commentò Sara << Sara?! >> Audrey si girò incredula verso l’amica << mi dispiace averlo detto così, ma è ciò che penso! A causa sua hai lasciato x factor, hai smesso di andare a scuola, hai smesso di fare tutto ciò che amavi fare. Ti sei trovata catapultata in una vita che troppo strana per te. Amavi cantare, sognavi di diventare famosa e a causa sua ha abbandonato tutto. Ciò che mi fa rabbia e sapere che il male che ti ha fatto, ma nonostante tutto tu l’hai sempre perdonato >> Audrey non credeva alle sue orecchie.
<< io, scusate è meglio che vada … si è fatto tardi >> con un filo di voce Louis si congedò.
<< sei una stronza – disse Audrey rivolgendosi all’amica – Louis aspetta >> urlò correndogli dietro.
Lo trovò fermo davanti all’ascensore << mi dispiace >> disse posandogli una mano sulla spalla << no Audrey, Sara ha ragione. Tu per stare con me hai rinunciato alla tua vita mentre io non sono stato capace di rinunciare a niente >>. Audrey non capiva, perché diceva così? Lei non sentiva di aver rinunciato alla sua vita, lei era felice di stare con lui. Lui era tutto quello che voleva. Non capiva  a cosa si riferisse Louis con la frase “io non sono stato capace di rinunciare a niente”.
<< se parli di Eleanor non devi preoccuparti, lo so che è difficile ma so anche che ti amo e che tu ami me. Lou per favore guardami >> Louis si voltò verso  di lei, poteva essere il moment giusto per dirle tutto, per dirle che l’aveva tradita, che era uno stronzo e che non la meritava, non disse niente, la guardò rimanendo in silenzio.
<< devo andare, Paul è sotto che mi aspetta >> spiegò leggendo l’sms appena arrivato << Lou? >> - << ti chiamo dopo tranquilla >> la rassicurò mentre le porte dell’ascensore si richiudevano.





... .???. ...
Eccomi qui dopo mesi di silenzio con un nuovo capitolo.
Un capitolo un po’ corto lo so, i prossimi saranno più lunghi!
Allora che ne pensate? Louis non è ancora riuscito a confessare il tradimento. Lo farà? O Audrey verrà a conoscenza di tutto in altro modo?
Riuscirà la nostra coppia a trovare un po’ di pace?!
 
Un bacio <3 

 

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Capitolo 7
*** take me home ***


- TAKE ME HOME -



 
 
<< salve, so che Louis Tomlinson alloggia qui, vorrei sapere il numero della stanza >> esclamò Audrey tamburellando con le dita sopra  il bancone della reception dell’hotel << mi dispiace ma non posso darle questo tipo di informazione >> rispose serio l’uomo dietro il bancone << grazie lo stesso >> concluse allontanandosi.
Prese il telefono dalla borsa e compose il suo numero nella speranza che almeno questa volta gli rispondesse ma il telefono squillava a vuoto. 
<< senta lo so che saranno venute centinaia di ragazze a chiederle di lui ma io devo veramente parlare con lui; ho bisogno di scusarmi, di dirgli che lo amo e che non mi interessa quanto devo aspettare, la prego mi faccia parlare con lui >> senza rendersene conto si trovò le guance bagnate dalle lacrime che scendevano veloci << mi dispiace ma le regole dell’albergo mi impediscono di metterla in contatto con lui >> spiegò l’uomo porgendole un fazzoletto << mi dica almeno se è ancora qui o se ha già fatto il check out >> lo prego la ragazza << è ancora qui, ora però la prego di uscire o dovrò chiamare la sicurezza >> concluse, Audrey ringraziò allontanandosi.
“non ho intenzione di arrendermi, devo parlare con lui e in un modo o nell’altro raggiungerò la sua camera”.
Approfittando della confusione creata da un gruppo di turisti appena arrivati Audrey riuscì a raggiungere il bar dell’albergo.
Si sedette al bancone e ordinò da bere.
“devo trovare un piano, non posso ispezionare ogni piano. Perché non mi sono fatta dire il numero della camera!” così fra un sorso e l’altro pensava a un modo per trovare la camera di Louis senza farsi sbattere fuori a calci.
    

 
<< Harry sono io, parto stasera appena Paul trova un volo disponibile  …  no, non posso rimanere …  ti spiego tutto quando arrivo ok? … no non le ho detto niente, non ho avuto il tempo materiale per iniziare il discorso … si, lo so! Lo so! … …  ti sembra una cosa facile da dire, cosa avrei dovuto fare? Uscirmene dal nulla dicendole: sono andato a letto con Eleanor ma non volevo? … devo trovare il momento giusto, non voglio perderla  … >>  - << sei uno stronzo!! >> urlò Audrey voltandosi verso Louis che non appena la vide sbiancò sbarrando gli occhi.
<< cosa ci fai qui? >> le domandò chiudendo la chiamata << non ha importanza, ho sbagliato a venire, ho sbagliato tutto >> ogni parola uno spintone finché Louis non si ritrovò incollato al muro. Non opponeva resistenza.
<< ragazzi non mi sembra il caso di >> Paul allontanò di peso la giovane da Louis << calmati, ne potete parlare con calma in camera >> le disse stringendola << no, ne parliamo ora, qui >> urlò lei, dimenandosi << lasciala Paul, ci penso io >> intervenne Louis << Lou, non posso, se vi vedono >> - << mi assumo io le conseguenze ma ora ho bisogno di rimanere solo con lei, per favore >> insistette << come vuoi >> acconsentì Paul liberando Audrey che subito si scagliò contro Louis.
“Sei uno stronzo” urla Audrey mentre pugno dopo pugno colpisce il petto di Louis, piange e urla, non gli interessa se chi la vede la prende per pazza isterica; le fa male sapere di essere stata tradita.
<< Audrey, fermati >> Lou le ferma le braccia guardandola diritto negli occhi << sono un stronzo ma devi ascoltarmi >> le dice rimanendo calmo << sono stanca di ascoltare e rimanere in disparte mentre tu ti scopi un’altra >> urla bruciandolo con il solo sguardo.
<< è successo quando ci siamo lasciati, non è significato niente e lei lo sa >> - << pensi che ciò cambi qualcosa? >> domandò liberandosi dalla presa di lui.
Rimasero in silenzio per qualche secondo.
<< ero incazzato, stanco, confuso e non sapevo con chi parlare, pensi sia facile vivere nascondendo se stessi? Non lo è, devo stare attento 24h su 24, ogni mia mossa è controllata, spiata e pubblicizzata. Amo ciò che faccio ma odio il fatto di non avere una vita mia, una vita privata. Tutto per me è già scritto. A volte mi sembra di essere un burattino >> Louis si sfogò, buttando fuori tutto quello che si teneva dentro da anni. Ad ogni parola sentiva un peso in meno sulle sue spalle; ogni parola era come un respiro salvato.
<< dove vuoi arrivare? >> domandò Audrey  << avevo bisogno di parlare e così ho chiamo Eleanor, ho pensato che solo lei poteva capire ciò che provavo perché anche lei ha firmato quel maledetto contratto >> - << non credo che le dispiaccia molto >> commentò Audrey a bassa voce << fammi finire per favore – la zittì Louis – ci siamo incontrati in un bar e abbiamo parlato poi quando l’ho riaccompagnata a casa lei mi ha baciato e io l’ho lasciata fare fino a che quel bacio non si è trasformato in qualcosa di più, non volevo farlo, è stato uno sfogo, lei o un’altra non avrebbe fatto alcuna differenza. Dovevo distrarmi, dovevo dimenticarti ma la mattina al risveglio mi sono reso conto della cazzata che avevo fatto, non ti avevo dimenticato. Mi sono sentito un verme >> concluse avvicinandosi a lei.
<< cosa ti aspetti che faccia ora? Che ti perdoni e ti salti addosso come se niente fosse? >> domando rimanendo distante e fredda << no, non mi aspetto niente, sapevo che dicendoti la verità avrei rischiato di perderti ma non potevo starti vicino mentendoti >> spiegò.
<< devo andare >> esclamò Audrey raccogliendo le sue cose << Audrey? >> - << addio Louis >> concluse la giovane.
 

 
(Audrey Pov)
Cammino per il centro fissando i miei passi, ho paura che alzando lo sguardo possa incrociare qualcosa che mi faccia crollare all’istante.
Non voglio piangere, non voglio stare male, non voglio soffrire per lui. Non voglio e non posso.
Raggiungo il Duomo e mi siedo sui gradini, alzo lo sguardo e lo poso sulla finestra di camera mia, vedo gli ultimi anni trascorsi passarmi davanti agli occhi: due anni che segneranno per sempre la mia vita.
<< grazie >> prendo il fazzoletto che mi è stato avvicinato da un signore accanto a me << perché piangi? Posso aiutarti in qualche modo? >> mi volto per guardare negli occhi lo sconosciuto << sai, ho una nipote della tua età, abita lontano, la vedo poco ma le voglio molto bene >> spiega l’anziano accanto a me, mi sorride: un sorriso sincero.
Non so cosa rispondere, non sono mai stata brava a intrattenere una conversazione con persone sconosciute,  ricambio il sorriso.
<< posso darti un consiglio, qualunque  cosa ti facci stare così male devi ricordarti che passerà, la vita è fatta di momenti che prima o poi per quanto intensi finiscono per far posto ad altri ma devi anche ricordarti che sei tu a decidere se stare male o no >> ascolto attenta << come posso decidere se star male? >> domando curiosa e confusa << la vita ci mette di fronte a scelte e fatti difficili ma siamo solo noi
i a decidere come affrontarli. Possiamo prenderli di petto, lottare e uscirne vincitori e felici o farci abbattere per poi scappare con la coda tra le gambe >> risponde poggiandomi una mano sulla spalla.
<< non credo di poter cambiare le cose in questo caso >> spiego << si possono sempre cambiare le cose >> insite << il ragazzo che amo mi ha tradita come posso cambiare una cosa del genere? >> domando con aria di sfida << non puoi cambiare ciò che è successo ma puoi cambiare ciò che sarà, puoi decidere di perdonarlo e continuare ad amarlo, l’essere umano sbaglia ma deve essere perdonato >> - << è difficile, fa male >> spiego asciugando le lacrime << chiudi gli occhi, immagina la vita senza di lui …  come ti senti? >> domanda << male, persa … sola >> rispondo aprendo gli occhi << ora immagina la tua vita con lui >> richiudo gli occhi, sorrido spontaneamente e involontariamente << sono felice, sono con lui >> dico riaprendo gli occhi << cosa devo fare? >> chiedo << sai già cosa devi fare, metti da parte la rabbia e l’orgoglio e va da lui >> risponde sorridendo.
<< non so … >> dico incerta.
<< se potessi tornare indietro non ci penserei due volte, correrei dalla mia amata e la perdonerei, ma orami è troppo tardi. Lei non c’è più. L’ho amata in silenzio per tutta la vita. L’ho amata tutta la vita guardandola stringersi nelle braccia di un altro uomo. L’ho amata tutta la via e continuerò a farlo fino al mio ultimo respiro. Non commettere il mio stesso errore, va da lui. >>   lo vedo stringere le spalle, si strofina gli occhi si bacia la mano e la alza al cielo.
<< grazie >> sussurro abbracciandolo.
 

 
Corro più veloce che posso, devo  raggiungerlo prima che parta per Londra.
Non posso lasciarlo partire.
<< Paul, Paul! >> urlo con il poco fiato che mi rimane << Audrey, respira >> sorride avvicinandosi a me << dov’è Louis? >> chiedo senza perdere nemmeno un secondo << sono qui >> risponde Luo uscendo dalla macchina.
Prendo fiato << sei andato a letto con Eleanor e questa cosa mi fa soffrire mi fa rabbia ma se penso alla mia vita senza di te sto peggio. Non voglio lasciarti andare e poi pentirmene quando è troppo tardi per tornare indietro. Non voglio doverti amare in silenzio, non voglio amarti mentre ti vedo fra le braccia di un’altra. Voglio amarti insieme a te >> dico tutto d’un fiato.
Louis mi guarda con quel suo sorriso compiaciuto e felice.
<< vieni qui >> mi dice sorridendomi aprendo le bracci a. mi stringo a lui e sorrido << togliti quel sorrisetto dalla faccia >> esclamo baciandolo.
 
Londra  23.02.2013
<< Audrey? >> Louis la blocca impedendole di aprire la porta << non dire niente a nessuno di ciò che è successo in questi giorni, niente della litigata, niente di Eleanor e niente di x factor ok? >>  spiega serio guardandola diritto negli occhi << non una parola, promesso ora però andiamo si sta facendo tardi, devi prepararti per il concerto >> esclama aprendo la porta << si mamma >> la prende in giro Louis baciandola.
Raggiungono l’interno dell’arena, dei ragazzi nemmeno l’ombra, solo persone dello staff.
<< Niall!! >> urlano correndogli incontro << Lou, Audrey finalmente siete qui >> li saluta abbracciandoli << gli altri dove sono? >> chiede il maggiore non sentendo ne urla ne risate << in camerino >> risponde  Niall << vado a chiamarli, rimani qui con Audrey per favore >> nemmeno il tempo di finire la frase che inizia a correre verso i camerini << merda! >> urla Niall mentre lo segue cercando di fermarlo << mi mancava tutto questo >> esclama Audrey incamminandosi con calma nella stessa direzione.
 

 
<< allora? Vi sono mancato >> urla Louis irrompendo nel camerino << scusate non sono riuscito a fermarlo >> si scusa Niall mentre piegato in due cerca di riprendere fiato << cosa ci fai lei qui? >> aggiunge dopo pochi secondi Audrey << ecco ora ci siamo proprio tutti >> conclude Zayn portandosi una mano alla fronte.




... .???. ...
ecco a voi un altro capitolo della tormentata storia tra Louis e Audrey 
cercherò di aggiornare ogni week end (fino a che non riparto per la germania, li mi è più difficile rispettari i termini a causa dello studio e degli esami).
troveranno pace i nostri Giulietta e Romeo ?! 

anche se in ritardo colgo l'occassione per farvi gli auguri di natale e in anticipo quelli di un buon inizio anno.
un bacio <3 


sto scrivendo una nuova storia (non sui one direction) mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, se volete passare a leggere mi farebbe molto piacere e se mi lasciate in una recensione il link di qualche vostra ff e/o originale passo a ricambiare!!!!


http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2318911&i=1 
Avete mai provato una sensazione di incredibile vuoto? Quasi come se qualcuno vi stesse strappando il cuore, ecco è così che mi sento io oggi.
Avevi promesso di esserci, sempre. > mi hai detto con gli occhi lucidi mentre mi tenevi per mano. Ti ho creduto. Mi hai mentito.
Ti ho amato. Ti amo. Ti amerò. Sempre nonostante tutto, perché grazie a te ho capito chi sono, cosa voglio. Grazie a te ho imparato a camminare da sola, sono cresciuta e ora non ho più paura del mondo. Grazie a te

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Capitolo 8
*** just a call ***


- JUST A CALL -


 
 
<< Allora? Vi sono mancato >> urla Louis irrompendo nel camerino << scusate non sono riuscito a fermarlo >> si scusa Niall mentre piegato in due cerca di riprendere fiato << cosa ci fai lei qui? >> aggiunge dopo pochi secondi Audrey << ecco ora ci siamo proprio tutti >> conclude Zayn portandosi una mano alla fronte.
Non mancava nessuno, erano tutti li in 10m2 di camerino.
L’imbarazzo e la rabbia la faceva da padroni.
<< perché sei qui? >> domando Louis rivolto ad Eleanor  << mi hanno chiamato dall’agenzia dicendomi che passerò con voi i primi giorni del tour >> spiegò sorridendo.
<< non credo sia una buona idea, parlerò io con Marshall, avrai comunque il tuo compenso ma non mi sembra il caso che tu stia con noi >> le spiegò Louis prendendo per mano Audrey << mi dispiace, so che deve essere difficile per te … >> sorrise beffarda El guardando Audrey. Zayn le diede una gomitata per zittirla ma non ci fu niente da fare la bomba ormai era innescata << cosa vorresti dire? >> urlò la giovane avvicinandosi a lei << come non lo sai? Il tuo bel fidanzatino  non è poi innocente come ti fa credere >> disse scrollandosi di dosso Zayn che cercava di zittirla.
<< non credo di capire >> Audrey non rispose alla provocazione, l’aveva promesso a Louis << traditore e codardo >> commentò guardando Louis << El per favore, non mi sembra il caso >> esclamò.
<< ci lasciate da soli? >> chiese Louis guardando i ragazzi; << devo andarmene anche io? >> domandò Audrey notando che  Harry la stava aspettando sulla porta, Louis annuì.
<< andiamo Audrey >> Harry le allungò una mano sorridendole.
 
Palco  
 << non la sopporto >> sentenziò la giovane << non devi cedere, lo fa solo per provocarti >> le dissero i ragazzi << lo so ma è così, così >>  - << pesante, invadente, presuntuosa, lagnosa, noiosa … ? >> aggiunsero i ragazzi scoppiando a ridere.
Le erano mancati così tanto questi momenti.   
<< fra te e Louis tutto a posto? >> chiese Liam << si, abbiamo litigato ma alla fine abbiamo chiarito >> spiegò sbrigativa Audrey << lo sapevo che non vi sareste lasciati >> commento Harry sorridendo felice di aver ragione .
<< perché hai finto di non sapere niente prima in camerino? >> chiese Niall << idea di Louis, mi ha fatto promettere di non dire niente a nessuno … aspettate ora però lo sto dicendo a voi >> Audrey si morse la lingua << noi non siamo nessuno, siamo noi >> la corresse Harry << e poi lo sapevamo già, ci ha mandato un messaggio dicendoci che avevate chiarito >> confessò Liam << allora perché mi hai chiesto … >> Liam e i ragazzi sorrisero facendole l’occhiolino.
 
Camerino

<< mi stai dicendo che non le hai detto niente? >> gli chiese Eleanor << no, non le dirò niente, ciò che è successo tra di noi rimarrà un nostro segreto >> rispose << ma tu la ami? >> domandò seria << non lo so, per il momento so che voglio stare con lei e so che se dovesse venire a conoscenza di noi due mi lascerebbe quindi per favore El non dire niente >> spiegò appoggiandole una mano sulla spalla << come vuoi! >> concluse Eleanor.
 

 
Il “Take me home” tour era finalmente iniziato, i ragazzi avrebbero viaggiato per il mondo passando per l’Europa continentale, il Nord America, l’Australia, la Nuova Zelanda e il Giappone per un totale di 118 date in tutto il Mondo.
I ragazzi e Audrey sarebbero rimasti insieme fino ai primi di marzo quando sarebbe tornata in Italia.
 

<< non rispondi? >> Eleanor sobbalzò risvegliata dalla voce di Louis << ero sovrappensiero >> esclamò estraendo il telefono dalla tasca dei jeans.
Non appena lesse il nome sul display Eleanor cambiò << ti dispiace – esclamò balbettando mentre si alzava e raggiungeva la porta per uscir e – sai, è un vecchio, cioè una vecchia amica, devo proprio rispondere, scusa >> sudava e balbettava ma Louis fece finta di niente e dopo aver sbirciato il telefono della mora per vedere chi la mettesse così in ansia le sorrise dicendole di fare pure con comodo.
“Matteo, io questo nome l’ho già sentito … ma dove?” Louis sapeva di aver già sentito quel nome. Non gli era nuovo, ma nonostante tutti i suoi sforzi non riusciva a ricordare ne dove  ne quando lo avesse sentito ne tanto meno da chi.
 

 
<< 20 minuti e si inizia, voi ragazze venite in arena a restate qui? >> chiese Paul rimanendo sulla soglia del camerino << se non è un problema vorrei seguire il concerto dall’arena >> rispose Audrey, era sempre in imbarazzo quando le chiedevano se voleva seguire i ragazzi, guardare un concerto, non voleva approfittarne.
<< tu Eleanor? >> - << rimango qui, grazie >> rispose.
<< ti passo a prendere quando spengono le luci e ti accompagno nel partere concluse sorridendo.

 
 << Come si chiamava il tuo ex? >> chiese Louis mentre si preparava per il concreto << ma ti sembrano domande da fare? >> si intromise Harry << Matteo, perché? >> chiese Audrey stupita dalla strana domanda << niente, curiosità >> concluse Louis.
Ora gli era tutto più chiaro, Matteo: il padre di Anastasia e William. Non capiva però cosa centrasse Eleanor con Matteo, per quanto ne sapeva lui loro due non si erano mai visti ne sentiti.
Sapeva che c’era qualcosa di strano ma non poteva sganciare una bomba del genere senza prima avere delle prove.





... .???. ...
eccomi qui con nuovo capitolo,
la rete di intrighi si fa sempre di fitta!
ma come si dice alla fine tutti i nodi vengono al pettine 

un bacio a presto 

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