Non smetterò di amarvi

NON SMETTERO' DI AMARVI

Ti sto guardando giocare con Harry e il mio pensiero corre lontano, al giorno in cui ti incontrai per la prima volta sull'Espresso per Hogwarts.
Eri una bambina piccola con dei lundhissimi capelli rossi che mi affascinarono al primo sguardo...e il tuo sguardo, spaurito, ma incuriosito da quel nuovo mondo che stavi iniziando a conoscere, e i tuoi occhi, due smeraldi splendenti che mi fecero innamorare di te istataneamente.
Ma tu eri Lily Evans, la so-tutto-io della classe, e io ero James Potter, lo scavezzacollo:come potevamo stare insieme?
Ho passato cinque dei nostri sette anni a scuola rincorrendoti, cercando di strapparti un appuntamento, o anche solo un sorriso, in cui mi perdevo, anche se quasi mai era rivolto a me.
Poi finalmente al sesto anno accettasti il mio invito, anche se ancora oggi sospetto che lo hai fatto più per toglirmi dai piedi che perchè ti piacessi davvero.
Ma non hai saputo resistere al mio fascino e al mio sorriso da malandrino. Anche se non approvavi gli scherzi che io e Sirius mettevamo in atto a danno di praticamente tutti, soprattutto Mocciosus, non ti tirasti indietro quando decidemmo di renderti partecipe del segreto di Lunastorta, anzi ci offristi il tuo aiuto, e io per quello ti amai ancora di più.
E anche tu imparasti ad amarmi, tant'è che ora ti ritrovi legata a me per la vita.
una vita che ci ha donato Harry James Potter, figlioccio niente meno che di Sirius Black.
Non so ancora come ho fatto a convincerti a nominare Felpato padrino del nostro piccolino, ma so che lui si prenderà cura di Harry come se fosse figlio suo, se dovesse accaderci qualcosa. E questo mi fa tornare alla cruda realtà.
Ci sta cercando, è determinato a trovarci, e non smetterà di farlo finchè tutti e tre non saremo morti.
Non è giusto, ora che ti ho trovata sono costretto a perderti di nuovo, e a perdere Harry...

Vi proteggerò fino alla morte, ma so di essere già stato fortunato ad aver combattuto contro Voldemort e ad essere qui con voi, so già che donerò la mia vita per voi.
Mi avvicino e vi abbraccio, i miei due angeli...
Ti amo Lily esattamente come quando ti ho vista nove anni fa su quel treno che ci ha fatti incontrare.
Ti adoro Harry, so che mi renderai fiero di te, anche se non sarò al tuo fianco.
Sento il cancelletto che cigola, qualcuno lo ha aperto.
Non ho bisogno di guardare alla finestra per vedere chi è.
E' lui.
Peter hai infranto la promessa, ci ha venduti al nemico.
Ha venduto le nostre vite, per salvare la sua.
Non avrei dovuto fidarmi di lui.
Vi ho perso.
Ti volti verso di me. Anche tu lo hai capito.
E' giunto il momento.
Ti urlo di correre al piano di sopra. Ma so che è ormai inutile.
Lo vedo entrare, la sua bacchetta rivolta verso di me.
-Avada Kedavra-
Addio Lily, addio Harry.
Non smetterò di amarvi.

NON SMETTERO' DI AMARVI

Liy si voltò a guardare il marito...
Sentiva il suo sguardo rivolto verso di sè, e per un attimo si dimenticò del bambino che aveva in braccio, guardando in quegli occhi che rispecchiavano lo stesso amore che provava lei...
Harry richiamò la sua attenzione con un gridolino, ma mentre giocava con il suo piccolino, non potè fare a meno di tornare indietro con il tempo, al giorno in cui lo aveva visto per la prima volta, appena undicenne.
Aveva gli stessi capelli spettinati che aveva il figlio, e l'aveva guardata come se non avesse mai visto niente di più bello in tutta la sua vita... ma aveva avuto modo di ricredersi, forse troppo velocemente, su quel ragazzo che con i suoi amici, i Malandrini, avevano combinato guai in giro per Hogwarts subito dopo averci messo piede.
Forse non era ancora abituata a stare in quel mondo nuovo per lei, lontano da casa, alla scoperta di cose che neanche avrebbe immaginato, e forse il suo desiderio di essere accettata l'aveva portata a vedere in cattiva luce le "malandrinate" di quel ragazzo così sprezzante. ma forse più che altro era stata la paura di lasciare entrare qualcuno nel suo cuore, di voler bene a qualcuno, per poi ricevere una delusione, proprio come era successo con Sev.
Non poteva credere che potesse essere stato così cattivo da chiamarla in quel, e forse dopo quell'episodio aveva capito quanto infinatamente era meglio il suo James.
Certo non aveva accettato subito i suoi numerosi inviti, ma poi alla fine aveva ceduto.
Solo allora si era sentita veramente appartenente al mondo magico, solo quando aveva finalmente ascoltato il cuore e non la mente di prefetto.
Amava James, non avrebbe potuto vivere senza di lui neanche costretta, piuttosto la morte...
E proprio la morte era continuamente in agguato contro di loro.
Perchè un uomo potente come Voldemort voleva uccidere il loro bambino, il loro piccolo Harry, che sapeva a malapena parlare?
Perchè era pronto a distruggere la felicità che dopo tanti anni si era finalmente guadagnata?
Guardò di nuovo il marito, sapeva che anche lui stava facendo di quei pensieri... lo vedeva nei suoi occhi ora pieni di angoscia, un'angoscia che aumentò quando sentirono i cardini del cancelletto cigolare.
Era arrivato, li aveva trovati, ora potevano solo combattere per sopravvivere, anche se sapeva che potevano ben poco contro il mago oscuro più potente del XX secolo, forse persino più di Grindenwald(non mi ricordo se si scrive così n.d.A.).
Vide James alzarsi di scatto, e così fece anche lei stringendo fra le braccia il piccolo Harry.
-Corri Lily!!!-
Quello fu l'ultima parola che James le disse, prima di precipitarsi verso la porta per fermare l'Oscuro Signore...
Poi sentì dal piano di sopra dove si era rifugiata il terribile urlo di James, il rumore sordo del suo corpo che si accasciava per terra.
Sentiva nell'aria un sussurro, forse un pensiero...
Addio Lily, addio Harry.
non smetterò di amarvi.
Lily sentì il suo cuore spezzarsi... James era morto.
La porta dietro di lei si aprì.
Mormorò velocemente un incantesimo non verbale per proteggere il piccolo Harry, l'amore di una mamma può tutto.
Si voltò e affrontò quell'orribile volto scheletrico per l'ultima volta.
Sperando solo che la sua morte, e quella di James non fossero invane.