Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
TDW 1 cap editSalve
a tutti, sonoladyarle, latraduttricedi
questa fanfic dikurinoone,
autrice di lingua inglese amatissima. Questa è la traduzione
del primo lavoro della sua trilogia. Se volete saperne di
più potete andare nella pagina di presentazione di kurinoone
su efp per trovarne un piccolo sunto che spero placherà la
vostra curiosità. Prima
di cominciare vorrei però chiedervi un favore enorme: se
leggete, vi pregorecensitequesta
storia, fate sapere il vostro parere, all'autrice farebbe molto
piacere. E' stata molto commentata nella versione originale, e non
sarebbe bello che proprio noi italiani amanti di fanfic non dicessimo
la nostra sulla sua opera. spero di aver colpito abbastanza i vostri
cuori e vi lascio alla lettura del capitolo. un
bacione la
traduttrice ladyarle
Edit
del 8/11/2011 Da oggi la traduzione
è passata nelle mani di The
Burnt Orchid, SereILU,
Wynne_Sabia,
SeleneLightwood,
Juniper_Fox,
Unbreakable_Vow,crystalemiKristiane,
a partire dal capitolo 10 in poi, mentre i primi 9 capitolo sono stati
tradotti da ladyarle
Disclaimer:
Io non possiedo i personaggi di Harry Potter e tutto ciò che
può essere riconosciuto appartiene a J K Rowling. Nulla
è stato scritto e tradotto a scopo di lucro. Questa storia
è ispirata alla fanfic ‘A Shattered
Prophecy’ di Project Dark Overlord.
‘Fa
veramente venire I brividi vedere quanto sia uguale a James’
pensò Lily. Persino all’età di un anno,
Harry, suo figlio, aveva tantissime somiglianze con il padre. I suoi
capelli erano indisciplinati proprio come quelli di James. Aveva sempre
detto a suo marito di farci qualcosa, ma James le faceva un breve ma
splendido sorriso e continuava a passarci la mano in mezzo, rendendoli
ancora più scompigliati. ‘Almeno
ha miei occhi.’ Pensò grata Lily mentre guardava
in basso il piccolo che giocava sulle sue ginocchia. Gli occhi verde
smeraldo di Harry lo facevano sembrare ancora più adorabile.
Il bambino dai capelli corvini in quel momento stava seduto sulle gambe
della madre mordicchiando i suoi giocattoli e si guardava quasi sempre
intorno come se sperasse di trovare qualcuno. “Chi
stai cercando, piccolo?” chiese dolcemente Lily tenendosi
vicino Harry. Sapeva
perfettamente bene chi stava cercando. Era la stessa storia ogni sera;
attorno alle 7 aspettava impazientemente il ritorno di suo padre dal
lavoro. Sicuramente non era possibile per un normale bambino di un anno
essere capace di determinare il tempo, ma Harry non era per nulla
ordinario. Harry e i suoi genitori erano Maghi. James era un Purosangue
mentre Lily proveniva da una famiglia Babbana. Comunque lei era una
delle streghe più talentuose della sua generazione. In
quel momento James entrò dalla porta principale, sembrava un
po’ frustrato ma alla vista di Harry e Lily i suoi occhi
nocciola si illuminarono e un piccolo sorriso si fece largo sul suo
volto. “Hey,
come sta il mio ometto?” chiese James avvicinandosi con
lunghi passi verso Lily e prendendo in braccio Harry che borbottava
freneticamente per richiamare l’attenzione di suo padre. “James!
Quante volte te lo devo ripetere? É un ragazzo, non un
uomo.” Lo riproverò Lily anche se con poca
convinzione. James
si limitò a scuotere le spalle e rispose: ”Ragazzo
è così… non so. Mi suona strano, come
se lo rimproverassi. Lui è il mio
‘ometto’.” Lily
sorrise a suo marito. Secondo lei James non voleva suonare troppo
paterno dal momento che aveva solo ventitre anni. Lily stava per
alzarsi ed andare a preparare la cena quando una bussata li interruppe.
James si mise subito in allerta. Silenziosamente mise Harry in braccio
a Lily ed estrasse la bacchetta. Sempre senza fare il minimo rumore si
avvicinò alla porta e indicò a Lily di andare
nell’altra stanza con il bambino. Lily annuì e se
ne andò velocemente. Normalmente Lily non avrebbe preso
ordini da nessuno, neanche da James, ma da quando quella maledetta
profezia era stata pronunciata le cose erano cambiate in modo
drammatico. Si erano trasferiti a Godric’s Hollow e solo
pochissimi selezionati sapevano dove si trovava. Lily
aspettò con apprensione, la bacchetta stretta in una mano
mentre continuava a tenere in braccio Harry. Avrebbe affatturato
chiunque sarebbe entrato e avrebbe fatto un incantesimo
d’ombra sul suo unico figlio per nasconderlo. Udì
James sussurrare un incantesimo che gli avrebbe permesso di vedere chi
c’era alla porta. Improvvisamente questa venne aperta e Lily
potè sentir ridere ed una voce che conoscevano tutti molto
bene. Si lasciò scappare un sospiro di sollievo senza
nemmeno sapere di aver tenuto il fiato per tutto il tempo.
Uscì dalla stanza e andò al piano di sotto. Era
abbastanza sicura che ci fossero i vecchi amici di suo marito, Sirius e
Peter. Sirius l’aveva sempre infastidita senza un motivo
preciso, cazzeggiando sempre in giro con James e mettendo
quest’ultimo in ogni sorta di guaio. Logicamente James non
era del tutto innocente, ma dato che ora Lily era sua moglie preferiva
rimproverare Sirius. Peter
era sempre così tranquillo che Lily a volte si chiedeva che
cosa ci stesse a fare il Malandrino. Remus era l’unico con
cui Lily avrebbe potuto avere una conversazione intelligente.
Sfortunatamente non poteva essere lì quella notte a causa
del suo ‘piccolo problema peloso’ come Sirius
aveva, in modo così sensibile, chiamato la sua condizione. “Potevi
dirlo che venivi a farci visita, Felpato” rimarcò
Lily mentre allungava Harry al suo padrino che entusiasta lo prese in
braccio abbracciandolo il più forte possibile. “E
dove ci sarebbe stato il divertimento?” gli chiese mentre
regalava ad Harry la sua personale ed unica risata così
simile ad un latrato. Harry intanto stava agitando
tutt’intorno le braccina e faceva risolini a Sirius e alle
sue espressioni buffe. Lily guardò con affetto suo figlio;
era veramente affezionato al suo padrino. Anche Peter lo stava
guardando e Lily non era sicura di averlo solo immaginato o no, ma una
forte emozione aveva preso il sopravvento su Codaliscia.
Un’espressione quasi di dolore era evidente nei suoi occhi. “Peter,
tutto bene?” gli chiese appoggiando una mano sulla sua spalla. Peter
velocemente spostò lo sguardo e si mosse un po’ a
disagio. “Si
ehm… ho solo… ehm, avuto una giornata pesante,
tutto qua…” sembrava veramente stanco. “Non
dirlo a me.” Si unì a lui James. “ho di
sicuro avuto il peggiore dei peggiori giorni oggi.” “Oh,
che ti è successo?” chiese velocemente Sirius
mentre continuava a lasciar tirare ad harry le ciocche nere che
arrivavano fino alle spalle. “Beh,
con tutti quegli attacchi che arrivano a destra a manca ed anche al
centro, non so quanto tempo ci vorrà prima che vada tutto a
rotoli.” James
aveva un’espressione triste nei suoi occhi nocciola
solitamente brillanti. James amava essere un Auror, anche se aveva
confessato di esserlo diventato dato che era stata la carriera che
aveva scelto Sirius, ma si era velocemente innamorato del suo ruolo
come combattente della Luce. Comunque,
dopo che era stata pronunciata la profezia su Harry, James era
diventato sempre più paranoico. Non gli andava a genio
l’idea che suo figlio dovesse affrontare una così
grande responsabilità, ‘Salvare il
mondo.’ Questo era il suo lavoro, non quello di Harry.
Così essendo James appunto James, ora lavorava giorno e
notte per eliminate le schiere di Voldemort. Questo però
stava diventando sempre più stressante. Sembrava che
Voldemort fosse sempre un passo più avanti rispetto agli
Auror. Sirius sembrava un po’ sconfortato
dall’espressione del suo migliore amico. Sirius, Remus e
James erano Auror, come anche Peter, ma James era l’unico che
vedeva questa guerra come ragione di vita. Voleva che finisse
così Harry avrebbe potuto vivere una vita normale. Lily
sospirò e prese dalle braccia di Sirius il piccolo Harry che
giocava e cullandolo dolcemente, lo portò nella sua
cameretta al piano di sopra. Lo mise nel lettino tirò
giù capelli passandoci in mezzo le mani
nell’ennesimo inutile tentativo di farli sembrare ordinati. “Adesso
potresti anche pensare che sia divertente, Harry, ma fidati, quando
sarai più grande non troverai più così
spassoso metterti a posto questa chioma.” Raccontò
Lily al piccolo bimbo moro mentre questo rideva e cercava di afferrare
le dita della madre mentre lei accarezzava gentilmente i capelli. Lily
si girò e lasciò Harry a giocare felice nel
lettino. Stava per scendere le scale quando improvvisamente
realizzò con un strano presentimento che qualcosa non stava
andando per il verso giusto. Non era qualcosa che aveva sentito ma
l’effettiva e totale mancanza di suono. I
tre uomini giù in salotto erano mortalmente silenziosi. La
cosa di per sé era strana, essendo Sirius presente. Lily
velocemente tirò fuori la bacchetta e fece un respiro
profondo. Quello che vide quando entrò nella stanza
l’avrebbe tormentata per il resto dei suoi giorni. Sul
pavimento si trovava il corpo del suo James con una pozza di sangue
accanto alla sua testa che continuava a crescere. Una bottiglia rotta
di Fire Whiskey giaceva poco lontano da lui. Anche Sirius era sdraiato
sulla schiena sicuramente privo di conoscenza. “Oh…
mio Dio… James… oh, James!...Sirius!...Oh,
Merlino!” Lily
si precipitò vicino a James, dimenticandosi completamente
della terza persona presente nella stanza. Se Lily l’avesse
visto in piedi appena dietro la porta forse sarebbe stata capace di
fermare la tragedia che si stava profilando all’orizzonte,
ormai sempre più vicina. Appena Lily si avvicinò
a James, Peter che teneva la banchetta puntata contro di lei, le si
mise alle spalle e l’attaccò prima che potesse
raggiungere il marito. “Stupeficium”
sussurrò. Lily
cadde e fu inghiottita dall’oscurità ancora prima
di colpire il pavimento. Peter osservò i suoi vecchi amici,
tutti che giacevano sul pavimento della loro casa, colpiti e traditi da
un loro amico. Respirava debolmente e cercava di calmare il cuore
impazzito. Era certo che se non avesse lanciato
quell’incantesimo insonorizzante sulla porta, Lily sarebbe
stata in grado di udire il suo cuore battere nel petto più
forte del rumore del rompersi della bottiglia o di quello
dell’attacco che James e Sirius avevano così
meschinamente subito. Lanciò
un’ultima veloce occhiata ai suoi amici, lasciò
goffamente la stanza e si diresse verso la cameretta di Harry;
ripeté per tutto il tempo sottovoce “Perdonami,
Harry… scusa James… Sirius, scusami
tanto.” Non
aveva pensato di andare così lontano, aveva sperato che
James o Sirius o addirittura Lily sarebbero riusciti a fermarlo, ma
dato che non si aspettavano nessuna forma di tradimento da parte sua,
fare da solo un attacco e rapire Harry, era riuscito ad arrivare fino
lì. Non voleva realmente tutto questo, ma non
c’era altro modo. L’Oscuro Signore era stato molto
chiaro nel dare le istruzioni. Harry avrebbe incontrato il suo destino
per mano delle stesso Lord Voldemort. Lentamente
aprì la porta e trovò Harry che dormiva
profondamente abbracciando stretto il suo pupazzo a forma di Ippogrifo.
Peter guardò il bambino che dormiva e sentì
quell’orribile sensazione di colpevolezza colpirlo forte.
Stava conducendo quel bambino verso la morte. Harry aveva solo un anno
e non aveva neanche ancora detto la sua prima parola. Peter si era
sentito così felice per la nascita di Harry come anche gli
altri tre Malandrini, ma da quando la Profezia era stata pronunciata le
cose erano cambiate. Era stato profetizzato che quel bambino avrebbe
causato la caduta del Signore Oscuro, no, questa non doveva essere una
possibilità. Il Signore Oscuro doveva vincere quella guerra.
Peter avrebbe ottenuto potere oltre ogni immaginazione. Il bambino
doveva andarsene. Convincendosi che si stava solo assicurando il suo
successo gentilmente prese Harry e lo portò fuori dalla
stanza, al piano di sotto, e senza voltarsi verso i tre corpi che
giacevano scompostamente sul pavimento del salotto, Peter
aprì la porta e lasciò Godric’s Hollow
per sempre…
XXX
Peter
corse fuori dalle barriere poste a protezione del cottage e si
Smaterializzò nel nascondiglio del suo Signore. Con mani
tremanti pose Harry sul pavimento di pietra ai piedi di Lord Voldemort.
Sorprendentemente Harry era ancora profondamente addormentato non
cambiò neanche posizione. Peter si
inginocchiò,gattonò fino a Voldemort e
baciò l’orlo della sua veste mentre parlava con
voce bassa e tremula: “Maestro,
ho fatto tutto quello che mi hai chiesto. Maestro, questo è
Harry.” Voldemort
spostò i suoi occhi scarlatti sul bambino dormiente e
lasciò che sul suo viso si formasse un sorriso soddisfatto.
Era un uomo attraente con lunghi capelli neri e tratti che gli avevano
meritato molte attenzioni durante la gioventù.
L’unico particolare che lasciavano trapelare il mostro che
era erano quel paio di demoniaci occhi rossi che sembravano bruciare
dall’interno chiunque osasse guardarlo. Spostò via
lo sguardo da Harry e lo posò sulla figura accucciata della
spia Mangiamorte. “Alzati
Codaliscia, hai agito bene. Per una volta non hai mandato tutto a monte
e hai portato a termine la tua missione.” Guardò
l’uomo miserabile, così simile ad un ratto,
alzarsi tremante, balbettare i suoi ringraziamenti e
l’ascoltò vaneggiare su quanto fosse un Lord
generoso. “Basta!” Peter
si zittì all’istante. “Bella,
prendi il ragazzo e lasciami dare un’occhiata ravvicinata al
marmocchio.” Bella
subito andò a tirare Harry su dal freddo pavimento e lo
portò davanti al Signore Oscuro affinché potesse
vederlo. Voldemort colse tutti i particolari del bimbo. Era disgustato
dai bambini in generale. Non aveva per niente dimenticato come questi
lo avevano schernito e ridicolizzato in quell’orribile
orfanotrofio che aveva rappresentato il suo passato. A parte questo,
quel bambino aveva una aura magica così potente che sembrava
librarsi nell’aria tutt’attorno al ragazzo. Era
potente, non c’era alcun dubbio e se Voldemort avesse
lasciato vivere quel marmocchio allora quel Potter molto probabilmente
sarebbe stato la causa della sua caduta. ‘Un così
grande spreco di potere.’ Pensò Voldemort.
Tirò fuori la bacchetta e udì i respiri
trattenuti dei pochi fidati Mangiamorte lì presenti. Sorrise
fra sé e sé, sarebbe stato dolce, e aveva tutta
l’intenzione di godersene ogni singolo istante.
Puntò la bacchetta alla testa di Harry mentre questo apriva
gli occhi verdi come se vi fossero stati incastonati degli smeraldi e
lo guardava innocentemente. Ci fu un incantesimo sussurrato ed
un’improvvisa luce verde riempì la vista dei
presenti. Peter chiuse gli occhi appena prima che
l’incantesimo fosse pronunciato, ma potè comunque
vedere la luce verde penetrare le sue palpebre serrate.
‘Scusa Harry.’ Fu tutto quello che
riuscì a pensare prima che la luce splendente si spegnesse e
riportasse ancora una volta tutti nelle tenebre.
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Allora,
che cosa ne pensate? Vi ha attirato? spero
di sì, ci vediamo al prox capitolo, che spero di postare
entro la fine della prossima settimana RECENSITE un
bacione ladyarle
Allora,
bentornati o benvenuti al nuovo capitolo di questa mirabiliante fanfic!
Ci siamo lasciati la volta scorsa con un Harry colpito da un Avada
Kedavra…. Come andrà a finire nessuno lo
sa… okay, credo di aver esaurito la mia dose quotidiana di
rincretinismo acuto, quindi cercherò di ritrovare il mio
cervellino che in questo momento sta giocando a nascondino e
tornerò, almeno all’apparenza, una ragazza seria. Leggete
pure e pensate a tanti commentino per la nostra autrice che
là sperduta oltre la Manica aspetta impaziente i vostri
pareri. L’autrice
ringrazia di cuore tutti quelli che commentano o anche soltanto leggono
la storia (e che a mio parere potrebbero anche sprecare 2 minuti del
loro tempo per farle sapere che cosa ne pensano…) Se
andate sulla sua pagina sul sito www.fanfiction.net,
c’è un concorso per premiare questa storia come
miglior AU, se siete interessati fateci un salto e votate anche!!! Ricordatevi
di leggere gli avvisi dopo il capitolo. A
dopo ladyarle
Disclaimer:
io non possiedo Harry Potter e tutto ciò che può
essere riconosciuto appartiene a J K Bowling. Questa storia
è anche ispirata a “A Shattered
Prophecy” di Project Dark Overlord.
Lily
sospirò e appoggiò sulla scrivania le pergamene
che stava disperatamente tentando di correggere. Pozioni era una
materia molto più difficile di quanto la gente di solito
pensasse. Si stiracchiò all’indietro sulla sedia e
si massaggiò il collo stanco per aver tentato di correggere
tutto prima di andare a letto. Diede un’occhiata
all’ambiente intorno. I suoi appartamenti ad Hogwarts erano
decisamente accoglienti malgrado fossero situati nei Sotterranei.
Certamente lei aveva aggiunto al tutto un tocco femminile e aveva
decorato al meglio possibile i muri di cemento. Sparse sulla scrivania
teneva le foto di coloro che amava. Si era sempre sentita a suo agio se
poteva smettere di lavorare e guardare il viso di una persona cara.
Ormai riusciva a malapena a vedere James. Lei con il suo insegnare
Pozioni e lui con i suoi doveri da Auror, poi erano entrambi membri
dell’Ordine della Fenice. Questo toglieva loro tutto il tempo
che avrebbero potuto passare insieme da soli. Le vacanze erano gli
unici momenti che poteva passare con la famiglia. Avrebbe
lavorato a tempo pieno per l’Ordine se non fosse stato per
suo figlio, Damien. Aveva iniziato Hogwarts due anni prima e lei aveva
accettato la cattedra di Insegnante di Pozioni appena le era stata
offerta. Sapeva che Damien si sarebbe lamentato di non poter combinare
nulla mentre lei era lì ma quella non le era sembrata una
motivazione sufficiente per non accettare. Sospirò di nuovo
e prese in mano una sua foto. Era stata scattata solo l’anno
scorso mentre Damien era al primo anno. A differenza di suo fratello
maggiore, Damien non era la copia spiccicata di James. Aveva anche lui
i capelli neri, ma non scarmigliati come quelli del padre. Aveva gli
occhi di James, profondi occhi nocciola che utilizzava sempre per
tirarsi fuori dai guai, nuovamente molto simile al genitore. I suoi
lineamenti erano però quelli di Lily. Aveva il naso della
madre, la sua bocca e persino il suo sorriso. Aveva ereditato persino
il suo forte temperamento. Si poteva considerare un mix ben riuscito
fra i due. Sirius si era preso la responsabilità di far
diventare Damien un rivale di James nel combinare guai. Logicamente
Damien era troppo impaziente di imparare da un Malandrino. Lily
fissò lo sguardo sulla fotografia di James e
sentì il suo cuore bruciare per il dolore della mancanza.
Non lo vedeva da due settimane. Ma quella sofferenza non era nulla in
confronto a quello che provava ogni volta che guardava la foto subito
accanto. Quell’immagine era stata scattata solo tre giorni
prima che venisse… preso. Lily volse gli occhi color
smeraldo al ritratto del suo primogenito, Harry. Stava ridendo e
puntava verso di lei il ditino. Il cuore le si strinse così
dolorosamente alla vista del suo bambino. Spostò lo sguardo
dalla fotografia al piccolo calendario sulla scrivania, la data del
giorno, 31 maggio. Sentì il respiro bloccarsi nel petto. ‘Due
mesi.’ pensò ‘due mesi esatti e sarebbe
stato il suo sedicesimo compleanno e avrebbe frequentato il suo sesto
anno ad Hogwarts.’ Aveva
sempre pensato ad Harry in questi termini. Era difficile per James
parlare con lei ogni volta che sollevava il discorso Harry e che cosa
avrebbe fatto se fosse stato ancora vivo. James aveva affrontato il
blocco emotivo della perdita del figlio ancora peggio di quanto ci si
aspettasse. Dopotutto era stato un suo
amico ad aver rubato Harry proprio sotto il loro tetto e ad averlo
consegnato ad un mostro. James aveva giurato a se stesso di vendicarsi
di Peter e di Voldemort per l’uccisione di Harry. James era
stato fortunato a non rimanere ucciso nell’attentato che
Peter aveva compiuto. Aveva perso molto sangue e il colpo alla testa
l’aveva steso per due intere settimane. Si era sempre
rinfacciato di non essere stato in grado di proteggere suo figlio. Gli
ci erano voluti mesi per pronunciare qualcosa di diverso da ‘
Mi dispiace Harry… perdonami proteggerti.’ Due
anni dopo, l’arrivo di Damien aveva donato a James una
seconda possibilità di vivere. Solo con Damien nella sua
vita James era ritornato se stesso. Era molto protettivo nei confronti
del secondo figlio, ancora più di Lily. Lasciava
però ancora a Damien la possibilità di divertirsi
e persino Lily aveva ammesso che probabilmente non c’era un
bimbo più viziato. Ancora però, Damien era un
bravo ragazzo e non aveva mai dato nulla per scontato. Lily
spostò lo sguardo da Harry e si strofinò forte
gli occhi, si alzò e si diresse verso il piccolo salotto che
conteneva il suo letto a quattro piazze. Era sul punto di buttarsi sul
letto quando un leggero bussare alla finestra la mise in allerta.
Guardò fuori dall’apertura ovale e vide un piccolo
gufo marrone che la osservava. Lily sorrise e si precipitò
alla finestra per permettere alla piccola creatura di entrare.
L’animale gufò felice e subito sporse la zampa
presentando un piccolo rotolo di pergamena. Lily lo prese riconoscente
e non notò che il gufo aveva subito ripreso il volo. Lily
sapeva che la lettera era di James poiché lui inviava sempre
dei gufi del Ministero. Aprì velocemente la busta e
cominciò a leggere: Cara
Lily, come
stai amore? Spero
che ti stia tenendo lontano dai guai. Questo mi fa venire in mente,
come sta il nostro piccolo combinadisastri? Spero che tu non
l’abbia mandato troppe volte in punizione. Dì a
Damy che ho ottenuto i biglietti per la Coppa Mondiale ed andremo di
sicuro a vederla. Bulgaria contro Irlanda! Non vedo l’ora! Ma
ahm… come te la passi cara? Se
tutto andrà bene dovrei venire a trovarti questo fine
settimana; magari potremmo andarcene insieme ad Hogsmeade quando
avrò finito.. Abbi
cura di te tesoro e salutami Dami. Con
amore, James. Lily
sorrise e mise da parte la lettera. James e il Quidditch, non
c’era nessuna separazione fra i due. Damien però
sarebbe rimasto contento, era andato avanti con i biglietti di quella
partita per tre intere settimane. Sapeva che James tifava
l’Irlanda mentre Sirius e Damien erano sempre stati
sostenitori della Bulgaria. ‘Questo dovrebbe
diventare interessante.’ Pensò Lily mentre
avanzava verso il letto e tirava su le coperte. Era talmente stanca che
si ritrovò subito mezza addormentata. Il suo ultimo pensiero
coerente fu ‘Chissà per chi avrebbe tifato
Harry…’ XXX In
una stanza poco illuminata, piena di vari libri e pergamene, sedeva un
mago alto dai capelli scuri. I suoi occhi blu erano immobili sul
bicchiere nella sua mano, mentre sedeva sulla sedia imbottita. Lo
sguardo fisso sul liquido ambrato nel bicchiere come se stesse
aspettando che quello cambiasse colore. La verità era che a
malapena vedeva la bevanda. La sua mente era distratta da un altro,
più sconvolgente questione. Sapeva
che quello che stava facendo era pericoloso, molto pericoloso. Era
certo, infatti, che gli altri pensassero che lui fosse fuori di testa
per inscenare una cosa simile. Ricattare il Signore Oscuro non era di
certo una cosa da considerare intelligente. Sapeva però che
se avesse avuto successo nella sua missione avrebbe ricevuto poteri
incalcolabili. Sarebbe stato nella cerchia ristretta di Lord Voldemort,
uno degli individui del gruppo d’elitè. Molto
probabilmente sarebbe diventato il suo Mangiamorte più
potente. Il gioco valeva la candela. Le mani di Jason Riley tremarono
quando pensò di nuovo a cosa stava rischiando.
Portò il bicchiere alle labbra e tracannò tutto
d’un fiato il resto della bevanda sperando di allontanare dal
petto la gelida paura che lo attanagliava. Appena
il bicchiere vuoto ebbe toccato il tavolo, le luci tremolarono
momentaneamente per poi saltare del tutto. Il Mangiamorte sedeva
impietrito sulla sua sedia mentre la dimora veniva inghiottita dalle
tenebre. Strinse saldamente nella mano la bacchetta, le nocche
diventarono bianche a causa della forza che stava utilizzando.
Lentamente si alzò in piedi , i suoi occhi sfrecciavano
lungo tutti gli angoli della stanza. “Lumos.”
Sussurrò e l’estremità della bacchetta
si illuminò, ma sembrava che la luce prodotta non fosse
abbastanza per risultare confortante. Stringendo
con forza la bacchetta illuminata, Jason Riley attraversò la
stanza, avvicinandosi alla porta. Sapeva che lui sarebbe venuto. Ne era
certo. Jason aprì la porta ed uscì, la sua mente
gli diceva che non doveva essere così spaventato. In piedi
sulla soglia, Jason aspettò di vedere se riusciva a scorgere
qualcuno. Tenne alta sopra la testa la bacchetta illuminata ma non
riusciva ad intravedere anima viva. Appena
uscito dalla stanza lo sentì, l’improvviso
cambiamento dell’atmosfera attorno a lui. Poteva quasi
toccare con una mano la magia presente nell’aria. Si
bloccò sul posto ed attese. Lottando contro il panico
parlò, senza girarsi attorno per affrontare in faccia il
visitatore. “Sapevo
che saresti venuto.” Disse, parlando girato di schiena. “Lo
stesso però non eri pronto.” Giunse la risposta. Jason
si girò lentamente per fronteggiare lo sconosciuto. Fece del
suo meglio per scrutare attraverso l’oscurità ed
individuarlo. Poteva solo intravedere la sua silhouette. “Sei
venuto per uccidermi?” chiese Jason,la paura lo assaliva ad
ondate. La
figura avanzò di un passo così che la luce che
fuoriusciva dalla bacchetta di Jason lo illuminasse. Jason
poté cogliere l’aspetto del Mago di fronte a lui.
Vestito in abiti scuri, il viso nascosto da una maschera
d’argento che lasciava esposti solo gli occhi verdi come
smeraldi, stava in piedi colui che i Mangiamorte avevano imparato a
temere. Il figlio dell’Oscuro Signore. Il Principe Oscuro. “Hai
tradito Lord Voldemort. La tua punizione è la
morte.” Jason
notò che anche se il ragazzo di fronte a lui
teneva in mano la bacchetta, non gliela stava puntando contro.
Cercò di sfruttare quel particolare a suo vantaggio. “Se
tu mi dessi un’altra possibilità, se solo mi
permettessi di scusarmi. Non avevo intenzione di… AVADA
KEDAVRA!” Jason compì una mossa improvvisa,
lanciando l’Anatema che uccide al suo avversario. Il
Mago con la maschera d’argento saltò lontano,
spostandosi dalla traiettoria del getto verde. Jason prese velocemente
la mira e tentò ancora una volta di ucciderlo. Prima
che le parole lasciassero del tutto la bocca, la sua bacchetta venne
improvvisamente strappata via dalla sua mano. La forza
dell’Incantesimo non verbale di Disarmo era stata
così improvvisa e potente che la bacchetta fu letteralmente
sbalzata via. La stanza precipitò nuovamente
nell’oscurità quando la bacchetta di Jason si
spense non appena toccò il pavimento. Il
Mangiamorte colse l’occasione e abbassò la testa
per non rimanere colpito da una qualche Maledizione. Si
precipitò verso le scale, rimanendo il più
chinato possibile. Era corso giù per le scale e si stava
affrettando verso il camino per andarsene lontano da lì.
Aveva solamente raggiunto la fine delle scale quando sentì
la punta di una bacchetta premuta contro il retro del suo collo. “In
piedi!” giunse l’ordine e il Mangiamorte lentamente
si alzò. Era
almeno nove o dieci centimetri più alto del Principe Oscuro
ma questo fatto non riusciva a confortarlo in nessuna maniera. “Ti
prego.” Tentò nuovamente Jason. Le luci
tremolarono riaccendendosi e Jason si ritrovò a guardare
dritto dentro un paio di sorprendenti occhi verdi, che per suo sgomento
non contenevano alcuna traccia di pietà al loro interno. “Sei
un traditore, e ai traditori è riservato un solo
destino.” Gli sibilò il Principe Oscuro. Prima
che Jason potesse fare qualsiasi cosa un getto di luce verde lo
colpì in mezzo agli occhi e il Mangiamorte cadde, morto. Il
Principe Oscuro lanciò una sola occhiata al corpo che stava
riverso ai suoi piedi prima di girarsi e andarsene. Il suo compito
completato. XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
ANGOLO
DELLA TRADUTTRICE: Bene
ragazzi, eccoci finalmente giunti alla fine della seconda puntata di
questa bellissima fanfic.… Allora quali sono i vostri
commenti a caldo rispetto a questo insolito Harry??? E sulla presenza
di questo Damien, il fratellino minore??? Fatemi sapere che cosa ne
pensate, accetto critiche, consigli, se ce ne sono anche qualche
complimentino. L’autrice, la fantastica kurinoone, sarebbe
molto felice di leggere i vostri pareri che io gli tradurrò
e a cui lei solitamente risponde. Quindi signori lettori e signore
lettrici (o signorine, come preferite) continuate a leggere, commentare
e se avete qualche dubbio o perplessità sulla storia, potete
contattarmi col bottoncino sull’account dell’autore
e io sarò felicissima di rispondervi. Passiamo
ora ai vari ringraziamenti: - Jayne:
spero che con questo capitolo le tue domande sulla morte di Harry si
siano chiarite… James e Sirius li incontreremo di persona (e
non più solo descritti da Lily) nel prossimo capitolo, che
questo te lo posso anticipare, introdurrà un po’
dei personaggi che la Rowling ci ha insegnato ad amare…
Riguardo le altre anticipazioncine che tanto chiedi… se ti
svelo come va avanti che sorpresa è??? Ti svelo solo due
cosine sui prossimi due capitoli: nel terzo vedremo la comparsa di
molti membri dell’Ordine, mentre nel quarto la scena
sarà tutta incentrata sul misterioso ragazzo dagli occhi
verdi di cui hai appena finito di leggere! Kurinoone ti ha scritto:
“Grazie per le parole carine che hai scritto. James, Lily e
Sirius staranno bene. Spero che ti piacerà anche il
resto.” Ora non mi resta che salutarti, e ti aspetto al
prossimo commento! Un bacione puccioso. Tua jules. - jomarch:
grazie mille per i complimenti sulla storia! Kurinoone, che ha
apprezzato tantissimo il tuo commento ti ha anche scritto:
“Grazie per la recensione. Sì, Harry
verrà allevato da Voldemort.” Ci vediamo alla
prossima recensione! A proposito, cosa ne hai pensato di questo
charter?? Un bacione jules - Padfoot_07:
ciao Syria, voglio scusarmi se non sono riuscita ad aggiornare
prestissimo ma le vacanze me lo hanno impedito… sono
contenta che la storia ti abbia incuriosita, è successo
anche a me quando l’ho trovata per caso in lingua originale,
non sono più riuscita a scollarmi dal computer prima di
averla finita!!! Kurinoone ti ha scritto:”Grazie per la
recensione. James e Lily sono vivi in questa fic ma non troveranno
Harry, o almeno non presto.” Ci vediamo alla prossima
recensione spero e… direi di aver finito! Un bacione jules
- ginny89potter:
ecco qua la furbacchiona che si è andata a leggere la
versione inglese senza aspettare la traduzione!! Non ti preoccupare,
hai fatto benissimo, in questo caso l’avrei fatto anche io!
Certo però che così ti sei tolta tutta la
sorpresa e la suspance e la traduzione ti servirà solo a
capire certi passaggi dal punto di vista della forma… ti
ringrazio per pensare che comunque la traduzione sia importante!
Kurinoone ti ha scritto: “Grazie per la recensione. Sono
onorata che ti piaccia e che pensi che la trama sia buona. Spero che ti
possa piacere anche il resto.” Non mi resta altro che dirti
arrivederci al prossimo commento! Un bacione jules. - WingsHP:
ehilà, grazie mille per aver letto e commentato, significa
molto sia per me che per l’autrice, che sperduta
là oltre la Manica aspetta i vostri commentino…
comunque, anche a me all’inizio non andavano a genio le
storie con un Harry Oscuro, anche perché metà
delle volte te lo proponevano con relazioni torbide con Voldemort,
quindi scoprire questo nuovo tipo di Harry Oscuro, molto diverso da
quello proposto nelle varie storie italiane, mi è piaciuto
talmente tanto che non sono riuscita a lasciarlo là nella
sua lingua originale. Harry è tanto bello proprio
perché è così buono, mi avevi scritto.
Posso dirti che nei prossimi capitoli, soprattutto quelli
più avanti, verrà svelato un Harry con una
personalità molto più complessa di quello
proposto dalla Row, questo almeno a mio parere, ma non voglio svelarti
troppo altrimenti ti toglierei tutta la sorpresa. Riguardo la
Harry/Ginny, purtroppo per te, dovrai aspettare veramente molto nel
corso della storia, ma credo che alla fine rimarrai ripagata. Lily e
James a quanto puoi vedere non sono morti, anche se al nostro James
mancava tanto così per rimanerci secco. Riguardo alla scelta
dei personaggi da mettere nella presentazione ho deciso di mettere
quelli che l’autrice aveva messo, anche perché
James avrà un ruolo più da protagonista rispetto
alla consorte. Personalmente non ho letto la storia “A
Shattered Prophecy” ma tenterò di rimediare, ma a
questo proposito ti lascio leggere le parole a te rivolte
dall’autrice: “Grazie per la recensione. Penso che
troverai questo Harry Oscuro un po’ diverso dalle solite
storie con un Harry votato al Male. “A Shattered
Prophecy” di Project Dark Overlord è una storia
fantastica e scritta in modo stupendo. Il tema è simile al
mio, ma la storia è completamente diversa. Questa
è la storia che mi ha invogliato a scriverne una io stessa.
È semplicemente fantastica!”. Giunta fin qui non
mi rimane che aspettarti alla prossima recensione! Un bacione jules
- kyoasakura:
grazie mille di aver detto il tuo parere, sono contentissima che la
storia ti sia piaciuta e lo è anche l’autrice che
ti ha scritto: “Grazie mille per i commenti! Sono onorata che
fino a questo punto la storia ti sia piaciuta. Spero che tu ti goda
anche il resto!” non mi resta che dirti arrivederci al
prossimo commento, o almeno spero, un bacione jules (ladyarle) - liselotte:
grazie mille pure a te per aver detto la tua opinione, mi ha fatto
davvero molto piacere! Kurinoone ti ringrazia e ti scrive:
“Grazie per la recensione. Anche io adoro le storie AU dove
James e Lily sono vivi e hanno avuto altri bambini. Spero che ti
piaccia anche questa storia!” non mi resta che salutarti fino
al prossimo commento, sperando che ci sia. Rimanendo in tema, cosa ne
pensi di questo capitolo?? Un bacione jules Ringrazio
anche per aver aggiunto la storia ai loro preferiti: 1 -
acdcman 2 -
briciola88 3 -
Bulm88 4 -
ginny89potter 5 -
Hermy_88 6 -
itasilelen 7 -
Jayne 8 -
Kaled 9 -
kyoasakura 10
- Lela92 11
- liselotte 12
- okami the best 13
- Padfoot_07 14
- Roxy 15
- WingsHP 16
- _SiMoNa_ Un
bacione Vostra Ladyarle
IMPORTANTE
LEGGERE: Dato
che questa storia consta di ben 65 capitoli ed ho altre storie in
cantiere ho deciso di istituire alla fine di ogni capitolo di ogni
storia un nuovo angolino dove vi darò alcune informazioni di
tipo logistico (DATE) sulle varie storie in corso… questo
aiuterà voi, credo, a sapere circa quando aspettarvi un
nuovo capitolo nelle varie storie, e me ad essere più
puntuale con le traduzioni e gli aggiornamenti…. Vi do
quindi il benvenuto al nuovo fiammante….
ANGOLINO
DEL CALENDARIO: Benvenuti
alla nuova rubrica del capitolo…. Cominciamo ora con i vari
aggiornamenti!! 1.
Il terzo capitolo di “The
Darkness Within” (questa storia per chi fosse un
po’ sbadato o semplicemente stanco) verrà
aggiornata nuovamente il giorno 26
settembre 2008, tempo ed impegni permettendo. Vi premetto
un po’ di spiegazioni, anche se minime ed anche sorpresine
piccine piccine. 2.
Il quarto capitolo di “I
Need You”, altra traduzione che potete trovare
sotto l’account di krstna, verrà postato il giorno
09
settembre 2008, sempre tempo ed impegni permettendo. 3.
Il terzo capitolo della mia storia “Sub
Rosa Amor Vinces”, che potete trovare sotto il
mio account, per chi non l’avesse letto si chiama ladyarle,
verrà postato il giorno 02
ottobre 2008, mi scuso per non riuscire a farlo prima e
per la lunga attesa rispetto al precedente capitolo, ma questo
necessita ancora di qualche piccolo ritocco. Questa storia ambientata
all’epoca dei Malandrini e narrata da un misterioso
personaggio ha come personaggi i soliti protagonisti ma con qualche
sostanziale differenza, a voi il compito di leggere e giudicare. 4.
Il giorno 22
settembre 2008 posterò il primo capitolo di una
fanfic su Naruto con protagonisti il team di Shikamaru e
quello della Sabbia. Il titolo è “Oh,
troublesome” ed avrà un aggiornamento
mensile. 5.
Infine, per chi volesse, ho scritto una songfic dal titolo
“Il
Cerchio Della Vita” sulla coppia Naruto e
Hinata, per chi volesse leggere e farmi sapere il suo pensiero lo
ringrazio già in anticipo.
Arrivederci
quindi al 09 settembre sull’account di krstna. Un
bacione ladyarle
Allora,
bentornati per nuovo capitolo di questa mirabiliante fanfic!
L’ultima volta abbiamo incontrato una dolce e melanconica
Lily ed uno strano ragazzo dagli occhi verdi, chi mai sarà
questo Principe Oscuro che i Mangiamorte tanto temono… ci
sarete già arrivati immagino
sull’identità dell’aitante giovincello. Leggete
pure e pensate a tanti commentini per la nostra autrice che
là sperduta oltre la Manica aspetta impaziente i vostri
pareri. Se
andate sulla sua pagina sul sito www.fanfiction.net,
c’è un concorso per premiare questa storia come
miglior AU, se siete interessati fateci un salto e votate anche!!! Ricordatevi
di leggere gli avvisi dopo il capitolo. A
dopo ladyarle
Disclaimer: io non
possiedo Harry Potter e tutto ciò che può essere
riconosciuto appartiene a J K Bowling. Questa storia è anche
ispirata a “A Shattered Prophecy” di Project Dark
Overlord.
Lily
non era per niente contenta. Ormai aveva atteso di vedere James per
più di due settimane, ed appena lui era arrivato, non erano
stati in grado di dirsi nemmeno due parole prima che il Professor
Silente richiedesse una riunione urgente per l’Ordine. James
non era nemmeno riuscito a salutare Damien. Sedette con le braccia
incrociate sul petto e cercò in tutti i modi di non far
trapelare il suo malumore. Onestamente, tutto quello che voleva erano
due minuti da passare in privato con suo marito, era per caso chiedere
troppo? I
suoi pensieri vennero interrotti quando l‘intera stanza cadde
improvvisamente nel silenzio. James prese posto al fianco di Lily e le
strinse delicatamente la mano. Lei alzò lo sguardo su di lui
e gli regalò un tiepido sorriso. Guardandosi intorno vide
tutti quei visi che le erano famigliari stanchi e un po’
stravolti. C’era il perenne paranoico Malocchio Moody che
sedeva di fianco all’Auror Kingsley Shacklebolt. Tonks era
facilmente riconoscibile con i suoi capelli color rosa shocking.
C’erano Remus e Sirius seduti vicino a James. La
Professoressa McGranitt ed Piton sedevano vicini esattamente di fronte
a lei e stavano già lanciando al Professor Silente delle
occhiate curiose. Vicino a loro c’erano due sedie vuote che
Lily cercò di ignorare. Non credeva di riuscire a sopportare
di pensare di nuovo a loro. Si guardò intorno, erano
presenti anche altri membri con cui però non aveva
allacciato stretti rapporti e la maggior parte lavoravano al Ministero
della Magia. La
sua attenzione fu calamitata dal Preside che ora stava in piedi di
fronte a tutti i membri. Albus Silente sembrava davvero stanco e
consumato come qualsiasi altro. Si schiarì la voce e la
già poco rumorosa stanza piombò in un religioso
silenzio. Poteva vedere le espressioni presenti su quasi tutti i visi;
alcuni sembravano decisamente irritati per la riunione decisa
all’ultimo minuto mentre altri avevano le facce di chi si sta
preparando a ricevere notizie ancora più tragiche. Silente
decise di condividere con loro la motivazione di quella riunione. “Signore,
Signori. Grazie mille per essere riusciti a partecipare a questo
incontro malgrado il così scarso preavviso. Sono conscio del
fatto che molti di voi hanno dovuto cancellare o posticipare i loro
impegni così cercherò di non rubarvi ancora molto
del vostro tempo.” A questo punto lanciò
un’occhiata significativa a Lily che sembrò
arrossire e abbassò lo sguardo sulle mani abbandonate in
grembo. “È
tutto okay, Lils, nessun altro l’ha notato.” Le
sussurrò giocosamente Sirius. Lily
gli scoccò un’occhiata assassina ma non disse
niente. “Lo
scopo di questa riunione è quello di discutere di alcuni
bizzarri avvenimenti accaduti in questi ultimi mesi.”
Continuò Silente “come tutti voi ben sapete, ci
sono stati un certo numero di attacchi contro dei Mangiamorte negli
ultimi tempi. Molti sono stati uccisi, alcuni gravemente feriti ma
lasciati vivi di proposito. Molti di questi Mangiamorte si sono offerti
volontariamente ai Dissennatori per non dover subire ancora quel
misterioso genere di attentati. Tutto questo non dovrebbe preoccuparci,
ma dal momento che né il Ministero né
l’Ordine si sono presi la responsabilità di
portarli a termine, rimane un’incognita sull’autore
di questi attacchi.” La
stanza rimase silenziosa, tutti gli occhi fissi su Silente. “L’ultimo
attacco è stato portato a termine ieri notte. Un Mangiamorte
di nome Jason Riley è stato ucciso all’interno
della sua abitazione. Il Ministero dichiara di non esserne responsabile
e l’Ordine sa di non averlo fatto. Il che ci riporta alla
domanda di chi scova e poi uccide tutti questi Mangiamorte.”
Concluse Silente con un tono molto preoccupato. “Importa
realmente? Chiunque sia, sta uccidendo dei Mangiamorte. Ci sta
aiutando. Perché questo dovrebbe diventare fonte di
preoccupazione.” Chiese Moody con la sua voce rozza. In
pochi mormorarono il loro assenso con quanto aveva dichiarato Moody. “È
diventato fonte di preoccupazione dal momento che non sappiamo chi stia
facendo questo e per quale ragione.” Spiegò
Silente. “Forse
è stata fondata una seconda società segreta. Come
l’Ordine, forse qualcuno ha formato un altro gruppo per
contrastare Voi-Sapete-Chi e hanno come obiettivo i
Mangiamorte.” Si intromise Tonks. “È
una possibilità.” Silente piegò il capo
nella sua direzione. “Comunque credo che sia saggio scoprire
la verità su questa situazione il prima possibile.” Lily
aveva notato che c’era qualcosa che Silente si rifiutava di
rivelare loro. Aveva passato un sacco di tempo con lui, prima come
Studentessa, in seguito come membro dell’Ordine ed infine
come membro del suo staff, abbastanza tempo per vedere che
l’anziano Mago non era sicuro di dire ad alta voce
ciò che gli frullava in testa. “Silente,
c’è di più vero?” gli chiese,
curiosa di sapere se ci fossero state altre novità. Silente
guardò Lily, i suoi occhi cerulei fissi in quelli di lei
mentre era combattuto sul rivelare o meno i suoi pensieri. Con un
sospiro, cominciò. “Ho
un sospetto, ed a questo punto è tutto ciò che
abbiamo, ma leggendo i fascicoli relativi le morti di quei Mangiamorte,
credo che Voldemort possa essere il responsabile di quegli
omicidi.” All’improvviso
tutti trattennero il fiato a sentire il nome dell’Oscuro
Signore. Silente sospirò all’interno della sua
mente. Quante altre volte avrebbe dovuto dire loro che aver paura di un
nome era ovviamente ridicolo. Voldemort non sarebbe di sicuro apparso
solo sentendo pronunciare il suo nome. “Cosa
ti porta a pensarlo?”chiese la McGranitt, cercando di
ricomporsi al meglio. “Come
ho detto prima è solo un sospetto. Ciò che so per
certo è che se gli uomini al servizio di Voldemort sono
stati targati e uccisi in questo modo, lui non sarebbe rimasto seduto e
non avrebbe permesso il perpetrarsi di questa carneficina.. dai
fascicoli che possediamo, nulla fa presupporre che Voldemort abbia
intenzione di fermare queste morti. In effetti sembra che lui sia
felice della dipartita di questi uomini. Questo mi fa pensare che forse
quei Maghi gli avevano fatto un qualche torto e lui abbia fatto in modo
che venissero uccisi.” Concluse Silente. “Ma
per quale motivo vorrebbe uccidere i suoi stessi uomini. Questo non ha
alcun senso.” Chiese Remus. “Non
lo so. Ecco il motivo per cui credo sia una buona idea cercare tutte le
informazioni possibili.” Qui Silente si rivolse a Piton. “Severus,
devo chiederti di provare a cercare tutte le informazioni che puoi. Ho
qui una lista con tutti i nomi dei Mangiamorte deceduti. Guarda se
riesci a quale missione hanno preso parte prima di morire. Scopri se
hanno in qualche modo sfidato la pazienza di Voldemort.” Silente
passò la pergamena a Piton che la prese senza darle neanche
un’occhiata. I suoi occhi neri erano fissi su Silente. “È
tutto per oggi. Vi ringrazio per la pazienza.” Concluse
Silente con un educato cenno del capo rivolto a tutti. James
si alzò dalla sedia come del resto tutti gli altri. Nella
testa vorticavano tutte le novità della serata. “Che
ne pensi?” chiese Sirius. “Pensi che ci sia
un’altra società segreta o Tu-Sai-Chi ha solo
deciso di fare il ricambio di seguaci?” Lily
lo guardò male ma non commentò. “Non
lo so, Felpato. Questa faccenda mi puzza.” Disse James. “Io
sono d’accordo con Moody. Non credo che ci debba importare
chi li uccide, almeno finché continuano a fare piazza pulita
di Mangiamorte, dovremmo anzi essergli grati.”
Continuò Sirius accompagnando l’amico verso il
camino. Lui non doveva andare da nessuno parte dato che il Quartier
Generale era casa sua. James
non disse nulla. Silenziosamente era d’accordo con Silente.
Se a Voldemort fosse importato della morte dei suoi uomini, avrebbe
già fatto qualcosa al riguardo. Il fatto che non fosse
interessato poteva significare solo che era lui stesso il mandante di
quegli omicidi. XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
ANGOLO
DELLA TRADUTTRICE: Bene
ragazzi, eccoci finalmente giunti alla fine della terza puntata di
questo capolavoro, ringrazio tantissimo kurinoone per questo
gioiellino.… che ne pensate del vostro primo incontro con
l’Ordine? Voi con chi siete d’accordo, con Silente
o con Moody?? Fatemi sapere che cosa ne pensate, accetto critiche,
consigli, se ce ne sono anche qualche complimentino piccino piccino.
Kurinoone sarebbe felicissima di ricevere dei commenti per sapere che
cosa ne pensate della sua storia, vi ricordo che ha ricevuto un
successo enorme in lingua originale e sarebbe bello che anche noi
lettori italiani le facessimo capire ciò che pensiamo del
suo sforzo. Quindi signori lettori e signore lettrici (o signorine,
come preferite) continuate a leggere, commentare e se avete qualche
dubbio o perplessità sulla storia, potete contattarmi col
bottoncino sull’account dell’autore e io
sarò felicissima di rispondervi. Passiamo
ora ai vari ringraziamenti: - Erikappa:
ehhh, sono contentissima che il capitolo ti sia piaciuto!!! Mi ha fatto
molto piacere leggere il tuo commento, comunque per
l’incontro con gli altri dovrai aspettare ancora un
pochinino… ti posso solo svelare che Ginny sarà
fra le ultime ad incontrare Harry e la loro relazione andrà
avanti in modo molto strano ma non per questo brutto… direi
quasi emozionante! Comunque armati di un pochino di pazienza e sarai
ricompensata L’autrice non ha ancora mandato la mail con la
risposta a tutti i commenti ma avevo promesso che avrei aggiornato oggi
quindi modificherò fra pochi giorni il capitolo con anche il
suo ringraziamento! Alla prox, un bacione jules (ladyarle). - DNikSophieG:
grazie per i complimenti, e se vuoi dare una sbirciatina alla versione
inglese fai pure, ma cerca di non toglierti tutta la sorpresa,
altrimenti io che cosa ci faccio qui?? L’autrice non ha
ancora mandato la mail con la risposta a tutti i commenti ma avevo
promesso che avrei aggiornato oggi quindi modificherò fra
pochi giorni il capitolo con anche il suo ringraziamento! Alla prox, un
bacione jules (ladyarle). - Padfoot_07:
ehi Syria, grazie di aver recensito anche questa volta, mi ha fatto
moltissimo piacere e spero anche che continuerai! Comunque nel prossimo
capitolo avrai la possibilità di leggere un capitolo
interamente dedicato alla figura di Harry e scoprirai qualcosina su
come ha vissuto fino ad ora, spero che l’idea ti attiri
almeno un pochino!!! Non vedo l’ora di farti leggere la
reazione di Damy alla presenza di Harry, a me è piaciuta
veramente tanto quando l’ho letta la prima volta, ma dovrai
aspettare ancora un po’, quindi attrezzati con un
po’ di pazienza e intanto goditi gli altri capitoli
L’autrice non ha ancora mandato la mail con la risposta a
tutti i commenti ma avevo promesso che avrei aggiornato oggi quindi
modificherò fra pochi giorni il capitolo con anche il suo
ringraziamento! Alla prox, un bacione jules (ladyarle). - kisa86:
ehilà, non sai quanto mi sono commossa nel leggere il tuo
nome fra quello delle altre nelle recensioni… una delle mie
autrici preferite che mi fa una recensione… mi hai fatto
rischiare un attacco cardiaco, letteralmente! Comunque non affrettare
troppo le tue congetture su uccisioni e Profezie, perché le
sorprese non tarderanno ad arrivare… comunque dovrai
aspettare un pochetto per vedere la reazione di James e Lily, ma nel
prossimo capitolo potrai ammirare il nostro carissimo Harry da
protagonista assoluto in scene, per così dire, casalinghe!
Che te ne è sembrato finora?? La situazione comincia a farsi
interessante? L’autrice non ha ancora mandato la mail con la
risposta a tutti i commenti ma avevo promesso che avrei aggiornato oggi
quindi modificherò fra pochi giorni il capitolo con anche il
suo ringraziamento! Alla prox, un bacione jules (ladyarle). - Smemo92:
eh eh eh, il bello della storia è proprio questa sua
imprevedibilità (spero di averla scritta corretta) del
personaggio di Harry! Sono contenta che ti sia piaciuta e mi
raccomando, continua a farmi sapere che ne pensi dei personaggi fino ad
ora? L’autrice non ha ancora mandato la mail con la risposta
a tutti i commenti ma avevo promesso che avrei aggiornato oggi quindi
modificherò fra pochi giorni il capitolo con anche il suo
ringraziamento! Alla prox, un bacione jules (ladyarle). -WingsHP:
ehilà, ma quante cose hai scritto?? Don’t worry,
mi ha fatto moltissimo piacere leggerle, anche se con alcune mi hai
messo un po’ in difficoltà, però posso
darti qualche data… il capitolo con l’incontro
vero e proprio con i genitori lo pubblicherò verso fine
dicembre (dato che è il numero undici!) ma se mi metto
d’impegno dovrei riuscirci a farlo prima… comunque
per sapere quanto e cosa e come Voldemort ha raccontato ad Harry del
proprio passato dovrai aspettare e raccogliere le informazioni che si
dilungano poi un po’ anche nel sequel, altrettanto bello, ma
un passo alla volta ce la faremo, io a tradurre e tu a saziare la tua
curiosità!!! Anche a me ha fatto tantissima tenerezza sapere
di Damien, e ti assicuro che con l’avanzare della storia te
ne innamorerai letteralmente, è troppo… troppo
Damy perché questo non succeda… sul restare dalla
parte del buio…se ti dico quale parte sceglie ti racconto il
finale della storia! Già non si capisce fino al capitolo 64,
se poi te lo dico già al terzo te ti togli tutto il gusto
della suspance! Comunque sono sicura che se ti piace così
tanto questo Harry ti piacerà tantissimo il prossimo
capitolo, che sarà interamente concentrato sulla sua figura.
L’autrice non ha ancora mandato la mail con la risposta a
tutti i commenti ma avevo promesso che avrei aggiornato oggi quindi
modificherò fra pochi giorni il capitolo con anche il suo
ringraziamento! Alla prox, un bacione jules (ladyarle). - gryffindor_ery:
anche tu sei fra le furbacchione che si vanno a guardare subito la
fine… don’t worry, io avrei fatto la stessa cosa!
Sono contenta che trovi la storia fantastica, rende felice sia me (a
quanto pare ho scelto la storia giusta) e l’autrice! Cosa te
ne è parso della presentazione di tutti questi personaggi?
Per l’aggiungere i capitoli prima ho paura che sia difficile,
dato che vado al liceo devo anche studiare ogni tanto, in
più con lo sport e tutti gli altri impegni il tempo
è davvero pochissimo! Comunque se vedo che divento
più veloce a tradurre (con l’estate ho perso un
po’ la mano, avevo il cervello letteralmente in
vacanza…) cercherò di accorciare i tempi di
aggiornamento che ora dovrebbero aggirarsi sugli ogni 11 giorni circa!
Nel prox capitolo ci concentreremo su Harry, spero che ti possa poi
piacere! L’autrice non ha ancora mandato la mail con la
risposta a tutti i commenti ma avevo promesso che avrei aggiornato oggi
quindi modificherò fra pochi giorni il capitolo con anche il
suo ringraziamento! Alla prox, un bacione jules (ladyarle). - Jayne:
ecco qui finalmente tornata dalle vacanze la mia Jay, mi è
mancato tantissimo no sentire i tuoi commenti durante
l’estate! Cara, per la harry/ginny dovrai ancora aspettare un
bel po’ di tempo, ma sono convinta che non rimarrai delusa,
niente cose troppo mielose da far cariare i denti (anche
perché non potrei permettermi di pagare il conto dal
dentista di tutte le lettrici!!!) che ne dici di questo invece? Ti
è piaciuta la presentazione dell’Ordine? E questa
situazione abbastanza pericolosa? L’autrice non ha ancora
mandato la mail con la risposta a tutti i commenti ma avevo promesso
che avrei aggiornato oggi quindi modificherò fra pochi
giorni il capitolo con anche il suo ringraziamento! Beh, ora torno a
tradurre e a studiare un po’ di mate! Alla prox, un bacione
jules (ladyarle).
IMPORTANTE
LEGGERE: Dato
che questa storia consta di ben 65 capitoli ed ho altre storie in
cantiere ho deciso di istituire alla fine di ogni capitolo di ogni
storia un nuovo angolino dove vi darò alcune informazioni di
tipo logistico (DATE) sulle varie storie in corso… questo
aiuterà voi, credo, a sapere circa quando aspettarvi un
nuovo capitolo nelle varie storie, e me ad essere più
puntuale con le traduzioni e gli aggiornamenti…. Vi do
quindi il benvenuto all’ormai quasi nuovo
fiammante….
ANGOLINO
DEL CALENDARIO: Cominciamo
ora con i vari aggiornamenti!! 1.
Il quarto capitolo di “The
Darkness Within” (questa storia per chi fosse un
po’ sbadato o semplicemente stanco) verrà
aggiornata nuovamente il giorno 06
ottobre 2008, tempo ed impegni permettendo,
perché a scuola ci devo sempre e comunque andare. Avrete la
possibilità di dare una sguardacchiata
all’esistenza del misterioso ragazzo dagli occhi smeraldo. 2.
Il quinto capitolo di “I
Need You”, altra traduzione che potete trovare
sotto l’account di krstna, verrà postato il giorno
29
settembre 2008, sempre tempo ed impegni permettendo. 3.
Il terzo capitolo della mia storia “Sub
Rosa Amor Vinces”, che potete trovare sotto il
mio account, per chi non l’avesse letto si chiama ladyarle,
verrà postato il giorno 02
ottobre 2008, mi scuso per non riuscire a farlo prima e
per la lunga attesa rispetto al precedente capitolo, ma questo
necessita ancora di qualche piccolo ritocco. Questa storia ambientata
all’epoca dei Malandrini e narrata da un misterioso
personaggio ha come personaggi i soliti protagonisti ma con qualche
sostanziale differenza, a voi il compito di leggere e giudicare. 4.
Il secondo capitolo di “Oh,
troublesome” verrà postato il giorno 13
ottobre 2008, sperando sempre di riuscire ad essere
abbastanza puntuale. Questa fanfic su Naruto ha come
protagonisti il team di Shikamaru e quello della Sabbia. Vi
ricordo che avrà un aggiornamento mensile. 5.
Infine, per chi volesse, ho scritto una songfic dal titolo
“Il
Cerchio Della Vita” sulla coppia Naruto e
Hinata, per chi volesse leggere e farmi sapere il suo pensiero lo
ringrazio già in anticipo.
Arrivederci
quindi al 29
settembre sull’account di krstna. Un
bacione ladyarle
Allora,
bentornati per nuovo capitolo di questa particolare fanfic! Dinuovo
puntuale come un orologio svizzero, che emozione! Nell’ultimo
capitolo avete fatto la conoscenza dell’Ordine al gran
completo e Silente ci ha tutti aggiornato della preoccupante minaccia
che silenziosa grava sull’intero Mondo Magico. In questo
capitolo…. Vi dico solo che chi si è
già innamorata del misterioso personaggio con gli occhi
color bosco potrebbe avere un infarto prematuro… sto
scherzando! Io personalmente l’ho adorato già
dalla prima volta che l’ho letto.
Leggete pure e pensate a tanti commentini per la nostra autrice che
là sperduta oltre la Manica aspetta impaziente i vostri
pareri.
Se andate sulla sua pagina sul sito www.fanfiction.net,
c’è un concorso per premiare questa storia come
miglior AU, se siete interessati fateci un salto e votate anche!!!
Ricordatevi di leggere gli avvisi dopo il capitolo.
A dopo
ladyarle
XXXXXXXXXX
Disclaimer:
io non possiedo Harry
Potter e tutto ciò che può essere riconosciuto
appartiene a J K Bowling. Questa storia è anche ispirata a
“A Shattered Prophecy” di Project Dark Overlord.
Harry sospirò e cercò per l’ennesima
volta di riconcentrarsi. Era già difficile capirci qualcosa
di quello stupido Incantesimo anche senza il fastidioso dolore alla
cicatrice che gli spezzava la concentrazione. Ancora una volta
tentò di prestare attenzione a Bella che continuava ad
insistere su quanto lui dovesse focalizzarsi nel provocare sofferenza
fisica e voler veramente rompere l’osso. Era
l’unico modo in cui ‘l’Incanto
Spezzaossa’ avrebbe funzionato. Il suo discorso sul dolore
fece peggiorare il mal di testa di Harry. Le lanciò
un’occhiataccia furiosa mentre lei si stava chiaramente
divertendo del fatto che Harry non fosse in grado di riuscire in
qualcosa su cui lei era decisamente esperta.
“Aww che succede, Principe, abbiamo per caso una giornata
no?”
“Gira al largo Bella, oggi non sono dell’umore per
i tuoi vaneggiamenti da pazza.” Rispose mentre si massaggiava
la fronte con le falangi.
Lei eliminò subito il ghigno che le si era stampato in
faccia e si avvicinò subito ad Harry.
“Harry, come stai? È di nuovo la tua cicatrice?
Scusami Harry, non me ne ero accorta.”
Si scusava mentre scostava malamente le mani di lui dalla fronte e
cercava di determinare quanto dolore stesse affliggendo Harry in quel
momento. Harry cercò di contrastarla più che
potè. Odiava tutto questo. Era stanco di essere utilizzato
come rivelatore dell’umore di suo padre. Quando era
più piccolo, Malfoy e gli altri membri della cerchia
più ristretta erano soliti chiedere ad Harry se gli faceva
male la cicatrice prima di entrare a parlare con Lord Voldemort. E se
non provava dolore prima lo sentiva benissimo dopo che erano entrati.
Harry strinse i denti e cercò di allontanarsi da Bella.
Poteva farcela anche senza di lei.
“Bella, sto bene. Solo lasciami in pace per il momento.
Possiamo continuare l’allenamento appena mio padre si
calmerà.”
“D’accordo, Harry. Fammi solo sapere quando sarai
pronto.”
Bella lo lasciò andare ed fece per uscire dalle sue stanze.
Raggiunse la porta e si girò per vederlo che ancora si
massaggiava la cicatrice. ‘È troppo orgoglioso per
chiedere aiuto.’ Pensò.
“Harry, torno subito con alcune Pozioni Antidolorifiche, e
non voglio sentire nulla che abbia a che fare con un ‘non ne
ho bisogno’.”
Harry sorrise debolmente e le fece un leggero segno d’assenso
col capo. In quel momento non avrebbe detto di no a qualsiasi tipo di
antidolorifico. Lui voleva veramente bene a Bella; era solo che a volte
diventava troppo materna nei suoi confronti e lui non si sentiva a suo
agio. Era stata colei che l’aveva allenato maggiormente,
insieme a suo padre. Era un’ottima insegnante e poteva vedere
quanto ci tenesse a lui. Non sapeva però giudicare se questo
fosse saggio dato che suo padre gli aveva sempre ripetuto che il
sentimento dell’amore e la preoccupazione per gli altri
rendono deboli i poteri di un Mago. In realtà non poteva
rimproverarmi dato che anche lui teneva a Bella. Dopotutto
l’aveva cresciuto.
Era talmente concentrato sui suoi pensieri che non si era nemmeno
accorto del ritorno di Bella.
“Ecco qua.” Disse mentre gli porgeva la piccola
boccetta.
Harry la prese riconoscente a la tracannò in un solo sorso.
L’effetto fu istantaneo ma il dolore alla cicatrice
diminuì solo di un po’. Sarebbe scomparso
completamente solo quando suo padre avesse smorzato la sua ira, era
questo che gli provocava tutto ciò.
“Perché deve sempre infastidirsi o arrabbiarsi
quando io sono nei paraggi?” chiese infelicemente Harry
“Non mancargli di rispetto, Harry.” Lo
ammonì subito Harry.
Harry riuscì a ghignare leggermente prima di lanciarle
un’occhiataccia color verde smeraldo.
“Bene, perdonami se non riesco a trovare il lato divertente
nell’avere la testa che si vuole dividere in due!”
“Non lo fa apposta, Harry. Non vorrebbe vederti soffrire,
lascialo lavorare.”
Harry stava per rispondere quando ad una fitta particolarmente intensa
si portò le mani al volto e si lasciò sfuggire un
gemito di rabbia. Bella si precipitò subito al fianco di
Harry preoccupandosi di cosa avesse potuto far arrabbiare
così tanto il suo Signore.
“Adesso basta! Vado a vedere che cosa lo sta facendo
imbestialire in questo modo!” detto ciò Harry si
alzò, afferrò la maschera d’argento e
si fiondò fuori dalla porta.
Fu davanti ai battenti di quercia degli appartamenti di suo padre in
pochi minuti. Harry aveva dieci anni quando aveva imparato a memoria
tutti i passaggi segreti per entrare ed uscire da Riddle Manor. Aveva
già indossato la maschera per coprire il viso e
bussò una volta. Senza attendere risposta alcuna, Harry
entrò nella stanza che suo padre riservava agli incontri
privati. Lord Voldemort era sorpreso di vedere il suo giovane erede
così di fretta ma ne realizzò velocemente il
motivo. Subito cominciò a ripetere un mantra per arginare
l’ira che fluiva potente nel suo corpo. Rilasciò
la Maledizione Crociatus a cui aveva sottoposto Crebbe. Quel patetico
Mangiamorte si rialzò con lentezza, le sue membra tremavano
ancora violentemente.
“Padrone… p-perdonami…
padrone… no-non s-succederà di
nuovo…”
“Silenzio!” sibilò Voldemort e fece
segno a crebbe di andarsene via. Ringraziando l’arrivo del
Principe Oscuro, Crebbe uscì velocemente.
Una volta che se ne fu andato, Harry tolse la maschera e
fissò lo sguardo negli occhi.
Lord Voldemort si calmò al solo guardarlo. Sorrise e con un
semplice gesto della mano invitò Harry ad avvicinarsi.
Questi fece un paio di passi nella sua direzione prima di bloccarsi.
Harry era l’unico a cui il padre non consentiva di inchinarsi
al suo cospetto.
“Harry, qual è il problema?” chiese.
Harry inarcò un sopracciglio alla domanda del padre.
“Avevo solo pensato di venire a vedere cosa stesse facendo
infuriare così tanto mio padre prima che mi si aprisse in
due la testa!”
Harry pronunciò quelle parole con la voce più
malignamente dolce del suo repertorio.
Lord Voldemort avrebbe ucciso all’istante chiunque avesse
osato rivolgersi a lui con quel tono. Comunque Harry era diverso da chiunque. Dopo
tutto era l’unico figlio di Lord Voldemort.
“Quell’imbecille di Crebbe mi ha portato alcune
spiacevoli notizie. È saltato fuori che Riley aveva un
complice.”
La rabbia e la frustrazione di Harry sparirono completamente e subito
lui entrò nella sua ‘modalità guerriera’.
“Quali sono i tuoi ordini, padre?” chiese con
nessuna emozione riconoscibile sul volto.
Lord Voldemort si avvicinò al figlio e pose le sue mani
bianche ed ossute sulle spalle di Harry guardandolo intensamente negli
occhi.
“Finisci quel ratto!” disse e gli occhi di Harry
divennero all’istante privi di qualsiasi sentimento od
emozione. Permise a suo padre di entrargli nella mente ed in poco tempo
ricevette tutte le informazioni necessarie per completare con successo
la missione. Harry ora aveva un nome, un indirizzo, un volto. Tutto
quello che gli serviva.
Harry era sul punto di andare, ma suo padre rafforzò la
stretta sulla sua spalla e pose una delle sue lunghe dita sotto il
mento del ragazzo, alzandogli leggermente il viso così da
poterlo scrutare in quegli occhi smeraldini
“Mi dispiace che tu sia stato male per questo, Harry. Sai
quanto odi il fatto di catapultarti nelle mie emozioni.”
Harry sorrise, un po’ di calore entrò in quelle
iridi così verdi.
“Lo so padre, è solo durato un po’ di
più questa volta così sono venuto a vedere cosa
c’era che non andava.”
Voldemort osservò Harry che si girava e abbandonava le sue
stanze. Non aveva immaginato che si sarebbe formato un legame
così forte con il suo erede quando gli aveva inferto quella
cicatrice. Qualche volta si sentiva addirittura in colpa per quel
povero ragazzo. Soffriva se Lord Voldemort provava una qualsiasi
emozione in modo forte. Non importava se lui era felice o triste.
Qualsiasi intensa emozione non portava ad Harry nient’altro
che dolore. Lord Voldemort si era ripromesso di controllare le sue
reazioni quando Harry era nei paraggi per non arrecargli dolore
inutile. Logicamente, quando Harry era lontano per qualche compito,
Lord Voldemort poteva essere tanto felice quanto triste egli volesse
essere senza il la paura di fargli del male. Sembrava che Harry subisse
tutto quello solo quando era nelle immediate vicinanze del Signore
Oscuro. Quando era lontano da lui, Harry era ancora in grado di dire
con esattezza cosa provasse il Signore Oscuro e veniva colpito solo da
un piccolo ma persistente fastidio che ormai era benissimo in grado di
bloccare.
Lord Voldemort si sedette sul suo trono e in silenzio
cominciò a pensare ad Hunt. Avrebbe dovuto prevederlo. Quel
ratto schifoso avrebbe pagato! Harry se ne sarebbe assicurato di
persona.
ANGOLO
DELLA TRADUTTRICE:
Bene ragazzi, eccoci finalmente giunti alla fine della quarta puntata
di questa luuuunghissima, ringrazio tantissimo kurinoone per questo
gioiellino.… che ne pensate di questo spaccato sulla vita
del nostro Principe Oscuro? E l’entrata in scena di
Bellatrix? Fatemi sapere che cosa ne pensate, accetto critiche,
consigli, se ce ne sono anche qualche complimentino piccino piccino.
Kurinoone sarebbe felicissima di ricevere dei commenti per sapere che
cosa ne pensate della sua storia, vi ricordo che ha ricevuto un
successo enorme in lingua originale e sarebbe bello che anche noi
lettori italiani le facessimo capire ciò che pensiamo del
suo sforzo. Quindi signori lettori e signore lettrici (o signorine,
come preferite) continuate a leggere, commentare e se avete qualche
dubbio o perplessità sulla storia, potete contattarmi col
bottoncino sull’account dell’autore e io
sarò felicissima di rispondervi.
Prima di passare direttamente ai ringraziamenti per chi ha commentato
il capitolo “Killings” vorrei pubblicare i
ringraziamenti di kurinoone per chi ha commentato il secondo capitolo.
Per correttezza vi metterò anche il ringraziamento
originale, traducendovelo, anche se tutti avreste le
capacità per leggerlo in lingua!!!
Passiamo ora ai vari ringraziamenti:
- Padfoot_07:
“Thanks for
your review. I'm glad you're enjoying the story. Yes, this Harry is
very different and James and Lily are in for a shock. You
will be happy to know that some of Harry's 'genes' did
recover, you will see for yourself.”
“Grazie per il commento. Sono onorata che ti piaccia la
storia. Sì, Harry è decisamente diverso e James e
Lily avranno un bello shock. Sarai felice di sapere che alcuni
‘Geni Petter’ di Harry si risveglieranno, lo vedrai
tu stessa.”
- kisa86:
Thanks for your review.
I have also been very fascinated with 'what ifs' and that is why this
story really appealed to me. "It's our choices that make us who we are,
not our actions". Harry has a different upbringing and a different view
on the war, so he's bound to act differently to canon. I hope you enjoy
James and Lily's reactions.” “Grazie
per il tuo commento. Anche io sono rimasta affascinata dalle
“What ifs” ed è per questo che questa
storia la sento veramente mia. “Sono le nostre scelte che
fanno di noi ciò che siamo, non le nostre azioni.”
Harry è stato cresciuto in modo diverso ed ha un punto di
vista differente sulla guerra, quindi è obbligato ad agire
diversamente dal personaggio canon. Spero che ti piaceranno le reazioni
di James e Lily.”
- Smemo92:
Thank you for your
review and your compliments! This Dark Prince Harry will make you do
more than just 'shiver' LOL!! “Grazie per il
commento e per I complimenti! Questo Principe Oscuro ti farà
qualcosa di più di un semplice rabbrividire LOL!!”
- erikappa:
Thanks for your review!!
Harry meeting Ginny will not come for a while, but hopefully you will
enjoy it when the time comes. “Grazie per il
commento!! L’incontro fra Harry e Ginny sarà fra
un pò, con la speranza che ti piaccia quando
arriverà il momento.”
- WingsHP:
Thanks for your review.
I always thought that if James and Lily lived they would have had more
children. I don't know why but it's something I can easily imagine. I
hope you like Damien, he's my OC and I really love him! Yes the Dark
Prince is Harry and yes you are right, the coldness that he kills the
Death Eater with is because he was brought up by Voldemort. I never
planned for 65 chapters, it just sort of happened! I hope you enjoy
each and every chapter!! “Grazie per il
commento. Ho sempre pensato che se Lily e James fossero sopravvissuti
avrebbero avuto altri figli. Non so perché ma è
qualcosa che mi è sempre venuto spontaneo immaginare. Spero
che ti piacerà Damien, è il mio OC e lo adoro!
Sì, il Principe Oscuro è Harry e hai ragione, la
freddezza con cui uccide il Mangiamorte è dovuta
all’essere cresciuti con Voldemort. Non avevo mai progettato
di scrivere 65 capitoli, è semplicemente successo! Spero che
ti possa piacere ogni capitolo!!”
- gryffindor_ery:
Thanks for your review.
So you checked out the story in English? I hope you enjoy the story
more now that you will be able to understand it better. Thank you for
your praise and kind words. “Grazie per il tuo
commento. Così hai sguardacchiata la storia in Inglese?
Spero che la storia ti possa piacere ancora di più ora che
puoi capirla meglio. Grazie per i tuoi complimenti e le parole gentili
- Jayne:
Thanks for your review.
You will feel even more sorry for Lily once the story goes on. The
Harry/Ginny is complicated, you will see. “Grazie
per il tuo commento. Sarai ancora più dispiaciuta per Lily
con il proseguire della storia. La Harry /Ginny è
complicata, lo vedrai.”
Partiamo ora con i dovuti ringraziamenti per le gentilissime lettrici
(e lettori) che hanno lasciato un loro commentino allo scorso capitolo.
Purtroppo anche stavolta kurinoone non mi ha mandato in tempo i suoi
ringraziamenti, che pubblicherò quindi nel prossimo
capitolo, mi scuso per il disguido:
- ragazzasilenziosa:
uhmmmm davvero particolare il tuo nick name, ma mi piace! Sono
contentissima che ti sia piaciuta la storia fino ad ora e spero che
l’incontro con il nostro Principe Oscuro sia stato
all’altezza delle tue aspettative! Lo è stato o
no? Non mi resta altro da fare che ringraziarti ancora una volta di
tutto cuore e salutarti alla prox recensione! Un bacione tua jules
(ladyarle)
- Jayne:
ciao tessor, mi mancavano i tuoi commenti semichilometrici, mi fanno
sempre piacere! Devo essere sincera? Quando ho cominciato a tradurre
credevo che 65 capitoli passassero molto più in fretta, ma
non avevo fatto il conto con tutti i miei possibili impegni e le altre
traduzioni e storie già iniziate… Comunque non mi
scoraggio e passo passo tenterò di portare a termine questa
epica impresa senza farmi venire un esaurimento nervoso… Se
James e Sirius ti sono piaciuti con queste poche righe ti assicuro che
te ne innamorerai, riguardo Remus e gli altri, con un po’ di
pazienza tutto si assesterà, anche se già dal
prossimo capitolo vedrai un bel po’ di azione, credo che non
ti dispiacerà, anche perché la situazione
comincerà decisamente a sbloccarsi! A proposito del video di
cui mi avevi parlato, se ti va puoi andare sulla pagina di Youtube di
kurinoone e guardare i video che ha fatto su The Darkness
Within… c’è un attore veramente niente
male che impersona Harry… peccato che non so chi accidenti
sia! Per l’incontro con i genitori cosa ti posso
dire… L’incontro rivelatore sarà
intorno alla fine di novembre, se riesco a tenere il passo con la
tabella che mi sono scritta! Per la Harry/Ginny… il tuo
dente del giudizio è perfettamente al sicuro con
me… ho risposto alla mail! Un bacioneone ed
un’abbracciatona stritolosa dalla tua jules.
- kisa86:
che emozione vedere di nuovo il tuo nome fra quelli delle
recensitrici!!! Come ti è sembrato Harry?? E Bella?? E
questo Voldy versione casalinga?? Ti ringrazio di nuovo per i
complimenti al mio lavoro da traduttrice… e…
bellissimo lo scorso capitolo, non finirò mai di
ripetertelo! Un bacione jules (ladyarle)
- erikappa:
ehi, ti sei fatta risentire, non sai quanto mi faccia piacere! Puoi per
qualche volta cedere alla tentazione di sguardacchiare
l’originale, all’autrice farebbe solo piacere
ma… non rovinarti tutta la sorpresa, altrimenti io qui sono
un po’ inutile… Come ti è sembrato
Harry? Comunque ancora grazie, alla prox un bacione, jules (ladyarle)
- gryffindor_ery:
ehilà! Contenta che preferisci seguire la mia, senza offesa
a kurinoone… per non l’essere brava in inglese non
ti abbattere, basta provare e riprovare… per le traduzioni
di google sono pienamente d’accordo con te! Che te ne pare di
questa Harry? E di Bellatrix? Un bacione, alla prox, jules (ladyarle)
- WingsHP:
ehilà, ormai sei veterana di questa storia (per quanto corta
sia) e la cosa mi fa tantissimo piacere. Se poi ti ha appassionato
talmente tanto da non riuscire ad aspettare che io aggiornassi non
posso fare altro che essere ancora più onorata!!! Beh, spero
che non ti sia rovinata poi troppo la sorpresa!! Dai ti svelo un
piccolo segretuccio, sperando che non correrai subito a leggere in
inglese… Nel prossimo capitolo ci sarà un
incontro importante, anche se no ti svelerò fra
chi… e questo moverà tutti i fili della storia,
sarà il casus bellis (tanto per far felice il prof di
storia) dell’intera vicenda… spero di averti
incuriosita , soprattutto, che tu non l’abbia già
letta!!! Beh, e questo Harry come ti è sembrato? Per il
primo vero incontro con i genitori dovrai aspettare solo fino alla fine
di Novembre, se non vado errata… Devo
correggerti… i sequel, kurinoone sta attualmente scrivendo
il terzo capitolo della saga, sperando poi che non sia anche
l’ultimo. Sulla bacchetta non posso ancora svelarti nulla,
perché sarà abbastanza importante nel corso della
vicenda... grazie ancora! Alla prox, un bacione jules (ladyarle)
- sorellinadolce:
ciao Hily, grazie per aver recensito! Posso confermarti che ci saranno
moltissimi misteri che verranno svelati nel corso della storia e del
sequel, ma non voglio anticiparti nulla. Su Lily e Sirius: non credo
che lei ce l’abbia a morte con lui… solo che,
mettiti nei suoi panni, non vede James da due settimane e Silente le
mette una riunione senza neanche darle il tempo di salutarlo, poi
Sirius se ne esce con una battuta delle sue… io
personalmente l’avrei strozzato. Per la Harry/Ginny mi sa che
dovrai aspettare ancora un bel po’, ma verrai ripagata
dell’attesa, a me a suo tempo era piaciuta un
sacco… e fai che non sopporto questa coppia in genere!
Ancora grazie, al prox capitolo. Un bacione jules (ladyarle)
- ginny89potter:
eccola qui la mia furbacchiona preferita! Don’t worry per i
libri, anche io faccio come te! Quando la storia diventa un
po’ noiosa corro a leggere il finale per poi ripartire di
nuovo! Comunque con le tue così care parole ho rischiato di
sciogliermi sulla tastiera, così tanti complimenti in
così poche righe… altro che arteriosclerosi, fra
un po’ mi partiva un embolo, e benvenuto infarto…
a parte gli scherzi ne sono veramente moltissimo onorata!! Purtroppo
per te ora tutte le lettrici sanno chi è questo affascinante
Dark Prince! A proposito, se ti va puoi andare sulla pagina di Youtube
di kurinoone e guardare i video che ha fatto su The Darkness
Within… c’è un attore veramente niente
male che impersona Harry! E di questo Harry? Oppure Bellatrix e
Voldemort?? Come ti è sembrato? Ci vediamo nel prossimo
capitolo. Un bacione, jules (ladyarle)
- lily_94:
Ciao Ylenia, new entry, anche se spero per poco! Ti ringrazio per i
complimenti! Ti è bastato il capitolo per rispondere alla
spietatezza di Harry? Io non posso raccontarti di più,
altrimenti ti rovinerei tutta la sorpresa! Sulla notte del
rapimento…. Devi aspettare ancora un po’, ma nel
frattempo puoi sempre continuare ad immaginare e farti la tua personale
opinione… e a proposito di opinioni… come ti
è sembrato questo Harry? E Bellatrix e Voldemort? Un
bacione, ci vediamo al prox capitolo, jules (ladyarle)
- Smemo92:
ehilà, mi ha fatto tanto piacere rivederti fra i
recensori!!! Mi dispiace ma anche questo capitolo è un
po’ cortino, comunque non disperare, per tua fortuna (e mia
disperazione) il prox capitolo è lungo ben 5 pp di word,
quindi avrai un pochino da leggere!!! Come ti sono sembrati Harry,
Bellatrix e Voldemort? Ci vediam nel prox cap. un bacione, jules
(ladyarle)
IMPORTANTE
LEGGERE:
Dato che questa storia consta di ben 65 capitoli ed ho altre storie in
cantiere ho deciso di istituire alla fine di ogni capitolo di ogni
storia un nuovo angolino dove vi darò alcune informazioni di
tipo logistico (DATE) sulle varie storie in corso… questo
aiuterà voi, credo, a sapere circa quando aspettarvi un
nuovo capitolo nelle varie storie, e me ad essere più
puntuale con le traduzioni e gli aggiornamenti…. Vi do
quindi il benvenuto all’ormai quasi nuovo
fiammante….
ANGOLINO
DEL CALENDARIO:
Cominciamo ora con i vari aggiornamenti!!
1. Il quinto e prossimo capitolo di
“The
Darkness Within” (questa storia per chi fosse un
po’ sbadato o semplicemente stanco) verrà
aggiornata nuovamente il giorno 24
ottobre 2008, tempo ed impegni permettendo,
perché a scuola ci devo sempre e comunque andare. Avrete la
possibilità di vedere abbastanza azione e combattimento ed
uno strano e misterioso incontro fra due personaggi importantissimi
della storia!
2. Il sesto capitolo di “I
Need You”, altra traduzione che potete trovare
sotto l’account di krstna,
verrà postato il giorno 11
ottobre 2008, sempre tempo ed impegni permettendo.
3. Il quarto capitolo della mia storia
“Sub
Rosa Amor Vinces”, che potete trovare sotto il
mio account, per chi non l’avesse letto si chiama ladyarle,
verrà postato il giorno 22
novembre 2008, mi scuso per non riuscire a farlo prima, ma
questo necessita ancora di qualche piccolo ritocco. Questa storia
ambientata all’epoca dei Malandrini e narrata da un
misterioso personaggio ha come personaggi i soliti protagonisti ma con
qualche sostanziale differenza, a voi il compito di leggere e giudicare.
4. Il secondo capitolo di “Oh,
troublesome” verrà postato il giorno 13
ottobre 2008, sperando sempre di riuscire ad essere
abbastanza puntuale. Questa fanfic su Naruto ha come
protagonisti il team di Shikamaru e quello della Sabbia. Vi
ricordo che avrà un aggiornamento mensile.
5. Infine, per chi volesse, ho scritto
una songfic dal titolo “Il
Cerchio Della Vita” sulla coppia Naruto e
Hinata, per chi volesse leggere e farmi sapere il suo pensiero lo
ringrazio già in anticipo.
Arrivederci quindi all’11
ottobre sull’account di krstna.
Un bacione
ladyarle
Allora,
bentornati per nuovo capitolo di questa particolare ma stupenda fanfic!
Nell’ultimo capitolo abbiamo finalmente scoperto qualcosa di
più su quel misterioso ed affascinante Dark Prince e un
Voldemort e una Bella più sbottonati del solito!! In questo
capitolo…. Vi dico solo che chi aspettava impazientemente un
po’ di vera azione sarà finalmente ripagato
dell’attesa, e comunque assisteremo ad un importante incontro
fra due personaggi fondamentali per l’intera
storia… e stavolta non sto scherzando! Vado in brodo di
giuggiole ogni volta che lo rileggo! Leggete
pure e pensate a tanti commentini per la nostra autrice che
là sperduta oltre la Manica aspetta impaziente i vostri
pareri. Se
andate sulla sua pagina sul sito www.fanfiction.net,
c’è un concorso per premiare questa storia come
miglior AU, se siete interessati fateci un salto e votate anche!!! Dedico questo capitolo a
tutte le lettrici che hanno commentato fino ad ora, un grazie di cuore
a tutte voi! Ricordatevi
di leggere gli avvisi dopo il capitolo. A
dopo ladyarle
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Disclaimer:
io non possiedo Harry Potter e tutto ciò che può
essere riconosciuto appartiene a J K Bowling. Questa storia
è anche ispirata a “A Shattered
Prophecy” di Project Dark Overlord.
James
osservò la zona circostante all’edificio vuoto.
Non riusciva a capire perché mai qualcuno avrebbe dovuto
scegliere di vivere in un magazzino abbandonato. Si avvicinò
silenziosamente prima di dare a due Auror il segnale non verbale di
andare a controllare il retro. Avevano
ricevuto una soffiata secondo cui un Mangiamorte si nascondeva in quel
luogo. L’esatto motivo per cui quel Mangiamorte avesse scelto
come sua dimora un magazzino decadente e pieno di spifferi era un
mistero. James e la squadra Auror erano stati mandati ad investigare ed
arrestare il Mangiamorte. James era
arrivato con una squadra di quattro Auror. Il suo migliore amico,
Sirius Black, era accompagnato da un altro membro
dell’Ordine, Kingsley Shacklebolt. Gli altri due non ne
facevano parte ma James li conosceva abbastanza bene. Sirius e Kingsley
rimasero al fianco di James mentre gli altri due Auror si muovevano
silenziosi e furtivi verso il retro dell’edificio. Finora non
c’era stato nulla che riconducesse alla presenza di un
Mangiamorte. All’improvviso
James notò la figura di un uomo basso dai capelli biondi
seduto con la schiena appoggiata contro il muro. Il viso era nascosto
fra le mani e sembrava tremare. Che fosse per il freddo o la paura,
James non avrebbe saputo dirlo. James,
Sirius e Kingsley si stavano giusto avvicinando, le bacchette in
posizione e dirette verso di lui, ma l’avvistamento di
qualcosa li obbligò a bloccarsi e nascondersi dietro un muro. Gli Auror
osservarono un ragazzo, vestito tutto di nero tranne che per la
maschera argento che copriva l’intero volto, dirigersi verso
di lui. Si muoveva rapidamente ma senza fare alcun rumore. Sembrava
quasi avesse fatto un Incantesimo di Silenzio sul suo intero corpo. Se
James non l’avesse visto, non sarebbe stato in grado di
percepire la sua presenza. Il Mangiamorte alzò lo sguardo
e i suoi occhi blu incontrarono quelli del ragazzo vestito di
nero. Si lasciò sfuggire un gemito soffocato che sembrava un
incrocio fra un sospiro ed un singhiozzo. “Sapevo
che mi avresti trovato.” Gracchiò l’uomo
con voce quasi tremante “Dove
ancora avrei potuto cercare un ratto!” sussurrò il
ragazzo con tono implacabile. James fu
preso alla sprovvista. Aveva capito subito che il ragazzo era giovane,
ma c’era qualcos’altro nella sua voce che lo
turbava. Allontanò quel pensiero dalla mente. Non era il
momento di pensarci. Fece segno a Sirius e Kingsley di muoversi ad un
suo segnale. Entrambi gli Auror annuirono in risposta. “Io
non ho fatto niente! È tutta colpa di Riley! Lui ha cercato
di ricattare l’Oscuro Signore! Io non mi sarei mai sognato di
fare una cosa del genere! Te lo giuro!” l’uomo
cominciò a singhiozzare. James era
sicuro di non aver mai visto nulla di così patetico. “Se
non hai fatto nulla, perché sei scappato, Hunt?
Perché non sei ritornato da lui?” chiese il
ragazzo in minaccia. “La
prego, Principe Oscuro! Abbia pietà?” disse
l’uomo, Hunt, guardando il ragazzo con espressione supplice. James
scambiò un’occhiata con Sirius, che ghignava allo
stesso modo. “Principe Oscuro?” quello era un nome
abbastanza insolito. James riportò l’attenzione
sul ragazzo e lo guardò mentre non dava adito alle suppliche
del più anziano. James non
riuscire a capire come quell’uomo avesse così
paura di un semplice ragazzino. Non aveva nemmeno una bacchetta. Stava
in piedi davanti al Mangiamorte senza alcuna arma visibile fra le mani. “Hai
intenzione di uccidermi senza neanche darmi la possibilità
di spiegarti del tutto la mia versione della storia?” chiese
un Hunt decisamente terrorizzato. “Non
hai nessuna storia da raccontare e io ho già sprecato
abbastanza tempo per te.” Il ragazzo
disse quelle parole mentre tirava fuori la bacchetta dalla tunica. La
sua voce non tradiva alcuna emozione ma James percepiva la rabbia che
permeava tutte le parole del ragazzo. Doveva odiare molto questo Hunt. “Perché
sarai tu
ad uccidermi? Che cosa ho fatto di male nei tuoi
confronti.” Chiese Hunt. “Hai
tradito mio padre, pertanto hai tradito me, Lui non dimentica e io non
perdono.” Detto
questo puntò la bacchetta dritta in mezzo agli occhi di
Hunt. James si preparò in silenzio a scagliarsi contro il
ragazzo. Non avrebbe lasciato morire Hunt. Era lì per
arrestarlo, non per assistere alla sua esecuzione. Odiava Voldemort e i
suoi Mangiamorte con ogni fibra del suo essere, ma sapeva anche che se
quel Mangiamorte era in fuga da Voldemort sarebbe potuto essere molto
utile. Probabilmente avrebbe dato loro spontaneamente delle
informazioni che si sarebbero rivelate efficaci per prendere Voldemort. Nonostante
la paura, Hunt riuscì a deridere le parole del ragazzo. “Sì,
in effetti non ho mai pensato che Lord Voldemort e suo figlio fossero
quel tipo di persone che dimenticano e perdonano!” James
gelò a queste parole. Che aveva detto? Quel ragazzo era il
figlio di Voldemort? Guardandosi
intorno James colse le espressioni altrettanto scioccate di Sirius e
Kingsley. Entrambi erano impalliditi. Voldemort aveva un figlio? La
rivelazione provocava loro dei brividi freddi lungo la spina dorsale.
James tornò a guardare il ragazzo e d’un tratto lo
vide sotto una luce completamente diversa. Improvvisamente quel giovane
era diventato molto più pericoloso di prima. “Se
hai finito di dire inutili sciocchezze, Hunt, preparati ad esalare
l’ultimo respiro!” disse il ragazzo con
crudeltà mentre prendeva la mira. James
doveva fermarlo, questo era il momento ideale. James e gli altri due
Auror si precipitarono a portare in salvo Hunt. James e gli
altri due auror, Sirius e Kingsley, si lanciarono tutti sul ragazzo
nello stesso momento. Tre getti di luce rossa si diressero verso la
giovane figura, mentre i tre Auror urlavano
“Stupeficium” , ma il ragazzo si girò
verso di loro e attivò uno scudo che deviò gli
incantesimi. Non sembrava neanche sorpreso dall’attacco,
quasi lo avesse aspettato per tutto il tempo. Prima che
James e Sirius potessero anche solo raggiungere il ragazzo, questi fece
una giravolta ed assestò un potentissimo calcio dritto nel
petto di Kingsley, che era stato il primo ad arrivargli vicino. James
boccheggiò, mentre l’impatto fece volare
all’indietro Kingsley. Velocemente si riprese dallo shock e
lanciò un incantesimo contro il ragazzo. “STUPEFICIUM”
urlò nella sua direzione ma il ragazzo si limitò
a fare un passo di lato, quasi fosse la cosa più semplice di
questo mondo. James era assolutamente scioccato. Quel ragazzo era un
fenomeno. Stava affrontando tre Auror ben addestrati e non mostrava
nemmeno una goccia di sudore. “INCENDIO”
urlò il ragazzo prendendo preciso la mira verso Sirius che
si stava avvicinando. James guardò con orrore
l’orlo della divisa di Sirius che prendeva fuoco. “Sirius!”
urlò, ma questi aveva già spento con calma il
fuoco con un semplice gesto della bacchetta. Gli altri
due Auror che James aveva mandato sul retro dell’edificio
fecero la loro mossa. Si diressero verso il ragazzo urlando vari
incantesimi. Il Principe Oscuro bloccò gli incantesimi che
arrivavano con relativa facilità e si mosse per affrontare
Sirius e gli altri due Auror mentre James si dirigeva verso Hunt che si
era rannicchiato in un angolo in preda al terrore e alla confusione. “STUPEFICIUM, PRIETRIFICUS TOTALUS.”
Sbraitò il ragazzo contro i due Auror e uno dei due cadde
subito. L’altro
ebbe il tempo di alzare uno scudo ma fu battuto da un calcio del
giovane, stavolta contro lo stomaco, un colpo sul retro del collo, dato
con il piatto della mano, lo fece stramazzare al suolo. Erano
rimasti solo Sirius e Kingsley ad affrontarlo mentre James si
avvicinava velocemente ad Hunt. James afferrò un lembo della
tunica del Mangiamorte che sembrava troppo spaventato per riuscire a
muoversi. “Ti
suggerisco di venire con me se vuoi vivere!” gli disse James. Gli occhi
di Hunt si posarono sullo scontro fra il Principe Oscuro e i due Auror.
Intontito si volse verso James. “Noi
vogliamo arrestarti, lui vuole ucciderti. Scegli!”
soffiò freddamente James. Quelle
parole sembrarono scuoterlo dalla paura, lo fissò stupefatto
e velocemente si alzò in piedi. James lo
afferrò per il colletto della tunica e corse verso
l’uscita. Sapeva che il magazzino aveva delle barriere
Anti-Apparizione, lo aveva sperimentato prima di entrare. Probabilmente
Hunt stava probabilmente cercando si proteggersi. James aveva
quasi raggiunto la porta quando udì un Incantesimo
sconosciuto e, subito dopo, un urlo di dolore. Si girò e
vide Kingsley a terra che si teneva un braccio ed una gamba entrambi
rotti. Sirius stava ora combattendo un corpo a corpo col ragazzo.
Sirius era un po’ più alto e per il momento
riusciva a sopraffarlo. Gli aveva
bloccato il braccio con la bacchetta e con l’altro
l’aveva afferrato per il collo. Sirius aveva lo aveva poi
fatto girare così da tenerlo davanti a lui come se fosse
stato uno scudo. Strinse la presa sul collo del ragazzo come per
soffocarlo. Il giovane non sembrava neanche lottare tanto contro
Sirius. Mentre James osservava in soggezione, il ragazzo mosse
all’indietro il capo e colpì forte il viso di
Sirius. La testa del giovane aveva colpito violentemente la faccia di
Sirius costringendolo a mollare la presa. Il ragazzo
ondeggiò un poco poi tirò dei pugni diretti al
volto di Sirius. Questi fu colpito ma cercò di reagire.
Lanciò un incantesimo di Taglio contro il ragazzo, ma
quest’ultimo aveva innalzato uno scudo così
velocemente che Sirius fece indietreggiò perplesso. Il
giovane poi lanciò una maledizione contro Sirius che
riuscì solo a schivare. James aveva
visto abbastanza. Doveva portare Hunt fuori di lì. Se non se
ne fosse andato subito Hunt ci avrebbe potuto rimettere al vita. James
afferrò il pazzo che tremava e si diresse verso la porta
tanto velocemente quanto le sue gambe riuscivano a correre. Aveva fatto
solo pochi passi fuori dal vecchio magazzino quando udì i
battenti della porta spalancarsi dietro di lui. Continuò a
correre con Hunt, ancora pochi minuti e avrebbe oltrepassato le
barriere, da dove avrebbe potuto Smaterializzarsi con Hunt in un posto
sicuro. James lo odiava ma non poteva permettere che gli accadesse
nulla mentre era di servizio. Se fosse riuscito a portare Hunt al
Ministero forse sarebbero stati capaci di estorcergli informazioni
preziose. Comunque
James era ai limiti della barriera quando udì un Incantesimo
passargli accanto e colpire Hunt alla schiena. Hunt cadde pesantemente
al suolo. James gelò e si girò per controllare.
Respirava ancora. James vide avvicinarsi il ragazzo quasi calmo ed
all’istante si piazzò davanti a Hunt per
proteggerlo da qualche Incantesimo. Il ragazzo si fermò a
pochi passi da lui. Ad una prima occhiata sembrava essere a suo agio,
ma osservando meglio poteva vedere che qualcosa non andava. Il ragazzo
teneva elegantemente in mano la bacchetta, ma il resto del corpo
sembrava in tensione. Lui lanciò a James
un’occhiata glaciale. “Togliti
di mezzo, Potter! Questa faccenda non ti riguarda!” Di nuovo
James avvertì una sensazione di disagio. C’era
qualcosa nella figura di fronte a lui che gli faceva rizzare i peli
sulla nuca. James rimase fermo in segno di sfida, proteggendo Hunt, con
la bacchetta puntata dritta verso il cuore del ragazzo. “Invece
penso che mi riguardi, dato che hai abbattuto tutta la mia squadra
là dentro!” Prima che
James potesse fare qualcosa, il ragazzo l’aveva fatto volare
per terra. Atterrò dolorosamente sul terreno e per alcuni
istanti non riuscì a muoversi. James lottò per
rialzarsi e riuscì a farlo abbastanza velocemente, si
girò per vedere il Principe Oscuro con la bacchetta puntata
contro Hunt che era ancora a terra e pregava per la sua vita. “No…
no.. vi prego... mio signore… abbiate
pietà!” balbettò mentre cercava
strisciare via. Il ragazzo
prese la mira e mormorò la formula. “Avada Kedavra.” James
boccheggiò nel vedere il getto di luce verde che la sciava
la bacchetta del giovane e colpiva Hunt esattamente nel petto. Hunt
crollò al suolo ed anche a quella distanza non
c’erano dubbi, era morto. James sentì la rabbia
salire mentre osservava il ragazzo allontanarsi come se non fosse
accaduto nulla. In pochi istanti James gli stava bloccando il
passaggio, la bacchetta puntata. James si
avvicinò. Era così difficile cogliere qualche
particolare del ragazzo per colpa di quella maledetta maschera. Inoltre
era calato il buio e la vista di James non era ancora nitida a causa
della botta ricevuta nella caduto. “Togliti
dai piedi, Potter, non ho né la voglia né il
tempo di discutere con te oggi.” “Davvero!
Beh, vuoi che fissiamo un appuntamento? Che ne dici di
venerdì pomeriggio?” lo canzonò James
sentendo la rabbia crescere. Quel
ragazzino era veramente un impressionante. In una sola volta aveva
battuto cinque Auror ed ucciso un uomo, e non aveva nemmeno un graffio.
James non riusciva ancora a credere che la forza che lo aveva sbattuto
così violentemente a terra provenisse da lui. Si sentiva
come se fosse stato usato un martello per sbalzarlo lontano. “Togliti,
Potter!” “Prova
a spostarmi tu, stronzetto!” Quelle
parole sembrarono accendere qualcosa nello sguardo del ragazzo. Mise in
tasca la bacchetta e si avvicinò di un altro passo.
‘Perché ha messo via la bacchetta, a che gioco sta
giocando?’ In quel momento di confusione il ragazzo fece la
sua mossa. “Come
desideri.” Mentre lo
diceva i suoi occhi smeraldini si incatenarono con quelli nocciola
dell’altro. Con un movimento della mano James fu scaraventato
violentemente in aria ed atterrò di peso sulla schiena.
James strinse i denti mentre il dolore esplodeva per tutta la schiena.
Lo ignorò e si rialzò velocemente vedendo il
ragazzo dirigersi verso le barriere Anti-Smaterializzazione. James
puntò la bacchetta verso di lui. Non poteva lasciarlo andare. “STUPEFICIUM.”
urlò James ma il ragazzo si era facilmente scansato dalla
traiettoria. James prese
nuovamente la mira ma qualcosa arrivò in volo verso di lui e
colpendogli il braccio che teneva la bacchetta. James
boccheggiò per il dolore mentre la bacchetta cadeva a terra.
Battè gli occhi sorpreso alla vista del suo sangue, mentre
questo scendeva lentamente dall’orribile taglio
sull’avambraccio fino alla mano. Qualcosa gli aveva
squarciato il braccio. James
riprese velocemente in mano la bacchetta e si concentrò sul
ragazzo. Avrebbe potuto riflettere più tardi su cosa era
accaduto, ora doveva catturare il Principe Oscuro. Dolorante
prese la mira e scagliò l’Incantesimo. “SORUPTO.”sibilò
e getto di luce gialla lasciò la punta della sua bacchetta
tagliando il braccio del ragazzo. James osservò il giovane
boccheggiare per il dolore che l’Incantesimo di Taglio gli
aveva procurato. Aveva la bacchetta puntata contro il cuore del
ragazzo. Prima che James potesse pronunciare un altro Incantesimo
sentì le parole bloccarsi in gola. James lasciò
cadere la bacchetta e strinse le mani attorno al collo, mentre un
dolore bruciante gli aveva oscurato la vista per qualche attimo. James
poteva sentire il sangue caldo scorrere tra le dita e macchiargli la
divisa. L’intero lato sinistro del suo collo pulsava in
agonia. Il respiro di James si bloccò e lui si
ritrovò a dover faticare per prendere aria. Cadde sulle
ginocchia con entrambe le mani strette attorno al collo nel tentativo
di bloccare la fuoriuscita del sangue. Tutto intorno a lui
sembrò rallentare mentre cadeva a faccia in giù.
Cercò di tenere gli occhi aperti e di urlare per chiedere
aiuto, di chiamare Sirius, ma non accadde nulla. I suoi occhi videro un
piccolo oggetto di metallo abbandonato sull’erba vicino a
lui. Non aveva mai visto qualcosa di simile in tutta la sua vita. Era piccolo
e fatto di metallo con quattro punte affilate come denti di squalo ai
lati. Sembrava quasi una lama da tenere in mano. Era ricoperta di
sangue. Il suo sangue. James
capì che era l’oggetto utilizzato dal Principe
Oscuro per attaccarlo. Il suo braccio e il suo collo erano in quelle
condizioni a causa di quelle lame. Non aveva nemmeno notato quando il
ragazzo gliele aveva lanciate. L’aveva visto cercare qualcosa
nelle tasche della veste, ma il resto era tutto sfocato. James
poteva sentire delle urla distanti, ma non riusciva a capire che cosa
stessero dicendo. La sua vista si oscurò e perse conoscenza.
ANGOLO
DELLA TRADUTTRICE: Anf,
anf… non credevo di metterci così tanto a
tradurlo, scusatemi tantissimo! Bene
ragazzi, eccoci finalmente giunti alla fine della quinta puntata di
questa eterna fanfic, ringrazio tantissimo kurinoone per questo
fantastico gioiellino.… che ne pensate di questa missione
andata per il verso sbagliato? E del primo incontro fra James e Harry??
Cosa pensate che succederà ora? Posso assicurarvi che dopo
questo estenuante ho imparato a scrivere perfettamente
l’inscrivibile nome di Kingsley Shacklebolt. Fatemi sapere
che cosa ne pensate, accetto critiche, consigli, se ce ne sono anche
qualche complimentino piccino piccino. Kurinoone sarebbe felicissima di
ricevere dei commenti per sapere che cosa ne pensate della sua storia,
vi ricordo che ha ricevuto un successo enorme in lingua originale e
sarebbe bello che anche noi lettori italiani le facessimo capire
ciò che pensiamo del suo sforzo. Quindi signori lettori e
signore lettrici (o signorine, come preferite) continuate a leggere,
commentare e se avete qualche dubbio o perplessità sulla
storia, potete contattarmi col bottoncino sull’account
dell’autore e io sarò felicissima di rispondervi. Prima di
passare direttamente ai ringraziamenti per chi ha commentato il
capitolo “Killings” vorrei pubblicare i
ringraziamenti di kurinoone per chi ha commentato il secondo capitolo.
Per correttezza vi metterò anche il ringraziamento
originale, traducendovelo, anche se tutti avreste le
capacità per leggerlo in lingua!!! Passiamo
ora ai vari ringraziamenti: - lily_94:
Thank you for your review and your compliments. The identity of the
Dark Prince will be revealed soon, as will the plot involving Ginny. I
hope you like it! The reason why Harry is how he is and what really
happened that night with Wormtail will be revealed too.
“Grazie per la recensione e per I complimenti.
L’identità del Dark Prince sarà presto
rivelata, così come la trama metterà in scena
Ginny. Spero che tu piacerà! Il motivo per cui Harry
è così e cosa successe realmente quella notte ti
verrà spiegato a tempo debito.” - kisa86:
Thanks for your review.
I hope you enjoy the rest of the story!!
“Grazie per il commento, spero che ti piacerà il
resto della storia.” - Smemo92:
Thanks for your review.
The chapters will get a lot longer later on so don't worry about that.
The Order makes a few appearances in the story so enjoy!
“Grazie per il tuo commento. I capitoli saranno molto
più lunghi andando avanti. L’Ordine
farà qualche comparsa nel corso della storia, quindi
goditela!” - erikappa:
Thanks for the review.
I'm glad you like the story so far. The Harry and Ginny meeting will
become more clearer in the next few chapters.
“Grazie per il tuo commento. Sono contenta che ti sia
piaciuta la storia fino ad ora. L’incontro fra Harry e Ginny
diventerà più chiaro nei prossimi
capitoli.” - WingsHP:
Thanks for your review
and your kind words of praise. I'm glad you liked the story. I hope you
enjoy it fully in Italian. To answer your question, yes Harry's wand is
the brother wand to Voldemort, just like in the real HP books.
“Grazie per il tuo commento e le tue care parole di lode.
Sono onorata che ti piaccia la storia. Spero che te la possa godere
appieno in Italiano. Per rispondere alla tua domanda, sì, la
bacchetta di Harry è la gemella di quella di Voldemort, ma
solo nei libri scritti dalla Rowling.” - gryffindor_ery:
Thanks for your review.
I hope you enjoy the Italian translation of the story. The next chapter
is all about Harry, so enjoy! “Grazie per il tuo
commento. Spero che ti piaccia la traduzione italiana della storia. Il
prossimo capitolo sarà tutto su Harry, goditelo!” - Jayne:
Thanks for your review
and your praise. I'm flattered you find the story beautiful.
Personally, I love James and Sirius and Remus so there will be plenty
of them in the story. They will find out soon enough who 'the boy with
the green eyes' is and I hope you enjoy it when they do!
“Grazie per il tuo commento e per le tue lodi. Sono lusingata
che tu abbia trovato bella la storia. Personalmente amo James, Sirius e
Remus, quindi ci sarà un sacco su di loro nel corso della
storia. Scopriranno abbastanza presto l’identità
del ragazzo con gli occhi verdi, e spero che ti possa piacere quando
succederà.” - ginny89potter:
Aww, you read the end
first. Oh, well I hope you enjoyed it in any case. Hopefully you will
enjoy the story more in Italian. “Aww, hai
letto subito il finale. Oh, spero che la storia ti piaccia lo stesso.
Sperando che tu la preferisca in Italiano.” - sorellinadolce:
Thank you so much for
your review and your compliments. I'm flattered that you think so
highly of my story! All the mysteries will be resolved so don't worry.
To answer your question, Lily is actually very close to Sirius and her
banter/fight with him is more like a sister would fight with her
brother. It's not to be taken seriously. That is just the way Lily
works with Sirius. Harry and Ginny will come but a lot later in the
story. “Grazie mille per il tuo commento e per I
complimenti. Sono lusingata che tu abbia una così alta
opinione della mia storia! Tutti i misteri saranno svelati, quindi non
preoccuparti. Per rispondere alla tua domanda, in realtà
Lily ha un rapporto profondo e i suoi scontri/litigi con lui sono
più che altro come quelli che avrebbe una sorella col
proprio fratello. Non devono essere presi seriamente. È solo
il modo in cui Lily si relaziona con Sirius. Harry e Ginny arriveranno
ma fra un bel po’ nel corso della storia.” - ragazzasilenziosa:
Thanks so much for your
review and your praise. I hope you enjoy the rest of the story and Dark
Harry! “Grazie mille per il tuo commento e per
le tue lodi. Spero che ti piaccia il resto della storia e questo Dark
Harry!”
Partiamo
ora con i dovuti ringraziamenti per le gentilissime lettrici (e
lettori) che hanno lasciato un loro commentino allo scorso capitolo.
Stavolta kurinoone è stata super puntualissima
(più di me…) e ho già pronte le
risposte ai vostri commenti dello scorso capitolo. Solo una
cosa… se qualcuna si trova ultima non si offenda, io seguo
l’ordine cronologico delle vostre recensioni e… se
a qualcuno non va bene come ho impostato la risposta, nel senso che non
vuole la mia traduzione al commento originale o non vuole
l’originale inglese, basta dirlo e farò di tutto
per accontentarvi nei prossimi capitoli: - Padfoot_07:
ehilà, era un pò che non ti si sentiva, ma sono
contenta che tu abbia riscritto! Ha fatto strano anche a me
all’inizio tutto il rapporto con Voldemort, ma ti posso
assicurare che più andremo avanti più la storia
sarà piena di sorprese!!! Allora come ti è
sembrato questo capitolo? James? Harry? E il loro scontro? Sono
curiosissima di sapere il tuo parere! Kurinoone ti ha
scritto: Thanks for
your review! This Harry is very different to canon Harry, you will see
that in further chapters! “Grazie per il
commento! Questo Harry è molto diverso da quello canon, lo
vedrai meglio’ nei prossimi capitoli!” Alla prox
recensione! Un bacione tua jules (ladyarle) - sorellinadolce:
ciao Hily, non sai che piacere sia stato leggere di nuovo il tuo nome
fra quello delle recensitrici! Vuol dire che la storia ti
appassiona… è questo mi rende felicissima! Sono
d’accordissimo con te sulla bravura di kurinoone…
non puoi neanche immaginare che fatica sia cercare di essere
all’altezza della sua opera… alla fine non ci
riuscirò mai, ma l’importante è
tentare! Riguardo la reazione di James, Lily e Sirius dovrai aspettare
ancora un po’… ti anticipo solo che…
sarà Sirius il primo ad incontrare Harry senza maschera, ma
ti ho già svelato anche troppo! Come ti è
sembrato questo capitolo? James? Harry? E il loro scontro? Sono
curiosissima di sapere che cosa ne pensi! Spero di riuscire ad
aggiornare il prima possibile; kurinoone ti ha scritto: I'm glad you like this 'Dark
Harry'. You will get to see James, Lily and Sirius' reaction to the
bond Harry and Voldemort share, but not until quite a few chapters!
“Sono onorata che ti piaccia questo ‘Dark
Harry’. Vedrai la reazione di James, Lily e Sirius al
rapporto che c’è fra Harry e Voldemort, ma non nei
prossimi capitoli!” Non mi resta altro da fare che
ringraziarti ancora una volta di tutto cuore e salutarti alla prox
recensione! Un bacione tua jules (ladyarle) - ragazzasilenziosa:
wow, di poche parole (in fondo il nickname avrà qualche
importanza…) ma mi hai colpita dritta al cuore! Ti ringrazio
tantissimo per i complimenti alla mia traduzione, non me li merito!
Riguardo all’attaccamento di Bella… è
sembrato strano anche a me la prima volta, ma mi dà
un’idea di indescrivibile dolcezza mascherata da un
po’ di acidità made in Black che rende il tutto
ancora più bello ed emozionante! Allora come ti è
sembrato questo capitolo? James? Harry? E il loro scontro? Sono
curiosissima di sapere il tuo parere! Kurinoone ti ha
scritto: Thanks for
your review. Yes, Bella and Voldemort caring for Harry is pretty
strange. I hope you enjoy what's to come. “Grazie
per il commento. Sì, Bella e Voldemort che tengono a Harry
è abbastanza strano. Spero che ti piacerà il
resto.” Alla prox recensione! Un bacione tua jules (ladyarle) -
lily_94:
Ciao Ylenia! Purtroppo l’incontro non era fra i tuoi due
personaggi preferiti, ma spero che ti sia piaciuto lo
stesso… per Ginny non disperare, già nel prossimo
capitolo potrai leggere qualcosa che farà tantissimo
piacere, ma non voglio sbottonarmi troppo, deve essere una sorpresa! Ti
ringrazio anche per i complimenti a me in qualità di
traduttrice, sei anche troppo buona! Come ti è sembrato
questo capitolo? James? Harry? E il loro scontro? Sono curiosissima di
sapere che cosa ne pensi! Kurinoone ti ha scritto: You will see who the two
characters are in the next chapter. I hope you enjoy the Harry-Ginny
interaction when it comes, it's a while yet. The emotions of Bella and
Voldemort are one of the main themes of the story, it's all about relationships and
how complicated they can be. I agree with you, I think Ladyarle is very
brave to take on a translation that is 65 chapters long! I admire her
bravery and dedication! “Vedrai chi saranno I
personaggi del prossimo capitolo (ti ricordo solo che sta parlando di
quello appena letto). Spero che ti piacerà il rapporto
Harry-Ginny quando arriverà, manca ancora un po’.
Le emozioni di Bella e Voldemort sono uno dei temi portanti della
storia, è tutto concentrato sulle relazioni e quanto esse
possano essere complicate. Sono d’accordo con te, credo che
Ladyarle sia coraggiosa a intraprendere una traduzione di 65 capitoli
(… io mi autodefinirei matta…)! Ammiro il suo
coraggio e la sua dedizione!” Non mi resta altro da fare che
ringraziarti ancora una volta di tutto cuore e salutarti alla prox
recensione! Un bacione tua jules (ladyarle) - erikappa:
eccoti di nuovo qui a recensire, che bellezza! Mi fa sempre piacere
leggere il tuo parere! Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo,
in fondo è lo scopo dell’autrice… e un
po’ anche il mio! Riguardo alla tua cartella
traduzioni… fai pure, sono così contenta che la
storia ti abbia appassionato… se poi trovi delle parti che
tu hai tradotto meglio di me, don’t worry, me lo dici e
così miglioriamo la storia, in fondo io sono tutto tranne
che infallibile! Allora come ti è sembrato questo capitolo?
James? Harry? E il loro scontro? Sono curiosissima di sapere il tuo
parere! Kurinoone ti ha scritto: Thank you for your review. I
hope you enjoy the rest of the story. “Grazie
per la tua recensione. Spero che ti possa piacere anche il resto della
storia.” Alla prox recensione! Un bacione tua jules (ladyarle) - Smemo92:
ehilà, eccoti di nuovo qui, e non sai che onore! Sono
contenta che la storia continui a piacerti e ad appassionarti! Sul tuo
commento di Bella sono d’accordissimo con te, anche per me
era una pazza sclerata, poi mi uccideva Sirius, uno dei miei personaggi
preferiti… diciamo che mi stava proprio sul gozzo, per dirla
in modo gentile. Dopo questa storia, però, ho cominciato ad
apprezzare molto di più il suo personaggio! Grazie per i
complimenti e… Come ti è sembrato questo
capitolo? James? Harry? E il loro scontro? Sono curiosissima di sapere
che cosa ne pensi! Per tutte le tue domande ti lascio alla
risposta che ha scritto per te Kurinoone: Thank you for your review. You
have alot of insightful questions, all of which will be answered by the
end of the story. “Grazie per il tuo commento.
Hai fatto un sacco di domande acute, ma tutte avranno la loro
risposta verso la fine della storia.” Non mi resta altro da
fare che ringraziarti ancora una volta di tutto cuore e salutarti alla
prox recensione! Un bacione tua jules (ladyarle) -
kisa86:
Beh, immagino di doverti ringraziare per le tue parole
carine… ma leggendo la tua pagina da autrice sono
rimasta… sorpresa… delusa credo che sia il
termine più adatto. Forse la mia è
ingenuità allo stato puro, ma non avrei mai pensato che
dietro alle tue storie si nascondesse tutta quella lista di intrighi ed
inganni ai danni di una delle mie autrici preferite. Quello che
però mi ha “scandalizzato” di
più, a parte il mentire sull’età (cosa
di per sé gravissima) e prendere spunti senza citare (altra
cosa gravissima…) è il fingere di essere tre o
quattro persone diverse (in una discussione addirittura kysa) per far
fare brutte figure ad altre autrici e mettere in luce la tua educazione
e la tua storia… non voglio essere offensiva, ma credo che
questo tuo comportamento, oltre ad una grande scorrettezza denoti una
mancanza di maturità da parte tua, una costante ricerca di
attenzioni che rasenta l’ossessione. Mi dispiace perdere una
lettrice, ma nel tuo caso no. Spero che il tuo essere bannata ti
aiutino a riflettere sulle tue azioni e a migliorare in futuro.
Kurinoone ti ha scritto: Thanks
for your review. There is plenty of the 'parental Voldemort and Bella
so I hope you enjoy that. - WingsHP:
eccola qui la mia veterana per eccellenza! Ti ringrazio tantissimo per
le tue parole, e mi sono divertita tantissimo nel vedere tutte le tue
elucubrazioni su Bella e Voldemort… divertita non nel senso
che erano ridicole, ma si vedeva che ci avevi ragionato, e questo mi ha
fatto tantissimo piacere! Come ti è sembrato questo
capitolo? James? Harry? E il loro scontro? Sono curiosissima di sapere
che cosa ne pensi! Kurinoone ti ha scritto: Thanks for your review. This
Voldemort is different to canon in only way. Being with Harry, bringing
up a child allowed him to retain a fraction of his humanity. His
'ability to love' which JKR explained didn't exist in her Voldemort, is
the reason why he is this way. His bond with Harry saved a part of his
humanity, thus allowing him to love. “Grazie per
il tuo commento. Questo Voldemort è diverso da quello canon
per un solo particolare. Stando con Harry, allevare un bambino gli ha
permesso di conservare un briciolo di umanità. Questa
‘capacità di amare’ che JKR dice non
esistere nel suo Voldemort, è la ragione per cui
è così il mio. Il suo legame con Harry ha salvato
una parte della sua umanità, consentendogli di
amare.” Non mi resta altro da fare che ringraziarti ancora
una volta di tutto cuore e salutarti alla prox recensione! Un bacione
tua jules (ladyarle) - gryffindor_ery:
ehilà! Sono contentissima che lo scorso capitolo ti abbia
colpito così tanto… ma addirittura rimanerci di
sale… sto scherzando, la mia reazione è stata
circa quella quando l’ho letto per la prima volta! Riguardo
il personaggio di Bella credo che te innamorerai nel corso della
storia! Come ti è sembrato questo capitolo? James? Harry? E
il loro scontro? Sono curiosissima di sapere che cosa ne pensi!
Kurinoone ti ha scritto: I'm
glad you like Harry. I hope you grow to like him more as the story
progresses. Bella and Voldemort are close to Harry since they brought
him up. “Sono onorata che ti piaccia Harry.
Spero che ti possa piacere ancora di più man mano che la
storia andrà avanti. Bella e Voldemort sono legati ad Harry
dato che l’hanno cresciuto!” Alla prox recensione!
Un bacione tua jules (ladyarle) - PrincessMarauders:
wow, è stato un onore rivedere il tuo nome anche qui oltre
che in I Need You! Sai, me ne sono innamorata anche io… la
storia è… beh, credo che non ci siano complimenti
adatti a definirla! Come ti è sembrato questo capitolo?
James? Harry? E il loro scontro? Sono curiosissima di sapere che cosa
ne pensi! Kurinoone ti ha scritto: Thank
you for your review. I'm flattered that you like my story! Severus
Snape and his lack of knowledge about Harry will be explained soon,
don't worry about that. I hope you like James and Lily's reaction, I
loved writing it!! “Grazie per il tuo commento.
Sono lusingata che ti piaccia la mia storia! Severus Piton e la sua
ignoranza su Harry verrà spiegata presto, non preoccuparti
per questo. Spero che ti piacerà la reazione di James e
Lily, mi è piaciuto un sacco scriverla!” Non mi
resta altro da fare che ringraziarti ancora una volta di tutto cuore e
salutarti alla prox recensione! Un bacione tua jules (ladyarle) - Jayne:
eccoti qui finalmente, pensavo ti fossi dimenticata di me! Sto
scherzando, mi fa piacere leggere i tuoi commenti.. però io
sto aspettando una tua opera d’arte, in fondo devo anche
ricambiarti il favore ogni tanto! Alla fine sono riuscita a scoprire
anche io il nome di quell’attore… dire che
è bello credo che sia un complimento anche troppo
riduttivo… poi ho guardato the covenant… mi sono
decisamente innamorata di quel film, è letteralmente
stupendo. Sono d’accordo con kurinoone per la scelta di Caleb
come Harry, andando avanti con la storia te ne accorgerai anche tu! Per
Damien manca ancora pochissimo… il prossimo capitolo! Come
ti è sembrato questo capitolo? James? Harry? E il loro
scontro? Sono curiosissima di sapere che cosa ne pensi! Kurinoone ti ha
scritto: Thank you for
your review and your compliments. I'm glad you like my YouTube page.
You are right, my 'Harry' in my vids are played by the actor Steven
Strait and the clips are from the movie 'The Covenant'. It really is an
amazing movie. You will see later on in the story exactly why I chose
that actor from that particular movie!! I was so happy to find that
movie since a quality of 'Caleb' really suits my Harry!! You will
understand once that part is revealed in the storyline! I can't wait
for you to meet Damien either. He is my original character and I love
him very much. I would love to read what you thought of him!
“Grazie per il tuo commento e i complimenti. Sono contenta
che ti sia piaciuta la mia pagina di Youtube. Hai ragione, il mio
‘Harry’ nei video è interpretato
dall’attore Steven Strait e le scene sono prese dal film
‘The Covenant’. È veramente un film
stupendo. Vedrai più avanti l’esatto motivo per
cui ho scelto quell’attore in quel particolare film! Sono
stata così felice di scovare quel film dato che una
particolarità di ‘Caleb’ è
decisamente giusta per il mio Harry!! Capirai quando sarà
tutto svelato nella storia! Non vedo l’ora che tu incontri
Damien. È un mio personaggio originale e lo adoro. Mi
piacerebbe tantissimo leggere che cosa ne pensi di lui!” Beh,
ti ha scritto un discreto romanzo!! Non mi resta altro da fare che
ringraziarti ancora una volta di tutto cuore e salutarti alla prox
recensione! Un bacione tua jules (ladyarle)
IMPORTANTE
LEGGERE: Dato che
questa storia consta di ben 65 capitoli ed ho altre storie in cantiere
ho deciso di istituire alla fine di ogni capitolo di ogni storia un
nuovo angolino dove vi darò alcune informazioni di tipo
logistico (DATE) sulle varie storie in corso… questo
aiuterà voi, credo, a sapere circa quando aspettarvi un
nuovo capitolo nelle varie storie, e me ad essere più
puntuale con le traduzioni e gli aggiornamenti…. Vi do
quindi il benvenuto all’ormai quasi nuovo
fiammante….
ANGOLINO
DEL CALENDARIO: Cominciamo
ora con i vari aggiornamenti!! 1.
Il sesto e prossimo capitolo di “The
Darkness Within” (questa storia per chi fosse un
po’ sbadato o semplicemente stanco) verrà
aggiornata nuovamente il giorno 01
novembre 2008, tempo ed impegni permettendo,
perché a scuola ci devo sempre e comunque andare. Avrete la
possibilità di beh… questo capitolo è
proprio un gioiellino lasciatemelo dire…! Incontreremo per
la prima volta altri protagonisti fondamentali per la
storia… e avrete alcune spiegazioni su una coppia della
storia! Non voglio dirvi altro per non rovinarvi la sorpresa, ma non
dovete assolutamente perdervelo. 2.
L’ottavo capitolo di “I
Need You”, altra traduzione che potete trovare
sotto l’account di krstna,
verrà postato il giorno 31
ottobre 2008, sempre tempo ed impegni permettendo. Ci
sarà il racconto della festa nel pub… questo
Lawrence sarà una reale minaccia per James? Vi aspetto
numerosi. 3.
Il quarto capitolo della mia storia “Sub
Rosa Amor Vinces”, che potete trovare sotto il
mio account, per chi non l’avesse letto si chiama ladyarle,
verrà postato il giorno 22
novembre 2008, mi scuso per non riuscire a farlo prima, ma
questo necessita ancora di qualche piccolo ritocco. Questa storia
ambientata all’epoca dei Malandrini e narrata da un
misterioso personaggio ha come personaggi i soliti protagonisti ma con
qualche sostanziale differenza, a voi il compito di leggere e giudicare. 4.
Il terzo capitolo di “Oh,
troublesome” verrà postato il giorno 15
novembre 2008, sperando sempre di riuscire ad essere
abbastanza puntuale. Questa fanfic su Naruto ha come
protagonisti il team di Shikamaru e quello della Sabbia. Vi
ricordo che avrà un aggiornamento mensile. 5.
Infine, per chi volesse, ho scritto una songfic dal titolo “Il
Cerchio Della Vita” sulla coppia Naruto e
Hinata, per chi volesse leggere e farmi sapere il suo pensiero lo
ringrazio già in anticipo.
Arrivederci
quindi al 31
ottobre sull’account di krstna. Un bacione ladyarle
Allora,
bentornati per una nuova puntata di questo piccolo gioiellino di
letteratura inglese! Nell’ultimo capitolo abbiamo assistito
al violento combattimento di James contro il fortissimo Principe
Oscuro. Finalmente i personaggi sono venuti a conoscenza
dell’esistenza dell’erede di Voldemort, ma non
sanno ancora la sua vera identità!! In questo
capitolo…. Vi dico solo che verrà presentato
finalmente il piccolo Dami, il personaggio originale creato
dall’autrice e verremo a conoscenza di qualche particolare
importante di una delle coppie portanti di questa trilogia! Vado in
brodo di giuggiole ogni volta che lo rileggo! Vorrei
scusarmi immensamente con voi per il mio imperdonabile ritardo si due
mesi… ma è stato un periodo un po’
incasinato e non sono riuscita a mettere più mano su nessuna
delle mie storie… spero riuscirete a perdonarmi… Leggete
pure e pensate a tanti commentini per la nostra autrice che
là sperduta oltre la Manica aspetta impaziente i vostri
pareri. Ricordatevi
di leggere gli avvisi dopo il capitolo. A
dopo ladyarle Voglio
dedicare questo capitolo a Jayne che l’8 dicembre ha compiuto
gli anni… non sono riuscita a farti il regalino in
tempo…. Spero che ti possa piacere, anche se sono
mostruosamente in ritardo! Invito
tutte voi lettrici a digitare il nome dell’autrice su Youtube
e vedere alcuni video fatti da lei sull’intera
trilogia… XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Disclaimer:
io non possiedo Harry
Potter e tutto ciò che può essere riconosciuto
appartiene a J K Bowling. Questa storia è anche ispirata a
“A Shattered Prophecy” di Project Dark Overlord.
“Non
è per niente giusto!” piagnucolò
Damien. Era seduto in Sala Grande per la colazione e stranamente era di
pessimo umore. Ron Weasley e i suoi compagni Grifondoro erano tutti
seduti al tavolo e trasmettevano il loro sostegno
all’angosciato adolescente. “Capisco
che tutto questo ti rode amico, ma che ci puoi fare?” disse
Ron mentre si serviva una mezza dozzina di pancake nel piatto e li
annaffiava con dello sciroppo d’acero. “Sarebbe
dovuta essere la più importante partita di tutti i tempi! Ho
atteso intere settimane per andarci e ora lui ha deciso di non
presentarsi nemmeno. Io dico, non ha neanche mandato un gufo per
annullare il tutto.” “Ancora
lì a piangerti addosso, Damien? Dai, sinceramente,
è solo una partita. Tuo padre avrà avuto cose
più importanti da fare, e tu lo sai.” Hermione
Granger si aggregò all’intera tavolata insieme a
Ginny Weasley e si sedette sotto le occhiatacce di Damien Potter. “Ma
cosa vuoi saperne tu del Quidditch, Hermione? In fondo, non
è una cosa che tu possa imparare stando chino sui
libri!” le sputò addosso Damien. Di solito non era
così scortese con le persone, ma Hermione lo infastidiva
sempre con questo o con quello, e solo perché era diventata
la nuova Prefetto del quinto anno. “E
dai, Damy, sono sicura che tuo padre abbia avuto motivo importante.
Dopo tutto, lui non è un tipo da mancare ad una partita
così.” Gli disse Ginny confortante. ‘In
effetti ha ragione.’ Pensò Damien.
Perché suo padre sarebbe mancato ad una simile partita? Era
il più accanito tifoso di Quidditch che avesse mai
conosciuto, tanto che era stato il miglior Cacciatore per la squadra di
Grifondoro quando era a scuola. La coppa si trovava ancora nella Sala
dei Trofei al Terzo Piano. “Comunque
avrebbe potuto mandare un gufo per avvisarmi.”
Mugugnò Damien, il quale stava cominciando a preoccuparsi
per suo padre. L’aveva visto solo una volta da quando era
tornato dalla missione Auror. Sembrava molto stanco ed abbacchiato, ma
suo papà non era mai stato un tipo da autocommiserarsi.
Damien sperò che stesse bene e che si fosse semplicemente
‘dimenticato’ della partita e si fosse addormentato
da qualche parte. Cominciò
ad osservare i suoi amici per distogliere la mente da quei pensieri
turbolenti. “Allora
voi che programmi avete per oggi, ragazzi?” chiese dato che
era sabato e gli studenti avevano la possibilità di fare
quello che volevano. “Mah,
direi di andare a fare visita a Hagrid e poi all’allenamento
di Quidditch.” Rispose Ron con lo stesso entusiasmo di Damien. Ron
e Damien erano abbastanza amici malgrado avessero tre anni di
differenza. Ron aveva quattro fratelli maggiori e avrebbe preferito
avere un fratellino più piccolo piuttosto che una sorellina.
Malgrado volesse tantissimo bene a Ginny, diceva sempre che sarebbe
stato fantastico avere un fratello più piccolo. Essendo
figlio unico, Damien era affamato di qualunque legame fraterno. Tutti i
Weasley trattavano Damien come uno di famiglia. “Non
suona così male, mi sa che mi
aggregherò.” Rispose Damien, se non poteva
assistere ad una partita oggi, ne avrebbe giocata una lui stesso. “Te
invece, Ginny, ti va una partita?” chiese alla ragazza dalla
chioma rossa, mentre lei era quasi sdraiata sul tavolo a sussurrare
qualcosa di urgente ad Hermione. “Cosa!
Io… oh… no… no, grazie Damy. Ho alcune
cose da fare in Biblioteca.” Rispose lei arrossendo
lievemente. Damien scambiò un’occhiata con Ron ed
entrambi i ragazzi sospirarono guardando al soffitto. “Ginny,
ragazza mia, rinuncia, non lo troverai mai.” Cercò
di dire Ron alla ragazza testarda. “Quel
che vuoi Ronald! Fatti gli affari tuoi.” Lo
aggredì lei. Ron
sospirò e si rivolse verso Damien. Entrambi i ragazzi si
erano divertiti negli ultimi due mesi a prendere in giro e facendosi
beffa della ragazza giusto per fare qualcosa, ma ora cominciavano ad
essere dispiaciuti per lei. Appena due mesi prima Ginny aveva avuto un
esperienza quasi mortale. Era stato quando erano andati ad Hogsmeade in
gita scolastica. Anche la sua famiglia si trovava lì e si
erano incontrati tutti per pranzare insieme. All’improvviso,
mentre stavano bevendo qualcosa ai Manici, avevano sentito tantissime
urla e un grande andirivieni di gente. Erano arrivati parecchi
Mangiamorte e stavano terrorizzando la popolazione di Hogsmeade
cercando evidentemente qualcuno. I suoi genitori e gli insegnanti
avevano detto a Ginny di tornare a Hogwarts insieme agli altri
studenti. I suoi due fratelli più grandi e suo padre erano
già usciti per affrontare i Mangiamorte. Ginny
stava appunto facendo quello che le era stato ordinato ma era stata
messa in trappola quando cinque Mangiamorte erano entrati nel pub e
avevano iniziato a terrorizzare studenti ed adulti nel loro cammino.
Lei aveva fatto la cosa la cosa più sensata, era corsa
insieme ad Hermione e ad altri ragazzi verso il retro del pub ed si
erano nascosti in un vicolo. Avevano corso tenendosi per mano senza
sapere dove si stavano dirigendo, ma questo andava bene, pur di essere
lontani da loro. Sfortunatamente si erano trovati davanti un gruppo di
quattro Mangiamorte. Questi avevano ghignato malvagi e avevano trovato
le due ragazze perfette per un po’ di divertimento. Ginny
ed Hermione avevano raggiunto un vecchio edificio e avevano cominciato
a correre su per le scale per nascondersi da quegli uomini orrendi.
Sfortunatamente le avevano seguite ed erano state costrette a correre
fino alla cima della vecchia costruzione. Aveva circa venti piani e le
povere ragazze erano completamente esauste una volta raggiunta la
sommità. Avevano velocemente realizzato di essere state
messe in trappola sul tetto dai Mangiamorte. Loro avevano riso e le
avevano prese in giro. Entrambe le ragazze avevano le lacrime agli
occhi e non sapevano cosa fare per sopravvivere. Tutte e due avevano le
bacchette e le avevano tirate fuori in un debole tentativo di difesa.
Persino Hermione, che stava frequentando il suo quinto anno ad
Hogwarts, non conosceva alcun Incantesimo di Difesa che avrebbe potuto
proteggere lei e l’ amica più giovane di lei. Proprio
quando le ragazze avevano ormai perso la speranza le porte si erano
spalancate e Charlie Weasley era entrato per salvarle insieme ad altri
tre ragazzi e avevano cominciato a duellare con i Mangiamorte. Fu in
quel momento che Ginny aveva rischiato di venire colpita da una
Maledizione scagliata nella direzione sbagliata. Lei era riuscita ad
evitarla grazie agli allenamenti di Quidditch, ma aveva perso
l’equilibrio e dato che già da prima si trovava
sul bordo del cornicione, era inciampata ed era caduta di sotto. Era a
malapena riuscita, con un colpo di fortuna, ad aggrapparsi ad un cavo
che dondolava dall’angolo del muro. Si era aggrappata con
tutte le sue forze, ma sapeva che il filo non era abbastanza resistente
per riuscire a sostenere tutto il suo peso. Charlie si era sporto oltre
il bordo e si stava giusto allungando per prenderla quando due cose
accaddero contemporaneamente. Charlie era stato afferrato da dietro da
un Mangiamorte e il filo che salvava la vita di Ginny si era spezzato.
Lei aveva cominciato a precipitare giù per tutti i venti
piani. Aveva urlato e chiuso gli occhi, non volendo vedere il terreno,
e di conseguenza la sua morte, che si avvicinavano veloci. Ma poco
prima di toccare il terreno era stata afferrata da due mani forti.
Aveva sentito la testa sbatacchiare contro un petto solido e muscoloso
e aveva istintivamente stretto quella persona con tutta la forza che le
rimaneva. Poteva sentire l’aria scontrarsi contro il suo viso
e capì che stavano volando. Aveva aperto forzatamente i suoi
occhi castani e li aveva posati sulla persona che l’aveva
salvata da una morte veramente orribile. Un paio di occhi color degli
smeraldi avevano incontrato i suoi e lei si era sentita subito come
catapultata in profondità dentro di loro. Aveva sbattuto
forte le palpebre per liberarsi delle lacrime, non capendo se erano
state causate dal volo o dall’esperienza quasi mortale. Il
suo salvatore misterioso aveva il viso interamente coperto da una
maschera d’argento che lasciava visibili solo gli occhi. Si
era resa conto che stavano volando su una scopa e che la
velocità a cui stavano andando era semplicemente fenomenale.
Non riusciva ad aprire la bocca per parlare. Troppa aria le arrivava
addosso. Voltò il capo per non avere più il vento
contro e si appoggiò a petto di quel tipo misterioso. Si
sentiva stranamente confortata dalla sua presenza. Lui aveva un braccio
stretto forte attorno ai suoi fianchi e l’altro sul manico
della scopa, e stava volando decisamente bene. Ginny
si era resa conto di ciò che stava accadendo
tutt’intorno a lei solo quando aveva sentito i suoi piedi
appoggiarsi sul terreno dove era stata appoggiata gentilmente una volta
scesi dalla scopa. Aveva sollevato lo sguardo e aveva realizzato di
trovarsi appena fuori i cancelli di Hogwarts. Aveva potuto vedere
alcuni insegnanti che da lontano si stavano affrettando per
raggiungerla. Aveva guardato il suo salvatore ancora una volta. Era
sceso dal manico di scopa e si era sporto verso di lei come per
sincerarsi delle sue condizioni. Ginny si era quindi resa conto di
stare tremando come una foglia e silenziosamente aveva ringraziato il
fatto di essere a sedere, altrimenti non ce l’avrebbe fatta a
rimanere in equilibrio. “Stai
bene?” Ginny
aveva sussultato visibilmente, quella voce le era sembrata
così giovane. Aveva pensato che la persona fosse molto
più grande, dato che l’aveva salvata e aveva
volato come un giocatore Professionista di Quidditch. La sua voce era
stata gentile ma allo stesso tempo così forte.
‘deve avere al massimo un anno o due in più di
me.’ Pensò Ginny. Prima che lei avesse potuto
rispondere il ragazzo aveva alzato lo sguardo e aveva visto gli
insegnanti di Hogwarts che si stavano dirigendo verso di loro. Senza
aggiungere nulla era risalito sulla scopa ed era decollato. “Aspetta!”
aveva urlato Ginny ma ormai era troppo tardi. Quel ragazzo dai
brillanti occhi verdi se ne era già andato. Ginny non si era
nemmeno resa conto di quando la Professoressa McGranitt e la
Professoressa June l’avevano raggiunta e riportata
all’interno del castello. Da quel momento Ginny era
ossessionata dal suo salvatore. Aveva passato ore intere solo a parlare
con Hermione e con chiunque fosse disposto ad ascoltarla mentre parlava
di lui, di quanto fossero belli i suoi occhi, di quanto fossero forti
le sue braccia, di come le avesse parlato dolcemente. Hermione era
dispiaciuta per lei. Poteva vedere quanto Ginny fosse infatuata di quel
misterioso ragazzo, e poi perché non avrebbe dovuto?
Dopotutto, lui le aveva salvato la vita. Aveva deciso di aiutarla in
qualsiasi modo per scoprire l’identità di questa
‘meraviglia dagli occhi verdi.’ Ad
un certo punto Ginny si era convinta che il ragazzo frequentasse o
avesse frequentato Hogwarts dato che era un po’
più grande di lei e comunque doveva aver ricevuto
un’educazione. Era anche convinta di aver già
visto quegli occhi verdi da qualche parte, forse era uno studente
più anziano che aveva incontrato per i corridoi oppure
qualcuno che era andato a scuola insieme a Bill o Charlie e che era
andato qualche volta alla Tana. Diventava sempre più
disperata nella sua ricerca, e passava ogni momento libero a spulciare
i vecchi annuari in Biblioteca sperando di trovarlo. Hermione aveva
cercato di farla ragionare sul fatto che non l’aveva mai
visto in viso e non sarebbe mai stata in grado di riconoscere la sua
foto, ma Ginny l’aveva liquidata dicendole che
‘avrebbe riconosciuto quegli occhi smeraldini
ovunque.’ Ron
non era presente durante l’attacco ad Hogsmeade, dato che il
giorno prima era stato colpito in testa da un Bolide ed era dovuto
rimanere in Infermeria. Per questo non era riuscito a comprendere la
severità della situazione e aveva preso in giro Ginny senza
darle alcuna tregua su questo suo ‘uomo del
mistero.’ ‘Forse
portava quella maschera perché è troppo
brutto.’ Le avrebbe detto Ron facendo arrabbiare talmente
tanto Ginny che la ragazza avrebbe subito tirato fuori la bacchetta e
gli avrebbe scagliato contro una delle sue fatture quasi impossibili da
togliere. Comunque ora, due mesi dopo l’incidente, Ginny era
sempre più determinata a trovarlo, e Ron cominciava a
preoccuparsi per la sorella più piccola. “Dai
Gin, guarda che bella giornata, è perfetta per una partita,
puoi continuare la tua inutile ricerca più tardi.”
Le disse, pensando ovviamente che quella fosse il modo migliore per
convincerla. Ginny
gli scoccò un’occhiata omicida prima di fare cenno
ad Hermione di andare con lei. Prima che avessero potuto abbandonare
del tutto la Sala Grande, una Lily dagli occhi arrossati ed
un’espressione preoccupata era entrata lanciando urgenti
occhiate lungo tutto il tavolo dei Grifondoro. Scorse subito Damien e
si precipitò verso di lui, rischiando di buttare a terra le
due ragazze nell’avvicinarsi. “Oh…
Scusate ragazze… Mi dispiace!” mugugnò
mentre continuava a camminare velocemente verso suo figlio. “Damien!
Devo parlarti… vieni con me!” gli disse lei
velocemente, ignorando completamente il resto dei Grifondoro che la
occhieggiavano sospettosi. “Buongiorno
anche a te mamma.” Rispose allegro Damien ma si
fermò quando colse l’espressione preoccupata della
madre e le guance rigate dalle lacrime. “Mamma!...
Che… Che cose è successo!” chiese
mentre si alzava dalla sedia. “Professoressa
Potter, va tutto bene?” chiese Ron che si stava alzando a sua
volta e guardava la madre del suo amico con espressione totalmente
confusa. Comunque
Lily o non l’aveva sentito o l’aveva
deliberatamente ignorato. “Damien
vieni con me subito!” e con queste parole afferrò
il braccio di Damien e lo condusse fuori dalla Sala Grande. Appena si
trovarono nell’Atrio si fermò con Damien di fronte
a lei e tirò fuori da una tasca una piccola pallina colorata. “Portus.”
Sussurrò e disse a Damien di tenere stretta la pallina. Lui
fece come gli era stato detto e tre secondi più tardi
sentì il famigliare strappo all’ombelico mentre
lui e sua madre utilizzavano la Passaporta per lasciare Hogwarts. Damien
sentì i piedi che toccavano il terreno e per un attimo perse
l’equilibrio. Si tirò su e si guardò
intorno sentendo infine una forte stretta allo stomaco. Si trovava al
San Mungo. XXX “Ma
che diavolo significava tutto quello?” chiese un Ron
decisamente confuso. “Non
lo so, ma non avevo mai visto la Professoressa Potter comportarsi
così prima.” Rispose Hermione guardando verso i
battenti aperti del portone. “Non
credi che possa avere qualcosa a che fare con… con il Signor
Potter?” chiese piano Ginny. Tutti
al tavolo distolsero lo sguardo, troppo spaventati per rispondere. La
guerra imperversava con sempre maggior forza e il lato della Luce stava
perdendo più di quanto potesse permettersi. “La
cosa mi puzza.” Disse Ron a bassa voce. Tutti erano
d’accordo.
ANGOLO
DELLA TRADUTTRICE: Che
fatica… non credevo di metterci così tanto a
tradurlo, scusatemi tantissimo! So di essermi comportata malissimo
consegnandovi questo capitolo con ben due mesi di ritardo, ma vi
assicuro che non l’ho assolutamente fatto di proposito o per
pigrizia… sono stati due mesi d’inferno… Malgrado
tutti questi disguidi eccoci finalmente giunti sani e salvi alla fine
della sesta puntata di questa eterna fanfic, ringrazio tantissimo
kurinoone per questo fantastico gioiellino.…
Allora come vi è sembrato il fratellino più
piccolo di Harry,m il nostro Damien? Spero che vi sia piaciuto, anche
perché kurinoone lo userà spesso come
protagonista, ma vi assicuro che è difficile non
innamorarsene! E del primo incontro fra Ginny e il nostro Principe
Oscuro? Ve lo aspettavate così o vi ha sorpreso del tutto?
Fatemi sapere che cosa ne pensate, accetto critiche, consigli, se ce ne
sono anche qualche complimentino piccino piccino. Kurinoone sarebbe
felicissima di ricevere dei commenti per sapere che cosa ne pensate
della sua storia, vi ricordo che ha ricevuto un successo enorme in
lingua originale e sarebbe bello che anche noi lettori italiani le
facessimo capire ciò che pensiamo del suo sforzo. Quindi
signori lettori e signore lettrici (o signorine, come preferite)
continuate a leggere, commentare e se avete qualche dubbio o
perplessità sulla storia, potete contattarmi col bottoncino
sull’account dell’autore e io sarò
felicissima di rispondervi. Vi anticipo intanto che nel prossimo
capitolo scopriremo se James è sopravvissuto
all’attacco… cari lettori… non
è ancora detta l’ultima parola… Come
sempre è ora di passare ai vari ringraziamenti, e come al
solito vi metto per correttezza anche il commento originale. Solo una
cosa… se qualcuna si trova ultima non si offenda, io seguo
l’ordine cronologico delle vostre recensioni e… se
a qualcuno non va bene come ho impostato la risposta, nel senso che non
vuole la mia traduzione al commento originale o non vuole
l’originale inglese, basta dirlo e farò di tutto
per accontentarvi nei prossimi capitoli. Passiamo
quindi ora ai vari ringraziamenti: - lyrapotter:
ehilà, sono contentissima che tu abbia trovato il tempo per
commentare, mi ha fatto moltissimo piacere! Ti ringrazio per i
complimenti al mio lavoro di traduzione… prova ad
immaginarti una ragazza che adesso scrive al computer seduta per aria a
10 cm dalla sedia da quanto è lusingata… grazie
mille! Che
cosa ne pensi di Damien e dell’incontro fra Ginny e il suo
misterioso salvatore. Vorrei solo farti un piccolo appunto su questa
tua frase e spiegarti un pochino: ”Certo che suonarle in qst modo a
quattro auror è quasi troppo!” In
realtà l’autrice non ci ha presentato un Harry
poco verosimile… prova a pensare da chi è stato
allevato… Voldemort in persona… questo secondo me
significa estenuanti allenamenti, poche (se non addirittura niente)
vacanze, una conoscenza illimitata di incantesimi sia oscuri che non.
E, citando alcune frasi del primo capitolo che dovrebbero essere
illuminanti: “Quel
bambino aveva una aura magica così potente che sembrava
librarsi nell’aria tutt’attorno al ragazzo. Era
potente, non c’era alcun dubbio e se Voldemort avesse
lasciato vivere quel marmocchio allora quel Potter molto probabilmente
sarebbe stato la causa della sua caduta. ‘Un così
grande spreco di potere.’ Pensò Voldemort.”
Non prendertela per l’appunto, mi ha fatto molto piacere il
tuo commento! Questo è quello che ti ha scritto kurinoone:
”Thank you for
your review, I'm glad you're enjoying the story. A lot of people like
Bellatrix after reading 'Darkness Within'. I think it's her
relationship with Harry that is the cause of that. I hope you enjoy the
rest.” “Grazie per il tuo commento,
sono onorata che ti piaccia la storia. A molta gente piace Bellatrix
dopo aver letto ‘The Darkness Within’. Credo che
sia per il suo rapporto con Harry. Spero che ti piacerà
anche il resto.” Ti
aspetto nel prossimo capitolo! Un bacione, jules (ladyarle) - sorellinadolce:
che bello rivederti Hily, mi fa veramente piacere che tu ti sia
appassionata alla storia! Immaginavo che lo scontro ti
avrebbe emozionata… ma aspetta di vedere i
prossimi! Devi solo avere la pazienza di aspettare che io li traduca!
Non dire che le tue recensioni non sono un granché
Hily… scaldano il cuore di noi che scriviamo e ci danno la
voglia di andare avanti e di mettere sempre più impegno in
quello che facciamo e ci piace fare… scrivere e tradurre!
Cosa ne pensi del piccolo Damien e del salvataggio di Ginny? Era
così che ti aspettavi il loro primo incontro o qualcosa di
diverso? Ecco cosa ti ha scritto kurinoone: Thank you for your review and
your kind words of praise. Harry's ability to defeat five fully trained
Aurors comes from his upbringing at the hands of Voldemort. Harry-Ginny
meeting doesn't come until later, but I'm sure you'll enjoy the next
chapter as it does mention them!! Enjoy!!
“Grazie per il tuo commento e per I tuoi gentili complimenti.
L’abilità di Harry di riuscire a sconfiggere
cinque Auror adulti e ben allenati deriva dal suo essere stato allevato
da Voldemort. L’incontro fra Harry e Ginny non ci
sarà ancora per un po’, ma sono sicura che ti
piacerà il prossimo capitolo in quanto li menziona!
Divertiti!” Non
mi resta che salutarti! Ci vediamo nel prossimo capitolo! Un bacione,
jules (ladyarle). - erikappa:
accidenti... e io che mi aspettavo di vederti come aiuto traduttrice!
Eeeehhhh, sopporterò! Sono contentissima che ti sia
piaciuta! Riguardo a quando Harry entrerà in rapporto con
gli altri personaggi dovrai aspettare fino alla fine del capitolo nove,
ma la tua attesa sarà ripagata… la prima volta ce
ho letto la storia mi sono venuti i brividi! Mi dispiace tantissimo di
non essere riuscita a postare prima… due mesi sono veramente
tanti! Spero che mi perdonerai… cosa te ne pare del piccolo
Damien Potter e dell’incontro fra Ginny e il suo misterioso
salvatore? Kurinoone ti ha scritto: Thank you for your review. You
will see soon how Harry meets the rest, I hope you enjoy it!!
“Grazie per il tuo commento. Vedrai presto come Harry
incontrerà tutti gli altri, spero che ti
piacerà.” Non
mi resta che salutarti! Ci vediamo nel prossimo capitolo! Un bacione,
jules (ladyarle). - Smemo92:
come sempre ti sei fatta sentire, e come sempre ne sono onoratissima!
Direi che stupito sia uno dei termini più adatti per questo
capitolo, hai decisamente ragione. Riguardo James e Harry devo
ricordarti che Harry porta sempre una maschera d’argento che
lascia scoperti solo gli occhi… quindi è
abbastanza facile che non l’abbia riconosciuto, anche se
però ha avuto una sorta di dejavù. Riguardo
Peter… beh, la cosa verrà svelata fra moltissimi
capitoli, ed essendo una rivelazione chiave per l’intera
storia… beh, mi sa che non posso ancora dirtela. Ce la farai
ad aspettare con pazienza? Hai fatto un sacco di altre
domande… mi sa che è meglio che ti risponda
kurinoone. Ti è piaciuto Damien Potter? E
l’incontro fra Ginny e il suo salvatore come ti è
sembrato? Te lo aspettavi così o diverso? Kurinoone ti ha
scritto: Thank you for
your review. To answer your question, yes, Harry does know who James is
and why they are similar. You ask about Peter, well, his fate will be
revealed later, much later. I hope you enjoy the rest of the
story!!” “Grazie per il tuo commento.
Per rispondere alla tua domanda, sì, Harry sa chi sia James
e perché sono così simili. Hai chiesto di Peter,
beh, il suo destino sarà rivelato fra un po’, fra
un bel po’. Spero ti piacerà anche il resto della
storia!” Non
mi resta che salutarti! Ci vediamo nel prossimo capitolo! Un bacione,
jules (ladyarle). - PrincessMarauders:
Ancora una volta ti ringrazio per aver commentato entrambe le mie
traduzioni (I Need You la posterò max fra una
settimana… devo finire di tradurla…) e grazie
mille per i complimenti, sei troppo buona! Dato che volevi tanto
conoscere Damien… e ora che ne hai avuto un poco la
possibilità… come ti è sembrato? E
l’incontro fra Ginny e il suo salvatore? Te lo aspettavi
così? Sono contentissima che la storia ti piaccia non sai
quanto ci faccia piacere (a me e all’autrice!) kurinoone ti
ha scritto: Thank you
for your review. I thank you for reading my story and a big thank you
to Ladyarle for taking the time to translate it!! You will meet Damien
in the next chapter, I hope you like him. Damien is an Original
Character of mine so I'm always very interested to know what the
readers thought of him! “Grazie per il tuo
commento. Ti ringrazio per leggere la mia storia e ringrazio ladyarle
che passa del tempo a tradurla! Incontrerai Damien nel prossimo
capitolo, spero che ti piaccia. Damien è il mio Original
Character quindi sono sempre molto interessata a cosa pensano di lui i
lettori.” Non
mi resta che salutarti! Ci vediamo nel prossimo capitolo! Un bacione,
jules (ladyarle). - gryffindor_ery:
sono contentissima che la storia ti piaccia… e ormai sei
anche una commentatrice affezionata… questo mi fa molto
piacere! Beh cara… riguardo gli shuriken creso proprio che
tu ci abbia azzeccato per bene! Vedi, riguardo le su
capacità devi tenere a mente alcuni particolari decisamente
molto rilevanti. È stato allevato per 15 anni da Voldemort,
Bellatrix e Lucius Malfoy… già questa dovrebbe
essere una spiegazione sufficiente. Harry è anche allenato
ad utilizzare armi diverse dalla solita bacchetta ed è anche
molto bravo nelle tecniche di lotta corpo a corpo. Se però
non sei ancora con vinta credo che alcune frasi tratte dal primo
capitolo facciano al caso tuo: “Quel bambino aveva una aura
magica così potente che sembrava librarsi
nell’aria tutt’attorno al ragazzo. Era potente, non
c’era alcun dubbio e se Voldemort avesse lasciato vivere quel
marmocchio allora quel Potter molto probabilmente sarebbe stato la
causa della sua caduta. ‘Un così grande spreco di
potere.’ Pensò Voldemort.”
Kurinoone non ha mai fatto mistero sulla potenza di Harry. Riguardo a
questo capitolo come ti è sembrato il piccolo Damien? E
l’incontro fra Ginny e il suo misterioso salvatore? Te lo
aspettavi così? Mi scuso ancora tantissimo per
l’abominevole ritardo… kurinoone ti ha scritto: Thank you for your review. Yes,
Harry's fighting style is like a ninja and the blades he threw were
indeed shurikens. The explanation behind these capabilities will be
revealed, but not until much later!! “Grazie per
il tuo commento. Sì, lo stile di combattimento di Harry
è simile a quello ninja e le lame che lanciava erano senza
ombra di dubbio degli shuriken. La ragione di queste
capacità sarà rivelata, ma non nel prossimo
futuro.” Non
mi resta che salutarti! Ci vediamo nel prossimo capitolo! Un bacione,
jules (ladyarle). - WingsHP:
wow, sono felicissima che il capitolo ti abbia preso così
tanto!!!è un onore, spero che la traduzione non fosse troppo
difficile da leggere… comunque anche io ero rimasta colpita
dalle stesse cose che hanno colpito te per la prima volta…
anche se devo dire che leggendola in inglese mi ero persa alcune delle
sfumature più belle. Hai ragione anche sulle stellette
ninja! Sono quei shuriken che vengono usati nell’anime di
Naruto! Beh, che ne pensi del nostro Damien Potter? E
dell’incontro fra Ginny e il suo salvatore misterioso? Te
l’aspettavi così? Kurinoone ti ha scritto: Thanks so much for your review.
I'm glad you liked the first confrontation of James and Harry / father
and son. The blades Harry threw were ninja stars (shuriken). “Grazie
mille per il tuo commento. Sono onorata che ti sia piaciuto il primo
confronto fra James e Harry, fra padre e figlio. Le lame che Harry
lancia sono stelle ninja (shuriken).” Non
mi resta che salutarti! Ci vediamo nel prossimo capitolo! Un bacione,
jules (ladyarle). - germana:
sono onorata di vederti finalmente fra le recensitrici e non solo fra
le lettrici! Spero ce mi perdonerai per il riprovevole ritardo e
continuerai lo stesso a dirmi il tuo parere! Che te ne è
sembrato del fratellino, Damien Potter? E dell’incontro fra
Ginny e il suo misterioso salvatore? Te l’aspettavi
così? Kurinoone ti ha scritto: Thank you for your review. James
doesn't know he was fighting with his son, but Harry knows more than
you think!! “Grazie per il tuo commento. James
non sa di combattere contro suo figlio, ma Harry sa molto
più di quanto pensi.” Non
mi resta che salutarti! Ci vediamo nel prossimo capitolo! Un bacione,
jules (ladyarle). - Padfoot_07:
sono stata felicissima di risentirti ancora una volta e onorata che il
capitolo ti abbia colpito così tanto! Grazie mille Syria,
leggere le tue recensioni mi fa sempre tantissimo piacere! Come ti
è sembrato il piccolo Damien Potter? E l’incontro
fra Ginny e il suo misterioso salvatore? Di quello che ne pensi? Te lo
aspettavi così? Kurinoone ti ha scritto: Thanks so much for your review.
I'm glad you liked the chapter!! “Grazie mille
per il commento. Sono contenta che ti sia piaciuto il
capitolo!!” Non
mi resta che salutarti! Ci vediamo nel prossimo capitolo! Un bacione,
jules (ladyarle). - Kaled:
ciao Kaled... beh, innanzitutto grazie di esserti aggiunto ai
fantastici lettori/lettrici che lasciano un commentino piccino
picciò... Come ti è sembrato il piccolo Damien
Potter? E l’incontro fra Ginny e il suo misterioso salvatore?
Di quello che ne pensi? Te lo aspettavi così? Kurinoone ti
ha scritto: Thank you
for your review. I'm glad you liked it. Hope you enjoy the rest.
“Grazie per il tuo commento. Sono contenta che ti sia
piaciuto. Spero che ti piaccia anche il resto.” Non
mi resta che salutarti! Ci vediamo nel prossimo capitolo! Un bacione,
jules (ladyarle). - elita:
wow… sono contenta che tu abbia cominciato recensire, mi fa
molto piacere! Ti chiedevi se si erano già incontrati Harry
e Ginny… beh, credo che questo capitolo ne sia una prova
più che lampante… e te che ne pensi del loro
incontro? E del piccolo Damien Potter? Riguardo i genitori di Neville
non credo di poterti dire nulla senza prima rovinarti la
sorpresa… ricordati solo che il loro ruolo o anche solo la
loro memoria sarà molto forte all’interno della
storia! Non preoccuparti di dilungarti, mi fa piacere vedere i vostri
pensieri e le vostre macchinazioni sulla storia… kurinoone
ti ha scritto: Thank
you for your review. I'm glad you liked the chapter. Harry and Ginny
will come but not just yet. The next chapter will reveal a little about
them. Your question about the Longbottoms will be answered in 'Chapter
8'. You will have to wait and see what happened to them!!
“Grazie per il tuo commento. Sono content ache ti sia
piaciuto il capitolo. Harry e Ginny arriveranno, ma non così
presto. Il prossimo capitolo svelerà qualcosina su di loro.
La tua domanda sui Longbottoms troverà una risposta nel
capitolo 8. dovrai aspettare e vedere che cosa è
successo!!” Non
mi resta che salutarti! Ci vediamo nel prossimo capitolo! Un bacione,
jules (ladyarle). - Jayne:
finalmente ecco che si rivede la nostra Jay! Come stai cara? Ricordati
che sto aspettando un tuo nuovo capolavoro… non farmi
aspettare tanto! Anche io ho sempre adorato il film The
Covenant… o forse ho sempre adorato
l’’attore che interpreta Caleb… si,
direi che questo sia il motivo principale… tornando sulla
retta via sono contenta che la scena dello scontro ti sia piaciuta,
renderlo in italiano è stata una faticaccia…. Per
non parlare di questo capitolo… dover fare il passato del
passato per metà capitolo mi ha quasi fatto venire una crisi
nervosa con i fiocchi! Mi dispiace tantissimo di essere arrivata
così in ritardo con la storia… ma ti assicuro che
non l’ho fatto apposta! Beh, che ne pensi del nostro Damien
Potter? E dell’incontro fra Ginny e il suo salvatore
misterioso? Te l’aspettavi così? Stavolta
l’ho beccato il tuo colore preferito? Kurinoone ti ha
scritto: Thank you for
your review. The answer to your question ; 'Caleb' looks like my Harry
because he has the dark eyes (that will come into play later in the
story) and because he has the dark hair and strong body build. My Harry
looks more like 'Caleb' than the original Harry Potter. Some of his
facial reactions are what I imagined my Harry to have, like his
brooding look and slightly dangerous/mysterious aura. You will
understand it muuch later in the story!! I can't wait for you to meet
Damien!! I hope you like him! “Grazie per il tuo
commento. Per rispondere alla tua domanda. ‘Caleb’
assomiglia al mio Harry perché ha gli occhi neri (questo
verrà fuori più avanti) e perché ha i
capelli neri e una struttura fisica muscolosa e allenata. Il mio Harry
assomiglia molto di più a ‘Caleb’ che
all’Harry Potter originale. Alcune sue espressioni sono come
quello che immagino abbia il mio Harry, come la sua espressione
minacciosa e misteriosa e quella sua aurea decisamente
pericolosa/misteriosa. Capirai tutto fra un beel po’ nella
storia!! Non vedo l’ora che tu incontri Damien! Spero che ti
piaccia!” Non
mi resta che salutarti! Ci vediamo nel prossimo capitolo! Un bacione
mega puccioso, la tua jules (ladyarle). - ragazzasilenziosa:
wow… c’è veramente da fare un monumento
all’autrice se la storia vi piace così tanto!
Ehhhh cara mia… per Harry e la sua somiglianza con
James… credo che non ti potrò svelare tutto
subito… però… non potrebbe essere che
Harry sappia già delle sue reali origini? Che ne pensi del
nostro Damien Potter? E dell’incontro fra Ginny e il suo
salvatore misterioso? Te l’aspettavi così?
Kurinoone ti ha scritto: “Thanks
for your review. Harry knows more about James than you think. All will
be revealed!! LOL!! “Grazie per il tuo commento.
Harry sa molto più di quello che pensi sul conto di James. E
ti sarà tutto svelato!! Baci!!” Non
mi resta che salutarti! Ci vediamo nel prossimo capitolo! Un bacione,
jules (ladyarle).
IMPORTANTE
LEGGERE: Dato
che questa storia consta di ben 65 capitoli ed ho altre storie in
cantiere ho deciso di istituire alla fine di ogni capitolo di ogni
storia un nuovo angolino dove vi darò alcune informazioni di
tipo logistico (DATE) sulle varie storie in corso… questo
aiuterà voi, credo, a sapere circa quando aspettarvi un
nuovo capitolo nelle varie storie, e me ad essere più
puntuale con le traduzioni e gli aggiornamenti…. Vi do
quindi il benvenuto all’ormai quasi nuovo
fiammante….
ANGOLINO
DEL CALENDARIO: Cominciamo
ora con i vari aggiornamenti!! 1.
Il settimo e prossimo capitolo di “The
Darkness Within” (questa storia per chi fosse un
po’ sbadato o semplicemente stanco) verrà
aggiornata nuovamente il giorno 20
gennaio 2009, tempo ed impegni permettendo,
perché a scuola ci devo sempre e comunque andare e gennaio
è un mese incasinatissimo a causa della chiusura di
quadrimestre. Avrete la possibilità di beh…
questo capitolo è proprio un gioiellino lasciatemelo
dire…! Scoprirete finalmente cosa ci faccia Damien al San
Mungo e il ritorno a casa (da Voldemort) di Harry, con
l’entrata in scena di un oggetto molto importante per il
proseguo della storia! Non voglio dirvi altro per non rovinarvi la
sorpresa, ma non dovete assolutamente perdervelo. 2.
Il nono capitolo di “I
Need You”, altra traduzione che potete trovare
sotto l’account di krstna,
verrà postato il giorno 16
gennaio 2009, sempre tempo ed impegni permettendo. Beh,
credo che dopo questo capitolo molte di voi vorranno strozzare Lawrence
con le loro stesse mani! Vi aspetto numerosi. 3.
Il quarto capitolo della mia storia “Sub
Rosa Amor Vinces”, che potete trovare sotto il
mio account, per chi non l’avesse letto si chiama ladyarle,
verrà postato il giorno 22
gennaio 2009, mi scuso per non riuscire a farlo prima, ma
questo necessita ancora di qualche piccolo ritocco. Questa storia
ambientata all’epoca dei Malandrini e narrata da un
misterioso personaggio ha come personaggi i soliti protagonisti ma con
qualche sostanziale differenza, a voi il compito di leggere e giudicare. 4.
Il terzo capitolo di “Oh,
troublesome” verrà postato il giorno 19
gennaio 2009, sperando sempre di riuscire ad essere
abbastanza puntuale. Questa fanfic su Naruto ha come
protagonisti il team di Shikamaru e quello della Sabbia. Vi
ricordo che avrà un aggiornamento mensile. 5.
Infine, per chi volesse, ho scritto una songfic dal titolo
“Il
Cerchio Della Vita” sulla coppia Naruto e
Hinata, per chi volesse leggere e farmi sapere il suo pensiero lo
ringrazio già in anticipo.
Arrivederci
quindi al 16
gennaio sull’account di krstna. Un
bacione ladyarle
Eccoci di nuovo
qua cari lettori e care lettrici… Purtroppo non sono
riuscita a rispettare le scadenze, ma si sono accavallate tante
cose… per un mese e mezzo il mio computer si è
letteralmente rifiutato di funzionare e avevo perso tutti i
dati… quindi non mi è toccato far altro che
ripartire a ritradurre tutto prima a mano per poi ricopiare il tutto a
computer quando finalmente si è deciso a
ripartire… anche in questi giorni continua a fare i
capricci… speriamo che regga! Poi diciamo che…
beh, mi sono sbagliata e ho tradotto l’ottavo capitolo prima
del settimo, ma me ne sono accorta solo poco prima di
postare… e mi è toccato ripartire da capo!! Nell’ultimo
capitolo abbiamo assistito ad una giornata del nostro piccolo Damien
Potter e al racconto di una difficile esperienza di Ginny e di un
misterioso salvatore; ci siamo lasciati con Damien che si ritrovava
improvvisamente al San Mungo. In questo capitolo… Scoprirete
finalmente cosa ci faccia Damien al San Mungo e il ritorno a casa di
Harry, con l’entrata in scena di un oggetto molto importante
per il proseguo della storia e di un altro dei personaggi portanti
della saga! Spero che vi piaccia tanto quanto è piaciuto a
me! Vi chiederei poi
come sempre di leggere le informazioni a fine capitolo, a voi poi
tenerle a mente o dimenticarle. Leggete pure e
pensate a tanti commentini per la nostra autrice che là
sperduta oltre la Manica aspetta impaziente i vostri pareri. Dedico
questo capitolo a tutti coloro che leggono e hanno aggiunto nei
preferiti e recensito questa storia da quando è cominciata.
Io e l’autrice siamo contente che vi piaccia! Grazie a tutti
voi! Chiederei
a chi recensisce di dirmi (sempre se vuole) quando compie gli
anni… così che possa avere un capitolo tutto
dedicato a lui/lei quando succede! A dopo Ladyarle XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Disclaimer:
io non possiedo Harry Potter e tutto ciò che può
essere riconosciuto appartiene a J K Bowling. Questa storia
è anche ispirata a “A Shattered
Prophecy” di Project Dark Overlord.
“Mamma,
che sta succedendo? Perché ci troviamo al San Mungo?
Mamma!” Damien stava provando a non farsi prendere dal
panico, ma le lacrime che erano appena comparse negli occhi di sua
madre ed il suo respiro incerto lo rendevano molto nervoso. “Damien..
s-solo, vieni c-con me.” Riuscì a gracchiare Lily,
che dopo aver preso la mano del figlio, questa volta gentilmente, lo
condusse verso gli ascensori dall’altra parte
dell’atrio. “È
tuo padre Damy, è stato ferito ieri notte.” Damien si
sentì come se gli fosse appena crollato il modo addosso. Suo
padre era stato ferito altre volte, essendo lui un Auror era uno dei
rischi del suo mestiere, ma mai prima d’ora era finito nel
reparto ‘Ferite
Gravi Da Maledizioni Illegali’. Il fatto poi che
non avesse mai visto sua mamma così distrutta poteva solo
significare che questa volta suo padre era stato ferito gravemente. “Cos’è
successo?” chiese mentre salivano al settimo piano. Erano
soli nell’ascensore. “Ieri
notte era in servizio ed è stato ferito nel corso di un
duello.” Lily stava facendo del suo meglio per non far
tremare la voce. Non le sembrava giusto sconvolgere Damien ancora
più di quanto già non fosse. “Quale
servizio?” chiese Damien, sapendo che sua madre avrebbe
inteso la reale domanda, Auror o Ordine. “Il
primo.” Rispose lei, non pronunciando mai il nome Ordine
della Fenice al di fuori di mura protette. Sapeva che suo figlio si
riferiva all’Ordine come al secondo lavoro di James. Appena si
aprirono le porte dell’ascensore, Damien e Lily si
precipitarono alla stanza numero 5. Non erano per nulla sorpresi di
vedere un Sirius stanchissimo e di pessimo umore seduto di fianco a
James. Damien si lasciò sfuggire un grande sospiro di
sollievo appena vide suo papà seduto sul letto mentre
parlava animatamente con Sirius. Era molto pallido e aveva delle bende
attorno al collo e all’avambraccio. A parte l’aria
decisamente stravolta James sembrava stare bene. James
posò lo sguardo sui due nuovi arrivati e sul suo viso si
fece strada un sorriso. Anche Sirius assomigliava a qualcuno che era
andato e tornato dall’Inferno, ma sorrise alla vista del suo
piccolo Damien. “Ehi
gente, venite.” James li chiamò ed
allungò una mano per prendere quella di Lily mentre questa
si precipitava al suo fianco. Damien rimase sulla porta appoggiandosi
allo stipite per far calmare il suo cuore impazzito alla vista di suo
padre e del suo padrino così malridotti. “Ehi
piccolo, dai vieni qui.” Gli fece cenno Sirius con un sorriso
sbilenco. Damien si avvicinò lentamente e si sedette di
fianco al padre. “E dai,
gente, sorridete, io sto bene.” Disse James cercando di far
smettere sua moglie e suo figlio di guardarlo come se fosse
già morto e stessero assistendo al suo funerale. “Bene!
Tu definisci questo bene! Mio Dio James, avresti potuto essere
ucciso…” Lily si bloccò improvvisamente
e guardò Damien che scosso osservava con attenzione i motivi
bluastri del copriletto. “Damien,
scusami, non ti avrei dovuto trascinare via da scuola in quel modo.
È solo che avevo appena saputo di tuo padre ed ho agito
senza pensare.” Damien
alzò lo sguardo su sua madre. “Hai
fatto la cosa più giusta, mamma. Non ti avrei mai perdonata
se non mi avessi portato qui. Solo, non urlare a papà,
sembra che ne abbia passate di cotte e di crude.” “Oh,
grazie figliolo, questa me la lego al dito!” sorrise James
cercando di fare la faccia offesa. Damien gli sorrise in risposta. “Allora,
avete intenzione di dirmi che cosa vi è successo?”
chiese loro conoscendo già la risposta. “No
piccolo, top secret e tutte quelle bazze là, mi capisci
vero?”replicò Sirius con quel tono annoiato che
utilizzava sempre per rispondere alle domande di Damien
sull’Ordine. Damien
lanciò un’occhiata speranzosa a suo padre:
“Papi, tu me lo dici vero?” James sorrise
tristemente al figlio. “Sinceramente,
figliolo, è roba noiosa, nulla di così
interessante.” Damien
sbuffò un poco e si sedette a braccia incrociate. Pochi
minuti dopo sua madre gli chiese di andare al punto ristoro al
diciannovesimo piano e di prendere qualcosina da mangiare. Damien si
alzò ed uscì, felice di potersi allontanare da
quella noiosissima chiacchierata che stavano facendo gli altri tre. Appena fu uscito
Lily lanciò un Incantesimo di Imperturbabilità
sull’intera stanza ed affrontò James e Sirius. “E va
bene, ditemi tutto. Cos’è successo ieri
notte?” James e Sirius
avevano un’espressione quasi contrita. “Beh,
credo che non ci siano altri modi per dirlo
ma…ehm… ecco, diciamo che abbiamo in qualche modo
sottovalutato il nemico.” Rispose un Sirius color pomodoro. “Cosa
intendi per sottovalutato? C’erano troppi Mangiamorte? Quanti
erano?” chiese Lily cercando di immaginarsi cinque Auror
combattere contro un gruppo di quindici o più Mangiamorte;
quello avrebbe certamente spiegato le ferite. “Ehm…
uno.”Rispose James senza guardare Lily negli occhi. “Uno.”
Ripeté Lily. “Già,
uno.” Risposero insieme James e Sirius. “D’accordo,
mi spiegate come ha fatto un solo Mangiamorte a combattere contro
cinque Auror ed a spedirne due in ospedale?” chiese lei
cominciando ad arrabbiarsi. “Tre.”
Rispose una vocina sottile sottile che stranamente apparteneva a Sirius. “Cosa
hai detto scusa?” ora Lily era davvero arrabbiata, si
vergognava quasi per loro. “Beh,
anche Kingsley è qui con me e James.” “Aspetta
un attimo, Kingsley Shacklebolt, quel fusto enorme che nemmeno tre
Mangiamorte riescono a sconfiggere, è qui ferito?”
Lily stava cominciando a dare di matto. “Che
diavolo è successo?” “Quel
maledetto ragazzino, ecco che è successo.”
Scattò Sirius, ovviamente non aveva preso bene il fallimento. “Ragazzino,
quale ragazzino? Di che state parlando voi due?” chiese Lily
non più capace di seguire il loro discorso. Sia James che
Sirius le spiegarono che cosa era successo. Le raccontarono di aver
beccato Hunt mentre parlava con il Principe
Oscuro il quale si era rivelato essere non altri
che il figlio di Voldemort. Lily spostava lo
sguardo dall’uno all’altro. Erano famosi per i loro
scherzi. Forse questo era un innocuo scherzetto, giusto solo per farla
spaventare: di certo stava funzionando. “Vi
prego, spiegatemi tutto questo prima che svenga per lo
shock.” Disse Lily, sperando che non fosse nulla di
più di una semplice malandrinata. “Non so
che dirti. Continuo a sperare che non fosse vero, però dopo
aver visto di cosa è capace quel ragazzo credo che ci sia
un’alta probabilità che lui sia veramente Suo figlio. In
certi momenti non era altro che una macchia sfocata. Si muoveva troppo
velocemente e non c’era modo di prevedere le sue
mosse.” Rispose James. “E non
era solo un duello magico, ci ha fatto il culo alla maniera Babbana. Ti
giuro, Lily, quella era la cosa più strana. Il figlio del
Signore Oscuro che utilizza tecniche di combattimento Babbane per
affrontarci.” Così spiegò Sirius ad una
Lily a bocca aperta. “E non
era per nulla intimidito dal trovarsi contro cinque Auror con grande
esperienza. Ci ha semplicemente messi tutti al tappeto.”
Disse James con una leggera sfumatura rossastra a colorirgli le gote. “Cosa…
cosa ne è stato di Hunt?” chiese Lily
già temendo la risposta. L’espressione
di James si indurì e la rabbia scurì i suoi occhi
nocciola. “L’ha
ucciso proprio davanti a me. Era così potente, Lily, non
c’era nulla che potessi fare, mi ha fatto volare per aria senza bacchetta e
il modo in cui ha interagito con Hunt, era così freddo!
L’ha semplicemente ammazzato, senza ripensamenti, rimorsi,
nulla!” disse James. “Ma la cosa più
strana è che c’è qualcosa di lui che
non riuscivo e non riesco ancora a capire.” “Cosa
intendi?” chiese Lily mentre lui abbassava lo sguardo. Anche
Sirius si fece più vicino per poter udire. “Beh,
è solo che, non so, mi faceva sentire molto a disagio. Per
esempio mentre combattevamo non ha usato nessuna delle Maledizioni
Senza Perdono, solo Incantesimi Standard come lo Schiantesimo o
l’Incendio. Non ha ucciso nessuno se non Hunt. Questo non ha
alcun senso. I Mangiamorte si basano sempre sui numeri, uccidono e
torturano più persone possibili. Ma questo ragazzino, ci ha
semplicemente affrontato e ha preso Hunt. Non ha ucciso nessun
altro.” “Avrebbe
potuto!” protestò Sirius con un gesto verso James.
“Sei stato fortunato che… quel…
pugnale, quella cosa a forma di stella che ti ha lanciato non sia
penetrata più a fondo, altrimenti…”
Sirius non riuscì a finire la frase. Guardò
altrove cercando di non ricordare le condizioni del suo migliore amico
quando l’aveva trovato là per terra in una pozza
del suo stesso sangue. “Si
chiama shuriken.” Lo informò James. “Come
fai a saperlo?” chiese subito Lily, sorpresa che James
conoscesse il nome di un’arma Babbana come le stelle ninja. “Me
l’ha detto il Guaritore Thomas. È un nato Babbano
e l’ha riconosciuto dalla mia descrizione.” Le
raccontò James prima di rivolgersi a Sirius. “Lo
so che ha tentato di uccidermi, ma è proprio questo il
punto. Non credo che volesse veramente farmi del male. Mi ha detto di
togliermi dalla sua strada per tre volte ed è stato solo
dopo che io l’ho attaccato che lui ha reagito. E ci credo,
gli ho procurato un taglio bello grosso…” “Non
starai mica trovando delle scuse per il suo comportamento!”
esclamò Lily. “Lui ha
cercato di ucciderti e tu continui a blaterare sul fatto che lui
è stato costretto a farlo?” aggiunsi irritato
Sirius. James chiuse la
bocca e chinò leggermente il capo, perché
continuava a creare delle scusanti? Aveva visto chiaramente la rabbia
negli occhi del ragazzo. Sapeva che l’aveva attaccato con
l’intento di ucciderlo, ma c’era qualcosa dentro di
lui che si rifiutava di crederlo. C’era poi anche il fatto
che quel ragazzo gli sembrava in qualche modo famigliare. James non
sapeva come fosse possibile, ma era sicuro di averlo già
incontrato da qualche altra parte. La voce poi era così
famigliare. Non voleva ammetterlo, ma la voce di quel ragazzo gli
ricordava tantissimo quella di Damien. Questo però non lo
disse né a Lily né a Sirius, non voleva sembrare
ancora più pazzo di quanto già non fosse.
Sospirò. “È
solo che non voglio credere che un ragazzo possa essere così
malvagio.” Disse loro. Lily
confortò il marito e Sirius spostò lo sguardo
verso il pavimento, perso nei suoi pensieri. Aveva capito benissimo
cosa intendeva dire James. Non solo era strano, ma anche doloroso
vedere un ragazzo così giovane combattere in battaglia e
togliere vite senza pietà. Prima che
potessero aggiungere altro Damien rientrò nella stanza con
le Mani piene di vivande. Prese nota di sua madre che abbracciava suo
padre, il quale sembrava sconfitto, e di un Sirius parecchio arrabbiato. “Tutto
bene? “ chiese mentre lasciava cadere tutti i dolciumi sul
letto del padre. “Ora
che hai preso le Cioccorana e le Api frizzole va tutto a
meraviglia!” esclamò James mentre prendeva uno dei
suoi dolcetti preferiti e guardava Damien come se fosse stato Babbo
Natale. Damien
sospirò e aprì una delle Cioccorana guardandola
saltellare per tutta la lunghezza del letto. Sinceramente, non
credeva che suo padre sarebbe mai cresciuto.
XXXXXXXXXX
Harry
camminò con passo deciso verso la sua stanza, il corpo e la
mente completamente esausti dopo l’estenuante allenamento che
aveva appena fatto con Lucius Malfoy. Almeno era finalmente riuscito a
padroneggiare l’Incanto di Lacerazione, era una Maledizione
particolarmente difficile, ma ce l’aveva fatta. La stanza di
Harry era situata nell’ala più nascosta del
castello che era diventato la dimora di Lord Voldemort. Harry era
sempre stato conscio della propria importanza ma non era mai riuscito a
resistere all’impulso di esplorare i dintorni: comunque, un
incidente accaduto quando aveva solo sette anni gli aveva insegnato nel
modo più cruento l’importanza di non farsi vedere.
Così suo padre aveva destinato ad Harry un’intera
ala del castello. Da bambino aveva passato innumerevoli ore ad
esplorarne ogni anfratto e aveva avuto moltissime avventure. Harry
aprì la porta ed entrò nelle sue stanze. Era una
camera enorme e conteneva qualsiasi cosa egli potesse desiderare per
allenarsi, rilassarsi e, in generale, qualsiasi cosa desiderasse fare.
Si trascinò fino al grande armadio e
l’aprì con un pizzico di Magia senza Bacchetta.
Prese fuori un paio di abiti casual color blu scuro per sostituirli a
quelli verdone che indossava. Si diede un’occhiata allo
specchio e rimase lì per qualche secondo a rimirare la sua
immagine. Non aveva mai dato troppa importanza al suo aspetto
esteriore, anche perché aveva quella naturale
capacità di apparire di bell’aspetto in qualsiasi
situazione. Passò una mano fra i ricci sempre scompigliati e
spostò alcune ciocche via dagli occhi. Facendo questo la
luce raggiunse quella strana cicatrice e la mise in risalto rispetto al
resto della fronte. Harry ne traccio lentamente la lunghezza con la
punta delle dita. Era l’unico particolare del suo fisico che
riuscisse a piacergli. I suoi capelli neri scompigliati, i brillanti
occhi verdi e il resto dei suoi lineamenti appartenevano a coloro che
disprezzava con tutto il suo essere. Suo padre non gli aveva permesso
di cambiare il suo aspetto fisico, malgrado egli l’avesse
ripetutamente implorato. Harry
inclinò leggermente il capo e sorrise mentre si toglieva i
vestiti verdi. Malgrado avesse solo sedici anni aveva già il
fisico di un guerriero. Le braccia ed il petto erano muscolosi, e aveva
lavorato duramente per raggiungere quella forma fisica. Interminabili
ore di fatica ed allenamento avevano portato ad un corpo ben formato e
una mente acuta di cui Harry non riusciva a non essere fiero. Non era
né basso né troppo alto. Per la sua
età era perfetto. Se Harry fosse stato a scuola come tutti
gli altri ragazzi della sua età, sarebbe stato decisamente
popolare fra le ragazze. Harry si era
appena finito di cambiare quando qualcuno bussò alla porta.
Harry aprì la porta con un gesto della mano e vide Lucius
Malfoy in piedi sulla soglia. Harry non era
sorpreso di vederlo. C’erano solo due Mangiamorte che avevano
il permesso di entrare nella sua ala del Manor senza dover dire la
parola d’ordine, ed uno di questi era Lucius Malfoy. “Sì?”
chiese Harry, pensando a cosa avesse potuto essersi dimenticato di
dirgli nelle ultime quattro ore che avevano passato insieme. “Volevo
solo congratularmi con te ancora una volta. Non si era mai sentito di
qualcuno capace di padroneggiare l’Incanto di Lacerazione
dopo una sola sessione di allenamento.” Disse Lucius con un
accenno di sorriso. “Molte
delle cose che faccio non si sono mai viste né
sentite.” Rispose Harry con un ghigno. Lucius non
riuscì a non riempirsi d’orgoglio per Harry. Lo
conosceva sin da quando era stato portato al cospetto di Lord Voldemort
e nel corso degli anni aveva sviluppato una sempre maggiore compassione
per il giovane adolescente. Era stato lui a dargli con affetto
l’appellativo di ‘Principe Oscuro’. Lucius era
estremamente fiero del fatto che Draco fosse diventato il migliore
amico dell’erede del Signore Oscuro, poiché questo
avrebbe portato Draco ad avere un immenso ed immediato successo una
volta che il mondo fosse stato sotto il controllo di Lord Voldemort.
Sapeva che Draco era stato risparmiato molte volte dalla rabbia di Lord
Voldemort grazie ad Harry, poiché la sua arroganza e la sua
tendenza a non seguire le regole gli avevano causato moltissimo
imbarazzo. Fortunatamente la crescente amicizia che i due ragazzi
condividevano aveva reso più semplice la vita per i Malfoy
e, se questo fosse stato possibile, erano ora ancora più
arroganti e odiosi. “Vorrei
tanto essere lì quando utilizzerai quella
Maledizione.” Disse Lucius con tono scrupoloso. Harry lo
osservò attentamente prima di rispondere. Avevano
già avuto parecchie volte quella discussione. “Te
l’ho detto. Mi piace lavorare da solo.” Disse Harry
mentre chiudeva l’anta dell’armadio. “Lo so,
e rispetto la tua decisione. È solo che mi piacerebbe
vederti in un duello. Sarebbe uno spettacolo impossibile da
dimenticare.” Disse Lucius. Harry
inarcò un sopracciglio. “Beh,
non puoi. Fattene una ragione.” Rispose Harry ponendo fine
alla conversazione. Lucius non
aggiunse più nulla. Sapeva che era meglio non discutere con
Harry. Prima che potesse
aprire di nuovo bocca la porta dietro di lui si aprì di
nuovo. Pensando che fosse Bella, essendo lei l’unica altra
persona con il permesso di poter accedere alle stanze di Harry, Lucius
si girò con un espressione beffarda. “Te
l’avevo detto, Bella, che Harry ce l’avrebbe fatta
in un unico allenamento.” Il
sogghignò sparì dal suo volto quando vide che in
piedi dietro di lui non c’era Bella, ma Lord Voldemort. Senza
aprire di nuovo bocca, l’aristocratico Malfoy si
buttò in ginocchio e si inchinò davanti al suo
Lord. Harry
guardò la scena un po’ disgustato. Non aveva mai
trovato molto attraente tutta quella ostentazione del
‘Obbediscimi E Comportati Come Se Io Fossi Un Dio.’
Il solo pensiero che presto la gente avrebbe cominciato a farlo anche
con lui gli faceva venire un senso di nausea. “Lasciaci
soli.” Disse Voldemort con la sua voce alta e fredda. Subito Lucius
Malfoy si alzò in piedi e abbandonò la stanza.
Harry attese l’uscita di Malfoy prima di rivolgersi verso il
padre. Era sorpreso di vederlo nella sua stanza, di solito lo convocava
quando aveva bisogno di lui “Va
tutto bene Padre?” chiese Harry con una punta di
preoccupazione nella voce. Voldemort di
prese qualche momento per osservare l’adolescente in piedi di
fronte a lui. Bastò il suono della voce di Harry per
calmarlo. “Va
tutto bene.” Rispose prima di addentrarsi
all’interno della stanza. Harry
guardò suo padre, sapeva che qualcosa lo tormentava. Non era
poi così difficile da intuire. Non disse però
nulla per contraddirlo, sapeva che prima o poi suo padre gli avrebbe
rivelato il motivo della sua visita. Come aveva
previsto, Voldemort tirò fuori un piccolo contenitore dalla
tasca dei suoi abiti. Lo tenne in mano per un momento prima di
consegnarlo ad Harry. Senza dire nulla
Harry lo aprì e rimase incantato alla vista che gli si
presentava davanti. Dentro alla scatoletta vi era un pendente
d’argento. Aveva la forma di un serpente con due teste per
ogni lato del suo corpo intrecciato. Gli occhi del serpente erano di un
color verde brillante che sembrava ipnotizzare l’osservatore.
Harry guardò suo padre con espressione dubbiosa. “Questo
apparteneva al nostro grande antenato, Salazar Serpeverde. Voglio che
lo tenga tu.” Spiegò Voldemort leggendo i pensieri
del suo erede. Harry guardava
ora il pendente con un’espressione sbalordita; Voldemort
adorava riuscire a tirare fuori quella espressione fanciullesca sul
viso di Harry. “Questo
pendente è speciale anche per un altro motivo. Esso contiene
un frammento della mia anima, così tu sei l’unica
persona che può portarlo sempre con sé.” L’espressione
di Harry cambiò dalla meraviglia ad un’improvvisa
comprensione. Gettò un’altra occhiata al pendente
prima di fissare lo sguardo in quello del padre. “Perché
lo stai dando a me?” chiese Harry nel suo tono di voce
più controllato. Voldemort tenne
gli occhi fissi in quelli di Harry mentre rispondeva. “Voglio
che tu ricordi sempre chi sei.” Fu la semplice risposta. Harry
sentì il cuore uscirgli dal petto. Sapeva cosa aveva portato
suo padre a quello. Tirò fuori dalla scatola il bellissimo
pendente. Fece passare la catenella attorno al collo e
lasciò che il pendente, l’Horcrux di suo padre,
cadesse sul suo petto, giusto di fianco al cuore. Senza distogliere
lo sguardo dal padre, Harry parlò. “Sarò
sempre tuo figlio.” Disse Harry. “Non ho bisogno
che qualcuno o qualcosa mi ricordi chi io sia. So cosa stai pensando,
ma non è vero. Solo perché non sono mai riuscito
ad ucciderlo non significa che ci sia qualcosa sotto. Sono tuo figlio,
solo tuo. Non sono un Potter, non lo sono mai stato.”
Concluse Harry, la voce ridotta ad un sussurro. Voldemort
sentì svanire tutta la preoccupazione. Ci aveva messo
l’anima per plasmare Harry, e lo spaventava pensare che dopo
tutta la fatica che aveva fatto e tutto l’impegno nel
crescerlo Harry potesse ancora provare compassione verso i Potter. Voldemort si
avvicinò ad Harry e gli posò le mani sulle spalle. “Sarai
sempre mio figlio, questo lo so. Nessuno ti porterà via da
me.” Gli disse soppesando bene le parole. Harry sembrava
ora molto più rilassato. Guardò il pendente e
un’ombra di panico gli oscurò il viso. “Le mie
missioni, e se succedesse qualcosa a questo durante una delle mie
missioni. E se…” “Non ti
preoccupare, il pendente ha molti Incantesimi, incluso uno di
Indistruttibilità. Solo tu ed io saremmo in grado di
togliertelo se tu lo stessi indossando. Qualsiasi cosa accada, nessuno
potrà mai prendertelo.” Voldemort sorrise
di nuovo mentre vedeva tutta la preoccupazione abbandonare gli occhi
smeraldo di Harry che ora brillavano come gioielli al pensiero di avere
qualcosa di così importante sempre con lui. “Ti
ringrazio, padre.” Disse Harry prima di nascondere il
pendente sotto la maglia. “Solo, non dire a Bella che me lo
hai dato. Non credo che riuscirebbe a riprendersi.” Disse
Harry con un ghigno scherzoso. Voldemort rise,
un’azione che solo Harry era in grado di scatenare in lui, e
padre e figlio si diressero verso la porta. Era ora di cena. XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
ANGOLO
DELLA TRADUTTRICE: Che
fatica… non credevo di metterci così tanto a
tradurlo, scusatemi tantissimo! So di essermi comportata malissimo
consegnandovi questo capitolo con ben due mesi di ritardo, ma vi
assicuro che non l’ho assolutamente fatto di proposito o per
pigrizia… sono stati due mesi d’inferno… Malgrado tutti
questi disguidi eccoci finalmente giunti sani e salvi alla fine della
sesta puntata di questa eterna fanfic, ringrazio tantissimo kurinoone
per questo fantastico gioiellino.… Allora come vi
è sembrato il fratellino più piccolo di Harry,m
il nostro Damien? Spero che vi sia piaciuto, anche perché
kurinoone lo userà spesso come protagonista, ma vi assicuro
che è difficile non innamorarsene! E del primo incontro fra
Ginny e il nostro Principe Oscuro? Ve lo aspettavate così o
vi ha sorpreso del tutto? Fatemi sapere che cosa ne pensate, accetto
critiche, consigli, se ce ne sono anche qualche complimentino piccino
piccino. Kurinoone sarebbe felicissima di ricevere dei commenti per
sapere che cosa ne pensate della sua storia, vi ricordo che ha ricevuto
un successo enorme in lingua originale e sarebbe bello che anche noi
lettori italiani le facessimo capire ciò che pensiamo del
suo sforzo. Quindi signori lettori e signore lettrici (o signorine,
come preferite) continuate a leggere, commentare e se avete qualche
dubbio o perplessità sulla storia, potete contattarmi col
bottoncino sull’account dell’autore e io
sarò felicissima di rispondervi. Vi anticipo intanto che nel
prossimo capitolo scopriremo se James è sopravvissuto
all’attacco… cari lettori… non
è ancora detta l’ultima parola… Come sempre
è ora di passare ai vari ringraziamenti, e come al solito vi
metto per correttezza anche il commento originale. Solo una
cosa… se qualcuna si trova ultima non si offenda, io seguo
l’ordine cronologico delle vostre recensioni e… se
a qualcuno non va bene come ho impostato la risposta, nel senso che non
vuole la mia traduzione al commento originale o non vuole
l’originale inglese, basta dirlo e farò di tutto
per accontentarvi nei prossimi capitoli. Passiamo quindi
ora ai vari ringraziamenti:
Shiho93,
Sono contenta che la storia ti sia piaciuta così tanto, ma
soprattutto benvenuta fra le recensitrici!! Riguardo
all’aspetto fisico di Damien kurinoone lo descrive
così nel secondo capitolo:” Aveva anche lui i capelli neri,
ma non scarmigliati come quelli del padre. Aveva gli occhi di James,
profondi occhi nocciola che utilizzava sempre per tirarsi fuori dai
guai, nuovamente molto simile al genitore. I suoi lineamenti erano
però quelli di Lily. Aveva il naso della madre, la sua bocca
e persino il suo sorriso. Aveva ereditato persino il suo forte
temperamento.” Che te ne è
parso di questo capitolo? Un bacione! Al prossimo capitolo! Jules PS:
grazie mille per i complimenti, ne sono davvero lusingata Smemo92,
Ehilà, sono contenta che questo capitolo ti sia piaciuto! In
questo non vi era moltissima azione, ma è un ottimo capitolo
di raccordo e amplia il rapporto fra Voldemort e Harry, che io
personalmente adoro! Dalle informazioni che Kurinoone ci dà
nel secondo capitolo Damien dovrebbe essere al secondo anno, ma non
sono sicurissima, mentre Ron ed Hermione frequentano in sesto. Ginny
più avanti riuscirà a ritrovare il suo salvatore,
te lo testimonia il pairing scelto nella pagina iniziale, mentre questo
capitolo immagino abia risposto alle tue altre domande! Al prossimo
capitolo, un bacione jules! PrincessMarauders,
Ciao! Mi scuso tantissimo per l’imperdonabile
ritardo… anche io sono della tua stessa opinione sul petto
scolpito di Harry… moro e occhi verdi è il mio
canone top di bellezza maschile… ho scritto i tuoi
complimenti all’autrice, ma continua a non rispondermi,
speriamo che pria o poi lo faccia… sono contenta che la
storia piaccia anche a tua cugina, mi fa tantissimo piacere.
Ora ti lascio, ci vediamo fra un mesetto per il nuovo
capitolo sia di questa fanfic che di I Need You! Bacioni jules ragazzasilenziosa,
Bentornata! Sono contenta che ti sia piaciuto e grazie per i
complimenti! Per il mistero di Harry e dei suoi genitori dovrai
aspettare ancora qualche capitolo, ma ti assicuro che rimarrai a bicca
aperta, è assolutamente inaspettato… spero di
averti incuriosita! Al prossimo capitolo, jules. cla_2204,
Ben arrivata claudia, nuova recensitrice! Sono contentissima che ti sia
piaciuta la storia e non c’è alcun problema se hai
dato una sguardacchiatina all’originale! Spero che ti possa
continuare a piacere così tanto fina alla fine! DCosa te ne
è sembrato di questo capitolo? Al Prossimo capitolo,
bacioni. jules 83ginny,
Benvenuta anche a te, nuova recensitrici, sono onorata che la storia ti
sia piaciuta, per Harry e Ginny come coppia dovrai aspettare un bel
po’, ma si incontreranno abbastanza presto! Come ti
è sembrato questo capitolo? Al prossimo, un bacione. Jules. piccola_puffola,
Benvenuta fra le recensitrici, meno male che la presentazione ti ha
incuriosita! Mmm, che cosa ha prodotto la tua procace
fantasia sul continuo di questa storia? Sono curiosa di vedere quanto
ci azzecchi! Come ti è sembrato questo capitolo? Al prox, un
bacione. Jules. Deidara,
Ciao, non ti preoccupare se hai iniziato solo ora a recensiare, come si
deice spesso, meglio tardi che mai! Sono contenta che i momenti
dell’altro capitolo ti siano piaciuti mi rende molto felice.
Questo capitolo invece come ti è sembrato? Al prox, un
bacione. Jules. WingsHP,
Ehhh, cara, il cosiddetto “Potter Charm” ha colpito
ancora, i Weasley poi dovrebbero farne un vaccino… Il
connubio luce-ombra che rappresenta questo Harry si svelerà
piano piano nei vari capitoli, ma sarà semplicemente
fantastico! Mi dispiace di averti fatto aspettare ancora una volta
così tanto, ma tra computer rotto, scuola, mancanza di
ispirazione (prova a tradurre quando non ce l’hai ed il
risultato è una roba da buttare…) beh, i mesi
sono scappati inesorabilmente, e di questo chiedo venia. Come ti
è sembrato questo capitolo? Al prox, un bacione. Jules. Ellythebest,
Contenta di vederti fra le recensitrici! Il perché della
cicatrice a forma di saetta, così come il mistero degli anni
di infanzia di Harry verrà mano amano spiegata nei prossimi
capitoli, in fondo siamo ancora all’inizio! Sulla
capacità di osservazione di Ginny… beh, di certo
non ci farei la firma sopra, mi sa che la ragazza ha bisogno di un gran
bel paio di occhiali! Come ti è sembrato questo capitolo? Al
prox, un bacione. Jules. sorellinadolce,
CIAO! Mi fa sempre piacere rivedere il tuo nome fra le recensitrici! Il
perché del comportamento così da principe azzurro
di Harry verrà spiegato nei prossimi capitoli, ma ti
lascerà decisamente attonita, sbalordita! O almeno,
così ha lasciato me. Come ti è sembrato questo
capitolo? Al prox, un bacione. Jules. Lady85,
Ciao, sono contenta che ti sia piaciuto il tutto! Okay, riguardo le tue
domante sulla trilogia: The Darkness Within è solo il primo
capitolo della trilogia, le altre due storie si intitolano “A
Part Of Me” e “Deepest Revelations”, ma
per maggiori informazioni puoi andare sulla pagina
dell’autrice qui su EFP. Come ti è sembrato questo
capitolo? Al prox, un bacione. Jules. gryffindor_ery,
Hola!! Anche io adoro questo Harry, fosse vero me lo sposerei seduta
stante! Per questo Damien antipatico aspetta a giudicare, in
realtà riuscirà a riscattarsi… prima o
poi… Damien dovrebbe essere al secondo anno. Riguardo alla
faccenda Cercatore Cacciatore… beh, James è un
Cacciatore, la Rowling dice che è un Cacciatore, il
traduttore del libro si deve essere sbagliato a tradurre…
come ti è sembrato il capitolo? Al prox, un bacione. Jules. lyrapotter,
Ciao! Visto che James alla fine non è morto ed ha ancora
tutti i pezzi attaccati, a differenza del nostro Moody? Sul motivo per
cui Harry ha salvato Ginny non mi posso esprimere, lo scoprirai nei
prossimi capitoli, don’t worry. Come ti è sembrato
questo capitolo? Al prox, un bacione. Jules. Jayne,
Scusamiscusamiscusamiscusamiscusamiscusami… sono stata
imperdonabile con questo stratosferico ritardo… spero che tu
mi possa perdonare nel prossimo futuro! Comunque signorina
stò ancora aspettando il tuo di capolavori!!! Come ti
è sembrato il capitolo, vorrei il tuo onestissimo parere!!!!
A proposito, in un periodo di crisi da ispirazione da traduttrice ho
trovato e letto un patello di altre bellissime storie che meritano di
essere tradotte, questo mi ha dato la carica per ricominciare, mi ero
un po’ arenata, stavo quasi per gettare la spugna…
poi ho pensato, la Jay mi ammazza se non posto e allora gambe i spalla
e ho ricominciato a tradurre! Ci vediamo al prox, scusa se sono stata
corta ma non vedo l’ora di postare!!! Jules. A proposito Jay,
hai facebook? Se si mi mandi una mail che ti aggiungo? erikappa,
Eccoti qua finalmente, mi dispiace di non aver aggiornato in tutto
questo tempo, sono pentitissima, spero che non mi abbandonerai
comunque, sappi solo che con me ci vuole un po’ di
pazienza… in un periodo mi sono persa anche in
fanfiction.net dove ho trovato un sacco di altre bellissime storie da
tradurre… dopo aver finito queste… Riguardo cosa
pensano i Mangiamorte lo scoprirai nel corso della storia…
ma sarà davvero interessante! Che te ne è parso
di questo capitolo? Al prox, un bacione. Jules.
Mizar, ti ringrazio per le parole gentili e per il consiglio, Ho subito
cominciato a farlo, e per fortuna non ci sono più stati
incidenti! Spero che mi dirai anche che ne pensi dei capitoli e dei
protagonisti, l'autrice è molto curiosa di sapere come viene
accolto il suo personaggio originale, il piccolo Damien. Al prossimo
capitolo, un bacione. Jules.
IMPORTANTE
LEGGERE: Dato che questa
storia consta di ben 65 capitoli ed ho altre storie in cantiere ho
deciso di istituire alla fine di ogni capitolo di ogni storia un nuovo
angolino dove vi darò alcune informazioni di tipo logistico
(DATE) sulle varie storie in corso… questo
aiuterà voi, credo, a sapere circa quando aspettarvi un
nuovo capitolo nelle varie storie, e me ad essere più
puntuale con le traduzioni e gli aggiornamenti…. Vi do
quindi il benvenuto all’ormai quasi nuovo
fiammante….
ANGOLINO
DEL CALENDARIO: Cominciamo ora
con i vari aggiornamenti!! 1.
L’ottavo e prossimo capitolo di “The
Darkness Within” (questa storia per chi fosse un
po’ sbadato o semplicemente stanco) verrà
aggiornata nuovamente il giorno 05
giugno 2009, perché con la chiusura di
quadrimestre ho bisogno di un po’ di tempo. Avrete la
possibilità di beh… questo capitolo è
proprio un gioiellino lasciatemelo dire…! Leggerete
dell’incontro fra Harry ed un altro assetto fondamentale per
la storia e del primo incontro dell’Ordine dopo quella famose
notte in cui Hunt fu ucciso. Non voglio dirvi altro per non rovinarvi
la sorpresa, ma non dovete assolutamente perdervelo. 2.
Il nono capitolo di “I
Need You”, altra traduzione che potete trovare
sotto l’account di krstna,
verrà postato il giorno 15
giugno 2009, sempre tempo ed impegni permettendo. Beh,
credo che dopo questo capitolo molte di voi vorranno strozzare Lawrence
con le loro stesse mani! Vi aspetto numerosi. 3.
Il quarto capitolo della mia storia “Sub
Rosa Amor Vinces”, che potete trovare sotto il
mio account, per chi non l’avesse letto si chiama ladyarle,
verrà postato il giorno 30
giugno 2009, mi scuso per non riuscire a farlo prima, ma
questo necessita ancora di qualche piccolo ritocco. Questa storia
ambientata all’epoca dei Malandrini e narrata da un
misterioso personaggio ha come personaggi i soliti protagonisti ma con
qualche sostanziale differenza, a voi il compito di leggere e giudicare. 4.
Il terzo capitolo di “Oh,
troublesome” verrà postato il giorno 19
giugno 2009, sperando sempre di riuscire ad essere
abbastanza puntuale. Questa fanfic su Naruto ha come
protagonisti il team di Shikamaru e quello della Sabbia. Vi
ricordo che avrà un aggiornamento mensile. 5.
Infine, per chi volesse, ho scritto una songfic dal titolo
“Il
Cerchio Della Vita” sulla coppia Naruto e
Hinata, per chi volesse leggere e farmi sapere il suo pensiero lo
ringrazio già in anticipo.
Arrivederci
quindi al 05
giugno sull’account di kurinoone.
Se dovessi aggiornare prima vi manderò un messaggio
personale per avvertirvi, Recensite in tanti! Un bacione ladyarle
Eccoci di nuovo
qua cari lettori e care lettrici… questa volta sono stata
più brava e ho rispettato la scadenza! Nell’ultimo
capitolo abbiamo assistito ad una giornata del nostro piccolo Damien
Potter e al racconto di una difficile esperienza di Ginny e di un
misterioso salvatore; ci siamo lasciati con Damien che si ritrovava
improvvisamente al San Mungo. In questo capitolo… Scoprirete
finalmente cosa ci faccia Damien al San Mungo e il ritorno a casa di
Harry, con l’entrata in scena di un oggetto molto importante
per il proseguo della storia e di un altro dei personaggi portanti
della saga! Spero che vi piaccia tanto quanto è piaciuto a
me! Vi chiederei poi
come sempre di leggere le informazioni a fine capitolo, a voi poi
tenerle a mente o dimenticarle. Leggete pure e
pensate a tanti commentini per la nostra autrice che là
sperduta oltre la Manica aspetta impaziente i vostri pareri. Ringrazio
cla_2204 che mi ha ricontrollato l’italiano di questo
capitolo! Dedico
questo a erikappa, che ha compiuto gli anni il 27 maggio…
è un po’ in ritardo, ma consideralo come regalino
di compleanno!!!! Chiederei
a chi recensisce di dirmi (sempre se vuole) quando compie gli
anni… così che possa avere un capitolo tutto
dedicato a lui/lei quando succede! A dopo Ladyarle XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Disclaimer:
io non possiedo Harry Potter e tutto ciò che può
essere riconosciuto appartiene a J K Bowling. Questa storia
è anche ispirata a “A Shattered
Prophecy” di Project Dark Overlord.
Harry camminava
silenziosamente nei giardini. Stava tornando indietro dopo aver fatto
alcune ore di allenamento. Sapeva che tutti i Mangiamorte erano dentro
il Manor, ma teneva comunque la sua maschera stretta in una mano,
giusto nel caso in cui ne avesse avuto bisogno. Harry era
stanchissimo. Si era allenato per quasi cinque di fila. Solitamente non
utilizzava così tanto tempo, ma in quel momento era stata
l’unica cosa che voleva fare. Sapeva che c’era
tutta quella frustrazione repressa che voleva uscire, e quello era
l’unico modo per scaricarla. Beh, o così oppure
durante una missione. Harry
continuò a camminare lungo la zona boschiva che separava il
suo campo di allenamento dall’imponente Manor. Proprio mentre
si addentrava sempre più nel fitto del boschetto lo
sentì, un rumore appena dietro di lui. Harry
continuò a camminare ma istintivamente si mise in allerta
per captare la provenienza del rumore. La sua bacchetta
era al sicuro dentro la guaina attaccata al braccio. Harry
continuò a camminare fingendo di non aver notato di essere
seguito. Ormai poteva sentire chiaramente il rumore di passi dietro di
lui. Accadde tutto in
un istante. Con una mano
Harry si infilò la maschera e sempre con la stessa
tirò fuori la bacchetta. Girò su se stesso e
afferrò alla cieca la persona che lo stava pedinando. La
mano di Harry aveva già stretto il collo dello sconosciuto
ancora prima di realizzare chi fosse. Lo spinse contro
all’albero più vicino prima di puntargli bacchetta
contro la gola. Fu più
che sorpreso di vedere il ragazzo dai capelli biondi bloccato nella sua
stretta che si lamentava per il dolore per essere stato sbattuto contro
il tronco dell’albero. “Ow! Un
pelino paranoici, Harry?” disse arrabbiato il ragazzo. Harry
sogghignò dietro la maschera e lo lasciò andare.
Si tolse la maschera prima di mettere in via la bacchetta. “Draco,
perché mi stavi pedinando?” chiese Harry al suo
amico d’infanzia. Draco Malfoy si
stava massaggiando la nuca e scoccò ad Harry
un’occhiata risentita. “Io non
stavo pedinando
nessuno! Stavo solo facendo silenzio, tutto qui.” Disse. Harry rise
maliziosamente in risposta. “Paura
che mio padre ti beccasse?” chiese Harry. Non era un
segreto che Lord Voldemort odiasse Draco. Lo rimproverava
perché distraeva Harry dai suoi allenamenti e dalle sue
lezioni. Draco non disse
nulla ma si guardò attorno con aria preoccupata. “Senti,
è per questo che tu dovresti venire a casa mia.”
Gli disse Draco. Harry
scoppiò a ridere. Cominciarono a dirigersi verso il Manor.
Draco ora era molto più rilassato. Quando era con Harry
tutto andava bene, persino affrontare Lord Voldemort era possibile se
Harry era vicino a lui. Se l’avesse beccato da solo, beh,
c’era la possibilità che non tornasse
più a casa. “Allora,
quando sei tornato?” Chiese Harry mentre risalivano il pendio. “Secoli
fa, ma mio padre riteneva che fosse meglio che rimanessi lontano per un
po’. Ha detto che tu eri impegnato con delle faccende,
così me ne sono dovuto rimanere buono buono ad annoiarmi
inutilmente per settimane.” Rispose Draco. “Avevo
delle missioni.” Rispose semplicemente Harry. “Come
vorrei poter venire con te.” Sospirò Draco. Harry
sbuffò e guardò Draco con aria divertita. “Te, in
battaglia! Ti ci vedo proprio!” disse Harry mentre si godeva
silenziosamente l’espressione incredula che era apparsa sul
viso dell’amico. “Cosa!
E perché no? Guarda che sono un bravo duellante!”
ribattè Draco in un tono dignitoso. “Probabilmente
passeresti il tempo a chiedere al tuo avversario se hai i capelli fuori
posto.” Rise Harry mentre Draco lo guardava omicida. “Essere
belli non è un crimine, ma logicamente tu non puoi sapere
nulla di tutto questo! Quando è stata l’ultima
volta che hai cercato di pettinare quel nido per uccelli che ti ostini
a definire capelli?” chiese Draco mentre l’occhiata
si faceva un po’ più sollevata. “Non
tutti sono così narcisisti come lo sei tu, Draco.” Harry
guardò il suo amico concentrarsi sul paesaggio mentre
cercava un insulto abbastanza efficace da potergli ritorcere contro.
Era diventato tutto rosso. “Seh,
beh, tu invece sei un…” “Un
cosa?” chiese una voce gelida. Draco fece una
giravolta vedendo Lord Voldemort in piedi appena dietro di lui. I suoi
occhi rossi privi di compassione erano fissi su di lui. Draco cadde
subito in ginocchio come se qualcuno l’avesse spinto. “Spero
proprio che tu non fossi intenzionato ad insultare mio figlio, non
è vero?” chiese Voldemort, il disgusto permeava le
sue parole. “No,
mio Lord! Non l’avrei mai…”
iniziò Draco. “Vattene!”
ordinò Voldemort. Draco si
alzò e, dopo aver lanciato ad Harry una fugace occhiata,
fece per dileguarsi. Lord Voldemort fermò il pallido e
spaventato Draco e lo squadrò con il disgusto e il
raccapriccio evidenti sul suo viso. “Giovane
Malfoy. Capisco che tu sia tornato a casa per le vacanze. Vorrei
ricordarti che questa non è casa tua e io non ho nessuna
voglia di vederti qui!” fece una pausa per guardare Harry che
stava assistendo all’intera scena con occhi curiosi.
“Puoi venire qui solo quando Harry desidera la tua presenza,
altrimenti stattene lontano. Capito!” “S-sì
M-maestro.” Riuscì a balbettare Draco prima di
levare le tende in tutta fretta senza neanche voltarsi indietro per
vedere Harry che guardava arrabbiato Lord Voldemort. Appena Draco fu
sparito, Lord Voldemort si volse a guardare il ragazzo dai capelli
corvini che lo occhieggiava infuriato. Harry non mancava mai di
rispetto a suo padre di fronte a degli estranei; aspettava sempre che
fossero soli prima di farlo. “Cosa
c’è?” chiese Lord Voldemort mentre Harry
continuava a lanciarli occhiate gelide. “Io non
tratto così i tuoi amici.” Disse Harry, occhi
smeraldo ancora incatenati a quelli color rubino. “Questo
perché io non ho amici, non ne ho bisogno e non ne hai
bisogno nemmeno tu, specialmente di codardi buoni a nulla come quel
giovane Malfoy.” Harry
incrociò le braccia al petto guardando suo padre. “Io non
ho bisogno
di Malfoy, ma è carino parlare con qualcuno che non sia
più vecchio di te di decenni!” Lord Voldemort
sorrise al commento di Harry e gli si avvicinò.
Posò le mani sulle spalle di Harry e per un attimo rimase
così, fermo immobile. Harry alzò lo sguardo sul
viso del padre e sentì svanire un po’ della sua
rabbia. ‘Fa sempre questo con una sola occhiata.’
Pensò Harry mentre lo guardava in viso. “Perché
ce l’hai così tanto con Draco?” chiese
Harry in modo più calmo. “Non ho
niente contro di lui. Solo, non penso che sia degno di essere
così in confidenza con te. Non mi piace che si rivolga a te
in modo così irrispettoso.” Aveva ascoltato
abbastanza loro conversazioni per sapere esattamente come Draco si
relazionava con Harry. Come lo prendeva in giro o, alcune volte, lo
metteva in ridicolo. Era stata necessaria tutta la pazienza e di
Voldemort, e l’intervento di Harry, affinché Draco
Malfoy avesse ancora tutti gli arti attaccati al posto giusto. “Beh,
questa è una cosa fra me e Draco.”
Sospirò Harry, si stava stancando di litigare con suo padre.
“Comunque che ci fai qui fuori? La riunione è
già finita?” chiese Harry. “Sì.
Mi aspettavo di vederti tornare al Manor per quell’ora.
Volevo vedere dov’eri. Ora ho capito perché eri
così in ritardo.” Disse Voldemort guardando nella
direzione in cui era scappato Draco. “L’avevo
incontrato giusto pochi minuti prima che tu arrivassi. Avevo perso il
conto del tempo mentre mi allenavo.” Rispose Harry. Voldemort
osservò Harry più da vicino. “Oggi
ti sei interrogato molto più del solito.”
Commentò. Harry scosse le
spalle. “Non fa
mai male essere preparati.” Voldemort non
disse nulla ma accompagnò Harry dentro il Manor. XXX Era sera tardi e
la maggior parte dei Membri dell’Ordine desideravano solo
andare a casa. Lily si sedette di nuovo con James e Sirius ai lati.
James era stato rilasciato la settimana prima ed era già
tornato al suo lavoro di Auror. Aveva ringraziato tutte le
divinità esistenti perché James stava bene.
Fortunatamente non gli erano rimaste delle cicatrici, altrimenti James
ne avrebbe avuta una davvero brutta che partiva dall’orecchio
sinistro scendendo giù sul retro del collo, dove era stato
colpito dalla lama. Fu riscossa dai suoi pensieri quando Silente si
alzò in piedi per dare inizio alla riunione. Albus Silente
prese posto davanti a quel gruppo di persone molto stanche. “Grazie
a tutti per essere venuti.” Cominciò.
Guardò tutti i visi davanti a lui prima di fissare lo
sguardo su James, Sirius e Kingsley. “È
vero.” Disse semplicemente. “Voldemort ha un
erede.” L’atmosfera
nella stanza cambiò all’istante. Gemiti di
sorpresa risuonarono ovunque come anche sospiri di sconforto. James
guardò Lily e cercò di donarle un piccolo sorriso
per confortarla. Non funzionò. “Come
è possible? Perché nessuno ha mai saputo della
sua esistenza fino ad oggi?” chiese la McGranitt. “Non lo
so Minerva, ma Severus mi ha confermato che il ragazzo che ha ucciso
Larry Hunt era senza ombra di dubbio il figlio di Voldemort. Nessuno sa
il suo vero nome, così tutti si riferiscono a lui
chiamandolo il Principe Oscuro.” Rispose Silente. “Non
riesco a credere che Voldemort sia riuscito a tenere segreto tutto
questo. È semplicemente incredibile.”
Commentò Tonks, lo shock evidente nei suoi tratti. “Ho
motivo di credere che Voldemort non abbia rivelato tutto questo nemmeno
ai suoi stessi uomini. È stato detto ai Mangiamorte solo due
anni fa. Persino ora nessuno l’ha mai visto in viso o conosce
il suo vero nome. Solo i Mangiamorte più fidati e vicini a
Voldemort hanno mai incontrato suo figlio.” Disse Silente. “Perché
Piton non ce l’ha detto prima?” chiese James tutto
d’un fiato. “Perché,
Potter, non ho preso parte alla riunione in cui è stato
presentato!” rispose gelidamente Piton. “Ma
devi averne sentito parlare dopo, no?” aggiunse Sirius. “C’erano
molte voci a proposito. Non volevo dire nulla prima di vederlo con i
miei stessi occhi.” Rispose conciso Piton. “Quindi
è stato lui ad uccidere tutti quei Mangiamorte? Avevi
ragione. Il Principe Oscuro uccide su ordine di Voldemort.”
Chiese Arthur Weasley. Silente
guardò Piton prima di rispondere. “Sembra
che I Mangiamorte assassinati nelle loro abitazioni avevano alcuni
dubbi su Voldemort. Sembra che Voldemort mandi fuori suo figlio in
quelle che vengono definite ‘missioni’ in cui
elimina chi è ritenuto pericoloso o potrebbe
diventarlo.” Lily
sentì un brivido scenderle per la spina dorsale. Che modo di
allevare un bambino. “Sapete
quanti anni ha? È già diventato
maggiorenne?” chiese Molly. “Non
possiamo esserne certi, ma credo che non abbia ancora raggiunto i
diciassette anni. Queste supposizioni sono basate sulle informazioni
che siamo stati in grado di rubare.” Qui fece un cenno di
apprezzamento verso Severus prima di continuare. “Lavora
da solo. È per questo che non è mai stato
avvistato durante uno dei loro raid. Lui non lavora insieme ai
Mangiamorte. In una sola circostanza è stato affiancato da
un’intera squadra di Mangiamorte.” Qui Silente non
riuscì più a continuare e gli ci volle un
po’ di tempo per raccogliere i pensieri. “È
stato rivelato che il Principe Oscuro era insieme ai Mangiamorte che
hanno attaccato i Paciock.” Lily
sussultò come il resto della sala. Guardò subito
i due posti vuoti di fronte a lei. Tutti nella stanza stavano guardando
in quella direzione. “Il
Principe Oscuro è stato colui che ha torturato e ucciso i
Paciock. Ha bruciato loro e la loro casa con uno speciale tipo di foco
magico che li ha uccisi lentamente, bruciandoli…
vivi.” Silente si bloccò non riuscendo
più a continuare. La tensione nella
stanza era diventata insopportabile. All’improvviso ogni
Auror si era dimenticato di Voldemort e dei suoi Mangiamorte. Volevano
il Principe Oscuro, volevano fargliela pagare per l’attacco
atroce che aveva fatto ai danni dei Paciock. Frank era stato un loro
collega Auror e sua moglie Alice era anche lei un Membro
dell’Ordine. La loro morte aveva colpito tutti ed ora
sapevano finalmente l’identità del diretto
responsabile, avrebbero fatto qualsiasi cosa perché la
giustizia facesse il suo corso punendo il loro carnefice. Lily
combatté contro i singhiozzi che minacciavano di sopraffarla
mentre afferrava saldamente la mano di James. Frank era stato un grande
amico di James. Quando Harry era mancato quindici anni prima, Frank e
Alice erano stati sempre presenti per lei e per James. Erano bravissime
persone e non avevano meritato un tale destino. L’incendio
aveva impiegato 48 ore per estinguersi del tutto e non era rimasto
nulla dei loro corpi se non delle misere ceneri. “So che
questa notizia ci fa infuriare, ma dobbiamo concentrare la nostra
attenzione su ciò che abbiamo davanti a noi. Abbiamo una
possibilità. Se riusciremo a prendere il Principe Oscuro
allora potremo distruggere una buona parte della sicurezza di
Voldemort. Con il Principe Oscuro sotto arresto potremo facilmente
avere la meglio su Voldemort.” Spiegò Silente. A quel punto
Kingsley si alzò in piedi. “Mi
dispiace dirlo, ma non siamo stati nemmeno in grado di fargli qualcosa,
pensate poi catturarlo. Il ragazzo è imprevedibile. Usa
Incantesimi di cui non abbiamo neanche mai sentito parlare. Non credo
che saremo in grado di progettare la sua cattura.” L’atmosfera
nella sala era già solenne, ma dopo le parole di Kingsley si
appesantì ancora di più. “La
nostra unica opzione è si studiare il ragazzo. Possiamo
imparare molto dal modo in cui combatte.” Disse Moody
trovando la soluzione al problema. James si
alzò in piedi cosicché tutta
l’attenzione si concentrò sulla sua persona. “Guardate,
credo che ci sia un problema. Non abbiamo il tempo dalla nostra
parte.” Tutti guardarono
James mentre esternava questa rivelazione. “Cosa
intendi con ‘non abbiamo tempo’, Potter!”
scattò Piton. Sirius gli
ringhiò contro ma Lily lo placò posandogli una
mano sul braccio. “Ciò
che intendo dire è molto semplice, non abbiamo il tempo
materiale per studiarlo, questo ragazzo potrebbe usarci per spazzare
per terra e non ha nemmeno diciassette anni. Adesso possiede solo un
terzo dei suoi reali poteri. Se non lo catturiamo adesso
allora… beh, potete benissimo immaginare cosa
accadrà quando diventerà maggiorenne e
acquisirà i suoi poteri completi.” Le parole di
James fecero effetto mentre tutti avevano un’espressione di
terrore e preoccupazione sul viso. “Abbiamo
bisogno di sapere di più su di lui. Dobbiamo conoscere le
sue debolezze, perché tutti ne abbiamo almeno
una.” Disse Silente mentre occhieggiava la Spia
dell’Ordine, Severus Piton. Piton
guardò il Preside e capì che era giunto il
momento di riportare le sue scoperte. Si alzò in piedi per
avere l’attenzione di tutti. “Bene,
penso che ognuno di voi debba realizzare la sua debolezza
più ovvia, l’Oscuro Signore.” Fece una
pausa per sentire tutti che trattenevano il fiato. Riprese.
“Ho scoperto che l’Oscuro Signore e il Principe
Oscuro hanno un legame molto profondo. Non ho mai visto
l’Oscuro Signore interagire con qualcuno come avviene con suo
figlio. Persino il Principe Oscuro sembra molto attaccato a suo padre.
Si sacrificherebbe volentieri se l’Oscuro Signore gli
chiedesse di farlo.” A queste parole
Sirius intervenne. “Quante
chance abbiamo di chiedere a Voi-Sapete-Chi di farlo?” Lily lo
guardò con disapprovazione, quella domanda non aveva alcun
senso. “Comunque”
continuò Piton dopo aver lanciato un’occhiataccia
a Sirius. “Ho scoperto che è abbastanza legato
anche ad un’altra persona. Bellatrix Lestrange.”
Fissò direttamente lo sguardo su Sirius mentre pronunciava
il nome di sua cugina. Gli occhi di
Sirius si adombrarono mentre il rossore gli saliva alle guance. Lui e
Bellatrix erano molto legati durante la crescita, ma quando erano
diventati adulti Bella era caduta nelle tradizione della famiglia Black
e aveva preso il Marchio. Sirius era dovuto letteralmente fuggire dalla
sua stessa casa per avere salva la vita. James guardò il suo
migliore amico e notò la mascella contratta e le unghie
piantate con forza nei palmi. Si girò a guardare male Piton.
‘Avrebbe potuto dirlo in un altro modo.’
Pensò. ‘Schifoso bastardo!’ Piton mostrava un
sorrisetto soddisfatto. “Ho
scoperto che Bellatrix ha cresciuto il ragazzo e tiene molto a lui.
Malgrado il ragazzo le mostri qualche resistenza, è
segretamente molto legato anche a lei. Ho dovuto passare un tempo
considerevole sotto le spoglie di un Mangiamorte della cerchia
più stretta per riuscire ad avere queste
informazioni.” Piton
impallidì considerevolmente al ricordo di aver preso le
sembianze di Lucius Malfoy. Aveva dovuto utilizzare tutte le sue
riserve di Pozione Polisucco. “Stai
dicendo che per avere il ragazzo dobbiamo catturare o Voi-Sapete-Chi o
Bellatrix Lestrange?” chiese sarcastico Kingsley Shacklebolt. Piton gli
lanciò un’occhiataccia in risposta e si sedette.
Albus Silente guardò tristemente la stanza piena di visi
sconsolati e sconfitti. Sirius si rivolse
di nuovo a Piton. “Come
hai fatto a non essere mai riuscito a vedere in viso il ragazzo,
insomma, non potrà mica passare notte e giorno con quella
brutta maschera addosso?” “Non
sono riuscito ad avvicinarmi al ragazzo. Lui sarebbe riuscito
sicuramente a nasare il tranello, è molto legato a
Malfoy!” rispose oltraggiato Piton. “Ti
ringrazio Severus, so quanto sia stato difficile per te riuscire ad
avere questa informazione. Ora dobbiamo assolutamente trovare un piano
a prova di Schiantesimo.” Lentamente le
persone nella sala cominciarono a formulare piani su cosa potessero
fare o come avrebbero potuto ingannare il prodigio di Lord Voldemort e
catturarlo. Sirius lentamente
sia alzò dalla sedia. Guardò Albus Silente dritto
negli occhi. “Io ho
un idea.” Disse lentamente, tutti si erano girati a guardarlo. “Ma non
credo che vi piacerà.” XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
ANGOLO
DELLA TRADUTTRICE: Fiuuuuu, stavolta
sono in perfetto orario… rivolta dei lettori
scampata… almeno per ora… Eccoci
finalmente giunti sani e salvi alla fine dell’ottava puntata
di questa eterna fanfic, ringrazio tantissimo kurinoone per questo
fantastico gioiellino.… Allora come vi
è sembrato il rapporto fra Draco ed Harry? E il dialogo con
Voldemort? Continua a stupirvi o ormai ci siete abituate? Riguardo i
piani dell’Ordine, come pensate che faranno a catturarlo?
Fatemi sapere che cosa ne pensate, accetto critiche, consigli, se ce ne
sono anche qualche complimentino piccino piccino. Kurinoone sarebbe
felicissima di ricevere dei commenti per sapere che cosa ne pensate
della sua storia, vi ricordo che ha ricevuto un successo enorme in
lingua originale e sarebbe bello che anche noi lettori italiani le
facessimo capire ciò che pensiamo del suo sforzo. Quindi
signori lettori e signore lettrici (o signorine, come preferite)
continuate a leggere, commentare e se avete qualche dubbio o
perplessità sulla storia, potete contattarmi col bottoncino
sull’account dell’autore e io sarò
felicissima di rispondervi. Vi anticipo intanto che nel prossimo
capitolo scopriremo se James è sopravvissuto
all’attacco… cari lettori… non
è ancora detta l’ultima parola… Kurinoone non ha
ancora risposto alla mia mail con i commenti… mi sa che deve
esserci qualche problema o col mio account o con
Fanfiction.net… Passiamo quindi
ora ai vari ringraziamenti: - erikappa:
è sempre una gioia leggere il tuo nome fra le recensitrici!
E poi… TANTI
AUGURI!!!! Un po’ in ritardo, ma almeno li ho
fatti. Che te ne è parso del tuo capitolo? Draco e Harry? A
me personalmente ha sempre fatto scompisciare la parte dove si parla
del burrascoso rapporto fra un’arrogante Draco Malfoy ed un
Voldy un po’ incazzoso…. Del problema Potter/Harry
non riesco a spiegarti nulla senza svelarti dei capitoli che verranno
più avanti nella storia, ma piano pianino tutto ti
sarà svelato, e ti assicuro che rimarrai a bocca aperta, non
è una cosa che ti aspetti! Se comunque hai altre domande
cercherò sempre di risponderti al massimo delle mie
capacità! Al prossimo capitolo, un bacione. Jules. - Shiho93:
sono contentissima di rivederti tra coloro che mettono mano alla
tastiera e spendono un poco del loro tempo per me e
l’autrice, Grazie! Sono contenta che tu la pensi
così sul rapporto Harry Voldemort, ma ricordati comunque che
non sempre è tutto oro quello che luccica! Che te ne
è parso di questo capitolo di raccordo? Ti piace il
burrascoso intermezzo fra Voldy e Drake, io l’ho trovato
esilarante!!! Posso sapere quando compi gli anni? Così posso
farti gli auguri dedicandoti il capitolo! Al prossimo, un bacione.
Jules. - Smemo92:
eccoti qua anche stavolta, fedelissima! Sono contenta che il capitolo
di abbia entusiasmato! Eheh, come ho già detto a erikappa
non posso svelarti molto del rapporto fraHarry ed i Potter senza
svelarti i prossimi capitoli della storia… è una
cosa che si sviluppa man mano nei capitoli, e ti rovinerei del tutto la
sorpresa! Questo grande potere, beh, è normale che ce
l’abbia… pensa anche solo all’Harry
della Rowling! Riesce asalvare la Pietra Filosofale ad 11 anni, uccide
un Basilisco a 12, crea un Patronus corporeo contro un centinaio di
Dissennatori a 13 eccetera eccetera. Quell’Harry
lì non studiava tantissimo a scuola, non aveva mai saputo
nulla di Magia prima di Hogwarts, non si allenava durante le vacanze e
non aveva mai ricevuto un vero e proprio addestramento…
malgrado questo, però, è in grado di tenere a
bada Voldemort! Pensa ora ad un Harry che è stato allevato
sin dall’età di un anno da un Signore Oscuro, con
stressanti addestramenti a livello fisico, psicologico e
magico… insomma una bomba ad orologeria, contando che il suo
magical core non ha ancora raggiunto la maggiore
età… ecco spiegato la sua potenza, un semplice
buon utilizzo di una ottima materia prima già esistente!
Cosa te ne è sembrato di questo capitolo? Voldy e Draco?
Harry e Draco? A proposito, quando compi gli anni,
così posso dedicarti un capitolo? Al prossimo, un bacione.
Jules. - karmenpotter:
ehilà! Grazie mille del commento, mi riempie di
orgoglio… cercherò di non gonfiarmi come un
palloncino dalla felicità, se scoppio sai te che figura!!!
Perdona il mio momento di defajance, ma la fine della scuola mi ha resa
euforica! Mi dispiace di aver lasciato un po’ perdere I Need
You negli ultimi mesi, ma ero un po’ indecisa se continuare o
meno… alla fine non era giusto nei confronti di quei cinque
che leggono che io li lasci a bocca asciutta senza storia…
quindi mi metterò di buona lena e avrete i vostri capitoli
nuovi fiammanti, freschi freschi di traduzione! Il nuovo capitolo
verrà sicuramente postato il giorno del tuo compleanno e
verrà a te dedicato, è il minimo che io possa
fare! Io compio gli anni il 13 settembre (finalmente i tanto agognati
18…) mentre dell’autrice non lo so! Come ti
è sembrato il capitolo?? Drake e Voldy? A me fanno
scompisciare dalle risate! Al prossimo capitolo, un bacione. Jules. - 83ginny:
bentornata, sono contenta che la storia continui a piacerti! Per la
Harry/Ginny devi aspettare ancora un bel po’, sarà
una cosa molto graduale cara! Comunque come ti è sembrato il
capitolo? Drake e Voldy? L’Ordine? Quando compi gli anni,
così posso dedicarti un capitolo? Al prossimo, un bacione.
Jules. - ragazzasilenziosa:
anche questa volta hai fatto fede al tuo nickname e sei stata di poche
parole, ma sono state veramente ben gradite, GRAZIE MILLE! Rimarrai
stupita quando leggerai che cosa ha fatto Voldemort per convincere
Harry della malvagità dei suoi genitori, da far venire i
brividi! Come ti è sembrato invece questo capitolo? Drake e
Voldy? Harry e Draco? Quando compi gli anni, così posso
dedicarti un capitolo? Al prossimo, un bacione. Jules. - Ellythebest:
Bentornata, sono contenta di poterti annoverare fra le commentatrici
non saltuarie!!! Grazie per i complimenti, comunque posso dirti che
l’identità di Harry verrà svelata nei
prossimi capitoli… lo scoprirai prima della fine
dell’estate, questo è sicuro! Sulla cattiveria e
la crudeltà di Harry… metti in conto che
è stato cresciuto da un Lord Oscuro e ha avuto come
precettori Bellatrix Lestrange e Lucius Malfoy, i quali non sono
conosciuti per la loro anima pia e missionaria… ti assicuro
però che Harry ha ancora un po’ di luce dentro di
lui, le tenebre non l’hanno ancora soffocata del tutto!Spero
che tu abbia avuto, con questo capitolo, qualche piccola (anche se non
esauriente) sul rapporto che lega Harry a James! Ho letto la tua idea
sul perché Harry odia così tanto i
Potter… per quanto bella, quella vera è molto
peggio, veramente peggio… anche io odierei i miei genitori
in quel caso… Anch’io consiglierei vivamente un
buon paio di occhiali con lenti spesse come dei fondi di bottiglia per
la nostra cara Ginny!!! Come ti è sembrato il rapporto fra
Drake e Voldy? Quando compi gli anni, così posso dedicarti
un capitolo? Al prossimo, un bacione. Jules. - Deidara:
wow fabio, sono onoratissima, un lettore uomo! Se mai mi sono riferita
a te come ad una ragazza mi scuso, ma prima di leggere la firma non
potevo saperlo! Riguardo il rapporto con gli altri Serpeverde non ti
anticipo nulla… anche perché,
sinceramente… non mi ricordo molto bene… la
canzone è “Dance with the Devil” di
Breaking Benjamin! Come ti è sembrato questo invece di
capitoli? Quando compi gli anni, così ti posso dedicare un
charter? Al prossimo, un bacione. Jules. - elita:
ehi, visto che stavolta sono stata puntualissima, sono stupita di me
stessa! Per tua fortuna non dovrai leggerla in inglese, e
l’incontro con i Potter si avvicina inesorabilmente, lo
leggerai sicuramente prima della fine delle vacanze! Comunque con
questo capitolo hai avuto un altro piccolo tassello del puzzle che
è il mistero del rapporto fra il protagonista ed i suoi
genitori… tienili tutti a mente ed alla fine la risoluzione
verrà da sé! Che te ne è sembrato di
questo capitolo? Quando compi gli anni, così posso dedicarti
un charter? Al prossimo, un bacione. Jules. - sorellinadolce:
bentornata, sono contenta di averti incuriosita! La risposta per il
comportamento di Harry con Ginny verrà fuori nei prossimi
capitoli, ma sarà fondamentale per l’andamento
della storia… determinerà moltissimi destini!
Sono felicissima di essere riuscita ad aggiornare, ed oggi sono
addirittura in perfetto orario… 5 giugno avevo detto e 5
giugno è… mi sento brava per una
volta… Oggi hai avuto la possibilità di vedere un
altro aspetto del caleidoscopico Voldemort, il padre geloso! Ora che
succederà secondo te? Quando compi gli anni, così
posso dedicarti un capitolo? Al prossimo, un bacione. Jules. - cla_2204:
eccomi qua, innanzitutto volevo ringraziarti per l’aiuto che
mi hai dato con l’italiano…è stato
molto gentile da parte tua… se tu sei contenta di fare anche
solo quello a me va bene, però non me la sento di affidarti
la traduzione di alcuni capitoli, per quanto molti lettori sarebbero
molto felici di avere una pubblicazione più frequente e
costante mi sono talmente affezionata alla storia che è
quasi come se fosse mia… mi dispiace, sicuramente speravi di
poter tradurre…ma se veramente vuoi farlo, ci sono
tantissime storie che potresti tradurre, prima fra tutte quella a cui
kurinoone si è ispirata, “A Shattered
Prophecy” di Project dark Overlord! Questo comunque
è il mio parere… se mi dici il compleanno ti
dedico il capitolo… l’anno prossimo, ma lo
farò! Al prossimo, un bacione. Jules. - kokylinda:
evvai, evvai, che bello, una nuova lettrice!!! Come vedi stavolta sono
stata puntualissima e tu hai un nuovo capitolo da analizzare e
commentare! Per la reazione che vuoi vedere (l’Ordine e i
Potter) non devi aspettare tanto, prima della fine delle vacanze potrai
leggerlo da per te! Non dovrai aspettare un mese, solo venti giorni!
Come ti è sembrato questo capitolo? Quando compi gli anni,
così posso dedicarti un capitolo? Al prossimo, un bacione.
Jules. -
Pan_Tere94: benvenuta nuova lettrice, mentre sbraghiravi
per i meandri di EFP hai trovato questa storia, e ne sono
felicissima!!!! Hai fatto talmente tanti complimenti ad
entrambe… te ne sono grata!!!! Come ti è sembrato
questo capitolo? Quando compi gli anni, così posso dedicarti
un capitolo? Al prossimo, un bacione. Jules. -
_Mary: fantastico, un’altra recensitrice nuova
di pacca! So di essere stata lunghissima ad aggiornare, ma
stò cercando di redimermi davanti ai vostri occhi pietosi!
Anche io adoro il piccolo Damien, anche se nessuno può
scardinare Harry dalla pole-position… come ti è
sembrato questo capitolo? Quando compi gli anni, così posso
dedicarti un capitolo? Al prossimo, un bacione. Jules. - piccola_puffola:
Bentornata! Accidenti, leggendo in inglese ti rovini tutta la
sorpresa…. Acqua in bocca però, così
le altre lettrici non sapranno nulla… povero Voldy, sempre
il ruolo dell’incompreso ci ha… chissà
perché… comunque come ti è sembrato
questo capitolo? Quando compi gli anni, così posso dedicarti
un capitolo? Al prossimo, un bacione. Jules. - Ranma:
complimenti nuova lettrice, hai vinto il fantastico tapiro
d’oro per la recensione più corta del capitolo!!!
Ovviamente stò scherzando!!!! Data la tua
logorroicità non ho molto da risponderti, se non un grazie
grande come una casa! Come ti è sembrato il capitolo? Quando
compi gli anni, così posso dedicarti un capitolo? Al
prossimo, un bacione. Jules. - gryffindor_ery:
wow, sono felice di rileggerti fra le commentatrice… penso
che Damien comincerà a piacerti quando avrai modo di vedere
come interagisce con Harry fra un po’ di capitoli…
ti assicuro che mi ha fatto baciare i gomiti per il fratello
rompiscatole che mi ritrovo! Per rispondere alla tua domanda sul ruolo
di James nella squadra di Quidditch ti metto quello che si trova su
Wikipedia a proposito del personaggio: ” At school, James is a brilliant
student, appointed as Head Boy without being a prefect, and said to
have been a talented player on the Gryffindor Quidditch team. In the
film version of Philosopher's Stone, Harry and his friends find James's
name listed on a plaque as a Seeker on his Quidditch team; however,
Rowling stated in an interview that she intended him to be a
Chaser.” Hanno sbagliato nel film, la Rowling
dice che è un Cercatore. Spero di esserti stata di aiuto in
questo frangente! Il prossimo capitolo, anche se uscirà il
25 giugno, sarà tutto dedicato a te… purtroppo
non riesco a tradurlo per il 14… cosa te ne è
parso di questo invece? Al prossimo, un bacione. Jules. - Jayne:
Jay, cominciavo a chiedermi che fine avesse fatto la tua recensione
tessoro! Vorrei farti notare – si gonfia il petto –
come questa volta sia stata in perfetto orario, domani mattina potrai
goderti questo fantastico charter!!!! Hai appena letto del tuo adorato
Dracuzzo!!! Che te ne è parso? Io mi sono letteralmente
scompisciata dalle risate quando ho letto per la prima volta il suo
incontro con Sir Voldy… Ti ho già detto vero che
per la tua slash dovrai aspettare il 13 settembre? Comunque non
preoccuparti all’alba di quell’augusto giorno
(basta che arrivi) la tua storia sarà la prima che
leggerò, e sarò impietosa nella mia recensione,
altro che critico letterario… muhahahahah… oddio,
devo essere completamente fusa… alla fine riguardo a quella
cosa dell’aiuto ho deciso di continuare da sola, adoro troppo
questa storia per poterla condividere, e se pure tu sei disposta ad
aspettare i miei lunghi tempi d’attesa… e poi
con le mie risposte chilometriche e completamente
fumate… se mi facessi di qualcosa avrei una scusante, invece
tutte le cretinate che leggi sono tutte frutto del mio
neurons… E comunque certo che sono un’appassionata
della saga di kysa, come potrei non esserlo… ho letto tutti
e quattro, aspetto comunque il 13 settembre per la quinta parte della
saga, ma aspetterò con pazienza e passerò i primi
giorni della quinta liceo a leggere con religiosa attenzione il suo
capolavoro!!! Non mi sono mai interessata a Supernatural, ma non
è mai troppo tardi per affrontare nuovi generi, no? Il
capitolo che te ne è parso? Al prossimo, un bacione. Jules. - Ali96:
oh, che tesora, hai l’età del mio
fratellino… okay, basta divagazioni! Grazie per aver scritto
il tuo parere, anche a me Voldy e Harry insieme non mi dispiacciono, ma
sono convinta che Harry e James insieme siano una coppia esplosiva! Per
Harry ed i suoi genitori insieme non devi aspettare tanto, lo leggerai
prima della fine dell’estate, un tempo relativamente breve!!!
Come ti è sembrato questo capitolo? Quando compi gli anni,
così posso dedicarti un capitolo? Al prossimo, un bacione.
Jules. - WingsHP:
aspettavo con ansia la tua recensione, e non sono rimasta delusa, come
al solito! Malgrado mi abbia tradita leggendo tutte e tre le
originali… ti perdono perché so, o almeno spero,
che continuerai a seguire questa sgangherata traduzione…. Se
davvero vuoi stamparle mi toccherà veramente darmi una
mossa!!! Il fatto che il cuore di Voldemort ci abbia qualche
problemino… direi che è palese… oltre
al cuore però ci metterei anche il cervello, a volte sembra
che abbia degli attacchi di schizofrenie… dovrebbe tenere a
bada le arterie, non fa tanto bene arrabbiarsi in questo modo! Come ti
è parso questo capitolo? Quando compi gli anni,
così posso dedicarti un capitolo? Al prossimo, un bacione.
Jules. - ron1111:
benvenuto o benvenuta, non c’è problema se non hai
mai commentato prima… meglio tardi che mai! Come ti
è sembrato questo capitolo? Quando compi gli anni,
così posso dedicarti un capitolo? Al prossimo, un bacione.
Jules.
IMPORTANTE
LEGGERE: Dato che questa
storia consta di ben 65 capitoli ed ho altre storie in cantiere ho
deciso di istituire alla fine di ogni capitolo di ogni storia un nuovo
angolino dove vi darò alcune informazioni di tipo logistico
(DATE) sulle varie storie in corso… questo
aiuterà voi, credo, a sapere circa quando aspettarvi un
nuovo capitolo nelle varie storie, e me ad essere più
puntuale con le traduzioni e gli aggiornamenti…. Vi do
quindi il benvenuto all’ormai quasi nuovo
fiammante….
ANGOLINO
DEL CALENDARIO: Cominciamo ora
con i vari aggiornamenti!! 1.
Il nono e prossimo capitolo di “The
Darkness Within” (questa storia per chi fosse un
po’ sbadato o semplicemente stanco) verrà
aggiornata nuovamente il giorno 25
giugno 2009. Avrete la possibilità di
beh… questo capitolo è proprio un gioiellino
lasciatemelo dire…! Leggerete del tentativo di cattura di
Harry da parte dell’Ordine, che poi rimanga solo un tentativo
o che ce la facciano non ve lo posso dire, vi rovinerei troppo la
sorpresa! Quindi vietato andare a leggere o rileggere il capitolo
originale! 2.
Il decimo capitolo di “I
Need You”, altra traduzione che potete trovare
sotto l’account di krstna,
verrà postato il giorno 15
giugno 2009, sempre tempo ed impegni permettendo. Beh,
credo che dopo questo capitolo molte di voi vorranno strozzare Lawrence
con le loro stesse mani! Vi aspetto numerosi. 3.
Il quarto capitolo della mia storia “Sub
Rosa Amor Vinces”, che potete trovare sotto il
mio account, per chi non l’avesse letto si chiama ladyarle,
verrà postato il giorno 30
giugno 2009, mi scuso per non riuscire a farlo prima, ma
questo necessita ancora di qualche piccolo ritocco. Questa storia
ambientata all’epoca dei Malandrini e narrata da un
misterioso personaggio ha come personaggi i soliti protagonisti ma con
qualche sostanziale differenza, a voi il compito di leggere e giudicare. 4.
Il terzo capitolo di “Oh,
troublesome” verrà postato il giorno 19
giugno 2009, sperando sempre di riuscire ad essere
abbastanza puntuale. Questa fanfic su Naruto ha come
protagonisti il team di Shikamaru e quello della Sabbia. Vi
ricordo che avrà un aggiornamento mensile. 5.
Infine, per chi volesse, ho scritto una songfic dal titolo
“Il
Cerchio Della Vita” sulla coppia Naruto e
Hinata, per chi volesse leggere e farmi sapere il suo pensiero lo
ringrazio già in anticipo.
Arrivederci
quindi al 15
giugno sull’account di krstna.
Se dovessi aggiornare prima vi manderò un messaggio
personale per avvertirvi, Recensite in tanti! Un bacione ladyarle
Eccoci di nuovo
qua cari lettori e care lettrici, mi devo come al solito scusare per
l’immenso ritardo ma spero che mi perdonerete… Nell’ultimo
capitolo abbiamo assistito ad una giornata tipo del nostro Principe
Oscuro e all’entrata in scena del nostro Draco, mentre in
conclusione, Siri aveva un piano per catturare il nostro Harry!
Scoprirete finalmente qual era il piano ideato da Felpato e se questo
alla fine funzionerà!!! Spero che vi piaccia tanto quanto
è piaciuto a me! Vi chiederei poi
come sempre di leggere le informazioni a fine capitolo, a voi poi
tenerle a mente o dimenticarle. Leggete pure e pensate a tanti
commentini per la nostra autrice che là sperduta oltre la
Manica aspetta impaziente i vostri pareri. A proposito, kurinoone non
risponde perché ha dato vita, pochi mesi fa, al suo terzo
figlio, e la sua routine è diventata abbastanza incasinata! Dedico
questo capitolo a tutti coloro che hanno compiuto gli anni in questi
mesi in cui non sono riuscita ad aggiornare, scusatemi se vi
è possibile!Ma soprattutto, questo capitolo è
dedicato a 83ginny che dopodomani compie gli anni e a piccola-puffola,
che li compie il 2 novembre!! Chiederei
a chi recensisce di dirmi (sempre se vuole) quando compie gli
anni… così che possa avere un capitolo tutto
dedicato a lui/lei quando succede! Un
pensiero a tutti gli studenti che hanno ormai cominciato a scaldare le
sedie da un mesetto e a tutti quei poveretti che, come me, dovranno
affrontare quest’anno l’esame di
maturità! A dopo Ladyarle XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Disclaimer:
io non possiedo Harry Potter e tutto ciò che può
essere riconosciuto appartiene a J K Bowling. Questa storia
è anche ispirata a “A Shattered
Prophecy” di Project Dark Overlord.
Harry non stava
avendo una buona giornata. Si era svegliato con un mal di testa
lancinante, grazie ad alcuni Mangiamorte che avevano portato cattive
notizie al padre. In seguito aveva passato il resto della mattinata a
cercare Bella per sentirsi dire, solo alla fine, che era stata mandata
in missione. “Tipico.”
Borbottò. Cominciava a
farsi più freddo ora che si avvicinava la metà di
Agosto. Harry tirò per bene le maniche dell’abito
per coprire le mani e si diresse verso il centro del giardino. La sua
maschera si trovava al sicuro nella tasca interna. La maggior parte dei
Mangiamorte erano andati in quella famosa missione, che probabilmente
era stata voluta da suo padre dopo aver udito quelle disturbanti news
che avevano svegliato Harry. Harry si diresse
di buon passo verso la sua area riservata all’allenamento. Si
sentiva abbastanza aggressivo e frustrato dopo la pessima mattinata che
aveva appena avuto e aveva voglia di scaricare un po’ di
quella rabbia con l’esercizio fisico. Comunque, prima che
potesse raggiungere il luogo, un rumore lo mise in allerta. Era un
suono continuo. Le foglie sul terreno crocchiavano leggermente, quasi
come se qualcuno, o per meglio dire, qualcosa, ci stesse
strisciando sopra. Harry d’istinto capì cos era.
Si girò lentamente per vedere un enorme serpente avvicinarsi
a lui. “Nagini.”
Sibilò lui in Serventese. “Giovane
Maestro.” Fu la risposta. Harry
camminò fina al grande rettile e gentilmente le
accarezzò il capo. Le era particolarmente affezionato, quasi
quanto Voldemort. Gli aveva promesso che per il suo diciassettesimo
compleanno avrebbe regalato ad Harry un serpente simile. “Solo un altro anno.”
Pensò Harry mentre continuava a coccolare Nagini. Aveva
compiuto sedici anni solo due settimane prima, ma come al solito non vi
era stata alcuna festa. L’unico compleanno di Harry che
avrebbe avuto una celebrazione sarebbe stato quando avrebbe raggiunto
l’età adulta, i diciassette. Harry
guardò la gigantesca testa del rettile e chiese di nuovo in
Serventese. “Cosa
ci fai qui? Di solito non vai da nessuna parte prima del
tramonto.” “Ero
annoiata così stavo andando a cercarmi un
piccolo… snack!” sibilò lei. Harry storse
leggermente la bocca, sapeva che quello che Nagini considerava un
piccolo snack era invece decisamente grosso per gli standard normali.
Nagini era la responsabile della sparizione della maggior parte degli
animali di campagna delle zone circostanti, animali come cavalli,
mucche ed anche alcune pecore. Molte volte si era anche presa qualche
umano, ma Harry preferiva non pensarci in quel momento. Prima di poterle
dire qualcos’altro provò un dolore lancinante alla
cicatrice. La sua mano si mosse istintivamente verso la fronte e Harry
si trovò momentaneamente accecato dalla fitte alla testa che
gli oscurarono la visuale. Sbattè le palpebre per eliminare
le lucine che vedeva e si girò in direzione del Manor. “Vorrei
proprio sapere che c’è che non va
stavolta.” Borbottò lui fra sé e
sé. Si
girò verso Nagini e la salutò sibilando prima di
incamminarsi verso il Manor. Il dolore era scomparso tanto velocemente
quanto era apparso. C’era un leggero pulsare a cui Harry era
abituato, dal momento che raramente Lord Voldemort era completamente di
buon umore. Non si fermò neanche una volta fino a che non
raggiunse la porta che dava accesso alla stanza del padre.
Bussò una volta ed entrò senza far rumore. Lord Voldemort
alzò lo sguardo verso la persona che si era introdotto nei
suoi appartamenti privati. Vide harry e gli fece cenno di avvicinarsi. “Harry,
c’è stata una complicazione, ho appena ricevuto
segnale di aiuto. Sembra che questa mattina la missione non sia andata
molto bene.” Harry
annuì senza staccare i suoi occhi smeraldini da quelli color
rubino del padre. “Da
parte di chi era il segnale, Padre?” chiese. “Bella.”
Voldemort quasi sospirò il nome. Harry si
sentì come se tutta l’aria attorno fosse svanita.
Non riusciva a respirare. Guardò il padre in attesa
dell’ordine di andare ad aiutarla, ma quello non giunse mai. Lord Voldemort
degnò Harry di una sola occhiata prima di girarsi,
combattendo la rabbia che stava crescendo dentro di lui per la salute
del figlio. “Padre,
quelli sono i tuoi ordini?” forzò Harry. “Nulla,
non voglio che tu faccia nulla.” Harry
riuscì solo a continuare a fissare la schiena voltata del
padre. “Ma
padre, sicuramente dobbiamo fare qualcosa…” “Harry,
per quanto io rivoglia indietro la mia cerchia più stretta,
in particolare bella, ma non ho intenzione di rischiare di perdere te
in una missione di soccorso.” Disse Voldemort, con la schiena
ancora girata verso Harry. Harry
sentì la rabbia crescere. “Padre,
non possiamo perderli tutti, ci vorrebbe troppo tempo per trovare dei
degni sostituti, e Bella… non possiamo perdere neanche
lei.” Harry disse
l’ultima parte sottovoce. Il solo pensiero di perdere Bella
era troppo per lui persino da immaginare. A questo Voldemort si
girò verso di lui. Sembrava combattuto fra il tentare di
salvare Bella e il tenere suo figlio lontano dal pericolo.
Personalmente non gli importava nulla né di bella
né di nessun altro Mangiamorte in particolare, ma Harry
aveva ragione. Se lui avesse perso la sua Cerchia Ristretta ora, questo
avrebbe causato tantissimi problemi, per dire il ritardo nel vincere la
guerra. Sospirò profondamente e fissò lo sguardo
in quello di Harry mandandogli telepaticamente l’immagine del
luogo della missione. Harry la analizzo
nei dettagli e si girò all’improvviso, quasi
correndo fuori dalla porta. “Harry!”
lo richiamò indietro Lord Voldemort. Harry si
bloccò e fece una giravolta su se stesso. “Prendi
solo lei e torna indietro immediatamente, capito!” “Sì
Padre.” Fu la risposta di Harry che velocemente
arrivò al punto di Smaterializzazione appena fuori dal
portone principale. XXX Harry si
Materializzò davanti ad un edificio in rovina. Fece un
veloce esame dell’area circostante. Ovunque erano presenti
segni di lotta. Poteva vedere del sangue già
sull’entrata. Entrò nel casolare abbandonato, che
ad un certo punto sarebbe potuto essere stato un magazzino, ma ora non
ero niente di più che un ammasso decadente di mattoni. Con la maschera
ben fissata Harry entrò nell’edificio.
Avanzò con cautela, anche se sembrava che
l’edificio fosse completamente vuoto. Poteva sentire delle
voci che urlavano un po’ più distanti, forse al
piano superiore di quel magazzino distrutto. Rimase protetto
nell’ombra e si diresse verso le scale. Una volta raggiunto
la sommità vide che c’era veramente una battaglia
ancora in corso. C’erano corpi distesi sparpagliati da tutte
le parti. La maggior parte di quelli appartenevano a Mangiamorte
mascherati. Harry imprecò sottovoce. Velocemente
attraversò la stanza e si riparò contro ad un
muro crollato. I suoi occhi smeraldini stavano cercando ovunque sul
pavimento la figura di Bella. Notò che poteva udire e vedere
Maledizioni e Incantesimi man mano che questi venivano pronunciati, ma
nessuna figura che combattesse lì attorno. “Devono trovarsi dietro le rovine.”
Pensò Harry osservando gli ammassi di pietre e detriti
spersi ovunque. Harry abbandonò ogni cautela e si
allontanò dal suo nascondiglio. Vide subito Bella. Era stesa
nell’angolo dell’edificio. Le sue vesti erano
stracciate e del sangue macchiava il suo viso, solitamente
così bello. Harry sentì l’ira crescere
dentro di lui. Tremava a causa di tutta quella rabbia soppressa. Si
alzò in silenzio e si diresse verso il corpo. La raggiunse
senza che nessuno lì attorno se ne accorgesse. Si
inginocchio davanti a lei e gentilmente le appoggiò un dito
sul collo. “Ti
prego, fa che non sia morta!” pregò
tacitamente. Riuscì a sentire le pulsazioni del cuore e si
lasciò sfuggire un sospiro di sollievo. “Bella.”
Sussurrò mentre cercava di svegliarla. Bella aprì
gli occhi e con sua grande sorpresa gli fece un grande ghigno. “Hey,
bellezza!” Harry
balzò via dal corpo. Il viso era quello di Bella, ma la voce
apparteneva ad un uomo. Una voce che Harry aveva udito parecchie volte.
La falsa
Bella si sedette e sorrise all’espressione scioccata sul viso
di Harry. Quest’ultimo si alzò, ma prima che
potesse anche solo alzare la bacchetta, si accorse che tutte le voci
che prima pronunciavano Incantesimi si erano interrotte ed era stato
completamente accerchiato dai corpi che prima erano stesi per terra. XXX Lord Voldemort
sedeva sul suo trono. Nagini era al suo fianco ma la stava
completamente ignorando in quel momento. Sedeva massaggiandosi le
tempie, con gli occhi chiusi, ripetendo un silenzioso mantra per
calmarsi. Cercando spazzare via tutta la rabbia che provava in quel
momento. La sua concentrazione fu interrotta dal suono di qualcuno che
bussava alla porta e dal vociare di parecchi individui al di fuori di
essa. Con un gesto
della mano aprì il portone e rimase scioccato quando
l’intera sua Cerchia Ristretta entrò dentro. Tutti
loro avevano espressioni trionfanti e sorridevano al loro Signore
Oscuro. Nessuno di loro sembrava neanche lontanamente ferito. Quando
tutti loro si inginocchiarono al suo cospetto, la sua attenzione cadde
sul Mangiamorte a lui più vicino. L’unica
donna della sua cerchia gli sorrise mentre si alzava per rendergli
omaggio. “Maestro,
la missione è stata una vero e proprio successo. Ora abbiamo
il…” si interruppe non appena vide il suo Maestro
guardarla con incredulità. “Mio
Signore!” boccheggiò lei quando Voldemort si
alzò e si Materializzò davanti a lei in un
secondo. La sua figura si ergeva minacciosa su di lei. Voldemort
osservò gli occhi di Bella e realizzò in un
triste momento che era stato preso per il culo. Bella non aveva inviato
alcuna richiesta di aiuto. Non c’era stata alcuna
complicazione. Aveva appena mandato Harry dritto in una trappola! “No…no!
Harry!” sussurrò Voldemort. Fece un passo indietro
e senza preavviso si lanciò in avanti stringendo Bella per
le braccia e scuotendola come una bambola rotta. “Riportalo
indietro! Riporta indietro Harry ora!” le ringhiò
contro. Bella
potè solo annuire col capo mentre il terrore la
attanagliava. Vide scorrere davanti a lei le immagini come dei flash
mentre Lord Voldemort le penetrava nella mente e le mostrava come Harry
era uscito presumibilmente per andare a salvarla. Lei si
girò e senza dire una parola fece cenno al resto della
Cerchia di seguirla. Lei e Lucius guidarono tutti fuori dalla camera. Lord Voldemort si
alzò in piedi e li guardò andare, mentre si
concentrava per annientare tutta la rabbia che provava. Se Harry avesse
mai avuto bisogno di totale concentrazione, era proprio ora. XXX Harry si
guardò intorno e vide come minimo dieci Auror che lo
circondavano, le loro bacchette tutte puntate direttamente contro di
lui. La maggior parte aveva rimosso le maschere da Mangiamorte e le
vesti nere per rivelare le loro divise Auror mentre Harry realizzava
che era stato ingannato dai corpi per terra. La falsa Bella si
lasciò scappare una risata simile ad un latrato. Harry
sentì le viscere contorcersi per la rabbia. Davanti ai suoi
stessi occhi il viso ed il corpo di Bella cambiarono lentamente
nell’alto e oscuro Sirius Black. Harry
potè solo guardarlo in cagnesco mentre il famoso Auror
scuoteva i riccioli color ebano per toglierli dagli occhi e offriva ad
Harry un altro ghigno. “Bene
bene, Principe, sono contento di vedere che tu sia venuto, pensavo di
dover continuare a stare vestito come la mia cara vecchia cuginetta per
il resto della giornata.” Tirò
fuori la bacchetta e la puntò direttamente contro il petto
di Harry. “Ora,
fai il bravo bambino e tieni le mani dove possiamo vederle.” Harry lo
ignorò ed invece torse il corpo per mostrare che stava
studiando i restanti Auror. “Ma
bene, undici contro uno. Mai pensato che foste di quel
genere.” Disse a Sirius con tono beffardo. Osservò
con piacere le facce che si arrossavano e le bacchette che tremavano
leggermente. Harry sorrise fra
sé e sé. Stava facendo muovere lentamente la sua
seconda bacchetta nascosta dal braccio verso la mano: ne avrebbe avuto
bisogno. “Allora,
vi dispiace spiegarmi come hai fatto?” chiese Harry a Sirius
per distrarlo mentre richiamava senza parole a sé la
bacchetta con l’Incantesimo di Appello. “Come
ho fatto a fare cosa?” chiese Sirius con
un’irritante espressione tronfia sul viso. Harry strinse i
denti per la rabbia prima di sibilargli. “Come
hai fatto a simulare una richiesta d’aiuto di
Bella?” “Oh,
quello! Beh, è stata proprio una chicca, facile come un
bicchier d’acque, se possiedi questo.” E mise in
mostra un piccolo anello. Harry gli diede
un’occhiata da vicino e realizzò che era identico
a quello che aveva Bella. Rimase confuso per un momento, ma dopo
avergli dato un’altra occhiata capì cosa era
successo. L’anello
aveva l’emblema dei Black sopra. Era stato ovviamente donato
a Bella dalla sua famiglia. Harry sapeva che quando una richiesta
d’aiuto viene fatta di solito questa non è molto
dettagliata, in quanto appunto una richiesta d’aiuto,
così la persona che la faceva non aveva abbastanza tempo per
fornire molte informazioni: solitamente solo il luogo e il motivo del
bisogno. Solitamente l’identità del richiedente
era autenticata da una bacchetta registrata o da un artefatto con un
marchio distintivo, come per esempio l’emblema di una casata,
che il bisognoso ha con sé al momento della chiamata. Dato
che la bacchetta di Bella non era registrata, come anche tute le altre
dei Mangiamorte, l’anello sarebbe stato usato per
identificare il richiedente. Suo padre non si sarebbe mai aspettato che
Sirius fosse in possesso dell’anello o che lo avrebbe usato
in quella maniera, così aveva pensato che la richiesta di
aiuto fosse di Bella. “Così
le hai rubato l’anello. Potevi cadere un po’
più in basso, Black?” chiese Harry mentre si
godeva il colore rossastro che aveva scurito gli zigomi
dell’uomo più anziano. “A dir
la verità io non ho rubato nulla! Questo anello appartiene a
me. Essendo suo cugino e tutto il resto anche io ne ho ricevuto uno,
solo non avevo mai trovato il modo di utilizzarlo sino ad
ora.” Concluse Sirius mentre guardava male
l’adolescente di fronte a lui. “E la
Pozione Polisucco?” “Casualmente
me ne era rimasta ancora qualche fiala dall’ultima volta che
avevo preteso di essere lei, anche se quella volta non era andata
così bene.” Ora Sirius aveva mosso un paio di
passi in direzione di Harry. Ora che le tue
domande hanno trovato risposta penso sia giunto il momento di procedere
con l’arresto, non sei d’accordo?” Harry non rispose. “E dai,
ragazzo, non tentare nulla di stupido. Non puoi affrontarci tutti in
una volta!” disse Malocchio Moody mentre si avvicinava
lentamente a lui. Harry si
girò verso di lui e sentì la mano chiudersi
attorno alla bacchetta di legno. Sorrise di nuovo da dietro la maschera. “Ne sei
sicuro?” lo prese in giro prima tirar fuori la bacchetta di
riserva. Prima che
chiunque potesse reagire Harry puntò entrambe le bacchette
contro il terreno e urlò. “MOMENTUM EXPUR!”
Improvvisamente
l’intero pavimento cominciò a tremare come se ci
fosse stato un terremoto. Certamente gli Auror non se lo erano
aspettato e la maggior parte di loro era caduta per terra. James,
Kingsley e Sirius furono gli unici a rimanere in piedi, ma la scossa
impedì loro di puntare le bacchette contro il ragazzo
davanti a loro. Guardarono il Principe Oscuro che teneva una bacchetta
ancora puntata contro il terreno mandando onde di energia
affinché esso continuasse a tremare, mentre
l’altra veniva utilizzata per disegnare un cerchio attorno
alla sua persona. La punta della bacchetta emetteva un bagliore rosso e
mentre gli Auror continuavano a guardare perplessi, essa
tagliò un perfetto cerchio dalla porzione di pavimento su
cui stava. Di fronte ai loro stessi occhi il Principe Oscuro
sparì verso il piano sottostante. Aveva creato un buco e si
era fatto strada al pian terreno in tre secondi netti! Il terreno aveva
smesso di tremare e gli undici Auror si guardarono fra loro scioccati
mentre si rimettevano in piedi velocemente e saltavano giù
attraverso il buco nel pavimento. “Come diavolo ha fatto a
pronunciare due Incantesimi contemporaneamente, è
semplicemente impossibile!” pensò
James mentre atterrava al piano terra. Osservò
l’intero edificio in rovina e intravide il ragazzo che si
dirigeva verso la porta. Fu presto raggiunto dal resto della squadra e
cominciarono insieme a lanciare Maledizioni contro di lui. Harry si
lanciò dietro a dei detriti di intonaco crollato. Ci si
appoggiò contro e cominciò ad estrarre le sue
stellette ninja. Infilò la bacchetta nel portabacchetta
fissato al suo avambraccio. Prese in mano due stellette e si mosse con
attenzione fino ad avere una buona visuale degli Auror. Subito dovette
tuffarsi di nuovo dietro il riparo mentre una cascata di fiotti di luce
gialla e rossa arrivavano verso di lui. Ci volle solo un momento, ma
harry aveva trovato la posizione di due Auror. Fece un respiro profondo
e si lanciò lontano dalla protezione dei detriti di
calcinaccio e lanciò le lame in due direzioni diverse. Esse
colpirono gli Auror in pieno e i due uomini caddero subito a terra,
l’acciaio conficcato profondamente nei loro petti. Harry
riuscì a malapena a ritornare al riparo mentre altri
Incantesimi volavano nella sua direzione. Sentì
un urlo di uno degli Auror. “Non
farlo! Ci serve vivo, capito? Schiantatelo solamente. Non
uccidetelo!” Harry riconobbe
la voce di James Potter. Harry
sentì il rumore dei passi che si avvicinavano al suo
nascondiglio e capì che non avrebbe potuto rimanere
lì dietro ancora a lungo. I suoi occhi spaziarono ovunque,
cercando di trovare qualcosa che potesse aiutarlo. Finalmente vide una
porta che conduceva ad un'altra sezione dell’edificio sulla
sua sinistra. La porta era a malapena appesa ai cardini ed attorno ad
essa c’erano molti vetri sul pavimento. Harry sorrise fra
sé e sé. Harry
richiamò a sé tutta la forza che gli rimaneva,
poteva sentire che gli Auror avvicinarsi. “Dai,
ora finiamola con questi giochetti da bambini. Vieni qua in silenzio e
ti promettiamo che non ti sarà fatto alcun male.”
Cercò di ragionare col ragazzo Kingsley Shacklebolt. Harry
sbuffò e rispose ad alta voce. “Siete
voi quelli che stanno giocando.
Io vi stò mostrando come si fa a vincere.” Detto questo
Harry girò su se stesso e si lanciò lungo la
stanza in direzione della porta lanciando Maledizioni contro i tre
Auror a lui più vicini. Sirius e James osservarono come tre
Maledizioni partivano contemporaneamente dalla bacchetta del ragazzo e
colpivano i loro bersagli. I tre Auror caddero per terra urlando mentre
un Incantesimo Spruzzacido faceva crescere orrende ed enormi vesciche
sui loro corpi. Harry continuò a correre. Poteva sentire i
passi dietro di lui. Harry si mosse verso destra appena in tempo per
evitare uno Schiantesimo. Voltò poi bruscamente verso
sinistra quando volò verso di lui Pietrificus Totalus. Harry
era quasi arrivato alla porta con i vetri. “ACCIO PEZZI DI VETRO!”
urlò Harry mentre continuava a correre verso la porta. Subito si
lanciò per terra mentre gli affilati pezzi di vetro volavano
verso di lui, mancandolo, essi continuarono la loro corsa fino a
colpire i tre Auror che lo stavano inseguendo. Harry
sentì le loro urla mentre questi cadevano. Rotolò
fino alla porta ed ebbe appena il tempo di lanciarsi nella altra stanza
che un’altra Maledizione arrivò sfrigolando verso
di lui mancandolo di pochi centimetri. Harry riuscì a dare
una velocissima occhiata alla stanza. Vide una rampa di scale e subito
vi corse contro. C’erano ancora quattro Auror in piedi e
quelli feriti potevano ancora rivelarsi una minaccia. Sapeva di dover
uscire di lì il prima possibile. Tornò
al piano dove aveva trovato Sirius travestito da Bella. Vide
un’identica rampa di scale e cominciò ad
avvicinarcisi. Cominciò a salire ed aveva quasi raggiunto il
piano superiore quando una mano gli afferrò il piede,
facendolo cadere sui duri scalini. Harry girò il capo e vide
un Auror dai capelli scuri, Kingsley Shacklebolt, che lo trascinava
giù. Harry si aggrappò alla ringhiera e
ruotò leggermente il corpo, così da poter
sollevare anche l’altro piede. Harry vide che
l’Auror gli aveva puntato la bacchetta contro, ed usando il
piede libero, gli diede un calcio in pieno viso. Continuò a
dargli pedate in faccia finché non sentì la
stretta sul piede che si allentava ed Harry si liberò.
Kingsley cadde per terra col sangue che usciva a fiotti dal naso rotto.
Harry raggiunse la sommità della scala e immediatamente
corse verso una porta dall’altra parte della stanza.
Udì dei passi pesanti e un gran numero di urla dietro di lui. Harry
attraversò un’altra porta e si ritrovò
in quello che doveva essere il retro dell’edificio. Sembrava
che qualcuno avesse tentato di restaurare quel posto diroccato qualche
tempo prima. Poteva vedere delle intelaiature abbandonate e dei larghi
buchi nel pavimento. Harry guardò dietro di sé
mentre sentiva gli Auror in avvicinamento. Sapeva che la cosa migliore
sarebbe stata quella di rimanere al piano terra, in quanto la sua unica
chance di salvezza era quella di uscire dall’edificio e
raggiungere il limitare delle Barriere Anti-Smaterializzazione,
però era stato costretto a salire, e lui aveva fatto
così. Harry
sentì del trambusto al piano di sotto e vide , da quella che
sarebbe dovuta essere una finestra, una decina di uomini mascherati
entrare nell’edificio e lottare ferocemente contro gli Auror
restanti. Harry rilasciò un sospiro di sollievo. I
Mangiamorte erano arrivati, e lui avrebbe ricevuto aiuto. Doveva
solamente trovare un modo sicuro per tornare al piano di sotto. Harry
sentì un altro Incantesimo avvicinarsi e si tuffò
per togliersi dalla traiettoria. Si girò e vide Sirius Black
con la bacchetta puntata contro di lui. “Non
puoi andare da nessuna parte, bimbetto, quindi abbassa la
bacchetta.” Comandò Sirius. In risposta Harry
strinse ancora più forte la bacchetta fra le dita e si
avvicinò a Sirius di un passo. Prima che questi potesse
rispondere lo attaccò violentemente, mollandogli un calcio
diretto in pieno addome. Sirius si sentì come se un martello
lo avesse appena colpito. Volò dall’altra parte
della stanza e cadde rovinosamente sul pavimento. Sirius
sentì le instabili assi scricchiolare quando le
colpì con tutto il suo peso. Sirius si
alzò mentre Harry gli si avvicinava. Quest’ultimo
lo prese alla sprovvista e gli diede un pugno in faccia. Dopo
girò il piede mirando al petto di Sirius, ma questi lo
afferrò con entrambe le mani e glielo storse, facendo
perdere l’equilibrio al ragazzo che cadde per terra. Sirius
quindi calciò violentemente il ragazzo nelle costole,
provocandogli un urlo di dolore. Sirius sentì il cuore
balzargli nel petto. Si sentiva stranamente in colpa a fargli del male.
Lo ricollegò al fatto che stava combattendo e ferendo un
ragazzino di sedici anni. Con tutti gli intenti e le motivazioni, il
Principe Oscuro era ancora solo un bambino. A quel suo momento di
esitazione Harry saltò di nuovo in piedi. “Pagherai
per questo, Black!” gli disse velenoso. Si mosse ad una
velocità incredibile e buttò nuovamente Sirius a
terra. Harry era in
piedi sopra di lui con la bacchetta puntata contro la sua fronte. Prima
che potesse pronunciare una sola parola sentì un dolore
lancinante alle costole. Barcollò lontano da Sirius
tenendosi stretto un fianco con una mano. La tolse e la vide tutta
coperta di sangue. Era stato colpito con un Incantesimo di Taglio. Harry
batté le palpebre per liberare la vista offuscata dal dolore
e si guardò intorno per localizzare che aveva lanciato
l’Incantesimo. Vide James che
stava in piedi all’entrata. Aveva la bacchetta ancora puntata
e si stava lentamente avvicinando. Harry sospirò di nuovo. “Ma non
impari mai, Potter? Stattene lontano dalle situazioni che non riesci a
gestire!” “Il
lupo perde il pelo, ma non il vizio.” Rispose James, non
osando distogliere gli occhi dal ragazzo. “Te
invece sei duro a morire, eh?” disse Harry e veloce come un
fulmine tirò fuori una stelletta ninja. James
riuscì a malapena a scansarsi quando questa partì
dalla mano di Harry, ma comunque gli beccò di striscio il
braccio mentre continuava il suo volo. Harry vide il liquido vermiglio
uscire dal braccio di James e macchiare la divisa blu che James
indossava. Harry aveva la bacchetta puntata contro di lui, ma prima che
potesse attaccare tre getti di luce arrivarono velocissimi contro di
lui. “RICTUSEMPRA.”
Urlarono tre voci all’unisono e Harry venne sbalzato per aria
e rovinò sul pavimento qualche metro più in
là. Si girò e vide tre Auror in piedi con le
bacchette puntate. Harry imprecò sottovoce. Sirius, Moody e
Kingsley si alzarono con le bacchette puntate contro Harry mentre James
si univa a loro, tutti pronti a riempirlo di Maledizioni se fosse stato
necessario. Harry si mise in piedi guardingo e si girò per
affrontare il gruppo di nemici. “D’accordo,
fate del vostro peggio.” Disse con una voce bassa e
pericolosa mentre si preparava per alzare il suo scudo.
Deviò i quattro getti di luce abbastanza facilmente. Rise
lievemente alle espressioni di shock e incredulità stampate
sulle loro facce. Lo scudo che Harry aveva evocato lo ricopriva
interamente da capo a piedi. Era in piedi all’interno di una
bolla di luce blu pulsante, non c’era alcuna
possibilità che un Incantesimo potesse colpirlo. Harry
abbassò momentaneamente lo scudo e scagliò due Incendio agli Auror
intontiti. Nessuno era preparato per quello che accadde subito dopo. Quando gli
Incantesimi di Harry arrivarono a destinazione Sirius e Moody li
deviarono con i loro scudi e i quattro Auror portarono la loro
attenzione sul ragazzo di fronte a loro. Vedendo lo scuso abbassato, i
quattro Auror attaccarono, inconsapevolmente, nello stesso istante.
Harry cercò di bloccare i quattro Rictusempra, ma
l’intensità era tale che si ritrovò
sbalzato in aria. Harry si schiantò contro il muro
più distante e atterrò sul pavimento pericolante
su un mucchio di macerie. Appena Harry toccò il terreno
questo cominciò a tremare e alla fine cedette. Mentre i
quattro Auror guardavano bloccati dall’orrore, il ragazzo si
schiantò contro il pavimento del piano sottostante, che non
resse, ed infine Harry colpì il solito pavimento del piano
terra. I quattro Auror
rimasero in piedi, congelati dal totale orrore dell’azione
che avevano compiuto. James fu il primo a riprendersi e a precipitarsi
giù trovandolo sepolto sotto le macerie. Cominciò
a rimuovere i calcinacci e i pezzi di legno per trovare il ragazzo.
Subito venne aiutato dagli altri tre Auror e continuarono
disperatamente a cercarlo. “Ti prego, non morire, oh, fa che
non sia morto…” rimuginò
James, disperato al solo pensiero di aver ucciso un adolescente con
l’inganno. Trovò il ragazzo sepolto sotto un pezzo
particolarmente pesante di cemento. “WINGARDIUM LEVIOSA.”
Urlarono James e Sirius, ed entrambe le bacchette liberavano il corpo
dal peso che lo opprimeva. James appoggiò un dito tremante
sul collo del ragazzo mascherato e rilasciò il respiro che
non si era neanche accorto di trattenere. “È
vivo!” informò gli altri e li vide tutti con
uguali espressioni di sollievo. Improvvisamente ci fu
un’esplosione e videro tre Mangiamorte urlare e correre verso
di loro. “Cosa
avete combinato!” urlò uno di loro. James
intravide lunghi capelli biondi e capì che c’era
Lucius Malfoy sotto quella maschera. James e Moody si
alzarono in piedi e bloccarono la visuale del corpo. Cominciarono a
duellare con i Mangiamorte, mentre gli altri due Auror si affrettavano
al loro fianco. “Prendi
il Principe e vattene da qui!” urlò Malfoy ad un
altro Mangiamorte. James e Kingsley riuscirono a bloccarlo quello che
si avvicinava mentre combattevano furiosamente contro gli altri. “Sirius!
Prendi il ragazzo e vai al Quartier Generale! Ora!”
urlò James al suo migliore amico. Sirius annuì e
si abbassò per prendere in braccio il ragazzo. Questo
gemette incosciente facendo precipitare fino in fondo allo stomaco il
cuore di Sirius. Odiava questo costante sentimento di colpa. “Perdonami
piccoletto.” Mormorò mentre si
aggiustava il corpo spezzato del ragazzo sopra una spalla.
Sirius riuscì ad uscire dall’edificio con gli
altri Auror che lo coprivano da dietro, facendo in modo che nessuno lo
attaccasse. Non che servisse a molto, dato che i Mangiamorte avevano
troppa paura di beccare il figlio del loro Maestro se avessero
attaccato. Sirius uscì dalla barriera e strinse forte il
corpo del ragazzo mentre si Materializzava direttamente al Quartier
Generale dell’Ordine della Fenice. XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
ANGOLO
DELLA TRADUTTRICE: Eccoci finalmente
giunti sani e salvi alla fine della nona puntata di questa
eterna fanfic, ringrazio tantissimo kurinoone per questo fantastico
gioiellino.… Allora come vi è sembrato
tutto questo capitolo pieno di battaglie e di colpi di scena?? Vi ha
stupito vero? Che pensate succederà nel prossimo capitolo?
Fatemi sapere che cosa ne pensate, accetto critiche, consigli, se ce ne
sono anche qualche complimentino piccino piccino. Kurinoone sarebbe
felicissima di ricevere dei commenti per sapere che cosa ne pensate
della sua storia, vi ricordo che ha ricevuto un successo enorme in
lingua originale e sarebbe bello che anche noi lettori italiani le
facessimo capire ciò che pensiamo del suo sforzo. Quindi
signori lettori e signore lettrici (o signorine, come preferite)
continuate a leggere, commentare e se avete qualche dubbio o
perplessità sulla storia, potete contattarmi col bottoncino
sull’account dell’autore e io sarò
felicissima di rispondervi. Passiamo quindi ora ai vari ringraziamenti: - Shiho93:
Ehilà! Fantastico rileggerti, e pure per prima! Non
preoccuparti se non hai scritto tanto, ti puoi sempre rifare! Sono
contenta che l’altro capitolo ti sia piaciuto, ma che te ne
è parso di questo? Sei rimasta delusa dal piano di Sirius?
Io l’ho trovato semplicemente geniale! Beh, credo di aver
detto tutto! Al prossimo, un bacione. Jules. - erikappa:
sono contenta che ti abbiano fatto piacere gli auguri e ti sia piaciuto
lo scorso capitolo! Però, dai, questo era decisamente meglio
da leggere senza alcuna anticipazione.. o no? Alla fine ti è
piaciuto? Che succederà secondo te nel prossimo? Sono
curiosa di sapere che ne pensi! Al prossimo, un bacione. Jules. - Deidara:
Eccoti di nuovo qua, Fabio! Allora, lo so che il rapporto con
l’Oscuro fa un po’ impressione ma nel corso dei
vari capitoli capirai che è estremamente complesso, credo
che poliedrico sia l’espressione più adatta per
definirlo… nel prossimo capitolo avrai qualche nuova
delucidazione e forse ti si schiariranno un po’ le
idee… il loro rapporto in questo capitolo come ti
è sembrato? Nel tuo presentimento riguardo al piano di
Sirius sei stato quello che si è avvicinato di
più alla realtà, complimenti! Sul rapporto Harry
e Draco per il momento non ti svelerò nulla, ma rimarrai
ripagato! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, e, a
proposito, che ne pensi? Mentre per quanto riguarda la tua fanfic su
Heroes devo prima farmi un po’ di cultura
sull’argomento, non l’ho mai seguito prima, ma
appena sarò abbastanza informata ci darò una
bella occhiata e ti lascerò il mio pensiero! Grazie per
avermi informata comunque! Un bacione. Jules. - germana:
ciao carissima! Non c’è nessun problema se non sei
riuscita a recensire il capitolo 7, non te ne faccio una colpa! Ti
ringrazio per i compimenti, mi scaldano davvero il cuore! Non sei
l’unica a cui fa impressione il rapporto fra Harry e
Voldemort, quindi ti riporto le parole che ho usato anche per Fabio: “so che il rapporto
con l’Oscuro fa un po’ impressione ma nel corso dei
vari capitoli capirai che è estremamente complesso, credo
che poliedrico sia l’espressione più adatta per
definirlo… nel prossimo capitolo avrai qualche nuova
delucidazione e forse ti si schiariranno un po’ le
idee…” James, era sopravvissuto
all’attacco e c’era anche nello scorso capitolo
alla riunione dell’Ordine, se non te lo ricordi puoi
riguardare la parte iniziale e quella finale del capitolo 7 “Praise Of A
Killer”!!! Ancora grazie di tutto e mi scuso per
il ritardo! Al prossimo capitolo, un bacione, jules. - Smemo92:
ciao fedelissima che mi sopporta ancora nonostante gli innumerevoli
ritardi!!! Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo e mi trovo
d’accordo con te su molti punti… riguardo il Draco
mollaccione devi comunque tenere in conto la quanto la presenza di
Harry e Voldemort possano mettere in soggezione chiunque. Credo che
inconsapevolmente Draco provi una specie di “Timore
reverenziale” nei confronti dell’amico e cerchi di
reagire a questo tramite i comportamenti che hai potuto leggere nel
capitolo. Riguardo invece la questione Potter ed Harry la faccenda si
fa un po’ più complicata… ti posso solo
svelare che Harry era al corrente di essere figlio dei Potter molto
prima di incontrare James negli scorsi capitoli e l’odio che
Harry prova nei suoi confronti è ben giustificato, ma non
voglio svelarti oltre… ti rovinerei la sorpresa!!! La tua
curiosità sulla risposta di Sirius si è svelata
in questo capitolo… ci avevi pensato? Come l’hai
trovata?? Anche l’omicidio dei Paciock sarà un
tema ricorrente nel corso della storia, ed anche qui non posso svelarti
molto! Al prossimo capitolo, un bacione, jules. - ragazzasilenziosa:
ciao! Sono contentissima che ti sia piaciuto e ti ringrazio per i
complimenti!!come ti è sembrata l’idea di Sirius,
all’altezza delle tue aspettative?? Al prossimo capitolo, un
bacione, jules. - piccola_puffola:
sono contentissima che ti sia piaciuto!!! Immagino che con tutto il
tempo che ti ho fatto aspettare avrai anche già finito di
leggere il terzo capitolo della trilogia mentre
c’eri…. Cosa te ne pare?? Al prossimo capitolo, un
bacione. Jules. - 83ginny:
ehilà quasi festeggiata!!! Sono contenta che il capitolo e
il dialogo fra Harry e Draco ti siano piaciuti! Allora, Carmen, come ti
è sembrato invece questo capitolo?? Cosa pensi
succederà nel prossimo?? Un bacione, jules. - Ali96:
CIAO! Mi avevi scritto che non ti piaceva l’idea di
catturare Harry… questo capitolo invece come ti è
sembrato, cosa pensi gli faranno?? Al prossimo capitolo, un bacione.
Jules. - gryffindor_ery:
wow, leggendo il tuo commento mi sono quasi commossa, hai colto
esattamente tutti gli aspetti della personalità dei
personaggi e questo mi fa sperare di essere riuscita, almeno in parte,
di averveli trasmessi in parte con la mia traduzione… ok,
adesso è ora che la smetta… come ti è
sembrato questo capitolo?? Cosa pensi succederà al nostro
Harry?? Al prossimo capitolo, un bacione. Jules. - PrincessMarauders:
ehilà! Spero che tua sorella non ti abbia già
raccontato tutte e tre le storie mentre dovevi aspettare una pelandrona
come me!!! Come ti è sembrata l’idea di Sirius??
Sono contenta che ti piaccia la figura di Damien, è
veramente impossibile non innamorarsene nel corso dei
capitoli… io personalmente adoro anche il fatto di poter
leggere di un Sirius non emotivamente provato dalla lunga permanenza ad
Azkaban… tra lui e questo Harry, non saprei che dei due
sposare… al prossimo capitolo Dominic, un bacione. Jules. - elita:
sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo… riguardo la
storia dei paciock e di Harry non ti posso svelare nulla, se non
riscriverti qua cosa è stato detto durante la Riunione
dell’Ordine della Fenice: ”Il Principe Oscuro è
stato colui che ha torturato ed ucciso i Paciock. Ha bruciato
loro e la loro casa con uno speciale tipo di fuoco magico che li ha
uccisi lentamente, bruciandoli… vivi”
. Più di così non posso dirti… questo
capitolo come ti è sembrato? Al prossimo, un bacione. Jules. - princess
oscure: ehilà, grazie per aver
scritto…. Purtroppo non ti posso svelare niente sulla parte
che Harry sceglierà… come si dice: “lo
scopriremo solo vivendo”!! Al prossimo capitolo, un bacione.
Jules. - WingsHP:
ciao, sono felicissima di rivederti, come sempre fra le recensitrici,
malgrado i miei mostruosi ritardi, non sai quanto mi rincuori questa
cosa!! Grazie per non avermi ancora abbandonato!! Il prossimo capitolo
dovrei postarlo il 26 novembre, quindi avrai un capitolo tutto per te
cara! Ti ringrazio per i complimenti, mi scaldano terribilmente il
cuoricino!! Come ti è sembrato invece questo capitolo? Un
bacione, al prox. Jules. - cla_2204:
ciao, ho paura di averti offeso, ma spero vivamente di no…
secondo me dovresti provare a tradurre una storia tu…
è una soddisfazione indescrivibile, credimi. Probabilmente
avrò bisogno di te quest’anno, ho
l’esame di maturità e già adesso faccio
fatica a trovare il tempo necessario per fare qualsiasi
cosa… appena ho trovato un buco mi sono messa qui davanti al
computer, ma non so quando riavrò di nuovo tempo
libero… ti ringrazio di tutto comunque… sei
veramente molto gentile! Come ti è sembrato questo?? Al
prossimo capitolo, un bacione jules. - Pan_Tere94:
grazie mille per i complimenti, fa sempre molto piacere leggerli! Come
ti sono sembrati questo capitolo e l’idea di Sirius? Al prox,
un bacione. Jules. - kokylinda:
ciao, sono contenta che questa storia ti piaccia molto. Riguardo al
questione dei capitoli questa storia ne ha 65, il seguito 44 ed il
terzo capitolo della trilogia 42! Purtroppo sono solo un essere umano e
non ho ancora sviluppato dei super poteri ed ho molti impegni
quindi posso far di tutto per accelerare i tempi, ma non posso metter
da parte la scuola, la patente, gli scout per tradurre queste storie!
Se non ti soddisfano i miei tempi di traduzione mi dispiace, mi
dispiace profondamente, ma o trovi qualcuno disposto a tradurre tutta
la storia che voglia assumersi l’incarico e che mi contatti
per questo o mi sa che ti tocca adattarti ai miei tempi da lumaca! Ora,
mi dispiace se i miei toni ti hanno offesa, ma il tono abbastanza
strafottente che hai usato mi ha fatto parecchio inalberare…
le altre lettrici sono state gentilissime nel ricordarmi che sono in un
mostruoso ritardo, quindi ti prego, utilizza un minimo di educazione e
rifletti sui sentimenti altrui prima di fare richieste così
imperiose… se vuoi altri chiarimenti comunque sono
dispostissima a dartene, jules. - Jayne:
accidenti tessoro, ho perso la scommessa, sono in un ritardo
pazzesco… mi stò vergognando come un cane, non
vedi lo schermo del tuo computer che arrossisce per me mentre leggi
queste parole??? Non ho avuto molto tempo in questi giorni
(ecco perché sono in così super ritardo, per non
parlare poi della mancanza di ispirazione poetica che ogni tanto mi
colpisce…) ma mi rifarò leggendo la tua
storiella e commentandola nei prossimi giorni!!! Cosa te ne
è sembrato dell’ideona di sirius? Quando
l’ho letta io per la prima volta sono rimasta letteralmente a
bocca aperta. Riguardo la traduzione adesso
vedrò… dato che io sono oberata diimpegni e i
lettori reclamano i capitoli, se qualcuno si farà avanti per
tradurre forse sarà meglio passargli il
testimone… adesso vedrò…
L’autrice stà benissimo!!! A MAGGIO E? DIVENTATA
MAMMA PER LA TERZA VOLTA!!!!!! Che bello, io adoro i bambini!!! Ora ti
lascio e se beccherò su sky qualche puntata di supernatural
me le guarderò così da poterle commentare con
te!!! PS: guardati assolutamente il film Never
Back Down, c’è un attore a mio parere
bellissimo, fosse per me lo rapirei, si chiama Cam Gigandet!!!! Al
prossimo capitolo, un bacione puccioso, la tua jules!! - kiki4everhere:ciao
cara, il tuo soprannome è uno scioglilingua quando
c’è da scriverlo, ho dovuto ricontrollare 5 volte
di non aver fatto errori!! Ti ringrazio per i complimenti e non vedo
l’ora di sapere che cosa ne pensi di questo!! Al prossimo
capitolo, un bacione jules. - _Mary:
ciao, grazie di aver recensito e non preoccuparti del
ritardo… hai visto il mio di quanto è stato???
Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto… che cosa ne
pensi di questo?? - Ellythebest:
accipicchia, con tutti questi complimenti kurinoone rischia di
camminare sospesa per aria!! Cosa ti è sembrato del piano di
Sirius? Rientrava nei tuoi gusti? Abbastanza originale? Che dici che
gli faranno ora? Al prossimo capitolo, un bacione. Jules. - Ranma:
ecco qui un altro ometto, non c’è problema se le
recensioni sono corte, l’importante per me è che
mi abbiate detto il vostro parere! Come ti è sembrato questo
capitolo? Al prox, un bacione. Jules - muahah:
Grazie mille per i complimenti! Al prossimo capitolo. Jules. - ron1111:
ho dimenticato qualche 1 per strada o vanno bene così?? Sono
contenta che ti piaccia il rapporto fra Draco ed Harry… ne
potrai vedere ancora nei prossimi capitoli! Al prox, un bacione, jules. - mizuchan:
ciao, grazie per aver scritto! Sai, leggendo non credo che Damien fosse
stato “Programmato” come figlio, nel senso, adesso
proviamo ad avere un bambino…. Credo che sia accaduto per
caso, così alla sprovvista, ma ritengo anche che abbia reso
molto più felice la vita di Lily e James… al
prossimo capitolo, un bacione. Jules. - alessiabass:
ehhh, lo so di essere molto indietro… spero di recuperare
nei prossimi mesi… sono comunque d’accordo con te
sull’harry della Rowling… un po’ privo
di spina dorsale… - MaryLisa:
sono contentissima che ti sia piaciuta la storia, mi fa veramente molto
piacere. Al prossimo capitolo, un bacione. Jules.
IMPORTANTE
LEGGERE: Dato che questa
storia consta di ben 65 capitoli ed ho altre storie in cantiere ho
deciso di istituire alla fine di ogni capitolo di ogni storia un nuovo
angolino dove vi darò alcune informazioni di tipo logistico
(DATE) sulle varie storie in corso… questo
aiuterà voi, credo, a sapere circa quando aspettarvi un
nuovo capitolo nelle varie storie, e me ad essere più
puntuale con le traduzioni e gli aggiornamenti…. Vi do
quindi il benvenuto all’….
ANGOLINO
DEL CALENDARIO: Cominciamo ora
con i vari aggiornamenti!! 1. Il decimo e
prossimo capitolo di “The
Darkness Within” (questa storia per chi fosse un
po’ sbadato o semplicemente stanco) verrà
aggiornata nuovamente il giorno 26
novembre 2009. Avrete la possibilità di
beh… questo capitolo è proprio un gioiellino
lasciatemelo dire…! Leggerete dell’arrivo di Harry
al Quartier Generale dell’Ordine della Fenice! Vietato andare
a leggere o rileggere il capitolo originale! 2.
L’undicesimo capitolo di “I
Need You",
altra traduzione che potete trovare sotto l’account di krstna,
verrà postato il giorno 01
novembre 2009, sempre tempo ed impegni permettendo. Beh,
credo che dopo questo capitolo molte di voi vorranno strozzare Lawrence
con le loro stesse mani! Vi aspetto numerosi. 3. Il quarto
capitolo della mia storia “Sub
Rosa Amor Vinces”, che potete trovare sotto il
mio account, per chi non l’avesse letto si chiama ladyarle,
verrà postato il giorno 10
dicembre 2009, mi scuso per non riuscire a farlo
prima, ma questo necessita ancora di qualche piccolo ritocco. Questa
storia ambientata all’epoca dei Malandrini e narrata da un
misterioso personaggio ha come personaggi i soliti protagonisti ma con
qualche sostanziale differenza, a voi il compito di leggere e giudicare. 4. Infine, per
chi volesse, ho scritto una songfic dal titolo
“Il
Cerchio Della Vita” sulla coppia Naruto e
Hinata, per chi volesse leggere e farmi sapere il suo pensiero lo
ringrazio già in anticipo.
Arrivederci
quindi al 01
novembre sull’account di krstna.
Se dovessi aggiornare prima vi manderò un messaggio
personale per avvertirvi, Recensite in tanti! Un bacione ladyarle
Disclaimer:
Io non possiedo i personaggi di Harry Potter e tutto ciò che
può essere riconosciuto appartiene a J K Rowling. Nulla
è stato scritto e tradotto a scopo di lucro. Questa storia
è ispirata alla fanfic ‘A Shattered
Prophecy’ di Project Dark Overlord.
Note
di traduzione: dato che ladyarle ha
smesso di tradurre, un gruppo di ragazze ha chiesto agli amministratori
del sito di poter continuare la traduzione, facendo uso di questo
account (e riprendendo quindi dal capitolo 10). Le traduttrici sono: The Burnt Orchid, SereILU, Wynne_Sabia, SeleneLightwood, Juniper_Fox, Unbreakable_Vow, crystalemi, Kristiane. Ogni recensione qui
aggiunta verrà tradotta in inglese e riportata direttamente
all'autrice.
Speriamo di poter portare finalmente a termine la traduzione di questa
magnifica storia, e chiediamo a voi che leggerete di seguirci anche se
gli aggiornamenti procederanno tra lasettimana
e i dieci giorni.
Detto ciò, buona lettura del capitolo 10. Enjoy!
10. Harry?
tradotto
da Juniper_Fox
Sirius apparve all’ingresso del Numero 12,
Grimmauld Place. Si guardò velocemente attorno: non
c’era nessuno e, senza perdere tempo, si diresse al piano
superiore verso una delle camere da letto. Una volta entrato stese a
terra il ragazzo e corse verso il camino, vi tirò una
manciata di polvere e urlò.
«UFFICIO DI SILENTE, HOGWARTS!» non tolse la testa
e aspettò che il turbinio smettesse. Presto si
ritrovò a osservare l’ufficio del Professor
Silente.
«Albus! Albus ci sei?» domandò Sirius
con urgenza; non voleva che il ragazzo si svegliasse subito.
«Sirius, ragazzo mio, cos’è
successo?» la risposta di Silente arrivò mentre
questi s’inginocchiava per vedere meglio la testa di Sirius
tra le fiamme.
«Albus, ce l’abbiamo! Abbiamo catturato il Principe
Oscuro» Sirius si rese conto di come la sua voce tradisse
eccitazione.
«Ben fatto ragazzo mio! Dov’è
adesso?»
«Qui al quartier generale. Devi venire subito, con
l’infermiera se possibile» Sirius si
sentì un po’ in colpa vedendo
l’espressione di Silente.
«Com’è ridotto?» chiese
Silente, nei suoi occhi nemmeno la più piccola scintilla.
«Uhm.. Io.. Io non lo so. Però so che
avrà bisogno di molte cure mediche» concluse
Sirius sentendosi sempre più in colpa.
«Sarò lì con Madama Chips il prima
possibile»
Sirius tolse la testa dal fuoco e aspettò finché
il giramento di testa non fosse finito. Alzò lo sguardo
verso il ragazzo e fu sorpreso di trovare nella stanza anche Moody e
Kingsley.
«Ehi non vi ho nemmeno sentiti entrare. Dove sono James e gli
altri?»
«Al Ministero, dovevano accompagnare i Mangiamorte
catturati» rispose Moody, i cui occhi erano ben fermi sul
ragazzo, ancora svenuto sul pavimento.
«Silente arriverà presto» disse Sirius
vedendo Moody avvicinarsi al ragazzo, chinarsi su di lui e controllare
il battito.
«E’ debole ma respira ancora» li
informò; poi si portò dietro al ragazzo e
improvvisamente gli prese le braccia e le portò dietro la
schiena per legarle magicamente. Dal ragazzo ancora semi incosciente
provenne un urlo di dolore. Sirius scattò subito in piedi.
«Aspetta! Alastor, cosa stai facendo?»
domandò osservando Moody, che era ancora impegnato a
controllare la stretta del legame, dimentico delle urla del ragazzo e
del suo respiro affannoso.
«Mi assicuro che il marmocchio non possa scappare o
aggredirci senza bacchetta»
Moody raggiunse i vestiti del ragazzo e cominciò a togliere
tutte le armi nascoste in essi, mentre Sirius lo osservava assorto
mettere in fila le stellette ninja.
Sirius notò che il ragazzo si era svegliato e stava
guardando le sue armi in altre mani. Istintivamente cercò di
fermare Moody, ma comprese che non poteva muoversi. Provò a
sciogliere il nodo ma ciò gli causò dolore
perché il braccio rotto e il polso erano stati legati molto
stretti. Con un peso sul cuore, Sirius vide il ragazzo andare nel
panico e i suoi occhi verdi, ancora nascosti dietro la maschera,
vagarono per la stanza cercando di capire dove fosse;
incontrò poi gli occhi di Sirius, il quale sentì
il cuore spezzarsi nel leggerci il dolore.
Moody, comunque, non stava dimostrando nemmeno un minimo di
pietà. Si girò e andò a prendere una
piccola pila di armi e, senza avvertire, calciò le costole
del ragazzo, che urlò per il dolore e si contorse per
cercare di alleviare il male procurato dalle costole già
rotte.
«Moody! Hai fatto abbastanza! Non c’è
motivo di trattarlo così» Sirius
afferrò Moody mentre questi stava per sferrare un altro
colpo al ragazzo caduto, cacciandolo via.
«Nessun motivo, eh? Oh io credo che ci sia. Questo.. Questo
piccolo pezzo di merda è la ragione per cui Alice e Frank
non sono qui..! Questo è il mostro che li ha fatti diventare
cenere! Lui è il colpevole per le ferite dei nostri
compagni.. Lo ammazzerò!»
Moody si dimenò per far mollare la presa di Sirius e
riuscì a staccarsi da lui. Si avvicinò al
ragazzo, lo prese per i capelli e, senza delicatezza, lo rimise in
piedi. Sirius vide gli occhi del ragazzo lampeggiare per il dolore.
Moody lo strattonò con forza e portò il viso
vicino a quello del ragazzo.
«Te la farò pagare, ragazzo. Fosse
l’ultima cosa che faccio» brontolò.
Sirius alzò lo sguardo verso Kingsley per vedere se
l’uomo condividesse con Moody il piacere nel torturare il
ragazzo. Kingsley aveva il viso che non trasmetteva nessuna espressione.
Il sangue secco del suo naso rotto si era incrostato sulla faccia e sui
vestiti; non lo disturbava minimamente il fatto che Moody stesse
facendo male a un ragazzo già in brutte condizioni.
Sirius pregò in silenzio che Silente arrivasse velocemente.
Lui era l’unico in grado di controllare Moody. Sirius fece un
altro passo verso di lui.
«Moody, davvero! Pensi che questo sia giusto? Insomma,
l’abbiamo catturato. Pagherà per i suoi crimini.
Non devi infierire così» provò a
parlare a Moody con calma, dato che urlare non funzionava.
Moody girò intorno a Sirius, lasciando i capelli del ragazzo
e lasciandolo cadere a terra come un ammasso accartocciato.
«Giusto? Niente di tutto questo è giusto! Era
giusto per I Paciock essere uccisi nella propria casa? Era giusto
lasciare Neville Paciock orfano a quell’età? Era
giusto per James andare così vicino alla morte? Eh?
Rispondi!»
Alla menzione di James, Sirius sentì improvvisamente rabbia
e collera eruttare dentro di lui. Ricordava come si era sentito quando
era arrivato accanto al corpo disteso del suo migliore amico; ricordava
di aver temuto per la vita di James dopo aver visto la profonda ferita
sul suo collo e tutto quel sangue intorno. James aveva perso
così tanto sangue.. sarebbe potuto morire.
D’un tratto Sirius, accecato dalla rabbia, andò
verso il ragazzo che ora era tenuto da Kingsley, dato che non riusciva
a stare in piedi da solo. Sirius passò le dita nei capelli
corvini del ragazzo e gli tirò indietro la testa, ignorando
il gemito di dolore uscito dalle labbra del ragazzo.
«Credo sia ora di mostrare la tua bella faccia, non
pensi?» disse a voce bassa.
Gli occhi del ragazzo si sgranarono per l’orrore e
cercò di liberarsi dalla presa di Sirius.
«N-no!» cercò di urlare.
Sirius rise e lo lasciò. Il ragazzo cercò di
allontanarsi il più possibile da lui ma Kingsley lo
riportò indietro.
Sirius mise una mano sulla maschera argentata del ragazzo e la tolse
con un solo movimento. La reazione che seguì fu una che
Sirius non avrebbe mai dimenticato.
Sirius boccheggiò e si allontanò al ragazzo.
Kingsley cercò di mantenere una presa salda ma si
sentì debole alla vista del Principe Oscuro. Moody era
semplicemente in piedi con la bocca aperta per lo shock.
Sirius guardò il viso che gli ricordava qualcuno a lui
vicino più di suo fratello. Vide gli occhi verde smeraldo
che ora, senza quell’orribile maschera, poteva dire essere
identici a quelli di Lily. Vide il ragazzo che lo guardava male, i suoi
capelli, il suo viso. Era la copia esatta di James, ad eccezione degli
occhi di Lily. Sirius non aveva bisogno d’altro per sapere
chi fosse quel ragazzo davanti a lui. Era il figlio di James e Lily,
oltre che suo figlioccio.
«Harry?» chiese.
Harry non rispose. Continuò a guardare male Sirius, cercando
nel frattempo di non cedere al dolore che si era impossessato del suo
corpo.
«Harry? Tu.. tu sei.. Harry Potter!» disse Sirius
facendo un passo verso il suo figlioccio.
Al sentir pronunciare il suo nome intero, Harry alzò la
testa e tentò di dire a bassa voce.
«Il mio nome.. è Harry Orvoloson!»
Per Sirius fu come se gli fosse cascato il mondo addosso. Velocemente
si diresse verso il ragazzo e lo prese per le spalle. Harry
sussultò per il dolore ma non lasciò andare alcun
gemito dalle labbra.
«No! Tu sei Harry Potter! Sei il figlio di James e Lily.
Harry Potter!» lo informò Sirius, pensando
innocentemente che gli fosse stata nascosta la verità.
Harry scrollò via Sirius da sé, ignorando il
dolore alle braccia, e lo fulminò con lo sguardo.
«No! Io sono Harry Orvoloson. Figlio di Lord
Voldemort»
«Harry per favore..» Sirius fu interrotto da una
fiammata verde che annunciava l’arrivo di qualcuno.
“Oh Merlino, per favore fa che non sia James, non
ancora!” sperò Sirius. Si girò e vide
Silente e Madama Chips confusi e shockati in piedi accanto al camino.
Sirius si voltò nuovamente per guardare Harry e fu sorpreso
di vedere con quale rabbia e odio il ragazzo guardasse Silente. Harry
respirava ancora con fatica e Sirius era sicuro che, se Kingsley
l’avesse mollato, Harry non sarebbe riuscito a reggersi in
piedi. Questo comunque non gli impediva di lanciare uno sguardo
assassino ad Albus Silente.
Silente d’altra parte stava guardando Harry con uno sguardo
incredulo nei suoi occhi azzurri. Sirius poteva leggere lo shock che
aveva colpito Silente nel profondo e gli rendeva difficile parlare.
Sirius non sapeva cosa fare; continuò a guardare in modo
perplesso Harry, che continuava a guardare Silente torvo. Moody
parlò.
«Albus, non credo che questo sia possibile.
Dev’essere una trappola» stava guardando Harry con
circospezione, come se si aspettasse da un momento all’altro
che da quel corpo uscisse qualcun’altro. Sirius, comunque, si
avvicinò a Moody e Silente.
«Lui è Harry Potter, il mio istinto non
può sbagliarsi!» commentò Sirius.
«Lasciatelo» ordinò piano Silente,
distogliendo lo sguardo da Harry per posarlo su Moody.
«Cosa?» Moody era confuso. Anche per Sirius fu
necessario qualche istante per capire che Silente si stesse riferendo
alle catene che erano state messe a Harry.
«Oh.. D’accordo» grugnì Moody
e, con un gesto della bacchetta, sussurrò il contro
incantesimo liberandolo.
Harry si portò subito le braccia fratturate contro il petto
per proteggerle, mugugnando per il dolore che lo percorreva. Sentendo i
gemiti di dolore Kingsley lo mollò e Harry cadde a terra,
incapace di stare in piedi da solo. In un attimo Sirius e Silente
corsero verso Harry e cercarono di aiutarlo, ma lui li
guardò furioso e indietreggiò tanto quanto il suo
corpo ferito gli permise. Silente guardò il ragazzo che lui
aveva supposto essere “il prescelto”: non riusciva
ancora a crederci. Harry Potter era vivo! Non poteva essere altro che
un miracolo.
Harry faceva respiri corti e rapidi, come se avesse problemi a
respirare. Portò con cautela la mano in buono stato al suo
fianco mentre le costole rotte uscivano dalla pelle. Era molto
spossato; la sua testa era pesante e si sentiva molto male.
Cercò di combattere l’oscurità che lo
stava pian piano inghiottendo. Sirius e Silente stavano ancora cercando
si avvicinarsi a lui per convincerlo che volevano aiutarlo.
«Harry, va tutto bene. Vogliamo solo aiutarti»
provò Silente.
«Mi spiace Harry, non sapevo.. Per favore Harry, lascia che
ti aiuti» Sirius provò ancora una volta ad aiutare
Harry ad alzarsi e si fermò all’improvviso quando
Harry si staccò violentemente da lui. Harry dovette
stringere le labbra per astenersi dall’urlare di dolore per i
movimenti che avevano fatto sobbalzare il suo corpo ferito e rotto.
Sirius e Silente si allontanarono da Harry, non volendo fargli altro
male. Sirius si voltò verso Kingsley, che stava osservando
con volto pallido e compassione il ragazzo sul pavimento.
«Kingsley, vai in ufficio, non permettere a James di venire
qui. Digli qualsiasi cosa! Assicurati soltanto che non venga
qua!» Sirius istruì un Kingsley contento di
andarsene da quell’imbarazzante situazione.
«Alastor, tieni il Ministero lontano da qui. Dobbiamo capire
una o due cose prima che loro interferiscano e decidano di
scavalcarci» disse Silente a Moody, che cominciò a
lamentarsi di come sarebbe stato impossibile tenere fuori il Ministero.
Nessuno notò una pallidissima Madama Chips avvicinarsi a
Harry e aiutare gentilmente il ragazzo, che a sorpresa permise
all’infermiera di aiutarlo a raggiungere il letto vicino e
stendersi. Gli spostò i ciuffi dagli occhi e gli sorrise
imbarazzata.
«Andrà tutto bene Harry. Mi prenderò io
cura di te» sussurrò piano mentre Harry lasciava
che l’oscurità lo inghiottisse.
XXX
Madama Chips sbatté Silente e Moody fuori dalla porta e
disse a Sirius di bloccare il camino in quella stanza, in modo da non
essere interrotta. Sirius lo fece e se ne andò subito dopo
per raggiungere Silente e Moody nella sala da pranzo principale.
Sirius osservò distratto Silente dare nuovamente istruzioni
a Moody di andare al Ministero e prendere tempo. Moody
imprecò a bassa voce di come tutto ciò fosse
inutile per poi andarsene sbattendo la porta.
Sedettero entrambe con le teste chinate, persi nei pensieri. Sirius
domandò disperato.
«Albus, cosa faremo adesso?»
«Cosa intendi?»
Sirius tentò di non sporgersi e strapazzare il vecchio pazzo.
«Cosa intendo? Intendo cosa faremo
adesso? Non possiamo dare Harry al Ministero, ordineranno il Bacio del
Dissennatore senza processo! Non possiamo nasconderlo per sempre! Non
che lui rimarrebbe volentieri con noi, e sicuramente non possiamo
rispedirlo da quel mostro di Voldemort!»
Silente guardò Sirius sorpreso: era la prima volta che
Sirius pronunciava il nome di Voldemort senza rabbrividire. Fece un
minuscolo sospiro e cercò di sorridere al suo ex-alunno.
«Sirius, ragazzo mio, per favore calmati. Dobbiamo solo
parlare con Harry. Il povero ragazzo è stato fuorviato da
Voldemort. Una volta che saprà la verità su chi
è veramente, sono sicuro che ci aiuterà a uscire
da questo casino»
Se Silente pensava che questo sarebbe servito a calmare Sirius, allora
si stava sbagliando di grosso. Sirius esplose e si alzò
così velocemente che la sedia volò via dietro di
lui.
«Aiutarci! Harry che vuole aiutarci! Merlino, Albus. Non vedi
in che modo si sta comportando con noi? Specialmente con te! Non
è stato fuorviato da Voldemort, sa chi è, sapeva
che James era il suo vero padre, ma l’ha comunque attaccato.
Ha attaccato James lasciandolo lì a morire! Albus, Harry non
aiuterà né noi né se stesso, per
quello che conta. Lui ci odia e proverà a scappare
nuovamente da Voldemort, qualsiasi verità gli
diremo»
Sirius respirava affannosamente e le sue mani stavano tremando per la
rabbia. Perché Silente non riusciva a capire che erano
fottuti? Ciò significava che James e Lily avrebbero perso di
nuovo loro figlio. Sirius non sarebbe riuscito a trattenere le lacrime
per la frustrazione e il cuore spezzato ancora a lungo.
Scivolò sul pavimento e si coprì il viso con le
mani. Silente gli si avvicinò e appoggiò una mano
sulla sua spalla cercando di confortarlo.
«Mio caro ragazzo, capisco il tuo dilemma. James e Lily
affronteranno la cosa e sarà difficile, ma ti prometto che
non permetterò loro di perdere ancora Harry»
Sirius alzò lo sguardo verso Silente con gli occhi colmi di
lacrime.
«Come?» gracchiò.
Silente gli fece un altro piccolo sorriso.
«Probabilmente non l’hai notato, ma quando Poppy ha
disteso Harry sul letto, gli ha spostato i ciuffi dalla fronte ed io ho
visto qualcosa che potrebbe salvare Harry»
«Cosa.. cos’hai visto?» quello di Sirius
fu quasi un sussurro, si trovava ancora seduto a terra.
«E’ stato marchiato da Voldemort»
Sirius boccheggiò e sul suo viso apparve una smorfia
d’orrore.
«Lui.. lui.. lui ha marchiato Harry con il.. Marchio
Nero?» chiese con voce tremante.
«No. L’ha marchiato in un altro modo»
Silente guardò Sirius dritto negli occhi e recitò
parte della profezia che tutto l’Ordine aveva imparato a
memoria.
«Il Signore Oscuro lo marcherà come suo
eguale» disse piano, lasciando comprendere l’altro.
Sirius guardò Silente con un’espressione confusa.
«Vedi Sirius, Harry è il prescelto,
non Neville Paciock. Dopotutto questo è il motivo per cui
è stato preso quindici anni fa. Voldemort, comunque, non
l’ha ucciso come tutti noi pensavamo: ha invece deciso di
usare il prescelto. Ha cresciuto Harry come un figlio e di conseguenza
Harry lo ama come un padre. Harry non capisce che l’affetto
che Voldemort gli dimostra è invece una tattica di
sopravvivenza, perché Harry non potrebbe nemmeno pensare di
far male a Voldemort. Ha corrotto l’innocenza che Harry
aveva, l’ha fatto diventare un assassino crudele per non
fargli avere nemmeno la minima speranza di redenzione. Vedi, Voldemort
ha delineato un buon piano, Harry è un mago molto potente e
Voldemort ha usato quel potere per distruggere i suoi nemici; ma ha
anche fatto in modo che se Harry fosse stato preso, la fazione della
Luce avrebbe annientato il proprio salvatore con le sue stesse mani.
Dimmi Sirius, se questo ragazzo non fosse stato Harry, quale sarebbe
stato il suo destino? Non ci avresti pensato due volte prima di darlo
in pasto ai Dissennatori. Il fatto che lui sia il figlio del tuo
migliore amico e il tuo stesso figlioccio ha tenuto Harry vivo fino ad
ora» Silente fece una pausa per permettere a Sirius di
comprendere.
Sirius sembrava stare leggermente male ma riuscì a stare al
passo di Silente.
«Sirius, penso che sia il destino che abbia portato Harry
direttamente nelle tue mani. Avrebbe potuto essere catturato da
qualsiasi altro Auror e sarebbe stato troppo tardi per salvarlo.
Se Harry è caduto nelle nostre mani, deve essere
perché noi possiamo aiutarlo. So che non sarà
semplice, sarà molto difficile far collaborare Harry, ma
penso davvero che si possa fare»
«E il Ministero? Caramell non crede alla profezia, non ci ha
mai creduto» esclamò Sirius con voce di sconfitta.
«Lascia Caramell a me. Sono sicuro che il Ministro ed io
arriveremo a un accordo»
Sirius era un po’ dubbioso; sapeva che il Ministro avrebbe
probabilmente usato la cattura del Principe Oscuro per riguadagnare
popolarità, giacché gli attacchi recenti avevano
fatto precipitare i consensi. Prima che potesse aprir bocca per
ribattere questo punto, la porta della sala si aprì ed
entrò una Madama Chips pallida ed esausta.
Sirius e Silente balzarono in piedi e l’aiutarono; lei li
ringraziò con lo sguardo e collassò sulla sedia.
«Come sta, Poppy?» chiese gentilmente Silente.
«Beh, sopravvivrà. Aveva delle ferite piuttosto
brutte. Braccio e polso destro erano rotti, così come la
caviglia sinistra. La schiena era messa molto male. E’
fortunato a non essersi rotto la spina dorsale. Aveva anche due costole
rotte e una incrinata, che è il motivo per cui aveva
difficoltà a respirare. Ho sistemato tutte le ossa rotte e
gli ho somministrato una pozione antidolorifica. Ho lasciato nella
stanza altre pozioni che dovrà prendere per aiutarlo a
ridurre le ferite e il dolore»
Sirius adesso era decisamente orripilato. Cosa sarebbe successo se
Harry non fosse sopravvissuto a quella spaventosa caduta?
Cercò di non rabbrividire al pensiero di togliere la
maschera argentata dal cadavere tra le macerie.
«Seriamente, cosa pensavate di fare? Attaccarlo
così! E’ caduto per due piani! Siete stati davvero
fortunate che non sia morto!» disse rivolta a Sirius. Il
cipiglio arrabbiato ricordò a Sirius la Professoressa
McGranitt.
«Non l’abbiamo fatto apposta.. Aspetta! Come lo
sai?»
Poppy lo guardò per un momento con apprensione sul viso,
prima di rispondere.
«Me l’ha detto lui»
Sirius rimase senza parole per qualche istante.
«Cosa? Te l’ha detto lui? Perché lo
avrebbe fatto? Perché ha parlato con te e nessun
altro?»
Poppy fu leggermente a disagio, ma decise di dire la verità.
«Perché.. perché lo conosco»
«COSA?» esplose Sirius.
«Tu.. Tu lo conosci! Come fai a conoscerlo?» Sirius
cercò istintivamente la bacchetta quando Silente lo
fermò.
«Poppy, per favore, spiegati» sembrava molto stanco
e cauto, adesso.
«Beh, Professor Silente, si ricorda che circa sei mesi fa ci
fu un attacco a casa mia? Mio marito Paul ed io eravamo in giardino in
quel momento e fummo lasciati inermi a guardare i nostri due figli a
morire nella casa in fiamme. I Mangiamorte ci avevano legati e avevano
appiccato il fuoco alla nostra casa, urlandomi che lo meritavo, dato
che ero un’infermiera che aiutava Nati Babbani a Hogwarts.
Quando i Mangiamorte se ne andarono, non venne nessuno ad aiutarci;
anche i nostri vicini erano terrorizzati per paura di un nuovo attacco.
Poi, dal nulla, arrivò questo ragazzo che si
precipitò dentro la casa in fiamme. Salvò Jenna e
David dal bruciare vivi e liberò me e Paul
dall’incantesimo immobilizzante. Mi chiese cos’era
successo e gli parlai dei Mangiamorte. Ricordo ancora la rabbia nei
suoi occhi verdi. Mi disse di non preoccuparmi, disse che i Mangiamorte
non ci avrebbero più fatto del male. Prima che se andasse,
gli chiesi chi fosse e lui, semplicemente, mi sorrise e disse di
chiamarsi Harry. Non l’ho mai più visto, fino ad
oggi» finì con le lacrime agli occhi.
Sirius era senza parole: Harry aveva salvato due
bambini che stavano per morire. Perché? Harry li aveva
salvati da persone della sua stessa fazione; aveva rischiato la sua
vita, all’età di quindici anni, per due bambini
dei nemici.
«Poppy, hai visto la sua faccia chiaramente? Intendo dire,
era davvero Harry? Non indossava una maschera per coprire il
viso?» domandò Sirius cautamente.
«No, non indossava nessun tipo di maschera. Aveva vestiti da
mago, ma nessuna maschera. Il volto era chiaramente visibile»
«Ma allora perché non hai detto a nessuno di aver
visto qualcuno identico a James?» Sirius quasi
urlò.
Poppy guardò Sirius e replicò in modo calmo.
«Perché, Signor Black, non ho mai visto il Signor
Potter, quindi sarebbe stato difficile per me fare questo
collegamento»
Sirius la guardò inespressivo, poi comprese. Ovviamente, lei
non aveva mai incontrato James. Poppy era l’infermiera di
Hogwarts e non era ancora entrata nell’Ordine. James aveva
visitato spesso Hogwarts ma doveva ancora incontrare tutto il
personale. Sirius si sentì un completo idiota e
mormorò le sue scuse. Lei archiviò il fatto con
un gesto della mano dicendo che andava tutto bene.
Silente, comunque, sorrise e si girò verso Sirius:
«Beh, sembra che il nostro Harry abbia una leggera mania di
salvare la gente»
Disclaimer:
Io non possiedo i personaggi di Harry Potter e tutto ciò che
può essere riconosciuto appartiene a J K Rowling. Nulla
è stato scritto e tradotto a scopo di lucro. Questa storia
è ispirata alla fanfic ‘A Shattered
Prophecy’ di Project Dark Overlord.
Note della traduttrice:
grazie a tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo, a
Kurinoone verrà riferito. Ora godetevi questo capitolo,
recensite, e attendete il prossimo che, salvo imprevisti,
sarà postato tra circa una settimana o dieci giorni.
Capitolo
11
Meet
your son
tradotto da The
Burnt Orchid
betato
da e i l i s (che ringrazio
davvero tanto)
Sirius
faceva avanti e indietro per
la stanza. Silente era andato ad un incontro con il Ministro per
discutere di Harry. Sirius era solo mentre Madama Chips restava nella
stanza con Harry, in caso lui si svegliasse.
Era in preda al panico.
Come diavolo poteva dire a James di Harry? Perché doveva
essere
lui a dirglielo? Sirius era presente la notte in cui Harry era stato
portato via da Peter. Ricordava il ricovero di James in ospedale e come
l'amico aveva combattuto contro la depressione verso cui la perdita di
Harry lo stava spingendo. Sirius dubitava che James avesse mai
dimenticato il figlio perché era chiaro a vedersi che
riversava tutto l'amore che avrebbe avuto per Harry su Damien.
Sirius
sospirò ancora, che cosa avrebbe pensato Damien di tutto
questo?
Non sapeva nemmeno di aver avuto un fratello che era
stato presumibilmente assassinato all'età di
quindici mesi.
E poi c'era Lily! Solo un paio di settimane prima si era chiusa nella
sua stanza per un'intera giornata, perché era il giorno del
sedicesimo compleanno di Harry. Damien e James erano stati fuori casa
tutto il giorno poiché il primo avrebbe potuto insospettirsi
dell'assenza della madre per tutta la casa. Lily aveva passato la
giornata
a guardare foto di Harry e immaginando come sarebbe stata la sua vita
con suo figlio sedicenne.
Sirius sospirò
di nuovo e si
passò ansiosamente una mano tra i capelli. Sarebbe stato
crudele
mostrare a Lily e James loro figlio e poi strapparglielo
bruscamente
via di nuovo. Sirius non era sicuro di quanto Harry fosse al sicuro con
loro. Caramell avrebbe potuto venire in qualunque momento e portarlo
via. O Voldemort poteva venire a 'salvare' Harry.
Emise una cupa
risata all'ironia della situazione. Un figlio da lungo tempo perduto
che veniva 'salvato' dai suoi stessi genitori, dal nemico.
Si lasciò
cadere sul
suo letto e provò a fermare i suo pensieri frenetici. Non
poteva
permettersi di farsi prendere dal panico adesso. Doveva essere pacato e
controllato, per il bene di James e Lily. Avrebbero avuto bisogno del
suo supporto in quel momento, più che mai.
Improvvisamente un suono
al
piano di sotto lo costrinse a balzare in piedi dal letto.
Qualcuno era arrivato al quartier generale. Era James? O era un
intruso? Sirius scosse il suo scuro capo. 'Datti un
contegno, Sirius' si rimproverò. Dopotutto quello era il
quartier generale dell'Ordine. Afferrò la bacchetta
nonostante tutto e scese silenziosamente le scale. Fu sollevato nel
vedere Remus Lupin in cucina che si guardava intorno alla ricerca di
qualcuno.
"Oh Remus, grazie a
Merlino sei
qui!" Sirius rapidamente raggiunse l'amico e avrebbe potuto
abbracciarlo per il sollievo che gli aveva fatto provare.
"Perché? Qual è il
problema?" Remus osservò il poco caratteristico sguardo di
preoccupazione e tristezza sul viso dell'amico
d'infanzia.
Sirius non sprecò tempo e
raccontò a Remus tutto sulla cattura del Principe
Oscuro e
su chi si era rivelato essere. Remus impallidì e
sentì le
gambe tremargli. Si sedette al tavolo della cucina e si
lasciò
cadere il capo tra le mani. Tornò a guardare su proprio
quando
Sirius ebbe finito di raccontare.
"... e ora Silente è andato
a vedersi con Caramell, Poppy è di sopra con lui e io dovrei
dirlo a James!" terminò Sirius disperato.
"Dirmi che cosa?" Una voce
arrivò da
dietro di loro e i due amici si voltarono per trovarsi davanti un James
apparentemente molto arrabbiato sulla soglia.
"Dirmi che cosa, Felpato?"
ripeté James avanzando verso di loro di un passo. Sirius
sentì il sangue progiugarsi dal proprio viso. 'Oh
miseriaccia,
perché James è così di cattivo umore,
l'avrà
già scoperto?'
Provò a reprimere la sensazione di
panico, mentre guardava il suo migliore amico e provava a parlare con
voce calma.
"James! Non.... Non ti ho
sentito entrare" disse, cercando di non balbettare.
James guardò i
visi pallidi di Sirius e Remus. Sapeva che qualcosa non andava, se lo
sentiva.
"Felpato, Lunastorta, qual
è
il problema? Sembrate davvero stravolti."
James entrò
definitivamente nella
cucina e sedette su una sedia di fronte ai suoi amici.
"Oh.... niente, solo
stanchi. Che ti
è successo? Sembri davvero irritato."
Sirius non credeva che
distrarlo avrebbe funzionato, ma aveva davvero bisogno di
provare a calmarlo
prima di riversargli addosso l'esplosione di
verità.
L'irritazione
illuminò gli occhi di James nuovamente. "Quel... quel Kingsley,
voglio
dire, onestamente non poteva scegliere un momento peggiore per
assillarmi! Voglio dire, sono appena tornato dall'attacco e tutto
quello che voleva era che completassi delle dannate scartoffie. Ha
preteso che tutti i documenti per ogni Mangiamorte catturato fossero
completati prima che lasciassi l'ufficio. Ci credete?"
Sirius
grugnì un poco.
Aveva chiesto a Kingsley di tenere James lontano dal quartier generale
ma non aveva creduto che lo avrebbe fatto arrabbiare nel
processo. 'Idiota', pensò. "Ecco, comunque non
vedevo l'ora
di tornare! Che è successo? Dov'è lui? Avete
scoperto
già qualcosa?" James osservò le reazioni dei suoi
migliori amici attentamente. Ad ogni sua domanda sembravano impallidire
sempre di più e distoglievano gli occhi da lui.
"Um... già,
lui... lui
è di sopra e um... James, devo... devo spegarti... una ...
una
cosa" Sirius si maledì mentalmente per aver balbettato
così tanto.
James guardò
l'amico con un'espressione confusa.
"Felpato, cosa
c'è che non va?
Il ragazzo sta bene, vero? Voglio dire, non gli abbiamo causato troppi
danni, giusto?" James stava pensando che forse avevano ucciso il
ragazzo, che poteva essere il motivo per il quale i suoi due amici
avevano un aspetto così uggioso. Anche se era un
Mangiamorte, non era facile avere l'uccisione un sedicienne sulla
coscienza.
"Si è rotto
qualche osso e ha
parecchi lividi, ma starà bene. Madama Chips è
con lui
adesso" rispose Sirius cupamente.
James imprecò
sotto voce. Non gli piaceva avere neanche quello sulla coscienza.
"Bè,
è meglio che vada
a parlare con lui allora."
Lentamente si
alzò dalla sedia
ma si fermò quando i suoi due amici balzarono in piedi e lo
afferrarono prima che riuscisse a raddrizzarsi completamente.
"NO! James, lascialo stare
per adesso!"
"James, non
è ancora in condizione di parlare."
"Che diavolo sta succedendo? Da
quando ci importa se i Mangiamorte sono in condizione di essere
interrogati?" James occhieggiò Sirius sospettosamente.
Gli altri due si scambiarono uno sguardo e contemporaneamente
lasciarono andare James.
"Okay Ramoso, c'è una cosa che dobbiamo dirti."
Il moro si sedette, seguito da Remus e James.
"Sirius! Remus! Che sta succedendo? Mi state veramente facendo
spaventare."
Sirius fece un respiro profondo e guardò Remus, che
annuì e gli posò una mano sul braccio.
"James, sto per dirti una
cosa che
sarà un po' uno schock per te, ma prova solo a restare calmo
e... e ricorda che tutto si sistemerà alla fine."
Sirius guardò
James mentre questo digrignava i denti, 'non è mai un buon
segno' pensò.
"Sirius, ti avverto, dimmi
che diavolo sta succedendo e basta!"
"E' il ragazzo, il
Principe Oscuro.
Sappiamo chi è. Non viene da una famiglia di Maghi Oscuri,
lui... lui appartiene ad una famiglia della Luce." Sirius sperava che
James avrebbe così capito e che l'avrebbe salvato dal
compito di
dirgli ciò che doveva. Comunque, non accadde.
"Chi è?" chiese
James con tono di voce basso, ovviamente intrigato.
Sirius condivise uno
sguardo con Remus e poi guardò dritto negli occhi nocciola
di James.
"E' Harry."
James ascoltò
le parole dell'amico ma
pensò di aver frainteso. Sirius non poteva intendere il suo Harry.
Non era possibile. Doveva essere qualche altro Harry.
"Quale
Harry, Harry chi?" chiese provando a combattere il panico che cresceva
dentro di lui. Sirius lo guardò con occhi compassionevoli.
"James, il nostro Harry."
James
restò seduto e provò a digerire ciò
che gli era appena stato detto.
Prima che potesse aprire la bocca per chiedere qualcosa a Sirius,
si sentì un grido dal piano superiore. I tre uomini
balzarono in piedi,
bacchette in mano, e corsero verso la fonte di quel rumore.
Il
grido si udì nuovamente insieme ad un'altra voce che provava
a
calmare qualcuno. James fu il primo a correre alla porta, seguito da
Remus e Sirius appena dietro di lui. Ciò che videro li fece
fermare
tutti sulla soglia. James vide un giovane ragazzino dai capelli
disordinati sdraiato su un letto; entrambe le mani gli nascondevano il
viso e gridava preda di un agonizzante dolore.
Madama
Chips stava provando a tirare le mani del ragazzo via dal viso per
vedere cosa gli stesse causando tanto dolore. Lei alzò lo
sguardo sui
tre uomini quando si catapultarono dentro. Incatenò lo
sguardo
a quello di James e sembrò un po' sconvolta. Rapidamente
superò la
reazione e parlò direttamente a James.
"Potresti darmi una mano
qui?" dovette alzare la voce dato che le grida del ragazzo si stavano
facendo più forti.
James
esitò per un secondo ma velocemente attraversò la
stanza e puntò lo
sguardo sul ragazzo dai capelli corvini che giaceva davanti a lui. Le
mani gli coprivano il viso mentre si afferrava la fronte e
continuava a lamentarsi.
Poppy guardò
James e disse:
"Vedi se riesci a fargli
abbassare le mani, devo vedere qual è il problema."
James
lanciò un altro sguardo al ragazzo e attentamente gli prese
il
polsi
tra le mani. Vedendo che erano bendati non volle esercitarvi troppa
pressione. Quanto più delicatamente poteva James
forzò. Il ragazzo si divincolava e non voleva mollare la
presa sulla sua fronte ma James riuscì a tirargli via le
mani.
Il
ragazzo sembrava essere semi-cosciente.
Il
respirò gli si mozzò nel petto. Il viso
che fu
rivelato era
esattamente il suo da giovane. Gli occhi del ragazzo erano
serrati in ovvio dolore, così James non poteva vedere gli
occhi
smeraldini identici a quelli di sua moglie Lily. Al vederne i
lineamenti James sentì le proprie gambe farsi molli. Il
cuore
gli
batteva così forte che pensò che gli avrebbe
lasciato un
livido sul
petto.
"Harry?" riuscì
a sussurrare.
Suo
figlio, Harry, non lo sentì. Stava provando troppo dolore.
Sembrava che
la sua testa stesse per spaccarsi in due. Aveva provato a trattenere le
grida di dolore, ma invano. Suo padre, Voldemort, non era mai stato
così
arrabbiato prima. 'Deve aver saputo della mia cattura' la mente di
Harry provò a dirgli.
James guardò
con orrore il figlio che continuava ad agitarsi per il dolore e vide
che
aveva ancora gli occhi chiusi. Vide Harry mordersi il labbro per
trattenere le urla e James sentì il proprio cuore
infrangersi.
"Harry!
Harry, che cosa ti sta succedendo?" James sentì dire da
Madama
Chips. Stava per rimproverarla per aver fatto una così
stupida
domanda, quando Harry lo sorprese rispondendo.
"La mia... La mia
cicatrice... mi fa male" disse con voce bassa. Sembrava che tutto
quell'urlare gli avesse irritato la gola. Non aveva ancora aperto
gli occhi e non notò che era James a tenerlo.
Madama Chips gli
spostò la frangetta e vide la cicatrice, appena sopra il suo
occhio sinistro.Anche James la
fissò e sentì la
rabbia crescergli dentro. Madama Chips posò con delicatezza
la mano
sulla cicatrice e sentì Harry gemere dal dolore. James
voleva urlarle
di fermarsi ma sapeva che era molto professionale e probabilmente
sapeva cosa stava facendo.
"Stai
bruciando", disse l'infermiera a Harry mentre rovistava la sua borsa
delle pozioni.
Tirò fuori due piccole fiale. Delicatamente gli
alzò il capo e gli
fece bere le due fiale. Harry lo fece senza opporsi, non che potesse,
dato che le sue braccia erano tenute ferme. Dopo un momento o
due, sembrò rilassarsi e si addormentò.
"Cosa gli stava
succedendo?", chiese James, mentre entrava in cucina con Poppy e gli
altri due uomini.
"Bè,
non sono del tutto sicura. Penso che sia una cicatrice da
maledizione, la sua, sono molto rare, ma è risaputo che
talvolta si
facciano sentire", gli rispose lei mentre appellava un po' di
tè per tutti. Ne aveva disperatamente bisogno.
"Perché gli fa
male?", domandò Sirius.
"Non
lo so, stava dormendo profondamente e poi all'improvviso ha portato le
mani alla fronte e ha iniziato a gridare", spiegò Poppy.
James stava immobile sulla
sua sedia
e teneva in mano la sua tazza di tè senza intenzione di
berla. La testa
gli girava e non riusciva a togliersi dalla mente l'immagine di Harry
che si dimenava per il dolore. Non sentì nemmeno Poppy che
tornava di
sopra. Sirius andò a sedersi accanto a lui. Prese la tazza
ancora piena
dalle mani di James e lo guardò.
"Stai bene amico?" chiese
mentre provava a far sì che il proprio cuore rallentasse.
James alzò il
capo e guardò il suo amico. Scosse la testa tristemente.
"No,
non sto bene."
Si voltò e vide
che Remus ora sedeva sulla sedia
accanto alla sua. James era grato che gli fossero stati donati dei
così
buoni amici. Non lasciavano mai il suo fianco, noncuranti della
situazione.
"Che faccio adesso?
Cosa dico a tutti? Il mio stesso figlio è il nostro nemico,
il Principe
Oscuro è la mia carne e il mio sangue! E Lily, cosa le dico?
E poi c'è
Damien! O Merlino, questo è un dannato incubo."
James
si lasciò cadere la testa tra le mani e provò
furiosamente a tenere a
freno le lacrime che tentavano di sgorgare fuori. 'Lily non potrebbe
sopportare tutto questo' pensò tra sé.
"Felpato, dovresti
dirglielo prima che lo scoprano da qualcun altro" disse Remus a bassa
voce.
James alzò la
testa e lo fissò.
"Come? Che cosa dico?
Questo è ciò
che Lily ed io abbiamo sempre sognato, un miracolo che ci riportasse
nostro figlio, ma non avevo mai immaginato che sarebbe stato
così."
James
non tentò di nascondere le lacrime che ora gli scorrevano
liberamente
sulle guance.
Sirius non sapeva
che cosa fare. Aveva visto James piangere solo una volta ed era stato
quando Harry era stato portato via. Provò a consolare il suo
amico ma quello lo spinse semplicemente via. Anche Remus
provò a
confortare il loro amico distrutto.
"Ramoso,
è ancora tuo figlio, quell'Harry innocente che tutti amavamo
e al quale eravamo
affezzionati è ancora vivo. E' solo stato obbligato a
crescere in
maniera diversa e molto velocemente" disse Remus.
James sedeva con la testa
ciondolante. Stava provando a prendere una decisione su come dire a sua
moglie di Harry.
Decise che l'avrebbe fatto
stanotte.
***
Harry si
svegliò con la
sensazione di avere ogni osso in fiamme. Si guardò attorno e
il
panico lo pervase nel vedere che l'ambiente non gli era familiare. Gli
ci vollero un momento o due per ricordare cos'era successo e come era
finito lì. Si sentì bruciare dentro per la rabbia
di
essere stato catturato. Provò ad alzarsi ma si
accorse di riuscire a
malapena ad sollevare la testa prima che il suo corpo gli mandasse
scariche di dolore, costringendolo a sdraiarsi di nuovo. Gemette piano
e sentì la propria voce rompersi perché la sua
gola sembrava essere
fatta di carta vetrata.
Madama Chips
sentì Harry lamentarsi e si affrettò al suo
fianco.
"Harry! Bene, sei sveglio"
disse, arrivando da lui, e iniziò a prendere diverse fiale
di pozioni.
"Come ti senti?
Probabilmente sarai un po' dolorante dopo quel terribile incidente."
Harry la guardò, silenziosamente divertito dal fatto che
poneva una domanda a e poi si rispondeva da sola.
"Dove mi trovo?"
riuscì a gracchiare.
"Non preoccuparti, Harry,
sei al sicuro."
"Devo tornare a casa."
Provò ancora
una volta a tirarsi sù, ma si rilassò di nuovo
quando il dolore gli esplose nella schiena.
"Resta sdraiato", disse
Poppy posandogli una mano sul petto prima che ritentasse di alzarsi.
Harry lasciò
perdere il suo futile
tentativo e invece cedette alle attenzioni dell'infermiera.
Studiò con
lo sguardo la stanza. Era piuttosto spoglia, con niente di
più del
letto a baldacchino su cui si trovava, un armadio a due porte
nell'angolo più lontano, una piccola scrivania con una sedia
e una
piccola poltrona vicino al camino. Rifece la sua domanda.
"Dove mi trovo, Poppy?"
"Al momento ti trovi con
Sirius Black nella sua casa", replicò lei provando a non
incrociare il suo sguardo.
Harry sentì la
rabbia infuriare dentro di sé ancora una volta.
"Devo andarmene di qui.
Per favore, Poppy, devi lasciarmi andare."
Tentò di
pregarla, consapevole di non essere in condizioni di fare altrimenti.
"Mi dispiace, Harry, ma
non puoi andare da nessuna parte adesso. Prova solo a riposare e poi
potremo riparlare di questo, okay?"
Harry
annuì e chiuse gli occhi, provando a dormire, ma la rabbia
ancora
bruciava dentro di lui. Era nella casa del nemico, alla sua
mercé.
'Questo non va bene!'
pensò prima di cadere in un sonno agitato.
***
Lord Voldemort sedeva sul
suo trono, ma era chiaro che non tutto fosse
al posto giusto. Non stava con la schiena dritta ma bensì
era piegato
su se stesso. La testa ciondolava e sembrava stesse ripetendo un
mantra. Bella stava non troppo lontano da lui, con lacrime silenziose
che le
correvano per le guance. Continuava a ripetere a se stessa 'per favore
fà che stia bene, ti prego, ti prego fa che nessuno faccia
del male al
mio Harry, per favore'.
Voldemort sollevò il capo e fissò i
Mangiamore che erano nella sua stanza. Guardò con furia
Lucius e Bella.
poi tornò a ripetere il suo mantra per calmarsi. Gli ci
erano voluti
ben venti minuti per placarsi. Non voleva che la sua rabbia facesse di
nuovo soffrire Harry. Merlino solo sapeva in che condizioni si trovasse
ora. Aveva perso il controllo quando Lucius gli aveva detto che
l'Ordine aveva ferito Harry gravemente. Ferire suo figlio! Non era mai
stato in vita sua così arrabbiato.
Si rivolse a entrambi i Mangiamorte, che se ne stavano con espressione
cupa di fronte al loro padrone.
"Sapete
cosa desidero, sapete cosa fare. Non mostratemi le vostre miserabili
facce fino a che non l'avrete fatto!", ordinò loro con calmo
veleno.
"Sì, Padrone", venne la risposta all'unisono.
Lui
si alzò e si diresse alle sue stanze private. Non avrebbe
perso Harry,
non adesso. Qualunque fosse il costo, Harry doveva tornare da lui e
presto anche.
Disclaimer: Io non possiedo i personaggi di Harry Potter e tutto ciò che può essere riconosciuto appartiene a J K Rowling. Nulla è stato scritto e tradotto a scopo di lucro. Questa storia è ispirata alla fanfic ‘A Shattered Prophecy’ di Project Dark Overlord.
Note della traduttrice: grazie alle quattro anime che hanno recensito lo scorso capitolo. L’autrice apprezza molto le vostre opinioni! Per quanto riguarda il capitolo, scusate il ritardo, l’università mi ha uccisa nel processo. Ci tengo ad inchinarmi ad e i l i s che ha sistemato tutti i pasticci che ho combinato (è la prima volta che traduco per il grande pubblico, quindi sono davvero una novellina, ma lei ha avuto una pazienza incredibile!) Insomma, recensite per dimostrare che non stiamo traducendo solo per noi stesse ?
Capitolo 12
Tradotto da crystalemi
Betato da e i l i s
James sedeva tenendo Lily per mano e la osservava mentre tentava di digerire la verità.
Lily era rimasta seduta senza dire una parola dal momento stesso in cui James le aveva raccontato tutto ciò che era accaduto quel giorno.
Damien era stato mandato via metro polvere alla Tana e gli era stato ordinato di passare il resto dell’estate con i Weasley. In qualsiasi altra circostanza, Damien sarebbe stato entusiasta, dato che si lamentava costantemente di quanto fosse noiosa l’estate e che avrebbe preferito passare la maggior parte del tempo con loro. In ogni caso Damien era certo di essere stato spedito alla Tana perché qualcosa non andava per il verso giusto. Aveva provato a chiedere al suo stanco e irritabile padre, ma l’unica cosa che si era sento rispondere riguardava l’essere atteso alla Tana quella stessa notte e perciò sarebbe dovuto partire subito.
Lily era contenta che James avesse spedito Damien alla Tana visto che in quel momento non sarebbe riuscita ad affrontare le sue scomode domande. Lily aveva cercato di non farsi sopraffare dalla consapevolezza che suo figlio Harry era vivo, ma presto si accorse di star combattendo una battaglia già persa in partenza. Harry era vivo. Suo figlio, quello che aveva passato ogni minuto della sua vita a ricordare, era vivo e lei sarebbe stata di nuovo in grado di vederlo, di toccarlo, di ascoltare la sua voce.
A Lily parve che tutte le sue preghiere fossero state ascoltate e ringraziò Merlino per quel giorno. Ma non stava nemmeno cercando di affrontare chi fosse diventato suo figlio: il Principe Oscuro!
Lily sedeva tenendo per mano un James esausto, con le lacrime agli occhi, che fissava il pavimento mentre finiva di raccontare la sua storia.
“Voglio vederlo.” Bisbigliò Lily una volta che ebbe finito.
“Lily, possiamo andare a trovarlo doma-”
“No, James! Voglio vederlo adesso!”
“Lily, tesoro, dubito sia sveglio a quest’ora e... be’ non vorrà parlarci.» James disse l’ultima parte con un peso sul cuore.
“Come puoi esserne sicuro? Magari si è calmato! Non m’importa, James, voglio vedere mio figlio!” Le lacrime le segnavano il viso accaldato, ma la sua voce rimase ferma e decisa.
James cedette annuendo ed entrambi si alzarono per dirigersi al quartier generale dell’Ordine.
Madama Chips era esausta: finalmente era riuscita a sistemare il ragazzo ferito in una posizione confortevole. Stava giusto per stendersi sul divano quando sentì delle voci soffocate provenire dalle scale.
“Davvero, e io che pensavo avrebbero avuto almeno la decenza di fare poco rumore, visto che questo povero ragazzo è riuscito ad addormentarsi solo ora!” borbottò a se stessa.
Si alzò e raggiunse velocemente la porta aprendola il più silenziosamente possibile. Aveva fatto solo un passo oltre la soglia quando si trovò davanti una Lily molto arrabbiata con tanto di occhi rossi, seguita da James Potter.
Poppy era una sua buona amica, dal momento che lavoravano entrambe per Hogwarts, perciò la guardò con compassione: non voleva nemmeno immaginare cosa la povera donna stesse passando in quel momento: vedersi restituire il proprio figlio dopo quindici stranissimi anni e in simili circostanze! Lily non dovette nemmeno aprire bocca, Poppy si limitò a poggiarle una mano sulla spalla facendosi da parte.
“Cerca solo di non svegliarlo, si è addormentato proprio ora.”
Lily fece un sorriso forzato e annuì, riservando a Poppy uno sguardo carico di gratitudine.
Aprì silenziosamente la porta ed entrò. Vide il ragazzo addormentato nel letto a baldacchino e il respiro parve bloccarsi nel suo petto. Fece qualche passo incerto verso lui. Aveva immaginato milioni di volte come sarebbe potuto essere cresciuto Harry, se non fosse stato per quella notte fatidica: era arrivata sempre alla conclusione che sarebbe stato proprio come il padre - infatti da piccolo aveva gli stessi indomabili capelli neri, lo stesso nasino e le stesse labbra – ma mai avrebbe immaginato che sarebbe stato la sua copia esatta!
Anche James era entrato nella stanza, ma restava immobile sulla porta osservando con le lacrime agli occhi la propria moglie china sul figlio. Lily aveva atteso, anzi, sognato quel momento per quasi quindici anni, ma James avrebbe preferito che fosse accaduto in circostanze abbastanza diverse da poter portare Harry a casa; purtroppo non avevano ancora avuto notizie da Silente riguardo il suo incontro con il Ministro, e questo stava a significare che per Harry non si metteva bene la situazione.
Lily osservò il lento e pacifico respiro di Harry e ne esaminò avidamente il volto, le fattezze, i capelli disordinati, il movimento ritmico del torace. Sembrava così profondamente addormentato che non avrebbe potuto svegliarlo nemmeno se l’avesse voluto. Lily si accasciò al suolo continuando però a tenere gli occhi smeraldini incollati alla figura del figlio.
“Harry, il mio Harry...” singhiozzò piano, sempre continuando a fissarlo. Immagini di Harry da piccolo le sfrecciavano davanti agli occhi mentre piangeva: Harry appena nato, Harry a tre mesi, Harry che iniziava a gattonare, Harry a nove mesi che diceva per la prima volta “Papa” e “Mama”, Harry alla sua prima festicciola di compleanno, circondato da tutte le persone che l’amavano, Harry a quindici mesi che veniva crudelmente strappato dai suoi genitori e portato via da casa sua.
James le si avvicinò e l’aiutò ad alzarsi da terra, tenendola stretta fra le braccia forti, sussurrandole parole di conforto nell’orecchio.
I due genitori rimasero nella stanza piangendo silenziosamente su loro figlio, per la gioia che rivederlo aveva recato loro; ma piansero anche per ciò che avrebbe riservato loro il destino. Sedettero muti accanto al letto. Erano insicuri riguardo al loro futuro, ma anche determinati a non sprecare il presente.
James e Lily passarono l’intera notte vegliando sul sonno del figlio.
***
Harry si svegliò all’improvviso e gli servirono un paio di minuti per capire cosa lo avesse svegliato. Sentì il rumore di piatti in lontananza e il profumo dolce della colazione arrivare fino a lui dalle scale, perciò si guardò attorno, scoprendo così che Poppy non era nei paraggi.
“Deve essersene andata nella notte” mormorò.
Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo: si sentiva molto meglio, in confronto alla sera prima, così li riaprì e spinse le gambe oltre il bordo del letto, quando i suoi piedi toccarono il freddo pavimento si alzò. Le caviglie gli bruciavano ancora ma sapeva che sarebbero serviti un paio di giorni affinché la pozione “Rimpolpa Muscoli” – assieme ad altre pozioni – curasse le ferite e riportasse tutto alla normalità. Non che fosse la prima volta che si rompeva qualcosa.
Quando si mise diritto la schiena gli fece male, ma la ignorò perché sapeva che quello era il momento migliore per filarsela dato che la maggior parte dei membri dell’ordine sarebbe stata lontana o a far colazione.
Si fece dolorosamente strada fino alla porta, la socchiuse e guardò fuori per assicurarsi che nessuno fosse nei paraggi, dopodiché si diresse alle scale. Il dolore alla schiena peggiorava ad ogni passo, ma di nuovo venne ignorato. Harry mise cautamente un piede sul primo scalino e restò in ascolto, ma non sentì nulla che potesse suggerirgli la presenza di qualcun altro. Non poteva arrendersi ora. La caviglia pulsò dolorosamente appena la caricò del suo peso. Raggiunse il pianerottolo e si guardò attorno; sentiva delle voci provenire da una stanza alla sua destra ma la porta era chiusa, perciò era salvo. Il pianerottolo era deserto, perciò Harry andò tranquillamente (nonostante il dolore) fino alla porta d’ingresso.
'E’ stato troppo facile.' pensò avvicinandosi all’ingresso. Perché nessuno lo stava sorvegliando e perché non c’erano guardie piazzate davanti alla porta principale?
'Forse è perché non si aspettano che io usi la porta.' Pensò fra sé e sé.
Era a pochi centimetri dalla porta d’ingresso. Si fermò e ascoltò in cerca di qualsiasi rumore di passi che potesse allarmarlo, dopodiché sbuffò e fece per aprire la porta.
Tuttavia la sua mano aveva quasi raggiunto la maniglia quando una forza invisibile si schiantò contro Harry che, essendo già ferito e indebolito, fu spinto violentemente indietro e sbatté contro al muro alle sue spalle, accasciandosi poi al sul pavimento. Emise un gemito di dolore quando atterrò sulla già dolorante schiena. Rimase così per un momento, inspirando brevi boccate d’aria per non aggravare il dolore alle costole, ma prima che avesse una possibilità per rialzarsi sentì una voce accanto a lui.
“Avrei dovuto avvisarti.”
Harry alzò gli occhi e incontrò un Silente molto assorto e un paio di Auror, a qualche passo da lui. Il ragazzo ringhiò piano: Albus Silente era l’ultima persona che avrebbe voluto vedere in quel momento, soprattutto nello stato in cui si trovava. Mentre si metteva carponi per girarsi dovette mordersi un labbro per impedirsi di gemere per il dolore.
Silente osservò il ragazzo ferito cercare di tirarsi su e al contempo fissarlo furioso; lo vide anche trasalire e portarsi cautamente una mano al fianco. Silente avrebbe voluto aiutarlo più di ogni altra cosa, ma sapeva quale sarebbe stato il risultato, perciò attese silenziosamente che Harry si alzasse e solo quando fu completamente in piedi, con la testa bene in alto, parlò ancora.
“Questa casa è circondata da potenti barriere, Harry, e soltanto i membri dell’Ordine possono andare e venire a loro piacere. Tutti gli altri devono essere scortati.” Quando finì di parlare lo sguardo di Harry era così furioso che, se gli occhi avessero potuto, l’avrebbero ucciso.
“Vieni, Harry, andiamo a sederci; sono convinto che tu debba ancora riprenderti da ieri.” Disse Silente con il senso di colpa appena percepibile nel tono di voce. Non approvava il piano di Sirius per ingannare il ragazzo, così come non credeva che quattro incantesimi su un adolescente fossero necessari.
“Non vengo da nessuna parte con te!” ribatté Harry con la voce ancora rauca a causa della gola secca.
Silente guardò Harry tristemente, il dolore che tutto l’odio che gli veniva rivolto gli doleva, così aprì la bocca per cercare di calmare il ragazzo furioso, ma prima che potesse dire alcunché Harry si diresse lentamente ai piedi delle scale e cominciò a salirle.
“Harry, non credi che dovremmo parlare delle circostanze in cui siamo?” chiese Silente gentilmente.
Harry girò il capo e gli rivolse un’occhiata furiosa.
“Non ho nulla da dirti e non voglio ascoltare le tue cavolate!”
Come fossero uno, i tre Auror che stavano alle spalle di Silente alzarono le bacchette contro Harry, il quale parve per un istante sorpreso. La furia negli occhi dei tre uomini era snervante. Moody, Kingsley e Arthur non avevano mai sentito qualcuno rivolgersi così a Silente, ma questi di limitò ad alzare una mano per far loro abbassare le bacchette. Il Preside si era aspettato questa reazione. Il ragazzo, però, senza aggiungere una parola, si voltò e riprese a salire le scale.
Silente tornò nella sala da pranzo con i tre Auror in coda, la testa china, perso al pensiero di come avrebbe potuto penetrare le difese del ragazzo furioso.
Harry non ebbe altra scelta se non tornarsene al suo letto, perciò si sedette cautamente sul bordo e sospirò. Era nei guai. Il ministero sarebbe potuto arrivare in qualsiasi momento per arrestarlo e probabilmente entro quella stessa notte sarebbe stato rinchiuso ad Azkaban! Doveva andarsene, ma come? Non era pronto per sfidare di nuovo le barriere – era abbastanza sicuro che non si sarebbe rialzato una seconda volta. A distoglierlo da questi pensieri fu un qualcuno che bussò per poi entrare nella stanza. Harry aprì la bocca per gridare all’abuso ma si fermò quando vide una stanca Madama Chips entrare. Il ragazzo riuscì a forzare un debole sorriso quando la vide strillare e corrergli incontro.
“Harry, in nome di Merlino, cosa ci fai in piedi? Sdraiati immediatamente!”
Madama Chips lo spinse sotto le coperte ed iniziò a trafficargli attorno; controllò che fosse a posto e una volta finito – dopo aver elencato tutte le ferite che la preoccupavano – si sedette sulla sua sedia, esausta.
Harry tornò a sedere nel letto e sorrise.
“Finito?” chiese.
“Sì” si sentì rispondere stancamente.
“Bene, ora dimmi come faccio ad andarmene di qui.”
Poppy guardò Harry con la tristezza negli occhi.
“Harry, per favore, sai che non puoi scappare.”
“Poppy, non capisci. Non posso stare qui, non sono al sicuro. Se non mi lascia andare ora, stanotte sarò ad Azkaban!” Harry tacque per dare più effetto alle sue parole.
Poppy sembrava molto a disagio, si torceva le dita e lanciava sguardi preoccupati al ragazzo e alla porta. Alla fine, si alzò e gli andò vicino.
“Harry, fosse per me ti aiuterei, te lo devo, ma il fatto è che nemmeno io posso aiutarti a fuggire. Non sono un membro dell’Ordine, perciò non posso scortarti fuori.”
Madama Chips guardò all’espressione triste del ragazzo ferito e sentì il suo cuore spezzarsi. Sapeva che Silente non voleva che ad Harry venisse fatto alcun male, ma aveva il potere di salvarlo da Azkaban? Preferì non pensarci, così si limitò a spostare la frangia del ragazzo dalla fronte e a sorridergli tristemente.
“Sono mortificata, Harry.”
Harry scrollò semplicemente le spalle e fissò le mani che teneva in grembo. Era costretto ad escogitare un piano diverso.
***
Silente sedeva con i membri dell’ordine attorno. Molti di loro avevano atteso ansiosamente il suo ritorno per sapere delle sorti di Harry, ma tutto ciò che poteva dir loro in quel preciso momento era che il Ministero gli aveva messo fra le mani il suo destino. Tonks e Molly stavano ancora pulendo i piatti della colazione, mentre Arthur era impegnato a parlare con James, Sirius e Remus; mentre Silente stesso sedeva e parlava con Lily – che ancora aveva gli occhi gonfi e rossi, e pareva intontita. Moody e Kingsley erano in un angolo, apparentemente persi nei loro pensieri.
Lily si guardò intorno quando Silente andò a parlare con Molly, pensando intensamente a cosa l’anziano Preside le aveva detto per rassicurarla sul fatto che ad Harry non sarebbe stato fatto alcun male. Appena il ragazzo avrebbe scoperto chi era lui e chi era Voldemort sarebbe senza dubbio tornato nella Luce. In realtà a Lily di questo poco importava, infatti era più interessata al suo desiderio di andare da lui al piano di sopra, visto che James l’aveva praticamente trascinata via per farla riposare. Si alzò lentamente per preparare la colazione. James la notò e la raggiunse.
“Lils, non penso che lui...”
“Taci, James, per favore, taci.” Disse Lily con la voce rotta dall’emozione.
James tacque e mise un braccio attorno alla sua vita per rassicurarla. Le regalò un sorriso pieno di comprensione e versò del succo per Harry in un bicchiere.
Entrambi uscirono dalla stanza mentre tutti gli altri rimanevano silenziosi ai loro posti, senza sapere esattamente come reagire. Moody ringhiò un po’, ma subito tornò ai suoi pensieri, tutti gli altri decisero di ignorare la colazione a letto che si preannunciava e tornarono alle loro occupazioni.
James e Lily salirono quietamente le scale, entrambi nervosi alla prospettiva di parlare con Harry. Si fermarono appena fuori dalla porta e si scambiarono uno sguardo carico di nervosismo. Aprirono la porta, ma si bloccarono, visto che i loro cuori avevano appena saltato un battito alla vista di Harry, seduto nel letto, che parlava con Poppy.
“Che c’è qui dentro?” stava chiedendo Harry mostrando una piccola fiala contenente un liquido nero.
“Ali di libellula, zampe di scarafaggio sminuzzate e...” cominciò Poppy.
“No, okay, non dirmelo.”
“Allora perché me l’hai chiesto?”
“Curiosità.”
Harry le rivolse un sorriso sfrontato e mandò giù tutta la pozione nera in un sorso solo. Venne scosso drammaticamente da un brivido.
“Ew, Spero tu sia conscia di quanto faccia schifo.” Disse guardando Poppy.
Lily e James non poterono fare a meno di sorridere. Era la prima volta che Lily sentiva la voce di suo figlio e rimase momentaneamente stupita per quanto assomigliasse a quella di Damien. James aveva ovviamente sentito altre volte la voce di Harry, ma era sempre stato in tono di sfida, e questa era la prima volta che lo sentiva parlare normalmente.
Aprirono la porta e ed entrarono nella stanza. Poppy ed Harry si girarono per vedere chi si fosse unito a loro. Poppy rivolse ad entrambi un sorriso splendente, ma Harry si scurì in volto e, dopo aver riservato ad entrambi un’occhiata malevola, distolse lo sguardo.
Poppy notò la reazione di Harry e li lasciò da soli, usando la scusa di dover correre di sotto per un momento.
Harry non degnò Poppy di una sola occhiata, mentre lei si defilava. James e Lily si sentivano entrambi sulle spine.
Harry non degnò di una sola occhiata nemmeno loro, continuò a fissare le sue stesse mani poggiate nel suo grembo. Lily fece coraggiosamente un passo avanti permettendo alle sue gambe tremanti di portarla fino al letto. James la seguì riluttante.
Lei poggiò il piatto con il cibo sul comodino e fissò Harry in attesa. Il moro non le rivolse nemmeno un’occhiata. Ora che Lily poteva vedere gli occhi del figlio il suo cuore scoppiò di felicità. ‘Ha decisamente i miei occhi!’ pensò. James a quel punto aveva raggiunto la moglie e posato il bicchiere di succo sul vassoio della colazione.
Lily non riuscì più a trattenersi, si sporse e tentò di toccare il volto di Harry, ma questi si ritrasse e le rivolse un’occhiata così cattiva che la fece indietreggiare.
“Harry! Cosa...” Lily si interruppe quando Harry scostò bruscamente le coperte e si alzò in piedi, guardando furiosamente Lily e James.
“Harry, per favore, torna a letto, non sei ancora totalmente guarito, ti farai male!” tentò James.
“Dovete essere parecchio dispiaciuti, no?” disse Harry e Lily fu visibilmente scossa dal veleno che c’era nel suo tono.
James fissò scioccato il figlio.
“Cosa intendi?”
“Non vi aspettavate vero che sopravvivessi!” esclamò e ‘stavolta Harry aveva uno strano luccichio negli occhi verde smeraldo: sembrava ci fosse del dolore misto alla rabbia che bruciava nelle iridi.
“Harry, come puoi pensarlo? Lo sai che ciò che è accaduto è stato un incidente, non ti avrei mai attaccato se avessi saputo che eri mio...”
James vacillò. Non riusciva ancora a credere che Harry, il Principe Oscuro, responsabile di così tanti omicidi e torture, era suo figlio. Harry fissava James con tanta ripugnanza che Lily dovette distogliere lo sguardo.
“Fatti entrare in testa questo, Potter: non sono tuo figlio! Tuo figlio è morto un sacco di anni fa, io sono il figlio di Voldemort.”
Lily e James rimasero senza parole. Si aspettavano che Harry sarebbe stato rude e difficile, ma non erano preparati per parole così dolorose. Fecero timidamente un passo verso il ragazzo furioso.
‘Stavolta fu Lily a tentare di parlargli.
“Harry, per favore, ascoltaci. So che sei molto arrabbiato e confuso, ma devi capire. Siamo noi i tuoi genitori e V-Voldemort non è tuo padre.” Tentò disperatamente Lily.
Harry posò il suo sguardo di ghiaccio su di lei e le parlò direttamente.
“Potete credere diversamente, ma è a tutti gli effetti il mio vero padre. Lui mi ha cresciuto: il mettere al mondo qualcuno non fa di voi dei genitori.”
Harry sogghignò internamente quando vide lacrime apparire negli occhi di Lily e James. Era stato fantastico insegnargli il loro posto. Senza dire loro un’altra parola, Harry si fece dolorosamente strada verso il bagno, si chiuse la porta alle spalle e crollò a terra. Non aveva davvero bisogno del bagno, voleva solo allontanarsi dai Potter.
Lily e James uscirono tristemente dalla stanza e scesero le scale. Entrarono in un’altra e tentarono di confortarsi l’un l’altro in un vano tentativo di rammendare le ferite nei loro cuori.
***
Moody guardò Silente intento a parlare con Arthur e Kingsley. Il suo occhio magico girò all’indietro e osservò i Potter scendere gli ultimi gradini e rintanarsi nella stanza adiacente alla cucina con delle espressioni miserabili. Sapeva che Harry ora doveva essere solo, visto che Madama Chips stava spiegando a Remus e Sirius come somministrare ad Harry le pozioni che avrebbe continuato a prendere. Moody si alzò e lasciò la stanza il più discretamente possibile.
Arrivò davanti alla stanza di Harry in pochi secondi; sapeva cosa doveva fare e avrebbe usato ogni mezzo per riuscire nell’impresa. Aprì la porta ed entrò, chiudendosela alle spalle.
La testa di Harry si sollevò di scatto appena in tempo per vedere Moody entrare nella stanza. Per un momento il ragazzo aveva creduto fossero di nuovo i Potter, ma visto chi era si limitò a rivolgergli un’occhiataccia per poi tornare a fissare fuori dalla finestra. Al momento era seduto sul letto. Ignorò Moody fino a che non lo sentì troneggiare su di lui, allora sospirò e distolse lo sguardo dalla finestra.
“Che vuoi?!” sbottò.
Moody non rispose, continò a fissare Harry, e sembrava quasi si stesse trattenendo dallo strangolarlo. Invece di parlare, Malocchio tirò fuori dalla sua veste due oggetti: il primo era una boccetta e il secondo una piccola fiala. Harry guardò apprensivamente la bacchetta per qualche secondo prima di posare lo sguardo sulla piccola fiala di pozione, dopodiché guardò incredulo Moody e gli chiese:
“Ti aspetti davvero che io beva quella roba volontariamente?” lo prese in giro, nonostante sapesse più che bene che non avrebbe dovuto far arrabbiare l’Auror.
“Puoi farlo volontariamente o posso forzarti!” ribatté bruscamente Moody, quasi incapace di tenere ferme le mani per dominare la collera.
Harry sentì ribollire lo stomaco per la rabbia. Ancora una volta scese dal confortevole letto e si trovò faccia a faccia con Malocchio.
“Ti senti un grande mago potente solo perché puoi costringere con la forza un adolescente ferito. Sei stato costretto a legarmi prima di poter cercare di farmi male, perciò scusa se non sono nemmeno remotamente spaventato da un codardo.”
Harry mantenette la voce bassa , nonostante non avrebbe voluto far altro che urlare contro l’Auror come l’aveva abusato. Moody ora però stava tremando per la collera, si chinò –sicché le loro facce furono a pochi centimetri di distanza.
“Ti conviene stare attento a cosa dici, ragazzo, io non sono Silente, non ti permetterò di parlarmi con quel tono. Potrai anche essere il figlio di James, ma per me non fa differenza. Sei uno schifoso assassino senza cuore, ed è così che verrai trattato da me.”
Le parole avevano appena lasciato la sua bocca che Moody, con un movimento fulmineo, aveva afferrato Harry per il collo. Harry boccheggiava e al contempo tentava di liberarsi: diede le spalle a Moody e gli tirò una gomitata nello stomaco. Moody ansimò e allentò la stretta su Harry, che ne approfittò per allontanarsi da lui. Una volta libero Harry poté focalizzare tutta la sua attenzione su Moody, che ancora respirava a fatica. Malocchio lo vide fare un gesto con la mano e dopo sentì una forza invisibile schiantarglisi addosso e sollevarlo per aria, gettandolo poi dall’altra parte della stanza.
Ora Moody era più che incazzato, si alzò e punto la bacchetta contro il ragazzo.
“REDUCTO!” urlò, e un getto di luce lasciò la sua bacchetta per colpire Harry dritto al petto.
Harry si sentì volare attraverso la stanza e atterrare dolorosamente sulla scrivania nell’angolo più lontano. Prima ancora che potesse scacciare i punti rossi da davanti agli occhi si sentì prendere di nuovo per il collo, per poi finire violentemente sbattuto sul letto, legato per caviglie e polsi. Guardò Malocchio furiosamente: non poteva far saltare in aria Moody e nemmeno proteggersi senza poter usare le mani. Osservò senza speranza l’Auror avvicinarsi e aprire la fiala.
Harry non dovette nemmeno chiedersi cosa sarebbe stato costretto a mandar giù: era Veritaserum, la pozione della verità; al pensiero di quali domande gli sarebbero state fatte (sicuramente dove fosse suo padre e i nomi dei membri della cricca) cominciò a sudare freddo: tentò di liberarsi disperatamente, ma fu un insuccesso.
Moody arrivò ad Harry e gli strinse il mento rudemente, preparandosi a versare tre gocce del siero nella sua bocca, ma il ragazzo la serrò: non avrebbe permesso in nessun caso a Moody di fargli bere quella pozione.
"Berrai questa roba ragazzo e sputerai fuori tutti i segreti di Voldemort!” ringhiò Malocchio.
L’Auror tentò di aprire la bocca di Harry, ma gli risultò difficile con una sola mano libera, perciò nella frustrazione gli diede un manrovescio e tornò a cercare di forzarlo.
Harry sentì le lacrime pungergli agli angoli degli occhi mentre si riprendeva dallo schiaffo: la mascella faceva così male che pareva andasse a fuoco. La sua intera faccia bruciava nel punto in cui Moody l’aveva colpito, ma si rifiutò comunque di aprire la bocca tentando di allontanarsi dall’uomo per quanto gli fosse concesso. Appena prima che Harry cedesse e le sue mascelle si rilassassero un po’ la porta si spalancò violentemente e un Sirius incazzato nero entrò a grandi passi. Al nuovo arrivato bastò un’occhiata ai due per entrare in azione e spingere lontano Moody – che teneva saldamente in mano il Veritaserum. Harry avrebbe potuto piangere per il sollievo mentre guardava Sirius trascinare via Malocchio – che nel frattempo gli stava gridando contro.
“Come osi, Moody! In nome di Merlino, cosa pensavi di fare?! Fuori di qui! Fuori!”
Harry guardò Moody lottare fino a che non vide James e Silente entrare nella stanza. Quest’ultimo, dopo una sola occhiata allo stato in cui versava la camera, liberò Harry, che si sedette velocemente sul letto e tentò di calmare il suo cuore impazzito. Silente nel frattempo fece segno ai tre uomini di seguirlo, ma mentre stavano lasciando la stanza James si avvicinò ad Harry e gli rivolse uno sguardo colmo di preoccupazione.
"Harry, stai bene?”
Harry realizzò di star tremando, perciò si strinse le spalle con le sue stesse braccia e prese un respiro profondo per fermare il tremore. Distolse lo sguardo da James e si ritrasse quando la sua mano tentò di toccarlo. James lo guardò con compassione ed uscì, chiudendosi gentilmente la porta alle spalle.
Harry crollò a faccia in giù e nascose furiosamente la testa sotto il cuscino. Non era mai stato così arrabbiato in tutta la sua vita e nessuno prima di allora aveva avuto osato toccarlo così. Suo padre non avrebbe mai permesso che venisse ferito, nemmeno per caso. Harry si girò supino e cercò di rallentare il respiro e calmare il battito del suo cuore. La verità era che mai prima d’allora si era spaventato così tanto. Ma non spaventato di essere ferito, dato che il dolore fisico era parte della sua vita da sempre, no, era paura di cosa sarebbe potuto succedere se fossero riusciti a fargli bere la pozione della verità.
Tutti i piani di suo padre, i suoi segreti, i luoghi... tutto sarebbe venuto a galla.
‘No, non posso permettere che accada. Mio padre non deve essere messo a repentaglio.’ Pensò.
La testa gli pulsava e il dolore alle costole e alla caviglia lo stavano facendo sentire male. Ruotò su un lato w lasciò che le sue mente così preoccupata cadesse nel sonno. Il suo ultimo pensiero coerente fu: ‘Non gli permetterò di farmi bere il Veritaserum’.
***
James era furioso con Moody e lo fronteggiò nella sala pranzo.
“Dannazione, Moody! Per quale assurdo motivo l’hai trattato a quel modo?!”
Anche Silente guardava l’Auror con aria parecchio arrabbiata, ma questi non se ne accorse.
“L’ho trattato come meritava di essere trattato! Ha fatto cose atroci e mi spiace, James, che tu creda che possa essere scusato solo perché è il tuo figliol prodigo, noi altri dobbiamo fare ciò che è giusto!”
Dopo queste parole la stanza cadde nella quiete. James stava guardando Moody con intenti omicidi molto chiari e dietro di lui anche Remus e Sirius lo stavano fissando scioccati. Lily nascose lo sguardo sperando che le lacrime non si vedessero.
“Moody, non ho mai detto che debba essere scusato, non hai alcun diritto ad accusarmi! Ero amico di Frank quanto te! Soffro per la sua morte anche io, ma questo non vuol dire che possa perdere il controllo come hai fatto tu!”
Moody si limitò a grugnire e si incamminò verso la porta.
“Non sono io quello che ha perso il controllo. Siete voi quelli che stanno lasciando un assassino libero di girovagare per il quartier generale come se fosse suo!” detto questo Moody lasciò la camera e si diresse verso la porta d’ingresso.
James e Lily erano attoniti. Un assassino. Harry era un assassino. La verità su loro figlio non era ancora stata digerita interamente dai due genitori sconvolti. Harry non aveva speranze in quel mondo. Sarebbe finito ad Azkaban. Lily si sciolse in singhiozzi disperati e Remus e Molly tentarono di confortarla. James era ancora immobile al suo posto e guardava l’uscio con un’espressione sconfitta sul volto. Sirius e Silente riuscirono a farlo sedere su una sedia.
Molly, Arthur, Kingsley e Tonks se ne andarono velocemente, volendo lasciare un po’ di privacy alla famiglia – tutti sapevano che Sirius e Remus facevano parte della famiglia Potter. Quando se ne furono andati, Silente parlò.
“James, Lily, per favore non rinunciate alla speranza. So che è un momento estremamente complicato per voi questo, ma dovete essere forti per il bene di Harry.”
Sirius guardò Silente. Non era giusto, non avrebbe dovuto dargli false speranze, visto che era chiaro a tutti cosa sarebbe successo: il Ministero della Magia sarebbe venuto a prelevare Harry e Silente non avrebbe potuto fare alcunché per proteggere il ragazzo.
“Silente, quale speranza abbiamo? Il Ministero non si lascerà scappare Harry, lo sappiamo noi come lo sai tu.” Disse Sirius in tono di sconforto.
Silente semplicemente sorrise loro, cosa che li irritò.
“Mio caro, Sirius, c’è sempre speranza: se non ce ne fosse non esisterebbe nulla. Penserete ch’io sia uno sciocco, ma penso che Harry sarà davvero al sicuro dal Ministero.”
James alzò il capo e guardò dritto negli occhi Silente. La curiosità lo vinse e chiese ciò che tutti volevano ma non osavano domandare:
“Silente, cosa è risultato dal tuo incontro con Fudge? Perché non sono ancora venuti per Harry?”
Sul volto di Silente si andò a formare un mesto sorriso.
“Bisogna ancora determinarlo. Il Ministro sta considerando alcuni aspetti: ha rapporti su come Harry combatte, sui suoi poteri, sugli incantesimi sconosciuti e la sua forza. Tutto ciò indica quanto Harry sia speciale e siete tutti consci di come la pensa il Ministro sulla profezia. Harry potrà non essere il ‘prescelto’ ai suoi occhi, ma non può non ammettere che è un mago estremamente potente con talenti eccezionali. E’ chiaro che lo schieramento per cui Harry combatterà in questa guerra trarrà da lui enormi vantaggi.”
“A questo proposito,” lo interruppe Sirius. “hai qualche idea sul perché Harry possa fare quelle cose, specialmente alla sua età?”
Sirius si stava ovviamente riferendo alla forza che Harry aveva dimostrato quella volta in cui con un solo calcio aveva fatto volare attraverso la stanza degli Auror fatti e finiti. Sirius fece scorrere una mano sul suo costato ancora contuso.
“Bene, avrei una teoria. Sapete che Harry è un diretto discendente di Godric Grifondoro, e questo lo fa essere più potente dei suoi coetanei. Comunque, con Voldemort...” i presenti nella stanza boccheggiarono al nome “che l’ha marchiato come suo erede Harry è anche l’ultimo discendente di Salazar Serpeverde.”
James e Lily inorridirono. Loro figlio era l’erede di Serpeverde.
“Harry è ora l’erede di due antichissime famiglie. All’età di sedici anni ha forza e capacità che tengono testa alla maggior parte degli adulti. Ha il potere di divenire una leggenda, quando diventerà maggiorenne. Come userà i suoi poteri dipenderà da come Harry prenderà la verità che lo attende.”
Guardò Lily e vide le lacrime scorrerle liberamente sul volto.
“Sarebbe una mossa veramente sciocca per il Ministro quella di rinchiudere Harry ad Azkaban. Caramell vuole vincere questa guerra. Ha sofferto immensamente nelle mani di Voldemort, vuole sconfiggerlo, e se Harry aiuterà il Ministro non si lascerà sfuggire questa opportunità.” Finito di parlare, Silente scrutò le facce depresse che lo circondavano.
“Quando potremo sapere cosa ha deciso il Ministro?” chiese James con voce malferma.
“Presto James, ma fino ad allora rilassati. Fa sì che Harry si apra con noi, in qualunque modo. E’ di fondamentale importanza che capisca che noi non siamo il nemico.”
“Tsk! Moody c’è stato di grandissimo aiuto in questo!” sussurrò Sirius mentre Silente si alzava per uscire dalla stanza.
Disclaimer: Io non possiedo i personaggi di Harry Potter e tutto ciò che può essere riconosciuto appartiene a J K Rowling. Nulla è stato scritto e tradotto a scopo di lucro. Questa storia è ispirata alla fanfic ‘A Shattered Prophecy’ di Project Dark Overlord.
Nota della Traduttrice: Innanzitutto, mi scuso per l’orribile ritardo in cui ho caricato il capitolo, siete liberi di picchiarmi! Detto questo, aspetterò con ansia le vostre recensioni perché se ho fatto qualche errore DEVO saperlo e fustigarmi! Ringrazio e i l i s per il suo ottimo lavoro da beta, fatto in pochissimo tempo! E ora, buona lettura!
Capitolo tredici Tradotto da SereILU Betato da e i l i s
James si voltò per vedere chi fosse entrato nella sala da pranzo. Vide Lily, in mano un altro piatto ancora pieno di cibo. James sospirò.
"Ancora niente?" chiese con una nota di frustrazione nella voce. Lily si limitò a scuotere la testa e poggiò il piatto sul tavolo.
Era da tre giorni che Harry era arrivato al quartier generale, e daallora non aveva toccato né cibo né acqua. Lily e James continuavano a portargli tre pasti al giorno in camera e tornavano ogni volta con il cibo intatto. Harry non aveva parlato con nessuno dopo il disastroso incidente con Moody, era rimasto confinato nella sua stanza e si rifiutava di parlare con chiunque.
"James, non possiamo andare avanti così. Sono passati tre giorni e non ha bevuto nemmeno una goccia d'acqua. Si ammalerà, e non è che sia già molto in forma.” Lily stava diventando isterica. Aveva appena passato gli ultimi quarantacinque minuti tentando di convincere Harry a mangiare qualcosa.
All'inizio, il ragazzo rispondeva con un 'Lasciami in pace!' o un 'Vattene via!' ma poi aveva semplicemente cominciato ad ignorare tutti e a starsene seduto sul pavimento di pietra della sua stanza. Lily si era accorta delle ombre scure sotto gli occhi del figlio e l'espressione esausta sul suo viso, ma non era riuscita a convincerlo a mettersi a letto e stendersi.
James la guardò stancamente.
"Cosa vuoi che faccia, Lily? Che vada di sopra e lo costringa a mangiare? Pensi che sia questo che dovremmo fare?" James non voleva perdere il controllo con Lily, ma sapeva che la situazione di Harry stata sfuggendo al loro controllo.
La prima volta che aveva rifiutato il cibo, James aveva liquidato il fatto con un 'mangerà quando avrà fame'. Tuttavia, erano passati tre giorni, Harry non mostrava segni di cedimento e il padre stava cominciando a preoccuparsi.
"Non prendertela con me, James! Non è il momento di attaccarci a vicenda. Dobbiamo risolvere questo problema insieme." Gli rispose Lily con rabbia.
James sospirò di nuovo e si alzò dalla sedia. Avanzò verso la moglie e la abbracciò.
"Scusa, Lils, ma davvero non ho idea di cosa fare con Harry. Il Ministro non ha ancora dato nessuna risposta a Silente, i Mangiamorte continuano a creare il caos nella loro ricerca di Harry e noi abbiamo un ragazzo in vena di suicidio, di sopra, che non ha intenzione di ascoltare quello che vogliamo dirgli." concluse, e entrambi sedettero sul divano e si persero nei loro pensieri.
Solo allora un Sirius dall'aria preoccupata entrò nella stanza. Guardò James e sembrò impallidire.
"Felpato, che succede?" James si era raddrizzato immediatamente alla vista della preoccupazione sul volto dell'amico. Sirius passò accanto a James e si sedette, ancora con quell'espressione preoccupata sul viso.
"Nulla, Ramoso. Solo stanchezza, immagino." Mentre parlava, Sirius continuava a fissare il pavimento. James divenne subito sospettoso. Sirius non avrebbe mai ammesso di essere stanco, mai.
"Felpato, c'è qualcosa che non va. Dimmelo."
Sirius sospirò sonoramente e si voltò verso i due amici.
"Okay, ma promettetemi che non darete di matto così da rendere la situazione ancora peggiore." guardò James e Lily, serio. Entrambi sembravano voler discutere su quel punto, ma poi annuirono, ansiosi. Sirius continuò.
"Ebbene, sono stato da Harry dopo che Lily se n'era andata. Volevo solo vedere se riuscivo a farlo ragionare. Comunque, ho notato che sembra davvero malato. Voglio direi, non riusciva quasi a tenere gli occhi aperti e non mi rispondeva affatto. Neanche con un 'esci'. Così ho usato l'incanto Gondume, solo per essere certo che stesse guarendo
bene e che non ci fossero problemi di cui non eravamo a conoscenza.” fece una pausa, non certo di poter continuare.
"Cos'è successo? Cos'hai trovato?" chiese Lily, la voce bassissima.
Sirius guardò entrambi e rispose, tristemente.
“Non sta prendendo nessuna delle pozioni che gli abbiamo dato. Non c'è traccia di sollievo dal dolore o di ricostituzione muscolare e... beh, sembra anche che non dorma. Pare che non chiuda occhio dalla prima notte che è stato portato qua." concluse Sirius con malagrazia.
James sedeva con i pugni serrati e la furia nei suoi occhi fece sì che Sirius rimpiangesse immediatamente la decisione di avergli parlato. Lily boccheggiava, e sedeva con la mano davanti alla bocca. Aveva sospettato che Harry passasse notti insonni, ma non aveva mai pensato, neanche per un secondo, che si stesse deliberatamente privando di sonno negli ultimi tre giorni.
Senza preavviso, James si alzò dal divano e si diresse verso l'armadio delle scorte. Lo aprì e tirò fuori diverse bottiglie. Quando alla fine trovò quella che stava cercando si incamminò verso la porta. Sirius e Lily, in piedi, gli bloccavano l'uscita.
"James! Dove stai andando? Cosa vuoi fare?" chiese Lily, bloccandogli il passaggio.
"Qualcosa che avrei dovuto fare da molto tempo." In risposta, James sibilò. Cercò di aggirarla, ma trovò Sirius a impedirglielo.
"Ramoso, rilassati. Amico, avevi promesso che non avresti dato di matto."
James si limitò a spingerlo via bruscamente.
"Spostati, Felpato, ne ho abbastanza! Chi pensa di essere per torturarsi così? Metterò fine a questa cosa, ora!"
Dopo quelle parole, James riuscì a farsi strada oltre la porta e in cima alle scale. Irruppe nella stanza di Harry sbattendo la porta.
Harry sollevò la testa di scatto e fissò l'immagine sfocata di James. Era da un po' che faticava a costringersi a restare sveglio, e i suoi occhi lacrimavano a quello sforzo. Era, di nuovo, seduto a terra con la schiena rivolta verso la parete, senza però toccarla. Si era intenzionalmente scelto una posizione scomoda, avendo capito che, in quel momento, restare sveglio in una posizione comoda sarebbe stato impossibile. Ogni notte se n'era rimasto sul pavimento, diligentemente, e aveva lottato con forza contro il sonno che cercava disperatamente di avvolgerlo.
Harry era convinto che, nel momento in cui si fosse addormentato, Moody gli avrebbe somministrato a forza il Veritaserum. Sapeva che la pozione della verità avrebbe funzionato anche se non fosse stato cosciente. Era riuscito a non mangiare e a non bere nulla, neanche le pozioni che gli avevano portato, per paura di venire soggiogato dalla pozione. Era determinato a non dare alcuna informazione riguardo a suo padre. Le conseguenze non gli importavano.
Harry osservò James mentre si precipitava verso di lui e rudemente lo tirava in piedi prendendolo per un braccio. Harry trasalì alla presa ferrea sul suo braccio e si sentì alzare dal pavimento mentre James lo tirava su e lo trascinava sul letto. L'uomo lo gettò violentemente tra le coperte, reggendo in mano una piccola pozione viola, che Harry riconobbe come la Pozione Sonno senza Sogni.
"Bevi!" ordinò al ragazzo ormai esausto.
Harry scosse lentamente la testa. James perse del tutto la pazienza, lo costrinse con forza a distendesi sul letto. Harry lottò per liberarsi, ma veniva sopraffatto. James aprì la pozione e, mentre stava per versarla nella bocca del ragazzo, Harry sollevò una mano all'improvviso e fece volar via la bottiglia dalla mano di James. Infuriato, guardò la bottiglia rovesciasi e il suo contenuto spargersi sul letto. Ormai, Lily e Sirius avevano oltrepassato la porta e osservavano la scena.
James mise Harry a sedere, tenendolo per il colletto del vestito. Frustrato, gli urlò contro.
"Qual è il tuo problema! Vuoi morire? Perché ti stai facendo del male?" strillò.
James lasciò andare Harry e sollevò una mano per passarsi le dita tra i capelli, come faceva sempre quando era molto arrabbiato o nervoso. Di riflesso, Harry chiuse gli occhi e si allontanò da lui, evidentemente convinto che James avesse alzato la mano per colpirlo.
James si bloccò a metà del suo gesto. Aveva visto Harry allontanarsi da lui. 'È convinto che io stia per colpirlo!' pensò con orrore. Dentro di sé, si sentì sconvolgere al solo pensiero. Anche Lily e Sirius avevano visto la reazione di Harry e il loro cuore precipitò verso il basso. Lentamente, James abbassò la mano e avvertì tutta la sua rabbia abbandonarlo mentre guardava suo figlio da vicino.
Gli occhi di Harry erano cerchiati da ombre scure. Le labbra erano asciutte e screpolate visto che lui non aveva permesso ad una singola goccia d'acqua di oltrepassarle. Era molto pallido e sembrava sull'orlo di un collasso. Gli era difficile respirare e si teneva una mano su un fianco, a stringere convulsamente il costato.
L'espressione di James si raddolcì mentre comprendeva in quale orribile stato si trovava suo figlio. Stavolta parlò a Harry con calma, determinato a dimostrargli che non voleva fargli alcun male.
"Harry, ti prego, devi capire. Se non mangi e non bevi niente, soprattutto se non bevi queste pozioni, ti ammalerai gravemente." James abbassò la voce e gli parlò dolcemente, ma il ragazzo semplicemente lo ignorò. "Se pensi di poterci ricattare in questo modo così che ti lasciamo fare, allora ti sbagli. Puoi lasciarti morire di fame per tutto il tempo che vuoi. Non ti rimanderò da quel mostro!"
Sentendo chiamare il proprio padre un mostro, Harry guardò James e gli lanciò un'occhiata assassina. Gli parlò con voce secca e rauca.
"Non è questo che sto facendo."
"Cosa?" chiese James, confuso dalla risposta di Harry.
"Ricattarvi. So che non vi importa niente di me." disse Harry a voce bassa.
James aprì la bocca per ribattere, ma fu interrotto da Lily che si era precipitata verso il letto.
"Harry, questo non è vero! Certo che ci importa di te, a tutti noi!" disse, dalla sua posizione accanto a James.
Harry alzò gli occhi stanchi verso di lei. Dal suo sguardo si capiva che non le credeva. James provò con un approccio diverso.
"Se non ci stai ricattando, allora cosa stai facendo? Perché ti stai facendo questo?"
Allora udirono un grido provenire dal piano di sotto.
"Potter! Black! Scendete, dobbiamo parlare."
La voce di Moody echeggiò nella stanza e James vide Harry irrigidirsi immediatamente. I suoi occhi scattarono verso la porta e le sue mani erano chiuse a pugno. Sembrava tremare leggermente e non distolse gli occhi dalla porta. Per un attimo, James rimase confuso dalla sua reazione. James sapeva che Harry non aveva paura di Moody, ma la sua reazione alla sola voce di Moody sembrava quasi dolorosa.
"Harry, ma che..." James si interruppe.
All'improvviso, tutto aveva un senso. Il loro ultimo incontro, Moody che cercava di costringerlo a prendere il Veritaserum, Harry che non mangiava e non beveva niente, neanche le pozioni che gli portava Lily. Il suo rifiuto di dormire, la tensione alla voce di Moody. Harry aveva paura che Moody lo drogasse! Aveva paura di dormire, nell'eventualità in cui Moody potesse drogarlo, aveva paura di mangiare o bere, soprattutto le pozioni, nell'eventualità in cui queste venissero corrette con la Pozione della Verità.
'Merlino, cosa ti ha fatto Moody' pensò James mentre la rabbia lo assaliva al ricordo del comportamento di Moody verso Harry. James espirò lentamente per calmare i nervi prima di parlare.
"Harry, hai paura che qualcuno possa correggere il tuo cibo o le tue bevande?" James vide Harry voltarsi lentamente verso di lui.
James vide la risposta nei suoi occhi esausti e respirò a fondo.
"Harry, perché pensi che permetteremmo a qualcuno di mettere qualcosa di pericoloso nel tuo cibo? Dovresti fidarti di noi, siamo i tuoi genitori. Non permetteremo a nessuno di farti del male."
Harry lanciò un'altra occhiata di diffidenza a James e Lily. James decise che doveva dare a Harry qualche prova, così che potesse credergli, anche se in minima parte. Estrasse la bacchetta e ancora una volta vide il figlio irrigidirsi. Anche Lily lo guardava allarmata. James li ignorò, puntò la bacchetta verso la porta, e disse con voce chiara.
"ACCIO VERITASERUM!" tutte insieme, sette bottiglie di Veritaserum volarono oltre la porta e atterrarono sul letto dove Harry e James sedevano.
Harry sembrava confuso. Si ritirò leggermente più indietro, non certo di cosa James volesse fare con tutte quelle bottigliette. Udirono un aspro grido dal piano di sotto e la voce di Moody tuonò. "Che sta succedendo qui? Cos'è che è appena volato fuori dalla mia borsa?"
Allora, James puntò la bacchetta verso le bottiglie e mormorò un altro incantesimo.
"REDUCTO"
Le bottigliette di infransero e il liquido si riversò sulle coperte. Harry guardò James, la sorpresa chiaramente dipinta sul suo volto. James asciugò le coperte con un incantesimo.
"Vedi Harry, ora non c'è più neanche una singola goccia di Veritaserum in questa casa. Puoi andare a dormire tranquillo. In più, non ci sarà Veritaserum in nessun cibo o bevanda, neanche nelle pozioni. Se vuoi, posso fare l'incantesimo 'Ingreto' sul tuo cibo, così che ti mostri tutti gli ingredienti. In questo modo potrai stare completamente
tranquillo." James guardò Harry e quasi sorrise all'espressione di sorpresa dipinta sul suo bel viso.
"Dormi ora, Harry, altrimenti non guarirai mai. Ti porterò un'altra fiala di pozione soporifera per aiutarti."
James osservò mentre Harry scivolava sotto le coperte. James i voltò e puntò di nuovo la bacchetta verso la porta.
"ACCIO POZIONE SOPORIFERA" la pozione violacea sfrecciò nella sua mano. Si voltò per dare a Harry la pozione, ma scoprì che il ragazzo, esausto, si era già addormentato.
xxx
Le cose migliorarono leggermente dopo quel giorno. Harry si stava riprendendo adesso che prendeva tutte le pozioni e assumeva piccoli pasti giornalmente. Ancora non mangiava tanto quanto James e Lily avrebbero voluto, ma era comunque meglio di prima. Parlava ancora poco e se ne stava sempre nella sua stanza. Tuttavia, Sirius gli aveva
mostrato la biblioteca dei Black e Harry era subito corso a vederla.
Aveva deciso che, se proprio era costretto a restare lì, allora si sarebbe buttato sulla lettura e sugli studi. James e Lily erano davvero felici per il suo comportamento, nonostante Harry fosse ancora risentito verso di loro.
Erano passati esattamente sette giorni dall'arrivo di Harry al quartier generale, e la prima riunione dell'Ordine stava per
cominciare. Silente aveva finalmente ricevuto la risposta del Ministro riguardo al futuro di Harry e questa sarebbe stata rivelata all'intero ordine, quella sera.
James e Lily erano incredibilmente preoccupati, cosa sarebbe successo? Quale destino avrebbe atteso Harry? C'erano speranze per lui?
Soprattutto però, si sentivano orribilmente in colpa per l'aver ignorato Damien. Solo una volta avevano fatto apparire i loro visi nel fuoco del camino della Tana per vedere se Damien stesse bene. Damien si stava davvero divertendo dai Weasley ma continuava ad essere piuttosto sospettoso a causa di questa lunga vacanza con loro. Aveva cercato di discutere col Signore e la Signora Weasley riguardo a cosa stesse succedendo, ma gli erano stati utili esattamente come James e Lily.
James stava misurando il pavimento a grandi passi mentre Sirius e Lupin lo guardavano divertiti.
"Ramoso, ti sentirai male se continui, vieni qui e siediti." Scherzò Sirius mentre James gli lanciava un'occhiata infastidita. Anche Lupin ridacchiò, ma lanciò a James uno sguardo di comprensione.
"Arriveranno presto, Ramoso, abbi pazienza. Sono sicuro che se fosse stata una notizia davvero brutta, Silente non avrebbe deciso di rivelarla di fronte a tutti senza prima parlarne a te e Lily."
A quelle parole James si fermò e guardò Lupin. Sospirò e dopo essersi avvicinato si sedette.
"Immagino tu abbia ragione, ma perché non è semplicemente venuto qui a parlare con noi prima della riunione? Voglio dire, dopotutto siamo i genitori di Harry, non pensi che dovremmo sapere il suo futuro prima di chiunque altro?" James si passò ancora una volta le dita tra i capelli spettinati.
Lily entrò nella stanza e sorrise nervosamente ai tre Malandrini. Si diresse verso James.
"Glielo hai detto?" chiese, tranquilla.
James sembrava confuso.
"Ehm... dire cosa... a chi?" chiese stupito. Una nota di seccatura comparve negli occhi di Lily.
"Hai detto a Harry di restare in camera sua stasera durante la riunione?" chiese.
"Oh, quello. Beh, sì, cioè no, non ancora."
Sirius e Lupin non poterono evitare che due ghigni comparissero sui loro visi. Amavano quando James perdeva l'uso della parola di fronte a Lily. Ma non quando gli occhi verdi di Lily bruciavano nei loro.
"James, hai detto che l'avresti fatto, mancano solo dieci minuti all'arrivo degli altri. Per favore, vai a dirglielo."
"Lils, tesoro, pensi davvero che sia necessario? Voglio dire, potremmo semplicemente chiudere a chiave la porta senza spiegare niente a Harry, potrebbe persino non accorgersene..." James si fece piccolo piccolo davanti all'espressione rabbiosa di Lily e mormorò qualcosa sul fatto che sarebbe andato subito a parlare con Harry e lasciò la stanza.
James bussò alla porta della stanza di Harry e la aprì trovandolo seduto sul letto, intento a leggere un libro sulle Arti Oscure. ‘Perfetto' pensò James con rabbia. Avrebbe dovuto dire due parole a Sirius sul contenuto della biblioteca.
"Hey Harry, volevo solo farti sapere che oggi ci sarà una piccola riunione di sotto."
"Okay" rispose Harry senza nemmeno alzare gli occhi dal suo libro.
"Si tratta solo di alcuni dell'Ordine e non voglio che sappiano che tu ora sei qui."
"Ok" rispose di nuovo Harry con voce annoiata.
"Ho paura che dovrò chiudere la porta a chiave."
"Va bene".
"Solo fino alla riunione, quando se ne saranno andati tornerò ad aprirla."
"Come vuoi."
"Okay, ora vado."
"Va bene."
"Ti sto chiudendo dentro".
"Fallo".
Dal tono della sua voce, James capiva che era arrabbiato all'idea di venire chiuso a chiave. A dire la verità lo sarebbe stato anche James se fosse stato nella stessa situazione. James chiuse la porta dopo aver lanciato un'ultima occhiata a Harry, che non aveva ancora alzato gli occhi dal suo libro. James chiuse la porta con un sospiro. La toccò con la bacchetta e mormorò l'incantesimo per chiuderla a chiave.
James odiava mentire ad Harry, la maggior parte dei membri dell'Ordine sapeva che era là, ma questo non significata che ne fossero felici. La maggior parte era d'accordo con Moody. Pensavano che Harry non dovesse subire un trattamento speciale solo perché era un Potter. James scese le scale lentamente, perso nei suoi pensieri così deprimenti. Era meglio tenere Harry lontano, per la sua stessa sicurezza.
Quando James entrò nella stanza che avrebbe ospitato la riunione dell'Ordine, scoprì che la maggior parte era già arrivato, ad eccezione della famiglia Weasley. Sorrise fugacemente in direzione di Lily e annuì per assicurarle che Harry era al sicuro di sopra. In risposta anche lei sorrise. I loro sorrisi erano appena spariti dai loro volti quando all'improvviso dal camino eruppero fiamme verdi e Damien apparve, insieme all'intera famiglia Weasley.
"Hey mamma, hey papà."
Damien si avvicinò ai suoi stupiti genitori e li abbracciò velocemente.
"Che c'è, non siete felici di vedermi? E' la prima volta questa settimana." Damien fissava l'espressione sbalordita sui loro visi. Lily si riprese subito.
"Certo che siamo felici di vederti. E' solo che non ce lo aspettavamo."
Velocemente lo abbracciò e lo baciò sulla fronte. Damien arrossì e mormorò qualcosa del tipo 'non in pubblico'. Lily gli sorrise. Il figlio più giovane le era mancato nell'ultima settimana ed era felice di vederlo di nuovo, ma era comunque nervosa. Harry era a pochi metri di distanza e Damien nemmeno sapeva di lui. Lanciò a James uno sguardo preoccupato ma lui sembrava immerso in una conversazione con il signor Weasley.
Velocemente Molly fece uscire tutti i ragazzi dalla stanza. Li portò nelle stanze al secondo piano e gli vietò di uscirne. Nell'istante in cui se ne andò, i sei ragazzi: Fred, George, Ron, Damien, Hermione e Ginny iniziarono un'altra vera e propria riunione.
"Allora, cosa pensate sia successo stavolta?" chiese Ginny mentre insieme a Hermione si sedeva su uno dei letti della grande stanza.
"Deve essere una cosa grossa, non ho mai visto così tante persone ad una riunione, prima." disse Fred mentre sedeva su una delle sedie, poggiando i piedi sul tavolo.
"Sì, in effetti non organizzavano riunioni da un po'. Forse vogliono solo aggiornarsi sui recenti attacchi" suggerì Hermione pensierosa.
"No, questa è una riunione importante." disse George con un ghigno.
"Cosa te lo fa dire?" chiese Damien seduto sull'altro letto insieme a Ron.
"Ho sentito mamma parlarne con papà stamattina, diceva che la riunione sarebbe stata "determinante per il futuro" e che "è meglio che Silente sappia cosa sta facendo giocando a questo gioco così pericoloso."
Tutti guardarono George che fece un inchino scherzoso.
"Come hai fatto a sentire queste cose?" chiese Ron guardando il fratello, colpito.
"Con queste!" George mostrò qualcosa che sembrava un cordoncino color carne. Era molto lungo e non assomigliava a nulla che avessero mai visto.
"Wow, che cos'è?" chiese Damien scendendo da letto ed avvicinandosi a George per dare un'occhiata da vicino.
"Orecchie Oblunghe." disse lui orgoglioso mentre Fred gli sorrideva e ammiccava.
"Le ho fatte scivolare sotto la porta della camera da letto e ho sentito l'intera conversazione, beh, almeno fin quando Percy il Perfetto non è arrivato e mi ha detto di andarmene, stupido imbecille!" George aveva davvero una brutta faccia ora.
"Ma sapevi che non avresti dovuto origliare comunque..." cominciò Hermione ma si interruppe alle espressioni suoi visi di Damien e Ron.
"Mmh, 'decidere il futuro', 'gioco pericoloso', di che potrebbero parlare?" chiese Ginny con un'espressione curiosa sul bel viso.
"Beh, sorellina, perché non andiamo a scoprirlo?" Fred si alzò ed estrasse cinque paia di orecchie oblunghe passandone un paio a ognuno.
"Wow, sei venuto preparato." commento Hermione.
"Beh, la casa non è infestata dai Pixy proprio all'inizio della riunione per puro caso." Fred e George soffocarono le risate davanti alle espressioni sui visi degli altri quattro.
"Siete... siete stati voi!" Ginny non sapeva se essere arrabbiata o felice.
"Ma come faremo a liberarcene?" chiese Ron.
"Non preoccuparti, sono solo temporanei, una volta che si sarà esaurito l'enzima attivo spariranno." Fred si inchinò di nuovo mentre Ginny e Damine cominciarono a battere le mani in segno di approvazione.
"Le... avete inventate voi, wow, questa è magia davvero avanzata, come...?" Hermione fu interrotta dal suono di grida provenienti dal piano di sotto.
Tutti e sei si guardarono e corsero alla porta.
xxx
Harry era furioso. Nell'istante in cui James aveva lasciato la stanza, era sceso dal letto e si era avvicinato alla porta il più
silenziosamente possibile. Udì il magico click della serratura che veniva chiusa. Harry aspettò alcuni minuti. Sentì il suono di sei o sette persone farsi rumorosamente strada verso il secondo piano. Quando fu sicuro che non ci fosse più nessuno, fece un passo indietro e posò una mano sulla porta. Chiuse gli occhi e si concentrò sulla magia che sigillava la porta. Studiava la magia senza l'uso della bacchetta da quando aveva quattordici anni e l'aveva usata tante volte. Lasciò
che il potere fluisse attraverso le sue dita per neutralizzare la magia intorno alla porta. Dopo un minuto, la porta si aprì.
Harry non poté evitare di sorridere. Stava tornando a casa. Sapeva che con così tante persone alla riunione dell'Ordine le protezioni sarebbe stata più leggere. Sapeva che le famiglie dei membri spesso venivano alle riunioni ma non venivano attivamente coinvolti nell'incontro. Aveva appreso queste informazioni studiando l'Ordine l'anno precedente. Sapeva che i non-membri dell'Ordine non sarebbero potuti entrare o uscire di casa con le protezioni alzate, e così avevano
dovuto abbassarle temporaneamente. Questa era l'occasione che Harry stava aspettando.
Uscì dalla stanza e si guardò velocemente intorno. Non c'era nessuno. Si diresse alle scale e cominciò a scenderle lentamente e silenziosamente. Raggiunse il fondo e rilasciò il fiato che stava trattenendo. Strisciò silenziosamente verso la porta. Sapeva che sarebbe stato un enorme rischio; non aveva la bacchetta e non era ancora guarito. Si fermò per un attimo vicino alla stanza della riunione. Sapeva che probabilmente la porta era stata incantata con un Silencio così che nessuno potesse origliare. Harry strisciò verso la porta e la raggiunse in un paio di minuti. Mise la mano tremante sulla
maniglia e la spinse. Quasi pianse di gioia quando la porta si aprì e sentì l'aria fresca soffiare in segno di saluto. Non aveva messo piede fuori per sette giorni e la sensazione di essere all'aria aperta quasi lo stordiva.
Harry aveva appena mosso un passo fuori dalla porta quando avverti la forte stretta di una mano sulla sua spalla. Harry fu tirato dentro violentemente prima di avere anche solo la possibilità di voltarsi e scoprire chi lo avesse preso. La porta venne chiusa a chiave con un colpo di bacchetta e Harry girò su se stesso per finire faccia a faccia con un James Potter infuriato. Harry sbatté le ciglia, sorpreso. Non lo aveva nemmeno sentito avvicinarsi, come aveva fatto ad afferrarlo? All'improvviso Harry si sentì invadere dalla furia. James Potter aveva rovinato il suo piano di fuga, lo aveva fermato prima che potesse andarsene da quell'orribile posto e tornare a casa.
James strattonò Harry lontano dalla porta e sibilò.
"Vai di sopra! Ora!"
Harry provò a liberarsi dalla sua presa ma James gli puntò contro la bacchetta. Questo non calmò l'ira crescente che sentiva Harry.
"Lasciami andare!" urlò.
"Vai di sopra!" James afferrò con violenza il braccio di Harry e lo strascinò su per le scale
Harry urlò di nuovo e cercò di liberare il braccio dalla mano di James.
"Lasciami andare! Lasciami andare, Potter!"
James arrivò davanti alla stanza di Harry e ce lo spinse dentro rudemente. Entrò e si chiuse la porta alle spalle.
xxx
Damien e i suoi cinque amici aprirono la porta e si gettarono nel corridoio fiocamente illuminato. Potevano udire delle urla dal piano di sotto. Guardarono oltre la balaustra in tempo per vedere James Potter trascinare un ragazzo verso una stanza. Damien vide suo padre spingere rudemente l'adolescente nella stanza prima di entrare a sua volta e chiudere la porta. I sei ragazzi aveva visto solo la schiena di quel ragazzo e la luce fioca non aveva permesso loro di individuare
i suoi tratti. Si guardarono e strisciarono silenziosamente di nuovo nella loro stanza.
"Che diavolo è successo?" chiese Ron guardando Fred e George come se quello fosse un loro piano.
"Chi era quel ragazzo?" chiese Ginny un po' preoccupata.
"Sì, e perché tuo padre è stato così rude con lui, sembrava gli stesse facendo male." chiese Hermione a un Damien molto confuso.
"Non lo so, mio padre non farebbe mai del male a nessuno apposta, non capisco." rispose Damien a voce bassa.
"Beh, c'è solo un modo per scoprirlo, Damien, hai portato la mappa?" chiese Fred.
Damien estrasse un foglio di pergamena completamente bianco. La sfiorò con la bacchetta e sussurrò:
"Giuro solennemente di non avere buone intenzioni a casa Black."
Il foglio di pergamena bianco si riempì all'improvviso con una mappa dettagliata della casa. L'unica sezione della mappa che rimase vuota era quella della stanza dove si teneva la riunione. Quando Sirius aveva dato quella mappa a Damien gli aveva spiegato che era importantissimo che qualunque cosa avesse a che fare con l'Ordine rimanesse segreta, anche i suoi membri.
I sei ragazzi esaminarono velocemente la mappa nella speranza che l'identità di quel misterioso ragazzo venisse rivelata. Videro la stanza nella quale si trovavano. C'erano sei puntini con i rispettivi nomi accanto. Esaminarono la stanza sotto di loro e riconobbero i due puntini al suo interno. Damien sentì il mondo fermarsi quando lesse il nome vicino a quello di suo padre.
Disclaimer: Io non possiedo i personaggi di Harry Potter e tutto ciò che
può essere riconosciuto appartiene a J K Rowling
Disclaimer: Io non possiedo i personaggi di Harry Potter e
tutto ciò che può essere riconosciuto appartiene a J K Rowling.
Nulla è stato scritto e tradotto a scopo di lucro. Questa storia è ispirata
alla fanfic ‘A ShatteredProphecy’ di Project
Dark Overlord.
Note della traduttrice: Ragazzi, scusate per il ritardo nell’aggiornamento, ma
sapete, le vacanze di Natale e Capodanno mi hanno risucchiato nel loro vortice
di *grassezza.
Sì, è un termine che ho inventato
io.
Comunque, godetevi questo capitolo
davvero bello e non linciatemi, vi prego!
Ah, se qualcuno dovesse mai
recensire, tanto per far sapere all’autrice cosa ne pensa, noi saremmo
felicissimi. Fatele vedere che la sua storia vi piace da matti!
Buona lettura!
Capitolo quattordici
Tradotto da SeleneLightwood
I sei giovani lessero e rilessero
il nome, sotto shock, più e più volte.
“Harry Potter, chi è questo?”
chiese Ron a bassa voce.
Tutti guardarono Damien. Il tredicenne se ne stavaa bocca leggermente aperta e i suoi
occhi nocciola erano fissi sul nome.
Damien aveva sempre voluto sapere di più
riguardo la sua famiglia e essendo figlio unico
desiderava disperatamente avere almeno un cugino, anche se distante, per poter
avere una sorta di compagnia diversa dagli adulti.
I suoi genitori gli avevano
raccontato che il suo unico cugino era il figlio di sua zia Petunia, DudleyDursley, il quale si
comportava in modo odioso, come il resto della sua famiglia, nei confronti di Damien e dei suoi genitori.
Erano Babbani che odiavano la
magia e tutto ciò che aveva a che fare con il mondo magico. Anche se sua zia
era l’unica sorella di sua madre, lei e Lily non erano mai andate d’accordo.
James aveva raccontato a Damien di non avere zii e
zie dal suo lato e che non c’erano altri Potter vivi, oltre a loro.
Damien stava ancora fissando il nome.
Chi era questo? E se era un Potter, perché allora suo padre era così ostile nei
suoi confronti? Damien distolse lo sguardo dalla
Mappa e lo fissò sui suoi amici.
“Dobbiamo scoprire chi è” disse
loro a bassa voce.
Le espressioni di Fred e George
cambiarono improvvisamente da curiose a maliziose.
Il burlone lo salutò e sparì dietro alla porta. Gli altri quattro si affrettarono a correre dietro a loro.
Quando li raggiunsero al primo pianerottolo George sussurrò ordini a tutti
quanti.
“Ok,
ecco il piano. Ron, tu e Damien prendete questi e
infilateli attentamente sotto la porta. Hermione e Ginny,
voi due fate il palo e andate di sotto.”
A queste parole le due ragazze
iniziarono a protestare piuttosto rumorosamente.
“Shh, in
nome del cielo, ragazze, fate silenzio! Abbiamo bisogno che voi due ci avvisiate, in caso qualcuno venga su. Vi racconteremo tutto parola per parola, promesso” Fred mandò via le due
ragazze e si voltò per guardare Damien e Ron che
avevano fatto scivolare quattro Orecchie Oblunghe sotto la porta.
“Perfetto.”
I quattro ragazzi attaccarono
rapidamente il pezzo di Orecchia Oblunga alle loro stesse orecchie e iniziarono
ad ascoltare il fiero litigio che si stava svolgendo nella stanza.
“…sgattagliolare
via nel bel mezzo della notte! Onestamente, Harry, hai un desiderio suicida?”
La voce arrabbiata di James era un ronzio nelle orecchie.
“L’unico desiderio che ho è
andarmene da questo miserabile buco dell’inferno e tornare a casa!”
Damien sentì il suo cuore saltare un
battito. Quella voce era stranamente simile alla sua. Percepì i capelli della
nuca che si rizzavano.
“Tutto questo è raccapricciante”
pensò.
“Casa! Harry, quand’è che
accetterai che questa è la tua casa, la tua vera casa?”
James suonò estremamente esausto,
come se avesse trattato quel punto precedentemente.
I quattro ragazzi condivisero
un’occhiata prima di continuare ad ascoltare. Almeno questo confermava che
“Harry” era un membro della famiglia Potter.
“Mai! Non importa quanto a lungo
mi costringerai a restare qui, non la chiamerò mai casa! Quindi puoi
semplicemente smettere di provare, Potter!”
Damien emise un piccolo singulto. Perché
questo ragazzo aveva appena chiamato così suo padre? Damien
guardò i ragazzi Weasley, che sembravano abbastanza perplessi.
“Ti avviso, Harry, non parlarmi
mai più in questo modo, hai capito?”
Damien avrebbe potuto dire che suo padre
stava parlando a denti stretti.
“Non è mai un buon segno” pensò.
“Per esempio? Non ho detto nulla
di sbagliato, stavo solo affermando i fatti!”
Il ragazzo chiamato Harry rispose
con la stessa rabbia.
“Sai benissimo cosa intendo, se
non puoi chiamarmi in nessun altro modo allora almeno non riferirti a me come
‘Potter’, visto che sei un Potter allo stesso modo, dopotutto!”
Prima che Damienpotesse ascoltare la risposta a questo sentirono un
urlo arrabbiato provenire dal piano di sotto.
I quattro ragazzi estrassero
velocemente le Orecchie Oblunghe dai loro orecchi e corsero al
secondo piano. Fecero giusto in tempo e si lanciarono in differenti
angoli della stanza, fingendo di essere impegnati con una cosa o l’altra. La
porta si aprì e Hermione e Ginny apparvero, molto
rosse e imbarazzate, attraversando la porta seguite dalla signora Weasley.
“Ragazzi! Cosa pensavate di fare,
mandare giù le ragazze così, non pensate alle conseguenze?” La signora Weasley
sembrava livida.
I ragazzi in questione lanciarono
un’occhiata alle ragazze e guardarono vergognosi la signora Weasley, fumante di
rabbia. Prima che qualcuno di loro potesse aprire bocca per dire qualsiasi
cosa, continuò.
“Hermione è stata qui solo una
volta! Come avete potuto chiederle di andare a trovarvi del cibo, onestamente!
Vi abbiamo detto che avreste avuto la cena dopo la riunione, solo che voi non
mi ascoltate mai.”
I quattro ragazzi si guardarono e
poi si voltarono a osservare le due ragazze che stavano arrossendo imbarazzate
di fianco alla signora Weasley.
“Scusa mamma”, mormorò Ron mentre gli altri annuivano, d’accordo.
La signora Weasley lascio la
stanza, promettendo loro che la cena sarebbe stata
pronta entro mezz’ora. Una volta che se ne fu andata i quattro ragazzi si
misero intorno alle ragazze.
“Vi abbiamo mandato a cercare
cibo!” chiese Ron a Hermione.
“Beh, non abbiamo concordato
nessuna scusa, così siamo dovute uscire fuori con una a caso.”rispose Hermione, sembrando ancora molto rossa.
“Ed è stato il meglio che siete
riuscite a fare?” giunse la voce sarcastica di Fred.
“Oh, chi se ne frega! Ci ha
pensato, no? Ora diteci, cosa avete sentito? Chi è questo ragazzo?”
Ginny guardò con entusiasmo i quattro
ragazzi.Ci vollero meno di cinque
minuti per raccontare loro esattamente cosa avevano sentito. Le due ragazze
sedettero in silenzio, ascoltando la conversazione avvenuta tra questo ‘Harry Potter’e
James Potter.
Hermione fu la prima a parlare.
“Quindi questo Harry Potter ha
detto che era costretto a rimanere qui?” chiese a Ron.
Ron annuì, sembrando parecchio
confuso.
“E’ solo che non aveva alcun senso
il modo in cui stava parlando al signor Potter…sembrava proprio arrabbiato con
lui.”
“Già, e cos’era tutta quella
storia del ‘desiderio suicida’?
Perché qualcuno dell’Ordine dovrebbe voler provare a far del male a tuo
cugino?” chiese Fred a Damien.
Damien guardò Fred con uno sguardo
allarmato.
“Mio…mio cosa?”
chiese, confuso.
“Beh, dev’essere tuo cugino. Chi
altro potrebbe essere?” rispose Fred.
Damien ci pensò su. Aveva senso. Era
possibile che quello fosse un parente perso da tempo di cui nemmeno i suoi
genitori sapevano nulla, fino ad ora? Era probabilmente per questo che non
l’avevano mai detto a Damien. Perché lo avrebbero
tenuto all’oscuro di qualcosa, altrimenti?
Damien era perso nei suoi pensieri mentre il resto dei ragazzi faceva congetture
riguardo altre possibili spiegazioni che avrebbero potuto risolvere questo
mistero che circondava Harry Potter.
Nessuno era mai stato così vicino
alla verità.
XXX
Harry si sedette dalla parte
opposta rispetto a James. Si era messo comodo sul letto
mentre James misurava il pavimento, ancora intento a inveire su quanto
“sia pericoloso uscire di nascosto” e “perché Harry fosse determinato a farsi
del male.”
Harry stava iniziando a perdere
l’attenzione. Aveva letteralmente dato di matto quando
era stato costretto a tornare nella sua stanza, aveva litigato con James e gli
aveva urlato contro.
Tuttavia ora Harry si stava
stancando ed era solo infastidito da James.
“Perché non se ne sta zitto e
basta e non scompare!” pensò.
James smise di misurare il
pavimento e camminò verso Harry. Si fermò proprio di fronte al ragazzo dai
capelli corvini e si accovacciò per poter guardare Harry negli occhi…
“Harry, perché non riesci a capire
che non voglio che tu ti faccia del male?” disse James con la voce piena
d’emozione.
Harry lo guardò dritto negli occhi
e rispose.
“Perché?”
Harry osservò come James fosse sul
punto di abbattersi.
“Perché ti importa di cosa mi
succede? Non sono più tuo figlio, perché tu…”
Harry fu interrotto da un soffice
bussare alla porta. Lui e James alzarono lo sguardo sulla porta e videro Lily
infilare dentro la testa.
“Cosa è successo?” chiese quando vide lo sguardo ferito sul viso di James e
quello infastidito sul viso di Harry.
James si raddrizzò e guardò suo
figlio con occhi vitrei.
“Niente, parlavamo di una cosa.”
Harry guardò James, domandandosi
perché stesse mentendo. Distolse lo sguardo e iniziò a fissare fuori dalla finestra. Desiderava che i Potter,
semplicemente, se ne andassero.
Odiava la recita che stavano
portando avanti, fingendo di tenere a lui, raccontandogli un sacco di bugie su
quanto fosse mancato loro e quanto volessero proteggerlo.
Lo facevano star male di rabbia.
Chiuse gli occhi e cercò di tenere
a bada la rabbia.
“Bene, l’incontro è finito.
Silente vuole che tu e Harry scendiate di sotto così può aggiornarvi”.
Lily li stava osservando entrambi
con curiosità. Sapeva che c’era qualcosa in corso. James non si sarebbe perso
quella riunione per nulla al mondo, quindi perché era quassù a litigare con
Harry? Scosse leggermente la testa.
“Chiederò a James più tardi” pensò mentre seguiva James e Harry fuori dalla porta e poi
di sotto, alla riunione.
Seduti al tavolo con Silente erano
rimasti solo il signore e la signora Weasley, Remus e Sirius. Tutti gli altri
erano andati a casa.
Silente alzò lo sguardo sulle tre
persone che erano entrate. James sembrava molto ansioso e stanco e Harry
appariva semplicemente annoiato.
Silente ridacchiò lievemente tra
sé. Avrebbe veramente dovuto essere Harry a sembrare ansioso e preoccupato,
visto che la riunione era riguardo al suo futuro.
Silente fece loro segno di
sedersi. Una volta che i tre Potter si furono seduti Silente si schiarì la gola
e parlò.
“Sono sicuro che sei abbastanza
ansioso di sapere cosa è venuto fuori dalla mia
riunione con il Ministro” disse a Harry.
James annuì leggermente, mentre
Harry si guardava le mani, come se pensasse di vederle per la prima volta.
Silente continuò.
“Sono lieto di informarti che il
Ministro è d’accordo, per la maggior parte, con i miei suggerimenti.”
Fece nuovamente una pausa per
vedere se le sue parole avevano avuto alcun effetto su Harry.
Il ragazzo dai capelli corvini
continuava ad esaminarsi le unghie in maniera molto sfacciata e si stava
comportando come se non potesse sentire Silente.
“Ci sono alcune condizioni poste
con le quali io non sono interamente d’accordo, ma spero che le circostanze non
porteranno a doverle mettere in pratica.”continuò Silente.
Harry sospirò e alzò lo sguardo su
Silente.
“Sta pensando di dirci qual è il
suo piano supremo o dirà cose senza senso per tutta la notte?” chiese Harry,
mentre fissava gli occhi smeraldo in quelli blu mezzanotte di Silente.
Un sussulto collettivo si levò tutt’intorno al tavolo all’insolenza di Harry.
La signora Weasley aveva l’aria di
non voler niente di meglio che andare da Harry e prenderlo per un orecchio per
una maleducazione del genere.
Harry fece un sorrisetto
e continuò a fissare sfacciatamente Silente.
Il preside parve stordito per un
momento, ma si riprese in fretta e chinò leggermente la testa verso Harry.
“Le mie scuse, Harry. Avrei
davvero dovuto iniziare spiegando la natura dei miei suggerimenti. Molto bene,
te lo spiegherò ora.”
Era il realtà
felice di poter guardare Harry direttamente, invece della sua testa
china, poiché questo rendeva molto più facile dire quello che stava per dire.
“Vedi, Harry, ho fatto visita al
Ministro il giorno che sei arrivato qui. Ho spiegato
la tua vera identità al ministro Caramell e gli ho
chiesto di riconsiderare la sua decisione di consegnarti ai Dissennatori senza
processo. Ho spiegato la natura sensibile del modo in cui sei stato ingannato e
indetto a svolgere quelle azioni terribili e…”
Silente fu interrotto
quando Harry urlò: “NON E’ VERO! SAPEVO PERFETTAMENTE QUELLO CHE STAVO
FACENDO! COME SI PERMETTE DI DIRE CHE SONO STATO INGANNATO E PRESO IN GIRO DAL
MIO STESSO PADRE?!”
Harry si lanciò in avanti per
afferrare Silente per il collo. Immediatamente Sirius, Arthur
e James afferrarono il ragazzo e lo tirarono indietro, sulla sua sedia.
“Signor Potter, la prego di
trattenersi o lo faremo noi per lei” disse Arthur con
voce severa ad Harry che si divincolava.
Harry smise di dibattersi e diede
ad Arthur un’occhiata mortale.
Non aveva nessuna intenzione di
venir legato alla sedia.
Si sedette di nuovo e cercò di
scrollarsi di dosso la presa di James sul suo braccio, ma
James la serrò.
Silente era tranquillamente
rimasto seduto mentre Harry si sfogava. Non aveva
nemmeno battuto ciglio quando il ragazzo aveva cercato
di attaccarlo.
Si aspettava questo tipo di
reazione da Harry, ma non aveva nessuna intenzione di mascherare le sue parole.
Avrebbe detto ad Harry la verità sul suo così chiamato
‘padre’.
“Harry, capisco come ti devi
sentire in questo momento. Potresti pensare che stiamo
cercando di ingannarti e di condurti lontano dall’uomo che tu chiami padre. Ti
assicuro che non stiamo cercando di imbrogliarti. Stiamo in verità cercando di
portare a galla la verità. A te, ragazzo mio, è stato mentito per la maggior
parte della tua vita…”
Si fermò quando
vide Harry cercare di liberarsi da James e tentare di attaccarlo ancora una
volta. Silente Sospirò tra se.
“Così non sta funzionando” pensò.
Il preside guardò Harry di nuovo e
questa volta si sporse più vicino al ragazzo che si stava divincolando. Harry
smise di lottare con James e strinse gli occhi in direzione di Silente,
sfidandolo ad avvicinarsi.
“Ok,
Harry, non ne parleremo più, per ora. Ti prego di lasciarmi finire il mio
discorso su ciò che accadrà con te.”
Harry aprì la bocca per dire che
non gli importava quello che Silente aveva da dire e che probabilmente non
avrebbe fatto quello che gli era stato detto di fare in ogni caso. Tuttavia la
ferma presa sul suo braccio si strinse non appena aprì la bocca. Harry fece una
smorfia e chiuse di nuovo la bocca, non prima di aver lanciato un’occhiata a
James.
“E’ stato concordato che rimarrai fuori dalla custodia del Ministero. Non ci sarà nessun
processo così come non ci sarà alcun arresto”.
James lasciò andare Harry e si
sedette a bocca aperta.
Harry non sarebbe andato ad Azkaban! Non sarebbe stato accusato per omicidio! Quella
era probabilmente la cosa migliore che potesse
succedere.
James aveva sperato infinitamente
in un miracolo che avrebbe lasciato loro la custodia di Harry e che avrebbe in
qualche modo mantenuto il ragazzo fuori dalla portata
del Ministero. Tuttavia, nonostante tutto ciò suonasse meraviglioso, James
sapeva che non era la storia completa.
“Ci dev’essere un aspetto negativo”
pensò.
“Tuttavia, Harry, questo non
significa che sei libero di tornare a casa. Devi rimanere sotto la mia custodia
fino ai tuoi diciassette anni.” Silente osservò i
volti sconvolti di Harry e James.
“Come vedi questo era il mio
suggerimento al Ministro. Gli ho chiesto di lasciarti sotto la mia custodia. Sarei
responsabile per te.”
James interruppe Silente.
“Mi dispiace, Silente, ma come
puoi fare questo? Voglio dire, io e Lily siamo
responsabili per Harry. Siamo i suoi genitori! Se qualcuno deve prendersi cura
di Harry, dovremmo essere noi.”
James stava guardando Silente come
se fosse un traditore che cercava di portar via suo figlio.
“James, ragazzo mio. Questo è
esattamente quello che il Ministro non ha voluto. Harry con i suoi genitori, il
che potrebbe portare ad una fuga e ad un ricongiungimento con Voldemort.”
“Sono ancora intenzionato ad
andare a casa, sia s rimango con lei, sia con loro” sibilò Harry a Silente.
“Se non riesco a tornare a casa,
allora mio padre verrà a cercarmi.”
Silente gli
sorrise e disse, a voce molto bassa:
“Ecco perché, Harry, verrai ad Hogwarts.”
Harry si sedette, sconvolto. Cosa
stava pensando questo vecchio pazzo? Harry non poteva andare ad
Hogwarts. Sapeva che era impossibile scappare da lì e che era l’unico posto
dove suo padre non avrebbe mai potuto venire a
salvarlo.
Comunque, non si rendeva conto del
rischio che Harry avrebbe comportato?
Silente non avrebbe messo in
pericolo così l’intera scuola, no?
“Silente, com’è possibile?” James
suonava scioccato tanto quanto Harry.
“Beh, è possibile e il Ministro ha
dato il suo consenso affinché Harry sia iscritto al sesto anno ad Hogwarts.”
Silente sorrise degli sguardi
sconvolti che stava ottenendo.
“Ora vi potreste domandare perché il Ministro ha acconsentito a questo, perciò
lasciatemi spiegare. Sfortunatamente non è così semplice come sembra. Ci sono
delle condizioni poste contro tutto ciò. Harry rimarrà
sotto la mia custodia fino al raggiungimento del diciassettesimo anno di età. Se
per allora non avrà mostrato nessuna intenzione di tornare da Lord Voldemort
per lavorare come Principe Oscuro, allora sarà perdonato e non vi sarà alcuna
azione contro i suoi crimini. Sarà considerato come un caso di ICI, Imperio
Crimini Indotto.
Se ritornerà da Lord Voldemort o
mostrerà resistenza a vivere nel mondo magico come un mago rispettoso della
legge allora sarà accusato di tutti gli omicidi che ha commesso e probabilmente
seguirà una condanna a vita ad Azkaban. Potrebbero
persino dargli il Bacio, se fosse colpevole di tutte le accuse.”
Silente si fermò qui per guardare
i volti da cuore spezzato di Lily e James.
“E’ mia intenzione mostrarti,
Harry, l’errore del tuo giudizio, e lasciarti vedere il vero mondo magico per
quello che è. So che ti sono state raccontate molte cose su di me e su quali
sono le mie convinzioni. Ti sto dando la possibilità di vederle di persona.”
Guardò direttamente Harry mentre parlava.
Harry lo stava osservando con uno
sguardo interrogativo.
“Perché sei così deciso a
mostrarmi la tua idea? Cosa ti fa pensare che ti ascolterò?”
“Perché, Harry, non sei ciò che
sembri. Io posso vedere dietro la maschera che indossi. Posso vedere il vero te
dentro al Principe Oscuro. Non sei cattivo, anche se vorresti che noi lo
credessimo.”
Harry sbuffò e fissò Silente prima
di rispondere.
“Chi ha detto che sono cattivo?” Osservò
le espressioni confuse tutt’intorno prima di
continuare.
“Non ci sono buoni e cattivi, Silente, c’è solo il potere. Il potere è ciò a cui tutti mirano. Alla fine viene a chi è degno di averlo.
Voi potreste pensare che quello che ho fatto è
sbagliato. Beh, posso dire lo stesso di voi. Il vostro Ordine e il vostro
Ministero cattura un uomo, non importa delle conseguenze. Non esiteranno a
prenderlo a calci quando è a terra. Sono solo tanto spietati quanto qualunqueMangiamorte.”
Finì di parlare e guardò
direttamente Sirius, che stava arrossendo furiosamente. Sapeva che Sirius stava
ricordando il primo giorno della cattura di Harry. Come lui e Moody avevano tormentato Harry. Come Moody
lo aveva brutalmente preso a calci nelle costole già rotte.
Harry sorrise tra sé. “Ben gli
sta.” pensò mentre guardava l’uomo dai capelli neri
torcersi a disagio sulla sua sedia.
“Harry, le parole che dici non ti
appartengono. Voglio mostrarti la verità, poi potrai prendere la tua decisione.”
Silente era stupito di sentire
ancora le parole che gli erano state rivolte anni fa da un certo uomo dagli
occhi rossi.
Harry sbuffò ancora una volta.
“La mia decisione, fammi vedere…Azkaban o arresti domiciliari, già vedo l’ovvio vincitore!”
lo derise.
“Harry, sapevo che ti saresti
sentito così, ma mi dispiace dire che non hai nessuna voce in capitolo. Verrai ad Hogwarts il primo settembre, come tutti gli altri bambini
del mondo magico. Imparerai la verità di questa guerra.”
Silente iniziò a suonare stanco.
“E se mi rifiuto di venire con lei?”
domandò Harry, conoscendo già la risposta.
“Verrai lo stesso, in un modo o
nell’altro.”
C’era sicuramente un tono
minaccioso nella voce dell’anziano uomo.
“Bene! Ma come hai intenzione di
fermare gli altri bambini dal protestare contro la mia ammissione nella loro
stessa scuola? E riguardo ai loro genitori? Sicuramente nessun genitore sano di
mente vorrebbe i propri figli così vicini al Principe Oscuro.”
Harry era sicuro di aver messo
Silente con le spalle al muro. Silente si limitò a ridere e rispose.
“Beh, non è un problema, visto che
hai fatto a tutti noi un favore, nascondendoti dietro quella maschera d’argento.
Nessuno ha mai visto il tuo volto, perciò non conosceranno la tua identità. Alcuni
studenti che devono essere informati del tuo passato saranno incaricati di
mantenere queste informazioni segrete, oppure affrontare un’espulsione.”
Harry guardò il preside,
completamente incredulo. Era pronto a buttare dei ragazzini fuori
dalla scuola a calci, se avessero detto a qualcuno di Harry. Immaginò la
faccia del suo migliore amico. Draco avrebbe probabilmente saltellato intorno
all’intera scuola cantando “Harry è il Principe Oscuro”, e che “lui è l’erede
del Signore Oscuro” e “il suo migliore amico”.
Scosse la testa per schiarirsi le
idee.
“E se ho detto a qualcuno della
mia vera identità?” chiese, pensando di non poter subire la stessa sorte degli
altri studenti.
“Oh, sono sicuro che sarai in
grado di mantenere un segreto. Come sono sicuro che provi lo stesso di tutti
gli altri quando giungono al Bacio dei Dissennatori. Non
voglio che questo sia il tuo destino, Harry, ma se non mi lasci altra scelta
sarò costretto a consegnarti al Ministero, che ti sottoporrà al Bacio senza
esitazione.”
Silente sorrise a Harry, mentre
lui gli lanciava lo sguardo più velenoso di cui fosse capace.
“Beh, questo è tutto, farò meglio
ad andare. Farò in modo di inviarti la tua lista dei libri e gli altri
documenti presto, così sarai completamente preparato per il tuo anno
scolastico.”
Silente si alzò e si diresse verso
il camino.
Prima che Harry potesse
dire qualcosa James si alzò in piedi e chiamò Silente.
“Albus! Aspetta, ho una domanda”
Silente si voltò per affrontare
James e gli sorrise.
“Potremmo portare Harry a casa? Anche
solo per un giorno o due. Sai, a Natale o qualcosa del genere…” chiese con un
filo di voce.
Non poteva sopportare l’idea di
non vedere Harry per tanto tempo ancora. Aveva appena avuto Harry indietro e
ora suo figlio sarebbe stato portato via di nuovo.
“Naturalmente Harry può tornare a
casa per Natale, se è ciò che vuole. Sono sicuro che possiate discuterne
insieme a lui come una famiglia, a Hogwarts. rispose Silente con un luccichio negli occhi.
“Che cosa intendi?” chiese un
confuso James.
“Non l’ho menzionato, James? Vieni
ad Hogwarts anche tu.” rispose
Silente.
XXX
Lord Voldemort non era contento.
Erano passati sette giorni da quando suo figlio era
stato catturato da quel miserabile Ordine e non c’erano ancora miglioramenti
nel piano per salvarlo.
Gli era stato riferito che Harry
era detenuto presso il Quartier Generale dell’Ordine.
Questo lo preoccupava infinitamente. Sarebbe stato facile salvare Harry se fosse stato tenuto al Ministero o perfino ad Azkaban, ma se Harry era tenuto dall’Ordine, allora era
quasi impossibile riuscire ad arrivare a lui.
Voldemort pensò ad Albus Silente e
sentì la rabbia bruciare dentro sé. Spinse lontano
tutti i pensieri per il vecchio pazzo. Doveva arrivare ad
Harry. Aveva bisogno di suo figlio di nuovo al suo fianco.
Lord Voldemort non aveva mai
realizzato quanto dipendesse da Harry. Non solo per le
missioni, ma anche per la sua compagnia.
Quando Harry era molto più piccolo
soleva infastidire Lord Voldemort con i suoi infantili modi per richiamare l’attenzione.
In quei momenti Voldemort riusciva a trattenersi a malapena dal maledire quell’ignorante bambino.
Ma ora Voldemort realizzò che in qualche modo Harry era riuscito a strisciare
nel suo cuore e aveva fatto di se stesso una parte del Signore Oscuro.
Harry era diventato qualcuno di
cui Lord Voldemort aveva bisogno nella sua vita.
Se il Signore Oscuro avesse mai
perso Harry, ci sarebbe stato l’inferno da pagare.
Voldemort fu strappato ai suoi
pensieri dal bussare alla porta.
Con un gesto della mano la porta
si aprì per rivelare un Mangiamorte con lunghi
capelli untuosi.
Il Mangiamorte
si inginocchiò di fronte a Voldemort e attese il comando per potersi alzare in
piedi. Lord Voldemort salutò il suo Mangiamorte ‘spia’.
“Severus, spero che tu mi abbia
portato qualche utile novità riguardo mio figlio”.
Severus Piton rabbrividì
involontariamente. “Maledetto Silente che mi manda qui con notizie del genere”,
pensò.
Piton si tirò sul
dal pavimento e cercò di trovare il coraggio per dire al suo signore la
notizia.
“Ho notizie sul Principe Oscuro,
mio signore” iniziò Piton.
Lord Voldemort si alzò dal suo
trono e silenziosamente si avvicinò a Piton. Sovrastò il Mangiamorte,
immobile.
“Che notizie mi porti, Severus?”
“Mio Signore, il Principe Oscuro
sta per essere spostato in un’altra ubicazione.”
Piton esitò per un secondo,
maledicendo in silenzio Albus Silente.
“Mio Signore, il Principe Oscuro
andrà ad Hogwarts.”
Piton chiuse gli occhi e represse
le sue grida di dolore quando la maledizione Cruciatus lo invase.
Aveva sentito la Maledizione molte
volte prima di allora, per mano del suo Signore, ma non era mai stata così
intensa come lo era in quel momento.
“Merlino, spero che Silente sappia
quello che sta facendo”, fu l’ultimo pensiero ad attraversare la mente di Piton mentre si immergeva nell’incoscienza.
Capitolo 15 *** Brothers meeting for the first time ***
Disclaimer: Io non possiedo i personaggi di Harry Potter e tutto ciò che può essere riconosciuto appartiene a J KRowling. Nulla è stato scritto e tradotto a scopo di lucro. Questa storia è ispirata alla fanfic ‘A Shattered Prophecy’ di Project Dark Overlord.
Capitolo quindici Tradotto da Wynne_Sabia
Betato da SereILU
La signora Weasley salì al secondo piano per annunciare che la cena era pronta. I sei adolescenti erano ancora nel pieno della conversazione. Si diressero velocemente giù dalle scale. Passando, buttarono tutti uno sguardo dentro alla seconda stanza del primo piano, chiedendosi se il misterioso 'Potter' fosse ancora dentro o meno.
Damien sperava che non ci fosse. Sperava davvero che quel nuovo membro della sua famiglia sarebbe stato presentato a tutti durante la cena. Aveva convinto se stesso che, dato che la riunione dell'Ordine avrebbe avuto luogo quel giorno, i suoi genitori non erano stati in grado di presentarlo prima. Sicuramente quell'Harry si sarebbe unito alla famiglia per cena.
La delusione lo invase quando entrò in sala da pranzo: oltre ai suoi genitori, Sirius, Remus e il signor Weasley non c'era nessun altro.Damien scambiò uno sguardo cupo con Ron, entrambi i ragazzi avevano silenziosamente deciso di chiedere ai loro genitori informazioni a proposito del ragazzo nascosto al piano di sopra.
Damien si sedette di fronte a suo padre. Osservò per bene il suo volto stanco, che d'un tratto sembrava molto più vecchio. James stava conversando fitto con Sirius e Damien avrebbe potuto giurare di aver sentito menzionare la parola “Hogwarts” un paio di volte.
James e Lily si scambiarono un cenno nervoso. Erano entrambi preoccupati per Harry. James sarebbe andato ad Hogwarts. Avrebbe tenuto gli occhi fissi su Harry a tutte le ore, decisione nei confronti della quale Harry aveva espresso i suoi sentimenti in modo ben chiaro e aggressivo. Aveva smesso di gridare insulti a James e Silente solo grazie a un improvviso dolore alla testa. Si era afferrato la fronte e aveva urlato, chiaramente sofferente. Eppure, prima che chiunque potesse fare qualcosa Harry si era allontanato ed era tornato verso la sua stanza, rifiutando qualsiasi aiuto.
Damien spostò lo sguardo lontano dagli occhi ansiosi dei suoi genitori. Guardò i giovani Weasley e Hermione mangiare con entusiasmo, ma si sentì come se il suo appetito fosse svanito. Aveva precedentemente deciso di parlare in privato con i suoi genitori, ma in quell'istante realizzò che non c'era tempo migliore del presente.
“Papà.”
“Sì, Dami?”
Damien prese un profondo respiro per calmare i battiti del suo cuore.
“Chi è Harry Potter?”
Sul tavolo calò un completo silenzio. Era strano, dal momento che c'erano parecchie persone sedute intorno ad esso. Tutti avevano smesso di mangiare e stavano ora fissando James o Damien.
James era basito di fronte alla domanda di Damien. Alla fine riuscì a ritrovare la sua voce per chiedere:“Cosa?”
“Ti ho chiesto chi è Harry Potter.”
Damien non riusciva a capire per quale motivo tutti gli adulti lo stessero guardando con aria tanto seria.
“Ma come... dove hai sentito quel nome?”
Damien si stava notevolmente agitando. Aveva rivolto una semplice domanda e invece di dargli in cambio una altrettanto semplice risposta suo padre si stava comportando come se avesse appena pronunciato una parola assolutamente proibita. Damien tenne gli occhi fissi su suo padre mentre frugava fra le sue tasche e ne estraeva la vecchia pergamena che era la mappa di casa Black.
“L'ho visto a fianco di un puntino nero, parlava con un altro puntino nero che portava il tuo nome” rispose lui con lieve sarcasmo.
Damien vide sia sua madre che suo padre voltarsi a guardare Sirius, che in risposta sembrò farsi piccolo piccolo. Sirius evitò i loro sguardi e fissò il suo piatto. Sapeva che aver dato la mappa a Damien l'avrebbe messo nei guai un giorno o l'altro.
“Voglio sapere chi è. Perché è di sopra? E perché non mi avete mai parlato di lui?” chiese di nuovo Damien.
Guardò i suoi genitori mentre si scambiavano un'occhiata triste.
“Damien, volevamo parlartene quando avremmo avuto più tempo, ma sfortunatamente sono successe molte cose e non abbiamo mai avuto il tempo di dirti...” Lily si fermò, sembrava che non riuscisse a trovare le parole.
“Dirmi cosa?” Damien era parecchio spaventato adesso.
Qualcosa non andava. Si era aspettato che gli venisse detto che Harry era un loro lontano parente arrivato quella mattina, o che aveva intenzione di restare per qualche giorno. Non si aspettava che tutti si comportassero come se il cielo fosse appena caduto su di loro. Vide sua madre guardare a disagio la famiglia Weasley.
La signora Weasley capì al volo e si alzò velocemente, iniziando a spingere tutti fuori dalla sala da pranzo in modo che i Potter potessero avere un po' di privacy. Si alzarono e se ne andarono tutti, ma si lamentarono rumorosamente del fatto che anche loro volevano sapere cosa stava succedendo.
Una volta che nella stanza non fu rimasto nessuno eccetto James, Lily e Damien, gli fu rivelata la verità a proposito di Harry.
Damien restò seduto in shoccato silenzio mentre James e Lily gli spiegavano ogni cosa. Di come Harry fosse suo fratello maggiore, di come fosse stato rapito, di come credevano fosse morto. Provarono a descrivergli le difficili condizioni in cui era stato cresciuto, di come gli avessero lavato il cervello e gli avessero fatto credere di essere il Principe Oscuro, gli dissero che aveva commesso dei terribili crimini.
Sapevano che per Damien quello sarebbe stato un inferno. Era uno dei desideri più grandi di Damien, avere un fratello, e adesso che si era esaudito c'era la possibilità che quel fratello gli fosse portato via con crudeltà. Gli dissero anche che Harry aveva salvato il figlio di Madama Chips e dell'accordo di Silente con il Ministero. Con quella comunicazione in particolare volevano dare a Damien un po' di speranza, una remota possibilità che loro avrebbero potuto finire per essere una famiglia felice. Ma James ne dubitava in quel momento, dato che Harry non sembrava voler fare nemmeno un passo verso di loro.
Conclusero il racconto spiegandogli che Harry sarebbe andato ad Hogwarts con James come guardia. James controllò la reazione di Damien.
Il ragazzo di tredici anni se ne stava seduto sulla sua sedia, guardandosi le mani. Aveva lo sguardo sconvolto e non li aveva interrotti nemmeno una volta. Lily guardò James con preoccupazione.
“Damy, so che questo è un shock per te e che sarai arrabbiato con noi per non avertelo detto prima, ma davvero non volevamo dire nulla a nessuno finché non avremmo saputo come sarebbe stato il futuro di Harry. Siamo stati informati solamente alla riunione dell'Ordine di oggi a proposito della decisione di mandare Harry ad Hogwarts con tuo padre” Lily guardò Damien alzare lentamente la testa e guardarla dritta in faccia.
Senza dire nulla, il ragazzo si alzò e camminò verso la porta.
“Damien, dove stai andando?” chiese lei.
“Di sopra a vedere Harry” rispose Damien semplicemente, senza guardarsi indietro.
James e Lily si alzarono velocemente e raggiunsero Damien, bloccandolo prima che il ragazzo facesse in tempo a girare la maniglia.
“No Damien, non puoi andare di sopra!” urlarono entrambi.
“Perché no?” gridò Damien di rimando.
“Damien, lui... lui non è sicuro... non al momento” Lily si trattenne dallo scoppiare in lacrime.
“Mamma, è mio fratello; non mi farà del male.”
Damien lo affermò come se i suoi genitori fossero dei folli a pensare qualcosa del genere.
“Damy, hai ascoltato almeno una parola di quello che abbiamo detto? Harry non pensa a se stesso come una parte di questa famiglia. Non ti considererà come suo fratello, almeno non per ora.” James sentì la testa fargli male quando vide il volto di Damien rattristarsi davanti alle sue parole.
James e Lily sapevano quanto Harry potesse fare del male. Dopotutto erano rimasti con lui per quasi una settimana, sapevano che aveva trattato da schifo i suoi genitori e che probabilmente avrebbe fatto di peggio con suo fratello. Damien tentò di scacciare il dolore che aveva provato sentendo le parole di suo padre.
“Beh, forse se voi lo trattaste come una parte della famiglia sarebbe capace di accettarci” disse, rivolgendo a James uno sguardo accusatorio.
Il padre lo guardò confuso.
“Cosa intendi?” chiese.
“Tanto per cominciare, non chiudetelo in una stanza! E poi, non sarebbe giusto raccontargli qualcosa a proposito della famiglia? Scommetto che lo avete tenuto all'oscuro della mia presenza proprio come avete tenuto me all'oscuro della sua!”
James e Lily si scambiarono uno sguardo carico di umiliazione. Non avevano mai fatto parola di Damien con Harry e, ora che loro figlio glielo aveva fatto notare, rinchiudere Harry un una stanza sembrava una cosa molto crudele.
“Damien, non lo teniamo sempre chiuso in una stanza. Abbiamo dovuto farlo per questa riunione, alcuni membri dell'Ordine si sono dimostrati aggressivi nei confronti di Harry e lui non fa nulla per migliorare le cose!” James si riferiva in particolare a Moody.
Damien stava iniziando ad essere disperato.
“Mamma, papà, voi mi avete appena detto che ho un fratello e che si trova a pochi passi da me ma non posso incontrarlo! Non potete farmi questo! E' semplicemente crudele. Per favore lasciate che io lo veda” li pregò Damien.
James e Lily guardarono il loro figlio più giovane e sentirono il loro cuore spezzarsi davanti alla sua espressione disperata. Ma loro erano i genitori, loro sapevano cos'era meglio. Harry si era infuriato parecchio quando gli era stato detto che sarebbe stato costretto ad andare a Hogwarts sotto il controllo costante di James. Non era il momento di incontrare nessuno. Lily fece un respiro profondo e guardò Damien.
“No, Damien, e questa è la mia ultima parola. Non voglio sentire nient'altro su questo argomento. Finisci la cena e torna con i Weasley, incontrerai Harry più tardi.”
Damien non era mai stato così arrabbiato con i suoi genitori. Guardò prima uno e poi l'altra come per vedere se ci fosse anche solo una possibilità di ribattere, ma non ne vide.
“Quando lo incontrerò? A Hogwarts! Vi sembra giusto? Vedrò per la prima volta mio fratelloa scuola.Questo deve essere uno scherzo” concluse.
“Non stiamo scherzando, e al primo settembre manca soltanto una settimana. Ora finisci la cena e preparati per andare alla Tana!” Lily stava diventando dello stesso colore dei suoi capelli, e non era un buon segno.
Ma Damien aveva ereditato il suo temperamento orgoglioso e non aveva intenzione di calmarsi.
“BENE! Fate come volete! Le cose sono già complicate e voi le incasinerete ancora di più. Vedrò Harry per la prima voltainsieme a tutti gli altri, a scuola! Fantastico! Grazie tante!”
Detto ciò, il più giovane dei Potter si liberò con furia dalla presa dei suoi genitori, aprì la porta con uno strattone e corse nell'altra stanza, dove aveva avuto luogo la riunione dell'Ordine. Spalancò la porta e non si fermò nemmeno a guardare i volti sconvolti di Hermione e della famiglia Weasley mentre parlavano della vera identità di Harry Potter. Damien si diresse verso il camino e afferrò un po' di Polvere Volante. Prima che chiunque potesse dire qualcosa la lanciò nelle fiamme e ci entrò.
“La Tana!” disse a denti serrati e prima che qualcuno potesse fermarlo, venne trasportato alla Tana, vuota.
xxx
I giorni seguenti passarono senza grandi eventi. Damien era ancora arrabbiato con i suoi genitori e si rifiutava di parlare con loro. James e Lily avevano seguito Damien all'istante alla Tana quella sera, subito seguiti dai Weasley e Hermione. Damien li aveva ignorati e si era persino rifiutato di riconoscere che fossero lì.
“Fantastico, adesso sono in due!” aveva della James a Lily appena erano tornati al quartier generale.
I Weasley davvero non sapevano cosa dire o fare. Erano rimasti tutti piuttosto shoccati dalla vera identità di Harry Potter, ma al contrario di Damien non avevano alcuna voglia di incontrarlo. I giovani Weasley non erano affatto felici del fatto che il ragazzo che aveva fatto del male a così tante persone, e ne aveva anche uccise, si sarebbe recato con loro a Hogwarts senza essere punito per tutto ciò che aveva fatto. Inoltre, il professor Silente si era recato alla Tana il giorno dopo la riunione e aveva pregato i sei studenti di Hogwarts di comportarsi bene con Harry e cercare di farlo sentire il più a suo agio possibile.
Damien faceva del suo meglio per non perdere la pazienza. Il più era a causa di Percy Weasley: era stufo di ascoltare tutte le sciocchezze che Percy gli raccontava a proposito del “Principe Oscuro”. Percy lavorava per il Ministero e sembrava provare un immenso piacere nel riferirgli tutti i crimini commessi da Harry. Damien una notte non aveva resistito e gli aveva risposto con durezza.
“Sai una cosa, Percy? A me sembra quasi che Harry abbia fatto un favore al Ministero togliendo di mezzo tutti quei Mangiamorte dato cheil Ministero non ne era in grado!”
Quello l'aveva zittito. Ad ogni modo Damien non aveva potuto formulare alcuna scusa per difendere suo fratello quando si era arrivati a parlare della morte dei Paciock. Damien era amico di Neville e lo aveva distrutto scoprire che il responsabile del suo essere orfano era suo fratello. Il fatto era che Damien desiderava così tanto che le cose fra lui e Hary funzionassero che cercava di non pensare al fatto che era lui il Principe Oscuro. Era riuscito a mettere in secondo piano i crimini commessi dal Principe Oscuro, così ogni volta che Percy gli riferiva uno dei suoi crimini Damien non faceva altro che ripetersi 'A Harry è stato fatto il lavaggio del cervello, gli è stato fatto il lavaggio del cervello, probabilmente era sotto Imperio, gli è stato fatto il lavaggio del cervello.'
Nemmeno al quartier generale le cose miglioravano. Dopo l'incontro con Silente, Harry era tornato a rifugiarsi nella sua stanza. Non parlava con nessuno e appena poteva rivolgeva sguardi freddi e sprezzanti a James. James una sera andò a dormire afflitto, sospirando.
“Non so come potrò passare il mio tempo con Harry se lui è così freddo con me. Non credo che essere la sua guardia sia una così buona idea”
“Non dire così, James, Harry si aprirà con noi una volta arrivato a Hogwarts. Sai com'è. Quel posto riesce a tirare fuori il meglio da chiunque, aspetta e vedrai” cercò di confortarlo Lily.
xxx
“D'accordo, ricordate cosa dovete dire se la signora Weasley vi chiede qualcosa?” chiese Damien nervoso, guardando Ron.
“Sì” rispose lui.
“Bravo. Hermione, tu e Ginny dovete tenere la signora Weasley occupata con qualcosa, io sarò di ritorno presto, spero.” Damien osservò le ragazze mentre si scambiavano una sguardo preoccupato con Ron. Sospirò, conosceva la domanda che stavano per porgli.
“Damy, sei sicuro di volerlo fare?” chiese Ginny.
“Per la centesima volta, Sì! Voglio farlo. Non capite? Devo farlo. Non è possibile che io incontri mio fratello per la prima volta a Hogwarts.” concluse guardando con rabbia i suoi amici.
Sapeva che non era colpa loro ma non poteva fare a meno di urlar loro contro con frustrazione.
Era sicuro che la sua tecnica del silenzio avrebbe convinto i suoi genitori a lasciargli incontrare Harry, ma James e Lily gli avevano lasciato tenere il broncio e non avevano ceduto alle sue richieste. In quel momento mancava un giorno all'inizio della scuola e Damien doveva a tutti i costi incontrare Harry.
Damien analizzò mentalmente il piano per l'ennesima volta. Sarebbe andato a casa sua con la Metropolvere e avrebbe “preso in prestito” il Mantello dell'Invisibilità di suo padre, per usarlo per insinuarsi nel quartier generale. Avrebbe aspettato finché suo zio Sirius non fosse arrivato alla Tana, poi sarebbe tornato insieme a Sirius al quartiere. Sapeva che era impossibile entrare o uscire dal quartier generale senza uno dei membri dell'Ordine, perciò avrebbe indossato il Mantello e si sarebbe infilato nel camino insieme a Sirius in modo da esservi portato con lui. Una volta dentro, Damien avrebbe poi incontrato suo fratello per la prima volta.
Sentiva contemporaneamente dentro di sé l'eccitazione e una certa ansia, non voleva nemmeno pensare a cosa sarebbe successo se lo avessero scoperto. I suoi genitori si sarebbero arrabbiati da morire con lui, era sicuro che lo avrebbero rinchiuso a vita! Ma era anche vero che se non lo avessero scoperto c'erano buone speranza che riuscisse a parlare con suo fratello prima dell'inizio di Hogwarts. Il pensiero di incontrare suo fratello perduto gli impedì di abbandonare il suo piano. I suoi amici erano nervosi esattamente quanto lui e continuavano a fargli notare tutte le cose che avrebbero potuto andar storte.
Hermione gli aveva fatto notare che Sirius era un uomo intelligente e che probabilmente si sarebbe accorto che c'era qualcun altro nel camino.
Ron gli aveva fatto notare che sarebbe stato al sicuro una volta al quartier generale, ma come avrebbe fatto a tornare indietro?
Ginny continuava ad affermare che il piano non poteva funzionare, dato che il quartiere doveva per forza essere protetto dall'interno, soprattutto ora che c'era Harry.
Damien aveva ignorato tutti quanti e aveva detto che, nel peggiore dei casi, avrebbe confessato tutto ai suoi genitori per poi subirne le conseguenze.
Si alzò e si preparò per andare a casa sua. Aspettò con la mano piena di Polvere Volante, era rimasto fermo davanti al camino per soli dieci secondi quando ricevette il segnale.
“IN NOME DI MERLINO! FRED! GEORGE! COSA AVETE COMBINATO?” gridava la voce della signora Weasley al piano di sotto.
Damien non perse un attimo, lanciò la polvere volante ed entrò fra le fiamme verdi.
“Godric's Hollow!” affermò chiaramente, e in un attimo era sparito.
Ron, Hermione e Ginny rimasero per un istante fermi a osservare il punto in cui Damien era fino a pochi attimi prima. Tutti e tre pregavano perché il piano funzionasse.
Poi si voltarono e corsero giù per le scale per scoprire quale fosse la distrazione ideata da Fred e George. Quando entrarono, la signora Weasley stava ancora gridando addosso ai gemelli. Ron, Hermione e Ginny faticarono a trattenere le risate quando videro cosa era successo: a tutti i piatti erano cresciute delle piccole zampe, e ora correvano in giro per la cucina, i cucchiaini lottavano contro le forchette e la teiera stava spargendo tè sopra alle piante, che cercavano invano di scappare dal liquido bollente. Fred e George erano in pieni in mezzo al caos e si sorridevano a vicenda, mentre la signora Weasley lanciava ogni sorta di incantesimo nel tentativo di tenere sotto controllo la situazione. I cinque ragazzi si guardarono l'un l'altro e convennero silenziosamente che Damien era riuscito ad arrivare a Godric's Hollow, sperando che quella distrazione tenesse la signora Weasley occupata il tempo necessario perché lui prendesse il mantello e tornasse indietro.
Per fortuna una mezz'oretta più tardi Damien entrò nella cucina, e la signora Weasley stava ancora urlando contro Fred e George, che cercavano di convincerla del fatto che loro stavano solo provando a far sì che i piatti si lavassero da soli e che il tè si preparasse autonomamente, così che lei avrebbe potuto riposarsi. Damien strizzò l'occhio ai gemelli e si sedette a tavola, il mantello ben ripiegato e al sicuro nella tasca interna della sua camicia. Tutto ciò che doveva fare ora era aspettare che Sirius arrivasse per dar loro i biglietti dell'Espresso per Hogwarts.
Erano più o meno le sette di sera quando Sirius fece la sua comparsa. Damien guardò il suo padrino mentre rideva e chiacchierava animatamente con i giovani Weasley, sentendosi un po' geloso. Aveva messo il muso anche con Sirius, oltre che con i suoi genitori, perché era convinto che il suo rapporto con lui fosse tanto forte da imporre a Sirius di andare da lui per dirgli la verità a proposito di Harry. Sirius in quei giorni aveva provato a parlare con Damien, ma senza ottenere alcun successo, quindi quando quel giorno era arrivato, Sirius aveva semplicemente rivolto un gran sorriso al suo figlioccio, senza provare a parlarci. Pensava che fosse più giusto aspettare che Damien tornasse a parlargli non appena lo avesse perdonato.
E Damien, quella sera, prese un gran respiro e si voltò verso Sirius.
“Zio Sir, potresti passarmi le patate?”
Sirius smise di parlare e guardò il ragazzo, che dovette sforzarsi davvero per non scoppiare a ridere davanti alla sua espressione. Sirius prese le patate e gliele passò con tanto entusiasmo che alcune caddero fuori dalla ciotola e rotolarono sul tavolo.
“Grazie” disse Damien sorridendo, per poi prendere la ciotola e piazzarla davanti a sé.
Sirius sembrava molto felice del fatto che il suo figlioccio era tornato a parlargli.
Dopo cena uscirono tutti per giocare un po' a Quidditch. Sirius e Damien si sedettero sotto al portico e osservarono gli altri cinque ragazzi mentre si libravano in cielo, gridandosi di giocare correttamente.
“Adoro il Quidditch” sussurrò Sirius.“Lo sa, Dami che io e tuo padre siamo diventati amici proprio sul campo da Quidditch di Hogwarts?” gli chiese poi.
“Sì, lo so. Tu e papà mi avete già raccontato quella storia milioni di volte.” rispose Damien con un sorriso.
“Oh, scusa... è solo che è proprio una bella storia.”
“Zio Sir, avete già raccontato la storia a Harry?” chiese Damien, mantenendo lo sguardo fisso sul volto dell'uomo per poter osservare la sua reazione.
Come si aspettava gli occhi si Sirius si oscurarono e il sorriso svanì dal suo volto.
“No, non sono ancora riuscito a farlo.” rispose, guardando per terra.
“A fare cosa, a raccontare a Harry la storia o a parlargli in generale?”. Damien non avrebbe voluto arrabbiarsi con il suo padrino, ma faticava seriamente a trattenere le sue emozioni.
“Damien, non è come pensi. Abbiamo provato tutti a parlare con Harry, ma lui non vuole conoscerci. Ci ignora completamente, e le poche volte che mi ha rivolto la parola è stato per dirmi cose come 'esci' o 'vattene', quindi non credo che gli piacerebbe ascoltare alcun tipo di storia raccontata da uno di noi” Sirius aveva una voce così abbattuta che Damien sentì subito la sua rabbia svanire.
“Scusami” biascicò. Sentì il suo padrino avvolgergli le spalle con un braccio, così lasciò che la sua testa si appoggiasse al petto di lui e chiuse gli occhi per un momento.
Si stava sentendo in colpa per il suo piano. Non poteva ingannare Sirius e andare con lui al quartier generale, se lo avessero scoperto anche il suo padrino sarebbe finito nei guai. Scacciò via quei pensieri e aprì gli occhi, doveva farlo. Se lo avessero scoperto ne avrebbe dato la colpa ai suoi genitori, perché erano loro ad impedirgli di vedere Harry prima dell'arrivo a scuola. Borbottò una buonanotte a Sirius e rientrò nella Tana.
Damien indossò il mantello di suo padre ed entrò nel camino della sala da pranzo, sapeva che era l'unico ad essere usato da Sirius. Ringraziò Merlino del fatto che fosse un camino ampio, con cui potevano tranquillamente viaggiare due persone. Si schiacciò contro uno dei muri di pietra per far sì che Sirius non si scontrasse con lui entrando a sua volta. Dovette aspettare dieci minuti prima di udire Sirius che salutava tutti quanti.
Damien trattenne il respiro: “È il momento”, pensò. Si spinse ancora più contro il muro quando Sirius entrò nel camino e trattenne un urlo quando i suoi vestiti lo sfiorarono. Pregò perché lui non se ne fosse accorto, e per fortuna Sirius era ancora impegnato a parlare con il signor Weasley. Damien stava sudando freddo, le sue gambe tremavano per l'agitazione. Alla fine Sirius smise di salutare e gettò fra le fiamme una manciata di Polvere Volante gridando:
“GRIMMAULD PLACE N.12”
Damien sentì quella spinta familiare che tentava di sollevare il mantello e così lo trattenne, in modo che non volasse via. Fortunatamente riuscì anche a non ruzzolare fuori dal camino quando arrivò a destinazione dopo Sirius. Rimase fermo nel camino per qualche istante, osservando Sirius che si toglieva la giacca e usciva velocemente dalla stanza. Quando se ne andò, finalmente Damien smise di trattenere il respiro.
'Non posso crederci, ce l'ho fatta! Sono entrato nel quartier generale senza essere scoperto' pensò Damien.
'Probabilmente in futuro dovrei farlo notare a mio padre, se un ragazzino di tredici anni è in grado di entrare nel quartiere con un Mantello dell'Invisibilità, allora probabilmente l'Ordine ha bisogno di migliori misure di sicurezza' disse a se steso mentre usciva dal camino.
Prima di salire le scale Damien attese più o meno un minuto. Il suo cuore batteva furiosamente e non riusciva a frenare il tremolio eccitato delle sue gambe mentre lentamente saliva al primo piano. Pregò perché Harry fosse nella stanza e perché essa non fosse chiusa a chiave. Se Harry si trovava in un'altra stanza Damien non l'avrebbe mai trovato, visto che sua madre gli aveva sottratto la mappa di casa Black.
Si fermò di fronte alla stanza di Harry. Gli mancò il respiro, e dovette sforzarsi per raccogliere aria e riempire i polmoni. Poggiò una mano sulla maniglia e la spinse leggermente verso il basso. La porta si aprì cigolando e Damien per poco non gridò dalla gioia.
'E' il momento, finalmente potrò conoscere mio fratello maggiore' si disse mentre lentamente apriva la porta. Fece capolino nella stanza con la testa, aveva ancora addosso il mantello.
La stanza era vuota.
Damien entrò nella stanza e chiuse la porta dietro di sé, silenziosamente. Si guardò intorno, ma nella stanza non c'era proprio nessuno. Damien tolse il mantello e lo lasciò scivolare a terra.
“Maledizone” sussurrò.
Non poteva crederci. Dopo tutti i suoi piani, dopo tutti i rischi che aveva corso, alla fine non era riuscito a incontrare Harry. Gli veniva da piangere per la delusione. Stava per prendere il suo mantello e uscire quando notò degli oggetti sparsi sulla scrivania nell'angolo. Curioso com'era, Damien si avvicinò. Vide molti libri, piume e pergamene sparsi in giro, c'era anche una divisa di Hogwarts appoggiata sulla sedia.
Damien afferrò uno dei libri sul tavolo e se lo rigirò tra le mani per leggere il titolo: “Arti Oscure e Incantesimi Proibiti”. Non sembrava affatto un libro avanzato di Difesa contro le Arti Oscure. Si chiese chi potesse aver dato a Harry un libro del genere ed iniziò a sfogliare le pagine, conteneva istruzioni di quelli che sembravano incantesimi molto complicati e difficili movimenti di bacchetta. Iniziò a leggere le prime righe, coinvolto dalla curiosità, ma improvvisamente sentì una mano afferrargli la spalla e costringerlo a voltarsi.
Istantaneamente Damien lasciò cadere il libro e si voltò per trovarsi faccia a faccia con un Harry dall'aria furiosa. Damien, semplicemente, guardò il volto di suo fratello. Era paralizzato dallo stupore, osservò Harry mentre lasciava andare la sua spalla e gli rivolgeva uno sguardo esaminatore. Harry trafisse le iridi castane di Damien con i suoi occhi verde smeraldo, prima di chiedere:
Chi vi parla è Unbreakable_Vow, una delle traduttrici di questa storia magnifica. Chiedo perdono per il ritardo, purtroppo vari impegni hanno occupato quasi tutto il mio tempo ^^'
Vi auguro buona lettura - con i dovuti ringraziamenti a e i l i s per il betaggio e la precisazione che, ovviamente, traduco solo per diletto: non mi sognerei mai di ricavarci un solo centesimo da qualcosa che non mi appartiene come il bellissimo mondo di Harry Potter!
16. Sort of a Family
Damien rimase fermo di fronte a Harry. 'Merlino, sembra proprio papà' pensò fra sé, anche se in tutta la sua vita aveva visto solo un paio di volte suo padre così arrabbiato come appariva Harry in quell'istante. Aprì la bocca per rispondergli.
"Ehm... ciao Harry... io sono Damien"
Harry alzò le sopracciglia e rispose a Damien con tono freddo.
"E questo dovrebbe significare qualcosa per me?"
Damien arrossì. I suoi genitori avevano avuto tredici anni per raccontargli di Harry; ovviamente, non avrebbero mai parlato a Harry di lui in una sola settimana.
"Mi dispiace, ma non credo sia altro modo per dirtelo se non così... ehm... io sono Damien Potter, tuo... tuo fratello" concluse debolmente.
Damien sperò di aver considerato accuratamente la questione. Aveva progettato l'intera parte del piano 'andare al quartier generale' ma non aveva dedicato alcun pensiero a cosa avrebbe in effetti detto a Harry.
Vide che la sua rivelazione aveva causato un'espressione di puro stupore negli occhi dell'altro. Durò solo un attimo prima che Harry la nascondesse velocemente in rabbia - di nuovo.
Fece un passo verso il ragazzo e gli sibilò "Non sono tuo fratello!"
Damien rimase sbalordito. Gli era già stato detto dai suoi genitori e dal suo padrino che Harry non si considerava come parte della famiglia Potter, ma Damien aveva pensato che avessero solo esagerato. In quel momento si rese conto di quanto danno fosse stato arrecato a Harry ed era evidente che il loro rapporto avrebbe necessitato di un sacco di lavoro. Fece un respiro profondo e rispose a Harry
"Solo perché ti senti in questo modo non vuol dire che non sia vero."
Harry lo guardò appena: non riusciva a credere al coraggio di quel ragazzo. Continuò a fissarlo per un po' prima di allontanarsi da lui. Iniziò a raccogliere i suoi libri e i calamai di ricambio, comprendendo che ignorare il ragazzino sarebbe stata la soluzione migliore. Sperando che se ne sarebbe andato. Sentiva che sbatterlo fuori dalla stanza non avrebbe funzionato, dato che non era in vena di sentire un altro lungo sermone dei Potter.
Damien vide come Harry prendeva le sue cose e si avvicinava al letto. Notò un piccolo baule poggiato alla base. 'Come mi è mancato' pensò, prima di avvicinarsi a Harry.
"Harry, non credi che dovremmo parlare?"
Harry digrignò i denti. Odiava quando qualcuno gli diceva cosa dovesse fare. Voltò il viso verso il ragazzo.
"No, non penso che dovremmo parlare, dato che non abbiamo niente da dirci. Ora perché non fai il bravo bambino e ti levi dalle palle?"
Invece di essere ferito o offeso, il volto di Damien si aprì in un sorriso enorme. Harry sembrava sorpreso.
"Un bravo bambino? Oh, non lo sono affatto. Se pensi che sia così allora aspettati una bella sorpresa.” Ridacchiò.
Harry stava assumendo una delicata sfumatura di rosa mentre la sua rabbia repressa cominciava a ribollire.
"Ascolta ragazzino! Non sono nel mio migliore stato d'animo ora, dunque, se ci tieni alla tua vita, faresti bene ad andartene al diavolo!" La voce di Harry era tremula dalla rabbia che scorreva dentro di lui.
Damien semplicemente rise di nuovo, causando in Harry la capacità di riuscire a stento a trattenersi dallo strozzare il ragazzo.
"Merlino Harry, sono solo di tre anni più piccolo di te e mi stai chiamando 'ragazzino'. Puoi semplicemente chiamarmi 'Damy' come fanno tutti gli altri."
Harry aveva sentito abbastanza. Si avvicinò, lo afferrò per l'avambraccio e lo trascinò stordito verso la porta. La aprì violentemente, prima di sbattere il ragazzo fuori e richiuderla. Harry aveva appena raggiunto il suo letto quando la porta si aprì e Damien tornò di nuovo dentro, con un sorriso enorme sul viso.
Harry ringhiò in un modo che avrebbe reso orgoglioso Sirius.
"Forse non hai capito quel piccolo gesto perciò lascia che te lo spieghi chiaramente, ESCI FUORI DALLA MIA STANZA!" urlò.
Damien guardò Harry e il suo sorriso, se possibile, divenne ancora più ampio. Harry era convinto a quel punto che ci fosse qualcosa di sbagliato in quel ragazzo.
"Sei mentalmente malato o stai solo cercando di infastidirmi?" chiese Harry a denti stretti.
"No, è solo che, beh, era una cosa molto 'da-fratello-maggiore' da dire" rispose Damien, continuando a sorridere stupidamente.
Ad un Harry dall'aspetto confuso Damien spiegò:
"Sai, cose come 'esci fuori dalla mia stanza' e 'levati dalle palle'. E' proprio il tipo di cosa che direbbe un fratello maggiore."
Harry stava guardando Damien come se gli fossero spuntate le corna in testa.
"Sei completamente pazzo!" disse Harry al tredicenne. Damien si strinse appena nelle spalle e rispose:
"Forse, ma sai che ho ragione, sulla cosa del fratello maggiore"
Harry strappò via il suo sguardo dal 'ragazzo pazzo' nella sua stanza e continuò ad imballare le sue cose nel piccolo bagaglio. Damien si avvicinò e si fermò accanto a Harry.
"Non riesci a comprendere, Potter? Voglio che tu te ne vada" disse Harry senza guardare il ragazzo accanto a lui.
Damien ignorò semplicemente le istruzioni di Harry ed indicò la pila di penne e libri poggiata sul letto.
"Che ci fai con tutta questa roba?"
Harry smise di preparare il bagaglio e si voltò per affrontarlo.
"Non sono affari tuoi quello che sto facendo. Ora hai intenzione di lasciarmi in pace o sono costretto a buttarti fuori di nuovo?"
Damien non lo stava prendendo sul serio e questo cominciava a infastidire Harry. Inclinò la testa da un lato e lo guardò.
"Sai che non sei affatto quello che mi aspettavo" disse con tono pacato.
Harry alzò le sopracciglia.
"Davvero? E che cosa ti aspettavi?" chiese.
"Beh, con tutte le storie che ho sentito raccontare sul Principe Oscuro, ho pensato che fossi più, non so, aggressivo" terminò, ancora fissando il volto di Harry.
Harry pensò di aver capito male.
"Cosa? Più aggressivo? Pensi che sia stato gentile con te fino ad ora? Cosa c'è di sbagliato in te?" Harry stava seriamente contemplando l'idea che quel ragazzino non stesse bene di testa.
"No, non sei stato carino ma neanche così orribile. Voglio dire, tutto quello che hai fatto è stato gridare contro di me e buttarmi fuori dalla stanza. Avresti potuto fare molto peggio, come farmi male fisicamente." Sul volto di Damien nacque un piccolo sorriso, mentre Harry si rendeva conto di ciò che il ragazzo aveva appena fatto.
Damien era stato involontariamente fastidioso con Harry e aveva capito che il cosiddetto Principe Oscuro non gli si era scagliato contro o gli aveva fatto del male. Harry era appena stato inavvertitamente testato e sapeva di essere stato colto in fallo.
"Non faccio male ai bambini," disse Harry in tono di sfida.
"Così ho sentito," rispose Damien, in un ovvio riferimento al salvataggio dei bambini di Madama Chips.
Prima che Harry potesse rispondere sentì bussare forte alla porta. Immediatamente Damien saltò per lo spavento e corse verso il mantello steso a terra, mentre Harry lo osservava armeggiare con questo e gettarselo addosso. Fu sorpreso nel vedere il ragazzino svanire –apparentemente- nel nulla.
'Figo quel mantello' pensò Harry mentre vedeva la porta aprirsi e James e Lily entrare nella stanza. Harry gettò loro uno sguardo torvo e voltò loro le spalle, ignorandoli completamente. Continuò ad imballare il resto dei suoi beni. Sentì James avvicinarglisi da dietro. Harry si voltò a guardarlo.
"Allora, imballato tutto?" chiese James e Harry rabbrividì mentalmente nel sentire l'entusiasmo falso della sua voce.
"Tutto quello che serve," rispose Harry e girò attorno a James per farsi strada verso il bagno.
Sotto il mantello, Damien guardò nervosamente Harry girare intorno al suo papà e scomparire in un'altra stanza. 'Oh, così è lì che si trovava quando sono arrivato' pensò Damien.
Harry riapparve un attimo dopo trasportando diverse piccole fiale. Sembravano sonno-senza-sogni e qualche pozione per il sollievo dal dolore. Damien guardò Harry aggiungerle al bagaglio. Sperò che non lo mandasse via. Lui davvero non aveva desiderato gridare davanti a Harry.
Osservò come la sua mamma e il suo papà gli si avvicinassero, e vide suo padre mettergli una mano sulla spalla, per indicargli di smettere di fare il bagaglio. Harry si fermò e si voltò con uno sguardo annoiato sul viso.
"Harry, abbiamo bisogno di parlare con te" disse Lily in un filo di voce. Harry la ignorò soltanto e tornò al suo imballaggio.
"Harry, ti preghiamo di darci solo pochi minuti, poi potremmo aiutarti a riordinare il resto della tua roba." disse James. Allo stesso tempo Harry si voltò a guardarlo con uno sguardo truce.
"Ho già detto che non ho bisogno del vostro aiuto. Non ho bisogno di niente da voi. Posso badare a me stesso e posso farlo da solo il bagaglio" ribatté Harry ai suoi genitori dall'aspetto stordito.
Damien era stupito dal tono che Harry stava usando per parlare ai loro genitori. Non lo aveva usato di sicuro quando stava parlando con lui prima. Gli aveva detto cose sgradevoli, ma il suo tono non era neanche lontanamente stato così duro come quello.
James e Lily sembrarono riprendersi subito dalle parole di Harry, e ciò fece pensare a Damien che quella non fosse la prima volta in cui Harry aveva parlato loro in questo modo.
"Harry, non ho mai detto che tu abbia bisogno di qualcosa da noi. Stavo solo cercando di essere utile. Se riesci a gestire tutto da solo allora va bene. Volevamo solo dirti una cosa prima di partire tutti per Hogwarts domani" spiegò James.
Harry sembrò arrendersi e si sedette sul suo letto con un'espressione annoiata.
"Beh, andate avanti allora" disse ai suoi genitori.
James e Lily evocarono due sedie e si sedettero davanti a Harry. Damien si stava lentamente facendo strada verso la porta aperta. Questa era la sua possibilità di scivolare fuori e cercare di trovare un modo per uscire da lì. Sapeva che il signor Weasley era tenuto a fare presto una piccola visita e stava progettando di tornare con la Metropolvere alla Tana con lui nello stesso modo con cui era arrivato. Era quasi arrivato alla porta quando sentì il suo nome venir pronunciato da suo padre. Damien fermò un piede fuori dalla porta e si girò lentamente per ascoltare la conversazione tra i suoi genitori e il fratello.
"Avremmo voluto dirtelo prima, ma con tutto quello che da poco è successo non abbiamo mai avuto la possibilità. Volevamo parlarti di Damien. Hai un fratello, Harry" James si fermò per lasciare che Harry avesse una reazione.
Ma Harry rimase seduto lì con nessuna reazione visibile. La sua faccia era completamente inespressiva e non disse una sola parola. James e Lily si guardarono, a disagio. Avevano pensato che avrebbero ottenuto una qualche reazione da parte di Harry. Lily continuò un po' esitante.
"Damien ha tredici anni e frequenta il terzo anno a Hogwarts. Lo incontrerai domani. Avrebbe veramente voluto conoscerti prima di partire, ma abbiamo pensato che fosse meglio farvi incontrare direttamente lì" concluse.
Harry alzò lo sguardo e incontrò gli occhi verdi di Lily. Ora quell'adolescente dai capelli corvini aveva finalmente senso. 'Ecco perché il ragazzo si è nascosto sotto quel mantello. Si è intrufolato qui per incontrarmi contro la volontà dei suoi genitori' .
Harry tacque e ascoltò tutto ciò che James e Lily gli dissero di Damien. Harry sapeva che il ragazzo doveva essere all'ascolto e decise che l'occasione era troppo buona per perderla.
"Suona come un marmocchio noioso, viziato e fastidioso" disse Harry una volta che James e Lily avevano terminato il loro piccolo discorso sul figlio minore.
Damien arricciò il naso e guardò Harry, attraverso il suo mantello dell'invisibilità. Sapeva che Harry lo stava dicendo dato che sapeva che non poteva dire nulla per difendersi.
James e Lily sembravano un po' sbalorditi nel sentire Harry descrivere Damien in quel modo. Che cosa avevano detto che aveva fatto giungere Harry ad una conclusione del genere?
"Beh, può essere un po' viziato, ma Damien è un bravo ragazzo" disse Lily cercando di non essere troppo aggressiva nei confronti di Harry. Dopotutto Harry aveva finalmente reagito.
Damien rivolse lo sguardo sui suoi genitori. 'Non sono viziato!' pensò in silenzio fra sé.
"Mah, un 'bravo ragazzo', mi chiedo se lui sarebbe d'accordo con questo" disse Harry, questa volta con un piccolo sorriso sulle labbra. James e Lily si guardarono confusi. 'Di cosa sta parlando?'
"Beh, sì... ehm... così, volevamo solo per dirvi di fare attenzione a Damien. Probabilmente vorrà parlarti senza tregua. E' molto eccitato all'idea di aver un fratello maggiore" disse Lily con un sorriso sul volto.
"Gli avete parlato di me?" chiese Harry guardando direttamente James.
"Abbiamo dovuto dirglielo, ma lui l'ha presa sorprendentemente bene" disse James.
Silenziosamente apprezzò il fatto che Harry fosse così reattivo a lui e Lily oggi. 'Mi chiedo perché' pensò, ma poi gettò via i suoi dubbi. Era sufficiente che Harry stesse parlando con loro, non importava quale fosse il motivo.
"Pensavo che lo aveste avvisato di stare lontano da me, dopotutto non è sicuro" disse Harry con un sorrisetto. Gli occhi di Harry avevano uno strano bagliore in quel momento. Guardò dritto in quelli di James.
James sentì il suo temperamento salire, ma cercò velocemente di controllarlo.
"Harry, lui è solo un ragazzo. Non vuole farti del male. Gli diremo di non disturbarti troppo, ma non tollereremo alcuna violenza nei confronti Damien" James cercò di non sembrare troppo minaccioso, ma questo doveva essere detto.
Harry alzò un sopracciglio e si appoggiò sul letto. Sorrise a James prima di parlare.
"Ora, Potter, era una minaccia? Ho pensato che avessi capito cosa pensassi sulle minacce, e inoltre da quando hai iniziato a non tollerare la violenza?"
James era confuso. Di cosa stava parlando Harry? Solo perché era un Auror non significava che godeva attivamente della violenza. Prima che potesse aprire la bocca per chiedere a Harry cosa volesse dire, un forte rumore di schianto fece scattare in piedi lui e Lily.
Accanto alla finestra, c'era un grande vaso che era stato in qualche modo rovesciato e si era rotto in modo spettacolare. James aveva sentito distintamente dei passi frettolosi accanto ad esso. A James occorse solo un momento per capire cosa stava succedendo. Si alzò di scatto e tirò fuori la sua bacchetta e urlò.
"ACCIO MANTELLO DELL'INVISIBILITA'!"
Subito apparve un mantello proprio di fronte la porta e arrivò direttamente nella mano tesa di James. James e Lily videro il loro figlio più giovane in piedi di fronte a loro, che li guardava timidamente.
"Ehm... ciao a tutti" disse Damien, con uno sguardo da cui era chiaro capire che stava sperando di arrivare a vedere il domani.
Harry alzò gli occhi e distolse lo sguardo dal ragazzo in piedi davanti alla porta.
"Dilettante" mormorò sottovoce mentre James e Lily cominciavano a gridare in maniera incontrollata al povero ragazzo.
xxx
Un'ora dopo le urla non si erano ancora arrestate e Harry stava per avere mal di testa. Erano tutti nella sua stanza e Damien era stato costretto a sedersi di fronte ai suoi genitori furenti. Harry aveva trovato molto divertente la scena all'inizio, ma ora cominciava a scocciarsi. 'Dio, non ha fatto nulla di male' pensava Harry mentre guardava James gridare al ragazzo. Harry trovava difficoltà ad ignorare le voci rabbiose.
"...mai si sarei aspettato che tu facessi qualcosa di così stupido! ...i Weasley sono indignati per il tuo comportamento ...dovrai scusarti!" la voce di James riecheggiava nella grande sala.
Fu l'ultima frase che tirò Harry via dal suo stordimento. Guardò la faccia rossa di James mentre continuava a minacciare il ragazzo con delle punizioni. Harry sentì una strana bolla di rabbia dentro di lui. 'Quando è troppo è troppo,' pensò. Nemmeno rifletté sul perché si sentiva arrabbiato. James non lo aveva minacciato con castighi, perché gli sarebbe dovuto importare di quello che James faceva con Damien? Per un motivo a lui stesso sconosciuto Harry si tirò in piedi e caricò verso il divano in cui James e Lily si trovavano con Damien.
"Penso che ascoltarti sbraitare per l'ultima ora possa essere una punizione sufficiente" disse Harry a James.
James, Lily e Damien guardarono Harry con analoghe espressioni confuse sui loro volti. James fu il primo a riprendersi.
"Harry, non hai davvero voce in capitolo in questo quindi, per favore, rimanine fuori."
Harry tese un sopracciglio alla risposta di James, ma non disse niente.
James si trovava già in difficoltà a trattare con Damien senza Harry lo facesse sentire in colpa. Odiava punirlo, ma dopo la prodezza che aveva compiuto, doveva essere disciplinato.
James volse lo sguardo da Harry a Damien. Il tredicenne lo stava ancora fissando, apparentemente in stato di shock per il fatto che suo fratello si fosse scomodato per lui.
"Damien, sono veramente deluso da te. Hai corso un rischio inutile per venire qui. Tuttavia, poiché tutti noi siamo in partenza per Hogwarts domani, la tua punizione sarà decisa in seguito."
"Papà, io non credo che tu sia molto giusto. Non ho corso rischi inutili venendo qui, ed è solo colpa vostra se questo è accaduto" indicò la sua mamma e papà. "Se mi aveste lasciato vedere mio fratello, non sarei stato costretto a fare questo". Damien aveva taciuto e lasciato che il suo padre gli urlasse contro, ma ora che aveva tirato fuori le punizioni, Damien sentiva di far notare ai suoi genitori che erano loro i responsabili delle sue azioni.
James e Lily sembravano oltraggiati. Fissarono Damien increduli per un secondo prima di gridargli di nuovo. Damien sospirò e si rassegnò ad accettare qualsiasi punizione stava per essere gettata sulla sua strada.
Anche Harry stava fissando Damien. Non riusciva a credere che qualcuno avesse fatto tutto questo solo per fare in modo che potesse incontrarlo. Quando prima aveva visto il ragazzo nella sua stanza aveva pensato che fosse stato mandato da qualcuno. Dopo aver appreso che il ragazzo era suo fratello biologico, aveva pensato che lo avessero mandato i Potter, dal momento che gli adulti stavano cercando di avere a che fare con lui senza fortuna. Ma in quel momento Harry capì che il ragazzo aveva fatto tutto da solo perché voleva incontrarlo, e, beh, questo lo confondeva.
Harry guardò James prendere Lily per mano ed alzarsi.
"Non voglio più sentirti discutere Damien! La tua punizione sarà decisa domani, ora vai al piano di sotto" James fece come per lasciare la stanza ma venne fermato da Harry.
"E esattamente come hai intenzione di punirlo? Che cosa hai intenzione di fare? Gettando anche lui giù da due piani!"
James se ne stette lì a bocca aperta di fronte a Harry. Lily e Damien guardarono Harry e poi James, in attesa di una smentita da parte di James. Non arrivò mai.
"Harry, te l'ho già detto. E' stato un incidente. Non avrei mai fatto una cosa del genere intenzionalmente" cercò di spiegare James. Harry solo alzò gli occhi alla risposta di James. Invece Damien si alzò subito in piedi e si mise di fronte suo padre.
"Cosa! Hai gettato Harry giù da due piani! Perché? Come hai potuto fare una cosa simile?"
Harry fu preso alla sprovvista dal temperamento di Damien. Non pensava che il ragazzo avrebbe avuto il coraggio di parlare con suo padre in quel modo. Tuttavia la rabbia Damien era niente in confronto alla rabbia della testa rosso fuoco, che si mise accanto Damien e rimase con le mani sulla vita, fissando James. Harry dovette trattenere un sorriso quando vide James rannicchiarsi un po'.
"Non hai mai detto niente su questo James. Hai detto che Harry è stato ferito in battaglia. Non mi hai detto come o da chi" disse Lily con voce tranquilla ma letale.
James appariva pietrificato. Deglutì notevolmente, facendo distogliere lo sguardo a Harry dato che la voglia di ridere stava diventando insopportabile.
"Beh, lui, lui è stato ferito in battaglia, ma, ehm, è stato un incidente da parte mia. Oh, andiamo Lils, lo sai che non farei mai del male a qualcuno così intenzionalmente" supplicò James.
Lily guardò il marito per un momento e poi incrociò le braccia sul petto.
"Dimmi cosa è successo" ordinò mentre si sedeva di nuovo sul divano.
James guardò dalla moglie ai suoi due figli.
"Ora? Tu vuoi che te lo dica adesso?"
"Sì, adesso!"
James guardò Harry e Damien prima di rivolgersi di nuovo alla moglie.
"Non pensi che ora non sia il momento o posto giusto?"
Lily guardò James per un altro momento, prima di mettersi in piedi, prendergli la mano e guidarlo alla porta. Si fermò e si voltò per parlare con Damien.
"Damy, mi aspetto che tu sia giù in due minuti per tornare dai Weasley."
Damien annuì e fece a sua madre un sorriso per dimostrare la sua gratitudine.
Dopo che i genitori avevano lasciato, Damien si voltò ad affrontare Harry.
"Grazie per questo, Harry" disse con un altro grande sorriso idiota.
Harry lo guardò di nuovo confuso. Non pensava che sarebbe mai stato così confuso nella vita come lo era stato nelle ultime ore o giù di lì con Damien.
"Grazie per cosa?" chiese.
"Per esserti scomodato per me ed averli distratti." Damien sorrise a Harry prima di avvicinarsi e chiedere quasi in un sussurro.
"Non lo ha fatto davvero, no?"
Harry pensò che Damien intendesse con 'lui' James e con 'fatto' il lanciarlo da due piani.
Sorrise e si chinò più vicino a Damien.
"Certo che lo ha fatto" rispose.
Damien guardò scioccato e fece realmente un involontario brivido al pensiero di suo padre, che faceva così male a suo fratello. Damien e Harry saltarono al suono di Lily che sbraitava.
"HAI FATTO COSA? ...QUATTRO! CE N'ERANO QUATTRO DI VOI? ...SAREBBE POTUTO MORIRE!"
Harry sorrise al pensiero del dolore che James stava attraversando. Damien si girò e lo guardò con curiosità.
Harry ad un tratto smise di sorridere e guardò Damien.
"Beh, cosa stai aspettando? Vattene!"
Damien si limitò a sorridere di nuovo a Harry mentre prendeva il mantello dell'invisibilità e si dirigeva verso la porta. Si fermò alla porta e si voltò a guardare Harry.
"Credo che ci vedremo domani, grazie ancora, Harry".
"Senti ragazzino, non mi sono scomodato per nessuno. L'unica ragione per la quale ho detto qualcosa è stat quello di infastidire i Potter e causare la lotta che sta avvenendo mentre parliamo, quindi non andare in giro con tutte queste strane idee in testa" scattò Harry verso di lui.
Il sorriso di Damien vacillò un po' prima di comparire di nuovo. Strizzò l'occhio a Harry e gli disse "Certo Harry, qualunque cosa tu dica."
Con Damien che lasciava un Harry irato da se stesso nel finire di preparare i suoi bagagli per Hogwarts.
Immaginiamo abbiate dato questa storia per dispersa - di nuovo - e ci abbiate maledetto in tutte le lingue esistenti. Ne avreste tutte le ragioni, effettivamente, e ci scusiamo per esserci assentate così a lungo.
Abbiamo avuto un po' tutte impegni personali, e in aggiunta a questo una di noi (per essere precisi quella che doveva tradurre questo capitolo) ci ha abbandonate. Così tre di noi si sono messe a tradurne ognuna un pezzo, ma i tempi si sono allungati... finché non è arrivata, per fortuna, Kristiane!
E' quindi lei che ha messo insieme tutti i pezzi già tradotti, ha tradotto il restante e ha espresso il desiderio di voler far parte della ciurma. Perciò un bell'applauso alla nostra nuova recluta ;)
Scusateci ancora per i tempi d'attesa, promettiamo che da adesso in poi torneranno alle classiche due settimane.
Le traduttrici.
ps: inutile dirvi che Kristiane non possiede nulla riguardo Harry Potter, vero? E che traducendo, oltre che la nostra immensa gratitudine, non ci guadagna una povera cippa?
17. Welcome to Hogwarts
Harry varcò il camino e si trovò nell’ufficio del professor Silente. Le fiamme dietro di lui diventarono verdi ancora una volta e James si unì a lui. Harry non si voltò a riconoscerlo. Harry era sconvolto per il fatto che non li fosse permesso di andare ad Hogwarts con il treno. Non che Harry avesse qualche rimpianto per non aver viaggiato sull’Espresso di Hogwarts, no, era sconvolto perché quella era stata la sua unica speranza di fuga. Gli era stato detto solo quella mattina che non sarebbe andato a Hogwarts col treno. Era andato con la polvere volante, diritto nell’ufficio del preside.
Harry spazzolò via la fuliggine dal mantello e fissò l’ufficio. Stava facendo del suo meglio per non sembrare interessato alla decorazione dell’ufficio, tuttavia era stato molto difficile, come se non avesse mai visto niente di simile prima d’ora. Harry osservò i molti, molti ritratti dei precedenti presidi. Molti di loro fingevano di dormire, anche se erano ancora solo le 7 di sera. Harry esaminò gli strani strumenti che ricoprivano la scrivania del preside insieme a diversi assortimenti di prodotti dolciari. “Avrà sui 150 anni e mangia ancora dolci”, pensò Harry tra sé e sé.
“Effettivamente Harry, ho solo 147 anni” disse una voce dietro Harry.
Harry si girò per vedere Albus Silente in un abito blu scuro con un cappello abbinato. Si fermò accanto alla porta sorridendo serenamente a Harry. Harry fu momentaneamente stordito. “Come ha fatto a… Deve saper praticare la Legilimanzia!”. Immediatamente Harry alzò gli scudi della sua mente; non era molto bravo in Occlumanzia, ma fece del suo meglio. Si era molto innervosito per il fatto che Silente fosse in grado di leggere i suoi pensieri.
Silente sorrise ad Harry e si avviò con calma alla sua scrivania. Si sedette sulla sua sedia e fece segno a James ed Harry di sedersi. Harry prese posto a malincuore e volutamente distolse lo sguardo dal preside. Silente si sporse in avanti, prese una ciotola di caramelle al limone e le porse ad Harry.
Lo sguardo disgustato che ricevette dal ragazzo dai capelli corvini fece quasi ridere Silente. Ridacchiò e si appoggiò allo schienale della sua sedia.
“Allora Harry, spero tu non sia troppo deluso per non essere arrivato con l’Espresso di Hogwarts. Sono sicuro che l’anno prossimo sarai in grado di viaggiare con il treno. E’ davvero un piacere che ogni mago e strega dovrebbe provare.”
Harry lo ignorò completamente e guardò fuori dalla finestra. Riusciva a vedere l’enorme castello, il magnifico lago e il parco che doveva condurre nella Foresta Proibita. Draco aveva raccontato ad Harry molte storie su quella foresta, compresa quella volta in cui era stato brutalmente aggredito da un Ippogrifo. Harry sorrise, suo malgrado. Era veramente arrabbiato per essere stato portato in quella scuola ed essere tenuto come prigioniero. Tuttavia, una piccolissima parte di lui era effettivamente eccitata di essere ad Hogwarts. Dopo aver sentito per anni storie sulla scuola, Harry aveva sempre immaginato come doveva essere, dopotutto suo padre, Lord Voldemort, aveva frequentato quella scuola. Harry si odiava perché si sentiva in quel modo. Non avrebbe dovuto essere felice o eccitato di trovarsi lì e promise a se stesso di non lasciare che Hogwarts avesse qualche effetto su di lui.
Silente vide il piccolo sorriso sulle labbra di Harry e si sentì pervadere dall’orgoglio. Hogwarts portava davvero felicità a tutti quelli che ci andavano. Tuttavia, Harry fu veloce a nascondere i suoi sentimenti e si voltò a guardare di traverso il Preside.
“Sono sicuro che hai compreso le condizioni stabilite contro di te. Obbedirai e seguirai tutte le regole della scuola come tutti gli altri. Non rivelerai il tuo passato a nessuno studente, e se causerai qualche problema agli insegnanti o agli studenti sarai punito di conseguenza.”
Gli occhi di Harry divamparono alla menzione delle punizioni. Si alzò dalla sua sedia e si appoggiò al tavolo in modo che la sua faccia fosse a pochi centimetri dal Preside.
“Punizioni? Non credo proprio! Farò quello che diavolo voglio! Tratterò chiunque come voglio e non c’è molto che possiate farmi e lo sapete!” Harry sibilò velenosamente a Silente.
James si alzò immediatamente ed era pronto a sfoderare la bacchetta nel caso Harry attaccasse Silente. Ma Harry semplicemente si sedette dopo l’esplosione e continuò a guardare il Preside di traverso.
Silente non sembrò farsi toccare dalle parole di Harry e continuò a parlare come se non ci fossero state interruzioni.
“Frequenterai tutte le classi che ti saranno assegnate e dividerai un dormitorio con i tuoi compagni di classe.”
La rabbia divampò in Harry ancora una volta.
“Dividere? Oh non penso proprio. Non dividerò niente, Silente. Harry fu più che sorpreso quando James iniziò a disapprovare che Harry condividesse qualcosa.
“Silente, non credo che sia una buona idea. Harry dovrebbe avere qualche altro posto dove stare, un posto dove è da solo.” James non sembrava a suo agio nel dire quello che era chiaro nella sua mente.
James non voleva che Harry condividesse qualcosa per il pericolo che avrebbero corso i suoi compagni. Non capiva perché Silente si volesse prendere la responsabilità di un tale rischio. Silente tuttavia sorrise ad Harry e James.
“James, ti assicuro che andrà tutto bene. Ora penso che sia arrivata l’ora del Banchetto, dunque seguitemi entrambi nella Sala Grande.”
James si alzò quando Silente si alzò dalla sua sedia. James si sentiva ancora insicuro per il fatto che Harry dividesse un dormitorio con altri ragazzi, ma non era in una posizione tale da poter fare qualcosa. Tuttavia Harry rimase seduto e guardò le due alte figure davanti a lui.
“Harry per favore vieni con noi”, disse piano Silente al ragazzo.
Harry si alzò e guardò in faccia il Preside, mostrando il disgusto sul suo volto.
“Non ho fame, quindi se mi mostrate la mia cella, ci vado subito.”
James guardò Harry e sentì la rabbia salire. “Perché rende le cose cosi difficili?”, pensò.
“Harry non hai avuto niente da mangiare tutto il giorno, penso che tu debba comunque cenare prima di chiamarla notte.” James provò a parlare all’ostinato ragazzo.
“Non me ne frega un bel niente di quello che pensi Potter, mostratemi solo la dannata stanza!”.
Prima che James riuscisse a fermarsi, urlò.
“Bene! Se è cosi che ti comporterai, come un ragazzo viziato, allora è cosi che ti tratteremo!”
James si voltò verso Silente.
“Dove lo sistemerai?” chiese un po’ animatamente.
“Dove altrimenti? Grifondoro, naturalmente.” Rispose Silente con un sorriso.
Harry si alzò all’improvviso. Era sicuro che sarebbe stato smistato dal vecchio pazzo cappello descritto da Draco. In più si era convinto che sarebbe stato smistato in Serpeverde. Specialmente perché era l’erede di Serpeverde, solo quella scelta avrebbe avuto senso.
“Cosa? Mi metterete in Grifondoro? Sapete bene quanto me a cosa appartengo”, gridò Harry a Silente.
“No Harry, Grifondoro è la tua vera linea ancestrale, è dove davvero appartieni”, rispose calmo Silente.
“Io sono l’erede di Serpeverde, dovrei stare in Serpeverde”. Harry trovava molto difficile parlare a causa della troppa rabbia.
“Sei anche l’erede di Grifondoro, e perdonami se ti sembro un po’ infantile, ma eri prima l’erede di Grifondoro, prima di diventare l’erede di Serpeverde”. Silente stava definitivamente facendo il paternalistico con Harry.
Harry incrociò le braccia sul petto e guardò Silente di traverso. Il Preside si girò e diede a James la parola d’ordine per entrare nella sala comune di Grifondoro e gli disse quale dormitorio fosse quello di Harry.
Harry ignorò i due uomini e andò verso la porta. Una volta che la raggiunse, si voltò e si rivolse a Silente un’ultima volta.
“Mettimi dove diavolo vuoi, Silente, sarò un Serpeverde fino in fondo”.
Silente sorrise semplicemente e rispose.
“Buonanotte, Harry.”
James fu subito accanto a Harry, portandolo fuori dall’ufficio del Preside e su nella sala comune dei Grifondoro. Harry camminava in silenzio e non si preoccupò di guardare quello che lo circondava. Era troppo arrabbiato in quel momento per guardare qualcosa. “Come ha potuto quel vecchio pazzo mettermi in Grifondoro, è la cosa peggiore che mi potesse fare!” pensò Harry.
Presto Harry si trovò di fronte ad un largo ritratto di una signora immensamente grassa in un terribile vestito, rosa e frivolo.
Harry arricciò il naso, guardando il ritratto disgustato. “Merlino, anche il loro ritratto è cosi brutto da vedere, quello di Serpeverde dev’essere migliore di questo”.
James diede la parola d’ordine, (“Wimmblemodia”) e attraversò il buco che si era rivelato quando il ritratto si era aperto. Harry entrò in una stanza con i colori rosso e oro. Harry guardò la stanza dall’aspetto confortevole, con un largo camino e confortevoli sedie e divani. Harry non voleva complimentare nulla che appartenesse a Grifondoro, così camuffò la sua faccia in uno sguardo di repulsione quando si voltò verso James.
James stava guardando la sala comune con uno sguardo felice sul viso. “Dio, quanto mi è mancato questo posto”, sussurrò. James non avrebbe voluto cha Harry lo sentisse, ma lui udì le sue parole. “Ora ho un’altra ragione per odiare Grifondoro”, pensò Harry mentre veniva condotto su una scala a chiocciola. Se Potter era stato in Grifondoro, allora quella era la casa di cui Harry non voleva fare parte. Entrò nel dormitorio dei ragazzi e si trovò guidato verso il letto più vicino.
Harry entrò nella stanza e trovò una larga camera con cinque letti a baldacchino e cinque armadi. Il baule di Harry era stato portato nella stanza ed era adesso accanto al letto, vicino alla finestra. Harry si girò di scatto per affrontare James.
“Qui! Devo stare qui. Questa stanza è piccolissima ed io devo dividerla con non meno di altri quattro ragazzi! Che state cercando di farmi?”.
James non riuscì a fermare la risata che gli sfuggì. Harry si voltò e diventò di un’altra tonalità di rosa quando guardò James pericolosamente.
“Mi dispiace Harry, non posso farci niente. Guarda, la stanza non è piccola e qui ci dormirai soltanto. La maggior parte del tempo sarai in classe e tutto il tempo libero che avrai lo passerai nella sala comune.”
James trovava i capricci di Harry molto divertenti.
Per un momento Harry sembrò come un ragazzo normale, che si dispiaceva per dover condividere qualcosa e per il fatto che altri prendessero i suoi spazi.
James sorrise al ragazzo arrabbiato.
“Harry sei sicuro di non voler cenare? Dovresti mangiare qualcosa.” James era desideroso di entrare in contatto con Harry. Il ragazzo sembrava più carino, imbronciato in quel modo. Voleva spingere i neri capelli ribelli lontano dagli occhi di Harry e guardare in quei brillanti smeraldi verdi. James voleva abbracciare Harry nello stesso modo in cui lo faceva quando Harry era bambino.
James sapeva che Harry si sarebbe arrabbiato se avesse fatto qualcosa del genere, così decise di mettergli una mano sulla spalla in modo confortante.
Harry si ritrasse immediatamente e si allontanò dalla portata di James. James sospirò e si avviò verso la porta. Si girò un’ultima volta e vide Harry tirare il baule aperto e iniziare a frugarci dentro. James mormorò una buonanotte e lasciò Harry nel suo dormitorio.
Harry sentì la buonanotte ma la ignorò come stava ignorando l'esistenza stessa dei Potter. Sospirò sonoramente e tirò fuori il pigiama che i Potter gli avevano dato. Per ora non aveva altra scelta se non accettare qualunque cosa loro gli regalassero. Lily aveva fatto shopping quand'era andata a Diagon Alley per comprare le cose che servivano a Harry per la scuola. Guardò il pigiama blu a righe e fece un altra faccia disgustata. 'Bene, non hai alternative, Harry, quindi fallo e basta', si disse. Si cambiò rapidamente e salì nel suo baldacchino. Tirò le tende attorno al letto e provò ad addormentarsi. Harry provò a non sentirsi troppo miserabile per il fatto di essere stato forzatamente smistato a Grifondoro. Si era aspettato di finire a Serpeverde. Almeno lì avrebbe avuto Draco con lui.
Era molto preoccupato per l'imminente incontro con centinaia di ragazzi. Era in parte il motivo per cui aveva saltato la grande festa. Più poteva rimandarlo e meglio era. Era arrabbiato per essere finito a Grifondoro. Suo padre lo prendeva sempre in giro dicendogli cose tipo, 'Harry, il tuo stile di combattimento è troppo Grifondoro' oppure 'quello che hai fatto è stata una cosa molto Grifondoro' se Harry sentiva di aver fatto qualcosa di particolarmente stupido. Sapeva della sua eredità Grifondoro da parte dei Potter ma ciò non lo aiutava affatto ad accettare la cosa. Voleva essere un puro Serpeverde e suo padre lo infastidiva sempre per scherzo ricordandogli della sua altra eredità.
Sentì lo stomaco borbottare per la fame. Si girò su un fianco sperando di sentirsi più comodo e di dormire. Sapeva per esperienza che dormire con lo stomaco vuoto non era possibile per molto tempo. Comunque il suo orgoglio gli impediva di chiedere da mangiare. 'Dannato il mio orgoglio Grifondoro!' pensò tristemente mentre il sonno finalmente giunse a prenderlo.
XXX
Ron, Neville, Dean e Seamus si diressero verso il dormitorio. Ron era il più sveglio dei quattro ragazzi che arrancavano verso il piano di sopra. Gli era stato detto dal professor Silente, prima del Banchetto, del loro quinto compagno di dormitorio. Ron imprecò a denti stretti. Il professor Silente aveva chiesto a Ron di assicurarsi che tutti fossero simpatici con Harry e che nessuno scoprisse il suo passato. Ron aveva pensato che niente meno di un miracolo potesse tirarlo fuori da questa trovata, ma aveva sorriso e annuito al Preside. Si era confidato con Hermione poco dopo. “E’ fottutamente pazzo”, aveva sussurrato Ron alla ragazza dai capelli folti, mentre conduceva quelli del primo anno ai dormitori. Hermione lo aveva zittito all’istante e aveva detto che se il professor Silente aveva fiducia in Harry allora tutti dovevano rispettare e ascoltare uno dei maghi più potenti e saggi che siano mai esistiti. Ron aveva tenuto la bocca chiusa, dal momento che litigare con Hermione avrebbe significato solo che Ron avrebbe dovuto prendere appunti il giorno dopo a Trasfigurazione.
I quattro ragazzi entrarono nella stanza e videro le tende tirate sul quinto letto. I ragazzi avevano tutti uno sguardo curioso. Ron aveva detto qualcosa su uno studente trasferitosi da una scuola all’estero. Aveva detto che era il fratello maggiore di Damien, che per motivi di sicurezza era stato spostato all’estero quando era molto piccolo. “Beh, è vero in una certa misura”, aveva pensato la testa rossa. Harry forse non aveva vissuto all’estero, ma aveva vissuto in un mondo completamente diverso da quello della maggior parte dei ragazzi della sua età. I ragazzi bisbigliavano tra loro mentre andavano a letto.
“Diamo una sbirciatina?”
“No, si sveglierà e probabilmente si arrabbierà perché gli siamo addosso”.
“Oh, andiamo, solo un’occhiatina. Voglio vedere che aspetto ha”.
Ron ascoltava la silenziosa conversazione tra i ragazzi. Anche lui era curioso di vedere l’aspetto di Harry. Quando Damien era arrivato alla Tana la sera prima aveva cercato di spiegare quanto più poteva su Harry. Damien aveva detto che Harry era una copia di suo padre. Ron sentì la curiosità prendere il sopravvento su di lui. Ignorando il potenziale pericolo, Ron strisciò fino al letto e si unì agli altri tre ragazzi. Molto lentamente e il più silenziosamente possibile, Ron tirò le tende che circondavano il ragazzo addormentato. La stanza era buia ma la luna che splendeva fuori dava la quantità necessaria di luce. Ron e gli altri tre ragazzi non riuscivano a vedere la faccia del ragazzo perché aveva la schiena ricolta verso di loro. Prima che i quattro ragazzi potessero strisciare fuori, una voce li fece saltare in aria.
“Se volete tenere gli occhi, fareste meglio a smetterla di fissarmi”.
Ci volle un momento perché i quattro ragazzi si rendessero conto che era stato Harry a parlare. Il ragazzo non si era nemmeno voltato a guardarli, ma aveva parlato sempre con la schiena rivolta verso di loro. Ron mormorò in fretta un “Mi dispiace” e richiuse le tende. Lui e gli altri ragazzi si guardarono nervosi prima di andare ai loro letti.
Harry sentì uno dei ragazzi bisbigliare ad un altro. “Merlino, sembra un po’ aggressivo.” Harry sorrise. “Tu non hai idea”, pensò mentre tornava a dormire.
XXX
Harry si svegliò la mattina dopo appena sentì un certo trambusto intorno a lui. Impiegò un momento per ricordare dove si trovava. In realtà aveva dormito bene quella notte, qualcosa che non era stato in grado di fare dopo la sua cattura. Harry si alzò e aprì le tende per vedere che i ragazzi in camera si erano alzati e si stavano vestendo assonnati. Harry sentì lo stomaco capovolgersi mentre pensava che doveva condividere la stanza con quei ragazzi. Harry lentamente si alzò e si mise in piedi. Nessuno lo aveva ancora notato. Harry iniziò a tirare i suoi vestiti di scuola fuori dal baule e decise di andare in bagno per cambiarsi. Appena si girò per uscire si trovò faccia a faccia con un ragazzo dai capelli rossi. Harry non dovette neanche indovinare chi fosse. Aveva sentito parlare abbastanza dei ragazzi Weasley dal suo migliore amico Draco. Aveva capito che questo doveva essere il Weasley più giovane, Ronald, come sapeva che il Weasley più giovane aveva la stessa età di lui e Draco.
Harry sorrise allo sguardo di disagio che attraversò il viso del ragazzo dai capelli rossi. Ron non riusciva nemmeno a guardare Harry negli occhi. Harry aveva immaginato che Ron doveva essere uno dei pochi studenti informati da Silente sul passato di Harry. Gli porse la mano e desiderò in silenzio di smettere di tremare.
“Ronald Weasley”, si presentò a Harry con una voce un po’ ferma. Harry ignorò la mano tesa del ragazzo e continuò a guardarlo in faccia. Ron abbassò la mano, sentendosi imbarazzato e un po’ arrabbiato. Ron stava facendo il primo passo verso l’essere amichevole con Harry solo per Damien. Inoltre capì che se Harry doveva rimanere nel loro dormitorio, allora avrebbe cercato di essere amichevole nei confronti del figlio adottivo di Tu-Sai-Chi.
Ron era stato preso alla sprovvista dalla forte somiglianza tra Harry e James Potter. Si era aspettato delle somiglianze, ma era stato lo stesso uno shock. Se non fosse stato per gli sguardi freddi di Harry, Ron avrebbe giurato che ci fosse James Potter in piedi davanti a lui nel suo corpo sedicenne. Ciò era facilmente credibile dal momento che gli scherzi che Sirius e James si facevano a vicenda potevano benissimo sfociare in una pozione dell’età che era stata bevuta inconsapevolmente. Tuttavia, i brillanti occhi verdi che perforavano quelli marroni di Ron, il trasmettergli brividi lungo la schiena, non era sicuramente qualcosa che James potesse realizzare, neanche se ci avesse provato.
Harry sorrise di nuovo quando lo sguardo di rabbia e imbarazzo solcò il viso di Ron. “Draco aveva ragione, l’idiota non riesce a nascondere le sue emozioni”, pensò Harry. Gli altri ragazzi avevano notato Ron parlare con il nuovo ragazzo, ma erano ancora troppo assonnati per presentarsi.
“Guarda, se te la sei presa per ieri sera, mi dispiace. Non avremmo dovuto spiarti, eravamo solo curiosi di vederti, ecco tutto”, disse Ron in tono pacato.
Harry fece un passo verso Ron e gli sussurrò silenziosamente in modo che solo Ron potesse sentirlo.
“Sai che la curiosità può uccidere, non è vero?”
Ron impallidì un po’ mentre guardava spaventato Harry. Accatastò immediatamente tutti i pensieri sull’essergli amico. “Silente si sbaglia su Harry, non c’è modo che lui sia mai normale o che possa mai avere una possibilità di riscatto”, pensò Ron mentre usciva. Per quanto riguardava Ron, aveva cercato di fare amicizia con Harry e aveva fallito. E ciò gli andava bene.
Harry guardò lo spaventato ragazzo del sesto anno quasi correre verso la porta e andarsene senza nemmeno voltarsi a guardarlo. Harry sorrise tra sé ancora una volta. “E’ quasi troppo facile; se vanno fuori di testa per cose come questa, come faranno a sopportare tutte le altre cose che ho intenzione di fare?”. Harry aveva passato la notte pensando a come rendere Hogwarts un inferno per tutti, tranne forse per i Serpeverde.
Harry iniziò a farsi strada verso il bagno, ma si fermò di colpo quando un altro ragazzo venne verso di lui. Anche lui gli porse la mano e si presentò. Harry però sentì più forte il battito del proprio cuore mentre fissava il viso tondo del ragazzo e i suoi grandi occhi. Harry sentì l’aria intorno a lui svanire mentre cercava di respirare. Fissò Neville Paciock ed in silenzio maledì Silente. Il vecchio pazzo manipolatore aveva messo Harry nella stessa stanza di Neville Paciock, ben sapendo ciò che Harry aveva fatto ai genitori di Neville. Neville sorrise e si presentò di nuovo.
“Ciao, tu devi essere Harry Potter. Io sono Neville Paciock”.
Harry non ce la faceva più, fece un passo di lato e corse veloce attraverso la porta prima che qualcuno potesse fermarlo. Neville fissò la porta attraverso la quale Harry era appena scappato. “Che strano ragazzo”, mormorò a se stesso.
Harry sentì la rabbia montare dentro di lui ancora una volta. Trovò subito il bagno dei ragazzi e ci corse dentro, chiudendo la porta alle sue spalle. Harry si appoggiò al muro e cercò di riportare il suo cuore ad un livello normale. “Come ha potuto farlo Silente?”, pensò Harry. Poi, appena si calmò, arrivò la risposta.
“Vuole che mi senta in colpa per quello che è successo!” Harry sentì la rabbia ribollire di nuovo. “Non lasciare vincere Silente”, si disse Harry. Si diede una scossa mentale e andò al lavandino. Si spruzzò un po’ d’acqua sul viso e cerò ancora una volta di calmarsi.
Se Harry voleva sopravvivere lì, avrebbe dovuto tenere le emozioni sotto controllo. Harry si lavò, si tolse il pigiama e indossò i vestiti di scuola. Si guardò allo specchio.
“Sembro un idiota!”, disse ad alta voce e tentò invano si sistemare i capelli disordinati.
“Per una volta, non potete stare a posto?”, chiese ai suoi riccioli disordinati, mentre cercava di appiattire i capelli testardi. Come in risposta alla sua domanda, i capelli che Harry era riuscito a sistemare tornarono in disordine.
“Brillante!”, sibilò Harry.
Sarebbe già andata abbastanza male con tutti che guardavano “il nuovo ragazzo” senza che lui sembrasse un cretino.
Harry desiderava i suoi abiti neri, gli stivali di pelle di drago, la sua armatura e più di tutto quello che desiderava era la sua maschera d’argento. Era furibondo perché Potter non gli avrebbe ridato indietro la sua maschera. Potter l’aveva bruciata dicendo che Harry non avrebbe più dovuto nascondersi. Harry si era sentito come se una parte di lui fosse stata distrutta. Harry indossava una maschera di fronte agli estranei ormai da anni. Pensò che se mai avesse avuto bisogno di coprirsi il volto, quello era il momento. Lentamente Harry andò verso la porta, quando sentì molte voci provenienti da dietro la porta che gridavano per entrare. Harry aprì la porta e si trovò faccia a faccia con James. Ci furono alcuni studenti che corsero dietro Harry per entrare in bagno. James guardò Harry nella sua uniforme scolastica. Non potè fare a meno di sorridere al ragazzo dai capelli corvini nella sua nuova immagine. Harry uscì dal bagno e iniziò a camminare con James. James non parlò ad Harry finchè non raggiunsero la sala comune.
“Allora Harry, com’è stata la tua prima notte ad Hogwarts?”
Harry continuò a camminare e a non guardare James. James tentò di nuovo.
“Stai davvero bene con questi vestiti, direi che sembri quasi un ragazzo normale”.
Harry si voltò a guardare James, il furore evidente nei suoi occhi verdi. Incrociò le braccia sul petto e parlò con una calma voce mortale.
“Non cercare di essere simpatico con me, Potter! Non posso dire molto sul tuo senso dell’umorismo ma causerà sicuramente molto disagio se non sai controllarlo”.
James si limitò a sorridere di nuovo a Harry. Aveva capito che l’unico modo per trattare con Harry era quello di trattarlo come un normale adolescente che faceva i capricci. Sapeva che arrabbiarsi con Harry non avrebbe funzionato e che turbarsi per le sue parole non sarebbe stato d’aiuto.
“Andiamo, Harry, ero serio. Stai davvero bene, considerando che è il tuo primo giorno di scuola”. James dovette trattenere una risata per lo sguardo di imbarazzo sul volto di Harry mentre continuava a fissarlo.
“Voglio dire, mi ricordo il mio primo giorno, ed ero molto peggio di te. Per cominciare ho avuto il peggior paio di occhiali che si possa immaginare. Erano enormi!”. James smise di parlare quando guardò Harry.
“Volevo chiedertelo prima, Harry, uhm… tu non porti gli occhiali?”
“Wow, la tua capacità di osservazione cessa di stupirmi, dimmi sei sempre così brillante a notare cose ovvie?”, chiese Harry, le cui parole grondavano di sarcasmo.
James arrossì suo malgrado.
“Intendevo dire se fosse una magia o se non hai mai avuto bisogno di occhiali.” Lo sguardo sarcastico di Harry svanì e uno sguardo di puro disgusto coprì il suo bel viso.
“Sei davvero incredibile, lo sai?”, sibilò Harry a James prima di voltarsi e camminare verso il ritratto. James lo raggiunse.
“Harry cosa c’è di sbagliato? Ti ho solo fatto una semplice domanda.”
Harry si fermò e si voltò di scatto in modo che il suo viso e quello di James fossero a pochi centimetri di distanza. James vide il fuoco della rabbia ardere negli occhi di Harry. C’era anche un’altra emozione nascosta in quei brillanti occhi verdi. James non ne era sicuro, ma pensava che avrebbe potuto individuare qualche ferita tra tutto quell’odio e quella rabbia.
“Vuoi sapere, Potter? Bene, lascia che te lo dica! Mio padre ha curato la mia povera vista. Ora non ho bisogno di niente per la mia vista. Mio padre l’ha perfezionata per me!”
Harry respirava un po’ pesantemente a causa della rabbia che James gli aveva tirato fuori.
James era smarrito. Perché Harry aveva reagito alla sua domanda in quel modo? James cercò di non arrabbiarsi perché Harry aveva chiamato Voldemort “padre”. Tuttavia il dolore doveva essersi mostrato sul volto di James perché Harry fece un sorriso trionfante e corse fuori dalla sala comune prima che James si riprendesse dalle parole di Harry.
XXX
Ginny era in ritardo per la colazione. Perché non avrebbe potuto aspettare fino a dopo le lezioni per andare in biblioteca era al di fuori della sua comprensione. “Forse tutti hanno ragione, sono ossessionata da lui!”, pensò mentre correva lungo la Sala Grande per la colazione. Se fosse stata in ritardo, avrebbe perso gli orari indicati fuori e poi avrebbe dovuto spiegare la sua assenza alla professoressa McGranitt. Ginny si era svegliata molto presto e non riusciva a pensare a nient’altro da fare tranne a continuare le sue ricerche sul suo misterioso salvatore. Ginny stava iniziando a perdere la speranza di poter trovare qualche informazione su di lui dalla loro biblioteca scolastica. Era troppo assorta nei suoi pensieri per notare un ragazzo dai capelli corvini che correva giù per le scale. I due ragazzi si scontrarono e caddero a terra.
Ginny si alzò immediatamente e aprì la bocca per lanciare insulti a chi era così cieco da non averla vista arrivare. Tuttavia le sue parole si bloccarono in gola quando i suoi occhi incontrarono quelli verdi e brillanti. Ginny si potè solo sedere sul pavimento del corridoio principale, fissando il ragazzo dai capelli disordinati di fronte a lei. I suoi occhi verdi brillavano nello stesso modo di quelli del suo misterioso salvatore.
Harry guardava la ragazza dai capelli rossi seduta di fronte a lui. L’aveva riconosciuta subito, ma aveva mantenuto un’espressione neutra. Non voleva che lei lo riconoscesse, non che potesse dal momento che non aveva visto il suo volto quella notte. “Probabilmente non si ricorda l’episodio”, pensò Harry. Aveva sempre pensato che la maggior parte delle persone era piuttosto egoista come quella.
Harry si rialzò da terra e notò che la ragazza lo stava guardando. Ginny si riscosse dal suo stupore nel notare il ragazzo in piedi. Fece per alzarsi e rimase a bocca aperta per il dolore quando il suo ginocchio contestò il movimento. Le parole lasciarono Harry prima che potesse fermarle.
“Stai bene?”
Ginny gelò appena sentì la voce del ragazzo. Aveva trascorso un sacco di tempo a pensare a pensare ad una voce simile a quella, anche a quelle esatte parole. Ginny sentì il suo cuore battere all’impazzata dentro di lei. “Questo è… questo è lui! Deve esserlo, gli occhi, la voce, deve essere lui!”. Ginny sentì l’eccitazione dentro di lei. Si alzò subito in piedi, ignorando il dolore lancinante alla gamba.
“Uhm, si s-sto bene”. Ginny avrebbe voluto che la sua voce smettesse di tremare.
“Mi dispiace, non stavo guardando dove andavo”, Ginny continuò. “Grande, ora penserà che io sia una idiota distratta che è così cieca che non riesce nemmeno a vedere dove sta andando”, Ginny si rimproverò.
“No, è tutto okay, neanche io guardavo dove stavo andando. Stai bene, quindi?”, chiese Harry quando vide la ragazza dai capelli rossi sussultare mentre cercava di raddrizzarsi.
Ginny era ormai convinta che la sua ricerca fosse finita. Quei brillanti occhi verdi! Erano sicuramente gli stessi occhi che l’avevano guardata preoccupati quando era caduta dal tetto. Ginny era quasi isterica, l’aveva finalmente trovato, ma perché lui non l’aveva riconosciuta?
“Scusami, ma ci siamo conosciuti da qualche parte?”, cominciò a dire Ginny, pur sapendo dove si erano incontrati. Prima che Harry potesse rispondere, sentì un urlo provenire dalle scale.
“Harry! Dove credi di andare?”
Ginny si voltò per vedere James Potter che scendeva le scale, cercando di non urtare gli studenti che si affrettavano verso la Sala Grande. Ginny si voltò in tempo per vedere lo sguardo di traverso che il ragazzo dai capelli corvini indirizzò a James, e i suoi bei lineamenti furono improvvisamente deformati in un cipiglio arrabbiato.
A Ginny ci vollero un momento o due per mettere tutto insieme; James Potter aveva appena affrontato questo ragazzo come “Harry” ed era così che era chiamato il Principe Oscuro. Ginny guardò il ragazzo in piedi di fronte a lei. Si rese conto che era molto simile a James Potter, o come aveva detto Damien, era “una dannata copia di papà!”. Si sentì gelare il sangue mentre la comprensione scendeva su di lei. Era Harry Potter! Il Principe Oscuro, il responsabile di molte morti e distruzioni. Ginny si sentì improvvisamente persa mentre realizzava che si era sbagliata. Il suo misterioso salvatore non poteva essere Harry Potter. Il suo salvatore salvava dagli uomini di Harry Potter.
Ginny guardò James avvicinarsi ad Harry e i due Potter si guardarono l’un l’altro.
“Perché sei scappato in quel modo?”, chiese James mentre Harry lo fissava e rivolgeva la sua attenzione verso Ginny.
Harry fu sorpreso di vedere il brusco cambiamento nel comportamento della ragazza verso di lui. Un minuto prima guardava Harry con tanto stupore e meraviglia, un minuto dopo gli lanciava sguardi freddi. “Cos’è questa storia?”, si chiese Harry.
“Così tu sei Harry Potter?”, chiese Ginny freddamente, mentre si rimproverava per essersi lasciata catturare dalla sua immaginazione. Come poteva non aver visto la stretta somiglianza tra Harry e James?
“In realtà è solo Harry”, rispose il ragazzo dai capelli corvini guardando la ragazza dalla testa rosso fuoco con interesse.
James notò Ginny solo quando parlò ad Harry. Girò la testa verso di lei e le indirizzò un piccolo sorriso.
“Buongiorno, Ginny.”
“Buongiorno, signor Potter.” Ginny sorrise di rimando a James.
James guardò i due ragazzi e capì che entrambi erano nel bel mezzo di una conversazione quando lui era arrivato.
“Voi… voi vi conoscete?”, chiese James, sapendo che non era possibile.
Ginny si chinò a raccogliere la sua borsa, che era ancora abbandonata a terra. Si raddrizzò e gettò un altro sguardo freddo a Harry.
“No, ho solo pensato che fosse qualcun altro, ma ovviamente mi ero sbagliata”, disse Ginny con voce tranquilla, sempre fissando il ragazzo responsabile di aver causato tanto dolore agli altri.
Harry fu sorpreso dagli sbalzi d’umore della ragazza. Esaminò il viso della ragazza ancora una volta prima di rispondere.
“Si, credo che tu ti sia sbagliata, non posso sicuramente conoscere una come te.” Harry indirizzò alla ragazza uno dei suoi sorrisi.
Ginny riuscì a non guardarlo in malo modo mentre lo sorpassava e si affrettava verso la Sala Grande, maledicendo il Principe Oscuro. Era ormai in ritardo per la colazione.
Harry la guardò andarsene e non potè fare a meno di sentire una fitta di fastidio verso di lei. “Perché era così gentile con me e poi all’improvviso ha deciso di lanciarmi quegli sguardi freddi?”, pensò Harry.
James stava guardando Harry da vicino.
Harry cos’è successo nella sala comune? Perché ti sei arrabbiato in quel modo con me per una semplice domanda?”
Harry non guardò James. Invece si voltò e si diresse verso la Sala Grande.
“Harry…”
“Potter, ho fame e voglio solo del cibo decente in modo che possa sopportare la tortura che avete in serbo per me, okay?”
James fu colpito nuovamente dalle parole di Harry. Sentì la sua pazienza abbandonarlo.
“Ok Harry, ma dimmi cosa hai intenzione di ottenere da mangiare se non conosci neanche la strada per la colazione?
Harry si voltò per affrontare l’Auror con uno sguardo esasperato sul volto, e indicò il flusso degli studenti che si recava nella Sala Grande per la colazione.
“Stavo solo seguendo gli studenti. Non dovresti essere un Auror? Si dovrebbe pensare che saresti in grado di elaborare qualcosa di semplice come questo.” Harry si sentì risollevare il morale appena un rossore si insinuò sul volto di James.
James potè solo annuire e iniziò a camminare verso la Sala Grande con Harry.
“Sarà una lunga giornata”, pensò James stancamente mentre apriva le porte della Sala Grande.
Disclaimer:I do not own Harry Potter and everything recognisable belongs to J K Rowling. Also this story is inspired by 'A Shattered Prophesy' by Project Dark OverLord
Capitolo 18 – Brother and Friends
Harry rimase fermo all’entrata della Sala Grande.
Il cuore gli batteva all’impazzata mentre osservava le migliaia di ragazzi seduti che chiacchieravano, consumando felicemente la loro colazione e salutandosi calorosamente dopo la pausa estiva.
Harry non ne aveva mai visti così tanti in tutta la sua vita.
Si fece improvvisamente più consapevole della sua chioma ribelle e della sua scomoda divisa scolastica.
Era fermo, bloccato sul posto.
James entrò e si fermò accanto al figlio, provando a comprendere cosa stesse pensando. Harry neanche si accorse di James.
“Andiamo, Harry, il tavolo dei Grifondoro è questo qui.” James indicò il tavolo più distante, a destra.
Harry iniziò a camminare, sentendo tutti gli occhi fissi su di lui mentre si dirigeva verso il tavolo di Grifondoro. Lì si sedette velocemente nel posto il più lontano possibile da tutti.
James lasciò Harry al tavolo e si diresse a sua volta verso quello degli insegnanti, raggiungendo Lily che li osservava ansiosa.
Harry tenne fermamente gli occhi sul piatto vuoto di fronte a lui. Riusciva a sentire gli studenti intorno a lui che lo osservavano e desiderava soltanto che la smettessero.
Lo innervosiva a non finire.
Harry sospirò, si sporse, prese alcuni toast e iniziò a mangiarli pigramente.
Per qualche ragione la gola gli si era chiusa.
Harry non l’avrebbe mai ammesso apertamente ma lo rendeva nervoso essere circondato da così tanti ragazzi ed Harry non era uno che si innervosiva facilmente.
Aveva duellato ed anche ucciso molti Mangiamorte, per non menzionare tutti i suoi scontri con il Ministero e gli Auror, e mai una sola volta si era sentito nervoso o era stato incerto delle sue azioni. E adesso che si trovava in mezzo a dei bambini, Harry si sentiva immensamente sotto pressione.
Sapeva che era dovuto al fatto che si trovava in un territorio sconosciuto.
Quando veniva mandato in missione sapeva cosa ci si aspettava da lui, cosa aveva bisogno di fare, come farlo. Tuttavia, si ritrovava ora in una situazione su cui non aveva alcun controllo.
Harry sospirò mentre provava a svuotare la mente. Prima le cose importanti. Doveva trovare Draco. Doveva mandare un messaggio a suo padre.
Harry azzardò uno sguardo oltre gli altri tavoli.
Individuò il Serpeverde dai capelli biondi seduto al tavolo più distante da lui. Era ovvio che l’odio tra le due case fosse talmente profondo che i tavoli appartenenti alle due casate erano state dovute essere poste il più lontano possibile l’una dall’altra. Harry osservò Draco mentre parlava a un piccolo gruppo di ragazzi e a una ragazza, ma non stava guardando nella sua direzione.
Il ragazzo biondo era troppo occupato a parlare con i suoi amici.
Harry sorrise suo malgrado.
‘Cosa dirà Draco quando mi vedrà qui?’ pensò tra sé.
Harry era appena tornato alla sua colazione quando un improvviso movimento di fronte a lui gli fece alzare lo sguardo. Damien gli si era appena seduto di fronte.
“ ‘Giorno Harry!” Disse Damien con voce allegra.
Harry grugnì in risposta.
“Quindi, cosa ne pensi di Hogwarts? È davvero fantastica, non trovi? Aspetta finché avrai visto tutto, in realtà tecnicamente questo è impossibile, a causa delle sue dimensioni, ma le parti che vedrai ti stupiranno! Poi ci sono i giardini di Hogwarts…” Damien si fermò quando vide Harry portarsi le dita alle tempie e iniziare a massaggiarle.
“Non puoi infastidire qualcun altro?” Chiese Harry stancamente al giovane adolescente.
“Harry, tu sei nuovo qui. Qualcuno deve raccontarti tutto di Hogwarts. Perché non io?” Chiese Damien mentre gli rivolgeva un altro sorriso smagliante.
Harry sospirò e lasciò che Damien continuasse a parlare ancora e ancora su Hogwarts. Harry sapeva che ignorarlo probabilmente non avrebbe funzionato ma non c’era davvero nient’altro che potesse fare al momento.
Harry guardò il suo toast mezzo mangiato. Aveva perso l’appetito.
Indirizzò lo sguardo verso il tavolo degli insegnati e vide James e Lily osservarli attentamente.
Harry sorrise internamente. ‘È tempo di dare un po’ di tormento a Potter’ pensò.
Harry si avvicinò a Damien e gli fece segno di farsi più vicino. Damien smise di parlare e si avvicinò, curioso di sentire cosa Harry volesse dirgli.
“Allora ragazzino, che ne dici di farmi fare un tour?”
Damien fissò Harry per un secondo.
“Davvero?” Chiese Damien con uno sguardo eccitato.
“Perché no, qualcuno deve farlo, perché non tu?” Harry replicò, copiando le precedenti parole di Damien.
“D’accordo allora! Oh, ma non possiamo andare ora. La McGranitt passerà presto a darci gli orari.” Disse Damien leggermente deluso per il poco tempo che avevano.
“Allora perché non mi mostri la strada per il bagno dei ragazzi? Ne avrei comunque avuto bisogno prima delle lezioni.”
Damien annuì, entrambi i ragazzi si alzarono e velocemente si avviarono verso l’uscita.
James si alzò di scatto dalla sua sedia e provò a precipitarsi verso Harry e Damien.
Lui e Lily li avevano visti parlare e James stava diventando un po’ irrequieto.
Ricordava cosa Harry aveva detto quando James gli aveva parlato per la prima volta di Damien. Harry aveva avuto uno strano sguardo quel giorno che aveva sconvolto James. Dopotutto, James sapeva quanto danni Harry poteva fare, anche senza una bacchetta. Lui non voleva che Damien, o qualche altro ragazzino, rimanesse da solo con Harry. Comunque James stava trovando difficile attraversare la folla di studenti del settimo anno che era appena entrata nella sala. Vide Harry e Damien accanto alla porta, che erano in qualche modo riusciti a superare questi ultimi. James vide Harry girarsi e guardare direttamente verso di lui, mentre lui e Damien raggiungevano la porta.
Sorrise e ammiccò a James prima di sparire fuori dalla sala.
James sentì il sangue gelarsi nelle vene. Per cos’era quello? Cosa aveva pianificato Harry di fare a Damien? Sicuramente non avrebbe osato fare del male a Damien sotto il naso di James e Lily, giusto?
Quando James si fece strada attraverso la folla ed entrò nel corridorio principale, Harry e Damien non si vedevano da nessuna parte.
James iniziò ad andare nel panico e a rimproverare se stesso.
Perché ci aveva messo così tanto a lasciare il tavolo degli insegnanti? Perché non si era avvicinato al tavolo appena Damien si era seduto di fronte ad Harry?
James prese la sua bacchetta e sussurrò “Guidami!”
La sua bacchetta roteò ed iniziò a puntare in tutte le diverse direzioni, sinistra, destra, sinistra ancora, davanti, destra.
James imprecò sottovoce. Sembrava che l’incantesimo di guida non funzionasse a Hogwarts per ovvie ragioni di sicurezza.
Egli guardò disperatamente a sinistra e a destra. Loro dovevano essere da qualche parte lì intorno, dove potevano essere andati? Come poteva Damien essere stato così stupido?
James intendeva fare un bel discorsetto a Damien, appena l’avesse trovato.
Iniziò a correre alla sua destra, con i palmi leggermente sudati, il cuore che batteva e le gambe tremanti che lo portavano avanti. Stava avendo un attacco di panico.
Harry doveva star facendo qualcosa di orribile a Damy, James poteva sentirlo.
Appena James girò un angolo sentì una voce familiare dietro di sé.
“…e c’è un bagno per i ragazzi in tutti i piani, ma il bagno delle ragazze è solo al quarto, cosa che trovo ingiusta ma è così e non possiamo farci nulla.”
James si girò e vide Damien e Harry uscire dal bagno dei ragazzi e dirigersi di nuovo verso la Sala Grande.
“Perché diavolo dovrei voler sapere quanto bagni delle ragazze ci sono?” Chiese Harry un po’ rassegnato.
James si sentì quasi venir meno per il sollievo. ‘Il bagno! Certo, Damien stava solo mostrando ad Harry il bagno dei ragazzi’ James si sentì un po’ imbarazzato per il suo attacco di panico.
Harry non avrebbe fatto del male a Damien mentre si trovava rinchiuso a Hogwarts, non era irrazionale, o almeno lo sperava.
James si avvicinò ai ragazzi e soppresse il desiderio di abbracciare Damien.
“Papà? Cosa fai qui?” Chiese Damien notando il padre camminare velocemente verso di lui.
James raggiunse i suoi due figli e sentì le parole venir meno; cosa si supponeva dicesse, ‘Pensavo che Harry ti avesse portato via per ucciderti” ?
James sentì l’imbarazzo investirlo di nuovo.
Anche Harry osservò la pallida figura in piedi di fronte a lui e sorrise trionfante mentre si accorgeva della faccia preoccupata di James. Anche Damien si accorse del colorito pallido del padre e delle piccole gocce di sudore sulla sua fronte.
“Papà, c’è qualcosa che non va? Non sembri stare tanto bene.” Chiese di nuovo Damien.
“Niente Damy, sto bene… um… dove siete scomparsi voi due?” James sperò che la sua voce suonasse casuale.
“Stavo solo facendo fare a Harry un giro, sai prima dell’inizio delle lezioni.” Disse Damien, fissando ancora preoccupato suo padre.
“Già Potter, cosa pensavi stessi facendo?” Chiese Harry in modo casuale, ma James colse il ghigno nascosto nella frase. Harry aveva fatto andare James fuori di testa di proposito. Si era preso gioco di James e lui ci era cascato senza esitazione.
James desiderava essere rimasto al tavolo degli insegnanti.
Aveva però solo dato a Harry uno sguardo di avvertimento e iniziato ad accompagnare i ragazzi verso la Sala Grande.
Una volta che furono ritornati nella sala e si erano seduti di nuovo, James ritornò al suo posto, e Lily diede un sospiro di sollievo avendo visto i suoi due figli sedere sani e salvi di fronte a lei.
Solo allora tutti i capi delle case iniziarono a distribuire gli orari ai propri studenti.
La Professoressa McGranitt si fermò solo accanto ad Harry per un momento prima di continuare. Harry prese il foglio con l’orario e lo infilò in tasca senza dargli neanche uno sguardo. Qual era il punto? Stava per essere scortato a tutte le sue lezioni da Potter quindi stava a lui ricordarsi l’orario.
Harry notò due ragazze ridacchianti che lo fissavano. Guardò verso di loro e si accorse che ormai l'intero tavolo di Grifondoro lo stava guardando con sospetto. Damien iniziò rapidamente a presentare tutti i suoi compagni a Harry, che rimase in silenzio e non rispose a nessun saluto.
Fece una smorfia visibile quando Damien lo presentò come ‘Harry Potter’.
Subito iniziarono ad arrivare domande da tutte le parti. Molti chiesero dove Harry fosse stato in tutti quegli anni. Perché era stato segretamente trasferito all'estero?
Harry osservò come Damien rispose a tutte le loro domande, nonostante la maggior parte fossero state rivolte a Harry. Un ragazzo del sesto anno chiese “Ma è muto per caso?”
Harry subito si mosse in avanti, volendo rompere la bocca sfacciata del Grifondoro ma Damien gli scoccò uno sguardo implorante e per qualche ragione Harry ritornò al suo posto. Forse fu perché Damien lo aveva inconsapevolmente aiutato a mandare fuori di testa James. Harry fissò il ragazzo del sesto anno di Grifondoro mentre Damien velocemente replicava "Zitto David, Harry ha solo mal di gola, questo è tutto."
Le due ragazze ridacchianti si avvicinarono a Harry e una di loro chiese "Harry, come mai non eri alla festa ieri sera?"
‘Merlino, si può essere più rumorosi?' pensò Harry.
"Non ne avevo voglia." Rispose senza guardarle, sperando che se ne sarebbero andate.
Tuttavia le due ragazze ripresero a ridacchiare di nuovo mentre parlavano col altre ragazze intorno a loro.
Harry riuscì a cogliere alcuni sussurri, come “Bella voce... splendidi occhi... è così sexy!”
Ritornò a guardare le due ragazze che ora stavano ridendo fragorosamente. Notò che quasi ogni ragazza del tavolo lo stava guardando con lo stesso strano luccichio negli occhi.
Harry sospirò, ‘Stupide ragazze!’
Harry si alzò dal tavolo e all’istante la mano di James fu sulla sua spalla.
Se la scrollò di dosso e cominciò a camminare verso le porte.
Notò Damien cercare di attirare goffamente l’attenzione del padre mentre provava superare la folla per unirsi a lui ma James scosse la testa in direzione di Damien e gli disse di andare in classe promettendogli che si sarebbero incontrati a pranzo.
Damien annuì con la testa, anche se sembrava deluso.
Sorrise ad Harry e gridò: “Buona fortuna” mentre frettolosamente si univa ai suoi compagni del terzo anno.
Harry alzò gli occhi al cielo dopo l’augurio. Come se avesse avuto bisogno di fortuna per seguire una lezione... quale materia aveva?
Harry prese l’orario stropicciato e vide che aveva due ore di Storia della Magia.
‘Fantastico’ pensò tra sé. ‘Che bel modo di perdere tempo.’
James camminava accanto ad Harry mentre uscivano dalla Sala Grande e si dirigevano verso l'aula.
Prima di Harry erano già arrivati i Grifondoro e i Corvonero che sostavano in piedi fuori della classe e James prese Harry da parte e gli consegnò la sua cartella.
"E la mia bacchetta?" chiese Harry.
"L’avrai presto, ma per oggi non ne hai bisogno. Le lezioni di oggi non richiedono l’utilizzo di una bacchetta."
Harry aprì la bocca per ribattere ma poi la richiuse ripensandoci.
Si liberò dalla presa di James.
"Harry, io non voglio che tu faccia alcuna bravata in classe, va bene? Non so cosa stessi cercando di dimostrare questa mattina a colazione, ma io non voglio che tu scompaia di nuovo in quel modo. Intesi?” James non riuscì a trattenere la rabbia che si sentiva nella sua voce.
Il ragazzo guardò James con calma e rispose nel modo più pacato possibile "Andiamo Potter, non nascondere ciò che vorresti dire veramente. Tu non vuoi che scompaia di nuovo o non mi vuoi vedere scomparire di nuovo con Damien ?" Harry ghignò mentre James impallidì alla menzione del figlio più giovane.
Harry continuò.
"Non vedi Potter? Damien è la vostra debolezza, non puoi pretendere che non me ne approfitti, capisci?”
James perse le staffe nel sentire queste parole.
"Harry, tu non farai del male a Damien! Tu non gli farai del male in nessun modo, hai capito?!" Ora James tremava dalla rabbia.
"Sia che io gli farò o meno del male, Potter, dipende da me. Come dimostrato in precedenza, posso farti avere un attacco di panico senza torcergli un solo capello. Per ora è sufficiente che tu creda che potrei ferirlo, dopo di che ... Be’, vedremo." Harry sogghignò all’espressione di sgomento apparsa sul volto di James.
La porta della classe si aprì e gli studenti cominciarono ad entrare. Harry si allontanò da James, lasciando l'uomo sconvolto da solo nel corridoio.
xxx
"No Silente, non funzionerà! Si sta trasformando tutto in un disastro! Lui mi ha minacciato apertamente attraverso Damien. E’ troppo pericoloso! Non avremmo mai dovuto portarlo qui." James camminava avanti e indietro nervosamente nell’ufficio di Silente, incapace di calmarsi dopo il suo scontro verbale con Harry.
Silente sedeva in silenzio, lasciando che James sfogasse tutta la rabbia e la frustrazione. Sapeva che James avrebbe dovuto calmarsi prima che potesse spiegargli qualunque cosa.
Finalmente dopo venticinque minuti di urla da parte di James, l’uomo crollò esausto su una sedia davanti al Preside. Silente lo guardò e vide la tristezza nei suoi occhi.
"James, te l’ho detto prima, non sarà affatto semplice. Harry è un ragazzo molto complicato, è naturale per lui opporre resistenza e sfidarci. Non dobbiamo arrenderci così facilmente."
James guardò Silente con occhi stanchi.
"Silente, io non mi arrendo facilmente, m ti rendi conto di quanto sia difficile per me, per Lily e per Damien? Vogliamo più di chiunque altro riavere il nostro Harry indietro, ma io non sono pronto a ferire alcun innocente nel mentre!"
James guardò con espressione confusa Silente mentre quest’ultimo si alzava dalla sua sedia e gli sorrideva serenamente.
"Esattamente James, esattamente. Gli innocenti non dovranno essere danneggiati in alcun modo e ciò non avverrà per mano di Harry, questo è certo."
All’espressione sconcertata di James Silente si spiegò.
"Vedi, ho mandato il Professor Piton a raccogliere maggiori informazioni sul Principe Oscuro e sarai molto sorpreso da quello che è riuscito a scoprire. Sembra che il Principe Oscuro non sia un combattente spietato come tutti noi avevamo immaginato prima. Lui in realtà si è posto alcune regole e una di queste è che nessun innocente deve essere danneggiato dalle sue mani. Con innocenti, Harry intende qualsiasi bambino.”
James non riusciva a credere a quello che stava sentendo.
Com’era possibile? Sicuramente Voldemort non sarebbe stato d’accordo che Harry avesse alcuna morale. Cosa stava succedendo?
"Ma Silente, perché Tu-Sai-Chi tollera queste regole che Harry ha?"
"Harry è un gran portento nel portare a termine i suoi cosiddetti incarichi. Immagino che Voldemort permetta a Harry di combattere in qualsiasi modo gli piaccia, a patto che vinca. Voldemort tratta Harry in modo. Severus mi dice che Harry non si piega a Voldemort come il resto dei Mangiamorte. Harry viene trattato come un pari da lui, quindi naturalmente non ha interferito con alcuna regola Harry abbia deciso di seguire.”
A James venne un’illuminazione e si alzò di scatto dalla sedia.
"I bambini di Madama Chips! È per questo che li ha salvati. Pensa a tutti i bambini come a degli innocenti, così ha rischiato la vita per salvarli!".
James sentiva come se un peso enorme gli fosse stato tolto dalle spalle.
Harry non avrebbe fatto male a nessuno che fosse stato sotto diciassette anni di età, quindi gli studenti di Hogwarts erano al sicuro.
James si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo. Harry stava bluffando quando aveva detto che poteva ferire Damien. Stava solo provando di prendersi giorco di lui.
‘Be’, ha funzionato’ pensò James tra sé e sé.
James sentì una nuova sorta di rispetto per Harry. Era cresciuto tra le grinfie del mago più malvagio che il mondo avesse mai visto, ma era lo stesso riuscito a crescere con alcuni valori morali.
Tuttavia qualcosa proprio non riusciva a capirla.
Perché Harry aveva questi valori? Aveva solo quindici mesi quando era stato portato via dalla sua casa e per quanto James volesse far finta che Harry avesse della bontà dentro di sé, non c'era modo che Harry sapesse distinguere il bene dal male a quell'età.
In più perché Voldemort era d’accordo?
Di sicuro questo potrebbe comportare dei problemi per il futuro di Voldemort.
James guardò il Preside di nuovo prima di esprimere le proprie preoccupazioni.
"Qualcosa proprio non torna, Silente, Harry non sarebbe potuto crescere con questi valori morali, semplicemente non è realistico. Perché Harry non vuole ferire i bambini? Per quanto triste possa sembrare, penso che Tu-Sai-Chi avrebbe modellato Harry per non fargli dare alcun valore alla vita appena questo avesse stretto una bacchetta. Per quanto dia a Harry i propri stessi diritti, io ancora non credo che gli avrebbe concesso di avere alcun tipo di compassione per gli altri. E per quanto riguarda gli innocenti, non sono solitamente il bersaglio fisso dei Mangiamorte? Questo non ha alcun senso. " Terminò James nervosamente.
"Io parto dal presupposto che Harry non veda noi come innocenti. Pensa solo ai bambini come innocenti, ma hai ragione James, non ha alcun senso, ed è per questo ho chiesto a Severus di scoprire quanto più può, ma fino ad allora possiamo star tranquilli che Harry non farà del male a nessun bambino qui a Hogwarts.”
James annuì distrattamente.
Lui personalmente non si fidava di Piton per scoprire qualcosa di più poiché quello non sarebbe stato interessato a venire a conoscenza di alcuna informazione su Harry.
James decise di andare in fondo alla questione da solo.
Avrebbe scoperto quante più informazioni poteva sul passato di suo figlio e la sua educazione. Perché Harry non voleva danneggiare i bambini? Dopotutto, non sono i bambini indifesi i bersagli preferiti dei Mangiamorte?
Se James avesse potuto dimostrare che Harry aveva salvato delle persone come Principe Oscuro, allora sarebbe stato facile aiutarlo a ricevere un perdono completo da parte del Ministero.
James si diresse verso la porta perso nei suoi pensieri quando improvvisamente si rese conto di una cosa.
"Silente, quando sei venuto a conoscenza di questo?" chiese al Preside.
"L’ho scoperto poco dopo che Harry è stato catturato, perché?"
James sorrise al Preside. Silente era veramente un uomo anziano molto astuto.
"Quindi è questo il motivo per cui non eri preoccupato che Harry venisse ad Hogwarts, sapevi che non avrebbe fatto del male agli studenti. Anche la decisione riguardo il dormitorio è stata presa di conseguenza presumo.”
Silente semplicemente sorrise e inclinò la testa leggermente.
"James, prendo la sicurezza dei miei studenti molto sul serio. Non li avrei mai esposti a pericoli che non erano controllabili."
James si limitò a sorridere e lasciò l’ufficio, pronto a tornare ad accompagnarlo alla sua prossima lezione. Non riusciva a smettere di sorridere. Forse c'era ancora speranza per Harry, dopotutto.
xxx
Il resto della giornata passò senza complicazioni.
Harry entrò nella Sala Grande, accompagnato da James, e si sedette al tavolo di Grifondoro per la cena.
Aveva appena avuto le sue prime lezioni.
Tornato a casa, aveva l'abitudine di avere lezioni con Bella, Lucius o suo padre, Lord Voldemort.
Harry sentì una fitta di nostalgia. Desiderava davvero poter parlare con Draco, ma Potter non smetteva di tenerlo d’occhio.
Tutte le lezioni della giornata erano con i Corvonero o con i Tassorosso, così Harry non aveva ancora visto Draco.
Guardò il tavolo dei Serpeverde per vedere se riusciva a individuare il ragazzo dai capelli biondi, ma Draco era introvabile.
Harry guardò il cibo che era di fronte a lui. Aveva fame ma non riusciva a costringersi a mangiare nulla al momento.
Sospirò e cercò di mangiare il cibo che aveva nel piatto.
Vide Damien entrare nella sala con i ragazzi Weasley, una ragazza dai capelli castani e la ragazza con cui si era scontrato quella mattina. Ora che Harry la vedeva con i tre ragazzi Weasley era abbastanza ovvio che la ragazza fosse loro sorella. Ron e la ragazza dai capelli castani, che Harry aveva intuito essere la 'mezzosangue Granger' , di cui Draco aveva sempre parlato, erano stati in tutte le classi con Harry, che si era isolato durante tutte le lezioni.
Era ovvio che la maggior parte del personale di Hogwarts non fossero d'accordo con la decisione di Silente di portare Harry nella scuola.
La maggior parte degli insegnanti lo aveva ignorato e aveva cercato di non parlare con lui. Questo era andato a vantaggio di Harry, che era stato fin troppo perso dal pensiero su come uscire da lì per prestare attenzione alle lezioni in qualsiasi modo.
Harry distolse lo sguardo e sperò che Damien e il suo gruppo di amici non si sarebbero diretti verso di lui e che non avrebbero preso posto lì vicino.
Tuttavia, la fortuna di Harry non era presente in quei giorni, e Damien si affrettò a sedersi accanto a Harry e ai era anche trascinato gli altri cinque adolescenti con sé.
Harry vide gli sguardi di disagio sui volti dei ragazzi mentre si sedevano intorno a lui.
Fece del suo meglio per ignorarli e si concentrò a mettere il cibo nel suo piatto.
Damien però scelse di ignorare il comportamento di Harry e iniziò a chiacchierare con lui.
"Ehi Harry, com’erano le lezioni? Probabilmente abbastanza noiose, come sempre, uh?"
Harry non aveva nemmeno aperto bocca per rispondere quando Damien iniziò a presentargli i suoi amici.
"Oh, questi sono i miei amici, a proposito, Ron e Hermione li conosci già ..." Harry sorrise allo sguardo pieno di disagio di Ron, "... questo è Fred e lui il suo gemello George e questa è Ginny." Damien finì con uno sguardo fiero sul suo giovane volto.
Harry rimase in silenzio mentre i cinque ragazzi guardarono goffamente prima Harry e poi Damien.
Harry soffermò il suo sguardo su Ginny. La rossa lanciò ad Harry un altro sguardo freddo e poi iniziò a riempire il suo piatto di cibo.
Il corvino spostò la sua attenzione su Damien.
"Quando hai intenzione di completare il tuo tour, allora?" chiese a Damien.
"Uhm, quando vuoi.”
"Ora" disse Harry.
"Adesso? Non vuoi cenare prima?" domandò Damien occhieggiando con desiderio il suo piatto pieno di cibo.
"No, non ho fame. Dimentica ciò che ho detto, andrò da solo” Harry stava iniziando ad alzarsi quando Damien balzò in piedi.
"No, Harry, vengo con te.”
"Damien, non vuoi finire di cenare prima?" chiese Ron piano.
Harry vide lo sguardo di rabbia di Ron mentre guardava Harry.
"No, grazie, Ron, in realtà non sono molto affamato.”
Damien si diresse rapidamente verso la porta con Harry.
Entrambi i ragazzi guardarono il tavolo dei professori prima di uscire.
Damien agitò la mano alla sua mamma e papà, segnalando che stava andando fuori con Harry. Per grande sorpresa di Harry, James rispose al saluto con un sorriso sul suo volto, gesticolando che andava bene.
Harry si chiese perché l’uomo non avesse cercato di fermarli. Strinse le spalle pensando che fosse una buona cosa il fatto che da quel momento non avrebbe dovuto preoccuparsi di essere rapido nelle proprie azioni. Aveva tempo.
Harry disse a Damien che voleva vedere l'esterno di Hogwarts prima, quindi Damien lo portò fuori.
Non appena uscì Harry vide la persona che voleva incontrare, Draco Malfoy, che stava correndo verso la porta con il resto dei Serpeverde, che stavano evidentemente tornando da Erbologia e da quanto Harry poteva vedere la maggior parte dei ragazzi e le ragazze si guardavano disgustati le mani. Il suo migliore amico era il peggiore, aveva il viso pallido distorto in uno sguardo di assoluto disgusto e si lamentava ad alta voce di 'sporche piccole creature' e 'il motivo per cui hanno bisogno di mangiare in qualunque modo'.
Harry si sentiva eccitato di poter finalmente parlare con Draco.
Si voltò verso Damien.
"Aspetta qui, ragazzino" disse ed iniziò a camminare verso i Serpeverde.
"Cosa? Perché?" chiese Damien guardandolo un po’ perplesso.
"Fai solo come ti ho detto!" sbottò Harry contro Damien, che sembrò preso alla sprovvista dal tono tagliente di Harry.
Harry lasciò su due piedi un Damien sottotono che lo osservava e si affrettò in basso per incontrare i Serpeverde.
Draco era così preso a lamentarsi che non vide il ragazzo dai capelli corvini venire verso di lui. Harry riuscì a scivolare dietro Draco mentre il ragazzo biondo continuava a lamentarsi.
"Giuro che questo è solo uno spreco di tempo! Mio padre dice sempre che le materie insegnate a Hogwarts sono inutili! Voglio dire, a chi importa di alcune piante inutili e quali siano le loro proprietà! Quando mai avremo bisogno di informazioni superflue come queste?” Draco stava cercando di pulirsi le mani con vigore lanciando un “Gratta e Netta”.
“Non lo so proprio, Malfoy, ma alcune piante possono essere usate per salvarti la vita.” Disse Harry, portando il biondo Serpeverde a girare su se stesso per poi fissarlo.
Harry sorrise al suo migliore amico, godendosi lo sguardo di shock sul suo volto pallido. Draco rimase immobile sul posto, non riusciva a credere ai suoi occhi.
"H-Harry? Come hai fatto ... Che ci fai qui?"
Draco lanciò uno sguardo nervoso intorno a lui, come se cercasse qualcuno.
“Hogwarts è sotto attacco?" sussurrò il biondo nervosamente.
"No idiota! Se Hogwarts fosse sotto attacco pensi che sarei qui a parlare con te con tanta calma?" Harry scosse la testa. 'Onestamente, perché era amico di un idiota come lui?'
Draco sembrò arrossire e gridò in segno di sfida.
"Ehi! Chi stai chiamando idiota?! Ho solo chiesto, dato che sarebbe stata l'unica ragione per cui tu avresti mai messo piede a Hogwarts!"
L’espressione di Harry si rabbuiò mentre guardava verso le porte principali di Hogwarts.
“Già, era quello che pensavo anch’io.” Disse Harry con un miscuglio di emozioni nella sua voce.
Draco poteva vedere il dolore e la rabbia presenti sul suo viso e ordinò con vemenza ai suoi due scagnozzi, Tiger e Goyle, di andarsene e quelli si affrettarono ad obbedire al biondo Serpeverde, lasciando lui ed Harry soli.
"Harry, cosa è successo?" Chiese Draco, ormai completamente disorientato per la presenza di Harry a Hogwarts e per la sua strana risposta.
Harry portò il suo sguardo penetrante verso Draco. Aveva studiato il viso del suo amico prima di rispondere.
"Tu non sai cosa è successo?"
"Di che cosa stai parlando? Che cosa è successo?" Draco stava ormai diventando molto confuso.
"Sono stato catturato dall'Ordine poco più di due settimane fa."
Harry guardò gli occhi grigi di Draco che si spalancarono per la sorpresa e sembrò impallidire ancora di più rispetto al normale.
"C-cosa?" Farfugliò.
"Come fai a non sapere niente? Tuo padre non ti ha mai menzionato nulla?" chiese cercando di immaginare un motivo per cui Lucius non avesse detto niente a Draco.
Questi socchiuse gli occhi e sembrò un po’ a disagio.
"Ehm ... no… ma probabilmente è perché non ero esattamente in giro. Sono stato in Spagna nelle ultime due settimane con mamma. Ci sono stati… problemi che dovevano essere risolti” terminò Draco un po 'esitante.
Harry capì in un baleno. Lucius e Narcissa stavano avendo problemi con il loro matrimonio ormai da oltre due anni. Spesso Draco accompagnava sua mamma in Spagna, dove viveva la famiglia di Narcissa, ogni volta che vi era un litigio particolarmente duro tra i Malfoy.
Harry si rese conto che Draco doveva essere venuto a Hogwarts direttamente dalla Spagna. 'Probabilmente non ha nemmeno parlato con Lucius nelle ultime due settimane’ pensò Harry tra sé e sé.
"Ti ho mandato un paio di gufi in cui ti raccontavo cosa fosse successo, ma ovviamente tu eri..." Draco si bloccò, non sapendo come chiedere ad Harry cosa aveva passato nelle mani dell'Ordine.
Harry sorrise di nuovo a Draco, ma non disse nulla.
Vide un paio di figure accostarsi a Damien e si ricordò del motivo principale per cui voleva parlare con Draco.
"Draco, ascolta, ho bisogno che tu consegni un messaggio per me. Dì a mio padre che sono al sicuro e qualunque cosa accada non deve assolutamente tentare una missione di salvataggio. Questo è esattamente quello che Silente vuole. Digli che l’unico modo che ho per fuggire è quello di abbassare le protezioni di Hogwarts, anche se solo per pochi minuti.”
Draco guardò Harry smarrito.
"Harry, sei impazzito? Non c'è modo di abbassare le difese di Hogwarts! E’ uno dei luoghi più fortemente protetti. Ci vorranno mesi per farlo."
"Draco, si può fare, gli incantesimi di protezione non sono sempre affidabili come tutti pensano, possono essere indeboliti. Le difese di Hogwarts sono già sul punto di esserlo, questo era l’ultimo progetto che mio padre aveva iniziato. Sarà impossibile distruggere le protezioni sulla scuola di per sé ma alcune parti sul terreno di Hogwarts possono essere indebolite. Tutto quello di cui ho bisogno sono pochi minuti per oltrepassare i passaggi, poi i Mangiamorte mi possono aiutare a tornare a casa. Se ci vorranno mesi, così sia, preferisco restare qui ancora un paio di mesi piuttosto che rischiare di far catturare mio padre."
Draco sembrava ancora scettico ma disse ad Harry che avrebbe consegnato il messaggio comunque.
Harry cominciò ad allontanarsi ma Draco lo bloccò facendogli domande sul perché l'Ordine non lo avesse mandato ad Azkaban.
Harry spinse via Draco e gli sussurrò che gli avrebbe spiegato tutto dopo, quando avrebbe avuto più tempo.
Rapidamente tornò da Damien e dai suoi amici.
Damien guardò Harry con curiosità.
Il fratello aveva trascorso cinque minuti buoni a parlare con Malfoy.
Harry e Draco Marlfoy si conoscevano, questo era ovvio.
Ma di cosa stavano parlando? Damien aveva dovuto trattenersi dal seguirli per scoprirlo. Era rimasto sorpreso di vedere Ron, Hermione e Ginny arrivare e fermarsi al suo fianco.
"Cosa ci fate qui, ragazzi?" aveva chiesto, sorpreso che i suoi amici avessero finito la loro cena così in fretta.
"Non eravamo così affamati” disse Ron guardandosi intorno in cerca di Harry.
Damien sbuffò.
"Questa deve essere stata la prima volta in assoluto per te.” aveva scherzato.
Il sorriso di Ron svanì appena vide Harry parlare con Draco.
"Perché diavolo parla con Malfoy?" aveva chiesto Ron con un cipiglio arrabbiato sul volto.
"Non lo so.” aveva risposto Damier, esaminando piuttosto a disagio l’intera situazione.
Vide Harry allontanarsi da Draco e dirigersi verso di lui. Damien guardò come il Serpeverde velocemente prese a dirigersi verso l'ingresso laterale di Hogwarts e poi correre dentro.
"Di cosa stavi parlando con Malfoy? Non sei suo amico, vero?” disse Damien ad Harry appena si avvicinò.
Harry guardò acutamente il piccolo grifone mentre camminava più vicino all’adolescente.
"E se lo fossi? Se tu puoi essere amico di persone come lei, allora non vedo perché non posso essere amico di Malfoy." Harry fece un cenno con la testa verso Hermione mentre parlava con Damien.
I quattro ragazzi si guardarono come se fossero stati bruciati dalle parole di Harry.
Ron sembrò perdere qualsiasi brandello di pazienza avesse avuto e urlò furiosamente contro il Harry.
"Che cosa vuoi dire con questo? Hermione vale dieci volte più di te e Malfoy messi insieme! Sei così maledettamente ridicolo, non hai il diritto di parlare con noi come se fossimo inferiori a voi!" Ron era rosso in faccia e aveva istintivamente fatto un passo avanti verso Harry.
Harry guardò Ron e rispose,
"Ma tu sei inferiore, soprattutto a me."
I quattro ragazzi stavano guardando Harry con espressioni incredule sui loro volti.
Harry si stava godendo immensamente il mondo in cui i due Weasley si erano ammutoliti e il fatto che ovviamente stessero trovando difficile replicare.
Hermione stava fissando Harry, controllando appena la sua furia.
Damien sembrava di gran lunga il peggiore.
Era prigioniero tra due fuochi, suo fratello e i suoi migliori amici. Guardò impotente prima Harry e poi Ron pregandoli di fermarsi.
Ron stava per rispondere alle parole di Harry quando improvvisamente Hermione mise una mano sul suo braccio, bloccandolo.
"Ronald, non farlo. Non ne vale la pena. Non ne vale la pena!" disse guardando Harry con rabbia.
Harry aveva improvvisamente perso il suo aspetto vittorioso appena Hermione era intervenuta.
"Non ne valgo la pena! Quindi adesso devo imparare il valore da una piccola sporca sanguesporco come te!” sibilò Harry verso di lei.
L'effetto fu istantaneo. Ron afferrò la sua bacchetta e la puntò contro Harry, mentre le due ragazze erano rimaste senza fiato alle parole di Harry.
"RON NO! Lui non ha la bacchetta! Ron non farlo! ..." urlò Damien, ma Ron era troppo arrabbiato per ascoltarlo mentre scagliava un incantensimo contro Harry.
"INCARTO!" urlò Ron mentre una luce gialla uscì dalla sua bacchetta.
Harry si mosse in un modo così veloce che sembrava si fosse smaterializzato per poi comparire di fronte a Ron. Con una mano Harry afferrò la bacchetta del rosso e con l'altra gli diede un forte pugno al viso. Ron ululò per il dolore della rottura del suo naso.
Lottò per liberare la mano con cui teneva la bacchetta mentre l'altra mano cercava di fermare il flusso di sangue che gli usciva dal naso.
In un unico movimento fluido Harry spezzò il polso a Ron.
Il rumore forte spinse Damien, Ginny e Hermione a gridare per l’orrore.
Ron emise un grido angosciato. Harry lo afferrò per il colletto della divisa e lo tirò in modo che il volto insanguinato del grifone fosse a poca distanza dal suo.
"Non pensare mai più di attaccarmi, Weasley! Posso spezzarti il collo con la stessa facilità” sibilò pericolosamente contro di lui prima di lasciarlo andare.
Ginny e Hermione furono immediatamente al fianco di Ron, aiutando il ragazzo ferito a salire le scale e ad attraversare le porte principali.
Entrambe le ragazze avevano guardato con timore Harry mentre se ne andavano, e ciò lo rese soddisfatto.
‘Questo insegnerà loro a non starmi tra i piedi.’ pensò mentre i tre ragazzi scomparivano dalla sua vista.
Damien era ancora in piedi al suo fianco e lo stava guardando con un'espressione sofferente.
Senza dire una sola parola ad Harry, seguì i suoi amici e lasciò il fratello in piedi davanti al portone principale, da solo.
Angolo Traduttrice Scusate l'interminabile ritardo ma è la mia prima traduzione e ancora devo capire come muovermi con questa storia!
A questo proposito spero che il capitolo vi sia piaciuto e che non vi siano stati errori o refusi, ma in tal caso sentitevi liberi di commentare qui sotto.
Ora passiamo ai dettagli tecnici: per ora ci sarà un capitolo al mese, sempre il sabato sera ( o forse è meglio dire notte? Sono un animale notturno, mea culpa), e andrà avanti così penso anche durante le vacanze estive. Questo perché voglio dedicarmi anche e soprattutto ai capitoli precedenti, che sto già correggendo, perché sin dalla prima volta che li ho letti e ancora di più ora che ho letto l'originale ci sono alcune parti che mi fanno storcere il naso e anche alcuni errori, e ora che posso farlo vorrei correggerli.
Appena finirò con questo vi prometto che i capitoli arriveranno con maggiore frequenza, è una cavolo di trilogia e noi dobbiamo arrivare fino alla fine dopotutto!
Ah, e sappiate che i commenti che avete lasciato l'ultima volta mi hanno riscaldato il cuore, mi hanno dato quella spinta in più che mi serviva, quindi grazie ancora!
Al prossimo capitolo,