I hope you have the time of your life

di LittlePunkGirl_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I want to be alone ***
Capitolo 2: *** American idiot ***
Capitolo 3: *** Disappearing boy ***
Capitolo 4: *** Redundant ***
Capitolo 5: *** Brain stew ***
Capitolo 6: *** She ***
Capitolo 7: *** Extraordinary Girl ***
Capitolo 8: *** Warning ***
Capitolo 9: *** Minority ***
Capitolo 10: *** Prosthetic Head ***
Capitolo 11: *** Who wrote Holden Caulfield? ***
Capitolo 12: *** When i come around ***
Capitolo 13: *** Going to Pasalacqua ***
Capitolo 14: *** 21 guns ***
Capitolo 15: *** Coming Clean ***
Capitolo 16: *** One of my lies ***
Capitolo 17: *** No Pride ***
Capitolo 18: *** Basket Case ***
Capitolo 19: *** Know Your Enemy ***
Capitolo 20: *** poprocks & coke ***
Capitolo 21: *** When it's time ***
Capitolo 22: *** We go togheter ***
Capitolo 23: *** Brutal Love ***
Capitolo 24: *** " Friends" ***
Capitolo 25: *** Platypus ***
Capitolo 26: *** One for the Razorbacks ***
Capitolo 27: *** Carpe Diem ***
Capitolo 28: *** At the library ***
Capitolo 29: *** last of american girl ***
Capitolo 30: *** So tell me when it's time... ***
Capitolo 31: *** Promise ***



Capitolo 1
*** I want to be alone ***


I HOPE YOU HAVE THE TIME OF YOUR LIFE

I WANT TO BE ALONE


8:30. Meno dieci minuti all’inizio delle lezioni del primo giorno del primo anno di Liceo.

Dovrei dire di essere contento?? Nah… non lo sono. Diciamo che io e la scuola non andiamo proprio mano nella mano, spesso litighiamo… siamo, come dire, incompatibili.

Mi guardo intorno ma è ovvio che non conosco nessuno. Tutti questi ragazzi e ragazze fino a due giorni fa vivevano a seicento chilometri da casa mia. Interessante vero!?

No. Tutta colpa dei miei genitori che per quel loro fottuto lavoro devono cambiare città ogni anno come nomadi. E che fa il loro caro e diligente figlioletto? Ignora il suo bisogno di avere punti fissi e li segue ovunque!

Poi si chiedono perché abbia bisogno dello psicologo…

Vabbè. Non importa se queste facce sono sconosciute. Non sono un tipo socievole io, non faccio amicizia con qualcuno dalle elementari probabilmente… no, non sono timido, forse solo un pochino, sono solo un gran menefreghista! " Mors tua vita mea!" Come si suol dire.

Lo so, non ho una filosofia di vita troppo complicata…

Bah! Sono stufo di stare in piedi, mi fanno male le gambe. Credo proprio che andrò a sedermi al muretto che proprio mentre entravo ho avvistato, mi sembrava abbastanza tranquillo e riservato. Non mi piace stare in posti dove c’è troppa gente, mi viene l’ansia, sto male nel vero senso della parola e cerco di vivere questa sensazione il meno possibile.

Abbandono lo zaino a terra e mi siedo. Da qui ho proprio una bella visuale sul cortile: direi che ci sono circa seicento ragazzi. Caspita! Che scemo che sono stato ad infilarmi là in mezzo!

Sono tutti così allegri: chiacchierano, scherzano, ridono…

Ho anche già selezionato quelli da cui stare lontano: i bulli e i fighetti.

Strano a dirsi, ma le statistiche dimostrano che venga preso di mira più dai fighetti ( cosa alquanto strana!) che dai bulli.

Non so perché… non sono poi così sfigato. Cioè no, lo sono! Però almeno non sono orribile a guardarsi, non sono grasso, ne’ puzzo! Solo forse un po’ bassino… ma vabbè.

Pensare che un paio di anni fa una ragazza mi aveva anche detto che ogni volta che la guardavo con i miei occhi verdi si sentiva in paradiso, a quella piacevano solo i miei occhi… e devo ammettere che non sono poi così brutti ,l’unico mio pregio probabilmente, ma che spesso viene utilizzato contro di me come oggetto di scherno.

Uff… fare pensieri sgradevoli in questo momento non aiuta di certo la mia ansia a scendere.

Vedo un ragazzo avvicinarsi. Sembra molto più grande di me: probabilmente fa gli ultimi anni, ma non mi sembra un tipo così, come dire, raccomandabile…

Analizzo attentamente la sua figura, è magro, la pelle pallida spicca accostata alla sua maglietta nera a maniche corte.

Ho un po’ paura a guardarlo negli occhi, il mio istinto mi suggerisce di evitare confronti voluti, ma non posso non soffermarmi su quei due smeraldi che ha al posto degli occhi… sembrano così maturi, direi vissuti.

Lo vedo ricambiare il mio sguardo, serio. Si passa una mano nei capelli color ebano sparsi qua e la.

Sento i peli delle braccia drizzarsi quando si avvicina e me e si siede a poche decine di centimetri dal mio corpo.

Allarme rosso, allarme rosso! Comincio a guardare in giro cercando di trovare qualcosa che riesca ad attirare la mia attenzione così da evitarmi di pensare a questo ragazzo seduto accanto a me. Mi sento il suo sguardo addosso. Comincio a sudare.

" Ehi…" Balzo in piedi non appena sento la sua voce calda e un po' raschiata. Che idiota… ora mi pesterà, mi pesterà, me lo sento… non ho il coraggio di incontrare i suoi occhi.

" Sto parlando con te" Aggiunge, non posso non notare una nota di divertimento nelle sue parole " Stai bene? Mi sembri piuttosto pallido" Commenta.

Aspetta un minuto… che ha detto? Ha detto davvero quello che ho sentito??

" Ehi, sto incominciando a preoccuparmi, stai bene?" Ripete scendendo dal muretto e poggiandomi una mano sula spalla.

A quel tocco mi allontano bruscamente lasciandolo stupito e confuso con il braccio a mezz’aria. Incontro il suo sguardo, mi sento avvampare le guance di vergogna… cominci propri bene il tuo primo giorno di scuola bravo, proprio bravo.

Ed intanto questo ragazzo non mi leva gli occhi di dosso… che palle!
" Io… " Comincio a balbettare " Sto bene, grazie… ciao"

Ecco, ora sono ad almeno 5 metri da lui.

Maledetto me stesso e la mia incapacità di rapportarmi con gli altri.

Maledetto me stesso che riesco sempre e comunque ad attirare attenzioni che non voglio.

Non posso far a meno di sospirare, rassegnato.

Ora sarà meglio che cominci ad avvicinarmi alla massa, fra poco il preside comincerà a chiamare gli studenti e io non voglio rischiare di non sentire il mio nome.



* * * * Spazietto Dell'Autrice * * * *

Buongiorno a tutti! Che dire... ecco il primo capitolo della mia storiella.

Spero vi sia piaciuto! A me convince abbastanza xD

Chi saranno questi due tipi? Beh... si scoprirà nel prossimo episodio xD accetto scommesse sia chiaro!

Mi raccomando, leggendo questo capitolo bisogna ascoltare " I want to be alone"! Canzone stupenda... una delle mie preferite *.* a voi piace??

Mi piaceva l'idea di accompagnare ogni capitolo con una canzone dei Green Day, ci proverò xD

Che dire... Ho finito xD

Bye Bye :)

LittlePunkGirl_

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Capitolo 2
*** American idiot ***


AMERICAN IDIOT


 

 

Allora. Ho appena ritirato il mio orario delle lezioni dopo una lunghissima fila e sono proprio curioso di sapere quale materia avrò la prima ora.

Faccio scorrere piano l’indice sotto Lunedì e noto con piacere che la mia prima lezione è… EDUCAZIONE FISICA!?

E che cazzo! Fra tutte le materie proprio educazione fisica!? L’ unica che detesto e che non per nulla mi è stata imposta da mio padre.

" Ti vedo un po’ gracilino figliolo, ti aiuterà a farti le membra" Aveva detto.

A vaffanculo tu e le tue fottute membra. Dico io.

No, no, no Jay. Devi darti una bella regolata. Non puoi iniziare l’anno in questo modo!
Con educazione fisica darai prova delle tue scarsissime doti ginniche e allora si che verrai preso di mira come sempre ed il tuo bel piano " Non vedo, non sento, non parlo con il prossimo" andrà a farsi fottere!

Mentre rimugino su questi pensieri mi ritrovo quasi inconsciamente davanti alla palestra. Accidenti… ci sono un sacco di ragazzi e ragazze… sono molti, moltissimi!
Meglio mantenersi un po’ lontano e analizzare bene la situazione dall’esterno.

Non capisco perché, ma non ci sono solo sedicenni come me, anche ragazzi che sembrano avere molti anni in più… perché? Sono finito in una classe di bocciati per qualche sfortunato caso???

Un uomo tutto muscoli esce dalla palestra, credo proprio sia il professore.

Ci lancia un sguardo severo poi comincia a parlare " Bene ragazzi, benvenuti alla San Valley High School" Comincia con tono duro " Io sono il professor Belton, il vostro insegnante di educazione fisica. Eccezionalmente per oggi, ho chiesto gentilmente ai ragazzi dell'ultimo anno di darmi una mano per aiutarvi ad ambientarvi più in fretta con la mia materia. Potete andare a cambiarvi!"

Tutti i ragazzi cominciano a dirigersi verso gli spogliatoi… credo proprio di doverlo fare anche io…

Mi vengono i brividi solo a vedere tutto quel concentrato di massa umana in quell’angusto stanzino. Entro piano, cercando di essere il più indiscreto possibile e cerco un angolo libero per cambiarmi.

Mi sento agitato… ho una brutta sensazione addosso.

Ed il fatto di dovermi spogliare qui non mi fa certo sentire meglio.

Mi levo piano la felpa, cercando di non dare troppo nell’occhio, cosa che purtroppo mi riesce sempre da schifo…

" Ehi scusa, ma che hai fatto alla schiena!?" Mi domanda un ragazzo in modo un po’ troppo forte.

Cazzo, la schiena, le cicatrici sulla schiena, cazzo, cazzo.

Mi infilo in fretta la maglietta poiché già un altro paio di occhi curiosi si sono voltati verso di me.

" Nulla" Borbotto dirigendomi ad occhi bassi verso la porta.

Sto per aprirla, quando una mano si stringe sulla mia allontanandola dalla maniglia.

" Ti sembra il modo di rispondere al mio fratellino??" Mi domanda una voce all’orecchio con un tono minaccioso.

Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo!

" Allora?" Il ragazzo stringe la presa e dalla mia bocca esce un mugolio sconnesso.

" Dovresti rispondere frocietto maleducato"

Appena sento la sua mano afferrarmi la maglietta e sollevarmela sussulto.

Ora tutti vedranno quello che mi porto dietro e allora si che me la vedrò brutta per tutta la mia permanenza qui.

Sento le lacrime pungermi gli occhi, lacrime rassegnate… possibile che non riesca mai in un fottuto niente!?

" Che fai? Piangi?" Mi schernisce prendendomi per i capelli e voltandomi verso gli altri.

Non me ne va bene una, diavolo.

" Non ti sembra sia un po’ presto per cominciare a tormentare i ragazzini?" Dice una voce.

Ma chi è? Chi è il pazzo che sta tentando di difendermi?

" Ma non rompere Billie! Metti da parte il tuo cuoricino gentile per una volta!"

" Non sto scherzando, Fred" Ribadì il ragazzo, serio e calmo " Lascialo andare"

Il tipo allenta la presa sui mie capelli e riesco ad abbassare il volto e vedere in faccia il mio salvatore.

Oh cazzo… Oh fottutissimo cazzo.

E’ il ragazzo di stamattina.

Quello della figura di merda.

Che vuole fare ora???

" Mi stai sfidando Billie?" Lo minaccia senza lasciarmi.

" Lo sai che non mi piace la violenza, ma non esiterei a spaccarti la faccia se non lo lasci immediatamente andare"

C’è silenzio nello spogliatoio. Solo i loro sguardi che si sfidano, instancabili.

Alla fine, per mia fortuna, è proprio questo Fred a cedere.

Mi lascia i capelli di colpo ed io cado in ginocchio a terra, ho il fiato corto.

" Resti sempre il solito rompi coglioni" Commenta rivolto a Billie. Tuttavia prima di allontanarsi non si trattiene dal tirarmi un calcio nello stomaco.

Un dolore lancinante al ventre mi smorza il respiro.

" Vieni fuori" Mi sussurra il mio salvatore all’orecchio aiutandomi ad alzarmi e conducendomi fuori.







 

 

 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Ciau! Spero vi sia piaciuto questo >> III << capitolo!

Il titolo è un po' scontato, probabilmente poco azzeccato, ma mi sono trovata davvero in crisi! Cercherò di fare di meglio.

Oggi non ho nient'altro da dire, sono di fretta, mi aspetta un'allettante versione di Latino o.o Buona fortuna a me... :'(

Bye Bye ;)

LittlePunkGirl_

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Capitolo 3
*** Disappearing boy ***


DISAPPEARING BOY
 




Lo guardo mentre si allontana velocemente dopo quel farfugliamento imbarazzato di cui sinceramente ho capito ben poco e si avvicina agli altri studenti, mantenendosi comunque a qualche metro di distanza dagli altri.

Osservo i suoi occhi verdi molto simili ai miei, ma più scuri. Si guarda intorno circospetto, come se si stesse trovando in terreno sconosciuto. Chissà quanti pensieri stanno passando in questo momento in quella testolina scura.

Devo ammettere di essere rimasto alquanto sorpreso dal suo comportamento… manco fossi un fantasma!

Non riesco a trattenere un sorriso, non avevo mai visto un ragazzino così strano… si vedeva lontano due chilometri che si sentiva fuori posto, era così pallido dopo che mi ero seduto accanto a lui che avevo pensato che stesse per svenirmi accanto, invece aveva solo il terrore della mia vicinanza.

Dopotutto mi piace quel ragazzino, e' interessante, degno di considerazione. Non capita spesso che pensi una cosa del genere di un ragazzo, specialmente di un mocciosetto del primo anno.

No. Non sono narcisista. Io non sono meglio di chiunque sia presente in questo momento in questo cortile, ma sono letteralmente stufo di come ragionano tali persone… sono così materiali… così influenzabili… pronte a seguire chiunque pazzo con un briciolo di carisma che indossi abiti firmati e se la prenda con i secchioni e gli sfigati.

Sarà perché da quando è morto mio padre mia madre se la fa sul divano di casa con qualunque feccia che trova in giro senza preoccuparsi della mia presenza, ma non riesco a vedere il mondo con la semplicità con cui riescono loro.

A volte mi sento così adulto che il peso di dover arrivare a casa e dover pulire il vomito di mia madre sparso ovunque in salotto, dover andare a raccattarla in qualche angolo della casa magari strafatta od ubriaca e dover anche sentire le sue ingiurie contro il mondo che sfoga su di me, mi fa venir voglia di chiudermi in bagno e farla finita…

O quante volte ci ho pensato… almeno rivedrei papà e non dovrei più sopportare la merda che mi circonda…

Basta. E’ inutile pensare ora a queste cose. E’ il mio ultimo primo giorno di scuola e direi che è un momento memorabile. Ah, ah!

In più qualcuno si sta avvicinando a me. Ah! E' Mike! Il mio migliore amico da sempre.

"Eccoti! Ma dov'eri finito??" Mi domanda incrociando le braccia al petto in un tono di rimprovero "Ti ho cercato ovunque " Poi si ferma e avvicina il viso al mio fissandomi intensamente negli occhi con espressione indagatrice, mi viene quasi da ridere, a volte riesce a fare delle facce così buffe! " Aspetta, aspetta... Hai la scintilla da ispirazione! Racconta un po', cosa ti è successo di così interessante già di prima mattina??"

Gli sorrido alzando le spalle " Niente di che, vogliamo andare?"

Prima che mi allontani con Mike la mia attenzione viene di nuovo catturata da quel ragazzino bassino.

" Jared Galway" Sento dire dal microfono, ed ecco che si fa avanti.

E così ti chiami Jared… beh, spero di incontrarti in giro, buona fortuna.


 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *
Ciau a tutti!! Sono tornata presto, non vedevo l'ora!

E così si è scoperta l'identità dei due ragazzi... uno ovviamente è Billie Joe xD dalla sua descrizione era abbastanza ovvio... ed è arrivato anche Mike :D

Che dire... spero vi sia piaciuto anche questo secondo capitolo, fatemelo sapere mi raccomando!

Grazie mille a AlexisSlyterin per aver letto la mia storia e per la sua recensione! :)

Grazie anche a chi lo fa in silenzio :)

Bye Bye ;)

LittlePunkGirl_

 

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Capitolo 4
*** Redundant ***


REDUNDANT
 

 

 

Fanculo Fred. Non lo sopporto quel bullo da strapazzo. E’ uno dei ragazzi più stupidi che conosca e non si smentisce mai.

Mi ero stupito questa mattina di avere la lezione in comune proprio con il corso di questo ragazzino, Jared.

Avevo già previsto che quell’idiota di Fred se la sarebbe presa con lui… era ovvio.

Avevo sperato non succedesse nulla fino all’ultimo, ma come potevo reggere mentre stava per deturpare il suo viso?

Ed ora quel ragazzino è qui accanto a me, pallido come un morto per il colpo appena ricevuto, sembra così piccolo ed indifeso, bisognoso di un po’ di affetto.

" Che succede Armstrong?" Mi domanda il professore uscendo proprio in questo momento dalla palestra.

Lancio un veloce sguardo a Jared, ancora confuso e stordito fra le mie braccia

" Si è sentito male, lo accompagno in infermeria" Mento.

Ma quell’idiota mi crede e così lo conduco alla prima panchina che trovo lungo il porticato.

Lo faccio sedere e mi accomodo accanto a lui appena prima che mi vomiti addosso.

" Ora calmati" Tento di parlargli asciugandogli la fronte umida con un fazzoletto mentre continua a tossire.

Sento che geme stringendosi di più la mano sullo stomaco.

" Aspettami qui, d’accordo? Vado a prenderti del ghiaccio"

Non so se abbia capito tutto quello che gli ho detto, ma sono strasicuro che per i prossimi dieci minuti non farà altro che tossire e vomitare.

Difatti quando torno dall’infermeria è ancora lì, più pallido di prima, e con una massa maggiore di vomito ai piedi.

" Leva la mano" Gli dico.

Appena la lascia cadere lungo i fianchi gli sollevo un poco la maglietta e poggio il ghiaccio sul colpo che è già diventato rosso.

Jared geme di dolore.

" Fidati… se non metti il ghiaccio poi si gonfia un sacco" Commento cercando di smorzare un poco la tensione.

Dopo alcuni minuti lo sento sospirare ed abbandonarsi contro lo schienale della panchina.

" Un po’ meglio?" Domando tastandogli la fronte sudata.

Il ragazzo annuisce "Grazie…" Mormora con voce roca.

" Di nulla" Rispondo. Era proprio un ragazzo di poche parole " Mi dispiace per Fred… è un’ idiota, non cambierà mai"

" Non fa nulla" MI risponde " C- ci sono abituato…"

Sorrido " Da come sei ridotto non mi sembra proprio, dovresti farti un po’ di muscoli, almeno non vomiteresti dopo un calcetto"

Vedo i suoi occhi verdi fissarmi stanchi e sollevarsi verso l’alto " Non voglio più sentir parlare di muscoli e ginnastica, ti scongiuro"

Scoppiamo entrambi a ridere, ha una risata così spontanea questo ragazzino.

" Piacere, sono Billie" Mi presento ancora scosso dalle risate.

Il ragazzo afferra la mia mano " Jared"

" Posso farti una domanda Jared?" Domando.

Vedo i lineamenti del suo volto mettersi in allerta, ho capito che non è un tipo a cui piace essere sotto l’attenzione di qualcuno.

" V-va bene" Balbetta intimidito.

" Perché sta mattina sei scappato?" Domando.

Vedo la sua pelle candida tingersi di un simpatico porpora e i suoi occhi verdi vagare in soggezione ovunque ma mai verso i miei, proprio come questa mattina…

" Jared?" Lo chiamo attendendo, pretendendo una risposta.

" Ecco… io… st-stavo, Beh…"

In questo momento suona la campanella.

Il ragazzo salta in piedi come una molla " Credo di dover andare" Balbetta a disagio, ma appena fa un passo lo vedo piegarsi in due dal dolore.

Sospiro " Te l’ho detto… sei troppo magro, non alzarti o rischierai di peggiorare la situazione"

Mi guarda interdetto.

Beh… un po’ lo capisco. E’ il suo primo giorno di liceo e vorrebbe fare le sue prime lezioni, ma è per la sua salute…

" Non preoccuparti, il primo giorno non si fa quasi nulla" Tento di rassicurarlo " Ah, e non ti picchierò se hai paura di questo. Non sono un poco di buono io"

Vedo le sue guance diventare ancora più rosse e non posso evitare di sorridere. Ovviamente ci aveva pensato, come tutti del resto, diciamo che il mio aspetto avvolte tradisce un pochino, ma non sono cattivo.



 

* * * * Spazietto Dell'Autrice * * * *

Buongiorno! Sono tornata!

In questo capitolo, Billie e Jared chiacchierano per la prima volta :)

Beh non c'è molto da dire, non succede nulla di particolare, ma se infilavo anche i pensieri di Jared diventava troppo lungo rispetto agli altri... vabbuò spero vi sia piaciuto lo stesso :)

Grazie mille, mille, mille a bjdarkside e Nihadara_bane per le recensioni dello scorso capitolo e AlexisSlyterin per il capitolo 2 ( l'altra volta l'ho scordato, chiedo perdono)

Bye Bye

LittlePunkGirl_

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Capitolo 5
*** Brain stew ***


BRAIN STEW


 

Sono. A. Disagio.

Questo Billie, non è male, è piuttosto simpatico, ma... no. Non può diventare mio amico. Nessuno può diventarlo.

Mi spiazza… è così accomodante.

Perché non mi tira dietro dei nomi? Perché non mi picchia? Perché ora non se ne va, ma continua ad osservarmi con quegli occhi pieni di gentilezza e quel sorriso così cordiale?

Anche se riuscissimo a diventare amici, non appena mi conoscerà un po’ meglio, non appena vedrà come sono, se ne andrà.

Ed io non voglio che succeda di nuovo. No.

" Sei sicuro di stare bene, sei ancora molto pallido, vuoi andare in infermeria?"

Commenta preoccupato.

Infermeria?? Sto cazzo l’infermeria! Io non mi faccio toccare da nessun medico!

" N-no sto bene" Mento. Non sto affatto bene. Mi sento quasi svenire. Sono asmatico, e ciò che mi è appena successo non è di certo un giovamento per la mia salute. Ma se poi questo mi porta in infermeria che cazzo faccio?? Ci manca solo che poi mi mandano in ospedale. Credo solo di aver bisogno della mia medicina che, cretino come sono, ho lasciato nello spogliatoio. Che giornata di merda!!

" Mi devo fidare?" Insiste. Che palle!
Annuisco senza cercare il suo sguardo.

Tento invano di sembrare tranquillo, ma respirare diventa sempre più complicato e difficile da nascondere.

" Sentimi bene se stai male me lo dici" Accidenti se n’è accorto!

" N-no. Cioè… s-si. H-ho solo bisogno della mia medicina… è nello spogliatoio" Farfuglio.

Mi lancia uno sguardo come dire " Perchè non me l’hai detto prima" poi mi porge una mano per alzarmi.

Non sono andicappato. Vorrei dirgli mentre mi alzò ignorando la sua mano.

" Posso andare da solo" Commento forse un po' troppo acidamente.

Billie mi osserva stupito, forse ora si è offeso. Invece No! Mi sorride!!

" Non dirlo neanche per scherzo, forse se ti vedessi ad uno specchio capiresti"

Chiude la discussione avviandosi verso gli spogliatoi " E poi non credo tu abbia già imparato a memoria la piantina della scuola" Aggiunge divertito.

Beh… in effetti non ci avevo pensato.

Idiota! Impara a pensare prima di aprire quella boccaccia che ti ritrovi!
Stiamo per entrare nello spogliatoio quando Mr. Belton esce dalla palestra. Ci fissa con sguardo indagatore. E ora? Bella merda.

" Che ci fate qui voi?" Domanda brusco.

Oh cazzo.

Guardo Billie, non sembra per nulla preoccupato. Anzi sorride!

" Siamo tornati ora dall’infermeria" Mente spudoratamente " Prendiamo le nostre cose e andiamo in classe"

" Ah va bene" Borbotta rientrando il palestra " Buona giornata ragazzi"

Appena se ne va Billie mi lancia un sguardo e sorride.

Che tipo!

Comunque ora meglio se penso un po’ a me. AH! La mia roba per fortuna è ancora tutta là!

Corro dal mio zaino e prendo il mio astuccio con i medicinali.

Mi sbrigo a cercare l'inalatore.

Quando alzo gli occhi sussulto nel vedere che Billie è ancora lì e mi guarda interdetto.

"Tutto bene?" Mi domanda ancora, noto un velo di preoccupazione e curiosità nei suoi occhi verdissimi.

" S-si" Balbetto rosso di vergogna rimettendo a posto le mie cose " O-ora vado in classe. Grazie di tutto. Ciao" Farfuglio velocemente uscendo e lasciandolo solo in quello spogliatoio silenzioso.


 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Salve! Eccomi di nuovo qui con un nuovo capitolo!

Non ho nient'altro da dire xD Spero vi sia paciuto :D

Grazie a bjsdarkside per la recensione allo scorso capitolo :)

Bye Bye :*

LittlePunkGirl_

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Capitolo 6
*** She ***


SHE

 

 

Finalmente questa stressante giornata è terminata, non posso che tirare un sospiro di sollievo.

Ora sto tornando a casa a piedi, non mi andava di prendere il bus, c’era troppa gente e troppo poco spazio.

Sono riuscito a tornare in classe a metà della terza ora e mi sono pure beccato la sgridata da Mrs. Mars, la professoressa di matematica.

Non me la cavo troppo male di Matematica, ma la mia attenzione era proprio uguale a zero, non ho nemmeno idea dell’argomento che ha spiegato.

Mi rifarò… ora non voglio più pensarci.

Quando sono uscito per fortuna non ho più visto ne’ Billie, ne’ soprattutto Fred.

Francamente spero, con tutta la gente che c’è, di non doverli vedere più.

Distratto dai miei ragionamenti mi trovo già sulla porta di questa che da ieri devo chiamare casa.

Devo ammettere che non è brutta. Ha un piccolo giardino ben curato sul davanti e la casa è di un simpatico azzurro, le finestre sono bianche.

Chissà se i miei genitori sono già a casa?

Probabilmente mamma si, papà difficile. Ma meglio così, inizierebbe a farmi mille domande troppo indiscrete e sono sinceramente troppo stanco per sopportarlo anche solo per due minuti.

Appena apro la porta di casa noto con piacere che mamma ha finalmente tolto tutti gli scatoloni del trasloco e il salotto finalmente sembra una stanza comune invece che un container.

Scarico lo zaino accanto alla porta e mi avvio verso la cucina.

" Ciao tesoro" Mi saluta mamma appena mi vede con un radioso sorriso.

" Ciao mamma" Rispondo avvicinandomi e lasciandomi baciare sulla guancia come piace a lei.

" Allora com’è andata?" Mi domanda mentre mi accomodo al tavolo in attesa del pranzo.

Alzo le spalle " Bene"

" Jay?" Mi chiama con tono poco convinto " Che è successo?"
Cacchio ma come fa sempre a leggermi nei pensieri!!? Se è un potere sovrannaturale spero sia almeno ereditario!

" Nulla, tutto a posto" Mento.

Sospira e si accomoda davanti a me.

Ecco che incomincia. Detesto quando fa così e mi scruta con quei suoi occhi scuri e penetranti. Riesce sempre ad ottenere quello che vuole.

" Jared, lo sai che se c’è qualcosa che non va devi dirmelo" Comincia.

" Lo so mamma"

" Magari posso aiutarti…"

Santo cielo no! " Sto bene davvero, sono solo un po’ stanco…"
" Stanco? Hai preso le medicine?"

" Si… " Sospiro… che palle.

" E raccontami qualcosa… hai conosciuto qualche ragazzo?" Insiste.

So che vorrebbe sentirsi dire di sì, ed in effetti non mentirei.

" No" Rispondo.

" D’accordo" Sospira rinunciando al compito. Scola la pasta e me la mette nel piatto.

Credevo di avere fame, ma non appena me la ritrovo davanti agli occhi sento lo stomaco chiudersi con un dolore sordo.

" Tesoro ti senti bene?" Mi domanda.

" Non ho fame mamma" Mormoro guardandola implorante.

Lei mi osserva preoccupata sfiorandomi la fronte " Non mi sembra tu abbia la febbre..."

" Mamma, ti prego" La supplico, voglio solo che allontani quel mostro di piatto da me.

" Mi fai sentire lo stomaco, tesoro?" Mi chiede con tono preoccupato.

E io come uno scemo mi alzo in piedi e la lascio fare. Solo quando il suo tocco mi provoca dolore mi ricordo in che stato è ridotta la mia pancia.

Mamma mi guarda sospettosa e mi solleva la felpa.

" Mio dio, ma che hai fatto??" Esclama sfiorandomi la pancia.

Mi ritraggo di colpo al suo tocco sulla mia pelle lacerata.

Stupido, stupido, STUPIDO!

" Jared dimmi che cosa è successo!?"

Vuoi sentirtelo dire un’altra volta? STUPIDO! Ora è preoccupata, ti tempesterà di domande e chiamerà a scuola, il preside farà un discorso pubblico e sarò preso di mira da tutti i ragazzi!
" Jared, non farmi perdere la pazienza!"
" Sono inciampato" Mento spudoratamente.

" Jared!"

Basta. Non voglio raccontarle niente, o almeno non più… tanto ci rimetto in qualsiasi caso. Voglio cavarmela da solo!

" Dove stai andando!?" Mi ammonisce mentre io sono già a metà della scala.

Non mi fermo neanche a sentirla. Apro la porta di camera mia e mi chiudo dentro a chiave.

" Jared!" Grida dall’altro lato della porta.

Sospiro. Prima o poi si stancherà da sola. Mi lascio cadere di peso sul mio morbido letto trovando improvvisamente interessanti le crepe del soffitto.

" Jared… ti prego…" Sospira rassegnata: siamo agli sgoccioli " Sai che mi preoccupo per il tuo bene, Tesoro… perché non vuoi parlare con me?"

Devo solo più reggere qualche minuto.

" D’accordo… dirò a papà di vedere se riesce a convincerti ad uscire, quando torna"

Dopo qualche istante sento i suoi passi che si allontanano.

Scampata…

Devo ammettere che un po’ mi dispiace, sembra sempre così dispiaciuta quando scopre che mi hanno picchiato, forse le dispiace avere un figlio imbranato come me che non riesce nemmeno a difendersi.

Eppure sono così, non riesco a cambiare, non mi piace la violenza, sono un ragazzo tranquillo, non mi vergogno ad ammetterlo.

Credo che quando arriverà papà si arrabbierà per come mi sono comportato, ma non me ne importa.

Ho quindici anni non quattro, posso anche decidere se raccontare la mia vita ai miei genitori oppure no, mi sembra il minimo dato che mi controllano già abbastanza.

Fred non mi piace, si vede che non ha scrupoli, sarebbe capace di frantumarmi le ossa in una giornata no e così anche i suoi amichetti.

E poi c’è questo Billie dalla buona apparenza, chissà se oggi ha davvero voluto difendermi perché gli piaccio o la prossima volta non si farà problemi ad unirsi all’altro.

Non so. Sono molto confuso. E in questo momento anche stanco. Vorrei tanto dormire, però... che cos'è questo rumore? Sembra una canzone... ma non credo che mamma, soprattutto in questo momento, si sia messa ad ascoltare musica, e poi questa non le piace, ascolta solamente musica classica...

Mi alzo dal letto e mi avvicino alla finestra. Sembra provenga da fuori, ma per strada non c'è nessuno... Aspetta! Ecco! Viene dai nostri vicini di casa ancora sconosciuti!

Ora la sento anche meglio, è una voce femminile, non me ne intendo molto di musica, però mi sembra molto bella.

Proviene dalla finestra del secondo piano, proprio quella parallela alla mia.

Chissà chi sta cantando... questa voce mi tranquilizza, è come se tutta la pressione accumalata quest'oggi fosse evaporata dal mio corpo in questi pochi istanti.

Potrei addormentarmi qui in piedi, appoggiato a questo davanzale.

Sussulto quando la voce s'interrompe bruscamente a metà della canzone.

Peccato... il bel sogno è finito. Meglio che finisca di disfare le valigie che ho lasciato ieri sera.

" Ehi ciao!"

Mi blocco con il piede a mezz'aria. Chi ha parlato??

 

 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Ciau, ecco un altro capitolo! Questa volta tutto dedicato a Jared... Di chi sarà questa bellissima voce?? Lo scoprirete nel prossimo episodio!

Bye Bye

LittlePunkGirl_

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Capitolo 7
*** Extraordinary Girl ***


EXTRAORDINARY GIRL



 

Accidenti. A-c-c-i-d-e-n-t-i.

Qualcuno ha parlato, non credo di essermelo immaginato.

Mi volto lentamente verso la finestra.

Sussulto comunque alla vista della ragazza che c'è davanti a me, o meglio... ad almeno sei metri da me! Sento le mie guance diventare bollenti, le mie ginocchia tremare. Diavolo! Ma è possibile che faccia così schifo con i rapporti umani? Eppure non riesco a calmarmi, anzi, peggioro di secondo in secondo.

Questa ragazza continua a fissarmi e mi sorride, ha un sorriso così bello...

Ma che dico? No, no, no. Non la conosco neanche. Magari poi è una stronza di prima categoria, è sempre così con quelle troppo belle, alla fine si montano la testa e diventano insopportabili.

Eppure lei è così... così... strana, ecco. E bellissima. Uffa! Ragiona Jared! Mai giudicare le persone a prima vista!

" Ehm... ci sei??" Mi domanda divertita, mi ricorda tanto il tono che ha usato Billie questa mattina.

Annuisco rosso di vergogna e imbarazzato al massimo " S-si, scusa" Balbetto.

Non mi sono mai sentito tanto idiota come in questo momento...

Il sorriso sulle sue labbra sottili e rosee si allarga mostrando dei denti perfetti e bianchissimi. Quando sorride si formano delle simpatiche fossette ai lati della bocca e gli occhi azzurri si stringono leggermente. Che begl' occhi...

Torna in te, Jared!

" Non mi dici il tuo nome?" MI domanda divertita. Ehm... forse attendeva che dicessi qualcosa, d'altronde sono un ragazzo, forse è compito mio tenere sotto controllo il discorso...

" Sc-scusa" Balbetto passandomi una mano fra i capelli, credo che il mio viso abbia assunto una tonalità molto simile al viola " Mi chiamo Jared" Accenno un sorriso tirato.

La ragazza mi sorride di nuovo e appoggia i gomiti al davanzale... oh diavolo, significa che dobbiamo parlare? Cioè io e lei? lei e io? E ora che faccio?

" Dunque tu sei il figlio dei nuovi vicini" Deduce, è ovvio che lo sono... suppongo lo dica per smorzare il silenzio. Magari anche lei è tesa come me, eppure non si nota minimamente... sembra così rilassata, spontanea... spero solo che anche io appaia ai suoi occhi in questo modo, ma ne dubito fortemente.

Mi decido ad annuire. Accidenti, devo imparare a ricordarmi che non posso perdermi nei miei pensieri quando sono con altre persone, che diavolo di figura mi faccio se no!?
" Mi sembri simpatico. Sarai sicuramente meglio degli altri, c'erano dei mocciosi così irritanti!" Mi spiega.

Accenno un sorriso " Lo spero..."

" Non credo che ti metterai a fare pipì dalla finestra" Ribatte " Poi non si sa mai"

" Non preoccuparti, i miei bisogni li faccio in bagno" Commento.

Scoppia a ridere e mi lascio contagiare anche io.

" Canti molto bene, cioè... io sono entrato qui e ho sentito la tua voce... è bella" si, più o meno assomiglia ad un complimento.

La ragazza mi sorride ancora " Grazie, Jared" Com'è bello il mio nome pronunciato da lei... " Ora devo studiare" Aggiunge in tono rammaricato " A presto, Jared" Mi sorride.

Di già? Peccato... Cerco di nascondere il mio rammarico " A presto..." A presto... che? Ma mi ha detto il suo nome? Idiota! Magari dovevi chiederglielo! è ovvio che lei non te lo dice se non glielo chiedi!

Beh... ormai è troppo tardi per rimediare, ha già chiuso la finestra... spero di rivederla per porterglielo chiedere.

" A presto... Whatsername..."


 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Ciao a tutti! Sono tornata con un capitolo fresco, fresco!

Entra in scena questa ragazza a cui Jared affibia il soprannome di "Whatsername" :)

Nel prossimo capitolo lo vedremo alle prese con una nuova giornata di scuola!

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, però sono triste :,( 2 capitoli senza neanche una recensioncina? Ma, ma, ma io mi deprimo! Se la mia storia sta diventando noiosa fatemelo sapere! Cercherò di fare di meglio! Ci conto ;)

Bye Bye

LittlePunkGirl_

 

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Capitolo 8
*** Warning ***


WARNING


 

Il mio secondo giorno di scuola è alle porte. Direi ad un passo da me.

Questa mattina papà si è offerto spontaneamente di accompagnarmi e dopo il discorso che mi sono dovuto sorbire ieri sera non ho potuto rifiutare. Devo ammettere che mi ha stupito…

Prima di tutto non si è incazzato per come ho risposto alla mamma, molto strano.

Poi mi ha ascoltato e direi quasi capito, mi ha davvero sorpreso.

Probabilmente è stata la notizia di Billie ad averlo reso così accomodante verso di me. Alla fine ho dovuto accennargli qualcosa, ma nulla di preciso...

" Buona scuola, tesoro. Mi raccomando…" Inizia.

" Papà…" Lo fermo " va bene…"

" Ciao" Mi saluta lasciandomi un bacio sulla guancia.

" A sta sera"

" Aspetto che entri" Mi avverte.

Alzo gli occhi al cielo… quando capiranno che ho QUINDICI anni?? Probabilmente mai. Vabbè… cosa può succedermi in 50m. di cortile??? Come non detto.

In un secondo mi ritrovo quasi sollevato da terra da due braccia possenti, davanti a me Fred ghigna soddisfatto. E mio padre sta guardando. Per favore, fa che non intervenga…

" Ehilà" Comincia Fred sollevandomi il mento con due dita " Guardami negli occhi quando ti parlo"

Stronzo. Non posso fare a meno di voltarmi verso Papà, mi sta guardando cazzo.

Fred mi rivolta il volto verso di lui facendomi male al collo " Guardami ho detto, devi capire che ciò che dico io è legge!"

Mi prende per i capelli e me li tira forte, facendomi gemere.

" Piangerai femminuccia?" Mi provoca.

No stronzo. Vaffanculo. Perché ce l’hai con me? Che cazzo ti ho fatto?
" Fred!" Sento una voce, Fred si volta verso la figura che l’ha chiamato…

Non ci credo. E’ Billie!

" Oh Armstrong!" Esclama schernendolo.

" Vattene Fred, lascialo stare" Ringhia sommessamente.

" Che c’è sei fissato con questo moccioso? Non ti è mai fregato un cazzo di nessuno che ti prende quest’anno?"
" Lascialo"

In risposta Fred mi tira i capelli più forte fino a farmi urlare e poi mi spinge addosso a Billie. Lui allarga le braccia e attutisce il mio colpo prendendomi per le spalle.

" Ci si vede bel faccino!" Mi schernisce Fred fra le risate.

Non mi sposto dalle braccia di Billie fino a che Fred non sparisce dalla mia visuale, solo ora mi accorgo in che posizione mi trovo. Mi scosto imbarazzato.

" Sc-scusa" Mi scuso.

Billie scoppia a ridere stropicciandomi i capelli " Rilassati piccolo, mica ti mangio!"

Ehm… piccolo??

Lancio uno sguardo verso il parcheggio, ha appena messo in moto l'auto.

" C’era mio padre, fino a pochi secondi fa" Rispondo al suo sguardo interrogativo.

" Ah… e non è intervenuto?"

" ehm… no, ieri sera quando ha visto la mia pancia abbiamo parlato, voleva andare a parlare al preside… ma io non ho voluto"
" E perché? Non avresti più avuto problemi…" Ribatte.

" Si, ma ho quindici anni… non sono più un bambino che ha bisogno dei genitori per proteggersi"

Billie accenna un sorriso affettuoso.

" Perché ridi?" Domando infastidito.

" Perché sei così ingenuo e puro…"

Alzo gli occhi al cielo. Ingenuo? Puro? Ma con chi crede di parlare?? Io ero serio prima!

Non oso nemmeno immaginare che cosa mi dirà mio padre questa sera.

Non mi sono nemmeno difeso da Fred, ed in più ha visto Billie… che impressione gli avrà fatto??

" C’è qualcosa che non va, Jay?" MI domanda poggiandomi una mano sulla spalla.

Jay? Che è tutta sta confidenza?? Mi scosto leggermente da lui, non mi piace essere toccato da estranei" Tutto ok" Rispondo.

" Mi sembri molto pensieroso…"

" Nah, pensavo a mio padre…" Rispondo " Spero che dopo ciò che ha visto non si arrabbi troppo…"

" Hai un padre molto premuroso, devi andarne fiero"

Alzo gli occhi verso i suoi, mi stupisco di come sia serio, sembra così vecchio in questo momento… probabilmente l’argomento padre non deve essere uno dei suoi preferiti.

" Già…" Mi limito a rispondere accennando un sorriso.

Quando suona la campanella ci dividiamo, ma Billie mi ha assicurato che alla fine delle lezioni mi verrà a cercare.

Devo ammettere che non mi dispiace più così tanto, Billie è così gentile con me, non mi è mai successo prima di avere un amico.

Comunque, ora ho altro da fare, devo raggiungere l’aula di arte dove ho la prossima lezione. Sarà una lezione interessante, io adoro disegnare e non me la cavo nemmeno troppo male, i professori mi hanno sempre elogiato.

Entro in un’aula gigantesca di ogni colore, i muri sono pieni di disegni di ogni genere e stile e le mensole di ceramiche, vasi, busti o semplici raffigurazioni.

Mi siedo al primo posto che trovo ancora incantato da tutta questa meraviglia che mi circonda.

" Ehi ciao!" Esclama una voce riportandomi alla realtà.

Mi volto verso la persona che mi ha rivolto la parola. E' una ragazza che si è seduta accanto a me.

" C-ciao" Rispondo un po' a disagio.

" Sono Juliet! E tu come ti chiami??" Mi domanda con una tonalità di voce decisamente elevata, ma è sorda per caso?

" Jared" Rispondo. La osservo meglio, ha un viso dai lineamenti dolci ma tendente al tondo, i suoi occhi sono scuri come i suoi capelli ricci, non è male, ma non è bella come Whatsername... Oh mia Whatsername...

" Jared, Sei ancora fra noi?" Mi domanda schioccandomi due dita davanti agli occhi, sussulto.

" Oh scusa, si certo" Balbettò in imbarazzo.

" Ti trovi bene qui?" Mi domanda senza smettere di sorridere.

" Si, abbastanza... " Rispondo.

" Hai già fatto conoscenza con qualcuno?"

" Un paio di persone... c'è così tanta gente..." Di cui una ha tentato di pestarmi... dettagli, dettagli.

" Hai ragione... ma devi stare attento a sceglierti gli amici giusti, altrimenti troverai vita dura..."

Aggrotto la fronte, amici giusti? Che intende dire?

" Ci sono un sacco di idioti che giocano a fare i bulli" Continua.

Io ne so qualcosa...

" Ma quelli non sono molto pericolosi,sono solo palloni gonfiati..."

Palloni gonfiati che fanno male però!

" Sono altri quelli da cui devi assolutamente mantenere le distanze" La osservo incuriosito, ha detto questa frase con un tono di voce decisamente più basso, come se avesse paura di farsi sentire da qualcuno.

" E chi sono?" Domando interessato, non mi sembra di aver visto nessuno più spaventoso di Fred!

" Non lo sai? Sto parlando di quel gruppetto di Punk lunatici!"

Punk? Che vuol dire esattamente Punk?

" Non credo di conoscerli..."

" Molti di loro non si vedono spesso qua, preferiscono imbottirsi di birra e droga piuttosto che venire a scuola e quando ci sono portano solo guai... Hai mai sentito parlare di Billie Joe Armstrong?"

Sussulto. Billie? Quel Billie?

" M-mi sembra di sì..." Balbetto.

" Ecco, lui e quel suo amico biondo, Mike Dirnt mi sembra si chiami, devi tenerti lontano da loro, fanno parte di quel gruppo di sbandati. Se hai grane con loro, stai certo che finisci all'ospedale!"
Alzo le spalle. Questo discorso non mi piace più. Non so perchè, ma mi infastidisce che qualcuno parli così di Billie. Anche se... non lo conosco nemmeno, forse è vero ciò che mi sta dicendo Juliet, forse non dovrei parlare con lui... però lui mi ha salvato... Per fortuna in questo momento entra il professore. E’ un uomo abbastanza giovane e un po’ strano, dallo sguardo acuto e l’espressione particolare.

" Buongiorno! Io sono Mr. Mitch! Il vostro nuovo professore di Arte!" Quasi canticchia.

Mette allegria quest’uomo!

" Allora… tema amicizia! Voglio che mi disegnate qualcosa inerente a questo tema!"

Di bene in meglio, oserei dire!

 

 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Ciao! Sono tornata con un nuovo capitolo!

Jared è alle prese con il suo secondo giorno di scuola e inizia a fare nuove conoscenze e scoprire notizie sulle persone che lo circondano. Cambierà il suo atteggiamento nei confronti di Billie dopo ciò che gli ha raccontato Juliet? Mistero xD Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Alla prossima :)

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Capitolo 9
*** Minority ***


MINORITY


 

Finalmente sono finite le lezioni. Quasi tutti i ragazzi sono usciti, ma la classe di Jared è ancora in aula, sto aspettando sulla sua porta.

Devo ammettere che mi attira molto, è un ragazzino così ingenuo e lo vedo così smarrito e fragile dietro la sua maschera di diffidenza.

Ma oggi sono felice, l’ho visto molto più aperto nei miei confronti.

Alzo gli occhi al cielo quando sento Mike sbuffare al mio fianco.

" Mike puoi andartene se proprio non ce la fai ad aspettare due santi minuti"

Mike sbuffa " Si certo. Così se Fred ti becca in giro ti pesta, non ci penso neanche a lasciarti girare da solo!"

Sbuffo " So cavarmela da solo"

" Se si tira troppo la corda, si spezza. Non abbiamo mai avuto problemi con quel pallone gonfiato, e ora di punto in bianco sembra diventato il tuo più acerrimo nemico, non credo che ci penserà due volte a darti una bella lezione se lo ostacolerai ancora"

Sbuffo nuovamente. Lo so che si sta preoccupando per me, ma è così irritante quando si comporta da brava mammina.

" Si può sapere che cos'ha di speciale questo moccioso per farti comportare così?"

" E'... speciale" Gli sorrisi.

Mike alzò gli occhi al cielo " Il tuo concetto di speciale mi preoccupa"

Sono intenzionato a rispondergli per le rime, ma ci rinuncio quando vedo Jared uscire.

Esce per ultimo, da solo.

Noto subito che c’è qualcosa che non va: ha uno sguardo così dispiaciuto.

Non mi ha ancora visto perciò decido di andargli incontro.

" Ehi" Lo saluto.

Appena mi vede mi accenna un sorriso tirato. Perché i suoi occhi sono così tristi?

" Com’è andata?" Chiedo, spero con tutto il cuore sia lui a dirmi qual è il suo problema, ma non sembra nemmeno avermi sentito " Jared?"

" Oh si?" Si scuote. Ma che gli prende?

" Ti ho chiesto com’è andata" Ripeto.

" Oh scusami… bene" Mente, lo sento.

" Sei sicuro, capisco quando spari balle" Ribatto.

Lo vedo sospirare " Niente, è una cazzata…"

" Lascia valutare a me, magari posso aiutarti…" Propongo.

Incontra il mio sguardo e si lascia tranquillizzare dal mio sorriso.

" Billie, cosa vuol dire Punk…?" Tentenna.

Lo osservo stupito e lui subito abbassa lo sguardo " Scusami, non importa"

Sorrido portandogli un braccio intorno alle spalle. Ho capito che non gli piace essere toccato, ma voglio guadagnarmi la sua fiducia " Il Punk è un ideale, uno stile di vita, un sogno... tutto quello che vuoi"

" Perchè mi hai fatto questa domanda??"

Sbuffa leggermente, si sente evidentemente in imbarazzo " Boh… non so, l'ho sentito nominare ma non sapevo cos'era…" Mormora.

Sembra così abbattuto... lo attiro a me. Non mi ha raccontato tutto, ci metterei la mano sul fuoco... però forse è meglio non forzarlo più, se non me ne vuole parlare " Di tutte le persone che conoscono quella parola, solamente un quarto sa che cosa vuol dire davvero... secondo me tu sei una di quelle persone che potrebbe scoprilo"

Finalmente lo vedo sorridere " Grazie, Billie"

" Figurati, piccolo"

Si ferma " Piccolo?" Domanda infastidito.

Scoppio a ridere " Come devo chiamarti, gigante? Sei piccolo di statura e di età! Dunque…"

" Ha parlato mister Golia" Interviene Mike.

Questa volta e' Jared a far fatica a trattenere le risate. Mike si fa avanti e noto che Jared comincia a fissarlo diffidente, quasi con timore.

" Lui è Mike, il mio migliore amico, simpatico come sempre" Glielo presento " Mike, lui è Jared"

" Piacere di conoscerti" Gli porge la mano, Jared l'afferra titubante e ricambia il saluto.

Ora siamo fuori da scuola e noto che l’auto che sta mattina lo ha accompagnato è di nuovo nel parcheggio.

" Credo ci sia tuo padre"

Lo sento drizzarsi improvvisamente sotto il mio braccio come se avesse il pelo " Hai ragione. Chissà perché è qui, solitamente lavora a quest’ora…"
" Vabbè…" Sospiro, a dire il vero avrei voluto accompagnarlo a casa " Ci vediamo domani, Jay… mi raccomando"

" Ciao Billie, a domani" Mi sorride " C-ciao Mike"

Rimango nel cortile e lo osservo mentre raggiunge la macchina di suo padre.

Appena entra l’uomo sorride e gli lascia un bacio sulla guancia.

No. Non devo stare male, è una scena così dolce. E Jared merita quell’affetto.

Vedo la bocca dell’adulto muoversi: probabilmente ha appena fatto una domanda a Jared, sta assumendo il suo classico atteggiamento da " Perché non puoi evitare di mettermi al centro dell’attenzione?". E’ timido anche con suo padre…

Però sono molto diversi. l'uomo ha la pelle olivastra e i lineamenti duri e marcati; i capelli sono corti e biondicci mentre gli occhi sono scuri. Jared è molto diverso: ha un fisico sottile, la pelle pallida e candida e i lineamenti dolci, quasi femminei; i suoi occhi sono grandi e di un verde accesso ed i suoi capelli neri e lucenti.

Probabilmente avrà preso tutto dalla madre...

Mi riscuoto quando sento la mano di Mike sulla spalla, mi volto, mi sta sorridendo.

" è tutto a posto" Rispondo alla sua domanda implicita con un mezzo sorriso.

" Allora? Che ne dici non è particolare??"

" Se c'è una cosa che ho imparato dopo tutti questi anni che ti conosco" Sospira Mike " è di non cercare di capire i tuoi ragionamenti contorti perchè è impossibile"

Scoppio a ridere tirandogli un pugnetto contro la spalla "Sei un idiota!"

" Certo, Mister idiota ti ricorda che dobbiamo essere al 7-11 fra mezz'ora, dunque, se non vogliamo surbirci un'altro cazziatone da Al, ci conviene andare!"

" ahahah me n'ero dimenticato, cosa farei senza di te? Mia cara e dolce mammina premorusa?" Lo prendo in giro.

" Cammina va! Altrimenti ti prendo a sculacciate!"

Scoppio a ridere, una scena a dir poco comica! Mike mi fa morire certe volte!

Ora sarà meglio muoverci, il 7-11 è piuttosto lontano e devo ammatere che le sfuriate di Al non raggiunono i livelli epici di quelle di Mike, ma sono abbastanza violente, soprattutto quando ha le sue amate bacchette fra le mani.



 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Buongiorno a tutti! Come state???

Ecco un nuovo capitolo, spero che vi sia piaciuto :D

Vi è piaciuta la risposta che Billie Joe ha dato a Jared? Anche voi la pensate così? Che cos'è il Punk per voi??

Fatemi sapere che ne pensate :)

Ringrazio bjsdarkside e Nihadara_bane per le loro recensioni :)

Bye bye :*

LittlePunkGirl_

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Capitolo 10
*** Prosthetic Head ***


PROSTHETIC HEAD

 

 

Finalmente riesco a scorgere il 7-11 al fondo del marciapiede, non sono mai stato felice come in questo momento di vederlo.

Come al solito, la fortuna ha di nuovo colpito me e Mike e dato che non eravamo provvisti di ombrello e biglietto del pulman, dopo pochi metri percorsi dalla scuola verso il capannone ha iniziato a diluviare.

Diavolo! Le previsioni questa mattina dicevano sole! Eppure sono diventato un Billie Joe fatto d'acqua! Per fortuna che all'ultima prova avevo deciso di lasciare Blue al capannone, altrimenti sarebbero stati cazzi amari... rabbrividisco al solo pensarci.

Mi tiro l'ennesima volta il cappuccio della felpa sul volto, questo stupido cappello è troppo piccolo e mi casca di continuo! Ma Mike è messo peggio... lui nemmeno ce l'ha un cappuccio... credo che se Al o un altro dei ragazzi gli rivolgesse la parola sarebbe capace di distruggere il rifugio.

Mi metto a correre e Mike mi segue a ruota, entrambi sospiriamo di sollievo accasciandoci contro la parete una volta all'asciutto.

" Eccovi finalmente!" Esclama Al taburellando con le bacchette sulle cosce.

Come avevo previsto Mike lo fulmina con lo sguardo, ma si limita a levarsi la maglietta fradicia e ad appenderla ad una trave sopraelevata.

Io ripeto i suoi movimenti, tanto non moriremo di freddo qui dentro, ci sono moltissime coperte per i ragazzi che spesso passano qui la notte.

" Ma che fai Billie!? Non ti vergogni??" Esclama Mell.

Alzo lo sguardo, è seduta accanto a Christian e James... abbasso gli occhi suoi pantaloni che ora sono nelle mie mani " Eddai Mell, mica sono il primo ragazzo che vedi senza pantaloni!" Ribatto appendendoli accanto alle maglie " Se li tengo ancora addosso mi prendo una broncopolmonite!"

La ragazza alza gli occhi al cielo " Impara a portarti appresso un ombrello magari?"

Prendo un lungo respiro. Ora come ora potrei fregarmene di stare parlando con una ragazza e zittirla come si deve " Mell..." Sospiro esasperato " Ti prego..."

" Lasciala perdere" S'intromette James " Oggi ha la luna storta"

" Ah è così!" Esclama la ragazza " Ma vaffanculo va! Io qui non ci vengo più se mi trattate così!"

" Eddai piantala... Lo dici sempre e poi sei sempre qui a tener compagnia al povero Chris che ha paura del buio della notte"

" Idiota" Interviene l'interpellato.

" Ehi, dove avete ficcato tutte le coperte?" Domanda Mike ancora nervosissimo.

" Ah, guarda dentro alla panca, dovrebbero essere lì"
Infatti sono lì, Mike ne prende una per sè e me ne lancia un'altra. Me la giro attorno alle spalle, il tessuto mi irrita la pelle, ma mi sa che devo accontentarmi.

"Ma che fai? Non proviamo?" Domanda Al non appena mi vede scivolare di peso accanto a James sul divano.

Lo guardo interdetto " Mi sono fatto 2 cazzo di chilometri sotto la pioggia" Mi limito a dire. Ignoro il broncio di Al. Mi dispiace, ma io non ho mammina e papino che mi scarrozzano a destra e a manca ad un accenno di voce. Ora è meglio per lui che non apra ancora quella cazzo di bocca per ribattere, altrimenti non risponderò più delle mie azioni.

" Beh Billie ha ragione, Al" Interviene Chris in mio soccorso " Facciamo che ci prendiamo un pomeriggio di riposo" Questa è sicuramente una delle migliori idee che siano mai venute a questo ragazzo.

Il mio sguardo cade su Mike, seduto davanti a me, sulla poltrona scalcinata che Mell ha portato qui quando sua nonna aveva deciso di portarla ad un mercatino dell'antiquariato.

" Tutto bene?" Mi azzardo a domandargli.

Mike mi fulmina con lo sguardo " Ho voglia di fumare... c'è ancora qualche sigheretta?" Domanda a Mell.

La ragazza annuisce passandosi una mano fra i lunghi capelli appena tinti di blu " Si ce n'è ancora un pacchetto..."

" Io preferirei una birra" M'intrometto.

" C'è anche quella" Dice lanciandomene una. Comincio a bere ignorando quanto sia fredda.

" Novità?" Domando rivolto a Christian. Io, Mike e Al siamo gli unici che vanno ancora a scuola, mentre gli altri passano tutte le loro giornate qui al nostro rifugio e dunque, in teoria, dovrebbero essere quelli più informati sulle vicende mondane.

" Che non vorresti sentire..." Si limita a rispondermi Mell.

LA osservo incuriosito e anche un po' irritato. " Centrano quelli là, vero?"

" Ci hanno fregato la serata di sabato al Gilman..."

" Che!?" Sbotto quasi sputando tutto il liquido che ho in bocca " Come sarebbe a dire!? E John? Non ha detto nulla??!"
" Ma che vuoi che ti dica, Bill... a lui frega solo dei soldi, mica di chi suona.. e poi sai bene che Jess è pappa e ciccia con sua figlia"

" E che cazzo però, cosa proviamo a fare per due mesi se poi quegli stronzi ci fregano la serata così..." Poggio la bottiglia vuota sul tavolo. Dopo questa notizia avrei davvero voglia di un'altra birra per sbollire la rabbia, ma so che Mike non me la farebbe bere, non sono molto... diciamo... gestibile quando sono ubriaco e incazzato al tempo stesso.

Sta di fatto però che questa volta Jess ha rotto davvero il cazzo! A Rodeo, fino a pochi mesi fa, gli Sweet Children erano l'unica band in circolazione, non per vantarmi sia chiaro, che valesse qualcosa.

Ovviamente siamo ancora l'unica band che vale in circolazione! Ma da quando è arrivato Jess con i suoi Red Age metà delle nostre serate sono sfumate.

Solamente perchè lui nella sua band ha due ragazze che mostrerebbero il culo anche ad un albero, mentre io non ne ho nessuna. Non credo che se obbligassi Mike e Al a travestirsi da donna sarebbe la stessa cosa...

In più, da quando una di quelle ha iniziato a flirtare con la figlia di John, il proprietario del Gilman, la situazione non ha fatto che peggiorare... io sono dell'idea che due band nello stesso quartiere, che per giunta si odiano, non ci possono stare...

" Non mi piace il tuo sguardo, che hai intenzione di fare?" Mi domanda Mike.

" Uffa non mi va più giù questa situazione!" Sbuffo.

" Billie vacci piano, sai che rischiamo forte se ci mettiamo contro di loro"

Alzo gli occhi al cielo " Non abbiamo mai avuto paura di nessuno! Che avete?! Vi siete rammolliti?? Facciamoci sentire e vedrete che alla fine la gente preferirà noi"

" Possiamo anche farlo, cazzone" Sbotta Mike " Ma sai meglio di me che nel farlo tu finirai all'ospedale! Io non ho dimenticato le poche lezioni che quelli là ci hanno dato!"

Istintivamente mi porto una mano sul braccio, proprio dove due anni fa Jess mi aveva ferito con un coltellino dopo una lite, sono quasi finito all'ospedale quella volta... e non erano ancora una band...

" Ci rifaremo vedrai" Tenta di tirarmi su James poggiandomi una mano sulla spalla.

Sbuffo...Che cazzo! " Basta... se non possiamo fare nulla non ho più voglia di parlarne, anzi. se ha smesso di diluviare me ne torno a casa, mi sono rotto di stare in sto buco" Detto ciò afferro i miei vestiti, non mi frega niente che siano ancora bagnati, e me li reinfilo.

" Vuoi che venga con te?" Mi domanda mammina-Mike.

" No grazie" Mi sbrigo a rispondere. Forse sono stato un po' brusco, ma ora non me ne importa nulla. Questa sera, quando arriveremo a casa, mi farò perdonare.




 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

TA DAN! Sono tornata! Con un po' di ritardo, ma ce l'ho fatta ad aggiornare finalmente... è stata una settimana di cacca :/ Ma ora è passata e credo ( spero) che aggiornerò in tempi più brevi!

Passando al capitolo... questa volta è dedicato a Billie e alla sua vita al di fuori della scuola. Forse è un po' confuso... ma in seguito tutto si chiarirà! :D

Spero vi sia piaciuto! Recensite!!

Infine ringrazio bjsdarkside che non mi abbandona mai e Danette3 per le recensioni dello scorso capitolo :

Bye Bye

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Capitolo 11
*** Who wrote Holden Caulfield? ***


WHO WROTE HOLDEN CAULFIELD?
 


 

 

Finalmente riesco a salire in camera mia. La mia sveglia - cagnolino segna le 15.04.

Questo significa che mamma e papà mi hanno trattenuto a "chiacchierare" dopo pranzo per ben un'ora! Un'unica domanda... perchè? Perchè tutto questo a me? Perchè non posso avere dei genitori normali che mi lascino vivere in santa pace??

Probabilmente non otterrò mai una risposta a questa semplice domanda, devo farmeli andare bene rompiscatole come sono...

L'unica cosa buona è che papà non ha fatto parola di ciò che è successo questa mattina con Billie e Fred con la mamma, altrimenti sarebbero stati cazzi amari.

Spero non lo faccia anche in futuro..

Oggi purtroppo devo studiare. La professoressa di Letteratura ci ha ordinato di preparare una relazione su un libro a scelta, naturalmente che abbia un certo spessore, e di commentare il suddetto cartaceo. Sembra una cosa simpatica... devo solo scegliere il libro giusto.

In casa i libri non mancano, mamma e papà ( al contrario di me) adorano la letteratura Americana ed Europea. Solo che io non ho una predisposizione così

particolare verso i classici, diciamo che li reputo abbastanza incomprensibili e traumatizzanti per la mia povera mente di quindicenne.

Facessi un discorso del genere alla mamma mi staccherebbe la testa...

Mi siedo alla scrivania e accendo il computer, forse potrei cominciare a cercare su Internet. Se mi dovessero vedere sotto a frugare nella libreria non mi lascerebbero in pace fino a questa sera.

" Ci si rivede"

Alzo gli occhi dallo schermo.
" Allora non mi saluti??"

Aspetta, aspetta. Realizza la situazione. Sei seduto alla scrivania. La scrivania si trova sotto la finestra che è aperta. Dalla finestra si vede un'altra finestra. E lì affacciata c'è... " Oh ciao"

" Ciao!" Ricambia " Come va?"
" B-ene tu?" Si c'è Whatsername davanti a me, non è un illusione. E' troppo bella per essere un'illusione.

" Bene" Mi risponde " Sono solo un po' stanca, è un'ora che studio... "

Anche io dovrei studiare da un'ora...

" Ti ho sentito salire e ne ho approfittato per riposarmi un po'" Mi sorride.

Ricambio il sorriso... accidenti com'è bella...

" Che stavi facendo?" Mi domanda.

" Ehm... nulla di che, devo fare una relazione su un libro..."

" Ah si? quale libro?"

Mi passo una mano nei capelli " Devo ancora deciderlo"

" Quindi devi sceglierlo tu??"
" Già... ma non so cosa scegliere, non me ne intendo molto di lettura io..." Spero di non averla delusa, eppure è la verità, non posso mentire.

Lei mi sorride " Ognuno impiega il proprio tempo come vuole" Si limita a rispondermi " Comunque mi sembra una cosa interessante, non hai nessuna opzione in mente?"

" Veramente... no..." Mormoro " Tu, tu avresti qualche idea?"
Vedo i suoi occhi illuminarsi, forse attendeva che gli facessi quella domanda " Perchè non provi con il giovane Holden?"

La osservo incuriosito " Il Giovane Holden?" Mi sembra di conoscerlo quel libro... parla di un ragazzo se non sbaglio, un ragazzo ribelle, ma non ricordo altro.

Mamma non mi ha mai permesso di leggerlo perchè secondo lei non era una lettura adatta a me.

" Lo conosci?"

Annuisco.

" E' uno dei miei libri preferiti, dovresti leggerlo" Mi spiega.

Lo farei solo perchè me lo chiedi tu... solo per vederti di nuovo sorridermi in questo modo.

" Lo dovresti trovare in biblioteca, io purtroppo non ce l'ho da prestartelo se l'è portato via mia sorella quand'è partita" Alza gli occhi al cielo " Piace molto anche a lei ed i miei genitori non hanno voluto comprarne un'altra copia"

" Hai una sorella?" Anche lei deve essere bellissima, ma non come Whatsername.

" Si... una" Sospira " Ma ora è a studiare all'estero"

" Oh... come si chiama?" Domando.

" SI chiama Amanda" Mi sorride.

E' strano come io ora sappia il nome di sua sorella, ma non ancora il suo... sono proprio messo bene. Forse quando imparerò a memoria il suo codice fiscale lo scoprirò.

" Beh ora devo tornare a studiare" Mi dice rattristata.

" Oh..." Peccato... " Beh... allora io vado in biblioteca a prendere il libro" Dichiaro.

Vedo di nuovo apparire quel fantastico sorriso sul suo volto " Fammi sapere se poi ti piace!"

" Certo" Le sorrido.

" Allora a presto, Jared..." Mi saluta chiudendo la finestra. Mi fa un ultimo cenno prima di tirare le tende rosse e scomparire alla mia vista.

Ora devo assolutamente avere quel libro! Ne va della mia vita!

 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *
BUONGIORNO A TUTTI! Non linciatemi per il mio ennesimo ritardo, ma la scuola ( Latino) mi occupa tutto il tempo materiale per scrivere e pubblicare un nuovo capitolo... Mi scuso anche per la brevità di questo :'(

Comunque, chiuso il momento compassionevole, spero che questo capitolo vi sia piaciuto! " Il giovane Holden" è un libro di J.D. Salinger ed oltre ad essere il libro preferito di Whatsername, è anche il mio :D

Ok. Ho finito di annoiare.

Grazie mille a bjsdarkside per la sua recensione :)
Bye Bye

LittlePunkGirl_

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Capitolo 12
*** When i come around ***


When I come around


 

 

Ma che razza di sfortuna! Mancano ancora due isolati a casa e ovviamente ha ripreso l'acquazzone di prima... sono nuovamente completamente fradicio da capo a piedi. Sta pioggia sta cominciando a starmi sul cazzo! Ma diavolo, non potevo con tutti gli ombrelli che abbiamo al capannone prenderne uno?? O magari restarci e farmi accompagnare con l'auto da Al come sicuramente farà Mike... sarà incazzato nero e questa sera dovrò sorbirmi il suo caziatone di routine perchè sono troppo impulsivo, nervoso, sconsiderato... e bla bla bla.

Ormai le sue strigliate le conosco a memoria.

Avrei potuto prendere il pulman, a quest'ora sarei già a casa, però ci troverei mia madre a scopare sul divano. Mi si rivolta lo stomaco solo a pensarci.

Sicuramente sarà con qualche uomo, probabilmente ubriaca fradicia, e drogata.

Se arrivo a casa rischio anche di prendermele... e non lo dico per hobby, ma perchè è già successo.

Una volta, dopo aver litigato con uno, quando sono arrivato a casa mi ha picchiato a sangue. Non posso dimenticarmelo. Ero piccolo, innocente, non capivo, non potevo difendermi. E Mike non c'era ancora a proteggermi...

Se non ci fosse lui probabilmente me le prenderei ancora o peggio mi sarei già ammazzato. Quando ci siamo conosciuti io ero distrutto, praticamente uno zombie ambulante... mi ubriacavo ogni sera, mi tagliavo... ero l'ombra di me stesso.

Lui mi ha salvato dalla prima volta che mi ha rivolto la parola.

Non posso dimenticare quel giorno... pioveva come oggi e io ero scappato da casa dopo l'ennesimo sfogo di mia madre, non ce la facevo davvero più, mi sentivo schiacciato dalla mia stessa vita, e soprattutto solo, terribilmente solo... quando ho visto un camion arrivare dall'altro lato della strada non ci ho pensato due volte e mi sono buttato contro.

Mi credevo morto, ma quando ho riaperto gli occhi mi trovavo fra le braccia di un ragazzo biondo che mi fissava con gli occhi fuori dalle orbite. Credo di non aver mai più odiato e amato una persona come quella volta, sta di fatto però che nonostante i miei continui tentativi di levarmelo di torno, lui mi restò accanto e non mi lasciò più. Gli sono infinitamente grato per aver letto la mia richiesta d'aiuto sotto quell'atteggiamento ribelle dettato dalla paura.

E quando ha scoperto che a scuola tutti mi picchiavano e mi deridevano, che a casa era lo stesso e soprattutto che distruggevo con le mie stesse mani il mio corpo si è autoinvitato a casa mia e da quella volta non se n'è più andato.

Diavolo... da allora sono passati quasi cinque anni... cinque anni che ho ricominciato a vivere... e non gli ho mai detto una volta Grazie, se lo meriterebbe, dovrei erigergli un monumento...

Starnutisco forte. Accidenti, sto prendendo troppo freddo. E' meglio che mi dia una mossa e la finisca con questi pensieri, non è da me rivangare il passato, manco avessi ottant'anni dietro le spalle poi!

Accellero il passo ripetendomi quanto sono stato idiota a cacciarmi in quella situazione, guardo l'ora dal mio vecchio orologio. Le 5:00. fra poco farà buio, non è un bene girare al buio dalle mie par...

Un brusco dolore al petto mi morza i pensieri a metà, arretro involontariamente.

Cazzo, dovrei ricordarmi di guardare dove vado quando cammino, anche se il tipo a cui sono volato addosso non sembra essere molto più sveglio di me.

" Ma che cazzo..." Mugugnò massaggiandomi lo sterno, noto che il ragazzo è volato a terra e mi sbrigo a porgergli una mano " Scusami, non stavo guardando dove andavo"

" Non fa nulla" Balbetta lui. Ha una voce molto famigliare. Solo quando alza gli occhi mi rendo conto che è Jared. Non l'avevo riconosciuto perchè aveva un capello di lana grigio che gli copriva totalmente i capelli.

Anche lui sembra stupito di vedermi.

Gli sorrido " Guarda chi si vede"

" Ciao, Billie" Mi accenna un sorriso sistemandosi la giacca e raccogliendo l'ombrello che era caduto a terra " Scusami ancora"

" Non importa figurati" Rispondo.

" Sei senza ombrello?" Mi domanda premuroso " Ti ammalerai se continui a bagnarti così sotto questa pioggia... v-vuoi venire qui sotto?" Dice facendomi spazio sotto l'ombrello.

Lo ringrazio e mi avvicino a lui sistemandomi sotto. Lo sento irrigidirsi e mi viene da sorridere... sempre il solito...

" Che ci fai in giro a quest'ora e con questo tempaccio?" M'informo.

" Dovevo andare in biblioteca... solo che credo di essermi perso" Risponde imbarazzato.

" Credo di si, la biblioteca non è da queste parti"

" Ecco... bene..." Mormora sconfortato abbassando gli occhi.

"Ma non importa, ti ci accompagno io... così mi asicugo un po' la dentro" Propongo.

" Sei sicuro? Se hai altro da fare..." Comincia.

" Non preoccuparti, non stavo facendo nulla" Gli sorrido cominciando a condurlo nella direzione giusta.

" Allora... come mai devi andare in biblioteca?" Non ho mai amato molto quel posto... agli altri piace, perchè c'è silenzio e si può studiare o leggere in pace. Ma a me tutto quel concentrato di persone nella stessa stanza mette ansia, non riesco a concentrarmi come si deve... le rare volte che ci provo...

" Devo prendere un libro" Mi risponde.

" Che libro?"
" Un libro per la scuola, a scelta... MI hanno consigliato il Giovane Holden"

Mi illumino " Il giovane Holden?" Ripeto cercando i suoi occhi " Chi ti ha proposto questo libro?"

Lo vedo titubante " Un'amica" Sorrido notando le sue guance imporporarsi, solo un'amica?? Ne siamo sicuri, sicuri?? " Mi ha detto che è il suo libro preferito..."
" Deve essere una persona con la testa sulle spalle, allora"

MI osserva incuriosito " Perhcè dici cosi', l'hai letto anche tu?"

" Certo" RIspondo " Anche Mike, è anche il nostro libro preferito"

" Oh... " Risponde, poi lo vedo sorridere fra se' e se' " Sai, tu andresti d'accordo con Whatsername!"
" Come l'hai chiamata scusa??"

Lo vedo diventare di nuovo rosso come un peperone " No,no,no non importa..."
" Tranquillo, è che non ho sentito, su avanti" Lo incito.

"Wh-Whatsername" Balbetto " Io non so il suo vero nome, non gliel'ho mai chiesto"

" E perchè non glielo chiedi?" Domando divertito. Penso che il nome sia la prima cosa che si chiede quando s'incontra una persona nuova, tuttavia mi piace Whatsername come soprannome, suona bene...

" Beh... è difficile... lei..."

E' in difficoltà. Scoppio a ridere, mi viene d'instito stropicciargli i capelli, ma non posso farlo come si deve perchè ha il cappello " Va bene, va bene. Lasciamo da parte le tue imprese amorose" Mi guarda male " Guarda, siamo arrivati. Entriamo che ora sto davvero congelando!"



 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Ciau a tutti! Come va?? Questa volta sono stata più veloce, sono fiera di me xD

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto... cosa succederà a Jared e Billie Joe nel prossimo episodio?? Accetto scommesse! xD

Sempre grazie a bjsdarkside per la recensione allo scorso capitolo e a rossi_sam.

Grazie anche a chi ha messo questo storia nelle seguite o nelle preferite.

Bye Bye :*

LittlePunkGirl_

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Capitolo 13
*** Going to Pasalacqua ***


GOING TO PASALACQUA



 

Non credevo che la biblioteca fosse così grande. Nel posto dove abitavo prima si trovava in un mezzo scantinato ai margini della città, molte persone nemmeno sapevano che esistesse.

Qua invece è impossibile non notarla. Sono stato proprio un idiota a perdermi!

Sono appena entrato e credo di essere qui immobile sulla porta a fissare i centinaia di scaffali che mi si allungano davanti agli occhi da almeno qualche minuto.

Potrei passarci la vita qua dentro e scommetto che non mi annoierei!

Ho sempre amato le biblioteche... sono così tranquille. Le persone che ci sono dentro sono troppo indaffarate nei loro affari per preoccuparsi di quelli degli altri.

Sussulto quando accanto a me Billie starnutisce forte. Alcuni si voltano verso di noi, certi con una luce non molto comprensiva nello sguardo.

Sento le guance avvampare di vergogna.

Forse questa sarà la prima biblioteca dove eviterò di andare dopo oggi...

" Ehi, ti sei incantato?" Mi scuote per una spalla.

Mi volto verso di lui, forse non è stata una buona idea venire qui con lui... la biblioteca è un hobby solitario... e poi Billie non mi sembra proprio il tipo per queste cose...

" Vieni, andiamo in bagno ad asciugarci un po'" Mi dice indicandomi i bagni, in fondo all'ultimo corridoio di destra " Non ce la faccio più a tenermi addosso tutta quest'acqua"

Beh, in effetti è completamente fradicio. Un ombrello in due, sebbene Billie si fosse sistemato un po' troppo ehm... vicino a me, è servito a ben poco.

Lo vedo dirigersi di gran carriera verso quelle porte bianche e lo seguo a ruota.

Ne approfitto per leggere il nome di alcuni scaffali: sono finito nella sezione di Letteratura Russa, wow!

" Non ti incantare!" Mi riprende Billie sulla porta " Se la vecchia ci vede ridotti in questo stato ci sbatte fuori a calci"

" o-ok" Balbetto raggiungendolo. Vecchia? Chi sarebbe? La bibliotecaria??
Non appena entro Billie si chiude la porta alle spalle e sospira.

" Finalmente, detesto questo silenzio forzato, ora possiamo fare quel che ci pare" Mi spiega. Io mi schiaccio contro al muro per permettergli di muoversi liberamente nel poco spazio che abbiamo a disposizione.

Si leva la felpa rimanendo in maniche corte. La maglietta bianca così ridotta percorre fedelmente le linee del suo fisico. Beh... Billie non è affatto male. Ehi! Ma che diavolo dico ora!? Lo credevo più magro e meno muscoloso, tutto qui!

Abbasso lo sguardo, presumo viola in viso, quando si leva anche la maglietta rimanendo a torso nudo.

Calmati Jared, non hai motivo di comportarti così, d'altronde siete due ragazzi, i ragazzi si svestono nella stessa stanza!

Cacchio... mi sento il suo sguardo addosso, ma NON voglio incontrare i suoi occhi!

" Jared?" Mi domanda.

" S-si?" Deve essere uscito abbastanza stridulo.

Sento i suoi passi che si avvicinano e mi spiaccico ancora di più contro la parete, come una lucertola.

Mi afferra la maglia... ma che diavolo vuole fare ora??

Ecco lo sapevo, non dovevo fidarmi, perchè mi sono cacciato in questa situazione?? Perchè?? Perchè?? Alla fine Billie non è così diverso dagli altri, sono solo un idiota ad aver creduto diversamente.

M'irrigidisco terrorizzato, che cosa mi farà ora?

" Eh si... anche tu devi strizzarti i vestiti, quando sei caduto a terra ti sei bagnato per bene"

Lo osservo sconvolto... e rilassato. Più sconvolto che rilassato.

Annuisco senza levargli gli occhi di dosso.

" Ehi, ma stai bene? Mi sembri strano oggi" Commenta portando una mano vicino al mio viso.

" Sto benissimo!" Esclamo evitandola e cogliendo l'occasione per scappare da quell'angolino. Mi volto di spalle e mi levo la maglia, spero così di nascondere un po' il mio imbarazzo. Non credo di essermi mai vergognato così tanto in vita mia...

Il cuore mi sta esplodendo nel petto, ma non come le altre volte, è diverso. Ed il fatto che non capisco ciò che mi succede mi rende ancora più nervoso.

Billie comincia a strizzare la sua maglietta nel lavandino. Lo sguardo mi cade nuovamente sul suo fisico, scuoto la testa. Devo smetterla accidenti!

" Ehi, prenderai freddo se non ti muovi a strizzare la maglia e rimettertela addosso" Commenta osservandomi riflesso nello specchio. In effetti lui ha quasi finito.

" S-si" Balbetto. figura di cacca numero?? Da quando sono in questa fottuta città sono così tante che ho smesso di contarle.

" Fai attezione, il pavimento è b..."

Bagnato, suppongo tu abbia voluto dire.

Pavimento bagnato più Jared Galway uguale idiota con il fondoschiena dolorante a terra.

Da oggi devo smentire questo calcolo matematico. Devo ammetere che Billie ha dei riflessi niente male, mi ha salvato appena ad un soffio da terra.

Apro gli occhi che fino a questo momento erano stati chiusi in attesa del colpo.

Ma quando lo faccio mi trovo il suo volto a pochi centimetri dal mio. Ha il viso teso, ancora concentrato per l'azione appena svolta. Mi fissa con i suoi occhi oggi più verdi del solito. Forse a causa dei capelli che bagnati come sono sembrano anch'essi più scuri. Dalle punte più bagnate continuano a scendere delle gocce d'acqua che ora s'infrangono sul mio petto.

" Devi stare più attento" Mi sussurra sulle labbra "Tutto bene?"

Annuisco incapace di staccare gli occhi dai suoi. E' così... ma che diavolo dico! Non è niente! Niente! Solo Billie! Mi sollevo da solo e mi allontano da lui. Non voglio più averlo vicino. Mi sciacquo il viso bollente e mi rinfilo la maglietta, non mi frega se è bagnata, voglio solo andarmene.

" Gra-grazie" Balbetto " Io... ora devo andare, è tardi... c-ci vediamo"

Esco dal bagno quasi di corsa senza degnarlo di uno sguardo.

Lo sento che mi chiama, ma non posso fermarmi, voglio solo allontanarmi il più possibile da lui. Magari così il calore che ho nel corpo se ne andrà.




 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Ciao a tutti! :)

Sono tornata con un nuovo capitolo! Spero vi sia piaciuto! Non vedo l'ora di scrivere il prossimo U.U

Recensite mi raccomando!

Grazie a bjsdarkside e rossi_sam per farmi sapere che cosa pensano dei miei capitoli.

Bye Bye :P

LittlePunkGirl_

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Capitolo 14
*** 21 guns ***


21 GUNS

 

 

Lo osservo mentre corre via. L'ho chiamato due volte, ma non mi ha sentito. O forse non mi ha voluto sentire. Ma che gli è preso? Non capisco... avrò fatto qualcosa di male? è da quando siamo entrati qui dentro che mi è sembrato più strano.

Sono un po' preoccupato. Forse dovrei corrergli dietro ma sento ancora la pioggia scrosciare e io sono di nuovo senza ombrello. Tornare a casa sarà un inferno!

Beh... con Jared ci parlerò domani, mi dispiace se ha qualcosa che non va, soprattutto se la fonte dei suoi problemi sono io e mi è sembrato abbastanza evidente che lo fossi.

Starnutisco forte. Accidenti a me! Ora è meglio che mi rivesta e me ne vada da qui.

Sono già sulla porta quando vedo il cappello di Jared a terra. Non ricordavo che se lo fosse levato, probabilmente gli è caduto quando è scivolato sull'acqua.

Accidenti se non l'avessi afferrato in tempo acvrebbe potuto farsi molto male.

E' così magro e fragile che mi da l'impressione che anche un soffio di vento possa fargli del male. Mi sono spaventato prima, lo ammetto. E' stato l'istinto a guidarmi.

Ricordo ancora il suo viso confuso mentre lo fissavo, quando ha incontrato i miei occhi mi è sembrato di perdermi in quelle pozze verdi.

Ha uno sguardo così innocente... forse anche io un tempo avevo uno sguardo così, ma ormai mi viene troppo difficile ricordarlo.

Ora è meglio che vada. Domani a scuola il berretto a Jared e se mi sembrerà abbastanza tranquillo gli chiederò spiegazioni su quanto successo oggi.

Ripercorro la strada al contrario. Diavolo, la pioggia è diventata più intensa.

Comincio a correre più veloce che posso, casa non dista moltissimo dalla biblioteca, ci metterò una decina di minuti.

Ma guarda te che giornataccia quella di oggi, oh!

Arrivo a casa che è già buio. L'orologio segna le 7.20. Diavolo, sto morendo di fame!

" Ti sembra questa l'ora di tornare!" Mi blocca una voce.

Mi volto, è mia madre " Hai visto che razza di tempo c'è fuori!? E scommetto che sei così idiota che non avevi nemmeno l'ombrello dietro!"

Resto in silenzio, il viso contratto. Posso solo attendere che la finisca.

" Perchè non sei tornato con il tuo amico!? Dove cazzo eri!? Ti avverto domani vedi di stare bene perchè io non ho ne' il tempo ne' la voglia di starti dietro come ad un moccioso!"

IL rumore del suo schiaffo sulla mia guancia rimbomba nella stanza doloroso come sempre. So che non devo starci male, me lo ripeto ogni volta, ma è difficile. Questo non è un schiaffo dato al figlio disubbidiente per insegnargli l'educazione, questo non è lo schiaffo di una madre. Lei ha solo odio negli occhi.

Mi afferra per la maglia e mi sbatte contro il muro. Sarebbe facile ribellarmi, i farmaci e l'alcol l'hanno resa un muccho d'ossa... però non posso, non ci riesco...

Vorrei tanto che Mike venisse ad aiutarmi, ho bisogno di lui in questo momento.

" Voi uomini siete tutti uguali! Pensate solo a voi stessi!"

" Mamma..."

" Zitto! Non parlare! Non voglio sentire le tue bugie!"

Continua a tirarmi la maglia, a fissarmi con il suo sguardo stralunato, mi fa paura.

Sento gli occhi bruciare, ma non posso mettermi a piangere, non davanti a lei, nemmeno da solo " Siete, sei la mia rovina!!"

" Ollie è stata colpa mia, sono io che ho chiesto a Billie di andare a comprare una cosa per me, ma non mi sono ricordato di dirgli che dove si trovava il negozio non passavano autobus" Interviene Mike.

Mamma mi lascia in silenzio, sposta i suoi occhi su Mike.

Seguono istanti di pesantissimo silenzio. Ora vorrei andarmene, ma non ce la faccio, la sua presenza mi blocca.

" Va bene" Mormora con un filo di voce " Buonanotte, Mike"

Come sempre, non mi considera.

Rimango immobile fino a che Mike non si avvicinana a me, leggo nei suoi occhi che è preoccupato, non sa come comportarsi, ha paura della mia reazione. Solo quando mi appoggia le mani sulle spalle riesco a sciogliermi in un sospiro tremante, poggio la fronte contro la sua spalla. La guancia mi brucia ancora.

" Grazie..." Mormoro. Non sono sicuro che mi abbia sentito.

" Su, andiamo a dormire" MI sussurra all'orecchio accarezzandomi i capelli. Mi circonda il bacino con un braccio, come se avesse paura che potessi crollare a terra da un momento all'altro, cosa non del tutto falsa, e mi accompagna lungo le scale.

Mi siedo sul mio letto, atono. So che Mike vorrebbe chiedermi dove sono stato, ma ha paura che possa reagire male.

" Su, togliti i vestiti" Mi incoraggia lanciandomene di asciutti.

Obbedisco in silenzio. Mi sento così vuoto. così arrabbiato per essermi di nuovo sottomesso, per aver di nuovo avuto bisogno dell'aiuto di Mike.

Mi rannicchio nel letto, lo sguardo rivolto al muro. Mi stringo su me stesso, qua fa sempre più freddo o forse è solo il mio cuore che è diventato una landa desolata.

Faccio fatica a trattenere le lacrime che prepotenti spingono ad uscire quando Mike si stende accanto a me e mi avvolge fra le sue braccia. Mi volto verso di lui e poggio il capo contro il suo petto mentre lui di nuovo mi accarezza dolcemente i capelli.

" Non farci caso... ci sono a proteggerti" Mi sussurra all'orecchio.

Serro forte gli occhi e mi stringo a lui. Non posso piangere.

"è... difficile..." Riesco solo a mormorare " Tutto è andato in pezzi..."
" Anche se ti senti in rovina, soffocato da ciò che ti circonda, ricordati che c'è sempre qualcosa per cui vale la pena continuare a vivere"

Lo guardo negli occhi, in questo momento non mi sembra nemmeno la persona di sempre, non credevo che potessero uscire parole del genere dalla sua bocca.
"E tu lo sai per cosa vale la pena vivere?" Mi viene spontaneo chiedergli.

Mike mi accenna un debole sorriso " Beh... per continuare a fare il cretino con te, per le birre, la pizza, il gelato, i ragazzi del capannone, le canne, gli SweetChildren, per vederti saltare sul palco come un esaltato quando suoniamo al Gilman... potrei continuare all'infinito..."

" Oh..."

Mi lascia un bacio sulla fronte " Basta poco per essere felici... sai a cosa penso quando sono triste?? A tutte queste cose, e mi rallegro"

" Forse per te non è lo stesso, lo capisco" Continua " Ma non devi mai buttarti giù. E se proprio succede devi riuscire a tirarti su, altrimenti lo rimpiangerai per tutta la vita"

Lo osservo in silenzio, cosa farei senza di lui? Lo adoro... sa sempre come aiutarmi.

" Ehi, non fissarmi così che mi sciupi!" Mi prende in giro.

Scoppio a ridere " Idiota!"

Mi sorride attirandomi a se' stringendomi forte fra le sue braccia " Ecco un altro motivo per cui vale la pena vivere. Non mi stancherei mai di sentirti ridere"
" Grazie Mike..." Sussurro poggiando il capo contro il suo petto e beandomi del suo calore, non mi stancherò mai di esso. Forse questo per me è un motivo per vivere.




* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Buonasera... come va? Oggi è stata una giornata stressantissima e sono stanca per allungarmi troppo :( E' un capitolo triste, ma è fondamentale... spero vi sia piaciuto.

Fatemi sapere che ne pensate. Grazie mille a bjsdarkside, Nihadara_bane e rossi_ sam per le recensioni allo scorso capitolo.

Bye

LittlePunkGirl_

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Capitolo 15
*** Coming Clean ***


COMING CLEAN


 

Mi chiudo la porta d'ingresso alle spalle. Finalmente a casa. Finalmente al sicuro.

Mi sciolgo in un sospiro di liberazione. Credo di aver fatto tutta la strada in semi-apnea, probabilmente avrò assunto un colorito bluastro.

Ora vorrei solo farmi una bella doccia e chiudermi nella mia stanza.

Non ho la testa per sopportare le domande di mamma e papà, non ho la testa per nulla. Certe volte mi piacerebbe essere un computer, o meglio un robot... mi basterebbe schiacciare un tasto per smettere di pensare. Penso che la mia vita sarebbe più semplice.

" Finalmente sei tornato, tesoro... la mamma ed io ti abbiamo aspettato per la cena"

Mi accoglie papà con un immenso sorriso comparendo dalla cucina.

Accidenti... e ora che scusa tiro fuori?? " Vieni a scaldarti davanti al caminetto, sei pallidissimo, devi essere un pezzo di ghiaccio"

Mi si avvicina ed io istintivamente mi scosto. Mi dispiace, ma oggi ho avuto già abbastanza contatti con le persone.

Papà mi osserva stupito " Tutto bene, Jared?"

" Eh... s-si" Balbetto " I-io, mi dispiace avervi fatto aspettare, ma sono stanco... "

Spero con tutto il cuore di convincerlo...

" Mi sembra che in questi giorni tu abbia saltato abbastanza pasti"

Sarà più difficile questa volta...

" Lo so, papà..." Tento di convincerlo " Ma davvero, non ho fame... ti prego..."

Mi osserva ancora qualche istante, poi sospira. Allunga una mano verso di me, ma poi la ritrae... per fortuna ha capito che non voglio essere toccato.

" D'accordo tesoro..." Sospira " Mi raccomando... non trascurarti,sai che cosa può..."

" Papà" Lo fermo, non voglio parlare di Quell'argomento " Va bene così..."

Mi accenna un sorriso " Buonanotte tesoro"

Fa per andarsene, ma tentenna. So che cosa vuole. Sospiro e mi trascino accanto a lui lasciandomi baciare la fronte. Mi sorride soddisfatto.

" Buonanotte papà"

Mi dirigo verso le scale, se attendo ancora un po' c'è il rischio che arrivi mamma e mi obblighi a mangiare. Non voglio. posso anche farne a meno. Non sono una di quelle persone che quando hanno problemi o si sentono in ansia mangiano per scaricare la tensione, o lo fanno tanto per golosità o noia. Non sono nemmeno l'esatto opposto.

Ma il cibo non mi ha mai attirato di più che come un bisogno primario. Ho sempre mangiato solo il necessario. In più sono strasicuro che se in questo momento provassi ad ingerire qualcosa, con tutta la tensione che ho addosso rischierei di passare una nottata d'inferno.

Mi faccio in fretta una doccia e mi stendo nel letto. Da qui vedo la luce accesa nella stanza di Whatsername, forse vorrebbe chiedermi come è andata in biblioteca, se ho trovato i lib... cacchio il libro! Alla fine non l'ho nemmeno preso! Ma si può sapere dove ho la testa??? Meglio se non mi rispondo...

Spengo la luce, non voglio che veda che ci sono. non voglio parlare con lei.

Sono già abbastanza confuso e rischierei di riaccendere quello strano calore fastidioso nel petto.

Quando Billie mi ha afferrato, quando mi sono immerso nel verde dei suoi occhi ho sentito le stesse identiche emozioni della prima molta che ho visto Whatsername.

Ma mentre per lei mi era sembrata una cosa bellissima.

Con Billie ho avuto paura. Molta paura.

Ed il fatto di avere avuto paura, mi spaventa ancora di più.

Conosco Billie da pochissimi giorni, eppure non è uno dei tanti volti che mi passano davanti durante la giornata, quelli che dimentichi appena svolti l'angolo. Billie è diventato qualcuno nella mia vita, qualcuno di importante. Ha provato a conoscermi, mi ha difeso, mi ha ascoltato... ma oggi non mi ha ispirato fiducia.

Come farò domani a guardarlo negli occhi? Riuscirò anche solo ad avvicinarmi, o meglio a lasciarmi avvicinare? E lui vorrà ancora vedermi? Forse si è offeso per la mia reazione...

Troppe domande. Poche risposte.

Ed io sono stanco.

Forse ora mi conviene dormire, domani sarà una giornata molto, molto lunga.



 

* * * * Spazietto dell'Autrice* * * *

Ciau! Sono tornata! Come va??

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, anche se non succede nulla di particolare.

L'ho aggiunto all'ultimo perchè volevo paragonare le relazioni opposte che Jared e Billie Hanno con i loro famigliari.

Comunque il prossimo capitolo è già quasi pronto, non tarderò a postarlo! Parola d'onore! xD

Grazie mille a bjsdarkside e rossi_sam per le recensioni allo scorso capitolo :*

Bye Bye

LittlePunkGirl_

 

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Capitolo 16
*** One of my lies ***


ONE OF MY LIES

 

 

DRIIIIIIN!!

"Uff…." Spengo malamente la sveglia con il palmo della mano. Quell’orribile suono, come lo odio…

Oddio. Mi scoppia la testa. Credo di avere la febbre: sono bollente.

Mi alzo a fatica dal letto cercando di restare in piedi e ignorando i giramenti di testa.

Un brivido gelido mi scorre lungo la spina dorsale nonostante le mie guance siano in fiamme. Si, ho la febbre. Accidenti.

Non posso ammalarmi ora.

1. Non ho sicuramente la testa per restare a casa.

2. Se non vado a scuola Fred ne approfitterà per prendersela con Jared.

In più devo chiarire con lui per quanto è successo ieri, sono un po' preoccupato.

Un giramento di testa più forte degli altri mi costringe a sedermi nuovamente sul letto. Il rumore provocato deve aver svegliato Mike, lo sento muoversi sopra al materasso.

" Buongiorno" Borbotta assonnato, ma appena mi vede sgrana lo sguardo. Si solleva strofinandosi gli occhi e si siede accanto a me " Stai bene?"

Annuisco debolmente " Devo solo sciacquarmi la faccia" Mormoro alzandomi prima che prolunghi la discussione.

Non so con che forza di volontà riesco a trascinarmi in bagno senza cadere a terra.

Appena vedo il mio volto allo specchio cambio totalmente idea.

Accidenti! Non sembro nemmeno io, non credo di essermi più ridotto in questo stato almeno da quando Mike aveva avuto la fissa con il pattinaggio sul ghiaccio e mi aveva obbligato un giorno sì e l'altro pure ad andare su quella gelida lastra infernale. Certi traumi restano nella vita...

Comunque non credo di poter andare a scuola con queste occhiaie nere… in più la mia carnagione è pallida da far paura. Nah… sono troppo debole… mi tocca restare a casa se non voglio svenire nella mattinata.

Mi bagno il volto con un po’ d’acqua gelida in cerca di un briciolo di lucidità.

Un altro brivido gelido mi percorre la schiena.

" Billie, non ti conviene uscire oggi, hai un aspetto orribile" Mi consiglia Mike raggiungendomi. Ha ragione.

" Penso tu abbia ragione... " Sospiro massagiandomi le tempie, le sento esplodere.

" Mettiti a letto, vuoi che ti accompagni?"

Scuoto la testa " V-voglio scendere, qua fa un freddo infernale" Mormoro uscendo dal bagno.

Scendo piano le scale tenendomi la testa pesante, come al solito coricato sul divano c’è un uomo, l’ennesimo uomo… davvero speravo fosse vuoto? Che stupido idiota.

" Ehi giovanotto" Mi saluta lo stronzo, che cazzo vuole? Che non mi rompa le palle! Non gli basta farsi mia madre!?
Tuttavia mi volto verso di lui con educazione.

" Tesoro, che hai?" Mi travolge mamma con la sua voce squillante.

Mi volto verso la cucina, è sulla porta, stranamente lucida.

Detesto quando fa finta di essere la madre perfetta e amorevole, solo per fare più compassione, solo per sembrare qualcosa che non è.

La osservo incapace di formulare qualsiasi parola compiuta mentre lei si avvicina e mi poggia una mano sulla fronte.

" Accidenti, hai la febbre molto alta…" Deduce accarezzandomi il viso. Vorrei scostarmi, la sua mano sembra scosparsa di brace, la sua carezza fa più male di un pugno.

Mentre ragiono fra me e me mi prende per un braccio e mi conduce piano al divano facendo segno all’uomo di levarsi. Mi aiuta piano a stendermi e poi mi copre con una coperta, che bella sensazione di calore…

" Mi senti, tesoro?" Mi domanda accarezzandomi piano il viso.

Apro piano gli occhi lucidi mugolando.

" Non preoccuparti, resta a casa oggi e rimettiti in forze, sei sempre così pieno di impegni, dovresti trovare un po’ di tempo per riposarti…"

" Dormi…" Mi sussurra lasciandomi un bacio sulla fronte.

" E’ tuo figlio?" Sento domandare dall’uomo, in piedi di fronte a me.

" Si"

" Come si chiama?"
" Billie…"

"Non mi hai detto che ne avevi uno"

" Ecco.. l’ho avuto con il mio primo marito"

" Eri sposata?" Che genio.

" Già… ma Tom è morto quando Billie aveva sei anni, ormai è quasi un uomo… "

" Capisco… deve essere stata molto dura…"
" Nei primi tempi durissima, Billie era giustamente nervoso ed ingestibile, d’altronde era così piccolo…" Racconta i cazzi miei al primo che passa?? " Poi ci siamo adattati. Ora è un ragazzo così maturo che a volte mi fa paura…"

" Credo sia normale, è un ragazzo che ha sofferto molto" Che cazzo ne sai!

" Ma ora stiamo bene insieme" Aggiunge mia madre. Come ha imparato bene a mentire in questi anni.

" Chiamami quando hai bisogno bellissima, verrò sicuramente"

" grazie Carl, è stato… bello"

E così se ne va l’ennesimo stronzo…

So bene che non rimetterà piede in questa casa per molto tempo. Ce ne saranno altri venti prima che ritorni perché mia madre è così, con tutti la stessa scenetta.

Detesto la compassione. Soprattutto quella rivolta a me.

Intanto mamma è ancora lì che mi fissa. Il suo sguardo addosso mi pesa come un macigno " Alla fine avevo ragione io" Commenta acida.

Apro piano gli occhi, si sta infilando il giubbotto.

" Dove vai?" Mi azzardo a domandarle con un filo di voce, quasi spero non mi abbia sentito.

Lei si volta improvvisamente, mi fulmina con lo sguardo.

" Fatti miei, non torno a preparati il pranzo, arrangiati"

Sento la porta sbattere.

Fanculo. Avrei voglia di piangere, di gridare, di spaccare qualsiasi cosa mi appaia davanti. Perché la mia vita deve essere una tale merda? Che cazzo ho fatto di male per meritarmi questo??!
Sento dei passi. E' Mike, probabilmente anche lui ha sentito tutto. Cerco di farmi forza, non voglio farmi vedere debole davanti a lui un'altra volta sebbene sia l'unica persona che mi conosca davvero per quello che sono.

Mike si siede accanto a me e mi accarezza dolcemente i capelli. Abbasso lo sguardo lucido.

" Vuoi che resti a casa con te? ci spaparanziamo sul divano e mangiamo tutte le schifezze che troviamo in casa"

Mi scappa un sorriso. Vorrei tanto che restasse a casa con me, l'idea di rimanere solo quasi mi terrorizza, però... non posso chiedergli una cosa del genere, non posso condizionare la sua vita " No, non preoccuparti... fa quello che devi fare"

" Sei sicuro??" Insiste. Perchè deve farlo con quegli occhi? Come faccio a non desistere?
" Si..." Mormoro " E poi devi tenere d'occhio Jared... "

" Quel moccioso?" Mi domanda divertito.

Lo guardo male, non mi piace che lo chiami così, non lo conosce quasi...

" Dovrei fare da babysitter?? Si può sapere che razza di sortilegio ti ha fatto questo ragazzino??" Si lamenta.

" Ti prego, Mike... fallo per me..."

Vedo i suoi occhi fissarsi su di me e, lentamente, intenerirsi. Ah! La tattica occhioni dolci funziona sempre!

" E va bene..." Sospira " Ma non pretendere troppo"

" Ti adoro" Lo ringrazio avvolgendogli le braccia intorno al collo.

" Va bene, va bene" Borbotta " Ora io vado a scuola e tu ti metti al calduccio" Mi raccomanda rimboccandomi le coperte come una brava mammina.

" A stasera..." Lo saluto mentre lo osservo uscire dalla porta.

Resto alcuni istanti ad osservarla poi sospiro. Ora sono solo... detesto stare da solo in questa cazzo di casa, la odio. E' così piena di rabbia, rancore, tristezza, solitudine, rassegnazione... come me.

No. Sto facendo dei pensieri stupidi e inutili. Ora devo riposarmi e riprendermi il più presto possibile. Il mio sguardo non può fare a meno di volare per il salotto, da una parete all'altra, analizzando ogni piccolo particolare. Mi soffermo sulle cornici vuote. Da quand'è morto papà mamma ha tolto tutte le sue foto, poi e passata a quelle dei miei fratelli ed alle mie. Sembra la casa di due fantasmi.

A volte mi domando se lei ricorda ancora papà, il suo sorriso, la sua voce calda e rassicurante, i suoi occhi verdi e quella scintilla che nemmeno nel suo ultimo giorno di vita l'aveva abbandonato.

Se se ne ricordasse non si comporterebbe come sta facendo... non sarebbe cambiata. Mi capita di pensare a quando ero un bambino e lei ai miei occhi era la madre migliore del mondo, ricordo che anche lei una volta aveva la stessa scintilla di papà negli occhi, ma di colpo si era spenta quella notte di Settembre. Quell'orribile notte che non potrò mai dimenticare.

Spalanco gli occhi di colpo. Non mi sono nemmeno accorto di averli chiusi. So solo che sto tremando e qui dentro non ci voglio più stare.


 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Ciau a tutti! Sono tornata con un nuovo capitolo :)

Questa volta sono rimasta soddisfatta, personalmente mi piace molto, spero sia lo stesso per voi.

Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate, per me è estremamente importante per il proseguimento della storia :)

Grazie mille alla mia fedele recensitrice rossi_sam per lo scorso capitolo e anche a chi legge in silenzio :)

Bye Bye :*

LittlePunkGirl_

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Capitolo 17
*** No Pride ***


NO PRIDE

 

 

Cazzo. Oggi Billie non c’è. Da un lato è meglio, sono sicuro che tirerebbe fuori la questione di ieri e beh... non è che voglia proprio parlarne... pensarci su una notte non mi è servito.

Però... se mi becca Fred che diavolo faccio???

Va bene, ammetto che ho paura, anzi… sono certo che quel bestione voglia ammazzarmi dalla prima volta che mi ha visto e non perderà questo colpo di culo.

Da un lato sono un po’ preoccupato… Billie mi ha accennato qualcosa riguardo alla sua famiglia, poche cose, del tipo che non sono molto legati… ho paura possa essere successo qualcosa di grave.

Caspita! Mi stupisco di me stesso! Io che mi preoccupo per qualcun altro che non sono mamma e papà!

Voglio bene a Billie, sta tentando di creare un bel rapporto fra di noi, non l'aveva mai fatto nessuno e mi fa piacere nonostante credessi fosse quasi impossibile riuscirci. lo so, sono un tipo difficile da sopportare, ma non impossibile!

Vabbè… magari questo pomeriggio lo chiamo per sapere come sta, ora devo occuparmi di salvare la mia vita.

" Jared che ci fai qua?" Mi domanda Sophie, la mia compagna di banco di Letteratura che ho conosciuto ieri.

Mi prende per un braccio e si guarda intorno circospetta " Allora?"
" Come che ci faccio? Lezione no?" Non capisco che le prende.

" Da solo?" Mi domanda.

" Oggi si, Billie non c’è…" Rispondo mordendomi il labbro inferiore.

" E? Non hai paura? C'è Fred che ti ronza sempre intorno " Sembra molto preoccupata

" Lo so Sophie, ci sto pensando da quando sono arrivato" Mormoro serio " Non oso pensare a che cosa mi farà "

" Sta tranquillo, ci sono io" Mi assicura poggiandomi le mani sulle spalle.

" Soph…" Sospiro, com’è dolce…

" Non dire nulla" Mi ferma sorridendomi rassicurante " Andrà tutto bene vedrai"

Mi abbraccia forte. Non ho idea di quanto restiamo così, ma appena sento un fischio provenire dalle mie spalle mi stacco da lei, imbarazzato.

" Jared! Fai conquiste?" Mi domanda una voce squillante ed irritante. Ah.. so di chi è, non posso dimenticarmela, è Juliet. Uff... che vuole ora?

" Che vuoi?" Domanda Sophie prendendo le mie difese prima ancora che apra bocca.

Juliet la fulmina con lo sguardo e Sophie non è da meno, mi sembra tanto di essere il terzo incomodo qui... non c'è un modo per evaporizzare silenziosamente all'istante??

" Non sono fatti tuoi, devo parlare con Jared! Ora!" Esclama prendendomi per un braccio e cominciando a tirarmi lontano da Sophie. Mi volto verso di lei chiedendole scusa con lo sguardo, mi sorride.

" Lasciala perdere!" Esclama Juliet per l'ennesima volta cercando la mia attenzione " Ora dobbiamo parlare di cose serie!"
Cose serie?? Ma di che sta parlando? Ci conosciamo da un giorno e so a malapena il suo nome, cosa dovremmo dirci di cosi' importante?
" Non fare il finto tonto perchè io so cosa hai fatto!" Mi punta l'indice contro.

Alzo un sopracciglio stupito e sconvolto per la sua reazione, devo ammettere che avrebbe un gran successo come attrice ahah! Manco fossi colpevole di un crimine.

Sbuffa " Ti ho visto ieri con Armstrong! Perchè eri con lui?? Ti avevo detto di starne alla larga! E perchè vi siete chiusi in bagno???!"

Ma questa mi pedina! Sto cominciando ad avere paura...

" L'ho incontrato per caso" Tento di difendermi. Non mi va di dirgli che Billie è l'unico amico che mi sono fatto in questa scuola, non la finirebbe più di gridarmi contro e non ho la pazienza per sopportarla.

" Sembravate molto affiatati però!" Insiste. Ed ora come mi tiro fuori da questa situazione???

"Mi ero perso e lui si offerto gentilmente di accompagnarmi alla biblioteca, tutto qui" Grande idea!

Juliet non la smette di fissarmi con i suoi occhi di fuoco vivo " Non me la conti giusta" Conclude " Attento a te. Non farti abbindolare dalle sue gentilezze, sta solo tentando di attirarti nella sua trappola. E' un poco di buono! Scommetto che oggi non c'è perchè si è ubriacato ieri sera!"

" Va bene..." Sospiro. Ma quando la smette? Ti prego fa che suoni la campanella così non me la devo più sopportare!

--- --- ---

Non so come io abbia fatto ad arrivare alla terza ora senza incidenti di percorso, sto iniziando quasi a pensare di essere diventato autonomo e responsabile!

Mancano solo più due ore, spero di resistere.

Non riesco a non pensare a che fine abbia fatto Billie... non è che c'è ma non vuole parlarmi?? Oppure dopo il bagno a cielo aperto di ieri si è ammalato, non sarebbe del tutto impossibile...

Ah! Mi sto affezionando troppo a questo ragazzo, ed è una cosa sbagliata, sbagliatissima! il fatto è che non posso farne a meno, mi piace stare con lui, è gentile, simpatico, dolce, bel... Alt! Non pensare cose di cui potresti pentirti!

E' meglio che vada in bagno a sciacquarmi il viso, non capisco perchè le mie guance siano diventate improvvisamente caldissime...

Attraverso metà scuola in cerca dei bagni maschili, non riesco ancora ad orientarmi bene in questo posto gigantesco.

Quando finalmente lo trovo entro dentro e mi sciacquo il viso... ora sto molto meglio.

Faccio per uscire, ma sulla porta percepisco dei gemiti sommessi provenire da uno dei bagni, l'unico chiuso dei quattro. Torno sui miei passi e poggio l'orecchio alla porta. Forse dovrei farmi gli affari miei... ma se c'è qualcuno che sta male? Magari ha bisogno di aiuto.

Sento la persona sconosciuta tossire e respirare affannosamente.

" Tutto bene??" Mi azzardo a domandare.

Aspetto alcuni istanti, ma non ottengo risposta " Ehi, Hai bisogno di aiuto?" Ritento.

Come risposta ricevo un grosso colpo di tosse e decido che è ora di aprire la porta.

Sto per farlo quando una mano si poggia improvvisamente sulla mia, sopra la maniglia. Non mi ci vuole molto a capire chi è, questa scena l'ho già vissuta, solo che questa volta non c'è il mio salvatore a difendermi...

La presa si stringe sempre più forte sulle mie ossa sottili " Ehi frocietto"

Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo.

Mi stanno guardando tutti dal corridoio, non uno che intervenga. Stronzi.

" Andatevene via, tutti, non c’è niente da vedere!" Ringhia Fred mentre i suoi due cani spingono gli altri ragazzi a tornare ai loro compiti e serrano la porta del bagno.

Cazzo, mi viene da piangere. Che cosa mi faranno ora? Sono solo…

Ho già il respiro affannato. Billie ho paura, vieni a salvarmi!

Fred mi volta verso di se’ e mi spinge contro la porta.

" Hai paura?" Mi domanda quasi sottovoce prendendomi il mento.

Non oso aprire bocca, sono terrorizzato. Sento solo le dita della sua mano stringermi forte il mento e quelle dell’altra scendere a sfiorare il petto.
Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo.

" Sapevi che me l’avresti pagata per tutte le volte che Armstrong ci ha interrotti" Mi soffia all’orecchio " Sento la tua paura"

Sussulto non appena la sua mano libera si appoggia sul mio petto e scende piano fino alle mie natiche, le stringe forte facendomi male " Devi averne…"

Stringe più forte e contemporaneamente spinge le sue labbra contro le mie facendosi spazio nella mia bocca senza tanti complimenti.

Gemo sulle sue labbra, mi manca l’aria, sto per svenire.

" Ti è piaciuto, vero?" Mi mormora all’orecchio mordendomi il lobo.

" La prossima volta non mi fermerò al bacio" Mi mormora prima di tirarmi un pugno dritto nello stomaco.

Il dolore è immenso, le ginocchia mi tremano.

" Guarda che checca!!" Esclama verso i suoi amici tirandomi un altro paio di calci, l’ultimo va dritto a segno dove non avrebbe dovuto e ciò basta a farmi vedere tutto nero. Non mi accorgo nemmeno della figura che è uscita dal bagno, la stessa che prima stava male. Alzo gli occhi, si è gettata con violenza contro Fred, ma chi è il pazzo che lo sta facendo? Ho la vista sfocata, i sensi alterati e per di più sento l'affanno salire, ho bisogno del mio inalatore che come un cretino ho lasciato nel mio armadietto.

" Ti ho detto che non lo dovevi toccare!" Grida il mio difensore. Io questa voce la conosco...

" Hai fatto male a metterti contro di me Armstrong, ora vedrai di che cosa sono capace"

 

 

 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *
Buonasera!! Come va??

Mi scuso per l'enorme ritardo, vi do il permesso di tirarmi pomodori e qualsiasi altra schifezza... non lo farò più! Lo giuro! >.<

Spero che almeno il capitolo vi sia piaciuto :) Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate :)

Ringrazio Bjsdarkside, rossi_sam DisappearingGirl per le loro recensioni.

Un grande, grande grazie anche a tutti i lettori silenziosi.

Bye Bye :*

LittlePunkGirl_

 

 

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Capitolo 18
*** Basket Case ***


BASKET CASE


 

Devo riuscire a calmarmi. Sono solo un idiota a reagire così ogni volta, dopo tanto tempo avrei dovuto imparare a per lo meno ignorare i miei fantasmi... Mi sento così solo, così vuoto, così rabbioso…

Credo che andrò a scuola, ho voglia di vedere Jared, di stringerlo fra le mie braccia.

Lui mi fa sentire così importante, con lui non mi sento debole ne’ inutile.

In più mi resta quel leggero velo di preoccupazione…

Varco i cancelli della scuola e mi avvio verso l’edificio. Davanti alla porta c’è George il centenario bidello della scuola.

" ‘Giorno George" Saluto accennandogli un sorriso.

" Oh Billie!" Esclama calorosamente, adoro il suo modo così espansivo di salutarmi ogni volta che mi vede da cinque anni a questa parte, ormai mi sono affezionato a lui.

" Cosa ci fai qui a quest’ora??"
" Ho avuto un contrattempo…" Rispondo vago stringendomi nella giacca.

" Ma stai bene? Sei così pallido…" Mi domanda osservandomi circospetto.

" Sto bene, non preoccuparti… " Mento.

" Riguardati ragazzo mio… e salutami la mamma"

" Lo farò" Sospiro " Ciao George"

Appena entro nell’edificio una sensazione di calore mi avvolge facendomi quasi cadere a terra dal sollievo: fuori faceva così freddo.

Mi trascino lungo il corridoio fino a raggiungere l'ala dove si trovano le classi.

A momenti dovrebbe suonare il cambio d'ora, mi conviene attenderlo per muovermi, ora i corridoi sono completamente deserti.

Quando suona la campanella mi butto in mezzo agli altri ragazzi a testa basta. Non voglio correre il rischio che qualcuno, soprattutto Mike, mi riconosca.

Cammino un po' in cerca di Jared, ma non riesco a trovarlo... non ho idea del suo orario e la scuola è troppo grande per trovarlo.

In più fra poco risuonerà la campanella.

Mi appoggiò al muro quando un conato di vomito sale dallo stomaco. Cazzo. Devo andare in bagno, vomitare in mezzo al corridoio non mi aiuterà di certo a passare inosservato.

Quando lo raggiungo noto con piacere che è deserto. Mi chiudo in uno di essi prendo grandi boccate d'aria. Non è stata una buona idea venire a scuola, ma ormai sono qui.

" Tutto bene?" Sussulto sentendo qualcuno parlare, non me l'aspettavo.

Suppongo qualcuno mi abbia sentito qui fuori.

"Ehi, stai bene?"

Faccio per rispondere, ma un violento colpo di tosse tronca di netto il mio tentativo.

Mi stringo forte le tempie. Sto da schifo.

" Ehi, frocietto" C'è un altra persona e so anche chi è, solo Fred insulta in questo modo le altre persone...

Mi tiro su a fatica dal pavimento gelido, devo intervenire prima che succeda qualcosa di brutto. Barcollo un po', ma alla fine trovo l'equilibrio e apro la porta.

Quasi rieschio di nuovo di cadere a terra quando capisco che il ragazzo che Fred sta baciando a forza è Jared. Nessuno si è accorto di me per fortuna. Non sono nelle condizioni di sopportare una rissa con Fred, ma non posso lasciare che tratti Jared in questo modo. All'ennesimo calcio senza pensarci mi getto addosso a Fred, animato solo da una rabbia cieca che mi sta bruciando il petto.

" Ti ho detto che non lo devi toccare!" Grido buttandolo a terra e cominciando a prenderlo a pugni. I suoi due scagnozzi mi prendono per le spalle e mi allontanano da lui, cerco di divincolarmi ma è inutile, sono il doppio di me, e sono due.

Fred si alza massaggiandosi la mandibola, sono fiero di come gli ho ridotto la faccia!

Mi sorride diabolico " Hai fatto male a metterti contro di me Armstrong, ora vedrai di cosa sono capace"

L'unica cosa che posso fare, bloccato come sono, è usare la bocca ed è proprio quello che faccio " Fottiti stronzo, non mi fai paura" Ringhio sputandogli sulla maglietta.

Fred mi fissa sconvolto " Sei peggio di un animale!" Grida prima di tirarmi il primo pugno dritto nello stomaco. Il dolore è immenso, vorrei piegarmi e gridare forte; ma non posso perchè sono bloccato e uno degli amici di Fred mi ha tappato la bocca con una mano, in modo che le mie grida non si sentano all'esterno.

Un secondo pugno arriva nello stesso punto e questa volta mi sembra di svenire.

" Basta! Lascialo stare!" Questo è Jared. Ma che sta facendo?? No! Non deve istigare Fred, gli farà del male!

" Sta zitto tu!" Ringhia Fred fulminandolo con lo sguardo.

Jared si alza da terra e tenta di difendermi, ma non può farcela, deve smetterla.

" Smettila cazzo Jared!" Lo ammonisco e lui si ferma di colpo, guardandomi sconvolto.

" Che?"

" Non ti avvicinare a lui cazzo!" Gli ordino ancora. Sono stato brusco, lo so, non gli ho mai parlato in questo modo, ma non posso permettere che Fred gli faccia del male.

Quest'ultimo fissa prima me e poi di nuovo Jared, scoppia a ridere " Come siete dolci, c'è per caso del tenero ahahah!"

Jared abbassa gli occhi, rosso in viso. Io penso di essere più o meno viola, ma non per l'imbarazzo " Vaffanculo stronzo!"
In risposta devo sopportare un altro cazzotto, ma questa volta dritto al viso.

" Che cosa dirà il tuo amichetto quando ti vedrà ridotto in questo stato??!"
Mike... oddio Mike... preferisco non pensarci...

Gemo dopo l'ennesimo colpo, sono al limite, non ce la faccio più.

Socchiudo gli occhi ed intravedo nonostante la mia vista sia sfocata, il viso di Jared.

Ricambia il mio sguardo, terrorizzato. Gli accenno un sorriso. So che non è il momento, so che potrei sembrare un pazzo, ma vorrei solo rassicurarlo, non posso vedere quell'espressione sul suo bellissimo viso.

 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Ciau a tutti! Ci sono ancora, non vi abbandono xD

Come ho già detto non ho potuto aggiornare perchè ero senza computer e qualsiasi altro strumento capace di farlo.... mi dispiace avervi lasciato così, con il fiato sospeso xD

Spero con questo capitolo di aver saziato la vostra curiosità e di avervi soddisfatto.

Fatemi sapere che cosa ne pensate ^.^

Un grazie immenso a rossi_sam, Niadhara_ bane, DisappearingGirl e SevenDays per le loro recensioni.

A presto :*

LittlePunkGirl_

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Capitolo 19
*** Know Your Enemy ***


Know your Enemy
 




 

 

Perchè? Perchè Billie non vuole che lo aiuti? Lo so di non essere molto forte, ma in due forse potremmo farcela... Dopo lo sguardo assassino che mi ha mandato, non ho il coraggio di alzare un dito. So che se lo farò non me lo perdonerà mai.

Stringo forte i pugni quando lo sento soffocare l'ennesimo grido, Fred è un mostro.

Sussulto quando vedo che Billie ha aperto gli occhi e mi sta fissando, mi sorride.

Perchè? Perchè deve farlo? mi fa sentire ancora di più uno schifo...

" Penso tu abbia imparato la lezione" Dice Fred ordinando con un cenno ai suoi tirapiedi di mollare Billie. Cade a terra di peso, esausto. Non posso vedere il suo viso, ma sono sicuro che sia sconvolto. Vedo i suoi polmoni gonfiarsi quasi a stento per respirare.

" Ci si vede, begl'innamorati" Ci prende in giro Fred, prima di uscire soddisfatto.

Non appena scompare mi fiondo accanto a Billie, tento di tirarlo su per vedere come sta.

" Billie? Billie, mi senti? Stai bene??" Domando preoccupatissimo.

Porto un braccio dietro al suo collo e lascio che poggi il capo contro il mio petto. Non mi ha ancora risposto, ha gli occhi serrati, la bocca socchiusa per respirare.

Noto ora che è pallidissimo e brutte occhiaie nere circondano i suoi occhi.

Appena sfioro il suo viso mi rendo conto che è bollente, deve avere la febbre altissima.

" Billie..." Mormoro accarezzandogli il viso e trattenendo a stento le lacrime. Non posso pensare che si sia ridotto così solo per colpa mia.

Finalmente apre gli occhi lucidi ed arrossati, avvicina una mano tremante al mio viso " Piccolo..."

Non riesco a resistere, scoppio in un pianto a dirotto.

" Non piangere, piccolo..." Mormora ancora. Questo non fa che peggiorare la mia situazione.

Lo sento gemere mentre tenta di tirarsi su " Attento, fai attenzione..." Mi preoccupo.

Billie Mi sorride sedendosi accanto a me e mi circonda il corpo in un abbraccio affettuoso. Non dico nulla, non c'è nulla da dire, ci sprofondo dentro e basta.

Mi stringo di più a lui quando comincia ad accarezzarmi i capelli.

" E' tutto a posto... tu stai bene, io sto bene, è questo che conta"

Io sto bene. Ma lui non sta bene " Billie... " Mormoro " Perchè mi hai difeso se stavi male?"

" Non potevo lasciare che ti facessero del male" Mi sorride di nuovo.

" Direi che ora possiamo uscire, ma ho bisogno di una mano" Mi dice.

" Oh si, certo" Mi sbrigo ad alzarmi e gli offro una mano, tossisce forte mentre lo tiro in piedi. Mi circonda il bacino con le braccia e poggia il capo contro il mio collo per riprendere fiato, è ridotto ad uno straccio " Billie..."
" Non preoccuparti, ora sto meglio" Mi sorride.

" Che intendi fare ora, non puoi rimanere qui in questo stato..." Domando.

Vedo il suo volto incupirsi " A casa no, non posso... c'è un posto, un capannone poco distante da qui, andrò lì, non preoccuparti per me..."

Eh no! Da solo non va da nessuna parte " Nono! Ti accompagno! Dopo quello che è successo è il minimo che posso fare"
" Sei sicuro??"

" Certo, indicami la strada e ti ci porto" sorrido. Vedo gli occhi di Billie illuminarsi, so che non vuole restare solo anche se non me lo direbbe mai.

Il capannone non è troppo lontano, anche se ci abbiamo messo un po' per il ritmo di Billie. Per fortuna che non l'ho lasciato andare da solo, mi ha abbandonato mentalmente più o meno ad un quarto del percorso, lo sto praticamente trascinando a forza. L'unico vantaggio è che la strada è tutta dritta.

Lo scuoto leggermente quando intravedo un capannone rosso simile a quello che mi aveva descritto prima di diventare uno zombie " Billie... è questo qui?"

" Mhn..." Mormora ciondolante.

" Billie? Forse siamo arrivati, ascoltami un secondo"
Mi fissa stordito, poi allunga una mano verso il capannone rosso, a quanto pare è quello giusto.

Deve stare malissimo, la febbre sarà salita ancora peggio di prima, si sta facendo una sudata esorbitante.

Lo trascino per quegli ultimi metri e spalanco con non poche difficoltà la porta del capannone. Noto con stupore che dentro è ben arredato. Ci sono due divani, un tappeto, scaffali pieni di cianfrusaglie e un piccolo frigorifero con accanto quantità industriale di birra e qualche pacco di biscotti. c'è anche una batteria, una chitarra acustica e una chitarra strana dal manico lunghissimo.

Trascino Billie sul più lungo dei due divani e lo faccio stendere. Afferrò un paio di coperte gettate a terra e lo copro attentamente, qua fa piuttosto freddo.

Tocco la sua fronte, scotta da far paura.

" Mell? Sei tu? Hai comprato quei chiodi di cui avevo bisogno??"

Qui c'è qualcuno.

" Ehi, chi sei tu? Questa è proprietà privata!"

Mi aggredisce un ragazzo sbucato da devo ancora capire dove. MI fissa in cagnesco, le mani appoggiate sui fianchi.

Credo attenda in fretta una risposta, mi conviene reagire " Ecco... io sono venuto con Billie..." Balbetto indicandolo.

Non appena Il tipo vede com'è ridotto ignora totalmente la mia presenza e si inginocchia al suo fianco " Che è successo?" MI domanda senza levare gli occhi di dosso da Billie.

" Sta male... mi ha detto di portarlo qui..." Spiego senza dare ulteriori particolari, non mi va di raccontargli altri fatti miei, non so nemmeno il suo nome.

Il tipo gli tocca la fronte e fa una smorfia, dopodichè nota il livido sul suo zigomo destro ma stranamente non fa altre domande.

Lo vedo allontanarsi e tornare con un fazzoletto bagnato, glielo poggia delicatamente sulla fronte " Grazie di averlo aiutato" Mi degna di nuovo di uno sguardo, finalmente... " Io sono Christian"

" J-jared" Rcambio stringendo la sua mano.

" Accomodati se vuoi restare" Mi invita.

Mi siedo in silenzio su un divano e Christian si siede davanti a me. Diavolo, non la smette di fissarmi, mi inquieta.

" Vuoi una sigheretta?" Mi propone accendendosi la sua.

Scuoto la testa " Non fumo"
" C'è della birra"

" Non bevo, grazie..."
" Questo non è il posto per te, allora"

Incontro i suoi occhi, l'ha detto in tutta tranquillità " Quando Billie starà meglio me ne andrò" Mi limito a rispondere. Non intendo andarmene prima, può solo provare a cacciarmi.

Christian si limita ad annuire inspirando forte dalla sua sigheretta " Mike lo sa?"
Mike? Oh si, l'amico di Billie. Scuoto la testa.

" Si preoccuperà... poi chi lo sente..."

Non rispondo. Sono un idiota, non ho pensato ad avvisarlo.

Lo vedo alzarsi " Se resti qua a tenerlo d'occhio vado ad avvisarlo io, ti va bene?"
Dopo alcuni istanti per recepire la domanda annuisco.

Il ragazzo sospira spegnendo la cicca terminata " D'accordo, serviti pure se hai bisogno di qualcosa" Mi dice prima di uscire.

Quando se ne va tiro un sospiro di sollievo, che tipo strano... è uno amico di Billie questo?? Meno male che se n'è andato. Spero che quando tornerà Billie sarà abbastanza sveglio da non lasciarmi solo nella situazione imbarazzante che si ripresenterà.

 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Ciau a tutti! Finalmente ce l'ho fatta ad aggiornare, mi dispiace avervi fatto aspettare così tanto ma gli impegni sono tanti e il tempo è poco :/

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, il prossimo è già praticamente finito e prometto che non vi farò attendere troppo :D

Un grande, grande, grande grazie a DisappearingGilr, SevenDays, Tetra21 e rossi_sam per le recensioni allo scorso capitolo.

Bye bye

LittlePunkGirl_

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Capitolo 20
*** poprocks & coke ***


POPROCKS & COKE

 

 

 

Apro gli occhi lentamente, la testa mi sta esplodendo e non solo quella... mi sento uno straccio vivente, ogni singolo osso mi duole come mai prima d'ora.

Mi tornano in mente le ultime immagini... oh già, me le sono prese da Fred, e anche piuttosto bene direi. Faccio una fatica immensa per respirare, le costole mi fanno un male terribile.

Mi stupisco di trovarmi al capannone, non ho idea di come esserci arrivato. La mia ultima immagine e' Jared che tenta di tirarmi su in piedi, io che mi appoggio al suo corpo, il suo calore rassicurante... non ricordo altro. Quanto tempo è passato? Cosa è successo?

Vorrei sollevarmi un poco dalla mia posizione sdraiata, ma qualcosa mi suggerisce di non provarci nemmeno... penso mi convenga dargli ascolto.

Se sono al cappannone probabilmente c'è qualcuno, non viene mai lasciato completamente incustodito per evitare che quelli dei Red Age o altri idioti facciano razzie dei nostri già scarsi averi. E' già successo, quindi conviene essere previdenti.

Sento un fruscio e intuisco che alla fine qualcuno c'è e si sta avvicinando a me.

Mi stupisco quando mi accorgo che la persona che si siede accanto a me non è ne' Mike, ne' uno dei ragazzi. Avrei dovuto intuirlo dal modo in cui questa piccola figura avanzava verso di me e si sedeva delicatamente sul divano, quasi in modo impercettibile. Non assomigliava al passo deciso di Mike e nemmeno a quello irruento di Mell; per non parlare di Al e James che non si sarebbero nemmeno preoccupati di venir a vedere come stavo. Potrebbe essere simile a quello di Cris, ma no... ha un modo tutto suo.

Sento la sua mano morbida che si adagia delicatamente sulla mia fronte, non posso fare a meno di spingermi verso di essa, è così... confortante.

" Ben svegliato" Mi sussurra con la sua voce melodiosa ancora con qualche accenno di innocente fanciullezza.

Socchiudo gli occhi e mi perdo nel verde dei suoi così simili ai miei, ma con una sfumatura completamente opposta.

" Sei rimasto qui con me?" Domando, come per avere la certezza che non sia tutto solamente un bel sogno.

Jared mi sorride e mi rimbocca le coperte " il tuo amico è dovuto uscire" Mi spiega... è rimasto solo per questo?? " E poi non me ne sarei andato senza salutarti"

Questa frase m'illumina completamente, credo che la febbre mi sia scesa in un istante. Sorrido sincero " Grazie..."

" Come ti senti?" Mi domanda.

" Sto bene..." Ed è vero, se lui è con me.

Sembra poco convinto. Mi osserva intensamente, corrucciato " Ti credo" Borbotta non del tutto sicuro.

Mi rannicchio fra le coperte e allungo una mano verso la sua, voglio stringerla forte, sentire ancora meglio la sua presenza al mio fianco.

Jared non se l'aspettava, infatti è diventato rosso come un peperone. Adoro anche questo lato così impacciato di lui.

Lo tiro leggermente verso di me per fargli capire che voglio che si avvicini e lui accetta la mia richiesta implicita. Mi perdo di nuovo nei suoi bellissimi occhi.

" I tuoi occhi sono bellissimi" Mi lascio scappare e Jared diventa ancora più rosso. Non avrei dovuto dirlo probabilmente, non so perchè mi sto comportando in questo modo, forse è per la febbre... ma in questo momento non ci vedo nulla di male... voglio che si stenda qui accanto a me e che io possa riaddormentarmi fra le sue braccia.

" G-grazie"Balbetta goffamente.

Mi porto la sua mano contro la guancia, è fresca. Mi da sollievo.

" Sei caldissimo, Billie" Mi sussurra sistemandomi la pezza bagnata sulla fronte.

" Non m'importa... " Mormoro ad occhi chiusi. Mi sta tornando sonno, tanto sonno. Potrei rimanere così per sempre...

" Billie Joe!" Sussulto e spalanco gli occhi quando sento urlare il mio nome. Lo spavento mi ha fatto saltare sul divano e il dolore mi trafigge il petto. stringo forte denti e palpebre per non gridare.

Jared se n'è accorto, sento le sue dita accarezzarmi i capelli, mi sta sussurrando qualcosa, ma non riesco a comprendere le sue parole.

Jared fa per allontanarsi, ma non può, la sua mano è serrata fra le mie, non voglio che se ne vada.

" Billie" Mi sento chiamare di nuovo con un tono ugualmente aggressivo prima che il volto di Mike occupi la mia visuale. Dalla sua espressione deduco che è quasi morto di paura, ma è anche molto, molto, molto incazzato. Quando capisce che non sono poi così tanto moribondo il suo sguardo cambia immediatamente " Che diavolo ti è saltato in mente!?"
Abbasso lo sguardo, so che ha ragione e poi non ho la forza per contraddirlo.

" Mike... calmati" Tenta di farlo sbollire Cris.

" Calmarmi!? Come faccio a stare calmo se questo idiota mi fa di queste novità!? L'hai fatta grossa questa volta Billie! Molto grossa! Ti rendi conto di quello che sarebbe potuto succedere!? Se fossi stato male, se quelli del Red ti avessero visto, dio solo sa cosa ti avrebbero fatto!" Mike si proeccupa di quelli del Red, ma se sapesse la verità s'infurierebbe comunque, forse anche in modo peggiore.

" Non prendertela con lui, è stata colpa mia..." Mormora con un filo di voce Jared.

Vedo lo sguardo di Mike saettare verso di lui, probabilmente prima non l'aveva visto

" E tu? Che cazzo ci fai qui? Perchè devi sempre esserci tu in mezzo?"

Vedo lo sguardo di Jared incupirsi. Poverino, non doveva trattarlo così, non ne aveva il diritto. Gli avevo detto di proteggerlo e ora e' lui che gli sta facendo del male.

Allungo una mano verso Mike ignorando il dolore che mi trafigge il petto " Smettila, non è colpa sua" Dico serio.

Ma a Mike non interessa ciò che dico, non ora per lo meno. Quando è incazzato diventa una furia.

" Vedi di andartene moccioso! Questo non è posto per te!"

Jared si alza, ma la sua mano è ancora intrappolata nella mia. Mi sbrigo a lasciarla perchè non appena Mike se ne accorge vedo i suoi occhi diventare ancora più furenti.

" Grazie, Jay" Mormoro prima che esca. Mi accenna un sorriso lieve.

" Dimmi che cazzo è successo Armstrong! Perchè lo so che è successo qualcosa, quel moccioso porta solo guai!" Sbotta una volta che Jared se n'è andato.

Mi ha chiamato per cognome. Non mi chiama mai per cognome: sa che lo odio " Smettila di trattarlo così! Non ne hai il diritto!"

" Ti sta dando alla testa!"

" Che cazzo ne sai tu!"

" Sicuramente più di te in questo momento!"

Mi sta dando dell'idiota e non lo sopporto " Vaffanculo Dirnt!" Grido più forte che posso, ma dalla mia posizione, steso su questo cazzo di divano, la mia incazzatura non regge il confronto.

Mike si avvicina minacciosamente, vorrebbe farmi male, lo so.

Lo fa sempre quando è arrabbiato, ma alla fine non mi tocca.

Ritira il pugno all'ultimo, consapevole che se provasse a sfiorarmi non lo perdonerei mai. Si lascia cadere accanto a me, in ginocchio.

" Mi hai fatto spaventare, brutto cretino" Mormora arrendendosi.

Abbasso di nuovo lo sguardo, non riesco a sostenere i suoi occhi ancora preoccupati.

"Scusami Mike... io..."

" E' colpa mia, lo so. Non avrei dovuto lasciarti solo a casa"

" Non dire così..." Sospiro cercando la sua mano " Ti prego. E' stata tutta colpa mia. E' vero. Sono un idiota, ma... per una volta, chiudiamola qui... sono stanco, voglio andare a casa"

Mike mi lascia un bacio sulla fronte e mi solleva delicatamente, facendo attenzione a non sfiorare il mio petto. Incontro i suoi occhi ancora una volta e mi sollevo notando che finalmente sono tornati come sempre. Poggio il capo contro il suo petto e socchiudo gli occhi cominciando quasi a fare le fusa, adoro il calore di Mike perchè non c'è nulla di più "casa" che nell'odore del suo corpo.


 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Buonasera a tutti! :) Sono tornata ( perennemente in ritardo... mi sa che bisogna farci l'abitudine :/) con un nuovo capitolo. Spero vi sia piaciuto, aspetto tanti pareri :D

Ringrazio tantissimo DisappearingGirl ( Questa volta ho fatto attenzione a scriverlo giusto xD), rossi_sam, tetra21 e SevenDays per le loro recensioni ^.^

Alla prossima :*

LittlePunkGirl_

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Capitolo 21
*** When it's time ***


 

 

 

When it's time



 

 

" ATCHIUUUUUU!"

Prendo subito un fazzoletto pulito. Il muco sembra colare a cascata dal mio naso, sono in uno stato a dir poco pietoso…

Mi sento letteralmente una merda. Aggiungerei calpestata.

" Jared ora calmati un po’, devi riposarti mica continuare a perdere le forze così" Mi rimprovera mamma.

Accidenti… lei la fa troppo facile. La vorrei vedere nella mia situazione.

" Dai stenditi giù" Mi ordina spingendomi piano per le spalle sul materasso.

" Non riesco a respirare, mamma" Piagnucolo tirando su con il naso per l’ennesima volta.

" Non lamentarti come un bambino, Jared su!" Ribatte poggiandomi un fazzoletto bagnato sulla fronte " Devi rimetterti in forze in fretta, e non toglierti di nuovo la mascherina!"
" Mamma non ci sono germi in camera mia" Sospiro, la mia voce giunge ovattata a causa del raffreddore e lo strato di carta davanti alla mia bocca.

" Lo dici tu! I germi sono ovunque e sempre in agguato!" Ribatte alzandomi la coperta fino al collo.

" Ora devi dormire, hai capito? Passerò più tardi per la medicina" Mormora più dolcemente lasciandomi un bacio sulla fronte " Riposati tesoro"

" Ok, Mamma"

Appena esce sospiro di sollievo. Vorrei potermi togliere questa dannata mascherina anti germi dall’orribile odore ospedaliero, ma so che poi le paranoie della mamma mi farebbero impazzire.

Caspita… mi sento letteralmente uno schifo, ogni singolo muscolo mi duole, per non parlare dei punti in cui me le sono prese!

Naturalmente a mamma non ho raccontato TUTTA la verità, solo che ho preso l'influenza da un mio "compagno di scuola". Se gli avessi raccontato la storia di Fred sarebbe successo il finimondo.

Per questo non si è preoccupata troppo, altrimenti a quest’ora molto probabilmente sarei ricoverato in ospedale, invece che in quarantena in camera mia…

Starnutisco forte. Accidenti a me! Potevo evitare ieri di stare così appiccicato a Billie, ha finito per attaccarmi l'influenza! Spero solo che lui stia meglio.

Caspita che cazziatone che gli ha fatto quel Mike! Non ho mai visto Billie abbassare gli occhi davanti a nessuno, se Mike è riuscito a zittirlo deve essere una persona davvero speciale. Da quel che ho capito sono poche le persone che meritano il rispetto e soprattutto l'attenzione di Billie.

Sorrido al pensiero che io sia una di quelle. ieri quando si è svegliato i suoi occhi luccicavano quando mi guardava; ha cercato anche la mia mano, il mio tocco, la mia presenza.

Accidenti, mi scoppia terribilmente la testa. Devo smetterla con questi pensieri, me lo dico ogni santa volta, ma mai che io mi dia retta!

Sbuffo.

Ora basta.

Voglio dormire.

ma non so se ci riuscirò.

POV Billie

Sono appena uscito da scuola e, invece di tornare a casa, ho intenzione di andare a trovare Jared. Avevo intenzione di farla pagare a Fred se lo avessi incontrato, ma per fortuna sta mattina non avevamo corsi in comune e non l’ho intravisto per i corridoi.

Chissà in che stato è messo Jared?

Questa mattina mi sono svegliato in splendida forma. Per mia grande fotuna, l'opprimente dolore al petto che sembrava qualcosa di gravissimo è quasi scomparso e nonostante le proteste di Mike, come sempre non l'ho ascoltato e sono andato a scuola.

Suono il campanello di casa sua, mi aveva dato l’indirizzo tempo fa.

Ha una bella villetta di un carinissimo azzurro.

" Chi è?" Mi domanda una voce femminile, suppongo sia sua madre. Primo imprevisto.

" Sono Billie Joe Armstrong, un amico di Jared" Rispondo.

Dopo alcuni istanti la donna apre la porta, quando mi vede rimane interdetta.

" Buongiorno signora Galway" Rispondo per smorzare un po’ la tensione

" Io sono venuto a vedere come sta Jared, oggi non l’ho visto a scuola"
" Oh entra, entra" Mi sorride dopo qualche istante di smarrimento " Jared mi ha parlato di te un paio di volte… Ma credevo fossi un suo compagno, un po’ più piccolo insomma, Jared ha sedici anni"

" Lo so, signora Galway" Rispondo divertito ed un po’ in imbarazzo " Vedo che Jared ha tralasciato qualche particolare"

" Non importa, vieni… ti accompagno da lui" Mi dice prendendo le scale.

Finito apre piano una porta a sinistra.

Jared sta dormendo nel letto, è più o meno ridotto come lo ero io il giorno prima. Mi riprendo abbastanza in fretta io.

" Tesoro?" Gli mormora sua madre accarezzandogli il viso " C’è una visita per te"

Jared gira piano il volto verso di me. Appena mi riconosce i suoi occhi si illuminano.

Si mette velocemente a sedere " Ciao Billie" Mi sorride allegro.

La madre sembra stupita del suo cambiamento repentino di umore.

Mi prendo il permesso di avvicinarmi a lui, ha la mascherina sul volto " Ehilà, Jay, ti vedo bene"

Noto dalle increspature sotto i suoi occhi che sta sorridendo "Si, ora sto ancora meglio… grazie di essere qui"

" Dovevo vedere come stavi" Sorrisi.

Sento sua madre tossire lievemente, in evidente imbarazzo " Vi lascio soli a chiacchierare delle vostre cose" Ci sorride " Ricordati cosa devi fare, Jared"

" Certo, Mamma…" Sospira alzando gli occhi al cielo.

Appena la donna esce Jared sbuffa levandosi in fretta la mascherina dalla bocca.

" Forse non dovresti…" Cerco di dissuaderlo, probabilmente se ce l’aveva doveva tenersela.

Jared punta i suoi bellissimi occhi verdi nei miei, perentorio. Accidenti com’è cambiato il nostro rapporto, poco tempo fa non si sarebbe nemmeno mai sognato di guardarmi con un' espressione simile.

" Non sono malato"

" Beh… veramente…"

" D’accordo" Mi ferma alzando gli occhi al cielo " Un po’… ma non a quei livelli, uffa!

I germi non mi uccideranno di certo! E poi ci sei tu a difendermi!"

Mi scappa un piccolo sorriso " Ovviamente…" Sto al gioco.

Jared mi accenna un sorriso e torna serio " Tu? Come stai oggi?" Poggia delicatamente la mano sulla mia fronte, è così calda…

" Meglio, molto meglio" Rispondo stringendo la sua mano nelle mie " Tu invece hai la febbre molto alta, ti prego stenditi e riposati, non devi sforzarti per me…"

" Non preoccuparti, non mi sento così male…" In risposta il suo esile corpo è scosso da un brutto starnuto, suppongo che si stenda per un brutto giramento di testa

" Hai visto Fred questa mattina?"

Stringo la sua mano nelle mie "Per fortuna no, altrimenti avrei portato qui la sua testa"

" Mi fa piacere che tu ti preoccupa così per me… ma non voglio che ti faccia male"

Mi mormora abbassando lo sguardo.

" Jay" Lo chiamo sollevandogli il mento con due dita " Un idiota come Fred non vale niente, non rischio nulla ed evito che ti faccia del male tu"

Sospira poco convinto.

" Metti in dubbio la mia potenza!?" Mi fingo arrabbiato cominciando a fargli il solletico " Guarda che mi offendo eh!"

La sua risata spontanea risuona nella mia testa rendendomi leggero. Jared con la sua ingenuità ha la capacità di farmi tornare un ragazzo spensierato, ragazzo che non sono più da troppo tempo.

" Ti prego ahah! Ti prego!" Mi supplica mentre si contorce sotto le me dita abili e veloci.

" Mi sa che non ho sentito bene!" Insisto prima che si volti di lato, gli volo letteralmente sopra. Punto i gomiti sul materasso per non schiacciarlo con il mio peso.

" Mio dio" Mormora con un filo di voce fra un ansito e l’altro " Tu sei pazzo…"
Sorrido stendendomi al suo fianco " Solo un pochino…"
Restiamo così a fissarci qualche istante. I nostri respiri alternati riempiono il silenzio della piccola camera. Respiri che riempiono i silenzi, respiri che si completano.

Siamo così diversi anche nel modo di respirare, viaggiamo su due frequenze differenti, ma entrambe lontane dalla principale.

Osservo il suo viso, la sua pelle candida e liscia, priva di imperfezioni; il suo piccolo nasino tondeggiante; le sue labbra sottili ma piene accennate in un leggero sorriso rilassato; i suoi bellissimi occhi di quel chiaro verde liquido e brillante capaci di sciogliermi. Non mi sono mai accorto di quanto Jared fosse perfetto.

Jared emette un mugolio e poggia il capo contro il mio petto, in risposta porto le braccia intorno alla sua schiena stringendolo a me. Con una mano gli accarezzo piano i capelli corvini e morbidi. Gli lascio un bacio sulla fronte.

Jared mi sorride godendosi il mio calore, i nostri occhi si incontrano . Mi sento infiammare da un fuoco nuovo, mai sentito… ma che mi succede??

E’ Jared a creare queste sensazioni in me??


 

 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

TA - DAN! Ciau a tutti! Sono tornata con un freschissimo capitolo che attende solo di essere letto. Con addirittura due POV ahahah xD spero vi sia piaciuto. Billie Joe e Jared si avvicinano sempre di piu' ^.^

Grazie mille a SevenDays, rossi_sam e Tetra21 per le loro recensioni. Un grande grazie anche a chi legge in silenzio :)

Alla prossima :*

LittlePunkGirl_

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Capitolo 22
*** We go togheter ***


 

WE GO TOGHETER

 

 

I suoi occhi color prato d'estate sono bellissimi, adoro il suo sorriso.

Sto tremando dentro, spero davvero non se ne accorga, ma in questo momento non capisco cosa mi succede.

Sento le guance bruciare, ma non mi sembra il solito imbarazzo.

Ora sono fra le braccia di Billie, il suo odore pungente mi scivola delicato nelle narici, il suo calore mi scalda, vorrei restare così per sempre.

Mi sento bene, mi sento protetto, non mi sento nemmeno più la febbre.

Cerco il suo sguardo, indeciso sul da farsi.

Billie continua ad osservarmi, l’espressione rilassata.

Non mi rendo nemmeno più conto di quello che sto facendo.

Sono io che cerco i suoi occhi e accenno un sorriso.

Sono io che lentamente sfioro le sue labbra con le mie.

Sono io che mi stringo a lui quando le sue mani fanno pressione sulla mia schiena.

Sono io ora che lo sto baciando con foga, non mi riconosco più.

Sento le sue mani scorrere sulla mia schiena inarrestabile, violare la mia pelle e percorrere le linee delle mie costole in evidenza.

Mi appendo al suo collo lasciando che continui a vezzeggiare la mia lingua.

Non ho mai baciato nessuno, non credevo fosse così bello, o forse è Bilie che è dannatamente bravo.

Mi spinge contro il materasso e sale sopra di me continuando a baciarmi con sempre maggior passione. Con le dita mi stuzzica piano la pelle e mi spedisce in paradiso.

E’ fantastico…

Si stacca da me per riprendere fiato. Ansima davanti a me, mi osserva con i suoi occhi liquidi di passione. E’ bellissimo.

E’ un momento fantastico, ma c'è qualcosa che non va. Lo sento nel mio petto che cresce, cresce sempre di più fino a sovrastarmi con la sua potenza inaudita e inarrestabile.

Mi manca il fiato, credo di essere sbiancato.

Non so perché sto reagendo in questa maniera esagerata, ma ho paura.

In questo momento Billie non mi ispira più la protezione che mi ha sempre trasmesso.

Comincio a tremare inconsciamente.

" Ehi…" Mi sussurra Billie lasciandomi un bacio a fior di labbra " Perché tremi, piccolo?"

Se n’è accorto… e ora? Cosa penserà di me? Si arrabbierà??
Billie mi accenna un sorriso e mi passa una mano sul viso, mi accarezza con una dolcezza indescrivibile " Shh… non avere paura…" Mi sussurra stendendosi accanto a me e attirandomi fra le sue braccia, continua ad accarezzarmi i capelli mentre io non riesco a fermarmi " Non ti farei mai del male, non me lo perdonerei mai… fra le mie braccia sei al sicuro, piccolo mio…" Continua a sussurrarmi.

" Billie?" Lo chiamo demoralizzato dopo alcuni istanti di silenzio.

" Che c’è?" Mi domanda con dolcezza.

" Sc-scusami…" Mormoro con le lacrime agli occhi " Io ti voglio bene, ma…"

" Shh" Mi zittisce poggiandomi l’indice sulle labbra " Anche io ti voglio bene, piccolo" Mi sussurra " Ora ci facciamo un po’ di coccole?" Mi domanda.

Sorrido divertito sprofondando ancora di più contro il suo petto.

" Tu fai le coccole e io me le prendo" Ribatto.

" Come sei simpatico" Mi risponde lasciandomi un bacio sulla tempia.

Continua ad accarezzarmi i capelli. Quasi comincio a fare le fusa.

Billie è speciale, ed oggi l’ho capito.

Ora posso addormentarmi tranquillo, sono sicuro che quando mi sveglierò ci saranno ancora le sue braccia a stringermi.



 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Ciao! Ecco un nuovo capitolo, spero vi sia piaciuto! E' stato bello scriverlo ahah :')

Tante, tante grazie a SevenDays per la sua recensione! Mi raccomando, fatemi sapere che ne pensate di questo perchè è fondamentale per lo sviluppo della storia :)

Bye Bye :*

LittlePunkGirl_

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Capitolo 23
*** Brutal Love ***



 

BRUTAL LOVE




Mi sveglio percependo un confortevole calore scaldarmi il corpo.

Mi sento meglio oggi, decisamente meglio.

Non sembro più un zombie, non deliro…. Cosa potrei chiedere di più?

Forse questa orribile catena di malanni sta finalmente terminando.
Quasi sussulto quando mi rendo conto che il calore che percepivo non erano delle coperte calde, ma le braccia di Billie, avvolte intorno al mio bacino.

Ehm… credo di essermi perso qualche passaggio…

Spero solo che… no! No! Non è assolutamente possibile!

Tento di tirarmi su senza svegliarlo.

E’ così bello mentre dorme, tuttavia non deve aver dormito molto, i suoi occhi sono cerchiati da brutte occhiaie.

Vabbè… ora devo andare in bagno, poi vedrò di capirci di più.

Quando mi guardo allo specchio noto che ho un aspetto a dir poco terrificante. Sembra che io abbia perso venti chili solo in questi due giorni.

Quando torno, dopo una sana lavata, vedo che Billie è seduto sul mio letto, gli occhi socchiusi.

" Buongiorno" Sorrido avvicinandomi a lui.

" Buongiorno piccolo" Mi sorride cingendomi il bacino.

Accidenti… solo qualche settimana fa non mi sarei nemmeno fatto sfiorare da questo ragazzo ed ora riesco pure a scambiarci effusioni amorose… forse ho finalmente trovato qualcuno per cui provare affetto.

" Dormito bene?" Domando mentre mi invita a sedermi a cavalcioni sulle sue gambe " Hai un aspetto orribile…"
" Diciamo che quando hai la febbre alta sei piuttosto di compagnia" Sorride.

Mi sento avvampare le guance, abbasso lo sguardo " H-ho fatto qualcosa che non avrei dovuto fare??" M’informo.

Billie scoppia a ridere " No, no… però sei stato di compagnia, tutto qui, inizialmente hai dormito, poi verso le dieci e mezza ti sei svegliato e mi hai illustrato i tuoi problemi esistenziali fino intorno alle due e un quarto"

Sorrido rosso di vergogna.

" Ma è stato bello ascoltarti" Mi sussurra all’orecchio lasciandomi un piccolo bacio a fior di labbra " Sei così carino anche quando rompi le scatole"

" Antipatico" Metto il muso cercando di darmi una posizione " Guarda che mi offendo!"

" No, no" Mi mormora cominciando a baciarmi il collo " Non lo faresti mai"

Sospira " In effetti…" Mi lascio scappare circondandogli il collo con le braccia.

Mi spinge sul letto e comincia a baciarmi ed accarezzare il mio fisico sottile.

Adoro il modo in cui gioca con la mia lingua ed i suoi polpastrelli ruvidi e freddi mi spediscono direttamente in paradiso.

" Sei bellissimo…" MI soffia sulle labbra.

" Lo so, comunque grazie" Rispondo con un sorrisetto di sfida.

" Ma sentiti! Piccolo egocentrico!" Esclama cominciando a farmi il solletico, come la prima volta. Se c’è una cosa che non sopporto, è proprio il solletico.

Difatti scoppio a ridere come un pazzo.

Solo quando lo supplico quasi senza fiato la smette.

" Uffa! Non farlo più!"

" Come, come!? Vuoi togliermi il mio divertimento??! E’ così bello vederti soffrire!"

" Ah si! Ma sentilo un po’! Anche s…" Tossisco forte ricordandomi di avere ancora la febbre.

" Va bene, calmiamoci altrimenti mi rimani secco" Mi sorride afferrando una coperta e avvolgendomela intorno alle spalle.

In quel momento entra mia madre, tutta sorridente.

" Buongiorno ragazzi" Ci saluta " Come ti senti oggi, Jared?"
" Meglio" Le rispondo accennandole un sorriso.

Si avvicina e mi sfiora la fronte " La febbre c’è ancora quindi ti grazio dalla scuola per un altro giorno, ma non prenderci l’abitudine!" Scherza stropicciandomi i capelli come se avessi ancora cinque anni. Non si stancherà mai di farlo.

Pov Billie

" Tu vai se devi, Billie" Mi dice non appena sua madre esce " Hai già fatto molto per me..."

Lo guardo alcuni istanti " Ti preferivo ieri sera quando mi supplicavi di restare"

Scoppio a ridere notando con quanta velocità Jared diventa completamente rosso, ogni volta batte il suo record. " Se per caso non ti ricordassi l'hai fatto davvero e non è stato niente male!" Commento spingendolo sul materasso e ricominciando a baciarlo. Mi asseconda per un po', poi mi scosta leggermente" Non sto scherzando, vai se devi"

" Nah... penso che resterò qui con te... sempre se mi vuoi fra i piedi"

Jared sorride " Certo che ti voglio! Che domande!"

Scoppio a ridere " Allora non mi interrompere più" Dico mentre mi riapproprio delle sue soffici labbra. Potrei continuare all'infinito. Ma Jared mi scosta.

" Che c'è?" Domando.

Si passa una mano sulla fronte sudata " Ho caldo..." Mormora alzandosi e andando ad aprire la finestra. La spalanca completamente e si ferma due istanti su di essa, vedo la sua cassa toracica riempirsi d'aria pulita e svuotarsi lentamente.

Sussulta quando sente le mie braccia intorno al suo bacino, ho fatto apposta a muovermi silenziosamente per sorprenderlo.

" Che sanguisuga..." Mormora in tono scherzoso mentre le sue guance si imporporano leggermente.

Accenno un sorriso " Tutta colpa tua" Lo faccio girare su se stesso e gli accarezzo dolcemente i capelli " Mi è impossibile starti lontano"

Jared dischiude lentamente le labbra, mentre i suoi occhi sono incollati ai miei, immobili. Apre la bocca più volte nel tentaivo di articolare qualche sillaba.

" Accidenti! che eccesso di dolcezza, rischio di farmi venire il diabete!"

A quelle parole Jared sobbalza come una molla ben consapevole che non sono uscite dalla sua bocca, ne dalla mia. Si volta di scatto, pallidissimo in volto.

Non appena vede la ragazza affacciata alla finestra della casa accanto si immobilizza.

" Whatsername?" Mormora con un filo di voce.

Ah... quindi qui c'è la famosa Whatsername. Accenno un sorriso divertito e mi concedo di spostare lo sguardo dal mio piccolo alla ragazza.

Non appena la vedo sbarro occhi e bocca, non mi sembra possibile avere lei qui davanti, non è possibile che sia qui! No!

Sento le guance bruciare, ma non per passione, non più... semmai per rabbia.

Stringo forte l'angolo della scrivania dietro di me.

" Guarda chi si vede, Billie Joe" Commenta con il suo sorrisino beffardo, tipico della sua dannata famiglia " E' da un po' che non ci vediamo"

Jared si volta verso di me, sconvolto e incredulo.

"Che cazzo ci fai qui?" Non mi escono parole gentili dalla bocca, non ancora, probabilmente mai. La ferita aperta nel mio cuore non potrà mai rimarginarsi del tutto.

" Sempre gli stessi modi del cazzo, vedo" Commenta " Non so come faceva mia sorella a essersi innamorata di te, che diavolo ci trovava in te?"
" Rispondimi ragazzina" M sto irritando, e anche molto.

" Ci abito Joe, non vedi. E indovina un po' chi ci abita qui con me?"
" NO!" Esclamo " Non mi importa!"

" Quando scoprirà che te la fai con i ragazzini se la riderà di gusto, sei proprio caduto in basso Joe...davvero in basso..." Mormora scuotendo la testa, fintamente rammaricata.

" Non m'importa nulla di lei!"

" Non te l'ho chiesto" Sorrise " Anche se a lei farà piacere sapere che il suo nome ti crea ancora certe reazioni ahahah"

Stringo forte i pugni. Le odio tutte due. Lei e quella vipera della sorella. Quella vipera che si è portata via una parte del mio cuore che non ho mai ritrovato.

" Jared, avevo capito che eri gay, ma non pensavo ti interessassi ad un tipo del genere" Commenta.

Mi voltò verso Jared. E' pallidissimo. Non si è ancora mosso dalla sua posizione iniziale. Come ha potuto trattarlo in questo modo? Non è stupida, lo so. Perchè ora sta giocando con i suoi sentimenti? E' colpa mia??

" Lascialo stare" M'intrometto coprendo istintivamente Jared con un braccio.

Lei scoppia a ridere, percepisco tanta cattiveria nella sua risata, tanto risentimento rivolto esclusivamente a me ma che sta riversando sprattutto su Jared " Non preoccupatevi, vi lascio ai vostri comodi ora. E' stato un piacere rivederti, Armstrong. Davvero. Mi mancava la tua faccia da idiota"

Stringo forte i pugni per l'ennesima volta mentre mi fa l'occhiolino, chiude la finestra e tira la tenda. Come rovinare una giornata perfetta.

Torno in me con un sospiro. Mi volto verso Jared. Mi dispiace abbia assistito a questa stupida ed inutile scenetta ed ancor più che ne sia rimasto così scosso.

Mi avvicino lentamente a lui " Jared" Tento " E' tutto a posto?"
Non mi risponde subito, tant'è che inizialmente penso non abbia intenzione di farlo.

" Voi vi conoscevate?"
Sospiro " Si...Jay"

Capisco che ci è rimasto molto male anche se mi sfugge il motivo principale.

Mi faccio più vicino e gli accarezzo i capelli " Ci conosciamo da molto tempo e come hai potuto notare beh... non scorre buon sangue fra lei e me... ma non devi preoccuparti... è solo una ragazzina..." E' la sorella che mi spaventa di più.

" Ti sei arrabbiato?" Azzardo.

Jared scuote debolmente la testa " non mi sento molto bene però..." Mormora in un sussurro " Preferirei riposarmi un po'"

D'accordo. Ho capito. Ci è rimasto male.

" Beh... d'accordo. Allora vado, ci vediamo presto" Dico lasciandogli un bacio sulla fronte, qualcosa mi dice che non mi conviene avvicinarmi alle sue labbra.

Gli faccio un ultimo cenno di saluto sulla porta alla quale lui risponde di malavoglia, poi me ne vado. D'altronde è giusto. Ci siamo appena baciati e me ne esco fuori con questa storia. Ha tutto il diritto di voler mantenere le distanze da me, anche se per me sarà dura, durissima.

 
 

 

* * * * Spazietto dell'Autrice (Ritardataria)* * * *

CIAO! ehm... mi dispiace per il taaanto ritardo di questo ultimo aggiornamento, xD

E' Estate ( anche se dal tempo non sembra >.<) , ci sono tante cose da fare... ma finalmente ce l'ho fatta! YEEEE!

Spero questo capitolo vi sia piaciuto :D

Ringrazio Tetra21 e anche i nuovi recensori ZebraTricolore e whatsername of suburbia per le loro recensioni ;D!

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Capitolo 24
*** " Friends" ***


 

 

" Friends"



 

Appena Billie esce dalla stanza dalla mia bocca esce un sospiro involontario.

In pochi minuti sono riuscito a rovinare la giornata migliore della mia vita.

Mi stendo sul letto e mi rannicchio nelle coperte, il volto rivolto alla parete verde.

Mi sento un peso sul petto, un macigno gigantesco che quasi non mi permette di respirare. Oltre alla figuraccia con Whatsername, è venuto fuori che lei e Billie sono " amici" di vecchia data.

Da come si trattavano a vicenda non deve essere successo qualcosa di molto bello fra di loro. Magari sono stati insieme, ma non ha funzionato.

Non credevo che dalla bocca di Whatsername potessero uscire certe parole così crudeli, non sembrava nemmeno la ragazza che avevo conosciuto.

E' stata crudele anche con me... le sue parole mi rimbombano ancora nella testa e mi fanno male, c'era lo stesso disprezzo che s'intravede nella voce di Fred quando viene a disturbarmi.

So per certo che Billie se n'è accorto e mi dispiace... appaio sempre così debole ai suoi occhi. Non sono stato in grado di difendermi nemmeno oggi davanti ad una ragazza.

" Oh Billie, te ne vai?" Sento mia madre che domanda a Billie.

" Si... Jared è stanco, non voglio disturbarlo di più..."

Noto un po' di tristezza nella sua voce. Forse... probabilmente... ci è rimasto male per come l'ho in poche parole cacciato di casa. Non sono arrabbiato con lui... più con me stesso.

Il fatto è che quando sto male non mi va di stare con altre persone, anche se quella in questione era Billie. Ho bisogno di stare un po' da solo e riposarmi. Spero non torni e mi dia i miei tempi.

Dopo alcuni istanti sento i passi di mia madre salire le scale, probabilmente sta venendo in camera mia. Appena sento la porta aprirsi chiudo gli occhi.

Non mi va di parlare con lei.

La sento avvicinarsi, poi appoggia la mano sulla mia fronte.

" E' salita di nuovo..." Sospira al vento. Sicuramente è per il colpo appena ricevuto.

Mi rimbocca le coperte e mi lascia un bacio sulla fronte, poi se ne va.

POV's Billie

Mi dispiace per Jared. Mai avrei voluto assistesse ad una scenata del genere.

Mai avrei voluto riportare a galla un passato che malamente ero riuscito a celare.

Non ricordavo assolutamente che loro abitassero lì... pensare che mi sono intrufolato in quella casa centinaia di volte...

E' stato un colpo davvero. Ci sono davvero rimasto di sasso quando ho visto quella mocciosa affacciarsi alla finestra.

Dopo anni il nostro rapporto non è cambiato per niente.

Lo so che mi odia. Mi ha sempre odiato, anche prima che mi lasciassi con sua sorella.

Lei ha visto una parte di me che odio, una parte violenta, esagerata, senza limiti.

Sono certo che non se la può dimenticare.

E io non voglio riavere a che fare con lei, con la sua famiglia, con sua sorella.

Loro sono così... liberi, così simili al Billie Joe sbagliato che quasi mi fanno paura.

So bene che se finissi nella loro ragnatela di nuovo non riuscirei ad andarmene più.

Ora basta di questi pensieri, sono arrivato al capannone.

Aprò il portone, ma dentro è deserto, probabilmente sono tutti al bar di Jhon.

Infatti sono là, li vedo dalla vetrina, stanno facendo baldoria, eh? Ne ho bisogno anche io.

Appena entro John mi accoglie con un gran sorriso da adulatore di prima categoria.

" Caro Billie!" Esclama venendomi incontro " E' da un po' che non ti fai vivo!"

L'incazzatura con lui non mi è ancora passata " Come se t'importasse"

John mi osserva stupito " Ma che dici!? Lo sai che sei il mio cantante preferito!"

" Ma Sabato niente serata... " Ribatto con aria di sfida.

John sospira " Ti è giunta voce è?"
" Già. Mi piacerebbe saperlo un po' prima la prossima volta che Jess mi frega la serata, oppure evitare che ciò succeda"

" Senti Billie. Ci sono dei buoni motivi che non posso star qui ad elencarti se ho permesso a Jason ed i ragazzi di suonare"

Ah... ora sono diventati addirittura " Jason e i ragazzi"?

Pensare che ci conosciamo da quanto ho cinque anni, se non fosse per quello e per la memoria di mio padre a quest'ora mi avrebbe già dato il bel servito.

" Facciamo così " Esclama poggiandomi una mano su una spalla " Dividetevi la serata? Come vi pare! non è una buona idea??"

Sempre meglio che niente... " MI accorderò con gli altri" Sospiro.

John mostra uno dei suoi sorrisi soddisfatti e mi batte la mano sulla spalla " Tu si che sei un ragazzo a posto con cui si tratta bene!"

Si, si... certo John... certo.

Mi congedo con un cenno di mano e mi dirigo verso gli altri che mi stanno fissando da quando sono entrato.

" Allora?" Mi domanda Chris " è tutto a posto?"
Accenno un sorriso " Sabato dividiamo la serata con gli altri"
" Wow!" Esclama Mell " E non sei felice? Così almeno potete suonare un po'"
Alzo le spalle " Prima devo parlarci con Jess per mettersi d'accordo come si deve"

L'idea non mi attizza moltissimo. L'ultima volta che ci siamo rivolti la parola siamo finiti a botte.

" Devi solo lasciarlo parlare e non reagire" Mi consiglia Chris come se mi avesse letto nel pensiero " Sarà facile"

Sospiro. No. non sarà facile. Non posso parlarne con Mike e Al perchè andassi con loro dai Red finiremmo sicuro alle mani e andarci da solo sarà un vero e proprio suicidio.

 

* * * * Spazietto dell'Autrice ( perennemente ritardataria) * * * *
Ehila! Finalmente c'è l'ho fatta ad aggiornare! Ed io che credevo che con l'estate avrei avuto più tempo... vabbé.

La faccenda si complica e sta entrando nel vivo della storia, spero che il capitolo vi sia piaciuto e che la mia storia continui ad incuriosirvi :)
Ringrazio Tetra21, SassyFatty e whatsername of suburbia per le recensioni allo scorso capitolo :D

Bye bye :*

LittlePunkGirl_

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Capitolo 25
*** Platypus ***


PLATYPUS


 

Sono le 17.30 e dopo una bella giornata in compagnia e' ora che vada a parlare con Jess. Sabato è fra soli due giorni.

Sono sicuro, anzi strasicuro, di trovarli nel garage di John. Da quando Jess se la fa con la figlia sono sempre lì a fumarsi il cervello.

John non abita molto lontano da casa mia, da bambino veniva sempre a giocare con mio padre e le loro famiglie facevano le braciolate estive insieme.

Anche io da piccolo andavo spesso da lui, gli ho rotto non so quanti soprammobili.

Ero una peste da bambino, ahah! Facevo sempre piangere sua figlia!
Ora facciamo i seri. Sono davanti a casa sua, suono il campanello.

Dopo alcuni istanti sento dei passi dall'interno " Chi è?"
" Sono Billie Joe Armstrong"

La porta si apre e Clare appare sulla porta. Ancora mi domando com'è possibile che una ragazza così a modo come lei che si veste con gonne e camiciette e i cerchiettini fra i capelli possa leccare il culo a gente come i Red Age. Mi stupirei lo facesse con noi, ma è impossibile...

" Oh! Ciao Bill!" Esclama baciandomi le guance " E' da tanto che non ci vediamo!"

" Già..." Le accenno un sorriso.

Mi fa spazio e mi invita ad entrare in casa.

" Come te la passi?" Mi domanda.

" Non male... sopravvivo, tu?"

" Non posso lamentarmi" Mi sorride " Sei qui per parlare con Jess?"

La osservo stupito " Si, come fai a saperlo?" Domando.

Clare mi sorride nuovamente " Prima mi ha chiamato Papà, mi ha detto che saresti passato per parlare con lui della serata di sabato"

Qui fanno le cose alle mie spalle.

" e...Ne hai già parlato con lui? Intendo Jess..."

" Ah! No, no. Mi faccio i fatti miei su certe cose" Mi risponde " Vieni, scendiamo, sono tutti sotto"
In garage c'è tutta la band al completo. Devo ammeterlo. Il modo in cui mi fissano mi mette non poco a disagio. Sembra vogliano scannarmi vivo.

" Ehm... ciao" Saluto.

" Qual buon vento ti porta qui, Armstrong?" Mi domanda Jess, stravaccato su un divanetto, una sigheretta fra le labbra. Sempre il solito sbruffone, già... avrei voglia di prenderlo a schiaffi.

" Vieni Billie" mi dice Clare prendendomi per mano " Vieni a sederti qui"

Noto come Jess guarda malissimo la mia mano incastrata in quella della sua ragazza. Le cose non stanno andando per niente per il verso giusto.

" Devo parlare con te. Per Sabato" Vado diretto al punto.

" Per Sabato? Non prenderla a male se John finalmente si è reso conto di chi è la vera band in questo quartiere"

Respira Billie, respira.

" Ho parlato con Jhon. Abbiamo entrambi la serata" Jess smette di sorridere.

" Sono qui per accordarmi con te per i tempi"

Ti rode, vero? Stronzo.

Jess si solleva, mi fulmina con lo sguardo " Chi ti dice che io sia d'accordo?"
Uno, due, tre. Un, due, tre. Trattieni l'animale che è in te.

" Mi sono abbassato e sono venuto fin qua, da solo. Per evitare danni inutili. I miei non sanno nulla. Per una volta, cerchiamo di collaborare un minimo?"

Spero di averlo convinto con questo discorso da portatore di pace.

" Spiegagli con chi ha a che fare, Jess!" S'intromette Simon, il bassista.

Jess si alza e si avvicina a me, un sorrisetto di sfida sulle labbra. Istintivamente mi tiro in piedi, da seduto sono troppo vulnerabile.

" Che c'è? Hai paura?" Mi ringhia ad un fiato dal collo " Ora che non c'è il tuo caro Mike a difenderti non fai tanto lo sbruffone, eh?"

Vaffanculo Jess.

Mi afferra il mento e lo stringe forte " Hai fatto molto male a venire qui da solo. Potremmo rovinare il tuo bel faccino e nessuno ci fermerebbe"

" Avanti Jess! Non facciamoci scappare l'occasione" Insiste quello stronzo del bassista.

Una delle due ragazze si alza e mi viene incontro. Affianca Jess e gli poggia il gomito sulla spalla. Mi osserva con aria di sufficienza.

" Sarebbe un vero peccato, però... " Commenta.

" Ce ne faremo una ragione" Commenta l'altra " Il biondo e il batterista mica sono da buttar via!"

" Voi dovete tenervi lontane da questo gruppo di... idioti" Le zittisce Jess.

"Vedremo quanto saremo idioti quando vi sfonderemo il culo Sabato sera"

Mi dispiace Chris. Non ce l'ho fatta a trattenermi.

Jess stringe la presa sul mio mento " Che hai detto?" Mi spinge con violenza e cado a terra, Jess ha dei muscoli che fanno paura " Ripetilo se hai il coraggio!?"

" Jess!" Interviene Clare.

" Che vuoi? Non vedi che ho da fare?"
" Non ti permetto di toccarlo!" Prende le mie difese.

La osservo stupito. Mi sta davvero difendendo?
" Ti metti contro di me Clare!? Per lui?!" Jess è furioso.

" In casa mia non voglio risse, ve la risolverete Sabato sera!" Chiude il discorso " Viene Billie" Si rivolge a me dandomi una mano per tirarmi in piedi " Ti accompagno di sopra"

" Te la vedi brutta Armstrong! Ti avverto!" Mi ringhia mentre salgo le scale.

Clare attende che entri in casa poi chiude la porta che da sul garage e sospira.

" Scusalo..." Sospira " A volte è un' idiota" Avvicina una mano al mio zigomo e mi sfiora il livido che mi aveva provocato Fred, ancora ben visibile " E' stato lui?"

" No, no... è un'altra guerra" La rassicuro " Comunque grazie di avermi difeso"
" Figurati, in ricordo dei vecchi tempi" Mi fa l'occhiolino " Non ho dimenticato le nostre torte di fango"
Scoppio a ridere. " Bei tempi..."

" Già... davvero belli" Si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia, poi poggia le mani sulle mie spalle " Sono felice che ti sia ripreso dal... "

Da cosa? Dal passato? Da quando ancora eravamo amici? Da quando andavo ogni sera a casa sua a farmi curare i lividi provocati da mia madre o addirittura da me stesso?

Accenno un sorriso e le accarezzo una guancia " Grazie di tutto, non te l'ho mai detto"

" Sarei dovuta starti più vicino... lo so..." Sospira.

" Ora è tutto a posto" Rispondo allontanandomi da lei e uscendo di casa.



 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Ehila!!!!! Come va, gente??

A me un po' male perchè fra un po' riinizia la scuola ed ho troppi compiti ancora da fare -.-' un incubo. A parte quello... finalmente sono riuscita ad aggiornare! Che ve ne pare? Capitolo tuuuutto dedicato a Billie +.+

Mi raccomando fatemi sapere che ne pensate U.U è importante per me.

Taante grazie a SassyFatty per la recensione e non preoccuparti, presto avrai una foto di Jared ahahahah ;)

Bye Bye

LittlePunkGirl_

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Capitolo 26
*** One for the Razorbacks ***


ONE FOR THE  RAZORBACKS



 

E' venerdì mattina e anche se non ho molta voglia oggi ho intenzione di andare a scuola, soprattutto per cercare di parlare con Jared.

Dopo quella discussione a casa sua non ci siamo più sentiti e mi dispiace.

Ho intenzione di parlare con lui e invitarlo Sabato sera ad uscire con me al bar di Jhon. Spero mi ascolti e dica di sì.

" Sei sicuro sia una buona idea?" Mi domanda Mike al mio fianco, il suo sguardo è contrariato al massimo. Non so perchè, o fose un po' lo intuisco, ma detesta Jared.

" Dai Mike, non essere geloso" Sospiro.

" Non sono geloso, Billie. Nemmeno un po'!" Ringhia incrociando le braccia " Senti, fa come ti pare. Io ti aspetto in classe" Sbuffa allontandosi.

Proprio nel momento in cui sparisce Jared fa il suo ingresso nel cortile.

Se è qui la febbre gli sarà passata, ma è ancora pallido, pallido. Non deve essersi ripreso al meglio.

Ha un aria così dispersa...

Una ragazza si sta avvicinando a lui, la conosco. E' una certa Juliet qualcosa, sempre appiccicata al gruppetto snob di Fred.

Non credevo che Jared la frequentasse, è una tipa così irritante.

In fondo chi se ne frega... non sono mica io a decidere con chi deve o non deve parlare. Non sono suo padre e non voglio farmi odiare da lui.

Ok. Ho deciso. Ora vado a parlarci e gli chiederò scusa.

POV. JARED

Oggi sto meglio e sono tornato a scuola. Non è che muoia di felicità, anzi il contrario, ma non posso farci nulla. Stare a casa con mamma che si esercita a fare la brava infermierina è ancora peggio!

Sto pensando seriamente di scappare da questo posto, ma è inutile continuare a farsi pippe mentali, non ho le palle per farlo!
Spero davvero di non incontrare Billie. E' un atteggiamento codardo, lo so, ma non voglio.

Ho paura, ecco.

Paura di quello che potrebbe dirmi.

Puara di sentire qualcosa che mi farebbe soffrire.

Proprio ora che ho capito che cosa provo per lui...

Perchè deve andarmi sempre tutto male?

" Jared!"

Mi volto e mi trovo il sorriso irritante di Juliet davanti al viso. Mi ero completamente scordato della sua esistenza e riscoprirla non mi rallegra certamente l'animo.

Mi poggia una mano sulla spalla mentre continua a sorridermi, sembra felicissima di vedermi.

" Ehi! Non sei venuto per tanti giorni! Che è successo? Stavi male??" Mi riempe di domande quasi a stordirmi.

" S-si" Riesco a balbettare " Sono stato poco bene..." Rispondo. Mi da un immenso fastidio dover dare spiegazioni sulla mia vita a questa tipa.

" Beh ma ora stai meglio, no??" Esclama.

Annuisco.

" Meno male! Sai oggi abbiamo l'ora di arte insieme! ricordi???"

Dio, se esisti, fulminala all'istante. Non ce la posso fare...

" Che bello" Sospiro.

" Dai andiamo! La campanella sta per suonare! Ho l'impressione che sarà una giornata fantastica!"

Chissà perchè io no...

Juliet fa un paio di passi poi si ferma di colpo, rischio quasi di volarle addosso.

Ma che le prende?

Alzo lo sguardo. Sta letteralmente fulminando con gli occhi Billie che le ha appena sbarrato la strada. Comincio a sudare. Sono certo che non è successo per caso.

So cosa vuole: parlare con me.

Billie infila le mani in tasca e girovaga con lo sguardo. Non l'ho mai visto così, sono certo che anche lui è in imbarazzo totale.

" Ciao Jared..." Mormora dopo secondi interminabili.

" C-ciao" Riesco a balbettare.

" Jared non ha niente a che fare con te, gira a largo" S'intromette Juliet.

Billie la fulmina con gli occhi in una maniera indescribile. Oggi è la giornata delle prime volte, a quanto pare.

" Juliet" Tento di intromettermi.

" Sta zitto, Jared. Me ne occupo io" Mi blocca con una mano.

Stringo forte i pugni. Non ho bisogno della balia! Non sono un bambino!

" Jared" Mi chiama Billie Joe ignorando l'atteggiamento di Juliet " Vorrei parlare con te... ti va di ascoltarmi?"

Lo guardo negli occhi, sono così speranzosi" N-non c'è problema"

Juliet si volta di colpo verso di me, sul viso un' espressione sconvolta.

" Jared! Mi avevi detto che non ci avevi mai parlato! Ti avevo detto di tenerti lontana da questo drogato! Tu non sai nulla di lui! Non sai nulla della sua famiglia!"

La guardo con gli occhi sbarrati. Che brutte parole che ha appena gridato. Io non l'avrei mai fatto davanti a Billie, anche se le avessi pensate.

Lo vedo stringere forte i pugni e abbassare lo sguardo. Sussulto, perchè mi è sembrato di notare una lacrima rigare la sua guancia.

Juliet, tutti, possono pensare ciò che vogliono di Billie.

A me sembra solo un ragazzo con un immenso bisogno di qualcuno che lo abbracci, lo faccia sentire rassicurato e gli dica che andrà tutto bene.

Proprio mentre sta per andarsene, deluso e pieno di dolore, apro bocca.

" Tu non puoi decidere per me, Juliet. Non mi importa nulla di ciò che pensi tu" Billie si volta di nuovo verso di me e prendo coraggio " Billie per me è una persona fantastica. E se lo conoscessi davvero, non diresti queste cose"

Ho finito. Evito il suo sguardo, perchè quello che ho appena fatto non è da me, e se lo incontrassi perderei tutto il coraggio che ho ottenuto.

"Con me hai chiuso Galway, non farti più vedere" Mi ringhia. Sento i suoi passi allontanarsi, sospiro. Finalmente.

Incrocio lo sguardo di Billie. Mi sta guardando con... ammirazione?! Mi sento potentissimo!

Accenno un sorriso e Billie scoppia a ridere di gusto. Si avvicina a me e mi abbraccia.

Mi irrigidisco immediatamente, come il mio solito.

" Grazie" Mi mormora all'orecchio sottovoce.

" Non sopportavo che ti dicesse quelle cose" Replico.

Billie sorride " Non importa, ci sono abituato" C'è un pizzico di malinconia nella sua voce, avrei così voglia di stringerlo fra le mie braccia...

" Jared... mi dispiace davvero per quello che è successo a casa tua... io... mi dispiace... non è come credi..." Mormora.

Accenno un sorriso " Non importa, Billie. Davvero"

" No, si che ti importa" Mi poggia una mano sulla spalla e sento un calore nuovo, ma famigliare avvolgermi " So che ti stai chiedendo se c'è stato qualcosa fra me e lei. La risposta è no. Almeno non con lei"

Sento un enorme macigno scivolarmi via dal petto, impressionante... non credevo mi importasse così tanto.

" Davvero?" Mi sfugge.

Bilie mi sorride e mi porta una mano alla guancia, mi accarezza dolcemente.

" Tutto chiarito?" Mormora.

" S-si..." Balbetto, incantato dal suo essere.

Avvicina piano le labbra alle mie e mi lascia un casto bacio. Non possiamo fare di più, siamo in mezzo ad un cortile pieno di studenti.

" A dopo, piccolo mio" Mi sorride prima di allontanarsi.

 

- - - - - - - -

 

Le lezioni incominciano. Mi sembra di mancare da questa scuola da anni.

Non che mi mancasse! Ma dopo il discorso con Billie la giornata ha preso una piega diversa da quella che mi aspettavo... meno male!
Ora ho lezione di Chimica. Entro in classe e mi siedo al mio solito posto in attesa che arrivi Sophie. Mi è mancata tantissimo, in più ho un sacco di cose da raccontarle!!

Appena entra in classe e mi vede corre a sedersi al mio fianco, mi abbraccia forte.

" Ciao Jared!" Esclama " Finalmente sei tornato! Mi sei mancato tantissimo!"

" Anche tu" Rispondo imbarazzato. Non mi aspettavo un'accoglienza COSì calorosa.

Quando riporto l'attenzione su di lei noto che mi sta fissando attentamente con un' espressione buffissima, inarco un sopracciglio cercando di non ridere. Ma che le prende??

" Jared Galway! Tu hai qualcosa da raccontarmi!" Esclama puntandomi un dito contro.

Alzo lo sguardo interdetto. Ho davanti una sensitiva per caso?

" I tuoi occhi non mentono, caro! Avanti, sputa il rospo perchè so che non vedi l'ora di farlo!"

Scoppio a ridere dal modo in cui l'ha detto, oggi sembra mezza pazza.

" D'accordo, d'accordo. sazierò la tua curiosità!"Esclamo.

" Scommetto che centra Billie Joe!" Esclama.

Le faccio segno di abbassare la voce, non voglio che tutti sentano i fatti miei!

" Oh scusa..." Mormora sottovoce "Allora, non ho sbagliato, vero?"
" Hai indovinato" Le concedo.

" Ah!" Esclama " Lo sapevo! Si è dichiarato vero!? Si vedeva lontano due chilometri che ti sbavava dietro come un lumaca!"

Come... una lumaca? Troppe informazione tutte in una volta, le si sta surriscaldando il cervello!

Annuisco lievemente, imbarazzato.

" Oddio! E racconta, racconta. Ti ha baciato??"

" S-si" Sorrido ricordando il momento " Anche se sono io che ho preso... ecco... l'iniziativa"

" Tu! Non ci credo! Jared! Stai diventando un vero uomo!"

Scoppio a ridere. Ha sicuramente bevuto più del dovuto.

" Galway e Walker! La volete finire!" Ci riprende la professoressa Parker.

Abbassiamo le teste, entrambi imbarazzati. Ci scambiamo un ultimo sguardo e ci sorridiamo a vicenda. Non vedo l'ora che finisca la mattinata per incontrare Billie!

- - - - - - - - - - - - - -

Non credo di aver mai avuto una mattinata così lunga e pesante. Sarei caduto in depressione senon ci fosse stata Sophie a mantenermi sull'attenti! finalmente è finita. Sophie mi saluta lanciandomi frecciatine piuttosto esplicite su me e Billie. Mi fa paura a volte!

Ora sono fuori da scuola in attesa che esca anche lui. Non sto più nella pelle!

Sussulto quando improvvisamente incomincio a vedere tutto nero, che diavolo è??

" Chi sono?" Mi mormora una voce all'orecchio. Sento le gambe tremare, lo stomaco in subbuglio, non mi ci vuole molto a capire chi mi fa quest'effetto.

" mhn? Un brutto scarafaggio?" Scherzo.

" Piccola peste!" Esclama Billie cominciando a farmi il solletico. Comincio a ridere come un pazzo. Mi solleva e mi poggia sulla sua spalla a testa in giù.

" Billie! Mettimi giù!" Esclamo.

" Allora mi hai riconosciuto!" scoppia a ridere.

" Antipatico!" Comincio a predergli a pugni la schiena.

Finalmente mi mette giù e io lo guardo male " Sei una cacca, lo sai?"
Billie scoppia a ridere " Accidenti, nessuno mi aveva mai insultato così pesantemente!"
Dopodichè si avvicina a me e mi circonda il bacino con le braccia.

" Chiedo perdono per essermi divertito a tue spese" Mi lascia un bacio a fior di labbra.

" Va bene, va bene" Sto al gioco.

" E per farmi perdonare come si deve ti invito ad uscire Sabato sera con me, che ne dici?"

Spalanco la bocca. Uscire? Io non sono mai uscito con nessuno! E ora Billie mi sta invitando ad uscire!? Wow " Certo!"

 

 

 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Ehi!! Ciau!!! Sono tornata ( questa volta in tempo eheh) con un nuovo capitolo!

Ammetto che è un po' più lungo degli altri, ma spezzato venivano due troppo corti e eliminare delle parti non mi andava U.U

Beh spero che il capitolo vi piaccia.

Un grande grazie a SassyFatty che recensisce ogni mio capitolo. I LOVE YOU ;)

Mi domando dove siano finiti gli altri recensori :,( perchè mi avete abbandonato??? Tornate, Pleaseeeeee :,( I'm Sad.

Coooomunque. Annuncio che "I hope You have the time of your life" e' ufficialmente finita sul mio computer, mi resta solo di finire di pubblicare i capitoli che aggiornerò ogni ----------> 2 GIORNI <-------------

ALTRO ANNUNCIO IMPORTANTE

Comincio a dirvi che ho già iniziato a scrivere un'altra fanfiction ( NOOOOO!!)

E che appena terminerò questa inizierò a pubblicarla. E' sempre una Bike, ma affronta un tema un po' più pesante che questa. STOP! non spoilero più xD

In futuro se ne avrete voglia lo scoprirete.

 

HO FINITO il mio """ Spazietto"""

Mi raccomando RECENSITE :P

Bye Bye

LittlePunkGirl_

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Capitolo 27
*** Carpe Diem ***


CARPE DIEM

 


 

E' Sabato sera, il grande momento è arrivato. Non vedo l'ora! L'ansia mi sta uccidendo. A dir la verità ho anche un po' di paura, non sono mai uscito con nessuno in vita mia. So che Billie mi proteggerà nel caso dovesse succedere qualcosa, ma uno come lui dove potrebbe portarmi?

Quando l'altro giorno sono arrivato a casa e ho chiesto alla mamma se potevo uscire fra poco mi si metteva a piangere davanti agli occhi, certamente non se lo aspettava.

Per non parlare di papà! Per tutto il giorno non hanno fatto altro che fissarsi di tanto in tanto e sorridere. Mi sono quasi pentito di averglielo chiesto.

Volevano pure portarmi a fare shopping, ma per fortuna sono riuscito ad evitarlo, chissà cosa mi avrebbero costretto a comprare, altrimenti!
" Jared!" Mi chiama mia madre. Che vuole ora?? è tutto il giorno che è in brodo di giuggiole per sta sera, quasi ci dovesse uscire lei con Billie! Abbiamo passato tutto il pomeriggio a rovistare nell'armadio mio e di papà per cercare qualcosa di lontanamente elegante da mettere.

Ora sono le 7:30, Billie sarà qui a momenti. Finisco di pettinarmi e scendo.

" Eccoti! E' mezz'ora che ti chiamo!" Mi riprende. Si avvicina e mi sistema il colletto della camicia, poi mi osserva e sorride " Sei bellissimo, farai un figurone"
Sospiro " Certo mamma"

" Su col morale, tesoro" Arriva papà " Non sia mai che ti trovi una ragazza"

Ehm... ragazza?

" Cadranno tutte ai tuoi piedi" Aggiunge mamma.

" Mamma, papà finitela" Balbetto imbarazzato.

" Ma... dimmi un po'..." Oh oh. Quando mamma usa questo intercalare in modo così' inquitante non si promette nulla di buono. Che le sarà saltato in mente ora??
" Se non ho capito male viene a prederti Billie, giusto?"
"S-si" Balbetto " E quindi?"
" Lui è più grande di te, non ci sono ragazzini più giovani con cui divertirti?"

E ora che le dico. No, mamma i ragazzini della mia età non mi filano e vado con Billie perchè è quasi il mio ragazzo? Credo che prima di dirgli una cosa del genere dovrei chiamare un' ambulanza.

" Hem... ecco..." E ora che mi invento?

Per fortuna a salvarmi è il campanello. Sento un brivido percorrermi tutta la schiena.

" Oh, ciao Billie" Lo saluta papà porgendogli una mano " E' un piacere vederti"

" Buonasera signor Galway, sono venuto a prendere Jared" Dice.

" Oh certo, ti sta aspettando" Dice.

Billie entra in casa e appena lo vedo rimango paralizzato. E' bellissimo... un angelo... o forse dovrei dire diavolo... è vestito completamente di nero. I capelli neri sono più ordinati del solito. Mi soffermo sui suoi occhi che grazie al leggero strato di matita nera che si è steso sono ancora più lucenti.

Questa visione terrorizzera la mamma, ma per me è perfetta.

Mi avvicino a lui ed a fatica riesco a formulare un " Ciao" balbettato.

Billie ricambia e mi sorride. Potrei sciogliermi all'istante.

" Mi raccomando, ragazzi" Si raccomanda la mamma.

" Non si preoccupi signora Armstrong, glielo porterò indietro tutto intero. Le sta bene domani mattina? Abito un po' lontano, Jared può passare da me la notte" Domanda Billie.

Mamma è un po' interdetta, ma io faccio gli occhi dolci a papà che mi capisce.

" Molto bene, divertitevi" Dice papà.



 

POV. Billie.

Finalmente il momento tanto atteso è arrivato. L'attesa è stata durissima. Sono super eccitato!

Primo perchè questa sera faremo vedere a Jhon e ai Red Age chi è la vera Band.

Secondo ci sarà anche Jared. A dir la verità non credevo che avrebbe accettato così facilmente, mi ero già preparato tutto il discorso da fare.

" Guardalo come freme!" Esclama Al alle mie spalle punzecchiandomi con le sue bacchette.

" Ormai l'abbiamo perso" Commenta Mike mentre guida " Non mi stupirei se a metà dell'esibizione ci piantasse lì come due cretini per il suo principino"

" Bah! Smettetela!" Borbotto infastidito.

Da quando Al ha scoperto di Jared non fa altro che prendermi in giro ed ovviamente Mike lo incentiva a continuare.

" Ti avverto Kyffermer, se mi fai fare figure di merda non ti dico dove ti ficco quelle bacchette" Lo minaccio.

" Eddai! Non ti scaldare!" Sbuffa " Cercherò di comportarmi bene!"

" Mike, ferma qua" Gli dico una volta individuata la casa.

Busso. Ad aprirmi è suo padre " Oh Billie, è un piacere rivederti!"

" Buongiorno singor Armstrong"

E poi lo vedo. E' lì. Perfetto e belllissimo. Un brivido mi percorre lungo la schiena.

" C-ciao" Balbetta imbarazzato al massimo.

" Ciao, Jared" Ricambio sorridendogli. Osservo la camicia attillata che gli fascia il fisico... questo è un'affronto bello e buono al mio autocontrollo.

Finiti i convenevoli possiamo finalmente andarcene. Non appena siamo fuori mi avvicino a lui, avvicino le labbra al suo orecchio " Sei bellissimo" Immediatamente le sue guance si imporporano.

Raggiungiamo la macchina e ci sediamo dietro.

" Ciao" Borbotta Mike. Meglio di ciò che mi aspettassi, ma gli ho detto che se mi avesse creato problemi con Jared mi sarei arrabbiato tantissimo.

Quello che più mi preoccupa è Al. Lui non prende mai nulla sul serio e soprattutto non conosce limiti.

" Piacere Al Sobrante" Gli porge la mano dal sedile davanti.

" Jared Galway" Mormora.

Subito un sorrisino ambiguo si forma sul viso di Al " E così... tu e Billie..."

" Ehm..." Balbetta Jared imbarazzatissimo.

" Gira le chiappe se non vuoi che finiscano male" Commento acido.

" Non faccio certe cose, caro" MI scimiotta voltandosi.

Cerco lo sguardo di Jared e gli chiedo scusa in silenzio, spero non si atraumatizzto troppo.




 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Ho mantenuto la promessa ed eccomi qua con un nuoo capitolo U.U

Preparatevi per i capitoli successivi, ne succederanno delle belle ;)

Fatemi sapere che ne pensate di questo.

Grazie mille a SassyFatty per la recensione allo scorso capitolo :*

Baci Baci

LittlePunkGirl_

 

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Capitolo 28
*** At the library ***


AT THE LIBRARY



 

Billie mi ha portato in una specie di... pub? Non lo so. Si chiama Gilman. So solo che è vicino al suo capannone e che c'è talmente tanta gente che non riesco neanche a respirare.

In più le facce che hanno queste persone non mi piacciono nemmeno un po'. Sembrano tutti alcolizzati, drogati e mezzi maniaci.

Siamo ancora fuori, Mike ha detto qualcosa riguardo a dei ragazzi, forse stiamo aspettando qualcuno.

" Cazzo vi rendete conto? Non ho mai visto tanta gente così al Gilman, sono tutti qua per noi!"
Per loro?

" Si certo, sogna" Commenta Mike, sempre con quel suo tono indifferente e freddo.

" Magari non sono tutti qui per noi, ma è l'occasione giusta per farsi un po' di popolarità!"

Non capisco che stanno dicendo. Sussulto quando Billie si avvicina a me e mi circonda il bacino con un braccio. Cerco il suo sguardo. Sta osservando la folla con sguardo serio, sembra quasi preoccupato... a cosa starà pensando?

" Stammi vicino" Mi dice senza guardarmi.

Non oso domandargli che cosa ci sia che non va. Mi sembra strano questa sera.

" Billie, che ti prende? Di solito sei tu quello che fa più casino in questi eventi!" Lo riprende ingenuamente Al.

Mike si limita a fissarlo con un' espressione indecifrabile.

" Niente" Accenna un sorriso Billie " Uffa! Quando arrivano Mell e gli altri? E' quasi ora di entrare!"

" Ai suoi ordini capitano" Commenta un ragazzo dai capelli rossi inginocchiandosi davanti a lui. Dietro questo appaiono altri due individui. Una ragazza minuta dai capelli azzurri, suppongo sia Mell, e Chris, il tipo che avevo conosciuto al capannone.

" Buonasera ragazzi" Saluta Mell osservando tutti i presenti, poi i suoi occhi si soffermano su di me e sorride " Tu sei Jared, vero?"

A quanto pare sono molto famoso da queste parti.

" Già" Rispondo accennando un sorriso.

" Ora possiamo entrare" Commenta Chris, facendoci strada.

Ci facciamo spazio fra la massa di gente davanti alla porta, mi sento a disagio in un modo pazzesco. L'unica cosa rassicurante è la mano di Bilie saldamente appoggiata sul mio fianco.

All'interno, come mi aspettavo, c'è molta più gente. Sta sera morirò soffocato, lo sento. E questo posto mi piace sempre meno.

Ci dirigiamo verso una porta laterale e entriamo. Qui dentro non c'è nessuno per lo meno, ma non ci sono finestre, c'è un odoraccio insopportabile.

" Non ho mai visto così tanta gente al Gilman" Commenta Chris.

" Cazzo, non si respira" Si lamenta Mell.

Billie si allontana da me e va a sedersi sul divanetto, lo sguardo perso nel vuoto, l'espressione corrucciata, ma che gli prende?

" Ehi Bill, tutto bene? Ti vedo strano" Domanda Mell.

" E' ora di prepararci" Dice invece di risponderle, si avvicina a me e cerca il mio sguardo " Ora dobbiamo prepararci per suonare, tu vai con Mell, Chris e James. Non preoccuparti" Mi scosta i capelli dal viso " Stai vicino a loro e non ti succederà nulla, ok?"

Annuisco. Lo sguardo che ha negli occhi, il suo tono di voce... non mi convincono, ma che diavolo succede?

Mi sorride e mi lascia un bacio a fior di labbra " Vai tranquillo. A dopo."

 

Pov Billie.

Osservo Jared che si allontana con Mell, Chris e James. E' visibilmente terrorizzato da quello che lo circonda. Spero che mentre non ci sarò non gli succederà nulla altrimenti non me lo perdonerei mai.

Sussulto quando sento una mano poggiata sulla mia spalla, è Mike.

" Ehi, che ti succede?" Mi domanda preoccupato.

" Nulla, Mike" Rispondo scostandomi.

" Billie. Dimmi la verità, che hai visto la' fuori?"

Non rispondo. Non voglio dirglielo.

Mike alza gli occhi al cielo " Se c'è un problema devi dirmelo, Billie. Lo sai"

" N-non è nulla di importante, prepariamoci, avanti"

Lo mollo lì a metà discorso. So che probabilmente si arrabbierà, ma non posso dirglielo. Magari sono solo paranoie e non succederà nulla, ma non è importante, ora bisogna pensare solamente all'esibizione.

" Ragazzi!" Esclama Jhon venendoci incontro " Avete visto che serata!? Che s-e-r-a-t-a-! Voi siete la mia miniera d'oro! Dov'è il mio cantante preferito? Dov'è? Eccoti!"
Esclama non appena mi vede, mi viene incontro con un sorriso a trentadue denti.

" Sul palco fra due minuti. La folla è in fermento"

" D'accordo" Rispondo.

Afferro la mia chitarra che nel pomeriggio avevamo portato qui insieme agli altri strumenti e la indosso.

" Possiamo andare?" Domando ignorando l'espressione truce di Mike.

Quest'ultimo afferra il suo basso e mi sorpassa senza degnarmi di una parola.

" Ma che gli prende?" Domanda Al, stupito dal suo atteggiamento.

" Lascialo perdere" Sospiro seguendolo.

Al alza le spalle " Quel bassista ha sempre le balle sverse"


 

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Buonsalve! Come promesso sono tornata :)

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

Grazie mille a SassyFatty e Whatsername of Suburbia per le recensioni.

A presto ;)

LittlePunkGirl_

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Capitolo 29
*** last of american girl ***


 

LAST OF THE AMERICAN GIRL

 

 

Dopo aver lasciato Billie, Mike e Al ci siamo seduti ad un tavolo poco distante dal palco. " Così potrai ammirrare il nostro cantante" Aveva commentato Mell

e a quel commento ero arrossito dalla testa ai piedi perchè ovviamente stava parlando di Billie.

Siamo qui da dieci minuti e mi sto ambientando più o meno bene.

Questi tre sono piuttosto simpatici, a parte per il fatto che si sono già sgolati una mezza birra per uno.

" Tu non bevi?" Mi domanda Mell.

James a quella domanda sogghigna. Lui fra tutti è quello che mi sta più antipatico.

" Non bevo" Rispondo.

" Secondo te, uno con una faccia del genere beve?"

" Guardati la tua di faccia, idiota" Lo riprende Mell " Senti Jared... raccontaci un po', dove vi siete conosciuti tu e Billie? Qui al Gilman?"
Scuoto la testa " A scuola. Non ci sono mai venuto qui, non sapevo nemmeno che si esibissero, veramente..." Rispondo.

" Ah si?" Mi osserva stupita " Strano, Billie è un tipo strano, ma va fiero della sua band, mi stupisce non ti abbia detto nulla, soprattutto se ti ha invitato sta sera"

Alzo le spalle " Questa sera è strano..." Mormoro pensieroso.

Chris reprime una risata " Lo conosci ancora da poco. Quando lo conoscerai meglio non ti stupirai dei suoi comportamenti. Anzi... mi chiedo come una testa calda come Billie si sia legato ad una persona come te"
Testa calda? A me Billie non sembra una testa calda. Tutt'altro.

" Arrivano!" Fischia James.

Dopo poco Mike, Billie e Al appaiono sul palco. Billie a quanto pare suona la chitarra.

" SIete pronti?!" Esclama.

La folla risponde con un boato d'eccitazione.

Billie indica a Al di dare lo stacco per incominciare ed iniziano a suonare.

Sono molto bravi, ma la vera meraviglia inizia quando Billie comincia a cantare, rimango letteralmente a bocca aperta.

La canzone è molto movimentata, più simile ad un confuso gorgoglio di sottofondo che ad un insieme compiuto di note, eppure la sua voce vola al di sopra di essa e ti penetra nelle orecchie come linfa dal cielo.

" ahahah!" Scoppia a ridere James " Jared! Tu sei cotto marcio!" Commenta battendomi una mano sulla spalla.

Non gli rispondo neanche. Forse sono davvero cotto di Billie, probabilmente lo sono, ma ora sono incantato a fissarlo.

Su quel palco, la chitarra in mano, il microfono alla bocca, sto vedendo un lato di Billie che non conoscevo.

I suoi occhi brillano d'eccitazione pura e nonostante le parole che grida quasi con rabbia siano parole dolorose e pungenti, uscite da una mente che ne ha passate davvero tante, il sorriso non ha ancora lasciato le sue labbra.

Si vede che è felice.

Si capisce che quello è il suo mondo.

" Fatevi sentire!!" Esclama " Fatevi sentire prima dell'ultima canzone!"

E la folla esulta. La tiene completamente in pugno.

"Ora lasciamo spazio ad un'altra Band. I Red Age. Divertitevi a sentirli, sono molto bravi!!"

Poi si volta verso di me. Mi ci vogliono alcuni secondi per realizzare che sta guardando davvero me. Quando nota il mio stupore scoppia a ridere e mi fa l'occhiolino.

Arrosisco. Non vedo l'ora che Billie arrivi per potergli fare i complimenti.

" Bene! Andiamo ad accoglierli!" Esclama James.

Fremo d'attesa. Mell se ne accorge e mi sorride, mi lascia pure l'onore di aprire la porta del loro "camerino".

Non appena Billie mi vede molla la chitarra e mi viene incontro. Mi schiaccia al muro e mi bacia. Le sue mani mi accarezzano più veloci dell'ultima volta.

Non si stacca fino a che non siamo pericolosamente a corto di ossigeno.

Quando apro gli occhi mi ritrovo il suo viso davanti a pochi centimetri dal mio, le labbra rosse e gonfie leggermente dischiuse per permettere all'aria mancata di passare.

E' stato... Wow.

" La prossima volta ti voglio lì sopra con me..." Mi mormora all'orecchio sottovoce con un tono davvero sensuale " E voglio poterti baciare davanti a tutti" Aggiunge facendomi venire i brividi.

" Ehm... avete finito?" Domanda Mell trattenendo a stento le risate " Su! Che ho voglia di bere!"

" E lascia stare i piccioncini! Ahahahah!" Esclama Al già mezzo ubriaco.

Torniamo nell'altra stanza e ci sediamo ad un tavolo più grande, questa volta un po' più appartato.

" Grande serata! Bisogna festeggiare!!"Esclama James.

Le birre non tardano ad arrivare e presto perdo il conto di quante c'è ne vuote e mezze rovesciate sul tavolo. Si che siamo in tanti, ma tutti hanno bevuto molto.

Billie penso sia alla terza, non sta bevendo un po' troppo? E se si ubriaca che faccio?

" Vuoi assaggiare?" Mi domanda mettendomi la birra davanti.

Lo guardo interdetto " Sicuro?"
" Ma si, dai. un sorsetto" Mi incoraggia.

Prendo la birra in mano e ne bevo un goccio. Subito l'allontano schifato e lui scoppia a ridere " Sei ancora piccolo per queste cose" Sorride.

"Tu non eri piccolo alla sua età"

Alzo lo sguardo e mi volto. A parlare è stata una ragazza minuta e pallida dai capelli di mille sfumature diverse dal rosa all'azzurro legati scompostamente. Ha gli occhi cerchiati da ombretto e matita nera. Guarda Billie con le braccia incrociate e un cipiglio tutt'altro che amichevole.

Billie continua a fissarla in silenzio, gli occhi sbarrati.

Sento la mia mano, incastrata nella sua, sempre più stretta dalla sua morza di ferro.

" Non mi saluti? Armstrong?" Domanda con aria di sfida.

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *

Salve! Come va, gente?? Vi è piaciuto questo capitolo?? ;)

Chi sarà la misteriosa arrivata? Accetto scommesse! ahahah

Non mi dilungo troppo, alla prossima.

Baci baci

LittlePunkGirl_

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Capitolo 30
*** So tell me when it's time... ***


SO TELL ME WHEN IT'S TIME...



POV. Billie.
No. No. No! Lei No!
Perchè è tornata? Perchè ora? Perchè mentre c'è Jared?
Quella ragazza è la rovina della mia vita.
" No" Rispondo secco " Non ho niente da spartire con te"
" Eddai. Non fare il bambino offeso" Mi canzona " Comunque a me non importa nulla di te, sono venuta a chiamarti perchè Jess vuole parlarti"
Da quando lei si frequenta con Jess? Ovviamente a me non importa, mica sono geloso.
 " Dai alza il culo e vieni" Mi ordina. E io come un idiota mi alzo.
" Arrivo subito" Dico agli altri che mi stanno fissando sconvolti, specialmente a Jared, ha già dovuto vivere una volta una scena del genere, non voglio che tornino certi dubbi in lui.
Mi conduce fuori in un vicoletto deserto ed io ovviamente la seguo.
 Ad un certo punto si ferma, mi da le spalle e io comprendo tutto.
" Jess non centra nulla, vero?" Domando.
Lei scoppia in una fragorosa risata piena di quel sarcasmo che l'ha sempre contraddistinta, lo stesso che un tempo ammiravo ed ora odio con tutto me stesso.
" Com'è facile manipolarti Joe..." Commenta avvicinandosi a me. Mi prende per le spalle e mi spinge contro il muro " Lo è sempre stato..."
Avvicina le labbra alle mie e esplode l'inferno. Un vecchio calore comincia a crescere dentro di me, un calore sconvolgente, che mi mancava. Lei mi passa le mani nei capelli, sul collo, sotto la maglietta e graffia  e strappa tutto ciò che trova.
Sposta le labbra sul mio collo e comincia a mordere e leccare con una violenza selvaggia e io gemo come poche volte nella mia vita stringendole il sedere con forza.
Inizia a farmi male, ma non posso dirle di smettere, sono come in trance.
Mi sorride quando nota la mia eccitazione evidente e porta una mano ad essa stimolandola da sopra i Jeans. Stringo ancora più forte le sue natiche.
" E così quello è il tuo nuovo ragazzo" Commenta al mio orecchio, stringo più forte.
" Di un po', non è che fartela con i ragazzini ti ha rammollito un po'??"
Spalanco gli occhi e in pochi secondi si ritrova con la schiena schiacciata al muro e la mia bocca contro la sua, le mani strette intorno al suo seno pieno.
" Ecco il Joe che ricordavo" Commenta quando la lascio e comincio a ricambiarle il favore che mi ha lasciato sul collo.
Ogni volta che sfiora la mia erezione mordo più forte e lei grida. Non so per quanto tempo andiamo avanti, so solo che quando mi stacco da lei ho il corpo dolorante pieno di graffi e morsi e lei non è da meno.
Noi facevamo sesso così.
Quando stavamo ancora insieme.
" Mi sei mancato sai?" Commenta Amanda afferrandomi il mento " Ed ora che non sei più un adolescente perennemente incazzato e segaiolo sei ancora più sexy"
Avvicina di nuovo le sue labbra, ma sta volta non ricambio.
Jared.
Cazzo Jared.
Ma che minchia mi è preso per fare una cosa del genere?
Amanda scoppia a ridere " Arrivano già i sensi di colpa? Peccato, speravo di potermi divertire un altro po'"
" Vaffanculo Amanda" Dico acido mentre lei si allontana.
" Ti voglio bene anchio, cioccolatino."

POV. jared

L'altro gruppo, i Red Age mi sembra si chiamassero, ha finito di suonare ed ora scende dal palco. Non sono niente male, ma gli Sweet Children, la band di Billie, sono molto più bravi!
A proposito di Billie. Chissà chi era quella ragazza.
E perchè ora lei è entrata, ma Billie è ancora fuori. Sto incominciando a preoccuparmi.
Passano altri dieci minuti e decido di andare a vedere che fine ha fatto. Mi alzo.
" Dove vai?" Mi domanda Mell.
" A prendere un po' d'aria, c'è troppa gente qui dentro" Mento e prima che possa controbattere mi dirigo in fretta verso l'uscita.
Fuori la gente si è un po' smaltita per fortuna. Mi guardo intorno in cerca di Billie, ma non lo vedo da nessuna parte... dov'è finito, diavolo?
Mi sposto un po', forse è in disparte.
Supero tutto l'ammasso di gente e mi trovo davanti un vicoletto buio e deserto, poco più avanti, rannicchiato a terra, c'è qualcuno.
Quando riconosco la camicia nera di Billie mi manca un battito.
Corro veloce verso di lui e mi inginocchio al suo fianco.
" Billie!?" Lo chiamo preoccupato sfiorandogli una spalla " Billie rispondimi!?"
Non capisco che gli prende. E' seduto a terra, ha gli occhi spalancati, ma non mi risponde. Noto ora che sta tremando tutto e l'aria passa quasi a fatica dalla sua bocca. Ma che gli sta succedendo??? ho paura...
Sento il panico salirmi alla testa.
L'unica cosa che mi viene in mente di fare e far stendere Billie con la testa sulle mie ginocchia e accarezzargli il viso " Billie, torna in te... ti prego..." Sussurro terrorizzato con voce tremante.
Lentamente, con mia grande sorpresa, Billie socchiude gli occhi e comincia a respirare sempre più profondamente, fino a che il ritmo rallenta completamente.
Apre gli occhi e mi guarda, questa volta per davvero.
" J-jared?" Balbetta confuso.
Io gli accarezzo i capelli, sollevato.
Lo aiuto a tirarsi seduto, mi sembra molto debole, in più il suo corpo non ha smesso di tremare.
" C-che è successo?" Mi domanda stordito.
" Sono venuto a cercarti. Ti ho trovato qui a terra, tremavi tutto e non mi rispondevi" Spiego agitato.
Billie annuisce lievemente prima di impallidire e allontanarsi da me. Vomita a terra.
Quando si riavvicina a me e posa il capo contro la mia spalla, distrutto, una leggera lacrima scende dai miei occhi.
Quando Billie se ne accorge avvicina un dito e l'asciuga.
" N-non piangere, piccolo. Mi dispiace di averti spaventato"
" Avevo paura fosse qualcosa di grave..." Mormoro.
" No... a volte mi succede... è il caos... mi manda fuori di testa..." Mormora " e poi ho bevuto un pochetto" Aggiunge con un sorrisetto colpevole sulle labbra.
Sono molto poco convinto, ma non mi va di ribattere, non con lui in questo stato.
" Mi dispiace che sia andata così, mi immaginavo una serata diversa" Mormora rammaricato " Mi va sempre tutto male..."
Sorrido glievemente stringendogli una mano " E' stata perfetta" Dico " Tu sei stato perfetto"
Lo sento irrigidirsi fra le mie braccia " Stai di nuovo male?"
" Io non sono buono come credi..." Mi mormora spiazzandomi... Perchè mi dice queste cose, adesso?
Sospiro " Billie a me non importa cosa pensa la gente di te, cosa pensi tu di te. So solo che ti voglio bene e non potrei stare senza di te"
Abbasso gli occhi, non so con che forza io abbia potuto dire una cosa del genere... forse sto cambiando, forse Billie mi sta cambiando... e gliene sarò eternamente grato.
Billie sospira " Tu mi farai diventare un santo, lo sai?"
" Un santo?"
" Si. Nel senso che inizio a pensare che forse Dio non ce l'ha così tanto con me..."
Lo guardo stranito " Dio non ce l'ha con nessuno..."
" Però io non voglio che tu diventi un Gesù di Periferia"
" Billie, non capisco quello che stai dicendo"
" Non tutti i Santi vanno in paradiso, io non voglio che tu diventi un Santo dannato. Non voglio influenzarti, non voglio che tu diventi una contraddizione ambulante, la tua anima deve restare pura com'è ora per sempre ed io mi impegnerò a proteggerti da tutti i finti miti che ci circondano, da tutta la merda che ci spalano addosso sempre e comunque. Il mondo è un posto di merda Jared, ma non voglio che tu soffra per questo"
Non so cosa rispondergli...
" Anche io mi impegnerò a prottegerti"
" No, a me basta che tu sia felice"
" Forse continuerai a bere, a fare a botte... io queste cose non posso impedirle, so di non esserne in grado. Soffrirai nel fisico, ma io ti starò vicino e ti prometto che non ti sentirai mai più solo" Lo vedo sussultare " E proteggerò il tuo spirito dall'autodistruzione"
Billie si volta verso di me e mi osserva, io faccio lo stesso.
" Jared... io..."
"Shhh...." Avvicino piano le mie labbra alle sue e lo bacio con dolcezza, è la prima volta che prendo l'iniziativa, ma mi sembra il momento giusto.
" Billie... penso sia giunto il momento di dirti che..."
" Ti amo..."
Rimango pietrificato.
" C-che?" Balbetto.
Billie cerca il mio sguardo quando lo trova mi sorride, si avvicina al mio orecchio.
" Ho detto che ti amo, Jared" Sussurra " Vuoi essere il mio fidanzato?"
Non riesco a formulare una frase sensata. Billie torna a fissarmi sorridendo davanti alla mia espressione. Sta trattenendo a stento le risate, alla fine la sua espressione così buffa mi fa scoppiare a ridere. Quando mi ripiglio poso le mani sulle sue spalle, gli accarezzo il viso " Ti amo anche io, Billie. Con tutto me stesso e... voglio essere il tuo fidanzato"
Billie sorride e mi bacia nuovamente. Il nostro primo bacio da fidanzati...
Quando ci stacchiamo per riprendere fiato sorridiamo entrambi.
" Alla fine non è andata così male questa serata, no?" Gli chiedo.
Billie mi sorride e mi bacia di nuovo a stampo poi ci alziamo, traballa un poco, ma non la smette di sorridere. Gli circondo la vita con un braccio, lui si appoggia lievemente a me e torniamo dagli altri.

* * * * Spazietto dell'Autrice * * * *
Ciao gente! Sono ancora viva e con me anche questa storia, anche se un po' che non aggiorno ahah Chiedo umilmente perdono. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto :) Baci baci.
Alla prossima :*
LittlePunkGirl_

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Capitolo 31
*** Promise ***


PROMISE


 


E' passato quasi un mese, ed è stata il mese più bello della mia vita.
Da quando Billie è il mio ragazzo non mi lascia solo un attimo e così Fred non ha l'opportunità di picchiarmi. Juliet non si è più fatta sentire dopo la " spiacevole" discussione e finalmente non devo avere il terrore di andare a scuola.
Ho conosciuto meglio gli amici di Billie e non sono poi così male. Mell è simpaticissima anche se Billie a volte non la sopporta perchè è un po' isterica.
Io la sopporto bene, secondo me tutte le ragazze sono un po' isteriche quindi rientra nella normalità!
Anche Mike, che all'inizio mi faceva una paura terrificante, ora non mi spaventa molto. Certo non vorrei mai rimanere da solo con lui, perchè non mi sembra che io gli piaccia molto nonostante faccia finta di nulla.
Nonostante tutto, anche mamma e papà sono felici perchè finalmente mi vedono uscire il pomeriggio con delle altre persone. Certo... se sapessero che esco con persone che bevono e fumano canne si arrabbierebbero tantissimo, ma finchè non lo scoprono posso andare tranquillo. L'importante è che mi mantenga sulla retta via, no?
Forse l'unica cosa che mi dispiace è che Billie, nelle serate in cui suona, beve davvero molto e spesso si ubriaca. Quando lo fa diventa una persona rissosa e violenta, l'ultima volta che siamo usciti si stava quasi per  prendere con un altro tipo, anche lui mezzo andato. Meno male che Mike è riuscito a fermarlo altrimenti si sarebbe fatto molto male.
Questa mattina piove e c'è un venticello davvero freddo, dopotutto manca poco più di un mese a Natale. Papà si è offerto di accompagnarmi in macchina.
Quando arrivo a scuola per la prima volta non c'è Billie ad aspettarmi davanti al cancello.
" E Billie??" Mi domanda Papà, anche lui se n'è accorto.
Alzo le spalle " Non lo so, magari oggi non c'è..."
Saluto papà e scendo dall'auto. Sono preoccupato. Se non ci fosse stato per qualsiasi motivo me l'avrebbe detto ed il fatto che non l'abbia fatto questa volta mi fa pensare al peggio.
Vedo una macchina fermarsi accanto a me sulla strada e mi volto pensando sia papà che si è dimenticato di dirmi qualcosa, invece è Mike.
La sua espressione truce mi fa ancora più paura. Ma che diavolo è successo??
" Sali" Mi ordina con un tono di voce che non ammette repliche.
Non mi resta che obbedire, non voglio farlo arrabbiare.
Mike parte a tutta velocità e non spiccica una parola. Ciò non fa che aumentare la mia ansia. Perchè è venuto a prendermi? Perchè Billie non c'è? Dov'è!? Gli è successo qualcosa di brutto!?
" Mike che sta succedendo?" Mi azzardo a domandare.
Mike stringe forte le mani sul manubrio " Qualcuno ha fatto scattare una denuncia sulla madre di Billie e sta mattina la polizia è venuta a prenderla. Dobbiamo fare in fretta, l'ho lasciato solo con quei bastardi per venire a prendere te" Ringhia.
E' una frecciatina contro di me, ma non rispondo. Sono troppo preoccupato per quello che mi ha raccontato per rispondere.
Il viaggio mi sembra interminabile. Quando arriviamo c'è un trabusto esorbitante.
 Un sacco di auto sono parcheggiate davanti alla casa di Billie, di cui due sono della polizia. ci facciamo largo fra poliziotti e gente varia e cerchiamo di entrare in casa dove sicuramente ci sarà Billie.
" Non potete entrare qui!" Ci sbarra la strada un poliziotto.
Mike lo fulmina  " Vivo qui, e lui è con me"
Quando entriamo cerco immediatamente Billie con lo sguardo, mi si sta contorcendo lo stomaco. Quando finalmente lo vedo ho un tuffo al cuore.
Billie e' rannicchiato sul divano, le ginocchia al mento, il viso pallidissimo rigato di lacrime. Intorno a lui ci sono due persone che tentano di parlargli, un uomo e una donna. Li somigliano molto, probabilmente sono suoi parenti.
" Billie!!" Lo chiamo correndogli incontro. Billie non appena mi vede si solleva e mi abbraccia forte scoppiando in dolorosi singhiozzi. Lo stringo forte a me, perchè so che l'unica cosa che posso fare ora e' fargli sentire la mia presenza, non farlo sentire solo, glielo avevo promesso.
Billie mi stringe convulsamente e continua a singhiozzare contro la mia spalla. Trema un sacco, sembra molto più piccolo di me in questo momento.
Gli accarezzo dolcemente i capelli e la schiena " Ci sono io con te, non ti lascerò solo" Dico deciso.
" Grazie Jared" Mormora fra i singhiozzi.
" Billie Joe, dobbiamo andare" Dice il tipo che gli assomiglia molto.
Andare dove?? Billie trema fra le mie braccia.
" Dove!?" Sbotta Mike, spaventato quanto me.
" Mio fratello non può restare qui, verrà con noi ad Oakland" Spiega.
Che cosa!? Ad Oakland??! Il corpicino di Billie trema ogni secondo di più.
" Alan, non puoi portarlo via da qui!" Protesta Mike parandosi davanti a me e Billie.
" Certo che posso! Lui è mio fratello e farò ciò che è meglio per lui!"
" Se lo porterai via non risolverai nulla!" Ribatte.
" Mike, cerca di calmarti" Interviene la donna " Capisci bene che Billie non può restare in questa casa..."
" Ma non resterà qui! Verrà nel mio appartamento!"
" Andiamo Mike!" Si rintromette Alan " Siete due ragazzini, come farete ad andare avanti!?"
" Come abbiamo sempre fatto! I problemi in questa casa ci sono sempre stati e non è certo grazie a voi se Billie li ha superati! Non potete arrivare ora e stravolgergli la vita!"
Stanno urlando sempre più forte e Billie non si stacca da me, continua a tremare. Loro possono litigare finchè vogliono, ma non davanti a Billie.
" Andiamo via..." Gli sussurro all orecchio, Billie si stacca da me e io gli circondo il bacino con un braccio, sembra possa cadere a terra da un momento all'altro.
" Dove stai andando, ragazzino!? Chi sei tu!?" Sbotta Alan.
Mi volto furente di rabbia " Non sono nessuno. Ma abbiate almeno l'educazione di non litigare davanti a lui" Detto ciò mi volto di nuovo ed esco.
Conduco Billie lontano da tutto quell'inferno, abbastanza lontano che non possa ne' sentirlo e ne' vederlo. Vederlo così fragile e perso mi fa un male immenso.
Mi fermo in prossimità di un parchetto deserto. Sono le 9:00, i bambini sono tutti a scuola a quest'ora. Ci sediamo su una panchina e restiamo in silenzio.
Billie sembra uno zombie, è pallidissimo, lo sguardo è lucido e arrossato e il suo corpo trema ancora. Lo circondo con le mie braccia.
" Calmati, ti prego..." Gli mormoro. E' una dura prova per me, non so come comportarmi in queste situazioni, non ne ho mai vissute.
" Andrà tutto bene" Gli accarezzo dolcemente i capelli mentre lui poggia la testa contro la mia spalla.
" Non andrà tutto bene..." Mormora con un filo di voce scuotendo istericamente la testa " Tutto è andato in pezzi"
" Non tutto... io sono qui con te e non ti lascerò mai"
Billie stringe forte le palpebre, forse le lacrime minacciano di nuovo di uscire dai suoi occhi.
" Piangi se hai bisogno di piangere" Gli dico " Sai? A volte fa bene, aiuta a far scomparire il dolore e poi si sta meglio"
" Ho paura, Jared..." Mormora.
" Lo so"
" i-io non voglio andarmene..."
" Non te ne andrai. Mike ed io faremo di tutto per farti restare"
" Grazie... di essere venuto" Mormora dopo alcuni istanti di silenzio " Grazie di avermi portato via... prima mia madre, poi i miei fratelli e Mike... è tutta la mattina che sento gente urlare... stavo per impazzire"
Sorrido dolcemente stringendolo a me " Ti avevo promesso che ti avrei protetto da qualsiasi cosa"
Finalmente lo vedo, anche se debolmente, sorridere " Grazie di essere entrato nella mia vita Jared..."
" Continui a ringraziarmi" Rido.
E soprendetemente anche lui lo fa.

 

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