il morso è un dono

di Incanto Patronus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** primo giorno ***
Capitolo 2: *** primi passi ***
Capitolo 3: *** la partita ***



Capitolo 1
*** primo giorno ***


tutto inizia per sbaglio,tutto cambia. Nuovo lavoro per i miei genitori,nuova scuola per me,quindi nuovi amici.
Non sono mai stata bravia a farmi degli amici,io sono timida,estremamente timida. Non so mai cosa dire,ma,quando faccio amicizia non mi ferma più nessuno. Sono una grande appassionata dei film e dei libri,forse è anche per questo che non ho molti amici qui,forse perché invece di uscire sto a casa a leggere. I miei genitori dicono che passo troppo tempo a casa,io non li capisco,dovrebbero essere felici,sono una ragazza tranquilla,amo leggere e amo la tranquillità,non faccio le stupidaggini che fanno i miei ''amici''. Ma forse è il momento di cambiare,di dare una svolta alla mia vita,ora come ora,non posso saperlo.
Manca una settimana alla partenza,ci trasferiremo a Fort Lee,sembra carina come città,ci abitano i miei zii,io andrò lì prima,i miei mi seguiranno dopo. La mia nuova scuola si chiama Beacon Hills High School,non vedo l'ora di andare via,andare e iniziare,questo posto non mi piace,voglio trovare gente come me,magari lì sono diversi,non lo so.
Io ho 16 anni,mi chiamo  Sara,sono Italiana,amo l'Italia,ma non la mia città.
Probabilmente un po' mi mancheranno i pochi amici che ho qui,ma passerà,mi mancheranno i miei zii,ma tornerò a trovarli.
Sono pronta. Il viaggio sta per iniziare.

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Capitolo 2
*** primi passi ***


I miei amici sono venuti a salutarmi,abbiamo parlato un po',sono dispiaciuti. Devo ammetterlo,per quanto sia felice di andar via,loro mi sono stati vicini sempre e mi mancheranno,ne sono convinta. E' ora di andare,le valige sono pronte,arrivati all'aereoporto sono un po' preoccupata,non ho mai volato,e sono anche solo sopra l'aerio. Non conosco nessuno,ma poco mi importa,non vedo l'ora di andare. Saluto mamma e papà e salgo,mi siedo e guardo fuori dal finestrino,cerco di addormentarmi,ma non ci riesco,dopo un po' prendo una rivista e inizio a leggere. Finalmente riesco ad addormentarmi,dopo qualche ora una signora mi sveglia.-Ciao tesoro,siamo arrivati! devi scendere. Ha una vocina stridula,ma è una signora molto garziosa,prendo la giacca e scendo. Vedo subito i miei zii,non li vedo da un po',ma ancora li riconosco. -Ciao Saraaaa. urlano tutti e due,sono adorabili,mia zia ha i capelli corti,color nocciola,è molto bassa. Mio zio invece è molto alto,anche lui ha i capelli scuri. Tutti e due sono molto gentili,mi portano a casa,la casa è grande,bella ed elegante,la scuola è vicina,c'è un grande parco vicino casa,io amo correre e credo che ci andrò presto. La mia camera è carina,un po' piccola,ma mi piace,c'è una grande finestra e c'è una scala che collega la camera al tetto,è bellissimo,posso sedermi e guardare le stelle. Dopo cena salgo sul tetto e guardo il parco,è grandissimo,questo posto mi piace gia. Ho voglia di scendere e andare a correre in quel parco,è molto tardi,lo so,ma la voglia è troppa. Non voglio svegliare gli zii allora scendo dal tetto,arrampicandomi,inizio a correre e vado nel parco,è mille volte più grande di quanto pensassi,inizio a correre nel prato,sento il vento che mi attraversa i capelli,quello che sto facendo non ha senso,ma mi piace. Forse è il momento di andare a casa,mi giro e vedo una figura,non sono spaventata,sono incuriosita ma il mio buon senso mi dice di andare via,sembrava un ragazzo,ma cosa ci fa un ragazzo nel parco a quest'ora? la mia domanda non ha molto senso visto che ci sono anche io. Torno a casa mi arrampico,mi metto nel letto e dopo dieci minuti sto gia dormendo. E' gia ora di andare a scuola,sono pronta. Arrivo a scuola,entro in classe,sono in imbarazzo,la professoressa mi presenta e mi fa sedere al quarto banco,vicino una ragazza,ha i capelli rossi,è molto carina,dietro di lei c'è un ragazzo che non smette di fissarla,capisco il perché. -Il mio nome è Lydia. dice lei,ha un bel sorriso. -Io sono Sara. La professoressa inizia a fare l'appello. - Lahey..dov'è Isaac? chiede la professoressa guardando un ragazzo seduto in prima fila. -In infermeria. dice il ragazzo. -Oh santo cielo,quel ragazzo finisce sempre nei guai! esclama,dopo nemmeno un minuto la porta si apre e nella classe entra un ragazzo,con i capelli ricci,molto alto. -Buongiorno,scusate per il ritardo. dice lui con uno strano tono,è davvero bello,alza lo sguardo e mi fissa per un minuto. -Abbiamo una nuova arrivata. Dice lui sorridendo,la professoressa lo manda subito a sedere. -Lei è nuova Isaac. dice la professoressa con un tono molto acido,Isaac continua a gurdarmi,non mi mette a disagio,ma è strano,non leva gli occhi nemmeno per un secondo. -Se hai finito di guardarla insistentemente possiamo iniziare la lezione. Aggiunge la professoressa adirata,tutta la classe inizia a ridere. Finita la lezione io e Lydia iniziamo a parlare. -Sembra che ti abbia notato. Dice lei,con un sorrisetto. Inizio ad essere imbarazzata,ma mi metto a ridere perché non so davvero cosa dire. Isaac si avvicina,non voglio che qualcuno pensi che io sia una di quelle fifone che hanno paura di parlare con i ragazzi,non sono così. -Posso sapere il tuo nome? chiede lui,in quel momento Lydia si alza e va via,mi guarda e ride. Isaac prende il suo posto e si siede. -Io mi chiamo Sara,piacere. Mi sorride,ha qualcosa di strano,non so cosa,ma mi piace. -Io sono Isaac,quindi ora vieni nella mia classe,giusto? chiede lui con un tono contento. -Si,credo di si. -Io gioco nella squadra di lacrosse,domani abbiamo una partita,potresti venire a vederemi. dice. -Si,potrei venire con Lydia. -Perfetto,ci conto. E' ora di andare a casa,come primo giorno è stato quasi perfetto,mi inizio a sentire a mio agio. Sta iniziando a cambiare qualcosa e questa nuova vita mi piace

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Capitolo 3
*** la partita ***


La partita sta per iniziare,sto aspettando Lydia,lei è contentissima di andare alla partita,deve incontrare un ragazzo,si chiama Jackson,parla sempre di lui,abbiamo passato del tempo insieme oggi,è molto simpatica anche se sebra un po' eccentrica. Dovrebbe passare a momenti,sono pronta. Il telefono squilla,è lei,scendo correndo,non voglio mostrarmi troppo felice. Lydia è in macchina,bella come sempre,ha i capelli raccolti in una coda,una maglia a strisce blu e dei jeans,ha il suo solito sorriso splendente. -Ciao Lydia.- -Ciao! ti sei fatta bella per qualcuno?- Chiede lei facendo uno dei suoi sorrisetti,ha azzeccato in pieno,ma non posso ammetterlo,non è da me,quindi per sdrammatizzare faccio una delle mie solite battutine. -Quella che si è messa quintali di profumo,però,sei tu!- Le dico ridendo,mi guarda e scoppia a ridere,è evidente che tutte e due siamo nervose,io conosco Isaac da poco e voglio mostrargli il mio lato migliore,quello felice sorridente e dolce,devo smettere di avere paura di far vedere chi sono,questa è la mia nuova vita e devo godermela. Siamo arrivate a scuola,ci sono tantissime persone che si divertono,hanno striscioni per incitare i giocatori,scendiamo in palestra,vedo Isaac,ma,presa da il mio solito imbarazzo distolgo lo sguardo,lo rialzo dopo nemmeno cinque secondi,lui mi ha visto,non ha ancora la sua divisa,si sta avvicinando. -Sei venuta finalmente!- Dice lui guardandomi. -credo che abdrò a cercare Jackson.- esclama Lydia allontanandosi. -Buona fortuna per la partita.- dico io,cercando di sembrare il meno timida possibile. Mi guarda,ha capito che sono nervosa e adesso lo sono ancora di più,mi sorride come fa sempre. -Cercherò di impegnarmi,ora vado a mettermi la divisa.- Si allontana lentamente e raggiunge i suoi compagni,mi giro e noto Lydia con un ragazzo,è molto carino,deve essere Jackson,lei sta sorridendo e lui le tocca i capelli rossi,Lydia è rossa,è quasi più nervosa di me,Jackson si allontana e raggiunge i suoi amici,anche lui è un giocatore,mi avvicino a Lydia. -Quindi è per lui che ti sei fatta così bella?- Le chiedo ridacchiando. Lei non risponde,si limita a ridere,è rossa in viso,ci andiamo a sedere. La partita comincia,Vedo Isaac che corre come un pazzo,tutti i giocatori sono bravi,dopo un po' siamo sotto di 4 punti,ma sono certa che i ragazzi riusciranno a vincere,dopo 30 minuti ci siamo ripresi,la partita è finita,i ragazzi hanno vinto. Isaac è contento, si sta avvicinando a me. -Siamo stati bravi eh?- dice lui ridendo. -Bravissimi- dico io sorridendo. -Diamo una festa, vieni?- chiede lui speranzoso. -Certo, solo che Lydia è sparita- Non so dove sia, meglio mandarle un messaggio, potrebbe essere con quel ragazzo. -Chiamala, magari vieni con me- Proprone Isaac. Saliamo i macchina, una macchina bella grande e chiamo Lydia. -Lydia, sono con Isaac, stiamo per andare ad una festa, tu dove sei?- -Tranquilla stavo per chiamarti io, sono con Jackson, andate pure.- ci avviamo alla festa, Isaac mi guarda sorridendo. -Sei davvero bella- dice lui, mi sento in imbarazzo, ma sono felice del suo complimento. -Grazie.- rispondo io. Scendiamo dalla macchina, il giardino è grandissimo, ci sono tanti ragazzi che festeggiano per la vittoria. -Vieni, ti presento qualche persona- mi esorta a seguiro e io vado con lui. -Ragazzi! lei è Sara, è nuova.- mi presenta a tutti i suoi amici. Tutti sono gentili e simpatici, ci sono molti bei ragazzi, ma nessuno mi ha colpito come Isaac. Dopo parecchia musica rock e pop, mettono finalmente una canzone più tranquilla, una lenta, vedo Lydia che balla con Jackson, sono così carini, lei sembra così felice e lui sembra davvero innamorato, ad un certo punto, mentre guardo quei due così innamorati sento una mano sulla mia spalla, mi giro, è Isaac. -Mi concedi questo ballo?- chiede lui. Gli prendo la mano e gli sorrido, iniziamo a ballare, io non sono mai stata brava nel ballo, mentre lui sa cosa fare. -Non essere così timida.- mi dice lui. -Non sono timida!- esclamo io. -Allora lo sei solo con me.- scoppia a ridere lui. -Sta zitto Isaac.- dico io ridendo insieme a lui. Dopo quello silenzio, nessuno dei due parla, rimaniamo a ballare sorridendo, abbracciati, nervosi ma felici, è tutto così perfetto ,la musica, noi due, l'atmosfera, cosa potrebbe andare male? balliamo lentamente e quando finisce la musica è quasi difficile staccarsi. Mi guarda, sorride, distoglie lo sguardo, vuole parlare ma non sà cosa dire. -Non ballare con altri così.- Non so cosa voglia dire. -Come?- chiedo io curiosa. -Non in questo modo, non stringere nessuno in quel modo.- dice lui, sento una stretta alla pancia, una sensazione di felicità e imbarazzo messi iniseme. Ridiamo e iniziamo a ballare ancora, balliamo e balliamo per ore, anche quando gli altri non ballano, noi siamo lì, nel giardino in uno spazio più nascosto a ballare, senza fare altro, solo a ballare. -Ci sarà il ballo,sai?- Dice lui. -Sul serio?.- chiedo io. -Si, il ballo mascherato, sarebbe bello se andassimo insieme, non pensi?- dice lui, mi sta invitando al ballo, il mio primo invito, non sono mai andata al ballo della scuola, anche perché in Italia non si fanno. -Certo, sarebbe bello.- guarda e sorride, sorride sempre, non l'ho mai visto triste. Si è fatto tardi, prendo la giacca e saluto Isaac, torno a casa e tutto mi sembra perfetto, la mia vita inizia ad essere perfetta.

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