Save my life.

di IricciDiEdward
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontri ***
Capitolo 2: *** Troppi pensieri. ***
Capitolo 3: *** Prima impressione. ***
Capitolo 4: *** Scuse. ***
Capitolo 5: *** fidarsi? ***
Capitolo 6: *** sarà vero? ***
Capitolo 7: *** la fine. ***
Capitolo 8: *** insieme ***
Capitolo 9: *** verità ***
Capitolo 10: *** menzogna ***
Capitolo 11: *** Ferite ancora aperte. ***
Capitolo 12: *** Stay with me. ***



Capitolo 1
*** Incontri ***




Mi chiamo Sarah Queen,e di queen ho solo il cognome alta,bionda,occhi azzurri il classico
tipo di ''ragazza perfetta'',certo...
Studio al liceo,sono al quinto anno e presto mi diplomerò.
Non so ancora quale college frequentare,mia mamma e mio fratello Fred dicono che dovrei darmi una mossa.
Ho una migliore amica Anne,ci conosciamo da una vita,e siamo nello stesso liceo.
Fred ha 17 anni,non seguiamo lo stesso liceo ha grandi proggetti,e credo che ne farà di strada.
Nostro padre lavora all'estero,ci sentiamo spesso su skype,tornerà tra due mesi.
Poi c'è Felicia,che io chiamo Feli mia zia che vive a Manchester per lavoro,mi manca spero di rivederla presto.
Ho una vita normale,quasi..monotona,non mi lamento per carità,ma si sa che prima o poi le cose cambiano.
Eccome se cambiano.

 
1 Capitolo-

Uscita finalmente da scuola,mi recai verso casa di Felicia mia zia,pur essendo giovanissima.
Suonai il campanello paziente di rivederla dopo tanto tempo,visto che è tornata in America
per lavoro,dato che lavorava a Manchester.
Poi le hanno dato il trasferimento (come sperava) ad un ora da casa.
Incrociai i suoi occhi grandi verdi,sorrise quando mi vede -Sarah- urla prima di abbracciarmi.
Lunghi capelli castani,aveva un piccolo tatuaggio sul collo,si era trasferita qui due giorni prima.
-Ciao Feli- dissi ridacchiando ricambiai l'abbraccio -come stai?- chiese -bene,tu invece eh?- chiesi entrando
dopo che aveva fatto segno di entrare -alla grande.- rispose entusiasta -mettila li la borsa- disse indicando
il divano,e ammirai la casa non era cambiato nulla,notai qualche scatolo aperto.
Feci come aveva detto e lasciai la giacca di jeans accanto -vuoi qualcosa?- chiese entrando in cucina,
la seguii -un bicchiere d'acqua- dissi misi le mani in tasca -ho visto che stai ancora disfando le cose- dissi
-già- rispose -oh- esclama -o del caffè pronto,ne vuoi?- chiese la guardai aveva una tazza blu tra la mano
-ehm..perchè no- risposi sorridendo -bene- rispose sorridendo anche lei per poi versare il caffè in due tazze.
-Seguimi- disse porgendomi la tazza -grazie- dissi e si dirisse verso il terrazzino ricoperto di fiori di ogni tipo
e tra i rami degli alberi c'erano attaccati dei fili che portavano alla casa,con attaccate delle luci -sediamoci qui- disse 
prima di sedersi accanto ad un piccolo tavolino bianco -allora che mi racconti?- chiese lasciai la tazza
dopo aver preso un sorso -bhe a parte la scuola,gli studi..non so che dirti,per ora non c'è nessuna novità.- risposi sorridendo.
Avvicinai la tazza alle labbra bevendo ancora -tu invece? ti manca Inghilterra?- chiesi curiosa
tiene la tazza tra le mani -oh,mi mancherà.- rispose guardando le mani -l'odore della pioggia,
le giornate grigie,le persone a qui mi ero affezzionata..sarà difficile,ma ho promesso a me stessa
di ritornarci in estate.- rispose malinconica sorridendo.
-Dopo tutto,ho chiesto io il trasferimento- disse -e di questo non me ne pento,anzi..- aggiunse
la ascoltai -e va bene così.- disse sorridendo questa volta sul serio però -mi fa piacere- dissi 
mettendo la mano sul suo braccio -leggi il giornale?- chiesi indicandolo -no- sussurra
afferra la carta tra le mani -è di William.- concluse -vi sentite ancora?- chiesi -spesso- disse 
annuii non agiunsi niente,era il suo ex lasciati qualche settimana fa...
-Chi è quello?- chiesi prima di bere un sorso di caffè caldo dalla tazza,guardai la foto in prima pagina.
Volta il giornale dalla sua parte -hm..- sussurra -Michael Brown- inizia lasciando il giornale sul tavolo 
leggendo -sembra che abbia minacciato un suo compagno.- inizia
per poi alzarsi,mi concentrai a guardare meglio la foto occhi azzurri,capelli castani coperti da un berretto
e un piercing accanto al labbro superiore.
-Per gelosia,per la sua ragazza giusto?- chiese afferrando la tazza dal davanzale e versarci dentro
dell'altro caffè.
Misi il giornale accanto alla tazza in modo da poter leggere -sembra di si- dissi stringendo tra le mani la tazza,
scrolla le spalle -la gelosia gioca brutti scherzi.- disse sedendosi accanto al tavolino bevendo il caffè,guardai la foto.
-Un giorno ti ci porto.- disse la guardai confusa,avevo ancora la testa sulla storia di quel ragazzo -cos..- sussurrai
-in Inghilterra- disse fece una smorfia -oh magari- dissi poi schiarendomi la voce,portai la tazza alle labbra
mi osserva continuai a bere il caffè in silenzio.

-Passa a trovarci- dissi prima di darle due baci su entrambi le guance, -lo farò- disse ricambiando ci abbracciammo
-ci vediamo- dissi scendendo le scale -fatti sentire- dissi salutandola -ovvio,ciao- disse sorridendo prima di chiudere la porta.
Girai i tacchi e mi dirissi verso casa,afferrai il telefono e guardai l'ora '17:30' sbuffai avanzai il passo,c'erano dei compiti 
che mi aspettavano.
-Sono a casa- dissi entrando,chiusi la porta alle spalle -dov'eri?- sentì dall'altra stanza -a casa di Felicia- dissi 
avvicinandomi,vidi mia mamma venirmi contro -te l'avevo detto- dissi scrollai le spalle.
Mi studia -stamattina- dissi dirigendomi poi verso camera mia,mi segue con lo sguardo -hai ragione- afferma 
poi entrando in cucina.
Acceso la luce e lasciai la borsa accanto al letto,notia il mio gatto briciola seduto nella sua ''cuccia'' 
-ehi- dissi avvicinandomi a lui, -ti sono mancato?- chiesi accarezzandolo ma miagolo quasi infastidito quasi
sbuffo alzando gli occhi al cielo,lo guardo alzarsi ed uscire dalla camera -ti voglio bene anch'io- dissi ridacchiando
Mi sedetti sulla poltrona gonfiabile rossa e afferrai il telecomando,accesi la tv ed era sul tg alzai il volume 
quando notai un viso familiare,di un ragazzo che usciva galera alcuni giornalisti cercavano di parlare con lui.
Il giornalista spiegava che tre anni fa aveva minacciato un certo Jonathan qualcosa,ma alcuni affermavano che
volesse uccidere la sua ragazza.
Scrollai le spalle e spensi la tv,voltai la testa e vidi la borsa che conteneva i libri,sbuffai,mi alzai e mi misi a studiare.

Uscì di corsa da casa misi l'elastico ai capelli cercando di fare una cosa di cavallo decente senza successo,
anche questa volta la sveglia aveva deciso di farmi un dispetto non suonando.
Avevo giurato di lanciarla dalla finestra se continuava di questo passo,corsi verso il cancello fortunatamente
c'era ancora qualcuno,e non ero l'unica cretina ad aver fatto tardi.
Mi avvicinai alla classe per poi aprire la porta -Sarah Queen di nuovo in ritardo- sgranai gli occhi e mi fermai di scatto
'merda' pensai chiusi gli occhi.
Ma rilassai i muscoli quando notai la cattedra vuota e quando sentì le risate degli idioti dei miei compagni -idioti- dissi
ridono più forte 've l'ha farò pagare' bisbigliai avvicinandomi al banco gettai la borsa sul banco.
Notai alcune delle ragazze spettegolare su qualcosa -ehi Sarah- disse Anne sorridendomi,mi sedetti -ehi- dissi
-qual è la notizia del giorno?- chiesi indicando le ragazze,le guarda -oh,sul ragazzo in prima pagina- disse
-un certo..- fa una pausa pensando al nome -Michael Brown- dissi afferrando il libro di letteratura 
-come?- chiese confusa -l'ho letto al giornale,e anche al tg- dissi aprendo cercando la pagina 
su qui avevo studiato il giorno precedente -oh- sussurra scrolla le spalle -è così famoso?- risi 
alla mia stessa domanda fa una faccia da 'non ne ho idea' risi il silenzio cala quando entre il prof.

-Dove sei stata ieri?- chiese notando il mio sorriso,la guardai -sono andata a trovare Felicia.- dissi 
-è tornata?- chiese addentanto il panino -si,tre giorni fa- dissi prendendo le patatine del piatto
-ti ho detto che si sarebbe trasferita- aggiunsi deglutii -oh certo- disse per poi bere
dagli altri tavoli della mensa si sentiva spesso pronunciare il nome 'Michael Brown' -vedo che non parlano d'altro.- dissi
voltando la testa guardando alcuni pensare agli affari loro e quasi tutti parlare di quel ragazzo.
-Ed è strano perchè di solito non si da tanta importanza a questo genere di notizie- dissi 
per poi mangiare il panino -esattamente- disse -strano perchè si spettegola solo su argomenti che
riguardano la scuola- disse alzano il sopracciglio annuii -mha- sospirai -sarà perchè è carino- disse quasi tra se e se
-l'hai visto?- chiesi guardandola -no,mio fratello per dispetto ha strappato metà pagina- sputa
facendo una smorfia risi -tu si,vero?- chiese -si- risposi bevendo il succo di frutta
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Ok pensavo di pubblicarlo più avanti,ma vabbe ovviamente ci saranno un paio di capitoli.
Spero davvero che vi piaccia,e se vi va lasciate una recensite c:

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Capitolo 2
*** Troppi pensieri. ***




2 Capitolo-

Uscite da scuola -Che fai?- chiesi guardando Anne,tra le mani aveva il telefono -avviso mamma che mangio da te- disse componendo il numero,continuai a camminare presi le cuffie e le misi alle orecchie ascoltando 'bring me to life'.
Giriamo l'angolo quando noto una folla di persone fuori,corrugai le sopracciglia confusa -ehi guarda- dissi
muovendo il braccio di Anne -cos..- disse alza il capo e guarda davanti a se -ma che succede?- chiese
scossi la testa -andiamo- disse mettendoci a braccietto avvicinandoci per capire.
C'erano dei giornalisti,chi scattava le foto e qualche passante fermo a curiosare,alzai le punte perchè
non capivo chi era ad attirare tutta questa gente.
Quando -oddio eccolo- esclama Anne costringendomi a guardare alla sua destra,e vidi il famoso
Michael Brown.
Era diverso dalla foto,aveva non tanto di barba,i capelli spettinati e la faccia stanca e stufa.
Mi bloccai quando il suo sguardo per pochi secondi incrocia il mio,notavo odio e irritazione 
-da non credere- inizia Anne chiusi gli occhi,li riaprì e guardai Anne seria -tutta questa gente- disse 
-già- sussurrai guardandolo entrare in auto,per poi sparire tra le macchine,mentre i giornalisti lo seguivano.

-Siamo a casa- urlai entrando in casa -ehi finalmente- esclama una voce familiare,vidi arrivare Felicia
-Feli- dissi sorpresa,mi avvicinai per abbracciarla -ciao Anne- disse salutandola -ciao,e bentornata- disse
sorridendo -oh grazie- disse contenta,entrammo in cucina vidi Fred concentrato a messaggiare.
-La tua ragazza?- chiesi scompigliandogli i capelli,prima che mugola qualcosa infastidito,ridi divertita
mi sedetti accanto al tavolo -allora come è andata a scuola?- chiese mia madre -bene- alzai le spalle
-oh abbiamo anche visto Michael Brown- inizia Anne,sbuffai mi domandavo perchè un argomento
come questo sia così importante,dopo tutto capitano spesso,e pure solo ora sembra dargli attenzione.
-davvero?- chiese Feli sedendosi -si- risposi guardando la tovaglia con i fiori ricamati.
Ma fortunatamente Fred chiese ad Anne com'era Inghilterra,cambiando discorso.
Entrammo in camera per studiare 'ciao briciola' disse Anne abbassandosi,per poi accarezzare il gatto
stranamente non miagolava irritato,anzi al contrario -stupido gatto- bisbigliai offesa.

Più tardi andammo a sederci al balcone,il sole era tramontato già da un'ora,le luci illuminavano le strade
-invidio la tua facciata- inizia Anne,la guardai -quando esco vedo solo il giardino della signora Violet,
che annaffia le piante e mi lancia occhiate.- disse facendo una smorfia,risi di gusto.
-Poverina- dissi riprendendomi,mi fa la linguaccia risi -la signora Violet sa essere davvero antipatica- dissi
ridacchiando -già- rispose.
Guardando il panorama -ricordo quella volta quando a casa tua,disse che la pianta distrutta era causa nostra- dissi
 pensando l'accaduto divertita,mi guarda -oddio,e pensare che da un momento all'altro volesse farci causa- disse facendo la faccia sconvolta e divertita allo stesso tempo.
Risi tirando la testa all'indietro -povera pianta- dissi mettendo la mano davanti la bocca,ci guardiamo 
prima di scoppiare di nuovo a ridere.
Vidi briciola uscire -ehi- dissi per poi sedersi accanto a me,l'accarezzai guardando il panorama.

Salutai Anne mentre Felicia restava a cenare da noi,entrai in cucina ed apparecchiai mentre quel cretino
di mio fratello guardava la partita mangiando pop corn,e metà dalla ciotola cascavano sul divano 
compreso il pavimento ogni volta che la squadra segnava,o tentava di farlo.
-Allora in quale college andrai?- chiese Felicia -non lo so- dissi prima di sedermi -come non lo sai?- chiese
mia mamma mentre preparava la cena -e la richiesta di ammisione in quel college? eh?- chiese
abbassai lo sguardo -non credo che mi prenderanno.- ammisi.
-Quale college?- chiese Anne mangiando i salatini guardando me e poi mamma,lascia il cucchiaio nel piatto 
-lo stesso college che hai frequentato tu- rispose poi,mettendo le braccia consente.
Anne sorrise -oh,allora ti accetteranno di sicuro- disse entusiasta sorridendomi,la guardai -ne dubito- sussurrai.
In realtà ne dubitavo davvero,ho mandato la richiesta per provare pensavo 'forse mi andrà bene',ma non ero poi così sicura.
Sicuramente mandavo richieste ad altri college,per non parlare poi che si trovava dall'altra parte della città.
Vedere i miei e Anne pochissime volte,e bhe non sapevo ancora cosa fare.
Sbuffai guardando la partita con Fred che quando se ne rende contro,mi lancia un occhiata.
-Che ti guardi?- chiesi secca alza le spalle -voi donne- bisbiglia risi.

Seduta sul letto,con la schiena contro il muro troppi pensieri.
Sbuffai annoiata,mi alzai portando con me il plaid e raggiunsi il balcone,uscì per poi sedermi,
avvolgendomi contro il tessuto. 
Guardai il panorama,i lampioni che illuminavano le strade e qualche macchina che ogni tanto passava.
Sospirai mentre un leggero venticello muoveva i capelli,chiusi gli occhi per qualche secondo
e ad un tratto ricordai quando incrociai lo sguardo di Michael,li riaprì confusa.
Perchè pensavo a lui? mi alzai avvicinandomi al muretto poggiandoci le braccia sopra.
Misi le mani sul viso,dovevo smetterla cosa mi importava di quel ragazzo? solo perchè in città
non si parla d'altro,non devo per forza influenzarmi anch'io.
Restai per qualche minuto finchè non sentì gli occhi pensanti dal sonno,e tornai a dormire.
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*BOOM* Pubblicato anche il secondo capitolo,allora devo dire che
'film gialli' (?) è ben la terza volta che scrivo una fiction ispirata a questo genere.
Allora il ragazzo immaginatevelo così,solo con gli occhi azzurri lol 



Spero vi piaccia aw

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Capitolo 3
*** Prima impressione. ***




3 Capitolo-

____

Tre Anni Prima:

-La dichiaro in arresto per tentato omicidio!- esclama il commissario trascinando con se il ragazzo,
da lontano un ragazzo biondo guarda la scena divertito -te l'ha farò pagare- urla Michael
rivolto a Philip che urla -contaci- ridacchiando.
Escono dalla porta e lo portano in macchina,mentre i giornalisti scattano foto e cercano
di parlare con il ragazzo o con le guardie.
-Visto cosa hai fatto?- chiese Lili con le lacrime agli occhi,ma Philip le afferra la mano
costringendola ad avvicinarsi -zitta,e seguimi- ordina uscendo.

____

Entrai in classe lamentandomi per il troppo sonno,andai a sedermi accanto al banco e posai il capo
sul legno gelato,chiusi gli occhi finchè non sentì una voce,sbuffai alzai lo sguardo era Sam,che mi parlava
un compagno di classe -allora?- chiese paziente -che vuoi?- chiesi infastidita alza gli occhi al cielo.
-Anne verrà alla partita di domani?- domanda ricordai -oh,si perchè?- chiesi passando una mano
sul viso,alza le spalle -così- disse guardandosi attorno 'si certo' pensai.
-Spara.- dissi guardandolo incrocia il mio sguardo,si abbassa avvicinandosi per paura che
qualcuno potesse ascoltare -chi l'ha invitata?- chiese lo guardai -Mike- risposi aspettando
una sua reazione -lo sapevo- sussurra alzando il capo.
Lo guardai confusa -allora?- chiesi -che ti importa?- continuai -le piace qualcuno?- chiese
nascosi il sorriso tra le braccia -non che io sappia- dissi vaga,sapevo di non dover
spifferare niente o mi avrebbe ammazzato,sospirai tranquilla -se ti interessa così tanto..- iniziai
misi la schiena sul legno della sedia -perchè non l'ho chiedi proprio a lei?- chiesi indicando 
la porta mentre Anne entrava,salutando qualche amica.
Guarda Anne e poi me -ci penserò ma..- mi punta il dito contro -se so che menti,la pagherai- disse
serio,sbuffai -vabene capo- dissi fingendomi innocente,alza il sopracciglio -vattene- ordinai ridendo
fa come detto e va a sedersi al suo posto.

-Buoooooooooooongiornooo!- urla Anne sedendosi accanto a me,alza il capo -ma che ti urli?- mi lamentai
-indovina,indovina- disse entusiasta,alzai il sopracciglio -cosa?- chiesi sorride,avvicina il capo al mio
-Sam..- inizia mette le mani sul suo viso -mi ha invitato ad uscire- disse quasi urlando.
Sorrisi -davvero?- chiesi sorridendo annuisce,sembrava una di quelle bambine felici dopo aver
ricevuto il regalo che desideravano da tempo.
-Dopo la partita- sospira -non ci credo- disse entusiasta mise le mani sul viso,l'abbracciai -sono contenta per te- ammisi
felice -che mi metto?- chiese tornando seria,ma...la faccia sembrava più preoccupata.
Scrollai le spalle -non lo so- dissi,guarda me e poi il banco pensando sicuramente ed entra la prof.
-Aiutami,un consiglio- disse chiudendo l'armadietto mi avvicinai al mio -se vuoi posso prestarti un mio vestito.- dissi
afferrando il libro di biologia,ci pensa un pò -ok- rispose sorridendo,passa Sam e fa l'occhiolino ad Anne 
che stringe il mio braccio cercando di non urlare per chi è passato.
Quando mi libero -cretina- sussurrai massaggiandolo con una mano -non ci credo- disse alzando gli occhi al cielo
sognando chissà che ipotetico matrimonio,la conoscevo sapevo che immaginava..forse anche troppo.
Suonata la campanella salutai Anne che seguiva un altro corso,ed entrai in classe stranamente la giornata
passò velocemente,e presi una B+ come speravo,dopo aver passato il pomeriggio a studiare mentre Anne
preparava lo schema per Chimica.
Vidi Anne fuori al cancello della scuola,che volta la testa al mio richiamo,cammina verso di me -allora le cinque a casa mia?- chiesi annuisce -certo,devi aiutarmi.- esclama mettendosi a braccetto risi -dai che sarai impeccabile.- dissi sincera
sorrise -già- disse speranzosa.

-Indossa questo blu- dissi dandole il vestito lungo fine le ginocchia,con le borchie sulle spalle
lo studia afferrandolo -vai- ordinai ridacchiando,voltai le spalle cercando nell'armadio qualche vestito
che andrava bene per l'occasione.
Canticchiai sentendo le strofe di 'Let Me Go' di Avril Lavigne -che te ne pare?- chiese Anne 
voltai il capo -stai benissimo.- esclamai contenta -tu dici?- chiese specchiandosi -si- dissi.
Mi avvicinai -e sulle spalle,puoi metterci...- inizia andai verso l'armadio e afferrai un coprispalle
dello stesso colore -questo,nel caso hai freddo.- dissi per poi spostare il ciuffo dietro l'orecchio
-ok mamma- disse risi -scema- dissi.
-Sicura che..- inizia la bloccai guardandola -stai bene,credimi.- la rassicurai sorridendo
sbuffa prima di sedersi sul letto -sono ridicola- sussurra,sospirai -nha- dissi avvicinandomi
-sei solo innamorata.- esclamai sorrisi -già- disse guardando le scarpe rise.

Il giorno dopo andammo alla partita con Mike,e Fred visto che partecipava anche lui.
Salutammo tutti e insieme ad Anne andai a sedermi -eccolo- sussurra Anne,seguendo con gli occhi Sam,
mentre decide con gli altri come mettersi in campo.
A metà della partita speravo di avere l'udito tutto intero,dato che Anne urlava 'vai Sam' ogni due secondi,
rompendomi quasi i timpani.
Vidi Fred voltarsi alzare i pollici e fare la linguaccia,provocando la risata di tutti quando con la coda
dell'occhio vidi qualcuno accanto la rete che divideva il campo e la strada.
Cercando di non farmi beccare finsi di guardare gli altri posti,e vidi un ragazzo incappucciato
guardare la partita.
Sentì chiamare il mio nome,voltai il capo e vidi Fred che indicava la bottiglia d'acqua dalla borsa,
abbassai il capo e l'afferrai,mi alzai e andai a portargliela. 
-Sempre gentile- disse ironico prima di bere qualche sorso,mentre l'acqua finiva sulla maglia -animale- sussurrai
si lamente infastidito,camminai verso la rete e incrociai lo sguardo del ragazzo.
Per poco non mi strozzavo con la mia stessa saliva,era quel Michael,gira il capo continuando a guardare la partita.
L'ho osservai aveva le mani in tasca,i capelli che uscivano dal cappuccio della tuta grigia.
Indossava dei jean e scarpe sportive,aveva un aria così tranquilla,e osservava i ragazzi giocare sicuramente
gli interessava quello sport.
Lo guardai in piedi,mentre Anne mi chiamava senza neanche accorgermene -ti stanno chiamando- indica Michael.
Alzai il sopracciglio -cos..- sussurrai mi voltai quando vidi Anne accanto a me -ma che fai?- chiese 
curiosa -niente- dissi guardai di nuovo il cancello,ma non c'era nessuno.
Salutai Anne dandole il buona fortuna per l'uscita con Sam,misi la mano in tasca e afferrai le cuffie 
per poi metterle alle orecchie,misi play e partì 'Someone Like You' di Adele.
Camminai guardai l'ora sul telefono,era quasi ora di cena dovevo darmi una mossa,invece Fred mangiava a
casa di Mike.
Pensai a prima,quando disse 'ti stanno chiamando' con un tono di voce calmo,e rassicurante allo stesso
tempo,quegli occhi azzurri,più azzurri di come li abbia visti quella volta con Anne.
Sembrava un ragazzo come tanti,non il popolare uscito da galera quello che tutti non fanno altro che parlare. 
ma..
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Ed ecco il terzo capitolo c:
ho una trovato una canzone che andrà sicuramente bene per la fiction.
Ma ho intenzione di metterla nei prossimi capitoli.
Spero vi piaccia aw

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Capitolo 4
*** Scuse. ***




4 Capitolo-

Ma mentre stavo per attraversare una macchina che corre avvicinandosi al marciapiede e
sento urlare -attenta!- per poi prendermi i fianchi tirandomi all'indietro.
La macchina continua a correre sparendo dietro l'angolo,il cuore batteva all'impazzata,
mi tremavano le gambe e avevo il respiro corto.
Voltai il capo e vidi di nuovo lui, 'che ci faceva ancora qui?' pensai -poteva investirti- urla confusa 
lo guardado senza aprire bocca -guarda quando cammini porca miseria.- disse passandosi le mani sul viso.
'Perchè si preoccupava per me? perchè mi ha salvata?' -nessuno ti ha chiesto niente- sputai.
Mi guarda confuso, 'perchè l'ho detto?' abbassai il capo -bene..- inizia -la prossima volta allora fatti ammazzare.- concluse
indicando la strada -idiota- sussurrai girai i tacchi e continuai a camminare.
Misi le cuffie in tasca,ed avanza il passo in quel momento mi sentì un idiota,ha fatto in modo che quella
macchina mi investisse,e io cosa ha fatto? l'ho assalito invece di ringraziarlo.
Coprì il collo con la giacca,sentendo il freddo arrivata quasi a casa rallentai,non avrei parlato di quel
accaduto,e che ho incontrato,parlato con un presunto criminale..
Entrai in casa e senza dire niente,andai in camera per poi stendermi sul letto.
Mi pentì di cosa avevo detto, -sei un emerita idiota.- mi dissi misi strinsi tr ale braccia il cuscino.

Il giorno dopo non c'era scuola,e prima di andare a casa di Anne ne approfittai per andare a
fare un giro,il suolo bagnato della pioggia provocata qualche ora prima.
Guardai i negozi illuminati dalle luci,le persone di corsa per lavorare,alcune per fare compere.
L'odore di pioggia,l'aria era umida,diversa dai giorni passati,camminai e vidi Fred sicuro tornava a casa.
Mi fa un cenno con la mano,ricambio ferma un taxi entrare e mischiarsi tra le altre auto.
Sbuffai alzai gli occhi al cielo c'erano alcune nuvole grigie che coprivano il cielo limpido.
Sospirai continuai a camminare e mi resi conto che dal negozio uscì Michael.
Mi fermai di scatto,cosa dovevo fare? ignorarlo o chiedere scusa per il comportamento infantile
della sera precedente? Mi feci coraggio e lo segui,si avvicinava al muretto dove si vedeva il lago.
Rallentai il passo quando si ferma,posando le mani sul freddo ed umido del muretto.
Afferra una bottiglina di succo e la porta alle labbra,lo guardai da lontano in silenzio.
Rimette il tappo e poi la lascia nella busta -non mi piace essere seguito.- disse tranquillo
guardando davanti a se,mi morsi il labbro inferiore mi avvicinai senza dire niente.
Incrocia il mio sguardo e ridacchia divertito,menre sul mio viso c'era un espressione confusa
e stupida sicuramente.

Guardai le scarpe e poi il lago -scusami per ieri- dissi metendo le mani dietro la schiena.
Non risponde -non so davvero..- inizia -cosa mi è preso.- dissi -mi sento così stupida- continuai
lo guardai,deglutii -e grazie comunque.- conclusi.
Mi girai per andarmene ma afferra il mio braccio costringendomi a voltarmi verso di lui,
-ero al posto giusto,al posto giusto.- disse lo guardai -e si..sei impulsiva,e anche un po' tonta.- ammette
alzai il sopracciglio,sorrise 'perchè era così...' pensai.
Lascia la presa al braccio -già- sussurrai sorridendo nervosa,allunga la mano -Michael.- disse
guardai la mano e poi la strinsi -Sarah.- dissi -Sarah...- si ferma -oh..Queen.- dissi.
-Un cognome importante.- disse -oh,non lo è per niente credimi.- ammisi -davvero?- chiese confuso
-si- sussurrai guardandolo -ti interessa il football?- chiesi senza pensarci.
Distoglie lo sguardo dal lago ed incrocia il mio sguardo -si,praticavo quello sport prima che..- si blocca
e fissa il basso,mi insultai mentalmente 'perchè non chiudo il becco?' pensai.
Deglutii -e..e meglio che vada..- sussurrai spostando il ciuffo dal viso,mi voltai -e scusami ancora per ieri- dissi.
Fa un accenno con il capo e iniziai a camminare per andare da Anne.

Bussai alla porta e dopo qualche secondo vidi Emily la madre di Anne, -cara- inziai sorridendo
-è di sopra- esclama capì che si riferiva ad Anne,mi invita ad entrare salì le scale ed entrai in 
camera sua -allora l'appuntamento?- chiesi guardai la camera in disordine,del trucco 
sulla scrivania,e dei libri sparsi per la camera -è passato uno stunami o cosa?- chiesi riacchiando.
Mi guarda -oh non ne parliamo che è meglio..- disse grattandosi la nucca,alzai le mani
-e l'appuntamento,alla grande.- disse saltellando dalla gioia,risi era cotta.
Ci sedemmo e mi raccontò tutto per filo e per segno.
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Pubblicato anche il quarto,e spero vi piaccia
e se vi va lasciate una recensite c:

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Capitolo 5
*** fidarsi? ***





5 Capitolo-

Salutai Anne e mi incamminai per tornare a casa quando sentì fischiare,voltai il capo e 
dietro di me c'era Michael -ehi- dissi sorridendo -pensi che la smetteremo?- chiese
mettendo le mani in tasca,lo guardai confusa -di fare cosa?- chiesi rise.
-Di parlare e finire con il litigare- esclama camminando -oh- sussurrai -si- dissi guardandolo.
Mi guarda per qualche secondo -davvero lo pensi?- chiese -ma si- dissi provocando la risata
di entrambi.
-Hai tempo?- chiese lo guardai confusa -per cosa?- chiesi scrolla le spalle -per parlare,e non litigare- disse 
alzando le braccia,risi -andiamo- dissi mettendoci a braccetto.
Parlammo per molto,del più e del meno conoscendoci meglio,era davvero un bravo ragazzo e non come tutti credono.
 -Non sei male dopo tutto- dissi sorridendo afferrando il mio telefono,guardando l'ora -dopo tutto cosa? chiese sorpreso
'non mi aspettavo questa domanda' pensai -bhe le voci che girano,che ti descrivono come il ragazzo da evitare.- dissi
cercando le parole giuste.
-Anche tu lo pensavi?- chiese malinconico -no- sussurrai guardando il muretto,alzai il capo -lo dici perchè sono io
a chiedertelo o perchè lo pensi davvero?- chiese.
Sospirai -lo penso davvero..- iniziai -e non ho motivo di mentirti,davvero.- aggiunsi -quindi...- guarda il cielo
-davvero non sono male?- chiese sorridendo,risi -si- dissi annuii guardandolo,e notai che sorrideva anche lui.

-E' la tua ragazza?- chiesi indicando la ragazza nella foto -lo era- disse con voce spezzata.
Lo guardai,incrocia il mio sguardo per qualche secondo e poi guarda davanti a se -chi 
mi ha sbattuto in galera,era il suo ragazzo.- inizia mi stupì 'perchè si confidava con me?' pensai
-disse ai suoi genitori che ero un poco di buono,portavo solo guai e che non ero adatto per lei.-
continua,mettendo le mani sulle ginocchia -avevo una storia con lei,prima che si fidanzasse con Philip.-
si ferma -è così che..- si schiarisce la voce -si chiama.- termina.
Restai in silenzio e l'ascoltai -si allontanò da me,e così per esserne sicuro raccontò un sacco di balle
alla polizia,ma non tutti ci credevano..così diede dei soldi a loro e mi ritrovai dietro le sbarre,con Lili
nelle mani di quel..- si ferma,strinse i pugni noto una lacrima rigargli il viso.
Mi morsi il labbro inferiore,non pensavo che un ragazzo potesse fare tanto del male,mi si strinse il
cuore in quel momento,non sapevo che dire,o fare.
-Dicendo che avrei tentato di ammazzarlo..- inizia -mi hanno incastrato,io non c'entro niente- disse 
guardando il panorama rimasi in silenzio.
-Ti credo- dissi l'avevo spiazzato,lo notavo dallo sguardo il modo in qui mi guardava -sei l'unica che mi crede.-
disse poi abbassando il capo,sorrisi -almeno sai di non sei solo- dissi avvicinandomi sorrise.


La sera: 

Cenavamo da Felicia,disse che aveva sistemato la terrazza non stavo più nella pelle.
Sapeva che quando ci si metteva,rendeva tutto una meraviglia.
Mamma porta un dolce al cioccolato,bussa la porta e ci accoglie,entriamo -chi ha voglia di vedere
la terrazza?- domanda -noi- urlammo io e Fred,ci fece strada e prima di uscire accese le luci.
Sul legno bianco c'era il tavolino,e le quattro sedie con al centro un vaso con vari fiori.
Scendendo un mucchio di piante nei lati,e in alto molte lampadine accese che illuminavano
dando un aria quasi magica,e il gazzebo con un tavolo e tante cose da mangiare su.
C'erano alcune candele accese sul muretto,e la musica di sottofondo.
-E' stupendo- dissi a bocca aperta -davvero?- chiese entusiasta -si- rispose Fred
ammirando il posto,mamma ci raggiunge -hai fatto un ottimo lavoro- disse mettendo le mani
sui fianchi.
-Dai sediamoci- disse avvicinandosi al tavolo,per poi sederci tutti,mangiamo parlando del
più e del meno.
Dopo il dolce vidi Fred alzarsi -che fai?- chiesi -sono pieno.- ammise alzando le braccia
risi -novità?- chiese tutto ad un tratto Felicia,alzai il capo guardando la luna piena
-ehi parlo con te.- disse dandomi un calcio,mi lamentai -scusa- disse poi.
-No,nessuna novità.- dissi e pensai a Michael,alla conversazione al lago.
-Sicura?- insiste la guardai -si- risposi sorridendo.

La mattina:

Guardai il sole alzarsi e illuminare i grattaceli,pensai al giorno precedente.
'E' stata una giornata così strana,non mi aspettavo che Michael si confidasse con me.
O che parlammo come apertamente come vecchi amici,era tutto così..'
Alzai il capo e guardai il panorama dal balcone,sospirai 
'e pensare che abbiamo parlato proprio lì al lago,di nuovo.
Sarà proprio quel posto a farmi sentire me stessa con lui?' 
pensai scossi la testa 'è davvero ridicolo.'
'ma cosa vado a pensare?' mi sentivo ridicola e stupida in quel momento.
Afferrai la tazza di latte e caffè fumante,e la portai alle labbra bevendone qualche sorso.
Quegli occhi azzurri,come non li avevo mai visti fino ad all'ora e ogni volta che sorrideva poi..
Mi spaventai quando sentì il mio nome,voltai il capo e vidi Fred strofinarsi gli occhi 
-che ci fai qui?- chiesi posando la tazza sul muretto -che ci fai tu qui.- disse con la voce
ancora impastata dal sonno.
-Non avevo sonno.- dissi indifferente,scrolla le spalle -dovremmo andare a scuola.- disse
'già,è vero la scuola' pensai afferrai la tazza -arrivo- dissi alzandomi.

A scuola mi beccai un richiamo da il prof di chimica,perchè non ascoltavo la lezione.
Anne che continuava a domandarmi perchè stessi con la testa tra le nuvole.
Ed io che non facevo altro a che pensare alla storia di Michael.
E a mia zia troppo curiosa,e mi spaventava l'idea che potesse capire qualcosa,anche se
pensandoci perchè mi preoccupava così tanto? è un ragazzo come tutti,e poi non è come pensano.
Sbuffai misi la testa tra le braccia -non mangi?- chiese Anne alzai il capo e guardai
il vassoio,scrollai le spalle -si- dissi,ed iniziai a mangiare il panino.
-E' strano,di solito sei così sveglia.- disse poi la guardai -non ho dormito- dissi
guardando l'acqua dal bicchiere -mi chiedo a cosa pensi- esclama mangiando un boccone
di panino,sospirai -a volte me lo chiedo anche io...- sussurrai.

______

Qualche settimana dopo:

Era davvero una bella giornata,dopo piogge continue finalmente ci fu un sole da mettere il buon umore
a tutti o quasi.
-Sai che non dovresti stare qui?- chiese prima di lanciarmi un occhiata -e quindi?- chiesi sistemando la borsa
accanto a me -mi ucciderai ora?- chiesi sorridendo,rise.
-Sempre così spiritosa?- chiese guardandomi per poi distogliere subito lo sguardo -quando posso- dissi
rise -come stai?- chiesi sospira -ti interessa davvero?- chiese -si- sussurrai alza gli occhi al cielo
-a parte che la mia storia è sulla bocca di tutti,che i giornalisti mi danno la caccia,e che non sono più
libero pur essendo uscito..bene- disse guardandomi,abbassai lo sguardo -bene è solo una scusa- pensai 
a voce alta,mi insultai mentalmente per averlo detto -scusa?- chiese voltando il capo -n-niente- balbettai.
Si alza avvicininandosi a me -una scusa? tu non sai cosa significa non avere più un momento di pace,
sentirsi chiamati assassino,non lo sai.- sputa furioso abbassai lo sguardo -non intendevo questo,mi dispiace- dissi
continua a fissarmi -ti dispiace?- chiese annuii sospira prima di allontanarsi -non puoi capire.- sputa
mettendo la mano sul viso,lo guardai -cosa non posso capire? eh?- chiesi secca.
Incrocio il suo sguardo confuso -lascia perdere.- disse prima di sedersi accano a me.
Ci furono minuti di silenzio,sembrava che il tempo non passasse mai,guardai i bambini giocare con le barchette
sul lago,erano così felici ed indifesi.
-Scusami se ti ho urlato contro.- disse poi lo guardai fissava un punto avanti a se,scrollai le spalle -non preoccuparti- 
lo rassicurai guardai il prato e poi un punto preciso.


02:00

-La tua nuova vittima?- chiese un ragazzo alto e biondo guardandolo dritto negli occhi 
-vittima?- chiese alzando il sopracciglio -lasciala in pace,lei non c'entra niente.- disse con tono duro.
-Sa di chi fidarsi..- inizia -e di chi no- disse guardandolo scandendo le ultime due parole squadrandolo,
Lo ignora e cammina ma Philip lo blocca -non ti è bastato con Lili?- chiese quasi urlando.
-Non nominare Lili!- urla afferrando il colletto della giacca nera di pelle,ma riesce a liberarsi dalla presa 
-n-non finirà qui- disse Philip prima di uscire.
-Ci puoi scommettere- sussurra Michael prima di deglutire guardando la porta chiudersi.

Quando sento il telefono squillare,mi lamento e poi apro le palpebre ma le richiudo subito
per la luce,strofino gli occhi e poi leggo mi accorgo che è un messaggio.
Pensai chi poteva essere dato che non c'era nessun nome,ed il numero non mi sembrava di conoscerlo.
Lo aprì 
'Ho conosciuto una ragazza,
e pensa un po' ogni volta che parliamo
finiamo con litigare.
Non è strano?'
Alzai il sopracciglio,risposi quando capì chi era 
'Bhe si,è al quanto strano.'
Sospirai ed inviai il messaggio e rimisi il telefono sul comodino e misi la testa sul cuscino,aspettando che 
rispondeva.
'Come avrà avuto il mio numero?' pensai,voltai il capo e fissia il soffitto spostai lo sguardo quando vidi il
telefono ulliminarsi di nuovo.
Lessi il messaggio
'Pensi che la smetteremo? 
perchè sono stufo di questa situazione.'
Sorrisi 'lo spero' pensai
'Oh,sicuramente.'
inviai lasciai il telefono al suo posto,e mi addormentai.
_______
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Capitolo 6
*** sarà vero? ***




6 Capitolo-

Mi fermai quando in un negozio notai un bracciale che aveva attirato la mia attenzione,
-ti piace?- chiese una voce,alzai il capo e dalla vetrina vidi il riflesso di Michael.
Voltai il capo -ciao- dissi sorrise,spostai il ciuffo dietro l'orecchio -è carino,ma non penso di comprarlo- dissi
sistemai la borsa sulla spalla,scolla le spalle -ok- disse.
-Ma dovresti comprarlo- sussurra lo guardai -come scusa?- chiesi -niente- disse alzando le mani.
-E perchè dovrei comparlo?- domandai mettendo le braccia consente -il colore si intona con quello dei tuoi occhi.- disse
indicando il negozio,voltai il capo -davvero?- chiese annuisce -ma non lo vuoi quindi..- inizia afferrando il braccio
trascinandomi via.
Mi fermai -aspetta..- iniziai mi guarda -da andiamo- dissi avvicinandomi al negozio -sei tremendo- sussurro
-ti ho sentita- urla risi.
-Sai,ieri sera ho messaggiato con una ragazza.- disse camminando mi morsi il labbro cercando di non sorridere
-davvero?- chiesi indifferente seguendolo.
Sospira -si,pensa..- inizia -ha detto che smetteremo di litigare.- disse fermandosi davanti a me,e mi fermai
anch'io -la conosco?- chiesi guardandolo negli occhi -non lo so,ma vi somigliate tanto.- disse.
-E cosa pensi di lei?- domandai guardando le scarpe e poi lui -è una tipa apposto- inizia guardando
altrove -simpatica,l'unica che mi rivolge la parola e..- si ferma lo guardo -e?- sussurrai.
Abbassa lo sguardo incrociando il mio -ed è anche carina.- disse distolsi lo sguardo,le guancie presero
il colore del rosso.
-Vai a casa?- chiese -si- dissi guardando l'ora sul telefono -ti accompagno.- esclama afferrando la mia mano.

-Posso farti una domanda?- chiesi fermandomi nel traggitto,annuisce -p-perchè ti confidi con me?- chiesi
mantenendo la borsa,sospira -non lo so.- inizia - guardando la strada -sarà perchè mi fido di te.- disse.
Mi aveva spiazzata -ti fidi di me?- chiesi sorpresa -si,quando..- deglutisce -quando parlo con te,io sento
che posso fidarmi,mi sento bene con te.- concluse lo guardai incredula.
-Davvero?- chiesi con un filo di voce -si- disse  
-Carina la casa- disse guardando la piccola villa -bella vero?- chiesi sorridendo,cammina fermandosi
davanti a me -dovrei entrare- dissi indicando la porta.
Sorrise -allora?- chiesi ma non rispose -ok- sussurrai allontanandomi avvicinandomi alla porta,
afferrai le chiavi dalla borsa e la aprì.
-Stavo pensando..- inizia Michael -cosa?- chiesi salendo lo scalino fermandomi sullo stirpite
della porta -se ti va oggi potremmo fare un giro al centro commerciale.- disse lo guardai
-oggi?- chiesi guarda un punto -si- esclama -allora passo a prenderti.- esclama.
Annuisco -vabene,oh vuoi qualcosa da bere?- chiesi indicando la stanza -un po' d'acqua- disse.


Da lontano c'era Felicia ferma,ad assistere alla scena e avanza il passo quando entro in casa.
Ma si ferma quando sente il telefono squillare,guarda la casa e poi la borsa ringhia e 
afferra il telefono per poi rispondere.
-Sono a casa- urlo lasciando la borsa sul pavimento,senza alcuna risposta 'sarà uscita' penso.
Il bracciale dalle mani cadde sul pavimento accanto alle scarpe -oh,ti è caduto..- disse abbassandosi,
lo prende e si rialza non del tutto all'altezza del mio viso e posa le sue labbra sulle mie.
Sbarrai gli occhi sorpresa,sentì le sue mani sui fianchi,ricambai il bacio chiusi gli occhi e misi le
braccia attorno al suo collo.
Si alzò del tutto,costringendomi al alzare le punte per la dfferenza di altezza.
Cinghia i fianchi con le braccia e scontro la schiena con il muro,il fiato si fa corto e le gambe tremano
sento le farfalle nello stomaco,con le mani gli accarezzo i capelli.
Il bacio si fa più lento,mentre i nostri nasi si sfiorano,quando sentiamo un rumore si stacca
e mi guarda con aria interrogativa.
Sento bussare alla porta più volte,e quando la apro noto la faccia seria di Felicia.
-Ehi Fel..- mi blocca entrando -che ci faceva lui qui?- chiese 'M-Michael' penso
-Lui chi?- chiesi mentendo,mi guarda -oh senti non è il momento di giocare,dimmi perchè eri
con quello lì.- sputa,giro il capo e noto la finestra del salotto aperta.
Mi mordo il labbro inferiore volto guardo Felicia e -allora?- chiese mettendo le braccia consente.
-i-io..- balbettai sospirai e presi coraggio -è un mio amico.- dissi -non è come pensi davvero.- la rassicurai.
-E' diverso..- sussurrai mi morsi il labbro -ti rendi conto che ti stai cacciando in un guaio più grande di te?- chiese
furiosa,mette la mano nei capelli -non finirà così sappilo.- disse prima di uscire -ma..- non mi diede il tempo 
di ribattere che chiude la porta.

Sentì la porta aprirsi -mamma sta arrivando- urla Fred dal piano di sotto,lo ignorai non avevo voglia
di parlare con lui.
Toccavo le labbra con la mano,e ripensavo a prima 'non mi ha nemmeno chiamato' pensai.
Sbuffai -stasera arriva papà.- disse Fred entrando in camera,lo guardai -davvero?- chiesi annuisce.
-Dopo pranzo usciamo per fare un po' di spese.- urla mamma dal piano di sotto.
Fred scrolla le spalle -tutto bene?- chiese guardai le scarpe -si- dissi -sicura?- chiese chiudendo 
la porta alle spalle,per poi avvicinarsi al letto -perchè hai una faccia.- esclama.
Incrociai il suo sguardo -sto bene,sul serio.- dissi guardando il bracciale,si siede e sospira 
-si certo- disse ironico lo guardai -ma che vuoi?- dissi sbuffai alzai gli occhi al cielo.
Afferra il mio viso -confessa.- esclama mi allotanai dalla presa -mai.- sputai alzandomi
uscì dalla stanza raggiugendo la cucina.

Entrammo nel centro commerciale -cosa dovremmo comprare?- chiesi mamma si sistema la giacca
-del cibo per la cena,e cose utili per la casa.- esclama -ok- sussurrai camminando.
Quando sento il telefono squillare,attirando l'attenzione di Fred -chi è?- chiese curioso 
spostai la mano -Anne sicuramente.- dissi allontanandomi da lui.
Guardai lo schermo e lessi il messaggio 
'dove sei?'
Misi la mano sulla fronte'L'uscita con Michael' pensai chiusi gli occhi,mi insultai mentalemente 
per essermi dimenticata di avvisarlo. 
'sono già al centro commerciale.' 
scrissi,inviai il messaggio e seguii loro due.
Quando vidi mamma ferma davanti ad uno scaffale nel scegliere cosa cucinare -che voleva?- chiese Fred.
Lo guardai -ehm..una cosa su Sam sai..- improvvisai -oh- sussurra,vidi mamma voltarsi -preso,ora andiamo
dall'altro reparto.- esclama portando il carrello.
La seguii e da lontano vidi Michael,mi fermai guardai mamma e Fred,e intorno notai il frigo dei surgelati,
-vado a prendere il gelato.- esclamai prima di allontanarmi sentendo un -ok- da parte loro.
Mi avvicinai al frigo si guarda intorno cercandomi -Michael- dissi ma non mi sentii -Michael- quasi urlai
agitando la mano,e finalmente incrocio il suo sguardo -ehi- disse avvicinandosi.
-Scusami avrei dovuto avvisarti,sono con mia mamma e mio fratello per la cena di stasera e..- dissi
tutto d'un fiato,deglutii -dovrei prendere anche il gelato- dissi mettendo la mano sulla fronte guardando
il frigo -calma- disse poggiando la mano sulla spalla,annuii -stai bene?- chiese -si- dissi.
Mi allontano sentendomi a disagio sotto il suo sguardo -non sanno che dovevamo vederci vero?- chiese
lo guardai,passai la lingua sulle labbra -no.- dissi alza il capo -e perchè?- chiese.
Sospirai -gli è lo dirò con calma,davvero.- lo rassicurai 'dopo la cena magari' pensai.
-Anche loro mi credono un assassino giusto?- chiese guardandomi,deglutii -ne abbiamo parlato..- iniziai
-prima che ti conoscessi ovvio- precisai incrociai il suo sguardo -non preoccuparti eh.- dissi.
-Sarah- sento urlare volto il capo e vedo Fred -lui è tuo fratello? mi sembra di averlo già visto..- disse
-a-alla partita.- balbettai mi guarda -oh.- sussurra.
-Arrivo.- urlai a Fred che fa segno di vederci più avanti,annuisco e penso quale gelato prendere.
E con la coda dell'occhio noto che è accanto a me -senti..- inizia mettendo le mani in tasca,
afferrai le due scatole di gelato -vaniglia e cioccolato,oppure lamponi e panna?- chiesi mostrandoglieli.
-Scusami per oggi.- esclama lo guardai 'oh..scusami' pensai,posai una delle due scatole -non ti preoccupare..- iniziai
-ho fatto una cazzata,davvero scusami.- disse scrollai le spalle -non è successo niente,sul serio.- lo rassicurai.
Mi guarda per qualche secondo e po si schiarisce la voce -bene,meglio che vada allora.- disse prima di andarsene. 
'Che fosse deluso?' pensai scossi la testa,sbuffai guardandolo andare via.
-Scelto il gelato?- chiese Fred mi voltai -si- guardai la scatola -lamponi e panna.- sussurrai allontanandomi.
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Hi people,che dire ci sarà questa coppia o no? idk 
spero vi piaccia aw 

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Capitolo 7
*** la fine. ***




7 Capitolo-

                                                                                Do you remember what he sayin’?
                                                                          I do, he told you, he never ever heard you
                                                                                      Oh, here we go again
                                                                 Another break-up, make-up, when you’re gonna wake up



E mentre sceglievano cosa comprare mi fermai,voltai le spalle e vidi l'uscita strinsi i pugni
-arrivo subito- urlai prima di correre verso le porte.
Passai tra le persone e una volta uscita mi guardai intorno,e da lontano notai Michael.
Corsi da lui -Michael- dissi afferrando il braccio incrociai il suo sguardo -non andartene.- implorai.
Corruga le sopracciglia -che ci fai qui?- chiese cercai di prendere il fiato -sei venuto fin qui per stare
un po' insieme,l'hai detto tu no?- chiesi guardandolo sospira -e loro?- chiese riferendosi a Fred
e mia mamma -oh,li chiamo..- iniziai -dai.- sussurrai.
-Senti meglio che non ci vediamo.- disse 'cos..' -perchè?- chiesi confusa non rispose.
Deglutii -è per prima vero?- chiesi mi guarda confuso -sei stato tu a dire che è una cazzata,
perchè ce l'hai con me? eh?- chiesi stufa.
Misi la mano tra i capelli -non è successo niente giusto?- chiese incazzato risi amara
-è per questo allora..- dissi passando la lingua sulle labbra.
 Lascia la presa -devo andare- disse prima di girare i tacchi,ma mi fermai davanti a lui -no.- esclamai.
Sospira stufo -devi andare? non possiamo chiarire?- chiesi cercando il suo sguardo.
Alzai le braccia in aria -si è offeso- urlai afferra le mani -smettila- disse irritato,lo guardai
-allora parliamo- dissi mettendo le braccia consente.
Mi ingora andandosene -sai che ti dico? vaffanculo- urlai strinsi i pugni,fa un cenno con la mano.
Corsi da lui -Michael- urlai volta le spalle -che vuoi ancora?- chiese lo guardai -una cosa..- dissi
avvicinandomi al suo viso e gli diedi uno schiaffo,girai i tacchi e tornai nel centro commerciale.
Entrai e raggiunsi Fred e mamma -dov'eri?- chiese -a parlare con un amico..- dissi seguendoli.
Fred scrolla le spalle -vai a capirla..- sussurra lo guardai -ti ho sentito idiota.- sputai.  

I’m gon’ be the one to call him out
Look how many times he let you down
When’s gonna learn to be your roommate
I’ll be the one to say you’re beautiful
On my world, he never said it all
I’m just sayin’ you need to go




Tornammo a casa,entrai in camera e mi misi a studiare aprì il libro e fissai le lettere.
Misi le mani sulla fronte,afferrai il telefono e misi i messaggi
'Ho conosciuto una ragazza,
e pensa un po' ogni volta che parliamo
finiamo con litigare.
Non è strano?'
Lo lasciai sui libri 'è colpa tua idiota' pensai,pensai a Felicia,alle sue parole 'altro che guaio,questo è un casino.'
pensai misi le testa sulle braccia.
Vidi vibrare il telefono era Anne,risposi 
-ciao Saraaaah- urla 
-ehi tesoro,come va?- chiesi 'almeno lei era felice' pensai
-benissimo pensa,stasera esco di nuovo con Saaaamm- urla entusiasta
-davvero? racconta.- dissi sorridendo
-aspetta tu come stai?- chiese poi
sospirai -bene- dissi cercando di sembrare più credibile possibile.
-Ottimo,pensa me la chiesto stamattina,non ci credo ancora.- disse
-è una cosa seria allora.- risi 
-lo spero- disse 
-Ehi ti lascio perchè ho da studiare,e buona fortuna per stasera- dissi
non avevo voglia di prolungare la conversazione.
-Aw ok,e grazie ciao- disse 
-ciao- e attacca.
Sospirai 

                                                                                         Forget that boy, forget that boy
                                                                           We know that that boy ain’t good enough for you
                                                                                You’re holding back tears in your eyes
                                                                   That boy wanna fight but I never see him fighting for you
                                                                                    He’ll never realize what he’s got
                                                                             Until it’s gone and he’ll lose you forever
                                                                                 Girl you’ll be alright, forget that boy


La sera aiutai mamma nel preparare la cena,mentre papà e Fred parlavano nel salotto
con Felicia,che stranamente non disse niente riguardo Michael,'ottima scelta non avevo
ne la voglia e ne la forza di aprire quel discorso'.
-Tutti a tavola- urla mamma e ci riuniamo tutti attorno al tavolo,parlando del viaggio.
Alla fine della cena Felicia prima di andarsene mi prende in disparte -Sarah,non ho detto niente perchè
non mi sembrava l'occasione adatta e..- la bloccai subito -non preoccuparti perchè è un 
caso chiuso.- dissi mi guarda sorpresa -un amicizia durata pochissimo,quindi risparmiati
la predica.- conclusi -ciao- esclamai prima di tornare in camera.
Mi guarda salire le scale prerplessa,sospira e va a salutare gli altri.
Prendo le cuffie e alzo il volume dell'telefono chiusi gli occhi e pensai al bacio,e tutte le volte che sembrava,
dolce,simpatico e invece si rivelava un idiota che l'unica cosa che sappia fare e litigare.
Sbuffai misi la schiena al muro -sei uno stronzo- sussurrai.

Girl don’t you know you set it on
I’ll make you stop that, fight back
He won’t get away with that
Look who’s ringing up your phone
You wanna call back, leave that
Ain’t nobody got time for that
It’s funny how the timesheets turn
When he’s the one who’s left you home
You’ll find your own new man and go


Vidi entrare Fred con due bicchieri di gelato -andiamo fuori- disse avvicinandosi al balcone.
Lo guardai uscire,sospirai e lo seguì -come mai qui?- chiesi sedendomi -così- disse
porgendomi uno dei due bicchieri, -è comunque volevo farti un po' di compagnia.- disse.
Incrociai il suo sguardo -a cosa devo l'onore?- chiesi prima di mangiarne un po'.
Scrolla le spalle -mi andava di farlo.- ammette non risposi continuai a mangiai il gelato.
-Ok basta prenderci in giro,chi è?- chiese lo guardai -scusa?- chiesi alza il sopracciglio
-non sai mentire.- disse sospirai -non ha più importanza.- sussurrai guardando il bicchiere
e poi il panorama.
-Ti ha fatta soffrire?- chiese -no,litighiamo di continuo..ma non è questo il punto.- dissi mangiando il gelato.
Mi guarda -ma tieni a lui?- domanda sospirai -forse- dissi,lo guardai -è così evidente?- chiesi annuisce,
sbuffai si avvicina abbracciandomi -andrà tutto bene- ammette lo guardai -magari..- sussurrai.
Staccati prende il bicchiere -è lo stesso di oggi vero?- chiesi annuii -si ma..- iniziai
-non lo saprà nessuno.- dissi sorrisi -ti voglio bene- dissi sospira -lo so,lo so.- disse
modestio,gli diedi una spinta -idiota- dissi rise.

                                                                                      See what you’re worth girl
                                                                                         Look what you’ve got
                                                                                He knows you’re out of his leak
                                                                                        If he likes it or not

I know what you’re worth girl
You know what you’ve got
He’ll know you’re out of his leak
If he likes it or not

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Sera gente,questa volta c'è una canzone delle little mix,
ma presto in qualche capitolo ne trovere una sempre di questo gruppo.
So spero vi piaccia <3

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Capitolo 8
*** insieme ***




8 Capitolo-

Aprì le palpebre e realizzai di essere sveglia,guardai l'ora mancavano quindici minuti
alla sveglia che suonasse,mi alzai e andai a prepararmi per la scuola.
Uscì prima da casa per pensare e per starmene un po' da sola.
Mi incamminai verso il muretto del lago,poggiandomi accanto e aspirando l'aria fresca.
Guardai il cielo limpido,ricordai quella volta quando mi scusai con Michael per il modo
da stronza in qui mi ero comportata.
Non capivo perchè rovinava sempre tutto litigando,non poteva esserci un buon rapporto
se continuavamo così,di rincorrerci,di credere ad ogni parola che uno dei due dice.
Pensavo ad essere l'unica a scappare in queste situazioni e invece..
Vidi dei bambini avvicinarsi al muretto per guardare il lago,mi spostai e da lontano
notai Michael seduto sul prato,con le mani incrociate sulle ginocchia.
Deglutii afferrai la borsa e mi incamminai per andare a scuola.
Parlare,anzi litigare con lui era l'ultima cosa che volevo in quel momento.
Volta il capo per poi alzarsi in piedi quando mi vide allontanarmi da lì.
Corse per raggiungermi,misi il ciuffo dietro l'orecchio e con la coda dell'occhio
vidi Michael accanto,lo ignorai e continuai a camminare.
-Sarah,Sarah ti prego fermati.- disse strinsi i pugni ero quasi arrivata
vicino i cancelli.

Afferra il braccio -smettila di fare l'orgogliosa.- ammette lo guardai -io sarei l'orgogliosa?- chiesi
risi amara -stai scherzando? scusami ma non sono io a scappare in un centro commerciale.- dissi.
Mette le mani nei capelli -ho sbagliato,ma nemmeno su di te si può dire lo stesso.- sputa
alzai il sopracciglio -ma se sei dolce e simpatico,e un attimo dopo scontroso e litigiamo- dissi
-mi stai dando la colpa di questo?- chiese avvicinandosi,annuii -si,che ti piaccia o no.- ammisi 
puntandogli il dito sul petto.
-E comunque dovrei entrare.- dissi voltandomi -non c'è ancora nessuno,inventati una scusa migliore.- sputa.
Lo guardai -sei così..così- mi fermai 'va al diavolo' pensai mettendo le braccia consente,
spettando l'ora per entrare.
Si avvicina e afferra le mie mani -possiamo far pace?- chiese guardandomi negli occhi,
lasciai la presa -scordatelo- sputai -non si può risolvere tutto così.- dissi.
Mi guarda -come vuoi..- inizia allotanandosi -io ci ho provato.- disse,lo ignorai guardando altro.
Sospirai nervosa,chiusi gli occhi per qualche secondo,voltai il capo e lo vidi
allontanarsi quasi stesse rallentando,quando incrocio il suo sguardo,sbuffai e corsi da lui.
Rise quando arrivai da lui -ti odio sappilo.- dissi stufa -ma intanto sei qui.- disse ridacchiando.
-Ok,ma la prossima volta che mi pianti in asso io..- inizia ma afferra il braccio 
-tu cosa?- chiese avvicinando il capo al mio,ma mi scansai -le prendi.- dissi allontanandomi.
Rise seguendomi -hai fatto colazione?- chiese ci pensai -no.- sussurrai -allora andiamo.- disse
avviandosi verso il bar più vicino.
-E chi ti dice che io voglia venire con te?- chiesi fermandomi,sbuffa afferra il braccio 
costringendomi ad andare con lui.

Dopo aver fatto colazione,ci incaminammo parlando del più e del meno.
Quando afferra dalla tasca lo scatolo delle sigarette -fumi?- chiesi annuisce,
la afferra una e la porta alle labbra per poi accenderla con l'accendino.
-Non sai quanto mi mancava farlo.- disse lasciando che il fumo uscisse dalla sua bocca.
Lo osservai -tu invece,fumi?- chiese guardandomi -no- dissi,scrolla le spalle 
-che vuoi? a te piace,io invece lo odio.- sputai afferra la sigaretta per poi avvicinarsi
-sembra che tu ti stia scaldando signorina.- disse alzai il sopracciglio,rise 
alzai gli occhi al cielo -ma sta zitto- dissi dandogli una spinta.
Rise,e mentre camminiamo afferra la mia mano abbasso lo sguardo guardando
la sua mano tra la mia e noto l'orologio.
Lascio la presa e afferra il polso guardando l'ora -ma è tardissimo.- dissi
guardandolo.
-Dai andiamo- disse avviandoci a gran passi verso la scuola.
Ma fortunatamente i cancelli erano ancora aperti,mi avviai -non dimentichi qualcosa?- chiese
mi voltai -ok veloce- dissi correndo verso di lui,gli diedi un bacio sulla guancia e fa lo stesso.
-Solo questo?- chiese -zitto mica non ci vediamo più- dissi allotanandomi.
Rise -mi hai perdonata allora- urla voltai il capo e lo salutai,ricambia sorridendo. 

Quel giorno non c'era nemmeno Anne,magari avrà l'influenza oppure sarà uscita con Sam.
Dopo aver affrontato una verifica di algebra,rischiando di prendere una F per il ritardo.
Il cielo pensò di prendersela con me con la pioaggia,uscita coprì il capo con la giacca,
e meno male che prevedevano sole per tutto il giorno,
andai a rifuggiarmi sotto un balcone,mi lamentai perchè non avevo un ombrello 
e non sapevo in quale modo tornare a casa.
Se non inzupparmi sotto la pioggia,e rischiare di ammalarmi,afferrai il telefono,sospirai 
'Non ho un ombrello.
Potrebbe raggiungermi?' 
ed inviai il messaggio
Dopo qualche minuto cercando di coprirmi il più possibile con la giacca nera
di pelle,vidi arrivare Michael feci cenno con la mano.
Incrocia il mio sguardo avvicinandosi -un aiuto?- chiese sorridendo,mi misi a braccetto
e ci incamminammo verso casa.
-Molte volte nei film,in queste situazioni le coppie se ne fregano della pioggia,e colgono l'occasione
per baciarsi.- inizia lo guardai -dove vuoi arrivare?- chiesi incrocia il mio sguardo e poi guarda 
la strada,scrolla le spalle -niente,mi andava di dirlo.- mente risi, -ma molte volte..- lo guardai
-ciò che succede nei film,non succede nella realtà- dissi.
Si ferma -stai dicendo che vorresti baciarmi,ma non puoi?- chiese fermandosi,lo guardai -cos..no- dissi
facendo una smorfia.
Continuammo a camminare, -e allora?- chiese deglutii -siamo nella realtà,niente è come nei film.- dissi.
-Non sono del tutto daccorto.- esclama sospirai -fa come vuoi.- dissi rise -ma che risposta è?- chiese
scrollai le spalle -non lo so.- sussurrai mi diede una spinta -ehi- mi lamentai,rise di gusto.
-Non dimenticherò mai lo schiaffo di ieri- ammise lo guardai -te lo sei meritato.- dissi.
-Come scusa?- chiese lo guardai -senti non ho voglia di litigare di nuovo- dissi scandendo le ultime
due parole,sospira -come vuoi.- disse arreso.
-E' divertente no..- inizia -cosa è divertente?- chiesi -siamo qui,noi due,sotto lo stesso ombrello..-
lo fermai -vero- risi 
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tadaaan una nuova copertina aw
spero vi piaccia <3

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Capitolo 9
*** verità ***


9 Capitolo-


Daddy doesn't think that you'll be good enough for me
Mama says be careful 'cause he'll break your heart in three
They don't walk in my shoes
They ain't being kissed by you


Erano passati tre giorni dall'ultima volta che l'ho visto,fissavo lo schermo del telefono
nella speranza di qualche messaggio o una chiamata..
Sospirai 
'dove sei?' 
ed inviai il messaggio.
Ma non ebbi nessuna risposta,lasciai il telefono sulla scrivania ed aspettai per tutto il pomeriggio.
Scesi in cucina per mangiare qualcosa,e vidi mamma rientrare in casa.
-Come stai?- chiese mia mamma,la guardai confusa -bene- dissi -senti ho parlato con Felicia.- disse
diventando seria.
Ebbi un colpo al cuore -di cosa avete parlato?- chiesi deglutii,mise le buste della spesa sul tavolo.
Sospira -da quanto va avanti questa storia?- chiese,la guardai aspettava una risposta.
Strinsi i pugni,mi passai la lingua sulle labbra -è-è solo un amico,lo giuro io..- mi blocca
-un amico? capisci che non può esserci un amicizia con quel ragazzo?- chiese la guardai.
-Perchè? non è come tutti pensano,credimi.- la implorai speravo che mi credesse.
-Lo conosci così bene? eh? sentiamo.- disse annuii -so che è un bravo ragazzo,e che non gioca con me.- dissi.
Sospira -immagino che ti faccia girare la testa..- cercai di obbiettare la continua -ma devi renderti contro
che non è una buona cosa che vi frequentate.- disse.
-Perchè? credi che non capisca la differenza tra un buon amico e no? fidati di me.- dissi alza gli occhi al cielo.
Mi avvicinai -ti prego mamma credimi.- dissi con le lacrime agli occhi,tenta di sfuggire al mio sguardo.
Ma vici entrare papà con più o meno la sua stessa faccia, -hai origliato?- chiesi annuisce prim si sedersi.
-Mi credi?- chiesi tirai su il naso,scrolla le spalle -è un amico?- chiese annuii -ti piace?- chiese
ad un tratto mamma avvicinandosi,la guardai -n-no- balbettai.
Alza le mani -ci sta anche insieme.- esclama -è solo un amico ok?- chiesi -e mi dispiace per voi che non
mi crediate.- dissi prima di salire in camera e chiudere la porta con forza.
Vidi Fred entrare in camera -ma che combini?- chiese sedendosi,lo guardai -non voglio anche la tua predica.- dissi
guardando il soffitto -l'ultima volta che abbiamo parlato di lui,era tutto finito o mi stavi solo prendendo in giro?- chiese.
Mi alzai sedendomi anch'io -no,era davvero finita.- esclamai -ma?- chiese scrollai le spalle.
Sospirai -non lo so..- sussurrai -non lo vedo da tre giorni..- dissi mordendomi il labbro.
Afferra la mia mano -non amo dirlo ma..sei nei guai sorellina.- disse dandomi un bacio sulla fronte,
lo vidi uscire dalla camera.
Passai la notte sveglia,non ebbi nessun messaggio,niente di niente,passammo la cena in silenzio.
Finita rientrai in camera,e ascoltai la musica dalle cuffie,'dov'è finito?' continuavo a domandarmi.

My sister says she doesn't like the way you wear your hair
But I know that she's jealous so why would I even care?
I have to lie about
How good you make me feel


Il giorno dopo uscì senza dire niente,e camminai fregandomene di tutti e di tutto.
Quando mi scontrai con un ragazzo -ma sta attenta.- sputa nervoso,lo ignorai continuai a camminare.
Da quelle parti c'era una palestra,vidi uscire dei ragazzi e tra di loro c'era anche Michael.
Mi avvicinai -perchè non ti sei fatto più sentire?- chiesi incrocia il mio sguardo -Sarah- disse sorpreso.
-Dove sei stato?- chiesi indica la palestra,lo guardai,aveva un graffio sul labbro inferiore e un occhio nero 
-che hai fatto?- chiesi sfiorando con le dita la ferita. 
 -Faccio pugilato.- disse -oh- sussurrai -e per il telefono...- inizia grattandosi la nucca -bhe l'ho perso.- esclama 
scrolla le spalle -capita no?- chiese.
-Si- sussurrai,abbassai il capo ma alza il mento con le dita -ti sono mancato?- chiese alzando il sopracciglio 
-che cos..- mi allontanai,rise -e anche tanto.- disse mettendo il braccio attorno al mio collo.
-Ho parlato con i miei.- esclamai lo guardo,e noto che è serio,fa un gran respiro -e come l'hanno presa?- chiese.
Strofinai l'occhio -n-non bene- sussurrai,sospira afferra le mie mani -mi dispiace- ammette.
-Mia zia è stata a dirglielo..- dissi,mi guarda confuso -ci..ci ha visti quel giorno quando..- mi fermai sorrise
-quando ci siamo baciati.- disse alzando gli occhi al cielo -quando mi hai baciata- precisai.
Alza le mani  -lascia stare..- dissi mordendomi il labbro inferiore,mettendo le braccia consente.
Mi tira a sè abbracciandomi,poco dopo mi allontanai in modo da guardarlo negli occhi -pensa che..- iniziai
-cosa?- chiese -m-mia madre è convinta che..stiamo insieme- dissi scossi la testa.
-Oh..- sussurra stupito -e tu cosa hai detto?- chiese guardandomi -non stiamo insieme,cosa dovrei dirle?- chiesi 
allontanandomi.

So oh oh
Tell me, tell me you won't break my heart
You won't tear my world apart
That you'll be there when I need
'Cause I wanna tell them


Scrolla le spalle -non è male l'idea..- disse mettendo a mano sul mento,corrugai le sopracciglia
mi voltai -come?- chiesi,si avvicina -dai pensa..- inizia -potremmo essere una bella coppia.- disse mettendo le mani
in tasca. 
Risi -certo,come no.- esclamai scossi la testa sbuffa,guardai l'ora sul telefono alza gli occhi al cielo.
Quando noto che si tocca l'occhio più volte, -cos'hai?- chiesi sbatte più volte le palpebre -mi fa male.- disse.
Si lamenta,mi avvicinai e afferrai la sua mano -non toccare..- dissi -dovresti metterci del ghiaccio.- esclamai.
-Indovina,già fatto.- disse mettendo le braccia consente -guarda meglio forse c'è qualcosa..- disse
mi avvicinai guardando meglio ma era tutta una scusa,visto che posa le sue labbra sulle mie.
Mettendo un braccio sul mio fianco tirandomi a sè,ma mi staccai -ma che fai?- urlai allontandomi.
Rise di gusto,gli diedi una spinta -ti odio sei così..- ringhiai camminando per tornare a casa.
Ma mi segue e afferra il braccio costringendomi a fermare -dove vai?- chiese -lasciami- protestai,
mi lamentai 'che testardo oh' pensai -guardati,sei tutta rossa- disse -non è vero- urlai.
Misi la mano sulla guancia,ridacchia -sei molto più carina- disse avvicinandosi.
Spostai il viso guardando la strada,ma le guance andarono a fuoco quando mi diede un bacio
all'angolo della bocca.
-Ammettilo che stai impazzendo- sussurra lo guardai -come scusa?- chiesi le mani tremavano.
Risi -questo è troppo- dissi puntandogli il dito contro,afferra la mano -troppo cosa?- chiese
avvicinandosi,dandomi un bacio veloce a stampo prima di scappare -Michael Brown- urlai
seguendolo.
Rise tirando la testa all'indietro,si ferma ridendo ancora di più,mi avvicinai -vedi che sei un cretino.- dissi
mettendo le braccia consente -come no.- esclama afferrando con le mani la faccia e baciarmi.

They just don't know you
They just don't know you
They just don't know you
They don't know you like I do
They just don't know you (They don't know)
They just don't know you (They don't know)
They just don't know you, like I do

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Ecco la canzone di qui vi parlavo,il capitolo è aw
spero vi piaccia sul serio,e scusate per eventuali errori.

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Capitolo 10
*** menzogna ***




Dopo quel bacio non parlammo per tutto il tempo,ma decise di invitarmi a casa sua.
-Che fai?- chiesi entrando in cucina -preparo del caffè- disse -ne vuoi un pò?- chiese -certo- risposi
sedendomi sul mobile -fa come se fossi a casa tua- disse ironico,gli diedi un calcio rise di gusto.
-tieni- disse porgendomi un bicchierino,quando bussano alla porta -vado io- dissi mi avvicinai alla porta
per poi aprirla,vidi un signore e accanto un ragazzo -ciao,c'è Michael?- chiese l'uomo alzai il sopracciglio
-sono suo cugino.- rispose il ragazzo -lui nostro zio- disse sorridendo -oh- sussurrai
-Michael ti cercano- dissi -prego,entrate- dissi spalancando la porta lasciandoli entrare.
Michael si affaccia dalla cucina,e alla vista dei due uomini cambia espressione -cuginooo- esclama il ragazzo
avvicinandosi -e-ehi- balbetta Michael esce dalla cucina -Sarah mi aspetti in cucina?arrivo subito.- disse
indicando la stanza,mi chiedevo perchè volesse che me ne andassi -ok- sussurrai facendo come aveva detto.
Mi avvicinai al tavolo e mi sedetti bevendo il caffè 

intanto fuori:

Michael si assicura che sia entrata,e guarda i due presenti -che diavolo ci fai qui?- chiese 
-Michael sono sempre il tuo avvocato,colui che ti salva dai guai- disse corruga le sopracciglia -guai?- chiese Michael
annuisce il ragazzo,poggia la mano sulla sua spalla -è riuscito ad incastrarti,di nuovo- disse.
Sgrana gli occhi -che cos..- fa una pausa -perchè? è uno scherzo vero?- chiese l'avvocato scosse la testa
Michael diede un pugno nel muro -dovranno tenerti per qualche giorno e..- -come? no,no non potete- inizia
allontanandosi camminando avanti e indietro nel corridoio -perchè?- disse l'avvocato fa un gran repiro
-sei accusato di maltrattamento.- conclude poi.
Michael alza lo sguardo -che cosa?- urla -zitto- sputa l'avvocato -ma se non l'ho mai toccata- disse
indicando la cucina -lo sappiamo ma..- inizia -quel bastardo mi sta rovinando la vita.- disse mettendo le mani
sul viso -non voglio entrare in quella prigione.- disse con le lacrime agli occhi -non capiterà di nuovo,te lo prometto.- disse sincero l'avvocato.
-Segui questo uomo in commissariato- inizia l'avvocato avvicinando Michael all'uomo -ma lei..- inizia voltando le spalle
-ci penso io- lo rassicura l'avvocato.
 
Aspetta che Michael sia andato via,e va verso la cucina,mi alzai di scatto -Michael?- chiesi confusa
-senti..- inizia -non sono suo cugino- disse corrugai le sopracciglia -Michael sta andando in commissariato.-
disse -cosa?- chiesi quasi urlando -è accusato per maltrattamento,ma riusciremo a non farlo finire 
in prigione- disse indietreggiai -non può essere- sussurrai incredula.
Mi sedetti,chiusi gli occhi mentre una lacrima riga il viso -dovresti venire e testimoniare- disse
guardai il ragazzo -chi è stato?- chiesi in lacrime ormai -lo stesso ragazzo di tre anni fa...- disse 
ebbi un colpo al cuore -verrai?- chiese annuii -si- sussurrai -andiamo- disse mi alzai superai il corridoio 
apre la porta ed usciamo,mi fa entrare nella sua auto e ci diriggiamo verso il commissariato.
Arrivati saliamo le scale,ed entriamo c'erano carabinieri qualche persona ed ebbi una fitta al cuore quando 
vidi da lontano la faccia stanca,e sconvolta di Michael.
-Michael- sussurrai l'avvocato mi indica dove è che dovevo andare,cammino a passo veloce verso di lui
apro la porta e quando entro si allontana dalla sedia e corre ad abbracciarmi.
-Andrà tutto bene- sussurrai cercando di rassicurarlo mentre piangeva distrutto -sono stanco- sussurra tra i singhiozzi.
Mi distruggeva sentirlo così,mi sentivo impotente,incapace di aiutarlo,non sapevo che fare o dire.
-Sedetevi- esclama il maresciallo ci stacchiamo dall'abbraccio e facciamo come detto,afferro la sua mano 
e la stringo -Michael,ci è arrivata questa accusa,grave.- inizia l'uomo guardo Michael cercando di riprendersi
-sappiamo anche che quel ragazzo ha provato già una volta a metterti dietro le sbarre,sappiamo anche che 
ci è riuscito corrompendo alcuni polizziotti,e sopratutto corrompendo il giudice.- disse.
-Ma se la ragazza qui dirà la verità davanti al giudice,non sconterai niente,e sarai libero.- inizia
-è quel ragazzo dovrà passare qualche anno in cella.- concluse sentì la sua mano stringere la mia,
come se avesse paura che da un momento all'altro potrei lasciarlo.
-Vi è chiaro?- chiese annuimmo -bene.- disse alzandosi.

Dopo qualche giorno:

Sospirai nervosa,vidi Michael seduto accanto al giudice,nell'altra scrivania c'era seduto Philip mentre sorrideva
divertito sotto i baffi 'stronzo' pensai.
Iniziato il processo alcuni testimoniarono,altri evidentemente corrotti affermavano cose al quanto assurde.
Michael teneva i pugni chiusi,temevo che potese scoppiare -ora se la signorina Sarah Queen,può
avvicinarsi e parlare- disse il giudice che attira la mia attenzione,mi alzai avvicinandomi. 
L'avvocato di Michael iniziò a fare qualche domanda -Sarah da quanto conosci Michael?- chiese
-da tre mesi- dissi sospirai,incrociai il suo sguardo -bene,è i suoi comportamenti nei tuoi confronti come sono?- chiese
-normali,siamo molto amici...- feci un gran respiro -non mi ha mai toccata con un dito,non l'ho farà mai.- ammisi
abbassando lo sguardo -quindi ammette che le accuse sono false?- chiese -si,assolutamente.- esclamai seria.
-Vostro onore- esclama a gran voce l'avvocato di philip -e se Michael avesse costretto la ragazza a mentire?- chiese
corrugai le sopracciglia -che cosa?- sussurra Michael -vostro onore ho altre domande da fare- disse l'avvocato di Michael.
-Ragazza c'è qualcuno che potrebbe testmoniare le tue parole?- chiese guardai Michael,e rivolgendomi
al giudice -si.- dissi pensai a Felicia.
-Chi?- chiese -Felicia- iniziai -mia zia- conclusi vidi Michael sorridere sapevamo entrambi che grazie 
a lei,era salvo.

L'avvocato prese il telefono,chiamandola mettendo il vivavoce -pronto?- si sente dall'altra parte 
-ehm,pronto sono Marcus l'avvocato di Michael- inizia -che è successo?- chiese Felicia preoccupata
-dovrebbe rispondere a qualche domanda- disse -s-si- balbetta.
L'avvocato guarda il giudice che annuisce -cosa sa dirmi di Michael e sua nipote?- chiese
-oh,bhe conosco Michael da un pò,è un bravo ragazzo,sono migliori amici non nulla da ridire.- disse
-come sono i loro comportamenti? ha mai visto sua nipote strana?- chiese poi 
-oh no,no- inizia -più che nipote,e come se fosse mia sorella,ci confidiamo sempre.- disse
-l'unica cosa che forse mi nasconde,anche se già lo so- inizia l'avvocato di Philip,e lui si guardano 
Michael strinse i pugni -dica,prego.- invita a continuare l'avvocato di Michael.
Felicia rise -ma niente di preoccupante,credo che i due siano più che amici- disse.
Abbassai lo sguardo,sentì il calore sulle guance,siamo amici,molto amici non parliamo mai di questo,
io non ne ho mai parlato avevo paura di rovinare la nostra amicizia,e di cosa provava lui bhe..non lo sapevo,
speravo che Michael non si accorse del mio disagio in quel momento.
-Quindi non ha niente da dire?- chiese l'avvocato -niente,tutto normale.- disse Felicia -grazie per averci dedicato del tempo,
ora la lasciamo alle sue faccende.- disse poi -prego,ma tutto bene vero con Sarah?- chiese -tutto bene- disse
-bene la lascio- disse prima di chiudere la chiamata.
-Bene credo che non ci siano più domande- disse rivolto al giudice -c'è qualcuno che può testimoniare le 
tue parole Philip?- chiese il giudice guardando il ragazzo -no,ma li ho visti- inizia alzai il sopracciglio
'come poteva essere così..' pensai strinsi i pugni -Philip qui c'è una persona,e dice di essere stato corrotto
da te.- disse e fece parlare l'uomo -e abbiamo la conferma che la ragazza,Lili Rose è viva,e vive in Italia con la sua famiglia.-
concluse a quelle parole si apre un sorriso sul volto di Michael.
Ero contenta insomma non aveva più motivo di sentirsi in colpa.
-E quindi è accusato di gravi accuse,e di corruzzione..- inizia -ma..- cerca di protestare Philip
-vostro onore non..- il giudice blocca l'avvocato -mi dispiace ma dovrà passare motlo tempo in cella.- conclude.
Prima di alzarsi e andarsene,vidi Michael fare lo stesso e correre verso di me per poi abbracciarci.
-Ce l'abbiamo fatta- dissi mentre lacrime di gioia rigavano il viso -si,sii- disse contento 
ci allontaniamo dall'abbraccio in modo da poterci guardare negli occhi -è solo grazie a te.- ammette
sorrisi,afferra le mie mani -è quello che fanno gli amici no?- chiese mi guarda -si- disse sorridendo.
-Ora sai che Lili è viva- dissi -già- disse quasi incredulo -è tutto così..- lo fermai -surreale?- chiesi 
annuisce -si- disse prima di prendermi in braccio -mettimi giù- ordinai ridendo.

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Capitolo 11
*** Ferite ancora aperte. ***




11 Capitolo-

Pochi giorni prima:
(mentre Michael era in prigione)

Alla notizia Felicia vista dal tg,afferra il telefono e parla con mia mamma.
Distrutta nel sapere che era di nuovo rinchiuso dietro le sbarre,andai a trovarlo.
Intanto Felicia riuscì a chiamare l'avvocato di Michael,e di contattare in qualche
modo Lili dall'Italia.
Quando finalmente dopo ricerche con l'aiuto dei suio parenti,che vivevano in
America riuscirono a rintracciarla.
Lili spiegò a Felicia chi era realmente Michael,e così sempre con il suo avvocato
pensarono di aiutarlo a farlo uscire e di..

Con l'ordine delle guardie,entrai e lo vidi seduto con la testa tra le mani.
Mi avvicinai con il loro consenso -Michael- esclamai attirando la sua attenzione.
-Mi dispiace- dissi tra le lacrime,afferra tra le mani le sbarre -no,non sentirti in colpa- disse 
-andrà tutto bene vedrai- cercando di sembrare più tranquillo possibile,ma con senza successo.
Visto che una lacrima riga la sua guancia,allungai la mano e la cancellai -mi dispiace- sussurrai.
Afferra la mano e la stringe -uscirò da qui,e ti prometto che non si metterà più tra di noi ok?- chiese
annuii -si- risposi tirando su il naso.
La guardia disse che era scaduto il tempo -dai vai,riposa eh?- disse -non voglio lasciarti..- sussurrai
-non preoccuparti per me vai.- disse,annuii e tornai a casa.

-Questa e per te- disse una guardia porgendo una lettera a Michael,la afferra per poi aprirla.
Sospira prima di leggere
'Caro Michael,se stai leggendo questa lettera sarò in partenza per l'Italia.
Lì studierò medicina,e spero di diventare medico e di avere uno studio tutto mio.
Sai penso a quante volte abbiamo sognato sotto il cielo azzurro abbracciati.
Ricordi? Gia' mi manchi al solo pensiero,ho dato ascolto ai miei.
Ricomincierò dall'inizio,ricominciare una nuova vita senza Philip,e sopratutto
senza te,senza la tua voce,il tuo sorriso oh se penso ad ogni volta che mi sorridi.
Non è colpa tua,no affatto,credo che questa distanza faccia bene a te,a noi.
Scusami per tutto,ho tentato di far cambiare idea a Philip,ma lo conosci..
Spero che trovaerai il tuo amore,il vero amore e se lo troverai ti prego
tienitelo stretto,non pensare a me.
E ora asciuga quelle lacrime,e promettimi che ti dimenticherai di questa storia.
Sopratutto ti prego,perdona Philp,non sa cosa fa.
Un abbraccio Lili.'
Piega in due la lettera,e asciuga con una mano le lacrime che rigavano il viso.

Tornando a casa pensai a quella volta fuori la palestra,quando mi baciò.
Ero confusa,mi sentivo strana,'bhe al dire il vero mi sentivo spesso così con lui.
E' questo l'effetto che mi fa?' pensai,misi dietro l'orecchio il ciuffo.
Quando disse 'potremmo essere una bella coppia' sorrisi pensando quella frase.
'Che ci fosse qualcosa tra di noi?' mi morsi il labbro,scossi la testa.
'Sicuro altrimenti perchè mi baciava?' passai davanti un gruppo di bambini.
'E se pensasse a Lili?' chiesi mi fermai,sospirai -ma che dico- dissi tra me e me.
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Ecco il penultimo capitolo.
Eh già,siamo alla fine..un po' mi dispiace dai.
Spero vi piaccia e scusate per gli errori c:

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Capitolo 12
*** Stay with me. ***




12 Capitolo- Fine -

Another day, another life
Passed by just like mine, it's no complicated
Another mind, another soul,
another body to grow old, it's no complicated
Do you ever wonder if the stars shine out for you?

Usciti dal tribunale Michael prese in prestito la macchina del suo avvocato.
-Hai la patente?- chiesi alza il sopracciglio -certo che ho la patente.- disse
entrando,entrai anch'io.
Nel traggitto accese la radio ed inizia a canticchiare 'autumn leaves'
Sorrisi -canta con me.- disse e riprese a cantare,risi nel guardarlo sforzarsi di cantare con Jessi,
-sono stonata,ti avverto- dissi mi diede una spinta -siamo in due allora- disse risi,e cantai anch'io.
Quando dalla tasca afferra un foglio -leggilo- disse porgendomelo,voltai il capo e lo afferrai.
Mi soffermai alla frase ''Spero che trovaerai il tuo amore,il vero amore e se lo troverai ti prego
tienitelo stretto,non pensare a me.''
Feci un lungo respiro piegando il foglio,guardai la strada -l'ho ricevuto in prigione.- disse.
-Deve averla scritta prima di partire,l'avrà nascosta Philip..- disse lo guardai -oh- sussurrai.
Deglutii -p-perchè me l'hai fatta leggere?- chiesi guarda me e poi la strada -ti ho parlato di lei..
e volevo che la leggessi,tutto qui.- disse 'sta mentendo?' pensai.
Sospirai e guardai la strada in silenzio.

Float down like autumn leaves
Hush now close your eyes before the sleep 
And you're miles away
And yesterday you were here with me

-Allora...- inizia guardando la strada girando la città -cos'è che pensa tua zia?- chiese 
lo guardia -avrà capito male.- dissi deglutii -tu dici?- chiese guardandomi -si- dissi indifferente cercando di
essere più rilassata possibile.
Ridacchia -quindi è tutto un malinteso.- chiese guardando me e poi la strada -..si- risposi 
guardando le scarpe,lo sento mugolare qualcosa ma resto in silenzio.
In realtà pensai cosa aveva spinto Felicia a mentire,prima spiffera tutto ai miei genitori e poi..
Scossi la testa 'l'avrà fatto per salvare Michael? avrà capito che ragazzo sia?' pensai.
'So che vuole,vogliono proteggermi...' pensaii prima di girare l'angolo 'ma è pur sempre la mia vita.'
-Vuoi fermarti?- chiesi una volta fuori casa mia,scrolla le spalle -ok- disse sorridendo.
Usciti dall'auto entrammo e notai in salotto pop corn sparsi attorno al divanno -Fred- esclamai secca.
Rise -vuoi qualcosa?- chiesi poi guardandolo -caffè?- chiese lo osservai -non succederà niente dai.- mi rassicura.

Another day another life 
Passes by just like mine 
It's not complicated 

Il più tardi:

Sapevo che non era il momento adatto dopo la storia del tribunale,ma doveva saperlo.
Sospirai guardando la borsa,chiusi gli occhi e li riaprì dopo pochi secondi,afferrai la carta -ieri..- mi bloccai
presi coraggio -m-mi è arrivata questa.- dissi mostrandogli il foglio.
Mi guarda e poi afferra il foglio lo legge con attenzione,continuavo a sfreggiarmi le mani nervosa 
di quale sarebbe stata la sua reazione.
Fa un gran respiro -quando avevi intenzione di dirmelo?- chiese lascia cadere il foglio sul prato
-scusami- l'unica cosa che riuscivo a dire,mi sentivo in colpa..
Lo guardo alzarsi in piedi -è successo tempo fa,non immaginavo che mi prendessero sul serio.- ammisi
abbassando lo sguardo -e comunque non so se andarci- dissi -magari rifiuto l'ammissione al college-
-e aspetto ancora..- mi blocca -cosa?- chiese avvicinandosi -sono cambiate molte cose da quella volta,
vedo se mi prendono ad un college più vicino e..- mi fermai -no,no- chiuse gli occhi.
Li riapre -con il 'cambiare tante cose' ti riferisci a me,a noi?- chiese deglutii -si- sussurrai abbassando il capo
si rialza e cammina verso la linghiera -devi andarci,e per noi..- si ferma poggiandoci le mani sopra 
-troveremo una soluzione.- concluse.
Mi alzai -quale soluzione? eh?- chiesi avvicinandomi -è distante da qui- dissi -non voglio perderti- sputa
lo guardai -nemmemo io- dissi poggiando la mia mano sulla sua,rilassa i muscoli e guarda le mani.
Afferra la mia mano e la porta alle labbra baciandola,sorrisi -troveremo una soluzione- disse prima di abbracciarci
-lo spero- dissi chiusi gli occhi aspirando il suo dolce profumo.

Another mind 
Another soul 
Another body to grow old 
It's not complicated 

Sorrisi,una volta pronto lo portai fuori al balcone della mia stanza.
-Il tuo rifugio?- chiese guardandosi attorno,sorrisi -una specie.- dissi sedendomi,gli feci segno
di sedersi accanto a me.
-La vista è meravigliosa.- ammise sedendosi -già. dissi guardando il panorama.
Mise il braccio dietro il collo,e poggiai il capo sul suo petto per poi darmi un bacio sulla fronte.
-Vedi..- inizia -cosa?- chiesi mentre con la mano carezza la guancia -questo è ciò che pensavo
lì.- disse -lì intendi..- mi ferma -si,in galera.- ammise.
Sospirai -stare con te,libero di amarti senza che qualcuno ci dividi.- disse alzai il capo e
lo guardai,sorrisi.
-Non ci dividerà nessuno,te lo prometto.- esclama lo guardai avvicina il capo e ci baciamo.

Do you ever wonder if the stars shine out for you? 
Float down 
Like autumn leaves 
Hush now 
Close your eyes before the sleep 
And your miles away 
And yesterday you were here with me 

Passarono dei giorni ed io e Michael continuavamo a frequentarci,Anne venne a conoscenza
di tutta la storia.
Incredula accettò la mia decisione sostenendomi,e così Michael con Sam,Fred e gli altri
giocava a football nel weekend.
I miei genitori si abiutarono alla sua presenza in casa,che un giorno entrarono in camera
sorridendo,spiegandomi che se Michael mi rendeva felice,loro lo accettavano.
Anche se mio padre continuava a raccomandare Michael,nel trattarmi bene altrimenti
gli e l'avrebbe fatta pagare..cara.
Ricordo che quando gli e lo disse,rispose -la tratterrò come se fosse la cosa più
preziosa dell'intero pianeta.- dopo che gli diede una pacca sulla spalla sorridendo.
Finalmente dopo tanto tempo ho accettato di frequentare quel collegge.
Tutti entusiasti prepararono una festa per la notizia,anche Michael decise di 
riprendere gli studi e di continuare con il pugliato. 
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E anche questa fiction giunge al termine.
Spero vi piaccia,e vabbe niente bye

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