Don't Go

di metamorfosj
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Capitolo 1


Ariel aveva il cuore a pezzi. Per ogni cosa che lo riguardava. Non riusciva più a sopportare la loro relazione. Sempre che così la si potesse chiamare. Lei, una semplice, dolce, timida ragazza di Holmes Chapel, lui, Harry Styles, famoso, bello e dannato cantante del nuovo fenomeno della musica pop: gli One Direction.

Non riusciva a non piangere quando leggeva i messaggi delle Directioner che la chiamavano troia, puttana e la offendevano in tutti i modi possibili. Non riusciva a non piangere quando vedeva Harry che la tradiva senza neanche rendersene conto con le bellocce truccatissime del mondo dello spettacolo. Non riusciva a non piangere quando alla sera si addormentava sola nel suo appartamento mentre era abituata al calore del corpo di Harry contro il suo e alle sue mani che la accarezzavano tutta, dolcemente, assaporando con il tatto ogni suo centimetro di pelle. Sei mesi esatti da quando lui era partito per il Take Me Home tour

Sei mesi senza un messaggio, una telefonata, una lettera. Però su internet lo vedeva felice, spensierato. Ora si trovava a Londra, precisamente in un corridoio del backstage della 02 Arena. L'aveva invitata proprio Harry e Ariel lo stava aspettando da tre quarti d'ora. Stanca di attendere perlustrò il corridoio, fino a quando udì delle voci maschili provenire da una sala con scritto 'dressing up'.
Con coraggio aprì e se li ritrovò tutti e cinque seduti su un divanetto a giocare con i videogiochi. Disturbati dal rumore della porta i ragazzi si voltarono e ammutolinrono. Era da mesi che non la vedevano.
Gli occhi di Ariel li scorsero tutti, scioccata. Come avevano fatto a dimenticarsi di lei? Arrivò a fissare un paio di freddi occhi verdi.

-Ariel...- mormorò Harry, guardando la ragazza in piedi vicino allo stipite. Lei voltò repentinamente la testa nella sua direzione. La voce che non sentiva dal vivo da sei mesi... Quella stessa voce che le cantava canzoni per farla addormentare durante le notti di temporale.
I 4/5 dei 1D si scambiarono occhiate significative e quatti quatti sgattaiolarono fuori dalla stanza, lasciandoli soli. I loro occhi non smettevano di fissarsi. Ariel era divisa a metà: da una parte avrebbe voluto baciarlo, mentre dall'altra avrebbe voluto prenderlo a schiaffi. Finalmente Harry si alzò dal divanetto, muovendo passi misurati e guardinghi verso di lei.
Il riccio si era quasi dimenticato come fosse fatta, ma in quel momento riaffiornò tutto l'ardente desiderio che provava nei suoi confronti. Dopotutto la amava ancora.
Fece un mezzo sorriso, abbassando lo sguardo sulla figura rabbiosa di Ariel. Il rumore di un sonoro schiaffo si ripercosse nella stanza.. Harry toccò con due dita il punto colpito dalla mano della ragazza sulla sua guancia. Le cinque dita stavano diventando ben visibili. La guardò, ferito. Non se lo aspettava, davvero.

-Perchè?- riuscì solo a dire.

-Perchè? Osi anche chiedermi il perchè?- domandò furiosa Ariel. Sentiva gli occhi pizzicare. Lo odiava e lo amava.

-Per tutti questi sei mesi è come se tu non fossi mai esistito! Non mi hai mai chiamato, non rispondevi ai miei messaggi, te la spassavi con le belle donne, mentre io stavo a casa mia a piangere, perchè ti amavo e ti amo ancora adesso, ma amandosti soffro, tu mi fai soffrire. Soffro standoti lontana, ma vicina la situazione non migliora perchè mi tornano alla mente tutti i tuoi impegni e la tua vita sotto i riflettori. Tu mi stai rompendo qui- sputò adirata Ariel toccandosi il cuore. Una lacrima rovente scivolò lungo la guancia quando Harry la superò e uscì lungo il corridoio.
L'aveva perso, si disse, l'aveva perso per sempre. Superò anche lei la porta e urlò alla figura del riccio che camminava a testa china.

-Ti odio Harry! Ti odio perchè ti amo! Sei la cosa migliore e allo stesso tempo peggiore della mia vita e perchè senza di te non riesco a vivere! Sei mesi ti ho aspettato e tu spiaccichi solo un fottutissimo perchè?-
Vide il corpo di Harry irrigidirsi, voltarsi di scatto e arrivarle rabbiosamente faccia a faccia.




Questa è Ariel
Portraits - Shannon Lee Miller
E questi sono le mie cinque ragioni di vita sul divanetto del backstage
     

Okk... Dopo anni sono ritornata su EFP con questa schifezza.... No, dai, forse non è una schifezza, ma non imapzzisco per questa ff. Non l'ho scritta contemporanea perchè mi mancavano gli 1D quando tipo Harold aveva i ricci di lato <33 Il prossimo capitolo lo posterò appena posso, l'ho gia scritto, ma a mano ahahahahha e devo metterlo prima su word e poi sul sito.... Faccio più in fretta che posso...
Bacioni.oni.oni <33

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


-Dio Ariel, quanto mi fai incazzare! Anche per me è difficile, cosa credi? Mi manca tenerti al caldo mentre guardiamo film, mi manca accarezzarti i capelli mentre studi accovacciata contro di me, mi manca sentirti mia, mi manca tutto di te! Sei una stupida bambina! Certo che devo sembrare felice agli occhi del mondo, ma dentro muoio, perché tu mi fai vivere, con i tuoi baci e le tue carezze! Sarebbe semplice finirla qui, ma non riesco! In tutti questi momenti sarei tornato da te, ma non potevo! E' il mio lavoro Ariel! Capiscilo una volta tanto!- urlò disperato Harry desiderando tanto baciarla come la prima volta.
Lei era così timida, arrossiva sempre, poi lui aveva vissuto l'avventura di Xfactor, si erano lasciati, riuniti, e adesso stavano ad urlarsi contro quando avrebbero solo voluto essere l'una tra le braccia dell'altro, lasciandosi tutto alle spalle.
Ariel piangeva. Non si era mai aperto tanto con lei, pensò la ragazza, che si stava trattenendo a stento dal baciarlo.

-Io ti amocome prima Ariel, solo non ho il tempo di dimostrartelo- sussurrò Harry tristemente rialzando con due dita il volto clinato di lei e incrociando i suoi grandi occhi lucidi. Ariel non sapeva che dire. Restò paralizzata mentre Harry la guardava, aspettandosi chissà che cosa.

-Io... Io.. Mi manchi tanto Harry- disse con voce rotta dai singhiozzi buttandosi tra le braccia del riccio e affondando la testa nell'incavo del suo collo.
Harry, sorpreso da quel gesto così infantile, la strinse forte, accarezzandole la schiena, lasciandole un bacio nei capelli lunghi e morbidi.
Ariel lo strinse quanto più forte poteva e al riccio quasi mancava il respiro, ma non era importante.

-Ssshh, tranquilla sirenetta, va tutto bene, ci sono io adesso- La ragazza lo guardò stupita. La prima volta che l'aveva chiamata in quel modo era al liceo, quando lui, seguito dalla sua banda di attaccabrighe l'aveva fermata in un corridoio e le aveva detto.

-Hey sirenetta, ti va di uscire con me oggi pomeriggio?- e lei aveva accettato, rossa in viso e da li era nato tutto.

-Era da mesi che non mi chiamavi più.... Sirenetta- sussurrò quasi spaventata. Lui sorrise, facendo spuntare le fossette e le chiese:

-Posso baciarti mia dolce sirenetta?- Ariel sorrise, felice, sperando che quel momento durasse in eterno. Poi sentì le labbra di Harry sulle sue ed entrambi si lasciarono travolgere da quel bacio bisognoso, disperato, aspettato troppo a lungo, intrattenibile, che per loro simboleggiava l'universo.

Ariel portò le mani tra i capelli del riccio, tirandoli dolcemente, mentre Harry aveva le sue sulle guance della ragazza, accarezzandole la pelle liscia. Le labbra esperte di Harry toccavano sicure quelle rosse e carnose di Ariel, lasciandosi e incontrandosi.
Le loro lingue iniziarono a rincorrersi, bramose di danzare l'una con l'altra. Harry non si sentiva così bene da tempo. Si staccò con le labbra leggermente gonfie per i morsi giocosi di Ariel. Sorrise.

-Sei diventata brava- mormorò con voce roca.

-Ho avuto un ottimo maestro- lo stuzzicò lei.

-Ariel, basta! E' da quando ci conosciamo che non fai altro che toccarmi le fossette! Si consumano!- disse irritato il riccio quando Ariel ci infilò il dito dentro.

-Ma è da tanto che non lo facevo!- si lagnò la ragazza mettendo il muso- Sei perfido, e cattivo!- disse appoggiando le mani sulle guance del riccio, cercando gli adorabili buchini. Harry sospirò.

-Mi dovrò riabituare temo-

-Concordo- rispose soddisfatta Ariel prendendo per mano il suo ragazzo e tirandolo lungo il corridoio.

-Dove andiamo?- chiese harry stringendo forte la mano della sua ragazza.

-Non hai un concerto da fare stasera?- domandò lei beandosi del suo sorriso.

-Dai, vieni a salutare gli altri- disse Harry mordendole dolcemente il lobo dell'orecchio.

-Hai ragione, ma sappi che ti resterò incollata per il resto della tua vita-

-Non chiedo di meglio- rispose sensualmente lui tirandola per i passanti dei pantaloni e regalandole un meraviglioso bacio.

Il primo di una lunga serie.

 

 

Finee (leggete l'angolo autrice pleassse)

 

 

 

 

 

Tornata per l'ultimo capitoloooo!

Però, c'è una piccola clausola, se la storia ottiene cinque o più recensioni la continuo ahahhaahhah si, dai che ce la fatee

Se avete voglia leggete anche la mia nuova FF su Niall: Giuro di odiarti finchè morte non ci separi... vi lascio il link http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2746415&i=1  su twitter sono @_Irish___Eyes_

Ho finito di rompervi le palle ahhaha ecco i protagonisti

Awww che bella foto, sembra quasi Harry

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