-Dovremmo riprovarci, non credi anche tu piccola dolce Erin?- quel sussurro le fece accapponare la pelle. Sentiva le sue maledettissime dita scorrerle prima tra i capelli e poi percorrerle la schiena.
-Non credo Niall- si girò bruscamente. Non l'avesse mai fatto. Si ritrovò chiusa tra il corpo di lui e il bancone del bar, persa in quei dannati occhi azzurri o blu, sembravano grigi, non lo sapeva.
-Sei diventata bella- disse Niall. Un sorriso sghembo gli attraversò il bel viso. Quel che fece dopo sta a voi scoprirlo, anche se forse già lo immaginate.
Buona lettura a tutti, spero che questa storia vi piaccia tanto quanto a me è piaciuto scriverla.

Niall!AgenteFBI

Niall!Astronaut

Due migliori amici.
Ancora per poco.

-Sono solo incubi Harry, solo incubi- mormorò Louis. La sua voce gentile si disperse nel buio. Harry non lo ascoltava già più. Louis gli toccò la spalla con un dito. L'altro sussultò.
-Sorridi Harry, gli incubi sono solo sogni che si sono presi uno spavento- e Harry si raggomitolò vicino alla sua ancora, stringendogli la mano.
-Gli incubi sono solo sogni che si sono presi uno spavento- ripetè, come per darsi coraggio.

-Sta zitto Horan, ti prego. Sei l'irlandese più odioso che io abbia mai conosciuto!-
-Sta zitto Horan, ti prego. Sei l'irlandese più odioso che io abbia mai conosciuto!- ripetè lui facendole il verso.
Una storia iniziata con il piede sbagliato, chissà come si concluderà

Dalla Tv collegata alle telecamere sul vialetto d'ingresso Darcy osservò la cancellata aprirsi e lasciar entrare una costosissima Cadillac nera, che parcheggiò a fianco della sua BMW. L'ultima cosa che Darcy riuscì a vedere fu la figura di un uomo.
Camicia bianca, giacca Hermes nera, pantaloni neri, lenti RayBan nere e una massa di capelli mossi castani. Poi sentì il campanello annunciare la visita.

Un boss e una cassiera di un negozio...
Un sexy uomo d'affari e una ragazza semplice...
Ci sarebbero tanti modi per descriverli, ma io penso che il migliore sia: Lui e Lei...

Forse un giorno, ormai sposata, sarebbe andata a fare un giro al parco con la sua giovane figlioletta e magari l'avrebbe incontrato, mentre camminava. Lui l'avrebbe salutata, ''La mia dolce piccola Erin si è fatta una vita'', le avrebbe detto con una nota di rimpianto nella voce, perchè sotto sotto avrebbe voluto essere lui il padre di quella bellissima bambina che tanto assomigliava alla madre. Poi avrebbe sorriso, le avrebbe accarezzato una guancia, lentamente, assaporando la pelle di Erin e se ne sarebbe andato, sicuro che di lì a poco lei l'avrebbe chiamato, chiedendogli di farle provare un'ultima volta quelle emozioni di quando erano ragazzi.

-Lasciati amare da me Harry!- sussurrò lei -Lasciati amare!- ripetè.
-Io mi sto già lasciando amare!- disse il ragazzo unendo le loro labbra ancora una volta.

-E' il mio lavoro Ariel! Capiscilo una volta tanto!- urlò disperato Harry desiderando tanto baciarla come la prima volta.

Il titolo dice già tutto...

Texas del 1890... Fuorilegge... Treni... Un passato da svelare...
Sparatorie... Rapine alle banche... e... amore!