i demoni in aiuto: il gatto e la volpe!

di Kaito Dark
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'arrivo della strana gattina ***
Capitolo 2: *** l'inizio dei guai: la gatta è una maga! ***
Capitolo 3: *** l'arrivo della volpe e l'attacco del bullo ***
Capitolo 4: *** Il primo giorno di scuola ***
Capitolo 5: *** una domenica piena di imprevisti ***
Capitolo 6: *** pericolo! La ragazza innamorata è una maga! ***
Capitolo 7: *** esplosione! Le fiamme che ardono nel cuore di Kohei ***
Capitolo 8: *** la scoperta della verità ***
Capitolo 9: *** il risveglio dei sentimenti: l'arrivo della shinigami ***



Capitolo 1
*** L'arrivo della strana gattina ***


La nostra storia inizia in una cittadella di nome Maruhito, situata in una pianura vicino al mare e ad alcune colline. In questo paesino, in una piccola casa di due piani, viveva un ragazzo di quasi quindici anni di nome Takao Asamoto. Era un giovane di media statura, con i capelli castani e gli occhi verdi. Era piuttosto pigro, svogliato negli studi e pauroso ma aveva un buon cuore. Una mattina di febbrai, come ogni altro giorno, si alzò verso le 8.00 e corse a scuola. Durante l'ora di matematica il professore lo chiamò alla lavagna per risolvere un esercizio. Takao non sapeva come fare e l'insegnante lo rimproverò:

" Takao Asamoto sei sempre il solito fannullone! Possibile che non studi mai!?"

" le chiedo scusa."

" le scuse non bastano. Ti metto uno 0 e domani voglio vedere il voto firmato dai tuoi genitori. Ora vai al tuo posto e sbrigati! Benkei vieni a risolverlo tu.".

Si alzò un ragazzo molto grosso, con i capelli neri e gli occhi marroni, che fece uno sguardo arrabbiato verso Takao. Lo studente fece scena muta e venne rimproverato anche lui.

Dopo le lezioni, mentre usciva, Takao venne preso e buttato per terra da Benkei:

" perché lo hai fatto?"

" per colpa tua il prof mi ha chiamato alla lavagna e sono stato rimproverato. ora i miei genitori mi metteranno in punizione!"

" ma non è colpa mia se non sapevi niente nemmeno tu."

" cos'hai detto!? Ora ti gonfio!"

Benkei tirò qualche pugno in faccia a Takao che, per la paura, non reagì. Ad un tratto vicino a loro arrivò un ragazzo di media statura di nome Masu, con i capelli neri e gli occhi azzurri, che iniziò a ridere:

" bravo Benkei, continua a dargliele. Così forse imparerà la lezione.".

In quel momento una ragazza della stessa età dei tre giovani, con i capelli lunghi castani e gli occhi blu, divise Takao e Benkei:

" basta ragazzi! Non dovete litigare. Dovete andare d'accordo, dopotutto siete amici."

Benkei si fermò e si calmò:

" hai ragione, Hitomi."

Takao si rialzò:

"  grazie dell'aiuto Hitomi. Volevo chiederti: ti va di venire a casa mia oggi pomeriggio?"

" mi dispiace ma oggi ho una lezione di tennis."

Masu ricominciò a ridere:

" hai sentito Takao?! Hitomi non ha tempo da perdere con te perciò puoi andartene a casa.".

Il ragazzo corse via con le lacrime agli occhi. Dopo qualche minuto smise di correre e si diresse verso casa:

"uffa! Oggi ho preso un votaccio, verrò punito da mia mamma, sono stato preso a pugni ma soprattutto sono stato umiliato di fronte alla bella Hitomi.... che brutta giornata!!!"

Ad un certo punto, mentre camminava, Takao vide una gattina con il pelo bianco a macchie rosso chiaro che era ferita ad una delle zampe. Le si avvicinò e la prese in braccio. Il felino non fece nessuna resistenza, anzi era a suo agio:

" sei ferita, poverina... ho deciso: ti porto a casa mia così ti medico.".

Takao corse a casa dove, dopo essere salito nella sua stanza, bendò la ferita della gattina. Il felino iniziò a giocherellare per tutta la stanza. Ad un tratto dal piano di sotto arrivò una voce furibonda:

" Takao!!! vieni subito qui!!!"

" è la mamma! Non dirmi che il professore l'ha avvertita del votaccio che ho preso..... sono morto...". 

Takao, bianco come un lenzuolo, si trascinò fino al piano inferiore. Sua madre lo sgridò ferocemente:

" non è possibile che tu abbia preso un altro 0! ma come ho fatto a crescere un figlio così?! Fila in camera tua a fare i compiti! Non mangerai fino a quando non li avrai finiti."

Takao, triste e demoralizzato, tornò nella sua camera:

" tua madre ti ha sgridato di nuovo, vero?"

" già..... un attimo, chi ha parlato?!"

La voce proveniva dalla gattina:

" ma com'è possibile, i gatti non parlano!!!"

" io infatti non sono un normale gatto, io sono una nekomata( demone gatto).".

Il felino assunse l'aspetto di una ragazza dai capelli e gli occhi rossi, delle orecchie ed una coda da gatto, che indossava una maglia e dei pantaloncini rossi:

" che stregoneria è questa?! Chi sei tu?! Come sei entrata in casa mia e perché sei qui?!"

" te l'ho già detto, sono una nekomata e mi chiamo Yoko. In questa abitazione mi ci hai portata tu in braccio. Il motivo per cui sono qui è un po' lungo da spiegare... ah dimenticavo: grazie per la fasciatura!"

Takao svenne a terra, facendo un rumore molto forte.

La madre del ragazzo, preoccupata, salì in camera del figlio e vide Yoko, che nel frattempo aveva ripreso il suo aspetto di gatta:

" Miao".

 

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Capitolo 2
*** l'inizio dei guai: la gatta è una maga! ***


Dopo qualche ora Takao si risvegliò e, vedendo Yoko in forma di gatta, si tranquillizzò:

" deve essere stato solo un sogno, questa gatta è solo un animale"

" ti sbagli, io sono una nekomata."

Yoko riassunse il suo aspetto umano:

" allora non è stato un sogno! Com'è possibile?!"

" calmati, non devi avere paura. Non sono malvagia, anzi sono stata mandata qui per aiutarti."

"in che senso aiutarmi???"

" dal mio mondo ho visto che tu sei una persona di buon cuore ma anche maldestra, pigra, non molto sveglia e paurosa."

" grazie dei complimenti......"

" quando ho visto come ti andavano le cose, ho deciso di aiutarti a migliorare la tua vita fino a quando non sarai in grado di cavartela da solo."

" grazie ma non ho bisogno del sostegno di una strana ragazza gatto fuori di testa."

" io non sono fuori di testa! Comunque ti ripeto che mi chiamo Yoko e sono una nekomata. Sappi che, se non accetterai il mio aiuto, non riuscirai a realizzare il tuo sogno."

" cosa?! Di che parli, quale sogno?!"

" io posso leggere nella mente delle persone e so che il tuo sogno è quello di diventare un calciatore e di sposare...."

" va bene, va bene! ho capito, ti credo! Accetto il tuo aiuto."

" bene. Da oggi allora vivrò in casa tua."

" cosa?! Mia madre non accetterà mai di ospitarti qui!"

" non c'è problema, ci penso io. Chiama tua madre e stai a guardare."

" va bene. Mamma puoi venire qui un secondo?!".

La madre di Takao entrò nella stanza del figlio:

" cosa devi dirmi? Oh, chi è questa ragazza e perché si trova in questa casa?"

" lei è Yoko ed è una mia amica. Possiamo ospitarla qui per un po'? Casa sua è inabitabile al momento."

" mi dispiace Yoko ma non voglio che nulla distragga mio figlio dallo studio perciò non posso ospitarti."

la nekomata tirò fuori da una tasca un ciondolo e si avvicinò alla donna:

" non importa, grazie lo stesso. Vorrei regalarle questa collana per il disturbo che le ho causato."

" ah, grazie. La indosso subito.".

Appena la donna mise il gioiello al collo esclamò:

" ho cambiato idea: rimani pure con noi per tutto il tempo che vuoi."

" grazie."

" ora vi porto la merenda.".

La signora Asamoto uscì dalla stanza. Takao era stupito:

" come hai fatto a farle cambiare idea?!"

" quella che ho dato a tua madre si chiama collana rovescia idee. La persona che la indossa cambia opinione sull'ultima cosa di cui ha parlato"

" è incredibile! Ne hai una da prestarmi?"

" certo però prima di dartela voglio che tu faccia i compiti che ti hanno dato"

" li farò dopo, ora voglio usare quella collana."

" in questo caso...".

Yoko mise l'oggetto al collo di Takao:

" prima studia e poi potrai uscire."

" si, subito".

Takao, a causa della collana, cambiò idea e si mise a fare i compiti. Finì dopo circa un'ora.

" mi hai obbligato a fare ciò che non volevo, sei cattiva!"

" ti sbagli, sono giusta. Comunque un patto è un patto, prendi queste."

Yoko diede al ragazzo due collane rovescia idee:

" ricordati che funzionano solo una volta. Stai attento che nessuno te le rubi. Se succedesse, saremmo nei guai. Nessuno deve sapere che te le ho date io."

" si, va bene. Ciao!".

Takao corse fuori di casa:

" con questi ciondoli mi divertirò un mondo!".

Il giovane andò verso il parco dove trovò Benkei e Masu che giocavano a calcio:

" ehi ragazzi, posso giocare con voi?"

Benkei rispose:

" no! Sei una schiappa e non ti vogliamo in mezzo ai piedi!"

" hai sentito cosa ha detto?! Vattene!"

" eh va bene...".

Takao mise uno dei ciondoli al collo di Benkei:

" ho cambiato idea: Takao ora giocherà con noi, hai capito Masu?"

" ne sei sicuro?"

" si, assolutamente. Perché, hai qualcosa in contrario!?"

" no, no. Avanti Takao, vai in porta."

" va bene.".

Takao iniziò a giocare ma non riuscì a parare nessun tiro. Ad un tratto Benkei si irritò:

" possibile che tu non riesca a fare una parata decente?! Avanti vai a tirare. Entro io in porta.".

Takao iniziò a tirare ma riuscì a segnare solo un goal. Masu iniziò a ridere:

" sei una vera schiappa!!! Benkei, io non ho più voglia di giocare a calcio, ti va di venire a casa mia a provare il mio nuovo videogioco?"

" si, certo. Andiamo!"

" posso venire anche io?"

" assolutamente no! Non voglio che tu me lo rompa."

" per favore, ti giuro che starò attentissimo."

" mi dispiace ma la risposta è no! Andiamo Benkei.".

I due ragazzi se ne andarono e Takao rimase da solo. Ad un tratto vide passare Hitomi e le andò incontro:

" ciao Hitomi."

" ah, ciao Takao."

" dove stai andando?"

" ho appena finito la mia lezione di tennis e sto tornando a casa."

" ti va se ti accompagno?"

" va bene.".

 

Arrivati a casa di Hitomi, i due giovani fecero merenda e parlarono per un po':

" posso farti una domanda, Takao?"

" dimmi"

" perché non ti difendi mai quando Benkei fa il prepotente."

" mi piacerebbe poterti dire che è perché lui è un mio amico ma la verità è che non reagisco perché ho paura di lui. È il doppio di me ed è molto forte."

" però, se tu almeno provassi a difenderti, potresti evitare di farti sempre male."

" hai ragione. Ci proverò. Cambiando discorso, ti va di andare in città?"

" mi dispiace ma sono troppo stanca e vorrei andare a riposare."

" ah ok. Prima di andarmene vorrei darti questo portafortuna."

Takao diede all'amica l'ultima collana rovescia idee e lei se la mise al collo:

" ho cambiato idea, andiamo a giocare"

" si.".

I due ragazzi uscirono e andarono in città. 

 

Verso le sei di sera, mentre stavano tornando a casa, Takao e Hitomi videro un ragazzino che tentava di liberare il suo aquilone dai rami dell'albero su cui si era incastrato:

" io vado ad aiutare quel bambino, Hitomi aspettami su quella panchina per favore."

" va bene.". 

Takao si arrampicò sull'albero e in pochi minuti riuscì a liberare l'aquilone:

" grazie Takao."

" di niente."

il ragazzo tornò dall'amica che, nel frattempo, si era addormentata sulla panchina:

" poverina, ho sbagliato ad obbligarla ad uscire. Era già molto stanca. La riporto a casa in braccio, non me la sento di svegliarla.".

Takao portò l'amica a casa sua e, correndo, rientrò nella sua abitazione. Erano circa le sette e mezza. La madre era furiosa con lui perché era molto tardi:

" dove sei stato fino ad ora?! Ero preoccupatissima! Per punizione, questa sera non cenerai!"

" ma non è giusto!..."

" fila in camera tua!".

Ad aspettare Takao nella sua stanza c'era Yoko:

" com'è andata la giornata?"

" sono stato sgridato dalla mamma e, a causa del mio egoismo e di una delle collane che mi hai dato, Hitomi si è stancata molto e si è addormentata come un sasso su una panchina."

" ti avevo detto di stare attento quando usavi i miei ciondoli."

" accidenti, ho una fame da lupo!"

" ah, dimenticavo: ecco tieni.";

Yoko diede al ragazzo una ciotola di riso:

" prima ho sentito tua madre che diceva che ti avrebbe mandato a letto senza cena. Così ti ho tenuto da parte un po' di riso."

" grazie. Buon appetito!".

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Capitolo 3
*** l'arrivo della volpe e l'attacco del bullo ***


Il giorno successivo, quando tornò da scuola, Takao era pieno di lividi. Yoko lo medicò:

" fammi indovinare: oggi a scuola hai fatto imbestialire Benkei che, per vendicarsi, ti ha preso a botte fino a quando o Hitomi o un professore lo ha fermato."

" come hai fatto ad indovinare?"

" ti succede quasi ogni giorno."

" tu sei qui per aiutarmi, non hai qualcosa che mi renda più forte di Benkei?"

" no, mi spiace. Non ho niente di simile però per difenderti potremmo chiamare uno spirito guerriero per farti da guardia del corpo!"

" si può fare veramente?!"

" certo. Ecco tieni."

la nekomata diede al ragazzo un libro:

" qui dentro ci sono scritti i nomi di tutti gli spiriti guerrieri. Ora disegno il cerchio per l'evocazione. Quando avrai scelto chi sarà a difenderti, dovrai solo scrivere il suo nome su un foglio, metterlo nel cerchio magico e gridare il suo nome."

" va bene."

dal piano inferiore arrivò una voce:

" Yoko puoi venire qui un secondo?!"

" è tua madre. Vado a vedere cosa vuole e torno. Tu nel frattempo sfoglia quel libro."

" ok.".

Yoko scese al primo piano.

" vediamo chi potrei scegliere: questo nome mi incuriosisce, Kohei della fiamma blu. Ho deciso: scelgo lui.".

Il ragazzo scrisse il nome dello spirito su un foglietto ed eseguì il rituale. In quel momento tornò Yoko:

" tua madre mi ha dato la merenda. Vedo che stai già evocando qualcuno. Chi hai scelto?"

" un certo Kohei della fiamma blu.".

Appena sentì quel nome, Yoko sbiancò dalla paura:

" fa presto! Straccia quel foglio e ferma il rituale!!!"

Takao non fece in tempo ad eseguire l'ordine e, davanti al giovane e alla nekomata, apparve un ragazzo con gli occhi blu scuro e i capelli neri che indossava un impermeabile nero, dei jeans, una maglietta bianca, delle scarpe nere e dei guanti in pelle che lasciavano scoperte le dita. Yoko, per lo spavento, saltò sul soffitto:

" chi di voi mi ha chiamato?".

Takao, anche se un po' impaurito, disse:

" sono stato io."

"  su quale pianeta sono?"

" sulla Terra, nella città di Maruhito.".

Kohei digrignò i denti:

" rimandami indietro! Subito!"

" non... non so come si fa."

Yoko, affrontando la sua paura disse:

" l'evocazione è a senso unico. Non possiamo rimandarti nel tuo mondo finché non avrai portato a termine il tuo incarico."

" allora raderò al suolo questo posto e tornerò indietro da solo!"

Takao, agitato, disse:

" no aspetta! Fermati!"

Kohei si calmò:

" vi do 5 minuti per convincermi a non radere al suolo questo pianeta.".

Takao prese Yoko per la coda e la trascinò in un angolo della stanza:

" mi spieghi cosa cavolo ha questo spirito?"

" tra tutti gli spiriti che potevi scegliere, hai evocato proprio il peggiore."

" perché? Non sa combattere?"

" tutto il contrario: Kohei è un guerriero nato ma non si fa controllare da nessuno ed odia gli evocatori. È un ribelle che elimina tutti coloro che gli si oppongono."

" come facciamo a fermarlo?"

" l'unico modo è convincerlo a non distruggerci. Avanti provaci."

" perché io? Sei tu la gatta magica."

" Kohei può essere convinto solo da chi lo ha evocato. Forza, fatti coraggio. Cos'hai da perdere dopotutto???"

" a parte la mia vita, niente.....".

Takao si avvicinò al ragazzo:

" ciao. Io sono Takao. Lei invece è Yoko ed è una nekomata. Ti prego di perdonarmi per averti convocato. Non sapevo che odiassi gli evocatori. Se potessi rimandarti indietro, lo farei ma non posso. Vorrei chiederti una cosa: perché odi chi ti evoca?"

" le persone evocano noi spiriti perché hanno paura di affrontare i loro avversari e vogliono che lo facciamo noi per loro. Odio i codardi!"

" comprendo perfettamente ma gli abitanti del mio pianeta non c'entrano. Sono stato io ad evocarti, non loro."

" mi hai convinto: non distruggerò questo pianeta."

" grazie"

" in cambio, però, mi prenderò la tua vita. Accetti?"

" cosa?!!!".

A Takao vennero in mente tutte le persone che conosceva:

" non ho scelta: non posso far pagare gli altri per ciò che ho fatto.... anche se è un po' colpa di Yoko.... ho deciso!".

" va bene, accetto: prenditi la mia vita ma risparmia il resto del mondo."

" hai preso la tua decisione ed io ho fatto la mia: puoi rilassarti, non ti ucciderò e non distruggerò questo mondo."

" cosa?"

" hai dimostrato coraggio accettando di morire pur di salvare questo mondo perciò ti risparmierò la vita."

" davvero?! Grazie."

" sappi però che non diventerò la tua guardia del corpo. Io faccio sempre ciò che voglio, anche se sono obbligato a rimanere qui."

" va bene. Se vuoi puoi restare qui in casa mia."

" ok. In cambio, se ti ficcherai nei guai, forse ti aiuterò."

" ah, grazie...".

Kohei si girò verso Yoko:

" nekomata, se non sbaglio il tuo nome è Yoko, giusto?"

" si."

" non devi avere paura di me."

" ok, va... va bene."

" vorrei farti una domanda: da quello che ho capito, il tuo obbiettivo è aiutare questo pivello ed insegnargli a cavarsela da solo, giusto?"

" si"

" bene. Ho deciso che ti seguirò nella tua missione vedrò come ve la caverete. Forse mi farò qualche risata."

Yoko si irritò:

" che intendi dire?!"

" anche io posso leggere nel pensiero e ho già scoperto cos'è successo al pivello ieri a causa delle tue collane. Un consiglio: se vuoi veramente capire come aiutarlo, devi seguirlo anche a scuola.".

Takao intervenne dicendo:

" ma sei impazzito?! Lei non è umana e, se mi seguisse, spaventerebbe tutti gli studenti!"

" ti sbagli: sia i demoni volpe come me che le nekomate come lei possono assumere un aspetto umano. L'unica cosa che non si può trasformare è la coda che si può nascondere sotto i vestiti. Con alcuni piccoli accorgimenti, io e Yoko potremmo seguirti a scuola e sembrare normali studenti.".

La nekomata esclamò:

" adesso che ci penso, è una buona idea!".

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Capitolo 4
*** Il primo giorno di scuola ***


Il mattino seguente, verso le sette, Takao, Yoko e Kohei si svegliarono e si prepararono per la scuola. Quando oltrepassarono il cancello dell'istituto, i tre vennero raggiunti da Hitomi, Masu e Benkei. La prima chiese:

" ciao Takao, chi sono questi due ragazzi?"

" loro sono..... sono..."

Kohei intervenne dicendo:

" Io sono suo cugino e mi chiamo Kohei Amemiya . Lei invece è Yoko. Da oggi verremo a scuola qui.".

Hitomi sorrise e disse:

" piacere di conoscervi. Io sono Hitomi, lui è Masu. Questo colosso invece è Benkei".

Lei e Yoko iniziarono a parlare tra loro. Benkei invece si avvicinò a Kohei esclamando:

" dato che ora sei uno studente di questo istituto, devi sapere che io qui sono come un re e devi ubbidire ai miei comandi."

" di cosa sei il re? Dei babbei o degli idioti?"

" come ti permetti?!".

Benkei tirò un pugno in faccia al ragazzo che però non si mosse di un millimetro. Kohei prese il braccio del giovane e lo strinse con forza:

" sappi, Benkei, che nessuno può darmi ordini. Tutti coloro che ci hanno provato fino ad ora, se ne sono pentiti. Ehi Takao, posso sopprimere questo idiota?"

" meglio di no"

" bene, allora farò solo questo.".

Kohei sollevò Benkei per il braccio e lo scaraventò per terra:

" caro re, puoi considerarti spodestato.".

Kohei e Takao si diressero verso l'entrata della scuola. Dopo pochi secondi vennero raggiunti da Yoko che disse:

" non credi di aver esagerato?"

" perché? non l'ho mica ucciso. Comunque devo ammettere che la fragilità di questi umani è pari solo alla loro stupidità.".

Takao si innervosì:

" questo non è affatto vero!"

" stai zitto o ti arrostisco vivo.".

Yoko allora si avvicinò a Kohei e sussurrò:

" cerca di non combinare altri guai o rischi di essere scoperto"

" si, si, si... comunque stai attenta: ti spunta la coda dalla gonna.".

Yoko si sbrigò a nascondere la sua coda:

" grazie per avermelo detto."

" di niente...".

I ragazzi della classe di Takao, quando videro Yoko, le corsero incontro e dissero:

" ciao, come ti chiami?"

" Yoko."

" lo sai che sei molto carina."

" sei stupenda."

" un angelo.".

Dopo pochi minuti iniziarono le lezioni.

Ad un tratto il professore chiamò Benkei alla lavagna e disse:

" quanto fa 20039: 593?"

" ….................!!! non lo so."

" uno di voi ragazzi lo sa?".

Nessuno parlò.

" alla fine delle mie lezioni sarete in grado di risolvere anche calcoli così difficili. Ora iniziamo...".

Yoko alzò la mano:

" si dimmi, hai una domanda da fare?"

" 33,7925801."

" cosa?".

Yoko disse:

" 20039 diviso 593 è uguale a 33,7925801."

" è... è esatto..."

gli studenti rimasero stupefatti. Il professore si avvicinò a Yoko e disse:

" ragazzina, come ti chiami?"

" mi chiamo Yoko Teyumi e non sono una ragazzina."

" come hai fatto ad eseguire un calcolo così difficile? Hai una calcolatrice?"

" no. L'ho fatto a mente."

" ragazza, quanti anni hai?"

" diciamo che ne ho più di quanti ne dimostro...".

Il professore, anche se aveva dei dubbi sul conto di Yoko, ricominciò la lezione. Alla fine dell'orario scolastico Takao, Yoko e Kohei si ritrovarono davanti al cancello della scuola. Takao ad un tratto disse:

" ragazzi potete rispondere ad una domanda: quanti anni avete in realtà? 15, 16"

Kohei rispose:

" tra due mesi ne compio 16312."

" cosa???!!!"

" sia i demoni volpe che le nekomate vivono per migliaia di anni. Mio padre è riuscito a vivere fino a 150000 anni e per il momento è il demone che è vissuto più a lungo di tutti."

" è incredibile! Ma allora anche tu Yoko...."

" qualche mese fa ne ho compiuti 10000."

" ah. Deve essere bello vivere così a lungo."

" in effetti...".

In quel momento arrivarono Hitomi e Masu che disse:

" ciao ragazzi, di cosa stavate parlando?".

Takao rispose:

" di niente di importante. Voi avete già qualche piano per oggi pomeriggio?"

" no."

" nemmeno io.".

" bene allora che ne dite se andiamo a giocare a calcio nel campetto qui vicino?"

" va bene."

" anche per me. Yoko vieni anche tu?"

" ok però io non ho mai giocato a calcio.".

Takao disse:

" non ci sono problemi: ti insegniamo noi. Kohei tu vuoi venire?"

" non mi sembra di avere scelta."

" C'è un problema però: siamo dispari, ci manca un giocatore."

alle spalle di Takao arrivò Benkei:

" vengo io e voglio giocare contro tuo cugino."

" va... va bene. Andiamo.".

Arrivati al campetto di calcio Takao disse:

" le squadre saranno: io, Kohei e Hitomi contro Benkei, Masu e Yoko. Siete d'accordo?"

" certo, iniziamo.".

Takao e Benkei si misero in porta mentre gli altri si schierarono in attacco.

Hitomi diede il calcio di inizio al pallone e lo passò a Kohei che, senza troppa difficoltà raggiunse l'area di rigore:

" non riuscirai a segnare!"

" dici?".

Kohei si alzò la palla sopra la testa e tirò una rovesciata all'incrocio dei pali, segnando un goal incredibile:

" a quanto pare ti sbagliavi. Come portiere fai pena. Takao ti dispiace se vado io in porta? Voglio vedere se, come attaccante, Benkei è un giocatore almeno decente."

" va... va bene."

" sbruffone, ti faccio vedere io.".

Il demone volpe andò in porta mentre Benkei si spostò in attacco.

Il ragazzo corse con il pallone verso Kohei e fece un tirò potentissimo. Il rivale però lo parò con una sola mano senza la minima difficoltà:

" Impossibile!!!"

" come immaginavo. Sto giocando da solo 10 minuti eppure mi sto già annoiando. Va beh, continuiamo.".

I sei ragazzi giocarono a calcio fino alle sei di sera e poi tornarono a casa loro.

Dopo cena Takao, Kohei e Yoko si misero a parlare:

" ragazzi ascoltatemi: voi due siete incredibili: Yoko, sai fare dei calcoli difficilissimi a mente in pochi secondi. Kohei, tu invece sei un drago negli sport. C'è un problema però: se continuate così, qualcuno inizierà ad avere dei sospetti su di voi e prima o poi tutti scopriranno la verità su di voi. Dovete cercare di sembrare dei normali ragazzi delle superiori.".

Kohei fece un sospiro:

" ok, eviterò di giocare troppo bene.

" ed io cercherò di non mostrare troppo la mia intelligenza."

" grazie.".

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Capitolo 5
*** una domenica piena di imprevisti ***


Il giorno seguente era domenica. Non molto lontano dalla casa di Takao, c'era una villa enorme in cui abitava una ragazza di 15 anni molto bella con i capelli biondi, lunghi e gli occhi azzurri. Quella mattina la giovane uscì molto presto di casa:

" ho deciso: oggi mi troverò un ragazzo. Sarà bello, bravo negli sport e coraggioso ma anche gentile.".

Contemporaneamente a casa di Takao, Kohei si era appena alzato. La signora Asamoto entrò nella sua camera e disse:

" Kohei ti dispiace farmi un favore: potresti andare a fare la spesa al mercato? Ci andrei io ma purtroppo deve venire un mio amico quindi non posso uscire."

" va bene. Vado."

" grazie. Qui c'è la lista della spesa ed ecco il portafoglio con dentro i soldi. Se vedi qualcosa che ti interessa, comprala pure."

" ok". 

Kohei prese i due oggetti e uscì di casa. In pochi minuti arrivò al mercato:

" vediamo un po' cosa devo comprare.".

Il ragazzo volpe guardò la lista:

2 kg di patate

20 carote

1,5 etti di prosciutto cotto

2 filoncini

4 pagnotte 

1 kg di farina di grano

4 peperoni

6 zucchine

Kohei in qualche ora comprò quasi tutte le cose della lista:

" bene, devo prendere ancora soltanto le zucchine.".

Mentre camminava il demone volpe passò davanti ad un cagnolino che ad un tratto fece un balzò, gli rubò il portafoglio ed iniziò a correre:

" ma che?! Torna indietro cagnaccio!"

Kohei corse dietro all'animale. Ad un tratto il cane girò l'angolo di una strada e, quando il demone volpe lo seguì, si scontrò con la ragazza con i capelli lunghi e biondi, facendola cadere a terra:

" Accidenti, devo sbrigarmi o rischio di perdere di vista quel cane!".

Kohei ricominciò a correre dietro al cane.

La ragazza si rialzò e si arrabbiò molto con il demone volpe:

" che razza di modi. Adesso lo prendo e lo obbligo a chiedermi scusa.".

La giovane si mise a correre dietro a Kohei. Ad un tratto, per seguirlo, attraversò la strada senza guardare. In quel momento stava arrivando un camion che, non potendo frenare in tempo, l'avrebbe investita. Kohei se ne accorse, lasciò i sacchetti della spesa e, facendo un balzo verso di lei, spinse via la ragazza, venendo però colpito dal veicolo e venendo sbalzato via.

" mi ha salvato la vita. È stato fortissimo.".

Kohei, dopo qualche secondo si rialzò come se nulla fosse:

" fortuna che non sono umano altrimenti ci sarei rimasto secco questa volta.". 

Alcune persone che avevano assistito alla scena si avvicinarono a Kohei per vedere come stava ma lui si defilò velocemente. Dopo pochi secondi venne avvicinato dalla ragazza bionda:

" posso sapere come ti chiami?"

" Kohei."

" piacere, io sono Natsue."

" scusa ma ora devo andare!".

Kohei si allontanò:

" che carino!!!".

Dopo pochi minuti il demone volpe riuscì a trovare il cane e a riprendere il portafoglio.

" bene. Devo sbrigarmi a finire di fare la spesa e a tornare a casa.".

Kohei si sbrigò a comprare ciò che gli mancava e si diresse verso casa, arrivando verso mezzogiorno.

" ecco la spesa."

" grazie. Hai avuto difficoltà?"

" …. no, nessuna."

" bene.".

Kohei salì nella sua camera dove Yoko e Takao lo stavano aspettando. La nekomata disse:

" ciao Kohei, sei pronto?"

" per cosa?"

" oggi inizia la nostra missione: dobbiamo insegnare a Takao a cavarsela da solo e aiutarlo a realizzare il suo sogno."

" quella è la tua missione."

" è vero ma vorrei che mi aiutassi.".

Il ragazzo fece un sospiro ed esclamò:

" …. ok, vi seguirò e vedrò come ve la cavate. Ora però dobbiamo scendere a pranzare."

" si, andiamo.".

Dopo pranzo i tre ragazzi uscirono di casa. Ad un tratto, mentre camminavano, Takao disse:

" allora, cosa facciamo?".

La nekomata rispose:

" per prima cosa vorrei che ti allenassi a giocare a calcio per migliorare."

" fammi indovinare, Yoko: è per questo che mi hai chiesto di aiutarti, vero? Vuoi che lo alleni io, dico bene?"

" già.".

Takao allora esclamò:

" ok! Andiamo al campo di calcio!".

Dopo essere arrivati a destinazione, Kohei si rivolse verso Takao chiedendogli:

" in che posizione vuoi giocare: attaccante, difensore, portiere o centrocampista?"

" vorrei giocare in attacco."

" bene allora iniziamo con qualche tiro in porta.".

Il ragazzo volpe si mise i guanti da portiere e si preparò a parare:

" avanti, tira.".

Takao calciò il pallone con tutta la sua forza mirando al palo sinistro. Kohei però parò il tiro con molta facilità:

" la forza con cui hai calciato andava bene però il tuo tiro era troppo scontato. Quando si cerca di segnare un goal, bisogna capire da che parte si butterà il portiere e cercare di sorprenderlo. Avanti, riprova.".

Takao continuò a tirare per circa 3 ore ma non riuscì a segnare nemmeno un goal:

" è inutile: non riuscirò mai a segnarti una rete. Non diventerò mai un grande calciatore."

" non demoralizzarti: è normale che tu non riesca a segnarmi un goal, pratico questo sport fin da quando è stato ideato. Prova a fare un ultimo tiro. Colpisci la palla cercando di dargli più effetto che puoi e vediamo cosa succede.".

Takao calciò il pallone che andò verso destra. Kohei stava per lanciarsi per prenderla ma ad un tratto la palla cambiò traiettoria, andando verso sinistra. Il demone volpe provò a prenderla ma non ci riuscì e la palla entrò in porta.

" ho fatto goal! Evviva!"

" bravo. Ora sono un po' stanco perciò per oggi l'allenamento è finito."

" va bene.". 

Takao iniziò a correre verso casa continuando a dire di aver fatto goal.

Yoko e Kohei lo seguirono, camminando tranquillamente:

"fammi indovinare: lo hai lasciato segnare, dico bene?"

" già. Un calciatore che crede di non poter poter fare goal è un calciatore finito."

" gli hai voluto tirare su il morale. Sei stato gentile."

" ti sbagli: l'ho fatto perché prima lui diventa bravo a calcio, prima io posso andarmene da questo mondo."

" sarà..... dai raggiungiamo Takao."

" si".

La sera, dopo cena Yoko e Takao si addormentarono. Kohei invece salì sul tetto della casa e ci rimase fino a mezzanotte:

" Miwako.... chissà se ti ricordi ancora di me? Sono passati 40 anni dall'ultima volta che ci siamo visti.".

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Capitolo 6
*** pericolo! La ragazza innamorata è una maga! ***


Il lunedì seguente Takao, Kohei e Yoko si alzarono molto presto e, mentre aspettavano che arrivasse l'ora di andare a scuola, si misero a parlare tra di loro. Ad un tratto Takao chiese:

" potete spiegarmi una cosa: perché voi demoni vi nascondete al nostro mondo?".

Yoko rispose:

" c'è una lunga storia dietro: fino circa 3000 anni fa noi e gli umani coesistevamo. Fu in quel periodo che nacquero le streghe e i maghi. Poi però qualcosa cambiò: molti uomini iniziarono a credere che fossimo portatori di sventura. Il carattere di alcuni demoni non aiutò a migliorare le cose. Ben presto iniziò una vera e propria caccia al soprannaturale. Per difenderci noi demoni creammo un nuovo mondo in cui rifugiarci e lo nascondemmo. Da allora sono passati diversi secoli e, con il passare delle generazioni, il ricordo della magia scomparve. Al giorno d'oggi sono in pochi a sapere ancora della nostra esistenza."

" e gli stregoni? Ne esistono ancora?"

" si ma sono in pochi."

" ne conoscete qualcuno?"

" no. Tu Kohei?"

" ne ho incontrato uno 40 anni fa ma da allora non ne ho più visti."

" peccato. Vorrei farvi un ultima domanda: come fate a scegliere a chi mostrarvi?"

" ogni demone ha un suo modo di scegliere. Noi nekomate, ad esempio, osserviamo le persone da lontano per molto tempo e poi scegliamo se mostrarci o no."

" noi demoni volpe invece andiamo per tentativi."

" e se sbagliate scelta?"

" se l'umano scelto scappa, ci limitiamo a cancellargli la memoria. Se invece ci attacca, lo eliminiamo e andiamo avanti."

" ….ah ho capito.....".

Verso le sette e mezza i tre ragazzi uscirono di casa e, arrivati a scuola, incontrarono Hitomi:

" ciao ragazzi, avete saputo la notizia?"

Takao, incuriosito, chiese

" no, cos'è successo?"

" oggi arriverà una nuova studentessa nella nostra classe."

"si sa qualcosa su di lei?"

" no."

" non ci resta che aspettare.". 

Dopo qualche minuto iniziarono le lezioni. Il professore entrò in classe e disse:

" ragazzi, da oggi avrete una nuova compagna di classe. Si chiama Natsue Yagami, siate gentili con lei.". 

Nell'aula entrò la ragazza che Kohei aveva salvato il giorno prima, che lo riconobbe subito:

" piacere di conoscervi. Mi chiamo Natsue e spero di fare amicizia con ognuno di voi.". 

Tutti i ragazzi della classe rimasero stregati dalla bellezza della ragazza:

“ perfetto. Sono tutti in mio potere ma io ho già scelto chi diventerà il mio ragazzo.”.

Natsue si sedette nel banco affianco a Kohei che però non la degnò di uno sguardo.

Durante l'intervallo Natsue venne circondata dagli studenti di tutta la classe, incluso Takao, che la bombardarono di domande. Kohei e Yoko invece rimasero in disparte a parlare tra loro. Ad un tratto la nekomata disse:

" cosa ne pensi della nuova studentessa?"

" non la conosco perciò non saprei dirtelo"

" a me sembra simpatica."

" sei sempre troppo ottimista.".

 

Dopo la fine delle lezioni, mentre Takao, Yoko e Kohei stavano tornando a casa, vennero raggiunti da Natsue:

" ciao Kohei."

" ciao, ti chiami Natsue, giusto?"

" si. Volevo chiederti una cosa."

" va bene, dimmi pure."

" si però vorrei farlo in privato.".

Yoko allora affermò:

" non c'è problema, io e Takao andiamo avanti. Raggiungici dopo."

" avanti, cosa volevi chiedermi?"

" vorrei chiederti se ti va di uscire con me questo pomeriggio.".

Kohei non fece nemmeno un sussulto e la sua solita calma non lo abbandonò:

" …...".

Natsue nella sua mente si diceva:

“ adesso cadrà ai miei piedi come tutti gli altri ragazzi e diventerà il mio fidanzato.”.

" mi dispiace ma oggi ho da fare con i miei amici."

" ah, non fa niente. Possiamo uscire domani."

" mi dispiace ma la verità è che non sei il mio tipo.".

La risposta del ragazzo pietrificò Natsue.

" ora scusami ma devo raggiungere i miei amici. Ciao.".

Il ragazzo volpe iniziò a correre e in poco tempo raggiunse i suoi due compagni:

" cosa ti ha chiesto quella ragazza?"

" niente di importante, piuttosto Takao ti ricordo che oggi devi andare ad allenarti a giocare a calcio con Benkei e con Masu."

" ah già, è vero! Me ne ero dimenticato! Devo sbrigarmi!".

Takao corse via molto velocemente.

Yoko fece un sospiro:

" quel ragazzo è senza speranze....."

" penso che, se non fosse attaccata al resto del corpo, perderebbe anche la testa."

" va beh, andiamo a casa."

" oggi non ho voglia di starmene dentro quell'abitazione, vado a fare un giro in città."

" è una buona idea, vengo anche io.".

 Mentre Yoko e Kohei si incamminavano verso il centro della città, Natsue li stava osservando di nascosto:

" Kohei sappi che io non mi arrendo così facilmente, presto sarai mio, parola di strega.>

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Capitolo 7
*** esplosione! Le fiamme che ardono nel cuore di Kohei ***


Takao arrivò giusto in tempo all'allenamento di calcio. Benkei si mise in porta.

Masu disse:

" Takao facciamo una gara: facciamo tre tiri ciascuno e chi segna più volte vince. Ci stai?"

" va bene, non mi tiro indietro.".

Masu fece i suoi tre tiri e segnò un solo goal.

Takao si mise in posizione per tirare:

" devo segnare almeno due goal."

Benkei si concentrò e disse:

"non ti lascerò segnare!".

Takao prese la rincorsa e calciò il pallone all'incrocio dei pali con tutta la sua forza, riuscendo a segnare.

" sono riuscito a segnare!"

" non vantarti troppo, non ti lascerò fare altri goal!".

Takao calciò nuovamente il pallone nello stesso modo ma Benkei riuscì a pararla.

" accidenti!"

" ti resta un solo tiro e non riuscirai a segnare."

Takao si ricordò cosa gli aveva detto Kohei:

" Quando si cerca di segnare un goal, bisogna capire da che parte si butterà il portiere e cercare di sorprenderlo"

“ Kohei ha ragione. Proverò a tirare come ho fatto ieri.”.

" para questa Benkei!".

Takao calciò il pallone a destra. Il portiere si buttò per prenderla ma il tiro era ad effetto e la palla cambiò direzione, andando verso sinistra ed entrando in porta.

" ce l'ho fatta.... ho segnato!!! evviva!!!".

Masu e Benkei rimasero stupiti:

" non ci credo, ho perso."

" mi ha segnato due goal".

I due ragazzi si avvicinarono a Takao e dissero:

" ci spieghi come hai fatto a migliorare così velocemente?

" è un segreto."

" e dai, diccelo per favore."

" va bene, mi sono allenato con Kohei ieri per circa 3 ore. Mi ha dato degli ottimi consigli su come segnare.".

Benkei, a sentire quelle parole, si infuriò:

" ancora lui!!!".

Masu allora chiese:

" Takao puoi chiedere a Kohei se può allenare anche me?"

" posso provarci ma non so se accetterà.".

Benkei si calmò e disse:

" è deciso: verrò anche io al tuo prossimo addestramento, così scoprirò il segreto di Kohei."

" ah, ok... oh....".

Takao si accorse che all'entrata del campo di calcio c'era Natsue:

" ehi, ciao Natsue.".

La giovane si avvicinò:

" ragazzi, sono venuta per chiedervi se vi va di venire a casa mia."

" io vengo volentieri."

" anche io."

" idem."

" perfetto, seguitemi".

Pochi minuti dopo qualcuno suonò a casa di Hitomi. La ragazza andò ad aprire e si trovò davanti Natsue:

" ciao Hitomi. Sono venuta per invitarti a casa mia, ti va di venire?"

" va bene, andiamo.".

Nel frattempo, in piazza, Kohei e Yoko stavano passeggiando. Ad un tratto la nekomata si fermò davanti ad una bancarella con esposti alcuni ciondoli:

" che carino questo raffigurante un sole nero.".

Kohei si avvicinò al venditore:

"  vorrei comprare quella collana."

" ecco a lei.".

" tieni Yoko"

Il ragazzo volpe prese quel ciondolo e lo lanciò alla nekomata:

" perché me lo regali?"

" la madre di Takao mi ha dato dei soldi per una commissione che ho fatto ma non mi interessano gli oggetti di questo mondo perciò per me stesso non li spenderò mai."

" allora grazie."

" ora andiamo.".

Dopo circa mezzora Yoko e Kohei si ritrovarono davanti ad una enorme ruota panoramica:

" ti va di salirci, Kohei?"

" preferisco tenere i piedi per terra, se vuoi vai pure. Ti aspetto qui."

" ok, ci vediamo tra qualche minuto.".

Yoko si mise in coda per salire ma, quando stava per arrivare il suo turno, qualcuno la colpì alla testa, facendola svenire, e la portò via. 

 

Dopo circa 20 minuti, non vedendo tornare Yoko, Kohei la andò a cercare ma senza risultati. Ad un tratto venne avvicinato da un uomo molto grosso, vestito tutto di nero:

" lei è il signor Kohei Amemiya?"

" si, sono io."

" la mia padrona mi ha chiesto di darle questa lettera.".

L'uomo prese un foglio dalla tasca, lo diede al ragazzo volpe e se ne andò.

Kohei lesse la lettera:

 

caro Kohei,

ho rapito i tuoi cinque amici,

se vuoi rivederli vieni alla mia villa in via delle rose.

Natsue

 

il demone volpe fece un sospiro:

" quanto detesto gli esseri umani. Va beh, oggi rientrerò a casa con un po' di ritardo.".

Kohei si incamminò verso la villa. Quando arrivò, sfondò il portone d'entrata e si trovò davanti a Natsue:

" dove sono i miei amici e perché li hai rapiti?"

" loro stanno bene, guarda.".

Sulla parete alle spalle della ragazza apparve uno schermo attraverso cui si vedevano Takao,Yoko, Hitomi, Benkei e Masu, svenuti e legati con delle catene ad un muro.

" in quanto al motivo per cui li ho rapiti, è semplice: volevo attirarti qui."

" perché?"

" io ottengo sempre ciò che voglio e ora quello che desidero è che tu diventi il mio ragazzo. Cosa rispondi?"

" mai nella vita."

" bene, allora sia tu che i tuoi amici resterete qui fino a quando non cambierai idea."

" io non credo proprio."

" guardie prendetelo!".

Davanti a Kohei arrivarono dieci uomini molto grossi che lo attaccarono. Kohei li stese in pochi secondi:

" libera i miei amici o ti giuro che darò fuoco a questa casa."

" ah si, e come farai?"

" semplice: così!!!".

Il ragazzo volpe scatenò una fiammata che iniziò a bruciare tutta la stanza:

" allora sei anche tu un mago?"

" in che senso anche?"

" ammira il mio potere!".

La ragazza batté le mani e nella stanza iniziò a piovere. Le fiamme si spensero.

" i tuoi poteri sono interessanti ma sono niente in confronto ai miei: Fiamme divampate!".

La pioggia cessò e tutto venne circondato dal fuoco:

" credo che sia giunto il momento delle presentazioni: io sono Kohei della fiamma blu e sono uno dei più grandi demoni volpe al mondo."

" avevo ragione a scegliere te come mio fidanzato, avanti, unisciti a me."

" la mia risposta non è cambiata."

" bene, mi hai convinta: ti porto dai tuoi amici.".

Kohei seguì la ragazza e, dopo qualche minuto, i due entrarono in una stanza sul cui pavimento era disegnato un enorme sigillo e con una porta dalla parte opposta rispetto all'entrata:

" siamo arrivati."

" dove sono i miei amici?"

" si trovano oltre quella porta.".

Kohei si diresse verso la stanza successiva ma, quando arrivò al centro del sigillo disegnato sul pavimento, Natsue schioccò le dita e il ragazzo volpe cadde a terra e non riuscì più a muoversi:

" cosa mi hai fatto?"

" il sigillo che c'è in questa stanza paralizza tutte le creature soprannaturali. Ora sarai costretto a restare qui con me."

" male.... detta....".

Nella mente di Kohei riaffiorò un ricordo del passato:

" ascoltami figlio mio."

" dimmi padre."

" da quando sei nato, tu hai sempre avuto delle capacità strabilianti. Questo potere però è un'arma a doppio taglio per te. Esso infatti rischia di sfuggirti di mano se lo usi al massimo perciò ti prego di non usare mai le tue piene capacità se non in casi estremi o rischi di perdere il controllo e di fare del male a chiunque ti sta intorno.".

“ scusami papà ma non ho scelta”.

" ormai sei in mio potere. Ma cosa???.....".

Kohei venne circondato da un'aura infuocata enorme. Il ragazzo si rialzò ed i suoi occhi divennero completamente rossi:

" ahhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!"

" è impossibile! Grazie al mio sigillo non dovresti essere in grado di muoverti!".

L'enorme potenza di Kohei scatenò un terremoto violentissimo che distrusse il sigillo e che svegliò Takao ed i suoi amici. Yoko si liberò dalle catene e, mentre rompeva anche quelle che legavano gli altri disse:

" cosa succede!?".

I cinque ragazzi, dopo essersi liberati, riuscirono ad uscire dalla casa attraverso una delle porte della stanza.

Nel frattempo nell'altra stanza si era scatenato un incendio enorme. Kohei iniziò a mutare e in pochi secondi assunse l'aspetto di una enorme volpe rossa con nove code circondata da delle fiamme altissime:

" fermati!".

" ahhhhhhhhhhhhhh!!!!!!".

Le fiamme in poco tempo distrussero la casa di Natsue che fu costretta a fuggire. Appena Yoko vide l'enorme volpe la riconobbe come Kohei:

" ragazzi scappate! Takao, tu vieni con me!".

Hitomi, impaurita, chiese:

" cosa sta succedendo e cos'è quella cosa?!"

" che ci crediate o no, quella enorme creatura è Kohei. Deve aver perso il controllo. Scappate!".

Takao e Yoko si avvicinarono il più possibile al demone volpe:

" Kohei, siamo noi! Basta! Smetti di distruggere tutto e ritorna normale!".

Il demone volpe non riconobbe i due amici e gli scagliò contro una enorme sfera di fuoco. La nekomata prese Takao per un braccio e grazie alla sua agilità, i due riuscirono ad evitare l'attacco. L'umano, preoccupato, disse

" non riesce a riconoscerci. Cosa possiamo fare?"

" tu mettiti al sicuro, io proverò a fermarlo."

" va bene.".

Takao raggiunse gli altri. Yoko invece si avvicinò a Kohei e gli balzò sul muso:

" svegliati Kohei! Sono io, Yoko, non mi riconosci!?".

L'enorme demone volpe non riconobbe la ragazza e muovendo molto velocemente la testa la scaraventò per terra. La nekomata si rialzò subito e continuò a cercare di risvegliare lo spirito dell'amico, ma senza risultato.

" è tutto inutile... sono una buona a nulla. Ti prego, svegliati Kohei!!!".

In quel momento Kohei notò le lacrime che scendevano dal viso dalla ragazza e la sua anima si risvegliò:

" Yoko.....".

Il demone volpe riprese il suo aspetto umano e svenne.

Yoko corse da lui. La sua trasformazione lo aveva indebolito molto e la nekomata dovette prestargli le prime cure mediche. Dopo pochi secondi arrivarono Takao, Benkei, Masu e Hitomi

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Capitolo 8
*** la scoperta della verità ***


Benkei, Masu e Hitomi erano impauriti e confusi. Il primo ad un certo punto chiese con tono innervosito:

" mi spiegate cosa succede e chi siete voi in realtà?". 

Yoko si alzò in piedi e rispose:

" va bene, è ora che vi racconti la verità: io e Kohei in realtà non siamo umani. Siamo demoni e veniamo da un mondo che voi non conoscete. Il nostro compito è aiutare Takao a realizzare il suo sogno e per farlo abbiamo deciso di seguirlo ovunque per capire come se la cava. Per questo vi abbiamo dovuto mentire."

" perché non ci avete detto fin da subito la verità?"

" l'esistenza del nostro mondo e dei suoi abitanti deve rimanere nascosta agli umani che non scegliamo di proteggere."

" perché Kohei si è comportato in quel modo?"

" questo... ve lo posso... dire io.".

Kohei si svegliò e disse:

" fin da piccolo i miei poteri erano molto grandi ma anche difficili da controllare. Mio padre, quando stava per morire, mi disse di non usare mai i miei massimi poteri se non in casi estremi perché altrimenti avrei rischiato di perdere il controllo. Mentre venivo a salvarvi ho scoperto che Natsue è una strega. Ad un certo punto mi ha intrappolato con un sigillo. Per liberarmi sono stato costretto ad usare i miei massimi poteri ma purtroppo ho perso il controllo. Vi chiedo perdono per ciò che ho fatto."

" per quanto mi riguarda.... ti perdono.".

Masu rimase incredulo nel sentire quelle parole:

" Benkei cosa stai dicendo?!".

Hitomi allora esclamò:

" anche io ti perdono."

" Hitomi, pure tu? Cosa vi prende?!"

" io lo perdono perché, dopotutto, ha usato un potere che lui sapeva essere pericoloso, solo per salvarci.".

Benkei aggiunse:

" già. Inoltre, Kohei, devo ancora prendermi la rivincita e non demordo, anche se contro un demone non credo di avere molte speranze.".

Masu, dopo aver riflettuto per un po', disse:

" Kohei, ho deciso di perdonarti. Ciò che hai fatto non lo hai fatto di tua volontà."

" grazie, Yoko, Takao, chiedo scusa anche a voi."

" nessun problema."

" abbiamo già dimenticato tutto.".

" grazie...... oh".

Kohei cadde a terra e svenne nuovamente.

Yoko lo prese in spalla e disse:

" state tranquilli: è solo stanco. Entro domani sarà come nuovo. Vi chiedo un favore, ragazzi: non dite a nessuno chi siamo."

" va bene."

" andiamo Takao."

" si. Ciao ragazzi.".

 

Il giorno dopo, quando Takao, Yoko e Kohei arrivarono a scuola, Hitomi, Benkei e Masu li presero per un braccio e li trascinarono in un angolo della scuola. Il ragazzo volpe chiese:

" posso sapere perché ci avete trascinato qui così?".

Benkei rispose:

" abbiamo un favore da chiedere a te e a Yoko: vorremmo che voi ci insegnaste la magia."

" non se ne parla neanche!"

" perché no!?"

" la magia è difficile da controllare e non tutti riescono a padroneggiarla."

" sono sicuro che con degli insegnanti come voi due saremo in grado di usarla benissimo.".

Takao disse:

" in effetti anche io vorrei imparare qualche incantesimo.".

Yoko allora esclamò:

" va bene! Vi darò qualche lezione di magia.".

Kohei fece un sospiro:

" fa come vuoi. Mi chiedo solo una cosa: dove gli insegnerai la magia?"

" a questo non ho ancora pensato. Comunque vorrei che tu mi dessi una mano. Ti va?"

" neanche sotto tortura."

" dai, per favore"

" va bene...."

" evviva!!!".

In quel momento arrivò Natsue che si attaccò come una piovra a Kohei. Takao e gli altri si impaurirono:

" potete stare tranquilli, non ho intenzione di farvi del male. Voglio solo restare insieme a Kohei."

" se non ti stacchi subito da me, ti brucio al rogo.".

Yoko si avvicinò alla streghetta e disse:

" Natsue"

" cosa c'è, mia rivale per il cuore di Kohei?"

" ma di cosa parli?!"

" gli stai sempre appiccicata, inoltre ieri sei stata l'unica a riuscire a calmare Kohei nella sua forma demoniaca. Da ora in poi sei la mia rivale."

"..... ma veramente io non sono....."

" non cercare di confondermi!"

" …. lasciamo perdere. Volevo chiederti una cosa: in questi giorni darò lezioni di magia a questi ragazzi, ti va di darmi una mano?"

" solo se ci sarà anche Kohei."

" perfetto, lui ha appena accettato di aiutarmi."

" ok"

" ora abbiamo un solo problema da risolvere: dove tenere la lezione di magia."

" a questo ci penso io, la faremo nella mia villa.".

Yoko allora chiese:

" ma la tua villa non è andata distrutta???"

" oh, quella era solo la mia villa estiva, quella vera si trova dall'altra parte della città.".

" è una bella notizia. Potremmo vederci li già oggi."

" per me va bene, venite pure.".

Dopo la scuola i sette ragazzi andarono a casa di Natsue. Per fare lezione, si misero in un'enorme stanza. Yoko disse:

" per iniziare, dobbiamo vedere per quale tipo di magia siete portati.".

Takao, incuriosito, chiese:

" come farete a scoprirlo?"

" useremo questi foglietti.".

Yoko tirò fuori dalla tasca quattro foglietti neri:

" sono fatti di una carta speciale che reagisce e si colora in base alla magia che uno possiede.".

Yoko diede i foglietti a Takao, a Benkei, a Masu e a Hitomi.

La carta in pochi secondi cambiò colore.

" Hitomi, il tuo foglietto è rosso quindi sei portata per la magia del fuoco. Benkei, il tuo è blu quindi potrai imparare gli incantesimi relativi all'acqua. Masu, Takao, i vostri sono bianchi perciò siete portati per la magia curativa.".

Kohei allora si alzò e esclamò:

" Hitomi, sarò io il tuo insegnante. Benkei, tu ti dovrai addestrare con Natsue. Voi due invece imparerete la magia curativa da Yoko.".

Gli allievi si avvicinarono ai loro insegnanti e i tre gruppi si allontanarono gli uni dagli altri per evitare di darsi fastidio a vicenda.

Takao, Masu e Yoko si sedettero in cerchio. La nekomata iniziò a spiegare:

" prima di tutto voglio spiegarvi come si usa la magia: si basa sull'energia che ognuno di noi a dentro di se perciò più una persona ha uno spirito forte e più efficace saranno i suoi incantesimi. Nello specifico la magia curativa sfrutta l'energia del proprio corpo per guarire ogni ferita. È una magia piuttosto instabile che se controllata male può anche avere l'effetto opposto a quello desiderato. Per usare gli incantesimi curativi bisogna sgombrare la mente, concentrarsi sul proprio obbiettivo e pronunciare l'incantamento. Ora iniziamo.".

Yoko si fece due taglietti sulle braccia:

" provate a guarire questi tagli: concentratevi e pronunciate la parola Sana.".

Takao e Masu iniziarono ad esercitarsi.

 

Nel frattempo Natsue stava spiegando a Benkei come si usa la magia acquatica:

" gli incantesimi di questo elemento sono basati su sentimenti come la calma e la grazia. Per usarla devi restare sempre calmo e rilassato. Le magie acquatiche si attivano con dei gesti del corpo, ad esempio uno schiocco di dita o un battito di mani. Per iniziare proviamo qualcosa di facile.".

Natsue prese due bicchiere, uno dei quali era pieno di acqua:

" sposta il liquido da un bicchiere all'altro."

" va bene, ora ci provo."

 

Contemporaneamente Kohei e Hitomi si stavano iniziando ad allenarsi:

" gli incantesimi del fuoco sono i più instabile e i più pericolosi. Si basano su sentimenti come la passione, l'amore e la rabbia. Stai attenta però: se perderai la concentrazione, anche solo per un secondo, ti brucerai. I maghi più esperti possono produrre il fuoco solo pensandoci. Dato che sei una principiante prova a produrre solo una piccola fiammella con le dita.  Per farlo, devi concentrati sui sentimenti che ti ho detto prima."

" sarà difficile ma farò il possibile.".

Hitomi si sedette a gambe incrociate e iniziò ad allenarsi.

Passarono ben 5 ore ma nessuno dei tre gruppi riuscì a fare niente. Ad un tratto però, dopo altri 30 minuti, Hitomi riuscì ad accendere una piccola fiamma, grande quanto quella prodotta da un fiammifero.

" ce l'ho fatta!!!".

La ragazza perse la concentrazione e il fuoco le scottò due dita.

" aia!!!".

Kohei spense la fiamma e rimproverò la ragazza:

" ti avevo detto di restare concentrata."

" lo so ma mi sono emozionata per essere riuscita ad usare la magia."

" lasciamo perdere. Yoko, vieni a curarla."

" aspetta, lasciamo fare a Takao."

" cosa?! Perché a me?"

" provaci, magari con una vera ferita riuscirai ad usare l'incantesimo di guarigione. Cos'hai da perdere?"

" va bene, ci provo.".

Takao si avvicinò a Hitomi e, dopo essersi concentrato, pronunciò l'incantesimo:

" Sana".

L'ustione di Hitomi guarì:
" ci sono riuscito, evviva!!!"

" grazie Takao."

" non ce di che.".

Yoko disse:

" Bravo Takao. Per oggi direi che possiamo finire qui. Andiamo tutti a casa."

" va bene."

" la prossima lezione sarà venerdì."

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Capitolo 9
*** il risveglio dei sentimenti: l'arrivo della shinigami ***


Il giorno seguente, dopo la scuola, Takao e Kohei andarono ad allenarsi a calcio. Yoko invece andò direttamente a casa. La signora Asamoto le chiese di fare un salto in panetteria, così la nekomata uscì di nuovo. Di ritorno, si fermò davanti ad una fontana e si sedette su uno panchina:

" non sono qui da tanto eppure sono già successe un mucchio di cose. Ho incontrato molte persone.". 

Ad un tratto Yoko si accorse che sulla panchina si era seduta una bambina, che dimostrava al massimo 8 anni, con i capelli lunghi, completamente bianchi ed un vestito bianco molto lungo che gli arrivava alle caviglie. I suoi occhi erano spenti e il suo viso non lasciava tralasciare nessuna emozione. 

" ciao, come ti chiami?"

" Ka.....ra....."

" io sono Yoko. Sei qui da sola?".

La bambina annuì:

" ti sei persa?"

" no..."

" non sei una bambina molto loquace?"

" no...".

Ad un certo punto lo stomaco della bambina brontolò:

" hai fame, vero?".

Kara annuì. Yoko prese un panino dal suo sacchetto e lo porse alla bambina:

" ecco, tieni. Mangia."

La bambina prese il panino in mano ed iniziò a mangiarlo:
" è buono, vero?".

Kara annuì nuovamente:

" oggi è una bella giornata. Questo sole mi fa sentire felice."

".... fe.... li.... ce..."

" già. Con questo tempo è bello divertirsi con i propri amici."

" a..... mi...... ci?"

" si. Tu non ne hai???"

"........ no...."

" se è così, da oggi siamo amiche."

" Yoko..... amica"

" ora purtroppo devo tornare a casa, ciao".

La nekomata corse via e in pochi minuti arrivò a casa.

Dopo qualche ora rientrarono anche Takao e Kohei:

" …...sei un disastro...... potrò lasciare questo mondo solo quando avrai realizzato il tuo sogno di diventare un bravo calciatore. Di questo passo, però, non potrò tornare a casa mia nemmeno tra un milione di anni."

" come sei pessimista..."

" sono realista, a differenza tua.".

I due ragazzi andarono in camera, dove li aspettava Yoko:

" com'è andato l'allenamento di oggi?"

Kohei rispose:

" meglio non parlarne. Com'è stato il tuo pomeriggio???"

" bello. Ho fatto amicizia con una bambina al parco."

" buon per te.".

Takao si sdraiò sul suo letto per riposarsi. Yoko lo tirò giù dal materasso dicendo:

" prima di riposare, devi fare i compiti."

" li farò più tardi, ora voglio riposarmi."

" ormai ti conosco e so che continuerai a rimandare i compiti fino a quando sarà troppo tardi. Falli ora e togliti il pensiero."

" non ne ho voglia.".

Kohei allora esclamò:

" falli o ti incenerisco!"

" va bene, va bene.".

Il giovane si mise a studiare e dopo circa un'ora finì i compiti. I tre ragazzi scesero a cenare e, dopo cena i tre andarono a dormire. Ad un certo punto, durante la notte, Takao si svegliò e si trovò una falce puntata al collo. L'arma era impugnata da Kara. La bambina sollevò l'arma e provò a colpire Takao, che però riuscì a scansarsi:

" Yoko, Kohei, aiuto!!!".

Il ragazzo volpe e la nekomata si svegliarono. Kara tentò nuovamente di colpire Takao al petto ma Kohei, alzandosi di colpo, bloccò la falce.

La bambina disse:

" togliti...."

" questa falce, devi essere uno shinigami.".

Takao, terrorizzato, chiese:

" cos'è uno shinigami?"

" voi lo chiamate “ mietitore di anime”"

" cosa vuole da me?"

" il loro compito è portare gli spiriti dei defunti all'oltretomba. Se ti ha attaccato significa che vuole la tua anima.".

Kara, liberata la sua falce, iniziò a lottare contro Kohei:

" Takao, scappa! Vai via da qui!!!".

L'umano uscì velocemente dalla stanza e corse verso la porta d'uscita ma Kara, con un colpo di falce, scaraventò Kohei contro una parete e raggiunse il ragazzo. Il demone volpe si rialzò dopo pochi secondi e corse dietro alla shinigami:

" maledizione! Non posso usare le mie fiamme o rischio di incendiare questa casa.".

Takao, raggiunto da Kara, si ritrovò bloccato in un angolo.

" dammi.... la tua..... anima".

Kohei si lanciò contro la bambina ma lei lo atterrò ferendolo alle gambe con la sua arma. Dopodiché si girò nuovamente verso Takao ed alzò la falce per colpirlo. In quel momento, però, Yoko si frappose tra i due:

" basta Kara! Perché vuoi l'anima di Takao?"

" lui... deve..... morire"

" per favore, lascialo in pace."

" non..... posso....."

" perché?"

" lui.... nemico...."

" cosa!? Takao non è un tuo nemico, non ti conosce nemmeno."

" come..... lo.... sai?....."

" perché lui è un mio amico, esattamente come lo sei tu!"

" amico....".

Kara abbassò la falce e fece un sorriso:

" Yoko amica di Kara.".

La bambina, usando i suoi poteri, rimise in sesto Kohei. Takao, confuso, chiese a Yoko:

" cos'è successo???"

" non ne sono sicura ma credo che lei abbia capito che non sei suo nemico, dico bene Kara?"

la bambina annuì.

" ma....ma perché mi consideravi un nemico???"

"tu..... mago curativo.".

Kohei si rialzò e disse:

" ora ho capito: shinigami e maghi bianchi sono avversari da sempre. È per questo che lo hai attaccato?"

Kara annuì. Yoko si avvicinò alla bambina e si inginocchiò:

" eri spaventata, per questo hai attaccato. Ora però non devi più avere paura, qui siamo tutti amici.".

Kara si lanciò tra le braccia di Yoko e l'abbracciò:

" Yoko..... Takao.... Kohei..... amici."

" brava.".

La bambina si staccò da Yoko e scomparve nel nulla.

Kohei allora affermò:

"quella bambina è di sicuro la shinigami più strana che abbia mai visto."

" non è strana, è solo timida ed insicura."

" sarà.... Comunque sarà meglio andare a dormire, domani abbiamo da fare.".

" hai ragione.".

Yoko e Kohei si diressero verso le scale. Takao, anche se un po' spaventato, li seguì:

" dopo un'esperienza così, chi riuscirebbe a dormire????".

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