Love's game: il gioco dell'amore

di Xevias
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le scommesse sono aperte ***
Capitolo 2: *** Primi tentativi.. ***
Capitolo 3: *** Quando la lezione di Pozioni si trasforma in una gigantesca figura di m***a! ***
Capitolo 4: *** Primo appuntamento perfetto.. o quasi! ***
Capitolo 5: *** Prove di seduzione. ***
Capitolo 6: *** Quando l'amore bussa alla tua porta.. ***
Capitolo 7: *** Scusa ma ti chiamo amore.. ***
Capitolo 8: *** Colpi di scena! ***
Capitolo 9: *** What happened before.. ***
Capitolo 10: *** Quando il gioco si fa duro.. ***
Capitolo 11: *** Grifondoro e Serpeverde a Hogsmeade! ***
Capitolo 12: *** Il piano di Daphne e la vendetta di Blaise. ***
Capitolo 13: *** Oblivion! ***
Capitolo 14: *** Ricordando i ricordi.. ***
Capitolo 15: *** Mi fido di te. ***
Capitolo 16: *** Promesso? .. promesso. ***
Capitolo 17: *** Matrimonio in vista ***
Capitolo 18: *** Makin' the plan.. ***
Capitolo 19: *** Crashin' the wedding ***
Capitolo 20: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Le scommesse sono aperte ***


Draco Malfoy poteva avere tutte le ragazze che voleva. Tutti lo sapevano, studenti e professori. La sua arroganza, la sua spavalderia, la sua strafottenza, tutto contribuiva a renderlo il bello e impossibile, il bastardo che faceva battere i cuori di ogni ragazza di Hogwarts. A pensarci bene, non era normale che fosse proprio uno stronzo come lui, a piacere: in teoria, avrebbe dovuto avere più chance un ragazzo alla mano, che portava rispetto alla ragazze, invece di trattarle come stracci usa e getta.

Ma si sa, comprendere la mente femminile è spesso molto difficile, e per questo erano proprio i modi di Draco, oltre alla sua bellezza divina, a renderlo il ragazzo più sexy e popolare della scuola. Tutte le ragazze lo pensavano. Tutte, tranne una.

Lei.

Hermione Granger, Caposcuola di Grifondoro, Mezzosangue: ma c'era molto più di questo. Hermione era l'unica ragazza che non aveva mai ceduto al fascino del freddo Principe delle Serpi. E non perchè non lo considerasse carino: sapeva perfettamente quanto il ragazzo l'attraesse, ed era semplicemente impensabile tentare di negarlo a se stessa. No, il motivo per cui la ragazza non era mai caduta tra le sue braccia era un altro: era una questione di coerenza. Draco era sempre apparso, fin dal primo anno, come un purosangue per eccellenza: nei modi, negli atteggiamenti, negli ideali. Hermione non sapeva se il giovane Malfoy avesse mai pensato alla possibilità di portarsela a letto, ma era certa che per quanto lui fosse bello, lei non sarebbe mai riuscita a concedersi a lui, sapendo quali fossero le sue idee su di lei e su tutti i mezzosangue o babbani. Hermione aveva tanti pregi e tanti difetti, ma soprattutto era fiera: fiera di essere una Grifondoro, fiera di essere la migliore amica di Harry Potter e Ron Weasley.. ed era fiera di essere una Mezzosangue, figlia di genitori babbani che sì, non sapevano nulla di magia, ma le avevano sempre dato affetto, calore, e l'avevano educata con valori e principi sani.

Per questo la ragazza fissava l'amica Ginny Weasley come se fosse totalmente impazzita.

- Hermione, ma perchè no? Non è mica la fine del mondo! E poi non sei certo più vergine, grazie a mio fratello.. -

Le due si trovavano in camera della Caposcuola, su insistenza di Ginny che aveva detto di volerle parlare urgentemente; Hermione roteò gli occhi, passandosi le mani tra i capelli: - Ginny, non mi sembra il caso di parlare del mio rapporto con Ron, ormai è storia passata - disse la ragazza, lanciandole un'occhiata eloquente - E non è certo quello il problema. -

- E allora quale sarebbe il problema? - insistè Ginny stuzzicandola.

- Il problema.. il problema è che non vedo motivi per fare una cosa del genere! - ribattè Hermione.

- Divertimento? Soddisfazione personale? Ripicca? Vendetta? Ti bastano o ne vuoi altri di motivi? - le chiese la ragazza con un sorriso soddisfatto.

Hermione sospirò: d'accordo, Ginny ne aveva trovati parecchi di motivi, e d'accordo, l'idea che la ragazza le aveva messo in testa la stuzzicava.. no, assolutamente no!!

- Ginny, non lo farò e basta. Questione chiusa. - affermò lei annuendo vigorosamente.

                                                                                   ***

- Blaise, mi spieghi che cavolo di idea sarebbe? -

- Un'idea diabolica, caro mio. -

Draco alzò un sopracciglio in direzione dell'amico Blaise Zabini, che lo fissava con un'espressione complice: il ragazzo, serpeverde un pò fuori dai canoni per la gentilezza e i modi pacati che lo contraddistinguevano dai suoi compagni di casa, aveva appena esposto all'amico la sua idea, facendogli chiaramente intendere che quella, dal suo punto di vista, era una sfida adatta al Principe delle Serpi. E, Blaise lo sapeva bene, Draco non si tirava mai indietro di fronte ad una sfida.

- E' un'idea idiota, per come la vedo io. - commentò il ragazzo, allungandosi un pò sulla poltrona della sala comune. 

- Draco, riflettici! Hai avuto l'intera popolazione femminile o quasi nel tuo letto, giusto? E la Granger è l'unica che sai perfettamente di non poter avere se ti comporti come tuo solito, quindi ecco l'idea: la corteggi, la fai innamorare, la seduci e la butti via, spezzandole il cuore. Certo, se credi di non potercela fare.. -

Draco lo fermò con un gesto deciso della mano: - Io posso fare qualunque cosa. -

Blaise lo fissò sorridente: - Dimostralo. -

                                                                                  ***

- Dammi un solo, valido motivo per farlo. - disse Hermione, incrociando le braccia.

Ginny, con lo sguardo di chi sa di avere la vittoria in pugno, le sorrise calorosamente: - Perchè, amica mia, sarebbe la prova schiacciante che tu sei migliore di lui. Siete entrambi belli, intelligenti e popolari, e tutti sanno che sei la migliore a scuola.. ma quello che non sanno, è che saresti in grado di sedurre Malfoy, persino di farlo innamorare, senza che la cosa ti sfiori minimamente. Pensaci Hermione: umiliazione pubblica per Malfoy, il ragazzo che ti prende in giro dal primo anno, e tu ne saresti l'artefice. -

La ragazza si morse il labbro, consapevole della vittoria di Ginny. L'aveva convinta.

                                                                                 ***

- Hai vinto Blaise: ti dimostrerò che anche la Granger può cadere ai miei piedi. Non per niente, sono un Malfoy. -

 

 

 

 

Eccomi con la mia prima longfiction, che emozione!! ^^ Avviso subito che posterò un capitolo ogni settimana, università permettendo visto che da lunedì ricominciano i corsi.. sigh sob.. :-( In ogni caso, non escludo la possibilità di pubblicare altre one-shot, nel frattempo.. siete avvisati!! ^^ Spero tanto che il primo capitolo vi piaccia, anche se ovviamente di azione ce n'è ben poca.. ma d'altronde mi era indispensabile per poter iniziare la vera storia dei nostri protagonisti!

Sperando di ricevere tanti commenti (mi rimetto alla vostra gentilezza! ^^) , vi saluto!!

Al prossimo capitolo!!!

Xevias
 

 

 

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Capitolo 2
*** Primi tentativi.. ***


Hermione sapeva di essersi messa in un gran casino, e l'aveva fatto consapevolmente e coscientemente. Sì, perchè quando Ginny Weasley ti lanciava una sfida e tu la raccoglievi, non c'era verso di uscirne vivi.

Ed ora lei si ritrovava a fare l'ultima cosa che avrebbe mai voluto: sedurre Draco Malfoy.

No dico, ho reso l'idea? Voi avete ben presente che cosa vuol dire tentare di irretire il sexy boy per eccellenza? Appunto.

- Hermione, dobbiamo scendere in Sala Grande! Sbrigati! -

La ragazza sbuffò, mentre l'amica sbatteva insistentemente le nocche contro la porta, quasi a volerla buttare giù: Hermione fissava il suo armadio, con le ante spalancate, in un'espressione di muta supplica. Come ci si vestiva per sedurre qualcuno? Doveva anche tener conto che non poteva indossare una mise troppo provocante, dopotutto lei era il Caposcuola e doveva dare il buon esempio.. ve la immaginate Hermione in minigonna in giro per la scuola? Era più probabile che Piton avesse i capelli puliti.

 Alla fine la giovane decise di optare per la solita divisa scolastica, con qualche tocco di sensualità: capelli sciolti sulle spalle, arricciati in morbidi boccoli profumati, un filo di matita per far risaltare gli occhi e un tocco di lucidalabbra; per finire, aveva slacciato i primi tre bottoni della camicetta, lasciando intravedere appena il reggiseno di pizzo bianco.

- Sei pronta per la caccia all'uomo? - le chiese Ginny in un gran sorriso, quando Hermione uscì finalmente dalla sua camera.

Lei le lanciò uno sguardo omicida, e Ginny scoppiò a ridere: sapeva che l'amica si era già pentita di aver accettato la scommessa, ma che ormai non poteva più tirarsi indietro.

Le due si avviarono insieme verso la Sala Grande per fare colazione, dove Malfoy e il suo inseparabile amico erano già seduti al loro tavolo, intenti a mangiare ed immersi in una fitta conversazione.

- Draco, è arrivata! - esclamò piano Blaise, indicando Hermione con un cenno della testa; il Principe delle Serpi seguì la ragazza con lo sguardo, dandole mentalmente un voto. Decisamente, in quanto a bellezza la Granger era messa davvero bene.. un 8 c'era tutto.

- Allora, qual'è il tuo piano? - gli chiese poi l'amico.

Draco alzò le spalle: - Un Malfoy non prepara mai piani, Blaise. Un Malfoy improvvisa. -

Blaise sogghignò: - Pardon.. come pensi di improvvisare? - gli chiese ancora.

Questa volta fu Malfoy a ghignare: - Lo vedrai. - rispose enigmaticamente.

                                                                                    ***

- Malfoy ti sta puntando. -

- Malfoy cosa? - chiese Hermione, dopo aver masticato rumorosamente un biscotto.

Ginny alzò gli occhi al cielo: - Puntando Hermione, Malfoy ti sta puntando . -

Hermione corrugò la fronte: - Ha intenzione di spararmi? - chiese perplessa.

Ginny si battè una mano sulla fronte, esasperata: - Sarai anche un genio con i libri e il resto.. ma senza offesa Hermione, in campo di seduzione sei un'autentica frana. -

Hermione sbuffò, lanciando una rapida occhiata al tavolo Serpeverde dove, in effetti, Malfoy la stava fissando.

- E perchè mi sta puntando? - chiese la ragazza all'amica.

Ginny scrollò le spalle: - Probabilmente ti trova carina.. il che è un vantaggio per te, ti sarà più facile avvicinarti a lui e sedurlo! - disse con un sorriso malizioso, al quale Hermione arrossì.

- Ginny.. mi sono dimenticata di prendere una cosa.. ci metto poco, okay? - disse la ragazza alla giovane Weasley, la quale annuì fissando poi Hermione allontanarsi.

Anche Draco seguì la ragazza con lo sguardo, poi, lentamente, si alzò dal suo tavolo sotto lo sguardo divertito di Blaise e le andò dietro.

                                                                                    ***

Hermione si appoggiò al muro, sospirando: era uscita dalla Sala Grande, e si era diretta verso un corridoio a caso, alla disperata ricerca di un attimo di.. di cosa? Pace? Tranquillità? Se iniziava così, tanto valeva darsi per vinta! La verità era che sì, Hermione non era una santa.. ma per Merlino, nemmeno tutta questa "donna di mondo"! Era stata con un ragazzo solo, Ron, e a dirla tutta l'esperienza non era stata delle più entusiasmanti: si sentiva insicura, tremendamente insicura, ed era fermamente convinta che sedurre Malfoy fosse un'impresa impossibile. Ma allora, perchè aveva raccolto la provocazione dell'amica? Non sapeva spiegarselo.

- Granger. -

Il suo cognome, soffiato con sensualità, la fece sobbalzare: Draco Malfoy la osservava a pochi centimetri di distanza.

- Ma.. Malfoy? Che ci fai qui? - gli chiese lei, rendendosi subito conto che quello non era certo un comportamento da tenere quando si voleva sedurre qualcuno.

Cosa le aveva detto Ginny a proposito? Ah, sì! Sii sicura di te stessa, e bisbiglia: otterrai un perfetto effetto da gatta morta!

- Mi hai seguita? - bisbigliò la ragazza, cercando di adottare un tono sensuale.

Draco alzò un sopracciglio: - Perchè bisbligli? Ti è scesa la voce per caso? -

Hermione roteò gli occhi, rassegnata: - No niente, lascia stare. - gli disse, questa volta a volume normale.

- Come mai non sei in Sala Grande? - le chiese ancora il ragazzo, mentre Hermione faceva di tutto per non guardarlo in faccia.

- Così.. - commentò lei, alzando le spalle - Volevo stare da sola. -

Draco decise di arrivare subito al sodo: - Granger, vuoi uscire con me? -

- Cosa?!? -

Avrebbe dovuto pulirsi le orecchie più a fondo: con tutta probabilità, aveva del cerume che le impediva di sentire correttamente.

- Ti ho chiesto - ripetè il ragazzo con un ghigno - Se ti va di uscire con me. -

Okay, forse il cerume non c'entrava.

- Tu vuoi.. tu vuoi uscire.. con.. me? - chiese ancora la ragazza, per essere sicura di aver afferrato per bene il concetto, e Malfoy annuì.

Malfoy le aveva chiesto di uscire. Malfoy. Le. Aveva. Chiesto. Di. Uscire. Malfoy le aveva chiesto di uscire!!!! In qualunque modo Hermione se lo ripetesse nella mente, il risultato era sempre lo stesso: sbigottimento. Incredulità. Scetticismo. Panico. Panico totale. Oh porca..

- Io.. ehm.. non saprei.. - disse la ragazza cercando di guadagnare tempo: che doveva fare in quei casi? Accettare subito? Se l'avesse fatto, lui avrebbe potuto pensare di averla già in pugno.. allora doveva rifiutare? Ma se l'avesse fatto, magari Malfoy ne avrebbe dedotto che lui non le interessava, cosa del tutto sbagliata visto che il suo obiettivo era quello di sedurlo!

- Granger.. ti è così difficile scegliere? - le chiese Draco con un sorriso che avrebbe fatto piegare le ginocchia a qualunque femmina, McGranitt compresa.

- Io.. io.. -

Su Hermione, il soggetto ce l'hai.. che dici, ci mettiamo pure un verbo?

- Io.. non posso. Sono impegnata. -

Malfoy alzò un sopracciglio: - Ma se non ti ho nemmeno detto quando volevo uscire con te. -

Okay, frase decisamente sbagliata. Ora doveva rimediare!

- Sì, ma.. vedi.. non puoi semplicemente chiedermi di uscire.. non sono mica come le altre, che scattano allo schiocco delle tue dita.. - provò Hermione.

- Quindi dovrei.. meritarmi di uscire con te? - le chiese Malfoy con una smorfia.

- Esatto! - esclamò la ragazza, emettendo un impercettibile sospiro di sollievo: si era salvata per un pelo!

La smorfia sul bel volto di Draco si accentuò: da quando la Granger faceva la difficile? La situazione rischiava di diventare più complicata del previsto. Tuttavia, per il momento non poteva far altro che annuire, e studiare un piano per convincere la Mezzosangue ad uscire con lui: sì, perchè l'improvvisazione andava bene per le prede facili, come in teoria avrebbe dovuto essere anche la Granger.. ma quando le ragazze si mettevano a fare le preziose.. bisognava darsi da fare.

- D'accordo Granger, come vuoi. - disse Draco, lanciandole uno sguardo penetrante ed allontanadosi da lei.

Il ragazzo si diresse nuovamente verso la Sala Grande, dove Blaise lo aspettava appena fuori dalla porta, appoggiato al muro e con le braccia incrociate al petto.

- Allora, com'è andata? - gli chiese curioso.

- Uno schifo. - fu la secca risposta del ragazzo, che si diresse verso l'aula di Pozioni per i sotterranei, seguito dall'amico.

Anche Hermione, qualche minuto dopo, tornò in Sala Grande, e quando vi entrò Ginny le andò incontro: - Tutto a posto? - le chiese, scrutandola attentamente.

La ragazza sospirò: inutile tentare di nascondere le cose a Ginny, tanto prima o poi le avrebbe scoperte comunque, anche a costo di imbottirti di Veritaserum nel sonno; la prese per un braccio e la trascinò fuori dalla Sala, fino nella sala comune di Grifondoro, dove le raccontò tutto.

- Malfoy ti ha chiesto di uscire?! - esclamò Ginny sbigottita.

Hermione annuì.

- E tu hai rifiutato?!? - le chiese ancora.

La ragazza fissò l'amica perplessa: - Ma mi hai ascoltato, o ho parlato per il muro? -

- Hermione sei un genio! - urlò Ginny euforica.

- Ehm.. grazie.. perchè? - le chiese lei sempre più confusa.

- Lo fai stare sulle spine!! Ora lui si dovrà impegnare per convincerti ad uscire, il che ti mette in posizione di netto vantaggio!! - le spiegò la ragazza, saltellando sul posto.

Hermione annuì, inorridita al pensiero che quella situazione stava diventando sempre più complicata ogni minuto che passava.

- Ginny.. meglio che vada.. ho Pozioni.. -

- Con i Serpeverde? - le chiese l'amica.

- Sì, come sempre del resto. -

Ginny battè le mani per la contentezza: - Perfetto! Mi raccomando, sii distaccata ma non troppo, sensuale ma non troppo, disponibile.. -

- Ma non troppo? - concluse Hermione con una punta di sarcasmo.

- Esatto!! Vedi che hai capito? Vai ora, e conquista!! Viva il girl power! -

Hermione sorrise appena, uscendo dalla sala comune e dirigendosi verso i sotterranei, pensando che Ginny aveva urgentemente bisogno di una visita dallo psicologo.

 

 

Ecco il secondo chappy! Aggiorno stasera perchè domani non ho tempo, causa università.. come avete visto Draco ha fatto la prima mossa (Hermione c'ha provato.. ma poveraccia, non è ferrata in materia! ^^), ma ha fatto solo un buco nell'acqua.. ma la sfida è solo all'inizio.. che s'inventerà il giovane Malfoy per meritarsi di uscire con Hermione? E la ragazza riuscirà ad essere abbastanza sensuale da sedurlo?? .. lo scoprirete nella prossima puntata!!

Alla prossima settimana!!!

Xevias

P.S. (Un ringraziamento particolare alle 10 persone che hanno recensito: giolabella (ci proverò!!), falalula, gemellina (visto che non l'ho saltato? ^^), Colleghe for life (grazie per il vostro supporto sia nelle one-shot, sia in questa longfiction.. questa storia è per voi!! ^^), aqa, MiSs_BlAcK, kucciolaflea, SilVerphoenix (eh sì, l'università a volte è una gran seccatura! ^^), piperina (ti ringrazio tanto, spero di non deluderti!! ^^), e alle 16 persone che hanno messo la storia tra i preferiti. Vi invito a commentare, cosicchè io possa migliorarmi e capire che indice di gradimento ha la storia. Un altro ringraziamento doveroso va a tutti coloro che stanno continuando a recensire le mie one-shot, grazie!! Baci!!!)
  

 

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Capitolo 3
*** Quando la lezione di Pozioni si trasforma in una gigantesca figura di m***a! ***


Hermione Granger era agitata: il suo primo tentativo di approccio sensuale a Draco Malfoy era fallito miseramente, e lei aveva fatto una pessima figura. E ora, come se non bastasse, avrebbe dovuto sopportare ben due ore di Pozioni, ovviamente con i Serpeverde: direi che l'ansia della ragazza è decisamente giustificabile, non trovate?

In più Ginny, la sua cara, dolce, prossimamente defunta, se avesse continuato ad esasperarla, amica Ginny, le aveva messo una tale confusione in testa con i suoi consigli.. ma d'altronde, Hermione non sapeva nulla dell'argomento, e non poteva fare altro se non affidarsi ai suggerimenti della ragazza.

Hermione si trascinò di malavoglia nell'aula di Pozioni, dove Malfoy e la sua banda avevano già preso posto: la ragazza si sedette di fronte ad un calderone vuoto, ed avvertì lo sguardo del serpeverde su di sè; tuttavia, non si volse a controllare se effettivamente lui la stesse o meno guardando, in fondo Ginny le aveva detto di essere distaccata, no?

Poco dopo arrivarono anche Harry e Ron, che presero posto accanto all'amica.

- Io odio Pozioni. - esordì Ron, fissando il calderone con sguardo sconsolato.

- Io invece odio Piton. - affermò Harry, dando all'amico una pacca sulla spalla.

Hermione voleva aggiungere che lei, oltre a Pozioni e a Piton, in quel momento odiava pure Ginny per averla trascinata in quella assurda scommessa, ma sì guardò bene dal dirlo.

Qualche minuto dopo, la porta dei sotterranei si aprì e il professor Piton fece il suo ingresso nell'aula.

Dopo aver tolto 5 punti a Seamus per l'abbigliamento trasandato e 5 punti a Neville per l'ingiustificato tremolio delle sue mani, l'uomo agitò la bacchetta, facendo comparire sulla lavagna una serie d'ingredienti.

- Quello che voglio da voi - disse il professore, indugiando con lo sguardo su Malfoy, il suo alunno migliore - E' che mi prepariate una Pozione soporifera. Ovviamente solo chi si applica e possiede un cervello può sperare in un buon risultato - aggiunse l'insegnante in tono derisorio - Ma mi aspetto dei risultati entro le due ore. Cominciate. -

Tutti si affrettarono ad accatastare gli ingredienti necessari sul tavolo, mentre Hermione, presa dalla curiosità, decise di girarsi e dare una sbirciatina a Malfoy.

Si volse lentamente, con noncuranza: è vero, la stava guardando;  e inoltre, i suoi occhi brillavano maliziosi, come se già sapesse di averla in pugno. Oh per Merlino!

La ragazza si volse di scatto, urtando Neville che reggeva tra le mani una decina di boccette: una di esse cadde a terra, rovesciando il suo contenuto marrone scuro per terra.

- Che schifo! Ma che roba è? - chiese Ron, arricciando il naso disgustato.

Piton alzò gli occhi dalla cattedra, fulminando Ron e Neville.

- Signor Weasley, 5 punti in meno a Grifondoro per la sua ignoranza: quelli sono escrementi di drago, utili nella preparazione di veleni. - disse l'uomo con un sorrisetto di sufficienza. 

- E ci credo, con la puzza che emettono.. - mormorò Harry.

- A lei, signor Paciock, 5 punti in meno per la su sbadataggine, e altri 10 punti in meno per la sua incapacità di leggere, considerato che gli escrementi di drago non sono tra gli ingredienti richiesti per la pozione. Pulirà a lezione finita, ora torni a sedersi. - aggiunse l'insegnante con un ghigno.

Hermione fece per parlare e ammettere che era stata colpa sua se la boccetta era caduta, ma Neville scosse la testa, invitandola a tacere: non c'era bisogno di fornire a Piton altri spunti per togliere altri punti alla loro Casa.

I ragazzi ripresero a preparare le loro pozioni, cercando di non far caso all'odore che proveniva dal pavimento.

La giovane grifona maledisse mentalmente Malfoy: se lui non si fosse messo a fissarla, lei non si sarebbe voltata, e tutto quel casino sarebbe stato evitato! 

- Hermione.. devi tagliare le radici di papavero, non tritarle.. - le disse Harry in un orecchio, fissadola leggermente preoccupato.

Lei abbassò lo sguardo sul tavolo, dove in effetti le radici, più che essere tagliate, sembravano essere state tritate con un frullatore.

- Scusa Harry.. sono un disastro. Ne prendo altre. - disse lei, sorridendogli.

Lui la guardò un pò imbarazzato: - Ehm.. non so se è il caso Hermione.. le uniche radice rimaste.. sono al tavolo di Malfoy.. - affermò lui incerto. 

Hermione gettò uno sguardo sul tavolo di Malfoy, sospirando impercettibilmente; poi, come essendosi accorta di qualcosa d'importante, si volse verso Harry con la fronte corrugata.

- Perchè pensi non sia il caso che io vada al tavolo di Malfoy? - chiese all'amico con tono indagatore.

Hary si morse il labbro, poi sospirò: - Ginny mi ha detto della vostra scommessa. - confessò, sotto lo sguardo incredulo di Hermione.

- E lascia che ti dica che non sono per nulla favorevole! Stiamo parlando di Malfoy, Hermione! Quello è la serpe per eccellenza.. è meglio se gli stai lontano. - aggiunse con fervore.

Hermione alzò gli occhi al cielo: - Sapevo che Ginny non avrebbe tenuto la bocca chiusa.. - commentò con uno sbuffo - Harry.. ho tutto sotto controllo. E' solo una stupida scommessa, nulla di cui preoccuparsi. Ti fidi di me? -

Lui le sorrise: - Non è che non mi fido di te Hermione.. è che non mi fido di lui. - le spiegò a bassa voce.

Lei ricambiò il sorriso: - Lo so.. ma stai tranquillo, okay? Me lo prometti? - gli chiese dolcemente.

Il ragazzo annuì lentamente, e lei gli diede un buffetto sulla guancia; poi guardò verso il tavolo dei serpeverde.

- Meglio che prenda quelle radici, altrimenti la pozione non sarà mai pronta. - disse a Harry, prima di avanzare verso il tavolo di Draco.

Il ragazzo, vedendola arrivare, alzò la testa. Hermione respirò a fondo, prima di rivolgersi a Malfoy.

- Mi presteresti le radici che ti avanzano, per favore? - gli chiese gentilmente: era convinta, infatti, che con le buone maniere si ottenesse tutto.

Lui la fissò serio, poi ghignò: - Certo Granger. Devi solo accettare di uscire con me. -

Okay, forse anche con i ricatti si può ottenere tutto.

- Scherzi Malfoy? - gli chiese lei.

Lui scosse la testa: - Mai stato più serio in vita mia. - 

La ragazza si morse un labbro: era uno sporco ricatto, ma d'altronde le radici le servivano davvero.. e in ogni caso, da qualche parte doveva pur iniziare se voleva realmente sedurlo.

- D'accordo Malfoy. - disse lei - Uscirò con te. Ma non ti aspettare che mi diverta. - aggiunse con un'occhiata che doveva essere, o almeno ci provava, seducente.       

Draco sorrise divertito mentre Hermione, prese le radici, fece ritorno al suo tavolo.

- Tutto a posto? - le chiese Harry, e la ragazza annuì compiaciuta: aveva finalmente tenuto testa al ragazzo! Certo, il ragazzo non si era meritato di uscire con lei e le aveva strappato un "sì" col ricatto.. ma se non altro lei gli aveva risposto a tono.

Anche Draco era soddisfatto: l'aveva convinta ad uscire con lui senza nemmeno sforzarsi troppo, tanto l'arma del ricatto funzionava sempre, e finalmente il suo piano poteva iniziare; in più, qualcosa gli diceva che uscire con la Granger non sarebbe stato così orribile.

Hermione si volse nuovamente a guardare Malfoy, che ricambiò la sua occhiata con un sorriso malizioso; nel voltarsi, però, la ragazza fece cadere le radici appena raccolte, così si abbassò per raccoglierle.

La voce di Ginny le rimbombò nelle orecchie, come se la ragazza fosse stata accanto a lei: - Hermione, mi raccomando, mantieni sempre il contatto visivo con Malfoy! Così lui rimarrà incatenato dal tuo sguardo e tu avrai fatto un passo in avanti verso il tuo obiettivo! -

La ragazza si morse il labbro: va bene mantenere il contatto visivo, ma doveva raccogliere le radici, visto che sia Harry che Ron erano impegnati; decise così di abbassarsi senza staccare gli occhi da quelli di Malfoy. Incredibilmente scomodo, certo, ma almeno avrebbe fatto entrambe le cose.

Si abbassò così rimanendo con la schiena ben dritta e lo sguardo puntanto su quello di Malfoy, cercando le radici a tentoni, con la mano.

Ad un certo punto, le dita della ragazza incontrarono qualcosa.

- Ci siamo, trovate! - pensò Hermione. 

Però.. c'era qualcosa di strano..

- Signorina Granger, ha intenzione di ripulire il pavimento con la mano? -

La voce melliflua e divertita di Piton la costrinse ad abbassare lo sguardo sulla sua mano: accadde tutto come al rallentatore. Hermione fisso la sua mano ad occhi spalancati, ed inorridì quando vide le dita impregnate di una sostanza marrone scuro e appiccicosa.

Escrementi di drago.

La sua mano era sporca, completamente ricoperta di escrementi di drago.

Ma che schifo!!! 

I Serpeverde scoppiarono a ridere, mentre i Grifondoro guardavano la ragazza con un misto di pietà e compassione e Harry scuoteva la testa di fronte ad una Hermione viola per la vergogna.

- Direi che è meglio che vada a lavarsi le mani, signorina Granger. E, ovviamente, 10 punti in meno a Grifondoro. - le disse Piton con un sorriso compiaciuto.

La ragazza imprecò sottovoce, uscendo velocemente dall'aula; quando vi tornò, una ventina di minuti dopo passati a lanciare maledizioni ai draghi e ai loro escrementi, Piton stava raccogliendo le pozioni.

- Com'è andata? - chiese lei avvicinandosi ai due amici.

- Come sempre.. - disse Harry.

- Cioè uno schifo. - precisò Ron rassegnato.

Malfoy e il suo gruppo, che additava Hermione con smorfie di scherno, passò accanto ai tre; stranamente però, il ragazzo non la prese in giro, pur concedendosi una lunga occhiata divertita verso la ragazza.

- Perfetto! Adesso penserà che sono una perfetta idiota! - pensò Hermione con rabbia.

Uscì dalla classe, dirigendosi velocemente verso la sala comune, dove Ginny l'attendeva impaziente.

- Allora?? - chiese la giovane Weasley all'amica - Com'è andata? -

Hermione la fissò per qualche secondo, prima di pestare i piedi a terra.

- Tu e il tuo maledetto contatto visivo! - inveì contro la ragazza, prima di raggiungere la sua stanza e chiudersi sonoramente la porta alle spalle.

 

 

 

Fine capitolo tre!! Aluura, che ne pensate??? Fatemi sapere mi raccomando!! ^^ Sapete che attendo le vostre recensioni!! ^^ Innanzitutto vorrei ringraziare le 8 persone che hanno recensito lo scorso chappy: kucciolaflea (come vedi Hermione continua a non saperci fare.. e Draco ha trovato il modo di convincerla ad uscire con lui! ^^), Colleghe for life (felicissima che la shot dedicata a MaRs sia piaciuta ad entrambe!! Che bella figura la nostra Hermione, eh? ^^), Francesca_Malfoy (ciao! Mi fa piacere che i capitoli ti siano piaciuti!! ^^ Di questo che ne pensi?), piperina (sono molto contenta che finora la storia ti sia piaciuta, anche se ovviamente siamo solo all'inizio.. spero di essere il più originale possibile, in ogni caso i consigli sono sempre ben accetti!! ^^ Grazie per il tifo!! ^^), falalula (sono d'accordo con te, viva Draco! Ho cercato di rimanere fedele ai caratteri dei personaggi della Rowling, anche se credo che col passare della fiction smorzerò un pò le caratteristiche più "estreme".. felice che ti piaccia questa Hermione, io l'adoro!! ^^), gemellina (visto che un'altra settimana è già passata?? Mi sembra ieri che avevo pubblicato il secondo capitolo, ed ecco già qui il terzo! ^^ Visto che Malfoy, comportandosi da Principe delle Serpi qual'è, ha scelto la via più comoda per convincere Hermione ad uscire con lui? Furbo il ragazzo! ^^ Come vedi Hermione è proprio negata.. penso che comunque continuerà a seguire i suggerimenti di Ginny, così sai che risate!! ^^), baby93 (ciao! Sono contenta che la storia ti piaccia! E Ginny la vedevo troppo bene nei panni di "guida alla seduzione" per Hermione.. anche se i suoi consigli portano sempre a figuracce colossali!! ^^), *AqUa PrInCeSs* (sono d'accordo con te, anch'io avrei accettato subito l'invito di Draco!! Sono felice che la storia ti piaccia!! ^^)

Ringrazio tutti coloro che leggono, recensiscono e aggiungono la storia tra i preferiti, e volevo anche ringraziare tutte le persone che stanno leggendo e recensendo le mie one-shots e drabbles varie: grazie di cuore!!! ^^

Così dicendo, vi rimando all'aggiornamento della prossima settimana, dove vedremo un Draco in progettazione dell"appuntamento perfetto", e una Hermione che come al solito, grazie ai suggerimenti di Ginny.. combina solo guai!! ^^

Xevias

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Capitolo 4
*** Primo appuntamento perfetto.. o quasi! ***


- Hermione! Hermione dai!! Aprimi, per favore! -

Ginny bussava freneticamente alla porta della stanza dell'amica, che però sembrava decisa a non aprire. La ragazza in questione era sdraiata sul letto, pericolosamente vicina alla depressione: il suo piano, anzi, il piano di Ginny, si stava rivelando un disastro totale; e, Hermione lo sospettava, questo fiasco colossale poteva dipendere dal fatto che lei era irrimediabilmente negata per la seduzione.

Non c'era niente da fare, non le riusciva proprio. Ginny avrebbe potuto darle tutti i consigli che voleva, persino Lavanda avrebbe potuto darle ripetizioni: negata era, e negata sarebbe rimasta.

- Hermione ti prego.. dai, voglio solo parlare con te!! -

La ragazza si alzò con uno sbuffo, e aprì la porta.

- Finalmente! - esclamò Ginny entrando nella sua camera.

- Mi spieghi cos'è successo? -

Hermione si ributtò sul letto: - Ginny, lasciamo perdere tutto. E' chiaro che non sono in grado di sedurre Malfoy, a questo punto penso che non sarei in grado di sedurre nemmeno un cactus. -

L'amica l'abbracciò teneramente: - Hermione, dai.. mi dici cos'è successo a pozioni? -

La ragazza respirò a fondo, poi riassunse a Ginny l'accaduto.

- .. oh.. - Ginny si morse il labbro, trattenendo le risate; Hermione le lanciò un'occhiataccia, poi mise la testa sotto il cuscino.

- Sono sexy quanto un cocomero.. - mugugnò la ragazza, mentre Ginny scoppiava a ridere.

- Ma dai Hermione.. anche i cocomeri hanno il loro fascino! - biascicò lei tra le risate.

La faccia di Hermione sbucò da sotto il cuscino, mentre questo volava in faccia a Ginny.

- Hermione Jane Granger! - esclamò la ragazza fintamente indignata.

- Ginevra Molly Weasley! - ribattè lei con lo stesso tono.

Le due iniziarono una sfrenata quanto rumorosa battaglia con i cuscini, mentre in un'altra stanza, nei sotterranei, un certo biondino di nostra conoscenza rimunginava disteso sul suo spazioso letto a baldacchino.

La Granger aveva accettato di uscire con lui, il che significava che adesso doveva pianificare l'appuntamento perfetto: impresa decisamente impegnativa, considerato che la grifona non era certo come le altre ragazze con cui era uscito.. no, per lei ci voleva qualcosa di speciale, qualcosa che la facesse cadere ai suoi piedi. Certo che, a pozioni, era stata davvero buffa..

Aspetta. Ferma tutto. Torna indietro. Buffa?! Ma che razza di aggettivo è "buffa"??? Patetica, stupida, goffa, quelli sono aggettivi validi!!

Buffa è.. buffa è.. è dolce!! Draco scosse energicamente la testa, mettendo da parte quegli strani pensieri: doveva concentrarsi, la Granger non era certo tipo che si poteva stupire facilmente.

Un rumore di nocche contro la porta gli fece alzare la testa: - Avanti. -

La testa di Blaise fece capolino nella stanza: - Ehi, posso entrare? -

Draco annuì, e l'amico, chiusosi la porta alle spalle, si sedette sulla poltrona accanto al camino e di fronte al letto: - Novità? -

Il ragazzo sospirò: - Sto pianificando l'appuntamento con la Granger. -

- E? - lo incitò Blaise.

Draco lo guardò: - Che diavolo m'invento? Con le altre ragazze era così facile.. me le portavo a letto e il gioco finiva lì; ma con la Mezzosangue mica posso fare così! - si passò una mano tra i capelli - Sono nella merda Blaise.. devo farla innamorare, ma non ho la minima idea di come si faccia! -

L'amico lo guardò divertito, mentre Draco gli lanciava un'occhiata omicida.

- Ti faccio divertire? - gli chiese arrabbiato.

Blaise scosse la testa: - Draco, hai ragione quando dici che la Granger è diversa dalle altre con cui sei stato: ma la sua diversità sta nel fatto che è molto più normale di quanto tu non creda. Vuoi prepararle l'appuntamento perfetto? Pianifica qualcosa di semplice, qualcosa che le possa piacere.. ricordati che non è di Pansy che stiamo parlando, abituata allo sfarzo e alla grandiosità: semplice e tranquillo, ecco l'appuntamento perfetto per Hermione. -

Draco alzò un sopracciglio: - E tu come fai a sapere tutte queste cose? -

Blaise alzò le spalle con fare misterioso: - Ho le mie fonti. -

Draco sbuffò: odiava quando Blaise rispondeva con frasi criptiche.

- Potrei portarla fuori a cena.. - propose.

- Draco, ti ho detto di pensare a qualcosa di semplice. -

- Che ne dici di un giro con la scopa su tutta Hogwarts alla massima velocità? -

- Semplice Draco, non suicida. -

- Allora.. -

- Semplice! -

Draco sbuffò sonoramente: - D'accordo, appuntamento semplice . Messaggio ricevuto. Grazie amico. -

Blaise sorrise: - Quando vuoi. -

                                                                               ***

- Hermione, guarda! -

Le due ragazze si voltarono verso la finestra della stanza, dove un gufo nero teneva con fare cerimonioso una lettera legata alla zampa sinistra.

Hermione aprì la finestra, lasciando entrare l'animale.

- Cos'è? - chiese Ginny curiosa, mentre Hermione sfilava la lettera dalla zampa del gufo, che volò immediatamente via: evidentemente, non aspettava risposta.

Hermione si morse il labbro, mentre scorreva velocemente il contenuto della lettera con lo sguardo.

- Una lettera di Malfoy.. - mormorò.

Ginny spalancò gli occhi: - Fai vedere! -

Hermione le passò la lettera, che l'amica lesse avidamente.

"Ho pensato tanto al nostro appuntamento.. ti aspetto domani pomeriggio alle 4 fuori dal portone della scuola.

Non farti aspettare.

Draco"

Ginny sorrise, mentre Hermione diventava sempre più rossa.

- Ha pensato tanto al vostro appuntamento.. uao Hermione! - esclamò la ragazza.

La grifona si passò le mani tra i capelli: - Ginny, non so se ce la faccio.. non sono pronta.. insomma, qui stiamo parlando di passare un pomeriggio con Malfoy! Ma che gli dico? Che faccio?? -

L'amica le sorrise rassicurante: - Tranquilla Hermione, ti basterà seguire i miei consigli e andrà tutto bene! -

Hermione sbiancò leggermente: era proprio dei consigli di Ginny che aveva paura..

                                                                            ***

- No senti, io non ci vado. Gli mando una lettera dicendo che non me la sento di andare, che mi sono ricordata di un impegno improvviso.. Ginny ti prego!! -

Hermione si era letteralmente avvinghiata alla colonna del suo letto a baldacchino, mentre l'amica tentava con tutte le sue forze di trascinarla via da lì.

- Hermione.. non fare la.. bambina.. - disse Ginny a fatica, nello sforzo di staccare le braccia della ragazza, che sembravano incollate alla colonna.

- Sarà un disastro! Non ci voglio andare, nonvogliononvogliononvoglio!! - piagnucolò la Caposcuola, che in quel momento assomigliava di più ad una bambina di 5 anni.

Ginny roteò gli occhi, tirando con più forza: - Hermione, la vuoi smettere? Andiamo, sei una Grifondoro, santo cielo! -

Hermione si staccò di scatto dalla colonna, talmente all'improvviso che Ginny non riuscì a smettere di tirare in tempo e finì col sedere per terra, imprecando sonoramente.

- Hai ragione Ginny. Sono una Grifondoro, per Merlino! Non posso certo avere paura di un Malfoy! -

- Ma dai? E io che sto dicendo da mezz'ora? - mormorò Ginny alzandosi in piedi e massaggiandosi la natica dolorante.

- Ti sei fatta male? - le chiese Hermione.

- Chi, io? No, ma figurati! Finisco col fondoschiena a terra per sport! - esclamò sarcastica l'amica.

- Non sapevo che esistesse uno sport del genere.. - commentò Hermione agrottando la fronte.

Ginny valutò l'idea di dare una serie di testate al muro, ma si trattenne.

- Hermione.. - disse lentamente - La mia era una battuta ironica.. -

La ragazza si mise le mani sui fianchi: - Ti sembra che io adesso abbia tempo per le tue battute? Tra un'ora devo uscire con Malfoy! -

Ginny decise di dare ascolto all'amica e di concentrarsi: - Giusto. Okay. Vediamo.. appuntamento con Malfoy.. beh, di sicuro non puoi andarci vestita così! - esclamò, indicando con la testa la divisa della ragazza.

Hermione annuì: - Lo immaginavo.. pensavo ad un paio di jeans e una maglia a maniche lunghe, magari con una giacchetta sopra.. - iniziò lei, ma Ginny le fece cenno con la mano di tacere.

- Amica mia, ti ricordo che tu Malfoy lo devi sedurre.. ci vuole qualcosa di molto più sexy per un'uscita con lui!! -

- Cosa proponi? -

Ginny ghignò: - Per la tua uscita ci vuole qualcosa di molto provocante, tipo un vestito.. che tu non hai, ovviamente.. ma io sì! - disse, mentre correva nella sua stanza, per riapparire qualche secondo dopo, tenendo tra le mani un vestito azzurro.

- Ma sei matta?! Ginny, fa troppo freddo per quello! - esclamò Hermione.

- Guarda che non siamo mica a dicembre! Hermione, non è nemmeno ottobre.. se metti questo, un coprispalle nero a manica lunga e un paio di stivaletti bianchi bassi.. starai benissimo! -

Hermione aveva i suoi dubbi, piuttosto fondati oltretutto, ma decise di non ribattere: in fondo Ginny non aveva tutti i torti, erano solo a metà settembre, non faceva mica così freddo!

Convinta dall'amica, si vestì e si truccò leggermente, lasciando i capelli liberi di accarezzarle le spalle ed incorniciarle il viso.

- Hermione, stai da favola! - commentò Ginny con un gran sorriso, e anche Hermione, guardandosi allo specchio, dovette dichiararsi soddisfatta.

- Vai adesso, non vorrai far aspettare il tuo appuntamento! - la stuzzicò Ginny maliziosa, e la ragazza le fece la linguaccia, prima di uscire dalla stanza.

Hermione era nervosa: non sapeva cosa avesse preparato Malfoy, e aveva paura di uscirsene con un'altra della sue figure. Oltretutto, per quanto fosse bello e per quanto le stesse bene il vestito di Ginny, lei non riusciva a sentirsi a suo agio: non era abituata a quel genere di abbigliamento, semplicemente non faceva per lei. In ogni caso, ormai era troppo tardi per tirarsi indietro.

La ragazza varcò il portone di Hogwarts alle 3.59, ma Draco era già lì ad aspettarla: indossava un semplice paio di jeans e una camicia nera, ed Hermione si sentì immediatamente fuori luogo per come si era vestita.

- Puntualissima e.. ehm.. elegantissima.. - l'accolse Draco.

Ma come si era vestita la Granger?! O meglio, dove credeva che l'avrebbe portata lui?? E meno male che Blaise gli aveva detto "un appuntamento semplice e tranquillo è l'ideale per Hermione".. l'avrebbe ucciso quella sera stessa!

- Io.. - Hermione arrossì: ma come cavolo l'aveva fatta vestire Ginny?!?

- Sono una stupida.. guarda come mi sono conciata.. - mormorò la ragazza, arrossendo fino alla radice dei capelli.

- No, sei davvero bellissima. - le disse Draco, rendendosi conto che non gli costava alcuna fatica ammetterlo: la Granger era davvero incredibile vestita in quel modo, senza che la divisa le nascondesse le curve perfette.

Hermione alzò lo sguardo su di lui e gli sorrise, e Draco sentì il cuore accelerare; tuttavia, il ragazzo preferì non approfondire quella strana reazione del suo cuore, e preferì concentrarsi sull'obiettivo di quel pomeriggio: far cadere la Granger tra le sue braccia.

- Andiamo? -

Lei annuì, chiedendosi curiosa dove l'avrebbe portata.

- Dovremo infrangere le regole, Granger.. te la senti? - le disse Draco malizioso.

Hermione aprì la bocca per ribattere, ma considerò che fare la "perfettina" non l'avrebbe aiutata con il suo piano.

- Fammi strada Malfoy. - rispose strizzandogli l'occhio.

Draco alzò un sopracciglio sorpreso, poi ghignò: - Molto bene. Destinazione: Hogsmeade. - sentenziò lui, sotto lo sguardo sospetto di Hermione.

- Che ci andiamo a fare? - gli chiese lei, ma lui si era già avviato verso una carrozza trainata da un Thestral, un cavallo che solo chi aveva visto in faccia la morte poteva vedere; questi animali erano solitamente usati per trasportare i ragazzi all'inizio dell'anno fino al castello.

Malfoy fece cenno ad Hermione di salire, poi salì a sua volta, e la carrozza iniziò a muoversi pigramente.

- Sono felice che tu abbia accettato il mio invito. - le disse Draco.

Hermione sorrise nervosamente, torcendosi le mani: non aveva la minima idea di cosa dire, perchè parlare con lui non poteva essere così semplice come farlo con Harry o Ron? Il problema era che lui la metteva così in soggezione.. e per questo le riusciva difficile rilassarsi.

Draco, dal canto suo, non era certo messo meglio: lui, abituato con uno schiocco di dita ad avere una ragazza pronta per lui, ora si trovava a dover correre dietro alla Granger, cercando in ogni modo e con ogni mezzo di farla innamorare; e dire che la ragazza, Draco l'aveva notato per davvero solo quel pomeriggio, era realmente molto carina! La cosa rischiava di farsi più complicata del previsto.

- Sei mai stato a Parigi? - gli chiese Hermione di punto in bianco.

Draco venne colto alla sprovvista dalla domanda di lei, ma annuì: - Ci sono stato un paio di volte con i miei. - le rispose.

Hermione s'illuminò: - Davvero? Anch'io! Non trovi che sia una città meravigliosa? Così piena di fascino e di mistero.. e di sensualità, ovviamente. - aggiunse lei, con un'appena celata punta di malizia nella voce.

Malfoy alzò un sopracciglio: erano delle avançes quelle della Granger? Perchè non gli dispiacevano affatto.. se non fosse stato per il fatto che il suo obiettivo non era sedurla, ma farla innamorare.

La ragazza esultò interiormente, vedendo passare negli occhi di Malfoy un lampo di desiderio; se non altro su una cosa Ginny ci aveva azzeccato: parlando di Parigi andavi sempre sul sicuro! O almeno, questo pensava Hermione prima che Draco se ne uscisse con una frase che la spiazzò.

- Certo, ma non trovi che sia soprattutto una città romantica? E' l'ideale per gli innamorati: sì, direi che si merita appieno il titolo di "culla dell'amore". -

Cosa?!? Cioè, lei cercava di fare la gattina sexy, e lui se ne usciva con la frase smielata?? Aargh!! Come faceva a sedurlo così?!

Nonostante tutto, Hermione non potè fare a meno di arrossire; Ginny le aveva suggerito cosa dire a Malfoy, ma in effetti lei era della stessa idea del ragazzo: Parigi era una città incredibilmente romantica, probabilmente la più romantica della Terra. Le faceva un effetto molto strano che anche Dr.. Malfoy la pensasse come lei.

Draco le sorrise, compiaciuto di aver fatto centro: la Granger era arrossita!

I due rimasero in silenzio per tutto il tempo del viaggio: conversare non era certo una cosa che risultava loro facile, soprattutto considerato che ogni frase doveva essere attentamente studiata per provocare determinate reazioni nell'altro.

- Madame.. - le disse Draco scendendo dalla carrozza - Siamo arrivati. -

Hermione prese la mano che lui le aveva offerto per scendere, e si guardò intorno: Hogsmeade.

- E adesso? - gli chiese. Draco sorrise.

                                                                              ***

- Ommioddio!! -

Draco capì all'istante di aver azzeccato in pieno "l'appuntamento perfetto": in fondo, Blaise poteva anche rimanere in vita.

- Ma.. ma come hai.. come hai fatto? -

Hermione non poteva crederci, era troppo bello per essere vero: Malfoy l'aveva portata nella libreria segreta, quella che si trovava nella periferia del villaggio di Hogsmeade, quella che ospitava i manoscritti dei più celebri maghi di tutti i tempi, quella che era assolutamente vietata al pubblico, quella di cui soltanto pochissime persone conoscevano l'esatta ubicazione. Lui l'aveva portata lì.

Draco alzò le spalle con noncuranza: - I miei genitori hanno fatto numerose donazioni per mantenere nel miglior stato possibile questi libri.. diciamo che i loro custodi mi dovevano un favore. -

Hermione aveva gli occhi lucidi: non le importava più di fare la sexy e la distaccata, come poteva rimanere impassibile di fronte ad un patrimonio di tale importanza?

- Ti piace? - le chiese Draco, pur conoscendo bene la sua risposta: a dover essere sincero con se stesso, e l'avrebbe negato fino alla morte se gliel'avessero chiesto, era.. bello.. vedere la Granger così presa. Sembrava una bambina, genuinamente meravigliata da ciò che si trovava davanti.

- E'.. è davvero stupendo.. grazie per avermi portato qui. - disse Hermione, la voce che le tremava appena per l'emozione.

- Posso.. posso toccarli? - chiese poi la ragazza, timorosa di rovinare in qualche modo quei pezzi di storia.

Draco annuì: - Ma solo se stai attenta. -

Hermione si morse un labbro, incerta, poi con dita tremanti prese uno tra i tanti libri allineati sugli scaffali e lo aprì.

- Guarda.. - disse a Draco, che si avvicinò a lei - Questo è stato scritto nel XVesimo secolo.. parla delle pozioni usate a quel tempo, e degli ingredienti più introvabili.. quando ne avevano urgentemente necessità, li preparavano usando ingredienti alternativi. - gli spiegò, mentre lui la guardava con uno sguardo nuovo: era talmente presa da quei libri.. non cercava di fare la saputella o la gran donna, come invece Pansy faceva di continuo, ma era davvero emozionata per quell'insieme di fogli che teneva tra le mani.

Hermione alzò lo sguardo su di lui con un dolce sorriso: forse lui non aveva nemmeno idea del regalo che le aveva fatto, ma quella giornata le sarebbe rimasta nella mente e nel cuore per sempre.

Draco l'accompagnò pazientemente in giro per tutta la biblioteca, tra migliaia e migliaia di scaffali, meravigliandosi sempre di più della genuina gioia della ragazza.

Dopo ore, Hermione posò l'ultimo libro: avrebbe voluto rimanere lì per sempre, ma dovevano tornare al castello o avrebbero passato dei guai.

- Grazie.. davvero, io.. non so come esprimerti la mia gratitudine.. - balbettò lei, arrossendo.

Draco sentì che il momento era perfetto: guardò Hermione, gli occhi di ghiaccio che però sembravano essersi animati da un fuoco sconosciuto; anche lei percerpì il cambiamento di atmosfera, soprattutto quando lui le si avvicinò, lento ma deciso, lasciandole chiaramente intendere quali fossero le sue intenzioni.

Hermione si sentiva le gambe molli, le ginocchia le tremavano e la salivazione era azzerata: ogni suo pensiero coerente sembrava essere sparito per lasciar posto ad un'unica considerazione. Stava per baciare Malfoy.

Niente panico. Era solo un bacio. Solo un bacio. 

Aveva baciato Ron, giusto? Giusto.

Certo era passato del tempo, ma si ricordava ancora come si faceva, giusto? Giusto.

Quindi non c'era nulla di cui preoccuparsi, giusto? Sbagliato.

Perchè la differenza c'era, era una differenza grande, enorme, gigantesca: perchè stava per baciare lui. Il ragazzo che avrebbe dovuto sedurre: da quel bacio poteva dipendere tutto, e non poteva permettersi di sbagliare.

Ma come si baciava un ragazzo per sedurlo? Accidenti a Ginny che non le aveva spiegato quella parte! Hermione si umettò le labbra di riflesso, consapevole che il bacio con Malfoy sarebbe stato molto più.. beh.. umido.. di quelli dati a Ron.. insomma, parliamoci chiaro: Malfoy non dava certo l'idea di casti baci a fior di labbra! .. era finita.

Draco si avvicinò maggiormente ad Hermione: era fatta, sarebbe bastato baciarla e lei sarebbe caduta ai suoi piedi. Certo, meglio evitare baci troppo irruenti.. il suo doveva essere un bacio tenero, dolce, un tipo di bacio che normalmente un Malfoy non avrebbe dato nemmeno sotto tortura, e di sicuro non certo uno dei suoi soliti baci che trasudava sesso da tutti i pori.

Draco si mosse ancora verso di lei, i loro visi erano ormai a pochi centimetri; Hermione indietreggiò istintivamente, spaventata da quella vicinanza..

Accadde in un attimo.

Lo scaffale urtato, i libri che oscillavano pericolosamente, Hermione che sbarrava gli occhi e Draco che, alzata la testa per capire cosa stesse succedendo, si beccò lo spigolo di un libro in piena fronte.

- Cazzo!!! - urlò il ragazzo portandosi le mani alla fronte mentre, intorno a lui, quei preziosissimi libri antichi cadevano a terra, sparpagliandosi disordinatamente.

Hermione era paralizzata dalla paura: aveva combinato il solito casino, mannaggia a lei!!!

- Granger, muoviti da lì!! - esclamò Draco rabbioso, trascinandola velocemente fuori dalla biblioteca con una mano sulla fronte.

- Malfoy.. mi dispiace, io.. mi dispiace.. - balbettava Hermione in preda al panico.

Lui sembrava non ascoltarla: la fece uscire dall'edificio e la portò sino alla carrozza, che li aspettava pazientemente in una piccola radura all'entrata del villaggio, dove la fece sedere con un gesto sgarbato.

- Dovrò dire a mio padre di fare una donazione più che generosa per rimediare al casino che hai combinato. - sibilò Draco.

Hermione era semplicemente mortificata, non sapeva cosa dire o cosa fare: si era rivelata il solito disastro, e come se non bastasse aveva pure danneggiato dei manoscritti antichi e aveva provocato una ferita a Malfoy..

Aspetta.. una ferita?

- Malfoy, ma tu sei ferito! - esclamò Hermione, notando del sangue sulla mano che il ragazzo teneva premuta sulla fronte.

- Non è nulla. - minimizzò lui, ma la ragazza non si lasciò fermare.

- Fammi vedere.. - gli disse dolcemente, allontanandogli la mano.

La ferita non era troppo profonda, ma perdeva parecchio sangue: Hermione fece comparire con la bacchetta l'occorrente per disinfettare la ferita e, ignorando i tentativi di lui di fermarla, lo medicò.

Quando arrivarono al castello, un bel cerotto spiccava sulla fronte del ragazzo.

- Grazie per la medicazione. - le disse lui freddamente.

Hermione abbassò lo sguardo: questa volta l'aveva combinata davvero grossa, e non sapeva come poter rimediare.

- Granger.. è meglio se torniamo dentro ora. -

Lei annuì, e i due, lasciata la carrozza ai margini della Foresta Proibita, rientrarono nel castello.

- Malfoy.. sono davvero mortificata, io.. dio, se solo penso ai danni che ho combinato.. mi dispiace, sono una frana.. -

Draco avrebbe voluto risponderle che era d'accordo con lei, e che aveva avuto la delicatezza di un elefante in una cristalleria.. ma un lampo di genio gli attraversò la mente.

Fermò Hermione con un gesto della mano e, attirandola a sè, la baciò dolcemente sulle labbra: il ragazzo rimase piacevolmente sorpreso dalla morbidezza della bocca di lei, e scoprì che era piuttosto piacevole darle piccoli baci, percorrendo con le labbra la bocca di lei per tutta la sua lunghezza.

Si staccò da lei quel tanto che bastava per guardarla negli occhi, e le sorride: - E' vero Granger, sei peggio di un bisonte quando ti muovi.. ma a me piaci così. - le mormorò, prima di lasciarla andare ed allontanarsi con tutta calma verso la sua sala comune.

 

 

Fine!!!!!!!! Ho deciso di postare stasera perchè non ero sicura di avere abbastanza tempo domani.. vi ho fatto una sorpresa, eh?? ^^ Mi sa che ho fatto un chappy un pò troppo lungo.. coff coff.. ^^' Perdono!! Ma la fantasia premeva per essere riversata sulla carta!! Allora, che ne pensate del loro primo appuntamento??? ^^ Spero vi siano piaciute le solite figure di Hermione, a volte mi sento veramente cattiva a farle combinare certi casini..!! Bene, direi che posso passare ai più che doverosi thanks, quindi grazie a: Francesca_Malfoy (a te ringraziamento speciale, ho visto che hai commentato ogni mia produzione.. ti ringrazio tantissimo!! Spero che il chappy ti piaccia, bacioni!! ^^), ladyrocker (visto che anche senza i consigli di Ginny la ragazza di guai ne combina parecchi? ^^), Neverland (felice di averti fatto ridere.. questo capitolo è forse un pò meno spiritosom, anche se non mancano le solite figure alla Hermione, ma spero ti sia piaciuto lo stesso!! ^^), piperina (ti capisco, anch'io uscirei con Draco anche senza ricatto!! Visto che casino al loro primo appuntamento?? Povera Hermione!! ^^), falalula (sono felice di tenerti sulle spine, ma devo confessarti che anche a me prudono le mani per la voglia di scrivere!! Graaaazie mille!!! Bacioni!! ^^), kucciolaflea (sono d'accordo, per uscire con Draco mica c'è bisogno del ricatto! ^^ Visto che belle figure la nostra Hermione?? ^^), Rio (eh sì, gliene combino di tutti i colori alla povera Hermione.. e anche in questo chappy ne ha combinata una delle sue, povera!! ^^), _AqUa PrInCeSs_ (ho soddisfatto la tua curiosità?? Lo spero! Anche se, come al solito, la nostra Hermione si è fatta le sue belle figurette.. ^^), laretta (mi fa piacere che la storia ti faccia ridere! Visto che bella figura al primo appuntamento?? ^^), Colleghe for life (le mie autrici preferite, MaRs e BiMbA!! ^^ Visto che belle figure che faccio fare alla nostra povera Hermione?? Solo a lei poteva accadere!! E d'altronde, i guai sono appena iniziati.. ^^), erika (ti ringrazio, sono felice che la storia ti sia piaciuta!!! ^^). Oltre a loro, mi sento in dovere di ringraziare le 26 persone che hanno messo la storia tra i preferiti e tutti coloro che leggono e recensiscono non solo questa mia fiction, ma tutte le mie altre storie: GRAZIE!!!

Detto questo, non mi resta che rimandarvi alla prossima settimana: Draco ha fatto il primo passo avanti, ora tocca ad Hermione scoprire qualche carta; cosa s'inventerà la bella grifona? Beh, con i consigli di Ginny.. vi lascio immaginare!!

Baci a tutti!!

Xevias

Piccolo avviso al gentile pubblico: l'aggiornamento della prossima settimana potrà subire un cambiamento di data, in quanto l'inizio di nuovi corsi universitari mi dimezzerà il tempo a disposizione per scrivere; posso comunque assicurare che l'aggiornamento ci sarà, solo potrà essere anticipato o posticipato a seconda del giorno in cui riuscirò a scrivere.

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Capitolo 5
*** Prove di seduzione. ***


- Wow.. cioè, lui.. wow.. ma davvero.. wow.. -

- Ginny, ti si è incantato il disco. -

Le due erano, come sempre, in camera di Hermione, sedute, come sempre, sul letto di lei, e stavano, come sempre, discutendo sugli ultimi avvenimenti.

Insomma, tutto come sempre. A parte il fatto che, probabilmente per la prima volta in vita sua, Ginny era rimasta senza parole.

Hermione sorrise di fronte all'incredulità dell'amica, e si allungò sul letto, accoccolandosi su un fianco: la verità era che nemmeno lei, come Ginny, riusciva a credere a ciò che era successo. La cosa che più la lasciava incredula, era il modo in cui Malfoy l'aveva baciata: dolcemente, teneramente, sfiorando appena le sue labbra.

E quelle parole..

A me piaci così.

Erano quelle parole che la ragazza non riusciva a togliersi dalla testa: cosa aveva voluto dire Malfoy? Che.. insomma.. le piaceva davvero? Cioè.. forse voleva.. diventare il suo ragazzo? Non lo sapeva, era troppo confusa.

- Beh, Hermione.. ora devi darti una mossa. -

La voce di Ginny riportò bruscamente Hermione alla realtà, che si volse verso l'amica con la fronte corrugata.

- In che senso? - le chiese.

- Malfoy ti ha baciata, si è messo in posizione di vantaggio! Devi rimetterti in carreggiata.. devi sedurlo, e in fretta!! - esclamò la ragazza.

Hermione alzò gli occhi al cielo: - Ginny.. mettiti l'anima in pace. Io non sono capace di sedurre nessuno, tantomeno Malfoy. Lasciamo perdere tutto. -

Ginny spalancò gli occhi inorridita: - Tu non lasci perdere niente! Hermione, ho già in mente un piano geniale. Fidati di me! -

La ragazza si mise le mani nei capelli: i piani di Ginny erano come le predizioni della Cooman.. mai una volta che ce ne fosse uno valido!

                                                                                     ***

- Complimenti Draco. Hai fatto centro. -

- Puoi giurarci Blaise. -

I due erano in sala comune, intenti a chiacchierare tranquillamente di fronte al camino.

- La tua prossima mossa? - gli chiese ancora l'amico.

Draco ghignò: - Ho lanciato l'amo, lei ha abboccato.. ora devo solo tirarla su. -

Uno sbattere d'ali li fece voltare: un piccolo gufo marrone planò sul bracciolo della poltrona di Draco.

- E quello come ci è arrivato qui? - chiese Blaise.

Draco non rispose, ma prese il piccolo rotolo di pergamena che il gufo teneva legato alla zampa.

I suoi occhi si spalancarono mentre leggeva la lettera, incredulo alle parole scritte sul foglio.

- Draco.. cos'è? -

Il ragazzo passò il foglio all'amico senza dire una parola.

"Il bacio è stato incredibile.. ma voglio di più.

Ti aspetto questa sera alle 9 di fronte alla Stanza delle Necessità. 

Hermione."

- A quanto pare la ragazza si aspetta ben altro da te, ora. - commentò Blaise, scorrendo velocemente con lo sguardo le poche righe scritte con una calligrafia elegante ed ordinata.

- Questa non ci voleva. -

Draco si passò lentamente una mano sul viso: credeva che la Granger fosse una ragazza timida.. sapeva che era stata con quello straccione di Weasley, perciò era fortemente improbabile che fosse ancora vergine, anche se date le capacità di Lenticchia il dubbio nasceva spontaneo; ma il suo biglietto era maledettamente esplicito, segno che tutta questa timidezza in realtà non esisteva.

- Che pensi di fare? - gli chiese Blaise, divertito da quella situazione - Perchè è chiaro che non te la puoi portare a letto.. non sarebbe romantico. -

Il ragazzo guardò l'amico che ridacchiava, anche se non c'era proprio niente da ridere: era nei guai.

- La rifiuterò. - affermò Draco accavallando le gambe.

- Prego? -

- Mi hai sentito Blaise, la rifiuterò. Voglio vincere la tua stupidissima sfida, e se mi rifiuto di scoparla le dimostrerò che la rispetto e che non voglio affrettare i tempi.. facendole così fare un passo in avanti verso la mia trappola. -

- Un Malfoy che rifiuta di portarsi a letto una ragazza? Impossibile. Cederai Draco. - sentenziò Blaise scuotendo la testa.

- Ti assicuro che non accadrà. - ribattè lui.

- Oh sì che accadrà.. è più forte di te amico, non puoi resistere quando ti trovi una bella ragazza davanti, specie se è disponibile. Il tuo istinto prevarrà, e finirete tra le lenzuola. -

Draco lo fissò, serio come non mai: - Ti farò vedere quanto ti sbagli. -  

                                                                                            ***

- Ginny.. -

- Niente ripensamenti Hermione. Vai e uccidi! -

La ragazza agrottò la fronte: - Ma non dovevo sedurlo? -

Ginny valutò l'idea di rimanere senza la sua migliore amica: ma perchè solo quando parlava con lei Hermione diventava rincretinita?

- Hermione.. prima che la mia poca pazienza si esaurisca.. vai. -

Hermione stava per ribattere che, parlando di pazienza, lei avrebbero dovuto come minimo farla santa, considerato come ascoltava e metteva in pratica fiduciosamente i consigli, peraltro poco attendibili, di Ginny.

Tuttavia preferì rimanere in silenzio; annuì e uscì dalla stanza: erano quasi le 9, e sapeva che Draco sarebbe arrivato puntuale.

Lui era già lì, la divisa volutamente disordinata e l'espressione perplessa di chi non sa esattamente cosa aspettarsi.

- Granger.. -

Hermione pregò con tutte le sue forze che, almeno per una volta, la sfortuna la lasciasse in pace: incrociò le braccia al collo di Draco, e lo baciò.

Draco non ebbe tempo di replicare: la Mezzosangue lo stava baciando con passione, in un modo che solitamente era lui ad utilizzare.

E gli piaceva. Oh, se gli piaceva.

Hermione si staccò da lui, guardandolo seriamente: i suoi occhi color dell'ambra erano appannati dal desiderio, un desiderio che le nasceva dal cuore.

Ma perchè Malfoy la faceva sentire così? E da quando soprattutto??

- Granger.. -

Draco non riusciva neanche a parlare: la Granger era.. la Granger era..

O porco Merlino.

La voleva. Ora. Subito. Immediatamente. Accidenti a Blaise!

- Entriamo, dai.. - sussurrò lei con voce roca.

Draco si lasciò trascinare nella stanza senza replicare.

Hermione sentì che la situazione le stava sfuggendo di mano: non capiva più niente, era come se il suo cervello si fosse scollegato e fosse il suo istinto a guidarla. Era stato proprio l'istinto a farle arredare la stanza come una camera da letto, con un letto rotondo dalle lenzuola rosse e di fronte un camino acceso.

Draco aprì la bocca per dire qualcosa, ma Hermione fu più veloce, baciandolo di nuovo: Ginny le aveva detto di non dargli tempo per parlare, doveva essere lei a tenere il controllo della situazione.

Il ragazzo sentì la lingua di lei massaggiare sensualmente la sua, e mandò a quel paese l'autocontrollo: l'attirò a sè, cingendole i fianchi con una mano e aprendole i bottoni della camicetta con l'altra.

Al diavolo la scommessa, al diavolo Blaise, al diavolo tutto: la Granger era lì, pronta per lasciarsi prendere da lui.

E da quando Draco Malfoy rifiutava una scopata con una bella ragazza? Appunto.

La spinse sul letto, accarezzandola con frenesia: il desiderio di averla cresceva di secondo in secondo, era come se avesse voluto baciarla e toccarla da sempre.

Hermione sentiva le mani di Draco su di sè, la sua bocca sulla sua, la sua lingua.. sentiva caldo, tanto caldo. Era come se un fuoco incandescente le fosse esploso dentro. 

- Draco.. - 

Era la prima volta che Hermione pronunciava il suo nome, e fu proprio la sua voce spezzata a farlo rinsavire.

Non poteva. Non così. E quel che davvero lo spaventava, era che il suo rifiuto non nasceva per la scommessa fatta con Blaise. 

Si staccò da lei, guardandola negli occhi: - No. -

Hermione aveva chiuso gli occhi già da parecchio, ma fu costretta a riaprirli quando sentì la voce di lui.

- Perchè? -

Draco si alzò in piedi, passandosi una mano tra i capelli.

- Granger.. non voglio scopare con te. -

No, non lo voleva per davvero: non doveva nemmeno sforzarsi di recitare.

Lei abbassò lo sguardo: era peggio di un cocomero. Era un caso perso. Non lo attraeva.

Il ragazzo evitò di guardarla: - Non sai quanto mi sia costato fermarti.. - affermò sincero - Se fossi stata un'altra, non avrei esitato un secondo Granger. Ma con te.. non voglio una scopata e via. Voglio di più. -

L'aveva detto per davvero? E perchè, pensò Draco inorridito, quelle parole suonavano terribilmente sincere?

Hermione alzò la testa di scatto, incredula.

- Di più? -

- Di più. - ripetè lui, sforzandosi di convincere se stesso che si trattava di parole dette per uno scopo preciso, e non per un pensiero che nasceva dal cuore.

Draco le andò vicino, e la baciò dolcemente sulla bocca.

- Buonanotte.. Hermione. -

- Buonanotte.. Draco. -  

Il ragazzo uscì dalla stanza e si chiuse la porta dietro le spalle. Iniziò a camminare con il sorriso sulle labbra, senza un vero motivo: cercava di convincersi che era soddisfatto per aver dimostrato a Blaise che si sbagliava, e che era perfettamente in grado di mantenere il controllo.. ma la verità era che, anche senza la scommessa, non se la sarebbe sentita di scopare la Granger, trattandola come tutte le altre ragazze.

Non sapeva spiegarselo, ma quando lei aveva sussurrato il suo nome, gli era riapparsa davanti la sua espressione quando lui l'aveva portata nella biblioteca, quella gioia mista ad euforia di chi si sente davvero felice.

La voleva e la desiderava, forse più di qualunque altra ragazza avesse mai avuto: ma il suo istinto, quello che solitamente gli diceva di buttarsi senza nemmeno rifletterci troppo su, questa volta l'aveva fermato. Non era ancora il momento giusto, come se lui non fosse ancora stato pronto.

Tornò in sala comune, dove Blaise lo stava aspettando: Draco non si fermò a parlare con lui, voleva rimanere da solo; gli passò accanto, salutandolo con un cenno della testa, ed entrò in camera sua, chiudendosi la porta alle spalle.

L'amico lo guardò senza proferire parola, incredulo: non se l'era scopata per davvero, aveva resistito.

- E bravo Draco.. - mormorò Blaise alzandosi dalla poltrona e stiracchiandosi - Ti stai innamorando della Granger.. -

Si diresse verso il suo dormitorio con un sorriso; prima di entrarvi, rivolse un'ultima occhiata alla porta chiusa dell'amico.

- Eh sì, te ne stai proprio innamorando.. solo che ancora non lo sai. -  

 

 

 

E si conclude così anche il capitolo cinque.. Hermione è riuscita per la prima volta ad azzardare una mossa di seduzione, che però il nostro caro Draco ha stroncato sul nascere: reazione dettata dal tener fede alla scommessa? Non secondo l'amico Blaise, che sembra vedere al di là di ciò che gli altri scorgono.. ed ora? Quali saranno i prossimi passi dei nostri beniamini? Ma soprattutto.. saranno capaci di controllare ciò che il loro cuore inizia timidamente a provare? Per rispondere a queste domande, dovrete attendere la prossima settimana; nel frattempo, i ringraziamenti: benny_bene (felice che il mio stile riscuota il tuo parere favorevole! ^^), ladyrocker (graaazie!! ^^ Questa volta il chappy è un pò più corto, ma va bene uguale, vero? Eh sì, i consigli di Ginny sono un pò come i tuffi nel vuoto.. non sai mai se ne uscirai viva!! ^^), falalula (che bello la recensione luuuunga!! ^^ Sono molto contenta che il personaggio di Hermione ti piaccia, devo ammettere che io per prima adoro darle questo carattere!! Eh sì, il nostro Draco ha avuto la sua piccola vittoria nello scorso chappy.. ma direi che una piccola vittoria se l'è presa pure Hermione in questo capitolo, non trovi?), Neverland (solo una parola: grazie! ^^), kucciolaflea (ammetto che un pò mi spiace far combinare sempre guai alla povera Hermione.. ma è più forte di me!! Anche se in questo chappy sono stata più buona del solito.. ma non lo rimarrò per molto!! ^^), 8x4 (ti ringrazio tantissimo, e spero di non deluderti!! In effetti si può dire che massacro la povera Hermione, ma lei lo sa che lo faccio a fin di bene.. in fondo, l'adoro!! ^^), giolabella (in effetti i consigli di Ginny sono alquanto pericolosi.. sono felice che il capitolo non sia risultato troppo lungo, avevo paura di annoiare!! ^^ Ti ringrazio tanto, sono felice che le mie storie ti piacciano!! ^^), prischina (ecco l'aggiornamento!! E grazie mille per i complimenti!! ^^), Francesca_Malfoy (ciao bellissima!! ^^ Eh sì, la mia vena sadica si ripercuote sempre su Hermione, anche se in questo chappy un pò di meno.. ma penso che il mio "buonismo" non durerà a lungo!! ^^ Piaciuto il chappy?? Per una volta la nostra eroina si fa avanti.. peccato che Draco non ne voglia sapere.. per ora.. ^^), Colleghe for life (le mitiche BiMbA e MaRs!! ^^ Cosa farei senza le vostre recensioni?? ^^ BiMbA, ma sei davvero così crudele?? Nuuu.. e io che vi immaginavo come due angioletti!! ^^ Beh, direi che in questo chappy Hermione si dà finalmente da fare.. con Draco che la blocca, certo, ma almeno ha fatto un passo avanti non vi pare?? ^^), _AqUa PrInCeSs_ (meno male che non era troppo lungo, pensavo di annoiarvi tutti a morte!! ^^ Beh sì, mica poteva lasciare che si baciassero così, nel modo organizzato da Draco.. sennò che diavoletta sarei?? Povera Hermione.. cosa non la aspetta!! ^^), Stelle 4ever (uaoo!! ^//^ Ti ringrazio tantissimo!! ^^ No no, nel bacio finale, almeno lì, sono stata buona.. anche se devo ammettere che la tentazione di farle combinare un disastro c'era, e pure tanta!! E mi sa che nei prossimi capitoli verrà fuori.. sei avvisata!! ^^), Rio (sì, l'idea che io ho di Hermione è esattamente quella che descrivo nel suo personaggio: è un genio finchè si parla di libri, ma al di fuori di quel campo il mondo è un posto del tutto sconosciuto per lei.. e lo dimostrano in maniera più che evidente le sue figuracce, direi!! ^^ Anche se stavolta mi sono trattenuta.. le è andata bene!! ^^). Detto questo, ringrazio infinitamente le 32 persone che hanno messo la storia tra i preferiti:

1 - 8x4
2 - aqa
3 - baby93
4 - benny_bene
5 - carolina
6 - Chocolat
7 - Colleghe for life
8 - criandola
9 - DamaArwen88
10 - Dea1907
11 - dianta
12 - Erin
13 - frafave
14 - Francesca_Malfoy
15 - gemellina
16 - giolabella
17 - giuly94
18 - herm83
19 - kucciolaflea
20 - L y r a
21 - Leleo 91
22 - Lily261
23 - LoveTakesCourage
24 - memeo96
25 - MiSs_BlAcK
26 - Pinkstar_thebest
27 - piperina
28 - Rio
29 - Stelle 4ever
30 - Stellyna_P
31 - tinky tinky
32 - titti6493

Vorrei inoltre ringraziare calorosamente tutte le persone che hanno recensito, e continuano tutt'ora a farlo, le mie shots e drabbles: grazie di cuore!! ^^ Così dicendo, concludo questo mio personal space infinito (se siete arrivati fino a quaggiù vi faccio i miei complimenti per la resistenza!! ^^), e vi rimando all'aggiornamento della prossima settimana!! ^^

Xevias

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Capitolo 6
*** Quando l'amore bussa alla tua porta.. ***


- Non ci credo, non ci credo, non ci credo!!! Come, come, come ha potuto rifiutarti?? -

- Ginny, ti si alza la pressione. -

Le due erano.. ma che ve lo dico a fare, tanto ormai lo sapete.. ebbene sì, erano in camera di Hermione, dove la Caposcuola aveva puntualmente aggiornato l'amica sugli ultimi avvenimenti.

- Ma perchè rifiutarti se gli interessi da morire? Non ha senso! - chiese Ginny, più a se stessa che alla ragazza.

Hermione si morse nervosamente un labbro: aveva raccontato all'amica ciò che era avvenuto nella Stanza delle Necessità, ma aveva preferito tenere per sè un piccolissimo particolare.

Draco Malfoy voleva di più.

Ma di più che cosa???

Non poteva riferirsi al sesso, perchè era proprio ciò che lei stava offrendogli!

Possibile che lui davvero volesse di più.. in quel senso? Parlava di.. amore?

- Hermione!! - 

La ragazza si volse di scatto verso Ginny.

- Eh? Cosa? Dove? Che c'è? - balbettò.

L'amica la fissò con cipiglio severo, le mani sui fianchi in una posa che ricordava moltissimo sua madre Molly: - Ammettilo, non mi stavi ascoltando! -

- Oh.. ecco.. ehm... -

- Lascia perdere. Ho già in mente un piano geniale! - disse Ginny con un gran sorriso.

- Sì, appunto.. a tal proposito, io.. -

- No no no, non mi ringraziare Hermione! Lo faccio più che volentieri! - esclamò la ragazza abbracciando la Caposcuola, che non potè fare altro se non ricambiare l'abbraccio e recitare mentalmente il rosario.

                                                                                ***

- Ciao. -

Hermione si volse di scatto, arrossendo all'istante.

Draco era davanti a lei, stupendo nella sua divisa perfettamente ordinata, e le sorrideva.

- C.. ciao. - rispose lei, abbassando lo sguardo.

- Dove vai? - le chiese lui, avvicinandosi.

Hermione si portò i capelli dietro l'orecchio: - Ehm.. in biblioteca. -

Draco annuì: - Ti accompagno? - chiese lui insolitamente gentile.

La ragazza puntò lo sguardo a terra: - .. okay.. -

I due iniziarono a camminare l'uno di fianco all'altra, in silenzio.

Draco la scortò fino all'entrata, poi le sorrise: - Allora.. ci si vede in giro Granger. -

Hermione annuì e, senza dire una parola, entrò nella biblioteca; posò la borsa su un tavolo accanto alla finestra, e si lasciò cadere sulla sedia. Ma che stava succedendo? Quella specie di conversazione con Draco, se così si poteva chiamare, non aveva il minimo senso logico.. e lui era tornato al cognome.

Okay, la storia del cognome non centrava niente.. ma la sera prima lui l'aveva per la prima volta chiamata per nome, e ad Hermione era piaciuto così tanto sentire quel suono uscire dalle sue labbra che aveva sperato di sentirlo di nuovo. Invece..

- Ehi. -

Hermione alzò la testa: di fronte a lei, un ragazzo moro dagli occhi scuri la fissava sorridente.

- Ehm.. ciao.. tu chi sei? - le chiese lei curiosa e un pò in soggezione di fronte a quel ragazzo così carino.

Il ragazzo allungò la mano: - Blake Romson, settimo anno di Corvonero. - rispose, mentre Hermione ricambiava la stretta.

La ragazza si ricordò di lui: l'aveva visto spesso in giro, sempre circondato da una mezza dozzina di ragazze adoranti; tuttavia, non riusciva a capire cosa volesse da lei.

- Ginny mi ha parlato del suo piano, e.. io sarei disponibile, se vuoi. -

Hermione spalancò gli occhi: e certo, chi se non Ginny?

- Oh.. ecco.. non saprei.. - disse lei, cercando di prendere tempo.

Blake le sorrise: - Penso che potrebbe essere divertente.. ma ovviamente sta a te decidere. -

La ragazza si morse il labbro: - Non so se.. ne sarei in grado.. voglio dire, non sono brava in questo genere di cose.. -

Il ragazzo allungò la mano e strinse quella di lei: - Ti aiuterò io Hermione. Confesso che l'idea della tua amica mi entusiasma parecchio, soprattutto considerato che il destinatario di questo, chiamiamolo scherzo, è Malfoy. Che ne dici? -

- Perchè vuoi scherzare ai "danni" di Malfoy? - gli chiese lei.

Blake alzò le spalle: - Diciamo che è un buon modo per vendicarmi di tutti i suoi insulti.. essere un purosangue non gli dà il diritto di trattare le altre persone, specie se figli di babbani, come feccia. -

Hermione riflettè per qualche istante sulle parole del ragazzo, constatando che in effetti era esattamente ciò che pensava lei; poi, lentamente, annuì: - D'accordo. Ci sto. -

                                                                                 ***

- E' già pazza di me. -

- Chi? -

- Come chi Blaise? La Granger! -

Blaise alzò lo sguardo dalla Gazzetta del Profeta: - Ma davvero? - chiese con una punta di scetticismo.

- Puoi scommetterci. Stamattina l'ho accompagnata in biblioteca, ed era un fascio di nervi ed imbarazzo, non sapeva dove guardare. Ormai ce l'ho praticamente in pugno. - confermò Draco, allungandosi sulla sedia.

I due erano scesi in Sala Grande per il pranzo, e avevano deciso di fare due chiacchiere, mentre Blaise leggeva, prima di mangiare.

- In pugno, eh? - ripetè Blaise con un ghigno.

- Assolutamente. - disse Draco.

- Certo.. - commentò l'amico divertito, indicando con un cenno della testa l'ingresso della Sala.

Draco si volse, e la scena che gli si presentò davanti fu come un colpo in pieno stomaco: la Granger era entrata con un tipo, che le cingeva la vita con un braccio e se la mangiava con gli occhi; lei, dal canto suo, flirtava senza problemi, e rideva gioiosamente a ciò che lui le diceva.

- Eh sì.. ce l'hai proprio in pugno, amico.. - mormorò Blaise studiando attentamente il volto del ragazzo per carpirne ogni più piccola sfumatura.

E Draco di sfumature in faccia ne aveva parecchie: bianco, rosso, viola, verde.. il suo viso si stava esibendo in una gamma di colori da far invidia ad un arcobaleno.

- Chi.. chi diavolo è.. quello?! -

                                                                                 *** 

- Come sto andando? -

- Sei perfetta Hermione.. ora ridi come se avessi fatto una battuta divertente. -

Hermione rise, cercando di dare l'impressione di una persona che si sta divertendo un mondo: aveva gettato un'occhiata a Malfoy quando era entrata in Sala Grande e, quando lui li aveva visti, il suo sguardo non era stato dei migliori.

- Ora vai dai tuoi amici e dì loro che salti il pranzo, poi torna qui.. vedrai che lo facciamo morire.. - le disse Blake facendole l'occhiolino.

Lei gli sorrise e, datogli un bacio sulla guancia, si diresse al suo tavolo, mentre Blake lanciava a Malfoy un'occhiata di sfida; Hermione si avvicinò ai suoi amici e, dopo aver tranquillizzato Harry con uno sguardo rassicurante e lanciata a Ginny un'occhiata della serie "con te faccio i conti più tardi", li informò che avrebbe saltato il pranzo, e tornò da Blake.

Il ragazzo la strinse nuovamente a sè, avvicinandosi al suo viso.

- Tranquilla, non ti irrigidire. - le mormorò a pochi centimetri dalle sue labbra, sentendo i muscoli del corpo di lei tendersi - Non ho intenzione di baciarti: dobbiamo solo far impazzire di gelosia Mister Purosangue. -

Detto questo, le baciò l'angolo della bocca dolcemente: non le aveva sfiorato le labbra come promesso ma, dalla prospettiva di Draco, quello era stato un bacio, sicuramente casto, ma altrettanto sicuramente labbra contro labbra. E questo lo mandava su tutte le furie: Draco focalizzò lo sguardo sul ragazzo pensando che in quel momento, come non mai, avrebbe voluto conoscere maledizioni non verbali da scagliargli contro.

- Cosa dicevi a proposito di Hermione? - disse Blaise ridacchiando.

Il giovane Malfoy fulminò l'amico con un'occhiata assassina, osservando Hermione e Blake uscire dalla Sala, dando il via ad un brusio di pettegolezzi che sembrava crescere esponenzialmente ad ogni minuto che passava.

- Blaise. Chi cazzo era quel tipo? - sibilò Draco con odio.

- Blake Remson, Corvonero. E' dell'ultimo anno. - rispose lui con un sorrisetto.

Draco annuì, poi si alzò e lasciò velocemente la Sala Grande sotto lo sguardo luminoso di Blaise.

- Brutta bestia, la gelosia.. - commentò il Serpeverde, iniziando a mangiare.

                                                                              ***

- Granger. Dovrei parlarti. -

La voce di Draco fece voltare Hermione, che camminava al fianco di Blake con una sua mano sulla vita.

- Che vuoi Malfoy? Non vedi che Hermione è impegnata? - replicò il ragazzo con tono strafottente.

Draco gli lanciò un'occhiata gelida, poi si rivolse nuovamente alla ragazza come se lui non esistesse: - Granger. Ora. -

Blake lasciò il fianco della ragazza e fece un passo avanti: - Non ti azzardare a darle ordini, non è certo la tua serva! - esclamò arrabbiato.

Hermione si accostò a lui: - Blake, va tutto bene, tranquillo. -

Draco ghignò: - Ecco brava Granger, tieni a cuccia il tuo cagnolino. D'altronde, i Mezzosangue non possono permettersi di meglio. - commentò maligno.

Il Corvonero estrasse la bacchetta, puntandola contro Malfoy: - Un'altra parola e ti farò pentire di essere nato. Te lo posso giurare. -

La ragazza, spaventata, gli posò una mano sul braccio teso: - Blake.. non ne vale la pena. Dai, andiamo.. - mormorò, guardandolo supplicante, mentre Draco sosteneva il suo sguardo con sfida.

Il ragazzo la guardò, poi annuì e abbassò la bacchetta; Hermione lo prese per mano e lo condusse lontano da Malfoy. Quest'ultimo non tentò di fermarli, troppo concentrato su ciò che stava provando in quel momento: vederla con Remson l'aveva mandato su tutte le furie, ma ciò che più lo adirava era il modo in cui lei l'aveva convinto ad abbassare la bacchetta. Non aveva urlato, nè dato ordini.. l'aveva solo chiesto, con quegli occhi pieni di vita e, in quel momento, di paura, e lui l'aveva ascoltata.

Si passò una mano tra i capelli, lentamente: la situazione, doveva ammetterlo, gli stava sfuggendo di mano. Era come se all'improvviso non fosse più padrone delle sue azioni, dei suoi pensieri, e soprattutto dei suoi sentimenti: ma la cosa che più lo spaventava, era che tutto sembrava tornare ad avere senso quando incrociava il suo sguardo.

Doveva stare un pò da solo, a riflettere.

                                                                                    ***

- Scusami, non avrei dovuto perdere la testa. -

Hermione sorrise rassicurante a Blake: - Non importa.. anzi, ti ringrazio per aver difeso il mio onore. Sei stato carino. -

Lui ricambiò il sorriso, baciandole dolcemente una guancia: - Meglio che vada a prendere i miei libri, Erbologia mi aspetta.. scendiamo insieme a cena? - le propose.

La ragazza annuì, e i due si separarono; Hermione si diresse fuori dal castello, alla disperata ricerca di pace e aria. Quello scontro tra Malfoy e Blake in corridoio, per quanto piccolo e fortunatamente contenuto, l'aveva scossa. Chissà poi cosa voleva Malfoy..

- Dove hai lasciato il tuo ragazzo? -

Merda.

Hermione si volse, abbassando lo sguardo di fronte ad un Draco Malfoy che la fissava accigliato: e dire che lui era uscito per stare un pò da solo.. ed invece, guarda un pò chi aveva incontrato; certo che, nei momenti meno opportuni, Hogwarts sembrava diventare minuscola, e la ricerca di un posto dove isolarsi si trasformava in un'impresa impossibile.

- Allora? -

Lei alzò la testa, incrociando il suo sguardo: - Non è.. lui non è il mio ragazzo. -

- Ma davvero? - sibilò Draco - Mi sembravate molto intimi in Sala Grande. -

Hermione si sentì ferita dal disprezzo con cui Malfoy aveva intriso la parola "intimi", quasi a volerla far diventare qualcosa di volgare, o immorale.

- Ti stai sbagliando Malfoy. E in ogni caso, non sono affari che ti riguardano. - replicò lei secca.

- Oh, puoi scommetterci che sono affari miei, Mezzosangue. - sibilò nuovamente lui, con rabbia.

La ragazza lo fissò con la fronte agrottata: - E perchè? - gli chiese.

Draco non rispose, preferendo passare direttamente ai fatti: le prese il polso e l'attirò a sè, posando le sue labbra su quelle di lei; Hermione dischiuse docilmente le labbra, rendendosi conto solo in quel momento di come il suo cuore non avesse smesso di battere furioso nel suo petto nemmeno per un secondo, al punto da minacciare di scoppiare.

Draco la strinse a sè più che poteva, quasi come se avesse voluto far fondere i loro corpi, quasi come se con quel bacio ne andasse della sua stessa vita, quasi come se.. quasi come se attraverso quel bacio lui volesse dimostrarle qualcosa.

Si staccarono appena, lo stretto necessario per respirare e riempire d'ossigeno i polmoni: Hermione incatenò il suo sguardo a quello di lui, mentre Draco le sfiorò una guancia col dorso della mano.

C'era arrivato.

L'aveva trovato.

*Flashback

- Mamma, cos'è l'amore? -

- Perchè me lo chiedi Draco? -

Il piccolo Malfoy le sorrise: - Perchè voglio essere sicuro di riconoscerlo quando me lo troverò davanti! E se non so cos'è esattamente, rischio di farmelo scappare! - esclamò.

Narcissa gli accarezzo dolcemente la testa: - L'amore è quando ti ritrovi una persona tra le braccia e ti rendi conto che non puoi più lasciarla andare, perchè farlo sarebbe come perderla per sempre. Quando troverai quella persona, piccolo mio, e la stringerai tra le braccia, sentirai una pace mai provata prima, una sensazione di completezza che solo lei saprà da darti. Allora, e solo allora, avrai trovato l'amore. -

Flashback*

- Draco.. - la voce di Hermione lo fece risvegliare dai suoi ricordi: lei lo guardava, la bocca rossa, lo sguardo limpido di chi è lucido solo a metà, ma allo stesso tempo non ha mai avuto i sensi così acuti.

- .. non posso. -

Lo sussurrò appena, ma lei lo sentì ugualmente.

- Cos.. come.. -

- Scusami. Non posso. -

Si staccò da lei, e sentì come uno strappo al cuore: sua madre aveva ragione. Alla fine, pur avendo cercato di scappare, lui l'aveva raggiunto comunque.

L'amore l'aveva trovato.

Le diede le spalle e corse via, più veloce che poteva, lasciandola lì da sola, il cuore in tumulto e gli occhi lucidi. La situazione era sfuggita loro di mano. O perlomeno, pensò Hermione, era sfuggita a lei.

Rientrò a passo lento nel castello, come un automa che prosegue dritto verso la meta senza curarsi di ciò che gli sta intorno; entrò nella sala comune, dopo aver sussurrato la parola d'ordine alla Signora Grassa, e si avvicinò con le lacrime agli occhi a Ginny, la quale, vedendola in quello stato, si alzò di scatto e le andò incontro.

- Hermione! Che ti è successo? Stai male? - le chiese preoccupata.

- Rispondimi! - aggiunse, quando non ricevette risposta da parte dell'amica.

- .. lo amo, Ginny. Lo amo. -

 

 

Et voilà!! Si conclude così anche questo chappy!!! Lasciamo una Hermione consapevole dei suoi sentimenti, ed un Draco più che mai confuso; gli interrogativi sono tanti: perchè Draco è scappato dopo averla baciata? Com'è possibile che all'improvviso Hermione si renda conto di amarlo, e diventi consapevole dei suoi sentimenti? Come andrà a finire la scommessa? Le risposte.. la prossima settimana!! ^^ Lo so, lo so.. sono cattiva.. sorry!! ^^ Ora, come sempre, i thanks! Innanzitutto, un grazie generale a tutti i lettori che, per sbaglio o con intenzione (e spero più per la seconda! ^^) hanno aperto la mia storia: grazie a voi, ho superato le 1000 letture!! Grazie!!!!! ^^ Detto questo, passiamo ai ringraziamenti individuali: un grazie enorme a ladyrocker (chissà.. io dico che non lo sapremo mai! ^^ Povero Draco, gli hai appena dato del frigido!! La sua reputazione è rovinata per sempre!! ^^), gemellina (visto che ti ho accontentata? I due piccionicini iniziano a capire cosa provano.. anche se non so quanto questo impedirà alla cara Ginny di mettere in atto i suoi diabolici piani!! ^^), falalula (felice di darti spunti da usare con i biondini reali! ^^ Uddiu, ti prego, non mi accorciare le settimane.. altrimenti potrei non sopravvivere!! ^^), mediana (ciao, piacere di sentirti! Sono felice che il pairing ti piaccia, e spero continuerai a seguirmi!! ^^), Lylian (ne sono felice, anche perchè adoro questa coppia!! ^^ Draco ti ringrazia per aver apprezzato il suo carattere.. anche se è tutto merito mio!! ^^), kucciolaflea (direi che, più che bussare, l'amore la porta l'ha sfondata!! ^^ Anche se Draco sembra parecchio restio ad aprire.. visto che l'iluminazione spirituale l'ha fulminato?? ^^), 8x4 (ciao! Devo dire che andrebbe moooolto meglio se l'università stressasse di meno.. ma a parte questo.. ^^ Eh sì, anche se la maggior parte delle volte Draco è un vero bastardo, io come principe azzurro ce lo vedo troppo bene!! ^^), Colleghe for life (MaRs e BiMbA, ma ciau!! ^^ Eh sì, Hermione ha qualche problema di comprendonio, poverella.. ma sai, anche i geni hanno le loro pecche! ^^ Visto che Draco si è innamorato?? Anche se.. beh, non ne sembra esattamente felice, non vi pare? Grazie per aver evitato i baci, ci manca solo l'influenza e poi sono a posto!! ^^ Bacioni, vvb! ^^), Francesca_Malfoy (ti ringrazio!! Visto che Draco si è innamorato?? Anche se per ora non ne sembra entusiasta.. chissà cosa farà nel prossimo chappy!! ^^ (Se non lo sai tu che sei l'autrice.. NdTutti)(Ops.. è vero!! ^^ NdMe) ^^), Rio (ti ringrazio!! Visto che hanno fatto un bel passo avanti? ^^ Evviva!), giolabella (direi che si è ripresa, tu che ne pensi?? ^^), _AqUa PrInCeSs_ (anch'io adoro il personaggio di Blaise, mi piace da impazzire!! ^^ Che ne pensi, la tua sete di conoscenza si è attenuata.. o sei ancora più curiosa di prima?? ^^ ). Così dicendo, un mega grazie anche alle 41 persone che hanno messo la storia tra i preferiti, sono troppo contenta che vi piaccia!!

A:


Grazie!!!!!!! Alla prossima settimana!!!
 
Xevias

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Capitolo 7
*** Scusa ma ti chiamo amore.. ***


- Hermione.. ma tu sei davvero davvero davvero sicura di essertene innamorata? - chiese Ginny per l'ennesima volta.

La ragazza annuì, asciugandosi nuovamente l'angolo dell'occhio sinistro, dove una lacrima si apprestava dispettosa a scendere; ci aveva riflettuto parecchio, ormai erano più di due ore che riesaminava tutta la storia, dall'inizio della scommessa a quel momento, con la sua migliore amica: non c'erano dubbi. Se ne era innamorata.

Hermione si chiese il momento esatto in cui il sentimento per Draco si era trasformato in amore: una parte di lei, quella che la ragazza cercava in ogni modo di mettere a tacere, le suggeriva che in realtà a lei il Serpeverde era sempre piaciuto; in ogni caso, anche non ascoltando questo suggerimento del suo cuore, era ovvio che l'amore era, per così dire, "sbocciato" dal primo appuntamento.

E adesso.. adesso aveva la certezza di ciò che provava, insieme alla consapevolezza che lui non fosse interessato. Il che rendeva del tutto giustificabile l'ennesima lacrima sfuggita al controllo della ragazza, e che ora scendeva lentamente lungo la sua guancia.

- Oh Hermione.. mi dispiace.. - commentò Ginny sincera: non aveva mai visto l'amica così, nemmeno per suo fratello.. era come se si fosse.. spenta.. tutto d'un colpo. E lei, come sua migliore amica, doveva intervenire.

- Rilassati, asciugati gli occhi e fai un bel sorriso: ho in mente un piano! - esclamò la ragazza.

Ed Hermione, per l'ennesima volta, si trovò a trattenere un gemito d'insofferenza e a recitare nella mente tutte le preghiere che conosceva.

                                                                    ***

- Draco, ti vuoi dare una calmata? -

Blaise osservava impotente l'amico camminare nervosamente per tutta la stanza, le mani tra i capelli e le labbra strette in una linea sottile.

- Tu non capisci. Non doveva succedere. -

L'amico gli sorrise comprensivo: - Non hai facoltà di scelta. Non puoi scegliere chi amare Draco, rassegnati. - 

Il ragazzo si bloccò di colpo, fissando il suo migliore amico negli occhi: - Ti sbagli Blaise. - sibilò, gli occhi ridotti a due fessure - Posso. -

                                                                  ***

- Ginny, è illegale. Silente ci ammazzerà quando lo scoprirà! -

- Vuoi dire se lo scoprirà! - esclamò la ragazza in risposta, strizzando l'occhio all'amica.

Hermione si morse il labbro fino a farsi male, mentre il suo cuore cessò di battere quando vide Draco entrare in Sala Grande per cena, seguito dal fedele amico Blaise.

- Si sta sedendo.. - mormorò lei, constatando con delusione che lui non aveva mai voltato lo sguardo verso di lei.

Ginny aspettò che la cena iniziasse, poi tirò fuori la bacchetta e l'agitò con un veloce movimento di polso.

- Andrà bene Hermione! - la rassicurò con un sorriso.

La ragazza annuì, fissando il tavolo dei Serpeverde con ansia crescente.

Dolcemente, un piccolo foglio arrotolato a pergamena, legato con un nastrino color rosso tenue, si posò di fronte a Draco.

- Ginny.. -

- Ormai è andata, puoi solo aspettare e vedere. -

Le due si guardarono per qualche secondo, poi si voltarono nuovamente verso il tavolo, dove il ragazzo stava srotolando la pergamena con sguardo perplesso.

Scusa ma ti chiamo amore,
Non so dire nulla più.
Scusa se ti ho dato un nome,
Dico solo che sei tu.
Ridisegni il mio destino
E colori il desiderio dentro gli occhi miei.

Da quello strano foglio, parole e musica prendevano forma, creando una melodia che si stava levando al cielo, attirando l'attenzione di tutti i presenti.

Draco alzò subito lo sguardo su Hermione, incatenando il suo sguardo a quello di lei.

E non ho paura quando,
Sento di rinascere.
Mi rimetto in gioco adesso.
Lascio correre il mio cuore verso di te.
Nomi troppo tardi in tasca,
Ora ho la libertà,
Puoi tirarla fuori quando vuoi.

La musica accompagnava dolcemente quella poesia cantata da una voce femminile, dolce, a tratti timida, a tratti vibrante per l'emozione.

Una voce sola, unica.

La sua.

Blaise accennò un sorriso, e assentì lievemente col capo: se l'intenzione di Hermione era quella di provocare una reazione in Draco, beh, aveva fatto centro.

Una vita da riscrivere,
Nel tuo cuore che ha mille pagine,
Sfoglierò poesie che parlano di noi,
Di un amore che non ha età.

Hermione si sentiva incapace di fare o dire alcunchè: se anche Ginny le avesse dato un ceffone, lei non se ne sarebbe accorta. Fissava Draco negli occhi, quegli occhi indecifrabili che le impedivano di capire cosa lui stesse pensando; in quanto ai suoi di occhi, persino un cieco avrebbe capito cosa la ragazza stesse provando in quel momento. Era come se tutto intorno a lei fosse sparito, lasciando solo loro due e il vuoto.

- Ti prego Draco.. - pensò Hermione, mentre gli occhi le si facevano inspiegabilmente lucidi.

Scusa ma ti chiamo amore
E non posso dir di più,
Ma conservo quell'istinto,
Per volare come un aquilone in libertà.
L'amore non è convenzione,
Non si delimita,
Scorre nei nostri cuori ormai.

- Ancora convinto di poter scegliere chi amare, Draco? - disse Blaise, senza voltarsi a guardare l'amico, ma tenendo gli occhi fissi sul foglio.

Lui non rispose: d'altronde, cosa avrebbe potuto rispondere? Quella voce.. quelle parole.. quegli occhi..

Quegli occhi.

Quello sguardo che lo supplicava di arrendersi allo strano quanto sconosciuto sentimento che cullava dolcemente il suo cuore. Quello sguardo, che chiedeva solo di essere corrisposto, di trovare una certezza, o perlomeno una speranza.

Una vita da riscrivere,
Nel tuo cuore che ha mille pagine,
Parlerò di un amore che,
Oltrepassa le distanze non si ferma mai,
Non si ferma mai.

- Albus, non credi che dovremmo intervenire? E' ovvio che, chiunque sia stato, abbia usato qualche libro della Sezione Proibita per creare l'incantesimo del suono! - esclamò la professoressa McGranitt al Preside.

Silente lasciò vagare lo sguardo sulla Sala, osservando gli studenti rapiti e concentrati verso quella melodia, fino a posare gli occhi limpidi su due ragazzi: due mondi diversi, due rette parallele che, per una volta, sembravano essersi intrecciate nell'universo dell'amore.

- No Minerva, non ancora. - rispose lui, con un dolce sorriso.

Ho una vita da riscrivere,
Nel tuo cuore che ha mille pagine,
Sfoglierò poesie che parlano di noi,
Di un amore che non ha età.
 

Ginny lasciava vagare lo sguardo da Hermione a Draco e da Draco a Hermione, avanti e indietro, nervosa: voleva davvero che l'amica fosse felice, anche se la felicità si presentava sotto forma del ragazzo più odioso di Hogwarts. Era anche vero, però, che lui aveva rifiutato di portasela a letto.. ed ora, il motivo appariva più chiaro che mai.

Strinse lievemente la mano della ragazza, che però non spostò lo sguardo: Hermione aveva paura che, se avesse anche solo sbattuto le ciglia, avrebbe interrotto quel momento, che si sarebbe perso per sempre.

Draco, però, non sembrava dello stesso avviso: si alzò in piedi e, dopo averla freddata con lo sguardo, come ad intimarle di non muoversi, uscì dalla Sala Grande.

Un groppo si formò in gola ad Hermione, che chiuse forte gli occhi per impedire alle lacrime di scendere.

- Si può sapere che stai aspettando? Seguilo! - esclamò Ginny, spingendola.

- Draco! -

                                                                   ***

Hermione non si era nemmeno resa conto di correre, ma quando lo raggiunse, costringendolo a voltarsi, realizzò di avere il fiatone.

- Che diavolo ti sei messa in testa, Granger?! - sibilò lui furioso.

Lei indietreggiò istintivamente, spaventata, e quel gesto fece impallidire Draco.

*Flashback

- Lucius, basta.. ti prego! -

Le urla di sua madre lo raggiungevano anche nella sua camera, nonostante lui avesse nascosto la testa sotto il cuscino.

Si alzò, tremante, e raggiunse a passo malfermo la camera da letto dei suoi genitori: la porta semi aperta lasciava intravedere una figura a terra, malconcia e debole. 

Sua madre Narcissa.

- Lucius.. - pregò la donna; suo marito però, la zittì con uno schiaffo, talmente forte che le spaccò il labbro.

- Stai zitta, lurida puttana. - sibilò l'uomo minaccioso.

Per Draco fu troppo da sopportare: corse in camera sua, chiudendosi la porta alle spalle, e si nascose sotto le coperte, singhiozzante.

Ore dopo, sua madre, dopo essersi sistemata più che poteva, era andata a trovarlo in camera sua.

- Mamma.. - aveva mormorato il piccolo Draco - Papà ti ha fatto tanto male? -

Narcissa sorrise al suo bambino, e lo strinse forte a sè.

- Promettimi una cosa Draco. - soffiò con voce rauca e spezzata la donna - Non diventare mai come tuo padre. Promettimelo. -

Il piccolo aveva alzato lo sguardo sul viso della madre, sullo zigomo viola, sul labbro spaccato, e aveva annutito: - Te lo prometto, mamma. - 

Flashback*

- Hai paura di me.. - sussurrò il ragazzo, più a se stesso che a lei.

Hermione lo fissò confusa ed incerta.

Draco alzò lo sguardo su di lei: - Sono diventato come mio padre.. sono un mostro.. - soffiò con gli occhi lucidi.

La ragazza rimase basita nel vederlo così: sembrava così indifeso e dolce, come un bambino di fronte alla sua parola più grande; Hermione si avvicinò a lui, appena tremante, e si rifugiò tra le sue braccia, cercando di trasmettergli ciò che provava.

Lui rimase rigido per diversi istanti; poi, lentamente, avvolse quel corpo caldo con le sue braccia.

- Draco.. - mormorò Hermione - Non so cos'abbia fatto tuo padre.. ma tu non sei come lui. E non lo sarai mai. Tu hai un cuore, Draco. Devi solo lasciarlo libero di amare. -

Il ragazzo alzò il viso della ragazza con una mano, perdendosi in quegli occhi così stupendamente limpidi.

- Non sono capace di amare.. - confessò in un sussurro.

Hermione gli sorrise: - Oh, a questo possiamo rimediare.. ti insegno io. - disse.

Draco ricambiò incerto il suo sorriso, poi avvicinò il suo viso a quello di lei, baciandola dolcemente sulle labbra.   

Scusa ma ti chiamo amore.
Non so dire nulla più.
Scusa se ti ho dato un nome.
Ora puoi chiamarmi anche tu. 

 

 

 

E così, finito anche il settimo capitolo!!! Che ne dite?? Spero vi sia piaciuto!! ^^ La canzone del capitolo è "Scusa ma ti chiamo amore" degli Sugarfree, colonna sonora dell'omonimo film.. musica che ci ha gentilmente accompagnato in questo splendido chappy!! (come se avesse scelta! ^^). Bene, direi che è tutto...

Come dite? In ringraziamenti? .. ah già, me ne stavo quasi dimenticando!! Innanzitutto un ringraziamento specialissimo alle ben, udite udite, 56 persone che hanno messo la fiction tra i preferiti, ma vieeeeni!!!! ^^

Poi, naturalmente, i ringraziamenti singoli!!

Un mare di grazie a: kucciolaflea (che dici, siamo sulla buona strada per farli mettere insieme?? ^^ Io direi che un bel passo avanti l'abbiamo fatto!! ^^), ladyrocker (ma grazie!! D'altronde, quando uno è un genio... !! ^^), _AqUa PrInCeSs_ (visto che una settimana è già passata?? A me sembra sia volata in un attimo!! Che dici, è valsa la pena aspettare? ^^), falalula (bonsoir mon amie!! Sai che ti adoro?? Sia per il contenuto delle tue recensioni, sia perchè sono sempre lunghe, e io lovvo troppo leggere i vostri commenti!! ^^ Coooomunque, per me la settimana è passata in niente, e spero che tu sia riuscita a trovare i contrattempi necessari per distrarti! ^^ Che ne pensi del chappy? Io personalmente ho adorato scriverlo.. spero che faccia lo stesso effetto anche su voi lettori!! ^^ Besos!!), gemellina (ti ringrazio, spero che nemmeno questo capitolo ti deluda!! ^^), aqa (tranquilla, l'importante che tu riesca a leggere i capitoli! ^^ Ti ringrazio per i complimenti, spero che anche questo chappy ti piaccia!! ^^), Rio (ciao! ^^ Lo so, sono sadica.. cosa vuoi farci, è l'università che mi rende così!! ^^ Visto che ogni tanto, ma solo ogni tanto, Ginny qualcosa di buono la combina? ^^), Stelle 4ever (che bello, Draco da piccolo guadagna punti! ^^ Sono felice che il capitolo ti abbia "zuccherato" la serata, spero che anche questo ci riesca!! ^^), Colleghe for life (MaRs!! BiMbA!! Ciao Colleghe!! ^^ Grazie per i complimenti, Draco geloso.. è ancora più stupendo del solito, vero?? ^^ Spero che apprezzerete anche questo chappy!! ^^), Hermione96 (felice di aver scosso la tua curiosità pur non essendo il tuo pairing ideale!! Spero che anche questo capitolo ti piacerà!! ^^)

Bene, e dopo questi ringraziamenti, direi che posso rimandarvi alla prossima settimana col consueto aggiornamento, e ne approfitto per augurare a tutti:

Tanti Auguri di Buona Pasqua!!!!

Xevias


 

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Capitolo 8
*** Colpi di scena! ***


- Quindi.. quindi state insieme? -

- Sì.. forse.. non lo so Ginny, io davvero non lo so! -

Hermione si lasciò cadere sul divanetto della sua sala comune, accanto alla sua migliore amica.

- Beh, ma vi siete confessati che vi piacete, quindi è chiaro che tra voi c'è qualcosa! - commentò la ragazza pensierosa.

L'amica alzò lo sguardo su di lei: - Nessuno dei due ha parlato di relazione, o di prospettive di coppia.. e, per quanto ne so io, Draco non è certo tipo da relazione monogama.. non so che fare Ginny! So solo che.. che lo amo.. -

Ginny le sorrise teneramente, come una mamma fa con la propria figlia: certo, mai avrebbe pensato che potesse essere Malfoy il ragazzo dei sogni di Hermione, ma vedere l'amica in quello stato.. confusa, felice, speranzosa, incerta.. innamorata, insomma.. e, in fondo, parte del merito era anche suo!

- Sai Hermione, io credo che dovreste parlarne.. prima o poi dovrete affrontare l'argomento, no? Tanto vale farlo subito! - esclamò Ginny con convinzione.

Lei annuì, assorta: - Sì, forse hai ragione tu.. grazie Ginny, sei un'amica! -

                                                                                   ***

- Draco Malfoy.. il freddo e calcolatore Principe delle Serpi.. lo spezzacuori per eccellenza.. innamorato.. è da prima pagina sul Profeta! -

Draco lanciò un'occhiataccia in direzione del suo migliore amico Blaise, comodamente sdraiato sul letto del Prefetto di Serpeverde.

- Vuoi morire Blaise? Perchè se è così, ti accontento subito. - sibilò il ragazzo furente.

L'amico alzò le mani in segno di scusa: - Okay, la smetto. Ammettilo però Draco, la situazione è quantomeno assurda! Tu volevi far innamorare la Granger, ed invece quello innamorato sei tu! - esclamò ridacchiando.

Draco non ribattè: era vero, per quanto assurdo potesse sembrare. Era innamorato della Granger. Di una Mezzosangue. Di una Grifondoro. Di.. di Hermione. Del suo sorriso timido ed insicuro, del suo sguardo da cerbiatta, della sua voce melodiosa.. aveva sempre invidiato quella sua sicurezza a scuola, quella capacità di essere sempre preparata su tutto, di essere sempre la migliore.

Eppure, in quei pochi giorni, aveva visto una persona completamente diversa dalla facciata che si era costruita: una ragazza timida, impacciata, incerta su cosa dire o cosa fare.. probabilmente la Granger non si era nemmeno accorta dell'effetto che aveva su di lui, e che sicuramente avrebbe avuto su qualsiasi altro ragazzo; Hermione aveva fatto sbocciare in lui il desiderio di proteggerla, di stringerla tra le sue braccia, di baciarla fino a farle perdere la cognizione di qualunque cosa non fosse lui.

- Draco, mi ascolti? -

La voce di Blaise lo riportò alla realtà, e il ragazzo alzò lo sguardo su di lui: - Cosa? -

- Ti ho chiesto se voi due state insieme. - ripetè pacato il Serpeverde.

Draco lo fissò, confuso: - Io.. non lo so.. come faccio a saperlo, non ne abbiamo parlato! -

L'amico lo guardò, accigliato: - E cosa aspetti a parlarne con lei? -

Il giovane alzò le spalle: - E cosa dovrei dirle? "Ehi Granger, stiamo insieme?" - disse sarcasticamente.

Blaise ridacchiò divertito: - Beh, non proprio. Tanto per cominciare, potresti anche chiamarla per nome.. e poi dovresti aprirle il tuo cuore, dirle quello che provi per lei, e chiederle di diventare la tua ragazza. - gli spiegò.

Draco scosse la testa: - Non ci riuscirò mai Blaise, non sono capace. - asserì.

L'amico alzò le spalle: - Allora preparati a perderla. -

Il giovane Serpeverde alzò la testa di scatto: - Che vuoi dire? Spiegati! -

Blaise lo fissò seriamente: - Parliamoci chiaro, Draco. Ci conosciamo da sempre, possiamo dire di capirci al volo, ormai. E sappiamo entrambi che tu non hai mai, e sottilineo mai, perso la testa per una ragazza. Certo, molte ti sono piaciute, con molte hai instaurato rapporti.. ma non sei mai andato al di là di questo. E ora, hai conosciuto Hermione: e sei cambiato Draco, non puoi farci niente, e non puoi nasconderlo. I tuoi occhi non sono più freddi e distanti come un tempo, e ho visto la tua espressione in Sala Grande.. mentre quella musica babbana riempiva la Sala, tu la guardavi come se esistesse solo lei, come se lei fosse diventata il centro dell'universo, del tuo universo. E' speciale Draco, e lo sai meglio di me: altrimenti, non sarebbe mai riuscita ad entrarti dentro; se la lasci scappare via per colpa della tua mania a voler controllare ogni cosa, sentimenti compresi, se preferisci perderla piuttosto che accettare l'idea che l'amore non lo puoi controllare, ma solo viverlo.. non ci vorrà molto prima che qualcun'altro si renda conto di che persona speciale è, e se la porti via. E quando ti pentirai della tua scelta, e puoi star certo che accadrà, sarà troppo tardi. -

Draco rimase in silenzio per parecchi minuti, assimilando lentamente le parole che l'amico gli aveva insinuato nella mente: aveva ragione. Su tutta la linea. Non gli era mai capitato di sentirsi così coinvolto con qualcuno prima, ma Hermione.. il solo pensare a lei gli faceva accellerare i battiti del cuore; e quando aveva ascoltato quella canzone in Sala Grande, e aveva incrociato i suoi occhi pieni di lacrime.. dio, quando piangeva era ancora più bella.

Lui le aveva detto di non essere in grado di amare, e lei si era assunta l'impegno di insegnarglielo: ora anche lui voleva assumersi un impegno, glielo doveva.

Draco si alzò in piedi, ed uscì dalla sua stanza.

- Dove stai andando? - gli chiese Blaise, mentre l'amico aveva una mano sulla maniglia della porta.

- A cercare Hermione. - rispose con decisione, mentre Blaise, con un sorriso sulle labbra, si stendeva nuovamente sul comodissimo letto a baldacchino dell'amico.

                                                                                   ***

- Hermione. Ti stavo cercando. -

La voce di Draco la fece trasalire: si era decisa ad ascoltare il consiglio di Ginny e a parlare col ragazzo, ma prima voleva schiarirsi un pò le idee in tranquillità, e per questo aveva deciso di passare in biblioteca.

- Io.. starei andando in biblioteca.. - rispose lei incerta.

- Non ci vorrà molto, ti devo solo parlare un attimo. - la convinse lui, guidandola in un'aula vuota.

La ragazza entrò, mentre Draco si chiuse la porta alle spalle, bloccandola con un incantesimo.

- Allora.. di cosa mi volevi parlare? - chiese lei, cercando di controllare il tremito della sua voce. Era dal giorno prima che i due non si parlavano, da quando si erano confessati, seppure non del tutto esplicitamente, i loro sentimenti; dopo quell'episodio, i due erano stati letteralmente trascinati via dai rispettivi migliori amici, e non c'era stato modo di parlarsi.

- Di noi. - rispose lui con sicurezza.

Hermione annuì, appoggiandosi ad un banco per nascondere la debolezza delle sue gambe, che rischiavano di non riuscire a reggerla in piedi.

- Hermione.. ieri noi non abbiamo avuto modo di parlare di.. di quello che ci sta succedendo. - iniziò lui dopo aver fatto un respiro profondo - Insomma, è chiaro che c'è qualcosa tra di noi.. e.. per Merlino, possibile che sia così difficile?! - imprecò Draco, perdendo la pazienza.

La ragazza gli si avvicinò, e poggiò la testa sul petto di lui, lasciandolo stupito e incerto sul da farsi.

- Non mi ero mai innamorata prima.. - mormorò lei, ma ad un tono di voce tale da permettere a Draco di udirla - Anche quando stavo con Ron.. sapevo, dentro di me, che quello non era amore.. ora lo so. Sono innamorata di te, Draco. E' la prima volta che provo un sentimento di questo tipo, e un pò mi fa paura.. ma sento che non posso, e non voglio reprimerlo.. mi sei entrato dentro, Draco.. -

Hermione alzò gli occhi su di lui, rimanendo confusa e spaventata quando vide piccole lacrime scendere lungo le sue guance.

- Draco.. - sussurrò, ma lui la spinse via.

- No. No, no, no, NO!!! - urlò arrabbiato, correndo via.

Lei rimase immobile, paralizzata, incapace di muovere un muscolo.

                                                                                   ***

- Draco.. -

- Vattene Blaise, esci fuori da qui!! -

L'amico venne sbattuto fuori dalla stanza in mezzo secondo: tutto ciò che era riuscito a vedere, era il suo migliore amico in lacrime. Ma da quando Draco Malfoy piangeva? Blaise scosse la testa, confuso: che diavolo era successo con Hermione?

Il ragazzo uscì dalla sala comune, alla ricerca della ragazza: percorse diversi corridoi, decidendo poi di cercarla nel posto che frequentava più di tutti, ovvero la biblioteca.

Stava attraversando il corridoio, quando un singhiozzo lo fece arrestare e tornare indietro: in un aula vuota, con la porta semichiusa, una ragazza giaceva a terra, rannicchiata su se stessa, in lacrime.

- Hermione.. - la chiamò Blaise, abbassandosi su di lei.

La ragazza alzò lo sguardo su di lui, e si gettò tra le sue braccia, singhiozzando senza poter smettere, così disperatamente che Blaise potè percepire tutto il suo dolore.

- Hermione, cos'è successo? -

Lei scosse la testa, senza riuscire a reprimere le lacrime: - Se n'è andato.. è corso via.. io.. non.. io non ce la faccio.. lo amo.. lo amo Blaise.. lo amo.. - ripetè Hermione disperata.

Il ragazzo la prese in braccio, stringendola a sè: - Shh.. Hermione, calmati.. andrà tutto bene.. - le mormorò all'orecchio, tentando di calmarla.

                                                                                   ***

- Zabini, che le è successo?! -

Ginny fissò Hermione tra le braccia del Serpeverde, basita: il ragazzo l'aveva chiamata a gran voce fuori della sala comune e lei, curiosa per natura, era uscita per vedere cosa volesse.

- Aiutala, ha bisogno di stendersi.. io devo fare due chiacchiere con un certo Malfoy. - le disse serio Blaise, passandole delicatamente la ragazza.

                                                                                   ***

- Draco. Apri subito questa cazzo di porta, o giuro che la faccio esplodere. -

Meno di un minuto dopo, la porta si aprì, e Draco si trovò faccia a faccia con un Blaise Zabini più serio che mai.

- Che diavolo hai combinato? - gli chiese lui entrando nella stanza, stranamente calmo.

Draco chiuse la porta dietro di sè, evitando lo sguardo dell'amico: - Niente, me ne sono andato. Lei ha iniziato a dire che si era innamorata di me, che le sono entrato dentro.. non posso stare con lei, Blaise. Finirei per farle del male, e non voglio.. è meglio così per lei, soffrirà un pò ma poi le passerà, e mi ringrazierà per aver pensato a lei.. -

Di colpo, il ragazzo si ritrovò a terra, con un labbro spaccato: Blaise gli aveva mollato un pugno in piena faccia.

- Blaise, ma che cazzo.. -

- Sei un idiota, Malfoy. - lo insultò Blaise con disprezzo - Sei così fottutamente impaurito dalla sola idea di poter amare qualcuno, che sei disposto a ferire chiunque per evitarlo. Sei maledettamente sicuro che ammettere di essere innamorato di lei ti renderà più debole, e così non fai altro che assomigliare ogni giorno di più a tuo padre. -

- Non ti azzardare a parlarmi così! - sibilò Draco rialzandosi - Tu non sai niente di questa storia, tu.. -

- Io so di aver trovato Hermione in lacrime, distrutta per colpa tua! So di averla presa tra le braccia, sentendo tremare ogni singolo centimetro del suo corpo! E so che non si merita di stare così male per uno stronzo come te! Mi fai schifo, Draco. -

Draco assimilò le parole dell'amico come se avesse appena ricevuto una coltellata in pieno petto: il discorso di Blaise trasudava disgusto e rabbia, e mostrava esplicitamente cosa lui pensasse del ragazzo.

- Se pensi che si meriti di meglio, perchè non ti metti con lei? - lo provocò Draco, ferito nell'orgoglio a tal punto da non riuscire a trattenersi.

Blaise rise, una risata fredda che mai Draco gli aveva sentito: - Mi fai davvero pena. - commentò guardandolo dritto negli occhi, ed uscendo subito dopo dalla sua stanza.

                                                                                   ***

- Hermione.. è uno scherzo? -

Ginny fissò esterrefatta l'amica, che scosse la testa: - No, sono seria. -

- Ma.. ma Hermione.. com'è possibile? - 

La ragazza alzò le spalle: - E' successo e basta, Ginny. -

- Non ci posso credere.. tu e Blaise Zabini.. insieme?! -

Hermione alzò lo sguardo su di lei: - Credici. Io e Blaise.. insieme. -

                                                                                   ***

- Cos'hai detto? -

Draco ridusse gli occhi a due fessure, alzandosi in piedi per fronteggiare colui che gli si trovava davanti.

- Mi hai sentito: io e Hermione stiamo insieme. - ripetè Blaise con calma.

Il ragazzo strinse i pugni: - Tu non la ami.. tu non la ami! - sibilò con rabbia.

Blaise gli sorrise: - Non è un problema tuo. -

 

 

 

E così si conclude anche l'ottavo capitolo!!! Ammettetelo, vi ho stupiti!!! ^^ Ebbene sì, Draco ha preferito tirarsi indietro e mettere a tacere il suo cuore per paura di amare, ed ora deve accettarne le conseguenze.. finirà tutto così?? Lo scoprirete!! Prima dei ringraziamenti, mi scuso tantissimo per il ritardo, perdoooooono!!! (.. perdonata?? ^^) Bene, ora passo ai ringraziamenti:

kucciolaflea: ehi, quanto entusiasmo!! Mi fa piacerissimo!! ^^ Questo capitolo è forse un pò meno magico di quanto ti aspettavi, non è vero?? Spero che mi perdonerai se ho messo i bastoni tra le ruote ai nostri tesori.. non mi uccidi, veeeero??? ^^ Fammi sapere che ne pensi, baci!! ^^

falalula: sì beh, l'idea era di Ginny.. che pretendevi?? Qualcosa di soft da una come lei era impossibile!! ^^ Un pò sadica lo sono, lo ammetto.. e mi scuso tantissimo per il ritardo!!!! Anche se forse questo capitolo non è esattamente il modo migliore per farsi perdonare, tu che ne dici?? ^^ Fammi assolutamentissimamente sapere che ne pensi, mi raccomando!! Ci conto!! ^^ Ciao bella, bacionissimi!! ^^

8x4: figurati, l'importante è che tu abbia potuto leggere!! ^^ Ti ringrazio, e spero che anche questo capitolo, per quanto forse un pò inaspettato, ti piaccia!! Aspetto un tuo commento, bacioni!! ^^

aqa: un genio addirittura, uao!! Ti ringrazio!! ^//^ Che ne pensi del capitolo?? Anche se forse non è proprio quello che avevi in mente.. ma spero ti piaccia lo stesso!! Baci!! ^^

Rio: ti ringrazio, e scusa per l'attesa!!! Il capitolo non è esattamente come te lo immaginavi, vero?? Beh, d'altronde s'intitola "Colpi di scena".. che pretendevi?? ^^ Baci!!

piperina: ti ringrazio per il consiglio, mi sarà molto utile!! ^^ Sì beh, i piani di Ginny non godono certo di un'ottima fama, anche se in questo capitolo l'ho fatta riposare.. ogni tanto serve pure a lei!! ^^ Mi dispiace che l'autore non ti piaccia, però bisogna ammettere che le parole erano azzeccate.. non trovi?? ^^ Fammi sapere che ne pensi, baci!!^^

Hermione96: magari 100!!! Comunque ti ringrazio tantissimo, e spero che anche questo capitolo, nonostante non sia esattamente rose e fiori, ti piaccia!! ^^ Fammi sapere!! Baci!! ^^

Stelle 4ever: ma graaaaazie!! ^^ In effetti nello scorso capitolo Draco è stato dolcissimo, cosa che non si può dire di questo, non trovi? Devo ammettere che l'ho odiato.. e dire che lo stronzo gliel'ho fatto fare io!! ^^ Fammi sapere che ne pensi, bacioni!! ^^

Colleghe for life: grazie, grazie, grazie!!! Come può Draco bambino non fare tenerezza?? Impossibile!! ^^ Anche se in questo capitolo penso che la voglia di prenderlo a pugni sarà tanta!! (Ci penso io! NdBlaise) (Lascia perdere, hai già dato.. NdMe) Fatemi sapere cosa ne pensate, come sempre!! ^^ Ciao belle, bacioni!!!

_AqUa PrInCeSs_: spero che anche per questo capitolo sia valsa la pena aspettare!! ^^ Purtroppo penso che il capitolo non sia esattamente come te l'eri aspettato, vero? Fammi sapere che ne pensi, baci!! ^^

ladyrocker: Ginny ti ringrazia cordialmente!! ^^ Felice che la storia continui a piacerti, spero che anche questo capitolo ti piaccia!

E un grazie enorme va anche ai 71 che hanno messo la storia tra i preferiti, ma graaaaaaaazie!!! Davvero, di cuore!!!!

Non mi resta che rimandarvi alla prossima settimana, e chiedervi un piiiiiiiiiiiiiiiiccolo favore: se avete ancora qualche minuto da dedicarmi, leggereste la mia altra fanfiction "Amaranth"? Ve lo chiedo perchè è una storia un pò diversa, e in un certo senso più impegnativa di questa.. e ci terrei davvero molto a conoscere il vostro parere!!! Grazie!! ^^

Alla prossima settimana!!

Xevias

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Capitolo 9
*** What happened before.. ***


Piccola premessa: vorrei tranquillizzare tutti coloro che mi hanno scritto nelle recensioni, confuse perchè non erano riuscite a capire l'ultimo passaggio del precedente capitolo.. non è stata una svista, tranquille!! Si tratta di una mia precisa scelta narrativa, che comunque ora troverà spiegazione.. infatti, questo capitolo racconta ciò che è successo tra il rifiuto di Draco e la relazione tra Hermione e Blaise.. vi lascio alla lettura, ci sentiamo in fondo!! ^^

 

 

- Hermione.. ti scongiuro, dimmi cos'è successo!! -

Ginny fissò l'amica senza sapere cosa fare, logorandosi nell'impossibilità di aiutarla.

Hermione non reagiva, e se non fosse stato per il suo petto che si alzava ed abbassava regolarmente, la giovane Weasley avrebbe pensato che fosse morta.

- Hermione, te lo chiedo in ginocchio.. ti supplico, sto male a vederti così.. dimmi perchè sei distrutta, dimmi che ti ha fatto Malfoy.. sono la tua migliore amica! -

La ragazza alzò appena lo sguardo su di lei, senza smuoversi di un millimetro dalla sua posizione.

- Vattene, Ginny. - mormorò.

- Hermione.. - la pregò l'amica.

- Ho detto vattene. - ripetè.

Non aveva la forza di alzare la voce, probabilmente non sarebbe riuscita nemmeno a mettersi in piedi.

- ... va bene, me ne vado. - sussurrò Ginny amareggiata, lasciando l'amica da sola.

Hermione chiuse gli occhi, intenzionata a rimanere a pancia in giù distesa sul letto per un tempo ragionevole allo svanimento del suo dolore.. una ventina d'anni sarebbero bastati.

Odiava Ginny, per quello non la voleva intorno. Era solo colpa sua, se ora stava così male: se lei non l'avesse convinta ad accettare quella sciagurata scommessa.. lei sarebbe stata felice. Okay, magari non proprio felice, ma sarebbe stata sicuramente meglio di quel momento.

Odiava la sua migliore amica. Ma, più di ogni altra cosa, odiava lui.

Lui, che le era entrato dentro, abbassando le sue difese.

Lui, che con i suoi sorrisi e le sue parole dolci, false dalla prima all'ultima, l'aveva illusa.

Lui, il motivo per cui adesso si sentiva morire.

Una piccola lacrima salata scese dall'occhio di Hermione, finendo sulle sue labbra: piangeva per Malfoy. E dire che, in tutti quegli anni d'insulti, non l'aveva mai fatto.

Possibile che ci si potesse sentire così vuoti, così tristi, per amore? Non avrebbe dovuto essere un sentimento che porta felicità?

Hermione rimase in quella posizione, a piangere, per ore.

Nel frattempo, Blaise aveva espresso le sue "opinioni" a Draco, a suon di pugni ed insulti, ed ora passeggiava senza tregua nei pressi del Lago Nero.

Non aveva mai picchiato nessuno, tanto meno il suo migliore amico, ma se lo meritava: si poteva essere più idioti di così?! E dire che era innamorato, innamorato perso!! Ma possibile che a Draco riuscisse così difficile ammetterlo?

Blaise era arrabbiato, era furioso, era.. non ci sono aggettivi per descriverlo: aveva sempre sentito l'amico parlare del padre come un essere odioso, inumano, aveva visto la fragilità di Draco quando parlava del modo in cui Lucius trattava la madre, l'aveva sentito spergiurare che mai sarebbe diventato come quell'uomo.. ed invece, lo stava facendo. Rifiutando l'amore per Hermione, stava diventando come Malfoy senior.

Il giovane non era mai stato un tipo vendicativo, era convinto che un sentimento come la vendetta non portasse a nulla di buono; eppure, in quel momento, c'era più di un motivo che lo spingeva a prendere in considerazione la possibilità di una bella vendetta ai danni di Draco.

Il motivo principale era, ovviamente, quello di svegliarlo, e di metterlo di fronte al fatto che non poteva scappare dai suoi sentimenti per sempre, che si trattasse di Hermione o di qualunque altra.

E l'altro motivo.. no, non doveva nemmeno pensarci. Ciò nonostante, non poteva farne a meno: una parte di lui, quella che mal si conciliava con i suoi aspetti da Serpeverde, gli imponeva di essere sincero.

Quelle cose che aveva detto a Draco, quelle su Hermione.. beh, non era stato un puro slancio di altruismo.

.. d'accordo, d'accordo, ecco la verità: a lui.. a lui piaceva Hermione.

Ecco, l'aveva detto.

Aveva proposto all'amico quella stupida scommessa solo per avere una scusa per poterla avvicinare, parlarle, farsi conoscere da lei. Ma le cose gli erano sfuggite di mano e, quando aveva visto Draco innamorato ed Hermione ricambiarlo, aveva preferito farsi da parte e lasciarli liberi di amarsi.

Adesso però, la situazione era ben diversa: il Principe delle Serpi aveva dato le spalle ad Hermione, l'aveva rifiutata consapevolmente. Perchè allora non provare ad avvicinarla? Non avrebbe mai approfittato di lei, sapeva quanto fosse vulnerabile in quel momento e non avrebbe mai sfruttato la situazione a suo vantaggio.

Però poteva offrirle la sua amicizia sincera, sperando che magari questo sentimento potesse trasformarsi in qualcosa di più.. e, se così non fosse stato, si sarebbe accontentato di esserle amico.

                                                                                   ***

- Hermione, posso entrare? Sono Blaise.. - 

Quante ore erano passate? Cinque, sei? Non se lo ricordava.

Non avrebbe voluto alzarsi, sembrava che il suo corpo fosse diventato un tutt'uno con il letto.. eppure la voce di Blaise aveva fatto scattare qualcosa in lei. Si tirò a sedere a fatica, e si trascinò fino alla porta; fece appena in tempo ad aprirla, quando le gambe le cedettero e, se non fosse stato per gli ottimi riflessi e la ferrea presa di lui, sarebbe caduta a terra.

- Blaise.. - mormorò lei ad occhi chiusi - Come.. come sei entrato? -

Il ragazzo la poggiò delicatamente sul letto: - Mi ha fatto entrare la piccola Weasley, l'ho incrociata fuori dal castello.. a quanto pare, l'hai mandata via.. - le spiegò lui, sfiorandole i capelli con le dita nel tentativo di rilassarla.

Hermione annuì stancamente: - Non ce la facevo ad averla accanto, non posso pensare che tutto sia partito da lei.. -

Blaise agrottò la fronte: - Perchè da lei? - le chiese confuso.

La ragazza, accortasi dell'errore, scosse la testa: - Niente, lascia stare.. sto delirando.. tu piuttosto, perchè sei qui? -

Lui le sorrise: - Beh, non potevo certo non vedere come stavi, dopo averti trovata in quello stato.. - le spiegò.

Hermione sbuffò: - Immagino che tu sia rimasto colpito dal comportamento del tuo amico, non si può dire che non sia una vera Serpe. - commentò sarcastica.

Le labbra di Blaise si assottigliarono: - Ti posso assicurare che Draco ha già ricevuto in pieno la mia posizione riguardo al suo comportamento. - asserì serio.

Lei lo guardò: - Che intendi dire? - gli chiese confusa.

Blaise si concesse un lieve sorriso: - Niente, niente.. Hermione, ascoltami. Non puoi rimanere così, non per lui. Probabilmente te l'ha già detto Ginny, e se l'ha fatto, ha ragione. Devi alzarti, e affrontarlo a testa alta. - le disse, tentando di rianimarla.

Hermione scosse la testa, gli occhi che le si facevano di nuovo lucidi: - Non posso Blaise, io.. non ce la faccio ad incrociarlo, a guardarlo negli occhi.. non ci riesco, non ne ho la forza.. - mormorò con voce spezzata.

Lui le prese il mento con le dita, sforzandosi con tutte le sue forze di non assaggiare le labbra carnose di lei: - Hermione, sei troppo speciale per ridurti in questo stato. Draco non si merita tutta questa importanza, e lo sai. Devi reagire. -

La giovane lo guardò, incerta: - Perchè mi dici queste cose? Io pensavo che.. che Dr.. lui.. fosse il tuo migliore amico.. -

- Generalmente lo è, infatti. - rispose lui - Ma non posso essere dalla sua parte, quando si comporta come lo stronzo che è suo padre. - aggiunse, facendola sorridere, e pensando che, quando Hermione sorrideva, nonostante gli occhi lucidi e il volto a chiazze, era la creatura più bella che lui avesse mai visto.

- Vai a farti una doccia, vestiti, ed usciamo da qui. E' una bella giornata, è un peccato sprecarla rimanendo al chiuso. - le disse Blaise con energia.

Hermione annuì, sorridendogli grata, e si alzò da letto; si mosse verso il bagno e, prima di entrarvi, si volse verso il ragazzo: - Puzzo, vero? - gli chiese con un sorrisetto.

Blaise ridacchiò: - In effetti.. un pochino, sì. - ammise strizzandole l'occhio, mentre Hermione, mostratagli la lingua, si chiuse in bagno, lasciandosi poi scorrere addosso il getto d'acqua calda, sollevata.

                                                                                   ***

- Grazie per avermi convinta ad uscire, Blaise.. avevi ragione, è una giornata bellissima. - disse Hermione al ragazzo che le camminava accanto, sorridendogli dolcemente.

Blaise, dal canto suo, non si era mai sentito così bene in vita sua: era la prima volta che si trovava con lei da solo, e il semplice passeggiarle accanto gli regalava una felicità immensa.

- Ti va di sederci lì? - propose Hermione, indicandogli una grande quercia in una zona tranquilla del giardino della scuola.

La ragazza si sentiva rinvigorita, anche se il dolore che provava non era sparito: ma, con Blaise accanto, era come se riuscisse ad accantonarlo in un angolo del suo cuore, e godersi quegli istanti di serenità.

I due si sistemarono ai piedi dell'albero, ed Hermione chiuse gli occhi, respirando a fondo: c'era una tale pace intorno a lei.. e, chissà come mai, Blaise le trasmetteva una sensazione di tranquillità molto piacevole.

- Non ero mai stato qui, non è una zona molto frequentata. - le disse lui, per rompere il silenzio.

Hermione volse la testa verso di lui: - Io ci sono venuta qualche volta, per studiare.. è l'ideale se si cerca il silenzio. - commentò.

- Blaise.. - aggiunse poi - Io non ti ho nemmeno ringraziato.. per essere qui con me, ora.. non eri obbligato ad essere gentile con me, ma lo sei stato.. e per questo ti ringrazio. -

La ragazza gli sorrise riconoscente, e il cuore di Blaise fece una capriola: accidenti, doveva esserle amico! Solo amico, nient'altro che un semplice, gentile, simpatico..

Oh no.

Oooh no.

Ooooooh no.

Hermione aveva chiuso di nuovo gli occhi, reclinato il capo all'indietro, ed ora si gustava la brezza leggera con le labbra semi aperte.

Blaise deglutì sonoramente, evitando di far posare il suo sguardo su di lei: concentrati su qualcos'altro, concentrati su qualcos'altro..

- Posso farti una domanda? - gli chiese all'improvviso Hermione; poi, senza aspettare una risposta, riprese: - Sei fidanzato? -

Blaise alzò di scatto gli occhi su di lei: perchè glielo stava chiedendo??

- Ecco io.. non vorrei sembrarti sfacciata.. - proseguì lei, incerta - Ma vedi.. tu piaci ad una persona.. e volevo sapere se.. insomma, se eri libero.. -

Il ragazzo studiò attentamente il volto di lei, alla ricerca di qualche segno di.. di cosa? Fose di gelosia?

- Io.. no, non sto con nessuna. - le rispose, trovandosi improvvisamente con la gola secca.

Hermione s'illuminò: - Bene! Perchè sai, la mia amica Ginny ha una cotta per te praticamente da sempre, e.. magari potevi chiederle di uscire!! - propose Hermione a bruciapelo: sapeva di aver trattato male Ginny, in fondo non era colpa sua se Malfoy si era rivelato uno stronzo di proporzioni gigantoscopiche.. quella era un'ottima occasione per farsi perdonare.

A Blaise per poco non cascarono le braccia: Ginny Weasley. Hermione voleva accasarlo con Ginevra Molly Weasley. Non che fosse una bella ragazza, per carità; ma non c'erano paragoni con l'angelo che aveva davanti agli occhi.

- Ehm.. beh, mi piacerebbe.. ma.. a me piace un'altra ragazza. - ammise, evitando il suo sguardo.

- Oh.. - commentò lei, mentre il suo sorriso si spegneva: - E lei.. lo sa? - gli chiese.

Blaise scosse vigorosamente la testa: - No, non.. non gliel'ho mai detto. -

- Secondo me dovresti farlo.. - asserì lei - Sei un ragazzo fantastico, chi può resisterti? - aggiunse con un sorriso.

Lui si sforzò di ricambiare il suo sorriso, ma dovette forzarlo un pò: già, chi poteva resistergli.. a parte lei?

I due ragazzi rimasero seduti sotto l'albero per un'altra ora, chiacchierando di scuola, degli insegnanti e dei progetti futuri: era così bello per Hermione lasciarsi andare ad una tranquilla conversazione con qualcuno che la mettesse a proprio agio!

- Grazie Blaise, non sai quanto mi senta meglio adesso.. - lo ringraziò lei, quando lui l'ebbe accompagnata fin al suo dormitorio.

Blaise le sorrise: - E' stato un piacere Hermione, davvero.. e sono pronto a rifarlo quando vuoi. -

A quella proposta, gli occhi di Hermione scintillarono: - Dici sul serio? -

Lui, in risposta, le strizzò l'occhio: - Perchè no? -

                                                                                     ***

- Hermione! -

- Blaise, ciao! -

- Dove stai andando? -

- A lezione, ho Rune Antiche e sono già in ritardo! -

Lui le sorrise, aiutandola a portare i libri: - Che dici, ti dò una mano? -

Hermione gli sorrise: - Grazie Blaise, sei unico! -

                                                                                     ***

- Ehi Blaise! -

- Hermione, che ci fai qui? Pensavo vivessi in biblioteca! -

La ragazza fece una smorfia, storcendo la bocca: - Spiritoso.. guarda che a me il Quidditch interessa, e poi sono venuta a fare il tifo per Harry e Ron! - gli spiegò, legandosi la sciarpa intorno al collo.

- Tu hai... parlato con Draco? - gli chiese poi, incerta.

Blaise scosse la testa: - No, io e lui preferiamo evitarci.. sono venuto solo perchè non sapevo cosa fare. -

Hermione gli poggiò una mano sulla spalla: - Andrà tutto bene, vedrai. -

Lui annuì, sorridendole: - Grazie, Hermione. E a proposito.. buon Halloween! -

                                                                                     ***

- Blaise, aspetta! -

Hermione lo raggiunse di corsa, tendendogli poi un pacchettino avvolto in una carta rossa, con un bel fiocco dorato.

- Buon Natale! Volevo dartelo prima della tua partenza. - disse lei.

- Ti ringrazio Hermione, anch'io ho qualcosa per te.. - le disse lui, porgendole un pacco incartato con un motivo a fantasia natalizia - Spero tu non ce l'abbia già.. -

Hermione, vinta dalla curiosità, lacerò la carta.

- Blaise, ma è.. è meraviglioso! Grazie!! Come facevi a sapere che lo volevo? -

Lui alzò le spalle: - Ogni lettrice che si rispetti deve possedere la raccolta originale di Frederick Murlock, il primo scrittore di romanzi per maghi. -

La ragazza gli sorrise, poi lo abbracciò: - Grazie davvero, è un regalo stupendo. - gli disse - E spero che il mio ti piaccia. -

Blaise la strinse forte, inspirando l'odore dei suoi capelli: - Mi piacerà di sicuro, Hermione. - le rispose, staccandosi da lei - Ora è meglio che vada. Buone Feste, ci vediamo tra due settimane! -

- Buone Feste anche a te, Blaise! -

                                                                                     ***

- Immersa nella lettura come al solito, vero? -

- Blaise!! -

Hermione si alzò di scatto, abbracciandolo - Quando sei arrivato? -

- Una decina di minuti fa, ho disfatto i bagagli e sono sceso a cercarti.. allora, che ne pensi del libro? -

- Oh, è fantastico!! - commentò lei - E a te.. è piaciuto il mio regalo? - gli chiese poi timidamente.

Blaise le sorrise, mostrandole il polso: intorno ad esso, un braccialetto con un ciondolo a forma di pantera scintillava elegantemente.

- E' stupendo, sul serio.. non avresti dovuto Hermione, è un regalo troppo bello. -

Lei gli sorrise: - Sono davvero felice che tu sia tornato, Blaise. -

- Anch'io, Hermione. - rispose lui - Non puoi immaginare quanto. -

                                                                                     ***

- Blaise.. posso farti una domanda? -

Il ragazzo annuì, e Hermione si attorcigliò una ciocca di capelli intorno al dito, nervosa.

- Quella che ragazza che stamattina parlava con te.. lei.. insomma voi.. -

Blaise scosse la testa: - Siamo solo amici. - le rispose - Ma perchè me lo chiedi? -

Già, perchè glielo chiedeva?

                                                                                     ***

Hermione era confusa: cosa stava succedendo con Blaise? Si era incredibilmente affezionata a lui, lo considerava un amico al pari di Harry e Ron.. ma allora.. allora perchè era.. gelosa di lui?

Quando l'aveva visto parlare con quella ragazza, l'altro giorno.. qualcosa le era scattato dentro, e aveva provato l'impulso di prendere quell'oca a calci. Si stava forse.. innamorando.. innamorando di Blaise? Questo significava che non provava più nulla per Draco?

No, per Malfoy soffriva ancora.. ma Blaise, lui la faceva sentire al sicuro.. era possibile amare due persone contemporaneamente?

Forse doveva parlare con Blaise.. sì, doveva parlare con lui.

                                                                                     ***

- Ciao.. ti dovrei parlare. -

- Va bene, dimmi. - disse Blaise, percependo la serietà nel tono di lei.

- Blaise, io.. io credo di provare qualcosa.. per te. Non so dare un nome a ciò che provo, ma so che sono gelosa di te, e l'idea che tu possa stare con un'altra mi fa star male, e.. -

Hermione non fece in tempo a finire la frase, perchè Blaise la baciò; la ragazza si lasciò andare, chiudendo gli occhi e abbandonandosi alle sensazioni che stava provando. Certo, non era come baciare Malfoy.. ma chi l'ha detto che l'amore debba per forza essere passione e frenesia, e non stabilità e sicurezza? Sì, forse Blaise non le faceva provare le stesse sensazioni di Draco.. ma poteva darle ciò che lei tanto desiderava. Amore.

                                                                                     ***

- Hermione.. è uno scherzo? -

Ginny fissò esterrefatta l'amica, che scosse la testa: - No, sono seria. -

- Ma.. ma Hermione.. com'è possibile? - 

La ragazza alzò le spalle: - E' successo e basta, Ginny. -

- Non ci posso credere.. tu e Blaise Zabini.. insieme?! -

Hermione alzò lo sguardo su di lei: - Credici. Io e Blaise.. insieme. -

                                                                                   ***

- Cos'hai detto? -

Draco ridusse gli occhi a due fessure, alzandosi in piedi per fronteggiare colui che gli si trovava davanti.

- Mi hai sentito: io e Hermione stiamo insieme. - ripetè Blaise con calma.

Il ragazzo strinse i pugni: - Tu non la ami.. tu non la ami! - sibilò con rabbia.

Blaise gli sorrise: - Non è un problema tuo. -

                                                                                   ***

Blaise Zabini scese dal suo dormitorio verso l'entrata del castello, dove la sua ragazza lo stava aspettando.

- Tutto a posto? - gli chiese Hermione.

Il ragazzo annuì con un sorriso, baciandola poi dolcemente sulle labbra: - Sì. Tutto a posto. - 

 

Yeeehh!!! Concluso il nono capitolo!! Scusate per l'attesa, ma la scuola mi sta uccidendo!! Spero tanto che il capitolo vi piaccia, e che mi perdoniate se non vi rispondo singolarmente.. un ringraziamento enorme a chi ha recensito e alle 79 persone che hanno inserito la storia nei preferiti, ma quanti siete??? Graaaaazie!!!

Alla prossima!! ^^

Xevias

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Capitolo 10
*** Quando il gioco si fa duro.. ***


Shhh!!

Silenzio, per carità! Se scopre che vi sto facendo entrare nella sua stanza in un momento come questo, mi ammazza!!

E voi non volete che io muoia, vero?? Ecco, allora seguitemi senza fare rumore! Anzi, se poteste anche evitare di respirare.. perfetto, così va bene.

Bene, ci siamo: ora entriamo....

- Maledetto bastardo!!! -

L'ennesimo vaso, questa volta un antichissimo vaso giapponese decorato a mano da un monaco privo di vista, appartenuto alla famiglia Malfoy per generazioni, e regalo per il 14esimo compleanno del giovane, si frantumò contro la parete.

- Come ha osato farmi questo? Chi diavolo si crede di essere?! Senza di me lui non è niente!! -

Crash.

Questa volta toccò allo specchio da camera, incorniciato con legno di biancospino, fare una brutta fine.

- Sono sette anni di guai, Draco. - commentò Pansy, osservandosi attentamente le unghie.

Il ragazzo la fissò con gli occhi fuori dalle orbite: - Che cazzo vuoi che me ne freghi di quello stramaledettissimo specchio!! - rispose urlando, afferrando un posacenere di vetro antico che si trovava sul comodino di fianco al suo letto.

- Non ti azzardare, quello te l'ho regalato io! - esclamò Pansy, fermandolo.

- Io lo ammazzo quello stronzo!! - urlò Draco fuori di sè.

- Non col mio posacenere! - ribattè lei, strappandoglielo dalle mani.

Draco si sedette sul bordo del letto, in preda ad una rabbia talmente grande da farlo tremare.

- Ti vuoi dare una calmata? Merlino, sei peggio della McGranitt quando mi becca a pomiciare nella sua aula! - gli disse Pansy, sedendosi accanto a lui.

- Draco.. - iniziò lei, ma il ragazzo la interruppe con un gesto della mano.

- Evitami le prediche Pansy, so cosa mi vuoi dire. -

La ragazza sospirò: - Se lo sai, allora non capisco perchè stai inveendo contro Blaise in questo modo: hai rinunciato tu a lei, Draco! Blaise ha fatto quello che avrei fatto anch'io: le è stato vicino, e si sono innamorati. Non puoi farci niente, e non puoi prendertela con lui. Hai fatto una cazzata, e ora ne devi pagare le conseguenze. Se davvero vuoi un colpevole con cui prendertela, allora guardati allo specchio: perchè è lì che lo troverai. -

- Si può sapere tu da che parte stai?! - l'attaccò Draco.

Pansy lo fissò gelida: - Non sto dalla parte di nessuno. La stronzata l'hai combinata tu, adesso paga per le tue azioni. - replicò, prima di uscire dalla stanza del Caposcuola.

Draco non resistette: prese il posacenere e lo scagliò contro la porta, frantumandolo in mille pezzi.

Ci mancava solo Pansy a rovinargli la giornata: ma si sarebbe reso la sua rivincita, potevano strane certi; e quel bastardo di Blaise l'avrebbe pagata, poco ma sicuro.

Come aveva potuto fargli un affronto del genere? Non avrebbe dovuto essere il suo migliore amico?!

Blaise e Hermione.. la sola idea gli provocava la nausea: lei non poteva stare con Zabini, era assurdo, era inconcepibile.. perchè non era da qualche parte a singhiozzare disperata per lui? Perchè non si stava crogiolando nel dolore del suo rifiuto? Possibile che Blaise l'avesse consolata così bene?!

C'era un solo modo per scoprirlo: era arrivato il momento di dimostrare chi era il vero Draco Malfoy, il Principe delle Serpi.

                                                                                   ***

- Hermione. -

Erano mesi che non sentiva più la sua voce, e sentirlo pronunciare il suo nome la fece sobbalzare.

- Dr.. Malfoy. - lo salutò, mentre il suo cuore iniziava dispettoso a battere più veloce.

Draco le sorrise, avvicinandosi a lei: sapeva che a quell'ora la Mezzosangue usciva dalla biblioteca, orario in cui tutti gli studenti erano nelle sale comuni, intenti a lavarsi e prepararsi per la cena.

Il ragazzo ci aveva messo un'ora buona per vestirsi: aveva indossato i pantaloni neri che gli fasciavano i fianchi e il fondoschiena in modo perfetto, la camicia bianca leggermente sancrata con i primi due bottoni lasciati aperti e il colletto tirato su, e aveva modellato i capelli lasciandoli spettinati, liberi di cadergli sugli occhi, coprendoli in parte; sapeva di essere particolarmente sexy, ed era esattamente quello l'obiettivo.

Hermione dovette imporsi più volte di non fissarlo: era bello, no, di più, era semplicemente fantastico; chissà, forse doveva andare ad un appuntamento.. e, a quel pensiero, una fastidiosa fitta al cuore si fece sentire dentro di lei.

- Tu e Blaise.. siete una bella coppia. - commentò lui, apparentemente tranquillo.

In realtà aveva una serie di epiteti molto più coloriti per definire il tipo di coppia che quei due formavano.

- Ti ringrazio.. sei gentile. - rispose lei, tenendo lo sguardo basso: voleva andarsene da lì, e subito; la presenza di Draco la innervosiva, soprattutto considerato che si trovavano in un corridoio deserto.

- Non avrei pensato che ti potesse piacere un tipo come lui. - continuò il giovane Malfoy, per nulla a disagio.

Hermione alzò le spalle: - Non vedo perchè.. è un bravo ragazzo, molto dolce, e mi vuole un gran bene. - disse.

Draco ghignò: - Ti vuole un gran bene.. certo.. ma ti ama? Voglio dire, volersi bene è perfetto per due fratelli.. ma non per due persone che stanno insieme, o sbaglio? Per esempio, ci sei già andata a letto? Perchè quello sarebbe un segno d'amore. - la provocò, mentre lei arrossiva violentemente.

- Non sono affari tuoi. - replicò lei, imbarazzata - E in ogni caso, proprio tu mi vieni a parlare d'amore? Tu nemmeno sai cosa vuol dire amare, Malfoy. Perciò vedi di non parlare di cose su cui non sai un accidente. - aggiunse, ferita: il rifiuto di lui, anche se cercava di negarlo, le faceva ancora male.

Il ragazzo si fece serio: - Come siamo permalose.. pensavo non te ne importasse più niente, in fondo ora hai Blaise a consolarti, no? Allora, è bravo a letto? Non dirmi che non l'avete ancora fatto.. che aspetti? Se pensi di non essere abbastanza brava, puoi stare tranquilla: Zabini si accontenta di poco. -

Hermione assottigliò le labbra, furiosa, poi aprì la mano e fece partire lo schiaffo che avrebbe dovuto centrare Malfoy in pieno viso: sfortunatamente, il giovane aveva ottimi riflessi, che gli permisero di bloccare la mano di lei prima che questa potesse raggiungerlo.

- Non provarci nemmeno, Granger. - sibilò lui, stringendole il polso fino a farla gemere dal dolore.

- Lasciami.. mi fai male.. Malfoy, lasciami! - esclamò lei, dimenandosi senza successo: la ferrea presa di lui le impediva di allontanarsi.

- Lo ami? -

Hermione spalancò gli occhi: - Cosa? -

Draco l'avvicinò a sè, trovandosi a pochi centimetri dalla bocca di lei: - Lo ami? - ripetè, con una strana luce negli occhi.

- Perchè dovrei risponderti? - replicò lei, tentando di non pensare a quanto il polso le stesse facendo male.

Gli occhi del ragazzo si ridussero a due fessure: - Non sto giocando, Hermione. Rispondimi. - le disse, serio come non lo era mai stato, così serio da farle paura.

- Draco.. io.. -

- Lasciala. -

La voce profonda di Blaise risuonò nel corridoio, ma Draco non accennò ad allentare la presa.

- Ti ho detto di lasciarla. - ripetè il ragazzo, avvicinandosi ai due.

Draco però non sembrava nemmeno averlo sentito: aveva gli occhi puntati sulla ragazza, il suo sguardo sembrava volerle leggere nell'anima.

- So che non lo ami, Hermione. - le disse - Perchè sei innamorata di me. -

Blaise lo prese per le spalle e lo fece voltare con forza, costringendolo a lasciar andare la ragazza.

- Toglimi le mani di dosso, bastardo. - sibilò Draco, mentre il Serpeverde fece segno ad Hermione di affiancarlo.

- Stai bene? - le chiese preoccupato, cingendole le spalle con un braccio.

Hermione annuì, mentre Draco si lasciò andare in una risata fredda: - Ma come siete carini, davvero.. peccato che lei non ti ami, vero Granger? Sta con te solo per non stare da sola, ti usa come ruota di scorta, lo sai Blaise? Ma forse a te piacere essere il suo zerbino.. - lo provocò.

Il ragazzo strinse appena i pugni: - Attento a quello che dici, Draco, o potresti trovarti nei guai. - lo avvertì.

- Mi stai minacciando, Blaise? - gli chiese lui.

- No, ti sto dando un consiglio. - ribattè.

Draco fece un passo avanti: - Non avresti dovuto metterti in mezzo, Zabini. Hai fatto male. -

Hermione intervenne, nonostante Blaise avesse cercato di trattenerla: - Lui non si è messo in mezzo! Mi ha offerto la sua amicizia in un momento in cui avevo bisogno di qualcuno con cui parlare, mi è stato accanto mentre stavo male per te!! -

Il giovane sogghignò: - Ma quant'è buono il nostro Blaise.. e dimmi, ti ha parlato della scommessa? - disse, mentre il volto di Zabini impallidiva.

- Scommessa? .. quale scommessa? - chiese Hermione confusa.

Draco incrociò le braccia al petto: - Ma come, il tuo fidanzato non ti ha detto nulla? All'inizio dell'anno abbiamo fatto una scommessa: dovevo farti innamorare di me; in pratica, è stato il tuo caro Blaise a spingerti tra le mie braccia.. è lui che ha combinato tutto alle tue spalle. Io ci sono stato, ma poi le cose mi sono sfuggite di mano, lo ammetto. Ma è anche vero che Blaise ha cercato in tutti i modi di farci mettere insieme.. adesso hai la prova di quanto ti ama, Granger. Vero Blaise? -

Hermione si volse lentamente verso di lui: - E' vero Blaise? Tu hai.. tu hai scommesso con lui? - gli chiese incredula.

Blaise la guardò: - Io.. Hermione, ascoltami.. è vero, ho scommesso con Draco, ma.. -

La ragazza indietreggiò: - Pensavo che tu fossi diverso.. pensavo che.. invece sei uguale a tutti gli altri. Da Malfoy me lo sarei aspettata, da te mai. Non voglio più vederti, Blaise. - disse con voce incolore, prima di allontanarsi, correndo, dai due.

- Ops.. avresti dovuto dirglielo, amico.. non l'ha presa bene.. - commentò Draco, senza cercare minimamente di nascondere il suo compiacimento.

Blaise si girò verso di lui: - Questa me la paghi, Draco. -

Il ragazzo sorrise: - No, Blaise. Ora siamo pari. -

                                                                                   ***

- Hermione, aspetta! -

La ragazza entrò in biblioteca, mentre Ginny si metteva di fronte al ragazzo, bloccandogli il passaggio: - Perchè non la lasci stare? Non ti vuole parlare Blaise, ficcatelo in testa. - gli disse, senza accennare a spostarsi.

Hermione, intanto, si era lasciata cadere su una sedia nell'angolo più buio e nascosto della biblioteca: era stanca, avrebbe preferito tornare al primo anno, ancor prima di conoscere Harry e Ron, quando ancora era invisibile.

Harry e Ron.. da quando era iniziato l'anno li aveva trascurati tantissimo, ma era anche vero che loro erano impegnati con le rispettive fidanzate, Luna e Lavanda, e non avevano molto tempo da dedicarle; la ragazza si ripromise di passare più tempo con loro, dopotutto erano amici da sempre!

- La biblioteca non è un buon posto per nasconderti, lo sai Granger? E' scontato cercarti qui. -

La ragazza gemette: prima Blaise, ora lui.. ma perchè non potevano semplicemente lasciarla in pace?

- Che vuoi, Malfoy? Perchè non vai a cercarti qualcun altro da perseguitare? - gli chiese lei.

Draco ghignò, prendendo posto di fronte a lei: - Non posso. Niente mi diverte quanto perseguitare te, spiacente. -

Hermione alzò lo sguardo su di lui: ne era ancora innamorata? Senza dubbio.

Ma allora perchè si era messa con Blaise? Forse, solo per dimenticare il ragazzo che si trovava di fronte a lei.. ma, evidentemente, non ci era riuscita. Si sentiva in colpa, l'aveva usato e ferito.. ma non l'aveva fatto con cattiveria, avrebbe davvero voluto amarlo con tutto il cuore.. ma non poteva, non quando il suo cuore apparteneva ad un altro.

- Malfoy, senti, in questo momento ho davvero bisogno di stare da sola. Per favore, lasciami stare. - mormorò Hermione.

Draco studiò il suo volto, notando gli occhi rossi e gonfi, il volto pallido e tirato, e sentì crescere in sè la voglia di abbracciarla, di prenderla tra le sue braccia e tenerla stretta.

- Hai dormito stanotte? - le chiese, non potendo fare a meno di preoccuparsi.

Hemione scosse la testa: - No.. avevo troppe cose a cui pensare, per riuscire a dormire. - gli rispose, passandosi una mano tra i capelli.

- Mi dispiace. -

La ragazza alzò lo sguardo su di lui: - Cos'hai detto? -

- Mi dispiace - ripetè lui - Mi dispiace per la scommessa, mi dispiace di non avertelo detto prima, e mi dispiace di averti allontanata in quel modo da me.. non te lo dirò un'altra volta, Hermione.. ma non posso sopportare che tu stia con Blaise. Nè con lui, nè con nessun altro: voglio che tu stia solo con me. E questa volta ti assicuro che non mi tirerò indietro. - le disse, senza smettere nemmeno per un secondo di guardarla negli occhi.

Il cuore della ragazza le martellava nel petto come impazzito: che fare?

                                                                                   ***

- E tu che gli hai detto?? -

- Sono scappata, Ginny.. cos'altro potevo fare? -

Hermione si rannicchiò ancor più su se stessa, quasi volesse scomparire: dopo le parole di Draco, era letteralmente schizzata fuori dalla biblioteca, talmente veloce che quasi travolgeva Blaise, ancora bloccato da Ginny.

La ragazza maledisse se stessa per aver creato tutto quel casino: certo, Ginny le aveva lanciato la scommessa, ma era stata lei a dire di sì; non poteva certo prendersela con la sua migliore amica se aveva dato ascolto all'orgoglio, invece che al buon senso.

- Che pensi di fare ora, Hermione? - le chiese l'amica.

La grifona scosse la testa: - Non lo so Gin, davvero non lo so.. ho una tale confusione in testa.. non posso credere che abbiano scommesso su di me.. -

Ginny si morse il labbro: - Beh.. anche noi l'abbiamo fatto.. - asserì con cautela, cercando di non far scattare l'amica.

Hermione alzò la testa dal cuscino: - Sono due cose ben diverse. Noi abbiamo scommesso sulla possibilità di sedurlo, il che implicava un coinvolgimento solo fisico, loro hanno scommesso di farmi innamorare di lui! Capisci? Non si trattava solo di attrazione fisica, qui c'erano in gioco i sentimenti.. no, non è la stessa cosa. - spiegò lei, nascondendo nuovamente il viso nel morbido poggiatesta.

- D'accordo, hai ragione.. ma resta il fatto che entrambi avete scommesso l'uno sull'altro, anche se in modi diversi. Devi dirglierlo, Hermione. Devi dirglielo, e poi scegliere cosa fare. - disse Ginny con determinazione.

La giovane annuì: - Sì, lo so.. glielo devo dire. -

                                                                                   ***

- Draco.. posso parlarti un attimo? -

Il ragazzo la guardò meravigliato: non si aspettava che fosse lei a rivolgergli la parola, ma forse l'aveva perdonato.

- Certo.. vieni. - le rispose lui, conducendola fuori dal castello.

- Dimmi pure.. di cosa mi volevi parlare? - le chiese quando furono abbastanza lontani da occhi indiscreti.

Hermione sospirò, mordendosi il labbro inferiore: sapeva di doverglielo dire, ma non sapeva da che parte cominciare.

- Ecco, io.. - tentò, ma la sua bocca sembrava decisa a non dire nulla.

- So già cosa mi vuoi dire. - l'anticipò lui, mentre Hermione sbiancava.

- Lo.. lo sai già? - boccheggiò lei, sentendosi mancare la terra sotto i piedi: come l'aveva saputo? Chi poteva averglielo detto? O magari lo sapeva fin dall'inizio, magari l'aveva lasciata fare per tutto il tempo..

- Sì, lo so. E ne sono felice. -

Alt, ferma, stop.

Rewind, please.

Ne era felice?

- Draco.. -

- Hermione, ascolta.. so di averti confusa con il mio comportamento, e so che non è una giustificazione, ma.. ero davvero spaventato. Tu.. tu sei.. dio, nemmeno so descrivere come sei.. so che sei speciale, e non riesco davvero a capire come io faccia a piacerti, ma.. sì, all'inizio era tutta una scommessa. Ma quando ti ho conosciuta.. tu sei diversa dalle altre con cui sono stato, sei genuina, sei vera. E se quella notte non ho voluto farlo con te, era perchè volevo prima capire se.. se tu potevi essere quella giusta. -

- So che suona strano detto da me.. - proseguì lui, mentre la ragazza cercava un modo per fermarlo - Ma ho cercato per tutta la vita di stare lontano da quello strano sentimento chiamato "amore", forse perchè ero convinto di essere come mio padre. Lui.. picchiava mia madre, quando ero piccolo. - le confessò - La sentivo urlare ogni notte, e mi nascondevo sotto le coperte, per non dover sentire il suo dolore. -

- Draco, io.. non ne avevo idea, mi dispiace.. - mormorò lei, colpita.

- Ogni sera, dopo essere stata picchiata, mia madre veniva in camera mia, come per provarmi che stava bene, che nonostante tutto era ancora lì, per me. Mi ha fatto promettere di non diventare mai come mio padre, ed è per questo che io mi sono allontanato da te: non volevo essere come lui, non volevo farti del male in quel modo.. ma starti lontano mi riesce impossibile, la sola idea che tu possa provare amore per qualcun altro mi uccide.. - continuò, avvicinandosi a lei e stringendola a sè.

- Non posso prometterti di essere l'uomo dei tuoi sogni.. ma posso prometterti che cercherò di renderti felice, e che non ti farò mai soffrire come mio padre ha fatto con mia madre. Quello che sto cercando di dirti, quello che vorrei dirti da mesi ma che non riesco mai ad esprimere, è che.. ti amo. - concluse, baciandola dolcemente sulle labbra.

E in quel momento, Hermione dimenticò tutto: dimenticò quello che doveva dire a Draco, dimenticò le raccomandazioni di Ginny sul fatto di essere onesta con lui, dimenticò persino Blaise; perchè stare tra le sue braccia, stretta al ragazzo che, glielo aveva finalmente confessato, l'amava, era una sensazione talmente incredibile da farle dimenticare ogni cosa.

- Dimmi che mi ami, Hermione.. - sussurrò lui, sulle sue labbra.

- ... ti amo.. - mormorò lei, incollando nuovamente la sua bocca a quella di lui.

Draco sentì il suo cuore fare una capriola, e allo stesso tempo sentì come una luce accendersi dentro di lui, un piacevole calore che lo scaldava dentro: l'amava, non voleva più negarlo; e stringerla tra le sue braccia, sentirla finalmente sua, era qualcosa che lo faceva sentire come in paradiso.

- Io.. devo parlare con Blaise.. devo spiegargli.. - disse Hermione, staccandosi, seppur riluttante, da quel bacio mozzafiato.

Il ragazzo annuì, senza però lasciarla andare: - E dopo che gli avrai parlato? -

Hermione sorrise: - Suppongo che Hogwarts dovrà abituarsi alla nuova coppia dell'anno. -

Draco la baciò nuovamente e a lungo, prima di permetterle di allontanarsi da lui; e, con una nuova luce nell'anima, rientrò al castello, senza accorgersi di una figura che, nascosta tra la vegetazione del giardino, li aveva spiati per tutto il tempo.

                                                                                   ***

- Perchè dovrei crederti? -

La ragazza sorrise: - Perchè non avrei motivi per mentirti. Voglio Draco quanto tu vuoi Hermione e ti sto dando l'opportunità di prendertela senza troppi sforzi. -

- E tu che ci guadagni? - le chiese ancora.

- Qualcuno dovrà pur consolare il povero Draco, quando la sua ragazza finirà tra le braccia del suo ex migliore amico.. - disse lei maliziosa.

Blaise annuì: - D'accordo, ci sto. - le disse, stringendole la mano.

La ragazza gli sorrise, poi lasciò il dormitorio maschile.

Draco l'avrebbe finalmente considerata dopo anni d'indifferenza, e la Mezzosangue sarebbe finita tra le braccia di Blaise, che tanto smaniava per averla.

Sarebbe stata lei a consolare il Principe delle Serpi, avrebbe scaldato il suo cuore e il suo letto in così breve tempo, che lui non si sarebbe nemmeno più ricordato il nome di quella sgualdrina che aveva osato portarglielo via.

Perchè lo sapevano tutti: quando Daphne Greengrass vuole qualcosa, la ottiene.

 

 

Della serie: "Al peggio non c'è mai fine".. e così si è concluso anche il decimo capitolo, ma quanto sono bastarda?? (Taaaaanto!! NdTutti) (.... era una domanda retorica... -.-' NdMe) Ebbene, le cose si fanno più complicate: cos'avrà in mente Daphne? Qual'è il piano che ha deciso di attuare per catturare il povero Draco? E soprattutto, che ruolo gioca Blaise in tutto questo? (Ma quante caspita di domande fai?? NdDraco) (Zitto tu! NdMe) ^^ Bene.. direi che, per prima cosa, passiamo ai ringraziamenti:

ladyrocker: visto che non hai dovuto attendere troppo?? Che ne pensi??? Bacionissimi!!! ^^

aqa: ecco l'aggiornamento, non è proprio flash ma spero vada bene lo stesso! ^^ Allora che ne pensi dei nuovi sviluppi? Spero di averti stupita! Baci!! ^^

Neverland: ^//^ Ti ringrazio tantissimo, spero che le mie "idee geniali" continuino a non deluderti! Baci! ^^

mary004: povero Blaise, sono riuscita a farlo odiare! (Appunto, ma che ti ho fatto?? :-(( NdBlaise) Comunque devo dire che il tuo sguardo minaccioso mi ha invitata a riflettere! ^^ Sono molto felice di vedere che la storia ti ha coinvolta, e spero che anche questo capitolo continui a farlo!! ^^ Bacissimi!! ^^

scheggia94: mi fa molto piacere!! ^^ Uhm, l'idea della clonazione non l'avevo presa in considerazione (ho fatto pure la rima!! :-D NdMe) (E c'è da esaltarsi.. NdDraco -.-'), ma non è mica male!! ^^ In effetti, entrambi hanno delle qualità per cui potrebbero stare bene con Hermione.. ci penserò e ti farò sapere!! ^^ Spero che la storia continui a piacerti!! Bacioni!! ^^

kucciolaflea: ciao!! Visto che ho spiegato tutto?? ^^ Draco protesta per essere stato definito un bambino, ma io ti dò pienamente ragione!! (E te pareva! NdDraco) Mi piacciono i tuoi ragionamenti, significa che la storia ti ha coinvolta, e questo mi rende orgogliosa!! ^^ Spero davvero che il chappy ti piaccia, fammi sapere!! ^^ Bacionissimi!! ^^

MooN 89: ciao, sono contenta che tu abbia letto la mia storia e che l'abbia trovata interessante, spero di non deluderti!! ^^ Baci! ^^

falalula: che dici, le tue capacità cerebrali ritornano.. o vanno definitivamente in vacanza?? ^^ Spero tanto che il capitolo ti piaccia, fammi sapere!! Bacionissimi!! ^^

Colleghe for life: le mie colleghine, ma ciauuu!!! MaRs, felice che la coppia Herm/Blaise ti piaccia, anche se non è durata molto!! ^^ Concordo, raco se lo merita in pieno, sto stronzo! (Guarda che sei tu a scrivere le mie battute, se sono stronzo è colpa tua! NdDraco) (Ops, è vero! :-P NdMe) Ecco il tanto richiesto seguito, contente?? Bacionissimi, vvb!! ^^

Bene, detto questo.. 90 preferiti?!?!?!?!? ^//^ Sono orgogliosissima di me!!! ^^ Grazie davvero, mi fa piacere vedere che la storia piace ed interessa a così tante persone, è un traguardo!! ^^

Prima di salutarvi, concedetemi un piccolo angolino pubblicitario (già reclamizzato nella mia shot "Brutta!"): sto scrivendo un libro, e avrei bisogno della vostra collaborazione; questo libro sarà un "Manuale di sopravvivenza per adolescenti", e tratterà tutte quelle che sono le tematiche adolescenziali, come la bellezza, le etichette, i primi amori.. insomma, uno sguardo sull'adolescenza da chi adolescente ci è già stata (e non desidera tornarci! ^^) Mi piacerebbe avere i pareri di voi ragazzi su queste tematiche, come le vivete e cosa ne pensate.. perciò, se qualcuno volesse darmi una mano (per favooooore!!), potrebbe lasciarmi la sua mail, cosicchè io possa contattarlo per fargli delle domande? Graaaazie!! ^^

Devo dire che ho già avuto risposte molto positive, e sarò felicissima di ricevere (se lo vorrete) tutte le vostre opinioni!! Se siete interessati, non avete che da dirlo!!

Detto questo, ringrazio davvero tutti: coloro che leggono e, si spera, un pò si emozionano; coloro che aggiungono la storia ai preferiti per non perdersi gli aggiornamenti e perchè ne sono rimasti, credo, colpiti; e coloro che recensiscono, e che mi rendono partecipe dei loro pensieri.

Grazie, grazie a tutti di cuore!!!

Alla prossima settimana!! ^^

Xevias

 

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Capitolo 11
*** Grifondoro e Serpeverde a Hogsmeade! ***


Mio

- Hermione, no.. -

La ragazza abbassò gli occhi: non voleva fargli del male, ma non poteva mentirgli; anche se sapeva che l'avrebbe odiata, lei gli voleva bene, e per questo doveva dirgli la verità.

- Blaise, mi dispiace davvero. Giuro che ferirti è l'ultima cosa che desidero.. ma non posso stare con te: ti mentirei, e soprattutto mentirei a me stessa. Io lo amo, e.. e voglio stare con lui. -

Blaise chinò la testa: non aveva la minima idea del dolore che gli stava infliggendo; aveva sperato fino all'ultimo che Daphne avesse mentito, che Hermione sarebbe rimasta con lui.. ma, con l'aiuto della Serpeverde, l'avrebbe fatta tornare. E l'avrebbe amata con tutto se stesso, non le avrebbe mai fatto pesare quelle parole che lo stavano uccidendo. Sarebbe stato con lei, e l'avrebbe resa felice. 

- Devo andare.. Blaise.. scusa. - aggiunse Hermione, dandogli le spalle ed allontanandosi.

Lei sapeva quanto lo stesse facendo soffrire, e se avesse potuto trovare un modo per alleviare il suo dolore, avrebbe fatto tutto il possibile: la grifona sperò con tutto il suo cuore che Blaise potesse trovare una ragazza speciale, qualcuna che meritasse tutto l'amore che lui poteva offrire.

Draco l'aspettava appena fuori dal castello, le mani nelle tasche dei pantaloni neri e un'espressione rilassata sulla faccia: ora che la sua piccola Mezzosangue aveva chiarito con Zabini, potevano finalmente stare insieme. Ci aveva messo del tempo, parecchio tempo, per capirlo, e aveva rischiato seriamente di perderla.. ma alla fine, aveva compreso che l'amava, e che l'unico modo per essere felice era stare con lei.

Quando il portone della scuola si aprì, il ragazzo alzò lo sguardo: Hermione lo raggiunse correndo, con un dolce sorriso sulle labbra, e lui non potè fare a meno di pensare a quanto fosse fortunato.

- Ciao.. - lo salutò lei, sfiorandogli le labbra con un bacio.

- Risolto tutto? - le chiese lui, prendendola per mano.

Hermione annuì, sebbene un'ombra di malinconia le velasse gli occhi.

- Vieni, Pansy e Theo ci aspettano vicino al Lago Nero. - le disse poi.

- Cosa?! - disse, anzi, praticamente urlò Hermione: da quando Draco la faceva uscire con i suoi amici??

Lui le sorrise strafottente: - Ma come, non sei contenta? Prendo la nostra relazione seriamente, e ti presento ai miei amici.. dovresti essere fiera di me. - disse, ridacchiando.

Hermione lo fulminò con un'occhiataccia, sebbene dovesse ammettere che una parte di lei, una minuscola parte di lei, voleva conoscere gli amici di Draco, perchè farlo voleva dire entrare a far parte del suo mondo: e poi, sapeva già come vendicarsi a dovere.

                                                                                   ***

I due Serpeverde stavano animatamente chiacchierando, quando Draco ed Hermione li raggiunsero.

- Pans, Theo! - li salutò Draco con un sorriso.

- Ciao Dray! - lo salutò Pansy, storpiando il suo nome; la ragazza poi si rivolse ad Hermione: - Come va? - le chiese.

La ragazza sorrise nervosa: - Be.. bene, grazie.. e.. e a te? - balbettò.

La Serpeverde le rivolse un sorriso malizioso, poi la prese sottobraccio e la costrinse a camminare accanto a lei.

- Ma che fa? - chiese Draco a Theo, il quale alzò le spalle; i due si misero a parlare di Quidditch, camminando dietro alle ragazze.

- Allora, Hermy.. - iniziò Pansy - Come va con Draco? -

- Bene.. tutto normale.. e preferirei mi chiamassi Hermione, è quello il mio nome. - disse la ragazza, che odiava i nomignoli.

Pansy la studiò, poi annuì: - Sì, Draco ha fatto decisamente un'ottima scelta. - sentenziò, mentre il suo volto si rilassava con un sorriso sincero - Sai - le disse poi - Non l'avevo mai visto così felice. - le confidò, indicando il ragazzo che gesticolava, parlando con Theo, gli occhi luminosi e il sorriso sulle labbra.

Hermione osservò il suo ragazzo, e sorrise: lo amava, Merlino solo sapeva quanto.

- Hai parlato con Blaise? - le chiese poi Pansy, mentre i sensi di colpa riaffiorarono instantaneamente nella ragazza, colpendola come un pugno allo stomaco.

Lei annuì, osservando la reazione di Pansy: in fondo, la Serpeverde era amica di entrambi, o no?

Pansy si morse il labbro: - Voglio bene a Blaise - disse, dopo qualche secondo - E penso che non avresti dovuto metterti con lui, perchè è evidente che l'hai fatto solo per dimenticare, o almeno per tentare di farlo, Draco.. ma sono contenta che stiate insieme, davvero. Mi sembri perfetta per lui, probabilmente sei l'unica che riesce a tenergli testa.. quindi penso che ti perdonerò per quello che hai fatto a Blaise. -  

- Ti ringrazio. - disse Hermione, sincera.

- Figurati, Hermy.. ops, scusa.. Hermione.. - disse Pansy, correggendosi.

- Tra qualche giorno c'è la gita ad Hogsmeade, tu e Draco venite con noi, vero? - le chiese poi.

Hermione sorrise: - Certo, ma possono venire anche Harry con Luna e Ron con Lavanda? Sono i miei migliori amici.. - disse.

La ragazza ci pensò su, poi alzò le spalle: - Perchè no? -

                                                                                   ***

- Cosa?!? Nemmeno per sogno!! -

Hermione sbuffò: - Io ho conosciuto i tuoi amici, ora tocca a te conoscere i miei! - disse la ragazza per l'ennesima volta.

- Ma lo Sfregiato.. Lenticchia.. non posso passare del tempo con loro, sono allergico ai Grifondoro! -

- Perchè, io cosa sono, una teiera? - ribattè Hermione, incrociando le braccia al petto.

Draco le prese la mano: - Scusa.. volevo dire che non penso sia una buona idea, sai che non ci sopportiamo. -

La ragazza lo guardò con occhi da cerbiatta: - Beh, nemmeno noi ci sopportavamo.. e guarda com'è andata a finire.. -

- Vuoi dire che devo baciare Potter e Weasley? - chiese Draco, simulando un conato di vomito.

- Ma no, scemo! - disse lei, ridendo - Volevo dire che forse potresti trovarli anche piacevoli.. ti prego.. -

Draco sbuffò: un pomeriggio con Sfregiato e Lenticchia, avrebbe preferito una cena romantica con la Cooman! D'altronde, come faceva a dirle di no se lei lo guardava con quegli occhioni da cucciola?

- Io.... e va bene.. - sbottò lui, mentre un broncio da manuale faceva capolino sul suo volto.

- Grazie!!  - esclamò Hermione, saltandogli al collo: voleva davvero che lui parlasse con Harry e Ron, e che magari.. beh, se fosse successo un miracolo.. chissà, avrebbe potuto fare amicizia con loro.

La ragazza lo prese per mano, trascinandolo verso i due Grifondoro che già lo guardavano male.

- Malfoy. - lo salutarono i due in contemporanea, dirigendo poi la loro attenzione verso la ragazza.

- Harry!! - urlò lei, abbracciando l'amico con slancio, mentre a Draco si contorceva lo stomaco per la nausea e.. per la gelosia: c'era davvero bisogno di fare tutte quelle scene?

- Ron!!! - questa volta fu ancora peggio: sembrava quasi che Hermione non li vedesse da una vita.. ma per Merlino, non appartenevano tutti alla stessa casa??

- Mi siete mancati da morire ragazzi! -

Harry e Ron le sorrisero: - Anche tu ci sei mancata, Hermione.. -  disse il Prescelto.

- Sì, non c'era gusto a fare i compiti senza avere te che ce li correggevi.. - aggiunse Ron ridacchiando - E vogliamo parlare del CREPA? -

Hermione appoggiò le mani ai fianchi, in un cipiglio pericolosamente simile a quello della signora Weasley: - Non è CREPA Ronald, quante volte te lo devo ripetere?? E' C.R.E.P.A.!! Comitato per la.. -

- Riabilitazione degli Elfi Poveri e Abbruttiti, lo sappiamo! - esclamarono i due ragazzi, scambiandosi un'occhiata complice.

In disparte, Draco seguiva tutta la scena con sguardo perplesso e sopracciglio alzato: ma di che diavolo stavano parlando quei tre? Non gli piaceva essere messo da parte durante una conversazione, specie quando gli occhi della sua ragazza brillavano in quel modo.

- Pensa che gli elfi domestici hanno persino iniziato a frequentare nuovamente la nostra sala comune! - disse Harry con un ghigno.

- Sì, non appena essersi accertati di poterla pulire senza inciampare in qualche berretto fatto a maglia! - aggiunse Ron, dando man forte all'amico.

- Io cercavo solo di aiutarli! - si difese Hermione - Voglio dire, guardate quanto è felice Dobby, non vedo perchè.. -

- Ehm ehm.. -

I tre si volsero verso Draco, che li fissava chiaramente scocciato.

- Scusa!! - esclamò subito Hermione, prendendolo per mano - Non volevamo escluderti dalla conversazione! -

- Parla per te.. - sussurrò Ron all'orecchio di Harry.

- Allora.. - disse Hermione, cercando un argomento comune.

- Che ne pensi del nuovo Cercatore inglese? - chiese Harry al ragazzo.

La grifona trattenne il fiato: certo, il Quidditch poteva unirli tutti e tre.. doveva solo funzionare.

- .. è bravo. - disse Draco, scoccando al Prescelto un'occhiata penetrante - Ma non quanto quello irlandese. Non c'è competizione. -

- Balle. - intervenne Ron, serio - Il Cercatore inglese ha battuto quello irlandese nell'ultima partita, la sua superiorità è evidente. -

- Solo perchè aveva una scopa più veloce. - ribattè Draco con sicurezza.

Harry li fissò entrambi, poi sorrise: - Chi ha voglia di farsi una partita? -

                                                                                   ***

- Beccati questa, Weasley! -

Hermione fissò il suo ragazzo lanciare la Pluffa verso Ron, che però riuscì parare il tiro: ancora non riusciva a credere che quei tre, i quali fino a mezz'ora prima non si potevano vedere, stessero ora giocando a Quidditch come se fossero amici da sempre. Per una volta, la ragazza dovette benedire il Quidditch e colui che l'aveva inventato.

- Questa è mia, Malfoy! -

La Grifondoro sorrise, vedendo Harry rubare la Pluffa a Draco: quei tre formavano proprio un bel trio, così diversi ma con molte cose in comune. Hermione ripensò alla gita ad Hogsmeade, che si sarebbe svolta di lì a poco: sarebbe stato fantastico andarci tutti insieme, tra l'altro erano anche pari.. lei e Draco, Harry e Luna, Ron e Lavanda, Pansy e Theo. La mente della giovane dirottò i pensieri su Blaise, e una fitta di malinconia le strinse il cuore: chissà se un giorno sarebbe riuscito a perdonarla, e soprattutto a tornare ad essere amico di Draco; se anche lui fosse andato ad Hogsmeade con loro, magari accompagnato, sarebbe stato tutto perfetto.

- Hermione, il tuo ragazzo è una schiappa! - urlò Ron dopo aver parato l'ennesimo tiro di Malfoy, ed Hermione rise: adorava quei tre. Erano i suoi uomini, e la ragazza si augurò che lo rimanessero per molto tempo.

                                                                                   ***

- Ma quando arrivano? -

Pansy sbuffò, aguzzando la vista nel tentativo di scorgere Draco e Hermione.

- Strano, solitamente Hermione spacca il secondo. - commentò Harry.

- E quando ci si mette, non solo quello.. - aggiunse Ron con un ghigno, facendo ridere gli altri.

- Eccoli! -

Fu Luna a vederli per prima, e ad indicarli al gruppo: Draco ed Hermione li stavano raggiungendo, mano nella mano, con un sorriso felice stampato sulla faccia.

- Siete in ritardo.. - disse Lavanda, scrutando il volto della compagna con fare indagatore: conosceva quell'espressione, ed avrebbe scommesso tutti i suoi vestiti che il motivo di quel ritardo riguardava un paio di labbra fermamente incollate l'una sull'altra.

Hermione sorrise, arrossendo: - Andiamo? -

Il gruppo si mosse insieme, e la grifona constatò con un misto di gioia ed incredulità come le coppie si mescolassero facilmente: Pansy stava parlando con Lavanda, Harry e Ron con Theo, mentre Luna stava parlando con Draco, che l'ascoltava serio, ma con una luce divertita negli occhi.

Arrivati al villaggio di Hogsmeade, Pansy propose al gruppo di andare subito da Madame Rosmerta, per una bella Burrobirra: gli altri furono d'accordo, ed insieme si mossero verso il locale.

- Dray, ci pensi tu alle Burrobirre? - disse Pansy, prendendo posto al tavolo.

- Dray?! - ripetè Ron all'orecchio di Hermione.

La ragazza alzò le spalle: - Lasciamo perdere. - rispose, sorridendo verso il ragazzo che, con fare rassegnato, si avvicinava al bancone.

- Che ti posso servire? - gli chiese Rosmerta.

- Otto Burrobirre, grazie. - rispose Draco, appoggiandosi al tavolo.

- Fai anche il facchino adesso? -

Il Serpeverde si volse verso colui che aveva parlato: - Zabini. - lo salutò.

- Malfoy. - disse Blaise, rispondendo al saluto - Non pensavo ti mettessi a fare comunella con i Grifondoro.. a quanto pare ti sei rammollito. - lo provocò.

Draco ridusse gli occhi a due fessure: - Attento a come parli, Zabini. Per risponderti, ti posso dire che ogni compagnia diventa molto più piacevole, quando hai una ragazza come Hermione accanto. -

Fu la volta di Blaise di stringere gli occhi: - Goditela finchè puoi. - sibilò minaccioso.

- Perchè, cos'hai intenzione di farmi? - disse Draco stringendo i pugni.

- Vuoi davvero che te lo dimostri? -

- Ti serve una mano, Malfoy? -

Harry affiancò il ragazzo, studiando Blaise con lo sguardo; Draco scosse la testa, e Zabini ridacchiò: - Tranquillo Potter, io e Draco stavamo solo scambiando due parole. Vi lascio tornare dai vostri amici . Ci si vede. - li salutò il ragazzo, allontanandosi.

Il Grifondoro lo guardò uscire dal locale, poi si rivolse a Draco: - Non mi piaceva il suo sguardo. - commentò lui.

- Nemmeno a me. - disse Draco, prendendo le Burrobirre - Andiamo. - aggiunse poi, ed Harry lo seguì al tavolo.

Il Grifondoro si sedette accanto a Luna, mentre Draco prese posto vicino ad Hermione; la ragazza si sporse al suo orecchio: - Ti ho visto parlare con Blaise.. va tutto bene? - gli chiese preoccupata.

Lui annuì, accarezzandole il viso: - Sì, stai tranquilla. -

- Ma ve lo sareste mai immaginato? - disse Pansy con un sorriso - Serpeverde e Grifondoro allo stesso tavolo.. -

- Tutto merito di questi due. - aggiunse Theodore, indicando Draco e Hermione - Il miracolo l'hanno fatto loro. Non saremmo qui insieme se questi due non si fossero innamorati. -

Hermione sorrise felice, prendendo la mano di Draco: non le sembrava vero, quasi quasi doveva dare ragione a Ginny.. alla fine, i suoi piani avevano davvero funzionato.

- Che ne dite di un bel brindisi? - propose Lavanda - All'amore. E alle unioni impossibili. - disse solennemente, alzando il bicchiere.

- All'amore e alle unioni impossibili. - ripeterono tutti insieme, alzando i calici per brindare.

                                                                                   ***

- Allora, quando vuoi procedere col piano? -

La ragazza si pettinò con le dita i lunghi capelli biondi: - Non avere fretta Blaise, ho tutto sotto controllo.. lascia fare a me. - disse Daphne con un sorrisetto.

Il ragazzo annuì, osservando il gruppetto uscire dal locale di Rosmerta tra le risate.

- Goditela finchè puoi, Malfoy.. perchè ho intenzione di riprendermela. -

 

Fine dell'undicesimo capitolo!!! Alur.. beh, direi che si commenta da solo.. tutto sembra andare per il meglio per la nostra coppietta felice, ma i guai sono proprio dietro l'angolo.. cos'ha in mente Daphne? E che ruolo avrà Blaise nel suo piano? Le risposte al prossimo capitolo! Ora, i thanks:

ladyrocker: un altro capitolo zuccheroso, vero?? ^^ Spero tanto che ti piaccia!! Baci!

mary0094: ami Daphne, vero? Perchè traspare proprio questo tuo sentimento d'amore per lei!! ^^ Grazie grazie, Dracucciolo è superlativo quando fa il romantico.. lo lovvo ancora di più!! In risposta alla tua occhiata minacciosa, dico.. che amo i lieto fine, quindi puoi immaginare come andrà a finire!! ^^ Fammi sapere che ne pensi!! Bacioni!

falalula: solitamente Daphne sta simpatica anche a me, ma qui mi serviva una cattiva, quindi.. è toccato a lei!! ^^ Niente fattura, è che spesso la gelosia manda all'aria i neuroni.. spero tanto che il capitolo ti piaccia, fammi sapere!! ^^ Bacionissimi!!

Stelle 4ever: sono contentissima che il capitolo precendente ti abbia sconvolto!! Questo capitolo s'incentra più sul rapporto tra i due, ma nel prossimo.. i cattivi all'attacco! Spero ti piaccia, aspetto un tuo commento!! ^^ Baci!!

kucciolaflea: per le risposte alle tue domande dovrai aspettare il prossimo capitolo, spiacente di dover prolungare la tua attesa!! ^^ Veramente no, non mi è arrivata.. ma magari è il mio pc a fare lo scemo!! Spero tanto che il capitolo ti piaccia, fammi sapere!! ^^ Bacioni!!

aqa: ma ciao bellissima!! Eh sì, lo ammetto, volevo farti prendere un infarto!! ^^ Sì, Blaise e Daphne hanno in mente un piano.. che vi sarà svelato nel prossimo capitolo!! ^^ Nel frattempo, spero che questo ti piaccia, fammi sapere!! ^^ Bacionissimi!!

Con questo ringrazio le più di 3000 persone che hanno letto la storia, e le ben 97 persone che l'hanno messa tra i preferiti, evviva!! Grazie!!!! ^^ Ho anche notato che le recensioni sono diminuite.. spero che questo dipenda dagli impegni scolastici o personali, e non dal fatto che la storia non vi piace più!! Fatemi sapere, ci tengo alle vostre opinioni!!

Alla prossima, come sempre!! ^^

Xevias 

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Capitolo 12
*** Il piano di Daphne e la vendetta di Blaise. ***


Mio

- Draco.. -

I ragazzi erano rientrati dalla gita ad Hogsmeade un paio d'ore prima, e il Serpeverde aveva appena messo piede nella sala comune, quando si sentì chiamare.

- Daphne. Cosa vuoi? -

Daphne Greengrass era la ragazza più ambita della scuola: con i lunghi capelli biondi, gli occhi circondati da folte ciglia, e le labbra morbide, in aggiunta al fisico perfetto, rappresentava il sogno proibito di qualunque studente. Compreso il suo.

Le era piaciuta sin da subito, ma lei aveva sempre giocato con lui: un minuto prima era pronta a fargli le fusa, e il minuto dopo non lo degnava più di uno sguardo. Per questo Draco aveva preferito, dopo essersela portata a letto una volta, non cercarla più: in fondo, c'erano così tante ragazze molto più disponibili di lei! Da quando Hermione era entrata nella sua vita, poi, il pensiero della ragazza non l'aveva più sfiorato; anche se, inutile nasconderlo, se avesse dovuto scegliere una ragazza per passare la notte, e di certo non per dormire, avrebbe scelto proprio la compagna di Casa.

- Come stai? - gli chiese lei con tono caldo - Sai, la tua relazione è diventata il pettegolezzo più succulento di Hogwarts. - aggiunse con un sorrisetto.

- Grazie per l'informazione, anche se ovviamente me n'ero già accorto. - rispose lui, ben consapevole dell'effetto che lui ed Hermione provocavano stando insieme - Devi dirmi altro? -

La ragazza annuì: - Ho visto Blaise e Hermione in biblioteca.. stavano litigando.. ho pensato fosse giusto che tu lo sapessi. -

La fronte di Draco si accigliò: che diavolo voleva ancora Zabini dalla sua ragazza?

- Forse sarà meglio che tu vada a controllare.. - suggerì Daphne.

- Sì.. grazie per avermi avvisato. - disse Draco, salutandola brevemente con un cenno del capo e lasciando la sala comune a passo spedito.

- Non c'è di che, Draco.. non c'è di che. -

                                                                                   ***

- Hermione.. ti posso parlare un attimo? - disse Ginny, infilando la testa nella stanza dell'amica.

- Certo Ginny, entra. -

La ragazza si sedette accanto a lei, sul letto: sebbene stesse sorridendo, il suo sguardo tradiva una strana inquietudine, che fece preoccupare Hermione.

- Ginny.. va tutto bene? -

La grifona si passò una mano tra i capelli: - Non proprio.. ecco.. - balbettò.

- Mi fai preoccupare Ginny.. che succede? - le chiese Hermione in ansia.

- Non sono affari miei, lo so bene.. - riprese lei dopo un profondo respiro - Ma.. ecco.. tu e Draco.. l'avete.. insomma, l'avete già fatto? - chiese a bruciapelo.

Hermione arrossì: - Ma che domande fai?! Io.. noi.. non.. -

- Non te lo chiedo per farmi gli affari tuoi, Hermione. - la interruppe Ginny, sollevata di essere riuscita a fare una domanda imbarazzante come quella all'amica - E' solo che.. ecco, penso dovresti dire a Draco della nostra scommessa, prima di.. insomma, hai capito. - le spiegò, improvvisamente intimidita da quel discorso.

La scommessa. Hermione non ci aveva nemmeno più pensato: certo, Draco le aveva detto di quella tra lui e Blaise, quindi anche lei avrebbe dovuto parlargli di quella fatta tra lei e Ginny.. il fatto era che l'aveva completamente dimenticato; era anche vero che la scommessa fatta da loro due non era paragonabile, in quanto a gravità, a quella dei due Serpeverde, perchè loro non avevano scommesso sui sentimenti, a differenza dei ragazzi. Ma era altrettanto vero che, per essere corretti, era giusto che Draco lo sapesse: e lei, Hermione, voleva essere corretta. Specialmente con lui.

- Hai ragione Ginny, Draco ha il diritto di sapere, e io ho il dovere di dirglielo. - disse Hermione, annuendo - Però scusa.. perchè secondo te dovrei dirglielo prima di.. fare l'amore con lui? - chiese poi la ragazza, arrossendo un poco.

Ginny alzò le spalle: - Beh, mi sembra ovvio.. se glielo dici dopo, potrebbe pensare che tu gliel'abbia tenuto nascosto di proposito, che il tuo unico intento fosse di vincere la scommessa, e che tutta questa storia sia stata una messa in scena per raggiungere il tuo obiettivo..no? -

Hermione rimase stupita dalla perspicacia dell'amica: a questo lei non aveva proprio pensato. Ma Ginny aveva assolutamente ragione, e la grifona ringraziò la sua fortuna per averle fornito un'amica preziosa.. anche se un pò troppo tenace nel creare piani di conquista.

- Sai una cosa? Vado subito a parlargli: è inutile aspettare ancora, no? - disse Hermione con un sorriso.

Ginny annuì, strizzandole l'occhio, e l'amica l'abbracciò forte: - Grazie Ginny.. non so cosa farei senza di te. -

La giovane Weasley ricambiò l'abbraccio, spingendola poi dolcemente verso la porta: - Me lo chiedo anch'io! - esclamò quando Hermione fu uscita, scoppiando poi a ridere e allungandosi sul letto della Grifondoro.

                                                                                   ***

- Manda questo messaggio a Blaise, svelto. -

Il piccolo gufo decollò dalla mano di Daphne, diretto verso il suo destinatario, mentre la sua padrona sorrideva, sedendosi con eleganza sulla poltroncina verde di fronte al camino acceso.

- E' il tuo momento Blaise.. non deludermi. -

                                                                                   ***

- Hermione, devi dirglielo. -

Draco era appena entrato nella biblioteca, quando la voce di Blaise, seppur attutita dagli scaffali dietro ai quali era nascosto assieme ad Hermione, lo raggiunse.

- Non sono affari che ti riguardano, Blaise. -

Il Serpeverde si avvicinò ai due, cercando di fare il meno rumore possibile: nascosto dietro ad uno scaffale, il ragazzo poteva vedere la nuca di Blaise, mentre il profilo di Hermione era nascosto da quello del compagno.

- Invece sì. Anche se ho litigato con Draco, io lo considero ancora come un fratello. E non si merita questo, non quando si è innamorato di te. -

Draco sentì Hermione ridere: - E cosa vuoi che me ne importi di lui? Pensi davvero che, dopo avermi insultata per tutti questi anni, dopo avermi umiliata in ogni modo possibile, Malfoy si meriti di essere trattato correttamente? Non farmi ridere Blaise. E poi anche voi avete fatto una scommessa, quindi non cercare di fare il santo! -

- Non lo sto facendo Hermione, e nemmeno Draco lo fa! - rispose il ragazzo infervorandosi - Ma non puoi tenerglielo nascosto, gli spezzerai il cuore! -

Malfoy fissò la figura di Blaise, confuso: ma di che diavolo stavano parlando quei due?

- Hermione.. - disse lui, cercando di mantenere calmo il tono di voce - Se non sai innamorata di Draco, glielo devi dire. -

- Oh, stai pur certo che lo farò Blaise. Ma non prima di esserci andata a letto, e aver vinto così la scommessa. -

Draco impallidì, qualcosa dentro di lui andava in frantumi: doveva per forza aver capito male, non poteva essere..

- Hermione, te lo chiedo per favore! - esclamò Blaise, tentando di farla ragionare - Lo ucciderai così! -

La ragazza rise sprezzante: - Non m'interessa, non è un problema mio. Per quanto mi riguarda, Malfoy è solo il mezzo per vincere la mia scommessa. Lo sedurrò, me lo porterò a letto, e dopo lo lascerò. Questione chiusa. -

Blaise si passò una mano tra i capelli con un gesto rabbioso: - Hermione.. - tentò di nuovo con un ultimo tentativo.

- No Blaise. - lo fermò lei, decisa - Malfoy non significa nulla per me, te l'ho già detto. Me ne frego se soffre: l'importante è vincere. Non gli ho chiesto io di innamorarsi di me, ha sbagliato lui. Può starci male quanto gli pare: io non lo amo, e non lo amerò mai. -

Draco non resistette oltre: ciò che aveva sentito gli faceva più male di una Maledizione Cruciatus; diede le spalle ai due, e corse fuori dalla biblioteca più veloce che poteva.

Hermione non lo amava.

Non lo amava.

L'aveva preso in giro per tutto quel tempo, si era servito di lui per vincere una scommessa.

Se ripensava alle scene che lei gli aveva fatto dopo aver scoperto della scommessa tra lui e Blaise.. Merlino, chissà quante risate si era fatta alle sue spalle! Fingere di arrabbiarsi, mentre lo pugnalava alle spalle.. e lui c'era cascato in pieno.

Non poteva credere che Hermione l'avesse davvero preso in giro: e per cosa poi? Per portarselo a letto, e vincere una stupida scommessa.. evidentemente avrebbe dovuto sedurlo, e convincerlo a farsi scopare.

E brava Granger. Bel colpo per una Mezzosangue, incastrare il principe delle Serpi: c'era da andarne fieri; l'unica nota positiva era che, ma guarda un pò, Blaise si era rivelato un amico, nonostante tutto.

Il ragazzo si appoggiò al muro di un corridoio deserto, passandosi una mano sul viso e stupendosi nel sentirlo bagnato: era anche riuscita a farlo piangere, quella.. quella.. 

Ma gliel'avrebbe fatta pagare: voleva vincere la scommessa? Perfetto, l'avrebbe accontentata.

                                                                                   ***

Blaise attese qualche secondo, prima di lasciarsi andare ad una risata: Daphne era un genio, con una semplice Pozione aveva permesso al suo piano di prendere vita.

Ancora stentava a credere che Draco se la fosse bevuta, che ingenuo.. e dire che lui era rimasto scettico fino alla fine. Il ragazzo ripensò a quando Daphne gli aveva esposto il suo piano..

* - Non funzionerà mai, Daphne. -

- Oh, sì che funzionerà. E' un piano perfetto. -

Il ragazzo scosse la testa: - C'è solo un piccolo particolare nel tuo piano perfetto. Come facciamo a convincere Hermione a dire tutte quelle cose? -

La Serpeverde rise: - Quanto sei ingenuo, Blaise.. lei non dirà una parola. -

Lui la fissò, confuso: - Ma allora come.. -

- Ascolta. - lo interruppe lei - Non abbiamo bisogno della Granger, ma solo della sua voce. Io dirò a Draco che vi ho visti litigare in biblioteca, e lui si fionderà a salvare la sua bella Mezzosangue.. tu dovrai posizionarti dietro all'ultimo scaffale, di fronte al muro; Draco si avvicinerà per ascoltare, ma non potrà vedere lei perchè tu, dandogli le spalle, gli coprirai la visuale. -

- Quindi dovrò fingere di trovarmela davanti? - chiese Blaise, e Daphne annuì.

- Vedo che cominci a capire.. a Draco non servirà vederla, gli basterà sentire la voce della sua ragazza per crederla lì con te. -

- D'accordo, ma ancora non mi hai detto come potremo far sì che Draco senta la sua voce mentre parla con me. -

Daphne si gettò indietro i lunghi capelli: - Ed è qui che entra in gioco a magia, caro mio. In realtà non è così difficile: ti basterà bere una Pozione per modificare la voce, e potrai imitare la voce di Hermione alla perfezione. Dando le spalle a Draco, lui non si accorgerà che sarai sempre tu a parlare, seppur con la voce della Granger: sarai tu a dire tutte quelle cose, e il nostro amico penserà che escano dalla sua bocca. Non è geniale? -

Blaise riflettè sulla spiegazione della ragazza e sorrise: niente male, davvero. Certo, c'era sempre il rischio che Draco scoprisse il trucco.. ma poteva funzionare.

- Sei in grado di preparare quella Pozione? - le chiese poi, e di nuovo Daphne annuì.

- Non ti preoccupare, di quello mi occupo io: non è affatto complicata, mi serve solo una parte del corpo della Granger, come per la Pozione Polisucco.. ed io mi sono già procurata un suo capello, sbattendole "casualmente" contro in mezzo al corridoio. - spiegò lei, con un sorriso soddisfatto.

- E brava Daphne.. - commentò Blaise, colpito: - Ho solo un'ultima domanda. -

- E sarebbe? -

- Come diavolo hai fatto a sapere della scommessa tra Hermione e Ginny? Non credo siano andate a sbandierarlo a mezzo mondo! -

La ragazza rise di gusto: - Ovviamente no, non sono così stupide.. diciamo solo che ho le mie fonti, e vedi di fartela bastare come spiegazione. -

Blaise annuì, preferendo non indagare oltre: Daphne era sicura di queste sue fonti, e il piano che aveva ideato, per quanto comportasse un rischio di fallimento, era realizzabile.

Presto, molto presto, avrebbe avuto la sua vendetta.*

Aveva dovuto darle ragione, il piano aveva funzionato: ancora poco tempo, e Hermione sarebbe stata nuovamente sua.

                                                                                   ***

- Draco? Ti stavo cercando! -

Hermione si avvicinò al ragazzo, accigliandosi leggermente quando lo vide appoggiato al muro e piegato, come se avesse male lo stomaco.

- Draco, stai male? - gli chiese preoccupata.

Al ragazzo stava per sfuggire una risata: fingeva di stare in pensiero per lui, ma che brava attrice.

- No. Sto benissimo, mai stato meglio. - rispose freddamente, drizzandosi.

- Va bene, meglio così. - disse lei, colpita dal gelo della sua voce.

- Andiamo. -

Lui la prese per mano senza darle il tempo di rispondere, e la trascinò in uno sgabuzzino per le scope di Gazza.

- Draco, ma cosa? -

Hermione non riusciva a capire il suo comportamento, sembrava arrabbiato con lei: ma perchè?

Il ragazzo la fece appoggiare senza troppa delicatezza contro il muro e, sigillato e insonorizzato lo sgabuzzino, prese a baciarla con foga, schiacciando il suo corpo col proprio.

- Draco.. aspetta.. mi fai male.. - mormorò lei tra un bacio e l'altro, ma lui non sembrava darle ascolto.

Ma che gli prendeva? Perchè la stava baciando in quel modo? Non le piaceva, non era da lui.. o perlomeno, non era dal Draco che era stato con lei fino a poche ore prima.

- Ti voglio. -

Due parole che lui pronunciò alzandole la gonna con impazienza, mentre Hermione lo fissava sconvolta: certo, era bello sapere che lui la desiderava, ma nel tono della sua voce non aveva sentito amore, solo.. rabbia. Possibile?

- Draco.. non qui.. non adesso.. - provò a dire lei, ma il ragazzo sembrava sordo alle sue parole, preso com'era ad aprirsi i pantaloni.

- Non mi hai sentito? Ti voglio, adesso. - disse lui distaccato, abbassandole le mutandine.

- Draco.. - mormorò, ma le parole le si spezzarono in gola quando lui, senza preavviso, la penetrò.

Non era la prima volta che lo faceva con qualcuno, la sua prima esperienza era stata con Ron, ma non era così che se lo immaginava: non voleva farlo lì con lui la prima volta, era sbagliato e squallido, e nonostante gli stesse praticamente urlando di fermarsi, lui non l'ascoltava; Draco si muoveva veloce dentro di lei, ma non sembrava provare piacere.. anzi, ad ogni spinta il suo sguardo si faceva sempre più triste e arrabbiato, come se stesse soffrendo. Sembrava quasi che stesse scopando con una puttana, e non con la ragazza che amava.

- Draco.. basta.. ti prego.. Draco.. basta! - urlò lei, allontanandolo da sè con una spinta.

Lui la fissò gelido: - Sei contenta adesso? - le chiese con disprezzo.

- Ma di che diavolo parli?! - ribattè lei, ancora sconvolta.

- Dovresti ringraziarmi, Hermione. Ti ho fatto vincere la tua scommessa. -

Hermione impallidì, la terra sotto i piedi sembrò mancarle improvvisamente: - Draco.. io.. ti posso spiegare.. -

- Sparisci dalla mia vista, stronza. - fu la sua risposta, mentre si riallacciava i pantaloni e, con la bacchetta, toglieva il sigillo dalla porta - Mi fai schifo, Mezzosangue. -

Detto questo, il Serpeverde uscì dallo stanzino senza voltarsi: se l'avesse fatto, infatti, non avrebbe resistito alla tentazione di abbracciare la ragazza che, nonostante tutto, amava più della sua stessa vita.

Hermione rimase immobile: non riusciva a parlare, a mettersi in ordine.. come aveva fatto Draco a sapere della sua scommessa con Ginny? Chi poteva averglielo detto? Come se fosse stata quella la cosa più importante.. calde lacrime le bagnarono il viso, finendo sulle sue labbra. Non poteva essere successo davvero, doveva trattarsi di un incubo.. l'aveva lasciata. Era finita.

- No.. - mormorò lei, portandosi le mani al viso per evitare di singhiozzare.

- Hermione? -

La voce familiare le fece alzare la testa: per la seconda volta, Blaise la vedeva piangere per Draco; e per la seconda volta, lui la prese in braccio, stringendola a sè per farla calmare.

- Non è giusto.. non devi aiutarmi, tu mi odi.. ti ho fatto del male.. - disse lei tra le lacrime, aggrappandosi suo malgrado a quel corpo caldo e rassicurante.

- Non ti odio.. non potrei mai odiarti. - momorò lui, stringendola ancora di più a sè, incurante del suo aspetto trasandato, delle mutandine a terra e della gonna sottosopra - Andiamo, ti porto via. Sei al sicuro adesso. -

                                                                                   ***

Stronza, stronza, stronza, stronza!

Draco entrò come una furia nella sua sala comune, incurante degli sguardi terrorizzati dei suoi compagni di Casa.

- Che diavolo avete da guardare?! - urlò all'improvviso, voltandosi verso di loro - Fuori!! -

I Serpeverde si affrettarono ad ubbidire, troppo spaventati per chiedere spiegazioni.

- Uao..li hai fatti scappare.. - commentò una voce calda, con una risatina.

- Daphne, non adesso. Non sono in vena. - ribattè lui, tentando di calmarsi.

La ragazza lo fissò curiosa: - Che c'è, problemi in paradiso? - gli chiese, pur conoscendo bene la risposta.

- Nemmeno te lo immagini.. - mormorò lui, appoggiandosi al muro.

Daphne gli si avvicinò sensuale: - Secondo me perdi tempo con una come la Granger.. puoi avere di meglio, lo sai.. e puoi averlo subito . - sussurrò al suo orecchio, la voce carica di malizia.

Draco la guardò, il volto che si stendeva appena in un ghigno: aveva capito bene cosa intendesse la ragazza, e in fondo.. perchè no.. la donna che amava gli aveva mentito, l'aveva usato, rivelandosi degna di Salazar Serpeverde, altro che una Grifondoro. E lui, ora, non aveva più legami con lei, non le doveva più niente, se non una buona dose di vendetta per averlo reso così debole . Andare con Daphne sarebbe stato un buon modo per sfogarsi.. e, forse, l'avrebbe aiutato a dimenticare.

La prese per la vita, attirandola a sè, assaggiando le sue labbra carnose con voracità: lei lo lasciò fare e ricambiò con passione, accarezzandogli l'inguine con gesti lenti e calcolati, che lo eccitarono immediatamente.

- Andiamo in camera tua.. - mormorò Daphne, sorridendo agli occhi di lui, resi scuri dal desiderio.

Lui annuì, prendendola per mano e facendola entrare nella sua stanza, mentre la porta, dietro di loro, si chiudeva lentamente.

 

 

Ta daaa!! Fine 12esimo capitolo! Che ne pensate?? Io avrei voluto prendere a randellate Daphne e Blaise per il loro subdolo piano.. ma poi mi sono accorta che è solo colpa mia se sono così simpatici, quindi ho preferito lasciar perdere! Passiamo subito ai thanks:

ladyrocker: ma di niente! Visto che in questo capitolo Daphne attua il suo malefico piano? Non so se Blaise ti sta ancora così simpatico.. ^^ Fammi sapere se il capitolo ti piace!! ^^ Bacionissimi!! ^^

kucciolaflea: ciao bellissima!! Ti dico subito che la mail è arrivata, ti ringrazio!! ^^ Passando al chappy.. visto che mostro di simpatia il caro Blaise? Però bisogna dire che anche Daphne.. ma che vuoi farci, sono innamorati e Serpeverdi.. basta come giustificazione?? ^^ Fammi sapere che ne pensi.. un bacione e grazie per i complimenti!! ^^

Stelle 4ever: ciao bella!! Sì, in effetti anch'io ho sempre pensato a Blaise come al "posato" del gruppo.. ma come hai detto tu, se c'è Hermione in palio, tutto è concesso!! ^^ Il progetto procede, il primo capitolo è quasi terminato, e puoi star tranquilla che ho già parecchie domande pronte per i successivi! ^^ Spero che il capitolo ti piaccia, fammi sapere!! Bacioni!! ^^

falalula: ti dispiace ancora tanto per Blaise? ^^ Harry e Draco ce li vedo bene come amici, perchè all'apparenza sembrano opposti, ma in realtà io li trovo molto simili.. che te ne pare del piano di Daphne?? Fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto!! ^^ Il libro procede bene, il primo capitolo è quasi terminato, e ho già in mente il tema per il secondo!! ^^ Bacioni!!

mary0094: Blaise e Daphne si sono nascosti, ricordano ancora la minaccia della tua ultima recensione!! ^^ Scherzi a parte, che ne pensi del piano che hanno ideato? Povero Draco.. e povera Hermione.. quasi quasi li faccio tornare insieme!! (Ma ti vuoi decidere?! NdTutti) (Ehm.. scusate.. -.-' NdMe) ^^ Piaciuto il chappy? Baci!! ^^

piperina: ciao! Sono molto contenta che la storia ti piaccia, avevo paura che la trama non fosse molto originale, visto che il tema della scommessa non è certo nuovo.. ma sono contenta che sia una fiction ben riuscita!! ^^ In effetti, il piano di Daphne e Blaise cambia tutto.. che ne pensi? Abbastanza subdolo per due Serpi? Grazie per i complimenti, fammi sapere se ti è piaciuto!! Baci! ^^

Draconcina_: ciao, grazie per i complimenti! ^^ Solitamente anch'io ho un'idea positiva di questi personaggi, ma è anche vero che, per quanto riguarda Blaise almeno, a volte l'amore non ricambiato e la gelosia possono farci diventare ciò che non siamo.. Daphne invece è cattivella di suo, ma mi serviva una figura femminile negativa! ^^ Spero che comunque la storia ti piaccia lo stesso! ^^ Sono contenta che tu mi abbia scoperta, e spero di trovare ancora le tue recensioni! Baci!! ^^

Colleghe for life: siete vive!!!!! ^^ E io che già pensavo di dover rinunciare alle vostre recensioni.. (Ma che stronza, t'importa solo di quello.. NdDraco) (Zitto tu, che ti stanno simpatiche solo perchè gli piaci! NdMe) (^//^ NdDraco) ^^ Grazie per il contatto BiMbA, sarà un piacere avere l'opinione di una delle mie scrittrici preferite!! ^^ Spero che il capitolo vi piaccia, che ne pensate di Blaise e Daphne?? Fatemi sapere, mi raccomando!! ^^ Una bacione, vvtb!! ^^

Bene, che altro posso aggiungere? Le recensioni hanno abbondantemente superato il numero 100, e i preferiti.. 107.. alla mia prima long fiction.. cos'altro posso dire, se non grazie? ^^ Grazie davvero a tutti, spero che la storia continui a piacervi come ha fatto finora, e.. beh, leggete e recensite!! ^^

Al prossimo aggiornamento!! ^^

Xevias

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Capitolo 13
*** Oblivion! ***


Mio

- E' stato.. -

- Spettacolare. -

Daphne si stiracchiò languida sotto le coperte, sorridendo al ragazzo che si trovava di fianco: Draco Malfoy, finalmente suo. Ora che la Mezzosangue era stata messa fuori gioco, nulla le impediva di avere il bel Serpeverde tutto per sè; tempo una settimana, e lui non si sarebbe ricordato nemmeno chi era, la Granger.

Draco annuì, rivivendo la notte precedente: avevano fatto sesso, sesso, sesso e ancora sesso. Praticamente, si erano dati alla pazza gioia! E di certo, Daphne ci sapeva davvero fare in quel campo: anzi, probabilmente era la migliore in tutta Hogwarts.

- Che ore sono? - gli chiese lei, accarezzandogli il petto.

Lui arricciò il naso in una smorfia: - E' ora di uscire da qui ed affrontare la realtà. - rispose tetro, mentre un'unica parola gli riempiva la mente.

Hermione.

Certo, quella notte era stata magnifica, Daphne l'aveva appagato in tutti i modi che conosceva, e non c'erano dubbi sul fatto che bastasse una sua sola occhiata per eccitarlo.. ma non sarebbe mai bastata una notte per fargli dimenticare colei che, anche se tentava di negarlo a se stesso, gli aveva spezzato il cuore.

Daphne osservò Draco adombrarsi, e fu certa di conoscere i suoi pensieri: stava pensando a lei, alla Sanguesporco che aveva pensato di portarglielo via.. meglio distrarlo da certi pensieri.

- Abbiamo ancora tempo.. e io sono affamata.. - mormorò maliziosa, scendendo su di lui con la bocca e andando a catturare il centro del suo piacere.

Draco gemette, mentre la figura di Hermione, un momento prima perfettamente nitida, diventava una macchia confusa.

                                                                                   ***

- Ti senti meglio? -

Hermione annuì, alzando lo sguardo sul ragazzo che aveva di fronte: - Sì.. grazie, Blaise. -

Il Serpeverde l'aveva portata in infermeria, e aveva convinto Madama Chips a fargli passare la notte accanto a lei: non l'avrebbe mai lasciata in quelle condizioni, aveva bisogno di lui.

- Di nulla piccola. - rispose dolcemente, accarezzandole i capelli.

Hermione chiuse gli occhi, lasciandosi andare a quel lieve contatto: voleva solo dimenticare.. dimenticare e ricominciare a vivere.

- Hai fame? Vuoi che ti porti qualcosa da mangiare? - le chiese premuroso, ma lei scosse la testa.

- Non me la sento di mangiare niente per ora, comunque ti ringrazio. - mormorò in risposta mentre gli occhi le si facevano lucidi.

Blaise se ne accorse, e la guardò preoccupato: - Ti senti male? Vuoi che chiami Madama Chips? - le chiese preoccupato.

- No.. - disse lei, scuotendo nuovamente la testa - Non è un dolore che si può curare con una Pozione.. - aggiunse, mentre le lacrime le bagnavano le guance.

Il ragazzo abbassò lo sguardo: sapeva bene a cosa si stesse riferendo Hermione, e i sensi di colpa riaffiorarono prepotentemente in lui.

- Mi sento così.. male.. lui mi odia, e io non posso sopportarlo.. vorrei morire, Blaise.. non posso vivere senza di lui, io.. sento che non posso farcela.. non sapevo cosa significasse vivere davvero fino a che non ho incontrato lui.. ed è vero, tutto è partito da una scommessa tra me e Ginny.. ma poi.. mi sono innamorata di lui.. e niente ha più avuto importanza.. e ora.. non posso tornare a condurre la vita di prima.. perchè senza di lui.. non è.. non è vita.. - mormorò Hermione tra i singhiozzi, appoggiandosi al petto di Blaise.

Lui la strinse, anche se quello che avrebbe voluto fare davvero era correre via, il più lontano possibile da lei: cosa le aveva fatto? Solo ora si rendeva conto del male che le stava infliggendo, e di quello che, sicuramente, aveva inflitto a Draco. Come aveva potuto fare una cosa del genere alle due persone che amava di più nella vita? La gelosia gli aveva fatto perdere il senno.

- Hermione, io.. mi dispiace.. - sussurrò, con un gigantesco groppo alla gola.

La ragazza gli sorrise tra le lacrime: - Non è certo colpa tua Blaise.. - mormorò dolcemente.

- Oh, sì che è colpa mia. - pensò invece lui, costringendosi a sorridere.

Doveva parlare con Daphne, dovevano rimettere le cose a posto: amava Hermione, e più di ogni altra cosa voleva la sua felicità.. ma lei non sembrava poter essere felice senza Draco, perciò.. doveva lasciarla andare.

                                                                                   ***

- Cos'hai detto? -

- Mi hai sentito, Daphne. Dobbiamo dire la verità. -

La ragazza fissò Blaise, impassibile: - E da quando ti lasci guidare dai sensi di colpa? - gli chiese, sprezzante.

- Da quando mi rendo conto del male che stiamo facendo alle persone a cui vogliamo bene. Davvero ti accontenteresti di stare con lui, sapendo che in realtà è un'altra che vuole? -

Daphne lo fissò, gelida: - Lui non vuole un'altra. Lui vuole me. Altrimenti come ti spieghi il fatto che abbiamo scopato tutta la notte? -

Blaise sorrise: - Dici bene, cara Daphne. Scopato, non "fatto l'amore". Conosco Draco, farsi una ragazza è uno dei modi che usa per non pensare. Lui non ti ama, lo sai anche tu. Ama lei, Daphne. Non ci puoi fare niente, è così e basta. -

La ragazza scosse vigorosamente la testa: - Tu non sai quello che dici, Blaise. -

- No Daphne, ti sbagli: so perfettamente quello che dico, lo so quanto lo sai tu. Smettila di prendere in giro te stessa, e affronta la realtà. -

Lei abbassò la testa, poi, lentamente, annuì. 

- D'accordo.. hai ragione. -

Blaise la fissò, stupito della sua reazione, poi sospirò di sollievo: - Sono contento che tu abbia capito. Abbiamo sbagliato entrambi, ma possiamo rimediare: spiegheremo a Draco e Hermione la situazione, e tutto tornerà a posto. Che ne pensi? - propose.

- Sì, mi sembra perfetto. - disse Daphne, annuendo - Incontriamoci stasera vicino alla Foresta Proibita: tu porta Hermione, e io Draco. E' meglio parlare a quattr'occhi, senza orecchie indiscrete in giro. - gli spiegò, e il ragazzo accettò di buon grado.

- Allora siamo d'accordo. A più tardi Daphne! - la salutò lui, allontanandosi per tornare da Hermione: era ancora in tempo, poteva renderla felice! E questa volta, avrebbe fatto la cosa giusta.

                                                                                   ***

- Blaise.. che ci facciamo qui? -

- Aspetta e vedrai! - esclamò lui con un sorriso.

Non vedeva l'ora di spiegare tutto a lei e a Draco, così tutto sarebbe tornato come prima: sì, lui l'amava, e avrebbe voluto tenerla con sè per sempre. Ma amare davvero significa volere la felicità di quella persona, anche a costo di sacrificare la propria. E Blaise, era ben felice di farlo, pur di vederla sorridere di nuovo.

Il ragazzo scrutò l'orizzonte, finchè non vide due figure avvicinarsi: erano loro!

- Granger.. - la salutò Daphne con un sorrisino, mentre Draco e Hermione si fissarono glaciali.

- Che diavolo ci facciamo qui? - disse il Serpeverde, scoccando alla grifona un'occhiata piena di disgusto - Torniamocene in camera. -

Hermione abbassò lo sguardo a quelle parole: lui e Daphne.. no.. non ce la poteva fare, doveva andarsene lontano da lui.

- No Draco, aspetta.. - lo fermò lei, tenendolo per un braccio - C'è una cosa che devi sapere. -

Blaise annuì, e Draco li fissò entrambi: che stava succedendo?

- Incarceramus! -

All'improvviso, Blaise, Draco e Hermione si ritrovarono incapaci di muoversi, legati da spesse funi.

- Daphne, ma che diavolo fai?! - urlò Blaise, incredulo, tentando invano di liberarsi.

La ragazza rise di gusto, spostando i capelli all'indietro: - Mi prendo cura della mia vita, Blaise. Non potevo permettere ai tuoi stupidi sensi di colpa di rovinare tutto, lo capisci? -

Il Serpeverde sbiancò di colpo: - Tu.. mi hai mentito.. hai finto di essere d'accordo con me, ma in realtà era.. era tutta una trappola! -

Draco ed Hermione erano ancora più confusi, il loro sguardo saettava da Blaise a Daphne e viceversa.

- Qualcuno si decide a spiegarmi?! - sibilò Malfoy furibondo.

- E' presto detto, Draco - disse Daphne con un sorriso cattivo - Ricordi la conversazione che hai sentito in biblioteca? La tua piccola Mezzosangue non era lì con Blaise.. è stata tutta una messa in scena. Io e Blaise abbiamo usato la magia, creando una Pozione in grado di modificare la voce, per farti credere che Hermione dicesse quelle cose: ma era il tuo amico a parlare, non lei. -

Draco perse il poco colore che aveva sul viso e, pallido come un fantasma, si volse verso Hermione: - Ma.. la scommessa.. -

La grifona, in lacrime, scosse la testa: - Sì, io e Ginny abbiamo scommesso che ti avrei sedotto.. ma poi è cambiato tutto, te lo giuro Draco! - disse singhiozzando; poi si girò verso Blaise: - Come hai potuto farmi questo?! - urlò contro di lui.

- Fossi in te, non me la prenderei così tanto con lui, sai? Il poverino si è lasciato vincere dal rimorso, e stamattina è corso da me per dirmi che dovevamo rimettere le cose a posto.. patetico, non è vero? - commentò Daphne con una risatina.

Blaise fissò Hermione: - Volevo la tua felicità - le disse con voce spezzata - E volevo che tu fossi felice con me, credevo davvero che avresti potuto esserlo.. ma quando ho visto quanto stavi male per lui.. non ce l'ho fatta.. volevo rimediare, lo volevo davvero.. mi dispiace.. -

- Ma che bel quadretto.. - disse la Serpeverde con derisione.

- Maledetta!! - urlò Draco, in preda alla rabbia più profonda - Pagherai per tutto quello che hai fatto, è una promessa!! -

La ragazza non si fece intimidire, anzi, rise di gusto alle parole del compagno.

- Temo non sia possibile, mio caro Draco. Vedi, ora che voi tre vi siete chiariti, non posso certo permettervi di tornare alle vostre vite come se niente fosse.. cosa ne sarebbe di me? No, ho un'idea migliore.. - disse lei, puntando la bacchetta contro di loro - Un bell'incantesimo di perdita della memoria, e tutto sarà a posto. Saremo tutti felici. -

Hermione diede uno strattone alle corde, tentando di liberarsi: - Non farlo, ti prego! - la supplicò.

Daphne scosse la testa: - Spiacente Mezzosangue. Oblivion! -

Gli sguardi dei tre si fecero vaghi, assenti, e la ragazza si affrettò a liberarli dalle funi; pochi istanti dopo, i ragazzi parvero risvegliarsi dal loro stato di trance.

- Bene, ora è tutto chiarito, mi sembra. - disse Daphne in tono allegro, mentre i tre la guardavano confusi.

- State bene? - chiese loro, fingendosi preoccupata.

Draco scosse la testa: - Sì.. credo.. di che stavamo parlando? - le chiese.

Daphne alzò gli occhi al cielo: - Ma non ti ricordi? Tu e Blaise vi stavate ammazzando perchè lui ed Hermione si sono messi insieme, ma alla fine avete fatto pace e hai deciso che in fondo sono affari suoi. - gli spiegò.

Il Serpeverde annuì e fissò gli altri due, che sembravano concordare, sebbene ancora confusi, con la versione di Daphne.

- Quindi.. - disse Draco lentamente - Blaise e la Granger stanno insieme. - ripetè, e la ragazza annuì - E.. - riprese poi - .. io e te.. anche? -

Lei rise: - Sì Draco, anche io e te. -

Il ragazzo la fissò per qualche istante, incarto, poi annuì e le prese la mano: - Rientriamo? -

Daphne annuì a sua volta, e, fatto cenno a Hermione e Blaise, i quali si presero anche loro per mano, di seguirli, i quattro rientrarono silenziosamente al castello.

                                                                                   ***

- Potter, spero tu abbia un valido motivo per farci saltare la lezione della McGranitt. -

- Pansy ha ragione Harry, che succede? -

Il ragazzo li fissò: - Avete notato che Draco sta con Daphne, e Blaise con Hermione? Che all'improvviso sono tutti amici? Non vi sembra strano? -

Ron annuì: - Sì.. ma Hermione ha detto che è tutto a posto, che è innamorata di Blaise.. -

- E Draco di Daphne, e tutti sanno che lei gli muore dietro da tempo immemorabile. - aggiunse Theo - Perciò non ci siamo voluti immischiare. Perchè? -

Il Prescelto li fissò uno per uno, poi abbassò lo sguardo: - Penso che Daphne abbia fatto loro un incantesimo. -

Sei paia d'occhi lo fissarono increduli: che cosa?!

- Ma.. come fai a dirlo? E poi a che scopo? - chiese Lavanda, agrottando la fronte.

- Perchè sapeva della scommessa, che rappresenta l'arma più efficace da usare per togliere di mezzo Hermione, e arrivare a Draco. - rispose Harry, mentre Ginny spalancava gli occhi.

- Non è possibile Harry, lo sapevamo solo io, te e Hermione! -

- Ma di che scommessa parlate? - chiese Pansy.

Harry fissò Ginny negli occhi: - No, lo sapeva anche lei. - poi, dopo una pausa, aggiunse: - Gliel'ho detto io. - 

 

 

Fine 13esimo capitolo!! Allora, che ne pensate??? Spero vi sia piaciuto!! ^^ Passo subitissimo ai thanks:

falalula: ma ciao!! ^^ Aluuura, che te ne pare?? Visto che ho aggiornato?? ^^ Visto che Blaise si è pentito? Anche se Daphne è una vera e propria serpe.. te l'aspettavi?? Insomma, fammi sapere che ne pensi!! ^^ Bacioni!! ^^

kucciolaflea: noo, ti prego, non mi uccidere!! ^^ Visto che Blaise è tornato il solito? Non potevo fargli fare la parte del cattivo, non gli si addice!! ^^ Daphne invece è proprio una s*****a di natura.. poveri i miei tesori!! (Guarda che sei tu che ci metti in queste situazioni!! NdDraco e Hermione) ^^ Sì, grazie molte per la mail, mi sarà utilissima!! ^^ Del capitolo che te ne pare?? Bacionissimi!! ^^

Colleghe for life: ma ciao bellissime!! ^^ Grazie per il contatto BiMbA, appena ho un attimo di tregua ti mando la mail.. visto che Blaise è rinsavito?? Mentre Daphne.. lasciamo perdere!! ^^ Che ne pensate? Vi ho incuriosite?? ^^ Fatemi sapere!! ^^ Bacionissimi, vvb!! ^^

kassandra_Black: potresti lasciarli in vita ancora per un pò? Mi servirebbero per la fiction!! ^^ Che ne pensi del capitolo? La situazione è cambiata, anche se non esattamente in meglio, vero? ^^ Baci!! ^^

pei_chan: grazie per aver letto la mia fiction!! ^^ Sono contenta che la storia ti piaccia, come hai visto Blaise è tornato sulla "retta via".. Daphne invece no!! ^^ Che ne pensi del capitolo?? Spero ti piaccia!! Baci!! ^^

Draconcina_: penso che tu debba fare la fila per consolare Draco!! ^^ Come hai potuto constatare, Blaise è stato vinto dai rimorsi, al contrario di Daphne.. però almeno uno l'ho fatto tornare buono!! ^^ Che poi non era cattivo di suo, solo tremendamente innamorato.. beh, fammi sapere cosa ne pensi!! ^^ Bacioni!! ^^

mary0094: sì, il piano era ben congeniato in effetti! (Ma come siamo modesti.. NdTutti) ^^ Visto che Blaise alla fine è tornato buono? Con Daphne invece niente da fare.. spero che il capitolo ti piaccia, fammi sapere!! ^^ Baci! ^^

Stelle forever: complimenti per l'orario!! ^^ Graziwe per il contatto, appena ho un attimo di tregua t'invio una mail.. comunque sono felice di averti sorpresa, e spero di farlo anche con questo capitolo!! ^^ Fammi sapere, bacioni!! ^^

details_93: grazie per aver letto la mia fiction, sono molto felice che ti sia piaciuta!! ^^ Spero che anche questo capitolo ti piaccia, fammi sapere!! ^^ Baci!! ^^

Lights: ^//^ grazie mille per i complimenti, sono davvero contenta che la mia fiction riesca a coinvolgerti così, e spero vivamente che continui a farlo!! ^^ Fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto!! ^^ Bacioni!! ^^

ladyrocker: ma ciao bella!! ^^ Visto che Blaise non è poi così s*****o?? Daphne invece sì!! ^^ Ti è piaciuto il capitolo?? Fammi sapere! ^^ Bacionissimi!! ^^

Detto questo.. 120 preferiti.. ma è normale che siate così tanti, e sono io che mi stupisco per niente?? ^^ Comunque grazie a:

1 - 8x4
2 - Ade_A7X
3 - Ale Skywalker
4 - AnAngel
5 - aqa
6 - AuraD
7 - baby93
8 - benny_bene
9 - Bia_chan
10 - BibiBarbara
11 - BigghLuv
12 - Biscottolina_
13 - bittersweet miki
14 - bloody_slytherin
15 - buddap
16 - canfly
17 - carolina
18 - Chocolat
19 - CianfryLove
20 - cinderella
21 - Colleghe for life
22 - Crazy_Fra
23 - criandola
24 - details_93
25 - Diddola
26 - dolcestreghetta
27 - DRAGHETTA
28 - Dubhe92
29 - eddy
30 - EleG93
31 - Emily Doyle
32 - Erin
33 - excel sana
34 - falalula
35 - federica87
36 - finalfantasy
37 - frafave
38 - Francesca_Malfoy
39 - francy_hurt_16
40 - Frozen_WhiteFox
41 - gemellina
42 - giolabella
43 - giu87
44 - giuliabaron
45 - giuliettaTH
46 - giuly94
47 - GiulyMPotter90
48 - giusy89
49 - gloria85
50 - Gnometta08
51 - gossipgirl
52 - GrEEn
53 - guenny
54 - h1lary
55 - hellokitty87
56 - herm83
57 - Hermione96
58 - isabell 1
59 - itsuki
60 - Jadaku
61 - Kagome 13
62 - kagome84
63 - kassandra_Black
64 - katiuz
65 - Kitthex
66 - kucchi
67 - kucciolaflea
68 - L y r a
69 - Lady Arwen
70 - ladydramione
71 - ladyherm
72 - ladyrocker
73 - Lallamagna
74 - Leleo 91
75 - Libertad11
76 - Lights
77 - LiliBlack
78 - Lost Lady
79 - Louanne
80 - LoveTakesCourage
81 - lunachan62
82 - lunalovegood5
83 - Madeline
84 - maggie89
85 - mary0094
86 - MiRi
87 - MiSs_BlAcK
88 - MoMomaramao
89 - MooN 89
90 - mrs snape
91 - Narcissa malfoy jnr
92 - Neverland
93 - Niahl
94 - Niiral
95 - pai80
96 - Patricia Dalrymple
97 - PennyPink
98 - Pinkstar_thebest
99 - piperina
100 - PunkyMarty
101 - Queensol
102 - rupertinasora
103 - santo
104 - saretta4ever
105 - scheggia94
106 - SeRe85
107 - Shona
108 - SiLvIaGiNeVrA
109 - simoneannabelle
110 - sole88
111 - steg94
112 - Stelle 4ever
113 - SummerBreeze
114 - Superfrency95
115 - tinky tinky
116 - titti6493
117 - Usagi_84
118 - Vicky86
119 - waka_laka_lilli
120 - willina
 
Grazie, grazie, grazie!! ^^ Con questi ringraziamenti, vi saluto! ^^
 
Alla prossima!! ^^
 
Xevias

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Capitolo 14
*** Ricordando i ricordi.. ***


Mio

- Tu.. tu che cosa?! -

Ginny spalancò gli occhi, incredula, mentre gli altri li guardavano completamente confusi: ma di che stavano parlando?

- Ragazzi, forse dovreste spiegarlo anche a noi.. - disse Theo, guardando prima lei, poi Harry.

Ginny sospirò: - Sì.. è meglio che sappiate tutto dal principio.. - mormorò, e così raccontò loro della doppia scommessa e di ciò che era successo tra Draco ed Hermione.

- Il fatto è che Daphne non doveva venire a conoscenza della scommessa, Harry! Perchè cavolo gliel'hai detto?? - aggiunse la ragazza, infuriata.

Harry evitò il suo sguardo: - Mi dispiace, non sapevo quale fosse il suo scopo! - esclamò, sulla difensiva - E' venuta da me perchè.. il fatto è che lei.. -

- Lei sapeva della scommessa tra Draco e Blaise, non è vero? - lo interruppe Pansy, mentre il ragazzo, sbalordito, annuiva.

La Serpeverde guardò i presenti: - Una mattina, all'inizio della scuola, Daphne è entrata nel dormitorio femminile, tutta contenta; quando le ho chiesto cos'avesse, lei mi ha risposto che aveva appreso dai ragazzi una bella notizia, per questo era così felice. All'epoca non ho dato molto peso alla cosa, conoscendo Daphne poteva trattarsi di qualunque cosa.. ma adesso mi sembra plausibile che avesse ascoltato il loro discorso, e avesse scoperto la loro scommessa. - raccontò.

- Ma a che scopo andare da Harry per parlargliene? - chiese Lavanda.

Ginny guardò Harry: - Cosa ti ha detto lei, precisamente? - gli chiese.

Il ragazzo riflettè, poi rispose: - Mi ha detto che sapeva cosa stavano tramando Blaise e Draco alle spalle di Hermione.. mi ha detto che c'era una scommessa in ballo, e che Draco voleva vincerla.. ma quando è venuta a parlarmi, Hermione l'aveva già scoperto.. così le ho detto che la sua informazione ormai non valeva più nulla, perchè tanto la verità era già venuta fuori. E ho aggiunto che, in ogni caso, non erano gli unici ad aver scommesso.. so che non avrei dovuto lasciarmelo scappare! - aggiunse, cogliendo lo sguardo di Ginny - Ma Daphne mi disse che era stato Draco in persona a parlargliene, altrimenti come avrebbe potuto saperlo? Non immaginavo che avesse ascoltato la loro conversazione, soprattutto perchè, senza offesa ragazzi, - disse poi, guardando Pansy e Theo - i Serpeverde non sono esattamente famosi per la loro discrezione. Così le ho detto tutto. -

- E quando Hermione ha lasciato Blaise.. - proseguì Ron.

- Daphne ne ha approfittato per colpire. - concluse Pansy per lui.

Lavanda si accigliò: - Ma come faceva a sapere che le cose sarebbero andate proprio in questo modo? Voglio dire, e se Hermione e Ginny non avessero scommesso? - chiese.

La grifona rimase per qualche istante pensierosa, poi alzò lo sguardo sugli altri: - Forse non era questo il suo piano originale.. può darsi che, all'inizio, il suo intento fosse quello di dire ad Harry della scommessa, cosicchè lui lo dicesse ad Hermione, la quale avrebbe di conseguenza lasciato Draco. - ipotizzò - Quando però Harry le ha detto che Hermione aveva già scoperto la verità, Daphne si è trovata in difficoltà: come separarli? Ma poi, la fortuna le ha permesso, tramite Harry, di scoprire che anche io e Hermione avevamo fatto una scommessa. - proseguì - A quel punto, doveva solo capire come sfruttare quell'informazione a suo vantaggio: e cosa c'è di meglio di un ragazzo ferito e mollato, per attuare la propria vendetta? Daphne sapeva come farli lasciare, sfruttando l'informazione di Harry e distorcendola a suo vantaggio.. e si è servita di Blaise per riuscire nel suo intento. - concluse.

- Che.. che.. - balbettò Ron, incapace di trovare un aggettivo adatto.

- E' una Serpeverde DOC, Weasley, che ti aspettavi? - disse Theo, scuotendo la testa.

- D'accordo. - disse Lavanda - Ora sappiamo come ha fatto Daphne a farli separare.. ma che mi dite del fatto che Draco si è messo con lei, e Hermione con Blaise? Non ha senso, si comportano come se fossero tutti amici, come se.. -

- .. come se tutto questo non fosse mai successo.. - mormorò Harry, mentre gli occhi gli si illuminavano: - Deve aver fatto loro un Incantesimo di memoria! - esclamò.

- Un Oblivion.. sì, è possibile.. stregare le loro menti, e stravolgere la loro realtà.. - disse Pansy, riflettendo - In fondo loro non si ricordano nulla di ciò che è successo, e solo un Incantesimo può spiegare il loro comportamento. -

- Beh, ma allora perchè non ne parliamo con Zabini? - disse Ron - Se era d'accordo con la Greengrass, saprà di sicuro cos'ha fatto a Malfoy e Hermione! -

Theo scosse la testa: - Conosco Blaise da una vita, e so che lui non riuscirebbe a guardare Draco negli occhi, sapendo che gli è stato fatto un Incantesimo. - affermò, risoluto.

- Pensi che Daphne abbia stregato anche lui? - gli chiese Ginny.

Il ragazzo alzò le spalle: - E' plausibile.. magari Blaise si era pentito, e Daphne ha pensato di incantare anche lui, per evitare che i rimorsi lo spingessero a rimettere le cose a posto. - ipotizzò.

- Va bene, ma adesso che facciamo? - chiese Lavanda, guardando gli altri.

Luna, che fino a quel momento era rimasta in silenzio, sorrise: - Facciamo tornar loro la memoria. - annunciò candidamente.

I presenti si volsero verso di lei, fissandola: - E come pensi di fare? - le chiese Pansy, scettica.

La Corvonero riflettè, poi sorrise di nuovo: - Se Daphne ha davvero usato l'Oblivion su di loro, l'unico modo per guarirli è costringere il loro cervello a ricordare; potremmo usare i ricordi che noi abbiamo di loro, considerando anche che l'Incantesimo non è stato effettuato da una strega molto potente.. ma temo che  ciò non basterebbe. Perciò, credo che l'unica possibilità che abbiamo è far sì che siano loro stessi a ricordare, mettendoli di fronte a situazioni che loro hanno già vissuto. -

Harry fissò Luna stupito, poi le sorrise: ecco ciò che amava di lei. Sembrava perennemente sulle nuvole, persa in un mondo tutto suo.. e poi, all'improvviso, la sua voce dava suono ai suoi pensieri, e proponeva soluzioni concrete, in grado di risolvere le situazioni più difficili. Era unica.

- Mi sembra una buona idea. - disse Ginny, annuendo - Dobbiamo farli rivivere i momenti che hanno passato insieme. -

- Pansy, tu devi tenere d'occhio Daphne: dobbiamo capire se inizia a sospettare qualcosa. - disse Harry, serio - Tu invece, Theo, stai vicino a Draco e Blaise, controlla ogni loro movimento. - aggiunse, e i due annuirono.

- Ginny - disse poi - Tu sei la migliore amica di Hermione. Stalle vicina, cerca di capire se ricorda qualcosa. Non abbiamo molto tempo, ogni minuto che passa l'Incantesimo di memoria si rafforza. Diamoci da fare! -

                                                                                   ***

- Hermione! -

La ragazza si volse, e sorrise: - Ehi Ginny! - la salutò allegramente.

- Dove stai andando? - le chiese l'amica.

Hermione indicò il libro che teneva in mano: - Devo restituirlo a Madame Pince, e pensavo di prenderne un altro da leggere mentre Blaise segue l'allenamento dei Serpeverde. - rispose.

- Vai a vedere l'allenamento dei Serpeverde? - chiese Ginny, stupita.

L'amica avvampò: - Beh, sì.. in teoria non potrei, visto che sono una Grifondoro.. ma Blaise non si è mai perso un allenamento, e visto che sono la sua ragazza, Draco ha deciso che posso stare con lui anche quando la sua squadra si allena.. per questo mi porto un libro, sai che gli allenamenti di Quidditch mi annoiano. - le spiegò, un pò in imbarazzo.

Ginny annuì, sentendo una fitta al cuore: se solo l'amica avesse ricordato..

- Beh, adesso vado, altrimenti finisce che faccio tardi.. a dopo! - la salutò Hermione, allontanandosi; la ragazza fece qualche passo, poi barcollò, e dovette appoggiarsi al muro per non cadere.

L'amica, che l'aveva seguita con lo sguardo, le fu subito accanto: - Hermione, stai bene? - le chiese preoccupata.

La grifona annuì, pallida: - Sì.. sì, sto bene.. di nuovo questi stupidi capogiri.. sono un paio di giorni che mi vengono.. - mormorò, rimettendosi dritta - Ma durano solo un paio di secondi, nulla di cui preoccuparsi. - aggiunse, per rassicurare Ginny - Tranquilla, tutto a posto. Ci vediamo dopo.. - la salutò, ancora pallida.

Ginny la guardò finchè non la vide voltare l'angolo, poi si morse un labbro, e si diresse spedita da Harry: quei capogiri dovevano per forza avere a che fare con l'Incantesimo di Daphne.

                                                                                   ***

- Ne sei certa, Ginny? - le chiese Harry, serio come non mai.

La ragazza annuì: - Assolutamente. Hermione ha detto che le sono venuti da un paio di giorni, guarda caso da quando ha iniziato a comportarsi in modo strano. -

- Pensate che possa essere un effetto collaterale dell'Oblivion? - chiese loro Theo.

Harry, dopo essere stato informato da Ginny, aveva mandato un gufo a Theodore, dicendogli di farsi trovare in biblioteca, luogo dove nessuno li avrebbe disturbati.

- E' possibile. - disse il Grifondoro - Theo, tu e Pansy dovete cercare di scoprire se anche Blaise e Draco hanno gli stessi sintomi di Hermione. Se sono davvero causati dall'Incantesimo di memoria, dovrebbero averli tutti e tre. -

Il ragazzo annuì, uscendo rapidamente dalla biblioteca.

- Harry, pensi che riusciremo ad aiutarli? - chiese Ginny, dando voce alla sua preoccupazione.

Lui le sorrise, accarezzandole una guancia: - Sì, Ginny. Ce la faremo, vedrai. -

                                                                                   ***

- Ragazzi, guardate qua. -

I Grifondoro erano a cena, quando un biglietto comparve misteriosamente di fronte ad Harry: in esso, con una calligrafia spigolosa ed affrettata, si leggeva:

Hanno gli stessi sintomi, tutti e tre.

La causa è sicuramente l'Oblivion. Attendiamo tue istruzioni per procedere.

T. e P.

- Allora è per l'Incantesimo di memoria che hanno quei capogiri.. pensi che possa essere una parte della loro mente che tenta di ricordare? - chiese Ron all'amico.

Il ragazzo annuì: - E' possibile, sì. - rispose, facendo un cenno del capo a Theo e Pansy, al tavolo dei Serpeverde, per ringraziarli.

- E adesso che si fa? - chiese Lavanda, fissando Hermione che, ignara di tutto, chiacchierava con Seamus.

- Harry? - disse Ginny, e il ragazzo si trovò addosso gli occhi dei tre amici.

- Perchè state guardando tutti me? - chiese, confuso.

Lavanda gli sorrise: - Perchè sei tu il capo, mi sembra ovvio.. anche Nott e la Parkinson aspettano che sia tu a dirgli cosa fare. - gli spiegò.   

Harry abbassò lo sguardo, rileggendo il biglietto che sringeva tra le dita: in effetti, i due Serpeverde avevano scritto chiaramente che attendevano sue istruzioni.. ma perchè lui? Perchè non Ginny? In fondo, se non fosse stato per lui, tutto questo non sarebbe successo.. Daphne non avrebbe saputo della scommessa tra Hermione e Ginny, e non avrebbe potuto attuare il suo piano; quindi, perchè lo trattavano tutti come se fosse il capo?

- Sei tu il leader del gruppo, amico. - gli disse Ron, quasi intuendo i suoi pensieri - Non ci puoi fare niente, è così e basta. Hai la stoffa del capo, di quello che prende le decisioni.. persino i Serpeverde l'hanno capito. - aggiunse, con un sorriso - Si fidano di te, e anche noi. Perciò, dicci solo che dobbiamo fare. -

Il ragazzo respirò profondamente, poi annuì: - D'accordo. Ecco il piano: Ginny, com'è cominciata tra Draco ed Hermione? -

Lei riflettè qualche secondo: - Era mattina, eravamo qui in Sala Grande, e stavamo facendo colazione.. ad un certo punto, Hermione si è alzata ed è uscita. Draco l'ha seguita, e si sono parlati. - disse poi.

- Ne sei certa? - le chiese Harry: era importante che il momento fosse rivissuto esattamente.

- Assolutamente! - esclamò la ragazza - Hermione mi disse che si era fermata a prendere una boccata d'aria davanti all'aula di Storia della Magia. - aggiunse.

Harry annuì: - Bene, allora dobbiamo fare in modo che ci vada, e che Draco la segua. -

Detto questo, inviò un bigliettino a Pansy e Theo; i due, apertolo, lessero con la grafia tonda e frettolosa di Harry:

Appena Hermione si alza, Draco deve seguirla.

Ditegli quello che volete, ma fate in modo che lui la segua: è importantissimo.

H.

P.S.(Grazie per la fiducia)

Pansy alzò lo sguardo su di lui, e gli strizzò l'occhio: buffo come, dopo anni passati ad odiare i Grifondoro, avesse scoperto che non erano affatto male.

Ginny, intanto, aveva tenuto d'occhio Hermione, la quale, all'improvviso, si era fatta pallida: doveva essere uno di quei capogiri.. doveva approfittarne.

- Hermione, hai di nuovo male alla testa? - le chiese, premurosa, e la grifona annuì.

- Perchè non esci e non vai a prenderti una boccata d'aria? Vai a sgranchirti le gambe, magari ti fa bene.. - le propose con noncuranza - E magari, già che ci sei, potresti dare un'occhiata nei pressi dell'aula di Storia della Magia.. - aggiunse con indifferenza.

La ragazza si accigliò: - Come mai? Ci sono problemi? -

Ginny alzò le spalle: - Ho sentito che c'era stato un pò di casino, e visto che sei Caposcuola, magari potevi dare un'occhiata, se te la senti.. - le disse, incrociando le dita.

Hermione annuì: - Ma certo, ci vado subito. - rispose, alzandosi e uscendo dalla Sala Grande.

Harry sorrise a Ginny, soddisfatto, e fece cenno a Theo: era il momento di procedere.

Il ragazzo annuì, e si sporse verso Draco, seduto accanto a lui: - Ehi, hai visto? La Granger se n'è andata.. - osservò, simulando indifferenza.

Draco diede uno sguardo al tavolo dei Grifondoro, ed annuì: - Sì, e allora? - gli chiese.

- Ha litigato con Blaise? - chiese Theo a sua volta.

Il ragazzo alzò le spalle: - Non ne ho idea, perchè? -

- Niente, così.. ma sei il suo migliore amico, credevo lo sapessi.. - disse, mentre Draco fissava Blaise per capire se c'era qualcosa che non andava.

- Magari dovresti andare da lei.. - gli suggerì, e il ragazzo si accigliò.

- Perchè? Non sono io il suo ragazzo, non può andarci Blaise? -

Theo scosse la testa: - Beh, se hanno litigato no.. conosci Blaise, è testardo.. e la Granger più di lui.. ma visto che sei suo amico.. -

Draco sbuffò: - Ho capito, ho capito. Vado a vedere cos'è successo. - sbottò a denti stretti; doveva anche fare da balia alla Granger, poteva andare peggio di così? 

                                                                                   ***

Hermione ripose la bacchetta: era tutto a posto, sia il corridoio che l'aula erano in perfetto ordine; può darsi che Ginny si fosse sbagliata.

La ragazza si appoggiò al muro, lo sguardo rivolto verso l'alto: quei capogiri la stavano facendo impazzire.. la cosa strana era che erano cominciati da quella sera in cui si era ritrovata fuori con Blaise, Draco e Daphne, almeno per quanto si ricordava..

Già, per quanto si ricordava. Stranamente, il resto dell'anno era come avvolto da una fitta nebbia, che non sembrava volersi diradare.. evidentemente, era troppo stressata.

- Granger, tutto a posto? -

Hermione si volse, e guardò Draco negli occhi: un capogiro, più intenso degli altri, la fece crollare a terra.

*- Granger. -

Il suo cognome, soffiato con sensualità, la fece sobbalzare: Draco Malfoy la osservava a pochi centimetri di distanza.

- Ma.. Malfoy? Che ci fai qui? - gli chiese lei, rendendosi subito conto che quello non era certo un comportamento da tenere quando si voleva sedurre qualcuno.

Cosa le aveva detto Ginny a proposito? Ah, sì! Sii sicura di te stessa, e bisbiglia: otterrai un perfetto effetto da gatta morta!

- Mi hai seguita? - bisbigliò la ragazza, cercando di adottare un tono sensuale.

Draco alzò un sopracciglio: - Perchè bisbligli? Ti è scesa la voce per caso? -

Hermione roteò gli occhi, rassegnata: - No niente, lascia stare. - gli disse, questa volta a volume normale.

- Come mai non sei in Sala Grande? - le chiese ancora il ragazzo, mentre Hermione faceva di tutto per non guardarlo in faccia.

- Così.. - commentò lei, alzando le spalle - Volevo stare da sola. -

Draco decise di arrivare subito al sodo: - Granger, vuoi uscire con me? -

- Cosa?!? -

Avrebbe dovuto pulirsi le orecchie più a fondo: con tutta probabilità, aveva del cerume che le impediva di sentire correttamente.

- Ti ho chiesto - ripetè il ragazzo con un ghigno - Se ti va di uscire con me. -

Okay, forse il cerume non c'entrava.

- Tu vuoi.. tu vuoi uscire.. con.. me? - chiese ancora la ragazza, per essere sicura di aver afferrato per bene il concetto, e Malfoy annuì.*

Hermione si portò una mano alla fronte, mentre gli occhi, lentamente, si riaprivano; seppur in modo sfocato, il suo sguardo percepì la presenza di Malfoy, a terra.

- Cosa.. - mormorò lui, ma la voce sembrava essergli scivolata via; si avvicinò alla Granger, nonostante il dolore atroce alla testa, e le mise una mano sulla spalla - Stai.. stai bene? - le chiese, a fatica.

La ragazza alzò lo sguardo, e i suoi occhi si fusero con quelli di lui: che cos'era quella specie di visione che aveva avuto? Era successo anche a lui? Sembrava così.. così reale.. 

- L'hai.. l'hai vista anche.. anche tu? - gli chiese lei in un soffio.

Draco accantonò l'ipotesi di mentire: erano tutti e due a terra, e tutti e due si tenevano la fronte con la mano.. negare sarebbe stato inutile; lentamente, annuì.

Hermione tentò di rimettersi in piedi, senza riuscirci: - Co.. cos'era? -

Il ragazzo scosse la testa: non lo sapeva, sembrava una specie di flash, o una sorta di allucinazione.. eppure, di questo era sicuro, si trattava di qualcosa che era realmente successo. Era troppo vivo, troppo reale.. per quanto sembrasse assurdo, lui e la Granger insieme era quasi un sacrilegio, non poteva essere un sogno.

- Draco.. - sussurrò lei, e al sentirle pronunciare il suo nome, il cuore di lui perse un battito - Mi fa male la testa.. -

Lui, d'istinto, la prese tra le braccia, stringendola a sè e respirando il profumo dolce dei suoi capelli: Hermione sentì il suo corpo abbandonarsi totalmente a quel piacevole calore, quasi come se ci fosse abituato, come se il suo posto fosse esattamente lì.

- Draco.. - ripetè lei, ma lui la interruppe.

- Shh.. non parlare, non chiedere.. vivi questo momento.. - le mormorò all'orecchio, incredulo nel sentir pronunciare quelle parole da se stesso.

Hermione ubbidì, chiudendo gli occhi: era così bello, così.. giusto.. eppure lei stava con Blaise, e Draco con Daphne.. come poteva essere giusto? Che le stava succedendo?

La ragazza alzò la testa, e i loro sguardi si fusero nuovamente: l'aria criptava di elettricità, come se loro fossero due poli che si attraggono inevitabilmente l'uno verso l'altro.

Draco, guidato da una forza che contrastava ragione e buon senso, accarezzò le labbra di Hermione col pollice, sentendole morbide e calde al suo contatto; lei sobbalzò per quel gesto, mentre il suo cuore prendeva a battere forte.

- Hermione.. - pronunciò il suo nome in un soffio, quasi avesse paura di sentire la sua stessa voce.

Lei avvampò sentendo la voce roca di lui, e s'irrigidì quando vide che lui si stava sporgendo verso di lei: non poteva, stava col suo migliore amico, santo cielo!  Eppure lo voleva anche lei, lo desiderava ardentemente..

No. Non poteva fare questo a Blaise.

- Faremo meglio a tornare in Sala Grande. - disse lei, scostandosi da lui e alzandosi.

Draco rimase immobile per qualche istante, poi si alzò a sua volta.

- Grazie per avermi aiutata. - gli disse, spolverandosi la divisa - Sarebbe meglio non parlare a nessuno di.. di ciò che è successo. - aggiunse, evitando il suo sguardo.

Il ragazzo annuì: - Sì, mi sembra ovvio. - disse freddamente.

- Allora.. ehm.. ci vediamo a lezione.. - disse Hermione, improvvisamente insicura: aveva fatto la scelta giusta, spostandosi?

- Ci vediamo, Granger. - la salutò lui, passandole accanto e allontanandosi velocemente, senza mai voltarsi indietro.

 

Et voilà!! Così si conclude il 14esimo capitolo.. caspita, sono già 14?? Non l'avrei mai detto! ^^ Purtroppo non ho tempo per ringraziarvi singolarmente, come faccio di solito.. ma grazie mille alle 11 persone che hanno recensito lo scorso capitolo!!
E come non ringraziare le 133 persone che hanno aggiunto la storia ai preferiti?? E' un traguardo!! ^^ Grazie di cuore anche a chi legge.. Insomma, grazie, grazie davvero!!

Alla prossima!! ^^

Xevias

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Capitolo 15
*** Mi fido di te. ***


Mio

- Ne sei sicuro? -

Harry fissò Theodore teso, e il ragazzo annuì.

- Allora funziona, funziona!! - esclamò Lavanda, battendo le mani.

- Theo, cosa ti ha detto, esattamente? -

Il Serpeverde si passò distrattamente una mano tra i capelli: - Dopo cena me ne stavo nel dormitorio per i fatti miei, quando Draco è entrato come una furia. Io gli ho chiesto cos'avesse, ma lui ha risposto che andava tutto bene, che non c'era niente che non andasse.. salvo poi, qualche minuto dopo, raccontarmi tutto: quando era andato dalla Granger, entrambi avevano avuto una specie di visione, e.. e lui, una volta ripresosi, stava quasi per baciarla! Ma lei si è tirata indietro, e lui se n'è andato. - raccontò.

Luna sorrise: - Hanno entrambi ricordato, allora. - commentò.

Harry si volse verso Ginny: - Hermione non ti ha detto niente al riguardo? - le chiese, aggrottando la fronte.

La ragazza scosse la testa: - No, neanche una parola. Certo, quando è passata in dormitorio per salutarmi aveva un'aria molto strana.. ma non mi ha detto nulla. -

- Strano. - commentò Ron, grattandosi il mento - Sei la sua migliore amica, ti ha sempre detto tutto, o sbaglio? - chiese alla sorella, che confermò.

- Adesso che facciamo? Cioè, anche se la Granger non ha detto nulla a Ginny, è chiaro che anche lei ha avuto una visione. - disse Pansy, guardando Harry.

Il ragazzo annuì: - Dobbiamo insistere su questo punto. Ginny, tu intanto cerca di capire cosa pensa Hermione riguardo a questa storia.. e tu, Theo, devi fare lo stesso con Draco: è ovvio che non può parlarne con Blaise, perciò avrà bisogno di qualcuno con cui sfogarsi. - disse loro - Nel frattempo, noi dobbiamo proseguire col piano. La seconda volta che hanno avuto un contatto? - chiese Harry, e Ron s'illuminò - A Pozioni! Ricordi? Quando Neville ha fatto cadere la provetta con gli escrementi di drago! - esclamò.

- Bleah.. mi ricordo ancora la puzza.. - disse Lavanda, arricciando il naso.

- Quindi che facciamo? Riempiamo l'aula con gli escrementi di drago? - chiese Pansy, strappando una risata agli altri.

Harry scosse la testa: - Per quanto l'idea sia allettante, credo sia meglio evitare.. - rispose con un sorriso - Però possiamo fare in modo che si parlino, durante la lezione.. magari che lei gli chieda qualche ingrediente.. - aggiunse poi.

- E come la mettiamo con Blaise e quella putt.. ehm.. Daphne? - chiese Lavanda, correggendosi all'ultimo secondo.

Il Grifondoro si volse verso i due Serpeverde: - Dovete tenerli a bada voi, ragazzi. Se Draco e Hermione non si parlano, non riusciranno a ricordare. -

Theo e Pansy annuirono, e Harry guardò tutti loro, sorridendo: - Diamoci da fare. -

                                                                               ***

- Ragazzi, sbaglio o è la prima volta che siete contenti di andare a Pozioni? - chiese Hermione, guardando gli amici con la fronte corrugata.

Ron spalancò gli occhi: - Cosa?! Hermione, ma come ti viene in mente una cosa del genere?? - le chiese a sua volta, inorridito.

La ragazza alzò le spalle: - State praticamente correndo per andare nei sotterranei, non vi siete ancora lamentati su quanto odiate Piton e le ore di Pozioni.. permettete che tutto ciò mi sembri strano? -

Harry le sorrise: - Ti assicuro che il nostro amore per Piton e la sua materia è, e continua ad essere nullo. - la rassicurò, sebbene lei avesse fatto centro. Non vedevano l'ora di andare a Pozioni per vedere se i due avrebbero di nuovo avuto una visione.

Hermione gli sorrise, precendendo lui e Ron all'interno dell'aula; i Serpeverde erano già lì, e Theo e Pansy rivolsero ai due Grifondoro un cenno d'intesa. Poco dopo essere entrati, il professor Piton fece il suo ingresso nella classe, facendo scendere un silenzio assoluto su di essa.

- Non perdete tempo. - disse, brusco - Voglio una Pozione Invecchiante per la fine delle due ore. Cominciate. -

I ragazzi iniziarono a procurarsi gli ingredienti necessari, mentre Harry teneva d'occhio con lo sguardo il tavolo dei Serpeverde.

                                                                               ***

- Ehi, Blaise - disse all'improvviso Theo, senza preoccuparsi di non farsi vedere da Piton, tanto non l'avrebbe mai rimproverato - Mi dai una mano con la Pozione? Non ho capito questo passaggio del libro.. - disse.

- Certo, quale parte non ti è chiara? - gli chiese l'amico, mentre lui gli mostrava una parte a caso della spiegazione.

Blaise annuì: - Sì, in effetti non è facile.. okay, ascolta.. - disse, iniziando a spiegargliela; Theo annuiva, e nel frattempo scoccò uno sguardo penetrante a Harry: uno era fuori gioco. 

                                                                               ***

- Daphne, tesoro - disse Pansy, con un gran sorriso - Ho una domanda che devo farti assolutamente! - esclamò, seria.

La ragazza le sorrise: - Dimmi tutto! - rispose, spostandosi i capelli dalle spalle.

Pansy indicò le sue scarpe: - Dove le hai prese? Sono assolutamente divine!! - squittì entusiasta.

Daphne fece un gran sorriso: - Oh beh, sai.. non è stato affatto facile trovarle, pensa che ne esistono soltanto altre 10 paia così! - le disse, pavoneggiandosi.

- Davvero?? - esclamò l'amica, stupita - Raccontami tutto!! -

La Serpeverde si lanciò così in una dettagliata descrizione di tutta la fatica fatta per comprarle e Pansy, mentre fingeva di ascoltarla, strizzò l'occhio a Ron: Daphne ne avrebbe avuto per molto.

                                                                               ***

- Harry, Pansy si sta occupando di Daphne. - mormorò Ron all'orecchio del compagno.

- E Theo di Blaise.. okay, ci siamo. - disse lui, facendo un cenno della testa a Lavanda, la quale annuì.

La ragazza, con cautela, stappò una boccetta contentente del liquido marrone scuro, nascondendola poi dietro il suo calderone: un odore penetrante e nauseabondo si diffuse subito per l'aula.

- Che puzza, ma cos'è? - si chiese Draco, facendo una smorfia: chissà perchè, in qualche modo, quell'odore gli era familiare.

- Hermione, abbiamo finito le piume di fenice.. chiederesti a Malfoy se ce ne presta altre? - le disse Harry, fingendo indifferenza.

Lei sbiancò, mordendosi il labbro: non aveva parlato con nessuno di ciò che era successo la sera prima, con Draco.. si vergognava troppo. Certo, non avevano fatto niente.. ma c'era mancato poco perchè lui la baciasse, e la cosa peggiore era che anche lei lo voleva!! La ragazza ci aveva pensato tutta la notte, senza riuscire a darsi una risposta: cosa le era successo? Cos'era successo a lui? Ma soprattutto, cos'era quella specie di visione che entrambi avevano avuto? Perchè avevano provato tutti e due quel bisogno impellente di toccarsi, di sentirsi vicini?

Non lo sapeva, e nemmeno voleva saperlo: aveva solo paura che potesse succedere di nuovo.

- Hermione, mi hai sentito? Io e Ron non possiamo, abbiamo le mani occupate.. glielo chiedi tu, per favore? - ripetè Harry, sperando che l'amica non si rifiutasse.

Lentamente, Hermione annuì, voltandosi verso il tavolo di Malfoy, e avvicinandosi a lui; il ragazzo alzò lo sguardo su di lei, e i ricordi della sera prima lo investirono come un fiume in piena: ma che gli era preso?! Voler baciare la Granger, la ragazza del suo migliore amico.. assurdo!

- Ehm.. mi presteresti delle piume di fenice, Dr.. Malfoy? - disse lei, mordendosi la lingua per l'errore che stava per commettere.

Draco la fissò intensamente, quando accadde di nuovo: una fitta lancinante alla testa, un dolore impossibile da descrivere.

*- Hermione.. devi tagliare le radici di papavero, non tritarle.. - le disse Harry in un orecchio, fissadola leggermente preoccupato.

Lei abbassò lo sguardo sul tavolo, dove in effetti le radici, più che essere tagliate, sembravano essere state tritate con un frullatore.

- Scusa Harry.. sono un disastro. Ne prendo altre. - disse lei, sorridendogli.

Lui la guardò un pò imbarazzato: - Ehm.. non so se è il caso Hermione.. le uniche radice rimaste.. sono al tavolo di Malfoy.. - affermò lui incerto. 

Hermione gettò uno sguardo sul tavolo di Malfoy, sospirando impercettibilmente; poi, come essendosi accorta di qualcosa d'importante, si volse verso Harry con la fronte corrugata.

- Perchè pensi non sia il caso che io vada al tavolo di Malfoy? - chiese all'amico con tono indagatore.

Hary si morse il labbro, poi sospirò: - Ginny mi ha detto della vostra scommessa. - confessò, sotto lo sguardo incredulo di Hermione.

- E lascia che ti dica che non sono per nulla favorevole! Stiamo parlando di Malfoy, Hermione! Quello è la serpe per eccellenza.. è meglio se gli stai lontano. - aggiunse con fervore.

Hermione alzò gli occhi al cielo: - Sapevo che Ginny non avrebbe tenuto la bocca chiusa.. - commentò con uno sbuffo - Harry.. ho tutto sotto controllo. E' solo una stupida scommessa, nulla di cui preoccuparsi. Ti fidi di me? -

Lui le sorrise: - Non è che non mi fido di te Hermione.. è che non mi fido di lui. - le spiegò a bassa voce.

Lei ricambiò il sorriso: - Lo so.. ma stai tranquillo, okay? Me lo prometti? - gli chiese dolcemente.

Il ragazzo annuì lentamente, e lei gli diede un buffetto sulla guancia; poi guardò verso il tavolo dei serpeverde.

- Meglio che prenda quelle radici, altrimenti la pozione non sarà mai pronta. - disse a Harry, prima di avanzare verso il tavolo di Draco.

Il ragazzo, vedendola arrivare, alzò la testa. Hermione respirò a fondo, prima di rivolgersi a Malfoy.

- Mi presteresti le radici che ti avanzano, per favore? - gli chiese gentilmente: era convinta, infatti, che con le buone maniere si ottenesse tutto.

Lui la fissò serio, poi ghignò: - Certo Granger. Devi solo accettare di uscire con me. -

Okay, forse anche con i ricatti si può ottenere tutto.

- Scherzi Malfoy? - gli chiese lei.

Lui scosse la testa: - Mai stato più serio in vita mia. - 

La ragazza si morse un labbro: era uno sporco ricatto, ma d'altronde le radici le servivano davvero.. e in ogni caso, da qualche parte doveva pur iniziare se voleva realmente sedurlo.

- D'accordo Malfoy. - disse lei - Uscirò con te. Ma non ti aspettare che mi diverta. - aggiunse con un'occhiata che doveva essere, o almeno ci provava, seducente.       

Draco sorrise divertito mentre Hermione, prese le radici, fece ritorno al suo tavolo.

- Tutto a posto? - le chiese Harry, e la ragazza annuì compiaciuta: aveva finalmente tenuto testa al ragazzo! Certo, il ragazzo non si era meritato di uscire con lei e le aveva strappato un "sì" col ricatto.. ma se non altro lei gli aveva risposto a tono.

Anche Draco era soddisfatto: l'aveva convinta ad uscire con lui senza nemmeno sforzarsi troppo, tanto l'arma del ricatto funzionava sempre, e finalmente il suo piano poteva iniziare; in più, qualcosa gli diceva che uscire con la Granger non sarebbe stato così orribile.*

Hermione gemette, le mani sul viso, mentre piccole lacrime salate le bagnavano le guance: era successo di nuovo, ma questa volta era stato più doloroso.

- Hermione, stai male? - le chiese Blaise preoccupato, inginocchiandosi accanto a lei.

La ragazza non riusciva a parlare, era a dir poco sconvolta: un'altra visione, ancora più reale della precedente; cercò di alzare lo sguardo, e vide che anche Malfoy era a terra, e che la fissava, impietrito.

- Draco, amore, cos'hai?? - gridò Daphne, fiondandosi su di lui.

Theo, Pansy, Lavanda, Harry e Ron si guardarono: ce l'avevano fatta, entrambi avevano avuto nuovamente una visione!

Il professor Piton si avvicinò ai ragazzi con sguardo severo: - Sarà meglio che andiate in infermeria. - disse loro - Ce la fate a camminare? -

Hermione non fece in tempo a rispondere, che Draco si alzò in piedi: - Sì signore, non si preoccupi. - disse, prendendola per un braccio e facendola alzare, per poi portarla via senza che lei potesse ribattere. Doveva parlare con lei, subito.

                                                                               ***

- Malfoy.. mi fai male.. lasciami! - esclamò lei, strattonando il braccio per liberarsi dalla sua presa.

Lui la fermò nuovamente, inchiodandola contro la parete: i suoi occhi emanavano scintille, sembrava sul punto di scoppiare: - Perchè ho visto me stesso chiederti di uscire? Perchè volevo a tutti i costi che tu dicessi di sì? Che cosa diavolo sta succedendo? Cosa sono queste.. visioni che abbiamo? - sibilò, furente.

Hermione scosse la testa: nemmeno lei lo sapeva, e la cosa iniziava a spaventarla.

- Nella visione penso che, con il tuo assenso ad uscire con me, il mio piano può mettersi in atto.. ma che piano è?! Che cosa c'entri tu nella mia vita?!? - aggiunse, dando un pugno al muro, e facendo sobbalzare lei.

- Io non.. io non lo so.. - rispose lei, tremando - Prima di accettare il tuo invito, nella visione parlo ad Harry di una scommessa fatta con Ginny.. e dopo aver parlato con te e accettato di uscire insieme, penso che.. che dovrei cominciare in qualche modo se.. se devo.. sedurti .. ma non capisco perchè dovrei fare una cosa del genere.. forse è quella la scommessa fatta con Ginny.. io non.. non lo so.. mi dispiace.. - aggiunse, iniziando a singhiozzare.

Draco se ne accorse e, d'istinto, circondò quel corpo scosso dal pianto con le sue braccia.

- Non avrei dovuto prendermela con te.. scusami.. - le sussurrò all'orecchio, rendendosi nuovamente conto di quanto gli riuscisse facile essere dolce e gentile con lei.

- Ho paura, Draco.. non capisco che ci succede, è tutto così confuso.. - mormorò lei tra i singhiozzi, e lui la strinse più forte.

- Lo so.. - disse lui, respirando il profumo dei suoi capelli - Tutto questo spaventa anche me.. ma forse, ora, faremmo meglio ad andare da Madama Chips.. - aggiunse, mentre Hermione scuoteva la testa.

- No.. - rispose - Non voglio andare in infermeria, il male alla testa mi è passato.. ho solo bisogno di prendere una boccata d'aria fresca. - gli disse, accennando un sorriso; poi, dopo essersi morsa il labbro, aggiunse titubante: - .. ti va di accompagnarmi? -

Draco la fissò per qualche secondo, poi, con un sorriso, annuì.

                                                                               ***

- Secondo te cosa sono quelle.. cose.. che vediamo? -

I due erano usciti dal castello, e ora stavano passeggiando per l'immenso giardino della scuola; avevano camminato in silenzio per parecchi minuti, prima che Hermione si arrischiasse a fare quella domanda.

Draco alzò le spalle: - Non ne ho la più pallida idea, anche se non sai quanto mi piacerebbe saperlo. E la cosa più strana, è che abbiamo le stesse visioni, in contemporanea.. non ha senso.. - rispose, meditabondo.

Hermione si morse un labbro: - Pensi che.. insomma.. che siano reali? - azzardò, mordendosi un labbro.

Il ragazzo si prese un lungo istante, prima di rispondere; finalmente, si volse verso di lei: - Tu ami Blaise? -

Lei rimase paralizzata da quella domanda, al punto di non riuscire più nemmeno a camminare: senza saperlo, Draco le aveva posto una domanda che lei stessa si poneva già da qualche giorno. Amava Blaise? Gli voleva bene, certo.. e stare in sua compagnia era talmente piacevole.. ma amarlo era ben altra cosa.

- Io.. insomma, io.. - balbettò lei, evitando di fissarlo negli occhi.

- Non sono innamorato di Daphne. - confessò lui a bruciapelo, e sentendosi subito meglio dopo averlo detto, mentre riprendeva a camminare - A letto è formidabile, certo.. ma io non sono innamorato di lei. Io non m'innamoro mai di nessuno. - aggiunse, con un sorriso amaro.

Hermione lo guardò: sembrava così.. quasi indifeso, ecco. Se abbassava la guardia, come in quel momento, Draco diventava un ragazzo come tutti gli altri, senza quella superbia ed arroganza che lo contraddistinguevano.

- .. no, non lo amo. - mormorò lei, talmente piano che Draco non riuscì a cogliere la parole.

- Come hai detto? - le chiese infatti, fermandosi nuovamente.

Lei si sedette sotto un salice piangente, prese un profondo respiro e, quando lui le si sedette accanto, si volse dalla sua parte: - Non amo Blaise. Gli voglio tanto bene, mi sento legata a lui.. ma non è amore questo. - ripetè, cercando d'impedire alla sua voce di tremare.

Draco sospirò, appoggiandosi con la schiena al grande albero: quella situazione era un gran casino, non ci stava capendo più niente.

- D'accordo, vediamo di fare il punto della situazione. - disse poi, guardandola - Premesso che nessuno dei due è innamorato del rispettivo partner, abbiamo entrambi strane visioni, nelle quali abbiamo fatto due scommesse, e vogliamo vincerle: la mia è ancora avvolta nel mistero, non so nemmeno con chi l'ho fatta, mentre la tua dovrebbe essere quella di riuscire a sedurmi e, se la tua ipotesi è giusta, l'hai fatta con la Weasley. Esatto? - le chiese, e Hermione confermò.

- Pensi che la tua amica possa saperne qualcosa? - le chiese ancora, e lei alzò le spalle.

- Forse.. - rispose - Ma questo dovrebbe significare che quelle visioni sono accadute realmente, e non sono frutto della nostra immaginazione. - aggiunse, guardandolo con la coda dell'occhio.

Draco annuì, passandosi una mano sul viso: - Prima mi hai chiesto se ritengo che queste visioni siano reali.. la verità è che, anche se non posso dirlo con certezza, non possono essere solo fantasie.. sono.. -

- Concrete. - rispose lei per lui, il quale si volse a guardarla - Quando accade, mi sembra come.. vivere di nuovo qualcosa che è già accaduto.. mi capisci? Sono situazioni familiari, è come se un angolo della mia mente li ricordasse, e cercasse di farmelo capire.. non so se mi spiego.. - aggiunse, arrossendo.

Lui annuì di nuovo: - Sì, è esattamente ciò che provo io. Se fosse solo un lavoro di fantasia, non potremmo provare queste sensazioni. Resta solo da capire quando le abbiamo vissute. - disse.

- E perchè non riusciamo a ricordarcene. - aggiunse lei.

I due rimasero qualche istante in silenzio, a riflettere; poi, Hermione prese coraggio e decise di parlare: - Ieri sera.. in corridoio.. quando tu stavi per.. baciarmi.. io non.. - balbettò, incapace di proseguire.

Draco la interruppe con un gesto della mano: - Sì, lo so. Non lo volevi. - concluse, ma lei scosse la testa.

- No, Draco.. io lo volevo. - confessò, mentre lui la fissava, stupito - Lo volevo, e se mi sono spostata è stato solo per una questione di correttezza nei confronti di Blaise e Daphne. Ma.. lo volevo.. - 

Lui abbassò lo sguardo, sorpreso: e lui che pensava di essere un pazzo.. anche lei avrebbe voluto baciarlo! Allora forse.. sentiva anche lei ciò che provava lui.

- Tu.. come ti senti quando.. quando sono vicino a te? - le chiese, con cautela: doveva capire, ma non voleva farla ritrarre nuovamente, come la sera prima.

L'immagine di lei tra le sue braccia l'aveva torturato per tutta la notte, anche mentre era con Daphne aveva pensato che in realtà voleva lei.. era diventata la sua ossessione, ed era giunto il momento di capire se era così anche per lei. Il ragazzo attese con ansia che la grifona rispondesse, chiedendosi cos'avrebbe preferito sentirsi dire.

- Io.. - iniziò lei, sospirando pesantemente: era il caso di mentirgli? .. no.. quelle visioni erano qualcosa che li legava, e lui le aveva confessato di non amare Daphne, si era aperto con lei.. non era giusto ricambiare la sua sincerità con una bugia.

- E' strano.. so che è sbagliato, perchè sei il migliore amico del mio ragazzo.. - disse, evitando accuratamente d'incrociare il suo sguardo - Ma quando siamo vicini, come ieri sera.. io sento che.. è assurdo, lo so.. ma sento che.. è così che dovrebbe essere.. capisci? Come se fosse la cosa più normale del mondo.. lo trovi stupido, vero? - gli chiese poi, tenendo lo sguardo fisso a terra.

Draco non riuscì a risponderle, era come paralizzato: come.. com'era possibile che lei provasse le stesse identiche cose che provava lui? Come poteva aver descritto in modo così perfetto ciò che lui provava?

- Scusa, io.. non avrei dovuto dirti quelle cose.. - mormorò, facendo per alzarsi.

Lui la fermò per un braccio, incatenando i suoi occhi a quelli di lei; non voleva risponderle con le parole, conosceva un metodo molto più efficace per farlo: lentamente, come se temesse di spaventarla, le si avvicinò, accostando il viso al suo.

- Draco.. - sussurrò lei, e lui le sorrise lievemente.

- Se vuoi che non ti baci - le disse quando fu vicino alle sue labbra - E' meglio se mi fermi adesso.. perchè dopo non ne avrai più la possibilità. -

Hermione sentì il cuore accellerare i battiti, eppure non aveva paura: anzi, bramava quel contatto più di ogni altra cosa, e non aveva nessuna intenzione di fermarlo.

Draco posò le labbra sulle sue, annullando quella minima distanza che ancora li separava: in quell'attimo, tutto sembrò tornare a posto. Era così naturale, così facile baciare Hermione, era come se non avesse mai fatto altro. Le labbra di lei si schiusero con dolcezza, e la sua lingua si unì ad una danza lenta e sensuale con quella di lui, mentre le mani di lei si stringevano istintivamente intorno al suo collo, e quelle di lui si posavano dolcemente sui suoi fianchi, per farla aderire completamente a sè.

Hermione decise di smettere di pensare: chi se ne importava di Blaise, di Daphne, delle visioni.. tutto aveva perso importanza, nel momento in cui le labbra di Draco si erano posate sulle sue. Non sapeva perchè, ma sentiva che era lì che doveva stare la sua bocca, incollata a quella di lui. Se anche Hogwarts fosse crollata in quell'istante, lei non avrebbe fatto una piega.

I due si staccarono col fiato corto, perdendosi l'uno nello sguardo dell'altra: - Uao.. - mormorò Draco, stordito - Non pensavo potesse essere così.. così.. - disse, non trovando le parole adatte.

- Così incredibile? - chiese lei, per aiutarlo, e lui annuì.

Hermione si morse un labbro: - Che facciamo adesso? Insomma.. questa cosa che c'è tra noi.. non va bene, non possiamo mica fare finta di niente.. o sì? - aggiunse, titubante.

E se lui avesse voluto continuare a stare con Daphne, e magari ogni tanto divertirsi un pò con lei? Non poteva sopportarlo. Fortunatamente, lui scosse la testa.

- No, non possiamo. Non potevamo prima a causa di queste visioni, e di certo non possiamo farlo ora. - rispose, passandosi una mano tra i capelli.

- Hai detto che nella visione parli con Potter di una scommessa fatta con la Weasley, giusto? - le chiese poi, e lei confermò - Bene, allora sarà il caso che parli con entrambi. Se quelle visioni sono vere, e quindi quelli che vediamo sono momenti che abbiamo realmente vissuto, loro lo sapranno. - disse.

- Va bene, mi sembra una buona idea. - disse lei, dopo qualche secondo - E tu, hai intenzione di parlare con qualcuno? - gli chiese.

Draco annuì, ghignando: - Puoi giurarci.. se c'è una persona che può sapere qualcosa di tutta questa storia, quella persona risponde al nome di Pansy Parkinson. - le rispose.

Hermione gli sorrise, e lui, alzatosi, le tese la mano per aiutarla ad alzarsi: - Riusciremo a venire a capo di questa situazione, vedrai. - le disse, per rassicurarla.

Lei alzò lo sguardo, incrociando quello di lui: - Lo so. Mi fido di te. -

 

 

Ta-daaa!!! Fine 15esimo capitolo!! Vi dico subito che, salvo ripensamente improvvisi, i capitoli saranno 20 in tutto.. ma conoscendomi, non è mai detta l'ultima parola!! ^^ Se però vi stessi già mancando (Sèèè, ti piacerebbe!! NdTutti)(Ma che simpatici.. NdMe -.-'), perchè non date un'occhiata all'altra mia long, "Il Potere della luce"? E' sempre una Draco/Hermione (viva questa coppia!! ^^), ma è anche una AU, e.. e basta, mica posso dire altro! ^^ Se siete curiosi, andate a leggere!! ^^ Purtroppo nemmeno stavolta faccio in tempo a rispondervi singolarmente, perdooono!! ^^ Giuro che dalla prossima settimana, quando la situazione universitaria sarà meno pesante, risponderò singolarmente a ciascuno di voi!! ^^ Un grazie enorme va a coloro che hanno recensito e che mi hanno fatto superare le 150 recensioni, alle 135 persone che hanno aggiunto la storia tra i preferiti e, ovviamente, a tutti coloro che hanno letto, grazie ai quali la storia è arrivata a più di 4600 letture!! ^^

Graaaaazie a tutti!! ^^

Alla prossima!!!

Xevias

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Capitolo 16
*** Promesso? .. promesso. ***


Mio

- Pansy? Posso parlarti un secondo? -

La voce melliflua di Draco fece insospettire la Serpeverde, che annuì titubante.

- Vieni, andiamo in un posto tranquillo. - le disse, facendo segno di seguirlo. Mentre camminavano, il ragazzo si chiese se davvero Pansy fosse a conoscenza di ciò che stava loro succedendo, in particolar modo la parte riguardante le visioni; ma se davvero lei ne sapeva qualcosa.. perchè non gliene aveva parlato?

I due uscirono dal castello, e si addentrarono nel giardino; mentre lo percorrevano, Pansy incrociò Luna con lo sguardo: le fece segno di avvertire Harry, perchè sapeva, c'era qualcosa di strano nel modo in cui Draco le aveva chiesto di uscire, che lui le avrebbe chiesto delle visioni. E non voleva farsi trovare impreparata.

Luna annuì, e accellerò il passo verso il castello; alla Serpeverde non rimaneva altro che aspettare, e vedere cosa l'amico le avrebbe chiesto.

- Allora, Pansy.. - disse Draco, appoggiandosi ad un albero - Come stai? - le chiese, con un gran sorriso.

- Io, ehm.. sto bene Draco, grazie.. e tu? - rispose la ragazza, chiedendosi cosa avesse in mente lui.

- Oh, benone! Solo che sai.. a volte.. come prima, a Pozioni.. mi accadono delle cose un pò.. strane. - le disse, con una strana luce che gli brillava negli occhi.

Pansy deglutì: - Ah.. ah sì? -

Draco annuì, sorridendo: - Sì. Ho delle specie di.. come definirle.. visioni, direi. Delle visioni in cui, pensa che assurdità, io desidero uscire con la Granger. Non lo trovi pazzesco? - le chiese, fin troppo calmo.

La Serpeverde fece un sorriso tremulo: - S.. sì.. proprio pazzesco. - mormorò, la voce improvvisamente roca. Non sapeva cosa dirgli, non poteva rischiare di mandare tutto a monte!! Dov'era Potter quando serviva??

- Mi chiedevo, Pansy cara, com'è possibile che queste visioni assurde.. capitino anche alla Granger. Stessa visione, stesso momento. Tu ne sai qualcosa? - le chiese, ora serio come non mai.

- Mannaggia, e adesso?? Potter, dove diavolo sei?!? - si chiese la Serpeverde, fissando l'amico che, con lo sguardo incatenato al suo, aspettava con calma una sua riposta.

                                                                               ***

- Harry! Harry!! -

Luna raggiunse di corsa il suo ragazzo, cercando poi di riprendere fiato dopo quella corsa.

- Luna, stai bene? E' successo qualcosa? - le chiese lui, preoccupato.

La ragazza scosse la testa: - Ho incrociato Pansy e Draco fuori dal castello, e lei mi ha fatto segno di andare a chiamarti! Forse lui le vuole chiedere delle visioni! - gli spiegò, trafelata.

Harry si passò una mano tra i capelli: - Okay, d'accordo. Se ciò che dici è vero, significa che Malfoy considera reali quelle visioni. Dobbiamo trovare Hermione, e parlare ad entrambi. Luna, tu cerca Ginny, dovrebbe essere con Hermione in biblioteca, e vedi di portarle entrambe fuori dal castello. Io mi occupo di trovare Ron e Lavanda, e di avvisare Theo. -

La Corvonero annuì e fece per andarsene, ma lui la prese per un braccio e, facendola voltare, le diede un dolce bacio sulle labbra: - E' merito tuo se Hermione e Draco hanno iniziato a ricordare. Sei fantastica, Luna. - mormorò sulle sue labbra, e la ragazza gli sorrise, prima di saltellare velocemente verso la libreria.

Harry, rimasto solo, non perse tempo: corse alla guferia, dove scrisse un frettoloso biglietto a Nott, dicendogli di farsi trovare fuori dal castello il prima possibile, e che si trattava di una cosa urgente; dopodichè, a passo svelto, si diresse nella sua sala comune, dove Ron e Lavanda si stavano coccolando.

- Ragazzi, muovetevi. Ci sono novità. - disse loro, i quali saltarono subito in piedi.

- Che è successo? - chiese Lavanda, e lui le fece segno di seguirlo.

- Ve lo spiego mentre andiamo. - rispose, e i tre lasciarono la sala comune, diretti verso il giardino della scuola.

                                                                               ***

- Ginny.. posso parlarti un secondo? -

Le due si trovavano in biblioteca, e Hermione dovette sporgersi verso l'amica, per poterle sussurrare la domanda.

- Dimmi. - rispose lei, sfogliando distrattamente il libro di Pozioni che, in teoria, avrebbe dovuto aiutarla a svolgere il tema per il professor Piton.

- Tu sai qualcosa di.. di una scommessa? -

Ginny alzò la testa di scatto: - Come, scusa? -

Hermione la fissò, seria: - Ti ho chiesto se sai qualcosa di una scommessa. - ripetè - Una scommessa che io e te abbiamo fatto.. secondo la quale avrei dovuto sedurre Malfoy. -

La grifoncina impallidì, incapace di proferire parola: e ora? Che doveva fare, dirle la verità oppure mentire?

Fortunatamente per lei, quella conversazione fu interrotta dall'arrivo di Luna.

- Ragazze, meno male che vi ho trovato! -  disse lei, cogliendo l'occhiata supplicante di aiuto che Ginny le aveva rivolto - Dovete venire con me, e subito! - esclamò, guadagnandosi un'occhiataccia dalla bibliotecaria.

- Cosa c'è Luna? Perchè tutta questa fretta? - le chiese Hermione, seccata. Accidenti, proprio adesso doveva interromperle?

La Corvonero pensò velocemente: - Si tratta di.. Harry! Harry è.. ha.. sta male! - mentì, improvvisando.

Questo ebbe l'effetto desiderato su Hermione, che infatti scattò in piedi: - Dov'è? - le chiese, impaziente.

- In giardino. Venite, vi accompagno io! - rispose Luna, e le tre uscirono velocemente dalla biblioteca.

                                                                               ***

- Che succede, Potter? -

Theo era già fuori dal portone della scuola, quando Harry, Ron e Lavanda lo raggiunsero.

- Draco ha portato Pansy fuori dal castello, per parlarle.. vuole sicuramente chiederle qualcosa sulle visioni. - gli spiegò; il Serpeverde si passò una mano tra i capelli scuri, poi annuì.

- D'accordo, dobbiamo darci una mossa. Quando Draco vuole sapere qualcosa, è capace di fare qualunque cosa. Andiamo a cercarli. - disse, e Harry si volse verso Lavanda.

- Aspetta qui Luna, Ginny e Hermione, d'accordo? Quando avremo trovato Pansy e Draco, spareremo in aria delle scintille rosse, così saprai dove condurle. - le ordinò, e la ragazza annuì.

- Bene, muoviamoci! - esclamò il grifone, e i tre si addentrarono a passo svelto nella fitta vegetazione del giardino.

                                                                               ***

- Allora, Pansy? Sto aspettando una tua risposta. -

Draco non staccò lo sguardo da quello della ragazza, che stava iniziando a sudare freddo: conosceva quello sguardo, anche se non l'aveva visto spesso. Era lo sguardo che Draco aveva quando voleva ottenere qualcosa: e, lei lo sapeva, avrebbe fatto di tutto per raggiungere il suo obiettivo.

- Draco, io.. ecco, io.. - balbettò lei, incapace di parlare.

Il ragazzo la gelò con lo sguardo: - Dimmi ciò che sai, Pansy, e subito. -

- Malfoy. -

La voce sicura di Harry fece voltare i due Serpeverde, e Pansy emise un sospiro di sollievo perfettamente udibile.

- Che diavolo ci fai qui, Potter? Che storia è questa? - sibilò Draco, furioso per quella intrusione in una discussione privata.

Harry incrociò le braccia al petto, mentre faceva un segno a Ron che, con la sua bacchetta, sparava in aria scintille rosse: - Rilassati, Malfoy. Tra poco tutto ti sarà chiaro. - gli disse, mentre il ragazzo alzava un sopracciglio, e Pansy si rifugiava tra le braccia di Theo.

                                                                               ***

- Lavanda! Dov'è Harry? -

Hermione raggiunse la compagna di Casa in preda all'ansia; la ragazza indicò le scintille rosse, che solo pochi secondi prima erano state lanciate in aria: - E' lì. Ron è già corso da lui. Andiamo! - disse alle tre ragazze, che si affrettarono a seguirla.

- Com'è successo? E' grave? - chiese la grifona, seguendo Lavanda a passo svelto.

La ragazza scosse la testa: - E'meglio se vedi con i tuoi occhi. - rispose, enigmaticamente.

Hermione si morse un labbro, chiedendosi cos'era potuto succedere all'amico: e se si fosse fatto male seriamente? Il che non era da escludere, visto che Harry era un pazzo scatenato, senza il minimo senso del pericolo.

- Eccoci. - disse Lavanda, spostandosi per lasciar passare la ragazza, la quale si arrestò di colpo: cosa significava tutto quello? Uno scherzo?

Davanti a lei c'era Harry, che sembrava in perfetta salute, Pansy, Theo, Ron e.. e Draco.

- Ragazzi.. che succede? - chiese lei, guardando Draco.

Il Serpeverde scosse la testa: - Ne so quanto te. - le disse - Sto aspettando che Potter ci dia delle spiegazioni. -

Il ragazzo fece cenno agli amici di raggiungerlo, poi si rivolse a Draco e Hermione: - Fareste meglio a sedervi. - disse loro - Sarà una cosa lunga. -

I due, perplessi, fecero come Harry aveva loro detto, e gli altri si sedettero di fronte a loro.

- Mi state spaventando.. che c'è? - chiese Hermione, turbata, e Draco le mise d'istinto un braccio intorno alle spalle.

Harry sorrise, indicando il gesto del ragazzo: - Ecco cosa c'è. Non ci hai dovuto pensare, vero Malfoy? - disse, guardando il Serpeverde - Ti è venuto del tutto spontaneo. -

Draco annuì lentamente, chiedendosi quanto sapessero Potter e compagnia di tutta quella storia delle visioni: perchè era chiaro che qualcosa sapevano.

Il Grifondoro fece un respiro profondo, poi iniziò a raccontare, aiutato da Ginny: spiegò loro la storia delle due scommesse, del loro primo appuntamento, di come le cose si erano evolute, della ritrosia di Draco a lasciarsi andare, dell'"intrusione" di Blaise, del loro amore, della gita ad Hogsmeade tutti insieme. I due ragazzi lo ascoltavano sbalorditi, ma era impossibile non credergli, data la sicurezza con cui raccontava; oltretutto, gli altri ragazzi annuivano alle parole di Harry, intervenendo anche nel racconto.

Quando il ragazzo smise di raccontare, Draco e Hermione rimasero in silenzio per parecchi minuti: se decidevano di credere alle parole di Harry, e risultava quasi impossibile non farlo, tutto cominciava ad avere senso. Ma allora..

- Se ho fatto questa scommessa con Blaise.. com'è che lui non mi ha detto niente? E in ogni caso, se tutto quello che hai detto è vero.. perchè non ce ne ricordiamo? - chiese Draco, fissando Harry negli occhi.

Il Grifondoro fissò Pansy, che annuì e prese la parola: - E' colpa di Daphne. - disse, mentre l'amico alzava un sopracciglio.

- Daphne? - ripetè - Che c'entra Daphne? -

Pansy raccontò loro di ciò che la Serpeverde, almeno in teoria, non avendo prove, aveva fatto: - Lo sai che ti muore dietro da una vita, Draco. - aggiunse la ragazza, a racconto concluso - La delusione di Blaise per la storia finita con Hermione è stata l'occasione perfetta per lei, e non c'ha pensato due volte a lasciarsela scappare. -

- L'unico problema è che Blaise è una serpe fuori dal comune, e ti vuole un gran bene.. ti considera un fratello. - commentò Theo con un sorrisetto - Non sarebbe mai riuscito a soffocare i sensi di colpa per averti tradito, soprattutto sapendo che anche Hermione, la ragazza che amava, soffriva. -

Ron fece una smorfia: - E' stato un ingenuo ad andare da quella put.. ehm.. da Daphne.. - aggiunse, correggendosi all'ultimo secondo - Avrebbe dovuto immaginare che lei non sarebbe mai tornata indietro. E infatti ha obliviato la memoria anche a lui. -

Draco strinse i pugni, furibondo: quella.. quella.. ma l'avrebbe pagata. Come aveva osato fargli perdere la memoria?! Il ragazzo volse la testa verso Hermione, che teneva lo sguardo puntato a terra.

Harry li fissò entrambi, poi si alzò: - Vi lasciamo un pò da soli, sicuramente vorrete parlare.. ci vediamo dentro. - disse, congedandosi da loro.

Tutto il gruppo lo seguì, ciascuno immerso nei propri pensieri.

- E'.. pazzesco.. - mormorò Hermione, quando tutti si furono allontanati - E' semplicemente pazzesco. -

- Credi che si siano inventati tutto riguardo a.. - disse Draco, ma Hermione concluse per lui.

- Al nostro amore? No.. no, è tutto vero. Io non me lo ricordo, ma.. ma so che è tutto vero. - affermò la grifoncina, con sicurezza.

Il Serpeverde le accarezzò una guancia, sorridendole dolcemente.

- Fai l'amore con me. -

Draco pensò di aver sentito male: era possibile, perchè Hermione aveva appena sussurrato quelle parole.

- Fai l'amore con me, Draco. - ripetè lei, questa volta a voce più forte, e guardandolo dritto negli occhi.

Il ragazzo deglutì a vuoto: era un esperto in quel campo, e non si era mai dovuto far pregare.. ma con lei.. e se le avesse fatto del male, senza volerlo? E se non fosse riuscito a contenere la passione che lo stava divorando? Perchè la desiderava, anche se, da quando aveva perso la memoria, aveva cercato in tutti i modi di negarlo a se stesso.

- Draco.. - la voce di Hermione uscì in un soffio, e sapeva di una preghiera; e lui non voleva che lei lo pregasse, non quando la voleva con così tanto ardore.

La baciò con passione, facendola stendere sul manto d'erba, chiedendo il permesso di accedere alla sua bocca e ottenendolo subito; le loro lingue danzavano in sincronia perfetta, mentre le mani di lei, così piccole e delicate, andavano ad aprire i piccoli bottoni bianchi della sua camicia. Draco sentì un brivido attraversargli il corpo e finire al suo inguine, quando Hermione gli sfiorò il petto, libero dalla camicia ormai aperta.

Il ragazzo si poggiò al terreno con un braccio, mentre con l'altro andava ad accarezzare il fianco della ragazza, per poi risalire alla camicetta bianca, che aprì in pochi gesti. La vista del suo seno pieno, imprigionato in quel delicato reggiseno di pizzo bianco, lo mandò in estasi. Hermione inarcò la schiena, cosicchè lui riuscisse a sfilarle la camicia dalle spalle, e a liberare il seno da quello che era diventato uno strumento del tutto inutile.

Draco scese a baciarle il collo, lambendo ogni centimetro di pelle con la lingua, depositando una scia di baci roventi, fino a raggiungere i suoi seni, a cui si dedicò con particolare attenzione: li strinse tra le mani, li baciò e li leccò, facendola gemere dal piacere e aumentando ulteriormente la voglia di possederla.

Hermione incrociò le mani dietro il collo di Draco, e lo attirò su di sè, baciandolo con passione: ogni fibra di lei desiderava amarlo, amarlo con tutta se stessa. Perchè lei lo amava, lo sentiva nel suo cuore. Lo amava. La ragazza scese con le mani sui suoi pantaloni, che aprì con gesti lenti e sensuali.

Il Serpeverde sentì il cuore accelerare a quel gesto così provocatorio della ragazza, che si affrettò ad imitare: la zip della gonna venne fatta scendere velocemente, e la gonna fu fatta scivolare via dalle gambe nude di lei.

- Niente calze.. - mormorò Draco che, alla vista di Hermione nuda, salvo che per le mutandine, si eccitò ancora di più. Con pochi gesti, le mutandine di lei finirono a far compagnia alla gonna, raggiunte presto dai pantaloni e dai boxer di lui.

Era la prima volta che si trovavano nudi, l'uno di fronte all'altro: il ragazzo contemplò il corpo perfetto di Hermione, e pensò che mai aveva visto una creatura così bella. Lei lasciò vagare lo sguardo sul fisico armonico di lui, sospirando quando la sua mano scese lenta tra le gambe.

Il ragazzo le aprì le gambe con un unico gesto, stuzzicando con dolci carezze la sua intimità: Hermione gemette, inarcandosi. Voleva di più, voleva sentirlo completamente dentro di sè.

- Fai l'amore con me. - mormorò per la terza volta, e Draco non se lo fece ripetere oltre: si posizionò meglio su di lei e, lentamente, la penetrò. Hermione sospirò forte quando sentì il sesso di lui riempirla tutta, e il ragazzo emise un gemito strozzato quando i muscoli dell'intimità di lei si contrassero, avvolgendolo stretto.

- Hermione.. -

Pronunciò il suo nome in un sussurro, ma fu quello a mandare la ragazza in estasi inarcò il bacino, permettendogli di penetrare ancora più a fondo, in un invito esplicito. Invito, che Draco raccolse subito, iniziando a muoversi dentro di lei: le spinte di lui, dapprima lente e superficiali, si fecero sempre più veloci e profonde, e Hermione si aggrappò alla sua schiena, mordendosi forte il labbro per non urlare.

Il ritmo incalzante, unito al desiderio che entrambi provavano, li portò velocemente al limite del piacere, facendoli giungere ad un violento orgasmo, che scosse i loro corpi e le loro menti.

Draco crollò su di lei, ma Hermione non si accorse del peso del suo corpo: si sentiva felice, felice come non lo era mai stata. Fare l'amore con lui l'aveva segnata nel profondo, era come se tutte le sensazioni che aveva provato, e che aveva dimenticato, fossero improvvisamente tornate in lei, riempiendo il suo cuore.

- Ti amo.. -

Le parole uscirono spontaneamente dalle labbra di lei, istintitive e vere come non lo erano mai state prima.

Il ragazzo alzò la testa lentamente, incatenando il suo sguardo a quello di lei: - Ridimmelo. - sussurrò.

Hermione non distolse lo sguardo da lui, non sbattè nemmeno le palpebre: - Ti amo. - ripetè con voce sicura.

Draco rimase in silenzio qualche istante, poi le sorrise: - Suona bene, detto da te. - commentò, mentre Hermione scoppiava a ridere. Probabilmente era il suo modo per dirle che anche lui lo amava.. oppure la stava prendendo in giro?

Gli occhi di Hermione si spensero, e Draco se ne accorse: - Che c'è? Stai male? - le chiese, e la ragazza scosse la testa, abbassando lo sguardo.

- Hermione.. guardami. - le disse, costringendola ad alzare la testa - Pensi che suonerebbe bene anche detto da me? - le chiese, e il viso di lei s'illuminò. Lentamente, Hermione annuì.

Draco ghignò: l'aveva fregato. La Mezzosangue l'aveva fregato una volta, e l'aveva fatto di nuovo in quel momento. Fare l'amore con lei gli aveva aperto gli occhi: l'amava, proprio come aveva detto Potter. L'amava, come lei amava lui. E ora che l'aveva ritrovata, dopo aver rischiato seriamente di perderla, non l'avrebbe più lasciata andare.

- Okay, proviamo.. ti amo.. -

Il cuore di lei saltò un battito: l'aveva detto veramente? Sì, l'aveva detto. L'aveva detto a lei.

- Draco.. cosa facciamo adesso? - mormorò lei, mordendosi un labbro - Dobbiamo continuare a fingere? -

Il ragazzo le accarezzò il viso, attorcigliandosi poi una ciocca dei suoi capelli intorno al dito.

- In qualche modo faremo.. e poi, possiamo contare sui rinforzi, no? Serpeverde e Grifondoro uniti.. solo noi potevamo riuscire a fare una cosa del genere. - le disse, strappandole un sorriso.

 I due si rivestirono, tra un bacio e una carezza, e insieme rientrarono nel castello.

- Finirà tutto, e presto. - le disse Draco, prima di separarsi da lei.

- Promesso? - gli chiese Hermione, con un sorriso dolce.

- Promesso. - affermò lui, accarezzandole le labbra prima di allontanarsi da lei.

                                                                               ***

- Ne è sicura, Madama Chips? -

- Assolutamente! -

La ragazza uscì dall'infermeria, pensierosa: Draco e la Mezzosangue non erano andati in infermeria, e non si erano più visti per tutto il pomeriggio. Inoltre, anche Potter e compagnia si erano misteriosamente dileguati? Che avessero intuito qualcosa?

Daphne si lisciò i capelli con le dita: se le sue ipotesi erano fondate, avrebbe dovuto correre subito ai ripari. Perchè nessuno le avrebbe rovinato i piani.

Nessuno.

 

Finito anche il 16esimo chappy!! Uffi, ma perchè mi ritrovo ad aggiornare sempre a queste ora?? Coooomunque.. che ne pensate del capitolo?? Io dico che vi è piaciuto! ^^ Purtroppo non ho di nuovo il tempo di ringraziarmi singolarmente, potete perdonarmi??? Vi preeeeego!! ^^

Vorrei comunque ringraziare: katiuz, falalula, pei_chan, Lights, mary 0094, Stelle 4ever, Draconcina_, details_93 e ladyrocker per aver recensito lo scorso chappy, grazie mille!! ^^

Grazie anche per le 141 persone che hanno aggiunto la storia tra i preferiti, ma che bello!! Sono orgogliosa di me!! ^^ E ovviamente un fantagigantesco grazie a tutti coloro che hanno letto, e che hanno permesso alla storia di arrivare alle, udite udite, 5051 letture!!! ^^

Con questo vi saluto, e vi rimando al prossimo aggiornamento!! ^^

Alla prossima!!

Xevias

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Capitolo 17
*** Matrimonio in vista ***


Mio

Albus Silente, nel suo studio, osservava intensamente fuori dalla finestra: per la prima volta nella sua vita, aveva deciso di non intervenire. Sapeva cosa stava accadendo tra la Casa di Serpeverde e quella di Grifondoro, ed era consapevole che gli sarebbe bastato un tocco di bacchetta per rimettere tutto a posto.

Ma non l'avrebbe fatto. Aveva studiato in silenzio quei ragazzi, apparentemente opposti, avvicinarsi l'uno all'altro, parlarsi, collaborare. E quando la gelosia, il sentimento peggiore che esista, si era messa di mezzo, l'amicizia aveva permesso a due nemici naturali di avvicinarsi.

Il Preside sorrise: quei ragazzi rappresentavano la prova vivente che i sentimenti come l'amore e l'amicizia, quelli veri e puri, quelli disinteressati e spontanei, possono appianare ogni tipo di divergenza. E lui era fiero dei suoi studenti.

                                                                               ***

- Oh, Hermione! -

Ginny Weasley abbracciò la sua migliore amica, con le lacrime agli occhi: - Non sai quanto sono felice per te! - esclamò, con un dolce sorriso.

La grifona ricambiò il sorriso della ragazza: - Anch'io sono tanto felice, Ginny.. anche se preferirei ricordare tutto.. - aggiunse, con una nota un pò amara.

L'amica annuì: - Lo so.. ma vedrai che, in qualche modo, ti faremo tornare la memoria! E poi, ti rendi conto? Nemmeno l'Oblivion ha permesso a voi due di separarvi! - le disse, raggiante, e Hermione sorrise.

Era vero: anche se Daphne aveva fatto loro un incantesimo, lei e Draco si erano ritrovati e.. e fare l'amore con lui era stata l'esperienza più bella di tutta la sua vita. Ora, l'idea di affrontare la Serpeverde non le faceva più paura: aveva i suoi amici accanto, e aveva colui che l'amava. Quella strega non avrebbe vinto.

- Ginny.. - disse Hermione, una volta messi da parte i suoi pensieri - Com'è possibile che tu, Harry, Ron e gli altri abbiate deciso di collaborare con Pansy e Theo? Da quando Grifondoro e Serpeverde sono amici? - le chiese.

La ragazza sorrise: - Te l'abbiamo spiegato, Hermione. E' merito vostro: quando tu e Draco vi siete messi insieme, tu hai conosciuto i suoi amici, e lui i tuoi; poi, a Hogsmeade, siamo andati tutti insieme, e lì abbiamo scoperto che, in fondo, non siamo poi così diversi. E quando abbiamo capito che qualcosa non andava, ci è venuto spontaneo unire le forze, perchè avevamo a cuore una sola cosa: la vostra felicità. - le spiegò, mentre l'amica, con gli occhi lucidi, l'abbracciava.

- Grazie, Ginny.. grazie di tutto.. - mormorò, piangendo per la riconoscenza, per la consapevolezza di essere circondata da persone che le volevano davvero bene.

- Prego, Hermione. - rispose lei, stringendola forte.

                                                                               ***

- Draco, amore! -

Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, ma non potè evitare di fingere: si volse e ricambiò il bacio che la sua "ragazza" gli stava dando.

- Dov'eri finito?? Mi sono preoccupata tanto! - esclamò Daphne, offesa.

- Scusami per averti fatto stare in pensiero. - rispose lui, imponendosi di non fare nessun passo falso: peccato che le mani gli prudessero, e il Serpeverde dovette far ricorso a tutte le sue forze per non farle del male.

Daphne, dal canto suo, registrava ogni dettaglio del ragazzo: sapeva qualcosa, era chiaro. Anzi, non era da escludere che sapesse tutto, a giudicare da come le mani gli tremavano: il che significava che, probabilmente, anche la Mezzosangue aveva scoperto tutto, così come i suoi amici di Grifondoro.

- Tesoro, tutto bene? - chiese lei a Draco, che annuì senza fiatare.

La ragazza si sedette sul divanetto di fronte al camino: - Sai a cosa stavo pensando? - gli disse - Che il nostro rapporto ha bisogno di una svolta.. perciò, penso che dovremmo sposarci. -

Lo sguardo di Draco scattò su di lei, che lo fissava sorridente: - Che c'è, non sei d'accordo? I tuoi genitori ne sarebbero entusiasti, i miei anche.. e potrai invitare chi vuoi, Mezzosangue e compagnia compresa. - aggiunse Daphne, cogliendo il lampo che attraversò gli occhi di lui, quando pronunciò l'insulto verso la Granger.

- Pe.. perchè pensi che vorrei invitare Herm.. la Granger? - disse lui, correggendosi all'ultimo istante.

Daphne gli sorrise con innocenza: - Ma è ovvio! E' la ragazza di Blaise, e visto che sarà lui a farti da testimone, è praticamente sicuro che venga anche lei, no? - gli disse, mentre gli occhi le brillavano - Certo, bisogna ammettere che farla venire potrebbe essere pericoloso. - aggiunse, con indifferenza.

Draco impallidì: - Pericoloso? - ripetè.

Lei annuì: - Beh, sì.. insomma, sarà circondata da ex Serpeverde e Purosangue.. non mi stupirei se le accadesse qualcosa. - commentò, alzandosi dalla poltrona e avvicinandosi al ragazzo - Forse sarebbe meglio se tu la tagliassi fuori dalla tua, anzi, dalla nostra vita, Draco. Potrebbe farsi molto male. - 

Con queste parole, Daphne lasciò Draco da solo: lei sapeva.

Daphne sapeva che lui e Hermione erano a conoscenza di ciò che lei aveva fatto. E l'aveva messo con le spalle al muro: l'aveva minacciato di fare del male alla ragazza se si fosse intromessa e, Draco ne era certo, la Serpeverde non avrebbe esitato a farlo, se ce ne fosse stato bisogno.

- Hermione.. - mormorò il ragazzo che, per la prima volta nella sua vita, provava un forte impulso di piangere.

                                                                               ***

- Hermione, cos'hai? Ti vedo strana.. -

La ragazza sorrise al fidanzato, sentendosi tremendamente in colpa: avrebbe voluto dire la verità anche a Blaise, ma Harry, con cui aveva parlato poco dopo aver lasciato Ginny, le aveva detto di rimanere in silenzio, almeno per il momento. Gli avrebbero spiegato tutto al momento opportuno.

- Niente, Blaise. E' tutto a posto. - rispose lei, baciandogli una guancia. Non gli piaceva mentirgli: in fondo, se non ci fosse stato Draco, Hermione avrebbe potuto innamorarsi davvero di lui. Ma il Principe delle Serpi le aveva rubato il cuore, e lei non poteva farci niente.

- Andiamo in Sala Grande? Ormai è ora di pranzo. - le disse lui, e lei annuì: i due s'incamminarono, anche se la mente di Hermione non poteva essere più lontana dall'idea di mangiare.

Arrivati in Sala Grande, Hermione vide Ginny parlare animatamente con Harry, Ron, e Lavanda, mentre al tavolo di Serpeverde, Daphne parlava tutta contenta con Draco, e Pansy e Theo la fissavano allibiti.

- Ci vediamo dopo, okay? - le disse Blaise, baciandola sulle labbra, ma lei nemmeno se ne accorse.

La grifona si sedette al suo tavolo e, nel momento esatto in cui lo fece, otto paia di occhi si volsero a fissarla.

- Che succede? - chiese lei, preoccupata.

I quattro si guardarono, e Ginny le porse un foglietto spiegazzato:

Si sposano.    

Hermione fissò gli amici: - ... che significa? - chiese, con la voce ridotta ad un soffio.

Harry la guardò, addolorato: - Ce l'ha inviato Pansy, qualche minuto fa. - le disse, mentre gli occhi di lei si riempivano di lacrime.

- Non.. non può essere.. Draco.. lui mi ha detto che.. non è possibile.. no.. -

Calde lacrime scesero sulle guance della ragazza, che non si curò di asciugarle: era un incubo, doveva per forza esserlo.. Draco non poteva sposare Daphne, non aveva il minimo senso.. avevano fatto l'amore, santo cielo! Le aveva persino detto "Ti amo".. non poteva sposarla, non poteva!

- Dev'esserci una spiegazione logica, Malfoy non può aver deciso di punto in bianco di sposarla! - esclamò Lavanda, accarezzando con affetto i capelli di Hermione.

- Sono d'accordo con lei, non ha senso. Dobbiamo capire cos'è successo. - disse Ginny, fissando il tavolo dei Serpeverde.

Harry annuì: - D'accordo, dobbiamo parlare con Draco. E' l'unico che può darci spiegazioni. Hermione - disse, con fare deciso - Tu e Malfoy siete entrambi Caposcuola: inventa una scusa qualsiasi per cui dobbiate allontanarvi, e parla con lui. Nel frattempo, noi cercheremo di parlare con Pansy e Theo. -

La ragazza volse lo sguardo verso Draco che, teso, ascoltava Daphne parlare, e annuì: doveva esserci una spiegazione valida, per forza. E lui avrebbe dovuto dargliela.   

                                                                               ***

- Malfoy, la McGranitt vuole che stasera facciamo la ronda insieme. -

Hermione pronunciò quelle parole con calma assoluta, riuscendo persino a lanciare un sorriso radioso a Blaise: stava diventando davvero brava, come attrice.

Il ragazzo annuì e, accomiatandosi dagli altri, seguì la grifona fuori dai sotterranei.

- Cosa facciamo, entriamo in sala comune? - disse Blaise a Daphne, dato che era proprio davanti all'entrata della sala dei Serpeverde che si trovavano. La ragazza annuì, con un sorrisetto: di sicuro la Mezzosangue gli avrebbe chiesto spiegazioni per la notizia che, ne era certa, tutti i Grifondoro già sapevano.

- Hai perso, Mezzosangue. Rassegnati. - pensò la Serpeverde, precedendo Blaise all'interno della sala comune.

Nel frattempo, Hermione camminava davanti a Draco, senza avere il coraggio di voltarsi verso di lui.

- Ascolta, Hermione.. - fu lui a rompere per primo il silenzio: voleva spiegarle, ma non sapeva come fare. Nemmeno mentirle sarebbe servito, perchè tanto lei non ci avrebbe mai creduto.

- E' vero? - gli chiese lei - Ti sposi con Daphne? -

Draco sospirò, fermandosi: - Non mi ha dato scelta. - rispose lentamente, ed Hermione si volse.

Il ragazzo lesse la furia nei suoi occhi, ed ebbe paura: era la prima volta che lei lo guarava così.

- Ti ha puntato la bacchetta alla gola? Ha minacciato di uccidere i tuoi genitori? Dimmi perchè non hai altra scelta, fammi capire perchè devi sposare lei se, a quanto dici, ami me! Spiegami cosa può averti detto di tanto grave da spingerti a legarti per sempre a lei! - urlò, furibonda.

- Ha minacciato di farti del male. -

Draco pronunciò quelle parole a bassa voce, ma Hermione le udì perfettamente: - Co.. cosa? - gli chiese.

Il serpeverde alzò lo sguardo su di lei: - Daphne ha capito che sappiamo cosa ci ha fatto, e ha fatto in modo di mettermi con le spalle al muro. Se mi rifiuto di sposarla, ti farà del male. E credimi, non esiterebbe a farlo. -

Hermione scosse la testa: - Credi che abbia paura di quella stronza? So difendermi! - esclamò, facendo emergere il suo orgoglio da Grifondoro.

- So che sai difenderti, Hermione.. ma non puoi farcela contro Daphne. E' troppo pericolosa, non possiamo rischiare che ti capiti qualcosa.. non lo sopporterei. - le disse lui, mentre la voce gli si spezzava.

Ma la ragazza non aveva intenzione di cedere: - Quindi cosa dovrei fare? Venire al tuo matrimonio, e applaudire la coppietta felice? - urlò, ancora più arrabbiata.

Questa volta fu Draco a scuotere la testa: - Tu non verrai al mio matrimonio, è troppo pericoloso. Daphne mi ha fatto capire che, se vieni, ti farà del male. -

Hermione dovette appoggiarsi al muro, mentre le forze le mancavano improvvisamente: - Mi stai chiedendo.. mi stai chiedendo di non presentarmi al tuo matrimonio? - disse, pallida.

- Non te lo sto chiedendo. Te lo sto ordinando. -

                                                                               ***

- State parlando seriamente? -

Harry, Ron, Lavanda, Luna, Pansy e Theo si erano ritrovati in biblioteca, l'unico luogo in cui erano sicuri che nessuno potesse disturbarli.

Pansy annuì: - Sì, purtroppo. Quella strega ha pensato proprio a tutto.. se Hermione o qualcuno di voi si presenta al matrimonio, le cose si metteranno male. Molto male.

Ginny era livida di rabbia: - Come può fare una cosa del genere.. dev'esserci un modo per impedirglielo, non possiamo lasciarla vincere così!! - esclamò, i pugni chiusi dalla rabbia.

- Per quando ha fissato il matrimonio? - chiese Harry, stranamente calmo.

- Tra due settimane, prima della fine della scuola.. e verrà celebrato a Malfoy Manor. - rispose Theo, stranito dall'atteggiamento sereno del ragazzo.

- Bene. - disse Harry, annuendo - Ecco il piano: noi non faremo assolutamente niente, fino al giorno del matrimonio.. -

- Come non faremo niente?! Sei impazzito, per caso? - esclamò Ron, incredulo.

Harry lo interruppe con un gesto della mano: - Non ho finito. Non faremo niente fino al giorno del matrimonio, quando Hermione e io c'imbucheremo al ricevimento.. sotto le sembianze di Pansy e Theo. - disse, mentre Luna sorrideva.

- Pozione Polisucco. - mormorò, il ragazzo annuì.

- Aspetta, aspetta.. a cosa servirebbe? - disse Lavanda, confusa.

Ginny alzò lo sguardo su Harry: - Narcissa! - esclamò, mentre gli altri la guardavano straniti.

- Che c'entra la madre di Draco in tutto questo? - chiese Pansy, e la piccola Weasley si affrettò a spiegarle che, da quanto Hermione le aveva raccontato, l'unico rapporto vero che Draco avesse mai avuto era quello con sua madre.

- Lei vorrebbe che lui fosse felice! Perciò, se riusciamo a far sì che Narcissa e Hermione si parlino.. -

- La madre di Draco potrebbe interrompere le nozze, e far sì che il piano di Daphne vada a monte. - concluse Theo, mentre la bocca gli si apriva in un sorriso.

Harry annuì: - Se Hermione sarà sotto la protezione di Narcissa, Daphne non si azzarderà a farle del male. - aggiunse.

Ron aggrottò la fronte: - Ma perchè non possiamo far sì che Hermione e la madre di Draco si parlino prima? - chiese, e fu Lavanda a rispondergli.

- Sarà impegnata con i preparativi per le nozze, no? E non è escluso che passi la maggior parte del tempo con i genitori di Daphne.. noi dobbiamo fare in modo che si parlino da sole. - gli spiegò, mentre gli altri annuivano.

- Tutti d'accordo, allora? - chiese Harry, e gli altri ragazzi annuirono: non era certo un piano facile, soprattutto considerato che Harry e Hermione si sarebbero introdotti in casa Malfoy da soli, circondati da nemici. Ma valeva la pena tentare.

                                                                               ***

- Tu mi stai ordinando di.. -

- Di non fare nulla. -

Hermione fissò Draco, l'incredulità perfettamente visibile sul suo volto.

- Non puoi pretendere che io non faccia nulla, non puoi, non.. - la voce della grifona si spezzò - Io ti amo..-

Draco la prese tra le braccia, stringendola forte: - Anch'io ti amo, non lo capisci? E' per questo che non voglio che tu venga al matrimonio.. posso sopportare di passare la mia vita con Daphne, ma non posso sopportare che ti facciano del male. - le spiegò, mormorando le parole al suo orecchio.

Hermione alzò la testa, per incrociare il suo sguardo: - E io non posso sopportare di vivere senza di te. -

Il ragazzo si staccò da lei: - Mi dispiace, Hermione. Se potessi cambiare le cose, lo farei.. ma non posso. Dimenticami, è la cosa migliore. -

La grifona scosse la testa: - Draco, no.. -

Malfoy le diede le spalle: - Non te lo ripeterò un'altra volta, Hermione. Dimenticami.-

 

 

 

Fine 17esimo capitolo!! Allora, che ne pensate di come si stanno evolvendo le cose?? Sempre più incasinate, non è vero?? Eh lo so.. ma che volete farci, io sono così!! ^^

Dunque, innanzitutto ringrazio le 9 persone che hanno recensito lo scorso capitolo, thanks!! Ringrazio anche le 151 persone che hanno messo la storia tra i preferiti, questo numero mi manda in visibilio!! ^^ Come ho detto i capitoli dovrebbero essere all'incirca 20, ma non assicuro.. dipende da quando esaurisco la fantasia! ^^

Vorrei anche informare chi non lo sapesse, che ho pubblicato una shot per tutti voi che leggete e recensite le mie storie, dal titolo "Amore incontenibile".. se volete darci un'occhiata e farmi sapere che ne pensate.. a me farebbe molto piacere!! ^^

Alla prossima!!

Xevias 

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Capitolo 18
*** Makin' the plan.. ***


Mio

- Ammetto che sia difficile, ovvio.. ma non impossibile! Un pò di fiducia, insomma! -

Harry Potter cercò con lo sguardo la solidarietà degli amici, che però sembrava tardare ad arrivare.

- Non impossibile, certo.. in fondo devi solo evitare che Hermione decida di suicidarsi e che Ginny lanci una Maledizione Senza Perdono a Daphne, il tutto mentre metti in atto il tuo geniale piano per entrare a Malfoy Manor, travestito da Theodore Nott, per impedire un matrimonio che, se qualcosa va storto, si concluderà con il tuo funerale.. hai ragione, è una passeggiata! - sbottò Lavanda, incrociando le braccia al petto.

Harry sbuffò, ma dovette convenire che la ragazza aveva ragione: quella strega di Daphne sembrava aver pensato proprio a tutto; aveva già provveduto a diffondere la notizia per tutta la scuola, e non faceva altro che blaterare di ricevimento, pranzo e invitati illustri.

- Quando prepariamo la pozione Polisucco? - chiese Ginny, sfogliando rabbiosamente un libro, le cui pagine frusciavano in modo alquanto sinistro.

- A quella ci pensano Pansy e Theo - rispose Harry, fissando l'amica con timore - Ehm.. Ginny.. quel povero libro non ti ha fatto nulla di male.. - le disse, titubante.

La piccola Weasley lo chiuse con uno scatto: - Ma vi rendete conto?! Quella Greengrass è una grandissima.. -

- Ginny! - esclamò Lavanda, ammonendola.

La ragazza alzò le spalle: - Beh, avete capito.. come può voler sposare Draco, sapendo che non la ama? Io non ci riuscirei mai! -

Ron fece una smorfia: - Evidentemente tu non ti chiami Daphne Greengrass. - rispose, e Ginny alzò gli occhi al cielo in segno di ringraziamento.

- A proposito, dov'è Hermione? - chiese Harry, guardandosi in giro: strano non vederla in biblioteca, era il suo luogo preferito.. anche se era altrettanto strano vedere quello stesso posto frequentato da grifoni e serpi così frequentemente.

- E dove vuoi che sia? Dopo aver parlato con Draco si è chiusa in camera sua.. - rispose Ginny, amareggiata.

Harry la guardò, preoccupato: - Ti ha raccontato cosa si sono detti? - le chiese, e lei scosse la testa.

- No, figurati.. non mi ha lasciato nemmeno entrare in camera sua.. -

Ron e Lavanda si scambiarono un'occhiata preoccupata, mentre Harry abbassava lo sguardo: odiava vedere la sua migliore amica ridotta in quello stato, sapendo di non poter fare nulla per aiutarla.

- Potrei parlarle io. -

Quattro teste si alzarono a fissare colei che aveva parlato.

- Potrei parlarle io. - ripetè Luna, con un sorriso.

Ginny guardò l'amica, poi sorrise: - Perchè no? Magari riuscirai a farla aprire. - commentò. Conosceva Luna, e sapeva che se c'era qualcuno da cui ci si potevano aspettare delle sorprese, quella persona era lei.

                                                                               ***

Toc toc.

Due colpi leggeri, seguiti dal cigolio della porta che si apriva: - Hermione? Posso entrare? -

La grifona, sepolta sotto le coperte, non rispose; Luna entrò timidamente, chiudendosi la porta alle spalle. La camera era immersa nel buio, e i capelli di Hermione spuntavano appena dal piumino.

La Corvonero si sedette sul bordo del letto, senza parlare: c'erano tante cose che voleva dirle, ma era anche vero che lei e Hermione non erano mai state troppo in confidenza.. doveva scegliere bene le parole da usare.

- Potrei dirti che so cosa provi.. ma mentirei. Potrei dirti che passerà presto.. ma la verità è che non lo so. E potrei dirti che non vale la pena stare così per un ragazzo che ti fa soffrire.. ma non sono sicura nemmeno di questo. Io non so niente di tutto quello che stai passando, Hermione.. però vorrei tanto poterti aiutare. -

Luna parlò ad occhi bassi, sinceramente triste per l'amica; la testa di Hermione fece lentamente capolino da sotto le coperte, e due occhi lucidi, pieni di tristezza e dolore, si posarono sulla ragazza.

- Perchè.. - la voce della grifoncina uscì in un sussurro roco - Perchè fa così male? Nessuno mi aveva mai detto che si potesse soffrire per amore.. e io voglio smettere di amare, perchè sento che non posso farcela. Voglio solo dimenticare tutto.. aiutami a dimenticare, Luna.. per favore.. - la voce le si spezzò, mentre lacrime calde accompagnavano i singhiozzi che scuotevano il suo fragile corpo.

- Oh, Hermione.. -

La Corvonero abbracciò la ragazza, che si aggrappò a lei con tutte le sue forze: - Fammi dimenticare, te ne prego.. fammi dimenticare.. - ripetè, senza riuscire a smettere di piangere.

Luna la strinse più forte, cercando di confortarla col calore del suo abbraccio: a cosa servivano le parole, in un momento come quello?

                                                                                ***

- Draco.. stai sbagliando. Hai bisogno di lei. -

Il ragazzo scosse la testa: - Tu non capisci, Pansy. E' molto più complicato di così. -

La ragazza incrociò le braccia al petto: - A me non sembra per niente complicato, invece! Se la ami, non puoi.. -

Draco la interruppe, voltandosi di scatto verso di lei: - Ho dovuto farlo, possibile che tu non te ne renda conto?! Le avrebbe fatto del male, quella bastarda arriverebbe a tutto pur di vincere!! Non starò a guardare mentre Hermione soffre per me. Preferisco che mi dimentichi, e che.. -

- Che si rifaccia una vita? -

Il Serpeverde abbassò lo sguardo, stringendo i pugni: era quello il suo piano, no? Far sì che lei fosse fuori da qualsiasi pericolo. E perchè il suo piano funzionasse a dovere, Hermione doveva amare qualcun altro.

 - Non posso credere che la sposerai.. - commentò Pansy, in un sussurro.

Draco si sedette accanto a lei, prendendosi la testa tra le mani: - Non mi sembra di avere altra scelta. - replicò, con voce stanca.

La ragazza fu tentata di rispondere che di modi per togliere di mezzo Daphne, definitivamente , ce n'erano.. ma preferì tacere.

- Mi conosci da una vita, Pansy. - disse il Serpeverde, di punto in bianco - Sai che ho sempre cercato di tenere tutti a distanza, per evitare di finire come.. come mio padre. E pensavo di avercela fatta, davvero, credevo di essere immune a qualsiasi tipo di sentimento. E poi.. - le labbra di lui si piegarono in un sorriso amaro - Poi è arrivata lei. E anche se non me lo ricordo, non mi riesce difficile immaginare come tutte le mie certezze siano crollate. Probabilmente avrò anche pensato di essere diverso da mio padre, di poterla rendere felice.. ma sono stato uno stupido: i Malfoy non sanno far altro che procurare dolore a chi sta loro vicino. -

Pansy posò una mano sulle spalle di lui, accorgendosi che il suo corpo stava tremando: - Draco.. - non l'aveva mai visto così vulnerabile, sembrava un'altra persona.

- Voglio che sia al sicuro: perderla è un piccolo prezzo, a confronto della sua sicurezza. - aggiunse lui, passandosi una mano tra i capelli - Sarà meglio che mi dia una sistemata. - disse poi - Sono un futuro sposo, devo apparire al meglio. - commentò, sorridendo all'amica e dirigendosi in camera sua, dove si lasciò cadere senza forze sul letto a baldacchino, mentre la porta si chiudeva lentamente dietro di lui.

                                                                                ***

- Hermione, ascoltami.. non tutto è perduto. Harry ha un piano, e.. -

La grifona scosse la testa: - No, Luna. Ringrazia Harry e gli altri da parte e mia, so quanto tutti voi vi siate preoccupati per me.. ma no, grazie. Niente più piani, niente più false speranze. Avete già fatto fin troppo per me, e non è servito a nulla. Ora voglio solo essere lasciata in pace, con la mia solitudine. - le disse, risoluta.

Luna sospirò, abbassando la testa; quando iniziò a parlare, sembrò quasi che non stesse parlando con l'amica, ma che stesse semplicemente ragionando tra sè: - La mia storia con Harry è stupenda. Io lo amo, e so che anche lui mi ama. Ma so anche cosa pensano tutti coloro che ci guardano mentre camminiamo mano nella mano, glielo leggo negli occhi. "Com'è riuscita Lunatica Lovegood a mettersi con uno come Harry Potter?" .. molti lo trovano assurdo. Eppure, a me non importa. Lotto contro tutti quegli sguardi ogni singolo giorno della mia vita, e so che per nulla al mondo rinuncerei a stare col ragazzo che amo. Certo, la tua situazione è mille volte più complicata della mia - disse poi, guardandola - Ma fondamentalmente, la questione rimane la stessa: lottare per ciò che si vuole. Tu vuoi davvero rinunciare a lui senza lottare, Hermione? -

Tu vuoi davvero rinunciare a lui senza lottare, Hermione?

Tu vuoi davvero rinunciare a lui senza lottare?

                                                                                ***

- Voi siete impazziti. -

Hermione li fissò uno per uno, incredula: dovevano essere completamente andati, per credere che un piano del genere potesse funzionare.

- Perchè? Io non lo trovo così male. - commentò Pansy, con un'alzata di spalle.

La grifona scosse la testa: - Ma vi rendete conto di cosa state dicendo?! Io e Harry al Manor, circondati dagli amici e parenti di Daphne.. ci ammazzeranno senza nemmeno pensarci un secondo!! - esclamò seria - Non posso credere che Draco sia d'accordo con un'idea malsana come questa. -

- Malfoy non lo sa. -

Hermione fissò Harry, sbattendo gli occhi: - Prego? -

Il ragazzo sospirò: - Malfoy non lo sa. - ripetè - E non lo saprà fino a quando non avremo parlato con sua madre. - aggiunse.

- Non.. non gli avete detto niente?! -

Theo si sporse verso di lei: - Non sarebbe mai d'accordo, Hermione. Ha fatto di tutto per allontanarti, e tenerti lontana dalle mire di Daphne.. se sapesse ciò che abbiamo in mente di fare, sarebbe capace di ucciderci tutti. Lui vuole che non ti accada nulla di male, e non credo che farti entrare al Manor sotto mentite spoglie sia esattamente ciò che Draco definirebbe "tenerti al sicuro". - le spiegò.

La ragazza abbassò lo sguardo: - Se noi mettiamo in atto questo piano.. e qualcosa dovesse andare storto.. ci andrà di mezzo lui, non è vero? - chiese, con la voce ridotta ad un sussurro.

Ginny sbuffò: - Se qualcosa va storto, i primi ad andarci di mezzo sarete tu e Harry. Se fossi in te, mi preoccuperei più di tornare a casa sana e salva, e meno del destino di Draco. - commentò.

Hermione annuì lentamente, passandosi le mani tra i capelli: era pura follia, era un suicidio, era..

Tu vuoi davvero rinunciare a lui senza lottare, Hermione?

Le parole di Luna la colpirono come un pugno allo stomaco: d'accordo, c'era una possibilità su mille che potesse andare tutto bene, ma.. ma doveva provarci.

Sì, si disse Hermione, un ultimo tentativo poteva farlo: e se le cose fossero andate male, perlomeno avrebbe potuto dire di averci provato.

- A che punto è la Polisucco? Dobbiamo muoverci, o non sarà pronta in tempo. -

I ragazzi la guardarono, e sorrisero: era un piano rischioso, certo.. ma forse, nella sua follia, sarebbe stato il colpo di genio ideale per mettere fuori gioco Daphne una volta per tutte.

                                                                                ***

- Tesoro, stai bene? Mi sembri preoccupato. -

Draco respirò a fondo, imponendosi la calma più assoluta: non doveva mostrare ciò che provava davvero, la chiave per tenere al sicuro Hermione era fingere. Fingere, come mai aveva fatto prima.

- Sono solo stanco, ma sto bene, grazie. - una risposta fredda, impersonale: se la domanda gliel'avesse fatta Hermione.. probabilmente le avrebbe detto che si faceva troppe paranoie, e che era troppo ansiosa.

E l'ansia non porta mai a nulla di buono: come quella volta, al loro primo appuntamento.. lui stava quasi per baciarla, e lei si era così lasciata prendere dall'agitazione da..

Un momento.

Il loro primo appuntamento. 

Lui se lo ricordava. Lo ricordava.

I ricordi iniziarono a riaffiorare in lui: quella sera, nella Stanza delle Necessità.. l'aveva rifiutata; quella canzone, scritta sulla pergamena che lei gli aveva inviato in Sala Grande.. Hogsmeade: l'uscita con i grifoni. Se la ricordava, certo che se la ricordava!

E Blaise. Si ricordava anche di lui, certo. Di come fosse stato vicino a Hermione, di come l'avesse consolata.. si ricordava le sue parole, dopo avergli mollato un pugno in piena faccia. E si ricordava la sua gelosia, quella terribile sensazione di bruciore alla bocca dello stomaco, che aveva provato quando li aveva visti insieme.

Lui ricordava tutto.

- Stai pensando a lei, non è vero? - gli chiese Daphne, seria.

Draco alzò lo sguardo su di lei mentre, con i ricordi, anche le sensazioni riaffioravano in lui: come avrebbe fatto a sposare un'altra donna? Come avrebbe potuto lasciarla andare, sapendo che prima o poi, lei avrebbe amato qualcun'altro?

- .. perchè vuoi che ti sposi? Sai che non ti amo, e che non ti amerò mai. -

La voce di Draco uscì in un sibilo, gelida e infuocata al tempo stesso.

La serpeverde gli sorrise: - E' una questione di principio, mio caro. Tu sei mio, lo sei sempre stato.. e saresti continuato ad esserlo, se la piccola Mezzosangue non si fosse messa di mezzo. Non ho niente di personale contro di lei, figuriamoci: pretendo solo ciò che mi spetta di diritto, ecco tutto. - gli spiegò, tranquilla.

- Sei una puttana, Daphne. -

Lei gli si avvicinò, il sorriso che non voleva saperne di lasciare la sua faccia, e si accostò al suo orecchio: - I complimenti lasciali per dopo il matrimonio, amore. - mormorò, oltrepassandolo con un'occhiata di trionfo.

Non c'era niente che Draco potesse fare. Lei aveva vinto.

                                                                                ***

Blaise uscì dalla biblioteca, lentamente.

Aveva sentito ogni singola parola. E con esse, erano sgorgati i ricordi.

Era colpa sua.

Lui era andato da Daphne, lui aveva acconsentito ad aiutarla col suo piano: e poco importava che avesse tentato di farla ragionare. La gelosia l'aveva reso incapace di pensare lucidamente.

Se solo pensava a quanto stesse soffrendo Draco, il suo migliore amico.. e Hermione. L'amava, e tutto ciò che voleva era renderla felice.. ora invece, per colpa sua, le due persone a cui teneva di più stavano soffrendo immensamente.

- Ci deve pur essere qualcosa che posso fare.. - si disse il serpeverde, scervellandosi.

L'illuminazione non tardò ad arrivare: con uno scatto fece dietro-front, e si diresse nuovamente in biblioteca.

                                                                                ***

- Non per fare la guastafeste, ma.. ammettiamo di riuscire ad entrare al Manor indisturbati.. come faremo ad avvicinare Narcissa senza destare sospetti? Voglio dire, non basterà presentarsi  sotto le sembianze di Pansy e Theo.. noi dovremo essere come loro. -

La questione posta da Hermione costrinse gli altri a riflettere: effettivamente, quello poteva essere un problema. L'aspetto fisico era un ostacolo che la Pozione Polisucco avrebbe eliminato senza problemi, almeno per un'ora.. ma il resto? L'atteggiamento, le conoscenze.. come avrebbero fatto i due grifoni? Non conoscevano gli invitati, tantomeno sapevano destreggiarsi all'interno di casa Malfoy.. e se la Polisucco avesse terminato il suo effetto prima che loro fossero riusciti a parlare con Narcissa, sarebbe stata la fine.

- Non c'è altra scelta: dobbiamo dirlo a Draco. - disse Hermione, mentre Pansy scuoteva decisa la testa.

- E' fuori discussione, Hermione, Theo te l'ha già spiegato. - le disse.

- Ma allora come faremo?? Abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti all'interno del Manor, altrimenti tanto varrebbe presentarsi col nostro aspetto originale! -

- Vi aiuterò io. -

Grifoni e Serpi si volsero, spalancando increduli gli occhi di fronte a colui che aveva parlato.

- Blaise.. - iniziò a dire Theo, ma il ragazzo lo interruppe con un gesto della mano.

- Ho sentito tutto. Vi aiuterò io. - ripetè, posando gli occhi su Hermione.

La ragazza si alzò e si avvicinò a lui: - Ti posso spiegare.. -

Il serpeverde le sorrise: - Non ce n'è bisogno, Hermione. Mi ricordo tutto. -

Harry per poco non cadde dalla sedia: - Tu.. tu hai recuperato la memoria?! Ma com'è possibile?? - esclamò, allibito.

Luna sorrise: - Evidentemente Daphne non vale poi molto, come strega. - commentò, col suo solito tono sognante.

Hermione guardò Blaise: - Davvero tu.. ti ricordi? - gli chiese, e lui annuì.

- Non sai quanto mi dispiace, Hermione, davvero. Se non avessi dato fuori di matto, forse avremmo potuto evitare tutto questo.. ad ogni modo, ora voglio aiutarvi. E' l'unico modo che ho per scusarmi con te e Draco per tutto il male che vi ho fatto. Conosco il Manor come le mie tasche, e con me accanto vi sarà più facile arrivare a Narcissa. Ti prego, permettimi di aiutarti. -

Il ragazzo parlò con tono calmo ma deciso: voleva davvero aggiustare le cose, voleva dare al suo migliore amico la possibilità di rendere felice la ragazza che entrambi amavano.

- Sicuro di sentirtela? - chiese Pansy, fissando l'amico con sguardo serio; Blaise annuì senza abbassare lo sguardo. Harry guardò Hermione che, nonostante l'incertezza, annuì.

- Signori. - disse il grifondoro, con tono solenne - Vediamo di dare a Miss Daphne Greengrass ciò che si merita. -

                                                                                ***

- Sei nervosa? -

Hermione fissò Lavanda negli occhi, e annuì: "nervosa" era un eufemismo, in confronto a ciò che provava davvero.

- Gli studenti che sono stati invitati al matrimonio hanno già lasciato la scuola - le disse Ginny, pratica - Blaise aspetta te e Harry fuori dalla scuola, e sarà lui ad accompagnarvi al Manor. -

La grifona annuì nuovamente, stringendo il bicchiere pieno di Pozione Polisucco che teneva in mano.

- Hermione.. stai attenta. Dillo anche a Harry, okay? -

La voce incerta di Ginny fece alzare lo sguardo su Hermione, e la ragazza notò che l'amica, come Lavanda, aveva gli occhi lucidi.

- Ragazze, non preoccupatevi. Andrà tutto bene. - disse lei, decisa, tentando di convincere non solo le amiche, ma anche se stessa.

Il suo sguardo cadde sulla pozione e, dopo un respiro profondo, la ingoiò tutta d'un fiato: il bicchiere le sfuggì di mano, mentre un'ondata di nausea minacciava di farle rigettare ciò che aveva appena bevuto.

Qualche istante dopo, la ragazza potè respirare di nuovo: Lavanda e Ginny fissarono Hermione, ora una copia perfetta di Pansy, e sorrisero.

- Vai, Blaise ti starà aspettando. - disse Ginny, e l'amica annuì.

- Hermione - la voce di Lavanda la fermò, con la mano già appoggiata sulla maniglia della porta - So che non siamo mai state troppo amiche, ma.. ti prego.. tornate indietro sani e salvi, okay? Tutti e due. -

La ragazza fissò la giovane e annuì, con un sorriso: poi, con un respiro deciso, uscì dalla biblioteca.

                                                                                ***

- Harry, sei identico a Theo. -

- E tu a Pansy: direi che la Polisucco ha funzionato a dovere. -

I due si volsero verso Blaise, che sorrise: - Siete pronti? - chiese loro.

Harry e Hermione si guardarono, e annuirono.

- Andiamo allora. - disse il serpeverde, facendoli salire sulla carrozza che li avrebbe portati al Manor.

Obiettivo: un matrimonio da far saltare.

 

Ecco il lampo-aggiornamento!! ^^ Sono taaaaanto cattiva, vero?? Farvi terminare così il 18esimo capitolo.... eeeehhh lo so!! ^^ Ma portate pazienza, un pò di suspance ci vuole, o no?? ^^

Intanto visto che, incredibile ma vero, ho tempo, passo a rispondere alle singole recensioni:

_CoBaIn_: ma ciao! ^^ Visto che sfortunati, i miei tesorucci?? Sono proprio perfida, gliene faccio capitare di tutti i colori!! ^^ Daphne è diventata il personaggio più amato, a quanto vedo.. XD Scherzi a parte.. spero che il chappy ti sia piaciuto, fammi sapere!! ^^ Baci!! ^^

pei_chan: ma ciao bella!! ^^ Hai visto quant'è puccioso Draco?? XD Vorrei farti notare che la tua recensione mi ha dato lo spunto per le parole di Ginny, all'inizio del capitolo, quando parla di Daphne.. quindi thanks!! ^^ Visto che ho postato prima di venerdì? Peccato che poi tu parta, e ti perda il capitolo del matrimonio.. ma quando torni voglio una recensione coi fiocchi, capito??? Bacionissimi, e buone vacanze!! ^^

Arwen_90: non credo che tu sia l'unica ad avere questo istinto omicida nei confronti di Daphne, sai? ^^ Spero che questo capitolo ti piaccia, e che ti tenga in sospeso fino al capitolo del matrimonio.. fammi sapere che ne pensi!! ^^ Bacioni!! ^^

Lights: in effetti il titolo poteva trarre un pò in inganno, ma ti assicuro che non è stata una cosa voluta!! ^^ Grazie, in effetti a volte rimango stupita persino io da come il mio cervello fa evolvere la storia.. lui pensa, le mani vanno da sole sulla tastiera.. e io mi chiedo come andrà a finire, esattamente come voi lettori!! ^^ Fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto, mi raccomando!! ^^ Baci baci!! ^^

Draconcina_: va bene l'aggiornamento lampo? ^^ Come ho già detto a Lights, non avevo pensato che il titolo dello scorso chappy potesse trarre in inganno.. a prova di quanto sia lucida quando scrivo!! ^^ Per il "e vissero per sempre felici e contenti" dovrai aspettare, mi sa.. intanto che ne pensi di questo capitolo?? Fammi sapere!! ^^ Baci!! ^^

seven: ti ringrazio!! ^^ Spero che il tuo cuore regga, non vorrei mai averti sulla coscienza!! ^^ Se ti può consolare, le palpitazioni vengono anche a me, visto che la mia fantasia elabora la storia sul momento!! ^^ Spero che il capitolo ti sia piaciuto, fammi sapere! ^^ Baci!! ^^

SiLvIaGiNeVrA: ^//^ sperando che la tua morte sia solo metaforica, sono contenta che la fiction ti piaccia così tanto!! ^^ Grazie mille per i complimenti, spero che anche questo capitolo ti piaccia!! ^^ Fammi sapere, mi raccomando!! ^^ Baci baci!! ^^

lucia_hp: ciao, grazie!! ^^ Sono molto contenta che la storia ti piaccia così tanto! Sì, Daphne sa perfettamente come farsi amare.. ^^ Spero che anche questo capitolo ti piaccia, fammi sapere!! Baci!! ^^

Con questo.. 161 preferiti.. *me si frega le mani davanti al computer, dandosi poi una pacca sulla spalla e complimentandosi con se stessa* ^^ Non so che dire davvero, a parte grazie.. sono felicissima di vedere che così tante persone apprezzano la mia storia, è una soddisfazione incredibile!! ^^

Vi rimando così al prossimo aggiornamento, con il penultimo capitolo.. quello tanto atteso, si spera, del matrimonio!! ^^

Alla prossima!! ^^

Xevias    

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Capitolo 19
*** Crashin' the wedding ***


Mio

- Oh porco Merlino. -

Hermione rimase in silenzio, anche se l'affermazione di Harry era quantomeno adeguata: Malfoy Manor era un edificio imponente, antico, che trasudava ricchezza e nobiltà da ogni poro. Senza contare che incuteva decisamente terrore.

- Andiamo. - disse Blaise teso, scendendo dalla carrozza: se qualcosa fosse andato storto.. no, non doveva pensarci.

I tre si avvicinarono al portone d'entrata, dove un uomo sorrise loro con allegria, scoprendo una fila di denti neri: - Signor Zabini, signor Nott, signorina Parkinson, benvenuti. Il signor Malfoy vi sta aspettando nelle sue stanze. - disse, con un luccichio divertito negli occhi.

Hermione fece per ringraziare, ma un'occhiata di Blaise le bloccò le parole in gola: era una Purosangue adesso, e l'uomo con cui avevano parlato doveva essere sicuramente un servo. Non c'era nessun motivo, per ringraziarlo.

I tre entrarono in casa, e Harry si morse le labbra per non lasciarsi sfuggire altre esclamazioni: il salone d'entrata era un tripudio di verde e argento, con un gigantesco lampadario di cristallo appeso al soffitto; a terra un enorme, gigantesco tappeto persiano ricopriva il pavimento di un bianco perlaceo, mentre una serie infinita di tavoli mettevano in bella mostra una varietà infinita di cibi e bevande.

- E' il rinfresco per dopo la cerimonia, che si svolgerà in giardino. - mormorò Blaise ai due, ed Hermione dovette sforzarsi parecchio per non chiedere quanti elfi domestici c'erano voluti per organizzare un evento del genere.

- Andiamo, la camera di Draco è da quella parte. - disse Zabini, ma una voce lo fece bloccare.

- Blaise, caro, sono felice che tu sia venuto. -

Hermione guardò la donna che ora salutava il ragazzo, baciandolo sulle guance: Merlino, era uguale a lui..

- Pansy, ti trovo in splendida forma. Come stai? - le chiese Narcissa, gentilmente; la grifona notò che, nonostante il sorriso stampato sulle labbra, la madre di Draco non sembrava affatto felice. Che nemmeno lei fosse d'accordo con quel matrimonio?

- Io.. - disse Hermione, schiarendosi la voce - B-bene, grazie.. - mormorò, intimidita dalla donna che aveva di fronte.

- Scusatemi ragazzi, devo andare a controllare che sia tutto a posto in giardino. Salite da Draco, sarà felice di vedervi! - esclamò Narcissa, dileguandosi alla vista dei tre prima che la ragazza potesse fermarla.

- Abbiamo ancora tempo, tranquilla. - la rassicurò Blaise - Andiamo da Draco. -

Mentre salivano le scale, Hermione sentì il suo cuore accelerare i battiti, fino a minacciare di scoppiare: non ce la faceva a vedere Draco, come avrebbe fatto a guardarlo negli occhi?

Harry le prese la mano, e la strinse forte nella sua, come a farle capire che aveva intuito i suoi pensieri e che non l'avrebbe lasciata sola: e la grifona gli sorrise riconoscente, ringraziando il cielo perchè gli aveva donato un amico prezioso come lui.

                                                                                   ***

- Ciao, ragazzi. -

Hermione dovette aggrapparsi a Harry, per resistere all'impulso di scappare via: Draco era lì, davanti a lei.. ed era stupendo. Indossava uno smoking nero, con una cravatta verde e una rosa bianca all'occhiello.

- Ehi, Draco. Congratulazioni. - disse Blaise, abbracciandolo brevemente.

Il ragazzo sorrise a Hermione e Harry, poi si rivolse all'amico: - Blaise, ti spiacerebbe scendere e controllare che a che punto sono i preparativi? - gli chiese, e il ragazzo annuì, lanciando un'occhiata ai due grifoni prima di chiudere la porta: - Hermione sta bene? - chiese, subito dopo che la porta venne chiusa.

Harry annuì, e Draco sospirò di sollievo: - Bene, è la cosa più importante. - commentò, e Hermione non riuscì a trattenersi.

- Piange per te ogni secondo. - gli disse, mentre il serpeverde alzava lo sguardo su di lei - Non le importa più di nulla, nemmeno dei M.A.G.O., o del suo futuro: è come un guscio vuoto. -

Il ragazzo la fissò con occhi pieni di dolore: - Credi che non sappia quanto sta male, Pansy? Lo so, perchè è esattamente come mi sento io. - le disse, e la sua voce era intrisa di rabbia impotente e dolore - Ho ricordato tutto, sapete? Il nostro primo appuntamento, la gita ad Hogsmeade.. tutto. -

Harry sgranò gli occhi: anche Malfoy, come Zabini, era riuscito a ricordare? Forse, allora, anche l'amica avrebbe ricordato.

- Anche Blaise ricorda. - disse Hermione - Ce l'ha detto ieri. - aggiunse, mentre il suo cuore saltava un battito: il loro primo appuntamento.. quanto avrebbe voluto ricordarselo anche lei..

- Cosa? Ne sei sicura? - le chiese lui, e la ragazza annuì.

Draco sospirò: - Bene, se non altro non devo fingere con lui.. è già abbastanza pesante doversi mostrare allegro con gli invitati. - commentò, passandosi una mano tra i capelli.

- Lei ti ama, lo sai? Hermione.. ti ama. - disse la grifona, mordendosi disperatamente il labbro per evitare di dire che lei stessa lo amava.

- L'amo anch'io, Pansy. Per questo devo sposare Daphne. - replicò il ragazzo, fissandola dritta negli occhi: c'era qualcosa di strano, di diverso in lei..

Blaise entrò nella stanza, e bastò uno sguardo tra lui e Draco perchè i due si capissero: entrambi sapevano ciò che Daphne aveva tentato di far loro dimenticare, ormai non c'era più bisogno di recitare.

- Hermione non ti ha fatto domande sul perchè non l'hai invitata? - chiese il serpeverde all'amico, e Zabini scosse la testa.

- Non parlo più con Hermione da molto tempo - gli rispose - Evidentemente, non vuole avere più contatti con nessuno di noi. -

Draco annuì, sospirando: - Pansy, Theo, e anche tu Blaise.. fatemi un favore: non perdetela d'occhio. Una volta che sarò diventato il marito di Daphne, avrò poco tempo per cose al di fuori della famiglia o del lavoro.. ma voglio assicurarmi che Hermione abbia il meglio. Sapete quante conoscenze ha la mia famiglia: vedete di sfruttarle a suo vantaggio. Non voglio che qualcuno la discrimi perchè è una Mezzosangue, d'accordo? .. lei si merita il meglio..-

Hermione strinse i pugni, conficcandosi le unghie nella carne, per impedirsi di singhiozzare: si stava preoccupando per lei.. stava per sposare una donna che non amava, legandosi a lei per tutta la vita, il tutto per impedirle che le facesse del male.. e anche in quel momento, l'unica cosa a cui pensava, era al suofuturo.

- Io.. vado a .. vado a vedere se tua madre ha bisogno di.. di aiuto. - balbettò la ragazza, uscendo dalla stanza sotto lo sguardo accigliato di Draco.

                                                                                   ***

- Pansy, tesoro, ma dov'eri finita? -

Hermione sbiancò, trovandosi di fronte una donna sconosciuta.

- Merlino, che faccio ora??? - si chiese la grifona, sudando freddo.

- Mia figlia è così impaziente di vederti, temeva che non saresti venuta! Su, sali in camera da Daphne: seconda porta a sinistra! -

La ragazza annuì, passandosi una mano sul viso e allontanandosi dalla donna: così quella era la signora Greengrass, la madre di Daphne.. sembrava gentile, tutto l'opposto di quella strega della figlia.

- Ehm.. permesso? -

Hermione sentì una mano artigliarle il braccio, e venne letteralmente trascinata all'interno della stanza: di fronte a lei, Daphne Greengrass, in abito nuziale, le sorrideva gioiosa.

- Pansy, sei qui!! Pensavo non fossi venuta, mi stavo preoccupando!! - cinguettò la ragazza, rimirandosi allo specchio.

- Sei.. sei bellissima, Daphne. - mormorò Hermione, ed era la verità: indossava un vestito senza spalline, lungo fino ai piedi, con uno strascico ornato di perline e un corpetto composto da una serie di fiori ricamati; i capelli biondi erano stati acconciati con un elaborato chignon, nel quale alcune ciocche erano state sapientemente lasciate libere di incorniciarle il viso in soffici boccoli, mentre dai capelli tirati spuntavano piccole perline bianche.

- Lo so. - disse la ragazza, strizzandole l'occhio attraverso lo specchio - Io e Draco siamo una coppia perfetta. Se penso che lui si era infatuato di quella sudicia Mezzosangue.. dio, che orrore! Senza contare che suo padre già mi adora! Sua madre.. beh, anche lei imparerà a volermi bene, col tempo. - commentò distrattamente, mentre Hermione si faceva attenta.

- Narcissa.. non è felice del vostro matrimonio? - chiese, incerta.

Daphne alzò le spalle: - Evidentemente Draco non è stato abbastanza convincente con lei, ma non importa. Una volta sposati, nessuno potrà più fare nulla. - aggiunse con un sorriso cattivo.

- Pansy, tesoro, non è che mi porteresti su un bicchiere di vino? Sto morendo di sete! - si lamentò la ragazza, e la grifona ne approfittò per uscire da quella stanza: mantenere il controllo era stato decisamente difficile, ma se non altro aveva scoperta una cosa molto importante.

Narcissa aveva capito che qualcosa non andava: certo, a pensarci bene, avrebbe potuto essere disgustata dal fatto che suo figlio si fosse innamorato di una Grifondoro e per giunta Mezzosangue.. ma se non altro, non appoggiava quel matrimonio.

                                                                                   ***

- Io non ce la faccio a stare qui senza far niente!! -

L'esclamazione sofferente di Ginny fece alzare lo sguardo ai ragazzi raccolti in biblioteca.

- E se succede qualcosa a Harry? O a Hermione? Non possiamo aspettare qui con le mani in mano! - aggiunse, fissando gli altri uno per uno.

- Ma che possiamo fare, Ginny? Presentarci al matrimonio? - sbottò Ron, scuotendo la testa.

- ... perchè no?-

Cinque paia di occhi si sgranarono: - A ricevimento iniziato, non ci sarà più nessuno di guardia.. non dovrebbe essere poi così difficile entrare. Se non altro, aiuteremo Harry e Hermione: e poi, non sono mai stata ad un matrimonio! - esclamò Luna, spiegando il tutto con una calma disarmante.

- No, è troppo pericoloso. Potremmo rischiare di mettere nei guai Potter e la Granger, invece di aiutarli! - replicò Theo, cercando il sostegno di Pansy: la ragazza, però, stava riflettendo.

- La Lovegood non ha tutti i torti.. - mormorò - Hermione e Harry sono via da quasi mezz'ora, ormai.. e la Polisucco li mantiene sotto false sembianze per un'ora esatta.. considerando che non ci metteremmo meno di mezz'ora per arrivare al Manor.. -

- Harry e Hermione avrebbero già ripreso il loro aspetto originale! - esclamò Lavanda, battendo le mani.

- Perciò potrebbero aver bisogno di aiuto, e noi saremo lì con loro!! - concluse Ginny, saltando in piedi.

Ron e Theo si guardarono: - Sembra che siamo gli unici due ad avere ancora un pò di sale in zucca. - commentò Nott, incrociando le braccia al petto.

Pansy si alzò, scoccando al suo ragazzo un'occhiata inceneritrice: - Se vuoi startene qui a poltrire, fallo. - gli sibilò, gelida - Io vado a dare a Daphne ciò che si merita, per rendere felice Draco che, se non sbaglio, è anche tuo amico. Tu rimani pure ad aspettare il mio ritorno. -

Anche Lavanda si alzò, scoccando a Ron un'occhiata di superiorità: - Io vado a.. e se tu.. - balbettò, incespicandosi - Oh, insomma, quello che ha detto lei! - esclamò, altezzosa.

I due ragazzi sospirarono, alzandosi: - D'accordo, d'accordo.. veniamo anche noi. - sbuffarono, mentre le rispettive fidanzate gli saltavano al collo.

- Muoviamoci! - esclamò Ginny, e i sei uscirono dalla biblioteca, il loro luogo di ritrovo fisso, per dirigersi fuori dal castello.

- Come ci arriviamo al Manor? - chiese Theo, senza voltarsi a guardare gli altri.

- Che ne dite dei Thestral? Non credo ci siano altre carrozze disponibili. - propose Lavanda, e gli altri furono d'accordo.

Trovare gli animali non fu particolarmente difficile, poichè i ragazzi potevano contare sull'aiuto di Luna, l'unica in grado di vederli.

- Destinazione: Malfoy Manor! - esclamò Pansy, e i Thestral, come in una coreografia, spiccarono il volo all'unisono.

                                                                                    ***

 - Pansy, tutto bene? -

Hermione deglutì a vuoto, fissando il volto di Narcissa sorriderle dolcemente: quella donna era esattamente come Draco gliel'aveva descritta, non c'era traccia di malvagità in lei.

- Io.. avrei bisogno di parlarle. - mormorò la ragazza, evitando d'incrociare lo sguardo di lei.

La madre di Draco annuì: - Dimmi tutto, cara. -

La grifona scosse la testa: - Non qui.. ho bisogno di parlarle in privato. - le spiegò, e la donna, perplessa, le fece cenno di seguirla nelle sue stanze.

- Eccoci qui. - disse Narcissa, chiudendosi la porta alle spalle - Di cosa volevi parlarmi? -

Hermione respirò lentamente, prima di parlare: - Si tratta di Draco. Io.. so che non è felice. -

La donna alzò il sopracciglio, gesto tipico dei Malfoy, ma poi sospirò: - L'avevo immaginato. - mormorò, sedendosi sul letto - Draco non me ne ha parlato, figuriamoci, non mi dice mai niente, ma io ho capito che qualcosa non va. Lui non vuole questo matrimonio, non è vero? Non ama Daphne, glielo si legge in faccia. - disse, e la ragazza annuì.

- Lui.. ama un'altra ragazza. - asserì Hermione, trattenendo il fiato per la temuta reazione di Narcissa.

La donna abbassò lo sguardo, come se la notizia non fosse una gran novità; poi alzò gli occhi, e la guardò confusa: - Ma.. se è innamorato di un'altra.. perchè sposa Daphne? - chiese.

Hermione sospirò, sedendosi accanto a lei: - Spero che abbia un pò di tempo, signora Malfoy.. perchè sarà una storia molto lunga. -

                                                                                   ***

- Manca ancora molto? - urlò Ginny, aggrappandosi al cavallo più forte che poteva: impresa non facile, considerato che non poteva vederlo.

- No, ci siamo quasi! - gridò Pansy di rimando.

- Eccolo lì, quella è la casa di Draco! - esclamò Theo, indicando col dito un'ombra che si stagliava all'orizzonte.

- Prepariamoci allora! - disse Luna, col sorriso sulle labbra: tra tutti, lei era la più tranquilla.. forse perchè riusciva a vedere l'animale che la stava trasportando.

- Che facciamo una volta atterrati? - chiese Lavanda.

- Aspettiamo che non ci sia più nessuno di guardia alla porta, entriamo, e.. incrociamo le dita! - rispose Pansy, preparandosi all'atterraggio.

Se tutto fosse andato bene, Draco sarebbe stato suo debitore per sempre!

                                                                                   ***

- A voi non è sembrata strana? -

Harry e Blaise si guardarono: - Chi? - chiese il primo.

Draco alzò gli occhi al cielo: - La tua ragazza, Theo. Pansy. Non sembrava se stessa.. - commentò, grattandosi il mento.

- Non è felice per il tuo matrimonio, Draco: può darsi che sia quella la causa della sua stranezza. - disse Blaise, tentando di minimizzare la cosa.

Il ragazzo annuì: - Sì, forse.. - concesse loro, dandosi dello stupido: per un attimo, quando il suo sguardo aveva incrociato quello dell'amica, gli era sembrato di vedere lei..

                                                                                   ***

- Ma quanto ci mette Pansy con quel vino? - sbottò Daphne, sistemandosi per la millesima volta il vestito: era bella, su questo non c'era dubbio.

Draco non avrebbe pianto la perdita della sua Mezzosangue per molto tempo, non con lei accanto: sapeva come ammaliare un uomo, e con lui non sarebbe stato diverso.

Strano però che la Granger o qualcuno dei suoi amichetti non avesse tentato di infiltrarsi al matrimonio.. evidentemente Draco doveva aver dato loro precise istruzioni, per tenere la sua preziosa Grifondoro al sicuro.

E in quanto a Pansy e Theo, nemmeno loro potevano più fare nulla: Daphne sapeva che, quasi certamente, loro erano stati d'accordo con i grifoni; ma a quel punto, era fatta. Tanto valeva che si godessero il matrimonio, e acclamassero a gran voce la nuova signora Malfoy.

                                                                                   *** 

- Vuoi dire che Daphne.. ha fatto tutto.. questo?! - esclamò Narcissa, allibita.

Hermione annuì, riprendendo fiato dopo il lungo racconto.

- Quella piccola strega.. come osa ricattare così mio figlio? Un Malfoy , santo cielo! - sibilò la donna, arrabbiata - Non ho intenzione di permettere a quell'infida serpe di sposare il mio Draco! Pansy, cara, mi sei stata di grande aiuto.. ma dimmi una cosa, te ne prego: chi è la ragazza di cui mio figlio è innamorato? - chiese la donna.

La grifona si alzò in piedi, mentre l'orologio in camera della donna scandiva l'ora: mezzogiorno.

- Sono io.-

                                                                                   ***

- E adesso? -

- Shh!! Guardate! -

L'uomo che, fino a qualche secondo prima, era a guardia dell'ingresso, venne chiamato all'interno della casa, lasciando libera l'entrata.

- E se fosse una trappola? - chiese Ron, nascosto tra i cespugli insieme agli altri.

- Non credo che Daphne abbia preso in considerazione l'eventualità del nostro arrivo. - disse Ginny, e Pansy fu d'accordo con lei.

- Staranno andando tutti in giardino, per la cerimonia.. andiamo, adesso! - esclamò la serpeverde, uscendo di corsa dal nascondiglio, seguita dagli altri ragazzi.

- Presto, muovetevi! - sibilò Theo, il primo a raggiungere l'interno di Villa Malfoy.

- Miseriaccia.. - commentò Ron, alla vista dell'arredamento.

Lavanda lo tirò per un braccio: - Ad ammirare la casa ci pensiamo dopo. - gli disse, impaziente - Ora che facciamo? -

Pansy si guardò intorno: - Io vado da Daphne, voi cercate Blaise e Harry. Ci vediamo in giardino! -

                                                                                   ***

Sotto gli occhi increduli di Narcissa, l'aspetto di Pansy iniziò a cambiare.

L'effetto della Polisucco era scomparso, e la grifona stava riprendendo le sue sembianze originali.

- Ma cosa.. chi sei tu?! -

La ragazza alzò gli occhi sulla donna: - Mi chiamo Hermione Granger, signora Malfoy. Sono una Grifondoro, provengo da una famiglia babbana, e.. sono innamorata di suo figlio.-

                                                                                   ***

- Theo, ma che diavolo.. Potter?!?-

Draco fissò sconvolto Harry, che imbarazzato gli sorrideva.

- Blaise, che storia è questa?! Che ci fa Potter qui?! - sibilò, quando un'illuminazione lo colpì come un fulmine, facendolo impallidire - ... dov'è Hermione?-

                                                                                   ***

- Pansy, finalmente! Ma.. e il mio vino? - disse Daphne, fissando delusa l'amica.

La ragazza sbattè le palpebre, poi assunse un'espressione di scusa: - Me lo sono dimenticato, perdonami. - mormorò, pregando con tutta se stessa che Hermione avesse già parlato con Narcissa.

- Non pensi sia ora di andare, Daphne? Draco ti starà aspettando. - aggiunse, poi, e la ragazza annuì.

- Sì, andiamo. Sono pronta a diventare Lady Malfoy! - esclamò, aggiustandosi lo strascico ed uscendo dalla stanza.

- Speriamo di no.. - si disse Pansy, seguendo la serpeverde verso il giardino.

                                                                                   ***

- Fermi! -

Theo arrestò la compagnia, indicando loro con un cenno della testa il gigantesco gazebo che era stato montato per il matrimonio, e di fronte al quale sedevano centinaia d'invitati.

- I Malfoy hanno fatto le cose in grande. - commentò Luna, ammirata.

- Che facciamo ora? Non possiamo mica sederci come se niente fosse! - disse Ginny, voltando lo sguardo verso Theo.

Il ragazzo riflettè qualche istante, poi annuì: - In cucina. Lì saremo al sicuro. - disse, facendo segno agli altri di seguirlo.

                                                                                   ***

- Tu sei.. sei la ragazza di cui mio figlio.. -

Hermione annuì: - So che sono l'ultima persona che vorrebbe vedere assieme a Draco.. ma io lo amo, lo amo davvero. - disse, guardandola negli occhi.

Narcissa rimase imperturbabile per qualche istante, poi sorrise: - Ti sbagli, cara. L'ultima persona che vorrei vedere assieme a mio figlio è proprio quella che lui sta per sposare. - commentò, e la ragazza sentì gli occhi diventarle lucidi.

- Come fermiamo il matrimonio? - chiese poi la grifona, e gli occhi della donna s'illuminarono.

- Io un'idea ce l'avrei. -

                                                                                   ***

- Voi.. che cosa?! - urlò Draco, furibondo - Vi avevo detto di tenerla al sicuro, e voi cos'avete fatto?! L'avete portata qui?!? -

Blaise guardò Harry, che fissava il ragazzo senza fare una piega.

- Non posso guardare la mia migliore amica che si dispera per te senza fare niente. - disse, calmo - Lei ti ama, e io voglio che sia felice: e visto che, a quanto sembra, la chiave per la sua felicità sei tu, non aveva altra scelta. -

Draco guardò il Grifondoro, nei suoi occhi brillava una luca mai vista prima: rispetto? Incredulità? Gratitudine?

- Dobbiamo scendere, la cerimonia sta per iniziare ormai. - disse Blaise, interrompendo quella muta conversazione tra i due ragazzi.

- Sì.. andiamo. - disse il serpeverde, aprendo la porta - Potter, nasconditi nelle cucine. Se ti accadesse qualcosa, Hermione non me lo perdonerebbe mai. - aggiunse, con un mezzo sorriso.

                                                                                   ***

- Lei.. non mi odia? Io sono tutto ciò che voi odiate.. - chiese Hermione, mentre lei e Narcissa uscivano dalla stanza della donna.

- No, non ti odio. Anzi, ti sono grata. - replicò la madre di Malfoy, prendendo in contropiede la grifona - Per anni ho temuto che Draco diventasse come suo padre, fissato con la purezza del sangue, la nobiltà della famiglia, e senza un briciolo di rispetto per gli altri.. nemmeno per sua moglie. -

Hermione abbassò lo sguardo, continuando a camminare al fianco della donna.

- Sapevo che Draco odiava sua padre per ciò che faceva a me, e questo mi rendeva più tranquilla sul fatto che mai lui si sarebbe comportato come Lucius si comporta con me. Ma temevo anche che si convincesse di essere come suo padre, nel momento in cui qualcuno si sarebbe avvicinato a lui. Quando mi ha parlato del matrimonio con Daphne, ciò che mi ha colpito è stato il modo in cui me l'ha comunicato: era freddo, formale, vuoto. Il che era strano, considerate le lettere che, non molto tempo prima, mi aveva scritto: quelle sì che erano piene di gioia, di speranza.. d'amore. -

La ragazza guardò Narcissa, arrossendo: - Le.. le ha parlato di me? - le chiese.

La donna sorrise: - Non ha mai fatto il tuo nome, ma sì, mi ha parlato di te. Mi disse che eri la cosa migliore che gli fosse capitata nella vita, che ora sapeva di non essere come suo padre, e che voleva renderti felice. Poi la nostra corrispondenza è improvvisamente cessata.. ora capisco perchè. -

- Daphne. - sibilò Hermione, e Narcissa annuì.

- Ma allora lei.. lei sarebbe.. insomma, sarebbe d'accordo se io e suo figlio.. - balbettò la grifona, e la donna le sorrise dolcemente.

- Io e Lucius siamo entrambi Purosangue, proveniamo da due famiglie nobili e ricche.. eppure non c'è traccia d'amore tra di noi. Questo perchè il nostro è stato un matrimonio combinato, ma anche perchè non si può pretendere di amare qualcuno solo perchè si deve farlo. Credo che tu e Draco sarete molto più fortunati di noi. -

                                                                                   ***

- Ginny?! -

Il Grifondoro si arrestò all'entrata della cucina, spalancando gli occhi: o soffriva di allucinazioni, o quella davanti a lui era davvero Ginny; e non solo lei, oh no. C'erano tutti quanti.

- Che diavolo ci fate qui?? - chiese Harry, incredulo.

- Siamo venuti per il matrimonio. - gli rispose Luna, sorridendo.

- Dove sono Blaise e Draco? - gli chiese Theo.

Harry indicò il giardino con un gesto della mano: - Manca solo lo sposo affinchè la cerimonia abbia inizio. - gli rispose, e il serpeverde si diresse velocemente fuori dalla cucina.

Il ragazzo fissò gli amici uno per uno: - Mi spiegate cosa siete venuti a fare? - chiese loro.

Lavanda alzò le spalle: - Non ce la facevamo più a starcene a Hogwarts ad aspettare, perciò eccoci qui. Pansy è andata da Daphne, Theo è andato da Draco, tu sei qui.. dov'è Hermione? - gli chiese, riepilogando la situazione.

- Con Narcissa Malfoy, spero. -

Luna annuì: - Sono certa che andrà tutto bene. - commentò, avvicinandosi al suo ragazzo per abbracciarlo teneramente.

- E adesso che si fa? - chiese Ron, e Ginny si volse verso di lui.

- Aspettiamo. -

                                                                                   ***

- Non dovrebbe essere la sposa a farsi attendere?! - sibilò Daphne, inviperita.

Eccola lì, di fronte al mago che avrebbe dovuto celebrare il suo matrimonio, incantevole nel suo abito nuziale.. ma senza lo sposo.

Dove diavolo era finito Draco?!

La ragazza scoccò un'occhiata a Pansy, che scosse la testa a segno che nemmeno lei sapeva dove fosse finito il suo amico.

- Se non è qui entro un minuto, qualcuno la pagherà cara. - mormorò Daphne a denti stretti: e Pansy, che l'aveva sentito, pregò con tutte le sue forze che il loro piano, anzi, il piano di Potter, non si rivelasse una carneficina.

                                                                                   ***

- Draco! -

Il serpeverde fissò esterefatto l'amico: - Theo?! Ma.. come.. tu non dovresti.. e Potter.. - balbettò, senza capirci più niente.

Il ragazzo sorrise: - Ho incrociato Potter, sta bene. E' in cucina, con gli altri. Pansy è andata da Daphne, ed Hermione dovrebbe essere con tua madre. -

Draco respirò di sollievo: - Se non altro non ha incrociato quella strega, altrimenti sai cosa sarebbe potuto succ... aspetta. Gli altri?! - sibilò il ragazzo, inorridito.

- Ehm.. sì.. - biascicò Theo - Io, Pansy, i due fratelli Weasley, la Brown e la Lovegood siamo venuti qui per aiutare Harry e Hermione.. - gli spiegò, mentre Blaise, si batteva una mano sulla fronte, e Draco impallidiva.

- Mi stai dicendo.. - disse il ragazzo, lentamente - Mi stai dicendo che sono qui, al Manor?! -

- In cucina. - precisò Theo.

Draco si passò una mano sulla faccia: - Siete tutti impazziti.. ma che vi è saltato in testa?!? -

Il serpeverde si mise sulla difensiva: - Guarda che io non ci volevo nemmeno venire! Ma tu lo sai com'è fatta Pansy, non mi avrebbe parlato per secoli se non fossi andato con lei! -

- Ragazzi. - intervenne Blaise che, se non si fosse trovato in mezzo a quella situazione, l'avrebbe trovata estremamente comica - Daphne sta aspettando che Draco si presenti alla cerimonia, e tutti sappiamo che la pazienza non è una delle sue doti più spiccate.. perciò che ne dite se ci diamo una mossa? -

- Blaise ha ragione. - disse Theo, e Draco annuì.

Hermione e tutta la compagnia dei Grifondoro al Manor.. e meno male che aveva fatto di tutto per assicurarsi di tenerla fuori pericolo! Mai fidarsi di un serpeverde, nemmeno se si tratta di un tuo amico!

                                                                                   ***

- Qui nessuno ti vedrà, non sarebbe saggio piombare nel bel mezzo della cerimonia e.. -

- Harry! -

Hermione corse ad abbracciare il suo migliore amico, staccandosi da lui e sgranando gli occhi quando il suo sguardo incrociò quello dei suoi amici.

- Ginny.. Lavanda.. Ron.. Luna.. ma cosa.. cosa ci fare qui?? - chiese la ragazza, confusa - Pansy e Theo sanno che siete venuti al Manor? -

Lavanda annuì: - Pansy è con Daphne, Theo con Draco. Noi ci siamo nascosti qui, poi è arrivato Harry.. mancavi solo tu. - le riassunse con un sorriso.

La grifona si volse verso Narcissa: - Signora Malfoy, questi sono i miei amici. Credo che lei conosca già Harry Potter.. questi sono Ron e Ginny Weasley, Lavanda Brown e Luna Lovegood. Sono stati fondamentali per permettere a Draco e me di ricordare ciò che era successo dopo l'Oblivion di Daphne, ed è grazie a loro se sono qui adesso. - spiegò la ragazza.

Narcissa sorrise loro: - Vi ringrazio per ciò che avete fatto per mio figlio. E' un serpeverde, e so che tra voi non scorre buon sangue.. ma l'avete aiutato lo stesso, e per questo vi sono debitrice. -

- Oh, noi vogliamo solo il bene di Hermione. - disse Ginny - E Draco è l'unico che possa renderla felice, perciò.. eccoci qua! -

- Bene, ora che siamo tutti qui.. come fermiamo il matrimonio? - chiese Ron, e la madre di Draco sorrise.

- Come ho già detto ad Hermione, io avrei un piano.. ma ci farebbe comodo un pò di aiuto in più. -

Lavanda e Ginny sorrisero diabolicamente: - Siamo tutte orecchie! -

                                                                                   ***

- Eccolo, è arrivato! -

Daphne si volse, sorridendo a Draco che, preceduto da Blaise, faceva il suo ingresso in giardino: era stupendo, semplicemente divino.

Era fatta. Ancora qualche minuto, e sarebbe diventata Lady Malfoy.

- Amore, finalmente. - cinguettò la ragazza, mentre Draco le rivolgeva un sorriso glaciale.

- Bene, possiamo iniziare la cerimonia. - disse il mago - Quest'oggi, due persone sono qui davanti a noi, per celebrare la loro unione. Vedere che l'amore è presente in ragazzi così giovani è simbolo di speranza e gioia per tutti noi. L'unione di due anime, infatti.. -

Draco non riusciva ad ascoltare una parola di ciò che il mago stava dicendo: pensava a lei. A Hermione. Il pensiero di saperla lì, nascosta in cucina, così vicina a lui, lo stava facendo impazzire.

Voleva sposare lei.

Era lei la donna con cui voleva passare il resto della sua vita, non Daphne: come avrebbe fatto a baciare la serpeverde, a vivere per sempre con lei?

- Per questo, se c'è qualcuno che è a conoscenza di un motivo valido perchè questo matrimonio non debba essere celebrato, parli ora o.. -

- Io avrei qualcosa da dire. -

Draco si volse di scatto: sua madre era lì, in piedi, a sfidare tutti gli invitati con lo sguardo.

- Amo mio figlio, voglio solo il meglio, per lui. E Daphne non è il meglio. - asserì, calma - E' questo il mio motivo: Draco non può sposare quella ragazza. -

Daphne assottigliò le labbra, ma la sua espressione furibonda si tramutò in allibita, quando Hermione si fece avanti, accanto a Narcissa.

- Anch'io ho un motivo per impedire il matrimonio: sono innamorata di Draco. E non posso lasciare che quella strega lo sposi. Daphne l'ha ricattato, per costringerlo a sposarla. - disse la ragazza, suscitando un mormorio crescente di commenti scandalizzati.

- Non posso celebrare un matrimonio che è stato organizzato con il ricatto. - disse il mago, in tono solenne - E' contro le leggi magiche. -

La serpeverde incenerì Narcissa e Hermione, poi si volse verso il cerimoniere: - Ma no, ma no.. non c'è nessun ricatto! Vero Draco? Diglielo, amore! - trillò, scoccandogli un'occhiata eloquente.

- Sì, Draco, diglielo. -

Il ragazzo si volse verso Pansy che, allontanatasi da Daphne, si era avvicinata a Hermione; Theo e Blaise, dopo essersi scambiati un'occhiata, fecero la stessa cosa della ragazza, assumendo un'aria protettiva nei confronti della grifona.

- Che.. che significa?! - gridò Daphne, isterica.

- Significa, oca malefica, che se hai intenzione di fare del male a Hermione, dovrai prima vedertela con noi. -

Ginny, Harry, Luna, Ron e Lavanda, che aveva parlato per ultima, si fecero avanti, facendo da scudo all'amica.

- Allora, Daphne. Ti decidi a dire la verità? - chiese Narcissa, incrociando le braccia al petto.

Lucius Malfoy, rosso per la vergogna, si avvicinò alla moglie: - Che stai facendo, stupida donna? Quella è una Mezzosangue, è indegna di un Malfoy. Spostati subito! - sibilò, prendendola per un braccio.

- Toglile le mani di dosso, bastardo. -

Draco teneva la bacchetta puntata contro suo padre, i suoi occhi spruzzavano scintille infuocate.

- Oseresti sfidare tuo padre?! - urlò Lucius, adirato.

Il ragazzo ghignò: - Ci puoi scommettere. -

Quello che successe dopo, fu un pandemonio: Lucius e Draco lanciarono contemporaneamente degli incantesimi, e tutti gli invitati si affrettarono a mettere mano alle bacchette.

I grifoni più Pansy, Theo e Blaise si strinsero attorno a Hermione, mentre Daphne si avvicinava pericolosamente a lei, gli occhi che le brillavano di luce maligna.

- Spostatevi idioti, devo parlare con la Mezzosangue. - sibilò la ragazza, e mentre Ginny stava per risponderle a tono, Hermione la fermò: toccava a lei.

- Parla, Greengrass. -

Daphne strinse i pugni: - Tu.. come hai osato presentarti qui, al mio matrimonio.. Draco è mio! - sibilò, livida di rabbia.

- Draco non è una tua proprietà, mettitelo in testa. E' libero di decidere della sua vita, e lui non vuole te. Lascialo perdere, ti conviene. - replicò Hermione, calma.

- Altrimenti che mi fai, sudicia babbanofila? -

Hermione fece un mezzo sorriso: - Potrei farti dire la verità, tanto per dirne una. -

Con un gesto fulmineo, la grifona le lanciò in faccia uno strano liquido trasparente: piccole gocce le finirono sulle labbra, e finirono nella sua bocca.

- E ora, signorina Greengrass, parliamo un pò: hai ricattato Draco, dicendogli che, se non ti avesse sposata, mi avresti fatto del male? - chiese Hermione, incrociando le braccia al petto.

Daphne ghignò, aprendo con sicurezza le labbra: - Sì. -

La serpeverde sgranò gli occhi, mentre il mago cerimoniere scuoteva la testa: - Non posso celebrare questo matrimonio! - esclamò, e tutti gli invitati si volsero verso di lui, compresi Lucius e Draco.

- La base del matrimonio è l'amore: non posso permettere che il ricatto unisca due persone, non quando l'amore non è presente. Mentirei a me stesso e a voi, che siete qui per vedere due persone unite dall'affetto reciproco. Il matrimonio è annullato. -

Ma Hermione non aveva finito: prese Daphne per un braccio, e la portò davanti ai genitori di Draco: - E' vero, cara la mia Daphne, che hai lanciato un Incantesimo Oblivion su Draco, Blaise e me, per farci perdere la memoria, mentendo sul fatto che avevi una relazione con Draco quando non era vero? -

Daphne strinse le labbra, ma il Veritaserum, il liquido che Hermione le aveva lanciato addosso e che lei aveva involontariamente ingoiato, la costrinse a dire la verità: - Sì. -

Lucius Malfoy guardò la ragazza con disgusto: - Hai fatto un incantesimo a mio figlio?! Hai osato modificare la memoria dell'erede della nobile Casata Malfoy?! Tu, piccola stupida, come ti sei permessa?! - urlò l'uomo, incutendo timore a tutti i presenti.

I genitori di Daphne si fecero avanti, tentando di difendere la figlia nonostante avesse evidentemente torto, e così scoppiò una lite furibonda.

- Andiamocene da qui, tuo padre può tenere testa a tutti quanti da solo. - disse Narcissa, facendo segno al figlio e agli altri di seguirla.

- Arrivo subito, un secondo. - mormorò Hermione all'orecchio di Draco; la grifona si avvicinò alla serpeverde, seria: - Avresti sposato Draco consapevole che lui non ti amava, solo per una questione di orgoglio. Mi fai tanta, tanta pena, Daphne. E mi dispiace per te. - le disse, e nel suo sguardo traspariva assoluta sincerità.

Così dicendo, la grifona fece per andarsene, ma poi sembrò cambiare idea: un ghignl malefico le passò sul volto, e la ragazza, bacchetta alla mano, pronunciò un incantesimo non-verbale.

- Che intenzioni hai? - le chiese Pansy, e la strega le sorrise.

- Ora vedrai. Ah, Daphne? - disse lei, mentre la torta nuziale, un gigantesco dessert a tre piani di panna e cioccolato, che Ron fissò come se fosse un dono del cielo, fluttuava sulla sua testa.

La serpeverde la fissò, stringendo le labbra in una linea sottile.

- Ecco il mio regalo di nozze per te. -

La grifona diede uno strattone deciso alla bacchetta, e la torta che fino a qualche istante prima aleggiava sopra la testa di Daphne, cadde su di lei, coprendola interamente di panna, cioccolato e zucchero.

- Stai decisamente meglio così. - commentò la ragazza, strizzando l'occhio agli amici.

Così, lasciando una Daphne furibonda e sporca, i signori Greengrass e il signor Malfoy intenti in una discussione decisamente accesa, gli invitati più che mai confusi, e un cerimoniere in procinto di andarsene, Hermione raggiunse Draco, e insieme con gli altri e Narcissa uscirono dal Manor.

- Che succederà ora? Non voglio che mio padre se la prenda con te. - disse Draco a sua madre.

Narcissa gli sorrise: - Non accadrà, puoi stare tranquillo. Se ho sopportato le sue angherie per tutti questi anni, è stato solo per difendere te; ma ormai sei cresciuto, non hai più bisogno che io ti protegga. D'ora in poi, tuo padre ci penserà due volte, prima di mettermi le mani addosso. -

Hermione alzò lo sguardo sulla donna: - Mi dispiace per tutto ciò che è successo, io.. -

Lei la interruppe: - Sei riuscita a rendere felice mio figlio, e non potrò mai ringraziarti abbastanza per questo. Senza contare che, grazie a voi due, Grifondoro e Serpeverde non sono più Case così rivali come me le ricordavo io. - aggiunse, sorridendo agli amici di Draco e Hermione - Ora andate, ci penso io qui. -

I ragazzi annuirono, salendo sui Thestral che Luna era andata a recuperare.

- Grazie di tutto.. Narcissa. - mormorò Hermione, sorridendo.

La donna scosse la testa: - No, Hermione. Grazie a te. -

Draco la prese per mano, facendola salire sul cavallo: - Mi è piaciuto quello che hai fatto a Daphne, fa molto Serpeverde. - commentò con un ghigno.

- Ho imparato dal migliore. - replicò lei, e lui le sorrise.

- A Hogwarts! - esclamò deciso, e gli animali si alzarono insieme, scomparendo rapidamente alla vista della signora Malfoy.

- E adesso? - urlò Hermione, all'orecchio di Draco.

Il ragazzo sorrise: - Si torna a casa. -

 

 

Ma che fatica!!! Questo capitolo è lunghissimo, vero? Spero che almeno ne sia valsa la pena! ^^ In effetti non pensavo che sarebbe risultato così lungo, e invece.. beh, spero che apprezzerete comunque! ^^ Siamo giunti così alla fine.. devo dire che scrivere questo penultimo capitolo è stato incredibilmente difficile, soprattutto perchè volevo riuscire a scandire bene ogni momento della storia.. e spero di esserci riuscita!! ^^ Bene, direi che posso passare ai thanks:

Arwen_90: mamma mia, il tuo odio per Daphne ha raggiunto i suoi massimi livelli!! ^^ Luna è a mio parere uno dei personaggi più fantastici che la Rowling sia riuscita a creare, ed è proprio come l'ho descritta che me la immagino, sempre sulle nuvole all'apparenza, ma concreta e saggia in realtà.. e solo chi la conosce veramente, può arrivare a capirla.. gli invitati non si sono strozzati con le tartine, ma spero che il capitolo ti sia piaciuto ugualmente!! Fammi sapere, bacioni!! ^^

 SiLvIaGiNeVrA: che dici, l'abbiamo evitato l'infarto?? Non posso mica perdere una delle mie lettrici così!! ^^ No, scherzi a parte.. spero tanto che il capitolo ti sia piaciuto!! ^^ Fammi sapere, mi raccomando, e tranquillizzami anche sulle tue condizioni di salute!! ^^ Baci!! ^^

Lights: ti ringrazio, e spero che anche quest'ultimo capitolo sia stato all'altezza!! ^^ Scriverlo è stato difficile, non sapevo mai quale idea malsana la mia fantasia avrebbe partorito.. ma spero di aver prodotto ugualmente qualcosa di buono!! Aspetto un tuo commento!! ^^ Bacioni!! ^^

_CoBaIn_: devo ammettere di essermi sentita un pò in colpa, lasciando lo scorso capitolo così in sospeso.. che dici, mi sono rifatta con questo?? ^^ In effetti sì, direi che siamo alla fine.. anche se un pò mi dispiace, scrivere questa storia è stato davvero divertente, e leggere le vostre recensioni lo è stato ancora di più!! ^^ Fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto, baci!! ^^

lucia_hp: direi che la vacca ha ottenuto quello che si merita, tu che ne dici?? Un degno finale per una degna persona! ^^ Fammi sapere che ne pensi, mi raccomando!! Baci!! ^^

madamina: l'importante è che tu legga tutti i capitoli!! ^^ Grazie grazie grazie!! ^//^ A volte mi stupisco di me stessa, non riesco a capire da dove mi vengano fuori certe idee! ^^ Comunque finchè piacciono.. va bene così!! Spero che anche questo capitolo ti piaccia, è risultato più lungo del solito proprio perchè volevo cercare di descrivere al meglio i sentimenti e le sensazioni di tutti.. fammi sapere che ne pensi!! ^^ Baci!! ^^

Hollina: ^//^ ti ringrazio!! Daphne è soggetta ad odio comune, quindi benvenuta nel club! ^^ Sono contenta che la storia ti sia piaciuta, e spero che sia lo stesso per questo capitolo.. fammi sapere!! ^^ Baci!! ^^

mary0094: mamma mia, odio a non finire per la nostra cara Daphne, vero?? ^^ Che ne pensi, ha fatto la fine che speravi?? Devo dire che un pò mi è spiaciuto quando Hermione ha fatto cadere la torta addosso a Daphne.. mi è spiaciuto per il vestito, ovviamente, mica per lei! ^^ Fammi sapere che ne pensi del capitolo, mi raccomando!! ^^ Bacioni! ^^

eddy: tu chiedi, io pubblico!! ^^ Ci ho messo più tempo del previsto, ma spero mi perdonerai, vista la lunghezza del capitolo!! ^^ Spero che ti piaccia, aspetto un tuo commento!! ^^ Baci!! ^^

whateverhappened: ad Azkaban non ce l'ho portata.. ma spero che tu sia soddisfatta lo stesso!! ^^ Anche perchè dai, non poteva esserci una fine diversa.. no? Perchè io adoooro i lieto fine!! ^^ Fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto, mi raccomando!! ^^

Sono immensamente felice, e sapete perchè?? Grazie a voi, la storia ha raggiunto le 200 recensioni, con 166 preferiti e 6265 letture.. il tutto alla mia prima longfiction!! ^^ Grazie, grazie, grazie di cuore a tutti quanti voi!! Direi che ormai siamo alle battute finali di questa longfiction.. ebbene sì, il prossimo sarà l'ultimo capitolo.. ma non disperate! (E chi ci pensava a disperarsi? NdTutti)(... -.-' NdMe) Tornerò presto con nuove storie, e spero mi seguirete anche lì!! ^^

Nel frattempo, vi rimando all'aggiornamento della prossima settimana.. l'ultimo, per questa fiction..

Alla prossima!! ^^

Xevias

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Capitolo 20
*** Epilogo ***


Mio

- E com'è finita? -

Hermione accarezzò la testa bionda della bambina: - E' finita, mio piccolo angelo, che io e tuo padre abbiamo vissuto, e viviamo tutt'ora, felici e contenti. - rispose dolcemente.

- Come nelle fiabe migliori! - esclamò un bambino, dai folti ricci castani.

- No, piccoletto. Meglio delle fiabe. -

I due bambini si volsero verso il padre con un sorriso gioioso, mentre lui baciava la moglie sulla guancia, e si sedeva accanto a lei, sul bracciolo della poltrona, circondandole le spalle con un braccio.

- Papà, papà! Anch'io troverò il mio Principe Azzurro? - chiese la bambina, speranzosa.

Draco ghignò: - Non prima dei 20 anni, Aurora. Questo è sicuro. - commentò lui, mentre la bambina metteva il broncio.

- Mamma! - sbottò Aurora, chiedendo l'intervento di Hermione.

- Tesoro, tuo padre è solo incredibilmente geloso di te.. cerca di capirlo.. - le spiegò pazientemente, mentre suo figlio faceva una smorfia.

- A me le ragazze non piaceranno mai, sono troppo stupide! - proclamò solennemente.

Draco e Hermione risero dell'ingenua convinzione del figlio: non sarebbe dovuto passare molto, prima che il suo parere mutasse completamente!

- Bambini, è ora di andare a dormire adesso: forza, salutate vostra madre. - disse Draco, e i due piccoli, ubbidienti, baciarono la madre sulle guance e corsero ridendo nelle loro stanze, mentre Draco li accompagnava e li sistemava nei loro letti.

Dopo una ventina di minuti, l'uomo fece di ritorno da Hermione.

- Dormono già, dovevano essere esausti. - disse a sua moglie, prendendola tra le braccia.

Hermione si rifugiò in quell'abbraccio caldo, chiudendo gli occhi: erano sposati da diversi anni ormai, avevano due figli.. eppure ogni volta che lui l'abbracciava, lei sentiva il suo cuore battere forte.

- Ti amo, Hermione. Forse non te lo dico tanto spesso quanto dovrei, ma ti amo. - le mormorò all'orecchio, baciandole i capelli.

- Ti amo anch'io, mio Principe Azzurro . - rispose lei, alzando la testa e incontrando le sue labbra.

Quando si furono staccati, per un semplice quanto essenziale bisogno d'ossigeno, Draco le sorrise: - Ho un regalo per te. -

Sotto lo sguardo curioso della moglie, Draco le porse un pacco avvolto da carta rossa: - Dai, aprilo. - la incitò con un sorriso.

Hermione strappò delicatamente la carta che avvolgeva il regalo: un libro, molto antico a giudicare dal suo stato.

- Oh, Draco.. - mormorò lei, sfogliandone le pagine con cura - Grazie.. non dovevi.. -

L'uomo le baciò la tempia: avrebbe tanto voluto che lei fosse riuscita a ricordare.. quello era il libro che Hermione aveva sfogliato per primo, durante il loro primo appuntamento a Hogwarts: Draco ricordava perfettamente tutto ciò che era successo, compreso lo spigolo che si era beccato sulla fronte. Lei, invece, non riusciva a ricordare nulla. A differenza sua e di Blaise, l'Oblivion aveva ancora la meglio sui ricordi della moglie.

Hermione sfogliò il libro da cima a fondo, fermandosi ogni tanto per leggerne qualche riga; dopo essere rimasta qualche istante in silenzio, sospirò, passandosi una mano sulla fronte.

- Tesoro, cos'hai? Ti senti male? - le chiese, preoccupato.

Lei scosse la testa, alzò lo sguardo sul marito, e sorrise: - Quanti galeoni hai dovuto offrire come donazione, questa volta? Dopo l'ultima volta che ci siamo andati, non devono essere stati molto contenti di vederti. -

Draco spalancò gli occhi: - Tu.. tu ri-ricordi ? - balbettò, incredulo.

Lei annuì, mordendosi un labbro: - E' un paio di giorni che ho degli strani flash.. come quelli che avevamo a scuola, ma senza il dolore.. e ora.. grazie a questo regalo, ricordo. Mi ricordo tutto. - disse, guardandolo con amore.

Lui la prese tra le braccia, abbracciandola forte: - Non sai quanto ne sono felice. - sussurrò, cullandola dolcemente.

- A questo proposito.. -  disse Hermione, con un sorrisetto - Abbiamo ancora un conto in sospeso io e te, sai? -

Draco la fissò confuso, e lei lo prese per mano: - Una scommessa, per essere precisi. Una scommessa che ho tutta l'intenzione di vincere. - precisò lei, guidandolo verso la camera da letto.

L'uomo sorrise, realizzando ciò che lei intendeva: - Non ti sarà facile sedurmi, Granger. - disse, sfoderando il solito ghigno alla Malfoy.

Hermione ricambiò la sua occhiata di sfida: - Dimentichi una cosa, caro maritino mio. Non ci sono limiti di tempo. - mormorò, baciandogli il collo.

Draco sospirò e, mentre la porta si chiudeva alle loro spalle, si preparò ad una notte indimenticabile con l'amore della sua vita.

                                                                               ***

- Amore, ma si è poi saputo qualcosa di Daphne? Che fine ha fatto? -

Blaise, alzò gli occhi dal giornale che stava leggendo per posarli sulla moglie: - No tesoro, io non ne so nulla. Dopo la fine della scuola, è sparita dalla circolazione. - rispose, mentre Ginny sbuffava.

Le sarebbe piaciuto sapere cos'era successo a quella strega, era immensamente curiosa.

- Mamma! -

La donna si volse verso il bambino che la fissava spaventato: - Arthur, cosa fai alzato? Tu dovresti essere a letto già da un pezzo, signorino! - esclamò, fingendosi arrabbiata.

- Cos'hai piccolino? - gli chiese, suo padre.

Il labbro del piccolo tremò: - Ho fatto un incubo, papà.. su quella brutta strega di cui mi ha parlato la mamma.. - mormorò, in lacrime.

Blaise si volse verso la moglie, molto lentamente: - Cara.. non gli avrai parlato di chi penso io, vero? - le chiese, con tono troppo calmo.

Ginny arrossì: - Ehm.. forse.. forse mi è scappata qualche parola.. - ammise, con un mezzo sorriso.

- Non voglio dormire! E se poi la strega Daphne viene a rapirmi? - piagnucolò Arthur.

Blaise gli accarezzò la testa, e lo prese in braccio: - Non aver paura ometto, ci penso io. Dai, andiamo a dormire. -

Il bambino si aggrappò a suo padre, mentre lui, passando accanto alla moglie, le sussurrò un: - Io e te facciamo i conti più tardi . -

Ops!

                                                                               ***

- Tesoro, hai già messo a letto Lily? -

Luna annuì, con un sorrisetto: - Sì, anche se prima abbiamo ispezionato tutta la stanza alla ricerca di potenziali Ricciocorni Schiattosi. - gli raccontò, mentre l'uomo scuoteva divertito la testa.

- Ora non riuscirà più ad addormentarsi. - commentò Harry, prendendola tra le braccia.

La donna inspirò l'odore speziato della pelle del marito, e sorrise: - E' già nel mondo dei sogni, puoi stare tranquillo. - lo rassicurò - Speriamo solo che anche l'altro abbia la stessa capacità di addormentarsi in ogni situazione. - aggiunse, accarezzandosi con dolcezza il ventre.

Harry le baciò la testa: - Sono certo che sarà adorabile, come la sorellina.. specialmente se prenderà da te. - disse, guadagnandosi un buffetto sul braccio.

- Tanto lo so che mi prendi in giro, cosa credi? - gli disse, mostrandogli la lingua - Sono sempre Lunatica Lovegood, dopotutto. - aggiunse, alzando il mento con aria di sfida.

Lui annuì: - E' vero, lo sei. E io non potrei esserne più fiero . -

                                                                               ***

- Domani invitiamo Draco e Hermione a pranzo? Ares sarà contento. -

Pansy ghignò: - Sì, soprattutto di vedere Aurora. - commentò, guadagnandosi l'attenzione del marito.

- Che intendi dire? - le chiese infatti Theo, aggrottando la fronte.

La donna alzò le spalle: - Niente, dicevo solo che tuo figlio sembra mostrare una predilezione per la giovane Malfoy, tutto qui. - gli spiegò, con noncuranza.

L'uomo scoppiò a ridere: - Pansy, tu deliri! Hanno solo 7 anni, non penserai che si piacciano già a quell'età! - esclamò, divertito.

Lei incrociò le braccia al petto: - Tu mi sei piaciuto a partire dai 6 anni. - ammise, sotto lo sguardo incredulo e un pò imbarazzato del marito.

- Quindi.. quindi tu pensi che.. -

- Sto solo dicendo che Ares è particolarmente felice nel vedere Aurora, e che parla spesso di lei: non c'è niente di male nel fatto che quei due siano amici, soprattutto nel caso in cui la piccola finisca a Grifondoro. - disse Pansy, chiarendo il suo pensiero.

A quelle parole, Theo ridacchiò: - Te l'immagini la faccia di Draco se sua figlia finisce a Grifondoro? - commentò, facendo sorridere anche la moglie.

- Oh, io non credo che direbbe nulla: dopotutto, lui se l'è sposata, una Grifondoro. -

L'uomo si avvicinò a lei, attirandola a sè: - E ti dispiace? - le chiese, serio.

Pansy lo guardò con dolcezza, e lo baciò sulle labbra: - Non potrei essere più felice per lui, lo sai. E nemmeno io potrei essere più felice di così. Ti amo, mio bel tenebroso serpeverde. -

Theo ricambiò il suo bacio, accarezzandole la guancia: - Ti amo anch'io, piccola. E se Ares dovesse innamorarsi di Aurora, tanto meglio per lui: se la figlia di Draco ha preso solo metà dell'intelligenza della madre, saprà tenere a bada quella peste di nostro figlio. -

Pansy annuì, poi ghignò: - A meno che non sia lui a corrompere lei. - aggiunse, scoppiando a ridere gioiosamente insieme al marito.

                                                                               ***

- Ecco fatto, tesoro. Sei perfetta!-

Lavanda sorrise, guardando la figlia attraverso lo specchio: la bambina, un angelo dai capelli rossi come il tramonto e gli occhi color del cielo, le ricambiò il sorriso: - Vado a farmi vedere da papà! - esclamò, correndo furoi dalla camera.

Ron, impegnato a leggere la Gazzetta del Profeta, alzò lo sguardo sulla figlia che correva verso di lui: - Papà, papà! Ti piaccio? - gli chiese la piccola, girando su se stessa.

Nell'abitino color panna che la bambina sfoggiava con orgoglio, la sua figura era una gioia per gli occhi: - Sei stupenda, piccola mia. Vedrai come saranno contenti di vederti il nonno e la nonna. - le disse, facendole segno di sedersi sulle sue gambe.

- Papà, io e la mamma siamo le donne più belle che tu abbia mai visto, vero? - gli chiese, guardandolo con i suoi grandi occhi blu.

L'uomo sorrise e annuì: - Assolutamente, e io non potrei essere più orgoglioso di essere il vostro uomo. - le rispose con un sorriso.

La bambina sorrise: - Lo sapevo! Ora vado ad aiutare la mamma, ha così tanti vestiti che non sa mai quale mettersi! - esclamò la piccola, saltando giù dalle sue gambe e saltellando via.

- Papà? - disse poi, prima di uscire dalla stanza - Secondo te io diventerò mai bella come la mamma? -

Ron fissò la figlia, immaginandola più grande, più donna, e sorrise: - Tu sei già bella come la mamma, tesoro mio. - le rispose, osservando la figlia che, soddisfatta, correva via ridendo.

                                                                               ***

Di Daphne Greengrass non si è saputo più nulla. Alcuni giurano di averla vista in giro per le strade di Londra, confusa tra i babbani; altri dicono che sia andata via dal paese, per rifugiarsi chissà dove; altri ancora assicurano che non si sia mossa da casa sua, e che viva lì, sola. Quello che tutti sono pronti a scommettere, è che non si sia mai sposata: secondo alcune voci sembra sia stata colpa del suo carattere impossibile, che rifiutava l'amore, secondo altri sembra sia stata rifiutata un'altra volta, anche se innamorata.. ma questa è un'altra storia.

 

E così, siamo giunti alla fine. E' stata un'avventura scrivere questa long: un pò perchè si trattava della mia prima storia a più capitoli, un pò perchè non sapevo mai che reazioni aspettarmi da voi lettori, e un pò perchè la storia l'ho scoperta anch'io capitolo dopo capitolo, come voi. Mi sono affezionata a questi personaggi, e pur sapendo che non sono miei, mi considero un pò gelosa nei loro confronti: forse perchè me li immagino nella loro vita quotidiana, e non riesco a pensare che siano solo frutto della fantasia di un'autrice; fatto sta che, inutile girarci intorno, è così che si conclude la storia. Ho voluto dare a tutti voi uno spaccato della vita di ciascuna coppia, per permettervi d'immaginarveli come faccio io: a voi la libertà di figurarveli con la fantasia in ogni situazione della loro vita, perchè qui il mio compito si conclude. Ci sono tante cose che vorrei dirvi: ringraziarvi, innanzitutto. Avete letto la mia storia, l'avete aggiunta ai preferiti e l'avete recensita, il che significa che, in qualche modo e per qualche ragione, vi ha colpito: questo mi rende orgogliosa, perchè in effetti lo scopo di una storia è proprio quello di colpire. Mi avete fatto ridere con le vostre recensioni, perchè vi siete dimostrati partecipi delle avventure dei personaggi, ed è questo che li ha resi reali. E adesso, congedandomi da voi, mi prende un pò la tristezza. Ma sorrido, perchè so che tornerò presto con una nuova storia, e spero che voi sarete lì, a recensirmi nuovamente, e a emozionarmi come io, mi auguro, ho fatto emozionare voi.

E se sognare non è un crimine, allora io sogno che tutti coloro che hanno aggiunto la storia tra i preferiti mi lascino un'ultima recensione, a testimonianza della loro presenza. Forse è impossibile, forse la mia ingenuità sta prendendo il sopravvento.. ma se posso sognare che, in qualche modo, Draco e Hermione possono stare insieme, se posso sognare che Grifondoro e Serpeverde possono unire le forze per un obiettivo comune, se posso sognare che, anche se non ne abbiamo le prove, la magia esiste veramente, se voi mi permettete di sognare tutto questo.. allora io sogno anche di ricevere una recensione da ciascuno di voi. Ma se ciò non dovesse accadere, tranquilli, non me la prenderò: e il mio grazie sarà altrettanto sincero, perchè avrete dedicato un pò del vostro tempo a leggere questa storia.

Alla prossima, come sempre.

Xevias

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