Love's game: il gioco dell'amore di Xevias (/viewuser.php?uid=40392)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le scommesse sono aperte ***
Capitolo 2: *** Primi tentativi.. ***
Capitolo 3: *** Quando la lezione di Pozioni si trasforma in una gigantesca figura di m***a! ***
Capitolo 4: *** Primo appuntamento perfetto.. o quasi! ***
Capitolo 5: *** Prove di seduzione. ***
Capitolo 6: *** Quando l'amore bussa alla tua porta.. ***
Capitolo 7: *** Scusa ma ti chiamo amore.. ***
Capitolo 8: *** Colpi di scena! ***
Capitolo 9: *** What happened before.. ***
Capitolo 10: *** Quando il gioco si fa duro.. ***
Capitolo 11: *** Grifondoro e Serpeverde a Hogsmeade! ***
Capitolo 12: *** Il piano di Daphne e la vendetta di Blaise. ***
Capitolo 13: *** Oblivion! ***
Capitolo 14: *** Ricordando i ricordi.. ***
Capitolo 15: *** Mi fido di te. ***
Capitolo 16: *** Promesso? .. promesso. ***
Capitolo 17: *** Matrimonio in vista ***
Capitolo 18: *** Makin' the plan.. ***
Capitolo 19: *** Crashin' the wedding ***
Capitolo 20: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** Le scommesse sono aperte ***
Draco Malfoy poteva avere tutte le ragazze che voleva. Tutti lo
sapevano, studenti e professori. La sua arroganza, la sua spavalderia, la sua
strafottenza, tutto contribuiva a renderlo il bello e impossibile, il bastardo
che faceva battere i cuori di ogni ragazza di Hogwarts. A pensarci bene, non era
normale che fosse proprio uno stronzo come lui, a piacere: in teoria, avrebbe
dovuto avere più chance un ragazzo alla mano, che portava rispetto alla
ragazze, invece di trattarle come stracci usa e getta.
Ma si sa, comprendere la mente femminile è spesso molto
difficile, e per questo erano proprio i modi di Draco, oltre alla sua bellezza
divina, a renderlo il ragazzo più sexy e popolare della scuola. Tutte le ragazze
lo pensavano. Tutte, tranne una.
Lei.
Hermione Granger, Caposcuola di Grifondoro, Mezzosangue: ma
c'era molto più di questo. Hermione era l'unica ragazza che non aveva mai ceduto
al fascino del freddo Principe delle Serpi. E non perchè non lo considerasse
carino: sapeva perfettamente quanto il ragazzo l'attraesse, ed era semplicemente
impensabile tentare di negarlo a se stessa. No, il motivo per cui la ragazza non
era mai caduta tra le sue braccia era un altro: era una questione di coerenza.
Draco era sempre apparso, fin dal primo anno, come un purosangue per eccellenza:
nei modi, negli atteggiamenti, negli ideali. Hermione non sapeva se il giovane
Malfoy avesse mai pensato alla possibilità di portarsela a letto, ma era certa
che per quanto lui fosse bello, lei non sarebbe mai riuscita a concedersi a lui,
sapendo quali fossero le sue idee su di lei e su tutti i mezzosangue o babbani.
Hermione aveva tanti pregi e tanti difetti, ma soprattutto era fiera: fiera di
essere una Grifondoro, fiera di essere la migliore amica di Harry Potter e Ron
Weasley.. ed era fiera di essere una Mezzosangue, figlia di genitori babbani che
sì, non sapevano nulla di magia, ma le avevano sempre dato affetto, calore, e
l'avevano educata con valori e principi sani.
Per questo la ragazza fissava l'amica Ginny Weasley come se
fosse totalmente impazzita.
- Hermione, ma perchè no? Non è mica la fine del mondo! E poi
non sei certo più vergine, grazie a mio fratello.. -
Le due si trovavano in camera della Caposcuola, su insistenza di
Ginny che aveva detto di volerle parlare urgentemente; Hermione roteò gli occhi,
passandosi le mani tra i capelli: - Ginny, non mi sembra il caso di parlare del
mio rapporto con Ron, ormai è storia passata - disse la ragazza, lanciandole
un'occhiata eloquente - E non è certo quello il problema. -
- E allora quale sarebbe il problema? - insistè Ginny
stuzzicandola.
- Il problema.. il problema è che non vedo motivi per fare una
cosa del genere! - ribattè Hermione.
- Divertimento? Soddisfazione personale? Ripicca? Vendetta? Ti
bastano o ne vuoi altri di motivi? - le chiese la ragazza con un sorriso
soddisfatto.
Hermione sospirò: d'accordo, Ginny ne aveva trovati parecchi di
motivi, e d'accordo, l'idea che la ragazza le aveva messo in testa la
stuzzicava.. no, assolutamente no!!
- Ginny, non lo farò e basta. Questione chiusa. - affermò lei
annuendo vigorosamente.
***
- Blaise, mi spieghi che cavolo di idea sarebbe? -
- Un'idea diabolica, caro mio. -
Draco alzò un sopracciglio in direzione dell'amico Blaise
Zabini, che lo fissava con un'espressione complice: il ragazzo, serpeverde un pò
fuori dai canoni per la gentilezza e i modi pacati che lo contraddistinguevano
dai suoi compagni di casa, aveva appena esposto all'amico la sua idea,
facendogli chiaramente intendere che quella, dal suo punto di vista, era una
sfida adatta al Principe delle Serpi. E, Blaise lo sapeva bene, Draco non si
tirava mai indietro di fronte ad una sfida.
- E' un'idea idiota, per come la vedo io. - commentò il ragazzo,
allungandosi un pò sulla poltrona della sala comune.
- Draco, riflettici! Hai avuto l'intera popolazione
femminile o quasi nel tuo letto, giusto? E la Granger è l'unica che sai
perfettamente di non poter avere se ti comporti come tuo solito, quindi ecco
l'idea: la corteggi, la fai innamorare, la seduci e la butti via, spezzandole il
cuore. Certo, se credi di non potercela fare.. -
Draco lo fermò con un gesto deciso della mano: - Io posso fare
qualunque cosa. -
Blaise lo fissò sorridente: - Dimostralo. -
***
- Dammi un solo, valido motivo per farlo. - disse Hermione,
incrociando le braccia.
Ginny, con lo sguardo di chi sa di avere la vittoria in pugno,
le sorrise calorosamente: - Perchè, amica mia, sarebbe la prova schiacciante che
tu sei migliore di lui. Siete entrambi belli, intelligenti e popolari, e tutti
sanno che sei la migliore a scuola.. ma quello che non sanno, è che saresti in
grado di sedurre Malfoy, persino di farlo innamorare, senza che la cosa ti
sfiori minimamente. Pensaci Hermione: umiliazione pubblica per Malfoy, il
ragazzo che ti prende in giro dal primo anno, e tu ne saresti l'artefice.
-
La ragazza si morse il labbro, consapevole della vittoria di
Ginny. L'aveva convinta.
***
- Hai vinto Blaise: ti dimostrerò che anche la Granger può
cadere ai miei piedi. Non per niente, sono un Malfoy. -
Eccomi con la
mia prima longfiction, che emozione!! ^^ Avviso subito che posterò un capitolo
ogni settimana, università permettendo visto che da lunedì ricominciano i
corsi.. sigh sob.. :-( In ogni caso, non escludo la possibilità di pubblicare
altre one-shot, nel frattempo.. siete avvisati!! ^^ Spero tanto che il primo
capitolo vi piaccia, anche se ovviamente di azione ce n'è ben poca.. ma
d'altronde mi era indispensabile per poter iniziare la vera storia dei
nostri protagonisti!
Sperando di
ricevere tanti commenti (mi rimetto alla vostra gentilezza! ^^) , vi
saluto!!
Al prossimo
capitolo!!!
Xevias
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Capitolo 2 *** Primi tentativi.. ***
Hermione sapeva di essersi messa in un
gran casino, e l'aveva fatto consapevolmente e coscientemente. Sì, perchè quando
Ginny Weasley ti lanciava una sfida e tu la raccoglievi, non c'era
verso di uscirne vivi.
Ed ora lei si ritrovava a fare l'ultima cosa che avrebbe mai
voluto: sedurre Draco Malfoy.
No dico, ho reso l'idea? Voi avete ben presente che cosa vuol
dire tentare di irretire il sexy boy per eccellenza? Appunto.
- Hermione, dobbiamo scendere in Sala Grande! Sbrigati! -
La ragazza sbuffò, mentre l'amica sbatteva insistentemente le
nocche contro la porta, quasi a volerla buttare giù: Hermione fissava
il suo armadio, con le ante spalancate, in un'espressione di muta supplica. Come
ci si vestiva per sedurre qualcuno? Doveva anche tener conto che non poteva
indossare una mise troppo provocante, dopotutto lei era il Caposcuola e doveva
dare il buon esempio.. ve la immaginate Hermione in minigonna in giro per la
scuola? Era più probabile che Piton avesse i capelli puliti.
Alla fine la giovane decise di optare per la solita
divisa scolastica, con qualche tocco di sensualità: capelli sciolti sulle
spalle, arricciati in morbidi boccoli profumati, un filo di matita per far
risaltare gli occhi e un tocco di lucidalabbra; per finire, aveva slacciato i
primi tre bottoni della camicetta, lasciando intravedere appena il reggiseno di
pizzo bianco.
- Sei pronta per la caccia all'uomo? - le chiese Ginny in un
gran sorriso, quando Hermione uscì finalmente dalla sua camera.
Lei le lanciò uno sguardo omicida, e Ginny scoppiò a ridere:
sapeva che l'amica si era già pentita di aver accettato la scommessa, ma che
ormai non poteva più tirarsi indietro.
Le due si avviarono insieme verso la Sala Grande per fare
colazione, dove Malfoy e il suo inseparabile amico erano già seduti al loro
tavolo, intenti a mangiare ed immersi in una fitta conversazione.
- Draco, è arrivata! - esclamò piano Blaise, indicando Hermione
con un cenno della testa; il Principe delle Serpi seguì la ragazza con lo
sguardo, dandole mentalmente un voto. Decisamente, in quanto a bellezza la
Granger era messa davvero bene.. un 8 c'era tutto.
- Allora, qual'è il tuo piano? - gli chiese poi
l'amico.
Draco alzò le spalle: - Un Malfoy non prepara mai piani,
Blaise. Un Malfoy improvvisa. -
Blaise sogghignò: - Pardon.. come pensi di
improvvisare? - gli chiese ancora.
Questa volta fu Malfoy a ghignare:
- Lo vedrai. - rispose enigmaticamente.
***
- Malfoy ti sta puntando. -
- Malfoy cosa? - chiese Hermione, dopo
aver masticato rumorosamente un biscotto.
Ginny alzò gli occhi al cielo: - Puntando
Hermione, Malfoy ti sta puntando . -
Hermione corrugò la fronte: - Ha
intenzione di spararmi? - chiese perplessa.
Ginny si battè una mano sulla fronte,
esasperata: - Sarai anche un genio con i libri e il resto.. ma senza offesa
Hermione, in campo di seduzione sei un'autentica frana. -
Hermione sbuffò, lanciando una rapida
occhiata al tavolo Serpeverde dove, in effetti, Malfoy la stava fissando.
- E perchè mi sta puntando? - chiese la ragazza all'amica.
Ginny scrollò le spalle: - Probabilmente
ti trova carina.. il che è un vantaggio per te, ti sarà più facile avvicinarti a
lui e sedurlo! - disse con un sorriso malizioso, al quale Hermione arrossì.
- Ginny.. mi sono dimenticata di prendere
una cosa.. ci metto poco, okay? - disse la ragazza alla giovane Weasley, la
quale annuì fissando poi Hermione allontanarsi.
Anche Draco seguì la ragazza con lo
sguardo, poi, lentamente, si alzò dal suo tavolo sotto lo sguardo
divertito di Blaise e le andò dietro.
***
Hermione si appoggiò al muro,
sospirando: era uscita dalla Sala Grande, e si era diretta verso un corridoio a
caso, alla disperata ricerca di un attimo di.. di cosa? Pace? Tranquillità? Se
iniziava così, tanto valeva darsi per vinta! La verità era che sì, Hermione non
era una santa.. ma per Merlino, nemmeno tutta questa "donna di mondo"! Era stata
con un ragazzo solo, Ron, e a dirla tutta l'esperienza non era stata delle più
entusiasmanti: si sentiva insicura, tremendamente insicura, ed era fermamente
convinta che sedurre Malfoy fosse un'impresa impossibile. Ma
allora, perchè aveva raccolto la provocazione dell'amica? Non sapeva spiegarselo.
- Granger. -
Il suo cognome, soffiato con sensualità,
la fece sobbalzare: Draco Malfoy la osservava a pochi centimetri di distanza.
- Ma.. Malfoy? Che ci fai qui? - gli
chiese lei, rendendosi subito conto che quello non era certo un comportamento da
tenere quando si voleva sedurre qualcuno.
Cosa le aveva detto Ginny a
proposito? Ah, sì! Sii sicura di te stessa, e bisbiglia: otterrai un perfetto
effetto da gatta morta!
- Mi hai seguita? - bisbigliò la ragazza,
cercando di adottare un tono sensuale.
Draco alzò un sopracciglio: - Perchè
bisbligli? Ti è scesa la voce per caso? -
Hermione roteò gli occhi, rassegnata:
- No niente, lascia stare. - gli disse, questa volta a volume normale.
- Come mai non sei in Sala Grande? -
le chiese ancora il ragazzo, mentre Hermione faceva di tutto per non guardarlo in faccia.
- Così.. - commentò lei, alzando le spalle
- Volevo stare da sola. -
Draco decise di arrivare subito al
sodo: - Granger, vuoi uscire con me? -
- Cosa?!? -
Avrebbe dovuto pulirsi le orecchie più a
fondo: con tutta probabilità, aveva del cerume che le impediva di sentire correttamente.
- Ti ho chiesto - ripetè il ragazzo con un
ghigno - Se ti va di uscire con me. -
Okay, forse il cerume non c'entrava.
- Tu vuoi.. tu vuoi uscire.. con.. me? -
chiese ancora la ragazza, per essere sicura di aver afferrato per bene il
concetto, e Malfoy annuì.
Malfoy le aveva chiesto di uscire. Malfoy.
Le. Aveva. Chiesto. Di. Uscire. Malfoy le aveva chiesto di uscire!!!!
In qualunque modo Hermione se lo ripetesse nella mente, il risultato era sempre
lo stesso: sbigottimento. Incredulità. Scetticismo. Panico. Panico totale. Oh porca..
- Io.. ehm.. non saprei.. - disse la
ragazza cercando di guadagnare tempo: che doveva fare in quei
casi? Accettare subito? Se l'avesse fatto, lui avrebbe potuto pensare
di averla già in pugno.. allora doveva rifiutare? Ma se l'avesse
fatto, magari Malfoy ne avrebbe dedotto che lui non le interessava, cosa
del tutto sbagliata visto che il suo obiettivo era quello di sedurlo!
- Granger.. ti è così difficile scegliere?
- le chiese Draco con un sorriso che avrebbe fatto piegare le ginocchia a
qualunque femmina, McGranitt compresa.
- Io.. io.. -
Su Hermione, il soggetto ce l'hai.. che
dici, ci mettiamo pure un verbo?
- Io.. non posso. Sono impegnata. -
Malfoy alzò un sopracciglio: - Ma se
non ti ho nemmeno detto quando volevo uscire con te. -
Okay, frase decisamente sbagliata. Ora doveva rimediare!
- Sì, ma.. vedi.. non puoi semplicemente
chiedermi di uscire.. non sono mica come le altre, che scattano allo schiocco
delle tue dita.. - provò Hermione.
- Quindi dovrei.. meritarmi di
uscire con te? - le chiese Malfoy con una smorfia.
- Esatto! - esclamò la
ragazza, emettendo un impercettibile sospiro di sollievo: si era salvata per un pelo!
La smorfia sul bel volto di Draco si
accentuò: da quando la Granger faceva la difficile? La situazione rischiava di
diventare più complicata del previsto. Tuttavia, per il momento non
poteva far altro che annuire, e studiare un piano per convincere la
Mezzosangue ad uscire con lui: sì, perchè l'improvvisazione andava bene per
le prede facili, come in teoria avrebbe dovuto essere anche la Granger.. ma
quando le ragazze si mettevano a fare le preziose.. bisognava darsi da fare.
- D'accordo Granger, come vuoi. - disse
Draco, lanciandole uno sguardo penetrante ed allontanadosi da lei.
Il ragazzo si diresse nuovamente verso la
Sala Grande, dove Blaise lo aspettava appena fuori dalla porta, appoggiato al
muro e con le braccia incrociate al petto.
- Allora, com'è andata? - gli chiese curioso.
- Uno schifo. - fu la secca risposta
del ragazzo, che si diresse verso l'aula di Pozioni per i
sotterranei, seguito dall'amico.
Anche Hermione, qualche minuto dopo, tornò
in Sala Grande, e quando vi entrò Ginny le andò incontro: - Tutto a
posto? - le chiese, scrutandola attentamente.
La ragazza sospirò: inutile tentare di
nascondere le cose a Ginny, tanto prima o poi le avrebbe scoperte comunque,
anche a costo di imbottirti di Veritaserum nel sonno; la prese per un braccio e
la trascinò fuori dalla Sala, fino nella sala comune di Grifondoro, dove le raccontò tutto.
- Malfoy ti ha chiesto di uscire?! -
esclamò Ginny sbigottita.
Hermione annuì.
- E tu hai rifiutato?!? - le chiese ancora.
La ragazza fissò l'amica perplessa: - Ma
mi hai ascoltato, o ho parlato per il muro? -
- Hermione sei un genio! - urlò Ginny euforica.
- Ehm.. grazie.. perchè? - le chiese lei sempre più confusa.
- Lo fai stare sulle spine!! Ora lui si
dovrà impegnare per convincerti ad uscire, il che ti mette in posizione di netto
vantaggio!! - le spiegò la ragazza, saltellando sul posto.
Hermione annuì, inorridita al pensiero che
quella situazione stava diventando sempre più complicata ogni minuto che passava.
- Ginny.. meglio che vada.. ho Pozioni.. -
- Con i Serpeverde? - le chiese l'amica.
- Sì, come sempre del resto. -
Ginny battè le mani per la contentezza: -
Perfetto! Mi raccomando, sii distaccata ma non troppo, sensuale ma non troppo, disponibile.. -
- Ma non troppo? - concluse Hermione con una punta di sarcasmo.
- Esatto!! Vedi che hai capito? Vai ora, e
conquista!! Viva il girl power! -
Hermione sorrise appena, uscendo dalla
sala comune e dirigendosi verso i sotterranei, pensando che Ginny aveva
urgentemente bisogno di una visita dallo psicologo.
Ecco il
secondo chappy! Aggiorno stasera perchè domani non ho tempo, causa università..
come avete visto Draco ha fatto la prima mossa (Hermione c'ha provato.. ma
poveraccia, non è ferrata in materia! ^^), ma ha fatto solo un buco nell'acqua..
ma la sfida è solo all'inizio.. che s'inventerà il giovane Malfoy per meritarsi
di uscire con Hermione? E la ragazza riuscirà ad essere abbastanza sensuale
da sedurlo?? .. lo scoprirete nella prossima
puntata!!
Alla
prossima settimana!!!
Xevias
P.S.
(Un ringraziamento particolare alle 10 persone che hanno recensito: giolabella
(ci proverò!!), falalula, gemellina (visto che non l'ho saltato? ^^), Colleghe
for life (grazie per il vostro supporto sia nelle one-shot, sia in questa
longfiction.. questa storia è per voi!! ^^), aqa, MiSs_BlAcK, kucciolaflea,
SilVerphoenix (eh sì, l'università a volte è una gran seccatura! ^^), piperina
(ti ringrazio tanto, spero di non deluderti!! ^^), e alle 16 persone che hanno
messo la storia tra i preferiti. Vi invito a commentare, cosicchè io possa
migliorarmi e capire che indice di gradimento ha la storia. Un altro
ringraziamento doveroso va a tutti coloro che stanno continuando a recensire le
mie one-shot, grazie!! Baci!!!)
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Capitolo 3 *** Quando la lezione di Pozioni si trasforma in una gigantesca figura di m***a! ***
Hermione Granger
era agitata: il suo primo tentativo di approccio sensuale a Draco Malfoy
era fallito miseramente, e lei aveva fatto una pessima figura. E ora, come se
non bastasse, avrebbe dovuto sopportare ben due ore di Pozioni, ovviamente
con i Serpeverde: direi che l'ansia della ragazza è decisamente
giustificabile, non trovate?
In più Ginny, la sua cara, dolce, prossimamente
defunta, se avesse continuato ad esasperarla, amica Ginny, le aveva messo
una tale confusione in testa con i suoi consigli.. ma d'altronde, Hermione non
sapeva nulla dell'argomento, e non poteva fare altro se non affidarsi
ai suggerimenti della ragazza.
Hermione si trascinò di malavoglia nell'aula di
Pozioni, dove Malfoy e la sua banda avevano già preso posto: la
ragazza si sedette di fronte ad un calderone vuoto, ed avvertì lo sguardo del
serpeverde su di sè; tuttavia, non si volse a controllare se effettivamente lui
la stesse o meno guardando, in fondo Ginny le aveva detto di essere
distaccata, no?
Poco dopo arrivarono anche Harry e Ron, che
presero posto accanto all'amica.
- Io odio Pozioni. - esordì Ron, fissando il
calderone con sguardo sconsolato.
- Io invece odio Piton. - affermò Harry, dando
all'amico una pacca sulla spalla.
Hermione voleva aggiungere che lei, oltre a Pozioni e
a Piton, in quel momento odiava pure Ginny per averla trascinata in quella
assurda scommessa, ma sì guardò bene dal dirlo.
Qualche minuto dopo, la porta dei sotterranei si aprì
e il professor Piton fece il suo ingresso nell'aula.
Dopo aver tolto 5 punti a Seamus per l'abbigliamento
trasandato e 5 punti a Neville per l'ingiustificato tremolio delle sue mani,
l'uomo agitò la bacchetta, facendo comparire sulla lavagna una serie
d'ingredienti.
- Quello che voglio da voi - disse il professore,
indugiando con lo sguardo su Malfoy, il suo alunno migliore - E' che mi
prepariate una Pozione soporifera. Ovviamente solo chi si applica e possiede un
cervello può sperare
in un buon risultato - aggiunse l'insegnante in tono derisorio - Ma mi aspetto dei risultati
entro le due ore. Cominciate. -
Tutti si affrettarono ad accatastare gli ingredienti necessari sul
tavolo, mentre Hermione, presa dalla curiosità, decise di girarsi e dare
una sbirciatina a Malfoy.
Si volse lentamente, con noncuranza: è vero, la stava guardando; e
inoltre, i suoi occhi brillavano maliziosi, come se già sapesse di averla in
pugno. Oh per Merlino!
La
ragazza si volse di scatto, urtando Neville che reggeva tra le mani una decina
di boccette: una di esse cadde a terra, rovesciando il suo contenuto marrone
scuro per terra.
- Che
schifo! Ma che roba è? - chiese Ron, arricciando il naso
disgustato.
Piton
alzò gli occhi dalla cattedra, fulminando Ron e Neville.
-
Signor Weasley, 5 punti in meno a Grifondoro per la sua ignoranza: quelli sono
escrementi di drago, utili nella preparazione di veleni. - disse l'uomo con un
sorrisetto di sufficienza.
- E ci
credo, con la puzza che emettono.. - mormorò Harry.
- A
lei, signor Paciock, 5 punti in meno per la su sbadataggine, e altri 10
punti in meno per la sua incapacità di leggere, considerato che gli
escrementi di drago non sono tra gli ingredienti richiesti per la
pozione. Pulirà a lezione finita, ora torni a sedersi. - aggiunse
l'insegnante con un ghigno.
Hermione fece per parlare e ammettere che era stata colpa
sua se la boccetta era caduta, ma Neville scosse la testa, invitandola a tacere:
non c'era bisogno di fornire a Piton altri spunti per togliere altri punti alla
loro Casa.
I
ragazzi ripresero a preparare le loro pozioni, cercando di non far caso
all'odore che proveniva dal pavimento.
La
giovane grifona maledisse mentalmente Malfoy: se lui non si fosse messo a
fissarla, lei non si sarebbe voltata, e tutto quel casino sarebbe stato
evitato!
-
Hermione.. devi tagliare le radici di papavero, non tritarle.. - le disse
Harry in un orecchio, fissadola leggermente preoccupato.
Lei
abbassò lo sguardo sul tavolo, dove in effetti le radici, più che essere
tagliate, sembravano essere state tritate con un frullatore.
- Scusa
Harry.. sono un disastro. Ne prendo altre. - disse lei,
sorridendogli.
Lui la
guardò un pò imbarazzato: - Ehm.. non so se è il caso Hermione..
le uniche radice rimaste.. sono al tavolo di Malfoy.. - affermò
lui incerto.
Hermione
gettò uno sguardo sul tavolo di Malfoy, sospirando impercettibilmente; poi, come
essendosi accorta di qualcosa d'importante, si volse verso Harry con la fronte
corrugata.
- Perchè
pensi non sia il caso che io vada al tavolo di Malfoy? - chiese all'amico
con tono indagatore.
Hary si
morse il labbro, poi sospirò: - Ginny mi ha detto della vostra scommessa. -
confessò, sotto lo sguardo incredulo di Hermione.
- E
lascia che ti dica che non sono per nulla favorevole! Stiamo
parlando di Malfoy, Hermione! Quello è la serpe per eccellenza.. è
meglio se gli stai lontano. - aggiunse con fervore.
Hermione
alzò gli occhi al cielo: - Sapevo che Ginny non avrebbe tenuto la bocca
chiusa.. - commentò con uno sbuffo - Harry.. ho tutto sotto controllo. E'
solo una stupida scommessa, nulla di cui preoccuparsi. Ti fidi di me?
-
Lui le
sorrise: - Non è che non mi fido di te Hermione.. è che non mi fido di lui. - le
spiegò a bassa voce.
Lei
ricambiò il sorriso: - Lo so.. ma stai tranquillo, okay? Me lo prometti? - gli
chiese dolcemente.
Il
ragazzo annuì lentamente, e lei gli diede un buffetto sulla guancia; poi guardò
verso il tavolo dei serpeverde.
- Meglio
che prenda quelle radici, altrimenti la pozione non sarà mai pronta. - disse a
Harry, prima di avanzare verso il tavolo di Draco.
Il
ragazzo, vedendola arrivare, alzò la testa. Hermione respirò a fondo, prima di
rivolgersi a Malfoy.
- Mi
presteresti le radici che ti avanzano, per favore? - gli chiese gentilmente: era
convinta, infatti, che con le buone maniere si ottenesse tutto.
Lui la fissò serio, poi
ghignò: - Certo Granger. Devi solo accettare di uscire con me.
-
Okay,
forse anche con i ricatti si può ottenere tutto.
-
Scherzi Malfoy? - gli chiese lei.
Lui
scosse la testa: - Mai stato più serio in vita mia. -
La
ragazza si morse un labbro: era uno sporco ricatto, ma d'altronde le radici
le servivano davvero.. e in ogni caso, da qualche parte doveva pur iniziare se
voleva realmente sedurlo.
-
D'accordo Malfoy. - disse lei - Uscirò con te. Ma non ti aspettare che mi
diverta. - aggiunse con un'occhiata che doveva essere, o almeno ci provava,
seducente.
Draco sorrise divertito
mentre Hermione, prese le radici, fece ritorno al suo tavolo.
- Tutto a posto? - le chiese Harry, e la ragazza annuì
compiaciuta: aveva finalmente tenuto testa al ragazzo! Certo, il ragazzo non si
era meritato di uscire con lei e le aveva strappato un "sì" col ricatto.. ma se non
altro lei gli aveva risposto a tono.
Anche Draco era
soddisfatto: l'aveva convinta ad uscire con lui senza nemmeno sforzarsi troppo, tanto
l'arma del ricatto funzionava sempre, e finalmente il suo piano poteva iniziare; in più,
qualcosa gli diceva che uscire con la Granger non sarebbe stato così
orribile.
Hermione si volse nuovamente a guardare
Malfoy, che ricambiò la sua occhiata con un sorriso malizioso; nel
voltarsi, però, la ragazza fece cadere le radici appena raccolte, così si
abbassò per raccoglierle.
La voce di Ginny le rimbombò nelle
orecchie, come se la ragazza fosse stata accanto a lei: - Hermione, mi
raccomando, mantieni sempre il contatto visivo con Malfoy! Così lui
rimarrà incatenato dal tuo sguardo e tu avrai fatto un passo in avanti verso il
tuo obiettivo! -
La ragazza si morse il labbro: va bene
mantenere il contatto visivo, ma doveva raccogliere le radici, visto che
sia Harry che Ron erano impegnati; decise così di abbassarsi senza staccare gli
occhi da quelli di Malfoy. Incredibilmente scomodo, certo, ma almeno avrebbe
fatto entrambe le cose.
Si abbassò così rimanendo con la schiena
ben dritta e lo sguardo puntanto su quello di Malfoy, cercando le radici a
tentoni, con la mano.
Ad un certo punto, le dita della ragazza
incontrarono qualcosa.
- Ci siamo, trovate! - pensò
Hermione.
Però.. c'era qualcosa di
strano..
- Signorina Granger, ha intenzione di
ripulire il pavimento con la mano? -
La voce melliflua e divertita di Piton la
costrinse ad abbassare lo sguardo sulla sua mano: accadde tutto come al
rallentatore. Hermione fisso la sua mano ad occhi spalancati, ed inorridì quando
vide le dita impregnate di una sostanza marrone scuro e
appiccicosa.
Escrementi di drago.
La sua mano era sporca, completamente
ricoperta di escrementi di drago.
Ma che schifo!!!
I Serpeverde
scoppiarono a ridere, mentre i Grifondoro guardavano la ragazza con un misto di
pietà e compassione e Harry scuoteva la testa di fronte ad una Hermione viola
per la vergogna.
- Direi che è meglio che vada a lavarsi le
mani, signorina Granger. E, ovviamente, 10 punti in meno a Grifondoro. - le
disse Piton con un sorriso compiaciuto.
La ragazza imprecò sottovoce, uscendo
velocemente dall'aula; quando vi tornò, una ventina di minuti dopo passati a
lanciare maledizioni ai draghi e ai loro escrementi, Piton stava raccogliendo le
pozioni.
- Com'è andata? - chiese lei avvicinandosi
ai due amici.
- Come sempre.. - disse Harry.
- Cioè uno schifo. - precisò Ron
rassegnato.
Malfoy e il suo gruppo, che additava
Hermione con smorfie di scherno, passò accanto ai tre; stranamente però, il ragazzo non la prese in giro, pur concedendosi una
lunga occhiata divertita verso la ragazza.
- Perfetto! Adesso penserà che sono una
perfetta idiota! - pensò Hermione con rabbia.
Uscì dalla classe, dirigendosi velocemente
verso la sala comune, dove Ginny l'attendeva impaziente.
- Allora?? - chiese la giovane Weasley
all'amica - Com'è andata? -
Hermione la fissò per qualche secondo,
prima di pestare i piedi a terra.
- Tu e il tuo maledetto contatto visivo! -
inveì contro la ragazza, prima di raggiungere la sua stanza e chiudersi
sonoramente la porta alle spalle.
Fine capitolo
tre!! Aluura, che ne pensate??? Fatemi sapere mi raccomando!! ^^ Sapete che
attendo le vostre recensioni!! ^^ Innanzitutto vorrei ringraziare le 8
persone che hanno recensito lo scorso chappy: kucciolaflea (come vedi
Hermione continua a non saperci fare.. e Draco ha trovato il modo di convincerla
ad uscire con lui! ^^), Colleghe for life (felicissima che la shot dedicata a
MaRs sia piaciuta ad entrambe!! Che bella figura la nostra Hermione, eh? ^^),
Francesca_Malfoy (ciao! Mi fa piacere che i capitoli ti siano piaciuti!! ^^ Di
questo che ne pensi?), piperina (sono molto contenta che finora la storia
ti sia piaciuta, anche se ovviamente siamo solo all'inizio.. spero di essere il
più originale possibile, in ogni caso i consigli sono sempre ben accetti!! ^^
Grazie per il tifo!! ^^), falalula (sono d'accordo con te, viva Draco! Ho
cercato di rimanere fedele ai caratteri dei personaggi della Rowling, anche se
credo che col passare della fiction smorzerò un pò le caratteristiche più
"estreme".. felice che ti piaccia questa Hermione, io l'adoro!! ^^), gemellina
(visto che un'altra settimana è già passata?? Mi sembra ieri che avevo
pubblicato il secondo capitolo, ed ecco già qui il terzo! ^^ Visto che Malfoy,
comportandosi da Principe delle Serpi qual'è, ha scelto la via più comoda per
convincere Hermione ad uscire con lui? Furbo il ragazzo! ^^ Come vedi Hermione è
proprio negata.. penso che comunque continuerà a seguire i suggerimenti di
Ginny, così sai che risate!! ^^), baby93 (ciao! Sono contenta che la storia ti
piaccia! E Ginny la vedevo troppo bene nei panni di "guida alla seduzione" per
Hermione.. anche se i suoi consigli portano sempre a figuracce colossali!! ^^),
*AqUa PrInCeSs* (sono d'accordo con te, anch'io avrei accettato subito l'invito
di Draco!! Sono felice che la storia ti piaccia!!
^^)
Ringrazio
tutti coloro che leggono, recensiscono e aggiungono la storia tra i preferiti, e
volevo anche ringraziare tutte le persone che stanno leggendo e recensendo le
mie one-shots e drabbles varie: grazie di cuore!!!
^^
Così dicendo,
vi rimando all'aggiornamento della prossima settimana, dove vedremo un Draco in
progettazione dell"appuntamento perfetto", e una Hermione che come al solito,
grazie ai suggerimenti di Ginny.. combina solo guai!!
^^
Xevias
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Capitolo 4 *** Primo appuntamento perfetto.. o quasi! ***
- Hermione! Hermione dai!! Aprimi, per favore! -
Ginny bussava freneticamente alla porta della stanza dell'amica,
che però sembrava decisa a non aprire. La ragazza in questione era sdraiata sul
letto, pericolosamente vicina alla depressione: il suo piano, anzi, il piano di
Ginny, si stava rivelando un disastro totale; e, Hermione lo sospettava, questo
fiasco colossale poteva dipendere dal fatto che lei era irrimediabilmente negata
per la seduzione.
Non c'era niente da fare, non le riusciva proprio. Ginny avrebbe
potuto darle tutti i consigli che voleva, persino Lavanda avrebbe potuto darle
ripetizioni: negata era, e negata sarebbe rimasta.
- Hermione ti prego.. dai, voglio solo parlare con te!!
-
La ragazza si alzò con uno sbuffo, e aprì la porta.
- Finalmente! - esclamò Ginny entrando nella sua
camera.
- Mi spieghi cos'è successo? -
Hermione si ributtò sul letto: - Ginny, lasciamo perdere tutto.
E' chiaro che non sono in grado di sedurre Malfoy, a questo punto penso che non
sarei in grado di sedurre nemmeno un cactus. -
L'amica l'abbracciò teneramente: - Hermione, dai.. mi dici cos'è
successo a pozioni? -
La ragazza respirò a fondo, poi riassunse a Ginny
l'accaduto.
- .. oh.. - Ginny si morse il labbro, trattenendo le
risate; Hermione le lanciò un'occhiataccia, poi mise la testa sotto il
cuscino.
- Sono sexy quanto un cocomero.. - mugugnò la ragazza,
mentre Ginny scoppiava a ridere.
- Ma dai Hermione.. anche i cocomeri hanno il loro fascino! -
biascicò lei tra le risate.
La faccia di Hermione sbucò da sotto il cuscino, mentre questo
volava in faccia a Ginny.
- Hermione Jane Granger! - esclamò la ragazza fintamente
indignata.
- Ginevra Molly Weasley! - ribattè lei con lo stesso
tono.
Le due iniziarono una sfrenata quanto rumorosa battaglia con i
cuscini, mentre in un'altra stanza, nei sotterranei, un certo biondino di nostra
conoscenza rimunginava disteso sul suo spazioso letto a baldacchino.
La Granger aveva accettato di uscire con lui, il che significava
che adesso doveva pianificare l'appuntamento perfetto: impresa decisamente
impegnativa, considerato che la grifona non era certo come le altre ragazze con
cui era uscito.. no, per lei ci voleva qualcosa di speciale, qualcosa che la
facesse cadere ai suoi piedi. Certo che, a pozioni, era stata davvero buffa..
Aspetta. Ferma tutto.
Torna indietro. Buffa?! Ma che
razza di aggettivo è "buffa"??? Patetica, stupida, goffa, quelli sono aggettivi
validi!!
Buffa è.. buffa è.. è dolce!! Draco scosse energicamente la testa,
mettendo da parte quegli strani pensieri:
doveva concentrarsi, la Granger non era certo tipo che si poteva stupire
facilmente.
Un rumore di nocche contro la porta gli
fece alzare la testa: - Avanti. -
La testa di Blaise fece capolino nella
stanza: - Ehi, posso entrare? -
Draco annuì, e l'amico, chiusosi la porta
alle spalle, si sedette sulla poltrona accanto al camino e di fronte al
letto: - Novità? -
Il ragazzo sospirò: - Sto pianificando
l'appuntamento con la Granger. -
- E? - lo incitò Blaise.
Draco lo guardò: - Che diavolo
m'invento? Con le altre ragazze era così facile.. me le portavo a letto e
il gioco finiva lì; ma con la Mezzosangue mica posso fare così! - si passò
una mano tra i capelli - Sono nella merda Blaise.. devo farla innamorare,
ma non ho la minima idea di come si faccia! -
L'amico lo guardò divertito, mentre Draco
gli lanciava un'occhiata omicida.
- Ti faccio divertire? - gli chiese
arrabbiato.
Blaise scosse la testa: - Draco, hai
ragione quando dici che la Granger è diversa dalle altre con cui sei stato: ma
la sua diversità sta nel fatto che è molto più normale di quanto tu non
creda. Vuoi prepararle l'appuntamento perfetto? Pianifica qualcosa di semplice,
qualcosa che le possa piacere.. ricordati che non è di Pansy che stiamo
parlando, abituata allo sfarzo e alla grandiosità: semplice e tranquillo, ecco
l'appuntamento perfetto per Hermione. -
Draco alzò un sopracciglio: - E tu
come fai a sapere tutte queste cose? -
Blaise alzò le spalle con fare misterioso:
- Ho le mie fonti. -
Draco sbuffò: odiava quando Blaise
rispondeva con frasi criptiche.
- Potrei portarla fuori a cena.. - propose.
- Draco, ti ho detto di pensare a qualcosa di semplice. -
- Che ne dici di un giro con la scopa su tutta Hogwarts alla
massima velocità? -
- Semplice Draco, non suicida. -
- Allora.. -
- Semplice! -
Draco sbuffò
sonoramente: - D'accordo, appuntamento semplice .
Messaggio ricevuto. Grazie amico. -
Blaise sorrise: - Quando vuoi.
-
***
- Hermione, guarda! -
Le due ragazze si voltarono verso la finestra della stanza,
dove un gufo nero teneva con fare cerimonioso una lettera legata alla zampa
sinistra.
Hermione aprì la finestra, lasciando entrare
l'animale.
- Cos'è? - chiese Ginny curiosa, mentre Hermione sfilava la
lettera dalla zampa del gufo, che volò immediatamente via: evidentemente, non
aspettava risposta.
Hermione si morse il labbro, mentre scorreva velocemente il
contenuto della lettera con lo sguardo.
- Una lettera di Malfoy.. - mormorò.
Ginny spalancò gli occhi: - Fai vedere! -
Hermione le passò la lettera, che l'amica lesse
avidamente.
"Ho pensato tanto al nostro appuntamento.. ti aspetto domani
pomeriggio alle 4 fuori dal portone della scuola.
Non farti aspettare.
Draco"
Ginny sorrise, mentre Hermione diventava sempre più
rossa.
- Ha pensato tanto al vostro appuntamento.. uao Hermione! -
esclamò la ragazza.
La grifona si passò le mani tra i capelli: - Ginny, non so
se ce la faccio.. non sono pronta.. insomma, qui stiamo parlando di passare
un pomeriggio con Malfoy! Ma che gli dico? Che faccio?? -
L'amica le sorrise rassicurante: - Tranquilla Hermione, ti
basterà seguire i miei consigli e andrà tutto bene! -
Hermione sbiancò leggermente: era proprio dei consigli di Ginny
che aveva paura..
***
- No senti, io non ci vado. Gli mando una lettera dicendo che
non me la sento di andare, che mi sono ricordata di un impegno improvviso..
Ginny ti prego!! -
Hermione si era letteralmente avvinghiata alla colonna del suo
letto a baldacchino, mentre l'amica tentava con tutte le sue forze di
trascinarla via da lì.
- Hermione.. non fare la.. bambina.. - disse Ginny a fatica,
nello sforzo di staccare le braccia della ragazza, che sembravano incollate alla
colonna.
- Sarà un disastro! Non ci voglio andare,
nonvogliononvogliononvoglio!! - piagnucolò la Caposcuola, che in quel
momento assomigliava di più ad una bambina di 5 anni.
Ginny roteò gli occhi, tirando con più forza: - Hermione, la
vuoi smettere? Andiamo, sei una Grifondoro, santo cielo! -
Hermione si staccò di scatto dalla colonna, talmente
all'improvviso che Ginny non riuscì a smettere di tirare in tempo e finì col
sedere per terra, imprecando sonoramente.
- Hai ragione Ginny. Sono una Grifondoro, per Merlino! Non posso
certo avere paura di un Malfoy! -
- Ma dai? E io che sto dicendo da mezz'ora? - mormorò Ginny
alzandosi in piedi e massaggiandosi la natica dolorante.
- Ti sei fatta male? - le chiese Hermione.
- Chi, io? No, ma figurati! Finisco col fondoschiena a terra per
sport! - esclamò sarcastica l'amica.
- Non sapevo che esistesse uno sport del genere.. - commentò
Hermione agrottando la fronte.
Ginny valutò l'idea di dare una serie di testate al muro, ma si
trattenne.
- Hermione.. - disse lentamente - La mia era una battuta
ironica.. -
La ragazza si mise le mani sui fianchi: - Ti sembra che io
adesso abbia tempo per le tue battute? Tra un'ora devo uscire con Malfoy!
-
Ginny decise di dare ascolto all'amica e di concentrarsi: -
Giusto. Okay. Vediamo.. appuntamento con Malfoy.. beh, di sicuro non puoi
andarci vestita così! - esclamò, indicando con la testa la divisa della
ragazza.
Hermione annuì: - Lo immaginavo.. pensavo ad un paio di jeans e
una maglia a maniche lunghe, magari con una giacchetta sopra.. - iniziò
lei, ma Ginny le fece cenno con la mano di tacere.
- Amica mia, ti ricordo che tu Malfoy lo devi sedurre.. ci vuole
qualcosa di molto più sexy per un'uscita con lui!! -
- Cosa proponi? -
Ginny ghignò: - Per la tua uscita ci vuole qualcosa di molto
provocante, tipo un vestito.. che tu non hai, ovviamente.. ma io sì! -
disse, mentre correva nella sua stanza, per riapparire qualche secondo dopo,
tenendo tra le mani un vestito azzurro.
- Ma sei matta?! Ginny, fa troppo freddo per quello! -
esclamò Hermione.
- Guarda che non siamo mica a dicembre! Hermione, non è nemmeno
ottobre.. se metti questo, un coprispalle nero a manica lunga e un paio di
stivaletti bianchi bassi.. starai benissimo! -
Hermione aveva i suoi dubbi, piuttosto fondati oltretutto, ma
decise di non ribattere: in fondo Ginny non aveva tutti i torti, erano solo a
metà settembre, non faceva mica così freddo!
Convinta dall'amica, si vestì e si truccò leggermente, lasciando
i capelli liberi di accarezzarle le spalle ed incorniciarle il viso.
- Hermione, stai da favola! - commentò Ginny con un gran
sorriso, e anche Hermione, guardandosi allo specchio, dovette dichiararsi
soddisfatta.
- Vai adesso, non vorrai far aspettare il
tuo appuntamento! - la stuzzicò Ginny maliziosa, e la ragazza le fece la
linguaccia, prima di uscire dalla stanza.
Hermione era nervosa: non sapeva cosa avesse
preparato Malfoy, e aveva paura di uscirsene con un'altra della sue figure.
Oltretutto, per quanto fosse bello e per quanto le stesse bene il vestito di
Ginny, lei non riusciva a sentirsi a suo agio: non era abituata a quel genere di
abbigliamento, semplicemente non faceva per lei. In ogni caso, ormai era
troppo tardi per tirarsi indietro.
La ragazza varcò il portone di Hogwarts alle
3.59, ma Draco era già lì ad aspettarla: indossava un semplice paio di jeans e
una camicia nera, ed Hermione si sentì immediatamente fuori luogo per come si
era vestita.
- Puntualissima e.. ehm.. elegantissima.. -
l'accolse Draco.
Ma come si era vestita la Granger?! O
meglio, dove credeva che l'avrebbe portata lui?? E meno male che Blaise gli
aveva detto "un appuntamento semplice e tranquillo è l'ideale per
Hermione".. l'avrebbe ucciso quella sera stessa!
- Io.. - Hermione arrossì: ma come cavolo
l'aveva fatta vestire Ginny?!?
- Sono una stupida.. guarda come mi sono
conciata.. - mormorò la ragazza, arrossendo fino alla radice dei
capelli.
- No, sei davvero bellissima. - le disse
Draco, rendendosi conto che non gli costava alcuna fatica ammetterlo: la Granger
era davvero incredibile vestita in quel modo, senza che la divisa le
nascondesse le curve perfette.
Hermione alzò lo sguardo su di lui e gli
sorrise, e Draco sentì il cuore accelerare; tuttavia, il ragazzo preferì
non approfondire quella strana reazione del suo cuore, e preferì concentrarsi
sull'obiettivo di quel pomeriggio: far cadere la Granger tra le sue
braccia.
- Andiamo? -
Lei annuì, chiedendosi curiosa dove l'avrebbe
portata.
- Dovremo infrangere le regole, Granger.. te la senti? - le
disse Draco malizioso.
Hermione aprì la bocca per ribattere, ma considerò che fare la
"perfettina" non l'avrebbe aiutata con il suo piano.
- Fammi strada Malfoy. - rispose strizzandogli
l'occhio.
Draco alzò un sopracciglio sorpreso, poi ghignò: - Molto bene.
Destinazione: Hogsmeade. - sentenziò lui, sotto lo sguardo sospetto di
Hermione.
- Che ci andiamo a fare? - gli chiese lei, ma lui si era già
avviato verso una carrozza trainata da un Thestral, un cavallo che solo chi
aveva visto in faccia la morte poteva vedere; questi animali erano solitamente
usati per trasportare i ragazzi all'inizio dell'anno fino al
castello.
Malfoy fece cenno ad Hermione di salire, poi salì a sua volta, e
la carrozza iniziò a muoversi pigramente.
- Sono felice che tu abbia accettato il mio invito. - le disse
Draco.
Hermione sorrise nervosamente, torcendosi le mani: non aveva la
minima idea di cosa dire, perchè parlare con lui non poteva essere così semplice
come farlo con Harry o Ron? Il problema era che lui la metteva così in
soggezione.. e per questo le riusciva difficile rilassarsi.
Draco, dal canto suo, non era certo messo meglio: lui,
abituato con uno schiocco di dita ad avere una ragazza pronta per lui, ora
si trovava a dover correre dietro alla Granger, cercando in ogni modo
e con ogni mezzo di farla innamorare; e dire che la ragazza, Draco l'aveva
notato per davvero solo quel pomeriggio, era realmente molto carina! La
cosa rischiava di farsi più complicata del previsto.
- Sei mai stato a Parigi? - gli chiese Hermione di punto in
bianco.
Draco venne colto alla sprovvista dalla domanda di lei, ma
annuì: - Ci sono stato un paio di volte con i miei. - le
rispose.
Hermione s'illuminò: - Davvero? Anch'io! Non trovi che sia una
città meravigliosa? Così piena di fascino e di mistero.. e di sensualità,
ovviamente. - aggiunse lei, con un'appena celata punta di malizia nella
voce.
Malfoy alzò un sopracciglio: erano delle
avançes quelle della Granger? Perchè non gli dispiacevano affatto.. se non
fosse stato per il fatto che il suo obiettivo non era sedurla,
ma farla innamorare.
La ragazza esultò interiormente, vedendo passare negli
occhi di Malfoy un lampo di desiderio; se non altro su una cosa
Ginny ci aveva azzeccato: parlando di Parigi andavi sempre sul sicuro!
O almeno, questo pensava Hermione prima che Draco se ne uscisse con una
frase che la spiazzò.
- Certo, ma non trovi che sia soprattutto una città romantica?
E' l'ideale per gli innamorati: sì, direi che si merita appieno il titolo di
"culla dell'amore". -
Cosa?!? Cioè, lei cercava di fare la gattina sexy, e lui se ne
usciva con la frase smielata?? Aargh!! Come faceva a sedurlo così?!
Nonostante tutto, Hermione non potè fare a meno di
arrossire; Ginny le aveva suggerito cosa dire a Malfoy, ma in effetti
lei era della stessa idea del ragazzo: Parigi era una città incredibilmente
romantica, probabilmente la più romantica della Terra. Le faceva un effetto
molto strano che anche Dr.. Malfoy la pensasse come lei.
Draco le sorrise, compiaciuto di aver fatto centro: la
Granger era arrossita!
I due rimasero in silenzio per tutto il tempo del viaggio:
conversare non era certo una cosa che risultava loro facile, soprattutto
considerato che ogni frase doveva essere attentamente studiata per provocare
determinate reazioni nell'altro.
- Madame.. - le disse Draco scendendo dalla carrozza - Siamo
arrivati. -
Hermione prese la mano che lui le aveva offerto per scendere, e
si guardò intorno: Hogsmeade.
- E adesso? - gli chiese. Draco sorrise.
***
- Ommioddio!! -
Draco capì all'istante di aver azzeccato in pieno
"l'appuntamento perfetto": in fondo, Blaise poteva anche rimanere in
vita.
- Ma.. ma come hai.. come hai fatto? -
Hermione non poteva crederci, era troppo bello per essere vero:
Malfoy l'aveva portata nella libreria segreta, quella che si trovava nella
periferia del villaggio di Hogsmeade, quella che ospitava i manoscritti dei più
celebri maghi di tutti i tempi, quella che era assolutamente vietata al
pubblico, quella di cui soltanto pochissime persone conoscevano l'esatta
ubicazione. Lui l'aveva portata lì.
Draco alzò le spalle con noncuranza: - I miei genitori hanno
fatto numerose donazioni per mantenere nel miglior stato possibile questi
libri.. diciamo che i loro custodi mi dovevano un favore. -
Hermione aveva gli occhi lucidi: non le importava più di fare la
sexy e la distaccata, come poteva rimanere impassibile di fronte ad un
patrimonio di tale importanza?
- Ti piace? - le chiese Draco, pur conoscendo bene la sua
risposta: a dover essere sincero con se stesso, e l'avrebbe negato fino alla
morte se gliel'avessero chiesto, era.. bello.. vedere la Granger così
presa. Sembrava una bambina, genuinamente meravigliata da ciò che si trovava
davanti.
- E'.. è davvero stupendo.. grazie per avermi portato qui. -
disse Hermione, la voce che le tremava appena per l'emozione.
- Posso.. posso toccarli? - chiese poi la ragazza, timorosa di
rovinare in qualche modo quei pezzi di storia.
Draco annuì: - Ma solo se stai attenta. -
Hermione si morse un labbro, incerta, poi con dita tremanti
prese uno tra i tanti libri allineati sugli scaffali e lo aprì.
- Guarda.. - disse a Draco, che si avvicinò a lei - Questo è
stato scritto nel XVesimo secolo.. parla delle pozioni usate a quel tempo, e
degli ingredienti più introvabili.. quando ne avevano urgentemente necessità, li
preparavano usando ingredienti alternativi. - gli spiegò, mentre lui la guardava
con uno sguardo nuovo: era talmente presa da quei libri.. non cercava di fare la
saputella o la gran donna, come invece Pansy faceva di continuo, ma
era davvero emozionata per quell'insieme di fogli che teneva tra le
mani.
Hermione alzò lo sguardo su di lui con un dolce sorriso:
forse lui non aveva nemmeno idea del regalo che le aveva fatto, ma quella
giornata le sarebbe rimasta nella mente e nel cuore per sempre.
Draco l'accompagnò pazientemente in giro per tutta la
biblioteca, tra migliaia e migliaia di scaffali, meravigliandosi sempre di più
della genuina gioia della ragazza.
Dopo ore, Hermione posò l'ultimo libro: avrebbe voluto rimanere
lì per sempre, ma dovevano tornare al castello o avrebbero passato dei
guai.
- Grazie.. davvero, io.. non so come esprimerti la mia
gratitudine.. - balbettò lei, arrossendo.
Draco sentì che il momento era perfetto: guardò Hermione, gli
occhi di ghiaccio che però sembravano essersi animati da un fuoco sconosciuto;
anche lei percerpì il cambiamento di atmosfera, soprattutto quando lui le si
avvicinò, lento ma deciso, lasciandole chiaramente intendere quali fossero le
sue intenzioni.
Hermione si sentiva le
gambe molli, le ginocchia le tremavano e la salivazione era azzerata: ogni suo
pensiero coerente sembrava essere sparito per lasciar posto ad un'unica
considerazione. Stava per baciare Malfoy.
Niente panico. Era solo un bacio. Solo un
bacio.
Aveva baciato Ron, giusto? Giusto.
Certo era passato del tempo, ma si
ricordava ancora come si faceva, giusto? Giusto.
Quindi non c'era nulla di cui preoccuparsi,
giusto? Sbagliato.
Perchè la differenza c'era, era una
differenza grande, enorme, gigantesca: perchè stava per baciare lui. Il
ragazzo che avrebbe dovuto sedurre: da quel bacio poteva dipendere tutto, e non
poteva permettersi di sbagliare.
Ma come si baciava un ragazzo per sedurlo?
Accidenti a Ginny che non le aveva spiegato quella parte! Hermione si umettò le
labbra di riflesso, consapevole che il bacio con Malfoy sarebbe stato molto
più.. beh.. umido.. di quelli dati a Ron.. insomma, parliamoci
chiaro: Malfoy non dava certo l'idea di casti baci a fior di labbra! .. era
finita.
Draco si avvicinò maggiormente ad Hermione:
era fatta, sarebbe bastato baciarla e lei sarebbe caduta ai suoi piedi. Certo,
meglio evitare baci troppo irruenti.. il suo doveva essere un bacio tenero,
dolce, un tipo di bacio che normalmente un Malfoy non avrebbe dato nemmeno sotto
tortura, e di sicuro non certo uno dei suoi soliti baci che trasudava sesso da
tutti i pori.
Draco si mosse ancora verso di lei, i loro
visi erano ormai a pochi centimetri; Hermione indietreggiò istintivamente,
spaventata da quella vicinanza..
Accadde in un attimo.
Lo scaffale urtato, i libri che oscillavano
pericolosamente, Hermione che sbarrava gli occhi e Draco che, alzata la testa
per capire cosa stesse succedendo, si beccò lo spigolo di un libro in piena
fronte.
- Cazzo!!! - urlò il ragazzo portandosi le
mani alla fronte mentre, intorno a lui, quei preziosissimi libri antichi
cadevano a terra, sparpagliandosi disordinatamente.
Hermione era paralizzata dalla paura: aveva
combinato il solito casino, mannaggia a lei!!!
- Granger, muoviti da lì!! - esclamò Draco
rabbioso, trascinandola velocemente fuori dalla biblioteca con una mano
sulla fronte.
- Malfoy.. mi dispiace, io.. mi dispiace..
- balbettava Hermione in preda al panico.
Lui sembrava non ascoltarla: la fece uscire
dall'edificio e la portò sino alla carrozza, che li aspettava
pazientemente in una piccola radura all'entrata del villaggio,
dove la fece sedere con un gesto sgarbato.
- Dovrò dire a mio padre di fare una
donazione più che generosa per rimediare al casino che hai combinato. - sibilò
Draco.
Hermione era semplicemente mortificata, non
sapeva cosa dire o cosa fare: si era rivelata il solito disastro, e come se non
bastasse aveva pure danneggiato dei manoscritti antichi e aveva provocato una
ferita a Malfoy..
Aspetta.. una ferita?
- Malfoy, ma tu sei ferito! - esclamò
Hermione, notando del sangue sulla mano che il ragazzo teneva premuta sulla
fronte.
- Non è nulla. - minimizzò lui, ma la
ragazza non si lasciò fermare.
- Fammi vedere.. - gli disse dolcemente,
allontanandogli la mano.
La ferita non era troppo profonda, ma
perdeva parecchio sangue: Hermione fece comparire con la bacchetta l'occorrente
per disinfettare la ferita e, ignorando i tentativi di lui di fermarla, lo
medicò.
Quando arrivarono al castello, un bel
cerotto spiccava sulla fronte del ragazzo.
- Grazie per la medicazione. - le
disse lui freddamente.
Hermione abbassò lo sguardo: questa volta
l'aveva combinata davvero grossa, e non sapeva come poter
rimediare.
- Granger.. è meglio se torniamo dentro
ora. -
Lei annuì, e i due, lasciata la carrozza ai
margini della Foresta Proibita, rientrarono nel castello.
- Malfoy.. sono davvero mortificata, io..
dio, se solo penso ai danni che ho combinato.. mi dispiace, sono una frana.. -
Draco avrebbe voluto risponderle che era
d'accordo con lei, e che aveva avuto la delicatezza di un elefante in una
cristalleria.. ma un lampo di genio gli attraversò la mente.
Fermò Hermione con un gesto della mano e,
attirandola a sè, la baciò dolcemente sulle labbra: il ragazzo rimase
piacevolmente sorpreso dalla morbidezza della bocca di lei, e scoprì che era
piuttosto piacevole darle piccoli baci, percorrendo con le labbra la bocca di
lei per tutta la sua lunghezza.
Si staccò da lei quel tanto che bastava per
guardarla negli occhi, e le sorride: - E' vero Granger, sei peggio di un bisonte
quando ti muovi.. ma a me piaci così. - le mormorò, prima di lasciarla andare ed
allontanarsi con tutta calma verso la sua sala comune.
Fine!!!!!!!! Ho deciso di postare stasera perchè non ero
sicura di avere abbastanza tempo domani.. vi ho fatto una sorpresa, eh?? ^^
Mi sa che ho fatto un chappy un pò troppo lungo.. coff coff.. ^^' Perdono!! Ma
la fantasia premeva per essere riversata sulla carta!! Allora, che ne pensate
del loro primo appuntamento??? ^^ Spero vi siano piaciute le solite figure di
Hermione, a volte mi sento veramente cattiva a farle combinare certi casini..!!
Bene, direi che posso passare ai più che doverosi thanks, quindi grazie a:
Francesca_Malfoy (a te ringraziamento speciale, ho visto che hai commentato ogni
mia produzione.. ti ringrazio tantissimo!! Spero che il chappy ti piaccia,
bacioni!! ^^), ladyrocker (visto che anche senza i consigli di Ginny la ragazza
di guai ne combina parecchi? ^^), Neverland (felice di averti fatto ridere..
questo capitolo è forse un pò meno spiritosom, anche se non mancano le solite
figure alla Hermione, ma spero ti sia piaciuto lo stesso!! ^^), piperina (ti
capisco, anch'io uscirei con Draco anche senza ricatto!! Visto che casino al
loro primo appuntamento?? Povera Hermione!! ^^), falalula (sono felice di
tenerti sulle spine, ma devo confessarti che anche a me prudono le mani per la
voglia di scrivere!! Graaaazie mille!!! Bacioni!! ^^), kucciolaflea (sono
d'accordo, per uscire con Draco mica c'è bisogno del ricatto! ^^ Visto che belle
figure la nostra Hermione?? ^^), Rio (eh sì, gliene combino di tutti i colori
alla povera Hermione.. e anche in questo chappy ne ha combinata una delle sue,
povera!! ^^), _AqUa PrInCeSs_ (ho soddisfatto la tua curiosità?? Lo spero! Anche
se, come al solito, la nostra Hermione si è fatta le sue belle figurette.. ^^),
laretta (mi fa piacere che la storia ti faccia ridere! Visto che bella figura al
primo appuntamento?? ^^), Colleghe for life (le mie autrici preferite, MaRs e
BiMbA!! ^^ Visto che belle figure che faccio fare alla nostra povera Hermione??
Solo a lei poteva accadere!! E d'altronde, i guai sono appena iniziati.. ^^),
erika (ti ringrazio, sono felice che la storia ti sia piaciuta!!! ^^). Oltre a
loro, mi sento in dovere di ringraziare le 26 persone che hanno messo la storia
tra i preferiti e tutti coloro che leggono e recensiscono non solo questa mia
fiction, ma tutte le mie altre storie: GRAZIE!!!
Detto questo,
non mi resta che rimandarvi alla prossima settimana: Draco ha fatto il primo
passo avanti, ora tocca ad Hermione scoprire qualche carta; cosa s'inventerà la
bella grifona? Beh, con i consigli di Ginny.. vi lascio
immaginare!!
Baci a
tutti!!
Xevias
Piccolo avviso
al gentile pubblico: l'aggiornamento della prossima settimana potrà subire un
cambiamento di data, in quanto l'inizio di nuovi corsi universitari mi dimezzerà
il tempo a disposizione per scrivere; posso comunque assicurare che
l'aggiornamento ci sarà, solo potrà essere anticipato o posticipato a seconda
del giorno in cui riuscirò a
scrivere.
|
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Capitolo 5 *** Prove di seduzione. ***
- Wow.. cioè, lui..
wow.. ma davvero.. wow.. -
- Ginny, ti si è incantato il disco. -
Le due erano, come sempre, in camera di Hermione, sedute, come
sempre, sul letto di lei, e stavano, come sempre, discutendo sugli ultimi
avvenimenti.
Insomma, tutto come sempre. A parte il fatto che, probabilmente
per la prima volta in vita sua, Ginny era rimasta senza parole.
Hermione sorrise di fronte all'incredulità dell'amica, e si
allungò sul letto, accoccolandosi su un fianco: la verità era che nemmeno lei,
come Ginny, riusciva a credere a ciò che era successo. La cosa che più la
lasciava incredula, era il modo in cui Malfoy l'aveva baciata: dolcemente,
teneramente, sfiorando appena le sue labbra.
E quelle parole..
A me piaci così.
Erano quelle parole che la ragazza non
riusciva a togliersi dalla testa: cosa aveva voluto dire Malfoy? Che..
insomma.. le piaceva davvero? Cioè.. forse voleva.. diventare il suo ragazzo?
Non lo sapeva, era troppo confusa.
- Beh, Hermione.. ora devi darti una mossa.
-
La voce di Ginny riportò bruscamente
Hermione alla realtà, che si volse verso l'amica con la fronte
corrugata.
- In che senso? - le chiese.
- Malfoy ti ha baciata, si è messo in
posizione di vantaggio! Devi rimetterti in carreggiata.. devi sedurlo, e in
fretta!! - esclamò la ragazza.
Hermione alzò gli occhi al cielo: - Ginny..
mettiti l'anima in pace. Io non sono capace di sedurre nessuno, tantomeno
Malfoy. Lasciamo perdere tutto. -
Ginny spalancò gli occhi inorridita: - Tu
non lasci perdere niente! Hermione, ho già in mente un piano geniale. Fidati di
me! -
La ragazza si mise le mani nei capelli: i
piani di Ginny erano come le predizioni della Cooman.. mai una volta che ce ne
fosse uno valido!
***
- Complimenti Draco. Hai fatto centro.
-
- Puoi giurarci Blaise. -
I due erano in sala comune, intenti a
chiacchierare tranquillamente di fronte al camino.
- La tua prossima mossa? - gli chiese ancora
l'amico.
Draco ghignò: - Ho lanciato l'amo, lei ha
abboccato.. ora devo solo tirarla su. -
Uno sbattere d'ali li fece voltare: un
piccolo gufo marrone planò sul bracciolo della poltrona di Draco.
- E quello come ci è arrivato qui? - chiese
Blaise.
Draco non rispose, ma prese il piccolo
rotolo di pergamena che il gufo teneva legato alla zampa.
I suoi occhi si spalancarono mentre leggeva
la lettera, incredulo alle parole scritte sul foglio.
- Draco.. cos'è? -
Il ragazzo passò il foglio all'amico senza
dire una parola.
"Il bacio è stato incredibile.. ma
voglio di più.
Ti aspetto questa sera alle 9 di fronte
alla Stanza delle Necessità.
Hermione."
- A quanto pare la ragazza si aspetta ben altro da te, ora. -
commentò Blaise, scorrendo velocemente con lo sguardo le poche righe scritte con
una calligrafia elegante ed ordinata.
- Questa non ci voleva. -
Draco si passò lentamente una mano sul viso: credeva che la
Granger fosse una ragazza timida.. sapeva che era stata con quello straccione di
Weasley, perciò era fortemente improbabile che fosse ancora vergine, anche se
date le capacità di Lenticchia il dubbio nasceva spontaneo; ma il suo biglietto
era maledettamente esplicito, segno che tutta questa timidezza in realtà non
esisteva.
- Che pensi di fare? - gli chiese Blaise, divertito da
quella situazione - Perchè è chiaro che non te la puoi portare a letto.. non
sarebbe romantico. -
Il ragazzo guardò l'amico che ridacchiava, anche se non c'era
proprio niente da ridere: era nei guai.
- La rifiuterò. - affermò Draco accavallando
le gambe.
- Prego? -
- Mi hai sentito Blaise, la rifiuterò. Voglio vincere la tua
stupidissima sfida, e se mi rifiuto di scoparla le dimostrerò che la
rispetto e che non voglio affrettare i tempi.. facendole così fare un passo
in avanti verso la mia trappola. -
- Un Malfoy che rifiuta di portarsi a letto una ragazza?
Impossibile. Cederai Draco. - sentenziò Blaise scuotendo la testa.
- Ti assicuro che non accadrà. - ribattè lui.
- Oh sì che accadrà.. è più forte di te amico, non puoi
resistere quando ti trovi una bella ragazza davanti, specie se è
disponibile. Il tuo istinto prevarrà, e finirete tra le lenzuola. -
Draco lo fissò, serio come non mai: - Ti farò vedere quanto ti
sbagli. -
***
- Ginny.. -
- Niente ripensamenti Hermione. Vai
e uccidi! -
La ragazza agrottò la fronte: - Ma non
dovevo sedurlo? -
Ginny valutò l'idea di rimanere senza la
sua migliore amica: ma perchè solo quando parlava con lei Hermione
diventava rincretinita?
- Hermione.. prima che la mia
poca pazienza si esaurisca.. vai. -
Hermione stava per ribattere che, parlando
di pazienza, lei avrebbero dovuto come minimo farla santa, considerato come
ascoltava e metteva in pratica fiduciosamente i consigli, peraltro poco
attendibili, di Ginny.
Tuttavia preferì rimanere in silenzio; annuì e uscì dalla stanza: erano quasi
le 9, e sapeva che Draco sarebbe arrivato puntuale.
Lui era già lì, la
divisa volutamente disordinata e l'espressione perplessa di chi non
sa esattamente cosa aspettarsi.
- Granger.. -
Hermione pregò con tutte le sue forze
che, almeno per una volta, la sfortuna la lasciasse in pace: incrociò le
braccia al collo di Draco, e lo baciò.
Draco non ebbe tempo di replicare: la
Mezzosangue lo stava baciando con passione, in un modo che solitamente era lui
ad utilizzare.
E gli piaceva. Oh, se gli
piaceva.
Hermione si staccò da lui, guardandolo
seriamente: i suoi occhi color dell'ambra erano appannati dal desiderio, un
desiderio che le nasceva dal cuore.
Ma perchè Malfoy la faceva sentire così? E
da quando soprattutto??
- Granger.. -
Draco non riusciva neanche a parlare: la
Granger era.. la Granger era..
O porco Merlino.
La voleva. Ora.
Subito. Immediatamente. Accidenti a
Blaise!
- Entriamo, dai.. - sussurrò lei con voce
roca.
Draco si lasciò trascinare nella stanza
senza replicare.
Hermione sentì che la situazione le stava
sfuggendo di mano: non capiva più niente, era come se il suo cervello si
fosse scollegato e fosse il suo istinto a guidarla. Era stato proprio
l'istinto a farle arredare la stanza come una camera da letto, con un letto
rotondo dalle lenzuola rosse e di fronte un camino acceso.
Draco aprì la bocca per dire qualcosa, ma
Hermione fu più veloce, baciandolo di nuovo: Ginny le aveva detto di
non dargli tempo per parlare, doveva essere lei a tenere il controllo della
situazione.
Il ragazzo sentì la lingua di lei
massaggiare sensualmente la sua, e mandò a quel paese l'autocontrollo: l'attirò
a sè, cingendole i fianchi con una mano e aprendole i bottoni della
camicetta con l'altra.
Al diavolo la scommessa, al diavolo Blaise,
al diavolo tutto: la Granger era lì, pronta per lasciarsi prendere da
lui.
E da quando Draco Malfoy rifiutava una
scopata con una bella ragazza? Appunto.
La spinse sul letto, accarezzandola con
frenesia: il desiderio di averla cresceva di secondo in secondo, era
come se avesse voluto baciarla e toccarla da sempre.
Hermione sentiva le mani di Draco su di sè,
la sua bocca sulla sua, la sua lingua.. sentiva caldo, tanto caldo. Era
come se un fuoco incandescente le fosse esploso dentro.
- Draco.. -
Era la prima volta che Hermione
pronunciava il suo nome, e fu proprio la sua voce spezzata a farlo
rinsavire.
Non poteva. Non così.
E quel che davvero lo spaventava, era che il suo rifiuto non nasceva per la
scommessa fatta con Blaise.
Si staccò da lei, guardandola negli
occhi: - No. -
Hermione aveva chiuso gli occhi già da
parecchio, ma fu costretta a riaprirli quando sentì la voce di lui.
- Perchè? -
Draco si alzò in piedi, passandosi una
mano tra i capelli.
- Granger.. non voglio scopare con te.
-
No, non lo voleva per davvero: non doveva nemmeno sforzarsi di
recitare.
Lei abbassò lo sguardo: era
peggio di un cocomero. Era un caso perso. Non lo attraeva.
Il
ragazzo evitò di guardarla: - Non sai quanto mi
sia costato fermarti.. - affermò sincero - Se fossi stata un'altra, non avrei
esitato un secondo Granger. Ma con te.. non voglio una scopata e via. Voglio di
più. -
L'aveva detto per davvero? E perchè, pensò Draco inorridito,
quelle parole suonavano terribilmente sincere?
Hermione alzò la testa di scatto,
incredula.
- Di più? -
- Di più. - ripetè
lui, sforzandosi di convincere se stesso che si trattava di parole dette per uno
scopo preciso, e non per un pensiero che nasceva dal cuore.
Draco le andò vicino, e la baciò dolcemente
sulla bocca.
- Buonanotte.. Hermione.
-
- Buonanotte.. Draco. -
Il ragazzo
uscì dalla stanza e si chiuse la porta dietro le spalle. Iniziò a camminare
con il sorriso sulle labbra, senza un vero motivo: cercava di convincersi
che era soddisfatto per aver dimostrato a Blaise che si sbagliava, e che era
perfettamente in grado di mantenere il controllo.. ma la verità era che, anche
senza la scommessa, non se la sarebbe sentita di scopare la Granger, trattandola
come tutte le altre ragazze.
Non sapeva spiegarselo, ma quando lei aveva sussurrato il suo
nome, gli era riapparsa davanti la sua espressione quando lui l'aveva portata
nella biblioteca, quella gioia mista ad euforia di chi si sente davvero
felice.
La voleva e la desiderava, forse più di qualunque altra
ragazza avesse mai avuto: ma il suo istinto, quello che solitamente gli diceva
di buttarsi senza nemmeno rifletterci troppo su, questa volta l'aveva fermato.
Non era ancora il momento giusto, come se lui non fosse ancora stato
pronto.
Tornò in sala comune, dove Blaise lo stava aspettando: Draco non
si fermò a parlare con lui, voleva rimanere da solo; gli passò accanto,
salutandolo con un cenno della testa, ed entrò in camera sua, chiudendosi la
porta alle spalle.
L'amico lo guardò senza proferire parola, incredulo: non se
l'era scopata per davvero, aveva resistito.
- E bravo Draco.. - mormorò Blaise alzandosi dalla poltrona
e stiracchiandosi - Ti stai innamorando della Granger.. -
Si diresse verso il suo dormitorio con un sorriso; prima di
entrarvi, rivolse un'ultima occhiata alla porta chiusa
dell'amico.
- Eh sì, te ne stai proprio innamorando.. solo che ancora
non lo sai. -
E si conclude così anche il
capitolo cinque.. Hermione è riuscita per la prima volta ad azzardare una mossa
di seduzione, che però il nostro caro Draco ha stroncato sul nascere: reazione
dettata dal tener fede alla scommessa? Non secondo l'amico Blaise, che sembra
vedere al di là di ciò che gli altri scorgono.. ed ora? Quali saranno i prossimi
passi dei nostri beniamini? Ma soprattutto.. saranno capaci di controllare ciò
che il loro cuore inizia timidamente a provare? Per rispondere a queste domande,
dovrete attendere la prossima settimana; nel frattempo, i ringraziamenti: benny_bene (felice che il mio stile riscuota il tuo parere
favorevole! ^^), ladyrocker (graaazie!! ^^ Questa volta il
chappy è un pò più corto, ma va bene uguale, vero? Eh sì, i consigli di Ginny
sono un pò come i tuffi nel vuoto.. non sai mai se ne uscirai viva!! ^^), falalula (che bello la recensione luuuunga!! ^^ Sono molto
contenta che il personaggio di Hermione ti piaccia, devo ammettere che io per
prima adoro darle questo carattere!! Eh sì, il nostro Draco ha avuto la sua
piccola vittoria nello scorso chappy.. ma direi che una piccola vittoria se l'è
presa pure Hermione in questo capitolo, non
trovi?),
Neverland (solo una parola: grazie! ^^), kucciolaflea (ammetto che un pò mi spiace far combinare sempre
guai alla povera Hermione.. ma è più forte di me!! Anche se in questo chappy
sono stata più buona del solito.. ma non lo rimarrò per molto!! ^^), 8x4 (ti ringrazio tantissimo, e spero di non deluderti!! In
effetti si può dire che massacro la povera Hermione, ma lei lo sa che lo faccio
a fin di bene.. in fondo, l'adoro!! ^^), giolabella (in
effetti i consigli di Ginny sono alquanto pericolosi.. sono felice che il
capitolo non sia risultato troppo lungo, avevo paura di annoiare!! ^^ Ti
ringrazio tanto, sono felice che le mie storie ti piacciano!! ^^), prischina (ecco l'aggiornamento!! E grazie mille per i
complimenti!! ^^), Francesca_Malfoy (ciao bellissima!! ^^ Eh
sì, la mia vena sadica si ripercuote sempre su Hermione, anche se in questo
chappy un pò di meno.. ma penso che il mio "buonismo" non durerà a lungo!! ^^
Piaciuto il chappy?? Per una volta la nostra eroina si fa avanti.. peccato che
Draco non ne voglia sapere.. per ora.. ^^), Colleghe for
life (le mitiche BiMbA e MaRs!! ^^ Cosa farei senza le vostre
recensioni?? ^^ BiMbA, ma sei davvero così crudele?? Nuuu.. e io che vi
immaginavo come due angioletti!! ^^ Beh, direi che in questo chappy Hermione si
dà finalmente da fare.. con Draco che la blocca, certo, ma almeno ha fatto un
passo avanti non vi pare?? ^^), _AqUa PrInCeSs_ (meno male
che non era troppo lungo, pensavo di annoiarvi tutti a morte!! ^^ Beh sì, mica
poteva lasciare che si baciassero così, nel modo organizzato da Draco.. sennò
che diavoletta sarei?? Povera Hermione.. cosa non la aspetta!! ^^), Stelle 4ever (uaoo!! ^//^ Ti ringrazio tantissimo!!
^^ No no, nel bacio finale, almeno lì, sono stata buona.. anche se devo
ammettere che la tentazione di farle combinare un disastro c'era, e pure tanta!!
E mi sa che nei prossimi capitoli verrà fuori.. sei avvisata!! ^^), Rio (sì, l'idea che io ho di Hermione è esattamente
quella che descrivo nel suo personaggio: è un genio finchè si parla di libri, ma
al di fuori di quel campo il mondo è un posto del tutto sconosciuto per lei.. e
lo dimostrano in maniera più che evidente le sue figuracce, direi!! ^^ Anche se
stavolta mi sono trattenuta.. le è andata bene!! ^^). Detto questo, ringrazio
infinitamente le 32 persone che hanno messo la storia
tra i preferiti:
1 -
8x4 2 - aqa 3 - baby93 4 - benny_bene 5 - carolina 6 - Chocolat 7 - Colleghe
for life 8
- criandola 9 - DamaArwen88 10 - Dea1907 11 - dianta 12 - Erin 13 - frafave 14 - Francesca_Malfoy 15 - gemellina 16 - giolabella 17 - giuly94 18 - herm83 19 - kucciolaflea 20 - L y r
a 21 -
Leleo 91 22 - Lily261 23 - LoveTakesCourage 24 - memeo96 25 - MiSs_BlAcK 26 - Pinkstar_thebest 27 - piperina 28 - Rio 29 - Stelle
4ever 30 -
Stellyna_P 31 - tinky
tinky 32 -
titti6493
Vorrei inoltre
ringraziare calorosamente tutte le persone che hanno recensito, e continuano
tutt'ora a farlo, le mie shots e drabbles: grazie di cuore!! ^^ Così dicendo,
concludo questo mio personal space infinito (se siete arrivati fino a quaggiù vi
faccio i miei complimenti per la resistenza!! ^^), e vi rimando
all'aggiornamento della prossima settimana!! ^^
Xevias
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Capitolo 6 *** Quando l'amore bussa alla tua porta.. ***
-
Non ci credo, non ci credo, non ci credo!!! Come, come, come ha potuto
rifiutarti?? -
- Ginny, ti si alza la pressione.
-
Le due erano.. ma che ve
lo dico a fare, tanto ormai lo sapete.. ebbene sì, erano in camera di Hermione,
dove la Caposcuola aveva puntualmente aggiornato
l'amica sugli ultimi avvenimenti.
- Ma perchè rifiutarti se gli interessi da
morire? Non ha senso! - chiese Ginny, più a se stessa che alla
ragazza.
Hermione si morse nervosamente un labbro:
aveva raccontato all'amica ciò che era avvenuto nella Stanza delle Necessità, ma
aveva preferito tenere per sè un piccolissimo particolare.
Draco Malfoy voleva di più.
Ma di più che cosa???
Non poteva riferirsi al sesso, perchè era
proprio ciò che lei stava offrendogli!
Possibile che lui davvero volesse di più..
in quel senso? Parlava di.. amore?
- Hermione!! -
La ragazza si volse di scatto verso
Ginny.
- Eh? Cosa? Dove? Che c'è? -
balbettò.
L'amica la fissò con cipiglio severo, le
mani sui fianchi in una posa che ricordava moltissimo sua madre Molly: -
Ammettilo, non mi stavi ascoltando! -
- Oh.. ecco.. ehm... -
- Lascia perdere. Ho già in mente un piano
geniale! - disse Ginny con un gran sorriso.
- Sì, appunto.. a tal proposito, io..
-
- No no no, non mi ringraziare
Hermione! Lo faccio più che volentieri! - esclamò la ragazza abbracciando la
Caposcuola, che non potè fare altro se non ricambiare l'abbraccio e
recitare mentalmente il rosario.
***
- Ciao. -
Hermione si volse di scatto, arrossendo
all'istante.
Draco era davanti a lei, stupendo nella
sua divisa perfettamente ordinata, e le sorrideva.
- C.. ciao. - rispose lei, abbassando lo
sguardo.
- Dove vai? - le chiese lui,
avvicinandosi.
Hermione si portò i capelli dietro
l'orecchio: - Ehm.. in biblioteca. -
Draco annuì: - Ti accompagno? - chiese lui
insolitamente gentile.
La ragazza puntò lo sguardo a terra: - ..
okay.. -
I due iniziarono a camminare l'uno di
fianco all'altra, in silenzio.
Draco la scortò fino all'entrata, poi
le sorrise: - Allora.. ci si vede in giro Granger. -
Hermione annuì e, senza dire una parola,
entrò nella biblioteca; posò la borsa su un tavolo accanto alla finestra, e si
lasciò cadere sulla sedia. Ma che stava succedendo? Quella specie di
conversazione con Draco, se così si poteva chiamare, non aveva il minimo senso
logico.. e lui era tornato al cognome.
Okay, la storia del cognome non
centrava niente.. ma la sera prima lui l'aveva per la prima volta chiamata
per nome, e ad Hermione era piaciuto così tanto sentire quel suono uscire dalle
sue labbra che aveva sperato di sentirlo di nuovo. Invece..
- Ehi. -
Hermione alzò la testa: di fronte a lei, un
ragazzo moro dagli occhi scuri la fissava sorridente.
- Ehm.. ciao.. tu chi sei? - le chiese
lei curiosa e un pò in soggezione di fronte a quel ragazzo così
carino.
Il ragazzo allungò la mano: - Blake Romson,
settimo anno di Corvonero. - rispose, mentre Hermione ricambiava la
stretta.
La ragazza si ricordò di lui: l'aveva visto
spesso in giro, sempre circondato da una mezza dozzina di ragazze adoranti;
tuttavia, non riusciva a capire cosa volesse da lei.
- Ginny mi ha parlato del suo piano, e.. io
sarei disponibile, se vuoi. -
Hermione spalancò gli occhi: e certo, chi se
non Ginny?
- Oh.. ecco.. non saprei.. - disse lei,
cercando di prendere tempo.
Blake le sorrise: - Penso che potrebbe
essere divertente.. ma ovviamente sta a te decidere. -
La ragazza si morse il labbro: - Non so se..
ne sarei in grado.. voglio dire, non sono brava in questo genere di cose..
-
Il ragazzo allungò la mano e strinse quella
di lei: - Ti aiuterò io Hermione. Confesso che l'idea della tua amica mi
entusiasma parecchio, soprattutto considerato che il destinatario di questo,
chiamiamolo scherzo, è Malfoy. Che ne dici? -
- Perchè vuoi scherzare ai "danni" di
Malfoy? - gli chiese lei.
Blake alzò le spalle: - Diciamo che è un
buon modo per vendicarmi di tutti i suoi insulti.. essere un purosangue non gli
dà il diritto di trattare le altre persone, specie se figli di babbani, come
feccia. -
Hermione riflettè per
qualche istante sulle parole del ragazzo, constatando che in effetti
era esattamente ciò che pensava lei; poi,
lentamente, annuì: - D'accordo. Ci sto. -
***
- E' già pazza di me. -
- Chi? -
- Come chi Blaise? La Granger! -
Blaise alzò lo sguardo dalla Gazzetta del
Profeta: - Ma davvero? - chiese con una punta di scetticismo.
- Puoi scommetterci. Stamattina l'ho
accompagnata in biblioteca, ed era un fascio di nervi ed imbarazzo, non sapeva
dove guardare. Ormai ce l'ho praticamente in pugno. - confermò Draco,
allungandosi sulla sedia.
I due erano scesi in Sala Grande per il
pranzo, e avevano deciso di fare due chiacchiere, mentre Blaise leggeva, prima
di mangiare.
- In pugno, eh? - ripetè Blaise con un
ghigno.
- Assolutamente. - disse Draco.
- Certo.. - commentò l'amico
divertito, indicando con un cenno della testa l'ingresso della
Sala.
Draco si volse, e la scena che gli si
presentò davanti fu come un colpo in pieno stomaco: la Granger era entrata con
un tipo, che le cingeva la vita con un braccio e se la mangiava con gli
occhi; lei, dal canto suo, flirtava senza problemi, e rideva gioiosamente a ciò
che lui le diceva.
- Eh sì.. ce l'hai proprio in pugno,
amico.. - mormorò Blaise studiando attentamente il volto del ragazzo per
carpirne ogni più piccola sfumatura.
E Draco di sfumature in faccia ne aveva
parecchie: bianco, rosso, viola, verde.. il suo viso si stava esibendo in una
gamma di colori da far invidia ad un arcobaleno.
- Chi.. chi diavolo è.. quello?!
-
***
- Come sto andando? -
- Sei perfetta Hermione.. ora ridi come se
avessi fatto una battuta divertente. -
Hermione rise, cercando di dare
l'impressione di una persona che si sta divertendo un mondo: aveva gettato
un'occhiata a Malfoy quando era entrata in Sala Grande e, quando lui li
aveva visti, il suo sguardo non era stato dei migliori.
- Ora vai dai tuoi amici e dì loro che
salti il pranzo, poi torna qui.. vedrai che lo facciamo morire.. - le disse
Blake facendole l'occhiolino.
Lei gli sorrise e, datogli un bacio sulla
guancia, si diresse al suo tavolo, mentre Blake lanciava a Malfoy un'occhiata di
sfida; Hermione si avvicinò ai suoi amici e, dopo aver tranquillizzato Harry con
uno sguardo rassicurante e lanciata a Ginny un'occhiata della serie "con te
faccio i conti più tardi", li informò che avrebbe saltato il pranzo, e tornò da
Blake.
Il ragazzo la strinse nuovamente a sè, avvicinandosi al suo
viso.
- Tranquilla, non ti irrigidire. - le mormorò a pochi centimetri
dalle sue labbra, sentendo i muscoli del corpo di lei tendersi - Non ho
intenzione di baciarti: dobbiamo solo far impazzire di gelosia Mister
Purosangue. -
Detto questo, le baciò l'angolo della bocca dolcemente: non le
aveva sfiorato le labbra come promesso ma, dalla prospettiva di Draco, quello
era stato un bacio, sicuramente casto, ma altrettanto sicuramente labbra contro
labbra. E questo lo mandava su tutte le furie: Draco focalizzò lo sguardo sul
ragazzo pensando che in quel momento, come non mai, avrebbe voluto conoscere
maledizioni non verbali da scagliargli contro.
- Cosa dicevi a proposito di Hermione? - disse Blaise
ridacchiando.
Il giovane Malfoy fulminò l'amico con
un'occhiata assassina, osservando Hermione e Blake uscire dalla Sala, dando il
via ad un brusio di pettegolezzi che sembrava crescere esponenzialmente ad ogni
minuto che passava.
- Blaise. Chi cazzo era quel tipo? - sibilò
Draco con odio.
- Blake Remson, Corvonero. E' dell'ultimo
anno. - rispose lui con un sorrisetto.
Draco annuì, poi si alzò e lasciò
velocemente la Sala Grande sotto lo sguardo luminoso di Blaise.
- Brutta bestia, la gelosia.. - commentò il
Serpeverde, iniziando a mangiare.
***
- Granger. Dovrei parlarti. -
La voce di Draco fece voltare Hermione, che
camminava al fianco di Blake con una sua mano sulla vita.
- Che vuoi Malfoy? Non vedi che Hermione è
impegnata? - replicò il ragazzo con tono strafottente.
Draco gli lanciò un'occhiata gelida, poi si
rivolse nuovamente alla ragazza come se lui non esistesse: - Granger. Ora.
-
Blake lasciò il fianco della ragazza e fece
un passo avanti: - Non ti azzardare a darle ordini, non è certo la tua serva! -
esclamò arrabbiato.
Hermione si accostò a lui: - Blake, va tutto
bene, tranquillo. -
Draco ghignò: - Ecco brava Granger, tieni a
cuccia il tuo cagnolino. D'altronde, i Mezzosangue non possono permettersi
di meglio. - commentò maligno.
Il Corvonero estrasse la bacchetta,
puntandola contro Malfoy: - Un'altra parola e ti farò pentire di essere nato. Te
lo posso giurare. -
La ragazza, spaventata, gli posò una mano
sul braccio teso: - Blake.. non ne vale la pena. Dai, andiamo.. - mormorò,
guardandolo supplicante, mentre Draco sosteneva il suo sguardo con
sfida.
Il ragazzo la guardò, poi annuì e
abbassò la bacchetta; Hermione lo prese per mano e lo condusse lontano da
Malfoy. Quest'ultimo non tentò di fermarli, troppo concentrato su ciò che
stava provando in quel momento: vederla con Remson l'aveva mandato su tutte le
furie, ma ciò che più lo adirava era il modo in cui lei l'aveva convinto ad
abbassare la bacchetta. Non aveva urlato, nè dato ordini.. l'aveva solo
chiesto, con quegli occhi pieni di vita e, in quel momento, di paura, e lui
l'aveva ascoltata.
Si passò una mano tra i capelli, lentamente: la situazione,
doveva ammetterlo, gli stava sfuggendo di mano. Era come se all'improvviso non
fosse più padrone delle sue azioni, dei suoi pensieri, e soprattutto dei suoi
sentimenti: ma la cosa che più lo spaventava, era che tutto sembrava tornare ad
avere senso quando incrociava il suo sguardo.
Doveva stare un pò da solo, a riflettere.
***
- Scusami, non avrei dovuto perdere la
testa. -
Hermione sorrise rassicurante a Blake: -
Non importa.. anzi, ti ringrazio per aver difeso il mio onore. Sei stato carino.
-
Lui ricambiò il sorriso, baciandole
dolcemente una guancia: - Meglio che vada a prendere i miei libri, Erbologia mi
aspetta.. scendiamo insieme a cena? - le propose.
La ragazza annuì, e i due si separarono;
Hermione si diresse fuori dal castello, alla disperata ricerca di pace e aria.
Quello scontro tra Malfoy e Blake in corridoio, per quanto piccolo e
fortunatamente contenuto, l'aveva scossa. Chissà poi cosa voleva
Malfoy..
- Dove hai lasciato il tuo ragazzo?
-
Merda.
Hermione si volse, abbassando lo sguardo di
fronte ad un Draco Malfoy che la fissava accigliato: e dire che lui era uscito
per stare un pò da solo.. ed invece, guarda un pò chi aveva incontrato; certo
che, nei momenti meno opportuni, Hogwarts sembrava diventare minuscola, e la
ricerca di un posto dove isolarsi si trasformava in un'impresa
impossibile.
- Allora? -
Lei alzò la testa, incrociando il suo
sguardo: - Non è.. lui non è il mio ragazzo. -
- Ma davvero? - sibilò Draco - Mi
sembravate molto intimi in Sala Grande. -
Hermione si sentì ferita dal disprezzo con
cui Malfoy aveva intriso la parola "intimi", quasi a volerla far diventare
qualcosa di volgare, o immorale.
- Ti stai sbagliando Malfoy. E in ogni
caso, non sono affari che ti riguardano. - replicò lei secca.
- Oh, puoi scommetterci che sono affari
miei, Mezzosangue. - sibilò nuovamente lui, con rabbia.
La ragazza lo fissò con la fronte
agrottata: - E perchè? - gli chiese.
Draco non rispose, preferendo passare
direttamente ai fatti: le prese il polso e l'attirò a sè, posando le sue labbra
su quelle di lei; Hermione dischiuse docilmente le labbra, rendendosi conto solo
in quel momento di come il suo cuore non avesse smesso di battere furioso nel
suo petto nemmeno per un secondo, al punto da minacciare di
scoppiare.
Draco la strinse a sè più che poteva, quasi
come se avesse voluto far fondere i loro corpi, quasi come se con quel
bacio ne andasse della sua stessa vita, quasi come se.. quasi come se attraverso
quel bacio lui volesse dimostrarle qualcosa.
Si staccarono appena, lo stretto necessario
per respirare e riempire d'ossigeno i polmoni: Hermione incatenò il suo sguardo
a quello di lui, mentre Draco le sfiorò una guancia col dorso della mano.
C'era arrivato.
L'aveva trovato.
*Flashback
- Mamma, cos'è l'amore?
-
- Perchè me lo chiedi Draco?
-
Il piccolo Malfoy le sorrise: - Perchè
voglio essere sicuro di riconoscerlo quando me lo troverò davanti! E se non so
cos'è esattamente, rischio di farmelo scappare! - esclamò.
Narcissa gli accarezzo dolcemente la
testa: - L'amore è quando ti ritrovi una persona tra le braccia e ti rendi
conto che non puoi più lasciarla andare, perchè farlo sarebbe come perderla per
sempre. Quando troverai quella persona, piccolo mio, e la stringerai tra le
braccia, sentirai una pace mai provata prima, una sensazione di completezza che
solo lei saprà da darti. Allora, e solo allora, avrai trovato l'amore.
-
Flashback*
- Draco.. - la voce di Hermione lo fece
risvegliare dai suoi ricordi: lei lo guardava, la bocca rossa, lo sguardo limpido
di chi è lucido solo a metà, ma allo stesso tempo non ha mai avuto i sensi così
acuti.
- .. non posso. -
Lo sussurrò appena, ma lei lo sentì
ugualmente.
- Cos.. come.. -
- Scusami. Non posso. -
Si staccò da lei, e sentì come uno strappo
al cuore: sua madre aveva ragione. Alla fine, pur avendo cercato di scappare,
lui l'aveva raggiunto comunque.
L'amore l'aveva trovato.
Le diede le spalle e corse via, più veloce
che poteva, lasciandola lì da sola, il cuore in tumulto e gli occhi lucidi. La
situazione era sfuggita loro di mano. O perlomeno, pensò Hermione, era sfuggita
a lei.
Rientrò a passo lento nel castello, come un
automa che prosegue dritto verso la meta senza curarsi di ciò che gli sta
intorno; entrò nella sala comune, dopo aver sussurrato la parola d'ordine
alla Signora Grassa, e si avvicinò con le lacrime agli occhi a Ginny, la quale,
vedendola in quello stato, si alzò di scatto e le andò incontro.
- Hermione! Che ti è successo? Stai male? -
le chiese preoccupata.
- Rispondimi! - aggiunse, quando non
ricevette risposta da parte dell'amica.
- .. lo amo, Ginny. Lo amo. -
Et voilà!! Si conclude così anche questo chappy!!! Lasciamo
una Hermione consapevole dei suoi sentimenti, ed un Draco più che mai confuso;
gli interrogativi sono tanti: perchè Draco è scappato dopo averla
baciata? Com'è possibile che all'improvviso Hermione si renda
conto di amarlo, e diventi consapevole dei suoi sentimenti? Come andrà
a finire la scommessa? Le risposte.. la prossima settimana!! ^^ Lo so, lo so..
sono cattiva.. sorry!! ^^ Ora, come sempre, i thanks! Innanzitutto, un grazie
generale a tutti i lettori che, per sbaglio o con intenzione (e spero più per la
seconda! ^^) hanno aperto la mia storia: grazie a voi, ho superato le 1000
letture!! Grazie!!!!! ^^ Detto questo, passiamo ai ringraziamenti individuali:
un grazie enorme a ladyrocker (chissà.. io dico che non lo
sapremo mai! ^^ Povero Draco, gli hai appena dato del frigido!! La sua
reputazione è rovinata per sempre!! ^^), gemellina (visto
che ti ho accontentata? I due piccionicini iniziano a capire cosa provano..
anche se non so quanto questo impedirà alla cara Ginny di mettere in atto i suoi
diabolici piani!! ^^), falalula (felice di darti spunti da
usare con i biondini reali! ^^ Uddiu, ti prego, non mi accorciare le settimane..
altrimenti potrei non sopravvivere!! ^^), mediana (ciao,
piacere di sentirti! Sono felice che il pairing ti piaccia, e spero continuerai
a seguirmi!! ^^), Lylian (ne sono felice, anche perchè
adoro questa coppia!! ^^ Draco ti ringrazia per aver apprezzato il suo
carattere.. anche se è tutto merito mio!! ^^), kucciolaflea
(direi che, più che bussare, l'amore la porta l'ha sfondata!! ^^ Anche se Draco
sembra parecchio restio ad aprire.. visto che l'iluminazione spirituale l'ha
fulminato?? ^^), 8x4 (ciao! Devo dire che andrebbe moooolto
meglio se l'università stressasse di meno.. ma a parte questo.. ^^ Eh sì, anche
se la maggior parte delle volte Draco è un vero bastardo, io come principe
azzurro ce lo vedo troppo bene!! ^^), Colleghe for life
(MaRs e BiMbA, ma ciau!! ^^ Eh sì, Hermione ha qualche problema di comprendonio,
poverella.. ma sai, anche i geni hanno le loro pecche! ^^ Visto che
Draco si è innamorato?? Anche se.. beh, non ne sembra esattamente felice,
non vi pare? Grazie per aver evitato i baci, ci manca solo l'influenza e poi
sono a posto!! ^^ Bacioni, vvb! ^^), Francesca_Malfoy (ti
ringrazio!! Visto che Draco si è innamorato?? Anche se per ora non ne sembra
entusiasta.. chissà cosa farà nel prossimo chappy!! ^^ (Se non lo sai tu che sei
l'autrice.. NdTutti)(Ops.. è vero!! ^^ NdMe) ^^), Rio (ti
ringrazio!! Visto che hanno fatto un bel passo avanti? ^^ Evviva!), giolabella (direi che si è ripresa, tu che ne pensi?? ^^), _AqUa PrInCeSs_ (anch'io adoro il personaggio di Blaise, mi
piace da impazzire!! ^^ Che ne pensi, la tua sete di conoscenza si è attenuata..
o sei ancora più curiosa di prima?? ^^ ). Così dicendo, un mega grazie anche
alle 41 persone che hanno messo la storia tra i preferiti, sono troppo contenta
che vi piaccia!!
A:
Grazie!!!!!!! Alla
prossima settimana!!!
Xevias
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Capitolo 7 *** Scusa ma ti chiamo amore.. ***
- Hermione.. ma tu sei davvero davvero davvero sicura
di essertene innamorata? - chiese Ginny per l'ennesima volta.
La ragazza annuì,
asciugandosi nuovamente l'angolo dell'occhio sinistro, dove una lacrima si
apprestava dispettosa a scendere; ci aveva riflettuto parecchio, ormai erano più
di due ore che riesaminava tutta la storia, dall'inizio della scommessa a quel
momento, con la sua migliore amica: non c'erano dubbi. Se ne era
innamorata.
Hermione si chiese il momento
esatto in cui il sentimento per Draco si era trasformato in amore: una parte di
lei, quella che la ragazza cercava in ogni modo di mettere a tacere, le
suggeriva che in realtà a lei il Serpeverde era sempre piaciuto; in ogni caso,
anche non ascoltando questo suggerimento del suo cuore, era ovvio che l'amore
era, per così dire, "sbocciato" dal primo appuntamento.
E adesso.. adesso aveva la
certezza di ciò che provava, insieme alla consapevolezza che lui non fosse
interessato. Il che rendeva del tutto giustificabile l'ennesima lacrima sfuggita
al controllo della ragazza, e che ora scendeva lentamente lungo la sua
guancia.
- Oh Hermione.. mi dispiace..
- commentò Ginny sincera: non aveva mai visto l'amica così, nemmeno per suo
fratello.. era come se si fosse.. spenta.. tutto d'un colpo. E
lei, come sua migliore amica, doveva intervenire.
- Rilassati, asciugati gli
occhi e fai un bel sorriso: ho in mente un piano! - esclamò la
ragazza.
Ed Hermione, per l'ennesima
volta, si trovò a trattenere un gemito d'insofferenza e a recitare nella mente
tutte le preghiere che conosceva.
***
- Draco, ti vuoi dare una calmata? -
Blaise osservava impotente l'amico camminare
nervosamente per tutta la stanza, le mani tra i capelli e le labbra strette in
una linea sottile.
- Tu non capisci. Non doveva succedere.
-
L'amico gli sorrise comprensivo: - Non hai facoltà
di scelta. Non puoi scegliere chi amare Draco, rassegnati.
-
Il ragazzo si bloccò di colpo, fissando il suo
migliore amico negli occhi: - Ti sbagli Blaise. - sibilò, gli occhi ridotti a
due fessure - Posso. -
***
- Ginny, è illegale. Silente ci ammazzerà quando
lo scoprirà! -
- Vuoi dire se lo scoprirà! - esclamò la
ragazza in risposta, strizzando l'occhio all'amica.
Hermione si morse il labbro fino a farsi male,
mentre il suo cuore cessò di battere quando vide Draco entrare in Sala Grande
per cena, seguito dal fedele amico Blaise.
- Si sta sedendo.. - mormorò lei, constatando con
delusione che lui non aveva mai voltato lo sguardo verso di lei.
Ginny aspettò che la cena iniziasse, poi tirò
fuori la bacchetta e l'agitò con un veloce movimento di polso.
- Andrà bene Hermione! - la rassicurò con un
sorriso.
La ragazza annuì, fissando il tavolo dei
Serpeverde con ansia crescente.
Dolcemente, un piccolo foglio arrotolato a
pergamena, legato con un nastrino color rosso tenue, si posò di fronte a
Draco.
- Ginny.. -
- Ormai è andata, puoi solo aspettare e
vedere. -
Le due si guardarono per qualche secondo, poi si
voltarono nuovamente verso il tavolo, dove il ragazzo stava srotolando la
pergamena con sguardo perplesso.
Scusa ma ti chiamo amore, Non so dire nulla più.
Scusa se ti ho dato un nome, Dico solo che sei tu. Ridisegni il mio
destino E colori il desiderio dentro gli occhi miei.
Da quello strano foglio, parole e musica
prendevano forma, creando una melodia che si stava levando al cielo, attirando
l'attenzione di tutti i presenti.
Draco alzò subito lo sguardo su Hermione,
incatenando il suo sguardo a quello di lei.
E non ho paura quando, Sento di rinascere.
Mi rimetto in gioco adesso. Lascio correre il mio cuore verso di te.
Nomi troppo tardi in tasca, Ora ho la libertà, Puoi tirarla fuori
quando vuoi.
La musica accompagnava dolcemente quella poesia
cantata da una voce femminile, dolce, a tratti timida, a tratti vibrante per
l'emozione.
Una voce sola, unica.
La sua.
Blaise accennò un sorriso, e assentì lievemente
col capo: se l'intenzione di Hermione era quella di provocare una reazione in
Draco, beh, aveva fatto centro.
Una vita da riscrivere, Nel tuo cuore che
ha mille pagine, Sfoglierò poesie che parlano di noi, Di un amore che
non ha età.
Hermione si sentiva incapace di fare o dire
alcunchè: se anche Ginny le avesse dato un ceffone, lei non se ne sarebbe
accorta. Fissava Draco negli occhi, quegli occhi indecifrabili che le impedivano
di capire cosa lui stesse pensando; in quanto ai suoi di occhi, persino un cieco
avrebbe capito cosa la ragazza stesse provando in quel momento. Era come se
tutto intorno a lei fosse sparito, lasciando solo loro due e il vuoto.
- Ti prego Draco.. - pensò Hermione, mentre gli
occhi le si facevano inspiegabilmente lucidi.
Scusa ma ti chiamo amore E non posso dir
di più, Ma conservo quell'istinto, Per volare come un aquilone in
libertà. L'amore non è convenzione, Non si delimita, Scorre nei
nostri cuori ormai.
- Ancora convinto di poter scegliere chi amare,
Draco? - disse Blaise, senza voltarsi a guardare l'amico, ma tenendo gli
occhi fissi sul foglio.
Lui non rispose: d'altronde, cosa avrebbe potuto
rispondere? Quella voce.. quelle parole.. quegli occhi..
Quegli occhi.
Quello sguardo che lo supplicava di arrendersi
allo strano quanto sconosciuto sentimento che cullava dolcemente il suo
cuore. Quello sguardo, che chiedeva solo di essere corrisposto, di trovare
una certezza, o perlomeno una speranza.
Una vita da riscrivere, Nel tuo cuore che
ha mille pagine, Parlerò di un amore che, Oltrepassa le distanze non si
ferma mai, Non si ferma mai.
- Albus, non credi che dovremmo intervenire? E' ovvio che, chiunque sia stato, abbia usato qualche libro della Sezione Proibita per creare l'incantesimo del suono! -
esclamò la professoressa McGranitt al Preside.
Silente lasciò vagare lo sguardo sulla Sala,
osservando gli studenti rapiti e concentrati verso quella melodia, fino a posare
gli occhi limpidi su due ragazzi: due mondi diversi, due rette parallele che,
per una volta, sembravano essersi intrecciate nell'universo
dell'amore.
- No Minerva, non ancora. - rispose lui, con un
dolce sorriso.
Ho una vita da
riscrivere, Nel tuo cuore che ha mille pagine, Sfoglierò poesie che
parlano di noi, Di un amore che non ha età.
Ginny lasciava vagare lo
sguardo da Hermione a Draco e da Draco a Hermione, avanti e indietro, nervosa:
voleva davvero che l'amica fosse felice, anche se la felicità si presentava
sotto forma del ragazzo più odioso di Hogwarts. Era anche vero, però, che lui
aveva rifiutato di portasela a letto.. ed ora, il motivo appariva più chiaro che
mai.
Strinse lievemente la mano
della ragazza, che però non spostò lo sguardo: Hermione aveva paura che, se
avesse anche solo sbattuto le ciglia, avrebbe interrotto quel momento, che si
sarebbe perso per sempre.
Draco, però, non sembrava
dello stesso avviso: si alzò in piedi e, dopo averla freddata con lo sguardo,
come ad intimarle di non muoversi, uscì dalla Sala Grande.
Un groppo si formò in gola ad
Hermione, che chiuse forte gli occhi per impedire alle lacrime di
scendere.
- Si può sapere che stai
aspettando? Seguilo! - esclamò Ginny, spingendola.
- Draco! -
***
Hermione
non si era nemmeno resa conto di correre, ma quando lo raggiunse, costringendolo
a voltarsi, realizzò di avere il fiatone.
- Che diavolo ti sei messa in
testa, Granger?! - sibilò lui furioso.
Lei indietreggiò
istintivamente, spaventata, e quel gesto fece impallidire Draco.
*Flashback
- Lucius, basta.. ti
prego! -
Le urla di sua madre lo
raggiungevano anche nella sua camera, nonostante lui avesse nascosto la testa
sotto il cuscino.
Si alzò, tremante, e
raggiunse a passo malfermo la camera da letto dei suoi genitori: la porta semi
aperta lasciava intravedere una figura a terra, malconcia e
debole.
Sua madre
Narcissa.
- Lucius.. - pregò la
donna; suo marito però, la zittì con uno schiaffo, talmente forte che le spaccò
il labbro.
- Stai zitta, lurida
puttana. - sibilò l'uomo minaccioso.
Per Draco fu
troppo da sopportare: corse in camera sua, chiudendosi la porta alle spalle, e
si nascose sotto le coperte, singhiozzante.
Ore dopo, sua madre, dopo
essersi sistemata più che poteva, era andata a trovarlo in camera
sua.
- Mamma.. - aveva
mormorato il piccolo Draco - Papà ti ha fatto tanto male? -
Narcissa sorrise al suo
bambino, e lo strinse forte a sè.
- Promettimi una cosa
Draco. - soffiò con voce rauca e spezzata la donna - Non diventare mai come tuo
padre. Promettimelo. -
Il piccolo aveva alzato
lo sguardo sul viso della madre, sullo zigomo viola, sul labbro spaccato, e
aveva annutito: - Te lo prometto, mamma. -
Flashback*
- Hai paura di me.. -
sussurrò il ragazzo, più a se stesso che a lei.
Hermione lo fissò confusa ed
incerta.
Draco alzò lo sguardo su di
lei: - Sono diventato come mio padre.. sono un mostro.. - soffiò con gli occhi
lucidi.
La ragazza rimase basita nel
vederlo così: sembrava così indifeso e dolce, come un bambino di fronte
alla sua parola più grande; Hermione si avvicinò a lui, appena tremante,
e si rifugiò tra le sue braccia, cercando di trasmettergli ciò che
provava.
Lui rimase rigido per diversi
istanti; poi, lentamente, avvolse quel corpo caldo con le
sue braccia.
- Draco.. - mormorò Hermione
- Non so cos'abbia fatto tuo padre.. ma tu non sei come lui. E non lo sarai
mai. Tu hai un cuore, Draco. Devi solo lasciarlo libero di amare.
-
Il ragazzo alzò il viso
della ragazza con una mano, perdendosi in quegli occhi così stupendamente
limpidi.
- Non sono capace di amare..
- confessò in un sussurro.
Hermione
gli sorrise: - Oh, a questo possiamo rimediare.. ti insegno io. -
disse.
Draco ricambiò incerto il suo
sorriso, poi avvicinò il suo viso a quello di lei, baciandola dolcemente sulle
labbra.
Scusa ma ti chiamo
amore. Non so dire nulla più. Scusa se ti ho dato un nome. Ora puoi
chiamarmi anche tu.
E così, finito anche il settimo
capitolo!!! Che ne dite?? Spero vi sia piaciuto!! ^^ La canzone del capitolo è
"Scusa ma ti chiamo amore" degli Sugarfree, colonna sonora dell'omonimo
film.. musica che ci ha gentilmente accompagnato in questo splendido
chappy!! (come se avesse scelta! ^^). Bene, direi che è
tutto...
Come dite? In
ringraziamenti? .. ah già, me ne stavo quasi dimenticando!! Innanzitutto un
ringraziamento specialissimo alle ben, udite udite, 56
persone che hanno messo la fiction tra i preferiti, ma vieeeeni!!!!
^^
Poi, naturalmente,
i ringraziamenti singoli!!
Un mare di grazie a: kucciolaflea (che dici, siamo sulla buona strada per farli mettere
insieme?? ^^ Io direi che un bel passo avanti l'abbiamo fatto!! ^^), ladyrocker (ma grazie!! D'altronde, quando uno è un genio... !!
^^), _AqUa PrInCeSs_ (visto che una settimana è già
passata?? A me sembra sia volata in un attimo!! Che dici, è valsa la pena
aspettare? ^^), falalula (bonsoir mon amie!! Sai che ti
adoro?? Sia per il contenuto delle tue recensioni, sia perchè sono sempre
lunghe, e io lovvo troppo leggere i vostri commenti!! ^^ Coooomunque, per me la
settimana è passata in niente, e spero che tu sia riuscita a trovare i
contrattempi necessari per distrarti! ^^ Che ne pensi del chappy? Io
personalmente ho adorato scriverlo.. spero che faccia lo stesso effetto anche su
voi lettori!! ^^ Besos!!), gemellina (ti ringrazio, spero che
nemmeno questo capitolo ti deluda!! ^^), aqa (tranquilla, l'importante che tu riesca a leggere i capitoli! ^^ Ti
ringrazio per i complimenti, spero che anche questo chappy ti piaccia!!
^^), Rio (ciao! ^^ Lo so, sono sadica.. cosa vuoi
farci, è l'università che mi rende così!! ^^ Visto che ogni tanto, ma solo ogni
tanto, Ginny qualcosa di buono la combina? ^^), Stelle 4ever (che bello, Draco da piccolo guadagna punti! ^^ Sono felice che il
capitolo ti abbia "zuccherato" la serata, spero che anche questo ci riesca!!
^^), Colleghe for life (MaRs!! BiMbA!!
Ciao Colleghe!! ^^ Grazie per i complimenti, Draco geloso.. è ancora più
stupendo del solito, vero?? ^^ Spero che apprezzerete anche questo chappy!! ^^),
Hermione96 (felice di aver scosso la tua curiosità pur non
essendo il tuo pairing ideale!! Spero che anche questo capitolo ti piacerà!!
^^)
Bene, e dopo questi ringraziamenti,
direi che posso rimandarvi alla prossima settimana col consueto aggiornamento, e
ne approfitto per augurare a tutti:
Tanti Auguri di Buona
Pasqua!!!!
Xevias
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Capitolo 8 *** Colpi di scena! ***
- Quindi.. quindi state insieme?
-
- Sì.. forse.. non lo so Ginny, io davvero
non lo so! -
Hermione si lasciò cadere sul divanetto
della sua sala comune, accanto alla sua migliore amica.
- Beh, ma vi siete confessati che vi
piacete, quindi è chiaro che tra voi c'è qualcosa! - commentò la ragazza
pensierosa.
L'amica alzò lo sguardo su di lei: - Nessuno
dei due ha parlato di relazione, o di prospettive di coppia.. e, per quanto ne
so io, Draco non è certo tipo da relazione monogama.. non so che fare Ginny! So
solo che.. che lo amo.. -
Ginny le sorrise teneramente, come una mamma
fa con la propria figlia: certo, mai avrebbe pensato che potesse essere Malfoy
il ragazzo dei sogni di Hermione, ma vedere l'amica in quello stato.. confusa,
felice, speranzosa, incerta.. innamorata, insomma.. e, in fondo, parte
del merito era anche suo!
- Sai Hermione, io credo che dovreste
parlarne.. prima o poi dovrete affrontare l'argomento, no? Tanto vale farlo
subito! - esclamò Ginny con convinzione.
Lei annuì, assorta: - Sì, forse hai ragione
tu.. grazie Ginny, sei un'amica! -
***
- Draco Malfoy.. il freddo e calcolatore
Principe delle Serpi.. lo spezzacuori per eccellenza.. innamorato.. è
da prima pagina sul Profeta! -
Draco lanciò un'occhiataccia in direzione
del suo migliore amico Blaise, comodamente sdraiato sul letto del Prefetto di
Serpeverde.
- Vuoi morire Blaise? Perchè se è così, ti
accontento subito. - sibilò il ragazzo furente.
L'amico alzò le mani in segno di scusa: -
Okay, la smetto. Ammettilo però Draco, la situazione è quantomeno assurda! Tu
volevi far innamorare la Granger, ed invece quello innamorato sei tu! - esclamò
ridacchiando.
Draco non ribattè: era vero, per quanto
assurdo potesse sembrare. Era innamorato della Granger. Di una Mezzosangue. Di
una Grifondoro. Di.. di Hermione. Del suo sorriso timido ed insicuro,
del suo sguardo da cerbiatta, della sua voce melodiosa.. aveva sempre invidiato
quella sua sicurezza a scuola, quella capacità di essere sempre preparata su
tutto, di essere sempre la migliore.
Eppure, in quei pochi giorni, aveva visto
una persona completamente diversa dalla facciata che si era costruita: una
ragazza timida, impacciata, incerta su cosa dire o cosa fare.. probabilmente la
Granger non si era nemmeno accorta dell'effetto che aveva su di lui, e che
sicuramente avrebbe avuto su qualsiasi altro ragazzo; Hermione aveva fatto
sbocciare in lui il desiderio di proteggerla, di stringerla tra le sue braccia,
di baciarla fino a farle perdere la cognizione di qualunque cosa non fosse
lui.
- Draco, mi ascolti? -
La voce di Blaise lo riportò alla realtà, e
il ragazzo alzò lo sguardo su di lui: - Cosa? -
- Ti ho chiesto se voi due state insieme. -
ripetè pacato il Serpeverde.
Draco lo fissò, confuso: - Io.. non lo so..
come faccio a saperlo, non ne abbiamo parlato! -
L'amico lo guardò, accigliato: - E cosa
aspetti a parlarne con lei? -
Il giovane alzò le spalle: - E cosa dovrei
dirle? "Ehi Granger, stiamo insieme?" - disse
sarcasticamente.
Blaise ridacchiò divertito: - Beh, non
proprio. Tanto per cominciare, potresti anche chiamarla per nome.. e poi
dovresti aprirle il tuo cuore, dirle quello che provi per lei, e chiederle di
diventare la tua ragazza. - gli spiegò.
Draco scosse la testa: - Non ci riuscirò mai
Blaise, non sono capace. - asserì.
L'amico alzò le spalle: - Allora preparati a
perderla. -
Il giovane Serpeverde alzò la testa di
scatto: - Che vuoi dire? Spiegati! -
Blaise lo fissò seriamente: - Parliamoci
chiaro, Draco. Ci conosciamo da sempre, possiamo dire di capirci al volo, ormai.
E sappiamo entrambi che tu non hai mai, e sottilineo mai, perso la
testa per una ragazza. Certo, molte ti sono piaciute, con molte hai instaurato
rapporti.. ma non sei mai andato al di là di questo. E ora, hai
conosciuto Hermione: e sei cambiato Draco, non puoi farci niente, e non puoi
nasconderlo. I tuoi occhi non sono più freddi e distanti come un
tempo, e ho visto la tua espressione in Sala Grande.. mentre quella musica
babbana riempiva la Sala, tu la guardavi come se esistesse solo lei, come se lei
fosse diventata il centro dell'universo, del tuo universo. E' speciale
Draco, e lo sai meglio di me: altrimenti, non sarebbe mai riuscita ad entrarti
dentro; se la lasci scappare via per colpa della tua mania a voler
controllare ogni cosa, sentimenti compresi, se preferisci perderla piuttosto che
accettare l'idea che l'amore non lo puoi controllare, ma solo viverlo.. non ci
vorrà molto prima che qualcun'altro si renda conto di che persona speciale è, e
se la porti via. E quando ti pentirai della tua scelta, e puoi star
certo che accadrà, sarà troppo tardi. -
Draco rimase in silenzio per parecchi
minuti, assimilando lentamente le parole che l'amico gli aveva
insinuato nella mente: aveva ragione. Su tutta la linea. Non gli era mai
capitato di sentirsi così coinvolto con qualcuno prima, ma Hermione..
il solo pensare a lei gli faceva accellerare i battiti del cuore; e quando
aveva ascoltato quella canzone in Sala Grande, e aveva incrociato i suoi
occhi pieni di lacrime.. dio, quando piangeva era ancora più bella.
Lui le aveva detto di non essere
in grado di amare, e lei si era assunta l'impegno di insegnarglielo: ora
anche lui voleva assumersi un impegno, glielo doveva.
Draco si alzò in piedi, ed uscì dalla sua
stanza.
- Dove stai andando? - gli chiese Blaise,
mentre l'amico aveva una mano sulla maniglia della porta.
- A cercare Hermione. - rispose con
decisione, mentre Blaise, con un sorriso sulle labbra, si stendeva
nuovamente sul comodissimo letto a baldacchino dell'amico.
***
- Hermione. Ti stavo cercando.
-
La voce di Draco la fece trasalire: si era
decisa ad ascoltare il consiglio di Ginny e a parlare col ragazzo, ma prima
voleva schiarirsi un pò le idee in tranquillità, e per questo aveva deciso di
passare in biblioteca.
- Io.. starei andando in biblioteca.. -
rispose lei incerta.
- Non ci vorrà molto, ti devo solo
parlare un attimo. - la convinse lui, guidandola in un'aula vuota.
La ragazza entrò, mentre Draco si
chiuse la porta alle spalle, bloccandola con un incantesimo.
- Allora.. di cosa mi volevi
parlare? - chiese lei, cercando di controllare il tremito della sua voce.
Era dal giorno prima che i due non si parlavano, da quando si erano confessati,
seppure non del tutto esplicitamente, i loro sentimenti; dopo quell'episodio, i
due erano stati letteralmente trascinati via dai rispettivi migliori amici, e
non c'era stato modo di parlarsi.
- Di noi. - rispose lui con
sicurezza.
Hermione annuì, appoggiandosi ad un banco
per nascondere la debolezza delle sue gambe, che rischiavano di non riuscire a
reggerla in piedi.
- Hermione.. ieri noi non abbiamo avuto modo
di parlare di.. di quello che ci sta succedendo. - iniziò lui dopo aver fatto un
respiro profondo - Insomma, è chiaro che c'è qualcosa tra di noi.. e..
per Merlino, possibile che sia così difficile?! - imprecò Draco, perdendo
la pazienza.
La ragazza gli si avvicinò, e poggiò la
testa sul petto di lui, lasciandolo stupito e incerto sul
da farsi.
- Non mi ero mai innamorata prima.. -
mormorò lei, ma ad un tono di voce tale da permettere a Draco di udirla - Anche
quando stavo con Ron.. sapevo, dentro di me, che quello non era amore.. ora lo
so. Sono innamorata di te, Draco. E' la prima volta che provo un sentimento di
questo tipo, e un pò mi fa paura.. ma sento che non posso, e non voglio
reprimerlo.. mi sei entrato dentro, Draco.. -
Hermione alzò gli occhi su di lui,
rimanendo confusa e spaventata quando vide piccole lacrime scendere lungo
le sue guance.
- Draco.. - sussurrò, ma lui la spinse
via.
- No. No, no, no, NO!!! - urlò
arrabbiato, correndo via.
Lei rimase immobile, paralizzata, incapace
di muovere un muscolo.
***
- Draco.. -
- Vattene Blaise, esci fuori da
qui!! -
L'amico venne sbattuto fuori dalla stanza in
mezzo secondo: tutto ciò che era riuscito a vedere, era il suo migliore amico in
lacrime. Ma da quando Draco Malfoy piangeva? Blaise scosse la testa, confuso:
che diavolo era successo con Hermione?
Il ragazzo uscì dalla sala comune, alla
ricerca della ragazza: percorse diversi corridoi, decidendo poi di cercarla nel
posto che frequentava più di tutti, ovvero la biblioteca.
Stava attraversando il corridoio,
quando un singhiozzo lo fece arrestare e tornare indietro: in un aula vuota, con
la porta semichiusa, una ragazza giaceva a terra, rannicchiata su se stessa, in
lacrime.
- Hermione.. - la chiamò Blaise,
abbassandosi su di lei.
La ragazza alzò lo sguardo su di lui, e si
gettò tra le sue braccia, singhiozzando senza poter smettere, così
disperatamente che Blaise potè percepire tutto il suo dolore.
- Hermione, cos'è successo? -
Lei scosse la testa, senza riuscire a
reprimere le lacrime: - Se n'è andato.. è corso via.. io.. non.. io non ce la
faccio.. lo amo.. lo amo Blaise.. lo amo.. - ripetè Hermione
disperata.
Il ragazzo la prese in braccio, stringendola
a sè: - Shh.. Hermione, calmati.. andrà tutto bene.. - le mormorò all'orecchio,
tentando di calmarla.
***
- Zabini, che le è successo?! -
Ginny fissò Hermione tra le braccia del
Serpeverde, basita: il ragazzo l'aveva chiamata a gran voce fuori della sala
comune e lei, curiosa per natura, era uscita per vedere cosa volesse.
- Aiutala, ha bisogno di stendersi.. io devo
fare due chiacchiere con un certo Malfoy. - le disse serio Blaise, passandole
delicatamente la ragazza.
***
- Draco. Apri subito questa cazzo di porta,
o giuro che la faccio esplodere. -
Meno di un minuto dopo, la porta si aprì, e
Draco si trovò faccia a faccia con un Blaise Zabini più serio che
mai.
- Che diavolo hai combinato? - gli chiese
lui entrando nella stanza, stranamente calmo.
Draco chiuse la porta dietro di sè,
evitando lo sguardo dell'amico: - Niente, me ne sono andato. Lei ha iniziato a
dire che si era innamorata di me, che le sono entrato dentro.. non posso stare
con lei, Blaise. Finirei per farle del male, e non voglio.. è meglio così per
lei, soffrirà un pò ma poi le passerà, e mi ringrazierà per aver pensato a lei..
-
Di colpo, il ragazzo si ritrovò a terra, con
un labbro spaccato: Blaise gli aveva mollato un pugno in piena
faccia.
- Blaise, ma che cazzo.. -
- Sei un idiota, Malfoy. - lo insultò Blaise
con disprezzo - Sei così fottutamente impaurito dalla sola idea di poter
amare qualcuno, che sei disposto a ferire chiunque per evitarlo. Sei
maledettamente sicuro che ammettere di essere innamorato di lei ti renderà più
debole, e così non fai altro che assomigliare ogni giorno di più a tuo padre.
-
- Non ti azzardare a parlarmi così! - sibilò
Draco rialzandosi - Tu non sai niente di questa storia, tu.. -
- Io so di aver trovato Hermione in
lacrime, distrutta per colpa tua! So di averla presa tra le braccia, sentendo
tremare ogni singolo centimetro del suo corpo! E so che non si merita di stare
così male per uno stronzo come te! Mi fai schifo, Draco. -
Draco assimilò le parole dell'amico come se
avesse appena ricevuto una coltellata in pieno petto: il discorso di Blaise
trasudava disgusto e rabbia, e mostrava esplicitamente cosa lui
pensasse del ragazzo.
- Se pensi che si meriti di meglio, perchè
non ti metti con lei? - lo provocò Draco, ferito nell'orgoglio a tal punto da
non riuscire a trattenersi.
Blaise rise, una risata fredda che mai Draco
gli aveva sentito: - Mi fai davvero pena. - commentò guardandolo dritto negli
occhi, ed uscendo subito dopo dalla sua stanza.
***
- Hermione.. è uno scherzo? -
Ginny fissò esterrefatta l'amica, che scosse
la testa: - No, sono seria. -
- Ma.. ma Hermione.. com'è possibile?
-
La ragazza alzò le spalle: - E' successo e
basta, Ginny. -
- Non ci posso credere.. tu e Blaise
Zabini.. insieme?! -
Hermione alzò lo sguardo su di lei: -
Credici. Io e Blaise.. insieme. -
***
- Cos'hai detto? -
Draco ridusse gli occhi a due fessure,
alzandosi in piedi per fronteggiare colui che gli si trovava davanti.
- Mi hai sentito: io e Hermione stiamo
insieme. - ripetè Blaise con calma.
Il ragazzo strinse i pugni: - Tu non la
ami.. tu non la ami! - sibilò con rabbia.
Blaise gli sorrise: - Non è un problema tuo.
-
E così si
conclude anche l'ottavo capitolo!!! Ammettetelo, vi ho stupiti!!! ^^ Ebbene
sì, Draco ha preferito tirarsi indietro e mettere a tacere il suo cuore per
paura di amare, ed ora deve accettarne le conseguenze.. finirà tutto così?? Lo
scoprirete!! Prima dei ringraziamenti, mi scuso tantissimo per il ritardo,
perdoooooono!!! (.. perdonata?? ^^) Bene, ora passo ai
ringraziamenti:
kucciolaflea:
ehi, quanto entusiasmo!! Mi fa piacerissimo!! ^^ Questo capitolo è forse un pò
meno magico di quanto ti aspettavi, non è vero?? Spero che mi perdonerai se ho
messo i bastoni tra le ruote ai nostri tesori.. non mi uccidi, veeeero??? ^^
Fammi sapere che ne pensi, baci!! ^^
falalula: sì
beh, l'idea era di Ginny.. che pretendevi?? Qualcosa di soft da una come lei era
impossibile!! ^^ Un pò sadica lo sono, lo ammetto.. e mi scuso tantissimo per il
ritardo!!!! Anche se forse questo capitolo non è esattamente il modo migliore
per farsi perdonare, tu che ne dici?? ^^ Fammi assolutamentissimamente sapere
che ne pensi, mi raccomando!! Ci conto!! ^^ Ciao bella, bacionissimi!!
^^
8x4: figurati,
l'importante è che tu abbia potuto leggere!! ^^ Ti ringrazio, e spero che anche
questo capitolo, per quanto forse un pò inaspettato, ti piaccia!! Aspetto un tuo
commento, bacioni!! ^^
aqa: un genio
addirittura, uao!! Ti ringrazio!! ^//^ Che ne pensi del capitolo?? Anche se
forse non è proprio quello che avevi in mente.. ma spero ti piaccia lo stesso!!
Baci!! ^^
Rio: ti
ringrazio, e scusa per l'attesa!!! Il capitolo non è esattamente come te lo
immaginavi, vero?? Beh, d'altronde s'intitola "Colpi di scena".. che
pretendevi?? ^^ Baci!!
piperina: ti
ringrazio per il consiglio, mi sarà molto utile!! ^^ Sì beh, i piani di Ginny
non godono certo di un'ottima fama, anche se in questo capitolo l'ho fatta
riposare.. ogni tanto serve pure a lei!! ^^ Mi dispiace che l'autore non ti
piaccia, però bisogna ammettere che le parole erano azzeccate.. non trovi?? ^^
Fammi sapere che ne pensi, baci!!^^
Hermione96:
magari 100!!! Comunque ti ringrazio tantissimo, e spero che anche questo
capitolo, nonostante non sia esattamente rose e fiori, ti piaccia!! ^^ Fammi
sapere!! Baci!! ^^
Stelle 4ever:
ma graaaaazie!! ^^ In effetti nello scorso capitolo Draco è stato
dolcissimo, cosa che non si può dire di questo, non trovi? Devo ammettere che
l'ho odiato.. e dire che lo stronzo gliel'ho fatto fare io!! ^^ Fammi sapere che
ne pensi, bacioni!! ^^
Colleghe for
life: grazie, grazie, grazie!!! Come può Draco bambino non fare tenerezza??
Impossibile!! ^^ Anche se in questo capitolo penso che la voglia di prenderlo a
pugni sarà tanta!! (Ci penso io! NdBlaise) (Lascia perdere, hai già dato.. NdMe)
Fatemi sapere cosa ne pensate, come sempre!! ^^ Ciao belle,
bacioni!!!
_AqUa
PrInCeSs_: spero che anche per questo capitolo sia valsa la pena aspettare!! ^^
Purtroppo penso che il capitolo non sia esattamente come te l'eri aspettato,
vero? Fammi sapere che ne pensi, baci!! ^^
ladyrocker:
Ginny ti ringrazia cordialmente!! ^^ Felice che la storia continui a piacerti,
spero che anche questo capitolo ti piaccia!
E un grazie
enorme va anche ai 71 che hanno messo la storia tra i preferiti, ma
graaaaaaaazie!!! Davvero, di cuore!!!!
Non mi resta
che rimandarvi alla prossima settimana, e chiedervi un piiiiiiiiiiiiiiiiccolo
favore: se avete ancora qualche minuto da dedicarmi, leggereste la mia altra
fanfiction "Amaranth"? Ve lo chiedo perchè è una storia un pò diversa, e in un
certo senso più impegnativa di questa.. e ci terrei davvero molto a
conoscere il vostro parere!!! Grazie!! ^^
Alla prossima
settimana!!
Xevias
|
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Capitolo 9 *** What happened before.. ***
Piccola premessa: vorrei
tranquillizzare tutti coloro che mi hanno scritto nelle recensioni, confuse
perchè non erano riuscite a capire l'ultimo passaggio del precedente capitolo..
non è stata una svista, tranquille!! Si tratta di una mia precisa scelta
narrativa, che comunque ora troverà spiegazione.. infatti, questo capitolo
racconta ciò che è successo tra il rifiuto di Draco e la relazione tra Hermione
e Blaise.. vi lascio alla lettura, ci sentiamo in fondo!! ^^
- Hermione.. ti scongiuro, dimmi cos'è successo!!
-
Ginny fissò l'amica senza sapere cosa fare, logorandosi
nell'impossibilità di aiutarla.
Hermione non reagiva, e se non fosse stato per il suo petto che
si alzava ed abbassava regolarmente, la giovane Weasley avrebbe pensato che
fosse morta.
- Hermione, te lo chiedo in ginocchio.. ti supplico, sto
male a vederti così.. dimmi perchè sei distrutta, dimmi che ti ha fatto Malfoy..
sono la tua migliore amica! -
La ragazza alzò appena lo sguardo su di
lei, senza smuoversi di un millimetro dalla sua posizione.
- Vattene, Ginny. - mormorò.
- Hermione.. - la pregò l'amica.
- Ho detto vattene. -
ripetè.
Non aveva la forza di alzare la voce,
probabilmente non sarebbe riuscita nemmeno a mettersi in piedi.
- ... va bene, me ne vado. - sussurrò Ginny
amareggiata, lasciando l'amica da sola.
Hermione chiuse gli
occhi, intenzionata a rimanere a pancia in giù distesa sul letto per un
tempo ragionevole allo svanimento del suo dolore.. una ventina d'anni sarebbero
bastati.
Odiava Ginny, per quello non la voleva
intorno. Era solo colpa sua, se ora stava così male: se lei non
l'avesse convinta ad accettare quella sciagurata scommessa.. lei sarebbe
stata felice. Okay, magari non proprio felice, ma sarebbe stata sicuramente
meglio di quel momento.
Odiava la sua migliore amica. Ma, più di
ogni altra cosa, odiava lui.
Lui, che le era entrato dentro, abbassando
le sue difese.
Lui, che con i suoi sorrisi e le sue parole
dolci, false dalla prima all'ultima, l'aveva illusa.
Lui, il motivo per cui adesso si
sentiva morire.
Una piccola lacrima salata
scese dall'occhio di Hermione, finendo sulle sue labbra: piangeva per
Malfoy. E dire che, in tutti quegli anni d'insulti, non l'aveva mai
fatto.
Possibile che ci si potesse sentire
così vuoti, così tristi, per amore? Non avrebbe dovuto essere un sentimento che
porta felicità?
Hermione rimase in quella posizione, a
piangere, per ore.
Nel frattempo, Blaise aveva espresso le sue
"opinioni" a Draco, a suon di pugni ed insulti, ed ora passeggiava senza tregua
nei pressi del Lago Nero.
Non aveva mai picchiato nessuno, tanto meno
il suo migliore amico, ma se lo meritava: si poteva essere più idioti di così?!
E dire che era innamorato, innamorato perso!! Ma possibile che a Draco riuscisse
così difficile ammetterlo?
Blaise era arrabbiato, era furioso, era..
non ci sono aggettivi per descriverlo: aveva sempre sentito l'amico parlare del
padre come un essere odioso, inumano, aveva visto la fragilità di Draco quando
parlava del modo in cui Lucius trattava la madre, l'aveva sentito spergiurare
che mai sarebbe diventato come quell'uomo.. ed invece, lo stava facendo.
Rifiutando l'amore per Hermione, stava diventando come Malfoy senior.
Il giovane non era mai stato un tipo
vendicativo, era convinto che un sentimento come la vendetta non portasse a
nulla di buono; eppure, in quel momento, c'era più di un motivo che lo spingeva
a prendere in considerazione la possibilità di una bella vendetta ai danni di
Draco.
Il motivo principale era, ovviamente,
quello di svegliarlo, e di metterlo di fronte al fatto che non poteva scappare
dai suoi sentimenti per sempre, che si trattasse di Hermione o di qualunque
altra.
E l'altro motivo.. no, non doveva nemmeno
pensarci. Ciò nonostante, non poteva farne a meno: una parte di lui, quella che
mal si conciliava con i suoi aspetti da Serpeverde, gli imponeva di essere
sincero.
Quelle cose che aveva detto a Draco, quelle
su Hermione.. beh, non era stato un puro slancio di altruismo.
.. d'accordo, d'accordo, ecco la verità: a
lui.. a lui piaceva Hermione.
Ecco, l'aveva detto.
Aveva proposto all'amico quella stupida
scommessa solo per avere una scusa per poterla avvicinare, parlarle, farsi
conoscere da lei. Ma le cose gli erano sfuggite di mano e, quando aveva visto
Draco innamorato ed Hermione ricambiarlo, aveva preferito farsi da parte e
lasciarli liberi di amarsi.
Adesso però, la situazione era ben diversa:
il Principe delle Serpi aveva dato le spalle ad Hermione, l'aveva rifiutata
consapevolmente. Perchè allora non provare ad avvicinarla? Non avrebbe mai
approfittato di lei, sapeva quanto fosse vulnerabile in quel momento e non
avrebbe mai sfruttato la situazione a suo vantaggio.
Però poteva offrirle la sua amicizia
sincera, sperando che magari questo sentimento potesse trasformarsi in qualcosa
di più.. e, se così non fosse stato, si sarebbe accontentato di esserle
amico.
***
- Hermione, posso entrare? Sono Blaise..
-
Quante ore erano passate? Cinque, sei? Non
se lo ricordava.
Non avrebbe voluto alzarsi, sembrava che il
suo corpo fosse diventato un tutt'uno con il letto.. eppure la voce di Blaise
aveva fatto scattare qualcosa in lei. Si tirò a sedere a fatica, e si trascinò
fino alla porta; fece appena in tempo ad aprirla, quando le gambe le cedettero
e, se non fosse stato per gli ottimi riflessi e la ferrea presa di lui, sarebbe
caduta a terra.
- Blaise.. - mormorò lei ad occhi chiusi -
Come.. come sei entrato? -
Il ragazzo la poggiò delicatamente sul
letto: - Mi ha fatto entrare la piccola Weasley, l'ho incrociata fuori dal
castello.. a quanto pare, l'hai mandata via.. - le spiegò lui, sfiorandole i
capelli con le dita nel tentativo di rilassarla.
Hermione annuì stancamente: - Non ce la
facevo ad averla accanto, non posso pensare che tutto sia partito da lei..
-
Blaise agrottò la fronte: - Perchè da lei? -
le chiese confuso.
La ragazza, accortasi dell'errore, scosse la
testa: - Niente, lascia stare.. sto delirando.. tu piuttosto, perchè sei qui?
-
Lui le sorrise: - Beh, non potevo certo non vedere come stavi,
dopo averti trovata in quello stato.. - le spiegò.
Hermione sbuffò: - Immagino che tu sia rimasto colpito dal
comportamento del tuo amico, non si può dire che non sia una vera
Serpe. - commentò sarcastica.
Le labbra di Blaise si assottigliarono: - Ti posso assicurare
che Draco ha già ricevuto in pieno la mia posizione riguardo al suo
comportamento. - asserì serio.
Lei lo guardò: - Che intendi dire? - gli chiese
confusa.
Blaise si concesse un lieve sorriso: - Niente, niente..
Hermione, ascoltami. Non puoi rimanere così, non per lui. Probabilmente te l'ha
già detto Ginny, e se l'ha fatto, ha ragione. Devi alzarti, e affrontarlo a
testa alta. - le disse, tentando di rianimarla.
Hermione scosse la testa, gli occhi che le si facevano di nuovo
lucidi: - Non posso Blaise, io.. non ce la faccio ad incrociarlo, a guardarlo
negli occhi.. non ci riesco, non ne ho la forza.. - mormorò con voce
spezzata.
Lui le prese il mento con le dita, sforzandosi con tutte le sue
forze di non assaggiare le labbra carnose di lei: - Hermione, sei troppo
speciale per ridurti in questo stato. Draco non si merita tutta questa
importanza, e lo sai. Devi reagire. -
La giovane lo guardò, incerta: - Perchè mi dici queste cose? Io
pensavo che.. che Dr.. lui.. fosse il tuo migliore amico.. -
- Generalmente lo è, infatti. - rispose lui - Ma non posso
essere dalla sua parte, quando si comporta come lo stronzo che è suo padre. -
aggiunse, facendola sorridere, e pensando che, quando Hermione sorrideva,
nonostante gli occhi lucidi e il volto a chiazze, era la creatura più bella che
lui avesse mai visto.
- Vai a farti una doccia, vestiti, ed usciamo da qui. E' una
bella giornata, è un peccato sprecarla rimanendo al chiuso. - le disse Blaise
con energia.
Hermione annuì, sorridendogli grata, e si alzò da letto; si
mosse verso il bagno e, prima di entrarvi, si volse verso il ragazzo: - Puzzo,
vero? - gli chiese con un sorrisetto.
Blaise ridacchiò: - In effetti.. un pochino, sì. - ammise
strizzandole l'occhio, mentre Hermione, mostratagli la lingua, si chiuse in
bagno, lasciandosi poi scorrere addosso il getto d'acqua calda,
sollevata.
***
- Grazie per avermi convinta ad uscire, Blaise.. avevi ragione,
è una giornata bellissima. - disse Hermione al ragazzo che le camminava accanto,
sorridendogli dolcemente.
Blaise, dal canto suo, non si era mai sentito così bene in vita
sua: era la prima volta che si trovava con lei da solo, e il semplice
passeggiarle accanto gli regalava una felicità immensa.
- Ti va di sederci lì? - propose Hermione, indicandogli una
grande quercia in una zona tranquilla del giardino della scuola.
La ragazza si sentiva rinvigorita, anche se il dolore che
provava non era sparito: ma, con Blaise accanto, era come se riuscisse ad
accantonarlo in un angolo del suo cuore, e godersi quegli istanti di
serenità.
I due si sistemarono ai piedi dell'albero, ed Hermione chiuse
gli occhi, respirando a fondo: c'era una tale pace intorno a lei.. e, chissà
come mai, Blaise le trasmetteva una sensazione di tranquillità molto
piacevole.
- Non ero mai stato qui, non è una zona molto frequentata. - le
disse lui, per rompere il silenzio.
Hermione volse la testa verso di lui: - Io ci sono venuta
qualche volta, per studiare.. è l'ideale se si cerca il silenzio. - commentò.
- Blaise.. - aggiunse poi - Io non ti ho nemmeno ringraziato.. per essere qui con
me, ora.. non eri obbligato ad essere gentile con me, ma lo sei stato.. e per
questo ti ringrazio. -
La ragazza gli sorrise riconoscente, e il cuore di Blaise fece
una capriola: accidenti, doveva esserle amico! Solo amico, nient'altro che un
semplice, gentile, simpatico..
Oh no.
Oooh no.
Ooooooh no.
Hermione aveva chiuso di nuovo gli occhi, reclinato il capo
all'indietro, ed ora si gustava la brezza leggera con le labbra semi
aperte.
Blaise deglutì sonoramente, evitando di far posare il suo
sguardo su di lei: concentrati su qualcos'altro, concentrati su
qualcos'altro..
- Posso farti una domanda? - gli chiese all'improvviso Hermione;
poi, senza aspettare una risposta, riprese: - Sei fidanzato? -
Blaise alzò di scatto gli occhi su di lei: perchè glielo stava
chiedendo??
- Ecco io.. non vorrei sembrarti sfacciata.. - proseguì
lei, incerta - Ma vedi.. tu piaci ad una persona.. e volevo sapere se.. insomma,
se eri libero.. -
Il ragazzo studiò attentamente il volto di lei, alla ricerca di
qualche segno di.. di cosa? Fose di gelosia?
- Io.. no, non sto con nessuna. - le rispose, trovandosi
improvvisamente con la gola secca.
Hermione s'illuminò: - Bene! Perchè sai, la mia amica Ginny ha
una cotta per te praticamente da sempre, e.. magari potevi chiederle di uscire!!
- propose Hermione a bruciapelo: sapeva di aver trattato male Ginny, in fondo
non era colpa sua se Malfoy si era rivelato uno stronzo di proporzioni
gigantoscopiche.. quella era un'ottima occasione per farsi perdonare.
A Blaise per poco non cascarono le braccia: Ginny Weasley.
Hermione voleva accasarlo con Ginevra Molly Weasley. Non che fosse una bella
ragazza, per carità; ma non c'erano paragoni con l'angelo che aveva davanti agli
occhi.
- Ehm.. beh, mi piacerebbe.. ma.. a me piace un'altra
ragazza. - ammise, evitando il suo sguardo.
- Oh.. - commentò lei, mentre il suo sorriso si spegneva: -
E lei.. lo sa? - gli chiese.
Blaise scosse vigorosamente la testa: - No, non.. non gliel'ho
mai detto. -
- Secondo me dovresti farlo.. - asserì lei - Sei un ragazzo
fantastico, chi può resisterti? - aggiunse con un sorriso.
Lui si sforzò di ricambiare il suo sorriso, ma dovette
forzarlo un pò: già, chi poteva resistergli.. a parte lei?
I due ragazzi rimasero seduti sotto l'albero per un'altra ora,
chiacchierando di scuola, degli insegnanti e dei progetti futuri: era così bello
per Hermione lasciarsi andare ad una tranquilla conversazione con qualcuno che
la mettesse a proprio agio!
- Grazie Blaise, non sai quanto mi senta meglio adesso.. -
lo ringraziò lei, quando lui l'ebbe accompagnata fin al suo
dormitorio.
Blaise le sorrise: - E' stato un piacere Hermione,
davvero.. e sono pronto a rifarlo quando vuoi. -
A quella proposta, gli occhi di Hermione scintillarono: - Dici
sul serio? -
Lui, in risposta, le strizzò l'occhio: - Perchè no?
-
***
- Hermione! -
- Blaise, ciao! -
- Dove stai andando? -
- A lezione, ho Rune Antiche e sono già in ritardo! -
Lui le sorrise, aiutandola a portare i libri: - Che dici, ti dò
una mano? -
Hermione gli sorrise: - Grazie Blaise, sei unico! -
***
- Ehi Blaise! -
- Hermione, che ci fai qui? Pensavo vivessi in biblioteca!
-
La ragazza fece una smorfia, storcendo la bocca: - Spiritoso..
guarda che a me il Quidditch interessa, e poi sono venuta a fare il tifo per
Harry e Ron! - gli spiegò, legandosi la sciarpa intorno al collo.
- Tu hai... parlato con Draco? - gli chiese poi,
incerta.
Blaise scosse la testa: - No, io e lui preferiamo evitarci..
sono venuto solo perchè non sapevo cosa fare. -
Hermione gli poggiò una mano sulla spalla: - Andrà tutto bene,
vedrai. -
Lui annuì, sorridendole: - Grazie, Hermione. E a
proposito.. buon Halloween! -
***
- Blaise, aspetta! -
Hermione lo raggiunse di corsa, tendendogli poi un pacchettino
avvolto in una carta rossa, con un bel fiocco dorato.
- Buon Natale! Volevo dartelo prima della tua partenza. - disse
lei.
- Ti ringrazio Hermione, anch'io ho qualcosa per te.. - le disse
lui, porgendole un pacco incartato con un motivo a fantasia natalizia - Spero tu
non ce l'abbia già.. -
Hermione, vinta dalla curiosità, lacerò la carta.
- Blaise, ma è.. è meraviglioso! Grazie!! Come facevi a sapere
che lo volevo? -
Lui alzò le spalle: - Ogni lettrice che si rispetti deve
possedere la raccolta originale di Frederick Murlock, il primo scrittore di
romanzi per maghi. -
La ragazza gli sorrise, poi lo abbracciò: - Grazie davvero, è un
regalo stupendo. - gli disse - E spero che il mio ti piaccia. -
Blaise la strinse forte, inspirando l'odore dei suoi capelli: -
Mi piacerà di sicuro, Hermione. - le rispose, staccandosi da lei - Ora è meglio
che vada. Buone Feste, ci vediamo tra due settimane! -
- Buone Feste anche a te, Blaise! -
***
- Immersa nella lettura come al solito, vero? -
- Blaise!! -
Hermione si alzò di scatto, abbracciandolo - Quando sei
arrivato? -
- Una decina di minuti fa, ho disfatto i bagagli e sono sceso a
cercarti.. allora, che ne pensi del libro? -
- Oh, è fantastico!! - commentò lei - E a te.. è piaciuto
il mio regalo? - gli chiese poi timidamente.
Blaise le sorrise, mostrandole il polso: intorno ad esso, un
braccialetto con un ciondolo a forma di pantera scintillava
elegantemente.
- E' stupendo, sul serio.. non avresti dovuto Hermione, è un
regalo troppo bello. -
Lei gli sorrise: - Sono davvero felice che tu sia tornato,
Blaise. -
- Anch'io, Hermione. - rispose lui - Non puoi immaginare quanto.
-
***
- Blaise.. posso farti una domanda? -
Il ragazzo annuì, e Hermione si attorcigliò una ciocca di
capelli intorno al dito, nervosa.
- Quella che ragazza che stamattina parlava con te.. lei..
insomma voi.. -
Blaise scosse la testa: - Siamo solo amici. - le rispose -
Ma perchè me lo chiedi? -
Già, perchè glielo chiedeva?
***
Hermione era confusa: cosa stava succedendo con Blaise? Si era
incredibilmente affezionata a lui, lo considerava un amico al pari di Harry e
Ron.. ma allora.. allora perchè era.. gelosa di lui?
Quando l'aveva visto parlare con quella ragazza, l'altro
giorno.. qualcosa le era scattato dentro, e aveva provato l'impulso di prendere
quell'oca a calci. Si stava forse.. innamorando.. innamorando di Blaise? Questo
significava che non provava più nulla per Draco?
No, per Malfoy soffriva ancora.. ma Blaise, lui la faceva
sentire al sicuro.. era possibile amare due persone contemporaneamente?
Forse doveva parlare con Blaise.. sì, doveva parlare con
lui.
***
- Ciao.. ti dovrei parlare. -
- Va bene, dimmi. - disse Blaise, percependo la serietà nel tono
di lei.
- Blaise, io.. io credo di provare qualcosa.. per te. Non so
dare un nome a ciò che provo, ma so che sono gelosa di te, e l'idea che tu possa
stare con un'altra mi fa star male, e.. -
Hermione non fece in tempo a finire la frase, perchè Blaise
la baciò; la ragazza si lasciò andare, chiudendo gli occhi e
abbandonandosi alle sensazioni che stava provando. Certo, non era come baciare
Malfoy.. ma chi l'ha detto che l'amore debba per forza essere passione
e frenesia, e non stabilità e sicurezza? Sì, forse Blaise non le faceva
provare le stesse sensazioni di Draco.. ma poteva darle ciò che lei tanto
desiderava. Amore.
***
- Hermione.. è uno scherzo? -
Ginny fissò esterrefatta l'amica, che
scosse la testa: - No, sono seria. -
- Ma.. ma Hermione.. com'è possibile?
-
La ragazza alzò le spalle: - E' successo
e basta, Ginny. -
- Non ci posso credere.. tu e Blaise
Zabini.. insieme?! -
Hermione alzò lo sguardo su di lei: -
Credici. Io e Blaise.. insieme. -
***
- Cos'hai detto? -
Draco ridusse gli occhi a due fessure,
alzandosi in piedi per fronteggiare colui che gli si trovava davanti.
- Mi hai sentito: io e Hermione stiamo
insieme. - ripetè Blaise con calma.
Il ragazzo strinse i pugni: - Tu non la
ami.. tu non la ami! - sibilò con rabbia.
Blaise gli sorrise: - Non è un problema
tuo. -
***
Blaise Zabini scese dal suo dormitorio verso l'entrata del
castello, dove la sua ragazza lo stava aspettando.
- Tutto a posto? - gli chiese Hermione.
Il ragazzo annuì con un sorriso, baciandola poi dolcemente
sulle labbra: - Sì. Tutto a posto. -
Yeeehh!!! Concluso il nono
capitolo!! Scusate per l'attesa, ma la scuola mi sta uccidendo!! Spero tanto che
il capitolo vi piaccia, e che mi perdoniate se non vi rispondo singolarmente..
un ringraziamento enorme a chi ha recensito e alle 79 persone che hanno inserito
la storia nei preferiti, ma quanti siete???
Graaaaazie!!!
Alla prossima!!
^^
Xevias |
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Capitolo 10 *** Quando il gioco si fa duro.. ***
Shhh!!
Silenzio, per carità! Se scopre che vi sto facendo entrare nella
sua stanza in un momento come questo, mi ammazza!!
E voi non volete che io muoia, vero?? Ecco, allora seguitemi
senza fare rumore! Anzi, se poteste anche evitare di respirare.. perfetto, così
va bene.
Bene, ci siamo: ora entriamo....
- Maledetto bastardo!!! -
L'ennesimo vaso, questa volta un antichissimo vaso giapponese
decorato a mano da un monaco privo di vista, appartenuto alla famiglia Malfoy
per generazioni, e regalo per il 14esimo compleanno del giovane, si
frantumò contro la parete.
- Come ha osato farmi questo? Chi diavolo si crede di
essere?! Senza di me lui non è niente!! -
Crash.
Questa volta toccò allo specchio da camera, incorniciato
con legno di biancospino, fare una brutta fine.
- Sono sette anni di guai, Draco. - commentò Pansy,
osservandosi attentamente le unghie.
Il ragazzo la fissò con gli occhi fuori dalle orbite: - Che
cazzo vuoi che me ne freghi di quello stramaledettissimo specchio!! - rispose urlando,
afferrando un posacenere di vetro antico che si trovava sul comodino di
fianco al suo letto.
- Non ti azzardare, quello te l'ho regalato io! - esclamò
Pansy, fermandolo.
- Io lo ammazzo quello stronzo!! - urlò Draco fuori di
sè.
- Non col mio posacenere! - ribattè lei, strappandoglielo dalle
mani.
Draco si sedette sul bordo del letto, in preda ad una rabbia
talmente grande da farlo tremare.
- Ti vuoi dare una calmata? Merlino, sei peggio della
McGranitt quando mi becca a pomiciare nella sua aula! - gli disse Pansy,
sedendosi accanto a lui.
- Draco.. - iniziò lei, ma il ragazzo la interruppe con un gesto
della mano.
- Evitami le prediche Pansy, so cosa mi vuoi dire.
-
La ragazza sospirò: - Se lo sai, allora non capisco perchè stai
inveendo contro Blaise in questo modo: hai rinunciato tu a lei, Draco! Blaise ha
fatto quello che avrei fatto anch'io: le è stato vicino, e si sono innamorati.
Non puoi farci niente, e non puoi prendertela con lui. Hai fatto una cazzata, e
ora ne devi pagare le conseguenze. Se davvero vuoi un colpevole con cui
prendertela, allora guardati allo specchio: perchè è lì che lo troverai.
-
- Si può sapere tu da che parte stai?! - l'attaccò
Draco.
Pansy lo fissò gelida: - Non sto dalla parte di nessuno. La
stronzata l'hai combinata tu, adesso paga per le tue azioni. -
replicò, prima di uscire dalla stanza del Caposcuola.
Draco non resistette: prese il posacenere e lo scagliò
contro la porta, frantumandolo in mille pezzi.
Ci mancava solo Pansy a rovinargli la giornata: ma si sarebbe
reso la sua rivincita, potevano strane certi; e quel bastardo di Blaise
l'avrebbe pagata, poco ma sicuro.
Come aveva potuto fargli un affronto del genere? Non avrebbe
dovuto essere il suo migliore amico?!
Blaise e Hermione.. la sola idea gli provocava la nausea:
lei non poteva stare con Zabini, era assurdo, era inconcepibile.. perchè non era
da qualche parte a singhiozzare disperata per lui? Perchè non si stava
crogiolando nel dolore del suo rifiuto? Possibile che Blaise l'avesse consolata
così bene?!
C'era un solo modo per scoprirlo: era arrivato il momento di
dimostrare chi era il vero Draco Malfoy, il Principe delle Serpi.
***
- Hermione. -
Erano mesi che non sentiva più la sua voce, e sentirlo
pronunciare il suo nome la fece sobbalzare.
- Dr.. Malfoy. - lo salutò, mentre il suo cuore iniziava
dispettoso a battere più veloce.
Draco le sorrise, avvicinandosi a lei: sapeva che a quell'ora la
Mezzosangue usciva dalla biblioteca, orario in cui tutti gli studenti erano
nelle sale comuni, intenti a lavarsi e prepararsi per la cena.
Il ragazzo ci aveva messo un'ora buona per vestirsi: aveva
indossato i pantaloni neri che gli fasciavano i fianchi e il fondoschiena in
modo perfetto, la camicia bianca leggermente sancrata con i primi due
bottoni lasciati aperti e il colletto tirato su, e aveva modellato i
capelli lasciandoli spettinati, liberi di cadergli sugli occhi, coprendoli in
parte; sapeva di essere particolarmente sexy, ed era esattamente quello
l'obiettivo.
Hermione dovette imporsi più volte di non fissarlo: era bello,
no, di più, era semplicemente fantastico; chissà, forse doveva andare ad un
appuntamento.. e, a quel pensiero, una fastidiosa fitta al cuore
si fece sentire dentro di lei.
- Tu e Blaise.. siete una bella coppia. - commentò lui,
apparentemente tranquillo.
In realtà aveva una serie di epiteti molto più coloriti per
definire il tipo di coppia che quei due formavano.
- Ti ringrazio.. sei gentile. - rispose lei, tenendo lo sguardo
basso: voleva andarsene da lì, e subito; la presenza di Draco la
innervosiva, soprattutto considerato che si trovavano in un corridoio
deserto.
- Non avrei pensato che ti potesse piacere un tipo come lui. -
continuò il giovane Malfoy, per nulla a disagio.
Hermione alzò le spalle: - Non vedo perchè.. è un bravo ragazzo,
molto dolce, e mi vuole un gran bene. - disse.
Draco ghignò: - Ti vuole un gran bene.. certo.. ma ti ama?
Voglio dire, volersi bene è perfetto per due fratelli.. ma non per due persone
che stanno insieme, o sbaglio? Per esempio, ci sei già andata a letto? Perchè
quello sarebbe un segno d'amore. - la provocò, mentre lei arrossiva
violentemente.
- Non sono affari tuoi. - replicò lei, imbarazzata -
E in ogni caso, proprio tu mi vieni a parlare d'amore? Tu
nemmeno sai cosa vuol dire amare, Malfoy. Perciò vedi di non parlare di
cose su cui non sai un accidente. - aggiunse, ferita: il rifiuto di lui, anche
se cercava di negarlo, le faceva ancora male.
Il ragazzo si fece serio: - Come siamo permalose.. pensavo non
te ne importasse più niente, in fondo ora hai Blaise a consolarti, no? Allora, è
bravo a letto? Non dirmi che non l'avete ancora fatto.. che aspetti? Se pensi di
non essere abbastanza brava, puoi stare tranquilla: Zabini si accontenta di
poco. -
Hermione assottigliò le labbra, furiosa, poi aprì la mano e fece
partire lo schiaffo che avrebbe dovuto centrare Malfoy in pieno viso:
sfortunatamente, il giovane aveva ottimi riflessi, che gli permisero di bloccare
la mano di lei prima che questa potesse raggiungerlo.
- Non provarci nemmeno, Granger. - sibilò lui, stringendole il
polso fino a farla gemere dal dolore.
- Lasciami.. mi fai male.. Malfoy, lasciami! - esclamò lei,
dimenandosi senza successo: la ferrea presa di lui le impediva di
allontanarsi.
- Lo ami? -
Hermione spalancò gli occhi: - Cosa? -
Draco l'avvicinò a sè, trovandosi a pochi centimetri dalla bocca
di lei: - Lo ami? - ripetè, con una strana luce negli occhi.
- Perchè dovrei risponderti? - replicò lei, tentando di non
pensare a quanto il polso le stesse facendo male.
Gli occhi del ragazzo si ridussero a due fessure: - Non sto
giocando, Hermione. Rispondimi. - le disse, serio come non lo era mai
stato, così serio da farle paura.
- Draco.. io.. -
- Lasciala. -
La voce profonda di Blaise risuonò nel corridoio, ma Draco non
accennò ad allentare la presa.
- Ti ho detto di lasciarla. - ripetè il ragazzo, avvicinandosi
ai due.
Draco però non sembrava nemmeno averlo sentito: aveva gli occhi
puntati sulla ragazza, il suo sguardo sembrava volerle leggere
nell'anima.
- So che non lo ami, Hermione. - le disse - Perchè sei
innamorata di me. -
Blaise lo prese per le spalle e lo fece voltare con forza,
costringendolo a lasciar andare la ragazza.
- Toglimi le mani di dosso, bastardo. - sibilò Draco, mentre il
Serpeverde fece segno ad Hermione di affiancarlo.
- Stai bene? - le chiese preoccupato, cingendole le spalle con
un braccio.
Hermione annuì, mentre Draco si lasciò andare in una risata
fredda: - Ma come siete carini, davvero.. peccato che lei non ti ami, vero
Granger? Sta con te solo per non stare da sola, ti usa come ruota di scorta, lo
sai Blaise? Ma forse a te piacere essere il suo zerbino.. - lo
provocò.
Il ragazzo strinse appena i pugni: - Attento a quello che dici,
Draco, o potresti trovarti nei guai. - lo avvertì.
- Mi stai minacciando, Blaise? - gli chiese lui.
- No, ti sto dando un consiglio. - ribattè.
Draco fece un passo avanti: - Non avresti dovuto metterti in
mezzo, Zabini. Hai fatto male. -
Hermione intervenne, nonostante Blaise avesse cercato di
trattenerla: - Lui non si è messo in mezzo! Mi ha offerto la sua amicizia in un
momento in cui avevo bisogno di qualcuno con cui parlare, mi è stato accanto
mentre stavo male per te!! -
Il giovane sogghignò: - Ma quant'è buono il nostro Blaise.. e
dimmi, ti ha parlato della scommessa? - disse, mentre il volto di Zabini
impallidiva.
- Scommessa? .. quale scommessa? - chiese Hermione
confusa.
Draco incrociò le braccia al petto: - Ma come, il tuo fidanzato
non ti ha detto nulla? All'inizio dell'anno abbiamo fatto una
scommessa: dovevo farti innamorare di me; in pratica, è stato il tuo caro Blaise
a spingerti tra le mie braccia.. è lui che ha combinato tutto alle tue spalle.
Io ci sono stato, ma poi le cose mi sono sfuggite di mano, lo ammetto. Ma è
anche vero che Blaise ha cercato in tutti i modi di farci mettere
insieme.. adesso hai la prova di quanto ti ama, Granger. Vero Blaise?
-
Hermione si volse lentamente verso di lui: - E' vero Blaise? Tu
hai.. tu hai scommesso con lui? - gli chiese incredula.
Blaise la guardò: - Io.. Hermione, ascoltami.. è vero, ho
scommesso con Draco, ma.. -
La ragazza indietreggiò: - Pensavo che tu fossi diverso..
pensavo che.. invece sei uguale a tutti gli altri. Da Malfoy me lo sarei
aspettata, da te mai. Non voglio più vederti, Blaise. - disse con voce incolore,
prima di allontanarsi, correndo, dai due.
- Ops.. avresti dovuto dirglielo, amico.. non l'ha presa bene..
- commentò Draco, senza cercare minimamente di nascondere il suo
compiacimento.
Blaise si girò verso di lui: - Questa me la paghi, Draco.
-
Il ragazzo sorrise: - No, Blaise. Ora siamo pari. -
***
- Hermione, aspetta! -
La ragazza entrò in biblioteca, mentre Ginny si metteva di
fronte al ragazzo, bloccandogli il passaggio: - Perchè non la lasci stare? Non
ti vuole parlare Blaise, ficcatelo in testa. - gli disse, senza accennare a
spostarsi.
Hermione, intanto, si era lasciata cadere su una sedia
nell'angolo più buio e nascosto della biblioteca: era stanca, avrebbe preferito
tornare al primo anno, ancor prima di conoscere Harry e Ron, quando ancora era
invisibile.
Harry e Ron.. da quando era iniziato l'anno li aveva trascurati tantissimo,
ma era anche vero che loro erano impegnati con le rispettive fidanzate,
Luna e Lavanda, e non avevano molto tempo da dedicarle; la ragazza si ripromise
di passare più tempo con loro, dopotutto erano amici da sempre!
- La biblioteca non è un buon posto per nasconderti, lo sai
Granger? E' scontato cercarti qui. -
La ragazza gemette: prima Blaise, ora lui.. ma perchè non
potevano semplicemente lasciarla in pace?
- Che vuoi, Malfoy? Perchè non vai a cercarti qualcun altro da
perseguitare? - gli chiese lei.
Draco ghignò, prendendo posto di fronte a lei: - Non posso.
Niente mi diverte quanto perseguitare te, spiacente. -
Hermione alzò lo sguardo su di lui: ne era
ancora innamorata? Senza dubbio.
Ma allora perchè si era messa con Blaise?
Forse, solo per dimenticare il ragazzo che si trovava di fronte a lei.. ma,
evidentemente, non ci era riuscita. Si sentiva in colpa, l'aveva usato e
ferito.. ma non l'aveva fatto con cattiveria, avrebbe davvero voluto amarlo con
tutto il cuore.. ma non poteva, non quando il suo cuore apparteneva ad un
altro.
- Malfoy, senti, in questo momento ho
davvero bisogno di stare da sola. Per favore, lasciami stare. - mormorò
Hermione.
Draco studiò il suo volto, notando gli
occhi rossi e gonfi, il volto pallido e tirato, e sentì crescere in sè la voglia
di abbracciarla, di prenderla tra le sue braccia e tenerla stretta.
- Hai dormito stanotte? - le chiese, non
potendo fare a meno di preoccuparsi.
Hemione scosse la testa: - No.. avevo
troppe cose a cui pensare, per riuscire a dormire. - gli rispose, passandosi una
mano tra i capelli.
- Mi dispiace. -
La ragazza alzò lo sguardo su di lui: -
Cos'hai detto? -
- Mi dispiace - ripetè lui - Mi
dispiace per la scommessa, mi dispiace di non avertelo detto prima, e mi
dispiace di averti allontanata in quel modo da me.. non te lo dirò un'altra
volta, Hermione.. ma non posso sopportare che tu stia con Blaise. Nè con lui, nè
con nessun altro: voglio che tu stia solo con me. E questa volta ti assicuro che
non mi tirerò indietro. - le disse, senza smettere nemmeno per un secondo di
guardarla negli occhi.
Il cuore della ragazza le martellava
nel petto come impazzito: che fare?
***
- E tu che gli hai detto?? -
- Sono scappata, Ginny.. cos'altro potevo fare? -
Hermione si rannicchiò ancor più su se stessa,
quasi volesse scomparire: dopo le parole di Draco, era letteralmente schizzata
fuori dalla biblioteca, talmente veloce che quasi travolgeva Blaise, ancora bloccato
da Ginny.
La ragazza maledisse se stessa per aver creato tutto quel
casino: certo, Ginny le aveva lanciato la scommessa, ma era stata lei a dire di
sì; non poteva certo prendersela con la sua migliore amica se aveva dato ascolto
all'orgoglio, invece che al buon senso.
- Che pensi di fare ora, Hermione? - le chiese
l'amica.
La grifona scosse la testa: - Non lo so Gin, davvero
non lo so.. ho una tale confusione in testa.. non posso credere che abbiano
scommesso su di me.. -
Ginny si morse il labbro: - Beh.. anche noi l'abbiamo fatto.. -
asserì con cautela, cercando di non far scattare l'amica.
Hermione alzò la testa dal cuscino: - Sono due cose ben diverse.
Noi abbiamo scommesso sulla possibilità di sedurlo, il che implicava un
coinvolgimento solo fisico, loro hanno scommesso di farmi innamorare di
lui! Capisci? Non si trattava solo di attrazione fisica, qui c'erano in gioco i
sentimenti.. no, non è la stessa cosa. - spiegò lei, nascondendo nuovamente il
viso nel morbido poggiatesta.
- D'accordo, hai ragione.. ma resta il fatto che entrambi avete
scommesso l'uno sull'altro, anche se in modi diversi. Devi dirglierlo, Hermione.
Devi dirglielo, e poi scegliere cosa fare. - disse Ginny con
determinazione.
La giovane annuì: - Sì, lo so.. glielo devo dire.
-
***
- Draco.. posso parlarti un attimo? -
Il ragazzo la guardò meravigliato: non si aspettava che fosse
lei a rivolgergli la parola, ma forse l'aveva perdonato.
- Certo.. vieni. - le rispose lui, conducendola fuori dal
castello.
- Dimmi pure.. di cosa mi volevi parlare? - le chiese quando
furono abbastanza lontani da occhi indiscreti.
Hermione sospirò, mordendosi il labbro inferiore: sapeva di
doverglielo dire, ma non sapeva da che parte cominciare.
- Ecco, io.. - tentò, ma la sua bocca sembrava decisa a non dire
nulla.
- So già cosa mi vuoi dire. - l'anticipò lui, mentre Hermione
sbiancava.
- Lo.. lo sai già? - boccheggiò lei, sentendosi mancare la terra
sotto i piedi: come l'aveva saputo? Chi poteva averglielo detto? O magari lo
sapeva fin dall'inizio, magari l'aveva lasciata fare per tutto il
tempo..
- Sì, lo so. E ne sono felice. -
Alt, ferma, stop.
Rewind, please.
Ne era felice?
- Draco.. -
- Hermione, ascolta.. so di averti confusa con il mio
comportamento, e so che non è una giustificazione, ma.. ero davvero spaventato.
Tu.. tu sei.. dio, nemmeno so descrivere come sei.. so che sei speciale, e non
riesco davvero a capire come io faccia a piacerti, ma.. sì, all'inizio era tutta
una scommessa. Ma quando ti ho conosciuta.. tu sei diversa dalle altre con cui
sono stato, sei genuina, sei vera. E se quella notte non ho voluto
farlo con te, era perchè volevo prima capire se.. se tu potevi essere quella
giusta. -
- So che suona strano detto da me.. - proseguì lui, mentre la
ragazza cercava un modo per fermarlo - Ma ho cercato per tutta la vita di stare
lontano da quello strano sentimento chiamato "amore", forse perchè ero convinto
di essere come mio padre. Lui.. picchiava mia madre, quando ero piccolo. -
le confessò - La sentivo urlare ogni notte, e mi nascondevo sotto le coperte,
per non dover sentire il suo dolore. -
- Draco, io.. non ne avevo idea, mi dispiace.. - mormorò lei,
colpita.
- Ogni sera, dopo essere stata picchiata, mia madre veniva in
camera mia, come per provarmi che stava bene, che nonostante tutto era ancora
lì, per me. Mi ha fatto promettere di non diventare mai come mio padre, ed è per
questo che io mi sono allontanato da te: non volevo essere come lui, non volevo
farti del male in quel modo.. ma starti lontano mi riesce impossibile, la sola
idea che tu possa provare amore per qualcun altro mi uccide.. - continuò,
avvicinandosi a lei e stringendola a sè.
- Non posso prometterti di essere l'uomo dei tuoi sogni.. ma
posso prometterti che cercherò di renderti felice, e che non ti farò mai
soffrire come mio padre ha fatto con mia madre. Quello che sto cercando di
dirti, quello che vorrei dirti da mesi ma che non riesco mai ad esprimere, è
che.. ti amo. - concluse, baciandola dolcemente sulle labbra.
E in quel momento, Hermione dimenticò tutto: dimenticò quello
che doveva dire a Draco, dimenticò le raccomandazioni di Ginny sul fatto di
essere onesta con lui, dimenticò persino Blaise; perchè stare tra le sue
braccia, stretta al ragazzo che, glielo aveva finalmente confessato, l'amava,
era una sensazione talmente incredibile da farle dimenticare ogni
cosa.
- Dimmi che mi ami, Hermione.. - sussurrò lui, sulle sue
labbra.
- ... ti amo.. - mormorò lei, incollando nuovamente la sua bocca
a quella di lui.
Draco sentì il suo cuore fare una capriola, e allo stesso tempo
sentì come una luce accendersi dentro di lui, un piacevole calore che lo
scaldava dentro: l'amava, non voleva più negarlo; e stringerla tra le sue
braccia, sentirla finalmente sua, era qualcosa che lo faceva sentire come in
paradiso.
- Io.. devo parlare con Blaise.. devo spiegargli.. - disse
Hermione, staccandosi, seppur riluttante, da quel bacio mozzafiato.
Il ragazzo annuì, senza però lasciarla andare: - E dopo che gli
avrai parlato? -
Hermione sorrise: - Suppongo che Hogwarts dovrà abituarsi alla
nuova coppia dell'anno. -
Draco la baciò nuovamente e a lungo, prima di permetterle di
allontanarsi da lui; e, con una nuova luce nell'anima, rientrò al
castello, senza accorgersi di una figura che, nascosta tra la vegetazione del
giardino, li aveva spiati per tutto il tempo.
***
- Perchè dovrei crederti? -
La ragazza sorrise: - Perchè non avrei motivi per mentirti.
Voglio Draco quanto tu vuoi Hermione e ti sto dando l'opportunità di prendertela
senza troppi sforzi. -
- E tu che ci guadagni? - le chiese ancora.
- Qualcuno dovrà pur consolare il povero Draco, quando la sua
ragazza finirà tra le braccia del suo ex migliore amico.. - disse lei
maliziosa.
Blaise annuì: - D'accordo, ci sto. - le disse, stringendole la
mano.
La ragazza gli sorrise, poi lasciò il dormitorio
maschile.
Draco l'avrebbe finalmente considerata dopo anni d'indifferenza,
e la Mezzosangue sarebbe finita tra le braccia di Blaise, che tanto smaniava per
averla.
Sarebbe stata lei a consolare il Principe delle Serpi, avrebbe
scaldato il suo cuore e il suo letto in così breve tempo, che lui non si sarebbe
nemmeno più ricordato il nome di quella sgualdrina che aveva osato portarglielo
via.
Perchè lo sapevano tutti: quando Daphne Greengrass vuole qualcosa, la
ottiene.
Della serie: "Al peggio non c'è mai
fine".. e così si è concluso anche il decimo capitolo, ma quanto sono bastarda??
(Taaaaanto!! NdTutti) (.... era una domanda retorica... -.-' NdMe) Ebbene, le
cose si fanno più complicate: cos'avrà in mente Daphne? Qual'è il piano che ha
deciso di attuare per catturare il povero Draco? E soprattutto, che ruolo gioca
Blaise in tutto questo? (Ma quante caspita di domande fai?? NdDraco) (Zitto tu!
NdMe) ^^ Bene.. direi che, per prima cosa, passiamo ai
ringraziamenti:
ladyrocker: visto che non hai
dovuto attendere troppo?? Che ne pensi??? Bacionissimi!!!
^^
aqa: ecco l'aggiornamento, non è
proprio flash ma spero vada bene lo stesso! ^^ Allora che ne pensi
dei nuovi sviluppi? Spero di averti stupita! Baci!!
^^
Neverland: ^//^ Ti ringrazio
tantissimo, spero che le mie "idee geniali" continuino a non deluderti! Baci!
^^
mary004: povero Blaise, sono
riuscita a farlo odiare! (Appunto, ma che ti ho fatto?? :-(( NdBlaise) Comunque
devo dire che il tuo sguardo minaccioso mi ha invitata a riflettere! ^^ Sono
molto felice di vedere che la storia ti ha coinvolta, e spero che
anche questo capitolo continui a farlo!! ^^ Bacissimi!!
^^
scheggia94: mi fa molto piacere!!
^^ Uhm, l'idea della clonazione non l'avevo presa in considerazione (ho fatto
pure la rima!! :-D NdMe) (E c'è da esaltarsi.. NdDraco -.-'), ma non è mica
male!! ^^ In effetti, entrambi hanno delle qualità per cui potrebbero stare
bene con Hermione.. ci penserò e ti farò sapere!! ^^ Spero che la storia
continui a piacerti!! Bacioni!! ^^
kucciolaflea: ciao!! Visto che ho
spiegato tutto?? ^^ Draco protesta per essere stato definito un bambino, ma io
ti dò pienamente ragione!! (E te pareva! NdDraco) Mi piacciono i tuoi
ragionamenti, significa che la storia ti ha coinvolta, e questo mi rende
orgogliosa!! ^^ Spero davvero che il chappy ti piaccia, fammi sapere!! ^^
Bacionissimi!! ^^
MooN 89: ciao, sono contenta che tu
abbia letto la mia storia e che l'abbia trovata interessante, spero di non
deluderti!! ^^ Baci! ^^
falalula: che dici, le tue capacità
cerebrali ritornano.. o vanno definitivamente in vacanza?? ^^ Spero tanto che il
capitolo ti piaccia, fammi sapere!! Bacionissimi!!
^^
Colleghe for life: le mie
colleghine, ma ciauuu!!! MaRs, felice che la coppia Herm/Blaise ti piaccia,
anche se non è durata molto!! ^^ Concordo, raco se lo merita in pieno, sto
stronzo! (Guarda che sei tu a scrivere le mie battute, se sono stronzo è colpa
tua! NdDraco) (Ops, è vero! :-P NdMe) Ecco il tanto richiesto seguito,
contente?? Bacionissimi, vvb!! ^^
Bene, detto questo.. 90
preferiti?!?!?!?!? ^//^ Sono orgogliosissima di me!!! ^^ Grazie davvero, mi fa
piacere vedere che la storia piace ed interessa a così tante persone, è un
traguardo!! ^^
Prima di salutarvi, concedetemi un
piccolo angolino pubblicitario (già reclamizzato nella mia shot "Brutta!"):
sto scrivendo un libro, e avrei bisogno della vostra
collaborazione; questo libro sarà un "Manuale di sopravvivenza per adolescenti",
e tratterà tutte quelle che sono le tematiche adolescenziali, come la bellezza,
le etichette, i primi amori.. insomma, uno sguardo sull'adolescenza da chi
adolescente ci è già stata (e non desidera tornarci! ^^) Mi piacerebbe avere i
pareri di voi ragazzi su queste tematiche, come le vivete e cosa ne pensate..
perciò, se qualcuno volesse darmi una mano (per favooooore!!), potrebbe
lasciarmi la sua mail, cosicchè io possa contattarlo per fargli delle domande?
Graaaazie!! ^^
Devo dire che ho già avuto risposte
molto positive, e sarò felicissima di ricevere (se lo vorrete) tutte le vostre
opinioni!! Se siete interessati, non avete che da
dirlo!!
Detto questo, ringrazio davvero
tutti: coloro che leggono e, si spera, un pò si emozionano; coloro che
aggiungono la storia ai preferiti per non perdersi gli aggiornamenti e perchè ne
sono rimasti, credo, colpiti; e coloro che recensiscono, e che mi rendono
partecipe dei loro pensieri.
Grazie, grazie a tutti di
cuore!!!
Alla prossima settimana!!
^^
Xevias
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Capitolo 11 *** Grifondoro e Serpeverde a Hogsmeade! ***
Mio
- Hermione, no.. -
La ragazza abbassò gli occhi: non voleva
fargli del male, ma non poteva mentirgli; anche se sapeva che l'avrebbe odiata,
lei gli voleva bene, e per questo doveva dirgli la verità.
- Blaise, mi dispiace davvero. Giuro che
ferirti è l'ultima cosa che desidero.. ma non posso stare con te: ti
mentirei, e soprattutto mentirei a me stessa. Io lo amo, e.. e voglio
stare con lui. -
Blaise chinò la testa: non aveva la
minima idea del dolore che gli stava infliggendo; aveva sperato fino
all'ultimo che Daphne avesse mentito, che Hermione sarebbe rimasta con lui.. ma,
con l'aiuto della Serpeverde, l'avrebbe fatta tornare. E l'avrebbe amata
con tutto se stesso, non le avrebbe mai fatto pesare quelle parole che lo
stavano uccidendo. Sarebbe stato con lei, e l'avrebbe resa
felice.
- Devo andare.. Blaise.. scusa. -
aggiunse Hermione, dandogli le spalle ed allontanandosi.
Lei sapeva quanto lo stesse facendo
soffrire, e se avesse potuto trovare un modo per alleviare il suo dolore,
avrebbe fatto tutto il possibile: la grifona sperò con tutto il suo cuore che
Blaise potesse trovare una ragazza speciale, qualcuna che meritasse tutto
l'amore che lui poteva offrire.
Draco l'aspettava appena fuori dal
castello, le mani nelle tasche dei pantaloni neri e un'espressione rilassata
sulla faccia: ora che la sua piccola Mezzosangue aveva chiarito con Zabini,
potevano finalmente stare insieme. Ci aveva messo del tempo, parecchio tempo,
per capirlo, e aveva rischiato seriamente di perderla.. ma alla fine, aveva
compreso che l'amava, e che l'unico modo per essere felice era stare con
lei.
Quando il portone della scuola si aprì,
il ragazzo alzò lo sguardo: Hermione lo raggiunse correndo, con un dolce sorriso
sulle labbra, e lui non potè fare a meno di pensare a quanto fosse
fortunato.
- Ciao.. - lo salutò lei, sfiorandogli le
labbra con un bacio.
- Risolto tutto? - le chiese lui,
prendendola per mano.
Hermione annuì, sebbene un'ombra di
malinconia le velasse gli occhi.
- Vieni, Pansy e Theo ci aspettano vicino
al Lago Nero. - le disse poi.
- Cosa?! - disse, anzi, praticamente urlò
Hermione: da quando Draco la faceva uscire con i suoi amici??
Lui le sorrise strafottente: - Ma come,
non sei contenta? Prendo la nostra relazione seriamente, e ti presento ai miei
amici.. dovresti essere fiera di me. - disse, ridacchiando.
Hermione lo fulminò con un'occhiataccia,
sebbene dovesse ammettere che una parte di lei, una minuscola parte di lei,
voleva conoscere gli amici di Draco, perchè farlo voleva dire entrare a far
parte del suo mondo: e poi, sapeva già come vendicarsi a dovere.
***
I due Serpeverde stavano animatamente
chiacchierando, quando Draco ed Hermione li raggiunsero.
- Pans, Theo! - li salutò Draco con un
sorriso.
- Ciao Dray! - lo salutò Pansy,
storpiando il suo nome; la ragazza poi si rivolse ad Hermione: - Come va? -
le chiese.
La ragazza sorrise nervosa: - Be.. bene,
grazie.. e.. e a te? - balbettò.
La Serpeverde le rivolse un sorriso
malizioso, poi la prese sottobraccio e la costrinse a camminare accanto a
lei.
- Ma che fa? - chiese Draco a Theo, il quale alzò le spalle; i due si
misero a parlare di Quidditch, camminando dietro alle ragazze.
- Allora, Hermy.. - iniziò Pansy - Come va con Draco? -
- Bene.. tutto normale.. e preferirei mi
chiamassi Hermione, è quello il mio nome. - disse la ragazza, che odiava i
nomignoli.
Pansy la studiò, poi annuì: - Sì, Draco
ha fatto decisamente un'ottima scelta. - sentenziò, mentre il suo volto si
rilassava con un sorriso sincero - Sai - le disse poi - Non l'avevo mai visto
così felice. - le confidò, indicando il ragazzo che gesticolava, parlando con
Theo, gli occhi luminosi e il sorriso sulle labbra.
Hermione osservò il suo ragazzo, e
sorrise: lo amava, Merlino solo sapeva quanto.
- Hai parlato con Blaise? - le chiese poi
Pansy, mentre i sensi di colpa riaffiorarono instantaneamente nella
ragazza, colpendola come un pugno allo stomaco.
Lei annuì, osservando la reazione di
Pansy: in fondo, la Serpeverde era amica di entrambi, o no?
Pansy si morse il labbro: - Voglio bene a
Blaise - disse, dopo qualche secondo - E penso che non avresti dovuto
metterti con lui, perchè è evidente che l'hai fatto solo per dimenticare, o
almeno per tentare di farlo, Draco.. ma sono contenta che stiate insieme,
davvero. Mi sembri perfetta per lui, probabilmente sei l'unica che riesce a
tenergli testa.. quindi penso che ti perdonerò per quello che hai fatto
a Blaise. -
- Ti ringrazio. - disse Hermione,
sincera.
- Figurati, Hermy.. ops, scusa..
Hermione.. - disse Pansy, correggendosi.
- Tra qualche giorno c'è la gita ad
Hogsmeade, tu e Draco venite con noi, vero? - le chiese poi.
Hermione sorrise: - Certo, ma possono
venire anche Harry con Luna e Ron con Lavanda? Sono i miei migliori amici.. -
disse.
La ragazza ci pensò su, poi alzò le
spalle: - Perchè no? -
***
- Cosa?!? Nemmeno per sogno!! -
Hermione sbuffò: - Io ho conosciuto i
tuoi amici, ora tocca a te conoscere i miei! - disse la ragazza per
l'ennesima volta.
- Ma lo Sfregiato.. Lenticchia.. non
posso passare del tempo con loro, sono allergico ai Grifondoro! -
- Perchè, io cosa sono, una teiera? -
ribattè Hermione, incrociando le braccia al petto.
Draco le prese la mano: - Scusa.. volevo
dire che non penso sia una buona idea, sai che non ci sopportiamo. -
La ragazza lo guardò con occhi da
cerbiatta: - Beh, nemmeno noi ci sopportavamo.. e guarda com'è andata a
finire.. -
- Vuoi dire che devo baciare Potter
e Weasley? - chiese Draco, simulando un conato di vomito.
- Ma no, scemo! - disse lei, ridendo
- Volevo dire che forse potresti trovarli anche piacevoli.. ti prego.. -
Draco sbuffò: un pomeriggio con Sfregiato e Lenticchia,
avrebbe preferito una cena romantica con la Cooman! D'altronde, come faceva a
dirle di no se lei lo guardava con quegli occhioni da cucciola?
- Io.... e va bene.. - sbottò lui, mentre
un broncio da manuale faceva capolino sul suo volto.
- Grazie!! - esclamò Hermione,
saltandogli al collo: voleva davvero che lui parlasse con Harry e Ron, e che
magari.. beh, se fosse successo un miracolo.. chissà, avrebbe potuto fare
amicizia con loro.
La ragazza lo prese per mano, trascinandolo verso i due
Grifondoro che già lo guardavano male.
- Malfoy. - lo salutarono i due in
contemporanea, dirigendo poi la loro attenzione verso la ragazza.
- Harry!! - urlò lei, abbracciando l'amico con slancio, mentre a Draco si
contorceva lo stomaco per la nausea e.. per la gelosia: c'era davvero bisogno di
fare tutte quelle scene?
- Ron!!! - questa volta fu ancora peggio: sembrava quasi che Hermione non li
vedesse da una vita.. ma per Merlino, non appartenevano tutti alla stessa
casa??
- Mi siete mancati da morire ragazzi! -
Harry e Ron le sorrisero: - Anche tu ci
sei mancata, Hermione.. - disse il Prescelto.
- Sì, non c'era gusto a fare i compiti
senza avere te che ce li correggevi.. - aggiunse Ron ridacchiando - E vogliamo parlare del CREPA? -
Hermione appoggiò le mani ai fianchi, in
un cipiglio pericolosamente simile a quello della signora Weasley: - Non è
CREPA Ronald, quante volte te lo devo ripetere?? E' C.R.E.P.A.!! Comitato per
la.. -
- Riabilitazione degli Elfi Poveri e
Abbruttiti, lo sappiamo! - esclamarono i due ragazzi, scambiandosi un'occhiata
complice.
In disparte, Draco seguiva tutta la scena
con sguardo perplesso e sopracciglio alzato: ma di che diavolo stavano parlando
quei tre? Non gli piaceva essere messo da parte durante una conversazione,
specie quando gli occhi della sua ragazza brillavano in quel
modo.
- Pensa che gli elfi domestici hanno persino iniziato a
frequentare nuovamente la nostra sala comune! - disse Harry con un
ghigno.
- Sì, non appena essersi accertati di poterla pulire senza
inciampare in qualche berretto fatto a maglia! - aggiunse Ron, dando man forte
all'amico.
- Io cercavo solo di aiutarli! - si difese Hermione -
Voglio dire, guardate quanto è felice Dobby, non vedo perchè.. -
- Ehm ehm.. -
I tre si volsero verso Draco, che li fissava chiaramente
scocciato.
- Scusa!! - esclamò subito Hermione, prendendolo per
mano - Non volevamo escluderti dalla conversazione! -
- Parla per te.. - sussurrò Ron all'orecchio di
Harry.
- Allora.. - disse Hermione, cercando un argomento
comune.
- Che ne pensi del nuovo Cercatore inglese? - chiese Harry
al ragazzo.
La grifona trattenne il fiato: certo, il Quidditch poteva
unirli tutti e tre.. doveva solo funzionare.
- .. è bravo. - disse Draco, scoccando al Prescelto
un'occhiata penetrante - Ma non quanto quello irlandese. Non c'è competizione.
-
- Balle. - intervenne Ron, serio - Il Cercatore inglese ha
battuto quello irlandese nell'ultima partita, la sua superiorità è evidente.
-
- Solo perchè aveva una scopa più veloce. - ribattè Draco
con sicurezza.
Harry li fissò entrambi, poi sorrise: - Chi ha voglia
di farsi una partita? -
***
- Beccati questa, Weasley! -
Hermione fissò il suo ragazzo lanciare la Pluffa verso Ron,
che però riuscì parare il tiro: ancora non riusciva a credere che quei
tre, i quali fino a mezz'ora prima non si potevano vedere, stessero
ora giocando a Quidditch come se fossero amici da sempre. Per una volta, la
ragazza dovette benedire il Quidditch e colui che l'aveva inventato.
- Questa è mia, Malfoy! -
La Grifondoro sorrise, vedendo Harry rubare la Pluffa
a Draco: quei tre formavano proprio un bel trio, così diversi ma con molte
cose in comune. Hermione ripensò alla gita ad Hogsmeade, che si sarebbe svolta
di lì a poco: sarebbe stato fantastico andarci tutti insieme, tra l'altro erano
anche pari.. lei e Draco, Harry e Luna, Ron e Lavanda, Pansy e Theo. La mente
della giovane dirottò i pensieri su Blaise, e una fitta di
malinconia le strinse il cuore: chissà se un giorno sarebbe riuscito a
perdonarla, e soprattutto a tornare ad essere amico di Draco; se anche
lui fosse andato ad Hogsmeade con loro, magari accompagnato, sarebbe stato
tutto perfetto.
- Hermione, il tuo ragazzo è una schiappa! - urlò Ron
dopo aver parato l'ennesimo tiro di Malfoy, ed Hermione rise: adorava quei tre.
Erano i suoi uomini, e la ragazza si augurò che lo rimanessero per molto
tempo.
***
- Ma quando arrivano? -
Pansy sbuffò, aguzzando la vista nel tentativo di
scorgere Draco e Hermione.
- Strano, solitamente Hermione spacca il secondo. -
commentò Harry.
- E quando ci si mette, non solo quello.. - aggiunse Ron
con un ghigno, facendo ridere gli altri.
- Eccoli! -
Fu Luna a vederli per prima, e ad indicarli al gruppo:
Draco ed Hermione li stavano raggiungendo, mano nella mano, con un sorriso
felice stampato sulla faccia.
- Siete in ritardo.. - disse Lavanda, scrutando il volto
della compagna con fare indagatore: conosceva quell'espressione, ed avrebbe
scommesso tutti i suoi vestiti che il motivo di quel ritardo riguardava un paio
di labbra fermamente incollate l'una sull'altra.
Hermione sorrise, arrossendo: - Andiamo? -
Il gruppo si mosse insieme, e la grifona constatò con un
misto di gioia ed incredulità come le coppie si mescolassero facilmente: Pansy
stava parlando con Lavanda, Harry e Ron con Theo, mentre Luna stava
parlando con Draco, che l'ascoltava serio, ma con una luce divertita negli
occhi.
Arrivati al villaggio di Hogsmeade, Pansy propose al gruppo
di andare subito da Madame Rosmerta, per una bella Burrobirra: gli altri furono
d'accordo, ed insieme si mossero verso il locale.
- Dray, ci pensi tu alle Burrobirre? - disse Pansy,
prendendo posto al tavolo.
- Dray?! - ripetè Ron all'orecchio di Hermione.
La ragazza alzò le spalle: - Lasciamo perdere. -
rispose, sorridendo verso il ragazzo che, con fare rassegnato, si avvicinava al
bancone.
- Che ti posso servire? - gli chiese Rosmerta.
- Otto Burrobirre, grazie. - rispose Draco, appoggiandosi
al tavolo.
- Fai anche il facchino adesso? -
Il Serpeverde si volse verso colui che aveva parlato: -
Zabini. - lo salutò.
- Malfoy. - disse Blaise, rispondendo al saluto - Non
pensavo ti mettessi a fare comunella con i Grifondoro.. a quanto pare ti sei
rammollito. - lo provocò.
Draco ridusse gli occhi a due fessure: - Attento a come
parli, Zabini. Per risponderti, ti posso dire che ogni compagnia diventa molto
più piacevole, quando hai una ragazza come Hermione accanto. -
Fu la volta di Blaise di stringere gli occhi: - Goditela
finchè puoi. - sibilò minaccioso.
- Perchè, cos'hai intenzione di farmi? - disse Draco
stringendo i pugni.
- Vuoi davvero che te lo dimostri? -
- Ti serve una mano, Malfoy? -
Harry affiancò il ragazzo, studiando Blaise con lo
sguardo; Draco scosse la testa, e Zabini ridacchiò: - Tranquillo Potter, io e
Draco stavamo solo scambiando due parole. Vi lascio tornare dai vostri
amici
. Ci
si vede. - li salutò il ragazzo, allontanandosi.
Il Grifondoro lo guardò uscire dal locale, poi si
rivolse a Draco: - Non mi piaceva il suo sguardo. - commentò lui.
- Nemmeno a me. - disse Draco, prendendo le Burrobirre -
Andiamo. - aggiunse poi, ed Harry lo seguì al tavolo.
Il Grifondoro si sedette accanto a Luna, mentre Draco prese posto vicino ad
Hermione; la ragazza si sporse al suo orecchio: - Ti ho visto parlare con
Blaise.. va tutto bene? - gli chiese preoccupata.
Lui annuì, accarezzandole il viso: - Sì, stai tranquilla. -
- Ma ve lo sareste mai immaginato? - disse Pansy con un sorriso -
Serpeverde e Grifondoro allo stesso tavolo.. -
- Tutto merito di questi due. - aggiunse Theodore, indicando Draco e Hermione
- Il miracolo l'hanno fatto loro. Non saremmo qui insieme se questi due non
si fossero innamorati. -
Hermione sorrise felice, prendendo la mano di Draco: non le sembrava
vero, quasi quasi doveva dare ragione a Ginny.. alla fine, i suoi piani
avevano davvero funzionato.
- Che ne dite di un bel brindisi? - propose Lavanda - All'amore. E alle
unioni impossibili. - disse solennemente, alzando il bicchiere.
- All'amore e alle unioni impossibili. - ripeterono tutti insieme, alzando i
calici per brindare.
***
- Allora, quando vuoi procedere col piano? -
La ragazza si pettinò con le dita i lunghi capelli
biondi: - Non avere fretta Blaise, ho tutto sotto controllo.. lascia fare a me.
- disse Daphne con un sorrisetto.
Il ragazzo annuì, osservando il gruppetto uscire dal
locale di Rosmerta tra le risate.
- Goditela finchè puoi, Malfoy.. perchè ho intenzione di
riprendermela. -
Fine dell'undicesimo capitolo!!! Alur.. beh,
direi che si commenta da solo.. tutto sembra andare per il meglio per la nostra
coppietta felice, ma i guai sono proprio dietro l'angolo.. cos'ha in mente
Daphne? E che ruolo avrà Blaise nel suo piano? Le risposte al prossimo capitolo!
Ora, i thanks:
ladyrocker: un altro capitolo zuccheroso,
vero?? ^^ Spero tanto che ti piaccia!! Baci!
mary0094: ami Daphne, vero? Perchè traspare
proprio questo tuo sentimento d'amore per lei!! ^^ Grazie grazie, Dracucciolo è
superlativo quando fa il romantico.. lo lovvo ancora di più!! In risposta alla
tua occhiata minacciosa, dico.. che amo i lieto fine, quindi puoi immaginare
come andrà a finire!! ^^ Fammi sapere che ne pensi!!
Bacioni!
falalula: solitamente Daphne sta simpatica
anche a me, ma qui mi serviva una cattiva, quindi.. è toccato a lei!! ^^ Niente
fattura, è che spesso la gelosia manda all'aria i neuroni.. spero tanto che il
capitolo ti piaccia, fammi sapere!! ^^ Bacionissimi!!
Stelle 4ever: sono contentissima che il
capitolo precendente ti abbia sconvolto!! Questo capitolo s'incentra più sul
rapporto tra i due, ma nel prossimo.. i cattivi all'attacco! Spero ti piaccia,
aspetto un tuo commento!! ^^ Baci!!
kucciolaflea: per le risposte alle tue domande
dovrai aspettare il prossimo capitolo, spiacente di dover prolungare la tua
attesa!! ^^ Veramente no, non mi è arrivata.. ma magari è il mio pc a fare lo
scemo!! Spero tanto che il capitolo ti piaccia, fammi sapere!! ^^
Bacioni!!
aqa: ma ciao bellissima!! Eh sì, lo ammetto,
volevo farti prendere un infarto!! ^^ Sì, Blaise e Daphne hanno in mente un
piano.. che vi sarà svelato nel prossimo capitolo!! ^^ Nel frattempo, spero che
questo ti piaccia, fammi sapere!! ^^ Bacionissimi!!
Con questo ringrazio le più di 3000
persone che hanno letto la storia, e le ben 97 persone che l'hanno
messa tra i preferiti, evviva!! Grazie!!!! ^^ Ho anche notato che le recensioni
sono diminuite.. spero che questo dipenda dagli impegni scolastici o personali,
e non dal fatto che la storia non vi piace più!! Fatemi sapere, ci tengo
alle vostre opinioni!!
Alla prossima, come sempre!!
^^
Xevias
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Capitolo 12 *** Il piano di Daphne e la vendetta di Blaise. ***
Mio
-
Draco.. -
I ragazzi erano rientrati dalla gita ad
Hogsmeade un paio d'ore prima, e il Serpeverde aveva appena messo piede nella
sala comune, quando si sentì chiamare.
- Daphne. Cosa vuoi? -
Daphne Greengrass era la ragazza
più ambita della scuola: con i lunghi capelli biondi, gli occhi circondati da
folte ciglia, e le labbra morbide, in aggiunta al fisico perfetto, rappresentava
il sogno proibito di qualunque studente. Compreso il suo.
Le era piaciuta sin da subito, ma
lei aveva sempre giocato con lui: un minuto prima era pronta a fargli le fusa, e
il minuto dopo non lo degnava più di uno sguardo. Per questo Draco aveva preferito,
dopo essersela portata a letto una volta, non cercarla più: in fondo, c'erano
così tante ragazze molto più disponibili di lei! Da quando Hermione era entrata
nella sua vita, poi, il pensiero della ragazza non l'aveva più sfiorato; anche
se, inutile nasconderlo, se avesse dovuto scegliere una ragazza per passare la
notte, e di certo non per dormire, avrebbe scelto proprio la compagna
di Casa.
-
Come stai? - gli chiese lei con tono caldo -
Sai, la tua relazione è diventata il pettegolezzo più succulento di
Hogwarts. - aggiunse con un sorrisetto.
-
Grazie per l'informazione, anche se ovviamente
me n'ero già accorto. - rispose lui, ben consapevole dell'effetto che lui
ed Hermione provocavano stando insieme - Devi dirmi altro? -
La ragazza annuì: - Ho visto Blaise e Hermione in biblioteca..
stavano litigando.. ho pensato fosse giusto che tu lo sapessi. -
La fronte di Draco si accigliò: che
diavolo voleva ancora Zabini dalla sua ragazza?
- Forse sarà meglio che tu vada a controllare.. - suggerì
Daphne.
- Sì.. grazie per avermi avvisato. - disse Draco, salutandola
brevemente con un cenno del capo e lasciando la sala comune a passo
spedito.
- Non c'è di che, Draco.. non c'è di che. -
***
- Hermione.. ti posso parlare un attimo? - disse
Ginny, infilando la testa nella stanza dell'amica.
- Certo Ginny, entra. -
La ragazza si sedette accanto a lei, sul letto: sebbene stesse sorridendo, il
suo sguardo tradiva una strana inquietudine, che fece preoccupare Hermione.
- Ginny.. va tutto bene? -
La grifona si passò una mano tra i capelli: - Non proprio.. ecco.. -
balbettò.
- Mi fai preoccupare Ginny.. che succede? - le chiese Hermione in ansia.
- Non sono affari miei, lo so bene.. - riprese lei dopo un profondo
respiro - Ma.. ecco.. tu e Draco.. l'avete.. insomma, l'avete già
fatto? - chiese a bruciapelo.
Hermione arrossì: - Ma che domande fai?! Io.. noi.. non.. -
- Non te lo chiedo per farmi gli affari tuoi, Hermione. - la interruppe
Ginny, sollevata di essere riuscita a fare una domanda imbarazzante come
quella all'amica - E' solo che.. ecco, penso dovresti dire a Draco della
nostra scommessa, prima di.. insomma, hai capito. - le spiegò,
improvvisamente intimidita da quel discorso.
La scommessa. Hermione non ci aveva nemmeno più pensato: certo, Draco le
aveva detto di quella tra lui e Blaise, quindi anche lei avrebbe dovuto
parlargli di quella fatta tra lei e Ginny.. il fatto era che l'aveva
completamente dimenticato; era anche vero che la scommessa fatta da
loro due non era paragonabile, in quanto a gravità, a quella dei
due Serpeverde, perchè loro non avevano scommesso sui sentimenti, a
differenza dei ragazzi. Ma era altrettanto vero che, per essere corretti, era
giusto che Draco lo sapesse: e lei, Hermione, voleva essere corretta.
Specialmente con lui.
- Hai ragione Ginny, Draco ha il diritto di sapere, e io ho il dovere di
dirglielo. - disse Hermione, annuendo - Però scusa.. perchè secondo te dovrei
dirglielo prima di.. fare l'amore con lui? - chiese poi la ragazza, arrossendo
un poco.
Ginny alzò le spalle: - Beh, mi sembra ovvio.. se glielo dici dopo,
potrebbe pensare che tu gliel'abbia tenuto nascosto di proposito, che il tuo
unico intento fosse di vincere la scommessa, e che tutta questa storia sia stata
una messa in scena per raggiungere il tuo obiettivo..no? -
Hermione rimase stupita dalla perspicacia dell'amica: a questo lei
non aveva proprio pensato. Ma Ginny aveva assolutamente ragione, e la grifona
ringraziò la sua fortuna per averle fornito un'amica preziosa.. anche se un pò
troppo tenace nel creare piani di conquista.
- Sai una cosa? Vado subito a parlargli: è inutile aspettare ancora, no? -
disse Hermione con un sorriso.
Ginny annuì, strizzandole l'occhio, e l'amica l'abbracciò forte: - Grazie
Ginny.. non so cosa farei senza di te. -
La giovane Weasley ricambiò l'abbraccio, spingendola poi dolcemente
verso la porta: - Me lo chiedo anch'io! - esclamò quando Hermione fu
uscita, scoppiando poi a ridere e allungandosi sul letto
della Grifondoro.
***
- Manda questo messaggio a Blaise, svelto. -
Il piccolo gufo decollò dalla mano di Daphne, diretto verso il suo
destinatario, mentre la sua padrona sorrideva, sedendosi con eleganza sulla
poltroncina verde di fronte al camino acceso.
- E' il tuo momento Blaise.. non deludermi. -
***
- Hermione, devi dirglielo. -
Draco era appena entrato nella biblioteca, quando la voce di Blaise,
seppur attutita dagli scaffali dietro ai quali era nascosto assieme ad
Hermione, lo raggiunse.
- Non sono affari che ti riguardano, Blaise. -
Il Serpeverde si avvicinò ai due, cercando di fare il meno rumore possibile:
nascosto dietro ad uno scaffale, il ragazzo poteva vedere la nuca di Blaise,
mentre il profilo di Hermione era nascosto da quello del compagno.
- Invece sì. Anche se ho litigato con Draco, io lo considero ancora come un
fratello. E non si merita questo, non quando si è innamorato di te. -
Draco sentì Hermione ridere: - E cosa vuoi che me ne importi di lui? Pensi
davvero che, dopo avermi insultata per tutti questi anni, dopo avermi umiliata
in ogni modo possibile, Malfoy si meriti di essere trattato correttamente? Non
farmi ridere Blaise. E poi anche voi avete fatto una scommessa, quindi non
cercare di fare il santo! -
- Non lo sto facendo Hermione, e nemmeno Draco lo fa! - rispose il ragazzo
infervorandosi - Ma non puoi tenerglielo nascosto, gli spezzerai il cuore! -
Malfoy fissò la figura di Blaise, confuso: ma di che diavolo stavano parlando
quei due?
- Hermione.. - disse lui, cercando di mantenere calmo il tono di voce -
Se non sai innamorata di Draco, glielo devi dire. -
- Oh, stai pur certo che lo farò Blaise. Ma non prima di esserci andata
a letto, e aver vinto così la scommessa. -
Draco impallidì, qualcosa dentro di lui andava in
frantumi: doveva per forza aver capito male, non poteva
essere..
- Hermione, te lo chiedo per favore! - esclamò Blaise, tentando di farla
ragionare - Lo ucciderai così! -
La ragazza rise sprezzante: - Non m'interessa, non è un problema mio. Per
quanto mi riguarda, Malfoy è solo il mezzo per vincere la mia scommessa. Lo
sedurrò, me lo porterò a letto, e dopo lo lascerò. Questione chiusa. -
Blaise si passò una mano tra i capelli con un gesto rabbioso: - Hermione.. -
tentò di nuovo con un ultimo tentativo.
- No Blaise. - lo fermò lei, decisa - Malfoy non
significa nulla
per me, te l'ho già detto. Me ne frego se soffre: l'importante è vincere.
Non gli ho chiesto io di innamorarsi di me, ha sbagliato lui. Può starci
male quanto gli pare: io non lo amo, e non lo amerò mai. -
Draco non resistette oltre: ciò che aveva sentito gli faceva più male di una
Maledizione Cruciatus; diede le spalle ai due, e corse fuori dalla biblioteca
più veloce che poteva.
Hermione non lo amava.
Non lo amava.
L'aveva preso in giro per tutto quel tempo, si era servito di lui per vincere
una scommessa.
Se ripensava alle scene che lei gli aveva fatto dopo aver scoperto della
scommessa tra lui e Blaise.. Merlino, chissà quante risate si era fatta alle sue
spalle! Fingere di arrabbiarsi, mentre lo pugnalava alle spalle.. e lui c'era
cascato in pieno.
Non poteva credere che Hermione l'avesse davvero preso in giro: e per cosa
poi? Per portarselo a letto, e vincere una stupida scommessa.. evidentemente
avrebbe dovuto sedurlo, e convincerlo a farsi scopare.
E brava Granger. Bel colpo per una Mezzosangue,
incastrare il principe delle Serpi: c'era da andarne fieri; l'unica nota positiva era che, ma guarda un pò, Blaise si era
rivelato un amico, nonostante tutto.
Il ragazzo si appoggiò al muro di un corridoio deserto, passandosi una mano
sul viso e stupendosi nel sentirlo bagnato: era anche riuscita a farlo piangere,
quella.. quella..
Ma gliel'avrebbe fatta pagare: voleva vincere la scommessa? Perfetto,
l'avrebbe accontentata.
***
Blaise attese qualche secondo, prima di lasciarsi andare ad una
risata: Daphne era un genio, con una semplice Pozione aveva permesso al suo piano di
prendere vita.
Ancora stentava a credere che Draco se la fosse bevuta, che ingenuo.. e dire
che lui era rimasto scettico fino alla fine. Il ragazzo ripensò a quando
Daphne gli aveva esposto il suo piano..
* - Non funzionerà mai, Daphne. -
- Oh, sì che funzionerà. E' un piano perfetto. -
Il ragazzo scosse la testa: - C'è solo un piccolo particolare nel tuo
piano perfetto. Come facciamo a convincere Hermione a dire tutte quelle cose?
-
La Serpeverde rise: - Quanto sei ingenuo, Blaise.. lei non dirà una
parola. -
Lui la fissò, confuso: - Ma allora come.. -
- Ascolta. - lo interruppe lei - Non abbiamo bisogno della Granger, ma
solo della sua voce. Io dirò a Draco che vi ho visti litigare in biblioteca, e
lui si fionderà a salvare la sua bella Mezzosangue.. tu dovrai posizionarti
dietro all'ultimo scaffale, di fronte al muro; Draco si avvicinerà per
ascoltare, ma non potrà vedere lei perchè tu, dandogli le spalle, gli coprirai
la visuale. -
- Quindi dovrò fingere di trovarmela davanti? - chiese Blaise, e
Daphne annuì.
- Vedo che cominci a capire.. a Draco non servirà vederla, gli basterà
sentire la voce della sua ragazza per crederla lì con te. -
- D'accordo, ma ancora non mi hai detto come potremo far sì che Draco
senta la sua voce mentre parla con me. -
Daphne si gettò indietro i lunghi capelli: - Ed è qui che entra in gioco a
magia, caro mio. In realtà non è così difficile: ti basterà bere una Pozione per
modificare la voce, e potrai imitare la voce di Hermione alla perfezione. Dando
le spalle a Draco, lui non si accorgerà che sarai sempre tu a parlare, seppur
con la voce della Granger: sarai tu a dire tutte quelle cose, e il nostro amico
penserà che escano dalla sua bocca. Non è geniale? -
Blaise riflettè sulla spiegazione della ragazza e sorrise: niente male,
davvero. Certo, c'era sempre il rischio che Draco scoprisse il trucco.. ma
poteva funzionare.
- Sei in grado di preparare quella Pozione? - le chiese poi, e di nuovo
Daphne annuì.
- Non ti preoccupare, di quello mi occupo io: non è affatto complicata,
mi serve solo una parte del corpo della Granger, come per la Pozione Polisucco..
ed io mi sono già procurata un suo capello, sbattendole "casualmente" contro in
mezzo al corridoio. - spiegò lei, con un sorriso soddisfatto.
- E brava Daphne.. - commentò Blaise, colpito: - Ho solo un'ultima
domanda. -
- E sarebbe? -
- Come diavolo hai fatto a sapere della scommessa tra Hermione e Ginny?
Non credo siano andate a sbandierarlo a mezzo mondo! -
La ragazza rise di gusto: - Ovviamente no, non sono così stupide.. diciamo solo che
ho le mie fonti, e vedi di fartela bastare come spiegazione. -
Blaise annuì, preferendo non indagare oltre: Daphne era sicura di queste
sue fonti, e il piano che aveva ideato, per quanto comportasse un rischio di
fallimento, era realizzabile.
Presto, molto presto, avrebbe avuto la sua vendetta.*
Aveva dovuto darle ragione, il piano aveva funzionato: ancora poco tempo, e
Hermione sarebbe stata nuovamente sua.
***
- Draco? Ti stavo cercando! -
Hermione si avvicinò al ragazzo, accigliandosi leggermente quando lo vide
appoggiato al muro e piegato, come se avesse male lo stomaco.
- Draco, stai male? - gli chiese preoccupata.
Al ragazzo stava per sfuggire una risata: fingeva di stare in pensiero per
lui, ma che brava attrice.
- No. Sto benissimo, mai stato meglio. - rispose freddamente,
drizzandosi.
- Va bene, meglio così. - disse lei, colpita dal gelo della sua voce.
- Andiamo. -
Lui la prese per mano senza darle il tempo di rispondere, e la trascinò
in uno sgabuzzino per le scope di Gazza.
- Draco, ma cosa? -
Hermione non riusciva a capire il suo comportamento, sembrava arrabbiato con
lei: ma perchè?
Il ragazzo la fece appoggiare senza troppa delicatezza contro il muro e,
sigillato e insonorizzato lo sgabuzzino, prese a baciarla con foga, schiacciando
il suo corpo col proprio.
- Draco.. aspetta.. mi fai male.. - mormorò lei tra un bacio e l'altro, ma
lui non sembrava darle ascolto.
Ma che gli prendeva? Perchè la stava baciando in quel modo? Non le piaceva,
non era da lui.. o perlomeno, non era dal Draco che era stato con lei fino a
poche ore prima.
- Ti voglio. -
Due parole che lui pronunciò alzandole la gonna con impazienza, mentre
Hermione lo fissava sconvolta: certo, era bello sapere che lui la desiderava, ma
nel tono della sua voce non aveva sentito amore, solo.. rabbia.
Possibile?
- Draco.. non qui.. non adesso.. - provò a dire lei, ma il ragazzo sembrava
sordo alle sue parole, preso com'era ad aprirsi i pantaloni.
- Non mi hai sentito? Ti voglio, adesso. - disse lui distaccato,
abbassandole le mutandine.
- Draco.. - mormorò, ma le parole le si spezzarono in gola quando lui, senza
preavviso, la penetrò.
Non era la prima volta che lo faceva con qualcuno, la sua prima esperienza era stata con
Ron, ma non era così che se lo immaginava: non voleva farlo lì con lui la prima
volta, era sbagliato e squallido, e nonostante gli stesse praticamente urlando di fermarsi,
lui non l'ascoltava; Draco si muoveva veloce dentro di lei, ma non sembrava
provare piacere.. anzi, ad ogni spinta il suo sguardo si faceva sempre più
triste e arrabbiato, come se stesse soffrendo. Sembrava quasi che stesse
scopando con una puttana, e non con la ragazza che amava.
- Draco.. basta.. ti prego.. Draco.. basta! - urlò lei,
allontanandolo da sè con una spinta.
Lui la fissò gelido: - Sei contenta adesso? - le chiese con disprezzo.
- Ma di che diavolo parli?! - ribattè lei, ancora sconvolta.
- Dovresti ringraziarmi, Hermione. Ti ho fatto vincere la tua scommessa.
-
Hermione impallidì, la terra sotto i piedi sembrò mancarle improvvisamente:
- Draco.. io.. ti posso spiegare.. -
- Sparisci dalla mia vista, stronza. - fu la sua risposta, mentre si
riallacciava i pantaloni e, con la bacchetta, toglieva il sigillo dalla porta -
Mi fai schifo, Mezzosangue. -
Detto questo, il Serpeverde uscì dallo stanzino senza voltarsi: se l'avesse
fatto, infatti, non avrebbe resistito alla tentazione di abbracciare la ragazza
che, nonostante tutto, amava più della sua stessa vita.
Hermione rimase immobile: non riusciva a parlare, a
mettersi in ordine.. come aveva fatto Draco a sapere della sua scommessa con
Ginny? Chi poteva averglielo detto? Come se fosse stata quella la cosa più
importante.. calde lacrime le bagnarono il viso, finendo sulle sue labbra. Non
poteva essere successo davvero, doveva trattarsi di un incubo.. l'aveva
lasciata. Era finita.
- No.. - mormorò lei, portandosi le mani al viso per evitare di
singhiozzare.
- Hermione? -
La voce familiare le fece alzare la testa: per la seconda volta, Blaise la vedeva piangere per Draco; e per la seconda
volta, lui la prese in braccio, stringendola a sè per farla calmare.
- Non è giusto.. non devi aiutarmi, tu mi odi.. ti ho fatto del male.. - disse lei
tra le lacrime, aggrappandosi suo malgrado a quel corpo caldo e rassicurante.
- Non ti odio.. non potrei mai odiarti. - momorò lui,
stringendola ancora di più a sè, incurante del suo aspetto trasandato, delle mutandine a terra e
della gonna sottosopra - Andiamo, ti porto via. Sei al sicuro adesso. -
***
Stronza, stronza, stronza, stronza!
Draco entrò come una furia nella
sua sala comune, incurante degli sguardi terrorizzati dei suoi compagni di Casa.
- Che diavolo avete da guardare?! - urlò all'improvviso,
voltandosi verso di loro - Fuori!!
-
I Serpeverde si affrettarono ad ubbidire, troppo spaventati per chiedere spiegazioni.
-
Uao..li hai fatti scappare.. - commentò una voce calda, con una risatina.
- Daphne,
non adesso. Non sono in vena. - ribattè lui, tentando di calmarsi.
La ragazza lo fissò curiosa: - Che
c'è, problemi in paradiso? - gli chiese, pur conoscendo bene la risposta.
- Nemmeno te lo immagini.. - mormorò lui, appoggiandosi al muro.
Daphne gli si avvicinò sensuale: - Secondo me perdi tempo
con una come la Granger.. puoi avere di meglio, lo sai.. e puoi averlo
subito
. - sussurrò al suo orecchio, la voce carica di malizia.
Draco la guardò, il volto che si stendeva appena in un
ghigno: aveva capito bene cosa intendesse la ragazza, e in fondo.. perchè no..
la donna che amava gli aveva mentito, l'aveva usato, rivelandosi degna di
Salazar Serpeverde, altro che una Grifondoro. E lui, ora, non aveva più legami
con lei, non le doveva più niente, se non una buona dose di vendetta per averlo
reso così debole . Andare con Daphne sarebbe
stato un buon modo per sfogarsi.. e, forse, l'avrebbe aiutato a dimenticare.
La prese per la vita, attirandola a sè, assaggiando le sue labbra carnose con voracità: lei lo lasciò fare e ricambiò con
passione, accarezzandogli l'inguine con gesti lenti e calcolati, che lo eccitarono immediatamente.
- Andiamo in camera tua..
- mormorò Daphne, sorridendo agli occhi di lui, resi scuri dal desiderio.
Lui annuì, prendendola per mano e facendola entrare
nella sua stanza, mentre la porta, dietro di loro, si chiudeva lentamente.
Ta daaa!! Fine 12esimo
capitolo! Che ne pensate?? Io avrei voluto prendere a randellate Daphne e Blaise
per il loro subdolo piano.. ma poi mi sono accorta che è solo colpa mia se sono
così simpatici, quindi ho preferito lasciar perdere! Passiamo subito ai
thanks:
ladyrocker: ma di niente!
Visto che in questo capitolo Daphne attua il suo malefico piano? Non so se
Blaise ti sta ancora così simpatico.. ^^ Fammi sapere se il capitolo ti piace!!
^^ Bacionissimi!! ^^
kucciolaflea: ciao
bellissima!! Ti dico subito che la mail è arrivata, ti ringrazio!! ^^ Passando
al chappy.. visto che mostro di simpatia il caro Blaise? Però bisogna dire che
anche Daphne.. ma che vuoi farci, sono innamorati e Serpeverdi.. basta come
giustificazione?? ^^ Fammi sapere che ne pensi.. un bacione e grazie per i
complimenti!! ^^
Stelle 4ever: ciao
bella!! Sì, in effetti anch'io ho sempre pensato a Blaise come al "posato" del
gruppo.. ma come hai detto tu, se c'è Hermione in palio, tutto è concesso!! ^^
Il progetto procede, il primo capitolo è quasi terminato, e puoi star tranquilla
che ho già parecchie domande pronte per i successivi! ^^ Spero che il capitolo
ti piaccia, fammi sapere!! Bacioni!! ^^
falalula: ti dispiace
ancora tanto per Blaise? ^^ Harry e Draco ce li vedo bene come amici, perchè
all'apparenza sembrano opposti, ma in realtà io li trovo molto simili.. che te
ne pare del piano di Daphne?? Fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto!!
^^ Il libro procede bene, il primo capitolo è quasi terminato, e ho già in mente
il tema per il secondo!! ^^ Bacioni!!
mary0094: Blaise e Daphne
si sono nascosti, ricordano ancora la minaccia della tua ultima recensione!! ^^
Scherzi a parte, che ne pensi del piano che hanno ideato? Povero Draco.. e
povera Hermione.. quasi quasi li faccio tornare insieme!! (Ma ti vuoi decidere?!
NdTutti) (Ehm.. scusate.. -.-' NdMe) ^^ Piaciuto il chappy? Baci!!
^^
piperina: ciao! Sono
molto contenta che la storia ti piaccia, avevo paura che la trama non fosse
molto originale, visto che il tema della scommessa non è certo nuovo.. ma sono
contenta che sia una fiction ben riuscita!! ^^ In effetti, il piano di Daphne e
Blaise cambia tutto.. che ne pensi? Abbastanza subdolo per due Serpi? Grazie per
i complimenti, fammi sapere se ti è piaciuto!!
Baci! ^^
Draconcina_: ciao, grazie
per i complimenti! ^^ Solitamente anch'io ho un'idea positiva di questi
personaggi, ma è anche vero che, per quanto riguarda Blaise almeno, a volte
l'amore non ricambiato e la gelosia possono farci diventare ciò che non siamo..
Daphne invece è cattivella di suo, ma mi serviva una figura femminile negativa!
^^ Spero che comunque la storia ti piaccia lo stesso! ^^ Sono contenta che tu mi
abbia scoperta, e spero di trovare ancora le tue recensioni! Baci!!
^^
Colleghe for life: siete
vive!!!!! ^^ E io che già pensavo di dover rinunciare alle vostre recensioni..
(Ma che stronza, t'importa solo di quello.. NdDraco) (Zitto tu, che ti stanno
simpatiche solo perchè gli piaci! NdMe) (^//^ NdDraco) ^^ Grazie per il contatto
BiMbA, sarà un piacere avere l'opinione di una delle mie scrittrici preferite!!
^^ Spero che il capitolo vi piaccia, che ne pensate di Blaise e Daphne?? Fatemi
sapere, mi raccomando!! ^^ Una bacione, vvtb!! ^^
Bene, che altro posso
aggiungere? Le recensioni hanno abbondantemente superato il numero 100, e i
preferiti.. 107.. alla mia prima long fiction.. cos'altro posso dire, se
non grazie? ^^ Grazie davvero a tutti, spero che la storia continui a piacervi
come ha fatto finora, e.. beh, leggete e recensite!! ^^
Al prossimo
aggiornamento!! ^^
Xevias
|
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Capitolo 13 *** Oblivion! ***
Mio
- E' stato.. -
- Spettacolare. -
Daphne si stiracchiò languida sotto le coperte, sorridendo al
ragazzo che si trovava di fianco: Draco Malfoy, finalmente suo. Ora che
la Mezzosangue era stata messa fuori gioco, nulla le impediva di avere il bel
Serpeverde tutto per sè; tempo una settimana, e lui non si sarebbe ricordato
nemmeno chi era, la Granger.
Draco annuì, rivivendo la notte precedente: avevano fatto sesso,
sesso, sesso e ancora sesso. Praticamente, si erano dati alla pazza gioia! E di
certo, Daphne ci sapeva davvero fare in quel campo: anzi, probabilmente era la
migliore in tutta Hogwarts.
- Che ore sono? - gli chiese lei, accarezzandogli il
petto.
Lui arricciò il naso in una smorfia: - E' ora di uscire da qui
ed affrontare la realtà. - rispose tetro, mentre un'unica parola gli riempiva la
mente.
Hermione.
Certo, quella notte era stata magnifica, Daphne l'aveva appagato
in tutti i modi che conosceva, e non c'erano dubbi sul fatto che bastasse una
sua sola occhiata per eccitarlo.. ma non sarebbe mai bastata una notte per
fargli dimenticare colei che, anche se tentava di negarlo a se stesso, gli aveva
spezzato il cuore.
Daphne osservò Draco adombrarsi, e fu certa di conoscere i suoi
pensieri: stava pensando a lei, alla Sanguesporco che aveva pensato di
portarglielo via.. meglio distrarlo da certi pensieri.
- Abbiamo ancora tempo.. e io sono affamata.. - mormorò
maliziosa, scendendo su di lui con la bocca e andando a catturare il centro del
suo piacere.
Draco gemette, mentre la figura di Hermione, un momento prima
perfettamente nitida, diventava una macchia confusa.
***
- Ti senti meglio? -
Hermione annuì, alzando lo sguardo sul ragazzo che aveva di
fronte: - Sì.. grazie, Blaise. -
Il Serpeverde l'aveva portata in infermeria, e aveva convinto
Madama Chips a fargli passare la notte accanto a lei: non l'avrebbe mai lasciata
in quelle condizioni, aveva bisogno di lui.
- Di nulla piccola. - rispose dolcemente, accarezzandole i
capelli.
Hermione chiuse gli occhi, lasciandosi andare a quel lieve
contatto: voleva solo dimenticare.. dimenticare e ricominciare a
vivere.
- Hai fame? Vuoi che ti porti qualcosa da mangiare? - le
chiese premuroso, ma lei scosse la testa.
- Non me la sento di mangiare niente per ora, comunque ti
ringrazio. - mormorò in risposta mentre gli occhi le si facevano
lucidi.
Blaise se ne accorse, e la guardò preoccupato: - Ti senti male?
Vuoi che chiami Madama Chips? - le chiese preoccupato.
- No.. - disse lei, scuotendo nuovamente la testa - Non è un
dolore che si può curare con una Pozione.. - aggiunse, mentre le lacrime le
bagnavano le guance.
Il ragazzo abbassò lo sguardo: sapeva bene a cosa si stesse
riferendo Hermione, e i sensi di colpa riaffiorarono prepotentemente in
lui.
- Mi sento così.. male.. lui mi odia, e io non posso
sopportarlo.. vorrei morire, Blaise.. non posso vivere senza di lui, io.. sento
che non posso farcela.. non sapevo cosa significasse vivere davvero fino a
che non ho incontrato lui.. ed è vero, tutto è partito da una scommessa tra me e
Ginny.. ma poi.. mi sono innamorata di lui.. e niente ha più avuto
importanza.. e ora.. non posso tornare a condurre la vita di prima.. perchè
senza di lui.. non è.. non è vita.. - mormorò Hermione tra i
singhiozzi, appoggiandosi al petto di Blaise.
Lui la strinse, anche se quello che avrebbe
voluto fare davvero era correre via, il più lontano possibile da lei: cosa le
aveva fatto? Solo ora si rendeva conto del male che le stava infliggendo, e di
quello che, sicuramente, aveva inflitto a Draco. Come aveva potuto fare una cosa
del genere alle due persone che amava di più nella vita? La gelosia gli aveva
fatto perdere il senno.
- Hermione, io.. mi dispiace.. - sussurrò, con un gigantesco
groppo alla gola.
La ragazza gli sorrise tra le lacrime: - Non è certo colpa tua
Blaise.. - mormorò dolcemente.
- Oh, sì che è colpa mia. - pensò invece lui, costringendosi a
sorridere.
Doveva parlare con Daphne, dovevano rimettere le cose a posto:
amava Hermione, e più di ogni altra cosa voleva la sua felicità.. ma lei non
sembrava poter essere felice senza Draco, perciò.. doveva lasciarla
andare.
***
- Cos'hai detto? -
- Mi hai sentito, Daphne. Dobbiamo dire la verità. -
La ragazza fissò Blaise, impassibile: - E da quando ti lasci
guidare dai sensi di colpa? - gli chiese, sprezzante.
- Da quando mi rendo conto del male che stiamo facendo alle
persone a cui vogliamo bene. Davvero ti accontenteresti di stare con lui,
sapendo che in realtà è un'altra che vuole? -
Daphne lo fissò, gelida: - Lui
non vuole un'altra. Lui vuole me. Altrimenti come ti spieghi
il fatto che abbiamo scopato tutta la notte? -
Blaise sorrise: - Dici bene, cara Daphne. Scopato, non "fatto
l'amore". Conosco Draco, farsi una ragazza è uno dei modi che usa per non
pensare. Lui non ti ama, lo sai anche tu. Ama lei, Daphne. Non ci puoi fare
niente, è così e basta. -
La ragazza scosse vigorosamente la testa: - Tu non sai quello
che dici, Blaise. -
- No Daphne, ti sbagli: so perfettamente quello che dico, lo so
quanto lo sai tu. Smettila di prendere in giro te stessa, e affronta la
realtà. -
Lei abbassò la testa, poi, lentamente, annuì.
- D'accordo.. hai ragione. -
Blaise la fissò, stupito della sua reazione, poi
sospirò di sollievo: - Sono contento che tu abbia capito. Abbiamo sbagliato
entrambi, ma possiamo rimediare: spiegheremo a Draco e Hermione la situazione, e
tutto tornerà a posto. Che ne pensi? - propose.
- Sì, mi sembra perfetto. - disse Daphne, annuendo -
Incontriamoci stasera vicino alla Foresta Proibita: tu porta Hermione, e
io Draco. E' meglio parlare a quattr'occhi, senza orecchie indiscrete in
giro. - gli spiegò, e il ragazzo accettò di buon grado.
- Allora siamo d'accordo. A più tardi Daphne! - la salutò
lui, allontanandosi per tornare da Hermione: era ancora in tempo, poteva
renderla felice! E questa volta, avrebbe fatto la cosa giusta.
***
- Blaise.. che ci facciamo qui? -
- Aspetta e vedrai! - esclamò lui con un sorriso.
Non vedeva l'ora di spiegare tutto a lei e a Draco, così
tutto sarebbe tornato come prima: sì, lui l'amava, e avrebbe voluto tenerla
con sè per sempre. Ma amare davvero significa volere la felicità di quella
persona, anche a costo di sacrificare la propria. E
Blaise, era ben felice di farlo, pur di vederla sorridere di
nuovo.
Il ragazzo scrutò l'orizzonte, finchè non vide
due figure avvicinarsi: erano loro!
- Granger.. - la salutò Daphne con un sorrisino, mentre Draco e
Hermione si fissarono glaciali.
- Che diavolo ci facciamo qui? - disse il Serpeverde, scoccando
alla grifona un'occhiata piena di disgusto - Torniamocene in camera. -
Hermione abbassò lo sguardo a quelle parole: lui e Daphne..
no.. non ce la poteva fare, doveva andarsene lontano da lui.
- No Draco, aspetta..
- lo fermò lei, tenendolo per un braccio - C'è una cosa che devi sapere.
-
Blaise annuì, e Draco li fissò entrambi: che stava
succedendo?
- Incarceramus! -
All'improvviso, Blaise, Draco e Hermione si ritrovarono incapaci
di muoversi, legati da spesse funi.
- Daphne, ma che diavolo fai?! - urlò Blaise, incredulo,
tentando invano di liberarsi.
La ragazza rise di gusto, spostando i capelli all'indietro: - Mi
prendo cura della mia vita, Blaise. Non potevo permettere ai tuoi stupidi sensi
di colpa di rovinare tutto, lo capisci? -
Il Serpeverde sbiancò di colpo: - Tu.. mi hai
mentito.. hai finto di essere d'accordo con me, ma in realtà era.. era
tutta una trappola! -
Draco ed Hermione erano ancora più confusi, il loro sguardo
saettava da Blaise a Daphne e viceversa.
- Qualcuno si decide a spiegarmi?! - sibilò Malfoy
furibondo.
- E' presto detto, Draco - disse Daphne con un sorriso cattivo -
Ricordi la conversazione che hai sentito in biblioteca? La tua piccola
Mezzosangue non era lì con Blaise.. è stata tutta una messa in scena. Io e
Blaise abbiamo usato la magia, creando una Pozione in grado di modificare la
voce, per farti credere che Hermione dicesse quelle cose: ma era il tuo
amico a parlare, non lei. -
Draco perse il poco colore che aveva sul viso e,
pallido come un fantasma, si volse verso Hermione: - Ma.. la scommessa..
-
La grifona, in lacrime, scosse la testa: - Sì, io e Ginny
abbiamo scommesso che ti avrei sedotto.. ma poi è cambiato tutto, te
lo giuro Draco! - disse singhiozzando; poi si girò verso Blaise: - Come hai
potuto farmi questo?! - urlò contro di lui.
- Fossi in te, non me la prenderei così tanto con lui, sai? Il
poverino si è lasciato vincere dal rimorso, e stamattina è corso da me
per dirmi che dovevamo rimettere le cose a posto.. patetico, non è vero? -
commentò Daphne con una risatina.
Blaise fissò Hermione: - Volevo la tua felicità - le disse con
voce spezzata - E volevo che tu fossi felice con me, credevo davvero
che avresti potuto esserlo.. ma quando ho visto quanto stavi male per lui.. non
ce l'ho fatta.. volevo rimediare, lo volevo davvero.. mi dispiace.. -
- Ma che bel quadretto.. - disse la Serpeverde con
derisione.
- Maledetta!! - urlò Draco, in preda alla rabbia
più profonda - Pagherai per tutto quello che hai fatto, è una
promessa!! -
La ragazza non si fece intimidire, anzi, rise di gusto alle
parole del compagno.
- Temo non sia possibile, mio caro Draco. Vedi, ora che voi
tre vi siete chiariti, non posso certo permettervi di tornare alle vostre vite
come se niente fosse.. cosa ne sarebbe di me? No, ho un'idea
migliore.. - disse lei, puntando la bacchetta contro di loro - Un
bell'incantesimo di perdita della memoria, e tutto sarà a posto. Saremo
tutti felici. -
Hermione diede uno strattone alle corde, tentando di liberarsi:
- Non farlo, ti prego! - la supplicò.
Daphne scosse la testa: - Spiacente Mezzosangue.
Oblivion! -
Gli sguardi dei tre si fecero vaghi, assenti, e la ragazza si
affrettò a liberarli dalle funi; pochi istanti dopo, i ragazzi parvero
risvegliarsi dal loro stato di trance.
- Bene, ora è tutto chiarito, mi sembra. - disse Daphne in
tono allegro, mentre i tre la guardavano confusi.
- State bene? - chiese loro, fingendosi preoccupata.
Draco scosse la testa: - Sì.. credo.. di che
stavamo parlando? - le chiese.
Daphne alzò gli occhi al cielo: - Ma non ti ricordi?
Tu e Blaise vi stavate ammazzando perchè lui ed Hermione si sono messi
insieme, ma alla fine avete fatto pace e hai deciso che in fondo sono affari
suoi. - gli spiegò.
Il Serpeverde annuì e fissò gli altri due, che sembravano
concordare, sebbene ancora confusi, con la versione di Daphne.
- Quindi.. - disse Draco lentamente - Blaise e la Granger
stanno insieme. - ripetè, e la ragazza annuì - E.. - riprese poi - .. io e
te.. anche? -
Lei rise: - Sì Draco, anche io e te. -
Il ragazzo la fissò per qualche istante, incarto, poi
annuì e le prese la mano: - Rientriamo? -
Daphne annuì a sua volta, e, fatto cenno a Hermione e Blaise, i
quali si presero anche loro per mano, di seguirli, i quattro rientrarono
silenziosamente al castello.
***
- Potter, spero tu abbia un valido motivo per farci saltare
la lezione della McGranitt. -
- Pansy ha ragione Harry, che succede? -
Il ragazzo li fissò: - Avete notato che Draco sta con
Daphne, e Blaise con Hermione? Che all'improvviso sono tutti amici? Non vi
sembra strano? -
Ron annuì: - Sì.. ma Hermione ha detto che è tutto a posto,
che è innamorata di Blaise.. -
- E Draco di Daphne, e tutti sanno che lei gli muore dietro da
tempo immemorabile. - aggiunse Theo - Perciò non ci siamo voluti
immischiare. Perchè? -
Il Prescelto li fissò uno per uno, poi abbassò lo
sguardo: - Penso che Daphne abbia fatto loro un incantesimo. -
Sei paia d'occhi lo fissarono increduli: che
cosa?!
- Ma.. come fai a dirlo? E poi a che scopo? - chiese
Lavanda, agrottando la fronte.
- Perchè sapeva della scommessa, che rappresenta l'arma più
efficace da usare per togliere di mezzo Hermione, e arrivare a Draco. -
rispose Harry, mentre Ginny spalancava gli occhi.
- Non è possibile Harry, lo sapevamo solo io, te e Hermione!
-
- Ma di che scommessa parlate? - chiese Pansy.
Harry fissò Ginny negli occhi: - No, lo sapeva anche lei. - poi,
dopo una pausa, aggiunse: - Gliel'ho detto io. -
Fine 13esimo
capitolo!! Allora, che ne pensate??? Spero vi sia piaciuto!! ^^ Passo
subitissimo ai thanks:
falalula: ma ciao!! ^^ Aluuura, che te
ne pare?? Visto che ho aggiornato?? ^^ Visto che Blaise si è pentito? Anche se
Daphne è una vera e propria serpe.. te l'aspettavi?? Insomma, fammi sapere
che ne pensi!! ^^ Bacioni!! ^^
kucciolaflea: noo, ti prego, non mi
uccidere!! ^^ Visto che Blaise è tornato il solito? Non potevo fargli fare
la parte del cattivo, non gli si addice!! ^^ Daphne invece è proprio una
s*****a di natura.. poveri i miei tesori!! (Guarda che sei tu che ci metti
in queste situazioni!! NdDraco e Hermione) ^^ Sì, grazie molte per la mail,
mi sarà utilissima!! ^^ Del capitolo che te ne pare??
Bacionissimi!! ^^
Colleghe for life: ma ciao
bellissime!! ^^ Grazie per il contatto BiMbA, appena ho un attimo di tregua
ti mando la mail.. visto che Blaise è rinsavito?? Mentre Daphne..
lasciamo perdere!! ^^ Che ne pensate? Vi ho incuriosite?? ^^ Fatemi sapere!! ^^
Bacionissimi, vvb!! ^^
kassandra_Black: potresti lasciarli in
vita ancora per un pò? Mi servirebbero per la fiction!! ^^ Che ne pensi del
capitolo? La situazione è cambiata, anche se non esattamente in
meglio, vero? ^^ Baci!! ^^
pei_chan: grazie per aver letto la mia
fiction!! ^^ Sono contenta che la storia ti piaccia, come hai visto Blaise è
tornato sulla "retta via".. Daphne invece no!! ^^ Che ne pensi del
capitolo?? Spero ti piaccia!! Baci!! ^^
Draconcina_: penso che
tu debba fare la fila per consolare Draco!! ^^ Come hai potuto
constatare, Blaise è stato vinto dai rimorsi, al contrario di Daphne.. però
almeno uno l'ho fatto tornare buono!! ^^ Che poi non era cattivo di suo, solo
tremendamente innamorato.. beh, fammi sapere cosa ne pensi!! ^^ Bacioni!!
^^
mary0094: sì, il piano era ben
congeniato in effetti! (Ma come siamo modesti.. NdTutti) ^^ Visto che Blaise
alla fine è tornato buono? Con Daphne invece niente da fare.. spero che il
capitolo ti piaccia, fammi sapere!! ^^ Baci! ^^
Stelle forever: complimenti per
l'orario!! ^^ Graziwe per il contatto, appena ho un attimo di tregua
t'invio una mail.. comunque sono felice di averti sorpresa, e spero di farlo
anche con questo capitolo!! ^^ Fammi sapere, bacioni!!
^^
details_93: grazie per aver letto
la mia fiction, sono molto felice che ti sia piaciuta!! ^^ Spero che anche
questo capitolo ti piaccia, fammi sapere!! ^^ Baci!! ^^
Lights: ^//^ grazie mille per i
complimenti, sono davvero contenta che la mia fiction riesca a coinvolgerti
così, e spero vivamente che continui a farlo!! ^^ Fammi sapere se il capitolo ti
è piaciuto!! ^^ Bacioni!! ^^
ladyrocker: ma ciao bella!! ^^ Visto
che Blaise non è poi così s*****o?? Daphne invece sì!! ^^ Ti è piaciuto il
capitolo?? Fammi sapere! ^^ Bacionissimi!! ^^
Detto questo.. 120 preferiti.. ma è
normale che siate così tanti, e sono io che mi stupisco per niente?? ^^ Comunque
grazie a:
Grazie, grazie, grazie!!
^^ Con questi ringraziamenti, vi saluto! ^^
Alla prossima!!
^^
Xevias
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Capitolo 14 *** Ricordando i ricordi.. ***
Mio
- Tu.. tu che cosa?! -
Ginny spalancò gli occhi, incredula, mentre gli altri li
guardavano completamente confusi: ma di che stavano parlando?
- Ragazzi, forse dovreste spiegarlo anche a noi.. - disse Theo,
guardando prima lei, poi Harry.
Ginny sospirò: - Sì.. è meglio che sappiate tutto dal
principio.. - mormorò, e così raccontò loro della doppia scommessa e di ciò che
era successo tra Draco ed Hermione.
- Il fatto è che Daphne non doveva venire a conoscenza della scommessa, Harry! Perchè
cavolo gliel'hai detto?? - aggiunse la ragazza, infuriata.
Harry evitò il suo sguardo: - Mi dispiace, non sapevo quale
fosse il suo scopo! - esclamò, sulla difensiva - E' venuta da me perchè.. il
fatto è che lei.. -
- Lei sapeva della scommessa tra Draco e Blaise, non è
vero? - lo interruppe Pansy, mentre il ragazzo, sbalordito, annuiva.
La Serpeverde guardò i presenti: - Una mattina, all'inizio della
scuola, Daphne è entrata nel dormitorio femminile, tutta contenta; quando le ho
chiesto cos'avesse, lei mi ha risposto che aveva appreso dai ragazzi una bella
notizia, per questo era così felice. All'epoca non ho dato molto peso alla cosa,
conoscendo Daphne poteva trattarsi di qualunque cosa.. ma adesso mi sembra
plausibile che avesse ascoltato il loro discorso, e avesse scoperto la loro
scommessa. - raccontò.
- Ma a che scopo andare da Harry per parlargliene? - chiese
Lavanda.
Ginny guardò Harry: - Cosa ti ha detto lei,
precisamente? - gli chiese.
Il ragazzo riflettè, poi rispose: - Mi ha detto che sapeva cosa
stavano tramando Blaise e Draco alle spalle di Hermione.. mi ha detto che c'era
una scommessa in ballo, e che Draco voleva vincerla.. ma quando è venuta a
parlarmi, Hermione l'aveva già scoperto.. così le ho detto che la sua
informazione ormai non valeva più nulla, perchè tanto la verità era già venuta
fuori. E ho aggiunto che, in ogni caso, non erano gli unici ad aver
scommesso.. so che non avrei dovuto lasciarmelo scappare! - aggiunse, cogliendo
lo sguardo di Ginny - Ma Daphne mi disse che era stato Draco in persona a
parlargliene, altrimenti come avrebbe potuto saperlo? Non immaginavo che avesse
ascoltato la loro conversazione, soprattutto perchè, senza offesa ragazzi, -
disse poi, guardando Pansy e Theo - i Serpeverde non sono
esattamente famosi per la loro discrezione. Così le ho detto tutto.
-
- E quando Hermione ha lasciato Blaise.. - proseguì
Ron.
- Daphne ne ha approfittato per colpire. - concluse Pansy per
lui.
Lavanda si accigliò: - Ma come faceva a sapere che le cose
sarebbero andate proprio in questo modo? Voglio dire, e se Hermione e Ginny non
avessero scommesso? - chiese.
La grifona rimase per qualche istante pensierosa, poi alzò lo
sguardo sugli altri: - Forse non era questo il suo piano originale.. può darsi
che, all'inizio, il suo intento fosse quello di dire ad Harry della scommessa,
cosicchè lui lo dicesse ad Hermione, la quale avrebbe di conseguenza
lasciato Draco. - ipotizzò - Quando però Harry le ha detto che
Hermione aveva già scoperto la verità, Daphne si è trovata in difficoltà:
come separarli? Ma poi, la fortuna le ha permesso, tramite Harry, di scoprire
che anche io e Hermione avevamo fatto una scommessa. - proseguì - A quel punto,
doveva solo capire come sfruttare quell'informazione a suo
vantaggio: e cosa c'è di meglio di un ragazzo ferito e mollato, per attuare
la propria vendetta? Daphne sapeva come farli lasciare, sfruttando
l'informazione di Harry e distorcendola a suo vantaggio.. e si è servita di
Blaise per riuscire nel suo intento. - concluse.
- Che.. che.. - balbettò Ron, incapace di trovare un aggettivo
adatto.
- E' una Serpeverde DOC, Weasley, che ti aspettavi? - disse
Theo, scuotendo la testa.
- D'accordo. - disse Lavanda - Ora sappiamo come ha fatto Daphne
a farli separare.. ma che mi dite del fatto che Draco si è messo con lei, e
Hermione con Blaise? Non ha senso, si comportano come se fossero tutti amici,
come se.. -
- .. come se tutto questo non fosse mai successo.. - mormorò
Harry, mentre gli occhi gli si illuminavano: - Deve aver fatto loro un
Incantesimo di memoria! - esclamò.
- Un Oblivion.. sì, è possibile.. stregare le loro
menti, e stravolgere la loro realtà.. - disse Pansy, riflettendo - In fondo loro
non si ricordano nulla di ciò che è successo, e solo un Incantesimo può spiegare
il loro comportamento. -
- Beh, ma allora perchè non ne parliamo con Zabini? - disse Ron
- Se era d'accordo con la Greengrass, saprà di sicuro cos'ha fatto a Malfoy
e Hermione! -
Theo scosse la testa: - Conosco Blaise da una vita, e so
che lui non riuscirebbe a guardare Draco negli occhi, sapendo che gli
è stato fatto un Incantesimo. - affermò, risoluto.
- Pensi che Daphne abbia stregato anche lui? - gli chiese
Ginny.
Il ragazzo alzò le spalle: - E' plausibile.. magari Blaise si
era pentito, e Daphne ha pensato di incantare anche lui, per evitare che i
rimorsi lo spingessero a rimettere le cose a posto. - ipotizzò.
- Va bene, ma adesso che facciamo? - chiese Lavanda, guardando
gli altri.
Luna, che fino a quel momento era rimasta in silenzio, sorrise:
- Facciamo tornar loro la memoria. - annunciò candidamente.
I presenti si volsero verso di lei, fissandola: - E come pensi
di fare? - le chiese Pansy, scettica.
La Corvonero riflettè,
poi sorrise di nuovo: - Se Daphne ha davvero usato l'Oblivion su di loro,
l'unico modo per guarirli è costringere il loro cervello a ricordare;
potremmo usare i ricordi che noi abbiamo di loro, considerando anche che
l'Incantesimo non è stato effettuato da una strega molto potente.. ma temo che
ciò non basterebbe. Perciò, credo che l'unica possibilità che
abbiamo è far sì che siano loro stessi a ricordare, mettendoli di fronte a
situazioni che loro hanno già vissuto. -
Harry fissò Luna stupito, poi le sorrise: ecco ciò che
amava di lei. Sembrava perennemente sulle nuvole, persa in un mondo tutto suo..
e poi, all'improvviso, la sua voce dava suono ai suoi pensieri, e
proponeva soluzioni concrete, in grado di risolvere le situazioni più
difficili. Era unica.
- Mi sembra una buona idea. - disse Ginny, annuendo -
Dobbiamo farli rivivere i momenti che hanno passato insieme. -
- Pansy, tu devi tenere d'occhio Daphne: dobbiamo capire
se inizia a sospettare qualcosa. - disse Harry, serio - Tu invece, Theo,
stai vicino a Draco e Blaise, controlla ogni loro movimento. - aggiunse, e
i due annuirono.
- Ginny - disse poi - Tu sei la migliore amica di
Hermione. Stalle vicina, cerca di capire se ricorda qualcosa. Non abbiamo
molto tempo, ogni minuto che passa l'Incantesimo di memoria si rafforza.
Diamoci da fare! -
***
- Hermione! -
La ragazza si volse, e sorrise: - Ehi Ginny! - la
salutò allegramente.
- Dove stai andando? - le chiese l'amica.
Hermione indicò il libro che teneva in mano: - Devo
restituirlo a Madame Pince, e pensavo di prenderne un altro da leggere
mentre Blaise segue l'allenamento dei Serpeverde. - rispose.
- Vai a vedere l'allenamento dei Serpeverde?
- chiese Ginny, stupita.
L'amica avvampò: - Beh, sì.. in teoria non
potrei, visto che sono una Grifondoro.. ma Blaise non si è mai perso un
allenamento, e visto che sono la sua ragazza, Draco ha deciso che
posso stare con lui anche quando la sua squadra si allena.. per questo mi
porto un libro, sai che gli allenamenti di Quidditch mi annoiano. - le
spiegò, un pò in imbarazzo.
Ginny annuì, sentendo una fitta al cuore: se solo
l'amica avesse ricordato..
- Beh, adesso vado, altrimenti finisce che faccio
tardi.. a dopo! - la salutò Hermione, allontanandosi; la ragazza fece
qualche passo, poi barcollò, e dovette appoggiarsi al muro per
non cadere.
L'amica, che l'aveva seguita con lo sguardo, le fu
subito accanto: - Hermione, stai bene? - le chiese preoccupata.
La grifona annuì, pallida: - Sì.. sì, sto bene..
di nuovo questi stupidi capogiri.. sono un paio di giorni
che mi vengono.. - mormorò, rimettendosi dritta - Ma durano solo
un paio di secondi, nulla di cui preoccuparsi. - aggiunse, per
rassicurare Ginny - Tranquilla, tutto a posto. Ci vediamo dopo.. - la salutò,
ancora pallida.
Ginny la guardò finchè non la vide voltare l'angolo, poi
si morse un labbro, e si diresse spedita da Harry: quei capogiri dovevano per
forza avere a che fare con l'Incantesimo di Daphne.
***
- Ne sei certa, Ginny? - le chiese Harry, serio come non
mai.
La ragazza annuì: - Assolutamente. Hermione ha detto che
le sono venuti da un paio di giorni, guarda caso da quando ha iniziato
a comportarsi in modo strano. -
- Pensate che possa essere un
effetto collaterale dell'Oblivion? - chiese loro Theo.
Harry, dopo essere stato informato da Ginny, aveva
mandato un gufo a Theodore, dicendogli di farsi trovare in biblioteca, luogo
dove nessuno li avrebbe disturbati.
- E' possibile. - disse il Grifondoro - Theo, tu e Pansy
dovete cercare di scoprire se anche Blaise e Draco hanno gli stessi sintomi di
Hermione. Se sono davvero causati dall'Incantesimo di memoria,
dovrebbero averli tutti e tre. -
Il ragazzo annuì, uscendo rapidamente dalla
biblioteca.
- Harry, pensi che riusciremo ad aiutarli? - chiese
Ginny, dando voce alla sua preoccupazione.
Lui le sorrise, accarezzandole una guancia:
- Sì, Ginny. Ce la faremo, vedrai. -
***
- Ragazzi, guardate qua. -
I Grifondoro erano a cena, quando un
biglietto comparve misteriosamente di fronte ad Harry: in esso,
con una calligrafia spigolosa ed affrettata, si leggeva:
Hanno gli stessi
sintomi, tutti e tre.
La causa è
sicuramente l'Oblivion. Attendiamo tue istruzioni per procedere.
T. e P.
- Allora è per l'Incantesimo di
memoria che hanno quei capogiri.. pensi che possa essere una parte della loro
mente che tenta di ricordare? - chiese Ron all'amico.
Il ragazzo annuì: - E' possibile, sì. -
rispose, facendo un cenno del capo a Theo e Pansy, al tavolo dei Serpeverde, per
ringraziarli.
- E adesso che si fa? - chiese Lavanda,
fissando Hermione che, ignara di tutto, chiacchierava con Seamus.
- Harry? - disse Ginny, e il ragazzo si
trovò addosso gli occhi dei tre amici.
- Perchè state guardando tutti me? - chiese,
confuso.
Lavanda gli sorrise: - Perchè sei tu il capo,
mi sembra ovvio.. anche Nott e la Parkinson aspettano che sia tu a dirgli
cosa fare. - gli spiegò.
Harry abbassò lo sguardo, rileggendo il
biglietto che sringeva tra le dita: in effetti, i due Serpeverde avevano scritto
chiaramente che attendevano sue istruzioni.. ma perchè lui? Perchè non
Ginny? In fondo, se non fosse stato per lui, tutto questo non sarebbe successo..
Daphne non avrebbe saputo della scommessa tra Hermione e Ginny, e non avrebbe
potuto attuare il suo piano; quindi, perchè lo trattavano tutti come se fosse il
capo?
- Sei tu il leader del gruppo, amico. - gli
disse Ron, quasi intuendo i suoi pensieri - Non ci puoi fare niente, è così e
basta. Hai la stoffa del capo, di quello che prende le decisioni.. persino i
Serpeverde l'hanno capito. - aggiunse, con un sorriso - Si fidano di te, e anche
noi. Perciò, dicci solo che dobbiamo fare. -
Il ragazzo respirò profondamente, poi annuì: -
D'accordo. Ecco il piano: Ginny, com'è cominciata tra Draco ed Hermione? -
Lei riflettè qualche secondo: - Era mattina,
eravamo qui in Sala Grande, e stavamo facendo colazione.. ad un certo punto,
Hermione si è alzata ed è uscita. Draco l'ha seguita, e si sono parlati. - disse
poi.
- Ne sei certa? - le chiese Harry: era
importante che il momento fosse rivissuto esattamente.
- Assolutamente! - esclamò la ragazza -
Hermione mi disse che si era fermata a prendere una boccata d'aria davanti
all'aula di Storia della Magia. - aggiunse.
Harry annuì: - Bene, allora dobbiamo fare in modo che ci vada, e
che Draco la segua. -
Detto questo, inviò un bigliettino a Pansy e Theo; i due,
apertolo, lessero con la grafia tonda e frettolosa di Harry:
Appena Hermione si alza, Draco deve
seguirla.
Ditegli quello che volete, ma fate in modo
che lui la segua: è importantissimo.
H.
P.S.(Grazie per la fiducia)
Pansy alzò lo sguardo su di lui, e gli strizzò l'occhio: buffo
come, dopo anni passati ad odiare i Grifondoro, avesse scoperto che non erano
affatto male.
Ginny, intanto, aveva tenuto d'occhio Hermione, la quale,
all'improvviso, si era fatta pallida: doveva essere uno di quei capogiri..
doveva approfittarne.
- Hermione, hai di nuovo male alla testa? - le chiese, premurosa,
e la grifona annuì.
- Perchè non esci e non vai a prenderti una boccata d'aria? Vai a
sgranchirti le gambe, magari ti fa bene.. - le propose con noncuranza - E
magari, già che ci sei, potresti dare un'occhiata nei pressi dell'aula di Storia
della Magia.. - aggiunse con indifferenza.
La ragazza si accigliò: - Come mai? Ci sono problemi? -
Ginny alzò le spalle: - Ho sentito che c'era stato un pò di
casino, e visto che sei Caposcuola, magari potevi dare un'occhiata, se te la
senti.. - le disse, incrociando le dita.
Hermione annuì: - Ma certo, ci vado subito. - rispose, alzandosi e
uscendo dalla Sala Grande.
Harry sorrise a Ginny, soddisfatto, e fece cenno a Theo: era il
momento di procedere.
Il ragazzo annuì, e si sporse verso Draco, seduto accanto a lui: -
Ehi, hai visto? La Granger se n'è andata.. - osservò, simulando
indifferenza.
Draco diede uno sguardo al tavolo dei Grifondoro, ed annuì: -
Sì, e allora? - gli chiese.
- Ha litigato con Blaise? - chiese Theo a sua volta.
Il ragazzo alzò le spalle: - Non ne ho idea, perchè? -
- Niente, così.. ma sei il suo migliore amico, credevo lo
sapessi.. - disse, mentre Draco fissava Blaise per capire se c'era qualcosa che
non andava.
- Magari dovresti andare da lei.. - gli suggerì, e il ragazzo si
accigliò.
- Perchè? Non sono io il suo ragazzo, non può andarci Blaise?
-
Theo scosse la testa: - Beh, se hanno litigato no.. conosci
Blaise, è testardo.. e la Granger più di lui.. ma visto che sei suo amico..
-
Draco sbuffò: - Ho capito, ho capito. Vado a vedere cos'è
successo. - sbottò a denti stretti; doveva anche fare da balia alla Granger,
poteva andare peggio di così?
***
Hermione ripose la bacchetta: era tutto a posto, sia il corridoio
che l'aula erano in perfetto ordine; può darsi che Ginny si fosse sbagliata.
La ragazza si appoggiò al muro, lo sguardo rivolto verso l'alto:
quei capogiri la stavano facendo impazzire.. la cosa strana era che erano
cominciati da quella sera in cui si era ritrovata fuori con Blaise, Draco e
Daphne, almeno per quanto si ricordava..
Già, per quanto si ricordava. Stranamente, il resto dell'anno era
come avvolto da una fitta nebbia, che non sembrava volersi diradare..
evidentemente, era troppo stressata.
- Granger, tutto a posto? -
Hermione si volse, e guardò Draco negli occhi: un capogiro, più
intenso degli altri, la fece crollare a terra.
*- Granger. -
Il suo cognome, soffiato con sensualità, la fece
sobbalzare: Draco Malfoy la osservava a pochi centimetri di distanza.
- Ma.. Malfoy? Che ci fai qui? - gli chiese lei, rendendosi
subito conto che quello non era certo un comportamento da tenere quando si
voleva sedurre qualcuno.
Cosa le aveva detto Ginny a proposito? Ah, sì! Sii
sicura di te stessa, e bisbiglia: otterrai un perfetto effetto da gatta
morta!
- Mi hai seguita? - bisbigliò la ragazza, cercando di
adottare un tono sensuale.
Draco alzò un sopracciglio: - Perchè bisbligli? Ti è scesa
la voce per caso? -
Hermione roteò gli occhi, rassegnata: - No niente,
lascia stare. - gli disse, questa volta a volume normale.
- Come mai non sei in Sala Grande? - le chiese ancora
il ragazzo, mentre Hermione faceva di tutto per non guardarlo in
faccia.
- Così.. - commentò lei, alzando le spalle - Volevo stare
da sola. -
Draco decise di arrivare subito al sodo:
- Granger, vuoi uscire con me? -
- Cosa?!? -
Avrebbe dovuto pulirsi le orecchie più a fondo: con tutta
probabilità, aveva del cerume che le impediva di sentire correttamente.
- Ti ho chiesto - ripetè il ragazzo con un ghigno - Se ti
va di uscire con me. -
Okay, forse il cerume non c'entrava.
- Tu vuoi.. tu vuoi uscire.. con.. me? - chiese ancora la
ragazza, per essere sicura di aver afferrato per bene il concetto, e Malfoy
annuì.*
Hermione si portò una mano alla fronte, mentre gli occhi,
lentamente, si riaprivano; seppur in modo sfocato, il suo sguardo percepì la
presenza di Malfoy, a terra.
- Cosa.. - mormorò lui, ma la voce sembrava essergli
scivolata via; si avvicinò alla Granger, nonostante il dolore atroce alla testa,
e le mise una mano sulla spalla - Stai.. stai bene? - le chiese, a
fatica.
La ragazza alzò lo sguardo, e i suoi occhi si fusero con quelli
di lui: che cos'era quella specie di visione che aveva avuto? Era successo anche
a lui? Sembrava così.. così reale..
- L'hai.. l'hai vista anche.. anche tu? - gli chiese lei in un
soffio.
Draco accantonò l'ipotesi di mentire: erano tutti e due a
terra, e tutti e due si tenevano la fronte con la mano.. negare sarebbe stato
inutile; lentamente, annuì.
Hermione tentò di rimettersi in piedi, senza riuscirci: - Co..
cos'era? -
Il ragazzo scosse la testa: non lo sapeva, sembrava una specie
di flash, o una sorta di allucinazione.. eppure, di questo era sicuro, si
trattava di qualcosa che era realmente successo. Era troppo vivo, troppo reale..
per quanto sembrasse assurdo, lui e la Granger insieme era quasi un sacrilegio,
non poteva essere un sogno.
- Draco.. - sussurrò lei, e al sentirle pronunciare il suo
nome, il cuore di lui perse un battito - Mi fa male la testa.. -
Lui, d'istinto, la prese tra le braccia, stringendola a sè e
respirando il profumo dolce dei suoi capelli: Hermione sentì il suo corpo
abbandonarsi totalmente a quel piacevole calore, quasi come se ci fosse
abituato, come se il suo posto fosse esattamente lì.
- Draco.. - ripetè lei, ma lui la interruppe.
- Shh.. non parlare, non chiedere.. vivi questo momento.. - le
mormorò all'orecchio, incredulo nel sentir pronunciare quelle parole da se
stesso.
Hermione ubbidì, chiudendo gli occhi: era così bello, così..
giusto.. eppure lei stava con Blaise, e Draco con Daphne.. come poteva
essere giusto? Che le stava succedendo?
La ragazza alzò la testa, e i loro sguardi si fusero
nuovamente: l'aria criptava di elettricità, come se loro fossero due poli
che si attraggono inevitabilmente l'uno verso l'altro.
Draco, guidato da una forza che contrastava ragione e buon
senso, accarezzò le labbra di Hermione col pollice, sentendole morbide e calde
al suo contatto; lei sobbalzò per quel gesto, mentre il suo cuore prendeva
a battere forte.
- Hermione.. - pronunciò il suo nome in un soffio, quasi avesse
paura di sentire la sua stessa voce.
Lei avvampò sentendo la voce roca di lui, e s'irrigidì quando
vide che lui si stava sporgendo verso di lei: non poteva, stava col suo
migliore amico, santo cielo! Eppure lo voleva anche lei, lo desiderava
ardentemente..
No. Non poteva fare questo a Blaise.
- Faremo meglio a tornare in Sala Grande. - disse lei,
scostandosi da lui e alzandosi.
Draco rimase immobile per qualche istante, poi si alzò a sua
volta.
- Grazie per avermi aiutata. - gli disse, spolverandosi la
divisa - Sarebbe meglio non parlare a nessuno di.. di ciò che è successo. -
aggiunse, evitando il suo sguardo.
Il ragazzo annuì: - Sì, mi sembra ovvio. - disse
freddamente.
- Allora.. ehm.. ci vediamo a lezione.. - disse Hermione,
improvvisamente insicura: aveva fatto la scelta giusta, spostandosi?
- Ci vediamo, Granger. - la salutò lui, passandole accanto e
allontanandosi velocemente, senza mai voltarsi indietro.
Et voilà!! Così si conclude il
14esimo capitolo.. caspita, sono già 14?? Non l'avrei mai detto! ^^ Purtroppo
non ho tempo per ringraziarvi singolarmente, come faccio di solito.. ma grazie
mille alle 11 persone che hanno recensito lo scorso capitolo!! E come non
ringraziare le 133 persone che hanno aggiunto la storia ai preferiti?? E'
un traguardo!! ^^ Grazie di cuore anche a chi legge.. Insomma, grazie, grazie
davvero!!
Alla prossima!!
^^
Xevias
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Capitolo 15 *** Mi fido di te. ***
Mio
- Ne sei sicuro? -
Harry fissò Theodore teso, e il ragazzo annuì.
- Allora funziona, funziona!! - esclamò Lavanda, battendo le
mani.
- Theo, cosa ti ha detto, esattamente? -
Il Serpeverde si passò distrattamente una mano tra i capelli: -
Dopo cena me ne stavo nel dormitorio per i fatti miei, quando Draco è entrato
come una furia. Io gli ho chiesto cos'avesse, ma lui ha risposto che andava
tutto bene, che non c'era niente che non andasse.. salvo poi, qualche minuto
dopo, raccontarmi tutto: quando era andato dalla Granger, entrambi avevano avuto
una specie di visione, e.. e lui, una volta ripresosi, stava quasi per baciarla!
Ma lei si è tirata indietro, e lui se n'è andato. - raccontò.
Luna sorrise: - Hanno entrambi ricordato, allora. -
commentò.
Harry si volse verso Ginny: - Hermione non ti ha detto niente al
riguardo? - le chiese, aggrottando la fronte.
La ragazza scosse la testa: - No, neanche una parola. Certo,
quando è passata in dormitorio per salutarmi aveva un'aria molto strana.. ma non
mi ha detto nulla. -
- Strano. - commentò Ron, grattandosi il mento - Sei la sua
migliore amica, ti ha sempre detto tutto, o sbaglio? - chiese alla sorella,
che confermò.
- Adesso che facciamo? Cioè, anche se la Granger non ha detto
nulla a Ginny, è chiaro che anche lei ha avuto una visione. - disse Pansy,
guardando Harry.
Il ragazzo annuì: - Dobbiamo insistere su questo punto. Ginny,
tu intanto cerca di capire cosa pensa Hermione riguardo a questa storia.. e tu,
Theo, devi fare lo stesso con Draco: è ovvio che non può parlarne con Blaise,
perciò avrà bisogno di qualcuno con cui sfogarsi. - disse loro - Nel frattempo,
noi dobbiamo proseguire col piano. La seconda volta che hanno avuto un contatto?
- chiese Harry, e Ron s'illuminò - A Pozioni! Ricordi? Quando Neville ha
fatto cadere la provetta con gli escrementi di drago! - esclamò.
- Bleah.. mi ricordo ancora la puzza.. - disse Lavanda,
arricciando il naso.
- Quindi che facciamo?
Riempiamo l'aula con gli escrementi di drago? - chiese Pansy, strappando una
risata agli altri.
Harry scosse la testa: - Per quanto l'idea sia
allettante, credo sia meglio evitare.. - rispose con un sorriso - Però possiamo
fare in modo che si parlino, durante la lezione.. magari che lei gli chieda
qualche ingrediente.. - aggiunse poi.
- E come la mettiamo con Blaise e quella putt.. ehm..
Daphne? - chiese Lavanda, correggendosi all'ultimo secondo.
Il Grifondoro si volse verso i due Serpeverde: - Dovete
tenerli a bada voi, ragazzi. Se Draco e Hermione non si parlano, non riusciranno
a ricordare. -
Theo e Pansy annuirono, e Harry guardò tutti loro,
sorridendo: - Diamoci da fare. -
***
- Ragazzi, sbaglio o è la prima volta che siete contenti
di andare a Pozioni? - chiese Hermione, guardando gli amici con la fronte
corrugata.
Ron spalancò gli occhi: - Cosa?! Hermione, ma come ti
viene in mente una cosa del genere?? - le chiese a sua volta, inorridito.
La ragazza alzò le spalle: - State praticamente correndo
per andare nei sotterranei, non vi siete ancora lamentati su quanto odiate Piton
e le ore di Pozioni.. permettete che tutto ciò mi sembri strano? -
Harry le sorrise: - Ti assicuro che il nostro amore per
Piton e la sua materia è, e continua ad essere nullo. - la rassicurò, sebbene
lei avesse fatto centro. Non vedevano l'ora di andare a Pozioni per vedere se i
due avrebbero di nuovo avuto una visione.
Hermione gli sorrise, precendendo lui e Ron all'interno
dell'aula; i Serpeverde erano già lì, e Theo e Pansy rivolsero ai due Grifondoro
un cenno d'intesa. Poco dopo essere entrati, il professor Piton fece il suo
ingresso nella classe, facendo scendere un silenzio assoluto su di essa.
- Non perdete tempo. - disse, brusco - Voglio una Pozione
Invecchiante per la fine delle due ore. Cominciate. -
I ragazzi iniziarono a procurarsi gli ingredienti
necessari, mentre Harry teneva d'occhio con lo sguardo il tavolo dei
Serpeverde.
***
- Ehi, Blaise - disse all'improvviso Theo, senza
preoccuparsi di non farsi vedere da Piton, tanto non l'avrebbe mai
rimproverato - Mi dai una mano con la Pozione? Non ho capito questo
passaggio del libro.. - disse.
- Certo, quale parte non ti è chiara? - gli chiese
l'amico, mentre lui gli mostrava una parte a caso della spiegazione.
Blaise annuì: - Sì, in effetti non è facile.. okay,
ascolta.. - disse, iniziando a spiegargliela; Theo annuiva, e nel
frattempo scoccò uno sguardo penetrante a Harry: uno era fuori
gioco.
***
- Daphne, tesoro - disse Pansy, con un gran sorriso - Ho
una domanda che devo farti assolutamente! - esclamò, seria.
La ragazza le sorrise: - Dimmi tutto! - rispose,
spostandosi i capelli dalle spalle.
Pansy indicò le sue scarpe: - Dove le hai prese? Sono
assolutamente divine!! - squittì entusiasta.
Daphne fece un gran sorriso: - Oh beh, sai.. non è stato
affatto facile trovarle, pensa che ne esistono soltanto altre 10 paia così! - le
disse, pavoneggiandosi.
- Davvero?? - esclamò l'amica, stupita - Raccontami
tutto!! -
La Serpeverde si lanciò così in una dettagliata
descrizione di tutta la fatica fatta per comprarle e Pansy, mentre fingeva di
ascoltarla, strizzò l'occhio a Ron: Daphne ne avrebbe avuto per molto.
***
- Harry, Pansy si sta occupando di Daphne. - mormorò Ron
all'orecchio del compagno.
- E Theo di Blaise.. okay, ci siamo. - disse lui, facendo
un cenno della testa a Lavanda, la quale annuì.
La ragazza, con cautela, stappò una boccetta contentente
del liquido marrone scuro, nascondendola poi dietro il suo calderone: un odore
penetrante e nauseabondo si diffuse subito per l'aula.
- Che puzza, ma cos'è? - si chiese Draco, facendo una
smorfia: chissà perchè, in qualche modo, quell'odore gli era familiare.
- Hermione, abbiamo finito le piume di fenice..
chiederesti a Malfoy se ce ne presta altre? - le disse Harry, fingendo
indifferenza.
Lei sbiancò, mordendosi il labbro: non aveva parlato con
nessuno di ciò che era successo la sera prima, con Draco.. si vergognava troppo.
Certo, non avevano fatto niente.. ma c'era mancato poco perchè lui la baciasse,
e la cosa peggiore era che anche lei lo voleva!! La ragazza ci aveva pensato
tutta la notte, senza riuscire a darsi una risposta: cosa le era
successo? Cos'era successo a lui? Ma soprattutto, cos'era quella specie di
visione che entrambi avevano avuto? Perchè avevano provato tutti e due quel
bisogno impellente di toccarsi, di sentirsi vicini?
Non lo sapeva, e nemmeno voleva saperlo: aveva solo paura
che potesse succedere di nuovo.
- Hermione, mi hai sentito? Io e Ron non possiamo,
abbiamo le mani occupate.. glielo chiedi tu, per favore? - ripetè Harry,
sperando che l'amica non si rifiutasse.
Lentamente, Hermione annuì, voltandosi verso il tavolo di
Malfoy, e avvicinandosi a lui; il ragazzo alzò lo sguardo su di lei, e i ricordi
della sera prima lo investirono come un fiume in piena: ma che gli era preso?!
Voler baciare la Granger, la ragazza del suo migliore amico.. assurdo!
- Ehm.. mi presteresti delle piume di fenice, Dr..
Malfoy? - disse lei, mordendosi la lingua per l'errore che stava per
commettere.
Draco la fissò intensamente, quando accadde di nuovo: una
fitta lancinante alla testa, un dolore impossibile da descrivere.
*- Hermione.. devi tagliare le radici
di papavero, non tritarle.. - le disse Harry in un orecchio, fissadola
leggermente preoccupato.
Lei abbassò lo sguardo sul tavolo, dove in effetti
le radici, più che essere tagliate, sembravano essere state tritate con un
frullatore.
- Scusa Harry.. sono un disastro. Ne prendo altre.
- disse lei, sorridendogli.
Lui la guardò un pò imbarazzato: - Ehm..
non so se è il caso Hermione.. le uniche radice rimaste.. sono al tavolo di
Malfoy.. - affermò lui incerto.
Hermione gettò uno sguardo sul tavolo di Malfoy,
sospirando impercettibilmente; poi, come essendosi accorta di qualcosa
d'importante, si volse verso Harry con la fronte corrugata.
- Perchè pensi non sia il caso che io vada al
tavolo di Malfoy? - chiese all'amico con tono indagatore.
Hary si morse il labbro, poi sospirò: - Ginny mi
ha detto della vostra scommessa. - confessò, sotto lo sguardo incredulo di
Hermione.
- E lascia che ti dica che non sono per nulla
favorevole! Stiamo parlando di Malfoy, Hermione! Quello è la serpe per
eccellenza.. è meglio se gli stai lontano. - aggiunse con fervore.
Hermione alzò gli occhi al cielo: - Sapevo
che Ginny non avrebbe tenuto la bocca chiusa.. - commentò con uno sbuffo -
Harry.. ho tutto sotto controllo. E' solo una stupida scommessa, nulla di cui
preoccuparsi. Ti fidi di me? -
Lui le sorrise: - Non è che non mi fido di te
Hermione.. è che non mi fido di lui. - le spiegò a bassa voce.
Lei ricambiò il sorriso: - Lo so.. ma stai
tranquillo, okay? Me lo prometti? - gli chiese dolcemente.
Il ragazzo annuì lentamente, e lei gli diede un
buffetto sulla guancia; poi guardò verso il tavolo dei serpeverde.
- Meglio che prenda quelle radici, altrimenti la
pozione non sarà mai pronta. - disse a Harry, prima di avanzare verso il tavolo
di Draco.
Il ragazzo, vedendola arrivare, alzò la testa.
Hermione respirò a fondo, prima di rivolgersi a Malfoy.
- Mi presteresti le radici che ti avanzano, per
favore? - gli chiese gentilmente: era convinta, infatti, che con le buone
maniere si ottenesse tutto.
Lui la fissò serio, poi
ghignò: - Certo Granger. Devi solo accettare di uscire con me. -
Okay, forse anche con i ricatti si può ottenere
tutto.
- Scherzi Malfoy? - gli chiese lei.
Lui scosse la testa: - Mai stato più serio in vita
mia. -
La ragazza si morse un labbro: era uno sporco
ricatto, ma d'altronde le radici le servivano davvero.. e in ogni caso, da
qualche parte doveva pur iniziare se voleva realmente sedurlo.
- D'accordo Malfoy. - disse lei - Uscirò con te. Ma
non ti aspettare che mi diverta. - aggiunse con un'occhiata che doveva
essere, o almeno ci provava, seducente.
Draco sorrise divertito mentre
Hermione, prese le radici, fece ritorno al suo tavolo.
- Tutto a posto?
- le chiese Harry, e la ragazza annuì compiaciuta: aveva finalmente tenuto testa
al ragazzo! Certo, il ragazzo non si era meritato di uscire con lei e le aveva
strappato un "sì" col ricatto.. ma se non altro lei gli aveva risposto a
tono.
Anche Draco era soddisfatto: l'aveva
convinta ad uscire con lui senza nemmeno sforzarsi troppo, tanto l'arma del
ricatto funzionava sempre, e finalmente il suo piano poteva iniziare; in più,
qualcosa gli diceva che uscire con la Granger non sarebbe stato così
orribile.*
Hermione gemette, le mani sul viso, mentre piccole lacrime salate le
bagnavano le guance: era successo di nuovo, ma questa volta era stato più
doloroso.
- Hermione, stai male? - le chiese Blaise preoccupato, inginocchiandosi accanto a
lei.
La ragazza non riusciva a parlare, era a dir poco sconvolta: un'altra
visione, ancora più reale della precedente; cercò di alzare lo sguardo, e vide
che anche Malfoy era a terra, e che la fissava, impietrito.
- Draco, amore, cos'hai?? - gridò Daphne, fiondandosi su di lui.
Theo, Pansy, Lavanda, Harry e Ron si guardarono: ce l'avevano fatta, entrambi
avevano avuto nuovamente una visione!
Il professor Piton si avvicinò ai ragazzi con sguardo severo: - Sarà meglio
che andiate in infermeria. - disse loro - Ce la fate a camminare? -
Hermione non fece in tempo a rispondere, che Draco si alzò in piedi: - Sì
signore, non si preoccupi. - disse, prendendola per un braccio e facendola
alzare, per poi portarla via senza che lei potesse ribattere. Doveva parlare con
lei, subito.
***
- Malfoy.. mi fai male.. lasciami! - esclamò lei, strattonando il braccio per
liberarsi dalla sua presa.
Lui la fermò nuovamente, inchiodandola contro la parete: i suoi occhi
emanavano scintille, sembrava sul punto di scoppiare: - Perchè ho visto me
stesso chiederti di uscire? Perchè volevo a tutti i costi che tu dicessi di sì?
Che cosa diavolo sta succedendo? Cosa sono queste.. visioni che
abbiamo? - sibilò, furente.
Hermione scosse la testa: nemmeno lei lo sapeva, e la cosa iniziava a
spaventarla.
- Nella visione penso che, con il tuo assenso ad uscire con me, il mio piano
può mettersi in atto.. ma che piano è?! Che cosa c'entri tu nella mia vita?!? -
aggiunse, dando un pugno al muro, e facendo sobbalzare lei.
- Io non.. io non lo so.. - rispose lei, tremando - Prima
di accettare il tuo invito, nella visione parlo ad Harry di una scommessa fatta
con Ginny.. e dopo aver parlato con te e accettato di uscire insieme, penso
che.. che dovrei cominciare in qualche modo se.. se devo..
sedurti
.. ma non capisco perchè dovrei fare una cosa del
genere.. forse è quella la scommessa fatta con Ginny.. io non.. non lo
so.. mi dispiace.. - aggiunse, iniziando a singhiozzare.
Draco se ne accorse e, d'istinto, circondò quel corpo scosso dal pianto con
le sue braccia.
- Non avrei dovuto prendermela con te.. scusami.. - le sussurrò all'orecchio,
rendendosi nuovamente conto di quanto gli riuscisse facile essere dolce e
gentile con lei.
- Ho paura, Draco.. non capisco che ci succede, è tutto così
confuso.. - mormorò lei tra i singhiozzi, e lui la strinse più forte.
- Lo so.. - disse lui, respirando il profumo dei suoi capelli -
Tutto questo spaventa anche me.. ma forse, ora, faremmo meglio ad andare da
Madama Chips.. - aggiunse, mentre Hermione scuoteva la testa.
- No.. - rispose - Non voglio andare in infermeria, il male alla testa mi è
passato.. ho solo bisogno di prendere una boccata d'aria fresca.
- gli disse, accennando un sorriso; poi, dopo essersi morsa il labbro,
aggiunse titubante: - .. ti va di accompagnarmi? -
Draco la fissò per qualche secondo, poi, con un sorriso,
annuì.
***
- Secondo te cosa sono quelle.. cose.. che vediamo? -
I due erano usciti dal castello, e ora stavano passeggiando per l'immenso
giardino della scuola; avevano camminato in silenzio per parecchi minuti, prima
che Hermione si arrischiasse a fare quella domanda.
Draco alzò le spalle: - Non ne ho la più pallida idea, anche se non sai
quanto mi piacerebbe saperlo. E la cosa più strana, è che abbiamo le stesse
visioni, in contemporanea.. non ha senso.. - rispose, meditabondo.
Hermione si morse un labbro: - Pensi che.. insomma.. che siano reali? -
azzardò, mordendosi un labbro.
Il ragazzo si prese un lungo istante, prima di rispondere; finalmente, si
volse verso di lei: - Tu ami Blaise? -
Lei rimase paralizzata da quella domanda, al punto di non riuscire più
nemmeno a camminare: senza saperlo, Draco le aveva posto una domanda che lei
stessa si poneva già da qualche giorno. Amava Blaise? Gli voleva bene, certo.. e
stare in sua compagnia era talmente piacevole.. ma amarlo era ben altra
cosa.
- Io.. insomma, io.. - balbettò lei, evitando di fissarlo negli occhi.
- Non sono innamorato di Daphne. - confessò lui a bruciapelo, e
sentendosi subito meglio dopo averlo detto, mentre riprendeva a camminare -
A letto è formidabile, certo.. ma io non sono innamorato di lei. Io non
m'innamoro mai di nessuno. - aggiunse, con un sorriso amaro.
Hermione lo guardò: sembrava così.. quasi indifeso, ecco. Se abbassava la
guardia, come in quel momento, Draco diventava un ragazzo come tutti gli altri,
senza quella superbia ed arroganza che lo contraddistinguevano.
- .. no, non lo amo. - mormorò lei, talmente piano che Draco non riuscì a
cogliere la parole.
- Come hai detto? - le chiese infatti, fermandosi nuovamente.
Lei si sedette sotto un salice piangente, prese un profondo respiro e, quando
lui le si sedette accanto, si volse dalla sua parte: - Non amo Blaise. Gli
voglio tanto bene, mi sento legata a lui.. ma non è amore questo. - ripetè,
cercando d'impedire alla sua voce di tremare.
Draco sospirò, appoggiandosi con la schiena al grande albero: quella
situazione era un gran casino, non ci stava capendo più niente.
- D'accordo, vediamo di fare il punto della situazione. - disse poi,
guardandola - Premesso che nessuno dei due è innamorato del rispettivo partner,
abbiamo entrambi strane visioni, nelle quali abbiamo fatto due scommesse, e
vogliamo vincerle: la mia è ancora avvolta nel mistero, non so nemmeno con chi
l'ho fatta, mentre la tua dovrebbe essere quella di riuscire a sedurmi e, se la
tua ipotesi è giusta, l'hai fatta con la Weasley. Esatto? - le chiese, e
Hermione confermò.
- Pensi che la tua amica possa saperne qualcosa? - le chiese
ancora, e lei alzò le spalle.
- Forse.. - rispose - Ma questo dovrebbe significare che quelle visioni sono
accadute realmente, e non sono frutto della nostra immaginazione. -
aggiunse, guardandolo con la coda dell'occhio.
Draco annuì, passandosi una mano sul viso: - Prima mi hai chiesto se
ritengo che queste visioni siano reali.. la verità è che, anche se non
posso dirlo con certezza, non possono essere solo fantasie.. sono.. -
- Concrete. - rispose lei per lui, il quale si volse a guardarla - Quando
accade, mi sembra come.. vivere di nuovo qualcosa che è già accaduto.. mi
capisci? Sono situazioni familiari, è come se un angolo della mia mente li
ricordasse, e cercasse di farmelo capire.. non so se mi spiego.. - aggiunse,
arrossendo.
Lui annuì di nuovo: - Sì, è esattamente ciò che provo io. Se fosse solo
un lavoro di fantasia, non potremmo provare queste sensazioni. Resta solo
da capire quando le abbiamo vissute. - disse.
- E perchè non riusciamo a ricordarcene. - aggiunse lei.
I due rimasero qualche istante in silenzio, a riflettere; poi, Hermione
prese coraggio e decise di parlare: - Ieri sera.. in corridoio.. quando tu
stavi per.. baciarmi.. io non.. - balbettò, incapace di proseguire.
Draco la interruppe con un gesto della mano: - Sì, lo so. Non lo volevi. -
concluse, ma lei scosse la testa.
- No, Draco.. io lo volevo. - confessò, mentre lui la fissava, stupito - Lo
volevo, e se mi sono spostata è stato solo per una questione di
correttezza nei confronti di Blaise e Daphne. Ma.. lo volevo..
-
Lui abbassò lo sguardo, sorpreso: e lui che pensava di essere un pazzo..
anche lei avrebbe voluto baciarlo! Allora forse.. sentiva anche lei ciò che
provava lui.
- Tu.. come ti senti quando.. quando sono vicino a te? - le chiese, con
cautela: doveva capire, ma non voleva farla ritrarre nuovamente, come la sera
prima.
L'immagine di lei tra le sue braccia l'aveva torturato
per tutta la notte, anche mentre era con Daphne aveva pensato che in realtà voleva lei.. era diventata la sua
ossessione, ed era giunto il momento di capire se era
così anche per lei. Il ragazzo attese con ansia che la grifona rispondesse, chiedendosi cos'avrebbe
preferito sentirsi dire.
- Io.. - iniziò lei, sospirando pesantemente: era il caso di mentirgli? ..
no.. quelle visioni erano qualcosa che li legava, e lui le aveva
confessato di non amare Daphne, si era aperto con lei.. non era giusto
ricambiare la sua sincerità con una bugia.
- E' strano.. so che è sbagliato, perchè sei il migliore amico del mio
ragazzo.. - disse, evitando accuratamente d'incrociare il suo sguardo - Ma
quando siamo vicini, come ieri sera.. io sento che.. è assurdo, lo so.. ma sento
che.. è così che dovrebbe essere.. capisci? Come se fosse la cosa più normale
del mondo.. lo trovi stupido, vero? - gli chiese poi, tenendo lo sguardo fisso a
terra.
Draco non riuscì a risponderle, era come paralizzato: come.. com'era
possibile che lei provasse le stesse identiche cose che provava lui? Come
poteva aver descritto in modo così perfetto ciò che lui provava?
- Scusa, io.. non avrei dovuto dirti quelle cose.. - mormorò, facendo per
alzarsi.
Lui la fermò per un braccio, incatenando i suoi occhi a quelli di lei; non
voleva risponderle con le parole, conosceva un metodo molto più efficace
per farlo: lentamente, come se temesse di spaventarla, le si avvicinò,
accostando il viso al suo.
- Draco.. - sussurrò lei, e lui le sorrise lievemente.
- Se vuoi che non ti baci - le disse quando fu vicino alle sue labbra - E'
meglio se mi fermi adesso.. perchè dopo non ne avrai più la possibilità. -
Hermione sentì il cuore accellerare i battiti, eppure non aveva paura: anzi,
bramava quel contatto più di ogni altra cosa, e non aveva nessuna intenzione di
fermarlo.
Draco posò le labbra sulle sue, annullando quella minima distanza che ancora
li separava: in quell'attimo, tutto sembrò tornare a posto. Era così
naturale, così facile baciare Hermione, era come se non avesse mai
fatto altro. Le labbra di lei si schiusero con dolcezza, e la sua lingua si unì
ad una danza lenta e sensuale con quella di lui, mentre le mani di lei si
stringevano istintivamente intorno al suo collo, e quelle di lui si posavano
dolcemente sui suoi fianchi, per farla aderire completamente a sè.
Hermione decise di smettere di pensare: chi se ne importava di Blaise, di
Daphne, delle visioni.. tutto aveva perso importanza, nel momento in cui le
labbra di Draco si erano posate sulle sue. Non sapeva perchè, ma sentiva che era
lì che doveva stare la sua bocca, incollata a quella di lui. Se anche Hogwarts
fosse crollata in quell'istante, lei non avrebbe fatto una piega.
I due si staccarono col fiato corto, perdendosi l'uno nello sguardo
dell'altra: - Uao.. - mormorò Draco, stordito - Non pensavo potesse essere
così.. così.. - disse, non trovando le parole adatte.
- Così incredibile? - chiese lei, per aiutarlo, e lui annuì.
Hermione si morse un labbro: - Che facciamo adesso? Insomma.. questa
cosa che c'è tra noi.. non va bene, non possiamo mica fare finta di niente.. o
sì? - aggiunse, titubante.
E se lui avesse voluto continuare a stare con Daphne, e magari ogni tanto
divertirsi un pò con lei? Non poteva sopportarlo. Fortunatamente, lui scosse la
testa.
- No, non possiamo. Non potevamo prima a causa di queste visioni, e di certo
non possiamo farlo ora. - rispose, passandosi una mano tra i capelli.
- Hai detto che nella visione parli con Potter di una scommessa fatta con la
Weasley, giusto? - le chiese poi, e lei confermò - Bene, allora sarà il caso che
parli con entrambi. Se quelle visioni sono vere, e quindi quelli che vediamo
sono momenti che abbiamo realmente vissuto, loro lo sapranno. - disse.
- Va bene, mi sembra una buona idea. - disse lei, dopo qualche secondo -
E tu, hai intenzione di parlare con qualcuno? - gli chiese.
Draco annuì, ghignando: - Puoi giurarci.. se c'è una persona che
può sapere qualcosa di tutta questa storia, quella persona risponde al nome di
Pansy Parkinson. - le rispose.
Hermione gli sorrise, e lui, alzatosi, le tese la mano per aiutarla ad
alzarsi: - Riusciremo a venire a capo di questa situazione, vedrai. - le disse,
per rassicurarla.
Lei alzò lo sguardo, incrociando quello di lui: - Lo so. Mi fido di
te. -
Ta-daaa!!! Fine 15esimo capitolo!! Vi dico
subito che, salvo ripensamente improvvisi, i capitoli saranno 20 in tutto.. ma
conoscendomi, non è mai detta l'ultima parola!! ^^ Se però vi stessi già
mancando (Sèèè, ti piacerebbe!! NdTutti)(Ma che simpatici.. NdMe -.-'), perchè
non date un'occhiata all'altra mia long, "Il Potere della luce"? E' sempre una
Draco/Hermione (viva questa coppia!! ^^), ma è anche una AU, e.. e basta, mica
posso dire altro! ^^ Se siete curiosi, andate a leggere!! ^^ Purtroppo nemmeno
stavolta faccio in tempo a rispondervi singolarmente, perdooono!! ^^ Giuro che
dalla prossima settimana, quando la situazione universitaria sarà meno pesante,
risponderò singolarmente a ciascuno di voi!! ^^ Un grazie enorme va a coloro che
hanno recensito e che mi hanno fatto superare le 150 recensioni, alle
135 persone che hanno aggiunto la storia tra i preferiti e, ovviamente, a
tutti coloro che hanno letto, grazie ai quali la storia è arrivata a più di
4600 letture!! ^^
Graaaaazie a tutti!!
^^
Alla prossima!!!
Xevias
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Capitolo 16 *** Promesso? .. promesso. ***
Mio
- Pansy? Posso parlarti un secondo? -
La voce melliflua di Draco
fece insospettire la Serpeverde, che annuì titubante.
- Vieni, andiamo in un posto
tranquillo. - le disse, facendo segno di seguirlo. Mentre camminavano, il
ragazzo si chiese se davvero Pansy fosse a conoscenza di ciò che stava loro
succedendo, in particolar modo la parte riguardante le visioni; ma se davvero
lei ne sapeva qualcosa.. perchè non gliene aveva parlato?
I due uscirono dal castello,
e si addentrarono nel giardino; mentre lo percorrevano, Pansy incrociò Luna con
lo sguardo: le fece segno di avvertire Harry, perchè sapeva, c'era qualcosa di
strano nel modo in cui Draco le aveva chiesto di uscire, che lui le avrebbe
chiesto delle visioni. E non voleva farsi trovare impreparata.
Luna annuì, e accellerò il
passo verso il castello; alla Serpeverde non rimaneva altro che aspettare, e
vedere cosa l'amico le avrebbe chiesto.
- Allora, Pansy.. - disse
Draco, appoggiandosi ad un albero - Come stai? - le chiese, con un gran
sorriso.
- Io, ehm.. sto bene Draco,
grazie.. e tu? - rispose la ragazza, chiedendosi cosa avesse in
mente lui.
- Oh, benone! Solo che sai..
a volte.. come prima, a Pozioni.. mi accadono delle cose un pò..
strane. - le disse, con una strana luce che gli brillava negli
occhi.
Pansy deglutì: - Ah.. ah sì?
-
Draco annuì, sorridendo: -
Sì. Ho delle specie di.. come definirle.. visioni, direi. Delle
visioni in cui, pensa che assurdità, io desidero uscire con la Granger. Non
lo trovi pazzesco? - le chiese, fin troppo calmo.
La Serpeverde fece un
sorriso tremulo: - S.. sì.. proprio pazzesco. - mormorò, la voce improvvisamente
roca. Non sapeva cosa dirgli, non poteva rischiare di mandare tutto a
monte!! Dov'era Potter quando serviva??
- Mi chiedevo, Pansy
cara, com'è possibile che queste visioni assurde.. capitino anche alla
Granger. Stessa visione, stesso momento. Tu ne sai qualcosa? - le chiese,
ora serio come non mai.
- Mannaggia, e
adesso?? Potter, dove diavolo sei?!? - si chiese la Serpeverde,
fissando l'amico che, con lo sguardo incatenato al suo, aspettava con calma una
sua riposta.
***
- Harry!
Harry!! -
Luna raggiunse di corsa il
suo ragazzo, cercando poi di riprendere fiato dopo quella corsa.
- Luna, stai bene? E'
successo qualcosa? - le chiese lui, preoccupato.
La ragazza scosse la testa: -
Ho incrociato Pansy e Draco fuori dal castello, e lei mi ha fatto segno di
andare a chiamarti! Forse lui le vuole chiedere delle visioni! - gli spiegò,
trafelata.
Harry si
passò una mano tra i capelli: - Okay, d'accordo. Se ciò che dici
è vero, significa che Malfoy considera reali quelle visioni. Dobbiamo trovare Hermione, e
parlare ad entrambi. Luna, tu cerca Ginny, dovrebbe essere con
Hermione in biblioteca, e vedi di portarle entrambe fuori dal castello. Io
mi occupo di trovare Ron e Lavanda, e di avvisare Theo. -
La Corvonero annuì e fece
per andarsene, ma lui la prese per un braccio e, facendola voltare, le diede un
dolce bacio sulle labbra: - E' merito tuo se Hermione e Draco hanno iniziato a
ricordare. Sei fantastica, Luna. - mormorò sulle sue labbra, e la ragazza gli
sorrise, prima di saltellare velocemente verso la libreria.
Harry,
rimasto solo, non perse tempo: corse alla guferia, dove scrisse un frettoloso
biglietto a Nott, dicendogli di farsi trovare fuori dal castello il prima
possibile, e che si trattava di una cosa urgente; dopodichè,
a passo svelto, si diresse nella sua sala comune, dove Ron e
Lavanda si stavano coccolando.
- Ragazzi, muovetevi. Ci sono
novità. - disse loro, i quali saltarono subito in piedi.
- Che è successo? - chiese
Lavanda, e lui le fece segno di seguirlo.
- Ve lo spiego mentre
andiamo. - rispose, e i tre lasciarono la sala comune, diretti verso il giardino
della scuola.
***
- Ginny.. posso parlarti un
secondo? -
Le due si trovavano in
biblioteca, e Hermione dovette sporgersi verso l'amica, per poterle sussurrare
la domanda.
- Dimmi. - rispose lei,
sfogliando distrattamente il libro di Pozioni che, in teoria, avrebbe dovuto
aiutarla a svolgere il tema per il professor Piton.
- Tu sai qualcosa di.. di una
scommessa? -
Ginny alzò la testa di
scatto: - Come, scusa? -
Hermione la fissò, seria:
- Ti ho chiesto se sai qualcosa di una scommessa. - ripetè - Una scommessa
che io e te abbiamo fatto.. secondo la quale avrei dovuto sedurre Malfoy.
-
La grifoncina impallidì,
incapace di proferire parola: e ora? Che doveva fare, dirle la verità oppure
mentire?
Fortunatamente per lei,
quella conversazione fu interrotta dall'arrivo di Luna.
- Ragazze, meno male che vi
ho trovato! - disse lei, cogliendo l'occhiata supplicante di aiuto che
Ginny le aveva rivolto - Dovete venire con me, e subito! - esclamò,
guadagnandosi un'occhiataccia dalla bibliotecaria.
- Cosa c'è Luna? Perchè tutta
questa fretta? - le chiese Hermione, seccata. Accidenti, proprio adesso
doveva interromperle?
La Corvonero pensò
velocemente: - Si tratta di.. Harry! Harry è.. ha.. sta male! - mentì,
improvvisando.
Questo ebbe l'effetto
desiderato su Hermione, che infatti scattò in piedi: - Dov'è? - le chiese,
impaziente.
- In giardino. Venite, vi
accompagno io! - rispose Luna, e le tre uscirono velocemente dalla
biblioteca.
***
- Che succede, Potter?
-
Theo era già fuori dal
portone della scuola, quando Harry, Ron e Lavanda lo
raggiunsero.
- Draco ha portato
Pansy fuori dal castello, per parlarle.. vuole sicuramente chiederle
qualcosa sulle visioni. - gli spiegò; il Serpeverde si passò una mano tra i
capelli scuri, poi annuì.
- D'accordo, dobbiamo darci
una mossa. Quando Draco vuole sapere qualcosa, è capace di fare qualunque cosa.
Andiamo a cercarli. - disse, e Harry si volse verso Lavanda.
- Aspetta qui Luna,
Ginny e Hermione, d'accordo? Quando avremo trovato Pansy e Draco, spareremo
in aria delle scintille rosse, così saprai dove condurle. - le ordinò, e la
ragazza annuì.
- Bene, muoviamoci! - esclamò
il grifone, e i tre si addentrarono a passo svelto nella fitta vegetazione del
giardino.
***
- Allora, Pansy? Sto
aspettando una tua risposta. -
Draco non staccò lo sguardo
da quello della ragazza, che stava iniziando a sudare freddo: conosceva quello
sguardo, anche se non l'aveva visto spesso. Era lo sguardo che Draco aveva
quando voleva ottenere qualcosa: e, lei lo sapeva, avrebbe fatto di
tutto per raggiungere il suo obiettivo.
- Draco, io.. ecco, io.. -
balbettò lei, incapace di parlare.
Il ragazzo la gelò con lo
sguardo: - Dimmi ciò che sai, Pansy, e subito. -
- Malfoy. -
La voce sicura
di Harry fece voltare i due Serpeverde, e Pansy emise un sospiro di
sollievo perfettamente udibile.
- Che diavolo ci fai
qui, Potter? Che storia è questa? - sibilò Draco, furioso per quella intrusione
in una discussione privata.
Harry incrociò le braccia al
petto, mentre faceva un segno a Ron che, con la sua bacchetta, sparava in aria
scintille rosse: - Rilassati, Malfoy. Tra poco tutto ti sarà chiaro. - gli
disse, mentre il ragazzo alzava un sopracciglio, e Pansy si rifugiava tra le
braccia di Theo.
***
- Lavanda! Dov'è Harry?
-
Hermione raggiunse la
compagna di Casa in preda all'ansia; la ragazza indicò le scintille rosse, che
solo pochi secondi prima erano state lanciate in aria: - E' lì. Ron è già
corso da lui. Andiamo! - disse alle tre ragazze, che si affrettarono a
seguirla.
- Com'è successo? E' grave? - chiese la grifona,
seguendo Lavanda a passo svelto.
La ragazza scosse la testa: - E'meglio se vedi con
i tuoi occhi. - rispose, enigmaticamente.
Hermione si morse un labbro, chiedendosi cos'era
potuto succedere all'amico: e se si fosse fatto male seriamente? Il che non era
da escludere, visto che Harry era un pazzo scatenato, senza il minimo senso del
pericolo.
- Eccoci. - disse Lavanda, spostandosi per lasciar
passare la ragazza, la quale si arrestò di colpo: cosa significava tutto quello?
Uno scherzo?
Davanti a lei c'era Harry, che sembrava in
perfetta salute, Pansy, Theo, Ron e.. e Draco.
- Ragazzi.. che succede? - chiese lei, guardando
Draco.
Il Serpeverde scosse la testa: - Ne so quanto
te. - le disse - Sto aspettando che Potter ci dia delle spiegazioni.
-
Il ragazzo fece cenno agli amici di raggiungerlo,
poi si rivolse a Draco e Hermione: - Fareste meglio a sedervi. - disse
loro - Sarà una cosa lunga. -
I due, perplessi, fecero come Harry aveva loro
detto, e gli altri si sedettero di fronte a loro.
- Mi state spaventando.. che c'è? - chiese
Hermione, turbata, e Draco le mise d'istinto un braccio intorno alle
spalle.
Harry sorrise, indicando il gesto del ragazzo: -
Ecco cosa c'è. Non ci hai dovuto pensare, vero Malfoy? - disse, guardando il
Serpeverde - Ti è venuto del tutto spontaneo. -
Draco annuì lentamente, chiedendosi quanto
sapessero Potter e compagnia di tutta quella storia delle visioni: perchè era
chiaro che qualcosa sapevano.
Il Grifondoro fece un respiro profondo, poi iniziò
a raccontare, aiutato da Ginny: spiegò loro la storia delle due scommesse, del
loro primo appuntamento, di come le cose si erano evolute, della ritrosia di
Draco a lasciarsi andare, dell'"intrusione" di Blaise, del loro amore, della
gita ad Hogsmeade tutti insieme. I due ragazzi lo ascoltavano sbalorditi, ma era
impossibile non credergli, data la sicurezza con cui raccontava; oltretutto, gli
altri ragazzi annuivano alle parole di Harry, intervenendo anche nel
racconto.
Quando il ragazzo smise di raccontare, Draco e
Hermione rimasero in silenzio per parecchi minuti: se decidevano di credere alle
parole di Harry, e risultava quasi impossibile non farlo, tutto cominciava ad
avere senso. Ma allora..
- Se ho fatto questa scommessa con Blaise.. com'è
che lui non mi ha detto niente? E in ogni caso, se tutto quello che hai detto è
vero.. perchè non ce ne ricordiamo? - chiese Draco, fissando Harry negli
occhi.
Il Grifondoro fissò Pansy, che annuì e prese la
parola: - E' colpa di Daphne. - disse, mentre l'amico alzava un
sopracciglio.
- Daphne? - ripetè - Che c'entra Daphne?
-
Pansy raccontò loro di ciò che la Serpeverde,
almeno in teoria, non avendo prove, aveva fatto: - Lo sai che ti muore dietro da
una vita, Draco. - aggiunse la ragazza, a racconto concluso - La delusione
di Blaise per la storia finita con Hermione è stata l'occasione perfetta per
lei, e non c'ha pensato due volte a lasciarsela scappare. -
- L'unico problema è che Blaise è una serpe fuori
dal comune, e ti vuole un gran bene.. ti considera un fratello. - commentò Theo
con un sorrisetto - Non sarebbe mai riuscito a soffocare i sensi di colpa per
averti tradito, soprattutto sapendo che anche Hermione, la ragazza che amava,
soffriva. -
Ron fece una smorfia: - E' stato un ingenuo ad
andare da quella put.. ehm.. da Daphne.. - aggiunse, correggendosi
all'ultimo secondo - Avrebbe dovuto immaginare che lei non sarebbe mai tornata
indietro. E infatti ha obliviato la memoria anche a lui. -
Draco strinse i pugni, furibondo: quella..
quella.. ma l'avrebbe pagata. Come aveva osato fargli perdere la memoria?! Il
ragazzo volse la testa verso Hermione, che teneva lo sguardo puntato a
terra.
Harry li fissò entrambi, poi si alzò: - Vi
lasciamo un pò da soli, sicuramente vorrete parlare.. ci vediamo dentro. -
disse, congedandosi da loro.
Tutto il gruppo lo seguì, ciascuno immerso nei
propri pensieri.
- E'.. pazzesco.. - mormorò Hermione, quando tutti
si furono allontanati - E' semplicemente pazzesco. -
- Credi che si siano inventati tutto riguardo a..
- disse Draco, ma Hermione concluse per lui.
- Al nostro amore? No.. no, è
tutto vero. Io non me lo ricordo, ma.. ma so che è tutto vero. -
affermò la grifoncina, con sicurezza.
Il Serpeverde le accarezzò una guancia,
sorridendole dolcemente.
- Fai l'amore con me. -
Draco pensò di aver sentito male: era possibile,
perchè Hermione aveva appena sussurrato quelle parole.
- Fai l'amore con me, Draco. - ripetè lei, questa
volta a voce più forte, e guardandolo dritto negli occhi.
Il ragazzo deglutì a vuoto: era un esperto in quel
campo, e non si era mai dovuto far pregare.. ma con lei.. e se le avesse fatto
del male, senza volerlo? E se non fosse riuscito a contenere la passione che lo
stava divorando? Perchè la desiderava, anche se, da quando aveva perso la
memoria, aveva cercato in tutti i modi di negarlo a se stesso.
- Draco.. - la voce di Hermione uscì in un soffio,
e sapeva di una preghiera; e lui non voleva che lei lo pregasse, non quando la
voleva con così tanto ardore.
La baciò con passione, facendola stendere sul
manto d'erba, chiedendo il permesso di accedere alla sua bocca e ottenendolo
subito; le loro lingue danzavano in sincronia perfetta, mentre le mani di lei,
così piccole e delicate, andavano ad aprire i piccoli bottoni bianchi della sua
camicia. Draco sentì un brivido attraversargli il corpo e finire al suo inguine,
quando Hermione gli sfiorò il petto, libero dalla camicia ormai
aperta.
Il ragazzo si poggiò al terreno con un
braccio, mentre con l'altro andava ad accarezzare il fianco della ragazza,
per poi risalire alla camicetta bianca, che aprì in pochi gesti. La vista
del suo seno pieno, imprigionato in quel delicato reggiseno di pizzo bianco,
lo mandò in estasi. Hermione inarcò la schiena, cosicchè lui riuscisse
a sfilarle la camicia dalle spalle, e a liberare il seno da quello che era
diventato uno strumento del tutto inutile.
Draco scese a baciarle il collo, lambendo ogni
centimetro di pelle con la lingua, depositando una scia di baci roventi, fino a
raggiungere i suoi seni, a cui si dedicò con particolare attenzione: li strinse
tra le mani, li baciò e li leccò, facendola gemere dal piacere e aumentando
ulteriormente la voglia di possederla.
Hermione incrociò le mani dietro il collo di
Draco, e lo attirò su di sè, baciandolo con passione: ogni fibra di lei
desiderava amarlo, amarlo con tutta se stessa. Perchè lei lo amava, lo sentiva
nel suo cuore. Lo amava. La ragazza scese con le mani sui suoi pantaloni, che
aprì con gesti lenti e sensuali.
Il Serpeverde sentì il cuore accelerare a quel
gesto così provocatorio della ragazza, che si affrettò ad imitare: la zip della
gonna venne fatta scendere velocemente, e la gonna fu fatta scivolare via
dalle gambe nude di lei.
- Niente calze.. - mormorò Draco che, alla
vista di Hermione nuda, salvo che per le mutandine, si eccitò ancora di
più. Con pochi gesti, le mutandine di lei finirono a far compagnia alla
gonna, raggiunte presto dai pantaloni e dai boxer di lui.
Era la prima volta che si trovavano nudi, l'uno di
fronte all'altro: il ragazzo contemplò il corpo perfetto di Hermione,
e pensò che mai aveva visto una creatura così bella. Lei lasciò
vagare lo sguardo sul fisico armonico di lui, sospirando quando la sua mano
scese lenta tra le gambe.
Il ragazzo le aprì le gambe con un unico gesto,
stuzzicando con dolci carezze la sua intimità: Hermione gemette, inarcandosi.
Voleva di più, voleva sentirlo completamente dentro di sè.
- Fai l'amore con me. - mormorò per la terza
volta, e Draco non se lo fece ripetere oltre: si posizionò meglio su di lei e,
lentamente, la penetrò. Hermione sospirò forte quando sentì il sesso di lui
riempirla tutta, e il ragazzo emise un gemito strozzato quando i muscoli
dell'intimità di lei si contrassero, avvolgendolo stretto.
- Hermione.. -
Pronunciò il suo nome in un sussurro, ma fu quello
a mandare la ragazza in estasi inarcò il bacino, permettendogli di
penetrare ancora più a fondo, in un invito esplicito. Invito, che
Draco raccolse subito, iniziando a muoversi dentro di lei: le spinte
di lui, dapprima lente e superficiali, si fecero sempre più veloci e profonde, e
Hermione si aggrappò alla sua schiena, mordendosi forte il labbro per non
urlare.
Il ritmo incalzante, unito al desiderio che
entrambi provavano, li portò velocemente al limite del piacere, facendoli
giungere ad un violento orgasmo, che scosse i loro corpi e le loro
menti.
Draco crollò su di lei, ma Hermione non si
accorse del peso del suo corpo: si sentiva felice, felice come non lo era mai
stata. Fare l'amore con lui l'aveva segnata nel profondo, era come se tutte
le sensazioni che aveva provato, e che aveva dimenticato, fossero
improvvisamente tornate in lei, riempiendo il suo cuore.
- Ti amo.. -
Le parole uscirono spontaneamente dalle
labbra di lei, istintitive e vere come non lo erano mai state
prima.
Il ragazzo alzò la testa lentamente,
incatenando il suo sguardo a quello di lei: - Ridimmelo. - sussurrò.
Hermione non distolse lo sguardo da lui, non
sbattè nemmeno le palpebre: - Ti amo. - ripetè con voce sicura.
Draco rimase in silenzio qualche istante, poi le
sorrise: - Suona bene, detto da te. - commentò, mentre Hermione scoppiava a
ridere. Probabilmente era il suo modo per dirle che anche lui lo amava.. oppure
la stava prendendo in giro?
Gli occhi di Hermione si spensero, e Draco se ne
accorse: - Che c'è? Stai male? - le chiese, e la ragazza scosse la testa,
abbassando lo sguardo.
- Hermione.. guardami. - le disse, costringendola
ad alzare la testa - Pensi che suonerebbe bene anche detto da me? - le chiese, e
il viso di lei s'illuminò. Lentamente, Hermione annuì.
Draco ghignò: l'aveva fregato. La Mezzosangue
l'aveva fregato una volta, e l'aveva fatto di nuovo in quel momento. Fare
l'amore con lei gli aveva aperto gli occhi: l'amava, proprio come aveva detto
Potter. L'amava, come lei amava lui. E ora che l'aveva ritrovata, dopo aver
rischiato seriamente di perderla, non l'avrebbe più lasciata andare.
- Okay, proviamo.. ti amo.. -
Il cuore di lei saltò un battito: l'aveva
detto veramente? Sì, l'aveva detto. L'aveva detto a lei.
- Draco.. cosa facciamo adesso? - mormorò lei,
mordendosi un labbro - Dobbiamo continuare a fingere? -
Il ragazzo le accarezzò il viso, attorcigliandosi
poi una ciocca dei suoi capelli intorno al dito.
- In qualche modo faremo.. e poi, possiamo contare
sui rinforzi, no? Serpeverde e Grifondoro uniti.. solo noi potevamo riuscire a
fare una cosa del genere. - le disse, strappandole un sorriso.
I due si rivestirono, tra un bacio e una
carezza, e insieme rientrarono nel castello.
- Finirà tutto, e presto. - le disse Draco, prima
di separarsi da lei.
- Promesso? - gli chiese Hermione, con un sorriso
dolce.
- Promesso. - affermò lui, accarezzandole le
labbra prima di allontanarsi da lei.
***
- Ne è sicura, Madama Chips? -
- Assolutamente! -
La ragazza uscì dall'infermeria, pensierosa: Draco
e la Mezzosangue non erano andati in infermeria, e non si erano più visti per
tutto il pomeriggio. Inoltre, anche Potter e compagnia si erano misteriosamente
dileguati? Che avessero intuito qualcosa?
Daphne si lisciò i capelli con le dita: se le sue
ipotesi erano fondate, avrebbe dovuto correre subito ai ripari. Perchè nessuno
le avrebbe rovinato i piani.
Nessuno.
Finito anche il 16esimo chappy!! Uffi, ma perchè mi ritrovo ad aggiornare
sempre a queste ora?? Coooomunque.. che ne pensate del capitolo?? Io dico che vi
è piaciuto! ^^ Purtroppo non ho di nuovo il tempo di ringraziarmi singolarmente,
potete perdonarmi??? Vi preeeeego!! ^^
Vorrei comunque
ringraziare: katiuz, falalula, pei_chan, Lights, mary 0094, Stelle 4ever,
Draconcina_, details_93 e ladyrocker per aver recensito lo scorso chappy, grazie
mille!! ^^
Grazie anche per le 141
persone che hanno aggiunto la storia tra i preferiti, ma che bello!! Sono
orgogliosa di me!! ^^ E ovviamente un fantagigantesco grazie a tutti coloro che
hanno letto, e che hanno permesso alla storia di arrivare alle, udite udite,
5051 letture!!! ^^
Con questo vi saluto, e
vi rimando al prossimo aggiornamento!! ^^
Alla prossima!!
Xevias
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Capitolo 17 *** Matrimonio in vista ***
Mio
Albus Silente, nel suo studio,
osservava intensamente fuori dalla finestra: per la prima volta nella sua vita,
aveva deciso di non intervenire. Sapeva cosa stava accadendo tra la Casa di
Serpeverde e quella di Grifondoro, ed era consapevole che gli sarebbe bastato un
tocco di bacchetta per rimettere tutto a posto.
Ma non l'avrebbe fatto. Aveva studiato in silenzio quei
ragazzi, apparentemente opposti, avvicinarsi l'uno all'altro, parlarsi,
collaborare. E quando la gelosia, il sentimento peggiore che esista, si era
messa di mezzo, l'amicizia aveva permesso a due nemici naturali di
avvicinarsi.
Il Preside sorrise: quei ragazzi rappresentavano
la prova vivente che i sentimenti come l'amore e l'amicizia, quelli veri e puri,
quelli disinteressati e spontanei, possono appianare ogni tipo di divergenza. E
lui era fiero dei suoi studenti.
***
- Oh, Hermione! -
Ginny Weasley abbracciò la
sua migliore amica, con le lacrime agli occhi: - Non sai quanto sono felice per
te! - esclamò, con un dolce sorriso.
La grifona ricambiò il
sorriso della ragazza: - Anch'io sono tanto felice, Ginny.. anche se preferirei
ricordare tutto.. - aggiunse, con una nota un pò amara.
L'amica annuì: - Lo so.. ma
vedrai che, in qualche modo, ti faremo tornare la memoria! E poi, ti rendi
conto? Nemmeno l'Oblivion ha permesso a voi due di separarvi! - le disse,
raggiante, e Hermione sorrise.
Era vero: anche se Daphne
aveva fatto loro un incantesimo, lei e Draco si erano ritrovati e.. e fare
l'amore con lui era stata l'esperienza più bella di tutta la sua vita. Ora,
l'idea di affrontare la Serpeverde non le faceva più paura: aveva i suoi amici
accanto, e aveva colui che l'amava. Quella strega non avrebbe vinto.
- Ginny.. - disse Hermione,
una volta messi da parte i suoi pensieri - Com'è possibile che tu, Harry, Ron e
gli altri abbiate deciso di collaborare con Pansy e Theo? Da quando Grifondoro e
Serpeverde sono amici? - le chiese.
La ragazza sorrise: - Te
l'abbiamo spiegato, Hermione. E' merito vostro: quando tu e Draco vi siete messi
insieme, tu hai conosciuto i suoi amici, e lui i tuoi; poi, a Hogsmeade, siamo
andati tutti insieme, e lì abbiamo scoperto che, in fondo, non siamo poi così
diversi. E quando abbiamo capito che qualcosa non andava, ci è venuto spontaneo
unire le forze, perchè avevamo a cuore una sola cosa: la vostra felicità. - le
spiegò, mentre l'amica, con gli occhi lucidi, l'abbracciava.
- Grazie, Ginny.. grazie di
tutto.. - mormorò, piangendo per la riconoscenza, per la consapevolezza di
essere circondata da persone che le volevano davvero bene.
- Prego, Hermione. - rispose
lei, stringendola forte.
***
- Draco, amore! -
Il ragazzo alzò gli occhi al
cielo, ma non potè evitare di fingere: si volse e ricambiò il bacio che la sua
"ragazza" gli stava dando.
- Dov'eri finito?? Mi sono
preoccupata tanto! - esclamò Daphne, offesa.
- Scusami per averti fatto
stare in pensiero. - rispose lui, imponendosi di non fare nessun passo falso:
peccato che le mani gli prudessero, e il Serpeverde dovette far ricorso a tutte
le sue forze per non farle del male.
Daphne, dal canto suo,
registrava ogni dettaglio del ragazzo: sapeva qualcosa, era chiaro. Anzi,
non era da escludere che sapesse tutto, a giudicare da come
le mani gli tremavano: il che significava che, probabilmente, anche la
Mezzosangue aveva scoperto tutto, così come i suoi amici di
Grifondoro.
- Tesoro, tutto bene? -
chiese lei a Draco, che annuì senza fiatare.
La ragazza si sedette sul
divanetto di fronte al camino: - Sai a cosa stavo pensando? - gli disse -
Che il nostro rapporto ha bisogno di una svolta.. perciò, penso che
dovremmo sposarci. -
Lo sguardo di Draco scattò su
di lei, che lo fissava sorridente: - Che c'è, non sei d'accordo? I tuoi genitori
ne sarebbero entusiasti, i miei anche.. e potrai invitare chi vuoi, Mezzosangue
e compagnia compresa. - aggiunse Daphne, cogliendo il lampo che
attraversò gli occhi di lui, quando pronunciò l'insulto verso la
Granger.
- Pe.. perchè pensi
che vorrei invitare Herm.. la Granger? - disse lui,
correggendosi all'ultimo istante.
Daphne gli sorrise con
innocenza: - Ma è ovvio! E' la ragazza di Blaise, e visto che sarà lui a
farti da testimone, è praticamente sicuro che venga anche lei, no? - gli
disse, mentre gli occhi le brillavano - Certo, bisogna ammettere che farla
venire potrebbe essere pericoloso. - aggiunse, con indifferenza.
Draco impallidì: - Pericoloso? - ripetè.
Lei annuì: - Beh, sì..
insomma, sarà circondata da ex Serpeverde e Purosangue.. non mi
stupirei se le accadesse qualcosa. - commentò, alzandosi dalla poltrona e
avvicinandosi al ragazzo - Forse sarebbe meglio se tu la tagliassi fuori
dalla tua, anzi, dalla nostra vita, Draco. Potrebbe farsi molto male.
-
Con queste parole, Daphne
lasciò Draco da solo: lei sapeva.
Daphne sapeva che lui e
Hermione erano a conoscenza di ciò che lei aveva fatto. E l'aveva messo con
le spalle al muro: l'aveva minacciato di fare del male alla ragazza se si fosse
intromessa e, Draco ne era certo, la Serpeverde non avrebbe esitato a farlo, se
ce ne fosse stato bisogno.
- Hermione.. - mormorò il
ragazzo che, per la prima volta nella sua vita, provava un forte impulso di
piangere.
***
- Hermione, cos'hai? Ti vedo
strana.. -
La ragazza sorrise al
fidanzato, sentendosi tremendamente in colpa: avrebbe voluto dire la verità
anche a Blaise, ma Harry, con cui aveva parlato poco dopo aver lasciato Ginny,
le aveva detto di rimanere in silenzio, almeno per il momento. Gli avrebbero
spiegato tutto al momento opportuno.
- Niente, Blaise. E' tutto a
posto. - rispose lei, baciandogli una guancia. Non gli piaceva mentirgli: in
fondo, se non ci fosse stato Draco, Hermione avrebbe potuto innamorarsi
davvero di lui. Ma il Principe delle Serpi le aveva rubato il cuore, e lei non
poteva farci niente.
- Andiamo in Sala Grande?
Ormai è ora di pranzo. - le disse lui, e lei annuì: i due s'incamminarono,
anche se la mente di Hermione non poteva essere più lontana dall'idea di
mangiare.
Arrivati in Sala Grande,
Hermione vide Ginny parlare animatamente con Harry, Ron, e Lavanda, mentre al
tavolo di Serpeverde, Daphne parlava tutta contenta con Draco, e Pansy e Theo la
fissavano allibiti.
- Ci vediamo dopo,
okay? - le disse Blaise, baciandola sulle labbra, ma lei nemmeno se ne
accorse.
La grifona si sedette al suo
tavolo e, nel momento esatto in cui lo fece, otto paia di occhi si volsero
a fissarla.
- Che succede? - chiese lei,
preoccupata.
I quattro si guardarono,
e Ginny le porse un foglietto spiegazzato:
Si
sposano.
Hermione fissò gli amici: - ... che significa? - chiese,
con la voce ridotta ad un
soffio.
Harry la guardò, addolorato:
- Ce l'ha inviato Pansy, qualche minuto fa. - le disse, mentre gli occhi di
lei si riempivano di lacrime.
- Non.. non può essere..
Draco.. lui mi ha detto che.. non è possibile.. no.. -
Calde lacrime scesero sulle
guance della ragazza, che non si curò di asciugarle: era un incubo, doveva per
forza esserlo.. Draco non poteva sposare Daphne, non aveva il minimo senso..
avevano fatto l'amore, santo cielo! Le aveva persino detto "Ti amo".. non poteva
sposarla, non poteva!
- Dev'esserci una spiegazione logica, Malfoy non può aver
deciso di punto in bianco di sposarla! - esclamò Lavanda, accarezzando con
affetto i capelli di Hermione.
- Sono d'accordo con lei, non
ha senso. Dobbiamo capire cos'è successo. - disse Ginny, fissando il tavolo dei
Serpeverde.
Harry annuì: - D'accordo,
dobbiamo parlare con Draco. E' l'unico che può darci spiegazioni. Hermione -
disse, con fare deciso - Tu e Malfoy siete entrambi Caposcuola: inventa una
scusa qualsiasi per cui dobbiate allontanarvi, e parla con lui. Nel frattempo,
noi cercheremo di parlare con Pansy e Theo. -
La ragazza volse lo
sguardo verso Draco che, teso, ascoltava Daphne parlare, e annuì: doveva esserci
una spiegazione valida, per forza. E lui avrebbe dovuto
dargliela.
***
- Malfoy, la McGranitt vuole
che stasera facciamo la ronda insieme. -
Hermione pronunciò
quelle parole con calma assoluta, riuscendo persino a lanciare un sorriso
radioso a Blaise: stava diventando davvero brava, come
attrice.
Il ragazzo annuì
e, accomiatandosi dagli altri, seguì la grifona fuori dai
sotterranei.
- Cosa facciamo, entriamo in
sala comune? - disse Blaise a Daphne, dato che era proprio davanti
all'entrata della sala dei Serpeverde che si trovavano. La ragazza annuì, con un
sorrisetto: di sicuro la Mezzosangue gli avrebbe chiesto spiegazioni per la
notizia che, ne era certa, tutti i Grifondoro già sapevano.
- Hai perso, Mezzosangue.
Rassegnati. - pensò la Serpeverde, precedendo Blaise all'interno della sala
comune.
Nel frattempo, Hermione
camminava davanti a Draco, senza avere il coraggio di voltarsi verso di
lui.
- Ascolta, Hermione.. -
fu lui a rompere per primo il silenzio: voleva spiegarle, ma non sapeva come
fare. Nemmeno mentirle sarebbe servito, perchè tanto lei non ci avrebbe mai
creduto.
- E' vero? - gli chiese
lei - Ti sposi con Daphne? -
Draco sospirò, fermandosi: -
Non mi ha dato scelta. - rispose lentamente, ed Hermione si volse.
Il ragazzo lesse
la furia nei suoi occhi, ed ebbe paura: era la prima volta che lei lo
guarava così.
- Ti ha puntato la bacchetta
alla gola? Ha minacciato di uccidere i tuoi genitori? Dimmi perchè non hai
altra scelta, fammi capire perchè devi sposare lei se, a quanto dici, ami me!
Spiegami cosa può averti detto di tanto grave da spingerti a legarti per sempre
a lei! - urlò, furibonda.
- Ha minacciato di farti del
male. -
Draco pronunciò quelle parole
a bassa voce, ma Hermione le udì perfettamente: - Co.. cosa? - gli
chiese.
Il serpeverde alzò lo sguardo
su di lei: - Daphne ha capito che sappiamo cosa ci ha fatto, e ha fatto in modo
di mettermi con le spalle al muro. Se mi rifiuto di sposarla, ti farà del
male. E credimi, non esiterebbe a farlo. -
Hermione scosse la testa: -
Credi che abbia paura di quella stronza? So difendermi! - esclamò, facendo
emergere il suo orgoglio da Grifondoro.
- So che sai difenderti,
Hermione.. ma non puoi farcela contro Daphne. E' troppo pericolosa, non possiamo
rischiare che ti capiti qualcosa.. non lo sopporterei. - le disse lui, mentre la
voce gli si spezzava.
Ma la ragazza non aveva
intenzione di cedere: - Quindi cosa dovrei fare? Venire al tuo matrimonio, e
applaudire la coppietta felice? - urlò, ancora più arrabbiata.
Questa volta fu Draco a
scuotere la testa: - Tu non verrai al mio matrimonio, è troppo
pericoloso. Daphne mi ha fatto capire che, se vieni, ti farà del
male. -
Hermione dovette appoggiarsi al muro,
mentre le forze le mancavano improvvisamente: - Mi stai chiedendo.. mi stai
chiedendo di non presentarmi al tuo matrimonio? - disse, pallida.
- Non te lo sto chiedendo. Te lo sto
ordinando. -
***
- State parlando seriamente? -
Harry, Ron, Lavanda, Luna, Pansy e
Theo si erano ritrovati in biblioteca, l'unico luogo in cui erano sicuri che
nessuno potesse disturbarli.
Pansy annuì: - Sì, purtroppo. Quella
strega ha pensato proprio a tutto.. se Hermione o qualcuno di voi si presenta al
matrimonio, le cose si metteranno male. Molto male. -
Ginny era livida di rabbia: - Come può
fare una cosa del genere.. dev'esserci un modo per impedirglielo, non possiamo
lasciarla vincere così!! - esclamò, i pugni chiusi dalla rabbia.
- Per quando ha fissato il matrimonio? -
chiese Harry, stranamente calmo.
- Tra due settimane, prima della fine
della scuola.. e verrà celebrato a Malfoy Manor. - rispose Theo,
stranito dall'atteggiamento sereno del ragazzo.
- Bene. - disse Harry, annuendo - Ecco il
piano: noi non faremo assolutamente niente, fino al giorno del matrimonio..
-
- Come non faremo niente?! Sei impazzito,
per caso? - esclamò Ron, incredulo.
Harry lo interruppe con un gesto
della mano: - Non ho finito. Non faremo niente fino al giorno del matrimonio,
quando Hermione e io c'imbucheremo al ricevimento.. sotto le sembianze di
Pansy e Theo. - disse, mentre Luna sorrideva.
- Pozione Polisucco. -
mormorò, il ragazzo annuì.
- Aspetta, aspetta.. a cosa servirebbe? -
disse Lavanda, confusa.
Ginny alzò lo sguardo su Harry: -
Narcissa! - esclamò, mentre gli altri la guardavano straniti.
- Che c'entra la madre di Draco in
tutto questo? - chiese Pansy, e la piccola Weasley si affrettò a spiegarle che,
da quanto Hermione le aveva raccontato, l'unico rapporto vero che Draco avesse
mai avuto era quello con sua madre.
- Lei vorrebbe che lui fosse felice!
Perciò, se riusciamo a far sì che Narcissa e Hermione si parlino.. -
- La madre di Draco potrebbe interrompere
le nozze, e far sì che il piano di Daphne vada a monte. - concluse Theo, mentre
la bocca gli si apriva in un sorriso.
Harry annuì: - Se Hermione sarà sotto la
protezione di Narcissa, Daphne non si azzarderà a farle del male. -
aggiunse.
Ron aggrottò la fronte: - Ma perchè
non possiamo far sì che Hermione e la madre di Draco si parlino prima?
- chiese, e fu Lavanda a rispondergli.
- Sarà impegnata con i preparativi per le
nozze, no? E non è escluso che passi la maggior parte del tempo con i genitori
di Daphne.. noi dobbiamo fare in modo che si parlino da sole. - gli
spiegò, mentre gli altri annuivano.
- Tutti d'accordo, allora? - chiese Harry,
e gli altri ragazzi annuirono: non era certo un piano facile, soprattutto
considerato che Harry e Hermione si sarebbero introdotti in casa Malfoy da soli,
circondati da nemici. Ma valeva la pena tentare.
***
- Tu mi stai ordinando di.. -
- Di non fare nulla. -
Hermione fissò Draco, l'incredulità
perfettamente visibile sul suo volto.
- Non puoi pretendere che io non faccia
nulla, non puoi, non.. - la voce della grifona si spezzò - Io ti amo..-
Draco la prese tra le braccia,
stringendola forte: - Anch'io ti amo, non lo capisci? E' per questo che non
voglio che tu venga al matrimonio.. posso sopportare di passare la mia vita con
Daphne, ma non posso sopportare che ti facciano del male. - le spiegò,
mormorando le parole al suo orecchio.
Hermione alzò la testa, per incrociare il
suo sguardo: - E io non posso sopportare di vivere senza di te. -
Il ragazzo si staccò da lei: - Mi
dispiace, Hermione. Se potessi cambiare le cose, lo farei.. ma non posso.
Dimenticami, è la cosa migliore. -
La grifona scosse la testa: - Draco, no..
-
Malfoy le diede le spalle: - Non te lo
ripeterò un'altra volta, Hermione. Dimenticami.-
Fine
17esimo capitolo!! Allora, che ne pensate di come si stanno evolvendo le cose??
Sempre più incasinate, non è vero?? Eh lo so.. ma che volete farci, io sono
così!! ^^
Dunque,
innanzitutto ringrazio le 9 persone che hanno recensito lo scorso capitolo,
thanks!! Ringrazio anche le 151 persone che hanno messo la storia tra i
preferiti, questo numero mi manda in visibilio!! ^^ Come ho detto i capitoli
dovrebbero essere all'incirca 20, ma non assicuro.. dipende da quando esaurisco
la fantasia! ^^
Vorrei
anche informare chi non lo sapesse, che ho pubblicato una shot per tutti voi che
leggete e recensite le mie storie, dal titolo "Amore incontenibile".. se volete
darci un'occhiata e farmi sapere che ne pensate.. a me farebbe molto
piacere!! ^^
Alla
prossima!!
Xevias
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Capitolo 18 *** Makin' the plan.. ***
Mio
- Ammetto che sia difficile, ovvio.. ma non impossibile! Un pò
di fiducia, insomma! -
Harry Potter cercò con lo sguardo la solidarietà degli amici,
che però sembrava tardare ad arrivare.
- Non impossibile, certo.. in fondo devi solo evitare che
Hermione decida di suicidarsi e che Ginny lanci una Maledizione Senza Perdono a
Daphne, il tutto mentre metti in atto il tuo geniale piano per entrare a Malfoy
Manor, travestito da Theodore Nott, per impedire un matrimonio che, se qualcosa
va storto, si concluderà con il tuo funerale.. hai ragione, è una
passeggiata! - sbottò Lavanda, incrociando le braccia
al petto.
Harry sbuffò, ma dovette
convenire che la ragazza aveva ragione: quella strega di Daphne sembrava aver
pensato proprio a tutto; aveva già provveduto a diffondere la notizia per tutta
la scuola, e non faceva altro che blaterare di ricevimento, pranzo e invitati
illustri.
- Quando prepariamo la
pozione Polisucco? - chiese Ginny, sfogliando rabbiosamente un libro, le cui
pagine frusciavano in modo alquanto sinistro.
- A quella ci pensano Pansy e
Theo - rispose Harry, fissando l'amica con timore - Ehm.. Ginny.. quel povero
libro non ti ha fatto nulla di male.. - le disse, titubante.
La piccola Weasley lo chiuse con uno
scatto: - Ma vi rendete conto?! Quella Greengrass è una grandissima..
-
- Ginny! - esclamò Lavanda,
ammonendola.
La ragazza alzò le spalle: - Beh, avete
capito.. come può voler sposare Draco, sapendo che non la ama? Io non ci
riuscirei mai! -
Ron fece una smorfia: - Evidentemente tu
non ti chiami Daphne Greengrass. - rispose, e Ginny alzò gli occhi al cielo in
segno di ringraziamento.
- A proposito, dov'è Hermione? - chiese
Harry, guardandosi in giro: strano non vederla in biblioteca, era il suo luogo
preferito.. anche se era altrettanto strano vedere quello stesso posto
frequentato da grifoni e serpi così frequentemente.
- E dove vuoi che sia? Dopo aver parlato
con Draco si è chiusa in camera sua.. - rispose Ginny, amareggiata.
Harry la guardò, preoccupato: - Ti ha
raccontato cosa si sono detti? - le chiese, e lei scosse la testa.
- No, figurati.. non mi ha lasciato
nemmeno entrare in camera sua.. -
Ron e Lavanda si scambiarono un'occhiata
preoccupata, mentre Harry abbassava lo sguardo: odiava vedere la sua
migliore amica ridotta in quello stato, sapendo di non poter fare nulla per
aiutarla.
- Potrei parlarle io. -
Quattro teste si alzarono a fissare colei
che aveva parlato.
- Potrei parlarle io. - ripetè Luna, con
un sorriso.
Ginny guardò l'amica, poi sorrise: -
Perchè no? Magari riuscirai a farla aprire. - commentò. Conosceva Luna, e sapeva
che se c'era qualcuno da cui ci si potevano aspettare delle sorprese, quella
persona era lei.
***
Toc toc.
Due colpi leggeri, seguiti dal cigolio
della porta che si apriva: - Hermione? Posso entrare? -
La grifona, sepolta sotto le coperte, non
rispose; Luna entrò timidamente, chiudendosi la porta alle spalle. La camera era
immersa nel buio, e i capelli di Hermione spuntavano appena dal piumino.
La Corvonero si sedette sul bordo del
letto, senza parlare: c'erano tante cose che voleva dirle, ma era anche
vero che lei e Hermione non erano mai state troppo in confidenza.. doveva
scegliere bene le parole da usare.
- Potrei dirti che so cosa provi.. ma mentirei. Potrei dirti
che passerà presto.. ma la verità è che non lo so. E potrei
dirti che non vale la pena stare così per un ragazzo che ti fa soffrire.. ma non
sono sicura nemmeno di questo. Io non so niente di tutto quello che stai
passando, Hermione.. però vorrei tanto poterti aiutare. -
Luna parlò ad occhi bassi, sinceramente
triste per l'amica; la testa di Hermione fece lentamente capolino da sotto
le coperte, e due occhi lucidi, pieni di tristezza e dolore, si posarono sulla
ragazza.
- Perchè.. - la voce della grifoncina
uscì in un sussurro roco - Perchè fa così male? Nessuno mi aveva mai detto
che si potesse soffrire per amore.. e io voglio smettere di amare, perchè sento
che non posso farcela. Voglio solo dimenticare tutto.. aiutami a dimenticare,
Luna.. per favore.. - la voce le si spezzò, mentre lacrime
calde accompagnavano i singhiozzi che scuotevano il suo fragile
corpo.
- Oh,
Hermione.. -
La Corvonero abbracciò la ragazza,
che si aggrappò a lei con tutte le sue forze: - Fammi dimenticare, te ne prego..
fammi dimenticare.. - ripetè, senza riuscire a smettere di
piangere.
Luna la strinse più forte, cercando di confortarla col calore del suo abbraccio:
a cosa servivano le parole, in un momento come
quello?
***
- Draco.. stai sbagliando. Hai bisogno di lei.
-
Il ragazzo scosse la testa: - Tu
non capisci, Pansy. E' molto più complicato di così.
-
La ragazza incrociò le braccia al petto: - A me non sembra
per niente complicato, invece! Se la ami, non puoi..
-
Draco la interruppe, voltandosi di scatto
verso di lei: - Ho dovuto farlo, possibile che tu non te ne renda conto?! Le
avrebbe fatto del male, quella bastarda arriverebbe a tutto pur
di vincere!! Non starò a guardare
mentre Hermione soffre per me. Preferisco che mi dimentichi, e che..
-
- Che si rifaccia una vita?
-
Il Serpeverde abbassò lo sguardo,
stringendo i pugni: era quello il suo piano, no? Far sì che lei fosse fuori da qualsiasi pericolo. E perchè il
suo piano funzionasse a dovere, Hermione doveva amare qualcun
altro.
- Non posso
credere che la sposerai.. - commentò Pansy, in un
sussurro.
Draco si sedette accanto a lei,
prendendosi la testa tra le mani: - Non mi
sembra di avere altra scelta. - replicò, con voce
stanca.
La ragazza fu tentata di rispondere che di
modi per togliere di mezzo Daphne, definitivamente
, ce n'erano.. ma preferì
tacere.
- Mi conosci da una vita, Pansy. - disse
il Serpeverde, di punto in bianco - Sai che ho sempre cercato di tenere
tutti a distanza, per evitare di finire come.. come mio padre. E pensavo
di avercela fatta, davvero, credevo di essere immune a qualsiasi tipo
di sentimento. E poi.. - le labbra di lui si piegarono in un sorriso
amaro - Poi è arrivata lei. E anche se non me lo ricordo, non mi riesce
difficile immaginare come tutte le mie certezze siano crollate. Probabilmente
avrò anche pensato di essere diverso da mio padre, di poterla rendere felice..
ma sono stato uno stupido: i Malfoy non sanno far
altro che procurare dolore a chi sta loro vicino.
-
Pansy posò una mano sulle spalle di lui,
accorgendosi che il suo corpo stava tremando: - Draco..
- non l'aveva mai visto così vulnerabile, sembrava un'altra
persona.
- Voglio che sia al sicuro: perderla è un
piccolo prezzo, a confronto della sua sicurezza. - aggiunse lui, passandosi una
mano tra i capelli - Sarà meglio che mi dia una sistemata. - disse poi - Sono un
futuro sposo, devo apparire al meglio. - commentò, sorridendo all'amica e
dirigendosi in camera sua, dove si lasciò cadere senza forze sul letto a
baldacchino, mentre la porta si chiudeva lentamente dietro di
lui.
***
- Hermione, ascoltami.. non tutto è
perduto. Harry ha un piano, e.. -
La grifona scosse la testa: - No, Luna. Ringrazia Harry e gli
altri da parte e mia, so quanto tutti voi vi siate preoccupati per me.. ma no,
grazie. Niente più piani, niente più false speranze. Avete già fatto fin troppo
per me, e non è servito a nulla. Ora voglio solo essere lasciata in pace, con la
mia solitudine. - le disse, risoluta.
Luna sospirò, abbassando la testa; quando iniziò a parlare,
sembrò quasi che non stesse parlando con l'amica, ma che stesse semplicemente
ragionando tra sè: - La mia storia con Harry è stupenda. Io lo amo, e so che
anche lui mi ama. Ma so anche cosa pensano tutti coloro che ci guardano mentre
camminiamo mano nella mano, glielo leggo negli occhi. "Com'è riuscita Lunatica
Lovegood a mettersi con uno come Harry Potter?" .. molti lo trovano assurdo.
Eppure, a me non importa. Lotto contro tutti quegli sguardi ogni singolo giorno
della mia vita, e so che per nulla al mondo rinuncerei a stare col ragazzo che
amo. Certo, la tua situazione è mille volte più complicata della mia - disse
poi, guardandola - Ma fondamentalmente, la questione rimane la stessa: lottare
per ciò che si vuole. Tu vuoi davvero rinunciare a lui senza lottare, Hermione?
-
Tu vuoi davvero rinunciare a lui senza lottare,
Hermione?
Tu vuoi davvero rinunciare a lui senza lottare?
***
- Voi siete impazziti. -
Hermione li fissò uno per uno, incredula: dovevano essere
completamente andati, per credere che un piano del genere potesse
funzionare.
- Perchè? Io non lo trovo così male. - commentò Pansy, con
un'alzata di spalle.
La grifona scosse la testa: - Ma vi rendete conto di cosa state
dicendo?! Io e Harry al Manor, circondati dagli amici e parenti di Daphne.. ci
ammazzeranno senza nemmeno pensarci un secondo!! - esclamò seria - Non posso
credere che Draco sia d'accordo con un'idea malsana come questa. -
- Malfoy non lo sa. -
Hermione fissò Harry, sbattendo gli occhi: - Prego? -
Il ragazzo sospirò: - Malfoy non lo sa. - ripetè - E non
lo saprà fino a quando non avremo parlato con sua madre. - aggiunse.
- Non.. non gli avete detto niente?! -
Theo si sporse verso di lei: - Non sarebbe mai d'accordo,
Hermione. Ha fatto di tutto per allontanarti, e tenerti lontana dalle mire di
Daphne.. se sapesse ciò che abbiamo in mente di fare, sarebbe capace di
ucciderci tutti. Lui vuole che non ti accada nulla di male, e non credo che
farti entrare al Manor sotto mentite spoglie sia esattamente ciò che Draco
definirebbe "tenerti al sicuro". - le spiegò.
La ragazza abbassò lo sguardo: - Se noi mettiamo in atto questo
piano.. e qualcosa dovesse andare storto.. ci andrà di mezzo lui, non è vero? -
chiese, con la voce ridotta ad un sussurro.
Ginny sbuffò: - Se qualcosa va storto, i primi ad andarci di
mezzo sarete tu e Harry. Se fossi in te, mi preoccuperei più di tornare a casa
sana e salva, e meno del destino di Draco. - commentò.
Hermione annuì lentamente, passandosi le mani tra i capelli:
era pura follia, era un suicidio, era..
Tu vuoi davvero rinunciare a lui senza lottare,
Hermione?
Le parole di Luna la colpirono come un pugno allo stomaco:
d'accordo, c'era una possibilità su mille che potesse andare tutto bene, ma.. ma
doveva provarci.
Sì, si disse Hermione, un ultimo tentativo poteva farlo: e se
le cose fossero andate male, perlomeno avrebbe potuto dire di averci
provato.
- A che punto è la Polisucco? Dobbiamo muoverci, o non sarà
pronta in tempo. -
I ragazzi la guardarono, e sorrisero: era un piano rischioso,
certo.. ma forse, nella sua follia, sarebbe stato il colpo di genio ideale per
mettere fuori gioco Daphne una volta per tutte.
***
- Tesoro, stai bene? Mi sembri preoccupato. -
Draco respirò a fondo, imponendosi la calma più assoluta: non
doveva mostrare ciò che provava davvero, la chiave per tenere al sicuro Hermione
era fingere. Fingere, come mai aveva fatto prima.
- Sono solo stanco, ma sto bene, grazie. - una risposta fredda,
impersonale: se la domanda gliel'avesse fatta Hermione.. probabilmente le
avrebbe detto che si faceva troppe paranoie, e che era troppo ansiosa.
E l'ansia non porta mai a nulla di buono: come quella volta, al
loro primo appuntamento.. lui stava quasi per baciarla, e lei si
era così lasciata prendere dall'agitazione da..
Un momento.
Il loro primo appuntamento.
Lui se lo ricordava. Lo ricordava.
I ricordi iniziarono a riaffiorare in lui: quella sera,
nella Stanza delle Necessità.. l'aveva rifiutata; quella canzone,
scritta sulla pergamena che lei gli aveva inviato in Sala Grande..
Hogsmeade: l'uscita con i grifoni. Se la ricordava, certo che se la
ricordava!
E Blaise. Si ricordava anche di lui, certo. Di come fosse stato
vicino a Hermione, di come l'avesse consolata.. si ricordava le sue parole, dopo
avergli mollato un pugno in piena faccia. E si ricordava la sua gelosia,
quella terribile sensazione di bruciore alla bocca dello stomaco, che aveva
provato quando li aveva visti insieme.
Lui ricordava tutto.
- Stai pensando a lei, non è vero? - gli chiese Daphne,
seria.
Draco alzò lo sguardo su di lei mentre, con i ricordi, anche le
sensazioni riaffioravano in lui: come avrebbe fatto a sposare un'altra donna?
Come avrebbe potuto lasciarla andare, sapendo che prima o poi, lei avrebbe amato
qualcun'altro?
- .. perchè vuoi che ti sposi? Sai che non ti amo, e che non ti
amerò mai. -
La voce di Draco uscì in un sibilo, gelida e infuocata al tempo
stesso.
La serpeverde gli sorrise: - E' una questione di
principio, mio caro. Tu sei mio, lo sei sempre stato.. e saresti continuato ad
esserlo, se la piccola Mezzosangue non si fosse messa di mezzo. Non ho
niente di personale contro di lei, figuriamoci: pretendo solo ciò che mi
spetta di diritto, ecco tutto. - gli spiegò, tranquilla.
- Sei una puttana, Daphne. -
Lei gli si avvicinò, il sorriso che non voleva saperne di
lasciare la sua faccia, e si accostò al suo orecchio: - I complimenti lasciali
per dopo il matrimonio, amore. - mormorò, oltrepassandolo con
un'occhiata di trionfo.
Non c'era niente che Draco potesse fare. Lei aveva
vinto.
***
Blaise uscì dalla biblioteca, lentamente.
Aveva sentito ogni singola parola. E con esse, erano sgorgati i
ricordi.
Era colpa sua.
Lui era andato da Daphne, lui aveva acconsentito ad aiutarla
col suo piano: e poco importava che avesse tentato di farla ragionare. La
gelosia l'aveva reso incapace di pensare lucidamente.
Se solo pensava a quanto stesse soffrendo Draco, il suo
migliore amico.. e Hermione. L'amava, e tutto ciò che voleva
era renderla felice.. ora invece, per colpa sua, le due persone a cui
teneva di più stavano soffrendo immensamente.
- Ci deve pur essere qualcosa che posso fare.. - si
disse il serpeverde, scervellandosi.
L'illuminazione non tardò ad arrivare: con uno scatto fece
dietro-front, e si diresse nuovamente in biblioteca.
***
- Non per fare la guastafeste, ma.. ammettiamo di riuscire
ad entrare al Manor indisturbati.. come faremo ad avvicinare Narcissa senza
destare sospetti? Voglio dire, non basterà presentarsi sotto le
sembianze di Pansy e Theo.. noi dovremo essere come loro. -
La questione posta da Hermione costrinse gli altri
a riflettere: effettivamente, quello poteva essere un
problema. L'aspetto fisico era un ostacolo che la Pozione Polisucco avrebbe
eliminato senza problemi, almeno per un'ora.. ma il resto? L'atteggiamento, le
conoscenze.. come avrebbero fatto i due grifoni? Non conoscevano gli
invitati, tantomeno sapevano destreggiarsi all'interno di casa Malfoy.. e se la
Polisucco avesse terminato il suo effetto prima che loro fossero riusciti a
parlare con Narcissa, sarebbe stata la fine.
- Non c'è altra scelta: dobbiamo dirlo a Draco. - disse
Hermione, mentre Pansy scuoteva decisa la testa.
- E' fuori discussione, Hermione, Theo te l'ha già spiegato. -
le disse.
- Ma allora come faremo?? Abbiamo bisogno di qualcuno che
ci aiuti all'interno del Manor, altrimenti tanto varrebbe presentarsi col nostro
aspetto originale! -
- Vi aiuterò io. -
Grifoni e Serpi si volsero, spalancando increduli gli occhi di
fronte a colui che aveva parlato.
- Blaise.. - iniziò a dire Theo, ma il ragazzo lo
interruppe con un gesto della mano.
- Ho sentito tutto. Vi aiuterò io. - ripetè, posando gli occhi
su Hermione.
La ragazza si alzò e si avvicinò a lui: - Ti posso spiegare..
-
Il serpeverde le sorrise: - Non ce n'è bisogno, Hermione. Mi
ricordo tutto. -
Harry per poco non cadde dalla sedia: - Tu.. tu hai
recuperato la memoria?! Ma com'è possibile?? - esclamò, allibito.
Luna sorrise: - Evidentemente Daphne non vale poi molto,
come strega. - commentò, col suo solito tono sognante.
Hermione guardò Blaise: - Davvero tu.. ti
ricordi? - gli chiese, e lui annuì.
- Non sai quanto mi dispiace, Hermione, davvero. Se non avessi
dato fuori di matto, forse avremmo potuto evitare tutto questo.. ad ogni modo,
ora voglio aiutarvi. E' l'unico modo che ho per scusarmi con te e Draco per
tutto il male che vi ho fatto. Conosco il Manor come le mie tasche, e con me
accanto vi sarà più facile arrivare a Narcissa. Ti prego, permettimi di
aiutarti. -
Il ragazzo parlò con tono calmo ma deciso: voleva davvero
aggiustare le cose, voleva dare al suo migliore amico la possibilità di rendere
felice la ragazza che entrambi amavano.
- Sicuro di sentirtela? - chiese Pansy, fissando l'amico con
sguardo serio; Blaise annuì senza abbassare lo sguardo. Harry guardò
Hermione che, nonostante l'incertezza, annuì.
- Signori. - disse il grifondoro, con tono solenne - Vediamo di
dare a Miss Daphne Greengrass ciò che si merita. -
***
- Sei nervosa? -
Hermione fissò Lavanda negli occhi, e annuì: "nervosa" era
un eufemismo, in confronto a ciò che provava davvero.
- Gli studenti che sono stati invitati al matrimonio hanno già
lasciato la scuola - le disse Ginny, pratica - Blaise aspetta te
e Harry fuori dalla scuola, e sarà lui ad accompagnarvi al Manor.
-
La grifona annuì nuovamente, stringendo il bicchiere pieno
di Pozione Polisucco che teneva in mano.
- Hermione.. stai attenta. Dillo anche a Harry,
okay? -
La voce incerta di Ginny fece alzare lo sguardo su
Hermione, e la ragazza notò che l'amica, come Lavanda, aveva gli occhi
lucidi.
- Ragazze, non preoccupatevi. Andrà tutto bene. - disse lei,
decisa, tentando di convincere non solo le amiche, ma anche se stessa.
Il suo sguardo cadde sulla pozione e, dopo un respiro profondo,
la ingoiò tutta d'un fiato: il bicchiere le sfuggì di mano, mentre
un'ondata di nausea minacciava di farle rigettare ciò che aveva appena
bevuto.
Qualche istante dopo, la ragazza potè respirare di nuovo:
Lavanda e Ginny fissarono Hermione, ora una copia perfetta di Pansy, e
sorrisero.
- Vai, Blaise ti starà aspettando. - disse Ginny, e l'amica
annuì.
- Hermione - la voce di Lavanda la fermò, con la mano già
appoggiata sulla maniglia della porta - So che non siamo mai state troppo
amiche, ma.. ti prego.. tornate indietro sani e salvi, okay? Tutti e
due. -
La ragazza fissò la giovane e annuì, con un sorriso: poi,
con un respiro deciso, uscì dalla biblioteca.
***
- Harry, sei identico a Theo. -
- E tu a Pansy: direi che la Polisucco ha funzionato a dovere.
-
I due si volsero verso Blaise, che sorrise: -
Siete pronti? - chiese loro.
Harry e Hermione si guardarono, e annuirono.
- Andiamo allora. - disse il serpeverde, facendoli salire sulla
carrozza che li avrebbe portati al Manor.
Obiettivo: un matrimonio da far saltare.
Ecco il
lampo-aggiornamento!! ^^ Sono taaaaanto cattiva,
vero?? Farvi terminare così il 18esimo capitolo.... eeeehhh lo so!! ^^ Ma
portate pazienza, un pò di suspance ci vuole, o no??
^^
Intanto visto che, incredibile
ma vero, ho tempo, passo a rispondere alle singole
recensioni:
_CoBaIn_: ma ciao! ^^ Visto che
sfortunati, i miei tesorucci?? Sono proprio perfida, gliene faccio capitare
di tutti i colori!! ^^ Daphne è diventata il personaggio più
amato, a quanto vedo.. XD Scherzi a parte.. spero che il chappy ti sia
piaciuto, fammi sapere!! ^^ Baci!! ^^
pei_chan: ma ciao bella!! ^^
Hai visto quant'è puccioso Draco?? XD Vorrei farti notare che la tua
recensione mi ha dato lo spunto per le parole di Ginny, all'inizio del capitolo,
quando parla di Daphne.. quindi thanks!! ^^ Visto che ho postato prima di
venerdì? Peccato che poi tu parta, e ti perda il capitolo del matrimonio.. ma
quando torni voglio una recensione coi fiocchi, capito??? Bacionissimi, e buone
vacanze!! ^^
Arwen_90: non credo che tu sia
l'unica ad avere questo istinto omicida nei confronti di Daphne, sai? ^^ Spero
che questo capitolo ti piaccia, e che ti tenga in sospeso fino al capitolo del
matrimonio.. fammi sapere che ne pensi!! ^^ Bacioni!!
^^
Lights: in effetti il titolo
poteva trarre un pò in inganno, ma ti assicuro che non è stata una cosa voluta!!
^^ Grazie, in effetti a volte rimango stupita persino io da come il mio cervello
fa evolvere la storia.. lui pensa, le mani vanno da sole sulla tastiera.. e io
mi chiedo come andrà a finire, esattamente come voi lettori!! ^^ Fammi
sapere se il capitolo ti è piaciuto, mi raccomando!! ^^ Baci baci!!
^^
Draconcina_: va bene
l'aggiornamento lampo? ^^ Come ho già detto a Lights, non avevo pensato che il
titolo dello scorso chappy potesse trarre in inganno.. a prova di quanto sia
lucida quando scrivo!! ^^ Per il "e vissero per sempre felici e contenti"
dovrai aspettare, mi sa.. intanto che ne pensi di questo capitolo?? Fammi
sapere!! ^^ Baci!! ^^
seven: ti
ringrazio!! ^^ Spero che il tuo cuore regga, non vorrei mai averti
sulla coscienza!! ^^ Se ti può consolare, le palpitazioni vengono anche a
me, visto che la mia fantasia elabora la storia sul momento!! ^^ Spero
che il capitolo ti sia piaciuto, fammi sapere! ^^ Baci!!
^^
SiLvIaGiNeVrA: ^//^ sperando
che la tua morte sia solo metaforica, sono contenta che la fiction ti piaccia
così tanto!! ^^ Grazie mille per i complimenti, spero che anche questo
capitolo ti piaccia!! ^^ Fammi sapere, mi raccomando!! ^^ Baci baci!!
^^
lucia_hp: ciao, grazie!! ^^
Sono molto contenta che la storia ti piaccia così tanto! Sì, Daphne sa
perfettamente come farsi amare.. ^^ Spero che anche questo capitolo ti piaccia,
fammi sapere!! Baci!! ^^
Con questo.. 161
preferiti.. *me si frega le mani davanti al computer, dandosi poi
una pacca sulla spalla e complimentandosi con se stessa* ^^ Non so che dire
davvero, a parte grazie.. sono felicissima di vedere che così tante persone
apprezzano la mia storia, è una soddisfazione incredibile!!
^^
Vi rimando così al prossimo
aggiornamento, con il penultimo capitolo.. quello tanto atteso, si spera, del
matrimonio!! ^^
Alla prossima!!
^^
Xevias
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Capitolo 19 *** Crashin' the wedding ***
Mio
- Oh porco Merlino. -
Hermione rimase in silenzio, anche se l'affermazione di Harry
era quantomeno adeguata: Malfoy Manor era un edificio imponente, antico, che
trasudava ricchezza e nobiltà da ogni poro. Senza contare che incuteva
decisamente terrore.
- Andiamo. - disse Blaise teso, scendendo dalla carrozza: se qualcosa fosse andato
storto.. no, non doveva pensarci.
I tre si avvicinarono al portone d'entrata, dove un uomo sorrise
loro con allegria, scoprendo una fila di denti neri: - Signor Zabini, signor
Nott, signorina Parkinson, benvenuti. Il signor Malfoy vi sta aspettando nelle
sue stanze. - disse, con un luccichio divertito negli occhi.
Hermione fece per ringraziare,
ma un'occhiata di Blaise le bloccò le parole in gola: era una Purosangue adesso,
e l'uomo con cui avevano parlato doveva essere sicuramente un servo. Non c'era
nessun motivo, per ringraziarlo.
I tre entrarono in casa, e
Harry si morse le labbra per non lasciarsi sfuggire altre esclamazioni: il
salone d'entrata era un tripudio di verde e argento, con un gigantesco
lampadario di cristallo appeso al soffitto; a terra un enorme,
gigantesco tappeto persiano ricopriva il pavimento di un bianco
perlaceo, mentre una serie infinita di tavoli mettevano in bella mostra una
varietà infinita di cibi e bevande.
- E' il rinfresco per dopo
la cerimonia, che si svolgerà in giardino. - mormorò Blaise ai due, ed
Hermione dovette sforzarsi parecchio per non chiedere quanti elfi domestici c'erano
voluti per organizzare un evento del genere.
- Andiamo, la camera di Draco
è da quella parte. - disse Zabini, ma una voce lo fece bloccare.
- Blaise, caro, sono felice
che tu sia venuto. -
Hermione guardò la donna che
ora salutava il ragazzo, baciandolo sulle guance: Merlino, era uguale a
lui..
- Pansy, ti
trovo in splendida forma. Come stai? - le chiese Narcissa, gentilmente; la
grifona notò che, nonostante il sorriso stampato sulle labbra, la madre di
Draco non sembrava affatto felice. Che nemmeno lei fosse d'accordo con quel
matrimonio?
- Io.. - disse Hermione,
schiarendosi la voce - B-bene, grazie.. - mormorò, intimidita dalla donna che
aveva di fronte.
- Scusatemi ragazzi, devo
andare a controllare che sia tutto a posto in giardino. Salite da Draco, sarà
felice di vedervi! - esclamò Narcissa, dileguandosi alla vista dei tre prima
che la ragazza potesse fermarla.
- Abbiamo ancora tempo,
tranquilla. - la rassicurò Blaise - Andiamo da Draco. -
Mentre salivano le scale,
Hermione sentì il suo cuore accelerare i battiti, fino a minacciare di
scoppiare: non ce la faceva a vedere Draco, come avrebbe fatto a guardarlo negli
occhi?
Harry le prese la mano, e la
strinse forte nella sua, come a farle capire che aveva intuito i suoi pensieri e
che non l'avrebbe lasciata sola: e la grifona gli sorrise riconoscente,
ringraziando il cielo perchè gli aveva donato un amico prezioso come
lui.
***
- Ciao, ragazzi. -
Hermione dovette aggrapparsi a Harry, per
resistere all'impulso di scappare via: Draco era lì, davanti a lei.. ed era
stupendo. Indossava uno smoking nero, con una cravatta verde e una rosa bianca
all'occhiello.
- Ehi, Draco. Congratulazioni. - disse
Blaise, abbracciandolo brevemente.
Il ragazzo sorrise a
Hermione e Harry, poi si rivolse all'amico: - Blaise, ti
spiacerebbe scendere e controllare che a che punto sono i preparativi? - gli
chiese, e il ragazzo annuì, lanciando un'occhiata ai due grifoni
prima di chiudere la porta: - Hermione sta bene? - chiese, subito
dopo che la porta venne chiusa.
Harry annuì, e Draco sospirò di sollievo:
- Bene, è la cosa più importante. - commentò, e Hermione non riuscì a
trattenersi.
- Piange per te ogni secondo. - gli
disse, mentre il serpeverde alzava lo sguardo su di lei - Non le importa più di
nulla, nemmeno dei M.A.G.O., o del suo futuro: è come un guscio vuoto.
-
Il ragazzo la fissò con occhi pieni di
dolore: - Credi che non sappia quanto sta male, Pansy? Lo so, perchè è
esattamente come mi sento io. - le disse, e la sua voce era intrisa di rabbia
impotente e dolore - Ho ricordato tutto, sapete? Il nostro primo
appuntamento, la gita ad Hogsmeade.. tutto. -
Harry sgranò gli occhi: anche Malfoy, come
Zabini, era riuscito a ricordare? Forse, allora, anche l'amica avrebbe
ricordato.
- Anche Blaise ricorda. - disse Hermione -
Ce l'ha detto ieri. - aggiunse, mentre il suo cuore saltava un battito: il loro
primo appuntamento.. quanto avrebbe voluto ricordarselo anche lei..
- Cosa? Ne sei sicura? - le chiese lui, e
la ragazza annuì.
Draco sospirò: - Bene, se non altro non
devo fingere con lui.. è già abbastanza pesante doversi mostrare allegro con gli
invitati. - commentò, passandosi una mano tra i capelli.
- Lei ti ama, lo sai? Hermione.. ti
ama. - disse la grifona, mordendosi disperatamente il labbro per evitare di
dire che lei stessa lo amava.
- L'amo anch'io, Pansy. Per questo devo
sposare Daphne. - replicò il ragazzo, fissandola dritta negli occhi: c'era
qualcosa di strano, di diverso in lei..
Blaise entrò nella stanza, e bastò uno
sguardo tra lui e Draco perchè i due si capissero: entrambi sapevano ciò che
Daphne aveva tentato di far loro dimenticare, ormai non c'era più bisogno di
recitare.
- Hermione non ti ha fatto domande sul
perchè non l'hai invitata? - chiese il serpeverde all'amico, e Zabini scosse la
testa.
- Non parlo più con Hermione da molto
tempo - gli rispose - Evidentemente, non vuole avere più contatti con nessuno di
noi. -
Draco annuì, sospirando: - Pansy, Theo, e
anche tu Blaise.. fatemi un favore: non perdetela d'occhio. Una volta che sarò
diventato il marito di Daphne, avrò poco tempo per cose al di fuori della
famiglia o del lavoro.. ma voglio assicurarmi che Hermione abbia il meglio.
Sapete quante conoscenze ha la mia famiglia: vedete di sfruttarle a suo
vantaggio. Non voglio che qualcuno la discrimi perchè è una Mezzosangue,
d'accordo? .. lei si merita il meglio..-
Hermione strinse i pugni, conficcandosi le
unghie nella carne, per impedirsi di singhiozzare: si stava preoccupando per
lei.. stava per sposare una donna che non amava, legandosi a lei per tutta la
vita, il tutto per impedirle che le facesse del male.. e anche in quel momento,
l'unica cosa a cui pensava, era al suofuturo.
- Io.. vado a .. vado a vedere se tua madre
ha bisogno di.. di aiuto. - balbettò la ragazza, uscendo dalla stanza sotto
lo sguardo accigliato di Draco.
***
- Pansy, tesoro, ma dov'eri finita? -
Hermione sbiancò, trovandosi di fronte una
donna sconosciuta.
- Merlino, che faccio ora??? - si chiese la
grifona, sudando freddo.
- Mia figlia è così impaziente di vederti,
temeva che non saresti venuta! Su, sali in camera da Daphne: seconda porta a
sinistra! -
La ragazza annuì, passandosi una mano sul
viso e allontanandosi dalla donna: così quella era la signora Greengrass, la
madre di Daphne.. sembrava gentile, tutto l'opposto di quella strega della
figlia.
- Ehm.. permesso? -
Hermione sentì una mano artigliarle il
braccio, e venne letteralmente trascinata all'interno della stanza: di fronte a
lei, Daphne Greengrass, in abito nuziale, le sorrideva gioiosa.
- Pansy, sei qui!! Pensavo non fossi
venuta, mi stavo preoccupando!! - cinguettò la ragazza, rimirandosi allo
specchio.
- Sei.. sei bellissima, Daphne. - mormorò
Hermione, ed era la verità: indossava un vestito senza spalline, lungo fino ai
piedi, con uno strascico ornato di perline e un corpetto composto da una
serie di fiori ricamati; i capelli biondi erano stati acconciati con un
elaborato chignon, nel quale alcune ciocche erano state sapientemente lasciate
libere di incorniciarle il viso in soffici boccoli, mentre dai capelli
tirati spuntavano piccole perline bianche.
- Lo so. - disse la ragazza, strizzandole
l'occhio attraverso lo specchio - Io e Draco siamo una coppia perfetta. Se penso
che lui si era infatuato di quella sudicia Mezzosangue.. dio, che orrore! Senza
contare che suo padre già mi adora! Sua madre.. beh, anche lei
imparerà a volermi bene, col tempo. - commentò distrattamente, mentre Hermione
si faceva attenta.
- Narcissa.. non è felice del vostro
matrimonio? - chiese, incerta.
Daphne alzò le spalle: - Evidentemente
Draco non è stato abbastanza convincente con lei, ma non importa. Una volta
sposati, nessuno potrà più fare nulla. - aggiunse con un sorriso cattivo.
- Pansy, tesoro, non è che mi porteresti su
un bicchiere di vino? Sto morendo di sete! - si lamentò la ragazza, e la grifona
ne approfittò per uscire da quella stanza: mantenere il controllo era stato
decisamente difficile, ma se non altro aveva scoperta una cosa molto
importante.
Narcissa aveva capito che qualcosa non
andava: certo, a pensarci bene, avrebbe potuto essere disgustata dal fatto che
suo figlio si fosse innamorato di una Grifondoro e per giunta Mezzosangue.. ma
se non altro, non appoggiava quel matrimonio.
***
- Io non ce la faccio a stare qui senza far
niente!! -
L'esclamazione sofferente di Ginny fece
alzare lo sguardo ai ragazzi raccolti in biblioteca.
- E se succede qualcosa a Harry? O a
Hermione? Non possiamo aspettare qui con le mani in mano! - aggiunse, fissando
gli altri uno per uno.
- Ma che possiamo fare, Ginny? Presentarci
al matrimonio? - sbottò Ron, scuotendo la testa.
- ... perchè no?-
Cinque paia di occhi si sgranarono: - A
ricevimento iniziato, non ci sarà più nessuno di guardia.. non dovrebbe essere
poi così difficile entrare. Se non altro, aiuteremo Harry e Hermione: e poi, non
sono mai stata ad un matrimonio! - esclamò Luna, spiegando il tutto con una
calma disarmante.
- No, è troppo pericoloso. Potremmo
rischiare di mettere nei guai Potter e la Granger, invece di aiutarli! - replicò
Theo, cercando il sostegno di Pansy: la ragazza, però, stava riflettendo.
- La Lovegood non ha tutti i torti.. -
mormorò - Hermione e Harry sono via da quasi mezz'ora, ormai.. e la Polisucco li
mantiene sotto false sembianze per un'ora esatta.. considerando che non ci
metteremmo meno di mezz'ora per arrivare al Manor.. -
- Harry e Hermione avrebbero già ripreso il
loro aspetto originale! - esclamò Lavanda, battendo le mani.
- Perciò potrebbero aver bisogno di aiuto,
e noi saremo lì con loro!! - concluse Ginny, saltando in piedi.
Ron e Theo si guardarono: - Sembra che
siamo gli unici due ad avere ancora un pò di sale in zucca. - commentò Nott,
incrociando le braccia al petto.
Pansy si alzò, scoccando al suo ragazzo
un'occhiata inceneritrice: - Se vuoi startene qui a poltrire, fallo.
- gli sibilò, gelida - Io vado a dare a Daphne ciò che si merita,
per rendere felice Draco che, se non sbaglio, è anche tuo amico.
Tu rimani pure ad aspettare il mio ritorno. -
Anche Lavanda si alzò, scoccando a Ron
un'occhiata di superiorità: - Io vado a.. e se tu.. - balbettò, incespicandosi -
Oh, insomma, quello che ha detto lei! - esclamò, altezzosa.
I due ragazzi sospirarono, alzandosi: -
D'accordo, d'accordo.. veniamo anche noi. - sbuffarono, mentre le
rispettive fidanzate gli saltavano al collo.
- Muoviamoci! - esclamò Ginny, e i sei
uscirono dalla biblioteca, il loro luogo di ritrovo fisso, per dirigersi fuori
dal castello.
- Come ci arriviamo al Manor? - chiese
Theo, senza voltarsi a guardare gli altri.
- Che ne dite dei Thestral? Non credo ci
siano altre carrozze disponibili. - propose Lavanda, e gli altri furono
d'accordo.
Trovare gli animali non fu particolarmente
difficile, poichè i ragazzi potevano contare sull'aiuto di Luna,
l'unica in grado di vederli.
- Destinazione: Malfoy Manor!
- esclamò Pansy, e i Thestral, come in una coreografia, spiccarono il
volo all'unisono.
***
- Pansy, tutto bene? -
Hermione deglutì a vuoto, fissando il volto
di Narcissa sorriderle dolcemente: quella donna era esattamente come Draco
gliel'aveva descritta, non c'era traccia di malvagità in lei.
- Io.. avrei bisogno di parlarle. - mormorò
la ragazza, evitando d'incrociare lo sguardo di lei.
La madre di Draco annuì: -
Dimmi tutto, cara. -
La grifona scosse la testa: - Non qui.. ho
bisogno di parlarle in privato. - le spiegò, e la donna, perplessa, le fece
cenno di seguirla nelle sue stanze.
- Eccoci qui. - disse Narcissa,
chiudendosi la porta alle spalle - Di cosa volevi parlarmi? -
Hermione respirò lentamente, prima di
parlare: - Si tratta di Draco. Io.. so che non è felice. -
La donna alzò il sopracciglio, gesto tipico
dei Malfoy, ma poi sospirò: - L'avevo immaginato. - mormorò, sedendosi sul
letto - Draco non me ne ha parlato, figuriamoci, non mi dice mai niente, ma io
ho capito che qualcosa non va. Lui non vuole questo matrimonio, non è vero? Non
ama Daphne, glielo si legge in faccia. - disse, e la ragazza annuì.
- Lui.. ama un'altra ragazza. - asserì
Hermione, trattenendo il fiato per la temuta reazione di Narcissa.
La donna abbassò lo sguardo, come se la
notizia non fosse una gran novità; poi alzò gli occhi, e la guardò confusa: -
Ma.. se è
innamorato di un'altra.. perchè sposa Daphne? - chiese.
Hermione sospirò, sedendosi accanto a lei:
- Spero che abbia un pò di tempo, signora Malfoy.. perchè sarà una storia molto
lunga. -
***
- Manca ancora molto? - urlò Ginny,
aggrappandosi al cavallo più forte che poteva: impresa non facile, considerato
che non poteva vederlo.
- No, ci siamo quasi! - gridò Pansy di
rimando.
- Eccolo lì, quella è la casa di Draco! -
esclamò Theo, indicando col dito un'ombra che si stagliava all'orizzonte.
- Prepariamoci allora! - disse Luna, col
sorriso sulle labbra: tra tutti, lei era la più tranquilla.. forse perchè
riusciva a vedere l'animale che la stava trasportando.
- Che facciamo una volta atterrati? -
chiese Lavanda.
- Aspettiamo che non ci sia più nessuno di
guardia alla porta, entriamo, e.. incrociamo le dita! - rispose Pansy,
preparandosi all'atterraggio.
Se tutto fosse andato bene, Draco sarebbe
stato suo debitore per sempre!
***
- A voi non è sembrata strana? -
Harry e Blaise si guardarono: - Chi? -
chiese il primo.
Draco alzò gli occhi al cielo: - La tua
ragazza, Theo. Pansy. Non sembrava se stessa.. - commentò, grattandosi
il mento.
- Non è felice per il tuo matrimonio,
Draco: può darsi che sia quella la causa della sua stranezza. - disse
Blaise, tentando di minimizzare la cosa.
Il ragazzo annuì: - Sì, forse..
- concesse loro, dandosi dello stupido: per un attimo, quando il suo
sguardo aveva incrociato quello dell'amica, gli era sembrato di vedere
lei..
***
- Ma quanto ci mette Pansy con quel vino? -
sbottò Daphne, sistemandosi per la millesima volta il vestito: era bella, su
questo non c'era dubbio.
Draco non avrebbe pianto la perdita della
sua Mezzosangue per molto tempo, non con lei accanto: sapeva come ammaliare un
uomo, e con lui non sarebbe stato diverso.
Strano però che la Granger o qualcuno dei
suoi amichetti non avesse tentato di infiltrarsi al matrimonio.. evidentemente
Draco doveva aver dato loro precise istruzioni, per tenere la sua preziosa
Grifondoro al sicuro.
E in quanto a Pansy e Theo, nemmeno loro
potevano più fare nulla: Daphne sapeva che, quasi certamente, loro erano
stati d'accordo con i grifoni; ma a quel punto, era fatta. Tanto valeva che
si godessero il matrimonio, e acclamassero a gran voce la nuova signora
Malfoy.
***
- Vuoi dire che Daphne.. ha fatto tutto..
questo?! - esclamò Narcissa, allibita.
Hermione annuì, riprendendo fiato dopo il
lungo racconto.
- Quella piccola strega.. come osa
ricattare così mio figlio? Un Malfoy , santo cielo! - sibilò la
donna, arrabbiata - Non ho intenzione di permettere a quell'infida serpe di sposare il
mio Draco! Pansy, cara, mi sei stata di grande aiuto.. ma dimmi una cosa, te ne
prego: chi è la ragazza di cui mio figlio è innamorato? - chiese la donna.
La grifona si alzò in piedi, mentre
l'orologio in camera della donna scandiva l'ora: mezzogiorno.
- Sono io.-
***
- E adesso? -
- Shh!! Guardate! -
L'uomo che, fino a qualche secondo prima,
era a guardia dell'ingresso, venne chiamato all'interno della casa, lasciando
libera l'entrata.
- E se fosse una trappola? - chiese Ron,
nascosto tra i cespugli insieme agli altri.
- Non credo che Daphne abbia preso in
considerazione l'eventualità del nostro arrivo. - disse Ginny, e Pansy fu
d'accordo con lei.
- Staranno andando tutti in giardino, per
la cerimonia.. andiamo, adesso! - esclamò la serpeverde, uscendo di
corsa dal nascondiglio, seguita dagli altri ragazzi.
- Presto, muovetevi! - sibilò Theo, il
primo a raggiungere l'interno di Villa Malfoy.
- Miseriaccia.. - commentò Ron,
alla vista dell'arredamento.
Lavanda lo tirò per un braccio: - Ad
ammirare la casa ci pensiamo dopo. - gli disse, impaziente - Ora che facciamo?
-
Pansy si guardò intorno: - Io vado da
Daphne, voi cercate Blaise e Harry. Ci vediamo in giardino! -
***
Sotto gli occhi increduli di Narcissa,
l'aspetto di Pansy iniziò a cambiare.
L'effetto della Polisucco era scomparso, e
la grifona stava riprendendo le sue sembianze originali.
- Ma cosa.. chi sei tu?! -
La ragazza alzò gli occhi sulla donna: - Mi
chiamo Hermione Granger, signora Malfoy. Sono una Grifondoro, provengo da una
famiglia babbana, e.. sono innamorata di suo figlio.-
***
- Theo, ma che diavolo.. Potter?!?-
Draco fissò sconvolto Harry, che
imbarazzato gli sorrideva.
- Blaise, che storia è questa?! Che ci fa
Potter qui?! - sibilò, quando un'illuminazione lo colpì come un fulmine,
facendolo impallidire - ... dov'è Hermione?-
***
- Pansy, finalmente! Ma.. e il mio vino? -
disse Daphne, fissando delusa l'amica.
La ragazza sbattè le palpebre, poi assunse
un'espressione di scusa: - Me lo sono dimenticato, perdonami. - mormorò,
pregando con tutta se stessa che Hermione avesse già parlato con Narcissa.
- Non pensi sia ora di andare, Daphne?
Draco ti starà aspettando. - aggiunse, poi, e la ragazza annuì.
- Sì, andiamo. Sono pronta a diventare Lady
Malfoy! - esclamò, aggiustandosi lo strascico ed uscendo dalla stanza.
- Speriamo di no.. - si disse Pansy,
seguendo la serpeverde verso il giardino.
***
- Fermi! -
Theo arrestò la compagnia, indicando loro
con un cenno della testa il gigantesco gazebo che era stato montato per il
matrimonio, e di fronte al quale sedevano centinaia d'invitati.
- I Malfoy hanno fatto le cose in grande. -
commentò Luna, ammirata.
- Che facciamo ora? Non possiamo mica
sederci come se niente fosse! - disse Ginny, voltando lo sguardo verso Theo.
Il ragazzo riflettè qualche istante, poi
annuì: - In cucina. Lì saremo al sicuro. - disse, facendo segno agli altri
di seguirlo.
***
- Tu sei.. sei la ragazza di cui mio
figlio.. -
Hermione annuì: - So che sono l'ultima
persona che vorrebbe vedere assieme a Draco.. ma io lo amo, lo
amo davvero. - disse, guardandola negli occhi.
Narcissa rimase imperturbabile per qualche
istante, poi sorrise: - Ti sbagli, cara. L'ultima persona che
vorrei vedere assieme a mio figlio è proprio quella che lui sta per
sposare. - commentò, e la ragazza sentì gli occhi diventarle lucidi.
- Come fermiamo il matrimonio? - chiese poi
la grifona, e gli occhi della donna s'illuminarono.
- Io un'idea ce l'avrei. -
***
- Voi.. che cosa?! - urlò Draco, furibondo - Vi avevo
detto di tenerla al sicuro, e voi cos'avete fatto?! L'avete portata
qui?!? -
Blaise guardò Harry, che fissava il ragazzo senza fare una
piega.
- Non posso guardare la mia migliore amica che si dispera per
te senza fare niente. - disse, calmo - Lei ti ama, e io voglio che sia felice: e
visto che, a quanto sembra, la chiave per la sua felicità sei tu, non aveva
altra scelta. -
Draco guardò il Grifondoro, nei suoi occhi brillava una luca
mai vista prima: rispetto? Incredulità? Gratitudine?
- Dobbiamo scendere, la cerimonia sta per iniziare ormai. -
disse Blaise, interrompendo quella muta conversazione tra i due ragazzi.
- Sì.. andiamo. - disse il serpeverde, aprendo la porta -
Potter, nasconditi nelle cucine. Se ti accadesse qualcosa, Hermione non me lo
perdonerebbe mai. - aggiunse, con un mezzo sorriso.
***
- Lei.. non mi odia? Io sono tutto ciò che voi odiate.. -
chiese Hermione, mentre lei e Narcissa uscivano dalla stanza della donna.
- No, non ti odio. Anzi, ti sono grata. - replicò la
madre di Malfoy, prendendo in contropiede la grifona - Per anni ho temuto che
Draco diventasse come suo padre, fissato con la purezza del sangue, la nobiltà
della famiglia, e senza un briciolo di rispetto per gli altri.. nemmeno per
sua moglie. -
Hermione abbassò lo sguardo, continuando a camminare al fianco
della donna.
- Sapevo che Draco odiava sua padre per ciò che faceva a
me, e questo mi rendeva più tranquilla sul fatto che mai lui si sarebbe
comportato come Lucius si comporta con me. Ma temevo anche che si convincesse di
essere come suo padre, nel momento in cui qualcuno si sarebbe
avvicinato a lui. Quando mi ha parlato del matrimonio con Daphne, ciò che mi ha
colpito è stato il modo in cui me l'ha comunicato: era freddo, formale,
vuoto. Il che era strano, considerate le lettere che, non molto tempo
prima, mi aveva scritto: quelle sì che erano piene di gioia, di speranza..
d'amore. -
La ragazza guardò Narcissa, arrossendo: - Le.. le ha parlato di
me? - le chiese.
La donna sorrise: - Non ha mai fatto il tuo nome, ma sì, mi ha
parlato di te. Mi disse che eri la cosa migliore che gli fosse capitata nella
vita, che ora sapeva di non essere come suo padre, e che voleva renderti felice.
Poi la nostra corrispondenza è improvvisamente cessata.. ora capisco perchè.
-
- Daphne. - sibilò Hermione, e Narcissa annuì.
- Ma allora lei.. lei sarebbe.. insomma, sarebbe d'accordo se
io e suo figlio.. - balbettò la grifona, e la donna le sorrise dolcemente.
- Io e Lucius siamo entrambi Purosangue, proveniamo da due
famiglie nobili e ricche.. eppure non c'è traccia d'amore tra di noi. Questo
perchè il nostro è stato un matrimonio combinato, ma anche perchè non si può
pretendere di amare qualcuno solo perchè si deve farlo. Credo che tu e
Draco sarete molto più fortunati di noi. -
***
- Ginny?! -
Il Grifondoro si arrestò all'entrata della cucina, spalancando
gli occhi: o soffriva di allucinazioni, o quella davanti a lui era davvero
Ginny; e non solo lei, oh no. C'erano tutti quanti.
- Che diavolo ci fate qui?? - chiese Harry, incredulo.
- Siamo venuti per il matrimonio. - gli rispose Luna,
sorridendo.
- Dove sono Blaise e Draco? - gli chiese Theo.
Harry indicò il giardino con un gesto della mano: - Manca solo
lo sposo affinchè la cerimonia abbia inizio. - gli rispose, e il serpeverde si
diresse velocemente fuori dalla cucina.
Il ragazzo fissò gli amici uno per uno: - Mi spiegate cosa
siete venuti a fare? - chiese loro.
Lavanda alzò le spalle: - Non ce la facevamo più a starcene a
Hogwarts ad aspettare, perciò eccoci qui. Pansy è andata da
Daphne, Theo è andato da Draco, tu sei qui.. dov'è Hermione? - gli chiese,
riepilogando la situazione.
- Con Narcissa Malfoy, spero. -
Luna annuì: - Sono certa che andrà tutto bene. - commentò,
avvicinandosi al suo ragazzo per abbracciarlo teneramente.
- E adesso che si fa? - chiese Ron, e Ginny si volse verso di
lui.
- Aspettiamo. -
***
- Non dovrebbe essere la sposa a farsi attendere?! -
sibilò Daphne, inviperita.
Eccola lì, di fronte al mago che avrebbe dovuto
celebrare il suo matrimonio, incantevole nel suo abito nuziale.. ma
senza lo sposo.
Dove diavolo era finito Draco?!
La ragazza scoccò un'occhiata a Pansy, che scosse la testa
a segno che nemmeno lei sapeva dove fosse finito il suo amico.
- Se non è qui entro un minuto, qualcuno la pagherà cara. -
mormorò Daphne a denti stretti: e Pansy, che l'aveva sentito, pregò con tutte le
sue forze che il loro piano, anzi, il piano di Potter, non si rivelasse una
carneficina.
***
- Draco! -
Il serpeverde fissò esterefatto l'amico: - Theo?! Ma.. come..
tu non dovresti.. e Potter.. - balbettò, senza capirci più niente.
Il ragazzo sorrise: - Ho incrociato Potter, sta bene. E' in
cucina, con gli altri. Pansy è andata da Daphne, ed Hermione dovrebbe essere con
tua madre. -
Draco respirò di sollievo: - Se non altro non ha incrociato
quella strega, altrimenti sai cosa sarebbe potuto succ... aspetta. Gli
altri?! - sibilò il ragazzo, inorridito.
- Ehm.. sì.. - biascicò Theo - Io, Pansy, i due fratelli
Weasley, la Brown e la Lovegood siamo venuti qui per aiutare Harry e Hermione..
- gli spiegò, mentre Blaise, si batteva una mano sulla fronte, e Draco
impallidiva.
- Mi stai dicendo.. - disse il ragazzo, lentamente - Mi stai
dicendo che sono qui, al Manor?! -
- In cucina. - precisò Theo.
Draco si passò una mano sulla faccia: - Siete tutti impazziti..
ma che vi è saltato in testa?!? -
Il serpeverde si mise sulla difensiva: - Guarda che io non ci
volevo nemmeno venire! Ma tu lo sai com'è fatta Pansy, non mi avrebbe
parlato per secoli se non fossi andato con lei! -
- Ragazzi. - intervenne Blaise che, se non si fosse trovato in
mezzo a quella situazione, l'avrebbe trovata estremamente comica -
Daphne sta aspettando che Draco si presenti alla cerimonia, e tutti
sappiamo che la pazienza non è una delle sue doti più spiccate.. perciò che
ne dite se ci diamo una mossa? -
- Blaise ha ragione. - disse Theo, e Draco annuì.
Hermione e tutta la compagnia dei Grifondoro al Manor.. e meno
male che aveva fatto di tutto per assicurarsi di tenerla fuori pericolo! Mai
fidarsi di un serpeverde, nemmeno se si tratta di un tuo amico!
***
- Qui nessuno ti vedrà, non sarebbe saggio piombare nel bel
mezzo della cerimonia e.. -
- Harry! -
Hermione corse ad abbracciare il suo migliore amico,
staccandosi da lui e sgranando gli occhi quando il suo sguardo incrociò quello
dei suoi amici.
- Ginny.. Lavanda.. Ron.. Luna.. ma cosa.. cosa ci fare qui?? -
chiese la ragazza, confusa - Pansy e Theo sanno che siete venuti al Manor? -
Lavanda annuì: - Pansy è con Daphne, Theo con Draco. Noi
ci siamo nascosti qui, poi è arrivato Harry.. mancavi solo tu. - le
riassunse con un sorriso.
La grifona si volse verso Narcissa: - Signora Malfoy, questi
sono i miei amici. Credo che lei conosca già Harry Potter.. questi sono Ron
e Ginny Weasley, Lavanda Brown e Luna Lovegood. Sono stati fondamentali per
permettere a Draco e me di ricordare ciò che era successo dopo l'Oblivion di
Daphne, ed è grazie a loro se sono qui adesso. - spiegò la ragazza.
Narcissa sorrise loro: - Vi ringrazio per ciò che avete fatto
per mio figlio. E' un serpeverde, e so che tra voi non scorre buon sangue.. ma
l'avete aiutato lo stesso, e per questo vi sono debitrice. -
- Oh, noi vogliamo solo il bene di Hermione. - disse Ginny - E
Draco è l'unico che possa renderla felice, perciò.. eccoci qua! -
- Bene, ora che siamo tutti qui.. come fermiamo il matrimonio?
- chiese Ron, e la madre di Draco sorrise.
- Come ho già detto ad Hermione, io avrei un piano.. ma ci
farebbe comodo un pò di aiuto in più. -
Lavanda e Ginny sorrisero diabolicamente: - Siamo tutte
orecchie! -
***
- Eccolo, è arrivato! -
Daphne si volse, sorridendo a Draco che, preceduto da Blaise,
faceva il suo ingresso in giardino: era stupendo, semplicemente divino.
Era fatta. Ancora qualche minuto, e sarebbe diventata Lady
Malfoy.
- Amore, finalmente. - cinguettò la ragazza, mentre Draco le
rivolgeva un sorriso glaciale.
- Bene, possiamo iniziare la cerimonia. - disse il mago -
Quest'oggi, due persone sono qui davanti a noi, per celebrare la loro
unione. Vedere che l'amore è presente in ragazzi così giovani è simbolo di
speranza e gioia per tutti noi. L'unione di due anime, infatti.. -
Draco non riusciva ad ascoltare una parola di ciò che
il mago stava dicendo: pensava a lei. A Hermione. Il pensiero di saperla lì,
nascosta in cucina, così vicina a lui, lo stava facendo impazzire.
Voleva sposare lei.
Era lei la donna con cui voleva passare il resto della sua
vita, non Daphne: come avrebbe fatto a baciare la serpeverde, a vivere per
sempre con lei?
- Per questo, se c'è qualcuno che è a conoscenza di un motivo
valido perchè questo matrimonio non debba essere celebrato, parli ora o.. -
- Io avrei qualcosa da dire. -
Draco si volse di scatto: sua madre era lì, in piedi, a sfidare
tutti gli invitati con lo sguardo.
- Amo mio figlio, voglio solo il meglio, per lui. E Daphne non
è il meglio. - asserì, calma - E' questo il mio motivo: Draco non può sposare
quella ragazza. -
Daphne assottigliò le labbra, ma la sua espressione furibonda
si tramutò in allibita, quando Hermione si fece avanti, accanto a Narcissa.
- Anch'io ho un motivo per impedire il matrimonio: sono
innamorata di Draco. E non posso lasciare che quella strega lo sposi. Daphne
l'ha ricattato, per costringerlo a sposarla. - disse la ragazza, suscitando un
mormorio crescente di commenti scandalizzati.
- Non posso celebrare un matrimonio che è stato organizzato con
il ricatto. - disse il mago, in tono solenne - E' contro le leggi
magiche. -
La serpeverde incenerì Narcissa e Hermione, poi si volse verso
il cerimoniere: - Ma no, ma no.. non c'è nessun ricatto! Vero Draco? Diglielo,
amore! - trillò, scoccandogli un'occhiata eloquente.
- Sì, Draco, diglielo. -
Il ragazzo si volse verso Pansy che, allontanatasi da Daphne,
si era avvicinata a Hermione; Theo e Blaise, dopo essersi scambiati
un'occhiata, fecero la stessa cosa della ragazza, assumendo un'aria
protettiva nei confronti della grifona.
- Che.. che significa?! - gridò Daphne, isterica.
- Significa, oca malefica, che se hai intenzione di
fare del male a Hermione, dovrai prima vedertela con noi. -
Ginny, Harry, Luna, Ron e Lavanda, che aveva parlato per
ultima, si fecero avanti, facendo da scudo all'amica.
- Allora, Daphne. Ti decidi a dire la verità? - chiese
Narcissa, incrociando le braccia al petto.
Lucius Malfoy, rosso per la vergogna, si avvicinò alla moglie:
- Che stai facendo, stupida donna? Quella è una Mezzosangue, è indegna
di un Malfoy. Spostati subito! - sibilò, prendendola per un braccio.
- Toglile le mani di dosso, bastardo. -
Draco teneva la bacchetta puntata contro suo padre, i
suoi occhi spruzzavano scintille infuocate.
- Oseresti sfidare tuo padre?! - urlò Lucius, adirato.
Il ragazzo ghignò: - Ci puoi scommettere. -
Quello che successe dopo, fu un pandemonio: Lucius e Draco
lanciarono contemporaneamente degli incantesimi, e tutti gli invitati si
affrettarono a mettere mano alle bacchette.
I grifoni più Pansy, Theo e Blaise si strinsero attorno a
Hermione, mentre Daphne si avvicinava pericolosamente a lei, gli occhi
che le brillavano di luce maligna.
- Spostatevi idioti, devo parlare con la Mezzosangue. -
sibilò la ragazza, e mentre Ginny stava per risponderle a tono, Hermione la
fermò: toccava a lei.
- Parla, Greengrass. -
Daphne strinse i pugni: - Tu.. come hai osato presentarti
qui, al mio matrimonio.. Draco è mio! - sibilò, livida di rabbia.
- Draco non è una tua proprietà, mettitelo in testa. E'
libero di decidere della sua vita, e lui non vuole te. Lascialo perdere, ti
conviene. - replicò Hermione, calma.
- Altrimenti che mi fai, sudicia babbanofila? -
Hermione fece un mezzo sorriso: - Potrei farti dire la verità,
tanto per dirne una. -
Con un gesto fulmineo, la grifona le lanciò in faccia uno
strano liquido trasparente: piccole gocce le finirono sulle labbra, e
finirono nella sua bocca.
- E ora, signorina Greengrass, parliamo un pò: hai ricattato
Draco, dicendogli che, se non ti avesse sposata, mi avresti fatto del male?
- chiese Hermione, incrociando le braccia al petto.
Daphne ghignò, aprendo con sicurezza le labbra: - Sì. -
La serpeverde sgranò gli occhi, mentre il mago cerimoniere
scuoteva la testa: - Non posso celebrare questo matrimonio! - esclamò, e tutti
gli invitati si volsero verso di lui, compresi Lucius e Draco.
- La base del matrimonio è l'amore: non posso
permettere che il ricatto unisca due persone, non quando l'amore non è
presente. Mentirei a me stesso e a voi, che siete qui per vedere due
persone unite dall'affetto reciproco. Il matrimonio è annullato. -
Ma Hermione non aveva finito: prese Daphne per un braccio, e la
portò davanti ai genitori di Draco: - E' vero, cara la mia Daphne, che
hai lanciato un Incantesimo Oblivion su Draco, Blaise e me, per farci perdere la
memoria, mentendo sul fatto che avevi una relazione con Draco quando
non era vero? -
Daphne strinse le labbra, ma il Veritaserum, il
liquido che Hermione le aveva lanciato addosso e che lei aveva
involontariamente ingoiato, la costrinse a dire la verità: - Sì. -
Lucius Malfoy guardò la ragazza con disgusto: - Hai fatto un
incantesimo a mio figlio?! Hai osato modificare la memoria dell'erede della
nobile Casata Malfoy?! Tu, piccola stupida, come ti sei permessa?!
- urlò l'uomo, incutendo timore a tutti i presenti.
I genitori di Daphne si fecero avanti, tentando di
difendere la figlia nonostante avesse evidentemente torto, e così
scoppiò una lite furibonda.
- Andiamocene da qui, tuo padre può tenere testa a
tutti quanti da solo. - disse Narcissa, facendo segno al figlio e agli
altri di seguirla.
- Arrivo subito, un secondo. - mormorò Hermione
all'orecchio di Draco; la grifona si avvicinò alla serpeverde, seria: - Avresti
sposato Draco consapevole che lui non ti amava, solo per una questione di
orgoglio. Mi fai tanta, tanta pena, Daphne. E mi dispiace per
te. - le disse, e nel suo sguardo traspariva assoluta sincerità.
Così dicendo, la grifona
fece per andarsene, ma poi sembrò cambiare idea: un ghignl malefico le
passò sul volto, e la ragazza, bacchetta alla mano, pronunciò un incantesimo
non-verbale.
- Che intenzioni hai? - le chiese Pansy, e la strega le
sorrise.
- Ora vedrai. Ah, Daphne? - disse lei, mentre la torta nuziale,
un gigantesco dessert a tre piani di panna e cioccolato, che Ron fissò come se
fosse un dono del cielo, fluttuava sulla sua testa.
La serpeverde la fissò, stringendo le labbra in una linea
sottile.
- Ecco il mio regalo di nozze per te. -
La grifona diede uno strattone deciso alla bacchetta, e la
torta che fino a qualche istante prima aleggiava sopra la testa di Daphne, cadde
su di lei, coprendola interamente di panna, cioccolato e zucchero.
- Stai decisamente meglio così. - commentò la ragazza,
strizzando l'occhio agli amici.
Così, lasciando una Daphne furibonda e sporca, i signori
Greengrass e il signor Malfoy intenti in una discussione decisamente accesa, gli
invitati più che mai confusi, e un cerimoniere in procinto di andarsene,
Hermione raggiunse Draco, e insieme con gli altri e Narcissa uscirono dal
Manor.
- Che succederà ora? Non voglio che mio padre se la
prenda con te. - disse Draco a sua madre.
Narcissa gli sorrise: - Non accadrà, puoi
stare tranquillo. Se ho sopportato le sue angherie per tutti questi anni,
è stato solo per difendere te; ma ormai sei cresciuto, non hai più
bisogno che io ti protegga. D'ora in poi, tuo padre ci penserà due volte, prima
di mettermi le mani addosso. -
Hermione alzò lo sguardo sulla donna: - Mi dispiace per
tutto ciò che è successo, io.. -
Lei la interruppe: - Sei riuscita a rendere felice
mio figlio, e non potrò mai ringraziarti abbastanza per questo. Senza
contare che, grazie a voi due, Grifondoro e Serpeverde non sono più
Case così rivali come me le ricordavo io. - aggiunse, sorridendo agli amici di
Draco e Hermione - Ora andate, ci penso io qui. -
I ragazzi annuirono, salendo sui Thestral che Luna era
andata a recuperare.
- Grazie di tutto.. Narcissa. - mormorò Hermione,
sorridendo.
La donna scosse la testa: - No, Hermione. Grazie a te.
-
Draco la prese per mano, facendola salire sul cavallo: -
Mi è piaciuto quello che hai fatto a Daphne, fa molto
Serpeverde. - commentò con un ghigno.
- Ho imparato dal migliore. - replicò lei, e lui le
sorrise.
- A Hogwarts! - esclamò deciso, e gli animali si alzarono
insieme, scomparendo rapidamente alla vista della signora Malfoy.
- E adesso? - urlò Hermione, all'orecchio di Draco.
Il ragazzo sorrise: - Si torna a casa. -
Ma che
fatica!!! Questo capitolo è lunghissimo, vero? Spero che almeno ne sia valsa la
pena! ^^ In effetti non pensavo che sarebbe risultato così lungo, e invece..
beh, spero che apprezzerete comunque! ^^ Siamo giunti così alla fine.. devo dire
che scrivere questo penultimo capitolo è stato incredibilmente difficile,
soprattutto perchè volevo riuscire a scandire bene ogni momento della storia.. e
spero di esserci riuscita!! ^^ Bene, direi che posso passare ai
thanks:
Arwen_90:
mamma mia, il tuo odio per Daphne ha raggiunto i suoi massimi livelli!! ^^ Luna
è a mio parere uno dei personaggi più fantastici che la Rowling sia riuscita a
creare, ed è proprio come l'ho descritta che me la immagino, sempre sulle nuvole
all'apparenza, ma concreta e saggia in realtà.. e solo chi la conosce veramente,
può arrivare a capirla.. gli invitati non si sono strozzati con le tartine, ma
spero che il capitolo ti sia piaciuto ugualmente!! Fammi sapere, bacioni!!
^^
SiLvIaGiNeVrA: che dici,
l'abbiamo evitato l'infarto?? Non posso mica perdere una delle mie lettrici
così!! ^^ No, scherzi a parte.. spero tanto che il capitolo ti sia piaciuto!! ^^
Fammi sapere, mi raccomando, e tranquillizzami anche sulle tue condizioni di
salute!! ^^ Baci!! ^^
Lights: ti ringrazio, e spero
che anche quest'ultimo capitolo sia stato all'altezza!! ^^ Scriverlo è stato
difficile, non sapevo mai quale idea malsana la mia fantasia avrebbe partorito..
ma spero di aver prodotto ugualmente qualcosa di buono!! Aspetto un tuo
commento!! ^^ Bacioni!! ^^
_CoBaIn_: devo ammettere di
essermi sentita un pò in colpa, lasciando lo scorso capitolo così in sospeso..
che dici, mi sono rifatta con questo?? ^^ In effetti sì, direi che
siamo alla fine.. anche se un pò mi dispiace, scrivere questa storia è
stato davvero divertente, e leggere le vostre recensioni lo è stato ancora di
più!! ^^ Fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto, baci!!
^^
lucia_hp: direi che la vacca ha
ottenuto quello che si merita, tu che ne dici?? Un degno finale per una degna
persona! ^^ Fammi sapere che ne pensi, mi raccomando!! Baci!!
^^
madamina: l'importante è
che tu legga tutti i capitoli!! ^^ Grazie grazie grazie!! ^//^ A volte mi
stupisco di me stessa, non riesco a capire da dove mi vengano fuori
certe idee! ^^ Comunque finchè piacciono.. va bene così!! Spero che
anche questo capitolo ti piaccia, è risultato più lungo del solito proprio
perchè volevo cercare di descrivere al meglio i sentimenti e le sensazioni di
tutti.. fammi sapere che ne pensi!! ^^ Baci!!
^^
Hollina: ^//^ ti
ringrazio!! Daphne è soggetta ad odio comune, quindi benvenuta nel
club! ^^ Sono contenta che la storia ti sia piaciuta, e spero che sia lo stesso
per questo capitolo.. fammi sapere!! ^^ Baci!! ^^
mary0094: mamma mia, odio a non
finire per la nostra cara Daphne, vero?? ^^ Che ne pensi, ha fatto
la fine che speravi?? Devo dire che un pò mi è spiaciuto quando
Hermione ha fatto cadere la torta addosso a Daphne.. mi è spiaciuto per il
vestito, ovviamente, mica per lei! ^^ Fammi sapere che ne pensi del capitolo, mi
raccomando!! ^^ Bacioni! ^^
eddy: tu chiedi, io pubblico!!
^^ Ci ho messo più tempo del previsto, ma spero mi perdonerai, vista la
lunghezza del capitolo!! ^^ Spero che ti piaccia, aspetto un tuo
commento!! ^^ Baci!! ^^
whateverhappened: ad
Azkaban non ce l'ho portata.. ma spero che tu sia soddisfatta lo
stesso!! ^^ Anche perchè dai, non poteva esserci una fine diversa.. no? Perchè
io adoooro i lieto fine!! ^^ Fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto, mi
raccomando!! ^^
Sono immensamente felice, e
sapete perchè?? Grazie a voi, la storia ha raggiunto le 200 recensioni,
con 166 preferiti e 6265 letture.. il tutto alla mia prima
longfiction!! ^^ Grazie, grazie, grazie di cuore a tutti quanti voi!! Direi che
ormai siamo alle battute finali di questa longfiction.. ebbene sì, il prossimo
sarà l'ultimo capitolo.. ma non disperate! (E chi ci pensava a disperarsi?
NdTutti)(... -.-' NdMe) Tornerò presto con nuove storie, e spero mi seguirete
anche lì!! ^^
Nel frattempo, vi rimando
all'aggiornamento della prossima settimana.. l'ultimo, per questa
fiction..
Alla prossima!!
^^
Xevias
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Capitolo 20 *** Epilogo ***
Mio
- E com'è finita? -
Hermione accarezzò la testa bionda della bambina: - E' finita,
mio piccolo angelo, che io e tuo padre abbiamo vissuto, e viviamo
tutt'ora, felici e contenti. - rispose dolcemente.
- Come nelle fiabe migliori! - esclamò un bambino, dai folti
ricci castani.
- No, piccoletto. Meglio delle fiabe. -
I due bambini si volsero verso il padre con un sorriso gioioso,
mentre lui baciava la moglie sulla guancia, e si sedeva accanto a lei, sul
bracciolo della poltrona, circondandole le spalle con un braccio.
- Papà, papà! Anch'io troverò il mio Principe Azzurro? - chiese
la bambina, speranzosa.
Draco ghignò: - Non prima dei 20 anni, Aurora. Questo è sicuro.
- commentò lui, mentre la bambina metteva il broncio.
- Mamma! - sbottò Aurora, chiedendo l'intervento di
Hermione.
- Tesoro, tuo padre è solo incredibilmente geloso di te.. cerca
di capirlo.. - le spiegò pazientemente, mentre suo figlio faceva una
smorfia.
- A me le ragazze non piaceranno mai, sono troppo stupide! -
proclamò solennemente.
Draco e Hermione risero dell'ingenua convinzione del figlio: non
sarebbe dovuto passare molto, prima che il suo parere mutasse
completamente!
- Bambini, è ora di andare a dormire adesso: forza, salutate
vostra madre. - disse Draco, e i due piccoli, ubbidienti, baciarono la madre
sulle guance e corsero ridendo nelle loro stanze, mentre Draco li accompagnava e
li sistemava nei loro letti.
Dopo una ventina di minuti, l'uomo fece di ritorno da
Hermione.
- Dormono già, dovevano essere esausti. - disse a sua moglie,
prendendola tra le braccia.
Hermione si rifugiò in quell'abbraccio caldo, chiudendo gli
occhi: erano sposati da diversi anni ormai, avevano due figli.. eppure ogni
volta che lui l'abbracciava, lei sentiva il suo cuore battere forte.
- Ti amo, Hermione. Forse non te lo dico tanto spesso quanto
dovrei, ma ti amo. - le mormorò all'orecchio, baciandole i capelli.
- Ti amo anch'io, mio
Principe Azzurro . - rispose lei, alzando
la testa e incontrando le sue labbra.
Quando si furono staccati, per un semplice quanto essenziale
bisogno d'ossigeno, Draco le sorrise: - Ho un regalo per te. -
Sotto lo sguardo curioso della moglie, Draco le porse un
pacco avvolto da carta rossa: - Dai, aprilo. - la incitò con un
sorriso.
Hermione strappò delicatamente la carta che avvolgeva il regalo:
un libro, molto antico a giudicare dal suo stato.
- Oh, Draco.. - mormorò lei, sfogliandone le pagine con cura -
Grazie.. non dovevi.. -
L'uomo le baciò la tempia: avrebbe tanto voluto che
lei fosse riuscita a ricordare.. quello era il libro che Hermione aveva
sfogliato per primo, durante il loro primo appuntamento a Hogwarts: Draco
ricordava perfettamente tutto ciò che era successo, compreso lo spigolo che
si era beccato sulla fronte. Lei, invece, non riusciva a ricordare nulla. A
differenza sua e di Blaise, l'Oblivion aveva ancora la meglio sui ricordi
della moglie.
Hermione sfogliò il libro da
cima a fondo, fermandosi ogni tanto per leggerne qualche riga; dopo essere rimasta qualche
istante in silenzio, sospirò, passandosi una mano sulla fronte.
- Tesoro, cos'hai? Ti senti male? - le
chiese, preoccupato.
Lei scosse
la testa, alzò lo sguardo sul marito, e sorrise: - Quanti galeoni hai dovuto
offrire come donazione, questa volta? Dopo l'ultima volta che ci siamo andati,
non devono essere stati molto contenti di vederti. -
Draco spalancò gli
occhi: - Tu.. tu ri-ricordi ? - balbettò,
incredulo.
Lei annuì, mordendosi un labbro: - E' un paio di giorni che ho
degli strani flash.. come quelli che avevamo a scuola, ma senza il dolore.. e
ora.. grazie a questo regalo, ricordo. Mi ricordo tutto. - disse, guardandolo
con amore.
Lui la prese tra le braccia, abbracciandola forte: - Non sai
quanto ne sono felice. - sussurrò, cullandola dolcemente.
- A questo proposito.. - disse Hermione, con un sorrisetto
- Abbiamo ancora un conto in sospeso io e te, sai? -
Draco la fissò confuso,
e lei lo prese per mano: - Una scommessa,
per essere precisi. Una scommessa che ho tutta l'intenzione di
vincere. - precisò lei, guidandolo verso la camera da letto.
L'uomo sorrise, realizzando ciò che lei intendeva: - Non ti sarà
facile sedurmi, Granger. - disse, sfoderando il solito ghigno alla
Malfoy.
Hermione ricambiò la sua occhiata di sfida: - Dimentichi una
cosa, caro maritino mio. Non ci sono limiti di tempo. - mormorò,
baciandogli il collo.
Draco sospirò e, mentre la porta si chiudeva alle loro spalle,
si preparò ad una notte indimenticabile con l'amore della sua vita.
***
- Amore, ma si è poi saputo qualcosa di Daphne? Che fine ha
fatto? -
Blaise, alzò gli occhi dal giornale che stava leggendo per
posarli sulla moglie: - No tesoro, io non ne so nulla. Dopo la fine della
scuola, è sparita dalla circolazione. - rispose, mentre Ginny
sbuffava.
Le sarebbe piaciuto sapere cos'era successo a quella strega, era
immensamente curiosa.
- Mamma! -
La donna si volse verso il bambino che la fissava spaventato: -
Arthur, cosa fai alzato? Tu dovresti essere a letto già da un pezzo, signorino!
- esclamò, fingendosi arrabbiata.
- Cos'hai piccolino? - gli chiese, suo padre.
Il labbro del piccolo tremò: - Ho fatto un incubo, papà.. su quella
brutta strega di cui mi ha parlato la mamma.. - mormorò, in
lacrime.
Blaise si volse verso la moglie, molto lentamente: -
Cara.. non gli avrai parlato di chi penso io, vero? - le chiese, con tono
troppo calmo.
Ginny arrossì: - Ehm.. forse.. forse mi è scappata qualche
parola.. - ammise, con un mezzo sorriso.
- Non voglio dormire! E se poi la strega Daphne viene a rapirmi?
- piagnucolò Arthur.
Blaise gli accarezzò la testa, e lo prese in braccio: - Non aver
paura ometto, ci penso io. Dai, andiamo a dormire. -
Il
bambino si aggrappò a suo padre, mentre lui, passando accanto alla moglie, le
sussurrò un: - Io e te facciamo i conti più tardi
. -
Ops!
***
- Tesoro, hai già messo a letto Lily? -
Luna annuì, con un sorrisetto: - Sì, anche se prima abbiamo
ispezionato tutta la stanza alla ricerca di potenziali Ricciocorni Schiattosi. -
gli raccontò, mentre l'uomo scuoteva divertito la testa.
- Ora non riuscirà più ad addormentarsi. - commentò Harry,
prendendola tra le braccia.
La donna inspirò l'odore speziato della pelle del marito, e sorrise:
- E' già nel mondo dei sogni, puoi stare tranquillo. - lo rassicurò - Speriamo
solo che anche l'altro abbia la stessa capacità di addormentarsi in
ogni situazione. - aggiunse, accarezzandosi con dolcezza il ventre.
Harry le baciò la testa: - Sono certo che sarà adorabile, come
la sorellina.. specialmente se prenderà da te. - disse, guadagnandosi un
buffetto sul braccio.
- Tanto lo
so che mi prendi in giro, cosa credi? - gli disse, mostrandogli la lingua - Sono
sempre Lunatica Lovegood, dopotutto. - aggiunse, alzando il mento con aria di
sfida.
Lui annuì: - E' vero, lo sei. E io non
potrei esserne più fiero
. -
***
- Domani invitiamo Draco e Hermione a
pranzo? Ares sarà contento. -
Pansy ghignò: - Sì, soprattutto di vedere
Aurora. - commentò, guadagnandosi l'attenzione del marito.
- Che intendi dire? - le chiese
infatti Theo, aggrottando la fronte.
La donna alzò le spalle: - Niente,
dicevo solo che tuo figlio sembra mostrare una predilezione per la giovane
Malfoy, tutto qui. - gli spiegò, con noncuranza.
L'uomo scoppiò a ridere: - Pansy, tu
deliri! Hanno solo 7 anni, non penserai che si piacciano già a quell'età! -
esclamò, divertito.
Lei incrociò le braccia al petto: - Tu mi
sei piaciuto a partire dai 6 anni. - ammise, sotto lo sguardo incredulo
e un pò imbarazzato del marito.
- Quindi.. quindi tu pensi che.. -
- Sto solo dicendo che Ares è
particolarmente felice nel vedere Aurora, e che parla spesso di lei: non
c'è niente di male nel fatto che quei due siano amici, soprattutto nel caso in
cui la piccola finisca a Grifondoro. - disse Pansy, chiarendo il suo
pensiero.
A quelle parole, Theo ridacchiò: - Te
l'immagini la faccia di Draco se sua figlia finisce a Grifondoro? -
commentò, facendo sorridere anche la moglie.
- Oh, io non credo che direbbe nulla:
dopotutto, lui se l'è sposata, una Grifondoro. -
L'uomo si avvicinò a lei,
attirandola a sè: - E ti dispiace? - le chiese, serio.
Pansy lo guardò con dolcezza, e lo baciò
sulle labbra: - Non potrei essere più felice per lui, lo sai. E nemmeno io
potrei essere più felice di così. Ti amo, mio bel tenebroso serpeverde. -
Theo ricambiò il suo bacio, accarezzandole
la guancia: - Ti amo anch'io, piccola. E se Ares dovesse innamorarsi
di Aurora, tanto meglio per lui: se la figlia di Draco ha preso solo metà
dell'intelligenza della madre, saprà tenere a bada quella peste di nostro
figlio. -
Pansy annuì, poi ghignò: - A meno che non
sia lui a corrompere lei. - aggiunse, scoppiando a ridere gioiosamente
insieme al marito.
***
- Ecco fatto, tesoro. Sei
perfetta!-
Lavanda sorrise, guardando la figlia
attraverso lo specchio: la bambina, un angelo dai capelli rossi come il tramonto
e gli occhi color del cielo, le ricambiò il sorriso: - Vado a farmi vedere da
papà! - esclamò, correndo furoi dalla camera.
Ron, impegnato a leggere la Gazzetta del
Profeta, alzò lo sguardo sulla figlia che correva verso di lui: - Papà, papà! Ti
piaccio? - gli chiese la piccola, girando su se stessa.
Nell'abitino color panna che la bambina
sfoggiava con orgoglio, la sua figura era una gioia per gli occhi: - Sei
stupenda, piccola mia. Vedrai come saranno contenti di vederti il nonno e la
nonna. - le disse, facendole segno di sedersi sulle sue gambe.
- Papà, io e la mamma siamo le donne più
belle che tu abbia mai visto, vero? - gli chiese, guardandolo con i suoi grandi
occhi blu.
L'uomo sorrise e annuì: - Assolutamente, e
io non potrei essere più orgoglioso di essere il vostro uomo. - le rispose con
un sorriso.
La bambina sorrise: - Lo sapevo! Ora vado
ad aiutare la mamma, ha così tanti vestiti che non sa mai quale mettersi! -
esclamò la piccola, saltando giù dalle sue gambe e saltellando via.
- Papà? - disse poi, prima di uscire dalla
stanza - Secondo te io diventerò mai bella come la mamma? -
Ron fissò la figlia, immaginandola più
grande, più donna, e sorrise: - Tu sei già bella come la mamma, tesoro mio. - le
rispose, osservando la figlia che, soddisfatta, correva via ridendo.
***
Di Daphne Greengrass non si è
saputo più nulla. Alcuni giurano di averla vista in giro per le strade di
Londra, confusa tra i babbani; altri dicono che sia andata via dal paese, per
rifugiarsi chissà dove; altri ancora assicurano che non si sia mossa da casa
sua, e che viva lì, sola. Quello che tutti sono pronti a scommettere, è che non
si sia mai sposata: secondo alcune voci sembra sia stata colpa del suo
carattere impossibile, che rifiutava l'amore, secondo altri sembra sia stata rifiutata un'altra volta,
anche se innamorata.. ma questa è un'altra storia.
E così, siamo
giunti alla fine. E' stata un'avventura scrivere questa long: un pò perchè si
trattava della mia prima storia a più capitoli, un pò perchè non sapevo mai che
reazioni aspettarmi da voi lettori, e un pò perchè la storia l'ho scoperta
anch'io capitolo dopo capitolo, come voi. Mi sono affezionata a questi
personaggi, e pur sapendo che non sono miei, mi considero un pò gelosa nei loro
confronti: forse perchè me li immagino nella loro vita quotidiana, e non riesco
a pensare che siano solo frutto della fantasia di un'autrice; fatto sta
che, inutile girarci intorno, è così che si conclude la storia. Ho voluto dare a
tutti voi uno spaccato della vita di ciascuna coppia, per permettervi d'immaginarveli come faccio io: a
voi la libertà di figurarveli con la fantasia in ogni situazione della loro vita,
perchè qui il mio compito si conclude. Ci sono tante cose che
vorrei dirvi: ringraziarvi, innanzitutto. Avete letto la mia storia, l'avete aggiunta ai preferiti e l'avete
recensita, il che significa che, in qualche modo e per qualche ragione, vi ha colpito:
questo mi rende orgogliosa, perchè in effetti lo scopo di una storia è
proprio quello di colpire. Mi avete fatto ridere con le vostre
recensioni, perchè vi siete dimostrati partecipi delle avventure dei personaggi, ed è questo
che li ha resi reali. E adesso, congedandomi da voi, mi prende
un pò la tristezza. Ma sorrido, perchè so che tornerò presto con una nuova storia, e
spero che voi sarete lì, a recensirmi nuovamente, e a
emozionarmi come io, mi auguro, ho fatto emozionare voi.
E se
sognare non è un crimine, allora io sogno che tutti coloro che hanno aggiunto la
storia tra i preferiti mi lascino un'ultima recensione, a testimonianza
della loro presenza. Forse è impossibile, forse la mia ingenuità sta prendendo
il sopravvento.. ma se posso sognare che, in qualche modo, Draco e Hermione
possono stare insieme, se posso sognare che Grifondoro e Serpeverde
possono unire le forze per un obiettivo comune, se posso sognare
che, anche se non ne abbiamo le prove, la magia esiste veramente, se
voi mi permettete di sognare tutto questo.. allora io sogno anche di ricevere
una recensione da ciascuno di voi. Ma se ciò non dovesse accadere,
tranquilli, non me la prenderò: e il mio grazie sarà altrettanto sincero, perchè
avrete dedicato un pò del vostro tempo a leggere questa
storia.
Alla
prossima, come sempre.
Xevias
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