¤ - Il decimo Demone, Il Decimo Jinchuuriki- ¤

di gryffindor_ery
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Primo - La Missione ***
Capitolo 2: *** Capitolo Secondo – Una piccola prova… (Dimostrazione di un puro atto di Ostinazione) ***
Capitolo 3: *** Capitolo Terzo – Il team ***



Capitolo 1
*** Capitolo Primo - La Missione ***


¤ - Il decimo Demone, Il Decimo Jinchuuriki- ¤

¤ - Il decimo Demone, Il Decimo Jinchuuriki- ¤

Capitolo Primo - La Missione

Era appena giunta l’estate,

e mentre tutti erano fuori a godersi la bella giornata,

una donna dall’aria stanca e preoccupata attendeva l’arrivo della sua allieva prediletta,

facendo su e giù per il suo studio visibilmente innervosita.

 

Da ormai due settimane,

si vociferava di un gruppo di ninja che catturava giovani kunoichi che poi venivano ritrovate morte.

 

Era molto preoccupata,

non poteva negarlo,

e come se non bastasse era anche decisamente arrabbiata.

 

Il consiglio aveva deciso di intervenire,

ma ovviamente,

non avrebbero mosso un dito,

no anzi,

gli avevano appena dato l’incarico di dire alla sua dolcissima allieva di occuparsene.

 

Dannati vecchiacci!

 

Un conto era mandare un gruppo di Jonin con lei per scortarla,

un conto era spingerla tra lei fauci del nemico sola e senza possibilità di replica.

 

Aveva tentato in ogni modo di dissuaderli,

ma sempre con molta ovvietà,

avevano rifiutato categoricamente.

 

*E’ la tua allieva Tsunade, forse la migliore tra le due!

Saprà cavarsela egregiamente ne siamo certi.

Oltre tutto siamo convinti che sia la più qualificata per occuparsi di un simile incarico!” aveva esclamato la vecchiaccia,

per far cessare una volta per tutte le ripetute repliche da parte dell’Hokage.  

 

*Dannata vecchia mummia,

invece di fare tanto la saputella perché non ci vai tu!* 

Si era ritrovata a pensare in quel momento,

ma non aveva replicato oltre *Tutto inutile*.

 

Probabilmente a quelle mummie non poteva fregare di meno della sua cara allieva,

oppure -cosa assai più probabile- avevano qualcosa in mente.

 

E se non era nemmeno così,

significava soltanto una cosa:

Della sua allieva non gliene poteva fregare di meno,

ma oltre tutto,

avevano un gran brutto piano in mente.

 

Se era così,

probabilmente significava anche che -forse- centrava Danzo in tutta quella faccenda.

 

Sempre peggio!

 

Improvvisamente si riscosse dai propri pensieri,

qualcuno aveva bussato.

 

“avanti” esclamò stancamente.

 

“eccomi Tsunade-sensei!

Dal messaggio sembrava che stesse per giungere una catastrofe, ma cosa è successo?” biascicò una ragazzina preoccupatissima, ansimando come se avesse corso da lì all’altra parte del villaggio.

 

“E’ una catastrofe infatti!

Il consiglio ha deciso di mandarti da sola in missione in cerca di quel famoso gruppo!” aveva strillato la maestra agitata.

 

“Ah!” aveva solo commentato la ragazza decisamente sconvolta.

 

“-ah- sarebbe l’unica cosa che riesci a dire Sakura?!?!?

Riformulo la mia affermazione,

è probabile che tu non mi abbia capito bene:

Il consiglio ha deciso senza la mia approvazione,

di mandarti da sola in una missione di livello A,

in cerca di un gruppo di shinobi assassini,

probabilmente fuori di testa e con manie di grandezza!

Ora hai capito mia cara?” aveva affermato ironicamente ancora più agitata.

 

“avevo capito già da prima” aveva borbottato offesa la rosetta mostrando un leggero broncio offesa,

“comunque in cosa consisterebbe precisamente la mia missione?” aveva poi continuato più interessata,

sostituendo il broncio con il suo tipico sguardo curioso.

 

Sospirò,

a volte la sua allieva la stupiva,

comunque ritornò improvvisamente seria e calma,

era importante che capisse la gravità della missione,

il pericolo in cui si sarebbe trovata.

 

Ciò che doveva dirgli,

lo doveva memorizzare.

 

 

“devi infiltrarti nel loro gruppo e scoprire quante più informazioni riesci a scoprire.

Se però non puoi entrare a far parte del gruppo per qualunque motivo,

se iniziano a sospettare di te,

se credi che non sia alla tua portata,

vattene subito da lì!

Non mi importa di come reagirà il consiglio,

a loro ci penserò io, mi hai capito?” era stata glaciale e diretta.

 

Sakura ancora un po’ scossa aveva annuito preoccupata,

se la sua maestra era così preoccupata,

significava una cosa sola:

non avrebbe mai dovuto distrarsi fino a che era lì, mai.

 

Passarono quasi tre quarti d’ora a:

rifinire i particolari del piano,

le possibili difficoltà,

il viaggio,

la permanenza con loro,

una possibile fuga,

e le informazioni che conoscevano di loro.

 

Quando l’allieva se ne andò salutando per bene la maestra,

erano quasi le sei.

 

Ritornò al suo appartamento e preparò lo zaino e ciò che doveva indossare. 

 

Decise di prendersela comoda e così si fece anche un bagno per rilassare i nervi,

non poteva sapere quando sarebbe stato il prossimo o se ce ne sarebbe stato ancora uno.

 

Non era passata nemmeno un ora e mezza che era già per strada,

aveva deciso di partire immediatamente,

non sapeva se il giorno dopo avrebbe avuto tutta quella fermezza.

 

Era quasi alle porte del villaggio quando una presenza dietro di lei la fece fermare.

Sorrise.

Lo aveva riconosciuto subito.

 

“non dovresti essere a casa tua?” gli domandò sorridendo girata di spalle.

 

“sono stato dall’Hokage,

me lo ha detto!

Sakura cerca di…” aveva biascicato,

ancora ansimante per la lunga corsa nel tentativo di incontrarla,

solo appena intravvista aveva rallentato e aveva continuato a seguirla camminando silenziosamente.

 

“tornerò… se potrò.” lo aveva subito interrotto lei, voltandosi. 

 

“Sakura” aveva farfugliato senza fiato,

questa volta non per la corsa.

 

“vorrei che tenessi questa,

mentre io non ci sono…

Sai, pensavo di portarla con me,

nascosta

Ma ripensandoci più lucidamente,

sarebbe troppo pericoloso, perciò…” Sakura continuava a balbettare,

se non si sbrigava ad andarsene l’avrebbe vista persino in lacrime. 

 

Non aveva paura di andare…

 

….ma solo di non tornare.

 

“lo farò,

e quando ritornerai mi troverai qui,

pronto a ridartela…” aveva esclamato con più sicurezza,

avendo notato gli occhi lucidi,

voleva tentare di rincuorarla meglio che poteva.

 

Sakura gli si era avvicinata insicura e gli aveva posato tra le mani il copri fronte.

 

Gli sarebbe mancato portarlo.

Ne era certa.

 

“arrivederci… Sai-kun” aveva infine balbettato,

cominciando ad indietreggiare verso la porta.

 

“arrivederci… Sakura” aveva risposto biascicando,

mentre la vedeva voltarsi e incamminarsi oltre le grandi porte di legno.

 

***** Fine Primo Capitolo *****

 

Allora Miei cari lettori e lettrici,

innanzitutto mi scuso se invece di aggiornare le mie precedenti fic,

ne pubblico un’altra. ^_^’’’.

Sfortunatamente non riuscivo a togliermi dalla testa la trama che avevo pensato. 

Poi vorrei anche dire un’altra brevissima cosa:

Alcuni personaggi che compariranno,

erano protagonisti o antagonisti nella mia precedente fic *I discendenti del villaggio perduto*,

dato che però la suddetta storia non esiste più,

gli ho voluti inserire qui,

anche se alcuni potrebbero essere diversi da come erano

Detto ciò vi lasci e spero mi lasciate una anche breve recensione.

 

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Capitolo 2
*** Capitolo Secondo – Una piccola prova… (Dimostrazione di un puro atto di Ostinazione) ***


Capitolo Secondo – Una piccola prova… (Dimostrazione di un puro atto di Ostinazione)

Capitolo Secondo – Una piccola prova… (Dimostrazione di un puro atto di Ostinazione)

 

Era in cammino da ore dall’ultima sosta,

ed erano due giorni che era alla loro ricerca.

 

Poco prima di giungere al più vicino villaggio per fare rifornimento,

si accorse di non essere più sola.

 

“Ci stavi per caso cercano?” chiese una voce ironica nascosta nel folto della foresta intorno a lei.

 

“e se anche fosse?” Domandò altrettanto ironicamente la rosa guardandosi attorno in allerta.

 

Delle voci cominciarono a sghignazzare intorno a lei,

probabilmente divertite dalla risposta. 

 

“significherebbe soltanto che ci risparmierai tempo prezioso!” commentò la prima voce,

spostandosi velocemente da dove era prima per avvicinarsi di più a lei evitando comunque di mostrarsi.

 

“Chi sei?”domandò sospettosa cominciando a temere il peggio.

 

Ci fu un rumore di foglie e rami spostati poi,

un ragazzo muscoloso ne uscì lentamente.

 

“il mio nome è Kira Tsuchi e vengo dal Villaggio degli Elementi!” aveva risposto laconico, serio e impassibile.

 

La sua voce era melodiosa,

traspariva un leggero velo di malinconia che ti incantava.

 

Aveva folti e spettinati capelli verde scurissimi ed occhi color rosso vinaccia,

pelle chiara, color avorio.

 

Vestiva pesanti abiti da ninja color verde scuro e nero,

portava con se una spada enorme che teneva legata da uno spesso cinturone color rosso scuro che partiva dalla spalla e arrivava al fianco opposto.

 

“cosa ci fai qui?” riuscì solo a dire Sakura ancora sorpresa per quell’apparizione.

 

“io e il mio gruppo eravamo nelle vicinanze e ti abbiamo visto,

ora tocca a te… dicci cosa vuoi?” sbottò cominciando a infastidirsi.

 

“il tuo gruppo?” balbettò ancora perplessa senza dare segni di voler rispondere alla sua domanda.

 

Kira sospirò e lentamente altri ragazzi si aggiunsero a lui.

 

“loro sono il mio gruppo” borbottò ancora un po’ irritato.

 

“piacere! Den Ho!” si intromise subito un ragazzino dai spettinati capelli rosso acceso,

con sfumature di varie tonalità più chiare sparpagliate,

occhi color ambra e leggera abbronzatura.

 

“P-Piacere” balbettò sorpresa la rosa. 

 

“Sora Kaze” si presentò gelido il più alto del gruppo,

dai liscissimi capelli neri e gli occhi color argento.

 

“infine io, ovvero l’unica femmina del gruppo… Ame Mizu” balbettò timidamente una ragazzina porgendo la mano alla rosa,

dai capelli lunghissimi biondo argenteo e occhi azzurro intenso.

 

“Piacere” rispose nuovamente la rosa ma con più sicurezza, stringendo la mano ad Ame.

 

“Ora dicci chi sei e cosa vuoi una volta per tutte!” proruppe Kira decisamente spazientito.

 

Sakura si voltò verso di lui per guardarlo in faccia,

il suo sguardo era una maschera di serietà mista ad una punta di irritazione.

 

“il mio nome è Sakura Haruno e vengo da Konoha,

ho tradito il mio villaggio perché ero stufa di essere trattata come una kunoichi incapace e senza talento” aveva esclamato con sicurezza,

quasi con un velo di stizza e risentimento,

quasi come se stette dicendo la verità,

una verità che lei odiava e che la faceva soffrire.

 

Kira si accorse del cambiamento,

capendo immediatamente come stavano le cose.

 

“Allora perché non ti unisci a noi?

ovviamente però dovrai affrontare una piccola prova se accetti” aveva esclamato Kira mostrando un leggero ghigno.

 

I suoi compagni si irrigidirono,

voltandosi tutti per fissarlo attentamente.

Muti.

 

“quale sarebbe la prova?” domandò sospettosa e guardinga.

 

I compagni immediatamente si voltano per guardare Kira.

 

“Devi sconfiggermi” aveva risposto semplicemente Kira.

 

“Ah!” aveva commentato ironicamente lei. 

 

Kira si mise subito in posizione di difesa,

mentre i suoi compagni avevano già iniziato ad indietreggiare.

 

“vuoi farlo adesso?” domandò incredula la rosa.

 

“ovvio” aveva risposto ghignando apertamente.

 

Lo sguardo di lei divenne risoluto e fiero,

si posizionò subito in posizione d’attacco.

 

Lottarono per una decina di minuti,

Sakura era sfinita,

Kira non si era impegnato minimamente e adesso la stava fissando pensieroso.

 

Sakura inginocchiata a terra ansimava per lo sforzo,

malediceva se stessa per essere così debole,

il fatto di essere già stata sfinita dall’inizio del combattimento a causa delle lunghe ore a camminare non erano una giustificazione per lei. 

Si sentiva una debole.

 

Ripensò a Naruto che l’aveva sempre protetta senza mai farle pesare nulla.

 

Ma non si accorgeva mai che intanto la feriva.

 

A Sai, che le diceva sempre di non affidarsi agli altri, di stringere i denti e di provare da sola.

 

Senza accorgersi che lei lo faceva sempre.

 

A Yamato, che anche se non lo diceva apertamente ormai era palese che si fosse stufato di pararle la schiena sempre.

 

Mentre lei non faceva che aspettare di sentirselo dire,

sperando di reagire.

 

A Tsunade, sempre troppo distratta dal non accorgersi di quanto poco migliorasse in tutto ciò che non era già brava a fare dall’inizio. 

 

Senza accorgersi che ormai il

*vedrai, domani andrà meglio*         

non le bastava più.

 

A  Ino, sempre pronta a consolarla e a tentare di tirarla su di morale cercando di farla reagire.

 

Incapace di accorgersi che nemmeno lei,

ormai,

ne era convinta.

 

E a Sasuke, che mai le ha detto il falso

…perché era davvero debole e noiosa…

…e lo è ancora adesso.

 

Si rialzò spinta da chissà quale forza,

incatenò il suo sguardo con quello del suo avversario,

senza accorgersi che i suoi occhi facevano trasparire ogni emozione che in quel momento stava provando.

 

Rabbia,        Disgusto,        Sofferenza,      Disagio,       Rancore,           Disperazione,        Ribrezzo,      Odio.

 

Verso se stessa.

 

Provò ad attaccarlo di nuovo,

poi di nuovo,

e ancora.

 

Niente.

 

 

Ormai si reggeva a malapena in piedi.

Ma continuava a provarci.

Proprio come gli diceva Sai.

 

 

 

 

Ansimava colta dalla più nera disperazione.

E lui la guardava.

Vedendo ciò che i suoi compagni non potevano nemmeno percepire.

Provava a colpirlo.

E lui la guardava.

Più interessato a scrutarla. Ormai.

Ritentava con maggiore forza.

E lui la guardava.

Cominciando a capire.

 

Si inginocchiò di nuovo,

tentando di racimolare un po’ d’energia.

Perché lei non voleva arrendersi più.

 

E lui la guardava.

Percependo a pelle le sue emozioni.

 

 

 

 

Incatenò di nuovo il suo sguardo col suo.

Ricolmo di ostinazione.

 

Perché quello non era orgoglio.

 

 

 

Si alzò ansimando.

Caricando il pugno col Chakra.

Perché almeno un pugno glielo doveva pur dare.

 

 

 

Tutti gli sguardi puntati su di lei.

Perché ormai tutti erano rimasti colpiti dalla sua tenacia.

 

 

Avanzò di pochissimi passi.

 

Ansimante e arrabbiata.

 

Pronta a dargliene almeno uno.

Solo per sfamare il suo orgoglio.

O quello che ormai ne rimaneva.

 

Ma il suo chakra era finito e anche la sua ostinazione a dargli un briciolo di energia.

 

Se non fosse stata prontamente afferrata, 

sarebbe miseramente caduta a terra,

stordita dallo sforzo.

 

Poco prima che svenisse sentì una voce leggera e un po' divertita parlarle.

 

“ok... sei assunta!” esclamò Kira ghignando apertamente,

mentre la teneva tra le braccia.

Un moto di orgoglio lo assali guardandola.

E forse fu per quello che sorrise appena. 

 

 

***** Fine Secondo Capitolo *****

 

Miei cari lettori e lettrici,

spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento. ^_^

 

Ringrazio chi ha recensito la fic:

 

chibiSuzaku- Ciauuu... nn potevo nn recensire questa fic visto ke a quanto pare ci sarò ankio XDXD dall inizio sembra davvero bella e x adexo va subito nei preferiti ^^ ti prego dimmi ke sarà una sasusaku *o* by Angel :*

 

Grazie per il commento sono lieta che ti piaccia^^

Spero non ti dispiaccia se il mio demone l’ho voluto chiamare Suzaku,

essendo il demone Uccello di Fuoco e teoricamente quel nome significa proprio quello,

ho pensato che fosse adeguato.

Certo non potevo credere che mi sarei imbattuta in una sua “Fan” ma tutto ciò è fantasticoXD.

Per quanto riguarda le coppie,

Sfortunatamente non posso dirtelo proprio ora,

soprattutto se poi c’è qualcuno che vuole la sorpresa,

ma se vai nella mia pagina potresti ottenere le risposte che cerchi. -_^

Un bacio. Ery. XD

 

keli- Ciao!Beh dalla trama sembra più tosto carina questa ficcy!E Sai che si preoccupa per Sakura è molto dolce. Mi intriga molto,eh eh. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!Un bacio,Ale

 

Sai è davvero puccio in effetti*-*

Ti ringrazio del commento e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto,

il prossimo non sarà così deprimente,

questo l’ho fatto così per introdurre piano piano la trama della storia…

baci8iEry…^^

 

Ringrazio di cuore anche i 6 che l’hanno messa tra i preferiti!!! Bye^_-

 

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Capitolo 3
*** Capitolo Terzo – Il team ***


Capitolo Terzo – Il team

Capitolo Terzo – Il team

 

Quando si svegliò era già sera.

Si guardò intorno preoccupata, ma fu una voce a distrarla.

 

“finalmente ti sei svegliata!

Sono le nove passate e qui c’è la tua cenetta pronta ad essere divorata da te... socia!” aveva esclamato euforico il bel rosso,

porgendole un vassoio pieno di leccornie.

 

“oh, grazie mille… Den?” aveva balbettato Sakura,

non ricordando bene se il nome era esatto.

 

“figurati Saku-chan!

comunque puoi chiamarmi Den-chan o -kun, se preferisci” rispose euforico e solare il rosso,

avendo capito male la questione del suo nome.

 

“o-ok Den…-kun” balbettò imbarazzata la rosa arrossendo appena.

 

“Oddio! quanto sei tenera quando arrossisci!

va beh, ti lascio mangiare in pace…

torno a riprendere il vassoio tra una mezzoretta!” esclamò entusiasta Den lasciandola sola.

 

“Ok… grazie” aveva risposto la rosa ancora un po’ confusa prima che lasciasse la stanza.

 

Trascorse una settimana.

Una settimana in cui aveva conosciuto meglio il gruppo e loro avevano fatto la stessa cosa con lei.

 

Prima Parte – Kira-sensei, il guerriero della terra.

 

Alloggiavamo in una piccola villetta abbandonata,

non molto distante da un piccolo villaggio.

 

Era accogliente e silenzioso quel luogo.

 

Oltre tutto il grazioso giardino dietro la villa ci permetteva di allenarci indisturbati.

 

Dalla mia prima mattina lì infatti, 

avevo iniziato ad allenarmi con Kira.

 

Non era proprio un allenamento.

 

Lui si preoccupava soltanto di valutare nel minimo dettaglio le mie capacità,

o almeno era ciò che mi diceva sempre.

 

Non parlava molto,

anzi,

parlava veramente di rado,

ma quando lo faceva mi incantava.

 

Era un ragazzo veramente brillante nonostante i suoi 19 anni,

la sua mente era acuta e penetrante.

 

Non lasciava la minima sillaba al caso,

anzi,

ogni cosa che diceva aveva sempre senso,

a volte le sue affermazioni erano quasi enigmatiche e complesse persino per me. 

 

Forse fu proprio questo,

che me lo fece apprezzare subito.

 

Aveva la capacità di poter controllare l’elemento terra a suo piacere,

ma raramente avevo avuto l’opportunità di vedergliela utilizzare.

 

Durante gli allenamenti,

non utilizzava tanto nemmeno la grossa spada che portava sulla schiena.

 

I suoi capelli lisci e ribelli del color verde foresta,

dalle mille tonalità,

dal chiaro verde pisello allo scuro verde abete,

erano meravigliosi,

morbidi e setosi persino a vedersi.

 

Gli occhi color vinaccia,

leggermente nascosti dai ciuffi di capelli che gli cadevano scomposti sulla fronte,

avevano un taglio fine,

leggermente a mandorla e molto espressivi,

anche gli occhi aveva molteplici sfumature di colore,

mai visti occhi più penetranti e magnetici.

 

Era sempre serio e più di una volte lo avevo scoperto fissarmi concentrato in chissà cosa,

ma non ci avevo fatto molto caso visto che in quei giorni tentava di valutarmi.

 

Di rado facevamo veri e propri dialoghi,

ed anche in quei casi sembrava valutarmi.

 

Era perennemente distaccato.

 

Niente lo preoccupava,

lo emozionava,

o lo faceva arrabbiare.

 

Ma a volte era più affettuoso,

altre volte più irritabile.

 

A me però, piaceva così.

 

Seconda Parte – Den-kun, il cavaliere del fuoco.

 

Den Ho era il più seducente del gruppo.

 

Si vestiva con abiti ninja sensuali e provocanti di varie tonalità di rosso,

amava essere ammirato ed adorato.

 

Nemmeno il più piccolo pezzo di stoffa era messo lì per caso.

 

Quando lasciava scoperto il petto e la schiena,

mostrava la maggior parte del grosso tatuaggio a forma di drago rosso che gli partiva dalla spalla e gli arrivava al… basso,

avvolgendo interamente la schiena.

 

I suoi capelli leggermente mossi e molto ribelli,

dalle mille sfumature di rosso e perennemente spettinati,

gli davano un aria selvaggia.

 

Gli occhi,

due pozze d’ambra,

magnetici e scrutatrici,

gli davano un aria maliziosa e tenera allo stesso tempo.

 

La pelle color alabastro,

evidenziava gli occhi e gli donava quel tocco sensuale e provocante,

aumentando molto la sua aria selvaggia.

 

Era estremamente dolce e affettuoso con me,

perennemente solare e molto estroverso con tutti.

 

Anche con lui mi ero allenata qualche volta e avevo scoperto che sapeva controllare l’elemento fuoco.

 

Quando combatteva con gli altri ci metteva tutto se stesso,

diventava aggressivo e prepotente,

con me invece tentava di andarci piano ed era sempre pronto a dispensare consigli.

 

Una volta mi disse di non prendermela,

che non lo faceva con cattiveria ma anzi,

lo faceva proprio perché ci teneva tanto che non mi facessi male.

 

Mi disse che ero l’unica e di andarne fiera,

perché si era affezionato a me e mi trovava troppo tenera.

 

Quando gli confidai che lo trovavo imbarazzante,

aveva sorriso.

 

Un sorriso incredibile,

un sorriso così accattivante che nemmeno quello di Naruto poteva eguagliare.

 

Mi aveva poi dato un castissimo bacio sulla fronte e mi aveva detto che presto sarebbe cambiato tutto.

 

Non avevo ben capito cosa intendesse e se glielo chiedevo sorrideva,

mi scompigliava i capelli con fare affettuoso,

e mi sussurrava molto vicino al mio viso,

con fare cospiratore “SE-GRE-TO”.

 

Aveva 18 anni,

ma molto spesso dimostrava un paio di anni meno di me,

che ne avevo 16.

 

Amava cucinare ed era veramente bravo.

 

Io lo adoravo,

lo vedevo come un fratello maggiore molto infantile,

sempre molto protettivo e disponibile.

 

Terza Parte – Sora-san, il maestro del vento.

 

Sora invece era totalmente diverso da Den-kun,

o almeno ne ero certa all’inizio.

 

Era sempre serio e parlava molto meno di Kira.

 

I suoi occhi color argento erano perennemente impassibili come tutto il suo volto.

 

I capelli neri e lisci,

come piume di corvo,

erano sempre ben pettinati,

toccandoli avevi la sensazione di sfiorare l’acqua,

perché erano sempre freschi e morbidi come la seta.

 

La pelle color avorio era priva di imperfezioni,

ed altrettanto fresca.

 

Il fatto che si vestisse sempre con abiti scuri,

tendenti al grigio o al nero,

gli davano l’aria di bello e dannato che tanto mi era familiare.

 

Controllava il vento e utilizzava un enorme bumerang nero e grigio come arma.

 

Con me aveva combattuto una sola volta,

senza armi,

e senza utilizzare l’elemento vento,

non mi aveva dato nessun consiglio ed era restato zitto per tutto il tempo.

 

Avevo perso quasi subito,

e mi ero incupita terribilmente.

 

Sora era venuto verso di me e mi aveva aiutato ad alzarmi,

mi aveva consolato a modo suo,

burbero come sempre,

e quando avevo sorriso vedendolo in difficoltà,

era leggermente arrossito e si era eclissato con una banale scusa.

 

Dopo averlo conosciuto meglio avevo cambiato subito opinione,

prima lo consideravo troppo serio e impassibile,

ma ormai lo vedevo solo come uno scontroso fratello maggiore,

pronto a mostrarsi più dolce solo per me e a salvarmi da quello scatenato e iperattivo di Den.

 

Quarta Parte – Ame-chan, la signora dell’acqua.

 

Ame era dolce, impacciata ed estremamente timida in apparenza,

ma quando voleva,

sapeva diventare tutto fuor che un angioletto.

 

In battaglia diveniva priva di scrupoli ed aggressiva,

un mostro dalla forza sovrumana,

che poteva benissimo terrorizzare un nemico venti volte più grosso e più aggressivo di uno qualsiasi dei suoi compagni.

 

Sapeva essere stressante e maliziosa,

quando si trattava di scoprire qualcosa che le volevi tenere segreta.

 

Esasperante e lagnosa,

se invece non volevi dargli qualcosa.

 

E perfino infantile e iperattiva,

quando non avevi voglia neppure di alzarti dal letto.

 

Ma sapeva diventare un ottima amica,

nel momento del bisogno.

 

I suoi capelli lunghissimi color biondo argenteo,

liscissimi e curati,

venivano tenuti insieme da un nastro azzurro a metà lunghezza,

le ciocche più corte le incorniciava il volto a forma di cuore.

 

La pelle bianchissima,

accentuava gli occhi azzurro intenso,

come un cielo limpido di piena estate.

 

Con me si allenava svariate volte,

anche lei,

come gli altri riusciva sempre a battermi con facilità.

 

Incapace di perdere,

e facilmente annoiabile,

utilizzava all’ultimo una tecnica d’acqua,

di cui aveva pieno controllo sull’elemento,

mettendomi al tappeto zuppa d’acqua.

 

Poi insieme,

ci incamminavamo verso la nostra stanza per riposarci e per chiacchierare fino a notte fonda.

 

 

***** Fine Secondo Capitolo *****

 

Miei cari lettori e lettrici,

spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento. ^_^

Ringrazio chi ha recensito la fic: ^^

keli:- Sakura è forte.

Non crede molto in se stessa forse,

ma qui ha dimostrato la sua ostinazione.

Kira è un personaggio strano,

chi sa perchè mi ricorda SasukeXD.

Sei brava,continua così!

Baci Ale

p.s Non è noiosoXDXD  

Sakura deve ancora crescere come ha detto anche Kishimoto,

ma promette bene. XD

Kira, come scoprirai man mano che prosegue la storia,

è un personaggio particolare,

non svelo altro… ^_-

Grazie mille per i complimenti, mi fanno molto piacere…

bac8i Ery!!!XD

chibiSuzaku:- no nn ti preoccupare nn mi dispiace, anzi mi fa piacere^^

è raro trovare delle fic su naruto dove ci sia anke suzaku. U.U

questo secondo capitolo è veramente bello...

adoro il modo in cui hai descritto i sentimenti di sakura durante il combattimento...

ps: ho guardato la tua pagina e mi fa ben sperare *_____* XD baci Angel :***  

A me intriga molto Suzaku,

spero che quando comparirà non ti deluda la mia personalissima interpretazione^^.

Sakura a mio parere è un personaggio complesso,

è stato difficile fare quella scena,

perché non volevo renderla OOC e spero di esserci riuscita.

fai bene ^_-  però ti toccherà aspettare un po’ per i pairing ^^’’’

baci Ery^^….

Iry_kun:- bellaaaaaaaaaaaaaa,

ho letto tutti e due i capitoli e assolutamente la aggiungo tra i miei preferiti per sapere il continuo °___°

Anche io stavo scrivendo una fic su naruto che partiva da una legenda,

però non l'ho postata su Efp...

Comunque la tua è davvero ben scritta, non vedo l'ora di sapere come continua ^^  

Grazie mille XD

Mi piacerebbe leggerla,

perché non la posti qui,

adoro le leggende, mi intrigano molto. ^^

Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto… baci Ery

kitty1995:- fic davvero molto bella complimenti l'ho aggiunta tra i preferiti voglio assolutamente sapere cm continua,

aggiorna presto mi raccomando!!!1Bacione!!!Kitty1995!!

Grazie infinite^^

Spero di non averti delusa… baci Ery…

Ringrazio di cuore anche gli 11 che l’hanno messa tra i preferiti!!! Bye^_-

 

 

 

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