¤ - Il decimo Demone,
Il Decimo Jinchuuriki- ¤
Capitolo Primo -
Era appena giunta l’estate,
e mentre tutti erano fuori a
godersi la bella giornata,
una donna dall’aria stanca e
preoccupata attendeva l’arrivo della sua allieva prediletta,
facendo su e giù per il suo studio
visibilmente innervosita.
Da ormai due settimane,
si vociferava di un gruppo di ninja
che catturava giovani kunoichi che poi venivano ritrovate morte.
Era molto preoccupata,
non poteva negarlo,
e come se non bastasse era anche
decisamente arrabbiata.
Il consiglio aveva deciso di intervenire,
ma ovviamente,
non avrebbero mosso un dito,
no anzi,
gli avevano appena dato l’incarico di
dire alla sua dolcissima allieva di occuparsene.
Dannati
vecchiacci!
Un conto era mandare un gruppo di Jonin con lei per scortarla,
un conto era spingerla tra lei fauci
del nemico sola e senza possibilità di replica.
Aveva tentato in ogni modo di dissuaderli,
ma sempre con molta ovvietà,
avevano rifiutato categoricamente.
*E’ la tua allieva Tsunade, forse la migliore tra le due!
Saprà cavarsela egregiamente ne siamo certi.
Oltre tutto siamo convinti che sia la più qualificata per occuparsi
di un simile incarico!” aveva esclamato la vecchiaccia,
per far cessare una volta per tutte
le ripetute repliche da parte dell’Hokage.
*Dannata
vecchia mummia,
invece di
fare tanto la saputella perché non ci vai tu!*
Si era ritrovata a pensare in quel momento,
ma non aveva replicato oltre *Tutto inutile*.
Probabilmente a quelle mummie non poteva fregare di meno della sua
cara allieva,
oppure -cosa assai più probabile-
avevano qualcosa in mente.
E se non era nemmeno così,
significava soltanto
una cosa:
Della sua allieva non gliene poteva fregare di meno,
ma oltre tutto,
avevano un gran brutto piano in
mente.
Se era così,
probabilmente
significava anche che -forse- centrava Danzo in tutta quella faccenda.
Sempre
peggio!
Improvvisamente si riscosse dai propri pensieri,
qualcuno aveva bussato.
“avanti” esclamò stancamente.
“eccomi Tsunade-sensei!
Dal messaggio sembrava che stesse per giungere
una catastrofe, ma cosa è successo?” biascicò una ragazzina preoccupatissima,
ansimando come se avesse corso da lì all’altra parte del villaggio.
“E’ una catastrofe infatti!
Il consiglio ha deciso di mandarti da sola in
missione in cerca di quel famoso gruppo!” aveva strillato la maestra agitata.
“Ah!” aveva solo commentato la ragazza decisamente sconvolta.
“-ah- sarebbe l’unica cosa che riesci a dire Sakura?!?!?
Riformulo la mia affermazione,
è probabile che tu non mi abbia
capito bene:
Il consiglio ha deciso senza la
mia approvazione,
di mandarti da sola in una
missione di livello A,
in cerca di un gruppo di shinobi assassini,
probabilmente fuori di
testa e con manie di grandezza!
Ora hai capito mia cara?” aveva affermato
ironicamente ancora più agitata.
“avevo capito già da prima” aveva borbottato offesa la rosetta
mostrando un leggero broncio offesa,
“comunque in cosa consisterebbe precisamente la mia missione?” aveva
poi continuato più interessata,
sostituendo il
broncio con il suo tipico sguardo curioso.
Sospirò,
a volte la sua allieva la stupiva,
comunque ritornò improvvisamente
seria e calma,
era importante che capisse la gravità
della missione,
il pericolo in cui si sarebbe
trovata.
Ciò che doveva dirgli,
lo doveva memorizzare.
“devi infiltrarti nel loro gruppo e scoprire
quante più informazioni riesci a scoprire.
Se però non puoi entrare a far parte del gruppo per qualunque
motivo,
se iniziano a sospettare di te,
se credi che non sia alla tua
portata,
vattene subito da lì!
Non mi importa di come reagirà il consiglio,
a loro ci penserò io, mi hai
capito?” era stata glaciale e diretta.
Sakura ancora un po’ scossa aveva annuito preoccupata,
se la sua maestra era così
preoccupata,
significava una cosa
sola:
non avrebbe mai dovuto distrarsi fino
a che era lì, mai.
Passarono quasi tre quarti d’ora a:
rifinire i particolari del piano,
le possibili difficoltà,
il viaggio,
la permanenza con loro,
una possibile fuga,
e le informazioni che conoscevano
di loro.
Quando l’allieva se ne andò salutando per bene la maestra,
erano quasi le sei.
Ritornò al suo appartamento e preparò lo zaino e ciò che doveva
indossare.
Decise di prendersela comoda e così si fece anche un bagno per
rilassare i nervi,
non poteva sapere quando sarebbe
stato il prossimo o se ce ne sarebbe stato ancora uno.
Non era passata nemmeno un ora e mezza che
era già per strada,
aveva deciso di partire
immediatamente,
non sapeva se il giorno dopo avrebbe
avuto tutta quella fermezza.
Era quasi alle porte del villaggio quando una presenza dietro di
lei la fece fermare.
Sorrise.
Lo aveva riconosciuto subito.
“non dovresti essere a casa tua?” gli domandò sorridendo girata di spalle.
“sono stato dall’Hokage,
me lo ha detto!
Sakura cerca di…” aveva biascicato,
ancora ansimante per la lunga
corsa nel tentativo di incontrarla,
solo appena intravvista aveva
rallentato e aveva continuato a seguirla camminando silenziosamente.
“tornerò… se potrò.” lo aveva subito interrotto lei,
voltandosi.
“Sakura” aveva farfugliato senza fiato,
questa volta non per la corsa.
“vorrei che tenessi questa,
mentre io non ci sono…
Sai, pensavo di portarla con me,
nascosta…
Ma ripensandoci più lucidamente,
sarebbe troppo pericoloso,
perciò…” Sakura continuava a balbettare,
se non si sbrigava ad andarsene
l’avrebbe vista persino in lacrime.
Non aveva paura di andare…
….ma solo di non tornare.
“lo farò,
e quando ritornerai mi troverai
qui,
pronto a ridartela…” aveva
esclamato con più sicurezza,
avendo notato gli occhi lucidi,
voleva tentare di rincuorarla
meglio che poteva.
Sakura gli si era avvicinata insicura e gli aveva posato tra le
mani il copri fronte.
Gli sarebbe mancato portarlo.
Ne era certa.
“arrivederci… Sai-kun” aveva infine balbettato,
cominciando ad
indietreggiare verso la porta.
“arrivederci… Sakura” aveva risposto biascicando,
mentre la vedeva voltarsi e
incamminarsi oltre le grandi porte di legno.
*****
Fine Primo Capitolo
*****
Allora Miei cari lettori e
lettrici,
innanzitutto mi scuso se invece di aggiornare le mie precedenti fic,
ne pubblico un’altra. ^_^’’’.
Sfortunatamente non riuscivo a
togliermi dalla testa la trama che avevo pensato.
Poi vorrei anche dire un’altra
brevissima cosa:
Alcuni personaggi che
compariranno,
erano protagonisti o antagonisti nella mia precedente fic *I
discendenti del villaggio perduto*,
dato che però la suddetta
storia non esiste più,
gli ho voluti inserire qui,
anche se alcuni potrebbero
essere diversi da come erano
Detto ciò vi lasci e spero mi
lasciate una anche breve recensione.