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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Gli opposti si attraggono. *** Capitolo 2: *** Shikamaru si preoccupa sempre [e solo tra le ragazze, oserei dire] per Ino. *** Capitolo 3: *** Avete notato come lui guarda lei e lei guarda lui? *** Capitolo 4: *** E il modo in cui lui si sente sollevato quando la vede, nel volume 36? *** Capitolo 5: *** Il padre di Shikamaru si chiama SHIKAku, mentre la madre YoshINO *** Capitolo 6: *** Lui è un masochista ed Ino ciò che potrebbe accontentare sto suo masochismo. *** Capitolo 7: *** Sono amici di infanzia e si conoscono meglio di chiunque altro *** Capitolo 8: *** Non si giudicano dalle apparenze ma apprezzano pregi e difetti dell'altro *** Capitolo 9: *** si completano a vicenda. *** Capitolo 10: *** Intelligenza e malizia vanno a braccetto *** Capitolo 11: *** Il fatto che siano nati a un giorno di distanza NON può essere un caso. *** Capitolo 12: *** Shikamaru odia Sasuke perchè Ino era attratta da lui. *** Capitolo 13: *** Sono bellissimi insieme! *** Capitolo 14: *** Si vogliono bene da sempre. *** Capitolo 15: *** Sono affezionati l'uno all'altra *** Capitolo 16: *** Shika non solo non sopporta Sasuke, ma non sembra piacergli nemmeno Sai *** Capitolo 17: *** Perché nello shippuden lei porta il tessuto a rete su braccia e gambe; niente più scaldamuscoli. *** Capitolo 18: *** Perché sono dell'INOSHIKAcho e formano una combinazione vincente. *** Capitolo 19: *** Unresolved sexual tension! *** Capitolo 20: *** Perché lui "si prende cura" del corpo di lei... *** Capitolo 21: *** Perchè grazie a loro si sono riunite le mosche bianche. *** Capitolo 22: *** Perché Ino è attratta dai mori, e basta guardare Shika… *** Capitolo 23: *** Perché le donne dei Nara hanno la coda, sono seccature e devono schiavizzare i mariti. *** Capitolo 24: *** Perché Choji pensa povero Shikamaru appena Ino si distrae per Sasuke, e perché Ino urla per Shikamaru più di chiunque altro. *** Capitolo 25: *** Perché "l'amore non è bello se non è litigarello" *** Capitolo 26: *** Perché solo con Shikamaru Ino si mostra per quello che è. *** Capitolo 27: *** Perché Shikamaru ha bisogno di qualcuno che non lo lasci poltrire. *** Capitolo 28: *** Perché è l'unica donna accanto a lui ogni giorno e che quindi può imparare a sopportare quel misogino. *** Capitolo 29: *** Perché nessuno degli amici ha pensato che stiano insieme. *** Capitolo 30: *** Perché le loro famiglie sono unite da sempre... *** Capitolo 31: *** Perché Shika può essere felice solo con la sua più grande "seccatura". *** Capitolo 32: *** 33) Perché Ino ha promesso ad Asuma-sensei... *** Capitolo 33: *** Perché Shika ha promesso ad Asuma-sensei... *** Capitolo 34: *** Perchè se Shikamaru e Temari stanno insieme solo perchè lei lo ha salvato... *** Capitolo 35: *** Perché il suo rapporto con Ino non è nemmeno lontanamente paragonabile con il rapporto che ha con Temari. *** Capitolo 36: *** Perché dall'unione tra Ino e Shika nascerebbe un/a figlio/a bellissimo/a e intelligentissimo/a. *** Capitolo 37: *** Perché altrimenti Choji non potrebbe farci da Buddha Bianco. *** Capitolo 38: *** 39) Perché entrambi sembrerebbero gelosi l'uno dell'altra. *** Capitolo 39: *** Perché noi Mosche Bianche ci crediamo veramente con tutte le nostre forze. *** Capitolo 40: *** 41) Perché a Suna non ci sono le nuvole. *** Capitolo 41: *** La sabbia sarebbe una seccatura *** Capitolo 42: *** Se Shikamaru se ne andasse, Ino non potrebbe più fare la sua tecnica. *** Capitolo 43: *** Ino è l'unica che potrebbe curare Shikamaru, dato che lui se ne torna sempre malconcio dalle missioni. *** Capitolo 44: *** 45) Immaginate il figlio di Kurenai chiamarli zio e zia. *** Capitolo 45: *** Perché lei è la sua parte istintuale, lui la sua razionale. *** Capitolo 46: *** Perché litigano come una coppia di... *** Capitolo 47: *** Perché entrambi... collo alto! *** Capitolo 48: *** Perché: *** Capitolo 49: *** Perché fanno le veline! *** Capitolo 50: *** Perché lui non vuole nemmeno farla combattere... *** Capitolo 51: *** Perché se pensa alla donna più seccante del mondo... *** Capitolo 52: *** Perché nell'ultimo capitolo del manga il papà di Shika non calcola minimamente Shiho ma... *** Capitolo 53: *** Perché... si vestono simili anche quando sono casual. *** Capitolo 54: *** Perché sono IC ma anche OOC. *** Capitolo 55: *** Perché ha detto che non vuole allontanarsi... *** Capitolo 56: *** Perché Temari non sarebbe in grado di... *** Capitolo 57: *** Perché sì. *** Capitolo 58: *** Perché il cielo è azzurro. *** Capitolo 59: *** 60) Perché è ora di finirla con... *** Capitolo 60: *** Perché non sono mai banali... *** Capitolo 61: *** Perché ci farebbero ridere, ma anche un po' piangere. *** Capitolo 62: *** Perché in fondo tutte noi abbiamo sempre desiderato... *** Capitolo 63: *** Perché l'ispirazione a me viene solo quando si parla di loro due. *** Capitolo 64: *** 65) Perché se Shikamaru è l'erede di Asuma... *** Capitolo 65: *** Perché non basta una vignetta insieme per gridare: *** Capitolo 66: *** Perché nessuno gli dà una chance seria... *** Capitolo 67: *** Perché Shika in realtà è malizioso, ma solo Ino... *** Capitolo 68: *** Perché insieme crescerebbero davvero. *** Capitolo 69: *** 70) Perché tirerebbero fuori il meglio l'uno dell'altra, anche a suon di botte, litigi e incomprensioni. *** Capitolo 70: *** Perché Ino fa la dieta [...] per non pesare su Shikamaru. *** Capitolo 71: *** Perché Ino non dice più a chi è interessata... *** Capitolo 72: *** Perché Ino vuole comandare a bacchetta tutti... ma solo Shika se lo fa fare. *** Capitolo 73: *** Perché a me il viola e il verde insieme piacciono. *** Capitolo 74: *** 75) Perché solo lei potrebbe renderlo attivo. *** Capitolo 75: *** Perché l'episodio 82 di Naruto Shippuuden docet! *** Capitolo 76: *** 77) Perché è più facile che nasca amore fra... *** Capitolo 77: *** Perché la sabbia è *** Capitolo 78: *** Perché Ino Nara suona bene! *** Capitolo 79: *** 80) Perché dopo la missione per portare indietro Sasuke, Shika piange davanti a... *** Capitolo 80: *** 81) Perchè secondo il databook ufficiale l'hobby di Ino è guardare le stelle... *** Capitolo 81: *** 82) Perché tutti e due portano i capelli legati ad una coda. *** Capitolo 82: *** 83) Perché gli amori veri sono rari come le mosche bianche! *** Capitolo 83: *** 84)Perché loro due sono l'unica coppia di migliori amici/compagni di Team che vedo... *** Capitolo 84: *** 85) Perché le bionde -e le ragazze in generale- non sono tutte stupide e superficiali come le dipinge il B******o Kishimoto. *** Capitolo 85: *** 86)Perché quando Ino ha tentato di guarire Asuma, a Shikamaru... *** Capitolo 86: *** 87) Perché anche se era solo un filler, quando Ino ha visto ... *** Capitolo 87: *** 88)Perché durante l'esame di selezione dei Chunin, è palese che ci sia feeling! *** Capitolo 88: *** 89) Perché se Ino morisse, Shika andrebbe subito a vendicarla. *** Capitolo 89: *** Perché c'è chi dice che Vento e Nuvole sono l'accoppiata perfetta, ma... *** Capitolo 90: *** Perché Ino è la prima seccatura della sua vita, dopo sua madre. *** Capitolo 91: *** 92) Perché al funerale di Asuma, è Ino a chiedere *** Capitolo 92: *** 93) Perché Kishimoto ama stupire tutti con gli effetti speciali... *** Capitolo 93: *** 94) Perché Shikamaru con Ino può tirar fuori la sua parte più bambina... *** Capitolo 94: *** 95) Perché Kishimoto sta distruggendo 'sto pairing pezzo per pezzo, dunque vanno sostenuti ancora di più! *** Capitolo 95: *** 96) Perché Shikamaru non è maturo e adulto come tutti lo vogliono dipingere e con... *** Capitolo 96: *** 97 Perché le apparenze ingannano! *** Capitolo 97: *** Perché esistono milioni di modi per declinare lo ShikaIno... *** Capitolo 98: *** 99) Perché la famosa scena dell'anime Shippuden in cui Shikamaru accompagna... *** Capitolo 99: *** 100) Perché insieme devono trovare una fidanzata per Choji. ***
Okay, ci vorrebbe un introduzione decente ma mi sento
male, quindi abbiate pazienza. Questo è il primo dei cento e più motivi per cui
noi amiamo lo ShikaIno e per cui crediamo nel bianco.
Nel titolo ho aggiunto "perché Choji sa" dopo che mi è
stato fatto notare che lo sfrutto nella maggior parte delle fiction XD E poi
Choji sa, sempre.
Scelgo oggi per iniziare a pubblicare per festeggiare il loro compleanno, e
domani seguirà una fiction a parte.
Buona lettura!
100 motivi o più... perché Choji sa.
«Bianco.»
disse Shikamaru. «Nero.» disse Ino.
«Ma il bianco
è il colore del lutto!» protestò la ragazza.
«E il nero è
smorto e deprimente.» commentò Shikamaru con malcelato fastidio.
I due si
fronteggiavano furenti, mentre Choji rovistava nel baule.
«Il nero è
elegante.» ribatté Ino incrociando le braccia.
«Il bianco
indica purezza.» dichiarò Shikamaru, per nulla disposto a cedere. Normalmente
avrebbe evitato di battibeccare ma quel giorno non ci riusciva
proprio.
La voce di
Choji li riscosse dalla trance in cui erano calati, fissandosi negli occhi con
astio.
«Ecco
qui!»
Choji teneva
in mano una tutina rossa e gialla. La piccola Sarutobi approvò battendo le
manine.
«Cos'è quella
roba?» mormorò Ino troppo esterrefatta per parlare. Shikamaru lo fissò
incredulo.
«Il vestito
per il battesimo.» spiegò Choji con un gran sorriso. «Anche a lei
piace.»
Ino e
Shikamaru si scambiarono uno sguardo, poi il ragazzo si lasciò cadere sconfitto
sul letto di Kurenai, mentre lei apriva bocca per poi richiuderla all'ennesimo
vagito entusiasta della bambina.
«E' una bella
festa.» cinguettò Ino andando a sedersi accanto a Shikamaru e accavallando le
gambe.
«Noiosa... »
la contraddisse Shikamaru.
Ino sistemò
una piega della lunga gonna e spostò una ciocca di capelli indietro con uno
scatto della testa.
«Tu trovi
tutto noioso.» gli fece notare nervosa. Shikamaru non rispose.
«La piccola è
felice, si diverte un sacco. Credo abbia promosso Choji a “orsacchiotto gigante
personale”.»
«Questo posso
capirlo...» ammise Shikamaru concedendosi un mezzo sorriso. Dopo le ultime
cattive notizie dal fronte, ogni piccola nuova della bambina era una boccata
d'aria fresca.
«Volete
qualcosa?» offrì Kurenai portando un altro vassoio a tavola.
«Un dolce.»
rispose Shikamaru, ed Ino nello stesso momento, puntando ai bicchieri: «Un
amaro.»
I loro
sguardi si incontrarono per un attimo, poi lei per prima voltò il viso di scatto
e prese il bicchiere, ignorando il sorriso furtivo della donna. Shikamaru la
ignorò e si dedicò al proprio dolce.
«... quella
volta che mi hai fatto perdere la matita. E quella volta che mi hai fatto fare
una figuraccia davanti a Kakashi-sensei e ad Iruka-sensei. E quella volta in cui
pioveva e tu sei andato via prima col tuo unico ombrello, mi sono bagnata
fradicia e mi sono ammalata. E quella volta...»
L'elenco di
Ino tirava avanti da cinque minuti, lasciando Shikamaru impassibile.
La ragazza
prese finalmente una boccata d'aria.
«Allora?» lo
incalzò. «Ti ricordi? Me ne hai fatte tante, alcune anche volontarie. Non credi
sia il caso di parlarmi?»
Shikamaru non
la guardò neppure.
«Sono passati
due mesi, Shikamaru! Accidenti a te! E guardami quando ti parlo! Siamo
pari!»
«Non mi hai
salutato.» disse lui lapidario. Le prime quattro parole che le rivolgeva da ore
dopo il suo ritorno.
Ino lasciò
cadere le braccia e tornò indietro con la memoria. «No, non ti ho salutato.
Litigavamo.»
«Potevi
morire, e non mi hai salutato.» ripeté lui fissandola. Non c'era traccia di
gentilezza nei suoi occhi, ma uno sguardo più attento avrebbe visto la punta di
sofferenza nei suoi occhi, quando questi indugiarono sul petto e sul braccio
fasciati.
«Vero...»
ammise infine Ino. Si guardò attorno: non aveva mai visto la camera di
Shikamaru, e dovette ammettere che era molto ordinata e pulita. Non se
l'aspettava da uno come lui, soprattutto considerando che la sua, di camera,
sembrava vittima di un tornado, con i vestiti sparsi ovunque e i trucchi anche
per terra.
«Non saremo
mai pari per questo. Io e persino Sakura abbiamo saputo che sei partita in
missione il giorno dopo. A che stavi pensando, se lecito chiedere?»
«Non pensavo.
Io non penso mai, no?»
Shikamaru
alzò gli occhi al cielo. «L'ho detto in un momento di rabbia. Ammetterai che non
sei molto razionale.»
«Solo perché
sono impulsiva non vuole dire che io sia stupida.»
«Non l'ho
detto.» si difese Shikamaru.
«Ma lo
pensi!» gridò Ino.
Calò il
silenzio.
Poi:
«Non è
vero.»
«E invece
si!»
«Salti sempre
alle conclusioni più errate.»
«Sei tu che
sei falso.»
«Tu invece
sei fin troppo schietta.»
Ino fece un
passo avanti.
«Non è un
difetto.»
«Dipende. Sei
troppo arrogante.» asserì Shikamaru in tono neutro, anche se un guizzo al
sopracciglio sinistro lasciò intuire ad Ino che si stava scaldando.
«Sei tu a non
avere spina dorsale, sei un vigliacco.»
«Vigliacca
forse è più la persona che sparisce senza salutare. Io sono solo diplomatico.»
la corresse facendo un passo avanti a sua volta.
«La
diplomazia non fa per me, meglio dire le cose come stanno. E sai come stanno? Tu
non mi piaci.»
Shikamaru
fece un altro passo avanti, e dovette abbassare il viso per
guardarla.
«Neanche tu
mi sei mai piaciuta.» disse lentamente. Lei schioccò la lingua contro il palato
ed allargò le braccia.
«Sei pigro in
modo disarmante.»
«Sei attiva
in modo fastidioso.» ribatté lui.
«Non prendi
mai una posizione.» lo accusò.
«Devi sempre
litigare con chiunque.» disse a sua volta Shikamaru, assottigliando lo
sguardo.
«Sei un
menefreghista.» sputò lei con aria schifata. «Senza palle, col complesso del
“faccio-tutto-io”, incapace anche solo di avere un amica femmina perché
misogino!»
«E tu sei...»
Shikamaru cercò la risposta adatta, infuriato, «... un'irresponsabile boccaccia
che crede di potercela fare sempre da sola, anche se non è vero, che sputa
sempre sentenze sugli altri, incapace di avere anche solo un amico maschio
perché troppo occupata a credersi migliore degli uomini anche se non lo
è!»
Ino spalancò
la bocca inorridita, mentre Shikamaru tirava fuori tutta l'aria incamerata nei
polmoni prima della propria rivalsa in un unico sospiro.
«Io... Io...
Tu!» Ino gli diede una spinta, «Bastardo! Ti odio! Ti detesto!» gli urlò contro,
prima di tirarlo a se e baciarlo con violenza. Shikamaru le circondò la vita con
le braccia, stringendola a se e sollevandola, ricambiando con tutto l'impeto di
cui era capace.
La lasciò
andare con un braccio soltanto per rovesciare a terra i libri che stavano sulla
scrivania e la fece sedere su di essa; sarebbe stato troppo avventato condurla
direttamente a letto, sebbene il suo corpo volesse il contrario. Ino poteva
sempre decidere di ucciderlo in quel caso.
«... e sei
anche un bugiardo.» aggiunse lei, una volta separati da lui, prima di baciarlo
ancora, «Hai detto che non ti piaccio.»
«E tu,
strega, hai detto che mi odi.» le fece notare, sciogliendole i
capelli.
«E' vero!»
confermò lei con rabbia, portando le mani sotto il suo giubbotto da chunin per
accarezzargli la schiena, «Sei insopportabile. Devi essere sempre il mio
contrario, e non sopporto chi è diverso da me. Non così.» concluse, separando
ogni frase con un altro bacio.
«E che devo
dire io? Sei praticamente il mio opposto. Almeno io sono civile.»
«No, sei un
idiota. Non ti sopporto proprio, lo sai?» ripeté lei, sfilandogli infine il
giubbotto.
«Va bene...»
acconsentì lui, lasciandosi trasportare da un altro bacio. «Se non altro siamo
bugiardi uguali, seccatura.»
«No, io
almeno mento con classe.»
«Ecco, vedi?
Sei vanitosa.» sussurrò ad un centimetro dalle sue labbra.
«Ne ho tutti
i motivi.» lo provocò lei irritata, baciandolo nuovamente per zittirlo. Le mani
della ragazza ricominciarono ad accarezzarlo e a tirarlo a se avidamente, e
stavolta il corpo di Shikamaru si mosse da solo e la portò fino a
letto.
«Vero.»
confermò ancora il ragazzo, spostandole il ciuffo dal viso. Notò le sue guance
arrossate e gli occhi che sembravano in attesa: «Cosa c'è?» domandò confuso.
Tutte le sue facoltà mentali erano occupate a suggerirgli mosse poco
innocenti.
«Si può
sapere cosa aspetti? Fossi stata al tuo posto mi sarei già saltata addosso.» gli
fece notare, stavolta ghignando maliziosamente. «E' proprio vero che siamo
opposti, sei troppo lent...» non le fu permesso di finire perché Shikamaru aveva
già ripreso a baciarla con passione, togliendole poi il giubbotto e
sbottonandole il top che portava sotto.
«Sai... cosa
si dice degli opposti?» le sussurrò all'orecchio, facendola
rabbrividire.
«Ne ho una
vaga idea... ma il signor so-tutto-io sei tu, rispiegamelo.»
Shikamaru
sorrise, levandosi la maglietta in rete.
E ben presto,
le leggi della fisica furono ancora una volta confermate.
Questa è quella che ho scritto con più divertimento credo, sin'ora. Le prime
storie le ho scritte credo in due giorni, lanciatissima, mentre non potevo
collegarmi ad internet per problemi di connessione XD
Cercherò di pubblicarne una al giorno, ma arrivata alla
venticinque tra università e tutto credo che ci sarà un calo di frequenza di
pubblicazione... ma non pensiamoci!
Capitolo 2 *** Shikamaru si preoccupa sempre [e solo tra le ragazze, oserei dire] per Ino. ***
Ed ecco a voi
la seconda oneshot!
2) Shikamaru
si preoccupa sempre [e solo, fra le ragazze, oserei] per Ino
Naruto fece
il ventitreesimo giro intorno al tavolo, per poi lasciarsi cadere seduto sulla
sedia come corpo morto cade. Sai gli lanciò mezzo sguardo prima di tornare a
dedicarsi al blocco da disegno, mentre Choji ingoiava tristemente l'ultima
cotoletta.
Shikamaru
accese l'ennesima sigaretta.
«Staranno
bene, vedrai.» lo rassicurò Lee.
«Parli bene,
tu!» sbottò Naruto, «Non è Tenten quella lontana da Konoha e in
pericolo!»
«Non...»
cominciò Shikamaru a voce alta, dando poi uno sguardo intorno poiché mezza
clientela si era voltata. «... sono in pericolo. Sakura ed Ino se la sanno
cavare.»
«Sono medici,
ricordi?» aggiunse Choji rassicurante, guardando di sbieco il migliore
amico.
«Ma si, ma
si! Non metto certo in dubbio la bravura della mia Sakura-chan... solo che
vorrei che fosse qui, ecco tutto.»
«Tutti
vorremmo le nostre compagne qui.» assentì l'altro, «Ma ogni tanto è normale
separarci, specie se loro sono ninja medici e noi no.»
«Però non ci
hanno mandato alcuna notizia con...»
Shikamaru si
alzò e uscì.
Gli altri lo
seguirono con lo sguardo.
«Ma che
ha?»
«Niente...»
mormorò Choji, lanciando uno sguardo al pacchetto di sigarette abbandonato sul
tavolo. Un guizzo all'esterno catturò la sua attenzione, e si ritrovò a
sorridere.
Shikamaru
guardò una spirale di fumo salire al cielo, immerso in pensieri cupi, prima che
un forte colpo alla schiena rischiasse di fargli inghiottire la sigaretta. Si
voltò pronto a colpire quando fu investito dagli occhi fiammeggianti di
Ino.
«Puzzi troppo
di fumo.» lo accusò.
«E tu sei
sporca di sangue.» disse di rimando il ragazzo, inclinando appena la testa per
verificare il suo stato di salute a occhio.
«Però i miei
polmoni sono okay.» ribatté la ragazza con superiorità. Sakura li superò
salutando Shikamaru con un cenno della mano e un sorriso sornione di chi voleva
far sapere di aver capito tutto e godersela un mondo e lui spostò lo sguardo
nuovamente su Ino..
Poi scrollò
le spalle, e lei storse la bocca, piccata.
«Va a farti
dare una controllata.» asserì burbero, fingendo che non gli importasse
«Prima vado a
salutare Choji. E tu smetti di fumare, sono qui, no?»
Shikamaru la
guardò sorpreso. «E che c'entra?»
«C'entra
eccome caro, non fumi solo quando sei preoccupato ormai?»
“E tu come
sai....” pensò il ragazzo,
guardandola entrare ancheggiando, consapevole dello sguardo del ragazzo su di
se.
Poi scosse la
testa.
Sperava che
Choji non le dicesse che aveva comprato quel pacchetto solo quella mattina, dato
che era vuoto. Ma dal sorriso raggiante che poteva vedere attraverso la
finestra, dietro il riflesso del proprio viso già rosso di imbarazzo, era ovvio
che la sua preghiera non era stata ascoltata.
E Shikamaru
stava crepando... tra l'altro anche secondo me si è sempre preoccupato per Ino
U_U
Fortunatamente in questa storia c'è Choji che a macchinetta fa
amabilmente notare ad Ino tutti i comportamenti che sottolineano quanto fosse in
ansia per lei XD
Passiamo ai
ringraziamenti:
Hipatya: *O*!
Quando leggo il tuo nome mi emoziono XD Era veramente tutte queste cose? XD Sono
felice che sia aderente al canon T_T ci provo sempre! Per quanto riguarda
restare sullo stesso piano, oddio, non so se in tutte le fiction sarà così, del
resto quel cretino già nel manga la lascia comandare perché sarebbe noioso
litigarci, e lui e Choji ne hanno abbastanza paura quando si arrabbia XD Se
Shikamaru finisse con una certa persona, come dici tu, penso
che semplicemente sarebbe abbastanza annoiato da vegetare e lei lo lascerebbe
fare...
Il mio nick
purtroppo non è traduzione del mio nome, ma mi piacerebbe tanto... chiamerò mia
figlia così, comunque XD *donna tiranna come Ino*
Grazie per la
recensione!
Sakurina:
Ciao nipote (?)! Il manifesto ShikaIno, yeee XD Stavo riflettendo se quotare
direttamente la tua recensione “odio amorevole e amore odiato” XD sono morta XD
Sono felice che li troviate tutti I.C., spero di non aver sforato quì! Certo,
sarà difficile mantenerli sempre così anche a seconda dei motivi che scrivo
XD
Mi raccomando
tu con le tue eh... E grazie per la recensione!
Ryanfoerever:
quando leggo recensioni come la tua la prima cosa che penso è sempre “ma ho
scritto veramente così?” XD tanti aggettivi... XD Sbaglio o il tuo nome ricorre
nelle recensioni alle mie storie praticamente da sempre? *_* *me onorata *
Grazie mille per la recensione!
WishfulThinking: Dimmi che posso abbreviare il tuo nick quando rispondo
XD La tutina fa molto pugno nell'occhio, però con un po' di immaginazione è
carina, dai XD Per quanto riguarda il bianco e nero... avevo dimenticato di
scriverlo nelle note... coff... ecco, vedi, questo mi succede quando non
pubblico il capitolo appena lo scrivo, dimentico anche le cose da segnalare!
Comunque è proprio una cosa voluta! Ino vuole il nero pensando all'eleganza,
mentre Shikamaru il bianco perché... è il nostro colore! Messaggi subliminali?
Io credo di si... *tono saccente* Grazie mille per aver recensito!
Celiane4ever:
Uh che bello, niente cliché! Spero di continuare a non... clicherare? °_° ignora
questa prima parte, comunque sia lieta che ti sia piaciuta! “Simpatica e leggera
ma per niente semplice” in effetti mi stavo un po' (molto) incartando pensando
cosa potessero mai rinfacciarsi a vicenda XD Grazie per aver
recensito!
Shika: Eh, a
menarsi male non si fanno, anzi... (qui immagina la solita faccina con sorriso
perverso di msn). Il continuo come vedi cercherà di arrivare sempre almeno una
volta al giorno XD Sono felice di averti fatta ridere! Grazie mille per aver
recensito!
Solarial: ma
questa tutina ha colpito tutti XDD La cercherò su internet, accidenti! Ne
troverò una carina! Choji poi si, è un grande stilista... e la rabbia è molto,
molto sfruttata dai tuoi. Ce la vedo Ino a (ti prego di non fraintendere)
sbatterlo sul letto dopo una dura giornata di lavoro... (ora puoi fraintendere).
Oh si, per una volta anche Shikamaru tira fuori gli attributi e vuole l'ultima
parola, anche se più che altro lo fa perché arrabbiatissimo... con tutto quello
che è successo il fatto che uno di loro vada in missione senza dire nulla è
abbastanza brutto e Shikamaru si preoccupa e l'ha anche sempre detto. Per il
sottomettersi, come ho già detto, oddio XD Mi sa che in futuro il signorino Nara
si piegherà un bel po', ma Ino non sarebbe Ino altrimenti XD Grazie della
recensione!
Nejisfan94:
dimmi tu se posso scrivere direttamente Francy! Grazie mille per l'entrata
fashion nella recensione XD Lo scopo era proprio far sorridere ma far capire che
appunto gli opposti si attraggono! E stupendo come hai scritto: “mischiandoli si
forma quasi una persona normale”... quasi? XD sono messi male in effetti!
Tranquilla per le recensioni, quando hai tempo, se ti va, le fai, altrimenti al
diavolo XD Grazie anche per i preferiti! Spero che anche questa ti
piaccia!
E' tutto!
Alla prossima con: 3)Avete notato come lui la guarda? E 4)Avete notato come lei
lo guarda?
Capitolo 3 *** Avete notato come lui guarda lei e lei guarda lui? ***
Per queste due non ho note di apertura XD Sono solo
felice che in tante recensiscano, vi ringrazio!
3)Avete notato
come lui la guarda?
Osservò la
lunga linea sinuosa dei suoi capelli biondi legati in un alta coda sfiorarle la
schiena quasi casualmente, prima di scivolare contro la sua spalla e
oltrepassarla, mentre lei chinava la testa per aggiustare un sandalo.
Guardò le
curve seminascoste dai corti pantaloncini sempre di un viola accecante, prima di
soffermarsi sulla linea del seno che spariva sotto quei fili dorati.
Lei sbatté un
piedi a terra per raddrizzare ancora la scarpa e si tirò dritta in piedi,
spostando il ciuffo che le era caduto tra gli occhi.
Gli occhi:
due bellissimi occhi del colore del mare estivo, quel mare in cui era visibile
ogni singolo granello di sabbia sotto il sole, le cui onde abbagliavano e
trasportavano via con se. Non si poteva definire il colore di quegli occhi, ma
sapeva solo che a guardarli si finiva rapiti.
Il naso
piccolo e dritto, le labbra sensuali, il viso dalle linee delicate, non poteva
smettere di guardarli. Mentre litigavano poi, aveva una visuale perfetta dei
cambiamenti sul suo viso, che lasciava trasparire ogni emozione, schietto quanto
la proprietaria.
Shikamaru
steso sull'erba passava anche ore a fissarla con la coda dell'occhio, finché lei
non doveva andare via, ricordando solo allora le patatine che avrebbe dovuto
dividere con Choji, ormai finite.
Choji si
chiese se Ino avrebbe finito col consumarsi, sotto quello sguardo continuo di
cui non si accorgeva mai.
Ino salutò
distrattamente come al solito, salendo per il pendio, mentre lo sguardo vigile e
attento di Shikamaru la seguiva per quanto possibile.
Tutti si
erano resi conto del modo in cui lui la guardava.
E Choji si
chiese se l'amico si sarebbe mai accorto di come lei guardava lui.
4)Avete notato
come lei lo guarda?
La missione
era conclusa ormai, con la loro vittoria. Shikamaru però, per nulla in vena di
festeggiare, saltò giù dalla pietra in cui si trovava e con altri due balzi
raggiunse la compagna di squadra, inginocchiata a terra. Sentì vagamente le urla
festose di Naruto ma non vi diede peso, troppo preoccupato.
Ino gli
rivolse un'occhiata furibonda.
«Ti sei messo
in mezzo.» sibilò, indicandogli il giubbotto macchiato di sangue.
«Saresti
mort...»
Uno schiaffo
gli chiuse la bocca.
Shikamaru la
guardò sbalordito.
«Saresti
potuto morire tu! E allora nulla avrebbe avuto più senso!» gridò, facendo tacere
tutti.
Velocemente
gli altri ninja di Konoha si ritirarono lasciando loro campo libero, mentre
Choji ritirava velocemente la loro roba, prevedendo una possibile fuga di uno
dei due litiganti alla fine.
«Ino...»
ringhiò lui. Mai, e poi mai, lei aveva osato schiaffeggiarlo, per quanto manesca
fosse.
Poi però si
bloccò, davanti agli occhi lucidi dell'altra.
«Non farlo
più, non t'azzardare...» lo minacciò con voce tremante, poggiando una mano
contro la ferita del chunin e lasciando che il chakra la curasse.
Shikamaru non
sapeva come comportarsi ora, a metà tra la rabbia e lo sgomento. Alla fine però
il calore benefico di quelle cure gli stirarono le labbra in un
sorriso.
«Tanto ci sei
tu a curarmi.»
Ino batté le
palpebre un paio di volte, guardandolo infine negli occhi dopo tanto tempo, ed
infine assentì con un cenno del capo mentre anche le sue, di labbra, si
piegavano in un sorriso dolce, leggendo in quelle iridi scure ciò che
cercava.
Shikamaru
poggiò una mano su quella della ragazza, pronto a stuzzicarla, quando fu
catturato da ciò che quegli occhi dicevano silenziosamente.
E Choji
sorrise, capendo che finalmente si era accorto di come lei guardava lui, prima
di dileguarsi nella foresta.
Queste due sono state strane per me, a quel che
ricordo... molto strane. Nella prima ero sicura di incasinarmi con le
descrizioni, nella seconda è andata un po' meglio dal mio punto di vista. Ed
altre due con il tema “Choji sa”, notiamolo XD
Solarial: esattamente XD Shikamaru deve fare il
“io non ho paura” però poi si tradisce, e Choji sa che fuma per quel motivo, ed
anche Ino... mica scemi! XD Fondiamo le immagini “Ino sbatte Shika sul letto”?
E' interessante come noti sempre le più piccole cose, il pensiero di Shikamaru
che si chiede come fa lei a sapere era volutamente li perché comunque lui resta
quello che non le capisce...
ryanforever: sei una brava donna T_T XD Si, i
polmoni di Shika sono nei guai XD Choji sa fino alla morte, e Naruto... beh
poverino, lui esterna sempre! Com'è che tutte le mie storie sembrano NaruSaku
tra l'altro non lo so, m'ammazzerei XD
Kaho_Chan: 100 signora XD sono alla 25esima
credo... ti ringrazio tanto per aver trovato tempo di recensire piuttosto! E ti
ringrazio per l'ottima scrittrice! (ma magari!)
Celiane4ever: seee, migliori amici! Adoro mandare
Shikamaru in crisi, insomma, sempre le donne quelle preoccupate nel manga,
capovolgiamo le cose!
Sorelline xsv: anche io ovviamente li trovo
fantastici assieme! (fortunata con le esperienze personali XD) grazie mille!
Elwerien: salve sua maestà XD Shikamaru sembra in
effetti molto lunatico, però chi non lo è? (forse Sai). Adoro Choji versione
cupido! Ino non poteva entrare in altro modo... io non sono uguale a lei
caratterialmente, ma abbastanza violenta da fare sempre entrate simili, quindi
ho pensato che se le faccio io, lei le fa due volte XD I dialoghi difficilmente
mi riescono seri, non chiedere... Figuriamoci se Ino non sfrutta un informazione
simile... anche se secondo me gliel'aveva già spiegato Choji, e lei la bocca
chiusa non la tiene XD L'ultima frase ho dovuto andare a rivederla perché non me
la ricordavo, inutile dire che Shikamaru lì non ci entra più XD Grazie mille per
la recensione extra XD
Kikkyxx14: grazie mille per la recensione! Spero
ti sia piaciuto anche questo capitolo!
Hachi92: mosche bianche yeeee XD stai scrivendo
una raccolta anche tu? *_* grazie mille per i complimenti e ShikaIno rulez!
Al prossimo capitolo con la tremenda e *spoilerosa*: “E il modo in cui lui si sente sollevato quando la
vede, nel volume 36?”
Capitolo 4 *** E il modo in cui lui si sente sollevato quando la vede, nel volume 36? ***
Ok, spoiler per chi non ha letto il volume
36. Nella serie animata shippuuden sta per accadere invece.
5)E il modo in
cui lui si sente sollevato quando la vede, nel volume 36?
Shikamaru
alzò lo sguardo disperatamente, e poi la sentì. Il cuore triplicò i propri
battiti, mentre lei volava accanto a lui poggiandogli una mano sulla
schiena.
«Shikamaru,
siamo venuti ad aiutarti!»
«Ino...»
riuscì soltanto a dire, da una parte sollevato e dall'altra terrorizzato
all'idea che anche lei si trovasse lì, accanto a quei mostri.
«Porta
Shikamaru in un luogo sicuro.»
«Si
signore.»
Spiccarono
qualche balzo insieme, andando a raggiungere il loro maestro.
Sempre
insieme, stretti uno all'altra, e quel calore che cancellava temporaneamente
ogni brutta sensazione.
Ma
l'abbraccio si sciolse.
«Asuma-sensei!»
Se solo
avessero avuto modo di ripensare a quei momenti senza sentirsi spezzare il
cuore, se non fosse finito in tragedia quel giorno, avrebbero compreso forse.
Quel calore sarebbe tornato ancora.
Ma vollero
dimenticare tutto di quegli ultimi momenti che non fossero le ultime parole del
loro maestro.
E non seppero
mai.
«SENSEI!»
Breve. E' una drabble? Una flashfic? Non ne ho
idea. So solo che mi ha depressa a morte scriverla, davvero. Quel giorno, con la
musichetta deprimente a palla, mi sono depressa xD
Tra l'altro non è a lieto fine né per Asuma né per
le mosche bianche, però il potenziale c'era e al diavolo...
E vabbè, passiamo alle recensioni:
ryanforever: hai completamente colto quello che
volevo far intendere T_T
Non so neanche cos'altro aggiungere perché hai
riassunto alla perfezione la storia, accidenti XD grazie mille per recensire
sempre, sei una soddisfazione XD
Celiane4ever: La seconda è anche la mia preferita
in effetti, non mi piacciono le descrizioni! Spero che questa ti sia piaciuta
anche se io non la voglio ricordare affatto XD grazie della recensione!
Hipatya: Certo che puoi chiamarmi Ele, lo adoro! Sappi che ti devo mandare in
anteprima il 22esimo capitolo perché ho bisogno di un tuo parere personale.
Aspettati un mp nel forum. Fermento? Ho questa, un'altra long fic SasoSaku da un
anno, tre di TemarixQualcuno da pubblicare per la raccolta
TemarixChiunqueNonSiaShikamaru che va avanti, una JamesLily, una KibaSaku, una
KibaTen, una SasuSaku ed un altra ShikaIno. *muore*. Si, Shikamaru
è dolce quando fa il macho ma dentro si scioglie XD L'introspezione dello scorso
non mi è piaciuta, a me piace l'azione! XD Si, anche lei è stata molto dolce con
quella confessione XD Choji sa sempre, e continua a sapere! XD
Si, il vero manovratore è sempre lui, con l'aiuto
di Sakura in futuro, vedrai XD
kikkyxx14: Posso abbreviare in Kikky? Comunque io
ribadisco che preferisco il dialogo XD ShikaIno4ever XD Sei anche tu nello
ShikaIno Ufficial fanforum? (è spam? XD) grazie tantissimo per le recensioni che
mi lasci sempre!
Hachi92: Appena potrò darò un bello sguardo alla
tua raccolta! Purtroppo ho sempre meno tempo in casa, al pc al massimo scrivo
velocemente e pubblico, quindi non sto più leggendo molto! Fa tanto spam anche
questo, ma non so se anche tu sei nello ShikaIno Ufficial FanForum da cui prendo
i motivi °_° te lo chiedo perché ti vedo molto agguerrita XD
Sakurina: Dimenticarmi la tua fic? E ti
piacerebbe... io aspetto, spranga alla mano ma aspetto. Come non pensavi? Al
massimo rallenterò con l'università ma sono al 26esimo motivo!
Non preoccuparti per le recensioni, quando hai
tempo cara... io mi vergogno ancora di non aver recensito le tue... coff... ah,
si, Choji è onnisciente ed onnipresente XD Grazie per esserti fatta viva,
dopotutto hai le tue a cui pensare (°° si Luly, hai le tue ricordi?)
Solarial: E' troppo bello avere le tue recensioni,
ricordi a mia visione piramidale di EFP? XD Gli sguardi possono parlare in
effetti, se solo gli si da attenzione... In effetti quei due erano tanto presi
dal guardarsi di nascosto perché l'altro non ricambia, da non notare che appena
si voltavano era l'altro a guardare... disgraziati! XD Choji è esterno, per
questo può notare tutto. Si guardano negli occhi per caso, perché entrambi sono
seri, perché lui è preoccupato per lei poco abituato a vederla così e lei è
terrorizzata perché lui è quasi morto per salvarla, e così finalmente si sono
accorti... ahhhh... XDD Grazie XD
Shika: Giuliaaaa...figurati se ti devi scusare se
non recensisci! Shikamaru I.C. mi uccide, è un dramma xD Davvero mi è uscita
bene la descrizione? Io le odio! Preferisco i dialoghi XD Si, Choji è
pericoloso, li farà davvero uscire assieme a loro insaputa... ho un amico come
Choji, pensandoci bene... anche io un po' lo sono, pensandoci meglio...
comunque, bando ai pensieri inquietanti, si Kishimoto verrà convinto da Choji
nel sonno XD Grazie mille mila per aver messo addirittura la storia nei
preferiti!
Touma: Touma *_* Sai che sono una tua fan oramai
XD E ci credo che non le capisci le storie, che le leggi a fare la notte dopo il
lavoro XD Si, Shika ed Ino calamitosi mi piacciono molto, ed il litigio non
risulta costruito semplicemente perché vivendo di battibecchi con mia madre ho
solo dovuto improvvisare immedesimandomi e quello che veniva veniva XD Anche tu
aspettati un mio mp, devi dirmi se ti va bene la numero 22, perché sei “chiamato
in causa” XD Grazie mille per la recensione! Il mio cuore ha balzato di gioia
XD
Sorelline xsv: Si, Choji sa è ormai un ritornello
XD Aggiungeremo un Sakura sa immagino, in futuro XD Grazie per le descrizioni,
le temo sempre! E grazie anche per la recensione e per i complimenti, come
sempre!
V@le: Woooww!!! Mosca bianca, yess! Ti sbiancherò
sorella! Vieni da noi... (momento ipnotico: off) Grazie per l'impegno nel
leggerli tutti, ma tranquilla, non hai bisogno di recensire ogni volta, mi fa
soltanto piacere sapere che come mosca grigia ti stai sbiancando! Spero di
riuscire comunque a non trattare male mai Temari, nonostante a volte i titoli
non saranno tanto semplici da trattare con diplomazia... ma ce la metterò tutta,
per rispetto del personaggio e delle fan di Temari! Grazie mille per aver
recensito ad ogni modo, ed anche dell'onore che mi fai con queste parole! E
Tenten l'adoro anche io, tantissimo! Devo trovare modo di farla apparire di più!
Capitolo 5 *** Il padre di Shikamaru si chiama SHIKAku, mentre la madre YoshINO ***
Comunicazione
di servizio: ditemi voi se pubblicare la domenica o meno. E' già difficile
seguire una raccolta che viene aggiornata ogni giorno, non so se lasciare “una
vacanza” per eventuali assenti XD
6)Il padre di
Shikamaru si chiama SHIKAku, mentre la madre YoshINO
«Dovrebbe
chiamarsi... che so...»
Inoichi
sorrise, o per meglio dire ghignò. «Yoshino?»
Shikaku sputò
il sakè sul tavolo, colto da un’irrefrenabile tosse.
«Nara?»
chiamò Yoshino sconvolta dal tavolo accanto, in compagnia di Kushina.
«E così fato
volle.» proclamò Chouza, dando il cinque all'amico che ancora ghignava. I due
balzarono in piedi e fuggirono a gambe levate.
E le urla di
uno Shikaku isterico, come mai si era visto, riecheggiarono per la
sala.
«MAI!
INOICHI, CHOUZA, TORNATE QUI! ORA!»
Shikamaru
chiuse gli occhi, poggiato contro il tavolo del bar, mentre Choji finiva la
propria porzione e quella di Ino che era andata al bagno.
«Tua madre si
chiama Yoshino.»
Shikamaru
riaprì gli occhi guardando l'amico con stupore.
«E...?.» lo
invitò a continuare. «E tuo padre si chiama Shikaku?»
«Si, Choji.
Lo sai.» confermò sempre più stupito.
Choji restò
in silenzio, guardando il proprio piatto vuoto senza chiedere altre porzioni.
Questo mise in allarme il rampollo Nara, che sollevò la testa dal tavolo e lo
guardò con maggiore attenzione.
«...
Choji?»
«E loro
avevano un team, i nostri padri dico, il team InoShikaCho.»
«Si, e
allora?» lo assecondò, non sapendo dove voleva andare a parare.
«E noi siamo
il team InoShikaCho.»
Shikamaru si
guardò attorno, in cerca di Ino. O di un qualsiasi medico.
«Segui la
tradizione, non trovi?»
«Ah...ah....»
assentì il ragazzo, passando una mano sulla propria coda
nervosamente.
«E tu hai
preso il nome da tuo padre. Shikamaru come
Shikaku. Non è scontato che sposerai una donna col
nome di tua madre?»
«Yoshino?»
chiese lui con una punta di disgusto.
«Beh, una
parte del nome, perché si equivalgano. Magari il finale.»
Shikamaru non
ci rifletté neppure. «Allora Ino.»
«Si?» domandò
la ragazza, tornando a sedere.
«E come
direbbe Neji: destino è compiuto.» dichiarò deciso l'Akimichi, scattando poi in
piedi e correndo via a braccia spalancate, sotto lo sguardo incredulo di Ino, a
bocca aperta.
«MAI!
AKIMICHI CHOJI! TORNA QUI! ORA!»
L'esperienza
insegna.
Questa è stupida in modo inquietante, ma mi ha
divertito scriverla, ed è poi ciò che conta, no?
Tutte le volte che devo far corrispondere il
vecchio team di amici non so mai come rendere Ino ed uso Naruto, ma se ci fosse
stato il padre di Naruto con loro avrei dovuto usare Naruto per rappresentarlo,
ed allora tanti forse Kiba... In questo caso ad ogni modo Choji ha fatto da
solo.
E Shikamaru è disgustato dal nome Yoshino non
perché non gli piace ma perché per un attimo ha pensato a sua madre come
fidanzata, e naturalmente non ne era felice.
Anche se poi Ino è come lei.
“E come direbbe Neji, destino è compiuto.” : se
Neji lo sfottiamo noi, figurarsi quelli che vivono vicino a lui e gli sono amici
o quasi.
Risposte alle recensioni:
Kikichan: Si, hai ragione, mi ha depressa! Questa
dovrebbe aver alleggerito l'aria cupa della precedente! Grazie della
recensione!
Ryanforever: che poetica questa recensione XD si,
in effetti è rimasto tutto dentro nella precedente, ed è la cosa peggiore...
come vedi, si, questa volta è stato diverso XD
Shika: spero che l'umore non fosse giù per colpa
della mia (menzogna: mi piace condizionare la gente) Anche a me ha depresso
troppo la morte di Asuma! Si, i piccoli gesti sono quelli che fanno notare di
più l'amore tra loro, che non ha bisogno di cose eclatanti. Che bei complimenti
T_T ti ringrazio tanto!
Solarial: Ma magari si sbrigassero ad accorgersi
l'uno dell'altro! Sono felice di averti fatto venire il magone (?), se non altro
l'intento è riuscito! XD Asuma era un grande, è dispiaciuto tanto anche a me, e
sono andata dal sollievo al dolore perché anche nel manga ci fregano con quel
“il cuore batte ancora!” e tutti a pensare che sarebbe vissuto, ed invece era
solo un modo per fargli dire le ultime parole... vabbé, con questa ho distrutto
il clima depressivo! XD
V@le:ti segno tra quelle da ringraziare sempre per
le recensioni allora XD Non ci può essere sempre un lieto fine, che gran
verità... ma lo cercherò sempre e comunque, tanto non si può fare altro XD Mi sa
di minaccia il tuo recensirò, ma ne sono felice XD
Celian4ever: ahahahah! Tutte depresse XD Spero che
questa possa piacerti!
Francy: mia
supporter, non ti preoccupare se non puoi recensire sempre! Su questo capitolo
era impossibile anche a me, non so da dove mi sia saltata l'idea XD dopotutto
non ho che scritto quel che ho visto aggiungendo sentimenti e pensieri in più XD
Grazie mille per la recensione che non è affatto uno schifo, anzi, tanti bei
complimenti T_T
Hachi92: oh,
grazie tantissimo! Per quanto riguarda i forum è normale, appena ti iscrivi ad
un certo tipo di forum come “forumcommunity” o altro, il nick resta sempre
uguale e risulti anche loggata. Grazie a te per le recensioni! Vorrei dire che
me ne frego, ed in un certo senso si, è così, scrivo per me e per realizzare ciò
che vorrei fosse scritto da Kishimoto, però comunque fa piacere leggere
recensioni specie se positive! XD
Alla prossima
con: (immaginatemi ghignare)
7) Lui
è un masochista ed Ino ciò che potrebbe accontentare sto suo masochismo
Capitolo 6 *** Lui è un masochista ed Ino ciò che potrebbe accontentare sto suo masochismo. ***
7) Lui è un
masochista ed Ino ciò che potrebbe accontentare sto suo masochismo
Rotolò sul
letto matrimoniale dei suoi genitori, affondando nel morbido materasso e
abbracciando il cuscino, in cerca di coccole. O meglio, se fosse stata una
ragazza coccole, ma essendo un uomo, era in cerca di virili attenzioni. Possibilmente morbide.
Ed era
giusto.
Era malato.
Sebbene i suoi malvagi genitori lo avessero abbandonato in casa da solo, era
malato. Aveva trentotto di febbre e una tosse insopportabile, ed era certo che
non avrebbe passato la notte.
«Che cazzo
fai?»
Ecco, ora
aveva le visioni. I miraggi. Ah,
genitori degeneri che lasciavano un povero innocente figlio in balia della
febbre...
«Shikamaru
Nara, guardami ora.»
Immaginazione
o meno, quando Ino lo chiamava per intero prometteva guai, così ubbidientemente
rotolò un'ultima volta per trovarsi supino e col viso rivolto verso la
ragazza.
«Mh?» mugolò,
cercando di apparire debole. O quantomeno suscitare pena nella sua aguzzina.
Non che un
Nara ricorresse a questi mezzucci, ma del resto era in punto di morte e forse
essendo medico lei avrebbe potuto evitargli una fine troppo crudele.
«Tuo padre è
passato al negozio e mi ha detto di te. Perché non sei venuto subito a casa
invece che startene qui da solo con la febbre alta?» sbottò lei.
Non trovò
nulla di intelligente da rispondere, quindi non disse nulla, limitandosi a
guardarla con un'aria tanto patetica da essere disarmante.
E la disarmò
effettivamente, perché Ino scordò gli improperi che avrebbe tanto voluto
rivolgergli e scosse la testa. «Seduto.» ordinò.
«Mh?!» ripeté
lui mostrandole di essere ben poco convinto.
Ino sbuffò,
poi lo afferrò per un braccio. Calcolò appena lo sguardo inorridito del ragazzo,
giusto per compiacersene, e poi lo tirò a sedere con uno strattone.
Ah,
compagna degenere che...
Ino poggiò le
labbra contro la fronte del ragazzo, registrando che effettivamente era molto
calda.
«Sei malato
davvero, quindi. Sospettavo fosse una scusa come quella del mese scorso per non
portare le scartoffie all'Hokage.» confessò lei, con un sorrisetto di
scuse.
Shikamaru
evitò accuratamente di guardarla, dubitando di riuscire a spacciare per febbre
anche il proprio imbarazzo.
«Beh? Il
gatto ti ha morso la lingua?»
«Cosa vuoi
fare, portarmi a casa tua?» chiese infine lui arreso.
«No. Torna a
riposarti.»
Shikamaru non
se lo fece ripetere due volte, buttandosi a peso morto sul letto e affondando la
faccia nel cuscino.
«Ti prendo
una medicina.» avvisò lei, e sparì dalla stanza. Torno solo dopo dieci minuti,
si sedette accanto a lui e gli fece bere un intruglio disgustoso, che ebbe però
l'effetto di far scemare la febbre in pochi minuti; poi Ino andò via.
E Shikamaru
sentì improvvisamente il letto troppo freddo e spazioso.
«Guarda un
po' se per colpa tua adesso dobbiamo sfacchinare anche noi...» sbottò Ino
seccata, portando una scatola piena di fogli sulle scale del palazzo
dell'Hokage.
Shikamaru
scosse la testa, guardando Choji in tralice.
«Si, hai già
detto che ti dispiace, e a me sta bene.» lo rassicurò l'amico.
«A me no.»
rincarò la dose Ino, dando poi una spallata al moro e mandandolo a sbattere
contro un muro. «La prossima volta evita di girare senza ombrello per poi
ammalarti, imbecille idiota!» abbaio lei, dandogli poi le spalle e camminando a
grandi passi.
Shikamaru
poggiò le proprie scatole contro una finestra e si massaggiò la spalla, mentre
Choji lo scrutava preoccupato.
«Ehi,
Shikamaru!» salutò la voce allegra di Naruto, «Allora stai bene!»
«Eh?» domandò
lui lasciando andare l'arto polverizzato. Ino sembrava gracile.
«Ieri ho
visto Ino correre verso casa tua e l'ho fermata e mi ha detto che eri malato! Ma
da come correva pensavo peggio! Beh, io vado, Sakura-chan mi aspetta! Ciao
Shikamaru, ciao Choji!» li informò quasi tutto d'un fiato Naruto.
«Ma...»
cominciò Choji.
«Allora, vuoi
un'altra botta? Vedi di muoverti lumaca incapace! Anche tu, Choji!» gridò Ino a
distanza.
Shikamaru
sorrise a Choji.
Certo, se Ino
si fosse dimostrata preoccupata le sue sarebbero state inaccettabili
coccole.
«Sto per
venire a prendere entrambi! Allora?!»
Ma dato che
lo picchiava e offendeva, oltre a preoccuparsi, erano virili attenzioni e quindi potevano andare.
Ok, ammetto
che questa ho adorato scriverla. Sfottere Shikamaru con la storia delle coccole
soprattutto. Mi ha sempre divertita il modo in cui molti ragazzi fanno gli
uomini virili, e secondo me Shikamaru potrebbe essere uno di quelli.
Intendiamoci, è il primo a fare manifesti con scritto “sono un coniglio” e si fa
calpestare a volte pur di non dover battibeccare noiosamente, però non ce lo
vedo a chiedere “abbracciami” o cose simili. Poi si sa che gli uomini malati al
90% fanno i moribondi con due lineette di febbre XD
(Nonostante
tutto adoro gli uomini e chiedo scusa a quelli che leggono queste righe
XD)
E poi qui ci
ha marciato sopra per far fare ad Ino l'infermierina, diciamocelo.
Risposte alle
recensioni:
Hachi: grazie mille per i complimenti, come sempre! Per l'aggiornamento di
domenica in realtà me ne sono scordata, il che è abbastanza idiota ma
tralasciamo. Il titolo di questo ti inquietava? XD Figuriamoci a Shikamaru!
V@le: I neologismi regnano! XD Il passato che si ripete piace anche a
Kishimoto pare, speriamo che continui a piacergli e ci accontenti! Anche a me
Neji piace moltissimo, e le NejiTen, diciamo che era una presa in giro molto
bonaria XD Si fanno i dispetti a vicenda, come minimo! Grazie mille per la
recensione!
Ryanforever: Lieta che l'analogia ti sia piaciuta! Si, io invece sono sempre
stata fissata coi nomi, quindi ho notato XD Si, per me anche Neji viene preso in
giro, e Kiba con il fatto che è sempre tra cani, Naruto perché fa lo scemo,
Shika perché svogliato, le ragazze non ne parliamo... del resto sono ragazzi
anche loro! Grazie per la recensione!
Sakurina: Inoichi morto noooo! Non ti ascolto! Mai! Se in questa raccolta lo
faccio morire sarà colpa tua, ed io lo adoro! (copia sputata dei padri, quindi
uccidiamo Ino). Addirittura orgoglio bianco? XD esagerata XD è sempre un
piacere, grazie della recensione!
Solarial: non ho presente Jun e tu mi dovrai dire di più °_° Il Sapere è
passato di padre in figlio, e onestamente io ho tutta una storia mentale della
vita di Shikaku e Yoshino (si, ho intenzione di scriverne come sempre XD), in
cui Chouza SA. E anche Inoichi, quando non sta dietro la futura moglie. Choji ha
imitato Neji ma senza troppa cattiveria, è pur sempre il nostro caro Cho XD
Avrei pubblicato domenica, ma ho scordato......... comunqueee, grazie della
recensione XD
Celiane4ever: addirittura stampartela? XD esagerata! Grazie della recensione,
felice di averti strappato un sorriso!
Hipatya: che recensione-ona! Tranquilla se non mi stai dietro! La flash te
l'ho inviata per mp nel forum! (Ah, Ele-chan detto da te suona meravigliosamente
T_T)
Si, ho distrutto l'angst anche in questa immagino, meglio così, no? Si fa il
pieno, così quando me ne esco con storie super depressive si sopravvive XD Uh,
sono stata incisiva nella cinque? FiQuo XD Choji che SA qui non è comparso temo,
ma nella sei si, con tutto il suo splendore XD Scrivi, scrivi! A proposito, ho
commentato una delle tue prime storie, meravigliosa *_* Ciò che tu chiami
messaggio subliminale per me potrebbe essere un chiaro urlo a gran voce, ma se
una non è mosca bianca si tapperà le orecchie XD grazie tantissimo per la
recensione!
sorelline xsv: sono felice che tu lo abbia trovato tanto divertente! Si,
Shika è disgustato dalla madre/fidanzata ovviamente XD non preoccuparti per le
recensioni, meglio evitare casini a scuola XD grazie della recensione!
Kaho_chan: ah, è bello leggere il tuo nome nelle recensioni, da' una
soddisfazione immane XD Sono felice di averti fatta ridere, e Choji si, è a capo
delle mosche bianche XD Tra l'altro solo noi lo usiamo come tale, quindi non
potrebbe essere altrimenti XD Grazie millemila per la recensione!
Wish: Sei pazza ad aver recensito quattro capitoli XD per la seconda shot:
si, pieno ShikaIno con Shika che fa l'orgoglioso e non può certo dire che stava
morendo, ma tanto Ino se ne accorge XD “Mi illumini di bianco” è stupendo XDDD
per la terza,l'ho finita a ridere io leggendo “Ino è fantastica, Ino è
fantastica, e Shika lo sa. E anche Ino lo sa” si, Ino lo sa fin troppo XDDD e
Choji sa sempre, ovvio XD L'elettricità era esattamente ciò che volevo rendere,
ma perché a me non vengono queste parole quando scrivo? XD Sono felice che ti
sia piaciuta tanto! Per la quarta: piangiamo tutti insieme. (Non ricordavo
neanche quella frase, sono un mostro). Per la quinta, infine, si, stupidissima!
XD Si, anche loro per me lo prendono in giro XD E uno spaccato spassoso ci vuole
sempre, specie dopo la quinta! In quest'ultima poi ho ucciso il famoso orgoglio
di Shikamaru della seconda quindi... XD Grazie tantissimo per aver recensito e
non c'è bisogno che tu corra dietro anche agli arretrati XD
Alla prossima con:
8) Sono
amici d'infanzia e si conoscono meglio di chiunque altro
Capitolo 7 *** Sono amici di infanzia e si conoscono meglio di chiunque altro ***
8) Sono amici
d'infanzia e si conoscono meglio di
chiunque altro
Ino si
svegliò e aprì gli occhi, trovandosi coricata su qualcosa di verde. Realizzò che
le proprie coltri non erano assolutamente verdi sollevò appena la testa, e si
rese conto di essere stesa sopra Shikamaru, che la guardava con gli occhi
socchiusi. Ricordò di essere andata con lui da Choji, la sera prima, a guardare
un film dopo una missione; dovevano essersi addormentati.
«Buongiorno...» sussurrò incerta. La sua normale reazione sarebbe stata
urlare e saltare via, ma dovette ammettere a se stessa che Shikamaru era
adorabile con i capelli arruffati e l'aria assonnata.
«'Giorno...»
biascicò lui, notando poi che la teneva legata a se con le mani intorno alla sua
schiena, così la lasciò andare di scatto. Ino puntellò i gomiti sul divano e si
sollevò.
Choji sedeva
per terra, proprio accanto al divano, e guardava la televisione.
«Ah,
buongiorno.» li salutò, sbadigliando. Poi si alzò in piedi e si grattò
distrattamente la testa.
«Ma perché
non ci hai svegliati?» domandò Shikamaru stiracchiandosi.
«Eravate così
carini... non rompere...» mugugnò l'amico dirigendosi a passo ciondolante verso
la cucina. Ino si lasciò andare ad una risatina maliziosa prima di seguirlo
mentre Shikamaru fermava le mani a mezz'aria chiedendosi se quel vago senso di
irrealtà fosse dovuto alla sonnolenza.
I due
entrarono nella piccola ma confortevole cucina, e Choji ricordò di dover prima
passare al bagno.
Shikamaru la
raggiunse poco dopo, mentre versava il caffè.
«Tre di
zucchero e un goccio di latte, vero?» domandò con aria allegra. Shikamaru andò a
poggiarsi contro il tavolo, annuendo.
«Come lo
sai?»
«Come se non
conoscessi i tuoi gusti...» rise ancora lei. Una risata dolce, questa volta.
Intenerita quasi.
«Sono così
importante per te?.» la stuzzicò, prendendo la propria tazzina.
«Ti piace
bere il caffè poco amaro, quasi caffellatte, e stare steso su un prato a
guardare il cielo.» dichiarò lei solennemente. Shikamaru inarcò un sopracciglio
sarcastico, erano cose che tutti sapevano, e lei sorrise. Prese una boccata
d'aria sotto il suo sguardo interessato, poi cominciò a parlare:
«Ti piace il
dentifricio alla menta da quando avevi sei anni. Ti piace il profumo della carne
arrosto, e quello delle rose del mio negozio. Ti rilassa il rumore di Choji che
mangia le patatine, perché ti fa sentire a casa, e anche quando io poto i fiori.
Ti piacciono gli alberi e tutto il verde della foresta, e ti piace guardare film
con noi dopo le missioni perché quando lo facciamo sai che siamo al sicuro tutti
insieme da qualche parte e tu vuoi che stiamo al sicuro. Ti piace impegnarti per
rendere felici i tuoi amici anche se non ti piace ammetterlo, non ti piace
quando andiamo in missione separati perché vuoi tenerci sott'occhio, non perché
non ti fidi di noi ma perché secondo te la combinazione InoShikaCho non andrebbe
mai rotta. Ti piacciono i biscotti al cioccolato e i dolci con molta crema, ti
piace mangiare il gelato la sera, d'estate, e il riso caldo con poco condimento
d'inverno, possibilmente davanti al fuoco, ti piace che abbiamo degli orecchini
ugua...»
Shikamaru la
tirò a se e la baciò, prima ancora di rendersene conto. E Ino, che era stata
presa di sorpresa, rimase paralizzata per due secondi e poi ricambiò.
«Ehi...»
cominciò Choji, bloccandosi di scatto, mentre in mezzo secondo Shikamaru finiva
da una parte della cucina, interessatissimo alla caffettiera, ed Ino dall'altra,
ad osservare un quadro. Choji si schiarì la gola, tentando di ricordare cosa
volesse dire qualche attimo prima.
«Il bagno è
libero?» fece Ino per lui.
«Si.»
«Vado.»
annunciò, e fuggì via.
Choji andò al
tavolo, perforando la schiena di Shikamaru con lo sguardo, e prese una tazzina
di caffè con se, deciso ad andare in salotto e lasciarli a loro
stessi.
«La prossima
volta il film lo guardiamo a casa tua, eh?» chiese beffardo prima di
uscire.
«Meglio, si.»
rispose Shikamaru con voce roca.
Poi guardò la
tazzina abbandonata di Ino, col caffè ancora bollente. Si guardò attorno
furtivamente, poi con un sorriso prese un cucchiaino.
Uno di
zucchero e due gocce di latte.
Inutile dire che Shikamaru ne sa quanto lei, come
si nota nell'ultima riga. E non so come Ino sappia tutto questo, per quanto
riguarda il dentifricio inizialmente pensavo c'entrassero i genitori, poi ho
quasi aggiunto un “lo so, ti ho baciato a sei anni” come capita spesso tra
bambini XD
Choji è un po' seccato qui più che altro perché
sono a casa sua, se fossero a casa di Shikamaru se ne sarebbe andato e li
avrebbe lasciati a “divertirsi” XD Ad ogni modo, tenete a mente i gusti di Ino, li riprenderò XD
Risposte alle recensioni:
InoYamanaka89: tranquilla, anche io non lascio spesso recensioni, dipende
dall'ispirazione anche per loro XD Ti ringrazio per averlo fatto ora comunque e
si, speriamo nello ShikaIno XD
sorelline xsv: si, magari nel manga capita qualcosa di simile, mica male XD
grazie per la recensione! (il tuo nick è al plurale, significa che siete in
due?)
Celiane4ever: beh, non so se questa era estremamente dolce come pensavi XD
Shika lo adoriamo tutti immagino! Grazie della recensione!
V@le: Sono felice che ti sia piaciuto tanto! Non sei cinica, sei realistica
=_= fondiamo un partito contro gli uomini che si ammischinano Xd anche se in
realtà abbiamo la scusa anche noi per coccolarli XD grazie per la
recensione!
ryanforever: si, Shikamaru ci ha goduto un sacco quando ha scoperto che era
preoccupata XD ti ringrazio per la recensione!
Wish: si si, più virili attenzioni! Si, ci ho pensato anche io alle coccole,
ma giungeranno in altre storie XD Sono felice che ti sia piaciuta comunque!
Grazie della recensione!!
Luly: se, ormai queste recensioni e risposte sembrano un totale sfotto per
gli uomini XDD Mi sono messa a ridere a voce alta leggendo tutti quegli “ohh
questi maschi! Oohh questo...” XD Sono lieta che tu li abbia trovati I.C. *_*
Grazie per aver recensito!
Solarial: Ora ho capito! Mi ero persa la scena sotto la pioggia! (l'ho sempre
trovato idiota ed eroico al tempo stesso). Si, Shikamaru è stile la favoletta
del ragazzo che urla “al lupo!” e poi quando arriva il vero lupo non gli credono
e se lo mangia XD Ino era convinta perché il mese prima ha finto davvero XD Ti
ho fatta cadere nel fangirlismo, è stupendo XD E grazie mille per avermi
corretto l'errore, odio quando non me ne accorgo! Se ne vedi altri scrivi!
Grazie per la recensione!!!
Grazie come sempre a tutti, e al prossimo con: 9)Non si giudicano dalle apparenze ma apprezzano
pregi e difetti dell'altro;
Capitolo 8 *** Non si giudicano dalle apparenze ma apprezzano pregi e difetti dell'altro ***
Dovevo immaginare che ci sarebbe stata questa
oggi.
Innanzitutto avrei dovuto postare due giorni fa ma
me ne sono scordata, ieri ero tesa per oggi, giorno di immatricolazione e
incontro matricole, e quindi è saltato ad oggi.
Essendo una delle giornate più sfigate della mia
vita, in un modo che non potete immaginare, avrei dovuto immaginarlo: questa
fiction mi si è cancellata dal pc appena finita e l'ho riscritta. Come sempre,
quando riscrivo qualcosa di già fatto, non viene bene come l'originale.
L'originale mi piaceva molto, molto di più. A voi la sentenza finale, ad ogni
modo mi scuso anche per il ritardo e vi auguro buona lettura. [Ed una giornata
in cui andrete a dormire tutti vivi, a quel che sembra “adifferenza
mia”]
9)Non si
giudicano dalle apparenze ma apprezzano pregi e difetti
dell'altro
«Davvero, io
non so come tu possa stare in squadra con uno del genere, Ino-chan.» commentò
Naoko, passando una pennellata precisa di smalto grigio sulle unghie perfette,
«Ha così poco stile...»
«E' uno
sfigato.» disse Rika con enfasi, arricciando il naso all'insù per sottolineare
il proprio disprezzo.
«Beh...»
accennò Ino poco convinta, cercando di non arrabbiarsi. Una ciocca ribelle
scivolò davanti al suo orecchio, ed una delle ragazze seduta davanti a lei, fino
ad allora rimasta in silenzio a sfogliare una rivista di moda, le porse una
forcina colorata.
«Prendi
capo.»
«Grazie
Akemi.» sorrise Ino, rasserenata da quel capo, modo in cui la
chiamava da quando era stata promossa chunin. L'altra sorrise di rimando e tornò
a concentrarsi sulla propria rivista.
«E' molto uno
sfigato.» proseguì Rika, che detestava il ragazzo da sempre.
«Io non sarei
tranquilla a farmi vedere in giro con un individuo simile.» aggiunse
Naoko.
Un guizzo al
sopracciglio sinistro della chunin mise in allarme Sakura, che sedeva al tavolo
affianco e si voltò di scatto alla ricerca di un cameriere a cui chiedere il
conto, notando poi con orrore una capigliatura particolare seminascosta da una
pianta, che se fosse stata visibile avrebbe attivato almeno il buon senso delle
due ragazze facendo abbassare loro la voce. Accanto a lui un ragazzo biondo
succhiava un succo di frutta con una cannuccia arancione, uno piuttosto robusto
portava una cotoletta nel proprio piatto ed un altro vestito di pelle spingeva
via il proprio bicchiere per voltarsi a guardare indietro oltre la pianta con
aria alquanto schifata.
«Anche se è
diventato chunin prima degli altri, quel Nara non vale molto... non è neanche
diventato jonin.» disse con convinzione Rika, mescolando il proprio cocktail con
un ombrellino..
«Vero, vero.
Tu sei sicuramente meglio, Ino-chan!» dichiarò Naoko, chiudendo infine il
barattolino con lo smalto e sventolando una mano. Akemi non alzò lo sguardo
dalla rivista ma le sue sopracciglia salirono dandole un'aria scettica. Non che
non reputasse Ino fantastica, ma a lei stava simpatico il ragazzo.
«Tu sei
sicuramente meglio Ino-chan.» ripeté in farsetto Kiba, concludendo con una smorfia disgustata. «Stupide pettegole, cosa ne sapranno
loro...»
«Shikamaru,
vuoi che ce ne andiamo?» domandò invece Choji, ma il ragazzo alzò le
spalle.
«Non sarà
meglio invece andarcene subito? Prima che attacchi anche Ino... non dovrà farti
molto piacere...» mormorò tetro Naruto.
«Non
sparlerà.» affermò Shikamaru con sicurezza.
«Come no?
Parliamo della stessa Ino? La pettegola oca Ino?» inorridì Naruto.
«In effetti
ce la vedo a sparlare...» aggiunse più cauto Kiba, notando lo sguardo
contrariato di Choji.
«Non parlerà
male di me. Ino sembra pettegola ma non lo è. Ed io non me ne vado prima di aver
finito.» si intestardì il ragazzo.
Sakura ormai
agitava un braccio freneticamente poiché la cameriera non la degnava di uno
sguardo.
«Per non
parlare di quei capelli... secondo me potrebbe essere un bel ragazzo se li
tenesse decentemente.» considerò Naoko. Rika sembrò essere sul punto di darle
uno schiaffo.
«Figuriamoci... bel ragazzo lui...»
«Comunque non
mi fiderei di farmi proteggere da lui in missione.»
Stavolta Ino
assottigliò le labbra, e Sakura cominciò a pregare mentalmente.
«Cameriera! È
un'ora che chiamo!» sbottò con voce stridula.
Rika si tappò
le orecchie melodrammaticamente, mentre Naoko roteò gli occhi. «Un po' di
educazione...»
«E'
maleducazione anche passarsi lo smalto in pubblico.» disse Ino gelida. La voce
era più bassa del solito, sebbene il volume fosse abbastanza alto perché il
resto della clientela lo sentisse. In realtà sembrava tentasse di trattenersi
dall'urlare, essendo in pubblico. Gli occhi scrutavano gelidi le due sedute
davanti a se, le sopracciglia erano inarcate donandole un'espressione di puro
disprezzo, le labbra dischiuse mostravano appena i denti e una mano stringeva
forte il bicchiere davanti a se. «E' maleducazione anche sparlare di chi non è
presente e non può difendersi, sai? Oltre che essere una pratica disgustosa,
intendo.»
Sakura,
agghiacciata, lasciò cadere la mano, mentre la cameriera che l'aveva raggiunta
perdeva l'aria annoiata a beneficio di una molto più interessata a quello che
accadeva nel tavolo accanto. Naoko e Rika la guardarono stralunate, e
rabbrividirono notando gli occhi solitamente chiari diventare celeste carico.
Akemi si spostò impercettibilmente lontano dalle due, guardandola
ammirata.
Con la coda
dell'occhio Sakura scorse i quattro qualche tavolo più avanti voltarsi a
guardare indietro.
«E'
maleducazione e denota una vita molto patetica.» sibilò la ragazza, «L'unico
motivo per cui passate il tempo a parlare male della vita altrui è che non ne
avete una vostra di cui parlare con le amiche, e questo è davvero triste.»
aggiunse con palese falsa pena. «Non credete?»
Naoko
boccheggiò in cerca di una risposta, indignata e al tempo stesso spaventata,
mentre Rika la guardò come se avesse perso la testa. Akemi dovette trattenere
una risata.
«Io mi fido
di Shikamaru, gli affido sempre il mio corpo quando uso il capovolgimento
spirituale e continuerò a farlo, e non mi aspetto che due piccole idiote come
voi possano capirlo. Ma se sento ancora voi due sottospecie di cornacchie
parlare male davanti a me di Shikamaru, di Choji, di Sakura, o, anzi, di
chiunque altro, vi picchierò talmente tanto che non avrete più i denti per
farlo.» le minacciò seria, mentre si alzava in piedi afferrando la propria
coppetta gelato. «Akemi, domani ti rendo la forcina.»
«Certo capo!»
la ragazza si mise sull'attenti con un sorriso.
«Ah ecco,
vedete quello?» chiese indicandola, «E' un sorriso sincero. Non è malizioso, non
è superiore, è solo sincero. Provateci anche voi qualche volta, cornacchie.»
consigliò con disprezzo, prima di voltarsi colpendole quasi con la lunga coda e
dirigendosi a grandi passi verso l'uscita.
«E'...
impazzita.» riuscì infine a dire Naoko.
«E' stato
imbarazzante...» pigolò Rika nascondendo il viso dagli sguardi delle persone
sedute accanto.
«E'
grandiosa!» esclamò Akemi prendendo la borsa e andando a sedersi accanto al
bancone, «Una birra!Si festeggia la mia mentore, nonna!» ordinò, sopra i
borbottii dell'anziana.
Sakura e la
cameriera ammirata guardarono dall'ampia vetrata la ragazza mercanteggiare con
un bambino per il possesso di un altalena, e la ragazza sorrise orgogliosa della
sparata dell'ex amica, che non mancava ancora di difenderla sempre.
«Wow...»
riuscì a dire Kiba, spostando lo sguardo su Shikamaru.
«Le ha stese
a parole...» commentò Naruto sconvolto.
«Non dubito
che tu non ci riusciresti.» affermò Shikamaru calmo.
«Grazie.»
«Come sapevi
che avrebbe reagito così?» si stupì Kiba.
«A dire il
vero pensavo che le avrebbe solo mollate.»
«Si ma...
come sapevi che proprio Ino non si sarebbe gettata nella mischia e avrebbe
sparato a zero?»
Shikamaru
alzò le spalle, poi abbandonò il tavolo sotto lo sguardo perplesso degli altri,
dirigendosi alla porta che dava sul retro.
«Beh?» sbottò
Kiba.
«Aspetta...»
mormorò Choji, tornando a guardare verso il cortile, o meglio, verso l'altalena
su cui dondolava Ino mangiando il proprio gelato.
Qualche
secondo dopo arrivò anche Shikamaru, entrando dal cancello
principale.
«Bastardo...»
disse Naruto con un ghigno.
Shikamaru si
fermò accanto all'altalena.
«Ciao.»
Ino alzò lo
sguardo e l'aria imbronciata scomparve. «Ciao!»
«Perché stai
fuori?»
«Perché ho
caldo.» rispose lei spingendosi indietro.
«Non dovevi
vedere le tue amiche oggi?»
Ino annuì.
«Che hai fatto oggi tu?»
«Sistemato
scartoffie per l'Hokage... Allora... andiamo a vedere le stelle cadenti?»
propose il ragazzo.
Stavolta
rischiò di ruzzolare giù dall'altalena per aver dato una spinta troppo forte.
«Cosa?» boccheggiò.
«Ma come, tu
non vieni ogni anno la sera delle stelle cadenti nella collinetta dietro casa
mia?» ghignò il ragazzo. Ino arrossì.
«Come...» ma
non terminò la domanda e si mise in piedi.
«Io so tutto
di te.» scherzò lui, reincamminandosi.
«Sbruffone...»
«Com'è andata
con le tue amiche?»
Ino lo guardò
e sorrise tra se e se, pensando che non avrebbe mai saputo tutto di
lei.
«Come sempre,
abbiamo parlato di trucchi, di moda, di pettegolezzi...» elencò.
«Capisco.»
disse lui mettendosi le mani in tasca. Poi la guardò a sua volta.
«Scommetto
che tu hai sparlato più di tutte, pettegola.»
«E tu sarai
stato solo come un cane tutto il giorno, a dormire o guardare le nuvole,
sfigato.»
E sorrisero
entrambi.
Reincamminandosi esiste? Continuerò a chiedermelo
per sempre.
Akemi è ovviamente un rimando alla mia amica
Akami, e nella prima stesura era molto più simpatica. E' l'unica del gruppetto,
come si nota, a non prendere parte alla fiera della critica&pettegolezzo,
sta con loro solo perché è in squadra con loro. Sono tre genin amiche (per modo
di dire) di Ino, che del resto avrà pur mantenuto qualche contatto, popolare
com'era.
Ma guai toccarle Shika, mosche care U_U
Inutile dire che do per scontato che scene simili,
con uno che difendeva l'altra, siano già accadute, ed anche sia già accaduto che
si facesse finta di nulla, che l'altro sapesse o meno. Qui Ino, nervosa per ovvi
motivi, non ha notato la presenza di Shikamaru già nascosto dai fiori, quindi
non sa che lui ha sentito ogni cosa. Però è successo in passato anche l'opposto,
almeno nel mio universo virtuale (spiegato il terrore di Sakura, che ha già
assistito ed era finita nel sangue)
Era più bella, lo giuro. E le due più antipatiche
e Akemi più simpatica, Ino faceva un discorsetto che mi piaceva tanto ed era
scritta in modo a me più congeniale.
Prendetevela col mio pc.
Risposte alle recensioni:
V@le::Per una volta ha addolcito anche me XD Non dovrei assolutamente
vantarmi di ciò che scrivo come autrice e infatti spero di non farlo con queste
parole ma anche io adoro Shikamaru che preso dall'amore dimostrato da Ino se la
bacia XD Choji in questo caso voleva solo stare in pace temo XD grazie
tantissimo per la recensione!
Celiane4ever: grazie per la recensione e per continuare a seguire la
raccolta!
Hipatya: Appena hai detto che aggiorno velocissima ecco il danno XD
Dimenticata di aggiornare, e vabbè... allora, chiariamo: odio il NaruSaku XD
Sakura la vedo con chiunque esista meno Naruto, Lee e Choji. Io li vedo solo
molto amici, e sono per il NaruHina, anche se essendo le fiction ambientate
spesso nello shippuuden quei due sono spesso insieme. Si, il caffè e Shikamaru,
uh uh XD poi per uno sempre assonnato non si poteva che scegliere quello, se gli
si dava una tisana quello crollava a metà mattina... La mail *_* davvero mi
daresti la tua mail? Ma se vuoi tenerla per te posso contattarti dalla pagina
autori, eh! La tua The Moment l'ho adorata troppo per non recensirla anche se
scritta da molto tempo! Grazie a te per le recensioni!
Ryanforever: grazie mille! Si, Ino ha evitato di urlare perché il risveglio è
stato troppo bello, e diciamocelo: neanche io urlerei se mi svegliassi
abbracciata a Shikamaru XD Si, è strano che Shika la tiri così XD però teniamo
conto che ha la sua età e Ino coricata sopra è... Ino! Senza contare che lei gli
fa una sfilza che involontariamente dimostra il suo amore, non può resistere XD
Grazie per la recensione!
Kikkyxx14: anche a me piace tanto pensarli a dormire insieme, e ti ringrazio
per i complimenti! Grazie anche della recensione!
Wish: Si, hai colto quando io ami scrivere di cose quotidiane (perché a me
mancano forse? XD) Mi piace che tu li abbia trovati così speciali! Choji come ho
già detto per me è il capomosche bianche, quindi evita di fare commenti per il
momento, anche perché Shikamaru per primo deve ancora capire che ha fatto... ed
Ino stessa, che scappa in bagno XD Grazie mille per le recensioni che mi lasci
sempre!
Giulia: ma figurati se è un problema quando salti i capitoli! Sono felice che
ti piacciano piuttosto! E davvero trovi che fossero sia I.C. che dolci? Non sai
quanto mi rallegri! Scrittrice bravissima? XD ma magari!Tranquilla per le
recensioni, grazie per questa piuttosto!
Paccy: Oh cavolo, non so neanche come rispondere ad una recensione così lunga
e ben articolata! *immagina la faccina sconvolta di msn* Prima di
tutto ti ringrazio tantissimo per i complimenti allo stile e al modo in cui
rendo i personaggi, poi anche alle recensioni per ogni capitolo! Chi se ne frega
se non ci conosciamo bene, noi mosche bianche siamo legate da molte cose comuni,
dalll'amore ovviamente per lo ShikaIno fino ad arrivare alla pazzia XD Noto che
sei riuscita anche a sintetizzare ogni mia shot in poche righe, hai colto ogni
volta il lato più importante, wu *_* Ci sentiremo ad ogni modo su msn, ma ti
ringrazio tantissimo per questa megarecensione, fa sempre piacere leggere ed
autoincitarmi, e più sono articolate e meglio è XD
sorelline xsv: ti ringrazio per la recensione! Vorrei dirti che ti chiamerò
Lina-nii-san ma so che me ne scorderei, a malapena ricordo il mio di nick XD
Solarial: anche io trovo che il momento più dolce sia l'elenco di Ino, che
dimostra che lo osserva sempre, che pensa sempre a lui, nel bene e nel male.
Choji poi SA come sempre XD e si diverte anche se in questo caso voleva solo
fare colazione XD Grazie della recensione!
Hachi92: posso chiamarti direttamente Hachi? Non preoccuparti per le
recensioni! Si, secondo me Ino si accorge e anche molto di Shikamaru, solo che,
come ogni cosa che conta, alla fine non lo da' a vedere XD Grazie per aver
recensito!
Anche per me è cominciata l'università, che
mi ha rubato tutta la giornata di ieri, abbiate pazienza se non rispondo alle
recensioni per stavolta, ma finirei per non postare anche oggi
altrimenti!
10) si completano a
vicenda
Aveva
progettato tutto.
Lui si
sarebbe dovuto trovare direttamente dietro al nemico, una volta attraversato il
cunicolo sotterraneo, e a quel punto completare la missione e recuperare il
bottino sarebbe stato uno scherzo.
Aveva
distratto il nemico numero uno mandando i suoi compagni a fare da esca ed aveva
attraversato il passaggio velocemente, uscendo proprio dove si aspettava, segno
che la piantina che si era procurato non era così vecchia.
E all'ultimo,
aveva toppato.
Un solo
tassello mancava al suo puzzle, ed era stato abbastanza.
Guardò la
bestia davanti a lui digrignare i denti e fare un passo avanti e la sentì
ringhiare piano.
Era bloccato,
e non aveva vie di fuga. Neppure armi, dato che aveva prestato il kunai a
Choji.
La bestia si
fece avanti e lui chiuse gli occhi, preparandosi alla fine dolorosa che lo
aspettava.
Improvvisamente si sentì spingere di fianco e cadde seduto a terra. Si
ritrovò a guardare le spalle di Ino, che fronteggiava l'animale a testa alta,
sebbene le tremassero le gambe.
«grrr...
BAU!»
Il cane smise
di ringhiare e la guardò. Anche Shikamaru, seduto a terra, guardò la ragazzina,
di appena dieci anni, guardare male l'animale.
«BAU! BAU BAU
BAU!» abbaiò ferocemente, ed il cane si ritirò guaendo.
Ino si lasciò
cadere a terra, ancora tremante, ma con un ghigno sulle labbra
invidiabile.
«Ha... paura
quando gli altri cani abbaiano.» spiegò voltandosi a guardarlo.
«... tu sei
pazza.»
«Il mondo ha
bisogno di un po' di impulsività, scemo. Pensa che palle, altrimenti.» disse lei
con semplicità, tornando ad alzarsi. «Ora prendimi in braccio e io rubo le mele
che vi servono. Però ne voglio anche io.»
Cinque anni
dopo, una Ino più alta, dai capelli più lunghi, più formosa e più attenta al
proprio aspetto, ma non meno impulsiva, si trovava bloccata in una vera trappola
nemica. Aveva tratto in salvo Sakura senza neppure pensarci sopra un secondo, ed
ora stava affondando nelle sabbie mobili.
«Porca
puttana...» sibilò. Bella ma sboccata.
Qualcosa le
sbatté sul viso: una corda. Si guardò attorno e vide Shikamaru legare l'altro
capo intorno a Choji sopra un ramo.
«Tieniti
forte!»
Ino afferrò
la corda all'istante e Choji si buttò a terra ingigantendo il proprio colpo. La
ragazza fu sbalzata in aria e si strinse ancora più forte per evitare di cadere.
Restò appesa temporaneamente, e Shikamaru scartando di lato lanciò un kunai al
nemico ancora vivo e pronto ad attaccare. L'ultima nemica rimasta ghignò pronto
a ferirlo con uno spiedo avvelenato, ma non riuscì a muoversi.
Sfruttando
l'ombra del corpo di Ino, Shikamaru aveva allungato la propria, bloccandola. Fu
Naruto a darle il colpo di grazia.
Shikamaru
ruppe la corda ed Ino cadde senza un lamento, direttamente fra le sue braccia. E
improvvisamente un vecchio ricordo si affacciò nella mente del
ragazzo.
«Il mondo ha
bisogno di un po' di razionalità, scema. Pensa che casino,
altrimenti.»
«Ehi... E non
chiamarmi scema!» protestò lei.
«La prossima
volta aspettaci.»
«Sakura
sarebbe affondata la' dentro se lo avessi fatto.» disse lei.
«E invece ora
sei ferita tu, scema.» notò lui contrariato, senza lasciarla andare.
«Choji! Mi
chiama “scema”!»
«Beh...»
considerò Choji tra i due fuochi, «Senza il suo istinto avremmo perso davvero
Sakura, e senza la tua mente avremmo perso lei. Consideratevi pari.»
«Ma che vuol
dire?» sbottò Ino.
«Che siete
una bella coppia!» esclamò Naruto.
«Ma sta zitto
tu...» borbottò Shikamaru facendola scendere.
«E
comunque...» sussurrò Ino, «Anche quella volta senza la tua testa non saremmo
arrivati accanto al melo a casa di Kiba, ma senza il mio istinto ti avrebbe
mangiato il cane.»
«Allora
dovremmo lavorare sempre in coppia?» sussurrò lui di rimando, accarezzandola con
lo sguardo. Non poteva credere che anche lei ricordasse
quell'episodio.
Ino sorrise
civettuola, ma non rispose e andò accanto a Sakura, che si lamentava dicendo che
ce l'avrebbe fatta anche da sola, preoccupata per la ferita della
ragazza.
«Non vedo
l'ora di andare a mangiare..» esclamò Choji battendosi le mani sulla
pancia.
«Io voglio
mele.» mormorò Shikamaru, guardando Ino che prendeva in giro Sakura.
«Cosa?
Perché?» domandò Choji, sgranando gli occhi alla vista dello sguardo che il
compagno lanciava alla ragazza. «Non lo so.»
«Non sarai
incinto?!»
Ino e Sakura
si voltarono e scoppiarono a ridere.
«Naruto, ora
ti uccido.»
Piccole note: Ino che abbaia al cane è ispirata ad
una scena di School Rumble, che adoro. Non mi vengono in mente altre cose da
specificare per ora....
Ripeto ancora: grazie mille a tutte per le
recensioni!
Capitolo 10 *** Intelligenza e malizia vanno a braccetto ***
Ritardo osceno, non avevo tempo di rispondere alle
recensioni e non volevo di nuovo pubblicare senza XD
11)Intelligenza e malizia vanno a
braccetto.
Nella
penombra della cucina di casa Nara, Shikamaru sfogliava le carte con i dati
della missione, concentrato. Ino, con la testa poggiata sulle braccia incrociate
riposava accanto a Choji, che si era addormentato da tempo.
«Allora?»
«Quasi
finito. Dopodomani partiremo per la missione assegnataci. Mi manca solo un'esca
per questo tizio.» rispose il ragazzo senza alzare lo sguardo.
«Fa vedere.»
ordinò lei. «No, mi servono gli occhiali.»
«Occhiali?»
si stupì il ragazzo, prestandole finalmente attenzione.
«E' buio e io
non vedo così bene da vicino.»
«Accendo la
luce.»
«No, non
svegliare Choji. Ecco.» la ragazza infilò gli occhiali.
Shikamaru,
convinto di trovarsi faccia a faccia con una coppia di Shiho, tanto simile ad
Ino all'apparenza, dovette ricredersi. Shiho indossava spesse una montatura
dalle lenti tonde, Ino una dalle lenti rettangolari fini.
Ed era
terribilmente sexy.
«Ah, so io
chi può distrarre questo.»
Shikamaru,
impegnato a guardarle le labbra, scosse la testa.
«Come? Cioè,
chi?»
«Io.» rispose
lei, mettendo giù il foglio e togliendosi gli occhiali.
«Come
tu?»
«Lo posso
sedurre.» spiegò lei con un sorriso, poggiandosi una stecca degli occhiali sulle
labbra mentre rileggeva velocemente il foglio. «Come spia ho seguito un
addestramento particolare, mi tornerà utile. Fidati.»
«No.»
«Cosa
no?»
«No. Non
voglio.»
Ino lo guardò
inarcando un sopracciglio, e Shikamaru tornò a leggere le proprie
carte.
«E' troppo
pericoloso.»
«Sei
geloso.»
«Non
insistere... cosa?» sbottò a voce alta.
Choji si
svegliò di soprassalto.
«Tu sei
geloso.» ripeté Ino.
«Ciao.
Notte.» disse Choji, alzandosi ed uscendo velocemente.
«Ma
scherzi?»
«Ascolta...» cominciò lei in tono conciliante «Tu
elabora il tuo piano facendo a meno di me. Io distrarrò quello finché non avrete
finito, e prima farete, meno dovrò fare io.»
A Shikamaru
quel verbo non piacque assolutamente.
«Tu la mente
ed io il braccio.» continuò lei annuendo. «Non sai che intelligenza e malizia
dovrebbero andare a braccetto? »
«Allora tu
dovresti come minimo saltarmi addosso.» borbottò lui poco convinto. Ino sgranò
appena gli occhi, e si rese conto di averlo detto ad alta voce. «Ehm... nel
senso...»
Ino infilò
nuovamente gli occhiali, guardando i fogli imbarazzata. «C'è altro da
controllare?»
«Hai ragione.
Quegli occhiali ti danno un'aria intelligente che ti dona.»
Stavolta Ino
lo guardò senza esitazioni, apertamente scioccata. «Era un complimento il
tuo?»
«... e se lo
facessimo distrarre da Naruto versione femminile?». Shikamaru evitò la domanda,
guardandola poi ghignare sadicamente con un brivido tutt'altro che preoccupato
per la schiena.
«Ecco, questa
è un idea grandiosa. Gli consiglierò io come fare.»
«Perfetto.»
concordò Shikamaru.
«Visto?
Intelligenza e malizia sono un'ottima accoppiata.»
Shikamaru
annuì. Poi la vide accennare a togliersi gli occhiali.
«Ehi Ino,
daresti uno sguardo anche a questi?»
Adoro Choji che li molla.
Shikamaru invece ha i suoi ormoni, la sua adolescenza, e adora vedere Ino con
occhiali stile segretaria sexy. [Citazione da un amico che mi spiegava perché
attiro gli uomini anziani in modo disturbante: per gli occhiali stile segretaria
da film porno. (no)]
Ecco perché alla fine, se non si fosse capito, le vuole
far leggere altri documenti: perché tenga gli occhialini XD
Ho giocato sul malizia e intelletto sia inteso come Shikamaru ed Ino sono un
ottima coppia che come "gli occhiali e l'aria sexy" eccetera eccetera...
Vado molto di fretta e non avrei pubblicato neanche oggi se mi ci dovessi
soffermare troppo, quindi risponderò a tutta velocità ai commenti:
V@le : spero che il tuo periodo migliori, ed intanto l'altarino va benissimo
però mettici anche dei fiori carini. Le candele mi irritano se invece profumano.
Ricordatelo. XDDDD Grazie della recensione!
Shika: dillo a me che non hai tempo! Guarda io quanto sono in ritardo
XD grazie per la recensione!
Hachi: ecco, quì ha perso tutto il famoso Q.I. XD povero Shika! grazie della
recensione!
Ryanfoerver: anche quì in un certo senso si sono completati, e hanno
raggiunto l'obbiettivo di vendere anche Naruto versione femminile al miglior
offerente XD mostri XD grazie per aver recensito!
Kikky: oddio, in quanto originalità, la scena dove abbaia l'ho presa da
School Rumble, un anime stupendo! Felice comunque che ti sia piaciuta! Grazie
per la recensione!
Wish: uh, hai notato la carezza *_* Si, il caro vecchio Choji puoi notare
come se l'è filata quì, presagendo il peggio XD ma tornerà. o se tornerà XD
Grazie per aver recensito!
Sorelline xsv: Si, anche a me piace Choji che non scontenta nessuno, anche se
secondo me tende più a dare ragione ad Ino per molti motivi XD Grazie di aver
recensito!
Scusate la fretta, ma o pubblicavo ora o mai più XD Vi
adoro, voi che recensite sempre, comprese le saltuarie XD Mi da' più voglia di
scrivere!!!
Ci sentiamo col prossimo capitolo:
12) Il fatto
che siano nati a un giorno di distanza NON può essere un caso.
Capitolo 11 *** Il fatto che siano nati a un giorno di distanza NON può essere un caso. ***
Questa non mi piace tanto XD Insomma, è un po' insolita,
di solito ci si sofferma più sul giorno del loro compleanno, appunto...
12) Il fatto che siano nati a un giorno di
distanza NON può essere un caso.
Inoichi si sedette pesantemente sulla panca su cui
stavano i due compagni di squadra, bevendo il loro saké.
«Shikamaru. Si chiama Shikamaru.» confermò il Nara
ancora intontito a ventiquattro ore dalla nascita del primogenito.
«Manchi solo tu, Inoichi.» lo additò l'Akimichi.
«Come lo chiamerai?» «Ino.» «E' un nome da femmina. Va bene che tu sei
effeminato, però tuo figlio...» il Nara non poté continuare, poiché Inoichi lo
minacciò silenziosamente prendendogli il bicchiere di sakè e facendolo dondolare
per aria.
«Si chiama Ino, è una femmina.» dichiarò poi
mettendo giù il bicchiere.
«E tu come diamine puoi dirlo?» sbottò sconvolto
l'Akimichi. Che Inoichi volesse un maschio come del resto Shikaku era risaputo,
lui era l'unico ad aver pensato ad una femmina. Questo perché volevano
continuare la tradizione del loro schema InoShikaCho, e non ce la vedevano una
bambina nel trio.
«E' nata tre ore fa.» disse l'altro, deglutendo
forzatamente, cercando di dare sollievo alla gola secca.
«Cosa?» Shikaku e Chouza balzarono in piedi
rischiando di far capottare la panca con Inoichi sopra.
«Mh...» fece poco convinto il biondo, versandosi
da bere.
«E' nata ad un giorno di distanza dal
piccoletto... non può essere un caso!» Chouza si illuminò ignorando gli «Uh?» da
parte di entrambi. Poi si versò da bere a sua volta.
«La piccola Ino sposerà Shikamaru da grande, e
avranno un maschio e una femmina, e avremo il nuovo team InoShikaCho. Sono anche
sicuro che formeranno un gruppo come il nostro, loro. E' scritto nelle stelle. E
cambiare non fa male, del resto una kunoichi può essere preziosa in battaglia.
Pensate a Yoshino, la affrontereste? »
«Sarebbe una carneficina.» aggiunse Shikaku
agghiacciato.
«Una femmina non è affatto male, dopotutto...»
ammise infine il padre della bambina con un sorriso, stirandosi contro il
bancone. Poi si bloccò.
«CHI DOVREBBE SPOSARE CHI? È troppo presto anche
solo la parola maschio nella stessa frase in cui compare il nome della mia
bambina, chiaro?!»
Shikamaru rientrò in camera sua e gettò la giacca
da chunin nel letto, con un mal di testa invidiabile. I festeggiamenti si erano
protratti fino a tarda notte, e per uno come lui abituato a dormire molto, fare
trentasei ore filate sveglio prima per la missione e poi per il proprio
compleanno non era il massimo.
Si mise all'erta sentendo il rumore di qualcosa
cadere sulla propria veranda, e afferrò all'istante un kunai appeso alla propria
cintura, maledicendo l'alcol. Non aveva acceso la luce e non poteva sfruttare la
propria ombra.
La figura si era fermata alla finestra e non
sembrava volerlo attaccare.
«Sei così sbronzo?» «Ino!» la riconobbe il
ragazzo, abbassando immediatamente l'arma e passandosi una mano in viso.
Lei avanzò, con i capelli sciolti che le
sfioravano la schiena e un vestito corto che non le aveva mai visto. Era
seminascosta nella penombra, la luce della luna le illuminava le spalle e poteva
vedere chiaramente soltanto il brillio dei suoi occhi.
«Buon compleanno...» soffiò accanto a lui
mettendogli in mano un pacchetto e posandogli un bacio leggero su una guancia.
Shikamaru si sentì improvvisamente accaldato.
«Oggi è già il tuo.» si sentì dire, dandosi
dell'idiota.
«Mi farai gli auguri domani, allora.» rispose lei
facendo un passo indietro.
«Aspetta!» la fermò, bloccandola per un braccio.
Lei lo guardò sorpresa. «Perchè non sei venuta, stasera?»
«Era una festa per soli uomini o sbaglio?»
«Giusto.» riconobbe lui arrossendo. Lei ridacchiò
vivacemente.
«Non apri il mio regalo?»
Shikamaru si sedette sul proprio letto e poi
attese che si sedesse anche lei, prima di scartarlo.
«Una collana.» disse con un sorriso divertito. Ino
inclinò la testa e cercò di capire a cosa fosse dovuto.
«Aprila.»
Ubbidì, e vide che c'era lo spazio per una foto e
Ino vi aveva posto quella del team dieci, loro tre e Asuma.
«Grazie.»
Fece cenno di volersela mettere ed Ino si piegò
verso di lui per aiutarlo, trovandosi faccia a faccia col ragazzo. Shikamaru si
spaventò, rendendosi conto di volerla baciare, e sapendo che poteva rivelarsi un
errore fatale. Ino tornò a sedere dopo aver chiuso il gancetto e non disse
nulla, anche se il ragazzo aveva la netta impressione che lei avesse notato. Non
restava che provare.
«Anche io ho il tuo.» si alzò in piedi e cercò di
non barcollare mentre lo raggiungeva.
Le passò un pacchetto ed Ino lo aprì con molta
meno attenzione e più curiosità. Poi scoppiò a ridere.
«Una collana.»
«Aprila.»
Lei subito l'aprì, e lesse alla leggera luce che
filtrava da fuori "InoShikaCho".
«Mi dai una mano a metterla?»
«Certo.»
Avrebbe dato volentieri la colpa all'alcol, in una
giornata normale. O alla notte, o alla luce della luna infida che rendeva tutto
più irreale, ma la verità fu che anche la mattina dopo, al loro risveglio, alla
luce del sole, sobrio e rilassato, Shikamaru baciò ancora Ino, senza
ripensamenti.
«Ah... buon compleanno a te, Ino.»
Ino sfiorò il pancione nervosamente, mordendosi un
labbro mentre guardava alla finestra il marito che percorreva il vialetto di
casa. Era rientrato troppo presto, e lei non era pronta.
«Ino, sono tornato!» la salutò Shikamaru entrando
in casa. «... Ino?» ripeté non udendo risposta.
Entrò in cucina e il cuore gli affondò nello
stomaco, vedendo la confusione «INO?» chiamò, molto più allarmato.
«Sono qui.» rispose la donna titubante dal
salone.
«Ino! Mi è preso un colpo!» esclamò lui
raggiungendola a grandi falcate, «Che è successo alla cucina?»
«Shikamaru, siediti.» ordinò, guardandolo quasi
intimorita. Shikamaru si lasciò cadere seduto, nuovamente sulla via del
panico.
«C'è qualcosa che non va? Che è successo mentre
non c'ero?»
«Ieri ho avuto delle fitte alla pancia, così sono
corsa all'ospedale con Sakura...» cominciò e Shikamaru le prese le mani.
«Il bambino sta male? Tu stai male?» chiese
inorridendo.
«No! Stanno bene! Solo una normale
contrazione.»
«Stanno?» ripeté lui senza capire. Ino si morse
nuovamente le labbra.
«Stanno... tutti e due.»
Non era certa di come l'avrebbe presa lui, ma già
il grande sorriso glielo faceva presagire.
«Chouza, come mio padre.» annunciò Choji, e gli
amici applaudirono e urlarono il suo nome. Naruto gli fece posto a sedere.
«Temari sta bene, si?»
«Tutto bene, grazie.» rispose con un sorriso che
illuminava la stanza. Poi si voltò sentendo il campanello all'ingresso del
locale tintinnare. «Ehi, Shikamaru, dov'eri?»
«Ieri è nato il bambino di Choji, lo sai?» esclamò
Naruto.
«Ero in ospedale anche io...» rispose il Nara,
lasciandosi cadere accanto a loro.
«Che bello! Il prossimo sei tu! Poi Naruto, no?»
scherzò Kiba.
«Come Naruto?!» esclamò sgomento il ragazzo.
«Prima diventerò Hokage.»
«Ino ha avuto i bambini.»
Tutti si voltarono verso il Nara a bocca
aperta.
«Shikako e Inomaru. Sembra che ci sarà un nuovo
team InoShikaCho.» concluse con un sorriso.
«Shikako? È una femmina?» ripeté l'Akimichi.
«Già. Sono mori e sembra che abbiano gli occhi
scuri, ma potrebbero cambiare. Non so perché ma sono certo che diventeranno come
quelli di Ino.»
«E allora si festeggia!» urlò Kankuro gettandosi
nella mischia. Subito tutti urlarono le loro congratulazioni e versarono da
bere.
I neononni si unirono ai festeggiamenti, e poi si
spostarono in un angolo, versandosi del sakè.
«Shikako sposerà Chouza, lo sapete, vero? »
predisse l'Akimichi che aveva prestato il nome al nipote.
«Ovvio.»
«InoShikaCho è per sempre..»
Note: la penultima battuta è di Shikaku,
l'ultima di Inoichi. Shikaku non ce lo vedo a dire quella frase, anche se
sarcastico come Inoichi. Adoro il vecchio team InoShikaCho °_°
Come ho già detto, non mi sono proprio soffermata
tantissimo sui loro compleanno, ma vabbè... XD Il fatto che anche i figli siano
nati ad un giorno di distanza poi è un segno del destino, come ha predetto bene
Akimichi-padre, che sa quanto l'Akimichi-figlio. Gli occhi dei bambini si,
diventeranno come quelli di Ino.
La notte del loro compleanno Shikamaru ed Ino
hanno dormito assieme: a voi se hanno consumato il loro amore oppure se hanno
semplicemente dormito romanticamente vicini.
Beh, risposte ai commenti:
V@le: W gli occhiali
<-- disse ad una con gli occhiali XD li odio XD ok, siamo apposto con
l'altarino. Per quanto riguarda il capitolo: povero Shikamaru, anche in questo
se la trova svestita davanti, è condannato a perdere dignità XD Grazie per la
recensione
Ryanforever: si, anche io amo
Choji XD anche perchè non è che sia scappato proprio per lasciare intimità,
Shikamaru poteva rispondere in modo sgarbato e far degenerare tutto in sangue e
sofferenza, quindi se l'è filata mollandolo al suo destino XD (Peggio ancora: "è
geloso, vero Choji?" "no, lei è paranoica, vero Choji?" meglio fuggire!) Grazie
mille per il commento! E ancora di più grazie per avermi fatto notare l'errore di aver postato due capitoli assieme, cosa che ha fatto per conto suo!
Celiane4ever: originalità, yees
XD Sicura che non l'hanno mai fatta? meglio così! Spero di non averti rovinato
la festa con questo capitolo, è un po' diverso dai soliti più... romantici?
intensi? riferiti al giorno del loro compleanno... Grazie per la
recensione!
sorellinexsv:
ma si, e poi sono occhiali fashion (come quelli che vorrei io) ecco perchè
risalta ancora di più XD Grande Choji! Grazie per la recensione!
Kikkyxx14: quando è apparsa Shiho
tutte siamo rimaste abbastanza spiazzate... comunque preferiamo prenderlo come
un momento ShikaIno persino quando Ino non c'è, tanto sono praticamente uguali
XD Spettiniamo Ino, rendiamola sciatta e copriamola con degli occhiali: ecco a
voi Shiho... anche se lei ha i capelli rossi, quindi evitiamo strani casi di
somiglianza come era per Deidara XD Grazie per la recensione!
Shika: ho riso leggendo la tua
recensione XD non è vero, a me piacciono le tue recensioni! E mi hai detto le
cose più importanti: che ti piace, che sono I.C. e che è originale, cosa potrei
volere di più? Grazie per la recensione!
Wish: esagerataaaa °O° Comunque:
Shikamaru veramentegeloso lo vedrai in azione per bene nel
prossimo capitolo, per la nostra gioia XD Gli occhiali di Ino li voglio anche
io, e se tu li hai ti maledico. Choji che scappa è il mio mito personale invece
XD Grazie mille per la recensione *_*
Solarial: povero ragazzo anche
lui, del resto ha i suoi subbugli ormonali come tutti, e il fatto che sia un
genio anzi, rende tutto più difficile XD Ino metterà gli occhiali più spesso
secondo me XD Grazie per aver recensito!
E' tutto, al prossimo capitolo:
13) Shikamaru non sopporta molto Sasuke. Il motivo è
semplice: odia il fatto che Ino sia attratta da
lui.
Capitolo 12 *** Shikamaru odia Sasuke perchè Ino era attratta da lui. ***
100 *O* le cento recensioni, le adoro! Certo, sono
dodici capitoli quindi non vale, ma non importa XD
All'inizio c'è presenza di parolacce, nel caso vi diano fastidio (quando mi
ricordo avverto).
13) Shikamaru odia Sasuke. Il motivo
è semplice: odia il fatto che Ino sia attratta da
lui.
Un gruppo di
uomini stava seduto in cerchio intorno al tavolo di un bar, bevendo sakè con
aria nervosa. La cameriera chiamò velocemente le amiche perché vedessero coi
loro occhi quei bei esemplari di cui parlare per i prossimi giorni.
Alcune
mangiarono con gli occhi il sexy moro con i tatuaggi sul viso, vestito di pelle
e mollemente appoggiato alla propria sedia con aria disinvolta; altre guardarono
con i proverbiali occhi a cuore il bellissimo ragazzo biondo dagli stupendi
occhi azzurri; alcune avventrici si sporsero per vedere meglio il distinto
ragazzo moro con la coda alta e una cicatrice sul viso levarsi la giacca
restando soltanto con una maglia di rete. Sospiri accolsero l'arrivo di un altro
moro dalla pelle diafana che si sedette accanto ad un ragazzo dall'aria nobile e
gli occhi chiarissimi che sorseggiava dal proprio bicchiere. Un altro, più
robusto, chiamò la cameriera per un altra bottiglia con un sorriso dolce e un
tono gentile che raramente nei locali simili si poteva sentire, e le più si
concentrarono sullo strano rosso dall'aria tenera. Un caschetto moro sorrise con
simpatia e ringraziò la donna per il suo lavoro, facendola arrossire.
Il gestore fu
costretto a urlare due volte perché le ammiratrici si disperdessero.
«Resti nei
paraggi...» aggiunse tetro Kiba dopo i ringraziamenti di Lee.
«Molto nei
paraggi.» concordò con lui Choji, senza smettere di sorridere. Ma non appena si
fu allontanata, il sorriso si spense mentre tornava a guardare il suo compagno
di squadra deciso apparentemente ad ubriacarsi.
«Sono un
coglione.» annunciò Naruto, seppellendo la testa sotto le mani.
«Dicci
qualcosa che non sappiamo.» lo schernì l'Inuzuka.
«Hai perso
definitivamente Sakura-san, per colpa tua.» rincarò la dose Lee.
«Togli una
volta per tutte quel "san", mi metti i brividi.» disse Neji.
«Oh,
sentite!» esclamò Naruto seccato, «Non mi pento di aver riportato indietro
Sasuke, e la guerra è finita, dobbiamo festeggiare ed io non devo più pensare a
Sakura-chan in quel senso!»
«Tebayo.»
aggiunse per lui Kiba, con un sorriso tanto falso da essere spaventoso.
«Si, ecco.»
confermò il biondino versandosi abbondantemente da bere.
«Non credevo
che dopo tutto quello che ha fatto avrebbe trovato ancora delle ammiratrici
pronte ad accoglierlo.» esordì Shikamaru con disprezzo. «Non c'è giustizia a
questo mondo.»
«Tempo in cui
siamo stati calcolati a fine missione, e fine guerra: due secondi.» dichiarò
Kiba, strappando la bottiglia di mano a Naruto per bere. «E tu idiota, hai la
fortuna di essere guardato dall'unica che non calcola Sasuke e ti lamenti pure?»
terminò ignorando l'occhiata ammonitrice di Neji, ormai brillo.
«Di che
parli?» si stupì il ragazzo tornando momentaneamente sobrio.
«Non capisci
un cazzo...» biascicò Lee, agghiacciandoli.
«Lee, non
avrai bevuto, vero?» domandò Kiba con orrore.
«Portalo via, Neji.» consigliò Sai che aveva imparato
che far bere a Lee era come mettere una bomba in mano a Sakura dopo averla
chiamata cane rabbioso. E ne aveva esperienza diretta di
ciò.
«Vado...» si
arrese lo Hyuga, sollevando l'amico di peso..
«Ma se ho
appena assaggiato!» protestò lui.
«Si, si...
muoviti.»
«Quello lì è
fortunato, e anche Lee. Tenten non lo calcola proprio Sasuke, e loro hanno
ancora una compagna con facoltà mentali intatte.»
«Shikamaru,
hai bevuto troppo?» indagò Choji preoccupato.
«Lascialo
sfogare...»
«E' nervoso
in effetti.»
«Lo è da
quando è tornato Sasuke.»
Tutti
guardarono Sai, che sorrideva.
«Non è
così?»
«Si, è così.»
ammise il Nara, alzandosi in piedi. «Ora vado a casa.»
«Kiba, che
dicevi a proposito di una donna?» chiese Naruto.
«Ora ti
spiego io, deficiente.»
«Ti
accompagno!» si offrì Choji, ma Shikamaru scosse la testa e uscì, infilando la
giacca.
Il Nara
sistemò il colletto e lasciò la giacca aperta, ignorando il gelo invernale e
concentrandosi sulla ricerca delle proprie sigarette. Si bloccò di colpo quando
qualche isolato più avanti udì la voce di Ino e guardò il cielo alla ricerca
della luna, per capire che ore fossero. Almeno le due.
Accelerò il
passo e trovò la ragazza davanti alla porta di casa Haruno, ridente e con voce
maliziosa.
«Mi
raccomando, chiamala! Mi chiede sempre di te, non ti fai più viva... anche se
immagino che sarai occupata giorno e notte da
quando qualcuno è tornato...»
«Ehi! Non
sottintendere porcate come al tuo solito... e come ti viene naturale visto che
sei una scrofa.» rispose Sakura ridendo, e chiudendo la porta di scatto per
evitare un pugno.
«Sei stronza
e anche falsa, frontespaziosa. Ci vediamo domani!»
«Si, ciao!»
la salutò senza più aprire l'altra, conoscendo l'indole vendicativa
dell'amica.
Ino si voltò
e sobbalzò alla vista di Shikamaru, poi lo raggiunse con un sorriso allegro. Era
felice di poter chiacchierare con Sakura come se nulla fosse, ora che gli anni
bui erano finiti.
«Ehi, che ci
fai in giro a quest'ora?»
«Tu
piuttosto... ti accompagno a casa, dai...»
Ino annuì
spostandosi al suo fianco.
«Odori di...
sakè o sbaglio?»
Shikamaru non
rispose e mise le mani in tasca, alzando lo sguardo al cielo
notturno.
«Eri ad
ubriacarti? Da quando mi sei diventato festaiolo? E, ehi, perché
fumi?»
«Da quando
chiacchieri con Sakura senza che vi strappiate i capelli a vicenda?»
Ino sussultò
al tono aspro del compagno. «Beh, da quando Sasuke è tornato.»
mormorò.
Shikamaru si fermò. «Sasuke?»
ripeté inorridito, «Ora è solo Sasuke? Avete fatto passi avanti.»
Ino lo guardò
allibita.
«No, sul
serio, auguri e figli maschi.» sibilò il ragazzo riprendendo a camminare. Una
mano decisa lo afferrò costringendolo a voltarsi e successivamente si beccò un
preciso destro su una guancia. Si fermò a guardare Ino a bocca
aperta.
«C'era una
zanzara.» spiegò sogghignando Ino, palesemente falsa. Poi il sorriso mutò in una
smorfia di disprezzo. «Non osare mai più parlarmi in quel modo, Shikamaru. Sei
ubriaco, e detesto gli uomini ubriachi. Già siete stupidi sobri, figuriamoci...
e per tua informazione lo chiamo Sasuke e non Sasuke-kun perché dopo tutto
quello che ha fatto non mi sembra il caso di portargli rispetto.» dichiarò
impettita. «Ora scusami ma me ne torno a casa da sola, lontana dai
molestatori ubriachi.» e detto questo lo superò di gran lena e si incamminò.
Shikamaru restò impalato a guardarla, ricordando poi che casa sua era lontana, e
si mise in marcia dandosi dell'idiota.
La mattina
dopo solita scena al negozio di fiori Yamanaka, dove Sakura ed Ino si lanciavano
frecciatine scherzose e Naruto, Sai, Shikamaru, Choji, Kiba, Shino e Hinata si
incontravano "casualmente" a casa di qualcuno e già che c'erano mangiavano
qualcosa. Ormai si erano abituati a fare colazione tutti assieme, anche se solo
per cinque minuti prima di riprendere il lavoro.
«Ehi, hai mal
di testa?» chiese Ino ad uno Shikamaru semidistrutto con la testa poggiata
contro il vetro del negozio. Shikamaru si limitò ad annuire.
«Anche gli
altri due sono stracci... ora capisco ieri...» sogghignò la ragazza, che non
sembrava serbare rancore.
«A proposito
di ieri, Ino io ti...»
«Non importa,
non importa!» esclamò la ragazza scuotendo la testa. Shikamaru sorpreso aprì gli
occhi e la guardò.
«Sicura?»
«Si si!»
confermò lei. «Poi mi fa piacere che tu voglia proteggermi da Sasuke e ti
preoccupi che mi piaccia ancora, ma ti assicuro che non è così. Altrimenti io e
Sakura non saremmo tornate amiche, ti pare?»
«Giusto...
proteggerti? Ehi! Non mettermi in bocca parole che non ho detto! E' solo che ho
visto che avevi ripreso a guardarlo con occhi luccicanti e a parlare con
vocettina da oca quando c'è lui, e ho pensato che sarebbe ricominciato il
calvario.» la corresse frettolosamente, sentendo da solo che si era appena
suicidato. Ma sorprendentemente Ino continuò a sorridere.
«E sei anche
arrossito, ora. Ti aspetti che ti creda? Tu ti preoccupi! Tu ti preoccupi!»
cantilenò prima di dargli un bacio su una guancia e andare a prendersi una
brioche offerta dalla madre.
Shikamaru
sospirò, voltando il viso dall'altra parte e sentendo la guancia scottare. Poi
si decise a raggiungere gli altri che parlottavano fuori dopo aver seguito la
scena senza sentire nulla.
Naruto era
sospettosamente vicino ad Hinata, rossa di vergogna, mentre Kiba rideva poggiato
ad una spalla di Choji e Shino se ne stava più in disparte.
«Ehi,
Shika...» lo salutò alquanto provocatorio Kiba.
«Non
chiamarmi Shika, tu.» lo rimbeccò l'amico.
«Solo Ino
può!» trillò Naruto, poi aggiunse estasiato «A proposito di Ino, caro
ShikaMARU...»
«A proposito
di Sasuke, Shikamaru...» disse invece Choji sghignazzando senza
ritegno.
«Beh, vi
dirò...» cominciò in tono solenne, «Una seconda possibilità se va data va data
del tutto, e non mi sembra il caso di portare avanti insensate antipatie
infantili per...»
Uno squittio
esagitato li informò che stava arrivando Sasuke, con la solita aria sicura e il
passo deciso. Ino e Sakura si affacciarono per vedere cosa stesse accadendo e lo
raggiunsero quasi di corsa, con la reale intenzione di farlo sentire a casa
facendolo partecipare anche alle loro colazioni.
«Ehi, Sasuke,
ti va di mangiare qualcosa con noi?» offrì Ino con un gran sorriso.
Shikamaru si
voltò verso gli altri.
«Lo odio,
sapete?»
I ragazzi
scossero il capo, afflitti.
CONTINUA.
Alloraaaa... dall'inizio:
Sasuke è tornato a Konoha. I ragazzi sono tutti gelosissimi delle attenzioni
che gli si rivolge e sono usciti da soli per bere e dimenticare.
Si, Kiba ha detto a Naruto dei sentimenti di Hinata, e Naruto finalmente ha
collegato i pezzi del puzzle.
Lee non era proprio ubriaco, o avrebbe sfasciato il locale.
Adoro scrivere dei ragazzi nelle loro uscite maschili.
Ogni mattina, come accade da molto tempo, prima di andare in missione o
ovunque debbano andare, fanno colazione insieme nel primo posto comune in cui si
trovano. Stavolta è toccato a casa di Ino.
Continuerà alla:
17) Shika non
solo non sopporta Sasuke, ma non sembra piacergli nemmeno Sai.
I gridolini estatici all'arrivo di Sasuke sono
naturalmente di altre ragazze di Konoha XD
Per terminare, secondo me la reazione di Ino sarebbe questa, in questa
situazione: tu mi piacevi ma mi hai sempre rifiutata, quindi già potrei
trattarti con indifferenza e vedere come va, però hai anche fatto soffrire molte
persone e distrutto Sakura per molto tempo, quindi posso darti un'altra
possibilità per far felice lei, ma tu stai attento a quello che
fai, ti tengo d'occhio e se fai soffrire ancora qualcuno sarò la prima a
prenderti a calci.
Questa storia è più ShikamaruxIno che non InoxShikamaru,
perché Ino non ha ancora capito quanto sia profonda la gelosia di Shikamaru.
Detto tutto, risposte alle recensioni:
Kikky: meno male che è rimasto un filo logico XD Anche a me piacciono
moltissimi tutti i team InoShikaCho! Ti ringrazio per la recensione!
Ryanforever: felice che tu abbia apprezzato i salti temporali! Si, Chouza sa.
Sapeva per Shikaku e Yoshino, per Inoichi e consorte, e anche Choji per questo
sa di tutti XD Grazie della recensione!
Giulia: Anche tu sei esagerata XD Adoro le tue recensioni comunque, mi fai
sempre notare ciò che ti piace e anche se sono riuscita nei miei intenti mentali
XD grazie di aver recensito!
Wish: oh, la ChoTema XD E' che Choji è talmente dolce e gentile che potrebbe
sciogliere anche il cuore di ghiaccio di quell'altra, ed inoltre visto che
quell'altra è sempre a Konoha... XD ma andiamo per ordine: tanti pupi! Io in
realtà non amo tanto scrivere dei bambini, ho preferito soffermarmi sui nonni ad
un certo punto XD E Chouza sa. Deve essere il Cho nel nome che aiuta XD
Spero che ti sia piaciuta anche questa! grazie per aver recensito!
Celiane: HAHAHA XD no ChoTema? XD Leggi pure la risposta precedente XD
Inoichi è un mito. Lo immagino spesso come un Naruto o un Kiba più adulti ma
anche più interessati alle donne XD Certo, anche Shikaku e Chouza sono dei
grandi... Grazie della recensione!
V@le: no guarda, a 5 anni sono ancora carini, è in
periodo scolare che vanno soppressi. Shika geloso eccotelo quì, anche se lo
ritroverai presto XD E si, io ce li vedo due gemellini per quei due *_* Grazie
per aver recensito!
Sorelline xsv: per quanto riguarda l'idea dei gemellini,
è nata in una conversazione con Recchan XD Si, una collana a vicenda, oh,
l'amour *W*. Grazie per la recensione!
Hachi: finalmente qualcuna a cui piace la ChoTema XD A
me Temari piace un po' con tutti, meno Shikamaru ovviamente XD Si, i gemellini
saranno bellissimi e con gli occhi della madre e i capelli del padre! Anche
secondo me è più sexy geloso, ma lo rivedremo ben in azione nella 17, se non
ricordo male! Grazie per la recensione! Sei la centesima *O*
E' lunga, ma sono troppo carini assieme e non potevo che
allungarla. Spiegazioni finali come sempre.
14) Sono
bellissimi insieme.
Indossò con
cura un vestito con le bretelle che legavano dietro il collo tra il grigio ed il
viola, che l'aveva conquistata al negozio il giorno prima, sopra una maglietta a
barchetta viola. Legò come sempre i capelli in una coda per evitare di apparire
troppo in tiro e sventolò la gonna del vestito lunga sino alle ginocchia per
sottolineare le pieghe. Si truccò con colori chiari, sul violetto, e mise il
lucidalabbra. Poi si sedette sul letto e guardò l'ora, notando di essere ancora
in anticipo.
Si diede alla ricerca di qualche gioiello da mettere ma alla fine lasciò
perdere, pensando che gli orecchini, i loro orecchini,
erano abbastanza.
Neppure lei
riusciva a capire perché mai fosse così agitata. Lui era sempre lo stesso
Shikamaru, si conoscevano fin da bambini, non si poteva considerare la loro
prima uscita assieme, neppure considerando che sarebbero stati soli.
Però era la
prima uscita come coppia.
Quando sua
madre bussò alla porta della sua stanza Ino guardava il mondo a testa in giù con
metà busto oltre il bordo del letto e la testa che quasi sfiorava terra, nel
vano tentativo di smettere di pensare. Con la botta che prese rischiò di
smettere di pensare per sempre, ma si rimise subito in piedi.
«Ino, è
arrivato!» la avvisò la madre con tono eccitato ed Ino sentì una morsa allo
stomaco.
"Come lo
saluto? Cosa dico dopo il saluto? Oddio, lo bacio subito su una guancia o
aspetto? E se va male?" con questi edificanti pensieri per la testa Ino scese le
scale, con la stessa energia di Shikamaru la domenica mattina.
Arrivò alla
porta e trattenne il fiato, vedendolo poggiato al muro, con un normale paio di
jeans e un maglione viola a collo alto, bellissimo.
"Ok, hai
diciotto anni, non è il tuo primo appuntamento, e comunque potresti morire
presto in missione, quindi goditela." non era il miglior augurio che potesse
farsi ma la calmò abbastanza da permetterle di schiarirsi la gola e sorridere al
ragazzo.
«Ciao
Shika.»
«Ciao Ino.»
ricambiò il saluto con tranquillità.
«Noi andiamo
mamma!» salutò Ino precedendolo. Una volta fuori si voltò verso di lui con aria
civettuola, nonostante si sentisse morire. «Dove andiamo?»
«Che ne dici
prima di tutto del parco? Hanno aperto un nuovo chiosco.»
Ino si
illuminò, felice di non dover scegliere. Aveva temuto che Shikamaru con la
solita aria annoiata avrebbe lasciato tutto a lei e si sarebbe annoiato sul
serio. Annuì convinta.
«Che hai
fatto oggi?»
«Dormito.»
Ino lo
avrebbe ucciso. Lei non era riuscita a dormire neppure la notte prima, ed era
andata avanti e indietro tutto il giorno.
«Dovresti
impegnarti in qualche cosa, sai?» domandò seccata, «Non puoi sempre dormire. Si,
so che come jonin sei sempre in missione e ti stanchi, però...»
«Ino...»
sospirò il ragazzo rassegnato.
«... non
significa che nel tempo libero tu debba sempre e solo dormire...»
«Ino...»
tentò di chiamarla ancora, stavolta con un principio di sorriso.
«Ti ci vuole
un po' di responsabilità in più secondo me.»
«Ino.»
«Si?»
«Sei
nervosa?» domandò divertito.
«Beh, mi
innervosisce sapere che poltrisci...»
Fu interrotta
dal ragazzo: «No, volevo dire: sei in ansia per oggi?»
Ino lo guardò
a bocca aperta, poi arrossì.
«Io
non...»
«Ssssht!» la
zittì improvvisamente poggiandole un dito sulle labbra, e Ino arrossì
maggiormente. La voce di suo padre intanto fendette l'aria, mentre chiamava la
figlia.
«Deve aver
saputo che uscivamo, vieni!» sussurrò terrorizzato il ragazzo tirandola con se
dietro un muro e tappandole la bocca. Ino si strinse le mani al petto cercando
di rallentare il battito del proprio cuore.
Il padre di
Ino passò senza vederli e procedette. Shikamaru sospirò di sollievo.
«C'è mancato
poco...»
Ino, lasciata
andare, sospirò a sua volta separandosi da lui.
«Ino sentì,
io non volevo metterti a disagio...»
«Eh?»
«Forse
dovremmo uscire anche con Choji la prossima volta...» suggerì il ragazzo
grattandosi distrattamente la nuca. Ino chiuse la bocca di scatto,
assottigliando lo sguardo.
«Beh...»
cominciò in una combinazione tra l'offeso e l'acido, alla ricerca di un'offesa
pesante. Strinse un lembo della gonna con forza per impedirsi di piangere sul
momento, ma prima che potesse sputare fuori quello che pensava Shikamaru scoppiò
a ridere.
«Ti sto
prendendo in giro...»
«Brutto...!»
esclamò la ragazza colpendolo ad una spalla. «Come ti permetti?» continuò senza
smettere di colpirlo mentre lui attraversava la strada quasi di
corsa.
«E dai!» si
difese, ridendo ancora quando la sentì ridere. Era riuscito a farla rilassare
finalmente, e la condusse in quel modo sino al chiosco.
«Non ce la
fai proprio a non picchiarmi vero?» domandò poi porgendole il gelato.
«Sei tu che
mi provo-AH!» Ino si scostò di scatto, portandosi una mano davanti alle labbra
sporche di panna dove il ragazzo le aveva dato un colpetto col gelato. «NARA! Ma
oggi vuoi morire?!»
Shikamaru
rideva senza ritegno, mai stato felice come allora. In realtà era stato teso
anche lui tutto il giorno e aveva calcolato tutte le possibili alternative al
lieto fine tra loro, concludendo che era inutile e valeva la pena tentare. Aveva
anche deciso di comportarsi da cavaliere, ma vedendola prima così tesa e poi
così rilassata non era riuscito a resistere dallo stuzzicarla.
Era come una
legge della natura: dovevano battibeccare sempre, o altrimenti...
Ino, resa
adorabile dal rossore persistente sulle sue guance e l'aria felice, prese un
fazzoletto per pulire la panna, ma Shikamaru si chinò su di lei spostandole la
mano e leccandola via, dandole una mano a modo suo. Si baciarono per qualche
secondo, poi furono richiamati dal tossicchiare imbarazzato di una madre coi
suoi bambini e si separarono con un balzo.
...
altrimenti questo.
«Oh...
ehm...» cominciò Ino allontanandosi dalla donna insieme a Shikamaru.
«Scusa...»
disse Shikamaru già abbastanza sconvolto per non essere riuscito a
controllarsi.
«No, non ti
scusare... e poi oggi è san Valentino no?» mormorò la ragazza, per poi
sorridergli allegra e riprendere a mangiare.
«Ah, è oggi?
Pensa che ti ho chiesto di uscire casualmente...» fece stupito Shikamaru. Ino
scoppiò a ridere, poggiando la testa contro il suo petto attenta a tenere il
gelato distante da lui.
«Ci avrei
scommesso!» esclamò, troppo felice per potersela prendere. «Siccome invece io
sono una brava ragazza che non passa il suo tempo solo a baciare il compagno di
squadra quando ci si allena assieme... o quando si è in missione...» alzò il
capo per guardarlo concentrata, «O pensandoci anche quando deve consegnare fiori
o...»
«Ino?»
«Si, giusto.
Ti ho preso del cioccolato.» cinguettò porgendogli una scatola che aveva tenuto
in tasca tutto il tempo.
Per
cancellare l'imbarazzo essere civettuola era perfetto, aveva deciso.
«Ma davvero?
Ma tu guarda...» domandò il ragazzo, porgendole un pacchetto a sua
volta.
«Cosa?»
boccheggiò Ino afferrandolo e stringendolo al petto.
«Buon san
Valentino... così possiamo baciarci senza dover poi dire che è stato un errore,
o il caldo, o gli ormoni o... aspetta, cos'altro era? Ah si, l'atmosfera.»
elencò sarcastico.
«Beh, quella
volta è stata effettivamente l'atmosfera, la prima volta, dico.»
«Col cavolo,
io ti volevo baciare e basta.»
Ino scoppiò a
ridere nuovamente, intrecciando un braccio intorno al suo mentre lui mangiava il
proprio gelato.
«Vuoi che ci
sediamo e guardiamo un po' le nuvole assieme?» propose dolce, poggiando la testa
sul suo braccio.
Shikamaru
sentì le campane suonare, da qualche parte, nella sua testa. «Se ti
va...»
«Certo.»
annuì lei poggiando il capo contro il suo braccio. «E dopo mi accompagni a fare
shopping.»
Shikamaru
gemette. «Lo sapevo...»
«Ho visto una
maglietta stupenda. Devi consigliarmi.»
«Certo... e
mi tingo i capelli di rosa. Ino, chiedi a Sakura di consigliarti.»
«Ti
starebbero male, rosa.»
«Era... oh,
lascia stare.» si arrese.
«Secondo me è
troppo scollata.» continuò la ragazza, volontariamente provocante.
«Cosa?»
«La
maglietta. E' troppo scollata e corta.»
Shikamaru ci
pensò un attimo. «Andiamo ora?»
Ino rise e
lui con lei, mentre si sedevano sull'erba fresca.
«Attento
Nara, potrei dirlo a mio padre.»
«Non dirlo
neanche per scherzo!»
«Ehi...»
«Si?»
«L'avresti
detto che saremmo finiti così?»
«Si.»
«Davvero?» si
stupì voltandosi a guardarlo.
«Naruto mi ha
chiesto con l'aria di saperla lunga se stavo insieme a...»
«A...?» lo
incalzò.
«Inserisci il
nome di ogni singola kunoichi che è stata almeno una volta a Konoha e abbia
parlato con me. Togli Sakura e te. Ecco. Di Sakura non mi ha chiesto perché
interessa a lui, di te perché non ci vedrebbe mai insieme dato che litighi
sempre con me ed io ti ignoro.»
«Oh. Quindi
era scontato.»
«Esatto.»
«Quando lo
dici a Naruto posso venire anche io? Voglio vedere la sua faccia?»
«Scherzi?
Tanto devo chiamare anche Sakura che mi ha chiesto lo stesso, e
Choji.»
E Naruto,
salendo il pendio dopo qualche ora di allenamento, voltandosi a guardare e
vedendo la coppia seduta a guardare il cielo e chiacchierare sorrise, pensando
che anche loro ogni tanto riuscivano a comunicare, e forse un giorno sarebbero
diventati amici.
Ok, Naruto è un demente.
Come noterete non è la scoperta di un sentimento, visto che si infrattavano
in ogni luogo buio per pomiciare, se vogliamo essere crudi e sinceri.
Non so perché ho descritto tanto minuziosamente Ino a cinque minuti
dall'appuntamento, sarà che io faccio le stesse cose anche solo per andare in
pizzeria con gli amici XD E poi è sempre tanto sicura di se che per una volta
volevo mostrare il suo lato totalmente femminile e umano, a parte che poi
Shikamaru era più morto di lei fino a cinque minuti prima e non ha dormito
affatto XD
San Valentino, ah *O* Non mi ha mai dato niente nessuno per san Valentino,
lasciatemi sognare di uno Shikamaru che è abbastanza maturo da piantarla cinque
minuti con la misoginia... e se volete, l'ha fatto solo per potersela
sbaciucchiare meglio, furbo com'è.
Il fatto che sono bellissimi insieme spero di averlo reso sia quando
mangiavano il gelato assieme, sia quando lui la prende in giro, sia quando la
tira a se nel vicoletto perché il mitico Inoichi vuole fargli la festa, ed anche
quando lei va con lui a guardare le nuvole, solo per convincerlo a fare
shopping, perché stando con lui le
va bene tutto.
Qui non solo Choji sa, ma anche Sakura.
[Tirata in ballo da Shikamaru per la storia dei capelli rosa tra
l'altro.]
La gente che sa aumenta.
Ci sarà anche Kiba, ragazze XD
Risposte ai commenti, impliciti i
ringraziamenti:
V@le: mi accordi
troppa fiducia e mi mandi in paranoia XD In quella Sai non mi piaceva molto, ma
generalmente lo inserisco in ogni fiction, specie in quelle non pubblicate, e
parla degli attributi di Naruto. Ora che ci penso dovrò farlo comparire di più
in questo senso XD
Ryanforever: Ino era un po' matura anche perché
più grande di età, visto che Naruto aveva già pure riportato Sasuke, ma in certi
sensi non lo è ancora e non so se lo sarà mai, fa parte del suo carattere
secondo me XD Shikamaru poveraccio, è stato bloccato nella sua grande ode al
“siamo maturi, non trattiamo male Sasuke”, ma si sa, la gelosia...
Sorelline xsv: le immagini le ho prese dal forum
ShikaIno! E Shikamaru geloso è un figo. Anche ubriaco a dire il vero XD Mi sa
che è bello sempre! La gelosia di Shika per Sai è nel 17, dovrai pazientare
ancora un po'!
Giulia: tutte che trovano Ino matura... io mica
tanto XD Shikamaru non potrebbe ammettere di essere geloso di Sasuke, avrà anche
lui un po' di orgoglio XD E' bello che tu sia riuscita a recensire ma non è
necessario sforzarsi tanto, figurati se non capisco quando mancano le forze di
farlo!
Kikky: ah, io sono per il NaruHina da sempre, mi
spiace ma temo che ci saranno accenni di tanto in tanto! Anche se ho finito col
pendere un po' anche dalla parte del KibaHina, perché Kiba è meraviglioso XD In
realtà odio anche il NaruSaku, anche se ne ho scritto due volte °_° E' un po'
strana la cosa, è la terza coppia in ordine di odio, dopo ShikaTema e TenLee, ma
ne ho scritto due volte, dovrei spararmi. Come sono finita a parlare dei miei
gusti? E perché scrivo NaruSaku ogni tanto? XD L'importante è ShikaIno comunque!
ShikaIno rulez! (il tuo “mi piace ChoTema” era sarcastico? XD)
Hachi: beh, sul forum ti sei presentata? Credo che
una volta presentata frequentando un pochino si possa chiedere
l'autorizzazione... io c'ero da tantissimo quindi non ho problemi! Si, Shika è
molto sexy U_U Sono felice che ti sia piaciuta anche quella!!!
Hipatya: il mistero dell'email fantasma.
Non mi arriverà mai.
Chi non odia la scuola? Adoro sapere di essere in
sintonia con te, per quanto riguarda il SasuIno *_* E anche il futuro
InoShikaCho *_* Tranquilla per le recensioni comunque, è un casino con scuola e
tutto, manca la voglia di farle! Io adoro il SasuSaku, sono
chiunquemenoNarutoeLee/Saku, e agli inizi ero solo ed esclusivamente SasuSaku,
InoShika, NejiTen e NaruHina. (poi ho sclerato con i crack pairing ma sono
dettagli). Se mai hai visto accenni NaruSaku in questa raccolta o era post
scelta di Sasuke oppure era solo amicizia, è rarissimo che io scriva NaruSaku,
visto che non mi piace XD Nella mia dimensione mentale in quell'ultima shot
Sasuke ricambiava, se può farti piacere!
Fina Alex: Ti ringrazio! Non credo che le mosche
nere abbiano la minima intenzione di arrendersi, del resto siamo tutti fieri del
nostro colore XD [roba che io me ne frego anche della bandiera italiana e invece
ce l'ho col bianco XD). Spero ti sia piaciuta anche questa!
Neji's Fan: ciao fantasma XD Grande la tua frase,
spero di non deluderti scrivendo il continuo! Sono felice di aver trasmesso bene
l'amicizia maschile *_* Si, Shikamaru poteva perdonarlo dopo il discorso di Ino
ed il suo bacetto amichevole (?), ma ha retto poco XD Quale mia fic ti fa
piangere??? ormai ho perso il conto XD Ripeto anche a te, tranquilla per le
recensioni, so cosa vuol dire mancanza di voglia!!! E poi questa è stata
bellissima, vale per tutte quelle mancate!!!
Oggi sono riuscita ad aggiornare, come promesso XD
15) Si vogliono bene
da sempre.
Mi sono
chiesta spesso cosa sarebbe accaduto se ci fossimo conosciuti meglio prima di
cominciare l'accademia. Se avrei perso ugualmente tanto tempo.
Insomma, i
nostri genitori erano in squadra assieme, è strano che non abbiamo mai parlato
tanto.
Invece di te
sapevo solo poche cose: eri sempre annoiato, poltrivi tutto il giorno, non
seguivi la lezione ed eri sempre in compagnia del ciccione. Eri uno sfigato che
le ragazze non guardavano, e scomparivi in mezzo ad un mare di bambini
altrettanto anonimi.
Poi siamo
finiti in squadra assieme, ed io litigavo con te. La verità è che non riuscivo a
capirti, e questo mi spaventava. I ragazzi li ho sempre visti semplici da
capire: o erano sfigati e stupidi, come Naruto, o erano intelligenti e se la
tiravano, come Sasuke. Perché si, so che era un presuntuoso, ma aveva anche
ragione, almeno per quanto riguardava le sue capacità in combattimento, ad
esserlo. Poi c'erano le eccezioni: quelli dolci come Choji e quelli asociali
come Neji.
Tu invece sei
sempre stato diverso. Non stupido, ma neppure presuntuoso. Non ti interessavi
mai degli altri e delle loro opinioni, e per questo ti invidiavo. Ho scoperto
che eri un genio ma che non ti applicavi mai, e per questo ti
disprezzavo.
Poi ho
scoperto che ci mettevi tutto te stesso, quando dovevi aiutare noi. Che per le
cose che contavano, lottavi.
E quando
Asuma-sensei è stato ucciso sei sempre rimasto lì, al mio fianco.
Non me n'ero
mai resa conto prima, ma ci volevamo bene. Ci vogliamo bene.
Anche se
litighiamo, anche se ci ignoriamo a volte o se io fingo di preferire la
compagnia degli altri e tu non mi dici mai dove vai, quando uno dei due ha
bisogno dell'altro sappiamo sempre dove cercare. Tutte le volte che ho avuto
bisogno di te tu c'eri, e tutte le volte che ho dovuto affidare il mio corpo a
qualcuno, quel qualcuno eri sempre tu. Era così automatico, che non ci ho mai
pensato.
E invece è
così.
E ti voglio
bene in modo diverso da come ne voglio a Sakura o a Choji.
Ti vorrei
sempre vicino a me, ti stuzzico sempre perché voglio sentire la tua voce, e la
notte vorrei che fossi con me ad abbracciarmi prima di dormire.
Ti ho sempre
voluto bene, ma ora ti amo.
Ecco perché
ora non posso che dirti questo, anche così, anche in questa situazione, anzi,
proprio perché siamo in questa situazione, io tra le tue braccia, tu che mi
guardi, e non mi sembra più sbagliato parlarne.
«Ti
amo.»
Piccola
idiota presuntuosa... lo sei sempre stata.
Una seccatura
insopportabile, un'oca frivola che si atteggiava a capo di turno e comandava me
e Choji a bacchetta.
Ti ho
detestata a volte.
All'inizio,
quando avevamo dodici anni, mi limitavo ad ignorarti. Ce n'erano tante come te,
una in più non avrebbe fatto la differenza.
Mi
sbagliavo.
Sei entrata
nella mia vita con tutta la tua forza, e mi hai obbligato a fare cose che
altrimenti non avrei fatto.
Per colpa tua
sono diventato quello che sono. No, non dirò grazie a te, ma per colpa
tua.
Sarei potuto
restare un menefreghista incapace che dorme tutto il giorno e non avrei fatto
carriera come ninja, e ora non sarei qui.
Ti odio,
perché ti ho sempre voluta troppo bene, e mi sono sempre ritrovato a difenderti.
Perché per non sentire i tuoi rimproveri mi sono aperto al mondo, e ho scoperto
persino che mi piaceva fare il ninja, uscire di tanto in tanto...
Se torno
indietro nel tempo non riesco a ricordare un episodio importante della mia vita
in cui tu mancavi. Tranne quando ho conosciuto Choji.
E Choji
poi... l'hai portato in qualche modo dalla tua parte e quando c'era da sfottere
era sempre accanto a te, come diavolo fai?
Come hai
potuto tu, una seccatura infantile come te, farti voler bene da me?
Ma non lo
eri, non lo sei mai stata... non eri frivola, fingevi soltanto per nascondere le
ferite del tuo cuore. L'ho capito quando hai pianto sulla mia spalla il giorno
in cui Sakura è stata ferita in battaglia e sembrava finita.
Non eri
infantile, eri solo spontanea.
E sei bella,
troppo bella per poter essere oca. Sei così bella che per colpa tua mi
arrabbiavo ogni volta che qualcuno si avvicinava a te, pur dovendo mantenere il
mio modo di fare menefreghista.
E ti piaceva
stare con me.
Mi cercavi
sempre, pensi che non me ne sia accorto?
Sei sempre
stata al mio fianco, ed io al tuo.
Mi hai sempre
affidato il tuo corpo in battaglia, ed io non lo lasciavo neppure quando potevo,
godendomi quel calore rubato che non avrei potuto sentire con te cosciente.
Ed io ti
amavo troppo per dirti questo e rischiare di perderti...
Ed anche oggi
sei stata al mio fianco quando più ne avevo bisogno. E hai preso quei kunai
indirizzato a me.
E anche così,
in questa situazione, con io che ti stringo forte a me e cerco di ignorare tutto
quel sangue, e i singhiozzi di Sakura che non ha potuto fare nulla e Choji che
piange silenziosamente accanto a me, tu riesci comunque a guardarmi in quel
modo. Come se avessi mille cose da insegnarmi. Sei l'unica che riesce a
scuotermi così tanto anche solo con uno sguardo.
«Ti
amo...»
«Ti amo
anch'io, mendokuze...»
E forse
sarebbe stato così.
AHAHAHHA! Sono cattiva, lo so. L'avreste detto?
scommetto che chi mi conosce bene, si... =_=
OvVviamente è morta, e ovviamente l'ho fatto
apposta a creare quella finta atmosfera romantica quando invece era tra le sue
braccia per morire. L'introspezione a me non piace, ma quì non potevo fare
altrimenti per tornare al passato, e ho dato anche una valida motivazione: in
Naruto ogni morte non è preceduta da seimila flashback? Ino non cita il sangue, non cita il kunai, perché stando tra le sue braccia non gliene importa nulla, è solo un particolare per lei, che non ne è neppure tanto cosciente ormai. Shikamaru lo sente eccome, perché terrorizzato. E come dico nel finale: se lei non fosse morta gli avrebbe insegnato tanto U_U Però è morta.
Rispondo ai commenti prima che mi uccidiate:
V@le: Naruto è il nostro
adorabile demente XD San Valentino è una croce alle volte, ma chissene,
su! XD
Ryanfoerever: Ma Naruto è carino proprio
perché scemo, lo adoro XD Shika coi capelli rosa è fashion, cosa credi? Per
quanto riguarda il fatto che tutti sanno, non so se Naruto saprà mai XD E si,
Ino è maliziosa, ma anche perché è l'unico modo per cui Shikamaru
possa aver voglia di fare shopping XD
Kikky: Kiba è un mio mito XD Va bene se
sei ripetitiva nei complimenti, il problema sarebbe il contrariio XD Naruto
è sempre stupido, ma rende tutto più allegro XD
Celiane: la tua presenza c'è comunque nella mia
mente, tranquilla U_U Si, Shikamaru era soprendente, ma dopo aver visto il
cambiamento di alcuni miei amici dopo fidanzati non mi sciocca più nulla e
potrei crederlo anche smielato guarda...
Giulia: è bello che le tue recensioni siano sempre
tanto lunghe XD Si, Shika era meno dr House quì XD Per la frase di
Shikamaru essendo la storia successiva a chissà quali peripezie amorose dei due
ho provato ad immaginare una Ino che tenta di razionalizzare agli inizi per
spiegare gli attacchi di fisicità tra i due XD Anche io sono isterica quando mi
preparo °_° Siamo messe bene!
Final Alex: guarda, finora sono arrivata alla
44esima shot, ma dipende dai giorni XD per esempio non ho scritto nulla
nell'ultima settimana, e ieri notte quattro XD Le idee ci sono, è la voglia o la
forza che manca alle volte!
Hachi: Ino dopotutto è una ragazza, quindi oltre
alla solita grinta che la (ci?) contraddistingue, ha anche i suoi momenti di
preparazione maniacale prima di uscire XD e si imbarazza anche lei, questo
c'è anche nel manga, appena la chiamano bellissima arrossisce subito, alla
faccia della gran sicurezza di se XD Nel forum prova a chiedere alle
moderatrici! Neanche io so bene come funzioni!
Bene, grazie tantissimo a tutte!!! Al prossimo
capitolo, forse meno tetro, con:
Capitolo 15 *** Sono affezionati l'uno all'altra ***
Ed eccomi quì. In questi giorni sono quasi morta, di
nuovo. Gente, non si beve l'acqua gelida di prima mattina per poi fare un bagno
bollente, se si sta già male. Si rischia la congestione U.U E dopo questi
consigli, inutili se non siete me o degli irresponsabili, ecco a voi la 16.
16) Sono affezionati l'uno
all'altra.
Shikamaru si
guardò distrattamente attorno, grattandosi la testa. Si sentiva scomodo, e non
sapeva perché. Provò anche a sistemare meglio il cuscino su cui sedeva, ma non
cambiò nulla. Choji e suo padre,
che assistevano alla partita di shogi, si scambiarono un'occhiata
perplessa. «Ho mosso.» gli
ricordò Shikaku, altrettanto confuso. «Eh? Si, lo so..» rispose il ragazzo, mentre giocava la peggiore partita
della sua vita. «Ma c'è troppa pace qui, non riesco a concentrarmi.»
«Cosa?»
Ino varcò le
porte di Konoha con aria avvilita, seguita da Tenten che non la perdeva
d'occhio, mentre Lee cercava di distrarla e Neji ignorava tutto e tutti pensando
a tornare a casa propria. «Senti,
ma va tutto bene?» chiese nuovamente la ragazza, avvicinandosi alla
medic-ninja. «E' strano, ma sento
l'assenza di qualcosa... è come se mi mancasse l'aria.» ammise Ino
pensierosa. «Ino! Sii giovanile!
Ci hai salvato la vita!» esclamò Lee saltellandole attorno. «Oh, e smettila di far baccano, non riesco a
pensare!» lo sgridò Ino, poi si immobilizzò a bocca aperta. «Ino?» «Ehi, per un attimo mi sono sentita meglio!» si stupì la
ragazza. «Se vuoi la testa di
Lee, serviti pure.» offrì Neji superandoli e ignorando le proteste del
compagno. «No, c'è di meglio.
Senza offesa, Lee.»
«Ho vinto.»
annunciò Shikaku e Shikamaru si lasciò cadere all'indietro. «Basta, non gioco più.» «Stai male?» domandò Chouza ringraziando poi
Yoshino che gli offriva da bere. «Ti vedo spento...» confermò Shikaku. «E' che... non so, ho la sensazione che manchi
qualcosa...» rimuginò il ragazzo. I due padri lo guardarono stupiti, mentre Choji cominciava a
capire. «Sai, Shikamaru, quando
passi tanto tempo con qualcuno o qualcosa, cominci ad... affezionartene, ecco.
Anche se magari è qualcuno con cui litighi, per esempio, ti mancano le sue
urla.» Shikamaru inarcò un
sopracciglio. «Come possono mancarti le urla di qualcuno?» Shikaku guardò per un attimo la moglie, poi calò
il capo. «Possono.» «Se è
qualcuno con cui passi più tempo che con chiunque altro...» Shikamaru voltò il viso verso di lui, perplesso.
«Sei tu quello con cui passo più...» «Shikamaru, Choji!» chiamò Ino, facendoli sobbalzare. «Ino! Entra!» la chiamò Yoshino, salutandola con
una mano. «Sei tornata!» esultò
Choji saltando in piedi e andando ad accoglierla. Shikamaru si mise a sedere e
incrociò le gambe, osservandola. «Si... e tu non vieni a salutarmi?» sbottò poi rivolta a Shikamaru.
«Possibile che tu sia così pigro da non accogliere decentemente neppure una
compagna appena tornata da una missione?» Shikamaru la fissò senza dire una parola poi si
rivolse a Choji: «Ehi...» «Avevo ragione,
no?» «Di che parlate?» si
intromise Ino piccata. «Giocate
di nuovo, Shikaku.» propose Yoshino con l'aria di chi la sapeva lunga al marito,
che annuì. «Ino, vieni a sederti
qui anche tu.» chiamò Shikamaru. La ragazza si avvicinò dubbiosa in compagnia di Choji.
«Perché?» «Adesso riuscirò a
concentrarmi.» disse con sicurezza, senza sentirsi più distratto come
prima. «L'infida tranquillità di
prima è scomparsa, no?.» ridacchiò Choji. Ino sorrise, guardandolo concentrarsi sulla
scacchiera. La mancanza d'aria era scomparsa, lasciando un sano sentimento:
l'irritazione. «E comunque non mi
hai ancora salutata.» constatò in tono offeso. «Assolutamente, non avrò problemi a concentrarmi
stavolta.» si compiacque muovendo la prima pedina.
E' stupida, yess. Intendevo far notare come quando ti
affezioni ad una persona sei talmente abituato alla sua presenza da cominciare
ad apprezzare i particolari più fastidiosi dell'altro e come ti fanno
sentire. Mi piacerebbe tanto sapere perché quando copio la storia in
pagebreeze o nel mio blog c'è sempre una certa
distanza
non
voluta
come questa tra le parole, e solo tenendo premuto shift
posso andare a capo senza tenere una riga di spazio ogni volta. Se qualcuno lo
sa mi faccia sapere XD
Ringrazio celian4ever, V@le, ryanferever, sorelline xsv, kikkyxx14 e Giu per
aver commentato XD Non mancate mai, siete fantastiche!
Alla prossima, con:
17) Shika non solo non sopporta Sasuke, ma non sembra
piacergli nemmeno Sai.
Capitolo 16 *** Shika non solo non sopporta Sasuke, ma non sembra piacergli nemmeno Sai ***
17) Shika
non solo non sopporta Sasuke, ma non sembra piacergli nemmeno
Sai.
Due più
due.
Non è un
calcolo difficile, fa semplicemente quattro.
Ed Ino era in
grado di farlo.
«Non mi piace
quel sorrisetto falso...» commentò Shikamaru e Choji annuì.
«Però Sakura
dice che è degno di fiducia, ora.»
«Ecco, anche
quell'ora non mi tranquillizza. Prima com'era?»
«Ino, tu che
ne pensi?» chiese Choji alla compagna, che rimasta in silenzio guardava
Shikamaru sospettosamente.
«Io? È
talmente carino che non riesco a trovarlo antipatico!» esclamò, senza perdere di
vista l'altro.
Shikamaru
sbuffò.
«Ecco lei...
Perciò se un nemico fosse carino ti faresti uccidere? Perché voi ragazze dovete
sempre guardare l'aspetto esteriore? Prima Sasuke, e non volevi sentire che lui
fosse debole quando invece Naruto è sempre stato vistosamente il migliore, ora
quel Sai, quando è chiaro che chiunque è vistosamente migliore...
Dovresti imparare a pensare di più.»
Choji sudò
freddo. «Va bene, ma non prendertela tanto a cuore...» mormorò guardando Ino di
sottecchi, che sembrava tranquilla. Troppo. Normalmente lo avrebbe colpito
abbastanza forte da fargli saltare i denti.
«Lascia stare
Choji, la gelosia fa questo effetto.»
Fu come se ai
due fosse stata fatta una doccia fredda. Shikamaru impallidì, mentre Choji
dapprima sconvolto trattenne le risa per cercare di capire.
«Pensi che
lui possa essere geloso di Sai?»
«E' geloso di
quello che Sai è per me, è diverso.» spiegò Ino con un sorriso convinto, prima
di riaprire la propria rivista.
Shikamaru si
sentì sprofondare, e Choji decise di salvare la situazione.
«Devo tornare
a casa, o mia madre mi ucciderà!»
La
propria situazione.
«Ciao Choji,
a domani!» salutò Ino allegramente. Shikamaru neanche lo guardò, tanto ormai si
era abituato al fuggire via di Choji, come l'ultima volta che l'argomento era
stato toccato.
«Forse...
Cioè sì! A domani!» e detto questo fuggì a gambe levate.
«Che sei
geloso.» rispose la ragazza mettendo giù il giornale con aria di sfida. «E prima
detesti Sasuke, e poi quando torna al villaggio mi fai la predica dopo essere
uscito ad ubriacarti, e odi Sai dal primo momento...» elencò alzando un dito per
motivazione con aria saccente.
Shikamaru
cambiò diverse volte tonalità di rosso nel giro di un minuto, voltandosi poi a
guardare alla finestra.
«Stupidaggini. E' casuale. Sasuke è sempre stato un presuntuoso ed un
menefreghista e non lo conosco neppure bene. Sai ci ha attaccato la prima volta
che ci siamo incontrati.»
«Sei geloso.»
ripeté Ino.
«No! Non lo
sono!»
«E invece
sì!»
«Dobbiamo
andare avanti a ripetere sì e no?» domandò stancamente il ragazzo.
«Non sono io
quella che ha problemi ad ammettere la verità.» cinguettò Ino sbattendo le
ciglia.
Shikamaru la
guardò male e lei ridacchiò.
«E se lo
fossi?» domandò infine il ragazzo. Ino sgranò gli occhi. «E se fossi davvero
come dici tu?»
«Allora penso
che dovremmo parlarne. E capire perché dovresti essere geloso.» ragionò Ino con
calma che pensava di non possedere in certe situazioni.
«In che
senso?» domandò Shikamaru colpito.
«Nel senso
che se sei geloso perché una tua amica femmina è interessata ad altri e non vuoi
essere messo al secondo posto è una cosa... se invece... sei geloso perché
quella amica femmina ti piace, è un'altra cosa.»
«Poniamo che
sia la seconda...» accennò Shikamaru, a cui tremava vagamente la mano che aveva
infilato in tasca. Sentì che rischiava di venirgli un tic isterico ad un angolo
della bocca, e la tirò fuori per massaggiarsi la guancia.
Ino si chiese
se avesse sentito bene.
«Beh...»
cominciò scioccata, «Se fosse la seconda... dovresti smettere di essere geloso,
perché tanto a me non interessa nessuno dei due ormai.»
«Oh.»
commentò sollevato Shikamaru, prima di rendersi conto di quello che le aveva
davvero confessato due secondi prima e paralizzarsi.
«A dire la
verità in un ragazzo non cerco solo la bellezza, cerco anche l'intelligenza e
che mi faccia sentire bene e al sicuro. Qualcuno che mi stia vicino anche
conoscendomi per come sono davvero; violenta e troppo sicura di me, e cose
così.»
Shikamaru non
si mosse, ancora bloccato. «Non è un po' troppo?» azzardò infine.
«E anche un
po' geloso.» aggiunse Ino timidamente, «Un po' geloso perché ovviamente gli
piaccio.»
Shikamaru la
guardò più intensamente, e la paralisi lasciò il posto ad uno strano torpore che
non aveva mai sentito prima
«Intelligente
hai detto?»
«Mh.»
«E se fosse
un tipo un po'... uno che non ha mai voglia di fare nulla?»
«Tanto
meglio, avrei la scusa per bisticciarci.» rispose lei con un sorriso.
Shikamaru
decise di spegnere il cervello e le poggiò una mano sul viso. «E se non fosse
molto sveglio in questioni amorose?» sussurrò.
«A questo
posso pensarci io.» rispose più maliziosa, alzandosi sulle punte per baciarlo.
Shikamaru si chinò verso di lei e la spinse con delicatezza contro il muro della
serra, accarezzandole i capelli.
«Inooo!»
chiamò Inoichi Yamanaka, ed i due si separarono come colpiti da una scossa
elettrica.
«Shikamaru,
Ino, venite a mangiare qualcosa!» chiamò ancora, con una velata
minaccia.
«Si è reso
conto che siamo soli ora che Choji non c'è...» mormorò Ino.
«Andiamo, e
facciamo finta di nulla se possibile...» decise lui guardando verso la porta,
con voce bassa.
«Si... ah,
Shikamaru?»
«Si?»
«Sai domani
mi dovrà accompagnare in missione.»
Shikamaru
chiuse gli occhi e la sentì scoppiare a ridere. Poi li riaprì e sorrise a sua
volta.
«Va bene, non
importa.» acconsentì senza fare storie di alcun tipo.
L'Hokage gli
doveva un favore e avrebbe chiuso un occhio se Sai avesse avuto un incidente
nelle successive ventiquattro ore.
E Sai è nei
guai XD L'ultima riga è proprio il pensiero di Shikamaru, da leggere filato
perché l'ha pensato in un istante XD Povero Sai però, lui non c'entra niente e
non ci vuole entrare in questa storia XD
In teoria
avrei dovuto mostrare uno Shikamaru molto più geloso, lo so, ma davo per
scontato che tra la precedente shot in cui era geloso di Sasuke e questa, in cui
è geloso di Sai, meeting con Choji o con gli altri per sfogarsi ce ne siano
stati parecchi, ed Ino lo abbia osservato per bene. Anche perché apertamente
geloso in questa situazione non riuscivo ad immaginarlo, quindi non può che dire
"ragionevolmente" che Sai potrebbe essere un pericolo e blabla vari. Ino non
capisce subito la profondità della gelosia finché Shikamaru non si scopre un po'
di più, e coglie subito la palla al balzo XD
Choji è di
nuovo fuggito, si. Ha paura e ha ragione XD
Risposte alle recensioni:
Riza_Yamanaka: ma che bel nick, unisci due personaggi bellissimi! Si,
Shikamaru geloso è adorato da tutte penso XD però quì non è che sia tanto
geloso, diciamo che ho lasciato intendere che lo è stato molto tra il ritorno di
Sasuke nella 14° e qui con Sai... come ho detto nelle note, ho provato ad
immaginare due amici di sempre che devono venire a fare i conti con la realtà XD
grazie per la recensione!
celiane4ever:
vero che era scemo? XD però se ho mantenuto l'I.C. va bene tutto, scemo in senso
negativo lo sarebbe stato se fossi andata totalmente fuori personaggio... spero
di non averti deluso con questa, grazie per aver recensito!
kikkyxx14:ma
povero Choji! XD dai, un pochino sente anche la sua mancanza, però è più
irresistibile il richiamo delle litigate con Shikamaru XD Spero ti sia piaciuta
anche questa! Alla prossima e grazie della recensione!
Shika: Giù,
luce dei miei occhi, poi dici che fai brutte recensioni XD mi gonfio leggendo
tutti quei complimenti! Si si, è normale sentire la mancanza delle persone...
*fischietta perché non è un sentimento a lei comune* e specialmente se c'è amore
dietro XD Grazie mille per la recensione bellissima, e per trovare sempre il
tempo per scriverne!!!
sorelline
xsv: si, si sono mancati terribilmente XD spero ti sia piaciuta anche questa,
grazie della recensione!
Shizue Asahi:
si, Shikamaru di droga di Ino la mattina, per essere in forze XD ma anche Ino
non scherza, chi maltratterebbe? grazie della recensione!
Hachi92:
HAHAHA! ma povere le tue amiche, sono mosche nere e leggi loro motivi bianchi?
potrebbero linciarti XD sono felice che finalmente tu sia riuscita ad entrare
nel forum, e potrai notare quanto avrò problemi in futuro per realizzarne alcune
XD Si, Shikamaru è molto molto molto affezionato ad Ino (eh eh eh...) e quindi
anche le sue urla o i suoi lamenti gli mancano tanto... come Choji sottolinea,
perché Cho va santificato... grazie per la recesione!!!
V@le:
scherzi? anche io adoro il team Gai e lo farò riapparire tutte le volte che
potrò XD per pazebreeze ormai diciamo che ci ho messo una pietra sopra, visto
che non riuscirò mai a sistemarlo XD spero ti sia piaciuto anche questo
capitolo, grazie della recensione!
ryanforever:
infatti, l'uno senza l'altra sono assolutamente completi! E spero di non essermi
fregata su una qualche motivazione simile futura in cui poi non saprò cosa
inventarmi, dopo aver detto questo XD I loro genitori l'hanno capito anche
perché Shikaku sente la mancanza delle urla di Yoshino quando non c'è XD
pover'uomo! Grazie per aver recensito!
Alla prossima con:
18) Perché nello shippuden lei porta il tessuto a rete su
braccia e gambe; niente più scaldamuscoli.
Ne esiste una con lo stesso tema, ma ovviamente
dovrei averla resa diversa, la storia dietro questa
similitudine.
Capitolo 17 *** Perché nello shippuden lei porta il tessuto a rete su braccia e gambe; niente più scaldamuscoli. ***
18) Perché
nello shippuden lei porta il tessuto a rete su braccia e gambe; niente più
scaldamuscoli.
«Tieni duro,
d'accordo? Tieni duro!» esclamò Choji, poggiandola con delicatezza a
terra.
Ino gemette
dal dolore, senza riuscire a parlare.
Shikamaru si
chinò accanto a lei, ansimante.
«Asuma-sensei
sta arrivando con i rinforzi, quindi non preoccuparti.»
«Si è
riaperta...» mormorò Ino indicando una grossa macchia rossa sotto le bende che
le coprivano le gambe.
«Inizia a
curarti!» gridò Choji spaventato.
«Non può...
ha usato tutto il chakra con noi, non è così?» domandò in tono di rimprovero
Shikamaru, ed Ino distolse lo sguardo. «Ti tolgo gli scaldamuscoli, d'accordo?»
Sfilò gli
scaldamuscoli strappati e inzuppati di sangue quasi sino ai gomiti, usando poi
la parte ancora pulita per tamponarle le ferite. Imprecò a bassa voce notando i
due tagli profondi sui polsi della ragazza.
«Cho, va a
vedere se Asuma-sensei sta arrivando.» ordinò Shikamaru, prima che questi
perdesse del tutto la calma. Anche Choji intuì ed ubbidì senza
discutere.
«Allora, ti
ci vuole un laccio emostatico per braccio e uno per la gamba...» ragionò ad alta
voce il ragazzo, sfilando poi il giubbotto da chunin. Tolse la maglietta fatta
in rete e la strappò in tre parti.
«Che fai?»
domandò la ragazza con gli occhi socchiusi dal dolore.
«Lacci
emostatici...» spiegò Shikamaru, legandole poi la rete stretta sopra i tagli sui
polsi. «Resisti...» le disse, sentendola gemere. «Ino, Ino, quando la ferita è
come questa, devo legare sopra o sotto? Ino, per favore, cerca di resistere e
rispondimi. Credo sia una ferita arteriosa...»
«Il sangue
com'è?»
«In che
senso... molto. E... rosso acceso e irregolare. E' arteriosa vero?»
«Sì...
mettilo sopra, tra ferita e... cuore..» mugolò la ragazza chiudendo gli
occhi.
«Accidenti a
te...» quasi gli si spezzò la voce dalla paura e la stanchezza mentre lo diceva
e legava un altro laccio di fortuna.
«Grazie...»
sussurrò Ino, guardandolo impegnato alla ricerca di qualsiasi cosa potesse farla
stare meglio.
«Di cosa?»
chiese il chunin alzandosi in piedi, pregando si scorgere una chioma rosa tra
gli alberi.
«Di tutto...»
Shikamaru si
voltò di scatto e si chinò verso di lei.
«Ehi, non
azzardarti a parlare come una moribonda, non lo sei.»
«Si, ok.»
«Mi è
sembrato di scorgere qualcosa, devo allontanarmi un attimo, va bene?»
In un impeto
di paura Ino superò il dolore afferrandolo ad un braccio. «Non
andartene!»
«Ino... Ino,
guarda questi. Finché li avrai sarà come se fossi vicino, va bene? Non avere
paura.»
«Non ho paura
per me.» lo contraddisse lei a denti stretti.
«Non mi
accadrà nulla... dai, fidati.» disse il ragazzo più gentile, scompigliandole i
capelli con una mano. Poi tornò ad alzarsi in piedi, e la vide.
Una macchia
rosa.
«Sakura!
Qui!»
Ino sorrise.
«Frontespaziosa deve sempre farsi viva all'ultimo...» ghignò,
prima di perdere conoscenza.
«Ti sei
ristabilita vedo.» commentò Sakura in tono falsamente distaccato.
«Si,
Frontespaziosa. E Asuma-sensei è fiero di me, ho salvato quei due
curandoli fino a quasi uccidermi. Che c'è, ti rode che ti abbia rubato la scena
madre?» chiese alla smorfia della ragazza.
«No... più
che altro... non porti più gli scaldamuscoli?» chiese indicando il tessuto di
rete che le circondava braccia e gambe.
«Ah,
quelli... no beh, non si adattano al mio stile...»
" Ino,
guarda questi. Finché li avrai sarà come se fossi vicino, va
bene?"
Sakura sgranò
gli occhi vedendola arrossire mentre sfiorava la rete che le circondava un
polso, ma non riuscì a chiederle più nulla perché Ino aveva già raggiunto i suoi
compagni, che l'aspettavano per cenare assieme.
Una ShikaIno lovvosa una volta tanto. (una
cosa?)
Adoro fare Ino morente, sul serio oppure
apparentemente, già solo per far spaventare Shikamaru. Sono sadica, lo so. Tanto
per la cronaca non è che Asuma sia fiero di Ino perché lei stava per ammazzarsi,
ma perché è stata in grado di curarli, anche se l'ha rimproverata per non aver
avuto più cura di sé, ma questo non può certo dirlo alla rivale...
Risposte alle recensioni!
Hachi92: spero di averti accontentata in quanto
la velocità di aggiornamento è stata maggiore del solito XD E Choji che fugge
penso lo rivedremo! Shikamaru che arrossisce sarebbe qualcosa di... sono senza
parole, mi spiace XD Grazie per la recensione!
Shika: Oh Giu T_T ho aggiornato prima anche per
via della tua recensione, non posso sempre farti gironzolare alla ricerca di
qualche ShikaIno nuova, come facevo tra l'altro io fino a non poco tempo fa =_=
Come potrebbero non piacermi le tue recensioni? Ino zitta zitta i suoi pensieri
li ha, basti pensare a come ha fregato tutti nell'incontro con Sakura alla
selezione dei chunin! E Shikamaru anzi, credo che abbia parlato un bel po' male
di Sai, ma solo con Choji XD Deve fare l'uomo lui! Grazie della
recensione!
Final Alex: in effetti sono una di quelle persone
che ama andare al punto, e quando legge i libri spesso salta le descrizioni dei
posti XD Felice che ti sia piaciuta! Grazie di aver recensito!
V@le: corsa via? Io
invece mi sarei seduta per ascoltare meglio XD Si, non aveva la scusa per
esagerare e poi l'aveva già fatto qualche capitolo fa con Sasuke... ah, mi manca
scrivere le long fic per collegare i capitoli gli uni agli altri XD Grazie della
recensione!
Riza_Yamanaka: spero che anche questa ti sia
piaciuta! Shikamaru non è molto geloso a parole in effetti, nell'altro, però
dentro rosicava un bel po' XD Grazie per aver recensito!
Ryanforever: Sai è morto XD Inoichi, beh, è
dispiaciuto anche a me che li interrompesse ma come non sfruttare un padre così?
Ino ha ragionato con calma, però gongolava mentalmente, tienine conto XD credo
anche io che tutti si spaventino quando Ino fa la riflessiva... e fanno bene!
Grazie della recensione!
Celiane4ever: perché ti lasciava perplessa questo
titolo? XD E grazie per il meravigliosa *_* non sai quanto sono felice di non
aver deluso le tue aspettative! E grazie per la recensione!
Deliaiason88: Oh *-* la tua recensione mi ha
lasciata a bocca aperta, sono dovuta andare a rivedere i capitoli per capire di
cosa stessi parlando perché ero allibita! Ti ringrazio tantissimo per i
complimenti! Il SasuSaku è stato il motivo per cui dopo la prima pubblicità di
Naruto ho deciso di seguirlo XD Anche se poi ho ampliato i miei orizzonti a
pairing assurdi o meno con Sakura, non disdegnerò mai questo pairing, ed infatti
lo ritroverai in qualche shot. Spero ti piaccia anche questo capitolo, e grazie
mille per la recensione!
Sorelline xsv: il terzo grado? Lo picchia prima
della missione e ci va lui XD si, Shika geloso è adorabile, Ino lo sa XD grazie
della recensione!
Kikkyxx14: si, troppo geloso non ce lo avrei
visto neanche io, deve mantenere le apparenze... anche se dentro muore.
Giustamente. XD come siamo sadiche, tutte quante XD grazie per aver
recensito!!!
Grazie a tutte per aver trovato il tempo di
recensire, apprezzo tantissimo lo sforzo, dico sul serio [essendo
mortalmente pigra]
Al prossimo capitolo con:
19) Perché sono dell'INOSHIKACho, e
formano una combinazione vincente.
Capitolo 18 *** Perché sono dell'INOSHIKAcho e formano una combinazione vincente. ***
Ce ne sono anche corte, si XD
19) Perché sono
dell'INOSHIKACho, e formano una combinazione
vincente.
«Visto il tipo di jutsu del vostro avversario, credo che
Sakura dovrebbe andare con Shikamaru e Choji nel...» la voce di Shizune fu
interrotta da un Ino furente.
«Sakura? Scherziamo! Lei non è adatta a combattere con
loro!»
«Ino...» cercò di calmarla Shikamaru, ma lei lo spinse
via ferocemente.
«No!» lo azzittì.
«Hinata e Tenten sono già occupate...» obbiettò Shizune
intimorita, ma Ino le scoccò un'occhiataccia.
«Non è SakuShikaCho!» protestò violentemente sbattendo
un pugno contro il muro e facendoli sobbalzare.
«Cosa?» boccheggiò Shizune mentre Choji e Shikamaru si
scambiavano uno sguardo atterrito ed Ino continuava.
«Tanto meno TenShikaCho o HinaShikaCho! E a morte se
fosse TemaShikaCho! INOSHIKACHO! Questo è il nome della nostra formazione!
Affianco a Cho sta Shika e affianco a Shika sta Ino, ed è una combinazione
vincente!» esclamò sicura, con gli occhi che le ardevano.
Shikamaru sorrise, abbassando il capo. Choji che già
ridacchiava si voltò verso Shizune.
«Beh, quindi, direi che sarà il team 10 al completo ad
andare. Troveremo un modo di arrangiarci.»
«Si» confermò Shikamaru divertito, «Non ha sentito che
siamo una combinazione vincente?»
Ino
arrossì senza osare voltarsi indietro e Shizune si passò una mano sulla fronte,
sconfitta.
«Fate come volete, era solo un
consiglio...»
«Grazie, non ci serve.» dichiarò Ino già in cammino
mentre lo diceva.
Shikamaru e Choji salutarono e si affrettarono a
seguirla
«A
morte TemaShikaCho?» domandò il Nara.
«Lui affianco a me e affianco a lui tu?»
«CHIUDETE LA BOCCA!» urlò Ino,
accelerando.
Poi
sorrise soddisfatta: mai nessuno avrebbe potuto cancellare la loro
formazione.
Era difficile per me questa,
perché è una frase “rubata” proprio da un’altra mia storia e non essere
ripetitiva XD più che altro povera Shizune, Ino se la mangia viva XD
La frase di Choji è in corsivo
perché è molto, molto malizioso quando la dice, visto che il nostro caro vecchio
Cho sa sempre. Shikamaru è un attimino perplesso dalla foga con cui Ino ha
smentito il temashikacho, ma del resto Ino sarà pur bianca per eccellenza…
Risposte ai commenti:
Final Alex: la mia fantasia è
sempre stata l’unica mia qualità, guai se mi mancasse quella XD (Viva i
neologismi, come lovvosa XD) grazie per la recensione!
Ryanforever: chissà perché si
sono fatti prendere dalle reti tutti loro °_° ogni tanto me lo chiedo, posso
capire uno, ma un team intero! Grazie della recensione!
Shika: io sono in ritardo ad
aggiornare, giustamente XD come sto? Ha ha ha… tu non vuoi saperlo veramente… è
degno di me che Ino muoia? Sapessi cosa sto scrivendo oltre le shot XD [il tuo
“mi sono immaginata Ino che gli fa lezioni di anatomia l’ho interpretato
maliziosamente, potevo? Comunque si, mi è tornato in mente il poco che ho
imparato alle superiori di pronto soccorso XD] grazie per la recensione!
Sorelline xsv: qui magari è più
pucciosa Ino, tolta la frase finale, eh? XD e anche qui non si sminuisce di
certo XD grazie per aver recensito!
Kikkyxx14: sono molto sadica XD e
spesso con me muore XD grazie per la recensione!
V@le: anche a me piacciono gli
oggetti simbolici, ma anche nella realtà! (vedi regali XD) grazie della
recensione!
Hachi92: ho perso tutta la
velocità dell’altro giorno, mi spiace XD si, siamo sadiche entrambe per
rispondere alla tua domanda. Ino che arrossisce torna anche qui XD grazie mille
per la recensione!
Deliaiason88: sapessi quanti mi
tirano scema, tra questi titoli… anche a te piace l’angst? Io ci vado a nozze,
anche tra le storie non pubblicate scrivo cose depressive a morte XD per il
sangue anche io ho dovuto ripescare nozioni delle superiori e ho finito per dare
una ricontrollata su google, che non si sa mai XD grazie mille per aver
recensito!
Alla prossima, sperando in un
lasso di tempo che non si debba misurare con ere, con:
20) Perché
ragazzi, rubando un termine tanto caro al fandom: unresolved sexual
tension!
20)
Perché ragazzi, rubando un termine tanto caro al fandom: unresolved sexual
tension!
Ino
e Shikamaru, uno di fronte all'altra, si fronteggiarono.
«Non
disubbidire più ai miei ordini. Hai rischiato di morire!» la sgridò il
ragazzo.
«Tu
mi volevi lasciare indietro, e saresti morto tu!» lo accusò lei, facendo un
passo avanti.
I
loro visi erano a pochi centimetri di distanza, e Shikamaru poteva sentire il
suo respiro ansante per i colpi ricevuti al posto suo.
«Ciò
non toglie che hai disubbidito! Che ragazza di kunoichi sei?» esclamò
esasperato.
«Rispetto
gli ordini solo dei miei superiori!» urlò lei battendo un piede a terra.
Shikamaru fece un passo indietro ma tornò verbalmente alla
carica.
«Io
sono un tuo superiore ora!»
«No,
tu sei un idiota a livello superiore!» lo insultò afferrandolo per
il colletto, mettendo fine alla sua fuga da contatto fisico, che andava oltre il
temere le botte.
Kiba
rideva silenziosamente contro la spalla di Choji, che li guardava scettico.
Naruto si era nascosto dietro Sakura, spaventato da Ino, mentre lei apprezzava,
ovviamente di nascosto, il coraggio della kunoichi.
«Farò
in modo che tu sia punita per questo.» sibilò il ragazzo con sguardo truce,
impedendosi di abbassare lo sguardo sulle sue labbra.
Ino
avvicinò il viso al suo ancora, per poi aprire bocca e scandire ben
udibile:
«Traditore
e spia.»
«Tu
sei una traditrice! Non rispetti gli ordini!» si scaldò il ragazzo, cercando di
allontanarsi da lei per evitare l'irreparabile.
«E
bambini, sapete come si chiama questa?» domandò improvvisamente Kiba a
Konohamaru e i suoi compagni che erano stati appena salvati. Benché indignati
dall'essere stati chiamati bambini, per curiosità scossero la
testa.
«Tensione
sessuale irrisolta!» esclamò il ragazzo. Konohamaru e gli altri scoppiarono a
ridere, mentre Sakura si affrettava a tappargli la bocca e Naruto e Choji
soffocavano risa sguaiate dietro di loro.
Ino
fece un salto indietro cambiando colore e Shikamaru, arrossendo sino alle
orecchie, si voltò dandole le spalle e ringhiando un sommesso "Inuzuka" che sapeva di
minaccia.
«Il
sesso violento è quello che vi ci vuole!» ululò Kiba una volta liberatosi da
Sakura, resa debole da un attacco di risa che peggiorò a quest'ultimo consiglio.
«Lo sanno tutti che siete così... repressi! Su, ora noi ce ne andiamo, voi fate
quello che dovete!»
E
neanche dirlo chiamò Akamaru con un fischio e vi saltò in groppa, portando in
salvo anche Sakura. Naruto, guadagnandosi agli occhi di Konohamaru il titolo di
"fulmine giallo" si volatilizzò mentre Choji prendendo un ragazzino per braccio
e Moegi in spalla fuggì via.
«Que-Quell'idiota
di un pervertito!» strillò Ino incrociando le braccia, ben decisa a non guardare
Shikamaru.
«Da'
aria alla bocca solo perché deve respirare...» assentì
lui.
«Beh,
quindi torniamo a Konoha.» decise Ino, e Shikamaru la
raggiunse.
«Poi
di quello che è accaduto oggi ne riparleremo.»
«Comunque
non è vero che tra noi c'è tensione sessuale e siamo repressi.» lo
interruppe.
«Esatto.»
concordò.
«Per
nulla...»
«Neanche
un po'.»
Mentre
camminavano le loro braccia si sfiorarono, provocando loro una scossa di
adrenalina. Shikamaru alzò lo sguardo al cielo fingendo di non notare il lieve
allontanamento da parte della compagna.
«E...
non sei un mio superiore!.»
«Si
invece.»
Note autrice:
«E
bambini, sapete come si chiama questa?» ß
ecco, qui Kiba ha il tono di Muciaccia in art attack.
Hanno
ripreso a litigare, alla fine. Non possono certo stare zitti quando il silenzio
li spinge l’uno tra le braccia dell’altro…
Questa
sembra quasi più soffermarsi sugli altri ad un certo punto, ma questo sottolinea
solo che è palese la loro attrazione. (E che la cara Ele adora fare scene con
più persone solo per far vedere le reazioni degli amiconi e scrivere
stupidaggini dando la colpa ai personaggi).
Shikamaru
era a capo della missione, per questo è un superiore di Ino. E’ anche jonin ora.
Ma tanto a lei che gliene frega?
Specifico
che quando dice “sarai punita” (e voi pervertite avrete pensato male) non lo
dice perché se ne frega degli amici ma proprio perché è arrabbiato, perché si è
fatta male.
Risposte
ai commenti!
Kikkyxx14:
Si, a morte!!!! XD Shizune credo berrà molte camomille dopo questo avvenimento, e non
parlerà più con Ino XD Grazie della recensione!
Hachi92:
dai, un po’ meno hai aspettato per questa XD *Choji sa* è ciò che rende tutte le
storie ad effetto U_U (ma dove XD) ricordamelo martedì dello shippuden, anche se
fortunatamente mi sono vista e ancora guardo la serie su internet, dato che
immagino cosa combinerà la mediaset… grazie per la
recensione!
V@le:
Ino poveraccia, le manca solo che le tolgano il team, dopo Sakura, Sasuke e
Asuma! Si, dettagli insignificanti, no? XD grazie per la
recensione!
Deliaiaso88:
vero? Suona bene solo l’InoShikaCho! Angst deprimente? Cosaaa?? XDD figuriamoci,
io mi deprimo sia a scrivere che leggere e resto con occhioni e aria derelitta
un giorno intero, però mi droga, quindi non posso farci nulla XD grazie per aver
recensito!
Ryanforever:
Shizune è preda di un esaurimento ora XD si, Shikamaru era perplesso, ma solo
perché non se l’aspettava da lei una frase simile, del resto era d’accordo su
tutto U_U… e si, concordo che il suo Q.I. non gli servirà mai in faccende simili
XD alla prossima, grazie della recensione!
Celiane4ever:
felice che sia megliodi ciò che
pensavi! Anche io mi sono divertita a scriverla, credo sia tra le più brevi
visto che io sono per le long! Grazie per la recensione!
Shika:
mi spiace averti fatta aspettare tanto XD siii, il team 10 è il migliore,
proprio per i loro caratteri così strani! (Ino era I.C.?*_*). A morte
TemaShikaCho le è venuto dal cuore XD Viva la malizia, con le recensioni
ambigue! XD sei curiosa di sapere che tramo? Pensa al peggio del peggio… XD
grazie di aver recensito!
Sorelline xsv: certo che non potrà mai
esserlo, il team dieci è unico! Ino ha sclerato avendone le ragioni XD grazie
per la recensione!
Kaho_chan:
ho letto il tuo nome tra le recensioni e ti ho dichiarato il mio amore XD il tuo
tesserino un giorno sarà mio, donna XD in poche parole mi hai detto tutto quello
che volevo sapere “adorabile” “ogni volta mi conquista” XD sto saltellando stile
emoticons di msn XD grazie per la recensione!
Capitolo 20 *** Perché lui "si prende cura" del corpo di lei... ***
21) Perché lui "si prende
cura" del corpo di lei...
«Shikamaru, prenditi cura del mio corpo!» ordinò Ino,
con una sfumatura di malizia. «Tecnicadel capovolgimento spirituale!»
Shikamaru la prese al volo, mentre lei si impossessava
del nemico.
«Arrendetevi, o il vostro compagno farà una brutta
fine!»
«Ooooooouff!» si lamentò Moegi, lasciandosi cadere a
terra.
«L'allenamento è finito.» concluse Konohamaru per
lei.
«Ok... dai, vi offro un gelato!» esclamò Chouza
sorridendo.
Mentre Ino liberava il corpo di Udon, Choji aveva già
preso il proprio zaino e aveva iniziato a raccontare a Konohamaru della loro
ultima missione con Naruto.
Ino
aprì gli occhi, stavolta nel proprio corpo, e sorrise.
«E'
divertente allenarli.» commentò, tentando di mettersi a sedere. Non ci riuscì,
perché le braccia di Shikamaru la tennero ferma.
«Shika? Che fai?»
«Ubbidisco. Mi prendo cura del tuo corpo.» spiegò il
ragazzo con un ghigno, chinandosi e lasciandole un bacio sul collo. Ino
ridacchiò.
«E
dai, scemo! Potrebbero vederci...» disse mentre provava, con scarsa convinzione,
a divincolarsi.
«E
chi se ne frega, mi hai provocato tu, e lo sanno tutti che cominci sempre per
prima.» ribatté lui alzando le spalle e tornando al proprio compito. Ino
rabbrividì.
«Io
non ti ho provocato.»
«Prenditi cura del mio corpo.» ripeté lui
con voce acuta, «Cosa ti sembra?»
«Una richiesta da parte di una...» ammutolì quando
Shikamaru le morse una spalla. Si voltò verso di lui e ricevette un bacio che la
fece scivolare a terra.
«Ehi, sei ispirato oggi?» sussurrò con voce
maliziosa.
«Mi
voglio solo allenare...» si giustificò con un altro ghigno. «Devo imparare a
prendermi bene cura del tuo corpo visto che tocca sempre a me.»
Ino
rise.«Sicuro che tocchi solo a te?»
Shikamaru inarcò un sopracciglio, poi le mise le braccia
intorno alla schienae la
sollevò.
«Che...?»
«Adesso tu vieni a casa mia e ti convinco a lasciare
solo a me questo dovere.» spiegò con sufficienza il
ragazzo.
Ino
scoppiò a ridere, mentre lui la prendeva in braccio, e pensò che adorava allenare i bambini e chiunque ne
avesse bisogno, visto che finiva sempre così.
Un'altra breve! mi rifarò in futuro XD questa potete
metterla temporalmente dopo la precedente, senza contare che ci sono di nuovo
Konohamaru e cricca... giustamente seguono i consigli di Kiba,
ecco.
Kikkyxx14:
si, Kiba è adorabile! XD se noti, qui i suoi consigli li seguono eccome XD
grazie della recensione!
V@le:
davvero? Sarei curiosa di sapere come lo vedi tu, Kiba! Io invece l’ho sempre
visto come viene descritto anche su wikipedia, un Naruto senza passato triste, e
quindi più “ragazzo normale” inteso come anche più sfacciato eccetera… (che
veste di pelle, quindi pure figo XD) sono felice che tu trascorra belle giornate
tra l’altro! Grazie di aver recensito!
Shika:
sono felice che ti sia piaciuto, anche io riesco a vederlo solo così Kiba!
Tentano di nascondersi perché sono gli unici che non sanno XD che tramo? Morte,
morte, morte XD
Grazie
per la recensione!
Nejisfan:
ogni tanto riappari, eh si XD bel verso quel uuuuhh, un fantasma in versione un
po’ astratta XD si, Kiba è un grande e lo adoro XD la perversione vince sempre
hai detto? E guarda questo capitolo XD vorrei risponderti in modo migliori ma
oggi sono fuori di me io XD (il fatto che il sabato ti provochi ilarità è
riscontrato anche in molte altre persone, compreso in me XD) grazie per aver
recensito!
Deliaiason88:
Kiba buffone patentato? Ma povero XD (si) che bambini poi, quelli avranno tipo
tredici anni, figuriamoci… XD grazie per la recensione!
sorelline
xsv: Kiba Mucciacia ha colpito ancora XD Naruto è tutto suo padre U.U tutti
sanno a Konoha, certo! Grazie della recensione!
Hachi92:
Kiba Mucciacia regna XD bambini poi, tanto Konohamaru e gli altri hanno solo un
paio d’anni meno di loro, è Kiba disgraziato che li chiama così… ecco che qui
finalmente si sfogano come volevi XD merdaset ha anche aggiunto un «come dice la
mia ragazza.» o qualcosa del genere riferito a Temari anche se scherzoso, quando
all’inizio incontrano Naruto… ma pensa te le scemenze che si inventano! Spero di
ricordarmene domani comunque, sono curiosa di vederlo! Grazie della
recensione!
ryanforever:
mitico Kiba, chi non lo adora? XD anche Kiba sa XD la tua vena pervertita qui
immagino sia stata in parte soddisfatta! Grazie della
recensione!
Al prossimo capitolo con:
22) Perché grazie a loro si sono riunite
le mosche bianche
Una fiction speciale, probabilmente comprensibile solo a
poche XD
Capitolo 21 *** Perchè grazie a loro si sono riunite le mosche bianche. ***
Ok,
attenzione.
Questa shot non sarà
comprensibile per la maggior parte dei lettori, in quanto cita persone realmente
esistenti, quindi chiedo prima di tutto perdono alle persone che non sono state
incluse, non è stato volontario, assolutamente, ma penso capirete anche voi che
ne ho aggiunte sin troppe per una shot sola, e che tutte le mosche bianche sono
sottointese, il loro spirito c’è. Se qualcuno non vuole essere incluso, una volta letto mi avvisi e provvederò a cancellarlo.
Stanotte se tutto va bene dovrei
poter postare un’altra shot, quindi se a metà strada rinunciate, tranquille, ne
arriverà un’altra prestissimo per par-condicio XD
Il pc è rotto, quindi non
posso rispondere alle vostre recensioni a meno che non lo veda ben disposto,
altrimenti rischierei di perdere tutto ogni volta, tentando di tenere il file
aperto.
I personaggi presi in
considerazione fanno parte del forum o delle conversazioni bianche multiple, con
cui ho almeno scambiato una parola, e forse non ci sono neanche tutte XD
Le mosche grigie che conosco non
ci sono, più che altro perché potrebbero non apprezzare dato che dopotutto se
sono grigie, un motivo ci sarà! (ma non mi sono dimenticata di voi XD)E a proposito di questo, Rory-chan è presente come rappresentatrice, ho scelto lei perchè oggi ha risvegliato il mio spirito SasuSaku XD
22) Perché
grazie a loro si sono riunite le mosche
bianche
Una ragazza dai corti capelli blu scuro ed
un abito color acquamarina, che le ricordava costantemente gli occhi del suo
fidanzato a Suna, sorseggiava silenziosamente il proprio bicchiere di sakè
ignorando il caos del locale. Gli occhi scuri puntarono il barista, che senza
dire una parola le portò un'altra bottiglia, quando la porta che dava al retro
fu spalancata con un calcio, ed entrò un’altra ragazza, coperta da un giaccone
di pelle sino alle ginocchia e con boccoli biondi lunghi fino alle
spalle.
«Cazzo!» esordì educatamente. «Ciao Recchan! Sono andata
a sbattere contro un tizio fuori!» esclamò allegra, andando a prendere posto
accanto a lei. Poi, senza abbassare la voce aggiunse: «Bevi come al solito eh?
Vecchia alcolizzata...»
La ragazza nascose il viso dietro la mano
sentendosi osservata, e ringhiò: «Ele...»
«A me un caffè, grazie.» ordinò
improvvisamente educata. «Che dici tu?»
"La uccido, la uccido sul serio..." pensò
Recchan esasperata.
«Non ti fai viva da un po'...» considerò
infine, desiderosa di distrarla dal proprio bicchiere, spostando una ciocca di
capelli dietro un orecchio e facendo dondolare gli orecchini a forma di
clessidra che portava.
«Oh... sai, mia madre mi ha quasi ammazzata
e sono scappata!» spiegò l'altra prima di scoppiare a
ridere.
Recchan la guardò a bocca aperta. «Ma sei
cretina? E NON RIDERE!»
«Quel vestito mi fa pensare a Gaara.
»
«Eh…»
«Eleanor-sensei!»
La bionda, Eleanor, si voltò stupita.
Dietro di lei vi era una ragazza bassottina, con corti capelli castani e un bel
viso paffuto che la guardava con allegria. Indossava dei pantaloncini neri e una
felpa verde.
«Akami!» salutò Eleanor dandole il cinque.
«Siediti con noi.»
«Sii!» acconsentii
esaltata.
Eleanor la trovò strana, ma non disse
nulla, togliendo il giaccone e restando con un lungo abito nero dallo spacco
considerevole e scollato, anche se l'attenzione era catturata dalla collana
d'argento che portava al collo.
«Con chi cerchi di fare colpo stavolta?»
ghignò Recchan.
«A dire il vero ce ne sono un paio...»
ammise l'altra divertita.
«Tutto questo è molto giovanile...»
commentò Akami ordinando un succo di frutta.
Eleanor e Recchan si scambiarono uno
sguardo eloquente.
«Rock Lee non è ancora stato
soppresso?»
«Non ancora
pare.»
Improvvisamente una risata sguaiata esplose
accanto a loro ed Eleanor si voltò di scatto.
«Sirius?» sussurrò con un sorriso
acceso.
A ridere era stata una vivace ragazza dai
capelli corti molto arruffati.
«Ah no... e con quei capelli sa più di
Potter.»
«Che stai dicendo?» mormorò Recchan
preoccupata per la sua salute mentale.
«Vedi di piantarla, quel tipo è... brrr...»
stava dicendo una ragazza accanto a lei, dai lunghi capelli neri e l'aria
sicura.
«Somigli a Karin quando fai così.» notò una
rossa seduta davanti a loro. Anzi, dai capelli castano rossicci e per quello che
Eleanor poteva vedere dagli occhi verdissimi.
«Stavamo dicendo...» le interruppe una dai
capelli castani con in mano una penna che sbatacchiava contro il bicchiere ora
vuoto, «Che dovremmo trovare un punto in cui incontrarci. Uno di quei posti in
cui ci si incontra quando si hanno interessi comuni. E Vale,» proseguì indicando
un tavolo accanto al loro con altre ragazze, «Potrebbe occuparsi di abbellirlo.
Mentre voi due mi dareste una mano a calmare gli
animi.»
Una ragazza che riposava con la testa tra
le braccia alzò il capo di scatto, facendo volare i lunghi capelli neri sulle
proprie spalle. Indicò la rossacon
aria scettica: «Mimi dovrebbe calmare cosa? Andrebbe
sedata?»
«Ehi!» protestò Mimi, «Hilly non è molto
meglio!»
«Non mettermi in mezzo! Mi stavi prendendo
in giro fino a due secondi fa, vero Lee?»
La ragazza dai capelli arruffati poggiò il
mento fra le mani e si voltò, indicando lo sguardo divertito di Eleanor, e le
sorrise amichevolmente.
«Eh? Dici a me?» chiese con falsa
ingenuità.
«Grazie Lee.»
Eleanor tornò
al proprio caffè e lo bevette in un sorso. "Un luogo in cui incontrare chi ha interessi
simili... sembra una bella idea." considerò, mentre Recchan e Akami stavano
cominciando a spaventarsi per via del suo prolungato silenzio.
«Ehi, i quattro di Konoha stanno
arrivando!» avvisò improvvisamente attenta puntando alla
porta.
Le ragazze al tavolo ammutolirono e persino
Recchan mise già il proprio sakè guardando entrare Naruto, Shikamaru, Kiba e
Choji.
«Ce ne avete messo!» si lamentò una voce
femminile dall'altra parte della stanza.
Una macchia viola coprì il campo visivo di
Eleanor, che si rese conto subito dopo che erano i capelli di una ragazza appena
saltata in piedi.
«E' Ino!» esclamò
eccitata.
«Sarà in apprensione perché Shikamaru era
in ritardo...» ghignò Eleanor.
«Starebbero così bene insieme...» sospirò
Akami.
«E' quello che dico anche io... dovrebbero
sfruttare il tempo che hanno stando insieme, dato che si può sempre finire male
in missione...» affermò solennemente una ragazza seduta in un tavolino in
disparte, coperta dal buio, di cui erano visibili soltanto le labbra illuminate
dalla luce lunare tirate in un sadico sorriso.
Davanti a lei, una bella bruna accarezzava
quello che a prima vista sembro ad Eleanor un enorme gatto, ma che si rivelò
essere una pantera nera, che dormiva placida col muso poggiato su una sua
gamba.
Hilly si portò una mano al cuore.
«Elwerien! Ti sembrano cose da
dire?»
«La vita è breve, o
sbaglio?»
«Ma che
c'entra!»
«Questo è gufare!» si intromise Recchan
ridendo.
«Una coppia vinta dalla morte prima ancora
che dall'amore...» sussurrò alle sue spalle Eleanor, agghiacciandola, «Un bacio
dato... nel sangue.»
Colei che rispondeva al nome di Elwerien ci
pensò e fu scossa da un brivido: «Eeeeww, che schifo il
sangue.»
«Ti stavo dicendo…» riprese la ragazza che
accarezzava la pantera, una volta messo giù il
bicchiere.
«Ino e Shikamaru per me sarebbero comunque
perfetti.» dichiarò ignorandole la ragazza dai lunghi capelli neri che aveva
provocato poco prima Mimi.
«Concordo.»affermò un altra ragazza scostando con
eleganza una ciocca che le ricadeva sul viso.
«Chi sei?» si incuriosì subito
Eleanor.
«Oh, puoi chiamarmi Kyu. E tu
sei?»
«Eleanor, ma chiamatemi Ele! Kyu... è
adorabile come nome! Ehi, sembra che a tutte piacciano quei due assieme,
eh?»
Recchan tentò
di richiamarla, «Guarda che non è molto sicuro presentarsi a delle sconosciute,
noi siamo anche muke.. straniere...»
ma dovette rinunciare perché come sempre Eleanor era troppo testarda, o troppo
stupida, per dare retta agli altri.
«Pare di si. Io sono Francy.» si presentò
la ragazza con la penna in mano. «Loro sono Hilly e...» indicò la ragazza che li
considerava perfetti «Silvia...»
«Whisful Thinking.» disse
nello stesso momento Hilly. «Barbie.» disse
invece Mimi.
«So presentarmi, Minnie.» rispose a
quest'ultima la ragazza, dandole un colpetto alla spalla.
«Fingerò di aver capito.» rise Eleanor.
«Questa alcolizzata è Recchan e questa qui Akami.»
«Alcolizzata ci sarà tua madre, razza di
pervertita...» sbottò Recchan.
«Io? Non sai neanche quanto...» commentò
Eleanor, «E tu sei Lee a quel che ho capito.»
«Piacere! All'angolo sta Elwerien, e quella
che parla a macchinetta è Rory.»
«Buonasera... un fiore della mia terra si
chiama Elanor... hai un nome che mi piace.» apprezzò Elwerien, interrompendo i
suoi pensieri maligni in favore di un po’ di
socializzazione.
«Grazie! Anche il tuo nome è splendido!»
trillò Eleanor.
«Salve, si…» salutò distrattamente Rory,
riprendendo a parlare a tutta velocità.
«A quel tavolo invece ci sono Vale,
Hipatya...» cominciò indicando prima una ragazza dai capelli castani ondulati e
gli occhi nocciola, e poi una moretta con occhi di
ghiaccio.
«Io sono Luly!» trillò invece la ragazza
dai capelli viola, andando a sedersi sopra il
bancone.
«Aaah! Anche Luly è un nome adorabile!
Luly!» ripeté Eleanor
«Luly!»
«Rinoa, eccoti!» salutò Mimi. Era arrivata
un'altra ragazza dai capelli mossi castani e gli occhi scuri, che sorrise e andò
a prendere posto accanto a loro. «Ho incontrato
un'amica...»
«Parlava di me.» spiegò una ragazza che
l'accompagnava, dai capelli rosa e gli occhi verdi. Mimi sorrise, mentre Lee,
che non amava i propri sorrisi, fece una smorfia più o meno
amichevole.
Per ultima arrivò una ragazza molto carina,
dalla carnagione chiara ed una spruzzata di lentiggini in
viso.
«Sheeren,
giusto?» fece Mimi.
«Si pronuncia
Siren.» la corresse.
«Ah! Ciao
Sceeren!» salutò Akami.
vAh, ma io ti ho già vista! Sei Sciren!» la
riconobbe Kyu, indicandola a sua volta.
«Ma... come vi
pare.» si arrese la ragazza.
«Luly
Luly!»
«Luly Luly! Ahia,
Recchan!»
«E chiudi la bocca! Luly, non darle
corda!»
Ora che era arrivata anche Paccy ricominciò
il giro di presentazioni.
«... E accanto a Vale c'è Touma.» concluse
Francy.
«Sono un ragazzo!» dichiarò subito questo.
Ci fu un momento di silenzio.
«Una volta è stato scambiato per una
ragazza a causa del nome con cui si era presentato, in missione... e da allora
precisa.» spiegò Hipatya scuotendo la testa.
«E allora io che dovrei dire, che mi chiamo
Lee?» rise nuovamente la ragazza dai capelli arruffati.
«Indovinate chi è stata a scambiarlo per
una ragazza...» cominciò Hilly. Mimi sprofondò dietro i propri bicchieri, in
colpa.
«Ehi, e se ci incontrassimo al café
all'angolo, per parlare?» propose Vale.
«Al Narcissist cafè? Secondo me non
conviene.» disse lentamente Hipatya, con uno sguardo cupo rivolto verso
l''esterno. La bassa risata di Elwerien li fece gelare
tutti.
«No, ok.»
«Sentite, questo locale potrebbe andare
bene come punto di incontro...» considerò Francy.
«Il White Flyes Forum» rimuginò Hilly,
annuendo poi convinta.
«White Flyes, sarebbe a dire?» domandò
Eleanor, per cui il dizionario era un simpatico fermacarte.
«Mosche bianche...» rispose Elwerien
distogliendo l’attenzione per un momento da Rory, che dava un biscotto al suo
“animale domestico”. «Ho suggerito involontariamente io stessa il nome al
padrone del locale.. Rare e preziose mosche bianche...» disse, e non spiegò
altro, tornando nella propria oscurità.
«Oh, Shikamaru ed Ino litigano!» esclamò
con aria estasiata Mimi, distraendole.
«Sono adorabili...» mormorò una bella
ragazza appena entrata, dall'aria timida.
«Hinata-chan!» la salutò Eleanor
felicissima,«Vieni, siediti con noi! Anche lei si chiama Hinata,
signore!»
«E questo tono dolce da dove sbuca?» si
stranì Recchan.
«Perché Hinata-chan è dolce... roba che tu
non puoi capire, comunque...»
«Perché, invece tu...»
Ma furono interrotte da Akami, che indicava
Ino.
«Si sta arrabbiando molto!»
«E' tensione sessuale.» commentò
Eleanorabbandonando il battibecco.
Lee rise, in quel modo che ricordava Sirius Black.
«Si amano.» disse Recchan. «Che hai da
borbottare Sirius e Potter da un'ora, tu?»
«E' palese.» confermò Akami
ignorandole.
«Sono nati per stare insieme.» approvò Vale
guardandoli per poi tornare a disegnare eventuali decorazioni per il locale, che
sarebbe diventato la loro sede.
«E’ destino.» si intromise Rory con
saggezza.
«Io direi di dar loro una mano....» suggerì
Francy mescolando un cocktail.
«Ma come?» chiese Kyu
preoccupata.
«Eliminando ogni ostacolo.» rispose
Elwerien.
«Detto da te da' i brividi.» si lamentò
Rinoa.
«Per ostacolo
intendi forse qualcuna che viene da
Suna?» la interrogò Touma.
Lee prese la penna di Francy e iniziò
velocemente a scarabocchiare su un fazzoletto, attirando l'attenzione degli
altri. Poi alzò il fazzoletto e mostrò una scopa con quattro
codini.
«Meglio non nominarla.» approvò Rinoa
mentre gli altri ridevano.
Silvia, o Whisful, scosse la testa. «Basta
che funzioni, comunque.»
«Se volete eliminare quella donna, avrete
presto un'occasione.» dichiarò una voce.
Tutte si voltarono verso la porta che dava
al retro, nuovamente spalancata con violenza.
Entrò una giovane donna, non troppo alta,
dai lunghi capelli scuri mossi, occhi castani dallo sguardo crudele e il
cappotto nero a nuvole rosse dell'Akatsuki.
«Chi sei?» chiese Akami
ipnotizzata.
«Il mio nome è Solarial.» rispose la donna,
investita dal vento gelido esterno, con i capelli che svolazzavano e brillando
di luce propria.
Poi chiuse la porta con un calcio e il
barista, che la illuminava involontariamente con la torcia che stava provando,
fuggì a gambe levate in cantina a prendere dell'altro sakè senza più pensare di
portarsi dietro un lume.
«E sono la moglie del grande Itachi
Uchiha.» concluse seccata dall'interruzione.
«Oooh.» disse Recchan ammirata, pensando
alla bellezza del famoso mukenin.
«Ehi, ciao Soool!» salutò Eleanor agitando
una mano. Sulle teste delle altre comparve qualche
gocciolina.
«Tu non hai paura di nessuno... sei un
boss.» si riprese per prima Kiu. Recchan si sbatté una mano in
fronte.
«Io mi chiedo... no, non penso di voler
sapere.» si corresse autonomamente Hilly.
«Vile. La curiosità non è malvagia.»
proclamò Mimi portandosi il bicchiere alle labbra.
«E adesso perché ti atteggi?» si stranì
Hilly.
«Lasciala fare la gran donna, poveraccia!»
esclamò Eleanor ridendo. «Non è che ne abbia moltepossibilità...»
«Ehi! Crudele! Elweeerien!» protestò Mimi
allungando un braccio verso di lei.
«Forza Mimi-Gai, che la giovinezza sia con
te!» scherzò abbandonando per qualche istante l'aria quasi elfica che
l'avvolgeva.
«Oh, ELee!»
«Mimi-Gai!»
«ELee!»
Akami al sentire il nome dell'amato si
portò una mano alla bocca con gli occhi ingranditi dalla gioia che luccicavano,
quasi quanto quelli di Mimi ed Elwerien dietro cui sembrava esserci il tramonto.
Recchan tradì una smorfia di disgusto al pensiero di Rock Lee, mentre gli altri
fingevano di non conoscerle.
«Sapevo sarebbe successo...» borbottò
Silvia.
«Solarial, cosa intendevi prima?» chiese
cortesemente Francy, ma scoprì che la donna era già
sparita.
«Sembra che Sakura esca troppo spesso dalle
mura perché si tratti solo di raccogliere ingredienti per le medicine, secondo
me se la intende con l’Uchiha.» disse nel tempo record di tre secondo Rory, che
aveva cominciato a parlare con un Akami interessata, sebbene non del tutto
convinta.
«Ma secondo me Sakura starebbe bene anche
con Naruto. »
«Ma quando mai! Buona bella… ti dico che
secondo me vede ancora l’Uchiha in qualche modo.» proseguì, interrompendosi solo
per calmare la pantera che aveva protestato con un brontolio alle parole di
Akami.
«Allarme! Allarme!» gridò una ragazza
sbucando in mezzo a tutte loro. Era magra, vestita di scuro, con i capelli
lunghi neri e gli occhi azzurri. «Sta arrivando
Temari!»
«Argh!» fu il commento di Lee, che si
sarebbe rovesciata a terra, essendo seduta sopra lo schienale dei divanetti, se
Hilly non l'avesse afferrata per un braccio.
«Addio Shikamaru ed Ino assieme.» commentò
tetra Mimi.
«Giulia, eri appostata a spiare alle porte
di Konoha?»
«Ovviamente. Bisogna fare
qualcosa!»
Fu in quel momento che Eleanor, col caffè
che cominciava a risvegliarle del tutto i sensi, e che poi lo sapeva, l'avrebbe
portata all'emicrania, l'umore pessimo, le manie omicida-suicide e l'isteria,
notò che tutti i componenti di quello strano gruppetto portavano almeno un
indumento o un accessorio bianco.
«Mosche bianche... »
ricordò.
«Eh?» fece Recchan presagendo il
peggio.
«Temari andrebbe eliminata...» mormorò
sconsolata Akami, porgendo un biscotto al felino.
«Scema, ogni ostacolo sarà eliminato.» la
rimbeccò Eleanor.
Akami guardò
Recchan.
«Ogni volta che mi da’ della scema mi sento
amata.»
«Vero?»
«Signore... oddio, intendevo signore e
signori, scusa Touma...» Touma le fece cenno di proseguire sconsolato, «Dobbiamo
agire! Non possiamo aspettare che sia il destino a decidere per noi, ma dobbiamo
lottare per avere ciò che vogliamo! Per dare la speranza a quelle due persone di
poter stare insieme senza troppi problemi! Dobbiamo lottare per l'amore e per
ciò che ci piace!» annunciò Eleanor, per poi saltare giù dallo
sgabello.
Recchan prese il suo bicchiere e guardò
dentro. «E sì che è caffè questo...»
«Oh! Avrei detto che era ubriaca.» commentò
Akami.
«No! Saremo come... spartane! Daremo il
benvenuto a Temari nel nostro inferno bianco personale!» ululò la
ragazza.
Lee sbatté un pugno contro il divano. «Mi
piace "Spartane"!» poi prese un altro fazzoletto e si mise a disegnarne uno
stemma.
Anche le altre si
alzarono.
«Spartane!» ripeterono le
più.
«Grande boss!» esclamò
Kiu.
«Esatto! Prepariamoci alla guerra! Ci
saranno forse vittime, scorrerà il sangue, ma alla fine trionferemo! Non importa
quanti nemici dovremmo affrontare nella strada per la vittoria! Dobbiamo
difendere un amore difficile!» esclamò Eleanor galvanizzata attirando il resto
della clientela.
«Sapevo che non dovevo lasciarle bere
caffè...»
Eleanor si voltò verso
Recchan.
«Dobbiamo difendere tutti gli amori
difficili e proibiti!» sottolineò la ragazza.
Recchan sgranò gli occhi poi balzò in piedi
a sua volta.
«Come lo
yaoi?»
«Come lo yaoi!»
confermò.
«Ti seguirò fino alla morte!» ruggì
sollevando un braccio.
Akami si alzò e posò una mano sulla spalla
di Eleanor.
«Sei la mia sensei, e starò al tuo fianco
sino alla fine.» decise.
«Ti comprerò i biscotti per
questo.»
«Al
cioccolato.»
«Al cioccolato. SPARTANI E SPARTANE!» gridò
infine, «SIETE PRONTE ALLA LOTTA?»
«SISSIGNORA!» urlarono tutti, lanciando
capelli in aria e fazzoletti come coriandoli, prima di dirigersi a passo di
marcia verso la porta, convinti forse più dall'euforia del discorso che non
dalle parole in se.
«Giulia, la sua posizione?» chiese
Lee.
«Ad ovest.»
«Andate dunque?» domandò Solarial,
infilando un cappello di paglia con la mano destra, su cui spiccava un anello
dalla pietra particolare. Mimi sobbalzò, poi si
ricompose.
«Certo che andiamo!... Ma come fai a
comparire ovunque?»
«Segreto.» rispose lei
criptica.
«Prenderò chiunque a pugni! E se mi
cadranno le braccia anche a morsi!» esclamò Akami
euforica.
Tutti si voltarono nuovamente verso il
bancone ma non le trovarono, così si guardarono
attorno.
Recchan stava ferma davanti a Naruto, con
l'aria di chi la sapeva lunga.
«E dimmi... con Sasuke, che genere di
allentamenti facevi? E restavate assieme fino a tarda notte? Da
soli?»
«Ehi ehi, quindi tu non hai la ragazza?»
domandava invece Eleanor, sostenendosi con le mani contro il tavolino su cui
stava Kiba, piegata verso di lui con un sorriso
invitante.
La porta del locale si spalancò, e mostrò
una schiera di mosche bianche, poche ma ben unite e forti che si preparava a
fronteggiare il mondo.
«Ahi, ahi, ahi! Mollami l'orecchio, Akami!
Stavo solo chiacchierando!» squittì la voce di Eleanor, trascinata con la forza.
«KIBA, NON DIMENTICARMI!»
«Era una ricerca! Era per... era per il
bene dell'umanità!» protestava Recchan portata via a sua
volta.
«Vergognatevi...» disse Luly
tranquilla.
«Dovevano dare il buon esempio loro...»
soggiunse Rinoa alzando gli occhi al cielo.
«Sapevo che sarebbe finita così.» dichiarò
nello sconforto Silvia.
«Meno male che ci siamo noi...» disse
invece Touma annuendo tra se e se.
«Se non ce ne fossimo accorti...» lasciò
cadere la frase Hipatya.
«Teniamole d'occhio...» decise Francy.
«Queste sconsiderate!» aggiunse Mimi che
ormai si divertiva a stuzzicare le due.
«Beh, va bene anche così, dai...» cercò di
tranquillizzarle Giulia, dall'animo più
comprensivo.
«Lasciamo perdere, va. Temari era lontana?»
chiese Francy.
«Non tanto.» rispose Giulia
concentrata.
«Moriranno tutti...» predisse Elwerien,
prima di ridacchiare in modo soddisfatto. Hipatya sembrò approvare ma lo nascose
immediatamente, mentre Eleanor si lasciò andare ad una risata sadica e Lee
annuiva
«Avrei voluto un altro drink...» sospirò
Vale sentendole.
«Ubriaca si affronta meglio tutto questo.»
confermò Hilly scherzosa.
«Sei un'ubriacona come Recchan, forse?»
chiese Eleanor smettendo di ridere.
«TU! MALDETTA
MANIACA...!»
Hinata scosse la testa, rimpiangendo casa
propria, Paccy e Sheeren, le ultime ad essere arrivate, non avendo tempo di
ordinare rubarono i dolcetti di Rinoa che le guardò con orrore, pronta a lavare
l'onta nel sangue. Rory spiegava a Vale la sua idea di destino. Però lo scontrò
non poté cominciare.
Lee sollevò lo stemma appena disegnato, a
mo' di bandiera, e Solarial lo legò alla propria lancia, sollevandolo in
aria.
Erano pronte.
Un ragazzo con la coda alta si voltò a
guardare lo strano gruppo chiassoso allontanarsi ridendo, senza aver neppure
pagato. Una ragazza bionda accanto a lui seguì il suo sguardo, e
fraintese.
«Puoi evitare di fissare le
altre?»
«Tranquilla, ci provavano con Kiba
comunque, e con Naruto... cioè, almeno credo con Naruto, sembrava quasi...» notò
il broncio della ragazza. «Non le stavo fissando, giuro. Andiamo a fare un po'
di sana attività fisica, ti va?»
Lei lo guardò
sconvolta.
«E da quando vuoi
allenarti?»
«E chi ha detto
che voglio allenarmi?» domandò
divertito, portando le mani intorno alla vita della ragazza e
baciandola.
Un ringraziamento a Francy, che
ha aperto molte lune fa un forum perfetto per le mosche bianche, alle
amministratrici, coloro che lo sono ancora o che lo sono state, per il loro
lavoro fantastico, a tutte le nominate con cui magari non ho parlato molto, ma
che hanno allietato le nostre serate di conversazioni su msn, e a quelle che
invece considero amiche, con cui chatto già da tempo e che sanno mia vita, morte
e miracoli.
Poi naturalmente un saluto
speciale ad Akami e Recchan, le più bistrattate, ma lo sapete che vi amo quanto
voi amate me XD
Per chi è arrivato sino alla fine
senza sapere chi fossero queste persone, si, io sono così XD solo che non bevo,
mai, perché appunto mi fa subito effetto, caffè compreso.
La frase di Shikamaru, quel
“sembrava quasi…” è riferito al fatto che Recchan volesse più convincere Naruto
a stare con Sasuke che non con lei XD del resto lei ce l’ha un fidanzato, come
si nota nelle prime righe… Recch, sai di che parlo. U_U
Mille grazie per le recensioni
dello scorso capitolo!!! Spero di potervi rispondere al più presto!!!
Capitolo 22 *** Perché Ino è attratta dai mori, e basta guardare Shika… ***
23) Perché
Ino è attratta dai mori, e basta guardare Shika…
Sakura osservava con occhio critico i due sfidanti
guardarsi con astio, esaminandoli in ogni loro
particolare.
Ino
si sedette accanto a lei, poggiando due boccali di birra sul tavolino. Shikamaru
e Choji, all’altro lato del tavolo, sbuffarono.
«Naruto e Sasuke stanno litigando di nuovo, eh?» domandò
Sai prendendo il posto del biondino impegnato a guardar male
l’altro.
Ino
spostò lo sguardo su Sakura e poi su di loro, per tornare su di
lei.
«Sasuke.»
Sakura voltò la testa di scatto.
«Cosa?»
«Il
migliore per te è Sasuke. »
Shikamaru e Choji sgranarono gli occhi, mentre Sai le
guardava senza capire perché Sakura si fosse portata le mani alla bocca e avesse
spalancato gli occhi.
«Ino, ma stai male?» chiese poi con molta preoccupazione
quest’ultima.
Ino
sbuffò.
«È
chiaro che Naruto non fa per te. Gli vuoi bene, ma è sempre stato un amico, e
sarebbe sempre una seconda scelta. Non è bello né per te, né per lui. E adesso
che Sasuke è tornato state finalmente costruendo qualcosa, non sfasciare
tutto.»
Sakura lasciò cadere le mani, ora più seria. «Oh.
Capisco.»
«Non fartelo scappare o
smetterò di nuovo di essere tua amica, perché te lo sto lasciando io. Non puoi rifiutarti.» sottolineò,
bevendo poi la propria birra. Sakura sorrise, consapevole di molte parole non
dette ma che frullavano sicuramente nella sua testa. «Va bene…» acconsentì nascondendo un
sorriso.
Shikamaru e Choji si scambiarono uno sguardo d’intesa e
non dissero nulla.
«Vuoi stare tu con Naruto?» chiese innocentemente Sai.
Ino
quasi sputò tutta la birra, mentre Sakura scoppiava a ridere sguaiatamente e
Choji e Shikamaru decidevano di espatriare.
«No! No! Accidenti! E poi sarebbe così antiestetico!»
sbottò stizzita.
«Antiestetico?» ripeté Sakura poco convinta, cercando di
calmarsi.
«Io
sono bionda, lui è biondo. Io occhi azzurri, lui occhi azzurri… ah, cielo,
inguardabile. Come anche il rosa dei tuoi capelli coi suoi. Noi chiare abbiamo bisogno di un moro.»
dichiarò Ino.
«Un
rosso no?» chiese Choji sorridendo.
«Mi
spiace Choji, ma il rosa e il rosso… e anche il mio biondo è troppo chiaro.
Cercatene una biondo scuro.»
«Grazie del consiglio.» scherzò Choji
ridacchiando.
«Cerchi il contrasto?» domandò Sai interessato. Ino
sorrise civettuola.
«Si.»
«Quindi Sai non va bene, vista la sua carnagione.» notò
Shikamaru versandosi da bere con aria indifferente. Ino lo fulminò e Choji
soffocò le risate nel cibo, mentre, con grande disagio di Shikamaru, Sakura lo
fissò dritto negli occhi e poi distolse lo sguardo con un sorriso
sornione.
«Vero, hai bisogno di uno con i capelli scuri e la pelle
altrettanto più scura della mia.» confermò Sai. «Come Shikamaru ad
esempio.»
Stavolta fu Shikamaru a rischiare il soffocamento,
mentre Ino lo guardava stupita.
«Vero, Ino?» rincarò la dose Sakura, ma lei non arrossì
o si arrabbiò come si aspettavano.
«Ehi… ehi, è vero.» considerò la ragazza scrutando il
proprio compagno di squadra.
«Cos…» cominciò Shikamaru allibito, ma lei lo
interruppe.
«E
Naruto è scuro di carnagione e chiaro di capelli, dovrebbe stare con Hinata!»
esclamò battendo poi le mani.
«Uh, beh… Ino non urlare però.» sussurrò Sakura notando
che Naruto si era voltato verso di loro, paonazzo.
«Giusto. Shikamaru, accompagnami tu a casa oggi!» ordinò
Ino.
«Ma…» obbiettò il ragazzo, ancora una volta non
ascoltato, lei aveva già preso la borsetta.
Infine la ragazza si voltò verso di lui con un sorriso
disarmante: «Saremmo carini insieme, vero?»
Choji non riuscì più a trattenersi alla vista
dell’amico, imbarazzato a morte, intenerito e anche indignato in una volta sola,
e scoppiò a ridere fino a quasi cadere dalla sedia.
Sakura si sporse verso Ino, coprendosi la bocca con una
mano perché nessuno potesse leggere il labiale.
«Il
fatto che non lotti per avere Sasuke è disinteressato?» sussurrò
maliziosa.
Ino
ghignò.
«Oh, mi conosci frontespaziosa. Io adoro i ragazzi
scuri… e andato uno… se ne fa un altro.»
«Te ne fai un altro.»
«Questo si spera, cara.»
Aaahh, le battutine sconce
finali, ma quanto mi mancavano? È da un paio di giorni che non do sfogo al mio
lato da scaricatrice di porto, senza offesa per gli scaricatori di porto, e
quindi rileggere questa shot mi ha ridato il mio maligno sorriso…
Ino è già innamorata di Shikamaru
qui, ma la sorpresa alle parole di Sai è autentica, non ci aveva mai badato al
fattore “estetico” in loro come coppia XD E Shikamaru poveraccio, è immaginabile
cosa abbia pensato vedendola improvvisamente rifletterci sopra in modo serio XD
Sakura e Choji sono morti dal ridere fino alla fine, e Sasuke non si è espresso
perché… è Sasuke, fondamentalmente.
E stavano litigando per un motivo
stupido lui e Naruto, tipo le noccioline. Di quelle buone, che stanno a volte
nei tavolini dei locali.
Ino ha parlato a voce alta tutto
il tempo, tranne quando ha consigliato Sakura all’inizio e quando hanno terminato in quel modo così signorile il
discorso sui ragazzi scuri. Ecco perché Naruto ha avuto un principio di
infarto.
Shikamaru non è particolarmente
scuro, ma messo a confronto con Sasuke o Sai deve rientrare per forza nei
non-chiari XD
Passiamo alla risposta alle
recensioni.
Vi amo *O* pensavo non avreste
recensito questo XD
Celiane: non so cosa mi abbia
ispirata per farti bere, di solito capisco la gente dopo una frase, ma non dopo
qualche post XD alcolizzata anche tu, dunque? Ti darò il numero di Recchan XD
(lo so che mi ami, Recchan)
Ryanforever: Temari l’abbia
mandata da qualche altro abitante di Konoha, alla fine XD del resto ci sono
persone che l’apprezzano come personaggio, non posso dire “l’abbiamo uccisa” XD
figurati quanto mi sono divertita io a scriverlo, penso molto più di tutti
quelli che hanno letto! Shika ed Ino sono rimasti da soli, ma se noti hanno già
una storia e noi vecchie bacucche ci siamo perse il meglio XDD
Wish: non so come ma non avevo
letto la tua recensione prima di arrivare a questo punto °_° mi ha addolcita un
sacco, che belle parole XD non ti preoccupare se non recensisci sempre, anche io
non trovo mai il tempo di fare una recensione decente! Ho letto anche la tua
ultima storia che mi ha letteralmente stesa, l’ho adorata! Però tra università e
tutto ho al massimo il tempo di aggiungere capitoli alla mia =_=
“ShikaIno power! Sparta is rock:
Welcome to the White Hell e non ci sono più le mezze stagioni.“ß
questa è stupenda XDD
Hipatya: adesso mi dici che ti
sei tinta, brutta disgraziata? XD SasuSaku anche qui come vedi, Sakura non aveva
molti dubbi se non di natura “ferirò Naruto stando con Sasuke?” Ahh.. (io sono
SasOSaku, ma il SasuSaku resterà sempre nel mio cuore, del resto la prima è
impossibile, la seconda no XD) per quanto riguarda gli occhi, puoi averli di
ghiaccio lo stesso, non rompere U_U E poi certo che ti ho messa lo stesso, sei
una delle mie autrici preferite! XD per il farlo dal vivo, se mi pagate il
biglietto e date un posto in cui dormire, okay! XD
Sorelline xsv: nei raduni bianchi
e negli incontri serali su msn ti posso assicurare che il clima è quello, forse
solo più caotico XD è bello scriverne perché è tutto verissimo! XD
Final Alex: era naturale che non
capissi XD anzi, continuo a stupirmi della presenza di recensioni! Si,
ovviamente tutte le protagoniste siamo noi mosche bianche, che tra forum ed msn
seminiamo scompiglio e traviamo giovani menti XD molte frasi e riferimenti sono
presi dalla vita reale, quindi comprensibili a pochi. Comunque ti ringrazio per
aver recensito lo stesso, e spero che questa sia più chiara XD
Kikki: come per Final Alex, non
mi aspettavo neppure la recensione da parte dei non inclusi, figurarsi la
comprensione XD è normale, sono citazioni prese dalla vita reale, un saluto a
tutte le mosche bianche che si riuniscono e fanno le pazze XD sono felice che ti
abbia fatto ridere lo stesso!
Shika: ecco che ho riaggiornato!
Chi non ci conosce ci avrà preso per pazze… ma perché, nominane una normale!
Certo che ti ho inserita, tu sei una super mosca bianca, e anche la nostra
“vedetta” XD come potevi mancare? Si, penso che i pc siano contrari alle mie fan
fiction, ma non dispero! XD
Grazie ancora a tutti, al
prossimo capitolo con:
24) Perché
le donne dei Nara hanno la coda, sono seccature e devono schiavizzare i
mariti.
Capitolo 23 *** Perché le donne dei Nara hanno la coda, sono seccature e devono schiavizzare i mariti. ***
24) Perché le donne dei Nara hanno la coda, sono seccature
e devono schiavizzare i mariti.
«NARA!»
Shikaku sputò quasi il saké contro il bancone e si voltò
verso la ragazza che aveva appena urlato. Accanto a lui Inoichi e Chouza
strisciarono con le sedie per prendere le distanze e continuarono a bere mentre
seguivano la scena con interesse. Chouza porse anche le noccioline ad
Inoichi.
«Si
può sapere a che diavolo stavi pensando, demente?» lo investì, afferrando una
forchetta da un tavolo e puntandogliela addosso, ignorando il flebile lamento
del proprietario.
«Io?» biascicò con tutta l'innocenza che gli permetteva
l'alcol bevuto e la consapevolezza di sapere esattamente a cosa si
riferisse.
«L'hai distrutto! Me ne sono accorta
stamattina!»
«Tecnicamente...»
«Tecnicamente un cavolo! Mia madre se l'è presa con me,
ci tiene al roseto!»
Shikaku osservò le tre punte della forchetta farsi
troppo vicine per i suoi gusti.
«Tu
mi hai chiesto... hai voluto tu che io venissi!» provò a
difendersi.
«Esattamente, venire dove?» si intromise Inoichi
masticando le noccioline con interesse.
«A
casa mia la notte scorsa.» sibilò Yoshino senza neanche
guardarlo.
Inoichi e Chouza cominciarono a
tossire.
«Ahh! Non per quello! Siete impossibili!» strillò la
ragazza esasperata.
«Hai fatto tutto tu.» mormorò Shikaku, in parte
compiaciuto.
«Tu!» gli urlò contro Yoshino. «Prenderai gli attrezzi
dal capanno e mi risistemerai il roseto!» ordinò furiosa, agitando l'arma
improvvisata.
Shikaku si alzò sbadigliando, «Non posso farlo
domani?»
«Shikaku Nara...» ringhiò, agghiacciando i presenti.
Mai, mai essere nei paraggi quando lo chiamava per
intero.
La
mano della ragazza andò sul giubbotto dell’altro, avvicinandolo a
sé.
«Rastrello! Terra! E che ci vuole!» esclamò
istericamente il ragazzo, «Ti serve altro?»
«Si. Portati il deficiente e Chouza, e voglio che dopo
puliate l'ingresso. Scattare!» ordinò, lasciandolo andare con una mezza spinta e
girando i tacchi, frustando l’aria e quasi colpendo Shikaku con la
coda.
Il
deficiente e Chouza scattarono in piedi appena chiamati e risposero con un «Agli
ordini!» e la mano sulla fronte in segno di saluto
militare.
«E
VELOCI!»
«Sissignora!»
Solito sabato sera, solita uscita al bar. Stavolta però
non erano tre gli uomini al bancone, ma cinque.
Shikamaru e Choji potevano beneficiare, per modo di
dire, del privilegio di bere coi loro padri da quando erano diventati chunin, e
finalmente li avevano accontentati, sebbene non stessero esattamente
festeggiando quanto ridendo del bernoccolo sulla fronte del Nara-padre, segno
che sua moglie aveva avuto qualcosa da ridire su un qualsiasi
argomento.
«Eh, Shikamaru, almeno tu mi raccomando, cercane una
dolce e disponibile...» rise Chouza, battendo una mano sulla schiena di Inoichi,
che rischiava di soffocare dal ridere sul suo stesso saké. Shikaku poggiò la
testa su una mano, imbronciato, mentre il figlio e Choji annuivano
solennemente.
Poi
Choji parlò: «E' geneticamente impossibile.»
Di
nuovo tutti risero, Shikamaru invece guardò il padre con
pena.
«Non è così, io posso salvarmi, ma
tu...»
«Pensa per te.» lo rimbeccò l'uomo, versandosi da
bere.
«SHIKAKU!.»
I
presenti raggelarono, non osando voltarsi. Pur essendo per la maggior parte
frequentato da uomini, nessuno di loro si azzardò neppure guardare con curiosità
la donna appena entrata, riconoscendone la voce.
«Yoshino?» fece Shikaku, tentando di darsi un contegno
mentre spingeva la bottiglia di liquore lontana da sé.
«Cosa stai facendo qui
dentro con mio figlio?» cominciò minacciosamente la donna,
avanzando e facendo dondolare la coda sulla sua schiena, stavolta seguita da
molti sguardi che approfittavano della sua totale attenzione verso il marito.
Shikaku notò le occhiate troppo interessate degli altri uomini e balzò in piedi,
a metà tra l'inventare una qualsiasi scusa per calmarla e l'uccidere quegli
sfaticati che stavano lì a bere, improvvisamente sembrati
raddoppiare.
«No, non beve mica alcol, diglielo
Shika.»
«Bevo un succo di frutta.» dichiarò con convinzione,
afferrando la banconota sventolata alle spalle del padre ed infilandosela in
tasca.
«Un
succo?» ripeté con scetticismo Yoshino.
«Si, Yoshino-san, non ci servono da bere, siamo
minorenni.» mentì prontamente Choji.
La
donna inarcò un sopracciglio, e guardò prima il marito, che fulminava i
presenti, e poi il figlio, che restò imperturbabile, mentre dentro di sé a
malapena pensava.
«Mh...»
«Yoshino, tesoro!» cinguettò la moglie del proprietario
del locale, facendosi spazio tra le tendine sulla porta che dava al magazzino,
«Sapevo di aver sentito la tua voce!»
Un
minuto dopo le due stavano già parlottando oltre la loro visuale, la prima
dimentica di dover riportare a casa il marito ed il
figlio.
«Grazie al cielo non sei ubriaco...» sussurrò Inoichi
rivolto a Shikaku.
«E
neanche tu.» aggiunse Choji all'amico.
«Certo che no, era scontato che venisse a prendermi.»
rispose Shikamaru, portandosi un bicchiere alle labbra.
«SHIKAMARU!»
Il
ragazzo schizzò via dalla sedia prima ancora che gli altri se ne rendessero
conto. Ino era comparsa niente poco di meno che dal retro del locale stesso,
dove chiacchierava amorevolmente sino a poco prima con la figlia del
proprietario.
«C-Cosa?» balbettò preso alla
sprovvista.
«Giù quella robaccia! non pretenderai che io vada in
giro con uno che non solo puzza di sigarette perennemente, ma anche di
sakè!»
«Ma
io...» balbettò preoccupato. Chouza venne in suo soccorso. «Succo di
frutta.»
Ino
fece qualche passo, gli strappò il bicchiere di mano e bevve in un sorso, sotto
gli occhi sgomenti di tutti.
«No, non lo è. Idiota!»
«Oh
senti...» cominciò frustrato «Tu non puoi venire ad ordinarmi di...» tacque,
vedendola quasi ingigantirsi. Avrebbe giurato di che ci fossero fiamme nei suoi
occhi.
«Brutto idiota deficiente falso misogino! Perché non sei
da Naruto? Sta male per quel casino in missione!» gli urlò in faccia,
atterrendolo. «Dovresti vergognarti, Nara! Stare qui a bere in un momento
simile!»
«Lui ha detto che non voleva nessuno!» provò a
difendersi.
«HA
MENTITO! NON E' UNA SCUSA!» urlò ferocemente, senza degnare di un'occhiata gli
altri quattro che cercavano di espatriare silenziosamente.
«E
Choji, anche tu... mi meraviglio...» aggiunse con
disprezzo.
Choji chinò il capo. «Perdono.»
«Possibile che se non vi spingano a fare le cose a calci
voi non le facciate? Che se non siete obbligati non pensate ad altro che a voi
stessi? Ebbene eccomi, vi prenderò a calci fino a casa sua se necessario! Sempre
a mollare la gente da sola!» si infervorò.
«Okaay... penso che andrò a casa di Naruto, vieni
Choji.» lo invitò incerto Shikamaru, alzandosi in piedi.
Ino
lo fulmino con un'occhiataccia.
«Fai le cose per bene.»
«Sissignora...»
«E
non prendermi in giro, o ti strappo via le corde vocali.»
«S-Sissignora.»
«Se
non vi trovo da Naruto quando passo, vi giuro che farò una pazzia.» dichiarò
platealmente.
«Non sarà necessario...» mormorò Choji
accondiscendente.
«Ino?» chiamò la voce di Yoshino, affacciandosi sul
locale.
Il
cipiglio spaventoso della ragazza si sciolse in un mezzo sorriso. «Buonasera,
Yoshino-san.»
Le
due belve si osservarono, quasi girandosi attorno.
«Stai rimettendo mio figlio al suo
posto?»
«Come sempre. E lei è qui per suo
marito?»
«Come sempre.»
Altra occhiata.
«Vieni sul retro con noi? C'è dell'ottimo
liquore.»
Inoichi si sentì chiamato in causa, e con voce flebile
cominciò un debole: «Mia figlia...»
«Taci.»
«Papà, stai bevendo anche tu, no? Si, certo
Yoshino-san.»>
Le
due si sorrisero con dolcezza e simpatia, perdendo ogni connotato da animale
furioso, salvo poi per Ino voltarsi verso Shikamaru e tirargli un calcio negli
stinchi. Lo afferrò per il colletto della giacca e lo tirò accanto a
sé.
«Se
ti trovo ancora una volta ad ubriacarti quando gli amici hanno bisogno di te o
se vieni accanto a me e sento questo odore disgustoso di alcol, motivo per cui
non ho mai abbracciato da bambina mio padre che tornava da qui, ti prometto che
i tuoi gioiellini andranno a far compagnia alle tue corde vocali appese in
camera mia.»
Shikamaru, sbiancato, riuscì soltanto ad annuire,
percependo la minaccia seria in quelle parole, poi fu lasciato andare e schivò
un colpo di coda che gli solleticò il viso. Ino si fermò sulla porta, e
voltandosi per metà disse: «Ora.»
Shikamaru e Choji schizzarono alla porta e fuggirono
via.
La
porta del retro si chiuse con un colpo.
Shikaku, Chouza ed Inoichi non emisero
suono.
Due Yoshino erano state uno shock
troppo forte.
Ed ecco a voi XD mi ha creato non
poche difficoltà, perché le prime le ho fatte nei due giorni in cui ho
cominciato la raccolta, poi mi ero presa una pausa e con questa dovevo riniziare
per prendere il ritmo!
Quelle due sono uguali, e come
dice Choji, è genetico.
"Brutto idiota deficiente falso misogino!" come mi ha fatto notare Akami non ci sono virgole.
Questo è dovuto al fatto che Ino l’ha detto tutto d’un fiato, come le veniva in
testa. Specifichiamo qualcosa, dato che forse sarete curiose:
perché Yoshino voleva Shikaku a casa sua, la notte prima? XD maniache! Perché
aveva litigato con Shikaku, e anche se con lui ha quel rapporto d’odio non è che
lui litighi “sul serio” con lei, e dato che era successo e gironzolava sotto la
sua finestra, Yoshino si è affacciata e l’ha chiamato. Si è spiegata male perché
del resto parlava solo con lui, che sapeva cos’era successo. (Inoichi lo amo, e
se gli do del cretino è solo perché per Yoshino lo è XD) Perché Naruto era
triste per un casino accaduto in missione? E' appena tornato da
quella in cui ha incontrato Sasuke.
Risposta alle
recensioni:
Hipatya: ciao occhi di ghiaccio!
XD io ho un lato terribilmente “Ino/Tayuya/Karin” tra commenti perversi,
parolacce e modi di fare, ma tralasciamo, eh? XD si, Naruto e Sasuke
litigheranno per sempre secondo me, anche se e quando lui tornerà a Konoha…
chissà *O*. Non mettermi al rogo, ma ho pensato a Temari quando ho parlato del
biondo scuro per Choji XDD e poi si, c’è anche Ayame! (Karin con Suigetsu U.U)
grazie della recensione!
Kikky: KibaHina ancora riesce a
piacermi, nonostante io sia partita come una naruhina dagli inizi. No, a
Shikamaru non dispiace affatto, eh eh XD le battutine finali sono made in Ele,
come qualsiasi cosa sconcia e perversa compaia in quello che scrivo.
Grazie della recensione!
Final Alex: cretine? Furbe XD
mica scema pure Ino, ha recuperato in fretta! Se invece intendi in senso
generale, allora si, siamo sceme XD grazie per la recensione!
Shika: si, segui Ino, ti guiderà
verso la luceeee XD addirittura, quanti complimenti ogni volta XD e si, il pc
sta morendo definitivamente, maledetto… tra l’altro se è colpa della ventola
forse ci hai preso con la storia della stanchezza XD comunque, grazie per aver
recensito, spero che questa ti sia piaciuta abbastanza da farti scordare il mio
ritardo!
Celiane: Sai dà sempre un tocco
in più, anche se non gli ho ancora fatto fare commenti sugli attributi di Naruto
XD (sto usandoli talmente tanto in un’altra storia che qui mi sembra strano!)
adoro scrivere di loro come gruppo di amici tutti assieme, si vede? XD grazie
per la recensione!
V@le: Ino era sicura ma anche
molto svagata, e non ha pensato troppo alle sue stesse parole XD Shikamaru
poveraccio, lo faranno morire! Lo sputo della birra non è solo tipico ma anche
dovuto, di fronte a certe affermazioni XD grazie della recensione!
Deliaiason: oh, abbiamo gli
stessi gusti in fatto di pairing *_* anche se io vado per il crack spesso e
volentieri… sei anche NejiTen? Sei una mosca grigia ma leggi ciò che scrivo *O*
non hai idea di quanto mi renda felice ciò che mi hai detto T_T la birra fa
sembrare più maturi? Accidenti, io bevo coca cola XD le battute sconce sono la
mia vita, apprezzo che tu apprezzi XD grazie per la recensione!!!
Ryanfoerever: ma no, che
criticato, è solo che Naruto fa lo scemo con Sasuke, ma anche Sasuke lo è,
appunto XD e poi è bellissimo, occhi azzurri, capelli biondi, stile yondaime…
aaaww! XD però io con Sakura non lo vedo e poi non avrei potuto mettere su il
discorso cromatico, quindi dovevo affibbiarlo ad Hinata, con cui invece mi
piace, ma non c’è odio da parte mia, adoro Naruto XD Temari l’avevo data per
Choji se noti, col biondo scuro… XD grazie per aver recensito!
Grazie a tutti, al prossimo
capitolo con:
25) Perché
Choji pensa povero Shikamaru appena Ino si distrae per Sasuke, e perché Ino urla
per Shikamaru più di chiunque altro.
Capitolo 24 *** Perché Choji pensa povero Shikamaru appena Ino si distrae per Sasuke, e perché Ino urla per Shikamaru più di chiunque altro. ***
Molto, molto difficile per me, perché non potevo certo
ricalcare il manga XD Spero vi piaccia comunque. Piccola nota per chi non lo
sapesse: Kohai è il contrario di Sempai, in questo caso sarebbe a dire che Ino è
quasi "allieva" di Sakura, e deve seguire i suoi consigli e imparare da lei. (E
per una come Ino è umiliante, eh XD)
25) Perché
Choji pensa povero Shikamaru appena Ino si distrae per Sasuke, e perché Ino urla
per Shikamaru più di chiunque altro.
«Ci
pensate? Naruto partito con Jiraya-sama per allenarsi... sembra assurdo che
faccia così sul serio...» mormorò Ino strappando via uno stelo
d'erba.
«Non così tanto. Per i compagni di squadra si fa
qualunque cosa.» disse Choji, guadagnandosi un sorriso affettuoso, terribilmente
raro sulle labbra della ragazza.
«Già... Sakura si sta allenando moltissimo con
Tsunade-sama.» aggiunse.
Shikamaru sbadigliò. «L'Hokage aveva detto che era
necessario un perfetto controllo del chakra e Sakura ce
l'ha.»
«Sono diventata una sua kohai.»
Un
violento attacco di tosse colse Shikamaru e Choji, e quest'ultimo dovette
piegarsi in due cercando di non soffocare.
«Carini.» commentò Ino stizzita.
«Ma
di chi? Di Sakura?»
«Scherzi?»
Ino
sbuffò. «Devo diventare più forte, non posso perdere più tempo. C'è gente che
non può permettersi di arrendersi quando le cose si fanno noiose.» si alzò in
piedi e senza degnarli di un' occhiata si allontanò.
Shikamaru si stese a terra.
«Non mi perdona proprio di essermi arreso con
Temari.»
Choji ridacchiò ancora un po' sconvolto. «Beh, urlava
talmente tanto... penso ci tenesse alla tua vittoria.»
«Ma
quando mai... appena è toccato a Sasuke si è scordata anche di
quello.»
«Ah...» commentò Choji con l'aria di chi aveva appena
capito tutto. «Brucia, eh?»
Shikamaru fu lì lì per negare, ma poi ricordò che era
Choji il suo interlocutore e si arrese.
«E'
una seccatura..»
«Ma
hai sentito come tifava? Gatta ci cova... si è ripresa subito anche dopo
l'incontro con Sakura che l’aveva sfinita.»
«Ma
figurati...» sbottò Shikamaru, per poi sbadigliare.
«Voi due vi metterete insieme.» dichiarò Choji senza
badargli.
«Tu
pensi troppo... vada come deve andare. E io comunque non credo.» sottolineò
imbronciato.
«Se
lo dici tu...»
Ino
tornò a farsi la coda, raccogliendo le ciocche che le erano sfuggite, sentendo
lo sguardo fisso di Sakura su di sé, che se ne stava mollemente appoggiata sul
tavolo da lavoro dove una carpa era appena tornata in
vita.
«Senti...» cominciò Sakura.
«Si?» chiese subito Ino, felice che la vecchia amica
desse segni di vita dopo la scomparsa di Sasuke.
«Chiacchierando con qualcuno...» omise il nome di Choji
per correttezza, «Credo che sia stato carino da parte tua fare in quel modo il
tifo a Shikamaru, visto che si sa che lo consideri un
perdente.»
Ino
sgranò gli occhi, ma si ricompose subito.
«Aspetta, il tifo?»
«All'esame.»
«Ah
si. Si beh, ma non è che io lo consideri proprio tale... insomma, è in squadra
con me, anche se di luce riflessa brilla anche lui, in un certo modo...»
borbottò.
Sakura ridacchiò. «Luce riflessa,
certo...»
Ino
voltò la testa verso la libreria, per nascondere il rossore sulle proprie
guance.
Quel tifo le era sfuggito, non era colpa sua se vedere
Shikamaru combattere la agitava in quel modo, e non gradiva che si facessero
commenti in proposito.
E poi
quell'idiota aveva ignorato tutto il suo trasporto per lasciar vincere quella
straniera, quindi...
«Molto riflessa. Anzi, è proprio un deficiente.»
ringhiò, sbalordendo Sakura.
Alla fine, la kunoichi dai capelli rosa,
sorrise.
C'era tempo...
Post incontro, Ino deve fare i
conti con tutta la passione che ha messo nell’incitarlo, e Shikamaru col fatto
che subito dopo lei ha sclerato per Sasuke XD
Sì, Shikamaru è geloso e sì, Ino
è gelosa. Li amo.
Chiedo scusa ma non posso
rispondere ai commenti, sono una sopravvissuta oggi. Avevo mal di stomaco e ho
dovuto convincere l’autista a non chiamare il 118 per tutto il viaggio, sono
giustificata XD
Grazie comunque a tutti coloro
che recensiscono e mi danno la spinta per scrivere!
Una vena cominciò a
pulsare sulla fronte di Kiba, che stava lentamente assassinando un giornaletto
stringendolo con forza tra le mani, mentre Shikamaru, che di visibile aveva
soltanto gli occhi attraverso le dita delle mani che teneva sul viso, guardava
con orrore misto a paura l'individuo davanti a lui, e Choji si lasciava scappare
un gemito.
«No, dai... Ah,
aspetta! Domani ti devo portare un regalo!»
Si udì chiaramente
il rumore secco della testa di Sasuke che sbatteva contro il legno, due volte.
Choji gettò a terra il pacco di patatine e Kiba e Shikamaru si scambiarono uno
sguardo sgomento prima di voltarsi di scatto, incapaci di incrociare gli occhi
troppo a lungo per l'imbarazzo. Sentire certi dialoghi smielati era troppo per
degli uomini chiusi da soli nella stessa stanza.
«Okay, allora a
domani Hinata... Hai chiuso? No, dai... io non posso chiudere il telefono per
primo! Non è carino!»
Neji, che entrava
in quel momento, poté assistere alla gratificante scena di Kiba che, brillante
per via del sacro fuoco interiore che nasceva in ogni uomo indignato dalla poca
virilità di un compare, ma anche brillante per via del fuoco esteriore che aveva
appiccato al proprio giornaletto, si sporgeva dalle spalle di Naruto per
bruciarlo vivo.
Un attimo dopo il
biondino ululava correndo in bagno, per gettarsi di testa nel
lavandino.
Sasuke si avvicinò
a Kiba e gli porse la mano, che il ragazzo strinse.
«Noi due non siamo
mai stati molto amici, ma sappi che ti stimo.» dichiarò
l'Uchiha.
«E' un supplizio...
come si può arrivare a tanto?» chiese esasperato
l'altro.
«Non chiedermelo,
non ho mai parlato a quel modo con Ino.» disse Shikamaru, ignorando il
seminascosto sogghignare di Neji.
«Questo perché voi
non fate che liti...» cominciò Choji, interrotto dalla porta della loro camera
che sbatteva, «... Sono le undici di sera! Come sei riuscita a venire nel
dormitorio maschile?» terminò sconvolto, lasciando perdere totalmente Shikamaru
e rivolgendosi alla furia appena entrata.
Ino gli lanciò
un'occhiataccia spaventosa che li fece ammutolire
tutti.
«Nara.» ringhiò, ed
il ragazzo si mise sull'attenti. «Non hai scordato
nulla?»
In un raro momento
di collaborazione maschile tutte le menti nella stanza cercarono freneticamente
delle date mentali come anniversari o appuntamenti di cui poteva essersi
dimenticato, per appoggiare il loro compagno di stanza ma anche evitare momenti
di panico per loro stessi.
Ma non servì a
nulla.
Sguardi spauriti si
comunicarono che non ne avevano la più pallida idea, e Shikamaru si arrese e
scosse la testa.
Così gli arrivò una
borsettata in faccia.
«Dovevi venire a
prendermi a fine esame!»
«Ahia! Com'è
andato? Ahia!»
«Male! E' colpa
tua!» gli urlò contro colpendolo ancora.
«Mia? Come mia?»
«Zitto!»
E con queste soavi
note, Ino Yamanaka uscì dalla stanza sbattendo la
porta.
Shikamaru si
schiarì la voce: «Dicevamo?»
«Che non capisci
come Naruto ed Hinata possano essere così melensi.» ricapitolò
Kiba.
«E non ne avevo
dubbi.» commentò Naruto dalla porta del bagno, poggiato alla porta, con le
braccia incrociate ed un gran sorriso sadico. Shikamaru lo guardò a bocca
aperta.
«Ma
stronzo...!»
«Che cazzo vuoi?
Lui mi ha dato fuoco ai capelli!» strillò prima di chiudersi dentro per
ricontrollarli.
«Come fai a
reggerla?» domandò Sasuke cautamente, tenendo d'occhio la porta del bagno nel
caso Naruto decidesse di fare qualche altra entrata ad
effetto.
«In effetti quella
donna è piuttosto isterica.» aggiunse Neji.
«Parlate di Ino,
giusto? Non di Naruto...» chiese Shikamaru dopo una breve
esitazione.
«Si.» confermò
Sasuke poco convinto. In effetti quel discorso poteva valere per
entrambi.
«Non fate altro che
litigare, in effetti.» intervenne Naruto ad alta voce dal
bagno.
«Pensa ai fatti
tuoi!» lo rimbeccò Kiba, osservando anche lui la porta in attesa della vendetta
del biondino.
Invece Naruto uscì
con aria tranquilla e si sedette sul proprio letto. «Io amo stare con Hinata, è
dolce e mi fa sentire sempre coccolato.»
«Ha detto quella
parola che penso di aver sentito veramente?» chiese Sasuke piuttosto schifato.
Neji annuì gravemente e Kiba lo guardò con disgusto misto ad una vaga
gelosia.
«Litigare non è
noioso.» annunciò Shikamaru, sorprendendoli.
«Tu trovi qualcosa
non-noiosa?» ripeté sconvolto Kiba.
«E poi non è
proprio litigare... credo che quello sia il suo modo di comportarsi come fa
Hinata.» aggiunse rivolto a Naruto, che era stupefatto.
«Un po' violento
come modo di mostrare amore.» considerò lui.
Tutti si trovarono
ad annuire.
La mattina dopo a
svegliarli fu uno strillo acuto e prolungato di Naruto, dopo che Ino, entrando,
gli aveva calpestato una mano con un tacco di dieci
centimetri.
Shikamaru rischiò
di cadere dal letto, Choji cadde direttamente e Kiba e Neji cacciarono un urlo
scoprendo di essere nello stesso materasso senza un valido
motivo.
Ino li guardò
distrattamente. «Bizzarro. Shikamaru, dobbiamo andare a fare colazione, ho
l'esame per la patente oggi.»
Sasuke si mise a
sedere con i capelli scompigliati ma per il resto perfettamente lucido, e
mormorò un: «Evita di dormire per terra, idiota.» prima di alzarsi in piedi e
tirare via le coperte.
Shikamaru si mise a
sedere scuotendo la testa. «Eh no! E che cavolo, almeno lasciarmi dormire quando
non ho scuola, non mi sembra di chiedere troppo!»
Cinque paia di
occhi spalancati andarono dal Nara alla Yamanaka, poi Naruto, tenendosi la mano
dolorante, saltò in piedi.
«Lavanderia?»
«Si, le tue
coperte, Sasuke, vanno lavate.» approvò Choji.
Sasuke, anche se le
aveva appena ritirate dalla lavanderia, non aprì bocca, e lui e gli altri
quattro ancora in boxer e canottiera lo seguirono fuori mentre le urla della
Yamanaka già si sentivano per il corridoio.
«Incauto da parte
sua. Salve...» commentò Kiba,
ammiccando poi ad un gruppo di studentesse che dal giardino avevano lanciato
gridolini estatici al loro passaggio.
«Dovrei avere dei
vestiti puliti pronti da ieri notte...» li informò Neji poco felice della
situazione.
«Grazie... ma a me
non staranno.» fece presente Choji.
«Adeguati, in
quella stanza è meglio non rientrare per ore, si scatenerà
l'inferno.»
Ino pestò un piede
a terra.
«Ti sei persino
dimenticato di me ieri e pretendi anche che io ti tratti
bene?»
«Ino, porca
miseria, ho da fare anche io...»
«CERTO! TU HAI DA
FARE! TUTTI NE HANNO! MA SOLO IO MI RICORDO DI TE! TU DI ME NO!» lo investì
furibonda.
Shikamaru sospirò.
«Mi dispiace per quello, ma non è mai successo...»
«Vaffanculo!
All'esame vado da sola! E colazione la farò con Sai! Vaffanculo!» strillò
lanciandogli contro un giornaletto carbonizzato, prima di voltarsi ed uscire
sbattendo la porta. Shikamaru si lasciò cadere sul letto, sospirando
ancora.
«Come si dice?
L'amore non è bello se non è litigarello!» recitò
Naruto.
«Sei disgustoso.»
commentò Sasuke, scartando un paio di carte.
«Non essere
depresso, Shika!» lo incoraggiò Choji.
«Non lo sono.»
ribatté Shikamaru col viso affondato sul cuscino, in quella posizione da un’ora
circa.
«No, certo.» disse
Neji sarcastico.
Kiba batté una mano
sul pavimento. «Come siamo finiti a giocare a poker, quando è chiaro che vincerà
Neji? E non dovevamo uscire stasera?» chiese, e fu zittito da occhiatacce e
qualche sibilo che imponeva il silenzio, dato che Shikamaru era abbastanza giù
di morale anche senza sentirsi un peso.
Di nuovo la porta
fu spalancata con violenza; ormai si stavano abituando all’idea di saperla
scardinata di lì a poco.
«Ino... san?»
Naruto aggiunse quel vezzeggiativo per puro terrore, vedendola più inviperita
del solito.
Shikamaru si rizzò
a sedere giusto in tempo perché lei gli strappasse un braccio trascinandolo in
bagno.
«Litigano
ancora...» sussurrò Kiba.
«Non l'avevamo
notato.» lo bloccò acido Neji, che ancora non aveva scordato il risveglio di
quella mattina.
Ino chiuse la porta
con un calcio, sbatté Shikamaru contro il muro senza dargli il tempo di chiedere
spiegazioni e lo bacio con violenza appiattendosi contro di lui. Shikamaru si
adattò all'istante e tentò di ricambiare, ma Ino si separò quasi
subito.
«Sono passata
all'esame. E sono ancora incazzata. Liberati dei dementi e vieni in camera mia,
altrimenti torno qui e ti stupro davanti a loro.» sibilò lasciandogli andare il
colletto della felpa, poi uscì rabbiosamente.
«Buona serata.»
salutò tutti con aria alquanto seccata, mormorando uno “sfigati” subito dopo.
«Sakura non è
così.» bofonchiò Sasuke.
«Uh?» si attivò
Naruto, che stava quasi dormendo sulle carte.
«Niente,
gioca.»
Shikamaru uscì dal
bagno con le guance leggermente chiazzate di rosso.
«Devo...
andare.»
«State ancora
litigando?»
«Si! Un casino!»
rispose di fretta, spruzzandosi il profumo poggiato sulla scrivania di
Kiba.
«No, tranquillo!
Fai, non chiedere...» si stizzì Kiba.
«Lascialo stare,
vorrà fare pace.» disse Naruto dandogli una
gomitata.
«Noi non facciamo
mai pace.» dichiarò Shikamaru trionfante andando alla porta, con un mezzo
sorriso che non riusciva a nascondere. «Mai.»
E una volta uscito,
gli altri si chiesero cosa ci fosse di bello nel litigare di continuo con
qualcuno.
Questa è stranissima, me ne rendo
conto XD Chiariamo un paio di concetti:
Ohh, non è litigio puro, è
passione *O*
Kiba e Neji dormivano assieme
perché nella mia mente malata non si possono vedere, però Kiba è molto cane e
quando la notte ha freddo cerca qualcosa per scaldarsi, ed ogni volta finisce
nel letto affianco, che è quello di Neji XD Non hanno fatto niente… secondo me.
Se siete yaoi fan pensatela come vi pare.
Ino e Shikamaru alla fin fine si
divertono, danno un po’ di colore alle loro giornate, non pensate che siano
arrabbiati veramente l’una contro l’altro XD e Shikamaru ha “addirittura”
reagito la mattina per amor della pigrizia che Ino gli impedisce di
assecondare.
Ino non ha fatto colazione con
Sai, l’ha fatta con Sakura per parlar male dei propri uomini.
Avete notato il piccolo accenno
SasuSaku? Uh uh uh…
Naruto fa sempre così al telefono
con Hinata, e se non avete ben capito la dinamica dell’incidente, Kiba ha dato
fuoco ai suoi capelli.
Ah, Kiba vorrebbe uscire con le
ragazze che ha conosciuto in lavanderia, quando solo in boxer e canottiera hanno
attirato parecchie attenzioni femminili.
I dormitori maschili e femminili
della scuola sono ovviamente separati, per questo Choji si stupisce quando lei
entra tranquillamente alle undici di notte, ma tanto Ino ha le sue conoscenze e
va dove le pare. Inoltre con il suo umore qualunque sorvegliante non si sarebbe
messo in mezzo.
Risposte ai commenti:
ryanfoerever: si, anche io ero
felicissima nel vedere tutto quel tifo, quando ancora non conoscevo bene la
storia di Naruto eppure ero già mosca bianca XD grazie per l’augurio di
guarigione, ma sono da rottamare, quindi… XD grazie per la recensione!
Elwerien: ma che imperdonabile XD
oh, è una gioia leggere il tuo nome tra le recensioni, ed oltretutto mi
piacciono tantissimo… mi farai una recensione angst, prima o poi? XD si, sono
assolutamente da strozzare, perché non ammettono… meno male che c’è Choji! [e
Sakura in questo caso]. Grazie per la recensione!
Sorelline xsv: grazie dei
complimenti! E grazie per aver recensito!
Celianeforever: si, anche a me
piace l’idea che per la gelosia riprenda ad essere la solita Ino XD grazie della
recensione!
V@le: sono felice che ti sia
piaciuto, spero anche questo! Grazie della recensione!
Hipatya: ti diverti con la storia
degli occhi di ghiaccio, eh? Di Suigetsu e Karin voglio scrivere ancora anche io
*O* e anche di ChojixTemari, tanto una shot la devo fare per forza XD Ino qui
aveva quanto, tredici anni massimo? È ancora la nostra egocentrica preferita,
normale che parli di luce riflessa XD a me piace un sacco sia scrivere che
leggere dell’amicizia, quindi ecco perché è riapparsa Sakura… Ino infatti era
felice di parlare con lei perché era ancora depressa per la partenza
Sasuke-Naruto T_T. Per il mal di pancia l’autista della corriera dove stavo
voleva chiamarmi il 118, pensa te XD comunque no, ma ormai mi sto abituando,
anche se manco dall’università da due giorni XD grazie per aver recensito, occhi di
ghiaccio *O*
Kikkyxx14: anche a me piace un
sacco farli ingelosire ** purché poi si mettano assieme, ovvio U_U grazie della
recensione!
Shika: io sempre male? Noooo, è
una tua impressione… [vedi finale della risposta ad Hipatya XD] sono felice che
ti sia piaciuta anche questa e che tu li abbia trovati I.C. *.* per il guarire
ormai ho perso le speranze XD grazie per aver recensito!
Hachi92: oh si, la gelosia è un
sentimento che secondo me rende a meraviglia soprattutto questa coppia, più di
tutte le altre, forse per il gran numero di possibili altri pairing, che nel
caso degli altri sono in minor numero, almeno da una delle due parti °_° In
realtà, se noti, anche in questa Ino minaccia di andare a colazione con Sai, e
Shikamaru crolla anche per questo XD grazie della recensione!
Deliaiason88:
sbiancatisbiancatisbiancati! Consiglio anche a te il forum da dove ho preso i
motivi, del resto c’è anche una sezione per mosche grigie, non si sa mai che poi
non ti sbianchi XD le difficoltà potevano nascere dal fatto di ricalcare troppo
il manga oppure di essere scontata, ma vabbè XD grazie, ma il mal di pancia
convive con me ormai, penso gli darò un nome. Grazie pe la recensione!!!
Final Alex: Choji sa… Sakura sa…
tranne i diretti non sanno… *Ad Ele viene in mente la SUA vita* ah ah ah… già…
che teste… è proprio irreale… *si guarda attorno per vedere se ha convinto
qualcuno*. Sì, ehm, come dire, diciamo che prende molto ispirazione dalla vita
reale XD povero Choji, è che se non ci si mette lui a svegliare Shikamaru quello
non se ne accorge davvero XD grazie per la recensione!
Alla prossima con
27) Perché
solo con Shikamaru Ino si mostra per quello che
è.
Questa l’avevo scritta durante le ultime lezioni delle
superiori... che nostalgia T_T (nostalgia di ignorare le spiegazioni per
scrivere, non delle spiegazioni).
Capitolo 26 *** Perché solo con Shikamaru Ino si mostra per quello che è. ***
27) Perché
solo con Shikamaru Ino si mostra per quello che è.
«Sasuke-kun, ti ho preparato il pranzo.» cinguettò Ino,
battendo le ciglia civettuola. Sasuke non la degnò di un'occhiata, ma lei non si
scompose. «Beh, te la lascio qui.» dichiarò, poggiandolo sul banco accanto al
suo e soffermandosi a guardare il suo profilo perfetto.
Sai
le rivolse un sorriso al miele prima di dire: «Ti trovo bene, Miss Bellezza, più
in carne.»
I
presenti gelarono, Ino compresa, ma la ragazza si sciolse in un largo
sorriso.
«Grazie e no, fortunatamente non sono
ingrassata.»
«Forse sono stato indelicato?» chiese Sai, osservando
Naruto riapparire da fuori dopo essere saltato dalla finestra, fortunatamente al
primo piano.
«Ma
no! Non te ne preoccupare assolutamente!» lo rincuorò Ino, stirando la gonna
verso il basso con le mani prima di sedersi composta sulla poltroncina. Un
cameriere le si avvicinò.
«Le
porto qualcosa ora, signorina?»
«Acqua.» rispose immediatamente, prima di sorridere
nuovamente a Sai.
Shikamaru le stava ben alla larga mentre la
riaccompagnava a casa, quella sera. Principalmente per via del suo silenzio,
cosa che la atterriva a livelli fino ad allora sconosciuti, ma anche per il suo
incedere che aveva un che di minaccioso, forse perché strisciava i piedi
calciando la ghiaia. Avrebbe volentieri percorso la strada in quel modo ed
ignorato tutto, se all'ennesimo passo da gigante Ino non fosse inciampata e lui
per riflesso l'avesse afferrata per un braccio.
«Tutto bene?» fu la sua incauta
domanda.
Ino
praticamente ringhiò, liberandosi con uno strattone.
«Un
accidente.» sbottò, incrociando le braccia e riprendendo a camminare senza un
ringraziamento.
«Forse sei più in carne...» disse poi in
farsetto, «Forse sei più in carne...
MA GUARDATI TU, E I TUOI VESTITI RIDICOLI! STRONZO!» finì con l'urlare,
infilando le mani tra i capelli e rovinando la coda perfettamente
tirata.
«Ma
che caspita avete voi stupidi maschi, eh?» si rivolse poi disperatamente a
Shikamaru che la guardava stordito, «Una ragazza già non male di natura si mette
dolorosamente in tiro per voi e voi non la calcolate, poi però se è
sciatta la prendete proprio in giro!» strillò, calciando qualche pietra più
grande. «Cucino per Sasuke e lui neanche mi saluta! Sorrido e sono gentile e Sai
mi dice che sono grassa! Mi comporto in modo composto ed educato e mi si
considera snob! Evito di fare la saccente e mi si da' dell'idiota superficiale!
Ma andate a farvi fottere tutti!» l'esclamazione terminò con un urlo
inarticolato ed una manata di Ino contro un tronco, prima di portarsi la mano
dolorante sulla bocca.
Shikamaru, abituato al suo essere isterica, si
tranquillizzò. Tutto regolare.
«Magari devi solo essere te stessa. Violenta,
combattiva, arrogante, indisponente e lunatica.»
Ino
si voltò lentamente verso di lui con occhi fiammeggianti ma il ragazzo continuò:
«E umana, di buon cuore, altruista e protettiva con chi ami. Così se qualcuno
ancora non baderà a te sarà perché non sa cosa si perde. E poi tu sei tu, devi
apparire come sei e aspettare qualcuno che apprezzi la vera
te.»
A
fine discorso per la prima volta in vita sua Shikamaru non seppe come catalogare
lo sguardo che Ino gli puntava contro, e decise che forse era troppo stordita
dalle sue stessa urla per reagire.
«E
se cucini per me, io mangio.» la stuzzicò per farla riprendere, aspettandosi la
solita sgridata femminista.
«Oh, Shika!» pigolò invece Ino con gli occhi lucidi,
abbracciando di slancio e poggiando una guancia contro il suo petto con un
sorriso commosso.
Shikamaru, sconvolto, riuscì solo a ricordare che in
qualità di abbracciato doveva poggiare le mani da qualche parte sula schiena
della ragazza e così fece, circondandola poco sotto le spalle e dandole due
leggere pacche con una mano, sentendo il viso a poco a poco
scaldarsi.
Poi, dopo qualche altro secondo, Ino si separò e guardò
Shikamaru in viso, sorridendogli ancora come non faceva
mai.
“Mai più fare discorsi seri
con Ino”
pensò imbarazzato.
«Cucinerò anche domani per te! Certo, prima mi devi
accompagnare a fare compere... anzi! Portati soldi anche tu, tanto hai dei gusti
orrendi, comprerò vestiti anche per te. Ehi, è tardi! Muoviti! Sei sempre troppo
lento, tutte le volte che rientro con te...»
“Mai
più.”
A questa sono affezionata. Non so
perché, non c’è un vero motivo, forse soltanto sento Ino molto “me stessa” qui,
dato che io ho un comportamento sempre impeccabile che va incontro alle esigenze
degli altri, quando mi trovo in un gruppo, specie se non è il mio gruppo.
(Ma nel mio caso intrattengo buoni rapporti sociali, nessuno s’azzarda a
trattarmi male XD)
Spero sia chiaro che all’inizio,
con Sasuke, Ino si sia trattenuta, ma dentro era tutta un ribollire. E con Sai
altrettanto XD la tirata sul fatto che ce l’hanno con lei a prescindere è anche
per via di tutti quei simpatici aggettivi tirati fuori da chi ce l’ha con Ino, a
cui lei non andrebbe bene MAI. Come chi pensa che sia stata una carogna con
Sakura, o chi preferisce Shikamaru con qualcun’altra (Temari, Shiho, Sakura…??).
E ovviamente quando lei e
Shikamaru rientrano a casa è sempre la stessa serata che ha visto Naruto
scappare dalla finestra, sì.
Perché Shikamaru l’ha
accompagnata a casa? Ma perché Ino l’ha chiesto “gentilmente” a lui XD
Risposte alle recensioni!
Ryanfoerever: si, era una storia
particolarmente agitata XD i capelli di Naruto T_T io sono dell’idea che non si
siano rovinati comunque, povero! Il comportamento di Ino secondo me è anche
giusto, insomma XD una cosa è non poter venire e avvisare, una è scordare farsi
aspettare! Sono contenta comunque che la shot ti abbia agitata, se non altro ha
lasciato il segno XD grazie della recensione!
Shika: Eh? Guarda che fashion, ho
aggiornato in orario stavolta! XDDD Io adoro scrivere le scene di gruppo, specie
tra ragazzi! Io davanti ad un ragazzo smielato sono abbastanza disgustata, lo
ammetto, ma ci stava benissimo per nauseare inizialmente gli altri e fare
confronti tra le coppie, e certo che tra tutti i nominati solo Naruto poteva
farlo (dico io, ce lo vedi Neji a smielarsi? XD) chi non stuprerebbe Shikamaru?
XD grazie per aver recensito!
Hipatya: Esagerataaaa *O* che recensione-ONE! Oh
si, “Pensieri” è sempre nella mia mente quando faccio AU… ho una SasuSaku in
mente a questo proposito, ma ho troppo da fare per scriverla ora XD I
Konoha-Boys noooo XD sembra davvero un gruppo! Comunque li uso ogni volta che
posso perché li adoro anche io! Ti aggiungerò ancora SasuSaku apposta per te XD
Certo che ti ho adottata come scrittrice! Ho Narcissist’café stampata nel
cervello e devo ancora recensirla, e sei una delle mie scrittrici preferite in
assoluto! Quando vedo le tue recensioni collasso ogni volta! XD Non è la sede
adatta, ma a proposito di questo posso chiederti il contatto msn, se lo usi? Se
sì nel caso mi mandi una mail o un mp dal forum! Se non lo usi fa niente (fatti
tuoi XD). Tornando poi alla tua recensione, era troppo *O*, sei un’esagerata!
Grazie tantissimo!
V@le: anche a me piace l’idea di
entrare nel mondo maschile tramite chiacchiere, anche se non penso che ci
riuscirò mai del tutto per ovvi motivi XD vedo molte SasuSaku in giro o sbaglio?
XD Oh, Narutuccio con Hinata… e Kiba geloso, povera stella XD grazie della
recensione!
Deliaiason88: Per far sembrare le
battute naturali tiro fuori l’uomo che è in me U_U e non ci vuole molto,
SasuSaku anche tu? sto attirando più gente con loro che con Shika ed Ino tra
poco XD
Kiba lo appoggio anche io, sempre
XD Ino ha la patente, ma avrà sedotto l’esaminatore XD (la vedi ad investire
cervi… e qui James Potter salta nella mia mente XD posso sapere il nome della
tua fic? Adesso sono curiosa XD grazie della recensione!
Elysa_chan: in effetti mi hai
fatto notare ora che Naruto è piuttosto sfigatello in tutta la raccolta, anche
in questa shot non è che se la cavi proprio alla grande XD MB anche tu? *parte
ovazione* grazie per la recensione!
Sakurina: e tu che ci fai qui?
Fila a scrivere XD Ino sembra un’indemoniata? Togli il sembra XD però io sono
dalla sua parte stavolta! Farli vivere tutti assieme è il mio sogno… anche se
bisognerebbe buttare via tutti gli accendini, non si sa mai, o togliere il
telefono a Naruto XD grazie per aver recensito [SCRIVI!]
Hachi92: povero Shika che si
deprime, è vero XD anche se io immaginavo una cipolla con solo il ciuffo verde
che sbucava, quando ho scritto della sua testa sui cuscini, e mi è passata tutta
la voglia di compiangerlo XD figurati, ho finito le superiori ma me ne sono
andata all’università XD comunque si, i banchi di scuola sono fonte di GRAAANDE
ispirazione. Spero ti sia piaciuta anche questa! Grazie per la recensione!
Sorelline xsv: Kiba cucciolooo XD
molto cane XD spero ti piaccia anche questa! Grazie di aver recensito!!
Celianeforever: e quando mai io
potrei evitare accenni ad altri pairing, è più forte di me XD quando ho
specificato il finale?! *Ele stordita dalle lezioni non capisce* XD grazie per
la recensione!
Siete persone meravigliose *_*
adoro leggere le recensioni, ci si passa l’ora XD Prossima shot:28) 28) Perché Shikamaru ha bisogno di qualcuno
che non lo lasci poltrire.
Confesso che mi è piaciuto
scrivere anche questa, come tutte quelle stupide XD
Capitolo 27 *** Perché Shikamaru ha bisogno di qualcuno che non lo lasci poltrire. ***
28) Perché
Shikamaru ha bisogno di qualcuno che non lo lasci
poltrire.
I
caldi occhi di Naruto erano tutto ciò che occupava il suo campo visivo,
magnetici, come ogni qualvolta il ragazzo pensava a qualcosa che
trovava divertente. Stava per suggerirgli qualcosa di stuzzicante, lo
sapeva.
«Cosa faresti durante queste vacanze, senza
Ino?»
Il
pensiero di Shikamaru decollò in un lampo, come se gli fosse stato strappato
dalla testa per volare direttamente al cielo.
Shikamaru che
rotolava soddisfatto sul materasso matrimoniale dei suoi genitori, mentre non
c'erano.
Shikamaru che
stava prono sul divano, con soltanto la coda che spuntava tra i
cuscini.
Shikamaru con
la barba ispida, steso sul legno davanti all'entrata di casa, masticava un
rametto con sguardo assente.
Shikamaru con
i vestiti sporchi, la barba lunga, sull'amaca dietro il cortile, che non si
accorgeva che il fornellino su cui aveva scaldato il cibo istantaneo era rimasto
acceso, appiccando il fuoco alla catasta di spazzatura ammucchiata in cucina,
per poi dare fuoco all'intera casa.
Shikamaru
perfettamente rasato e ben vestito che veniva portato nella propria bara dagli
amici piangenti.
Un
calcio dritto sui reni lo fece riprendere ed allo stesso tempo boccheggiare
mentre cadeva di faccia sul pavimento di legno.
«Hai scordato di spegnere il fornellino e stava per
prendere fuoco la confezione di ramen di Naruto…» lo informò Ino in tono di
normale conversazione. «Alzati, pelandrone. Dobbiamo andare a consegnare dei
fiori per mio padre. Un po' io, un po' tu. Ti do dieci secondi e poi ti voglio
pronto a scattare. Naruto, tu va da Sakura.»
«Sissignora!»
«E
tu non pensare neanche di trascorrere l'estate a dormire e non fare nulla, solo
perché abbiamo avuto in premio una pausa dalle missioni. Mi darai una mano col
negozio, chiaro? Ti voglio vicino tutto il tempo, almeno ti controllo. Stavolta
non te la scampi, bello.»
Ed
anche se gli era quasi saltato un rene e forse gli si era incrinata una costola,
Shikamaru stranamente non protestò.
Forse dormire troppo, o sognare ad occhi aperti, non era
quella gran cosa.
Ino rulez!
Lo vuole vicino per controllarlo,
certo.
Cosa farebbe Shikamaru senza
Ino?
Sapete, è divertente leggere come
ogni volta che tratto un tema abbastanza comune come ad esempio il fingersi
diversi per piacere agli altri della scorsa fiction, tutte voi mi parliate delle
vostre esperienze personali (come faccio io nelle mie recensioni). Posso senza
fare la lecchina dirvi che vi adoro? XD E’ fantastico quanto vi accaloriate per
certi argomenti, penso che scriverò più spesso su temi condivisibili XD anche se
vi sfidoa trovarne in questa, che
è veramente corta e stupida, anche se secondo me rappresenta un po’ la triste
fine di Shikamaru lasciato a sé stesso XD
Passiamo alle risposte, che è
meglio:
ryanforever: eh, mi sa che
riflette molte ragazze… ha ragione Ino, tanto sforzi e alla fine chi vuole
fraintendere lo fa e basta. Si è pentito di aver tirato fuori la sua vena dolce
solo perché imbarazzato però… *segue sorriso malizioso*. Grazie della
recensione!
Deliaiason: la tua fic principale
è segnata tra quelle da leggere, perché è abbastanza lunga ed io dovrei in
teoria studiare XD ti farò sapere con una recensione appena finisco. Mi ispira
già *O* Sono felicissima che ti sia tanto piaciuta la scorsa e sì, chi non si
getterebbe dalla finestra a certi apprezzamenti di Sai? grazie mille per la
recensione!
V@le: essere sé stessi è
tremendo, specie se non sei sicura di come sei realmente… potrei deprimermi,
passando al resto della recensione sono felice che ti sia parsa realistica!
Grazie della recensione!
Kikkyxx14: povero Shika, più che
altro perché lui NON voleva essere dolce XD lui esprimeva quello che secondo lui
era un dato di fatto, come a suo solito XD è una fortuna che tu riesca ad essere
più te stessa ora, io ci sto provando, pur essendo diplomatica, e risulto appena
più dolce °_° comunque chi non reagirebbe come Ino, avendo la scusa pronta? XD
grazie della recensione!
Hachi92: ma che discorsi seri
sulla laurea, sapevo di non dover dire nulla XD mi viene l’infarto al pensiero
di quanto devo ancora studiare. Passando alla shot, ribadisco che non voleva
essere dolce, e questo lo rende ancora più adorabile! Invidio Ino XD grazie
della recensione!
Hypatia: carissima, se tu esplodi
puoi benissimo capire me XD io doso le uscite cattive con le amiche, con
estranei sono il più possibile disponibile ma se qualcuno sfiora le mie amiche
ecco che parte la belva che è in me XD adoro il modo in cui sei prolissa, ma ti
sfido ad esserlo su questa qui XD Shikamaru nella scorsa è stato sincero e non
si aspettava tale reazione, comunque io lo vedo molto anche come un preludio, in
cui Ino inizia a vederlo con occhi diversi. E lui si gode gli abbracci, anche se
si imbarazza e non sa come reagire XD grazie per la recensione!
Sorelline xsv: bello come tu non
sia femminista XD scherzo, in realtà sono d’accordo con te al 90%, e solo perché
conosco qualche eccezione maschile decente. Certo, quelli che si è cercata Ino
non erano campioni di sensibilità (e oddio, non che Shika si salvi tanto xD)
quindi rientrano nel Male XD grazie di aver recensito!
Elwerien: malinconica? XD non
farmi andare in paranoia con storie del tipo “in effetti quello che ho fatto
dire a Shikamaru è vero, dovrei essere più me stessa” e cose simili, si
finirebbe molto male. Fingerò di notare solo il lato comico della situazione.
Probabilmente ti ha messo tristezza perché trovare uno che ti dica certe parole
nella realtà… ehm… comunque, felice che quella ancor più precedente ti sia
piaciuta e sì, hai notato il piccolo particolare in sottofondo, ovvero che tutti
sono rimasti a fargli compagnia come potevano, da buoni amici! È bello sentirti
dopo tanto, grazie per aver recensito!
Elysa_chan: grazie mille per i
complimenti! Sì, Naruto passa sempre per scemo, anche se secondo me, oltre ad
essere naturalmente insensibile anche perché non è mai stato molto a contatto
con gli altri, ci marcia anche sopra. Ti assicuro che fingersi più stupidi di
quello che si è aiuta in modo impressionante nella vita… e basta, se no mi deprimo davvero oggi XD
Ino che urla contro il mondo maschile è appena appena autobiografia, ma
tralasciamo anche questo XD grazie della recensione!
Shika: wow, che recensione
entusiasta, accidenti! Addirittura XD sono orgogliosa di risollevare il tuo
spirito bianco, in fondo la raccolta serve anche a questo! Io non riesco
purtroppo a godere di quello che scrivo, sapendo già ciò che c’è scritto nelle
storie ovviamente, però sapere che ti sembra quasi di essere dentro le storie mi
dà una soddisfazione che non ti dico. Grazie mille per la recensione!!!
Al prossimo capitolo, con:
29) Perché
è l'unica donna accanto a lui ogni giorno e che quindi può imparare a sopportare
quel misogino
Capitolo 28 *** Perché è l'unica donna accanto a lui ogni giorno e che quindi può imparare a sopportare quel misogino. ***
29) Perché
è l'unica donna accanto a lui ogni giorno e che quindi può imparare a sopportare
quel misogino.
Shikamaru osservò Shizune distrattamente, mentre questa
prestava le prime cure a dei jonin appena tornati da una missione
particolarmente pericolosa. Ino aveva finito il suo turno ma si era
volontariamente trattenuta, e lui e Choji erano passati a prenderla non
vedendola arrivare.
«Mi
spiace...» si scusò frettolosamente, richiudendo una ferita, la
ragazza.
«Ma
figurati... è interessante starti a vedere mentre lavori.» disse
Choji.
«Per essere donne non ve la cavate male col tutto quel
sangue... forse è proprio adatto a voi fare i medici.»
Sakura, anche lei lì per aiutare, gli lanciò
un'occhiataccia prima di notare con sorpresa che l'altra aveva represso un
sorriso.
«Si? Grazie.»
La
kunoichi dai capelli rosa strinse un’ultima benda e andò accanto all'altra,
prendendola per un gomito e spingendola via.
«Grazie?»
«A
modo suo era un complimento, voleva dirmi che non sono più la frignona di prima
davanti a certe cose e che me la cavo bene.» spiego Ino
soddisfatta.
Sakura la guardò sconvolta. «Ci vorrebbe un traduttore
per quello lì!»
«Eh, o tanta esperienza.» sospirò Ino, sorridendo poi
nuovamente. «Shizune-san, io stacco! Non avrei più comunque chakra a
disposizione!»
Shizune si voltò facendole un cenno con la mano.
«Tranquilla, vai. Ormai restano in pochi, ottimo lavoro
Yamanaka.»
Ino
salutò ed uscì dall'ospedale con i due al seguito, Shikamaru, che si aspettava
qualche ramanzina ma che cominciava ad abituarsi a questa Ino meno femminista e
accondiscendente, e Choji, che avendo compreso come Ino avesse iniziato a
leggere tra le righe nelle frasi apparentemente suicide di Shikamaru, se la
godeva alquanto a vederli così: lei calma, lui in
fermento.
«Intendi specializzarti?» buttò lì Choji casualmente, in
quella tiepida giornata autunnale.
«Come dottore dici? Non credo... voglio comunque essere
una kunoichi.»
«L'antitesi del dottore.» notò Shikamaru, poco
convinto.
«E
non va bene?»
«Tanto appena metterai su famiglia sceglierai di restare
a casa a badare ai bambini, come quasi tutte.»
Ino
sbuffò. «Se sarò sposata avrò anche un marito con cui dividere
tutto.»
«Si, ma i bambini hanno bisogno di un genitore in ogni
momento, a chi li affidi se siete occupati entrambi? Ai
nonni?»
«Quindi una donna non può fare carriera se ha figli
mentre un uomo è libero?»
«No, anche il padre deve essere presente. Ma è diverso.»
Choji iniziò a sorridere vedendo la faccia di Ino
tramutarsi da stizzita a maliziosa.
«Vedremo... Ma perché parli come se dovessi essere tu il
marito che è presente, tra noi due?»
Preso in contropiede il ragazzo non seppe che dire, e lo
sghignazzare mezzo trattenuto di Choji riempì il silenzio.
«E'
carino da parte tua volermi avere sempre in casa con te, Shika, a badare al
nostro maschietto e alla nostra femminuccia. Ma prima dovresti almeno chiedermi
di uscire insieme.» dichiarò Ino melliflua, prima di riprendere imperterrita a
camminare, mordendosi le labbra per non ridere.
Shikamaru non guardò Choji neanche una volta, finché non
fu arrivato a casa.
Ma
la mattina dopo, a colazione, si offrì di cucinare lui per tutti, spaventando
non poco la madre.
Del
resto era un genio. Aveva già capito che in futuro avrebbe dovuto sfacchinare
anche a casa.
Sono stanca morta, risponderò
alle recensioni alla prossima! Grazie comunque a tutte, e spero che anche questo
capitolo vi piaccia!
Al prossimo con:
30) Perché nessuno degli amici ha pensato
che stiano insieme. Quindi, ovviamente, è già tanto se non sono amanti segreti.
Per quel che ne sappiamo.
Capitolo 29 *** Perché nessuno degli amici ha pensato che stiano insieme. ***
30) Perché nessuno degli
amici ha pensato che stiano insieme. Quindi, ovviamente, è già tanto se non sono
amanti segreti. Per quel che ne sappiamo.
Naruto mandò giù l'ultima ciotola di ramen
rimasta.
«Secondo me gatta ci cova.»
Shikamaru poggiò la testa contro il bancone, aspirando
l'odore di fritto che gli dava il voltastomaco una volta di più mentre Choji
prendeva appunto un piatto di fritture.
«Che cosa?»
«Ma
si, dico, tra Tenten e Neji. Lui è tutto così uhhh e lei eheheh
che sicuramente...»
Shikamaru si portò una mano alla tempia, desiderando la
morte. Come c'era finito a fare discorsi amorosi con quei
deficienti?
«Piantala di dire sciocchezze. Tenten è sempre con
Lee-san.» lo interruppe Sakura. «E' palese che stiano
assieme.»
«Se
è per questo Hinata è sempre con me, ma non vuol dir nulla.» si intromise Kiba,
afferrando due bacchette pulite dopo che le proprie erano
cadute per le grandi risate.
«Si
ma è diverso, Hinata è innamorata di...» cominciò Sakura, bloccandosi di
colpo.
«Di
chi, Sakura-chan?» si interessò Naruto, incrociando gli occhi azzurri con quelli
della ragazza mora, seduta a parecchi metri da lui, ma che comunque divenne
palesemente rossa e voltò la testa di scatto.
Sakura sospirò.
«Lascia stare.»
«Shikamaru, tu invece...» cominciò Naruto lasciando
perdere quel discorso, con un sorriso sinistro.
«Cosa?» iniziò a preoccuparsi il
Nara.
«Tu
e Tem...»
«No.» lo interruppe annoiato. «E' più grande tre anni ed
è una amica. Amica, ti è chiaro il concetto?» chiese, gesticolando
lentamente e dandogli poi una spinta sulla fronte con
l'indice.
«Non vuole che tu metta strane voci in giro.» interloquì
Choji rivolto a Naruto.
«Infatti, e poi è chiaro che il suo tipo è Shiho.»
dichiarò Sakura.
«Chi?» sbottarono tutti, meno Shikamaru e
Choji.
«Il
mio tipo?» ripeté Shikamaru poco convinto.
«Un
genio, né bella né brutta...» elencò la ragazza.
«Sulla bellezza...» cominciò Choji palesemente in
disaccordo.
«Choji, non osare.»
«Davvero ti ronza attorno un'altra donna?» domandò Kiba
sgomento.
Shikamaru si alzò. «Mi rifiuto anche solo di rispondere.
E comunque a questo punto perché non Ino?»
Scoppiarono tutti a ridere.
«Ma
piantala, scemo! Dai siediti!» lo invitò di nuovo Sakura.
«Ad
Ino piace quello lì...» borbottò Naruto, geloso del successo di
Sai.
«Si
riferisce a Sai, vero? Eh, ragazzo fortunato anche lui, ha molte dietro...»
commentò Kiba con l'aria di chi la sapeva lunga, mettendo poi un braccio intorno
alle spalle di Shikamaru. «Shiho, quindi?»
Shikamaru si liberò con una spinta e li abbandonò, con
un mezzo saluto biascicato e mani dietro la nuca.
«Bastardo...» commentò Kiba, sorridendo mentre tornava
al proprio tavolo.
Shikamaru entrò nel negozio di fiori Yamanaka ignorando
il cartello “chiuso” e andando direttamente nell'abitazione dei genitori di Ino,
in quel momento chiaramente assenti visto il caos che regnava nella cucina. Salì
le scale e bussò alla porta di Ino, attendendo risposta. Dovette bussare
un'altra volta prima di udire un fioco “chi è?”.
«Ino, ma stai ancora dormendo? E poi sono io quello
pigro.. Ti ho aspettata per pranzo, non mollarmi più con quella gente...» disse
Shikamaru tornando in cucina e sedendosi a tavola sfibrato, abbandonando la
testa rivolta verso la camera da letto contro il legno liscio. La porta della
stanza di lei si aprì e lui notò per l'appunto delle pantofole di peluche appena
infilate, data la sua posizione. Sollevando lo sguardo andò con sorpresa alle
sue gambe nude e ad una vestaglia, trasparente in vita, molto corta e molto
scollata, con del pellicciotto bianco a coprire parte del seno e senza
bretelline, e scordò completamente per quale motivo fosse così seccato.
Scordò anche di respirare, in
realtà.
Ino
scosse la testa tirando indietro i capelli sciolti, in modo totalmente causale
ed anche assonnato, ma agli occhi di Shikamaru con un gran sorriso invitante ed
il vento che scuotevai capelli
dorati.
«Se
mi dai dieci minuti... ok, un quarto d'ora, mi faccio una doccia veloce, mi
vesto e pranziamo insieme. O meglio, io faccio colazione e tu pranzi. Non
pensavo mi avresti aspettato.» concluse, un po' addolcita, poggiandosi con le
mani sul tavolo e facendo risaltare maggiormente il seno dietro il
corpetto.
Shikamaru finalmente espirò.
«Eh?»
«Vuoi mangiare, no? Gli altri ti hanno fatto passare
l'appetito?» chiese lei, stiracchiandosi.
«Si, giocavano a fare le coppie... E quella?» riuscì a
chiedere dopo aver deglutito due volte.
«Questa? Me l'hanno regalata i ragazzi per il
compleanno, ricordi? Il finto regalo prima del bracciale. Il pigiama non è
asciugato e così l'ho messa, perché? Ti spiace? E come sarebbe giocavano a fare
le coppie? E immaginano di noi due?»
Il
ragazzo fece no con la testa, segnandosi mentalmente di ringraziare gli
amici.
«Che bambini... beh, io vado a
cambiarmi.»
Shikamaru si alzò di scatto, spingendo la sedia indietro
e facendola cadere.
«Col cavolo.» sbottò, andando verso di lei e spingendola
per un braccio in camera da letto. Ino scoppiò a ridere tentando di
fermarlo.
«Che fai? Ah!»
E
ricominciò a ridere mentre lui la sollevava di peso, se la metteva in spalla,
andava in camera sua, ormai quasi loro, e chiudeva la porta con un
calcio.
Naruto è un
adorabile idiota, e questo è appurato XD Detto questo, sarebbe capacissimo di
tirare fuori versi di quel genere lasciato a sé, è maliziosissimo quando
vuole XD Stavolta poco ci mancava che Sakura gli dicesse di Hinata, ma
tralasciamo. Kiba, per le KibaHina fans, poteva benissimo essere
seccato/sconsolato mentre diceva il suo "Hinata è sempre con me ma non vuol dire
niente", per le NaruHina invece se ne sbatte. Ecco. Il vestito beh, a volte
capita che un gruppo di amici maschi faccia l'idiota e vi regali roba sexy, in
questo caso era per coprire il vero regale, un bel bracciale. Shikamaru non ci
aveva più pensato fino ad allora... inutile dire che ora vuole più bene a tutti,
anche se lo scocciano. Non sono brava a descrivere vestaglie, si è capito,
metteteci fantasia XD Sakura non capisce nulla di coppie, ecco U_U <-- sono
NejiTen XD
Prometto che la
prossima volta risponderò alle recensioni! Stavolta non ho la scusa della
malattia o della stanchezza, ma ho un mal di schiena che mi fa vedere le stelle
e non posso neanche stare seduta decentemente XD (e sono anche caduta e ho il
ginocchio fuori uso, rientro comunque nella zona sfiga, non pensate che sia
tranquilla XD)
Capitolo 30 *** Perché le loro famiglie sono unite da sempre... ***
31) Perché
le loro famiglie sono unite da sempre e loro devono portare avanti la
tradizione.
Ino sgranò gli
occhi.
«Guaaaarda!» esclamò con voce
acuta.
Shikamaru sbuffò, mettendo giù una scatola
con qualche barcollamento e sbuffando. Canottiera bianca, bandana alla testa e
pantaloni sformati, sembrava davvero un gran lavoratore, peccato che avesse
dormito sino ad un'ora prima e si fosse mosso solo per dare il cambio a Choji
che andava a mangiare.
Ino gli diede una gomitata e riprese la
foto incorniciata. «Chissà se ce ne sono altre...»
«Ino, dobbiamo aiutare Choji col trasloco.»
puntualizzò, poco interessato.
«Ce ne sono!» lo ignorò, aprendo un
cassetto.
«Ma non
frugare!»
«Piantala!»
Ino tirò fuori altre foto incorniciate
riposte con cura dentro il cassetto, coperte da un velo per evitare che vi si
depositasse la polvere. «Guarda! Qui ci sono i nostri padri, più piccoli
rispetto all'altra foto! E qui c'è solo la madre di Cho con loro... Ah, ecco!
Qui compaiono mia madre e la tua!» notò eccitata, voltandosi verso di
lui.
«Sono una dopo l'altra e... non noti nulla
di particolare?» domandò, comprimendo le labbra per non lasciarsi sfuggire un
sorriso addolcito dalle foto.
Ino abbassò di nuovo lo sguardo e si
concentrò.
«... Lo sfondo. Ci sono gli stessi
festoni... del Capodanno!»
«Queste foto sono state scattate sempre lo
stesso giorno in anni diversi, e mostrano l'evolversi della loro
amicizia.»
«La smetti di fare il
so-tutto-io?»
«No.»
Entrambi presero nello stesso momento
l'ultima foto e si scambiarono un'occhiata. Erano le loro tre famiglie, con in
braccio loro stessi ancora piccoli, forse di un anno o
due.
«Magari non passiamo più le feste assieme,
ma queste foto resteranno sempre... secondo te anche noi avremo questo genere di
ricordi in futuro?» sussurrò Ino rimettendole nel
cassetto.
Il ragazzo ci rifletté, tanto era chiaro
che Ino non avrebbe mollato la sua idea, tanto valeva darle corda. «Noi ne
abbiamo già molte, possiamo sempre decidere di scattarne una in una data precisa
ogni anno.» suggerì.
«Giusto! Chissà con chi ci troveremo poi
anche noi...» rifletté, sfiorando con l'indice la prima foto che avevano
trovato, che mostrava le coppie.
Shikamaru non rispose, ma pensò che sarebbe
stato bello avere per casa una foto del loro team in cui, invece che stare
separati, le loro mani nascoste li tenevano uniti sotto l'inquadratura della
macchina fotografica, proprio come con i suoi
genitori.
«... Non riesco ad immaginare qualcuno
oltre noi tre.» ammise la ragazza.
«Non deve esserci
necessariamente.»
«Scapoli a vita o morti giovani?» scherzò
Ino, ma la voce le morì in gola quando incontrò gli occhi scuri del ragazzo così
vicini. Si chiese che effetto avrebbero fatto in una foto, così scuri
vicinissimi ai suoi.
In quel momento la porta della cucina
sbatté, facendoli sobbalzare.
«Che bello! Sono quasi pieno! Qui si lavora?» vociò Choji
allegramente. Shikamaru sospirò, tornando allo
scatolone.
«Ino, una
mano?»
«Ho lo smalto nuovo.
Arrangiati.»
Il ragazzo la guardò scandalizzato, mentre
Choji li raggiungeva ridendo.
«Ma se non è vero!» protestò il
Nara.
Ino frugò ancora nel cassetto, senza badare
neppure alla presenza di Choji, che la osservava stupito. Poi un sorriso le
accese il viso mentre tornava da loro, con in mano il tesoro che
cercava.
«Foto del trasloco, sorridete!» ordinò
felice, puntando la macchina fotografica su di loro e attirando Shikamaru vicino
con un braccio, mentre Choji cingeva le spalle di entrambi con il proprio e
rideva.
Click.
La foto del giorno in cui aveva deciso chi
l'avrebbe accompagnata ad ogni scatto futuro.
Questa ad Akami è
piaciuta molto, ma si sa, Akami è strana. L’ho scritta di getto, ma inizialmente
l’ho saltata a favore di altri motivi… mi è venuta fuori questa roba
inspiegabilmente romantica… ah, angst, dove sei? Shikamaru qui è più bello del
solito, immaginatelo pure alla “uomo lavoratore” XD
Risposte alle
recensioni:
Final alex: felice
che ti sia piaciuta, grazie della recensione!
celiane4ever:
esattamente, ovvissimo!!! le coppie più ovvie sono quelle due. U_U Grazie della
recensione!
Shika: per la sfiga,
Recchan mi chiama Bella, come quella di Twilight, fai tu XD anche io adoro le
scnee tra amici! Ma per loro non è chiaro, loro li vedono normali... ed infatti
sono loro stessi, per questo stanno insieme! uh uh... Sono felice che tu abbia
trovato i personaggi I.C.! Spero che anche questa ti sia piaciuta! Per lo stare
meglio niente da fare, stavolta mi è venuto dolore ai reni, yeah! *muore* grazie
della recensione! XD
Kikkyxx14: povera
Sakura, non ne ha davvero presa una giusta XD ma vabbè, ha tante buone qualità
XD sulle coppie sono d'accordissimo con te! Grazie della recensione!
sorelline xsv: ha ha
ha XD ti piace quando si cade sul malizioso eh? XD piace un sacco anche a me in
realtà, ma lasciamo stare! Grazie per aver recensito!
ryanforever: ma sì,
Shika ed Ino si divertono anche a stare nell'anonimato, sia per evitare
seccature, sia perchè è eccitante XD e sempre sì, sono mezzo morta, ma chi se ne
importa! XD Grazie per la recensione!
V@le: Io amo il
NejiTen! anche se ammetto che ogni tanto faccio esperimenti in cui li separo...
anche se vedo solo Tenten con altri alle volte, Neji invece solo con lei XD
Shika ed Ino sono invece l'unica coppia che non riesco a scindere, o tra loro o
niente. Felice che ti sia piaciuta la scena con la vestaglia, nonostante le mie
descrizioni stentate! Grazie per aver recensito!
WishfulThinking,:
oddio, Shika con la clava XD non ci avevo pensato ma in effetti... molto uomo,
yes XD Ino per una volta era inconsapevole del tutto, stava dormendo
poveraccia... ma ci pensa Shika anche per lei!Lui è scocciato in quanto Nara, ma
anche io adoro l'idea che a lei riservi un trattamento speciale in qualche modo!
Anche io mi sono divertita a scrivere il siparietto iniziale! Kiba lo vedo anche
io così, però lo vedo anche come uno che se ci provasse... ci riuscirebbe subito
XD Sarà perchè mi piace? Comunque ti dirò, a me neanche sembrano una coppia
improbabile, è la prima coppia, oltre al SasuSaku che avevo scelto tramite la
pubblicità su italia1 dei primi episodi, che ho puntato. Dalla prima puntata
quando fanno le squadre ho pensato: ecco la tipica coppia, litigano fisso e alla
fine si mettono assieme. E litigano. XD Grazie tantissimo per la
recensione!
hachi92: povera
Hinataaaa XD io ce lo vedo anche troppo bene, tutti a fare discorsi seri
sull'amore e lui che, esattamente al momento sbagliato, si butta sul ramen!E sì,
Ino ha fatto proprio colpo con quella vestaglia, più del solito XD Grazie
tantissimo per la recensione!
elysa_chan:Povera
Sakura, non ci prende con le coppie XD Naruto era più sveglio del solito perché
pettegolo XD poi Neji e Tenten non sono certo come dice lui, ma vabbé XD
Rimettermi presto? Penso che solo da morta starò bene °_° ma vabbè XDDD Grazie
della recensione!
Fine
risposte!
Al prossimo capitolo
con:32) Perché
Shika può essere felice solo con la sua più grande
"seccatura".
Capitolo 31 *** Perché Shika può essere felice solo con la sua più grande "seccatura". ***
Avviso.Dato
che alcuni dei cento motivi si somigliano, o magari sono stati involontariamente
trattati nel bel mezzo di un'altra shot, ho dovuto sostituirne alcuni. Quindi se
improvvisamente notate differenze tra il numero del motivo ed il motivo stesso
scritti nel forum, il motivo è questo.
32) Perché
Shika può essere felice solo con la sua più grande
"seccatura".
Tentativo numero
uno.
Shikamaru attese l'arrivo di Sakura
appoggiato al muro fuori dall'ospedale, le braccia conserte e la sigaretta sulle
labbra, ancora spenta.
Sakura uscì, ancora con le mani tra i
capelli per eliminare il segno dell'elastico, e alzò l'altra mano in segno di
saluto.
«Naruto mi ha detto di passare a
prenderti.» buttò lì.
«Naruto è troppo apprensivo, ho avuto solo
un capogiro da stanchezza.» si lamentò Sakura.
Shikamaru la guardò sorpreso, essendosi
appena inventato la scusa.
«... Già.» mormorò.
«Non dovresti fumare, ti fa
male.»
Le tipiche parole di Ino. La sua
irritazione salì dal nulla al massimo, sentendole dalla bocca di un'altra. Era
già tanto se permetteva a lei di fargli la morale per ogni
cosa.
«Mi va.» rispose a denti
stretti.
«Come ti pare.» si arrese subito lei, poco
interessata.
Tentativo numero
due.
Temari stava parlando a proposito
dell'ultima missione compiuta, quando Shikamaru se ne uscì con la sua
provocazione.
«Se ci fosse stato un uomo, sarebbe
riuscita prima.»
Temari inarcò un sopracciglio,
scettica.
«Devo ricordarti che col ventaglio ho
decapitato in due secondi e mezzo il mio avversario? Non dipende dal fatto che
sono una donna, il mio ritardo è stato dovuto al fatto che le informazioni che
mi servivano dovevano essere prima decifrate...» spiegò abbastanza
ragionevolmente. «E saresti pregato di evitare commenti misogini dei tuoi,
crybaby. Devo ricordarti chi dei due piange sulle missioni
fallite?»
Annullato totalmente, e senza neppure la
soddisfazione di un battibecco, Shikamaru chinò il
capo.
Tentativo numero
tre.
Seduto su una panchina con Hinata, osservò
Kiba e Shino scontrarsi.
Hinata guardava a sua volta i compagni con
una scintilla di ammirazione in viso e l'aria
assorta.
«Hinata.» la chiamò,
distraendola.
«Si, Shikamaru-kun?»
«Mi prenderesti un gelato?» chiese con aria
annoiata.
Hinata spostò velocemente lo sguardo verso
i due compagni che si impegnavano duramente, poi di nuovo a lui, e sorrise.
«Certo.»
Si alzò, e camminando leggera come se
danzasse in due passi raggiunse il bordo del campo.
Shikamaru riuscì a resistere tre secondi
prima che i sensi di colpa lo facessero scattare in piedi a
rincorrerla.
«Hinata, lascia! Lo prendo io! Tu cosa
vuoi?»
Tentativo numero
quattro.
«Hai visto Lee?» chiese Tenten piuttosto
seccata.
Shikamaru scosse la testa, alzandosi in
piedi.
«Hai bisogno di una mano a
cercarlo?»
«Non ho bisogno di testimoni durante
l'omicidio.» rispose gelida. «Se vedi Neji, digli che sono ad eliminare Lee.»
ordinò poi, ignorandolo e saltando su un muro. Shikamaru
rabbrividì.
«Mi arrendo.» proclamò Shikamaru, gambe
larghe e bicchierone di plastica con bibita in mano. La cannuccia colorata roteò
come se volesse ridicolizzarlo ancora di più e la gettò a
terra.
«In che cosa?» si stupì Choji, rubando un
po' delle polpette di Kiba, che evitò di protestare
inutilmente.
«Ho provato a passare un po' di tempo con
Sakura, Hinata, Temari e Tenten.» cominciò, e i tre davanti a lui cominciarono a
tossire.
«Con chi?» fece stridulo Naruto, battendosi
una mano sul petto per tentare di aiutare l'ultimo boccone a
scendere.
«Ma...» cominciò Kiba
sconvolto.
«Perché avevamo detto quella cosa...»
comprese Choji subito.
«Quale cosa?» lo assalirono gli altri
due.
«Che lui ha bisogno di una donna
particolare, non una normale ma una tosta. Però neanche troppo tosta da farti
perdere virilità. Avevi aggiunto questo, Kiba? E poi Naruto aveva detto che
doveva anche non essere troppo gentile, o ti saresti rilassato troppo. E io che
avevo detto?»
«Che doveva battibeccare con lui.»
intervenne Naruto ridacchiando.
«E' questo? E' vero?» domandò Kiba
scoppiando poi a ridere e facendo cadere la propria lattina. Tutti e tre avevano
in mente la stessa persona.
«Non è divertente.» ribatté Shikamaru
velenosamente, portandosi una sigaretta alle
labbra.
«Con Hinata mi sento in colpa, Temari non
da' soddisfazione ed è troppo sicura di sé. Con Sakura non ho alcun rapporto
particolare e Tenten è fredda quanto Neji.»
La sigaretta gli fu strappata via dalle
labbra.
«Non ti posso lasciar solo un momento.»
tuonò la voce di Ino alle sue spalle, ed i quattro
gelarono.
«Da... quanto sei qui?» azzardò il ragazzo,
massaggiandosi la nuca dopo il violento schiaffo che era arrivato.
«Da adesso.» rispose lei, tirandolo per una
manica.
«Che fai?»
«Ho bisogno di compagnia per fare shopping,
e tu sei il più qualificato.»
«Qualificato in base a
cosa?!»
«Kiba flirterebbe con tutte le commesse,
non posso approfittare di Choji e Naruto non è tenuto a venire non essendo un
mio compagno, tu si.» spiegò tranquillamente, dandogli un altro
strattone.
«Me la rompi!» protestò, rendendosi poi
conto che non gli aveva affatto dato fastidio che lei gli avesse tolto la
sigaretta di bocca, dopotutto.
E neanche del fatto che volesse una mano.
Una donna tosta e strana, ma pur sempre una
donna.
«Allora buttami tu questo.» ordinò,
porgendole il bicchiere di carta vuoto.
Ino guardò prima il bicchiere e poi lui, e
subito dopo gli diede uno spintone. «Buttatelo tu o chiedi gentilmente! Anzi,
possibile che tu sia così pigro da...»
Una donna che non gli permettesse di essere pigro, ed una con cui
battibeccare.
«Muoviti, dovrai portare tu queste
buste.»
«E perché?»
«Perché sono troppo pesanti.»
Una donna che comunque non lo facesse sentire meno
uomo.
«Sei proprio una femminuccia.» la
stuzzicò.
Ino gonfiò le guance imbronciata,
sollevando le buste da terra e guardandolo male. Non poteva urlare in pubblico,
per via della sua immagine già semidistrutta dal precedente attacco
violento.
«Io devo andare.» sospirò Shikamaru
voltandosi verso i ragazzi e trovandoli a ghignare ostentatamente verso di lui,
con l'aria di divertirsi molto.
«Certo che devi.» confermò
Choji.
«Tentativo numero... cinque?» azzardò Kiba,
facendolo rabbrividire.
«E che sia quello buono...» terminò Naruto
con una voce da vecchia pettegola, ondeggiando a destra e a
sinistra.
Shikamaru deglutì, capendo che con loro si
era messo in grossi guai.
«Muoviti e prendi le buste,
Shika!»
Oooh, sì sì, non se
lo scorderanno mai, lo sfotteranno a vita U_U
Allora:
ShikaShiho non
esiste perché no. Non ci avevo proprio pensato in quel momento, forse non la
conoscevo ancora. E poi Kishimoto non fa mai calcolare le fans dai Konoha boys, evidentemente ci
perdono l’aria da asessuati.
Shikamaru e Sakura:
in effetti non hanno un rapporto, e lui pensa solo ad Ino che lo rimprovera
appena lei apre bocca, solo che non essendo Ino… lui si innervosisce, e lei se
ne sbatte.
Shikamaru e Temari:
Temari non mi piace, è vero, ma penso che reagirebbe maturamente e soprattutto
lo distruggerebbe a colpi di frasi saccenti XD
Shikamaru ed Hinata:
così dolce ed adorabile… Shikamaru non può essere pigro senza sentirsi in
colpa.
Shikamaru e Tenten:
di lei non si sa NIENTE, se non che è meno attiva di Lee ma più di Neji, che
traffica con armi di ogni tipo e che vuole e sa farsi valere. Quindi perché non
caratterizzarla sia fredda come Neji che pericolosa quando un Kiba incavolato?
XD
Shikamaru ed Ino:
eeehhhh, ovvio no?
Inutile dire che qui
non solo Choji sa, ma anche Kiba e
Naruto!
Stavolta niente
risposte alle recensioni, dato che sono moribonda ed è già tanto che aggiorno. E
lo so che sono SEMPRE moribonda, ma non ci posso fare niente. Se mi promettete
un omicidio veloce ed indolore vi do il mio indirizzo.
Siete comunque
fashionissime perché recensite sempre, e mi fate paura.
Intanto, se non
scrivo risposte alle recensioni, mando avanti le fiction, quindi non temete,
stiamo lavorando per voi! *aria convincente*
Il prossimo
capitolo:
33) Perché
Ino ha promesso ad Asuma-sensei di coronare il suo sogno d'amore e sinceramente
di amore non si può parlare di Sasuke o Sai, ma solo del suo
Shika.
E leggendo il
titolo: mi ritiro a scrivere angst da qualche parte. XDD
Capitolo 32 *** 33) Perché Ino ha promesso ad Asuma-sensei... ***
33) Perché
Ino ha promesso ad Asuma-sensei di coronare il suo sogno d'amore e sinceramente
di amore non si può parlare di Sasuke o Sai, ma solo del suo
Shika.
Choji la guardava
insistentemente.
Ino spostò un ciuffetto di capelli dietro
l'orecchio e tentò di ignorarlo mentre gettava via la terra caduta da un vaso,
ma quello sguardo le stava perforando la schiena.
Alla fine sbatté i guanti sul
bancone.
«Che c'è?»
«Niente.» rispose il ragazzo simulando
un'innocenza tanto palese da essere falsa.
Ino sbuffò e tornò alla cassa, per contare
i soldi guadagnati quel giorno.
«... anche se...» cominciò il
ragazzo.
Ino sollevò lo sguardo dalle banconote,
torva.
«Parla chiaro, sai che odio essere
fissata.»
«E' da quando?» chiese
ilare.
«Fissata senza motivo.» si
corresse.
«Sai, ripensavo... Ricordi le parole di
Asuma-sensei?»
Lo sguardo di Ino mutò immediatamente in
uno di compianto. «Naturale.»
«Tu hai promesso di non farti sconfiggere
da Sakura nel ninjutsu e nell'amore.»
«Si.» confermò, senza capire dove voleva
andare a parare.
«E
nell'amore.» sottolineò, alzando le
sopracciglia.
Ino lo guardò sbalordita. «Allora è questo?
E quindi? Vuoi sapere se sono innamorata?»
«Non nominarlo.» l’anticipò Choji, quasi
con dolore.
«Chi?» domandò sempre più
stupefatta.
«Sai.» spiegò
severo.
Ino arrossì. «Beh, non lo conosco
abbastanza per amarlo, in effetti.»
«Sasuke.»
«Ero una bambina, e lui un bastardo.»
ringhiò.
«... Naruto.»
Stupore.
«Ma sei scemo? E' troppo
stupido!»
«Kiba.»
«Non lo conosco abbastanza.» disse lei,
andando verso il retro.
«Immagino che questo sia valido anche per
Neji, Lee e Shino.» proseguì lui, seguendola.
«Si, senza contare che piuttosto che stare
con Lee e Shino mi faccio suora.» sbottò
acidamente.
«Restiamo io e Shikamaru. Mi perdoni se
dico che noi due non siamo fatti per stare assieme?» scherzò il ragazzo, ed Ino
ridacchiò, dandogli un buffetto su una guancia.
«Penso che potrò farlo, anche se saresti un
fidanzato fantastico.»
«Si, lo so.»
«Modesto!» rise
Ino.
«E Shikamaru? È lui,
vero?»
«Cosa?!»
Shikamaru entrò in quel momento nel negozio
la cui porta era aperta, sbadigliando silenziosamente e in cerca degli
amici.
«Oh, dai Ino, sono io, sai che puoi
parlarne con me!»
Sentendo la voce di Choji sorrise,
dirigendosi verso il retro.
«Non so di che parli, io e Shikamaru siamo
solo compagni di squadra!» sentì dire ad Ino, e si bloccò di scatto, certo di
essere al posto giusto ma nel momento sbagliato.
«Sei arrossita. Sai, credo che tu dovresti
parlargli. Perché l'hai promesso ad Asuma-sensei.» aggiunse Choji. A quelle
parole Shikamaru rinunciò all'idea di andarsene, troppo
incuriosito.
«Promesso?»
«Di non perdere contro Sakura e raggiungere
il vero amore.»
Ino spalancò la bocca, sconvolta. Shikamaru
rischiò di inciampare e si maledisse, per essere ancora lì e soprattutto per
essersi quasi fatto scoprire.
Fatto scoprire sul luogo del delitto, visto
che Ino ora avrebbe accoltellato Choji con un rastrello o qualcosa del genere
dopo una frase simile. Non ci si poteva scherzare su certe
cose.
Ino chiuse la bocca e sospirò: «Hai
ragione.»
«Certo che ho... Ho cosa?!»
Choji era allibito. L'ultima cosa che si
aspettava era la resa.
Shikamaru rischiava
l'infarto.
Ino lo sapeva, visto che aveva sentito il
leggerissimo rumore di una foglia schiacciata, e immaginava che Shikamaru
sarebbe venuto a cercarli dato che erano in
ritardo.
«Hai ragione. L'ho promesso ad
Asuma-sensei, ed Asuma-sensei sa che per me ci sarà sempre e solo lui. Ma ho già
perso. Lui sta troppo bene con Temari per pensare a me, ed oltretutto mi vede
solo come sua compagna di squadra. Quindi mi arrendo. Asuma-sensei capirà, del
resto vorrà anche la felicità di Shikamaru. Sì, mi arrendo. Lo amo, ma mi
arrendo.» confessò, ad entrambi. Le faceva male, ma prima di lasciarlo andare
aveva voluto dirglielo, seppure per via indiretta. Non aveva il coraggio di
affrontarlo e vederlo mentre le diceva addio.
“Sai se non ci ho tentato,
sensei.”
A Choji girava abbastanza la testa da
riuscire a spiccicare parola per via dello stordimento che gli impediva di
essere controllato, altrimenti si sarebbe chiuso in religioso silenzio di fronte
a quegli occhi così tristi. «Questo... tu non lo puoi sapere, ci devi
parlare.»
«L'ho fatto.» sussurrò lei, ascoltando il
rumore dei fiori che si piegavano al vento provocato dal passaggio di un chunin
che correva via col cuore in tumulto.
Quello era il suo tempio, i fiori i suoi
compagni, e se nessuno si poteva nascondere a Shikamaru nell'ombra, nessuno
poteva nascondersi ai suoi occhi tra i suoi fiori.
Sperò soltanto che un giorno quel maledetto
vento avrebbe spirato in senso contrario.
Giù i forconi, continua nel
prossimo capitolo!
Toccherà a Shikamaru con:
34) Perché Shika ha promesso
ad Asuma-sensei di prendersi sempre cura dei suoi compagni e, dato che Choji se
la sa cavare benissimo da solo, la sua attenzione passa automaticamente tutta ad
Ino.
Asuma starà scuotendo la testa, pover
uomo…
Risposte alle recensioni:
Elysa_chan: ho paura di leggere
il motivo 161… comunque sia chiaro che dovevano essere 100 e 100 restano, al
massimo sostituisco quelli che ho già trattato come dicevo lo scorso capitolo.
Per la dose di anticorpi va bene, andrebbe bene anche uno scaccia sfiga. Certo
che solo Ino è adatta a lui! Grazie della recensione!
Final Alex: oddio “provarci” XDD
non è che abbia fatto esattamente qualcosa, ci ha scambiato sì e no due parole
in croce e si era già innervosito! Grazie della recensione!
Lav684: sono felice quando nuove
persone recensiscono! E sono felicissima se ti sto sbiancando! Ma sì, vieni a
noi mosche bianche, uhuuhuhu! Hinata poveraccia, ha fatto pena anche a
Shikamaru, figuriamoci! Cercherò di non accennare troppo il naruhina in quelle
che non ho ancora scritto, ma non prometto troppo XD io sono sia naruhina che
kibahina, del resto. La tua recensione comunque è stata bellissima, ti
ringrazio!
Hachi92: ShikaSaku esiste,
fidati, anche io se per me c’è solo lo shikaino dall’alba dei tempi… shikaihina,
beh, hai colto l’esatto motivo per cui starebbero male XD questa non era poi
mica tanto angst, ma ho voglia di scrivertene. In futuro aspettatevi tutte
grandi morti XD grazie della recensione!
Nejisfan: fantasmina! XD
Shikkan è stato tartassato nello scorso capitolo XD tutta colpa del restante
mitico gruppo dei “quattro di Konoha” XD Tutti sanno, verissimo! Qui anche Ino
sa! Tra poco anche Shika, si spera. Grazie della
recensione!!!
Wish: Shikashiho perché no
vedo che ha convinto molta gente XD ooohh, hai colto il riferimento molto
ShikaInoso nello shikasaku, ottimo *_*definiscimi UST a vagonate perché non so
il significato XD ma cara mia, hai continuato in modo meraviglioso la tua fic
sui compleanni, aspettati una mia recensione! Non mi sono persa per strada, è
solo che o scrivo per me o mi metto a recensire, e sono indietro con lo studio
XD grazie della recensione!
Hipatya: un’altra a cui è
piaciuto il perché no. Sensatissimo, ne? XD l’angst piano piano tornerà, come
farei senza?Già le simulazioni?
Solo a noi ci hanno lasciate all’ultimo? XD per quanto riguarda il trasloco
dell’altra shot, Shika era conciato male ma sexy per questo, cosa credi?XD mi
piace che ti piaccia l’atmosfera [che frase °_°] perché mi devo sempre sforzare
nel descrivere i luoghi in cui si svolgono le vicende. I Konoha boys ormai sono
il mio mito XD Kishimoto se ne vada al rogo se non migliora un po’… va bene che
è uno shonen, ma allora non dare tanti spunti! Grazie della recensione!!!
Celiane: povera piccola
Hinata XD sì, a me ha fatto ridere ripensarci con l’aggettivo “mortificato”
stampato in faccia XD le scommesse maschili, beh... Shikamaru ha leggermente
fatto tutto da solo XD grande genio XD grazie della
recensione!
Sorelline xsv: Hinata lo
ucciderebbe come persona pigra, Temari come… tutto, Shiho neanche la calcolo,
Sakura è troppo simile eppure diversa da Ino, e Tenten va con Neji. (anche se in
questo caso io scivolo spesso nel crack ormai). L’unica è Ino, sono d’accordo!
Questo capitolo non era poi angst come pensavi, mi spiace XD ma prima o poi
ripubblico qualcosa da pianto XD grazie per la recensione!
Ryanforever: yes, stavolta
sapevano tutto, stiamo migliorando XD in questa sa anche Ino, fai tu XD
Shikamaru non è che volesse fare proprio l’orgoglioso, è che voleva andare
contro il destino dei Nara, ma, come direbbe Neji, non può. Io più come
maschiaccio la vedo come femminile ma una dura, per reggere quei due
disgraziati, specie Lee XD grazie della recensione!
Lovvissime, vi adoro *_*
Continuate così XD (lo devo
dire io a voi? Andrei soppressa XD)
Al prossimo, continuo di
questa allegrissima prima parte!
Capitolo 33 *** Perché Shika ha promesso ad Asuma-sensei... ***
Shot dedicata a
Wishful Thinking per il suo compleanno! Auguri Sil!
34)
Perché Shika ha promesso ad Asuma-sensei di prendersi sempre cura dei suoi
compagni e, dato che Choji se la sa cavare benissimo da solo, la sua attenzione
passa automaticamente tutta ad Ino.
Era passato un mese,
da quando Shikamaru aveva visto Ino in faccia l'ultima
volta.
E un mese da quando
aveva avuto una normale conversazione a quattro occhi con Choji, durata più di
qualche secondo.
Dormiva tutta la
mattina, e per evitare di essere sgridato svolgeva più incarichi burocratici e
missioni dei jonin, sconvolgendo non poco chi conosceva le abitudini del
Nara.
Soltanto Ino poteva
sapere il motivo vero di quel suo improvviso scatto di energia e voglia di
fare.
Choji brancolava nel
buio, non immaginando che Shikamaru potesse aver sentito la dichiarazione di Ino
al negozio, e l'aveva spiegata come una crisi adolescenziale, che sperava di
passaggio. Gli mancava, il suo amico. E voleva anche parlargli del problema Ino,
appunto. Non aveva intenzione di rivelargli della loro discussione, ma voleva
sapere se era possibile far incontrare i loro
voleri.
Shikamaru si
sforzava di tenersi occupato il più possibile, stancandosi abbastanza da non
riuscire a pensare neppure quando andava a letto.
Evitava i compagni
come poteva, e faceva sì di vederli solo quando si trovava in pubblico, anzi,
quando sapeva dell'arrivo di Ino, scompariva dalla
circolazione.
Non sapeva come
glielo avrebbe spiegato, quando sarebbe arrivato il giorno della resa dei conti,
non ci aveva pensato. Ed in realtà non sapeva ancora come spiegarlo a se
stesso.
I pensieri rivolti
ad Ino oltre il contesto delle missioni era tabù da tempo, da quando erano
diventati adolescenti e lei così avvenente. Era tutto troppo complicato e
precario per minare la solidità della loro squadra, già in punto di rottura, con
qualche stupido pensiero di troppo dovuto al
testosterone.
Però non aveva mai,
mai pensato che potesse esserci qualche pensiero che esulava dal rapporto
amichevole anche da parte di Ino, neanche nei suoi sogni più
perversi.
E al rimbombo di
“perversi” nella sua mente riecheggiò il sogno decisamente erotico con
protagonista proprio la ragazza di quella notte, e sentì una vampata di calore
insopportabile e l'imbarazzo cocente, mentre usciva di fretta dal palazzo
dell'Hokage.
Quelle stramaledette
parole di troppo che aveva sentito, e quante volte si era quasi sbattuto la
testa al muro per essere rimasto ad ascoltare, avevano distrutto la diga che
arginava i suoi pensieri più intimi e che ora si erano riversati per tutta la
sua mente.
«Nara.»
“Nara?” si ripeté mentalmente, stupito.
Al suo fianco vi era Sakura, con aria crucciata.
«Posso chiederti un
favore? Dovrei decodificare un co...»
«Arrivo.» disse
immediatamente, grato di avere un'ulteriore
distrazione.
Sakura lo
precedette, indicandogli la strada.
Una volta arrivati,
Shikamaru si mise immediatamente al lavoro, e dopo una ventina di minuti era già
a buon punto; Sakura si schiarì la voce.
«Posso farti una
domanda?»
Shikamaru fiutò
quale fosse, e si limitò a grugnire. Lei inarcò un
sopracciglio.
«Mi distrarresti.»
mentì .
«Ormai hai capito
come fare.» lo contraddisse gentilmente.
«Ci saresti arrivata
anche tu se ci avessi provato, so perché sono qui.» si decise a scoprire le
carte Shikamaru, certo che fosse impossibile
sfuggirle..
«Ah sì?» fece
ironica lei, accomodandosi meglio sulla scomoda sedia dello studio. «Vorrei
farti una domanda.»
Il ragazzo sospirò,
sapendo che non l'avrebbe ascoltato protestare. Immaginava già su quale altro
essere umano femminile sarebbe andata a cadere la sua
domanda.
«E' a proposito di
Asuma-sensei... scusami, so che fa male, ma...»
Shikamaru si
raddrizzò, stupito. Non era questo che si
aspettava.
«Dimmi.»
«Qual'è stata
l'ultima richiesta che ti ha fatto?»
Aprì la bocca per
risponderle, ma si riscoprì senza fiato.
Sakura continuò a
guardarlo, giocherellando con una penna, l'ombra di un sorriso furbo sul
volto.
«Devo
andare.»
Ino sbuffò,
poggiandosi contro il bancone e spostando indietro i
capelli.
Quando la porta si
aprì non si mosse, ma i suoi occhi si sgranarono appena allo scomporsi dei fiori
durante la ventata che aspettava da tempo, provocata da una camminata che quasi
mai, così veloce, apparteneva a quel
ragazzo.
Si fece coraggio e
si voltò, trovandosi con un sussulto più vicina di quanto immaginasse a quegli
occhi scuri.
«Ciao.» lo salutò
sorridendo sbarazzina.
«Ciao.» disse lui,
più imbarazzato.
«Che sei venuto a
fare? Choji ti cerca da un pezzo per fare quattro chiacchiere...» esordì Ino,
incerta.
«Lo so, ma ho
pensato di passare prima da te, per scusarmi di essere
sparito.»
«Ma non era colpa
tua.» cinguettò Ino, cercando freneticamente di capire le sue intenzioni prima
di trovarsi in difficoltà. Voleva far finta di nulla o affrontare l'argomento
della sua dichiarazione?
«Lo
era.»
Voleva
affrontare.
«Senti...»
«Sai cos'ho promesso
ad Asuma-sensei.» le fece notare.
Ino batté le
palpebre, ammutolita.
«Voglio prendermi
cura di te, non posso scappare solo perché avevo paura di combinare guai, del
resto ne ho combinati di più così. Io-» fu interrotto da un abbraccio di Ino,
che gli era letteralmente saltata addosso.
«Mi sei
mancato!»
«Oh, Ino! Per una
volta che riuscivo a parlare!» protestò, alzando gli occhi al cielo divertito.
Gli sembrò che lei sbuffasse, poi si rese conto che era un singhiozzo e
congelò.
«Ino...» balbettò
sconvolto.
«Mi sei mancato!»
ripeté. Era convinta di averlo perso. Non subito, all'inizio sapeva che
Shikamaru avrebbe avuto bisogno di tempo per riflettere, ma col passare dei
giorni il dubbio si era fatto strada nella mente della kunoichi che aveva aperto
il suo cuore, specie perché sapeva che lui poteva decidere di non darle
spiegazioni e non parlarle semplicemente più, dato che non era a conoscenza del
fatto che la sua dichiarazione era stata volontariamente fatta quando lui poteva
ascoltare. Dopo le prime due settimane era terrorizzata: pensava di riuscire ad
incontrarlo ma Shikamaru svaniva nelle ombre e non sapeva più dove sbattere la
testa. Choji non poteva sapere che l’amico aveva sentito le loro parole, ed Ino
non poteva dirglielo né lamentarsi con lui, ma solo fingere che fosse tutto
nella norma.
«Anche tu mi sei
mancata.» ammise Shikamaru, più imbarazzato che nel suo tentativo di chiarire.
Quell'abbraccio era molto più reale delle sue
parole.
Si rese conto di non
essersi mosso e d'istinto ricambiò l'abbraccio, stringendola a sé e respirando
il suo profumo che sapeva di fiori.
«Non capisco bene
cosa vuoi dire, ma non importa anche se non hai mantenuto la promessa per un
po', basta che non te ne vai! Non voglio diventare come Sakura con
Sasuke!»
«Come Sakura con
Sasuke?» ripeté confuso.
«Lui se n'è andato e
l'ha lasciata...» fece lei con voce straziata.
«Oh Ino, no! Io
ho... sentito la tua conversazione con Choji, un mese fa circa. La conversazione
in cui dicevi… in cui parlavate della tua promessa ad Asuma-sensei. Mi dispiace,
avrei dovuto dirtelo prima e comunque non così, ma cerca di capire... non sapevo
come comportarmi. Io non amo nessun'altra, ma non volevo rovinare la nostra
amicizia... ma dopo un mese così, senza il solito battibeccare ed i tuoi ordini,
e sapendo cosa stavo perdendo senza averlo neppure mai avuto... Basta, non farmi
dire queste cose! Semplicemente scusami, non sparirò più
così.»
Ino rimase immobile,
la speranza che era ricomparsa. «Non ami nessun'altra?»
ripeté.
«Nessun'altra.»
confermò, lasciando un implicito “oltre te” ben
chiaro.
Lei ammutolì,
arrossendo. Shikamaru poté sentire il calore del suo viso attraverso la maglia
di rete e sorrise.
«Hai intenzione di
staccarti e permettermi di parlarti in faccia?»
Ino fece segno di no
con la testa.
«Hai intenzione di
restare così allora?»
Fece segno di
si.
Lui trattenne una
risata. «In silenzio?»
Annuì di
nuovo.
«Ti prego, dimmi che
hai intenzione di restare così per sempre, zitta e docile!» ridacchiò, neanche
tanto scherzoso.
Ino lo avrebbe
picchiato, ma era tanto in imbarazzo da non poterlo fare. Non pensava di
prenderla così una dichiarazione, ma dopo le belle e sorprendenti parole dette
da lui era entrata in crisi.
Shikamaru comprese e
si spostò verso il bancone, portandola con sé. Le poggiò un bacio tra i capelli
e le accarezzò la lunga coda, divertito ancor di più dal battito del cuore di
Ino che accelerava.
«Sei così carina
imbarazzata...» la stuzzicò.
«Ti lascio fumare
quanto ti pare se la smetti.» mugugnò la ragazza.
«No, meglio questo.
E' più soddisfacente.» gongolò il ragazzo.
Ino gli morse il
braccio strappandogli quasi un urlo.
«Strega!»
Ridacchiò,
separandosi finalmente da lui e scappando via.
Tutto il possibile
era rientrato nella norma.
Ed i due avrebbero
mantenuto le rispettive promesse a modo loro.
Argh!
A chiunque non abbia risposto l’ultima volta: io avevo risposto, è questo
stupido pc che non ha messo tutto! O meglio, ho copiato direttamente le
recensioni su word e risposto subito sotto, ma quando ho spostato su pagebreeze
per prendere il codice html, alcune cose le ha segnate come dentro una tabella e
non me le ha passate! Chiedo comunque scusa!
Ryanforever: come ho già detto: T_T non mi ero dimenticata di te! Io ho
risposto! Stupido html… Choji è rimasto sconvolto perché si aspettava grandi
negazioni e urla almeno… anche io XD Capisco Choji XD Shikamaru come hai notato
non l’ha presa proprio benissimo, ha avuto paura di combinare casini, voleva una
spinta esterna, e per una volta è stata Sakura a darla. Ino le deve molto in
questo capitolo, eh… beh, grazie per aver recensito! E stavolta ecco la tua
risposta! XD
Final
Alex: fine del dubbio eterno, continuava qui XD felice che l’altra ti sia
piaciuta! Grazie per la recensione!
Elysa_chan: sembrano sempre più belli? E meno male! Pensa se peggiorassi…
XD ecco, non devi più pestare i piedi o rotolarti a terra, il continuo è qui!
Grazie della recensione!
Wish:
Wish cara, IO sono l’autrice che risponde con una promessa di recensione XD, e
qui anche con degli auguri! Purtroppo non ho avuto modo di scrivere una fic
speciale, quindi posso solo dedicarti questa! Grazie di avermi spiegato l’UST,
ora posso dire che sono d’accordo con te! Choji è un grande, ma qui anche Sakura
lo è stata! Ti ringrazio per le tue recensioni che aspetto sempre con
trepidazione, e ancora auguri!
Shika: NON TI HO
DIMENTICATA! XD vedi sopra! E mi spiace, ma probabilmente in questo capitolo ti
ho uccisa col romanticume XD ma a me in realtà piace, qualunque cosa io dica, ed
ogni tanto compare XD meno male che c’è Choji, ma devo dire che probabilmente
Ino avrebbe trovato comunque modo di dichiararsi in modo indiretto… mi sento
molto Ino al momento XD grazie della recensione!
Lav684: non ho capito come, ma faccio odiare Temari alle sue fan e la
faccio piacere a chi inizialmente la odia XD forse dipende dalle storie, boh XD
e sì che mi sono anche sforzata di non farla apparire bastarda come potrei,
visto che comunque sono mosca bianca e potrei farle fare parti peggiori… neanche
appare sta povera donna! XD comunque tutto sistemato qui, con l’intervento di
Sakura, per fortuna! Choji sì, ormai c’è il club dei fan di Choji anche nel
forum XD grazie per la recensione!
Deliaiason: del resto anche se leggero, il modo in cui Choji ed Ino hanno
parlato era anche molto “preso”, veniva dal cuore. In fondo quando parli alla
leggera spesso nascondi il tuo dolore alle altre persone… e Asuma fa venire il
groppo in gola a tutti, ormai! Grazie della recensione!
Sorelline xsv: sì, hai ragione XD Choji è il Cupido di Konoha XD spero di
averti accontentata con questo seguito! Grazie della recensione!
Hachi92: no! Forconi no! XD mi sono salvata, vero? Choji SA. Anche
se ha chiesto ad Ino, se noti l’ha fatto con ovvietà XD mi hai chiesto se davvero le farò col
sangue… dì, hai mai letto altre mie fiction? XD guardati “i sopravvissuti” o
anche, sempre per lo shikaino “cosa provo per lui” gli ultimi capitoli XD non è
per farmi pubblicità ma non so se hai idea di cosa scrivo di solito XD grazie
della recensione!
V@le:
eri al’estero?? Figo *_* con la scuola o per i fatti tuoi? Comunque, sì,
intenerivano anche me. Anche Choji, che era così sconvolto eppure voleva
consolarla e far sì che si mettessero assieme. Grazie della recensione!
Grazie
a tutti! Al prossimo capitolo con:
35) se
Shikamaru e Temari stanno insieme solo perchè lei lo ha salvato... ...
accidenti... Kankuro ha salvato Kiba e Akamaru! E Kankuro è un gatto. Cane e
gatto beh... ... Abbiamo trovato La Coppia Canon signori e
signore!!!
La
prima ad essere stata sostituita, altrimenti troppo simile ad una vecchia.
Capitolo 34 *** Perchè se Shikamaru e Temari stanno insieme solo perchè lei lo ha salvato... ***
35) Perché se
Shikamaru e Temari stanno insieme solo perchè lei lo ha salvato... ...
accidenti... Kankuro ha salvato Kiba e Akamaru! E Kankuro è un gatto. Cane e
gatto beh... ... Abbiamo trovato La Coppia Canon signori e
signore!!!
Seduti sugli spalti, i
ragazzi di Konoha guardavano con interesse i combattimenti durante il torneo di
selezione dei chunin, accompagnando le chiacchiere ed il tifo al cibo e alle
bevande.
«Ci pensate, anche io dovrò
gareggiare tra un anno…» mormorò Naruto, appena tornato da un allenamento
speciale che gli aveva fatto perdere le prime prove.
«Passerai subito, sei
diventato forte nonostante tu sia ancora… genin.» quella che sembrava una
rassicurazione di Kiba terminò nel solito ghigno beffardo, mentre Naruto gli
lanciava contro i propri pop corn, provocando un principio di infarto a
Choji.
«Tre anni fa non eravamo
arrivati fino a questo punto... osserva bene, Naruto.» ricordò Sakura,
ripescando dalla memoria la terribile fine del loro primo
torneo.
«Tre anni fa siamo quasi
morti tutti in realtà.» puntualizzò Lee, con un brivido.
«Colpa di Orochimaru e di
Suna.» aggiunse Sai impassibile. Ci fu un momento di silenzio, dovuto all’aver
nominato il sennin e all’improvviso rabbuiarsi di Sakura e
Naruto.
«Ma almeno Shikamaru ha
conosciuto il suo amore.» esclamò Lee scherzoso. Choji lo guardò in modo tanto
allarmato da farlo spaventare, ma non quanto lo sguardo di Ino che fece guaire
anche Akamaru.
«Di che parli? Ah.» comprese
il Nara. «Poi mi spiegate da cos’è nata tutta questa storia che io sto con
Temari. Sai che palle…»
«Beh, lei ti ha salvato la
vita dal quartetto del suono.» si intromise Naruto, ripresosi di fronte a certi
discorsi.
Neji e Tenten scossero la
testa, Lee pensò alla sua prima sbronza in combattimento, Choji sospirò, Ino
sbuffò, Hinata e Sakura si scambiarono uno sguardo indecifrabile e Shino e Sai
continuarono a seguire gli scontri.
Shikamaru aspettò qualche
secondo, in attesa della seconda ragione, ma non ci fu altro. «Tutto
qui?»
«Come tutto qui?» s’indignò
Sakura. «Ti ha salvato!»
«Come prova d’amore corrisposto in effetti però è un po’
poco.» concordò Choji con l’amico. «E secondo me Temari neppure ci pensa a certe
cose. »
«Io sì, invece?» ribatté
Shikamaru.
«Non sia mai.» sibilò Ino,
gelida. Shikamaru la guardò stupito.
«Kiba-kun?» chiamò la voce
incerta di Hinata, mentre il ragazzo stava rigido e fissava il
vuoto.
«Sì, Hinata?» si riprese
Kiba, palesemente sollevato da qualcosa.
E Shikamaru ci arrivò
all’istante, azzardando anche un ghigno che poteva rivaleggiare coi
suoi.
«Oh, Kiba. Ma anche tu sei
stato salvato.» accennò, col ghigno
che si allargava.
Tutte le teste si voltarono
verso Kiba.
«Zitto.» ringhiò
questo.
«Aspetta…» cominciò Naruto,
prima di scoppiare a ridere.
«Kankuro.» confermò Shino,
serafico. Tutti risero a gran voce, lanciando in aria il cibo come fosse il riso
da lanciare agli sposi.
«E si sa, cani e gatti…
Insomma, non facciamo due pesi e due misure.» rincarò la dose Shikamaru.
Kiba si portò una mano alla
bocca, con una smorfia tanto nauseata da sembrare sul punto di vomitare. Poi lo
guardò, chiedendogli “perché” con lo sguardo.
«Perché così impari a
mettere certe stupidaggini in giro.» spiegò l’altro, coperto dal rumore degli
altri che sfottevano. «E poi, tanto per dirne una, a me piacciono le ragazze coi capelli
lunghi.»
E Sakura, abbastanza vicina
per sentirlo e per vederlo mentre si voltava dando le spalle ad Ino e
sogghignando ancora, capì finalmente perché Ino aveva fatto nuovamente crescere
i capelli, dopo averli tagliati dimostrando di non averne bisogno anni prima,
comprensione di cui ebbe prova quando vide Ino allungare una mano prendendo le
patatine di Shikamaru senza guardarlo, ma sorridendo finalmente soddisfatta, con
l’aria di chi la sapeva lunga.
«Voi siete LA COPPIA! Tutto
maiuscolo! AHAHAHA!»
«Naruto, va a farti fottere!
Basta voi tutti, bastardi!»
Allora: amo Kiba, quindi non me
ne vogliate.
Shikamaru ama le ragazze coi
capelli lunghi… ogni riferimento al fatto che qualcunA li ha corti, e al fatto
che Ino si è fatta crescere i capelli lunghi due volte è puramente casuale.
Nel caso non si capisse, Kiba
sembrava sollevato perché pensava di essere in salvo, dato che nessuno aveva
collegato il salvataggio di Kankuro. Ma Shika doveva vendicarsi XD
Qui anche Tenten e Neji sanno,
per questo reagiscono così alle parole di Lee. Ve lo immaginate, Neji? Sa, ma si
fa i fatti suoi perché se ne frega, in modo anche molto distinto e composto.
Il prossimo capitolo, non questo
perché era stupido, sarà dedicato alla mitica Luly, che ha compiuto gli anni U_U
non le ho potuto scrivere nulla in questi giorni, quindi almeno questo che mi
piace lo dedico a lei.
Del resto, la ragione per cui
scrivo, oltre me, sono le persone a cui voglio bene.
Risposte ai commenti:
Ryanforever: dichiarazione di
chi? Oddio, Shikamaru non è che abbia detto molto, Ino si è improvvisata piovra
XD sono felice che ti sia piaciuto comunque, e grazie della recensione!
Kikky: tranquilla, pensa prima
alla scuola, non fare come certa gente (io)… anche a me piace imbarazzata XD
grazie della recensione!
deliaiason: cucciolotto? XDD in effetti
Shikamaru era molto strano, ma bisogna pensare che era in forte shock, e sapeva
che qualsiasi decisione avesse preso gli avrebbe cambiato la vita, come sapeva
anche che Choji lo avrebbe forzato con la sua sola presenza ad agire… e che è
vigliacco lo annuncia lui per primo! Oh sì, Sakura e Sasuke sono così dolcemente
angstosi (L) grazie per la recensione!
Shika: ma sei sempre in giro tu?
XD qui non c’era romanticismo forse, ma quasi battibecco perché Ino è gelosa,
come sempre XD grazie della recensione!
Wish: ti ho lasciato per ultima
perché mi hai scioccata, sono rimasta a bocca aperta prima ancora di accingermi
a leggere la monumentale [l’adoro *_*] recensione. Wow. Molto wow. Ho anche
riletto la storia perché mi veniva spontaneo pensare “eh?” “dove?” “l’ho scritto
io?”. Rispondendo a qualche punto della tua recensione: sì, secondo me Shikamaru
se lo chiederebbe almeno una volta che diavolo ci vede Ino in lui, anche se per
noi è scontato… ce n’è di roba XD Vorrei quotare: “dove una parola di troppo può
scatenare la follia (o SpartaXD)” perché SPARTAAAA!!! *Fine sfogo*
Shikamaru è molto riflessivo dopo
tutto, ed una cosa simile richiedeva molto tempo… e diciamocelo, se non era per
Sakura che lo svegliava, e non fosse arrivato Choji allora a prenderlo per il
giubbotto e farlo muovere, forse la riflessione sarebbe stata infinita. Tanto
più ci si pensa a certe cose e meno si agisce. Lo so per esperienza. Sakura ed
Ino sono delle belle persone, e non so se considerarle amiche amiche dato che il
loro rapporto si è rovinato, ma sono abbastanza buone a prescindere da
preoccuparsi l’una per l’altra, ed in questo mi piacciono entrambe moltissimo.
Si tengono d’occhio a vicenda e si vogliono bene, anche se hanno rotto anni
prima, e questo anche nel manga. In effetti deve essere davvero una sofferenza
continua, sebbene non ci si soffermi molto sopra.
Hai azzeccato sul fatto che
Shikamaru nel dialogo con Sakura intendesse proprio di metterlo alle strette e
fare come se scegliesse lei per lui, ci hai preso in pieno in tutto quello che
hai scritto, ma soprattutto su di loro.
Ino si presenta al meglio sia
perché lo ama, sia perché deve fare finta di niente. E cosa ancora più orribile,
potrebbe essere un addio, tanto vale farsi ricordare bene. Fortunatamente la mia
vena angst vale solo per le morti, non sono psicologicamente in grado di
scrivere una persona che ama non corrisposta, a meno che non abbia una
consolazione subito, e fortunatamente per me Shikamaru ed Ino o stanno insieme o
muoiono, quindi non ci sarebbe stata consolazione e si è caduti sul lieto
fine.
Ino imbarazzata poi… su lei ci
tornerò io XD mi diverte, proprio perché per via del suo carattere ce la vedo
sia a nascondere l’imbarazzo facendo la scema, sia a, quando è troppo,
ammutolire stile Hinata XD
Non ho saltato nessuna riga della
tua recensione, perché le adoro quando sono kilometriche e perché è una
recensione, per di più TUA.
Non so come ringraziarti, se non
altro mi sento ancora più incoraggiata a scrivere quando leggo così tanto bene
di me e delle mie storie XDD
Quindi grazie, grazie tantissimo
per aver recensito!
Allora, al prossimo capitolo: 36) Perché il suo rapporto
con Ino non è nemmeno lontanamente paragonabile con il rapporto che ha con
Temari.
Capitolo 35 *** Perché il suo rapporto con Ino non è nemmeno lontanamente paragonabile con il rapporto che ha con Temari. ***
Dedicata
alla sempre mitica Luly, a cui non ho fatto un regalo decente, che possa
perdonarmi qui.
36) Perché
il suo rapporto con Ino non è nemmeno lontanamente paragonabile con il rapporto
che ha con Temari.
«Grazie
dell’aiuto.» disse Shikamaru, porgendo un rotolo a Temari, che rimetteva il
ventaglio sulle spalle.
«Come sei
formale.» scherzò la donna, sorridendo.
«Si chiama
educazione.» ribatté lui mostrandosi serio, per poi sorridere a sua volta. «Ci
vediamo alla prossima missione del cavolo.»
«Oh, spero
proprio di non dover farmi di nuovo il viaggio sin qui.» lo contraddisse lei,
«Vieni tu, magari. Anzi, manda qualcuno nuovo, così non devo sentire i tuoi
lamenti per la sabbia, il caldo, il sole, l’aria… E le case, le persone, te
stesso…»
«Aha.» fece lui
sarcastico. «Pensa per te. Ciao ragazzi.» salutò Naruto, Sakura e Sai che si
sedevano per consumare il pranzo in tranquillità.
«Ciao
Shikamaru! Temari-san, fa buon viaggio.» la salutò gentilmente Sakura, e Temari
rispose con un cenno del capo.
«Grazie. Buona
fortuna con Naruto, arrivederci Sai.»
«Arrivederci.»
«Come sarebbe
buona fortuna con me?»
Tutti risero,
prendendo come sempre in giro Naruto. Shikamaru poi accompagnò Temari alla
porta.
«Ci arrivo da
sola alle porte. Alla prossima quindi.» salutò lei e lui
annuì.
«Com’è
tranquillo Shikamaru. Dopotutto non è così lamentoso con tutte le donne…»
commentò maliziosamente al bancone Ayumi, la nuova fidanzata di Choji, ormai
regolare cliente dell’Ichiraku’s ramen e quindi anche pseudo-genero di Ichiraku
in persona.
«No, è solo che
non ha poi tutta quella confidenza con Temari, si vedono una volta ogni
mille...» spiegò Sakura.
«E da quando tu
non sostieni quei due come coppia?» si sorprese Naruto, trangugiando il ramen
già pronto in previsione del suo arrivo. «Avevi detto che stavano bene
assieme.»
«Perché la
pensavo come Ayame-san, prima di notare quanto sia contento Shikamaru con
un’altra ragazza di nostra conoscenza. Anche se all’inizio era difficile da
vedere, tanto eravamo fissati.» spiegò Sakura,
criptica.
«Eh? Sai, tu
hai capito?»
«Ovvio. Ma io
non ragiono con il pise-»
«SAI!»
«Shikamaru!»
cinguettò Ino, arrivando di corsa dalla strada e frenando con un salto addosso a
Shikamaru, che fu spinto violentemente indietro.
«Ino!» si
lamentò lui, «Cos’è tutta questa energia?»
«Oh, niente di
che…» glissò lei, e Sakura dovette coprire una risata. Doveva aver visto che
Temari se n’era andata prima, ecco cos’era.
«Mi hai rotto
una spalla…» brontolò il ragazzo, tornando al proprio posto. Ino gli saltò
incurante alle spalle e Shikamaru poté sentire il suo petto morbido e prosperoso
premergli sulla schiena, mentre le labbra di lei gli sfioravano per un momento
il viso e il suo respiro lo accarezzava. Dopo quel mezzo secondo in cui lei si
era accomodata sulle sue spalle, lui era già alla temperatura di ebollizione.
«Come sei
noioso. Sono un dottore anche io, se ti rompo qualcosa poi te lo riaggiusto…»
trillò lei con abbastanza allegria da poter sembrare ubriaca, e con un tono
malizioso che suggeriva che anche se non tutto, qualcosa era stato premeditato
in quell’attacco.
«Sì… Bene.»
rispose lui senza capire neanche che diceva, troppo concentrato sul non centrare
il tavolo invece che la sedia per errore.
Ino lo lasciò
andare e atterrò con un salto, andando a prendere posto accanto a lui e
accavallando le gambe, stavolta tentandolo davvero inconsapevolmente. «Mi prendi
una scodella di ramen, Shika?»
«Io?» ripeté,
tentando di riprendere voce. Era certo che la sua carnagione avesse nascosto il
rossore almeno in parte, ma sapeva che se lei vi avesse badato sarebbe stata la
fine. Meglio distrarla. «Perché dovrei offrire?»
«Perché sei
l’uomo.» rispose semplicemente Ino.
«Quando pare a
te sono l’uomo…» borbottò poco convinto.
«Dai,
Shika-kun…» lo pregò, incrociando le mani e facendo occhioni da cucciolo. Lui
dovette voltare il viso. «Ayame-san, due di ramen anche qui.» ordinò volgendosi
verso di lei e alzando un braccio, tentando di non badare alla faccia che stava
facendo il team sette al bancone.
«Sai,
stamattina ho fatto shopping, e ho visto questa gonna che…» cominciò Ino, a
macchinetta dopo neanche due secondi.
Shikamaru
sprofondò con la testa su una mano, impedendosi di sorridere di quel modo di
fare così assurdo, ed anche per la situazione così seccante.
«Visto?»
sussurrò Sakura all’orecchio di Naruto.
«Eccome,
eccome…» confermò annuendo il ragazzo, terminando la propria scodella. «Un’altra
anche per me! Comunque, Sakura-chan, è normale poi… si conoscono da anni loro.
Con Temari no.»
«Era quello che
volevo dire… ma c’è di più.» aggiunse, intercettando un’occhiatina di Ino nella
sua direzione.
«Non so se
comprare il vestito bianco o quello nero.» stava dicendo la
bionda.
«Sì…» rispose
Shikamaru, scuotendo la testa in attesa dell’arrivo del
cibo.
«Il fatto è
che… quello bianco è troppo scollato.» spiegò lei, poggiando causalmente le mani sul seno, e
l’attenzione di Shikamaru fu riattivata all’istante, «E anche troppo corto.
Insomma, non posso andare in giro con gambe e seno scoperto. Ma quello nero è
trasparente, e si vedrebbe tutto lo stesso. Insomma, non so scegliere tra il vedo-non vedo ed il vedo e basta.» terminò, fingendosi
innocente mentre lo diceva e spostando gli occhi azzurri su Shikamaru, che aveva
spalancato i suoi.
Shikamaru si
ricompose, schiarendosi la gola e accingendosi a rispondere qualcosa. Qualsiasi cosa. «Qual è quello vedo-non vedo?» riuscì a chiedere,
scoprendo di avere la voce roca e schiarendo di nuovo la
gola.
«Quello bianco.
Dici che è meglio?» domandò lei, mordendosi il labbro inferiore in attesa.
Sembrava nel dubbio, anche se Sakura la conosceva abbastanza bene da dire che
era un riflesso falso. Ino non mordeva mai le sue labbra perfette quando
preoccupazione, abituata com’era ad avere il lucidalabbra. Ino da preoccupata
arrotolava una ciocca di capelli senza rendersene conto, e basta. “Bastarda provocatrice…” pensò
divertita.
Shikamaru non
poteva badarci in quel momento, si chiedeva solo se era lui o c’era davvero
caldo. «Allora quello bianco.» buttò lì, lanciando un’occhiata quasi disperata
ad Ayame, che sembrava essere più lenta del solito intenzionalmente, cosa che in
effetti era vera dato che ascoltava interessata.
«Ottimo. Te lo
faccio vedere appena lo compro!» cinguettò Ino estatica, guardando un’altra
volta Sakura per comunicarle la sua vittoria.
Shikamaru annuì
impercettibilmente, scegliendo poi di andare al bancone. «Ayame-san, tra quanto
è pronto?» chiese, mentre Ino tratteneva le risate al
tavolo.
«Un minuto!»
rispose lei, entusiasta.
Suo malgrado,
Shikamaru dovette guardare Naruto in faccia.
«Temari è meno
faticosa.» commentò a voce bassa. Naruto annuì, con un sorriso che diceva
troppo.
«Non ne dubito.
Però ti diverti,eh?» domandò col tono più malizioso che riuscì a
trovare.
«Non so di cosa
parli. Mangia.» ordinò Shikamaru, prendendo un respiro profondo e cercando di
prepararsi psicologicamente al ritorno al tavolo, dove Ino escogitava nuovi
piani per passare il tempo ancora un po’.
«Ohy,
Shika-kun! Prendi anche il menù, non credo che solo una scodella di ramen
basterà!»
«Mendokuze…»
Ino è una
seduttrice, punto.
Anche se stava
scherzando qui e non pensare di aver avuto TUTTO quell’effetto ma solo un
po’.
E quando gli è
saltata sulle spalle aveva previsto solo le labbra e non il resto, ma in tutti
gli altri attacchi era volontaria ogni cosa, specie il mordere le labbra ed il
sottolineare quanto fosse provocante coi vestiti XD E’ divertente mettere
Shikamaru in difficoltà, ecco.
Sarà perché è
dedicato a Luly che il capitolo è così poco innocente?
Io credo di
sì.
Stavolta non ce la
faccio a rispondere ai commenti, ma non abbandonatemi! XD Vi amo tutte! Le
recensioni sono il profumo della vita! Gianni!
Capitolo 36 *** Perché dall'unione tra Ino e Shika nascerebbe un/a figlio/a bellissimo/a e intelligentissimo/a. ***
37) Perché
dall'unione tra Ino e Shika nascerebbe un/a figlio/a bellissimo/a e
intelligentissimo/a.
Il
chiacchiericcio davanti all’accademia si fece più alto, mentre alcuni ragazzi
agitati chiamavano gli amici.
«C’è la Nara!
La Nara!»
«Com’è
bella!»
«Accidenti,
credete che accetterebbe un appuntamento con me?»
Shikako Nara,
dodici anni, lunghi e lisci capelli castano scuro ed occhi azzurri, procedeva
con i compagni di squadra, salutando a destra e a manca e sorridendo
maliziosamente a tutti gli ammiratori. Certo, anche la figlia della zia Sakura
era venerata quasi fosse una dea scesa in terra, complici i capelli rosa che
ispiravano, chissà perché, fantasie romantiche. Però chi poteva mai competere
con lei?
O almeno questo
pensava, salutando anche un gruppo di ragazze sedute accanto ad una porta, che
risposero svogliatamente.
«Non passeremo
mai… Perché siamo qui?» si lamentò una di loro, una deliziosa ragazzina mora con
gli occhi color perla.
«Dì, tuo cugino
è qui?» si informò Shikako, guardandosi attorno con le guance che si
imporporavano appena, la voce acuta abbastanza da far venire il mal di testa ai
compagni. Sembrava lo facesse apposta di usare un tono frivolo in ogni singola
frase.
«Certo. Ma lui
e la sua squadra sono assurdi, diventeranno chunin di sicuro.» rispose quella,
ancora più abbattuta.
Shikako
cominciò a giocherellare con la proprio coda, arrotolandola tra le dita.
«Diventeremo chunin tutti, vedrai.»
«Hanno aperto
una porta a fine corridoio, venite!» invitò un ragazzo con delle sopracciglia
che attiravano l’attenzione di coloro che passavano, e che la guardava con
devozione. «Sembra abbiano usato un jutsu per confonderci e farci passare
dritti… non capisco che senso abbia.»
«Grazie per
averci avvertiti.» rispose lei, accentuando semmai il suono stridulo della
propria voce.
«Shikako…» si
lamentò un compagno.
«Dimmi, Cho.»
cinguettò lei.
«Niente.
Andiamo.»
Shikako superò
tutti, con una camminata quasi saltellata, ed entrò in una grande aula.
L’esaminatore
si presentò come un Kuma Sarutobi, e lei sorrise. Ogni venerdì sera era a cena a
casa loro, per via del rapporto stretto con suo padre, che ne era stato il
sensei. Era diventato jonin, pur avendo solo cinque anni più di
lei.
«Una prova
scritta… e chi ci pensava.» borbottò il suo compagno di squadra, riportandola
alla realtà.
Una volta avuto
il foglio, la ragazza lo esaminò per qualche minuto. Sapeva rispondere a tutte
le domande, sebbene non lo avrebbe ammesso mai. Ma dubitava che gli altri
avessero questa possibilità, quindi…
Si guardò
attorno, poi sussurrò: «E’ per verificare la nostra capacità di copiare, di
prendere informazioni come spie. Rispondo alle mie, poi ti faccio copiare ed uso
il capovolgimento su Inomaru e faccio il suo.» disse, riferita al cugino che
sedeva poco più avanti.
Le sue parole
attirarono più di un orecchio, ed un ragazzo moro si voltò appena, mormorando
tra i denti: «Tu sai rispondere?»
«Problemi,
Uchiha-kun?» domandò lei con falsa ingenuità ed un lampo negli occhi che lui non
poté vedere, tornando ad arrotolare la coda.
«No.» rispose
seccamente, sebbene incredulo. Il ragazzo tornò al proprio compito. Anche lui
sapeva rispondere, ma non poteva credere che quell’oca che passava il tempo a
saltare addosso ai ragazzi e si vantasse di non far nulla dalla mattina alla
sera avesse le stesse capacità.
Lei represse
una risata, concentrandosi sulle domande.
Dato il suo
modo di fare era impossibile che qualcuno avesse notato il suo quoziente
intellettivo sopra la media.
Chouza era
altrettanto sconvolto, ma copiò velocemente le sue risposte. Poi fu il turno di
Inomaru, dopo che lei si fu impossessata della sua
mente.
Alla fine, dopo
alcuni ritiri, la prima prova terminò, e tutti si ritrovarono in
giardino.
«Ora spiegami
come diavolo hai fatto!» sbottò Inomaru sorpreso.
«Le risposte si
trovavano anche in aula, per…»
«No! In
generale, tu… tu…»
«Sono
d’accordo.» concordò Chouza.
«Oh, insomma!
Si sa che mio padre è un genio, no?» sbottò lei, perdendo il tono frivolo per
passare ad uno infinitamente scocciato, a metà tra quello annoiato del padre e
quello provocatorio della madre.
«Non mi dirai
che tu…» cominciarono insieme, spalancando gli
occhi.
«Mio padre ha
fatto il fatale errore di farsi beccare. Io non sono così stupida. Avete idea di
quante seccature ha dovuto affrontare perché tutti confidavano nel suo essere
intelligentissimo? Ma ve lo scordare che io mi faccio fregare così. Io voglio
una vita tranquilla e una carriera normale. Magari un marito bello e due figli,
e fanculo al resto. E se voi aprite bocca, vi uccido.» minacciò, passando alla
modalità Yamanaka.
Chouza ed
Inomaru deglutirono, scuotendo la testa.
In quel momento
passò anche uno stuolo di ragazze adoranti dietro un moro dall’aria
scocciata.
«Hyuga-kun!»
trillò Shikako, perdendo i modi rozzi, e muovendosi veloce e sinuosa come un
felino schizzò via.
I due compagni
di squadra restarono a fissarla.
«Bella e oca.
Nessuno sospetterebbe mai…»
«E anche questo
è geniale.»
«Diabolico
direi.»
Sembrava più lungo questo
capitolo ò_ò.
Avrei voluto parlare di più di
Shikamaru ed Ino, ma si è scritta da sola. Ho ricreato un altro gruppo
InoShikaCho, del resto gli Yamanaka saranno in tanti ed un altro Ino-qualcosa
sarà potuto sbucare fuori… e Chouza ha preso il nome del nonno ed è ovviamente
figlio di Choji.
Shikako si comporta come Ino con
Sasuke quando c’è lo Hyuga, ma la verità è che ha un rapporto amore-odio con
l’Uchiha, stile Shikamaru ed Ino nel presente. E l’Uchiha è figlio di Sakura.
[le NaruSaku non mi uccidano].
Ovviamente NON mi piace,
non ci posso far nulla, ma o questo o non l’avrei proprio scritta, ed immagino
davvero una ragazza che si finge non genio proprio perché non vuole seccature
come il padre, dimostrandosi più furba XD è ovviamente amica della Uchihagirl,
figlia di Sakura, anche se ha un rapporto molto simile a quello delle loro madri
con lei per via dello Hyuga. Per fortuna risolveranno spartendoseli, ecco. U_U.
E’ bellissima e vanitosa, ma anche intelligente e pigra. Meglio e peggio assieme
dei genitori, ecco XD
Ah, ovviamente Kuma Sarutobi, e
chi ha letto Gelato alla fragola lo sa, è il figlio di Kurenai e Asuma. E il
sopracciglione non c’è neanche bisogno di specificarlo XD mentre la prima
ragazza a parlare è una Hyuga, molto in stile Hinata per quanto riguarda
autostima.
Ma passiamo alle recensioni!
Ryanfoerever: e chi non lo
farebbe, se fosse come Ino? XD mi piacerebbe essere bellissima e sensuale solo
per far soffrire il “prescelto” XD il Q.I. di Shika temo sia definitivamente
andato… fa niente, ragiona Choji per lui XD grazie della recensione!
Hachi92: no, ti dirò, era
divertente leggere tutte le tue associazioni mentali tra ormoni ed Ino e Shika,
potevi anche non chiudere lì quella parte XDDD grazie dei complimenti come
sempre, e della recensione!
Celiane4ever: ma tu ne sbuchi
così con la risata maligna? XDD comunque anche io ci vedo Temari e Choji a
confabulare in questo modo °_° li incontrerai in questa raccolta, vedrai XD
grazie della recensione!
V@le: Naruto non è lento! È
diversamente veloce! XDD comunque l’importante è arrivarci, suvvia! E Sakura è
una delle poche volte che la faccio azzeccare, quindi XD grazie della
recensione!
Deliaiason88: Naruto ha capito
perché era palese, e perché Sakura suggeriva, non vale molto! XD mi piace che si
definisca un capitolo “delizioso”. Mi piace proprio la parola. Non chiedermi di
cosa sto parlando, ti prego. Choji e Ayame sarebbero un’accoppiata più per il
cibo che per altro, ma facciamo finta di niente! Grazie per la recensione!
Elysa_chan: Shikamaru ha optato
per quel vestito per due motivi: uno: la gelosia, due: non capiva più niente e
ha scelto a caso. XD noto che più d’una apprezza Ayame con Choji, me ne
ricorderò! XD grazie della recensione!
Shika: ti ho contagiato la
moribondaggine! Shikamaru che soffre oddio… soffre perché non può [ANCORA]
toccare ma solo guardare, però non sarà tanto a lungo, viste le premesse…
poverini gli altri! XD grazie per aver recensito anche se sofferente!
Kikkyxx14: Shika imbarazzato è
amorevolmente amoroso. Ino sì, è malvagia XD però non tutto è voluto da lei,
forse anche se dormisse Shika si imbarazzerebbe [amorosamente]. Ripeto troppe
volte parole con amor- al momento, perché sono rinstupidita da ciò che scrivo.
Perdonami XD grazie della recensione!
Sakurina: salve donna XD certo
che ti piace se poco innocente, TU sei una pervertita. Se richiami Shikamaru
ometto chiudo la pagina e non finisco di leggere la recensione. È terribile. Tu
sei terribile. E perversa. Comunque sì, è meraviglioso impacciato. Ino ci stava
godendo un sacco, come tutte del resto. La carta auguri? Cosa stai combinando?
Grazie per la recensione eh XD
Wish: hai deciso di recensire
tutti i capitoli? No, perché, okay. XD ed io non ho ancora recensito i tuoi,
sono imperdonabile… è che ci sono giorni in cui mi sveglio e SO che recensirò
[sapere in stile Choji *sa*, attenzione!] e allora posso scegliere tra le
fiction che ancora devo recensire e ne verrà fuori qualcosa di decente e sentito
a prescindere, ed altri giorni in cui sento proprio che non posso farlo. Ci
vuole ispirazione anche per le recensioni, ecco. Ma lo farò, ormai è promesso.
Tu aspettami XD per quanto riguarda il capitolo: “maliziosa Ino powaH” me la
scrivo, sappilo. A proposito invece
del cavolo: ma tu trovi sempre una parolina su cui impuntarti e riversare la tua
antiTemarite? XDD sei preoccupante XD anche con Sai, l’altra volte XD quello dei
vecchi sposi… tu non lo sai, ma mi hai finalmente dato modo di scrivere il tema
“litigano come vecchi sposi” perché io non avevo idea di cosa si intendesse. Ora
so da dove cominciare, quindi devo ringraziarti mille mila volte per questo. Se
hai altri trucchi, passa a zia *faccina che annuisce di msn, che qui ci starebbe
bene*. Grazie mille per la recensione. Dovrei scrivere “angolo risposte
recensioni E risposta a Wish, ogni volta ne esce mezza fic XD.
Mie splendide recensitrici, al
prossimo capitolo, che è dedicato ad Akami e ha quindi le sue coppie:
38) Perché
altrimenti Choji non potrebbe farci da Buddha Bianco.
U_U
Capitolo 37 *** Perché altrimenti Choji non potrebbe farci da Buddha Bianco. ***
Assolutamente
dedicata ad Akami, senza la quale mi sarei bloccata e ciao ciao raccolta. Le
coppie le ha volute lei, il titolo me l’ha consigliato lei. Lode ad Akami!
38)
Perché altrimenti Choji non potrebbe farci da Buddha Bianco.
Choji rotolava, era il caso di dirlo, in mezzo all’erba del pendio che
dava al fiume.
Si stava annoiando.
Si stava mortalmente annoiando.
Sentiva l’allegro ciarlare di Sakura che passeggiava per strada, a
braccetto con Naruto e Sasuke che si guardavano in cagnesco, mentre lei li
ignorava, lieta di poter passeggiare col fidanzato e
l’amico.
Rotolò ancora, e poté osservare con un leggero sorriso Kiba ed Hinata, la
coppia più chiacchierata della scuola, lui teppista e lei dolce e di buona
famiglia. Prima era conosciuto come il peggior cane randagio della zona, mentre
ora si limitava a fare l’animale domestico, e sempre con un sorriso enorme sulle
labbra.
Choji era felice per l’amico, ma sentiva che ancora qualcosa restava
incompiuto, seppur non capisse cosa.
«Choji!» Rock Lee urlò dalla strada, cominciando poi a scendere verso di
lui con diagonali e capriole. Dietro di lui Tenten, che teneva Neji per mano e
lo costringeva a seguirla. Non che a Neji dispiacesse, ben
inteso.
«Ciao Lee…» salutò Choji svogliatamente, sorridendo suo malgrado per
l’energia dell’altro.
«Che succede, se giù?» si preoccupò l’altro, alzando abbastanza la voce
perché anche Sakura e gli altri lo sentissero.
«No… Non lo so. Sono annoiato.»
«Dovresti essere felice per l’inizio delle vacanze.» fece notare Tenten,
perplessa.
«Lo sono… Credo.»
«Ehi, Choji! Niente cibo con te oggi?» esclamò
Naruto.
«Nah, non ho fame.» borbottò il ragazzo.
Ci fu un secondo di silenzio.
«Chiamiamo un’ambulanza?» suggerì Sakura.
«Choji, dove ti fa male, dillo a zio
Naruto!»
«Cos’è successo, si può sapere?» domandò
Neji.
E mentre Lee imitava l’urlo di Munch, Tenten commentò: «Cavolo, sembrava
Shikamaru anche col saluto!»
«Meglio Shikamaru che Ino, aveva l’umore di un bufalo nonostante abbia
convinto Sai ad uscire.» borbottò Naruto.
Choji si mise a sedere di scatto,
illuminandosi.
«Choji?»
«Shikamaru! Ino!» esclamò il ragazzo, battendo un pugno contro un palmo
aperto. «Che idiota, ecco cosa mancava!»
«Ti manca Shikamaru?» azzardò Sakura.
«No! Devo andare!» rispose velocemente l’Akimichi, alzandosi e correndo
via.
«Ma…» cominciò Lee, osservando la nuvola di polvere che si alzava dietro
la sua corsa forsennata.
Choji, cinque minuti dopo, si rese conto che non era stato molto
intelligente correre via senza aver chiesto dove esattamente Sakura avesse visto
Ino.
Altri cinque minuti dopo, riconoscendola nella bella bionda dall’aria
triste davanti ad una vetrina con un ragazzo moro, benedisse la sua fortuna. Poi
riformulò il pensiero, perché era ovvio che era un segno del destino, di quelli
in cui credeva anche Neji, qualunque cosa dicesse.
«Tu!» urlò, frenando rumorosamente e puntandole un dito addosso. Ino
sgranò gli occhi, sconvolta, mentre Sai restava
impassibile.
«Cho… Cosa…?» boccheggiò la ragazza, mentre lui l’afferrava ad un
braccio.
«Sai, devo rubartela, scusa. Rimandate ad un'altra volta.» disse tutto
d’un fiato, distrutto dalla corsa.
«Certo.» rispose Sai indifferente, con un’alzata di spalle. Ino fece una
smorfia al suo menefreghismo, ma non ebbe tempo di parlare perché Choji l’aveva
già trascinata via.
«Choji!» strillò la ragazza-
«Sono un deficiente, un deficiente!» esclamò lui, fermandosi solo dopo
svoltato l’angolo. «Tutti questi anni a fingere di credere a Shikamaru, sapendo
come stavano le cose davvero, solo perché pensavo ti piacessero prima Sasuke e
poi Sai, ed invece…! Avevo l’evidenza sotto al naso, che
stupido!»
«Di cosa stai parlando?» domandò Ino
sgomenta.
«Tu non sei felice con Sai, tu vuoi Shikamaru, l’hai sempre voluto e
sempre lo vorrai!»
Ino sbiancò, irrigidendosi totalmente e poi arrossendo ancora. «Hai
bevuto, Choji?»
«Sentivo che c’era qualcosa di stonato, ma non capivo cosa…» la ignorò
agitato. «Voi due vi siete amati da sempre, ed era così naturale che non ci ho mai fatto troppo
caso… a te almeno. Sembrava scontato che tu non ricambiassi!» spiegò, lasciando
andare il braccio di Ino solo in quel momento.
Ino fece un passo indietro, sconvolta. «Sei impazzito. Impazzito! Non so
di cosa parli, e comunque Shikamaru chiederà a Temari di uscire oggi,
quell’idiota di Kiba l’ha stressato tanto da convincerlo! L’ha persino
telefonata per organizzargli un appuntamento senza dire nulla. Cioè, non che a
me interessi…» si affrettò ad aggiungere.
«Ma è solo perché era convinto che tu non lo avresti mai ricambiato. Ino,
fidati di me, sono sempre io, Cho! Shikamaru è innamorato di
te!»
La consapevolezza si fece strada negli occhi della Yamanaka, e per poco
le gambe non le cedettero.
«Fermalo! Prima che incontri Temari e faccia un errore terribile!» la
incitò, diretto e con sguardo comprensivo.
«Choji… se la minima cosa va male, tu sei il responsabile.» precisò Ino,
puntandogli gli occhi addosso e facendolo rabbrividire. Le minacce di Ino non
erano mai a vuoto.
«Chiaro.» mormorò inquieto, mentre lei girava i tacchi e correva via.
Dopo qualche secondo la seguì a grandi falcate.«Terrò buona Temari.»
spiegò.
«Non pensavo che un ciccione come te corresse così veloce!» lo provocò
Ino.
Prima che potesse urlarle contro, notò il sorriso terrorizzato
dell’amica, più simile ad una smorfia di paura, e tacque. Sorrise anzi, dicendo:
«Visto?»
Fecero il giro del quartiere, ed Ino quasi attraversò col rosso,
rischiando di venire presa in pieno da un camion. Fu salvata solo
dall’intervento di Asuma Sarutobi, un loro insegnante che passava in compagnia
di Kurenai Yuhi, altra insegnante del loro liceo.
«Ino! Attenta!» la richiamò l’uomo, tenendole ancora un braccio intorno
alla vita. Choji si fermò contro un palo, ansimante.
«Ti ho vista quasi schiacciata…» mormorò con voce
flebile.
«Anche io… Grazie, Asuma-sensei!»
«Ino!» gridò Shikamaru dall’altra parte della strada, che aveva seguito
la scena. Finalmente il semaforo si spostò sul
verde.
«Vai.» le suggerì Choji dolcemente, ed Ino annuì, correndo sulle strisce
per raggiungerlo e gettandogli le braccia al collo una volta
attraversato.
«Ehi, ma…» balbettò Kurenai.
«Sì.» rispose Choji, gonfio d’orgoglio e splendente e sorridente quanto
il Buddha.
«Finalmente! Ce ne hanno messo!» esclamò
Asuma.
«Merito tuo?» si informò divertita Kurenai.
«Un po’… Ora sì che mi godrò le vacanze...» considerò felice, facendo
ridere i due insegnanti.
«Ma tu pensa…» commentò una voce femminile accanto a
lui.
Choji sobbalzò, trovandosi accanto Temari, e lanciò uno sguardo ai due
amici, notando che Ino parlava concitatamente e Shikamaru si teneva una mano tra
i capelli, come ogniqualvolta era imbarazzato.
«Temari-san, è stato Kiba a chiamarti oggi per uscire con Shika, sai…
voleva fare…» cominciò incerto.
«Il cupido? Beh, vedo che riesce meglio a te.» notò lei, sorridendo
quando notò i due baciarsi appassionatamente dall’altro lato della strada. «E
per fortuna.»
Choji tornò a brillare, e Temari scosse la testa, senza riuscire a
smettere di sorridere.
«Andiamo a bere qualcosa, Akimichi?»
«Volentieri, Sabaku. Arrivederci,
professori.»
Choji adorava il proprio sapere illimitato nelle questioni di cuore, in
particolare quelle che riguardavano i suoi due migliori amici.
«In realtà comunque… Kiba non mi ha detto che avrei incontrato Shikamaru.
Mi ha detto che avrei incontrato te, dalle parti del
fiume.»
Ma quel giorno scoprì di non essere l’unico cupido in
circolazione.
E Kiba, seduto sul ponte con la sua Hinata, non poteva fare a meno di
ridere sfacciatamente tutte le volte che guardava verso il prato ora occupato da
due persone e non una, ora brillante e sorridente come il
Buddha.
Le
coppie dovevano essere Sakura con o Sasuke o Naruto, ma non si sa chi, Kiba e
Hinata, Neji e Tenten.Io ho
aggiunto ChoTema e KureAsu, e vabbé XD
Era
richiesta esplicitamente anche la presenza del suo Lee a fare l’idiota, e che
fosse un AU XD
Chi
ha visto l’ultima ending di Naruto? Non c’entra niente, ma se qualcuno è in
grado di toglierla dal mio media player visto che la sto ascoltando a manetta da
ore, grazie. Nanananananana….
Kiba
è il vero cupido, yeah! [è la canzone, è la canzone] e ha architettato tutto in
modo che Temari incontrasse Choji, che l’aveva colpita con la sua dolcezza XD e
che ovviamente Choji notasse finalmente che anche Ino ricambia eccome, e facesse
da cupido di secondo ordine (per modo di dire) ai due.
Nananananananana!
Passiamo
alle recensioni! Bacchikoi Bacchikoi
Baby!
Slice:
non ci credo XD anche tu XD gelato alla fragola, porca miseria XD ma io non ho
mai capito perché sia davvero piaciuta tanto, più di tutte le altre, quella
storia. Ti posso giurare che l’ho scritta senza pretese XD oddio, quanti
complimenti e anche quanto orgoglio gonfiato, sono sicura che NON devi tutto a
me [povera te XD] ma che sei bravissima di tuo, e al massimo ti ho fatto venire
voglia di scrivere perché, almeno in teoria, rispetto l’italiano XD è bellissimo
tutto ciò che mi hai scritto, accidenti XD ogni volta mi ricordo che io sono
quella che ha promesso un continuo a gelato alla fragola e che quindi lo dovrò
fare XD però mi ci impegnerò stavolta, ecco perché mi faccio aspettare tanto…
neanche fossi la Rowling XD davvero, grazie mille!
Lav684:
con me non hai speranze? Nonostante mi piange il cuore la sto pure scrivendo una
NaruSaku, maledette spin off, e la troverai anche nella raccolta probabilmente
quando ci starà meglio della SasuSaku o me ne avranno richiesta una speciale…
uff… XD ti ringrazio per le recensioni, non fa niente se ne salti qualcuno XD e
comunque Shikaku è maligna e pericolosa, sì XD quindi i compagni non diranno mai
nulla e ciò piace anche a me XD
Hachi92:
diabolica, yes XD come Ino, secondo me XD io mi sento come se fossi nata tale,
visto il mio carattere mi è stato detto spesso… anche se mio padre si vorrebbe
come Shika XD e mia madre più che Ino sembra una specie di
innerSakura/Karin/Shukaku. Ma io ti prendo per pazza! È quello il bello della
vita, su U_U brava, hai fatto bene a venire nel forum XD Sì, sono un pesce
d’aprile! Mia madre era MOLTO felice dello scherzo >_> comunque non mi
hanno mai fatto scherzi, da piccola lo chiedevo come regalo ai compagnetti, da
grande nessuno avrebbe osato. Con una madre come la mia, che caratterino credi
abbia? XD grazie della recensione XD
Elysa_chan::
allora, prima di tutto grazie per avermi fatto notare l’errore Inoichi-Inomaru,
che mi è sfuggito perché ho cambiato il nome alla fine.. il piccoletto è figlio
di un cugino di Ino, era per avere uno Yamanaka col nome che iniziasse per Ino e
continuare il trio InoShikaCho. Insomma, tutti figli unici sti ninja di Konoha,
ma avranno pur altri parenti XD la moglie di Rock Lee poveraccia non ha nome, io
penso alla mia amica Akami a cui piace, perché davveronon ho idea di chi se lo possa prendere,
per quanto sia un bravo ragazzo XDDD sono cattiva, lo so! Grazie della
recensione!
V@le:
davvero la trovi convincente come figlia loro? Questo non può che farmi piacere!
Eh sì, io l’ho fatto apposta a non dire i nomi di molti genitori XD anche se
essendo io naruhina e nejiten, o li prendete per buoni o fate voi con le coppie
XD grazie della recensione!
Wish:
“uno Shikamaru vestito da Ino” è l’immagine più terribile che… XD ha in effetti
preso il peggio da entrambi i genitori, come spesso accade [io] XD noooooo, cosa
vai verso il Nara-Hyuga, disgraziata XD va bene i figli, ma i genitori lasciali
al posto loro XD no no, io non mi stanco di risponderti, è divertente, sa di
corrispondenza XD non ho mai potuto scrivere lettere a nessuno e mi rifaccio
così. Obbligo anche la gente a scrivermi le mail per tua informazione XD grazie
della recensione!
Kikkyxx14:
sì, ha preso da entrambi XD No, io odio il NaruSaku con tutto il cuore, anche se
finisco a scriverne per esigenze superiori (gente a cui scrivo spin off, ad
esempio XD) ma vabbè, del resto il mondo è bello perché vario XD e poi
l’importante è lo ShikaIno XD grazie per la recensione!
Giulia:
immagino che ora tu stia bene! Io sto così e così, ma è il massimo per me XD di
Shikako l’unica cosa che mi piace è la parte cattivella che hai notato tu XD
sono felice che ti sia piaciuto, fortunatamente non ho contagiato nessuno col
mio odio XD grazie della recensione!
Tya:
non lo so come fa a non piacermi, mi sembra Mary Suosa, ecco XD il figlio di
Sasuke e Sakura ha reso felice anche me, uh uh uh… anche perché dovevo
riprendermi all’idea del NaruSaku che ho dovuto mettere tu sai dove… anche a me
piace la Konoha della gente normale, non mi piace leggere dei combattimenti,
anche se mi diverte parecchio quando muore qualcuno, c’è il mio lato angst che
va in fibrillazione XD te l’ho promesso ormai, riapparirà… e l’Uchihagirl senza
nome, che in realtà un nome ce l’ha ma non te lo dico, ricomparirà apposta per
farti vedere come finirà la sfida per lo Hyuga! Grazie della recensione!
Ryanforever:
ma solo io la odiavo? XD ho dovuto anche promettere di farla riapparire alla
fine, mah XD io ho sempre avuto l’idea di una figlia genio che si mostra oca
solo per comodità XD ti ringrazio per la recensione!
39) Perché entrambi
sembrerebbero gelosi l'uno dell'altra.
Ino lo trucidò
letteralmente con lo sguardo, quando entrò nel locale quella mattina. Choji gli
rivolse un'occhiata di scuse afflitta, che lo fece
rabbrividire.
«Buongiorno...» salutò, tentando di fingersi indifferente, con i due
occhi di fuoco puntati addosso che lo spaventavano.
«Ciao.»
rispose Choji nascondendo la testa tra le mani, e Shikamaru si rese conto di
essere finito, senza sapere il perché.
«Buongiorno,
Shikamaru.» rispose lentamente Ino, prendendo tra le mani una tazza di
cioccolato con panna.
La più
spaventosa tazza di cioccolata con panna che avesse mai visto, considerato il
fatto che si coccolava con una di quelle solo quando era molto giù o molto
arrabbiata, e non gli sembrava la prima, anzi.
«Fai colazione
con noi?» chiese Ino, puntandogli nuovamente gli occhi
addosso.
Sudò freddo,
considerando le possibili accuse che poteva muovergli ad ogni
risposta.
“ Si.” “Certo, mi
raccomando, fa come se fossi a casa tua! Vieni quando ti pare!” “No.” “E mi
sembrava strano, il signorino non ha tempo da dedicarci!” “Forse.” “Forse?
Che cavolo di risposta è? Sei diventato uno stupido come noi comuni
mortali?” «Si.» scelse, più che altro
per motivi di appetito.
«Si. Ha detto
si, Choji.» «Ha detto si.» confermò Choji
disperato.
«Vuoi anche tu
una tazza di cioccolata con panna?» domandò con una voce che aveva il calore e
il colore di un cubetto di ghiaccio.
«I...» dovette
deglutire poiché la voce gli era morta in gola all'ultimo scambio di battute.
«Io sì... Ne prendo. Sì. Lo dico al cameriere.»
Incontrò lo
sguardo di Choji, e sapeva già cos'avrebbe detto.
“ Ti prego, no.” lo supplicò con lo
sguardo.
Choji se ne
accorse. “Devo farlo, per
me!” “Siamo
amici!” “Perdonami.”
Choji distolse
lo sguardo da quello da cane bastonato dell'ex
amico.
«Vado ad
ordinargliela io.» «Grazie Choji.» rispose Ino
serafica.
Choji quasi
cadde inciampando contro un vaso, e corse al bancone tentando di battere i
record dell'andatura disinvolta.
«Così...»
cominciò Ino, giocherellando con la tazza.
“ TI DETESTO!
CICCIONE!”
inveì mentalmente il Nara, sperando che potesse sentirlo in qualche
modo.
«Così...» la
incoraggiò suo malgrado.
«Stai
decifrando un codice lasciato da Jiraya-sama.»
«Sì, esatto.»
confermò, sbattendo le palpebre confuso.
«Ma non da
solo.»
Tombola.
«Sakura in
effetti mi da' una mano, ma solo perché Tsunade-sama gliel'ha ordinato.» disse
di filato, mettendo le mani avanti.
Ino lo fissò
interdetta.
«Sakura? Ah
già, me ne aveva parlato...» rimuginò.«Ma non da
sola.»
«No, c'è anche
Shiho.» disse perplesso, chiedendosi cosa le desse fastidio se non che la sua
eterna rivale lavorasse con lui.
Le dita si
serrarono con più forza intorno alla tazza. «Posso farti una domanda?» chiese
con voce tagliente.
«Falla.»
mormorò lui.
«Anche una
sconosciuta è meglio di me per un lavoro che richiede intelligenza?» sibilò
contrariata.
“ Choji, sei un
ciccione.”
ripeté mentalmente lui come un mantra, cercando contemporaneamente la risposta
giusta. “Ciccione e
traditore”
«Shiho lavora
con la mia famiglia da tempo immemore, ed è esperta nell'analisi dei codici, per
questo si è pensato subito a lei.» si giustificò, sudando
freddo.
«Esperta?» ripeté
scettica.
«Esperta.»
confermò all'istante.
Ino fece
schioccare la lingua contro il palato, con aria
assorta.
«Ed è carina,
magari?» domandò a bruciapelo. Shikamaru quasi si strozzò, e non aveva ancora
toccato cibo.
«Chi? No,
no...» negò, agitando una mano. Sapeva quanto Ino ci tenesse a certe cose. Fosse
anche stata la più bella ragazza del mondo, le avrebbe detto che era un
mostro.
Lei inarcò un
sopracciglio, ancora più scettica.
«E non l'ho
neanche mai guardata in quel senso, è solo per lavoro.» terminò, un po' più
sicuro ora che sapeva qual'era il problema.
Choji si
avvicinò con la tazza fumante e la poggiò sul tavolo, squadrando entrambi. Ino
beveva la propria cioccolata e Shikamaru lo fissava offeso e
astioso.
«Choji dice
che Shiho ha una cotta per te, però.» considerò Ino con falso tono
casuale.
«Hodimenticatolozucchero!» esclamò Choji
tutto d'un fiato, e a metà frase era già sparito.
«Che ha
detto?» chiese Ino ad uno Shikamaru preda della
tosse.
«Che ha
dimenticato lo zucchero il bast...Choji.» rispose furibondo,
prendendo la tazza con una mano e allontanandola subito via con un gemito,
scottato.
«Attento.»
disse Ino, in evidente attesa di un'altra risposta.
«Choji è un
visionario.» dichiarò Shikamaru. «E anche se fosse, a me non interessa
affatto.»
«E se si
dichiarasse?» insistette lei.
«Gentilmente
le direi di no.» rispose con sicurezza, sentendo che almeno in parte era
compiaciuto di tutto quelle attenzioni, e soprattutto del sorriso che stava
sputando di nuovo sul viso della ragazza.
«Fammi vedere
la mano, dai.» propose questa, cambiando posto e sedendosi accanto a
lui.
«Ma no, non è
niente...» protestò debolmente, dato che gliel'aveva già afferrata senza
badargli.
Una voce ruppe
il momento idilliaco.
«Salve, miss
Bellezza. Shikamaru.»
Ino alzò il
viso di scatto, con gli occhi lucidi di piacere per quell'appellativo e le
guance che le si tingevano di rosso come sempre.
«Sai!»
cinguettò.
«Buongiorno.»
saluto Shikamaru freddo.
«Sai! Vieni un
attimo qui!» lo chiamò Choji al bancone, e il ragazzo andò da lui dopo un altro
dei suoi sorrisi.
Shikamaru
ritirò la mano bruscamente.
«Ehi!» si
lamentò Ino.
«Scusa.»
borbottò per nulla pentito.
«Fatti curare,
è una bruciatura!»
«E' solo una
bruciatura, appunto.» sottolineò Shikamaru.
«Sei
impossibile...»
«Io sono
impossibile? E tu?»
«Che vuoi
dire?» chiese Ino automaticamente, guardandolo negli
occhi.
Shikamaru si
diede dell'idiota, ma non poteva lasciar cadere e lo
sapeva.
«Fai storie
per Shiho e poi guarda come ignori gli altri quando c'è quello lì.» le fece
notare.
Ino guardò
prima Sai e poi Shikamaru.
«Sei
geloso?»
«Se io sono
geloso lo sei anche tu.» ribatté, riferendosi alla loro prima conversazione
della giornata.
Lei,
indispettita, allungò un braccio verso la cioccolata calda che aveva abbandonato
e se la portò alle labbra, guardando da un'altra
parte.
«Non siamo
gelosi.» decise.
«Esatto.»
affermò lui, guardando ostentatamente dall'altro lato rispetto al
suo.
«Siamo
premurosi.» annunciò lei.
«Protettivi.»
aggiunse Shikamaru annuendo.
«Buona questa
cioccolata.»
«Si,
molto.»
Questa mi piace. Oh,
che gioia, ogni tanto me ne piace una tra quelle che scrivo XD
Prima di tutto mi
piace che Shikamaru e Choji comunichino a gesti e sguardi, e poi lo Shikamaru
abbandonato e tradito e il Choji che scappa in questa situazione ce li vedo XD
Tra parentesi, gli ha dato del
ciccione solo perché voleva offenderlo, non che ci badi davvero lui. E Choji non
aveva neanche dimenticato davvero lo zucchero, sempre tra parentesi. Ma penso
che io avrei fatto lo stesso.
Più zucchero per
tutti!
Comunque, non mi
viene in mente nulla da scrivere. Probabilmente al momento ho la febbre. Se c’è
qualcosa di poco chiaro, chiedetemelo nelle recensioni.
Ah giusto, un p.s.:
Non è che non volessi finire la raccolta, ma l’ispirazione si era bloccata per
via di un motivo che avevo già ampliamente descritto prima e mi si ripresentava
davanti in un’altra forma, Akami me ne ha suggerito uno nuovo.
Per quanto riguarda
le risposte alle recensioni, perdonatemi ma oggi proprio non connetto ragazze…
Solo una cosa veloce:
Final Alex: Ti giuro
che ho tartassato Akami per farmi spiegare perché l’ha telefonata non fosse
giusto in italiano, perché almeno da me si usa tantissimo nella lingua parlata,
e quindi l’ho sempre dato per buono. Lei mi ha risposto che forse era perché si
dice “le ha telefonato”. E’ questo l’errore? Ci tengo a saperlo per cercare di
non farlo più, gli errori grammaticali li ho sempre fatti solo al pc e mai con
penna alla mano, e di orrori proprio mai, non mi sembra il caso di iniziare
adesso! La mia unica giustificazione è che da noi si dice così e che per me
significava “le ha telefonato” con un apostrofo che sottintendeva la “e” e
telefonato che diventava telefonata per far concordare il genere XD
Wish: a te ho
promesso sempre una risposta, non posso togliertela ora XD “Dunque, comincio col
dire che "Choji rotolava, era il caso di dirlo, in mezzo all’erba del pendio che
dava al fiume" è uno degli incipit che entrano di diritto nella storia, subito
dietro a "Nel mezzo del cammin di nostra vita...."” <- ti giuro che ho riso
come una pazza qui. Se provi a far
diventare Akami adepta del NejiIno ti disconosco. Disconosco entrambe. Kiba
sai che nella mia mente contorta va con TUTTE meno Ino, quindi… XD
Paccy: per la prima
volta che recensisci non posso saltarti XD che bello, una megasupergigante
recensione! L’aspetterò! Io sono zia di tutti, nel forum come nel mondo. E
sorella maggiore a seconda delle necessità XD davvero trovi che le idee siano
diverse? Io le trovo stranamente troppo poco originali, ed è questo che spesso
mi blocca XD
Quindi, grazie a voi
tre per le recensioni, ed un megagrazie più caloroso abbraccio alle altre
recensitrici a cui ora non riesco a rispondere, ovvero Hachi92, elysa_chan, lavs684, slive, V@le,
ryanforever,Shika e
Kikkyxx14.
Al prossimo motivo:
40) Perché noi Mosche
Bianche ci crediamo veramente con tutte le nostre
forze.
Potete leggerlo tutte, non è riferito
alle mosche bianche che pensate voi XD
Capitolo 39 *** Perché noi Mosche Bianche ci crediamo veramente con tutte le nostre forze. ***
Chiedo scusa per essere
sparita in questi giorni.
Uno: avevo l'esame oggi.
due: dovevo formattare il
pc. E forse dovrò anche riformattarlo perchè ha sempre
problemi.
Per il secondo motivo
sopracitato, devo pubblicare al volo prima che si spenga e io perda tutto.
Chiedo scusa se ancora una volta non risponderò alle recensioni, ad ogni modo
spero che capirete e apprezzerete comunque il capitolo.
[Sì, l'esame è andato bene.
Sono fantastica, ma soprattutto ho una fortuna per cui mi picchiereste. No, non
perderò le fic perchè le ho passate alla fida Recchan e combriccola mia bella,
quindi anche formattando non vi farò più aspettare così tanto,
spero.]
Grazie dell'attenzione, ed
ora una shot un po' più lunga del solito.
40) Perché noi Mosche
Bianche ci crediamo veramente con tutte le nostre
forze.
Quel giorno
Sakura non riusciva a smettere di piangere. Naruto aveva provato a consolarla in
ogni maniera, dal più tradizionale abbraccio ad una porzione di ramen doppia
fatta cucinare da un contrariato Sasuke, che nonostante il suo caratteraccio era
stato impietosito dall’aria straziata della kunoichi, stesa sul divano e con un
cuscino stretto al petto, ma nessuno di loro era riuscito a farla
smettere.
Choji aveva
bussato alla loro porta più o meno all’ora di pranzo, pallido e di poche parole,
aveva preso posto accanto a lei e le aveva appoggiato una mano sulla gamba,
nascosta da una coperta leggera messa da Naruto durante uno dei pellegrinaggi in
cucina. Poi era arrivato Kiba, senza Akamaru, e si era seduto per terra, davanti
a Sakura, dando le spalle al divano ma allungando un braccio per prenderle la
mano abbandonata sopra la coperta, stringendola mentre fissava la televisione
senza vederla. Hinata aveva raggiunto Naruto ma non aveva detto una parola, era
semplicemente rimasta a fargli compagnia, con le mani in mano e lo sguardo
basso; Shino si era fermato alla finestra a guardare fuori, mentre Sai tentava
invano di disegnare, ma il clima depresso gli impediva di concentrarsi. Alla
fine, neanche casa di Naruto fosse diventata un porto per derelitti, era
arrivato Lee, con le lacrime agli occhi diventate poi pianto alla vista di
Sakura, e insieme a lui Neji, che sarebbe anche stato indifferente se non fosse
stato per l’aria abbattuta di Tenten.
Sembrava un
incubo.
Il padre di
Ino si era ammalato quella primavera, e Tsunade era stata lieta di poter mettere
le proprie conoscenze al servizio della famiglia di una sua allieva, non fosse
stato per la mancanza di alcuni ingredienti per le medicine che si trovavano
solo nel Paese della Roccia. E si sa, di quei tempo un ninja di Konoha non
poteva permettersi di entrare senza un regolare permesso. Erano stati mandati il
team sette e il team dieci, perché Ino non voleva mancare e Sakura conosceva
bene le piante medicinali necessarie, e per ottenere il permesso di girare per
il paese si erano presentati allo Tsuchikage e lì avevano conosciuto anche il
suo medico personale.
Fortuna aveva voluto che le foglie che
servivano loro fossero possedute proprio da lui. Dopo qualche trattativa erano
tornati velocemente a Konoha, curando Inoichi che si era ristabilito, sebbene
dovesse continuare la cura.
E là era
cominciato.
Ino, che non aveva fatto che parlare
estaticamente del figlio del medico, provocando non pochi sbuffi da parte dei
due compagni di squadra, aveva iniziato anche a fare la spola tra un paese e
l’altro, approfittando della scusa di dover andare a prendere le medicine.
Non poco tempo dopo aveva dichiarato di
essersi innamorata.
Non poco tempo dopo si era
fidanzata.
Circa due mesi dopo tutto questo, era
arrivato il giorno del matrimonio, proprio quel
giorno.
Tutti erano passati dal solito
menefreghismo alla sorpresa, poi allo sbalordimento e infine non avevano più
avuto emozioni a disposizione, dal fidanzamento in poi.
Shikamaru era sparito, con mille scuse di
missioni, e Choji aveva smesso di mangiare quanto prima e non faceva che
guardare l’amica con preoccupazione, rimproverandola perché troppo
magra.
Ino ridendo rispondeva che il vestito da
sposa non poteva indossarlo da cicciona, ma c’era qualcosa che non andava, e
Sakura e Choji l’avevano sempre saputo. Perché Ino guardava già qualcuno con
occhi innamorati, mentre erano spenti quando si riferiva al suo promesso
sposo.
Kiba, che quando era tornato Sasuke aveva
cominciato ad apprezzare Ino più o meno da subito, dalla sera in cui gli aveva
dato uno schiaffo per sottolineare che non avrebbe più dovuto far piangere
Sakura, era diventato un ottimo alleato, perché il suo olfatto superiore gli
aveva permesso di sapere che piangeva ogni notte, e a volte, quando se ne andava
troppo arrabbiata, finiva per dare di stomaco dal nervoso, e ciò spiegava il suo
aspetto sciupato.
Hinata era stata “spedita” a controllare
Shikamaru, perché non facesse sciocchezze, ora che era diventato più
insopportabile del solito e non voleva nessuno
attorno.
Lee si era offerto disponibile, davanti
all’aria in pena di Sakura, ad indagare sul futuro marito di Ino, e il suo team
era con lui, fedele come sempre.
Erano stati preoccupati per quei due mesi
più di quanto un normale essere umano potesse sopportare, finché il giorno prima
non c’era stata la prova vestito.
Ino era davanti allo specchio, con un vestito bianco che la faceva
sembrare un angelo. Sakura, senza nascondere di essere contrariata da tutta
quella fretta, non aveva che potuto guardarla ammirata e un po’ commossa. I
ragazzi, nascosti in giardino, curiosi di vederla, erano rimasti a bocca aperta,
e Hinata quasi si era messa a piangere.
«Sei sempre la più bella.» aveva mormorato Sakura, seguendola e
sistemandole il velo.
«Bugiarda. » aveva riso Ino, «Quella sarai sempre e solo
tu.»
Sakura aveva scosso la testa: «Le spose battono
tutti.»
Tenten aveva alzato lo sguardo dal vestito, guardando il suo viso
riflesso nel grande specchio. «Le spose felici, almeno.» aveva
precisato.
Ino aveva sussultato, e Sakura le aveva lanciato un’occhiata ammonitrice,
senza successo.
«Sei sicura di quello che fai?»
«Ma come, non è la sposa a farsi prendere dagli isterismi?» aveva
scherzato Ino, senza allegria nella voce.
«Ino…» aveva detto Tenten.
«Basta così, non sono qui per sentirmi dire certe cose. Esci, Tenten.»
aveva ordinato, seccata.
«Io so perché lo fai.»
«Perché lo amo!» aveva gridato Ino sulla difensiva, impallidendo.
«Perché altrimenti tuo padre sarebbe
morto.»
Un tuffo al cuore, e Sakura aveva barcollato, prontamente sorretta da
Hinata.
«Che… cosa?» aveva annaspato Ino.
«Si è innamorato di te, ma tu non ricambi. Io, Neji e Lee abbiamo fatto
qualche ricerca. Ino, non lo fare.»
«Non lo ami?» aveva chiesto Sakura, e metà di lei era sollevata, perché
allora non erano impazzite tutte quante, ma soltanto
Ino.
Ino era tornata a guardare lo specchio, sospirando e poi sorridendo
amaramente. Aveva spostato lo sguardo sul riflesso di Sakura, incapace di
voltarsi e fissarle ancora negli occhi: «Ha
importanza?»
«Cosa?» aveva boccheggiato Sakura.
Fuori, alla finestra, Kiba e Neji avevano dovuto trattenere Choji perché
non corresse dentro.
Shikamaru non c’era, non poteva sapere, e Naruto era già deciso ad andare
a cercarlo, ma Sasuke gli aveva fatto notare che poteva essere ovunque e si era
dovuto fermare.
«Mio padre ha ancora bisogno delle medicine. Inoltre sarebbe un buon
trattato tra Konoha ed Iwa, come il consiglio non ha mancato di farmi notare più
volte, e se dico di no proprio ora potrebbe accadere di tutto. Non mi costa
nulla in fondo. E’ bello, è ricco… okay, è viziato e mi vuole per forza, è vero,
ma perlomeno è per un colpo di fulmine ed è stato un gentiluomo. Sarò amata,
potente e potrò fare ciò che vorrò. Nella disgrazia sono fortunata, anzi, di
più.» aveva elencato, con allegria tanto palese da essere visibilmente
falsa.
«Fortunata? Disgrazia?» aveva ripetuto
Hinata
«E’ un bel moro, è gentile, è educato, è un buon conversatore, un buon
baciatore, ricco, di aspetto nobile, è tutto quello che potrei volere in un
uomo.» aveva detto, girandosi finalmente a guardarle. Il dolore che vibrava
leggero nella sua voce era un abisso dietro i suoi occhi, mentre li posava
carezzevoli su Sakura, «Ma no, non lo amo.»
Sakura era rimasta paralizzata a guardarla, senza avere più parole, senza
avere più voglia neppure di parlare ma solo di urlare, di fronte a quegli
occhi.
«Ma domani mi sposo comunque. Ed ora, Hinata, ti spiace darmi una mano a
togliere il vestito?»
E Sakura ora si ritrovava a piangere,
perché mancavano solo un paio d’ore al matrimonio, e non poteva fermarla perché
non sapeva come fare.
«Qualcuno vuole mangiare qualcosa?» offrì
Naruto abbattuto.
Rispose un coro di mugugni negativi e
scuotere di teste.
«Dobbiamo andare davvero? Ino ha scelto sua
cugina come damigella per darci la possibilità di non venire..» mormorò
Tenten.
«Non possiamo abbandonarla.» dichiarò
subito Choji.
«Ma forse lei non vuole che la vediamo…
mentre getta la sua vita.» affermò duro Kiba.
«Però…»
«Secondo
me...»
«Immaginavo di essere io la damigella
d’onore.» disse improvvisamente Sakura, facendo calare il
silenzio.
«Sakura-chan.» si preoccupò
Naruto.
«Di tenerle il velo, dopo aver fatto
qualche battuta per sdrammatizzare, dovendola convincere a non scappare, perché
non sbagliava affatto, dato che il suo quasi marito è nei suoi sogni da sempre.
Perché Shikamaru è quello giusto, e lo sa anche lei, lo ha sempre amato, da
quando era gelosa di Temari e Shiho a quando trovava ogni scusa per andare a
pranzo dove stava anche lui. E alla fine sarebbe entrata sorridendo, sicura di
essere la più bella perché le spose innamorate sono sempre troppo belle e lei lo
è già di suo, e l’avrei accompagnata sino a lasciarla andare, perché tanto avrei
saputo che con lui sarebbe stata al sicuro per
sempre.»
Choji chiuse gli occhi, e parlò: «E
Shikamaru non avrebbe pensato di scappare neanche per un momento, o meglio, non
lo avrebbe detto, perché avrebbe detto qualcosa tipo: devo accettare la mia
pietra al collo, tanto poteva andarmi peggio, o qualcosa del genere dato che
deve fare il misogino anche quando è felice. E sarebbe stato così felice da
lasciarsi prendere in giro anche da Naruto e Kiba per l’eleganza, e avrebbe
aspettato Ino morendo dalla voglia di vederla, ma facendo finta di
annoiarsi.»
«Dobbiamo andare e provare un’ultima volta,
Cho.»
«Sai che non la convinceremo, se ha
deciso.»
«Si… ma voglio almeno provare. »
insistette, con voce rotta.
«Shikamaru lo avete visto?» domandò allora
Choji agli altri, ma nessuno aprì bocca.
Sconfitto, si alzò in
piedi.
«Io sarò con lei nella
carrozza.»
«Carrozza?» gli fece eco Kiba
sprezzante.
«Usanze di Iwa. E poi la sposa la vuoi far
girare a piedi? Dio, non posso pensare di chiamarla sposa. Non così,
ora.»
«A che ora parte?» intervenne
Neji.
«Alle due. Mancano due ore, vestiamoci e
incontriamoci davanti al negozio di fiori.»
La casa si svuotò velocemente, lasciando
soltanto i membri del team sette e Sasuke, che ormai tale ufficialmente non
poteva definirsi, ma pur avendo l’obbligo di non esercitare la sua professione,
se così poteva chiamarsi, li seguiva in missione, con l’Hokage che fingeva di
non vedere e il nuovo consiglio che ribolliva in silenzio, memore del vecchio
consiglio sterminato proprio dall’Uchiha per pagare il sangue del suo clan. Alla
fine Sai uscì, e poco dopo lo seguirono anche Sakura e
Sasuke.
«Non vuoi arrenderti, vero?» chiese
quest’ultimo, dopo qualche minuto di opprimente silenzio. Lui personalmente
apprezzava il silenzio, ma non in compagnia di Sakura che sin dal suo ritorno lo
aveva stordito di parole esattamente come se non fosse mai mancato, anche mentre
combattevano ai lati opposti del campo di battaglia e dopo, al ricovero in
ospedale dopo la fine della guerra.
Alla fine si era abituato e lei risultava fastidiosa
anche zitta.
«L’ho mai fatto?» domandò lei, diretta,
sottolineando quanto a lungo lo avesse aspettato.
«No, ma dovresti imparare.»
borbottò.
«Farei a cambio con lei, se potessi…»
sussurrò Sakura, senza ottenere risposta, «Non sta da schifo solo lei, ma anche
Shikamaru.» continuò.
«E se tu fossi al suo posto non starebbe
male nessuno? Naruto, ad esempio.» obbiettò lui.
«E’ diverso, Naruto è un amico, loro sono
fatti per stare insieme. È da quando è nato il team dieci che solo a stare ad un
metro da loro si avverte la tensione nell’aria. Anche Choji ovviamente ci sta
male, e molto, ma Shikamaru deve avere il cuore a pezzi, come Ino. Se fossi
io-»
«Starei male anche io.» la interruppe lui
senza guardarla in viso, «Quindi non dire scemenze come al
solito.»
«Sasuke?» non era una invocazione, ma una
semplice richiesta di chiarimenti da una Sakura troppo sorpresa per voler
accettare il senso immediato delle sue parole.
Sasuke continuò a camminare per la propria
strada, accelerando e facendo in modo che lei non potesse guardarlo in volto.
Lentamente la consapevolezza la colse, e lei accelerò il passo per poi tornare
accanto a lui, sorridendo come non faceva da giorni. Il senso di completezza che
avvertiva ora le faceva sentire ancora più pressante il bisogno che anche Ino
potesse sentirlo.
Ed Ino, nello stesso momento, infilava
nuovamente l’abito da sposa, controllando con cura che nessuna lacrima le
scivolasse sul viso rovinandole il trucco, lasciando che il dolore e il terrore
la opprimessero senza via d’uscita. Se anche avesse pianto, dopo, avrebbero pensato tutti
all’emozione. Una volta pronta si sedette sul bordo del proprio letto, tenendosi
la testa tra le mani e fissando il muro davanti a
sé.
Soltanto quando il padre la chiamò bussando
alla porta si rese conto che erano passate ore, e corse a mettere il velo.
Infilò la coroncina che lo teneva sulla testa, e si rimirò allo specchio.
L’abito l’aveva scelto lei, fingendo che
non fosse il suo matrimonio, ed era bello da mozzare il fiato, tanto bello
quanto lei infelice.
Uscita di casa, con sua enorme sorpresa,
trovò Naruto davanti a sé. «E’ davvero quello che vuoi?» la
accolse.
«Cosa ci fai qui?» domandò
sgomenta.
«Sei uscita in anticipo… io ero solo di
passaggio, andavo a prendere Sakura-chan, hanno tutti intenzione di fermarti.»
spiegò serenamente.
«Maledetti… Perché mi state facendo questo?
Togliti, Naruto.» ringhiò lei.
«Non andare. »
Ino si fermò, guardandolo con occhi troppo
lucidi: «Perché? Cosa ti importa?»
«Perché siamo i primi a credere in voi
due.»
«Voi due chi?» si stupì, dimenticando la
voglia di piangere.
«Lo sai chi.»
Ino chiuse gli occhi e prese un respiro
profondo.
«Non farmi questo. Naruto, non farmi
questo. Io devo pensare a mio padre.»
«Tuo padre si ucciderebbe se sapesse la
verità. Ascoltami, fidati di noi, possiamo andare e dire la verità allo
Tsuchikage,»
«La guerra… vuoi rischiare la guerra,
Naruto?»
«Hanno mentito, Ino! È quel bastardo che ha
fatto in modo che tu pensassi questo! Il sopracc-Lee, Neji e Tenten hanno fatto
delle ricerche…» si interruppe, quando gli occhi di Ino si riempirono nuovamente
di lacrime.
«Se adesso annullo tutto… sì che scoppierà
davvero. È un grave torto, non lo sai? Fammi passare.» sussurrò, facendo qualche
passo avanti. Vedeva la carrozza ferma alla fine della
strada.
«Lo sai…» cominciò una voce
dolce.
«Hinata!» esclamò Ino spaventata,
voltandosi verso di lei.
«…Shino-kun dice che le mosche bianche sono
rare. Noi siamo come quelle mosche bianche, persone che non si arrendono mai,
finché non raggiungono il loro obbiettivo. Il nostro obbiettivo è che tu sia
felice, Ino-chan. E anche Shikamaru-kun. Per questo faremo tutto il possibile.
Parleremo e spiegheremo tutto allo Tsuchikage, tutti insieme.» affermò con
decisione, e mentre parlava di non arrendersi mai il suo sguardo cadde su
Naruto, che annuì con un sorriso. «Per favore, permettici di provare,
Ino-chan.»
«Ad una condizione.» disse lei, ed Hinata
aggrottò la fronte. «Che voi arriviate prima di me, prima dell’inizio delle
nozze.»
«Va bene.» approvò Hinata, seppure entrambe
sapessero che era impossibile, e che Ino avrebbe avuto a disposizione una
carrozza.
«Allora vai, tenta.» concesse l’altra,
chinando il capo. Quando lo rialzò, Hinata era già
sparita.
Non restava che
Naruto.
«Mosche bianche,
eh?»
«Crediamo tutti in te.» confermò Naruto,
con un altro sorriso triste.
Ino si avvicinò a lui, e lo abbracciò.
«Affido a te Sakura. Mi raccomando, Naruto.» sussurrò con voce
rotta.
«Sei bellissima vestita di bianco, Ino.»
mormorò il ragazzo, sfiorandole i lunghi capelli avvolti dal velo. «Se
sorridessi saresti la più bella del mondo. Oggi puoi anche rivaleggiare con la
mia Sakura-chan.»
Ino non poté impedirsi di ridacchiare a
dispetto di tutto. «Dillo che volevi dire “la mia
Hinata”.»
«Non so di cosa parli.» ghignò Naruto. Poi
tornò serio. «Sei ancora in tempo per non salire in quella carrozza, Ino. Puoi
ancora sorridere mentre ti sposi.»
«Non voglio rischiare tutto per un
capriccio… lui non sarebbe mai mio. È
sparito, lo sai anche tu. Non ha mai detto nulla in contrario, non si è mai
preoccupato come tutti voi… evidentemente a lui va bene così, quindi perché
dovrei farlo?» si sfogò improvvisamente Ino, e Naruto maledisse
l’amico.
«Non è bravo a parole, ma il fatto che sia
sparito la dice lunga. Neanche io sono bravo a parole, a dire il vero, non so
bene come spiegarti quello che penso, ora… però credimi, Ino, se fosse qui ti
sposerebbe lui, ne sono sicuro.»
«No… non lo so… comunque devo andare, non
posso lasciare che gli altri arrivino prima, anche se stai cercando di
trattenermi.» sussurrò, separandosi da lui con le guance rigate di lacrime. «Mi
farai sbavare tutto il trucco, disgraziato.»
Naruto sorrise, asciugandole una lacrima
con la mano. «Mi hai scoperto, eh? È tutto un piano per renderti orribile e non
farti sposare.»
Risero entrambi, anche se Ino continuava a
trattenere i singhiozzi con difficoltà. «Addio, Naruto. Salutami
tutti.»
«Arrivederci, Ino. Li saluterai
tu.»
Ed improvvisamente Ino fu libera dalle
braccia di Naruto, e quasi si stupì di quanto fosse stato facile averlo
convinto. Si voltò verso la carrozza e percorse quegli ultimi metri con la morte
nel cuore, dicendo silenziosamente addio alla propria casa, ricordandosi che lo
faceva per evitare problemi a Konoha e alla sua famiglia… e per dimenticare un
amore impossibile.
«Scusa il ritardo, Choji.» mormorò, senza
preoccuparsi di nascondere il pianto anche nella sua voce. Ormai aveva deciso, e
si sedette senza guardarlo, tenendo lo sguardo basso e chiudendo lo
sportello.
Un braccio troppo magro per appartenere a
Choji la tirò violentemente contro un corpo dal profumo
familiare.
«Nessun problema…» sussurrò l’altro ad un
suo orecchio, e la voce gli vibrò di rabbia mentre lo faceva. Ino rabbrividì,
sconvolta. «Choji, puoi andare!» esclamò poi, sporgendosi in
avanti.
«Bene!» disse Choji, cocchiere d’eccezione,
ridendo e facendo partire la carrozza.
«Cosa pensavi di fare?» sussurrò poi
Shikamaru, sempre tenendola stretta a sé con forza. «Davvero credevi che ti
avrei lasciata andare? Sei davvero una stupida, più di quanto
pensassi…»
Ino rimase in silenzio, troppo sconvolta
per dire qualcosa. Percepiva chiaramente il cambio di direzione mentre andavano
nel senso opposto a quello stabilito, e anche la velocità che rallentava dopo
poco tempo per evitare incidenti, dato che si avvicinavano ad una foresta.
Chiuse gli occhi, e comprese perché era stato così facile convincere Hinata e
Naruto, e perché Choji non si fosse fatto vivo prima ma sembrasse scomparso.
Capì anche che non poteva scoppiare nessun
conflitto se lei fosse mancata non per sua volontà, e che gli altri avrebbero
avuto il tempo di spiegare.
L’unica cosa che non capiva era perché lui, perché ora.
«Perché…» cominciò
incerta.
«Ti odio.» rispose lui, prima ancora che
potesse terminare. Ino sussultò, colpita al cuore. «Pensavo ti fossi veramente
innamorata di lui. Pensavo volessi veramente lui. È per puro caso che sono
passato qui vicino oggi, e ho visto quella tipa coi capelli rossi, quella che
girava con Sasuke, ed anche quell’altro coi capelli argentati. Devono essere
andati a dire che ci siamo visti subito a quello lì, ed è venuto in persona a
cercarmi. Non so cosa gli abbia fatto Sakura, veramente, voi donne… comunque mi
ha detto tutto. Non posso credere che tu sia riuscita a combinare tutto questo
senza dirmi nulla.»
Ino ascoltava incredula, pentendosi della
freddezza con cui aveva trattato Sakura quando lei le aveva confidato di aver
ripreso a sperare in Sasuke.
«Ma perché… tu. Perché… sei tornato proprio
ora?» riuscì infine a chiedere.
«Sono arrivato ora perché ti odio, e volevo far avere
mie notizie alla mia famiglia prima di partire per non tornare. Sono venuto io a rapirti perché ti amo. Sei una
stupida, Yamanaka. Non farlo mai più.»
«E’ arrivato ora solo perché dovevamo
sistemare il cocchiere perché potessi prenderne il posto!» intervenne Choji
dall’esterno, ancora sorridente.
«Sta zitto tu!» esclamò di rimando
Shikamaru, chiudendo poi il finestrino. «Ci sta godendo un sacco a fare la parte
del malvivente, è da quando gli ho esposto il piano che ride. Piano, poi… una
strategia di due minuti, tanto ero scioccato, ma davvero, Ino…» interruppe le
sue lamentele quando incrociò finalmente gli occhi della ragazza,
indescrivibili.
«Ti amo anche io.» sussurrò
lentamente.
«Buono a sapersi, almeno eviterai di
gettarmi fuori dalla carrozza.» scherzò lui, che improvvisamente aveva perso lo
sguardo torvo e sembrava trattenersi dal sorridere.
«Abbiamo entrambi molto di cui parlare…»
accennò Ino, che stava recuperando velocemente il proprio cipiglio naturale,
rendendosi conto di essere stata in pena per quell’individuo per mesi, solo
perché lui non aveva avuto il coraggio di parlarle a quattr’occhi dall’inizio.
Certo, anche lei aveva colpe, ma erano dettagli.
«Eh no, che seccatura… ti vengo a salvare e
dobbiamo parlare subito? Prima ringrazia.» si lamentò il ragazzo, alzando gli
occhi al cielo.
Ino sorrise, decidendo che tutti i
chiarimenti e le domande sul loro futuro immediato potevano aspettare, poi gli
buttò le braccia al collo e poté finalmente baciarlo appassionatamente, come
aveva sempre sognato.
L’ultimo pensiero che poté attraversarle la
mente fu un sentito ringraziamento a tutte le mosche bianche che non avevano mai
smesso di credere a loro due.
Poco originale? Forse.
Me ne importa? No.
XD
Scusatemi, ma oggi sono
dell’umore per cui conquisterei il mondo senza neanche guardarlo XD la verità è
che mi rendo conto che ci sono shot meno originali, però a seconda del titolo, e
di ciò che mi dice di scriverci sopra il cuore, devo farle così come le avete
lette. Perché a volte devono essere
quelle che ho scritto e basta, per me, a prescindere da originalità, I.C. e tutto
il resto.
Spero che vi sia piaciuta
comunque, ed è assolutamente ovvio che nel finale, quando pensa alle mosche
bianche, siete incluse tutte voi che amate la coppia.
E ancora più metaforicamente, voi
non smettere di farmi piacere con le vostre recensioni, ed io scrivo anche per
voi, quindi grazie anche da me.
Capitolo 40 *** 41) Perché a Suna non ci sono le nuvole. ***
Allora, che
posso dire: una mia cara amica mi ha prestato il pc, che purtroppo si è rotto un
mese fa. Come avevo preannunciato non ho perso le fiction (più o meno), ed in
particolare quelle già scritte per questa raccolta sono in salvo.
Spero non capiti più nulla a me,
al pc, alle fiction o a qualunque cosa possa interferire con il fatto che io
pubblichi ad una distanza di giorni accettabile i nuovi capitoli.
Ne approfitto per autopubblicizzarmi una fic, dato
che si parla sempre di ShikaIno, chiamata “Solo un brutto sogno”. Se vi
piacciono ShikaIno, NaruSaku e NejiTen, fa per voi. Per me no, io non sono per
il NaruSaku XD [tutta colpa di Lee!]
Finita la pubblicità, ecco a voi il nuovo
capitolo!
41) Perché a Suna non ci sono le nuvole.
Shikamaru rigirò il foglio tra le mani, ne fece un aeroplanino e lo
lanciò via. Ormai era tardi per farsi tornare i dubbi: aveva deciso che si
sarebbe trasferito a Suna per velocizzare i lavori diplomatici con Konoha,
sarebbe tornato solo una volta ogni due mesi e per qualche giorno, e così
avrebbe fatto. Sorprendentemente
Choji ed Ino non avevano detto nulla a questo proposito, lasciando decidere a
lui. E ancor più
sorprendentemente si riscoprì a dispiacersene una volta di più. Non che fosse il tipo da bisogno di dimostrazioni
d'affetto, ma nel momento dell'indecisione avrebbe voluto sapere i loro pareri.
E pareri di amici, non di estranei, come quelli che gli avevano
dato. “Tu sai cos'è
giusto. Sei tu quello intelligente.” aveva detto Choji. “Faresti molti più soldi e avresti la vita
tranquilla che sogni.” aveva detto Ino. Già, intelligente, avrebbe potuto realizzare molti suoi sogni
andandosene. Ma sentiva che
qualcosa gli sarebbe mancato, più di tutto. Non solo la famiglia, scontato, o l'aria
tranquilla di Konoha, o il fresco e la pioggia. Qualcosa di più, che gli pesava
già sul cuore ma non riusciva a vedere, ora che l'aveva ancora con sé. E temeva
che avrebbe compreso cosa fosse troppo tardi. Si guardò indietro, vedendo alle porte di Konoha
Kotetsu e Izumo che chiacchieravano, e la strada deserta alle sue spalle. Gli
amici lo avevano salutato dal vecchio Ichiraku, perché aveva già annunciato di
voler uscire da Konoha da solo, ma ora desiderò averli dietro di sé a dargli
coraggio, o a chiedergli di non andare. Dandosi dell'idiota tornò a voltarsi e mosse un passo, poi si fermò e
dovette nascondere un sorriso. Si girò nuovamente verso il proprio villaggio
dopo qualche secondo, e trovò Ino chinata con le mani sulle ginocchia ed il
fiatone. «Dimenticato qualcosa?»
domandò ironico. Lei sollevò la
testa, tenendo ancora le mani sulle ginocchia, e incatenò gli occhi nei propri,
seria come non era mai stata. «A
Suna... non ci sono le nuvole.» disse stancamente, e il suono della voce si
spense in una nota supplice e dispiaciuta, poiché si sentiva in colpa a dirgli
questo quando lui probabilmente aveva trovato la strada giusta. Shikamaru alzò lo sguardo al cielo e osservò le
macchie bianche camminare per il cielo, quasi sfidandolo a dire il contrario. O
a negare che fosse tutto ciò che aspettava per rinunciare a Suna: una parola di
Ino o un suo sguardo. Riabbassò
la testa, con aria indifferente, e mise le mani in tasca. «Hai ragione.» confermò con noncuranza, e
diede definitivamente le spalle al resto del mondo. Più nessun peso nel cuore, ora che aveva lei accanto a
sé.
Yep. Nel prossimo capitolo:
42) La sabbia sarebbe un seccatura.
Se invece andasse a
Suna?
Ah, naturalmente, tanto il capitolo non
è chiarissimo, Ino è convinta che sia la cosa giusta per Shikamaru, del resto si
farebbe una certa posizione, i soldi e così via, ma alla fine non regge, e gli
corre dietro. E quel demente non aspettava altro, ma sarebbe partito se non
fosse stato per lei.
Dato che ho un esame tra due giorni
evito di rispondere alle recensioni anche stavolta XD perdonatemi, ma sono
indietro con lo studio, senza pc odiavo ogni singolo momento passato sui libri e
ho finito col mollare tutto!
Capitolo 41 *** La sabbia sarebbe una seccatura ***
E aggiorniamo anche questa, dopo millemila anni
E aggiorniamo anche questa,
dopo millemila anni.
42) La sabbia sarebbe un seccatura.
«Seccatura...» borbottò,
scuotendo via la sabbia dal giubbotto.
Temari alzò lo sguardo, poi sbuffò a sua volta.
«Ora ti spacco il ventaglio
in testa.» lo avvertì.
Shikamaru biascicò qualcosa
di incomprensibile, mettendo mano alla borraccia.
«Sei insopportabile.» lo
riprese. «Perché non te ne torni a Konoha?»
Il neo-jonin
osservò sconsolato le dune davanti a se, senza risponderle.
«Te lo dico io perché. Ti
manca il coraggio perché non ti sei fatto sentire per troppo tempo. Sei il
tipico uomo bastardo.»
Un brontolio cupo non negò la
sua ultima affermazione.
«Neanche reagisci?.... Ino.»
comprese dopo un attimo di silenzio.
Shikamaru sussultò, e si
voltò a guardarla.
«Scontato. Patetico.»
commentò Temari.
«Che razza di donna saresti
tu?» sbottò, finendo col beccarsi davvero un colpo di ventaglio sulla testa,
tutto sommato leggero per essere stato dato da Temari.
«Smettila ora.»
«Non è per lei. E' solo che
detesto la sabbia, si infila dappertutto.» disse lui, spostando il ventaglio e
sbadigliando. «E poi svegliarmi presto la mattina è orribile, e non c'è neanche
una nuvola in cielo.»
Temari gli sorrise con visibile compatimento e chiuse il
ventaglio. «Sei triste.»
«No che non lo sono!»
«Nel senso che fai pietà.»
corresse spietata, girando i tacchi e abbandonandolo seduto a terra.
Shikamaru spalancò la bocca e
la guardò allontanarsi, per poi scoprire che la sabbia si era infilata anche
tra quell’erba secca, e finire con lo sputare a
terra.
«La odio.» sibilò al nulla,
afferrandone un pugno e scagliandolo contro le mura.
Odiava tutto quel silenzio, a
Suna.
Odiava la serietà dei ninja di Suna.
Odiava la sabbia, si infilava
davvero dappertutto, e gli faceva bruciare gli occhi.
Gli occhi bruciavano, e quasi
lacrimavano.
Strano che, quando vi era
andato l'anno prima con i suoi compagni di squadra, la sabbia non gli avesse
fatto quell'effetto.
CONTINUA NEL 43esimo.
Devo dire che Temari mi è piaciuta quì. A parte
che se ne frega di Shikamaru in quel senso, ma è molto "donna dura che si
preoccupa per gli amici". A modo suo vuole risvegliarlo, ecco XD
Naturalmente continuerà al prossimo capitolo.
43) Se Shikamaru se ne
andasse, Ino non potrebbe più fare la sua tecnica.
Finirà in tragedia? Uh uhuh.
Ah, si è capito che alla fine
quelle lacrime non erano colpa della sabbia? Del resto se prima attribuisce il
pianto al fumo negli occhi, perché non alla sabbia...
Risposte alle recensioni!
Kit L Hawthorn:
Uhh, adoro le nuove lettrici! Ti prego, posso
abbreviare in Kit? se sto a copiare i nomi pari pari
ci metto due ore XD Non sai quanto mi ha fatto piacere leggere il tuo commento!
Prima di tutto: Bianco Powa! Mi sento brava se
converto la gente XDD Comunque spero ti piaccia questa Temari
molto dura, visto che sei grigia °_° e grazie dei complimenti e addirittura
dell'averla messa tra i preferiti!
hachi92: Molto film, hai
ragione XD Lui non aspettava altro! E per il vissero felici e contenti... sono
riuscita a rovinarlo già in questo capitolo XDD Del resto è una MIA fic, che pretendi XD grazie della recensione!
Kimly: Sì, le scene mielose non penso mi escano tanto...
neanche se ci provo XD O almeno, non tra Ino e Shika,
orgogliosi come sono. E poi Ino ha toccato un punto debole, e lui ha capito che
quindi ci teneva davvero... ma non entriamo nella psicologia di quei due pazzi!
Grazie della recensione!
Shika: Ehilà! Heroes come back, e
anche io XD Shika ci ha messo molto a capire perché
Ino è sempre con lui, e anche perché non voleva vederlo in qualche modo,
specialmente notando che Ino sembrava indifferente alla sua partenza... Anche
tu esami? com'è andato? Spero tutto bene! grazie della recensione!
Final Alex:
Questa shot è anche più corta, spero che le emozioni
si siano percepite comunque XD Grazie della recensione!
Kikkyxx14: Meno male che
c'era Ino XD Ecco quì, come per uccidere la tua
recensione, adesso tocca a Temari XD Però su, dai,
questa Temari era perlomeno bianca XD grazie della
recensione!
ryanforever: sì, siamo tutti a complimentarci con Ino XD
Shikamaru quì alla fine è in effetti partito, ma
chissà... grazie per l'in bocca al lupo, purtroppo credo di essere crepata io e
non il lupo, ma fa niente XDD grazie anche della recensione!
V@le: ooh, felice che ti siano mancate
le ShikaIno XD Spero che anche questo sia breve ma
intenso °_° E sono felice anche io di essere tornata! Grazie della recensione!
JhonSavor: Grazie di aver messo la storia tra i preferiti ^^
avevo il pc sfasciato, quindi figurati... e grazie
della recensione!
Celiane4ever: festeggiamo Ino
XD sì, hai notato anche tu che mai avrebbe potuto dire "resta per me"
XD del resto la capisco °_° sì, come noti da questo capitolo, Shika è andato, ma non è esattamente felicissimo... oh,
ecco a te tutto il bianco che vuoi, compreso quello delle altre storie che sto
aggiornando XD grazie della recensione!
Capitolo 42 *** Se Shikamaru se ne andasse, Ino non potrebbe più fare la sua tecnica. ***
43) Se Shikamaru se ne andasse, Ino non potrebbe più fare la sua
tecnica.
Ino volò a terra, strisciando e finendo col battere la testa contro una roccia.
Non aveva calcolato bene i rischi e aveva lasciato andare via Sakura con
gli altri, convinta di potersi curare se necessario. Ora più che mai avrebbe
avuto bisogno di bloccare gli avversari ed utilizzare la propria tecnica, poiché
si batteva contro una coppia di innamorati e nessuno due due avrebbe mai colpito
l'altro.
Fremette a questo pensiero, soffrendo più per l'assenza che regnava
sovrana nei suoi pensieri che non per le ferite fisiche.
C'era un terzo componente della squadra nemica che non riusciva neppure a
vedere, ma sapeva che stava correndo per il bosco intorno a lei, mentre cercava
di evitare i loro colpi, senza neppure riuscirci.
Improvvisamente sentì una sensazione di gelo trafiggerla all'altezza dei
reni, dalla schiena al fianco sinistro, e subito dopo esplose il dolore. Le
lacrime le pizzicarono gli occhi stanchi, e sbatté a terra, perdendo le forze.
Il dolore era atroce, e un brivido la scosse quando sentì i rivoli di sangue
scorrerle addosso e renderle i vestiti stretti e appiccicosi.
Doveva portarsi una mano sulla ferita e tentare di richiamare il chakra
per curarsi, ma non riuscì a farlo.
“Senza Shikamaru, che senso ha? Anche se riuscissi a curarmi ora, quei
due mi colpirebbero ancora e ancora, perché sono coordinati... lavorano in
coppia... anche io lavoravo bene con Shikamaru... ora che lui non c'è... che
senso avrebbe tornare a casa?”
Poi però, più forte di questi pensieri, la voce di Sakura. “Ino, ti
aspetterò avanti! Vedi di tornare in fretta, o torno indietro a
cercarti!”
Il
pensiero di Sakura da sola alla mercé di questi avversari bastò a farla
riprendere almeno quel che serviva per sollevare la testa e cercare gli
avversari. Impallidì quando una lama si conficcò nel terreno davanti a
lei.
La
donna le sorrise.
«Sei pronta? Non ti darò il tempo di curarti, quindi: hai un ultimo
desiderio?»
«Nulla che tu... possa... realizzare.» riuscì a dire a stento, ghignando
amaramente.
Il
sorriso sparì e la donna fece una smorfia contrita.
«Ci pensi tu?» domandò il compagno, indietro.
«Sta zitto.» fece lei, irritata.
«No.» mormorò Ino, attirando la sua attenzione. «Sei fortunata ad essere
in coppia con lui... ad avere un compagno con cui... condividere le battaglie.
Non trattarlo male.»
La
donna indietreggiò di un passo, colpita. Estrasse la katana dal terreno e sembrò
soppesarla.
«Senti, io non so chi tu sia... ma hai ragione. Però la guerra è guerra,
e devo eliminarti. Mi dispiace.» disse poco convinta, per poi riservarle
un'occhiata triste, illuminata dalla luce rossa del tramonto. Ino chiuse gli
occhi, incapace di sopportare la pietà in quegli occhi.
«Uccidimi se devi, ma sbrigati.» ordinò dopo aver incamerato più aria
possibile per evitare di interrompersi mentre parlava.
«Che diavolo...» sfuggì al suo compagno, e lei si voltò di
scatto.
«Che succede?»
«Non riesco a muovermi!»
Alla donna sfuggì un gemito, e la spada le cadde di mano sfiorando una
spalla di Ino, che aveva stretto gli occhi incredula. Non poteva
essere.
«Neanche io!» esclamò con voce strozzata la nemica.
Non poteva essere.
Lui se n'era andato.
«Ino, non riuscirò a trattenerli a lungo! Sbrigati!» la chiamò una voce
piena di urgenza. Ino aprì gli occhi di scatto, cercò di tirarsi su facendo
pressione con le braccia, e lo vide.
Era comparso tra gli alberi, e bloccava con la sua ombra quella dei
due.
Il
viso di lui, prima concentrato per la battaglia, cambiò in una smorfia di
orrore. Gli sfuggì un imprecazione mentre si spostava e faceva allontanare di
qualche passo i due per vederla meglio.
«Choji! E' ferita!»
«Ci penso io, tu tienili!»
Poco dopo comparve Choji che aveva gonfiato il corpo e rotolava
velocemente verso di loro.
«Cho! Ce n'è un altro!» tentò di avvertirlo Ino con voce strozzata,
mentre il compagno di squadra investiva i due.
«Lo so, vado! Shikamaru!»
«Si!»
Shikamaru corse velocemente verso di lei, lasciandosi scivolare a terra e
poggiandole una mano sulla spalla.
«Stai bene?» chiese con voce spaventata.
Ino non gli rispose, guardandolo come se non lo credesse lì
davvero.
«Ino?» chiamò di nuovo lui, sulla soglia del panico..
Sentì il rumore di un nuovo scontro, segno che Choji aveva trovato il
terzo componente della squadra nemica.
Velocemente ma con delicatezza Shikamaru la fece voltare, sollevandola
con un braccio sulla sua schiena ed uno sulle sue gambe, stringendola a sé e
correndo alla ricerca di Sakura; dovette però fermarsi di scatto scoprendo che
anche gli amici erano impegnati a loro volta in una battaglia, e poggiò la
schiena contro il tronco di un albero, cercando di riprendere fiato.
Ino restò con la testa mollemente poggiata contro il suo
petto.
Un
anno.
Shikamaru era andato a Suna dodici mesi prima, ed era
scomparso.
Lei aveva più che altro lavorato all'ospedale, per tenersi la mente
occupata, e solo quel giorno l'aveva capito veramente:
«La mia tecnica non esiste senza di te.»
Shikamaru spalancò gli occhi, abbassando la testa per
guardarla.
«Cosa?»
«Te ne sei andato, ed io non posso combattere senza di te.» lo accusò,
con la voce che tremava.
«Tu...» cominciò con voce strozzata. «Tu non sei rimasta bloccata perché
ferita...» comprese.
«Sei un bastardo...» sussurrò lei.
Shikamaru prima di rendersene conto cadde in ginocchio, sconvolto. Ad Ino
sfuggì un gemito di dolore.
«Sei una stupida!» quasi urlò, tremando di rabbia e paura.
Ino sollevò lo sguardo, ed i suoi occhi solitamente così attenti
sembrarono non vederlo davvero.
«Senza di te io non posso combattere.» ripeté con voce sicura.
Shikamaru inclinò un po' la testa per guardarla meglio e sbuffò, con gli
occhi più lucidi di quanto non volesse.
«Anche per me è lo stesso. E' per questo che sono tornato.»
«Che ci fai qui?» chiese, assottigliando lo sguardo.
«Sono tornato proprio per questo, te l'ho appena detto.»
«No, voglio dire... Sei qui per quanto?»
«Sono tornato per restare.» rispose lentamente.
Ino sentì le prime lacrime scivolarle giù dagli occhi, ma se ne rese
conto solo perché il viso di Shikamaru era improvvisamente sfuocato ed il suo
sguardo allarmato.
«Non ti perdonerò mai.» lo avvertì.
«Troverò il modo di farti cambiare idea... quindi ora ti fai curare,
chiaro? E torniamo a Konoha assieme.» propose. «Poi me la farai pagare come
vorrai, ed io acconsentirò ad ogni tua richiesta assurda, come
prima.»
«Ogni richiesta?» gli fece eco, mordendosi poi le labbra per il
dolore.
Shikamaru fu più svelto e la mano che non poggiava più sulle sua gambe
strappo un lembo del proprio giubbotto, per poterle tamponare la
ferita.
«Ogni richiesta.» confermò, lanciando occhiate inquiete alle sue spalle,
non potendo richiamare l'attenzione di Sakura senza farsi notare anche dai
nemici.
«Stavi bene a Suna?» domandò con tono più tranquillo Ino, come se fosse
una normale conversazione al sicuro.
«Non è come Konoha.» rispose semplicemente lui, senza voler prendere una
parte.
«Baciami.»
Ci
mise tre secondi per registrare veramente quelle parole, e altri due per
riabbassare lo sguardo, più stupefatto di prima, verso di lei.
Lo
stava guardando come se fosse la cosa più giusta da fare.
«Ino, non devi pensare che morirai.» le disse, pensando ad un bacio
d'addio.
Lei scosse la testa. «Non lo penso. Tu hai detto che avresti assecondato
ogni mia richiesta. Ed io voglio questo bacio da troppo, e sto perdendo un
mucchio di sangue e non ragiono, quindi lo voglio e non potrai rinfacciarmelo.»
Shikamaru la guardò ancora, assalito da mille dubbi. Poi si accorse di
come tremasse poggiata sul suo braccio che ancora la reggeva, con la ferita che
la trapassava da parte a parte.
«Tu però curati.» l'ammonì, deglutendo a fatica.
Cercò di controllare il proprio respiro, mentre Ino si poggiava una mano
sulla ferita e il chakra verde compariva, segno che iniziava a
risanarla.
Si
avvicinò ancora e chiuse gli occhi, consapevole solo del proprio battito
cardiaco sempre più veloce, poi poggiò le labbra su quelle di Ino. Non era
sicuro se fare sul serio o meno, ma Ino lo precedette, assalendolo
letteralmente. In poco più di qualche secondo, senza neppure accorgersene,
Shikamaru poggiò l'altra mano per terra accanto al suo corpo disteso e si piegò
meglio su di lei, attirandola a sé col braccio che teneva dietro la sua schiena.
Si
separarono solo quando il bisogno d'aria si fece insopportabile, ed il tremore
di Ino era aumentato, insieme a quello di Shikamaru che aveva difficoltà a
controllare il proprio corpo e a separarlo da quello di lei.
«Stavi bene a Suna?» domandò ancora una volta, certa che sarebbe stato
più sincero.
«No.» rispose subito. «No, mai.»
Ino sorrise, finalmente.
«Resti, vero?»
«Resto.» le rispose, guardandola negli occhi.
I
rumori della battaglia erano cessati e di lì a poco Sakura sarebbe venuta a
cercarla, lo sapevano entrambi. Shikamaru si mise a sedere, alzando il viso
verso il cielo sgombro e poggiando entrambe le mani dietro di sé, col giubbotto
strappato ormai cascante.
«Altrimenti non potrai usare il capovolgimento spirituale.»
ironizzò.
«E
poi affiderei il mio corpo soltanto a te.» aggiunse lei ben più seria,
socchiudendo gli occhi per la debolezza.
Shikamaru sorrise appena. «Lo spero bene. Non vorrei dovermi battere
anche con i miei amici.»
«Dovrai guadagnarti questo privilegio, però.»
«Sono pronto.»
Sakura scelse quel momento per sbucare da dietro un cespuglio e
sobbalzare.
«Siete qui? Ci penso io ad Ino.»
Naruto arrivò dietro di lei, sciogliendo la tensione con un sorriso, nato
alla vista di Shikamaru.
«Sei tornato!»
«Ma guarda un po'...» rise Kiba, sollevato.
«I nemici sono stati catturati!» li avvisò tutti
Choji, saltando giù da un ramo, e Shikamaru ebbe da chiedersi da quanto tempo
aspettasse di poter scendere dal ramo e quanto avesse visto.
«Colpa di qualcuno sempre in ritardo.» sottolineò Ino, senza degnarsi di
fare un cenno in direzione di Shikamaru, il quale semplicemente sollevò di nuovo
la testa in cerca delle nuvole.
“Sono tornato a casa.”
Prima di
tutto, e questo vi consolerà, ho ripreso a pieno regime a scrivere, quindi
avantieri ho scritto cinque capitoli in una volta sola XD
E adesso mi
dovrò bloccare un po', perché mentre facevo una giravolta andando verso la
libreria accanto all'armadio, ho girato evidentemente a 200 km/h, e ho dato un
tale colpo con l'indice all'armadio che ho temuto di essermelo rotto. E io ci
scrivo con quell'indice. E il motivo per cui facevo le giravolte è che sono una
cretina, sì. E saltello di continuo per casa quando sono sola, faccio giravolte,
e per descrivere in modo decente i combattimenti li provo in prima persona
prima. Compreso questo, in cui ho provato a fare Ino e l'altra e mi sono quasi
ammazzata sul serio. Ma parliamo della storia, che è meglio.
Precisiamo
qualcosa... quello di Ino è stato un attimo. Per chi ha mai visto Rossana, è
come quando lei è nel dubbio se lasciarsi bruciare e morire dentro la casa in
fiamme durante la registrazione del film, e poi si riprende perché si brucia con
una scintilla. Oddio, andrà curato pure quello, ma ci penseranno loro. Diciamo
che rischiava di morire di mal d'amore, Ino, in questa storia, ma in modo un po'
violento. Chissà, forse da qualche parte infilerò un continuo, tanto per non
chiuderla come una cosa da poco.
Il bacio.
Sono sicura che quando l'ho scritta aveva un senso. Non so neanche perché ad Ino
sia uscito di bocca in quel momento, forse voleva semplicemente un bacio, e
stava aspettando che quel pensiero si chiarisse nella sua mente dopo che le era
ronzato attorno per un po', oppure voleva strappargli la verità su dove si
trovava meglio, a Suna o a Konoha.
Choji era lì
da un po'? Chissà XD
Notare che
Shikamaru per poco non andava oltre il bacio, con la scusa che le
mancava...
Perché c'è
sempre Kiba? Perché lo adoro.
La coppia di
nemici non muore. Viene catturata, ma li salvano. L'ho scritto perché volevo
sottolineare che quelle non fossero persone malvagie, ma che la guerra è guerra,
e i tuoi nemici sono gente come te, con famiglie, amori e storie dietro. E che
quelli di Konoha, se i protagonisti fossero altri, potrebbero apparire a loro
volta come assassini spietati, mentre noi sappiamo tutto ciò che hanno dietro le
spalle.
“Sono
tornato a casa” è dato da le nuvole + i
rimproveri di Ino XD
Risposte alle recensioni:
Hachi: ci hai
preso in pieno °O° angst, ma non troppo... penso. Sono felice quando riesco a
far piacere un personaggio a chi non lo ama... e tra l'altro io Temari non la
posso soffrire eh XD però sono per l'obbiettività e la dignità del personaggio,
ecco XD Grazie della recensione!
Kit: Mi piace
un sacco la frase "senza foglioline intorno". La userò. XD Sì, Shikamaru e le
sue frasi misoginiache, con conseguenti ventagliate, sono scene che vengono
apprezzate direi... XD Ma sì, chi mai potrebbe pensare che non fosse a causa
della sabbia, la sua lacrimuccia buona. Oh, piccolo cerbiatto. Grazie della
recensione!
Diana88: oh,
che bello trovarti quì con una recensione bella lunga XD Naturalmente non mi
aspetto che tu recensisca tutto, sei matta? °_° Allora, sì, quì Shika la mossa
se la dà... il problema è fermarlo XD Sono morta dal ridere leggendo le tue
difese alla sabbia, la sabbia te n'è particolarmente grata, e con lei anche
Gaara, ovvio XD Dei vecchi capitoli posso dirti che se alcuni ti hanno
confuso... era perchè erano confusi, non sei tu XD Tenkiù per i compliments XD
GRazie della recensione!
V@le:
l'immancabile XD ma sì, Temari è l'amica-rompiscatole che lo fa per il tuo
bene... e perchè si diverte a torturarti, diciamolo XD Spero che questo capitolo
ti sia piaciuto, grazie della recensione!
Kikky: Su, su
XD Temari ogni tanto può andar bene XD Sì, è molto logico e in fondo lo sa anche
lui che sta male per i compagni, ma che ci vuoi fare... non si può concedere di
dirlo, se c'entra anche Ino... fosse solo Choji, allora sì XD Grazie della
recensione!
Kimly: adoro
il tuo nick. E ci ho messo due ore a scriverlo bene perchè le mani andavano per
i fatti loro. Ma non fa niente. Temari simpatica fa strano pure a me, figurati
XD Shika sfrutta tutto il suo genio per autoconvincersi in quella fic, e manco
ci riesce tanto... ma vabbè, anche questo fa nulla XD Grazie della recensione!
celiane4ever:
il MIO GUSTO MALSANO PER IL TRAGICO? Queste volgari illazioni non mi toccano,
non so assolutamente di cosa stai parlando, e se lo sapessi non lo saprei
comunque. Io, come puoi vedere, mia cara illatrice (?), ho fatto finire
praticamente benissimo questo capitolo, ecco. Sì, Temari era molto donna nella
scorsa, molto styling... *prende uno strano tono fashion*. Grazie della
recensione XD E io non scrivo cose tragiche... *finge di non ricordare l'ultima
che ha scritto dove Ino muore*
Wish:
Wishy-chan! Sì, su Temari ci dividiamo molto in odio non ben motivato e in
ammirazione per lo stile... io passo all'antipatia per via della prima
impressione che mi ha dato, e non ci posso far nulla XD lontano da Shika però mi
piace dipingerla come la vedo, forte e determinata, ma non per questo meno
propensa a divertirsi se capita, o ad apprezzare i bei tipi. Shikamaru ha
bisogno, quando vuole sfuggire alla realtà, di una buona dose di crudezza di
Temari. Anche se poi ha bisogno anche della dolcezza di Ino. Che a lui comunque
non mostra, eh, ma dai flashback di Sakura sappiamo che Ino non sa essere dolce
apertamente, passa direttamente ai gesti gentili conditi con un atteggiamento
autoritario... è lì, mi ricorda Yoshino. Dura, eppure Shikaku parla di belle
avventure vissute assieme... beh, grazie della recensione, come sempre!
Ryanforever:
Sì, prima è il fumo a farlo piangere, ora la sabbia... che in effetti fa
piangere eccome, ma non era il vero problema XD Temari è piuttosto spietata con
Shika, ma se mi viene in mente la famosa scena in ospedale con Choji moribondo e
lei, che non sa neppure nulla del rapporto tra i due, gli fa una ramanzina
fredda sull'essere ninja e il sapersi adeguare alla morte....... beh, diciamo
che ci sta XD Grazie della recensione!
Alla prossima
con: 44) Ino è l'unica che potrebbe curare Shikamaru, dato che lui se
ne torna sempre malconcio dalle missioni.
Capitolo 43 *** Ino è l'unica che potrebbe curare Shikamaru, dato che lui se ne torna sempre malconcio dalle missioni. ***
Dedicata a
Luly, sopravvissuta al suo primo incidente.
E come
sempre, più è idiota, e più è dedicata a lei. Hai un radar, nipotuccia?
XD
44) Ino è l'unica che potrebbe curare Shikamaru, dato che lui se
ne torna sempre malconcio dalle missioni.
«Sfigato.» rise Ino, spalmandogli una pomata sulle spalle.
«Grazie, sei gentile.» rispose scocciato Shikamaru.
«Dovevi recuperare un cane! Possibile che riesci a farti sempre male?!»
«A
mia discolpa...» cominciò piccato, lanciando un'occhiataccia a Naruto che
sorrideva beato mentre Sakura si dava da fare per curarlo, lamentandosi della
sorte avversa che l'aveva fatta capitare in squadra con un tale
scalmanato.
«E' colpa sua, lo so.» lo anticipò Ino, per poi abbassare la voce
maliziosa, «Naruto adora le infermiere.»
Una rapida visione a luci rosse di Ino in veste di infermiera, divisa
bianca corta, reggicalze e cappellino sulla testa, apparve e poi si dissolse
nella nebbia del coro di insulti di Sakura.
«E' un maniaco, si sa.» trovò il coraggio di dire, facendola ridere
ancora.
«Shikamaru, davvero, sei fortunato che io sia un medico. Saresti capace
di tagliarti una mano con un temperino!» lo prese in giro.
Shikamaru si poggiò una mano sulla fronte.
«Sei di una crudeltà inaudita.» si lamentò.
«Dovrai sempre portarmi con te.» dichiarò compiaciuta.
«Pure.»
«Sarò la tua infermiera personale.»
Un
minuto di silenzio.
«Ino, non è che avresti uno di quei cappellini da
infermiera...?»
«Cosa?»
«Niente.»
Nulla da dire immagino XD
Passiamo alle risposte alle recensioni, veloci veloci, non ho molto
tempo!
Diana88: Sì, l'intenzione maniaca c'era anche da parte mia con quel
prendersi cura del suo corpo XD Inutile dirlo di questo capitolo... e no, le
dita non me le distruggo più, grazie tante T_T grazie per la
recensione!
Final Alex: il nostro inglese peggiorerà, me lo sento XD Troppo
sdolcinato? Stavo per cancellare il capitolo quando l'ho letto, mi è venuto un
colpo (di nausea) XD E vabbé, mi sono ripresa in questo con l'idiozia XD grazie
della recensione!
Hachi92: oh mi sciocchi XD Che bello, mi sono sentita particolarmente
felice XD e io lo ShikaIno ce lo vedo di più in questa... Shikamaru sarà anche
pigro, ma è un ragazzo con i suoi ormoni e tutto! Io NON vado a braccetto col
love love, non so di cosa parli, non vedo, non sento, non parlo. Grazie comunque
xD
Shika: l'esame probabilmente stavolta non l'ho passato °° ma in buona
compagnia, direi XD Lieta di averti riportata nella retta via, non lasciare che
la passione per il bianco cali! Mai![fa molto pubblicità]. E sempre sì, sono un
disastro cara XD Grazie per aver recensito!
Kikki: morire era pur sempre un opzione valida, su. Se non altro
Shikamaru avrebbe capito XD [e hai voglia XD] Chissà per il seguito, l'ho
sparata lì e magari non esisterà... mah! Grazie della recensione!
Ryanforever: e chi non ama Rossana... specie le scene più serie! Choji
sa sempre, non poteva non essere presente e stavolta proprio dall'alto XD
Più che esperta ninja potrei fare la controfigura stuntman. Faccio cadute
sceniche che non ti dico. Ovviamente non volute. Grazie della recensione
xDD
Kaho_chan: hola! La SasoSaku esiste, e li amo sempre più XD Se ci
sentiamo su msn a questo punto te la passo XD E sì, adoro i complimenti e gli
aggettivi che usi nel descrivere le mie storie, roba che io non penserei mai XD
grazie per la recensione!
V@le: vorrei avere la faccia di Ino nel dire baciami XD
E' un colpo di genio perchè io sono un genio, ovvio U_U la smetto XD grazie
della recensione!
Wish: o lovvissima, che lunga recensione! E io non ho molto tempo per
rispondere T_T il senso multiforme delle mie frasi lo vedi solo tu, sappilo XD
io faccio da tramite, scrivo ciò che “Ino” mi detta, quindi avrai sicuramente
ragione ma non l'avevo manco notato XD Di Shikamaru ammiro anche io il modo in
cui si abbassa senza problemi e non cerca di fare il figo, del resto l'ha sempre
detto ad esempio di essere un vigliacco e di essere perennemente scazzato, e lo
trovo qualcosa di onorevole, ecco. Sam lo odio. ODIO. Adoro Aragorn, che fa lo
splendido, specie nel film, Legolas, da quando gli hanno dato la faccia di
Orlando, mi divertiva Gimli, Frodo lo consideravo poco in quanto cinquantenne
finché non ho visto il film, amo Merry e Pipino e non mi dispiace Gandalf.
PROPRIO SAM TI DOVEVA RICORDARE? Anche se non escludo di aver pensato a lui
mentre scrivevo “sono a casa” dato che se non sbaglio mi ero guardata il signore
degli anelli un paio di volte quella settimana. [Anche Faramir è okay,
comunque.] La smetto col signore degli anelli e la risposta pure, quindi grazie
della recensione XD
Celiane: °O° magari potessi paragonarmi alla El... lol, sì, Choji ha dei
superocchi alla Stephen King, che vedono ovunque, anche quando dorme XD diciamo
a Kishimoto di prendere esempio da me per le scene post combattimento? XD Ah,
tra l'altro a dimostrazione del fatto che non scrivo angst hai notato anche tu
la storia che ho pubblicato ieri, no? XDDD grazie della recensione!
Kimly: dove l'ho già sentito il tuo nick quindi? °_° Sì, la coppia di
innamorati piaceva anche a me, erano una sorta di Shika e Ino stranieri tra
l'altro XD Rossana rulez XD Kiba anche, che come dici tu, fa sempre piacere XD
più Kiba per tutti! Grazie della recensione!
Al
prossimo capitolo con: 45) Immaginate il figlio di Kurenai chiamarli
zio e zia
Capitolo 44 *** 45) Immaginate il figlio di Kurenai chiamarli zio e zia. ***
45) Immaginate il figlio di Kurenai chiamarli zio e
zia:
«Piccolo Kuma, vieni con zia Ino!» lo chiamò dolcemente la ragazza,
allungando le braccia verso di lui, chinata a terra. Il bambino sorrise e provò
a fare qualche passo barcollante.
Uno, due passi, e fu tra le braccia di Ino, che lo sollevò per aria
ridendo.
«Bravo, amore mio!»
Ad
un tavolino accanto Kurenai, Shikamaru e Choji bevevano il loro caffè
osservandoli.
«Si...» annuì Shikamaru con un gran sorriso, mentre Kurenai ridacchiava
del loro modo di fare.
Ino si sedette accanto a loro col bambino sulle ginocchia, facendolo
saltellare e ridere mentre allungava una mano verso la propria
tazzina.
«Nara, passami lo zucchero.»
Shikamaru, nella contemplazione del pargolo, sbuffò irritato lanciandole
la bustina.
«Oh no, non starete ancora litigando...» mormorò sconsolata
Kurenai
«Fallo un po' più a modo o ti spacco la tazzina in testa.» ringhiò
Ino.
«E
non spaventare Kuma...» borbottò il ragazzo.
«Io non lo spavento!» negò con voce stridula, facendo ridacchiare ancora
il piccolo. «Visto?»
«Zio, zia!» chiamò il piccolo battendo una manina sul tavolo.
Il
rancore nei visi dei due fece spazio allo stupore.
«Occheccarino!» esclamò Choji tutto d'un fiato, prendendolo in
braccio.
«Zio, zia!» ripeté il piccolo, pronunciando un suono più simile a “tio” e
“tia”.
Ino e Shikamaru si guardarono raggianti, poi nello stesso momento una
accarezzò la guancia al bimbo e l'altro gli scompigliò i capelli.
«Bravo, zio e zia.» ripeté Shikamaru.
«Oooohhh...» fece Ino estasiata.
Kurenai scosse la testa, chiedendosi se avrebbero ricominciato a litigare
subito o era una tregua vera e propria.
«Me lo fai riprendere?» chiese Ino puntando gli occhioni su Choji, che
non poté resistere.
«Lo può assaggiare il caffè?» chiese Shikamaru a Kurenai.
«Non ancora, ma puoi mettere appena zucchero nel cucchiaino e darglielo,
a lui piace molto.»
Shikamaru aprì la bustina, gettò lo zucchero nel caffè di Ino, che ancora
non l'aveva toccato, e poi ne prese poco con un cucchiaino. Lei tenne una mano
sulla pancia del piccolo perché non si muovesse e con l'altra girò il proprio
caffè. Shikamaru ci aggiunse due gocce di latte automaticamente, sotto lo
sguardo attonito degli altri due.
«Allora, ti piace? Ti piace? Golosone...» cinguettò Ino rivolta al
piccolo Kuma.
«Gli piace la roba dolce, ha già capito tutto della vita...» dichiarò
orgoglioso Shikamaru.
«Vero.» confermò Choji un po' sbalestrato.
Kurenai li guardò scioccata, notando come sembrassero due genitori di
grande esperienza col bambino, e la perfetta sincronia anche nel mettere lo
zucchero ed il latte nella misura esatta, catturando l'attenzione dei quattro
con lo sguardo che non riusciva a nascondere lo shock.
«Che c'è?» domandò Ino sorridendo.
«E' che... siete così carini con lui.» buttò lì. Anche Shikamaru sorrise
a quelle parole.
«Naturale...»
Choji invece incontrò il suo sguardo e fece un cenno leggero con la
testa. Poi, senza emettere suonò, Kurenai formulò: «Si sposeranno e non lo
sanno.»
Choji, imitandola, sillabò: «Benvenuta nel club di “chi se n'è accorto
prima di loro”.»
«Guardalo, Shika, sta ridacchiando! Non è un amore?»
«Piccolo furbo, vuole altro zucchero...»
Ed
eccomi qui. Chiedo scusa ma non ho il tempo di rispondere alle recensioni,
pre-esami del cavolo >_> ci sentiremo direttamente alla prossima! Questa
era dedicata a tutti quelli che notano che “tutti sanno” prima di loro!
Capitolo 45 *** Perché lei è la sua parte istintuale, lui la sua razionale. ***
46) Perché lei è la sua parte istintuale, lui la sua
razionale.
Gli occhi di
Shikamaru andavano oltre i vetri della finestra, ad osservare il cielo plumbeo
che minacciava pioggia da un momento all’altro. Il forte e buon odore della
cioccolata calda di Ino aveva invaso l’aria, mentre questa la sorseggiava
silenziosamente sfogliando una rivista a tavola. Lui le dava le spalle,
riflettendo.
Quella pace
che lo aveva colto, che non era soltanto l’assenza di emozioni ma la presenza di
una in particolare a cui non voleva dare un nome, quel silenzio che era
così strano da parte di Ino eppure così naturale, quelle sensazioni che provava
al solo averla a meno di un metro di distanza…
«Va bene.
Annuncerò agli altri che stiamo insieme. Ma lo sanno già tutti, ti ricordo.
Almeno da quando Naruto ci ha quasi beccati in bagno, e comunque Choji da
prima.»
Ino chiuse di
scatto la rivista, sorridendo raggiante: «Sanno che facciamo sesso, non vuol
dire niente. Gli dirai che sono la tua ragazza nel vero senso della
parola?»
«Sì,
seccatura…» borbottò annoiato, ma gli sfuggì un sorriso. «Hai cioccolato sulle
labbra.»
«Vuoi
assaggiare?» lo provocò lei, ammiccando maliziosamente. Shikamaru non se lo fece
ripetere, leccandolo via dalle sue labbra e decidendo che, in fondo, il
cioccolato andava gustato bene. Le sciolse i capelli mentre lo faceva, gli
piaceva sentirli cascare su di lui, e spostò indietro la
sedia.
Quando lei si
spostò a cavalcioni su di lui, Shikamaru con un enorme sforzo di volontà si
ritrasse. «Dobbiamo andare da Tsunade-sama tra cinque minuti.» le ricordò a
malincuore.
«Prima il
piacere, poi il dovere.» dichiarò Ino, alzando le spalle e baciandolo sul collo.
Shikamaru fu colto da un brivido di piacere, Ino sapeva sempre dove colpire, e
le mise le mani sui fianchi accarezzandole la schiena.
«Non era…
proprio così. E siamo arrivati in ritardo anche l’ultima volta.» fece presente,
dovendo sforzare non poco la mente per distogliere l’attenzione dai baci roventi
che Ino stava lasciando sul suo collo ed il suo petto, e dalle mani di lei che
gli aprivano il giubbotto. Ma le minacce dell’Hokage lo avevano atterrito, ore
ed ore di lavoro pesante per lui erano una tortura.
Ino tornò a
spostarsi per parlare, guardandolo dall’alto, e tutto ciò che il campo visivo di
Shikamaru poté registrare era lei, bellissima, con i capelli scarmigliati e un
sorriso accattivante. Ma ciò che più lo colpì furono gli occhi: Ino stava
festeggiando. Anche se conosceva già i suoi genitori, anche se
praticamente tutta Konoha sapeva da tempo che uscivano assieme, forse da prima
di loro stessi, Ino voleva davvero andare in giro con lui come fidanzata
ufficiale, e soprattutto era felice che lui fosse d’accordo su questo. Quelle
grandi iridi celesti brillavano come non mai di eccitazione e gioia vera e
propria, oltre alla spontanea allegria della ragazza che le rendeva sempre così
vive.
Quasi come se
non si aspettasse che lui avrebbe accettato tanto facilmente, come se temesse
che lui volesse essere solo un amante e un compagno di
squadra.
Quasi?
«Allora
lascia che…» aspettino, avrebbe aggiunto Ino, se Shikamaru non fosse
scattato in piedi tenendola in braccio e l’avesse spinta sul tavolo, mandando a
terra tutto ciò che poco prima ci stava sopra. La tazza di cioccolata si
infranse a terra rumorosamente.
Quella pace
che lo aveva colto, che non era soltanto l’assenza di emozioni ma la presenza di
una in particolare a cui ora voleva dare un nome, quel silenzio rotto
solo da qualche ansimo, che era così strano da parte di Ino eppure così
naturale, quelle sensazioni che provava al solo averla sotto di
sé…
«Lo sai che
ti amo, vero?» le sussurrò ad un orecchio. Lei sobbalzò, ma quando Shikamaru la
guardò stava già sorridendo soddisfatta. Probabilmente si era perso
un’espressione memorabile.
«Ti amo anche
io, lo sai, vero?» gli fece il verso lei. «Ma pensi troppo. Ora facciamo sesso e
sta zitto. Segui l’istinto Shika.»
La sua stessa
risata divertita fu interrotta da un altro bacio di Shikamaru.
«Non solo mi
mandi a morte per mano di quella donna malefica, ma devi anche traviarmi…» si
lamentò scherzosamente il ragazzo, sfilandole la maglietta.
Ino rise
piano, «Preferisci la razionalità? Allora d’accordo…» cominciò, facendo cenno di
alzarsi. Shikamaru la bloccò per la vita, rispedendola sul tavolo e salendole
sopra per bloccarla.
«Istinto,
no?» rispose al suo sguardo sbalordito, e, come lei aveva chiesto, smise di
pensare.
Questa
piacerà alla Luly.
Non c'entra
niente, ma sappiate che la prossima è una delle mie preferite [ 47) Perché
litigano come una coppia di vecchi sposi! ? do il meglio della mia
stupidità]
Che dire?
Tsunade, visti i continui ritardi di Shikamaru, lo ha minacciato con una
punizione memoriali per uno come lui, ma ovviamente Ino l'ha avuto vinta, e
anche lei forse si addolcirà quando vedrà che stanno ufficialmente insieme...
forse.
Ino temeva
effettivamente che Shikamaru si sarebbe adagiato nell'idea “amanti” senza voler
portare avanti la relazione, ma non avrebbe mai ammesso di preoccuparsene per
via dell'orgoglio, ecco quindi perché festeggia. E Shikamaru che ha capito deve
dimostrarlo a modo suo XD
Avverto che
non scriverò MAI qualcosa di lemon, questo è il massimo che mi posso concedere
XD
Oh, e
ovviamente il “sanno che facciamo sesso ma non vuol dir niente” non è riferito
al sesso quanto al fatto che potrebbero farlo e non amarsi. E “Anche se
conosceva già i suoi genitori, anche se praticamente tutta Konoha sapeva da
tempo che uscivano assieme, forse da prima di loro stessi...” è un riferimento alle mosche bianche XD
Dodici recensioni *_* quando crescono le recensioni
cresce anche la voglia di scrivere, sapete? XD Rispondiamo,
va:
Luly: Lulla cara, appena ho letto cose da diabete
ho deciso, hai firmato la condanna per qualche povero personaggio innocente. Del
resto non mi sembra il caso di essere così dolce, no no U_U A Kishi-sensei le
mandiamo tutte le fic, chissà che non si converta XD Comunque sì, in effetti era
un bello spettacolo nella mia testa XD grazie per la recensione!
V@le: troppo dolce, la prossima volta faccio una
strage, lo dico e lo ripeterò XD Anche Kurenai ora sa, vediamo chi altri
aggiungere XD grazie per la recensione!
Kimly: sì, Kurenai e Choji hanno molto da dirsi
segretamente... li avessero beccati sarebbero morti entrambi XD grazie della
recensione!
Kaho_chan: in effetti con quel titolo non potevo
che scrivere qualcosa di zuccheroso XD avrei dovuto fare uno scenario di guerra
e Kuma che li chiama con loro mezzo morti forse... beh, alla prossima! XDD
grazie della recensione!
Shika: hola! in effetti stai tornando puntale
come una volta con le recensioni XD Sono felice che i personaggi siano I.C. e
noto con piacere che la parte di Choji è piaciuta a tutti XD Crepasse quel
lupaccio per l'esame, invece di far morire me... grazie della recensione! XD
Kittie Chaos: quì finalmente se ne sono
accorti... per il tenerissima, dopo averne letti tanti sto decidendo dove
uccidere Ino stavolta XD Grazie della recensione!
diana88: Sono adorabili, suvvia XD meno male che
c'era Kuma in effetti °_° E sì, tutti facciamo parte del club, direi di farci
delle magliette con qualche stemma simile XD grazie della recensione!
Kikky: Kuma è uno di quelli che ha capito tutto
dalla nascita XD loro se ne sono accorti quì XD grazie della recensione!
Celiane: benvenuta nel club penso potrei
farglielo ripetere per qualcun altro, eh XD il turno dei due interessati si può
dire che ci sia in questa °_° grazie mille XD
Hachi: grazie mille XD e grazie anche per l'in
bocca al lupo! Solo che non ha funzionato molto XD però un altro mi è andato
bene, quindi okay XD grazie della recensione!
ryanforever: è fin troppo tenera come scena, mi
rifarò con qualche morte in giro XD se vuoi sapere chi altri non ha ancora
capito, è Inoichi XD orecchie da mercante xD grazie della
recensione!
__sakura___ :oooh sì, il fanclub è enorme XD e mi
piace che tu trovi la scena reale *_* a me diverte un sacco farli così, sembrano
una coppietta, ma se guardi bene magari si tirano calci sotto il tavolo XD
grazie per la recensione!
Capitolo 46 *** Perché litigano come una coppia di... ***
A
Wish senza cui non avrei scritto questa shot.
A
Akami per i riferimenti a Sai.
A
Luly perché è maliziosa XD
47) Perché litigano come una coppia di vecchi
sposi!
«Sei in ritardo!» lo aggredì Ino, un millesimo di secondo dopo che ebbe
attraversato la porta.
«Nah. Solo cinque...» minuti avrebbe
aggiunto, se non gli fosse caduto lo sguardo sull'orologio. «Oh.»
«Oh? Forse venti minuti, genio. Che facevi di
tanto importante, si può sapere?» sbottò Ino contrariata, mentre gli altri
sghignazzavano a tavola. «Ti stavamo aspettando per mangiare, sai? Pure ai
compleanni arrivi in ritardo... scusalo, Cho.»
Choji, che aveva temporaneamente dimenticato la fame e anche l'odio
profondo verso il migliore amico in ritardo che lo aveva costretto ad aspettare
per potersi abbuffare, ora lo fissava oltre le spalle di Ino che si era voltata
a scusarsi col festeggiato. Lo fissava con sommo sconvolgimento, perché
Shikamaru aveva fatto un passo verso la finestra e preso qualcosa che poi aveva
nascosto dietro la schiena, e quel qualcosa sembrava...
«Scusami Cho. Questo è per te, amico.» disse Shikamaru, lanciandogli al
volo un pacco ben chiuso dall'odore invitante.
«Non saranno...?» cominciò lui speranzoso.
«Qualcosa che ami.» rispose Shikamaru. «Per dopo cena, però.»
Ino alzò gli occhi al cielo, mentre Sakura chiamava il cameriere con un
gesto e Naruto tentava di far riprendere Choji dalla trance.
«Questo invece è per te, Ino.»
La
ragazza abbassò gli occhi di scatto su di lui, e con lei tutti i loro
sconcertati amici. «Scusa?»
Shikamaru levò la mano da dietro la schiena, rivelando che Choji aveva
visto giusto, e che aveva preso una rosa. «Se ti allontani dai fiori, ti seguono
loro.» scherzò lui, maledicendosi per aver preso una rosa rossa, maliziosa
com'era Ino. Gli era sembrata bianca per via delle luci sotto il
portico.
Ino arrossì, e la prese soddisfatta. Non era molto originale, ma era la
prima volta che Shikamaru faceva qualcosa di così carino. «E' per il ritardo, o
è il motivo del ritardo?»
«Il motivo.» rispose lui con un'alzata di spalle, cercando di cancellare
l'immane senso di colpa nel vederla improvvisamente così intenerita.
«Hai capito il nostro Shika!» sbottò Kiba ridendo, e gli altri
cominciarono a commentare in modo meno nascosto ciò che prima
sussurravano.
«Oh, piantatela.» borbottò lui annoiato, andando a prendere posto davanti
a Choji e accanto ad Ino.
«I
dolcetti di tua nonna.» stava mormorando il primo quasi commosso.
«Mia madre ti fa gli auguri e ti ricorda di lasciarli per dopo cena. Beh,
ordiniamo?»
«Ma sentilo, arriva in ritardo e poi...» cominciò Kiba, interrotto da
un'occhiataccia di Ino.
«Lascialo in pace, si è scusato, no? Allora, io prendo...»
Ignorando il fatto che nella pratica non si era scusato, Shikamaru ordinò a sua volta, e poi fu
avvicinato da Lee: «Ma hai davvero tardato per prenderle la
rosa?»
«No.» rispose sussurrando, «Mi stavo solo
scegliendo i vestiti e tutto.»
«Bei pantaloni, a proposito.» si intromise Naruto
a bassa voce.
«Sì, con quello che li ho pagati è meglio che
siano belli.»
«Sai quanto costa questo giubbotto?» fece allora
Kiba indicando il proprio.
«Dove l'hai comprato?» lo interrogo Lee
interessato.
«Allora, ragazzi...» disse Tenten in quel
momento.
Kiba alzò la voce: «E aveva un corpo da
paura!»
«Sì?» squittì Naruto con voce
stridula.
«E come ti dicevo, è una nuova tecnica che non
vedo l'ora di provare!» dichiarò Lee a voce alta, mentre Shikamaru
annuiva.
«Oh, voi ragazzi parlate solo di donne e
combattimenti...» sbuffò Sakura. «Volete ordinare anche voi o no?»
La cena trascorse in tranquillità, se
tranquillità potevano chiamarsi i soliti litigi tra compagni di squadra e il
fatto che per far smettere Choji di mangiare dovette arrivare lo chef a
convincerli che aveva dato fondo a tutte le scorte, con grande gioia di tutti
che come regalo di compleanno avevano deciso di offrirgli la cena dei suoi
sogni. Senza contare che erano presenti anche Karin, Suigetsu e Juugo, da quando
Sasuke era tornato a far parte del gruppo lo avevano seguito non avendo un luogo
in cui stare, e che Karin e Suigetsu allo stesso tavolo equivalevano ad un Lee
ubriaco tra quattro mura.
Verso metà serata Shikamaru e Ino avevano ripreso
a battibeccare a proposito della fame smisurata di quest'ultimo, neanche fossero
i genitori di un bambino ingordo.
«Ecco, perlomeno ora non mangerà più.» fu il
commento di Ino all'arrivo dello chef.
«E' il suo compleanno.» protestò Shikamaru,
«Lascialo in pace.»
«E certo! Poi si abitua e ce li metti tu i soldi!
Prima o poi vedrai, sarai tu a dovergli pagare tutto.»
Shikamaru sbuffò: «Forse hai un po' ragione, ma
non stasera.»
«Forse un po',
soprattutto.Grazie, eh.» fece lei. Poi la sua espressione piccata mutò in un
sorriso languido che lo fece quasi sobbalzare.
«Okay, cosa c'è?» domandò sospettoso.
«Stasera non ho ragione, quindi non ti dispiacerà
pagare.» E prima che Shikamaru potesse ricordarle che avrebbero pagato gli
altri, continuò: «Se non per Choji, per me.»
«Tu...»
«Vado in bagno. Sakura, vieni?»
«Senti tu, ma non avevi scordato il
portafogli, per modo di dire, anche ieri?»
Gli altri scoppiarono a ridere.
«Marito e moglie, li dichiaro marito e moglie!»
dichiarò Karin, scuotendo la testa.
«E lui arriva tardi, e le porta le rose per farsi
perdonare, e battibeccano, e lui paga...» elencò Suigetsu divertito.
Ino indicò entrambi, sottointendendo un “senti
chi parla” e facendoli ammutolire.
«Questi due non ce la dicono tutta!» rincarò la
dose Lee, entusiasta.
Choji annuiva, avendo scordato persino il cibo
per la seconda volta in una sera.
Ci pensò Naruto ad allontanare l'attenzione da
loro.
«Ma perché voi donne andate sempre in due in
bagno?» domandò innocentemente. «Io non ho bisogno certo di una
mano!»
Lo scoppio di risa e volgarità che seguì fu messo
per iscritto negli annali del locale.
«TI PIACEREBBE avere una mano in più in questi
casi!» si sgolò direttamente Kiba.
«Ma non necessariamente femminile...» aggiunse
Sai, per simpatia.
«Eh già, tu non è che ne sai qualcosa?» disse
subito Sakura, che era mezzo brilla.
«Io?» domandò Sai con innocenza, «Chiedilo a
Sasuke, accanto a te.»
Sasuke quasi si strozzò col vino, e gli occhi,
pur privi di sharingan, sembrarono incendiarsi.
«Oh, Sasuke-kun, lo sapevo, lo sapevo...»
borbottò Sakura, metà per l'alcol e metà per la folle idea di prenderlo in giro.
Lui si girò a guardarla in evidente shock.
Naruto, con il viso abbronzato che prendeva il
colore del suo amato ramen, le poggiò una mano sulla spalla: «Non parlare,
Sakura-chan, ti prego. Tu! Maledetto! Sempre a parlare del mio avere o meno
un... un...»
«Pisello.» gli venne in soccorso Sai, mentre
c'era chi scivolava quasi a terra da tavola.
«Ecco! E poi fai commenti così schifosi tra me e
quel... bastardo? Non è che sei geloso? Sei tu che verresti in bagno con me
allora? Oddio, che sto dicendo...»
«In che senso “verresti” Naruto?» insinuò Kiba,
disteso a terra.
Hinata, a rischiò di svenimento, fu salvata da
Neji che scuoteva la testa disgustato.
Sasuke, afferrata Sakura per un braccio, la
trascinò fuori.
Shikamaru, che soffocava le risate contro il
braccio tenendo la testa sul tavolo, cercò di rimettersi dritto a sedere, e
aiutò Ino a sollevarsi, dopo che si era accucciata accanto a lui per non cadere
a terra dalle troppe risa.
«La-Lasciamo Sai e Naruto da soli, poi.» propose
Ino, quasi singhiozzando per il troppo ridere.
«Mi fa male lo stomaco.» commentò Shikamaru,
ormai nauseato e alla ricerca di ossigeno. Questo fece ridere di nuovo
entrambi.
Il cameriere, dall'aria spaventata, si avvicinò,
porgendo loro il conto, che fu afferrato velocemente da Shikamaru. Ino lo fissò
incuriosita.
«Beh? Devo pagare anche per te, no? Che avevi
preso? Non vorrei finire col pagare anche per gli altri.»
Ino sorrise: «Dai lascia, me lo pago
io.»
«Non dire scemenze. Tu vattene al bagno o dove
volevi andare, ormai pago io.» decise lui, con una punta di orgoglio maschile
che si faceva strada di fronte a tante dichiarazioni ambigue da parte degli
amici.
Ino sgranò gli occhi, poi, divertita, gli baciò
una guancia. Nel farlo gli poggiò una mano sull'altra guancia, in una carezza
dapprima involontaria, poi, non appena se ne rese conto, voluta.
«Grazie, maritino. Specie per la
rosa.»
«Di niente, moglie.» borbottò lui, fingendosi
poco convinto. Inarcò un sopracciglio vedendola dirigersi in bagno con la
camminata dondolata che la contraddistingueva quando era particolarmente
felice.
Quando riportò lo sguardo davanti a sé, Choji,
ora esterno al caos, lo fissava.
«Sei color Naruto sotto ramen.» comunicò
l'amico, con una soddisfazione disumana.
Shikamaru stette in silenzio qualche altro
secondo. «Senti...» disse poi, «Tipo... Nel caso in cui fossi ancora in
ritardo... Secondo te quanto costerà un mazzo di rose?»
Oooh. Lo ammetto, ne ho scritte altre quattro che non mi piacciono, ma
questa Sì.
Prima di tutto ci ho infilato SuiKa, e SuiKa è il Bene.
Sakura ha preso in giro Sasuke e Sasuke c'è rimasto, e anche questo è il
Bene.
Sai è un bastardo, e si sta ambientando, e questo è il Bene. Specie se
parla di piselli.
Oh, Naruto sotto ramen è un'immagine carina per me, sì.
Una piccola nota al notare i VERI discorsi dei ragazzi, che sono peggio
delle donne, riguardo ai vestiti e cose simili (i ragazzi che conosco io son
così XD), però appena notano di essere sotto l'attenzione fingono di parlare di
cose “virili” XD
E
il modo finale di parlare di Shikamaru è dettato dall'imbarazzo, dalla sua età e
tutto XD Non è che io ad un professore vado a dire “ehm, tipo... cioè, la
tettonica a placche.” so parlare quando serve, giuro XD l'ho fatto apposta per
renderlo più ragazzo XD
Risposte alle recensione:
Wish: sapevo che non mi avevi abbandonata! XD Sì, Shika e Ino ce li vedo
fantastici con un bambino, non so perché... forse in virtù del carattere più
nascosto di Ino, quello che mostrava da bambina, e del modo di fare di
Shikamaru, boh. E ce li vedo ad addolcirsi tanto, anche! Ora, non faccio mai
commenti sullo ShikaTema e do sempre dignità e un bel carattere alla bionda di
Suna, ma lei invece la vedrei più a disagio con qualche bambino, per via della
sua educazione e del suo quasi “vantarsi” di essere fredda come un ninja deve
essere. Sakura ce la vedrei più spaventata all'idea di sbagliare e magari a
seguire regole di maternità da qualche libro, finendo con lo sbagliare comunque
e gettare all'aria tutto XD Hinata spaventata all'idea di sbagliare e basta, per
quanto abbastanza dolce da essere materna, e Tenten chissà... quindi alla fine
Ino è tanto tanto zietta quando le gira XD E ovviamente non li sto odiando! Il
problema è che sono tragicamente ispirata su di loro, ma non trovo titoli
corrispondenti e non posso scrivere le storie che ho in mente! Ah, comunque è
mia idea che Tsunade alla fine non abbia punito Shikamaru, perché lui ha dato
una spiegazione talmente ooc alla donna che l'ha mandato via senza alcuna
punizione. Sìsì. Grazie della recensione! XD
diana88: tu dormi la notte? In realtà di solito sono ancora sveglia anche
io, ma proprio quel giorno no XD Sì, Tsunade ha sicuramente capito, Jiraya o non
Jiraya... del resto anche lei è sensibile all'amore XD Shikamaru non è per
niente superficiale, infatti. In questa storia ho forse un po' ucciso il lato
più romantico, le rose erano pure una scusa, ma fa niente XD Grazie della
recensione!
Lulluccia: anche questa te la dedico un po'! Per le lemon nessuno mi
convincerà mai, vanno contro il mio lato romantico, mi spiace XD sono una luce
bianca *O*
*senza motivo si immagina
versione bellissima fata che illumina tutto stile elfo di
Tolkien*
Grazie per la recensione cara
XD
hachi92: eh sì, “povero” Shikamaru, Ino
lo obbliga a fare sempre di tutto, eh? XD Non hanno quasi battibeccato in
questa, mi spiace, ma è perché lui è stato un bastar-ehm, furbo, e la battibeccata se l'è presa
l'incauto Kiba XD grazie per la recensione!
Kimly: eh, sì, sono fantastica... XDD
ma dove?! Sono felice che ti sia piaciuta tanto! Spero anche questa! Grazie
della recensione!
Kikky: sì, Ino ha intenerito anche me
[e Shika]. Del resto certe paure a volte sono dure a morire...
amici-scopamici??? XDD che definizione stupenda XDDD Grazie per aver recensito!
Animenight89: oh, che bello leggere
recensioni di persone nuove! Grazie per avermi messa nei preferiti sulla fiducia
XD e lieta di essermeli poi guadagnata, se così si può dire! Grazie anche per i
complimenti, e sì, cerco sempre di mantenere i personaggi I.C. per quanto
possibile. Penso che dopotutto siano anche la mia coppia etero preferita, perché
è l'unica che non riesco a separare... se riuscirai ancora a recensire, sei la
benvenuta XD Grazie della recensione!
Shika McBeal: avvocato *O* mi servirai
quando sarò denunciata! Allora, i riferimenti alle mosche bianche cerco di farli
sempre! E dopotutto anche i loro amici, compreso Choji, son mosche bianche! Ho
passato l'esame che credevo di non passare, e pure con voti alti XD Grazie
dell'interessamento! E a te come sta andando? Grazie per la
recensione!
Ryanforever: sì, anche io sono della
tua stessa idea su Inoichi! Deve poi essere un bravo bravo padre, o Ino non
sarebbe così, sia per la versione pre-Naruto quando era piccola e leader, sia
dopo quando è maliziosa e se vogliamo viziata. E sì, anche per complementarità e
per il fuorviare, Ino poi è il capo, ovvio XD Grazie per la recensione!
Grazie a tutte!!!
Prossimo capitolo, ideato dalla Luly:
48) Perchè entrambi portano il maglione a collo alto...
ovviamente per nascondere i succhiotti, no?
Capitolo 47 *** Perché entrambi... collo alto! ***
48) Perché entrambi portano il maglione a collo alto...
ovviamente per nascondere i succhiotti, no?
«E tu che ci
fai qui? Da quando vai alle terme, frontespaziosa?» sbottò Ino, con aria
spaventata.
«Beh? È una tua prerogativa?» si sorprese Sakura,
intenta a levare la maglietta.
Ino invece riprese a vestirsi velocemente: «Sei
venuta sola?»
«Beh con me ci sono Naruto, Sai e Sasuke,
perché?» domandò la ragazza, notando l'amica irrigidirsi. Le si avvicinò,
incuriosita. «Tutto bene?... Ah?!» veloce come un lampo le scostò una ciocca di
capelli dorati. Ino si ritrasse di scatto, ma ormai la frittata era
fatta.
Sakura già sorrideva sorniona.
«E' un succhiotto quello,
vero?»
«E' un livido, maniaca!» protestò Ino, sentendosi
arrossire.
«Sul collo?»
«Sì!» insistette Ino. «Non è che io vada in giro
con un collare sadomaso come il tuo Sasuke, cara Sakura!» l'aggredì
subito.
Sakura arrossì a sua volta e spalancò la bocca:
«Cosa? Chi ti mette in testa certe idee?»
«E' scontato chi dei due comandi, e anche chi
voglia il sesso violento!» esclamò Ino, godendo dell'espressione
dell'altra.
«Altro che scrofa, “porca” ti andrebbe
benissimo, Ino!» s'indignò Sakura, lanciandole dietro un cesto di biancheria
mentre quella fuggiva.
Col naso ancora per aria e l'espressione
estremamente offesa, e anche in parte compiaciuta, ma mai l'avrebbe ammesso,
Sakura andò ad immergersi in acqua.
Impossibile ignorare la voce di Naruto, subito
soffocata in un gorgoglio, che gridava: «Shikamaru! Sono succhiotti
quelli?»
E impossibile non rendersi conto che Ino aveva
portata la sua attenzione altrove con estrema facilità. O non rendersi che quei
due indossavano da parecchio tempo vestiti a collo alto.
«Ma brutta scro...»
«... Ehi, Sas'ke, ma quello che hai sulla spalla
è un altro morso?»
E Sakura sprofondò sott'acqua.
E
Ino forse ci ha preso XD
E
sì, è sempre Naruto che nota troppo. Immagino che Sasuke l'abbia soffocato
subito dopo, forse fermato solo da Choji che è innocente, lì in mezzo
XD
Risponderò alle recensioni alla prossima, o finirei col non pubblicare
più °_° scusatemi XD
49) Perché: "Povero Shikamaru, si è dato tanto da fare e
lei è già lì che strilla per Sasuke" ha detto Choji, il loro migliore amico.
Kiba mise giù il bicchiere, mentre continuava con convinzione:
«... e con quella faccia... dì la verità, la prima cosa che hai pensato è
stata...»
«Che mi dispiaceva per Shikamaru! Con l'incontro con Temari si era dato
davvero da fare, e lei subito appena aveva visto Sasuke aveva ripreso a
strillare per lui.» ricordò
Choji, «Secondo me lui c'era rimasto male, faceva tanto per
mettersi in mostra con lei. Questa è la prima cosa che ho pensato vedendoli,
ovvio.» e Sakura annuì divertita.
«Già, è vero! Ma immagino che Ino fosse altrettanto offesa... sai,
abbandonare il combattimento nonostante il suo tifo... e poi proprio con Temari,
lei è sempre stata gelosa di Temari!»
«Beh, l'amore...» cominciò Kiba divertito, salvo poi impallidire come un
lenzuolo.
E
Choji e Sakura seppero che o Ino o Shikamaru avevano sentito tutta l'ultima
parte.
Naruto tornò al tavolo rosso in faccia per l'agitazione, dopo aver quasi
distrutto il locale in un litigio con Sasuke, ignorato dai presenti ormai
abituati e certe manifestazioni d'affetto.
«Ehi, venite anche voi a divertirvi! Ciao Ino, ciao Shikamaru!» salutò
con allegria, facendo raggelare la compagna di squadra e Choji.
«... Ciao Naruto.» rispose la voce molto cupa di Shikamaru. Molto, molto
cupa.
«Io penso che andrò a farmi un altro giro.» annunciò Ino, e Sakura non
ebbe bisogno di guardarla per sentire quanto la sua voce fosse assente, come
probabilmente la sua mente in quell'universo.
«No. Ci andiamo insieme.» disse improvvisamente Shikamaru in tono
perentorio.
Kiba non riusciva a smettere di fissarli, come un Naruto abbagliato da un
chidori che gli veniva addosso*, guardando una Ino innaturalmente pallida e con
gli occhi bassi, e uno Shikamaru con le labbra che sembravano sparire tanto
erano strette per la rabbia.
Quando finalmente uscirono, crollo di testa sul tavolo.
«Abbiamo combinato un casino, un brutto casino.» mormorò
Choji.
«Ma perché sembrava così arrabbiato?» si chiese invece Sakura, mettendosi
le mani sui capelli.
«Mai più ricordare il passato, mai più.» si lamentò Kiba. «Shikamaru è
passato dallo sconvolto all'arrabbiato in fretta, e non avete idea di cosa
voglia dire essere freddati da lui. E' peggio di Sasuke quello.»
Shikamaru si appoggiò al muro, con le braccia incrociate. «Quindi tutto
il casino sulla missione di domani è solo per Temari, giusto? Farmi sentire
talmente tanto in colpa...»
Ino, imbarazzata, invece che farsi prendere dalla rabbia come al solito
si limitò a pensare alle parole di Choji, così come Shikamaru si era soffermato
su quelle di Sakura.
Con l'incontro con Temari si era dato davvero da fare, e lei subito
appena ha visto Sasuke ha ripreso a strillare per lui.
«Stavo per mollarla quella dannata missione, e darti ragione!
Tu non ti senti neanche un po' egoista invece, ad
essere gelosa di Temari? Gelosa di cosa, poi? Del fatto che sia già jonin?
Impegnati e lo diventerai anche tu, Ino! Ma maledizione, non impormi le tue
paranoie!»
Ino restò in silenzio.
Secondo me lui c'era rimasto male, faceva tanto per mettersi in mostra
con lei.
Tante piccole cose, che prendevano il loro posto finalmente e si
incasellavano l'un l'altra, permettendole di vedere ciò che aveva sempre evitato
di guardare.
«...Non hai nulla da dire? » chiese lui, iniziando a preoccuparsi per via
dell'inusuale silenzio dell'altra.
Beh, l'amore...
Ino riteneva che Sakura piangesse troppo, e non
aveva mai capito come potesse non vergognarsene e quindi trattenersi dal farlo.
Ma quel giorno scoprì che non solo dolore e gioia, ma anche paura, senso di
colpa e confusione assieme portano a scoppiare, e che se si ha bisogno di
piangere davvero tanto, è impossibile trattenersi.
Gli occhi le si fecero lucidi prima che se ne
rendesse conto, e capì di essere bloccata, poiché il groppo che aveva in gola
non le avrebbe permesso di parlare senza singhiozzare, e Shikamaru di fuggire
senza spiegarsi.
Restò quindi a testa bassa, sperando che le lacrime restassero al loro
posto e che il groppo scendesse almeno un po', permettendole di dire qualcosa di
sensato per potersene andare.
“Non voglio essere innamorata di Shikamaru. L'amore è una
merda.” fu tutto ciò che riuscì a pensare per tirarsi fuori
dall'impiccio.
Lui, non osando immaginare la realtà ma iniziando
ad intuirla, non poté che sollevarle il viso con una mano, sperando quasi di
ricevere uno schiaffo dalla solita Ino.
Purtroppo però, come temeva, la solita Ino era
andata evidentemente lontano da lì: la ragazza che aveva davanti combatteva con
le lacrime e si liberò con uno strattone, dopo un attimo di sorpresa che le
aveva fatto sgranare fatalmente gli occhi.
«Non toccarmi!» sibilò con voce stridula, mentre
le lacrime scendevano per le guance.
Shikamaru, ferito, ritrasse la mano. «Scusami,
non intendevo essere così duro, Ino...»
Lei è sempre stata gelosa di Temari!
«Oh.» disse poi Shikamaru, finalmente giungendo alla spiegazione del suo
comportamento che aveva velocemente scartato. «Oh.»
«Sì, oh... Vaffanculo!» sbottò Ino,
stampandogli le cinque dita su una guancia e correndo via.
Shikamaru, sbalordito, si toccò la guancia
dolorante e la guardò scappare.
«Ma...» mormorò ancora incredulo.
“E adesso che faccio?” pensò. Era furioso per lo schiaffo e per
la sua reazione, ma era anche vero che era il primo ad essere rimasto sconvolto
dall'illuminazione appena giunta, e che l'aveva aggredita verbalmente poco
prima.
«Seguila.» suggerì una voce poco gradita alle sue
orecchie.
Shikamaru non si voltò, immobile, mentre Sasuke
si allontanava nuovamente dalla finestra aperta.
Poi cominciò a correre.
La
bloccò senza troppe difficoltà, era molto più motivato di quanto fosse lei nel
fuggire e sapeva dove voleva andare, e la afferrò per un braccio. Schivò di poco
un altro schiaffo.
«Mollami!»
«No.» negò lui, in tono calmo. Gli occhi però smentivano quel suo tono
tranquillo.
«Non credi che mi senta abbastanza umiliata? Faccio la figura della
stronza, e in più della sfigata.»
«Tu la sfigata? Chi
è che secondo loro c'è rimasto male per una cavolata simile? O ti riferisci al
fatto che uno come me ti piaccia? Ha davvero così tanta
importanza?»
Ino voltò il viso dall'altro lato, e borbottò:
«Io mi riferivo alla gelosia.»
Shikamaru sbuffò, alzando gli occhi al cielo.
«Fossi solo tu...»
«Cosa? Fossi solo io cosa?» chiese
esasperata.
«La gelosa.» rispose lui, asciutto.
«Chi altri... oh.»
«Non mi piacciono più questi
oh.» mormorò
imbarazzato, portandosi una mano al codino.
«E quindi che facciamo?»
Pur avendo capito a cosa lei si riferisse,
Shikamaru rispose: «Dentro il locale di Ichiraku è meglio non tornare in queste
condizioni. Seguimi.»
Ino si asciugò velocemente le lacrime, grata che
lui non le avesse nominate, e lo seguì fino ad arrivare al suo pezzo di prato,
quello in cui lo si poteva trovare praticamente ad ogni suo momento
libero.
«E che ci facciamo qui?» domandò di getto.
Shikamaru andò a sedersi, e poi batté una mano
per terra accanto a sé, invitandola ad unirsi a lui.
Ino si sedette titubante accanto a lui. «E
adesso?»
«E adesso parliamo, penso.»
«Dobbiamo proprio?» fece lei con una
smorfia.
Shikamaru non poté fare a meno di ghignare, in un
modo che le fece venire i brividi. «Beh, possiamo saltare le dichiarazioni a
questo punto, io lo preferirei.»
Ino spalancò gli occhi, poi riprese il controllo
e sorrise compiaciuta. «E tu da quando sei così malizioso?»
«Me l'avrà insegnato qualcuna.» disse lui in tono
casuale, ed evitò il terzo schiaffo. «Scherzavo! Seccatura...» si affrettò a
dire, bloccandola per un braccio ancora una volta per evitare che se ne andasse,
felice che la solita Ino stesse facendo capolino finalmente. «Si può sapere
perché te la sei presa tanto prima?» chiese più serio.
Ino scosse la testa. «No.»
«No?» ripeté lui, «Come no?»
«Noi due non ci dovevamo baciare?» chiese allora
lei, sentendosi arrossire. Non era esattamente la ragazza facile che gli altri
pensavano, e lui era Shikamaru: le due cose la mandavano in tilt.
Shikamaru sorrise, avvicinando il viso al
suo.
«Perché mi sei corso dietro? Io non l'avrei
fatto...»
«Pensavo non volessi parlare.» rispose
lui, detestandola per aver chiesto proprio quello.
«Non volevo essere io a parlare.» specificò Ino.
«Sasuke...» borbottò Shikamaru
contrito.
«Scusami?»
«Mi ha convinto Sasuke.» spiegò ancora più
svogliato.
Per un attimo pensò che lei se la sarebbe presa,
perché non l'aveva seguita di sua spontanea volontà, ma a giudicare dal modo in
cui cominciò a ridere, tenendosi la pancia e quasi rotolando sull'erba, non era
così.
«Lieto che ti diverta.» sbuffò, distendendosi e
portando le braccia incrociate dietro la testa.
Passarono due minuti buoni, prima che lui
sbuffasse di nuovo e si voltasse a guardarla, rossa per la mancanza d'aria e
ancora nel pieno delle risa. «Ma andiamo, Ino! Non è divertente! Qualunque cosa
tu stai pensando non lo è!» sbottò.
«Tu... e Sasuke... altro che Choji... migliori
amici... Che carino Sasuke! Ha ha ha!»
La risata di Ino era irrefrenabile, e dato che
Shikamaru detestava Sasuke, gli stava facendo venire una crisi di
nervi.
“Volevo una moglie né bella né brutta, una figlia femmina e poi uno
maschio, ed una vita tranquilla...” si ritrovò a pensare tristemente.
«Ehi, Shika...» chiamò Ino, più vicina di quanto
pensasse, ed un secondo dopo se la trovò quasi sopra, con la vecchia aria
maliziosa, così che Shikamaru si trovò con la gola improvvisamente secca, «Che
ne dici, gli facciamo fare da testimone al tuo amico Sasuke?»
«Sta zitta, seccatura!» si lamentò con
esasperazione, stringendola a sé e finalmente baciandola, stavolta con il chiaro
intento di zittirla.
E nel locale Sakura continuava a fissare Sasuke e
a ridere, mettendolo sempre più a disagio, e facendogli decidere di non
aiutare mai più nessuno in quel villaggio del cavolo, fosse anche per
noia come poco prima.
*equivalente di un cervo che si blocca davanti ai fanali di un auto
mentre attraversa, e viene investito. Equivalente ninja, ovvio
U_U
Allora, mi rendo conto dell'ingiustificabile
ritardo e del fatto che dovrei perlomeno rispondere ai commenti ma, A) mercoledì
scorso ho compiuto gli anni (20), qui si festeggia ancora per questo, la gente
lancia fiori al mio passaggio e le solite cose e B) ho un preesame, la materia
si chiama fondamenti anatomofisiologici dell'attività psichica, e già il nome
suggerisce che mi dovrò fare il pacco studiando come una cretina cose che non
userò mai, quindi, chiedo perdono, ma non posso davvero fermarmi a rispondere ai
commenti! Nota riguardo alla
storia: è stata scritta pensando "tutti sanno, e se per una volta, come capita
tra amici, qualcuno allungasse la lingua al momento sbaglio e facesse aprire gli
occhi a quei due impediti?"
Ed eccoci
finalmente a metà raccolta, con uno dei titoli più impossibili per
me.
Tan tan
taaaan:
50) Perché fanno le veline.
[non ho resistito (cit:_Mimi18]
«Quando ho detto “vorrei una bionda ed una mora” non intendevo proprio
questo...» fece notare l'uomo, provocando nuove risa sguaiate.
Ino, legata e imbavagliata, lo fissava con odio. Accanto a lei Shikamaru,
che aveva ricevuto lo stesso trattamento.
«Abbiamo anche la rossa se uniamo questi due...» fece presente un suo
compare, spingendo a terra una Sakura terrorizzata ed un Choji terribilmente
pallido.
«Ma dove li avete trovati?»
«Nel parcheggio dietro la discoteca. La loro auto non partiva, poveri
cari...»
«Oh, ma sapete che questa biondina è veramente bella? La voglio per me!»
si intromise un altro, ed il gruppo cominciò a litigare su chi dovesse avere le
due ragazze.
Ino si voltò a guardare Shikamaru, tremante e con gli occhi lucidi per la
paura. Il ragazzo di tutta risposta si divincolò, cercando di liberarsi i polsi.
Si ferì un braccio, strisciandolo contro il paraurti rovinato e tagliente di una
vecchia auto alle sue spalle. Appena speranzoso, cominciò a sfregare le braccia
per tentare di smussare la corda, facendo cenno all'amica di fare lo stesso.
Intanto si guardava attorno, in cerca di una via di fuga.
Poco più in là nella rimessa abbandonata c'era Lee, svenuto a terra dopo
aver tentato di soccorrere Sakura. Non potevano abbandonarlo lì, ma l'obbiettivo
principale era allontanare le due ragazze.
Davanti a lui ed Ino stavano Choji e Sakura, ancora pancia a terra mentre
due li tenevano stesi, e dietro di loro un gruppo di sei uomini a nascondere
l'entrata e, forse, unica uscita.
SE
si fosse liberato avrebbe dovuto liberare anche Sakura e Ino, e possibilmente
anche Choji, e trascinare via Lee, superando quei sei. Praticamente
impossibile.
Cercando di calmarsi, e sfruttando il suo quoziente intellettivo
superiore, cominciò a valutare quali mosse compiere per sfuggire a tutti loro o
per dare il via libera almeno ad Ino.
Ciò che non poteva prevedere era che Ino si sarebbe liberata prima di
lui, e sarebbe scattata in piedi pronta a lottare.
Perché quando c'era Sakura di mezzo Ino poteva solo provare a tenersi
alla larga dai guai, ma alla fine smetteva di pensare e ci si tuffava, nel
tentativo di salvarla.
Sakura gridò attraverso la stoffa che le copriva la bocca, e cercò di
divincolarsi sotto il peso dell'uomo che ora l'aveva fatta voltare e le stava
sopra, con un sorriso che suggeriva le sue cattive intenzioni. E gridò
nuovamente quando, prima ancora che chiunque potesse capire cosa stesse
succedendo, Ino piombò tra i due, mandandolo a sbattere a terra al suo fianco e
finendoci sopra, tempestandolo di pugni sul viso.
Shikamaru riuscì a liberarsi e scattò in piedi di corsa, mentre due
afferravano la bionda per le spalle e la lanciavano con estrema violenza contro
un cumulo di rottami, riuscendo ad afferrarne uno saldamente per la spalla e
piantandogli un pugno sul naso, che scricchiolò in maniera piacevole.
Alle sue spalle un'imprecazione soffocata, mentre Sakura stendeva una
gamba di scatto e faceva cadere uno che stava per attaccarlo alle spalle. La
ragazza tornò a chiudersi in se stessa, profondamente spaventata.
Choji, libero del peso che lo teneva a terra, si alzò e la costrinse a
sollevarsi, gridandole di scappare.
E
poi il silenzio.
Shikamaru, occupato com'era a prendere a pugni l'uomo che aveva detto di
volere una bionda e una mora, sottolineando con la domanda: «Sono abbastanza
moro per te?» ogni colpo, non se ne rese conto subito. Sapeva che non sarebbe
stato così facile anche se erano stati abbastanza fortunati
e coordinati nel mandare tutti i piani degli altri all'aria, sapeva anche che
non avevano certo neutralizzato tutti gli assalitori, e per questo in un primo
momento non colse la quiete. Ma quando lasciò andare il suo uomo, se ne dovette
accorgere.
Un
colpo ai reni lo mandò a terra, e rotolò, portandosi le mani al viso per
proteggerlo, ma non ne giunsero altri. Quando si azzardò a guardare vide che
l'altro si era firmato, e fissava oltre lui.
Sakura, rannicchiata com'era, dovette voltarsi, e poi scattò a sedere
inorridendo, mentre Choji aiutava Lee a sollevarsi, pronto a parare qualsiasi
colpo.
«L'avete ammazzata. Oh cazzo, oh cazzo, l'avete ammazzata!» stava
piagnucolando uno di loro, chinato accanto ad Ino, ancora stesa sui rottami.
Al
cervello di Shikamaru ci volle un secondo per capire.
Sui rottamitaglienti delle altre auto.
Alla mente di Shikamaru la notizia non volle arrivare.
Il
ragazzo si alzò di scatto corse verso di lui, allontanandolo da Ino con un
violento strattone, mentre gli altri erano già fuggiti via alla vista del sangue
e alle sue parole.
«Ino? Ehi, Ino, mi senti?» chiamò, con la voce che si rifiutava di uscire
se non in un sussurro terrorizzato.
Provò a voltarla, ed il corpo scivolò come senza vita, un rivolo di
sangue che scendeva giù per le labbra.
«Non... noi non...» provò a dire l'uomo rimasto a terra, che alla luce
della luna si mostrò come un ragazzo, grosso ma pur sempre un ragazzo, prima di
tirarsi in piedi e scappare via.
«INO!» gridò Sakura, alzandosi in piedi dolorante e cercando di
raggiungere l'amica, «INO!» gridò ancora, straziata.
«Oddio...» mormorò Choji, mentre Lee a poco a poco si riprendeva dallo
stordimento.
Da
fuori, altre urla. La voce di Naruto che chiamava Sakura, e probabilmente la
presenza di Sasuke, Neji e Tenten, che avevano lasciato in discoteca poco
prima.
«Ino...» ripeté piano Shikamaru, sentendosi improvvisamente svuotato. Ino
non poteva essere morta, doveva esserlo lui. Oppure era tutto un sogno, o
qualcosa di simile.
Perché la vita senza di lei non la poteva né voleva
immaginare.
Ino aprì gli occhi.
«Se ne sono andati?» chiese, con voce sorprendentemente
chiara.
Shikamaru la guardò, incredulo, mentre Sakura cadeva in ginocchio e in
lacrime.
«Sakura.» chiamò la voce ferma di Sasuke, comparendo all'entrata ancora
col fiatone. Alle sue spalle si affacciò Tenten, in cerca di Lee.
«Stai... stai bene...?» domandò Shikamaru, mentre un'idea cominciava ad
apparire nella sua mente, «Tu...»
«Ho fatto finta, sì. Quel tipo ti aveva già sbattuto a terra, che altro
dovevo fare? Come minimo sarebbero scappati pensandomi morta, oppure non
avrebbero...» si mise a sedere, «... fatto caso a me e li avrei presi alle
spalle. Era un bel piano, no? Certo, non mi aspettavo di svenire
all'inizio...»
Shikamaru la abbracciò, interrompendola. Le lacrime gli rigarono le
guance, mentre il cuore gli batteva all'impazzata. Era un ragazzo, ma era pur
sempre un sedicenne, ed era già troppo rischiare il rapimento e Dio solo sapeva
cosa, senza mettere di mezzo una Ino morta.
«Pensavo te ne fossi accorto!» protestò la ragazza, preoccupata.
«Respiravo e... Insomma, scusami!»
Shikamaru non rispose, continuando a stringerla a sé. Le mani di Ino
andarono alla sua giacca, afferrandola con le dita e affondandovi le unghie,
mentre lei anche piangeva, ma di sollievo.
«Che...» cominciò Naruto, entrando prima di Neji e trovando tutti in
lacrime: Choji che piangeva ridendo, Sakura tra le braccia di Sasuke, Shikamaru
ed Ino.
Tenten si voltò verso di lui, dopo aver scosso bruscamente Lee per
riportarlo alla realtà, e fece un'alzata di spalle.
«La prossima volta ti uccido io, stupida...» le sussurrò Shikamaru,
separandosi da lei e nascondendo subito gli occhi sulla manica che sfregò contro
il viso per cancellare le tracce delle lacrime. «Un piano simile...»
«Sono un genio anche io, cosa credi... ah, Sakura sì che invece mi
ucciderà letteralmente appena potrà...»
«E
Choji.» le ricordò solerte.
«Grazie, sì. Immagino che dovrò scusa-Ehi! Io vi ho salvati, perché mi
scuso?»
Tentato dall'idea di strangolarla, Shikamaru si limitò ad aiutarla ad
alzarsi. «Ma quel sangue?»
«Un dente... sapessi quanto fa male!» si lamentò lei.
Sakura si separò da Sasuke in quel momento, scoccandole un'occhiata di
fuoco che per un momento spaventò anche il giovane Uchiha: «Ino...» chiamò
tetra.
«Pensiamo ad andare al pronto soccorso prima.» mise fine alle dispute
Neji.
«E
a chiamare la polizia.» ricordò Sasuke, indicando gli uomini in stato di
incoscienza nel piazzale.
«Ma si può sapere perché hanno portato via tutti e quattro e non solo le
ragazze?» domandò Naruto, indicando Choji e Shikamaru.
«Per avere il biondo e la mora, ovviamente.»
«Grazie, Ino.»
«Siamo come le veline!»
Shikamaru, a questo, evitò di rispondere.
«Questa immagine la posso suggerire a Kiba?» si informò
Naruto.
«No.» rispose Shikamaru, mentre Ino annuiva.
«Scrofa maledetta, lascia che ti dia la possibilità di andare
all'ospedale per qualcosa di SERIO...» minacciò Sakura, attirando l'attenzione
di Lee.
«Sakura-san, tu stai bene?»
«Lee, potresti fingere di essere svenuto un altro po'? Non portare la sua
attenzione su di noi, eh?» fece Choji, preoccupato.
«Teoricamente voi non dovreste essere abbastanza traumatizzati da non
parlare?» notò Tenten divertita.
«Se fosse così, spero che la prossima volta prendano Naruto.» dichiarò
Sasuke, e Naruto si voltò, offeso:
«Bastardo!»
Neji, silenzioso come sempre, preferì non aggiungere nulla e chiamare lui
stesso i soccorsi. I suoi occhi andarono per un momento al Nara e alla Yamanaka,
che ora si fissavano occhi negli occhi in silenzio, ma con l'aria di voler dire
molto. E con abbastanza intensità da farlo sentire imbarazzato al solo
guardare.
«Il moro e la bionda... ma neanche negli Harmony...» mormorò con
disprezzo, uscendo all'aria aperta.
Allora, parliamone.
Mimi ha scritto questo motivo, che ho odiato con tutta me stessa. “Che
diavolo scrivo? Di loro due in discoteca e Shikamaru obbligato a ballare?”. Poi,
in una gelida notte invernale (l'altro giorno, di pomeriggio, stufetta accanto a
me) ho pensato: “discoteca. Uccisioni. Angst.”
Ancora più scioccanti con un titolo come questo, poi XD
Sia chiaro che non voglio assolutamente sottovalutare un tema come
quello dei rapimenti-stupri e cose simili, che sono terribili e
ingiustificabili, sempre. Questa storia è volutamente “leggera”
sull'argomento anche perché non rischiano niente, quasi hanno capacità ninja
pure qui, e poi quei tipi erano tutto fumo e niente arrosto se
vogliamo.
Neji non legge Harmony, malpensanti.
Volevo far notare una cosa impossibile da notare, se non nella mia
mente.
Ricordate lo scontro con Kin, Zaku, Dosu, del suono? Sasuke svenuto dopo
il morso di Orochimaru, Sakura a terra, InoShikaCho pronti a combattere, Lee
mezzo morto assordato a terra, Neji e Tenten sull'albero, Naruto
svenuto?
Bene, fateci caso: Lee svenuto, l'InoShikaCho al completo più Sakura, e
fuori stavano Sasuke, che ha conciato quei tipi appena è arrivato, Naruto, Neji
e Tenten. Lontanissimo parallelismo voluto XD
Io
ODIAVO LO SCORSO CAPITOLO, non so cosa ci sia di sbagliato in
VOI.
Ecco. XD
Rispondiamo alla recensioni.
E
per quanto riguarda il vostro stupore riguardo due capitoli fa per la
combinazione Sakura-sesso violento, mi ha altrettanto scioccato che voi non la
vedeste un attimino dominatrice, visto com'è diventata XD E nelle prossime ci
saranno ancora più accenni SasuSaku mi sa XD
Non mi dilungherò anche oggi, perché vedete anche voi l'ora XD
Anticipatamente ovviamente ringrazio tutte voi che avete recensito!!!
Kikky: credo sia capitato a tutti XD A me capita anche di mandare
messaggi alla persona che per ultima al mondo dovrebbe leggerli XD E sì, Sasuke
ha fatto colpo su tutti in questo capitolo... del resto è stato bianco, anche se
solo per noia XD
Kimly: Sasuke è stato un grande, diciamocelo XD certo, anche qui mi è
stato simpatico XD grazie per gli auguri per l'esame tra l'altro, molto ben
accetti!
Shika: figurati XD grazie degli auguri! è bellissimo ciò che mi hai
scritto, sono fierissima di poter essere la carica bianca di qualcuno! In realtà
non è un problema "lo studio" lo è più la "pigrizia" XD E poi sì, anche la
mancanza di tempo nel rispondere alle recensioni, ecco.
Wish: ah, Wishy... a me non sembravano IC. Adoro anche scrivere il
contorno di amici, sì, ma ion questo caso non mi sembrava per niente riuscito
°_° e non vi capisco, tutte felici di questa shot e io dall'inizio pensavo a
cancellarla e basta °__° Kiba è il migliore, sempre. E in questo caso poi anche
Sasuke mi è piaciuto parecchio XD Ma la cosa che più adoro è la tua descrizione
dei personaggi, li fai sembrare molto più belli e veri tu XD Nel complesso, se è
una delle meglio riuscite, io smetto di autogiudicarmi perchè tanto non son
capace, ecco =_=
Hachi92: allora auguri in ritardo anche a te!!! Sasuke è un grande,
quando si annoia in particolare XD Oh sì, qui sapevano proprio tutti, e hanno
saputo anche loro due, anche se in modo un po' violento XD tranquilla, per
l'esame spesso sbaglio a pronunciare quella parola anche io XD
Diana88: grazie degli auguri! Sì, Choji è sempre nei nostri cuori di
mosche bianche XD Gli oh erano di puro shock, ecco perchè erano tanti XD Ino ce
la vedo a fare tutti commenti idioti sul matrimonio, però se si tratta di
parlarne sul serio, a scappare XD E' bello come parli di Kiba XDDD E sì, Sakura
ha preso allegramente in giro Sasuke come Ino ha preso in giro Shika, ma se la
son cercata entrambi del resto XD
Celiane: naturalmente. La gente ha sfilato per me, sotto i fuochi
d'artificio, hanno sacrificato qualche persona e tutte cose così, comunque anche
domani in realtà uscirò a festeggiare (ancora XD). E non scherzo XD Anche tu a
dire che questo capitolo era bello, e sì che lo odiavo proprio tanto eh XD E
Sasuke non ripeterà l'errore, nono XD
Ryanforever: io studio a Cagliari! Ah, collega a distanza XD E sì, sono
al primo anno! E per il capitolo in effetti avrei dovuto sfruttare prima il
fattore "amici che spettegolano a voce alta". E poi Sasuke è stato sconvolgente
anche per me, sì. Ero convinta che avrei usato Choji e poi si è messo in mezzo
lui XD Grazie per l'in bocca al lupo, comunque era un preesame, uno dei quattro
che facciamo, ed è andato alla grande perchè mi hanno passato le domande quelli
del primo turno XDDDD
Il
prossimo capitolo: 51) Perché lui non vuole nemmeno farla combattere,
tanto ha paura di perderla.
Capitolo 50 *** Perché lui non vuole nemmeno farla combattere... ***
51) Perché lui non vuole nemmeno farla combattere, tanto ha
paura di perderla.
«Voglio venire anche io!»
L'urlo di Ino fu abbastanza forte da essere udito anche per tutta la
strada e oltre. Shikamaru dovette reprimere l'insano gesto di tapparsi le
orecchie che gli sarebbe costato probabilmente un arto in meno.
«No, Ino. Non sei adatta a questa missione, te l'ho già
detto...»
«Cazzate!» lo interruppe lei, «Chi è che decide?» domandò poi in tono di
sfida.
Shikamaru, a malincuore, mormorò un «Io.» stentato.
Ino restò per un momento paralizzata, poi si riprese: «Allora stammi a
sentire, genio dei miei stivali: avete bisogno di un ninja medico.»
«Ce l'abbiamo.» ribatté lui, deciso. Si era improvvisamente fatto serio,
ed Ino tremò dentro di sé. Questo discorso sarebbe potuto degenerare in un
litigio serio, lo sapeva, a partire dalla sua prossima domanda. Eppure non poté
tirarsi indietro: «Chi? Chi ha più requisiti di me?»
Shikamaru sapeva invece che dalla sua risposta si sarebbe potuti andare
oltre il semplice litigio, e si prese qualche secondo per pensare al modo più
diplomatico per risponderle, ma non ne ebbe modo.
«Ciao a tutti! Shikamaru, Choji non mi ha detto a che ora è l'incontro.»
Ino incontrò gli occhi verdi di Sakura, e si sentì morire.
La
promessa fatta ad Asuma, mai farsi superare da Sakura, diveniva molto più
difficile da mantenere se gli altri davano a lei più possibilità di
emergere.
E
se questi altri erano Shikamaru, faceva doppiamente
male.
Sentì gli occhi inumidirsi, sotto lo sguardo sconcertato di Shikamaru,
che aveva indovinato solo la metà dei suoi, sempre difficili da comprendere,
pensieri. Sakura non se ne accorse, intenta ad osservare i nuovi fiori portati
nel negozio, e si voltò soltanto al suono del forte schiaffo tirato dalla bionda
a Shikamaru.
«Fuori di qui.» ruggì Ino, la voce tremante e rabbiosa. Poi si voltò, e
sparì in un lampo di capelli dorati.
Sakura la guardò sconvolta, voltandosi poi verso Shikamaru, che si era
portato una mano alla guancia dolorante.
«Che diavolo le prende? Che le hai fatto?» domandò in tono
d'accusa.
«Colpa tua. Le donne non sanno proprio fare silenzio...» si lamentò,
massaggiandosi la guancia. Questo schiaffo faceva particolarmente male, perché
accompagnato dalle lacrime di Ino.
«Ma di che... oh no. Non dirmi che hai fatto fuori Ino dalla missione
senza un motivo plausibile.»
Il
silenzio del ragazzo rispose per lui.
«Sei un idiota! Io pensavo che stesse male, o fosse occupata
o...»
«Mi distrae.»
La
voce del ragazzo vibrò di rabbia repressa, e Sakura ammutolì, chiedendo con gli
occhi una spiegazione.
Shikamaru si passò una mano sulla fronte, e poi la mise in tasca,
giocherellando con un accendino che non usava da tempo dimenticato nei
pantaloni.
«Mi distrae, va bene? Se penso che è a combattere non posso fare a meno
di guardare nel punto in cui si trova, o chiedermi come sta, e perdo lucidità.
Lo capisci, questo?» sbottò, cercando di controllarsi.
Sakura annuì piano.
«E
allora perché lei no?» esclamò, spostando lo sguardo in un punto indefinito, la
mascella contratta e le labbra piegate in una smorfia.
«A
lei l'hai detto?» tentò Sakura, ora in tono conciliante.
Di
nuovo silenzio.
«Se tu riuscissi a dirglielo, mettendo da parte la paura e l'orgoglio,
lei capirebbe. Anzi... eviteresti anche gli schiaffi, forse. E' alle tue spalle, provaci ora.»
Shikamaru sussultò, voltandosi più per riflesso che non per effettiva
volontà.
«Ino...»
La
ragazza gli si avvicinò, con ancora gli occhi un po' arrossati ma un mezzo
sorriso dolce.
Poi, un altro schiaffo.
«Che ti costava dirmelo?!» strillò la ragazza, cercando così di
nascondere l'imbarazzo e riuscendoci in pieno.
«AHIA, INO! Sakura!» si rivolse all'altra esasperato.
«Avevo detto che li avresti evitati: FORSE.» puntualizzò
Sakura, decisa a fuggire via, «L'orario me lo dici dopo, ciao ciao!»
«Dovevi dirmelo che sentivi una cosa simile, idiota. Evita di farmi
pensare cose che non sono.»
«Come scusa?»
«Credevo che fosse perché non mi ritenevi all'altezza di Sakura, non
perché mi vuoi troppo
bene.» spiegò lei, sottolineando il finale con fare
eccessivamente languido. Shikamaru arrossì, seccato.
«E' solo che mi preoccupo per una mia compagna di
squadra.»
«Con Choji non sei così.» lo bloccò subito Ino
con sufficienza.
«Che seccatura sei... Choji è un ragazzo.»
ribatté lui.
«Non fingerti misogino ora, non dopo che ho
sentito le belle parole che hai detto a Sakura...» disse Ino, aprendosi in un
sorriso sincero.
«Ino...» cominciò Shikamaru, cercando di negare.
Il sorriso di lei però gli fece cambiare idea, «Senti, non devi pensare neanche
lontanamente che io non ti stimi come kunoichi o come compagna di squadra,
anzi.»
«Anzi?»lo invitò a continuare.
Shikamaru si fece coraggio mentalmente, e il suo
sguardo tornò ad essere serio. Ino lo guardò, pendendo dalle sue labbra, come
ogni qualvolta quegli occhi neri smettevano di fissare il vuoto con aria
annoiata e si concentravano su di lei.
«C'è solo una cosa nel mondo che voglio, ed
è...»
«EHI! Avete visto Sakura-chan?» li interruppe
Naruto.
In un secondo i due schizzarono ai due lati più
lontani del negozio, mentre un gruppo di chunin emergeva dai vasi di fiori
sistemati all'esterno, imprecando contro Naruto.
«NON ADESSO! NON ADESSO! MALEDIZIONE!» gridò
Choji.
«NARUTO! TI UCCIDERO'!» inveì Sakura.
«Quanti soldi mi hai fatto perdere, stramaledetto
idiota...» si lamentò Kiba.
«Grazie Naruto.» fece Sai, intascando le
banconote.
«NARUTO! SEI ANTIROMANTICO!» urlò Tenten,
unendosi all'altra ragazza.
Ino e Shikamaru, sbiancati, avevano finito con
l'avvicinarsi di nuovo, e ora li fissavano, mentre la ragazza passava
dall'essere sgomenta all'omicida.
«Voi...» cominciò, facendo schioccare le dita in
un pugno.
«Non credo di aver capito bene cosa sia
successo...» cominciò Naruto, allibito.
«Kiba? Tenten? Sai?» notò invece
Shikamaru.
«Passavo, e Akamaru ha fiutato questi due
nascosti.»
«Ho visto Kiba, Sakura e Choji dietro i fiori e
mi sono unita a loro.»
«Ho sbattuto contro Sakura e lei mi ha trascinato
qui. E' molto convincente quando le compare una vena sulla fronte
e...»
«Sai!»
Shikamaru fece un respiro profondo, tentando di
calmarsi. Ino invece afferrò un vaso di fiori e lo lanciò contro tutti loro,
facendolo fracassare a qualche centimetro dalle sue future vittime.
«FUORI!» ululò, tanto forte da far scappare via
anche Akamaru.
Restarono nuovamente in due, la ragazza col
fiatone e un diavolo per capello, e il ragazzo leggermente atterrito da quel
nuovo livello di rabbia.
«Stavi dicendo?» fece improvvisamente Ino, come
se nulla fosse appena accaduto.
Shikamaru si ricompose, sudando freddo: «Beh, che
c'è solo una cosa che voglio, ed è non avere seccature in missione. Sakura
resterà vicino a Naruto ed io con Choji, quindi sarò bello e riposato per il
ritorno.»
«Forse riposato. Bello...»
puntualizzò lei inacidita.
«Carina...» borbottò Shikamaru.
«E allora vattene, vai. Hai la mia benedizione.
Cammina, Nara.» lo cacciò lei, tornando dietro il bancone.
Shikamaru guadagnò l'uscita con andatura
disinvolta, e ad un passo dalla porta si fermò.
«Sapendo che tu sei al sicuro, sarò sicuramente
riposato.»
Ino sorrise, senza dire nulla, limitandosi a
contare i soldi della cassa per non doverlo guardare.
«E bello in effetti lo sono già.»
«Oh, senza dubbio.»
«Ciao Ino.»
«Buon viaggio Shikamaru.»
E quando lui si fu finalmente allontanato, lei si
afflosciò contro il bancone, ridacchiando quasi istericamente.
La prossima volta si sarebbe assicurata di
chiudere a chiave la porta, non appena Shikamaru fosse entrato.
“C'è solo una cosa al mondo che voglio, ed
è...” è una frase nata dal generatore di slogan che provavo quando ho
scritto questa shot, non so come ci sia finita qui XD Doveva essere qualcosa di
più romantico nella mente di Shikamaru, ma Naruto ha rovinato tutto
XD
Ebbene, buona pasqua!
Sono fuggita dal parentado quel tanto che bastava
per pubblicare questo capitolo Prendetelo come un mio regalo XD
Non rispondo alle recensioni perché voglio
mangiare il mio stramaledettissimo cioccolato, sì.
E approfitto solo per dire a chiunque di voi
leggesse la NejiTen “Io e te” che ho scritto con
Recchan, che è arrivato il continuo, di nome “BloodyMidnight” col nostro account “Double trouble”. [pubblicità
XD]
Al prossimo capitolo, con: 52) Perché se
pensa alla donna più seccante del mondo, è Ino a venirgli in
mente.
Capitolo 51 *** Perché se pensa alla donna più seccante del mondo... ***
52) Perché se pensa
alla donna più seccante del mondo, è Ino a venirgli in
mente.
Shikamaru sbuffò esasperato.
«E' la peggiore. Veramente!»
Naruto annuì distrattamente, valutando lo stato delle mele che si
accingeva a comprare.
«Le ho detto che l'avrei accompagnata e lei ha risposto che non mi voleva
in mezzo, la prima volta, ricordi? Adesso è offesa perché non mi sono offerto di
mia iniziativa, ma se l'altra volta non ha voluto, che ne sapevo io? E questo
poi...» continuò, indicando il carrello pieno, «Io sono un uomo! E non uno
schiavo, sicuramente! E la metà di quello che prenderò non andrà bene, perché
non va lei allora?»
«Perché è una donna.» dichiarò la voce di Kiba, dall'altra parte dello
scaffale.
«Che stai facendo qui?» si stupì Naruto.
«La spesa per mia sorella.» rispose tetro. «Non bastava mia madre...»
aggiunse lamentoso.
Shikamaru si pietrificò sul posto.
«E
tu?» chiese Kiba al biondino, che alzò le spalle.
«Io la faccio per me. Shikamaru
ovviamente fa la spesa per Ino.»
«Shikamaru?» chiamò allora lui, avendo spostato lo sguardo sul Nara
mentre Naruto lo nominava e
avendo notato lo stato in cui versava il ragazzo al momento, pallido e
con la lista della spesa stretta tra le mani.
«Che hai?» si preoccupò Naruto, andando alle sue spalle per leggere. Kiba
fece il giro velocemente comparendo proprio mentre Naruto spalancava gli
occhi.
Si
avvicinò a leggere a sua volta e scoppiò in grasse risate, mentre Shikamaru
rifletteva se piangere o meno.
«Se vuoi cerco io una maglietta per Ino, basta che mi dici che taglia
ha.» ghignò infine l'Inuzuka mimando un seno femminile sul proprio petto, e poi
preparandosi mentalmente ad un colpo, che però non giunse.
«Tu non capisci...» mormorò lentamente Shikamaru.
«Sei nei guai, tebayo! Non posso
credere che ti abbia fatto questo, voleva proprio la scusa per farti del male...
Signora, c'ero io in fila!»
«No, non capisco.» ammise Kiba confuso, guardando con la coda dell'occhio
Naruto litigare con una vecchina sconosciuta per la frutta. «Sei al mercato, ne
troverai pure una che vada bene.»
«Qualunque maglietta comprerò o sarà troppo larga o troppo stretta. Se
sarà troppo stretta mi urlerà contro che non noto mai nulla di lei, se sarà
troppo larga mi ucciderà perché vorrà dire che la trovo grassa.» spiegò
inespressivo, fissando ancora la lista.
«Sai che proprio nella riga sotto ti chiede di andare a prenderle anche
delle castagne cotte, si?»
Shikamaru gemette.
«E
non è stagione.» aggiunse Kiba divertito.
«Ino è la donna più seccante e irragionevole del mondo, oltre che la più
violenta e lunatica.» mormorò il Nara, perso.
«E
tu non solo l'hai sposata ma l'hai messa anche incinta, geniale.» rise
Kiba.
«Aha, certo certo, intanto quei finocchi li avevo
puntati io, signora. Altrettanto a lei e arrivederci.» sbottò Naruto mentre
tornava da loro. Kiba sghignazzò mentre Shikamaru gli rivolse uno sguardo vuoto.
«Che farai ora?» domandò l'ultimo arrivato, trepidante neanche si parlasse di
andare a cercare Sasuke.
«Io... cercherò la maglietta perfetta.» disse Shikamaru, in un tono che
sarebbe stato pieno di coraggio se non fosse stato così spento.
Kiba gli poggiò una mano sulla spalla, sorridendo. «Ti
aiuteremo.»
«Sì, siamo con te.» confermò Naruto, lanciando un'occhiata trionfante ai
propri finocchi.
Shikamaru sospirò ancora, pensando che Ino era davvero, davvero la donna
più seccante del mondo, lo aveva sempre saputo.
E
si era fatto fregare lo stesso.
Adoro Naruto che fa la spesa, e litiga con le signore anziane per la fila
al fruttivendolo.
Non so perché, ma è così.
Kiba è lo schiavetto di Tsume e Hana, ovviamente, e Shikamaru prima lo
era di sua madre, ora di Ino.
Però è carino, dai. Specie con Ino incinta che lo aspetta a casa, pronta
a pestarlo per qualunque maglietta le comprerà <3
Ah, il tebayo-dattebayo di Naruto
mi mancava davvero tanto. Gliel'ho fatto dire perché la situazione era veramente
seria e ricca di pathos. U_U
Sto scrivendo seimila storie di
compleanno, ho un preesame di duecento pagine (sempre quella materia
impronunciabile, sì) e devo pubblicare anche altre storie, quindi anche stavolta
mi tocca passare oltre al rispondere alle recensioni. Però sono quelle che mi
spingono a pubblicare nonostante non abbia più tempo neanche per respirare,
quindi non abbandonatemi, mosche! (L).
Il prossimo motivo
sarà:
53) Perché nell'ultimo capitolo del manga il papà di Shika
non calcola minimamente Shiho ma si sofferma a parlare con Ino e Inoichi....
Capitolo 52 *** Perché nell'ultimo capitolo del manga il papà di Shika non calcola minimamente Shiho ma... ***
53) Perché nell'ultimo capitolo del manga il papà di Shika non
calcola minimamente Shiho ma si sofferma a parlare con Ino e Inoichi....
[titolo nato tempo fa]
Shikaku Nara correva veloce, con alle calcagna non uno ma ben due
Yamanaka, e la cosa lo portava a sorridere, nonostante tutto. Guardare indietro
significava vedere due versioni di Inoichi in un certo senso, una femminile ma
con lo stesso carattere del primo da giovane, ed uno più adulto e, alla lontana,
anche responsabile, ma che senza neanche rendersene conto faceva da scudo alla
figlia ad ogni rumore sospetto.
Poi Shikaku pensò al proprio figlio, ferito, e si rabbuiò.
Inoichi se ne accorse, Inoichi se ne accorgeva sempre e Chouza dava
voce ai suoi pensieri, ma Chouza non era là, così fu lui a dire: «Starà
bene.»
«Certo.» disse Shikaku.
«Chi era quella Shiho?» domandò poi Inoichi alla figlia, e la vide
rabbuiarsi esattamente come Shikaku.
«Una che decifra codici.» rispose lei sdegnata.
Nella sua voce vibrò la stessa nota di una Yoshino furiosa, e Shikaku si
voltò indietro, incontrando lo sguardo consapevole dell'amico.
«Ino, Inoichi, ora non dobbiamo distrarci.»
«Certo.» fu d'accordo Ino, e poi si bloccò di scatto.
«Ino?» la chiamò il padre in allarme, fermandosi anche lui.
«Mi è venuto in mente ora... quando cercavamo Hidan e Kakuzu ho usato il
capovolgimento spirituale su un uccello per cercarli.»
«Hai ragione! Lo faccio io, però. Tu devi risparmiare ancora le forze.»
propose il padre.
Shikaku la guardò, e lei si sentì in dovere di aggiungere: «Come ninja
medico ho appreso da Tsunade-sama anche come utilizzare il chakra per aumentare
la forza, e più ne ho... altrimenti avrei curato io stessa Shikamaru.» concluse
contrita.
Shikaku si lasciò sfuggire un altro sorriso, e pur essendo poco avvezzo a
manifestazioni di affetto poggiò una mano sulla sua spalla. «Lo so.»
«Shika, ti spiace? Non c'è tempo.» lo richiamò seccato Inoichi, «Blocca
qualcosa. Qualsiasi cosa, basta che ti sbrighi.»
«Non devi venirmelo a dire tu.» lo rimbeccò l'amico, ed Ino vide di sfuggita fantasmi
delle sue conversazioni passate con Shikamaru. Non si era mai resa conto di
quanto i loro genitori e loro si somigliassero.
E quando suo padre ebbe effettuato il
capovolgimento, si sentì nel totale imbarazzo, in presenza del solo padre di
Shikamaru. Perché lo sguardo che le aveva lanciato prima, poggiandole la mano
sulla spalla, era un po' troppo consapevole.
«Ino?» la chiamò lui, facendola
sussultare.
«Sì?»
«Non ci piace quella Shiho. A me e tuo padre,
dico.»
«Oh.» fu tutto ciò che riuscì a dire lei,
sentendosi immensamente sollevata.
«Shikaku-san.»
«Sì?»
«So che porta sfortuna dirlo... ma a me invece
suo figlio piace parecchio, e non penso che lo sappia. E anche Choji, sa, io non
sono una tipa esattamente affettuosa...»
«Conosco il tipo.» la interruppe lui, con lo
sguardo perso davanti a sé.
«Ecco. E dato che non sono brava a parlare di
persona in queste occasioni... se mai succedesse qualcosa, glielo dica lei a
Shikamaru.»
«Non accadrà nulla.» si sentì dire Shikaku, in un
improvviso moto di protezione.
Quella era la bambina, la ragazzina, che
riusciva a far uscire di casa Shikamaru in orario anche la domenica se aveva
appuntamento con lei, che lo faceva diventare isterico alle volte o persino
sfrontato con la madre, e quelle rare volte in cui Shikamaru diventava così
sapevano che quei due avevano litigato più pesantemente del solito.
Era la ragazzina di cui immaginava il carattere
come un fatale incrocio tra Inoichi e Yoshino, quella con cui il figlio
festeggiava il compleanno, quella che aveva l'aria maliziosa di chi sa che col
proprio aspetto può convincere chiunque a fare qualunque cosa, quella che non
aveva in realtà festeggiato un compleanno perché la sua migliore amica non
c'era, senza che nessuno potesse convincerla, ma era riuscita a farlo
festeggiare a Shikamaru che era entrato in sciopero per solidarietà.
Quella era la ragazza che faceva illuminare il
viso di suo figlio, che lui lo sapesse o meno, che tirava fuori tutto il suo
carattere, la sua parte migliore e quella peggiore, e che guardava suo figlio
con gli stessi occhi con cui Yoshino aveva guardato lui.
Sarebbe morto per far sopravvivere entrambi,
perché lei era esattamente la tipa che sarebbe morta per salvare tutti
loro.
«Non accadrà nulla.» ripeté, come se non avesse
pensato ad altro in quei brevi secondi di silenzio, «E glielo dirai tu stessa
quando tornerai da lui a curarlo.»
Inoichi tornò in quel momento nel proprio corpo.
«Li ho trovati. Sono in due, ma uno è il vero Pain, credo. Controlla gli altri
corpi, ma non è in buone condizioni. Possiamo farcela, distraendo
l'altra.»
Mentre lui parlava, Ino seguì con lo sguardo
l'uccello che era stato catturato dal padre, che volava via in fuga. Lo vide
cadere, diviso in due, e assottigliò lo sguardo, notando qualcosa galleggiare
per aria. Sembrava una farfalla, ma una farfalla affilata.
«Il problema è che credo che... Credo di aver
visto qualcosa di simile al Kyubi.» stava dicendo in tono concitato
Inoichi.
«Merda.» imprecò Shikaku, «Dove?»
«Troppo vicino a Shikamaru e Shiho. Dobbiamo
allontanarli. Siamo stati avventati, non avevamo pensato a... a...»
Ino si riscosse.
«Andate a prenderli, portateli qui da me. Lo
curerò. E' inutile che mi stanchi facendo avanti e indietro, ormai siamo vicini.
Conserverò il chakra per loro.»
«Appunto, è inutile che tu corra il rischio di
restare qui da sola. Io resterò con te.»
«Shiho ora potrebbe avere bisogno di aiuto, papà.
Non fare storie, per favore. Mi nasconderò dietro qualche masso. Andate, sono
solo pochi minuti. Faranno la differenza tra la vita e la morte di
qualcuno.»
Shikaku ed Inoichi si scambiarono uno sguardo,
poi il moro annuì.
«Facciamo in fretta. Tu nasconditi.»
Ino li guardò allontanarsi e si portò una mano al
petto, dove il cuore batteva forte. Pochi minuti faranno la differenza tra la
vita e la morte di qualcuno, e l'avevano appena fatta.
Perlomeno Shikamaru non avrebbe perso suo padre,
e lei il proprio.
«Una Yamanaka. Ora capisco il falco.» disse una
voce femminile alle sue spalle poco dopo.
Ino si voltò, e recitò la propria parte: «Vi ho
trovati. Ora ti eliminerò e poi eliminerò quel mostro.»
La donna, vestita come tutti gli Akatsuki, e con
delle farfalle di carta attorno, scosse la testa.
«No. Ora sarai tu quella ad essere eliminata.» la
contraddisse con calma.
Ino sorrise, sprezzante.
In cuor suo, sperò che un giorno Shikamaru
potesse perdonarla, perché perlomeno loro avrebbero vissuto, e questo era tutto
ciò che contava per lei.
«Vedremo.»
Manco a farlo apposta pubblico un capitolo
depresso il giorno in cui sono depressa.
Vorrei ribadire che i titoli non li scelgo io,
scrivo di conseguenza, e possibili offese a Temari o Shiho non sono a causa mia.
Non ce la faccio a rispondere ai commenti, ho
pubblicato perché: A Wish rompe. (ti voglio bene)
B domani non ci sarò tutto il giorno.
Sperando di non essermi suicidata o di non morire
domani notte ad un concerto preoccupantemente inneggiante alla droga, cosa molto
probabile visto che attiro sfiga più di Bella Swan (se non la conoscete, va bene
lo stesso. Ele vi vuole bene comunque), continuerò a pubblicare, e potrete
mandarmi al diavolo perché non rispondo.
Ma sappiate che sono dell'umore di Ino a fine di
questo capitolo, quindi mi rimbalzerebbe addosso =_=.
Grazie per il vostro continuo recensire, è
periodo di carenza di recensioni su EFP, e mi sentirei demotivata io stessa dal
continuare, se non fosse per voi.
Un bacio a tutte.
Zia Ele sull'orlo del precipizio.
Prossimo capitolo:
54) Perché oltre alle reti per tutto il
corpo in divisa chunin, si vestono simili anche quando sono
casual
Capitolo 53 *** Perché... si vestono simili anche quando sono casual. ***
54)
Perché oltre alle reti per tutto il corpo in divisa chunin, si
vestono simili anche quando sono casual.
«Buongiorno
signor Genio.» lo salutò Kiba con uno sbadiglio, mentre
Shikamaru stava aggrappato alla porta per non cadere.
«Sono
le otto, Kiba. E' un giorno di festa, Kiba. Che cazzo vuoi, Kiba?»
«Piano,
piano. Fosse per me non sarei qui. Bella maglietta, tra l'altro. Hai
fatto shopping con Ino?» scherzò.
Shikamaru
piegò la testa poggiandola alla porta, più morto che
vivo.
«Carina
questa maglietta arancione, vero?» esordisce Ino sbucando fuori
dal camerino, con una maglietta che ha uno scollo che cattura
Shikamaru più del resto.
«Mh.»
risponde, cercando di mantenere un certo contegno.
«Oh,
anche quella verde è carina.»
«E'
da uomo, Ino.»
«Infatti
dicevo per te.» ribatte lei, con tono da “che sciocchino
il mio tesoro”
«Non
ci pensare nea-» si interrompe quando la maglietta gli arriva
in faccia.
«Provala.
Mi ringrazierai. E non ti ho neanche dato uno schiaffo per avermi
fissato la scollatura.» gli fa presente, con un sorriso
malizioso.
«Oh
beh, saremmo tutti con la faccia spaccata qui a Konoha.»
«Come?»
«E
se venissi anche tu in camerino con me, per convincermi a provarla?»
«Che idee assurde hai.»
commentò Shikamaru impassibile.
«Scherzavo. Senti, ti
vuole l'Hokage, e vuole anche Ino e Choji. Choji lo chiami tu?»
«Ma è successo
qualcosa?» chiese, improvvisamente più sveglio.
«Non credo. Sono appena
tornato da una missione, e lo so solo perché mi ha chiesto il
favore di chiamarvi, ma sembrava molto tranquilla.»
«Ah... Che seccatura. Mi
cambio e vado da Choji e Ino.»
«Ino è di strada,
passo io da lei.» si offrì gentile, e Shikamaru annuì
senza neanche ascoltarlo.
Solo dopo qualche minuto si rese
conto dell'errore fatto.
«Buongiorno Yamanaka-san.
C'è sua figlia?» domandò cortesemente Kiba al
negozio di fiori.
Ino comparve alla porta.
«Buongiorno!» lo
salutò allegra.
«Buongiorno anche a te.
L'Hokage ti vuole, e ho avvertito già Shikamaru e Choji.»
le disse subito, poi lo sguardo gli cadde sulla maglietta di Ino.
La versione femminile di quella
indossata da Shikamaru.
Ghignò.
«Bella la maglietta,
Yamanaka.»
Ino lo guardò stupita,
poi si sciolse in un sorriso: «Grazie! Immagino non sia nulla
di grave se sei così rilassato... beh, io mi cambio nel caso
sia una missione e vado. A te serve qualcosa? Qualche fiore per una
fidanzata magari?» lo stuzzicò giocosa.
Kiba sorrise più
apertamente, «Qualcosa in effetti mi servirebbe:
un'informazione.»
«Cosa?»
«Quella maglietta c'è
da uomo, che tu sappia? Mi piace veramente tantissimo.»
Lei annuì. «Sì,
vuoi che ti dica dove l'ho comprata?»
«Vorrei che tu mi dicesse
in che colori c'è.»
«Credo solo verde da uomo.
Forse l'ho vista anche grigia però... Che c'è?»
Kiba ora ridacchiava. «Niente.
Grazie, sul serio.»
Shikamaru entrò di
soprassalto nel negozio, e frenò bruscamente prima di sbattere
contro un vaso, sotto lo sguardo sorpreso delle due Yamanaka e quello
giubilante di Kiba.
«No.» proclamò
subito, tornando composto, dopo aver notato l'abbigliamento della
ragazza e lo sguardo di Kiba.
«Che idee assurde che ho,
eh? Ciao ciao...» li salutò estremamente soddisfatto
l'Inuzuka. Poi, passando accanto all'amico contrariato e imbarazzato,
si fermò e sussurrò: «E se devi restare in
negozio, chiudi quel giubbotto. Hai proprio bisogno del collo alto
per nascondere i segni d'affetto della tua... stilista.»
Shikamaru chiuse in tutta fretta
la cerniera, mentre Ino, seguendo Kiba con lo sguardo, si domandava
da quando fosse così interessato alla moda.
Povera
Ino innocente! E Kiba si riferiva al collo alto del giubbotto di
Shikamaru, ovviamente, cosa che era già stata nominata XD
I
due hanno iniziato a stare insieme, ma non l'hanno detto ancora a
nessuno.
E
adoro Shikamaru che si incasina con la scollatura XD cosa pensavate
cercasse Kiba, in un primo momento, quando l'occhio è caduto
proprio sulla sua maglietta? XD
Ah,
è stato bello anche scrivere di uno Shikamaru brusco, appena
sveglio, più maleducato perché tra amici si può,
e poi è festa, ha ragione lui, non è umano alzarsi
prima delle undici. Ino lavora, quindi non conta.
Avviso.
I
100 motivi rallenteranno, perché ne ho scritti a salti, in
base all'ispirazione, e mi sono resa conto che quando ho voglia di
scrivere altro mi sento legata a questi come se fossero un lavoro da
finire e non un piacere, e so che ne risentirebbero, quindi scriverò
quando vorrò veramente scriverli, e mi concederò
a ciò che la mente vuole fare in quel momento. Non
preoccupatevi troppo, mi è bastato continuare la raccolta
“Ravioli” e ho scritto altri due dei 100 motivi dopo XD
Risposte
alle recensioni!
Hachi:
grazie dei pat pat XDDD ora va meglio comunque. E' stato davvero un
capitolo pieno di significato? oohh XDD Che brutto due settimane
senza computer °_° so cosa si prova T_T Su Bella siamo
d'accordo XD Grazie per la recensione, e ben tornata!
Kikky:
Sono felice che ti sia piaciuto tanto il capitolo! E sì, Shika
saprà XD che desolazione però, ora che me lo fai
notare, saprà e lei quindi sarà morta! *ci pensa ora*
XD Grazie della recensione!
V@le:
Yes, Shikaku ci è già passato, vede già Ino come
ottima nuora. E sono d'accordo, sappiamo tutti che Ino lo farebbe.
Tentenna un po' all'inizio magari, è umana anche lei, ma alla
fine si getta nel pericolo. Del resto non siamo tutti incoscienti
come Naruto, che si getterebbe a prescindere subito XDD Grazie per la
recensione!
Francy:
Tu, donna! Lo sai che io e Recchan abbiamo cominciato il continuo di
"io e te"? segnatelo XD E non sentirti in colpa se non
recensisci, dai XD per fortuna ho sempre abbastanza recensioni da
sentirmi felice e tranquilla XD Benissimo, io completo il tuo finale
ShikaIno che si mettono insieme: lui torna coi genitori, la trova
moribonda, si dichiarano, si baciano, e lei muore XDDDD Mi sono
ripresa! Aspetterò la tua prossima tra qualche mese XD grazie
dei complimenti e della recensione!
Celiane:
Sììì, mitica Lulla XD Va bene, chi vuole leggere
l'Happy Ending può farlo felicemente XD Sì, Sil sa
essere persuasiva °_° grazie per aver recensito XDD
Kimly:
triste? no, è soltanto una tua impressione, come lo è
stata per le altre xD Sì, noto che Shikaku piace molto XD
Grazie della recensione!
Yuki
no Hime: Che bel nick! Non c'entra niente, ma mi ha colpita
subito XD Hai letto la raccolta così velocemente, devo dire
che hai stomaco XD Grazie mille per i complimenti! E sì, sono
d'accordissimo su Kishimoto, deve pagare pegno e farli fidanzare XD
Grazie della recensione!
Wish:
Tu mi vuoi bene e basta. PUNTO. La shot deprimente? nooo, solo una
tua impressione XD Anche io vedo Shikaku così, uno Shikamaru
maturo, anche se con qualche differenza nata da come lo immagino a
stuzzicare Inoichi. Più che altro perché Shikamaru non
può provare questa esperienza, Ino è una donna e lui
non la prenderebbe a pugni a parer mio, quindi Ino fa la strega
sapendo di essere in salvo e lui subisce perché è una
donna e le donne sono malvagie seccature. Shikaku invece ce lo vedo a
far passare Inoichi per cretino alle volte, ecco XD E Inoichi a
vantarsi delle sue conquiste XD Da ragazzi almeno, ora la signora
Yamanaka e Yoshino li ammazzerebbero. Sì, hai notato anche tu
quell'esitazione nello sfiorare Ino (L) cosa che fa solo per
consolarla, perché anche lui in qualche strano modo *Sa*. Mi
piace ciò che ti piace del rapporto Shikaku-Ino, sai? XD Non
ho capito le tue scusa su una recensione meno stupida XDDD Ma quanto
sei scema? XD No, lo sai che ti adoro, e adoro tutte le tue
recensioni! Grazie, come sempre!
Ryanforever:
La depressione dipendeva dal mio essere emotiva in stile Ino, e se
sto male fisicamente allora crolla tutto il resto XD Per fortuna è
passata ora, anche se per colpa dell'università tornerò
ad essere tesa a breve XD Sì, Inoichi e Shikaku erano
volontariamente degli Ino e Shika, anche se diversi in quanto
entrambi maschi, ovviamente XD I due non si sono accorti di nulla
perché Ino ha pensato bene di distrarli, e di mandarli in
salvo con la scusa di salvare Shikamaru. Del resto lei per prima ha
affrontato l'Akatsuki è sa di cosa è capace, loro
invece erano totalmente all'oscuro... Grazie della recensione! E
anche di esserti preoccupata per me XD
«Kiba, che schifo! Come
diavolo fai a mangiare roba simile?» sbottò Ino
disgustata, mentre il ragazzo si lasciava andare ad una risata
sincera.
«Non è cibo per
cani! Stavo scherzando! Sono cereali, ce-re-a-li!»
«Ahh...» fece lei,
prima di ridere a sua volta e alzarsi per sparecchiare.
«Lascia stare, faccio io.
Piuttosto, prima che ti rapissi per colazione, cosa eri venuta a
dirmi?» domandò incuriosito. Poi notò che la
ragazza si era bloccata, pallida, con le mani strette sui fianchi.
«Ehi, Ino, non è che adesso vomiti, vero? Non lo nomino
più il cibo per cani... Ops, scusa!»
Kiba si alzò, ancora
tentando di non ridere, mentre Ino sbiancava.
«No, io... Aho...»
La smorfia divertita si smorzò
all'espressione terrorizzata della ragazza.
«Ino?»
«Non... Ahi... AH!»
Le gambe le cedettero e si ritrovò tra le braccia di Kiba, a
trattenere un urlo di dolore alle fitte lancinanti che si
susseguivano, mentre lui la stringeva a sé, terrorizzato e
senza sapere cosa fare.
Tre settimane dopo.
«Al diavolo, Nara! Non te
ne sbatte mai di nulla!»
«Che seccatura sei, ho
detto che mi dispiace...» si lamentò il fidanzato della
ragazza, portando le mani dietro la nuca.
«E io ti ripeto che non me
ne importa un accidente! Ti ho mandato a chiamare due ore fa per
questi documenti e tu... Poteva essere urgente! Oh, senti, vattene!»
«E certo
che me ne vado. Però, Ino, se devi trovare queste scuse per
cacciarmi via, tanto vale che salti direttamente al “levati di
torno”. Non hai mai avuto problemi a dirlo, mi pare.»
sbottò Shikamaru, innervosito.
Ino si bloccò nell'atto
di urlare, poi tornò calma. «Levati di torno.»
«Bene, perfetto.»
confermò lui, voltandosi e uscendo dall'ufficio sbattendo la
porta.
Ino si lasciò cadere
sulla poltrona, e nascose il viso tra le mani.
Solito bar, soliti amici, ed uno
Shikamaru più annoiato del solito che rispondeva a monosillabi
nervosi.
Naruto, Choji, Kiba, Neji,
Sasuke, Lee e Shino si scambiarono un'occhiata alla “E' per
Ino”, decidendo di non fare domande in muto accordo, e
aspettare che parlasse lui se avesse voluto. Oppure sarebbe stato
Choji a domandare, come tutti avevano suggerito con uno sguardo pieno
di sottintesi che Choji aveva finto di non cogliere.
Shikamaru sbatté un
boccale di birra sul bancone, ordinando: «Un altro.»
«Sicuro che...»
cominciò Choji, e Shikamaru gli rivolse uno sguardo di fuoco,
segno che così come Ino aveva cominciato a trovare piacevole
il coricarsi sull'erba, anche lui si era fatto contagiare dalle
abitudini della compagna, nei suoi sguardi malevoli.
«Quella donna mi farà
impazzire.»
Sospiro generale.
«Quale donna non lo fa...»
borbottò Naruto, dandosi arie da esperto. Da quando anni prima
Hinata gli aveva confessato il suo amore, e anche da quando Sakura lo
prendeva a pugni a dire il vero, non mancava mai di confermare le
frasi sulle donne sparate dagli amici.
«Tsk.» aggiunse
Sasuke.
«Che ha fatto?» si
informò premurosamente Lee.
«E' impazzita! In queste
ultime tre settimane non fa che urlarmi contro per tutto, e questo
sarebbe da lei, se non fosse che si arrabbia sul serio. E mi
allontana, ma un minuto dopo se non sono da lei è ancora più
isterica di prima.» si sfogò il ragazzo.
«Non lasciare che ti
tratti come un animale domestico.» commentò Neji,
catalogando il problema di Ino in “roba
da donne”.
«Dalle un po' di tempo,
magari sta poco bene...» mormorò Choji, poco convinto.
«Magari Sakura la
travia...» sfuggì a Sasuke, che pensava a come in quel
periodo la ragazza fosse diventata pericolosamente suscettibile.
«Direi che sono tre settimane anche per lei.»
«La sua isteria dici? Sì.»
confermò Naruto. «Magari hanno litigato.»
«Domandaglielo.»
suggerì Shino, allontanando con un cenno il barista che
portava altra birra.
E poi tutti si voltarono verso
Kiba, perché il silenzio da parte sua era particolarmente
sospetto.
Il ragazzo fissava con aria
assente il boccale vuoto di Shikamaru, dibattuto.
Kiba, ti prego, non dire a
nessuno quello che è appena successo...
Ma Ino...
Dico sul serio, Kiba. Sto già
facendo degli esami, c'è Sakura per questo... Non è la
prima volta, ecco.
Shikamaru...
Shikamaru non deve sapere,
finché non gli dirò nulla io. Magari non è
niente.
«Sai qualcosa.»
indovinò Shikamaru.
Kiba sollevò lo sguardo,
notando che tutti erano concentrati su di lui.
«Come?»
«Su Ino. O su Sakura.»
Kiba si morse un labbro e infine
fece schioccare la lingua contro il palato, preparando a parlare.
Tipici segni di un Kiba che stava per dire qualcosa di poco
piacevole, e Shikamaru sentì un brivido.
«Secondo me ha ragione
Choji.»
Choji lo fissò perplesso,
poi sgranò gli occhi. «Quando dico che sta male?»
«Secondo
me sì.»
rispose Kiba, sottolineando come fosse solo una sua ipotesi.
«E io che dovrei fare se
lei non me lo dice?» esclamò Shikamaru, reprimendo un “E
tu perché lo sai?”.
Sasuke si alzò, e
salutando tutti con un cenno della testa andò velocemente alla
porta.
«Lui si è mosso.»
fece notare Naruto a bassa voce.
Shikamaru sbuffò.
E qualche minuto dopo era già
a casa Yamanaka.
«Posso salire?»
domandò alla madre di Ino, che gli parve imbarazzata.
«A dire il vero Ino non
vuole... Scusami, Shikamaru.»
«Può almeno dirle
che sono qui?» domandò il ragazzo, alzando gli occhi al
cielo.
«Sì, aspetta qui.»
La donna lo lasciò solo
nel negozio di fiori, e lui si guardò attorno. Stava iniziando
a preoccuparsi seriamente, davvero seriamente.
«NO! MANDALO VIA!
QUELL'IDIOTA...!»
Ma non abbastanza seriamente da
decidere di mandare all'aria il suo orgoglio. Kiba aveva sottolineato
parecchie volte che era solo una sua impressione, e magari sbagliava.
Magari era solo la solita antipatica Ino, un po' più simile a
com'era da ragazzina, per qualche oscuro motivo che c'entrava con
Sakura.
La madre di Ino riapparve, più
mortificata di prima.
«Non importa, signora. Le
dica però che se vuole parlarmi sa dove abito, a questo
punto.»
Shikamaru era sdraiato sul
divano di casa propria, con un espressione talmente desolata che
neppure la madre se la sentì di urlargli di togliere gli
stivali da sopra la federa. Non che Shikamaru fosse cosciente di aver
stampata in faccia l'espressione da cane bastonato più triste
che si potesse dipingergli addosso, lui pensava semplicemente a cosa
potesse aver fatto sul serio ad Ino.
Stavano insieme da tempo ormai,
che lei si fosse stancata?
Sarebbe morto.
O che avesse voluto rendere le
cose ufficiali anche coi genitori?
A lui andava bene, non era il
tipo da aver paura di prendersi responsabilità. E aveva sempre
sognato una vita tranquilla con tanto di famiglia. Specie con lei,
per quanto seccante.
E se invece fosse stata male,
magari qualcosa di grave? Quel prendersela troppo perché lui
non era presente...
Sentì bussare alla porta
e si rizzò a sedere. Poteva essere Ino.
Era la vicina.
Shikamaru, nervoso, andò
a chiudersi in camera.
Era il cuore della notte, o
forse mattina presto, quando sentì bussare furiosamente alla
propria porta.
«Chi... Che...?»
domandò al vuoto.
«Shikamaru,
apri!» sentì ordinare alla voce irritata di Ino.
Irritata e anche strana,
sebbene non sapesse dirne il perché. Ma forse era solo per via
del brusco risveglio che gli sembrava tale.
Shikamaru si alzò
pigramente dal letto, ancora intontito dal poco dormire dopo una
notte passata a rigirarsi tra le coperte.
«Sei qui per litigare
ancora?» domandò, con un tono più seccato di
quanto non volesse.
«No! No, te lo giuro!»
Stava piangendo.
Adesso capiva cosa c'era di
strano nella sua voce.
Salvo che Ino non piangeva mai.
Aveva pianto dieci anni prima per Sakura, quando per poco non era
stata uccisa nella foresta della morte, e sette anni prima quando
Asuma era morto, e poi basta. Non credeva neppure che Ino sapesse
piangere per cose sotto la soglia della “morte o morte
imminente”.
E una vocetta fastidiosa nella
sua testa gli suggerì che forse valeva anche per quella
situazione.
Spalancò la porta con
tanta violenza da rischiare di farne saltare i cardini, ed Ino si
tuffò fra le sue braccia, singhiozzando.
Ebbe una rapida visione dei
genitori in pigiama poco lontani in corridoio, prima di chiudere
nuovamente la porta, con ancora Ino aggrappata a lui.
Tremando, le accarezzò la
testa.
«Cosa c'è? Ino,
cosa c'è?» domandò, pregando che Kiba e Choji si
fossero sbagliati, pregando persino che fosse Sakura quella che stava
male.
Ino si separò da lui, e
tra le lacrime quasi sorrideva, palesemente isterica. «Sono
incinta. Aspetto il tuo bambino, Shika.»
«Tu cos...» il
cervello di Shikamaru, già diretto verso tutto quello che
sarebbe accaduto nel loro futuro prossimo, non gli permise neppure di
riuscire a finire la domanda.
«Lo so, lo so, è
presto, non ne abbiamo parlato, non siamo neanche sposati! L'ho
scoperto poche settimane fa, ed ero terrorizzata all'idea che tu mi
lasciassi, ed io non voglio però... però voglio tenere
questo bambino, non posso neppure pensare di non farlo, e vorrei che
tu stessi con me. E mi dispiace davvero, davvero tanto ma...»
«Ino, zitta.»
La ragazza lo guardò, in
un misto tra speranza e terrore puro. Shikamaru chiuse gli occhi.
«Ripetilo ora.» le
disse, e già un sorriso stava nascendo sulle sue labbra.
Ino rise vedendolo, e ancora le
lacrime continuarono a scendere. «Aspettiamo un bambino.»
Shikamaru aprì gli occhi:
«Ti amo.» le disse, prima di baciarla. Cercava di
contenersi, ma nei suoi occhi era visibilissima la gioia, ed il
sollievo.
«Anche io ti amo! Oh,
avevo così paura che tu... Che fai?»
Shikamaru si era spostato e
aveva aperto un cassetto, per tirare fuori una scatolina.
«So che detesti che l'uomo
si metta in ginocchio... e anche gli anelli d'oro prima del
matrimonio vero e proprio, quindi ti ho presto questa. E non te lo
chiederò, dato che non ti piace e ti suona “falso”.
Devi soltanto metterlo, se lo vuoi. Certo, ribadisco che sei strana
ma...» e dicendo questo, le perse la scatolina, che Ino si
affrettò ad aprire. Conteneva una fede d'argento.
«... Quando l'hai presa?»
«Il giorno in cui mi hai
detto che mi amavi per la prima volta.»
«Avevamo diciassette
anni!»
«Lo so.»
Ino lo fissò incredula,
poi chiuse di nuovo la scatolina.
«No.»
«No?»
«Mio padre, avrà un
infarto.»
«Ah, giusto. In effetti è
meglio se glielo dici prima. Poi io torno dal mio lungo viaggio
lontano da lui, appena si calma. Scrivimelo per lettera.»
Ino rise, asciugandosi le
lacrime. «E i tuoi?»
«I miei non lo sanno
ancora ma penso che non preghino altro, preferiscono te a me. E anche
Choji a me. Ma Choji non posso sposarlo. Perché Kiba lo sapeva
già?»
«Scusa?» Ino aveva
perso il filo, dopo il discorso leggermente sconclusionato di
Shikamaru.
«Kiba...»
«Ah, perché mi sono
sentita male quando ero con lui. Ma non sa che aspetto un bambino,
non ancora.»
«Sentita male?»
ripeté, facendosi serio. Ino sai affretto a rassicurarlo,
scacciando l'ennesima ondata di paura al pensiero.
«Sarà una
gravidanza un po' difficile... ecco perché ero così di
cattivo umore... oltre al fatto che sono incinta e con gli ormoni in
subbuglio, ecco.»
«Cosa vuol dire
“difficile”?»
«Che più che altro
devo stare a letto, per precauzione. Shikamaru, non preoccuparti! Io
starò... Noi staremo bene!» esclamò lei,
portandosi le mani al ventre e sorridendo. «E se tu sei con
noi...»
«Non potrei mai lasciare
la futura signora Nara....» sorrise lui, accarezzandole una
guancia. «E a proposito di signori Nara... Mamma, papà,
potete anche entrare a questo punto.»
La porta si aprì subito,
e Yoshino in un lampo abbracciò la futura nuora.
«Shikamaru ha ragione...
preferiamo te.»
«Grazie mamma.»
Stesso bar, soliti amici, ed uno
Shikamaru che ancora non si vedeva.
Kiba era funereo, con il viso
poggiato contro le braccia incrociate sul bancone, Choji
giocherellava con i salatini, Naruto mangiava silenziosamente, Neji
fissava la finestra, Lee dondolava sulla seggiola, Shino come sempre
non prestava loro attenzione e Sasuke, l'unico calmo che sapeva tutto
dal giorno prima, quando aveva bloccato Sakura nella sua cucina per
chiederle spiegazioni, si godeva la scena con aria impassibile.
Shikamaru infine entrò,
tranquillissimo, e li raggiunge al bancone.
«Ehi!» salutò
Choji, rizzandosi sulla seggiola.
«Ehi.» ripeté
Shikamaru, con un sorriso.
«Beh? Ino?» fece
Kiba, rassicurato.
«Sì. Devo dirvi una
cosa.»
«Vi sposate.»
azzardò Naruto, scherzoso.
«Sì, ma è
anche incinta.»
Silenzio.
«COSA? BRUTTO FIGLIO DI...
YAAA! AUGURI!» fu l'urlo esplosivo di Choji, che fece voltare
l'intero locale. Si lanciò direttamente ad abbracciare l'amico
in un abbraccio stritolante.
«Ma scherziamo?
Congratulazioni!» rise Kiba, dandogli forti pacche sulle
spalle, a cui Shikamaru rispose con un pugno altrettanto scherzoso.
Ed in breve tutti si complimentarono, urlando e ridendo.
Sasuke si contenne, come del
resto Neji e Shino, e lanciò un'occhiata difficilmente
interpretabile al Nara.
«Che c'è?»
«Adesso anche Sakura vorrà
sposarsi.»
Naruto esplose in una risata
assordante: «Neanche sei riuscito a mettertici insieme, e già
hai paura!»
Shikamaru non poté
trattenere una risata: «Non è così male, dai.»
Sasuke sospirò.
«Vedremo.»
continua alla prossima: 56) perché Shika ha detto chiaramente che non vuole lasciare Konoha perché se no si preoccuperebbe per Ino.
Anche Akami vorrebbe essere una
figlia di YAAA, parole sue.
Lo sentite già quel
simpatico brutto
presentimento per la
prossima, vero?
Sasuke e Sakura hanno un
rapporto più o meno civile al momento (da fidanzati ma non a
parole e senza smancerie), ecco perché Sasuke può
permettersi di andare a casa di lei e farle il terzo grado. E Sakura
lo ama ancora e lo sanno entrambi, ecco perché è
spaventato all'idea delle pressioni che lei gli farà XD
Ino è IC in quanto
isteria e Shikamaru per la pigrizia, poi è OOC col pianto
(forse) e Shikamaru lo è nella parte finale, tutto gioioso e
attivo. Che poi non è che siano OOC, sono diversi dal solito
per colpa dell'altro e della situazione.
Nella parte iniziale mi sono
ispirata per un momento ad un telefilm, dove una donna incinta che ha
una gravidanza difficile (nel suo caso è la placenta a dare
problemi) che crolla a terra gridando. E Il fidanzato, che non sa
nulla, può solo sorreggerla.
Qui c'era Kiba, perché
volevo essere cattiva e farlo preoccupare. Kiba caro ♥♥
Grazie a tutti coloro che
continuano a recensire, siete coloro che mi danno la forza di
postare.
Capitolo 55 *** Perché ha detto che non vuole allontanarsi... ***
Seconda
parte della shot 55.
56)
perché Shika ha detto chiaramente che non vuole lasciare
Konoha perché se no si preoccuperebbe per Ino.
«No.»
«Nara,
ascoltami. Non è una richiesta, è un ord-»
«Tsunade-sama,
Ino è al settimo mese. Per favore, non mi faccia allontanare
ora.»
«Questa
missione ti frutterebbe abbastanza denaro da poterne avere due di
bambini. E' per questo che ho chiamato te. Decidi con Ino.»
«...
So già cosa mi dirà..»
Ino
ridacchiava, osservando Choji darsi da fare in cucina senza
assaggiare neanche un po' di ciò che preparava, Naruto
litigare Kiba su quale prodotto fosse migliore per pulire casa e
Sasuke seduto comodo nella poltrona di Shikamaru a sorseggiare thé.
«Ehi,
ci sei?» la richiamò alla realtà Sakura, seduta
comodamente sul divano accanto a lei e con una rivista aperta sulle
gambe. «Non ti interessa più cercare un abito da sposa?»
domandò incuriosita. Erano incappate in una delle tante
riviste della casa mentre l'amica tentava di distrarla in ogni modo
dall'assenza di Shikamaru, con l'ausilio più o meno volontario
dei ragazzi che ora giravano per casa.
«Tanto
non mi sposerò prima di essere tornata in forma perfetta.
Dovrò essere bellissima.» ribatté Ino con un
sorriso, cercando di rassicurarla perlomeno con quello. Era stata lei
a “cacciare” Shikamaru perché andasse in missione,
e non voleva cominciare a pentirsene subito.
«Non
ti ci vorrà molto.»
«Kiba,
lascerò Shikamaru per te di questo passo.»
«E
faresti bene.» ammiccò il ragazzo. Ino e Sakura risero,
mentre Naruto borbottava frasi sconnesse contro di lui.
«Naruto,
non è veramente necessario che puliate casa. Io posso-»
«Tu
non puoi.» la interruppe Choji, poggiando una scodella di riso
sul tavolino davanti a loro. «Non devi fare sforzi,
specialmente con l'avanzare della gravidanza. E abbiamo promesso a
Shikamaru di controllarti.» aggiunse con aria di rimprovero.
Ino
alzò gli occhi al cielo: «Stavo solo facendo il bucato.»
«E
sei quasi scivolata dalle scale all'ennesimo attacco di nausea
mattutino.» le ricordò Sakura.
«Ehi,
bastardo! Si può sapere perché non collabori anche
tu?!» esclamò Naruto, rivolto a Sasuke che ancora
pacificamente sorseggiava thé. Questi non lo degnò di
risposta e si rivolse ad Ino, sorprendendo gli altri.
«Ma
la nausea non dovrebbe esserti passata già mesi fa?»
“Stramaledetto
Uchiha.”
Ino
fece un sorrisetto tirato, non avendo rivelato a nessuno della sua
“gravidanza difficile” per superstizione e anche per
evitare che si preoccupassero tutti per quello che lei giudicava un
nonnulla. Soltanto Kiba poteva immaginarlo, essendo stato presente al
suo primo attacco di dolori, ma poco esperto com'era forse lo
giudicava normale. Sakura, dopo averle dato la notizia che il test
era positivo, era stata estromessa dalla Yamanaka perché non
diventasse ossessiva come era portata ad essere, e con qualche scusa
si era rimessa alle cure di Tsunade, che aveva accettato
immediatamente.
«Si
può dire che sia una cosa di famiglia.» buttò lì,
non del tutto insincera. E la nausea, come richiamata da quei
discorsi, si fece risentire. «Scusami Choji, ma a proposito...
non penso di poter mangiare ora.»
«Oh,
ma figurati!» si affrettò a rassicurarla il ragazzo,
fissandola con cipiglio preoccupato.
«Bagno?»
domandò Sakura solerte, scattando in piedi.
Kiba
e Naruto smisero di litigare per la scopa, voltandosi a guardarle.
«Credo
di sì.» mormorò Ino, impallidendo e afferrando la
mano tesa dell'amica.
“Non
può essere...”
Nel
momento esatto in cui si trovo in piedi, una fitta lancinante la
trapassò. Ino piombò a terra, a malapena sorretta da
Sakura, ed un istante dopo con la mano di Sasuke sulla spalla ad
aiutarla. Stavolta non le riuscì di urlare, il dolore le aveva
mozzato il fiato.
«INO!»
sentì gridare da tutte le parti, e poi si accorse del sangue
che si spargeva a terra.
Ino
tentò di incamerare aria per farlo notare a Sakura a parole, e
il suo campo visivo esplose in uno sfarfallio indistinto. Poi il
buio.
Shikamaru,
pensoso, si appoggiò ad un muro. Temari, accanto a lui,
continuava a tenerlo d'occhio in silenzio.
«Temari...»
«La
missione la devi portare a termine o no? Perché iniziare
sarebbe un buon modo.» sbottò innervosita. Nei due
giorni precedenti avevano studiato tutti i dettagli, chiusi in un
ufficio del palazzo dell'Hokage, ed ora avrebbero dovuto lasciare
Konoha alla volta di Iwa, ma Shikamaru continuava ad essere assente.
«Sono sicura che Yamanaka se la cava bene. Anzi, meglio di come
te la cavi tu senza di lei.»
«Questo
è sicuro.» confermò Shikamaru con un sospiro.
«Senti,
non è la prima donna incinta che aspetta il marito... o
fidanzato che sia, a casa. La missione durerà un mese, non ti
perderai nulla. E avrete entrambi un buon compenso.»
Temari
non era molto brava a rassicurare, ma ce la stava mettendo tutta, e
Shikamaru lo apprezzò.
«Lo
so... solo che ho sempre odiato allontanarmi da Konoha senza di
loro.»
Temari
sbuffò, spazientita. «Jonin un emerito ca...»
«Grazie.»
la precedette lui sarcastico. «Noto che le tue capacità
di relazionarti con gli altri sono in aumento.»
«Quanto
la tua mascolinità. Dimmi, vuoi parlare di relazioni? O
piangere per la mancanza di Ino? Magari ti posso prestare anche lo
smalto. Verde o viola?»
Si
fissarono negli occhi.
«Hai
vinto.» fece infine Shikamaru, alzando le braccia in segno di
resa. «Ma solo perché hai il ventaglio sulle spalle.»
«Già.
Allora, vieni oppure molli la missione e corri a farti fare coccole
da Ino?Sarebbe sinceramente una seccatura, perché chiunque ci
metterebbe ben più di due giorni a studiare quello che hai
studiato tu.»
Shikamaru
sbuffò, giocherellando con la cerniera del giubbotto. Ino lo
avrebbe ucciso se avesse mollato un'occasione simile, poco ma sicuro.
Eppure
l'istinto gli diceva di non allontanarsi dalle cose care.
«Tu
stai veramente pensando di mollare, eh?»
Shikamaru
la guardò. «Ho paura per Ino. Non vuole che lo dica in
giro ma... è una gravidanza difficile la sua.»
Temari
strinse le labbra, con lo sguardo che si perdeva nel vuoto. Per un
istante aveva rivisto l'espressione dilaniata tra odio e dolore della
madre, quando erano cominciate le doglie, che mai avrebbe
dimenticato.
«Probabilmente
tra l'Uchiha o l'Aburame ce ne sarà uno che ci metterà
meno di un mese a studiare quella roba ed accompagnarmi. Sparisci
dalla mia vista, Shikamaru.»
«Temari...»
«Se
adesso provi a fare un altro passo lontano da lei, giuro che questo
ventaglio te lo ficco dove non batte il sole. Va da lei.»
«Tem...»
«Non
ringraziarmi. Mi dà fastidio. Sparisci.»
Tutta
l'ansia e la tensione di Shikamaru erano sparite mentre tornava verso
casa sua e di Ino. Anzi, un leggero sorriso affiorava sulle sue
labbra. Lo avrebbe picchiato a sangue, poco ma sicuro, ma era certo
che l'avrebbe saputa ammorbidire una volta spiegato il perché
fosse tornato indietro.
Quando
entrò in casa la prima cosa che notò fu il silenzio,
che lo mise in allarme. A quel che gli aveva assicurato Sakura, erano
più spesso da Ino che in casa propria.
Senza
rendersene neppure conto, già stringeva un kunai tra le mani.
«Ino?»
provò a chiamare, dandosi mentalmente dello stupido. Quella
era Konoha, che poteva mai accadere...?
«Ino,
ci sei?» tentò ancora. “Dormirà?”
Entrando
in soggiorno notò il tavolino con una scodella sopra, e il
divano leggermente spostato indietro. Rischiò di far cadere
l'arma notando la macchia di sangue a terra, e poi vide un biglietto
appeso allo specchio.
Corse
a leggere, trovando scritto soltanto “SIAMO ALL'OSPEDALE. INO
STA MALE.” scritto frettolosamente da Naruto, forse nel caso
passassero gli Yamanaka.
“E
io non c'ero.”
fu il primo pensiero di Shikamaru, e “Dio,
ti prego, fa che non sia nulla.”
Poi
corse via.
Erano
tutti in sala d'aspetto. Sakura, con la testa poggiata contro la
spalla di Sasuke, che da parte sua evitava di scostarla o riservarle
occhiatacce, Naruto seduto a gambe incrociate a terra, Kiba che
fissava il distributore automatico e Choji che batteva le dita
ritmicamente sulla sedia.
«Ma
non possiamo ancora entrare?» domandò piano Naruto.
«Gli
ultimi esami ha detto.» gli ricordò Choji, voltandosi
verso di lui. «Pensate che dovrei cercare Shikamaru? Magari è
ancora nei dintorni di Konoha.»
«Nel
dubbio non puoi girovagare a caso per tutta la terra del fuoco.»
gli fece presente Kiba. Poi il ragazzo diede un pugno al muro,
facendo cadere pezzi di intonaco e sobbalzare i presenti. «Dovevo
capirlo, si era già sentita male una volta!»
«Quando?»
chiese immediatamente Sakura, sollevando la testa di scatto.
«Agli
inizi inizi, quando ancora non sapeva di essere incinta. Ha detto che
tu avresti controllato... e non mi ha detto più nulla, ma
avrei dovuto capire che non era normale stare così
male...»
rispose a denti stretti il ragazzo.
«E
io allora... avrei dovuto capire che se non voleva che la seguissi
io, stava nascondendo qualcosa...» mormorò Sakura,
«Chissà poi se Shikamaru lo sa.»
«Sapere
che cosa? Dov'è Ino? Sta bene?» domandò
Shikamaru, arrivando di soprassalto.
«Ma
tu...» cominciò Choji sorpreso.
«Non
potevo partire.» dichiarò lui. «Allora, Ino? Il
bambino?»
Tsunade
uscì in quel momento dalla stanza di Ino.
«Ah,
allora non sei partito.» notò senza esserne troppo
stupita.
«Ino?»
«C'è
stato un distacco della placenta. Dobbiamo far nascere il bambino
subito. Mi dispiace, ma faremo il possibile.» disse, e si levò
un coro di esclamazioni preoccupate.
Shikamaru
chiuse gli occhi, costringendosi a contare e non assalirla. «Non
c'era modo di prevenirlo?»
«No,
non in questo caso.»
«Il
bambino ce la farà?» domandò, riaprendo gli occhi
e fissandola.
«Non
possiamo mai dirlo con certezza, ma alla trentunesima settimana ci
sono buone possibilità. Non è il primo bambino che
nasce al settimo mese, lo sai.»
«Ino
è sveglia?» domandò brusco, ignorando il tono
gentile dell'altra.
«Sì.
Puoi parlarle ora.» rispose, spostandosi da parte.
Shikamaru
entrò col cuore pesante. Non aveva avuto molte occasioni di
stare in ospedale, ma quelle rare volte era sempre stato per qualcosa
di molto grave. Sapere Ino là dentro, e non come medico, lo
riempiva di terrore.
«Ehi...»
la salutò, sfiorandole la fronte con la mano. Ino lo guardò
con i suoi occhi limpidi, e poi disse qualcosa che Shikamaru non
avrebbe scordato mai:
«Tu
lo sai quanto sono sfortunata, vero? Se dovesse andare male per me,
ama questo bambino per entrambi. Amalo come ti amo io.»
Lui
sgranò gli occhi, sconvolto e impotente, desiderando soltanto
di poter fare qualcosa per salvare entrambi subito e rassicurare Ino,
magari sgridandola per aver anche solo detto parole simili. Ma non
poteva.
«La
solita stupida. Andrà a meraviglia.» disse piano,
chinandosi e poggiandole un bacio sulle labbra, pregando che non si
accorgesse di quanto stesse tremando.
«Tu
non dovevi andare in missione?»
«Ne
avevo una più importante qui.»
«Oh,
cosa?» civettò Ino, nonostante l'aria esausta.
Shikamaru
alzò gli occhi al cielo, pronto a parlare, quando giunse la
voce di Tsunade: «Dobbiamo andare.»
L'espressione
di Ino cambiò, ma fu nuovamente mascherata da un sorriso
quando Shikamaru calò il viso per guardarla.
«Andrà
tutto bene, io sarò qui fuori ad aspettarti.» le
promise, stringendole una mano. Ino ricambiò debolmente, e
sorrise.
«Saresti
un padre single super sexy, nel caso.»
«Non
dirlo neanche per scherzo.» inorridì lui.
«Oh,
sì, mille seccature da tenere a bada, immagino.» lo
stuzzicò, trattenendo una risata.
«Non
era di quello che parlavo, e lo sai. Perché ora fai così?»
«Perché
hai paura.» rispose semplicemente lei, con un'altra flebile
stretta.
Senza
parole, non poté fare altro che darle un altro bacio. I
paramedici li avevano già attorniati e appena i due si
separarono cominciarono a spostare il letto della donna.
Shikamaru
li seguì fino alla porta della sala operatoria, dove Ino lo
salutò con una mano,e quando le porte le si chiusero alle
spalle, portò le mani al ventre e chiuse gli occhi in una
smorfia di dolore mal trattenuta.
Shikamaru
invece si lasciò cadere seduto accanto a Choji, che gli poggiò
una mano su una spalla, mentre Kiba si sedeva all'altro lato e faceva
lo stesso. Sakura era stata stretta in un abbraccio della madre di
Ino, appena arrivata, mentre Naruto scambiava due parole con il
padre, e Sasuke fissava il muro davanti a braccia conserte.
E
avanti così, per qualche ora.
Poi,
di nuovo, Tsunade nella stanza, ora con le famiglie di Shikamaru,
Choji e Sakura in più, e il team di Gai, e Shino, Hinata e
Temari, che aveva saputo da Choji.
L'Hokage
era raggiante, e tutti tirarono un sospiro di sollievo al solo
vederla, mentre Shikamaru si lasciava cadere di nuovo seduto,
distrutto dalla tensione.
«Stanno
benissimo entrambi.» dichiarò Tsunade.
«Maschio
o femmina?» mormorò Shikamaru.
«Hai
ragione, mi correggo: stanno benissimo entrambe.»
Shikamaru
si sciolse in un sorriso, e si alzò in piedi. «Posso
vederle?»
«Ino
dorme ora, puoi vedere la bambina.»
«Non
importa se dorme.» ribatté lui con convinzione, seguito
da genitori e suoceri incuriositi.
Gli
altri sorrisero inteneriti, alzandosi e sgranchendo un po' gli arti
addormentati.
«Vorrei
vederla anche io...» borbottò Choji.
«La
bambina è in incubatrice ora. Puoi seguirli, se ti va. Tanto
non penso che i genitori di entrambi lasceranno loro molta intimità.»
gli fece notare divertita Tsunade.
Sakura
non disse nulla, si limitò a lasciare silenziosamente la
stanza. Sasuke, intuendo che stesse per crollare dopo lo spavento per
la sua migliore amica, la seguì sotto gli occhi attenti di
Naruto, che decise di lasciar fare a lui almeno per una volta.
Shikamaru,
in quel momento invece, aveva poggiato una mano contro il vetro e
guardava rapito il piccolo fagottino che riposava lì dentro.
«Piccolina...»
fu la prima cosa che disse Choji, vedendola.
«E'
normale...» fece Yoshino, sorridendo dolcemente. Shikaku guardò
Inoichi, che ora non doveva più preoccuparsi per Ino ed era
entusiasta e chiacchierone come sempre, tanto che la moglie faticava
a convincerlo a respirare tra una parola e l'altra.
Nulla
però sembrava toccare Shikamaru, ancora in contemplazione.
Alla fine si voltò verso Choji, che sorrideva.
«E'
mia. E' nostra.»
«Spero
tu non parli di me. Sono troppo giovane per essere mamma.»
Shikamaru
sorrise a sua volta, scuotendo la testa. «E' bella.»
«Vero.»
«Ino
non vedrà l'ora di abbracciarla...» considerò
divertito, «Non me la lascerà un secondo.»
«Sì,
sono d'accordo.» ridacchiò Choji. «E quando non ci
sarà lei, ci sarà Sakura. E io, naturalmente.»
«Immagino
che questo significhi che non ti rivedrò presto a Suna, eh?»
si intromise Temari maliziosa, scostando Choji per vedere la bambina,
«Ah, com'è carina... è così piccola...»
Choji
spalancò la bocca di fronte a questo sfoggio di maternità
di Temari, mentre Shikamaru si limitò ad alzare le spalle,
conoscendo bene la donna, «Immagini bene. Non mi separerò
da loro per nulla al mondo.»
Temari
socchiuse gli occhi, e sorrise.
«Fai
bene. La famiglia prima di tutto.» mormorò, con uno
sguardo pieno di sottintesi, al pensiero della propria.
«E'
sempre stato così, per me.» confermò Shikamaru.
E
Choji annuì, d'altronde lo aveva sempre saputo.
Che
avesse quindici anni o venticinque, Shikamaru aveva sempre pensato a
lui e Ino come la seconda famiglia, anche se poi con Ino lo era
diventata in modo ufficiale, e Shikamaru non si era mai allontanato
da loro, né mai lo avrebbe fatto.
«Vado
da Ino ora.» accenno il neo-padre, scambiando un altro sguardo
silenzioso con Choji.
«Terrò
chiunque lontano dalla porta, a costo della vita. Tu però
chiama quando si sveglia e avete parlato. Vogliamo fare gli auguri
alla mammina.»
«Contaci.
Pretenderà una festa. Doppia festa.»
«Doppia
festa?» ripeté Temari, divertita.
«Una
per la bambina e una... beh, devo ricordarle che le avevo fatto una
domanda a cui aveva risposto di sì.»
«Mi
correggo, vogliamo fare gli auguri alla mammina e sposina
dell'ospedale.»
«E
allora vattene, cosa aspetti?»
Shikamaru
sbuffò, era la seconda volta che Temari lo cacciava verso Ino.
Si voltò, alzò una mano in cenno di saluto e si
allontanò di tutta fretta, lasciando gli altri a sghignazzare
e a coccolare la bambina oltre il vetro.
«Sai...
pensavo...» cominciò Choji, aggrottando la fronte, «Con
due genitori così, una isterica ed uno sempre annoiato, questa
bambina non sarà mai normale.»
«No,
mai.»
«Avremmo
dovuto impedire prima questo scempio.»
«Proporrei
di rapirla.»
«Mozione
accolta. Andiamo a chiamare anche gli altri e vediamo che si fa.»
Con
grande divertimento sadico mi sono resa conto che alcuni di voi non
avevano interpretato il “continua” dello scorso capitolo
come un “fine prima parte”. Quindi spero che abbiate
pensato male tutto il tempo, sì. Anche perché io stessa
ero indecisa se ucciderla fino alla fine XD
Che
dire, mi è piaciuta Temari °_° non so cosa mi stia
succedendo, bloccatemi. [Non con Shikamaru ovviamente, Temari presa
da sé].
Beh,
lieto fine, quindi non potete rinfacciarmi nulla XD Ah, l'accenno
SasuSaku c'è sempre, sì. Dovrei spinoffarli da qualche
parte XD
Non
posso propriamente rispondere alle recensioni, ma vorrei ringraziare
Mimi18 che non sento da
tanto per avermi recensita, grazie <3 E poi mi piace ciò
che piace a te, ecco XD Anche se SasuSaku sono riuscita a farti
andare giù pure Sasuke con la sua stronzaggine, il che fa
sempre piacere... e Yoshino resta un idolo per me. Ah, a Kiba diamo
tutti affettuosamente dell'idiota, sì. Wish
sai benissimo che prendo ispirazione anche da voi, no? Tra l'altro
ribadisco che Kiba scherzasse con la storia dei croccantini, e il
fatto che Ino ci abbia creduto è un po' preoccupante, fossi in
lui inizierei a mettermi dubbi XD Felice che tu abbia notato quel
brevissimo intermezzo con “le donne secondo Neji”, del
resto lui alla selezione dei chunin dice che Ino e Sakura combattono
male in quanto donne, quando ancora non si danno da fare sul serio le
due, ed io ero con Tenten a dire che si stava sbagliando, maschilista
del cavolo. E Shikamaru geloso e impotente è adorabile per me,
perché è raro vederlo così, essendo un genio e
avendo spesso tutto sotto controllo... Oh, la storia dell'anello non
so da dove mi sia uscita, davvero, non dovevo scriverla. Si vede che
gliel'ha comprato e basta, e ho pensato che Ino nella sua
eccentricità non voglia il classico uomo che si inginocchia
con fede d'oro, cosa che sta benissimo anche a Shikamaru. E Yoshino
ha completato l'opera, ecco. Luly
del mio cuore, non so di cosa parli, ho trattato Kiba a meraviglia
qui, visto e considerato che potrebbe diventare la mia prossima
vittima. E adoro il fatto che tu trovi che quell'aria da angst-dubbio
sia tipica di me. Sul serio. A parte che ogni tanto mi cerchi per
messaggio e io ho dimenticato di aver pubblicato e mi fai prendere
infarti col fatto che piangi perché ti sei commossa ed io
invece penso chissà cosa. E non c'è mai da piangere
dove lo fai tu, oltretutto. E comunque ERA qualcosa di bellissimo,
questa era già più sul “morirà qualcuno o
Ele ci risparmia?” come vedete, dall'alto della mia
benevolenza, ho evitato di uccidere. Globulo rosso, ma
quando adoro il tuo nick?, non vedevi l'ora che si sposassero? XD
comunque lo faranno a fine storia, dopo poco tempo, nella mia
immaginazione. Appena Ino starà meglio, e con loro ci sarà
la bambina, temporaneamente in braccio a Sakura, che si terrà
accanto Sasuke, uhuhuh. Come noti qui è andato a consolarla,
ho immaginato anche quella parte, e finiva SasuSakuosamente XD
JhonSavor oh, ecco,
sei tu anche su Fairy Tail! Avevo detto io di averti già
sentito! Per lo Shika geloso di Neji vedrò quel che posso
fare, visto che come temi seguo i 100 motivi del forum, al massimo
potrò inserire per caso qualche accenno alla foresta della
morte, e vedere che succede XD Hachi
cara, mi fa piacere che tu pensi che quell'isteria prenda solo chi è
incinta o sotto esaurimento, visto che io sono quasi perennemente
così.... spero non fosse così dolce come dici tu la
storia, io preferisco il dolore e il pianto e poi la gioia e le risa
sguaiate *ride sguaiatamente, appunto*. Sei finita anche sul mio blog
tra l'altro XD ormai mi conoscerai meglio di mia madre XD Ma com'è
che il “ti amo” ti ha preso tanto? Allora qui stavi
soffrendo come minimo XD Tra l'altro hai quasi portato sfiga col
vissero felici e contenti, ringrazia che fosse già scritta e
non avessi più potere decisionale...
Giulia
è bellissimo come nel giro di una recensione tu ti sia
autoconvinta che tanto anche la lontananza non può nuocere il
loro amore, per poi smontarti sul finale ricordandoti che a scrivere
sono io XD come vedi non c'è stato neanche modo di
allontanarsi, lei si è sentita male prima e lui è stato
spedito via da Temari lol XD Kikky
mi trovi d'accordissimo sul Kiba preoccupato, è qualcosa che
ho profondamente adorato, ho scelto lui quando Ino è stata
male la prima volta proprio per questo XD V@lee pensare che di solito io
l'ooc lo odio XD mah XD forse è che non era così ooc,
del resto si amano U_U Ryanforever meno
male che ti è piaciuta comunque, io invece non posso fare a
meno del SasuSaku XD almeno qui, nelle AU spesso mi capita di tutto e
a volte cado nel crack violentemente... Choji è adorabile come
amico, e unisciti anche tu al coro dei “Kiba preoccupato è
un ammmore con noi XD” Celiane
devo preoccuparmi se non hai nulla di particolare da dire? XD
comunque sono felice che il capitolo ti sia piaciuto! Kimly
che energia XD e sì,
come noti qui l'accenno SasuSaku è aumentato!
TemariCross, fan di Temari ma
mosca bianca? O non più fan di Temari? XD Comunque sì,
adorabile Shika caro così dolce... nonostante sia sempre
maltrattato XDFinal
Alex, un
bacio ShikaIno è sempre un bacio ShikaIno U_U e ringrazio
anche Sarataverna per
l'incoraggiamento!
Al
prossimo capitolo con:
Perché
Temari non sarebbe in grado di tenere a bada Shika.
Capitolo 56 *** Perché Temari non sarebbe in grado di... ***
57)
Perché Temari non sarebbe in grado di tenere a bada Shika.
«Senti,
puoi evitare di fumarmi addosso?» si lamentò Temari,
scuotendo una mano per aria per allontanare il fumo, «Se avessi
voluto farlo me ne sarei accesa una.»
Shikamaru
sbuffò ma non accennò ad obbedire.
«Senti
tu, non puoi venire qui e pretendere che io smetta di fumare ogni
volta...» biascicò insonnolito, lasciandosi scivolare
pigramente contro il legno freddo della veranda.
Temari
si alzò in piedi, infastidita.
«Direi
che posso anche andare ora, sei insopportabile oggi.»
«E
dai, è periodo di letargo...» si giustificò,
indicando la natura ormai sopita intorno a sé.
«Peccato
che tu non sia un orso. Non fisicamente almeno.» ribatté
seccata, aggiustando la lunga gonna nera. «Andrò a
cercare Choji, lui è di gran lunga più di compagnia.»
avvisò.
«Scusa.»
borbottò lui a mezza voce, e la vide alzare un braccio
dandogli le spalle, mentre andava alla porta.
«Non
è colpa tua sei nato così. Spero solo che qualcuno ti
svegli prima che tu entri in letargo definitivo. A calci
possibilmente.»
Shikamaru
sorrise, scuotendo la testa. Temari non gli avrebbe tenuto il muso o
si sarebbe ancora lamentata, sapeva che era inutile e seccante farlo.
Temari
sorrise ancora più apertamente quando nella strada per andare
da Choji si imbatté in Ino, che ricambiò con aria
confusa.
«Ti
posso chiedere un favore, Yamanaka?»
Sebbene
non nevicasse, la pozzanghera vicino ai gradini era ghiacciata e
tutto il cortile era immerso nel gelo; Così, Shikamaru si
accorse subito di un peso sulle sue spalle che lo riscaldava e aprì
un occhio.
«Scusa!»
esclamò Ino con un sorriso leggero.
Il
ragazzo abbassò gli occhi e vide una giacca nera coprirlo, poi
osservò la compagna di squadra, vestita con un maglione nero a
collo alto e dei jeans pesanti.
«Mi
sono addormentato?» domandò ancora stordito, tirandosi a
sedere e porgendole il giubbotto con una mano. Ino lo agguantò
subito e se lo infilò.
«Già.
Ho notato che sei gelido e ho pensato di coprirti.» si
giustificò, passandosi una mano sotto la chioma sepolta dalla
giacca. Quel giorno era più bella del solito, appena truccata,
rossa sulle guance per via del freddo e con i bellissimi capelli
sciolti, e Shikamaru sospettò un tranello.
«Come
mai qui?» chiese diffidente.
Ino
alzò le spalle.
«Passavo
da queste parti, ero in giro.»
Questo
spiegava l'abbigliamento e Shikamaru sospirò di sollievo. Poi
si accorse di tremare dal freddo.
«Se
devi restare entriamo dentro, o almeno fammi prendere il giubbotto.»
«Prendi
il giubbotto allora.»
Poco
dopo tornò più coperto e decisamente più
sveglio. Si sedette accanto ad Ino scoprendosi anche molto nervoso, e
le mani andarono automaticamente al pacchetto di sigarette, un vezzo
ma anche un calmante per i suoi nervi.
«Accompagnami
a casa.» disse così lei, di punto in bianco.
«Ah,
no. Spiacente. Ho già rifiutato di accompagnare Temari alle
porte di Konoha, figurati se adesso mi alzo per farti fare un paio di
metri in compagnia.» si oppose subito.
«Ma
finiscila.» lo rimbeccò allegramente, saltando in piedi
e afferrandolo per un braccio. «Dai, su. Un po' di vita!»
«E'
periodo di letargo questo.» disse per la seconda volta in
quella giornata, ed Ino lo trucidò con lo sguardo.
«Vuoi
andare sotto terra anche tu?» minacciò con superiorità.
Poi notò la mano del ragazzo sul taschino del giubbotto. «Ti
lascio fumare in pace se mi accompagni.»
Il
cervello del ragazzo valutò le opzioni più o meno
vantaggiose e capì che dato che il riposo era definitivamente
andato poteva almeno guadagnarsi una sgridata in meno. E poi Ino era
stata gentile poco prima, quindi...
«Consideralo
un regalo di compleanno anticipato.» mugugnò con aria
stressata, facendola ridere.
Shikamaru,
ancora poco convinto, si accese una sigaretta mentre Ino camminava
quasi danzando al suo fianco, ciarlando allegramente della sua
giornata con Sakura.
«Dobbiamo
uscire insieme anche domani!» cinguettò estatica, e
Shikamaru strinse le labbra per non sorridere: Ino era adorabile
quando mostrava il suo lato più affettuoso.
«Fate
bene a godervi questo periodo tranquillo...» concordò.
Ino
sorrise, e tra i due scese il silenzio, rotto solo dai passi pesanti
di Shikamaru e il rumore dei tacchi di Ino che sembravano voler
infrangere il terreno.
Poi
la ragazza si voltò a guardarlo con sguardo incuriosito, e lui
ricambiò altrettanto interessato.
«Senti
Shikamaru, me ne fai provare una?»
«Di
cosa?» chiese stupito.
«Mi
hai fatto venire voglia di provare a fumare.» dichiarò
sempre allegra e con un'espressione innocente che la faceva apparire
quasi angelica.
La
sigaretta di Shikamaru cadde a terra, una piccola luce rossa che
precipitava solitaria, mentre la bocca del ragazzo si apriva per lo
shock.
«No,
ma tu sei proprio scema.» gli sfuggì, ma Ino non si
infuriò, anzi, gli regalò un'occhiata attonita,
mettendosi poi le mani in tasca e guardandolo ostinatamente negli
occhi.
«Perché?
Tu fumi sempre! Magari piace anche a me!» insistette.
«No,
no e no! Scordati che io ti faccio fumare, fa male. E non dire che io
lo faccio, perché almeno non faccio fumare le altre persone e
tanto meno te, e mi sta bene così!» negò ancora,
con convinzione.
Tanto
più Ino era carina quel giorno e tanto più lui odiava
l'idea di vederla fumare. Non solo per la sua salute, ma anche perché
avrebbe rovinato quell'aria dolce che ormai era quasi del tutto
scomparsa, nascosta volontariamente da lei.
Ino
si imbronciò, e la parola “adorabile”
lampeggiò ancora più prepotentemente come un faro trai
i pensieri confusi del ragazzo. «Ed io le chiedo a qualcun
altro che fuma. Le chiedo a... Kiba.» inventò lì
per lì.
«Kiba
non fuma, gli odori forti lo uccidono. E se te ne va a comprare lui
per fare tutto all'insaputa di tuo padre gli spezzo le gambe, ti
avverto.» la precedette.
«Ma
quando accendi le sigarette mi arriva il tuo fumo comunque.»
borbottò Ino.
Shikamaru
alzò le mani. «Non sto fumando, vedi? Adesso basta con
questo discorso. Stavi dicendo di Sakura?»
«Ah,
si!» si illuminò Ino, riprendendo a raccontare. E mentre
lui non la guardava, lasciò che un ghigno le comparisse in
volto, e pensò che avrebbe dovuto chiedere più spesso a
Temari incarichi di questo tipo, perché si divertiva
tantissimo a manipolare Shikamaru.
«Ti
posso chiedere un favore?»
«Dimmi,
se posso...»
«Shikamaru
è a casa sua a poltrire come sempre, e fuma più del
solito. Pensi di riuscire a farlo smettere di poltrire cinque minuti
e a mollare magari le sigarette? Inizia ad essere-»
«Dammi
il tempo di cambiarmi e farmi carina e vado.»
«Come?»
«Trucchi
del mestiere, non badarci»
Ino
e Temari, se si unissero contro un uomo...
Parliamo
di fatti: mi sono fatta attendere, ma sto aggiornando la raccolta
almeno nei miei documenti, ecco XD e non ho mai tempo di postare,
questa è la verità.
Quindi,
per evitare di rimandare ANCORA l'aggiornamento, posto ora, anche se
senza risposte ai commenti.
Vogliate
perdonarmi e... accontentarvi del capitolo XD Vi lovvo tutte/i.
La
domanda del mese era “che diavolo prendeva a Shikamaru Nara?”.
Vederlo
arrivare puntuale agli allenamenti, senza uno sbadiglio di troppo,
addirittura allenandosi,
andando via solo quando si faceva tardi, e trovarlo anche ad ubbidire
docile come un agnellino a tutte le commissioni che la madre gli
mandava a fare, a volte astruse solo per cogliere un cenno del
vecchio figlio pigro, che invece non si lamentava mai di uscire, era
qualcosa a cui Konoha non era pronta.
I
più, tra gli amici, avevano cominciato a temere per la sua
salute mentale. Gli adulti avevano optato per il crederlo cresciuto,
sebbene i genitori stessi ci credessero poco.
Ma
la verità era quella: Shikamaru fissava il vuoto piuttosto che
sbuffare, cercava di continuo di uscire di casa, e si allenava di
gran lena coi due compagni di squadra.
«Beh...»
esordì Ino, il primo giorno del mese, raggiungendo i compagni
a braccia aperte, «La mia punizione è finita, potrò
riuscire di casa anche per divertirmi e non solo per allenarmi!»
«Oh,
finalmente...» mormorò Choji, osservando con la coda
dell'occhio Shikamaru afferrarla al volo, colto anche lui da grande
gioia.
«Significa
che stanotte dici che dormi da Sakura per festeggiare, no?»
stava già accennando il ragazzo, appunto.
«Certo
che sì.» confermò Ino maliziosa, prima che i due
si scambiassero un bacio travolgente.
Eh
sì, perché il giovane Nara facendo le sue commissioni
passava sotto la finestra di casa Yamanaka, all'allenamento poteva
addirittura vederla, cosa preclusa nei precedenti trenta giorni, e
aveva smesso di sbuffare perché troppo annoiato persino per
quello, quando non c'era lei a rimproverarlo.
A
vederli ora, lei che per raggiungere prima la casa, e il letto,
del ragazzo, gli era saltata sulla schiena e rideva, ci si smetteva
di chiedere perché due persone così diverse e
palesemente poco in accordo su tutto, potessero essere così
felici insieme, per quale motivo mai potessero amarsi.
E
comunque, quei due, che ora saltellavano raggianti, cavalluccio e
principessa, rispondevano sempre: «Perché sì.»
e Choji non avrebbe saputo esprimersi meglio a riguardo.
Nulla
da dire, con questo titolo immagino sia normale che fosse corta XD
L'erba
sotto la schiena, che gli solletica il collo e gli fa venire i
brividi,il rumore di Choji che mangia le patatine, il profumo di
quelle patatine, i suoi occhi verso il cielo, è questo il
paradiso per Shikamaru Nara.
Beh,
quasi.
«Ino
dovrebbe tornare domani.»
E
Choji, maledetto
Choji, riesce a
notare anche la microscopica piega verso il basso delle sue labbra.
Non
risponde nulla, ma Choji ha smesso di mangiare, ed è
preoccupante. Grandi seccature in arrivo, forse.
«Certo
che stavolta è stata via due mesi di fila, mi chiedo se il suo
essere un medico ora la porterà ad andare ad un sacco di
missioni senza di noi per tanto tempo.»
E
Shikamaru continua a non dire nulla, fa finta che nessuno strano peso
gli sia piombato sullo stomaco, non è neanche la prima volta
che lo sente visto che questo pensiero si affaccia nella sua mente
praticamente ogni giorno da due mesi.
«Tu
in qualche modo sei fortunato a stare sempre col naso per aria...»
commenta Choji, con un tono tra il divertito e l'intenerito. «Del
resto hai sempre amato
il cielo, e deve esser un buon sostituto anche se solo temporaneo.»
«Mh?»
fa Shikamaru, spostando per un momento gli occhi verso l'amico. Ha
decisamente perso il filo logico del discorso, non trova il nesso tra
la mancanza di Ino ed il suo amore per il poltrire.
«Beh,
il cielo ha il colore degli occhi di Ino.»
E
il peso che prima era solo sul petto esplode in tutto il corpo, e un
braccio formicola e per un momento Shikamaru è convinto che
avrà un infarto.
Perché
Choji, bastardo
maledetto caro amico Choji,
lui sa,
prima ancora che ci arrivi lui.
Non
ha mai fatto caso ad una cosa così semplice, per
l'altrettanto semplice motivo
che non è casuale che si ritrovi a fissare il cielo più
del solito quando lei non c'è, mentre con Ino presente si
limita a poltrire a occhi chiusi.
«E'
un po' come se la cercassi, vero?»
Gli
legge pure nel pensiero, adesso!
Ma
no, Choji l'ha sempre fatto, l'ha sempre capito molto più di
quanto Shikamaru stesso potesse, o volesse.
«Choji...»
Choji
lo guarda, con un sorriso disponibile e disarmante.
«Passami
una patatina.»
E
per la prima volta in vita sua, Shikamaru è felice che il
vento abbia spazzato via le nuvole.
Nel
caso non si capisca, come frase finale si può aggiungere:
Almeno,
anche quando lei non c'è, può rivedere quell'azzurro
che è tipico dei suoi occhi.
Ecco, che dire, l'altra era
corta, quindi ho aggiornato oggi XD
Prima o poi riprenderò
a rispondere alle recensioni, ma ora sono stravolta dall'esame quindi
accontentatevi XD (è andato probabilmente in tragedia,
l'esame, ma fa niente °_°)
Come sempre vi lovvo.
Prossimo motivo:
60)
Perché è ora di finirla con lo stereotipo della bionda
oca e del nerd asociale e misogino!
Capitolo 59 *** 60) Perché è ora di finirla con... ***
60)
Perché è ora di finirla con lo stereotipo della bionda
oca e del nerd asociale e misogino!
«Notteeee
prima degli esami!»
«Kiba,
chiudi la bocca o ti strappo le corde vocali e ti ci impicco.»
«...»
«Com'è
che Sakura è più nervosa del solito?» domandò
cautamente Choji ad Ino, che la conosceva bene.
«Ah
no, è colpa di Kiba. La canta ininterrottamente dalla notte
prima degli esami, peggio per lui.» spiegò la bionda,
arrotolando una ciocca di capelli tra le dita, in attesa che la folla
diminuisse un po' per poter leggere i risultati. Non che non fosse
scontata la promozione di tutti loro, ma se Shikamaru avesse avuto i
voti più alti della scuola avrebbe potuto scegliere qualsiasi
università decente, e lei ci teneva anche per lui. Quel test
sarebbe stato un buon inizio.
«Oh,
ma insomma! Non è che a starci davanti i voti cambino! Vi
volete sbrigare?» ringhiò Sakura alla folla, «Non
è che potete aspettare quelli dell'anno prossimo! Chi è
passato bene, altrimenti inutile piangerci sopra qui!»
La
classe intera la guardò a bocca aperta, mai
vista Sakura così.
«Ehm...
Saku...» tentò Ino, incerta.
«Visto?
Si spostano, funziona...» fece quella, con tanto di spallucce.
«E... oddio.»
Il
suono strozzato ebbe il potere ci calamitare tutti gli occhi su
quelle scritte famigerate.
1
Nara Shikamaru
2
Haruno Sakura
3
Yamanaka Ino
«Oh
mio Dio.» confermò Ino.
«Ah.»
commentò Shikamaru, poi abbassò gli occhi sui
successivi due nomi, e li sgranò.
«Oh
mio Dio.» ripeté Ino con un filo di voce.
«Le
più brave! Siete grandiose!» esplose Kiba, con una
risata canina, «Davvero, belle e pure intelligenti, sapeste
quanto ci invidiano.»
«Secondo
posto... Medicina è mia.» balbettò Sakura,
annichilita. Non si aspettava cerco di arrivare al secondo posto di
tutta la scuola. Certo, quella era la loro posizione nelle
graduatorie di classe da tempi immemori, ma addirittura nel test
finale...
«Medicina
è nostra.»
la corresse Ino automaticamente, e: «Oh mio Dio.»
«KYAA!»
Sakura
esplose in grida, saltando addosso a Kiba e schioccandogli un bacio
sulle labbra, prima di precipitarsi da Naruto e improvvisare un
balletto, essendo il biondo stato miracolosamente promosso.
«Sei
il primo! PRIMOOO!!!» anche Ino non mancò di attirare
l'attenzione degli altri, escluso Kiba cerebralmente morto,
buttandosi al collo di Shikamaru e tempestandogli le guance di baci,
attirando un verso sdegnato dell'inserviente. «SEI IL GENIO DEI
GENI, NARA!»
«Beh...
anche tu non scherzi.» tentò di dire lui, mezzo
soffocato.
Ad
Ino salirono le lacrime agli occhi a quelle parole, che mai si
sarebbe aspettata di sentire da lui, troppo presa lei stessa dai
litigi che tirava su per notare una qualche ammirazione da parte del
compagno, o riconoscimento.
Si
affrettò ad asciugarle, senza che la cosa sfuggisse a Sakura,
«Ma cosa gli fai tu alle donne, Shikamaru?»
«Come?
Oh, Ino...»
«Lacrime
buone!» si giustificò lei, ridendo e piangendo commossa.
Lo
prese a braccetto, trascinandolo con sé. «Andiamo a
festeggiare da Ichiraku, stavolta sarà l'ultima in cui ci
entreremo per pranzo... cioè, cielo, potremmo anche rientrarci
dopo se passiamo di qui, ma mi sembra molto difficile e comunque sarà
diverso.»
«Abbiamo
capito, non c'è bisogno di farne un grande discorso, tanto più
che fa venire angoscia...» la rimbeccò l'amica.
«Spero
di trovare un negozio di ramen come il suo, ovunque andrò.»
«La
speranza è l'ultima a morire, Naruto. E c'è sempre
qualcuno che sa cucinare bene, se sai cercare.» proclamò
Choji, solenne.
«Sì,
e poi torneremo presto perché Choji se la fa con Ayame, la
figlia del proprietario.» venne in soccorso Kiba, finalmente
ripresosi e che ora guardava Sakura in modo strano.
«CHE
COSA?» fu l'urlo generale, e persino Shikamaru scoccò
un'occhiatina ironica all'amico, che si seppellì nel pacchetto
di patatine farfugliando frasi insensate.
Spalancarono
la porta di ingresso con un calcio, Ino,
guadagnandosi occhiatacce,
ai ragazzi, considerati colpevoli dell'azione, e
attirarono l'attenzione di un gruppo di ragazzini delle medie, che
fissavano l'entrata della scuola, forse pensando a quando, tra
pochissimo tempo, avrebbero dovuto varcarla loro.
Due
di loro si soffermarono su Shikamaru e Ino ancora a braccetto, lui
con l'aria da tipico sfigato e lei con quella da sfolgorante idol.
Ino
rise sguaiatamente, cancellando appena l'immagine perfetta che già
si stavano facendo, e poi schioccò un altro bacio sulla
guancia a Shikamaru, che cominciava a cambiar colore. «Ti
ricordi quando eravamo anche noi così?»
Shikamaru
in quel momento dubitava anche di aver facoltà mentali
intatte, ma preferì non informarla di ciò.
«Sì...
E tu non volevi stare in banco con me perché ero lo sfigato
delle medie.» le ricordò, con tono che diveniva
malizioso.
«Mai
detto!» mentì spudoratamente Ino, con un sorriso simile.
«Non lo ricordo proprio...»
«Non
ti vergogni a farti vedere a braccetto con un nerd?» la
provocò, con un sorriso.
«Appena
me lo indichi ti faccio sapere. E poi ormai Ino-chan sa cosa nascondi
dietro questi vestiti...» rispose lei civettuola.
L'affermazione
cadde, sfumandosi, in un silenzio sconcertato.
«GLI
ADDOMINALI! SI PARLAVA DI NERD, I NERD NON HANNO MUSCOLI E SIMILI!»
Shino,
per la prima volta in quel mattino, aprì bocca:
«Tecnicamente...»
«Non
penso che il mio cuore reggerebbe.» lo bloccò Kiba, con
una mano alzata. Se avesse scoperto che sotto i vestiti larghi e i
giacconi Shino nascondeva un bel fisico si sarebbe lanciato sotto un
camion.
«E
tu che ne sai dei miei addominali?» domandò in quel
momento Shikamaru, perplesso.
«Primo:
ti abbraccio sempre e li sento. Secondo, ti ho visto mentre ti
cambiavi in palestra.» concluse con un sorriso sfolgorante,
condito dalle risa degli altri, prima di separarsi da lui e prendere
le distanze.
«Ma
che maniaca!»
Il
gruppo di ragazzini delle medie li fissò fino a che non ebbero
svoltato l'angolo, pensato che se in quella scuola le ragazze come
quella che sicuramente era un'oca che non veniva bocciata solo perché
figlia di papà, e quel tipo che doveva essere un super
secchione che non faceva altro che lavorare, erano amici, allora,
quella,
era la scuola che faceva per loro.
Rapita
da un libro di King ho dimenticato di aggiornare, di scrivere, di
studiare. Mah °_°
Quei
ragazzini delle medie non so chi siano, sono i tipici che giudicano
dalle apparenze, ecco. E sì, Ino spiava Shikamaru in palestra,
e ne è già innamorata tra l'altro, per questo non bada
al fatto che è terza dopo Sakura ma solo al primo posto del
nostro genio. E poi cavolo, terza va benissimo, specie perché
ogni tanto ce la vedo a copiare. (colpa delle sue tecniche ninja XD)
61) Perché non sono mai banali, mai scontati, mai già visti o già letti
61) Perché non sono mai banali, mai scontati, mai già
visti o già letti.
Seduti alla locanda Ichiraku, di quell'uomo che li
aveva visti crescere, i ragazzi stavano ordinando
l'ultimo giro di cibo e bevande prima di darsi ai lavoretti estivi che avrebbero
fatto guadagnar loro i soldi per permettersi il viaggetto
che progettavano da parecchio.
Shikamaru, addetto al
giardino, e Sasuke, addetto alla tettoia, furono i
primi a uscire, mentre Kiba
si armava di scopettone e Naruto di tubature di ricambio. Choji,
ovviamente, si occupava di dare una mano ad Ayame,
cosa a cui tutti fingevano di credere, mentre Shino
dava una lavata alle auto dei clienti con l'aiuto a sorpresa di Lee, quest'ultimo scacciato da Shikamaru quando aveva cominciato a piroettare tra l'erba,
dato che il Nara se la cavava meglio senza di lui.
Il “giardiniere a tempo
perso”, titolo ricevuto all'ennesima pennichella su amaca in orario di lavoro,
udì il rombo di una potente auto fermarsi all'entrata ma
non ritenne necessario voltarsi a vedere, non essendo il compito suo.
Neji, di aspetto più nobile e di
buone maniere, era quello incaricato di accogliere i forestieri: infatti si
affrettò a raggiungere l'ingresso, salvo fermarsi a metà strada.
Se c'era una cosa che Shikamaru aveva imparato su Neji era che non si stupiva mai, era troppo snob per farlo.
Perciò vederlo a bocca aperta lo portò a pensare
incoerentemente di gettarsi a terra coprendosi la testa; Sasuke,
che doveva essere della stessa idea, rinunciò a salire la scala e scese con un
salto i tre gradini che aveva già fatto, per controllare che non fosse arrivato
un gruppo terrorista o qualcosa di simile.
Si voltarono e dall'auto, una
bella auto sportiva viola, saltò fuori una bionda,
bellissima... sposa.
Risate femminili
accompagnarono il suo districarsi tra vestito, velo e sportello, e in suo
soccorso venne una ragazza dai capelli rosa, anche lei vestita a festa,
probabilmente testimone o damigella, che la liberò del velo con uno strappo.
Una ragazza bruna e una castana scesero dai sedili dietro, ancora tra le
risate.
Poi la sposa puntò la testa
avanti facendo cadere una cascata di boccoli d'oro dall'acconciatura
semi-disfatta, e a Shikamaru mancò il fiato. Se quella donna
era dolce e poco seccante quanto bella, l'avrebbe sposata lui, subito.
«Ehi,
giardiniere.» lo chiamò, provocando altre risate e “Ino, non si dice così”. «Va
bene, ehi... tu! Ci sono camere disponibili?»
Non era
dolce.
«Cos'è, un
servizio fotografico?» domandò Choji, affacciandosi
dopo tutto il baccano, mentre anche gli altri si facevano vivi e guardano le
nuove arrivate ad occhi sgranati.
«No, sposa
in fuga.Una
vera.»rise Ino, muovendo il bouquet come
spiegazione. «Ah, avete camere sì o no?» chiese poi, tornando al tono di prima.
Non era neanche poco
seccante.
«E
damigelle vere.» aggiunse la ragazza dai capelli rosa,
poggiata contro il cofano dell'auto. Aveva ingaggiato una gara di sguardi con Sasuke: lei era in realtà piuttosto incantata, ma era lui
che l'aveva presa per sfida personale, e nessuno dei due abbassava gli occhi.
«Ma
se non è Ino-chan quella!» esclamò la voce del
proprietario, Ichiraku, affrettandosi a scendere gli
scalini.
«Ino-chan,
sapevo che non lo avresti fatto!» esultò Ayame,
seguendo il padre.
«Libertà! Ho diciannove anni!
Libera!» gridò Ino, raggiungendola e abbracciandola stretta.
«Sì, ma fin troppo
melodrammatica... e poi il casino non poteva farlo prima di arrivare
all'altare?» protestò Tenten.
«Sai com'è Ino...» tentò di placarla Hinata, con la vocetta sottile che si strozzò alla vista di Naruto saltar
giù dalla finestra già sporco di olio, guardandola incuriosito.
«Sì, sappiamo com'è... E la macchina allo sposo l'ho dovuta rubare io.» si lamentò Sakura, che non smetteva di fissare Sasuke.
«L'auto è di
entrambi!» la corresse Ino strillando, tra gli abbracci.
«Sentite ragazzi, per oggi
voglio che vi occupate tutti al meglio di queste deliziose ospiti, chiaro?»
«Sissignore.» risposero in coro, continuando scrutare le nuove arrivate.
Sedendosi tutti nel tavolo
centrale della sala da pranzo, Ino ancora con lo splendido abito principesco ad
occupare quasi due posti, non poterono credere alle loro orecchie
all'ordinazione lunga quanto quella di Choji delle
ragazze.
«Beh, per oggi posso
concedermelo, non importa se non entrerò più nel vestito dopo.»
«Oh, sono sicuro che staresti
benissimo anche senza.»
«KIBA!» lo richiamarono gli
amici, mentre lui sfoderava un ghigno da orecchio e orecchio.
«InuzukaKiba, ma per te Kiba andrà
benissimo.»
«Era quasi sposata,
sai? Scusalo...» si intromise Shikamaru, ma Ino
rideva.
«E' perfetto così, grazie. E tu come ti chiami, giardiniere dall'aria annoiata?»
domandò lei, con un sorriso perfetto che lo abbagliò.
«Nara Shikamaru.» si ritrovò a dire meccanicamente.
«Per quanto
resterete?» domandò Neji a Hinata,
dopo aver spiegato loro che era sua cugina, e che viveva ancora nella casa di
famiglia. Lei alzò le spalle, e
rivolse lo guardo a Tenten,
che fissava involontariamente il ragazzo e si riscosse appena in tempo dal fare
una figuraccia.
«Penso fino alla fine
dell'estate, e poi... via. Chissà dove. Forse a casa? A me starebbe bene anche
restare in giro.»
«Ah, fino alla fine
dell'estate?» ripeté Naruto, cercando assensi dagli amici,
«Anche noi.»
«Già.» confermarono
gli altri.
Per i loro viaggi al maschile
c'era sempre tempo.
Shikamaru si ritrovò a dover
parlare più che in tutta la sua vita a quel pranzo, sotto
l'incessabile intervista di Ino, quasi fosse lui lo sposo fuggito dalle
nozze, e non ebbe tempo neppure di sbadigliare.
Certo, per i viaggi c'era
tempo, perché quando la vita riservava seccature simili sotto casa, era inutile
andare a cercarle da un'altra parte.
E che inizio migliore per una nuova conoscenza, di
lasciare un matrimonio e finire in una locanda gestita perlopiù da ragazzini
della stessa età?
Mi spiego XD mi pare che,
visto che di solito si conoscono prima e interrompono i matrimoni altrui, fosse
più originale conoscere una squinternata sposa in fuga con le sue damigelle
altrettanto schizzate, che irrompevano davanti alla locanda (e qui immagino
sempre quella di una mamma per amica XD) in un macchinone
di lusso, per poi entrare anche nelle vite dei ragazzi... lì per lavoro, poveri
XD
Mi sembrava
meno banale, poi non so XD
Ditemi voi, signore e signori
che commentate, va bene se qualcuno dei 100 motivi è molto moltomolto AU, cioè non
solo scolastico? L'importante è il carattere, credo, e i personaggi, però
ditemi voi se vi farebbe schifo leggere una ShikaIno,
che ne so, ambientata in epoca preistorica, o vittoriana o in un altro universo
XD
Per quanto riguarda le
risposte ai commenti, come sempre ho poco tempo e tre esami T_Tsto postando solo per ordine di WhisfulThinking
XD Capitolo dedicato a lei, dunque.
Rispondo soltanto a JhonSavor che chiede di FairyTail, per dirgli che riprenderò ad aggiornare
quando avrò meno l'acqua alla gola, appena riuscirò tra l'altro a
completare la shot che ho cominciato sempre su FT.
Ringrazio tutte le altre
tantissimo per le recensioni <3
Capitolo 61 *** Perché ci farebbero ridere, ma anche un po' piangere. ***
62)
Perché ci farebbero ridere, ma anche un po' piangere.
Ino
era furiosa a livelli sopra ogni record.
Stracciò
il bigliettino dove il padre le comunicava che sarebbe stato via per
due settimane con una furia tale che i due compagni di squadra si
trovarono a deglutire e fare qualche impercettibile passo indietro.
Aprì
il forno, dove era stato lasciato un arrosto pronto ad essere
scaldato, estrasse il vassoio e rovesciò il contenuto
direttamente nella spazzatura, per poi buttare il vassoio contro il
tavolo facendo un gran fracasso.
Solo
allora parve ricordarsi di Choji e Shikamaru.
«Ancora
qui?» domandò con cipiglio nervoso.
Choji,
affranto alla vista di quella povera carne innocente gettata via,
represse il suo disappunto a favore di un'occhiata innocentissima,
abbandonando a Shikamaru l'onere di rispondere.
«Ci
hai detto tu di entrare, devi darci quell'unguento...» mormorò
il ragazzo, cauto quanto spaventato.
Ino
annuì, ferocemente quasi, e sparì dalla stanza.
«Ma
che le è preso?» sussurrò Choji.
«Non
lo so, ha letto soltanto la prima parte, magari il padre diceva
altro... o magari hanno litigato.»
«Lei
e suo padre? Ma dai... impossibile.»
Ino
tornò in quel momento, con in mano gli unguenti medicamentosi
richiesti, che Choji si dovette affrettare a prendere prima che lei
scegliesse di lasciarli direttamente cadere ai loro piedi.
«Ci
vediamo domani.» li salutò bruscamente la kunoichi.
Appena
due secondi dopo che la porta fu chiusa sembrò che un tornado
passasse dentro la cucina di casa Yamanaka; tale fu il rumore orrendo
di pentolame sbattuto a terra, tavole e sedie probabilmente
rovesciate, cassetti sbattuti con abbastanza forza da scardinarli,
nell'evidente intento di sfogare la rabbia.
Il
rumore si spostò verso l'interno della casa e Shikamaru e
Choji si scambiarono uno sguardo sconcertato.
Entrambi
avevano il dubbio negli occhi: tornare indietro o andarsene?
«Conoscendo
Ino...» cominciò Choji, attendendo che fosse Shikamaru a
terminare.
«Verrà
lei a dircelo.»
La
situazione era un po' più complicata di così, ma lo
sapevano entrambi: se fosse stato qualcosa di davvero serio, Ino se
lo sarebbe tenuta per sé. Idem se fosse stato un qualcosa di
poco conto. Solo nel caso delle vie di mezzo Ino veniva a parlarne
con loro.
Comunque
sarebbe stato un buon metro di giudizio aspettare la sua reazione,
perché di sicuro non era accaduto qualcosa di poco conto se la
ragazza si permetteva di far fuori casa solo perché il padre
era assente per due settimane.
Fu
casuale quindi, in attesa della successiva azione di Ino, se il
discorso venne fuori a cena, dai Nara.
«Sì,
beh, Ino farà il diavolo a quattro più del solito.»
stava dicendo Shikamaru svogliatamente.
«Non
si è ancora calmata la ragazza, eh?» accennò il
padre con un sorriso.
«Dovrebbe?
È una donna...»
Uno
sguardo malevolo da parte della madre.
«E
poi oggi è stata più lunatica del solito.»
brontolò lui, prendendo il piatto, «Appena ha saputo che
il padre sarebbe stato via due settimane.»
Yoshino
sussultò, senza potersi trattenere. Subito gli sguardi dei due
uomini Nara andarono alla donna, che si era affrettata a far finta di
nulla.
«Mamma?»
tentò Shikamaru, all'erta.
«Cosa
intendi con più lunatica del solito?» domandò
lei, ignorando lo sguardo del marito e concentrandosi sul figlio.
Shikamaru
spiegò in due parole cosa fosse successo, osservando le
reazioni della madre, che si faceva sempre più pallida.
«Yoshino,
che succede?» intervenne Shikaku, provato dall'attesa.
«Shikamaru,
va a prendere Ino a casa, ora.
Veloce, corri e portala qui da noi.»
Shikamaru
restò a bocca aperta e fece per protestare, poi incontrò
gli occhi neri della madre, angosciati, e inghiottì le parole
e una boccata di paura, obbedendo all'istante.
Chiedendosi
cosa fosse successo saltò da un tetto all'altro, cercando di
essere più veloce possibile, roso dalla curiosità e
preoccupazione assieme. Sua madre non appariva mai così tesa,
sua madre era quella fredda e dura, semplicemente.
«Ha
un amante? Ma...» Shikaku boccheggiò.
«Inoichi
credo non lo sappia... di Ino ero convinta
che
non potesse saperlo, invece quella puttana evidentemente non si è
fatta problemi a sbatterglielo in faccia, sapendo che lei non avrebbe
il cuore di rivelarlo così al padre... anche se prima o poi lo
farà. Se quella continua a portarlo a casa così
sfacciatamente... credevo lo sapessi, Shikaku, tutta Konoha ne
parla!», Yoshino si portò una mano sulla fronte
aggrottata, e massaggiò lentamente una tempia, cercando di
limitare la rabbia e parlare in tono calmo. Era stata amica della
madre di Ino, un tempo che ora sembrava lontanissimo.
«Povera
ragazza. Ci credo che Shikamaru dica che sia nervosa...»
sussurrò alla fine.
«Ino
deve sapere. Inoichi
intendo.» si corresse Shikaku.
«Glielo
dirai tu?»
«Non
lo so, ma non posso tenerlo per me. Eravamo compagni di squadra... e
siamo amici.»
«Ino?!»
esclamò sconvolto Shikamaru, trovandola con lo zaino in spalla
all'uscita di casa sua. Ino si spaventò al sentirsi chiamare,
e non si rilassò del tutto alla vista dell'altro.
«Che
fai qui?»
«Che
fai tu, non dovresti essere a cenare ora? Parti?» domandò,
notando lo zaino. Un brutto presentimento si annidò nella sua
mente, al ricordo della descrizione di Sakura dell'ultima volta in
cui Sasuke era stato visto a Konoha. Già quando era morto
Asuma-sensei Ino era rimasta insofferente a tutto per parecchio tempo
ed entusiasta solo di lottare contro l'Akatsuki, tornando poi
piuttosto apatica all'idea di proseguire la vita a Konoha.
Shikamaru
temeva segretamente che Ino scegliesse di andarsene senza dire nulla
a nessuno, pensando di non essere utile o qualche sciocchezza delle
sue.
«Ma
no, stupido. Vado a dormire da Sakura.» spiegò lei
compita, rassicurandolo solo in parte. Lo aveva detto dopo
un'esitazione.
«E
Sakura lo sa?» domandò quindi lui, cogliendo
quell'incertezza.
Lei
gli scoccò un'occhiata sorpresa e non rispose.
«Non
so perché, ma mia madre mi ha letteralmente ordinato di
portarti a casa nostra.» rivelò Shikamaru, un po'
imbarazzato all'idea, ma ora più convinto.
«Così,
all'improvviso?» indagò lei, scettica.
«No,
non proprio. Le ho detto, uhm, le ho detto di oggi, che eri nervosa
più del solito con la storia che tuo padre non c'è, e
lei...»
Gli
occhi di Ino si riempirono di lacrime, quando capì cosa stesse
cercando di fare Yoshino senza peraltro aver rivelato nulla neppure a
Shikamaru, riservata e premurosa nonostante non avesse legami di
sangue con lei. Lasciò scivolare lo zaino giù dal
braccio dolorosamente facendolo cadere ai suoi piedi, senza curarsi
di nascondere le lacrime se non con una mano sugli occhi, mentre
l'altra reggeva ancora una cinghia, dimenticandosi di poterla
lasciare andare e stringendola debolmente.
Shikamaru
si immobilizzò, incredulo, mentre Ino cercava di non
singhiozzare mordendosi le labbra. Le poggiò una mano sulla
spalla con incertezza, diventando via via più sicuro e
abbracciandola stretta.
Non
sapeva come farle capire che era presente, non era mai riuscito a
prendere quella ragazza dal verso giusto, perciò trovò
più sicuro non parlare e limitarsi ad aspettare che lo facesse
lei.
L'accompagnò
sino a casa propria, mentre Ino si lamentava piano, incomprensibile,
straziata all'idea che il padre venisse a sapere tutto e di ciò
che sarebbe accaduto alla propria famiglia.
Appena
arrivati trovarono i genitori di lui ad aspettarli alla porta e, con
grande sorpresa di Shikamaru, Ino abbracciò di corsa Yoshino,
piangendo anche tra le sue braccia mentre questa la accompagnava in
camera di Shikamaru, dove avrebbe dormito quella notte e, forse,
quelle dopo.
Quando
la porta di camera sua si aprì, Shikamaru portava con sé
un vassoio con una ricca colazione. Ino si mise a sedere a letto, già
sveglia, coi capelli un po' spettinati e l'aria sciupata. La
maglietta offertale da Yoshino era lunga e larga, e le conferiva un
aspetto ancora più fragile. Le occhiaie e gli occhi rossi e
gonfi facevano il resto.
«Te
l'hanno detto?» domandò Ino, a bassa voce. Aveva pianto
tanto da avere il mal di gola. Shikamaru annuì brevemente,
poggiando il vassoio sul letto.
«Non
so se hai fame o meno ma... mamma ha insistito. Dopo passerà
anche lei.»
Ino
annuì a sua volta, troppo nauseata per mangiare: «E tuo
padre?»
«E'
andato a casa tua stamattina ed è appena tornato.» la
ragazza sollevò di scatto gli occhi. «E' andato per
prendere le tue cose... almeno un po' delle tue cose. Starai qui
finché non verrà tuo padre... immagino che poi
succederà un po' di tutto dai tuoi, quindi è meglio se
resti qui anche dopo.» spiegò impacciato, notando
subito gli occhi dell'amica inumidirsi. La sua mano, come il giorno
prima, andò alla sua spalla e la strinse un po'. «Andrà
tutto bene.» provò a dire, poco convinto.
Aveva
omesso la parte del racconto di Shikaku su quella mattina in cui la
madre di Ino diceva che la figlia potevano pure tenersela, tanto non
ne aveva mai voluta una veramente, e quella in cui il padre
dichiarava di non essere mai stato tanto vicino al picchiare una
donna, avendo poi finito col tirare un pugno al suo amante che si era
presentato ancora mezzo svestito e forte dei suoi muscoli, ma
evidentemente disinformato sulle capacità di jonin di Inoichi
e dei suoi migliori amici.
Un
disastro, insomma.
«Non
sai consolare...» borbottò Ino ignara, sforzandosi di
sorridere. «Sembri tu quello che andrebbe rassicurato.»
«Che
seccatura che sei. L'unica parte carina sarà vedere le facce
degli altri quando dirò che sei stata in camera mia.»
dichiarò, con un ghigno ironico. Ino gli tirò un pugno
sulla spalla.
«Sei
un idiota, Nara!» esclamò, alzando la voce e portandosi
una mano alla gola dolorante.
Seguì
la voce di Yoshino: «SHIKAMARU! COMPORTATI BENE!»
Ino
si riprese: «A proposito degli altri... non spargere in giro la
voce del “perché” sono qui. Più che altro
per rispetto a mio padre... di quella donna non mi interessa. Solo a
Sakura e Choji va bene.»
«Tua...
madre sa che sai?» si informò cautamente il ragazzo.
Aveva già capito qualcosa, ma pensava fosse più gentile
lasciar sfogare lei parlando.
L'espressione
di Ino si fece dura: «Certamente. E sono tenuta a non dire
niente a papà perché uno: non sono affari miei e, due:
lui ci starebbe troppo male. E naturalmente perché lei
è mia madre è decide lei come vedersela. Io le
ho risposto che non considero mia madre una traditrice infedele, e
lei ha risposto che se è per questo non considera per figlia
una spia che vuole solo le sue sofferenze per avere il padre tutto
per sé. Per essere la sua cocca esclusiva.»
«Ti
ha detto questo?» sbottò Shikamaru, sgomento, «Non
posso crederci... è pazza...»
«Abbiamo
litigato molto di questi tempi... e lei ha continuato a vedersi con
quell'altro... e ora ha deciso di portarlo persino a casa, ed io non
posso stare più zitta, capisci?» la voce di Ino si
incrinò.
«Perché
non me l'hai mai detto?»
«La
squadra non...»
«Io
non parlo della squadra, parlo di me.»
Si
scambiarono uno sguardo, lei palesemente confusa, lui serio. Infine
Shikamaru cedette, amareggiato.
«Lascia
stare.»
“E'
come sempre, lei cercherà aiuto da qualche altra parte. E'
inutile, uno spreco di energie. Meglio pensare ad esserle amico e
basta. Anche perché ora non sta bene, e ciò viene prima
di tutto.” pensò,
soffrendo come sempre all'idea di non essere una parte attiva nella
sua vita.
«No,
che volevi dire?» lo bloccò lei, asciugando le lacrime.
«Te
lo dirò al momento giusto. Ora mangia, donna. Mia madre mi
ucciderà altrimenti.»
Ino
lanciò mezza occhiata al vassoio prima di decretare: «Sono
a dieta.»
«Oh,
ma piantala!» sfuggì di bocca ad un lamentoso Shikamaru.
Ino
sorrise lievemente: «Non ho fame, veramente.»
«Va
bene.» acconsentì lui, incrociando le braccia.
Dopo
qualche secondo di silenzio e immobilità, Ino si arrischiò
a chiedere: «Cosa fai?»
«Se
non mangi non posso tornare da mia madre. Resterò qui.»
«Così
non mi invogli a mangiare...» sussurrò timidamente Ino.
Shikamaru la guardò scioccato, e lei arrossì.
Arrossì
anche lui, voltando il viso. «Beh comunque, posso aspettare
anche dopo che hai mangiato.» borbottò, a malapena
comprensibile. Un filo di speranza era tornato ad accenderlo.
«No,
dai, mangio.» decise infine lei, prendendo un cucchiaio. «Però
tu resta.»
Shikamaru
la guardò di sottecchi, controllando che finisse tutto.
«Sai...
tutte le volte che ho pensato di scappare mentre papà non
c'era, di farmi ospitare da qualcuno... ho sempre pensato che sarebbe
stata Sakura.»
«Sarebbe
più naturale, forse.» ammise lui, tornando cupo.
«Però
mi sento più al sicuro qui.»
Stavolta
fu impossibile non guardarsi negli occhi, almeno per qualche secondo.
«Lo
sai che ti voglio bene, vero Shika?» domandò Ino,
nuovamente con le lacrime agli occhi.
«Scema.»
rispose lui, andando ad abbracciarla.
«Resterò
qui solo per poco, promesso.»
«Scema.»
ripeté lui, a farle intendere che non importava.
Sakura
si sedette accanto a lei, in giardino.
«Potevi
dirmelo.» proclamò.
«Eravamo
lontane.» obbiettò l'amica.
«Ma
se abitiamo-» cominciò Sakura scandalizzata.
«Non
in quel senso.» la interruppe Ino.
«...
beh, potevi dirmelo lo stesso.»
«L'ho
fatto alla fine... Ho capito, ho capito, la prossima volta te lo dirò
subito.» aggiunse, di fronte al suo sguardo minaccioso.
«E
ora parlerai con tuo padre?» chiese Sakura, dopo una lieve
esitazione.
Ino
sospirò, «Appena torna, credo proprio di sì. O
forse lo farà Shikaku-san.»
«Sai
che ti trovo bene, però? Sei completamente diversa da com'eri
prima, fino al mese scorso sembravi un fantasma. Ora hai le guance
rosse come mele.» considerò la kunoichi, assottigliando
gli occhi verdi.
«E'
che stare in casa Nara è una boccata d'aria fresca. E cosa
vuol dire come mele?» inorridì Ino, poggiandosi le mani
sulle guance.
«Lascia
stare... E più che dare meriti a tutti i Nara, direi che a
farti bene è stato Shikamaru...» insinuò Sakura,
con un sorriso sornione.
Ino
ammutolì.
«Non
rispondi? Oh Dio, non dire che ci ho preso!» Sakura si alzò
di scatto, indicandola sconvolta e già con un ghigno malizioso
alla Inuzuka. «CI HO PRESO VERAMENTE! SEI PERSA!»
«E
non urlare, deficiente!» la rimproverò l'amica,
arrossendo e alzandosi in piedi.
«Un
accidente! Come tu sei sempre stata poco discreta con me, ora è
il mio turno!» dichiarò Sakura, salendo sopra un tronco
e portandosi le mani al petto: «KONOHA! YAMANAKA INO E'...»
Non
che Sakura avesse davvero intenzione di urlarlo, ma Ino per non
rischiare le si catapultò addosso ed entrambe rovinarono
sull'erba.
«Ah,
bene. Ecco come passate il tempo voi ragazze da sole.» commentò
Choji, accanto a Shikamaru, trovandole una sopra l'altra.
«Non
è come sembra...» cominciò Sakura imbronciata,
massaggiandosi un gomito arrossato.
«Sì,
che lo è.» dichiarò invece Ino ammiccando, e i
due ragazzi scossero la testa.
«Non
vi capiremo mai.» decise Shikamaru.
«Oh,
non essere geloso Shika-chan, tanto lo sai che torno sempre da te!»
cinguettò Ino, alzandosi in piedi.
Shikamaru
si coprì la faccia con una mano, mentre Choji sghignazzava.
«Shika-chan.»
«Taci,
Choji.»
«Ino!»
chiamò Shikaku, e tutti smisero di far baccano. «Ino,
vieni, c'è tuo padre.»
Ino
si irrigidì totalmente, incredula. Una marea di domande si
affollarono sulla sua mente, la più pressante era: “se
la prenderà con me?”.
Shikamaru
la guardò, sollevando le sopracciglia, ed Ino si mosse subito,
sfiorandogli un braccio mentre passava per rassicurarlo.
Choji
si avvicinò all'amico. «Se non glielo dici prima che se
ne vada, ti chiamerò Shika-chan per sempre.»
«Sì,
sarebbe ora.» approvò Sakura, stupendo entrambi che
credevano fosse troppo lontana per ascoltarli, tanto meno in grado di
capirli.
Quando
Ino entrò in casa suo padre scattò in piedi, e lei ebbe
un tuffo al cuore. Aveva già parlato con Shikaku, questo era
sicuro, bastava notare la sua espressione.
«Papà...»
«Lo
sapevo già.»
Ino
spalancò gli occhi.
«Solo
credevo... che tu fossi all'oscuro di tutto. Credevo che lei avrebbe
mantenuto un po' di... che avrebbe fatto tutto un po' più
segreto, e sono rimasto con lei per questo, per evitarti lo scandalo.
Konoha è un paese piuttosto piccolo... Non avevo idea di cosa
stesse succedendo in casa tra voi, è stata Yoshino a dirmi che
anche tu eri al corrente di tutto, da mesi. Io sono... mortificato
Ino. Ho pensato a cosa potesse essere meglio per te e ho sbagliato,
non riuscivo neppure a ragionare, tra il dolore, e l'orgoglio, e...
non volevo lasciare tutto e abbandonarti con lei, ma neppure...»
Ino
sentì ancora una volta le lacrime rigarle le guance, ora di
sollievo e di dolore per la sofferenza del padre. Si precipitò
ad abbracciarlo.
«Tu
sei mio padre.» disse con voce fioca, «Voglio stare con
te, solo con te. Non importa tutto il resto, e non ti devi scusare.
Sono io che dovrei...»
«Oh,
Ino... tu non hai nulla di cui scusarti.» la bloccò
Inoichi, con la voce tesa nel tentativo di non soccombere al pianto.
«Prendi le tue cose, andremo a vivere per conto nostro. Sei
grande, saprai badare a te stessa anche quando sarò in
missione, lo hai già fatto... quando io ti lasciavo con tua
madre, credendo che si occupasse perlomeno di te...»
Ino
si separò da lui, asciugando le lacrime. «Ma restiamo
qui a Konoha, vero?»
«Certo,
tesoro. So che qui hai ciò che ti serve, e anche io.» la
tranquillizzò, indirizzando un'occhiata ad una foto della
famiglia Nara.
«Ma
il negozio?»
«Ci
sarà tempo per quello. Intanto andremo da mio fratello. Poi ci
riprenderemo la casa.»
Ino
annuì.
«Va
a prendere le tue cose, su.» ripeté, cercando di restare
solo il prima possibile per sciogliere finalmente il groppo che aveva
in gola. Guardò la figlia fuggire via, ai suoi occhi così
piccola, eppure così forte, e poi la vista sfumò nelle
lacrime.
Ma
era certo che sarebbe andato tutto bene. Il team InoShikaCho restava
sempre unito e si sosteneva.
Ino
entrò nella camera di Shikamaru e andò alla finestra,
affacciandosi e chiamando gli amici con ampi gesti.
«Ce
ne andiamo da mio zio. Ma ci riprenderemo la casa presto.»
spiegò soltanto, e Sakura si catapultò tra le sue
braccia, dopo aver risalito il muro.
«E
tuo padre?» si informò Choji preoccupato.
«Sapeva
già. Oh, è una storia lunga.» rispose alle tre
paia di occhi sgranati. «Vi spiegherò tutto appena potrò
avere un po' di respiro.»
«Ti
aspetteremo fuori, immagino che vorrai salutare almeno il tuo
salvatore decentemente.» fece Sakura, liberandola del suo
abbraccio e tirando via Choji. I due tornarono a saltare la finestra
per lasciarli soli.
Shikamaru
si grattò la nuca, imbarazzato. «Beh, casa mia è
sempre aperta.»
Ino
cominciò a guardare a terra. «Sì, anche quella di
mio zio. Sai, quando vorrai vedermi.»
«E
poi comunque stiamo in squadra insieme.»
«Certo.
Dovremo stare insieme anche per educare Cho.» confermò
lei, azzardando un'occhiatina in alto. Shikamaru annuì,
risoluto. «Ad una dieta migliore.»
«E
a migliorare il modo in cui prende le critiche sul suo aspetto.»
aggiunse Ino.
«Beh,
quello anche tu.»
«E
come le prenderei io, sentiamo.» lo sfidò, con sguardo
minaccioso.
«Ecco,
appunto. Che seccatura...»
«Dammi
una mano a prendere le mie cose, schiavo. Non c'è tanto, molto
è rimasto in casa di quella donna.»
«Va
be-Schiavo?»
Ino
rise.
«Schiavo
d'amore.» pronunciò con eccessiva enfasi.
«Ci
vediamo un altro giorno, Ino.»
Lei
si voltò di scatto, appendendosi al suo braccio e ridendo
ancora, sollevata, «E dai, che scherzavo! Che seccatura che
sei!»
«Non
rubarmi le battute.» disse lui sorridendo. «E mi hai
ferito con Sakura.»
Lei
inorridì esageratamente. «In giardino dici? Noi non
faremmo mai sesso nel tuo giardino! Mai! E' così rozzo...
semmai a casa sua, e nello studio di Tsunade-sama... anche quando
diciamo di allenarci assieme, è per quello.»
«Questo
invece è molto romantico.» ironizzò lui. «Ed
è interessante che tu riesca a dirlo così, e ad
arrossire per un semplice “ti voglio bene”.»
osservò.
Ino,
per l'appunto, arrossì.
«I
miei “ti voglio bene” sono seri, ecco perché
arrossisco. Grazie di tutto, Shika...Shika-chan.»
«No,
quel soprannome te lo scordi.» cominciò lui, scorbutico.
«E poi non pensare di cavartela con un grazie.»
Ino
lo baciò all'improvviso, e lui rischiò di perdere
l'equilibrio.
Il
pensiero della ragazza era stato “mi
butto. Mi separo subito, e se gli è piaciuto bene, altrimenti
dico: è un ringraziamento Yamanaka”.
Quello che non aveva previsto era l'impossibilità di
separarsene, perché non appena le labbra di Shikamaru erano
entrate in contatto con le sue, c'era stata come una scossa
elettrica, e lui dopo la sorpresa iniziale l'aveva stretta a sé,
portandola verso il muro e approfondendo il bacio con tutta la foga
che aveva represso nelle ultime settimane. Ino stessa, dopo lo
sgomento iniziale e l'essersi dimenticata dove si trovasse, rispose
al bacio a cui aveva dato il via e cominciò ad accarezzargli
la schiena, il collo, il viso.
«INO?»
chiamò Inoichi, ed i due si separarono di scatti, rossi in
viso e ansanti.
«Tuo
padre, già. Sì. Certo.» ricordò lui.
«Sì.
E ce l'abbiamo scritto in faccia. Esci dalla finestra. Dirò
che ho pianto tanto. Qualcosa così.» dispose lei,
parlando a intervalli regolari, tra un respiro e l'altro.
«Era
il grazie?» domandò poi lui, inclinando appena la testa.
Ino desiderò baciarlo ancora, e si leccò le labbra.
«Shikamaru,
sparisci dalla mia vista o ti bacio ancora.»
Lui
sorrise, facendosi avanti, ma un passo di Inoichi, udibile solo per
via dello scricchiolare del parquet, lo fece desistere e schizzare
anzi verso la finestra.
«Dov'è
che abita tuo zio, poi?»
«Te
lo spiego dopo, vai vai!» lo scacciò, sentendosi un po'
troppo simile alle eroine dei romanzi, che nascondevano i fidanzati
sotto il letto. Cominciò a ridere divertita, e poi
istericamente all'arrivo del padre.
Lui
la guardò ovviamente sconcertato.
«Adesso
arrivo.» riuscì a dire Ino, più o meno, tra una
risatina e l'altra.
«Ti
senti male?» domandò il padre preoccupato, e lei scosse
la testa.
«Mai
stata meglio! E' lo sfogo di tutto...» mentì lì
per lì, anche piuttosto plausibile.
«Va
bene, va bene...» decise di crederle il padre, andando ad
aiutarla a riporre le cose.
Shikaku,
un piano sotto, con un braccio intorno alle spalle della moglie,
osservava invece con occhio critico Shikamaru che era appena saltato
fuori dalla camera di Ino e ora si dava improvvisamente alla cura dei
cervi, che non gli era mai particolarmente interessata, pur di non
avvicinarsi a loro.
«Pensa
di darcela a bere?» domandò Yoshino, divertita.
«E'
giovane e ingenuo... certo che pensa di darcela a bere.»
«Stanotte
bloccalo tu. Io farò le domande.»
Allora,
che dire:
quello
delle mamme di questo tipo è un tema orribile, e me ne rendo
conto. Ino è stata dai Nara un mese e mi sono concentrata su
altro rispetto alla sua introspezione perché altrimenti non
sarebbe rimasta una shot, e questa non so perché ma la dovevo
scrivere. Sarà che conosco queste situazioni (non in prima
persona grazie al cielo) ma ho preferito volontariamente non
addentrarmi, pur nominandole.
Inoichi
mi tanta pena, pensava che stando fuori casa e facendo finta di nulla
avrebbe assicurato almeno ad Ino una bella infanzia e poi
adolescenza, e magari avrebbe vissuto come separato in casa appena
lei se ne fosse andata, non poteva immaginare che anche Ino sapesse
tutto, o che tanto meno quella donna maledetta la maltrattasse.
Il
titolo era piangere e ridere del resto, e sebbene la situazione sia
tutta da pianto, il fatto che il team InoShikaCho, e lo ShikaIno e il
SakuIno [non come coppia] resti sempre e ciò che deve far
sorridere. Anche i commenti sempre sconci di Ino che poi arrossisce
per un ti voglio bene è qualcosa che a me fa sempre piacere XD
I
Nara sono dei grandi, Yoshino in primis. E adorano Ino, quindi tifano
per lei come nuora... e fanno gli interrogatori al figlio XD
Restano
17 motivi prima che io li abbia completati tutti e finisca la
raccolta *.* penso riuscirò a completarla il mese prossimo,
visto che per questo ho tre esami T_T
Capitolo 62 *** Perché in fondo tutte noi abbiamo sempre desiderato... ***
63)
Perché infondo tutte noi abbiamo sempre desiderato come
principe azzurro un uomo a cui spaccare le palle giorno e notte.
Shikamaru
stava costruendo un castello di biscotti usandoli come se fossero
stati carte, e sbadigliava di tanto in tanto. A rovinargli il sano
divertimento arrivò Ino, che diede uno scossone al tavolo
facendoli precipitare.
«Nooo…»
si lamentò il ragazzo, mentre lei lo ignorava aprendo un
giornale.
«Non
si gioca col cibo. E non perdere tempo, devi andare in missione
oggi.»
«Sì,
mamma…» le fece il verso lui, affondando un biscotto nel
latte.
Gli
arrivò la scatola dei cereali in testa.
«Grazie.»
«Ma
quanti anni hai?» s'indignò Ino.
«Mmmh...»
fu la risposta, mentre il ragazzo poggiava la testa stancamente
contro le braccia.
«Davvero,
non avrei mai immaginato che tu regredissi tanto la mattina presto.
In missione non eri così.»
Era
inutile farle notare che in missione non se lo poteva permettere, del
resto lo sapeva benissimo anche lei, quindi Shikamaru si limitò
ad allungare la mano verso la scatola rovesciata dei cereali e ne
versò nel latte una quantità pari a quella che avrebbe
voluto Choji.
Ino
lo guardò con tanto d'occhi.
«In
missione servono forze.» si giustificò lui.
«Forze,
non stare male di stomaco! Non potresti mangiare qualcosa di più
sano?»
«Ma
se sono tuoi!» ribatté sgomento.
«Sì,
ma ti pare che ne mangi prima delle missioni? Perché non mangi
una mela piuttosto?»
Shikamaru
sbuffò, preferendo non negare apertamente e continuare a fare
come voleva in silenzio.
«Hai
anche dei capelli inguardabili. Spero tu non ti consideri già
pronto ad uscire.»
Shikamaru
mise giù biscotti, cereali, qualunque cosa le potesse lanciare
contro, ed incrocio le braccia, guardandola.
«Va
bene, vuoi litigare. Capisco. Perché, Ino?»
Ino
gli restituì uno sguardo di genuina sorpresa. «Litigare?»
Fu
onestamente tentato dall'idea di correre verso la finestra e
sfondarla col proprio corpo, per lasciarsi morire precipitando.
Sfortunatamente erano al primo piano.
«Tu
sei insopportabile di prima mattina, lo sai, vero?» le fece
presente Shikamaru con calma, consapevole di rischiare le botte
violente della sua fidanzata isterica.
Ino
invece rise, allegra. Mise una mela sul tavolo davanti a lui,
spostando indietro la scodella di cereali, e gli schioccò un
bacio su una guancia.
«Adoro
stare con te, te l'avevo mai detto?»
Shikamaru,
a dispetto di sé e del suo carattere imperturbabile, arrossì
a quelle parole che mai le erano uscite di bocca, specialmente con
tanta dolcezza.
E
poi Ino sparì dalla stanza, lasciando solo il suo profumo di
fiori.
Shikamaru
spostò la mela, allungandosi ancora verso la scodella.
L'avvicinò a sé, poi i suoi occhi andarono alla mela.
E
alla scodella.
E
alla mela.
Mormorando
una imprecazione mista a borbottii insensati, prese la mela e se la
mise in tasca, andando in bagno alla ricerca di un pettine.
Ino
vince sempre, inutile XD
E
non è meraviglioso seccare le persone così, con
naturalezza, per poi lasciarle nel loro brodo con pseudo-ricatti
emotivi?
Comunque:
Vorrei
correggere una mia precedente affermazioni: NON mancano
17 motivi da PUBBLICARE per finire la raccolta. E ovvio che i
capitoli saranno 100 e quindi i motivi 101. Intendevo dire che me ne
mancano 17 a terminare il file ho sul pc
mentre gli altri li ho pronti, e ovviamente posterò
altri 38 capitoli qui su EFP.
Pubblico
ora perché tra una cosa e l'altra non riuscirei comunque ad
aggiornare per un po' -.-
Capitolo 63 *** Perché l'ispirazione a me viene solo quando si parla di loro due. ***
64)
Perché l'ispirazione a me viene solo quando si parla di loro
due.
Sai
guardò la tela ancora immacolata davanti a sé e
sospirò.
Guardò
anche i quadri che Naruto e Sakura avevano appeso alle pareti per
lui, incomprensibilmente fieri del loro lavoro, e poi spostò
gli occhi sui colori e il pennello che teneva in mano, indeciso.
Dopo
qualche minuto era fuori di casa, con tanto di tela, cavalletto e
utensili vari.
Poggiò
tutto a terra, stendendosi poi sull'erba fresca e guardando il cielo,
ben sapendo che, sebbene non avesse nulla da fare, quel giorno non
avrebbe potuto disegnare perché senza ispirazione, ma senza
abbandonare la speranza di riempire quella giornata noiosa.
«Sai-san?»
la voce di Ino lo ridestò, proprio quando stava per
addormentarsi senza neppure accorgersene, «Va tutto bene?»
chiese preoccupata, non avendolo mai visto steso a riposare in un
prato e non sembrando il tipo, a differenza del compagno di squadra.
«Tutto
bene.» rispose confuso e un po' assonnato per via del piacevole
tepore del sole.
Si
guardò indietro e la vide chinata verso di lui, con accanto il
tizio coi capelli raccolti a coda alta.
Ino
gli sorrise, mentre l'altro mormorava un: «Te l'avevo detto.»
a bassa voce.
Il
sorriso di lei si tramutò in una smorfia mentre il viso si
voltava verso quello del compagno.
Sai
accolse con un sorriso quel nome, lieto di non dover chiedere. A quel
che aveva capito non era carino non ricordare il nome di qualcuno.
«Supponente?»
ripeté senza potersi trattenere, «Ampli il tuo
vocabolario?»
Sai
notò Ino arrossire, e capì che era una di quelle
situazioni in cui si arrossiva di rabbia, anche se non sapeva il
perché. Non gli sembrava un'offesa.
«Lo
vedi? Presuntuoso!» lo accusò tirandosi in piedi di
scatto.
L'urlo
di Ino echeggiò per tutto il prato e Shikamaru si portò
le dita alle orecchie, mentre Sai resisteva all'impulso di imitarlo
prendendo in mano gli strumenti ancora una volta. Sentiva un
formicolio che indicava il ritorno dell'ispirazione.
«Scusa...»
mormorò Shikamaru, arreso. Non voleva evidentemente sentirla
urlare ancora.
«Certo,
prima fai il danno e poi chiedi scusa per tapparmi la bocca!»
protestò Ino, scuotendo violentemente la lunga coda bionda,
che sbatte contro la sua schiena.
Shikamaru
si portò una mano alla fronte con aria pentita, anche se non
di ciò che Ino avrebbe voluto. Probabilmente era pentito di
esser uscito di casa.
«Idiota!»
ringhiò lei, notandolo.
Sai
sorrise, mentre colorava la tela del viola di Ino. Dopo avrebbe preso
il giallo, si disse, e creato un bel contrasto con una spirale in
mezzo al viola. E ancora dopo il verde di Shikamaru tutto intorno.
Ino
e Shikamaru furono distratti dal suo veloce pennellare e soprattutto
dal sorriso soddisfatto.
«Ispirato,
Sai-san?» cinguettò Ino, tornando civettuola, e
Shikamaru alzò gli occhi al cielo.
«Molto.»
ammise concentrato, «La tua energia e quella di Shikamaru che
si confrontano sono molto stimolanti. Il modo in cui si fondono sarà
difficile da rappresentare, però mi aiuta avervi rivisti così
da vicino.»
Ino
batté le ciglia un paio di volte, confusa.
«Il
modo in cui si fondono?» chiese Shikamaru incerto.
«La
sua forza è fondata sull'esteriorità mentre la tua è
più interiore. La sua è la forza del mare in tempesta,
la tua quella di un fiume sotterraneo che corrode la terra.»
spiegò Sai, cercando analogie a loro comprensibili.
«Che
belle parole...» sospirò Ino compiaciuta.
«La
tua è la forza della calma, la sua la fiamma della rabbia.
Però si fondono in voi, infatti anche in te è presente
una fiamma, quando la guardi i tuoi occhi brillano. Quando lei parla
con te la linea delle sue labbra invece di addolcisce e spesso le sue
guance si colorano in modo leggero, mostrando la tua calma interiore.
E' come se vi uniste in questo modo.»
Dopo
questa spiegazione che gli aveva richiesto più parole di
quanto pensasse, ma Sakura gli diceva sempre che era meglio
spiegarsi chiaramente anche perdendo tempo piuttosto che farsi
fraintendere, si concentrò con più decisione nella
sua opera, senza badare all'aria sconvolta dei due che non avevano
più fiatato.
Fu
un peccato forse che non avesse alzato ancora lo sguardo, perché
avrebbe visto una Ino rossa più del solito confermare la sua
immagine di fuoco e dolcezza, e uno Shikamaru che, voltandosi per
negare almeno con lei che magari gli avrebbe prestato attenzione,
aveva notato il cambiamento, e i cui occhi avevano cominciato a
brillare molto più intensamente.
Ma
del resto, Sai la sua ispirazione l'aveva già, e gli andava
bene così.
E
finalmente ripubblico. Avevo tre esami questo mese, cercate di
capirmi...
Tanto
non vi interessa, quindi passiamo oltre XD
Sai
ha passato almeno due annetti buoni a Konoha, inizia a capire le
emozioni per bene, grazie al legame che ha col team sette. E ha
notato che Shikamaru ed Ino ispirano, sono due forze diverse e
contrastanti dopotutto.
Vedere
Shikamaru con qualsiasi altra sarebbe barboso per me, e vedere Ino
con qualunque altro non mi dà romanticismo XD
ryanforever
mi trovo assolutamente
d'accordo con te sullo schiavizzare XD E Shikamaru lo immagino molto
così quando è chiuso in casa la mattina... sarò
stata influenzata dai miei amici XD Wish figurati,
io preferisco i giorni di vita normale a quelli in cui si combatte,
sia nelle storie che nei manga... Ci puoi giurare che da Ino le
coccole le prenderebbe volentieri XD Quando hai detto “non
gliene va bene una per partito preso” ho pensato a me... e
stanno insieme la mattina esattamente per quel che hai detto tu
:sìsì: ← immagina la faccina che annuisce. Kimly
appena hai detto “che
rapidità” ho dovuto mollare efp per settimane XD porti
sfiga o che? XD celiane4ever
ti stavo giusto aspettando per aggiornare... no XD esami, sai
com'è... comunque pseudo-ricatti emotivi mi piace un sacco
come descrizione di ciò che fa Ino. Kikky
guarda penso che loro quelli non li chiamerebbero neppure litigi,
magari li chiamano così quando si finisce a lanciarsi i piatti
XDD final alex è
stato divertente anche da scrivere, sì XD globulo
rosso anche io preferisco le
scene di vita quotidiana... del resto i ninja sono persone come
tutti. Vedi Naruto, che beve latte scaduto e si chiude in bagno senza
poter neanche provare a menare Sasuke. Ho riso con “prendi la
mela Shika, che lei ti ama tanto” XDD
Ringrazio
tutti tantissimo per le recensioni e chiedo scusa per l'osceno
ritardo!
Prossimo
capitolo: 65) Perché se Shikamaru è
l'erede di Asuma, l'erede di Kurenai può essere solo Ino.
Capitolo 64 *** 65) Perché se Shikamaru è l'erede di Asuma... ***
65)
Perché se Shikamaru è l'erede di Asuma, l'erede di
Kurenai può essere solo Ino.
«Shikamaru-sensei!»
Shikamaru
affondò il viso tra le mani, sinceramente distrutto.
«Sensei,
che diavolo ha combinato quell'idiota di Renji? Come ha potuto
abbandonare il combattimento?» gli strillò quasi nelle
orecchie la sua allieva, Kirimi.
«A volte
ciò che conta non è vincere. Conta anche sapere quando
è il momento di ritirarsi. E, per favore, potresti abbassare
un tantinello la voce?» la supplicò quasi, mentre
quella sbuffava e si voltava di scatto.
Choji, un
gradino sopra di lui, rideva dietro il pacco di patatine.
«Quel
Renji mi ricorda te, Shika. Solo che lui si è arreso perché
la sua avversaria gli piace, non per altro.»
«Uno che
ci prova con tutte, una a cui non va mai bene nulla ed un altro che
pensa solo a se stesso. Son capitato proprio bene...» si
lamentò Shikamaru.
«Io
ricordo un maestro che si era lamentato di una squadra con una
boccaccia, un mangione e uno pigro da morire. E alla fine invece i
tre avevano fatto faville.» disse una voce femminile, e
parecchi genin si voltarono.
«Oh, è
Ino-sensei!»
I più
cominciarono a fissarla con ostentata ammirazione, mentre lei
prendeva posto accanto a Shikamaru e incrociava le gambe.
«Vedo che
anche il tuo team non se l'è cavata tanto male...»
osservò Shikamaru, «Potresti avere presto Kana chunin.»
«Lo penso
anche io.» confermò la donna, «E Renji?»
«Squalificato.
Auto-squalificato.»
Ino sorrise,
«Si è arreso anche lui?»
«Solo per
via delle gambe dell'avversaria.»
«Oh.»
«Beh,
andiamo, ti offro da bere.» la invitò, alzandosi in
piedi. «Choji?»
«Oh,
grazie, ma vi raggiungo dopo. Devo parlare coi miei allievi.»
mentì prontamente l'amico.
I due si
scambiarono uno sguardo scettico, e salirono le scalinate.
«Beh,
comunque potresti farti vivo più spesso, quando non sei in
missione per i fatti tuoi.» considerò Ino, lisciando i
lunghi capelli biondi con le mani.
«Sei tu
quella sempre chiusa nel negozio di fiori quando non è con gli
allievi o in missione.» fece presente lui.
«Beh, il
negozio non ha cambiato locazione, puoi sempre venire. E comprarmi
dei fiori.» lo prese in giro lei.
Shikamaru
sorrise appena.
Kiba atterrò
in quel momento sul dorso di Akamaru.
«Oh,
salve ragazzi! Avete visto i miei allievi?»
«Ti
avranno mollato come sempre. Non li sai tenere Kiba, non li saprai
mai tenere.»
Il consueto
scambio di false offese tra i due si interruppe non appena Kiba notò
la presenza accanto a Shikamaru. Con un fischio di apprezzamento.
«Ino, le
tue gambe non finiscono mai. Accidenti, Shikamaru, tu sì che
te la sei trovata una bella moglie!»
Entrambi
arrossirono.
«Che
cavolo dici, hai già bevuto a quest'ora?» sbottò
Ino, sebbene si sentisse vagamente gratificata dal primo commento.
I due restarono
fianco a fianco, Shikamaru con una mano sul codino e Ino che portava
l'altra sulle fasciature del braccio, in imbarazzo.
«Beh, ti
dovevo comunque offrire da bere...»
«Giusto.
E raccontarmi della tua ultima missione...»
Ripresero a
camminare e a parlare.
«Avete
notato che Shikamaru-sensei diventa meno annoiato quando c'è
Ino-sensei?»
«Anche
io smetterei di esserlo.»
«Reiji,
dico sul serio!»
«Non
so cosa sapete voi, ma dal giorno dell'esame di selezione dei chunin,
Ino-sensei riceve più spesso Shikamaru-sensei al negozio, li
ho visti io! Coi miei occhi!»
«E
allora stiamo freschi...»
«DICO
SUL SERIO! Secondo me gatta ci cova!»
«Ma
sono così lenti... spero proprio che noi non diventeremo
così.»
«Tranquilla
Kiri-chan, tu non corri quel rischio. Con in squadra Reiji...»
«Che
diavolo significherebbe?»
«E
no, va bene che mi piacciono le donne, ma questa è così
seccante...»
«QUESTA
COSA?!»
«Beh,
tornando ai sensei... diamo loro... due anni.»
«Sì,
dai, scommettiamo che entro due anni staranno assieme?»
«Ci
sto.»
«Anche
io.»
«Anche
io.»
«E
io.»
«Tutti
i dango di Konoha.»
Eccomi
qui!
A
parlare nel finale ovviamente sono sia gli allievi di Shikamaru che
quelli di Ino, anche se loro lo sono più sul finale. Ino è
diventata insegnante prima di Shikamaru perché lui era tenuto
impegnato come stratega, e i ragazzi di lei sono più grandi.
Tra i suoi c'è anche la figlia di Anko e X. [Per me sarà
sempre Kakashi, ma i gusti son gusti XD] ed è lei che
scommette i dango.
Naturalmente
io spero per i due sensei un finale migliore dei predecessori.
Kimly:
grazie della gentilezza XD io quando ho sentito parlare di
ispirazione ho subito avuto in mente Sai, e perché non usarlo
per lo ShikaIno, visto che anche nel manga è diventato tanto
esperto di amore -.-'' Lui ha chiamato Ino miss Bellezza solo per non
essere picchiato del resto, quindi non penso proprio che lei gli
piaccia. Sfruttiamo chiunque passi in convento XD
ryanforever:
migliora più in fretta nel manga che nelle fanfic, quel
disgraziato XD concordo anche io con lui, ma sarebbe strano se non lo
facessi, forse XD gli esami sono uno andato così e così
e uno benissimo, l'altro ancora non si sa, grazie di aver chiesto XD
Kikky:
oh, sì, li ha zittiti e imbarazzati, penso che Shikamaru non
parlerà MAI più con Sai se da solo XD Comunque io adoro
usarlo già solo perché parla di attributi altrui,
quindi credo riapparirà U_U
Celiane:
UNA giusta la fa, anche se solo nelle fanfic. Certo, poi nel manga
combina un casino dietro l'altro e si improvvisa Sai Castagna,
Stranamore in trasferta, e allora lì chiunque sia SasuSaku,
SasuNaru, Sasukefan, lo brucerebbe vivo. E anche i NaruHina, certo. E
vabbé, speriamo che certe sciocchezze dell'ultimo capitolo
abbiano spiegazioni valide, e che qualcuno mi spieghi com'è
possibile che uno che non prova emozioni e che comincia appena a
risentire le sue, e che non capisce ovviamente le emozioni altrui o
come uno si senta dopo un avvenimento di qualsiasi tipo sia,
improvvisamente si arrabbi e parli anche di amore. Omino ceruleo è
un nome meraviglioso. XD
prossimo
capitolo:66) Perché non basta
una vignetta insieme per gridare: "CANON!"
Capitolo 65 *** Perché non basta una vignetta insieme per gridare: ***
66)
Perché non basta una vignetta insieme per gridare: "CANON!"
«E'
stato bello rivedere il team sette... beh, il quasi team
sette. Non hanno perso tempo, Kakashi-sensei era già
all'ospedale.»
Shikamaru
ascoltava Ino e Choji raccontare del loro ultimo incontro con Sakura,
Naruto e questo Sai che non conosceva ancora, ma che pareva essere il
tizio che li aveva attaccati con dei mostri di inchiostro il giorno
in cui Naruto era venuto a chiedergli aiuto per una missione.
«...
E abbiamo mangiato assieme.» concluse Choji, battendosi una
mano sulla pancia con aria soddisfatta.
«Team
sette che torna alla riscossa!» si esaltò Ino, con un
pugno per aria.
«Sì.
Vi ricordo che Asuma-sensei ci cerca.» disse Shikamaru,
divertito dall'eccitazione dei due. I tre ricominciarono a camminare;
Si erano fermati soltanto per prendere un po' d'aria fresca e
osservare il panorama offerto dal mattino a Konoha, qualche piano
sopra la zona abitata.
«E
allora andiamo. Shikamaru, hai sistemato tutto con le tue faccende
diplomatiche?» domandò Ino in tono casuale.
Shikamaru
la guardò perplesso. «Sì, certo. E' da tempo che
Temari è tornata a Suna.»
«E
non c'è altro che devi fare, sei di nuovo tutto per la
squadra?»
Choji
sorrise. “Tutto
per la squadra. Carino come riesca a trovare sinonimi a tutto per me”
«Sì.
Certo.» rispose lui, ancora più confuso.
«Ma
immagino che dovrai tornare presto a Suna...» Ino lasciò
cadere la frase con l'aria di chi la sapeva lunga.
«Ma
di che parli, Ino?» domandò spazientito dal non trovare
il punto del discorso.
«Io?
Facevo solo conversazione!» rispose lei, con tanta innocenza
che persino Choji per un attimo le credette. Un attimo solo però.
Invece Shikamaru ovviamente ci cascò, non sapendo il vero
motivo che la spingeva a fare quella “conversazione innocente”.
«Perché
dovrei partire per Suna?» chiese allora, senza capire.
«Per
vedere la tua fidanzata!» rispose lei con ovvietà.
Shikamaru
la guardò sconcertato e si fermò.
«Chi...
Chi sarebbe? Temari?»
«Beh,
direi proprio di sì. A Konoha hanno detto di avervi visto
sempre insieme... e Naruto poi mi ha detto, a pranzo, che siete
praticamente fidanzati. Certo che venirlo a sapere da uno che mancava
da almeno tre anni, mentre io ti sono sempre stata vicino...»
A
Shikamaru, che tentava di interromperla, andò di traverso la
saliva. Cominciò a tossire, con Choji che intanto gli dava
pacche sulle spalle non troppo contenute.
«Grazie
Cho. E' abbastanza, ho sentito la schiena scricchiolare. Ino, non
dire stupidaggini! Non crederai ai pettegolezzi di quel baka! Ci ha
visto insieme ed ha cominciato subito con le sue scemenze...»
borbottò, quasi offeso.
«Veramente
è tutta Konoha che lo dice.» ribatté Ino, già
più soddisfatta. Era strano come le avesse dato fastidio quel
pettegolezzo, ma del resto era chiaro: lei doveva venire a sapere
prima degli altri le cose, specialmente ciò che riguardava i
compagni di squadra. Nient'altro.
«Certo.
E se le avessi preso la mano ora sarebbe incinta.» sbottò
lui, disgustato. «Non ho parole. Non basta fare una passeggiata
per stare insieme.»
«Sono
d'accordo.» confermò Choji.
«Anche
io. Guarda noi due, passeggiamo sempre insieme ma nessuno dice
nulla.» fece Ino.
E
stranamente, per la prima volta, fu Shikamaru a stare male senza
saperne il perché.
Choji,
alle loro spalle, ridacchiò senza farsi sentire.
Imperdonabile
ritardo XD intendevo iniziare a scrivere quando il fandom si fosse
ripopolato ma mi è un po' sfuggito di mano, lo ammetto...
Comunque
sappiate che ormai la raccolta nel mio pc è quasi completa, mi
manca il titolo di uno degli ultimi capitoli e la centesima, ed è
fatta.
Quindi
sto giusto iniziando altre 32820 storie. Con anche ShikaIno, ovvio.
Tanto
per la cronaca, al prossimo capitolo ci sarà una storia che
avrà una “spin off” altrove, una SasuSaku. Sto
accarezzando l'idea di cominciare una raccolta SasuSaku che combaci
con i capitoli di questa, quindi tutte le volte che ho lasciato
indizi sulla loro coppia ho creato i presupposti per un capitolo su
quei due. Che magari vedrà anche qualcosa del passato o del
futuro di Shikamaru ed Ino rispetto al capitolo da cui è nato
quell'universetto parallelo. Non so se si capisce ciò che ho
detto, comunque se amate il SasuSaku fatevi vive U_U
rispondiamo
alle recensioni:
ryanforever:
ha XD ora si comincia a fantasticare pure sugli allievi XD comunque
penso che seguiranno la storia e staranno insieme stile Asuma e
Kurenai, i nostri due tardi :sìsì:
Kimly:
hai dovuto aspettare due anni solo per il capitolo dopo, ma facciamo
finta di nulla, via XD in questo caso comunque penso che sia Shika
che Ino sapessero in fondo, ma evitassero di far notare la cosa XD
Jhon:
nessun rancore XD però li rivedrai anche in versione adulta,
spiacente, anche se ammetto che anche io li vedo meglio giovani,
anche se mi spingo a vederli anche tra i venti e i trenta. [Poi di
solito uccido Ino, MA non importa U_U] Fairy Tail è in pausa
fino a tempo da decidere perchè la persona che mi dà
ispirazione è sparita temporaneamente da msn XD probabilmente
appena avrò da dare altri esami, improvvisamente tornerà
sia lei che l'ispirazione, giusto per non lasciarmi studiare.
Kiki:
esagerata, non c'era bisogno di commentar tutto XD Tra l'altro manco
ricordavo cos'avevo scritto e son dovuta andare a rileggere per
capire XD tanto per rispondere a qualcosina, anche io urlo di
continuo che "c'è qualcosa di ShikaInoso" con le
amiche che annuiscono per darmi ragione e non mi calcolano U_U
l'accenno SaiIno in quella che parlava di ispirazione era più
un tipico InoSai, visto quanto lei fa la smorfiosa con lui... Sai non
potrebbe ancora ricambiare né lei né nessun altro di
sicuro, viste le difficoltà con le emozioni... escluso...
Naruto? *orrore* Mela powah!
Shika:
ma possibile che o io o tu c'è sempre qualcosa che non va al
pc o da studiare? XD sono felice di non aver sforato coi caratteri
dei personaggi! Choji è sempre sullo sfondo perché, del
resto, dà lui il titolo alla storia XD e poi senza Choji
sarebbe meno divertente, diciamocelo!
Jessica_Hale:
figurati per le recensioni! e benvenuta nuova mosca XD
Capitolo 66 *** Perché nessuno gli dà una chance seria... ***
67)
Perché nessuno gli dà una chance seria e proprio per
questo vanno sostenuti u.u.
«Ma
tu e Shikamaru non siete amici.»
Ino
le scoccò un'occhiata torva.
«E
non guardarmi così...» mormorò Sakura, «Volevo
dire che voi due non è che siate esattamente come lui e Choji.
Cioè... Beh, comunque, questo non conta. Ciò che conta
è che io e Naruto ci abbiamo provato, e non funziona. Se sono
gelosa è solo perché ho paura di perderlo, del resto ti
ricordo che il team sette non è una garanzia di vicinanza per
i suoi membri... e so che è idiota, ma...»
«Ma
tu ami Sasuke.» completò Ino, poggiando le mani contro
la balaustra e guardando la sala al piano di sotto, gremita di
persone.
«Non
è quello il punto!» ribatté Sakura, con voce un
po' stridula. «E' che con Naruto non andrebbe comunque, lui
è... è speciale Ino, davvero. Ma non è quello
giusto per me. L'ho capito due giorni fa, al nostro appuntamento.»
«Quello
che hai mancato di descrivermi, evitandomi come se avessi la peste.»
sottolineò Ino, fintamente distaccata.
«Sì.»
confermò Sakura colpevole. «Il fatto è che lui si
è presentato in ritardo, come a suo solito, ma così
carino, vestito di tutto punto, pronto a compiacermi, a pagare per
me, a cercare di fare tutto alla perfezione...»
«Che
orrore!» esclamò Ino sarcastica, «Ora ti capisco!»
«Ino,
si stava sforzando.
E non dovrebbe. Nessuno dovrebbe sforzarsi di essere qualcun altro in
amore. L'amore dovrebbe essere una cosa semplice, un sentimento che
viene dal cuore... fluendo libero per la persona che hai davanti,
senza che lei faccia nulla di particolare per te. L'amore c'è
e basta. E Naruto merita qualcuno che lo ami così com'è,
che non cerchi di cambiarlo.»
«Hinata.»
mormorò Ino.
«Sì.
E per quanto riguarda me, sentivo come se stessi uscendo con un
fratello. Ero un pochino imbarazzata, sai, all'idea di un
appuntamento, ma tutto lì. Invece so dovrei sentirmi in modo
diverso. Capisci cosa intendo?»
Ino
si morse le labbra, ricordando poi di rischiare di intaccare il
biancore dei denti col rossetto e lasciandole di scatto. «Parla
tu, è meglio se ti esprimi a parole tue.» buttò
lì.
«Dovrei
sentirmi serena in presenza di lui, questo sì, non in
tensione. Cioè, dovrei andare bene così come sono.
Però, al tempo stesso, dovrei sentire quel certo... la
passione, il desiderio di stare insieme a lui, la felicità che
si ha solo con quella persona, la speranza che lui mi ami sempre...»
«Sei
sempre stata una romantica, frontespaziosa...»
Sakura
non se la prese per quel nomignolo, detto con così tanto
affetto. «Tu sei strana.» notò, «E' tutta la
sera che sei troppo dolce.»
Ino
scosse la testa.
«E'
perché ti vedo così cresciuta... sarà la
consapevolezza che non ami Naruto... e che ami ancora Sasuke.»
continuò, stuzzicandola e ridendo del suo rossore. «A
proposito, vedo un bellissimo moro già in sala, dove le donne
se lo stanno mangiando con gli occhi. Non è ora che la sua
effettiva anima gemella scenda le scale e lo raggiunga?»
Sakura
cercò velocemente Sasuke in basso, poi lanciò
un'occhiata preoccupata ad Ino: «Tu non vieni con me?»
«Ti
raggiungo dopo.» promise. Il tono calmo non ingannò
Sakura, che comunque capì che per ora non le avrebbe scucito
nulla di bocca, ma la kunoichi andò alle scale con un ultimo
sguardo indagatore.
Ino
si voltò e vide arrivare gli ultimi ragazzi della fila di
persone passate accanto a loro: Shikamaru e Sai. Quasi sorrise, ché
di sicuro non era stato il suo compagno di squadra a volersi lasciato
solo con lui, mal si sopportavano. Era sul punto di sbracciarsi in
modo poco signorile, nonostante l'abito e la situazione, per
stuzzicarlo un po', quando le parole di Sakura le tolsero la terra da
sotto i piedi.
Tornò
ad appoggiarsi alla balaustra, per evitare più che altro di
cadere, stringendo forte i denti e cercando di respirare. Poi notò
che le scale da cui l'amica era scesa le stavano giusto percorrendo i
due fratelli della sabbia, i maggiori. Gli unici che potevano
rappresentare degnamente Suna a Konoha. E tra loro l'unica che poteva
rovinarle la serata.
Ad
Ino bastò una sola occhiata a Temari per vedere quanto fosse
bella, e un'occhiata in giro per notare quanto anche gli altri uomini
della sala seguissero la sua salita con aria adorante. Provò
ad immaginare Shikamaru con quella stessa espressione.
Non
avrebbe retto, no.
Si
diede una leggera spinta con le braccia per dirigersi oltre, alla
ricerca di aria fresca, fingendo di non essersi accorta di nessuno.
Shikamaru
notò Ino allontanarsi, la gonna del vestito blu che si
allargava dal basso, facendola sembrare uno spettro nel buio del
grande corridoio, e aggrottò la fronte, perplesso. Poi
sorrise, vedendo Temari arrivare al loro piano.
«Crybaby.»
«Seccatura.»
Sai
li sorpassò con un cenno di saluto, e Kankuro alzò una
mano, per poi portarla al colletto e cercare di allargarlo.
«Kankuro,
evita.» ringhiò Temari.
«Ma
soffoco...» protestò il fratello.
«Adesso
arriveranno anche gli altri...» notò Shikamaru. Un Kiba
particolarmente allegro, dopo aver visto Temari, stava già
arrancando per le scale, seguito da tutti gli altri che si stavano
annoiando dopo quei tre minuti trascorsi a far buona impressione
sugli esponenti delle altre nazioni.
«Se
si balla, chi mi consigli?» domandò Temari, che sapeva
di non poter restare all'agognato muro ma di doversi sottoporre alla
tortura per fare “bella figura”.
Shikamaru
ci rifletté ben poco: «Nessuno.»
«Balla
con Shikamaru.»
Si
voltarono di scatto. Naruto era arrivato dal corridoio in cui era
sparita Ino, e aveva una Hinata completamente rossa in viso
sottobraccio.
«Io
non ballo.» decretò Shikamaru, con un ché di
oltraggiato.
Temari
scosse la testa: «Non ne avevo dubbi, sei sfiancato di
nascita.»
«E
tu sei rigida allo stesso modo. Non so cosa sia meglio.»
Gli
altri risero vedendoli punzecchiarsi, mentre Kiba si guardava
attorno.
«E
Ino?»
«A
prender aria. L'abbiamo incrociata prima, stava andando verso un
balcone.» rispose Naruto. «Beh, noi andiamo di sotto
invece. Hinata, vuoi?» domandò, con cortesia che stupì
gli altri. Hinata annuì, raggiante.
«Come
sono carini...» sospirò Lee, «E' la forza della
giovinezza e dell'amore.» commentò quasi distrattamente.
I
due fratelli di Suna spalancarono gli occhi, e Temari fu la prima a
riprendersi:
«Penso
che seguirò l'esempio di Ino e mi nasconderò.
Salutatemela.»
«Potremmo
anche gettarci dal balcone, noi.» propose Kankuro con allegria
disperata.
«Non
tentarmi. Questo corpetto rende l'idea abbastanza allettante.»
borbottò Temari, facendosi sentire soltanto da lui.
«Shikamaru?»
lo chiamarono gli altri, indicando Temari con un cenno perché
la seguisse. Lui sbuffò.
«Non
siamo fidanzati in segreto, ve l'ho detto.»
Choji
incrociò le braccia, «Lo dicevo perché ti ho
visto accaldato, io.»
«Sì,
qui dentro fa caldo in effetti.» concordò Kiba, che non
perdeva d'occhio il fondoschiena di Temari mentre questa di
allontanava.
«Certo,
come no.» ghignò Shikamaru.
«Secondo
me dovresti andare a prendere Ino allora, prima che anche lei inizi a
pensare di buttarsi di sotto. Non hai visto com'era strana oggi? Ha
persino detto a Sakura che era la più bella...» accennò
Choji, con un sorriso compiaciuto. Sakura, forse, non era l'unica ad
essere sbocciata quella sera.
Shikamaru
annuì e fece per mettere le mani in tasca, ricordando poi di
non averle e sbuffando di nuovo.
«Vado
e torno.»
«Che
gli dei te la mandino buona.» augurò Kiba,
sghignazzante.
«Ma
tu non lo spedivi da Temari due secondi fa?» domandò
Lee, ingenuamente.
«Ino
era troppo dolce oggi, sembra che stia gridando di volere un
cavaliere. Se Shikamaru non ci combina nulla ci provo io. Se invece
va bene con lei, mi dedicherò alla nostra bellezza esotica.»
«E
così capimmo che Kiba avrebbe terminato la serata
all'ospedale.» dichiarò Choji, ridendo.
«Oh,
sì, sotto le cure di Sakura-chaaaan.» mugolò lui,
ridendo poi a sua volta, incorreggibile.
Shikamaru
non dovette camminare a lungo: il corridoio era silenzioso e immerso
nella penombra, ad eccezione del punto in cui una grande
portafinestra era spalancata, con le tende blu che sbattevano verso
l'interno per via del vento freddo. Anche il corridoio aveva perso il
calore di poco prima, risucchiato via dalla corrente gelida esterna.
Arrivato
davanti ad essa notò che, più che un balcone, quello
che aveva di fronte era un piccolo terrazzo, circondato da ricche
balaustre in pietra bianca e con un pavimento blu scuro. Ino gli dava
le spalle, coi lunghissimi capelli sciolti spinti indietro dal vento,
e con la luce della luna che rendeva tutto irreale.
«Ehi,
Ino, si gela qui fuori...» mormorò incerto, uscendo allo
scoperto.
Ino
sobbalzò, ma evitò di voltarsi. Piegò appena il
viso nella sua direzione, con i capelli che si sollevavano per aria e
le andavano sul viso. «Tra poco rientro.» disse con voce
debole, tornando poi a guardare l'esterno.
Shikamaru,
inquieto, proseguì e si affacciò a guardare l'esterno.
C'erano i confini del villaggio, e i boschi intorno ad esso. Non era
un villaggio segreto quello, era piuttosto distante da Konoha, ma
quando si osservavano quegli alberi sembrava quasi di essere a casa.
«Ti
manca Konoha?» domandò scherzoso. Erano via solo da un
giorno e quello dopo sarebbero rientrati.
«Credo
mi manchi la pace.»
Shikamaru
si stupì e la guardò. Il viso chiaro non nascondeva di
essere turbato, e angustiato per qualcosa.
«E'
l'unica cosa che abbiamo, la pace.» le fece notare. Era finita
la guerra, Sasuke era tornato, avevano da tempo eliminato Danzo e il
suo regime, Kakashi era Hokage e presto lo sarebbe stato Naruto,
l'Akatsuki era solo un pallido ricordo e non c'erano minacce
all'orizzonte, per ora. Cosa poteva mancare?
«Non
quella.» fece notare lei, innervosita. «Che ci fai qui,
tu, poi?» lo interrogò bruscamente, e Shikamaru si
ritrasse.
«Che
seccatura Ino, venivo a prendere aria...» “e
te”
ma non lo aggiunse, lo pensò soltanto. «Non desideravo
essere immerso in pensieri filosofici. Da te, poi.»
«Certo, perché io
sono un'idiota.» borbottò lei, infastidita.
«Ho capito, vuoi
litigare.» sospirò, rimettendosi dritto. «Sai dove
trovarmi quando ti passa.»
«Lo so.» confermò
lei, pensando a Temari.
Shikamaru scosse la testa,
trovandola incomprensibile, e tornò in corridoio. Ora era
l'interno a sembrare troppo caldo, quasi soffocante. Sentiva che la
musica era cambiata, diventando quel genere di nenia che portava
tutti a ballare, e si bloccò. Tornare avrebbe significato
dover danzare con una sconosciuta, e non era proprio il caso.
Lui non sapeva ballare.
Però, forse, ad Ino
sarebbe piaciuto. E sarebbe stata un'offerta di pace di quelle che
non faceva mai.
Tornò sui suoi passi e si
immobilizzò davanti al terrazzo, le mani che di nuovo stavano
cercando tasche bloccate a mezz'aria, gli occhi prima assottigliati
per capire meglio ora sgranati, sconvolti.
Ino era ancora lì, ma
accasciata col petto contro la balaustra, e stava singhiozzando
apertamente, forte abbastanza da spezzare il cuore.
La raggiunse veloce e
silenzioso, e la prese per le spalle, tirandola a sé e
abbracciandola. Era stato tutto un istinto, si sarebbe bloccato a
ragionare se non avesse agito d'impulso, ma non ebbe di che
pentirsene perché Ino, riconosciutolo, lo abbracciò
forte e si rilassò appena.
Continuò a piangere
silenziosamente mentre toccavano terra inginocchiati, e lui le
passava una mano sui capelli.
«Tu dovresti essere da
Temari.» fu la prima cosa che disse, appena si fu calmata.
«Non ci posso credere...
come lo devo dire che non stiamo insieme?»
Ino alzò lo sguardo, e
gli occhi arrossati lo fissarono con rimprovero. «Ma la ami.»
Shikamaru arrossì a
quelle parole, «Certo che no!»
«E invece sì.»
concluse Ino, tornando ad abbassare il viso.
E Shikamaru capì.
Tutti
gli sguardi di Sakura di quella sera, e le parole di Kiba prima di
uscire dalla loro stanza
quando ancora si preparavano: “Che
ragazza dolce... Shikamaru, evita di farla prendere a qualcun altro”,
e come Choji lo avesse spedito da lei, e le solite prese in giro su
lui e lei da parte degli altri, che forse tanto scherzosi non erano.
Capì tutto, capì anche perché era stata Ino a
sistemargli il colletto e a guardarlo con dolcezza, perché era
stata così tenera con Sakura, e le parole del padre sul fatto
che le donne innamorate fossero dolci con l'uomo che amavano, per
quanto seccature negli altri momenti.
«Ino,
tu balleresti con me?» sussurrò sul suo capo chino.
«Tu
non balli.» replicò lei all'istante.
«Con
te sì.»
Ino
alzò nuovamente la testa, interrogativa, e Shikamaru chinò
la propria per baciarla. Un bacio timido, che non si aspettava la
risposta passionale di Ino che rischiò di farlo scivolare
indietro, prima che potesse rispondere con altrettanta veemenza.
Davanti
alla sala dove tutti ballavano il lento, Ino scambiò uno
sguardo malizioso con Shikamaru.
«Me
l'hai chiesto tu, sai?»
Shikamaru,
un filino isterico, rispose: «Se ti faccio cadere, non ne sono
responsabile.»
«Guarda
che basta stare abbracciati e dondolare.»
La
guardò: «Tu non sai ballare, vero?»
«No.»
rispose lei, con un sorriso candidamente felice. «Per niente.
Vale la storia dell'abbraccio che ho appena detto infatti.»
«Va
bene.» acconsentì lui, in parte rincuorato.
Scesero
le scale, cercando con gli occhi anche gli amici. Senza pensare, le
loro mani si erano unite.
«Scusa
un secondo...» disse Sakura a Sasuke, voltandosi ancora e:
«Pssss! Ten!»
Tenten,
al tavolo del rinfresco, alzò lo sguardo. Sakura indicò
le scale.
«Ehi,
Hinata!» si sentì chiamare la ragazza, mentre Naruto la
faceva volteggiare allegramente. Entrambi si fermarono, guardando
Tenten che l'aveva chiamata. La ragazza, con un grande sorriso,
indicò loro la base della scale.
Naruto
restò a bocca aperta, mentre Hinata rideva ancora.
Kiba,
che aveva seguito lo scambio di informazioni mentre portava da bere a
Temari, con lei e Kankuro cercarono a loro volta, e trovarono chi gli
altri indicavano.
«Non
ci credo...» borbottò Kankuro. «Con quello lì.»
«Smettila
di fare il geloso, stanno benissimo insieme.» lo rimproverò
Temari.
Kiba
la guardò estasiato. «Ti sposerò, Temari.»
«Credici,
cane.»
Entrambi
sorrisero in maniera poco rassicurante, e Kankuro pensò bene
di sloggiare, urtando quasi Neji che raggiungeva Tenten, e la trovava
a ridere da sola.
«Che
c'è?»
«Inizio
a credere nel destino.» rispose lei, indicandogli i due.
«Nara
balla?» si stupì Neji.
«Sì,
ma guarda con chi!» insistette lei. Sakura le balzò alle
spalle.
«E'
anche merito mio, ne sono sicura. In qualche modo, lo è.»
«Va'
a dirlo a Choji.» intervenne Shino, che aveva seguito mentre si
versava da bere. Sakura si imbronciò. «Sì, beh,
di entrambi.» concesse. Poi tornò da Sasuke di volata.
«Abbiamo
perso Lee.» dichiarò ufficialmente Neji, e Tenten si
sbatté una mano sulla fronte.
Ignari,
ma neanche tanto, del caos che avevano scatenato, Shikamaru
abbracciava Ino, mentre lei si allacciava al suo collo, e insieme
cominciavano a dondolare.
Ok,
allora, prima di tutto: questa storia iniziava esattamente così,
dopo ne è nata la spin off che comprende gli avvenimenti
precedenti e successivi in chiave SasuSaku.
Ino
è orribilmente depressa perché convinta che Shikamaru
stia con Temari, del resto nessuno aveva, come dice il titolo, dato
possibilità alla coppia prima di allora. Ed è stata
anche terribilmente dolce con Sakura, perché a volte la
tristezza porta ad esserlo. E poi mi piaceva così, stavolta.
Temari
e Kiba mi fanno pensare a Rosalie Cullen e Jacob Black in chiave
romantica, non posso farci nulla XD
Per
una volta avrei voluto rispondere alle recensioni, ma sta arrivando
un bel temporale stile tempesta del secolo, e non ci tengo a farmi
bruciare il pc XD
La
spin off verrà pubblicata o stanotte o domani [più probabile], a seconda del
tempaccio, e ha tutte le probabilità di diventare la raccolta
SasuSaku che avevo preannunciato.
Tenete
d'occhio il mio account, se siete interessati!
Capitolo 67 *** Perché Shika in realtà è malizioso, ma solo Ino... ***
68)
Perché Shika in realtà sotto sotto è
malizioso, ma solo Ino riesce
a tirar fuori questo suo lato.
“Amore,
mi aiuti a traslocare nel nuovo appartamento?”
sembra una richiesta semplice, quando a farla non è Ino
Yamanaka.
Non
erano solo i mobili, era sicuro che glieli avrebbe fatti spostare in
ogni centimetro quadro occupabile della casa per poi farli rimettere
esattamente nello stesso identico posto in cui si trovavano
all'inizio, ma il portare le sue valigie che lo inquietava.
I
vestiti di Ino erano chiusi in sei valigie e due borse. Ordinati per
tipo di capo di abbigliamento.
E
visto che generalmente come kunoichi doveva indossare sempre la
stessa divisa, Shikamaru non poteva chiedersi cosa se ne facesse di
tanta roba.
Per
fortuna era un genio, quindi aveva scelto di non domandarglielo e
restare
nel credo “le donne sono fatte così”.
«Non
toccare la valigia rossa.» lo ammonì Ino, aprendo
quella blu ed
estraendo una minigonna che fece venire le palpitazioni a Shikamaru.
«Quella
non la metti mai.» osservò lui.
«Se
la mettessi per uscire, tu...»
«Non
dico per uscire, certo che no. In casa.»
«In
casa?» ripeté lei, divertita.
«Dove
ti vedo solo io.» confermò lui, annuendo e
passando ad una valigia
viola. Conteneva pantaloni.
«Perché
la rossa non la devo toccare?» domandò poi il
ragazzo.
«Perché
c'è la biancheria, e so come siete voi
maschietti.» rispose Ino,
appropriandosene.
Shikamaru
sorrise, scuotendo la testa. «Figurati, per chi mi hai
preso...»
Poi si bloccò. «Hai una valigia intera di
biancheria? La più
grande?»
«Ho
fatto shopping anche a Suna, ho tanta roba nuova. Ho trovato della
roba carinissima! E una gonna stupenda!»
Shikamaru
la guardò sgomento. «Quanti tipi diversi di... che
ne so, mutande
potranno mai esistere? Tu di certo lo sai, li hai comprati
tutti...»
«Piantala,
ci sono anche calze, e reggiseni... Ci sono le mutandine coi
cagnolini poi!» fece presente lei, con un sorriso che
sprizzava
gioia.
A
Shikamaru venne in mente Pakkun.
Non
era una bella visione, e la scacciò via scuotendo la testa,
sotto lo
sguardo perplesso di Ino.
«I
cagnolini?» ripeté lui.
Ino
si voltò, abbassando improvvisamente i jeans e mostrando il
retro di
un paio di mutandine nere tenute da due fili di raso, su
cui era stampato un cucciolo di cane. Tornò ad alzare i
pantaloni e
si voltò come se nulla fosse, sorridendo.
«Visto?»
Poi
tornò ad aprire valigie, ed estrasse una sottoveste
semitrasparente.
Shikamaru
restò attonito, col cervello in pappa, per cinque secondi.
Poi vide
la sottoveste, la immaginò indosso ad Ino, e
tornò in stato
catatonico ancora per tre secondi.
«Visto.»
disse poi, con voce più bassa del solito.
«E'
bello avere un fidanzato come te...» cinguettò
Ino, «So per certo
che non fai pensieri perversi soltanto perché ti mostro le
mie
cose...»
Shikamaru
si costrinse a deglutire e guardò la maglietta viola tra le
proprie mani,
che appariva microscopica.
«Questa
secondo me non ti sta.» tentò di sviare lui.
«Cosa?
Quale? Fa' vedere!» fece subito lei, raggiungendolo e quasi
strappandogliela dalle mani.
«Provala.»
la invitò lui, per farla uscire dalla stanza e rilassarsi un
momento.
Ino
andò davanti alla specchiera invece, e si tolse la maglietta
restando solo con un reggiseno di pizzo nero a nascondere il seno
abbondante, coperto poi dalla magliettina viola. Era della sua
taglia, aderente, ed esaltava le forme generose della kunoichi.
Shikamaru
si lasciò cadere di faccia contro una valigia chiusa.
Certo,
lui pensieri perversi non ne faceva, certo, certamente.
Certissimamente.
«Vedi
che mi sta bene? Voi uomini non avete occhio.»
«Stai
meglio senza.» decretò, rialzandosi dalle valigie
con un'espressione molto diversa da prima.
Ino
si voltò a guardarlo, fingendosi scioccata ma divertita.
«Come
prego?»
«Stai
molto meglio senza, e ora te lo dimostro.» ripeté
lui, saltando sul
letto per accorciare la strada e poi di nuovo a terra, dove
afferrò
la fidanzata per la vita, e se la trascinò di sotto.
Perlomeno il
divano era libero dalle valigie.
Poi
ci ripensò, tornò indietro con Ino ancora in
spalla, e prese con sé
la sottoveste. Per dopo.
«Ma
non eri quello senza pensieri perversi,tu?»
«Questa
è un'invenzione tutta tua, donna seccante e
tentatrice.» rispose
lui, andando alla prima superficie libera.
Eh, questa Ino è una mia cara amica, che per farmi vedere il
reggiseno nuovo ha alzato la maglietta per strada, per fortuna mentre
non passava nessuno. Innocente solo quando non deve esserlo, ecco.
E povero Shikamaru, con le sue prove di resistenza mentali XD ryanforever:
oh, qualcuno che cita anche Sakura! E in effetti sì,
moltissimo va'a loro due! Come del resto, quando scrivo di Choji che
sta con qualcuna, il merito è di Ino, e quando scrivo di
Sakura e Sasuke, è di Ino e Naruto! Gli amici servono a
questo! Per Jacob e Rosalie, anche a me sono venuti in mente solo
mentre scrivevo le note XD Kimly:
anche io abbraccerei Ino quando fa le uscite intelligenti XD
Rendere Temari sopportabile è diventato un mio dovere, forse
perché la odio XD Kankuro ce lo vedo come il Kiba di Suna,
dopotutto! Kikky: la
finiamo a star male per dei personaggi che neanche esistono, ha XD
almeno in questa shot Ino è tornata bella allegra! In
effetti è un peso anche per me scriverla così
triste a volte... poi mi riprendo e uccido tutti. 342514: hai
ragione sulla gelosia, sono perfettamente d'accordo! Anche se Shikamaru
l'ho già scritto geloso di Sai, di Kiba, di Sasuke, quindi
il numero di persone nei loro rispettivi harem è
pari XD A breve uno Shikamaru geloso marcio, promesso! Nejisfan: MA
CHE ESAGERATA! Anche in Bloody una recensione da paura! La
frase iniziale che hai sottolineato rispetta anche tutto il mio credo,
ovvero non sforzarsi di essere diversi per nessuno, perché
altrimenti l'altro amerebbe la falsa te e non quella vera, e non
avrebbe senso. Motivo per cui sono single. Se ti ho fatto ridere con
Temari è il mio turno di sghignazzare, in effetti
è qualcosa fuori dal mondo spesso per noi mosche bianche XD
Anche io sto amando profondamente il KibaTema, li immagino a
massacrarsi quanto Shikamaru e Ino, con Kiba che è l'Ino
della situazione ma più sfacciato e rompiscatole e lei che
dovrebbe essere la dura ma perde la pazienza XD Celiane:
l'importante in questo mondo è ridere! XD In effetti
preferisco anche io il resto, stavolta! JhonSavor:
felice che ti sia piaciuto! E Twilight ormai lo vedo dappertutto,
volontariamente o meno!
Risposte le recensioni, ringrazio tutti voi che le avete lasciate, e
anche chi ha letto!
Alla prossima con:
69)
Perché crescerebbero davvero.
E
in bocca al lupo a chiunque domani deve ricominciare a vivere
nell'orrore della scuola! Vi sono vicina col pensiero! [Non
è vero, rido sadicamente, ma fate finta]
Capitolo 68 *** Perché insieme crescerebbero davvero. ***
69)
Perché crescerebbero davvero.
Shikamaru
aprì gli occhi di scatto.
Aveva
sentito chiaramente una traccia umida bagnargli la mano poggiata sul
viso della compagnia, scivolare giù lungo un dito e sparire.
Il
corpo di Ino era rigidissimo accanto al suo, lei a malapena
respirava, dandogli le spalle e nascondendosi dietro la chioma bionda
sciolta.
Non
si era accorto di aver abbracciato Ino, o quasi, nel sonno.
Ora doveva
far piano, o avrebbe svegliato Choji che condivideva il sacco a pelo
con loro.
«Ehi,
Ino?» sussurrò.
Temette
quasi che le ossa della compagna fossero sul punto di rompersi, nella
tensione forzata di quel corpo già rigido, al suono della
sua voce.
Lui lasciò scivolare via la mano, accarezzandole il viso col
pollice
che aveva sentito la lacrima, e si mise a sedere. Riuscì,
con
qualche difficoltà, a liberarsi delle coltri senza svegliare
Choji, ed uscì all'esterno della tenda.
Poco
dopo arrivò anche Ino, a testa bassa.
Lui
l'accolse subito tra le braccia.
«Che
hai? Brutto sogno?» domandò al suo orecchio, ed
Ino annuì piano.
«Asuma-sensei.»
rispose soltanto, e lui tacque, cullandola tra le braccia. Erano
passati due anni, e faceva sempre male.
«Tra
poco pioverà. Pensi che possiamo tornare dentro? Ce la
fai?»
domandò lui, e lei se ne separò.
Tornare
dentro la tenda significava tornare sotto gli occhi non solo di
Choji, che forse non si era svegliato e ad ogni modo sapeva che i due
stavano insieme, ma anche del team otto, il quale invece faceva parte
del
resto di Konoha che Shikamaru voleva tenere all'oscuro della loro
relazione.
«Prima
io e poi tu dopo mezz'ora, per fingere che non fossi con me?»
propose Ino, con una nota di rabbia nella voce.
«Ino
non essere... Ne abbiamo già parlato.»
«Non
vuoi che tutta Konoha sappia che hai messo via l'orgoglio.»
«No.»
fece lui secco, «Non voglio che tutta Konoha si possa mettere
tra
noi, come farebbe di sicuro. Aspettiamo un altro po'.»
«Se
hai così paura di non essere abbastanza forte da reggere il
resto di
Konoha, vuol dire che non mi ami abbastanza.»
replicò Ino,
stizzita.
«Finora,
l'unica che non riesce a dire “ti amo” ma che,
piuttosto, fugge
dopo il mio, sei tu.» ribatté lui.
Lei
gli scoccò un'occhiata ferita.
«Non
sono neppure sicura che il tuo sia sincero.»
mormorò lei, e
stavolta fu lui quello colpito dalle sue parole. Ma non poté
rispondere, perché Ino si era già rifugiata nella
tenda.
Shikamaru
tornò dentro dopo cinque minuti, non per paura che qualcuno
fosse
sveglio, ma perché avrebbero finito con l'urlare se l'avesse
fatto
prima. Si stese senza troppa cautela nel proprio sacco a pelo,
incrociando le braccia dietro alla testa e facendo mugugnare Choji
dopo una involontaria gomitata.
Cominciò
a pensare, consapevole che Ino fosse sveglia e magari ancora in
lacrime, oppure semplicemente arrabbiata.
E
poi, senza sapere il come o il perché, ci arrivò.
Ino
non diceva mai che lo amava a causa delle ferite del passato, delle
persone che l'avevano abbandonata dopo dichiarazioni dirette di
amicizia o amore. E si sentiva ancora meno sicura con lui, nonostante
quello che avevano passato assieme, da quando all'apparenza aveva
cominciato a comportarsi come uno dei tipici idioti che
tenevano le fidanzate nascoste per poter fare come gli pare.
Naturalmente non era così, e Shikamaru non temeva davvero
tutta
Konoha, quanto le opposizioni dei loro genitori. Erano in pochi ad
avere la fortuna di un'infanzia felice, e lui non voleva rovinare la
famiglia di Ino, sicuro che Inoichi Yamanaka si sarebbe intromesso
nella vita della figlia, e col carattere che lei si ritrovava il
litigio sarebbe stato epocale.
E
forse era anche per paura, sì, doveva ammetterlo,
perché non
avrebbe mai pensato che Ino potesse innamorarsi di lui, che una
ragazza come lei, all'apparenza frivola ma con un cuore enorme e una
forza sorprendente, potesse davvero interessarsi a lui, che la
chiamava seccatura e non l'aveva mai capita del tutto. E dire a voce
alta che Ino era la sua fidanzata avrebbe comportato il rischio che
il sogno in cui stava vivendo finisse, andando in pezzi di fronte
alla realtà e alle prove della vita.
Però
Ino ci stava male.
E
questo lo fece decidere, più di ogni ragionamento.
Quando
fu l'alba e tutti si alzarono, Ino compresa con due occhiaie di
più,
lui l'afferrò velocemente per la vita e l'attirò
a sé, togliendole
il respiro con un bacio inaspettato.
«Buongiorno.»
disse poi, come se nulla fosse, con gli sguardi di tutti puntati
addosso.
Kiba
partì con una risata sguaiata, felice per l'amico, mentre
Hinata,
rossa come un papavero, si nascondeva dietro Shino con una scusa, e
Choji rideva dell'espressione di Ino.
«Ah,
allora è così
che vi svegliate quando siamo a Konoha.» affermò
Shino, con una nota di ironia che non sfuggì a nessuno.
«Beh,
belle gioie, siamo in missione, non ve lo dimenticate.»
cantilenò
Kiba, stiracchiandosi. «Comunque ti invidio, Nara.»
«Certo
che mi invidi.» commentò lui, tornato apatico,
«Ah, so che lo
dirai a tutta Konoha per quando torneremo, ma lascia la Haruno per
Ino.»
«Certo,
contaci. Quella mi strangolerebbe perché le ho fatto
scoprire che
Ino si è fidanzata prima di lei, se la conosco bene.
»
Ino
attese che tutti fossero usciti, chiacchierando allegramente della
scena appena vista e di ipotetiche scene che Kiba invece avrebbe
voluto vivere con una “bella
donna", e poi incrociò le braccia,
cercando di non sorridere.
«Era
per dirmi che ti ho convinto?»
«Sai
che non mi piace parlare troppo...» sbuffò lui.
Poi la guardò. Non
gli piaceva, ma se era necessario per lei, l'avrebbe fatto.
«Non ho paura delle persone di Konoha. Ho paura che tu soffra
per le
difficoltà che dovremo affrontare. Pensa solo a tuo padre,
se non
fosse d'accordo... non voglio che tu ci litighi. E poi non è
solo
questo, è anche che... temo che tu ti renda conto che
potresti avere
di meglio.» ammise, a fatica.
Ino
lo guardò negli occhi, facendo qualche passo verso di lui.
«Io
ti amo. E questo è il meglio per me.»
Shikamaru
sgranò appena gli occhi, sussurrando poi un
“anch'io” prima di
baciarla ancora. Sentì le mani di lei tremare, e le strinse
forte.
«Alle
cose da affrontare penseremo quando sarà il momento. Basta
pensare.
E basta avere paura.»
«Quando
sei diventata così adulta?» domandò lui
scherzoso, e lei liberò
una mano per un falso schiaffo.
«Prima
di te di sicuro, fosse per te saresti ancora a giocare con le
bambole.»
«Con
le bambole?» ripeté lui, indignato, ma prima che
potesse protestare
ancora, Ino gli tappò la bocca con la sua.
Insieme sono cresciuti abbastanza da affrontare tutto e da impare a
fidarsi ciecamente l'uno dell'altra U_U spero di aver colto il titolo,
e che cavolo XD ero bloccata per un bel po', l'aveva lasciata tra le
ultime XD
ryanforever: eh, povero Shikamaru, alla fine è normale che
perda il controllo anche lui XD Grazie della recensione!
Hachi: Tranquilla per la reecensione U_U sì, beh, nelle
mutande di Ino però c'era un cucciolo, non quel cane
spaventoso XD e per il lemon ormai sai che non ne sono in grado e
neanche voglio esserlo, lol XD più che romantico era
litigioso, questo capitolo! Grazie di aver recensito!
Kimly: lol, mi spiace per la scuola XD io inizierò a
ottobre, comunque... anche tu fai scene alla "ti mostro la
mia biancheria" senza pensare a chi potrebbe beccarti? XDD comunque su
con la vita, pochi mesi e la scuola finirà! Grazie della
recensione XD
Kikky: felice di averti rallegrata! Anche se su questa non sono certa
di in quali condizioni ti abbia messa XDD grazie per la recensione!
Il prossimo capitolo:
70)
Perché tirerebbero fuori il meglio l'uno dell'altra, anche a
suon di
botte, litigi e incomprensioni.
Capitolo 69 *** 70) Perché tirerebbero fuori il meglio l'uno dell'altra, anche a suon di botte, litigi e incomprensioni. ***
70)
Perché tirerebbero fuori il meglio l'uno dell'altra, anche a
suon di
botte, litigi e incomprensioni.
«Ma
non ci vai all'ospedale a trovare Choji?»
E
tre.
Shikamaru
sbuffò.
«Ho
da fare...» rispose il ragazzo, strappando un ciuffo d'erba
dal
prato su cui stava disteso.
Choji
e Shikamaru si erano scambiati solo un breve sguardo, dopo la
missione, e Shikamaru aveva capito che l'amico non avrebbe voluto
farsi vedere in quelle condizioni da lui una seconda volta. Si era
ferito per salvarlo, e non voleva che l'altro se ne sentisse in
colpa. Quindi Shikamaru attendeva che stesse meglio, per rispettare
il suo orgoglio e anche la sua gentilezza.
«E
cosa: stare a guardare il cielo come un idiota?» lo
istigò
rabbiosamente Ino.
E
lei naturalmente non poteva stare zitta, proprio non capiva. Si
metteva in mezzo e parlava a vanvera.
Shikamaru
non poteva immaginare che Ino fosse convinta di essere stata un peso
in missione, si sentisse in colpa e a vederli distanti si era creata
i peggiori pensieri quali: “finiremo come il team
sette”,
“Shikamaru si sente troppo in colpa per andarlo a
trovare”,
“Choji vorrà il suo migliore amico e non vedendolo
se la prenderà
o starà peggio” e tentasse di agire per il meglio.
Solo che, non
sapendo come porsi, risultava più che altro offensiva.
«Senti
Ino, lasciami in pace...» borbottò, nervoso.
Troppo teso a causa
della missione per riuscire a contenersi a lungo o per nascondere la
rabbia.
Lei
girò i tacchi, stizzita, rinunciando ad offenderlo soltanto
perché
Choji l'aspettava, gli aveva promesso un cesto di frutta stavolta.
Arrivata
in ospedale a Choji fu chiaro che qualcosa non andasse: l'amica
sorrideva troppo, e in modo troppo falso. Era arrivata che sembrava
livida, e ogni tanto lanciava occhiate all'esterno con aria
profondamente assorta.
«Sto
per morire? Perché se è così non lo
nascondi bene.»
Ino
sussultò, portando lo sguardo sull'amico, che le sorrideva
affettuosamente.
«Che
c'è, hai litigato con qualcuno?»
domandò Choji, acuto a
tradimento.
«Sì...»
mormorò Ino, restia a nominare Shikamaru per non doverne
spiegare il
motivo.
«Come
mai?» domandò Choji, avendo già
indovinato con chi.
«Perché
c'è gente egoista al mosto.» rispose lapidaria.
Choji
strabuzzò gli occhi: «Shikamaru egoista? Da
quando?»
«Non
te ne preoccupare...» borbottò lei, prendendo una
mela e giocandoci
distrattamente, fingendo di non averne udito il nome.
«E'
la prima volta che ti sento esprimere un concetto simile su di
lui.»
le fece notare il ragazzo, «Non posso non preoccuparmene. Non
mi
piace quando litigate senza di me.»
«Senza
la tua supervisione?» scherzò lei, accennando un
sorrisetto.
«Già.
Mi dici che succede?»
Ino
sbuffò, incrociando le braccia. «Volevo venire con
lui oggi, ma...
è sempre troppo occupato.» terminò,
evitando di dire quale fosse
la sua “occupazione”.
«Beh,
è un jonin ora, è naturale che abbia incarichi
importanti... e poi
gli ho detto di non venire.»
«Cosa?
Quando?!» esclamò Ino, sorpresa.
«Oh,
prima ancora di arrivare all'ospedale. Shikamaru si sentirebbe in
colpa vedendomi con tutte queste bende, si sente già in
colpa di
sicuro, e dal canto mio mi vergogno abbastanza, in fondo sono sempre
l'ultima ruota del carro... preferisco che ci vediamo direttamente
fuori di qui. Lo avrei detto anche a te ma stai spesso in ospedale
già per Sakura, e comunque non mi ascolteresti
mai.» spiegò Choji
pazientemente, «Quella mela me la sbucceresti?»
«Eh?
Oh, sì, certo...» balbettò Ino.
«Sei
sconvolta.» notò Choji, divertito.
«Sì,
beh, in verità sono stata un po' dura con lui...
Perché non mi hai
detto che sei tu ad avergli chiesto di... Quell'idiota non mi dice
mai niente! Sapessi quanti giri mentali mi sono fatta, credendo che
voi non foste amici come prima, che per colpa della mia distrazione
tu fossi qui e lui ce l'avesse con me e venisse solo quando non c'ero
e cose così...»
Choji
la guardò a bocca aperta.
«Ma
come ti possono saltare in mente cose simili? Scommetto che non gli
è
passato neppure per l'anticamera del cervello...»
cominciò basito.
«Anche
se fosse di certo non lo direbbe a me. Shikamaru non parla mai con
me.»
Choji
valutò come spiegarle senza offenderla che lei faceva lo
stesso con
lui, e in quel momento bussarono alla porta. Fece capolino la zazzera
bionda di Naruto, che sorrideva in modo abbagliante.
«Ciao
Choji, come va?»
E
il discorso fu rinviato.
Ino
era quasi arrivata a casa, quando un'ombra comparve tra lei e la
porta. Era così persa nei suoi pensieri da non essersi
accorta della
presenza di qualcuno, e rischiò l'infarto, mentre portava
una mano
alla tasca per estrarre un kunai e non lo trovava. L'aveva lasciato a
casa come una principiante, sentendosi al sicuro a Konoha.
«Sono
io.» l'avviso la voce pacata di Shikamaru.
Ino
tirò mezzo sospiro di sollievo, trasalendo subito dopo e
catapultando lo sguardo verso il basso con ostinazione.
«Ce
l'hai ancora con me.» constatò il jonin, facendo
qualche passo
avanti.
«Non
più. Sono solo stanca morta e me ne voglio tornare a
casa.» disse
lei, inclinando appena la testa mentre gli occhi si fissavano sulla
strada sfuocata.
«E
allora perché non mi guardi in faccia?»
Tombola.
Ino
alzò la testa lentamente, scoprendo gli occhi arrossati dal
pianto,
e le guance ancora umide. Era notte, ma il lampione era quasi sopra
di loro e ingigantiva i segni invece che nasconderli. Shikamaru
sgranò gli occhi, con mezzo passo indietro.
«Cosa...
Choji sta bene?»
«Sì,
sta benissimo. Sono io che mi sento un po' male, per favore, non
offenderti ma io rientro.» disse lei con un filo di voce,
persa
tutta la carica aggressiva in favore della stanchezza.
Shikamaru
si spostò subito di lato, ma il suo viso aveva assunto una
connotazione preoccupata che raramente gli vedeva addosso, e Ino
sospirò, mentre passava.
«Non
vai all'ospedale solo perché Choji non vorrebbe,
vero?» domandò
piano.
«Esatto.»
rispose Shikamaru prontamente, ancora impegnato ad identificare la
causa del pianto.
Ino
si voltò con la velocità di un serpente a cui
avevano pestato la
coda, e gli diede un pugno che rischiò di disintegrargli la
spalla.
«Perché
non mi dite mai niente?» ringhiò ferita,
«E' difficile anche per
me, lo sai?»
«Cosa
sarebbe difficile, giudicarmi di continuo o avere sbalzi di umore da
pazza?» sbottò lui, evitando di mantenersi la
spalla dolorante solo
per orgoglio.
«Io
non ti giudico di continuo! Sei tu che non mi lasci altra scelta che
inventare, non mi dici mai NIENTE!» Ino si ritrovò
a gridarlo con
una voce che sapeva terribilmente di lacrime e dolore, e
sembrò
spaventata lei stessa. Riprese con un volume decisamente più
basso:
«Mi tieni sempre fuori da tutto, e non so se lo fai
perché per te
sono troppo stupida per capire, forse nella tua testa sono sempre la
stessa ragazzina petulante e oca che ero a dodici anni, non lo so. Ma
quella Ino è cresciuta, anche se voi non volete vederlo.
Soltanto
Choji l'ha notato e mi tratta come sua pari. Tu invece ti chiudi
sempre in te stesso e onori soltanto lui con le tue confidenze, e
forse quella lì di Suna, ma quando si tratta di
me...» strinse le
labbra, scuotendo la testa e alzando gli occhi al cielo, con le
lacrime che impietose continuavano a cadere, «Non
cambierò mai per
te, vero? Forse fai bene, in fondo io non sono altro che una stronza
che giudica gli altri prima di sapere le cose... Tu sì
invece che
giudichi dopo aver capito tutto, guarda che bel lavoro hai fatto qui
con me.» terminò con voce rotta, ma senza
risparmiare ogni punta di
dolore.
Shikamaru
era impietrito, si sentiva totalmente sperduto e per la prima volta
si vedeva con gli occhi di Ino. Allungò una mano verso di
lei per
fermarla, per potersi spiegare, e lei si ritrasse come scottata.
«Non
mi toccare. Tornatene a casa tua o dai tuoi amici.»
sputò la
ragazza, scacciando via la mano con un violento schiaffo, voltandosi
e correndo alla porta, fortunatamente per lei aperta.
«E'
passato un mese.» disse Sakura, portando il vassoio con il
thé a
tavola, dove l'aspettavano Ino, Sasuke, Naruto e Sai. Ino si era
attaccata al team sette per tutti quei giorni, e andava in giro
soltanto quando anche uno di loro era fuori, come se fossero la sua
scorta personale. Inizialmente Naruto e soprattutto Sasuke si erano
mostrati restii alla sua presenza, memori degli strilli di Ino e dei
suoi litigi con Sakura, e quest'ultima si era anche finta seccata per
i primi cinque minuti, finché non avevano notato che il
carattere
della bionda era diventato una sorta di copia di quello dell'Uchiha,
escluse le manie di protagonismo e le offese gratuite. Silenziosa,
schiva, persa nei propri pensieri, Ino era semplicemente
indifferente a Sasuke, non litigava con nessuno di loro, si rivolgeva
con educazione a Sai e persino a Naruto e si confidava la sera con
Sakura; Alla fine a forza di monosillabi aveva più o meno
spiegato
anche altri altre tre cos'era successo, dato che Naruto aveva notato
che Shikamaru, dal canto suo, spesso pranzava col team Gai, e aveva
chiesto spiegazioni con la consueta schiettezza. Quindi ora il team
aveva una mascotte gradita, in qualche modo.
Choji
era uscito di ospedale due settimane prima, e Ino e Shikamaru
andavano a trovarlo a casa a giorni alterni, quindi avevano avuto il
resto della storia dal terzo componente del team dieci.
«Come
dici, Sakura?» domandò Sai, beccandosi un'occhiata
ostile di
Sasuke, cui rispose con un sorriso.
«Parlavo
con Ino. E' passato quasi un mese.»
«Ventotto
giorni.» la corresse lei, prendendo la propria tazzina.
«Dal
litigio con Shikamaru.» riprese Sakura. «Tra poco
Choji sarà in
grado di andare in missione, e tu sei fortunata che l'Hokage non ti
abbia cercato per mandarti in una con Shikamaru nel
frattempo...»
«Non
avrebbe mai messo in pericolo il genio mandandolo con una inutile
chunin.» la contraddisse Ino, sorseggiando il thé.
«Inoltre i
jonin e i chunin non vanno in missione assieme, a meno che non siano
della stessa squadra e con un maestro che giustifichi la loro unione,
come nel team Gai. Da noi non c'è alcun maestro.»
L'argomento
“Asuma” era da sempre uno dei più
impossibili da trattare con
Ino, e Naruto lanciò un'occhiata allarmata a Sakura, che si
affettò
a continuare.
«Va
bene, ma appena Choji sarà in piedi non potrai
più evitare
Shikamaru.» le fece notare ragionevole.
«Ti
sbagli. Chiederò di cominciare un corso come apprendista in
ospedale. O di darmi missioni in solitario per diventare jonin a mia
volta. Potrei anche, come ninja medico, offrirmi come supporto per
altre squadre.»
Nessuno
trovò la forza di rispondere a tale logica,
finché Sasuke, stanco
della tensione, non la guardò dritto negli occhi.
«Sei
una vigliacca, Yamanaka?»
«Lo
sono sempre stata.» rispose lei, disarmante. Naruto
spalancò le
braccia, arreso.
«E
non credi sia ora di crescere?»
«Bello
che sia tu
a dirmelo.»
«Ino.»
fece Sakura, in tono di minaccia non troppo velata.
«Io
sto bene così. Puoi dire lo stesso?»
continuò Sasuke, ignorandola.
Ino
fece una smorfia, mettendo giù la tazzina. «Tutto
questo è perché
non mi vuoi tra i piedi, ammettilo.»
Sasuke
quasi sorrise, inclinando leggermente la testa.
«Naturalmente.»
Ino
alzò le spalle, poco toccata.
«Sai-san,
accompagnami a casa.»
Naruto
li guardò alzarsi e li seguì alla porta:
«Dai Ino, anche Shikamaru
vorrà far pace. Un team unito è la cosa
più bella del mondo,
dopotutto.» sussurrò, con un cenno alle proprie
spalle dove Sakura
e Sasuke fingevano di non ascoltare.
Ino
annuì poco convinta, e Naruto sorrise.
Nella
strada verso casa fu evidente che il destino avesse deciso di dar
ragione a Naruto, perché in direzione opposta alla propria
stavano
arrivando Shikamaru e Choji, quest'ultimo dotato di stampelle. Ino
sospirò, non potendo sfuggirgli e con Sai al proprio fianco
che le
prestava poca attenzione.
Shikamaru
al vederli arrivare insieme trattenne a malapena un ringhio,
malcelato dietro uno sbuffo. Choji rise sotto i baffi, fingendo di
trovare interessante la propria stampella sinistra, quella al lato
opposto dell'amico.
I
quattro si fermarono quando furono l'uno di fronte all'altro, in
palpabile imbarazzo.
«Ciao,
da quando puoi uscire, Cho?» domandò Ino, cercando
di darsi un
contegno e ignorare il campo visivo sinistro.
«Oggi
è il primo giorno che lo faccio. Purché io non mi
stanchi troppo.»
spiegò Choji sorridendo.
«Beh,
allora domani farai un giretto anche con me. Ciao anche a te,
Shikamaru.» salutò poi Ino, tesa, al ricordo delle
parole di
Naruto.
Shikamaru
ne fu sorpreso, e stava per fare un cenno con la testa come a suo
solito, ma poi decise per un più tranquillo: «Ciao
Ino.»
che ignorava volutamente Sai.
«Ehi,
Sai, i tuoi compagni sono a casa di Sasuke?»
domandò Choji, giusto
per non farlo sentire escluso, ma Sai fissava comunque gli altri due
come se fossero affascinanti esperimenti scientifici e non aveva
notato la diffidenza di Shikamaru..
«Oh
sì, arriviamo da lì.» rispose quindi
distrattamente, continuando
ad osservare i due.
«Già,
negli ultimi tempi la sua casa è molto
frequentata.» commentò
Shikamaru, ed Ino arrossì.
«Sai,
che ne dici di fare con me l'ultimo tratto di strada verso casa
mia?»
domandò Choji improvvisamente.
«Choji...»
mormorò Shikamaru a bassa voce, imprecando mentalmente.
«Perché
no. Ciao Ino.» salutò, ignorando Shikamaru a sua
volta.
Sai
negli ultimi tempi era passato al dare più confidenza e meno
soprannomi alle persone vicine, motivo per cui spesso Sasuke gli
avrebbe volentieri tranciato la testa con la katana, e anche
Shikamaru sentì l'irragionevole bisogno di sbattergli la
testa
contro il muro circa una decina di volte.
«Sai-san...»
salutò lei, annichilita dalla piega degli eventi.
I
due rimasero con le mani in mano, senza sapere cosa fare.
«Parliamo?»
propose Shikamaru.
Ino
annuì, in trappola.
«Quello
che mi hai detto mi ha fatto pensare...» cominciò
il ragazzo.
«Ho
esagerato. Mi sono sfogata all'improvviso per quello che era successo
a Choji, non avrei dovuto...» lo interruppe lei subito,
scuotendo la
testa.
«No,
hai fatto bene invece. Quelle non sono cose che ti sono balzate alla
testa in un momento di stanchezza, le pensavi
già.» la contraddisse
con calma. «E hai ragione su tutta la linea, escluso il fatto
che io
ti veda come la stessa Ino che eri a dodici anni. Questo è
falso, e
dico sul serio. Se a volte ti estrometto non lo faccio
volontariamente, è che mi faccio prendere dalla mia amicizia
con
Choji che è diversa dal rapporto che ho con te.»
spiegò, con
difficoltà.
«Noi
non siamo amici?» domandò Ino, sconcertata e
offesa.
«Non
sto dicendo questo! E' che abbiamo un rapporto strano Ino, questo
è
innegabile... e forse io dovrei parlare di più con te. E
fidarmi un
po' di più del tuo giudizio.» ammise lui, agitato
senza sapersi
spiegare il perché.
«E
io non dovrei tenermi tutto dentro, e anche evitare di fare
l'isterica e di parlare prima di sapere le cose.»
ribatté lei,
sentendosi più leggera. «In fondo fa bene
litigare, possiamo
ricominciare da capo e in modo migliore, e Naruto ha ragione, i team
devono restare uniti.»
«Sì,
il team sette è un buon deterrente per tutto.»
confermò Shikamaru,
sarcastico.
«Stupido.
Sono fantastici, stare con loro è una continua boccata di
felicità,
ora che Sasuke è tornato.»
«Sasuke...
ma com'è che Sai si prende tutta quella confidenza con te? E
tu con
l'Uchiha poi?»
«Dopo
un mese sempre insieme... e il “kun” suona strano
ormai...»
spiegò Ino titubante.
«Allora
era vero che stavi sempre a casa loro...»
«Ma
a te chi l'ha detto?»
«Un
uccellino.»
«Un
uccellino con un cane.»
«Possibile.
E poi a Konoha sai come girano le voci.»
Ino
sbuffò. «Che seccatura...»
Shikamaru
alzò le sopracciglia, poi si squadrarono divertiti.
«Abbiamo
un rapporto strano che non è amicizia,
eh?» ripeté Ino,
portando una mano alla lunga coda e spingendola avanti, per poterla
torturare con le dita.
Shikamaru
si rese conto delle implicazioni di quella affermazione, e maledisse
per l'ennesima volta Choji.
Questa
volta sarebbe stata dura tirarsene fuori.
«E'
innegabile.» aggiunse Ino, ricordando a memoria le sue parole
di
poco prima.
Appunto.
Ma
del resto lui si era ripromesso di essere più aperto con
lei,
quindi...
«Non
è così?» domandò, col chiaro
intento di provocarla. Ino spalancò
gli occhi, sorpresa. «Ramen?» riprese Shikamaru.
«Co-Cosa?»
balbettò Ino.
Shikamaru
indicò il locale di Ichiraku.
«Ramen?»
«Ramen
sia.»
Sarebbe
stata una lunga serata piena di parole, quella.
L'uccellino
col cane è Kiba, c'è bisogno di dirlo? XD Non so
esattamente cosa
mi piaccia di questa storia, ma mi piace. Dev'essere che Ino fa
restare Shikamaru come un deficiente, oppure lo scambio di frasi
-battibecco- con il signor Uchiha, cosa che sto inserendo
involontariamente in tutte le ultime shot che ho scritto. Non so
perché, ma li faccio litigare di continui quei due. Forse
perché
Ino è abbastanza sfacciata e combattiva e lui una primadonna
che
vuole fare il superiore ma DEVE rispondere ogni tanto, non so. Oppure
mi piace scriverlo perché secondo me Ino, visto
com'è protettiva
con Sakura, sotto sotto vendicherebbe volentieri tutte le lacrime
dell'amica anche a costo di rovinare il bel faccino dell'altro a suon
di pugni.
Ma
magari sto dicendo scemenze, essendo una Stupida Femmina di
Kishimoto, non ha tutta 'sta profondità.
Ma
quanto sono belli? <3
Kimly:
a me il capitolo scorso invece non piaceva mica tanto XD per una
volta comunque invece che fare una Ino sicura di sé e
sfacciata l'ho
fatta in fuga al “ti amo”, quello è
stato divertente, sì XD Per
il bacio mattiniero avrei anche potuto farla reagire male, del tipo
che “non sono il tuo trofeo” ma gliene avevo
già fatte passare
troppe XD grazie della recensione!
Ryanforever:
Shino è un grande! Lo amo da quando si è offeso a
morte perché
Naruto non lo ha riconosciuto sotto tutti quei vestiti, ecco.
Shikamaru non ce lo vedo a fare dichiarazione d'amore lunghissime, ma
dato che è tanto intelligente sa quando deve sforzarsi un
attimino... questo ovviamente secondo me XD ce lo vedo anche a
squagliarsi il cervello la notte per capire le cose, in mancanza
della posizione con le dita a triangolo tipica dei suoi momenti di
ragionamento XD grazie della recensione!
Wish:
è stupendo che tu ami tanto Ino... visto che non
è manco quella
vera XD anche se è chiaro che si indignerebbe, lei
così bella e
meravigliosa nascosta come una comune tresca XDD e io invece quello
Shikamaru non lo capisco proprio, do ragione a Ino, stavolta.
Perché
è inutile nasconderlo, prima o poi dovrà dirlo e
affrontarlo,
quindi tanto vale farlo “prima” ed evitare di far
stare male la
ragazza. Sai che al “lascia la Haruno per Ino”
anche io ho
pensato un po' al KibaSaku? Del tipo che lui va' a spettegolare da
lei, e ciò mi suona molto KibaSaku? Cos'ho fatto con quella
storia... XD Mi è piaciuta molto anche la recensione
precedente,
eh, su quanto Shika sia logico a non voler Ino in minigonna se non
quando è in casa con lui XD Grazie cara XD
Kikky:
poveretta con la scuola... su, eccoti un'altra ShikaIno XD e
sì,
sono adorabili. Cose che con un'altra donna non potrebbe avere lui
U_U e viceversa. Grazie del commento!
Hachi:
lol. Vale come risposta? Comunque sì, anche Shikamaru
dovrà pur
cominciare qualche volta! E Kiba non importa quanto poco compaia,
dice sempre qualcosa che lo rende importante XD Quanto è
meraviglioso... già solo perché si veste di
pelle, ecco. Grazie per
la recensione così gioiosa! XD
Al
prossimo con:
71)
Perché Ino fa la dieta non per essere bella davanti a
Sasuke, ma per
non pesare su Shikamaru.
Capitolo 70 *** Perché Ino fa la dieta [...] per non pesare su Shikamaru. ***
71)
Perché Ino fa la dieta non per essere bella davanti a
Sasuke, ma per
non pesare su Shikamaru.
Ino e
Shikamaru si
scambiarono uno sguardo da lontano, e lui fece un cenno di diniego
con la testa. Un dardo infuocato passò tra loro, aumentando
le
dimensioni dell'incendio, unica fonte di luce in quella notte estiva,
non abbastanza forte perché lui potesse usare le ombre.
Ino per
tutta risposta annuì
prepotentemente, e cancellò il loro contatto visivo.
Si
avvicinò a Sakura, che
stava accucciata a terra.
«Uso
il capovolgimento.»
Sakura
sgranò gli occhi,
bloccandole un braccio.
«E'
pericoloso, non sappiamo
se sono amici tra loro! Magari ti uccidono senza pensarci
sopra.»
«Non
intendo farmi notare,
ma solo liberare Naruto e Sai-san e allontanarli dalle esalazioni
velenose, o non si sveglieranno più. Quando avrò
usato il
capovolgimento, se i nemici mi noteranno e attaccheranno comunque, ci
penserai tu a distrarli.»
«Non
era Shikamaru lo
stratega?» domandò ironicamente l'amica,
mordendosi poi le labbra
preoccupata.
«Beh,
apparentemente.»
Poco dopo
il corpo della
bionda cadde a peso morto tra le braccia dell'amica, che si
preoccupò
di spostarla più indietro senza difficoltà.
Shikamaru
si morse la lingua
per evitare un imprecazione e si voltò verso il compagno.
«Choji,
Ino è entrata in
uno di loro... quello più vicino a Sai, di sicuro. Puoi
distrarre
gli altri?»
«Ovvio.»
rispose l'altro,
gonfiando il corpo e preparandosi a sfondare letteralmente la
resistenza nemica.
Come
sempre, non appena
Naruto si fu ripreso dalla sonnolenza indotta dal fumo, non ci volle
molto ad eliminare i nemici.
«Cadere
in una trappola
simile è imbarazzante persino per te.» fu l'unico
commento di
Sasuke, che non essendo più un ninja riconosciuto della
Foglia ma,
per ora, soltanto una sorta di “ospite in attesa di riscatto
del
proprio nome”, si era mantenuto in disparte, pronto comunque
ad
intervenire... se ne avesse avuto voglia.
«Cos'hai
detto?» strillò
ovviamente Naruto, obbligando Sakura ad allontanarsi da loro prima di
prenderli a pugni.
«Sono
un genio anche io!»
stava proclamando Ino convinta, e Sakura rimpianse amaramente la
decisione appena presa di separarsi dalla propria squadra. Perlomeno
prima, stando vicina ai litiganti, poteva fissare tre bei ragazzi e
ammirarli, fingendo di non parlare la loro stessa lingua.
«Sì,
sì...» borbottò
Shikamaru in risposta, senza starla troppo a sentire.
«Non
fare però cose così
pericolose senza dirci nulla, Ino.» la rimproverò
Choji con
dolcezza.
«Shikamaru
lo sapeva!»
squittì lei, indignata dall'insinuazione di Choji.
«Ma
avevo detto di no.» le
ricordò lui, per puro masochismo.
«Come
faceva a saperlo da
quella distanza?» intervenne Sakura incuriosita.
«Non abbiamo
trasmittenti.»
«Sono
telepatici.» spiegò
Choji divertito.
«Ma
no, è che ci capiamo
dallo sguardo.» spiegò Ino, col naso per aria a
testimonianza delle
offese ricevute.
Sakura
scambiò uno sguardo
con Shikamaru, lei maliziosa e lui ben intestardito nel far finta di
nulla.
«Comunque,
Ino, sei leggera
come una piuma, ma mangi?» domandò allora
l'Haruno, per rabbonirla.
Ino si
sciolse subito in un
sorriso. «Seguo la mia dieta, te la consiglierò.
Ti scrivo tutto in
un foglio a Konoha.»
L'espressione
cordiale e
diplomatica di Sakura si ghiacciò.
«Io
non ne ho bisogno,
grazie.» le fece presente con voce seccata.
«Se
lo dici tu... scommetto
che se usassi la mia tecnica spezzeresti le braccia di Naruto alla
seconda missione.» ridacchiò Ino. Shikamaru e
Choji sospirarono,
mentre i tre del team sette si voltavano indietro sentendo chiamato
in causa il biondino.
«Fino
a prova contraria la
scrofa qui sei tu.» sbottò Sakura acidamente.
«Come
hai detto scusa?»
chiese Ino in falso tono tranquillo. «Shikamaru, hai mai
avuto
problemi a prendermi in braccio?»
Shikamaru
sembrò perplesso.
«Shikamaru?»
ripeté Ino,
spazientita e minacciosa.
«La
dieta la fai per non
pesare a me, scusa?» domandò infine Shikamaru,
credendo di capire e
con vera innocenza.
Ino
aprì la bocca e la
richiuse subito, arrossendo.
«Oh,
pensavo la facessi per
i ragazzi...» commentò Sakura con un'occhiata a
Sai. Poi riportò
immediatamente lo sguardo a Shikamaru che, in effetti, era un
ragazzo. «Oh. Cioè, oh.»
disse, rubando le parole di bocca al Nara.
«No!»
si affrettò a
strillare Ino. «E' semplicemente un atto di cortesia,
frontespaziosa
maniaca! Se poi tu ci fai pensieri perversi sopra è solo
perché
immagino che per Sasuke-kun sia sempre un immenso fastidio tenerti
sollevata mentre fate le vostre-» fortunatamente il seguito
sicuramente censurabile del discorso frenetico di Ino fu interrotto
dalla mano di Sakura, sbattuta contro la sua bocca abbastanza forte
da rischiare di buttarle giù i denti, mentre entrambe le
kunoichi
paonazze rischiavano di rovesciarsi a terra e lottavano sul posto.
«Cosa...»
cominciò Sai interrogativamente, bloccato da Naruto che gli
aveva
poggiato una mano sulla spalla e aveva cominciato a scuotere la
testa, prima di ghignare in direzione di Sasuke, che per una volta
non aveva obbiettato nulla e fissava gli alberi, stoico e rosato
sulla faccia.
Shikamaru
bloccò Ino per le
spalle, mentre Choji separava delicatamente Sakura e cominciava a
dirle con estrema cautela che a lui sembrava fosse addirittura
dimagrita negli ultimi tempi, e che anzi appariva molto gracile e via
dicendo, mentre l'amico sollevava la loro compagna di squadra e se la
metteva in spalla.
«Shikamaru!
No!» protestò
Ino, dibattendosi.
«Mi
guarderesti in faccia se
ti mettessi giù?» domandò lui. Lei non
rispose, come si aspettava,
e finì col sorridere divertito.
Ino invece,
incrociando le
braccia e gonfiando le guance rosse, maledisse la lingua lunga che si
portava dietro dalla nascita. E al tempo stesso benedisse la propria
dieta, che le avrebbe consentito di stare in spalla a Shikamaru fino
al ritorno a casa, quasi come se fossero abbracciati.
Certo, non
essendoci altre
missioni in vista per un bel po', si sarebbe fatta una scorpacciata
di cioccolato, ma questi erano dettagli. E poi si poteva mangiare in
compagnia, sotto un cielo nuvoloso e seduti sull'erba, no?
Ino può mangiare quel che le pare, tanto si è
già fatta un bel viaggetto col fondoschiena di Shikamaru
come panorama lol
Adoro fare Ino volgare, con le sue uscite cattivissime su Sakura e
Sasuke, perché naturalmente amo descrivere le reazioni di
quei due XD E i litigi tra ragazze XD E mi piace tanto anche scrivere
di Sasuke che resta a guardare e chissenefrega di Naruto XD Ormai son
tutti comprimari.
Kimly:
SASUINO NO! Non
dirmele queste cose, che penso di cancellare tutto XD anche io trovo
carino che si attacchino agli altri, dopotutto solitamente ci si
attacca agli amici in certe situazioni.. grazie della recensione!
Ryanforever:
Naruto mi ha
fatto pena e ispirato simpatia, ma lo fa sempre quando si parla del
team sette... in effetti tutto mi fa pena e simpatia parlando di team
sette. Ino la vediamo uguale, la vendicatrice XD grazie per la
recensione!
Kikky:
Sasuke, povera
donna... coraggio con la scuola XD grazie della recensione!
Wish: che
recensione! Non
avevo neanche notato che in effetti anche Shikamaru lancia spesso
offese velate anche nelle mie storie XD Choji è sempre in
mezzissimo, povero caro, e quei due accumulano tensione sessuale da
morire in tutte le mie storie, cosa che a lui non farà
piacerissimo
sapere se prima o poi descriverò lui che li becca XD
Comunque per me
quando Ino sbotta col fatto che lui non le dice niente, non
è mera
tensione sessuale, ma anche a livello di amicizia e di amore
romantico è veramente depressa per tutta questa storia -la
capisco-
ed è giusto che alla fine sbotta. Shikamaru che fa l'uomo
deve
essere una cosa di un sexyssimo e shojoissimo, comunque, stile
SylarElle XD E anche quella scena in cui lei se ne vuole andare
perchè è stanca in effetti sa di shojo XD Il
ramen è il deus ex
machina del mondo di Naruto? È grave sta cosa XD grazie
della
recensione!
Al prossimo
capitolo con:
72)Perché
Ino non dice più a chi è interessata, non
sarà magari perché è
proprio qualcuno che le è vicino a piacerle?
Capitolo 71 *** Perché Ino non dice più a chi è interessata... ***
72)Perché
Ino non dice più a chi è interessata, non
sarà magari perché è
proprio qualcuno che le è vicino a piacerle?
Risate
fortemente sguaiate dall'angolo delle ragazze.
Tutti
i ragazzi si voltarono sbalorditi, perché anche Tenten si
era unita
a loro, e persino la timida Hinata ridacchiava con le mani sulle
labbra per contenersi.
«Sasuke-kun,
io ti amo ancora!» ululò Ino, mani al
cuore e tono a dire il
vero sarcastico, mentre Sakura arrossiva vivacemente e scattava in
piedi.
«Credi
di essere stata meno imbarazzante di me?» gridò
inferocita.
«Sai-san, Sai-san! Guardami!»
civettò poi, arrotolando una
ciocca rosa tra le dita.
Sai,
sorriso perenne sul volto, inclinò la testa senza capire.
«Ma
sta zitta, perlomeno io non l'ho stuprato il povero Sai, tu stai
insieme a Sasuke solo perché evidentemente gli piacciono gli
uomini,
mi stupisco che non vada con Naruto!» si difese Ino con
noncuranza.
«Ehi,
Yamanaka...» la voce tetra e disgustata di Sasuke
risuonò nella
sala, prima che Naruto cominciasse a starnazzare altrettanto
schifato.
«Ma
è normale che si prendano in giro a vicenda come uomini loro
stesse?» sbottò Shikamaru, alzando gli occhi al
cielo.
«Ma
perché le avrò raccontato certe cose,
piuttosto...» sibilò Sakura
contrariata, supportata dall'annuire di Sasuke.
«Sei
stata stupida.» concordò l'Uchiha, rischiando la
testa.
«Ecco,
appunto. A casa ti tiene anche al guinzaglio?» soggiunse
impietosa
Ino.
«Oh,
senti, prendi in giro Hinata piuttosto!» si
lamentò Sakura
esasperata.
Hinata
sobbalzò, cercando aiuto in Tenten, che invece ascoltava
rapita. «E
perché mai?»
«Tu
non sai dell'attacco di Pain? La super-dichiarazione versione
Hyuga?»
esclamò Sakura, esageratamente felice, liberandosi
dall'oppressione
di Ino.
«Io
vorrei capire come lo sapete voi...»
bofonchiò Naruto, catturando l'attenzione degli amici. Kiba
quasi
sbatté la testa contro il tavolo.
«Abbiamo
le nostre fonti.» rispose semplicemente Sakura.
«Capacissime
di pagare i presenti per farsi dire i pettegolezzi anche durante un
attacco...» commentò Shikamaru.
«Proprio
lui, tra tutti quelli che c'erano...» si lagnò
Kiba.
«Sono
d'accordo.» si espresse Neji, alterato.
Quindi
non ho paura di morire per te.
Perché Io...
Ti Amo!»
la
imitò in quel mentre Ino, e Hinata cacciò un
grido pauroso e
affondò il viso tra le mani, rischiando lo svenimento e
anche
l'infarto.
«La
risposta di Naruto, in seguito, è stata “oh,
beh, io”.»
spiegò Sakura a Sasuke. Questi rivolse uno sguardo di
compatimento
al compagno di squadra.
«Molto
ben espressa.» si complimentò.
«Ma
sentilo! Tu a Sakura hai risposto che era
noiosa!»
lo accusò
Naruto.
«Ma
lui l'ha detto in modo carino!» lo giustificò
Sakura, avendoli
raggiunti e abbracciato Sasuke, che la lasciò fare senza
perdere
l'espressione arrogante rivolta a Naruto.
«Oh,
sì, come poteva non dirlo in modo carino dopo tali parole?
Sasuke-kun, io ti amo
ancora! Non andartene di nuovo!»
recitò Ino drammaticamente, gettandosi di peso su Tenten, e
ridendo
ancora con lei.
«Sei
noiosa.» tuonò Tenten, e giù
a ridere di nuovo.
«Posso
dar loro fuoco?» domandò Sasuke a Sakura, che
sembrò incerta su
cosa rispondergli.
«Ino-san,
tu a chi hai detto “ti amo”?» si
informò allora Lee, precedente
vittima delle sue prese in giro.
Ino
si immobilizzò, sbiancando.
«A
chi... Oh! A Sasuke anche io, naturalmente!»
recuperò subito.
«A
lei piacciono solo i mori da quando era... Ehi, Lee-san, magari hai
qualche possibilità anche tu.» rise Sakura.
«Ma
mi hai presa per una che sta con un ragazzo solo perché
è moro?»
obbiettò Ino contrariata, avvampando. Shikamaru la
osservò da
dietro il proprio bicchiere, senza dare nell'occhio, mentre il caos
continuava.
A
fine serata si salutarono tutti sulla porta, Ino entusiasticamente
ubriaca, come del resto Sakura che se ne stava spalmata addosso a
Sasuke senza dargli scampo, Naruto in spalla a Lee, addormentato o in
coma etilico, Hinata preoccupata per il fidanzato, Neji che si
trascinava via Tenten, lontana dalle grinfie di Kiba, che da alticcio
ci provava anche con gli alberi, Shino e Choji, due dei pochi sobri,
che sospirando si incaricavano di portare via l'Inuzuka e Shikamaru
lasciato alle prese con Ino.
Su
questo punto anche Choji era stato altrettanto entusiasta all'idea di
scaricargliela. Shikamaru sospettava di un complotto, ma non disse
nulla.
«Shika-chan!»
cicalò Ino, danzando al suo fianco. Shikamaru
soffrì per quel
nomignolo, e chiuse gli occhi. «Ehi, Shika-chan, dove
andiamo?»
«A
casa, donna terribile.»
«Va
bene!» acconsentì, sempre felice ed entusiasta.
Lo prese per un braccio, poggiando la testa contro la sua spalla e
sospirando con allegria.
«Fossi
sempre così semplice da trattare...»
sospirò il ragazzo.
«Sakura
ora salterà addosso a Sasuke.»
sentenziò Ino, col tono di chi
diceva la cosa più sensata e logica del mondo.
«E
rieccoci, non sai pensare ad altro?» domandò
divertito.
«E
Hinata a Naruto.» aggiunse lei, sorridendogli.
Lui
tacque per un momento. «Questo mi sembra poco
probabile.»
Lei
aggrottò la fronte: «E Tenten a Neji. Lei dice che
le piace.»
«Questo
spiega molte cose...» commentò Shikamaru, senza
perderla d'occhio.
«Quindi
io ora salterò addosso a te?» domandò
ingenuamente.
«E
lo chiedi a me?» fece lui, imbarazzato. «E tu non
dici che io ti
piaccio. Non dici mai chi ti piace.» le ricordò,
cercando di
sfuggire a quel suo sguardo dolce che era un attentato alla sua
attività cerebrale.
«Non
posso dire che mi piace!» si ritrasse Ino, scandalizzata.
«Non
posso più!»
«Perché
non puoi più?» non poté fare a meno di
chiedere Shikamaru,
vedendola così sconvolta.
«Perché
chi mi piace è vicino a me.» rispose, indicandolo.
Shikamaru
restò semplicemente basito. Avrebbe voluto ribattere che da
ubriaca
diceva cose insensate, ma sapeva per esperienza che dopo aver bevuto
Ino era semplicemente più sincera.
«Quindi
devo saltarti addosso?»
«Ferma
lì!» la bloccò Shikamaru, terrorizzato.
Ino lo avrebbe squartato
il giorno dopo, se glielo avesse permesso. Notò la sua aria
da
cucciolo maltrattato ingiustamente, e sospirò:
«Senti, anche a me
tu piaci.» tentò di ignorare il modo in cui si era
illuminata,
adorabile,
«E se domani, da sobria, vuoi ancora saltarmi addosso, lo
farai. A
me starà più che bene, anzi.» propose.
Ino
annuì con un gran sorriso. «Ci sto.»
«Che
seccatura...»
«Come
diavolo faccio?» piagnucolò Ino, aggrappata alla
maglietta di
Sakura perché non scappasse.
«Tu
hai fatto il casino e tu ti arrangi.» proclamò
l'altra.
«Ma
dai, tu te lo sei presa per bene Sasuke ieri, grazie a me!»
«Come
sarebbe a dire grazie a te?»
«Che
ti ho dato il via, e da ubriaca te lo sei sbattuta contro un muro!
Cosa che fai comunque anche da sobria, a prescindere!»
strillò Ino,
facendo voltare parecchie persone. Sakura sprofondò.
«E ora mi devi
aiutare! Gli ho detto che mi piace, capisci?»
«Senti,
digli che eri ubriaca e basta.» mormorò Sakura,
distrutta dalla
figuraccia.
«Ma
non è così!» esclamò con
voce strozzata lei.
Sakura
spalancò gli occhi. «Cioè: Shikamaru ti
piace?»
«Ma
cos'hai davanti agli occhi, frontespaziosa? Certo che mi
piace!»
sbottò Ino isterica, paralizzandosi subito dopo. Sakura
guardava
oltre le sue spalle, sconvolta. «Non dirmelo...»
mormorò.
Sakura
la guardò, implorando pietà e perdono con lo
sguardo. «Io vado.»
La
mollò in mezzo alla strada, ed Ino si voltò
lentamente, trovando
davanti a Shikamaru, che aveva una mano tra i capelli e si schiariva
la gola, imbarazzato.
«Oh,
io, cioè...» disse lei, sentendosi molto
“Naruto”.
Shikamaru
la cavò dall'impaccio senza problemi: «Avevi detto
che mi saresti
saltata addosso.» le ricordò.
Ino
smise di boccheggiare, e ci pensò giusto un attimo. Poi
scattò
verso di lui e gli si buttò tra le braccia, per nascondere
il viso
rosso di imbarazzo.
«Per
fortuna sei leggera...» commentò soltanto lui, e
lei rise, alzando
la testa per una battuta che non avrebbe mai detto, troppo impegnata
a ricambiare il bacio che lui le aveva rubato con passione.
E'
idiota, ma adoro scrivere del rapporto terrificante tra le ragazze.
Che poi non è così terrificante, io ho un
rapporto uguale con le
amiche e lo si vive bene, con tante risate. (Io non sono una delle
vittime, naturalmente).
Naruto,
prima che abbiate cattive idee, ci mette un po' più di
Sasuke a
schifare l'idea di Ino perché ci ha messo di più
a capirla.
E'
NaruHina, eh. Solo che ho pensato a una possibile risposta realistica
del ragazzo post dichiarazione.
Oh,
Ino e Sakura, notando il comportamento strano di Hinata rispetto al
solito, post-attacco, hanno chiesto allo Hyuga e ai superstiti. E li
hanno pagati per sentire la dichiarazione.
Quanto
amo Ino schietta e sfacciata che fa morire di imbarazzo Sakura?
“Shika-chan”
è un omaggio a Recchan, con tutte le cose che scriviamo su
msn.
Abbiamo ipotizzato il soprannome peggiore per uno come lui,
fattibile, e io ho trovato Shiky-chan. Pensate soltanto alla faccia
di Kiba dopo uno “Shiky-chan”.
Risposte
ai commenti!
Ryanforever:
qui ritorna il Sasuke menefreghista. Stavolta Ino non si è
limitata
a “ammirare”, brava ragazza! Grazie della
recensione!
Wish:
la prossima volta finisco la fic dopo “Ino e
Shikamaru” XD anche
qui team sette e dieci, con aggiunta degli altri due. Qui è
Ino che
si sputt-frega con le sue mani. In effetti anche nella scorsa forse,
ma perlomeno Shika aveva dato l'incipit “Ma no, è
che ci capiamo
dallo sguardo”. E sì, anche loro sensualissimi ma
anche allegri.
InoElle è molto entusiasta XD grazie per la recensione!
Kimly:
meno male, sono molto antiSasuIno XD Spero ti siano piaciuti anche
gli oltraggiosi scambi di battute di questo capitolo XD grazie per
aver recensito!
Kikky:
direi che allora ti piacerà anche questa, coi litigi
amichevoli di
Sakura, Ino (Tenten e Hinata) XD Sasuke fa sempre il superiore
perché, diciamocelo, basta che ci sia uno specchio nei
dintorni e
capisce quanto è superiore U_U grazie della recensione!
Globulo
Rosso: i motivi non sono farina del mio sacco, io mi
dovrò
inventare la storia, ma i motivi vengono dallo ShikaIno fan forum...
sono le altre mosche a essere fantastiche! Grazie per la recensione!
Al
prossimo capitolo con:
73)
perché Ino vuole comandare a bacchetta tutti.... ma solo
Shika se lo
fa fare...
Capitolo 72 *** Perché Ino vuole comandare a bacchetta tutti... ma solo Shika se lo fa fare. ***
73)
Perché Ino vuole comandare a bacchetta tutti.... ma solo
Shika se lo
fa fare.
«Naruto!»
strillò Ino, «Lo striscione va messo
più in alto, più in alto!»
Naruto
guardò prima lei, poi lo striscione e poi di nuovo lei.
«Ma
io sono in pausa...» obbiettò lamentoso, non
troppo impressionato
dalle sue minacce violente, abituato alle botte di Sakura.
«Pausati
la testa...» borbottò Ino contrita, vedendolo
saltare poi la
finestra per raggiungere Kiba e andare a pascolarecon
lui. «Choji, puoi...»
«Posso
portare la scala, ma poi devo correre a dire a mia madre che sono
ancora vivo.» la anticipò il compagno di squadra,
che aveva passato
le ultime ventiquattro ore fuori casa senza una scusa valida.
«Va
bene, va bene... Ah! Lee, Neji...kun, voi
due!»
«Ci
penso io, Ino-san!» si mise sull'attenti Lee, prima di
crollare e
venire afferrato di peso dallo Hyuga.
«Non
dorme da giorni.» spiegò afflitto, «Non
fa che correre da una
parte all'altra...»
«L'ho
notato.» disse Ino, sconcertata.
«Siamo
ancora tutti mezzo morti per colpa dell'ultima missione, dacci
tregua.» la rimproverò Sakura, entrando con passo
malfermo e delle
bende sul corpo martoriato.
«Hai
detto bene! Non siamo tutti morti ma “mezzo morti”!
E
Kurenai-sensei ed il bambino stanno per tornare dall'ospedale,
avevamo accettato tutti insieme di sistemare casa sua, e adesso mi
ritrovo a dare ordini al nulla!»
«Perché
allora non fai tu tutto?» chiese Sai, che dipingeva il muro.
«Tutto?»
ripeté Ino inorridita, «Sono convalescente anche
io, sai quanto
chakra usa un ninja medico?» sbottò, dimenticando
anche di essere
gentile con lui tanto era esausta. «Io do gli ordini
perché sono
quella più brava ad organizzare!»
«Questo
è vero.» confermò Tenten, che reggeva i
panni appena lavati di
Kurenai. Hinata, con lei, portava dentro anche i vestiti nuovi per il
bambino, regalo da parte loro.
«Sì,
ma a parte voi due non aiuta nessuno... Ehi!» si
lanciò,
bloccandosi poi di fronte alla figura taciturna di Sasuke, che era
comparso al fianco di Sakura. Non era tornato che da pochi mesi a
Konoha, ed era ancora raggelante trovarselo davanti con quello
sguardo da psicotico assassino depresso.
«...Niente.»
terminò la kunoichi bionda.
«Non
aiuta nessuno a parte loro due?» ripeté
Shino in tono
risentito, che coi suoi insetti sistemava il giardino. Ino
rabbrividì.
«Scusa,
scusa... intendevo solo... ecco, vorrei che fosse tutto
perfetto.»
mormorò, poi vide una coda di capelli familiare passare
sotto la
finestra e si illuminò.
«SHIKAMARU!»
sbraitò, facendo sobbalzare tutti. Shikamaru si
affacciò di fretta
alla porta, aspettandosi quasi un attacco nemico.
«Metti
più su lo striscione!» ordinò,
indicandolo.
Shikamaru
fece per obbiettare seccato, era stato chiamato in quel modo orrendo
per nulla e comunque non ne aveva voglia, ma ci rinunciò,
conoscendola, e andò direttamente alla scala ubbidendo
all'ordine.
Ino
quasi si mise a piangere.
«Fatto.
Altro?» domandò arreso, scendendo dalla scala.
Fu
travolto dalla bionda, che lo aveva incollato al muro e lo stava
baciando come una forsennata. Una forsennata maniaca.
Una mano
di Shikamaru andò a stringerla per la schiena avvicinandola
a sé,
l'altra a tenersi ancorato al muro per non scivolare a terra visto
l'impegno di lei.
I
presenti fischiarono, Kiba alla finestra in primis, e Choji
scoppiò
a ridere.
Quando
Ino lo lasciò andare, Shikamaru prese una boccata d'aria.
«Beh,
posso anche spostare i mobili se serve.» la
informò il ragazzo,
sbalordito ma senza perdere tempo.
«Sì,
beh, fuori dalle palle, gentaglia!» ordinò Ino,
scacciando via gli
altri e tornando a baciarlo.
Stavolta
obbedirono proprio tutti.
E
chi vuole restare a vedere quei due pomiciare? XD Non che io creda
che, se non fosse stato per Shikamaru, Ino non avrebbe obbligato
sanguinosamente Naruto e Kiba a darle una mano, eh. E' pericolosa
anche lei.
Tralasciando
Sasuke che è un maniaco psicotico, a suo parere. E neanche
tanto
solo a suo parere.
Non
mi viene altro da dire, quindi rispondiamo alle recensioni:
Kikky:
felice di averti rallegrata xD e come Sasuke fa bene, stava lasciando
Naruto a morire XDDD beh, se sei KibaHina avrai notato che Kiba ha
battuto la testa contro il tavolo al pensiero di una dichiarazione, e
che vista la risposta di Naruto le scommesse su con chi
finirà sono
ancora aperte XD
Shika:
non preoccuparti, sono io che ho accelerato i vari postaggi XD sono
sempre felice quando la gente ride per qualcosa di mio XD vero che
è
bello essere così? Io sono la pettegola sguaiata numero uno
e lo
adoro XD La dichiarazione di Ino alla Naruto è dovuta al
fatto che
dopotutto dovrà pur pagare le sue cattiverie xD
Kimly:
sì, ho puntato molto al realismo XD E sempre sì,
Ino ha carisma ed
è sempre quella su cui sono puntate le luci... anche solo
perché ha
una voce altissima, come quando nel manga-anime saluta Naruto di
ritorno dall'allenamento con Jiraya, strillando come una pazza xD
Sasuke e Sakura sono meravigliosi, specie lei versione maniaca
violenta!
Celiane:
tranquilla, come ho già detto è colpa mia, ho
aumentato la
frequenza di postaggio capitoli! In realtà avevi capito bene
all'inizio, si stavano sfottendo senza che le coppie fossero formate.
E povera Hinata davvero XD Quando Ino inizia a dire che Tenten ama
Neji e gli salta addosso, e Hinata lo stesso con Naruto, parla di
gente non fidanzata, ecco perché Shika dice che
“questo spiega
molto” o qualcosa di simile, in riferimento a tutto il loro
comportamento... stanno insieme solo Sasuke e Sakura XD Sì,
ho
scelto una confessione classica perché Ino se la meritava,
dopo
tutte le cattiverie dette XD
Ryanforever:
i capitoli divertenti piacciono sempre a tutti XD e anche nel mio
caso son quasi tutte fidanzate... ma io prendo in giro a prescindere,
eh. XD mai shonen da me, o quasi mai XD solo con le ItaDei per colpa
di Recchan, e raramente e con Itachi comunque almeno bisessuale XD ma
tralasciamo le mie pazzie e yes, Ino che prende in giro Sakura
è
adorabile XD
Wish:
anche per me è divertentissimo scrivere delle ragazze,
specie mezzo
ubriache di allegria e coi ragazzi in giro XD anche io intendevo far
cattiva pure Tenten, ma dato che non è ancora fidanzata con
Neji si
è dovuta parare il fondoschiena perché
consapevole che Ino si
sarebbe rivoltata anche contro di lei alla prima occasione XD Ormai
abbiamo capito che siamo tutte piuttosto impietose con le amiche, eh?
XD Sakura sopporta Sasuke perché accondiscende molto ai suoi
“cretina”, e perché a volte ha
ragione... come fai a raccontare
certe cose a Ino? XDD senza contare che poi, citando Ino, -se lo
sbatte contro i muri- e recupera tutta l'allegria XDD i sillogismi di
Ino li faccio anche io, non credere che siano campati in aria XD E
certo, Hinata che salta addosso a Naruto sarebbe particolarmente ooc.
Noto con amore che hai adottato lo “Shiky-chan” XD
Shikamaru l'ho
volontariamente fatto molto signore, non ce lo vedo ad approfittare
di una Ino ubriaca, prima ancora di starci assieme. Magari dopo
sì,
eh. Ma magari molto.
JhonSavor: hai
rencesito mentre postavo il capitolo dopo, ma correggo subito XD beh,
in realtà il gruppo se noti l'ho messo anche nel precedente
capitolo... anche se qui ho fatto parlare Shino, quindi conta di
più (?) Felice che lo stile sia molto Narutesco! XD
Grazie
a tutte per le recensioni bellissime! E al prossimo capitolo con:
74)Perché
a me il viola e il verde insieme piacciono.
Ambientata
nell'universo alternativo di 50) perché fanno le veline XD
Capitolo 73 *** Perché a me il viola e il verde insieme piacciono. ***
74)Perché
a me il viola e il verde insieme piacciono.
[continuo
del motivo 50: veline.]
Il
volontariato non faceva per Shikamaru, ma era l'unico modo in cui lui
e gli altri scavezzacollo dei suoi compagni potevano ripagare le
vetrate rotte con la famosa Rissa di Ferragosto.
Dovevano
occuparsi di pulire l'ospedale, il che comportava compiti
più o meno
vomitevoli quando si trattava del bagno o di zone in cui i pazienti
avevano... fatto cose
da malati.
«Odio
gli ospedali.» borbottò Naruto per l'ennesima
volta.
«Sì,
beh, non ne dubito. Ci sei stato talmente tante volte, con la storia
dei pattini in terza, con il casino alla rimessa delle auto, e la
Grande Guerra delle Ciotole...» cominciò ad
elencare Rock Lee,
unico felice della situazione.
«Vorrei
capire, esattamente, cosa ti rende così allegro.»
sbuffò Kiba, e
Rock Lee tirò con due dita la sua tuta da inserviente verde.
«Il
verde è senza dubbio il mio colore.»
«Sei
una donna.»
«Sei
solo invidioso.»
«Tutto
questo discorso è da donne.» li
liquidò Naruto imperioso,
usando il tronco della propria scopa come appoggio. «Ed io mi
rifiuto di pulire ancora una volta i bagni. Stavolta tocca a
Sasuke.»
Aveva
appena finito di parlare che uno strofinaccio si spiaccicò
sulla sua
faccia.
«No.»
rispose semplicemente l'interessato, come se nulla fosse.
«Se
vi picchiate qui dentro e ci provocate altri guai, vi
mangio.» li
minacciò Choji.
In
quel momento Kiba aspirò rumorosamente per quello che
sembrava
l'ultimo respiro, spalancando la bocca in un ovale allungato e
portandosi una mano al petto.
Seguendo
il suo sguardo ecco arrivare Sakura ed Ino, loro vere
infermiere volontarie che si occupavano principalmente del reparto
infantile, distinguibili dalle altre per via delle loro divise
colorate. Quella di Sakura rossa, quella di Ino viola.
«Come
sto?» esordì Ino, consapevole della propria
bellezza.
«Un
sogno erotico.» rispose Shikamaru imbambolato.
«Come?»
«Nulla.»
si affrettò a dire, tra le risatine degli altri.
«Quanto
ben di Dio...» mormorò Kiba, scuotendo la testa
quasi commosso.
Sakura,
spingendo un carrellino, si fermò tra Sasuke e Naruto che
sembravano
aver scordato il litigio.
«Spero
che voi due non vogliate combinare danni anche qui.» li
riprese con
fare quasi materno.
«Io
non combino nulla.» precisò Sasuke, altero,
perdendo un po' di
credibilità poiché non riuscì a
distogliere lo sguardo dagli occhi
verdi dell'altra. E quando Sakura proseguì, neanche dalle
sue gambe.
«Dai
Ino, i bambini ti aspettano.» la richiamò una
donna, e la ragazza
si chinò a prendere una scatola da un cassetto nel bancone
delle
infermiere, mostrando a Shikamaru una stupenda panoramica del suo
decolté e, nel rialzarsi e girare i tacchi, anche del suo
fondoschiena che dondolava ritmicamente.
«Ci
vediamo stasera, Shika.» salutò distrattamente.
E
si rividero eccome quella sera, quando allo staccare dal turno Ino fu
spinta in ascensore dal fidanzato.
«Che
succede? Naruto e Sasuke hanno rotto qualcosa?»
«No.»
rispose, assalendo poi le sue labbra con un bacio quasi violento e
tastando con le dita per trovare il pulsante che avrebbe bloccato
l'ascensore.
«Ma
sei scemo?» sbottò lei ridendo, quando lui la
lasciò andare, con una
mezza maledizione, per trovare quel dannato tasto che si era
evidentemente nascosto. «Vuoi farlo qui?»
«E'
che verde e viola stanno bene assieme. Ah, ecco.» fece
soddisfatto,
riuscendo nel proprio intento.
«Ottima
motivazione, ma chi ti dice che ci starò?» lo
stuzzicò solo per
divertirsi.
Shikamaru
le prese il viso tra le mani, e disse freneticamente tra un bacio e
un altro: «Zitta, zitta. Donna seccante.»
Ino
rise ancora, smettendo soltanto quando le mani di lui andarono sotto
la sua gonna e le proprie labbra furono occupate con le sue.
E
la ragazza si appuntò di portarselo a casa, quel vestito da
infermiera.
Ma
quanto è carino Sasuke che lancia uno straccio sporco in
faccia a
Naruto? E Shikamaru che è così caruccio da notare quanto le loro uniformi stiano bene vicine? (e innocente, naturalmente) XD
Tutti
i vari incidenti nominati da Lee, e anche la Rissa di Ferragosto,
sono riferimenti alle loro scorribande. Ho sentito parlare in questo
modo una mia cara amica coi suoi compagni di classe, dando per
scontato che fosse normale, e non ho potuto fare a meno di metterlo.
Naturalmente
il “volontariato” era l'unica scelta possibile per
non finire nei
guai con la legge, una sorta di ultima possibilità data ai
ragazzi
dopo l'ennesimo casino. E no, non parlo di quello successo in
“veline”. Un altro ancora.
Dalla
recensione di Celiane mi sono resa conto che c'è una cosa
poco
chiara in questa raccolta: anche se questo è il capitolo 73,
questo
è il motivo numero “74”. Questo
è successo perché al secondo
capitolo ho inserito sia il motivo 2 che il 3, essendo molto corti.
Quindi questa raccolta avrà 100 capitoli e 101 motivi, per
rispettare il suo titolo.
Sto
pubblicando più velocemente
perché sto aspettando di finire la raccolta prima di
cominciare con
nuove storie non solo ShikaIno... e longfic, che mi mancano XD non
sono capace di scrivere shot corte se non con sforzi immensi. E mi
faccio anche pubblicità anche se almeno un mese prima per
dire che
c'è una SasuSaku in cui mi sto impegnando -di solito non mi
impegno-
e che spero che le pantere nere che leggono la raccolta ShikaIno
leggeranno ù_ù
Vado di
fretta, quindi al
prossimo capitolo con:
75)Perché
solo lei
potrebbe renderlo attivo[e
non parlo solo di
attivo-> no pigrone...un motivo mooolto più
maliziosoH]
I motivi
allegri servono,
sappiatelo, vi servirà una buona dose di gioia e fluff per
sopportare il futuro angst della sottoscritta XD
Capitolo 74 *** 75) Perché solo lei potrebbe renderlo attivo. ***
Piccola nota:
questo è il
continuo della precedente, ma non AU. Insomma, diciamo che è
un
universo parallelo, quello di Naruto, dove a modo loro è
accaduto
qualcosa di simile.
75)Perché
solo lei potrebbe renderlo attivo
[e
non parlo solo di attivo->no pigrone...un motivo mooolto
più
maliziosoH]
La
partita a carte si stava rivelando una scelta noiosa, dato che era
chiaro dall'inizio che Shikamaru avrebbe vinto. E il ragazzo in
questione sbadigliava, mentre tutti, accigliati, cercavano una via di
scampo che salvasse il loro portafogli.
La
via di scampo arrivò, in uno svolazzare di gonna molto
corta, quando
Ino si catapultò a sedere su Shikamaru, incrociando le
lunghe gambe
scoperte e allacciando le braccia intorno al suo collo.
«Ciao
amore! Ciao ragazzi!» salutò,
più entusiasta del solito.
«Ciao...
C'erano i saldi?» si informò Choji, nel vederla
così allegra.
«In
realtà no. Vorrei solo rapirvi Shikamaru.»
Un
coro palesemente falso di disapprovazione, che con lo scuotere
drammatico della testa di Naruto fece ridere anche Kiba, accolse la
notizia.
«Ma
che peccato!» si lamentò, per modo di dire,
l'Inuzuka.
«Ma
guarda te!» rincarò Choji
«Ci
dispiace tantissimo, eh. Proprio. Ciao Shikamaru.»
salutò Naruto
per scacciarlo via.
«Ino,
sto vincendo abbastanza da portarti a cena fuori.»
spiegò
pazientemente lui, mentre gli altri sbuffavano.
«Sì.
Ciao Shikamaru.» ripeté Naruto, drammatico.
Ino
mise un broncio adorabile, che incantò anche gli altri, e
Shikamaru
si sentì in dovere di rafforzare la stretta sulla sua vita
con un
ché di possessivo.
«Ma
io ti voglio a casa.» protestò la ragazza.
«Cosa
c'è di così importante da non poter
aspettare?» sbuffò lui, che
aveva già capito che della partita, di quel passo, non se ne
faceva
nulla.
Ino
inarcò un sopracciglio, e attese.
«Ah!...
Quella... cosa.» comprese il Nara.
«Sì,
quella cosa... cososa. Andiamo?» confermò lei,
scattando in piedi,
con le mani che tiravano giù la gonna prima che mostrasse
troppo.
«Sì,
Nara, datti una mossa, o dovete mettere anche i cartelli tanto per
farci sentire ancora più soli e patetici
stanotte?» approvò
sardonico Kiba, scaricato all'ultimo dalla sua ragazza per quella
sera.
Ino
stava già giocando col colletto di Shikamaru, e
sussurrò
giocosamente: «Ho comprato quell'altracosa.»
«Quale
cosa?» domandò subito lui, ignorando Kiba e
attirando
involontariamente l'attenzione anche degli altri.
Ino
fece un gesto con le mani sul proprio corpo, a indicare probabilmente
un vestito sexy per l'occasione, e Shikamaru la guardò
perplesso.
«Quello
che ti era piaciuto... da infermiera.>> finì
col rivelare,
<
«Salta
sui tetti! Fallo anche per noi!» lo incitò Kiba,
ridendo, come del
resto gli altri.
«Un
po' di pudore no, eh! Informate anche il vicinato già che ci
siete!»
fece notare Choji, anche lui tra le risate.
«Eh,
hai ragione.» fece Ino, interpretandola come una sfida,
mentre
Shikamaru si affrettava ad aprire la porta memore dei cinque minuti e
della puntualità perfida della ragazza,
«SAKURAAAAA! VADO A
SBATTERMI IL MIO UOMO!» gridò questa, lasciando
tutti di stucco,
meno Shikamaru, abituato a tutto da lei.
Al
piano di sopra Sakura medicava gli occhi di Sasuke, da tempo tornato
a Konoha, che ora le rivolgeva uno sguardo sconcertato. Sakura
alzò
un pugno per aria, sebbene l'amica non potesse vederla, e
urlò a sua
volta: «DACCI DENTRO!»
«CONTACI!»
fu la risposta, seguita da una risata sguaiata e lo sbattere di una
porta. Poi cominciarono anche le risate maschili fortissime e i
commenti del tipo “Ma sono pessime!”.
Sasuke
guardò Sakura a bocca aperta, mentre lei, arrossita, tornava
a
medicargli l'occhio.
«E'
Ino, sai...» si giustificò vagamente.
«Ino,
già.» confermò Sasuke, incredulo.
«Shikamaru
è molto meno pigro di questi tempi.»
«Non
ne dubito.»
Si
scambiarono uno sguardo, quello di Sasuke più acceso del
solito:
«Anche tu sei cambiata così?»
«E'
un invito, Uchiha?» lo provocò Sakura, stupendo
entrambi.
«Se
non temi un pericoloso traditore...» cominciò
sarcastico.
«Ma
per favore, con la mia forza potrei costringerti a fare quello che
voglio.» lo interruppe lei, spingendolo contro il letto.
In
quel momento, sui tetti, un'altra coppia saltava velocemente verso
casa, felice da entrambe le parti di rendere il pigro di Konoha un
ragazzo finalmente energico quanto gli altri.
Dedicata
a tutte le ragazze che provano a mettere in imbarazzo i fidanzati in
questo modo, immagino XD
[Ah,
la mia amica Ram ne sa qualcosa... XD]
Un
po' in ritardo, ma oltre ad aver ricominciato l'università,
poco
importante, ho tentato di farmi un template su splinder da sola. Il
che significa crisi di nervi e inutilità di tutte le mie
azioni
nell'arco di 24 ore.
Rispondiamo
alle recensioni, che è meglio.
Ryanforever:
qui Shikamaru non ha pensato tanto agli abbinamenti cromatici, ormai
rivela che purché lei sia vestita da infermiera va bene
comunque,
che la storia sia AU o meno XD
Sasuke:
è irresistibile anche per iscritto quando pensi a
quell'aspetto che
si ritrova più quel carattere terribile XD E sì,
ho pensato giusto
al fatto che nel mondo di Naruto Choji è quel che
è, prima di
fargli dire “vi mangio” XD Noooo, io non faccio mai
piangere
nessuno, cara!
Celiane:
questo motivo è approvato da entrambi U_U e anche da Sakura
e
Sasuke, molto. Oddio, ovviamente in camera lui avrà subito
preso il
controllo della situazione, ma tralasciamo questa loro dichiarazione
terribile e a sfondo sessuale XD Felice che ti sia piaciuta questa
piccola parte dedicata a veline, costumi da infermiere e simili!
Kikky:
cosa vai a pensare! Shikamaru era solo interessato a valutare gli
accostamenti cromatici delle loro uniformi! Anche questa storia
è
piuttosto leggera, eh? XD
RBAA:
si è sempre in tempo per recensire, suvvia! XD
già solo perché hai
il touch screen ti invidio, sappilo. Non sai quanto sia felice che la
mia raccolta ti abbia fatto amare questa coppia, perché
dopotutto
adoro diffondere le mie idee nel mondo XD E fa sempre piacere una
mosca bianca in più! Non penso di avvicinarmi neanche
lontanamente a
una vera scrittrice, ma sono molto toccata da ciò che hai
scritto, è
l'unica cosa che mi piace del mio modo di scrivere, quella di passare
per tutta la gamma di emozioni possibili e immaginabili, del resto
anche la vita lo fa anche in un'ora soltanto...Spero che continuerai
sempre a seguire <3
GlobuloRosso: guarda, sembro una psicopatica a dire questo,
ma allo
stesso modo in cui esistono persone che riescono ad associare un
profumo a ogni persona, io associo i colori. E tra l'altro, parlando
con le amiche su msn, quasi sempre azzecco persino di quale colore si
vestono XD Quando immagino le persone che conosco ho uno schemino
mentale molto rudimentale in cui c'è prima di tutto il loro
colore.
Poi magari non so di che colore hanno gli occhi o non ricordo proprio
la faccia, però so che colore mi ispirano XD Quindi potrei
fare un
libro giusto su tutti i colori che vedo nei personaggi di Naruto XD
Ed ecco che comunque Ino se l'è portata a casa il vestito da
infermiera, come avevi consigliato tu, e quindi Shikamaru ha quasi
sfondato la porta per usarlo al meglio, ha XD [Sakura deve fare lo
stesso].
Allora,
grazie a tutte per le recensioni! Il prossimo capitolo sarà:
76)
Episodio 82 di Naruto Shippuuden docet.
Ino: "Shikamaru, lo
faremo, vero?"
Shika: *smile*
Capitolo 75 *** Perché l'episodio 82 di Naruto Shippuuden docet! ***
76)
Episodio 82 di Naruto Shippuuden docet. Ino:
"Shikamaru, lo
faremo, vero?" Shika:
*smile*
«Grazie
dell'aiuto, Kiba. Non saremmo mai riusciti a prenderlo senza il tuo
fiuto.» stava dicendo Ino, dirigendosi nella stanza per lei e
Shikamaru. Choji li seguiva mangiando come sempre, con in mano le
chiavi per la propria camera da dividere con Kiba e Akamaru.
Ino
si era rifiutata di dormire con un cane in camera e Shikamaru sapeva
che Choji avrebbe sgranocchiato qualcosa anche la notte, finendo
decapitato dalla ragazza, quindi si era offerto volontario per il
patibolo, ovvero il dormire con quella seccatura.
I
problemi sorsero quando, sulla soglia della stanza in cui avrebbero
dovuto alloggiare i due, mentre Ino ringraziava Kiba per aver
permesso loro di finire in anticipo la missione, Shikamaru si
bloccava osservando con sconcerto il letto matrimoniale. Choji
aprì
la porta della propria stanza a sinistra, facendo la medesima
scoperta.
Per
lui e Kiba poco male, l'ultimo avrebbe dormito persino sopra Akamaru,
ma per quanto riguardava gli altri due...
«Tu
dormi fuori dal letto. Mettiti un cuscino per terra.»
decretò Ino,
senza porsi troppi problemi.
«Buonanotte...»
salutò Choji, infilandosi velocemente in camera. Kiba
sghignazzò.
«Ma
dai, ormai siamo adulti e...» cominciò Shikamaru,
interrotto da un
coro di gemiti.
Tutte
le teste della stanza andarono alla parete di destra, da cui sembrava
essere cominciato un incontro ravvicinato tra gli alloggianti.
«Nooo.»
cominciò Kiba, col ghigno che si apriva in maniera
inquietante, «No,
non dirmelo!» Akamaru si coprì le orecchie con le
zampe, mentre il
padrone si sganasciava dal ridere e Shikamaru ed Ino meditavano la
fuga.
Poi
Ino, contagiata dall'Inuzuka, cominciò a ridacchiare, mentre
Shikamaru, rosso in zona orecchie, tirava indietro una coperta del
letto e prendeva il telecomando dal comodino per accendere la
televisione, possibilmente a tutto volume.
«Che
fai?»
«Copro
gli ansimi dei nostri vicini.» rispose lui scorbutico, mentre
lei
avvampava.
«Io
vado, notte eh.» salutò Kiba, mentre Akamaru lo
anticipava. Prima
di uscire a sua volta, sussurrò alle spalle di Ino:
«Attenta al
lupo cattivo, tesoro.»
Shikamaru
si sedette sopra il letto, togliendo il giubbotto da chunin e
restando con la solita maglietta di rete, ben deciso a non cedere a
quella donna e a non dormire a terra.
Ino
si avvicinò titubante, finendo per fare il giro del letto e
andando
a chiudersi in bagno. Quando ne riuscì, un quarto d'ora
dopo, aveva
una vestaglia viola lunga sino alle ginocchia che le copriva il seno
ma lasciava le spalle scoperte.
Era
in vestaglia e portava i capelli sciolti, così Shikamaru
alzò
ancora il volume.
Lui
non voleva fare sesso. Non
doveva neanche pensarci. E
quei due bastardi nella camera accanto non lo stavano aiutando.
«Non
starai guardando un film di guerra?» inorridì Ino,
andando a
prendere posto accanto a lui.
«Non
c'è niente di bello.» rispose lui, annoiato,
sentendo la parte
destra del corpo improvvisamente rigida. Ino invece aveva la
sensazione che della corrente elettrica stesse attraversando quella
sinistra.
Evitarono
di guardarsi in faccia accuratamente.
Poi,
all'inizio della pubblicità: «Oh, di
più! Di più!» ansimò una
voce di donna, «Fammi male!» gridò
infine.
Ino
si coprì la faccia con le mani ridendo tanto da piangere,
mentre
Shikamaru prendeva il cuscino e se lo cacciava sopra la testa
nell'atto di soffocarsi da solo.
I
due della stanza accanto ne ebbero per ben due ore, in cui i jonin
non si azzardarono a spegnere la luce o la televisione.
«Hai
mai beccato due a farlo?» domandò Ino
all'improvviso, dopo le due
ore.
Shikamaru
voltò lentamente il capo verso di lei, con gli occhi
spalancati.
«Tu?»
Ino
annuì compunta, per poi sbadigliare.
«Chi?»
non poté fare a meno di domandare.
«Sakura.»
rispose lei, incrociando le braccia. «Non è stato
bello. Non per me
almeno, per lei sicuramente... prima che entrassi io.»
Shikamaru
ora aveva anche la bocca spalancata. Poi, inaspettatamente,
scoppiò
a ridere, coinvolgendo anche lei.
«A
me non è mai successo.» ammise infine il ragazzo.
«Dopo
mi sono anche dovuta ascoltare il resoconto di Sakura, che dovevo
consigliare. Io.» aggiunse, sottolineando come la cosa fosse
sbagliata.
«Beh,
e chi altri?»
«Tu
saresti più bravo, capisci sempre tutti.»
suggerì lei, divertita,
abbracciando il cuscino.
Shikamaru
fece caso ai propri pensieri in quel momento.
«Sì,
peccato che non mi capisca io.»
Lei
inclinò la testa, sbattendo le ciglia. «In che
senso?»
«Sarò
bravo a calmare gli altri, ma se sto male io non mi so calmare... non
so neanche capirmi.» si ritrovò a dire, senza
sapere perché. In
realtà stava impazzendo dalla voglia di levare quella
vestaglia ad
Ino e intendeva invece riportarsi nel sentiero del buon amico, sicuro
che lei lo avrebbe eliminato dalla sua vita in caso contrario; Non
sapeva in effetti che parole usare per distrarsi, specie quando lei
si piegava verso di lui, come in quel momento, per confidargli
qualcosa.
«Quello
credo non lo sappia fare nessuno. Io non mi capisco manco quando sto
bene.» gli fece presente Ino, svagata come sempre.
Shikamaru
rise, perdendosi poi in quelle labbra color ciliegia, così
invitanti. Ino colse quello sguardo, e spostò di lato il
cuscino che
nascondeva il suo seno prominente, stringendo le spalle quasi per
caso e sorridendogli.
“Della
serie: o adesso o mai più. E' imbarazzante seguire un
consiglio
proprio di Sakura, ma se con lei ha funzionato...”
Shikamaru
cominciò ad avere qualche problema a stare fermo.
«E
se spegnessimo ora? Sono stanco...» tentò,
cercando, con scarso
successo, di non fissarla. «Dovrei dormire per terra,
vero?»
aggiunse, quasi speranzoso.
Ino,
d'istinto, gli saltò praticamente addosso bloccandolo sul
materasso
con le mani sopra le sue spalle.
«No,
ti sei guadagnato il letto.» dichiarò, fingendo di
non notare la
posizione equivoca.
Shikamaru
la notò eccome, e la sua espressione si fece più
seria, catturando
quella di Ino che lo guardava con le labbra dischiuse, in attesa di
qualcosa, qualunque cosa.
«Ino...»
cominciò con voce più roca del voluto, a causa
del corpo di lei
sopra il suo e quella sensazione di calore che si stava irradiando
fino al suo cervello, cancellando ogni minima traccia di raziocinio;
si chiarì la gola, e continuò: «Non ti
conviene restarmi addosso,
sono pur sempre un ragazzo.» le fece presente, tentando di
recuperare l'ironia perduta.
«E
cosa fai, mi salti addosso?» lo provocò lei,
mordendosi il labbro
inferiore subito dopo e lanciandogli un'occhiata densa di sottintesi.
«Non
sto scherzando.» l'ammonì lui.
«Neanche
io. Tutti a divertirsi in questo albergo, tranne noi.»
Gli
occhi di Shikamaru parvero più scuri, e seppe di aver
sbagliato
verbo.
«Parli
di qualcosa da una botta e via? E domani tutto come prima? Se
vuoi...» domandò, come infastidito.
«Voglio
te. Ma mi accontenterò di qualsiasi cosa tu mi
dia.» sbottò lei,
con un peso sul petto.
Erano
le parole di Choji a Kiba, sentite per errore, quel “lui
la ama veramente”
che le rimbombava nel cervello dall'inizio della missione, ad averle
dato il coraggio di parlare.
«Tu...»
cominciò Shikamaru sconcertato, ed Ino gli tappò
la bocca con la
sua. Si mise a cavalcioni su di lui, lasciando che la vestaglia si
alzasse di molto sulle sue gambe, e quando si tirò su
portò
indietro i capelli con una mano.
«Zitto,
seccatura.» ordinò lei.
Shikamaru
si tirò appena indietro, poi la sua espressione
cambiò in una che
Ino non aveva mai visto, tutta a suo beneficio esclusivo.
«Torna
qui.» la chiamò, con urgenza. Ino
ubbidì, ma non prima di essersi
voltata e aver sollevato il volume della televisione. Di molto.
«Dobbiamo
rifare il letto?» domandò Ino, mentre si faceva
una coda veloce in
bagno.
«Nah.»
rispose Shikamaru, tirando su i pantaloni e cercando di non accecarsi
con la luce del sole.
Guardò
l'ora: le otto e mezza. Lui ed Ino avevano dormito appena tre ore.
Sorrise
a quel pensiero, e il sorriso si allargò quando Ino, prima
di andare
alla porta già vestita di tutto punto e senza tracce di
sonno, gli
stampò un bacetto sulle labbra a mo' di saluto. Lui la
trattenne
sulla vita, e ben presto il bacio divenne di più.
«Ehi,
se ci vengono a cercare...» lo bloccò lei, col
fiatone, mentre lui
le baciava il collo e poi la spalla.
«Chissene.»
«Idiota.»
«Con
queste paroline dolci...»
Kiba
aprì la porta di soprassalto, aspettandosi di trovare lui a
terra a
dormire e lei magari in intimo, e si bloccò sconvolto alla
vista di
Ino, con le gambe intorno alla vita di Shikamaru, e le mani
sull'armadio dietro di lei per reggerla, mentre lui la sosteneva
tenendola da sotto e la baciava.
Lei
si lasciò cadere subito in piedi, mentre Shikamaru volava a
cercare
la giacca.
Ino
stirò la gonna, avvicinandosi all'amico pietrificato. Prima
di
chiamare Choji, però, si chinò accanto a Kiba
sussurrando: «Sono
io
il lupo cattivo, tesoro.»
Shikamaru,
finito in bagno dove giaceva ancora qualche vestito, arrivato
lì in
uno dei loro “incontri” capitati fuori dal letto,
sorrideva
ancora.
Chi
l'aveva detto che era sempre pigro e imbronciato?
Secondo
Akami gli ansimi sono il motivo per cui Lee non dorme da giorni.
Akami ha una malata cotta per Lee, sì.
Allora:
E' chiaro chi comandi e chi si limiti a divertirsi XD Ino era
così
energica in quella scena... e poi dai, il doppiosenso era
così
palese XD Shikamaru invece ghignava soltanto. Quindi diciamo che ho
provato a rendere la cosa tirandola per le lunghe, con Ino che non ce
la fa più ad aspettare e lui d'accordissimo...
Il
lupo cattivo è sempre Ino. Sempre.
Il
vaghissimo riferimento a Sakura è SasuSaku, yes. Ricordate,
panterine, molte spin off appariranno nella raccolta dedicata a loro
U_U «[...]
Io non mi capisco manco quando sto
bene.» gli fece presente Ino, svagata come sempre. ←
sempre
riferimenti alla mia amica Ramosa XD
Prossimo
capitolo: 77)
Perché è più facile che nasca amore
fra i componenti dello stesso
team che passano più tempo insieme.
E
sì, mi rendo conto che Ino è
sempre più protagonista di Shikamaru XD ma non ci posso far
nulla,
la psicologia maschile mi è ancora estranea XD
Grazie sempre a tutti coloro che leggono, commentano, mettono in
preferiti!
Capitolo 76 *** 77) Perché è più facile che nasca amore fra... ***
77)
Perché è più facile che nasca amore
fra i componenti dello stesso
team che passano più tempo insieme.
Sakura
trascinò Ino sul marciapiede, ed indicò l'entrata.
«Veloce!»
la pregò.
Ino
inorridì: «Sakura, è una sala giochi!
Vuoi entrare in una sala
giochi piena di uomini ubriachi e chissà cosa alle due di
notte, da
sola con me?»
Sakura
quasi ringhiò: «Mi serve il bagno, Ino! Non riesco
ad arrivare a
casa tua, d'accordo?»
«Colpa
tua, nessuno ti ha costretta a mangiare tutto quel
cioccolato...»
«Era
una sfida!» strillò l'Haruno, portandosi una mano
al ventre, «Quel
deficiente di Naruto...» continuò, borbottando tra
sé e sé.
«Non
riesci proprio a resistere?» pigolò Ino, scendendo
i primi gradini
che portavano al locale, sotto il livello della strada.
Sakura
la guardò a metà tra il distrutto e il
supplicante: «No. E vieni
in bagno con me, almeno eviti lo stupro di gruppo.»
«Oh,
questo sì che mi tranquillizza.»
commentò la Yamanaka sarcastica.
Sakura
aprì la porta e tutti si voltarono distrattamente, salvo poi
restare
ancorati alle due ragazze con lo sguardo. I tacchi alti di sicuro non
aiutavano a muoversi silenziosamente, e Sakura si tuffò
verso la
porta del bagno, su cui spiccava il cartello che indicava
“donne”.
Ino la seguì di fretta, ma quando si trovarono davanti alla
porta si
resero conto che dava direttamente a una stretta stanzetta lurida con
la tazza e un lavandino..
«Cazzo.»
sbottò Ino.
Sakura
la guardò ancora supplichevole, spostando il peso del corpo
da una
gamba all'altra.
«Ti
aspetto fuori. Ti prego: fa in fretta.» borbottò
l'amica,
spingendola dentro il bagno e richiudendo la porta. Subito dopo Ino
udì il rumore della chiave che girava nella toppa, e si
voltò.
Tutti
la stavano ancora fissando interessati, dimenticando flipper e
videogiochi, o, nel caso degli uomini al bancone, birre e alcolici.
Ino
sentì il sangue lasciarle il viso distintamente, mentre
impallidiva
e i muscoli delle gambe si tendevano, come per prepararsi ad una
corsa. Quando un gruppetto di uomini si alzò, istintivamente
strinse
le mani a pugno e caricò il colpo poggiando i gomiti piegati
sulla
porta alle sue spalle.
Poi,
di fretta, prese il cellulare con una mano e premette due volte il
tasto verde, chiamando l'ultimo numero in memoria.
«Pronto?»
rispose la voce annoiata di Shikamaru subito, con in sottofondo le
voci degli altri, «Dove siete? Vi stavamo cercando per
accompagnarvi
a casa e siete sparite.»
«Grazie
a Dio.» si lasciò sfuggire Ino, tenendo d'occhio
gli avventori,
«L'hai presente la sala giochi vicino alla piazza dove
eravamo? Lo
scantinato?»
Seguì
qualche secondo di silenzio, in cui anche le altre voci erano
diminuite alle parole di Shikamaru e qualcuno chiedeva di loro.
«Siete
andate da Jiro-san?» ripeté il ragazzo, scandendo
le parole perché
tutti potessero sentirle. «Da sole?»
Subito
all'apparecchio furono udibili le voci concitate degli altri che si
sovrapponevano.
Ino
sussurrò: «Sakura stava poco bene e aveva bisogno
del bagno, io
sono bloccata in mezzo a...» spostò lo sguardo,
pensando che se le
persone del locale l'avessero sentita offenderli sarebbe stato
peggio, «Potete venire in fretta?»
«Siamo
praticamente qui.» rispose Shikamaru secco, chiudendo la
chiamata e
scendendo le scale che poco prima avevano visto arrivare Sakura ed
Ino.
Ino
sentì il chiaro rumore di una persona che dava di stomaco, e
poggiò
l'orecchio alla porta. «Sakura, ma stai bene?»
domandò, alzando la
voce e cercando contemporaneamente di non farsi sentire dagli altri.
«No!»
rispose l'altra con voce rotta.
«Ma
non stavi male di stomaco?! Cioè, nel senso che pensavo
fosse... oh,
Dio...» terminò esasperata e preoccupata,
illuminandosi alla vista
degli amici che entravano, lanciando occhiate sospettose in giro.
«Ino!»
chiamò sollevato Shikamaru.
«Dobbiamo
uscire in fretta o finiremo col fare a botte con qualcuno. Questo non
è un posto dove stare a quest'ora»
avvisò Kiba, dietro di lui.
«Sakura?»
domandò Naruto, guardandosi attorno.
Ino
indicò il bagno dietro di sé:
«Vomita.»
«Vomita?»
ripeté Choji preoccupato, «Ah, aveva detto di
stare male...»
«Immagino
sia colpa della sfida a base di cioccolato.»
borbottò Sasuke
contrito, lanciando un'occhiata disgustata a Naruto che si
massaggiava la pancia con una smorfia.
«La
prossima volta fermatevi per strada piuttosto che qui. Già
è
pericoloso di mattina...» puntualizzò nervosamente
Kiba,
guardandosi attorno.
«Beh,
credo di aver bisogno del bagno anche io...»
annunciò Naruto
incerto.
«Sei
pallido.» notò Ino, prima di venire quasi
schiacciata dal ragazzo
che si buttava in bagno e sbatteva la porta. «Ehi,
ma...!»
«Non
è che il cioccolato era... andato a male?»
ipotizzò Kiba, facendo
qualche passo indietro.
Ino
sospirò: «Possibile. Appena escono andiamo a casa
mia, i miei non
ci sono.»
«Una
proposta che non si può rifiutare.»
ammiccò Kiba.
Shikamaru
in quel momento catturò gli sguardi del gruppo al bancone,
diretti
alle gambe scoperte di Ino, e alzò gli occhi al cielo,
sbuffando.
«Che
seccatura... Vi aspettiamo fuori.»
«Come?
Che fai?» domandò Ino, trovandosi a venire tirata
via per un
braccio.
«Ti
evito un problema.» rispose lui.
Gli
altri li guardarono andare.
«Non
pensavo mi prendesse così sul serio...»
mormorò Kiba.
La
porta del bagno delle donne si aprì, e ne uscì
una Sakura pallida e
sudata, con una mano sul fianco destro.
«E
tu che ci fai qui?» esclamò inorridita, notando
Sasuke.
Sasuke
evitò di rispondere.
«Gentile.
Siamo venuti a prendervi, non era il caso che scappaste da
sole.» le
fece notare Kiba.
Sakura
arrossì, pensando che il suo improvviso bisogno del bagno,
dopo il
mal di pancia e di reni che l'aveva tormentata tutto il giorno,
peggiorando a causa del cioccolato, non fosse esattamente l'argomento
più carino di cui parlare di fronte a Sasuke. Era
già tanto se
aveva spiegato a Ino che le serviva urgentemente un bagno, prima di
scappare via. In quel momento ringraziò il cielo di essere
fuggita:
dare di stomaco davanti a loro sarebbe stato decisamente peggio.
«Allora
andiamo. Non so quanto reggerò.»
sussurrò, cercando di non premere
la mano con cui si manteneva il fianco destro, che pulsava
dolorosamente. Erano due giorni ormai che le faceva male, ma mai
così
tanto. Il cioccolato non era davvero stato una buona idea.
«Naruto
è in bagno.» spiegò Choji, indicandole
la porta.
«Questo
è risolvibile. Ehi, idiota, siamo a casa di Ino.
Raggiungici.»
disse Sasuke alzando la voce, senza aspettare neppure risposta prima
di poggiare una mano sulla spalla di Sakura per spingerla con loro.
Ino
era fuori con Shikamaru, e guardava con sospetto le finestre
illuminate di quello scantinato. Si teneva per le braccia e stava
tremando, ma dubitava fosse soltanto il freddo.
Shikamaru
le poggiò il giubbotto sulle spalle quasi casualmente,
fingendo di
non trovarsi lì neppure lui, e questo la fece sorridere.
«Sakura
dev'essere morta.» dichiarò, imbarazzata.
«Stava
male tutto il tempo. Non hai visto che stava praticamente sdraiata
sulla panchina?»
«Mi
stai rimproverando?» domandò Ino, scocciata.
«E' lei che mi ha
obbligata ad uscire, sappilo. Io non sarei venuta.»
Shikamaru
inarcò le sopracciglia: «Quando mai è
accaduto che tu non volessi
uscire?»
«Non
ci faccio niente con voi. Sakura era lì solo per fare gli
occhi
dolci a Sasuke, Kiba era con Hinata tutto il tempo, finché
il cugino
non se l'è portata via, dopo essersi scollato da Tenten.
Choji
chiacchierava con la barista e non si è visto, Gaara era con
Matsuri
e tu con Temari. Non voglio certo finire a far coppia con Lee o
Kankuro.» sputò fuori Ino, provata dalla tensione
di poco prima.
«Mi ci mancavano solo un paio di gatti e sarei stata la
zitella
perfetta.»
«L'acidità
c'è.» considerò Shikamaru.
Ino
spalancò gli occhi, poi lo guardò tanto truce da
farlo retrocedere.
«Era
una battuta.» si giustificò pacato.
«Comunque io e Temari non
siamo una coppia. Neanche ci vediamo mai, se non quando vengono in
città tutti assieme.»
«Sì,
vabbè...» commentò Ino, per nulla
convinta, incrociando le braccia
e fissando un'auto parcheggiata. Quando si rese conto di cosa aveva
appena lasciato intendere spalancò gli occhi e li
riportò
immediatamente al ragazzo, che aveva sollevato entrambe le
sopracciglia e sul cui viso stava sorgendo un sorrisetto veramente
bastardo. E
accattivante.
«Naruto
ci raggiunge.» annunciò Kiba, arrancando per le
scale. «Merda, ho
bevuto troppo per fare su e giù così.»
Choji
lo fissò stancamente: «Adesso non vomitare anche
tu.»
«Ti
prego, Cho...» si lamentò Sakura con voce fiacca,
dal basso.
«Ops...
Perdono!» si scusò il ragazzo.
«Aspettatemi!»
gridò Naruto da metà locale, rincorrendoli.
Sasuke scosse la testa
e salì il primo gradino, su cui Sakura si era bloccata a
metà.
«Sakura,
andiamo?»
Lei
scosse la testa in segno di diniego.
«Sakura?»
ripeté Sasuke confuso.
«Sakura?»
chiamò anche Ino, avvicinandosi agli altri.
«Non
riesco a salire... fa veramente male...» sussurrò
con un filo di
voce, sfiorandosi il fianco destro e il ventre. Aveva le lacrime agli
occhi, e Sasuke si voltò e le poggiò una mano in
fronte.
«Hai
la febbre. E ti fa male tutto il giorno dalle parti
dell'appendice.»
fece il punto della situazione.
«No,
non dirmelo...» gemette la ragazza.
«Cambio
di piani, portiamola al pronto soccorso.» propose Shikamaru.
«A
piedi?» si stranì Ino, scendendo verso l'amica di
volata.
«Resta
lì.» ordinò Sasuke bloccandola,
prendendo poi Sakura in braccio e
cominciando a salire senza dare segni di fatica. «Ino, ce
l'hai una
macchina a disposizione qui vicino?»
«Sì,
corro a prendere quella di mia madre!»
«Vengo
con te.» approvò Shikamaru, seguendola.
Arrivarono
velocemente a casa di Ino, e lei si precipitò dentro a
cercare le
chiavi.
«Guido
io.»
Ino
alzò lo sguardo verso l'amico, che aveva appena parlato.
«Pensi che
non riuscirei a guidare?»
«Non
così tesa.» rispose lui, andandoci cauto.
Lei
restò muta per qualche secondo. «Hai ragione. Ho
anche bevuto.»
concordò infine, lanciandogli le chiavi.
«Stai
calma, sarà solo appendicite.»
«Non
è “solo”!
Stava male tutto il giorno e tu l'hai notata più di me. Sono
veramente una grande amica.» commentò, avvilita.
Salirono
in auto insieme, infilando le cinture.
«Solo
perché tu eri occupata a fissare me e Temari.»
Ino
sobbalzò, arrossendo improvvisamente e sentendosi scoperta e
tradita.
«E
io lo so perché fissavo te da quando è entrato
Sai.» aggiunse
Shikamaru, senza guardarla, aggiustando lo specchietto e mettendo in
moto.
«Oh.»
fu la replica di Ino, che evitava accuratamente di spostare lo
sguardo verso di lui.
«Ti
sei rilassata ora, per la storia di Sakura?» la
canzonò il ragazzo,
guidando con disinvoltura.
«Al
contrario.» rispose Ino scandalizzata, e Shikamaru rise.
Naruto
si sbracciò, vedendoli arrivare.
«Con
quel giubbotto arancione sei meglio di un cartello di
segnalazioni.»
osservò Ino, abbassando il finestrino.
«I
commenti sulla moda li fai dopo!» ringhiò Sakura,
mentre Naruto
apriva lo sportello Sasuke la aiutava a salire. I tre si sistemarono
sui sedili posteriori, Sakura al centro, mentre Choji e Kiba
restavano a terra e li salutavano, e Shikamaru li rassicurava sul
mandare loro messaggi sulla situazione una volta arrivati.
«Mi
raccomando Frontespaziosa,
non morire.» recitò Ino con palese finto trasporto.
«Fottiti,
Ino-pig.»
«Ah,
che bello quando Sakura è davvero se stessa...»
commentò Naruto e
Sasuke li guardò in tralice.
«Resisti?»
domandò Shikamaru, tenendola d'occhio dallo specchietto.
«Sto
benissimo ora.» rispose lei con una nota di malizia che non
sfuggì
ad Ino, riferita probabilmente alla posizione tra i due ragazzi e
alla mano di Sasuke che era stata dimenticata contro la sua spalla,
mentre Naruto le accarezzava i capelli senza pensarci.
«Chissà
per quali dei due di più... Vedi di non vomitarmi la
macchina o ti
scarico in qualche marciapiede.» si premurò di
minacciarla Ino.
«Grazie
Ino.» rispose lei atona.
«Di
niente, cara.» cinguettò la Yamanaka.
Lei
e Shikamaru si scambiarono uno sguardo.
«Noi
parliamo dopo.» decise, tornata più sicura di
sé.
Shikamaru
assentì.
«Chiamo
Sai.» avvisò Naruto, e l'autista improvvisato
alzò gli occhi al
cielo. Ino lo notò, e stavolta fu il suo turno di ridere,
sollevata.
Dedicata
alla mia amica che era all'ospedale con l'appendicite mentre scrivevo
e a me che entro anche nei bagni delle stazioni, sprezzante del
pericolo XD tanto per chiarire il cioccolato non era andato a male,
Naruto sta pagando le normali conseguenze dell'averne sbafato troppo,
mentre Sakura ha peggiorato il suo problema dato che mangiare
schifezze non aiuta di certo l'appendice. Ino fa tutta la falsa
preoccupata giusto per nascondere che sta proprio morendo di paura
per Sakura XD [E chi sta meglio di Sakura, accoccolata tra i due
uomini della sua vita, entrambi di un certo bell'aspetto, che se la
tengono come se fosse proprietà privata? XD]
Avrei
sicuramente molto da dire, ma non c'è tempo. Troppi casini
vari, se
per caso non pubblico proprio in orario significherà che
devo fare i
conti col fatto di non avere più internet a casa, e quindi
potrò
vedere EFP giusto a casa di amiche.
Ringrazio
tutte per le recensioni, vorrei solo fare notare una cosa a Celiane:
non è Shikamaru a dire “tesoro” infatti,
ma Ino XD sarcastica,
tra l'altro XD
78)
Perché la sabbia è seccante e rovina la pelle XD
Ino
si scrutò con orrore allo specchio, avvicinandosi abbastanza
da
poter praticamente baciare il proprio riflesso.
Shikamaru
e Choji entrarono in quel momento, trovando la porta spalancata.
«Ah,
te l'avevo detto che sarebbe successo, si è innamorata di se
stessa.» commentò Shikamaru, ed Ino gli
lanciò un'occhiataccia.
«Ho
la pelle disidratata. Detesto Suna.» si lamentò la
ragazza.
«Dai,
è solo per qualche giorno, del resto non potevamo arrivare
sino a
Konoha con quelle ferite...» la rabbonì Choji.
«E Suna non è così
male, vero Shikamaru?»
«Hai
visto nuvole, Shika? Ti sei steso sull'erba fresca e
morbida?»
continuò Ino impietosa, prima che lui potesse rispondere a
Choji.
Shikamaru
sbuffò, appoggiando la testa contro lo stipite con un
colpetto: «Non
dire quella parola...» rantolò.
«Quale?»
domandò Ino.
«“Fresca”.»
«Siete
allucinanti.» concluse Choji, rassegnato.
«Tu
parli così solo perché le cucine del Kazekage
sono a tua
disposizione.» lo rimbeccò Ino, incrociando poi le
braccia al
petto. «A proposito, dovrò scrivere a Sakura
quanto Gaara sia
diventato ancora più stupendo...»
Shikamaru
e Choji sospirarono.
«Io
torno a mangiare.» decise Choji.
«Ecco,
lo vedi?» esclamò Ino, indicandolo mentre se ne
andava. Prese poi
un barattolino di crema e cominciò a spalmarsela sul viso.
«Che
roba è?» domandò Shikamaru,
avvicinandosi.
«Serve
per mantenere la pelle decente, l'ho trovata oggi in un negozio...
Ah, la fa sentire anche freschissima, vuoi provare?»
Shikamaru
storse il naso: «E' roba da donna.»
«Ma
no, scemo! Anche gli uomini qui la usano, proprio perché fa
fresco!
L'ha detto il commesso!» rise Ino, passandogli il barattolo.
«E
se lo dice lui...» cominciò Shikamaru, sarcastico.
Il
ragazzo immerse due dita nella crema con espressione attenta e
sospettosa, e poi si tracciò una riga sulle guance.
«Non
è fresca, è gelida.»
commentò, con aria persa.
«E
non va bene?» si stupì Ino.
«Stai
scherzando? Dormirei dentro quel barattolo.»
sentenziò lui,
spalmandosene un po' sulle guance. Aveva la qualità di
essere
trasparente come l'acqua, evitando di sembrare una maschera di
bellezza.
«E'
troppo poca così! Possibile che non ti sia mai messo
crema?»
«Sono
un uomo io.» borbottò lui ormai poco convinto.
Quella roba fredda
era una tentazione tremenda.
Ino
rise, e lo condusse verso il letto.
«Che
fai?» chiese Shikamaru, mentre lei lo faceva sedere.
«Ti
do una mano, e sei troppo alto per farlo in piedi, grand'uomo.»
spiegò lei.
«Puoi
dirlo meno sarcastica. Attenta, ricordati che mi sono
scottato!» la
avvisò visibilmente preoccupato, tirando indietro il viso.
«Tranquillo,
tranquillo...» fece Ino paziente.
Shikamaru,
molto poco tranquillo, si fermò. Era pronto a tirar fuori un
commento poco gentile, quando il tocco freddo e gentile di Ino lo
zittì.
«Meglio,
vero?» domandò lei. «E' un sollievo
quando uno ha la pelle
scottata. Io mi sono bruciata le spalle addormentandomi
fuori.»
raccontò con sommo dispiacere, tenendo in piedi la
conversazione da
sola, dato che Shikamaru era entrato in trance
da refrigerazione.
«Chiudi
gli occhi ora.» intimò concentrata, avvicinando il
viso al suo.
Shikamaru,
sentendosi suo malgrado arrossire e ringraziando ogni
divinità per
essersi bruciato la faccia sotto il sole di Suna, obbedì.
«Non
aprirli subito, brucia.» lo ammonì Ino, divertita
dal modo in cui
lui le dava retta per una volta.
«Mh.»
fu la sua risposta, «Mi sto rilassando e tra poco crollo a
terra.»
avvisò.
«Ogni
scusa è buona, mi raccomando.»
«Ehi,
Nara...» Kankuro si bloccò sulla porta. Shikamaru
spalancò gli
occhi, per poi doverli chiudere di scatto portandoci una mano sopra e
crollando in avanti, ed Ino osservò il nuovo arrivato
accigliata per
essere stata interrotta.
«Niente,
mi arrangerò. Continuate pure le coccole.»
consigliò il ragazzo, con un ghigno che le
ricordò Kiba Inuzuka e
le sue battute, per poi sparire.
«Lo
uccido.» sussurrò Shikamaru all'apice
dell'imbarazzo, soffrendo
anche per il bruciore agli occhi.
«Beh,
non è che sbagliasse mica tanto.»
osservò Ino, approfittando dei
suoi occhi chiusi e gioendo nel notare che aveva ormai anche le
orecchie rosse. «Amore di zia Ino, non
squagliarti.» sussurrò
dolce e divertita, scoppiando poi a ridere sguaiatamente quando
Shikamaru-amore-di-zia affondò del tutto il viso tra le mani.
«Suvvia,
è normale che anche gli uomini vogliano
coccole...» cercò di dire
lei.
«NON...»
cominciò lui, ma Ino non gli diede occasione di risponderle
male
davvero, perché cominciò ad accarezzargli ancora
la guancia e la
parte di viso ancora visibile.
«Certo.»
concordò con lui, affabile. «Se vuoi la
smetto.»
«No...
Sono scottato. Mi serve il freddo.» si
giustificò lui
imbronciato, voltando appena il viso per permetterle di
“lavorare”
meglio.
Ino
scoppiò a ridere ancora più forte e Shikamaru
seppe di aver perso
ogni traccia di dignità, senza possibilità di
evitarlo, nel momento
in cui lei cominciò ad accarezzargli anche i capelli e il
suo corpo
si mosse da solo, poggiandosi a lei.
Choji
apparve alla porta, fece dietrofront e scappò a cercare una
macchina
fotografica, quando entrando in camera loro li ritrovò sul
letto,
lei sveglia che gli accarezzava ancora piano il viso, tenendo il
proprio chinato verso il basso per guardarlo dormire, e lui che
riposava con la testa poggiata sulle sue gambe e l'aria più
rilassata di questo mondo.
Ho
le dita gelide, immagino non potrò rispondere ai commenti.
Ma
suvvia, la vita è bellissima lo stesso <3
Vorrei
dire, come Celiane (il mio template, donna!) mi ha fatto notare, che
non tutte le shot saranno poi così coerenti al titolo,
più che
altro perché a volte frasi simili porterebbero a storie
simili, e o
preferito puntare sulla diversità e originalità
piuttosto che sulla
coerenza... anche se, certo, cerco sempre di far centrare
ciò che
scrivo con ciò che dovrei scrivere, nella mia mente malata XD
In questa storia Kankuro è il Kiba di Suna, sì XD
e quanto è carino Shikamaru che vuole convincersi che
è un uomo e che quelle non sono coccole? Comunque do per
scontato che l'idea nel sottofondo di questo stralcio di vita sia: "non
resterei MAI a vivere qui" XD
Grazie
sempre a tutti per le recensioni!
Per
chi non lo sapesse: per Mary Sue si intende
genericamente ogni
personaggio femminile inserito in una storia dotato di: bellezza
travolgente e con strani particolari come occhi di due colori e
capelli paragonabili a qualsiasi cosa di esistente sulla terra come
“oro” “ala di corvo” anche se
basterebbe dire “biondi” o
“neri”, super poteri, sangue in comune con qualcuno
di importante
nella storia in questione o comunque sovrannaturale, passato
tragicissimo, e soprattutto avente un carisma eccezionale, che attrae
ogni personaggio maschile della storia facendolo innamorare. Non
voglio offendere nessuno con questa shot, e anzi, spesso credo
involontariamente anche io le Mary Sue.
79)
Perché leggendo i concetti ho letto erroneamente Ino Nara
... e ho
trovato suonasse davvero bene.
Shikamaru,
Sasuke, Kiba, Naruto, Choji, Neji, Shino e Lee fissarono con sommo
orrore la tizia che si erano ritrovati davanti.
Non
che non fosse bella, intendiamoci.
Aveva
gli occhi di due colori differenti, uno celeste e l'altro viola, dei
lunghissimi capelli corvini con riflessi blu, un fisico da mozzare il
fiato nascosto da uno vestito striminzito, nero come il peccato, con
uno spacco profondissimo, e appena aveva aperto bocca aveva mostrato
di avere una voce musicale. Nonché una fila di denti
brillanti e
perfetti.
Il
piccolo problema era che la ragazza era un
tantinello
fanatica, e si era convinta di essere destinata a passare
l'eternità
con uno di loro.
La
tal Mary aveva raccontato del suo terribile passato, pare fosse di
discendenza Uchiha anch'ella [ma
Sasuke aveva prontamente negato una possibilità simile,
ipotizzando
più che fosse la figlia di qualche pazzo scappato di
manicom- e lì
Naruto gli aveva tappato la bocca con un sorriso nervoso];
si era dichiarata dalla parte dei buoni, e per nulla disposta a
cedere alle avance del maniaco Inuzuka, anche se era convinta che lui
fosse in fondo un bravo ragazzo [e
qui Kiba aveva protestato risentito che mai si era comportato da
maniaco con nessuna, non venendo peraltro calcolato neanche dagli
amici],
amante
degli insetti [e
Shino
aveva cominciato a guardare per aria con interesse, fingendo di non
averci mai avuto a che fare], un'ottima
cuoca [e
lì
Choji si era fatto avanti, ma Shikamaru, che gli voleva davvero bene,
lo aveva fermato con uno sguardo agghiacciante e spinto indietro],
incredibilmente
esperta nel combattimento corpo a corpo, facendo i complimenti a Lee
per la tuta verde [e
facendolo piangere di gioia e convincendo Choji che Shikamaru aveva
avuto ragione a spingerlo indietro lontano da lei, con tanto di scuse
da lui accettate e pacca sulla spalla da parte di Kiba, mentre Naruto
cercava ancora di calmare Sasuke], spostando
poi l'attenzione su Neji e proclamando che il suo destino sarebbe
cambiato ben presto, che lo sentiva grazie ai suoi poteri di
preveggenza [e
Neji aveva borbottato che era arrivata in ritardo ci sette anni e ci
aveva già pensato Naruto, e poi la preveggenza era
possibile?].
Infine
lo sguardo bicolore della fanciulla dalla pelle color perla si era
posato su Shikamaru:
«Tu.»
aveva detto, «Lo vedo nel futuro. Tu sei un uomo semplice, un
uomo
perfetto.»
«No,
guarda, non sono né l'uno né l'altro e mi stanno
chiamando.» aveva
prontamente ribattuto lo svogliato di Konoha, ignorato e abbagliato
da un sorriso luminescente.
«Il
tuo nome è Shikamaru Nara, lo so. Le stelle mi hanno detto
anche
questo. Noi siamo fatti l'uno per l'altra, perché io ho un
Q.I. pari
a 300.» aveva detto con quella sua voce cantilenante.
«Questo
potrei smentirlo persino io.» aveva commentato candidamente
Kiba, e
lei era scoppiata in una risata cristallina che aveva fatto voltare
più di una persona.
«Come
sei simpatico!» aveva commentato, deliziata.
Kiba
aveva inarcato un sopracciglio, mormorando un: «Posso dire ad
Akamaru di morderla o secondo voi lo contagia?»
«Io
non rischierei.» aveva risposto Neji per tutti.
Shikamaru
si era schiarito la voce. «Ascolta, la vedi quella donna
bionda
laggiù? Si chiama Tsunade, e sono sicuro che possa risolvere
tutti
i tuoi problemi.»
«Io
non ho problemi!» aveva protestato sbattendo i piedi la bella
fanciulla.«E mi serve qualcuno che mi accompagni sino a casa
mia,
nel segreto Villaggio Delle Sue.»
«Ascolta.»
aveva cominciato Sasuke con voce stranamente paziente, «Hai
detto
che ti piacciono le tute verdi? Perché c'è un
tizio qui che le
porta tutto il giorno.»
«Non
si imola Gai-sensei!» aveva strepitato Lee offesissimo.
«Vuoi
accompagnarla tu?» aveva domandato Kiba, e Lee aveva chiuso
la
bocca..
«Non
l'ho mai sentito nominare quel villaggio...» aveva poi
commentato
Naruto.
«Oh,
quando sarai Hokage saprai tutti i nomi dei villaggi più
segreti.»
aveva ribattuto lei, facendo gonfiare il petto di Naruto, che,
tronfio, aveva sibilato un: «Visto?» a Sasuke, poco
impressionato.
«Ce
l'hai scritto sulla maglietta: “futuro
Hokage”,
idiota, e tu, mocciosa, se è così segreto come
puoi andarlo a dire
in giro?»
«Non
sono una mocciosa!» aveva ribattuto lei, e nei suoi occhi
erano
comparse due fiamme.
«Questa
non è normale. E' posseduta.» aveva gracchiato
Choji, nascosto alle
spalle di uno sgomento Shikamaru.
«Adesso
andiamo, Shikamaru. Il destino ci aspetta.»
Ed
eccoli lì tutti, a fissarla con sommo orrore.
«Ma
non avevi detto che il destino...» cominciò Neji,
coerente anche se
perplesso.
«Ti
rapirà sul serio?» domandò invece
Shino, senza particolari
inflessioni nella voce.
A
quel punto fu Ino a comparire, arrivando svelta dalle spalle di
Shikamaru.
«Amore,
scusa il ritardo!» salutò con voce squillante.
«Ciao, io sono Ino
Nara, la consorte di questo disgraziato qui!» si presento
all'altra,
sfoggiando un sorriso bianchissimo. Gli occhi di un colore
indefinibile tra il verde e il celeste, la pelle chiara e i capelli
del colore del sole sciolti, arrivando oltre i fianchi. Un vestito
color avorio faceva risaltare la sua vita sottile e il seno generoso,
e uno scialle violetto le copriva le spalle.
Mary
spalancò gli occhi, facendo un passo indietro. Shikamaru
smise di
respirare, pensare, ed esistere per qualche secondo, mentre Kiba,
Choji e Lee trattenevano rumorosamente il fiato, Naruto spalancava la
bocca, Neji allargava leggermente gli occhi, Sasuke inclinava la
testa da un lato e la osservava in silenzio e Shino risistemava gli
occhiali sul naso senza perdersi una scena.
«Oh
cielo, non mi ero resa conto che a Konoha ce ne fosse già una.»
commentò Mary sconvolta. Le sue dita sfioravano quasi le
labbra
carnose e sensuali.
«“Già
una” cosa?» chiese Ino con tono gentile, sorridendo
ancora, coi
lineamenti addolciti dal trucco chiaro.
«Una
del nostro villaggio, e ti chiedo perdono. Penso che potrò
tornare a
casa da sola.» si affrettò a dire, facendo un
mezzo inchino, «Del
resto, è la storia della mia vita. L'uomo che amavo mi
è stato
portato via dalla mia sorella gemella con un inganno e...»
«Oh,
sono certa che potrai riprendertelo, devi solo lottare per
riaverlo.»
la incitò Ino con enfasi, prendendole le mani.
Gli
occhi della ragazza bellissima si velarono di lacrime simili a
gioielli, ma nessuna goccia calò per la sua gota color
pesca.
«Ti
ringrazio, Ino Nara.»
«Ino-chan
andrà benissimo.»
In
quel momento la ragazza dagli occhi bicolore notò Genma
Shiranui
lasciare la sala.
«Devo
andare ora. Arrivederci!» salutò di fretta,
sollevando una mano e
poi fuggendo via, seguendo la scia del jonin.
Ino
cancellò all'istante il sorriso che si era gelato sul suo
viso, e si
voltò verso i ragazzi, spingendo indietro il ciuffo che le
ricadeva
sugli occhi come sempre.
«Chi
diavolo era quella schizzata?» sbottò ben poco
graziosamente, con
una smorfia di fastidio e uno sguardo di malcelato disprezzo verso
Shikamaru, «E a te quanto ci vuole a dir di no, deficiente? O
volevi
farti portar via dalla prima squilibrata? E voi, non lo aiutate?
Inutili incapaci.» terminò con disprezzo.
Poi
si voltò, osservando la sala.
«Ah!
Sakura, mi serve il laccio per capelli!» esclamò
con una voce tanto
alta da assordare tutti quelli nel raggio di dieci metri.
«Per
un attimo avevo pensato che la Yamanaka fosse cambiata.» fu
l'unico
commento fatto sull'accaduto, peraltro da Sasuke, che si versava un
generoso drink.
Sakura
passò il laccio ad Ino, fissandola perplessa.
«Ma
chi era quella tizia strana?» domandò.
«Ha
parlato quella coi capelli rosa.» commentò Ino
stizzita.
«Come
sarebbe?» fece Sakura indignata.
«Nah,
non ce l'ho con te. Era una fan di Shikamaru e dei ragazzi,
penso.»
spiegò Ino, incerta.
«E
che le hai detto per farla scappare via?» domandò
Tenten
interessata.
«Che
mi chiamo Ino Nara. Questo è bastato.»
Le
altre scoppiarono a ridere.
«La
moglie di Shikamaru-kun, eh?» domandò Hinata,
l'unica che si era
trattenuta dal ridere scompostamente.
«Già...»
rispose Ino, con lo sguardo perso.
Chissà
perché, ma le era suonato meravigliosamente quel cognome
dopo il suo
nome.
Shikamaru,
dall'altro lato della sala, non smise di osservarla neppure per un
secondo, sorridendo di tanto in tanto.
Spiegazioni:
potrà sembrare un po' confusa, me ne rendo conto XD la prima
parte,
fino a: ed eccoli lì tutti, a fissarla con sommo orrore,
è ciò che
è appena accaduto, comprese le reazioni da parte dei
ragazzi, un po'
più veritiere rispetto a quelle che si scrivono di fronte
alle Mary
Sue. Dopodiché arriva Ino, che nelle mie storie è
pure lei Mary Sue
XD Perché la bellezza c'è, il carattere pure,
manca magari il
super-potere nascosto che comunque a volte nelle storie le do, in
quanto la super-forza ce l'ha anche lei come Sakura e le aggiungo un
po' di coraggio in più, e il gioco è fatto XD
Okay che non si
innamorano tutti di lei, ma questo la Mary Sue di questa storia non
poteva saperlo XDD
La
cosa tristissima è che se togliamo la bellezza mozzafiato e
la
parentela importante, pure io sono una Sue, tra occhi cangianti,
buone intenzioni, passato strano e reazioni altrettanto ._. dovreste
sopprimermi, a fine raccolta. Sapete che non vedo l'ora che finisca?
XD
Risposta
alle recensioni:
Celiane:
ma no, io cito le tue perché trovo che sia importante
risponderti
quando mi fai notare eventuali errori XD prendilo come un
ringraziamento piuttosto XD Che bello che tu abbia notato l'insulto
di Shikamaru, lol A Sakura non interessa la bellezza di Gaara per un
eventuale GaaSaku, ma tanto perché, ho pensato, visto che
è sempre
bello per me spettegolare con le amiche su quanto i nostri amici
comuni siano belli, magari lo fanno anche loro e trovo che Gaara lo
sia molto! Grazie della recensione!
Shika:
oh, le coperte T_T Shikamaru che fa l'uomo dura sempre pochissimo
nelle mie storie XD sono felice che mi consideri creativa! In fondo
punto sempre a quello! Come si nota anche da questo strano motivo...
grazie per la recensione!
Ryanforever:
Sì, Shikamaru ci tiene a dire che è entrato in
trance da
refrigerazione, appunto, e non gradisce le tue illazioni prive di
fondamento. Porta prove, prima di parlare. Chi, comunque, non lo
avrebbe coccolato come fa Ino? E non fare pensieri perversi, ora!
Grazie di avermi fatto notare che ho postato due volte, che idiota
-.- e grazie di aver recensito anche!
Kikky:
pensavo mi stessi facendo il verso sulle mani ghiacciate XD
Shikamaru-amore-di-zia è proprietà di una mia
amica e mio come modo
di dire, infatti sono tutti amori-di-zia, qui U_U lol. Grazie per
aver recensito!
Al
prossimo (che è stato complicato, cavolo) motivo:
80)
Perché dopo la missione per portare indietro Sasuke, Shika
piange
davanti a Temari... Cosa che non farebbe mai con Ino.
Capitolo 79 *** 80) Perché dopo la missione per portare indietro Sasuke, Shika piange davanti a... ***
80)
Perché dopo la missione per portare indietro Sasuke, Shika
piange
davanti a Temari... Cosa che non farebbe mai con Ino.
Shikamaru
lo aveva sempre detto di essere un codardo. Non che gli importasse
particolarmente la cosa, ma amava metterlo in chiaro quando qualcuno
voleva trascinarlo in qualche missione suicida.
Non
amava particolarmente uscire a divertirsi come era comunemente
inteso, preferiva di gran lunga stendersi a riflettere e guardare le
nuvole sull'erba, o giocare a shogi.
Non
si sentiva particolarmente shinobi della Foglia, o meglio, era leale
e ben addestrato, e avrebbe fatto di tutto per i compagni, ma non
aveva neppure uno spirito incredibilmente patriottico e non si faceva
problemi a dire quando, secondo lui, le persone al potere facevano
qualcosa di sbagliato. E tanto per dirne una, era anche piuttosto
maschilista, perché le donne che aveva incontrato nella sua
breve
vita erano tutte seccature, e non era particolarmente orgoglioso, o
entusiasta, o impulsivo.
Era
tranquillo, riflessivo, spesso annoiato è vero, ma aveva
anche buon
cuore, non giudicava dalle apparenze, e amava i suoi compagni di
squadra, il suo compianto maestro, gli amici e la propria famiglia,
abbastanza da fare tutto per loro.
Ah,
e non si vergognava neppure a nascondere i propri sentimenti o le
proprie lacrime, cosa rimproverabile ad un ninja, ma lui alle regole
non aveva mai badato più di tanto.
C'era
però una persona sola, tra le tante seccature, con cui non
si
permetteva di piangere ma di cui voleva essere un pilastro, dato che
lei da sola era un essere fatto di puri istinti irrefrenabili a detta
sua, e senza il minimo controllo.
Lui
si sentiva un uomo soltanto con Ino.
Un
vero uomo, protettivo, sicuro, adulto, più maturo. Lo si
sentiva e
lo voleva essere tutte le volte che accadeva qualcosa di grave,
esclusi quindi i momenti in cui lei litigava con lui perché
le
andava o quando la ignorava nella normale routine. Ma quando era Ino
a piangere, lui allora non se lo permetteva, perché doveva
essere lì
per lei. Farle vedere che c'era ancora qualcosa di sicuro al mondo, a
cui lei poteva aggrapparsi.
«Choji
è all'ospedale per un'intossicazione alimentare.»
aveva esordito
Ino, con aria di rimprovero volta all'amico assente.
Shikamaru,
per un secondo spaventato, aveva sospirato rassegnato ascoltando il
resto della frase e l'aveva raggiunta. Si erano seduti sull'erba
insieme.
«A
che ora comincia l'orario delle visite?» si era informato lui.
«Stasera
alle sette.» aveva risposto Ino, «Quel disgraziato.
Ho perso dieci
anni di vita a saperlo lì.»
«Lo
immagino.» aveva mormorato Shikamaru, ricordando come, sei
anni
prima, si fosse trovato ad aspettare un verdetto di vita o di morte
sull'amico, seduto su una panchina dell'ospedale.
Ed
eccoli lì, lui a pensare a come fosse sempre in piedi al
fianco di
Ino per sostenerla, e lei a guardare il cielo dopo averlo scrutato in
viso.
«Hai
pensato a quando sei andato a salvare Sasuke... E ti ci sei
perso.»
indovinò lei, facendolo sobbalzare.
«Come...»
«Ormai
ti conosco.» spiegò lei, sorridendo sorniona.
«A proposito, non mi
hai mai detto nulla del ritorno a casa.»
«Tu
non mi hai mai chiesto nulla.» si difese il ragazzo.
«Beh,
lo posso fare ora. Dov'eri?» domandò tranquilla.
«Io aspettavo con
Sakura che stava letteralmente impazzendo, quindi non mi ero potuta
spostare... e poi non sapevo di preciso dove fossi...»
«Ero
vicino alla sala operatoria di Choji, non lontano da te.»
spiegò
Shikamaru, con una smorfia al pensiero di quei momenti.
«Ah.»
comprese lei, annuendo. «Solo?»
«Con
Temari.»
Ino
sgranò gli occhi: «Sabaku no Temari?»
ripeté, scandendo le
lettere.
«Oh
no, ti prego. Non ricominciare con le scenate.» la
bloccò annoiato.
«Non ti rincorrerei, sarebbe seccante.»
«Secondo
me mi rincorreresti.» lo contraddisse Ino, sollevando le
sopracciglia scettica. «Comunque no, niente
scenate.» concluse,
voltandosi a guardare da un'altra parte in silenzio.
«E
non tenere neanche il broncio. Farlo è una scenata
silenziosa.»
Ino
sbuffò, «Ma che palle che sei, ho detto che non
faccio scenate!»
«Sì,
infatti sei calmissima.» osservò lui stoico. Ino
lo trucidò con lo
sguardo.
Infine
sospirò. «Mi dà fastidio non esserti
stata vicina in un momento
simile...» ammise, giocherellando col proprio ciuffo biondo.
Shikamaru
scosse la testa: «Sapevo che te ne saresti fatta una colpa,
non te
lo dovevo dire...»
«Non
è che mi sono persa qualcosa di importante?» lo
interrogò di
soprassalto.
«Dici
il mio prima bacio?» scherzò lui, beccandosi un
pestone, «Ahia,
scherzavo! No, niente.»
«Avrai
mica pianto?» domandò Ino con sospetto.
«Cos'è
questo malsano interesse per le mie lacrime?»
indagò lui, evitando
di rispondere.
«INO!
SHIKAMARU!» chiamò la voce di Kiba, urlante.
Entrambi
scattarono in piedi.
«Che
succede?» gridò Ino, risalendo la collina.
«Il
team sette ha ritrovato Sasuke!»
Ino
spalancò la bocca, portandosi le mani al petto, mentre
Shikamaru
corrugava la fronte.
«L'hanno
riportato a Konoha?» domandò.
«No!»
Kiba sembrava disperato, ed entrambi raggelarono, «Sembra che
si sia
unito davvero all'Akatsuki, quel coglione! Li ha quasi uccisi! Non so
di preciso cosa sia successo ma... ma...»
ammutolì, e il suo
sguardo cadde su Ino, la cui vista si appannò.
«Sakura...»
sussurrò.
«Dicono
che... potrebbe essere... impazzita.»
Arrivarono
all'ospedale sorpassando la folla di persone con spintoni e spallate,
Shikamaru che tentava di afferrare Ino prima che combinasse guai e
lei che continuava ad avanzare, fino a ritrovarsi dentro e quasi
aggredire Shizune.
«Shizune-san,
è vero...?»
«Le
condizioni di Sakura sono molto gravi, Ino. Mi dispiace...
Tsunade-sama sta facendo il possibile, ma non sappiamo se si
risveglierà. O in che condizioni.»
mormorò l'altra, mordendosi le
labbra nervosamente. «Naruto è in rianimazione.
Fortunatamente pare
avesse perso conoscenza prima che il... mukenin attaccasse Sakura, e
il Kyubi non ha dato problemi. Resta nei dintorni, credo che l'Hokage
vorrà parlarti.» aggiunse rivolta a Shikamaru.
Lui
non si mosse, fissando le spalle tremanti di Ino, e
l'afferrò al
volo quando lei parve afflosciarsi a terra. Non era svenuta, era
annientata.
«Sarò
a casa degli Yamanaka. Dica a Choji che passerò appena
possibile.»
disse rivolto a Shizune, prima di prendere in braccio e uscire di
nuovo. Le persone bloccate all'esterno, pronte a lamentarsi per gli
spintoni di poco prima, li lasciarono passare senza una parola alla
vista di Ino abbandonata tra le sue braccia.
Era
riuscito ad adagiarla sul letto, con la delicatezza che avrebbe usato
con una bambina, quando Ino si era riscossa e aveva cominciato a
singhiozzare brutalmente, quasi volesse urlare via il suo dolore. Si
era steso accanto a lei, abbracciandola stretta e baciandola tra i
capelli, lasciando che si sfogasse.
«E'
colpa sua! E lei non può essere... insomma, è
Sakura! Lei
preferirebbe morire piuttosto che...»
Shikamaru
le accarezzò il viso, sentendosi il cuore lacerato a
metà. Pensava
anche a Naruto, a come quell'idiota solo una settimana prima era
uscito dalle mura di Konoha tutto baldanzoso, salutando a destra e a
manca e ridendo della sua risata rumorosa, e poi sì, Sakura,
con
quegli occhi del colore della speranza che potevano aver perso tutta
la loro luce, se mai fossero stati ancora visibili al resto del
mondo, e a Ino, che stupida com'era avrebbe trovato modo di darsi la
colpa.
Sentì
gli occhi bruciargli, ma strinse i denti, e tenne duro.
«Tu
non piangi mai?» domandò Ino con voce strozzata
dalle lacrime,
alzando il viso verso di lui. «Ti farebbe bene.»
aggiunse,
sfiorandogli le labbra con un dito.
Shikamaru
fu sul punto di perdere la forza di volontà e lasciarsi
andare,
stavolta quasi più per commozione, ma scosse la testa.
«Ora
pensiamo a te. Io starò bene.» le disse, e lo
pensava davvero.
Ino
scoppiò a piangere di nuovo, nascondendo il viso contro il
cuscino.
Quando
Sakura aprì gli occhi, nel suo campo visivo c'era come
sempre
Naruto, e Ino, Sai, Shikamaru e Kakashi ai piedi del letto, con
dietro di lui Tsunade.
Tutti
sembravano fremere per qualcosa.
«Che
succede?» domandò, e poi ricordò ogni
cosa avvenuta prima di
ritrovarsi lì, e spalancò gli occhi, cercando di
mettersi a sedere.
Ino
e Shikamaru si scambiarono uno sguardo, mentre Naruto la salutava
chinandosi su di lei e aiutandola a distendersi di nuovo, Sai la
osservava attento e Kakashi e Tsunade aspettavano.
«Ricordi
qualcosa?» domandò Naruto, premuroso, tentando di
non scivolare con
le stampelle.
«Sasuke-kun
mi ha salvata.» rispose Sakura, sgranando ancora gli occhi
che le si
riempivano di lacrime, «Ricordo che ha usato un jutsu su di
me, ha
detto che sarei sembrava pazza a tutti, e così sono riuscita
a
scappare da Madara Uchiha.»
«Hai
detto Madara Uchiha?» non poté trattenersi dal
chiedere Tsunade,
sconvolta. Kakashi non aprì bocca, stupefatto, mentre Naruto
abbracciava Sakura lasciando cadere le stampelle.
«Lo
sapevo!» stava dicendo, con voce soffocata, «Quel
bastardo...!»
Ino
fece qualche passo indietro e Shikamaru aggirò il letto e la
raggiunse. Stava di nuovo piangendo, ma stavolta di gioia.
«Te
l'avevo detto...» sussurrò Shikamaru.
«Sì.
Grazie.» sorrise lei, tra le lacrime. «Dovremmo
andare da Choji,
sai? Oggi lo dimetteranno...»
«Aspettiamo
ancora un po' se vuoi.» propose lui ed Ino lo
abbracciò.
«Ma
tu non crolli mai?» domandò lei, intenerita e
scherzosa.
«Sono
qui per te.» rispose semplicemente lui alzando le spalle, in
un
tacito “no, reggo
per te.”
C'era
tempo per piangere di gioia, e quanto al dolore: consolando Ino aveva
cancellato il proprio.
Le
accarezzò la schiena con una mano, ringraziandola
silenziosamente
per il calore e il conforto che gli dava la sua sola presenza.
Difficile
trovare qualcosa da scrivere su questo, più di quanto
possiate
immaginare. Sarà che io non riesco mai a trattenere le
lacrime ma al
tempo stesso me ne vergogno come se ci fosse qualcosa di male, e non
so mai cosa scrivere sui pianti, o sarà che magari Shikamaru
ha
pianto davanti a Temari giusto per caso senza troppi giri mentali, o
che, soprattutto, non volevo deprimermi con una storia incentrata sui
pianti altrui... comunque difficile XD Stranamente non ci sono baci,
ma a volte penso che bastino i loro pensieri o i loro sguardi.
E
sto per morire di orribili dolori a un fianco
[appendiciteappendiciteaaaahhhnooo!] quindi vi
lascio così,
con il titolo del prossimo motivo:
81)
Perchè secondo il databook ufficiale l'hobby di Ino
è guardare le
stelle, molto simile a quello di Shikamaru che è guardare le
nuvole.
Capitolo 80 *** 81) Perchè secondo il databook ufficiale l'hobby di Ino è guardare le stelle... ***
81)
Perchè secondo il databook ufficiale l'hobby di Ino
è guardare le
stelle, molto simile a quello di Shikamaru che è guardare le
nuvole.
Erano
tutti distesi sul prato, gli undici di Konoha come li avevano
chiamati, anche se era più corretto ormai dire tredici, con
la
presenza di Sasuke e di Sai.
Chi
ancora con l'uniforme da jonin, chi con i vestiti tipici del clan,
chi per una volta vestito con abiti “normali”,
alcuni con qualche
snack, altri che tenevano tra le mani altre mani, quelle dei compagni
di squadra.
Sakura
era come sempre in mezzo a Naruto, brillante nella sua nuova
uniforme, e a Sasuke, con l'aggiunta di Sai disteso ai loro piedi,
con le mani sullo stomaco lasciato scoperto; Più in alto
rispetto a
loro c'erano Lee, la cui testa era poco lontana da quella di Naruto,
e Tenten che per una volta indossava un vestito, accanto a Neji,
mentre al loro fianco stava disteso Choji a mangiare, e ancora un po'
più a destra Ino e Shikamaru, che come sempre aveva le mani
dietro
la testa; Sotto di loro, la più vicina a Neji, direttamente
sotto di
lui e al fianco di Naruto, Hinata, e poi Kiba, che mangiava a sua
volta, e Shino.
A
tenersi per mano erano i tre storici componenti del team sette. Non
che Sasuke fosse d'accordo, ma Sakura lo aveva bloccato prima che
potesse sfuggirle. Ino era stata tentata di fare lo stesso, ma aveva
cambiato idea quando, aspettando le stelle cadenti, Lee aveva chiesto
ad alta voce: «Chi conosce i nomi delle stelle?»
Ino,
reduce da nottate insonni a guardare malinconicamente le stelle dalla
finestra di camera sua, alzò una mano verso il cielo,
cominciando ad
elencare.
«...
e quella è l'orsa maggiore. Ah, Naruto, vedi quelle due
stelle,
guarda...» gattonò fino a raggiungerlo, cercando
di non uccidere
Lee nel tentativo. «Vedi quali indico?»
«Sì.»
rispose subito, incuriosito.
«Quella
è la costellazione della Volpetta.»
Kiba
scoppiò a ridere. «Volpettina!»
«Mi
stai prendendo in giro?» sbottò Naruto,
imbarazzato.
Anche
Ino rise con gli altri, tornando al proprio posto. «Te lo
giuro.
Dov'eravamo? Ah, sì, quella è la costellazione
del Cane Maggiore.»
«La
conosco!» esclamarono Kiba e Tenten.
«Cosa
sapete di questa costellazione?» domandò Ino.
«Che
non avevo dubbi che Kiba la conoscesse.» se ne
uscì Tenten. Tutti,
compreso Kiba, risero di nuovo.
«E
che c'è anche il Cane Minore.» azzardò
Kiba.
«Grazie
tante!» replicò Ino sarcastica, mentre gli altri
ridacchiavano,
come se si fossero ritrovati dietro i banchi di scuola, «La
stella
più luminosa è Sirio, quando sorge annuncia
l'arrivo del caldo. Il
Cane Maggiore e il Cane Minore sarebbero anche gli animali di Orione,
la costellazione a loro vicina, che sarebbe un cacciatore.
C'è anche
la Lepre infatti.»
«Ma
si può sapere perché sei così esperta
tu?» non poté trattenersi
Choji, che aveva dimenticato persino le patatine.
«Ino
passa il tempo a guardare le stelle, vero Scrofa?» rispose
per lei
Sakura.
«Bada
ai fatti tuoi, Frontespaziosa.» l'apostrofò la
kunoichi chiamata in
causa.
«A
guardare le stelle, eh?» ripeté Shikamaru, ed Ino
arrossì, «Ma
guardare il cielo non era qualcosa di stupido?»
«Di
giorno.» precisò lei, con faccia da schiaffi.
«Shikamaru
e Ino sono sempre agli opposti... che grande spreco, poteva nascere
un amore su questo prato.» recitò Kiba
melodrammatico.
«Certo,
come no, un amore nato nel sangue!» concordò
Naruto ilare.
«Ma
quanto siete poco romantici, se Ino sta qui la notte e Shikamaru di
giorno, c'è pur sempre il tramonto, no?» fece
notare Tenten.
«E
l'alba.» aggiunse Shino, indifferente.
«Mi
stupisco che proprio voi due abbiate detto qualcosa di
simile.»
considerò Neji, principalmente rivolto a Tenten.
Ino
e Shikamaru intanto, al riparo nel buio, restavano l'uno di fianco
all'altra.
«Glielo
diciamo che noi l'avevamo già scoperto tempo fa che esistono
l'alba
e il tramonto?» sussurrò Ino, sfiorando il braccio
del ragazzo con
una carezza.
«No,
lascia parlare quegli ignoranti...» borbottò lui,
divertito,
attirandola sé e baciandola.
«Ino,
continua la lezione!» la invitò Naruto, ormai
interessato.
«Eh?
Ah, certamente, allora, dicevamo...» si affrettò a
dire la ragazza,
facendo decisamente più fatica a concentrarsi, mentre
Shikamaru
sbuffava.
«Eh,
tutti questi discorsi sull'amore l'hanno evidentemente
confusa...»
commentò ancora Kiba.
«Senti,
Inuzuka, perché non te ne torni a casa?» lo
rimbeccò Ino, ma era
chiaro dal tono come stesse sorridendo. «Vediamo... ah,
certo, ora
vi indico la costellazione della Lepre, appunto.»
Allora,
tutta la prima parte si poteva riassume in: “Tutti i ninja di
Konoha stavano abbarbonati al parchetto, a cazzeggiare mangiando e
spettegolando come comari” che avrei preferito, ma sapete
com'è...
E poi volevo dare l'idea di come fossero tutti in posizioni diverse
in ogni senso, un po' come Sakura ricorda nel flashback mentre Sasuke
lascia Konoha (T_T) e il team sette è steso e lei guarda le
stelle.
Ino
e Shikamaru ne hanno di cose in comune, eh? Non è che i loro hobby siano "simili" sono praticamente "lo stesso hobby in ore diverse" XD Tra l'altro è particolare come passatempo, specie per una che ama i fiori e li conosce quanto lei, e oltretutto l'ho sempre visto come un hobby malinconico... ah, a volte vorrei che Naruto fosse un manga per ragazze, giusto per approfondire la psicologia dei personaggi, invece che uno shonen in cui i dettagli sono buttati come lische ai gatti giusto per dare un contentino, e poi dimenticati... [quanto i cognomi addirittura di alcuni]. Ma lasciamo l'amarezza da parte, và. XD
Rispondiamo
alle fashion-recensioni.
Kimly:
il destino è contro le mie storie! Devi vincere tu e
leggerle!!! XD
Sì, in teoria dovrei continuare quel minuscolo accenno
SasuSaku che
piaceva anche a me nella raccolta SasuSaku, in teoria
XD Ma
quanto son belli Shika e Ino che si coccolano e Sasuke e Sakura
che... non si ammazzano? <3
Elysa_chan:
con questa lunga bellissima recensione ti sei fatta perdonare! Ero
praticamente commossa, mi hai detto cose che io penso di GRANDI
scrittrici di EFP come scrivo nelle mie eventuali recensioni alle
loro storie, e il fatto che qualcuno possa pensare di me che
“uso
le parole giuste” o cose simili è per me qualcosa
di cui essere
davvero orgogliosa! E' diminuito il numero di recensioni, forse per
l'inizio della scuola, non lo so, e quindi anche la voglia un pochino
scarseggiava, ma dato che evidentemente ho ancora lettrici
affezionate che seguono e non possono commentare per altri
impedimenti e non perché la raccolta è brutta, mi
è tornata la
voglia eccome! E davvero sono migliorata? *_* a me sembra di essere
sempre la stessa! XD E' consolante! Io sono una Mary Sue versione
Bella Swan di Twilight, giuro. Guarda nel link del mio blog quando
hai tempo, nella pagina autrice, e cerca un post con come titolo
“Come Bella” o qualcosa del genere XD Shika:
felice di
averti tra le
recensioniste XD “Dolce ma non troppo” è
sempre ciò a cui
punto! E sì, l'altro capitolo è stato strano
anche per me XD
Temevo che qualcuna avrebbe commentato negativamente la lunga
introduzione per la Sue, per fortuna è andata bene XD Ryanforever:
Temari l'ho trattenuta allegramente altrove XD Sakura era la prima
cosa che mi è venuta in mente pensando alle lacrime di Ino!
Quindi
non poteva che essere lei quella morente o qualcosa di simile...
Sarò
una sadica? Chissà!
Grazie
a tutte per le recensioni! Il prossimo, magari un attimino meno
romantico di questo (ma viva l'allegria! XD) sarà:
82)
Perché tutti e due portano i capelli legati ad una coda.
Capitolo 81 *** 82) Perché tutti e due portano i capelli legati ad una coda. ***
82)
Perché tutti e due portano i capelli legati ad una coda.
«Trovare
dei compagni di gioco in base a caratteristiche comuni...»
lesse
Sakura attentamente dalla carta delle regole.
«Come
facciamo a finire con chi ci piace, Ino? Sei tu la maga in questo. E
ricorda che Choji vuole rimorchiare Ayame.»
«KIBA!»
Ino
si portò un dito sulla labbra, riflettendo. Poi il viso le
si accese
di gioia abbastanza da far rabbrividire il suo team e Sakura.
«Ma
certo!» esclamò convinta.
Tutti
la guardarono preoccupati.
«Esempio:
Sakura, puoi invitare Sasuke.» trillò lieta.
«Cos'avremmo
in comune?» domandò contrariato il ragazzo, che
oltre a non voler
partecipare non gradiva che la Yamanaka lo nominasse o comparasse ad
altri. Sakura, al suo fianco, la guardava raggiante.
«Tu
hai i capelli che sembrano il didietro di una gallina, e Sakura ha il
didietro che è sporgente come quello di una
gallina!» proclamò
Ino, vittoriosa, uccidendo il sorriso dell'amica.
Esplose
una serie di risate irrefrenabili, chi per Sakura, chi per Sasuke,
mentre la kunoichi dai capelli rosa quasi strozzava Ino, e il quasi
era dovuto al solo fatto che era finita in squadra con Sasuke, mentre
Sasuke aveva sfogato i nervi colpendo con particolare precisione le
scodelle di ramen impilate da Naruto per farle crollare a terra,
quindi l'unico a non ridere era il biondo, in lacrime e grida di
dolore.
«Nel
gioco come nell'amore, tesoro.» sottolineò Ino, a
risate calmate,
per rabbonire Sakura del tutto.
Più
o meno: Kiba quasi piangeva.
E
Naruto piangeva proprio.
«Buffo
che lo dica tu.» commentò Tenten, indirizzando
un'occhiata a
Shikamaru, che spalancò gli occhi,
«Vedo
una doppia coda alta qui. Ecco gli altri due in coppia.»
Ino
restò a bocca aperta.
«Io
e Ayame-san abbiamo il cibo in comune! Il profumo squisito del fritto
magari! Grazie Ino! La scusa del torneo di Konoha è
fantastica!» si
rallegrò Choji, d'accordissimo con Tenten ad ogni modo.
«Uh,
io...» cominciò Hinata, alla ricerca disperata di
qualcosa di
fisico che l'accomunasse a Naruto.
«Tu
hai gli occhi bianchi...» cominciò Tenten,
dubbiosa.
Naruto,
memore della dichiarazione di Hinata ai tempi della distruzione di
Konoha, cui lui non aveva mai dato risposta, intervenne prontamente,
riprendendosi dal pianto di dolore per il ramen: «Io ho le
palle
degli occhi bianche!»
E
giù tutti a ridere ancora. Persino Sasuke si concesse un
sorriso,
ovviamente di scherno, scuotendo la testa.
«Tenten
e Neji hanno lo stesso profumo, visto che sono sempre appiccicati.»
tuonò Ino, malvagia.
I
due in questione arrossirono all'inverosimile.
Shikamaru
riuscì a malapena a trascinare via Ino prima che le due
donne
finissero davvero col picchiarsi.
«La
coda alta è un inizio, dai...» provò a
rincuorarla, scegliendo
parole a caso.
Ino
lo guardò sconvolta, poi arrossì. «Oh,
sei d'accordo con lei?»
domandò, cominciando ad accarezzare la coda lunghissima con
intenzione e nascondendocisi quasi.
«Beh,
perché no?» fece lui, senza cogliere il
doppiosenso. Poi si rese
conto che Tenten aveva parlato dopo la frase di Ino “nel
gioco come
nell'amore” e trasalì. Si affrettò a
dire qualcosa per
ritrattare, ma notò in quel momento l'adorabile rossore
sulle guance
della ragazza, e la mancata negazione che si aspettava.
Un
po' incerto, preferì restare in silenzio.
«In
effetti...» cominciò Ino, abbassando la testa e
lasciandosi coprire
dal ciuffo, «Perché no?»
E
a Shikamaru sembrò di respirare veramente solo in quel
momento, come
se in passato avesse sempre avuto difficoltà a farlo e non
se ne
fosse accorto. Prese una bocca di aria fresca notturna, ed
espirò
con un sorriso.
Perché
no, giusto.
Li
amo quando sono tutti assieme a cazzeggiare <3
Ovvio
che il perché no finale è una ripetizione
positiva, non è una
risposta negativa al “perché no?”
precedente.
Ha
senso questa frase?
Non
so che torneo stiano facendo, ma chissene, l'importante è
ShikaIno!
Non
avendo molto tempo per rispondere ai commenti:
Elysa:
io ti ho aggiunta, fammi sapere se ti risulta qualcosa del genere...
e mi dispiace tanto per le cose che mi volevi dire, quindi speriamo
che tu ti possa connettere presto! Poi certo che mi dai voglia di
scrivere (e di vivere) ma addirittura definirmi scrittrice... XD Te
lo riscrivo anche qui, nel caso qualcuno legga: non era appendicite
la mia, era solo la solita paranoia vittimista! Anche se oggi mi
è
arrivato il colpo finale XD
Kikky:
spero ti siano piaciuti anche qui i personaggi! Io preferivo credo la
scorsa a quella col mancato pianto di Shika... sarà che
faccio
sempre piangere Ino XD
Kimly:
“il team sette per mano come se fossero ancora
bambini” ← qui
ho riso, pensando che Sakura lo interpreterebbe in modo diverso,
specialmente l'aver intrappolato Sasuke in una presa mortale, e
Sasuke stesso si sparerebbe se conoscesse le pistole XD l'unico
innocente penso potrebbe essere Naruto, anche se magari pure
emozionato, giusto perché è quello che ci tiene
di più al team
come famiglia XD
Shika:
magari Kishimoto ce lo mostrasse un simile comportamento ogni tanto!
Io l'ho trovato fin troppo dolce quel capitolo, quindi ho rimediato
qui XD
ryanforever:
che bella passione! Io manco le vedo tanto da casa mia, pur vivendo
in paese! Poveraccia te con gli esami prossimi... ma che roba hai? XD
io i prossimi appelli li ho al massimo a dicembre, e uno soltanto!
Grazie
a tutte per le recensioni, come sempre!
Il
prossimo capitolo sarà versione pettegole di paese, mi sa
tanto XD
Spero di riuscire a postarlo già domani, perché
presto sarò
privata della connessione a internet (._.) e potrò
connettermi solo
in casa altrui eventualmente...
83)
Perché gli amori veri sono rari come le mosche bianche!
Capitolo 82 *** 83) Perché gli amori veri sono rari come le mosche bianche! ***
83)
Perché gli amori veri sono rari come le mosche bianche!
Shikamaru
entrò sbattendo la porta, facendo sobbalzare tutti.
«Ehi,
amico, me la ripaghi se la butti giù.» lo
salutò Kiba, servendosi
un generoso boccale di birra.
Shikamaru
rispose con un grugnito, lasciandosi cadere nel divano accanto a
Choji, che lo osservava perplesso.
«Che
succede?»
«Sakura
ha detto che non è stato da Ino neppure una
volta...» suggerì
Suigetsu, stravaccato nella propria poltrona. Ricevette uno sguardo
di puro odio dal Nara, che ricambiò con una risata.
Naruto
sgranò gli occhi: «Avete litigato ancora?»
«E'
all'ospedale, dovresti lasciar da parte certe sciocchezze...»
intervenne Lee preoccupato.
«Non
è questo.» borbottò Shikamaru,
allungando una mano in direzione di
Kiba. Questi, capita l'antifona, andò a cercare qualcosa di
più
forte da bere.
«Che
hai combinato?» domandò con una punta di interesse
Sai.
Shikamaru
sospirò.
«Ino,
non morire, Ino! Ino! Svegliati!» chiamò la voce
terrorizzata di
Shikamaru, e la ragazza si sforzò di aprire gli occhi. «Shika...
mi dispiace...» rantolò. «Non
dispiacerti e resta viva!» esclamò lui,
guardandosi attorno alla
ricerca di aiuto. «Perdonami...
dovevo... farlo...» si sforzò di aggiungere Ino,
inerme tra le sue
braccia. «No,
non dovevi! Come hai potuto metterti tra me e loro?»
gridò
Shikamaru, disperato. «Se
tu fossi morto, io...» cominciò Ino,
interrompendosi per tossire
sangue. Shikamaru la guardò inorridito. «E
se tu morissi io cosa dovrei fare?» le domandò,
sentendosi prossimo
al pianto. «Shikamaru!
Ino!» La
voce di Sakura giunse come una manna dal cielo, e Ino sorrise. «Non
morirò, vedi?» «Ti
conviene...» l'ammonì lui, chinandosi e baciandole
la fronte. Si
allontanò da lei e notò la sua espressione
stupefatta, cancellata
poi da un sorriso tenero, che smosse qualcosa nel cuore di Shikamaru.
Ino
stava perdendo ancora conoscenza. La
sua bocca si mosse prima che lui potesse rendersene conto, in
un'ennesima preghiera. «Non
morire! Ti amo!»
«Oh.
Mio. Dio.» scandì Sakura sconvolta.
«Concordo.»
annuì Tenten.
Karin,
che aveva finto di essere indifferente per tutto il tempo,
incrociò
le gambe e si sporse in avanti: «Ma lui sa che hai
sentito?»
Ino
annuì, «Ho spalancato gli occhi. Pensavo di aver
capito male.»
«E
che gli hai detto?» squittì Hinata, rossa in viso
per l'emozione,
da parte di Ino, e immaginando se stessa al suo posto con Naruto.
«E'
arrivata Sakura, non c'è stato tempo...»
mormorò Ino.
«Scusa
se ti ho salvato la vita, la prossima volta arrivo dopo e finite il
teatrino romantico.» ribatté l'altra sarcastica.
Tenten
annuì nuovamente: «Sì, se
possibile.»
«Bella
scenetta davvero, forse dovremmo inscenare un suicidio di
massa...»
commentò Karin.
«Così
Suigetsu si dichiara...» aggiunse Sakura a bassa voce, ma non
troppo
da non essere udita, perché Karin balzò in piedi
facendo cadere la
sedia.
«Parlavo
di Sasuke-kun e lo sai bene, non mettere in mezzo Suigetsu o ti
ammazzo!»
«Oh,
che paura!» la sfidò Sakura esageratamente
melodrammatica,
alzandosi a sua volta.
«Nessuno
vuole sapere il continuo?» domandò Ino maliziosa,
riportando tutti
gli occhi su di sé.
«C'è
un continuo? Non è mai venuto in ospedale!»
esclamò Sakura, mentre
Karin tirava su la sedia per mettersi a sedere ancora.
«Non
è venuto in orario di visita...»
suggerì Ino, con l'aria di
saperla lunga.
«Le
hai detto che l'ami.» ripeté Kiba, che aveva
innaffiato il tavolo
col liquore mentre ascoltava Shikamaru parlare.
«E'
normale che gli sia sfuggito di bocca, era terrorizzato all'idea che
fosse morta...» gli venne in soccorso Choji.
«Stai
dicendo che non era vero?» si informò Sai.
«Certo
che era vero!» esclamò scandalizzato l'Akimichi:
«Si amano da
sempre! A proposito Sasuke, devi pagare la scommessa.»
Sasuke
sbuffò, scuotendo la testa. Tutti li guardarono esterrefatti.
«Cosa...»
boccheggiò Shikamaru.
«Lui
era convinto che Ino sarebbe saltata addosso a te. Non il
contrario.»
spiegò pazientemente Choji, «Visti i
precedenti.»
«I
precedenti?» ripeté Suigetsu intrigato.
«Ino
saltava addosso a Sasuke letteralmente.»
spiegò Naruto, deliziato sia dall'espressione offesa di
Shikamaru
che da quella sdegnata, ma probabilmente sotto sotto imbarazzata, di
Sasuke.
«Ora
ha Sakura-san e Karin-san ad impedirlo...» fu il commento
casuale di
Lee, che provocò un attacco di tosse a Suigetsu, delle
risatine mal
trattenute negli altri e l'aura negativa che calò su Sasuke.
«Karin-san
suona malissimo.» berciò Suigetsu.
«Non
lo so, forse se la rispettassi un po' di più evitereste le
risse...»
accennò Juugo, e il compagno lo guardò schifato.
«E
non è successo altro, dopo?» interrogò
la voce profonda di Shino,
rivolta ovviamente a Shikamaru.
«Non
è mai andato a trovarlo, quindi sta guadagnando
tempo.» fece notare
Choji.
«Dopo
lo struggente “ti amo”! Oh, che
tenerello!» interloquì
allegramente Kiba.
«Così
romantico!» aggiunse Naruto sbattendo esageratamente le
palpebre.
«Andate
all'inferno.» grugnì Shikamaru, già
stupito che Kiba conoscesse la
parola “struggente”, «E comunque sono
andato a trovarla.»
«Non
in orario di visite, quindi.» sottolineò Neji, con
uno sguardo che
poteva sembrare indifferente, ma Tenten avrebbe definito
“divertito”.
«No,
non in orario di visite.» confermò Shikamaru.
Shikamaru
imprecò mentalmente, scavalcando la finestra che portava
alla
stanzetta di Ino. Aveva previsto che non avrebbe avuto problemi ad
entrare la notte salendo per il muro, ma non che piovesse come se si
fossero trovati al Villaggio della Pioggia. Si
ritrovò un kunai davanti agli occhi prima di aver ruotato
tutto il
corpo verso l'interno della stanza, kunai che fu subito abbassato e
rivelò il viso di Ino che lo fissava con disappunto. «Potevo
ammazzarti, ti sembra il modo e l'ora...?»
domandò, tornando a
mettersi a letto, «E chiudi la finestra che fa
freddo.» terminò,
essendo vestita soltanto con la camicia da notte ospedaliera. «Che
seccatura...» borbottò il ragazzo, obbedendo. Quando
si voltò, Ino lo guardava quasi timidamente. «Allora...»
lo invitò lei. «Allora...»
ripeté lui. «Per
ieri...» cominciarono in perfetta sincronia. Si bloccarono e
ridacchiarono nervosamente. Shikamaru
si avvicinò, sedendosi al suo fianco. «Ecco,
non sono sicuro che tu abbia sentito-» Shikamaru fu
interrotto da
Ino, che chiese a bruciapelo: «Hai detto che mi
amavi?»
Sakura
sputò il saké che stava bevendo, e Hinata prese a
batterle su una
spalla per aiutarla a non soffocare, mentre Tenten tossiva a sua
volta. Karin ora la seguiva con un interesse pari
all'ossessività e
gli occhi sgranati.
«Gliel'hai
chiesto così?» domandò Sakura, una
volta riuscita a riprendersi.
Ino,
rossa in faccia, annuì.
«Che
coraggio!» osservò Tenten, ammirata.
«Già...»
concordò Hinata, vagamente malinconica, mentre l'Haruno
riponeva il
saké che stavano bevendo in borsetta prima che passasse
qualche
infermiera a sequiestarlo, e Hinata prendeva i bicchieri di plastica
e li gettava nel cestino.
«Non
è proprio coraggio, le medicine mi danno sempre alla testa,
e poi
era tutto così improvviso ed io ero scioccata e... insomma,
non
ragionavo.» provò a giustificarsi Ino.
«Ma
piantala, glielo sbatteresti in faccia anche ora. E non solo
quello.»
sbottò Sakura.
«Sakura!»
strillò Ino scandalizzata, mentre Tenten scoppiava a ridere
e Hinata
arrossiva.
«E
lui che ha detto?» la incitò a proseguire Karin.
«Andiamo, voglio
sapere!»
Kiba
sputò il liquore, sul punto di soffocarsi, mentre gli altri
restavano a bocca aperta.
«Te
l'ha chiesto così?» si sconvolse Naruto.
«Le
donne sono troppo
dirette.» dichiarò Neji.
«Sono
noiose...» sussurrò Sasuke, con lo sguardo perso
nel proprio
bicchiere e in chissà quali ricordi.
«Poteva
essere un pochino più sensibile...»
concordò Choji.
«No,
quando mai, però poi accusano noi di non esserlo!»
esclamò Kiba
indignato.
«E
tu?» domandò Lee, riportando l'attenzione su di
lui.
«E
io per poco non ci restavo secco.» bofonchiò
Shikamaru.
«Ti
sei incartato, vero?» domandò Kiba ridacchiando, e
anche gli altri
risero.
«Ovviamente
no, ho mantenuto totalmente il controllo.» ribatté
prontamente
Shikamaru.
Shikamaru
boccheggiò, non aspettandosi una domanda così
diretta. «Uhm...
beh, ecco io...» Ino
lo guardava fisso negli occhi, non rendendogli il lavoro più
semplice. «Può
darsi.»
«Ho
ribadito semplicemente il concetto.» continuò il
Nara.
«Io
mi imbarazzerei...» ammise Naruto, grattandosi la testa.
«Non
hai un pene, certo.» commentò Sai.
«SAI!»
Nuove
risate per il soggiorno.
«Quindi
le hai detto che la ami un'altra volta, ti sei messo il cappio al
collo...» considerò Suigetsu.
Shikamaru
sollevò lo sguardo. «Più o
meno...»
«In
che senso “più o meno”?»
domandò Shino.
«Non
ho propriamente ribadito il concetto.» borbottò
vago.
«Può
darsi?» ripeté Ino incredula. «Io...
sì, ecco, Non è può darsi,
è che... Non possiamo lasciar
perdere?»
«CHE
COSA?» strillarono tutte assieme.
«E'
un idiota.» confermò Ino, sistemandosi
più comodamente nel letto
ospedaliero in cui riposava da giorni.
«Terribilmente!»
aggiunse Sakura.
«Ma
come gli viene in mente? Stupidi maschi inutili!»
esclamò Tenten.
«Servono
soltanto a far bambini, e a volte non son buoni neppure per
quello.»
fu il commento di Karin.
«Mi
dispiace tanto per te, Ino...» disse Hinata, chiaramente
preoccupata.
«Oh,
non ho finito, tesoro. Ovviamente so come comportarmi con Shikamaru.
Ho mantenuto la calma e gli ho fatto sputare la sua
confessione.»
dichiarò Ino.
«Mantenuto
la calma?» ripeté Sakura scettica.
«Non
ero abbastanza in forze per prenderlo a botte. Quindi sono rimasta
tranquilla e serena.» spiegò Ino quasi materna.
«Esci.»
ringhiò Ino. Shikamaru
sobbalzò. «Come?» «Ho
detto esci di qui, figlio di puttana!» esclamò la
ragazza, saltando
in piedi. Si dovette tenere all'addome all'ennesima fitta di dolore.
Shikamaru si affrettò a farla sedere nuovamente. «E
non toccarmi!» sibilò lei, cercando di non gridare. «Ino,
stai ca-» fu interrotto da uno spintone. «Prima
pensi che io stia morendo e mi dici che mi ami, ora che sai che sto
bene pensi di poter lasciar perdere, dopo tutti i casini che mi hai
creato nella testa? Ma va' a farti fottere! E non da me!»
precisò. «Non
è così Ino! È solo che sei in
convalescenza!» si difese lui. «Balle!»
ribatté lei, con sguardo truce. «Sei un senza
palle, ecco cosa sei!
Tu e tutte le tue uscite misogine, la verità è
che hai solo paura!
Sei un bambino vigliacco che gioca con cose più grandi di
lui! E se
fossi morta che avresti fatto? Avresti passato il resto della vita a
pentirti di non avermi detto prima quello che sentivi? Mentre ora
pensi di avere di nuovo tempo? Apri gli occhi, Shikamaru! Non
c'è
mai tempo! E se mi ami dovresti dirlo! L'amore è qualcosa di
raro,
qualcosa...» La
filippica sarebbe andata avanti, se Shikamaru non l'avesse afferrata
per le braccia e baciata.
«Ci
stai prendendo in giro.» disse Sakura.
Ino
sorrideva come non mai: «Giuro. Gli ho detto tutta seria,
controllata, Sakura, ero davvero controllata e non fare quella
faccia, dicevo gli ho detto che sarei comunque potuta morire e devo
averlo convinto... se mi ha interrotta con un bacio! E' stato
terribilmente romantico!»
«Non
posso credere che tu le abbia detto di lasciar perdere. Volevi
morire?» chiese Choji.
«Ero
nel panico!» si giustificò Shikamaru.
«Ciò
che conta è che dopo l'hai baciata!» si
esaltò Naruto. «Più
“seconda dichiarazione” di quella!»
«E
dopo aver ritrattato, che momento magico...»
commentò Sasuke
sarcastico.
«Ritrattato...
Ho soltanto provato a passarci sopra...» lo corresse poco
convinto
Shikamaru.
«Alt.
E lei ha detto che ti ama o no?» domandò Kiba.
Il
ragazzo non riuscì a contenere il sorriso, e
poggiò una mano sul
viso per nasconderlo almeno in parte.
Lee
si mise più comodo nella poltrona: «E dai!
Racconta! Tanto Ino-san
lo starà dicendo alle ragazze ora!»
«Se
provi a dirmi di dimenticare questo ti castro con le mie
mani.» lo
minacciò Ino. «Mi
aspettavo già delle ritorsioni per il bacio, a dire il
vero.»
ammise Shikamaru. Ino
alzò lo sguardo e fece segno di no con la testa. «Perché
parli quando non devi e stai zitta tutte le volte che sarebbe carino
che aprissi bocca?» le domandò ironico, e
schivò un calcio per un
pelo. «Buona! Sei in ospedale, ricordi?» «Anche
io.» disse lei. «Che
cosa?» domandò lui, confuso. «Anche
io.» ripeté Ino, avvicinandosi e baciandolo a
propria volta. «Oh.»
commentò lui, quando si furono separati.
«Ooh!
Ma che carini!» mugugnarono tutte.
Ino
nascose il viso tra le mani, annuendo.
«Grande
Shikamaru!» si complimentarono i ragazzi.
«Perlomeno
hai rimediato un bacio.» commentò Shino, serafico,
e Shikamaru capì
che non solo ipotizzava, ma sapeva
che
c'era stato di più.
Evitò
di ricambiare lo sguardo, e anche di concentrarsi su quello
sprezzante di Sasuke o quello da “ora son fatti
tuoi” di Neji.
«Beviamo
in onore del nostro amico!» propose Kiba.
«E
se non era per Shikamaru brindavamo comunque, vero?»
domandò
Naruto, divertito.
«Perché
no...» accennò Sasuke, allungando una mano verso
la bottiglia.
«L'orario
delle visite è finito.» le informò
Shizune.
«Salutiamo
e andiamo via...» promise Sakura.
«Beh,
bionda, se hai novità facci sapere. La vita a Konoha
è così
noiosa...» brontolò Karin.
«Torna
a Oto allora.» si affrettò a risponderle Sakura.
«Appena
Sasuke-kun si stanca di
nuovo di
te.» sorrise Karin.
«Che
cosa?» ringhiò Sakura.
«Bene,
bene, bene. Karin, tu vieni con me.» si mise tra le due
Tenten,
spingendola fuori. «Ciao Ino!»
«Ci
vediamo domani, buonanotte!» salutò Hinata con un
cenno della
testa.
Sakura
restò per ultima, con la mano appoggiata alla porta pronta a
chiuderla dietro di sé.
«Lo
avete fatto, vero?» ghignò Sakura.
Ino
si portò le mani al petto, spalancando la bocca senza
riuscire ad
articolare suono.
«E
proprio quella notte, ci scommetto!» continuò
l'Haruno deliziata,
indicandola.
«Che
diavolo! Vattene!» la scacciò Ino, lanciandogli
dietro un cuscino.
«Ho
davvero creduto che saresti morta...» sussurrò
Shikamaru al suo
orecchio. «Anche
io...» mormorò lei, tenendolo abbracciato.
«Resti con me questa
notte?» «Certo...»
Ino
sorrise, stendendosi e abbracciando il cuscino.
«Buonasera...»
salutò divertita, mentre Shikamaru saltava la finestra.
«Il
giorno in cui tuo padre per qualche motivo mi
beccherà...» accennò
tetro.
Ino
rise: «Piantala... è notte fonda, non
verrà certo a... Tu come lo
spieghi ai tuoi?»
«Non
lo spiego. Rientro prima che si sveglino. Quando mi beccheranno
dirò
qualcosa su missioni segrete e via dicendo...» rispose
Shikamaru,
vago.
«Chiudi
a chiave la porta!» cinguettò lei, e Shikamaru
sorrise e fece come
gli aveva detto.
Si
bloccò però ad un passo da questa.
«Cosa
dicevi sull'amore raro?»
«Cosa?»
domandò Ino, mettendosi più comoda.
«La
prima notte che ho passato qui... Tu eri arrabbiata e mi hai detto
che l'amore è raro... e poi ti ho interrotta.»
spiegò Shikamaru.
«Baciata.»
precisò Ino.
«Interrotta.»
ribadì lui.
«Baciata.»
lo corresse Ino ancora una volta.
«Perché?»
domandò Shikamaru, arreso.
«Perché
arrossisci quando lo dico e sei adorabile.» rispose lei,
battendo le
mani.
Shikamaru
sospirò.
«Comunque
era una frase che mi ha detto Shino all'ospedale. Sai, dopo essermi
svegliata il team otto era lì per dei controlli, la missione
è
andata da schifo anche a loro... comunque ho visto lui prima di te e
ha detto una frase che mi è rimasta impressa.»
spiegò Ino.
Shikamaru
assottigliò gli occhi, «Shino, eh? Che
frase?»
«Che
l'amore vero è raro come le mosche bianche. Non è
poetico?»
«Già...»
mugugnò Shikamaru, odiando profondamente l'Aburame e al
contempo
amandolo, «Poetico.»
Okay,
era da un po' che mi incuriosiva l'idea di fare una ShikaIno dove
loro si limitavano a raccontare agli amici XD Amici più
Suigetsu e
Karin, nuovi arrivati... ma comunque amici! Notare come non la
raccontino esattamente giusta, tipo Ino che “la prende con
calma”
e Shikamaru che “ha confermato subito il suo amore”
XD
Non
ho il tempo per rispondere alle recensioni, è nato un nuovo
cuginetto <3 ne approfitto solo per ringraziare tutti voi che mi
date la spinta a scrivere sempre di più!
Alla prossima con:
84)Perché
loro due sono l'unica coppia di migliori amici/compagni di Team che
vedo sensata e piacevole da leggere, da scrivere e da guardare.
Capitolo 83 *** 84)Perché loro due sono l'unica coppia di migliori amici/compagni di Team che vedo... ***
84)Perché
loro due sono l'unica coppia di migliori amici/compagni di Team che
vedo sensata e piacevole da leggere, da scrivere e da guardare.
«Bacchikoi,
bacchikoi...» stava cantando Ino, ballando per la stanza.
Si
lanciò in una giravolta con particolare entusiasmo, finendo
col
centrare in pieno la scrivania e facendo cadere libri su libri e la
lampada a terra, mentre lei si schiantava a terra quasi sotto il
mobile.
«Ma
porco di quel...» cominciò, quando
sentì un peso caderle sulla
schiena e poi a terra.
Era
una foto incorniciata, quella che ritraeva il team dieci e
Asuma-sensei.
«Ino,
tutto bene?» chiamò il padre dal piano di sotto,
preoccupato.
«Sì!»
rispose lei, per poi mormorare: «Ho solo la schiena e le
gambe
rotte...»
Poi
notò la lampada e i cocci sparsi a terra.
«Merda.»
sibilò.
Shikamaru
entrò nel negozio di fiori e fu subito accolto con un
sorriso dalla
signora Yamanaka.
«Ciao
Shikamaru, cerchi Ino?»
«Sì,
signora.»
«E'
di là, vai pure.»
Shikamaru
le sorrise, infilando le mani in tasca e aggirando il bancone per
raggiungere la porta sul retro.
Quando
arrivò davanti ad Ino si fermò, perplesso. La
ragazza, seduta sulla
scala, era china su un qualcosa di rotto e ne stava aggiustando i
pezzi, questo era chiaro, ma non riusciva ad identificare che cosa
fosse esattamente. La lampadina suggeriva una lampada, il colore
marrone di questa lo sviava parecchio invece.
«Ino?»
chiamò, e si sorprese di vederla saltar per aria come se
avesse
urlato.
«Ah,
sei tu! AH! L'appuntamento con Choji! Scusa, ora arrivo.» si
affrettò a dire la ragazza, alzandosi dagli scalini e
risalendoli
velocemente.
«Non
è normale...» borbottò Shikamaru
rivolto principalmente ai
gradini.
Quando
Ino tornò di sotto aveva già indossato la giacca.
«Andiamo?»
«Che
cos'era quella?» domandò ovviamente lui.
«Una
lampada.» rispose lei, liberando una ciocca di capelli da
sotto la
giacca.
«Sì,
ma a forma di cosa? Era marrone, non farà tanta
luce...»
Ino
lo guardò con aria atterrita per qualche secondo, poi
sorrise: «E'
a forma di cinghiale.»
«Stai
scherzando.» decise Shikamaru.
«Ma
no! Conosci il mio nome, no?» domandò con
ovvietà.
«Conosco
anche quanto ti dia fastidio.» ribatté lui.
«E'
un regalo.» si giustificò lei. “Da
me stessa” aggiunse
mentalmente.
«Ah.»
commentò Shikamaru, e la discussione sulla lampada si chiuse
lì.
«Naruto
ed Hinata si sono messi insieme.»
Alle
parole di Choji mancò poco che Ino cadesse dalla sedia.
«Okay,
riprendiamo dall'inizio.» farfugliò la ragazza,
con le dita ben
strette al bordo del tavolo.
«Naruto
è arrivato per strada urlando qualcosa come “anche
io, anche io!”»
ricordò Choji, scoppiando poi a ridere.
Shikamaru
aggrottò la fronte, poi rammentò le parole di
Naruto mentre gli
raccontava, per una volta totalmente imbarazzato ma felice, di come
Hinata si fosse dichiarata durante la battaglia con Pain, e di come
lui non le avesse mai dato risposta, pensando che lei non ne avesse
memoria. In realtà Hinata aveva solo finto
di
non avere memoria, e Kiba doveva aver cantato.
«Lo
immaginavo.»
Ino
lo guardò sconvolta. Choji annuì:
«E
impazzito del tutto! Lui è arrivato davanti a lei,
sfiancato,
immaginalo con la mano poggiata al muro che riprende fiato tutto
spettina... beh, più spettinato del solito, e poi che dice
con la
sua solita voce alta: “usciamo insieme, Hinata!”
Ovvio che la
poveretta sia svenuta. Lui se l'è caricata
add-cioè, l'ha presa in
braccio e l'ha portata chissà dove, tutto felice. Comunque
ora
escono insieme. Cameriere, ne porti ancora!»
Ino
poggiò sconsolatamente il capo contro una mano, scuotendo la
testa:
«Non posso credere di essermi persa una cosa
simile.»
Sakura
arrivò alle sue spalle e le rubò la forchetta.
«Se
non altro cerca di non perderti Kankuro che ci prova con Tenten tutte
le volte che passa di qui, la faccia di Neji è impagabile.
Che gli
piaccia Tenten o meno, sia lui che Lee sono molto protettivi e fanno
morire dal ridere.»
Tre
facce ugualmente attonite le rivolsero uno sguardo ad occhi
spalancati, e Sakura rischiò di soffocare col boccone rubato
all'amica.
«Non
lo sapevate?»
«Adesso
ci dici che esci con Sai.» asserì Ino cupamente.
Sakura
rimise la forchetta a posto, con tutta l'intenzione di sparire di
corsa.
«Oh
mio Dio.»
«Non
esco con Sai!» si affrettò a negare Sakura.
«Ma
esci con qualcuno!» strillò Ino, assordando i
compagni di squadra.
«I...
e va bene. Sì, esco con qualcuno, contenta?»
«Il
tuo team è composto da Naruto, che sta con Hinata-»
«Oh,
hai saputo?» la interruppe Sakura allegramente.
«Ne
parliamo dopo. Da Naruto e da Sai. E di solito una esce con chi
frequenta spesso, no? Chi diavolo è, Sakura? Ah!
È Kakashi-sensei!»
«MA
SEI SCEMA?»
L'urlo
di Sakura fece voltare mezza clientela, e la ragazza si
seppellì
sulla poltroncina in cui si era lanciata.
«Questa
è proprio la discussione che vorrei sempre fare quando
è ora di
pranzo.» commentò Shikamaru sarcastico.
«Sakura,
o me lo dici o me lo dici, sai che lo scoprirò da sola. E
sai anche
che combinerò casini nel tentativo.»
minacciò Ino.
Sakura
borbottò qualcosa, e a Choji andò di traverso la
carne che lo fece
tossire a morte, mentre Shikamaru si stendeva verso di lui e gli dava
qualche colpetto sulla spalla. Con gli occhi piene di lacrime e la
faccia rossa come un pomodoro, Choji si avventò su un
bicchiere
d'acqua fresca, gentilmente passatogli da Sakura.
«Che
stavi dicendo?» riprese ad interrogarla Ino, tenendo gli
occhi su
Choji.
Sakura
borbottò ancora.
«Alza
la voce, tesoro.» sibilò Ino in un tono quasi
dolce. Quasi.
«Stiamo
soltanto uscendo di tanto in tanto insieme, eh.»
precisò Sakura,
tenendo gli occhi sul tavolo e giocherellando nervosamente con le
bacchette.
Ino
si chinò leggermente verso di lei, invitandola a continuare.
«Ogni
tanto capita che... siccome la ragazza che in passato gli piaceva
esce col ragazzo a cui in passato piacevo io, abbiamo molte cose da
dirci...» mormorò Sakura, e Shikamaru si
illuminò di comprensione,
mentre Ino assottigliava lo sguardo e tentava di capirci qualcosa.
«Kiba.»
Shikamaru
tappò la bocca di Ino prima che l'imprecazione giungesse in
tutta la
sua potenza polmonare. La voce di Ino si alzava troppo nei momenti
sbagliati. Poi Ino si rilassò appena e lui la
lasciò andare con
timore.
«E'
normale uscire con persone nuove, no?» tentò di
aiutarla Shikamaru.
«Vado
in bagno.» rispose Ino, prima di battere in ritirata.
«Non
ha retto alla notizia.» considerò Choji,
massaggiandosi la gola.
«Sì,
immagino sia stato troppo sconvolgente per
lei.»osservò Shikamaru,
suonando vagamente divertito. «Ma Naruto lo sa,
Sakura?»
«Nnno.»
mugugnò la ragazza. L'espressione era chiara.
«Oh.
Beh, sai che Ino ha rotto una lampada oggi? Si è data al fai
da te.»
cambiò generosamente argomento Shikamaru, per nulla
intenzionato a
finire in una discussione amorosa, in particolare con lei.
«No!
Quella a forma di cervo?» chiese sgomenta.
Shikamaru,
sul punto di dire qualcosa, tacque. Poi, insinuò:
«Sì. La marrone,
no?»
«Sì!
Che peccato, Ino ci teneva tantissimo! Ma non sapevo che tu
sapessi!»
Choji
li guardò confuso.
«Era
un regalo, giusto?» domandò Shikamaru, tenendosi
sul vago.
«Beh,
sì. Da se stessa.» rise Sakura.
Hanabi
ascoltò, scioccata e soprattutto curiosa, la tizia bionda
prendere a
calci qualcosa, dopo essersi sbattuta la porta del bagno alle spalle.
Sempre ferma e controllata, non riusciva a concepire quella specie di
quint'essenza dell'isteria che blaterava qualcosa a bassa voce e
infieriva là dentro.
Ino
uscì, prendendo un grosso respiro, poi le lanciò
uno sguardo di
malcelata minaccia.
«Tienitelo
per te.»
Hanabi
annuì, evitando di risponderle e tornando a lavarsi le mani.
Ino
andò al lavandino accanto per fare lo stesso, per abitudine.
Ringhiò
un “uomini” a bassa voce. Hanabi la
guardò quasi distrattamente,
per farle capire che aveva sentito.
«Dì,
tu sei fidanzata?»
Hanabi
fece quasi cadere il sapone, e lo rimise al suo posto.
«No.»
rispose infine, invece del solito “fatti gli affari
tuoi”.
«Meno
male, non avrei retto se persino tu...» Ino
sospirò, «Sembra che
ci sia la nuova moda di fidanzarsi con gente di fuori, sai? Oppure
con chi non hai mai parlato per anni, con chi non hai proprio
calcolato. E quel deficiente in un modo o nell'altro sarà
d'accordissimo.»
Si
riferiva a Temari e Shiho, entrambe spesso in compagnia di Shikamaru.
«Se
ti fidanzi con quel moccioso... Konohamaru, ti prego di essere
riservata. Morirò al prossimo pettegolezzo su coppie nate
dal
nulla.»
Hanabi
fece una smorfia profondamente disgustata.
«Non
c'è pericolo.»
«Dicono
tutti così, all'inizio.» ribatté lei
tetra.
Quando
Ino tornò poco dopo era imbronciata a morte. Impossibile non
notarlo, sembrava una bambina a cui erano stati negati i giocattoli
ingiustamente.
Choji,
notando lo sguardo di Shikamaru, si defilò con una scusa
qualunque,
seguito da Sakura che aveva salutato Ino appena l'aveva vista
arrivare, balzando poi in piedi come se non aspettasse altro.
«Siamo
rimasti soltanto noi. Tu non ordini altro?»
domandò Shikamaru.
«Non
ho più fame.»
«Mi
spieghi come hai fatto a rompere la lampada?»
Ino
arrossì di botto.
«Beh,
ecco... pulendo.»
«Menti.»
disse subito Shikamaru.
«No!
Io... Va bene. Stavo ballando per la stanza, contento?»
sbuffò Ino,
imbarazzata.
Shikamaru
rise, immaginando la scena.
«E
hai rotto il povero cinghiale.
Certo che dovevi esserci affezionata se ci hai messo tanto impegno
nel tentare di aggiustarlo.»
Ino
si lasciò cadere con la testa contro il tavolo:
«Più o meno.»
«Sai
che Choji ne ha una a forma di scodella di ramen? Non ho mai capito
perché proprio quella, avrei capito se fosse stato
Naruto...»
Stavolta
fu Ino a scoppiare a ridere. «Hai ragione! Nel suo caso,
Choji
farebbe prima ad appendersi una foto di Ayame in camera!»
«Che
c'entra?»
«Beh,
un soprammobile a forma di scodella di ramen è
ciò che più può
ricordargli la ragazza che gli piace senza destare sospetti.»
spiegò
Ino maliziosa.
«E
tu hai un cinghiale.»
le ricordò Shikamaru, cominciando a sospettare la
realtà.
Ino
arrossì di nuovo, spostando lo sguardo, «Beh,
voglio molto bene a
mio padre, no?»
Shikamaru
prese un respiro profondo, incerto se chiederlo o meno.
Si
fece infine coraggio: «Se avessi avuto un altro animale,
sarebbe
stato come per Choji? Avresti scelto qualcosa che ti avrebbe fatto
pensare al ragazzo che ti piace?»
Lo
sguardo di Ino si perse nel nulla, e la ragazza si estraniò
per
qualche secondo.
«Beh,
penso di sì.» ammise infine, «Ma non
importa più.»
«Che
significa?» la interrogò quasi infastidito.
«Beh,
se anche mi piacesse qualcuno mi dovrò cercare un fidanzato
all'estero mi sa, se continua così. Sakura sta uscendo con
quel
pazzoide, Naruto con Hinata, Tenten addirittura con uno di
Suna...»
«Non
è che ci stia uscendo.» la corresse Shikamaru,
«E poi che c'entra,
sempre un fidanzato sarebbe. O ti dà fastidio l'idea che sia
raro
che due persone spesso vicine si mettano insieme, e che sia
più
tipico che si trovi un qualcuno altrove?»
«Beh,
dai, è un po' un segno del destino, come dire che tra
compagni di
squadra non... non...» Ino si impappinò,
rendendosi conto di ciò
che aveva detto.
«Perché
ti interessa una cosa simile?» la stuzzicò
Shikamaru, celando un
sorriso dietro una mano.
«Beh,
speravo che al ritorno di Sasuke-kun Sakura si sarebbe fidanzata con
lui, era il suo sogno...» buttò lì,
incredula lei stessa.
«Certamente.
Sei una buona amica, Ino.»
La
ragazza si costrinse a non gemere. “Sì,
come no.”
Quando
quella notte si gettò sul letto, ancora vestita ed esausta,
fissò a
lungo la lampada rotta, chiedendosi se non fosse anche quello una
specie di segno del destino. Invece che aggiustarla forse avrebbe
dovuto buttarla, e dimenticare quell'assurda storia che Sakura le
aveva inculcato in testa, secondo cui a lei piaceva Shikamaru. Doveva
essere solo affetto il suo, quello che si prova per le persone con
cui trascorri una vita, e sì, era un gesto carino essersi
comprata
quella lampada, aveva anche un pupazzo a forma di farfalla del resto;
ma in effetti era fin troppo inopportuno che lei, nei momenti di
maggiore sconforto, usasse proprio quella lampada per illuminare la
stanza col suo tenue bagliore colorato, mostrandole un simpatico
cervo che l'accompagnava in sonni più tranquilli.
Oltretutto,
se la lampada non si fosse rotta, l'avrebbe accesa anche quella
notte, solo per sentirlo un po' più vicino.
Al
mattino, svegliandosi, registrò due particolari che la
fecero
scattare in piedi e poi ricadere stancamente contro il materasso.
Il
primo era che la porta a vetri che dava al balcone era socchiusa, e
lei la chiudeva sempre.
Il
secondo che i cocci della lampada erano spariti. Al suo posto c'era
la lampada perfettamente aggiustata.
Si
avvicinò a vedere, e non notò alcuna crepa. Era
una lampada nuova.
Sotto
trovò un bigliettino.
“Non
ho trovato cinghiali. Non fare quella faccia. Sì, quella. E
non
prendere così sul serio la storia delle cotte. Secondo Lee,
Tenten è
innamorata di Neji. Kiba e Sakura sono solo amici, e si
vedrà quando
il -vostro- Sasuke-kun tornerà. Non costringermi mai
più a fare il
pettegolo, chiaro? Con orrore, Shikamaru.”
Ino
scoppiò a ridere, sollevata ed imbarazzata.
Non
sapeva che qualche anno dopo, in una casa che li ospitava entrambi,
una bambina ed un bambino avrebbero superato la paura del buio grazie
a due lampade: una a forma di maialino,
regalo di zia Sakura, una dall'aspetto di un buffo cervo,
regalo di zio Choji.
Bacchikoi
la conoscete tutti, sì, vero? Se non la conoscete andate su
youtube.
E vergognatevi.
Questa
storia è strana, ma ho pensato ad alcune mie fisse da
psicotica che
si affeziona agli oggetti più disparati come se fossero
esseri
viventi e anche a quelle di chi unisce mentalmente un oggetto a una
persona, ed ecco qui. Tra l'altro prima o poi rimetterò
qualcosa con
i pupazzi di cervo, le lampade di cervo e quel che é,
già che
piacciono anche a me.
Il
finale alla Mulino Bianco ve lo potevo risparmiate? Vi prometto che
lo rimpiangerete a breve.
Ino
è sempre quella gelosa? Me ne rendo conto, sarà
che come ragazza mi
viene meglio rendere più protagonista lei di lui ._. vi
assicuro
comunque che anche Shikamaru lo è, solo che non ha voglia di
dimostrarlo.
Hanabi
non c'entrava NIENTE, però era carino vedere quella
nobildonna di,
quanto, undici anni? Dieci? faccia a faccia con quella specie di
pazza furiosa.
Shikamaru
pettegolo è carino, e prima o poi scriverò
qualcosa con Gaara
altrettanto, non so perché ma è così,
punto.
L'accenno
KibaSaku è per far soffrire la Sil. Il NaruHina lo prendiamo
per
buono. Il GaaTen non ha senso ma va bene lo stesso e lo scrivo per
Recchan.
Ma
si è capito che Ino se l'è presa
perché i “segni” sembrano
dire che Shikamaru finirà con una non del suo team, o l'ho
capito
solo io? XD
Ringrazio
come sempre tutti per le recensioni, stavolta in particolare quel
pazzo di Final Alex che sta recuperando i capitoli lasciati indietro
XD bravo ragazzo <3
Al
prossimo con:
85)
Perché le bionde -e le ragazze in generale- non sono tutte
stupide e
superficiali come le dipinge il Bastardo Kishimoto.
Vi
avverto: la prossima potrebbe
diventare una long-fic AU., e ciò che vi sembra campato in
aria
verrebbe spiegato in essa, come la presenza di alcune personcine che
fin'ora non ho calcolato molto.
Capitolo 84 *** 85) Perché le bionde -e le ragazze in generale- non sono tutte stupide e superficiali come le dipinge il B******o Kishimoto. ***
85)
Perché le bionde -e le ragazze in generale- non sono tutte
stupide e
superficiali come le dipinge il B******o Kishimoto.
«Sta'
fermo, idiota!»
L'urlo
di Sakura riempì il silenzio dell'appartamento.
«Ma
mi stavi strangolando!» si lamentò Naruto.
«E
stai un po' zitto...» sbottò lei, annodandogli la
cravatta.
«Sasuke, sei pronto?»
«Io
non vengo, non mi va.» sbuffò lui, seduto sul
divano davanti alla
televisione, con aria assolutamente annoiata.
«Come
sarebbe a dire? Sono anche tuoi amici quelli che si sposano!»
gridò
Sakura, tornando in soggiorno con passo marziale. «Va' a
metterti
qualcosa di decente in fretta!»
«Non
darmi ordini.» rispose lui pigramente, per abitudine
più che altro.
«Non
posso crederci...Dov'è Ino?» domandò,
quasi straziata, facendo
cadere lo sguardo su Itachi che si stava servendo da bere come se
fosse in casa propria.
«Ciao
Sakura, Ino è uscita da almeno un'ora.» rispose
tranquillo,
«Qualcosa non va?»
«Tutto
non va!» esplose Sakura, «Divido l'appartamento con
una checcaisterica,
con una alcolizzata pervertita e con un sociopatico viziato! Ma chi
me l'ha fatto fare di... Per l'amor del cielo, Itachi, convinci tuo
fratello a mettere lo smoking prima che torni o giuro che glielo
infilo io!»
«E
poi è Ino la pervertita... comunque io sono bisessuale, non
una
checca.»
puntualizzò Naruto divertito.
«Mezza-checca
allora!» strillò Sakura, andando alla porta e
sbattendosela dietro
le spalle.
«Dove
va?» domandò Naruto stupito, senza badare alle sue
parole che, per
quanto volesse apparire minacciosa, stavano comunque ad indicare che
tra loro due ogni confidenza era permessa. E che sarebbe stato
evirato a un altro accenno di risposta.
«Penso
vada a recuperare Ino.» ipotizzò Itachi,
«Io devo tornare al mio
appartamento ora. Sasuke, che ne dici di fare uno sforzo?»
«Non
ci penso neppure.»
Il
tono del fratello minore lasciava intendere che dentro si stava
innegabilmente divertendo a far dare di matto Sakura, ed Itachi e
Naruto si scambiarono uno sguardo.
«Posso
aspettare Sakura a casa tua? Non voglio subirmi lo spettacolo del
massacro che farà al ritorno.» domandò
Naruto supplice.
«Va
bene.» rispose l'altro con un'alzata di spalle, rassegnato.
Ino,
nel suo succinto vestito viola e coi capelli biondi sciolti sulle
spalle, stava facendo strage di cuori al locale in cui si era
rifugiata, trangugiando un aperitivo dopo l'altro, offerti da
generosi quanto interessati compagni di bevuta.
Quando
tutti questi si volatilizzarono la donna capì che alle sue
spalle
c'era qualcuno, e c'era una ben poco vasta scelta di candidati.
Alzò
il bicchiere per osservarne il riflesso, e notò i capelli
biondi.
Sospirò, dato che sperava in un moro.
«Ovvio,
si sta sposando...» mormorò a bassa voce, mentre
Deidara prendeva
posto accanto a lei.
«Ciao
Ino...» salutò Deidara, togliendole il bicchiere
dalle mani con
delicatezza.
«Come
mi hai trovata?» domandò lei, lasciandolo fare.
«Tenten.
Era alla fermata dell'autobus e ti ha vista venire qui. E poi questo
è il locale dove ti sbronzi con Sakura quando le cose vanno
male.»
«Non
dovresti essere ad un matrimonio tu?» domandò Ino,
con
un'occhiataccia.
«Non
è ancora ora, tesoro. Allora, che aspetti?»
«A
fare che?»
Deidara
sorrise, «Capisco, vuoi alzarti in piedi quando il sacerdote
chiederà di parlare ora o tacere per sempre. Molto ad
effetto.
Fuoriprogramma esplosivo.»
«Io
non impedirò le nozze tra Shikamaru e Shiho. Fosse stata
Temari
forse...» Ino ghignò, ma ben presto anche quel
sorriso poco
divertito sfumò nel nulla.
«Non
gli dirai che lo ami? Perché no?» si
stupì Deidara, «Al diavolo,
Ino! E' la tua ultima chance!»
«Le
ho già finite le chance.» ribatté lei,
spenta, «Non voglio
rovinargli la vita. Non voglio rovinare la vita a nessuno. Shiho
è
dolcissima, l'ho conosciuta ed è una persona deliziosa, non
posso
farle questo.»
Deidara
sbuffò.
«E
cosa vuoi fare allora?»
«Beh,
riprenderò la mia vita normale. Farò l'oca con
Sasuke, mi divertirò
con Naruto, prenderò in giro Sakura, sgriderò
Choji perché mangia
troppo, ci proverò con Itachi tutte le volte che posso, e
con te,
Sasori, Hidan e chiunque altri ci sia...» elencò
Ino, con un debole
sorriso.
«Sei
troppo ubriaca. O troppo sobria.» commentò
Deidara, scuotendo la
testa con disapprovazione.
«Potrei
riprendere gli studi in medicina. Mi sentivo bene quando aiutavo le
persone.» replicò Ino, ignorando le sue parole.
«Questo
va bene. Però quell'idiota di un Nara...»
«Lo
amo così tanto...!» la voce di Ino fremette
disperata, e per un
momento negli occhi chiari di lei si fece chiara la lama di dolore
che la stava trapassando. Deidara restò immobile, sgranando
appena
gli occhi, e socchiudendo le labbra per parlare mentre cercava
qualcosa da dire e non lo trovava. «Non voglio rovinargli la
vita.
Lui non mi ama, ha bisogno di me come un'amica ed è quello
che avrà.
A costo di uccidermi d'alcol per il resto della mia
esistenza.»
«Eccoti
qui, Ino!» esclamò la voce di Sakura,
«Sapevo che ti avrei trovata
a bere! Dobbiamo muoverci, noi...»
Ino
e Deidara si voltarono a guardarla, e il ragazzo poté notare
l'espressione di Sakura cambiare, come era raro vederla. Divenne
molto più dolce, e più triste.
«Sono
la testimone, devo andarci per forza e così anche Choji.
Perché tu
e Sasuke invece non ve ne andate via? Sasuke lo preferirebbe di
sicuro che andare ad una cerimonia... potresti andare a trovare i
tuoi, che ne so...» propose Sakura incerta, poggiandole una
mano
sulla spalla.
Ino
ridacchiò falsa, «No, ce la faccio, Deidara mi ha
rubato tutto
l'alcol, e poi non posso mancare. Shikamaru mi vuole
lì!»
«Non
ti vorrebbe se sapesse.» la contraddisse tranquillamente
Sakura.
Ino
trasalì.
«Di
che... parli?» domandò terrorizzata.
«Ino,
puoi prendere in giro Sasuke e Naruto, anzi, chiunque sui tuoi
sentimenti, ma non me. E neanche Choji. E stranamente
Deidara.»
aggiunse, con un'occhiata ironica all'altro, che rispose con un cenno
della testa, «Non venire.»
Ino
si alzò, tenendo lo sguardo sul vestito che stirò
con le mani. «Ce
la faccio ho detto. Ora riprendi a fare la stronza, mentre io ti
sfotterò sui vestiti, la mancanza di tette e la fronte,
sorseggiando
whisky da una fiaschetta opportunamente infilata in borsa.»
Sakura
le concesse un sorriso mesto, incrociando le braccia. «Se non
ce la
fai, non esitare a dirlo a Sasuke. Sarà entusiasta di
andarsene.»
«Va
bene, mamma.»
Deidara
si alzò a sua volta, «Io vado a vedere se Tenten
ha bisogno di un
passaggio.»
«Adesso
si dice così?» domandarono contemporaneamente Ino
e Sakura,
ugualmente maliziose.
«Sì.»
rispose lui con tutta la sua faccia tosta.
«Andiamo
mamma.» cinguettò la bionda allora.
«Ino,
piantala di chiamarmi così.» l'ammonì
Sakura, «Non ti aiuterò
mai più, sai?»
«Non
lo dico per questo, è che anche mia madre metterebbe un
vestito
simile.» ribatté l'altra, sdegnata.
«Che
cosa? Hai idea di quanto costi?» si scandalizzò
Sakura.
«Quanto
una delle mie scarpe. E per la cronaca dovresti
mettere un
reggiseno imbottito secondo me.» aggiunse con palese falsa
preoccupazione.
«Tu
dovresti imbottirti il cervello.» replicò Sakura
tetra.
«Come
hai fatto tu per ottenere quella fronte spaziosa?»
Deidara
rise alle loro spalle, ascoltandole fare ciò che Ino aveva
chiesto.
Choji
stava lottando con la cravatta, mentre Shikamaru fumava nervosamente
alla finestra.
«Tutto
bene?» domandò Choji.
«Certo.
Sto facendo la cosa giusta.»
Le
sopracciglia di Choji si alzarono esageratamente.
«Sì?
E perché continui a ripeterlo?»
Shikamaru
aprì la bocca, poi la richiuse. «Stai cercando di
dirmi che è un
errore?» lo accusò.
«Io?
No, no... se la ami e vuoi passare il resto della tua vita con lei mi
sembra giusto che la sposi. Insomma, cosa dovresti
aspettare?»
domandò sarcastico.
«Niente.»
rispose brusco Shikamaru, tirando verso il basso la giacca per
stirare invisibili pieghe.
La
porta si spalancò e lo sposo sobbalzò nel vedere
dei capelli dorati
allo specchio.
«Deidara,
che ci fai qui?» si sorprese Choji.
«Vorrei
parlare da solo con Nara un momento, se non ti dispiace.»
spiegò
Deidara, sottolineando il finale per specificare che si trattava un
ordine.
«Vado
a vedere se rimedio qualcosa dal buffet prima della
cerimonia.» si
dileguò Choji.
Shikamaru
fissò l'altro sorpreso: non erano mai stati grandi amici, ed
il suo
rapporto con Ino non era mai stato troppo chiaro e aveva inizialmente
infastidito parecchio lo Shikamaru di qualche anno prima, uccidendo
la vaga possibilità che due persone così diverse
andassero
d'accordo.
«So
che non dovrei essere qui e so che non ci piacciamo. Però se
non ci
provo so che me ne pentirò, perché voglio troppo
bene ad Ino, è
come una sorella ormai.»
«Di
che stai parlando?» lo interruppe Shikamaru, sconcertato.
«Non
puoi sposare Shiho.»
Shikamaru
spalancò gli occhi. «Come hai detto? Credo di
essermi perso un
pezzo piuttosto importante del tuo discorso.»
«Ino
è innamorata di te. Ino è da sempre
innamorata di te. Se c'è
anche una sola possibilità che tu la ricambi ancora, non
fare la
cazzata di sposarti con Shiho. Resteresti con lei tutta la vita anche
senza amarla, pur di non ferirla. Senza contare che Shiho
sospetterà
comunque per sempre che tu stia con lei solo per la sua somiglianza
fisica con Ino.» disse quasi tutto d'un fiato Deidara.
L'altro
scosse la testa, prima incredulo e poi infastidito: «Questa
è...
una stronzata e tu lo sai. Shiho non somiglia per nulla ad Ino,
l'unica cosa che hanno in comune è che portano spesso i
capelli
raccolti e la grande
somiglianza finisce lì. E Ino non è innamorata di
me. Non so se hai
bevuto o cosa, ma ti chiedo di sparire.» concluse freddo.
«Va
bene, me ne vado. Immagino che ci rivedremo le rare volte in cui
tornerai in città, e naturalmente al matrimonio di Ino. Ehi,
immagini come sarà? Lei con uno splendido abito bianco e i
capelli
lunghissimi sciolti sulle spalle, che andrà con un uomo che
non sei
tu. Bello, vero? Questo se non si ammazzerà di alcol come
stava
facendo oggi, solo per dimenticare.»
Gli
occhi di Shikamaru si ridussero a due fessure: «O esci da
solo o ti
ci porto io.»
Deidara
alzò le mani, in segno di resa.
«Ho
fatto quel che dovevo come suo amico.»
Raggiunta
la porta però, si fermò ancora una volta.
«Doveva
essere lei. Lo sai tu, lo so io, lo sanno Sakura e Choji. E purtroppo
per lei lo sa anche Ino. Sei tu quello che non ha capito niente,
anche se dentro forse lo senti. Altrimenti non avresti ripetuto mille
volte che era la cosa giusta da fare in questi ultimi mesi, solo per
convincertene. Farai una cazzata, e ucciderai due donne in questo
modo.»
«Ehi,
dov'è lo sposo?» domandò un Naruto
sorridente, notando Choji
nell'atrio.
«Chiuso
dentro con Deidara.» rispose Choji un po' perplesso.
«Con
Deidara?» ripeté Sasuke, sicuro di aver capito
male.
«Ma
se non si sopportano!» esclamò Kiba.
«Ah, sta arrivando Neji.»
notò, guardando alla finestra.
«Quindi
c'è anche Hinata!» esultò Naruto.
«Facciamo
così: io prendo Hinata e tu Neji.» propose Kiba,
ghignando.
«Cosa?
Ma 'fanculo! Guarda che non sono intercambiabili per me!» si
indignò
Naruto, ridendo poi a sua volta.
In
quel momento la porta si aprì e ne uscì Deidara,
che se la sbatté
alle spalle come se volesse abbatterla.
Gli
altri quattro lo fissarono mentre se ne andava via, a grandi falcate.
«Mi
sa che ti conviene entrare...» suggerì Kiba, ma la
porta si aprì
ancora.
«Shikamaru,
eccoti! Ma che è successo?» si affrettò
a domandare Choji,
vergognandosi di sperare che Deidara gli avesse fatto una piazzata
degna di quelle di Sakura.
Shikamaru
li guardò uno per uno, come riflettendo.
«Sto
facendo una cazzata. Non posso sposarmi.» disse infine.
«Ehi,
non è la sposa che si fa prendere dal panico, di
solito?» accennò
Kiba con un risolino nervoso.
«Non
posso farle questo. E' un errore.» scandì bene
Shikamaru,
sorprendendosi poi mentre si sentiva liberare da un enorme peso sul
petto. E sentendosi poi in colpa per questo.
«Shiho
è arrivata poco fa... forse dovresti andare da lei. Magari
vederla
con quel bel vestito ti farà cambiare idea.»
suggerì Naruto.
«Solo
facendomi sentire più in colpa di quanto già non
sia.» replicò
Shikamaru amaro, guardando alla finestra l'arrivo della sposa.
«Ma
devo vederla, sì. Glielo devo dire subito.»
«E'
per la Yamanaka?» azzardò Sasuke.
Tutti
lo fissarono stralunati, meno Shikamaru, che accennò un
sorriso
mesto. «Lo sai anche tu, eh?» domandò,
affrettandosi poi ad
uscire.
Neanche
a dirlo si appiccicarono tutti alla finestra, guardandolo raggiungere
Shiho, che era meno raggiante di quanto pensassero.
«Forse
lo aveva già capito.» mormorò Kiba.
«Mi dispiace un sacco per
lei... è una ragazza adorabile, davvero. E' capitata in un
triangolo
molto sbagliato.»
«E
tu ne sai qualcosa... quando alle superiori ci hai provato con Ino e
ti sei attirato l'odio di Shikamaru per un bel pezzo... Oh, cavolo!
Ma è tipo dalle medie che si corrono dietro quei due? Da
quando
litigavano perché lei voleva decidere per lui?»
esclamò Naruto.
«Tu
hai veramente difficoltà a notare certe cose... Sei lento
come
sempre.» constatò Sasuke, pensando alla povera
Hinata e a come
fosse da sempre innamorata di lui.
«Ino
e Sakura verranno qui presto.» lo ignorò
sorprendentemente Naruto.
«Mi
domando che accadrà... Ma noi, come amici di Shikamaru,
dobbiamo
fare qualcosa.» annunciò improvvisamente Choji.
«Sasuke, tu vai a
dire che il matrimonio non ci sarà.»
«Perché
io?» domandò Sasuke astioso.
«Perché
la gente ha paura di farti domande. E poi ci sarà tuo
fratello
dentro, con gli altri. Saranno arrivati quasi tutti, ti daranno una
mano.» spiegò Choji, «Kiba, tu va a
parlare con Shiho. Non capisco
perché ma con le donne ci sai fare sul serio.»
«Grazie,
eh.» fece lui sarcastico, «E' una strana dote, si
chiama:
“ascoltare”. Ci sono anche
“aiutare” e “essere sensibile”,
ma non vorrei farvi esplodere la testa spiegandovi cosa
significano.»
«Ottimo.
Naruto, tu... controlla quando arriveranno Sakura ed Ino. E trascina
via Sakura se Shikamaru si avvicina a loro, è meglio che lui
e Ino
non abbiano pubblico.»
«E
tu che farai?» domandò Naruto.
«Io
aspetterò che Shikamaru abbia bisogno di me.»
rispose Choji con
calma.
Tornarono
per un momento a guardare il mondo esterno, e scorsero Shikamaru
scuotere la testa, e Shiho asciugarsi le lacrime. Poi la videro
sorridere, ed indicargli la strada.
«Che
ragazza fantastica...» considerò Kiba,
sinceramente ammirato.
«Oh
merda.» sbottò Naruto, notando che stavano
arrivando Sakura ed Ino
proprio da dove Shiho aveva indicato.
«E'
sbagliato odiare una persona che non ti ha fatto del male
volontariamente, vero?» domandò Ino.
«Giusto
e sbagliato sono solo due parole senza importanza, a volte.»
considerò Sakura seria.
«Quando
ho sentito quel messaggio nella segreteria telefonica, quello dove
Tenten ti avvisava che Shikamaru si era fidanzato e che tu avresti
dovuto prepararmi, mi sono sentita morire. Ho odiato Shiho con tutte
le mie forze, più di quanto abbia mai odiato Temari. E ho
odiato
Shikamaru, e me stessa. Pensavo che non avrei mai smesso di odiare
tutti quanti... invece ora riesco solo a sentire che dovevo esserci
io al suo posto. Lo sposerei anche ora. Con Shikamaru so che potrei
passare il resto della vita, avere dei bambini... Fino a qualche anno
fa avrei ucciso chiunque avesse detto una cosa simile, ma sin da
allora non potevo non immaginarmi accanto a Shikamaru, anche solo per
amicizia. Non avrei mai pensato che una donna l'avrebbe portato
lontano da me.»
«E'
sorprendente come tu riesca a dirlo senza piangere.»
osservò
Sakura, facendola sorridere.
«Questo
perché tu piangi troppo. Io sono sana.»
«Ehi.»
Ino
scosse la testa. «Però non sono più
sicura di poter entrare. Sarei
capace di alzarmi in piedi e dichiarargli il mio amore davanti a
tutti, ora che Deidara me l'ha messo in testa.»
«Ti
chiamo Sasuke?» domandò Sakura, quasi divertita
all'idea di una
loro fuga. Poi spalancò gli occhi, stringendo con
più forza il
braccio di Ino.
Shikamaru
camminava verso di loro, veloce.
«Che...
Oh.» fece Ino.
Poi
notarono una zazzera bionda sfrecciare fuori dalla chiesa e superare
anche Shikamaru, correndo loro incontro.
«Naruto?»
domandò Sakura, lasciandola andare. «Ma che
starà succedendo?»
«Qualcosa
di brutto di sicuro.» suggerì Ino, atterrita.
Naruto
fu in un attimo davanti a loro.
«Sakura...
via... con me...» ansimò.
«Eh?»
fecero entrambe.
Naruto
scosse la testa, poi attirò Sakura di scatto a sé
e ricominciò a
correre.
«Naruto!
Ho i tacchi! Mi romperò una caviglia!»
protestò urlando Sakura.
Ino
li fissò annichilita, e soltanto quando sentì i
passi di Shikamaru
si riscosse, sentendo un'ondata di calore dentro, terrorizzata
all'idea di guardarlo in faccia e quasi tentata di dirgli tutto in
quel momento.
Ma
l'espressione di Shikamaru non preannunciava nulla di buono e le
chiuse la bocca.
«Non
ci sarà alcun matrimonio, a
causa tua. Spero
tu
sia soddisfatta. Non solo hai ferito Shiho, ma per tanto tempo hai
fatto del male anche a me, andando con chiunque ti capitasse e
lasciandomi indietro come un idiota. Ora che ero quasi riuscito a
dimenticarti e a rifarmi una nuova vita, ecco che torni e hai
improvvisamente capito che ti piaccio e mi vuoi con te. Ma io non
sono un pupazzo, Ino.»
Ino
lo guardava inorridita. «Ma sei uscito fuori di testa? Si
può
sapere di cosa parli?»
«Deidara.»
tuonò lui, ammutolendola.
«Oh
no.» gemette poi lei, comprendendo infine di cosa stesse
parlando.
«Io...
io non penso che...» ricominciò Shikamaru,
stavolta più incerto.
«Io non mi fiderò di te ancora per un bel po' di
tempo, e ce l'avrò
con te per quello che è successo oggi. Non potrò
neppure più
guardare negli occhi Shiho, e ci tengo a lei, le voglio bene.»
Ino
scacciò indietro le lacrime, e scosse la testa.
«Non te l'ho
chiesto io di farlo.» dichiarò, e per un terribile
secondo pensò
che l'orgoglio le avrebbe fatto perdere Shikamaru del tutto,
più di
qualsiasi altra donna. Ma quando Shikamaru la guardò ancora
negli
occhi, così stanco e preoccupato, anche l'orgoglio si mise a
tacere.
«Lo
so. E io non ho chiesto di innamorarmi di te, ma purtroppo non riesco
a non amarti. Sei una maledizione.» disse lui, portando una
mano ai
capelli. «E non posso neanche baciarti ora, o fare una
dichiarazione
decente, sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti della povera
Shiho, sebbene lei mi abbia detto che aveva già capito e lo
sapeva... Ehi, si può sapere perché stai
piangendo ora? Quando dico
cattiverie non fai una piega, quando mi calmo cominci a
piangere?»
sbottò incredulo e quasi spaventato.
«Tu
non hai idea di quanto io abbia pianto per tutto questo
tempo...»
singhiozzò Ino, appena comprensibile, «Pensando
che anche senza
Shiho tu non mi avresti mai amata, pensando che fosse giusto
così!
Sono venuta persino a questo fottuto matrimonio, fottutamente in
tiro, ed ero pronta anche ad applaudire e a sorridere, solo pensando
al fatto che fosse la persona giusta per te. Non me ne importa nulla
di dichiarazioni, non mi importa neppure se sei arrabbiato con me, e
hai ragione, ti ho rovinato tutto... ma io ti amo... ed è
l'unica
cosa che riesco a pensare ora.»
Shikamaru
la tirò a sé, abbracciandola forte. Le campane
della chiesa
rintoccarono in quel momento, senza evidente motivo. Si voltarono
entrambi di scatto, notando così che gli invitati del
matrimonio
stavano uscendo dalla chiesa, e guardavano tutti verso l'alto anche
loro.
Era
stato ovviamente Naruto, che sotto preghiera di Sakura aveva
distratto gli invitati, o perlomeno i parenti e gli amici di Shiho
che altrimenti avrebbero lapidato Shikamaru notandolo abbracciato ad
un'altra.
Shikamaru
capì, e condusse Ino verso la boscaglia ai lati della strada.
Ino
riuscì a stare in silenzio giusto il tempo di affondare il
tacco in
una pozzanghera e lanciare un mezzo strillo acutissimo, aggrappandosi
a Shikamaru. «C'è fango! Il vestito!»
Shikamaru
scoppiò a ridere. Un suono che ad Ino parve di non aver
sentito da
tempo immemore, sorprendente e meraviglioso, e si rese conto che le
sembrava così inusuale perché Shikamaru non aveva
riso neppure una
volta dal suo fidanzamento con Shiho. Sorrideva e la guardava con
tenerezza, ma non rideva in quel modo così libero e persino
selvaggio, quello che era opportuno solo quando ancora trovavano al
liceo e Naruto nascondeva le rane nelle tasche del giaccone del
professore, o se lei e Sakura finivano a fare praticamente la lotta
nel fango, con l'ilarità generale e gli sguardi che
cercavano di
vedere sotto le gonne o nelle scollature di tutto il resto della
scuola. Era la risata di una persona libera.
Si
rese conto anche che l'espressione di Shikamaru era così
sollevata
che sarebbe stato impossibile credere che fino a poco prima le avesse
scaricato contro la sua rottura con Shiho.
«Solo
tu riesci a passare dal pianto a dirotto al pensare a un
vestito.»
commentò Shikamaru, una volta smesso di ridere.
«E
solo tu riesci a passare dal rancore più profondo alla
risata.»
ribatté lei, a bassa voce.
Shikamaru
parve imbarazzato, e per qualche secondo regnarono solo il silenzio e
le imprecazioni dei genitori di Shiho, che minacciavano Shikamaru di
morte ovunque si trovasse.
«Quell'uomo
è un armadio. Il padre di Shiho, dico.» gli
ricordò Ino.
«Lo
so. E non ce l'avevo con te. Ce l'avevo con me. E con Deidara per non
essere venuto prima. E un po' anche con te a dire il vero, per non
avermi detto nulla, mai.»
«C'era
Temari prima. E poi chi, Tayuya? Kin?»
Shikamaru
la guardò in modo così penetrante che Ino temette
di aver detto
troppo ancora una volta.
«Che
c'è?» domandò la ragazza preoccupata.
«Sin
da allora tu ricambiavi?»
«Ricambiavo?
Come puoi usare questa parola se eri fidanzato con le altre?»
«E
tu non stavi con Sai e tutti gli altri?» replicò
lui.
«Siamo
due idioti.»
«Oh
sì.»
Si
guardarono, e poi scoppiarono a ridere entrambi. Era di nuovo una
risata liberatoria, imbarazzata, euforica, e durò abbastanza
da
sfinirli. Si lasciarono cadere seduti contro un albero, ignorando per
una volta fango e vestiti.
«Però
sono felice...» mormorò Ino, poggiando la testa
contro la sua
spalla. «Anche se so che non dovrei.»
«Neanche
io dovrei... ma lo sono.» sussurrò Shikamaru,
lasciandole un bacio
tra i capelli. Ino sollevò il viso e si rimise dritta, per
incontrarne le labbra.
Lontano
da loro, la chiesa e la strada vuote se non per i loro amici, le
campane ricominciarono a suonare a festa.
Non era
esattamente la dichiarazione più romantica della storia,
quella di Shikamaru, eh? XD
Era
legata al titolo (censurato perchè Kishimoto è persona vivente e non so se posso chiamarlo bastardo allegramente su un sito pubblico) in quanto: Shiho non è stupida, ha capito
che
Shikamaru ama Ino e lo lascia andare, anche se ci aveva sperato sino
alla fine. Sakura ha capito che Ino ama Shikamaru da sempre,
nonostante lei neghi. Tutte e tre si dimostrano poco superficiali ora
che sono cresciute e la bionda non salta da un ragazzo a un altro, e
infatti stanno pensando più alle persone che amano che non a
loro
stesse, e capiscono anche che non possono fare scenate come
vorrebbero. A parte Shiho, la sua scenata ci stava, ma ho voluto
darle dignità e bontà da vendere. Tutte loro hanno molto da vendere, anche se nel manga sono l'equivalente delle amebe.
Allora:
Lo
so che non ha senso, che come ho già detto verrà
fuori una longfic
con molta probabilità e quindi certe cose non si spiegano, e
che è
pure scritta male, ma doveva esserci questa cosa
da quando ho letto il titolo. Spieghiamo
qualcosina: Shikamaru ha tentato il “famoso chiodo scaccia
chiodo”
e Shiho è una brava ragazza e tante cose belle, quindi si
è fregato
da solo. Sasuke,
Sakura, Ino e Naruto vivono assieme da dopo il liceo, e nella
villetta accanto vivono Itachi, Deidara, Sasori, Hidan e forse anche
altri. Le
coppie non sono neanche sicura di quali siano. Ho pensato giusto al
SasuSaku e al NaruHina, ma quando comincerò a scriverla so
già che,
mettendo in mezzo l'Akatsuki, verrà fuori qualcosa di
anomalo. Shikamaru
e Ino alla fine di questa storia dovranno farsi un viaggetto, o i
genitori della quasi-sposa massacreranno lui. Deidara
è davvero passato all'affetto fraterno con Ino, tanto ci
prova con
tutte le altre. Quanto
fa “titoli di testa” ciò che sto
scrivendo ora? XD
JhonSavor:
“Ovviamente lo sbav
è riferito a Sakura non a Kiba!” <-- seh,
seh, dicono tutti così. Ma Kiba vestito di pelle non
può non
piacere U_U Ma fammi capire, per te era bello anche il KibaSaku? XD
Shika:
il fatto che per te Shika è quello che descrivo io,
tralasciando che
allora sei messa male, per me è qualcosa di stupendo *.* non
sto qui
a spiegarti i significati che per me assume la cosa, fidati sulla
parola XD E io mi appiccico in particolare ai pupazzi comunque XD
Kikky:
io ho dovuto mandare in soffitta TUTTI i pupazzi perché mio
fratello
è allergico, fai te.......... Comunque peccato per i finali
felici,
vedrai XD
Rinoa:
recensione lunga *_*
Sì,
la storia della lampada era contorta, ma Ino si vergognava a dire che
si trattava di una lampada di cervo, anche se Shikamaru non avrebbe
mai capito e anzi, si sarebbe risparmiata un sacco di casini, e ha
sparato il cinghiale per via del colore XD Tra l'altro le coppie
strane neanche esistevano, come ha scritto Shikamaru nel biglietto,
erano solo pettegolezzi di paese XD Daaaai, io son troppo felice se
mi dici che ti piace come faccio i ragazzi in gruppo ** per me
è
sempre un danno in quanto non abituata a stare in mezzo a gruppi di
ragazzi -scuola quasi femminile e sempre ragazze con me- quindi li
devo sparare a caso XD
Ryanforever:
ah beh, le coppie strane poi neanche c'erano nella realtà XD
Non sto
meditando angst... l'ho già scritto U_U e Hanabi povera,
è stata
messa in mezzo da Ino... Shikamaru che fa gossip per me è un
amore,
sarebbe come vederlo con la bandana e il grembiulino!
Kimly:
sìììììì,
hai notato che Shikamaru è geloso *-* e le coppie
scioccavano anche me, specie Tenten XD se lo sa Neji finisce nel
sangue U_U ma tanto erano pettegolezzi pure quelli, no?
Allora,
grazie a tutti tuttissimi per le recensioni, che erano diminuite e io
stavo già a pensar male U_U Il prossimo capitolo,
poiché ho già
scritto di Asuma e della scena in cui lui la guarda e capisce, lo
incentrerò sul fatto che in generale si guardano e si
capiscono. A
voi l'allegro:
86)Perché
quando Ino ha tentato di guarire Asuma, a Shikamaru è
bastato
guardarla per capire che non c'era più niente da fare.
Capitolo 85 *** 86)Perché quando Ino ha tentato di guarire Asuma, a Shikamaru... ***
86)Perché
quando Ino ha tentato di guarire Asuma, a Shikamaru è
bastato
guardarla per capire che non c'era più niente da fare.
«Stammi
bene a sentire, Yamanaka. Orochimaru è la minaccia
più pericolosa
al momento. Abbiamo bisogno di spie esperte e di ninja medici proprio
per questo motivo. Tu sei fuori gioco per il momento, ma necessitiamo
dell'Haruno. Ora va', e chiamala.»
Ino
fissò con odio la donna anziana, membro del consiglio di
Konoha,
sopravvissuta allo scontro con Madara nonostante tutto, e che ancora
voleva far pagare Naruto e il suo team per ogni cosa.
In
questo caso inviando Sakura, chunin, in una missione già
potenzialmente suicida anche per i jonin che sarebbero andati, senza
contare come la kunoichi dai capelli rosa si fosse quasi lasciata
morire salvando Sasuke e Naruto dopo lo scontro, esaurendo del tutto
le riserve di chakra, e fosse ancora debole.
Era
una vendetta da parte del consiglio, Ino questo lo sapeva.
Ma
sapeva anche che, di fronte a tanti jonin estranei ad esso, se avesse
mosso un'obiezione logica avrebbero dovuto cedere.
Purtroppo
però non le veniva in mente nulla, dato che alla classica
protesta
“non sta bene” avevano potuto facilmente
controbattere che non
c'erano altri medici disponibili per il campo di battaglia.
«Ho
detto di andare a chiamarla.» ripeté l'anziana,
stringendo con più
forza il bastone a cui era costretta a reggersi. Ino sentì
tutti gli
sguardi della stanza su di sé.
Ripensò
per un momento a Sakura, al suo viso pallido, agli occhi chiusi, alle
flebo sulle sue braccia, mentre Naruto e Sai la vegliavano in quel
letto di ospedale, e al momento in cui si era svegliata, trovando
ancora la forza per piangere e abbracciare Sasuke, portato
lì contro
ogni ordine da Kakashi-sensei. Del resto Tsunade lo aveva appena
nominato suo sostituto fino al totale ritrovamento delle vecchie
forze, e poteva permetterselo in barba a tutti quei vegliardi
inaciditi.
L'immagine
di quella Sakura così felice, sicura di sé e
matura, scomparve per
lasciare posto alla bambina che era stata, con quel fiocco rosso tra
i capelli e gli occhi verdi enormi e capaci di parlare.
Ino
si chinò, in segno di rispetto.
«Chiedo
di essere inviata io come ninja medico. E come appartenente al clan
Yamanaka
potrò anche
naturalmente spiare il nemico. Haruno Sakura è un medico
migliore di
me, è vero, ma è anche vero che è
ancora in convalescenza e non
riuscirebbe a dare il tutto per tutto neppure se lo volesse, e
sappiamo tutti quanto lei coraggiosa sia... Per quanto sia un'ottima
kunoichi, la squadra necessita di qualcuno che abbia resistenza
fisica sufficiente ad affrontare la missione. E lei vuole il meglio,
non è così?»
Gli
occhi determinati di Ino si scontrarono con quelli sconcertati della
consigliera. Messa alle strette, non poté che concederle
ciò che
aveva chiesto.
«E
sia. Ma si parte tra un'ora. Hai giusto il tempo di prendere le tue
cose e salutare la tua famiglia. Non sappiamo quanto questa missione
durerà...»
Il
sorriso crudele suggeriva che sarebbe durata eternamente.
Ino
annuì in silenzio, e corse via.
«Ino-senpai!»
chiamò Moegi, sbracciandosi.
«Sei
finalmente in piedi, eh?» la salutò Ino con un
grande sorriso, che
nessuno avrebbe saputo dire falso.
«Più
o meno, anche se dovrò tenere le bende per un po'. Tu stai
bene?»
rispose la ragazzina, sorridendo radiosa a sua volta.
«Sì,
sai se c'è qualcuno in camera dei miei compagni di
squadra?»
«Sì,
in camera di Shikamaru-san c'è Sakura-san. Ha ripreso il
lavoro in
ospedale, ogni aiuto è il benvenuto ormai. Ah, ricordi che
avevi
detto che mi avresti insegnato quelle cose da donne, a fine
guerra?»
domandò Moegi, con aria furba.
Il
sorriso di Ino si spense giusto un secondo, il tempo necessario per
riprendere a sembrare felice. Poi la chunin portò avanti lo
zainetto
che teneva sulle spalle, e dopo averci trafficato dentro
tirò fuori
un nastro rosso.
«Moegi,
io sarò un po' impegnata, ma voglio che tu tenga questo,
almeno
finché non ci rivedremo. Una volta lo avevo regalato a
Sakura, sai?
E' un po' come un portafortuna.» le svelò, mentre
si chinava e
glielo legava sui capelli.
«Oh!
Sicura che posso tenerlo?» domandò, quasi timorosa.
«Sì.
E' un portafortuna, quindi mi raccomando: sii più sicura di
te, sia
in missione che in amore, come kunoichi e come donna. Me lo renderai
la prossima volta... Intanto ricordati di me ogni volta che te lo
metterai, e delle parole che ti ho detto.» terminò
Ino, tornando
dritta e sorridendo ancora.
«Certo
che sì, Ino-sensei!»
Ino
entrò nella camera di ospedale occupata da Sakura e
Shikamaru, che
stavano ridacchiando per chissà quale motivo. Probabilmente
Naruto
aveva fatto qualche sciocchezza come al suo solito.
Ad
Ino si strinse il cuore, e non avrebbe saputo dire se a causa della
gelosia o del fatto che non li avrebbe rivisti ridere tanto presto,
forse mai.
«Ah,
ciao! Che fai, parti?» domandò Sakura stupita,
afferrando la
cartella lasciata appoggiata contro il gesso che avvolgeva entrambe
le gambe rotte di Shikamaru.
«Devo
andare a trovare i miei zii paterni, si sono preoccupati tanto appena
hanno saputo della guerra...» rispose Ino con tono rassegnato.
«Beh,
dai, è la tua famiglia... Io devo andare da Sasuke-kun
ora.» la
informò Sakura con un lampo di malizia negli occhi,
«Ci salutiamo
ora?»
«Sì,
certo. Non vorrei farti perdere tempo se hai del lavoro
così
importante da fare.» commentò Ino sarcastica.
Sakura avvampò e le
rispose con un'occhiataccia, poi si avvicinò all'amica e
l'abbracciò. Ino la strinse a sé e chiuse gli
occhi. Quando si
separarono avevano entrambe gli occhi lucidi.
«E'
la prima volta che non ci vedremo ogni singolo giorno, dalla fine
della guerra.» mormorò Sakura.
«Che
fai, cerchi di farmi piangere? Vattene via!» la
scacciò Ino
ridacchiando. Anche Sakura rise e si allontanò veloce per
non farsi
colpire. Shikamaru scosse la testa, sorridendo divertito.
«Oh,
ehi, Sakura!» la richiamò Ino. L'altra si
voltò di scatto,
curiosa.
«Sì,
dimmi.» la invitò, vedendo che non accennava
più a parlare.
«Solo...
mi raccomando, tieniti stretto Sasuke stavolta. O Naruto. O chiunque
ti piaccia. Devi essere felice, finalmente.»
Sakura
sgranò gli occhi, poi si ricompose e la guardò
con gratitudine
mista a imbarazzo.
«Certo.
Anche tu. In fondo siamo due bellissimi fiori, ce lo
meritiamo.»
scherzò, spostando i capelli indietro con aria superiore.
Ino
sorrise di cuore.
«Sicuramente.»
«Ci
vediamo!» salutò Sakura, alzando un braccio.
Quando
Ino si voltò verso Shikamaru, il ragazzo poté
finalmente guardarla
negli occhi. E in quel momento divenne serio, quasi impallidendo.
Strinse una mano contro una sbarra del letto.
«Cosa
succede? Dove vai?»
«Non
succede niente!» si affrettò a dire Ino,
agghiacciata. «Devo solo
andare dai miei zii-»
«Non
mentire.» la interruppe Shikamaru, scrutandola in volto.
Ino
si bloccò, poi alzò gli occhi al cielo nel vano
tentativo di
ricacciare indietro le lacrime, e si sedette sul suo letto.
«Devo
andare via. Non posso dirti dove, mi dispiace. Ho una
missione.»
«Non
sei mai andata in missione senza di noi...» le fece presente
lui,
perplesso.
«Lo
so, mi dispiace, io...» Ino abbassò lo sguardo,
cercando le parole.
Non aveva calcolato, presa dai suoi addii, l'intesa che c'era tra lei
e Shikamaru, e non si era preparata alcun discorso. Non sapeva cosa
dire, nulla le sembrava adatto.
Infine
alzò lo sguardo, e Shikamaru si spinse appena indietro, come
a
rifiutare la consapevolezza che vi leggeva.
«Non
devi dire la verità a Sakura. Lei deve pensare che io sia
dai miei
zii. Ci crederà, e quando si accorgerà
dell'errore starà già bene
e non farà sciocchezze.»
«Ino,
ma che razza di missione devi fare?» domandò
Shikamaru, atterrito.
Sapeva che quello non era un atteggiamento razionale per un ninja, ma
non poteva impedire alle proprie mani di tremare.
Lo
sguardo di Ino era terribile.
«Non
posso dirtelo.» ripeté la kunoichi. Poi si fece
forza, prese un
respiro e gli poggiò una mano sul viso, sfiorando con le
dita la
garza che nascondeva uno sfregio simile a quello del padre.
«Shikamaru... mi viene da piangere nel dirlo, però
non voglio
partire senza...» fece una pausa, inghiottendo un boccone
amaro,
«Dopo Asuma-sensei, la vera guida del team dieci sei stato
tu. Choji
ha bisogno di te, così come Kurenai-sensei. Devi restare
sempre
così, non devi lasciare che nulla ti abbatta, per te e per
loro.
Anche per Sakura, che fingerà di stare bene, tu non crederle
comunque. Resterai qui a ricostruire Konoha dalle fondamenta e sarai
felice. E poi devi... devi sposarti.» proseguì,
con gli occhi che
le si inondavano di lacrime, tappando la bocca al ragazzo che aveva
tentato di parlare, «Con una donna che non sia una seccatura:
Temari-san, o Shiho, persino Tenten, Hinata, non importa. E devi
avere dei bambini, Shikamaru. Perché tu sarai un padre
meraviglioso,
perché Asuma-sensei ti ha insegnato bene e anche i tuoi
genitori, e
sei già una persona meravigliosa. Devi crearti una famiglia
e
diventare jonin, e devi farlo anche per me. Devi farlo per tutti
coloro che credono in te, e io sono la prima. E anche se io ormai non
sono sicura di poter avere ancora queste cose... sapere che tu le
avrai mi fa stare bene.»
Ormai
le lacrime le rigavano le guance, e la vista le si era annebbiata,
così come anche Shikamaru la fissava con occhi lucidi.
Spostò la
mano dalle sue labbra e velocemente vi posò le proprie, con
dolcezza. Shikamaru ricambiò subito quel debole e veloce
bacio
salato, impedendole di fuggire subito.
Ino
si separò da lui e si alzò in piedi. Entrambi
erano arrossiti
violentemente, ed Ino avrebbe riso della loro innocenza, rimasta
nonostante tutti i loro gran discorsi, la loro età e la loro
vita,
se non fosse stato così triste doversi dire addio appena
scopertola.
«Tu
sei l'unico che...» Ino ammutolì,
perché era troppo da dire. «Ci
sarebbero tante cose da... ma non è giusto,
perché finisce qui.
Quindi... stammi bene. Uscita da qui riprenderò ad essere la
solita,
non desterò alcun sospetto, e tu dovrai fare lo stesso. Te
lo chiedo
io.»
«Devi
tornare.» ordinò Shikamaru.
«Ci
proverò.» concesse lei.
«Devi.»
sottolineò il ragazzo. «Non voglio baciarti mentre
piangi. E non
voglio sposarmi con una donna che non sia seccante.»
aggiunse,
sentendo che la propria voce si stava avvicinando all'implorazione o
al lamento. E perché no, poi?
Ino
continuò a piangere, guardandolo, poi chinò il
capo.
«Non
aspettarmi.» lui fece per protestare, ma lei alzò
il viso e si
asciugò le lacrime con un polso. «Mi dispiace.
Grazie di tutto.»
E
un attimo dopo era già uscita. Shikamaru fissò il
punto da cui era
sparita con orrore, e si rese conto che era tutto vero. Si
coprì gli
occhi con una mano, affondandoci il viso, e mormorò soltanto
un
debole: «No.»
Choji
stava mangiando frutta con tutta calma, in attesa dell'infermiera che
gli controllasse la testa fasciata. Quando Ino entrò
deglutì con
forza e sollevò una mano per salutare, bloccandola a
mezz'aria. Un
inatteso senso di nausea lo colse alla vista dell'amica in lacrime, e
una mela gli cadde di mano.
«Qualcuno
sta male?» si sentì chiedere con voce fioca, ed
Ino si affrettò a
scuotere la testa. Fu in quel momento che Choji notò lo
zainetto.
«Te ne vai? Dove?»
«In
una missione segreta. Non deve saperlo nessuno.» si
affrettò a
rispondere Ino, asciugando ancora le lacrime che quel giorno non
volevano smettere. «E tu devi farmi una promessa.»
«Aspetta,
quale missione segreta? Da quando? Tu non hai ancora recuperato tutte
le forze!» protestò Choji.
«O
io o Sakura, e tu sai quanto lei stia peggio di me.» rispose
Ino
cupa.
«Cos'è,
una specie di sacrificio? Scommetto che c'è il consiglio
dietro.
Devi dirlo a Naruto!»
«Per
scatenare una guerra civile e far morire i pochi sopravvissuti? No,
noi non diremo niente, Cho.» fece Ino,
secca. La sua voce era
ancora un po' tremula e nasale, ma stava recuperando il sangue
freddo. «E tu non devi permettere che Shikamaru crolli. Non
per me.
E non voglio neppure vendette come per Asuma-sensei. In fondo sarebbe
come ammettere che morirò, non credi?»
domandò, tentando di
sorridere.
Choji
non rispose, cercando di capire cosa esattamente lo avesse
sgradevolmente colpito in quella frase. Ripensò a tutto il
discorso,
e divenne cereo.
«Le
voci che dicono che Orochimaru stia radunando nuove forze ad Oto, con
l'aspetto di quel tizio coi capelli argentati...» comprese,
inorridendo. «Stai andando ad Oto? Stai andando in una
missione
suicida ad Oto?»
«Non
importa dove sto andando. Importa che tu non permetta a Shikamaru di
seguirmi, o morirà anche lui. E lo stesso vale per Sakura.
Ho detto
che andavo dai miei zii, reggimi il gioco per un po' con
loro.»
«Ino,
che cavolo...»
«Io
amo Shikamaru. L'ho capito quando l'ho visto a terra e creduto morto,
non vorrei mai perderlo. E non sono sicura di cosa senta lui, ma se
è
anche solo la metà di quello che sento io,
cercherà di affrettare
la guarigione e andare via da Konoha. Siete ancora troppo deboli e
quello sarebbe un suicidio. Fidati di me.
Farò di tutto per
tornare. E tornerò.» promise, sapendo di mentire,
«Intanto tu
controllali, d'accordo?»
«Non
dici la verità secondo me...» borbottò
Choji, con le lacrime agli
occhi. «Parti tra poco? Vieni qui e abbraccia questo povero
ferito.»
Ino
si precipitò tra le sue braccia, piangendo infine tutte le
sue
lacrime.
Quando
uscì, passando dalla finestra per non mostrare il viso
sospettosamente sciupato alle infermiere, Choji si concesse di
scoppiare a piangere a sua volta.
Ed
erano passati sette anni. La nuova lapide degli eroi contava
già
troppi nomi, purtroppo, tra cui quelli della prima squadra inviata ad
Oto.
La
seconda squadra, partita mesi dopo e formata dal team sette, team
dieci, team otto e il team di Gai, aveva sconfitto infine anche la
minaccia Orochimaru, per poi tornare a Konoha e piangere i fino ad
allora creduti soltanto dispersi.
L'Hokage
Naruto, appena salito in carica, aveva continuato a mandare i suoi
dappertutto e provveduto ad esiliare finalmente i membri dell'ex
consiglio degli anziani, una volta trovate le prove necessarie della
loro combutta con Madara Uchiha e l'Akatsuki. Queste prove erano
state rinvenute ad Oto, scoprendo così che anche Orochimaru
era
stato aiutato da essi, e che la prima spedizione di ninja era stata
solo un modo di liberarsi di persone in posizioni scomode mandandole
in una trappola. Ino Yamanaka compresa, avendo preso il posto di
Sakura, con la cui scomparsa si intendeva neutralizzare anche Naruto.
E
Sakura, lei non aveva mai voluto credere che Ino fosse morta davvero.
Non senza vederne il corpo. E quando due anni dopo la sua scomparsa
era nata, inattesa, la piccola Mikoto Uchiha, il suo secondo nome era
stato Ino, e Sasuke non aveva obbiettato.
«Miko-chan?
Mikoto?»
Sasuke
smise di parlare, se così si poteva chiamare il modo in cui
lui e il
nuovo Hokage si offendevano vicendevolmente, e spostò
l'attenzione
sulla moglie che chiamava la loro bambina, mentre Naruto si alzava in
piedi e scrutava il locale.
«Sakura,
che succede?» domandò Sasuke, alzandosi a sua
volta.
«Hinata
mi ha detto di aver visto Mikoto uscire in compagnia degli altri
bambini, ma sono rientrati e lei non c'è.»
spiegò Sakura, con un
groppo in gola. Antiche paure si stavano affollando nella sua mente.
«Ehi,
Asuma, dov'è Mikoto?» domandò subito
Shikamaru al bambino, appena
entrato.
«Non
era con noi!» rispose lui, guardandosi attorno stupito.
Tutti
si fecero immediatamente seri. Anche con Naruto Hokage la gente di
Konoha restava legata agli antichi pregiudizi, e gli Uchiha erano mal
visti, senza eccezione.
«Mikoto-chan?»
provò Tenten affacciandosi alla finestra, mentre Kiba
chiamava
Akamaru.
«Sakura,
dammi qualcosa da far annusare ad Akamaru e te la troviamo
subito.»
«Non
ce n'è bisogno, sta arrivando.» avvisò
Neji, col byakugan
attivato.
«Da
sola?» chiese Sakura, sollevata.
«Sì.
Cioè, n...» Neji si interruppe.
Mikoto
entrò di tutta fretta, coi capelli corvini spettinati e gli
occhioni
verdi sgranati.
«Mamma,
c'è una signora che si chiama come me!»
trillò la bimba, mentre
Sakura la prendeva in braccio e baciava.
«Tesoro,
mi hai fatto spaventare!» la rimproverò
Sakura,«Ti ho detto di non
andare in giro da sola! Dovevi restare dentro il locale!»
«Tua
madre ha ragione, Mikoto.» concordò Sasuke,
tirando un silenzioso
sospiro di sollievo.
«Non
ero da sola!» ripeté la bambina, indignata.
«C'era la signora!»
«Chiunque
sia questa signora Mikoto, tu non la conosci. E cosa ti ho detto
sugli sconosciuti?»
«Frontespaziosa,
sei terribilmente noiosa, sai?»
Sembrò
che il tempo si cristallizzasse, ad eccezione del bicchiere che si
frantumò tra le mani di Shikamaru.
Sakura
rimase immobile, occhi negli occhi con sua figlia. Poi, lentamente,
un sorriso malizioso e mai dimenticato si affacciò sul suo
volto.
«E
tu adesso rapisci i bambini, Scrofa?»
Mikoto
si portò una mano alla bocca spalancata, e molti bambini
risero alle
sue parole, mentre Sakura la dava in braccio a Sasuke e si voltava.
Alla
porta c'era lei. Il viso coperto da un largo cappello nero, i capelli
biondi sciolti lunghi fino alla vita, un vestito nero che la copriva
quasi interamente. Eppure Sakura sapeva che era lei, che era tornata.
«Ehi,
Hokage-sama, non ci potevi mettere un po' di più a mandare
via quei
vecchiacci? No, perché sai, mi sarebbe piaciuto poter
tornare
prima.» salutò con ironia Ino, levando il
cappello. Il suo sguardo
scivolò su Shikamaru, che si era appena alzato in piedi, con
l'aria
di chi si era appena risvegliato da un sogno. Accanto a lui non vi
era seduto che Choji, in compagnia di Ayame e di un bambino dalle
adorabili guance rosse come quelle del padre.
«Non
dovevi aspettarmi...» sussurrò Ino. «Ti
avevo detto di-»
«Le
altre non erano abbastanza seccanti.» le ricordò
Shikamaru. «Non
ci è voluto poi così tanto, ti facevi aspettare
di più quando
avevi un appuntamento con noi.»
I
loro occhi si incrociarono, e Shikamaru seppe di non essere l'unico
ad aver atteso quel momento con le stesse speranze.
E
sorrise, mentre lei piangeva.
«Poi
ero io la piagnona, Ino-scrofa.»
«Sta
zitta, stai piangendo anche tu, brutta frontespaziosa!
E
Shikamaru, che diavolo è quella? Spero non sia barba, ho
visto barbe
migliori su donne!»
«Ecco
appunto... Seccatura...»
Ohi
ohi... perdono? Non so cosa mi sia preso, è troppo lunga,
troppo
strana, troppo tutto XD Però anche questa, come la
precedente, la
volevo scrivere da tempo, quindi beccatevela qui invece che longfic
depressa XD notare come anche Choji abbia capito Ino solo a
guardarla, eh. Sakura era un attimino distratta in quanto quasi
moribonda, si salva giusto per questo. Non so neanche cosa dire.
Rispondiamo alle recensioni, che è meglio:
RBAA:
come può essere poetica lei che si sbronza? XD grazie
comunque! XD
Shika:
proprio perché dici così per me stai male XD
Anche a me piace tanto
Deidara <3 devo dire una ventina di grazie, fai conto che li
abbia
detti tutti U_U
Crybaby:
avevi recensito e c'entrava con la storia, ricordo solo questo XD mi
pare ti fossi lamentato del fatto che Ino soffre sempre per lui e non
viceversa, possibile? e infatti sei arrivato in un'altra shot di
quelle XD per la grammatica io non condivido, ne faccio ancora un
sacco di errori, colpa soprattutto degli insegnanti che non mi hanno
mai corretta! A proposito del passaggio che non hai capito: Choji
intende semplicemente dire che, così come Kiba è
esperto di donne,
lui è esperto di Shikamaru. Quindi appena l'amico
tornerà si
occuperà di lui, dato che ha appena mandato all'aria un
matrimonio e
che non si sa ancora come andrà tra lui e Ino. Era un modo
di Choji
sia per far capire che non resta con le mani in mano, dato che dava
ordini a destra e a manca, sia che è prontissimo, appena
Shikamaru
avrà bisogno della minima cosa lui ci sarà. Anche
perchè quel
Choji appoggiava tantissimo Shikamaru e Ino insieme, ma come amico ha
deciso di restare al suo fianco anche se per lui faceva una scelta
sbagliata. Dopotutto poi Shiho è una brava ragazza e
Shikamaru e Ino
non sono mai stati assieme... Curiosità soddisfatta? Se hai
altre
domande o cose da farmi notare sei il benvenuto!
Ryanforever:
io non posso avere molto contro Shiho che è comparsa
pochissimo, ma
già soltanto perchè ha la sua brava cotta per
Shika ero sulla
difensiva XD La sua sparata a Ino per me è stata umana, ma
l'avrei
comunque preso a schiaffi! Lui è quello innamorato di
un'altra che
si stava sposando con una innocente che ha occhi solo per lui, non
gli aveva messo la pistola contro la testa nessuno! Disgraziato! XD
Anche io mi aspettavo di scrivere di Sakura che andava a cazziare
Shikamaru, ma Deidara è comparso e si è scritto
da solo XD
Kimly:
anche io inorridisco all'idea di Shikamaru e Shiho sposati XD vedo
che mi leggi nel pensiero, certo che ci pensa Kiba a Shiho XD
poveretta, sembra dalla padella alla brace detto così XD
Itachi in
quella dimensione è quasi sempre a casa loro a scroccare
cibo,
alcol, e a divertirsi con le ragazze -IN SENSO BUONO- già
che c'è
Naruto con cui fare comunella contro Sasuke e già che il
fratellino
è un incivile e ci vuole il maggiore dei due a fare da
bandiera
della pace XD
Kikky:
sono felice che ti piacciano tanto i personaggi *_* e concordo con
chiunque abbia detto quel motivo. Porca miseria, non farmi pensare
agli ultimi capitoli... anche se a livello teorico Sakura ha agito
per il bene... ma non è soltanto Ino, qualunque donna
è miss
inutilità. L'unica riuscita a far qualcosa è
Tsunade, che comunque
usa la forza della "pace" oltre che la sua naturale
violenza (che alla fine è da quattro soldi pure quella
rispetto a
come fa gli shinobi Kishimoto) e rispetto agli altri due sannin era
comunque debole. Niente, una se è kunoichi non vale niente,
a
prescindere. Certo, per fortuna con un minimo di introspezione vedi
che ci son dei caratterini tra le donne che son magnifici,
però io
preferirei ogni tantgo vedere una gazza stile Naruto, palesemente
forte in ogni senso, e anche qualcuna più antipatica alla
Sasuke ma
fortissima e disperata, o cose simili. Insomma, tutte le differenze
caratteriali che ci sono tra ragazzi le vorrei palesi anche tra le
ragazze, e così anche capacità innate e via
dicendo. Beh, troppo
lunga come risposta, ma mi infervoro sempre su questi argomenti XD
Grazie
mille a tutti per le recensioni, e anche a chi segue soltanto!
Al
prossimo capitolo con:
87)
Perché anche se era solo un filler, quando Ino ha visto
Shikamaru e
Temari insieme ha deciso di migliorare e di diventare un ninja medico
per non essere messa da parte.
Capitolo 86 *** 87) Perché anche se era solo un filler, quando Ino ha visto ... ***
87)
Perché anche se era solo un filler, quando Ino ha visto
Shikamaru e Temari insieme ha deciso di migliorare e di diventare un
ninja medico per non essere messa da parte.
«Non
è possibile che tu ti faccia sempre mettere K.O. dalle
donne,
cry-baby.» si lamenta Temari, alzando il ventaglio e usandolo
per
recidere le corde che bloccano Shikamaru.
Ino
ha un involontario e spontaneo moto di stizza, perché Temari
lascia
intendere che hanno già vissuto momenti simili insieme
e lei no. Osserva
il nemico, ha detto che avrebbe coperto loro le spalle, e fa appena
in tempo a vedere le dita coperte dai guanti neri della donna
allungarsi a dismisura, ricordandole Kakuzu, e strapparle via dalle
mani le armi. Vede volare davanti a sé anche il ventaglio di
Temari,
e si volta di scatto: Temari fissa la donna con palese fastidio,
mentre Shikamaru, ancora seduto e con una gamba rotta, riesce a
commentare un rassegnato: «L'avevo detto che era forte, io.»
«Sta
zitto.» ringhiano nello stesso momento Ino e Temari. Si
guardano
sorprese, Shikamaru sembra inorridire, e poi Temari scuote la testa
con un mezzo sorriso. Ino si sente in colpa per odiarla tanto, ma non
riesce a non esserne gelosa.
Poi
tornano al nemico, che ride e lancia un affondo con quelle unghie
assurde.
«Mai
sentito parlare di manicure?» domanda Ino saltando. Sono solo
dieci
dita ma sembrano mille, ed una la trapassa e poi si ritrae, facendola
urlare.
«Dannazione,
ce la fai a ridarmi il ventaglio?» urla Temari, che protegge
Shikamaru spingendolo via, già che non l'ha ancora liberato
del
tutto, e le dita avvolgono le sue gambe, graffiandola con le unghie e
poi costringendola a cadere con uno strattone. Crolla a terra, ma si
tira subito su per le braccia, fiera come un leone come sempre.
«No.
Non ce la fa.» risponde per Ino la nemica, afferrando il
ventaglio
mentre le dita tornano indietro e lanciandolo per aria. «Non
avete
più armi, né compagni. Cosa vi resta se non
morire?»
Ino
atterra, e fa appena in tempo a dirsi che è meschino pensare
che
quello sia il suo momento della riscossa, quando nota la faccia
preoccupata di Shikamaru e quella concentrata di Temari. Li odia
entrambi in quel momento, soprattutto Shikamaru che non crede in lei.
E' illogico e lo sa, Shikamaru non può aspettarsi nulla da
lei, non
sa neppure che si allena con Sakura e che oltre a saper curare ha
imparato a combattere davvero, ma non può fare a meno di
detestare
anche lui.
«Me.»
risponde quindi Ino alla nemica, e concentra tutto il chakra in un
piede.
Poi
dà un calcio al terreno.
La
terra trema, si spacca in frammenti grandi quanto una casa, e la
donna, presa alla sprovvista, perde quasi l'equilibrio e si ancora al
terreno con le unghie. Ino corre veloce verso di lei, e la donna,
appena tornata dritta, le spiega le dita contro. Troppo tardi.
Ino
salta sopra di loro usandole come ponte per raggiungerla e carica il
pugno, che colpisce l'altra allo stomaco e la fa volare fino a
schiantarsi contro un tronco, un centinaio di metri più
avanti.
Si
ferma col fiatone, e riesce solo a pensare “ce
l'ho fatta, ce l'ho fatta, sono forte anche io, ce l'ho fatta!”,
poi si rende conto che è innaturale non sentire dolore alla
ferita.
Abbassa lo sguardo e nota il sangue che le inonda i pantaloni e le
gambe, fino a terra. E ancora non sente niente. “Veleno”,
capisce.
Si
volta e corre verso Temari.
«Temari,
sai qualcosa del team sette?» domanda col fiato corto.
«C'era
Sasuke con loro.» risponde soltanto Temari, ed Ino capisce
che non
arriveranno altri soccorsi per un bel pezzo. Lei è l'unico
ninja
medico in circolazione.
«Come
diavolo hai fatto?» esplode infine Shikamaru, sconvolto.
«Sono
un ninja medico, ricordi? Superforza compresa.» gli risponde
con
sufficienza, «E ora dimmi, ti ha ferito?»
«La
mia gamba è sempre rotta. E prima ho battuto la
testa.» le ricorda
lui.
«No,
parlo di quella donna. Anche tu sei stato ferito con le
unghie?»
domanda Ino. Si sta innervosendo, e sente lo sguardo di Temari su di
sé.
«No.»
risponde Shikamaru, perplesso. «Io no. Però ti
consiglio di curarti
e tornare indietro, Ino. Potrebbero esserci altri nemici di Konoha
che stanno approfittando di questa situazione. Giurerei di aver visto
un gruppo di persone con le divise dell'Akatsuki andare oltre la
foresta, dove sta bruciando tutto. Credi che sia un demone come
quello di Gaara ad aver appiccato il fuoco?» domanda poi
rivolto a
Temari.
Oltre
la foresta, ovvero nel luogo in cui si sono incontrati tutti i Kage e
dove Sasuke ha dato il via ad una battaglia epocale. Ino è
riuscita
a capire ben poco delle spiegazioni del ninja di Konoha che aveva il
compito di proteggere Danzo, ha blaterato parecchie cose senza senso
e sembrava ossessionato da un certo “Madara”, poi
sono arrivati
alcuni ninja della roccia, bastardi avvoltoi, che si erano avventati
sulle ceneri di Konoha. Gli shinobi più forti avevano
seguito
Kakashi nella foresta, erano rimasti solo chunin, genin e feriti, e
quando Ino aveva visto Choji tra di loro aveva capito che non sarebbe
stata in grado di restare nelle retrovie a vedere ancora chi amava
morire.
Shikamaru
aveva da tempo raggiunto Naruto con la scusa di essere in grado di
elaborare una strategia in poco tempo, e lei si era segretamente
accodata a lui.
Giunta
quasi alla fine della foresta aveva visto da lontano Kakashi
separarsi da lui per raggiungere il luogo da cui sembrava provenire
un incendio infernale, non troppo lontano, ed Ino era corsa al fianco
di Shikamaru, giusto in tempo per vederlo catturare da una nemica che
lo aveva colpito alle spalle e sbattuto oltre le fronde. Poi era
arrivata anche Temari, dalla direzione in cui era sparito Kakashi, ed
era riuscita a disarmarla.
Ino,
senza perdere altro tempo a pensare, tira fuori dalla borsa delle
fiale. Un po' di tutti i suoi antidoti andrà bene per
qualunque
veleno sia, dato che Temari è stata praticamente solo
graffiata.
«E'
veleno, vero? Per questo sono così intorpidita e non sento
dolore.»
«Ti
darò un po' di ogni antidoto. Non so ancora che veleno sia
ma questi
dovrebbero coprire tutto. Temari, per favore, vai a chiamare aiuto,
ho bisogno di un altro ninja medico. E qualcuno deve tornare
indietro, perché Shikamaru ha ragione: se quella kunoichi
della
roccia ha attaccato qui, di sicuro anche i feriti vicino a Konoha
sono in pericolo.»
«Va
bene. Aspettami qui, e anche tu Shikamaru.» ordina Temari,
somministrandosi gli antidoti come Ino le mostra.
Poi
corre a prendere il ventaglio, alza il braccio in un cenno di saluto
e sparisce tra le fronde. Verso il luogo in cui tutto brucia. Dove
Sasuke e Naruto si staranno di sicuro scontrando.
Ino
si china accanto a Shikamaru, osservando la gamba rotta. Non
può
fare nulla per sistemargli le ossa in quelle condizioni,
tant'è vero
che anche le cure di Shizune sono durate ben poco proprio
perché
anche lei era piuttosto debole, e l'articolazione ha ceduto ancora
una volta al minimo scossone. Però comincia a curargli il
taglio
sulla testa, per fortuna poco profondo, e sente il chakra abbandonare
l'addome attraverso la ferita e abbandonare il resto del corpo
passando tra le sue mani. Ne può usare poco soltanto, ma per
il
taglio basterà.
«Devi
curarti anche tu.» le dice ancora una volta Shikamaru.
Ino
non lo ascolta, lo guarda soltanto negli occhi. Ha degli occhi belli,
Shikamaru, sembrano di cioccolato.
«Ino?»
la chiama Shikamaru, trovandola pallida.
Ino
smette di curarlo, il taglio è chiuso e la testa le gira.
Non può
curarsi, per un ninja medico è inutile curarsi se non
c'è un
antidoto per il veleno, se non peggio, visto che il chakra si sperde
in più direzioni. Inoltre rimarginare i tagli significa
chiudere le
vie d'uscita non solo al sangue ma anche al veleno, e lasciarlo
circolare più veloce, indisturbato.
E poi l'antidoto lo ha dato
a Temari, non ne ha abbastanza per sé, con una ferita simile.
Sospira,
e guarda ancora gli occhi di Shikamaru, che è di nuovo
preoccupato.
Sì, adesso lo è, ma prima l'ha guardata con una
sorta di rispetto
che l'ha resa felice e quindi ciò non la turba
più. In fondo ha
funzionato, lei è diventata utile, forte, non ha bisogno di
nessuno
esattamente come Temari.
Ed
è veramente stupido pensarlo quando si sta rischiando di
morire
sotto i suoi occhi.
«Sai
quando ho deciso di diventare un ninja medico come Sakura? Quando ho
visto te e Temari così affiatati, e mi sono accorta di non
essere
all'altezza sua o delle altre kunoichi. Tanto meno alla tua.»
confessa, sentendosi alleggerita di un peso.
«Che
sciocchezze...» borbotta Shikamaru, che non ha mai capito
questo
genere di cose. Ino sorride fiacca, e poi appoggia la schiena contro
il tronco accanto a lui.
Lontano
si ode un ruggito, che ben presto si fa assordante e copre ogni
rumore, per poi sparire nel nulla. Il cielo per un momento è
rischiarato da una esplosione e compare una colonna rossa, forse
fuoco, che punta al sole e taglia in due il mondo.
Ino
si volta, sempre reggendosi al tronco, e la guarda con occhi
spalancati. Dietro di lei Shikamaru fa lo stesso, con le mani
poggiate a terra dietro di sé e le gambe stese avanti.
«Non
è veramente possibile...» commenta Ino piano, e
poi c'è un'altra
esplosione che la fa sobbalzare.
«Temari...»
rantola Shikamaru, che pensa all'amica in quel disastro.
Ino
chiude gli occhi, sentendosi vagamente colpevole, e poi li spalanca
quando si rende conto che Sakura ha seguito Kakashi insieme a Sai,
che si sono divisi proprio in quel punto, quando Shikamaru si
è reso
conto che era impossibile proseguire con la gamba rotta e ha detto
loro il significato del codice lasciato da Jiraya prima di morire,
decriptato da lui e Shiho il giorno prima.
Immagina
Sakura in quell'inferno di fiamme e ruggiti animali, tra Naruto o
quel che lo era e Sasuke in versione Akatsuki.
Sasuke
che si è unito all'organizzazione che vuole uccidere Naruto,
Naruto
che si è fatto pestare a sangue per amore suo e di Sakura, e
che
rischia di svanire nella volpe a nove code, perché
è questo ciò
che nasconde in sé, e poi Kakashi col suo chidori, e Sai e
Yamato, e
chissà quanti altri, tutti i kage, e quel Madara chiunque
sia, e
l'Akatsuki: lì in mezzo c'è anche Sakura.
Le
sfugge un singhiozzo, poi un altro.
«Ino...»
la chiama ancora Shikamaru.
«Non
sono riuscita a fare nulla, ancora una volta...» dice Ino, e
piange
senza poterne fare a meno.
Ha
davanti agli occhi l'immagine del suo maestro, morto sorridendo loro,
e c'è Sakura che potrebbe raggiungerlo, e tutti i loro
amici. E lei
non può andare da loro, perché è
bloccata dal veleno che quella
donna le ha lasciato. L'aveva sottovalutata e si è
distratta,
semplicemente.
Shikamaru
si sforza e striscia verso di lei, aiutandosi con le mani e
stringendo i denti quando la gamba viene mossa. Raggiunge Ino e la
prende per un braccio.
«Curati
e va via di qui.» le ordina.
«Non
posso. Il veleno... peggiorerei soltanto la situazione.»
risponde
lei, con le lacrime che cadono a terra.
Alza
gli occhi, e incontra quelli terrorizzati di Shikamaru.
«Lo
sai, mi sono sempre piaciuti i tuoi occhi. Sono la prima cosa che ho
amato di te.» aggiunge, e Shikamaru arrossisce a dispetto di
tutto,
poi scuote la testa con rabbia.
«Vuoi
arrenderti per caso?»
«Al
contrario,» la voce di Ino è pacata, il pianto si
è fermato, ed in
qualche modo Shikamaru ha ancora più paura, «Ho
trovato la
soluzione adatta per salvare Sakura e per aiutare tutti, anche
così.»
Shikamaru
non può accorgersene subito, ha perso sensibilità
alla gamba, ma il
formicolio e poi il chakra arrivano insieme ad un ondata di calore
alla gamba.
«Fermati.»
le ordina, e la voce gli trema come non ha mai fatto,
«Fermati, Ino!
Non sprecare le tue forze con me, aspettiamo Temari!»
«Non
abbiamo tempo. E le mie forze sono abbastanza.» risponde Ino,
serena
come ogniqualvolta prende una decisione.
Adesso
ha deciso che lo curerà usando tutto il chakra che le resta,
anche
se si indebolirà troppo e ne morirà,
perché il ragazzo che ama è
un genio ed è un eroe, e l'unica cosa che può
fare per Konoha e per
tutti è permettergli di andare via.
«Ma
non è pericoloso?» domanda allora Shikamaru, con
una vana speranza
nel cuore.
Ino
sorride e scuote la testa.
«Certo
che no. Non c'entra nulla col veleno, ti sto soltanto curando la
gamba. Mi verrà sonno al massimo, ma tanto a breve
arriveranno i
soccorsi. E sono anche al sicuro nascosta qui. Tu pensa a correre da
Sakura e Naruto e gli altri.» risponde, con tutta la
sicurezza del
mondo, nascondendo la fatica con un ultimo sforzo.
Vede
doppio e respirare fa terribilmente male, ma sente le ossa di
Shikamaru andare al loro posto e saldarsi piano, non così
solide da
permettergli di combattere ma abbastanza perché possa
camminare e
forse correre.
«Tu
signor genio pensa ad una strategia mentre vai da loro, ed evita di
saltare, sbattere e così via. Non sono lontani, non
sarà necessario
correre troppo veloce.»
«Cosa
sai?» le domanda, rassicurato dal quel modo di parlare
così
normale.
«Naruto
ha in sé la volpe a nove code, sigillato sull'addome.
L'Akatsuki lo
cerca ormai da tempo per strapparglielo via, e nel farlo lo
ucciderebbero. Quando Naruto perde il controllo cominciano a formarsi
delle code, ed esiste un sigillo conosciuto da Kakashi-sensei e
Yamato-san che può bloccarlo, ma temo che sia troppo tardi.
Sasuke
si è unito all'Akatsuki col suo nuovo team, lo sappiamo, e i
kage
volevano proporre appunto per questo la pena di morte a lui e ai
compagni... non mi viene in mente altro.» tra una pausa e
l'altra
prende respiro e si sforza di non guardare in faccia Shikamaru.
«Oh.»
dice infine il Nara, che ora capisce molte cose. «Con la
gamba hai
finito?»
«Quasi.»
E'
allo stremo, eppure riesce ancora a sorridere.
«Fa
piano.» sussurra senza voce, quando leva le mani. Shikamaru,
con
prudente delicatezza, si alza.
«Non
mi va di lasciarti qui da sola.» ammette il ragazzo, ed Ino
scuote
la testa.
«Idiota,
che vuoi che mi succeda?» si sforza di dire con un altro
sorriso.
«Va' e salva tutti.»
Shikamaru
si china su di lei e l'abbraccia, attento a non sfiorarne la ferita.
Non ha visto che il sangue si versa anche sulla schiena, non immagina
neppure quanto sia grave. Ino è sempre stata brava a mentire.
«Ci
vediamo dopo.» le dice, con un misto di paura e voglia di
sentirlo
dire anche a lei.
«Sì.»
concorda lei piano.
«Anche
a me piacciono i tuoi occhi.» aggiunge Shikamaru
nell'imbarazzo più
totale. Sente di doverlo dire, è vero del resto, gli
ricordano il
cielo che ama tanto guardare, ma continua ad essere il solito Nara
incapace di fare complimenti.
Ino
arrossisce appena, e sorride civettuola. Shikamaru si gira
bruscamente, vergognandosi come un ladro, e poi si tuffa nelle
possibili strategie, allontanandosi veloce, senza correre ma anche
senza calma.
Ino
lo guarda andare, chiedendogli in silenzio scusa di aver mentito, e
poi chiude gli occhi per conservare l'immagine di lui per sempre. Il
nero che l'avvolge non le fa paura, le fa soltanto pensare ai suoi
occhi scuri, mentre il cuore stanco smette di pompare e tutto diventa
troppo pesante per le sue deboli forze.
E'
in qualche modo confortante, andarsene così.
Sì
sì, muore.
E'
un po' ripetitiva perché è nella mente di Ino, e
per lo stesso
motivo può sembrare incasinata quando si fa il punto della
situazione, e forse ci sono discordanze varie col manga dato che l'ho
scritta millenni fa... e niente.
Rispondiamo
alle recensioni! E ricordate tutti: se scrivo qualcosa che non
va,
siate sinceri e fatemelo notare!
Rinoa:
ma che deficiente XD la recensione che mi hai lasciato è
bellissima,
lunga, ben spiegata, e quella di prima é una
critica, ma ben fatta e costruttiva, che accetto con enorme piacere,
perché almeno so che se scrivo vaccate c'è chi me
lo fa notare. In
questo caso ho una motivazione e anche una conferma di ciò
che hai
detto: la scusa è che sì, Ino è troppo
troppo, però bisogna tener
conto del fatto che sia esaurita dopo tutto quello che è
successo e
che sta andando di sicuro a morire, quindi ciò che dice deve
suonare
come un addio. La conferma è: sì, cavolo, ho
esagerato e di brutto
XD però anche volontariamente, avevo in testa di togliermi
lo sfizio
di un super addio di Ino (e mentalmente ho semplicemente detto: cosa
direi a X se dovessi morire?), e di far notare anche quanto mascheri,
e ci ho calcato la mano. Se vuoi specificare quali sono le frasi che
a tuo parere andrebbero tolte, fallo pure, almeno mi rendo conto
meglio! Anche a me fa molto Ino il suo arrivo “ad
effetto” con
sfottimenti successivi vari XD Sono felice che Shikamaru invece ti
sia parso così I.C. *_* fammi sapere se trovi altre
esagerazioni-errori vari! Grazie della sincerità e della
recensione!
Crybaby:
aaahh, sì! Ma Choji verrà poi ringraziato anche
in seguito, non
temere XD E poi c'è tanto amore nascosto già nel
fatto che non lo
abbiano effettivamente ammazzato in preda all'isteria XD
Shika:
mi piace che lo trovi scritto così bene, specialmente nella
linea
“team dieci” *_* il team dieci è storico
ormai XD
Kikky:
la vecchia mi pare si chiami Koharu e ricomparirà da
un'altra parte,
scoprirai dove se seguirai le mie storie XD Sì, io sono per
le
soluzioni pacifiche, e per Kakashi che appena può sfugge dal
suo
incarico a favore di Naruto XD
Jessica_Hale:
hai detto “finale della mulino bianco” troppo
presto, ed ecco qui
il risultato, muore Ino giusto nella storia dopo XD
Fynleina
4 ever: grazie!
Commozione
facile in giro XD
ryanforever:
se comincio a parlare di cosa sta facendo Kishimoto ai suoi poveri
personaggi cado nel turpiloquio, ed essendo un uomo reale in carne ed
ossa, è meglio evitare U_U Uh, certo che Ino non muore,
nella
scorsa, deve sfottere. In questa ha avuto il finale che cercava
invece XD
Kimly:
e qui invece immaginavi che sarebbe morta? XD Bello come riesci a
dire che adori Sasuke anche se si vede giusto di striscio XDD
Grazie
a tutti per le recensioni! Al prossimo capitolo: 88)Perché
durante l'esame di selezione dei Chunin, è palese che ci sia
feeling!
Capitolo 87 *** 88)Perché durante l'esame di selezione dei Chunin, è palese che ci sia feeling! ***
88)Perché
durante l'esame di selezione dei Chunin, è palese che ci sia
feeling!
Ino
entrò di soprassalto, sbattendo la porta e facendo
sobbalzare tutti.
«Sei
nervosa?» domandò Sakura, mettendo in salvo un
libro.
«Choji
sta per compiere diciotto anni, devo preparare una festa favolosa e
mi sono ridotta all'ultimo! Dovete aiutarmi!»
strillò Ino, facendo
sì che Sasuke e Naruto si tappassero le orecchie.
«Mancano
due settimane...» fece notare Kiba, ammutolito poi da
un'occhiataccia assassina.
«Solo
due! Non so da dove cominciare!» ruggì lei, per
poi lasciarsi
cadere sconsolata al bancone, nascondendo la testa tra le mani.
«Cos'è
questo baccano?» domandò Shikamaru serafico,
entrando dalla porta
sul retro, seguito da Shiho che gli stava illustrando il loro ultimo
compito assegnato da Tsunade. Ino alzò la testa, e lui
annuì: «Il
compleanno di Choji, eh?» comprese.
«Mancano
solo due settimane.» ripeté lei sconsolata. Poi si
accese
all'improvviso, raddrizzandosi.
Gli
altri la guardarono incuriositi.
«E
se andassimo-»
Shikamaru
la interruppe: «No, semmai da A-»
«Ma
lì c'è-» lo interruppe a sua volta lei.
«Sì,
appunto.»
«Oh,
certo. Ma sei sicuro che...»
«Così
lui...»
«E
lei sarà felicissima! Sì, mi piace!»
concordò Ino.
Shiho,
a differenza degli altri per nulla abituata a questo,
rischiò di
restare a bocca spalancata.
«Ma...»
cominciò, sconcertata.
«Fanno
sempre così.» spiegò Sakura, scuotendo
la testa.
«Ormai
dopo tanti anni si capiscono solo loro.» commentò
Kiba, divertito e
un po' invidioso.
«Anche
senza aver ancora parlato.» aggiunse Tenten.
«Oh,
non è affatto vero!» negò Ino,
«Sono sicura che tra te e Neji sia
la stessa cosa.»
«Vi
stai paragonando a due fidanzati?» domandò Sakura,
maligna.
Shikamaru,
che stava per sedersi, scattò di nuovo in piedi in cerca di
fuga.
«Scusami
tesoro, ma non sei tu quella che ha capito che Naruto stava male solo
guardandolo negli occhi giusto la settimana scorsa?»
domandò Ino
velenosa.
Sakura
sbiancò, Naruto scoppiò a ridere e Sasuke strinse
le labbra fino a
farle sparire.
«Pensiamo
a come ti vestirai, ora!» si affrettò a dire
Tenten, che ben
conosceva Ino e come distrarla ormai.
«Beh,
pensavo il vestito con lo spac-»
«Fa
troppo freddo.» la bloccò Shikamaru.
«E...»
«No.»
«E...»
«Sì.»
«Quindi
in rosso. E tu, Shika?»
«Normale.»
rispose lui con un'alzata di spalle. Ino ruotò sullo
sgabello
palesemente scioccata, e lui si affrettò a cambiare idea:
«Beh,
allora quella...»
«Ma
no! Metti l'altra maglietta! Quella con i cosi...»
cominciò Ino,
gesticolando.
«Quella
del giorno del... Sì, va bene.» si arrese lui.
«Perfetto.
Allora, dobbiamo decidere chi chiamare per fargli una festa a
sorpresa, il cibo...» cominciò ad elencare Ino.
«Sei
riuscita a distrarla...» notò Neji sussurrando, e
Tenten si portò
una mano al petto, sollevata.
«Perché
non ci pensate tu e Shikamaru?» propose intanto timidamente
Hinata,
«Sono sicura che prenderete le scelte migliori, lo conoscete
meglio.»
«E
noi eseguiremo!» dichiarò Lee, mettendosi
scherzosamente
sull'attenti.
«Siete
fantastici!» quasi si commosse Ino, «Dai, Shika,
vieni.»
«Avrei
da fare, sai?» ribatté lui sarcastico, indicando
Shiho, che arrossì
prontamente e si nascose dietro Sai.
«Posso
pensarci io da sola.» si affrettò a dire la
ragazza, spaventata da
Ino.
«La
aiutiamo noi.» affermò Shino, e questo la
spaventò ancora di più.
«Non
hai scuse quindi! Andiamo!» ordinò Ino allora, con
un sorriso di
ringraziamento a Shino, prendendo Shikamaru a braccetto e
trascinandolo fuori.
«Che
bel sorriso ha Ino...» commentò Kiba sognante,
beccandosi una
gomitata da Tenten.
«Ma
voi avete capito dove si svolgerà la festa?»
domandò Neji,
ricevendo solo dei mugugni in risposta.
«Non
fare quella faccia, che Naruto stesse male si capiva senza parole
solo perché era pallido...» stava cercando di
giustificarsi Sakura,
tentando disperatamente di non ridere in faccia a Sasuke, come invece
Naruto stava sfacciatamente facendo.
«Ino-san
ha una personalità spossante, vero?»
domandò Lee ad Hinata, che si
era spalmata sul bancone tirando un sospiro di sollievo.
«Non
è rabbiosa come Sakura perlomeno.»
affermò Sai.
«Come
hai detto?» gridò questa dall'altro lato del
bancone, minacciosa,
scordandosi per un momento Sasuke, che si offese ancora di
più, e
Naruto che ormai soffocava.
«Finirà
in rissa.» constatò Shino.
Shiho
si strinse i fogli al petto e si guardò attorno. Infine
posò gli
occhi sugli occhiali scuri del ragazzo.
«Da
quanto tempo sono così?»
«Da
quando avevano dodici anni, e la cosa è andata crescendo,
anche se
loro non vogliono ammetterlo.» spiegò
tranquillamente sincero.
«Capisco.»
sospirò Shiho.
Shino
la guardò, e lei, senza chiedersi il perché,
capì che era
perplesso.
«Deve
essere bello avere un tale feeling con una persona da capirne i
pensieri.» spiegò.
«Gli
insetti non hanno bisogno di parlare.» osservò
Shino, e lei lo
scrutò confusa. «E se non ne hanno bisogno loro,
neppure le persone
ne hanno quando trovano l'interlocutore giusto, credo. Le parole sono
solo qualcosa in più, sufficiente ma non necessarie per
comunicare.»
Shiho
ci pensò su, e infine sorrise. «Penso tu abbia
ragione. Spero di
trovare la persona giusta anche io.» aggiunse, arrossendo
appena.
Shino
inclinò appena la testa, osservandola. «Per
me...» cominciò,
lasciando cadere la frase.
Il
sorriso di Shiho si fece più luminoso, e neppure si rese
conto
subito che il seguito non era stato pronunciato davvero. Quando se ne
accorse, finalmente comprese come si potesse giungere ai livelli di
Ino e Shikamaru.
«Ohy,
Ino...»
«Non
ci pensare neanche, Nara!»
Ai
coleotteri verdi, oltre che alle mosche bianche!
Ino
e Shikamaru mi sono stata ispirati da Will&Grace, quando
giocano
ai giochi di società o fanno shopping assieme, e sanno
sempre cosa
pensa l'altro, si anticipano, e si capiscono soltanto loro.
C'era
un accenno SasuSakuNaru, c'era? Dio.
Non
posso stare a rispondere a tutte le recensioni ora, per una volta che
sono ispirata è meglio che continui le storie, ma vorrei
dire a
342514 che
sì, come noterai
proprio al prossimo motivo ho considerato quel capitolo, a Rinoa
che il mio “deficiente” denota un grande affetto
(U.U) e che amo
le sue lunghissimissime recensioni, e ringrazio tutti per le
recensioni, come sempre, che mi spingono a continuare a postare!
Il
prossimo capitolo è:
89)
Perché se Ino morisse, Shika andrebbe subito a vendicarla.
Ora
direte: è scontato che lei muoia. Ma se io non la facessi
morire per
non essere scontata, sarebbe scontato anche quello. E allora dovrei
farla morire, che sarebbe scontato perché non voglio essere
scontata
scrivendo cose non scontate.
Quindi
non scocciate e leggete.
Capitolo 88 *** 89) Perché se Ino morisse, Shika andrebbe subito a vendicarla. ***
Spoiler
più del solito, qui si
parla degli ultimi capitoli delle scan. Ogni tanto mi ricordo di
dirlo.
89)
Perché se Ino morisse, Shika andrebbe subito a vendicarla.
«Onestamente,
io a Kiba spaccherò la faccia uno di questi
giorni.» borbottò Ino.
Sakura rise. «Ce
l'hai con lui semplicemente perché ti ha sgridata
perché piangevi
troppo, quando ti ha detto che Sasuke-kun si era unito
all'Akatsuki.» «Non
è affatto...Come diavolo lo sai?»
sbottò, sgomenta. «Tenten
ha cantato.» rispose semplicemente Sakura. «Beh,
comunque no, è che è stronzo e basta. Okay, forse
un po'.» ammise
davanti al sorrisetto saputo dell'altra.. «So
cosa provi.» sospirò Sakura.
«Però ti consiglierei di perdonarlo
al più presto, visto che ci vediamo di continuo... Se Kiba
se ne
accorgesse, di questa tua rabbia, lo farebbe più
apposta.» Ino
ringhiò qualcosa di incomprensibile, terminando con:
«E comunque
non lascio perdere. Mi fa incazzare.» «Ma
non è normale che tu te la prenda così per quello
che pensa lui.»
considerò Sakura. «Insomma, c'è
qualcos'altro sotto?» Ino
non rispose. «Magari,»
azzardò Sakura, «che Shikamaru non ti abbia
consolata?» Stavolta
la bionda la guardo stupefatta. «Sempre
Tenten.» ammise. «Ha
una fervida fantasia.» bofonchiò Ino. «Come
no. Comunque, anche se di certo non ti interesserà,
Shikamaru è
venuto a parlare con me quella volta, per dirmi di lasciar perdere
Sasuke.» La
Yamanaka stavolta si fermò di botto, in mezzo alla strada.
Anche
Sakura si bloccò, e l'unico movimento che seguì
fu quello dei suoi
nuovamente lunghi capelli spinti dal vento freddo. «Le
cose sono andate come sono andate... Comunque lui temeva che qualcuno
di noi morisse e quindi una successiva guerra per vendicarci gli uni
con gli altri. Ha esplicitamente detto che se ti accadesse qualcosa
lui, Choji e i tuoi genitori ti vendicherebbero di sicuro, sai? Anche
lui, pigro com'è, e si è nominato per
primo.» provò a rabbonirla.
«Del tipo che si farebbe ammazzare per vendicarti e allora
altri
partirebbero per vendicare lui in una catena senza fine.» «Mh,
capisco...» mormorò l'altra, distratta. Il sorriso
incoraggiante di
Sakura si ampliò, e
fu quello
a ritornare vivo nella mente di Ino,
quegli occhi scintillanti di allegria e quel viso chiaro incorniciato
da una cascata di capelli rosa spettinati dal vento,
mentre strisciava, affondando le dita nel terreno per riuscire a
spingersi avanti, con la schiena che bruciava da morire
e
qualcosa di freddo che le passava attraverso facendola sentire come spezzata a metà ogni volta che tentava di muoversi.
Non
poteva permettersi di morire, non se poi questo avrebbe portato Choji
e Shikamaru, Shikamaru,
merda, lui no,
a morire a loro volta. Non aveva chiarito con Kiba, non aveva
sgridato Tenten per la sua lingua lunga, non aveva detto a Sakura
quanto accidenti stava bene coi capelli lunghi, non aveva detto a
Naruto che sarebbe diventato di sicuro un grande Hokage e a Sasuke
che era stato un gran coglione e si stava perdendo il meglio.
Non
aveva detto a Shikamaru che non avrebbe dovuto vendicarla.
Strisciò
ancora, poggiando il viso a terra all'ennesima esplosione,
terrorizzata. Era troppo giovane per morire, troppo tutto per
lasciare la vita proprio in quel momento, quando le cose cominciavano
ad andare bene per tutti; e invece in una missione che doveva essere
di basso livello si era rivelata una trappola assassina.
E
poi trovò Shikamaru, che era letteralmente infilzato contro
un
tronco, col capo chino sporco di sangue e un mare rosso sulle gambe e
sull'erba schiacciata. Ino smise di respirare, incredula, sentendosi
tradita senza sapere da chi o da cosa, mettendo tutte le sue forze
nelle braccia e nelle ginocchia per strisciare più in
fretta,
raggiungendolo e scivolando nel suo stesso sangue, che ora le faceva
orrore. Gli toccò il collo, sentendo la pelle ancora calda e
il
sangue che pulsava, e scoppiò in lacrime di sollievo e
disperazione
assieme, sollievo perché era ancora vivo, disperazione
perché
l'aveva creduto morto e ancora non era detto che andasse tutto bene.
Vendetta.
Comprese
fino in fondo le sue parole, la morte che portava soltanto altra
morte e desiderio di vendicarsi, comprese persino Sasuke che mai
più
avrebbe giudicato, sentenza di poco valore se stava lì
lì per
trapassare, e sentì dentro di sé un'innegabile
sete di violenza,
acuita dai passi pesanti che la stavano raggiungendo.
«Va'
via.» la scacciò in un sussurro roco Shikamaru, e
Ino si ritrovò a
fissare inorridita quei due occhi neri che le comandavano di
lasciarlo solo a morire. Le lacrime scesero più veloci,
mentre lei
scuoteva piano la testa.
«Non
vendicarmi.» gli ordinò, ipocrita, mentre spingeva
tutto il suo
chakra negli arti e si rimetteva in piedi, per un ultimo attacco
omicida-suicida. «So com'è, ma non
vendicarmi.» ripeté, scuotendo
la testa. Shikamaru non ebbe la forza di protestare o di sollevare il
viso, si morse soltanto le labbra a sangue, cercando di alzare un
braccio verso di lei come se potesse bloccarla.
Ino
non attese e con un urlo agghiacciante di rabbia e di dolore si
gettò
violentemente contro il nemico, brandendo l'ultimo kunai rimasto e
puntando alla gola, l'amore e la preoccupazione che diventavano odio
e cattiveria. Shikamaru, chiudendo gli occhi, pensò che
quella era
la fine, e sperò con tutto se stesso di morire in quel
momento e di
non sentire più nulla.
Tutto
il suo essere esigeva la vendetta, così come aveva sempre
avuto
bisogno di lei senza che se ne rendesse conto.
Quando
riaprì gli occhi, sorrise con sollievo alla morte.
Uhm.
Beh,
è normale che se ami una persona la vendetta ti passi per la
testa.
In questo caso poi stavano morendo entrambi.
Visto
che non sarebbe stata originale comunque, essendo lui a dire che la
vendicherebbe, l'ho fatto “vendicare” da lei, anche
se era un
attacco suicida. E Shikamaru, bloccato a terra, è ben felice
di
metter fine a tutto questo.
E
in corsivo c'è sia il passato che qualche pensiero sparso di
Ino.
Sakura
ha i capelli di nuovo lunghi perché sì.
Choji
è vivo, da qualche parte.
Non
so cosa dire.
Ryanforever:
io far morire Ino? Nooo, quando mai XD Sasuke è tenerissimo,
come no
XD
Kimly:
visto il mio odio per il NaruSaku non c'era un vero accenno, anche se
per me il team sette è un team dove tutti amano tutti:
NaruSasu,
NaruSaku, SasuSaku, SakuSasu, SakuNaru, SasuNaru. Poi magari
sarà in
modi diversi, ma se torneranno mai assieme, e se questo non fosse un
manga shonen, per me ci sarebbe spazio per millemila gelosie e
momentacci alla Dawson's creek XD
Rinoa:
scherzi? Il mio problema è che poi neanche io mi blocco
nelle
risposte ai commenti XD Sono felice di essere riuscita a darti un po'
di buon umore! E anche secondo me loro sono terribilmente in sintonia
senza rendersene conto, già dai loro primi battibecchi da
dodicenni.
Perlomeno Shikamaru non la ignora e viceversa, litigano e quindi si
interessano l'uno all'altra. Io mi diverto a far notare tutto agli
altri, perché sai quanto amo scrivere degli amici, e gli
amici
spesso spettegolano alle spalle quando sta nascendo una coppia, oltre
che tentare di improvvisarsi cupidi e combinare guai XD Per Sakura
era proprio “Vi stai paragonando” perché
paragona lei e
Shikamaru a Neji e Tenten, anche se forse non suona benissimo...
Felice che ti piaccia Sakura, visto che è un personaggio o
troppo
odiato o troppo amato XD Non era scontato che ti piacesse Shikamaru
quando l'ha bloccata per il vestito, in effetti XD Non ci ho neanche
pensato lì, poteva benissimo essere ooc XD Ah, Sakura si
giustifica
con Sasuke perché ormai è abituata a farlo e
perché,
probabilmente, il mondo farà frecciatine su lei e Naruto,
soprattutto in presenza di Sasuke, che è geloso delle sue cose.
XD Oh,
sono una con la testa sulle spalle *_* Shino
non mi fa impazzire ma potrebbe essere carino sotto quella roba
pesante che indossa, e sicuramente il suo carattere è
fighissimo, a
me fa morire dal ridere quanto se la prenda per scemenze XD Le
battute finali erano senza un senso preciso, ma ho la sensazione che
Shikamaru avesse, per un istante, provato a fare il tipo disinvolto
con lei, e Ino l'ha rimesso subito al suo posto XD Secondo me se
Shikamaru tentasse di fare le cose stile Kiba durerebbe due secondi,
e alla prima protesta o anche solo risposta, tornerebbe normale e
scazzato XD
Kikky:
sì, Will & Grace mi ispirano da morire XD sei anche
tu un
coleottero verde? Neji e Tenten quando li scrivo mi viene spontaneo
farli assieme da anni, come monumento alle relazioni XD
p_chan:
oh, mi hai preso per una sadica? XDD ma era già scritto,
quindi non
avrei potuto modificarli in base ai commenti... sono innocente!
Sì,
esatto, Choji ce lo vedo da Ayame alla festa, e soprattutto CON Ayame
se Ino lavora bene! Grazie, sono felice quando si trovano i miei
personaggi ben fatti T_T
Namithebest90:
oddio, pazza XD adesso sarai stata infettata dalle mie storie XD Se
non passi qualche esame non è colpa mia. °_°
ehm, morire Ino
troppo spesso? No, quando mai! XD
Grazie
a tutti per le recensioni! E ve l'avevo detto di tenervi stretti i
finali alla Mulino Bianco!
90)
Perché c'è chi dice che Vento e Nuvole sono
l'accoppiata perfetta,
ma Shikamaru non può essere dello stesso parere. Il vento a
lungo
andare spazza via le nuvole.
Capitolo 89 *** Perché c'è chi dice che Vento e Nuvole sono l'accoppiata perfetta, ma... ***
90)
Perché c'è chi dice che Vento e Nuvole sono
l'accoppiata perfetta,
ma Shikamaru non può essere dello stesso parere. Il vento a
lungo
andare spazza via le nuvole.
La
missione è finita, il paese della pioggia presto
sarà solo un
ricordo. E Shikamaru si dà dell'imbecille più e
più volte. Ha
smesso di fumare ma ha tenuto l'accendino; per questo ora ce l'ha in
mano, e lo fa scattare di continuo.
Acceso.
Spento. Acceso. Spento.
Ha
passato una giornata steso sull'erba umida, consapevole che un giorno
le sue ossa glielo ricorderanno dolorosamente, e ha approfittato
della momentanea mancanza di pioggia per fissare il cielo nuvoloso.
Il
vento ha tirato forte, abbastanza da indurlo a stringersi nei vestiti
e maledire di non essersi portato un giaccone dietro, e ha spazzato
via le nuvole una dopo l'altra, ecco perché non ha piovuto.
Si è
ritrovato a fissare il cielo per qualche minuto, prima di accorgersi
di quanto fosse teso. Tutti i suoi muscoli stanno protestando
irrigiditi, e la ferita alla schiena ha ripreso a pulsare feroce,
mentre i denti sono stretti e in qualche modo gli scatenano un
pulsante e fastidioso mal di testa, in alto, dove i capelli sono
tirati su in una coda.
Si
è accorto di questo e ha cercato di rilassarsi, confuso.
Quel cielo
aveva continuato a stare sfacciatamente azzurro sopra di lui, senza
che le nuvole lo coprissero come al solito in uno strato grigio
compatto, e Shikamaru si è detto che avrebbe dovuto esserne
felice
per una volta, perché della pioggia non ne potevano davvero
più.
Certo, se avesse smesso di piovere un secondo durante la battaglia
sarebbe stato meglio, ma naturalmente aveva diluviato sino alla
vittoria.
Poteva
sembrare carino che il sole avesse cominciato a brillare con la fine
della guerra, certo, ma non lo era altrettanto se si doveva
combattere attenti a non scivolare nel fango, e se si voleva avere
una visuale perfetta.
Ma
non era quella insoddisfazione a tormentarlo.
In
qualche modo era come se il cielo ricambiasse il suo sguardo.
Era
assurdo anche solo pensarlo, questo lo aveva capito subito.
Poi
Temari era passata ad avvisarlo che sarebbero ripartiti l'indomani, e
che se avesse voluto unirsi ai festeggiamenti con loro ci sarebbe
stato un posto libero, Shikamaru aveva sbuffato, per nulla desideroso
di alzarsi, e il suo sguardo era caduto su Temari, che si era appena
voltata con indifferenza per allontanarsi da lui.
Aveva
guardato il suo ventaglio, ricordando quanto fosse stato temibile in
quei giorni sfiancanti, e aveva capito.
Ventaglio.
Vento. Temari.
Cielo.
Occhi. Ino.
Associazioni
libere, poco degne di un genio come lui, ma che avevano sortito
l'effetto di fargli stringere i pugni e mutare il viso in
un'espressione di disgusto che si era poi affrettato a cancellare.
Aveva
scelto il vento, anche se questo voleva dire scontrarsi ogni giorno
con l'azzurro del cielo che lo tentava in modo quasi volgare, tanto
era sfacciato.
Ma
se aveva scelto, cos'era quella tensione?
Shikamaru
si alzò, ascoltando il baccano degli shinobi della Foglia,
in
particolare Kiba, e le grida di gioia, e il rumore dei passi che
danzavano, e sentendo l'odore della birra, dei dolci, tutti portati
dal vento.
Alzò
gli occhi: il cielo era sempre lì, a ricordargli
ciò che mancava.
Non
partire Shikamaru non partire! Abbiamo bisogno di te anche qui!
Il
ricordo si fece insopportabile dopo i primi secondi, in cui aveva
sperato con tutte le sue forze che quell'eco svanisse nel silenzio
della sua mente, o nel frastuono del mondo esterno.
Il
pianto di Ino era stata la cosa più insopportabile che si
fosse mai
trovato davanti. L'aveva provocato lui questa volta, non l'Akatsuki,
non Sasuke, non Sakura. Lui.
Lo
sguardo di Choji per una volta non gli aveva detto nulla, l'amico si
era trincerato dietro il silenzio di un rimprovero non detto, senza
cibo tra le mani e senza occhiate d'intesa, con soltanto una mano
sulla spalla di Ino che lo implorava di non dividere il team dieci
proprio in quel momento, di restare a combattere con loro.
E
allora vai vai! Va con lei! Tanto lo so che è per lei! Ma
non
sperare di ritrovarmi qui a piangere ancora per te!
Si
sbaglia, Ino. Non è per Temari, ma per se stesso, per
capire.
Per
capire perché sentirla piangere per Sasuke l'aveva spinto ad
allontanarsi con una scusa qualunque, furioso e triste.
Per
capire perché Sai non gli fosse mai piaciuto, mentre Choji
l'aveva
rivalutato dopo poco tempo.
Per
capire perché, quando Sasuke era tornato a Konoha, dopo la
morte di
Madara, e Sakura piangeva, Naruto piangeva e rideva assieme, Ino
rideva, lui aveva avuto paura. Di cosa non lo sapeva, ma una paura
che gli aveva gelato le ossa e lasciato addosso una pesante tristezza
e la voglia di andare via.
«Oh,
sei qui! Shikamaru, bevi qualcosa con noi!» lo assale Kiba,
avvicinandosi con passo malfermo.
Shikamaru
risponde con un'occhiata tetra, che provoca una smorfia davvero
inusuale per Kiba.
«Scusa,
pensavo ti fosse passata. Forse ti conviene bere per dimenticare,
più
che per festeggiare.»
«Che
intendi dire?» domanda Shikamaru, che continua a sentire
pressante
il colore che il cielo gli sbatte addosso, ora riflesso anche nel
saké che gli viene offerto.
«Dai,
lo so. Ho visto che faccia hai fatto. Secondo te perché
Naruto è
venuto con noi? Sasuke è una grana per tutti, mi spiace
dirlo ma per
me se ne doveva restare ovunque diamine si fosse cacciato.»
«Kiba...»
lo ammonisce Shikamaru, lanciando uno sguardo a Naruto, che fissa con
disinteresse la bottiglia sul tavolo di legno su cui se ne sta
buttato sconsolatamente, senza notare neppure Hinata che a qualche
passo da lui lo osserva con tristezza.
«“Kiba”
cosa? Non ci sto, merda! Quel bastardo fa quello che gli pare e ha
ancora tutto l'amore del mondo, e Naruto che si è ammazzato
in
questi anni neppure un briciolo. Ci aveva sperato, sai, con
l'abbraccio di Sakura e tutto il resto,» Kiba non bada mai ad
alcun
riguardo con l'alcol che gli scorre libero in corpo, «e poi
pure tu,
te la sei data a gambe per non vedere la tua donna che gli andava
dietro o che magari ringraziava quella specie di umanoide senza
sentimenti per aver riavuto l'Uchiha, che poi non dubito che fosse
felice per Sakura, sono delle specie di amiche quelle due, ma tanto
sai benissimo che aveva occhi solo per quei due, Sasuke-kun
e Sai-san.»
Shikamaru,
nel vago tentativo di interrompere Kiba e anche ricordargli che non
è
la sua donna, ribatte: «Sai sta iniziando a provare
sentimenti, hai
sentito Naruto, e non è il caso che continui a parlare di
lui, anzi,
in generale di niente. No, ascoltami, sei ubriaco e non sai quello
che dici. Cominci ad alzare la voce, e finirai per far male tu
a Naruto. O vai a dormire o cambi argomento, Kiba.»
«Va
bene capo.» risponde Inuzuka con un sorriso strano,
«ma fattelo
dire: scappare perché Ino non ti ama ti fa perdere il
diritto di
sparare cazzate sul fatto che non sia la tua donna o addirittura che
non ti piaccia, e anche quello di cercare di difendere Naruto, che
scappa da Hinata perché invece è lui che non ama
lei.»
Sul
fatto che Kiba sia ubriaco o meno, Shikamaru ha qualche dubbio
già
da metà del discorso di poco prima, ma lascia del tutto
perdere
quando il significato di ciò che l'altro gli ha appena detto
lo
investe. E' una lezione inferta con tale maestria da lasciarlo
lì,
con la mente disintegrata e la mano che ora stringe il boccale da
birra ma grondante di saké, a farlo sentire un mostro, un
idiota
imbecille, un vigliacco e altro ancora.
Non
ha altro da fare, Shikamaru, se non bere il saké tutto d'un
fiato e
sperare che i pensieri affoghino.
Quando
si sveglia e cade direttamente con la faccia a terra, Shikamaru
capisce che sarà una giornata schifosa. Ha voglia di
vomitare, mal
di testa, di schiena, di ossa, di naso per la caduta e naturalmente
questo riguarda solo il suo corpo. La sua mente non solo non
è più
intontita dall'alcol, ma i pensieri lo attaccano tutti insieme da
tutte le parti e il nome di Ino si affaccia su ognuno di loro.
Fuori
piove, e Shikamaru ringrazia qualunque divinità per questo.
Ringrazia
un po' meno quando, diverse ore dopo e in viaggio verso Konoha,
scivola nel fango e provoca le risate sguaiate seguite da lamenti di
tutti i presenti.
«Che
mal di testa... Dai, vuoi una mano o ti alzi da solo?»
domanda Kiba,
tornato il solito sbruffone arrogante senza tracce di amarezza.
«Da
solo, grazie... tanto nel fango mi ci butto sempre anche da
solo.»
«Avrei
detto nella merda.» lo corregge con accanimento apparente
casuale.
Ma Shikamaru lo guarda negli occhi solo per un momento, anche sotto
quella pioggia torrenziale, e sa che Kiba ricorda ogni singola parola
del giorno prima, esattamente come lui.
«Grazie
della tua diplomazia, sempre così d'aiuto.» fa
sarcastico, e Kiba
ride.
«Di
niente. Mi è facile giudicare gli altri quando mi aiuta a
non
pensare al fatto che io sto messo peggio di te.» risponde con
facilità, toccandosi volutamente una ferita sempre aperta
che
risponde al nome di Hinata, giusto per mettersi in pari con l'amico.
Shikamaru capisce, e annuisce in silenzio.
Continuano
a camminare per giorni, e Shikamaru decide che chiederà
scusa ad
Ino, che le confesserà il suo amore che dura da troppo
tempo.
Contemporaneamente si dice che è facile decidere certe cose
quando
non si ha Ino davanti, e che probabilmente già solo alla
vista di
Konoha cambierà idea e deciderà di tenerselo per
sé; però è
bello fantasticare su tanto coraggio, chiedersi come andrà,
se Ino
sorriderà o piangerà, se magari gli
dirà che l'ha sempre amato
oppure arrossirà e si negherà.
Ma
già al pensiero di vederla arrossire o che le si illuminino
gli
occhi, Shikamaru percepisce l'energia scorrergli dentro con forza, e
sente che potrebbe fare qualsiasi cosa.
Il
cielo si fa meno cupo, la pioggia smette, restano solo le nuvole rade
nel cielo azzurro, e questo significa che sono vicini. Shikamaru
spera che non arrivi neppure un alito di vento e che le nuvole
restino lì, nel caso il cielo terso lo spaventi abbastanza
da far
finire anche le innocue immagini della compagna di squadra che
arrossisce.
Quando
Temari devia, per andare verso Suna, si sente un po' in colpa nel
salutarla con l'usuale indifferenza, consapevole di aver usato la sua
presenza per non pensare ad Ino. Ma del resto un Nara è
ombra e
nuvole, e col vento non può averci a che fare. Per lui
esistono ora
solo il bianco, il grigio e l'azzurro.
E
quando vede il rosso, quello delle fiamme che stanno divorando le
nuove case costruite da Yamato-sensei con l'arte del legno dopo che
Konoha è stata rasa al suolo da Pain, una parte di Shikamaru
muore.
La parte di lui che spera invece resta solo un vivido ma disperso
frammento, e quella che fantasticava fino a poco prima va via
definitivamente, per non tornare.
Tutto
il mondo per il gruppetto esausto diventa corsa, ansimi di dolore,
incredulità e stanchezza che preme sotto l'adrenalina del
momento.
Poi
si accorgono che la gente è già uscita da Konoha,
ferita ma viva.
E' un sollievo meraviglioso, e Shikamaru pensa che dopotutto glielo
dirà subito ad Ino, che è stato stupido, gli
è mancata, gli
dispiace, non lo farà più.
Non
scappo più Ino sono qui per te,
E
poi nota che troppi piangono, che non può esserci stato solo
un
incidente come pensava all'inizio, che ci sono armi a terra, e ci
sono morti, morti con coprifronte che non appartengono a Konoha ma
comunque morti, e altri cadaveri già sotto dei teli. Da uno
sporge
un braccio bruciato, e Shikamaru smette di nuovo di pensare.
Lo
fissa, temendo che sia un braccio femminile, che faccia parte di un
corpo femminile, un corpo con una lunga coda bionda e occhi come il
cielo.
Ma
non lo è, lo sa sin dal principio, è troppo
grande, non è lei,
non è lei.
Il
sollievo non lo invade.
Fissa
il telo che copre quel corpo e il sollievo non arriva.
Si
guarda attorno, scorge Sakura china a terra, che sta bene, ma non
c'è
sollievo.
Lo
sente, in qualche modo lo sa già.
Quando
si gira verso le porte di Konoha e vede Choji, che la porta in
braccio con tanta premura da far credere per un momento a tutti,
tranne lui, che sia viva, Shikamaru lo
sa già.
Gli
basta vedere gli occhi di Choji, che sono spenti, vuoti, e cosa
peggiore: non lo rimproverano.
Sakura
alza lo sguardo quando si avvicina come un fantasma, e i suoi occhi
diventano specchi d'odio. Rancore. Vendetta.
Questo
va bene, sente di meritarlo.
Sasuke
riconosce una sua compagna ora, mentre lei lo guarda con quegli occhi
pieni di accusa, e le poggia una mano sulla spalla.
Choji
aveva una mano sulla tua spalla mentre mi dicevi di non andarmene, e
ora sono tornato qui per te...
Sakura
lo fissa ancora senza calcolare i compagni, Naruto le è
volato
accanto senza che se ne accorgesse, Shikamaru avanza come un fantasma
e si ferma davanti a Choji.
Il
mondo ora sono solo loro: Sakura con gli occhi verdi come l'erba del
prato, complementari a quelli di Ino, diversi eppure abbastanza
somiglianti da far male, Sasuke che ha forse il primo istinto di
pietà dopo anni e cerca di riportarla indietro prima che
imbocchi la
sua stessa strada sbagliata, Naruto che è sempre
lì a fare l'eroe,
Choji che lo guarda senza vederlo, lui e Ino.
Ino
ha un espressione serena, e un grosso fiore di sangue sul petto.
«Ha
detto di dirti che le dispiaceva, e che ti ama.» dice Choji,
poi
scende il silenzio.
Ora
Shikamaru sa cosa lei avrebbe risposto, sa che il calore le avrebbe
inondato le guance, gli occhi si sarebbero davvero fatti luminosi,
forse lucidi, sarebbe arrossita, forse avrebbe persino ridacchiato,
scuotendo la coda lunghissima che faceva sempre quel rumore appena
percettibile ma gradito, e avrebbe sorriso in quel modo delizioso che
le animava le labbra quando si addolciva.
Ma
non c'è calore per i morti, né più
sorrisi deliziosi, occhi che
brillano come il cielo estivo, code di capelli bionde che si scuotono
frustando l'aria. Solo rimpianti, freddo, buio.
Shikamaru
annuisce piano, sente qualcuno alle sue spalle che gli appoggia una
mano sulla spalla, un gesto che sente che odierà per sempre
perché
nella sua mente fa ripartire la scena dei loro ultimi saluti, e la
voce di Kiba gli sussurra un: «Mi dispiace.» che sa
di lacrime e
rimorso.
«Anche
io. Anche a me.» risponde, sentendosi vuoto. Non sa neppure
se Choji
l'ha sentito, Ino no di certo, ma sa che deve dirlo prima che il
vento ritorni e il cielo torni a fissarlo senza nuvole a nasconderlo
nell'ombra.
Si
allontana in fretta, ignorando la voce di Kiba, i passi di Naruto che
lo seguono per qualche metro e poi si fermano.
Gioca
con l'accendino, ancora.
Sa
perfettamente che l'ultima volta che l'ha fatto a Konoha combattevano
una guerra che loro, piccoli presuntuosi, pensavano di aver vinto.
Arriva
più lontano di quanto pensasse, e si nasconde sotto le
fronde di un
albero. E' pieno di fiori laggiù, e gli sembra di sentire il
profumo
di Ino. I rami fanno ombra, e lo nascondono dal cielo. Ora non gli
sta sfuggendo, semplicemente non si sente degno di mostrarsi a lui.
Di lei.
Prima
che la sua volontà vacilli e cambi ancora idea, tira fuori
un kunai
dalla tasca e rivolge la punta verso se stesso.
E
le nuvole continuano generose a vagare per quel lembo di cielo ancora
per delle ore, fino a che non cominciano a piangere lacrime di
pioggia, disperdendosi poi per lasciare il posto ad un cielo azzurro
e all'arcobaleno, che ride in alto, irraggiungibile.
Nooon
so cos'ho scritto. Ho pubblicato per convincermi che procrastinare
non è cosa buona e giusta, non quando non si parla di
scuola, ecco. [Concordo con chi ha detto questo bellissimo motivo, ad ogni modo.]
Scusate
se non rispondo ai commenti, lo farò alla prossima!
Capitolo 90 *** Perché Ino è la prima seccatura della sua vita, dopo sua madre. ***
[Questa
la frego a Saretta: dalla sua ficcy "White Smile":]
91)
Perché Ino è la prima seccatura della sua vita,
dopo sua madre.
Quando
la vede per la prima volta, con Choji fedele al suo seguito che
sgranocchia patatine, lei per lui è una strana bambina, a
suo modo
interessante. È popolare tra le altre femmine, e fa appunto
cose da
femmina, come osservare di continuo quell'Uchiha senza farsi beccare,
toccarsi spesso i capelli e pensare anche ai capelli dell'altra,
quella che li ha rosa; stare in mezzo ai fiori e ridacchiare in un
modo che gli fa già venire la pelle d'oca. Però
si veste un po' da
maschio, con magliette belle larghe e colorate e pantaloni comodi,
non si fa problemi a picchiare chi dà fastidio alla sua
amica,
spaventa le altre bambine se non fanno come dice lei e a volte ha un
sorriso che ha visto solo nelle ragazze più grandi, quelle
che già
si truccano e si rivolgono in quel modo solo ai ragazzi.
E'
un sorriso consapevole.
Consapevole
di avere tutti ai suoi piedi, di essere una bella bambina, di essere
brava in tutto... di troppe cose, ecco.
Però
questa bambina non ha solo un sorriso da civetta, ne ha anche uno
tutto per la sua amica coi capelli rosa, sopratutto quando pensa che
nessuno la guardi.
All'ora
di merenda si ritrovano tutti nel giardino dell'accademia, e per
questo lui è riuscito a notarlo. E' un sorriso molto dolce,
accompagnato da uno sguardo altrettanto dolce e un po' orgoglioso.
Neanche la sua mamma gli sorride così, anche se, quando
prende buoni
voti, le rare volte in cui si impegna, ha quello stesso sguardo.
Per
questo trova che sia strana e a suo modo interessante.
Così
un giorno si avvicina a lei in silenzio, dopo aver aspettato Choji.
La
bambina bionda si gira e li guarda stupita. L'altra è
distratta, ma
quando li nota fa un sorrisino timido che incoraggia Choji a farsi
avanti. Le due stanno mangiando degli involtini che sembrano molto
buoni, e lui le guarda con evidente desiderio.
La
bambina bionda sorride finalmente. «Ne vuoi uno?»
«Sì,
grazie!» si affretta a rispondere Choji, quasi in soggezione.
«Tieni.
Io sono Ino Yamanaka, figlia di Inoichi Yamanaka, quello del negozio
di fiori Yamanaka, e lei è Sakura Haruno, la mia migliore
amica.»
ci tiene a precisare pomposa, stordendoli con la cascata di parole
velocissime che quasi faticano a seguire.
Lui
pensa che la parola “Yamanaka” non se la
scorderà più.
«Io
sono Choji Akimichi.» si presenta l'amico, prendendo
l'involtino che
Sakura gli porge.
«Shikamaru
Nara.» dice svogliato.
Ino
sorride anche a lui, poi guarda Choji con interesse, aspettando il
responso sul cibo. Shikamaru intanto si guarda attorno, e vede altre
bambine che li guardano, parlottano, indicano Choji e ridono.
Distoglie lo sguardo, sentendosi a disagio e infastidito.
«Buono!»
esclama Choji, ignaro.
«Li
ho fatti io!» esclama subito Ino. Shikamaru indovina che
probabilmente esibisce anche Sakura come se l'avesse fatta lei, visto
il tono identico con cui ha presentato sia lei che gli involtini.
«Ne
vuoi anche tu?» domanda poi a Shikamaru.
Lui
la guarda con sospetto e borbotta: «Ho già
mangiato.»
Ino
è visibilmente delusa, e quasi si dispiace. Ma lei riattacca
subito: «Avete detto Nara e Akimichi? Mi ricordano
qualcosa...»
«La
tua voce è troppo alta...» si lamenta piano
Shikamaru, che è stato
assordato quando lei ha evidenziato per bene i cognomi. Ora Ino non
sembra delusa, ma irritata.
«Sei
sempre così noioso?» gli domanda, e Sakura
sussulta, arrossendo
anche per loro. Choji soffoca una mezza risata nell'involtino, e
Shikamaru si mette le mani in tasca, assorto.
«Sì.»
risponde infine, dopo averci pensato.
Ino
apre la bocca, sorpresa, poi scoppia a ridere. Ha una risata
adorabile, anche quella diversa dal modo in cui si atteggia con le
altre bambine. Ora che sono solo loro quattro lei sembra molto
più
carina.
Stavolta
Shikamaru arrossisce come Sakura, e Ino ride ancora più
forte.
E'
veramente una strana, curiosa creatura. Shikamaru però ora
è meno
interessato, perché ha capito che riesce a confonderlo e
quindi è
pericolosa.
Quasi
una seccatura. Quando
si allontanano però, ha voglia di parlarle ancora.
Poi
c'è lo studio, ci sono gli esami di fine anno,
c'è Choji, e ci sono
mille persone a dividerli.
Quando
Shikamaru la rivede, qualcosa si è rotto.
Ino
ha i capelli lunghi e dei vestiti più corti e aderenti,
delle forme
appena accennate si cominciano a intravedere. Ma non è
questo
particolare ad averlo fatto voltare, mentre camminava per il
corridoio.
Sono
stati la sua risata e il suo sguardo ad attirare la sua attenzione.
Sembra
un'altra persona: ride in modo fastidioso, ha intorno tante ragazzine
e manca soltanto l'altra, quella Sakura Haruno che la rendeva
così
fiera e così dolce. Sembra furiosa, e Shikamaru non capisce
con chi.
Non può sapere che Sakura si è allontanata da lei
per Sasuke e per
trovare la propria strada, non può sapere nulla, se non che
quella
lì non è la Ino che lo aveva attirato. Senza
contare che le
ragazzine con cui gira ora sono proprio quelle stesse bambine che
prendevano in giro Choji e la stessa Sakura, e che Ino ha persino
lanciato uno sguardo verso di loro, ignorandoli poi e continuando a
camminare senza salutare, come se fosse diventata una di loro.
E'
cresciuto abbastanza da saper fingere che non gli importi, ma non
può
nascondere un po' di sano sadismo quando Iruka-sensei annuncia le
squadre, la loro
squadra, il
team dieci. Ino,
Shikamaru, Choji.
Lei
sembra disperata all'idea stare con degli sfigati e lui si gode il
momento, anche perché Ino si riprende in fretta e si
atteggia già a
capo del loro gruppo. Nota anche che sembra essere una rivale
accanita di Sakura. Che
seccatura.
Lo pensa, lo dice, lo ribadisce anche al padre. Le donne sono una
seccatura, soprattutto Ino, sua madre, e pure Sakura che peggiora
l'umore della prima e che strilla quanto la seconda.
E
poi di nuovo Ino cambia, stavolta sotto i suoi occhi.
Nella
foresta della morte, con Sakura che si fa colpire e colpire per
difendere quello stesso Sasuke che le ha divise -è
sempre stata così forte quella ragazzina?-,
Ino cambia.
I
suoi occhi hanno un'espressione che fa capire a Shikamaru qualcosa di
importante: è sempre stata lì. Sotto quelle
risatine da oca, quegli
sguardi glaciali e superiori, c'è sempre la stessa bambina
che si
occupa di Sakura e che difende i più deboli. Del resto non
è così
facile cancellare uno spirito simile, Ino l'ha soltanto nascosto,
forse coscientemente, forse no.
Il
team dieci diventa un vero team, quando Shikamaru e Choji imparano a
riconoscere quella Ino nascosta e a comunicare anche con lei, sebbene
sembrino il gruppo più disomogeneo di sempre e il loro
maestro ogni
tanto li guardi con disperazione. Ino è sempre lì
accanto a loro,
quella vera emerge sempre più, e loro due si abituano pian
piano ad
averla attorno, a volte fin troppo rumorosa, altre invece silenziosa
e sensibile. Meno seccatura.
Si
abituano così tanto a questa Ino che, qualche anno dopo,
precisamente due anni dopo la morte di Asuma-sensei, dopo la fine
della guerra e l'eliminazione totale dell'Akatsuki, dopo quindi il
ritorno di Sasuke a Konoha, con tutti i loro amici e conoscenti da
Ichiraku's ramen, Shikamaru e Choji si limitano ancora a guardarla e
sentirla vicina, senza
però vederla
davvero.
Fino
a quel momento preciso, quando la vedono sul serio.
E
il motivo è di nuovo una sua risata.
E'
talmente agghiacciante che Shikamaru si volta per essere sicuro che
provenga da lei, e nota che Naruto si è immobilizzato. Lui
sì che
sa riconoscere bene le ferite dell'anima, altro che stupido.
Shikamaru
capisce di non averla immaginata proprio per il modo in cui Choji
è
scattato leggermente in avanti, mentre gli occhi di Naruto, prima
fissi sul ramen, sono saettati su di lei.
«E'
carinissimo. No, sul serio!» sta dicendo Ino ad una ragazza
che
neppure conoscono. Chi diavolo è? Ma Shikamaru non ha il
tempo per
pensarci, perché stanno arrivando Sakura e Sasuke, lei
aggrappata al
suo braccio e lui che si guarda attorno con sufficienza.
Shikamaru
è l'unico estraneo al team sette a saperlo per ora, ma
Sakura si
finge così amorevole verso Sasuke per nascondere il fatto
che sia
quasi cieco e che stiano cercando disperatamente una cura prima che
lo diventi del tutto. Con l'orgoglio che ha, quel ragazzo si
lascerebbe morire piuttosto che mettere piede fuori casa facendosi
aiutare in modo palese.
«Ciao
Sasuke-kun!» trilla Ino, e la sua voce si sforza di apparire
allegra. Sasuke ha imparato evidentemente ad affinare l'udito sulle
sfumature però, e corruga la fronte perplesso. Sakura guarda
Ino non
lasciando trasparire nulla, e sospira un: «A me
niente?»
«Ciao
frontespaziosa.»
saluta Ino, e ride di nuovo, attirandosi le ire e i vari “Scrofa!”
di Sakura.
Ha
una risata orribilmente vuota, esattamente come i suoi occhi, privi
di reale allegria.
Shikamaru
si rende conto della differenza enorme tra la Ino dodicenne e questa:
la prima aveva ancora in sé quella bambina, quello spirito
indomabile e quella cieca speranza nel futuro, seppur nascosta dalla
ragazzina arrogante e apparentemente egoista, la seconda no.
Non
lo può tollerare. Non può andare persa, non senza
un perché, non
così all'improvviso.
«Choji...»
sussurra, e l'amico si volta, preoccupato. «E' strana,
vero?»
chiede conferma.
«Da
far paura. Me n'ero accorto già durante lo scontro con
Madara,
quando rideva isterica, però pensavo fosse la
tensione...» gli
confida Choji, inquieto. «Dopo non ci ho pensato
più.»
Shikamaru
cerca di contenere lo stupore: E' da tanto tempo che Ino
è così?
Naruto
lo sta osservando con attenzione, e con inaspettata discrezione evita
di parlare ad alta voce come al solito. Si limita ad alzarsi in
silenzio, attirando tra l'altro l'interesse dei ragazzi seduti
intorno al tavolo, che notano quanto sia strano che non urli o non
corra dietro a Sasuke e Sakura. Anche i due lo guardano con stupore.
Shikamaru si alza dopo aver contato cinque secondi, e lo segue.
Escono
all'aria fredda della nottata invernale, mani in tasca e testa
incassata nelle spalle per ripararsi almeno dietro il colletto.
«Ha
cominciato dopo la morte di... Asuma-sensei. Dopo la vostra vendetta,
anzi. È peggiorata via via che le cose si mettevano male per
tutti... Me ne sono accorto solo per caso, non è che mi
trovi spesso
in compagnia di Ino... e da allora l'ho osservata.» spiega
Naruto,
a voce bassa.
«Io
non avevo notato nulla.» dice Shikamaru, con palese stupore.
Naruto
lo guarda con pena: «Non è colpa tua. Sakura-chan
cerca di starle
vicina come può ma non serve a niente. È come se
ormai fosse così
e non potesse più cambiare. Non c'è pace per
lei.»
Questo
lo può accettare ancora meno.
Per
cosa hanno lottato se non per la pace?
Poi
però pensa a Naruto, che non sarà probabilmente
mai Hokage
nonostante tutto, non dopo aver fatto tanto per cancellare il vecchio
consiglio ed essersi schierato dalla parte di quattro elementi
dell'Akatsuki: il team di Sasuke; e pensa all'Uchiha stesso, che ha
avuto la sua vendetta e non è rimasto più nulla
di lui, né una
casa piena di ricordi, né un fratello, né la
vista. E poi a Sakura,
divisa tra lo stare vicina a Naruto e al non lasciare solo Sasuke
senza provocare tra loro inutili gelosie, che lavora di giorno
all'ospedale e la notte studia per trovare una cura alla malattia che
affligge chi è dotato di sharingan, e in più
pensa anche a Ino, al
posto suo e di Choji. E Kurenai continua a crescere il suo bambino da
solo, Kakashi è diventato Hokage pur non volendolo
realmente, per
riuscire ad evitare che Konoha crollasse sotto il peso dei suoi
intrighi.
Pace
per chi, dunque?
«Puoi
dire a Kakashi-se...sama,»
è ancora assurdo chiamarlo in quel modo, senza contare che
non sa se
questo potrebbe ferire Naruto o meno dato che il suo sogno si
è
infranto, «di darci una missione semplice?»
«Intendi
provare a risolvere tutto, vero?» domanda Naruto, e stavolta
sorride.
«Chissà...»
mormora Shikamaru, alzando gli occhi al cielo.
Non
c'è neppure una nuvola.
Shikamaru
si lamenta del caldo e Choji mangia come un disperato, ma non
arrivano proteste da parte di Ino, che si è persa a guardare
la
miriade di fiori del giardino del nobile a cui hanno restituito i
gioielli rubati.
Quando
Ino torna in sé, per modo di dire, sorride indulgente a
Shikamaru ed
invita Choji a limitarsi prima di farsi venire un indigestione, con
un tono tanto gentile che il povero ragazzo mette giù la
busta di
patatine neanche gli avesse urlato contro. Certo, comportandosi in
modo più carino con lei hanno ottenuto che cambiasse il modo
di fare
finto, quella pallida imitazione della Ino che era; purtroppo
però
anche questa Ino più gentile è evidentemente poco
interessata al
resto del mondo, e lo terrorizza.
«Mi
fa impressione.» sussurra Choji, afflitto.
«A
me fa venire più caldo.» butta lì
Shikamaru, senza il minimo senso
e senza che gliene importi. È veramente seccato,
più del solito.
«Ce
ne dobbiamo per forza andare oggi? È bello qui...»
domanda Ino,
osservando le farfalle svolazzarle attorno. Per un momento sembra
sinceramente felice e Shikamaru e Choji si tendono in avanti per
cercare di vederne lo sguardo.
«Beh,
forse ci possiamo inventare un contrattempo...» azzarda Choji.
«Potremmo
restare qualche giorno, due, ma non di più. Purtroppo devo
occuparmi
anche quest'anno del torneo di selezione dei chunin.» sbuffa
Shikamaru.
E
per un momento, giusto qualche secondo soltanto, Ino gli rivolge uno
sguardo che ha la stessa cordialità e amabilità
di quelli che
Sasuke ha sempre riservato a Sakura. Poi torna a guardare le
farfalle.
È
pochissimo, ma c'è ancora un minimo di sentimento in lei.
«Batti
il ferro finché è caldo.» suggerisce
Choji, che poi,
semplicemente, fugge.
Shikamaru
lo guarda correre via senza neanche tentare di bloccarlo, tanto
è lo
sbalordimento.
Sta
sudando freddo, quando si azzarda ad avvicinarsi ad Ino, e tenta di
rabbonirla: «Naruto potrà finalmente diventare un
chunin regolare,
non sarebbe male per uno che vuole fare l'Hokage.»
«Non
gli permetteranno mai di fare l'Hokage e lui lo sa. Doveva scegliere
e ha scelto di seguire il cuore, con Sasuke. Col cavolo che la gente
si fiderà di uno che ha in sé il Kyubi, che ha
tutto quel potere, e
sta dalla parte di uno che ha tradito Konoha ed è arrivato
portando
con sé Madara, volente o nolente che fosse.»
ribatte Ino veloce,
come se avesse già pensato a tutto questo. E forse
è così.
Shikamaru
scuote la testa, stavolta amareggiato: «Hai perso la speranza
per
tutti noi, vero? Mi domando quando...»
Ino
lo guarda con aperto stupore.
«Lo
so che fingi da un bel po' di tempo ormai. Per chi lo fai, per me e
Choji? È tempo perso.» continua lui, alzando le
spalle, nascondendo
ovviamente che non era lui a saperlo ma Naruto.
«Kurenai-sensei
ha bisogno di sapere che stiamo tutti bene.» sussurra Ino
guardando
l'orizzonte, e Shikamaru si blocca, improvvisamente con la pelle
d'oca.
Non
aveva pensato a lei, proprio no. E ancora una volta non ha capito
Ino.
Butta
la testa indietro, con un sospiro. Poi accenna: «Odio questo
cielo.
Non ha neanche una nuvola.»
«E
questo cosa c'entra?» la voce di Ino lascia intendere che lei
stia
sorridendo, ma lui non vuole guardarla, non così.
«Pensavo
a certe cose che odio e ho nominato quella che avevo sotto gli occhi.
Associazione logica.»
«Non
funzionano così le associazioni logiche... e pensavi a
ciò che odi
proprio ora? Spiegami.» dice Ino, e nella sua voce
c'è sfida. Non
la sfida divertita che c'era una volta, quando si lanciava con tutte
le sue forze per tentare di batterlo in tutto, ma la sfida di
qualcuno che vuole perdere.
«Odio
non sapere quando le cose sono cominciate ad andare male per te, e
non nominare Asuma-sensei perché non è lui, non solo
almeno.
Ci siamo allontanati allora, è vero. Ma tu non eri
così. Non dopo.
È stato dopo Pain, non è così? Quando
hai saputo che Sasuke era
entrato nell'Akatsuki e sei scoppiata a piangere, è
lì che hai
cominciato a mollare.»
Torna
a guardarla, e stavolta è sorpreso della sua espressione.
Non c'è
la disperazione che si aspettava, giunti a questo punto.
Ino
è terribilmente furiosa.
«Tu
cosa ne sai di cosa è successo allora? TU non
c'eri.» gli ricorda
Ino, la voce che vibra di rabbia. I suoi occhi mandano lampi che
Shikamaru aveva scordato, e lo inchiodano sul posto, lasciandolo
incapace di rispondere. Lei aspetta qualche secondo, poi assottiglia
lo sguardo. «Te ne sei andato, a fare cosa non si
sa. Dovevi
parlare con Naruto e Sakura della situazione in battaglia, ma poi
siete andati via tutti, Sai compreso, e quando abbiamo saputo che
eravate già nel bel mezzo dello scontro era tardi. Quando vi
abbiamo
raggiunti io non ho potuto cercarti perché, diamine, un
ninja medico
deve stare nelle retrovie e non farsi male e poi, diciamocelo, ero
una donna e neanche tanto dotata. Dovevo restare a guardare indietro,
e sai cos'ho visto? Ho visto decine di persone, persone che conoscevo
e che amavo, morirmi davanti senza potermi intromettere nei loro
scontri. Persone come Asuma-sensei, con una casa, con una famiglia,
con gente come noi che avrebbe avuto il cuore spezzato esattamente
come noi! E poi, cosa, avrei dovuto ricominciare a vivere normale, a
glorificare i ninja fantastici che sono riusciti ad eliminare Madara
e dimenticare tutta la devastazione? E tanto per dirne una, ti sei
mai chiesto se per caso non mi fosse accaduto qualcosa, mentre tu eri
tra quegli eroi che miliardi di metri più avanti
combattevano in
prima fila? O davi per scontato che sarei rimasta nascosta da qualche
parte sana e salva?» il tono di Ino va salendo, mentre lo
aggredisce
sfogando anni di frustrazione repressa.
Shikamaru
osa a malapena respirare, ma quell'ultima domanda gli impone di non
tacere. «Ti è accaduto qualcosa?»
domanda a voce bassa.
Ino
si morde le labbra così forte da farle sanguinare, e volta
la testa
di scatto, con la lunga coda che frusta violentemente l'aria.
«No.»
«Non
ti credo più. Non ti credo se mi dici di “no”
così,
ora.»
«Chiedilo
a Temari.» ringhia Ino.
«Che
c'entra lei?»
«C'entra
sempre con lei, e poi c'era. Era con me. A dimostrarmi quanto fossi
inutile.»
Shikamaru
ricorda qualcosa delle brevi, secche parole di Temari sulla
battaglia. Ha affrontato Zetsu, un altro dell'Akatsuki, mentre
Kankuro era al fianco di Gaara, ed è stata aiutata anche da
altri
jonin giunti alla notizia dell'attacco. Sa che la battaglia
è durata
due giorni, perché Zetsu si è ritirato nella
foresta e hanno dovuto
seguirne le tracce.
Soltanto
questo.
E
poi sì, ci arriva.
«Eri
con lei? Hai combattuto contro Zetsu?» domanda sgomento.
«Sorprendente,
vero? Ma non gasiamoci troppo, sono riuscita a fare da ostaggio per
permettergli la fuga.» la voce di Ino ora si abbassa, a quel
ricordo lontano che la riempie di sdegno.
«Ino...»
comincia Shikamaru, senza sapere realmente cosa dire.
«Tu
non hai idea... continuare a vivere sapendo che sarebbe stato meglio
se non ci fossi stata, sapendo che non valgo niente come kunoichi,
né
come medico, e dovendo fingere che tutto va bene perché
prima Sakura
ha bisogno di me, poi Kurenai, i miei genitori... persino tu e Choji.
Anzi, solo Choji, visto che tu stai benissimo anche a Suna, con
Temari.» termina acida.
Shikamaru
è sul punto di dirle che suona gelosa ma si morde la lingua.
Capisce
in quel momento che è stato il discorso del torneo ad aver
aperto
quello spiraglio, perché se ne occupa sempre con Temari, ed
Ino non
la può soffrire.
Ed
Ino è gelosa, e questa è la cosa più
carina e seccante del mondo.
«Suna
non mi piace.» dichiara infine.
Ino
lo guarda sarcastica.
«Davvero.
Non ci sono abbastanza nuvole.» aggiunge, convincente.
«Cos'è
questa fissazione per le nuvole ora?» sbotta esasperata.
«Non
posso non dirlo proprio a te, che sei stata la mia prima
seccatura.»
«E
che c'entra?» domanda Ino, sempre più persa.
«C'entra,
la prima seccatura non si scorda mai.» risponde lui, saputo.
Ino
ormai rifiuta di trovare un senso logico a quel discorso, Shikamaru
ha sempre questo potere.
«Non
era l'amore quello?» domanda allora, arresa.
«E
non è lo stesso?»
Ino
inarca un sopracciglio, poi si rende conto di cos'ha appena detto.
Sgrana gli occhi, sconcertata.
«Senti...
secondo me tu sei troppo dura con te stessa. Non posso neppure
immaginare di che stupidaggini ti sia riempita la testa in questi
ultimi mesi, se non anni, ma tu... Ahh, dovresti fartelo dire da
Choji, lui è più bravo in queste cose.»
si blocca, grattandosi i
capelli con una mano, «Comunque, ecco... guarda lo shogi, che
è un
po' come la vita stessa: Asuma-sensei una volta ha paragonato i
bambini al re, che deve essere salvato ad ogni costo, perché
i
bambini sono il futuro. Però se ci pensi questo significa
che ogni
singola pedina è importante, perché permette di
vincere il gioco e
metterli in salvo. Anche le pedine che mandi avanti per prime, che
sacrifichi, sono importantissime perché permettono le mosse
successive. È tutta una questione di lavoro di squadra per
loro. E
lo stesso vale per noi. Ognuno ha il suo ruolo, è inutile
mettersi a
dire che non si vale nulla o paragonarsi a quello che hanno fatto gli
altri. E poi tu sei brava, sia come kunoichi che come medico, che
come donna. Cioè...» si interrompe, imbarazzato.
«Hai capito
comunque.» borbotta, «E non è vero che
non ho bisogno di te. Sei
la mia prima seccatura, no? Però, proprio per questo, quando
stai
male devi dirlo: prima blateravi per ore di nulla e poi ti tieni cose
simili dentro? È normale che ti dia di volta il
cervello.» termina,
tornando imperturbabile.
Ino
lo guarda con un misto di totale imbarazzo, di sorpresa, e anche di
nervi.
Prevedibilmente
fa schioccare le dita, truce. «Di volta il
cervello?» ripete
minacciosa.
È
proprio Ino. Quella Ino, quella della sua prima seccatura, appunto.
Non era svanita per sempre, è lì davanti, che lo
guarda male e
vorrebbe fargli paura, ma ha anche gli occhi un po' lucidi e le
guance rosse. Non che sia arrabbiata sul serio, ma evidente qualche
sentimento positivo come la commozione c'è, lì ad
agitarsi sotto
quel guazzabuglio di pensieri ed emozioni che ora le passano sul
viso, visibili come se fossero tangibili. Il che è tutto
dire
rispetto all'automa con cui aveva a che fare fino a poco prima.
Shikamaru
pensa che lei non sia l'unica a cui ha dato di volta il cervello,
perché non può essere normale sentirsi
così solo perché una tua
amica ti fa capire che tiene a te più di quanto immagini, e
per
farlo ha prima spaventato a morte tutti e poi tirato fuori uno
sproloquio degno di questo nome accusando lui di cose in cui non
c'entrava nulla. Però va tutto in secondo piano,
perché vederla
normale
è fantastico.
Così
sorride, e ribatte: «Sei una seccatura.» con tutto
l'affetto di cui
è capace al momento, provocando un rinnovamento del rossore
sulle
guance e un broncio da manuale.
Ce
ne saranno di cose da sistemare, di discorsi da affrontare e anche di
aiuti a vicenda da darsi, ma in quel momento ci sono solo loro, al
massimo della loro istintività, senza pensieri al passato o
al
futuro.
«Sei
uno sfigato.» replica Ino, saccente. Il sorriso di Shikamaru
si
allarga, quando si avvicina ad abbracciarla.
Ino
si gira, per un attimo col pensiero di colpirlo con un pugno, cosa
che non sfugge neppure a Shikamaru tanto è palese, ma poi ci
ripensa
e gli va incontro. Qualcosa va diversamente da come programmato
però,
perché ad un passo da lei, mentre Shikamaru la sta cingendo
con le
braccia e lei è pronta a buttarglisi al collo, si fermano
per un
istante solo di dubbio, e poi lui, mosso da puro istinto, si china su
di lei e la bacia. Ino per un momento spalanca gli occhi, poi li
chiude di colpo, abbassando le mani sulle sue spalle.
«Come
sono carini, anche io litigavo sempre con mio marito, quando avevamo
la loro età, e facevamo pace così.»
commenta la signora poggiata
al davanzale, con accanto Choji che mangia un grosso pezzo di torta
da un piattino.
«Sì
sì, ma secondo me lei riprende ad aggredirlo
dopo.» dice lui, e
anche la figlia della signora si affaccia per vedere meglio.
«Sarà,
ma se dura un altro po' si dimenticheranno anche di cosa facevano
prima.» osserva, e la madre ride.
«Senza
contare che quel prato dev'essere magico... davanti a quei fiori non
ci si può che sciogliere.»
«Ah
beh, se è un prato magico allora... Posso avere un altro po'
di
panna?» domanda Choji, dando un ultimo sguardo ai due che
sono
davvero ancora occupati a baciarsi.
«Certamente,
caro!... Beh, comunque meglio lasciarli soli, non si sa mai che si
facciano prendere dalla foga.»
Choji
quasi sputa la torta, e la sua espressione si fa dilaniata.
«No!
Sono come mio fratello e mia sorella, questo è terribile da
sentire!»
Le
risate in risposta lo lasciano nell'afflizione totale. E
chi li riporta sulla retta via se si saltano addosso per tutto il
viaggio, adesso?
Non
ho tempo di rispondere alle recensioni stavolta, finirei col
rimandare ancora la pubblicazione del capitolo, e magari dovrei
correggerlo ancora per colpa delle nuove scan. La separazione dei due
in battaglia è frutto della mia mente, non temete, non so
cosa
accadrà agli altri team.
Prossimo
capitolo: 92) perché al funerale
di Asuma, è Ino a
chiedere "dov'è Shikamaru?"
E
ringraziate che qui non ho
ucciso nessuno XD
Capitolo 91 *** 92) Perché al funerale di Asuma, è Ino a chiedere ***
92)
Perché al funerale di Asuma, è Ino a chiedere
"dov'è Shikamaru?"
L'ultima immagine che ha di Ino è quella che lei gli ha
lasciato cinque anni prima: il suo sorriso smagliante e la sua coda
bionda che sferza l'aria, mentre lei si sbraccia per salutarlo gridando
di non sparire, con quella voce che sembra poter arrivare dappertutto.
Ino è quella che lo cerca sempre, per poi maltrattarlo.
Magari non è capace di dire le cose con un minimo di grazia,
il tatto è proprio uno sconosciuto per lei a volte, e trova
sempre pretesti per litigare, però Shikamaru si
è comunque accorto che Ino ha sempre avuto uno
spasmodico bisogno di lui nei momenti peggiori della sua vita. Non si
è mai saputo spiegare il perché, Choji a volte ha
provato a dire qualcosa sul fatto che è sempre tranquillo e
che quindi la rassicura, ma poi è scappato paonazzo in volto
e quindi è chiaro che sa di più ma non lo dice.
A volte Shikamaru ha avuto il dubbio di piacerle, per circa due
secondi. Poi si è ricordato del genere di ragazzi per cui si
è presa una cotta e ha eliminato la possibilità.
E nel caso non sa come dovrebbe reagire, perché al pensiero
tutto diventa confuso e imbarazzante per lui.
E' solo un ragazzo, ci sarà tempo, si è sempre
detto. E quando poi è partito per un incarico diplomatico di
tempo ne ha avuto eccome, cinque anni barricato con Choji dietro le
mura di una città in assedio, a stringere alleanze con paesi
di cui non immaginava l'esistenza, pensando costantemente a lei,
desiderandola ogni secondo, sentendo la mancanza delle sfuriate, del
suo essere manesca, dei suoi sorrisi sicuri e della sua voce che prima
gli sembrava così insopportabile.
Ora cerca di far combaciare quella Ino con la donna che si trova di
fronte. I colori in parte ci sono: capelli biondi, occhi tra il celeste
ed il verde; ma la pelle è troppo chiara, pallida come
quella di una malata.
Il corpo magro ma sinuoso si è allungato ed dimagrito
ancora, dando l'impressione che la dottoressa davanti a lui possa
rompersi da un momento all'altro.
Una cicatrice sbiadita ma ancora visibile le corre intorno al collo, ed
una fasciatura sparisce sotto la sua aderente maglietta nera, che la fa
sembrare ancora più magra di quanto già non
sia
Gli occhi sono freddi, non si soffermano mai nei suoi e neppure su di
lui troppo a lungo. Le labbra sigillate, tranne quando deve porgli
qualche domanda come medico, e i loro angoli restano sempre al loro
posto, mai un sorriso a sollevarli.
I capelli sono lasciati sciolti, lunghi e semi-nascosti da un cappello
nero che ha tolto solo una volta dentro casa, e che altrimenti le
nasconde gli occhi.
Se non avesse sentito parlare di lei da alcuni ragazzini per strada,
dopo il suo passaggio silenzioso in cui tutti si scostavano ai lati
della strada come se fosse infetta, Shikamaru si chiederebbe se gli
anni lontano da Konoha gli abbiano semplicemente fatto dimenticare gli
accenni di una Ino così spaventosa che già
dovevano essere presenti cinque anni prima.
Perché sì, fa paura. E' inquietante il modo in
cui parla, gli ricorda il Sasuke appena arrivato alle rovine di Konoha
dopo la guerra, quello che aveva incontrato per rare e brevi volte e il
cui silenzio aveva qualcosa di malato, così come il suo
aspetto.
La differenza è che adesso Sasuke si comporta più
o meno da persona normale sebbene taciturna, mentre Ino sembra venuta
dal regno dei morti. Pare un fantasma pronto a trascinare con
sé nell'oltretomba, e lo sguardo di gelido distacco,
così come la sua voce decisamente meno squillante e
altrettanto fredda ogni tanto lascia il posto ad un guizzo di rabbia,
seguito poi da un colpo violento e tanto veloce che mai nessuno vede
arrivare, almeno a quel che dicono. Shikamaru dubita che
vedrà mai una sua manifestazione di sentimenti, qualunque
essi siano, perché sente che per lei lui non è
più nulla, non degno d'attenzione di sicuro. Ino è morta,
ha risposto Sakura quando le aveva chiesto una spiegazione, appena
arrivato a Konoha e dopo averla vista all'ospedale, quella non è lei, non
chiederle di più.
Non che Sakura sia normale, si intende. E' così rabbiosa,
violenta e scostante che soltanto Sasuke, Sai e Naruto ormai le stanno
vicini. Kakashi è morto in quei cinque lunghi anni di sua
lontananza, e a volte Shikamaru si sorprende a pensare che per lui sia
meglio così.
Lo shinobi, tornato a Konoha, si era accorto subito di quanto questa
fosse troppo cambiata per essere la stessa città da cui era
andato via, e ne aveva avuto presto conferma da Konohamaru.
«Konoha è stata rasa al suolo per la seconda volta
nella guerra contro Orochimaru, non lo sapevate?» aveva detto
a due sgomenti Shikamaru e Choji. «L'hanno fatta a pezzi,
sono morte moltissime persone. Naruto è stato tenuto
occupato all'esterno, con Orochimaru in persona... lo sapete,
è come se fosse resuscitato dentro il corpo di un suo
sottoposto. Comunque lui e Sasuke erano occupati fuori, e non hanno
potuto far nulla. Ah, Naruto è diventato Hokage dall'inizio
dell'anno, naturalmente!»
Non più precisi erano stati gli altri, la gente non amava
parlare di quella guerra per via delle troppe perdite. Sembrava
incredibile, ma quasi non c'erano state vittime quando Pain aveva
cancellato il paese dalla faccia della terra, mentre sembrava essere
stata dimezzata la popolazione in quell'unico attacco di Orochimaru.
E ora, all'ennesima visita per via dell'occhio che aveva quasi perso
nell'ultima missione, Shikamaru è impietrito e non riesce a
chiedere nulla ad Ino. O meglio, a quella
donna.
Probabilmente non aprirebbe bocca sul serio se non fosse per
l'intervento provvidenziale di sua madre.
Yoshino è infatti tornata a casa proprio mentre Ino finisce
di controllare il suo occhio, e come sempre si annuncia a gran voce.
«Shikamaru, vieni a darmi una mano con le buste!»
ordina, avendo perso la capacità di muovere la mano destra e
quindi rischiando di farne cadere una, per poi bloccarsi alla vista di
Ino. «Ciao, Ino.»
«Yoshino-san.» saluta lei, e per un attimo il tono
si ammorbidisce, giusto quel che basta per essere meno altera.
Shikamaru va incontro alla madre, liberandola di due buste.
«Ino, mi dai una mano a metterle via?»
Yoshino sgrana gli occhi alle sue spalle, ma Shikamaru fissa stoico la
sua ex compagna di squadra. Non ha trovato nulla di meglio da dire, ma
perlomeno è qualcosa per trattenerla.
Ino comincia a fare segno di no con la testa, mettendo via la torcia
che ha usato per controllare la pupilla, ma Shikamaru non si
dà per vinto, «Così mia madre
può andare a riposarsi.» aggiunge subdolo.
Ino si blocca in maniera appena percettibile, poi chiude la borsa con
uno scatto e scivola verso di loro, silenziosa e veloce. Toglie le
buste rimaste in mano alla madre di Shikamaru senza dire nulla, rotea
sui tacchi e si dirige verso la cucina.
Yoshino trattiene il figlio per una spalla. «Non forzarla a
parlare e non usare me come scusa, sul fianco ha una cicatrice che si
è fatta proprio per salvare me.»
Shikamaru inclina la testa per poterla guardare di sbieco:
«Perché non mi hai detto nulla?»
«Ci sono troppe cose che non sai. Non mi sembrava il caso di
dirtele appena arrivato.»
Shikamaru si libera con delicatezza della sua presa e va in cucina a
sua volta, dove Ino già cerca dove mettere la spesa.
«Grazie dell'aiuto, mia madre è troppo orgogliosa
e...» comincia, trovandosi subito a corto di idee. E' come se
Ino non l'avesse sentito, e si vede.
Si fa coraggio dunque, e dice: «Ho parlato con
Sakura.»
La mano di Ino si ferma a mezz'aria, poi la ragazza volta la testa di
malavoglia, mostrandogli un occhio che lo fissa con sospetto.
«Di cosa?»
Il cuore di Shikamaru fa una capriola in petto: una reazione.
«Di te.» ammette quindi.
Ino deposita il barattolo di conserva sul ripiano e si volta del tutto,
incrociando le braccia. Non c'è l'ira manifesta che ha
sempre accompagnato quel gesto però, solo uno sguardo
malevolo e gelido.
Aspettano entrambi per qualche secondo, poi Shikamaru si avvicina a
lei. «Dimmi cos'è successo.»
Le sopracciglia di Ino si sollevano, e lei lo guarda scettica. Poi
scuote la testa.
«Se fossi ancora in grado di ridere lo farei ora.»
commenta senza trasporto. «Vuoi sapere cosa è
successo? Tu che sei sparito per cinque anni?»
«Se fossi in grado di colpire una donna l'avrei
già fatto, pur di scrollarti.» sbotta Shikamaru.
Ino lo guarda ancora, stavolta con ironica e palese pena. «Se
ci avessi provato ora non avresti le braccia.»
Shikamaru non dubita neppure per un istante che sia seria, e chiude gli
occhi.
«Mi sei mancata in questi anni, terribilmente.»
apre gli occhi, e la vede assottigliare lo sguardo, «Avrei
voluto poterti scrivere, credevo di poterlo fare quando te l'ho detto,
ma poi sono successe delle cose... Ho avuto davvero bisogno di te, e ho
sempre pensato che tornato a Konoha ti avrei detto quanto tu sei
importante per me, quanto lo sei sempre stata.»
«Dov'eri?»
Una semplice domanda, a cui Shikamaru non può rispondere.
«Sai che è un segreto... posso solo dirti che ero
lontano. C'era solo Choji con me, e nessuno che potesse portare neppure
uno straccio di lettera o informazione a Konoha. Non sapevamo neppure
della guerra!»
Ino lo fissa, poi si volta di scatto e va via. Quando Shikamaru si
rende conto del fatto che l'abbia sul serio mollato così,
come un idiota, Ino è già all'ingresso. Le corre
dietro e la blocca sulla porta di casa, spingendola contro il muro.
Attende quasi un pugno, ma Ino non reagisce. Lo guarda soltanto con
quello sguardo disgustato che Shikamaru sa di odiare dal primo momento
in cui l'ha visto.
«Parlami, ti prego.» la supplica. Non avrebbe mai
pensato di poter dire una cosa del genere ad una donna, tanto meno Ino.
«Parlami, ti prego.» risponde Ino, e per un attimo
Shikamaru crede che gli stia facendo il verso, per quanto atona,
«Fatti vedere. Fatti vivo. Non puoi avermi lasciato,
Shikamaru. Dimmi che non sei morto in missione. Choji, dove sei, anche
tu? Sono già passati due anni...» continua a dire,
e Shikamaru spalanca gli occhi. «Shikamaru, avrei tanto
bisogno di parlare con te... dove sei? Perché non mi scrivi,
perché non mi dai un posto dove andare a cercarti?»
«Ino.» prova ad interromperla, ma lei continua a
fissarlo, stavolta con occhi vuoti, e Shikamaru rimpiange quasi il
disgusto di poco prima.
«Stanno assediando Konoha, ma magari ora tornerai. Gli eroi
fanno così spesso, compaiono all'ultimo secondo, e ora
tornerai e ci aiuterai.» conclude Ino.
Shikamaru resta in silenzio. Lei resta in silenzio qualche secondo,
assorta.
«E' stata l'ultima volta che ho sperato di vederti quella.
Mentre Konoha veniva rasa al suolo io pregavo di vederti spuntare da
qualche parte, così come Sakura sperava di veder tornare
Sasuke e Naruto, dopo la sconfitta di Orochimaru. Nessuna delle due
è stata accontenta abbastanza in fretta da
evitare...» la voce di Ino sfuma, e gli occhi guardano verso
il passato. Solleva la mano che stringe il cappello nero e se lo cala
sulla testa, perché nessuno possa leggerle negli occhi la
solitudine.
«Non potevamo...» comincia Shikamaru con un groppo
in gola. Qualunque giustificazione gli sembra stupida adesso.
Ino alza lentamente la testa, e con un dito percorre la cicatrice sul
suo collo.
«Mi hanno tagliato la gola.»
Shikamaru rabbrividisce e sente le gambe farsi leggermente molli,
è uno shinobi ma lei è Ino, e stava morendo e lui
non c'era.
«Non per bene naturalmente, o non sarei qui a raccontarlo,
sebbene in realtà sia quasi morta dissanguata. Inutile dirti
che il taglio della gola è stato l'ultimo dei miei problemi
quando mi sono trovata circondata. Mio padre è morto per
fermarli mentre infierivano su di me, e tua madre rischiava di fare la
stessa fine. Sono riuscita a deviare di poco un kunai che l'avrebbe
presa al petto, anche se si è conficcato sul suo braccio.
Tuo padre l'ha portata via, gliel'ho chiesto io, e mi sono ritrovata
sola. Poi è arrivata Sakura... L'hai vista Sakura,
Shikamaru? Era incinta.» fa un breve pausa, al trasalire di
Shikamaru, «Ora non potrà mai più avere
bambini. Non che ne voglia, non so neppure se si è lasciata
sfiorare da qualche uomo dopo quello che le hanno fatto. Ma se vuoi ti
racconto anche di come abbia realmente sentito la mancanza di Naruto e
Sasuke, mentre le ammazzavano la madre sotto gli occhi con tutta calma,
o di come io abbia creduto di morire e di potermi perlomeno
ricongiungere a te. Quando mi sono svegliata all'ospedale di Suna
credevo di essere all'inferno. Con quel caldo, tutte quelle persone che
gridavano, piangevano... e poi il Kazekage in persona è
venuto a visitarci, dopo aver mandato i suoi soldati a Konoha e aver
salvato i superstiti. Era lì per Naruto, sono amici loro. E
sai cosa ho sentito allora? Lo vuoi sapere?» lo interroga.
Shikamaru fa cenno di no con la testa, chiudendo gli occhi e sentendo
una lacrima scivolare sulle sue guance ruvide di barba appena
accennata.
Ino neppure lo vede. «Che tu e Choji eravate vivi e vegeti.
E' stato Naruto a chiedere, pensando che Temari potesse saperne
qualcosa, dato che io gli chiedevo di voi quasi ogni giorno. Era appena
arrivata una tua lettera dal paese della Nebbia. Non siamo
più nel paese della Pioggia, siamo diretti verso Kiri. Poche
parole ma al plurale, segno che stavate entrambi bene.»
Shikamaru apre lentamente gli occhi, e si rende conto che
c'è un mondo intero di malintesi e di scuse da fare.
E ci sono anche un mare di cose da dire, giustificazioni che gli
sembrano improvvisamente tutte poco valide.
Ino, questo è accaduto perché è stato
Gaara stesso a chiedere loro di andare nel paese della Pioggia, ad Ame,
per una triplice alleanza col primo vero kage della città e
dopo loro due si sono ritrovati bloccati in una terra civile, con la
promessa di avvertirlo appena liberati; e perché avrebbe
scritto volentieri anche a Konoha, ma non c'era il tempo e non voleva
che le lettere fossero intercettate, con tutti i guai che c'erano stati
in passato tra vecchi consiglieri traditori e rami separati di soldati
addestrati appositamente per spiare. Perché Naruto
è sempre stato convinto che lui stesse insieme a Temari, e
lui non si è mai fermato a negare con più
convinzione, pensando che tanto non sarebbe importato a nessuno.
Perché non ha pensato che qualcuno di Konoha potesse
trovarsi a Suna, e quindi non ha pensato di dire loro di avvertire del
fatto che stessero bene. E soprattutto perché nessuno
pensava che quel viaggio sarebbe durato tanto a lungo, ma Choji si era
innamorato di una ragazza ad Ame e si era schierato in battaglia e non
l'aveva voluto abbandonare, e perché avevano girato
praticamente tutto il mondo a loro conosciuto per andare da un paese
all'altro.
«Ti ho amato così tanto da essermi consumata
nell'attesa fino a quel momento.», la voce di Ino
è implacabile, «E dall'istante in cui ho sentito
quelle parole ti ho odiato con altrettanta forza. Ora invece non sento
più nulla. Non mi interessi più, non mi importa
di te. Non so se questo sia meglio o peggio e non mi interessa. Voglio
solo non trovarti più davanti ai miei occhi. Parti, resta,
come ti pare, ma stammi lontano. Ino si è stancata di
chiedere “dov'è Shikamaru” e di andarlo
a cercare o di aspettarlo.»
Shikamaru capisce di aver sempre amato Ino, e di amare anche la donna
davanti a sé con tutto se stesso, con un trasporto che
sarebbe capace di consumare anche lui. Questa donna così
stanca, quella ragazza così coraggiosa, questa donna
così crudele, quella ragazza così sensibile. Le
ama entrambe.
«E io invece ho appena cominciato a chiedermi dove sia la Ino
che conoscevo, e sono certo che non sia morta. Riuscirò a
farmi amare da te ancora, Ino. E quando ci sarò riuscito ti
chiederò di perdonarmi. O te lo chiederò quando
smetterai di essere così indifferente, anche se sarai
arrabbiata e mi dirai di no a prescindere, non mi importa.
Perché anche io ti-»
«Non dirlo.» lo interrompe lei in fretta, ed un
lampo di rabbia le accende gli occhi. Shikamaru lo scorge a malapena
sotto quel cappello nero, ma la piega delle labbra si è
spostata verso il basso ora.
«D'accordo. Allora, semplicemente, ti riporterò a
sentire. Questo sento di poterlo fare.»
«Lo spero.» ammette Ino, con una nota di rassegnata
mancanza di fiducia in lui e nel mondo.
«E quando mi amerai ancora io sarò lì.
Non dovrai più chiederti dove mi trovo.»
«Questo non lo farei comunque. Ho finito di guardarmi
attorno.» ribatte lei, lontanamente indignata.
Shikamaru abbozza un sorriso: sono già due reazioni e non ci
sperava. Che siano positive o negative non importa.
«Ti stancherai prima di farcela.» termina Ino,
riprendendo la sua strada.
La sua figura ammantata di nero contrasta terribilmente col cielo terso
e le dà ancora quell'alone di paura, la sensazione che sia
sbagliata, che non faccia parte di quel mondo.
Eppure Shikamaru sa, in cuor suo, che un giorno riuscirà a
riportarla indietro, non importa quanto lontano.
Ino, quando svolta l'angolo, può guardare con la coda
dell'occhio Shikamaru per confermare che effettivamente sia dove l'ha
lasciato, e si lascia sfuggire un sospiro.
Sono tornati.
Chi è tornato? Choji e Shikamaru? Ino e Shikamaru? I giorni
felici?
Non ne ho idea e non so cosa ne sarà di loro,
perché la delusione, il dolore, l'amarezza sono tanti.
Troppi malintesi, troppa distanza.
E con queste note di allegria vi saluto, sperando abbiate passato buone
vacanze e, se siete sul punto di dare esami come me, vi auguro buona
fortuna ._. Il prossimo
capitolo: 93)
perché Kishimoto non è una persona prevedibile,
ormai abbiamo capito che ama stupire tutti con i suoi "Effetti
speciali" ormai mezza popolazione mondiale è convinta che
Shika finirà con Temari...ma Kishimoto ci stupirà
anche questa volta, e chi c'è per Shikamaru, meglio di Ino?
Capitolo 92 *** 93) Perché Kishimoto ama stupire tutti con gli effetti speciali... ***
93)
Perché Kishimoto non è una persona prevedibile,
ormai abbiamo capito che
ama stupire tutti con i suoi "Effetti speciali" ormai mezza
popolazione mondiale è convinta che Shika finirà
con Temari...ma
Kishimoto ci stupirà anche questa volta, e chi
c'è per Shikamaru,
meglio di Ino?
Molti
lo definivano scontato, che lui e lei finissero all'altare assieme.
Lei gli aveva messo il cappio al collo da tempo, avevano detto.
Anche
lì, davanti all'altare però, lui riusciva a
leggere
l'insoddisfazione nei suoi occhi, negli occhi di lei che aveva
compreso tutto già da tempo.
Spostò
lo sguardo oltre, verso il migliore amico di sempre, che teneva lo
sguardo basso pur restando al suo fianco, fedele.
Le
bancate gremite di persone rumorose gli fecero venire la nausea,
tutti convinti che quello sarebbe stato il giorno migliore della sua
vita.
Tranne
Choji, ovviamente.
E
lui stesso, e Temari accanto a lui, che se ne sarebbe voluta fregare
quanto lui degli scambi diplomatici con Konoha se non poteva avere un
uomo che l'amava come lei amava lui, ma non intendeva creare guai al
fratello Kazekage.
Avrebbe
voluto, e meritato, che lui ricambiasse il suo sguardo con l'amore
negli occhi, ma Shikamaru non poteva e lo sapevano entrambi.
Anzi,
lo sapevano in quattro, contando la persona che di sicuro si trovava
fuori dall'edificio, sicuramente poggiata contro il tronco di un
albero,
che piangeva silenziosamente perché troppo orgogliosa per
singhiozzare ma che era lì, per essergli accanto qualunque
cosa
fosse accaduta.
E
pensando a questo, Shikamaru capì cosa doveva fare.
Fermò
con un cenno della mano la funzione, e si avvicinò alla
fidanzata,
chinandosi poi per darle un bacio su una guancia.
Quando
si separò da lei, sorridevano entrambi.
Poi
si voltò e, prima ancora che si potessero rendere conto di
cosa
accadesse, sfrecciò attraverso gli invitati e corse veloce,
spalancando la porta e scappando via, sapendo che Choji avrebbe
preceduto tutti alla cena e lasciato gli altri nel dubbio,
occupandosi però di Temari e non lasciandola mai sola
Lei
era lì, esattamente dove l'aveva immaginata, poggiata contro
un
albero con la testa bassa.
Quando
sollevò lo sguardo e lo fissò sconvolta per tutto
il suo percorso,
con mille domande in testa e il cuore che faceva meno male ad ogni
battito, Shikamaru frenò, rischiando di investirla tanto era
lo
slancio.
«Sapevo
che ti avrei trovata qui. »
«Non
era la sposa a fuggire?» domandò con un filo di
voce lei,
sentendosi stupida.
«Beh...
“Sorpresa”?»
fece lui, e Ino scoppiò a ridere, buttandogli le
braccia al collo e piangendo di felicità. Shikamaru rise con
lei,
consapevole che era lei la padrona del cappio, e lui se lo metteva al
collo volentieri.
E
poi Ino aprì davvero gli occhi, e si ritrovò a
guardare il cielo
azzurro.
«Ehi,
Yamanaka, sei viva?» la canzonò una voce di donna,
suonando
leggermente più preoccupata di quanto non volesse.
Ino
si mise a sedere, spolverando il bel vestito, e spostò lo
sguardo su
Temari, che aveva una chiesa sullo sfondo.
«Ho
sognato di essere Shikamaru... ed ero all'altare con te.»
Temari
sbuffò, poggiandosi contro un tronco. «Beh, se non
altro tu hai più
buon gusto di lui... sposare quella Shiho...»
Ino
sussultò.
«Già...
me n'ero quasi scordata. O meglio, speravo fosse un sogno anche
quello, forse.»
Temari
la guardò.
«Sei
svenuta per mancanza di sonno? Hai due occhiaie...»
«Chi
potrebbe dormire in questa situazione? Anche tu non hai una faccia
riposata.» replicò stizzita. Poi
abbandonò il tono cattivo,
incapace di trattenere la stanchezza. «Dovevo essere io,
al diavolo. Lo conoscevo da più tempo, lo amavo da
più tempo...»
borbottò contrita, pronta a una frecciata gelida dell'altra,
che
invece si limitò ad assentire.
«Sono
d'accordo. Non mi sposerei con un idiota simile, ora meno che
mai...»
«Beh,
non che ci lasci molta scelta...» considerò Ino
con un sorriso
amaro, mentre i portoni della chiesa si aprivano, in un coro di
risate e festeggiamenti. «Oddio...»
mormorò, vedendo i due sposi
uscire.
Doveva
essere lei, lei.
Il
cuore le affondò in petto, e sentì un'ondata di
nausea e dolore
affogarla.
Disperazione,
era la parola adatta.
Era
troppo tardi, semplicemente troppo tardi.
E
poi si svegliò veramente, in lacrime, il viso spaventato di
Shikamaru a sovrastarla invece che il cielo azzurro.
«Ehi!
Hai fatto un incubo?» domandò l'amico preoccupato,
e lei restò per
qualche momento inebetita a fissarlo. Si ricordò di essere
di
ritorno da una missione, in viaggio verso Suna, e che dormiva
all'aperto, con Choji e Shikamaru di guardia fuori dalla tenda, prima
del suo di turno con Shikamaru, e di quello con Choji poi.
E
che avevano diciassette anni, Konoha neanche c'era più, e
sottigliezze
simili.
«Ho
sentito che ti lamentavi e sono venuto a vedere.» accenno il
ragazzo, spostando lo sguardo verso la testa di Choji comparsa
all'entrata della tenda. «Sta bene, arrivo.»
Choji
scosse la testa, «Sono arrivati Naruto e Sakura, puoi
riposarti. Io
gli spiego tutto e poi vengo a dormire.»
Ino
continuò a fissare entrambi, e poi di nuovo Shikamaru,
cambiando tra
l'altro tonalità di colore in viso diverse volte.
Quando
Shikamaru riabbassò lo sguardo su di lei notò
nonostante il buio
che le sue guance avevano toccato il rosso carminio, e che continuava
a piangere. Le poggiò una mano sul viso, che scottava.
«Forse
hai la feb-Ino!» sussultò,
quando lei di scattò gli bloccò
la mano con la sua. «Ehi, cosa c'è?»
domandò in tono più
gentile, azzardandosi ad accarezzarle piano la guancia.
«Puoi
dormire vicino a me?» domandò, con voce flebile e
tremante. Di
fronte alla quale Shikamaru non poté che assentire, sebbene
mortalmente imbarazzato. Senza più chiederle nulla si stese
accanto
a lei, cercando di non pensare a cosa Choji avrebbe costruito sopra
ciò, e l'attirò accanto a sé,
abbracciandola per quanto possibile.
Choji,
che non era stupido, alla prima occhiata dentro la tenda
sparì senza
farsi vedere dai due, adducendo un “preferisco dormire
all'aperto”
davanti all'espressione stupita di Sakura e Naruto.
E
Ino, che non lo era altrettanto, ora che aveva capito qualcosa di
così importante decise di non lasciarselo più
scappare, e di non
voler mai più sentire una disperazione simile.
Ricambiò
l'abbraccio, ed in quel momento decise anche che, in quella chiesa,
al fianco di Shikamaru, ci sarebbe stata solo lei e nessun'altra.
Chiesa
nel mondo di Naruto? Ho i miei dubbi. Però non sapevo dove
collocare
i matrimoni ninja, quindi se avete suggerimenti... dubito che sia
l'Hokage a celebrare tutti i matrimoni, con quello che ha da fare...
Inizialmente
doveva terminare quando Shikamaru raggiunge Ino fuori. Era la
realtà
quella. Poi mi hanno fatto notare che era molto scontato,
così ho
reso tutto un sogno, e ho finto che la realtà fosse il
matrimonio di
Shiho. Paura, eh? XD
Melisanna_:
oh, fa sempre molto piacere quando a recensire sono persone nuove,
sono felice che tu abbia letto questa montagna di roba e che ti sia
piaciuta! E' bellissimo sapere che si riesce a coinvolgere una
persona con le proprie storie! E io raramente manifesto vere
preferenze, ci sono due o tre coppie che non mi piacciono e per il
resto sono aperta a tutto, ma quando si tratta di Shikamaru e Ino non
c'è altro personaggio che tenga, loro stanno assieme o nulla
XD
Rinoa81:
come mi si può chiedere “basta
tristezza” se poi sfornate lunghe
e bellissime recensioni? XD sono lieta che secondo te non abbia
appesantito la tensione, io ero di diverso avviso. Shikamaru poi, in
quanto parte maschile veramente maschile a
differenza, chessò, di un qualsiasi altro personaggio di
Kishimoto,
dato che tendono tutti al femminile, mi risulta sempre ostico. La
cicatrice alla gola l'ho scritta pensando a mia madre, che collassa
ogni volta che al tg si parla di taglio di gole altrui, ho pensato
che avrebbe agghiacciato la gente, in effetti XD Ino no, non era per
niente la solita Ino, e per questo è piaciuta anche a me.
Sto
sviluppando una malsana passione per il creare personaggi allegri e
pieni di vita giusto per poi distruggerli pezzo per pezzo XD
La
parola che mancava è MAGRA. Ho corretto anche nel capitolo,
grazie
per avermelo fatto notare! Ino già è magra di
suo, ma dopo il caos,
essere diventata più alta e aver messo una magliettina
nera...
Grazie
mille!
Whish:
e quando mai per te non era “ad amarsi” XD sono
felice che tu mi
segua cara, su msn ci sentiamo poco ormai T_T colpa mia, soprattutto,
che il modem fa i capricci al portatile e son bloccata al fisso, al
freddo e al gelo. Mi stupisce che tu non abbia trovato qualcosa
esagerato nella precedente shot, io temevo di aver calcato la mano XD
E mi sto appassionando a usare il presente per scrivere, sai? Rende
molto bene sia il momento di dolore nel momento in cui si prova, sia
le parti allegre, con flusso di pensieri annesso. Ino e Shikamaru
sono adulti, sì, ma lo sono diventati troppo in fretta, io
non sarei
così sicura sul fatto che ce la faranno XD no, in
realtà nella mia
personale visione delle cose, ci vorrà MOLTO tempo ma ci
riusciranno. In fondo finché c'è vita... <3
Kikkyxx14:
se Ino incute paura io sono riuscita nel mio intento! E se ti ho
sconvolta ancora di più XD le incomprensioni generano
disastri,
specie se non vengono chiarite subito! Comunque piano piano
rimetteranno le cose apposto U_U
Shika:
quanti complimenti, ti sei assolutamente fatta perdonare per la tua
assenza in quello precedente XD non che ci fosse di che farti
perdonare, ma hai fatto tutto tu... Io cerco sempre di rendere i
personaggi più umani possibili, e quindi con mille
sfaccettature, e
sapere che si nota è sempre bellissimo! Il fatto che
preferisci i
miei Ino e Shikamaru agli originali dovrebbe spingermi a scrivere
delle storie solo mie, sai? XD ti ringrazio davvero tantissimo per
tutto ciò che hai scritto!
Ryanforever:
sai che non sapevo proprio come farlo raccontare a Ino? Era tutto
troppo da dire in una volta sola... però lei è
molto esaurita
ormai. E sì, speravo si cogliesse la differenza enorme che
può fare
il cambiamento di una persona (due, se conti Sakura) nella vita di
tutti. E sì, Shikamaru non fallirà, anche se ha
molto da farsi
perdonare, anche il modo in cui ha dato cose per scontato.
Si
potrebbero fare molti discorsi filosofici sulle cose che ho appena
detto XD
Grazie
a tutte per la recensione! Al prossimo capitolo con:
Perché
Shikamaru con Ino può tirare fuori la sua parte
più bambina e sciocca, quella che tutti hanno.
Capitolo 93 *** 94) Perché Shikamaru con Ino può tirar fuori la sua parte più bambina... ***
94)
Perché Shikamaru con Ino può tirare fuori la sua
parte più bambina
e sciocca, quella che tutti hanno.
«Sei
un disgraziato, Nara! Abbandonarmi in balia dei tuoi amici scemi in
quel modo!»
Shikamaru
la scrutò, scettico. Evito di risponderle che gli sembrava
fin
troppo a suo agio, specie quando erano arrivati Kiba e Sai,
unicamente per evitare strilli sconclusionati.
«Cosa?
Dillo, dai!» lo provocò Ino.
Shikamaru
sospirò, già arreso. «Scusa,
Ino.» intonò, per nulla convinto.
La
ragazza socchiuse gli occhi, truce, e incrociò le braccia.
«Ci
devi tornare o no al piano di sotto?»
«No.»
rispose laconico.
«Beh,
allora io me ne vado, ciao.» salutò bruscamente.
Shikamaru
sollevò entrambe le sopracciglia, senza rispondere. Ino non
si
schiodò di un millimetro, si mosse unicamente per spostare
il peso
del corpo da una gamba all'altra.
«Cosa
resti a fare?» domandò infine Ino, scocciata ma
ormai meno
arrabbiata. Erano in camera di Shikamaru, e tutto il caos proveniva
dalla sua cucina, era curioso che Shikamaru decidesse di lasciarla a
loro con Kiba nei paraggi..
«Non
sono tipo da festa e ormai persino quel pazzo di Naruto se
n'è
tornato a casa.» rispose così il ragazzo.
«A
me risulta che ti stessi divertendo eccome, prima che io ballassi con
Kiba.» osservò Ino, con un sorrisetto.
«Non
vedo perché mi sarebbe dovuto importare.»
troncò Shikamaru,
lapidario.
«Ah,
non si può neanche scherzare!» si
lamentò Ino in tono giocoso,
raggiungendolo all'improvviso ed aggrappandosi ad un suo braccio.
«Evita
di staccarmi una spalla, tu.» borbottò Shikamaru
tentando di
mostrarsi in qualche modo offeso, scostandola con la mano troppo
svogliatamente per risultare serio. Ino infatti rise, e si
dondolò
ancora.
«Sennò?»
lo provocò ridacchiando.
Shikamaru
non rispose, prese un respiro profondo e finse di rifletterci sopra.
Ma con una mossa lesta alle sue spalle le sfiorò il fianco
con le
dita, salendo verso l'alto.
In
una parola: solletico.
Ino
cacciò un urlo che andò oltre le sue
più rosee aspettative,
separandosi con uno spintone e incrociando le braccia con tale
premura che qualcuno entrato in quel momento avrebbe potuto pensare
fosse vittima di molestie sessuali.
«Nonciriprovaretiuccido!»
strillò senza prendere fiato, mentre un colorito paonazzo le
abbelliva il volto sempre pallido.
«Come?
Non ho capito.» sorrise Shikamaru, mentre il cuore di Ino
accelerava
fin troppo. Del resto, la scossa elettrica al suo tocco era
ciò che
l'aveva fatta scattare più di tutto. Persa nei suoi pensieri
pericolosi, non notò l'avanzare di Shikamaru
finché non la ebbe
imprigionata tra sé ed il letto. «Lo soffri,
eh?»
«Non
sarai così sadico...» lo pregò Ino con
uno sguardo innocente.
Per
tutta risposta Shikamaru riprese a farle il solletico, cercando i
punti migliori, o peggiori dal punto di vista di Ino, mentre lei
cercava di dibattersi ma riusciva solo a strillare, ridere e crollare
verso il basso.
«Vergogna,
una kunoichi come te-» commentò Shikamaru,
bloccato da una gomitata
allo stomaco che non riuscì ad evitare del tutto.
Scoppiò a ridere
anche lui, consapevole che mai aveva condiviso un momento simile con
Ino, e probabilmente neppure si sarebbe ripetuto.
Non
prevedeva il crollo a terra di entrambi, dove riuscì a dare
una
bella testata al pavimento.
«Porc...»
Ino
rideva, continuava a ridere anche ora che non c'era più il
solletico
come scusa, e si trovava il braccio di Shikamaru tra petto e collo
come una sciarpa e il povero ex torturatore che si portava l'altra
mano alla fronte mentre si tirava indietro.
«Ti
diverte che probabilmente morirò di emorragia cerebrale,
vero?»
Ino
rise ancora più forte, voltandosi verso di lui e poggiando
anche lei
una mano fresca sulla sua fronte accaldata. Sempre meglio che
continuare a reggere convulsamente la sua giacca perché non
se ne
andasse.
«Ti
evito il bernoccolo, dai. Lagnoso.» lo rincuorò,
quando la luce
verde del suo chakra curativo si sprigionò dalle sue dita.
«E
prima crybaby, e ora lagnoso...» mugugnò Shikamaru.
«Come?»
«Niente.»
Shikamaru
la fissò, mentre lei tentava di non ridere più,
fallendo, e lo
sfiorava con insolita premura. Si rese conto della loro posizione, ma
capì di non essere in grado di liberarla.
«Allora,
immagino che tu voglia che la finisca qui di farti il
solletico.»
Ino annuì velocemente, «Basta che dici: scusa
Shikamaru se sono
sempre così seccante.» intonò
acutamente, sorridendo divertito
dell'espressione dell'altra.
Ino
aprì la bocca, poi diede segno di arrendersi, chiudendo gli
occhi e
passandosi la mano sulla fronte, una volta finito il lavoro
anti-bernoccolo.
Prese
un respiro profondo.
«AIUTO!
SHIKAMARU MI VUOLE VIOLENTARE!»
Shikamaru
scivolò e rischiò di spaccarsi ancora la testa a
terra,
affrettandosi a tapparle la bocca. Impossibile, Ino aveva una voce
che andava oltre l'immaginazione e si divincolava come un anguilla.
«E
figuriamoci, guarda come ti muovi, dovrei drogarti prima!» si
lamentò, facendola ridere ancora.
«AIUTO!
VIOLENZA! STUPRO!»
«Ino
guarda che ti bacio per tapparti la bocca.» la
avvisò.
Ino
tacque per un secondo, valutando se fosse serio. Poi fece spallucce,
strappandogli un'espressione esasperata.
«AIU-»
Shikamaru
l'aveva fatto. La vera tragedia era che ci stava pensando da quando
aveva cominciato a sfiorarla con l'intento di allontanarla, ma
già
di per sé baciarla avrebbe portato ad un mondo di guai.
Forse.
Perché
Ino non aveva accennato a scrollarselo di dosso per urlargli
qualsiasi meritatissimo insulto gli passasse per la testa.
Era
rimasta docile quasi che fosse il suo intento farsi baciare, e
Shikamaru azzardò un leggero movimento all'indietro della
testa per
capire se lo schiaffo sarebbe arrivato o no. Non arrivava nulla
però,
così scese di nuovo a sfiorarle le labbra, stavolta
socchiudendo
appena le proprie.
«Oh
beh, lei mi sembra fin troppo d'accordo perché sia una
violenza.»
La
voce di Kiba li riportò entrambi sulla terra di botto, ed i
due si
separarono di scatto, mentre Ino si tirava a sedere arrossendo e
Shikamaru guardava Kiba, Choji e Sai alla porta: tutti e tre, persino
Sai, con espressioni piuttosto divertite.
«A
meno che non abbiamo capito male.» suggerì Choji.
«Cioè
è lei
che violenta lui?
In effetti ha senso...»
«KIBA!
CHOJI!» strillò Ino.
«Stavamo...
uhm...» accennò Shikamaru.
«Abbiamo
visto, grazie.» lo anticipò impietoso Kiba, che
ghignava.
«Tutto
bene, giusto, Ino?» si assicurò Sai, che non
conosceva ancora bene
le abitudini altrui. Aveva abbassato lui per primo la radio alle urla
di Ino, anche se gli altri erano rimasti tranquilli, e ora rifletteva
su che libro prendere per capire quella situazione.
«Sì,
tranquillo, ho strillato solo per farmi baciare da
Shikamaru.» butto
lì Ino con l'intento di risultare sarcastica. Solo che la
sua voce
ancora scossa aveva fatto risultare la sua frase poco ironica, con
conseguente: «Oh, capisco.» di Sai.
Ino
sbarrò gli occhi, mentre Shikamaru si lasciava andare ad una
risata
liberatoria e anche, in fondo, trionfale: era davvero divertente che
proprio Sai l'avesse presa sul serio, e anche il modo in lei cui
arrossiva per lui.
«Toh,
pure Shikamaru ogni tanto ha attacchi come i comuni mortali.»
osservò Kiba, «Naruto piangerà per
essersi perso la scena.»
«Vi
lasciamo soli. Ino, cara, non c'è bisogno di strillare per
farti
baciare da lui. Secondo me basta chiedere. Anzi, neanche
quello.»
consigliò Choji con un sorriso affettuoso, perfettamente
studiato.
I
tre se ne andarono, mentre Shikamaru smetteva di ridere veloce come
aveva cominciato e Ino si voltava a guardarlo maliziosa.
«Cosa
intendeva Choji?»
«Non
lo so.» si affrettò a rispondere il ragazzo,
scuotendo la testa.
Scese
il silenzio.
«Quindi...
hai urlato solo per farti baciare?» la stuzzicò
Shikamaru.
Ino
trasalì, poi lo fissò con odio e gli si
gettò addosso, vera
contraddizione vivente. «Ora te lo do io il
solletico.»
Shikamaru
spalancò gli occhi, riflettendo se spostarla con la forza.
Ghignò.
«INO
MI VUOLE VIOLENTARE!»
Ino
scoppiò a ridere, «Ma smettila,
cretino!»
«Con
me ha funzionato.» ribatté Shikamaru.
Non
era chiaro se si riferisse al farlo smettere di fare il solletico o
al bacio, così Ino si decise per il secondo, premurandosi di
usare
la scusa: “Avevo capito male allora!” nel caso
Shikamaru avesse
infine notato quanto fosse anormale per loro due baciarsi.
Cosa
che non avvenne affatto.
«Sì,
Ino lo vuole violentare, come se un ragazzo normale fosse contrario
a... Che bastardo.» commentò Kiba, sorridendo.
Choji
rise, «E tu hai detto che Naruto piangerà, ma ti
sei dimenticato di
Sakura.»
«Oh,
questo è stupendo. Sai, glielo dici tu, vero? Io e Choji
osserviamo
da una distanza di sicurezza.»
«Perché
di sicurezza?» domandò ingenuamente Sai.
«Capirai.»
Choji
si guardò attorno. «Direi di mettere un po'
d'ordine prima di
andarcene, non penso che Shikamaru si ricorderà di farlo
prima che i
genitori tornino.»
«E
ci credo! E' un po' impegnato il signorino... Ah, come vorrei che i
genitori di Ino venissero a prenderla.» si lamentò
l'Inuzuka.
«Sei
un sadico.» commentò Choji.
«Non
ho una fidanzata, sono giustificato.» replicò Kiba.
«Vero.
Avete notato che non urla nessuno dei due da un bel po'? Direi di
uscire in fretta di qui.»
«Io
direi di prendere una macchina fotografica e ricattarli
dopo.»
propose Kiba, per poi osservare sconcertato Choji annuire.
«Questo
mi sta bene.»
«Choji,
potrei darti un bacio... anche se non stai strillando per
chiedermelo. Veloci!»
«Ma
perché una donna deve gridare per un bacio?»
«Uh...
Sai, non basarti MAI su quei due per i rapporti di coppia.
Mai.»
Sakura
ucciderà Ino perché a differenza sua è
ancora single XD il povero
Sai sta imparando le basi SBAGLIATE dei rapporti invece. Questa frase
non è/era tra i 100 motivi ufficiali, ma mi è
venuta dal cuore come
la storia XD
Kiba
sottovaluta Choji U_U
Grazie
come sempre a tutte perché recensite e mi sostenete anche
ora che
questa “avventura” sta per finire *_*
La
prossima sarà AU anche a livello del nostro mondo XD
preparatevi:
Perché
Kishimoto sta distruggendo 'sto pairing pezzo per pezzo, dunque vanno
sostenuti ancora di più!
Capitolo 94 *** 95) Perché Kishimoto sta distruggendo 'sto pairing pezzo per pezzo, dunque vanno sostenuti ancora di più! ***
95)
Perché Kishimoto sta distruggendo 'sto pairing pezzo per
pezzo,
dunque vanno sostenuti ancora di più!
I
soldati procedevano lentamente, cercando di non procurare ulteriori
dolori ai feriti. L'accampamento era vicino, e lì vi erano
le
guaritrici migliori del continente, a quel che avevano detto loro.
Shikamaru
asciugò il sudore dalla fronte, e scambiò uno
sguardo con l'amico
Choji, che annuì. Dietro di loro qualcuno sbuffò,
chiedendosi come
i due potessero sempre comunicare in quel modo.
«Siamo
sicuri che le streghe possano aiutarci?» domandò
una donna, con
aria scettica. Una delle poche soldatesse che potevano vantare gradi
superiori a quello di soldato semplice, Sabaku no Temari.
«Non
chiamarle streghe, sono guaritrici.
E sì, sono bravissime. Io stesso devo la vita ad alcune di
loro.»
replicò Choji, e Shikamaru annuì.
La
differenza tra streghe e guaritrici era solo nell'uso che facevano
della loro magia, in realtà. Le guaritrici rispettavano
l'ordine
naturale delle cose, le streghe distruggevano o creavano dal nulla,
inoltre in alcuni casi potenziavano le armi dei nemici.
«Mi
domando se abbiano tutte l'aspetto di vecchie, come quella del nostro
paese.» rifletté Kankuro, fratello di Temari,
dimenticando come al
solito che anche Sakura faceva parte del folto stuolo di streghe.
I
Sabaku erano tre, Temari, Kankuro e Gaara, figli del re del loro
paese, Suna. Tutti loro avevano scelto di cominciare dal basso,
Temari dovendo triplicare gli sforzi per essere presa seriamente in
considerazione in quanto donna ma con la soddisfazione di dovere
tutto a se stessa, Kankuro per poter tenere d'occhio Gaara, il figlio
più giovane e più pericoloso. In quest'ultimo
infatti risiedeva la
magia nera, quella delle Bestie, inculcatagli in un rito di magia
nera quando ancora si trovava in grembo materno. Era stato Naruto a
far sì che smettesse di combattere dalla parte del nemico,
capendolo
in virtù del fatto che lui stesso fosse un maledetto a sua
volta.
Entrambi erano quindi stregoni, ma dalla parte del bene, e finivano
col richiamare nemici da tutte le fazioni diverse che intendevano
conquistare la terra del fuoco. Bene e male che si univano contro di
loro.
«Chiyo,
giusto?» ricordò Temari.
«Già,
quella vecchia pazza acida.» confermò Kankuro.
«Che
mi ha salvato la vita, insieme alla guaritrice amica di Naruto e
Naruto stesso.» aggiunse Gaara, tetro. Kankuro
sobbalzò. «Non me
l'ero dimenticato, le sono grato di ciò. Solo che... mi
metteva in
soggezione.»
«Anche
io ti ho sempre messo in soggezione.» ribatté
Gaara, implacabile.
«Dagli
pace, si metterà a piangere.» commentò
Temari, con una sfumatura
divertita.
«Che
crudeltà, generale Sabaku.» si lamentò
Shikamaru sarcastico, e
Temari lo bruciò con un'occhiataccia.
«Colonnello
Nara, esigo rispetto.»
Tutti
risero, quei due non facevano che stuzzicarsi da mattina a sera. O
meglio, generalmente Temari tormentava Shikamaru, che si limitava a
qualche risposta ironica per poi battere in ritirata quando lei si
innervosiva sul serio.
«Qui
c'è gente che sta morendo, vogliamo muoverci?»
esclamò Naruto
qualche fila più indietro, steso su una barella.
«Muori
sempre troppo lentamente, purtroppo.» commentò
allora Kiba che
spingeva la barella con Shino, mentre Sakura, anche lei sulla sua
barella, esausta dopo aver utilizzato troppa magia per rafforzare i
propri colpi, diceva: «Strilli troppo per essere moribondo,
idiota.»
Naruto
cominciò a lamentarsi a bassa voce, poi Sakura
esclamò: «Ci siamo!
Ricordo la via! Fatemi passare avanti, c'è una
barriera.»
«Sicura
che ce la fai?» domandò Shikamaru, mentre lei
barcollava
paurosamente e veniva prontamente retta dal colonnello Neji Hyuga.
«Grazie.
Sì, ce la faccio.» borbottò Sakura,
spostandosi i capelli dalla
fronte, resi appiccicosi dal sangue. Era riuscita a recuperare le
energie facendosi trasportare, in attesa di quel momento. Si
fermò
dinnanzi ad un muro di pietra, e sentì la magia scorrere in
tutto il
suo corpo, prima di collidere sulla sua mano sinistra stretta in un
pugno. Poi colpì, e la montagna intera tremò.
Tutti si spostarono
indietro temendo valanghe, ma a cadere fu soltanto la parete colpita,
dopo essersi sgretolata in miliardi di sassolini.
«Non
è pericoloso, andiamo.» ordinò quindi
lei.
«Le
donne non sono adatte a fare i soldati...»
ironizzò Temari, e
nessuno ebbe il coraggio di affermare il contrario.
Davanti
a loro si era aperto alla loro vista un accampamento dove batteva lo
stendardo con la spirale, quello della loro terra d'origine, e altre
bandiere, una per ogni nazione in pace con Konoha.
«Quindi
è qui che sei stata negli ultimi due anni...»
mormorò Lee,
camminando al fianco di Sakura per aiutarla, mentre Neji era tornato
indietro.
«Non
da sola.» confermò la guaritrice.
«Che
significa?» domandò Choji, non osando sperare.
Sakura
sorrise ad uno Shikamaru ignaro. «Che tu stai per prendere
una bella
botta.»
«Eh?»
fece Shikamaru, guardandola. Gli arrivò un tremendo colpo
alla
schiena che lo fece finire a terra.
«Mi
raccomando, non salutarmi mai!» strillò una voce
acuta che lui
conosceva bene, «Parti sempre senza chiederti dove sono, fai
schifo!»
«Ino,
che seccatura che sei...» borbottò Shikamaru,
mettendosi a sedere e
restando poi in silenzio attonito.
Anche
Sakura e Choji spalancarono gli occhi, mentre gli altri si tiravano
indietro.
«Guaritrici,
non streghe: come no!» ringhiò Temari, prendendo
il grosso
ventaglio sulle sue spalle e mettendosi in posizione. Davanti a lei
una ragazza bionda che non le sembrava di conoscere, dai lunghi
capelli raccolti a coda, un vestito viola e un mantello nero,
esattamente il tipo di mantello che portavano le streghe nemiche.
«Calma,
calma, ero soltanto in una missione di spionaggio...» si
limitò a
dire Ino, tranquilla. Accanto a lei comparve un ragazzo vestito con
una maglietta molto corta e degli stretti pantaloni neri.
«Sai!
Credevo fossi tornato indietro!» gridò Naruto
indicandolo.
«No,
vi ho solo preceduti. E mi sono imbattuto in Tsunade che mi ha
mandato qui a dare una mano.» spiegò l'altro.
«Sei
vestito di nero anche tu... eravate davvero a
spiare il
nemico?» domandò Sakura sgomenta.
«Sissignora,
mi sono ritrovata faccia a faccia con uno dell'Akatsuki, quel tipo
con i capelli arancioni...» Ino cercò di
richiamare alla memoria
quel nome, e Shikamaru le venne in soccorso: «Non
sarà mica Pain?»
«Sì,
era quello! Per fortuna non mi ha vista in faccia e sono potuta
fuggire...»
«Con
Pain...» ripeté Sakura annichilita. Era stata la
battaglia
cominciata da lui a ridurre tutti in quel modo. Anche tra i soldati
si diffuse un mormorio ammirato.
«Se
fossi stato da solo e senza la possibilità di usare i miei
poteri mi
sarei fatto piccolo piccolo...» cominciò Naruto.
«Come
il tuo pene.» terminò Sai.*
Naruto
si tirò a sedere di scatto, incurante delle ferite:
«COS'HAI
DETTO?» la domanda terminò con un urlo di dolore e
le risate degli
altri.
Senza
dubbio non erano nemici.
Temari
rimise il ventaglio sulle spalle, e si accorse poi dello sguardo di
Shikamaru mentre Ino parlava.
Si
incupì subito, ma fu con voce limpida che disse:
«Ehi, abbiamo
bisogno di cure per i soldati. Potete condurci lì?»
Ino
la guardò, imprimendosi nella mente ogni sua caratteristica:
la
medaglia sul suo petto, l'aspetto fiero, la voce sicura, persino lo
sguardo di superiorità. Sentì qualcosa smuoversi
all'altezza del
cuore, ma lo ignorò.
«Naturalmente.»
Ino
tenne d'occhio Shikamaru e Temari anche mentre curava Naruto, e le
altre infermiere andavano da un ferito all'altro.
«Questo
è il drappello di soldati affidati al gran generale Jiraya,
non è
così? Voi andrete nelle terre di Oto...»
sussurrò a Naruto, che
annuì.
«Non
preoccuparti per noi, siamo forti. Anche senza l'aiuto della Bestia
che è in me abbiamo combattuto e vinto nemici all'apparenza
imbattibili.»
«Lo
so, ormai tutta la Terra del Fuoco parla di voi.» ammise.
«Ino,
potresti avvicinarti?» la chiamò Tenten e lei
sobbalzò.
«E
tu da dove sbuchi? Shizune, può occuparsi lei di
Naruto?»
«Sì,
vai pure Ino.»
Ino
si affrettò a raggiungerla.
«Non
credevo fossi qui! Per quanto Jiraya scelga sempre persone di ogni
genere, di solito non ci sono più di una o due donne neanche
in
tutto l'esercito intero, e solo in questo drappello ne ho viste
tre... ma dove mi porti?» domandò, mentre Tenten
la tirava per un
braccio.
«In
realtà io sono un soldato semplice, nonostante la mia
dimestichezza
col combattimento. Mi è stato permesso di restare solo in
quanto
esperta d'armi, poiché ero l'armaiola di Neji Hyuga e di
Rock Lee, e
perché ho dimestichezza con le erbe curative, utili quando
la
guaritrice non può usare la sua magia.»
spiegò Tenten.
«E
a te sta bene? Sei sempre stata così ambiziosa...»
mormorò Ino.
«Mi
sta bene perché faccio da scudiero ad uno Hyuga. No, non
Neji. Un
altro Hyuga.»
«Tu
mi stai prendendo in giro.» sbottò Ino, giungendo
davanti ad un
letto, in una sala vuota fatta eccezione per un soldato coperto
totalmente da un'armatura. Tenten chiuse la porta alle loro spalle.
«Ino,
sai ancora mantenere i segreti, non è così? Non
devi dire a
nessuno, neppure a Neji stesso, che lei è qui.»
raccomandò
all'amica.
«Lei
chi?» domandò Ino, per poi arretrare incredula
quando il soldato
tolse l'armatura, ed una cascata di capelli corvini cadde ad
incorniciare un viso pallido in cui spiccavano occhi chiari come
perle.
«Hinata!»
sussurrò la guaritrice con voce strozzata, affrettandosi a
cercare
le ferite. «Che diavolo stai combinando, tu sei la figlia di
un
nobile!»
«Mio
cugino... ho voluto seguirlo.» balbettò Hinata.
«Ma lui crede che
sia solo una guardia di famiglia, ed io non ho mai parlato in sua
presenza. Non ho parlato mai in presenza di nessuno.»
«Sì,
certo. Credi davvero di potermi prendere in giro? Ho vissuto a Konoha
con voi, so benissimo per chi
sei qui.» replicò Ino divertita, ed Hinata
arrossì, coprendosi il
viso con le mani.
«Per
fortuna Neji ha la cortesia di non guardare sotto le armature
altrui...» commentò Tenten.
«Come
se a te dispiacerebbe....»
«Che
dici!» si scandalizzò Tenten, mentre Ino rideva.
«Nessuno
sa di te, oltre Tenten?» domandò infine ad Hinata,
che abbassò lo
sguardo.
«Durante
l'ultimo combattimento abbiamo sconfitto Pain. Naruto si è
trovato
faccia a faccia con lui e stava avendo la peggio. Io avevo perso
l'elmo e non avevo il tempo di recuperarlo,
perciò...» bisbigliò
con voce sempre più bassa. Tenten ed Ino si piegarono
automaticamente verso di lei con occhi sgranati.
«Quindi
ora Naruto sa? Sei morta.» la rincuorò con
efficacia Ino.
«Ma
no, secondo me non lo dirà a nessuno!» si
affrettò a dire Hinata,
arrossendo sempre di più.
«Hinata...
non è che per caso... mentre pensavi di morire... hai detto
qualcosa
di compromettente?» intuì Tenten da quel rossore.
Hinata
si lasciò cadere sul letto.
«Lo
sapevo.»
In
quello stesso momento, Shikamaru fissava Sai torvo.
«Non
mi ricordo di te a Konoha.»
«Sono
qui da pochi anni.»
«Cosa
ci assicura che non andrai a fare la spia al nemico allora?»
«Cosa
mi assicura che tu non sia un nemico che vuole mettermi in cattiva
luce?»
«Ehi,
voi due, datevi una calmata.» si mise tra loro Temari,
imperiosa.
«Dimmi tu, in che rapporti sei con Ino?»
«Come?»
fece Sai.
«Temari,
cosa...» cominciò Shikamaru.
«Altrimenti
non ti metterai il cuore in pace.» lo interruppe l'altra.
Tutti
seguivano i loro botta e risposta voltando le testa da una parte
all'altra.
«Non
credo di aver compreso la domanda.» affermò invece
Sai con un
sorriso falso. Temari si accigliò.
«Tu
ed Ino siete fidanzati?» riformulò allora.
«No,
fidanzati no.» rispose Sai.
«Andiamo d'accordo, è un'ottima
compagna di missione.» precisò.
«Sì,
lo è.» concordò Shikamaru, deciso a non
perdere terreno, «Siamo
stati fianco a fianco sin da bambini.»
Temari
sbuffò. «Sei ridicolo.»
«Sono
affari miei.»
Tutti
lo guardarono sconcertati, perché non si era mai permesso
tanto con
lei. Temari assottigliò lo sguardo.
«Fino
a prova contraria io sono il generale qui, e devo occuparmi di tutti
voi, feriti o meno, e non ho tempo per i problemi di cuore. Se vuoi
una casetta con giardino con la tua bella strega, esci dall'esercito
e lascia che gli altri muoiano per garantirti la pace. Se invece vuoi
far parte di chi eliminerà le minacce di questo mondo,
piantala di
perdere tempo a battibeccare come una signorina virtuosa e
dà una
mano a chi ne ha bisogno, colonnello Nara. Non costringermi a punirti
come coi bambini.»
Si
fissarono con sfida, entrambi. Tutti ormai pendevano dalle loro
labbra.
«Chiedo
scusa per la mia mancata freddezza.» si
scusò infine
Shikamaru, con uno sguardo che lasciava intendere il contrario,
«E
per essere stato poco rispettoso con un superiore.»
Temari
non sembrò soddisfatta, ma evitò di rimproverarlo
ancora. Si voltò
e uscì, sbattendo la porta. Shikamaru attese qualche
secondo, poi
decise di cambiare aria e andò nella direzione opposta,
visibilmente
nervoso.
«Ho
la sensazione che sia gelosa.» proclamò Naruto.
Sakura
mise le mani sui fianchi e rifletté.
«Forse
è solo infastidita, ha sempre mostrato rancore nei confronti
di chi
utilizza la magia... con me ha fatto eccezione forse a causa delle
mie vesti da persona normale e perché ha imparato a
conoscermi e io
ho salvato il fratello minore... ma Ino è comparsa con abiti
da
strega... Pensa a quello che hanno fatto a sua madre, Naruto.
È
naturale che sia diffidente nei confronti della magia.»
«Vero.
Ma anche secondo me è gelosa e basta.» si aggiunse
Lee.
«Come
se ci fosse qualcosa tra lui ed Ino, ha una bella faccia tosta anche
Shikamaru a fare il terzo grado a quel tipo.» si intromise
Kiba,
«Senza contare che ha pure una pretendente a
Konoha.»
Sakura
annuì: «Shiho.»
«Saranno
guai quando Ino verrà a saperlo.»
commentò Naruto, immaginando la
scena.
«E
che vorreste fare? Ci sono milioni di cose a separarli, l'unica cosa
che li lega sono i ricordi.» dichiarò Kankuro, a
cui Choji aveva
spiegato a grandi linee chi fosse la guaritrice.
«Tu
non sai com'erano insieme, però.»
obbiettò Sakura.
«Ma
da che parte stai tu? Non si è ancora capito!»
rise Kiba.
«Dalla
parte di entrambi.» rispose Sakura serafica.
«Ma
Kankuro ha ragione...» fece Choji, sconfortato. Tutti lo
fissarono
come se fosse impazzito.
«Ma
proprio tu! Come puoi dire una cosa simile tu!»
esclamò Lee
sconvolto.
«A
volte i ricordi sono l'unica cosa in grado di muovere un uomo o una
donna.» fu l'unico commento che uscì di bocca a
Neji, che aveva
evitato di entrare nella discussione fino ad allora.
«Vero.
Non capisco molto di amore, ma so che Ino combatte soprattutto per
lui.» affermò Sai, ricordando una confessione di
Ino durante la
battaglia, un “Ho qualcuno da cui devo assolutamente
tornare” che
aveva attirato l'attenzione e le domande di Sai. «Dopo un
anno
lontani ancora non è cambiata neppure una virgola per
lei.»
«Vale
anche per lui.» confermò Choji, tornando a
sorridere
tranquillizzato, «Avete perfettamente ragione.»
«Shiho
mi è sempre stata indigesta.» stava dicendo Ino,
mentre la luce
verde che scaturiva dalle sue mani portava sollievo ad Hinata.
«Ma
per una volta c'è una persona che non mi piace proprio a
pelle. Chi
è la donna col ventaglio?»
«Il
generale Temari.» rispose prontamente Tenten.
«Lascia stare, non ce
l'ha con te. Ha vissuto brutte vicende con la magia, ed è un
po'
chiusa a riguardo.»
Ino
si morse le labbra. Non era quello il problema.
Hinata
la guardò.
«Non
ti ha dimenticata.»
Quattro
parole che lasciarono Ino sgomenta.
«Chi?»
domandò Tenten.
«Lasciamo
stare... ma quando mai si è sentito parlare di una donna
generale?»
cercò di riprendersi Ino, a cui improvvisamente mancava
l'aria.
«Temari
è una forza della natura... mi ha battuta senza che io
riuscissi
neppure a sfiorarla, sai? E meno male che era un allenamento, ho dato
fondo alle mie energie senza successo...» raccontò
Tenten.
Ino
la fissò, inarcando le sopracciglia.
«Tu
la detesti almeno quanto me.»
«No,
io...»
«Sì.»
«Sì,
va bene, la detesto. Comunque Hinata a ragione, non preoccuparti di
lei, Shikamaru è tutto tuo.»
«Vado
a vedere come stanno gli altri.» annunciò Ino, e
fuggì.
Quella
notte fu data una festa in onore dei soldati tornati vittoriosi, con
balli, canti e tantissima birra, senza parlare poi della magia che
illuminava il cielo. Una barriera magica mostrava al mondo esterno
soltanto una montagna, mentre dentro era visibile la volta celeste
grazie a un incantesimo.
I
soldati non persero occasione di ricordare com'era la vita prima
della guerra, e ben presto le risate fecero allontanare il presente
dalle menti di tutti.
Shikamaru
però beveva senza l'ombra di un sorriso, osservando Ino
ballare con
Sai ridendo e parlando fitto, guardandola avvicinandosi a lui per
farsi sentire.
Aveva
sempre dei vestiti che lasciavano scoperte le gambe, Ino, e i capelli
sciolti che le giungevano sino ai fianchi la facevano sembrare
più
una ninfa che non una guaritrice.
O
una strega, come diceva Temari, che quindi appariva più
bella grazie
alla magia.
Solo
che Ino era bella sin da bambina, questo Shikamaru lo ricordava bene:
bella e seccante.
Il
soldato si alzò in piedi, ignorando come poteva i capogiri,
e si
allontanò da quel fracasso. Andò verso l'esterno,
oltre la
montagna, dove le pareti di roccia lasciavano spazio alle cascate e
all'erba verde e rigogliosa, e cominciava una foresta dove le
guaritrici coglievano le erbe necessarie. Si fermò vicino
alla
cascata più alta, che brillava come se fosse fatta di
diamanti, e
alzò lo sguardo verso il cielo stellato.
Non
era a suo agio.
Aveva
ricordato com'era passare le giornate ad allenarsi con Ino e Choji,
battibeccando con l'una e mangiando con l'altro, rotolando con
entrambi sull'erba alta di Konoha, beccandosi i rimproveri dei
genitori per il ritardo o per aver sporcato i vestiti col fango,
insegnando ad Ino le strategie migliori e, con sua grande vergogna,
prendendo lezioni di lotta da lei, mentre Choji se la rideva, lui
figlio di un mago, capace di far crescere il proprio corpo in caso di
bisogno e di aumentarne la forza.
E
ora tra lui e Ino c'erano Temari, Sai, la guerra intera. In passato
l'unica consolazione era stata pensare che alla fine di tutto sarebbe
tornato a casa da lei, non aveva messo in conto che la vita a volte
allontanava senza permettere di ritrovare un punto di incontro. A
volte quando si lasciava casa propria, non ci si poteva tornare
più,
o si era troppo diversi per riconoscerla.
Ogni
consolazione era svanita nella consapevolezza che Ino non l'avrebbe
aspettato, e che comunque lui sarebbe cambiato troppo per lei o
magari morto. Lei no, lei non poteva morire, questo era
inaccettabile, ma lui sì.
«Che
succede?» domandò Ino, raggiungendolo. Il suo
volto esprimeva solo
tranquillità, ma le mani dietro la schiena si stringevano
tra loro
così convulsamente da far male.
«Niente.
Pensavo...»
«E
a cosa?» lo incalzò lei.
«Non
hai perso la tua innata curiosità, eh?»
ironizzò Shikamaru,
evitando la domanda.
«Tu
e Temari siete una coppia?» domandò Ino, di punto
in bianco.
Shikamaru
pensò che lei era sempre stata così: incapace di
star zitta e
diretta. Molto meno problematica di lui in fondo.
«No.
Non credo.»
«Come
sarebbe a dire non credo?» domandò Ino sorpresa.
«Che
alcune cose sono tacite ma ci sono. Non c'è però
alcuna promessa
tra noi.» spiegò Shikamaru, senza alzare gli occhi
dalla cascata.
Se l'avesse guardata le avrebbe detto che no, non c'era nessuna oltre
lei. Ma voleva lasciarla libera di crearsi un'altra vita, se lei lo
avesse voluto.
«Non
fidanzarti con lei.»
Shikamaru
non poté evitare di voltarsi di scatto. Ino era rossa in
viso ma
determinata.
«Come
dici?»
«Non
fidanzarti con lei.» ripeté, sentendo qualcosa
dentro di lei
urlarle di scappare.
«E
tu e Sai state insieme?» domandò lui allora.
«No.»
rispose lei, secca. «È tempo di combattere, non di
amare.»
Fu
incredibile sentirlo dire a lei, la bambina e poi ragazza sempre
innamorata di qualcuno, che prestava più attenzione ai
ragazzi e ai
vestiti che non alla guerra o agli allenamenti. Si chiese quando e
quanto fosse cambiata, se fosse avvenuto dopo la morte del loro
maestro e la loro separazione o già prima.
«E
sembra strano che lo dica io, lo so.» aggiunse la guaritrice,
strappandogli un sorriso.
«Era
in effetti quello che pensavo.» ammise Shikamaru.
«Posso
immaginare. È soltanto... Voglio aspettare la fine della
guerra.
Quando tutto andrà bene, quando avremo certezze... solo
allora mi
legherò a qualcuno. Non ci sarà infinita distanza
fisica che tenga,
né persone, né missioni.»
Shikamaru
fece qualche passo avanti, ammirando l'intensità con cui
parlava, lo
sguardo sofferente ma non vuoto o privo di speranza come molti altri
aveva visto, e sentì la voglia, il dovere, di abbracciarla.
Ino
lo lasciò fare, e affondò col viso su una sua
spalla.
«Voglio
fare lo stesso. Ma vorrei saperti al sicuro, in quella infinita
distanza fisica, non a combattere contro gente come Pain.»
«Temo
che questo mi sia impossibile, e lo sai. Mi conosci. Probabilmente,
alla fine di tutto, quando sarete alla corte di Madara, ci
ritroveremo fianco a fianco, insieme a tutti gli altri combattenti
della Terra del Fuoco.»
Shikamaru
rabbrividì immaginando uno scenario simile, ma seppe da quel
momento
che Ino aveva ragione, che tutto si sarebbe deciso lì, e che
la
certezza che lei non sarebbe morta era soltanto un suo bisogno
primario e non qualcosa di reale.
«Quando
avremo sconfitto Madara e ci sarà la pace torneremo a casa.
E lì
staremo insieme, se mi vorrai.» riuscì a dire, e
sentì Ino
sorridere.
«Purché
non ti porti dietro Temari.» precisò Ino, e
Shikamaru sorrise a sua
volta.
«E
tu scaccia Sai allora.» patteggiò.
Ino
si separò da lui di malavoglia, e poi gli sorrise.
«E poi staremo
assieme, se non ci saranno altre scocciature.»
Shikamaru
si chinò e la baciò, mentre lei gli circondava il
collo con le
braccia.
Dopo
Ino si portò una mano alle labbra.
«Hai
baciato una strega, lo sai?»
domandò, per poi ridere.
«Ma
sentila...» borbottò Shikamaru, passandosi una
mano tra i capelli e
guardando altrove.
Alle
loro spalle partirono gli applausi, che li fecero sobbalzare. Non
avevano notato che la musica era finita, e ora gli amici più
cari di
entrambi si rivelavano a loro applaudendo ed incitandoli.
«Finita
la guerra ci pensiamo noi a tenere lontane le seccature,
Ino!»
«Ben
fatto, Shikamaru!»
«Auguri!
Figli maschi!»
«Così
si fa!»
«Bacio,
bacio!»
Stavolta
Ino rise così forte che rischiò di cadere a
terra, mentre Shikamaru
chiudeva gli occhi e pregava che sprofondassero tutti. Finì
col
ridere anche lui.
Sarebbero
ripartiti presto, ma quella notte era solo per loro.
*battuta
di Akami “farsi piccolo
piccolo” “come il suo pene”
In
questo mondo si ha più o meno la divisione Streghe =
cattive,
Guaritrici = buone. Sono chiamate in modo diverso in base al modo in
cui utilizzano la magia.
I
soldati di tutte le terre sono contro Madara, le sue streghe e i suoi
stregoni.
La
storia del mondo ninja di Naruto ha qui la sua versione
medievale-fantasy, con episodi molto simili, ecco XD
Hinata
si è infiltrata tra i soldati per Naruto e per combattere,
ovviamente.
Non
mi vengono in mente al momento altre precisazioni, chiedete pure nel
caso.
Grazie
come sempre delle recensioni!
Alla
prossima con: 96) Perchè
Shikamaru non è così maturo e
adulto come tutti lo vogliono dipingere e con una come Temari,
signori miei, farebbe ride'.
Capitolo 95 *** 96) Perché Shikamaru non è maturo e adulto come tutti lo vogliono dipingere e con... ***
96)
Perchè Shikamaru non è così maturo e
adulto come tutti lo vogliono
dipingere e con una come Temari, signori miei, farebbe ride'.
La
ventata lo fece sbattere violentemente indietro, e la testa
cozzò
contro il tronco di un albero.
«Dì,
ma sei impazzita?» guaì Shikamaru, massaggiandosi
la nuca.
«Ti
spacco la testa, ti avverto.» minacciò Temari in
tutta
tranquillità, mentre Naruto tentava di non sganasciarsi
davanti a
loro e si era riparato dietro Choji, che aveva il viso nascosto dalle
mani ed era indeciso se divertirsi o spaventarsi.
«Ho
solo detto che-»
«Non
ripeterlo, essere meschino.» lo bloccò lei. Poi
ripartì al trotto,
seguita da Naruto che salutava con la mano mentre con l'altra cercava
di limitare la risata.
«Lo
odio... quel ventaglio. Odio il vento di quel ventaglio. Odio quella
seccatura con quel ventaglio.»
«No
che non la odi...» lo contraddisse Choji con un sorriso.
«E
allora la detesto.» si pronunciò dopo qualche
secondo di
riflessione, imbronciato.
«Chi
detesti?» domandò Ino con voce ilare, trovandolo
seduto a terra e
con le mani sulla testa.
«Temari
l'ha picchiato.» rispose Choji.
«Non
mi ha
picchiato!»
negò
Shikamaru imbarazzato, mentre Ino scoppiava a ridere.
«Cosa
le hai detto?» domandò tra una risata e l'altra.
«Che
ce la vedrebbe sposata con Genma-san a fare la mogliettina devota,
che tanto tutte le donne così feroci diventano
così quando si
sposano.» spiegò Choji, per poi lasciarsi andare
ad una risata
anche lui.
«È
un gravissimo affronto, ma sei scemo?»
«Grazie
Ino...» borbottò offeso. «Ma se lei
scende di continuo solo per
andare a trovare Genma-san non vedo perché prendersela
tanto...»
«Tu
non le capirai mai le donne... Vi saluto.» fece Choji,
cogliendo la
palla al balzo e lasciandoli soli.
«Ha
cercato di assassinarti subito dopo, immagino.»
ipotizzò Ino,
salutando poi Choji.
«Non
subito, ma a tradimento. Ha aspettato che abbassassi la
guardia.» le
svelò Shikamaru oltraggiato, «Neanche la decenza
di un avvertimento
prima.»
«Dovresti
evitare di stuzzicarla di continuo.» commentò
pazientemente la
Yamanaka.
«Ma
dai! Fa tanto la donna dura e quando Genma-san le chiede di uscire si
scioglie come neve al sole. Non posso trattenermi, è
già tanto se
non le rido in faccia.»
Ino
lo fissò torva: «Non capisci nulla non solo di
donne, ma neanche di
amore.»
«Scusami
tanto, eh, ma non ho neppure una fidanzata. E comunque ho ragione
io.» ci tenne a mettere in chiaro, alzandosi in piedi.
Ino
sbatté le ciglia, poi si lasciò andare ad un
sorriso malizioso. Si
avvicinò a lui, abbastanza perché potesse
sentirne il respiro,
sfiorando con la mano la spalla e il braccio. «E la
vorresti?»
domandò con voce suadente.
«Chi?
Cosa?» farfugliò lui, arrossendo.
«Una
fidanzata.» specificò allora Ino, ritraendosi di
un millimetro con
un sorriso malandrino.
«Ehm...» fu tutto ciò che
riuscì ad
articolare Shikamaru, mentre gli occhi scivolavano alle sue labbra
semiaperte e invitanti.
L'altra
mano di Ino, quella libera, andò ad una sua guancia, che
picchiettò
con l'indice.
«Sciolto.
Come. Neve. Al sole.» scandì piano, poi
scoppiò a ridere e si
allontanò da lui praticamente saltellando.
Shikamaru
spalancò la bocca incredulo, col cuore che si rifiutava di
rallentare e un grosso peso sullo stomaco.
«Tu...
Tu...» cominciò sconvolto.
«Mi
sa tanto che anche i ragazzi diventano maritini devoti dopo il
matrimonio. Ne riparliamo dopo sposati, eh, Shikamaru?» lo
stuzzicò
Ino, per poi scappare via ridendo.
Solo
ed esclusivamente perché non aveva specificato se
“sposati” si
riferisse a loro due insieme o con altre persone, Shikamaru
evitò di
discutere.
Piccola piccola, e continuo a non aver idea di come finire l'ultima,
dato che è normalissima e non si direbbe l'ultima di una
raccolta così mastodontica. Tra l'altro ho appena finito una
delle mie famose lunghissime SasuSaku ShikaIno, lunga quasi quanto
questa raccolta e in cui ci ho messo tutto il mio cuoricino (sarcasmo),
quindi potremmo considerare quella come "e più" del titolo
di questa, no?
NO?
Grazie come sempre a tutte colore che recensiscono e anche a chi legge
soltanto.
Alla prossima, con :
97)
Perché Shikamary e Temari sembrano stare assieme, ma non si
dice forse "le apparenze ingannano"?
E per la cronaca, questa sarà una shot esperimento diversa
dalle altre.
Capitolo 96 *** 97 Perché le apparenze ingannano! ***
97)
Perché
Shikamaru e Temari sembrano stare assieme, ma non si dice forse: "le
apparenze ingannano"?
Sasuke
fissò con aperta perplessità la Sakura stravolta
che gli aveva
aperto la porta. I capelli erano arruffati selvaggiamente, gli occhi
truci per via del sonno perso, con qualche traccia del trucco scuro
della sera prima ad adombrarli, e il corpo esile nascosto da una
larga felpa blu di Sasuke che la copriva sino a metà coscia.
«Non
temere, ti ho visto dalla finestra, non avrei mai aperto in queste
condizioni altrimenti.» lo anticipò stancamente,
poggiando la testa
contro lo stipite della porta. «Senti-»
Sasuke
non le permise di continuare, spingendola bruscamente dentro casa e
assalendola con un bacio impetuoso, interrotto solo per chiudere la
porta con un calcio.
«Ehm,
l'appuntamento di stamattina...» provò a dire lei
appena la lasciò
andare, stordita dalla foga.
«Non
mi interessa.» tagliò corto Sasuke, prendendola
per i fianchi e
attirandola a sé, dopo aver deciso che gliene regalava tre
di
magliette sue.
Sakura
lo respinse con fermezza stavolta e Sasuke aggrottò la
fronte,
contrariato.
«Dicevo,
è saltato perché ho avuto visite. Non possiamo
ora.»
Sasuke
abbassò lo sguardo e poi arrossì appena,
tirandosi indietro.
«Ma
questo mese non le avevi già...?»
cominciò a chiedere, sospettoso.
«NON
QUELLE! Intendevo dire che abbiamo del pubblico!»
specificò,
indicando la porta che dal corridoio dava al soggiorno.
«Quindi non
puoi restare. Scusami, è stata una cosa improvvisa anche per
me.»
si giustificò, particolarmente affranta vista l'entrata
trionfale di
poco prima.
Sasuke,
per puro istinto e senza neanche badare tanto alle sue parole di
scusa, si inclinò appena per guardare dentro, scorgendo una
testa
bionda sul divano.
Si
raddrizzò, e fissò Sakura con uno sguardo
inquietante.
«Non
è Naruto, vero?» domandò, malcelando
l'aggressività e lasciando
intuire le potenziali conseguenze mortali di ciò.
«Ma
quale Naruto, stupido!» sbottò lei, mordendosi poi
la lingua.
«Dattebayo.»
esclamò la voce di Ino, roca e priva di allegria.
«Bene.»
decretò Sasuke a quella prova, fulminando Sakura per lo
“stupido”.
«Divertente,
Ino.» commentò Sakura, esausta.
«Senti,
ti ringrazio di tutto, Frontespaziosa, ma se dovevate fare colazione
assieme, e per colazione intendo sesso, non
è il caso di
rimandare a causa mia.» sentenziò Ino, alzandosi
barcollante e
raggiungendoli.
Sasuke
non ebbe la cattiveria di assentire, per una volta: Ino era in
condizioni peggiori di Sakura, col viso segnato dal pianto, gli occhi
rossi, e addosso ancora un abito da sera sgualcito. In più
camminava
dando l'impressione che sarebbe crollata da un momento all'altro e
l'odore di alcol si sentiva lontano un miglio.
«Piantala,
prima vatti a dare una sciacquata almeno, hai tutto il trucco sulle
guance. Puoi prendere i miei vestiti di ieri, sono in camera. Noi
facciamo colazione qui a prescindere e non ci darai alcun
fastidio.»
Ino
lanciò uno sguardo eloquente a Sasuke, che sbuffò.
«Fidati.»
ribadì Sakura. «A nessuno.»
sottolineò con velata minaccia
nel tono.
«Ti
amo.» decretò Ino. «Ah, troppi colori.
Vado a vomitare, addio.»
annunciò, per poi fuggire per le scale.
«Ti
amo.» ripeté Sasuke sprezzante.
«Almeno
lei lo dice.» replicò Sakura serafica, lasciandolo
impalato e
oltraggiato.
«Sciocchezze.»
liquidò velocemente l'argomento lui, «Che
è successo alla
Yamanaka?» la sviò.
«Ieri
notte dopo il turno all'ospedale siamo andate a bere qualcosa e si
è
ubriacata più del solito. Anzi, ormai dovrei dire
“come al
solito”. Visti gli uomini ubriachi quanto lei entusiasti di
trascinarla in qualche vicolo buio e non frequentato, l'ho portata
qui. È stata una lunga notte di pianti e nausea, se vogliamo
dirla
in breve.» ricordò tetra.
«A
che ora avete finito il turno?» domandò Sasuke con
calma apparente.
«Ci
sono stati contrattempi... all'una e mezzo, credo.» rispose
lei,
ignara della tempesta in arrivo.
«E
tu ti sei infilata in un bar pieno di pervertiti a quell'ora
indecente, in compagnia di quella specie di alcolizzata, dopo aver
praticamente esaurito il chakra all'ospedale?»
ringhiò lui,
incredulo.
Sakura
sospirò, dicendosi che dopotutto non aveva tutti i torti, e
staccargli la testa con un pugno per come si era rivolto a Ino non
sarebbe stato carino. Anche perché la rara preoccupazione
che
mostrava nei suoi confronti, per quanto avvilente dal suo punto di
vista di kunoichi, era sempre ben accetta.
«È
colpa mia.» intervenne la Yamanaka, comparendo alla porta con
indosso i vestiti di Sakura. Si era mossa in un lampo nella fretta di
andarsene. «Ero determinata a far cazzate, e Sakura, da buon
amica
che è, mi ha seguita per impedirmi di finire
male.» terminò con
un'occhiata riconoscente all'altra.
«Dio,
cos'è quella gratitudine?» inorridì
Sakura, «Possibile che ti sia
rimasto così tanto alcol in corpo, ancora?»
«Non
sei carina.» replicò Ino in tono asciutto.
«Yamanaka,
ti spiacerebbe non trascinare anche lei nelle tue stronzate visto che
non ha senso del limite?» intervenne Sasuke, acido.
«E
tu che lei non ha senso del limite lo sai bene, visto che sei stato
il primo a trascinarla nelle tue... di stronzate.»
ribatté
velenosa. Sasuke si irrigidì, pronto a dare il peggio.
«Ino!»
strillò Sakura incredula, anticipandone la risposta crudele.
«Scusa,
scusa. Ce l'ho con gli uomini oggi, non te la prendere
Sasuke-kun.»
disse allora lei, tornata al miele.
Sasuke
si limitò ad osservarla torvo.
«Beh,
ci vediamo.» salutò Ino, «Grazie ancora,
Sakura, ma non mi puoi
aiutare. Concentrati su te stessa, e lasciami stare.»
Sakura
aprì la bocca, ma non trovò nulla di coerente da
dire, e Ino fu
fuori prima che potesse accennare qualcosa.
«Per
un momento mi ha ricordato me, nei gloriosi tempi in cui non mi avevi
incastrato..» ammise Sasuke, tradendo lo stupore e una certa
acidità: «Le è morto qualcuno
forse?»
Sakura
si voltò, con una luce minacciosa negli occhi.
«Oh,
e quindi immagino tu sia il Naruto della situazione.»
indovinò, e
lei lo fissò scettica, «E che la colazione me la
scordo.»
«No,
mangiamo. Ti farò il punto della situazione nel frattempo. E
no, non
mi interessa la tua opinione su questo.» lo
bloccò, poggiandogli un
dito sulle labbra.
Ino
si sta lavando le mani, quando Temari entra in bagno. La
saluta con un cenno, concentrandosi sul sapone con un lieve tremolio
isterico alle mani, nascoste dal getto d'acqua. «Se
lo amavi non potevi pensarci prima?» Anche
se la voce di Temari la raggiunge all'istante, le ci vuole un po' per
elaborare il significato delle sue parole. «Come?»
chiede infine Ino. «Non
ti permetterò di rovinare tutto. A costo di allontanarlo da
te anche
come amico.» la avvisa Temari, fredda ma combattiva. Inutile
mentire, impossibile ammettere. «Tu
stai male, si vede che stare lontana dalla sabbia ti fa
impazzire.»
commenta con disinvoltura, chiudendo il rubinetto. «So
come lo guardi.» ribatte piano Temari. È quasi
comprensiva, e Ino
la odia violentemente. «Se
anche fosse vero non mi metterei mai tra voi. Non vorrei mai perderlo
come amico. E lui non saprebbe mai.» dice lentamente, senza
guardarla. L'altra
resta rigida, sondandola con gli occhi, e infine annuisce. Quando
esce dal bagno e Ino resta sola, la kunoichi di Konoha conta fino a
cento, prima di prendere a pugni la specchiera e mandarla in mille
pezzi.
Sasuke
poggiò il bicchiere.
«Alla
Yamanaka piace Nara?» non poté fare a meno di
chiedere, cercando
almeno di capire qualcosa degli sproloqui di Sakura.
«Lei
lo ha capito tardi, però. Cos'è quello
stupore?»
«Niente.»
borbottò Sasuke. Non trovava il filo conduttore che portava
Ino ad
andare dietro a lui, poi a quel Coso della Radice e infine al Nara.
Fossero stati solo lui e Nara avrebbe detto l'intelligenza, ma con
quel Sai di mezzo la tesi cadeva. «Troppo tardi,
dicevi?» disse,
tanto per distrarla.
Sakura
parve enormemente compiaciuta del suo falso interesse. «Ci
sono
persone che capiscono cos'hanno solo quando lo perdono.»
«Tu
no, suppongo dalla tua espressione.»
«Io
ho capito che tu saresti stato l'unico per me quando avevamo otto
anni, quattro anni prima che ci mollassi.» gli
ricordò Sakura,
fiera di sé.
Sasuke,
a disagio perché imbarazzato, mosse una mano come a voler
cancellare
le sue parole: «Questo perché sei una maniaca
fissata.»
«Come
se a te dispiacesse. Ci fosse stato davvero Naruto su quel divano
oggi, gli avresti dato fuoco.» ribatté lei.
Sasuke
assottigliò le labbra fino a farle sparire, poi
sbuffò.
«Te
l'ho già detto che ti preferivo prima?»
«Mille
volte. Ma tanto non è vero, ero troppo piagnona.»
«No,
prima,
quando eri ancora in coma dopo lo scontro con Madara.»
«Sinceramente,
sei uno stronzo.»
Ino
quasi le sfondò la schiena, catapultandocisi sopra.
«Ahia!
Ino, non sono ancora neanche rientrata in casa, sono appena tornata
da una missione orrenda e non ho bisogno di gente che cerchi di
uccidermi anche qui!» protestò Sakura..
«Devo
parlarti!» squittì Ino, eccitata.
«Ti
faccio entrare giusto perché non c'è
Sasuke.» borbottò lei.
Ino
sospirò: «È successo un mese fa, non ce
l'ha più con me...»
«Non
farmi parlare.» l'ammonì Sakura, trafficando con
le chiavi per
aprire.
Appena
si trovarono dentro, Ino cominciò a saltellare e gironzolare
in
piena iperattività.
«Ma
che hai?» sbottò Sakura, divertita.
«Shikamaru
ricambia!»
Sakura
restò basita, e tentò di formulare qualcosa.
Stavolta ci riuscì.
«Puoi
ripetere?» chiese infine.
Ino
rise, «Devo ringraziare Sasuke e i suoi consigli da orso, ora
che ci
penso!»
«Chi?
I consigli di chi?» ripeté con voce stridula.
«Mi
ha detto: “Yamanaka, va' e parla col malcapitato che ti
piace,
invece che restare attaccata a Sakura. O ammazzati.”
specificando
che stando appiccicata a te ero conseguentemente troppo vicina anche
a lui. Tralasciando che si sarebbe meritato un bel calcio allo
stomaco, il fatto che me lo abbia detto una mummia simile mi ha fatto
riflettere. Dopotutto come amico l'ho già perso, Shikamaru,
nel
momento in cui ho capito di amarlo, quindi ho deciso di andare a
parlargli.»
«Oh
mio Dio.» commentò Sakura sopraffatta.
«Naturalmente
non ce l'ho fatta, ho finito con l'andare a piangere da Choji.
Comunque Choji si è rotto le palle ed è andato a
sgridare Shikamaru
perché non si accorge mai di niente. Come se fosse colpa sua
poi! Io
intanto sono scappata dalla finestra e sono andata a bere, ma mi sono
sentita male e sono finita all'ospedale. Shikamaru si è
precipitato,
forse convinto che mi volessi suicidare-» fu interrotta da
Sakura,
che le aveva premuto le mani sulle spalle con forza.
«Aspetta
un attimo, come diavolo sarebbe a dire...»
«Non
devo più bere.» dichiarò Ino, seria.
«Non che ne abbia
intenzione, poi. È successo la settimana scorsa comunque,
è tardi
per preoccuparsi. Ti stavo dicendo che Shikamaru si è
precipitato, e
lì abbiamo litigato, come sempre. Però
è tornato la notte e
abbiamo parlato ancora, fino al mattino. E lui ha deciso che
lascerà
Temari.»
Sakura
la osservò sgomenta, poggiando la schiena al muro per
reggersi.
«Parlato tutta la notte?» ripeté poco
convinta.
«Non
la tradirebbe mai. Non mi ha neanche detto che gli piaccio, non a
parole almeno. L'ha fatto intendere coi discorsi che ha fatto, che mi
ama. E poi ha detto che prima di dire qualsiasi cosa deve parlare con
Temari e lasciarla. Partirà per una missione giusto domani e
passerà
a Suna.» esclamò esultante: «So che
dovrei essere dispiaciuta per
lei...» mormorò poi, presa dai ripensamenti, ma
Sakura scosse
energicamente la testa.
«Ma
chi se ne sbatte di lei!» trillò, da buon'amica,
nonostante Temari
non le dispiacesse e in effetti si sentisse un po' in pena per lei,
«Devi pensare a te! E a non bere! Direi di concentrarci anche
su
questo, sai?»
Ino
sbuffò: «E ti pareva, guarda che una madre ce
l'ho!»
«Ah,
vuoi che ne parli con lei?» la provocò Sakura, e
Ino gelò.
«Non
osare, Frontespaziosa. Non mi farai da testimone se continui
così,
sai?»
Risero
entrambe, prima di abbracciarsi. Parlarono fino a tardi, e la
Yamanaka se n'era appena andata quando Sasuke rientrò, di
ritorno
dal palazzo dell'Hokage che lo teneva occupato con le scartoffie del
clan Uchiha da sistemare.
«Sono
tornata!» cinguettò lei, allargando le braccia.
Sasuke ovviamente
andò prima a togliersi la giacca.
«Vedo.
Naruto stava già facendo casino sul fatto che foste in
ritardo,
quando è passata la Hyuga a dire che eravate rientrati sani
e salvi
e me l'ha tolto di mezzo.»
«Tipico
di Naruto. Ho detto che sono tornata, comunque.»
ripeté, agitando
eloquentemente le braccia.
Sasuke
la fissò sarcastico, e lei le lasciò cadere.
«Ci ho provato. C'era
Ino, sai?»
«Era
all'ospedale una settimana fa. Ce l'ha portata Naruto.» la
informò
all'istante.
«Sai
cos'è successo tra lei e Shikamaru?»
domandò deliziata, e Sasuke
aggrottò la fronte.
«No
e non mi interessa. Ma immagino che mi tormenterai per farmelo
sapere.» disse, rassegnato.
Sakura
gli volò tra le braccia, facendolo cadere sul divano.
«Esattamente!»
Quando
Sakura aprì la porta e si trovò davanti Naruto
così mesto in
volto, per poco non crollò a terra.
«Kakashi-sensei?»
esalò, con la morte nel cuore.
«Cosa?
NO! Non è morto nessuno!» si affrettò a
tranquillizzarla Naruto.
La
kunoichi si batté una mano in fronte, sospirando.
«Mi
hai spaventata... Entra. Ti sembra l'ora di arrivare con quella
faccia?»
Naruto
ridacchiò nervosamente. «Sei troppo pessimista
tu.»
Sasuke
alzò lo sguardo dalla rivista che sfogliava e lo
fissò storto. Poi
grugnì qualcosa che con molta immaginazione poteva passare
per un
segno di aver riconosciuto la sua presenza.
«Ciao
anche a te, caro amico mio. Mi sei mancato.»
mugugnò Naruto,
alzando gli occhi al cielo.
«A
cosa dobbiamo la visita, se non è morto nessuno?»
domandò Sakura,
lasciandosi cadere sul divano e invitandolo a sedersi con un cenno.
«Non
ha realmente a che vedere con te, ma ho preferito venire a dirtelo di
persona perché sei una persona molto sensibile... e
perché un
mesetto fa ho accompagnato all'ospedale Ino che aveva bevuto troppo
ed era stata male. E per colpa dell'alcol parlava troppo.»
specificò.
«Come
se da sobria fosse una persona che sa quando stare zitta.» si
intromise sardonico Sasuke, e Sakura gli rifilò
un'occhiataccia.
«È
successo due mesi fa, Sasuke. Perdonala se ti ha mancato di
rispetto.» borbottò scocciata, e Naruto scosse la
testa. «Sapevo
della sbronza e dell'ospedale. Va' avanti, cos'è che mi devi
dire? E
Ino che ti ha detto?»
«Che
ama Shikamaru. Deve ringraziare che fossi io, oltretutto. Ha detto
anche che tu la aiuti sempre e non sa come ringraziarti.»
mormorò
Naruto, e stavolta fu Sasuke ad alzare gli occhi al cielo, mentre
Sakura sorrideva commossa. «Sapendo questo ho finito con
l'impicciarmi un po'. Non potevo restare in disparte, Shikamaru
è
mio amico!» si giustificò. «Teme,
non parlare.» lo zittì
prima che facesse una battuta sarcastica delle sue.
«Mi
state confondendo.» commentò Sakura.
«Allora:
io so che Ino è innamorata di Shikamaru, e so che tre
settimane fa
Shikamaru è andato in missione. Sapevo che sarebbe passato a
Suna
per rompere con la sorella di Gaara. Visto che non tornava, ho finito
col chiedere il permesso a Tsunade di andare a controllare, e,
beh...» Naruto finì col cincischiare di nuovo,
mentre un orrendo
sospetto si faceva strada nella mente di Sakura.
«Fa
il doppiogioco? Non l'ha mollata?»
Sasuke
inarcò le sopracciglia: «Chi? Ma se ne regge a
malapena una...»
poi fissò con fastidio supremo le mani di Naruto prendere
quelle di
Sakura.
«Temari
è incinta.»
«No.»
disse immediatamente Sakura.
Sasuke
chiuse la rivista, leggermente colpito. «Merda.»
«No.»
ripeté Sakura, ora rivolta a Sasuke. «Ci deve
essere un errore.
Magari non è suo.»
Naruto
fece un piccolo sorriso comprensivo, «Davvero, non credo...
Sa-Sakura?» balbettò, vedendo i suoi occhi
riempirsi di lacrime.
«Ah, per questo ho voluto dirtelo io, ora che sei in
casa...»
«No!»
strillò Sakura, buttandosi tra le braccia di Naruto e
cominciando a
singhiozzare rabbiosamente.
«E
ti pareva.» commentò Sasuke, lasciandosi cadere di
schiena sul
divano e sospirando. Naruto cinse Sakura tra le braccia e
tentò di
calmarla con qualche parola qua e là, inutilmente.
Quando
bussarono di nuovo alla porta, Sasuke scattò come un animale
braccato. Aprendo e trovandosi davanti Ino, perfettamente tranquilla
e anzi, risoluta, ebbe l'istinto di richiuderla e andare a
nascondersi da qualche parte, convinto che non sapesse nulla.
Ino
entrò senza tanti complimenti, dirigendosi verso la fonte
dei
singhiozzi.
Naruto
sgranò gli occhi: «Ino?»
Sakura
si separò da lui di scattò, guardandola con
orrore.
«Immagino
che tu mi abbia preceduto nel dirle di Temari. Andando a bussare l'ho
vista piangere dalla finestra. Ehi, tu, mi spieghi cosa ti disperi a
fare, senza che lo faccia io?»
«Oh,
Ino!» chiamò Sakura, mentre l'altra si chinava e
veniva
abbracciata.
«Dai,
dai, va tutto bene.» la rassicurò Ino,
carezzandole la testa.
«Ma
come puoi dirlo?!» l'aggredì Sakura.
«E
tu come puoi prendertela così?» sbottò
Ino.
«Io
me la prendo perché ti voglio bene!»
«E
io ti rassicuro perché ti voglio bene!»
ribatté lei.
«Stanno
litigando
perché
si vogliono
bene?»
domandò
Naruto a Sasuke, che rispose con un'alzata di spalle.
«Ma
quindi Shikamaru la lascia lo stesso?» indagò
Sakura, separandosi
da lei.
«No,
la sposa, credo.» negò Ino.
Seguirono
diversi secondi di esterrefatto silenzio.
«Ino,
Shikamaru sposerà Temari perché l'ha messa
incinta, e ti stupisci
che io pianga per te?» provò a dire Sakura.
«Senti,
io non sono così messa male come pensi. E odio vederti
piangere
ancora. Quindi finiamola così. Si vede che non era destino
tra me e
lui.» dichiarò solennemente Ino, asciugandole il
viso bruscamente
con una manica.
«Ehi!»protestò
Sakura.
«Dico
sul serio. Ho pianto quando l'ho saputo, ma sinceramente sono stata
talmente male per tutta questa storia che non ne ho più la
forza. E
poi lo sai che supererò anche questo. Quindi per favore, per
favore,
sorridi per me. Mi sento meglio quando lo fai.» la
pregò,
poggiandole una mano sulla guancia. Sakura stiracchiò un
sorriso
depresso, annuendo.
«Per
cominciare è quasi
accettabile.» stabilì Ino, alzandosi in piedi.
«Sasuke-kun, non
farla piangere più.» ordinò.
«Ci si vede.»
Sakura
si tirò su frettolosamente, ma fu colta da un capogiro per
il troppo
pianto: «Ino, asp...»
«Ci
provo io.» decise Naruto, correndole dietro.
Saltò
fuori di casa pronto a lanciarsi in corsa verso il cancello, ma la
trovò poggiata ad un albero, con la fronte contro il tronco.
«I-Ino?»
Lei
non si mosse, pareva quasi non respirasse più, ma la vista
acuta di
Naruto gli permise di vedere le lacrime che cadevano a terra dal suo
viso.
«Ehi...»
ritentò, piano, dando prova di più tatto di
quanto non gliene
rendessero merito Sakura e Sasuke, non parlando più e
limitandosi a
poggiarle una mano sulla spalla, abituato a veder piangere la
compagna di squadra di continuo. Ino, molto più portata alla
fisicità dell'amica, si voltò di scatto e lo
abbracciò, scoppiando
in un pianto dirotto.
«Non
dirlo a Sakura, non...» lo pregò, e Naruto
ricambiò l'abbraccio
con trasporto.
«Tutto
si sistemerà.» le promise, consapevole di quanto
le sue parole
fossero vane ma non volendo lasciare un vuoto al loro posto.
Ino
scosse la testa, stringendosi a lui.
«Dai
Ino, sei così carina quanto sorridi...»
tentò di lusingarla
Naruto, ottenendo di farla ridacchiare.
«Idiota.
Con Sakura funziona?»
«Non
proprio. Lei mi picchia dopo poco.» ammise lui.
«Oh,
Naruto... Sta vicino a Shikamaru. Anche lui ha bisogno di amici ora,
e molto più di me.»
Si
separarono, e Naruto abbozzò un sorriso.
«Ai
suoi ordini.»
«Ti
decidi a tirarti su? Non sei d'aiuto a nessuno deprimendoti.»
esplose infine Sasuke, impietoso. Sakura spalancò gli occhi.
«Non
sto piangendo!» si difese.
«Non
ho detto che lo stai facendo, ma ti trascini come una moribonda da
almeno due settimane!» ribatté Sasuke,
«Sei insopportabile!»
«Se
ti dà tanto fastidio stammi lontano! Sei un
insensibile!» protestò
lei.
Sasuke
sbuffò un: «Bene.» e la
piantò in asso.
Sakura,
partita con l'intenzione di non calcolarlo per orgoglio, fu colta dal
terrore al pensiero di come era finita tra Ino e Shikamaru, e si
precipitò verso la porta, schiantandosi contro il petto di
Sasuke
appena svoltato in corridoio e sprofondando in scuse.
«Ecco,
appunto. Normalmente butteresti giù i muri a pugni. Vedi che
non sei
in te? Non va bene...» le fece notare lui con voce meno
aspra,
sfiorandole i capelli con una mano e alzando gli occhi al cielo.
«Lo
so, ma...» fu interrotta dal bussare alla porta. Era Naruto,
e la
sua faccia stavolta non prometteva inequivocabilmente niente di
buono. Sakura annaspò, aggrappandosi alla maglia di Sasuke e
già
aspettandosi la morte di qualcuno, e lui la sostenne automaticamente
e con un filo di preoccupazione visibile.
«Ino
è all'ospedale, ha bevuto di nuovo troppo, e...»
«...
INUTILE TESTA DI...»
Le
ingiurie di Sakura probabilmente raggiungevano il cielo, e i tre
compagni finsero di non sentirla imprecare contro Ino giusto per amor
della loro vita. Avevano spedito Choji a chiamare Shikamaru pensando
che quest'ultimo avesse diritto di sapere, e ora si pentivano
amaramente di aver allontanato l'unica presenza calmante tra loro.
Sarebbe stato arduo spiegare alle infermiere il nuovo livido di Ino.
«Non
pensavo che conoscesse tali parole.» osservò Sai.
«Io
non ne ho capite due.» commentò Naruto, intimorito.
Sasuke
si sedette sulla seggiola più lontana, per comunicare che
lui alla
bestia coi capelli rosa non si avvicinava, la facessero ragionare
loro.
«...
la tua salute! Un minimo di responsabilità, anzi, di
pietà nei
confronti dei tuoi amici o della tua famiglia che si preoccupa per
te! E poi sei una kunoichi, che cazzo di morte indegna sarebbe
stata?!»
«Ora
va sul più classico.» notò Sai. Naruto
nascose una risatina.
«Smettila,
se ti sente ci pesta tutti.»
Shikamaru
arrivò allora, di corsa con Choji.
«Ino?»
«È
qui. Sakura la sta massacrando.» lo informò
Naruto, con sguardo
serio che colse l'attenzione di Sasuke, «Tu perché
sei venuto fin
qui? Non avrai intenzione di entrare... è molto
debole.»
«Che
significa? È ovvio che devo parlarle.»
sbottò Shikamaru,
contrariato.
«Se
non devi darle buone notizie, no. Puoi assicurarti che stia bene da
lontano, le dirò io che sei passato.»
ribatté Naruto, andando
davanti a lui per impedirgli il passaggio. «Choji, ti avevo
detto di
non farlo venire.»
«Sì,
beh, non mi ha ascoltato. Ma credo che dovresti farlo entrare,
Naruto. Seriamente. Ci tengo anche io a Ino, e non lo direi se non
fosse così.»
Shikamaru
rivolse a Naruto un'occhiata sarcastica: «Quindi mi permetti
di passare o no?»
Naruto
si spostò di lato. «Non te la prendere, sto
pensando al suo bene.»
A
questo, il Nara non poté ribattere.
Quando
fu dentro, la voce di Sakura si fece aspra: «Che ci fai
qui?»
«Oh
no, di nuovo?»
«Sakura,
vieni!» la chiamò Choji, cercando di non sembrare
troppo disperato.
Seguirono secondi di interminabile silenzio, in cui anche Sasuke si
irrigidì, già pronto a entrare a sua volta,
finché Sakura
finalmente non uscì, chiudendo la porta alle sue spalle.
«Se
quando entro Ino è in condizioni peggiori di prima vi uccido
tutti.»
promise, tetra.
«Io
non c'entro.» puntualizzò Sai.
«Tutti.»
ribadì lei, omicida.
«Se
Ino vorrà perdonarlo, starà meglio di sicuro. Se
lo accetterà,
intendo.» affermò Choji.
«Che
significa?» si stupì Naruto, mentre Sasuke tornava
a raggiungerli e
stringeva le dita intorno al braccio di Sakura.
«Ve
lo dico solo perché siete voi, e ancora non si deve sapere
in
giro...» cominciò cospiratorio l'Akimichi, facendo
piegare tutti
avanti per ascoltare meglio, «ma il bambino non è
suo. Quello di
Temari, intendo.»
Altri
momenti di interminabile silenzio.
«EH?»
«Beh,
io comunque te l'ho detto che me la sarei cavata.»
accennò Ino,
dondolando sulla vecchia altalena di fronte all'accademia.
«Sta
zitta, guarda, che per poco non ti ammazzavi.» la
zittì Sakura.
«Senza contare che è stato culo il tuo.»
«Come
sarebbe? Per poco non si sposavano!»
«Sì,
ma l'unico motivo per cui lei è rimasta incinta di un altro
è che
da tempo era finita tra lei e Shikamaru, prima ancora che si
lasciassero. Se si è resa conto persino Temari del fatto che
lui era
preso solo da te, era ovvio come sarebbe finita...»
«Sì,
ovvio un cazzo, facile dirlo quand'è successo già
tutto. Ma il
bambino poteva davvero essere suo.» borbottò Ino,
rabbrividendo
all'idea.
«Beh,
quindi oramai state insieme e vissero tutti felici e
contenti.»
recitò Sakura.
«Non
lo so...» mugugnò Ino, «Sai, ora che sto
effettivamente con lui,
non sono più sicura di volerlo.»
Sakura
sbarrò gli occhi, guardandola talmente esterrefatta da farla
scoppiare a ridere.
«Sto
scherzando! Sto solo scherzando, stupida!»
«Idiota.»
ringhiò lei.
«Oddio,
sembravi veramente il tuo fidanzato ora, sai?» rise ancora
più
forte Ino.
Quando
la sua risata si fu fermata, considerò malinconicamente:
«Sembravano
perfetti per stare insieme. Non sembravano già marito e
moglie,
bambino a parte?»
«Senza
bambino no, e comunque le apparenze ingannano. Anni a passeggiare in
giro assieme con la scusa della diplomazia, e alla fine era davvero
solo diplomazia... e dopo, quando non lo è stato
più, sembrava
fosse chissà quale amore del destino, e invece l'unico suo
vero
amore è quello meno scontato per la sua oca compagna di
squadra.»
«Che
parole prof... OCA CHI?»
«Sai,
penso valga anche per me e Naruto, in un certo senso.»
continuò
Sakura, incerta.
Ino
quasi cadde dall'altalena. «Nel senso che ti piace lui e non
Sasuke?»
«Vedi
che è scioccante sentire certe scemenze?»
sbottò Sakura, ricevendo
uno spintone.
«Mi
hai fatto prendere un infarto!»
«Beh,
anche tu prima!»
Risero
entrambe, stavolta. «Sai, Ino-pig, è stato
emozionante seguire le
vostre avventure dal vivo.»
«Oh,
tranquilla, come mia confidente continuerai a farlo.»
scherzò lei,
dando una spinta coi piedi e ricominciando a dondolare.
«La
prossima volta evita di farla sbarcare in casa altrui.» fu il
commento di Sasuke, rivolto a Shikamaru, prima che l'ultimo Uchiha se
ne andasse per i fatti suoi.
«Che?
Chi?»
Naruto
rise sotto i baffi, «Credo che Ino li abbia interrotti o
qualcosa di
simile andando a casa loro. Sai, è stata spesso da Sakura. A
modo
suo vi augura ogni bene, Sasuke. È solo che non sa parlare
come un
umano, ma sono sicuro che vi stesse dicendo quello.»
«E
come no...»
«Ti
viene ancora la tachicardia quando pensi a Temari incinta?»
domandò
a tradimento, e Shikamaru chiuse gli occhi.
«Sapessi,
a momenti ci restava secco!» rise Choji.
«Grazie,
sei veramente il mio migliore amico.» borbottò
l'altro.
«Ma
poi si è saputo chi è il padre?»
«È
di Konoha.» rispose Shikamaru, annoiato. Non lo toccava
più neppure
l'idea di essere stato tradito, tanto si sentiva liberato. Naruto
sgranò gli occhi.
«Nome!»
«Se
proprio ci tieni...» lo accontentò Shikamaru,
sussurrandoglielo a
un orecchio, dato che anche i muri potevano sentire, sotto lo sguardo
benevolo di Choji.
«CHI?
MA STAI SCHERZANDO?»
«Neanche
io lo avrei mai detto.» sbuffò il Nara, alzando lo
sguardo al
cielo. «Beh, si sa che le apparenze ingannano.»
E'
strano farla dal punto di vista di Sasuke e Sakura, lo so XD A parte
questo, finalmente ho finito anche l'ultima.
Alla
prossima con 98) Perché esistono
milioni di modi per
declinare lo ShikaIno: angst, comico, lime o lemon, introspettivo,
drammatico, Nonsense, azione, friendship, demenziale, allegro,
paranoico, impossibile e anche filosofico (!).
Capitolo 97 *** Perché esistono milioni di modi per declinare lo ShikaIno... ***
98)
Perché esistono milioni di modi per declinare lo ShikaIno:
angst,
comico, lime o lemon, introspettivo, drammatico, Nonsense, azione,
friendship, demenziale, allegro, paranoico, impossibile e anche
filosofico (!).
«Ma
porca tro...ttola,Ino!»
sibilò Sakura, mentre l'amica le calava la testa di scatto
spettinandole i capelli. Abbarbicate in quel modo l'una sull'altra,
spiando la situazione da dietro l'angolo del muro con gli occhialoni
da sole, sembravano due pazze che credevano di trovarsi in un film di
spionaggio.
«Ho
visto Shikamaru passare di qui con quella tizia... Shiho. Sta a
vedere che hanno una tresca.»
Sakura
fu sul punto di imprecare con tutte le parolacce che conosceva per
essere stata strappata via dal suo pranzo per un motivo tanto idiota,
ma si fermò prima e fissò Ino con sospetto.
Sintomo
uno: paranoia.
«Per
quale motivo ti dovrebbe interessare?» tentò di
chiedere cercando
di apparire indifferente.
Ino
tacque per qualche secondo, poi tornò alla carica:
«Perché siamo
amici e ci preoccupiamo l'uno dell'altra. Non potrei mai lasciare che
frequentasse una così poco adatta a lui, sarebbe uno spreco
di...
intelligenza e anche di voglia di vivere. Quella Shiho sembra una
mummia quando c'è Shikamaru, e lui ha bisogno di una persona
più
stimolante, ecco.»
Sintomo
due: sottolineare quanto le intenzioni siano solo amichevoli.
«Guarda
che Shiho esce con Shino.» decise infine di dirle.
Ino
si voltò lentamente con aria indignata.
«E
me lo dici ora?»
sibilò. «Ino,
me l'hai detto tu
ieri.» le fece notare Sakura con evidente pena per l'amica.
Poi
ovviamente le rise in faccia.
Sintomo
tre: demenza.
«Torniamo
in classe, va'.» borbottò Ino, rossa in faccia.
Sakura continuò a
ridere.
Fecero
il giro del giardino per non passare davanti a Shikamaru e Shiho, e
si trovarono di fronte a niente meno che Tayuya e la sua gang: erano
alla quarta sezione dell'ultimo anno e se la prendevano con chiunque
non entrasse nelle loro grazie.
Ovviamente,
pensò Sakura vagamente depressa notando come avessero preso
a
sorridere loro come squali, una
capoclasse come lei non poteva che rientrare nel mirino degli sfigati
da tartassare.
Invece
Tayuya si rivolse a Ino.
«Tu
sei la Yamanaka, vero?» domandò pur essendocene
certa.
Lo
sguardo di Ino si fece subito ostile. «E se fosse?»
«Se lo
fosse ho un incarico per te: convinci Nara a venire qui e non ti
farai nulla. Ho un conto in sospeso con lui.» si intromise
una
ragazza dai lunghissimi capelli neri di nome Kin.
Sakura
non osò guardare Ino, e pregò con tutta se stessa
che se proprio
avesse avuto il bisogno impellente di risponderle male, perlomeno
aspettasse di trovarsi in un luogo più frequentato da
persone civili
e che comunque si contenesse.
«Non
esiste al mondo che io lo faccia.» ribatté Ino
sicura.
Sicura
di cosa poi... e stupida io che
la seguo dappertutto...
pensò Sakura, avvilita.
«Io
vi consiglio di obbedire...» proruppe con voce minacciosa un
ragazzo
grosso come un armadio di nome Jirobo.
«Io
ti consiglio di sparire, devo passare.» replicò la
bionda,
apparendo per nulla impressionata ma in realtà con il cuore
in gola.
Sakura
la guardò.
Sintomo
numero quattro: comportamenti insensati.
Shikamaru
salutò Shiho, dopo averle spiegato in cosa consistesse il
compito
per casa che aveva dato la professoressa mentre lei si trovava in
bagno, e si diresse alla porta. Fu per caso che notò Sasuke
e Naruto
che si fissavano furenti ed evitò di rientrare subito.
«Che
succede?» domandò, prevenendo una probabile rissa
tra i due.
«C'è
che questo bastardo continua a chiamarmi “ultimo della
classe” e
ha rotto!» ringhiò Naruto.
«Peccato
che tu SIA l'ultimo della classe, ultimo
della classe.»
lo canzonò Sasuke.
Shikamaru
gemette, pentendosi di essersi fermato.
«Sentite,
facciamo così.» cominciò quindi,
cercando qualcosa di intelligente
da dire. Sasuke e Naruto lo fissarono poco convinti.
Nei
secondi che passarono in silenzio fu possibile udire un urlo
femminile. Anche parlando tra loro l'avrebbero sentito, ma non
avrebbero riconosciuto il nome che era stato gridato.
Invece
quel “Ino” fu chiaro a tutti.
Non
persero neppure tempo a guardarsi, scattarono tutti e tre come
ghepardi all'attacco.
Lo
spettacolo che si trovarono davanti fu scioccante: Ino era tenuta
bloccata contro il muro e Tayuya la stava praticamente soffocando,
spingendo con entrambe le mani il flauto che aveva portato per l'ora
di musica contro il suo collo.
Sakura
era a terra in condizioni pietose e Kin la teneva ferma per i
capelli, mentre un ragazzo, Zaku, avanzava verso di loro e sputava
del sangue a terra, che sicuramente lei stessa gli aveva fatto
versare.
Ino
notò all'istante la presenza di Shikamaru e non si mosse per
non
rivelarla agli altri, mentre Sakura, bloccata dalle mani di Kin,
raccolse un coltello a serramanico da terra.
«Non
riuscirai neanche a toccarmi.» l'avvisò Kin con
rabbia e Sakura
sorrise.
«Non
è per te.» le rispose lasciandola di stucco. Poi
con un colpo di
lama si recise la lunga chioma rosa e scattò verso l'alto,
colpendo
Zaku con una spallata allo stomaco e mandandolo a terra, e
proseguendo verso Ino, sperando di non trovarsi davanti gli altri
delinquenti del gruppo.
Tayuya
si voltò di scatto, sfruttando lo spazio tra il collo di Ino
e la
testa di Sakura per tirarle un colpo forte come una sprangata di
Dosu. Sakura evitò che le spaccasse la testa per un soffio,
scartando di lato, ma il flauto la colpì alla spalla e la
mandò a
sbattere a terra. L'ennesimo colpo sarebbe arrivato subito se Sasuke
non avesse bloccato Tayuya con una mano e non l'avesse stesa con un
pugno ben diretto al plesso solare che la fece svenire. Poi lui e
Naruto partirono come schegge a sistemare gli altri e Shikamaru si
acquattò accanto a Ino, che era scivolata a terra tossendo.
«Stai
bene? Sei ferita?» le domandò spaventato mentre
Ino scoppiava in
lacrime.
«Ce
l'avevano con te, non potevo... non potevo... però
Sakura...»
balbettò, singhiozzando.
Sakura,
cercando di non crollare per il dolore al braccio, non poté
fare a
meno di sorridere tra le lacrime di sollievo e di dolore.
Sintomo
numero cinque: azione come nei film.
L'
infermeria era ormai piena, e Shizune si dava da fare in tutta fretta
da un paziente all'altro mentre la preside Tsunade chiamava i
genitori.
Sakura,
nel letto accanto a quello di Ino, guardava l'amica torturarsi in
silenzio e immaginò che si stesse dando le colpe della sua
spalla
rotta e del caos che sarebbe seguito. Spostò lo sguardo su
Sasuke
allora, che era rimasto appoggiato al muro accanto a lei con le
braccia incrociate e l'aria irraggiungibile di sempre. L'unica
differenza era stato lo sguardo che le aveva lanciato quando per
prima cosa Shizune aveva decretato che la sua spalla era rotta e che
una volta arrivati i suoi genitori l'avrebbero dovuta portare subito
all'ospedale per dei controlli. Lì Sakura aveva visto la sua
preoccupazione, e si era dimenticata persino del dolore.
«Sakura...»
chiamò Ino, riscuotendola dai suoi pensieri. «Ti
chiedo scusa.»
Sakura
riuscì a tirare fuori un sorriso convincente, e con un
lievissimo
cenno della testa le indicò Sasuke alle sue spalle.
«È stato un
piacere.»
Ino
scosse la testa, divertita. «Bastarda. Mi dispiace tanto per
i tuoi
capelli, comunque. È la cosa più straziante,
viene prima delle ossa
rotte. Te li sistemerò io appena il cane da guardia
esce.» sussurrò
poi, riferita a Shizune.
«Non
sono la mia primaria preoccupazione.» borbottò
Sakura.
«Ti
sei vista allo specchio?»
Sakura
la guardò inorridendo e si sfiorò la chioma
malamente tagliata.
Lasciò poi cadere il braccio lungo disteso e
sospirò.
«Che
cosa c'è?» la interrogò all'istante
Sasuke, e Sakura arrossì.
Ino
distolse lo sguardo e vide entrare Sai. Incredibilmente però
quella
volta non ne fu per nulla toccata, non sentì neppure la
gratificazione derivante dal fatto che fosse venuto a vedere come
stavano entrambe. I suoi occhi si fermarono sul moro alto poggiato
alla porta dell'infermeria che parlava fitto con Choji, il suo
migliore amico. Kin era arrivata alle sue spalle mentre tentava di
tranquillizzare Ino e l'aveva colpito alla schiena. Lui aveva tirato
un calcio all'indietro senza neppure guardare e l'aveva colpita alla
caviglia, facendola inciampare e battere la testa sul muro,
neutralizzandola.
Però
ora lui aveva un taglio lungo la schiena, visibile dallo strappo
della maglietta.
Ino
sentì le lacrime montare prepotenti quando
ripensò all'arrivo del
resto dei compagni, che si erano occupati degli altri
“nemici”
rimasti. Come Kiba che ora sedeva a terra accanto al suo cane, che lo
aspettava sempre all'ingresso e aveva avvertito probabilmente il
pericolo corso dal padrone, venendo a dare manforte: l' Inuzuka ora
aveva una gamba fasciata e lo sguardo preoccupato mentre accarezzava
Akamaru, ferito ad una zampa; o come Neji Hyuga che sedeva sulla
sedia di Shizune-san, con la fronte fasciata da una garza, e poi
naturalmente Lee nel letto accanto al suo, e Gaara, quel tizio dai
capelli rossi un anno più giovane che era riuscito a
stendere
Kimimaro, il fidanzato di Tayuya, e poi loro:
i suoi fratelli maggiori, Kankuro, che aveva aiutato Naruto a portare
via Sakura, e Temari.
Temari
aveva aiutato Shikamaru a prendersi cura di lei, guardandola
dall'alto in basso per via delle sue lacrime e poi lanciandosi in un
botta e risposta con Shikamaru che sembrava a suo agio come non mai.
Aveva
notato subito il feeling che c'era tra di loro, e si era data della
stupida per aver temuto anche solo un secondo Shiho. Una volta
portata in infermeria e calmatasi, si era resa conto di essere gelosa
di Shikamaru, e i dubbi l'avevano assalita riducendola al silenzio e
traumatizzando probabilmente il povero Choji al suo capezzale che non
sapeva cosa fosse accaduto.
Ed
ora era ammutolita ancora, fissando le spalle di Shikamaru. Si era
fatto male a causa della sua inettitudine, come Sakura, e forse
sarebbero stati persino tutti sospesi. Ma, inutile prendersi in giro,
ciò che più le bruciava era la presenza di
Temari, così vicina a
lui. Si coprì il viso con una mano, asciugandosi
furtivamente le
lacrime.
Sakura
se ne accorse.
Sintomi
sei e sette: introspezione e dramma.
Molti
di loro erano figli di persone importanti, oppure studenti
particolarmente bravi e graditi agli insegnanti e alla preside, e
solo per questo se la cavarono con una tremenda lavata di capo ad
opera della preside, punizioni e compiti extra, invece che con la
sospensione.
«Meno
male... altrimenti addio università.»
mormorò Sakura durante una
loro discussione, mentre si dirigevano a scuola.
«Mi
hanno detto che Zaku uscirà di ospedale tra qualche giorno,
visto
che ha il braccio in condizioni orrende... è stato davvero
Sasuke?»
domandò Tenten stupita, e Sakura abbassò lo
sguardo, preoccupata.
«Dai,
non fare quella faccia. Vedrai che oggi ci sarà anche
lui.» tentò
di rincuorarla Ino.
«Ora
sto pensando ai miei capelli, a dire il vero.»
«Sakura!»
rise Tenten.
«Ti
stanno bene anche corti, frontespaziosa.» commentò
Ino, con sguardo
perso.
Tenten
le rivolse un'occhiata interrogativa, ma Sakura alzò le
spalle.
«Beh,
io accelero, devo correre se voglio incontrare Neji.» le
avvisò.
«Mai
che si fermi lui, deve per forza fingere che sia sopra
tutti.»
borbottò Sakura, e Tenten rise di nuovo.
«È
orgoglioso, ma in realtà quando sono in ritardo
rallenta.» rivelò,
correndo via e salutandole.
«Beh,
ora che è andata via...» cominciò
Sakura, guardando Ino di
sottecchi.
«Sì?»
domandò l'altra, ignara.
«Glielo
dici tu o glielo dico a Shikamaru che ti piace?»
Ino
frenò di scatto, spalancando gli occhi e portandosi una mano
al
petto.
«Sei
uscita fuori di testa?» gridò scandalizzata.
«Ti
ho osservata bene, in questo periodo. Ti riconosco quando sei cotta
di qualcuno.» replicò Sakura, sicura e
maliziosamente divertita.
Ino
si rabbuiò. «Si, hai ragione.»
«Oh.
Non pensavo che mi avresti dato ragione.» ammise Sakura di
stucco.
«Perché
tanto non ha importanza. Hai visto anche tu come sono affiatati lui e
Temari. Non posso far altro che mettermi da parte.»
«Chi
sei tu? Dov'è Ino?»
Ino
sorrise. «Lo so, suona strano detto da me.»
«Sembra
assurdo, direi. Da quando non lotti per chi ti piace? O era un
trattamento riservato solo a me?» domandò Sakura
sgomenta.
«Non
è questo... ammetto che in passato ti avrei strappato via
Sasuke a
prescindere, pensando a cosa fosse meglio per me.
Ma ora penso a cosa sia meglio per Shikamaru, e al fatto che se lo
separassi da Temari ci starebbe male.» le confidò
Ino, arrossendo.
«Non so da quando sono diventata così, lo giuro.
Mi preferivo
prima.»
Sakura
la fissò attonita.
Sintomo
otto: amore impossibile e discorsi altruisti.
«Ammetto
che preferirei che stesse bene con me e non con lei, ma mi ha sempre
considerato una stupida, diciamolo chiaramente. Mi vuole bene, ma
litighiamo sempre per tutto, principalmente a causa mia. Figurati se
adesso vado a dirgli che ho una cotta per lui.»
«No,
in effetti sarebbe sbagliato dire che hai una cotta... Tu sei proprio
innamorata.» dichiarò Sakura.
«Eh?
Ma sei scema? Non esagerare ora! È roba che
passerà in fretta!» si
affrettò a negare Ino, gesticolando agitata.
«Col
cavolo!» sbottò Sakura, apertamente incredula
quanto lei. «Tu lo
ami. Sei gelosa di lui, ma rispetti il fatto che stia bene assieme a
Temari e non ti metti tra loro per non fargli del male, anche se il
fatto che stia con lui in quel senso è tutto da verificare.
Piangi
per lui, ti fai picchiare per lui, lo osservi quando non ti guarda,
non ti capisci da sola, fai cose senza senso, cambi di continuo
umore... o sei innamorata o io non ti conosco, sai?»
domandò
infine, tornando a sorridere.
Ino
la guardò, poi, con voce sconvolta le disse: «Mi
sta venendo da
piangere.»
Sakura
sgranò gli occhi e poi le corse accanto: «No, non
ci provare sai!
Sono io la piagnona, e se ti vedo piangere piango anche io!»
«Ma
se è colpa tua!» gridò Ino.
«Colpa
mia? Sei tu che piangi per nulla! Cosa sei, incinta?»
«Tua
madre!»
Si
erano fermate a battibeccare vicino al cancello che dava al giardino
della scuola, e quando Naruto apparve da dentro sobbalzarono
entrambe.
«Da
quanto sei lì dietro? Che ci fai qui?» lo
interrogò all'istante
Ino, con sospetto.
Sakura
chiuse gli occhi e pregò che non fosse come pensava.
«Ci
sono da un po', gli altri sono scappati dentro quando... avete
iniziato a litigare. Io ho finto di dover parlare con uno.»
spiegò
Naruto, fissando Ino con imbarazzo.
«Cosa
significa gli altri? Chi ha sentito?!» ringhiò
Ino, afferrandolo
per il colletto e quasi strozzandolo.
Sakura
si chiese perché mai ogni volta che pregava accadeva
esattamente il
contrario di ciò che voleva.
«Io,
Sasuke, Sai...» elencò Naruto, ed Ino
tirò un sospiro di sollievo
lasciandolo andare. Nessuno di pettegolo.
Naruto
deglutì, «Choji...»
Ino
inorridì, ma poi si mise una mano sul petto e prese respiri
profondi.
«Beh,
Choji è riservato quando vuole.» si disse per
calmarsi.
Quando
vide l'espressione di Naruto, gelò.
«Shikamaru...
Shikamaru non era con voi, vero?» pigolò,
«Non si poi sentito
tutto, no? C'era gente che entrava, faceva chiasso...»
aggiunse
tremante. Sakura intanto si stava defilando.
«C'era.»
mormorò infine Naruto, arreso. «E si è
sentito praticamente tutto.
Shikamaru si è mosso per avvertirvi e bloccarvi prima, ma
poi tu hai
iniziato a parlare... ma hai detto cose veramente carine! Non
è
nulla di cui vergognarti! E Shikamaru neanche ci sta con Temari, era
un'idea mia!» si affrettò a dire.
«SAKURA!!!»
l'urlo di Ino, con la “a” finale strascicata e con
conseguente
placcaggio della suddetta, fu udibile anche dentro la scuola e fece
fuggire Akamaru.
«Che...
lasciami!» protestò Sakura, con Ino che le si era
aggrappata
addosso come un polipo.
«Non
verrò mai più a scuola! Cambierò casa,
città, stato! Vieni con
me!» strepitò Ino, con le lacrime agli occhi ed il
volto paonazzo.
«Naruto,
aiuto!» strillò Sakura, ed il biondo fece
velocemente cenno di no
con la testa, facendo un passo indietro.
«TRADITORE!»
«Portami
via!» piagnucolò Ino, aggrappata alla spalla di
Sakura.
«Proviamo
ad entrare, dai... c'è il compito di matematica oggi, e
siamo nei
guai... Puoi fare finta di non sapere che lui sa.» propose
Sakura,
poco convinta. Ino invece si bloccò.
«Naruto,
tu saresti capace di mentire agli altri e non dire che sei venuto a
fare la spia?» domandò Ino, con sguardo truce.
«Non
ho fatto la spia...» mugugnò il ragazzo,
«Comunque io
sì.» aggiunse offeso.
«Aspetta
qui, entra alla seconda ora.» decretò Ino.
«Cosa?!»
«SECONDA
ORA!»
Naruto
arretrò, attaccando le spalle al muro.
«I...
Ino...» tentò di calmarla Sakura, ridacchiando.
Sintomo
nono: isteria.
«Andiamo.»
fece Ino, con convinzione, prendendo Sakura a braccetto. Neanche fece
due passi dentro il giardino che Shikamaru si bloccò
dall'altro lato
della strada, beccato mentre tornava indietro.
«Ah,
Ino, senti...» cominciò in imbarazzo, senza sapere
bene dove andare
a parare.
Ino
tolse l'impicciò a tutti voltandosi e scappando via alla
velocità
della luce.
«INO!
Non possiamo mancare al compito!» le ricordò
Sakura urlando.
Ino
neanche la sentì, sfrecciando verso il marciapiede opposto e
bloccando il traffico. Sakura e Naruto fecero invece a malapena in
tempo a notare che Shikamaru le correva dietro. Le auto presero a
strombazzare, bloccate ancora.
«INO!
FAMMI PARLARE!»
«AAH!
PERCHÈ DIAVOLO MI SEGUI?» sbottò Ino
voltando l'angolo.
Sakura
tornò indietro, e Naruto le si avvicinò.
Si
guardarono per un momento e poi scoppiarono a ridere.
Sintomo
dieci: sono comici assieme.
Diagnosi
della dottoressa Sakura Haruno: secondo me si sposano.
Diagnosi
dell'assistente Akimichi Choji: lo sapevo
io.
Anche
stavolta mi sono soffermata più su Ino, ma dopotutto come
ragazza
non sono brava coi sentimenti maschili XD se vi interessa qualche
retroscena Shikamaru è geloso di Sai, sì, non
è soltanto Ino. È
per questo che non si è avvicinato in infermeria,
perchè è
arrivato lui. Questa come si nota era un po' una trasposizione della
“splendida avventura” nella foresta della morte nel
nostro mondo,
opportunamente ritoccata. Non so quanto si capisca del combattimento,
sinceramente.
E Choji e Sakura stavano prendendo appunti su un quaderno
improvvisandosi loro dottori, sì.
ryanforever:
sapevi che non sarebbe finita male giusto perchè sono
allergica alle
shikatema XD se si fosse trattato di uccidere la gente invece sarebbe
rimasto tutto sospeso fino alla fine XD Sono felicissima se Sasuke e
Sakura ti sono piaciuti in quella shot, significa che ho fatto un
buon lavoro U_U Sai che mi diverto un sacco anche io a far litigare
Sasuke e Ino? secondo me lei per Sakura lo prenderebbe a male parole!
Per il padre non lo so neanche io, è troppo insospettabile
U_U (Ma
io ce la vedo con Genma, che è figo ed è
più grande XD però pure
con Kiba e con Choji, quindi a voi la scelta!)
Kikky:
bello che ti tenga in sospeso così! pensavo fosse
più scontato il
finale! la naruino per un istante l'ho temuta anche io, sto
sviluppando una malsana tendenza a rendere TROPPO amici i migliori
amici maschio e femmina del protagonista della storia XD Naruto
accetta la statua ma preferirebbe il ramen XD per il padre ti rimando
alla risposta per ryanforever, la parte finale!
_Sumiko_:
se ti è piaciuta la shot sono "fiera di me",
perchè
significa che sono riuscita a non maltrattare Temari o lo ShikaTema!
per il padre del bambino come ho detto alle altre non ne sono certa
neppure io, potrebbero essere Genma, Kiba...
Lan:
Oh, grazie per aver seguito sempre e anche per aver recensito lo
scorso capitolo! Il padre del bambino può essere chiunque,
spiacente
XD
Nejisfan:
la donna che ricompare!XD Sono felicissima che ti abbia coinvolta!
Ino è fantastica sia da sobria che da ubriaca, concordo, e
lì era
pià sobria che altro XD Sasuke è stato zittito e
l'ha odiata per un
mesetto buono XD In effetti ho messo più in evidenza Ino, e
questo è
perchè essendo protagonisti Sasuke e Sakura loro vedevano
soltanto
lei! Se facessi per protagonisti Choji e Ayame allora comparirebbe
più Shikamaru XD Grazie della recensione!
JhonSavor:
XD ho riso un sacco alla tua recensione, hai perfettamente ragione!
ma se guardi gli ultimi capitoli noterai che SEMBRAVA soltanto aver
perso l'abitudine di piangere isterica, quindi ce la vedo
così
melodrammatica purtroppo -.- roba che Naruto deve toccar ferro, per
non dire altro, ogni volta che ci parla XD Ino e Shikamaru
comparivano meno essendo i "co-protagonisti", ho voluto
mostrare la loro storia sotto gli occhi di due che non comprendessero
Choji o Asuma, ecco. Quindi sì, Ino si è vista
poco e distrutta e
Shikamaru quasi nulla perchè figuriamoci se andrebbe a
parlare con
Sakura! (Con Sasuke poi oddio...) Grazie per la tua recensione, mi
fai sempre notare i punti peggiori o meno chiari!
Grazie
a tutti quanti, ora dovrei scrivere -1 e il conto non
tornerà
realmente, quindi:
Capitolo 98 *** 99) Perché la famosa scena dell'anime Shippuden in cui Shikamaru accompagna... ***
99)
Perché la famosa scena dell'anime Shippuden in cui Shikamaru
accompagna Temari alle porte del villaggio è un filler. Nel
manga,
nella storyline originale la romantica camminata alle cinque del
mattino non esiste.
Shikamaru
era fermo alle porte di Konoha, in attesa di qualcosa. Ino lo stava
spiando, nascosta dietro la postazione di Kotetsu ed Izumo.
Ad
un certo punto lo notò sorridere, e nel suo campo visivo
entrò
anche una donna dai capelli raccolti in quattro codini: Temari.
La
odiò vivacemente, e dovette mordersi le labbra per non
urlare.
«Non
puoi partire senza salutarmi.» disse Shikamaru, cogliendola
di
sorpresa. Temari invece parve perfettamente a suo agio, e gli diede
una leggere spinta ad una spalla, sorridendo a sua volta.
«Sapevo
che ti avrei trovato qui.» ribatté quindi.
E
poi si scambiarono un bacio.
Ino
si sentì morire, e si accasciò a terra in
ginocchio. Non seppe
quanto tempo passò, ma si tirò su. Shikamaru era
ancora lì,
stavolta da solo, e guardava oltre Konoha. Lo raggiunse a grandi
falcate, e lui parve non accorgersene neppure.
«Mi
avevi detto che erano cazzate, che non l'avevi mai
accompagnata.» lo
accusò e lui si voltò di scatto. La
squadrò per un lungo momento e
poi mise le mani in tasca.
«Era
per evitare che mi facessi piazzate come questa. Devi abituarti
all'idea che io e te siamo due persone differenti, e non una sola,
Ino.» rispose serafico.
Ino
sentì il proprio cuore accelerare e strinse i pugni.
«Anche
perché presto io partirò per Suna con
lei.» terminò Shikamaru.
«Co-cosa?»
balbettò la ragazza, presa in contropiede.
«Andrò
a vivere con Temari.» spiegò lui, con un mezzo
sorriso, forse
tentativo di addolcirle la pillola. «Del resto che ti
importa?
Saremo amici da lontano. Ti scriverò ogni tanto. E poi tu
hai il
negozio a cui pensare, e Choji, e Sai... tu e lui vi sposerete a
settembre, o l'hai dimenticato?»
Ino
abbassò lo sguardo e scoprì di indossare un
vestito da sposa.
Si
svegliò con un urlo, spaventando a morte Choji e Shikamaru,
che
erano occupati a far merenda uno e a poltrire l'altro.
«Ino!»
esclamò Shikamaru, notando le lacrime lungo le sue guance.
Ino si
voltò a guardarlo come se fosse un estraneo, poi
abbassò lo sguardo
sul peso che aveva sentito scivolarle in grembo quando si era messa a
sedere di scatto: la giacca di Shikamaru.
L'aveva
coperta mentre dormiva. Dormiva,
quindi
era stato solo un sogno. O per meglio dire: un incubo.
Ino
si gettò su di lui, abbracciandolo stretto. Shikamaru
arrossì, con
Choji che quasi si soffocava e cominciava a ridere e tossire insieme.
«Non
voglio sposarmi con Sai!» fu tutto ciò che
riuscì a cavarle di
bocca dopo qualche lusinga e l'ammissione di essere preoccupato per
lei.
Shikamaru
e Choji si scambiarono uno sguardo.
«Mi
sembra giusto.» sfuggì a Shikamaru, mentre Choji
ricominciava a
ridere ed Ino sollevava il viso guardandolo interrogativamente.
«No,
beh, non lo conosci quasi.» aggiunse, teso.
Arrossì ancora, notando
quanto Ino fosse carina in quel momento e come si tenesse aggrappata
a lui, così voltò il viso altrove e si
passò una mano sui capelli
raccolti.
«Non
andrai via da Konoha, vero?»
«Come?»
domandò Shikamaru, stupito.
«Ho
sognato che andavi a... in un posto peggiore di Oto.»
mormorò Ino,
arrossendo a sua volta.
Shikamaru
sgranò gli occhi, poi gli poggiò una mano sulla
testa, quasi che
fosse una bambina. «Ma no che non me ne vado. Ho promesso di
aiutare
Kurenai-sensei, ricordi? E poi se io me ne vado, chi salverà
Choji
dai tuoi discorsi sulle diete?» la stuzzicò, ed
Ino si imbronciò
per un istante. Poi cedette e sorrise, annuendo.
«Sono
contenta che resterai qui. Giuro che non mi sposerò con
Sai.» gli
disse, tornando ad appoggiare la testa sul suo petto, alla ricerca di
una posizione comoda. «Choji, passami una
patatina.»
Choji
si mise a sedere di fianco a Shikamaru, porgendole il pacco di
patatine in modo che lei potesse tuffarci una mano dentro senza
lasciare andare il ragazzo; alzò lo sguardo verso l'amico, e
notò
che era tornato a fissare le nuvole.
Stavolta
però, con un sorriso soddisfatto e rosso fino alle orecchie.
Ok,
non ho vere scuse per l'osceno ritardo, non scuse che posso
pubblicamente scrivere almeno, perciò mi limiterò
a chiedervi scusa
e a farvi sapere che per domani, se tutto va bene,
pubblicherò
l'ultimo capitolo.
Spero
che ci sia ancora qualcuno che segua questa raccolta comunque! Ormai
siamo agli sgoccioli, tenete duro!
Ino
sognava
la romantica passeggiata perchè dopotutto i filler valgono
meno dei
sogni.
Penultima
shot, alla prossima con 100)
Perché insieme devono trovare una fidanzata per Choji.
Che chiude
il cerchio del “Choji
sa”
Con un
“Ino sa” XD
Capitolo 99 *** 100) Perché insieme devono trovare una fidanzata per Choji. ***
100)
Perché insieme devono trovare una fidanzata per Choji.
«Lo
sai, Neji e Tenten si sono messi assieme.»
Shikamaru
ci provò sinceramente a capire cosa, secondo Ino, gliene
dovesse mai
importare. Optò per un diplomatico:
«Ah.» detto con educato
interesse.
Ino
si sedette nel letto accanto a lui, con aria pensierosa.
«Tu
che ne pensi di Choji? Voglio dire, a livello di fidanzato.»
precisò, meditabonda.
Shikamaru
sgranò gli occhi, portandosi lentamente a sedere.
«Puoi
ripetere la domanda?» accennò, cercando di dare un
senso non
ambiguo e quindi orribile a tutto quello che stava chiedendo.
«Choji
non è interessato a nessuna?» spiegò
meglio Ino, innocente.
«Ahh...»
comprese Shikamaru, sospirando di sollievo. «No. Boh. Che ne
so. Non
è che tra ragazzi si parli di queste cose più di
tanto, se non sei
Lee o Naruto.»
«Che
avevi capito, temevi lo volessi rifilare a te?» rise Ino.
«Ti
prego...» mugolò Shikamaru, schifato.
«Bella
coppia.» ridacchiò ancora lei, «Ma
pensavo più a
qualcun'altra...»
Shikamaru
aggrottò la fronte, impensierito per l'amico:
«Ovvero?»
«Non
lo so. Ma Choji sembrava un po'... malinconico quando ha visto che
anche Sasuke e Sakura si sono messi assieme. Oddio, visto...
Sono spariti, sicuramente in camera di uno dei due, e nessuno li
vedrà per mesi, di sicuro. Credo gli piacerebbe avere una
ragazza.»
«A
chi?» domandò Shikamaru, confuso dalla parlantina
veloce
dell'altra.
«A
Choji, idiota!» squittì lei, «Mi stai
ascoltando?»
«Io
ci provo...» si difese, alzando le mani in segno di resa.
«Quindi
vuoi cominciare a cercargli una fidanzata? Povero Cho...»
«Non
voglio cominciare a cercargliene una, io.» ribatté
lei, risentita.
Shikamaru
inarcò le sopracciglia: «Ah, no?»
«Cominceremo
a cercargliene una noi.»
«Non
posso credere che tu mi abbia convinto.» brontolò
Shikamaru, aria
abbattuta più del solito e camminata stanca. Ino gli si era
aggrappata a un braccio come neanche un polipo per non farlo fuggire.
«È
che sono troppo bella e non puoi dirmi di no.»
cinguettò lei, con
un sorriso malizioso.
«Davvero?
Pensavo fosse la minaccia dei pugni e dei piagnistei per un mese che
hai tirato fuori dopo avermi quasi soffocato col cuscino.»
«Dettagli.
Allora, che ne dici di Temari?» propose, falsamente casuale,
mentre
i due passeggiavano ora per una via non asfaltata circondata da
alberi e cespugli.
«Temari
cosa?»
«Con
Choji!»
Shikamaru
si bloccò, a bocca aperta: «Sabaku no Temari? Col
nostro Choji? Ma
sei impazzita?» non poté trattenersi dallo
sbottare. Ino lo guardò
con ostilità.
«Perché?»
«Lo
massacrerebbe.» spiegò con un brivido. Voleva bene
a Temari, per
quanto fosse irrimediabilmente una seccatura, ma non poteva
nascondere quanto gli mettesse paura, e c'erano anche le enormi
differenze tra loro, a partire da ciò che consideravano
importante
nella vita, da come esprimevano sentimenti e da come erano stati
educati. Il dolce e gentile Choji...
«Choji
è così innocente che finirebbe col piangere tutto
il tempo.»
profetizzò, tetro.
Ino,
sebbene Temari non fosse esattamente la sua migliore amica, in quanto
donna si sentì in dovere di contraddirlo: «Ma se
Temari conoscesse
una persona così buona non potrebbe che ricambiare la
gentilezza.»
«In
effetti una donna mostra la parte migliore di sé all'uomo
che ama...
Mio padre dice qualcosa del genere.» si ritrovò a
ricordare
Shikamaru.
«E
tu non lo noteresti comunque.» borbottò Ino.
«Come?»
«Niente.»
Un
risolino attirò la loro attenzione, ed ecco Sakura e Sasuke
arrivare, evidentemente convinti di essere soli per strada, con lei
che lo teneva a braccetto e giocherellava con i suoi vestiti, e lui
che la stava semplicemente fissando mentre lei ciarlava, con una tale
intensità che persino Ino da lontano poté
accorgersene e pensare
che fosse un miracolo che avessero ancora i vestiti addosso.
«Appunto,
c'è da stupirsi che non si siano ancora lanciati tra i
cespugli...»
commentò la ragazza, memore delle proprie parole su quei due
a casa
di Shikamaru. Poi sollevò un braccio: «Ehi!
Sakura! Sasuke-kun!»
Sasuke
si voltò di scatto, lo sguardo già torvo, e
Sakura si lasciò
andare a un'altra risatina per chissà quale motivo, mentre
Shikamaru
si trincerava dietro la solita aria indifferente.
«Che
hai da ridere?» scherzò Ino, in falso tono di
rimprovero.
«Due
coppie.» rispose Sakura, indicando prima se stessa e il
fidanzato, e
poi i due amici. Il parallelismo delle posizioni era evidente. Ino
mollò Shikamaru come se fosse stata scottata, e si
schiarì la voce
con un colpetto di tosse, scoccandole uno sguardo di rimprovero.
Il
Nara sospirò.
«Cazzate.»
la liquidò lei infine, «Senti un po', sei libera
uno di questi
giorni? Mi serve una mano.»
«Ospedale?»
domandò Sakura, confusa.
«No,
roba da donne. Shikamaru non vuole collaborare.»
«Oh!»
Sakura esitò, spostando inconsciamente gli occhi alla sua
destra,
dove si trovava Sasuke.
«Sì,
lo so che non puoi stare senza mettergli le mani addosso più
di
cinque-»
«Ino!»
la interruppe con voce stridula l'amica, mentre Sasuke assumeva una
curiosa espressione soddisfatta.
«...
Minuti.» concluse lei, con faccia da schiaffi.
«Te
la do io una mano, giuro, basta che andiamo via...» si
lamentò a
bassa voce Shikamaru.
«Dì,
Hinata mica è libera?» proseguì Ino.
«Per
aiutarti in cose da donne?» si sorprese Sakura.
«Non
fare quella faccia, è una ragazza anche lei! Comunque
intendevo per
farla uscire con Choji.»
«Chi?»
non poté trattenersi dal chiedere persino Sasuke.
«Sciroccata.»
sbottò Sakura, sconvolta.
«Hinata?
Quella che conosciamo noi?» domandò scettico
Shikamaru. Hinata
sarebbe svenuta solo all'idea.
«Quanto
siete disfattisti.» terminò Ino per tutti,
incrociando le braccia.
«Ino...»
cominciò Sakura, tentando di non ridere, «Hinata
sta uscendo con
Naruto.»
Tre
paia di occhi spalancati la fissarono.
«Non
lo sapevate? Naruto vuole conoscerla meglio, dopo la Grande
Dichiarazione.»
«Magari
è per questo che il cretino ti ha rifiutato quella
volta...»
suggerì Ino, sovrappensiero.
«Ma
sicuro. E noi che pensavamo a chissà quale
sensibilità o che
volesse me e Sasuke insieme...» commentò l'Haruno,
scuotendo la
testa. Si rese conto con un secondo di ritardo che il braccio di
Sasuke era scivolato fuori dalla sua presa, e quando si
voltò a
guardarlo l'altro era la maschera del sospetto e gli occhi bruciavano
di minaccia.
«Puoi
spiegare meglio quest'ultima frase?»
«Ah.»
Ino
acciuffò Shikamaru per la giacca, allarmatissima,
trascinandolo
avanti: «Ti farò sapere come va!»
Shikamaru
accelerò il passo, poggiandole una mano sulla schiena per
spingerla.
«Ora
esplode tutto.» .
«Nah,
magari si danno al sesso selvaggio.» cinguettò lei.
«Odio
parlare con te di queste cose.» sospirò,
«Ma cos'è la storia
della dichiarazione tra Sakura e Naruto?»
«Non
ricordi? Dopo che sei andato a parlare con Sakura, quando abbiamo
scoperto che Sasuke-kun era nell'Akatsuki, lei aveva deciso di
convincere Naruto a fermarsi dicendogli che era innamorata di lui.
Colpa tua, anche.» lui la fissò sconcertato,
«Le hai detto di
fermarlo a tutti i costi. Per fortuna lui l'aveva scoperta subito e
l'ha sgridata per la bugia. Oh beh, probabilmente stava già
facendo
i conti con Hinata per la testa.»
«Colpa
mia adesso...» si lamentò Shikamaru.
«Sempre
colpa tua. E siamo ancora senza fidanzata per Cho.» gli
ricordò
Ino, «Senza neanche una collaborazione entusiasta-»
«Come
se potessi essere felice di giocare al “fidanziamo gli
amici” con
te...» la interruppe lui.
«Non
sei felice di passare del tempo con me?» squittì
Ino, guardandolo
con gli occhi chiari spalancati.
Shikamaru
si impose di distogliere lo sguardo. «Certo che
sì...»
«Un
po' più di convinzione, grazie.» disse lei,
tagliente.
«Shiho?»
improvvisò Shikamaru.
«Eh?»
fece Ino, stupita.
«Con
Shiho? Sembra una brava ragazza...»
Ino
cercò con tutte le sue forze di non aggiungere insulti
contro di lui
alla risposta: «Peccato che sia già innamorata
cotta...»
«Davvero?»
domandò lui, sorpreso.
«Di
te, Shikamaru. Di te.» riprese lei, alzando gli occhi al
cielo.
Shikamaru
si bloccò per la seconda volta, a bocca aperta.
«Ma-»
«Zitto
e cammina, idiota. Mi è anche venuta fame, a forza di
discorsi
inconcludenti. Offrimi del ramen.»
«Pure.»
accennò lui, meccanicamente. «Come sai-»
«Si
vede da lontano, cretino. Solo gli uomini non ne capiscono un
accidente-» lo interruppe lei, a sua volta zittita da una
domanda
dell'altro.
«Nell'ultima
settimana hai fatto discorsi terrificanti su noi uomini, è
successo
qualcosa?» indovinò Shikamaru. Ino
arrossì, poi divenne tetra e si
chiuse in un silenzio che col passare dei secondi lo atterrì.
«Ino?»
tentò di nuovo.
Dei
passi veloci giunsero alle loro spalle, poi la mano di Sakura si
abbatté sulla spalla della ragazza, mandandola quasi a
cadere
rovinosamente faccia a terra.
«Grazie
per avermi fatto litigare con Sasuke!» ruggì
l'ultima arrivata,
mentre Ino si massaggiava l'articolazione dolorante.
«Grazie
per avermi fratturato...» si bloccò.
«Litigavate sul serio?
Pensavo fossero preliminari...»
Sakura
arrossì violentemente. «È
geloso di Naruto. Sempre. Figurati ora! Mi ha mandata a
“fidanzarmici” invece che stare “a
seccare lui”. Stupendo. Vi
odio entrambi.»
«Quindi
ci dai una mano?» fu il logico collegamento della Yamanaka.
«Penso
di sì. Dove andate?»
Shikamaru
ebbe giusto il tempo di stupirsi della collaborazione di chi aveva
appena dichiarato loro il proprio odio, ma
era pur sempre una donna e quindi incoerente,
mentre Ino le rispondeva, che Sakura fece un passo indietro:
«No,
ne ho abbastanza di appuntamenti rovinati, non mi va di fare da terzo
incomodo. Andate pure voi. Noi ci vediamo domani, Ino.»
«Ancora?
Non stiamo insieme noi due!» protestò Ino.
Shikamaru, sentendosi
abbastanza inutile e quasi una borsetta presente in scena al braccio
di Ino ma senza dono della parola, cominciò a fissare il
cielo.
Fino
alle seguenti parole di Sakura.
«Non
è quello che dice il resto di Konoha.»
Davanti
a una scodella di ramen fumante, Ino fece il punto della situazione.
«Quindi,
Sai dice che gli è stato detto da Naruto, a cui lo ha detto
Lee, a
cui lo ha detto Kiba. Kiba sostiene che abbia sentito Choji dire a
tuo padre quanto noi due stessimo bene insieme, e che tuo padre ne
discuteva poco prima con tua madre. Ci siamo?»
«Voglio
morire.» rispose Shikamaru, atono.
«Grazie,
è carino farmi sentire così amata.»
replicò sarcastica Ino.
«Non
per te...» la liquidò con un gesto il ragazzo,
«Per i miei
genitori.»
«Per
i tuoi? Preoccupati di mio padre!» ribatté lei.
Shikamaru
gemette, prendendosi la testa tra le mani. Quando riemerse, con aria
esausta, commentò speranzoso: «Magari non lo sanno
tutti.»
«Ayame-san!»
chiamò subito Ino, «Per caso sai di me e
Shikamaru? Qualcosa...»
lasciò cadere la frase, mentre l'altro la guardava allibito.
Ayame
si avvicinò, incuriosita.
«Tipo?»
domandò, inclinando appena la testa.
«Tipo
che stiamo insieme.» completò cupa, Ino,
arrossendo miseramente.
«Ah?
Choji-kun ce l'ha fatta? Sono felice per voi!» si
complimentò la
ragazza.
«No,
no! È solo una voce che gira!» si
affrettò a dire Ino. «E che
vuol dire “Choji-kun ce l'ha fatta”?»
«Sta
a vedere che ci manovra!» suggerì Shikamaru,
scandalizzato.
Ayame
negò con la testa, tentando con un flebile: «No,
no, era così per
dire...»
«Ne
parla persino con te, non è possibile...»
s'indignò Ino.
«Solo
con me! Choji-kun e io a volte ci vediamo oltre l'orario di chiusura,
lui si trattiene a dare una mano, ma non c'è nessun
altro!»
«Dare
una mano?» ripeterono entrambi.
Ayame
sorrise, annuendo con occhi che brillavano.
«Choji-kun
è un angelo, davvero. Mi tiene sempre compagnia quando ci
sono pochi
clienti o quando devo chiudere il locale e mio padre non
c'è.»
Ino
e Shikamaru si scambiarono un'occhiata.
«Ah.»
mormorò Ino.
«Scusaci,
ora dobbiamo andare.» si congedò Shikamaru,
afferrando Ino per un
polso e tirandola via.
Uscirono
nuovamente all'aria aperta. Ino prese un respiro profondo, poi
parlò
senza più separare le parole.
«Brutto
bastardo pezzente idiota!
Come osa non dirci che ha messo gli occhi su Ayame? A me
poi! Capisco te che se in un insensibile
maschio,
ma io l'avrei capito!» «È
curioso
che tu
affermi una cosa simile dopo averlo chiamato brutto bastardo,
pezzente e idiota. O forse brutto era un riferimento all'aspetto
fisico e va contato separatamente?»
«Non
tentare di confondermi tu!» lo accusò con astio,
«Tu, pseudo-falso
fidanzato dell'ultima ora.»
«È
Choji che ha messo in giro le voci.» fece presente Shikamaru,
poi
aggiunse con finta indifferenza: «E poi ora sei tu che fai
sentire
me molto amato.»
Ino
boccheggiò un istante e scelse di imbronciarsi.
«Non
ce l'ho con te, è che così nessun ragazzo mi
chiederà più di
uscire.»
«Perché,
te lo chiedono ancora?» domandò Shikamaru
genuinamente stupito,
ricevendo una gomitata all'addome dolorosa. «Hai...
frainteso!»
rantolò.
«Come
sarebbe?» domandò lei, fosca.
«Non
stai più uscendo con nessuno! Per questo ho chiesto se sono
rimasti
ammiratori abbastanza coraggiosi da tentare la fortuna.»
precisò,
raddrizzandosi a fatica.
«Ah,
ecco. Beh, ho deciso che non voglio uscire con ragazzi che a malapena
distinguono la destra dalla sinistra. Non voglio solo un ragazzo
carino, lo voglio anche intelligente.»
spiegò con orgoglio. «Mh.
E se hai detto questo anche solo a uno di loro, si spiegano le voci
su di noi, alimentate dalle... speranze?
Sì, speranze di Choji.»
«Mi
informerò meglio su chi ha subito confermato.» lo
rese partecipe
Ino, programmando probabilmente un omicidio di massa.
Shikamaru
annuì, pensando con insistenza difficile da spiegarsi che
adesso lei
mirava anche all'intelligenza.
«IDEA!»
Il
ragazzo sobbalzò, poi la guardò sconcertato.
«Confermiamo!»
strillò Ino.
«Confermiamo?»
ripeté lui.
«Le
storie su di noi! Propongo un'uscita a quattro con Choji e Ayame! Se
facciamo i disgustosamente piccioncini davanti a loro, poi lei
verrà
presa dallo spirito romantico del momento e si spupazzerà
Choji!»
«Argh.»
fu il suggestivo commento di Shikamaru.
«Che
vuol dire?»
«L'immagine
di Choji e una ragazza qualsiasi non è qualcosa che voglio
immaginare. Comunque non ne ho voglia.» rispose.
Ino
gli diede una manata sulla spalla, riuscendo poi anche a far
schiantare le dita contro la linea della sua mascella in un mezzo
schiaffo.
«Collabora,
accidenti!»
«No!
E mi hai fatto quasi male!» protestò lui.
Ino
spinse le labbra in avanti come se volesse baciarlo, primo segno di
un broncio da manuale. Poi si coprì gli occhi con le mani e
iniziò
a singhiozzare rumorosamente.
«Shikamaru,
sei così cattivo!» strillò, di modo che
tutte le persone che
passavano, e probabilmente anche qualcuna dentro le abitazioni, la
sentisse. Sbatté anche un piede a terra con forza,
«Sei crudele!
Insensibile!»
«Finiscila,
Ino!» sussurrò lui atterrito, sudando freddo di
fronte agli sguardi
malevoli dei passanti.
«Lo
dirò a mio padre!» continuò lei, in una
chiara minaccia.
«E
va bene, va bene!» accettò velocemente, spaventato
a morte. Ino
riemerse con un sorriso radioso e gli si attaccò a un
braccio.
«Perfetto,
da adesso tutte le voci su di noi sono vere!»
«Quindi
anche che vi hanno visti nel parco l'altra notte?»
domandò Kiba
ammirato. Qualunque cosa dicessero su di loro al parco doveva essere
maledettamente imbarazzante a giudicare dalla sua espressione, e
Shikamaru arrossì involontariamente nel confermare. Ino si
strinse a
lui maliziosamente.
«Shikamaru
è pigro solo quando vuole lui.»
insinuò. Kiba fischiò, per poi
scoppiare a ridere e saltare giù dal muretto in cui sedeva,
con una
lattina ancora in mano.
«Troppe
informazioni, Ino. Complim-voglio
dire,
congratulazioni. Auguri. Qualunque diavolo di cosa si dica.»
«Grazie.»
rispose Ino con sicurezza. Shikamaru era molto meno convinto e si
chiedeva dove lei trovasse tutta quella faccia tosta.
«Chi
l'avrebbe detto, eh?» incalzò Kiba, dandogli una
pacca sul braccio
mentre passava con Akamaru, e a Shikamaru parve che anche
quest'ultimo si divertisse del suo imbarazzo, «Tu dopotutto
sei
sempre stato il più fortunato con le donne.»
sussurrò.
Memore
delle parole di Ino su Shiho, lui non poté dissentire.
Quando
se ne fu andato Ino cominciò a saltellare.
«Entro
cinque minuti lo sapranno tutti! Meno male che abbiamo incontrato
proprio Kiba! Ma che avranno detto sul parco?»
«Non
voglio immaginarlo.»
La
ragazza assottigliò gli occhi in due fessure, poi si
voltò di
scatto colpendolo con la lunga coda.
«Dai,
offrimi una cena. Siamo o non siamo fidanzati?»
«Stai
scherzando, vero?»
«Non
è colpa mia se sei così fortunato con le
donne.» ribatté lei con
voce molto acuta. Aveva l'udito di un pipistrello, chiaramente.
«Ragazzi,
che fate qui?» li salutò Choji, raggiungendoli.
«Non
è un appuntamento!» strillò Ino, e
Shikamaru la guardò sconvolto.
Choji, altrettanto sconcertato, annuì lentamente.
«Va
bene.»
«Oh,
d'accordo!» sbottò Ino, «In un certo
senso lo è. Shikamaru, puoi
dirgli la verità, non ti sgriderò per questo.
Ormai lo sanno
tutti.»
Il
Nara si chiese chi fosse il vero genio dei due.
«Beh,
già. Cho, stiamo uscendo assieme.»
borbottò, grattandosi la nuca
con disinteresse. Ino gli pestò un piede con palese odio.
«Grazie
perchè ci metti sempre tanto amore, Shika.»
«Ahia,
Ino.» si lamentò lui, esasperato. Choji li
guardava allibito.
«Ma
da quanto?»
«Oh,
da quando sono cominciati gli avvistamenti...» rispose Ino,
appoggiandosi di nuovo a Shikamaru, che ormai cominciava ad abituarsi
a tutto quel contatto.
Choji
scoppiò a ridere, entusiasta. «È
meraviglioso! L'ho sempre saputo,
sempre!»
«Davvero?»
disse lei a denti stretti e Shikamaru inarcò le sopracciglia.
«Certo!
Sempre così gelosi l'uno dell'altra, tu di Temari e lui di
Sasuke...
e poi sempre lì a stuzzicarvi, si capiva che non potevate
fare a
meno di starvi vicini! Con te si nota di più, Ino, solo
perché
Shikamaru va interpretato, però era palese che si annoiasse
a morte
senza di te!» ridacchiò allegramente Choji.
Ino
era impallidita abbastanza da far temere uno svenimento, mentre
Shikamaru guardava il cielo borbottando una mezza maledizione.
«Cosa,
siete ancora nella fase in cui lo negate?»
«Esattamente.»
rispose Shikamaru duro, e Choji rise di nuovo.
«Che
pazzi...»
«Senti,
Cho!» cominciò Ino, con tono così acuto
da far male, e poi si
schiarì la gola, «Dicevo, ti va una cena in
quattro?»
«Certo!
Chi sarebbe il quarto invitato?»
«Questo
lo scoprirai quando ci degneremo di farti sapere.» rispose
lei,
battendo le ciglia con malizia.
«Ah
beh, quando la grande coppia si degna, sapete dove trovarmi.
È
fantastico, giuro!» continuò, senza riuscire a
trattenersi,
«Asuma-sensei sarebbe felicissimo se fosse qui.»
«Tu
credi?» mormorò Ino, emozionandosi all'idea.
Shikamaru stavolta lo
guardò negli occhi, incuriosito.
«Certo
che sì! Un team più unito del nostro non lo si
può trovare! E poi
così vi prenderete cura l'uno dell'altra come voleva lui,
no?»
«Sì...
sì, hai ragione.» accennò Shikamaru,
dato che Ino aveva perso la
voce e teneva gli occhi puntati a terra.
«Vi
lascio al vostro appuntamento. Divertitevi.» li
salutò l'amico,
superandoli di gran lena. Voltato l'angolo alzò un pugno al
cielo,
salutando il maestro e ringraziando ogni santo.
Ino
e Shikamaru restarono fermi ai loro posti, senza sapere cosa dire.
«Tu
pensi che Asuma-sensei sarebbe fiero di me se mi fidanzassi con
Shikamaru?»
«Scusami?»
Sakura
guardò Ino incredula, mentre l'amica si pettinava i capelli
sciolti
prima dell'uscita a quattro.
«Lo
sai, quella cosa che ti ho detto che ha detto Choji, dico.»
«Sei
sempre così chiara...» borbottò Sakura,
passandole un coprispalle
viola, «Comunque penso di sì. Cioè,
sarebbe fiero comunque, però
sarebbe bello se finalmente metteste fine ai vostri litigi.»
«Ma
non smetteremmo certo di litigare!» protestò Ino.
«No,
però poi sareste occupati a far pace per il resto del
tempo.»
replicò Sakura con un sorrisetto. Ino arrossì di
botto, lanciandole
la spazzola.
«Frontespaziosa!
Non ero io la maniaca delle due?»
«Evidentemente
lo siamo entrambe, cara Scrofa.»
«Senti
un po'... segui il mio ragionamento: se sono nervosa non significa
che mi piace Shikamaru, ma che sono preoccupata per via di una
situazione nuova, delle sue conseguenze e anche di come
andrà il
piano. Sei d'accordo?»
«Sì.»
rispose Sakura annuendo. «Tranne per un punto.»
«Quale?»
«Che
a te piace
Shikamaru.»
Shikamaru
si massaggiò lo stomaco. Gli bruciava, la tensione lo stava
uccidendo.
Il
padre si voltò a guardarlo mentre passava con l'aria di un
moribondo.
«Esci?»
«Sì.»
«Ciao.»
Shikamaru
si chiese se fosse il caso di domandargli qualche consiglio. Magari
chiedergli se secondo lui Choji avesse ragione su tutta la linea o
se, più probabile, fosse un visionario.
«Ciao
pa'.»
Choji
quasi si strozzò a vedere Ayame che li raggiungeva con
indosso un
delizioso kimono rosa e un gran sorriso.
«Questo
è un regalo di compleanno anticipato.»
sussurrò Ino alle sue
spalle, eccitata, «Siamo o non siamo fantastici? Shika,
diglielo!»
«Siamo
o non siamo fantastici?» ripeté lui atono.
«Molto
convincente.»
«Lo
so.»
«Ciao
a tutti!» li salutò Ayame, leggermente rossa in
viso, «Grazie per
avermi invitata, Choji.»
«Eh?
Ah sì, è un piacere!» si riprese subito
il ragazzo, «Sei
bellissima!» aggiunse ammirato.
«Guarda
e impara.» commentò Ino e Shikamaru
sbuffò.
«Tanto
lo sai già, che senso ha dirtelo?»
«Ma
cosa vuol dire?!»
«Ehi,
ragazzi, possiamo avviarci?» li interruppe Choji, divertito.
Ino
grugnì una specie di assenso, strattonando il falso
fidanzato per un
braccio e trascinandolo verso il locale. Choji si voltò
verso Ayame,
che li guardava meravigliata.
«Non
sono bellissimi?»
«Amore,
mi passi il pepe?»
Shikamaru,
particolarmente rosso in viso, ubbidì senza dire una parola
mentre
Ino se la rideva sotto i baffi e poggiava il capo contro una sua
spalla. Choji non sapeva se ridere o far finta di nulla, e Ayame
sorrideva.
«Siete
una coppia bellissima, sapete?»
«Ce
lo dicono in molti, vero Shi?»
«Più
di quanti possiate immaginare. Mangia prima che si freddi,
Ino.»
«Ino
non ha un nomignolo?» domandò Choji.
«No.»
rispose lei soddisfatta, «Io sono solo...»
«Tesoro,
se hai finito con il pepe puoi passarlo di nuovo a me?»
Ino
arrossì di indignazione, mentre Choji quasi moriva soffocato
per la
seconda volta.
«In
realtà le piace essere chiamata anche cerbiatta.
Sai, in onore del mio nome.» rivelò Shikamaru,
cominciando ad
apprezzare la situazione. Dopotutto se doveva morire tanto valeva
divertirsi prima.
Ino
lo guardava a bocca aperta.
«Oh,
mi prendi in giro!»
«No,
vedi Cho...» cominciò Ino, e Shikamaru ebbe un
brivido, «È
partito
tutto
quando ho cominciato a chiamarlo cerbiattolo
mio.
Soprattutto
quando siamo soli, vero, cucciolo?
Sai com'è, Shikamaru è dolcissimo quando non ci
sono spettatori,
molto più di me. Pensa che una volta ha pianto quando
guardavamo un
film.»
«Ino.»
ringhiò Shikamaru.
«Non
imbarazzarti, è una cosa del tutto naturale e, anzi,
ammirevole!
Significa che sei sensibile!» disse lei, piena di stima nella
voce.
Lui
pensò che fosse il diavolo. Forse era già morto e
finito
all'inferno.
«Ha
ragione!» concordò Ayame serissima.
«Anche
io sono sensibile!» si affrettò a dire Choji,
«E non me ne
vergogno!»
Ino,
intenerita dal tentativo dell'amico di non essere oscurato,
annuì
ignorando Shikamaru, «È
vero, Choji è sensibile.»
«Oh,
lo so. È anche molto gentile.» approvò
Ayame con un sorriso.
«È
un ottimo amico.» borbottò Shikamaru.
«E
sicuramente sarà un ottimo fidanzato per chiunque sia la
fortunata.»
terminò Ino. Choji si tuffò nel piatto della
carne, mezzo commosso
e molto imbarazzato.
«Secondo
me dovremmo ordinarne dell'altra. Vado io.»
bofonchiò.
«Oh,
io vado un momento ai servizi.» aggiunse Ayame e dato, che
non
chiese all'altra di accompagnarla, Ino
fu
sicura che fosse un loro piano per lasciarli soli qualche minuto.
Premeditato o meno, lei si tuffò di nuovo contro il braccio
di
Shikamaru, stavolta per le risate incontrollabili.
«C'era
bisogno di una punizione tanto cattiva per un solo nomignolo,
peraltro non orribile quanto il tuo?»
«Ma
se cerbiatta e
cerbiattolomio
sono praticamente uguali!» replicò lei, dandogli
un colpetto sulla
schiena, «E poi che ne sai, magari ti sensibilizzi una volta
fidanzato!»
«Non
credo proprio, e di sicuro non lo andrei a dire in giro.»
ribatté
Shikamaru, schifato, «Tra l'altro il tuo piano non sta
funzionando
granché, sono più occupati a studiarci.»
«Tu
continua a fingere e vedrai che li ispireremo!» insistette
Ino, «E
poi io mi sto divertendo un sacco, tu no?»
«Non
so come comportarmi.» ammise lui.
«Beh,
convinciti di essere il mio ragazzo solo per un po', va bene? Fai
finta. Come se fosse una missione. Sii naturale e così
via.» lo
istruì la ragazza, con un sorriso felicissimo che non gli
sfuggì.
«Tu
ti stai divertendo veramente, non è
così?» domandò esasperato.
«Sto
passando una bellissima serata.»
«E
va bene, va bene...» acconsentì Shikamaru e Ino
gli schioccò un
rumoroso bacio su una guancia. «Ruffiana.»
«Venduto.»
Shikamaru
non l'avrebbe mai creduto, ma fingersi il fidanzato di Ino fu la
chiave di volta per non litigare seriamente con lei neppure una volta
in tre ore, solo qualche occasionale battibecco finito bene e per
giunta divertente, e per il resto Ino era di una docilità
inaspettata. Forse dipendeva anche dal suo leggerissimo entusiasmo
che differiva dal suo normale atteggiamento apatico, almeno quando si
rivolgeva a lei, o dalla mancanza di osservazioni sarcastiche, ma era
come trovarsi con una Ino versione dolce, o versione cresciuta.
O
forse, e questo era più difficile da ammettere, Ino era
cresciuta
davvero e lui non se n'era accorto.
«Beh,
una passeggiata al parco e lì ci dividiamo?» aveva
proposto e ora
eccoli all'ultimo bivio.
«Io
e Ayame andiamo a destra e vi lasciamo soli, d'accordo?»
disse
Choji, con un occhiolino che Shikamaru giudicò inquietante.
«Certo
che sì, perfetto!» squittì Ino,
«Ayame, è stato bello conoscerti
fuori dal locale per una volta! Choji, noi ci vediamo domani!»
«È
stato
un piacere
anche per me.» Ayame sorrise, «Shikamaru, Ino,
siete la coppia che
tutti immaginavamo sareste diventati.»
«Già,
da quando avevamo tutti circa dodici anni!»
confermò Choji, e Ino
prese la mano di Shikamaru con istintività, sorridendo
dolcemente.
«Vero?»
Shikamaru
strinse la sua mano e annuì, con un mezzo sorrisetto.
«Chissà
quanto avrai pregato per questo.»
«Tantissimo!»
ammise tranquillamente Choji, per poi ridere e condurre via Ayame,
«A
domani!»
Ino
sospirò, voltandosi senza lasciare andare la mano di
Shikamaru e
prendendo la strada opposta, finendo davanti a lui. Shikamaru la
seguì di buona lena, alzando per un momento lo sguardo verso
il
cielo stellato e privo di nuvole.
«Davvero
sei interessata all'astrologia?»
«Quanto
tu sei innamorato delle nuvole.» rispose lei,
«Posso elencarti
qualsiasi costellazione visibile, qualsiasi stella. Non amo solo i
fiori, sai.»
«Non
lo metto in dubbio, sei sempre piena di sorprese.»
concordò,
sentendosi sereno come non accadeva da tempo nonostante la fine della
guerra.
«Shika?»
«Mh.»
«Grazie
per la bella serata, mi sono davvero
divertita.» mormorò appena udibile, nascondendosi
grazie alla
chioma bionda e abbassando appena la testa. Sicuramente era in
imbarazzo almeno quanto lui, e Shikamaru strinse di nuovo la presa
sulla sua mano, col bruciore allo stomaco che tornava, sebbene un po'
diverso da prima. Era come uno sfarfallio.
«Anche
io, strano a dirsi. Se non ha funzionato si può sempre
rifare.»
«Vero.»
«Già.»
Ino
voltò appena la testa per guardarlo, poi arretrò
per trovarsi al
suo fianco, e camminarono insieme, sempre con le mani unite.
Entrambi
avevano la sensazione che quello fosse diventato l'unico modo
possibile di percorrere la strada verso casa.
«Se
non erano fidanzati prima di oggi, ora lo sono di sicuro.»
commentò
Choji, entusiasta.
«Ma
tu pensi davvero che avrebbero potuto fingere così
bene?» domandò
Ayame dubbiosa.
«Fingere?
No! Quei due sono innamorati sul serio, fingevano soltanto su quanto
se ne fossero resi conto, non sul sentimento.»
«Ma
perchè lo avrebbero dovuto fare?»
«Per
rendermi felice.» rispose semplicemente lui, «Tu
non sai quanto
possano essere buoni entrambi, specie con me. Sono persone
fantastiche e farebbero di tutto per chi amano.» le
raccontò con
occhi che brillavano d'orgoglio. Ayame si fermò, gli
gettò le
braccia al collo e lo baciò all'improvviso. Choji
ricambiò
all'istante, spostando una mano sulla sua schiena e una sulla sua
nuca che le accarezzava i capelli con le dita, spingendola
leggermente indietro per non perdere l'equilibrio.
«Anche
tu lo sei.» mormorò Ayame riprendendo fiato.
«Sì?»
fece Choji, «... questo sarà il miglior compleanno
della mia vita.»
Ci
son voluti secoli per riuscire a scrivere questa storia,
perchè
volevo fare un regalo a Choji e perchè volevo che fosse
speciale.
Invece no, è una shot normalissima, ma dopo che ne ho
scritte altre
99 concedetemi di pensare alla raccolta per intero come un regalo a
Shika e Ino e soprattutto a voi, che siete reali, che mi avete sempre
incoraggiata a scrivere e che mi avete fatta sorridere più
di una
volta.
È
stata una strana esperienza, molto più duratura di quanto
pensassi e
più stancante, lo ammetto, ma che mi ha dato tantissime
soddisfazioni e anche permesso di conoscere persone fantastiche con
cui ho condiviso la mia passione e con cui ho scambiato opinioni e in
alcuni casi contatti, facendo nascere qualche nuova bella amicizia.
Il
mio percorso in Naruto non finisce qui, almeno non ora, anche se mi
sono spostata sul fandom di Harry Potter e al sicuro nel mio pc ho
cominciato a scriverne superando in pochi giorni la mole di questi
cento motivi (eh, la pazzia...), ma per chi fosse interessato a
ciò
che scrivo riguardo Shika e Ino: non resterete a bocca asciutta. Ho
già pronta e bella che finita una long-fic sul team sette,
sullo
ShikaIno, sull'amicizia tra Sakura e Ino e con tutti gli elementi che
più vi sono piaciuti in questa raccolta -almeno a quel che
so dalle
vostre recensioni-
e che si chiama I'm Still Here.
Voglio
ringraziarvi ancora una volta per la pazienza, per avermi spinto a
continuare, per esserci stati/e, soprattutto le persone spaventose
che hanno commentato ogni capitolo! Grazie anche a chi ha messo la
storia nei preferiti, se per caso anche voi voleste farmi sapere cosa
ne pensate di questa storia anche se ora è giunta al termine
mi
farebbe molto piacere.
Grazie,
grazie, grazie ancora a tutti voi!