Quattro rintocchi a mezzanotte

di indiceindaco
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il primo rintocco. ***
Capitolo 2: *** Il secondo rintocco. ***
Capitolo 3: *** Il terzo rintocco. ***
Capitolo 4: *** Ultimo rintocco. ***



Capitolo 1
*** Il primo rintocco. ***


Note: 
1. https://www.youtube.com/watch?v=kcihcYEOeic


 
 
Ad Ale,
A Remus,
A Sirius.
[E alla fine anche un po’ a me.]
 

Quattro rintocchi a Mezzanotte.
 
 
 
Il primo rintocco.
 
 
“Poi furono insieme così che mentre la lancetta si muoveva, invisibile adesso, sull'orologio,
 

 Seppero che niente poteva accadere mai più a uno di loro senza che accadesse all'altro,
 
Che nient'altro poteva mai essere più importante di questo;”
 
 
 
Lo ricordo come fosse adesso.
Il tuo sguardo.
La prima volta che, per caso, magari per dispetto, si è posato sul mio.
La prima volta che mi hai letto dentro, che hai scavato con i tuoi occhi. Nei miei.
Non avevamo che l’età giusta per smettere di inseguire l’aquilone, per iniziare a costruirlo, e chissà…a giocarci anche, magari.
 
E non c’è stato spazio per nient’altro che non fosse quell’istante, fragile ma perfetto. 
In cui il tuo sguardo, ti spogliava, e ti offriva al mio.
Ed io ho smesso di essere me, e sono stato un altro,
Sono stato io, lungo il tuo sguardo.
 
Il tuo sguardo, che mi sorride, mi scalda, anche adesso.
Soprattutto adesso.
 
 
 

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Capitolo 2
*** Il secondo rintocco. ***



Il secondo rintocco.
 
 
“Che questo era tutto e sempre; questo era il passato, e il presente e qualunque cosa fosse per venire.
 

 Questo non avrebbero dovuto averlo, eppure l'avevano.
 
 L'avevano ora e prima e sempre ed ora ed ora ed ora.”
 
 
Era bastata una parentesi di distrazione.
Era bastato ascoltare quella voce che mi spingeva verso la tua risata, fra le tue mani, contro il tuo corpo.
Era bastato pensare di voler coprire quel sorriso, proteggerlo dalla bruttezza del mondo, nasconderlo.
 
E ho sentito il tuo respiro farsi silenzio, sulla mia pelle.
I tuoi occhi bussare sulle mie palpebre, alla ricerca di una risposta.
E la resa del tuo labbro inferiore che, tradendoti, mi faceva spazio.
 
E mentre il tuo cuore tremava, così vicino al mio, le tue mani si sono aggrappate alle mie spalle, alla ricerca di un’ancora.
Qualcosa di te sussurrava àncora, ma non la tua bocca, sulla mia.
 
Era bastato quell’attimo.
Vorrei fosse stato per sempre. 

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Capitolo 3
*** Il terzo rintocco. ***



Il terzo rintocco.
 

“Oh, ora, ora, ora, quest'ora solo, e soprattutto ora, e non c'è altro ora che tu, ora, e ora è il tuo profeta.
Ora e per sempre ora.
 
Vieni, ora, ora, perché non c'è altro ora che ora, sì, ora.
 Ora, per favore, ora, ora solo, nient'altro, solo quest'ora,
 

 E dove sei tu e dove sono io e dove è l'altro, e non il perché, non hai il perché, solo quest'ora
 
 
 
La prima volta che ti ho perso non l’ho realizzato subito.
Ti ho chiamato e non ti sei voltato.
Sordo al tuo orecchio, al tuo soltanto.
Il tuo nome si faceva strada, infrangendo il silenzio, straripando in un’eco, e tu non ti sei voltato.
 
Hai lasciato che il richiamo si facesse attesa,
L’attesa domanda,
La domanda silenzio,
Il silenzio vuoto.
 
Mancanza.
 
C’era qualcuno al mio fianco,
Lo ricordo.
Aveva il volto della delusione, dell’amicizia tradita.
E non c’era nessun suono se non quello del tuo nome.
Che incessante, t’invocava, come una preghiera.
 
Invano.
 

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Capitolo 4
*** Ultimo rintocco. ***


https://www.youtube.com/watch?v=56hDr0cha-s

 
Ultimo rintocco.
 
 “E ancora e sempre, per favore, e poi sempre ora, sempre ora, a partire da ora sempre lo stesso ora: uno soltanto.
 

Non c'è che un solo ora, un solo, che ora va, ora si solleva, ora veleggia, ora ricade, ora turbina, ora si gonfia, ora ti lascia, ed è sempre ora,
 
 Sempre,
sempre ora.”
 
 
Ci nascondiamo sempre dietro a tante cose:
Scuse, silenzi, mancanze
Ritardi,
Paure, dolore, rimpianti.
 
Ci nascondiamo, quando basterebbe dire:
Sono io. Eccomi. Sempre io.
Anche dopo dodici anni.
Io.
Un io che sei anche tu, ma sono io e poi…e poi sei tu.
E lo sai che lo sono. Lo sai perché lo sei anche tu.
 
E invece…?
Invece ci nascondiamo.
Mi nascondo.
Dietro ad un velo, questa volta.
Aspetto che tu venga a riprendermi.
 
Verrai?
Ti aspetto.
Ma fai tardi, ti prego. Questa volta, fai tardi.
Io rimango qui.
Sono sempre stato qui.
 
 
 
Per chi suona la campana,
E. Hemingway

 

 

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