Memories and sweet kisses di myki (/viewuser.php?uid=34405)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La fine dei giochi ***
Capitolo 2: *** Ritorno a casa ***
Capitolo 3: *** Il bacio di Ginny ***
Capitolo 4: *** AVVISO ***
Capitolo 5: *** Lezioni di vita e The al limone ***
Capitolo 6: *** Parole e silenzi ***
Capitolo 7: *** Il cavallo e la Torre ***
Capitolo 8: *** Cioccolata in cambio di un sogno ***
Capitolo 9: *** Incubi di luna e abbracci (quasi) fraterni ***
Capitolo 10: *** Asciugamani bianchi, biglie colorate e 23 baci ***
Capitolo 11: *** Il tempo che resta ***
Capitolo 1 *** La fine dei giochi ***
Fin' amour
Probabilmente avrei dovuto aspettare a postare questa storia… ma volevo
festeggiare il mio primo anno su EFP… mamma mia! Giuro che non sembra così tanto
^o^
Questa è l’ispirazione dell’Estate, ed è una storia praticamente conclusa.
Scritta per mostrare la mia Hermione. Ma soprattutto, per raccontare
quello che successe dopo il suo primo bacio. Perché dopotutto… quello fu solo
l’inizio.
MEMORIES AND SWEET KISSES
CAPITOLO 1: LA FINE DEI GIOCHI
Era tutto finito. La guerra.. ma anche la vita.
Niente sarebbe stato più come prima. E benché molte cose sarebbero
migliorate, non avremmo mai smesso di rimpiangere ciò che era stato. Adesso,
sulle macerie del vecchio mondo, cercavamo di ricostruirne uno nuovo. A partire
da quella che era stata la nostra casa, Hogwarts. Le sue mura ci avevano visto
combattere per il mondo magico, e salvarlo. Ma avevano anche seguito la nostra
crescita, tra balli, interrogazioni e primi baci. Adesso, vedendo le mura
distrutte, la polvere, il sangue, con ancora nelle orecchie le grida di quella
notte.. non posso trattenere le lacrime. Non ci provo nemmeno: copiose,
incessanti, mi solcano lentamente il viso. C’è odore di morte, nell’aria, odore
di ricordi.
"Hermione..?"
Finalmente mi volto. Lui è lì. Vorrebbe avvicinarsi, lo so. Vorrei anch’io
che mi stringesse forte, sussurrandomi che andrà tutto bene. Ma sappiamo
entrambi che sarebbe mentire.
Ron.
Vorrei poter pronunciare il suo nome, ma non ce la faccio. Sarebbe troppo
doloroso, ed è troppo presto. So che dovremo parlare, prima o poi. E vorrei
davvero farlo, ma non posso. Chiarire i nostri sentimenti.. vorrebbe dire
pensare al futuro. Un futuro concreto, che ora non esiste. Spazzato via insieme
a coloro che non torneranno mai più. Perché abbiamo vinto la guerra, è vero, ma
nessuno di noi si sente un vincitore. Vedo Harry che si avvicina a noi, gli
occhi velati e freddi. Vorrei dirgli che adesso ho capito. Che so come doveva
sentirsi, come si sente ancora adesso, quando tutti lo acclamano come un eroe.
Come se ogni fibra del corpo bruciasse di rabbia, e di un meschino orgoglio che
lentamente ti divora dall’interno. Volgiamo tutti lo sguardo nella stessa
direzione. Al centro del prato si sta svolgendo una cerimonia in ricordo di
coloro che sono caduti in questa guerra. La professoressa McGranitt scandisce i
loro nomi uno ad uno, facendo scorrere gli occhi su una lunga lista che tiene
tra le mani. Le tremano, ma questo è l’unico segno di cedimento che dimostra.
Non so come faccia. La invidio per la sua forza, per il suo autocontrollo, che
ho sempre cercato di imitare. Capisco di non esserci riuscita, mentre mi asciugo
distrattamente le ultime salate lacrime. Mentre la ascolto, mi guardo attorno,
facendo però in modo che lo sguardo non si posi su nessuno. Non voglio che
vengano qua a chiedermi come sto. Non voglio ingannarli dicendo che sto bene. Si
è rotto qualcosa, dentro di me.
Quando pensavo che Harry fosse morto.
Quando ho visto i cadaveri dei miei compagni.
Quando ho pensato che non avrei mai potuto dire a Ron quanto lo amo.
Seduti sulle sedie bianche ci sono i signori Weasley, ma non sembrano nemmeno
loro. Non c’è allegria sui loro volti, e sembra che non vi si possa posare più
un sorriso. Vicini ci sono i Lovegood, i Jordan, gli Abbott e la nonna di
Neville. Vicino al Platano Picchiatore, miracolosamente ancora in piedi, Hagrid
e Madame Maxime. E poi tanti, forse tutti gli studenti di Hogwarts. Più lontano,
seminascosti, vedo Draco e sua madre. Lucius è stato arrestato, non pensavo
sarebbero venuti. Sento qualcosa di strano, stupore, meraviglia forse. Ma dura
solo un attimo. Il mio corpo si rifiuta di provare qualsiasi cosa. La
professoressa smette di leggere, e invita chiunque voglia parlare a salire sul
palco di legno. Nessuno si muove. Sembra che perfino l’aria si sia fermata. E
poi, vedo Harry avvicinarsi alle scale, e raggiungere il palco. È per questo che
è sempre stato un eroe. Non perché abbia vinto Voldemort ogni volta che lo ha
incontrato. Ma perché ha sempre trovato il coraggio di battersi.
"Remus Lupin era uno dei migliori amici di mio padre. L’ho conosciuto,
rispettato e amato anche prima di sapere questo. Era un lupo mannaro. Già..
questo era il suo segreto. Il suo.. piccolo problema peloso – il
suo volto si piegò spontaneamente in
un sorriso mentre lo disse- Per questo suo
male, credeva di dover restare solo tutta la vita, ma alla fine aveva permesso
che qualcuno lo amasse. Tonks.. bè. Anche lei era speciale. Sapeva far ridere, e
c’era riuscita anche con lui. Voldemort.. ha spezzato le loro vite. È riuscito a
distruggere un amore che non sarebbe cessato se non con la morte, proprio come
già aveva fatto con i miei genitori. Vi chiedo solo una cosa. Di non aver più
paura di pronunciare il suo nome. Voldemort era più forte quando la paura era
maggiore. Non rifate lo stesso errore. Smettete di aver paura, chiamate le cose
col loro nome, non arrendetevi mai più al vostro nemico. Remus e Tonks hanno
combattuto per dare un mondo migliore al loro figlio, senza temere le
conseguenze, e io li ammirerò sempre per questo"
Quando la sua voce si spense si sentirono mormorii confusi e sussurri. Ron
osservava la sua famiglia. Ognuno di loro pensava di doversi alzare, per
raccontare qualcosa di Fred, ma nessuno trovava la forza di farlo. Il dolore era
ancora troppo. Proprio mentre la sedia di George si spostava vidi Ron
attraversare lo spazio che lo separava dal palco. Non pensavo che l’avrebbe
fatto.. pensavo che si vergognasse a parlare di fronte a tutti, ma sbagliavo.
Era cresciuto. Si poteva notare anche dal volto, se lo si osservava
attentamente. Era più duro, più scuro. Non aveva niente della sua infantile
serenità. Solo gli occhi si erano salvati, ancora azzurri e innocenti, come se
il sangue non li avesse macchiati.
"Non sono qui per raccontare che mio fratello era un santo.. perché non lo
era. Lui.. era un uragano. I suoi scherzi hanno sempre creato più confusione che
altro, sia in casa che fuori. Non ha mai preso qualcosa sul serio.. neanche la
vita. Ma Fred era così, libero, felice, nel suo mondo di sogni e fuochi
d’artificio. Voleva aprire un negozio di scherzi, un posto dove poter unire il
cervello, che a scuola usava poco, e il cuore. E ce l’aveva fatta. Adesso.. non
so che fine farà il negozio senza di lui. Ma so che fino a che starà in piedi,
fino a che la gente avrà voglia di ridere, Fred non morirà mai del tutto.
"
Respirai forte, e mi guardai di nuovo attorno. Harry e Ron avevano osato. Ed
avevano spinto il resto di noi ad avere coraggio. Dopo di loro parlarono Luna,
Angelina, Vitious e la Sprite. I genitori di Cedric Diggory.. e Neville. Io
avevo i piedi attaccati al terreno. Mi sentivo vigliacca, sporca e inutile. Era
questo che Harry e Ron stavano pensando di me? Cercai di incrociare i loro
sguardi, ma loro continuavano a guardare dritto davanti a sé. Poi accadde
qualcosa che non mi aspettavo. Ron mi prese per mano incrociando le dita con le
mie. Non c’erano richieste in quel gesto, né speranze. La sua mano fredda mi
trasmetteva la forza di cui avevo bisogno per non cadere a terra.
"Non sei obbligata a farlo"
Le sue parole mi giunsero lontanissime, ma capii quello che intendeva. Aveva
capito che io non me la sentivo di parlare. Non avevo neanche la forza per
rispondere a lui. Mi sembrava di aver perso la capacità di parlare.. come se le
urla di quella notte mi avessero consumato la voce. Per sempre? Non lo sapevo.
Mi limitai a stringere più forte quella mano che mi teneva in piedi. Dopotutto
era quello che Ron aveva sempre fatto.. mantenermi viva. Anche quando era tutto
perduto. Rimasi lì, immobile, fino a che giunse il momento di tornare a casa. Mi
spinsero via senza che reagissi minimamente. Non mi voltai per vedere nuovamente
le macerie di quello che era stato. Non avevo bisogno di rivederle per
mantenerne il ricordo. Quella stessa distruzione si trovava nel mio cuore.. e
l’unico modo per lasciarmi tutto alle spalle era andare avanti. Fortunatamente,
non ero sola. Al mio fianco c’erano Harry e Ginny, lontani l’uno dall’altra come
non pensavo potessero stare in quel momento. E dall’altra parte c’era Ron. Che
non aveva mai lasciato la mia mano.
Fine!!! Non sapete quanto è stata difficile la scelta del narratore. Ron o
Hermione? Questo era il dilemma. Alla fine ho scelto lei. Per una questione
pratica, diciamo… credo di esser più capace a descrivere i sentimenti di una
femmina!
Grazie 1000, in anticipo, per tutto. Per esser stati con me in questo anno, e
per avermi accompagnato con le vostre
storie.
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Capitolo 2 *** Ritorno a casa ***
Fin' amour
Ecco qua… il secondo capitolo. Spero che la mia Hermione vi piaccia anche
stavolta.
CAPITOLO 2: RITORNO A CASA
Era buio quando arrivammo. I signori Weasley avevano deciso di ospitarci
ancora una volta. I miei genitori erano ancora in Australia, e non avevo un
posto dove stare. Per Harry era diverso. Lui non sarebbe mai tornato dai
Dursley, mai più. Sapeva di dovergli qualcosa, in qualche modo, ma li avrebbe
ripagati senza che lo sapessero. "Forse vivranno ancora meglio, nella speranza
che io sia morto" aveva detto così, prima di accettare l’invito dei genitori di
Ron. Stanchi, ci trascinammo nelle camere, rimandando tutte le domande al giorno
dopo. Io e Ginny ci buttammo sui letti, trovandoli i più morbidi del mondo. La
testa mi girava, i pensieri correvano alla velocità della luce. Sentii George
chiedere a Ron se poteva dormire con loro quella notte. Non disse il motivo, ma
lo sapevamo tutti: non voleva entrare in camera sua, quella che da sempre aveva
condiviso con Fred. Mi alzai e chiusi la porta, tornando subito a stendermi.
Chiusi gli occhi, ma fu un errore.
Sangue.
Studenti che corrono per le scale, alcuni poco più
che bambini, almeno all’apparenza.
Altri, che con
coraggio si voltano per affrontare il nemico.
Un
nemico forte dell’esperienza.. della vita che i loro
giovani
avversari non avranno più.
Grida.
Risate.. di chi dalla morte ricava divertimento.
Mantelli
neri che strusciano a terra, lampi di luce.
E ancora sangue…
Mi svegliai all’improvviso, accorgendomi di essermi addormentata. Avevo il
fiatone. Mi alzai facendo cigolare il letto, e avanzai verso la porta. Spiai il
corridoio vuoto, poi scesi lentamente le scale. Arrivata in cucina, presi un
bicchiere d’acqua e mi accasciai su una sedia, con la testa sul tavolo. A
piccoli sorsi bevvi l’acqua, assaporando ogni volta l’umidità sulle labbra.
L a luce mattutina mi colse impreparata, almeno quanto lo sguardo di Harry.
Mi guardava attraverso gli occhiali, già vestito del tutto. Mi sentii in dovere
di dire qualcosa..
"Non dirlo a Ron"
Avevo pensato tanto negli ultimi due giorni, ma non avevo detto quasi
niente.. adesso, la prima cosa che mi usciva dalle labbra era una richiesta..
per non far sapere a Ron che avevo dormito in cucina.
"Non lo farò.. se mi prometterai che la prossima volta verrai in camera da
noi"
"La prossima volta?"
"I sogni possono far male. E noi abbiamo visto cose troppo brutte per essere
dimenticate. E per la cronaca.. anch’io ho passato una nottataccia… e anche
Ron."
Cercò di sorridere ma sul suo volto apparve solo una smorfia dolorosa. Mi
chiesi se saremmo mai stati capaci di ridere ancora…
"Perché non mi hai svegliata subito?"
"Perché avrei dovuto? Avrei dato qualsiasi cosa per dormire un po’
anch’io…"
Fece un sospiro e si passò la mano tra i capelli. Lo osservai. Era stanco.
Incredibilmente stanco.
"Come stai?" Sussurrai piano.
"Non lo so. Vorrei poter descrivere quello che provo ma credo che non sia
possibile. Credevo.. credevo che alla fine di tutto sarei stato libero. Che se
fossi riuscito a sconfiggere Voldemort tutto il resto si sarebbe messo a posto
da solo. Ma in questa battaglia ho perso tutto. Dovrei essere felice, perché
tutti voi siete ancora in vita.. ma non riesco a perdonarmi per coloro che non
ce l’hanno fatta. Cedric.. Sirius, Silente.. Fred, Remus, Tonks, Dobby..
avrebbero dovuto essere qui con noi. Senza di loro non me la sento di
festeggiare.. non me la sento neanche di vivere. "
Provavo le stesse cose, ma non riuscivo a dirlo. Squadrai quei grandi occhi
verdi e vi lessi solo sofferenza. Dov’era finita la speranza? Avevo creduto di
potermi appoggiare agli altri per ritrovarla ma sbagliavo. Mi accorsi d’un
tratto che non aveva mai smesso di parlare.
"… e poi c’è Piton. La persona che odiavo di più al mondo. Adesso.. non so
cosa pensare. Non so cosa provare. Rabbia? Compassione? So solo che non ho più
la forza di odiare. Spero che basti."
Avvicinai la mia mano alla sua, posata sul tavolo. Mi sorrise. Mi alzai e lo
abbracciai, stringendolo con violenza. Cominciai a piangere sulla sua spalla,
silenziosamente, promettendo a me stessa che quello sarebbe stato l’ultimo
pianto che avrei fatto.
Ron entrò nella stanza vestito come la sera prima, insieme a Bill e al Signor
Weasley. Appena ci videro si bloccarono sulla porta. Sentii la stretta di Harry
allentarsi e poi sciogliersi del tutto. Non vista, mi asciugai le lacrime col
maglione. Nessuno sentì il bisogno di dare il buongiorno. Non lo sarebbe stato,
e lo sapevamo. Poi ognuno si apprestò a prepararsi la colazione. Ron mi si
avvicinò non appena Harry se ne fu andato, consapevole di essere di troppo.
"Come stai?"
A quel punto avrei potuto sfogarmi, raccontare a Ron quello che pensavo, come
Harry aveva appena fatto con me. Ma i miei tempi di reazione erano diversi. A me
serviva più tempo. Mentre ancora pensavo a come rispondere lui cercò di mettermi
un braccio attorno alle spalle, ma mi scansai. Non volevo farlo.. solo.. era
stato più forte di me. Quando lo guardai di nuovo negli occhi capii che lo avevo
ferito. Perché ero così stupida?!
"Ron.. scusami, non volevo, io.."
"Non importa, ho capito. Evidentemente se Harry ti abbraccia non è un
problema, ma se lo faccio io cambia tutto"
"Ma certo che cambia! Io… tu… "
"Smettila, ti prego. Penso di star soffrendo abbastanza per il momento"
Se ne andò, e non riuscii a fermarlo.
Non me ne ero accorta.. egoista, avevo pensato solo a me stessa, dimenticando
che anche gli altri stavano affrontando il mio stesso dolore. Non sarebbe
accaduto mai più.
Stavo per piangere nuovamente, ma ricacciai le lacrime indietro.
Era il momento di smettere di piangere.
Fine!! Su… non è così male no?! p.s Per chi segue Fin’Amour… scusate, ma per
il prossimo capitolo ci vorrà ancora un po’! E non preoccupatevi, anche per Lily
e James arriverà il lieto fine!!!!! (mmh… fino a che non saranno uccisi
intendo)
X TittiGranger: Eccolo!! Sperando che il seguito non ti abbia deluso… Grazie
1000
X piccola peste: No… sono 10/11 capitoli in tutto… non sono sicura perché
l’ultima scena la sto ancora scrivendo… Grazie per i complimenti!!!!!! Un
bacio
X MaryMatrix: Mi ha colpito tantissimo quello che hai detto, perché
effettivamente, anch’io avevo dei dubbi riguardo al primo capitolo, e nonostante tutto
non riuscivo a trovare qual’era la stonatura. E penso che tu abbia ragione! I
discorsi sono "vuoti", nel senso che non sono riuscita a interpretare quello che
loro avrebbero potuto dire. Penso che il mio troppo concentrarmi su Hermione
–sui suoi sentimenti, i suoi pensieri o impressioni- mi abbia distratto dagli
altri personaggi, tanto da dar loro meno peso. Thanks! Mmh… purtroppo devo dirti
che questa storia sarà abbastanza triste… malinconica più che altro… ^O^ un
cambio di tono rispetto alle precedenti, che non vedevo l’ora di dare!
X Tigerlily: Eeeeeh, certo al tuo parere ci tenevo molto! Ovviamente… tu hai
letto già un paio di capitoli, e sai come continua, ma sono felice che ti sia
piaciuta!! …pure Tommaso d’Aquino adesso?! E davvero ci trovi dei "messaggi" nel
testo? Wow… e come sempre, sei andata dietro la protagonista, per guardare la
maturità di Ron… vedrai, sarà un tema che si troverà ancora. La verità è vorrei
raccontare la loro maturità, quella di entrambi, avvenuta lentamente ma
costantemente. Fortuna però che anche Herm ti è piaciuta! Fiuuh! Pericolo
scampato allora…
X erikappa: Grazie di tutto… allora, la storia è una Ron/Herm
fondamentalmente, anche perché è proprio Hermione a parlare… ma è anche vero che
sarà lei, dal suo punto di vista, a narrare l’evoluzione della storia tra gli
altri due. E se ti piacciono Harry e Ginny devi aspettare il prossimo, perché
c’è una scena tutta dedicata a loro!
X FlameCrush: Davvero grazie; Per aver colto il mio punto di vista, per aver
comparato la mia Hermione a quella dei libri. È proprio questo che voglio,
sfatare il mito dell’Hermione forte e controllata che per me non è mai stata.
Spero davvero che continuerai a seguire!
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Capitolo 3 *** Il bacio di Ginny ***
Myki
Myki
Davvero, non ho scuse per il ritardo. È solo che… bè, mi
avevano rapito il computer.
CAPITOLO 3: IL BACIO DI GINNY
Per parecchi giorni ci evitammo, trovando buona ogni scusa.
Io stavo appiccicata a Ginny. Lei.. era l’unica che stava bene. Ogni tanto
piangeva, ma soltanto quando era sola. E senza mai farsi vedere da Harry. In
camera sua era stato messo un letto matrimoniale, e il letto singolo era stato
dato a George. Ero contenta di condividere con lei i momenti prima di dormire.
Lei che era così forte..
Una sera le chiesi come faceva. Come poteva continuare a
vivere normalmente la sua vita, senza cedere ai ricordi. E lei mi diede una
risposta che non dimenticherò mai.
"Forte? No, non credo di esserlo.. so solo che comportandomi
così riesco a non fare male a nessuno, a lasciare che ognuno dimentichi o
ricordi a modo suo. Tutti stanno soffrendo in questo momento, anche chi non lo
fa vedere. Però.. fa male vedere soffrire chi ami. E nella speranza che Harry mi
ami ancora, io non mi faccio mai vedere da lui…"
Assurdo. Quella ragazzina aveva capito molte più cose di me.
Di me.. che mi consideravo tanto intelligente, ma che della vita non avevo
capito nulla.
Lei si che aveva vissuto. Amato. E io?
Mi ero nascosta per anni dietro a una maschera d’amicizia,
un modo come un altro per non soffrire. Mi ero rifugiata tra gli scaffali
polverosi della biblioteca, cercando di scappare dai morsi allo stomaco, dal
calore alle guance che mi assaliva quando ero con lui, dalla sua voce roca che
mi dava alla testa.
RON..
Forse fu solo in quel momento che capii: Ginny aveva
sofferto per amore, sapeva che ci sarebbe stata la possibilità del
dolore.. ma ciò non l’aveva tenuta lontana da Harry. Io ero stata bloccata dalla
vergogna, dalla paura di un rifiuto. Avevo trovato il coraggio di rischiare, in
questa battaglia, avevo preso in considerazione l’idea di morire, l’idea di
uccidere persino.. ma mi era sempre mancato il coraggio per dimostrare il mio
amore. Quella notte passò lenta, ma forse fu anche troppo veloce per il tempo
che a me sarebbe servito. Mi cullava il rumore frusciante dei cespugli, spostati
forse da qualche nano da giardino, l’aria che soffiava sulla finestra di vetro,
il dolce respiro di Ginny, distesa accanto a me. La mattina ci trovammo tutti
insieme a fare colazione; ormai erano passati venti giorni dalla cerimonia, e
l’atmosfera si era fatta meno tesa. Quando arrivai c’erano già tutti: Il Signor
Weasley, seduto a capo tavola, parlava a bassa voce con la moglie, che cercava
disperatamente di servire a tutti altre fette di pane tostato. La verità era che
dopo la morte di Fred la cucina era stata il suo svago preferito. Passava ore e
ore a cucinare piatti che poi venivano educatamente mangiati da tutti, e almeno
da parte mia, più per compassione che per voglia. Harry osservava un po’ troppo
attentamente il suo bicchiere di succo di zucca, tanto che se avessi dovuto dare
il mio parere avrei detto che stesse osservando di nascosto Ginny, che era
seduta davanti a lui. Ron sedeva a occhi bassi, rivolgendo ogni tanto
un’occhiata al resto del gruppo. Il più silenzioso continuava a restare George,
che ancora non era riuscito a sfogare il suo dolore con nessuno. Mi sedetti
proprio accanto a lui, e gli sorrisi, cercando di non pensare alle allegre
colazioni fatte durante le passate vacanze, quando ancora non avevamo perso
nessuno, e il mio problema più grande consisteva ancora nel far studiare Ron.
Mangiai poco, come ero solita, e poi mi dedicai ai lavori domestici che mi aveva
affibbiato la Signora Weasley. Fu soltanto quel pomeriggio che ci ritrovammo in
salotto; io, Ginny, Harry e Ron. Era la prima volta che avevamo l’occasione di
parlare veramente, la prima in cui io potessi chiedere scusa a tutti. A
lui, in particolare.
Mi misi volutamente accanto a lui e torturandomi le mani
come una bambina di dodici anni, lo guardai negli occhi.
"Mi dispiace. Davvero. Sai che non volevo.."
Mi interruppe.
"Io.. sono geloso. Per molto tempo ho cercato di convincermi
che non fosse vero, o che almeno fosse normale.. che un amico fosse geloso di
un’amica intendo, ma non sono tanto sicuro che lo sia. Normale. Perché
probabilmente non c’è niente di normale tra noi.. ora però è meglio che lo
ammetta no? Che sono geloso di te voglio dire"
Io lo guardavo sorpresa, incapace di rispondere a
un’affermazione così spontanea.. e a lui, che mi guardava con gli occhi
spalancati, serio, bello.. eppure ingenuo come sempre.
Ginny spalancò la bocca per la sorpresa, mentre Harry rimase
immobile, colpito ma non del tutto. Probabilmente lui e Ron ne avevano parlato
tutta la sera.
"Io.. sono contenta che tu sia geloso. Cioè.. non che ce ne
sia motivo.. e poi non di Harry sicuramente!"
"C’è qualcun altro?"
Adesso la voce di Ron si era abbassata, facendosi anche più
roca.
La conversazione stava prendendo una piega imbarazzante e
non sapevo come comportarmi con gli altri due che ci facevano da spettatori.
"No.. – risposi con un filo di voce- e tu?"
"Per me ci sei sempre stata solo tu"
In quel momento mi sentii scivolare, e precipitare verso il
basso. Dovetti appoggiarmi a tutta la mia forza di volontà per non dire qualcosa
di stupido e dannatamente compromettente.
L’apparire della Signora Weasley mi tolse da quell’impiccio.
Trascorsi il resto della giornata con un inconsapevole sorriso stampato sulla
faccia.
Credo che fu proprio da quella sera che le cose cominciarono
a cambiare. E fu grazie a Ginny.
Quando giunse l’ora di andare a letto ci dirigemmo tutti
verso le camere. Quella di Ron ed Harry era sullo stesso piano della nostra, ma
non ci ero ancora mai entrata. Da quando era successo tutto io e loro non
passavamo più tanto tempo insieme.. colpa della battaglia, dei ricordi, del
bacio. Era incredibile come potesse farmi ancora girare la testa quando ci
pensavo. Il mio primo bacio. Ed era stato con lui. Cosa potevo desiderare di
più? Bè.. che ce ne fosse un altro. E un altro. E molti altri all’infinito.
Perciò.. quando vidi Ginny continuare lungo il corridoio con
Harry mi spaventai un attimo. Conoscevo Ginny.. sapevo che amava rischiare. E
che per le cose che amava rischiava sempre.
Li sentii ridere insieme, tanto complici che vidi Ron
avanzare velocemente per lasciar loro un po’ di intimità.
Poi vidi Ginny guardarlo intensamente negli occhi e alzarsi
in punta di piedi per baciarlo. Distolsi lo sguardo, ma feci a tempo a vedere la
mano di Harry che cercava quella di lei. Durò pochi attimi. Quando sentii
nuovamente le loro voci tornai a guardare dalla loro parte. Diedi la buonanotte
da lontano, e aspettai che Ginny mi raggiungesse. Durante tutto quel tempo
sentii addosso lo sguardo di Ron. Mi stava fissando, lo sapevo, ma feci finta di
niente. Ero imbarazzata, confusa, invidiosa di Ginny, che aveva fatto quello che
io avrei dovuto. La guardai e capii che potevo farmi aiutare da lei. Che forse,
avrebbe potuto spiegarmi tutte quelle cose che non c’erano sui libri.
Mi avrebbe insegnato. E io avrei imparato a vivere.
Fine!!
X BigIlly: Per la Speranza c’è sempre un posto. E poi… io
sono per il lieto fine. Sempre e comunque. Grazie per tutto!! Sono davvero
contenta di essere riuscita a trasmetterti il dolore di una guerra. È proprio
quello che voglio fare, far capire come non sempre tutto torni a posto dopo la
vittoria… perché a volte, vincere non basta.
X marilyn92: Prometto che non lo farà soffrire troppo ok? Lo
sai che anche a me dispiace!! E poi… i capitoli tristi servono, o non potrei
parlare della felicità. Spero davvero che continui a piacerti!! Un
bacio
X erikappa: Eeeeeeeeeeh, scusa, con te devo scusarmi sul
serio. Spero che sarai comunque contenta di questo capitolo e che mi perdonerai
per il ritardo! Già, a volte Ron fraintende le cose… ma la mia Hermione è una
che sa farsi valere. Non starà certo ad aspettare all’infinito… un
abbraccio
X giusyangel: Oh!! Noooo, non tutto sarà così triste da far
piangere! Anzi, ci sono parti che mi sono molto divertita a scrivere, e che
spero possano far sorridere. Nonostante tutto, è vero che i miei personaggi NON
DIMENTICHERANNO. MAI. Perché sarebbe irreale, e troppo ottimista. Grazie di
tutto!
X isina4everyoung: Spero che continui a piacerti, e a
incuriosirti, perché sarebbe davvero bello riuscire a suscitare un po’ di
curiosità… thanks XD
X viu_5: Eh.. posso essere davvero così brava da farti
cambiare idea? Non credo. Ma forse – come hai detto tu- abbastanza per farti
vacillare. Sai cosa ti dico? Mi basta. Anzi… vediamola così… mi piacerebbe che
continuassi a leggere e che alla fine di tutto (soltanto altri 7 capitoli non
devi reggere tanto) mi dicessi cosa ne pensi di loro. Di Ron ed Hermione
visti da me. Vediamoci presto eh… abbiamo tanti progetti da mettere in
pratica… ^^ Ovviamente, anche io ti voglio tanto tanto bene.
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Capitolo 4 *** AVVISO ***
AVVISO
Non so veramente che dire... proprio oggi stavo per mettere il
nuovo capitolo e ne ero felicissima, dato che qualche giorno fa avevo completato
l'intera storia, con l'ultimo capitolo -il 10- che era stato veramente
complicato per me. E adesso... sparito tutto. Non so dire come è successo, e non
so come rimediare. Spero di riuscire a scrivere al più presto il seguito, ma
volevo scusarmi con tutti, e ringraziare per le bellissime recensioni, che a
rileggerle ora mi fanno senitire sempre più in colpa. Tenevo tantissimo a questa
storia... era la prima volta che mi usciva fuori qualcosa di maturo, qualcosa
che rispecchiasse la me stessa di adesso... spero solo che la seconda versione
possa somigliare un po' alla prima.
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Capitolo 5 *** Lezioni di vita e The al limone ***
Avevo pensato di mollare… perché l’idea di mettermi a riscrivere tutto mi
sembrava inconcepibile. Ma qualche giorno fa ho trovato alcune pagine di
appunti, di frasi lasciate a metà… che mi hanno spinto a riprendere in mano i
brandelli di questa storia. Ho voluto postare subito, per ringraziare tutti… non
so spiegarvi quanto mi avete aiutato con i vostri commenti!! Ovviamente, non ho
la più pallida idea di quando potrete leggere il prossimo capitolo… spero solo
che questo sforzo faccia piacere a voi. E spinga me a ricordare che
voglio finire ciò che ho cominciato.
CAPITOLO 4: LEZIONI DI VITA E THE AL LIMONE
Quella mattina mi alzai con la voglia di mantenere la promessa. Niente mi
avrebbe impedito di avere un futuro.. e niente mi avrebbe impedito di averlo con
Ron.
Per tutta la mattina pensai al discorso che volevo fare. Decisi di fare un
giro di parole ben congeniato prima di sputare fuori la mia decisione. Ma tutto
andò all’aria per colpa del the al limone. La signora Weasley, convinta che
avremmo fatto bene a rilassarci davanti ad una tazza di fumante the inglese,
aveva apparecchiato per l’occasione, rispolverando il servizio che le era stato
donato per le nozze. Tutta la famiglia si era riunita, più spaesata che sorpresa
dall’ultima trovata. Seduta su una sedia di legno che aveva appositamente
ricoperto con imbarazzanti e arancioni cuscini, non riuscii a farle capire
QUANTO odiassi il the prima che me ne versasse una dose spropositata nella
tazza.
"Ti piace cara?"
Visibilmente rossa cercai di annuire mentre ingoiavo quel liquido aspro.
"Mamma.. a Hermione non piace il the"
La voce di Ron mi giunse alle orecchie forte e chiara, anche se lui si
trovava al capo opposto del tavolo.
"Oh Ron! Hermione me lo avrebbe detto se non le piacesse"
Si girò verso di me, con uno sguardo che avrebbe sciolto il ghiaccio.
COME POTEVO NON BERE QUEL DANNATISSIMO THE?!
"Ma certo.. è solo che non lo bevo spesso, mia madre non lo prepara mai"
Mi portai nuovamente la tazza alle labbra e bevvi mantenendo il sorriso,
cercando di NON farle capire che avrei voluto sputarlo subito dopo.
"Ma se d’inverno beve solo cioccolata calda.."
Il sussurro di Ron mi fece rimanere immobile per un secondo, poi, quando mi
accorsi che la Signora Weasley non lo aveva sentito, troppo impegnata a
preparare altro the, mi rilassai, ed ebbi tutto il tempo che mi serviva per
ripensare a quanto lui mi conoscesse bene. Un’ora dopo, quando anche l’ultimo
biscotto era stato messo nello stomaco da qualcuno, la signora Weasley mi mise
davanti l’ennesima tazza di the. Fu allora che mi alzai, ed esposi la mia
decisione senza giri di parole.
Non avrei retto un’altra goccia di quella roba…
"Ho intenzione di tornare ad Hogwarts"
Gli sguardi si spostarono immediatamente su di me. Sentii quello comprensivo
di Harry, quello perforante di Ron. Non mi soffermai su quelli degli altri,
anche perché qualunque cosa avessero detto, la mia decisione non sarebbe
cambiata. Avevo bisogno di tornare a vivere, e quello sarebbe stato il primo
passo. Calò un minuto di silenzio, e poi scoppiarono tutti insieme.
"Mancano ancora due mesi all’inizio dell’anno.."
".. dobbiamo comprare i libri.."
" .. e per me un’altra bacchetta!"
".. e poi.."
"..che non avresti rinunciato ai M.A.G.O.."
Ancora in piedi, mi accasciai sulla sedia e li guardai con gli occhi
spalancati.
Di certo, non era la reazione che mi aspettavo.
"Allora.. anche voi tornerete?"
Lo chiesi, incapace di frenarmi, rivelando la mia vera paura. Non temevo che
i Signori Weasley me lo impedissero.. ma che i miei amici non mi
accompagnassero.
"Certo! - la risposta di Harry arrivò come sempre per prima – Credevi che ti
avremmo lasciata sola? E poi lo sai.. voglio diventare un Auror"
"A me mancano due anni!! Non potrei mai lasciare.. né stare senza tutti
voi"
Ringraziai Ginny con un sorriso, pensando inconsciamente che non lo faceva
solo per me, ma anche per Harry. Ero certa che lei lo avrebbe seguito dovunque.
Calato nuovamente il silenzio, fu interrotto proprio dalla rossa, che chiese al
fratello se anche lui sarebbe venuto.
"Non potrei non farlo.. quindi verrò"
La Signora Weasley, decidendo che quella era la migliore giornata che ci
fosse stata di lì a molti mesi, anche perché due dei suoi figli erano tornati a
studiare volontariamente, si mise immediatamente all’opera per preparare
una cena grandiosa. Mentre ancora descriveva a destra e a manca i suoi
manicaretti e ordinava al Signor Weasley di telefonare a Bill e Fleur, mi
accorsi che Ron si alzava e usciva dalla stanza. Lo seguii. A differenza di
quello che pensavano gli altri a me non era piaciuto quello che aveva detto.
Cioè.. cosa voleva dire "Non potrei non farlo?!"
Non volevo che qualcuno si sentisse obbligato. Soprattutto lui.
Lo presi per un braccio, fermandolo prima che riuscisse a fuggire per le
scale. Si voltò lentamente, era certo che fossi io. Mi squadrò con i suoi occhi
azzurri e non potei fare a meno di pensare che fosse troppo vicino. Troppo, per
potermi controllare.
"Non devi venire per forza se non vuoi"
"Si, invece"
La sua voce era sicura, come l’avevo sentita solo in quell’anno di
guerra.
"Non ne vedo il motivo.."
"Questo, perché tu riesci a non vedere quello che non vuoi"
"Io.. non è vero!"
"Si che lo è.. "
"In ogni caso, nessuno ti obbliga"
"TU mi obblighi"
Nel dirlo le orecchie si erano infiammate, ma io reagii come se mi avesse
offeso.
"Ti ho appena detto che non devi.. "
"Si che devo. Posso cercare di convincermi che starei bene, qui a casa, senza
doveri, né studio, ma so che non sarebbe così. Perché starei senza di te. E
senza di te io non sto mai bene. Non posso starti lontano e quindi.. sono
obbligato a venire. Ed è colpa tua"
Dire che rimasi senza fiato è poco. Nessuno mi aveva mai detto una cosa del
genere. In realtà se anche qualcuno lo avesse fatto non mi avrebbe procurato la
minima parte dell’effetto che mi fecero quelle parole dette dalla bocca di Ron.
Mi avvicinai ancora di più a lui e gli sfiorai la guancia in un bacio, dolce
come lui, come anch’io mi sentivo in quel momento.
"Grazie. Perché mi sei sempre vicino.. perché mi.."
Non finii la frase. Sentii una mano attirarmi verso di lui, a colmare lo
spazio vuoto tra i nostri corpi. La schiena mi bruciava, lo stomaco si
contorceva deliziosamente. L a testa prese a girare, e soltanto quando il bacio
si approfondì riuscii a capire che ci stavamo baciando. Le sue labbra si
posavano morbidamente sulle mie, mentre le mie braccia dapprima ferme gli
circondavano il collo e gli impedivano di allontanarsi. Lo spinsi all’indietro,
e lui si appoggiò alla balaustra delle scale. Un attimo dopo cademmo a terra,
tirando giù con noi il portaombrelli, urtando l’antico tavolo di legno e facendo
un caos infernale.
Trenta secondi dopo l’intera famiglia Weasley si trovava nell’ingresso. E
noi, nascosti dietro al divano, osservammo la Signora Weasley fare una ramanzina
a Grattastinchi, che per sua sfortuna si era trovato a passare di lì proprio in
quel momento.
Fine!!!!! In realtà lasciarvi così mi dispiace un po’, ma giuro che non
potevo fare altro! Perdono XD
X giusyangel: Non l’ho ritrovata purtroppo… ma avere almeno i miei appunti è
già qualcosa!! Grazie davvero… non so cosa dire di più. Spero che ti piaccia
anche questo capitolo, e che non sia riuscita a rovinare tutto!! XD
X elettra1991: Grazie per tutti i complimenti… spero tanto di riuscire a
scrivere una seconda versione che si avvicini alla prima… perché non era
perfetta, ma mi piaceva… ed è già raro che mi piaccia ciò che scrivo. Se ti ho
trasmesso qualcosa sono davvero felice!!! E spero di sapere cosa pensi anche di
questo ^O^
X Tigerlily: Ahahahah… fortuna che il paradigma di orào è uno di quelli che
conosco! Grazie per tutte le volte che mi risollevi il morale… che farei senza
di te?! Seguirò il tuo consiglio… salvare, salvare e salvare!! Un bacio
X SiJay: Detto fatto! Spero che ti faccia piacere questo aggiornamento –che
davvero non speravo potesse arrivare così presto!- Ehhhhhhhhhhh… effettivamente
mi hai fatto sentire un po’ in colpa… ma è stato anche per questo che ho ripreso
subito a scrivere! So come ci si sente quando ci si affeziona ad una storia, e
sperando che qualcuno si fosse affezionato alla mia non ho potuto far altro che
sbrigarmi!
X isina4everyoung: Grazie per tutto l’appoggio morale!!! E a dir la verità… è
stato proprio un duro colpo.. fortuna che ci siete tutti voi, che mi aiutate
tanto! Baci
X kiare: Hai visto, la voglia l’ho trovata… anche perché ci tenevo troppo a
questa storia, e lo sai… A presto XD
X kamy: Matura… per quanto riguarda la scrittura, ancora non me lo
aveva mai detto nessuno. In effetti, mi ha colpito, perché non penso di esserlo.
E nonostante tutto mi ha fatto un immenso piacere sentirmelo dire!! –Come vedi,
non sono neanche coerente…- Spero davvero che continuerai a seguire, e a dirmi
se questa storia ti piace ancora… intanto, grazie
mille!
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Capitolo 6 *** Parole e silenzi ***
La cattiva notizia (almeno per me!) è che sono stata malata una settimana…
quella buona è che ho avuto un po’ di tempo per scrivere!! ^^ E sono talmente
felice che questa storia stia andando avanti da riuscire a tirar fuori qualcosa
di diverso dal solito, qualcosa che mi appartiene… ma non sapevo mi
appartenesse. Non so se si capisce detto così… ma non riesco a dirlo altrimenti!
CAPITOLO 5: PAROLE E SILENZI
Quando ci rialzammo dal dietro il divano scoppiamo a ridere. La tensione che
si era creata scivolò via, e ci lasciò ai nostri pensieri. Mi chiedevo che cosa
significasse per noi quel bacio. Certo, il primo, durante la guerra, poteva
essere stato un caso. Ma il secondo.. bè, uno non può sbagliarsi così tante
volte. Ci guardammo a lungo negli occhi. Sapevo solo che non avrei potuto più
guardarlo come un amico. La sua pelle morbida mi invitava più vicino. I suoi
occhi brillavano ancora di desiderio. La sua bocca mi chiamava. Tutto di lui mi
scuoteva profondamente. Quello che provavo per lui non era paragonabile a quello
che sentivo mentre stavo con Harry. Finalmente riuscii a staccare gli occhi da
lui e presi a girare lo sguardo in cerca di qualcosa di interessante da dire.
"Hermione.."
Il mio nome che usciva dalla sua bocca mi fece scorrere un brivido lungo la
schiena. Lo aveva sussurrato in un modo diverso dal solito. Con desiderio. E
nonostante tutto mi rifiutavo ancora di credere che lui potesse amarmi.
"Scusa, non so che mi è preso.." - dissi portandomi una ciocca dietro
l’orecchio.
"Non lo sai?!"
"Ecco, forse ci siamo lasciati andare, ma.."
"Ma senti che cosa stai dicendo? Credi che quello sia stato un momento di
follia? Credimi, ero più lucido che mai.."
"Ma Ron.."
"CREDI CHE SIA UN GIOCO? CHE MI DIVERTA A SOFFRIRE? A SOGNARE OGNI NOTTE LA
TUA MORTE.. a ricordare a me stesso che tu saresti potuta morire senza che io ti
avessi detto quello che provo. Credi che sia bello sentirsi un codardo mentre
tutti intorno a te trovano il coraggio di andare avanti?"
Era arrabbiato. Non lo avevo mai visto così. Sembrava che ogni parola gli
costasse sangue.
"No, Ron, non lo credo. E sai cosa ti dico? Non sei l’unico qua a fare la
parte del codardo. Credi che per me sia diverso? Bè, non lo è"
Parlavamo vicinissimi. Ogni sua parola mi colpiva come uno schiaffo, ogni suo
respiro mi accarezzava con dolcezza. Gli occhi si erano accesi di una fiamma
color ghiaccio. Desideravo scrutare al loro interno, vedere cosa nascondevano.
Ma non me lo permise. Quando gli urli finirono e la parole rimasero sospese
senza aver dato alcun risultato – almeno apparente- lui si girò dandomi la
schiena.
"Mi dispiace. Forse avremmo dovuto parlare. Ma è sempre stato
difficile per noi"
Appena la porta si chiuse dietro di lui Harry entrò in salotto. Finse di non
aver sentito ma ero sicura che ormai l’intera famiglia Weasley sapesse della
litigata. Stava per abbracciarmi quando parlai.
"Vai da lui. Ha bisogno di qualcuno in questo momento. La morte di Fred lo ha
distrutto"
Harry se ne andò senza altre spiegazioni. Sapeva anche lui che la guerra
aveva toccato tutti. Per Ron aveva significato la perdita di un fratello, ma
anche qualcosa in più. Gli aveva insegnato che non sempre il futuro va secondo i
nostri piani.
Poi uscii anche io. Mi diressi in camera, dove sapevo che avrei trovato
Ginny. Avevo bisogno di parlare con lei. Non di guerra, né di sangue. Ma di Ron.
Perché, forse, era davvero il momento di pensare al futuro.
*
Ginny era distesa sul tappeto, la mano che scorreva su un quaderno aperto, le
gambe che dondolavano in aria. Scriveva. Mi avvicinai e subito lei alzò gli
occhi per guardarmi.
"Per che cosa stavolta?"
Rimasi un attimo spiazzata.
"Come?"
"Per che cosa avete litigato stavolta?"
"Oh! Per.. "
"Non lo sai nemmeno tu non è vero?"
"No" - ammisi imbarazzata. Era incredibile come quella ragazza riuscisse a
capire sempre tutto.
Si tirò su a sedere, piegando la bocca in un sorriso silenzioso.
"Ginny.. io.. credo che mi piaccia tuo fratello"
Dirlo ad alta voce fu un’esperienza strana, come se tutte le altre volte che
l’avevo ripetuto a me stessa fossero state soltanto delle prove. Lei però non
parve particolarmente sorpresa.
"Hermione, questo, lo sanno tutti"
"No. A me piace veramente"
"Come fai a saperlo?"
Ecco, era questa la domanda che aspettavo. Inconsciamente, era questa la
domanda a cui volevo dare una risposta. Ed ero andata da Ginny perché sapevo che
lei mi avrebbe fatto quella domanda.
Fissai a lungo il vuoto, senza percepire la presenza della mia amica nella
stanza.
"Perché mi fa ridere. E.. piangere. Perché non mi ascolta quando parlo, ma
poi riesce a convincermi che lo ha fatto. Perché si lamenta sempre, ma in guerra
non lo ha fatto mai. Perché è ingenuo, ma sempre sincero. Geloso.. e testardo.
Perché diventa deliziosamente rosso quando è imbarazzato. Perché nessuno
riuscirà mai a farmi sentire come mi fa sentire lui.."
Posai finalmente lo sguardo su di lei e ne fui colpita. Le luccicavano gli
occhi, come se stesse per piangere. E lo sguardo, anche se fisso su di me,
guardava indietro, ad un tempo in cui sembrava che lei ed Harry non si sarebbero
mai lasciati.
"Mi dispiace, io.."
"Non preoccuparti Herm.. io sto bene. Ho ancora.. ricordi che fanno male. Ma
passerà"
E di nuovo, mi resi conto di aver pensato solo a me stessa. Avevo compiuto lo
stesso errore tre volte, con Harry, Ron.. e in quel momento con Ginny. COME
ERA POSSIBILE?!
Mi chinai su di lei per sostenerla. Temevo che sarebbe svenuta.
"Che cos’è quello?"
Le chiesi per distrarla, indicandole il quaderno.
"E’ il mio diario. Non ne ho più tenuto uno da quando.. ne sono stata
posseduta. Ma adesso ho deciso di ricominciare, per non dimenticare quello che
abbiamo passato"
Ci sedemmo entrambe sul letto.
"Ginny –le chiesi dopo un lungo silenzio –come... come devo fare con
Ron?"
"Devi buttarti. E per favore, cerca di non litigare con lui. Se tu sarai meno
testarda e lui meno infantile riuscirete a capirvi"
E poi parlammo a lungo, fino a che non calò il buio. Poi cenammo, ma Ron non
scese. Così, mentre ancora gli altri chiacchieravano mi recai nella sua stanza
per portargli qualcosa da mangiare. Doveva essersela presa parecchio se aveva
deciso di saltare la cena. Bussai, ma non mi sentì. Allora aprii piano la porta
e sbirciai all’interno. Ron, seduto sul letto, giocava a scacchi da solo. Mi
fermai un attimo ad osservarlo, rassicurata dal fatto che non lo sapesse.
Indossava una maglietta leggera e senza maniche, come al solito. Aveva sempre
caldo lui. Il suo profilo si stagliava contro la luce della finestra.
Concentratissimo, studiava la scacchiera con intensità.
Se avesse messo la stessa concentrazione nello studio non avrebbe mai avuto
problemi. Ma lui era così.. si applicava solo in quello che voleva.
Probabilmente feci un rumore, non lo so. Ma lui si voltò, come se fosse stato
trafitto dal mio sguardo, che era riuscito a varcare perfino la sua assoluta
concentrazione.
"Che ci fai qui? Mi stai spiando?"
"Ti ho portato qualcosa da mangiare" - dissi entrando.
Gli mostrai il vassoio in segno di pace, e mi avvicinai. Coraggiosa, mi misi
a sedere ai piedi del letto, voltata verso di lui. Passò un minuto di assoluto
silenzio, durante il quale Ron mangiò ogni cosa, spolverando anche le briciole
rimaste. Lo guardai, anche mentre mangiava. Sembra ridicolo.. ma mi piaceva di
più ogni minuto che passava. Improvvisamente mi resi conto che fissarlo mentre
mangiava poteva sembrare sconveniente. Voglio dire.. per me sarebbe stato
imbarazzante. E così cercai di cominciare una conversazione, per avere una scusa
per rimanere anche dopo che avesse finito.
"Hai ragione –soffiai - per noi non è mai stato facile parlare.. ma io non
voglio smettere di provarci"
"Neanche io"
"Bene"
"Bene"
Di nuovo il silenzio.
"Allora.. mmh.. è stato così terribile?"
"Che cosa?" – chiesi spiazzata.
"Il bacio"
Il respiro si bloccò a metà strada, e le guance si imporporarono appena
ricordai tutto quello che era successo. Non che lo avessi dimenticato.. ma non
avrei mai creduto che lui avrebbe affrontato l’argomento. Anzi. Pensavo che
avrebbe voluto dimenticarlo..
"Perché mi chiedi una cosa del genere?"
"E’ che.. pensavo, dopo Krum.."
ANCORA?! In quel momento avrei voluto tirargli qualcosa in testa. Possibile
che ogni volta tirasse fuori Victor? Era incredibile quante volte pensasse a
quel ragazzo. Non ci pensavo io!!
.. Anche perché ogni mio pensiero era occupato da Ron. E lui non se ne
accorgeva minimamente!!
"Ron.."
"No, davvero, è ovvio che.."
"Cosa vuoi sentirti dire? Che mi è piaciuto? Che.. era tanto che lo
desideravo?"
Divenni rossa in un secondo, e mi zittii all’istante. Anche lui sembrava
sorpreso. E se ne uscii con una delle frasi più improbabili che avrebbe potuto
dire in quel momento.
"Vuoi fare una partita a scacchi?"
Fine… XD ihihihi… ok, scusate… ma il prossimo capitolo mi piace troppo… *O^
Giuro che dovrete aspettare poco per una volta, perché l’ho già scritto! Oddio
come faccio ora a ringraziarvi……….. mi avete detto delle cose così carine che
sono diventata rossa ^///^
X erikappa: No… non preoccuparti, la finisco!! All’inizio ho avuto dei dubbi,
perché ero rimasta davvero male.. però ho ricominciato subito a scrivere, e non
mi sono bloccata…. Tutto questo soprattutto grazie a voi!! Baci
X elettra1991: Sono felicissima che ti piaccia! E anche che Ron ti sembri
Ron… voglio dire, io ho cercato di farlo il più simile possibile a quello
originale, ma non è detto che i personaggi siano visti da tutti allo stesso
modo... e questa è solo la mia versione! Grazie mille….. a presto!
X MaryMatrix: Ma grazieeeeeee… sono superfelice di averti sorpreso!! A dirla
tutta… mi sono un po’ sorpresa da sola, perché come ho detto, da questa storia
sta uscendo qualcosa che non mi aspettavo neanche io!! Hihihi… in effetti la
battuta della Signora Weasley è piaciuta anche a me… sto cercando di
rappresentare al meglio anche lei, anche se a volte mi sembra di renderla un po’
troppo ridicola… (con quella fissa per il the ad esempio…). Critiche zero?!
Nooooooooo… ma come?! Ahahah… grazie **
X isina4everyoung: Eh… si, in effetti Grattastinchi non è molto fortunato… ma
qualcuno la ramanzina dovrà pur prendersela! Sigh… starai ad aspettare? Davvero
davvero???! Me emozionata…*ò*
X hermione_06: Grazie! In effetti già questa storia è più matura di altre che
ho scritto, e ne sono felice! P.s mmh… felice anche perché ti è sembrato
romantico.. hai usato una parola a cui tengo particolarmente… perché a
volte si possono scrivere cose dolci e zuccherate… ma non romantiche…
X SiJay: Ti adoro! Ma non un po’ eh… ti adoro ufficialmente!! Hai detto..
"lui è così Ron…" non credo di aver mai sperato in un complimento
migliore!! Per il resto… spero che le parole ti vengano, perché ho deciso di non
mollare… e perciò dovrete sopportarmi ancora un po’!! Baci
X giusyangel: hihihi.. grazie! Sono davvero davvero contenta che ti piaccia!!
X marilyn92: Oddio… ho riso un sacco a leggere il tuo commento!! E emmh…
effettivamente hai ragione… IO ODIO IL THE!!! E ho affibbiato una mia
caratteristica ad Hermione… però io me la sono sempre immaginata a leggere un
libro vicino al fuoco con una tazza di cioccolata calda… perciò ho una
giustificazione!! Tvttttb
X kamy: Sono contenta che ti abbia strappato qualche sorriso… la scena del
the mi è uscita dalla testa senza alcun nesso logico, tanto che non sapevo in
che modo sarebbe entrata nella storia… ma mi sono divertita anch’io quando l’ho
riletta! E fortuna che è ben proporzionato!! Probabilmente la prima stesura era
più fluida, ma sono contenta del risultato comunque! Il ritorno ad Hogwarts… ci
tenevo tanto a spiegare come avessero deciso di farlo, e spero che la
cosa sia risultata realistica… anche se ancora non so se ne parlerò… nel senso
che nella mia testa questa storia dovrebbe finire prima del loro rientro a
scuola... ma sono ancora indecisa! Per quanto riguarda la sincerità allora siamo
d’accordo! Anch’io tengo molto a dire sempre le cose che penso, e allo stesso
modo accetto le critiche degli altri… penso che possano solo aiutarmi!
X piccola peste: Tutti i capitoli di fila dev’essere stato traumatizzante….
Spero di no comunque!! Soprattutto, sono contenta che ti abbia colpito così
tanto, se non è facile che una storia ti piaccia… grazie 1000 davvero!!
X Tigerlily: Contentissima che ti sia piaciuto il bacio… lo sai che ci tengo
molto!!!!! Inoltre, sai che avevo paura del tuo commento, perché tu avevi letto
la prima stesura di questo capitolo, e volevo il tuo parere!! Sono felice che
non ti sia apparsa più "fuori contesto" … ed in effetti hai centrato in pieno
ciò che volevo rappresentare!! Mi ha sempre colpito molto il fatto che loro si
conoscano… che sappiano tante cose l’uno dell’altra… tranne quella più
importante! (ovvero che sono perfetti insieme, ma che vuoi… per capire queste
cose ci vuole più sensibilità di quella di un cucchiaino…^^) Per il resto… adoro
le tue recensioni pazze!! – E in ogni caso questo non vuol dire che mi metterò a
scrivere l’ "Hermione", anche perché io, lei, a vederla bere il vino componendo
un giambo proprio non ce la vedo!
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Capitolo 7 *** Il cavallo e la Torre ***
Scusaaaaaate… ho la brutta abitudine di non rispettare quello
che dico, ma spero mi perdonerete per il ritardo!! Ok… vi lascio.. anche perché
questo è il mio capitolo preferito… almeno per ora!
CAPITOLO 6: IL CAVALLO E LA TORRE
Cercavo di rimanere concentrata sul gioco, ma non era
facile. Avere Ron così vicino a me.. ad ogni mossa maledicevo la scacchiera che
ci separava. Subito dopo la guerra avevo avuto paura del contatto, è vero. Ma
non avevo più paura mentre lo guardavo fissare la regina, come volesse
perforarla con il suo sguardo di ghiaccio.
"Herm.. sta a te"
"A me?!" - sobbalzai colta in flagrante.
"Da almeno venti minuti"
"Oh bè.. lo dici sempre anche tu che ci vuole tempo per una
buona mossa"
Poi, distrattamente, mossi la torre in avanti di tre
caselle.
Ron guardò la pedina avanzare con un sorriso.
"Sai che se la metti lì il mio cavallo te la mangia?"
Sbuffai. Aveva ragione, ovviamente. E io odiavo il fatto che me
lo ricordasse ogni volta. Lui mosse il cavallo, che dopo due caselle al galoppo
distrusse la mia torre balzandole addosso.
Fu un attimo. Non so cosa scatenò quella reazione. Forse gli
occhi brillanti di Ron che si allargarono all’improvviso, ingenuamente felici.
Forse il sorriso che si allargò sul suo volto, e che non vedevo da troppo tempo.
Forse il fatto che avevo nuovamente perso. O che volessi baciarlo e
basta, senza nessuna ragione particolare.
Il mio corpo si piegò verso il suo sovrastando la scacchiera,
andando alla ricerca di lui, delle sue labbra. Lo baciai dolcemente, inclinando
il capo in attesa di una reazione che non tardò ad arrivare. Ron si distese
all’indietro portandomi con lui. Gli scacchi caddero a terra con un tonfo,
improvvisamente dimenticati. Il bacio continuò a lungo, in movimenti lenti. Non
riuscivo a ragionare molto bene, ma se lo avessi fatto mi sarei resa conto
dell’imbarazzantissima situazione. Non ero mai stata così vicina a Ron. Così..
sopra a Ron. Mi strinse di più tra le braccia, e sentii le sue mani calde
percorrermi la schiena, coperta solo da una camicetta leggera. Appena riuscii a
respirare di nuovo mi alzai lentamente da lui, rossa in volto.
"Hmm.. io devo andare.. tanto hai mangiato, porto via il
vassoio"
Il lenzuolo si era impigliato e mi tratteneva. Per poco non
caddi a terra mentre mi alzavo dal letto e cercavo di scappare il più lontano
possibile. Finsi di raccogliere le pedine e stetti un paio di secondi con lo
sguardo a terra.
"..tua madre sarà preoccupata, penserà che stai male perché non
sei sceso e io sono venuta ma non sono più tornata.. èmegliochevada"
Ero quasi alla porta quando mi sentii chiamare.
"Hermione?"
"Mmmh?!"
"Bella mossa"
Solo quando fui in cucina e sentii addosso gli sguardi di tutti
mi resi conto che dovevo essere ancora rossa come un peperone. E che non avevo
riportato indietro il vassoio.
*
La notte continuai a pensare a quello che era successo. Mi
sentivo così sovraeccitata che sapevo non sarei riuscita a chiudere
occhio.
"Gin.. hei Gin sei sveglia?"
Nessuna risposta.
"Gin?"
Mi alzai dal letto e la raggiunsi chinandomi su di
lei.
"Ho bisogno di te, non puoi abbandonarmi.."
Un mugolio mi arrivò all’orecchio.
"Gin, svegliati.. ho appena visto Harry nudo!"
… per un attimo credetti davvero che ci fosse
cascata.
"Spero che non sia vero o potrei farti del male
fisico"
"Gin!! Allora sei sveglia.."
"No.. umh.. sto dormendo, lasciami in pace"
"Ho baciato Ron"
"Herm.. sei capace di inventarne una almeno
PROBABILE?!"
La rossa nascose la testa sotto le coperte, mentre io facevo
un’espressione offesa.
"Vuoi che ti racconti i particolari? Lui stava sul letto, e io
mi sono avvicinata, ma quando.."
Le coperte saltarono in aria, mostrando una Ginny interessata e
con gli occhi ben aperti.
"Come scusa.. puoi ricominciare da capo?"
Risi e tornai a raccontare. Dopo alcuni minuti in cui le pupille
di Ginny si allargavano sempre di più per la sorpresa mi zittii e aspettai i
commenti della mia amica.
"Sei stata audace finalmente! Dimmi.. sono curiosa.. come bacia
mio fratello?"
"Ma cosa mi chiedi?"
Improvvisamente si era riaffacciato il mio lato timido. Quelle
domande mi imbarazzavano. Non erano cose di cui parlavo spesso.. di cui non
parlavo mai. Perché non c’erano mai state le amiche a cui raccontarle, ma
soprattutto perché non c’erano mai stati baci di cui poter parlare.
"Addirittura così male?!"
Feci un sospiro rassegnato.
"No.. è stato bellissimo. Solo.. non so se quello che ho provato
si prova sempre, con tutti, o.. o no"
"Con Krum era stato lo stesso?"
"Io.. non l’ho mai baciato"
"COSAAAAAAA?"
"Zitta!!!! Vuoi che ti sentano tutti?"
"No, ma come.."
"Lui mi ha baciata, ma non ho risposto. È così che ha
capito che potevamo essere solo amici"
La rossa sorrise e si riabbandonò sulle coperte.
"Quindi.. non avresti mai risposto a Ron se non fosse più
di un amico"
Rimasi spiazzata. Teoricamente il suo ragionamento non
faceva una piega.
Ginny si voltò per guardarmi, con uno strano luccichio malizioso
nello sguardo. Ma io, vigliacca, mi girai dall’altra parte.
Sembrava che lei potesse leggermi nel cuore. E non volevo che
provasse a farlo anche nei miei occhi.
Fine XD
Ah! Spero non vi dispiacerà per la mia licenza poetica… ho
sempre voluto credere che Hermione e Krum non si fossero mai baciati, e questa è
la mia personale interpretazione!! p.s Qualcuno mi ha chiesto se in questa
storia parlo anche della coppia Harry/Ginny… bè teoricamente si… ma dato che
vedo tutto con gli occhi di Hermione, è ovvio che lei non sa
quello che succede tra i due… e per questo è difficile raccontarlo, ma cercherò
di fare il possibile! –se volete però potete leggere la mia raccolta "Schegge di
Tempo", dove ho appena inserito un capitolo tutto dedicato a loro!
X Tigerlily: Bè… i giambi contro chi maltratta gli elfi
domestici mi sembrano perfetti! Hihi… XD sono contenta che ti piacciano i
dialoghi… sono una parte a cui tengo molto. La cosa buffa è che a volte mi
vengono naturali, e non devo affatto pensarci… rileggo la pagina ed è tutto
perfetto… mentre altre… bè, altre volte posso aspettare giorni prima di scrivere
un dialogo decente, che resti costante con la storia e con i personaggi. Per
quanto riguarda gli sbalzi dwi umore di Ron e Ginny hai ragione, sono
conseguenza della guerra, e della confusione che ancora hanno nella testa.
Grazie per tutto l’appoggio comunque.. e per tutta la fiducia, che non basta
mai…^^
X Sijay: ahahah… abusa pure di tutti gli asterischi che vuoi!! –
tra l’altro, mi piacciono gli asterischi, sono carini no?!- Grazie, sono
contenta che la storia ti piaccia, e che ti piaccia Hermione. È stato abbastanza
complicato parlare in prima persona come se fossi lei, ma anche molto
divertente, e se ti hanno colpito i suoi pensieri ne sono felice, perché ho
cercato di renderli il più Hermione possibili… *O*
X ninny: bè… ovviamente vince Ron… però forse ti ho sorpreso con
questo finale! Spero di si… intanto ti ringrazio, sono felice che ti piaccia il
mio stile e la mia storia… e che continuerai a seguirmi… un bacio
X erikappa: Grazie per i complimenti!! So che ti piacciono Harry
e Ginny… e bè… in realtà… non posso dire nulla, perché non sono ancora sicura di
nulla, e non vorrei illuderti, ma spero che continuerai a seguire perché
potrebbero esserci delle sorprese! XD
X isina4everyoung: Spero che alla fine il compito di latino sia
andato bene… ^^ in ogni caso, ti ringrazio per tutto… perché pensi che Ron sia
Ron, perché mi ha fatto davvero piacere credere di essere brava, e perché
nonostante la febbre quella sera sono stata davvero contenta per tutti i
commenti!! Un bacio
X hermione_06: Grazie 1000, mi sono rimessa molto prima grazie a
tutti voi!! Inoltre… bè, sentir parlare del proprio capitolo come un capolavoro
non è cosa di tutti i giorni!! Spero davvero che ti piaccia anche questo… a
presto^^
X kamy: Sono contenta che fino ad ora ti sia piaciuto tutto! –e
in ogni caso, ripeto, puoi criticarmi quanto vuoi!! Sono di libere opinioni io…
XD Ehhhh… giuro che la dichiarazione di Hermione mi è venuta fuori senza neanche
pensarla… e di fatti non doveva neanche esserci, perché era una prevista
successivamente, ma anch’io l’avevo trovata troppo azzeccata per cancellarla! La
chiusura sugli scacchi invece è stata il frutto di giorni e giorni di pensieri
contorti… perché quel capitolo proprio non voleva concludersi!! Per l’errore di
Hermione… come hai detto tu non è affatto un errore. Hai capito in pieno quello
che volevo dire, e quello che ci tenevo a trasmettere. Dopo un dolore,
pensiamo tutti a noi stessi. E non per egoismo o cattiveria, ma perché ci è
stato fatto troppo male perché si abbia la forza di risalire subito in
superficie. Ed il fatto che Ginny sia l’unica a
pensare prima agli altri che a se stessa, non è un caso. È l’idea della sua
grande forza che ho voluto mostrare, e spero di averlo fatto. Grazie ancora, per
tutto, tutto quanto.
X MaryMatrix: Fantastica… giuro, ti adoro. Le tue critiche mi
divertono un mondo, mi fanno pensare, tornare sulla storia più e più volte, per
capire dove ho sbagliato, ma principalmente per capire che ho sbagliato, che
pensavo di essere riuscita a liberarmi di me stessa e a far parlare solo loro,
ma che non è così. Mi aiuti moltissimo, e ti ringrazio. Anche stavolta, avevi
ragione. Le parole di Hermione… erano quelle giuste, ma erano dette nel modo
sbagliato. Perché ero io che le dicevo, io che le sentivo risuonare nelle mie
orecchie, e mi convincevo che fossero giuste! Per Ginny invece, per
l’inconstante, forte, malinconica, inconsistente Ginny, ti ho invece già dato la
mia spiegazione. È Hermione a vederla come la vede. Ogni cosa è filtrata
attraverso gli occhi di Hermione, ed allo stesso modo lo è ogni personaggio.
Spero che la spiegazione regga… XD No, dai, in ogni caso il tuo dubbio era più
che sensato! Ci vediamo domani… anche perché ho preso una pausa da Sallustio, ma
ora devo tornare all’opera… ^^
kiss
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Capitolo 8 *** Cioccolata in cambio di un sogno ***
Devo scusarmi per l’ennesimo ritardo,
ma spero con tutto il cuore che questa sia l’ultima volta. Dovevo finire una
cosa, prima di dedicarmi completamente a questa storia, e finalmente ci sono
riuscita.
Mi sono buttata dietro alle spalle quello
che ho fatto fin ora per andare avanti.
Adesso, dovrà farlo anche Hermione.
E ovviamente, per lei ci sarà un lieto
fine. Almeno questo, sarò io a deciderlo ^^
CAPITOLO 7: CIOCCOLATA IN CAMBIO DI UN
SOGNO
Buio, fuori e dentro il mio
corpo.
Freddo, fino in fondo al
cuore.
Desiderio. Di chiudere gli occhi per
sempre.. per non sentire più dolore.
Rabbia. Per non riuscire a resistere.. a
vincere anche questa battaglia.
Il pavimento liscio sotto di me. Vicino..troppo vicino..
Sono in ginocchio.
Di fronte a lei.
Non voglio.
Urlo.
Sento il mio corpo sgretolarsi.
Ma forse già non mi appartiene più.
Tutto finisce com’era
iniziato. Vuole concedermi una pausa.. spera che parli.
Non
lo farò.
Piango. Ma le lacrime non hanno senso.
Rido.
Come se fossi pazza.
Vedo il suo volto folle, e so che
stavolta non ci saranno pause.
Il dolore durerà per sempre…
AAAAAAAAAAAAAARGGGGH!!
Seduta sul letto, cercai di calmare il
respiro. Era successo di nuovo.
Bellatrix.
Era un po’ che non si riaffacciava nei
miei sogni. A dire la verità.. era da qualche giorno che non sognavo più. Niente
più sangue. Niente più Hogwarts..
Mi strinsi le ginocchia al petto,
cercando di smettere di tremare. Il ricordo della maledizione mi faceva
quell’effetto. Improvvisamente mi resi conto di aver urlato. Il respiro di Ginny
era ancora regolare.. possibile che non si fosse svegliata? Lentamente mi alzai
e mi diressi verso la porta. L’aprii senza far rumore, e attraversai il
corridoio per arrivare alle scale. Scricchiolarono un po’ mentre le scendevo, ma
raggiunsi la cucina senza intoppi. Mentre però stavo per aprire la porta
qualcuno mi venne addosso. E con stupore mal celato mi accorsi che era
Ron.
"Che ci fai qui?"
Gli chiesi mentre entravo alla
luce.
"Sei stata tu a urlare?"
"Si.. "–dissi piano.
"E allora siamo qui per lo stesso
motivo"
Lo vidi arruffarsi i capelli con aria
assente, e tornare a sedere sulla sedia dove doveva essere stato fino a quel
momento. Quando spostai lo sguardo sul tavolo notai una cosa strana.
"Hai fatto la cioccolata
calda?"
"Pensavi che non fossi capace di bollire
qualcosa per caso?"
"No, ma pensavo preferissi il the.."
dissi sarcastica.
Lui arrossì leggermente. In tutta
risposta versò una tazza di cioccolato, e la spinse verso di me.
"Un po’ di cioccolata in cambio del tuo
sogno?"
L’offerta mi piaceva. Mi sedetti, e
circondai la tazza con le mani. Adoravo sentire quel calore sulla pelle.
"L’ho vista di nuovo –sussurrai- mentre
mi torturava.. e rideva del mio dolore. I suoi occhi contenevano tutta la
felicità del mondo. Credeva di essere vicina alla vittoria, era esaltata.. come
una bambina davanti ai regali di Natale . E io mi contorcevo ai suoi piedi.."
La mia voce sembrò esprimere tutto il
disgusto che provavo. Ron dovette accorgersene perché fece uno strano movimento
sulla sedia. Quando incontrai i suoi occhi vi lessi rabbia, e tenerezza allo
stesso tempo. E mi accorsi di essere riuscita a parlargli. Di avergli confidato
quello che provavo. Cos’era cambiato rispetto a pochi giorni prima? Niente..
questa volta mi aveva solo corrotto con la cioccolata.
"Non sai quanto avrei voluto esserci io
al tuo posto"
Ron fece un sorriso amaro, e si portò la
tazza alla bocca. Chiuse gli occhi mentre il liquido caldo scorreva all’interno
del suo corpo, e questo mi lasciò qualche secondo per osservarlo.
"Tu non sai com’è.. –le parole mi
uscirono prima che riuscissi a fermarle- il corpo bruciava, la mente era
dilaniata dal dolore.. e ogni volta era sempre peggio. Credevo che sarei
impazzita, che.."
"Hermione, non sei impazzita, e non sei
morta.."
"MA LO DESIDERAVO!" urlai alzandomi di
scatto.
"Cosa dici?"
"Stavo soffrendo troppo.. ho sperato che
mi uccidesse, che ponesse fine a quella tortura. Capisci cosa voglio dire? Io..
non ho lottato. Se voi non foste arrivati mi sarei arresa"
Avevo mantenuto il contatto visivo per
tutto il tempo, e in quel momento vidi i suoi occhi sciogliersi. Vidi il blu
cobalto farsi azzurro, imitare tutte le sfumature del mare.
"Se credi che per questo ti amerò di meno
sei in errore"
E d’un tratto capii che non era stata la
cioccolata a farmi parlare.
Mi svegliai con un forte mal di testa.
Quanto tempo era passato? Distesi le gambe che avevo tenuto raggomitolate nella
poltrona, ma non mi alzai. Guardai a lungo la pioggia che picchiava sulla
finestra. Il suo leggero ticchettio era uno strano calmante. Strinsi le braccia
al petto, e tornai col pensiero alla sera prima. Ron mi aveva preso alla
sprovvista con quella frase. E non mi aveva dato il tempo di reagire. Non ero
stata abbastanza intelligente per trovare qualcosa da dire. Non ero stata
abbastanza veloce da fermarlo prima che se ne andasse dalla stanza. Non ero
stata abbastanza coraggiosa da inseguirlo.. avevo lasciato che uno dei momenti
più importanti della mia vita passasse senza fare niente, limitandomi a guardare
passivamente lo spettacolo. E poi avevo pianto, mandando all’aria ogni promessa.
Sentii Ginny muoversi tra le coperte, ancora una volta. Guardai il suo viso
chiazzato di lentiggini piegarsi in una smorfia, i suoi capelli fiammanti
ricadere scomposti sulle sue spalle, il suo petto sussultare come scosso dai
singhiozzi. Sognava. Anche lei.
Qual’era il suo incubo?
Mi alzai lentamente e mi avvicinai alla
finestra. La pioggia mi faceva star bene. Come Ron. Eppure.. con lui c’era
sempre qualcosa in sospeso, qualcosa che cercava di allontanarci, nonostante
negli ultimi tempi fossimo riusciti a sentire chiaramente che non potevamo più
essere solo amici. Strinsi i pugni, in cerca di coraggio, e poi, cercando di non
far rumore, uscii nuovamente dalla mia stanza. Percorsi tutto il corridoio,
strusciando con la mano sul muro, sentendo la sua consistenza ruvida scorrere
sotto le dita. Davanti alla porta di Ron ed Harry trattenni il respiro.
Quella era la notte degli incubi. E del
coraggio per raccontarli.
Fine *v*
X hermione_06: In effetti, la mia
Hermione è un po’ audace. Ma spero che questo non appaia come un cambiamento del
personaggio! Ho cercato di vedere una sua possibile evoluzione, e spero che
riesca a convincere anche voi^^ Grazie 1000 per tutto!
XSiJay: Eeeeeeeh che dire… effettivamente
gli scacchi dovevano davvero riprendere le zanne che cadevano a terra!! Sono
quasi stupita che qualcuno ci abbia fatto caso visto che il richiamo era
piuttosto sfocato^^ Spero davvero che ti piaccia anche questo, e riesca a
distrarti da tutte le altre cose… anzi, mi scuso personalmente per il ritardo,
ma il quarto anno è piuttosto incasinato. E non credo che le cose miglioreranno!
Un bacio
X erikappa: Hai ragione, solo in quei
momenti si potranno vedere Harry e Ginny^^ Però… potrei sorprenderti! Sono
ancora indecisa su una cosa, ma se seguirai fino alla fine (ovvero fino al
capitolo 10) cercherò di venirti incontro… dato che mi era saltata in mente una
certa idea che vorrei davvero mettere in pratica! Grazie^^
X Tigerlily: Adoro anch’io quella
battuta! È venuta fuori in modo talmente naturale che mi sono sorpresa di me
stessa^^ Per la somiglianza, devo dire che per quanto continui a fare, non potrà
mai andarsene. È vero che questa Hermione mi rispecchia un po’. Ma è anche vero
che già nel personaggio di Hermione ci sono caratteristiche in cui mi sono
sempre rispecchiata molto. Regge come difesa? ^o^ Mi è piaciuta anche la tua
idea del gioco di specchi! Potrei sempre inserire cose veramente fatte da noi,
ma credo che nessuno ci crederebbe. Pensa un po’… sono più realistici i miei
personaggi di noi!!! [soprattutto perché non credo che Hermione e Ginny si
sarebbero mai messe a fare il balletto per la Nutella -__-] Sai che non vedo
l’ora di fare una delle nostre serate?! Mi mancano troppo!! (e poi non c’è il
Bellucci in quelle occasioni… XD)
X kamy: In effetti mi sono divertita
molto a scrivere dello sfogo di Hermione… lo sentivo molto mio in un certo
senso^^ Spero davvero che il tuo computer sia a posto adesso… tanto più che è
passato parecchio dall’ultimo aggiornamento! Grazie per tutti i
complimenti^^
X isina4everyoung: Mi avevi detto di non
metterci un mese… non ti ho ascoltato per niente scusa! Mi dispiace tantissimo,
tanto che giuro che aggiornerò in tempo record d’accordo? ^///^ Sono contenta
che continui a piacerti comunque, perché mi sto impegnando davvero tanto per far
si che la storia non risulti banale! Baci
X MaryMatrix: Bella idea quella della
fotocopia per l’Ele… magari gliela porto davvero, chissà che non ne prenda
ispirazione… XD Chissà perché continuo a credere che questa storia ti piaccia
più dell’altra, perché alla fine c’è meno romanticismo, e più ironia, almeno dal
mio punto di vista. Che dici, sono migliorata? Ci vediamo Martedì^^
tvtttb
|
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Capitolo 9 *** Incubi di luna e abbracci (quasi) fraterni ***
Per una volta, ho pubblicato dopo un
periodo decente.
Dopo solo 11 giorni… credo sia il mio
record.
Spero che siate contente come lo sono
io^^
CAPITOLO 8: INCUBI DI LUNA E ABBRACCI
(QUASI) FRATERNI
Strinsi forte la maniglia e mi affacciai
all’interno della stanza. Era tutto buio. Sapevo che Ron non stava dormendo, e
camminai dritta verso il suo letto, mettendomi a sedere. Sentii il materasso
piegarsi sotto il mio peso, il corpo di Ron spostarsi per allontanarsi da me. Da
sotto le coperte spuntava la sua testa rossa, invitante. Allungai il braccio per
accarezzarla. Lentamente, lasciai che le mie dita scivolassero tra i suoi
capelli, cercando con quel gesto di trasmettergli tutto il mio amore. Lui non si
muoveva minimamente, e la sua freddezza mi spaventava. All’improvviso si girò,
trovandosi con gli occhi rivolti al soffitto.
Al soffitto.
E non a me.
"Perdonami. Perdonami perché non sono
abbastanza coraggiosa.. abbastanza forte per tutto questo. La guerra mi ha
distrutto. Mi ha ferito più a fondo di quanto immaginassi.. e ogni speranza
porta nuovo dolore. Perché il futuro mi spaventa tanto quanto il passato, e
dirti che sono innamorata di te.. potrebbe sconvolgere le uniche certezze che mi
sono rimaste a questo mondo"
Probabilmente trattenne il respiro,
perché non ne sentii più il suono. Mi afferrò la mano che avevo lasciato
scivolare dalla sua testa al cuscino, e la strinse con forza.
[Immobili. Forse per non spezzare il filo invisibile che li legava.]
[Silenziosi. Per non distrarre i loro cuori dal battere
all’unisono.]
Improvvisamente lui si alzò a sedere,
avvicinandosi pericolosamente. I suoi occhi erano lucidi come dopo un pianto, e
il mio cuore si strinse a quella vista. Portai lo sguardo sulla sua fronte alta,
sui capelli scompigliati, abbastanza lunghi da accarezzargli il collo. Sulle
labbra che non tanto tempo prima erano state sulle mie.
Mi strinse forte. In un abbraccio che
conteneva mille parole, quelle che volevo dirgli io, ma che non ero mai riuscita
a esprimere, quelle che avrebbe voluto dire lui, se solo io glielo avessi
permesso. Sapevo che quelle parole un giorno ci sarebbero state. Credo lo
sapesse anche Ron. Ma entrambi, come in tacito accordo, sapevamo che non sarebbe
stato quello il giorno. Ci bastava quell’abbraccio, quel togliersi il respiro a
vicenda, consci di non esser mai stati così vicini, così temerari. Gli avevo
appena detto che lo amavo, ma lui sapeva che nonostante questo non ero ancora
pronta per un noi. Per uno che non comprendesse anche Harry, ma che fosse
solo per lui e me.
"Raccontami il tuo incubo"
Gli sussurrai piano.
E lui cominciò a raccontare, senza
smettere di respirare nel mio collo, stringendomi forte.
"Non è.. un ricordo, come il tuo. È
qualcosa che non è mai accaduto, e che durante la notte mi appare come reale.
Vedo la tua morte, quella di Harry. Guardo il corpo riverso di Ginny sulle scale
del dormitorio. Sento gridare, ma non vedo nessuno. Soltanto corpi vuoti..
ingombrano il pavimento, sono dappertutto. Ci sono mia madre, mio padre, i miei
fratelli. Tutti morti. Poi scompaiono, si vaporizzano come se non fossero mai
stati. E io rimango. Da solo. E quando mi sveglio.. è ancora peggio. Perché
scopro che qualcosa di quel sogno è divenuto realtà"
Sapevo a cosa si riferiva. La morte di
Fred bruciava ancora, e anche se non voleva ammetterlo, sapevo che per lui era
stata un duro colpo.
Tornammo a guardarci negli occhi, a
cercare di guardare l’uno nell’altro, per trovare le risposte che non avevamo.
Perché?
Perché adesso, perché a
noi..
Ci chiedevamo il perché della guerra,
delle vite spezzate, di quelle distrutte..
Il perché dei ricordi, dei sogni, dei
silenzi.
Il perché del buio e del
vuoto.
Ma se delle risposte c’erano, a noi non
l’hanno mai detto.
*
Da quella notte però non ci furono più i
silenzi assordanti, né le flebili grida d’aiuto. Mi accordai con Ron, e la sera
seguente, dopo cena, chiesi a Ginny di venire con me nella camera dei ragazzi.
Appena entrata notai lo sguardo stupito di Harry, che seguiva con gli occhi i
movimenti della rossa. Non sapevo cos’ era successo tra loro dopo il bacio in
corridoio. Ero stata troppo occupata da me stessa per chiederle qualcosa, e lei
non aveva accennato all’argomento. La vidi sedersi dall’altra parte della
stanza, vicino al tavolo. Sorrisi istintivamente. Il tavolo era pieno di libri,
vecchie pergamene, camicie appoggiate che aspettavano di essere riposte,
incoscienti del fatto che le loro speranze erano vane. Oggetti su oggetti posti
alla rinfusa, lasciati in balia del Caso e del Tempo. I letti rifatti da
qualcuno che si era preso la briga di distendere tutte le pieghe, erano l’unica
cosa ordinata là dentro, ma anche l’unica fuori posto. Notai con sorpresa che
tutto quello mi era mancato. Avanzai verso uno dei letti e mi sedetti. Provocai
volutamente delle pieghe lungo il lenzuolo, prima di cominciare a parlare.
E parlai.
Parlammo, tutti quanti.
Buttando fuori tutto quello che ci
eravamo tenuti dentro, raccontando i nostri incubi, i nostri sogni, le speranze
perdute e i desideri acquistati. Parlammo di sangue e di ricordi. Di notti
trascorse a rievocare un passato che non avremmo potuto cambiare.
Avevo creduto che Harry, o Ginny, si
sarebbero rifiutati.. che avrebbero preferito il silenzio che li avrebbe
dilaniati dall’interno, invece di sfogarsi. Ma non dovetti pregarli più di
tanto. Entrambi erano allo stremo delle forze, e avevano bisogno di un appoggio.
…Perché la vita è anche questo, una vita che tocca un’altra vita.
John Updike
Ginny descrisse la sua paura per il buio,
e per le ombre. Raccontò dei suoi sogni in cui non esistevano più i colori, ma
tutto era eternamente nero. Harry parlò della solitudine. Della rabbia. Della
colpa… e di un’innocenza smarrita troppo presto per essere ritrovata.
E parlammo. Tutta la notte.
La luna splendeva nel cielo alta e bella,
e illuminava il mondo di luce riflessa. I respiri, le parole, si confondevano,
in un miscuglio di sentimenti e paure.
Da quella notte…
Da quell’istante…
Capii che nessuno avrebbe mai potuto
separarci. Avevamo condiviso qualcosa di così grande e forte che niente ce lo
avrebbe portato via. Né il tempo, né la morte.
Nel lasciarli, prima di andare a letto,
li abbracciai tutti. Saltai al collo di Harry, cercando di trasmettergli tutto
il mio affetto. Strinsi forte Ginny, baciandola sulla fronte, per farle capire
l’importanza della nostra amicizia. E mi buttai tra le braccia di Ron, lasciando
che lui mi sostenesse, afferrandolo stretto, sperando che non mi lasciasse mai..
sperando che capisse che lo amavo più di quanto una donna potesse amare un
uomo.
Fine…XP
Che dire… certe volte divento un po’
smielata. Penso dobbiate sopportare…
X SiJay: Fiuuuuh… mi hai tolto un peso!
Speravo davvero che la storia non risultasse banale, nonostante l’uso di alcune
delle cose sempre presenti nelle storie su Ron e Hermione (come gli scacchi…XD)
…per la frase di Ron… bè, pensa che ha sorpreso anche me! La verità è che questi
personaggi mi stanno sfuggendo di mano sempre di più… diciamo che fanno quello
che vogliono loro, e io lascio campo libero! 1 bacio
X sba: Grazie 1000… sono contenta che ti
sia piaciuta! E poi vedrai… Hermione se la caverà benissimo…
X MaryMatrix: Sai che invece sono
contentissima che ti abbia colpito Bellatrix? Devo ammettere che sono stata
moooolto indecisa su come rappresentarla. Se ci pensi, è la mia prima "cattiva",
perché nelle mie storie non si era mai presentata l’occasione di rappresentare
una cosa del genere. E, lo ammetto, ne sono fiera. Per una poco cattiva come me
mi è parso un successone! No, davvero, sono stata veramente pignola per questo
inizio, e sono contenta che ti sia piaciuto. Per quanto riguarda Ron devo dirti
che HAI SEMPRE RAGIONE! Effettivamente, il suo comportamento è più da
ragazza che da ragazzo. E purtroppo è un mio difetto comune, perché tendo a
rendere i maschi un po’ troppo romantici… qualcuno mi ha detto che dovrei fargli
fare il contrario di quello che farei io, ma non ci riesco!! In ogni caso, devo
dire che non avevo mai saputo descrivere così bene il mio problema… e sono
strafelice che tu me lo abbia fatto notare. Ora… nonostante la lunghezza di
questa risposta non posso fare a meno di copiare la tua visione di Ron, che mi è
parsa incredibilmente profonda. Dici che "sembrava un eroe. Un eroe stanco
che rimpiange il passato glorioso e che più che rimorsi ha dei
rimpianti". E hai
ragione, non l’avevo vista in questo modo. Però… però la tua visione si è
incastrata perfettamente in tutto quello che io penso di Ron, in tutto quel
coraggio che non ha mai avuto l’occasione di dimostrare, perché in fondo non era
lui l’eroe a cui toccava risolvere la situazione. Ma che non per questo smetteva
di essere un eroe. Grazie mille per tutto, non so davvero come farei senza tutto
il tuo aiuto…^O^
X isina4everyoung: Come promesso, per una
volta sono riuscita a pubblicare prima che passasse un mese^^ Ehhhhhhh lo so,
anche a me Ron fa tanta tenerezza… anche se… non voglio anticipare niente, ma
credo che nel prossimo capitolo la metterò un po’ da parte… dopotutto sono anche
convinta che sia un tipo passionale XD grazie di tutto!! Baci
X erikappa: Allora sono davvero contenta
che ti piaccia, dato che storie con questa coppia non le segui!! In un certo
senso mi sento orgogliosa O_O E non finirò mai di ringraziare te e tutte le
altre! Grazie per i complimenti^^
X Tigerlily: In effetti è vero, sto dando
sempre più spazio a Ron. La verità è che anche se ho scelto di vedere le cose
dal punto di vista di Hermione mi dispiace che l’evoluzione di lui passi in
disparte… mi sembra quasi di fargli un torto^^ Per quanto riguarda la cioccolata
era indubbio che ti piacesse l’idea! Un milione di grazie per tutto, anche per
le recensioni alle altre storie… odio i tuoi ritardi ma era ovvio che non
potevo pubblicare questo capitolo senza la tua recensione!! Ti voglio
bene
X ClaireBlack: Piacere di conoscerti^^
Sono felice che ti piaccia Hermione, e che anche tu l’abbia immaginata così… ho
voluto sottolineare come fosse la mia Hermione proprio perché ovviamente
non tutti la interpretano in questo modo, ma sono contenta che non sia vista
diversa da quella del libro. Spero tanto che la storia continui a
piacerti!
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Capitolo 10 *** Asciugamani bianchi, biglie colorate e 23 baci ***
La scuola
è finita, e finalmente posso starmene raggomitolata da qualche parte a
scrivere^^
E nonostante questo sia il penultimo capitolo, spero non vi
siate stancate di sentire quello che ho da dire.
CAPITOLO 9: ASCIUGAMANI BIANCHI, BIGLIE COLORATE, E 23
BACI
Quel giorno iniziò con la distruzione della camera di Fred.
Nessuno voleva che rimanesse come ricordo del dolore. Niente fu buttato via.
Ogni cosa fu riposta con cura in uno scatolone, ogni foto posta nel suo album.
La Signora Weasley pianse. Percy fece di tutto per trattenersi. Poco dopo pranzo
entrai nella stanza e vi trovai George che fissava un angolo della parete ormai
vuota.
"Dovresti prendere una boccata d’aria"
Lui non si girò, continuando a guardare lo stesso punto con gli
occhi vacui.
"Sai.. quando avevamo sette anni, Papà ci regalò delle biglie.
Semplici palline di vetro.. assolutamente noiose, e babbane. Ma io e Fred ci
mettemmo a litigare anche per quelle. Non ci parlammo per tre giorni, e quando
decidemmo di fare pace scoprimmo che le biglie erano sparite."
Alzò il braccio e mi fece vedere un sacchettino nell’incavo
della sua mano. Lo scosse e sentii le palline di vetro urtare tra loro.
"Le ho trovate dietro l’armadio"
Aprii la bocca per dire qualcosa, ma mi accorsi di non poterlo
aiutare. Nessuno avrebbe mai potuto.
Ron apparve all’improvviso da dietro la porta, afferrandomi per
la manica del golf. Lo vidi osservare il fratello con occhi pieni di rabbia, e
me ne sorpresi.
"Dobbiamo andare"
La sua voce fredda scosse George, che si alzò dalla sedia e mi
passò accanto per raggiungerlo. L’intera famiglia Weasley aveva deciso di andare
alla tomba di Fred, e io non me l’ero sentita di accettare l’invito. Era una
situazione… intima, che doveva appartenere a loro e basta. Harry se ne era
andato quella mattina per andare da Ted, ed io avrei avuto la casa tutta per
me.
"Ciao"
Ron fece per andarsene, ma lo trattenni, aspettando che George
scendesse le scale prima di parlare.
"Perché fai così? Perché lo tratti male?"
"Non lo tratto male…"
"Sei arrabbiato con lui, si vede benissimo…"
"E lo sono! Vederlo in queste condizioni mi fa
imbestialire"
"Sta soffrendo, e noi dovremmo aiutarlo"
"No, Hermione. Non vuole la nostra compassione"
"E perché non dovremmo compatirlo?"
"Perché fa male sentirsi amati solo per pietà"
Il suo sguardo di ghiaccio mi aveva perforato, lasciandomi di
stucco. Io…
"Cosa…?"
"Sai cosa voglio dire"
Il fruscio dei suoi abiti mi arrivò alle orecchie, e in un
attimo non c’era già più.
*
Decisi di farmi una doccia. Avevo bisogno di pensare.
Pietà?
Lasciai scivolare i vestiti a terra, senza curarmene troppo.
Sciolsi i capelli, e lasciai che mi ricadessero folti sulle spalle nude. Per
qualche minuto cercai di regolare l’acqua, ma alla fine vi rinunciai. Lasciai
che essa scivolasse fredda sulla mia pelle, accarezzandomi come avrei voluto che
facesse lui.
Compassione?
Fissai con troppa attenzione le piastrelle bianche del muro,
mentre i pensieri vagavano lontano. Molto lontano. A quando da piccola avevo
imparato a leggere. A quando la sera, con la luce sotto le coperte per far si
che i miei genitori non la vedessero, leggevo fino a tarda notte. Non era tempo
dei libri di studio… a quell’epoca c’erano solo i sogni di una ragazzina che non
conosceva ancora la magia. C’erano le favole.
E i principi azzurri.
Perché non capisci che ti amo?
Uscii dalla doccia, e mi avvolsi in un grande asciugamano
bianco. Facevo freddo, e tremavo dalla testa ai piedi. Sentii un rumore al piano
di sotto e mi chiesi se qualcuno fosse rientrato. Mi guardai allo specchio, e
presi la spazzola dal cassetto. I capelli erano un disastro, e cercai di
scioglierne i nodi, cercando di non farmi male. Li spazzolai per qualche minuto,
finché non riuscii a carezzarli e a trovarli stranamente lisci. Un tonfo risuonò
nel silenzio, in una delle stanze vicine. Corsi alla porta e dopo averla aperta
mi affacciai all’esterno. Lo schianto di qualcosa che cade a terra.
Dalla camera di Fred.
Percorsi velocemente il corridoio, camminando a piedi scalzi sul
tappeto, e mi precipitai nella stanza. Tutto il lavoro che avevamo fatto, era
ormai un ricordo. Gli scatoloni impilati erano stati buttati giù con furia, ed
era finito tutto sul pavimento. I pochi libri erano stati lanciati contro la
parete, i vestiti abbandonati qua e là. E Ron se ne stava in piedi al centro del
caos, le guance rosse e gli occhi fiammeggianti, segno della sua collera.
Feci un passo nella stanza, aprendo la bocca per dire qualcosa,
pur non avendo idea di quali parole sarebbero riuscite a calmarlo. Ma lui si
girò, dandomi le spalle.
"Non guardarmi.. "
"Ron… cosa.. ?"
"Ti prego, Hermione, per una volta…. Non chiedere spiegazioni.
Non ce ne sono. Non sempre c’è un motivo, non sempre una ragione… solo…
rabbia, voglia di distruggere quel poco che è rimasto in piedi dopo che
tutto il resto è stato spazzato via"
Vidi la sua mano tremare, le nocche bianche stringersi attorno
all’ultimo oggetto intatto ancora in mano. Forte, per aver sopportato tutto
senza un lamento, per aver concesso a se stesso di non mostrarsi debole di
fronte alla sua famiglia, e a me.
Fragile, per essere crollato sotto il peso del rimorso, per aver
lasciato il sopravvento alla violenza, meno facile da controllare ma più sicura
delle lacrime.
"Ron… -sussurrai- cancellare Fred dalla tua vita non servirà a
niente"
"È morto Hermione… a cosa serve tenere tutti questi oggetti ?
Non ne ho bisogno per ricordare mio fratello"
I suoi occhi magnetici si puntarono nei miei, facendomi scendere
un brivido lungo la schiena.
"Non ne hai bisogno adesso. Perché il suo volto è
stampato nella tua mente. Ma con il tempo, andrà sfumando. Non sarà un processo
volontario, nè regolare, ma avverrà. E allora avrai bisogno di qualcosa…
qualcosa che ti ricordi non chi era Fred… ma chi era Fred in
vita."
Con un tonfo, la mazza da battitore che Ron teneva ancora in
mano cadde.
Gli occhi si strinsero a guardarmi, le labbra si piegarono in un
sorriso amaro, mentre si avvicinava arrivandomi praticamente addosso.
"Hai sempre ragione tu… dovrei ricordarmelo ogni
tanto"
Il suo respiro mi solleticava la pelle, e mi impediva di trovare
una risposta coerente. Appoggiò la sua fronte alla mia, stringendomi per la
vita, portandomi leggermente all’indietro.
Inciampai in qualcosa, e finii a sbattere contro la porta, che
si chiuse per il peso dei nostri corpi. E lui non mi lasciò, alzando invece gli
occhi per incontrare il mio sguardo, forse in cerca di un rimprovero che non ci
sarebbe stato. Alzai una mano ad accarezzargli la guancia, e a portare via in un
gesto l’unica lacrima sfuggita al suo controllo. Sentii il suo viso farsi più
vicino, le sua mani vagare un po’ di più lungo la mia schiena. Tremai
impercettibilmente sotto le sue carezze, ricordando di essere coperta da un
semplice asciugamano.
E di nuovo il suo respiro, esitante, sulle labbra.
Cercai di capire perché aspettasse… mentre sfiorava la mia bocca
senza pretendere altro.
Le voci dei Signori Weasley ci raggiunsero un attimo prima del
tonfo della porta d’ingresso. Sentii la voce eccitata di Ginny, quella dolce di
Fleur, e capii che dovevano essere tornati. Tutti quanti.
"25 secondi"
Sussurrò Ron, maledettamente vicino.
Credo che quello fu l’unico momento, in tutta la mia vita, in
cui odiai la famiglia di Ron. Era troppo numerosa. Troppo veloce, troppo
presente.
"23…"
Un bacio sulla spalla…
"22…"
Uno sul collo…
"21…"
Sulla guancia.
"Ron…"
Non ce l’avrei fatta. Quella tortura mi stava uccidendo… e
rischiavo pure di farmi beccare da tutta la famiglia in quella situazione. Era
TROPPO imbarazzante.
"14"
Sulla fronte.
"13"
Sulla tempia…
"12"
Sotto l’orecchio…
Il cuore mi batteva all’impazzata, e non riuscivo più a
distinguere il mio battito da quello di Ron, che mi accarezzava lentamente i
capelli con una mano, e mi guardava con gli occhi azzurri dilatati.
"3"
Sul naso.
"2"
Sul mento…
"1"
Bacio sulla bocca.
Fine…eheheh^^
Per una volta, ho abbandonato il mio romanticismo idillico per
qualcosa di più concreto. E mi è piaciuto O.o
Dopo tanti discorsi, ho dovuto aggiungere anche
l’azione.
Perché il dolore non è fatto di sole parole.
Ringrazio davvero tutti quelli che hanno messo questa storia tra
i preferiti, e tutti quelli che continuano a leggerla ^^ anche se mi piacerebbe
davvero sapere cosa ne pensano. Perché adoro le critiche.
X videlina 95: Già… le cose tornano sempre a posto, alla fine. E
proprio alla fine viene fuori l’ultimo sbuffo di rabbia, l’ultimo segreto ancora
celato. Dopotutto, Ron non aveva detto tutto. C’era qualcosa che ancora
bruciava, qualcosa che aveva bisogno di uno scatto fisico per poter
essere dimenticato. ^O^ Sono davvero contenta che ti piaccia sempre di
più!!
X Sijay: Del tutto azzeccato. Non si può andare avanti senza
aver messo in ordine il passato. È quello che ho voluto far fare ai nostri
personaggi in quella sera, ma è quello che dovranno continuare a fare. Come non
si può risolvere tutto con un bacio, così non si può risolvere con una sola
sera. Per questo Ron reagisce. Grazie per tutti i complimenti!! A
presto
X erikappa: Guarda… i complimenti per la velocità li accetto
volentieri!!!! Considerato quello che ho appena passato in questa settimana è un
miracolo che riesca a scrivere davvero qualcosa. In ogni caso… la sorpresa sarà
annunciata nel prossimo capitolo^^ Spero tanto che non dovrai aspettare a lungo
(per lo meno, mi ci metterò d’impegno!! XD)
X isina4everyoung: Mah… spero di non averti deluso! Dopotutto,
non c’è proprio niente di osè in quello che ho scritto… probabilmente non ci
sarà mai, visto che mi ritengo un’ incapace a scrivere quel genere di cose.
Mamma mia, adesso ho davvero paura del tuo giudizio! Diciamo che volevo rendere
le cose un pochino più fisiche, un pochino più... umane? Volevo solo fargli
dimenticare la guerra per un istante… e fargli ricordare che ci sono tante altre
cose oltre al sangue. Ehhhhhhhhh quanto è duro descrivere una cosa per
rappresentarne mille altre! 1 bacio
X emmahp7: Davvero è il tuo capitolo preferito?! ^=^ ne sono
contenta… anche se ti giuro che non l’avrei mai detto. Voglio dire… l’ho
riguardato un milione di volte, perché mi sembrava sempre incompleto… e ne sono
convinta tutt’ora: manca qualcosa d’importantissimo… e io non riesco a vederlo.
In ogni caso, sono felicissima che non sia apparso così anche a te XD grazie di
tutto!
X kamy: Sono davvero contenta che ti abbiano aggiustato il
computer –io ODIO non avere il mio!- E sono contenta che la mia storia ti sia
piaciuta. Ho cercato di essere realista, di scrivere una storia che suonasse
almeno probabile. E il fatto che sia piaciuta mi riempie d’orgoglio
O-^
X Tigerlily: Non ho parvenze di risposte esistenziali purtroppo,
perciò spero che ti basti quello che ti dirò, per quanto altamente empirico^^ Ti
ringrazio per quello che hai detto! Ammetto che me ne ero accorta… ed era stata
una bella scoperta rendersi conto di riuscire a moderarmi con i puntini^^ Però
ho un dubbio… quand’è che mi hai visto piegare un lenzuolo? O.O Non mi ero mai
resa conto di fare qualcosa del genere!! Boh… ci vediamo stasera^^
X MaryMatrix: Per quanto la tua fosse una battuta dopo tutto ci
avevi azzeccato… e l’azione, in questo capitolo c’è davvero. Certamente non è
quella che ti aspettavi tu… ma d’altraparte sarebbe stato troppo irrealistico
far spuntare dei ninja da dietro un cespuglio XD Per l’umanità dei personaggi,
hai ragione. Tendo a dimenticare di chi sto parlando, per descrivere sentimenti
normali, che potremmo provare tutti… e penso che questo sia un bene, alla fine.
Mi permette di mostrare quello che pensano e provano al di là di ogni magia^^
Per il personaggio di Ron, continuo a sostenere che tu abbia ragione. Purtroppo,
non sono riuscita a definirlo bene come avrei voluto. Mi ha colpito però che tu
lo veda come un misto tra me e Hermione! Non ci avevo fatto caso… proverò a
rileggere tutto per vedere se hai ragione anche qui! ciaooooooooo
X hermione_06: grazie mille, davvero, per tutti i complimenti.
Effettivamente la comunicazione è una cosa in cui credo molto (eufemismo per
dire che sono una gran chiacchierona…) e sono felice che sia arrivata questa
cosa… nonostante tutto sono convinta che le parole non bastino… e credo che da
questo capitolo te ne sia accorta! Bacioni^^
X _evans_: Sono felice che ti piaccia, davvero… e che Hermione
ti appaia impeccabile. È un gran complimento ^O^ Sono sempre contenta
quando mi vengono suggerite delle storie, e sono subito andata a vedere la tua!
Prometto che cercherò di tenermi al passo, nonostante mi si prospetti un’estate
per niente rilassante… XC A presto!
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Capitolo 11 *** Il tempo che resta ***
Dovrei essere punita per il ritardo, ma giuro che la mia
punizione l’ho già scontata… venti giorni in un luogo irrintracciabile anche
dalle cartine geografiche dove non c’era il telefono e neanche i cellulari
prendevano - . -"
CAPITOLO 10: IL TEMPO CHE RESTA
I passi affrettati sulle scale ci spinsero a separarci e
allontanarci dalla porta. Sentivo le mani di Ron impresse ancora a fuoco sul mio
corpo, e non riuscivo a recuperare un respiro regolare.
Ron era così… mangiabile in quel momento.
La sua violenza, la sua passione, la sua dolcezza mi avevano
mandato in tilt, e non sapevo se mi sarei mai ripresa.
"Cosa…?"
La voce di Ginny mi arrivò alle orecchie sorpresa e divertita. I
suoi occhi vagavano su tutta la stanza, e mi permisi di abbassare lo sguardo
mentre anche Harry faceva capolino dalla porta e ci fissava alquanto sconvolto.
"Scusate per il disordine" –disse Ron con una voce meno
imbarazzata di quanto credessi.
"Già –aggiunsi- Ron è così impetuoso a volte…"
Sentii gli occhi di tutti spostarsi verso di me, e compresi
l’errore.
"Cioè… non volevo dire… solo in alcuni casi, ma non in
quei casi…"
Ron alzò un sopracciglio guardandomi leggermente imbronciato,
tanto da farmi sorridere nonostante la situazione.
"… a-anche in quei casi, probabilmente, ma io non ne so
niente"
Ginny mi fissò incrociando le braccia al petto e portando il
peso su di una gamba sola.
"Sei ancora bagnata"
"Già…" –pigolai.
"E sei nuda" –puntualizzò Harry.
Vidi Ron al mio fianco arrossire completamente, come prendendo
consapevolezza di qualcosa.
"Ho un asciugamano" –borbottai tenendomelo stretto al
petto.
"A mamma non basterà come scusa"
*
Ginny mi spinse in camera, strappandomi l’asciugamano di dosso,
infilando poi la testa nell’armadio alla ricerca di quello che secondo lei era
un abito degno di quella occasione.
Quale occasione? Non abbiamo fatto niente… [
purtroppo].
Trovato un vestito celeste che mi copriva assai meno
dell’asciugamano mi obbligò a indossarlo, e si sedette in ginocchio sul letto
dietro di me per asciugarmi i capelli. Con la magia avremmo fatto più
velocemente, ma mi piaceva prendermi del tempo per stare con Ginny, parlare con
lei di cose stupide, cose che non avrei mai detto di fronte a Ron e
Harry…
"Allora… come bacia mio fratello?"
…cose come questa –pensai mentre Ginny
mi tirava volutamente i capelli con la spazzola.
"Sbaglio o mi hai già fatto questa domanda?"
"Bè… non ti avevo trovata nuda tra le sue braccia l’altra
volta"
Mi rigirai le mani in grembo, contenta che la mia migliore amica
non potesse guardarmi negli occhi, convinta che me l’avesse chiesto apposta in
quel momento, sicura che sarei stata meno in imbarazzo.
"Detta così sembra una cosa brutta… in ogni caso credo che abbia
una… mmh… dote naturale"
Ginny scoppiò a ridere così all’improvviso che mi voltai
credendo che le fosse preso un attacco di qualche tipo. I suoi occhi brillavano
come non facevano da tempo, e la sua risata suonava come quella di chi ha chiuso
il dolore in un cassetto.
Per vivere, non per dimenticare.
Le era successo qualcosa di bello, ne ero sicura. E per la prima
volta dopo molto tempo, mi sentivo di nuovo in grado di essere una buona
amica.
"Vuoi raccontarmi anche la tua, di storia?"
Lei scosse la testa, decisa.
"Non adesso. È il tuo giorno capisci? Non voglio distrarti per
nulla al mondo dal sogno che stai vivendo! Arriverà anche il mio
momento"
La scrutai a lungo per essere sicura che non mentisse. Troppe
volte mi ero sbagliata, troppe volte non avevo riconosciuto la maschera che si
era messa per non far soffrire nessuno, nemmeno me che sostenevo di poterla
aiutare quando non potevo salvare neanche me stessa.
"Dico la verità, Hermione… dopo tanto tempo, dico la
verità"
*
Scesi per il pranzo guardandomi attorno, ed incrociai Harry per
le scale.
Sorrideva.
"Giura che non stai ancora ridendo per me, o ti attacco alla tua
cara scopa senza più lasciarti scendere"
"Lo giuro" –rispose continuando a sorridere.
"Ma ti senti bene?"
Lo guardai stranita, notando le borse sotto gli
occhi.
"Bene…"
"Ma hai dormito poco?"
"Poco…" – ripetè alzando le spalle.
Per qualche motivo, ero sicura che non mi stesse neanche
ascoltando, e che ripetesse soltanto quello che sentiva.
"Ma Harry…"
"Scusa Hermione… sono sicuro che è importante, ma me lo dici
dopo va bene? Ho una cosa… urgente che… ma vedrai eh?"
Sparì in un baleno, dietro a una chioma rossa che vidi dietro
l’angolo.
Ma vedrai COSA??!
*
Harry e Ginny continuarono a comportarsi in modo strano per
tutto il giorno, scomparendo all’improvviso per poi riapparire nei luoghi più
strani, bisbigliando, sorridendo, bloccandosi a metà corridoio per guardarsi
negli occhi in un modo che avrebbe imbarazzato chiunque. Mi sedetti sfinita sul
divano vicino a Ron, dopo averlo aiutato a ripulire la camera di Fred da ciò che
non era sopravvissuto alla sua furia. Mi prese la mano, portandosela sulle
ginocchia e tenendola stretta. Alzai lo sguardo per fissarlo negli occhi,
desiderosa di quel contatto di cui mi ero privata per troppi anni.
Finalmente puoi vedere oltre la maschera…
Quella di amica che avevo portato per troppo tempo.
Quella di ragazza innocente che avevo perso da poco.
Quella di persona coraggiosa che mi ostinavo a voler tenere
ancora a lungo.
Sapevo che Ron aveva visto al di là di quella maschera già prima
che io gli dessi il permesso. Se ne era accorto lentamente, strisciando al di
sotto, dagli spiragli che lasciavo, inconsapevolmente, o volendo invece che lui
li trovasse. Perché forse avevo sempre voluto che lui sapesse.
Che si rendesse conto di quanto ero stata finta… di quanto avevo
cercato di convincere anche me stessa della nostra amicizia, destinata a fallire
prima ancora d’iniziare.
È mai iniziata, tra noi, un’amicizia? Non ne sono davvero
sicura.
Perché io mi ero accorta subito di provare qualcosa per lui.
Come mi ero accorta subito che lui non avrebbe ricambiato. Non era pronto, e non
lo sarei stata io, se lui lo avesse fatto.
Ci è voluta una guerra per renderci conto che non si è mai
pronti, e che si aspetta di esserlo, si rischia di perdere ciò per cui si sta
lottando.
Guardando indietro vidi tutti gli errori che avevo fatto, e
tutti quelli che avevano fatto gli altri.
Tutti coloro che sono morti, in questa guerra, si sono lasciati
dietro rimpianti che non potranno colmare.
Sirius e la sua voglia di essere padre.
Silente e la sua ricerca di perdono.
Remus e il suo coraggio arrivato troppo tardi.
Piton e la sua convinzione di non poter perdonare nonostante
tutto.
Sentii la mano di Ron asciugarmi le lacrime scivolate senza che
me ne accorgessi, e questa per l’ultima volta.
"Ci sarà sempre da guardare indietro, sempre da ricordare. Ma se
saremo in due, sarà tutto più facile"
E sentendo il calore del corpo di Ron vicino al mio, mi
accorsi che quelle non erano le sole cose che rimanevano da fare.
Rimane sempre una vita, a chi resta.
Rimane sempre la voglia di immaginarla felice.
E io sapevo che la mia lo sarebbe stata.
Avevo una voglia di baciarlo che era ormai insostenibile. Stare
con Ron, in quel momento, era l’unica cosa che mi permetteva di non pensare. E
così lo feci. Mi portai lentamente a sedere sulle sue gambe, spingendo invece la
sua mano sul mio viso. Mi attirò a lui con un gesto secco, bisognoso della mia
vicinanza. Sapevo che provava quello che sentivo io. Sapevo che anche per lui
ogni bacio era un salto nel buio. Che ci permetteva di essere solo noi, che
fosse per un istante o per un’ora.
Senza più nessuna voce nella testa.
Senza più nessun senso di colpa all’altezza dello
stomaco.
E tutto quello che sentivo era il mio cuore che batteva
impazzito, e il respiro di Ron sulla mia pelle.
*
L’imbarazzo per essere stata beccata in asciugamano tra le
braccia di Ron era svanito piuttosto in fretta. Ma la Signora Weasley cercava di
ricordarmelo in ogni momento. Aveva costretto Ron ad un discorsetto in cucina, e
aveva chiesto più volte al marito di andare a prendere i miei genitori.
Mi aveva chiesto di chiamarla mamma.
E aveva convinto Fleur a portarmi a fare shopping.
Ed ero terrorizzata dalle conseguenze. Di entrambe le cose.
Quando la vidi avvicinarsi pensai che volesse riprendere il
discorso, e fui contenta di non trovarmi più sulle gambe di Ron. Sarebbe stato
decisamente troppo.
Ma lei corse ad abbracciare il figlio, stringendolo in una morsa
d’acciaio.
"Oh Ron! È stata davvero un’idea carina la
tua!"
"Ma… ma non sei arrabbiata? Dopotutto…"
"Ma come puoi pensarlo! Vedrai che saranno tutti d’accordo, ne
sono sicura…"
Mi voltai incerta verso Ron, non sapendo cosa pensare, mentre
Molly Weasley si allontanava saltellando, con quell’andatura che avrebbe messo
di buonumore chiunque.
"Hai avuto una grande idea e non me l’hai detto?"
Lui mi portò contro il suo corpo, facendomi appoggiare la testa
sulla sua spalla.
"Ho… ho dato la camera ad Harry. Quella di Fred sai… lui non ha
mai avuto una casa, e mi sembrava una cosa carina da fare, specialmente dopo che
mi ha detto di sentirsi in colpa per la sua morte… e poi per Ginny, sai, anche
lei ha sofferto tanto…"
Mi tirai su lentamente godendomi ogni tratto del suo viso,
notando quanto fosse bello, e quanto fossi orgogliosa che fosse
mio.
"Sono fiera di te"
Sospirai gettandomi di nuovo tra le sue braccia.
E ti amo.
Ma non sprecherò il mio tempo a dirti una cosa che sappiamo da
sempre.
***
Infine ho lasciato che Hermione riflettesse sulla guerra in
generale, e su quello che lascia quando se ne va. Se a qualcuno sembrassero
strani gli accenni agli altri personaggi, li spiego subito. È ovvio che siano
visti dal punto di vista di Hermione, e io ho cercato di pensare a cosa lei
avesse sempre pensato di certe persone. Per questo vede in Sirius un uomo che
avrebbe voluto costruire la famiglia che non aveva mai avuto, in Silente un uomo
gravato dal senso di colpa per la morte della sorella, alla costante ricerca di
un modo per riscattarsi nel mondo. In Remus lei vede invece un po’ di se stessa.
Ed è per questo che non vuole fare il solito errore. Remus si è deciso troppo
tardi che valeva la pena di vivere la vita, e quando è morto ne aveva goduta ben
poca. Per lei, Hermione, non sarà così. In Piton vede un’anima convinta
di non poter perdonare, un’anima che passa tutta la sua vita a rivivere l’odio
che prova, per non dimenticarselo mai. Ma come lei, in fondo anche noi sappiamo
che lui aveva perdonato James. Che se non per un’altra ragione, l’aveva fatto
per Lily.
E così dovrei dirvi che questo è l’ultimo capitolo, ecc, ecc… ma
non posso. È da un po’ che ci penso, da un po’ che mi convinco che non potrei
fermarmi qui, senza spiegare come, secondo me, ci sarà quel 19 anni dopo. E
perché le cose saranno così cambiate, perché, soprattutto, dopo una
guerra causata dalle diversità, appartenere ad una casa o a un’altra non farà
differenza. Perché persino Draco Malfoy avrà smesso di
credere alle differenze.
Perciò, come regalo per tutti, ci sarà la seconda parte della
storia.
L’altra parte.
Quella raccontata da Ginny Weasley.
Quella in cui anche Draco Malfoy avrà la sua parte. Il suo
riscatto o la sua condanna, scegliete voi.
^O^ Memories and sweet kisses diviene M.A.S.K –Alternative
Version. Sarà un salto nel buio
ma ho mille idee in testa e spero solo di metterle in pratica!! Avrete
notato la sigla… non è un caso ovviamente. Unendo le iniziali del titolo si crea
uno dei temi principali di questa "saga". Il tema della maschera che si è
rivelato in questo capitolo si troverà ancora nella seconda parte, e mostrerà
parecchie cose che non si sono capite in questa. Una fra tutte, lo strano
comportamento di Harry e Ginny^^ Per non farvi aspettare troppo pubblicherò
domani il primo capitolo della nuova (vecchia?) storia… non vedo l’ora di sapere
cosa ne pensate!
Intanto, ringrazio tutti. Tutti quelli che hanno seguito questa
storia, che l’hanno letta, che l’hanno "preferita". Tutti quelli che ci hanno
buttato un’occhiata per caso, o che sono stati costretti a leggerla spinti da
amicizia ^O- Senza di voi, non avrei neanche pensato di andare avanti. Non dopo
che questa storia si era cancellata e aveva richiesto una seconda stesura, che
forse, dopotutto, è stata migliore della prima.
X erikappa: Allora… è ovvio che hai capito qual’era la
sorpresa^^ Davvero, spero che faccia piacere a te più che ad altri… d’altra
parte, non ho mai scritto su Ginny, perciò potresti criticarmi anche tutto
quanto… boh, vedremo!! In ogni caso ti ringrazio per tutto, specialmente perché
hai seguito questa storia nonostante non ti piacesse la coppia. È stata una
bella soddisfazione saperlo! Baci^^
X kami: Ho pensato che una parte importante nel futuro,
soprattutto in quello di Ron, Fred dovesse averla. Mi sembrava essenziale. Sono
contenta che la cosa sia piaciuta… anche se immaginare le emozioni di George è
stato piuttosto difficile… non volevo scrivere una cosa banale, e raccontare
allo stesso tempo, qualcosa di sciocco, della loro infanzia magari, che non
c’entrasse nulla col resto. Così è nata la storia delle biglie^^ Ovviamente,
ringrazio anche te, per tutto l’appoggio e la fiducia. Spero di averla meritata
fino in fondo!
X sba: Grazie 1000 XD sono contenta che ti sia piaciuta la
storia (p.s Ehhhh… la storia dei 23 baci… sono una romanticona e anche se tutto
ciò sembra a volte infantile non riesco a farne a meno^^)
X isina4everyoung: Non so se sarai davvero contenta che questo
capitolo non sia proprio l’ultimo… è anche vero che la seconda parte
della storia sarà raccontata da Ginny, e non so se continuerai a seguire^^ In
ogni caso devo dirti grazie per la tua costanza, per le tue recensioni sempre
puntuali, per tutti i complimenti *O* Mi hai tenuto compagnia per tutta la
storia, perciò non posso neanche dirti quanto mi hai aiutata!! Un
abbraccio
X SiJay: Ahahahah XD Poche parole, ma molti asterischi… grazie**
Sono felice che tu sia rimasta "asteriscata" dal capitolo… dopotutto, anche se
io sono di parte, è anche uno dei miei preferiti^^ Grazie grazie grazie!!
Baciotti
X without t : ^O^ grazie… mi fa sempre piacere sentirlo dire,
perché quando rileggo non mi piace mai quello che ho scritto… sono un tipo molto
critico, specialmente con me stessa^^ ciao ù__ù
X _evans_: Grazie di tutto ^///^ Come sai seguo la tua storia, e
non posso non essere contenta che ti piaccia la mia Hermione, considerato che
ritengo la tua molto realistica e ben delineata. Posso farti una domanda?
Secondo te qual è la differenza tra la mia Hermione e quella dei libri? C’è un
motivo se lo chiedo a te… la tua Hermione mi appare molto simile a quella dei
libri, e come ho detto, davvero realistica. E nonostante la mia Hermione appaia
a me realistica… mi è sempre sembrato che la tua e la mia avessero
caratteri addirittura diversi!! (ho fatto un casino a spiegarmi… se non hai
capito nulla ti comprendo benissimo… -_-"). Non posso dire di più. Soltanto
Grazie, anche se è limitativo è___é
X Tigerlily: Bè… sapere di essere riuscita a fare un capitolo
"tanto figo" è una bella soddisfazione XD Uff!! Non vedo l’ora di rivederti… ma
quando torni??! Ecco, dopo la parentesi personale –sfruttamento di spazio
pubblico a fini totalmente egoistici- torno ai ringraziamenti^^ Oltretutto, tu
conosci già il seguito della mia storia… ne conosci ogni risvolto. E poiché
sarai obbligata a seguirmi dal tuo senso della morale, non spreco altre parole!
Voglio sapere cosa ne pensi però eh… claro?
X MaryMatrix: Mamma mia! Nessuna critica… ^^ Devo essere
migliorata allora! Nonostante tutto, però, ti giuro che sei stata essenziale per
questa storia. Probabilmente, è anche merito tuo se Ron è apparso meno
femminile, e se sono un po’ uscita dall’amore platonico per gettarmi in qualcosa
di diverso. Senza probabilmente… io ne ho la certezza. Ogni
ringraziamento sarebbe sprecato, e posso solo dirti quanto hai fatto per questa
storia. Non me ne dimenticherò, sappilo *O* Ti voglio bene
|
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