Canti di vespri solitari

di HellSINger
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nietzche ***
Capitolo 2: *** Tornano ***
Capitolo 3: *** Il mange lumiere ***
Capitolo 4: *** Il suono del vespro ***
Capitolo 5: *** Squarcio ***
Capitolo 6: *** HE ***
Capitolo 7: *** Una fine prematura? ***
Capitolo 8: *** Punto di vista ***
Capitolo 9: *** Ruota ***
Capitolo 10: *** Polverizzato ***
Capitolo 11: *** 'Br/' ***



Capitolo 1
*** Nietzche ***


Ha ragione Nietzche,
la vita è un eterno ritorno,
ma tragicamente,
contro le apparenze,
tutte le apparenze 
tutti i miei silenzi
e lo scivolare delle questioni
io non sono affatto un super'uomo
e questo mi sta uccidendo,
piano
piano
senza grazia
in un mondo
dove sono solo.
Perchè non c'è niente in cui credere,
perchè chi crede è chi soffre di più
chi ci crede è morto chi ci crede è stupido...
ed io non vi credo,
a me non interessa.
Morirò comunque e perciò non farò a meno di sorridere alla vita mentre mi uccide.
Non sono un super-uomo ma so come affrontare questi fantasmi, lo ho sempre fatto
dopo tutto... sono sempre stato solo...

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Capitolo 2
*** Tornano ***


Non voglio dimenticare
non posso dimenticare

Nel momento in cui smetterò di combattere
Dichiarate il mio decesso fino ad allora
continuerò a sfidare le ombre.

Poi arrivasti tu con le tue parole
a risollevare un guerriero solitario
con la sua armatura di cicatrici.

Credi di potermi sanare?
ma sto annerendo.

Tornano i periodi anneriti,
no, non sono io,
mi sento, come fossi un altro,
vedo i miei occhi nella luce di un filo...

Cado, ci cado di nuovo.
Voglio dimenticare.
Non posso dimenticare.

Odio
verso la persona
che canta alla carta
in modo così patetico.

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Capitolo 3
*** Il mange lumiere ***


È sconcertante, il frammento
di speranza che tutti hanno
nascosto con cura, perché
la sua luce pura e fragile
non possa essere toccata
da mani impure, forestiere o non.

O forse sono io sola che nascondo,
nel gelo
tutto il mio mondo
Perché?
Mi chiedi, perché
le fondamenta sono sempre interrate?
Per non farle vedere, poiché esse sono il debole
punto di ogni struttura e io non voglio crollare
stringo questo collare,
stretto cappio
sul mio sentire.
Fai finta di capire
e ridi. Ridi...
"Il mange lumière"

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Capitolo 4
*** Il suono del vespro ***


Ci sono parole senza fondo
suoni sviscerano nel profondo.

Il tutto ritorna, ogni onda
ricorda la seconda. Culla il silenzio
bevi tre gocce di assenzio
senti? Sono tutti uguali i silenzi?
Niente è uguale a sé
neanche i miei battiti
sono tutti uguali. Nella notte
passi sullo sfondo della catastrofe
canta, ridi, loda la tua paura, con strofe.

Dammene di più
più suono
frastuono
un tuono
il suono
del mio perdono
di quelli che ti perdono
vorrei più

rumore. Nella tempesta
l'uomo muore, scappa la bestia
liberati mostra cosa nascondi
dietro ad un sorriso, occhi furibondi
Nascondi il vero te, vittima di sé.

Suona la tromba, saltella la pelle
del tamburo, musica da carnevale

aspetterò il mattino per vedere
cosa mi porterà, sogno fiori
che sopravvivono all'incendio
e fanno della cenere il loro crescendo

i colori sono maschere per il grigio
il suono è maschera del silenzio
e vice versa.

Misuri un giorno in ore
la vita in emozioni.

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Capitolo 5
*** Squarcio ***


L'ansia mi afferra, perdo il senso del reale.
E se fosse tutto una finzione narratologica?
Sono mai stata innamorata di qualcosa?

Strizzo gli occhi
e guardo nello squarcio.
Una stanza bianca
come un arlecchino stinto,
una steppa di fogli
macchiati
riflessioni in un mare
di caffè, resta poco
della sera.

Ho paura di addormentarmi,
sì, non voglio sognare,
voglio riflettere lucidamente.

Perché chi fugge da me torna sempre?

Sono così sicura,
Come le pantofole,
dove i piedi stanchi si riposano?

Vedo, il tuo ego
e la falsa voglia
di cambiare,
mi credi così
sciocca e leggera?

Come il Tatarimokke
"Finché non apro gli occhi."

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Capitolo 6
*** HE ***


È solo un eco
Il rimbombo distorto
di una goccia d'acqua
persa per sempre,
una vita caduca
non ti fa amare la caduta.

Torna un suono
caro, una voce
persa nel mare.
Sei abbastanza forte per restare?

È tutto così vuoto
le ombre crescono
traboccando.
una parte di me si è
disciolta...
Diventando una vera
tenebra...

Non mi importa di perdere
Me stessa, tanto torno
sempre dopo ogni guerra.
Troppa speranza mi ha fatta affogare...

Goccia dopo goccia
la mia pelle diventa pietra,
voce dopo voce
lo spirito burrascoso gela
sempre più in profondità.

Chiudi gli occhi, lasciati
celare la parte più oscura
di me, senti solo il profumo
di un dono per te... rotto,
ma ancora vivo, miserabile.
Un amore terribilmente amaro.

Chi vuole cose perfette?
è così che si vive la realtà.
Non mentirmi se temi le bugie... di HE

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Capitolo 7
*** Una fine prematura? ***


Ho la volontà
per lasciarmi ingannare,
non importa,
voglio credere
cadere e rompermi
tutte le ossa.

La sofferenza è un viaggio
breve, meglio arricchirlo
rendendo tutto più scuro.

Non ho mai amato
le cose belle, grandiose
riesumate da qualche fiaba,
sembrano tutte falsità
recitate a puntino
su di un palco...
La perfezione è artificiale.
Vuoi impressionarmi?
Basta un dettaglio,
una finezza...

Qualcuno di anomalo.
Ci vuole forza per vivere.
Non imporre
La tua presenza.
Non mi posso permettere di essere debole.

Sono abbastanza egoista
In superficie, non trovi?
Ci vuole un gran coraggio
per darti la possibilità
di scagliare un nuovo
colpo al mio spirito...
ma va bene così.

La paura è una bestia
catramosa che invischia la vita.
Non siamo superuomini
È questo che ci rende veramente forti
Aveva ragione Nietzsche?
In piccola parte, tutti nascondono
dietro al "è così perché lo voglio"
la paura della piccolezza
che ci ossessiona, col suo vorticare
intensamente
nel nostro tempo.

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Capitolo 8
*** Punto di vista ***


Verrà la fine?
ma è impossibile
questa mareggiata
di vita e umanità
si ripete e non smetterò
mai di lasciare delle
impronte, nascoste
nelle zone in ombra
del tuo animo.

Anche un niente
può fiorire,
una camelia
rossa, poco
Appariscente
Appascisce
in modo lugubre
silenziosamente
sussurra un desiderio
E torna al niente.

Non importa quanta
immondizia accumuli
è sempre spazzatura,
un tentativo innaturale
di riempire il vuoto infinito,
è la fuga dall'anghst
un infinità di niente
pressati insieme
non daranno mai pienezza
e eternità. Eppure basta
una singola vita speciale
per intaccare l'abisso,
non è l'essere umano
che scegli in sé
ma il valore che gli dai...

Ciò che lasci cadere
È ciò di cui non hai
veramente bisogno,
il mero capriccio
di un forestiero
perso per sempre
nel mio non-niente
e il non-tutto.

Una semplice sglabratura
nelle fessure, oggi un po'
più limpide e socchiuse.

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Capitolo 9
*** Ruota ***


E tu ridi sempre
parli e sì, che parli
come un eco.

È strano, triste a tratti
le parole distanti dai fatti
è sempre stato così?
Superficialmente, Sì.

Hai paura dell'abbandono
fai si che ti perdino
lentamente sgusci via.

Non posso fare a meno
di essere un freddo autunno
Aspro di colorazioni calde
divorate dalla prima neve.
Emerse brillano
per poco le mie emozioni,
conservate per tutte le stagioni.

Come inverno
dono disillusioni,
per una primavera sincera.
Sui passi dei colori
passionali di un estate
fatta di stelle e ceneri calde.

È lo stesso attore
in vesti diverse
dalle più meste
alle più seducenti.

me all'infinito
ma mai finito.

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Capitolo 10
*** Polverizzato ***


Sgrano il mio rosario,
grano per grano
desiderio per desiderio
le sue perle nere scorrono
come macine sulle mie dita.
Una più grande segna l'inizio
e torna alla fine del cerchio,
scorre tutto di 23 in 23
è il segreto dell'accettare
le cose, sempre più calma
sempre più fredda
scorro, ladra di silenzi
col bisogno crescente
di ferire qualcuno e ristabilire
l'equilibrio nell'ultima
circolazione di perle.

I tuoi occhi li vorrei vedere
velati, solcati da oceani
senza orizzonti.

La tua bocca
la vorrei vedere
tinteggiata del rosso
di una bella mela
morsicata.

La tua voce calda
la vorrei, spezzare
bugia per bugia.
Donarti una seconda
bocca sul collo e sentire il vero.

È avvelenante,
Il mio
Sentito
Sentimento, emerso,
Seppellito, nel
Risentimento.

La pazienza divora
un altro ciclo
e torna a sopprimere
un mio mostro.

Il mio credo
Il mio guinzaglio
sfibrato un poco
sempre più.

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Capitolo 11
*** 'Br/' ***


ho semplicemente
bisogno di morire.
Lentamente ci
ricado e vorrei
smettere,
ma sono stata qui
per troppo tempo
questa strada
questi palazzi
questo marciume
di luci artificiali
mi ha sporcato,
non c'è problema.
Bevo dal calice
ed è pace
gelo fino nel profondo. ..
E il vero niente
mi riempie finalmente. ..
Sono morta

Non ho altro da aggiungere.

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