Life as a Whitebeard Pirate di Mai Kusakabe (/viewuser.php?uid=427622)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Soprannome ***
Capitolo 2: *** Giorno libero ***
Capitolo 3: *** Un orgoglioso fratello maggiore ***
Capitolo 4: *** Ordine Medico ***
Capitolo 5: *** Operazioni segrete ***
Capitolo 6: *** Momenti imbarazzanti ***
Capitolo 7: *** Conforto ***
Capitolo 1 *** Soprannome ***
Autore
originale: Mai
Kusakabe
Traduzione: Lilian Potter
Disclaimer: Tutti i diritti ad
Eiichiro Oda;
nessuno scopo di lucro.
LIFE AS A WHITEBEARD PIRATE
Slice of life 1: Soprannome
Edward
Newgate ruotò il palo, la parte restante del suo bisento che aveva
rotto nella
battaglia precedente, nei dintorni, spedendo volando un gruppo di
sfortunati
marines dritti nell’oceano.
Gli
uomini intorno a lui esitavano visibilmente, alcuni addirittura facendo
un
passo indietro, aggrappandosi alle loro armi, nonostante la maggior
parte di loro
avessero già esaurito le pallottole.
Sentì
delle urla provenienti dal ponte e con la punta degli occhi vide le
indiscrete
fiamme blu caratteristiche dell’abilità del ragazzino.
Marco
era un adolescente che era stato un mozzo in una nave pirata nemica una
settimana fa, quando entrambe le navi, sia quella che quella di cui
Newgate
faceva parte, avevano combattuto con quelle che potevano essere
classificate
unicamente come tragiche conseguenze. Le due navi avevano ricevuto
sostanziali
danni, sufficienti a farle affondare. I due possessori di frutti del
diavolo
erano scappati su una barca. O, più accuratamente, Newgate era scappato
su una
barca, e nell’allontanarsi dalla nave che si inabissava era stato
incapace di
trovare qualche compagno di ciurma vivo, e un uccello blu era salito a
bordo, trasformandosi nel moccioso. I
due avevano riconosciuto che l’altro non era parte della propria ciurma
ma,
dopo essersi scambiati qualche insulto e minaccia, avevano deciso di
cooperare.
Newgate aveva una barca e Marco aveva salvato una all’apparenza
eccellente
cassa di cibo, quindi era sembrato semplicemente logico stare assieme.
Avevano
navigato senza meta, incapaci di trovare qualche isola nella vasta
Grand Line
senza un log pose a guidarli, fino a un’ora fa quando il moccioso era
tornato
da una delle sue ricognizioni in volo annunciando di aver avvistato una
nave.
Una nave della marina.
I
marines non avevano neppure pensato che potessero essere una minaccia,
e i due
pirati non avevano pianificato di attaccarli, solo di chiedere aiuto,
approfittando del fatto che nessuno di loro era un criminale ricercato.
Allora
qualcuno a bordo, probabilmente l’adesso morto commodoro che era stato
al
comando della nave, aveva deciso che sembravano dei criminali e aveva
ordinato
di farli affondare.
Newgate
era stato veramente impressionato e sorpreso quando il ragazzino aveva
incassato tutte le palle di cannone senza riportare nessuna ferita e
allora,
quando Marco era volato nella nave, i marines avevano dato fondo
praticamente a
tutte le loro munizioni per cercarlo di mandarlo fuori. Quando l’oceano
tremò
sotto di loro, ci furono terrificanti urla.
-Ehi,
Babbo! Ho preso alcune cose!- arrivò l’urlo di Marco prima che
atterrasse di
fianco a lui. ‘’Babbo’’ era come il moccioso aveva cominciato a
chiamarlo da
quando Newgate aveva iniziato a chiamarlo ‘’figlio’’. Ovviamente, non
era
questo che aveva in mente quando aveva rivelato il suo sogno di avere
una
famiglia, ma Newgate aveva realizzato che Marco era un figlio che gli
piaceva
avere.
-Log
pose?- Marco annuì. –Cibo?-
-Sì,
e qualche mappa, un den den mushi, e tutto il resto. Siamo pronti a
partire.-
Newgate
si guardò intorno, i marines che non avevano veramente cercato di
attaccarli
durante la corta conversazione e il ponte distrutto dovuto ai pochi e
piccoli
terremoti che aveva deciso di infliggergli.
-E
loro?-
Marco
rise e gli dedicò un sorriso beffardo.
-Non
saranno in grado di seguirci, ho rotto il loro timone, ma se vuoi
ucciderli…-
Ci
furono dei guaiti alla proposta di Marco, e vari uomini si affrettarono
ad
allontanarsi da loro. Newgate rise.
-Nah,
andiamo.-
Edward
Newgate posò la mano sul suo mento, soddisfatto nel sentire la
leggerezza della
pelle sotto le sue dita. Era stato veramente fastidioso, durante i loro
giorni
alla deriva, non avere neppure un coltellino. Fortunatamente adesso
erano ben
riforniti di qualsiasi cosa avessero bisogno prima della loro prima
fermata e,
grazie alle sorprendentemente buone abilità di navigazione di Marco,
erano
anche ben messi sulla loro strada per la prossima isola.
Una
risatina catturò la sua attenzione verso suo figlio e unico altro
occupante
della loro piccola barca, e trovò il ragazzo che guardava dritto verso
di lui,
il giornale in mano.
-Cosa?-
chiese l’uomo, sollevando un sopracciglio in direzione di Marco, che
ridacchiò
ancora.
-Potresti
aver voglia di farti ricrescere la barba, Babbo.- e sollevò un pezzo di
carta
che si rivelò essere uno degli avvisi di taglia che venivano col
giornale.
Edward
Newgate, Barbabianca, scoppiò a
ridere.
-Col
cavolo che me la faccio crescere di nuovo.- affermò, ridendo ancora, e
aggiunse: -Anche se non mi dispiacerebbero dei baffi.-
‘’SOPRANNOME’’;
FINE.
CONTINUA
CON: ‘’GIORNO
LIBERO’’.
Ed ecco per quale
motivo Edward
Newgate è diventato Barbabianca! xD
Benvenuti
su questa nuova e prima raccolta di slice of life! Se questa prima
storia vi è
piaciuta, sono sicura adorerete le prossime. Gli amanti dei Pirati di
Barbabianca saranno sicuramente entusiasti. Ad ogni modo, essendo una
raccolta
di storie autoconclusive, non ci sono date di aggiornamento; è
possibile
che arrivino in occasioni particolare o
su richiesta di premi traduzione vinti dai lettori. La raccolta è
composta da
one-shot e flashfic.
Ancora
una volta, auguri a MAI KUSAKABE!
E
in suo onore, v’invito a lasciare un piccolo commento (:
Grazie
a chiunque leggerà e recensirà.
P.S.
In realtà non pianificavo di pubblicare nient’altro per oggi, ma mi è
venuta
voglia di tradurre. Perdonate eventuali errori, è stato un lavoro
improvvisato
e rapido; per qualsiasi incoerenza segnalate pure (:
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Capitolo 2 *** Giorno libero ***
LIFE AS A WHITEBEARD PIRATE
Slice of Life 2: Giorno Libero
Essere
il Comandante della Prima Flotta e il vice capitano dei Pirati di
Barbabianca
comportava molte responsabilità. Essere il Comandante della Prima
Flotta, il
vice capitano ed essere l’utilizzatore di un frutto del diavolo che gli
impediva di ubriacarsi comportava un
sacco di responsabilità.
Dato che quel particolare effetto della sua
abilità era stato scoperto, Marco era stato nominato la babysitter
degli
ubriachi, specialmente quando erano su un’isola, e la sua missione
principale
era assicurarsi che nessuno facesse qualcosa di troppo
stupido preso dall’ebrezza.
Durante
i vari anni in cui aveva occupato quella posizione, Marco aveva
testimoniato
alle più ridicole occorrenze, da quella volta in cui un gruppo di
idioti aveva
assaltato una base marina locale per fare foto di loro stessi nudi e
mandarle
alla sede centrale della marina, sino alla volta in cui si era visto
forzato a
fermare un matrimonio di massa che più di cento uomini della ciurma
avevano
deciso di celebrare tra loro stessi. Tutti sposando tutti, ovviamente.
Oggi,
ad ogni modo, dopo i tre giorni di festa senza interruzione che stavano
festeggiando attualmente, Marco aveva deciso che aveva veramente
bisogno di una
pausa da quell’estenuante lavoro.
Sperava
solo che Thatch e l’altra dozzina di uomini
con lui non avrebbero più tardi rimpianto il marchio del loro nuovo
tatuaggio
del simbolo della marina sui loro culi.
‘’GIORNO
LIBERO’’;
FINE.
CONTINUA
CON: ‘’
UN ORGOGLIOSO FRATELLO MAGGIORE’’
E
con questa slice of life è stata resa nota l’indispensabilità del ruolo
di
Marco.
E magari,
nonostante Thatch potrebbe benissimo fingere che non sia così, altri
dodici
uomini potrebbero testimoniare a favore xD Ho amato questo piccolo
racconto,
soprattutto per la serietà con cui è stato scritto, che ha reso la mia
ilarità
ancora maggiore. Voi cosa ne pensate? Capitolo richiesto da The
Edge come premio traduzione per la 50°
recensione a In the Shadows; spero
tanto che ti sia piaciuto! :D
Grazie mille a
tutti!
Animelover: Non sai quanto io sia
d’accordo
con te; anch’io amo i Pirati di Barbabianca (e mi chiedo come si faccia
a non
farlo) e la loro simpatia, e questa piccola raccolta è piena di piccole
perle
che sono in grado di regalarti un sorriso e un paio di risate. Mai è
sorprendente, riesce a destreggiarsi in molti stile diversi. Grazie
mille a te
per seguire le sue opere, davvero. Alla prossima!
Aliaaara: Non sei l’unica,
anche a me è
stato chiesto alcune volte dal mio piccolo gruppo di new fans, per
quale motivo
Barbabianca venisse soprannominato così nonostante non
avesse la barba. Nonostante la mia ricerca non fosse così
ardita come la tua, nella mia testa non è mai apparsa neppure un’idea
sul perché. E ora Mai ci ha risposto. Senza
contare che, anche in questa piccola perla, ci toglie un altro dubbio:
‘’Cosa
accadrebbe se Marco non tenesse a bada gli altri?’’ Ecco un’altra
risposta. Dovremmo
chiamare Mai l’illuminata. v.v Grazie
mille come sempre Ali, e a presto!
Yellow Canadair: Ciao! Amo quando le
persone
vanno fuori tema, soprattutto perché hai appena istigato in me
l’irrefrenabile
voglia di vedere quella fan art. Se, in qualche angolo remoto del
computer ce l’hai
ancora, se volessi mandarmela ti sarei eternamente riconoscente *-* Ti
ringrazio per i complimenti sulla traduzione, soprattutto perché questa
raccolta non è disponibile in spagnolo ma bensì in inglese, e che sia
venuta
bene per me è un grande traguardo visto che ci metto il doppio della
fatica
normalmente. Spero che anche questa piccola slice sia stata di tuo
gradimento,
e che tu come me l’abbia trovata particolarmente divertente nella sua
apparente
semplicità. Grazie mille per aver recensito, e alla prossima! (:
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Capitolo 3 *** Un orgoglioso fratello maggiore ***
LIFE
AS A WHITEBEARD PIRATE
Slice
Of Life 3: Un orgoglioso fratello maggiore
Thatch
aggrottò la fronte. Poteva comprendere cosa significava essere un
orgoglioso fratello
maggiore, lui stesso si era trovato in quella posizione molte volte.
Poteva
capire l’andar fiero dell’avviso di taglia di un fratello, si era
trovato anche
in quella condizione in varie occasioni. Ma c’era un limite a quello
che essere
un fratello orgoglioso poteva giustificare.
Avere
il primo avviso di taglia di tuo fratello ingigantito di un centinaio
di volte,
stampato su un sacco di fogli più piccoli perché non c’era modo che
potesse
starci su uno solo, e coprire metà del ponte della Moby Dick con questi
era
chiaramente andare fuori bordo.
Proprio come era finito Ace quando Marco aveva visto il suo lavoretto.
Il resto
della ciurma era stata troppo sopraffatta da un mix di orrore, shock e
soggezione
nell’osservare il contagioso sorriso del novellino prendersi una buona
porzione
del ponte persino per fulminare l’orgoglioso moccioso.
Almeno
sarebbe stato compito di Ace ripulire quel casino. C’era stato un
rifiuto
unanime allo strappare anche un singolo foglio.
Adesso
dovevano solo aspettare che Namur ripescasse quella peste dall’acqua e
sperare
che Marco non lo ri-calciasse dentro, come aveva fatto per la seconda
volta
quando Ace si era rifiutato di strappar via l’avviso di taglia fuori
misura dal
ponte.
Ace
era troppo testardo per il suo stesso bene.
‘’UN
ORGOGLIOSO
FRATELLO MAGGIORE’’; FINE.
CONTINUA
CON: ‘’ORDINE MEDICO’’.
Sì, non è
un’illusione ottica: sono tornata.
Mi
scuso sinceramente con chiunque abbia sofferto per la momentanea
sospensione della
pubblicazione delle storie di Mai qui su EFP. A causa di gravi problemi
di
salute sono stata impossibilitata a continuare le mie traduzioni fino
ad ora,
ma adesso sono tornata più volenterosa che mai a continuare con tutto
ciò che
ho dovuto interrompere.
Informazioni
sugli aggiornamenti; Per chi ancora sta aspettando Ripple
Effect, sappiate che non è interrotta definitivamente, la
continuerò non appena Mai mi passerà i capitoli tradotti in spagnolo,
su cui
sta lavorando.
Grazie
a Akemichan, Nereisi, Aliaaara, Yellow Canadair,
The Edge e Kajiko TheMagical Sniper per aver commentato l’ultimo
capitolo
che ormai risale a una vita intera fa.
Grazie
di cuore a tutte le persone che mi hanno sempre fornito sostegno,
davvero.
A
presto,
Lily
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Capitolo 4 *** Ordine Medico ***
LIFE
AS A WHITEBEARD PIRATE
Slice
of Life 4: ‘’Ordine Medico’’
-Che
cazzo?!- quell’urlo, seguito da numerosi e seriamente infausti
frastuoni di
oggetti che andavano a pezzi risuonarono su tutta la Moby Dick.
Marco
la Fenice saltò giù dal suo posto a sedere su una delle ringhiere della
nave e
si diresse di corsa verso l’interno, oltrepassando sulla sua strada
gruppi e
singoli individui che stavano decisamente fuggendo nella direzione
opposta alla
sua. Dottori, infermiere e pirati che in precedenza si stavano
recuperando
nell’infermeria, alcuni dei quali non avrebbero dovuto correre a
giudicare
dalle parti del corpo bendate, correvano tutti verso la porta che Marco
aveva
appena varcato come se la loro vita dipendesse da ciò. E, a dire il
vero,
poteva darsi che fosse così.
Marco
entrò tramite la porta dell’infermeria e si arrestò improvvisamente in
mezzo ad
essa, osservando per un momento i letti e i documenti rivoltati che
aveva
intorno, il paio di tende strappate e il medico accovacciato in un
angolo aggredito
da un iracondo Ace a due passi di distanza da lui.
-Rimangiatelo.-
ringhiò il giovane pirata a denti stretti. Il dottore si schiacciò
ulteriormente contro il muro, come se stesse cercando di fondersi con
esso.
-M-Ma
non posso! Devi davvero…-
-Col
cazzo che devo!-
Marco
avanzò e avvolse le sue braccia intorno ad Ace, trattenendolo prima che
potesse
saltare addosso all’uomo tremante.
-Lasciami
andare, coglione!- urlò il ragazzo, mandandosi a fuoco nel tentativo di
liberarsi. Le fiamme di Marco risposero, coprendo le fiammeggianti
lingue di
fuoco rosse con quelle blu, e il biondo dovette ricoprire con l’haki le
sue
gambe perché i calci che Ace stava tentando di dargli non lo facessero
retrocedere prima che potesse guarire dando così la possibilità al
moccioso di
scappare.
-Prendi
delle manette!- ordinò all’impaurito medico, che si fiondò verso
l’armadio dove
tenevano alcune manette di algamatolite per i casi di emergenza.
-Lasciami
andare, Marco! Ucciderò quel bastardo!-
-Mettigliele!-
ordinò Marco, ma il medico era congelato sul posto, le manette
vagamente
strette in una mano, intento ad osservare terrorizzato il furioso Ace
che
diventava sempre più difficile da trattenere senza doverlo colpire.
Fortunatamente,
in quel momento Fossa entrò di corsa dalla porta, attirato dalle urla
di Marco
e, comprendendo prontamente la situazione, strappò via le manette al
dottore e
ammanettò i polsi del giovane con esse.
Ace
si afflosciò contro Marco, l’effetto drenante della pietra
interrompendo le sue
opposizioni, e il comandante della prima divisione colse l’occasione
per
rivolgersi al medico.
-Cos’è
successo?-
L’uomo
deglutì visibilmente e fece un passo indietro. Marco strinse la sua
presa
intorno ad Ace, non avendo bisogno di vedere il suo viso per sapere che
sicuramente gli stava rivolgendo il suo sguardo più assassino.
-C-con
le ferite che Ace ha ricevuto in battaglia deve permettere al suo
stomaco di
recuperarsi. Dovrà fare una dieta blanda per due mesi.-
Ace
ringhiò. Fossa sollevò un sopracciglio nello scambiare uno sguardo con
Marco: a
quanto pareva avrebbero dovuto iniziare un nuovo genere di Ace-watching.
Con
un po’ di fortuna, questo avrebbe insegnato al moccioso che non
bisognava
correre incautamente contro a dei nemici che ti puntavano addosso armi
fatte di
algamatolite.
‘’ORDINE
MEDICO’’;
FINE
CONTINUA
CON: ‘’OPERAZIONI SEGRETE’’
E fu così
che tutta la ciurma si ritrovò sull’orlo della follia per due mesi xD
Devo
confessare che, anche se effettivamente è fattibile che Ace perda le
staffe
quando si tratta di una restrizione ai suoi pasti, non me lo aspettavo:
per
tutto il tempo mi sono chiesta cosa fosse successo ad Ace! Mha,
suppongo che la
mia fantasia e la mia capacità di previsione stiano diminuendo, anche
se a mia
difesa dirò che farsi stupire è piacevole! Ah, e, inoltre, sono l’unica
a cui è
tornato in mente Rufy in Vidas? ^^
Grazie
a chi ha letto e a chi commenterà!
Alla
prossima!
Akemichan: Ciao
Akemi! Sono felice che la scorsa slice of life ti sia piaciuta, adesso
sono
curiosa di sentire il suo parere su questa! Insomma, è vero che Ace non
è
tendenzialmente aggressivo con i poveri innocenti, ma dubito che così
possa
definirsi per lui il malvagio medico
che vuole metterlo a dieta. XD E non so tu, ma trovo estremamente
divertente
l’idea di fare Ace-watching! Grazie
come sempre e alla prossima!
Chibi_Hunter:
Ehi,
piacere di conoscerti! ^^ Io sono Lily e ti do il benvenuto su questa
raccolta.
Se ti piacciono i Pirati di Barbabianca, sei arrivata proprio nel posto
giusto!
L’autrice originale è, come spero avrai notato da questo capitolo,
dotata di un’originalità
incredibile, e quindi le risate sono assicurate! Spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuto. Grazie per aver recensito e a presto spero!
Aliaaara:
Ali!
*le salta addosso e la travolge letteralmente* tu non hai la più
pallida idea
di quanto mi sei mancata! Sono estremamente felice di risentirti, avevo
il
terrore di non ritrovarti qui al mio ritorno. Quindi in questo momento
sono
SUPEEEER felice e iperattiva! *la abbraccia* Okay, la pianto la pianto.
V.v
*tira fuori una tomba per il samsung di Ali* compiangiamo insieme Ace.
Ma come
diavolo ti è venuto in mente di dare quel nome al tuo telefono, che
anche se
bellissimo porta nefasta sfortuna?! Sperando che tu ti sia ripresa dal
lutto,
spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento e sono
abbastanza
sicura che anche a te sarà tornato in mente Vidas come a me xD Ti adoro
santa
ragazza, grazie come sempre e alla prossima!
|
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Capitolo 5 *** Operazioni segrete ***
LIFE
AS A WHITEBEARD PIRATE
Slice
of Life 5: Operazioni segrete
Si
crede che sia impossibile riuscire a mantenere un segreto su una nave,
luogo
dove così tante persone vivono insieme, ma la verità è che con la
pianificazione adeguata e aiutandosi, tenere un segreto diventa
possibile.
Almeno tra un selezionato gruppo di persone.
Da
anni ormai le infermiere della Moby Dick insistevano sul fatto che
Barbabianca
non potesse bere alcool, ma tutti i loro tentativi fino ad allora per
prevenire
ciò erano falliti. Inizialmente avevano tentato di portaglielo via
direttamente, ma convincere il temuto pirata a fare qualcosa che non
voleva non
era un’impresa facile, e in meno di un giorno avevano realizzato che in
quella
maniera non ci sarebbero riuscite.
La
seguente strategia riguardava il coinvolgimento e la cooperazione del
resto
della ciurma per allontanare il capitano da qualsiasi bevanda alcolica,
ma
tutti i pirati avevano simpatizzato per la difficile situazione di
Barbabianca
e si erano rifiutati di aiutare. Persino Marco, il loro responsabile
primo
ufficiale, non aveva acconsentito ad assisterle.
L’ultima
strategia era basata sull’impedire che queste bevande entrassero in
contatto
con il capitano, avvantaggiandosi del fatto che nessuno voleva entrare
a far
parte della lista nera delle infermiere. Aveva funzionato. Per una
settimana.
Fino a quando Barbabianca non aveva iniziato a procurarsi l’alcool in
qualche
strano modo, ed era questo il fenomeno che doveva essere tenuto segreto
ad ogni
costo.
Izo
guardò attraverso il telaio della porta per osservare Thatch che
flirtava con
un gruppo di sorridenti infermiere e dava il segnale. Marco,
espressione calma
e lievemente annoiata al suo posto e una cartella in mano, si approcciò
al
resto delle infermiere, sedute in cerchio non lontano dalla sedia del
capitano
che stava bevendo la sua ultima bottiglia di sakè, sedette con loro e
cominciò
a chiedere informazioni riguardo ai rifornimenti che andavano fatti
sulla
prossima isola.
Al
segnale di Izo, Haruta spuntò fuori da un’altra porta e in questione di
secondi
ci fu un’enorme borsa vicino alla sedia del capitano che conteneva tre
gigantesche bottiglie di sakè.
Per
qualche giorno sarebbero dovuto durare.
‘’OPERAZIONI
SEGRETE’’: FINE
CONTINUA
CON: ‘’MOMENTI IMBARAZZANTI.’’
Nessuno vuole far
arrabbiare le
infermiere, ma la fedeltà per il capitano è assoluta!
Devo
confessare di aver letteralmente amato questa slice of life. In tutta
la sua
semplicità, simpatia ed originalità è un qualcosa che ti conquista e ti
arriva
diretta al cuore, regalandoti un sorriso. Sono l’unica a pensarla in
questo
modo? (:
Dato
che
la traduzione dall’inglese non è la mia specialità, vi invito a
segnalarmi eventuali
errori o imperfezioni: non importa quante volte io rilegga e riscriva,
qualcosa
mi sfugge sempre.
Grazie
come sempre.
Alla
prossima!
Aliaaara: Ali! Dimmi che anche tu
hai amato
questa slice of life, perché io la trovo semplicemente fantastica *-*
Ho
ammirato profondamente le infermiere! Insomma, sono caparbie proprio
come dei
veri pirati, perché cercare di privare Barbabianca del sakè è
sicuramente
un’impresa titanica! E vedere come Izo, Tatch, Haruta e Marco
(che immagino collabori solo perché si tratta del loro caro
Babbo) che fanno squadra per assicurarsi che Barbabianca possa
continuare a
bere proprio come piace a lui, rischiando di inimicarsi le infermiere
se li
beccano, beh, è un’immagine che non ha prezzo! *-* Comunque, te l’ho
già detto
in In the Shadows ma ci tengo a
ribadirlo: mi sei mancata! Anch’io sarei troppo normale senza di te v.v
*guarda
il pinguino che si è portata come souvenir dell’Alaska* Ah, e spero che
il tuo
nuovo telefono non si chiami Ace, né
di modello né di nome, o prevedo un’altra triste fine! X°D Grazie come
sempre e
a presto!
Akemichan: Ciao Akemi! Sì,
rispetto allo
scorso capitolo capisco e condivido sul fatto che sia stato il tutto
leggermente
esagerato, ma come hai ben detto credo sia un dettaglio a cui si può
passare
sopra nel comprendere l’intenzione con cui è stata scritta e il genere
scelto.
^^ Invece di questa che mi dici? Non so tu ma io l’ho trovata davvero
geniale:
non mi ero mai neppure chiesta cosa ne pensassero le infermiere del
consumo di
alcool di Barbabianca, ed in realtà la cosa è perfettamente fattibile
dato le
sue condizioni di salute e l’uso di quelli che sicuramente sono
medicinali.
Vedere come tutti collaborano per assecondare il loro capitano
rischiando di
attirarsi l’ira delle infermiere se scoperti è stato meraviglioso per
me *-*
Oltre a Satch che sono certa abbia partecipato volentieri facendo la
sua parte
nel flirtare xD Grazie come sempre e a presto!
|
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Capitolo 6 *** Momenti imbarazzanti ***
LIFE
AS A WHITEBEARD PIRATE
Slice
of Life 6: Momenti imbarazzanti
C’è
una cosa sulle famiglia che sembra essere una regola universale, e
neppure i
Pirati di Barbabianca, essendo una famiglia tanto strana com’erano,
sfuggivano
a questa norma: non importa quanto qualcuno ami la sua famiglia, ci
sono
istanti in cui si preferirebbe essere in grado di pretendere di non
conoscerli
unicamente per salvarsi dall’imbarazzo che gli altri sappiano che si è
imparentati ad essi.
Per
Namur questa era un’occorrenza comune ogni volta che visitavano l’isola
degli
uomini pesce. Alcune persone, come il Babbo, Jozu o Izou sapevano come
comportarsi, ma la maggior parte della ciurma agiva come un mucchio di
pagliacci pervertiti cresciuti su una qualche strana pianta del Nuovo
Mondo.
Non
gli interessava se i Pirati di Barbabianca, come protettori dell’isola,
piacevano alla gente o il fatto che si comportassero molto più
decentemente di
quanto facessero una buona parte dei visitatori che passavano di lì.
Ogni
volta che vedeva uno dei suoi fratelli sbavare su una sirena con quella
faccia
arrossata, espressione da cane ansimante, lui voleva nascondersi sotto
a una
conchiglia per non venirne fuori fino a quando non se ne fossero dovuti
andare.
E,
seriamente, cos’erano tutte quelle epistassi?
‘’MOMENTI
IMBARAZZANTI’’: FINE.
CONTINUA
CON: ‘’CONFORTO’’.
Massima solidarietà per
Namur! X°D
Per quanto piccola
devo confessarvi che ho letteralmente adorato questa Slice of Life,
oltre che
per la veridicità della norma riguardante le famiglie anche per
l’originalità
del tema e dell’umorismo con cui è stato affrontato! Inoltre Namur è un
personaggio che raramente si sente anche solo nominare, quindi è
piacevole
leggere di qualcosa che lo riguardi. ^^ Ecco qui il commento di Mai a
questo
capitolo: ‘Sappiamo come i pirati umani,
specialmente gli uomini, agiscono quando si reano all’isola degli
uomini pesce.
Ma, mi chiedo, cosa ne pensano al riguardo gli uomini pesce che fanno
parte di
una di quelle ciurme prevalentemente umane? Questa è la mia teoria.’
Grazie come sempre a
chi legge e a chi deciderà di commentare, e soprattutto a quelle che lo
hanno
sempre fatto fino ad ora! Grazie di cuore (:
Alla prossima,
Lily
Aliaaara: Ali! Quanto tempo! *-* Da quando ITS è in pausa non abbiamo
più tante
occasioni di perderci in chiacchiere (e sbavate >.> Sì,
prevalentemente
sbavate XD), quindi sono contenta di essere finalmente riuscita ad
aggiornare
qui in modo da poterti risentire! : D Dicevi di volerti far adottare da
Barbabianca, ma dimmi, adesso in questa situazione cosa ne pensi? Namur
dice
che non sempre è tutto meraviglioso quanto appare X°DD Ed
effettivamente direi
che posso capire il perché, dev’essere decisamente imbarazzante come
Nakama
assistere a tale scene in un contesto simile! Adesso, e dimmi che non
sono
stata solo io a notarlo, mi ritrovo a riflettere all’assenza del nome
di Marco
nella piccola citazione di alcune persone che sanno come comportarsi,
visto che
lui è il primo a cui avrei pensato: non sarà che, anche se in maniera
più
contenuta, il biondo subisca l’effetto delle sirene? O, più
probabilmente,
starà pensando a sconcerie con ACE vestito da sirena! >.> Sì,
dev’esser
così, ne sono sicura! Grazie come sempre e alla prossima Ali! : D
Akemichan: Ciao Akemi! Sono felice di sentire che lo scorso capitolo ti
è
piaciuto, e sono praticamente sicura che concorderai con me sul fatto
che anche
questo sia bellissimo! *-* Perché, insomma, ma chi ci aveva mai pensato
a come
Namur (e qualsiasi uomo pesce che naviga con umani) potesse reagire al
modo di
comportarsi dei suoi nakama quando si fa tappa su quell’isola piena di
sirene
bellissime?! X°D Quando Mai ha parlato di espressione da cane ansimante
nella
mia testa si è presentata l’immagine di Satch! Povero Namur; visto che
oltretutto la loro ciurma è la protettrice dell’isola questa non è
sicuramente
la prima e ultima volta che gli tocca subire quest’imbarazzo! xD Grazie
come
sempre per aver recensito e alla prossima! ^^
|
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Capitolo 7 *** Conforto ***
LIFE
AS A WHITEBEARD PIRATE
Slice
of Life 7: Conforto
Ci
sta a malapena.
Marco
comprime la sua schiena contro la fredda superfice di pietra, bramando
un calore
che semplicemente non è lì. Se apre gli occhi, può vedere la fiancata
dell’equamente
fredda lapide di pietra di Ace, e la sua mente può facilmente evocare
come il
ragazzo lo prenderebbe in giro per essere venuto a piangere dal Babbo
come un
bambino piccolo.
Marco
non sta piangendo, nonostante si senta di farlo.
Non
parla, perché questa volta non ha bisogno di allontanarsi dalla ciurma
per un
po’ perché loro lo hanno esasperato così tanto da volerli uccidere
tutti. Questa
volta non crede che il Babbo riderebbe nella sua caratteristica maniera
al
furioso inveire di Marco, perché non c’è nessuna sciocca situazione su
cui
ingiuriare.
Ogni
cosa sta crollando e Marco non sa cosa fare, ma non parla perché sa che
non c’è
nessun buon o persino più esasperante consiglio da ricevere, non c’è
una
bottiglia di sakè a venirgli offerta in un tentativo di calmarlo o
rilassarlo.
Non c’è neppure uno di quegli abbracci che riceveva sempre prima che
negasse di
averne bisogno.
Tutto
quello che Marco ha ora da cui trarre conforto è una fredda tomba di
pietra su
cui si può sedere contro.
Si
sente di piangere ancora di più.
‘’CONFORTO
‘’: FINE.
CONTINUA
CON ‘’COSE CHE NON SAREBBERO DOVUTE ESSERE‘’
Facciamo
tutti il tifo per te, Marco.
Adoro
il pensiero di un Marco giù di morale che si vede costretto ad
adattarsi a un
presente non ottimale, e credo che sia molto realistico che ora sia
quello il
luogo dove cerchi conforto nei momenti di bisogno, eppure allo stesso
tempo mi
si stringe il cuore. Comunque credo che Mai abbia fatto un ottimo
lavoro.
E
questa è la quarta e penultima pubblicazione per festeggiare il compleanno di Mai; tanti auguri a lei! Con
la prossima concludo con il gran finale. Ringrazio in anticipo chiunque
deciderà di regalarle una recensione! *-*
Ci
vediamo al prossimo aggiornamento ^^
Akemichan: Ciao
Akemi! Prima di tutto grazie come sempre per aver recensito lo scorso
capitolo;
sono stata davvero felice di sapere che anche tu hai apprezzato lo
spazio per
un personaggio ‘secondario’ nella ciurma come Namur. E adesso sono
curiosa di
sentire come risponde la tua vena angst di fronte a questa flash.
Personalmente
credo che la parte che ho apprezzato di più sia la rievocazione di
Marco di
quello che in passato c’era e adesso non è più possibile avere. Credo
che l’utilizzo
del tempo presente sia stata un’ottima idea per permettere una maggiore
immedesimazione nella sofferenza della fenice. Tu in generale che ne
pensi? :D
Per ‘The Unknow Devil’ di Mai concordo pienamente con te, è davvero
fenomenale.
Per quanto riguarda la sua eventuale traduzione sarò sincera nel dirti
che non
lo so, ci sto ancora riflettendo; è nella mia lista dei ‘futuri forse’.
Onestamente è veramente lunga, quindi non sono sicura di volermi
imbarcare in
un progetto simile al momento nonostante meriti davvero, soprattutto
perché prima
devo dare priorità a ‘Ripple Effect’ visto che in spagnolo è stata
interrotta
adesso lavorare sulla versione inglese, e con tutti i progetti che ho
in corso
o con cui mi porto avanti attualmente mi risulta proprio impossibile.
^^’ Ad
ogni modo, grazie come sempre e alla prossima! : D
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