Life as a Whitebeard Pirate

di Mai Kusakabe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Soprannome ***
Capitolo 2: *** Giorno libero ***
Capitolo 3: *** Un orgoglioso fratello maggiore ***
Capitolo 4: *** Ordine Medico ***
Capitolo 5: *** Operazioni segrete ***
Capitolo 6: *** Momenti imbarazzanti ***
Capitolo 7: *** Conforto ***



Capitolo 1
*** Soprannome ***


Autore originale: Mai Kusakabe
Traduzione: Lilian Potter
Disclaimer: Tutti i diritti ad Eiichiro Oda; nessuno scopo di lucro.

 

LIFE AS A WHITEBEARD PIRATE
Slice of life 1: Soprannome

 

 

Edward Newgate ruotò il palo, la parte restante del suo bisento che aveva rotto nella battaglia precedente, nei dintorni, spedendo volando un gruppo di sfortunati marines dritti nell’oceano.

 

Gli uomini intorno a lui esitavano visibilmente, alcuni addirittura facendo un passo indietro, aggrappandosi alle loro armi, nonostante la maggior parte di loro avessero già esaurito le pallottole.

 

Sentì delle urla provenienti dal ponte e con la punta degli occhi vide le indiscrete fiamme blu caratteristiche dell’abilità del ragazzino.

 

Marco era un adolescente che era stato un mozzo in una nave pirata nemica una settimana fa, quando entrambe le navi, sia quella che quella di cui Newgate faceva parte, avevano combattuto con quelle che potevano essere classificate unicamente come tragiche conseguenze. Le due navi avevano ricevuto sostanziali danni, sufficienti a farle affondare. I due possessori di frutti del diavolo erano scappati su una barca. O, più accuratamente, Newgate era scappato su una barca, e nell’allontanarsi dalla nave che si inabissava era stato incapace di trovare qualche compagno di ciurma vivo, e un uccello blu era salito a bordo,  trasformandosi nel moccioso. I due avevano riconosciuto che l’altro non era parte della propria ciurma ma, dopo essersi scambiati qualche insulto e minaccia, avevano deciso di cooperare. Newgate aveva una barca e Marco aveva salvato una all’apparenza eccellente cassa di cibo, quindi era sembrato semplicemente logico stare assieme.

 

Avevano navigato senza meta, incapaci di trovare qualche isola nella vasta Grand Line senza un log pose a guidarli, fino a un’ora fa quando il moccioso era tornato da una delle sue ricognizioni in volo annunciando di aver avvistato una nave. Una nave della marina.

 

I marines non avevano neppure pensato che potessero essere una minaccia, e i due pirati non avevano pianificato di attaccarli, solo di chiedere aiuto, approfittando del fatto che nessuno di loro era un criminale ricercato. Allora qualcuno a bordo, probabilmente l’adesso morto commodoro che era stato al comando della nave, aveva deciso che sembravano dei criminali e aveva ordinato di farli affondare.

 

Newgate era stato veramente impressionato e sorpreso quando il ragazzino aveva incassato tutte le palle di cannone senza riportare nessuna ferita e allora, quando Marco era volato nella nave, i marines avevano dato fondo praticamente a tutte le loro munizioni per cercarlo di mandarlo fuori. Quando l’oceano tremò sotto di loro, ci furono terrificanti urla.

 

-Ehi, Babbo! Ho preso alcune cose!- arrivò l’urlo di Marco prima che atterrasse di fianco a lui. ‘’Babbo’’ era come il moccioso aveva cominciato a chiamarlo da quando Newgate aveva iniziato a chiamarlo ‘’figlio’’. Ovviamente, non era questo che aveva in mente quando aveva rivelato il suo sogno di avere una famiglia, ma Newgate aveva realizzato che Marco era un figlio che gli piaceva avere.

 

-Log pose?- Marco annuì. –Cibo?-

-Sì, e qualche mappa, un den den mushi, e tutto il resto. Siamo pronti a partire.-

 

Newgate si guardò intorno, i marines che non avevano veramente cercato di attaccarli durante la corta conversazione e il ponte distrutto dovuto ai pochi e piccoli terremoti che aveva deciso di infliggergli.

 

-E loro?-

 

Marco rise e gli dedicò un sorriso beffardo.

 

-Non saranno in grado di seguirci, ho rotto il loro timone, ma se vuoi ucciderli…-

 

Ci furono dei guaiti alla proposta di Marco, e vari uomini si affrettarono ad allontanarsi da loro. Newgate rise.

 

-Nah, andiamo.-

 

 

Edward Newgate posò la mano sul suo mento, soddisfatto nel sentire la leggerezza della pelle sotto le sue dita. Era stato veramente fastidioso, durante i loro giorni alla deriva, non avere neppure un coltellino. Fortunatamente adesso erano ben riforniti di qualsiasi cosa avessero bisogno prima della loro prima fermata e, grazie alle sorprendentemente buone abilità di navigazione di Marco, erano anche ben messi sulla loro strada per la prossima isola.

 

Una risatina catturò la sua attenzione verso suo figlio e unico altro occupante della loro piccola barca, e trovò il ragazzo che guardava dritto verso di lui, il giornale in mano.

 

-Cosa?- chiese l’uomo, sollevando un sopracciglio in direzione di Marco, che ridacchiò ancora.

 

-Potresti aver voglia di farti ricrescere la barba, Babbo.- e sollevò un pezzo di carta che si rivelò essere uno degli avvisi di taglia che venivano col giornale.

 

Edward Newgate, Barbabianca, scoppiò a ridere.

 

-Col cavolo che me la faccio crescere di nuovo.- affermò, ridendo ancora, e aggiunse: -Anche se non mi dispiacerebbero dei baffi.-

 

‘’SOPRANNOME’’; FINE.

CONTINUA CON: ‘’GIORNO LIBERO’’.

Ed ecco per quale motivo Edward Newgate è diventato Barbabianca! xD
Benvenuti su questa nuova e prima raccolta di slice of life! Se questa prima storia vi è piaciuta, sono sicura adorerete le prossime. Gli amanti dei Pirati di Barbabianca saranno sicuramente entusiasti. Ad ogni modo, essendo una raccolta di storie autoconclusive, non ci sono date di aggiornamento; è possibile che  arrivino in occasioni particolare o su richiesta di premi traduzione vinti dai lettori. La raccolta è composta da one-shot e flashfic.

Ancora una volta, auguri a MAI KUSAKABE!
E in suo onore, v’invito a lasciare un piccolo commento (:
Grazie a chiunque leggerà e recensirà.

P.S. In realtà non pianificavo di pubblicare nient’altro per oggi, ma mi è venuta voglia di tradurre. Perdonate eventuali errori, è stato un lavoro improvvisato e rapido; per qualsiasi incoerenza segnalate pure (:

 

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Capitolo 2
*** Giorno libero ***


LIFE AS A WHITEBEARD PIRATE
Slice of Life 2: Giorno Libero

 

Essere il Comandante della Prima Flotta e il vice capitano dei Pirati di Barbabianca comportava molte responsabilità. Essere il Comandante della Prima Flotta, il vice capitano ed essere l’utilizzatore di un frutto del diavolo che gli impediva di ubriacarsi comportava un sacco di responsabilità.

 

 Dato che quel particolare effetto della sua abilità era stato scoperto, Marco era stato nominato la babysitter degli ubriachi, specialmente quando erano su un’isola, e la sua missione principale era assicurarsi che nessuno facesse qualcosa di troppo stupido preso dall’ebrezza.

 

Durante i vari anni in cui aveva occupato quella posizione, Marco aveva testimoniato alle più ridicole occorrenze, da quella volta in cui un gruppo di idioti aveva assaltato una base marina locale per fare foto di loro stessi nudi e mandarle alla sede centrale della marina, sino alla volta in cui si era visto forzato a fermare un matrimonio di massa che più di cento uomini della ciurma avevano deciso di celebrare tra loro stessi. Tutti sposando tutti, ovviamente.

 

Oggi, ad ogni modo, dopo i tre giorni di festa senza interruzione che stavano festeggiando attualmente, Marco aveva deciso che aveva veramente bisogno di una pausa da quell’estenuante lavoro.

 

Sperava solo che Thatch e l’altra dozzina di uomini con lui non avrebbero più tardi rimpianto il marchio del loro nuovo tatuaggio del simbolo della marina sui loro culi.

 

‘’GIORNO LIBERO’’; FINE.

CONTINUA CON: ‘’ UN ORGOGLIOSO FRATELLO MAGGIORE’’

 E con questa slice of life è stata resa nota l’indispensabilità del ruolo di Marco.
E magari, nonostante Thatch potrebbe benissimo fingere che non sia così, altri dodici uomini potrebbero testimoniare a favore xD Ho amato questo piccolo racconto, soprattutto per la serietà con cui è stato scritto, che ha reso la mia ilarità ancora maggiore. Voi cosa ne pensate? Capitolo richiesto da The Edge come premio traduzione per la 50° recensione a In the Shadows; spero tanto che ti sia piaciuto! :D

Grazie mille a tutti!


Animelover: Non sai quanto io sia d’accordo con te; anch’io amo i Pirati di Barbabianca (e mi chiedo come si faccia a non farlo) e la loro simpatia, e questa piccola raccolta è piena di piccole perle che sono in grado di regalarti un sorriso e un paio di risate. Mai è sorprendente, riesce a destreggiarsi in molti stile diversi. Grazie mille a te per seguire le sue opere, davvero. Alla prossima!

Aliaaara: Non sei l’unica, anche a me è stato chiesto alcune volte dal mio piccolo gruppo di new fans, per quale motivo Barbabianca venisse soprannominato così nonostante non avesse la barba. Nonostante la mia ricerca non fosse così ardita come la tua, nella mia testa non è mai apparsa neppure un’idea sul perché. E ora Mai ci ha risposto. Senza contare che, anche in questa piccola perla, ci toglie un altro dubbio: ‘’Cosa accadrebbe se Marco non tenesse a bada gli altri?’’ Ecco un’altra risposta. Dovremmo chiamare Mai l’illuminata. v.v Grazie mille come sempre Ali, e a presto!

Yellow Canadair: Ciao! Amo quando le persone vanno fuori tema, soprattutto perché hai appena istigato in me l’irrefrenabile voglia di vedere quella fan art. Se, in qualche angolo remoto del computer ce l’hai ancora, se volessi mandarmela ti sarei eternamente riconoscente *-* Ti ringrazio per i complimenti sulla traduzione, soprattutto perché questa raccolta non è disponibile in spagnolo ma bensì in inglese, e che sia venuta bene per me è un grande traguardo visto che ci metto il doppio della fatica normalmente. Spero che anche questa piccola slice sia stata di tuo gradimento, e che tu come me l’abbia trovata particolarmente divertente nella sua apparente semplicità. Grazie mille per aver recensito, e alla prossima! (:

 

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Capitolo 3
*** Un orgoglioso fratello maggiore ***


LIFE AS A WHITEBEARD PIRATE
Slice Of Life 3: Un orgoglioso fratello maggiore

 

 

 

Thatch aggrottò la fronte. Poteva comprendere cosa significava essere un orgoglioso fratello maggiore, lui stesso si era trovato in quella posizione molte volte. Poteva capire l’andar fiero dell’avviso di taglia di un fratello, si era trovato anche in quella condizione in varie occasioni. Ma c’era un limite a quello che essere un fratello orgoglioso poteva giustificare.

 

Avere il primo avviso di taglia di tuo fratello ingigantito di un centinaio di volte, stampato su un sacco di fogli più piccoli perché non c’era modo che potesse starci su uno solo, e coprire metà del ponte della Moby Dick con questi era chiaramente andare fuori bordo. Proprio come era finito Ace quando Marco aveva visto il suo lavoretto. Il resto della ciurma era stata troppo sopraffatta da un mix di orrore, shock e soggezione nell’osservare il contagioso sorriso del novellino prendersi una buona porzione del ponte persino per fulminare l’orgoglioso moccioso.

 

Almeno sarebbe stato compito di Ace ripulire quel casino. C’era stato un rifiuto unanime allo strappare anche un singolo foglio.

 

Adesso dovevano solo aspettare che Namur ripescasse quella peste dall’acqua e sperare che Marco non lo ri-calciasse dentro, come aveva fatto per la seconda volta quando Ace si era rifiutato di strappar via l’avviso di taglia fuori misura dal ponte.

 

Ace era troppo testardo per il suo stesso bene.

 

 

‘’UN ORGOGLIOSO FRATELLO MAGGIORE’’; FINE.
CONTINUA CON: ‘’ORDINE MEDICO’’.

Sì, non è un’illusione ottica: sono tornata.
Mi scuso sinceramente con chiunque abbia sofferto per la momentanea sospensione della pubblicazione delle storie di Mai qui su EFP. A causa di gravi problemi di salute sono stata impossibilitata a continuare le mie traduzioni fino ad ora, ma adesso sono tornata più volenterosa che mai a continuare con tutto ciò che ho dovuto interrompere.

Informazioni sugli aggiornamenti; Per chi ancora sta aspettando Ripple Effect, sappiate che non è interrotta definitivamente, la continuerò non appena Mai mi passerà i capitoli tradotti in spagnolo, su cui sta lavorando.

Grazie a Akemichan, Nereisi, Aliaaara, Yellow Canadair, The Edge e Kajiko TheMagical Sniper per aver commentato l’ultimo capitolo che ormai risale a una vita intera fa.
Grazie di cuore a tutte le persone che mi hanno sempre fornito sostegno, davvero.

A presto,
Lily

 

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Capitolo 4
*** Ordine Medico ***


LIFE AS A WHITEBEARD PIRATE
Slice of Life 4: ‘’Ordine Medico’’

 

 

-Che cazzo?!- quell’urlo, seguito da numerosi e seriamente infausti frastuoni di oggetti che andavano a pezzi risuonarono su tutta la Moby Dick.

 

Marco la Fenice saltò giù dal suo posto a sedere su una delle ringhiere della nave e si diresse di corsa verso l’interno, oltrepassando sulla sua strada gruppi e singoli individui che stavano decisamente fuggendo nella direzione opposta alla sua. Dottori, infermiere e pirati che in precedenza si stavano recuperando nell’infermeria, alcuni dei quali non avrebbero dovuto correre a giudicare dalle parti del corpo bendate, correvano tutti verso la porta che Marco aveva appena varcato come se la loro vita dipendesse da ciò. E, a dire il vero, poteva darsi che fosse così.

 

Marco entrò tramite la porta dell’infermeria e si arrestò improvvisamente in mezzo ad essa, osservando per un momento i letti e i documenti rivoltati che aveva intorno, il paio di tende strappate e il medico accovacciato in un angolo aggredito da un iracondo Ace a due passi di distanza da lui.

 

-Rimangiatelo.- ringhiò il giovane pirata a denti stretti. Il dottore si schiacciò ulteriormente contro il muro, come se stesse cercando di fondersi con esso.

 

-M-Ma non posso! Devi davvero…-

 

-Col cazzo che devo!-

 

Marco avanzò e avvolse le sue braccia intorno ad Ace, trattenendolo prima che potesse saltare addosso all’uomo tremante.

 

-Lasciami andare, coglione!- urlò il ragazzo, mandandosi a fuoco nel tentativo di liberarsi. Le fiamme di Marco risposero, coprendo le fiammeggianti lingue di fuoco rosse con quelle blu, e il biondo dovette ricoprire con l’haki le sue gambe perché i calci che Ace stava tentando di dargli non lo facessero retrocedere prima che potesse guarire dando così la possibilità al moccioso di scappare.

 

-Prendi delle manette!- ordinò all’impaurito medico, che si fiondò verso l’armadio dove tenevano alcune manette di algamatolite per i casi di emergenza.

 

-Lasciami andare, Marco! Ucciderò quel bastardo!-

 

-Mettigliele!- ordinò Marco, ma il medico era congelato sul posto, le manette vagamente strette in una mano, intento ad osservare terrorizzato il furioso Ace che diventava sempre più difficile da trattenere senza doverlo colpire.

 

Fortunatamente, in quel momento Fossa entrò di corsa dalla porta, attirato dalle urla di Marco e, comprendendo prontamente la situazione, strappò via le manette al dottore e ammanettò i polsi del giovane con esse.

 

Ace si afflosciò contro Marco, l’effetto drenante della pietra interrompendo le sue opposizioni, e il comandante della prima divisione colse l’occasione per rivolgersi al medico.

 

-Cos’è successo?-

 

L’uomo deglutì visibilmente e fece un passo indietro. Marco strinse la sua presa intorno ad Ace, non avendo bisogno di vedere il suo viso per sapere che sicuramente gli stava rivolgendo il suo sguardo più assassino.

 

-C-con le ferite che Ace ha ricevuto in battaglia deve permettere al suo stomaco di recuperarsi. Dovrà fare una dieta blanda per due mesi.-

 

Ace ringhiò. Fossa sollevò un sopracciglio nello scambiare uno sguardo con Marco: a quanto pareva avrebbero dovuto iniziare un nuovo genere di Ace-watching.

 

Con un po’ di fortuna, questo avrebbe insegnato al moccioso che non bisognava correre incautamente contro a dei nemici che ti puntavano addosso armi fatte di algamatolite.

 

‘’ORDINE MEDICO’’; FINE

CONTINUA CON: ‘’OPERAZIONI SEGRETE’’

E fu così che tutta la ciurma si ritrovò sull’orlo della follia per due mesi xD
Devo confessare che, anche se effettivamente è fattibile che Ace perda le staffe quando si tratta di una restrizione ai suoi pasti, non me lo aspettavo: per tutto il tempo mi sono chiesta cosa fosse successo ad Ace! Mha, suppongo che la mia fantasia e la mia capacità di previsione stiano diminuendo, anche se a mia difesa dirò che farsi stupire è piacevole! Ah, e, inoltre, sono l’unica a cui è tornato in mente Rufy in Vidas? ^^

Grazie a chi ha letto e a chi commenterà!
Alla prossima!

 

Akemichan: Ciao Akemi! Sono felice che la scorsa slice of life ti sia piaciuta, adesso sono curiosa di sentire il suo parere su questa! Insomma, è vero che Ace non è tendenzialmente aggressivo con i poveri innocenti, ma dubito che così possa definirsi per lui il malvagio medico che vuole metterlo a dieta. XD E non so tu, ma trovo estremamente divertente l’idea di fare Ace-watching! Grazie come sempre e alla prossima!

Chibi_Hunter: Ehi, piacere di conoscerti! ^^ Io sono Lily e ti do il benvenuto su questa raccolta. Se ti piacciono i Pirati di Barbabianca, sei arrivata proprio nel posto giusto! L’autrice originale è, come spero avrai notato da questo capitolo, dotata di un’originalità incredibile, e quindi le risate sono assicurate! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Grazie per aver recensito e a presto spero!

Aliaaara: Ali! *le salta addosso e la travolge letteralmente* tu non hai la più pallida idea di quanto mi sei mancata! Sono estremamente felice di risentirti, avevo il terrore di non ritrovarti qui al mio ritorno. Quindi in questo momento sono SUPEEEER felice e iperattiva! *la abbraccia* Okay, la pianto la pianto. V.v *tira fuori una tomba per il samsung di Ali* compiangiamo insieme Ace. Ma come diavolo ti è venuto in mente di dare quel nome al tuo telefono, che anche se bellissimo porta nefasta sfortuna?! Sperando che tu ti sia ripresa dal lutto, spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento e sono abbastanza sicura che anche a te sarà tornato in mente Vidas come a me xD Ti adoro santa ragazza, grazie come sempre e alla prossima!

 

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Capitolo 5
*** Operazioni segrete ***


LIFE AS A WHITEBEARD PIRATE
Slice of Life 5: Operazioni segrete

 

 

Si crede che sia impossibile riuscire a mantenere un segreto su una nave, luogo dove così tante persone vivono insieme, ma la verità è che con la pianificazione adeguata e aiutandosi, tenere un segreto diventa possibile. Almeno tra un selezionato gruppo di persone.

 

Da anni ormai le infermiere della Moby Dick insistevano sul fatto che Barbabianca non potesse bere alcool, ma tutti i loro tentativi fino ad allora per prevenire ciò erano falliti. Inizialmente avevano tentato di portaglielo via direttamente, ma convincere il temuto pirata a fare qualcosa che non voleva non era un’impresa facile, e in meno di un giorno avevano realizzato che in quella maniera non ci sarebbero riuscite.

 

La seguente strategia riguardava il coinvolgimento e la cooperazione del resto della ciurma per allontanare il capitano da qualsiasi bevanda alcolica, ma tutti i pirati avevano simpatizzato per la difficile situazione di Barbabianca e si erano rifiutati di aiutare. Persino Marco, il loro responsabile primo ufficiale, non aveva acconsentito ad assisterle.

 

L’ultima strategia era basata sull’impedire che queste bevande entrassero in contatto con il capitano, avvantaggiandosi del fatto che nessuno voleva entrare a far parte della lista nera delle infermiere. Aveva funzionato. Per una settimana. Fino a quando Barbabianca non aveva iniziato a procurarsi l’alcool in qualche strano modo, ed era questo il fenomeno che doveva essere tenuto segreto ad ogni costo.

 

Izo guardò attraverso il telaio della porta per osservare Thatch che flirtava con un gruppo di sorridenti infermiere e dava il segnale. Marco, espressione calma e lievemente annoiata al suo posto e una cartella in mano, si approcciò al resto delle infermiere, sedute in cerchio non lontano dalla sedia del capitano che stava bevendo la sua ultima bottiglia di sakè, sedette con loro e cominciò a chiedere informazioni riguardo ai rifornimenti che andavano fatti sulla prossima isola.

 

Al segnale di Izo, Haruta spuntò fuori da un’altra porta e in questione di secondi ci fu un’enorme borsa vicino alla sedia del capitano che conteneva tre gigantesche bottiglie di sakè.

 

Per qualche giorno sarebbero dovuto durare.

 

 

‘’OPERAZIONI SEGRETE’’: FINE

CONTINUA CON: ‘’MOMENTI IMBARAZZANTI.’’

Nessuno vuole far arrabbiare le infermiere, ma la fedeltà per il capitano è assoluta!
Devo confessare di aver letteralmente amato questa slice of life. In tutta la sua semplicità, simpatia ed originalità è un qualcosa che ti conquista e ti arriva diretta al cuore, regalandoti un sorriso. Sono l’unica a pensarla in questo modo? (:

Dato che la traduzione dall’inglese non è la mia specialità, vi invito a segnalarmi eventuali errori o imperfezioni: non importa quante volte io rilegga e riscriva, qualcosa mi sfugge sempre.

Grazie come sempre.
Alla prossima!

 

Aliaaara: Ali! Dimmi che anche tu hai amato questa slice of life, perché io la trovo semplicemente fantastica *-* Ho ammirato profondamente le infermiere! Insomma, sono caparbie proprio come dei veri pirati, perché cercare di privare Barbabianca del sakè è sicuramente un’impresa titanica! E vedere come Izo, Tatch, Haruta e Marco (che immagino collabori solo perché si tratta del loro caro Babbo) che fanno squadra per assicurarsi che Barbabianca possa continuare a bere proprio come piace a lui, rischiando di inimicarsi le infermiere se li beccano, beh, è un’immagine che non ha prezzo! *-* Comunque, te l’ho già detto in In the Shadows ma ci tengo a ribadirlo: mi sei mancata! Anch’io sarei troppo normale senza di te v.v *guarda il pinguino che si è portata come souvenir dell’Alaska* Ah, e spero che il tuo nuovo telefono non si chiami Ace, né di modello né di nome, o prevedo un’altra triste fine! X°D Grazie come sempre e a presto!

Akemichan: Ciao Akemi! Sì, rispetto allo scorso capitolo capisco e condivido sul fatto che sia stato il tutto leggermente esagerato, ma come hai ben detto credo sia un dettaglio a cui si può passare sopra nel comprendere l’intenzione con cui è stata scritta e il genere scelto. ^^ Invece di questa che mi dici? Non so tu ma io l’ho trovata davvero geniale: non mi ero mai neppure chiesta cosa ne pensassero le infermiere del consumo di alcool di Barbabianca, ed in realtà la cosa è perfettamente fattibile dato le sue condizioni di salute e l’uso di quelli che sicuramente sono medicinali. Vedere come tutti collaborano per assecondare il loro capitano rischiando di attirarsi l’ira delle infermiere se scoperti è stato meraviglioso per me *-* Oltre a Satch che sono certa abbia partecipato volentieri facendo la sua parte nel flirtare xD Grazie come sempre e a presto!

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Momenti imbarazzanti ***


LIFE AS A WHITEBEARD PIRATE
Slice of Life 6: Momenti imbarazzanti


 

 

C’è una cosa sulle famiglia che sembra essere una regola universale, e neppure i Pirati di Barbabianca, essendo una famiglia tanto strana com’erano, sfuggivano a questa norma: non importa quanto qualcuno ami la sua famiglia, ci sono istanti in cui si preferirebbe essere in grado di pretendere di non conoscerli unicamente per salvarsi dall’imbarazzo che gli altri sappiano che si è imparentati ad essi.


Per Namur questa era un’occorrenza comune ogni volta che visitavano l’isola degli uomini pesce. Alcune persone, come il Babbo, Jozu o Izou sapevano come comportarsi, ma la maggior parte della ciurma agiva come un mucchio di pagliacci pervertiti cresciuti su una qualche strana pianta del Nuovo Mondo.


Non gli interessava se i Pirati di Barbabianca, come protettori dell’isola, piacevano alla gente o il fatto che si comportassero molto più decentemente di quanto facessero una buona parte dei visitatori che passavano di lì.


Ogni volta che vedeva uno dei suoi fratelli sbavare su una sirena con quella faccia arrossata, espressione da cane ansimante, lui voleva nascondersi sotto a una conchiglia per non venirne fuori fino a quando non se ne fossero dovuti andare.


E, seriamente, cos’erano tutte quelle epistassi?


‘’MOMENTI IMBARAZZANTI’’: FINE.

CONTINUA CON: ‘’CONFORTO’’.

Massima solidarietà per Namur! X°D
Per quanto piccola devo confessarvi che ho letteralmente adorato questa Slice of Life, oltre che per la veridicità della norma riguardante le famiglie anche per l’originalità del tema e dell’umorismo con cui è stato affrontato! Inoltre Namur è un personaggio che raramente si sente anche solo nominare, quindi è piacevole leggere di qualcosa che lo riguardi. ^^ Ecco qui il commento di Mai a questo capitolo: ‘Sappiamo come i pirati umani, specialmente gli uomini, agiscono quando si reano all’isola degli uomini pesce. Ma, mi chiedo, cosa ne pensano al riguardo gli uomini pesce che fanno parte di una di quelle ciurme prevalentemente umane? Questa è la mia teoria.’

Grazie come sempre a chi legge e a chi deciderà di commentare, e soprattutto a quelle che lo hanno sempre fatto fino ad ora! Grazie di cuore (:

Alla prossima,
Lily

 

Aliaaara: Ali! Quanto tempo! *-* Da quando ITS è in pausa non abbiamo più tante occasioni di perderci in chiacchiere (e sbavate >.> Sì, prevalentemente sbavate XD), quindi sono contenta di essere finalmente riuscita ad aggiornare qui in modo da poterti risentire! : D Dicevi di volerti far adottare da Barbabianca, ma dimmi, adesso in questa situazione cosa ne pensi? Namur dice che non sempre è tutto meraviglioso quanto appare X°DD Ed effettivamente direi che posso capire il perché, dev’essere decisamente imbarazzante come Nakama assistere a tale scene in un contesto simile! Adesso, e dimmi che non sono stata solo io a notarlo, mi ritrovo a riflettere all’assenza del nome di Marco nella piccola citazione di alcune persone che sanno come comportarsi, visto che lui è il primo a cui avrei pensato: non sarà che, anche se in maniera più contenuta, il biondo subisca l’effetto delle sirene? O, più probabilmente, starà pensando a sconcerie con ACE vestito da sirena! >.> Sì, dev’esser così, ne sono sicura! Grazie come sempre e alla prossima Ali! : D

Akemichan: Ciao Akemi! Sono felice di sentire che lo scorso capitolo ti è piaciuto, e sono praticamente sicura che concorderai con me sul fatto che anche questo sia bellissimo! *-* Perché, insomma, ma chi ci aveva mai pensato a come Namur (e qualsiasi uomo pesce che naviga con umani) potesse reagire al modo di comportarsi dei suoi nakama quando si fa tappa su quell’isola piena di sirene bellissime?! X°D Quando Mai ha parlato di espressione da cane ansimante nella mia testa si è presentata l’immagine di Satch! Povero Namur; visto che oltretutto la loro ciurma è la protettrice dell’isola questa non è sicuramente la prima e ultima volta che gli tocca subire quest’imbarazzo! xD Grazie come sempre per aver recensito e alla prossima! ^^

 

 

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Capitolo 7
*** Conforto ***


LIFE AS A WHITEBEARD PIRATE
Slice of Life 7: Conforto

 

 

 

Ci sta a malapena.

 

Marco comprime la sua schiena contro la fredda superfice di pietra, bramando un calore che semplicemente non è lì. Se apre gli occhi, può vedere la fiancata dell’equamente fredda lapide di pietra di Ace, e la sua mente può facilmente evocare come il ragazzo lo prenderebbe in giro per essere venuto a piangere dal Babbo come un bambino piccolo.

 

Marco non sta piangendo, nonostante si senta di farlo.

 

Non parla, perché questa volta non ha bisogno di allontanarsi dalla ciurma per un po’ perché loro lo hanno esasperato così tanto da volerli uccidere tutti. Questa volta non crede che il Babbo riderebbe nella sua caratteristica maniera al furioso inveire di Marco, perché non c’è nessuna sciocca situazione su cui ingiuriare.

 

Ogni cosa sta crollando e Marco non sa cosa fare, ma non parla perché sa che non c’è nessun buon o persino più esasperante consiglio da ricevere, non c’è una bottiglia di sakè a venirgli offerta in un tentativo di calmarlo o rilassarlo. Non c’è neppure uno di quegli abbracci che riceveva sempre prima che negasse di averne bisogno.

 

Tutto quello che Marco ha ora da cui trarre conforto è una fredda tomba di pietra su cui si può sedere contro.

 

Si sente di piangere ancora di più.

 

 

‘’CONFORTO ‘’: FINE.

CONTINUA CON ‘’COSE CHE NON SAREBBERO DOVUTE ESSERE‘’

Facciamo tutti il tifo per te, Marco.
Adoro il pensiero di un Marco giù di morale che si vede costretto ad adattarsi a un presente non ottimale, e credo che sia molto realistico che ora sia quello il luogo dove cerchi conforto nei momenti di bisogno, eppure allo stesso tempo mi si stringe il cuore. Comunque credo che Mai abbia fatto un ottimo lavoro.

E questa è la quarta e penultima pubblicazione per festeggiare il compleanno di Mai; tanti auguri a lei! Con la prossima concludo con il gran finale. Ringrazio in anticipo chiunque deciderà di regalarle una recensione! *-*

Ci vediamo al prossimo aggiornamento ^^

Akemichan: Ciao Akemi! Prima di tutto grazie come sempre per aver recensito lo scorso capitolo; sono stata davvero felice di sapere che anche tu hai apprezzato lo spazio per un personaggio ‘secondario’ nella ciurma come Namur. E adesso sono curiosa di sentire come risponde la tua vena angst di fronte a questa flash. Personalmente credo che la parte che ho apprezzato di più sia la rievocazione di Marco di quello che in passato c’era e adesso non è più possibile avere. Credo che l’utilizzo del tempo presente sia stata un’ottima idea per permettere una maggiore immedesimazione nella sofferenza della fenice. Tu in generale che ne pensi? :D Per ‘The Unknow Devil’ di Mai concordo pienamente con te, è davvero fenomenale. Per quanto riguarda la sua eventuale traduzione sarò sincera nel dirti che non lo so, ci sto ancora riflettendo; è nella mia lista dei ‘futuri forse’. Onestamente è veramente lunga, quindi non sono sicura di volermi imbarcare in un progetto simile al momento nonostante meriti davvero, soprattutto perché prima devo dare priorità a ‘Ripple Effect’ visto che in spagnolo è stata interrotta adesso lavorare sulla versione inglese, e con tutti i progetti che ho in corso o con cui mi porto avanti attualmente mi risulta proprio impossibile. ^^’ Ad ogni modo, grazie come sempre e alla prossima! : D

 

 

 

 

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