Danze Nere

di VeganWanderingWolf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Danze nere ***
Capitolo 2: *** Deserto Nero ***
Capitolo 3: *** Morte Nera, Morte Rossa ***



Capitolo 1
*** Danze nere ***


.Danze Nere.

 

 

Qui inizia lo spettacolo

stirare i muscoli per la danza

le stanze serrate spezzate

e le tende impazzite al vento

si può scivolare senza rumore

su infiniti pavimenti, mattonelle spaccate

Non c'è momento che non sia più valido

come Belfagor che strugge un canto di morenti che si rialzano

e i numerosi strascichi non si impigliano più in niente

 

Qui inizia a mostrarsi il bagliore nero

bardatevi con i vostri manti

per celarvi le sfumature più sedicenti

perché esse scioglieranno via le paure

perché esse vi daranno il ritmo del cuore

come, sapete, non vi fosse più dolore che regga

né timore o remora che possa trattenervi

Raccoglietevi attorno le vostre ombre

e arrotatevi ben affilate le lame degli occhi

perché i nervi saranno ottime corde elastiche

e lo spasmo consistente si annoderà in serpentine vie

 

Non essendoci alcun più timore dei sai bianchi

che professano la vostra anima inesistente

ma a guardare a che prezzo vendettero la loro

tenendosi stretto il cuore si può ridere a lungo

sprezzanti delle bilance dorate su cui gingillavano

i loro valori assoluti e validi per tutti coloro che giacevano

aspettando l'assoluzione, muti e ciechi nelle loro tombe

fossero abiti, ruoli, illusioni di ogni marcia specie

 

Lascia perdere, occhi di falco, tu che vedi chiaramente

loro che si bardano delle loro schifose parole

è come se non fossero esattamente più niente

qui dove regge il cuore, qui dove batte il sangue in vena dura

dove si conosce e incontra la paura, e si rinnega di appartenerle

Siamo balzati attraverso decine di fuochi

e le cicatrici bianche hanno un modo puro di correre

sulla pelle che le accolse ad ogni ammanco nella lotta

perché tutt'al'più errammo nella strategia, sai

 

Ma non potrei più cancellarmi via quelle battaglie

che fanno di me ciò che sono sempre stato, e null'altro

no, davvero null'altro, fosse anche renderti valido il salto

con cui precipitavi nell'abisso che t'eri con le unghie scavato

E guarda ora la polvere spazzata via dal giorno nuovo

di come i ragni potrebbero sussurrarti di averti visto

volta dopo volta, centinaia di volte, rialzarti e riprendere

non sei dopotutto, esattamente ciò che sei?

fermo in te stesso, ed esattamente qui

come se non ci fosse un altrove, né un domani più valido

dell'oggi che ci si spalanca davanti, e tu...

apri le ali e ti getti nel vuoto che rimbomba cupo tempesta

e hai una lama chiara come il fulmine tra i denti stretta sicura

 

Siamo già alla chiamata, la senti girare invocandoti

e trovi il piano semplice, affini la traiettoria della freccia

credimi, stanotte sarà scintilla vivida in una pece da capogiro

che traccia netti i contorni delle parole chiare sui muri riecheggianti

e verranno giù in un fragore di macerie che canterà la riuscita

senza vittoria, gloria, sacrificio né altra vanagloria

E corri attorno, corri attorno, come senza direzione

come il caos t'avesse preso sulle ali di una brio, vertigine continua

ma siamo qui, punti fermi vaganti, come schegge impazzite

eppure deciso l'obbiettivo, attraverso il delirio del nichilismo

straparliamo sapendo esattamente ciò che intendiamo

E non è altro in effetti ciò che facciamo, ci si sfrangino le dita

ad ogni colpo inferto, schivando a slancio i colpi di chi ci da caccia

 

Accetto la sfida, accetto il gioco

ho preso tra i denti lo schianto

di ogni cosa che potrebbe

lasciarci indietro da un momento all'altro

quando persino la nostra morte

ce la siamo fatta di parte nostra

 

Di danze nere che fanno

sgombro il cammino tra facce menzognere

Si arrovellino pure tra i loro fili sprizzanti

schizzi di sogni infranti in rinuncia

che la rassegnazione non è di nostra pasta

non siam di quella natura

che ci possa bastare ciò che ci concedono avendo il biglietto valido

regolarmente pagato al costo di vita venduta al banco dei pegni

poiché siamo già completamente in gioco e quando

spalancarono la porta sfondandola, non avevo paura

e quando ci strapparono le cose di dosso

non conoscevo più l'esitazione

tutto ciò che avevo da perdere, in fondo

ero io ed eravate voi

 

Tu solo

come un'intramezzo di luna

tra le fauci di una preziosa notte senza fine

Brilla la zanna come una lama sempre vera

ha tutte le ragioni per essere tagliente, ferita caustica

ardano via tutte le passioni sprecate qui tra canneti

di sbarre ferrose che cuciono gli occhi di finestre cieche

il lento cadere dell'intonaco in briciole sottili dichiara

solo l'inutilità del tempo contato e perso, in aria immobile

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Capitolo 2
*** Deserto Nero ***


Deserto Nero

 

un deserto nero si apre davanti

fin dal mattino, incontro a una giornata

che non riconosci, non t’appartiene

venduta a chi ti succhia il sangue e fotte il cervello

tenerseli stretti e farseli propri

finché non t’è chiaro che sarai

praticamente contro tutto e tutti

 

un’oasi blu e verde immersa nel deserto nero

grande silenzio, cuore stanco, qualcosa canta muto

si vede solo di notte se hai occhi di stelle

grande meraviglia, cuore mai sazio, qualcosa balla fruscio di sabbia

puoi toccarla con mano sfilandoti garza malata di illusioni

le ferite si richiudono sotto le palme, dolce di cocco

cicatrici intessute come ragnatela, bianco di rugiada secca

grande rivalsa, cuore che brucia, astri come scintilla per micce dirette

 

un deserto nero s’apre davanti

lo pesti ogni giorno con odio puro

sangue nero strappato a una terra che langue

e poi trema per inghiottirsi tutte le sue zecche

sangue incrostato a farne cemento impastato di sudore

spremuto goccia a goccia agli schiavi che non hanno più parole buone

ma nel pugno stretta l’azione che vale a spezzare catene di morte: insurrezione!

 

un’oasi blu e verde immersa nel deserto nero

grande silenzio, cuore stanco, qualcosa canta muto

si vede solo di notte se hai occhi di stelle

grande meraviglia, cuore mai sazio, qualcosa balla fruscio di sabbia

puoi toccarla con mano sfilandoti garza malata di illusioni

le ferite si richiudono sotto le palme, dolce di cocco

cicatrici intessute come ragnatela, bianco di rugiada secca

grande rivalsa, cuore che brucia, astri come scintilla per micce dirette

 

beduini in manti scuri percorrono la notte

ritrovandosi ai bordi di  un’acqua che pare inchiostro

brillare diamantino di una pioggia scesa come lacrime

a infradiciare carte al massimo buone da gettare via

fuochi fatui, di morti che hanno solo esalazioni di bestemmie

coloro che sono ancora vivi hanno tutto da giocare e allora

una fiamma indurita nello scintillio di lame alzate: che sia guerra

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Capitolo 3
*** Morte Nera, Morte Rossa ***


.Morte Nera, Morte Rossa.

 

ha smesso di contrattare con la maledetta vecchia putrida

le ha strappato di mano la lama e s'è calata cappuccio sugli occhi

e loro sussurravano tra di loro, divertendosi di terrore

quando arriva la Morte Nera... quando arriva la Morte Rossa...

ma stavolta si fa sul serio, e l'avran pure capito le loro spoglie dispiaciute

 

andava in giro con solo uno al suo fianco, aveva quattro zampe

quando lei stava in silenzio, quegli cantava a piena gola

salvo che non era un richiamo, ma un avvertimento

quando arriva la Morte Nera... quando arriva la Morte Rossa...

e i superstiti pregavano piano, pregavano l'arrivo delle spade sacre

 

starle per sicurezza davvero lontano, fa buio in un momento

s'è strappata di dosso i sonagli che la rendevano appestata

ora cammina per le strade che calpestano tutti, e non ha sentimento

quando arriva la Morte Nera... quando arriva la Morte Rossa...

potrebbe essere buona idea gettarsi in un pozzo nero, salvarsi l'ossa

 

non mise più piede su un veliero, i topi le ballavano attorno ai piedi nudi

aveva un regime tutto suo d'isolamento, stavi alla larga per molto meno

la sua guardia rizzava il pelo e arricciava i denti candidi per un nonnulla

quando arriva la Morte Nera... quando arriva la Morte Rossa...

dicono che sia bambina a cui hanno tolto tutto, e che non si riprende niente

 

una zingara si provò a predirle il destino, ma era sempre stessa la carta

sorrideva meschina e con un braccio alzato indicava senz'ombra di dubbio

e da qualsiasi parte si girava, cambiava solo il colore del mantello

quando arriva la Morte Nera... quando arriva la Morte Rossa...

il circo andò in fiamme in un rosseggiante mattino che tramontava lento

 

qualcuno s'era fatto l'idea che si scegliesse tra crepar di vuoto o d'amore

e ridendo un ramingo disse che non c'era nessuna differenza con lei

arrotarono le spade tra le fiamme, arrivavano i purificatori in veste bianca

quando arriva la Morte Nera... quando arriva la Morte Rossa...

fredda fissò i loro sai bianchi di nulla, non ne rimase un solo a dettar pentimento

 

qualcuno si provò a dire, al di sopra di qualche boccale o giù di lì

che era nero andarsene quando non s'aveva nulla da perdere

e replicò qualcuno che era rosso dipartire quando s'è ancora troppo vivi

quando arriva la Morte Nera... quando arriva la Morte Rossa...

si tentò di darle da tener bandiera, ma si scucì completamente al suo solo sguardo

 

si pensava che era meglio arrivare alla fine da una strada o dall'altra

meglio una segreta setta di verità, o il niente in tutto d'una rumorosa festa

ma il fatto era che la si incontrava mentre s'era in cammino o fermi

quando arriva la Morte Nera... quando arriva la Morte Rossa...

e che la si guardasse in faccia o meno, non aggiungeva parole a quelle di nessuno

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