Death and Jack: Operazione SR

di Mankind17_13
(/viewuser.php?uid=15325)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Morte prende provvedimenti ***
Capitolo 2: *** Si giunge ad un accordo ***
Capitolo 3: *** L' avvocato ancor peggio del diavolo ***
Capitolo 4: *** Arrivo al garden ***



Capitolo 1
*** La Morte prende provvedimenti ***


Tanto, tanto tempo fa…

Tanto, tanto tempo fa…

 

In realtà potremo anche dire: “in questo preciso istante”

 

Oppure tra molti anni…

 

Scandire il tempo dove esso non esiste è sempre un gran casino… se il luogo è lo studio di Morte tanto vale imparare La Divina Commedia a memoria come Benigni, oppure cantare tutti gli album degli AC/DC in successione, senza fermarsi e con lo stesso tono del cantante. Capito il livello di impossibilità dell’ impresa?

Dunque, stavamo dicendo che in un lontano passato, nell’ attuale presente o nel prossimo futuro, succederà qualcosa legato al simpatico Morte… ma chi è Morte?

Se il nome non basta a rendere l’ idea dell’ essenza di questo personaggio, provvederò io stesso a darvi qualche delucidazione.

Morte è un Dio, forse il più potente ed importante di tutti insieme a sua sorella Genesi ed a suo padre Chaos. Nonostante il nome femminile (Chaos credeva che la “Fine di tutto” sarebbe dovuta essere una donna, vista la loro naturale predisposizione a rovinare tutto [Parere suo, non certo mio. W le donne!]). Morte era un maschio, i cui connotati assomigliavano tantissimo a quelli raffigurati dal genere umano: un teschio cosciente e pensante, coperto da un mantello ed armato di falce.

Aspetta… non è tutto esatto, infatti Morte, dopo aver visto The Nightmare Before Christmas di Tim Burton, decise di cambiare look, iniziando una vera e propria passione per gli smoking ed i frac.

Bisogna anche dire che, nonostante il suo capo fosse sprovvisto di cuoio capelluto, Morte sfoggiava una bellissima chioma nera raccolta in un’ affascinante coda di cavallo… anche la Morte adora curare il proprio aspetto.

Dopo aver dato queste delucidazioni, andiamo a scoprire perché Morte è così importante.

Beh, lui è sempre fondamentale in molte storie, ma la sua azione passa molto spesso in secondo piano, oscurata dalle gesta degli eroi di turno… vaffanculo, tanto il mazzo per far crepare il cattivo, trasportare la sua anima e sbrigare le faccende burocratiche era compito suo. Pensate se Squall avesse dovuto compilare pile di moduli per ogni mostro sconfitto.

Quel giorno… anzi, in quel presente, Morte era moooolto arrabbiato: seduto sulla sua poltrona in pelle, coi gomiti ossuti appoggiati sulla scrivania, gli occhiali da vista pendenti dal collo, premeva con astio i pulsanti della tastiera del suo PC con le sue bianche dita, rischiando di forare, oltre alla tastiera, anche la scrivania in purissimo marmo di Carrara.

Eh si, Morte era incazzato da morire, in quanto le entrate nell’ industria della morte avevano raggiunto i minimi storici. << La gente non muore più come una volta…>> pensò seccato Morte.

Improvvisamente si sentì un BIP e subito dopo una voce rauca e diabolica iniziò a parlare:

 

<>

<> rispose Morte ironico <<Ma quanto tempo ci avete messo?>>

<>

 

Morte capiva benissimo. Quell’ elemento era l’ essere più pericoloso di ogni dimensione amministrata dalla sapiente mano della morte. Non tanto per la sua effettiva ferocia, astuzia o abilità… più che altro, perché era il prediletto della cugina di Morte, ovvero Jella, il che lo rendeva un tale ammasso di sfiga ambulante che persino colui che si era ribellato a Dio lo temeva come fa un bimbo di due anni con l’ uomo nero.

 

<<Fa nulla, fatelo entrare>> ordinò deciso

 

La porta dell’ ufficio si aprì e, imprigionato in una sfera di gomma trasparente (ottimo isolante elettrico e jellico), apparve il terribile Jack lo Squartatore!

Oddio… terribile… in verità era solo un tantino sfigato dato che, ogni volta che cercava di andare a puttane, finiva per ucciderle nei modi più assurdi ed improbabili.

Giusto per citare un caso, oserei raccontare di come in una notte di Settembre, Jack, per fare il galantuomo, offrì la sua giacca ad una dama infreddolita… sorvoliamo sulla misteriosa malattia ancora oggi sprovvista di cura che, casualmente, si attaccò alla giacca di Jack in quel preciso istante, per non parlare delle bolle nere formatesi sul corpo della donna… brrrr.

Premesso questo, bisogna ancora capire cosa possa volere Morte da quell’ esemplare di Sfiga ad alta concentrazione.

Jack era bloccato con una camicia di forza in gomma, gli occhi spenti ed i lunghi capelli neri che apparivano come appena usciti da uno stormo di corvi scontrosi.

 

<<Benvenuto Jack>> disse cordiale Morte  <<Vuoi un Pan di stelle? Oppure preferisci un Kinder Bueno?>>

 

Tutti conoscevano la golosità di Morte, tutti eccetto Jack che, sentita quell’ offerta, inclinò il capo dubbioso.

Morte scartò un Kinder Bueno e, dopo essersi guardato intorno (paranoia nata dopo lo spot della ragazza che ruba l’ agognata bontà ad un certo famoso atleta) iniziò a mangiare con gusto la squisita merendina.

 

<<Caro Jack, anche se  ho tutta l’ eternità verrò subito al punto… la situazione sul mondo di quell’ incapace di Hyne sta diventando insostenibile… dopo l’ improvviso Boom delle nascite delle fenici, la coda del suddetto animale è iniziata a costare quanto un etto di pane… roba che rende Gesù Cristo un prestigiatore di quarta categoria… come ben immaginerai, l’ eccessiva frequenza delle resurrezioni ha portato ad un drastico calo nelle entrate del mio Business.>>

 

Morte si alzò in piedi, portando le mani dietro la schiena ed iniziando a camminare nervosamente per la stanza.

 

<< E’ stata una decisione presa con scrupolo. Ho valutato molte ipotesi ed alla fine ho stabilito che esiste solo una cosa che può sconfiggere le resurrezioni a catena… la scalogna più nera, ovvero tu, mio caro>>

 

Jack sussultò quando Morte avvicino il suo viso da teschio vicino alla sfera di gomma.

 

<<Perciòòò… in via del tutto eccezionale, ti darò l’ opportunità di vivere una nuova vita. In cambio, tu dovrai usare il tuo nefasto potere per regolare le entrate. >>

 

Secondo voi, Squall & Co. Riusciranno a sventare il diabolico piano di Morte?

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Si giunge ad un accordo ***


Passarono alcuni minuti…

Grazie per il commento ricevuto. Sono commosso ç_ç.

Per la cronaca, sono un maschio.

///

 

Passarono alcuni minuti…

 

Per la prima volta dall’ inizio della conversazione Jack espresse un parere, o comunque una frase di senso compiuto.

 

<>

 

Morte guardò Jack come se fosse un emerito imbecille, o per lo meno quella era l’ intenzione. Si sa, quando non si è dotati dei muscoli facciali, la mimica del viso risulta alquanto complessa da manifestare.

Preso dal nervosismo, Morte infilò una mano nel saccone dei Pan di stelle, mettendosene circa una ventina in bocca. Jack si chiese dove finissero i biscotti, ma soprattutto: cosa se ne faceva uno scheletro immortale senza tempo?

Certo, poteva farsi la stessa domanda riguardo agli occhiali da vista, specialmente se l’ osservatore si fosse accorto che un teschio non ha né orecchie, né un naso su cui appoggiare la montatura. Dettagli…

Conclusa la masticazione, Morte diede una sua risposta:

 

<< Vedi Jack… io e mia sorella Genesi controlliamo rispettivamente la Fine e l’ Inizio di qualsiasi cosa. Il problema è che nessuno dei due ha controllo su ciò che sta in mezzo. Così come Genesi può dar inizio a vite già preparate per cominciare, così io posso terminare vite pronte a finire. Ciò che sta prima dell’ inizio è un mistero anche per noi Dei. Per quanto riguarda la fine della vita… >>

 

<< Ok ok, ho afferrato il concetto. Quindi ha bisogno di un mezzo materiale per compiere questo lavoro. >>

 

<< E poi sai che seccatura? Per trasgredire le leggi primordiali bisogna fare richiesta scritta in triplice copia su carta bollata. >>

 

 

Morte si fermò a contemplare una grande sporgenza rossa sul muro perfettamente bianco. Essa era a forma di lungo parallelepipedo, contenente un’ enorme falce,  con un sottile vetro giallognolo sulla superficie, fregiato con una scritta a caratteri gotici: “In caso di assoluta necessità, rompere il vetro”.

Quando finalmente Morte distolse l’ attenzione dal dispositivo d’ emergenza, tornò a sedersi sulla sua poltrona, accavallò le gambe  e premette il tasto dell’ interfono.

 

<< Minosse? Si, hai sbrigato le pratiche per la richiesta di reincarnazione? >>

 

<< Si, mio signore >>

 

<< Eccellente, allora ti mando il soggetto. >>

 

Un’ ombra di disappunto apparve sul viso pallido di Jack.

 

<< Ehi, non ho mica accettato! >>

 

<< Preferisci che ti mandi nel girone dei sodomiti? >>

 

<< Accetto, accetto. >>

 

<< Ci avrei giurato. >>

 

Appena fu solo, Morte si sporse in avanti, appoggiando i gomiti sul tavolo intrecciando le dita sotto il mento… si era scordato di qualcosa… ma cosa?

 

<>

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** L' avvocato ancor peggio del diavolo ***


Il Saverio Borromini era rimasto solo…

Saverio Borromini era rimasto solo…

 

Il suo compagno di stanza era stato convocato nello studio di Morte, ma quegli idioti avevano lasciato la cella aperta.

 

Saverio Borromini era un vampiro. Era alquanto singolare tra quelli della sua specie, in quanto dotato di anima… una cosa positiva? Affatto.

Il solo fatto che fosse stato rinchiuso insieme a Jack, bastava già per delineare una vaga descrizione di quanto quell’ essere fosse pericoloso. Ma approfondiamo questo strano personaggio.

Il Sig. Borromini, nato a Napoli negli anni ’50 da madre e padre lombardi era un ragazzo che disprezzava qualsiasi forma di regola o imposizione (come tutti gli italiani insomma, ma lui più degli altri.). Qui di seguito avrete un breve esempio di questa sua grezza filosofia di vita.

 

Sua Madre: << Saverio, vestiti! Non puoi stare nudo! >>

 

Lui: << No! >>

 

(Il tutto all’ età di 13 anni in una strada affollata)

 

Tuttavia, dopo vari interventi un pochino drastici (tipo Elettroshock o i film della Sirenetta) Saverio divenne buono ed ubbidiente, almeno all’ apparenza.

Laureatosi in legge all’ età di 24 anni, il nostro vampiro divenne uno degli avvocati più corrotti e temibili di tutta la nazione. Questo può essere spiegato dalla sua naturale propensione a trasgredire qualsivoglia legge, ma questo non ci interessa.

Un bel giorno, dopo aver incriminato una povera vecchietta affetta dal morbo di Parkinson per omicidio, l’ avvocato trovò nel suo studio una strana donna.

Pochi attimi prima di concentrare tutti i suoi sensi sull’ ampia scollatura della ragazza, Saverio notò che tutte le tende erano tirate verso il basso… Ma la vista di quel seno così perfetto spense il suo cervello ed incrementò del 500% la funzionalità delle ghiandole salivari.

Se non fosse stato un uomo colto e composto, probabilmente avrebbe biascicato qualcosa come: “A Gnocca!”.

Vi risparmio i dettagli, dato che la donna era un vampiro e come tale lo vampirizzò.

E qui accadde una cosa interessante: l’anima di Saverio era così putrida e marcia che le forze del male si rifiutarono categoricamente di prenderla in consegna.

Così si spiega perché l’ avvocato Borromini è un vampiro dotato di anima.

 

<< Ciglioni >> Pensò l’ avvocato, tutto sommato restio a pronunciare parolacce.

 

Intanto, Morte si stava scolando circa un Ettolitro di camomilla Bonomelli nel tentativo di calmarsi: quel pirla di Minosse aveva lasciato la cella aperta. Tragedia!

Sulla sua scrivania una versione miniaturizzata di se stesso reggeva una pesante teiera di bianca porcellana, impegnato a versare il rilassante nettare nella tazzona extra- large di Morte con su scritto: “Odio il Lunedì” e dietro: “Quindi lo ammazzo”.

 

<< Merda! Non lui! Piuttosto libero Hitler o Stalin, ma lui no! >>

 

Morte ancora ricordava il giorno della morte di Saverio: era indebitato fino al collo con la mafia, quindi decise di ammazzarsi con un paletto nel cuore. Il problema risiedeva nella perfetta oratoria di Saverio e, soprattutto, nel fatto che stava per convincere Morte a firmare un’assicurazione sulla vita.

 

Il Bip dell’ interfono risuonò nell’ aria come il big bang.

 

<< Si…? >> Disse gelido Morte.

 

<< Ehm, Signore… fuggito… >> rispose Minosse con un filo di voce, quasi come se lo avessero castrato a calci.

 

<< Si ha qualche traccia almeno, brutto imbecille? >>

 

<<Si è fatto resuscitare insieme a Jack…>>

 

Se avevate dei dubbi sul fatto che gli scheletri possano perdere i sensi, adesso avete scoperto che può succedere, eccome.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Arrivo al garden ***


Jack si risvegliò circondato da un' enorme folla di adolescenti

Jack si risvegliò circondato da un' enorme folla di adolescenti.

Essi vestivano una strana divisa blu, anche se le ragazze portavano una minigonna... molto corta come poté constatare il nostro attira jella.

Rimase sorpreso da un particolare agghiacciante: quella folla... come faceva ad essere immune alla nera sfortuna di cui lui era il maggior magnete?

 

"Strano, ci sarebbe dovuta essere una pioggia di meteoriti, un' invasione aliena o come minimo un ritorno al nazismo." pensò confuso Jack.

 

Improvvisamente i suoi ragionamenti furono interrotti da un particolare che raggiungeva più o meno lo zero assoluto : con che voce stava pensando?

Preso dal panico, iniziò a emettere monosillabi incomprensibili o pezzi di canzoni dimenticate, in modo da poter riconoscere la sua voce.

 

( Cazzo, ma ho una voce orrenda! ) pronunciò cupamente.

 

Ad un tratto, come in risposta alle sue lamentele, una voce vellutata iniziò a parlare.

 

( Ed io cosa dovrei dire? )  disse la voce.

 

Jack girò la testa di scatto, notando che sulla sua spalla stava appollaiato un grande micio nero, dagli occhi verdi e con un papillon rosso al collo.

(E tu chi diavolo sei?) chiese Jack, sorpreso.

 

Dovete sapere che Saverio e Jack, pur trovandosi nella stessa cella, erano divisi da una barriera sensoriale che impediva loro qualsiasi contatto. Infatti, l'avvocato capì di non essere l'unico detenuto solo col ragionamento.

Il micione si mise una zampa davanti alla bocca, chiuse gli occhietti ed emise un colpetto di tosse. Poi iniziò a parlare.

 

( Ehm, io sono... il tuo spirito guida! )

 

( Il mio spirito guida? )

 

( Sicuro, inviato da Morte affinché tu... possa... ehm.. )

 

( Ahhh, dunque tu sei stato inviato da Morte per aiutarmi nella missione. )

 

( Ecco, proprio quello. ) rispose il gatto.

 

Saverio, nei panni di gatto, tirò una fusa di sollievo: i gatti sono gli unici esseri viventi in grado di schermare la propria anima a Morte, per questo vivono a lungo.

 

( Dunque, che facciamo adesso? ) chiese Jack.

 

( Beh.. adesso noi... )

 

D'improvviso, una terza voce si intromise nella conversazione:

 

( Scusa, sei anche tu una matricola? )

 

A parlare era una ragazzina alta un metro e poco più, con dei capelli che combattevano assiduamente la legge di gravità, vestita con un abito giallo.

 

( Ehm... se... certo ) rispose Jack.

 

( Allora devi entrare come hanno fatto tutti ) rispose la ragazza.

 

"Ma entrare dove?" pensò,  prima di girarsi di 180 gradi.

 

Appena voltato, vide un' enorme struttura vagamente somigliante ad una nave, circondata da un gigantesco anello galleggiante.

 

( Ma che cazzo... ) stavano per dire i due neo-reincarnati, ma subito continuarono la propria osservazione a mente.

 

"...è questa depravazione architettonica? Forse qui l' oppio è legalizzato ed incoraggiato dal monarca?" pensarono i due.

 

( Su, entrate!!! ) disse la ragazzina, impaziente.

 

( Non morde, vero? ) chiese Jack riguardo alla struttura abominevole.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=284956