Ha conquistato un posto nel suo cuore

di Ila1992
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** le lacrime della fenice ***
Capitolo 2: *** non sei sola ***
Capitolo 3: *** una nuova paura ***
Capitolo 4: *** il bacio della buonanotte ***
Capitolo 5: *** tra missioni e balli ***
Capitolo 6: *** la luce nell'oscurità - il ballo ***
Capitolo 7: *** la missione ***
Capitolo 8: *** confessioni ***
Capitolo 9: *** i nuovi compagni ***
Capitolo 10: *** il cambiamento di Malfoy ***
Capitolo 11: *** Percy ***
Capitolo 12: *** Ricordi ***
Capitolo 13: *** australia ***
Capitolo 14: *** La nuova Tana ***
Capitolo 15: *** La gelosia è una brutta cosa, sai? ***
Capitolo 16: *** Ritorno al castello ***
Capitolo 17: *** Lo scontro ***
Capitolo 18: *** AVVISO ***
Capitolo 19: *** il sacrificio ***
Capitolo 20: *** Eccomi ***



Capitolo 1
*** le lacrime della fenice ***


le lacrime della fenice 

capitolo 1


Hermione e Ron si erano stretti uno all’altra dal momento in cui Harry era andato da solo nella foresta, per morire, per salvarli. Harry aveva scoperto quello che la ragazza sospettava già da un po’.

Il legame tra il suo amico e voldermort era  più forte di quello che sembrava, infatti il ragazzo aveva in lui una parte dell’anima di tu sai chi.
Quando riuscirono a farsi forza i due ragazzi si alzarono e per mano si diressero verso quella che una volta era la sala comune, un luogo di gioia e felicità, la stessa sala che ora era stata trasformata in infermeria per ospitare i feriti e i morti.

Nel momento in cui entrarono nella sala videro la famiglia di Ron attorno ad un corpo a terra, da lontano si vedevano i suoi capelli rossi appiccicati dal sangue che usciva da una ferita sulla tempia. Corsero verso la famiglia e videro che il ragazzo a terra era Fred.

Hermione incredula si avvicinò al ragazzo, non poteva essere morto, non poteva averla abbandonata glielo aveva promesso qualche giorno prima, non l’avrebbe mai lasciata da sola.
Proprio in quel momento si senti un piccolo respiro venire dal corpo di Fred, così la riccia si avvicinò e sentì dei leggeri battiti del cuore

<<è vivo………è vivo>> esclamò la prefetto cercando qualcosa nella sua borsa, estrasse una piccola boccietta con liquido trasparente all’interno.
Senza dare spiegazioni iniziò a versargliene sulla ferita della testa che era quella che perdeva più sangue.

<< s-sono lacrime di fenice….guariscono tutte le ferite, non penso che siano abbastanza, ma almeno gli dovrebbero salvare la vita>> disse guardando Molly e Ginny.

Ginny la sua migliore amica, quella che l’aveva sopportata in tutti questi anni, la stessa ragazza che gli aveva fatto ammettere di avere una cotta per uno dei suoi fratelli, precisamente che gli aveva fatto ammettere il ragazzo di cui aveva una cotta non era Ron come tutti sospettavano ma Fred , la stessa ragazza che non sapeva ancora che il suo unico amore era andato a morire.

Mentre Hermione era presa dai suoi pensieri la mano di Fred afferrò la sua. La riccia sorpresa guardò il ragazzo a terra che stava aprendo le palpebre per  mostrare i suoi bellissimi occhi azzurri.

<< G-Granger mi hai salvato?>> disse con voce tremante, parlare probabilmente gli procurava ancora un enorme sforzo.
Ma alla riccia quella voce gli fece venire le lacrime agli occhi. Non l’aveva abbandonata non lo avrebbe mai fatto ed era vero.

<< Certo Weasley come al solito ti ho salvato le chiappe>> disse facendosi scappare una piccola risatina. Poi Hermione senza pensare che tutta la famiglia era li si buttò tra le braccia del rosso piangendo per la felicità.
<< ehi prefetto? Te l’avevo promesso che non ti avrei abbandonata>> disse accarezzandogli la testa riccia.

Nello stesso momento tutta la famiglia si stringeva e piangeva per la felicità.
Hermione si staccò dal rosso per fare posto al suo gemello George che non riusciva più a trattenere le lacrime. I due si scambiarono delle battute e un sacco di risate.

Era bello sentirli ridere ancora, in tutto il periodo che era stata via con Harry e Ron gli erano mancati quei due, perché in tutti questi anni erano diventati molto importanti nella sua vita, soprattutto Fred che aveva conquistato una posto nel suo cuore.
Ma in quel momento di felicità venne interrotto da un forte rumore che veniva dai resti del cortile del castello.
Lasciarono Fred nella sala comune per farsi curare e per riprendersi.
Appena usciti videro una scena che non avrebbero mai voluto vedere.

Hagrid che portava un corpo in braccio e quel corpo era il corpo di Harry. 

Ma in quel momento il ragazzo si riprese e scese dalle braccia di un incredulo Hagrid.
La battaglia riprese il suo corso.








ANGOLO DELL'AUTRICE : scusate se questo capitolo è corto, non uccidetemi ma prometto che i prossimi saranno mooooooooooolto più lunghi. 
Be che dire spero che vi piacciano :D

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Capitolo 2
*** non sei sola ***


non sei sola
capitolo 2

La battaglia riprese il suo corso.
Harry scese dalla braccia di Hagrid e corse seguito da una scia di scintille rosse derivanti dalla bacchetta di voldemort. Ron combatteva accanto alla sorella cercando di non far entrare nessun mangiamorte nella sala grande dove c’erano i feriti. Ma Hermione  e Ron avevano una missione, dovevano uccidere nagini l’ultima parte dell’anima di voldemort.

La riccia lanciò un ultimo sguardo verso la sala grande pregando con tutta se stessa che i feriti sarebbero stati protetti.
 Ron invece guardava con aria triste l’unica sorella e i suoi fratelli che combattevano, sapendo che non sarebbe potuto stare a loro fianco perché doveva andare con Hermione e sperava che al suo ritorno, se ci fosse stato, ci sarebbero stati tutti.

I due amici si scambiarono uno sguardo di intesa e si misero a correre verso l’interno del castello. Ed eccolo li, il serpente era pronto ad aspettarli. La prefetto estrasse la zanna di basilisco dalla borsetta.
Hermione salì dall’altra scala mentre Ron cercava di distrarlo, ma nel momento in cui la riccia stava per colpire l’animale la zanna venne colpita da un raggio rosso che lo fece in mille pezzi.
Ron raggiunse la sua amica e iniziarono a correre inseguiti da nagini finchè non si ritrovarono in un corridoio chiuso dalla macerie, sapevano che per loro sarebbe stata la fine, ma proprio nel momento in cui il serpente stava per attaccare una lama argentata gli tagliò la testa.
La lama era brandita da Nevill, si proprio lui, il ragazzo timido si era fatto largo e li aveva salvati. Nevill forse era quello che era quello che era cambiato di più, nel periodo in cui il trio era via si era fatto incarico di portare avanti l’esercito di silente.
<> disse Hermione abbracciando l’amico che divenne rosso come i capelli di Ron.

I tre insieme andarono a difendere la sala grande dove assistettero alla morte di Voldemort, e con la sua morte anche alla fine di questo periodo di terrore o così speravano.
Questo periodo aveva lasciato dietro di se molti morti, tra cui tanti ragazzi di Hogwarts troppo giovani per andarsene, troppe vite spezzate, poi c’erano gli orfani come il piccolo Ted che non conoscerà mai i suoi valorosi genitori.


Passarono i giorni, ognuno di loro cercava di tornare alla normalità, ma come poteva tornare tutto normale dopo quello che avevano vissuto e visto? Tutti cercavano di fare come sempre come era sempre stato, ma tutto risultava difficile soprattutto quando di notte si sentiva strillare il piccolo Ted che cercava i genitori, genitori che non sarebbero mai andati a riprenderlo. Harry si alzava di notte e lo cullava finchè il bambino non si rimetteva tranquillo e restava a controllarlo finchè Ginny non lo andava a chiamare per ritornare a letto. Harry e Ginny però finalmente potevano stare assieme, finalmente la loro storia non sarebbe stata spezzata, infatti quanche  giorno dopo la guerra il ragazzo fece la dichiarazione alla rossa che accettò in lacrime.

Hermione e Harry continuarono a vivere nella tana, ormai i Weasley erano la loro famiglia, soprattutto dopo che la riccia aveva cancellato la memoria ai suoi genitori e non sapeva ne come rintracciarli ne come fargliela tornare.

Tutto sembrava tornato alla normalità e alla spensieratezza di un giorno, fino a quando non ebbero la notizia della morte di 2 nati babbani. Era già da un po’ che c’erano stati attacchi qua e la ma senza morti, ora invece c’erano stati dei morti e questo voleva dire che c’erano ancora dei Mangiamorte in libertà.
La sera stessa i signori Wesley dovettero partire per commissione dell’ordine della fenice lasciando a casa tutti i figli sperando che non avrebbero fatto disastri.

Hermione dopo essere stata svegliata dalle urla di Ted si alzò e per non disturbare Ginny ancora addormentata andò fuori sotto la quercia a leggere un po’ alla luce della fiamma magica e solo dopo due righe si era completamente immersa nel suo mondo, non si accorse neppure del ragazzo che si stava avvicinando a lei.
<< ehi , Herm anche te sveglia?>> disse il rosso sedendosi vicino a lei.
<> disse chiudendo il libro e guardando il ragazzo.

Era ormai da tempo che aveva imparato a distinguere Fred da George, forse era per colpa di tutto il tempo passato assieme, in quel periodo si era legata molto ai gemelli. Aveva imparato ad apprezzare le loro battutte, anche se la maggior parte del tempo la passavano a prenderla in giro, ma stando con loro aveva ammirato il legame che c'era tra i due. L'avevano accettata con loro da quando Harry passava le sue giornate ad occuparsi di Ted con Ginny e Ron aveva ripreso ad uscire con Lavanda e a passare la maggior parte del tempo fuori casa. Così i due gemelli l'avevano presa con loro, tante volte si era addormentata nella loro stanza dopo aver pianto per la mancanza dei genitori, tante volte si era addormentata tra le loro braccia dopo aver riso a crepapelle per uno scherzo fatto a qualche loro vittima. Ormai per lei loro erano diventati importanti una parte di se.

<< vedrai mamma e papà si occuperanno di tutto e non ci sarà nessuna battaglia, e comunque ci sarò sempre io, il fantastico Fred pronto a proteggerti>> disse con un sorriso compiaciuto
<< se non sbaglio sono stata io a salvarti l’ultima volta>> disse guardandolo negli occhi e facendo la faccia da saputella prima di scoppiare a ridere.
<< aaaaaaaah prefetto e così ti prendi gioco di me vero?>> disse appena prima di buttarsi sopra di lei per fargli il solletico.

Non si resero conto per quanto tempo andarono avanti, continuarono finchè Hermione non si ritrovò sopra di lui col fiato corto. I loro visi molto vicini, le punte dei nasi quasi si sfioravano.
<< non mi abbandonerai vero? >> sospirò la riccia. Fred si sollevò e la tenne stretta a se, come se fosse la cosa più preziosa e fragile che aveva.
<< Mai non potrei mai, tu mi hai salvato Hermione e comunque non potrei mai abbandonarti, non sei sola, hai noi con te >>  stringendola.

Restarono in quella posizione finchè da lontano non videro sorgere il sole.

spazio dell'autrice: spero di aver finalemnte sistemato il problema dei dialoghi :D comunque in questo secondo capitolo inizia a vedersi il legame tra fred e Hermione, ma andrà tutto così bene?lo scoprirete soltanto seguendo la storia :D e se avete voglia recensite :D

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Capitolo 3
*** una nuova paura ***


una nuova paura
capitolo 3



La riccia si lasciò scappare uno sbadiglio, le ore insonne iniziavano a farsi sentire.

Dalla casa e tutto attorno a loro regnava il silenzio, probabilmente Harry e Ginny erano riusciti a far addormentare Ted.
Così i due entrarono in casa e salirono per andare al piano di sopra. Quando Hermione aprì la porta vide Ginny che dormiva nel suo letto sopra le coperte e un Harry che si era addormentato nel letto accanto a quello della rossa con Ted in braccio.

Così per non disturbarli andò nella stanza con i gemelli, dove George si era svegliato sentendoli arrivare.
Quando vide Hermione gli fece posto accanto a lui mentre Fred avvicinava il suo letto così da poterci stare tutti e tre senza problemi.

Ormai per la riccia era diventata un abitudine addormentarsi con loro, probabilmente era l’unico momento in cui si sentiva veramente protetta e al sicuro. Tra le braccia di George era come quando era piccola e si addormentava tra le braccia di suo papà era la stessa sicurezza, mentre tra quelle di Fred era un’altra storia, non sapeva neanche lei cosa gli provocava averlo così vicino, ma sapeva che senza di loro non sarebbe riuscita a superare questo momento, non sarebbe riuscita a superare la solitudine che gli aveva lasciato la battaglia.

I gemelli dal canto loro avevano accolto la riccia come una di loro, non si sarebbero mai aspettati che proprio lei sarebbe entrata nel loro trio, ma quando notarono che sia Harry che Ron erano troppo occupati per rendersi conto che la loro amica stava soffrendo, così l’accolsero tra loro per far si che non si sentisse sola, non sapevano cosa si provava ad essere senza una famiglia. Era ormai normale che alla sera o addirittura durante la notte la riccia sgattaiolava nella loro stanza per accoccolarsi tra loro.

 Per George era come una sorella  una compagna di scherzi e un ottima confidente, l’avrebbe protetta di chiunque, ma allo stesso tempo sapeva che per Fred la riccia era qualcosa di più importante e avrebbe fatto di tutto per fare in modo che quei due si mettessero assieme, loro non lo sapevano ma erano perfette l’uno per l’altra.
Si addormentarono insieme provando tutti e tre una gran pace, e sperando che quella pace non venisse mai distrutta.

Vennero svegliati da una Ginny molto in pensiero seguita da Harry e Ron che si precipitarono nella loro stanza.
Non si sorpresero di trovarla li, ormai sapevano del loro legame.
<< Ginny dimmi che succede >> disse Hermione mettendosi a sedere, mentre i gemelli facevano fatica a tenere gli occhi aperti.
<< questa lettera è arrivata questa mattina da mamma, i mangiamorte si stanno radunando probabilmente per cercare di portare avanti la missione che voldemort ha fallito….cioè uccidere tutti i nati babbani….ci sono state altre morti in questa notte, loro non torneranno prima di una settimana quando verranno a prenderci per portarci in un luogo sicuro, dobbiamo blindare la casa e non uscire per nessun motivo >> disse Ginny quasi in lacrime.

La guerra non era ancora finita. Tutti erano convinti che con la morte di voldemort tutto sarebbe tornato come prima, ma a quanto pare erano stati ingenui, non avevano pensato che  gli altri sarebbero andati avanti con la loro missione, ed infatti si erano radunati e ora stavano sferrando i loro attacchi.

<< prepariamoci , Ginny raccogli tutto quello che si può raccogliere dall’orto e riempi le dispense, Ron Harry prendete del legno, sia per il fuoco sia per chiudere bene casa deve sembrare abbandonata, io Hermione e George ci occuperemo delle difese.>> disse Fred con tono decisero e tutti uscirono dalla stanza dei gemelli per fare ciò che gli avevano detto.

Hermione corse in camera sua a vestirsi, mise su un paio di leggins e una felpa. Una volta pronta corse dai gemelli che l’aspettavano. Insieme uscirono e iniziarono con gli incantesimi di difesa, aggiungendo un incantesimo in grado di avvisarli se qualcuno voleva attaccarli, infatti in caso di possibile attacco si sarebbe sentito una sirena. 

Quando ebbero finito tornarono nella stanza dei gemelli mentre gli altri stavano finendo di fare i loro compiti.
<< ragazzi ho paura, io sono una nata babbana e voi rischiate perché siete miei amici…>>  non la fecero finire i gemelli l’abbracciarono.
<< Hermione non permetteremmo mai che ti facessero del male, sei una di noi ormai>> disse George stringendola.
In camera arrivarono anche gli altri. Si sentiva la tensione di ognuno, tutto stava per riaccadere, ad interromperli dai loro pensieri furono i gemiti di Ted nell’altra stanza, Harry fece per andarlo a prendere ma Hermione si offri lei, Harry aveva veramente bisogno di dormire, sapeva degli incubi che aveva ancora il ragazzo quando chiudeva gli occhi, li avevano tutti. Ogni loro sogno era popolato dei visi delle persone che gli avevano lasciati.

Arrivata nella stanza vide il piccolo Ted con i suoi grandi occhi aperti che la guardavano e allungava le manine per farsi prendere in braccio.
Con il piccolo tra le braccia si mise sulla sedia a dondolo vicino alla finestra, la luce della tarda mattinata illuminava la stanza.
<< Saresti una bravissima mamma Herm >> disse una voce alle spalle della ragazza.
<< ho sempre desiderato una famiglia numerosa, forse perché sono figlia unica >> disse sorridendogli.
<< magari dopo la guerra……>>  continuò con un sospiro la riccia.
Fred prese Ted dalle braccia di Hermione e prese la ragazza per la mano.
<< dai vieni di la con noi….Ron sta pensando di mangiarsi tutta la dispensa, serve qualcuno che lo tenga a bada e l’unica in grado di farlo sei tu, mia piccola so tutto io >> disse ridendo e insieme andarono nell’altra stanza.

Passarono la mattina a parlare del più e del meno. All’ora di pranzo Hermione e Ginny andarono a preparare il pranzo per tutta la famiglia.
Nel pomeriggio il bellissimo solo del mattino venne oscurato dalle nubi, infatti in breve tempo arrivò il temporale, e quel brutto tempo li riportò tutti alla realtà, infatti tutti stavano per loro conto senza parlare con nessuno. Per maggior sicurezza decisero anche di fare i turni di guardia e di dormire tutti nella stessa stanza in modo da essere tutti vicini.
Spostarono tutta la loro roba nella stanza dei gemelli che era quella più grande, fecero comparire un letto per tutti più un lettino per Ted.
Hermione cercava di concentrarsi sulla lettura, ma non ce la fece. Nel pomeriggio arrivò un gufo con  una lettera e un pacco

“ cari ragazzi, sappiamo della vostra tenera età, ma siamo anche a conoscenza che con tutto quello che avete affrontato siete tra i migliori maghi. L’esercito di Silente deve essere ricostruito, deve rinascere e insieme a voi ci saranno anche gli altri ex studenti, ho già informato la famiglia Wesley domani notte partirete e in volo  raggiungerete Hogwarts qua sarete al sicuro e potrete allenarvi. Nel pacco troverete una divisa per riuscivi a nascondere meglio nella notte. Sempre domani nel primo pomeriggio tornerà Molly che porterà Ted da sua nonna così potrà occuparsene mentre voi sarete qui.

Cordiali saluti  professoressa e preside Mc Granitt “


Ginny aprì la scatola e tirò fuori gli indumenti c’erano pantaloni neri e magliette nere per ognuno di loro e anche un mantello col cappuccio del medesimo colore.

Era strano nel mondo magico non vedere colori sgargianti ma era anche vero che dovevano mimetizzarsi con il buio e dei colori accesi non li avrebbero aiutati.
<< Ragazzi c’è un problema, io non sono capace a volare, lo sapete… >> disse Hermione con incertezza. Aveva sempre avuto paura dell’altezza.
<< Tranquilla volerai con me>> disse Fred mettendosi accanto all’amica.
<< dai ragazzi mettiamo qualcosa nello stomaco e poi prepariamoci per la notte>>  Disse Ginny sembrando la Molly della situazione.

Dopo la cena, Harry, Ron , Ginny  fecero il primo turno li avrebbero svegliati verso le 3 di notte così i gemelli e Hermione andarono in stanza per riposarsi. Una volta messo a dormire il piccolo Ted si sdraiarono nei tre letti vicini. Dopo poco riuscirono ad addormentarsi fin quando non arrivò il loro turno di guardia.
In silenzio senza dire nulla scesero nel salotto e si sedettero vicino alla finestra. Per fortuna quella notte fu tutto tranquilla e non accadde nulla.


Nel pomeriggio arrivò Molly e dopo aver abbracciato tutti ed essersi assicurata che tutti i suoi figli stessero bene, che comprendevano ormai anche Hermione e Harry , si mise sotto a cucinare una cena con i fiocchi perché sapeva che col calare di quella notte i figli sarebbero partiti e non sapeva quando li avrebbe rivisti.
Ognuno a cena fece del suo meglio per cercare un minimo di allegria, ma negli occhi di tutti si leggeva la preoccupazione.

Molly aveva paura di rivedere uno dei suoi figli sdraiato a terra senza vita. In fondo erano solo dei ragazzi, avevano il diritto di vivere la loro vita senza problemi.

Harry aveva paura di perdere il suo amore, o uno dei suoi amici che erano diventati la sua famiglia.

Hermione  aveva paura che se fosse successo qualcosa a qualcuno di loro non sarebbe mai arrivata in tempo per salvarli.

I gemelli avevano paura di perdersi l’un l’altro , in fondo è come se dividevano una stessa anima, avevano paura di perdere la riccia che ormai era diventata così importante per loro, o di perdere qualunque componente della loro famiglia.

Ginny aveva paura di non essere abbastanza, in fondo era la più piccola della famiglia, aveva paura di non essere in grado di difenderli.

Ron non sapeva come avrebbe fatto questa volta, doveva stare accanto ai suoi amici e alla sua famiglia, ormai era un uomo, ma la vita e i pericoli la fuori lo spaventavano.

Quando ormai il sole stava tramontando andarono nella loro stanza per vestirsi. I pantaloni erano comodi e calzavano a pennello a tutti, la maglia a maniche lunghe nera era perfetta e abbastanza calda da proteggerli dal freddo e il mantello li avrebbe nascosti nella notte. Hermione e Ginny prepararono due piccole borsette che con un apposito incantesimo riempirono di tutto il necessario per loro e i loro amici così avrebbero viaggiato leggero.

Dopo aver abbracciato Molly uscirono circondati dal buoi e una volta calato il cappuccio sul viso partirono verso la loro vera casa… Hogwarts 


Spazio dell'autrice: non sono a pieno soddisfatta di questo capitolo. Ma vedrete che le dolcezze tra Fred e Hermione inizieranno continuate a leggere e fidatevi di me:D
RECENSITE 

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Capitolo 4
*** il bacio della buonanotte ***


il bacio della buonanotte

capitolo 4


Ed ecco il castello. Erano riusciti a ricostruirlo e a portarlo alla bellezza di un tempo. Le camere dei vai dormitori erano illuminati, finalmente gli studenti avevano ripreso a tornare a scuola.

Hermione si strinse ancora di più a Fred, lui stacco una mano dalla scopa e l’appoggiò sulla mano della ragazza. Perché sapeva cosa stava provando, per quando quel castello era come se fosse casa loro era stato anche il luogo dove molti loro amici erano morti e avevano perso la vita.

Arrivarono davanti al grande portone e trovarono la professoressa ad aspettarli. Appena scesi dalla scopa la Mc Granitt li abbracciò cosa che lasciò tutti un po sconvolti. La professoressa dopo la guerra diventò anche la preside della scuola. Ma la battaglia aveva cambiato anche lei, infatti sembrava che fosse invecchiata di parecchi anni.
<< cari ragazzi sono felice di vedervi qua, vi stanno aspettando tutti…. Vi abbiamo preparato una sala solo per voi dell’esercito di Silente, perché non vi potevamo lasciare in mezzo agli altri studenti, ma per qualunque problema non dovete fare altro che chiedere anche a noi professori e saremo felici di aiutarvi >> disse iniziando a camminare all’interno del castello guidandoli in una zona che non erano mai andati. Si fermarono davanti ad una porta con dei bellissimi intarsi in legno.

La professoressa gli fece segno d’entrare, al loro interno videro una splendida sala con un grande lampadario che scendeva dal soffitto e un caminetto accogliente con molte poltrone e divani e un grosso tavolo e una libreria colma di libri. Quando la riccia li vide gli si illuminarono gli occhi.
Su un lato di una parete c’era una porta che probabilmente conduceva ai dormitori. Dopo essersi resi conto della bellezza di quella stanza videro che li ad aspettarli c’erano Nevill, Luna, Dean, Seamus , Calì ,Cho , Lavanda, che quest’ultima si buttò tra le braccia di ron che era diventato rosso come i suoi capelli.

Tutti i loro amici indossavano la stessa divisa.
<< ora l’Esercito di Silente è al completo, ragazzi avete un duro compito verrete mandati a combattere dopo aver fatto un po di allenamento ovviamente , e ovviamente verrete anche accompagnati da degli Auror, ora però riposatevi da quella porta ci sono le camere e ogni camera è munita di proprio bagno, e ragazzi se vi fa piacere domani e nei giorni a seguire i pasti li potete fare con gli studenti, sicuramente vi accetteranno con grande entusiasmo , vi auguro una bella serata e una buona notte >> e detto questo usci dalla porta.

Hermione dopo aver salutato tutti si lanciò a capofitto verso i libri prendendone un paio e iniziando a leggere, perdendo il senso del tempo che passava.
<< non siamo ancora bene arrivati e stai già facendo la secchiona? >> disse fred prendendo posto vicino a lei
<< ahaha simpatico, ma questi libri sono fantastici non li avevo ancora letti, veramente…..>> non gli fece finire la frase gli chiuse il libro appoggiandolo per terra e prese Hermione tra le sue braccia
<< non voglio dividerti con i libri ora >> disse il rosso abbracciandola e accarezzandogli con una mano un braccio.
<< non sembra strano essere ancora qui? Dopo tutto quello che è accaduto >> disse lei sistemandosi meglio tra le braccia del ragazzo
<< un po’ si ma con te e George mi va bene essere ovunque >> sospirò guardando la ragazza negli occhi.
<< Grazie per tutto quello che avete fatto in questo periodo per me >> si avvicinarono senza rendersene conto, ormai i loro nasi si sfioravano, entrambi erano consapevoli di quello che stava per succedere, sarebbero bastati solo pochi attimi.

<< Hermione vieni a vedere le stanze? >> li interrompe la voce di Lavanda.
<< no tranquilla andate pure >> rispose hermione col viso in fiamme. La maggior parte dei ragazzi andarono a vedere le stanze che gli erano state assegnate.

<< dove eravamo rimasti? >> disse Fred prendendo il viso di Hermione e baciandola.

In quel momento nella sala entrò Ginny che stava per chiamare l’amica per andare a letto, ma vedendo la scena dei due sorrise felice, si meritavano a vicenda.

Ma in quel momento entrò anche Lavanda nella sala e ruppe tutta l’atmosfera, perché invece che starsene in disparte
<< ooooooh ma che carini >> urlò dall’altra parte della sala.
<< ma stare zitta mai? >> disse Ginny portando via la bionda dalla sala.

Hermione si staccò da Fred rossa in viso, non voleva andarsene, aveva desiderato questo momento da sempre. Forse non si era mai resa conto in questi anni di avere una cotta per lui, ma quando lo aveva visto disteso nella sala comune qualcosa era cambiato, poi negli ultimi tempi stando sempre con loro due aveva imparato a conoscerlo meglio e ad apprezzare ogni singolo lato del carattere.
<< e il caso che vado con Ginny o mi sa che uccide Lavanda >> disse scherzando e alzandosi, ma mentre stava per alzarsi, il rosso gli prese il polso per fermarla.
<< ehi non così velocemente, voglio un bacio della buona notte>> disse con uno dei suoi splendidi sorrisi.
Così la riccia si piegò e lo baciò con dolcezza.
<< buonanotte Fred >> disse andandosene
<< buonanotte tesoro >> rispose lui con dolcezza
 
Arrivata nella camera assegnata a lei e a Ginny, venne assalita dalle domande di tutte le ragazza della compagnia che “casualmente” si trovavano nella sua stanza. Per cercare di rendere questa tortura più veloce raccontò tutto senza problemi. Anche se Ginny la fissava con lo sguardo di chi dopo avrebbe voluto sapere tutti i dettagli.

Quando riuscirono a cacciare tutte le ragazza Hermione si cambiò d’abiti e  si buttò sul letto distrutta, ma la piccola Wesley si sdraiò sul letto della riccia in attesa di dettagli.
<< dimmi cosa vuoi sapere ? >> disse Hermione girandosi su un fianco per guardarla meglio.
<< quando hai capito di provare qualcosa per Fred? >>
<< penso di aver sempre provato qualcosa, ma di averlo capito solo nel momento che temevo di averlo perso, poi iniziando a passare più tempo con lui e George l’ho conosciuto meglio e quel sentimento cresceva in me, ma non avrei mai creduto di piacere a tuo fratello, ma dopo il bacio di questa sera ho la certezza che qualcosa prova per me >> disse con sincerità, perché con Ginny come con Harry era così facile parlare , la capivano e l’ascoltavano senza giudicare.
<< ovvio che prova qualcosa per te, si vede solo da come ti guarda da quando l’hai salvato, io sospettavo qualcosa già da tempo >> disse sorridendo e iniziando a fare il solletico alla riccia. Andarono avanti per un po’ a ridere e scherzare fino a quando non si addormentarono entrambe sul grande letto a baldacchino della riccia.
 
 
Intanto nella stanza di Fred c’era George che lo stava aspettando con un sorriso stampato in viso, aveva saputo (come tutti del resto per via di Lavanda che è andata a dirlo a tutti) del bacio tra Fred e Hermione. Il gemello non era stupito in fondo sapeva di quello che provano l’uno per l’altra lo aveva sempre notato ma non aveva mai detto nulla.
<< non dire nulla fratellino mio, so già tutto, e mi va benissimo e sono felice per voi….basta che non mi fate fare la candela tra voi due , perché sai tengo un mondo a quella testolina crespa >> disse ridendo e  lanciando un cuscino addosso al gemello .
 
 
 spazio dell'autrice : ed ecco a voi un altro capitolo e finalmente li ho fatti baciare, amo questa coppia *-* spero anche voi, e se siete così gentili da lasciare una recensione ve ne sarei grata.
Alla prossima baci...........RECENSITE 

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Capitolo 5
*** tra missioni e balli ***


tra missioni e balli

capitolo 5

Al mattino quando aprì gli occhi vide che la rossa dormiva ancora accanto a lei.  Non volendo disturbare l’amica decise di andare dai gemelli, prese un maglioncino e si diresse verso la stanza che occupavano i due Wesley. Non fu difficile trovarla in quanto la professoressa aveva scritto su ogni camera da chi era occupata.

Entrata vide che stavano entrambi dormendo, così si avvicinò a Fred e gli diede un dolce bacio sulle labbra.
<<  Buongiorno tesoro>> gli sussurrò. Il rosso aprì leggermente gli occhi e la cinse con le braccia.
<<  signorina Granger non le hanno mai detto di non svegliare mai un malandrino >> disse attirandola a se per dargli un piccolo bacio << comunque buon giorno mia piccola so tutto io>> .

La strinse a se e la e la fece rotolare sul letto.
<<  aaaaah e io sarei una so-tutto-io e in più sarei di tua proprietà? >>
<<  certo che sei una so-tutto-io e una prefetto perfetto e sei mia e solo mia……..chissà cosa penserebbe la Mc Granitt vedendo la sua studentessa modello, nonché prefetto, che si intrufola nella stanza dei malandrini per eccellenza e soprattutto che ora si trova nel letto di uno di esso >> disse con il suo solito sorriso.  

In quel momento George si mosse nel sonno, così la riccia si alzò e si sedette in ginocchio sul letto dell’ignaro gemello.
<<  George Wesley se non ti svegli subito ti faccio cacciare tutti gli gnomi nel giardino, e senza bacchetta >> disse cercando di imitare la signora Wesley. George preso alla sprovvista si alzò di scatto per poi rimanere imbambolato notando che a parlare era stata la riccia che stava ridendo come non mai.
<<  aaaah prefetto ora ti prendi gioco di me? Aaaaaah vedrai >> disse buttandola sul letto e facendogli il solletico
<<  scusa scusa scusa , non ho resistito >> disse col fiatone mentre gli faceva il solletico.
<<  Caro Fred abbiamo avuto una cattiva influenza con questa secchione qui >> disse lasciandola andare.

Fred li raggiunse sul letto di George e si rimisero nella loro solita posizione quando parlavano o dormivano, la faceva sentire al sicuro.
<<  secondo voi cosa ci faranno fare? >> chiese Hermione prendendo le mani ad entrambi.
<<  ci prepareranno alle missioni che andremo a fare, e io e George continueremo i nostri scherzi su quelli del primo anno >> disse fred che aggiungendo quella seconda parte sugli scherzi si prese un colpo sul fianco dalla riccia. Dopo un po decise di alzarsi e andare a prepararsi.

Arrivata in camera trovò Ginny che stava guardando i vestiti che erano appesi nell’armadio oltre quelli che si erano portati.
<<  le nostre divise sono TUTTE nere >> disse la rossa con aria preoccupata.
<<  be Ginny servono per nasconderci nella notte, era un po complicata se fosse stata gialla >> disse ridendo mentre andava a prendere uno dei completi della divisa.
Indossò i pantaloni che erano attillati come i leggins e la maglia di cotone a maniche lunghe nera e il mantello che aveva usato la notte precedente, si legò i ricci in una comoda coda e andò fuori dalla camera seguita dalla rossa vestita come lei. Pian piano arrivarono tutti nella sala centrale, tutti vestiti nello stesso modo.

Insieme andarono nella sala grande dove la Mc Granitt aveva invitato i ragazzi dell’ ES. Arrivati notarono che la sala era ancora piana, anzi era al completo di tutti i suoi studenti che appena li videro cadde il silenzio. Hermione agitata afferrò la mano di Fred che gli sorrise dolcemente.
<<  Venite ragazzi vi stavamo aspettando >> disse la professoressa non che preside con un dolce sorriso.
Al tavolo dei Grifondoro erano stati aggiunti dei posti e presero posto tutti. Dopo poco quando vennero assaliti dalle domande di quelli del primo anno, emozionati di avere con loro degli eroi della guerra magica.
Harry venne circondato da ragazze e questo lo fece diventare rosso , allo stesso tempo rese scatenò la gelosia di Ginny che si mise tra Harry e la ragazza più vicino a lui dandogli un bacio.

Hermione  invece se ne stava tranquilla seduta tra i due gemelli.
<<  comunque mia cara prefetto ti sei scelta il gemello più brutto >> disse George mettendo un braccio sulle spalle della ragazza.
<<  dici mio caro George? >> disse la ragazza appoggiando la testa alla spalla di George << posso sempre cambiare idea >> disse stando al gioco del rosso.
<<  ehi, ehi , ehi lei è MIA e solo MIA >> disse Fred geloso, facendo scoppiare a ridere Hermione e George.
<<  certo gelosone >> disse la riccia dandogli un tenero bacio.
In quel momento la Mc Granitt interruppe tutte le chiacchere e il brusio di tutta la sala e si alzò per far il suo discorso.
<<  appena finita la colazione vorrei che i ragazzi dell’esercito di silente mi raggiungessero nel mio ufficio >> disse la professoressa ed uscì dalla sala grande seguita dagli altri professori.
Pian piano anche gli studenti liberarono la sala per andare verso le proprie lezioni. Quando tutti ebbero finito insieme si recarono dalla professoressa Mc Granitt.

Arrivati nel ufficio tutti notarono che l’attuale professoressa non aveva cambiato nulla dell’arredamento del vecchio preside.
<<  Cari ragazzi, venite venite….vi devo spiegare un po di cose, domani  pomeriggio inizierete le vostre lezioni perché dovrete essere pronti che tra breve sarete mandati in missione >> disse seria la preside.
<<  ma professoressa che genere di missione ? >> chiese Harry titubante , con ancora la paura del periodo passato, con la stessa paura che si ripresentava.
<<  Sig Potter, come avrete sentito la morte di Voldemort non ha stanato tutti i Mangiamorte ma si stanno radunando e stanno uccidendo i maghi nati babbani o qualunque mago che abbia rapporti con i babbani, voi dovrete aiutare gli auror in missione in quanto non tutti vi riconoscono, anzi pochissimi conoscono il vostro aspetto, quindi sarete meno riconoscibili, in più siete giovani e molti auror nella guerra sono morti e servono forze giovani, se fosse per me non vi avrei mai chiamati vi avrei fatto fare la vostra vita, soprattutto dopo tutto quello che avete passato, ma non è possibile……….. >> disse con serietà 
<<  ma ora siete qui, e qui siete al sicuro e nessuno vi ha mai ringraziato abbastanza per quello che avete fatto, infatti abbiamo organizzato una cena elegante con tanto di ballo in vostro onore, per tutti voi ho fatto arrivare vari vestiti, scegliete quello che vi piace di più , è nella vostra sala, ora se mi vogliate scusare vado a lezione >> continuò la professoressa congedandosi.

Tutto il gruppo uscì dall’ufficio e si diresse verso la loro sala con Lavanda che continuava a discutere su come saranno gli abiti e cose del genere con Calì e Ginny.

Hermione era invece stata vicino al suo migliore amico Harry che dall’incontro con la professoressa era rimasto troppo silenzioso. Per la riccia il ragazzo era sempre stato come un fratello e lei era tra i pochi a capire quando aveva qualcosa che non andava.
<<  ehi Harry , ne vuoi parlare? >> disse la ragazza prendendo a braccietto l’amico.
<<  è solo che mi sembra si essere tornato a qualche tempo fa, quando cercavamo di salvare il tutto il mondo magico, sperando di non perdere nessuno, che nessuno sarebbe morto per le idee pazze di un gruppo di persone, e invece eccoci qui ad affrontare le stesse paure, quando non abbiamo ancora superato le perdite che abbiamo avuto, e non faccio a meno di pensare a chi toccherà questa volta! >> disse il ragazzo con evidente preoccupazione nella voce, cercandosi di aggrappare al calore fraterno che gli provocava avere vicino la sua migliore amica.
<<  Vedrai andrà tutto bene, questa volta non saremmo soli, non ci troveremo solo noi a combattere ma con noi ci saranno degli auror e in più verremmo addestrati per tutto, vedrai andrà bene >> disse cercando di essere la coraggiosa del gruppo sapendo che lei non si poteva mostrare debole, perché doveva combattere per tutti, perché ormai era quello che rimaneva della sua famiglia
<<  e in più stasera ci sarà la cena e vedrai come sarà bella Ginny  >> continuò la riccia, facendo arrossire il ragazzo.

E insieme si avviarono verso le loro stanze.
 
 
 
 spazio dell'autrice : ecco a voi un nuovo capitolo, scusate il ritardo ma con gli esami ero un po presa.
non mi piace moltissimo questo capitolo, ma tra poco la storia verrà stravolta perchè inizieranno le missioni :) 
ringrazio tutti quelli che seguono e leggono la storia :) e vi ringrazio tutti :)
a presto :)
baci

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Capitolo 6
*** la luce nell'oscurità - il ballo ***


la luce nell'oscurità - il ballo
capitolo 6



Arrivati in stanza videro delle relle con su vari abiti da sera per le ragazze e dei completi per i ragazzi.

Lavanda, Ginny  e Calì si lanciarono letteralmente sui vestiti alla ricerca di quello più bello, mentre Hermione e  Luna le seguirono con calma.

Lavanda continuava a chiedere consigli su tutti gli abiti a tutte le ragazze , su quale taglio di  vestito sarebbe stato meglio o su quale colore sarebbe stato meglio. Quando lei e la sua amica Calì trovarono un abito di loro gusto andarono di corsa verso la loro stanza e si chiusero dentro.

Luna scelse un vestito lungo a balze di colore azzurro con un allacciatura dietro al collo, più precisamente glielo aveva scelto Ginny.

La rossa trovò anche il suo vestito, un abito a sirena di una bellissima stoffa argentata senza maniche con una scollatura a cuore e dopo averlo portato in camera si dedicò alla ricerca del vestito per l’amica riccia.

Hermione  lasciò la scelta dell'abito nelle mani dell’esperta amica, visto che lei non se ne intendeva per niente di vestiti, perché la moda non le era mai importata.
Alla fine trovarono insieme un vestito blu scuro con un bustino di raso lucido che arrivava fino a sotto il seno, la scollatura era a cuore e sul bordo c’erano dei piccoli cristalli blu. La gonna scendeva morbida fino a i piedi , fatta di un bellissimo chiffon anche esso blu.
<< vedrai Herm che sarai bellissima fidati, e poi ti farò trucco e parrucco , sarai perfetta >> disse Ginny porgendo l’abito alla sua amica che per la prima volta era senza parole.

Hermione bella non si era mai sentita, in fondo era sempre stata la ragazza da chiedere gli appunti o delle ripetizioni, oppure era semplicemente l’amica di Harry Potter.

La riccia portò il vestito in camera e lo adagiò sul letto. Non sapeva come sarebbe stato averlo indosso ma soprattutto come l’avrebbe vista Fred.
All’improvviso sentì bussare alla porta e vide proprio entrare il rosso che andò ad abbracciarla da dietro.
<< ehi piccola so-tutto-io, che bel vestito, sarai stupenda e ti fisseranno tutti. Mi toccherà cruciare tutti quelli che osano guardarti >> disse cercando di far finta di fare il serio
<< ma io guarderò solo te , malandrino mio >> disse girandosi e dandogli un tenero bacio.

Insieme andarono nel salottino con tutti gli altri. Subito Fred andò dal gemello e si mise a parlottolare sottovoce, il che voleva dire solo una cosa, stavano progettando qualche scherzo.
<< noi andiamo a fare una cosa, ci vediamo dopo ragazzi >> disse George alzandosi seguito dal gemello e corsero verso la porta.
<< ehi voi due! Vedete di non fare scherzi e di fare per una volta i bravi, è solo il primo giorno che siamo qua ! >> gli urlò Hermione, l’unica risposta che ricevette fu un occhiolino da parte di tutti e due prima che sparissero fuori dalla porta.
 
Nel tardo pomeriggio Ginny trascinò la sua migliore amica e Luna nella loro stanza a prepararsi.
Iniziò da Luna, gli stese una pozione sui capelli rendendoli lisci e lucenti con una riga sul lato e gli mise una moletta a forma di fiore  su un lato vicino all’orecchio, le fece un trucco molto semplice che gli faceva risaltare gli occhi e un semplice tocco di lucidalabbra.
Poi passò ad Hermione, gli stese un'altra pozione sui capelli rendendoli dei boccoli perfetti, le mise una righa di eyeliner e un bellissimo rossetto rosso.
Ginny invece raccolse i capelli in uno chinion morbido con qualche ciuffo rosso che gli circondava il viso, si truccò gli occhi con un ombretto scuro che glieli mise in risalto e un rossetto molto simile al suo colore naturale.

Quando furono tutte pronte indossarono il vestito e le scarpe abbinate che avevano trovato, e andarono nella loro saletta.
I ragazzi erano già tutti pronti le ultime ad arrivare furono loro lasciandoli senza parole,  e Ron che era ancora con la bocca spalancata, quando Lavanda lo notò gli tirò un colpo su un fianco.

Ginny corse incontro ad Harry che la guardava come se fosse una visione.
Fred prese Hermione per mano.
<< vuoi farmi venire un infarto? Oppure vuoi far venire un infarto a tutti quelli che ti guardano? >> disse sorridendogli.
<< Ringrazia tua sorella se stasera sembro bella, solo lei poteva riuscirci in questo miracolo >>
<< sei sempre bellissima Hermione, anche con i tuoi capelli ricci crespi e in pigiama quando dormi con me e George, sei stupenda solo che non te ne rendi conto…..e io sono molto geloso, quindi vedi di non allontanarti da me, potrei arrabbiarmi molto se qualcuno si avvicina a te >> disse il rosso scherzando sull’ultima parte.
In quel momento li raggiunse anche George
<< caro gemelluccio mi sa che questa sera la tua dama sarà mia >> disse inchinandosi e  facendogli un bacia mano
Ridendo e scherzando arrivarono davanti alla sala grande.

La sala era stata addobbata al meglio, erano sparite le lunghe tavolate delle quattro case e al loro posto c’erano delle bellissime tavolate rotonde ognuno apparecchiata con una tovaglia bianca e un servizio di piatti argentato, dopo le numerose tavolate c’era lo spazio per una bella pista da ballo illuminata da delle dolci fiammelle che ballavano per la sala.
C’erano già molte persone studenti e non che giravano per la sala, ma quando fecero il loro ingresso tutti si giravano a guardarli.
Hermione preoccupata si strinse a Fred , poi videro una bellissima ragazza dalla pelle scura risaltata dal rosa cipria del vestito, che veniva verso di loro. Quando fu abbastanza vicina Hermione si rese conto che era Angelina, non che l’ex di Fred  ma sapeva anche da tempo che aveva iniziato a sentirsi con George dopo la guerra. Infatti la ragazza di buttò tra le braccia di George che divenne rosso come i suoi capelli e salutò Fred con un pugno amichevole sul braccio.
<< eh bravo Fred , ti sei scelto come fidanzata una delle ragazze più brillanti e popolari del mondo magico >> disse scherzando l’ex allontanandosi dalle braccia di George e facendo arrossire la riccia che si tranquillizzò vedendo la reazione della ragazza con i gemelli, si vedeva chiaramente che provava qualcosa per George.
<< ah ragazzi la Mc Granitt mi ha informata dell’esercito di silente, e mi sono iscritta anche io, perché se voi combattete io voglio essere al vostro fianco >> disse con tono sicuro che non accettava un rifiuto.
<< Ma Angi è pericoloso >> cercò di protestare George
<< è pericoloso anche uscire di casa a questo punto, quindi non mi impedirete di partecipare, e poi ci sarai tu al mio fianco >> disse la ragazza prima con decisione e poi addolcendosi dando un bacio sulla guancia al povero gemello che aveva cercato di contestarla.

Fecero il loro ingresso anche i professori e una schiera di Auror tutti nei loro vestiti più belli.
In tutta la sala si sentiva una delicata melodia che accompagnava ogni discorso, quando furono arrivati tutti presero posto ai tavoli assegnati. La

Professoressa Mc Granitt si alzò in piedi e richiamò l’attenzione, prima i iniziare a parlare
<< Cari ragazzi e ospiti, in questa sera siamo qui a festeggiare un nuovo inizio, l’inizio di una nuova era, molti pericoli ci aspettano ancora la fuori, troppi pericoli sono stati affrontati la fuori ma anche dentro queste mura. Anche se non è ancora finito tutto bisogna festeggiare la vita che va avanti, anche se a volte è difficile, è vero che ci sono state molte perdite, molte vite spezzate troppo velocemente a causa di sciocchi ideali, molti di loro li conoscevo da anni, molti di loro erano miei studenti o lo erano stati, per alcuni sarà più difficile ma riusciremo a trovare la luce e la felicità. Quindi questa sera vorrei che dimenticaste tutto e pensiate solo a divertirvi. E che il banchetto abbia inizio >> concluse la Professoressa mettendosi di nuovo a sedere e rivolgendo un sorriso ai ragazzi che quest’anno avrebbero dovuto riaffrontare quell’incubo.

I ragazzi dell’esercito di silente era stato assegnato un tavolo tutti assieme vicino a quello dei professori e degli auror.
Hermione per un attimo si mise a guardare bene tutti i suoi amici e compagni. Erano cambiati molto, tutti loro erano cambiati, la guerra la morte li aveva stravolti come un onda gigantesca sulla spiaggia e presto sarebbe stato di nuovo così.
Nevill era cresciuto aveva preso le sue responsabilità, non era più il bambinotto timido e impacciato che avevano conosciuto il primo anno. Luna la ragazza svampita della scuola, quella ragazza dai grandi occhi sempre persi in un mondo tutto suo aveva iniziato a vedere la realtà e dalla bambina che viveva nel mondo delle fiabe era cresciuta ed era diventata una donna che iniziava a vedere la realtà, anche se a volte si guardava indietro e ritornava a parlare del suo mondo, ma era proprio questo che hanno sempre amato di lei. Ron, la sua prima vera cotta aveva lasciato alle spalle il bambino dai capelli rossi e il viso pieno di lentiggini sempre pronto a scherzare su tutto o a capire in ritardo qualunque scherzo che gli venisse fatto ed era diventato un uomo che aveva combattuto al suo fianco e ora teneva mano nella mano la ragazza che Hermione riteneva la più oca, ma infondo anche Lavanda era stata d’aiuto in questa guerra, non si era tirata indietro anzi si era fatta avanti e aveva combattuto al loro fianco. Ginny la sua migliore amica, quella piccola bambina la più piccola e unica femmina della famiglia, che si nascondeva quando arrivava Harry per spiarlo senza farsi vedere era sbocciata in una donna valorosa e coraggiosa sempre al loro fianco. I gemelli che erano seduti al suo fianco erano sempre stati l’anima di ogni situazione cercavano con il loro scherzi di tenere sempre il morale alto, per anni l’anno fatta impazzire ma dopo tutto quello che era successa l’avevano accolta con loro e per quanto sembrassero sempre gli stessi anche loro erano cambiati un pochino, erano maturati e cercavano in ogni modo di difendere tutti loro, e poi c’è Harry, il bambino sopravvissuto che fino dalla tenera età era stato costretto ad avere a che fare con la morte, aveva visto spazzare via tutta la sua famiglia, ma aveva reagito come nessun’altro avrebbe saputo fare.

<< ehi , Mione ? tutto ok? >> gli chiese Fred , interrompendo i suoi pensieri.
<< Certo, ero solo sovrappensiero >> disse rivolgendogli un piccolo sorriso.
La serata trascorse allegramente tra scherzi e balli, fin quando tutti sfiniti non si recano nelle proprie stanze a dormire.
 
 
 
 
Spazio dell'autrice: 
ecco il nuovo capitolo, scusate l'assenza ma gli esami e la scarsa connessione ad internet qui al mare mi avevano impedito di postare :) spero che mi perdoniate. Aspetto le vostre recensioni :D baci alla prossima

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Capitolo 7
*** la missione ***


la missione
capitolo 7



Dopo la stupenda serata trascorsa si alzarono tutti felici. Per un attimo sembrava essere tornati ai vechci tempi prima della guerra. Harry e Ron che giocavano a scacchi, angelina e Ginny che discutevano allegramente di sport, Nevill che ascoltava Luna immersa in uno dei suoi strani discorsi, Lavanda e Calì che spettegolavano, Fred e George che facevano scherzi a tutti inseguiti da Hermione che li sgridava come al solito. Tutta la mattina trascorse tra risate, fin quando non arrivò il primo pomeriggio, dovettero indossare la loro divisa e recarsi nell’aula assegnata per iniziare gli allenamenti.

Arrivarono in aula nell’assoluto silenzio, tutti preoccupati per quello che sarebbe successo e per quello che sarebbero andati incontro in questi giorni.
Entrati nella grande aula che li avrebbero ospitati , trovarono ad accoglierli un uomo e una donna vestiti più o meno come loro, erano sicuramente degli auror.

<<  benvenuti ragazzi, qui ci eserciteremo negli incantesimi, non perché non ne siete all’altezza ma perché bisogna sempre tenersi in allenamento. Li in quel lato dove vedete quel tavolo decideremo chi andrà in pattuglia o in missione e il luogo, ovviamente visto che vi ritengo degli adulti non tollero scenate su chi sono i vostri compagni, vi dovete proteggere a vicenda. Mai lasciare indietro qualcuno >> disse con serietà la donna, guardandoli negli occhi.
<<  oltre ad una preparazione di incantesimi verrete anche allenati fisicamente e seguirete lezioni di pozioni. Già stasera il primo gruppo verrà con noi, mentre le restanti pattuglie faranno le ronde di notte per il castello >> disse con serietà l’uomo.
Hermione sapeva che quello era l’ultimo in cui sarebbero stati sicuramente tutti insieme.
<<  prima di iniziare l’allenamento decidiamo le varie pattuglie, siete in quattordici quindi per ora vi divideremo in 2 pattuglie, almeno finchè siete solo voi >> disse la donna
<<  scusi come solo noi? Arriverà altra gente?>> chiese Harry preoccupato
<<  si signor Potter , stiamo valutando i ragazzi che hanno combattuto meglio nella seconda guerra magica >>  rispose con serietà.
<<  bene i gruppi saranno Harry, Ron, Hermione, Ginny, Fred, George e Angelina e loro partiranno con noi questa notte , i restanti si divideranno e controlleranno Hogwarts . Ora iniziamo con gli allenamenti >>

Vennero divisi in tre gruppi, il trio e Ginny iniziarono con gli allenamenti di incantesimi per più di un ora si allenarono a lanciare incantesimi contro dei fantocci in grado di respingere i loro colpi se non erano lanciati con precisione.

I gemelli con angelina e Cho per la prima ora si dedicarono alla preparazione fisica, nel campo di sopravvivenza allestito in una parte dell’aula.

I restanti si dedicarono alle pozioni curative sempre utili in ogni genere di missione.

Passata la prima ora i gruppi si scambiarono e andarono avanti così per tutta la giornata finchè tutti non ebbero fatto almeno un ora in ogni campo.

Finito l’allenamento si recarono nella loro sala in silenzio, troppo sfiniti per parlare di qualunque cosa.
Anche i gemelli di solito sempre allegri e vivaci se ne stavano zitti e preoccupati per ciò che li attendeva quella notte.  Appena arrivata nella sala Hermione andò subito a farsi una doccia per poi cercare di dormire un po’ visto che quella notte doveva essere pronta perché non sapeva cosa l’attendeva.

Hermione dopo essersi fatta una doccia ed aver indossato una canotta e un paio di pantaloni della tuta andò nella sua stanza dove trovò Ginny che dormiva abbracciata ad Harry.
La rossa era stata una vera benedizione per il bambino sopravvissuto, era diventata la famiglia di cui aveva bisogno il ragazzo, e probabilmente in un futuro quando tutto questo sarà passato avranno tutto il tempo per costruirsi una loro famiglia con Ted e tanti altri piccoli bimbi.

Dopo aver rivolto un sorriso ai due andò nella sala principale dove trovò Angelina, Cho, George, Dean e Seamus discutere di quidditch. Così senza interromperli andò nella stanza dei Gemelli, dove trovò un Fred intento a inventare qualche nuova diavoleria per il negozio.

<<  Non vorrai mica testare tutti questi nuovi prodotti sui primini, VERO? >> disse assumendo la classica espressione da prefetto, che il malandrino trovò irresistibile.

<<  vorrei ricordale signorina Granger che lei non è più un prefetto  >> disse prendendola per mano facendola sedere sulle sue ginocchia.

<<  non è un buon motivo per fare i test sui primini >>

<<  mmmm vedrò che posso fare >> disse facendogli un sorriso da malandrino prima di dargli un dolce bacio sulle labbra.

<<  ti va di dormire un po’ con me? Da sola non riuscirei a prendere sonno >> disse la riccia con sincerità.

<<  certo piccola, ma prima ho una cosa per te >> disse il malandrino facendola scendere dalle sue gambe per aprire il cassetto tirando fuori una collana con un cuore, porgendoglielo alla ragazza.

<<  Fred è….è stupendo…bellissimo  >>  disse buttandogli le braccia al collo.

<<  Era di mamma, mi ha sempre detto di darlo solo alla ragazza che mi avrebbe rubato il cuore, so che magari è troppo presto, ma è così, non posso pensare di trascorrere la mia vita con qualcun’altra, mi hai rubato il cuore piccola prefetto perfetto >> disse con sincerità il rosso guardano negli occhi ormai lucidi di Hermione.

<< Fred……Ti amo >> rispose con sincerità dandogli un lungo bacio.

<< ti amo anche io >> disse facendola girare per allacciargli la collana     <<  Ora andiamo a dormire >> continuò prendendendola per mano.
Dopo poco si addormentarono abbracciati, sapendo quanto si sentivano al sicuro l’uno tra le braccia dell’altra.

Ma il tempo passa velocemente e poco dopo vennero svegliati da George che era che si preparavano che tra poco dovevano uscire.
Entrati nella sala principale trovarono dei panini che mangiarono anche se avevano lo stomaco sotto sopra per cosa gli sarebbe accaduto quella notte, dopo di che Hermione andò nella sua camera dove trovò Ginny intenta a prepararsi.
<<  Ehi Herm….. ti sei svegliata, dai vieni che ci prepariamo assieme >> disse cercando di nascondere la preoccupazione che aveva nella voce.

<<  Ginny tranquilla andrà tutto bene , torneremo tutti a casa >> disse abbracciando l’amica.

<<  Ma quella collana, te l’ha data Fred vero? Oddio sono felice per te….sapevo che saresti stata tu >> disse la rossa stringendola ancora di più.

<<  ne sono felice anche io >>  disse staccandonsi e andando a prendere la divisa dall’armadio. Una volta pronte si recarono insieme nella sala dove gli altri le stavano aspettando.

Fred si mise subito al fianco di Hermione e la prese per mano. La presa solida di Fred gli dava la forza necessaria per non mostrarsi debole. Dopo poco arrivarono i due auror che gli avevano fatto da insegnanti più altri 3.

<< bene ragazzi vedo che siete pronti, indossate i mantelli e partiamo subito, mentre voi dividetevi in due turni e preparatevi per la ronda nel castello. Buona fortuna >> disse la donna. I sette che dovevano partire presero il proprio mantello e uscirono verso il giardino del castello dove trovarono la Preside.

<<  In bocca al lupo ragazzi miei state attenti >> disse la preside cercando di rassicurandoli.

<<  bene ragazzi ci smaterializzeremo nel luogo dove dobbiamo controllare la situazione.

Il luogo è in piccolo quartiere al limite del mondo magico, li ci sono stati una serie di attacchi, dobbiamo assicurarci che non ci siano mangiamorte >> spiegò l’uomo e porse la mano in modo che tutti i ragazzi potevano stringersi a lui per arrivare al luogo della missione.
Si ritrovarono in una strada con delle belle villette in entrambi i lati, sul davanti c’era un bel giardinetto col vialetto che conduceva all’ingresso. Sarebbe stato un bel quartiere se non fosse che tutto era immerso nell’oscurità, nessuna finestra illuminata, nessun rumore sembrava completamente abbandonato,  in alcune delle villette le porte delle case erano aperte come se si scappa così velocemente da non aver avuto il tempo di chiudersi la porta alla spalle. Si guardarono attorno in cerca di un segnale di vita, finchè poco più lontano non si sentì un forte rumore ed un urlo di una donna.

Corsero più veloce che potevano arrivarono davanti all’unica villetta che era illuminata dalle scintille degli incantesimi, entrarono tutti in casa. Videro una donna cercare di combattere contro sette mangiamorte, la donna cercava di proteggere una porta.

Tutto il gruppo si mise a combattere e ad inseguire i mangiamorte, Hermione si accorse di aver perso gli altri stava combattendo spalla a spalla con Angelina, riuscivano a cavarsela anche se erano in minoranza. Tutto sommato Angelina era una brava combattente, molte volte riesce a coprire Hermione mentre è impegnata in qualche incantesimo. Ma mentre la riccia era intenta a cercare di schiantare un mangiamorte non si accorse che un altro mirava a lei, in quel momento angelina riuscì a lanciare un incantesimo per l’amica ma non riuscì a proteggere se stessa , presa alla sprovvista venne colpita da un incantesimo e cadde a terra. La riccia alzò uno scudo di protezione per l’amica e riprese a combattere con la preoccupazione che se la battaglia durasse tanto per la ragazza non ci sarebbero state speranze. Riuscì a schiantare un mangiamorte che poco dopo sparì come tutti gli altri lasciando dietro di se una scia di distruzione. Hermione si abbassò subito per vedere le condizioni di Angelina, grazie al cielo il suo cuore batteva ancora e respirava, però non rispondeva.

I nemici si erano ritirati probabilmente avevano visto che non conveniva andare avanti con la battaglia. Ron che era ancora con Harry e Ginny si assicurò che erano ancora tutti sani e salvi, i gemelli aveva combattuto spalla a spalla con gli auror e si erano salvati, ma erano preoccupati perché nella battaglia avevano perso di vista le rispettive fidanzate

George fu il primo a trovarle ,  quando vide la sua ragazza a terra credette il peggio, ma per fortuna Angelina non era morta, però cadendo aveva picchiato la testa e aveva bisogno di cure. Il rosso distrutto cercò in tutti modi di svegliarla, ma non ci riuscì, così la prese in braccio e la strinse a se come se fosse la cosa più preziosa che esiste. Dopo poco non vedendoli arrivò di corsa Fred preoccupatissimo che corse in contro alla riccia e poi cercò di far coraggio a suo fratello

La donna era sdraiata a terra in fin di vita, nonostante le ferite e il sangue che scendeva da una ferita sulla tempia Harry notò che aveva qualcosa di familiare, ma non riusciva a capire cosa, probabilmente c’era qualcosa negli occhi o nel colore dei capelli o nel taglio del viso che gli ricordava qualcuno ma non aveva idea di chi era quel qualcuno. Dalla stanza che proteggeva si sentì un pianto di un bambino, un pianto fin troppo familiare. Ginny si precipitò nella stanza e trovò il piccolo Ted nella culla che piangeva spaventato, ma alla vista della ragazza si tranquillizzò un po’.

Tutto il gruppo capì, quella donna a terra era la nonna di Ted e l’aveva difeso con la sua vita.

<< Proteggete mio nipote, io non potrò più farlo >> e con queste ultime parole chiuse gli occhi e non li riapri più. 






angolo dell'autrice : ecco a voi ragazzi un nuovo capitolo :) il prossimo mi toccherà pubblicarlo tra un po, perchè giovedì parto per la croazia e non penso di avere internet la! quindi dovrete attendere per sapere come prosegue la storia :D spero che vi piaccia! rigrazio tutti quelli che mi seguono o hanno messo la storia tra le ricordate o le preferite! Lasciate una recensione così posso migliorarmi :) Grazie baci baci 

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Capitolo 8
*** confessioni ***


capitolo 8 - confessioni

Una volta che i mangiamorte  furono scappati controllarono a fondo la casa per assicurarsi che non c’erano pericoli. George restò vicino ad Angelina priva di sensi, Ginny prese in spalla il piccolo Ted cercando di consolarlo.  Gli auror diedero l’ordine di tornare al castello.
Tornati al castello Angelina venne subito portata in infermeria per le cure e venne vietato agli amici di entrare nella sua camera, almeno per ora. George era sconvolto, aveva trovato la donna della sua vita e dopo poche ore, Hermione lo capiva, sapeva cosa voleva dire sentire quella paura entrarti nel corpo vedendo il corpo della persona della amata stesa a terra. Abbracciò l’amico, gli sarebbe stata accanto come loro erano stati accanto a lei in tutto questo tempo.

<< Dai George andiamo a letto, ti devi riposare >> disse prendendo per mano l’amico e con l’altra il fidanzato. Senza neanche cambiarsi si sdraiarono a letto, tutti insieme come facevano quando erano alla tana. Ma restarono tutti e tre svegli a fissare il soffitto. Il tempo passò senza che loro se ne resero conto.

Pian piano la notte lasciò spazio alle prime luci dell’alba mentre Fred si addormentò stringendo la mano dell’ex prefetto, George al contrario era ancora sveglio come se non potesse dormire.
<< Hermione? >>
<< dimmi >>
<< abbracciami >> senza dire nulla lasciò la mano di Fred e abbracciò l’amico. Era un gesto intimo ma con quella sicurezza che c’è tra due fratelli.
 Pian piano George era diventato uno dei suoi più grandi amici, mentre gli altri erano troppo impegnati e troppo presi dai loro problemi non si resero conto di quanto la riccia soffrisse ancora per tutto quello che era successo, i primi ad accorgersene furono i gemelli che con le loro battute e i loro scherzi riuscirono a sollevarle il morale, ma ora la guerra si stava abbattendo di nuovo su di loro.
<< Hermione promettimi che starai attenta che non ti accadrà nulla di male, non potrei sopportarlo >> disse mentre accarezzava i capelli dell’amica.
<< Lo spero George ma te e tuo fratello dovrete fare altrettanto, siete la mia ancora di salvezza in questa tempesta >> disse stringendolo
<< mi sa che ci conviene dormire se no questo pomeriggio non riusciremmo a fare nulla agli allenamenti >> continuò Hermione sentendo gli occhi che diventavano pesanti, così si sistemò meglio tra i due gemelli e chiuse gli occhi. Ma per quella notte neanche le braccia dei suoi malandrini riuscirono a tenere alla larga gli incubi.
 
La riccia sognò i periodo che scappò con i suoi due amici, la guerra nel castello, ma vide anche la sala grande popolata da tutti i suoi amici, Fred, George, Harry, Ron, Ginny e tutte le persone che lei teneva erano a terra con gli occhi spalancati senza vita.

Si svegliò urlando e piangendo  svegliando i due malandrini preoccupati.
<< Herm, tesoro tranquilla ,era solo un incubo >> disse Fred abbracciandola.
<< ci siamo qui noi >> disse l’altro rosso stringendogli la mano e facendola stendere di nuovo , e finalmente riuscì a chiudere gli occhi e addormentandosi.

Venne a svegliarli Ginny dicendo che visto cos’era accaduto la sera prima quel giorno non c’erano altre missioni e per oggi avrebbero solo dovuto far i turni di guardia per il castello.
Così si alzò per andarsi a cambiare visto che indossava ancora la “divisa” . Indossò un paio di leggings e un maglioncino. Nella sala principale trovò tutti già svegli e il piccolo Ted che giocava su una potrona con Dean e Seamus. Dopo poco arrivarono anche i gemelli. Nessuno disse nulla su quello che era successo per evitare di scombussolare ancora di più George, il quale afferrò un panino e uscì dalla sala dirigendosi verso l’infermeria.
<< ragazzi sono arrivati i turni per la pattuglia della scuola >> disse Harry con tono deciso, guardando gli altri negli occhi, per poi continuare.
<< Nevill ,Dean Luna, Seamus, Calì e Cho sono i primi, Lavanda, Ron, Hermione, Ginny , Fred e io siamo nel secondo gruppo, George non è stato messo nei turni, probabilmente gli è stato concesso di stare affianco ad Angelina, i turni sono dalle 21 alle 2 e dalle 2 alle 7, quindi fino a stasera abbiamo la giornata libera>>
Continuò il bambino che era sopravvissuto.

Hermione si alzò dal tavolo dove erano seduti tutti e andò verso la libreria per prendere una serie di libri e si mise al tavolo a studiare e mettere giù schemi senza dire nulla a nessuno. Cercava com’era stato possibile quell’errore che aveva quasi ucciso Angelina, perché nonostante tutta la guerra e tutte le battaglie che avevano combattuto era ancora scossa da quello che era successo la notte precedente.

Dopo un po di tempo arrivò Ron e le si sedette vicino.
<< sempre a studiare te? Mi sembra di essere tornato ai tempi in cui ti supplicavo di farmi copiare i compiti, perché non avevo mai voglia di studiare. Ma le cose sono cambiate, i tempi sono cambiati e vedo che tu non stai facendo qualche strano compito ma stai pianificando le prossime mosse. Sai ho paura, la stessa paura che avevo quel giorno in giro per il castello, la paura di perdere tutte le persone più importanti della mia vita >>   disse Ron iniziando con un sorriso per poi diventare sempre più serio. Non era da lui fare discorsi del genere, ma questo periodo lo aveva cambiato molto, si era fatto molto più serio e adulto anche se ogni tanto nei suoi occhi si intravedeva quel ragazzone sempre pronto a ingozzarsi di cibo e a supplicare qualcuno di dargli una mano con i compiti.
<< Non posso assicurarti che non succederà nulla, ma farò il possibile perché non riaccada quello che è successo l’altra sera, non posso sopportarlo di nuovo, in fondo io ci sarò sempre per voi per quanto in questo periodo ci siamo allontanati io per voi sarò sempre qui, siete la mia famiglia >> disse prendendogli la mano.
<< Mi spiace non esserci stato per te, ma anche se la maggior parte non lo dimostro sono felice che stai insieme a Fred, all’inizio non mi piaceva, avevo paura che lui ti stesse prendendo in giro visto che quando era a scuola era abbastanza un donnaiolo ma poi ieri sera ho visto come ti ha guardata, è veramente innamorato di te >> disse guardando prima lei e poi il malandrino che stava facendo giocare il piccolo Ted, sentendosi osservato il ragazzo si girò e fece l’occhiolino alla sua ragazza.
<< Grazie Ron, è importante questo per me, sai credevo che non saresti stato d’accordo sulla nostra storia >> disse sorridendo per poi tornare ai suoi appunti .

L’ora di cena arrivò ma decisero di cenare tutti assieme nella loro stanza, li raggiunse anche George dicendo che Angelina non si era ancora svegliata ma le sue condizioni erano stabili. La prima pattuglia partì per fare il primo turno di guardia mentre Hermione era ancora sui suoi appunti, facendo passare anche le foto e i curriculum dei vari auror che sarebbero dovuti intervenire nella guerra che invece è stata combattuta da dei giovani studenti e dall’ordine della fenice, casualmente alcuni visi erano familiari ma non sapeva dove li aveva già incontrati.

Proprio in quel momento qualcuno venne a distrarla dai suoi pensieri, due braccia muscolose e un fisico asciutto da giocatore di quidditch la circondarono.
<< ehi secchiona mia, vieni un po a riposarti la con noi? >> disse indicando i suoi amici che erano sui divanetti a parlare assieme.
<< certo malandrino >> disse facendogli la linguaccia e liberandosi dal suo abbraccio e andò a sedersi vicino a Harry che gli sorrise mentre teneva stretto fra le braccia il piccolo Ted che si stava addormentando.
Vicino a lei si mise pure Fred. Tra le chiacchere e le risate arrivò mezzanotte, Ginny si alzò e portò Ted nella loro stanza dove avevano fatto comparire una piccola culla, la riccia fece per alzarsi ma venne fermata dal rosso che l’aveva afferrata per il polso.

<< vieni >> disse con sicurezza alzandosi e portandola con se.
La condusse su una delle torri del castello, da li si vedeva tutto il castello il lago nero.
<< Herm, non vorrei essere smielato lo sai non è da me e mai lo sarà, ma dopo quello che era successo ad Angelina non vorrei mai che mi succedesse qualcosa e tu non saprai mai che ho capito di amarti dal ballo del ceppo quando ti ho vista con Krum e l’ho capito quando desideravo essere al suo posto, essere io a condurti nelle danze ma ero stato troppo stupido ad averti considerato solo come l’amica rompiscatole di mio fratello e invece eri e sei una magnifica donna,e io…..ti amo >>
Disse Fred guardandola negli occhi. Per la prima volta l’ex prefetto rimase senza parole, dopo pochi istanti senza dire nulla baciò il rosso.
<< ti amo anche io >> disse tra un bacio e l’altro, a quelle parole sentì il ragazzo sorridere sulle sue labbra.
<< prima o poi lo dovremmo dire anche a tutta la tua famiglia e a tutto il resto del mondo >> disse la riccia ridendo.
Il ragazzo a quella parole sorrise e andò verso il balconcino della torre.
<< IO AMO HERMIONE GRANGERRRRRRRRRRRRRRR, L’AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO >> urlò dal balcone.
<< Fred che fai?>> disse la riccia spaesata.
<< urlo al mondo intero che ti amo >> disse ridendo e sfoderando uno dei suoi sorrisi da malandrino, per poi urlare ancora.
<< zitto, sveglierai tutti, vieni dentro >> disse ridendo e portandolo nella torre e chiudendo le finestre.

Dopo poco dovettero tornare nella sala comune, la maggior parte della gente era andata a riposarsi visto che da li a poco dovevano fare anche loro la ronda. Fred ed Hermione entrarono nella loro stanza dove videro che George non c’era il che voleva dire che era ancora in infermeria, probabilmente gli aveva concesso di restare anche la notte.
Il rosso si sdraiò sul suo letto e fece spazio per la ragazza che si accoccolò al ragazzo mentre lui giocava con i capelli di lei.
<< sono preoccupato per George >> disse lui interrompendo il silenzio.
<< anche io, ma sono fiduciosa che si sistemerà tutto, comunque mi è sembrato strano che oggi non ci abbiano fatto allenare >>
<< probabilmente lo hanno fatto per non stressarci troppo, ma anche me è sembrato strano >>
Verso l’una e mezza la ragazza andò nella sua stanza per prepararsi dove trovò Harry e Ginny addormentati con il piccolo Ted tra loro, quando tutto sarà finito è sicuro che saranno una bellissima famiglia, ma ora non era il momento giusto per crearla, così contro voglia le toccò svegliarli.
Lei e Ginny indossarono i pantaloni neri con la casacca e il mantello del medesimo colore e legarono i capelli in una coda alta e raggiunsero gli altri nella sala dove li aspettavano pronti.
Iniziarono la ronda che per fortuna andò tutto bene senza problemi e dopo quelle quattro ore strazianti ritornarono nella sala dove si buttarono sul divano e in breve tempo si addormentarono tutti.
Il giorno dopo andarono agli allenamenti dove ebbero la bella notizia che Angelina si era svegliata ma per sicurezza doveva stare ancora una notte in osservazione.
 
 
 
spazio dell'autrice:  mi scuso per il tempo che è passato prima di pubblicare un nuovo capitolo che tra cui non mi fa impazzire, ma serve per agganciarmi con gli avvenimenti futuri :) spero che continuerete a seguire la mia storia comunuque :) Grazie a tutti :D a breve pubblicherò il prossimo capitolo PROMESSO :D
 
 

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Capitolo 9
*** i nuovi compagni ***


capitolo 9 
i nuovi compagni


All’allenamento scoprirono i nuovi sei membri dell’ ES c’erano parecchi ragazzi che avevano studiato e combattuto ad Hogwarts. I nuovi ragazzi erano:
Katie Bell ex giocatrice della squadra di quidditch e membro del vecchio esercito di silente, aveva tagliato i lunghi capelli biondo scuro ora gli arrivavano appena sopra le spalle i mangiamorte prima della battaglia finale avevano ucciso sua madre .
Alicia Spinnet compagna di squadra di Katie e amiche per la pelle, avevano combattuto fianco a fianco per proteggere Hogwarts e anche lei come l’amica erano tra i membri dell’ Es
Oliver Baston il sogno di ogni ragazza , peccato che era sempre troppo preso dal quidditch, durante la guerra aveva messo da parte la sua carriera per partecipare alla guerra e ora l’aveva messa di nuovo da parte per entrare nell’esercito di Silente.
Lee Jordan migliore amico dei gemelli nonché una delle menti dei negozio di scherzi, appena vide i suoi due migliori amici gli corse in contro per salutarli. Durante la Seconda Guerra dei Maghi, fu il DJ della radio della resistenza, "Radio Potter", e perciò fu costretto alla latitanza perché ricercato da ministero e Mangiamorte ed a usare un nome falso.
Michael Corner della casa dei corvonero, ed ex della più piccola della casa Wesley. Durante la tirannia ad Hogwarts di Alecto e Amycus Carrow in Harry Potter e i Doni della Morte, viene brutalmente torturato dai due per aver liberato un ragazzino in punizione.
Hannah Abbott studentessa della casa dei tassorossi  venne salvata da Harry da una maledizione lanciata da Voldemort.
Tutti con la loro stessa divisa.
Dopo essersi salutati iniziarono gli allenamenti, vennero divisi come al solito in tre gruppi e iniziarono a lavorare. Alla fine della lezione i due Auror gli fece segno di avvicinarsi al tavolo.

<<  Salve ragazzi, avremmo bisogno di tutti per una missione che si terrà tra due sere e prenderà parte anche Angelina, non  vi nascondo che è abbastanza pericolosa, dobbiamo andare nella Villa Malfoy dobbiamo assicurarci che non ci sia più nessuno, ma il problema è che dovrete fare tutto da soli, noi saremmo impegnati da un'altra parte, siamo rimasti in pochi noi auror non corrotti, ma voi siete tra i miglio combattenti che ci sono quindi siamo sicuri che andrà tutto bene >> disse la donna
Nessuno osò protestare, tutti sapevano cosa andavano incontro entrando nell’Es.

<<  domani studieremo bene come agire, ora andate a riposarvi prima della pattuglia di notte, questa sera i turni saranno invertiti oliver baston e lee jordan si uniranno al gruppo di Potter che partirà come prima pattuglia gli altri tutti nella seconda >> continuò l’uomo congedandosi.
Per tutto l’allenamento Hermione aveva una strana sensazione i visi dei due insegnanti erano tutt’altro che nuovi ma non riusciva a capire dove li aveva incontrati e perché gli facevano uno strano effetto averli vicino, era come se la sua testa e il suo corpo volessero metterla in guardia ma non sapeva da cosa.

Tornarono nella loro sala e fecero vedere le stanze e tutto il luogo a i nuovi arrivati. Per poi mettersi tutti assieme nella sala principale dove fece il suo ingresso anche Angelina
<<  sono riuscita a farmi dimettere prima ma stasera non posso fare la guardi se no mi rispediscono in infermeria senza farmi uscire più >> disse andando a sedersi vicino al fidanzato che la circondò fra le sue braccia.
<<  Bene, bene quindi i famosi gemelli Weasley si sono sistemati con due belle ragazze? Loro che giuravano di non perdere mai e poi mai la testa per nessuno  sono fidanzati uno con una delle miglior giocatrici di quidditch e l’altro con la salvatrice del mondo >> scherzò Lee
<<  nonché la strega più brillante della sua età >> continuò Baston facendogli l’occhiolino, che fece arrossire Hermione, che quando era al primo anno aveva avuto anche lei una cotta gigante per quel ragazzo.
<<  ebbene si ,cosa possiamo farci? Ci hanno stregati >> dissero in coro i gemelli.
<<  e chi è questo piccolo bambino stupendo? >> chiese Katie Bell prendendo Ted tra le braccia
<<  è il figlio di Remus e Tonks, il suo nome è Teddy  >> rispose Harry sorridendo.

Arrivò l’ora della ronda, per fortuna anche quella notte andò tutto bene, a parte qualche ragazzo che era fuori dopo il coprifuoco per il resto era andato tutto bene.

Rientrarono Hermione diede la buona notte ai gemelli e andò verso la sua stanza seguita da Ginny..

Si prepararono e si misero a dormire dopo aver controllato il piccolino che dormiva beatamente nella culla.
<<  Herm, sai sono veramente felice che stai con Fred, siete una bellissima coppia >> disse la rossa mentre si metteva sotto le coperte.
<<  grazie Ginny, spero solo che vada tutto bene, non so cosa aspettarmi per la prossima missione, sai continuo ad avere una strana impressione suoi nostri due insegnati >> rilevò la riccia.
<<  anche a me sembravano familiari ma ho pensato che li avevamo visti in qualche riunione, in fondo sono tra i pochi auror che non sono stati spediti in carcere per corruzione >>  rispose la rossa spegnendo la luce.
<<  probabile, dai dormiamo, buona notte >> disse la riccia sistemandosi meglio nel letto.
<<  notte >> sussurrò l’amica già nel dormiveglia.

Quando Hermione si svegliò notò che Ginny era ancora nel mondo dei sogni così decise di prendere il piccolo Ted e di andare nella sala comune così non l’avrebbe svegliata.
Non si era ancora svegliata nessuno così si mise sul divano con il bimbo in braccio e iniziò a leggergli le fiabe di Beda il Bardo dallo stesso libro che le aveva regalato Silente.
Dopo un po’ di tempo sentì due braccia stringere lei e il bimbo.
<<  ehi stai già tentando di farlo diventare un piccolo so tutto io? >> chiese scherzosamente Fred per poi dare un piccolo bacio sulle labbra della sua ragazza.
<<  stavo cercando di tenerlo tranquillo mentre Ginny sta dormendo >>  disse facendogli un dolce sorriso
<<  allora ascolterò anche io le favole >> disse mettendosi accanto alla ragazza.
<<  ok ma non disturbare >> disse facendogli la linguaccia.
<<  allora leggiamo “ i doni della morte “  > disse la riccia cercando la pagina
<<  C'erano una volta tre fratelli che viaggiavano lungo una strada tortuosa e solitaria al calar del sole. Dopo un po' i fratelli giunsero ad un fiume troppo pericoloso da attraversare. Essendo versati nelle arti magiche ai tre fratelli bastò agitare le bacchette per costruire un ponte. Ma prima di poterlo attraversare, trovarono il passo sbarrato da una figura incappucciata: era la Morte. Si sentiva imbrogliata perché di solito i viaggiatori annegavano nel fiume. Ma la Morte era astuta: finse di congratularsi con i tre fratelli per la loro magia e disse che meritavano un premio per la loro abilità a sfuggirle. Il maggiore chiese una bacchetta più potente di qualsiasi altra al mondo, così la Morte gliene fece una da un albero di sambuco che era nelle vicinanze. Il secondo fratello decise di voler umiliare la Morte ancora di più e chiese il potere di richiamare i propri cari dalla tomba. Così la Morte raccolse una pietra dal fiume e gliela offrì. Infine la Morte si rivolse al terzo fratello, un uomo umile. Lui chiese qualcosa che gli permettesse di andarsene da quel posto senza essere seguito dalla Morte. E così la Morte con riluttanza gli consegnò il proprio mantello del invisibilità. Il primo fratello raggiunse un lontano villaggio armato della bacchetta di sambuco e uccise un mago con cui in passato aveva litigato. Inebriato dal potere che la bacchetta di sambuco gli aveva dato, si vantò della sua invincibilità... Ma quella notte un altro mago rubò la bacchetta e per buona misura gli tagliò la gola. E così la Morte chiamò a se il primo fratello. Il secondo fratello tornò a casa, tirò fuori la pietra, la girò tre volte nella mano. Con sua gioia la ragazza che aveva sperato di sposare prima della sua morte prematura, gli apparve. Ma presto ella divenne triste e fredda perché non apparteneva al mondo dei mortali. Reso folle dal suo desiderio il secondo fratello si tolse la vita per unirsi a lei. E così la Morte si prese il secondo fratello. Riguardo al terzo fratello, la Morte lo cercò per molti anni ma non fu mai in grado di trovarlo. Solo quando ebbe raggiunto una veneranda età, il fratello più giovane si tolse il mantello dell'invisibilità e lo donò a suo figlio, poi salutò la Morte come una vecchia amica e andò lieto con lei, congedandosi da questa vita da pari a pari. >>
Alla fine della storia il piccolino si era addormentato tra le braccia di Hermione.
<<  Che brutto periodo per nascere >> commentò Fred mentre accarezzava i capelli azzurri del piccolo.
<<  Vero, ma in parte è anche un significato, ti ricordi una frase che disse silente al mio terzo anno? La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se soltanto uno si ricorda di accendere la luce…..vedi secondo me lui è stata la luce di Remus e Tonks è stata in parte la luce per tutti, perché infondo abbiamo combattuto e combattiamo per un mondo migliore per non vedere più bambini senza genitori, o anche genitori senza figli. I suoi genitori si sono sacrificati per il suo bene, per il bene di Harry, per il nostro bene, per il mio come per tutti i nati babbani, per far si che questi pazzi ,che sarebbero arrivati ad uccidere un bambino solo perché i suoi genitori erano nella rivoluzione , vengano giustiziati >> disse la ragazza senza staccare gli occhi dal bambino, non si era neanche accorta che Harry era entrato nella stanza e aveva ascoltato tutto il discorso.
<<  Herm non permetteremo che accada nulla, non permetteremo che i sacrifici di tutte le persone siano state invane >> disse il Harry avvicinandosi a loro.
Pian piano la stanza si riempì. La riccia andò ad indossare la sua divisa prese dei libri e andò fuori dalla sala comune per andare a leggere in tranquillità sotto la quercia dove era solito mettersi prima della battaglia.
Si mise a leggere il libro incurante di quello che accadeva attorno a lei. Fin quando una voce non la interruppe, alzò lo sguardo e difronte a lei si ritrovò Angelina che prese posto accanto alla riccia.
<<  Volevo solo ringraziarti per quello che hai fatto mentre io ero svenuta e per esserti presa cura di George, so che ti considera come una sorella >>
<<  tranquilla avresti fatto lo stesso, anche per me lui è come un fratello, mi ha dato una mano quando non c’era nessun altro, i gemelli sono stati le mie ancore di salvezza >> disse ripensando a quel periodo in cui si sentiva persa.

Le giornate passarono in fretta e arrivò la sera della missione, si trovarono alle 22 davanti ai cancelli del castello dove partirono verso Villa Malfoy, dopo aver ricevuto gli ordini dagli auror e un abbraccio dalla Mc Grannit.
Partirono sulle scope e per quanto la ricca era un po contrariata non disse nulla e salì sulla scopa affiancata da Fred che la guardava con aria preoccupata. In breve tempo arrivarono nella villa.
Dall’esterno sembrava deserta e più desolata di quando erano stati catturati e condotti li dentro.
Per sicurezza atterrarono fuori dal cancello. Harry con un incantesimo provò a vedere se c’erano incantesimi o barriere ma a quanto pare non c’era nulla.
Aprirono il grande cancello in ferro battuto con lo stemma dei Malfoy e si incamminarono assieme verso il sentiero che conduceva alla casa.
Tutto il gruppo dei venti ragazza completamente incappucciati grazie al buoi potevano camminare inosservati, ma ognuno di loro era completamente all’erta , stavano attenti ad ogni brusio ogni scricchiolio, non potevano rischiare di fallire ancora.
Arrivarono davanti alla porta d’ingresso dell’enorme villa.  Entrarono assicurandosi che non ci fossero trappole, ma sembrava tutto tranquillo, troppo tranquillo.
Harry fece segno di dividersi a gruppi come avevano già deciso. Ogni gruppo guardò una stanza del piano terra e si ritrovarono tutti davanti alle scale, presero un gran respiro e salirono. In quel momento Hermione si ricordò quando era stata trascinata su per le scale, conducevano alla sala dove era stata torturata, senza rendersene conto si toccò con la mano la striscia sotto il collo, non aveva mai voluto nessun incantesimo per rimuovere il segno, voleva ricordare, voleva ricordare per cosa aveva combattuto e per cosa combatte tutt’ora. Arrivati nella sala non credettero ai propri occhi, tra tutte le cose che credevano di trovare non si sarebbero mai aspettati questo. Un ragazzo legato ad una sedia con la testa bassa, i capelli biondi chiarissimi gli coprivano il viso, dai numerosi tagli era uscito sangue che aveva impregnato i vestiti colorandoli di rosso, a terra vicino a lui in una posizione innaturale una donna, dalla posizione in cui era messa sembrava che aveva combattuto per proteggere il ragazzo che probabilmente era suo figlio.
In quel momento il ragazzo alzò lo sguardo, guardandoli con i suoi occhi color ghiaccio. Solo quel movimento sembrava costargli una gran fatica, ma quando alzò ancora di più la testa si resero conto di chi fosse:  Draco Malfoy .
<<  Andatevene….è una trappola, vi stanno fregando >> disse con voce bassa e tremante
 
 
 
spazio dell'autrice : ed ecco anche Draco Malfoy ebbene si non vi svelo nulla :) spero che vi piccia questo capitolo :D a breve arriverà anche il decimo capitolo :D grazie a tutti quelli che mi seguono e leggono la mia storia :) a preso baci 

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Capitolo 10
*** il cambiamento di Malfoy ***


capitolo 10 
il cambiamento di Malfoy

Hermione non fece tempo a capire quelle parole che sentì una mano tirarla indietro portandola in salvo, proprio nel momento in cui stava per colpirla un lampo verde.

<< Protego >> Ginny , Nevill, Luna alzarono una barriera per proteggerli per qualche minuto giusto il tempo di organizzarsi.
<< allora ragazzi, appena cadono le barriere dobbiamo combattere e cercare di portare in salvo Malfoy, poi cerchiamo poco alla volta di uscire dalla casa e correre alle scope che abbiamo lasciato all’ingresso in modo da tornare al castello, cercate di stare uniti >>  disse con decisione Harry mentre le barriere venivano bombardate da vari incantesimi.

Le barriere cedettero Hermione si lanciò con Harry verso Malfoy che a causa di tutte le torture che aveva ricevuto era di nuovo in uno stato di incoscienza, mentre gli altri cercavano di coprirli, videro un fulmine rosso colpire il braccio di Dean che prese fuoco, per fortuna aveva li vicino Hannah che glielo spense con un incantesimo, però il braccio era gravemente ferito. Michael Corner venne colpito alla schiena da uno schiantesimo e rimase incosciente venne preso da Nevill che iniziò a scendere le scale per cercare di portare fuori i primi feriti, Alicia spinnet venne colpita anche lei, per fortuna fu presa solo di striscio ad una gamba e zoppicando riuscì ad uscire dalla casa con gli altri. La casa iniziò a tremare e caddero pezzi del soffitto molte finestre si ruppero, tra cui una molto vicino alla riccia che avverti un piccolo dolore al fianco e varie schegge le colpirono il viso e il corpo ma senza pensarci due volte sia alzò per mettersi in salvo e per mettere in salvo i suoi amici. Uscirono tutti gli ultimi erano Harry che sorreggeva Malfoy mentre Hermione lanciava incantesimi a destra e sinistra, quando Hermione si girò vide cadere un pezzo di parete proprio contro Lavanda che se ne accorse troppo tardi e buttandosi a terra si salvò ma la gamba rimase bloccata sotto la parete. La riccia corse vicino a Lavanda per cercare di portarla fuori prima che la casa crolli.

<< Hermione lasciami qui, va salvati >> disse con la voce spezzata dal dolore

<< non ti lascio qui Lavanda >> prese la bacchetta e fece levitare la roccia poi la prese in spalla e la portò fuori dalla casa, mentre lanciava incantesimi agli ultimi mangiamorte che ancora non erano scappati per tentare di ucciderle. La riccia si trovò faccia a faccia con uno di loro, viso coperto dalla maschera e capelli anche essi coperti dal cappuccio.

<< vigliacchi, non vi fate vedere neanche in viso, INCENDIO >> urlò facendo incendiare la tunica del mangiamorte e in quel momento di distrazione riuscirono ad uscire dalla casa.

<< Corrette è ferita >> disse la riccia, mentre Ron correva dalla sua ragazza e dalla sua migliore amica

<< Grazie Hermione >> disse rivolgendogli un piccolo sorriso mentre accarezzava i capelli biondi della fidanzata.

Fred gli corse incontro abbracciandola, poco dopo sentì una fitta ad un fianco e si portò la mano sul punto che faceva male, e si accorse che c’era qualcosa di umido, si guardò la mano e la vide completamente sporca di sangue, guardando il fianco vide che una scheggia di un vetro si era conficcata nel fianco, e per l’adrenalina non aveva sentito dolore fino a quel momento.
Un’altra fitta e si accasciò a terra con Fred che gli rallentò la caduta.

<< Herm, tesoro, tranquilla ci siamo qui noi >> disse tentando di tamponare la ferita alla riccia con una parte del suo mantello.

Crearono una fasciatura per il fianco della riccia che si mise in piedi con l’aiuto di Fred, Ron prese in braccio Lavanda, Ginny ed Harry sostenevano Malfoy incosciente, Nevill teneva ancora Michael Corner e Katie aiutava Alicia. Presero le scope e volarono fino al castello.

Arrivati davanti al castello videro la Mc Granitt che li aspettava.
<< ragazzi miei che è successo ? >> chiese preoccupata andando ad aiutarli.

<< un imboscata probabilmente, sapevano che saremmo arrivati >> disse Harry con sguardo serio, guardando i suoi compagni distrutti dalla battaglia.
<< Portate immediatamente Granger, Malfoy, Brown, Corner e Spinnet in infermeria >>
<< ma preside io posso dare ancora una mano >> disse Hermione mettendosi dritta anche se questo gli provocò un forte dolore, ma cercò di nasconderlo.
<< No signorina Granger lei corre subito in infermeria >> la obbligò la preside.

Così accompagnarono tutti i feriti in infermeria e cacciarono fuori tutti gli altri. Per Corner non c’era molto da fare gli diede qualcosa per attenuare il dolore che probabilmente stava provando e c’era d’aspettare che passasse, per alicia invece andò meglio, dopo una fasciatura venne mandata fuori dall’infermeria con le stampelle, alla riccia venne disinfettata il fianco e venne fasciato molto stretto però visto che aveva perso molto sangue doveva stare a riposo, a Malfoy vennero disinfettate tutte le ferite e gli venne data qualcosa per riposare, però non poterono far altro, infondo era stato torturato per così tanto tempo, a Lavanda vennero bloccate le gambe per rifar costruire le ossa distrutte dal masso. Appena Madama Chips uscì entrò Fred che andò vicino alla sua ragazza.

<< ehi, come ti senti? >> chiese portando la sedia vicino al suo letto
<< Debole, ma per il resto bene >> disse facendogli un dolce sorriso.

L’infermiera arrivò e cacciò via Fred dicendo che la ragazza si doveva riposare.

Così Hermione si ritrovò da sola con i suoi pensieri, ma in breve tempo le medicine fecero effetto e lei cadde in un sogno offuscato dai medicinali. In sogno rivisse quello che era accaduto quella giornata, Malfoy morente legato ad una sedia, i mangiamorte nascosti dietro ad ogni colonna, i suoi compagni feriti, la casa che crolla, e l’ultimo mangiamorte che tenta di ucciderla rischiando la vita. Si svegliò di soprassalto sedendosi troppo velocemente ricevendo così una fitta di dolore al fianco.

Facendo attenzione si alzò e andò verso il bagno per farsi una lavata al viso e schiarisi le idee dopo l’incubo. Arrivata davanti allo specchio legò i capelli in una treccia e si lavò il viso cercando di eliminare la sporcizia dovuto al combattimento. Quando ottenne un aspetto presentabile ritornò in stanza, tutti stavano ancora dormendo, tranne Malfoy che cercava di mettersi a sedere, così la riccia si avvicinò e gli diede una mano.
<< Grazie, Granger >> disse guardandola negli occhi
<< di nulla, ma ora potresti iniziare a chiamarmi Hermione, sai lo preferirei >>  disse lei prendendo una sedia e mettendosi a sedere li vicino a lui.
<< Ok hermione, vorrei anche ringraziarvi per avermi salvato, anche se forse mi sarei meritato di morire sotto le macerie di quella casa >> disse con voce dura.

In fondo la guerra aveva cambiato anche lui, anche lui era una vittima della guerra, costretto a crescere troppo infretta, costretto a diventare un mangiamorte come suo padre, seguire le sue orme, per poi essere stato torturato per ottenere risposte che neanche lui sapeva e probabilmente vedere la morte di sua madre.

<< non dire così, non so cosa tu abbia subito ma sei una vittima come tutti noi, e ora ci siamo noi a darti una mano >> disse la ragazza cercando si abbozzare un sorriso
<< come puoi essere gentile con me? Con tutto quello che ti ho fatto? >>
<< Perché in fondo so che ti comportavi così solo perché eri obbligato >>
<< forse, forse per un attimo ho creduto sul serio a quello che mio padre mi diceva, ma poi durante la battaglia, quando vi ho visto che difendevate tutti, indipendentemente dalla casa di appartenenza, dalle origini della famiglia, sia che li conoscevate o no voi eravate li, avete rischiato la vita anche per me, proprio io che vi disprezzavo….e in quel momento ho capito che erano solo stupidaggini e dovevo fare assolutamente qualcosa per ripagare il debito che avevo con voi, così quando Voldemort è scappato e mio padre è stato ucciso io e mia madre ci siamo ribellati perché loro volevano sapere tutto sul vostro conto usare me come spia, ma io non lo avrei permesso, così iniziarono a torturarmi, mia madre venne uccisa quando tentò di difendermi e poi siete arrivati voi, l’avevo sentito che vi volevano portare li con l’inganno ma non so chi, e quando ho sentito quello mi si è accesa la speranza che mi avreste potuto portare in salvo, e allo stesso tempo avevo il terrore che vi sareste fatti uccidere >>
<< Non ti avremmo mai lasciato li, sai mi ricordo quando ci avevano condotti a casa tua per chiamare Voldemort e tu hai mentito, perché ci avevi riconosciuto e non hai detto nulla >>
<< ma sono stato li a guardarti mentre mia zia ti torturava >>
<< fa nulla Draco >> disse con dolcezza.

Si aprì la porta dell’infermeria e arrivarono Fred e George seguiti da tutti gli altri. Il rosso le andò subito in contro rimanendo sorpreso per la scena che aveva davanti agli occhi, Hermione e il furetto che parlavano civilmente.
<< ehi prefetto perfetto come ti senti? >> chiese dandogli un bacio sulla testa.
<< bene grazie, stavamo parlando di quello che era successo, e tranquillo Fred non ci siamo picchiati ne insultati, è un gran passo avanti >> disse facendo l’occhiolino al fidanzato e tornando a sorridere al biondo.
<< meglio così, se no doveva fare i conti con me >> disse guardando anche lui il biondo
<< Tranquillo non mi metto tra te e la tua fidanzata, vi sono riconoscente per avermi salvato, ora se non vi dispiace vorrei riposare ancora un po’ >> disse mettendosi ancora sotto le coperte.
<< certo, buon riposo >> disse la riccia alzandosi dalla sedia.

Insieme andarono da Harry e Ron che era vicino al letto da Lavanda che era tenuta addormentata dai medicinali per non fargli sentire il dolore delle ossa frantumate.
<< Ron tranquillo si rimetterà >> disse la ragazza mettendogli una mano sulla spalla.
<< non si ha la certezza che possa tornare a camminare senza problemi >> disse il rosso senza staccare gli occhi dalla ragazza incosciente.
<< ce la farà ! >> disse Harry mettendogli anche lui una mano sulla spalla. 


spazio dell'autrice : ecco a voi il decimo capitolo, ok ho fatto diventare un po più tranquillo Malfoy perchè questa era l'idea che mi ero fatta durante i libri, cioè che in fondo lui è buono ma è obbligato dagli ideali della famiglia a comportarsi in un certo modo :D spero che vi piaccia e che recinsirete :D
 
 

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Capitolo 11
*** Percy ***


Capitolo 11
 
Percy



I giorni si susseguirono e gli allenamenti furono sospesi perché gli “insegnanti” auror erano stati chiamati per qualche missione che a loro ragazzi non era concesso sapere.
Così l’Es passava quasi tutto il giorno in infermeria per far compagnia ai loro amici. Hermione era tra quelle messe meglio, stava recuperando veloce nonostante il suo taglio era molto profondo, Dean aveva ancora una fasciatura per proteggere la pelle ustionata ma anche lui migliorava, Lavanda fortunatamente si era svegliata ma non riusciva ancora a muovere le gambe,  Corner era ancora addormentato in quanto con la caduta provocato dallo schiantesimo aveva picchiato la testa, Alici Spinnet invece fu la prima ad essere dimessa con una stampella per aiutarla a camminare anche se lei cercava di farne a meno, Malfoy invece era ancora relegato a letto ma cosciente, il suo corpo doveva riprendersi da tutte le torture subite, infatti durante una visita si scoprì che oltre ad essere stato cruciato più volte sulla schiena aveva segni di frustate e incisioni fatti con un ferro rovente.
Ora tutti lo guardavano con occhi diversi , perché il bambino viziato con ideali da puro sangue aveva lasciato spazio ad un uomo serio che aveva rischiato la vita per proteggerli andando anche contro la sua stessa famiglia.
Persino Ron che era quello che aveva accettato meno il salvataggio di Malfoy cercava di aiutarlo quando ne aveva bisogno.

Le giornate passavano allegre grazie hai gemelli che continuavano a fare scherzi a tutti, in particolar modo a Ron, per rallegrare le giornate, mentre un Hermione ancora a letto li sgridava come faceva qualche anno fa. Senza il pensiero costante degli allenamenti e quindi senza il pensiero dell’imminente guerra i ragazzi erano tornati alla spensieratezza dei loro anni.

Ma questa allegria fu interrotta quando dalla finestra entrò un patronus dicendo che il ministero era stato attaccato di nuovo, per fortuna Kingsley si era salvato essendo in riunione proprio ad Hogwarts ma c’erano stati diversi morti, in quel momento anche la Mc Granitt seguita da Kingsley entrò in infermeria guardando i ragazzi, anche lei aveva ricevuto lo stesso messaggio e dal suo sguardo le cose non erano messe bene.

<< vorremmo parlare in privato con tutta la famiglia Weasley , il signor Potter e la signorina Granger se riesce ad alzarsi >> disse la preside con sguardo serio.

Così Ginny, Ron, George, Harry seguiti da Fred che aiutava Hermione sorreggendola a braccietto, seguirono la preside nel suo ufficio e li fece accomodare.
<< Cari ragazzi, dovete prepararvi a partire, mi rincresce darvi a me questa spiacevole notizia, il ministero della magia come avete saputo è stato attaccato ma è stato fatto per vendetta perché nella fontana dell’edificio appena prima del attacco era comparso un messaggio con scritto “ visto che voi avete ferito noi, avrete la nostra vendetta e molti la pagheranno” e un minuto dopo sono partiti gli attacchi, ci sono stati molti feriti e altrettanti morti tra cui….. vostro fratello Percy >> disse cercando di trovare il modo più giusto per comunicare ai suoi poveri ragazzi che un loro fratello li aveva lasciati.

Ci fu un momento di silenzio per tutti i ragazzi fu uno shock , in fondo anche se non erano così legati con lui era pur sempre suo fratello. Hermione strinse le mani di Fred e George, Ginny scoppiò a piangere consolata da Harry e Ron che l’abbracciava anche lui in lacrime.

<< Ragazzi so che è dura ma dovete essere forti per i vostri genitori, i vostri compagni li ho già fatti avvisare che sareste partiti e il motivo, e ho avvisato anche tutta la vostra famiglia del vostro arrivo, prendete pure la vostra roba e venite qua, vi smaterializzarete direttamente a Grimmauld Place, sono tutti li >>

In silenzio andarono nella sala principale e la trovarono completamente vuota come tutti i dormitori, probabilmente i loro amici erano ancora in infermeria. Presero i vestiti e quello che gli sarebbe servito a casa e misero tutto nelle borsette di Hermione e Ginny.

Insieme tornarono nell’ufficio della preside e si smaterializzarono nella casa, in quella casa piena di ricordi, ricordi di persone che ora non c’erano più, persone che non li potevano aiutare in quel periodo, con non gli avrebbero sorriso dicendogli che avrebbero salvato il mondo, perché erano morti anche per loro e per tutte le persone che non li conoscevano.

Trovarono Molly seduta in cucina con una tazza di te ormai fredda tra le mani e gli occhi gonfi di lacrime, Arthur seduto accanto a lei anche lui con gli occhi gonfi. Alzarono appena lo sguardo quando arrivarono tutti i ragazzi che circondarono la madre per dargli conforto, ma nulla può confortare una madre quando ha avuto la notizia della morte di un figlio, però solo per un attimo quando ha visto i figli andargli in contro Hermione scorse una piccola luce negli occhi di Molly che si spense quasi subito.

Dopo poco si staccarono e decisero di lasciare Molly e Arthur da soli, così da poter stare insieme, andarono al piano di sopra e si misero tutti in una stanza, era un desiderio comune stare tutti insieme. Si sistemarono in una delle stanze più grandi che c’erano e era completamente vuota, ma le ragazze si ricordarono di aver dei sacchi a pelo nelle borse, li avevano presi in caso di fuga. Ognuno si sistemò, Hermione si mise vicino a Fred e George che guardavano nel vuoto e come se la loro felicità fosse svanita, la riccia prese  per mano entrambi che ricambiarono con un sorriso tirato prima di tornare ai loro pensieri. Harry consolava Ginny che era ceduta in un pianto silenzioso, Ron invece se ne stava li senza far nulla, forse perché non se ne rendeva realmente conto di ciò che è accaduto-

Il primo a parlare fu proprio il ragazzo più piccolo dei Weasley
<< è colpa nostra >> disse sedendosi sul davanzale della finestra guardando fuori da essa il sole che stava tramontando
<< Nessuno di noi sapeva a cosa saremmo andati in contro >> disse la riccia sedendosi sul letto vicino a Fred e a Ginny che aveva ripreso a piangere in silenzio
<< quanti ancora devono morire prima che tutto finisce, Tu stessa sei stata ferita in modo grave, se non fosse stato che eravamo li hai rischiato anche te, Lavanda non si sa neanche se potrà camminare ancora, Corner è ancora in coma >> disse Ron serio senza staccare gli occhi dalla finestra.

Nella stanza calò il silenzio, ognuno immerso nel silenzio, alla riccia venne la nausea a furia di pensare a quanti morti sarebbero stati sulla loro coscienza, a quanti sguardi vuoti avrebbe incontrato, a quanti bambini sarebbero rimasti soli come Ted , non riuscì a trattenersi, dovette correre in bagno, sentì solo dei passi raggiungerla e prendergli i capelli asciugandogli la fronte.

<< Tesoro >> e si ritrovò stretta tra le braccia di Molly, non sapeva bene quando era entrata, sapeva solo che stavano piangendo abbracciate l’una all’altra.
La donna piangeva per la perdita di un figlio ed era un dolore insopportabile come se la morte di Percy le avesse strappato via una parte della sua anima, come se fosse difficile essere felice e vedere un domani, perché sotterrare il proprio figlio è la cosa peggiore per un genitore, e la ragazza più giovane che piangeva per tutto il senso di colpa che gli affliggeva il cuore, Percy come altri ragazzi e ragazze avevano perso la vita combattendo oppure perché si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato, sapeva che non avrebbe potuto salvare tutti, ma quel senso di colpa non l’abbandonava non smetteva di pensare a quanti ancora dovevano sotterrare nel piccolo cimitero.


Arrivò Fred nel bagno a controllare come stava la sua ragazza e gli strinse il cuore a vedere sua madre e la riccia in quello stato, così si avvicinò e le abbracciò. La madre si scostò da loro due e fece un piccolo sorriso triste.
<< voi due quando decidete di dirmi che state assieme >> disse la donna sforzandosi di sorridere.
<< appena ce ne sarebbe stata l’occasione >> disse il figlio sorridendo alla madre
<< Ma Freddie quello è il ciondolo !! >>
<> disse la riccia cercando di capire se la reazione della donna era di felicità o di tristezza per vedere al collo della ragazza uno dei suoi gioielli. Ma la reazione fu decisamente di gioia perché li strinse con foga
<< Certo che sono felice, era ora che il mio Fred mettesse la testa a posto, e tu sei perfetta, un po sciupata ma perfetta, preparerò una torta in vostro onore sisi >> disse uscendo dal bagno dirigendosi verso la cucina, probabilmente la notizia era riuscita a distrarla un pochino.
<< Herm, stai bene? Non dare retta a Ron >> disse accarezzandogli una guancia
<< tranquillo stare con tua madre mi ha fatta stare meglio e sapere che è felice per noi mi ha portata al settimo cielo >> disse  appoggiando la sua mano su quella del rosso ancora posata sulla guancia.
<< ci sarò sempre >> disse dolcemente
<< e io per te >>

Si scambiarono un dolce bacio. Sapevano di poter contare uno sull’altra, lei era entrata nella vita del rosso pian piano mostrandogli la splendida ragazza che era diventata, la piccola so tutto io e amica rompiscatole del fratello minore aveva lasciato posto ad una donna adulta pronta a combattere per ciò che crede e per le persone che ama.
Insieme andarono verso la stanza, si resero conto che ormai il sole era tramontato e aveva lasciato spazio alla notte. Tutti stremati dalla giornata andarono a dormire. Hermione si accoccolò tra i gemelli come era nota fare quando erano alla tana, sapeva che solo così sarebbe riuscita a prendere sonno e a tener lontani gli incubi. Si strinse a loro sotto le coperte e poco dopo scivolarono nel sonno.

Si svegliò in piena notte, tutti stavano ancora dormendo così decise di scendere e andare a prendere una tazza di te caldo, per evitare di svegliare tutti.
Presa la tazza si sistemò su una sedia del tavolo della cucina con un libro e si immerse a leggere. Poco tempo dopo sentì dei passi arrivare dal piano superiore per poi sentire due braccia muscolose abbracciarla.
<< Non riuscivi a dormire ? >> chiese Fred sbadigliando.
<< No, troppi pensieri per la testa, devo capire chi sta lottando contro di noi, e in più ho vai sospetti sui nostri insegnanti auror, non mi fido >>
<< Se qualcosa non quadra lo scopriremo, se te vuoi tornare al castello fallo pure io devo restare qua con la mia famiglia >> disse con un sorriso triste accarezzandogli la guancia
<< non potrei mai lasciarti qui e tornare al castello, voi siete la mia famiglia ormai, tu sei la mia famiglia, e hai bisogno di me e io resterò >>
<< Grazie Herm >>

La mattina arrivò velocemente e con se anche la piccola  cerimonia per Percy , una cosa abbastanza intima tutta la famiglia Weasley compresi Bill e Charlie che arrivarono al mattino presto con la disperazione e la stanchezza di chi non ha chiuso occhio dipinti su viso, alla cerimonia partecipò pure  la preside Mc Grannit che disse delle dolci parole in onore del ragazzo, su quanto era stato uno dei migliori studenti della scuola e anche se aveva fatto errori nella sua vita alla fine aveva combattuto a fianco della famiglia per proteggere il castello . Videro scendere la salma nel terreno nel completo silenzio, l’unico rumore che c’era erano le foglie trascinate dal vento e il pianto disperato di una madre.
In quel piccolo cimitero accanto alle lapidi di Sirius, Tonks , Lupin, Malocchio, i genitori di Harry si aggiunse una nuova lapide, quella di Percy. Avevano deciso di mettere tutti vicini, tutti quelli che avevano combattuto sacrificandosi per un mondo migliore riposavano vicini l’uno all’altro per essere ricordati nell’eternità.
 
 
 
 spazio dell'autrice : eccomi di nuovo con un'altro capitolo, be è un capitolo un po triste, c'è stata la vendetta dei mangiamorte, ma nonostante la tristezza della famiglia si andrà avanti nei combattimenti in fondo i nostri ragazzi sono forti.
spero che vi piaccia questo capitolo e scusate il ritardo ma con gli esami non ho avuto tempo di completarlo. Grazie a tutti quelli che leggono le mie storie e grazie soprattutto a chi le recensisce :D

 
 
 
 
 

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Capitolo 12
*** Ricordi ***


ricordi
capitolo 12


Passarono i giorni velocemente, e i ragazzi dovettero tornare al castello per riprendere gli allenamenti. Così quella sera al calar della notte si smaterializzarono davanti al castello e trovarono la preside ad accoglierli per farli passare.
Arrivarono nella loro sala comune e trovarono tutti i loro compagni che si erano rimessi, compresa lavanda che riusciva a fare qualche passo con l’aiuto delle stampelle.

La bionda alla vista di Ron gli si illuminarono gli occhi e tentò di corrergli incontro ma gli cadde letteralmente addosso. George e Angelina si abbracciarono come se non si vedevano da anni. Hermione era felice di vedere l’amico così legato ad una brava ragazza e sperava che i due potessero avere una vita assieme, mentre guardava tutti i suoi compagni la grifondoro notò che tra tutti i suoi amici c’era anche Malfoy che se ne stava seduto in un angolo da solo.

<<  Ehi, sono contenta di vedere che stai meglio >> disse con un leggero sorriso
<<  Si, sono stato dimesso proprio oggi, mi dispiace per il fratello di Lenticchia...ehm Ron >> disse con sincerità.
<<  Quindi ti sei unito a noi? >> chiese guardandolo negli occhi
<<  Si, appena starò meglio inizierò anche gli allenamenti fisici >>

Pian piano con l’avanzare della notte le persone si recarono nella propria stanza ed Hermione andò a dormire nella stanza di Fred, voleva addormentarsi tra le sue braccia, in modo che gli incubi le stessero lontano da lei. Poco dopo sentì il respiro di Fred diventare più regolare e lento segno che si era addormentato, così per non svegliarlo si alzò e andò nella sala comune dell’esercito di silente, trovò Malfoy addormentato con un libro in mano, così senza far rumore uscì all’aperto.

Aveva bisogno di prendere aria e schiarirsi le idee, perché il pensiero che qualcuno stesse giocando contro di loro non era mai passato e in più aveva paura di chi poteva essere la prossima vittima.

Appena prima di girare l’angolo sentì dei bisbigli così si schiacciò contro il muro per riuscire a sentire meglio senza essere vista. Erano i due “insiegnanti” auror.
<<  Stavamo per essere scoperti!>> disse con voce insistente l’uomo
<<  Ma per quanto sia intelligente la ragazzina non ci ha scoperto, non ha ancora intuito nulla >> disse con voce tranquilla la donna.
<<  Mi ha quasi ucciso >> disse mostrando un braccio e una gamba ustionati.

La riccia stava per avvicinarsi di più per scoprire qualcos’altro ma sentì una mano sulla spalla e una sulla sua bocca per evitare di farla urlare, le mani la fecero ruotare e si trovò faccia a faccia con Malfoy che le fece segno di tacere  e la riportò nella sala comune.
<<  Loro non sono degli auror! >> disse Malfoy serio
<<  Come lo sai? >>  chiese lei perplessa
<<  ho riconosciuto le voci, non li ho mai visti in viso perché la maggior parte dei mangiamorte quando si incontravano indossavano le maschere per non essere riconosciuti, però quella voce, soprattutto quella donna, la sua voce l’ho riconosciuta subito, c’era quando sei stata torturata, e quando sono stato torturato e hanno ucciso mia madre >>
<<  Dobbiamo esserne sicuri prima di allarmare gli altri >> disse lei guardandolo negli occhi così chiari quasi bianchi, il colore così particolare dei suoi occhi era l’unica cosa rimasta uguale, lo stesso grigio che l’avevano guardata con disprezzo per tutti gli anni della scuola, lo stesso grigio che mentre era stata torturata l’avevano guardata senza difenderla, ma per il resto era completamente cambiato, del ragazzino prepotente e con la puzza sotto il naso non era rimasto praticamente nulla. Si era alzato ma era dimagrito, la pelle sempre chiara ora più che porcellana sembrava grigia, gli occhi erano circondati da profonde occhiaie nere, gli zigomi erano fin troppo in rilievo sembravano sbucare dalla pelle del viso.
<<  Dovresti riposare sai? Aspetta vado a prenderti una cosa >> continuò lei correndo a prendere una fialetta dalla borsetta per portarla al ragazzo.
<<  Cos’è? >>
<<  Una leggera pozione, ti aiuterà a dormire,…niente sogni >> disse lei, sapeva che il ragazzo dormiva poco probabilmente dovuti agli incubi, l’aveva passato anche lei, ma la riccia era riuscita a trovare la cura nelle braccia dei gemelli.
<< Grazie grang…Hermione>> disse lui con sincerità
<<  Di nulla, ora torno a dormire, buonanotte >> disse andando verso la stanza di Fred

Così dicendo entrò in stanza e si sistemò tra le braccia del fidanzato che aprì leggermente gli occhi.
<< Dove sei stata? >> chiese lui con la voce impastata dal sonno
<< a fare un giro, poi volevo leggere un po ma è troppo tardi >>
<< Secchioncella fino in fondo >> disse lui scherzando
<< peccato che sei innamorato di una secchioncella so tutto io >> disse lei facendogli la linguaccia per poi dargli un bacio sulla fronte.
<< vero, dai vieni qui a dormire >> disse lui
Così dicendo si accoccolò al fidanzato e poco dopo si addormentarono.

Al mattino si alzarono e trovarono un biglietto in cui gli dicevano che quando erano tutti pronti di recarsi nella sala per gli allenamenti per fare il punto di ciò che era successo.
Hermione andò nella stanza che condivideva con Ginny ,anche se ormai era diventata della rossa e di Harry , per prendere la divisa la indossò e legò i capelli in un ordinata treccia. Fuori dalla porta trovò Fred ad aspettarla che la bloccò prendendogli il polso.
<<  Herm vedo che qualcosa non va in te…dimmi che c’è! >> la guardò lui con aria preoccupata.
<<  Ok ma per ora non dire nulla per ora agli altri… Allora ieri sera mi sono svegliata e per non disturbarti sono andata in giardino a fare un giro, come facevo quando eravamo alla Tana, ma ho sentito delle voci, così mi sono avvicinata e ho sentito parlare i due Auror, parlavano che avevano rischiato di essere scoperti e che qualcuno ha ucciso quasi l’uomo, era ustionato, io ho usato l’incantesimo Incendio su uno dei mangiamorte, ma quando ho cercato di vedere meglio, Malfoy mi ha bloccata impedendomi di essere scoperta. Quando siamo arrivati in questa sala mi ha detto che lui è convinto che non siano auror ma Mangiamorte, e io ne sono sempre più convinta >> disse lei cercando di spiegarsi il meglio possibile.
<<  Cavolo questo è proprio un casino, se è come pensate ci hanno in pugno, dobbiamo scoprire tutto il prima possibile per riuscire a mettere in salvo tutti >>
<<  Come aveva detto al Mc Grannit , l’esercito di silente è l’ultima speranza, penso che cercheranno di ucciderci, senza di noi anche gli altri cadranno >> disse lei avvertendo la nausea causata dall’immagine di loro e di tutte le persone che vuole bene morti.
<<  Herm, ce la faremo, tranquilla >> disse lui stringendola a se.

Raggiunsero gli altri e andarono verso l’aula, trovarono i due insegnati seduti alla scrivania, l’uomo indossava dei pantaloni lunghi un maglione a collo alto e dei guanti come se nascondesse qualcosa, la riccia fece scorrere il suo sguardo verso Fred accanto a lei e anche verso Draco che la fissava come se pensassero la stessa cosa.
<<  Finalmente siamo tornati tutti, è stato un periodo difficile per tutti, ma è giusto che andiamo avanti con la nostra missione >> disse la donna guardandoli tutti.
Hermione cercò di capire se in qualche modo riusciva a collocare la voce della donna a qualche altro ricordo, se Draco aveva ragione i due erano presenti mentre Bellatrix la torturava.
<<  Quindi questo pomeriggio riprenderemo gli allenamenti >> disse lei mostrando a tutti come sarebbero stati divisi questo pomeriggio. Lei era in gruppo con Fred, George , Harry, Ron, Ginny e Draco. Si sarebbero dedicati alla parte dell’allenamento fisico.

Decisero di andare nella sala grande a fare colazione con gli altri studenti, era da troppo che si erano isolati ed era giusto che si facessero vedere.
La riccia prese posto al tavolo dei Grifondoro con Fred , George , Angelina e Baston che aveva preso posto accanto a lei. Gli altri si erano sparsi per le altre tavolate dove c’era posto.
<<  Quindi ora stai con Fred >> disse Baston parlando alla riccia
<<  Non ha resistito al fascio dei gemelli Weasley  >> disse Fred mettendogli una mano sulla spalla.
<<  Peccato, comunque era l’ultimo ragazzo con cui ti avrei vista Hermione, mi ricordo ancora al primo anno quando venivi a vedere tutte le partite di Harry con Ron a seguito, o quando sgridavi i gemelli nella sala comune, eri molto carina >> disse lui sorridendo al ricordo , facendo poi l’occhiolino alla ragazza.
Hermione sentì le guance diventare bollenti, non che non amasse Fred, ma il ricordo di lei al primo anno che oltre che andare a vedere Harry alle partite andava a vedere Baston allenarsi era imbarazzantissimo.
<<  ahaha, Grazie Baston , peccato che tu eri sempre preso dai tuoi allenamenti >> disse lei sorridendo.
Un Fred geloso strinse a se la fidanzata
<<  Baston, non cercare di rubarmi la fidanzata >> disse lui tenendo un tono scherzoso.
<<  Non lo farei mai, lei ha solo occhi per te >> disse lui sorridendo.
<<  Non fare il gelosone >> disse lei accarezzando la guancia al fidanzato
<<  Ha ragione ho solo occhi per te mio caro >> continuò lei.
<<  ecco >> rispose lui.
Arrivò l’ora dell’allenamento , fu più faticoso del solito , la donna si era accanita contro Hermione sembrava che gioiva nel vederla soffrire, ma la riccia da buona Grifondoro non si arrese.

Alla sera dopo essersi lavata , la riccia si buttò su una poltrona vuota con un libro, lesse di una pozione che poteva farti tornare a rivivere un ricordo per ricordare dettagli che si erano dimenticati. Andò nella stanza e trovò Fred sdraiato sul letto a leggere una rivista,
<< Ho trovato un modo per avere qualche dettaglio in più su quella volta che mi hanno torturata >> disse lei
<< Dobbiamo parlarne prima con gli altri, non voglio che vivi tutto questo senza un motivo >> disse lui abbracciandola.
Andarono nella sala comune e radunarono  tutti e spiegarono cosa avevano sentito e cosa aveva intenzione di fare.
<< Herm ne sei sicura ? >> chiese un Harry preoccupato.
<> rispose lei convinta.
Grazie al mantello dell’invisibilità e alla mappa del malandrino riuscirono a procurarsi tutto quello che serviva per fare la pozione.
Hermione si mise all’opera, dopo un ora buona era pronta.
<< Allora la pozione mi dovrebbe far addormentare subito , sarò in uno stato di incoscienza finchè il ricordo non è finito >> disse lei portandosi la mano sotto il collo dove ancora aveva la cicatrice impressa dal coltello di Bellatrix.
Prese un grosso respiro e bevve la pozione, si accasciò subito sul divano.

La riccia si ritrovò nella grande sala di Malfoy, Bellatrix la stava torturando con una serie di incantesimi Cruciatos, il dolore che provava era immenso era come se ogni parte del suo corpo bruciasse, dopo la sollevò e le puntò il pugnale sotto il collo premendolo talmente tanto che la lama aveva iniziato a lacerare la pelle. Da un lato della stanza arrivò una voce, fin troppo familiare
<< Bellatrix, uccidila ! senza di loro i ragazzi saranno perduti >> disse la voce di donna che arrivava da un magiamorte incappucciato, ma dal cappuccio si intravedeva un ciuffo di capelli castano ramato.
<< Tortura e uccidila, tanto le risposte non le otterrai da lei, ma i suoi amici pregeranno e diranno tutti pur di non sentirla >> quella voce quei capelli, erano stati ingannati, la donna incappucciata in quella stanza era stessa che si spacciava per auror che si spacciava per una loro insegnante.

 Intanto nella sala Fred si stringeva la mano alla riccia che si contorceva dal loro e urlava con tutta la forza che aveva nel corpo, ad un certo punto la ferita sotto la gola riprese a sanguinare. La riccia sconvolta aprì gli occhi
<< Sono dei mangiamorte >> disse sconvolta.


spazio dell'autrice: scusate se vi ho fatto attendere troppo, perdonatemi ma non sapevo come dare azione alla storia, ok questo capitolo non è molto ma mi serviva per potermi congiungere alla mia idea :D spero che vi piaccia e che lasciate qualche piccola recensione, anche con scritto solo MI FA SCHIFO grazie a tutti :D 

 

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Capitolo 13
*** australia ***


Australia
capitolo 13


Formulate quelle parole la riccia perse i sensi nuovamente. Luna si avvicinò con un panno umido e un altro per pulirgli la ferita. Fred prese la ragazza in braccio e la portò a letto, le pulì la ferita e le mise il panno umido sulla fronte. Hermione era più bianca del solito la fronte era umida di sudore, la pozione l’aveva esaurita.  Rimase in mobile per tre ore, in quel periodo Fred restò accanto a lei senza mai muoversi.
<<  F- Fred? >> disse lei con un sussurrò senza aprire gli occhi
<<  Sono qui tesoro >> disse lui sdraiandosi affianco a lei sul letto.
Non era da lui essere sdolcinato con una ragazza, Hermione era la prima a cui si sentisse veramente legato, l’amava e non poteva negarlo, solo l’idea di non vedere più il rossore comparire sulle guance della ragazza durante un complimento o quando li sgridava , lo distruggeva.
<< H-Ho paura >> sussurrò lei, si vedeva che era ancora sotto shock per ciò che aveva vissuto, perché non era da lei parlare così, lei che aveva combattuto a fianco di Harry e Ron per sette anni, lei che alla battaglia finale non si sarebbe arresa mai.
<<  Tranquilla, appena stai meglio ne andiamo a parlare con la Mc Grannitt , e ce ne andremo >> disse lui cullandola.
<<  Non abbiamo tempo da perdere, manda qualcuno a chiamarla, posso farcela >> disse lei mettendosi a sedere, riacquistando la sicurezza che la distingueva dalle altre ragazze.

Dopo poco li raggiunse la Professoressa, non volendo far spostare e stancare Hermione   la riunione si fece nella stanza da letto, sul letto accanto a lei c’erano i gemelli e tutti gli altri attorno con la preside centrale.

La riccia raccontò tutto quello che avevano scoperto, dalla notte in cui li aveva sentiti parlare ai dubbi  che aveva fin da tempo e in fine la pozione con ciò che aveva scoperto.
<<  Cara, non dovevi fare una cosa così rischiosa, soprattutto senza aiuto >> disse l’insegnante veramente preoccupata per l’accaduto
<<  Ora il punto è cacciarli dalla scuola, non voglio un'altra guerra in questa scuola, queste mura hanno visto fin troppe vittime, troppe vite spezzate da persone senza pietà >> continuò l’insegnate
<<  Il problema è che anche se li cacciamo, si vendicheranno su di noi e sulla scuola non possiamo permetterlo >> disse Harry
<<  Non ci sono auror , gli unici di cui possiamo fidarci è l’ordine della fenice ma potrà essere qua solo tra qualche giorno ora sono in missione >> disse George.
<<  Imprigioniamoli, e togliamogli la bacchetta, potremmo fare a turno per controllarli >> commentò Lee
<<  sarebbe un ottima idea, mi serve aiuto, quindi Potter, Ron, Fred ,George ,Weasley, Baston, voi verrete con me, combatteranno ma potremmo prenderli in contropiede, signorina Granger per quanto sia la miglior studentessa che abbia mai avuto ora deve riposarsi e noi basteremo, ma si rimetta perché dovrà essere in forma per fargli da guardia >> Rispose la Preside.

I ragazzi annuirono ed uscirono dalla stanza guardando i loro amici.
Ginny si mise vicino ad Hermione e l’abbracciò.
<<  Andrà tutto bene >> disse la rossa, più per rassicurare se stessa che l’amica.
Hermione aveva paura, è vero erano solo due mangiamorte contro loro che erano i più promettenti studenti, ma aveva paura per tutti i loro amici.

Pian piano gli altri ragazzi si ritirarono, in stanza rimasero solo Angelina , Ginny e Hermione.
Angelina con le due non era mai stata una grande amica, ma da quando la riccia l’aveva salvata le era riconoscente e ora anche se non lo mostrava la ragazza aveva bisogno di appoggio.
Hermione chiuse gli occhi e appoggiò la testa contro la spalliera del letto, com’era possibile che tutto andasse a rotoli in così poco tempo, ora i suoi amici e il suo fidanzato stavano combattendo contro due mangiamorte, senza rendersene conto strinse il ciondolo che le aveva regalato il ragazzo.
<<   Sai, pensavo che prima o poi Fred avrebbe messo la testa a posto e si sarebbe scelto una ragazza come si deve, ma non avrei mai creduto che vi sareste piaciuti, lui ti guardava da un po, ma te sembrava che avevi solo occhi per Ron >> disse angelina cercando di tirare su il morale.
<<  Giusto, dai Herm raccontaci quando hai capito di provare qualcosa per Fred >> insistette la Rossa
<<   okok, allora i primi anni mi ero presa una cotta gigantesca per Ron, ed ero incavolata nera che non mi aveva invitato al ballo, non che andare con Krum fosse un dispiacere, ma per quanto sia bello quel ragazzo avevo pensato che il mio cuore appartenesse a Ron, ma poi dopo il ballo Ron mi fece arrabbiare e mi trovai a piangere da sola nella stanza comune e Fred vedendomi in quello stato si preoccupò per me e restò li finchè non mi calmai, all’inizio pensai che lo faceva solo perché mi considerava come una sorella minore, ma poi abbiamo iniziato a parlare di più e conoscerci meglio, e al matrimonio di Bill mi aveva invitata a ballare portandomi via da Krum ho iniziato a provare qualcosa di diverso, ma poi siamo scappati e non ho avuto più tempo di pensare a quello che provavo, sono stata così presa da tutta la situazione che per qualche tempo avevo persino creduto di essermi innamorata di nuovo di Ron, ma quando ci siamo baciati nella camera dei segreti sentivamo che non andava, c’era qualcosa di strano e quando entrammo nella sala grande e vidi Fred a terra mi sentivo distrutta, ma non davo peso alla situazione pensavo di aver reagito così solo perché gli volevo bene. Poi il tempo è trascorso e sono diventata sempre più legata ai gemelli, loro mi avevano accolta quando mi sentivo più sola, fin quando non ho capito di essermi innamorata di Fred >> Concluse la riccia con un sorriso in viso.
<<   Sai che al ballo del ceppo io c’ero andata con Fred ma alla fine passai la serata con George perché io e lui litigammo, lo vedevo sempre con la testa da un'altra parte, e l’avevo sorpreso più volte a fissarti, sembrava geloso di Krum >> disse Angelina.
<<  Ma ragazze ci pensate?  Farete parte tutte della grande famiglia Weasley quando i due malandrini dei miei fratelli vi chiederanno di sposarvi >> sospirò la rossa con aria sognante.


Passarono ancora un po di tempo ridendo e scherzando, cercando di alleviare la tensione dovuta alla mancanza dei rispettivi fidanzati.
Dopo qualche ora nella stanza entrarono Harry , George e Fred.
Sembravano che stavano tutti bene a parte l’ultimo che aveva un taglio sul sopracciglio destro per il resto erano tutti interi, ma qualcosa colpì Hermione, era l’espressione sul viso di tutti e tre.
<<  Cos’è successo ? >> chiese la riccia
<<  Abbiamo combattuto a lungo ma per fortuna nessuno si è fatto male, ma l’uomo ci è scappato, siamo riusciti a catturare solo la donna, Tra tre giorni arriverà l’ordine della fenice e se ne occuperanno meglio loro, l’unico problema è che abbiamo paura che si vendicano sulle persone a cui vogliamo bene, o sulla scuola, quindi tra tre giorni ce ne andiamo >> spiegò Harry
<<   Herm abbiamo discusso con la Mc Granitt e se vuoi posso accompagnarti in Australia a rivedere i tuoi genitori >> disse Fred abbracciandola.
<<   Si credo sia giusto, so che non potrò fargli tornare la memoria ma almeno potrò vederli >> disse lei stringendosi al ragazzo.
<<  la Mc Granitt li ha trovati e mi ha dato l’indirizzo, quando ti senti pronta andiamo >>
<<  Voglio partire subito, abbiamo solo qualche giorno da passare con loro per vederli >>
<<  Sicura? >>
<<  Sicurissima >> rispose lei alzandosi dal letto.

Prese la borsa con le perline e andò in bagno a mettersi su un paio di jeans e una maglietta, poi fu il turno di Fred di indossare abiti babbani.
Quando furono pronti si presero per mano e si smaterializzarono in Australia. Trovarono un piccolo Hotel dove alloggiare quella notte, e poi chiamarono lo studio dentistico dei genitori della ragazza per prendere un appuntamento quel pomeriggio.
<<  Ho paura Fred, so che non mi riconosceranno ma non so come potrei reagire >> confessò lei
<<  Tranquilla, vedrai che andrà bene, anche se non ti riconosceranno sono pur sempre i tuoi genitori qualcosa proveranno >> disse lui cercando di tranquillizzarla.

Il pomeriggio arrivò velocemente e i due ragazzi si recarono all’ambulatorio. Appena entrarono trovarono la signora Granger, che dopo avergli cambiato la memoria era la signora Smitt, ad accoglierli. Lei e la figlia si assomigliavano molto, stessi capelli e stesso sguardo serio.
<<  Ma che bella ragazza, la signorina Granger giusto? >> chiese lei sorridendo
<<  Certo >> rispose la riccia cercando di sorridere.
<<  E questo bel giovanotto deve essere il suo fidanzato giusto ? Scusate se sono molto curiosa, di solito non sono così ma con una bella coppia così non si può fare a meno >>
<<  Si signora sono il suo fidanzato, l’ho accompagnata alla visita >> disse Fred prendendo la mano della riccia.
Il signor Granger uscì dalla porta dello studio per far entrare Hermione e il rosso riconobbe nell’uomo gli stessi occhi e lo stesso sorriso della riccia.
Il padre iniziò a visitare la figlia che non si ricordava di avere.
<<  Bellissimi denti, complimenti >>
<<  Grazie dottore >> rispose lei cercando di sorridere , trattenendo le lacrime che pungevano negli occhi ricordando tutte le volte che i suoi genitori le avevano fatto storie sulla cura dell’igiene orale e sulla loro disapprovazione quando si è rimpicciolita i denti davanti in occasione del ballo del ceppo.
Insieme tornarono nella sala d’aspetto dove videro Fred parlare tranquillamente con la signora. Alla riccia tornò la malinconia, le sarebbe piaciuto veramente tanto che sua madre si ricordasse di lei, e che in quel momento si rendeva conto che stava parlando con l'amore della sua vita.
La donna si girò e sorrise al marito e alla riccia.
<<  Ma sapete che vi assomigliate ? >> disse la donna fissando il marito e la ragazza.
<<  Tesoro non dire così, se no il ragazzo si ingelosisce >> disse l’uomo
La madre di Hermione fissò la ragazza ancora per un po, sembrava combattuta su qualcosa.
<<  Sicuri di non essere mai venuti in Australia o che noi non ci siamo mai visto? Perché signorina Granger a me sembra di conoscerla, ma non so il perché >>
<<  Probabilmente mi ha confusa con qualcun'altra >> rispose la ragazza prendendo per mano il rosso, aveva bisogno del suo sostegno in quel momento
<<  Ora dobbiamo andare, è stato un piacere conoscervi >> continuò la riccia.
<<  Grazie e arrivederci è stato un piacere >> rispose la donna sorridente.

Appena fuori dalla studio Hermione lasciò scivolare le lacrime che le riempivano gli occhi, il ragazzo senza dire nulla la prese e l’abbracciò facendola sfogare, non poteva immaginare il dolore che si poteva provare nel parlare con i propri genitori che non ti riconoscevano .
Quando si fu calmata tornarono nel piccolo albergo dove avrebbero passato la notte e la mattina dopo sarebbero dovuti tornare al castello per vedere il da farsi.
<<  Herm è meglio che ti riposi, se vuoi ti faccio portare qualcosa di caldo >> disse il ragazzo mettendosi a sedere sul letto vicino alla fidanzata.
<<  Non ho più una famiglia >> disse lei fissando la parete.
<<  Hai me, io sono la tua famiglia e lo sarò sempre, Ginny, Harry, Ron e con tutti gli altri saremo la tua famiglia, non sei sola, non ti lasceremo mai >> disse lui facendola girare per guardarla negli occhi, in quegli occhi ancora rossi e lucidi.
<<  Veramente? >>
<<  Non ti lascerò mai >> disse lui baciandola.
Il bacio si fece più inteso, il rosso si distese sul letto trascinando la riccia sopra di lui. Lei senza pensarci due volte tolse la maglia al fidanzato che rimase un attimo stupito.
<<  Sicura? >> chiese lui.
<<  Sicurissima >> ripresero a baciarsi e consumarono il loro amore, in quel paese così lontano da casa, forse erano stati troppo affrettati ma allo stesso tempo era giusto, la guerra era ancora incorso e  chissà quanto tempo sarebbe passato prima di poter stare ancora così insieme. Lei aveva perso i suoi genitori, ma Fred riuscì a farla sentire amata, come nessuno c’era mai riuscito. Lui per la prima volta sapeva di amare veramente una persona.

Al mattino si svegliarono coperti solo dal lenzuolo dell’albergo, ancora abbracciati l’uno all’altra.
<<  Buongiorno >> sorrise Fred notando che la ragazza stava aprendo gli occhi, si era già svegliato da un po’, ma era restato a guardarla mentre dormiva,non era la prima volta, spesso quando dormiva con lui e George restava a fissarla mentre sognava, ma questa volta la vedeva completamente rilassata, anche la piccola rughetta d’espressione che gli si formava sulla fronte quando pensava o si arrabbiava era completamente distesa.
<<  Buongiorno >> disse lei sorridendo per poi allungarsi a dare un bacio al fidanzato.
<<  Dormito bene mia secchioncella? >>
<<  Magnificamente, e te? >>
<<  non ho mai dormito meglio nella mia vita >>
Restarono ancora un po a letto abbracciati, perché sapevano entrambi che quando si sarebbero alzati quel senso di benessere che li circondava sarebbe sparito, dovevano tornare al castello e riprendere il loro posto in quella missione.
<<  Vado a farmi la doccia >> disse lei alzandosi e coprendosi col lenzuolo.
<< Cos’è ? adesso fai la vergognosa? >> scherzò lui.
<<  Fred! Non mettermi in imbarazzo >> disse lei rossa in viso, cercando si stringersi ancora di più il lenzuolo infilandosi in bagno.
Fred amava metterla in imbarazzo, diventava subito rossa e non si rendeva conto di quanto quel rossore la faceva diventare ancora più bella.
Hermione si mise sotto il getto rilassante della doccia, sentiva l’acqua scivolarle sul corpo mentre ripensava alla notte precedente, era stata la sua prima volta e non avrebbe mai pensato che sarebbe accaduta con Fred, eppure era successo , si erano amati tra le lenzuola. Per la prima volta si era sentita una donna amata e bella, si perché lui sapeva guardarla in un modo che la faceva sentire bella.
Quando ebbe finito si rivestì e tornò nella stanza dove trovò il ragazzo pronto ad aspettarla per tornare al castello.
Pagarono e cercarono una vietta nascosta per potersi smaterializzare al castello.
<< Non sei pentita di questa notte vero? >> chiese lui stringendola a se.
<< Fred è stata la notte più bella della mia vita, e non avrei mai potuto immaginarla diversa, Ti amo >> disse lei baciandolo.
<< Ti amo anche io >>
<< per tutte la barba di merlino… Fred Weasley il dongiovanni del castello si è innamorato >> scherzò lei.
<< Ebbene si, ma non dirlo troppo in giro, se no perdo tutto il mio fascino >> disse facendogli l’occhiolino , mentre la riccia scoppiò a ridere.
<< Pronto  ? >> chiese lei dandogli la mano.
<< Prontissimo >> rispose lui afferrando la mano alla ragazza.
 



spazio dell'autrice : ecco a voi un nuovo capitolo, si lo so è un po smielato, ma infondo la storia è centrata su Fred ed Hermione ma il prossimo capitolo ci sarà più azione, Ci tenevo a mettere questo capitolo per far incontrare Hermione con i suoi genitori anche se non la riconoscono e ne ho approfittato per la prima volta della nostra coppia. 
Spero tanto che mi scriverete una recensione :) Grazie a tutti 
alla prossima baci :D

 

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Capitolo 14
*** La nuova Tana ***


La nuova tana
Capitolo 14
 
 

Si smaterializzarono proprio davanti al cancello, insieme entrarono e si diressero verso la loro sala comune. Non erano ancor entrati che la riccia venne assalita da Ginny
<< Ciao, mi sei mancata >> disse la rossa stritolando l’amica.
<< Anche tu >>
<< Ehi sorellina liberami Herm che è il mio turno visto che Fred l’ha tenuta per se tutto questo tempo >> disse George sbucando fuori dalla sua stanza.
<> disse la riccia buttandosi nelle braccia dell’amico, l’era mancato veramente tanto, era sempre stata abituata ad averlo affianco, era il fratello maggiore che non aveva mai avuto.
<< E brava dimenticati di me mentre te la vai a spassare con mio fratello >> le sussurò lui nell’orecchio, facendo diventare rossa l’amica.
<< Lo sai che non mi posso dimenticare di te >> disse lei facendogli l’occhiolino.
<< Ehi sono geloso >> disse Fred avvicinandosi ai due.
<< Zitto Fred, lei adesso è mia! Te la sei tenuta per te tutto questo tempo, e poi si sa che io sono il più bello >> disse lui mettendo un braccio sulla spalla della riccia.
<< Mi dispiace tesoro ma tuo fratello ha ragione, è lui il più bello >> disse la mora facendo l’occhiolino al fidanzato che fece finta di essere offeso prima di iniziare a rincorrere il fratello.
Dopo che ebbero salutati tutti chiesero informazioni sul da farsi, prese parola Harry.
<< Allora domani verranno quelli dell’ordine, e si occuperanno della mangiamorte, noi partiremo con le ricerche degli altri, collaborando con l’ordine. Ce ne andremo dal castello, siamo d’accordo tutti dell’idea di allontanare le battaglie dal castello, quindi ci muoveremo smaterializzandoci e come posto dove stare Nevill ha offerto casa sua visto che sua nonna è scappata dall’Inghilterra quella casa è vuota, non possiamo dare nell’occhio, quindi conviene che iniziate a preparare le vostre cose così domani notte sarete pronti >> disse Harry con serietà stringendo la mano alla sua ragazza.
<< Eh il piccolo Ted ? >> chiese Hermione preoccupata
<< Se ne occuperanno qui al castello è troppo rischioso portarlo con noi >>
<< Certo, vado a preparare le mie cose >> disse lei abbracciando ancora il bambino che era sopravvissuto per poi andare nella sua stanza.

La riccia entrò in stanza e raccolse tutte le sue cose lasciando solo il cambio per il giorno dopo. Era strano andarsene di nuovo così, sembrava di dover scappare ancora, perché per tutto il tempo che loro gireranno nessuno saprà nulla di loro, probabilmente avranno solo qualche contatto con l’ordine della fenice che li informerà sulle missioni da compiere, ma dopo essere stata dai suoi genitori la paura era aumentata ancora, aveva sempre la sensazione di averli messi di nuovo in pericolo, per quanto non sapeva se mai sarebbe riuscita a fargli tornare la memoria restavano sempre i suoi genitori, coloro che l’avevano cresciuta e le mancavano come non mai.
<< Ehi >> disse entrando in stanza Ginny
<< Ehi >> disse la riccia sorridendo, era felice di averla li almeno avrebbero parlato un po’. Loro due si erano legate molto durante gli anni, erano confidenti sapevano di poter contare l’una sull’altra anche senza parlare o vedersi sempre. Ginny era cresciuta molto si era fatta una bellissima ragazza dai lunghi capelli rossi e il fisico slanciato con una pelle bianchissima che metteva in risalto le piccole lentiggini sparse sul viso, ma la cosa che colpiva di più di quel bellissimo viso erano gli occhi verdi incorniciate da lunghissime ciglia nere.
<< Allora vuoi raccontami cos’è successo in Australia? Perché se no ti estorcerò tutto con un incantesimo>> disse la rossa assumendo una posizione alla Molly Weasley .
<< Okok calma, allora vabbe siamo andati a far visita ai miei genitori in studio, è stato bellissimo vedere Fred parlare con mia madre anche se allo stesso tempo mi rendeva triste perché non si rendeva conto che era mia madre e di quanto avrei desiderato un suo abbraccio e di sentirmi dire che era felice per me >> si interruppe la riccia per asciugarsi delle silenziose lacrime che avevano solcato il suo viso, mentre si sedeva sul letto seguita dall’amica che le aveva messo un braccio sulle spalle.
<< Sono sicura che in cuor loro sapevano che eri loro figlia >>
<< Penso anche io, pensa che mia madre vedendomi vicina a mio padre si era stupita della nostra somiglianza ma nulla di più, almeno so che il mio incantesimo ha avuto effetto, ma sai sapevo che sarei andata incontro all’evenienza che non si sarebbero mai ricordati di me, ma dovevo vederli, dovevo sapere che stavano bene sapendo della guerra imminente che ci aspetta >>  continuò la riccia con gli occhi gonfi di lacrime.
<< Vedrai quando tutto questo sarà finito troveremo un modo per far tornare la memoria ai tuoi genitori così ci saranno al matrimonio tuo e di Fred >> disse la rossa con aria sognante pensando al futuro matrimonio.
<< Però non sono solo successe cose tristi >> accennò l’altra diventando rossa come i capelli dell’amica.
<< Ah si? >> chiese con aria stupita
<< Be tra me e Fred è successo, ed è stato bellissimo >> disse Hermione sorridendo da ebete.
<< Oddio Herm sono troppo contenta, l’ho sempre sostenuto e sempre sosterrò che siete perfetti l’uno per l’altra >>  Esclamò  Ginny abbracciandola per poi alzarsi e correre da Fred ad abbracciare anche lui che la guardò come se fosse pazza.

Poi incrociò lo sguardo della riccia che era appena arrivata nella sala comune e capì tutto e ricambiò l’abbraccio della sorella. Ginny era già qualche anno che pensava che il ragazzo perfetto per la sua amica non era Ron, c’erano sempre troppi battibecchi per stupidate tra loro, poi a Hermione serviva un ragazzo che le facesse vivere la vita con più libertà, cosa che Ron non sarebbe stato mai in grado, invece con Fred la sua amica si sarebbe lasciata andare e quando vide il rapporto che si era formato tra la riccia e i suoi fratelli si rese conto che tutte le sue idee erano vere, il ragazzo perfetto per Hermione era proprio suo fratello Fred, perché era stato il primo a riuscire a far tornare il sorriso all’amica dopo la guerra, era stato il primo a farla ridere con una delle sue stupidaggini, sarebbero stati una famiglia perfetta una volta che tutto questo fosse finito.

Nel pomeriggio arrivò l’Ordine della Fenice con i signori Weasley che andarono ad abbracciare tutti i ragazzi calorosamente, soprattutto Molly che con le lacrime agli occhi stringeva i figli sapendo che da li a poco li avrebbe dovuti lasciare un’altra volta.
Cenarono tutti assieme come capitava spesso alla tana, per un attimo si respirò al spensieratezza che aleggiava in quelle serata, Fred e George fecero scherzi a tutti e finirono per essere rincorsi attorno al tavolo da una Molly arrabbiata. Ron continuava a mangiare senza fine mentre Harry e Ginny si scambiavano sguardi e sorrisi maliziosi, era tutto uguale a quelle sere anche se quella volta seduti al tavolo c’erano molti più ragazzi e in quel momento si comportavano da ragazzi senza pensare al peso della guerra sulle spalle, per una sera nei loro occhi si vedeva solo l’allegria di quel momento e non la tristezza di tutto quello che avevano visto e vissuto.

Col calare della notte arrivò il momento in cui tutti i ragazzi sarebbero dovuti partire, Molly abbracciò ognuno di loro sperando di poterli vedere al più presto tutti assieme, sperando che quando tutto sarebbe finito tutti quei ragazzi potranno tornare alla vita di tutti i giorni senza preoccupazioni e che nessun’altra generazione debba più crescere velocemente com’era capitato a loro.
<< Bada a lui, sei l’unica che può farlo >> sussurrò la signora Weasley a Hermione riferendosi a Fred che stava scherzando col fratello cercando di tirare su il morale a tutti.
Si smaterializzarono nella casa di Nevill, una grande villa circondata da un giardino che probabilmente qualche tempo fa era molto curato, entrarono tutti assieme nel vialetto ed entrarono in casa, un’enorme casa arredata alla perfezione, entrando nella casa si sbucava in un grande salotto con a fianco la sala da pranzo, dalla sala da pranzo si andava poteva andare nella cucina e nella sala da pranzo sulla destra vi erano le scale per andare nelle sale di sopra con le camere da letto.
<< Ecco a voi casa >> disse Nevill con un piccolo sorriso.
<< Carina Nevill >> disse Luna mettendosi vicino a lui.
<< Prego accomodatevi ora è anche casa vostra su ci sono un sacco di stanze, mia nonna ha voluto mettere più stanze da letto di quante persone erano presenti in questa casa >>
Mentre gli altri facevano un giro per la casa , Fred prese da parte Hermione per poter parlare un po’ in privato.
<<  allora prefetto perfetto a quando il bis? >> chiese lui guardandola maliziosamente.
<< Ma quanto sei scemo? Caro il mio Weasley >> scherzò lei
<< Seriamente sei pentita di quel che è successo? >> chiese lui in un attimo di serietà.
<< Mai stata più convinta di una mia scelta, e non sono mai stata così felice >> disse lei dandogli un leggero bacio.

Andarono insieme nelle stanze di sopra per decidere dove stare, andarono nella stanza dove c’era George.
<< Eccovi qua fidanzatini, allora vi piace la stanza? Ecco sarà la nostra stanza >> disse lui allargando le braccia
<< Be sarà la vostra stanza >>  lo corresse la riccia.
<< No no sarà la nostra stanza a patto che voi due piccioncini non combinate nulla con me presente >>
<< Fratello mio non posso assicurarti nulla, sai è insaziabile >> scherzò Fred dando una pacca sulla spalla del fratello.
<< FRED!!!! Non è divertente >> lo rimproverò la riccia rossa come i capelli del fidanzato
<< Dai Herm su non fare così, comunque tornando alla faccenda della camera, Angelina ha detto che preferisce starsene con Katie e che non c’è nessun problema se resti qui >> continuò George.
<< Va bene se insisti ok, ma se per caso Angelina ti dice che le da fastidio o se voi volete una vostra stanza dovete dirmelo, intesi? >>
<< Certo, ma ormai siamo abituati ad averti in stanza con noi, sarebbe strano il contrario >> disse George abbracciandola.

Dopo poco arrivò un patronus che li avvisava che il giorno seguente alcuni di loro sarebbero dovuti partire ed andare in Bulgaria perché delle famiglie di maghi erano state attaccate perché erano legati a babbani, quindi dovevano vedere se c’era qualche superstite, a partire quella volta sarebbero partiti Hermione, Fred, Ginny, Baston , Ron e Nevill gli altri dovevano stare in casa ma pronti ad intervenire in caso di necessità.
Questo voleva dire che per la prima volta Fred si sarebbe dovuto separare da George. Verso mezzanotte si ritirarono tutti nelle loro stanze, per la prima volta Hermione non sapeva cosa dire, avvicinarono i letti e la riccia si accoccolò tra i due.
<< Ti voglio bene George >> disse lei stringendolo
<> disse lui accogliendola tra le sue braccia.
<< Torneremo >> disse Fred stringendo anche lui la riccia
In breve tempo si addormentarono accoccolati come quando vivevano felici alla Tana e che la loro preoccupazione maggiore era che scherzo fare a Ron, mentre ora si trovavano ad affrontare ancora le paure che li aveva perseguitati in tutti questi anni.

 


spazio dell'autrice: Eccomi quaaaaaaaaa! scusate per il mio solito ritardo e scusate se il capitolo non è lunghissimo ma gli esami in università mi stanno portando via troppo tempo!! Perdono...comunque so che questo capitolo non è emozionante ma mi serviva per sviluppare la storia. Vi prometto che nel prossimo capitolo ci saranno molte novità tra cui un un nuovo personaggio :D vi lascio col dubbio!! RECENSITE 
 

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Capitolo 15
*** La gelosia è una brutta cosa, sai? ***


capitolo 15
La gelosia è una brutta cosa, sai?





Hermione aprì gli occhi e notò che al suo fianco mancava George, probabilmente si era già alzato oppure era da Angelina, così per non svegliare Fred che era ancora nel mondo dei sogni decise di scendere al piano inferiore, tanto non sarebbe mai riuscita a riaddormentarsi.
Scese e incontrò Draco seduto sul divano a fissare il camino ormai spento, aveva ancora un braccio fasciato e zoppicava.
<< Buon Giorno>> disse la ricca sedendosi vicino a lui.
<< ‘Giorno >> disse lui guardandola per un attimo per poi tornare a fissare il camino.
<< Ti stai riprendendo? >>
<< Pian piano il mio corpo si rimetterà, ma sai sono solo ora…La maggior parte di voi mi odia, la mia famiglia è morta, non ho più nessuno>> disse lui con gli occhi lucidi stessi occhi che non si erano staccati dal camino.
<< Draco, noi non ti odiamo, solo è strano averti tra noi, sai ci hai sempre trattati male, ma si vede che sei cambiato che ora sei dalla nostra parte, hai rischiato di morire per noi >> disse la riccia stringendogli la mano.
<< Grazie, siete stati gentili con me, nonostante tutto quello che vi ho fatto…>>
<< Shh tranquillo ora ci siamo noi >> disse una voce alle sue spalle. Dietro di loro c’era Ginny. La ragazza si sedette vicino a loro.
<< è vero, non siamo mai stati amici, anzi ci siamo odiati, ma non siamo più a scuola dove c’era in ballo solo le litigate tra grifondoro e serpeverde , la vittoria non è conquistare la coppa delle case. Ora siamo ancora in battaglia, ogni volta che qualcuno esce per una missione rischia la vita, e tu ormai fai parte di questo gruppo, hai rischiato la vita pur di non farci scoprire, hai cercato di proteggere Harry quando era stato condotto nella tua villa, quindi direi che possiamo passare oltre le litigate e mettiamo da parte tutti i pregiudizi ok? >> disse la rossa porgendogli la mano, che il biondo dopo un po’ di esitazione afferrò
<< Ok >> disse lui mostrando per la prima volta un sorriso.
 



 La partenza era prevista alle nove di sera in modo che quando sarebbero arrivati in Bulgaria la sarebbe stata notte fonda. Dopo cena Hermione, Fred, Ginny, Baston , Ron e Nevill salirono ai piani di sopra a prepararsi i mantelli e le divise che gli erano state fornite quando erano tornati a scuola erano tornati utili per questo genere di missione. Fred era sdraiato sul letto già pronto mentre guardava Hermione che cercava di farsi una treccia decente.
<< I tuoi capelli si stanno ribellando >> disse lui ridendo
<< Esatto non so cosa fare con questa criniera >> disse lei sbuffando esasperata.
Lui si alzò e andò dietro di lei andando a sistemargli i capelli in una splendida treccia.
<< E da quando il famoso Fred Weasley è capace a fare una treccia così bella? >>
<< Da quando Ginny pretendeva che da piccola fossimo io e George a legargli i capelli, ma non dillo a nessuno se no si rovina la mia reputazione >> disse lui facendogli l’occhiolino.
<< Manterrò il tuo segreto >> disse dandogli un tenero bacio.
<< Andrà tutto bene vero? >> chiese lei sprofondando tra le sue braccia muscolose.
<< Tranquilla ci sono io con te >> disse il ragazzo stringendola a sua volta.
Scesero assieme tutti erano già pronti. Ginny stava abbracciando Harry, Lavanda sembrava non volersi staccare da Ron, Nevill e Luna parlottavano silenziosamente tenendosi le mani, mentre Baston li aspettava con aria seria con la schiena appoggiata la muro. Quando Harry li vide corse ad abbracciare sia lei che Fred
<< Mi raccomando state attenti >> gli raccomandò il bambino che era sopravvissuto. George strinse prima la sorellina, la più piccola della famiglia l’unica femmina della loro numerosa e stramba famiglia, la stessa bambina che hanno sempre ritenuto la loro copia al femminile, poi passò da Hermione quella ragazza che era entrata a far parte della vita sua e di Fred facendo diventare la loro coppia un trio, se anni fa gli avrebbero detto che quella piccola rompiscatole sarebbe diventata una di loro gli avrebbe riso in faccia, fu il turno di Fred quello più complicato, non erano abituati a stare separati tutti i loro problemi li avevano risolti assieme e ora non potevano.  Si allontanò e guardò il gruppo che aveva difronte a lui, stavano per partire sua sorella, la ragazza che era diventata sua sorella e affianco a loro la parte della sua anima nonché il suo gemello.
Si presero per mano e i sei si trovarono in Bulgaria dove gli era stato mostrato di smaterializzarsi tirarono fuori subito la bacchetta. SI guardarono attorno, era un bellissimo quartiere residenziale con grandi ville circondate da alberi, sopra due di essere videro il marchionero segno del passaggio dei mangiamorte. Corsero verso quella direzione all’ingresso trovarono subito un uomo e una donna senza vita, la porta della prima casa era spalancata e dal suo interno si sentirono delle grida di una bambina. Ginny e Hermione si lanciarono all’interno della casa senza pensarci due volte. Dietro di loro sentirono le voci dei ragazzi chiamarle, ma non gli diedero ascolto corsero verso la stanza da dove provenivano le urla. Arrivarono proprio nel momento che un lampo verde colpì al petto una ragazzina di poco più di dieci anni, cadde a terra con gli occhi spalancati da cui fuoriuscivano delle piccole lacrime che scorrevano giù per il viso.
<< è inutile che cercate di difendere chi non se lo merita, sono traditori del proprio sangue e moriranno come morirete voi >> disse il mangiamorte girandosi con ghigno verso di loro. Era un uomo molto alto e muscoloso, aveva la pelle bianca come il latte e gli occhi del colore della notte, il viso era rovinato da una cicatrice che partiva dalla tempia sinistra e finiva sulla guancia destra tagliandogli tutto il viso, rendendolo ancora più terribile.
Entrambe le ragazze si prepararono ad attaccare e dietro di loro arrivarono anche i ragazzi. Ma proprio mentre il mangiamorte stava per attaccare, qualcuno si buttò sopra di lui atterrandolo. Quello che sembrava un ragazzo finì a terra a faccia in giù. I ragazzi attaccarono il mangiamorte
<> urlò Fred che aveva affiancato la fidanzata e la sorella. La bacchetta cadde poco distante dal corpo e Nevill andò a recuperarlo. Hermione fece un incantesimo che legò il mangiamorte con delle catene
 << Ragazzi lo porto subito all’ordine li sapranno cosa farsene e faccio rapporto della situazione voi verificate come sta il ragazzo, Nevill vieni con me?>> disse Baston
<< Certo Baston andiamo subito >> e così dicendo i due ragazzi si smaterializzarono insieme al mangiamorte ancora privo di sensi.
Gli altri andarono verso il ragazzo che era a terra, era molto muscoloso e decisamente alto aveva dei capelli corti castani, insieme lo fecero ruotare e riconobbero subito chi era.
<< Oh no, Victor >> disse Hermione mettendosi vicino a lui, quasi abbracciandolo e per la prima volta Fred capì cosa voleva dire la gelosia. Hermione era vicino al ragazzo che l’aveva portata al ballo, lo stesso ragazzo che l’aveva fatta volteggiare come una principessa per tutta sera, lo stesso ragazzo che la baciò all’ingresso della sala comune di grifondoro.
Continuava a chiamarlo nella speranza che si svegliasse perché era stato proprio quel ragazzo che con un ultimo sforzo li aveva aiutati, e Hermione aveva giurato di amare lui e non Krum quindi doveva aiutarla per quanto gli desse fastidio la presenza di quel ragazzo.
<< Herm tranquilla, il cuore batte ancora, manda un patronus al San Mugo, noi non possiamo stare qui, verranno a cercarci e nessuno sa dell’esistenza del nostro esercito >> disse lui serio.
<< Ma non possiamo abbandonarlo >> disse lei con le lacrime agli occhi, mentre Ginny inviava il patronus.
<< Non posso rischiare di perderti hai capito! E restare qui vuol dire mettere in pericolo entrambe >> Urlò
Hermione lo guardò tra l’arrabbiata e lo spavantata.
<< Fred tranquillo, appena sentiamo che stanno per arrivare noi ce ne andiamo >> disse la sorella cercando di calmare entrambi.
Intanto Hermione aveva ripreso ad accarezzare i capelli del ragazzo con fare materno. Non provava più nulla per Victor se non una forte amicizia, infondo era stato il primo ragazzo che aveva baciato e non poteva rompere i rapporti con lui, e per quanto credevano che fosse un ragazzo presuntuoso in realtà era molto dolce.
Era delusa da Fred che le aveva urlato contro, voleva solo che il suo amico arrivasse sicuro in ospedale, non poteva lasciarlo li.
Il rosso si avvicinò a lei.
<< Scusa Herm, non so cosa mi sia preso….Anzi si, la gelosia è una brutta cosa sa? >> disse lui accennando un sorriso.
<< Lo sai che amo te…Ma lui è un mio amico e non puoi chiedere di abbandonarlo >>
<< Ora l’ho capito, mi perdoni ? >> chiese lui facendo gli occhi da cucciolo.
<< Certo malandrino mio>>
Si sentirono delle voci così si presero per mano e si smaterializzarono al castello sapendo di aver lasciato il bulgaro in buone mani.
 

NOTE DELL'AUTRICE : sono imperdonabile come sempre e faccio passare troppo tempo, ma molte volte ho dei blocchi e non so cosa scrivere! QUindi se avete consigli su cosa vorreste nella storia scrivetemelo vi prego!!!! Va be colgo l'occasione per farvi gli auguri di buon anno. Bacioni a tutti :D
 
 
 

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Capitolo 16
*** Ritorno al castello ***


ritorno al castello
capitolo 16


Era l’alba quando arrivarono alla villa di Nevill e trovarono George e Harry ad aspettarli, si erano dati il cambio tutta notte con gli altri per far si che in caso d’emergenza erano pronti a partire. Appena li videro corsero da loro ad abbracciarli ma aspettarono l’arrivo di tutti per il resoconto della serata. Quando tornarono anche Baston e Nevill raccontarono tutto quello che era accaduto e anche di Krum.

Hermione raccontò del ragazzo e di quanto le facesse male saperlo in condizioni gravi sentì Fred accanto a se irrigidirsi ma lei automaticamente gli prese la mano e la strinse tra le sue piccole dita in modo da fargli capire che lei amava lui. Il ragazzo a quel contatto si tranquillizzò un pochino.

<< Dai ragazzi andate a riposarvi, ne avete bisogno, gli altri li informiamo noi tranquilli >> disse Harry accennando un sorriso. Era felice che tutti fossero tornati a casa, che la sua famiglia ora come ora stesse bene, anche se quella situazione era provvisoria almeno per ora erano tutti al sicuro.

Fred ed Hermione mano nella mano salirono le scale ed entrarono nella loro stanza e si cambiarono, indossando dei vestiti comodi per mettersi a letto a riposare.

Una volta sotto le coperte Fred strinse Hermione a se facendola aderire al suo corpo e accarezzandogli la schiena.
<< Ho avuto paura di perderti oggi sai? >> disse lui diventando improvvisamente serio.
<< Non ho ragionato lo so, ma quell’urlo, speravo di poter salvare quella bambina >>
<< Lo so piccola lo so, ma ho avuto paura che dopo l’urlo della bambina ci fosse il tuo di urlo o quello di Ginny, non mi sarei mai perdonato se vi avessi perso>>
<< Ti amo Fred >> disse lei tutto di un fiato
<< Anche io perfetto prefetto, e quanto tutto sarà finito puoi giurarci che avremo la nostra famiglia >>
<< E cosa ti dice che io vorrò una famiglia con te >> disse lei scherzando
<< perché mi ami, e poi l’ho sempre saputo che il tuo sogno è una casa piena di piccoli Fred >> disse lui scoppiando a ridere
<< L’importante è esserne convinto malandrino >> disse ridendo anche lei
<< Io ne sono convintissimo >>  disse lui dandogli un piccolo bacio sulla fronte.

Durante gli anni quella piccola ragazzina dai capelli crespi aveva lasciato spazio ad una bellissima donna leale e coraggiosa, una vera grifondoro. Una volta finito tutto questo casino avrebbe sposato questa donna meravigliosa e insieme avrebbero creato una stupenda famiglia.
Poco dopo si addormentarono, l’uno abbracciata all’altra.

Ma dopo non molto vennero svegliati da Ginny che piombò nella loro stanza accendendo le luci.

<< Ragazzi preparatevi si torna al castello…Sono spariti dei ragazzi >>
Si vedeva che era preoccupata, la sua pelle era molto più chiara del solito e i suoi bellissimi occhi erano circondati da profonde occhiaie.

In quel momento Ginny sembrava cresciuta in fretta troppo in fretta, sul suo viso non si vedeva più la spensieratezza dell’adolescenza ma si vedeva la sofferenza che aveva portato la guerra.
<< Ci cambiamo e arriviamo >> disse Fred alzandosi e porgendo la mano alla ragazza per alzarsi.

Iniziarono a cambiarsi velocemente il rosso si girò proprio nel momento in cui la riccia stava infilando la maglietta nera e notò che sul suo fianco era ancora visibile la cicatrice dovuta alla prima missione.
<< Herm sicura che non ti fa più male? >> disse lui appoggiandogli una mano sul fianco.
<< Certo Fred, tranquillo sto bene, ormai è rimasto solo il segno >> disse lei appoggiando una mano sopra la sua sorridendo.
<< Quando tutto questo sarà finito, sarai mia moglie >>
<< Contaci >> disse lei cercando di mantenere un tono ironico.

 Si trovarono tutti in salotto, sul viso di ognuno di loro si poteva leggere la tensione e la paura. Sembrava di essere tornati a qualche mese fa quando non sapevano se sarebbero sopravvissuti oppure no.
Nel gruppo c’era anche Malfoy, per quanto zoppicasse ancora un po’ aveva insistito che doveva esserci perché doveva vendicare sua madre.
Nessuno avrebbe più potuto aiutarli se non quei pochi dell’ordine che erano restati, ma il vero gruppo attivo ora erano ora.

Si presero per mano e si smaterializzarono al castello, la stessa desolazione dell’ultima guerra era la stessa della volta scorsa. Entrarono di corsa al castello e corsero nella sala grande dove erano stati riuniti tutti gli studenti per decidere il da farsi. Nessuno avrebbe accusato qualcuno se avesse preferito andarsene al sicuro.

Tutti gli studenti più grandi decisero che il loro posto era proprio li, nel castello, perché quella era la loro casa e come la volta precedente anche questa volta avrebbero difeso il castello.
Il primo problema era cercare assolutamente i ragazzi che erano scomparsi sperando di trovarli ancora vivi. Il secondo era quello di cercare di spostare la guerra il più lontano possibile dal castello e salvaguardare le persone che non potevano combattere.

Tutti i partecipanti si sedettero nella sala grande per decidere il da farsi. Si notava che Harry era sotto pressione, perché non riusciva a stare fermo e continuava a camminare per la sala senza dire nulla, mentre tutto l’esercito di silente era seduto vicino come per farsi forza.
<< Harry, dobbiamo decidere al più presto non credo che ci lasceranno ancora molto in pace >> disse la riccia alzandosi e andando vicino all’amico.
<< Non voglio che attacchino il castello, è già stato distrutto una volta >>
<< La foresta proibita >> disse George mentre tutti si girarono a guardarlo.
<< Si la foresta proibita potrebbe anche giocare a nostro vantaggio, saremmo ben nascosti, anche se è pericolosa, li sarà perfetto >> continuò il rosso.
<< Harry, George ha ragione, li riusciremo anche a nasconderci meglio >> disse Hermione tornando a sedersi vicino a Fred.
<< e sia….probabilmente sapranno già che siamo qui e arriveranno, blocchiamo tutte le vie per raggiungere il castello in modo da indirizzarli verso la foresta, chi non combatte deve restare nascosto dentro la stanza delle necessità, nessuno a parte noi sa dov’è, quindi è il posto adatto se ci si vuole nascondere e stare al sicuro>> disse il bambino che è sopravvissuto.

Portarono tutti i ragazzini del primo anno e del secondo anno nella stanza delle necessità in modo da essere al sicuro, intanto tutti gli altri si stavano occupando di distruggere i passaggi per arrivare al castello, in modo che i mangiamorte passassero per la foresta proibita.
Una volta che tutti i gruppi si riunirono trasformarono le divise grigie dei ragazzi in abiti neri, in modo da essere invisibili una volta all’interno della foresta.
Il piano era dividersi in gruppi e nascondersi sugli alberi, nascosti tra le foglie nessuno li avrebbe visti. Erano pronti per partire fin quando non si sentì arrivare un urlo dal fondo del gruppo.

Era stata una ragazza ad urlare indicando qualcosa, tutti si voltarono e Harry le corse in contro. La piccola ragazza stava indicando un punto preciso al limitare della foresta, in un primo momento poteva sembrare una massa informe, ma guardandolo attentamente si poteva vedere che era un piccolo corpo.

Harry ed Hermione andarono a vedere, ma ancora prima di essere li vicino entrambi sapevano che non c’era nulla da fare, il piccolo corpo era in una posizione innaturale come se fosse stato buttato li, proprio come la spazzatura. Quando furono vicino notarono che il piccolo corpo apparteneva a un ragazzino dai capelli nocciola che ricadevano scompigliati sulla fronte, gli occhi erano spalancati e vuoti, sotto il collo aveva un taglio profondo ed era ricoperto da sangue, il ragazzino era molto piccolo probabilmente del primo o secondo anno al massimo.
<< Harry non ci possiamo fermare ora, facciamolo portare al castello non possiamo lasciare qua il suo corpo >> disse una voce dietro le sue spalle.

Era Fred che si era avvicinato vedendo che i due ragazzi erano rimasti sconvolti da quello che avevano visto. La riccia gli si buttò tra le braccia, non poteva capire perché fare una cosa del genere ad un piccolo ragazzino indifeso.
<< Fred, perché hanno fatto questo? >> chiese lei appoggiando il viso al petto del ragazzo.
<< Perché sono dei pazzi, era uno dei ragazzini spariti >> disse lui stringendola.
Sapevano entrambi che qualche mese fa la stessa sorte sarebbe potuta accadere a Hermione, in quel momento il rosso giurò a se stesso che nessuno avrebbe fatto una cosa del genere alla sua piccola so tutto io, nessuno le avrebbe mai fatto del male, perché lui non lo avrebbe permesso.



Spazio dell'autrice : Ok scusate sono imperdonabile ho fatto passare un sacco di tempo per scrivere questa sorta di capitolo, ma ero senza idee per come far funzionare la storia e farla concludere, perchè si mancano ancora pochi capitoli alla fine della storia. 
Quindi scusate ancora per l'attesa :) bacioni alla prossima

 

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Capitolo 17
*** Lo scontro ***


CAPITOLO 17 
LO SCONTRO

Dovevano muoversi, fargli trovare il cadavere li voleva dire che tra poco sarebbero arrivati.
Dissero ad alcuni ragazzini di portare il piccolo corpicino dentro al castello, non era giusto lasciarlo li fuori come una carcassa.

Dopo di che si organizzarono per l’attacco, i più bravi a volare aspettavano sulle scope nascosti tra le cime degli alberi, gli altri si erano arrampicati sui rami, erano perfettamente invisibili. Hermione era sulla scopa con Fred con una mano stringeva la vita di lui mentre nell’altra teneva la bacchetta a portata di mano. Fred aveva insistito per farla volare con lui visto che non era bravissima a volare e non si fidava a lasciarla sui rami di un albero, la voleva vicino a lui, sapeva che il taglio sul fianco le faceva ancora un po’ male, la sentiva di notte lamentarsi nel sonno quando si muoveva, ma orgogliosa com’era non lo avrebbe mai ammesso.

La paura si fece strada tra tutti loro, la stessa paura che li aveva invasi qualche mese fa, la paura di morire, peggio ancora la paura di vedere morire qualcuno a loro caro, la paura di non poter far nulla per salvarli.

Hermione pensava a quando vide il corpo di Fred a terra, quando tutti pensavano che era morto, non avrebbe potuto rivivere una situazione del genere, il ragazzo l’aveva salvata dai suoi incubi dalle sue paure e lo stesso aveva fatto George, non poteva permettersi di perdere nessuno di loro erano la sua famiglia ormai.

Accadde tutto all’improvviso, si sentirono dei passi nel bosco e così si videro le prime scintille di bacchette.
In breve tempo ci fu il caos, persone correvano da tutte le parti era difficile capire che stava avendo la meglio, tutti speravano solo che i propri cari non si facessero del male.
Fred ed Hermione sfrecciavano tra la folla cercando di colpire più mangiamorte possibile, videro molti ragazzi rimasti feriti, mentre Harry, che era sceso a terra, ordinava di portarli al sicuro nella scuola dove sarebbero stati curati, ma il prescelto era troppo preso per accorgersi di un magiamorte alle sue spalle, per fortuna la riccia lo aveva notato ed era riuscita ad alzare uno scudo poco prima che l’incantesimo colpisse l’amico, che ricambiò facendole un sorriso.
Sfrecciavano velocissimo cercando di evitare ogni incantesimo, ma uno schiantesimo colpì alla spalla Fred e insieme caddero dalla scopa, il rosso riuscì a rotolare evitando una roccia, mentre la riccia ci cadde sopra sbattendo il fianco ferito.

<< Tesoro stai bene? >> chiese Fred andandogli incontro
<< Si, tranquillo Fred dobbiamo andare >> disse lei ignorando le fitte provenienti dal fianco.

Iniziarono a correre velocissimi cercando di dare una mano a tutti. La riccia sapeva che Fred era ferito ma ora dovevano solo scappare, per un breve periodo erano riusciti ad avere la meglio, ma ora i mangiamorte riuscivano a giocare nel buoi e rischiavano di avere troppe perdite.

<< Ragazzi uscite dalla foresta, Ritirata >> si sentiva la Mc Grannit ordinare a tutti di scappare e tornare indietro.

Il rosso trascinò la ragazza verso il castello, ma in quel momento un incantesimo li costrinse a separarsi, la ragazza sentì qualcuno urlare aiuto e senza pensarci due volte tornò indietro lottando contro la folla che correva nella direzione opposta alla sua.

Fred fu trascinato da George fuori dal bosco senza poter tornare indietro.
<< George Hermione è ancora li dentro >>
<< Fred tranquillo arriverà sai che è in gamba >> disse George cercando di rassicurare il gemello, ma anche lui molto preoccupato, perché non mancava solo Hermione all’appello ma anche Ron, Draco e Angelina, mentre Baston, Nevill erano stati portati in infermeria per le ferite gravi che avevano riportato.

Dalla foresta stavano uscendo solo degli studenti perché gli scudi alzati dai professori avrebbe protetto solo i ragazzi e non i mangiamorte, ma allo stesso tempo non abbandonavano neanche la foresta, quindi voleva dire che la battaglia non era ancora finita.
Pian piano il flusso degli studenti diminuì fino a smettere uscirono Ron ed Angelina mentre di Draco ed Hermione non c'era traccia.

Si avvicinarono Ginny e Harry
<< Ragazzi dove Hermione e Draco? Stanno bene? >>
<< Non sono usciti dalla foresta Harry, dobbiamo andare a prenderli >> disse Fred alzandosi di botto, ma poco dopo gli mancarono le forze, la spalla dove era stato colpito.
<< Freddie stai sanguinando devi andare in infermeria >> disse la sorellina aiutandolo a risedersi.
<< No Ginny devo trovare Hermione, potrebbe essere ferita anche lei, siamo caduti dalla scopa quando sono stato colpito, e il suo fianco non era ancora guarito del tutto >> disse cercando di ignorare le fitte costanti alla spalla.
<< Ci serve un piano non possiamo entrare così improvvisamente, li faremmo scoprire, ora speriamo che restino nascosti >>
 
***************************************************************************************
 
Intanto nella foresta.
Hermione era corsa a cercare da dove proveniva l’urlo ma non potè fare nulla per salvarla ormai quando aveva trovato al vittima il corpo era freddo.
 Si sentiva sola e abbandonata era nel bosco con sicuramente i mangiamorte in ogni angolo, probabilmente non l’avevano ancora attaccata perché l’abbigliamento nero riusciva a nasconderla bene, ma cosa sarebbe successo una volta che sarebbe sorto il sole?

Vide una piccola rientranza formata dalle radici dell’albero li vicino, doveva mettersi al sicuro per scegliere cosa fare, in più il fianco non le dava tregua.

Prima di rientrare nella piccola rientranza però vide una persona accucciata, doveva essere un ragazzo aveva dei capelli biondi chiarissimi, e quando si girò riconobbe Draco, anche lui era rimasto bloccato nella foresta.
La riccia le fece segno di venire vicino a lei indicando la rientranza tra le radici. Il ragazzo arrivò zoppicando verso di lei, anche lui era ferito probabilmente per questo non era riuscito a scappare velocemente.
<< Hermione tutto bene? Sei pallida! >> disse lui nascondendosi con lei
<< Ho un fianco messo male, lo stesso che mi sono ferita a casa tua >> disse passando la mano sopra la parte dolorante.
<< Fammi vedere >>

Lei si sporse e alzò la maglietta per mostrargli il fianco.  La ferita si era aperta e sanguinava, Draco strappò una parte del suo mantello e lo premette sul fianco della ragazza.
<< Hermione dobbiamo uscire, il tuo fianco è messo male, non possiamo stare qua a lungo, hai bisogno di cure >>
Silenziosamente strisciarono fuori dal riparo, nascondendosi sotto al radice poco più avanti. Ogni movimento diventava sempre più difficile da fare.

Il biondo si accorse che la ragazza stava sempre peggio, doveva riposarsi era diventata pallida e stava sudando, probabilmente per cercare di non lamentarsi.
Si accucciarono vicino ad un'altra radice e Draco fermò la ragazza.
<< Devi riposarti non puoi andare avanti così >> disse lui facendola sdraiare.
<< Se ci fermiamo come faremo ad uscire da qui? >>
<< Ci penseremo, ma ora ti devi riposare, controllerò io la situazione >>
Così Hermione si sdraiò e riuscì a chiudere gli occhi.
 
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<< Fred non puoi seguirli nel bosco sei ferito!! Anche io vorrei andare a salvare la mia migliore amica ma non posso!! >>  la voce di Ginny era irremovibile, anche lei era finita nell’infermeria improvvisata nella stanza delle necessità, correndo fuori era inciampata e si era rotta una caviglia.
<< Brutta copia di me, Ginny ha ragione abbiamo già rischiato di perderti una volta e non vogliamo passarci di nuovo, in più se ora ci segui conciato come sei non saresti d’aiuto anzi, saresti un peso >> disse il gemello sedendosi sul letto del fratello.
<< Ok ma lei è le fuori, ferita ! Ho paura che non possa tornare più, ha bisogno di me >> disse Fred arrabbiato.
<< Fred se tu ora vieni la fuori rischi di farci ammazzare tutti oltre che non riusciresti a difendere neanche lei, e non penso che tu voglia che corra rischi >> disse Harry entrando dalla porta.
<< Ok, ma promettimi di portatela da me >> disse il rosso arrendendosi.
<< Te lo prometto >> disse con un piccolo sorriso il bambino che è sopravvisuto.
In quel momento entrò la Mc Grannit per sapere cosa volevano fare.
<< Allora Potter chi di voi partirà? All’appello mancano solo la signorina Granger e il signor Malfoy >>
<< Partiremo, io, George, Ron e Baston  non siamo in molti ma così è l’unico modo per passare più inosservati>>
<< Va bene partirete appena siete pronti  >> disse la professoressa lasciando i ragazzi a discutere gli ultimi dettagli.
 


Spazio dell'autrice : Salve a tutti ecco a voi un nuovo capitolo :) ormai questa storia sta svolgendo al termine :) spero di riuscire a pubblicare il prossimo capitolo presto :) GRAZIE a tutti voi che seguite la mia storia e un grazie speciale a chi lascia sempre una piccola recensione :) Baci a presto :D

 

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Capitolo 18
*** AVVISO ***


scusate sono un disastro...ma la preparazione degli esami mi sta rubando un sacco di tempo...in più mi mancano un po di idee per portare avanti la storia, cercherò di mettermi sotto a preparare un capitolo a breve! Perdonatemi vi prego! a presto baci

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Capitolo 19
*** il sacrificio ***


capitolo 18
il sacrificio
 


Hermione faceva fatica a muoversi ormai il dolore stava diventando insopportabile, quando aprì gli occhi trovò Draco che la fissava.
<< Hermione la ferita si sta infettando, ti sta salendo la febbre, dobbiamo uscire presto di qui >>
<< Il problema è che probabilmente sono ancora nel bosco alla ricerca di qualcuno di noi, se solo facciamo un passa falso ci ammazzano >>
<< Dobbiamo cercare di stare nell’ombra è l’unico modo e cercare di spostarci verso la fine del bosco >> disse lui cercando di guardare un po’ attorno nella speranza di intravedere una via di fuga, ma c’erano figure che si movevano nell’ombra ovunque ed Hermione non era in condizioni di spostarsi velocemente.
<< Dobbiamo aspettare ci sono troppe ombre strane, finchè staremo qui non ci troveranno, se ci spostiamo rischiamo che è la fine, devono trovarci gli altri >> disse lui tornando nell’ombra delle radici.
<< Speriamo che arrivino prima che sia troppo tardi >> sussurò la riccia, sapeva che stava rischiando molto, il taglio era profondo e continuava a sanguinare, ogni movimento che faceva gli provocava delle fitte talmente forti che doveva mordersi il labbro per non urlare.

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<< Partiamo >> disse con sicurezza Harry. Era preoccupato, la sua migliore amica era rinchiusa nella foresta e per qualche motivo non riusciva ad uscire, sperava solo che non fosse stata catturata o qualcosa di peggio, non voleva pensare che fosse qualcosa di peggio, Hermione era come sua sorella c’era sempre stata per lui e lui ci sarebbe stato per lei.
A lui si affiancò, il loro migliore amico e compagno di avventura Ron, anche sul suo viso si poteva notare la preoccupazione e la paura per la loro amica. Una volta che arrivarono anche George e Baston si inoltrarono nella foresta proibita senza guardarsi indietro.
Pian piano la vegetazione si faceva più fitta, loro cercavano di muoversi più silenziosamente possibile e nascondendosi dietro le piante o le radici in modo da nascondersi da possibili attacchi e allo stesso tempo sperando di trovare la riccia e Malfoy. Avevano immaginato che se stavano ancora bene si sarebbero nascosti sotto una di quelle radici.
C’era troppo silenzio in quella foresta, era troppo inquietante come situazione, l’unico rumore a fargli compagnia era il suono dei loro respiri.

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Hermione sentì un piccolo rumore, come se qualcuno stesse camminando nel bosco, si guardò attorno e vide una chioma di capelli rossi, George, seguito da Harry, Ron e Baston. Li stavano cercando ma se fossero andati avanti ancora un po’ i mangiamorte li avrebbero trovati e uccisi.
<< Draco, sono arrivati a prenderci, Harry e gli altri >> disse lei con un piccolo sorriso
<< Dobbiamo riuscire ad allontanarci di qui, se no rischiano di essere uccisi anche loro….ce la fai a muoverti? >> rispose vedendo che la ragazza stava soffrendo ancora
<< Fa male ma qualcosa posso tentare di fare >> disse lei
<< Allora facciamo così, tu corri verso i tuoi amici, io partirò prima e correrò dalla parte opposta, dovrebbe bastare per non farti inseguire, in fondo mi vogliono per vendicarsi della mia famiglia >>
<< Draco ma così rischi di farti uccidere >> rispose la riccia con ormai le lacrime addosso
<< Be sarebbe un ottimo modo per saldare il debito nei vostri confronti, devo ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me, ricordati conta fino a 10 e corri dai tuoi amici >> disse lui alzandosi e iniziando a correre esattamente dalla parte opposta agli altri, si sentirono subito il suono di incantesimi andati a vuoto e inseguimenti.

1…2…3…
Altri rumori, sperava che tutto andasse bene, appena sarebbe arrivata da Harry avrebbe avvisato di quello che aveva fatto Draco

4…5…6..7
Si sentirono grida e dei lamenti

8…9..
Doveva concentrarsi, o tutto quello che stava facendo Draco per lei sarebbe stato inutile

10

Represse la voglia di andare a salvare il ragazzo che si stava sacrificando per lei, ma voleva dire che sarebbe stato un sacrificio inutile, corse verso i suoi amici cercando di ignorare le fitte al fianco che gli impedivano di respirare bene. Il primo a vederla fu George che le corse incontro prendendola fra le sue braccia.
<< Herm grazie al cielo sei viva >>
<< Ragazzi…..Draco è corso dalla direzione opposta alla vostra per darmi una speranza di raggiungervi, non posso abbandonarlo……>>
Ma in quel momento le forze le mancarono e per poco non cadde a terra se non fosse stato per il rosso che la sosteneva. La ragazza spostò la mano su fianco e la trovò completamente sporca di sangue.
<< Hermione sei ferita, devo portarti subito al castello >> disse il rosso prendendola tra le sue braccia.
<< George porta Hermione al castello, ha bisogno d’aiuto, noi andremo a cercare Draco  >>

Il rosso si mise a correre con la riccia sempre più debole tra le sue braccia, la ragazza avrebbe protestato se non sentisse qualcosa in lei che non andava, ormai non aveva più forze e faceva fatica a tenere gli occhi aperti, fin quando non li chiuse.

La riccia riaprì a fatica gli occhi e si trovò in infermeria, accanto a lei c’era il viso preoccupato di Fred
<< P-per quanto ho dormito? >> chiese con difficoltà
<< Tre giorni, Madama Chips è riuscita a far smettere di sanguinare la ferita, ma la febbre non scendeva, ero così in pensiero per te, è stata tutta colpa mia, scusami >>
<< Fred non è stata colpa tua, l’incantesimo a villa Malfoy non me lo hai lanciato te…a proposito dov’è Draco? >> chiese lei preoccupata, notando che non era nei letti dell’infermeria iniziò a temere il peggio.
<< Harry e gli altri lo hanno cercato per tutto il tempo a ronde sono ancora fuori ma non c’è ombra di lui ne dei mangiamorte >>
<< Dobbiamo trovarlo, mi ha salvata, mi ha dato l’opportunità di correre da voi >> disse lei con le lacrime agli occhi.
<< Faremo il possibile tesoro, ora devi rimetterti >> disse lui salendo sul letto e abbracciandola, sperando di calmarla un po’.

Pian piano Hermione chiuse gli occhi e si accoccolò a lui, aveva temuto il peggio quando l’aveva vista senza coscienza in braccio al fratello, per fortuna l’infermiera era stata bravissima ed era riuscita a salvarla. Aveva promesso alla ragazza che avrebbero salvato Malfoy e cosi sarebbe stato, è stato anche grazie a lui che la persona più importante della sua vita era al sicuro e viva. Appena si sarebbe rimessa era sicuro che la riccia sarebbe andata a cercare il biondo e lui l’avrebbe seguita tanto ormai anche la sua spalla era in via di guarigione.
<< Ehi, come sta ? >> dalla porta dell’infermeria entrò George
<< Bene è stanca e preoccupata per Draco >> disse lui accarezzando i capelli alla ragazza
<< Sai è strano vedere Hermione che si preoccupa per lui, ma penso che sia così quando una persona ti salva la vita >>
<< Penso di si, e poi lei è fatta così, sempre a preoccuparsi per gli altri >> rispose lui con un leggero sorriso
<< Sei proprio innamorato vero? >> chiese il gemello per la prima volta serio.
<< Si ne sono sicuro, non ho provato mai nulla di così forte verso una ragazza, sai non avrei mai pensato di innamorarmi, non era da me, non era da Fred, ho iniziato a provare qualcosa per lei, quando l’ho vista in lacrime mentre mi svegliavo dalla battaglia dove lei mi aveva salvato, quando spaventata si infilava nel nostro letto per non avere gli incubi, fin quando mi sono accorto di amarla >> confessò guardando la ragazza addormentata.
<< Secondo me già prima provavi qualcosa per lei, ti ricordi quanti insulti e quanti scherzi hai voluto fare a Victor Krum dopo il ballo del ceppo? O quanto ti arrabbiavi tutte le volte che Ron la feriva baciando Lavanda davanti ai suoi occhi? Mia coppia mal riuscita hai sempre provato qualcosa per lei ma la tua zucca vuota ti ha impedito di capirlo prima >> disse George ridendo.
<< Ehi tu sei la mia coppia mal riuscita >> disse Fred scherzando
<< Ora vado da Angelina….ah ricorda se fai soffrire Hermione ricordati che te la farò pagare, è importante anche per me >> disse lui uscendo dall’infermeria.
<< E così mi ami? >>  disse lei aprendo leggermente gli occhi
<< Non dovresti origliare i rari discorsi seri tra me e mio fratello >>
<< Non è colpa mia se mi sono svegliata e non volevo interrompervi, comunque non mi hai risposto >>
<< Lo sai, sai che tengo a te più della mia stessa vita, e quando tutto questo sarà finito vivremo assieme >>
<< Sogna Weasley >> rispose lei facendogli l’occhiolino
<< Mi ritengo offeso >>
<< Sai che scherzo, non vedo l’ora di stare con te >> disse lei allungandosi per baciarlo
<< Ora si ragiona >>


I giorni passarono ma di Draco e dei mangiamorte non vi erano tracce, ogni giorno continuavano ad alternarsi i gruppi di ricerca ma nulla. L’unica cosa positiva fu che si ritrovarono gli altri ragazzini che erano stati catturati, li tenevano prigionieri in una grotta formata da radici delle grandi querce della foresta proibita per fortuna erano ancora tutti vivi, erano stati torturati ma per fortuna nessuno era morto.
Harry , Ginny, Ron , Fred, Hermione e George si trovavano nell’ufficio della preside, era rimasto identico come anni fa quando il preside della scuola era Silente.
<< Professoressa non possiamo abbandonare le ricerche >> disse con sicurezza la riccia
<< Signorina Granger non posso continuare a far rischiare la vita ai miei studenti, il signor Malfoy è stato catturato e appena avremo delle fonti su dove si trova manderemo una squadra, in più lei deve ancora rimettersi del tutto ha rischiato la vita qualche giorno fa >> chiarì la preside
<< Sto benissimo >> 
<< Herm la ferita non si è rimarginata, hai già rischiato troppo >> disse il fidanzato della ragazza mettendogli una mano sulla spalla
<< Non volete capire vero? Mi ha salvata, mi ha salvato la vita sacrificandosi, stavo morendo in quella maledetta foresta >> disse lei con le lacrime agli occhi
<< e allora vivi la vita che ti ha donato, non sprecare il suo sacrificio, ora vi conviene andare a riposare i vostri compagni vi staranno aspettando, e signorina Granger appena avremo notizie sarai la prima a saperlo  >> rispose la preside
Si avviarono verso la porta, Harry si avvicinò all’amica e le prese la mano
<< Non abbandoniamo nessuno, lo sai, appena ci sarà la possibilità lo andremo a recuperare >> disse lui
<< Grazie Harry >> e tutti si avviarono verso la sala e le stanze a loro dedicate.
 
 
 Spazio dell'autrice : sono imperdonabile lo so! in più il capitolo non mi fa impazzire ma meglio questo di nulla! Grazie a chi ancora legge la mia storia e un grazie speciale a chi la recensite :) Fatemi sapere cosa vorreste che capitasse nella storia, potrei prenderne spunto per i prossimi capitoli

 
 
 

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Capitolo 20
*** Eccomi ***


Per troppo tempo non ho più aperto questa storia. Mi è mancata l'ispirazione e non riuscivo più a scrivere nulla... Ormai ho perso il conto dei giorni, mesi e anni in cui ho lasciato indietro questa storia. Non sto qui a stufarvi con ciò che è accaduto ma non è stato un periodo felice. Ieri l'ho riaperta e ho capito quanto mi manca...quindi oggi sono qui a dirvi che se c'è ancora qualcuno che segue questa storia a breve ci sarà un capitolo... Buona giornata

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