Requiem di rose e stelle

di moni93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cambiare ***
Capitolo 2: *** Comprendersi ***
Capitolo 3: *** Rimpianto ***
Capitolo 4: *** Crescere ***
Capitolo 5: *** Promessa ***
Capitolo 6: *** Sbocciare ***



Capitolo 1
*** Cambiare ***


CAMBIARE

 

Dedico questa drabble a NoahOfTheAshes,

per avermi fatto sognare.

 

Poiché il non essere sfiorati da mano alcuna

vi porta a proteggere sempre quel legame invisibile

che, pur nella solitudine, silenziosamente permane.

 

Un tocco.

Lieve, come un petalo sbocciante.

Profondo, come le radici che affondano nel terreno. Quel terreno così puro, che la rosa temeva di contaminare.

Pungente, come le spine che difendono il fiore, il cuore di un cavaliere.

Venefico, non più, mai più come un tempo. Non per lui.

Un tocco... una mano che si fonde, per un istante, con la spalla di un amico.

Polvere di stelle e petali di rosa, vorticanti nel cielo di Maggio, solo per chi sa vedere. Solo per loro. Uno spettacolo privato.

Stavolta è Aries a sussultare.

Albafica si concede un delicato sorriso.

Cambiamenti.

 

E se questo non è umano,

allora cosa lo è?

(Sage, The Lost Canvas – Albafica’s Gaiden)

 

ANGOLO DELL’AUTRICE:

 

Buongiorno, buon pomeriggio e buonasera a tutti! ^-^

Anche questa drabble dimostra, per l’ennesima volta, che quando sono sotto stress e mega impegnata, produco le cose migliori (almeno, spero! xP). Stavo facendo una breve pausa dallo studio di anatomia, ascoltando qualche canzone, quand’ecco che l’illuminazione mi ha colta, inaspettata. Per qualche strano motivo ho ripensato al Gaiden di Albafica (in particolare al finale), sebbene la musica non fosse proprio in tema (“Lemonade” di Alexandra Stan, non mi pare proprio che centri con la mia drabble xD) e alcune parole mi sorgono alla mente. E un’immagine. Un frammento di ciò che sarebbe potuto succedere dopo.

Insomma, nel Gaiden vediamo Albafica sorridere mentre si accinge a risalire le scale della Prima Casa, a ripetere la scena che si era vista a inizio manga. Eppure... se avesse fatto un gesto inaspettato, esattamente come aveva fatto con Pefko? E se... e se...

Per farla breve, ho spento l’mp3 e mi sono messa a scrivere.

E quanto ho fatto bene, perché sono riuscita a rendere la scena esattamente come me l’ero immaginata nella mia mente!

Adesso non resta a voi, cari lettori, farmi sapere il vostro parere e se, effettivamente, ho fatto bene o meno a smettere di ascoltare la musica, o se era il caso che proseguissi con la traccia successiva. ^-^

Dedico questa drabble, come ho detto in precedenza, a NoahOfTheAshes, perché adora questi personaggi e perché sta scrivendo una raccolta di drabble su di loro (da mozzare il fiato, ve la consiglio caldamente) intitolata “Growing”. Mi ha rubato il cuore, e così mi è sorto spontaneo dedicare a lei questo mio lavoro più unico che raro, siccome solitamente scrivo papiri, altro che drabble. Per la cronaca sono 100 parole esatte. ;)

Perciò, grazie di cuore Noah, e spero che tu possa gradire questo regalo Natalizio leggermente anticipato. E grazie a voi, lettori, per avermi dedicato il vostro tempo.

Un abbraccio a tutti!

 

Moni =)

 

PS: Ringrazio anche i miei cari amici Tsubaki3 e Alexander_Scarlet_Carson, che mi incoraggiano sempre e mi aiutano nei momenti di crisi a correggere o anche solo dandomi il loro sincero parere. Vi voglio bene! <3

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Capitolo 2
*** Comprendersi ***


COMPRENDERSI

 

I petali che Minos ha sollevato in aria

sono giunti sin qui?

Hanno perduto il loro profumo?

Sai, Shion...

 

«Hai mai pensato che i petali di una rosa... sono come ricordi?»

Aries è stupito, non credeva che il cavaliere avrebbe parlato.

Tra di loro, è sempre stato silenzio.

Tumultuoso silenzio. Una tacita consolazione per le ferite dell’animo.

«Sto dicendo sciocchezze. Perdonami.»

Ma il tibetano non è d’accordo.

Non vuole più staticità.

«Per me le stelle racchiudono il nostro passato. Perché i petali no?»

Una lacrima solca il cuore di Albafica.

«Ma le rose, le mie rose... possono uccidere.»

Shion sorride.

«Anche la mia polvere di stelle, può essere fatale. Eppure, sono entrambe così belle. Non trovi?»

Albafica non risponde.

Osserva il cielo e riflette.

«Forse... ci devo pensare.»

Comprendersi.

 

Io ho sempre vissuto circondato da queste rose,

ma è la prima volta...

che mi accorgo della loro bellezza.

 

(Albafica – The Lost Canvas)

 

 

 

ANGOLO DELL’AUTRICE:

 

Non ci credo... l’ho rifatto.

Ehm, salve a tutti! ^-^’

Una mattina di ormai molti mesi fa mi sono svegliata, e ho pensato queste parole. Non sono normale, lo so... però questo fatto m’inquieta, non mi era mai successo! (NdFanfic “Cof cof... La songfic di Reim e Break?” NdAutrice “Ah già! Allora niente, tutto nella norma! xD“)

Come si denota, Albafica non è il mio personaggio preferito e non trovo che con Shion ci sia un legame speciale. No no, assolutamente. Non ho deciso di creare una raccolta di drabble su di loro, ma vi pare? u-u Così come non sono già tutte belle pronte e in attesa di essere pubblicate, dato che ci ho messo quasi un anno per scriverle tutte. Picchiatemi. xD

La drabble è ambientata in un momento imprecisato, poco prima dell’inizio della Guerra Sacra. Mi piace pensare che le parole che Albafica pronuncia prima di morire a Shion, ovvero che non si era mai accorto di quanto fossero belle le sue rose, nascessero da una riflessione fatta con lui in precedenza. Mi pareva logico, inoltre, legare i petali ai ricordi del cavaliere, dato che entrambi sono indissolubilmente uniti.

Che dire? Spero che il mio lavoro vi sia piaciuto!

Ogni sabato a partire da oggi pubblicherò una nuova drabble, per un totale di sei (incluse queste due che già fanno parte della raccolta). Spero che qualcuno possa gradire, sebbene sia conscia di dover terminare altre mille mila storie, perlomeno volevo far vedere a tutti voi che sono ancora viva e che scrivo, anche se a rilento. xP

Un grosso abbraccio a tutti!

 

Moni =)

 

PS: Ho fatto una piccola aggiunta, ovvero quel “Sai, Shion” nella citazione della frase di Albafica. Mi sembrava molto adatto, non solo per la mia drabble, ma anche perché nel manga il cavaliere dei Pesci sta conversando con lui. ^-^ *pignoleria mode on*

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Capitolo 3
*** Rimpianto ***


RIMPIANTO

 

Quel giorno, ebbi come l’impressione di comprendere

che egli è forte e generoso...

E che, proprio come in quel giorno di pioggia,

ha sempre combattuto da solo.

 

La tempesta si è ormai placata.

Non si avverte più il rombo del vento, i bagliori del veleno.

Solo silenzio e una scarlatta neve, che sembra quasi pura. Che pare accompagnare un cavaliere nel suo ultimo viaggio.

Due splendide gemme vegliano su di lui, da lontano.

Quella candida rosa vorrebbe sbocciare e lasciarsi andare, prima di appassire del tutto.

Non ne ha la forza, tuttavia.

Non sarebbe da lei, s’illude.

E allora ricorda, la rosa, e prega che la sua fragranza permanga in eterno, in quelle sboccianti vite.

Perché il profumo dei suoi cari, Albafica, lo custodirà gelosamente.

Rimpianto.

 

Perciò, vorrei riuscire a comunicargli

almeno un briciolo della mia stima e della mia gratitudine.

Almeno un briciolo...

 

 (Agasha – The Lost Canvas)

 

 

 

ANGOLO DELL’AUTRICE:

 

Buooooonsalve! =)

C’est moi, una volta tanto puntuale con gli aggiornamenti, con una nuova drabble di 100 parole (oramai questo numero mi piace assai, peccato che non riesca sempre a starci... però alla peggio compongo drabble da 110 parole, quindi, mi reputo soddisfatta! xD). Stavolta mi ha dato più problemi delle altre, però, questa maledetta. Sebbene scritta di getto, rappresenta il secondo tentativo. Il primo, infatti, era narrato in prima persona da Albafica, ma alla mia amica/consulente Tsubaki3 non era piaciuta. Per usare le sue parole “È carina... ma non è come le altre. Non mi ha trasmesso gli stessi brividi”. E allora no, non c’eravamo per niente!

Così ho atteso un paio di giorni et voilà, questo è stato il risultato, stavolta approvato, dalla mia Musa ispiratrice. Merci beaucoup come sempre, cherie! <3 (e grazie anche al mio penguin Alexander_Scarlet_Carson che ha approvato anch’egli! ;))

Ci tengo inoltre a dire che questa storia è nata mentre pensavo ad una canzone (già, pensavo, cioè sono allo stadio terminale, per cui non ho più bisogno di sentire la musica, perché tanto soffro di allucinazioni uditive! xD). La canzone a riguardo si chiama “Keep breathing” di Ingrid Michaelson. Non la ascolto praticamente mai, perché mi lascia sempre addosso un profondo senso di desolazione e abbandono, però le sue parole mi hanno accompagnata in tanti momenti e, beh, anche questa drabble ora ne fa parte. Ve la consiglio caldamente, perché a mio parere impersona degnamente il momento della morte di Albafica. È delicata e sola proprio come lui e le sue rose...

Mi spiace continuare a donarvi momenti tristi, dato che questo è il secondo capitolo che parla del momento in cui il cavaliere dei Pesci muore, ma purtroppo questa raccolta è intrisa di malinconia, sebbene sempre velata da un senso di speranza.

Mi auguro di non aver deluso le aspettative e di aver reso giustizia a questo meraviglioso personaggio. Ho fatto del mio meglio, ma voi fatemi sapere tramite commento che ne pensate, mi farebbe assai piacere. ^-^

A sabato prossimo e, come sempre, grazie di cuore per aver letto!

 

Moni =)

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Capitolo 4
*** Crescere ***


CRESCERE

 

Anche se sinora ho avuto numerosi istanti di esitazione,

vorrei che ricordassi almeno che

io sarò sempre al tuo fianco.

 

Era bello camminare al suo fianco.

Lo faceva sentire sicuro, amato, compreso.

Per un bambino quella persona rappresentava il mondo; il solo universo esistente.

Maestro, genitore, eroe da emulare e ammirare. Tutto.

Avvertiva gioia nel petto, orgoglio; la sensazione di essere l’unico a poter avvertire il calore della sua mano.

Ma gentilezza e amore non hanno un lieto fine in questo mondo.

«Albafica?»

Si ridesta come da un sogno; un bellissimo ricordo di sangue e affetto.

«Ricordi com’eravamo da piccoli?»

Shion sorride.

«Eravamo molto amati.»

Annuisce Pesci, carezzando con reverenza una rosa dal colore che tanto odia.

E che tanto gli ha donato e tolto.

«E lo siamo tutt’ora.»

Crescere.

 

Sono certo che diventerai un cavaliere dei Pesci

più forte di me.

 

(Rugonis, Albafica’s Gaiden – The Lost Canvas)

 

 

 

ANGOLO DELL’AUTRICE:

 

Buona sera a tutti! =)

Sebbene in leggero ritardo, eccomi qua, fedele alla promessa di pubblicare di sabato (e, comunque, suvvia dato che oggi si tira indietro l’orologio di un’ora, in teoria, sono ancora in orario! xD).

Comunque, se tutto va bene domani dovrei riuscire a rispondere alle recensioni del capitolo precedente. In ogni caso, approfitto di questo angolino per ringraziare ognuna di quelle fantastiche persone che è stata così gentile da lasciarmi un parere incoraggiante.

Hades_sama, Chocolat95, Shi no hana e Sasha_98_: Grazie di cuore!

Passando ora alla drabble, sappiate che io vado matta per il rapporto speciale che lega Albafica e Rugonis (per chi non lo sapesse, Rugonis è il suo maestro, colui che ha cresciuto il nostro Albaficucciolo fin da quando era in fasce... insomma, la persona che ha visto tutta la sua patatosaggine e che poteva spupazzarlo ogni ora!! Ehm... la brava persona che lo ha cresciuto come un figlio u-u). Adoro l’ex Gold Saint dei Pesci, perché incarna perfettamente il senso di dedizione e abnegazione che ogni genitore possiede per il proprio figlio. La voglia di crescere, guidare e consigliare, ma anche le paure e le incertezze e, sopra ogni altra cosa, il desiderio di far sentire il proprio figlio al sicuro. Di farlo vivere felice. Forse ha sbagliato nel suo modo di agire (e lo dice una che odia le menzogne e, sì, anche tacere i fatti è mentire per me... peste e carestia su quell’uomo adorabile), e tuttavia non riesco ad odiarlo. In fondo, è sempre stato coerente con se stesso, fino alla fine.

E niente, questa drabble tenta di far coesistere i pensieri di questi due personaggi: padre e figlio. Sono certa che Albafica abbia compreso ciò che provava Rugonis e, per tale ragione, che la sua solitudine fosse in qualche modo una cosa preziosa, la testimonianza del grande amore che li univa. Non a caso entrambi, prima di esalare l’ultimo respiro affermano la medesima cosa:

“Non mi ero mai accorto di quanto fosse bello questo giardino.”

"... ed era meraviglioso, perché tu eri lì con me."

Questo, almeno, è quello che ho letto io fra le righe.

Mi auguro che anche questo mio lavoro sia stato di vostro gradimento. Prima di augurarvi la buonanotte (o il buongiorno, vista l’ora), ci tengo a dirvi che settimana prossima non pubblicherò nulla. Questo perché... sarò al Lucca Comics!! =D Perciò, non temete, a Novembre tornerò, ma il prossimo sabato sarò in giro per la città a fare cosplay, foto, acquisti e a incontrare tanti amici!

Arrivederci, dunque, e buona fiera a chiunque parteciperà!

 

Moni =)

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Capitolo 5
*** Promessa ***


PROMESSA

 

Voi tutti, anche dopo la morte,

siete tornati come spiriti?

 

È doloroso vivere,

Albafica questo lo sapeva bene.

Ricordava le fatiche, le ferite mai rimarginate,

le spine che gli graffiavano il cuore, ogni giorno.

Perfino la speranza ormai perduta,

ma che, ancora, brillava.

Fu doloroso anche morire,

abbandonare amici e compagni, cessare di lottare.

Tuttavia, la costellazione dei Pesci non può smettere di splendere.

Per questo, l’anima perseguita a vivere.

A bruciare, risplendere caparbia per se stessa,

per un’unica volta.

L’estremo desiderio.

«È da tanto che non ci vediamo, Shion.» gridano gli occhi, fieri.

«Ti aspettavo, amico mio.» la risposta già conosciuta.

Ancora una volta la rosa e le stelle vibrano, insieme, per l’ultima battaglia.

Salda fu quella stretta, promessa.


Per l’orgoglio!

 

(Saint Seiya – The Lost Canvas, capitolo 220)

 

 

 

 

ANGOLO DELL’AUTRICE:

Buonasera a tutti! =)

Chiedo venia per l’ennesimo ritardo, ma purtroppo il mio PC non ha voluto saperne di caricare l’immagine, settimana scorsa... e poi ero in ritardo e, quindi, ho abbandonato ogni speranza dopo un quarto d’ora di parolacce in dialetto. *schiva le sedie e i tavoli*

Però ho iniziato anche tirocinio e devo prepararmi per gli esami, non abbiatene troppo a male... *schiva il divano*

Cof, cof, dicevo, buonasera! xD

Con questa drabble siamo giunti quasi alla fine di questo breve (almeno per me) viaggio. Mi piange il cuore a pensare che il prossimo sarà l’ultimo capitolo, però sono molto soddisfatta di ciò che ho creato, soprattutto sono grata a tutti voi lettori e anche ai recensori: non sapete che gioie mi regalate ogni volta con poche, semplici parole! (anche se nella maggior parte dei casi sono deliri o “filosofaggini” kilometriche... ma io ovviamente apprezzo ancor più, perché non sono da meno! xD).

In questo capitolo ho immaginato i pensieri di Albafica nel momento in cui la sua anima si ricongiunge con i compagni, per un ultimo disperato attacco contro Hades. Non credo che il cavaliere, come gli altri, abbia gradito molto la cosa. Già la sua vita è stata difficile, persino la sua morte, sebbene gloriosa, da guerriero, è stata molto difficile, quindi immagino che lui ora bramasse unicamente il riposo eterno. In pace, finalmente. Ma non sarebbe da lui lamentarsi, né tantomeno tirarsi indietro: ecco lì, infatti, forte e fiero come un tempo, pronto a tutto per i suoi compagni! O forse no... forse, per una volta, questo suo grido di battaglia è rivolto a se stesso: a quello che era, che è diventato, e a ciò che infine ha deciso di essere. Un grido sofferto il suo, ma pur sempre orgoglioso.

Perché il suo sangue venefico è il vanto dei cavalieri dei Pesci, e l’ultimo ricordo lasciatogli dal suo maestro... la sua eredità. E di questo, Albafica, non se ne è mai pentito o vergognato. È giusto, perciò, che anche Shion, il suo caro amico e confidente, conosca anche questa verità.

Mi auguro che la drabble vi sia piaciuta e spero, soprattutto, che insieme alle altre vi lasci un ricordo nel cuore, che vi faccia pensare con ancor più rispetto e rammarico a questo fantastico cavaliere.

Buonanotte, ci sentiamo la prossima settimana per l’ultimo aggiornamento!

 

Moni  =)

 

PS: Non è un caso che l’immagine stavolta sia per metà colorata... ma non vi svelo ancora il motivo. Perché non ho tempo e devo andare al cinema... ehm, perché voglio sentire le vostre supposizioni a riguardo! xD Svelerò il mistero nel prossimo chappy, comunque, non temete! ;)

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Capitolo 6
*** Sbocciare ***


SBOCCIARE

 

Tu sarai un ponte

che unirà le generazioni passate con quelle future.

 

Vuoto è il Tempio.

Vuoto il cuore, gli occhi.

Stremata è la speranza, che non vuole ancora mostrarsi,

che si cela in quel futuro lontano, incerto.

Adesso Shion comprende il peso di quel luogo

così a lungo protetto, venerato, e ora dilaniato.

Vorrebbe fuggire... correre verso quella persona.

Eppure avverte una presenza leggera, sincera,

rivolta verso un cielo immenso, a lui nascosto.

«Sono orgoglioso di te.»

L’antico guerriero può ora sorridere.

«Ci rivedremo presto.»

Già il portone si apre:

è la nuova generazione.

Cade una lacrima in memoria di un ricordo;

il resto è destino.

Una nuova rosa è sbocciata.

 

Io dovrò fare da ponte per le generazioni che un giorno...

Saranno in grado di liberare i miei compagni da questo Inferno!

(Shion – The Lost Canvas, Capitolo 172)

 

 

 

 

ANGOLO DELL’AUTRICE:

 

Buonasera a tutti! =D

Chiedo perdono per l’ennesimo ritardo... così posso dire che, pur avendo tutti i capitoli pronti, sono comunque riuscita a pubblicare in ritardo per ben due volte! (o erano tre... ?)

Tralasciando questo mio ormai indelebile marchio di fabbrica, ci tengo a ringraziare di cuore tutti voi lettori, uno ad uno. Grazie a coloro che hanno messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate, a chi ha recensito, ma anche solo a chi ha letto e a chi, in futuro, deciderà di farlo. Non penso che riuscirò mai ad esprimere a parole quanto mi rende orgogliosa poter scrivere e sapere che qualcuno, da chissà che parte d’Italia, è stato emozionato dai miei lavori, anche se poco... anche se per solo pochi minuti.

*Fa un bell’inchino alla giapponese*

Purtroppo siamo giunti al termine di questo cammino, anche se non me ne sono ancora bene resa conto. Forse è meglio così, perché se da un lato c’è la soddisfazione per aver concluso un progetto, dall’altro c’è la tristezza di dover “abbandonare” le vicende ed i personaggi. Ma non è così, non su EFP, non quando la mia fantasia può librarsi alta in volo ogni volta che lo desidero (o quando è meno appropriato, tipo a lezione xD). Perciò, per chi si fosse affezionato a me, continuate a seguirmi e io vedrò di non deludervi mai! ^-^ (o almeno ci proverò, dai, i capitomboli a terra, in fondo, mi escono così bene xD).

Prima di salutarvi, però, vi devo dare due notiziole:

Anzitutto, sveliamo il mistero delle immagini a colori! ;) Vedete, il mio pensiero è stato, man mano che scrivevo queste drabble, di ricercare un immagine significativa per ognuna. Una specie di gioco di associazione, di modo che, quando anche in futuro vi capiterà a voi lettori di vedere quelle immy, potrete pensare “Oh cavoli, questo mi ricorda quella drabble...” oppure “Non so perché, ma ho un groppo in gola!”. Eheh, già, quanto mi piacerebbe! ^-^ Oltre a ciò, però, volevo aggiungerci un ulteriore significato.

Le prime drabble, dai toni così malinconici e legati al passato, sono associate ad immagini in bianco e nero, perché così è stata la percezione della vita per Albafica. Per quanto abbia avuto dei momenti di gioia, per quanto grazie ai suoi compagni sia riuscito ad andare avanti, non ha mai compreso tutto ciò. È come se, pur vivendo, con la mente fosse rimasto fisso al pensiero “Non sono degno di questa vita” (e lo dimostrano bene le sue ultime parole).

Però, proprio quando la sua vita si è ormai spenta, realizza che non è così.

Nella mia drabble “Promessa”, infatti, Albafica urla “Per l’orgoglio!”, ma non in senso generico o perché esso è sempre stato il suo motto. Lo grida per se stesso. Per dimostrare ad un amico, un amico che l’ha sempre incoraggiato e che è stato al suo fianco fino alla fine, che ha compreso quanto è stato cieco, che è grato di aver vissuto, di aver conosciuto tutte quelle persone che l’hanno fatto sentire importante, e non certo per la sua bellezza o per l’armatura che indossa. Vuole, insomma, essere forte per sé ma anche per Shion che sa che dovrà affrontare un fardello molto simile al suo, ma ben più pesante. Per questo in quel capitolo l’immagine è a colori per metà: perché Albafica vuole risplendere per i suoi cari, come loro hanno illuminato il suo cammino durante la sua vita. Ma questo non è ancora sufficiente, non per chi è rimasto.

L’ultimo capitolo, dunque, non poteva che essere rappresentato da questa splendida immagine tutta a colori: un cielo infinito e azzurro, proprio come i capelli di un caro amico, che rammenta a Shion la sua missione. Che lo rimprovera quasi.

“Ehi, io sono stato forte per tutti voi... adesso tocca a te. Non t’azzardare a deludermi! Sii più forte di me. Continua a brillare per tutti noi.”

Ammetto che è una visione molto particolare, ma spero che possiate apprezzarla, nel suo piccolo... ^-^

L’ultima cosa che volevo dirvi, era che ho già il fortissimo desiderio di scrivere ancora di questi due! Shion e Albafica torneranno, magari in una bella one-shot cicciona!

Ma prima, ho altre cose da fare, perdonatemi! xD

Spero che mi attenderete... intanto, grazie ancora di cuore!

 

Moni =)

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