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Hello, salve!!!!
Sono Mew Angel e questo è il primo capitolo della mia prima ff….che emozione!!
Premetto che Strawberry non mi sta molto simpatica, perciò il racconto non sarà
basato su di lei ma……….. lo scoprirete leggendo. Non sono molto brava a
scrivere, ma ci ho messo il cuore perciò se avete qualcosa da ridire recensite e
ve ne sarò veramente grata!!!! Bhè, adesso non mi rimane che augurarvi buona
lettura e……………recensite, recensite in molti!!!!!!!!!(mi va bene anche una
recensione piccina piccina picciò……………)^^
Una nuova speranza
Quel pomeriggio il locale non era
affollato come al solito da ragazzini liceali e le cinque cameriere preferivano
starsene sedute ad un tavolo per chiacchierare animatamente:
Straw:- Ragazze sono
emozionantissima. Oggi Mark mi ha dato un appuntamento al nuovo Luna Park che è
venuto in città. Non vedo l’ora di stare insieme al mio Cavaliere blu!!
Aaaaaaahhhhh!!!!-sospirò.
Lo:- Mi sembra che il vostro
rapporto sia migliorato da quando hai scoperto che in realtà lui era sia il tuo
protettore sia il tuo peggior nemico. Quanto vi invidio!!!!- disse la Mew Mew
dai capelli verdi.
Paddy: - Sì, Lory ha ragione. Voi
due sembrate affiatati più che mai, soprattutto con l’assenza di Ghish. Non è
così BAMBOLINA?- tutte si misero a ridere.
Straw: - Vi confesso che un po’
mi manca quell’alieno che prima mi assillava. Quando era morto a causa di
Profondo Blu mi si era spezzato quasi il cuore all’idea di aver perso uno dei
miei tanti ammiratori…..mi piaceva essere corteggiata da lui………. Anche se non lo
davo a notare, ma forse lui lo aveva capito…….- sussurrò.
Pam:- Però lo hai fatto soffrire,
era ossessionato da te e tu lo allontanavi sempre con odio e presunzione. Non
credo che ti sia comportata molto bene con lui……- la più grande delle ragazze
aveva lo sguardo accigliatao.
Straw:- Sì Pam, ma adesso
smettila… èuna storia vecchia
ormai……- ( storia di tre settimane fa)
Mina : - Non ti facevo così
superficiale Strawberry, pensavo che fossi più sensibile in questo genere di
cose! – la rimproverò.
Straw: - Ma io non lo facevo con
cattiveria, per me Ghish era solamente un bel ragazzo che mi faceva la corte….
Nient’altro…….L’unica persona per
cui stravedo è Mark e se lui non lo voleva capire erano fatti suoi…- disse con
uno sguardo disinvolto.
Mina: - Ah! Non ho più voglia di
stare a sentire le tue sciocchezze, nonostante fosse stato un nostro nemico ti
ha salvato la vita un sacco di volte e tu…. Tu…ne parli come se fosse un rompi
scatole!! Basta, io vado a togliermi la divisa, esco prima, tanto oggi non
arriva nessuno!- si alzò facendo strascicare le zampe della sedia sul pavimento
provocando un rumore gracchiante e se ne andò nello spogliatoio.
Paddy: - Santo cielo, mi sono
ricordata adesso che devo pulire lo sgabuzzino!! Ryan mi ucciderà se non lo
faccio subito!!! Ciao ci vediamo dopo, se sarò ancora viva naturalmente!!!!- e
così dicendo se ne andò lasciando le amiche che stavano ridendocrepapelle.
Lory: Scusate ragazze, adesso
trasmettono un programma molto interessante sul mondo animale marino, potrei
scoprire nuove informazione sull’animale con il quale il mio DnA è mescolato.
Vado nella sala schermo. A dopo.-
Erano rimaste in due a sedere su
quel tavolino quando Pam, leggermente rossa in viso ma con il suo solito sguardo
gelido, interruppe il silenzio:- Io devo …….devo andare …….nel laboratorio
sotterraneo….. a…a chiedere una cosa a Kyle.- si alzò e sparì nel fondo delle
scale che conducevano al laboratorio.
Straw:- Bè, sono rimasta sola. E
adesso cosa faccio?? Qui non c’è nemmeno un cliente, tanto vale andare nella
stanza di Ryan per vedere cosa sta facendo.- si alzò anche lei ed il tavolino
rimase vuoto con le sedie messe in disordine, tranne quella dove prima era
seduta Mina, una ragazza come lei non poteva di certo essere maleducata!!
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Mentre Strawberry stava andando
nella stanza di Ryan, il ragazzo era entrato dalla porta d’entrata secondaria e
non trovando nessuno rimase sorpreso:- Strano, non ci sono né le ragazze né i
clienti, oggi è proprio una giornataccia. Chissà dove se ne sono andate tutte?!-
si mise dietro il bancone e cominciò a contare i soldi che quel giorno erano
riusciti ad incassare, non molti, data la morìa di gente che c’era nel
Caffè.
Sentì sbattere la porta d’entrata
e qualcuno correre velocemente verso di sé:- Scusi, non è chiusa la pasticceria,
vero?!……- disse con voce affannata.
Ryan che non aveva ancora alzato
lo sguardo, intento a contare i pochi soldi, rispose:- No, non si preoccupi.
Aspetti che le chiamo una camerie……- alzò lo sguardo e rimase colpito da quella
che sembrava essere una giovane ragazza affannata da una lunga corsa, con i
capelli lunghi e biondi legati in una treccia, alcuni ciuffi che le cadevano
dolcemente sul collo bagnati a causa della pioggia ed il suo visoe era
illuminato da due occhi color oceano luccicanti di speranza. Per un attimo di
tempo rimase zitto, affascinato da quella ragazza che ancora aveva il fiatone:-
Sì, mi dica, in che cosa posso servirla?- chiese gentilmente.
Lei tirò un sospiro di sollievo:-
AAAHH!!! Meno male! Pensavo di essere arrivata troppo tardi, ho fatto una
corsa!!! O bhè, vorrei un po’ di bignè…mmmmmhh… diciamo uno alla cioccolata, uno
alla crema, uno alla frutta ed uno alla panna. Mi può fare un pacchetto da
portare via?
Ryan ancora scioccato disse: -
Certo- e mentre stava preparando i dolcetti per la ragazza chiese: - E’ per
un’occasione speciale??
Ragazza: - Diciamo di sì, sono
per il mio compleanno e come al solito lo passerò insieme al mio cane davanti
alla televisione mangiando questi pasticcini. Ormai è da quasi due anni che lo
trascorro a questo modo….- quest’ultima frase venne pronunciata con tono quasi
triste e malinconico.
Ryan, sorpreso da ciò che gli
aveva detto la guardò domandandole:- Lo festeggi da sola? Hai la famiglia che
abita lontano? OH, mi scusi, le ho dato del tu, e poi, non dovrei impicciarmi di
queste cose……- si girò imbarazzato da quel suo modo così aperto con cui le aveva
parlato.
Ragazza:- Non ti preoccupare,
dammi del tu e poi non mi dà fastidio che tu me lo abbia chiesto. Sì, i miei
genitori abitano lontano da me, ma non è per questo che festeggio il compleanno
da sola. Il fatto è che da un paio di anni nessuno vuole stare più con me, e
questo è l’unico modo per ricordare il giorno in cui sono nata. Lo so, non è di
cero il migliore dei modi per festeggiare il proprio compleanno, però, forse è
l’unico per me.- disse abbassando la voce e chiudendo gli occhi azzurri.
Ryan era rimasto colpito dalla
storia di quella ragazza e le porse il pacchetto con dentro ciò che aveva
ordinato dicendole il costo e lei allungò il braccio per pagare, quando lo vide.
Ryan sul polso della ragazza aveva visto uno stranio segno rosa, assomigliava ad
una stella a cinque punte circoscritta da due linee che si incrociavano fra
loro. Non poteva essere. Rimase paralizzato per qualche secondo, quando chiese:-
Scusa, posso chiederti che cosa è quello?- disse indicando il segno sul
polso.
Ragazza:- Questo? Oh sì, ce l’ho
da quando sono nata, assomiglia ad una voglia, anche se non sono sicura che lo
sia. Perché???-
Ryan:- Perché…….perché……….
aspetta, devo chiamare le cameriere che lavorano qui!- andò nel laboratorio
sotterraneo dove Pam e Kyle stavano parlando.
Ryan: Ehi Kyle, c’è una ragazza
sopra che ha una strano segno sul polso simile s quello delle ragazze!!! Vieni
ho bisogno di te!!!!-
Kyle: - Ma Ryan, è impossibile,le
ragazze sulle quali abbiamo messo il dna codice rosso sono solamente cinque,
questa cosa non ha senso, comunque sarà meglio controllare. Vieni anche tu Pam.
– si diresso tutti e tre al piano terra dove la ragazza si era seduta su un
tavolo.
Ryan. – E’ lei.- disse
indicandola.
Pam:- Sì, ma adesso cosa le
diciamo. Non possiamo mica andare a chiederle se è una Mew Mew, non vi
pare?-
Kyle: - Pam ha ragione. Non possiamo di certo chiederle se
è una paladina della terra. E se non lo fosse? Ci prenderebbe sicuramente per
matti. No, dobbiamo assolutamente escogitare qualcosa…..-si soffermò a pensare,
reggendosi il mento con la mano destra.
Ryan: - Potremmo chiederle se
vuole venire e lavorare qui da noi per un periodo di tempo, giusto per renderci
conto se è una delle ragazze. Penso sia la soluzione migliore, ma se dopo
scoprissimo che è una semplice ragazza credo che un po’ di aiuto qui al caffè
non possa farci altro che bene- disse facendo apparire qualcosa che assomigliava
ad un ghigno sulla sua faccia.
Kyle.- Sì, giusto, faremo così.
Pam, tu cosa ne pensi?
La ragazza dai lunghi capelli
viola arrossì di nuovo in viso e rispose vagamente:- A me sembra una buona idea,
tentare non nuoce,……. no?!-
Ryan:- Scusa se ti ho fatto
aspettare!- disse rivolgendosi alla ragazza che stava guardando fuori la pioggia
che scendeva violentemente sulla strada. Si girò e con un sorriso rispose.- Non
ti preoccupare. Cosa dovevi dirmi?-
Ryan: - Bhè, in qualità di capo
del locale vorrei…….. chiederti insieme al vice capo, Kyle, se vorresti venire a
lavorare qui dopo la scuola, mi immagino che tu vada a scuola. Una delle nostre
cameriere si è …. Ammalata gravemente e per un lungo periodo di tempo non potrà
venire a servire i clienti. – disse poco convinto di ciò che aveva
inventato.
La ragazza ci pensò sopra e
rispose frizzantemente: - Certo, per me non c’è problema, anzi, sarà un modo per
distrarmi dalle mie grigie giornate. Quando devo cominciare??-
Ryan: - Penso che sia opportuno
iniziare subito da domani, Verso le quattro e mezzo del pomeriggio, così avrai
il tempo per fare i compiti.- Kyle annuì: - Sì credo anch’io. Ti presento una
delle tue colleghe, lei e Pam, la più grande. Ora ti saluto…..devo andare e
preparare una torta. Ciao ci vediamo domani.-
Pam:- Piacere- disse con la sua
solita freddezza- spero che ti troverai bene qui da noi. Ryan, io me ne vado, ho
un provino.- se ne andò senza salutare dirigendosi verso lo spogliatoio.
Erano rimasti in due dentro a
quell’enorme sala:
Ryan: - Ehi, sai che non ho
ancora capito come ti chiami?
Ragazza:- Scusa, hai ragione. Mi
presento, io sono Amily Kitoshi e oggi compio 14 anni. ………….potrei sapere come
si chiama il mio capo?- domandò la ragazza sorridendo.
Ryan :- Certo. Io sono Ryan
Shirogane (si scrive così????ndS) ed ho quindici anni e mezzo.
Amy rimase sbalordita dal modo in
cui pronunciò il suo nome, per un attimo tutta la sua concentrazione era rivolta
al volto di quel ragazzo dai capelli biondi e dallo sguardo intrigante.
Rimasero per qualche minuto a
fissarsi in silenzio quando le luci si spensero:
Ryan : - Che sbadato! E’ orario
di chiusura………ehm…..mi ha fatto molto piacere conoscrti. Ricordati: tutti giorni
alle quattro e mezza.
Amy: - Non mancherò, … a
domani!!!!- salutò ed uscì dalla porta elettrica.
Ryan continuò a fissa re nel buio
un posto impreciso continuando a ripetersi la frase: - Non è possibile, non può
essere lei-
Il giorno seguente, come stabilito,
Amily alle quatto etrenta del
pomeriggio si trovò davanti al Caffè Mew Mew decisamente più affollato del
giorno precedente. Subito dopo essere entrata trovò Pam, la prima ad essere
arrivata:
Pam: - Ciao Ami. Vieni, devo
darti una cosa- la condusse negli spogliatoi e da un cassetto dell’armadio tirò
fuori un pacchetto e glielo tese- aprilo è per te!
La ragazza incuriosita scartò
subito il pacchetto contenente la divisa da cameriera del bar.
Amy: - Grazie Pam!!! E’
bellissima. Me la metterò subito, così comincio a lavorare, non voglio fare
brutta figura il primo giorno- Pam uscì dallo spogliatoio e cominciò a prendere
ordinazioni. Successivamente vennero Mina, Lory, Paddy e , come al solito molto
in ritardo, Strawberry :- Scusate ragazze, ma non ho guardato l’orologio!!Eh Eh
Eh! Ma chi è quella ……………?????- disse indicando la nuova ragazza.
Amyvedendo tutte quelle ragazze che la
guardavano incuriosite si sentì arrossire le guance, quando intervenne Ryan alle
sue spalle:
Ryan: - Ragazze, questa è Amily
Kitoshi, una nuova arrivata per aiutarci nel bar dato i grandi afflussi di gente
in questi giorni. Trattatela come una di voi e ……- si soffermò a guardarla-
…insegnatele al meglio il mestiere. Ci vediamo, devo andare da Kile-
Paddy: - Ciao riccioli d’oro, sei
la benvenuta qui da noi!!!! Guarda che cosa so fare. Ecco la mia speciale
capriola triplo salto mortale con piatti roteantiaffilati sulla mia testa!!!!! AH AH
AH!!!! Cado cado!!!!
Lo: - Ciao, lei è Paddy, io
invece sono Lory. Molto piacere.
Mina: Salve sono Mina, la più
ricca- Pam:- smettila Mina_ Mina: - E va bene, come non detto, mi auguro che tu
non sia svogliata come la nosra cara amica Strawberry- la mew gatto le tirò uno
sguardo accigliato.
Strawbewrry: Sì, sì, ciao, ciao.
Voglio dirti solo una cosa: Stai al tuo posto e non rubarlo a nessuna di
noi!!!!- aveva notato la grande bellezza della ragazza e si voleva assicurare
che nessuno le mettesse i bastoni fra le ruote come ragazza più corteggiata
delle mew mew.
Lo: - Dai ragazze, cominciamo a
lavorare, stanno arrivando parecchi clienti.
Le cameriere cominciarono a
prendere ordinazioni e Strawberry spesso faceva cascare le portatate sui clienti
invidiando Amy, poiché nonostante fosse appena arrivata, aveva imparato alla
perfezione il suo compito.
La giornata finì e le sei ragazze
si accasciarono sopra delle sedie,stanche e affaticate, quando una strana figura
si materializzò nella stanza, accanto a Strawberry la quale tirò una urlo quando
finalmente riuscì a riconoscere i suoi capelli color muschio scuro raccolti ai
lati da due codini e gli occhi dorati che si posavano sopra il suo volto.
Straw: Ghish!!!!! Ciao. Sono contenta di
rivederti. Come stai???!!!!!- si buttò addosso all’alieno e lo strinse in un
forte abbraccio. Il ragazzo si tinse le guance di rosso e disse:
- Ehi…..ciao gattina……..uhm….
stai ripensando alla mia proposta di venire con me sul mio pianeta a quanto
pare!!!!- rise divertito- salve ragazze- si distolse dall’abbraccio di
Strawberry anche se un po’ gli dispiaceva- Pam, Lory, Mina, Paddy e ……e tu chi
sei??- disse incuriosito soffermandosi sulla ragazza dai lunghi capelli
biondi.
Lory: - Lei è una nuova cameriera
ma ……non è quello che pensi tu – rispose sottovoce.
G: Ah!!! Capisco.
La ragazza lo stava guardando con
uno sguardo spaurito e smarrito:
- Come hai fatto…… a…a.. ad
ap-parire dal nullllllla??? E q-quelle…..o….orecchie a punta……
Ryan spuntò fuori dal sotterraneo
e vedendo l’alieno si mise le mani frai capelli biondi:
- E adesso che cosa faccio?? Cosa
le dico…….
La ragazza, che lo aveva visto
arrivare gli andò incontro:
- Ryan, è arrivato un..un…COSO di
là e sembra conoscere le altre. Tu sai che cosa è? E spuntato allìimprovviso e …
e….-si soffermò a guardare gli occhi oceano di quel ragazzo che la affascinavano
sempre di più.
Ryan: - Non ti preoccupare,
quello è…..è……Ghish, unmago che fa
spettacoli di magia in tutta Tokio. Quello è uno dei suoi tanti travestimenti e
dei suoi trucchi di magia- la rassicurò- torna a casa, sarai stanca, ci
rivedremo domani…..- le disse con una voce che la ragazza non aveva mai
sentito.
La ragazza ancora spautita uscì
dal locale, mentre Ryan si avvicinava al tavolo dove era appena arrivato
l’alieno.
R:- E così saresti tu il famoso
corteggiatore di Strawberry. Io sono Ryan, capo del progetto, una volta tuo
acerrimo nemico…….-disse facendo la voce più cupa.
G:- Sì, io sono Ghish, vedo che
la mia fama per il successo con le ragazze è molto espansiva. - guardò
Strawbwerry e continuò- comunque la caccia per conquistare il tuo cuore
bambolina è sempre aperta. Spero che tu non abbia niente in contrario.
Ghish:- A proposito di belle
ragazze… quella di prima mi volete spiegare chi era?
Paddy:- Già, non lo sappiamo
neanche noi perché è venuta qui. Lavoriamo alla grande e non ci serve aiuto…
Mina: - Ed in oltre credo che sia
pericoloso tenere una cameriera che non è una di noi. Potrebbe scoprire
tutto!
Ryan: - Calma ragazze, ora vi
spiego tutto. Ieri questa ragazza è venuta per essere servita, ma non c’era
nessuno- disse squadrando tutte per rimproverarle- così, mentre stava prendendo
l’ordinazione mi sono accorto che sul polso aveva un segno simile al vostro. Le
ho chiesto di cosa si trattava, ma lei ha detto che non aveva idea di cosa fosse
e lo possedeva dalla nascita.-
Straw:- Se credi che sia anche
lei una mew mew,ricordati che è
una cosa impossibile, poiché a noi il dna lo hai inserito da un anno e non dalla
nascita…….. e poi stiamo bene così, non abbiamo bisogno di un’altra ragazza fra
i piedi.
Ryan: - è proprio qui che ti
sbagli, difatti io e kyle abbiamo messo il dna codice rosso solamente su voi
due, ma eravamo a conoscenza che l’acqua mwe aveva creato, diciamo così, un
combattente con i poteri del cristallo, lo avevamo capito da strane incisioni
che avevamo trovato in una grotta dove probabilmente avevano abitato degli
alieni.- s isoffermò a guardare il soffitto, poi continuò- non ne eravamo molto
sicuri, poiché non conoscevamo bene la lingua degli alieni, Finita la lotta con
Profondo Blu mi era completamente passato di mente e dopo tanti anni di ricerca
me la ritrovo proprio alla fine della battaglia. Non capisco come mai non si sia
fatta viva tempo fa. Probabilmente il cristallo credeva che non era quello il
momento giusto per farla entrare in scena.- concluse.
Straw: - Potrebbe anche essere
vero quello che tu ci hai raccontato, ma non credo che quella lì adesso possa
esserci di grande aiuto, di nemici per ora non se ne sono ancora visti, quindi,
mi dispiace per te,ma credo che il tuo sogno di far diventare anche lei una di
noi debba andare a rotoli!!!- disse con un sorriso malvagio in viso.
Dal laboratorio si sentirono
provenire dei passi che salivano le scale:
Kyle:- Per quello che ne sapete
voi ragazze non parlerei troppo in fretta.
Straw: Kyle…-
Kyle:- Io e Ryan ormai sono due
settimane che ci stiamo lavorando, dal giorno della sconfitta di Profondo Blu.
Non volevamo dirvelo per non allarmarvi ma credo che adesso sia arrivato il
momento opportuno per parlarvene.- si mise seduto su una sedia e cominciò a
parlare:
- Sul computer del laboratorio,
creato appositamente per individuare forze maligne, è apparso un segnale di
pericolo sullo schermo. Naturalmente abbiamo fatto subito delle analisi
approfondite per cercare di capire di che cosa si trattasse, purtroppo senza
risultato perché dopo 3 giorni il segnale era sparito. Abbiamo pensato allora
che quell’ avvertenza di pericolo fosse stata causata da un guasto al computer,
perciò ho cercato di trovare quello che poteva essere l’errore, ma non avevo
trovato niente di ciò che pensavamo…-
- Straw: Questa storia mi sta
leggermente mettendo i brividi….- disse avvicinando si di più senza darlo a
notare a ghish.
Ghish:- Non preoccuparti micina,
non devi avere paura- e così dicendo avvicinò il suo viso a quello di lei
accarezzandolo con la propria guancia.
Kyle: Fatemi continuare. Eravamo
ancora all’erta su quel fatto strano del segnale, perplessi e dubbiosi, quando
quattro giorni fa il segnale è ricomparso con una forza maggiore a quella di
quando era arrivato Profondo Blu.- un vocio di sgomento passò tutte le mew mew-
per questo abbiamo bisogno di una nuova paladina e guarda caso è comparsa
proprio nel momento delpericolo. Potrebbe essere lei, e nell’incertezza abbiamo
deciso di farla lavorare qui, giusto per accorgersi se ritratta di lei oppure
no….Questo è tutto.-concluse kyle.
Pam: Vuoi dire che la terra è di
nuovo in pericolo?
Ryan: - Purtroppo sì Pam, e
dobbiamo assolutamente cercare di scoprire dove si cela la sesta mew mew. Ne va
del destino di tutti noi…-
Strawberry che nel frattempo si
era accomodata nelle braccia di Ghish disse con un’espressione di
disapprovo:-Vorresti dire che io..ehm.. cioè, noi non siamo abbastanza forti per
sconfiggere un altro mostriciattolo? Non credo che ci servirà un aiuto, siamo
una squadra perfetta anche da sole!!! E poi questa Amily non mi sembra un gran
chè, anzi, penso che a tutti noi stia antipatica, non è così ragazze??- disse
squadrando tutte le mew mew che si stavano guardando negli occhi.
Paddy: Ma….veramente a me sembra
abbastanza simpatica, a riso a tutte le mie esibizioni.
Lory:- Io invece trovo che nei
suoi occhi ci sia qualcosa di dolce e sensibile….
Pam: - Per me è una persona
apposto.
Mina: Non è molto snob, però……può
andare.
Strawberry diventò viola dalla
rabbia:
- State dicendo che preferite lei
a me!!!!????!?-
Lory: No, nessuno di noi ha detto
niente del genere Strawberry…
Ghish:- E chi potrebbe preferire
lei ad una gattina dolce come te…- disse con voce suadente l’alieno- e poi
vorrei dirvi una cosa.- disse rivolto verso Ryan e Kyle- Visto che si stà per
scatenare un’altra guerra, vorrei esservi riconoscente per avermi aiutato a far
rifiorire il mio pianeta. Sono diventato molto popolare fra la mia gente e per
questo credo che potrei cercare il modo di convincere alcuni di loro a
combattere insieme a voi questa nuova battaglia. In fondo una volta questo era
il “nostro” pianeta.-
Ryan: Grazie dell’interessamento
Ghish, ma non voglio che ci siano stragi di persone che con questa faccenda non
c’entrano niente.-
Ghish:- Ma io lo faccio per voi.
Nel tempo in cui sono stato qui sulla terra, ho osservato molto bene gli umani,
alcuni sono rozzi e maleducati, altri invece mi sono accorto che sono buoni e
gentili, e che rispettano veramente questo pianeta, come una volta facevamo
anche noi. In un certo senso mi sono affezionato alle persone che lo popolano,
naturalmente prima non potevo dirlo o darlo troppo a vedere, poiché il mio capo
supremo era Profondi Blu per questo adesso voglio lottare per salvarle!!- disse
con tono convinto il ragazzo dai capelli verdi.
Kyle: Se le cose stanno così
credo che un po’ di aiuto in questo caso non ci possa fare altro che bene. E poi
tutta la tua popolazione ha dei poteri che la gente che vive qui non ha, quindi
le probabilità di vittoria sono maggiori. Però ti devo chiedere anche un altro
favore: Potresti aiutarci a scoprire se la sesta mew mew è quella ragazza?
Strawberry salì sulla sedia e
disse più arrabbiata che mai: -He no Ghish, non ti ci mettere anche tu a cercare
questa svitata!!!!!
Ghish : -perché,…. sei gelosa?-
chiese con un sorrisino.
Sraw: No,….certo che no……-rispose
lei imbarazzata.
Ghish, che aveva già elaborato
una tattica per scoprire la sesta delle mew mew disse: - Sentite, ho in mente un
piano che riuscirà nel nostro intento…….-
Salve!!!!!!!!!!!! Sono arrivata con il secondo capitolo della fiction e vi prego di scusarmi per il fatto che non l’ho potuto finire, sapete sono incasinata con un mucchio di compiti per la scuola e ne ho fin sopra il collo!!!(ç_ç)…..Comunque, credo che questo cap. sia peggiore del precedente quindi vi prego, lo so che fa schifo, ma recensite perché mi fa piacere ricevere delle critiche( grazie a coloro che hanno recensito la volta scorsa) Ciao!!!
Mew Angel
Capiotolo 2
la ricerca comincia
Il giorno seguente come di consueto tutte le mew mew stavano servendo i tavoli insieme a Marck e Ami, che avevano fatto conoscenza senza che nessuno li presentasse.
Straw: Mark, puoi venire un secondo in cucina con me?- chiese con uno sguardo fintamente assente.
Marck. – Ok, vengo subito.
Lo condusse in laboratorio dove era tutto buio.
Straw: _ Senti Marck, mi hanno incaricato di dirti che Amily, potrebbe essere la sesta mew mew, Ryan dice che dobbiamo scoprirlo ad ogni costo, anche se io credo che non ce ne sia il bisogno, non credi anche tu?- si avvicinò di più a lui- hanno avvistato un altro nemico, ma sicuramente lo risconfiggeremo insieme…… io e te…..I dettagli te li racconterà kyle dopo la chiusura del bar. – lo strinse forte a sé.
Marck :- …..Strawberry….-
La ragazza con voce innocente disse:
- Resterai sempre con me, non è vero? ……Quella là in confronto a me non ha niente di speciale e non riuscirà a portarmi via il mio Cavaliere……
Marck non sapeva cosa dire, sentiva che qualcosa in lei era cambiato, che fosse gelosa?
Marck: - Ma Strawberry, cosa ti salta in mente?
Lei lo abbracciò ancora più forte, quasi da fargli mancare il fiato, stava sorridendo, ma Marck non poteva vederla.
Mark: - Credo sia meglio tornare a lavoro…..- si tolse dalla sua presa
Straw: . D’accordo, altrimenti ci danno per dispersi.
Amily si stava dando un gran da fare ed aveva instaurato un buon rapporto con Lory e Pam, che si stavano abituando all’idea che anche lei potesse diventare una di loro, una loro alleata, una loro complice per sconfiggere qualcosa più grande di Profondo Blu….
Quel pomeriggio nessuno vide Kyle e Ryan, che stavano lavorando alla ricerca di quell’ essere non ben identificato dal computer.
Ryan: Cosa possiamo fare Kyle?Le mew mew non sono abbastanza potenti per affrontare una battaglia contro un’entità tanto maligna……-
Kyle: - Le altre no, ma Strawberry forse potrebbe riuscirci grazie ai forti sentimenti che sprigiona quando lotta. Ho analizzato molti dati notando che sono le sue emozioni a sprigionare una forza maggiore a quella delle altre. Purtroppo l’acqua mew non esiste più e per questo siamo nei guai fino al collo. Dobbiamo fare in modo che nessun civile venga coinvolto in questa lotta.
Ryan: Certo, hai ragione, dobbiamo riporre le nostre speranze in Mewberry……..comunque non dobbiamo dimenticare la sesta mew mew. Potrebbe esserci di grande aiuto.
Straw: Mi dica signore vuole qualcosa?- chiese con la sua solita voce squillante.
Cliente: Non ti preoccupare cara, mi sembra che tu sia un po’ maldestra, preferisco essere servita da quella graziosa ragazzina dai capelli biondi.
Straw: Cosa? Ed io allora cosa ci vengo a fare qui se ora i clienti scelgono anche le cameriere dalle quali farsi servire??’!!!!sono sicura che quella là mi sta rubando tutto ciò che è mio!!!!!!!! Quasi quasi la strozzo…….- pensò la mew mew gatto con acidità.
Tutte erano occupate a lavorare tranne Mina che stava sorseggiando come al suo solito una tazza di tè caldo e Strawberry continuava a ripetere che doveva fare tutto lei. Dal sotterraneo arrivò Ryan che le disse rimproverandola: Basta con questa lagna e non ti lamentare. Le altre non hanno mai aperto bocca ed Ami nonostante sia arrivata qui da soli due giorni lavora il doppio di te.
Ami lo guardò arrossata dicendo: - Ryan lasciala stare ti prego, sarà stanca anche lei….- disse con uno sguardo di implorazione.
Ryan: Tu non capisci……- disse vedendo il volto dai lineamenti così dolci di lei.
Straw: Già tu non capisci niente bionda tinta!!!! Chi ti credi di essere cercando di prendere le mie difese!!??? – urlò Strawbwrry.
Pam: Adesso basta ragazze. Cercate di non dare troppo spettacolo.- guardò la mew gatto- e tu smettila di urlare.!- Le disse in tono gelido e freddo che la zittì.
Ryan: Ritornate a lavoro.
Strawberry ancora infuriata cercò di ricomporsi continuando il suo lavoro da cameriera maldestra.
Nel frattempo nel sotterraneo, Kyle, che lavorava ancora sul computer con gli occhi gonfi, tirò un urlo: - Ryan corri, presto!!!!!
Il ragazzo dai capelli biondi corse subito verso la fonte di quella chiamata: - Cosa c’è kyle?? Qualche problema!!??!|?- disse con il fiatone
Kyle era sconvolto:- Ryan, dobbiamo sbrigarci, è qui…..è qui….. è arrivato….All’improvviso il computer ha dato l’allarme di una fortissima energia maligna scesa sulla terra…- era nel panico più totale- e le ragazze non sono ancora pronte
Ryan: Ancora una volta siamo stati presi alla sprovvista. Le mew mew non hanno ancora potenziato i loro poteri e la sesta non l’habbiamo ancora trovata….- era nel terrore-…….dobbiamo chiudere il locale!!! Subitò!!
Corse al piano superiore e disse con voce apparentemente calma: _ Informiamo la gentile clientela che il bar verrà chiuso in questo momento per…….un’infestazione di topi nelle cantine…….-
I ragazzi nel bar se ne andarono tutti sbuffando, inconsapevoli del rischio che stavano correndo.
Mina: Ryan, cosa sta succedendo?-
Ryan: Ragazze, chiamate subito Ghish,…..l’Essere è arrivato…… e questa battaglia sarà la più dura di tutte quelle che avete combattuto.
Straw: Bene, io sono pronta.
Mina :- Lo sconfiggeremo ancora una volta.
Pam: - L’unione fa la forza.
Paddy: E la forza siamo noi.
Lory: Ci impegneremo come sempre al massimo!
Ami: Cosa!!!???!!!??*****….
Ryan. Vieni con me. Non ti succederà niente. Seguimi- la prese per mano.
Strawberry,da dietro l bancone stava chiamando Ghish con il suo speciale potere telepatico che le aveva insegnato Tart:
Ghish., mi senti?? Ghish!
Ghish : certo che ti sento micetta mia. Dimmi tutto.
Straw: Il nemico è arrivato senza darci il tempo di accorgercene. Devi subito venire con gli altri alieni.
Ghish: Non ti preoccupare, ho pensato a tutto io. In meno di mezz’ora saremo lì, pronti a combattere al vostro fianco…
Straw: Sì, ma fai presto, mi manchi….
Ghish: Cosa???!!!
Qui la comunicazione telepatica si fermò perché Strawberry aveva interrotto il contatto per quello che aveva detto.
Strawberry, si ricordò che doveva chiamare subito anche Mark e le scappò un sorriso accompagnato da una frase: Come mi piace fare il doppio gioco…..-sussurrò.
Nel frattempo Ryan aveva portato Amy nei sotterranei dove per la prima volta la ragazza vide così tanti computer tutti messi assieme.
Amy con la voce tremante chiese: C-cosa stà succedendo?- guardò il ragazzo.
Ryan sospirò a lungo poi, con voce molto calma le rispose: Hai mai sentito parlare delle Mew Mew?- la bionda annuì- bene, io sono colui che le ha create,diciamo così. – la ragazza stranamente non sembrava molto sconvolta a ciò che Ryan le aveva detto, anzi, era come se se lo aspettasse- giorni fa abbiamo combattuto gli alieni in una dura lotta, ma adesso un’ altro essere è venuto sulla terra a fare non so che cosa, sicuramente per causare scompiglio. Ti ho mentito, e mi dispiace. Tu non sei qui perché una delle cameriere si è ammalata, ma a causa di quello strano segno sul tuo polso- Amy rigirò il polso e si sfiorò con la mano sinistra il simbolo rosa.
Amy: Ma, cosa c’entra……-
Ryan continuò: - è una storia molto lunga e te la spiegherò in un altro momento, ma sappi che c’è il dubbio che tu sia…. Ecco….la sesta mew mew. Potrà sembrarti sciocco ma…..- la ragazza lo guardò negli occhi e sentiva l’istinto di abbracciarlo, ma si trattenne domandando semplicemente: Io? No, è impossibile, io sono una ragazza come tutte le altre, anche se ….devo dire che delle cose strane sono accadute negli ultimi anni……..-Ryan non voleva coinvolgerla in una battaglia pericolosissima, e se lei fosse stata una semplice umana? Non poteva rischiare, ma qualcosa dentro di lui gli diceva che era il momento giusto per farla entrare in azione, anche se….
Kyle arrivò dietro di loro con il fiatone:- Scusate, probabilmente è stato un altro falso allarme…..ha segnato l’arrivo del mostro, ma non identifica dove…… e adesso è completamente svanito. Ha qualche problema quel computer- disse sforzandosi a ridere….
Anche Ryan aveva sulle labbra una specie di sorriso:- Certo- disse con un tono cupo mettendosi a sedere davanti al computer principale-, ma questo non risolve i nostri problemi, non sappiamo ancora di preciso se c’è qualcosa o no che minaccia la Terra, ma soprattutto dove si trova- guardò il volto di kyle- chiama Strawberry e dille di avvertire Ghish che finchè non lo ricontattiamo può addestrare per tutto il tempo disponibile i nostri alleati.
Kyle: D’accordo, provvederò subito- disse svanendo nel nulla.
Ami e Ryan erano rimasti soli al semibuio. Erano entrambi imbarazzati e Ami girava avanti e indietro la testa, come per cercare qualcosa che potesse catturare la sua attenzione, quando disse: - Ehm, io a dir la verità non ci capisco niente.- lo guardò come se avesse un punto interrogativo sulla fronte. Ryan la guardò intensamente, si alzò dalla sedia e si avvicinò di più a lei:- sai, è tutto così complicato ….e anche i miei sentimenti….scusa….qualche giorno fa ci è arrivato il segnale di un pericolo sulla terra, che avrebbe sconvolto completamente l’umanità. Quando proprio nel momento del bisogno sei arrivata tu, con quel segno rosa e abbiamo subito pensato che tu avresti potuto aiutarci-…… voleva raccontarle tutto, ma aveva paura….- ti abbiamo presa come cameriera per accorgerci se i nostri dubbi avevano un fondamento e, se tu fossi stata una mew mew ci avresti potuti aiutare….-non poteva dirle altro, né dell’acqua cristallo, né degli alieni,…….
Ami aveva lo sguardo abbassato, avrebbe voluto scappare e con voce tremante disse:- Io non vorrei deluderti, ma non credo di potervi aiutare…io sono inutile- aveva il fiato mozzato, come se stesse scoppiando a piangere-….i clienti non ci sono più… vado a casa, ciao, scusami- e così dicendo corse verso l’uscita sbattendo la porta. Ryan rimase lì, solo con un espressione di stupore e tristezza sul volto:- Che stupido, possibile che non mi sia accorto di averla fatta soffrire dicendo quello che ho detto……..- rimase per lungo tempo ad ascoltare i suoi pensieri che gli circolavano nella testa come un martello pneumatico.
-Possibile che sia vero?!
Io….io non voglio…..sono solamente un brutto scherzo della natura…….- Amy
correva per le vie di Tokyo, assorta nei suoi pensieri, le lacrime agli occhi
che le rigavano le dolci guance rosa- avevo perso tutto e tutti, ma adesso
no,…adesso voglio vivere senza problemi, senza questo enigma che mi
perseguita…….cosa ho mai fatto di male?!!!?!(sta parlando della sua vita
precedente, per chi non l’avesse capito,xkè credo di non essermi spiegata molto
bene XP, se ne parlerà successivamente nda).
-Ma dove sto andando, tanto,
non c’è nessuno che mi aspetta, se non il mio caro cane…che mi è sempre stato
vicino…..non c’è nessuno, pronto ad accogliermi a braccia aperte, che mi ha
preparato la tavola per mangiare e che mi chiede come è andata la
giornata……Ryan…..-si fermò di colpo-sono stata una sciocca ad andarmene via in
quel modo. Lui non mi ha fatto niente…..anzi, per quel poco tempo che l’ho
conosciuto mi è sembrato una persona molto sensibile, tranne con Strawberry,
poverina, in fondo sono sicura che lei è più simpatica di quello che può
sembrare……almeno lei ha l’ammirazione di tutti……-
Nel frattempo al Cafè mew
Mew…….
Lory: -Ma si può sapere dove
è andata Amily?-erano tutti riuniti nel sotterraneo per stabilire il modo
migliore per procedere.
Kyle si girò guardando Ryan,
mentre non smetteva di colpire con i polpastrelli la tastiera: -Già! Ryan, mi
sembrava di aver capito che le avevi detto del nostro segreto. In mezzo a tutto
quel trambusto non mi sono accorto della sua assenza……
Ryan si fece cupo: Mmmhh…
credo che la notizia di essere una mew mew l’abbia sconvolta…se n’è andata
dicendo che non avrebbe potuto aiutarci perché si sentiva inutile….è scappata
mentre piangeva…..-
Strawberry sentì dentro di
lei qualcosa simile alla commozione, ma cercò di cancellarla
subito.
Pam con il suo sguardo
severo disse quasi arrabbiata: E tu cosa hai fatto?!
Ryan: …Bhè niente…-disse
mettendosi una mano dietro la testa.
Pam: -Come sarebbe a dire
niente? Non hai provato a fermarla?!L’hai lasciata andare senza dirle nemmeno
una parola di conforto!
Sraw: Sei il solito
insensibile Ryan….ehm, volevo dire…hai fatto bene!- disse con poca
convinzione.
Mina si fece avanti: Cosa
aspettiamo? Andiamo a cercarla, abbiamo bisogno di lei per completare la
squadra!-
Paddy smise di esibirsi
nelle sue acrobazie da circense e osservò: Avremmo bisogno di lei…..se veramente
fosse una di noi…-
In effetti era vero, nessuno
si era accertato se quella ragazza potesse essere una mew mew. Scese il
silenzio. Mark, che finora non aveva parlato si rivolse alle cinque amiche: -
Paddy ha ragione, ma tentar non nuoce e quind…-venne interrotto bruscamente da
Ryan che tirò un pugno sul tavolo con forza: - Certo, a noi non nuocerebbe, ma a
lei sì!!! Cosa credete, che sia facile accettare di essere una persona diversa
da quello che siamo?! –abbassò il volto- io no! Voi ragazze dovreste saperlo
cosa si prova, anche se credo che lei sia in una situazione diversa dalla
vostra…….-il suo tono di voce si abbassò, diventando quasi un
sussurro.
Strawberry,unica cosa che
mancava in quel momento, urlò infuriata come al solito: - Ehi, ma come ti
permetti di parlare così al mio Mark!!???!?!?!?!? (èé)!! Pensi di sapere sempre
tutto tu vero?-
Il moro le prese un braccio
e con la sua voce calda rispose:- Ti ringrazio Strawberry, ma non credo che sia
questo adesso il problema- poi avvicinandosi al suo orecchio bisbigliò:
-Probabilmente Ryan è molto arrabbiato per la situazione, perciò è meglio non
contraddirlo. Ricordati che lui segue sempre le sue emozioni e oltretutto, mi
sembra di aver capito che tiene molto a quella ragazza.
Straw: -Ma
figurati!!!-
Kyle smise di lavorare al
computer e si alzò dalla sedia, con uno sguardo deciso, dirigendosi verso un
vecchio scaffale polveroso pieno di libri che le ragazze non avevano mai
notato.Era screpolato e pieno di ragnatele rimaste lì da chissà quanto tempo….I
libri si capiva benissimo che erano antichi, con rilegature in oro giallo e le
copertine colorate in rosso e verde tranne una……
Le mew mew seguirono con lo
sguardo i movimenti di Kyle, che non aveva pronunciato una
parola.
Mina: Ma…quello scaffale da
dove viene fuori?
Paddy: Già, non lo avevamo
mai visto!
Lory: E poi….brrrrrr…sembra
uscito fuori da un film horror!!
Ryan spiegò: Bhè, non lo
avevate mai notato perché prima davanti avevamo messo una specie di porta che
con uno speciale meccanismo, inventato da Kyle, si tramutava in una parte di
parete. -si passò una mano fra i capelli biondi- ma adesso non ha più bisogno di
una copertura.
Strawberrycon la sua voce
squillante chiese:- E come mai lo avevate nascosto???
Kyle si girò verso la
ragazza e con la sua solita eleganza rispose:
-Vedi Strawberry, questi
libri li abbiamo trovati io e Ryan molti anni fa, intenti in uno scavo
archeologico, nelle grotte abitate in precedenza dagli alieni, difatti sono
stati scritti a mano da loro…….qui sono rivelati tutti i segreti che cela la
Terra…..ed è per questo che abbiamo dovuto nasconderli.-
Straw: Non riesco a
capire…-(ma allora sei proprio deficiente ndMewAngel)
Kyle prese dallo scaffale un
libro molto pesante, con la copertina argentata dove non vi era titolo m a solo
un disegno che a prima vista sembrava un cavallo provvisto di ali e un corno
sulla fronte. Anche quello erapieno di polvere come gli altri. Kyle con la sua solita calma
rispose:
-Vedi Strawberry, i libri
che si trovano su questo scaffale non sono libri che possono finire nelle mani
di tutti. Ora ti spiego. Sono molte le cose che l’uomo non riesce a spiegarsi;
prendi per esempio le enormi teste di pietra dell’isola di Pasqua, qualcuno sa
che cosa rappresentano? Oppure, c’è qualcuno che sa per certo che sulla Terra
vivono forze spaventose le quali non si possono percepire? Un semplice umano non
sa darsi una risposta, ma questi libri sì. Questi libri sono in grado di darla,
grazie agli alieni, che con la loro mente ampliata hanno potuto fermare le loro
profonde conoscenze sulla carta.-
Tutte le ragazze erano tese,
in attesa di scoprire ciò che aveva da dire il moro dai lunghi
capelli.
-Se finissero nelle mani
degli umani la Terra cadrebbe in guerre disastrose e nessuno sarebbe in grado di
poter controllare le straordinarie forze misteriose che sono scritte sopraquei libri. All’uomo, con la sua
avarizia ed egoismo, la situazione scivolerebbe sicuramente di
mano.
Ma se gli alieni se ne
fossero impossessati quando eravamo in lotta, non voglio neanche pensare a cosa
sarebbe potuto succedere. Sicuramente saremo stati sterminati tutti, comprese
voi ragazze, poiché vi sono descritti anche i vostri punti deboli.- si sedette
sopra una sedia, appoggiando il pesante libro sulla scrivania del computer- per
questo gli abbiamo custoditi segretamente per tutto questo
tempo.
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Scusateeeeeee! Sono
sicurache questo capitolo vi ha
annoiati da impazzire, vi chiedo ancora
perdonoooooooç________ç
Spero di ricevere molti
commenti, quelli negativi sono ben accetti per migliorare il mio modo di
scrittura. Grazie a coloro che hanno recensito i miei precedenti
capitoli.XDDDDD
Se Kyle aveva tirato fuori
dallo scaffale quei libri, sicuramente c’era un motivo più che valido,
significava che la Terra adesso era veramente in pericolo come non lo era mai
stata.
Le mew mew adesso avevano
paura , nemmeno contro Profondo Blu avevano provato un così grande terrore,
accompagnato all’angoscia.
Non conoscevano il nemico
questa volta, non c’erano dei chimeri da sconfiggere, non sapevano quali fossero
le carte che avrebbe giocato lo strano essere.
Vincolavano nel buio
totale.
Strawberry strinse la mano a
Mark, che con la sua solita voce calma la rassicurò:
-Non ti preoccupare piccola,
sono sicuro che anche questa volta ce la faremo.-
Strawberry annuì con il
capo, poco convinta.
Pam era rimasta con il suo
solito sguardo, impassibile, sembrava che la cosa non le facesse ne caldo ne
freddo.
Mina si era strinta a una
Lory spaventata e Paddy puntava gli occhi su un punto
fisso.
La prima che riuscì a
parlare fu Pam:
-Questi libri quindi,
dovrebbero aiutarci in qualche modo, giusto?-si avvicinò a
Kyle.
Il ragazzo dai capelli
lunghi aprì gli occhi che prima aveva socchiuso e rispose:
-Certamente, grazie a loro
potremo raddoppiare i vostri poteri e quelli delle vostre
armi.
Paddy lo
interruppe:
- Ma allora perché contro la
battaglia con Profondo Blu non li aveti aperti? Avevamo bisogno di rafforzarci….
stavamo quasi per morire!
Kyle sorrise, si girò e
guardò tutte le ragazze:
-Vedi Paddy, noi sapevamo
per certo che voi ce l’avreste fatta a sconfiggere l’alieno, poiché potevate
contare su una forza che non è scritta in questi libri. Una forza quasi
imbattibile e indistruggibile che avevate creato senza accorgervene, quella era
la forza dell’AMICIZIA. Vi ha sempre aiutate a distruggere qualsiasi ostacolo,
compreso Profondo Blu.
Io e Ryan contavamo molto su
quella forza.
Ma adesso…..sembra che le
cose non vadano così bene tra di voi.
Dovete assolutamente
ricucire i vostri rapporti.
Questa battaglia si baserà
sulla forza dell’amicizia e sui libri di cui vi ho
parlato.
Le due forze si dovranno
unire, altrimenti credo che non supereremo questa
guerra….-
Strawberry sussurrò: -La
forza dell’amicizia……già……-
Le cose fra di loro difatti non andavano così bene, Mina e
Strawbery litigavano tutto il giorno, Lory era gelosa di Strawberry, Pam
sgridava sempre Paddy per le sue acrobazie….
Ryan che era rimasto in
silenzio per tutto il tempodisse a
bassa voce:
- Kyle ha ragione, prima
potevate contare sulla vostra forza d’animo ecredo che anche adesso se vi impegnate
potrete farcela. Soprattutto ora che abbiamo un nuovo elemento nella squadra,….
non ce lo dobbiamo dimenticare.-
Strawberry
intervenne:
- Ryan, ma lo abbiamo detto
e ripetuto un sacco di volte che non sappiamo se quella là è una mew mew, ridici
sempre le stesse cose ….-
Venne interrotta da
Pam:
-Quella là, come la chiami
te, ha un nome.- aveva un’aria di rimprovero
Ryan: - Ed è
Amily.
Strawberry: Sì sì d’accordo.
- disse per accontentarli.
Kyle aveva lo sguardo
accigliato e si rivolse a Strawberry:
-Vedi, è di questo che stavo
parlando, invece di andarle incontro tu la respingi! Dovresti esserle
amica.
Straw:-Questo non è
vero!!!
Ryan: Strawberry, io sono
sicuro che lei sia una di voi, me lo sento…… Sì, ma adesso smettiamola.
Piuttosto, credo sia meglio andarla a cercare, chissà dove se ne è
andata….Sicuramente è spaventata e noi dobbiamo cercare di farle capire che …..è
in grado di aiutarci.
Straw. alzò gli occhi al
cielo in segno di rassegnazione.
Pam sorrise, si sistemò una
ciocca di capelli viola dietro l’orecchio e disse con aria
d’incoraggiamento:
-Allora capo? Siamo in
attesa di ordini.-
Ryan si sentì sollevato:
-Bene Pam, ci divideremo in gruppo. Paddy con Lory, Mina con Strawberry, quindi
io, Kyle e Mar…
Strawberry: Non è giusto! Io
volevo stare con Mark!!!!
Ryan: D’accordo. Sei la
solita guastafeste. Allora Mark verrà con te e Mina.
Straw: Credo che tu non
abbia capito. Io voglio starci da solaaaaaa!
Ryan: Ma non ti cheti mai
tu!!! Ok, rifacciamo il punto della situazione: Paddy e Lory, Mark e Strawberry,
Mina, Pam e Kyle, Di conseguenza io me ne starò da solo. Perlustrate ogni angolo
e chiedete di casa in casa se conoscono Amily Kitoshi. Descrivetela come meglio
potete e ritornate alle 8 di sera.
Siamo
d’accordo?
Paddy: -Io non posso tornare
così tardi, i miei fratellini staranno di sicuro in pensiero per
me!
Ryan: - Certo, hai ragione.
Tu potrai smettere alle sei e mezzo, e se trovi qualcosa di interessante ci
chiamerai al cellulare.
Paddy mostrò un sorrisò a 32
denti: -Grazie Ryan!
Kyle: - Sembra tutto
perfetto, non ci resta che partire.
Lory: D’accordo, impegnamoci
al massimo ragazzi!
Tutti in coro:-
Sìììììììììììììììììììììììììììììì!!!!
Si misero i giacchetti e i
vari gruppi partirono insieme per cercare la ragazza, inconsapevoli che qualcuno
listava
osservando.
…:-Mio signore, cosa
facciamo?
…:- Non ti preoccupare Kasda, gli umani sono degli
sciocchi. Non ci resta che aspettare……
Allora? Che dite, vi è
piaciuto?^^;
Io credo di no perché è troppo corto. Sono
molto dispiaciuta, ma avendo poco tempo non posso creare capitoli più lunghi.
Prometto che il prossimo sarà più sostanzioso.
Un ringraziamento speciale a Mew Pam, che
recensisce sempre e segue la mia storia pietosa,tankh you very
much!!!!
I ragazzi cercarono in ogni luogo, al parco giochi, in ogni bar, in tutti i negozi e si stavano dando un gran da fare, tranne
I ragazzi
cercarono in ogni luogo, al parco giochi, in ogni bar, in tutti i negozi e si
stavano dando un gran da fare, tranne Strawberry che riusciva sempre a trovare
una scusa per mettersi a sedere:
-Mark, ti prego ho una sete
pazzesca. Non è che mi andresti a prendere qualcosa da bere? Magari una
soda!
Mark: Ma certo! Per te questo ed
altro!-la baciò dolcemente sulla
fronte, così la ragazza diventò rosso peperone.
Si allontanò da lei, dirigendosi
al bar di fronte, mentre la mew mewsi era andata a sedere sopra una panchina di un colore verde
consumato.
Chiuse gli occhi e stese le
braccia al cielo, quando in quel preciso momento accanto a lei apparse una
figura dagli occhi ambra che la guardavano intensamente.
Strawberry si voltò e salutò
l’amico con un grande sorriso:
-Ciao Ghish. Come mai sei da queste parti?
Ghish:- Per informarti che
l’esercito sta facendo passi da gigante e che……oh, basta, volevo solamente
restare un po’ con te…….- disse arrossendo.
Strawberry si fece seria, ma dopo
sorrise:
- Basta Ghish! Lo sai che io sto
con Mark. adesso non puoi più obbligarmi a venire sul tuo pianeta con te.
Ghish s’incupì: -Certo, non
voglio obbligarti. Sento che qualcosa è cambiato dentro di me, forse i miei
sentimente, per te non sono niente, ma per me sono l’unica cosa che conta.
Straw: - E chi ha detto che non
mi importa niente di te!
Ghish: D-davvero?- il suo viso
s’illuminò.
Straw:- Sì, credo di s-sì.
Ghish:- Strawberry, io…..io…
Strawberry: Sì?
Ghish: Io…- si avvicinò a lei
pian piano, mise la sua mano sulla spalla della ragazza che sembrava non volesse
opporre resistenza, con l’altra le accarezzò una ciocca di capelli
rossicci.Lei chiuse gli occhi
permettendogli di fare quello che aveva fatto un sacco di volte. Fu un bacio
corto, ma intenso per entrambi.
Dall’altra parte della strada
stava arrivando un ragazzo moro,con grosso sorriso esclamò:
-Eccomi Strawberry, la tua so…-
il sorriso scomparve.
Li aveva visti. Anche se era
stato solo per un millesimo si secondo,era sicuro che la sua ragazza si fosse baciata con quell’alieno!
Tutti e due si accorserò della
sua presenza, ma pensavano che Mark non si fosse accorto di quello che era
successo fra loro due.
Strawberry disse pimpante:
Grazie Mark! Io e Ghish stavamo
discutendo su…-il suo discorso fu interrotto dalla voce tremolante di Mark:
-….su come potervi baciare nel
miglior modo dietro le mie spalle! Non è così?!- buttò il bicchiere di soda in
terra, che si ruppe.
- Vi ho visti, cosa credete, di
essere invisibili?
Ghish: - Io ne sono in grado- una
risposta fuori luogo dell’alieno approfondì la ferita che si era aperta dentro
Mark.
Strewberry lo rimproverò:-Non è
il momento di scherzare Ghish!!
- Ma io non stavo scherzando! È
vero, lo so fare!-
La ragazza guardò Mark negli
occhi e spiegò:
-Mark, è tutto un malinteso. lui come al solito mi è apparso
dietro le spalle e mi ha baciata! Ormai lo sai che è diventato un suo vizio.- e
tirò uno schiaffo in faccia all’alieno.
Mark rise, scoppiò in una risata
isterica:
-Oh, sai, sei
proprio brava a recitare, faresti carriera te lo assicuro. Non sono uno sciocco
Strawberry, ho visto che in quel bacio ci hai messa tutta te
stessa…
Straw: - Ma
questo non è vero!
-Allora
perché gli stringevi la mano?
Già, non se
ne era accorta, si ricordò di aver avuto l’istinto di prendere la mano di Ghish,
probabilmente aveva seguito quell’impulso senza pensarci due
volte.
- …sono
stata una stupida….-
Cercò
disperatamente lo sguardo di Mark, ma il ragazzo lo aveva nascosto, piegando
all’ingiù la testa.
Vide che una
lacrima stava correndo sulla sua guancia destra.
Anche lei
voleva piangere:
-Mark…..io….
mi dispiace-
-No, dispiace
a me…. Probabilmente non sono degno si averti accanto….dopo tutto quello che
abbiamo passato insieme…, scusami.- così dicendo si voltò e corse via, con le
lacrime agli occhi che non voleva mostrare.
- Mark
aspetta…..ma cosa posso dirgli?-
Ghish:
Lascialo stare Strawberry, deve riflettere e capire.
Straw: -
Capire cosa?! È stato solamente un bacio divertente, nien’altro! È sempre tutta
colpa tua Ghish!
Ghish: -
Forse per te non è stato niente, ma io…..mi sono innamorato di
te.-
Strawberry lo
fissò negli occhi e aveva l’istinto di baciarlo un’altra volta, ma resistette e
fece quello che credeva meglio:
-Vattene, ti
prego……mi state confondendo tutti.
- Scusa,
tutti chi?-chiese curioso.
- Non sono
cose che ti riguardano. Ritorna dal tuo esercito e vieni qua solo per informarci
della battaglia. Ho bisogno di riflettere…
Ghish
scomparve nel vento e al suo posto rimase il vuoto.
Strawberry si
mise le mani sul viso e cominciò a singhiozzare, consolata solamente dalla sua
auto-commiserazione(non credo ke torni molto questa frase ndM.Angel) (Beh, in
effetti! NdStraw.) (Sta zitta tu, traditrice! ndM. Angel) ( Guarda ke la storia
l’hai inventata te eh! NdStraw.) (Uh! È vero! Nn
M.Angel).
Anche Mark in
qualche angolo, riparato da tutto etutti, stava piangendo lacrime amare.
Nel frattempo
le altre mew mew stavano cercando la ragazza dai capelli biondi con tutta la
grinta che avevano in corpo.
Paddy suonò
al campanello di una casa con un grande giardino che le girava intorno, aveva il
tetto azzurro e le pareti lilla, sembrava uscita da un cartone animato ( ma
noooo! Nd
M.Angel)
La porta
venne aperta da una strana signora con gli occhiali, bassa e un pò grassoccella,
che stava fumando una pipa.
Lory:-Buon
giorno signora. Scusi il disturbo, ma volevamo chiederle se conosce Amily
Kitoshi.
Signora:-
Cosa?! Avete gli elefanti negli occhi?-
Lory venne
presa di sorpresa:
- No, stiamo
cercando una ragazza che si chiama Amily, lei la conosce?
Signora: -
Sì, ho perso un po’ di chili in questi ultimi giorni.- tirò una profonda boccata
alla pipa.
Paddy
sussurrò nell’orecchio dell’amica :
-Probabilmente questa qui è
sorda.-
Lory: -Paddy!
Abbi rispetto, è una signora anziana!-
Paddy si
rivolse alla donna e con gentilezza chiese:
-Probabilmente non ha capito, noi le
stiamo dicendo se ha mai visto o conosce una ragazza bionda, con gli occhi
azzuri, all’incirca su un metro e settanta.?
Signora: Sì,
certo- le due ebbero un salto al cuore- ci sono stata in Tanzania. Ma perché me
lo chiedete?
Paddy stava
perdendo la pazienza, e con tutto il fiato che aveva in gola
strillò:
-Le
ho chiesto se conosce Amily Kitoshi, A-M-I-L-Y- K-I-T-O-S-H-I,ha
capito??!!!?!
Signora: Hey,
non c’è bisogno di strillare così tanto, non sono sorda!!. Comunque, ritornando
alla domanda che mi avete fatto: no, la mia infanzia non è stata affatto
piacevole, mio padre mi picchiava sempre. State facendo un forum? A cosa servono
tutte queste domande? -
Lory non ci
pensò due volte, prese la porta di legno massiccio e la chiuse, sbattendola in
faccia alla signora anziana.
Paddy: Sì, i
risultati di una brutta infanzia si notano facilmente in questa donna! Brava
Lory, sei stata grande, stavo per tirarle un pugno!
Lory arrossì:
- Quando ci vuole ci vuole!Su andiamo, non perdiamoci in chiacchere. Mettiamoci
in moto . -
Paddy: -
D’accordo, andiamo a importunare qualcun’altra vecchietta!
-Paddy!-così andarono a suonare ad altre
case.
Mina si
fermava ogni volta che vedeva un negozio di abbigliamento, era più forte di lei,
se passava davanti a un vestito si fermava a contemplarlo dicendo che a Pam
sarebbe stato sicuramente benissimo:
- Guarda Pam!
Come è bello questo vestito nero, ha una scollatura larghissima e …uh, hai
visto?! Ha uno strappo che parte dalla coscia fino alla fine dell’abito-
chiudeva gli occhi- ti immagini. Secondo me se tu lo indossassi lasceresti tutti
di stucco, saresti magnifica. Kyle, tu che cosa ne pensi?
Pam arrossì
visibilmente:- Mina!!è_è!! Queste non sono domande da
fare!!!-
Kyle osservò
a lungo il vestito senza dare risposta.
Pam: Dai,
andiamocene. Cosa ci facciamo qui impalati, abbiamo una
missione!
Il moro la
guardò con uno sguardo serio e profondo:
- Secondo me-
la voce era calda, come al solito- con questo indosso la tua bellezza
risplenderebbe al massimo. Diventeresti semplicemente stupenda….-continuò a
guardarla.
Pam:- O///O-
molte volte le avevano fatto i complimenti per il suo fisico, ormai ci era
abituata, non ci faceva neanche quasi più caso. Ma quelle parole, quella voce,
quella frase detta in modo così sensuale l’avevano fatta imbarazzare, non era
mai successo prima di quel momento.
- G-grazie
Kyle….-nascose il volto.
Il ragazzo
sorrise: - Figurati, per così poco! Ho detto semplicemente la verità.- la
guardò.
Mina, che era
rimasta a osservare i vestiti, si accorsedel silenzio imbarazzante che era sceso sui due
ragazzi.
Pensò:
.qui gatta ci cova-
Poi disse:-
Infatti! Abbiamo una missione da portare a termine, perciò sarà meglio darci una
mossettina. Cosa ne dite?
Risposero
insieme: Certo!!
Mina:
-Andiamo a controllare vicino la scuola media, forse è andata
lì.-
Mark stava
continuando la ricerca da solo, in preda alla
disperazione:
-Perché…..forse non le ho dato le giuste
attenzioni. Eppure mi sono sempre preoccupato per lei, per la mia piccola
gattina… aveva detto di amarmi. Probabilmente io sono solo un suo divertimento.
No!!! Come posso pensarlo!! Stupido Mark- si diede un colpo sulla testa- io sono
il suo cavaliere, sono nato per proteggere la persona che amo,…..ma come posso
adesso, se lei…..mi respinge-
Sentì una
presenza maligna sopra di lui.
Smise di
piangere e guardò in alto.
La figura era
contro luce e non era in grado di identificarla perfettamente, l’unica cosa che
poteva notare erano due orecchie a punta. Pensò che si dovesse trattare
sicuramente di un alieno. Magari Ghish.
…: - Cosa
fai, sei triste?
Mark alzò il
volto:- Chi sei? Un combattente dell’esercito di Ghish?
…: - Come osi
parlare di quel codardo!!?? No, non sono un suo soldato!
Mark: -
Allora chi sei? Come ti chiami?- il sole gli bruciava gli occhi, tanto che
dovette abbassare lo sguardo.
L’alieno
scese dalla sua postazione e posò i piedi sull’asfalto del
marciapiede.
…:- MI
presento: il mio nome è Kasda .- adessoMark lo poteva vedere bene.
Era alto e
magro, i capelli rossi arrivavano fino alle spalle, mentre una piccola treccia
gli correva in fondo alla schiena.
Aveva occhi
azzurriamandorla che lo stavano
scrutando.
La pancia
piatta e muscolosa era scoperta per far intravedere un tatuaggio a forma di
geroglifico sull’ombelico.
I vestiti
erano verde chiaro, riprendevano il colore degli orecchini a pendolo che
indossava.
Mark smise di
osservarlo minuziosamente, poiché lo strano individuo sembrava chese ne fosse
accorto.
Aveva
l’impressione di averlo visto già da qualche parte. Probabilmente era solo un
impressione.
Mark:- Cosa
ci fai qui, sulla Terra?-
Kasda rise
divertito: - Tutto questo interesse da dove nasce? Comunque se lo vuoi sapere,
io sono venuto solamente per osservare questo splendido pianeta, il mio non è
dei migliori- fece un passo in avanti- piuttosto, come mai tu non sei spaventato
di vedermi? Gli altri umani scappano come conigli, invece
tu…-
Mark: - Beh,
conosco fin troppo gli alieni, vederli non mi fa nessuno
effetto.
Kasda si
avvicinò improvvisamente a Mark, i loro nasi si stavano per
sfiorare:
-Devo dire
che la somiglianza è incredibile….-
Mark era
visibilmente imbarazzato, sudava e diventò completamente rosso dalla
vergogna.
Cercò di fare
un passo indietro, ma l’alieno si riavvicinò e trasse un profondo respiro, per
poi dire:
- Anche
questo odore…inconfondibile….-
il povero
ragazzo si allontanò da Kasda e urlò:
- Ma che
accidenti stai dicendo? A chi somiglio e quale odore?-
Kasda: -
Uffa, ma quanto siamo curiosi! Spero di rivederti
ragazzino!
Mark rimase
di stucco.
Kasda
sussurrò: - Ci rincontreremo molto prima di quanto pensi….- detto questo
scomparve nel nulla.
- Che strano
individuo quello lì- scosse la testa e proseguì per la sua strada, in preda ai
suoi sentimenti turbolenti.
Ryan stava
correndo per i viottoli scuri di Tokyo, ma della ragazza non c’era traccia. Non
poteva essere sparita nel nulla.
Ryan: -
Magari le altre hanno avuto più fortuna di me- tirò fuori dalla tasca il suo
cellulare e digitò il numero di Lory.
-Pronto,
chi parla?
- Ciao Lory,
sono Ryan. Avete scoperto qualcosa tu e Paddy?
- Beh
Ryan, a dire la verità…ecco noi…siamo a prendere il tè da una simpatica
signora.
In lontananza
si sentiva la voce di una donna anziana che d
iceva:
- Te,
ragazzina dai capelli verdi, prendine un’altra tazza, ne hai bevute solamente
tre!
Lory: Sì
grazie. Mi dispiace Ryan, ma sembra che il quartiere che abbiamo perlustrato sia
abitato solamente da delle nonni..ehm, volevo dire, da delle signore anziane! È
stato tutto il tempo così: ci hanno offerto pasticcini, brioche, caramelle, pane
e marmellata e poi…-
Ryan: Sì, non
ti preoccupare, mi spiegherai tutto stasera, adesso devo telefonare alle altre.
Ciao.
-Ciao.-
Questa volta telefonò a
Kyle:-
- Dimmi Ryan-
-Allora, come vanno le ricerche-
- Male, decisamente male.
Nessuno la conosce e non l’abbiamo vista da nessuna parte. Siamo in macchina, ci
dirigiamo verso l’ospedale.
- D’accordo, ci vediamo.
- A stasera.
Gli ultimi da chiamare erano
rimasti Strawberry e Mark.
Sulla rubrica
telefonica fissò a lungo il nome della mew gatto, come se volesse farla spuntare
da in momento all’altro attraverso il cellulare. Si decise a
chiamarla:
- P-pronto-
-Ciao Straw,
sono Ryan. Cosa è successo? Stai piangendo?- aveva notato la voce tremolante
della ragazza:
- No, non ti preoccupare, non
mi è accaduto niente- Ryan sapeva che stava mentendo, ma preferì lasciarla
stare.
- Hai per caso trovato qualche
indizio?-
- Riguardo a che cosa?- il
biondo aveva capito che Strawberry in quel momento non ci stava con la
testa:
- Passami Mark.
- Adesso,
lui …lui non è qui. È una storia lunga.
-Mmmhh….insomma, hai trovato
Amy?
- Ah già! Ehm….no! Purtroppo
nessun indizio.
- Ok, tu continua a cercare.
-D’accordo …Ryan…-
- Sì? Dimmi.-
- Niente, ciao-
-Ciao-
Il ragazzo esclamò:
- Perfetto!! Nessuno ha trovato
niente e il pericolo si sta avvicinando sempre di più!-
Si
rincamminò.
Passeggiò lungo il mare, l’acqua
era liscia come l’olio e il sole stava affievolendo sempre di più la sua
luce.
I gabbiani volavano nel cielo
dove non c’era neanche una nuvola e Ryan pensò:
- Quando potrò guardare tutto
questo con occhi diversi? Quando i gabbiani saranno veramente liberi di volare
nel cielo? Non adesso….nessuno qui è al sicuro.- tirò un calcio a una lattina
vuota di coca cola, alzò lo sguardo…. e la vide.
Amy era laggiù, in riva al mare,
seduta sopra un’altalena.
I suoi capelli lunghi e biondi
erano inconfondibili.
Il volto cupo del ragazzo si
illuminò, sorrise.
La raggiunse, si trovava proprio
dietro le sue spalle.
Hello!V’ è garbo ‘sto capitolo? ( ma che modo
di parlare è quello?NdMina)( il mio!U.U NdM. Angel), ho scritto tutto questo in
due giorni e devo dire che è il chappy più lungo che abbia mai postato, quando
l’ho finito mi si è verificato un errore nel computer che mi aveva fatto perdere
tutti i dati, meno male sono riuscita a
recuperarli!!!**
Grazie ancora Mew Pam, qui
altro che pazienza di ferro: ci vuole una pazienza diacciaio!
La ragazza non si era ancora accorta della sua presenza.
Sentiva qualcosa di strano dentro di sé.
Qualcosa che non aveva mai provato.
Si decise:- Ehi, cosa ci fai qui tutta sola?
Amy si voltò:
- Ah….Ryan! Ciao…stavo osservando il mare. Mi tranquillizza
molto…- sorrise, ma il biondo si accorse del velo di tristezza che ricopriva i
suoi occhi azzurri.
- Sì, anche a me fa questo effetto.
Ryan-Amy:- Ascolta…!-
Ryan-Amy:- No, prima tu…!- risero entrambi.
Lui la guardò e con un sorrisetto disse:
- Avanti, cosa devi dirmi?
La ragazza piegò il viso all’ingiù e con un fil di voce
rispose:
- Io….io ti devo delle scuse. A te e alle altre. Mi sono
comportata da sciocca…non avrei dovuto scappare così.- il tono della sua voce si
abbassò ancora di più- ti prego, perdonami….
Ryan si sedette sull’altalena accanto a lei, stringendo con
le mani le catene di acciaio. I raggi del sole riuscivano a far risplendere i
capelli biondi del ragazzo che trasse un profondo respiro per poi dire:
-No. Sono io che devo scusarmi.-
Amy: - Ma cosa dici?-
- E’ logico che tu te ne sia andata, dopo tutto, non accade
spesso di scoprire di essere una Mew Mew, una paladina della giustizia. C’è
stata una tale confusione, un tale scompiglioe tutto è accaduto prima del tempo.Il
modo con cui te l’ho detto probabilmente ti ha fatto venire un coccolone.-
Amy: - Non capisco di che cosa tu stia parlando.- disse con
una voce fredda, quasi distaccata.
Ryan: - Cosa? Come sarebbe a dire scusa?-
- Sarebbe a dire che “io non sono una mew mew”
Ryan: - Come puoi dirlo? Devi accertartene prima!-
Amy: -No, non ce ne è bisogno. Io lo so e basta. Queste sono
storielle che vanno bene per dei bambini. Comunque non voglio troppe
complicazioni…ho già sofferto abbastanza- il timbro di quelle parole risultò
tremulo.
Ryan: - M a …non capisco- era rimasto confuso da ciò che
aveva sentito.
Amy rimase con lo sguardo fisso sulla sabbia dorata, poi si
voltò, mostrando i suoi magnifici occhi ad un Ryan sconcertato:
-Io…non…mi dispiace. Voglio dirtelo. Voglio dirti una cosa
che non ho mai confidato a nessuno.-
strinse forte le catene d’acciaio freddo dell’altalena.
Ryan: -Ma..non importa se non vuoi..
Amy: - Ho detto che voglio. Ho bisogno di sfogarmi con
qualcuno.
Ryan si fece più serio del solito, mise le mani sulle
ginocchia e disse:
-Sono qui. Ti ascolto.-
La ragazza sospirò, chiudendo gli occhi:
-La mia, purtroppo, non è stata una vita facile.E credo che
non lo sarà mai. Fin da quando sono nato ho avuto degli strani
comportamenti.All’età di un anno sapevo scrivere e parlare, venivo considerata
da tutti una bambina prodigio, un genio come Mozart o Einstain. I miei genitori
erano molto fieri di me e mi riempivano di coccole e attenzioni. Come era bello
avere qualcuno a cui stringersi forte…loro erano delle persone molto famose.
Erano attori entrambi. Lo sono ancora.
A tutti e due avrebbe fatto comodo una bambina precoce come
me, poiché sarebbe potuta servire come pubblicità. Così anche io cominciai ad
entrare nel mondo dello spettacolo e mi ritrovavo sulle tutte le pagine dei
giornali. Quando avevo tre anni quella che sembrava una semplice voglia sul
polso, cominciò a prendere forma,sembrava che ad ogni suo cambiamento le mie
azioni prendessero una piega imprevista. Per esempio una volta mi ritrovai
inspiegabilmente sul tetto di un palazzo. Nessuno ha mai capito come ci fossi
arrivata, ed io non ricordo molto. Un’altra volta invece sulla fronte mi spuntò
qualcosa a punta, una sensazione di bruciore mi invadeva tutto il corpo…
Ci fu un giorno che cominciai addirittura a svolazzare per la
casa. Lo so che sembra stupido, ma è la verità! ….purtroppo… I miei genitori
all’inizio non ci fecero caso più di tanto, ma quando questi comportamenti
cominciavano ad avvenire più spesso non mi trattavano come prima. Mi ricordo di
una volta che avevo chiesto un semplice abbraccio a mia madre…ma lei mi tirò uno
schiaffo. Non piansi… anche mio padre stava diventando più irritabile del
solito. Mi brontolava ogni volta che parlavo, oppure mi metteva in castigo senza
ragione….non ho mai pianto una volta….perché sapevo che era tutta colpa mia se
la mamma e il papà si comportavano così. Quanto desideravo essere una bambina
normale, come tutte le altre. Una volta venivo considerata speciale, ma
poi…solamente un brutto scherzo della natura. Ci fu un giorno in cui i miei
occhi si riempirono di sangue….senza un motivo apparente, venni visitata anche
dal dottore di famiglia, il quale non rilevò la causa di ciò che era successo.
Mia madre cominciò ad avere paura di me, non mi parlava più.
Non si ricordò neppure del mio sesto compleanno, il giorno in
cui avrei dovuto cominciare le scuole elementari…vedevo dalla finestra tutti i
miei amici che con i loro genitori se ne andavano verso la scuola. Alcuni erano
sopra le spalle dei propri papà, altri abbracciati alle loro mamme che gli
toglievano le macchie della colazione sul viso….avrei voluto essere lì
anch’io…come li invidiavo.
Una sera, i miei decisero di parlarmi e di dirmi qualcosa su
cui avevano riflettuto a lungo…
Mamma: - Amily! Vieni! Dobbiamo dirti una cosa
importante!
Amy:- Sì, vengo subito mammina!
Mamma: - Non chiamarmi così! Lo sai che non
voglio!
Amy:- Scusa, mi è scappato…-
Arrivò mio padre da dietro le spalle, io credevo che si
volessero scusare con me di tutto quello che mi avevano fatto,…ma mi
sbagliavo…
Papà:- Amily siediti su una sedia!
Mamma: - Non sarà facile spiegartelo, ma sappiamo che tu
capirai al volo e farai ciò che ti diremo.
Amy:- Sì ditemi!
Papà:- Tu lo sai di essere una bambina anormale…-
quelle parole mi rimbombano ancora nella testa, non aveva nemmeno cercato di
usare mezzi termini, aveva detto chiaramente che io ero una persona anormale,
qualcosa di estraneo a questo mondo…
Amy:- Ah……-
Mamma:- E sai benissimo che noi siamo attori famosi, di
conseguenzadobbiamo avere una
certa reputazione …
Amy: - Certo che lo so……cosa volete
dirmi?-
Papà: - Credimi, ci abbiamo riflettuto molto su questa
decisione e crediamo che sia la cosa più giusta da fare.-
Amy:- Ma che cos’è questa decisione?!-
Mamma: - In poche parole dovrai andare a vivere da sola!
Non possiamo più tenerti! Se i giornalisti sapessero quello che fai
probabilmente avremmo una bruttissima reputazione, la gente ci
considererebbedei pessimi
genitori. Sei troppo strana. Con quegli occhi sembravi un
demonio!
È così che mi consideravano: un demonio! Finalmente avevo
capito….per loro ero diventata solamente un peso troppo pesante da
reggere..dovevo farmi da parte e uscire per sempre dalla loro vita…almeno così
li avrei resi felici.
Amy:- Sì …capisco…-
Avevano tutti e due uno sguardo gelido, freddo,
distaccato. Non sentivo più quel calore che mi avvolgeva un
tempo.
Amy:- Ma dove andrò?-
Papà: - Per questo non ti preoccupare. Resterai qui e noi
andremo in Inghilterra…
Mamma; -Sì, ti spediremo tutti i mesi una busta con dei
soldi, così potrai andare a scuola e comprarti quello che
vorrai.
Amy: - Chi resterà con me?
Papà: -Nessuno, ormai sei grande e puoi vivere da
sola…-
Amy:- Ma ho solo sette anni e mezzo! I miei
amici…
Mamma: - I tuoi amici non sono come te Amy! Lo sai di
avere delle qualità, seppur anormali, in più di loro. Quindi, te la caverai
benissimo!
Sapevo che nella mia posizione non sarei riuscita a fargli
cambiare idea, anche se desideravo rimanere con loro…è vero, in pratica non
erano mai presenti e raramente mi rivolgevano la parola, ma almeno potevo
vederli e immaginare come si sarebbero comportati se io fossi stata un’altra….
D’altro canto avevano una reputazione da salvare ed io non volevo rovinargli la
vita, anche a costo di sciupare la mia!
Amy: -Sì…hai ragione mammi..ehm mamma! Farò come volete..-
Mamma: - Bravissima! Sapevamo che avresti capito.
Comunque, adesso devi cambiare il cognome, perciò non ti chiamerai più Amily
Rosley, ma Amily Kitoshi…mi sono spiegata?
Amy: - Certo.
Mamma:- Bene. Mi occuperò io delle cose burocratiche, te
non preoccuparti, entro la settimana io e tuo padre partiremo per l’Inghilterra.
Andiamo lì poiché dobbiamo girare anche un film…
Amy:-……ma……-
Papà:- Niente ma! Ti sei presa un impegno ed adesso lo
devi mantenere.-
Vidi mia madre tirare un grande sospiro…mi sembrava più
sollevata, quasi contenta di quello che sarebbe successo fra meno di una
settimana…
Quel giorno arrivò troppo presto, io non ero ancora pronta
per abbandonarli, per dirgli addio…ma loro lo erano probabilmente. Li osservai
tutta la mattinata, preparavano valigie e borse per il lungo viaggio. Mia mamma
ogni tanto mi guardava, il suoi occhi erano privi di espressione, poi si girava
e sorrideva con mio padre, era felice. Quanto avrei voluto che quel sorriso
fosse dedicato a me…..
Mi piaceva guardarli, potevo immaginare come sarebbero state
le cose se io fossi stata una bambina normale, vedevo mio papà che mi portava
sulle spalle, mia madre che mi pettinava i capelli o che mi raccontava una
favola per la buona notte…
Andarono vicino alla porta di uscita, la aprirono,
appoggiarono le valige in terra e mia madre disse:
-Bene Amily Kitoshi, ci siamo…-
sorrise.
Papà:- Comportati bene, mi raccomando.-
Amy:- Ci proverò…-
Mamma:- Mi raccomando studia e impegnati al massimo a
scuola, ti ho iscritta alla terza elementare, inizierai lunedì prossimo…Tutti i
giorni davanti casa troverai qualcosa da mangiare, ho incaricato il ristorante
qui vicino di portarti il cibo a domicilio……ok, credo di averti detto
tutto.-
Tutto? Nemmeno una parola di conforto, nemmeno un “ci
mancherai piccolina”, niente…….
Amy:- Vi auguro tanta fortuna.-
Papà:- Grazie, ne abbiamo veramente bisogno…-
Mamma:- Bhe, allora noi…andiamo!-
Amy:- Aspetta mamma! Se non è troppo vorrei chiederti un…un abbraccio…
Il volto di mia madre si incupì, come se si
fosse pentita di ciò che stava facendo…
Mamma:- No, non chiedi troppo…-
Me lo ricordo ancora quell’abbraccio…come
era bello risentirsi fra le braccia calde di qualcuno che ti vuole bene, mi
sentivo in qualche modo protetta dal mondo esterno.
Avevo una gran voglia di piangere, ma
nemmeno una lacrima riuscì a scappare dai miei occhi..dovevo essere forte!
Dovevo far vedere che sareiriuscita a cavarmela da sola!
Amy:- Ma….voi mi volete bene?
Papà:- M-macerto che
domande- lo disse con la voce più convincente
che riuscì a fare, lì per lì ci credetti, poi mi ricordai che lui come mia madre
era un attore…il suo mestiere era quello di mentire…
Amy: - Anch’io ve ne voglio tanto!-
Detto questo presero le valige,
attraversarono il vialetto di casa raggiungendo la limusine che li stava
aspettando. Aprirono il cancello e mi salutarono con la mano…. Fu l’ultima volta
che li vidi.
Non mi hanno mai telefonato, spedito una
lettera, o mandato gli auguri di Buon Natale……nessuno lo ha mai fatto…neppure i
miei amici….mi consideravano tutti troppo strana.
Guardavo sempre tutti i loro film, quando
interpretavano la parte dei genitori di un’altra ragazzina scoppiavo a piangere
perché avrei voluto essere al suo posto…
Poi, un giorno lessi su un giornale che
Amily Rosley, figlia di Rebecca e James Rosley era morta in un incidente d’auto
sul colpo….c’era una foto di mia madre che piangeva invocando il mio
nome….quanto la odiai in quel momento! Era solamente una bugiarda!! Era tutta
una scusa!Io esistivo ancora, era
ancora su questo mondo, ma vivevo nell’ombra, nascosta a
tutti….
Quella fotografia la conservo ancora,
perché sembrava che mia mamma si stesse veramente disperando per me- sulla
guancia di Amy scivolò una lacrima che rifletteva la luce del
sole.
Era stato difficile per lei aprirsi in quel modo, non lo
aveva mai fatto con nessuno, solamente con Ryan, sapeva che di lui si poteva
fidare.
Il ragazzo biondo con uno scatto la strinse forte a se, non
gli importava di ciò che avrebbe pensato………voleva solamente abbracciarla,
tenerla tutta per se…
Finalmente ce l’ho fatta!!!!!! Ho postato un altro
capitolo! Mentre lo scrivevo sinceramente mi sono messa un po’ a piangere,
cercando di immedesimarmi nei panni Amily…
Io spero che vi piaccia.
Questo capitolo lo dedico a Mew Pam, la quale recensisce
sempre i miei capitoli…ti ringrazio moltissimo! Ehi, perché non entri nel Forum,
così possiamo parlare un po’!
Vi prego, recensite, le critiche negative vanno
benissimo!
Allora,
facciamo il punto della situazione: quando Ryan pensa le frasi sono scritte in
corsivo colorate di blu, mentre quelle di Amy sono in rosa…Tutto chiaro?
Bene….buona lettura!
Cosa
stava succedendo?
Perché
Ryan la abbracciava?
Queste
erano le domande che circolavano nella testa confusa di
Amy.
-Ryan…-
Lui
la strinse più forte, come se avesse paura che se ne
andasse.
Le
sue braccia erano attorno all’esile corpo della ragazza, la quale era rimasta
immobile.
Si
sentiva protetta, al sicuro, era una sensazione che non sentiva da ormai troppo
tempo…
Anche
lei ricambiò l’abbraccio.
Tese
le sue mani in avanti, che si cinsero attorno alle spalle di
Ryan.
Piangeva…
Molte
lacrime stavano solcando il suo pallido viso….ma non erano lacrime di tristezza,
bensì di gioia …
Il biondo riusciva a
sentire il dolce profumo della ragazza, la sua pelle odorava di vaniglia ed
emanava una sensazione di freschezza …
Affondava
la testa nei suoi lunghi capelli biondi, per poterne catturare il profumo fino
in fondo, voleva respirare persino la sua anima….
Si
sentì leggermente bagnato sulla spalla sinistra, dove si trovava il volto della
ragazza:
-Amy…perché
piangi?-
rispose
con la voce un po’ tremula:
-
Perché …non lo so…-
Ryan
sorrise.
Mise
una mano sulla testa di Amily e la accarezzò dolcemente.
Le
sue dita si intrecciavano con quei fili dorati che risplendevano in tutta la
loro lucentezza, sotto i riflessi del sole.
Pensò:
-“Al
diavolo Strawberry!”-
Aveva deciso che da
quel momento in poi la mew mew gatto per lui sarebbe passata in secondo
piano.
Ripensò
a tutto quello che era successo in quei pochi giorni……
Amy
che gli si presenta al bancone del Cafè, lei in divisa da cameriera, i litigi
con Strawberry, lo sguardo spaurito della ragazza quando le era giunta la
notizia di essere una mew mew….
Già!
Lei
forse era un di loro.
Adesso
questo pensiero lo faceva stare male…ma perché?
Prima
era felice di aver trovato un’altra persona da aggiungere alla squadra, ma
ora…..un sentimento di angoscia lo pervase.
Essere
una paladina comprendeva dei rischi…di morte.
È
vero,le ragazze se l’erano cavata
alla grande con i chimeri, avevano combattuto contro gli alieni e sconfitto
Profondo Blu….a nessuna di loro era successo qualcosa di grave…
Sì,
ma quella volta era diverso.
Sapeva
che le battaglie da adesso non sarebbero state più le stesse, sarebbero state
sempre più pericolose e rischiaumentati…
Forse
era solamente un’impressione, ma lui era sicuro che Amy fosse diversa dalle
altre… era una persona fragile, debole, probabilmente non sarebbe riuscita ad
uccidere qualcuno.
Dentro
di sé sapeva che lei era la combattente creata dall’acqua cristallo, ne erano
prova gli strani comportamenti che diceva di avere.
Se
l’acqua mew aveva generato una paladina pronta a salvare il mondo voleva dire
che sicuramente tutta l’umanità sarebbe stata in serio pericolo! Naturalmente
doveva essere un combattente molto forte, dotato di poteri che nessuno si
potrebbe nemmeno immaginare.
Eppure….
Amily
era così..così…indifesa.
Era
tutto così complicato.
Adesso non voleva che
la ragazza rischiasse la vita, non riusciva a spiegarsi il motivo, ma aveva
paura che le potesse succedere qualcosa di brutto…
-Accidenti! Cosa mi sta
succedendo?! Non mi sono mai comportato così! Come mai sento dentroun’angoscia così opprimente, perché non
faccio altro che pensare a lei…?
Possibile
che io me ne sia….innamorato?-
Tirò su il
volto.
Prese le spalle di
Amily e la sollevò per guardarla in faccia.
Come era
bella.
I suoi occhi erano
color oceano, riuscivano a trasmettere una dolcezza propria che gli facevano
venire tuffi al cuore. Erano ancora bagnati dalle lacrime…
Lo stavano guardando
con tenerezza, come se gli chiedessero protezione.
La pelle era rosea e
morbida ….
Con un dito le asciugò
l’ultima lacrima che aveva pianto.
Sorrise.
Accidenti, anche il
suo sorriso era fantastico.
-
Oh…Ryan. Perché mi stai facendo questo? Il tuo abbraccio è caldo,
rassicurante… edprofumo della tua
anima travolgente. Io ti guardo e tu ricambi il mio
sguardo.
Hai
degli occhi stupendi… sembrano una finestra sul mare… mi piacerebbe annegarci
dentro…
Adesso anche tu
ridi…
Eccolo, uno dei tuoi rari sorrisi
…il cuore mi batte forte, ha accelerato il ritmo…
Lo
senti?-
-Sento
il suo cuore che batte…per le mie orecchie è una dolce
musica…
Davanti loro il mare
si stava colorando dello stesso arancione del cielo.
Le
nuvole erano sfumate di rosa, parevano candidi veli sospesi nell’aria
primaverile, tirava un caldo venticello che scostò dal volto i capelli della
ragazza.
Ryan
la osservava, studiava ogni punto preciso di quel dolce viso che lo guardava con
timidezza…
Non
si era mai sentito così…
-Amy…scusa,
non so cosa mi sia preso…-
Lei
mise le sue braccia intorno alla vita del biondo e lo
strinse.
Shirogane
chiuse gli occhi, per poi riaprirli, prendere le spalle della ragazza e
dire:
-
Amily…-
La
sua mano destra andò dietro il collo della ragazza, quell’altra la mise dietro
la schiena.
Lei
sapeva cosa stava per accadere.
Spostò
il volto in avanti, guardò Ryan e sussurrò:
-
Ryan…-
Chiuse
lentamente gli occhi e si abbandonò completamente fra le braccia del ragazzo di
cui era innamorata.
Magia.
Le
loro labbra si toccarono.
Non
era un gesto qualsiasi.
Era
qualcosa di delicato.
Qualcosa
di profondo.
Forse
…inspiegabile.
Un gesto che riusciva
a trasmettere tutto ciò che si trovava in fondo all’anima.
Il
tramonto stava colorando quel bacio, e rendeva l’atmosfera ancora più
magica….romantica….
Cosa
ne pensate di questo capitolo? Lo so, è corto,ma….avevo finito l’ispirazione!
XB
Visto
che oggi è S.Valentino ho deciso di scrivere un capitolo
romantico.
Forse
ho fatto correre le cose troppo presto fra Amily e Ryan…ma cosa ci volete fare?
Quando qualcosa mi frulla per la testa la faccio
immediatamente!^^
Ditemi
se vi è piaciuto o meno, se non vi piace posso benissimo rifarlo, per me non ci
sono problemi^^.
Ringrazio
tantissimo Evy e Mew Pam, le mie più care
lettrici……..^^
Siete
molto gentili a leggere le mie schifezze, ke non piacciono quasi a nessuno…sigh
sob.
Mark era seduto sopra una panchina, all’ombra di un grande ciliegio:
Mark era seduto sopra una
panchina, all’ombra di un grande ciliegio:
- Ricordi Strawberry…? È
questo il luogo in cui ho scoperto che eri una mew mew…- le sue parole si
perdevano nel vento, dedicate alla persona che più aveva amato in tutta la sua
vita……
Il ragazzo moro tirò un
profondo sospiro, mettendosi una mano fra i capelli:
-Perché…perché…? – parole
solitarie.
Tristi.
Come
lui.
La sua fiducia era stata
tradita, spezzata…
Aveva visto la persona che
amava, fra le braccia di un altro.
Non poteva essere stato
semplicemente un errore…
C’era qualcosa di più, e
lui lo sapeva bene.
Ripensò a tutti i momenti
trascorsi insieme al suo angelo.
Si ricordò del primo giorno
in cui incrociò lo sguardo timido di quella ragazza, che lo aveva subito
affascinato.
Il suo sorriso, così solare
e radioso… stregò immediatamente il suo cuore.
Tutti i giorni, a fine
lezioni, sapeva che lei era fuori ad aspettarlo per poterlo vedere, era lì
unicamente per lui, per vederlo, anche solamente da un angolo
lontano…
Per
lui…
Anche lui voleva
vederla.
Dal primo momento in cui i
loro sguardi si incrociarono, capì che quella ragazza un po’ goffa avrebbe
occupato un posto speciale nel suo cuore, nella sua vita…
Finalmente cominciarono a
frequentarsi, uscivano insieme, nonostante entrambi custodissero un segreto che
non avrebbero potuto rivelare…
Scoprì che lei era una mew
mew.
Lo aveva capito sotto quel
ciliegio, dove adesso era seduto, gli era stato subito
chiaro.
Ritornò con la mente al
giorno in cui le aveva dichiarato i suoi sentimenti…
Era una giornata di
pioggia, si ricordò che una grande angoscia lo aveva oppresso, una paura
incalcolabile… era il segnale.
Corse da lei, ormai
stremata da una battaglia contro il più terribile chimero che avesse mai
visto.
Aveva avvertito il pericolo
che la sua Strawberry stesse per morire, aveva paura di perderla, sapeva che
doveva aiutarla …
Quella stessa sera le
dedicò il suo più sincero amore.
Un sentimento che voleva
dedicare solamente a lei…
Non riusciva più a
sopportare quella strana sensazione quando la ragazza era in
pericolo…
Era un peso troppo grande
da sopportare…
Lei scoprì cheera l’affascinante Cavaliere
Blu.
Non ci credeva,… e nemmeno
lui…
Solo da poco tempo se ne
era accorto.
Buffo,…no?
Quel ciliegio… lì avevano
vissuto bellissimi momenti insieme, sotto il profumo dei petali in
fiore…
Avevano riso, scherzato, si
erano tenuti per mano, sdraiandosi su un prato verde…
Ma adesso…adesso un
semplice gesto era riuscito a rovinare tutta la magia che era nata fra loro
due.
Non era
possibile.
- Come è potuto accadere?-
un’altra domanda senza risposta.
Sentiva un grande dolore
impossessarsi del suo corpo, come se mille frecce lo stessero
colpendo.
-Sono sempre stato al tuo
fianco, non ti ho mai abbandonata, neanche per un solo attimo…- disse con la
voce rotta.
-Io sono nato per
proteggerti!!! – urlò con tutto il fiato che aveva nei polmoni, alzando il volto
al cielo, come per cercare risposte alle sue mille
domande.
Le lacrime scorrevano
velocemente sulleguance
arrossate.
Mise le mani sulle
ginocchia, posizionando le mani sul viso, cercando di nasconderela sua sofferenza.
-Come ho potuto farlo?- si
domandava una ragazza dai corti capelli rossi.
-Sono stata una stupida…-
camminava lentamente sotto un viale alberato.
-Perché ho baciato
Ghish?
Non avrei mai
dovuto!
Sapevo di non doverlo fare, eppure… mi
sono lasciata trasportare dalle emozioni… è stato
imprevedibile.
Non lo avrei mai detto. Ho seguito un
folle istinto……..accidenti!!
Possibile che un semplice gesto possa
sconvolgere tutto?
Sì, …è possibile.
Mark ha visto quello che ho
fatto…
Deve essere stato
orribile.
Ho letto nei suoi occhi la
paura e … il dolore.
È riuscito a trasmettermi
ciò che provava, con un semplice sguardo.
Angoscia, tristezza,
sofferenza, paura,…
L’ ho
tradito!
Ho distrutto la fiducia che
era nata fra noi.
Ho spezzato il suo
cuore.
Non sapevo che sarebbe
successo, non ci avevo nemmeno pensato quando ho baciato
Ghish.
Eppure l’ho
fatto!
Gli ho spezzato il cuore,
senza pietà!
Sono stata un’ insensibile,
un’egoista…!!
Ho lasciato che le passioni
mi trasportassero, non ho nemmeno pensato a cosa sarebbe potuto succedere… ho
rovinato tutto!
Io rovino sempre
tutto…
Non sono capace di fare
niente…
Non combino mai niente di
buono…non servo a nessuno!!- le sue guance erano bagnate da lacrime amare,
lacrime che non sarebbe riuscita ad asciugare facilmente dal volto e dal…
cuore.
Era successo tutto per un
semplice sbaglio.
Un
errore.
Un errore può distruggere
ciò per cui hai vissuto, con un semplice soffio.
Quando credi di aver
raggiunto la felicità, c’è sempre un qualcosa che ti allontana da
lei…sempre…
È imprevedibile,
incalcolabile…
Cortino, vero?
Non sono
brava a fare capitoli lunghi… ^^
Come al
solito spero vi sia piaciuto! °°; ( ke faccina strana!)
Ringrazio
Evy, Mew Pam, Pink e tutti i lettori che non recensiscono, ( scusa, quali
lettori!? NdStraw) ( -_-“ ndme)
Il prossimo
capitolo sarà più movimentato, proverò a cimentarmi in scene d’azione,
…
Aspetto
critiche e commenti! OO. ( e questa che faccia sarebbe? Nd Straw) ( Ah, non lo
so! ^^ndme)