Il Canto delle Origini

di Sinnheim
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Helios, progenitore della Stirpe del Drago ***
Capitolo 2: *** Dorian e Lorian, i Draghi Gemelli ***



Capitolo 1
*** Helios, progenitore della Stirpe del Drago ***


HELIOS, IL PROGENITORE DELLA STIRPE DEL DRAGO

 

 

 

13 Marzo, anno 1000, Era del Drago

 

 

Caro diario,

è successo di nuovo! Il signor Layton mi ha dato dieci pezzi di rame in meno dopo aver lavorato tutto il giorno nella sua fattoria! Ha detto che il fieno non era sistemato a dovere, ma so che ha mentito per pagarmi di meno.

Non capisco proprio perché gli uomini debbano essere così avari con i propri simili, dopotutto qui su Domino siamo solo poco più di ventimila abitanti!

Noi esseri umani siamo ancora molto pochi e abbiamo iniziato a colonizzare l'Universo solo da cinquecento anni; dovremmo essere solidali tra noi, invece ci ostiniamo a trattarci male gli uni con gli altri.

Il signor Layton lo sa che i miei genitori sono morti da poco, lo sanno tutti nel villaggio in effetti, eppure non importa a nessuno.

Non so davvero per quale motivo, ma la mia famiglia non è stata mai vista di buon occhio, anche prima che mio padre iniziasse a raccontare quella storia... mah.

Mia madre era solita dirmi, per rincuorarmi un poco, che erano invidiosi perché, sia io che i miei genitori, abbiamo i capelli rosso fuoco e siamo gli unici del villaggio ad avere questo tratto così particolare.

Amavo i capelli di mia madre... mi manca tanto. Comunque sia, per questa volta lascio correre. Dopotutto, domani è una grande giornata: finalmente compirò sedici anni! E tu sai bene cosa vuol dire, amico mio: quest'anno potrò partecipare all'Ascesa!

 

 

14 Marzo, anno 1000, Era del Drago

 

Caro diario,

come al solito, nessuno mi ha fatto gli auguri di compleanno. Ormai sono un uomo, la cosa non deve più tangermi in alcun modo.

Oggi ho detto al signor Layton che avrei partecipato all'Ascesa, lui di tutta risposta mi ha riso in faccia.

Uomini e donne dagli enormi poteri magici non ci sono mai riusciti, cosa puoi fare tu che non possiedi nemmeno un briciolo di potere? Povero idiota! ha detto.

È vero... non ho nessuna capacità particolare, al contrario di Irving, lo stregone del villaggio.

Qui siamo circa duecento, ma so che negli altri villaggi di Domino ci sono esseri magici che, sicuramente, proveranno l'Ascesa proprio quest'anno.

Sono decenni che non si vede un partecipante giovane come me. Di solito, al rito prendono parte persone adulte e mature, poiché è credenza comune che, più si è in avanti con l'età, più si hanno chance di essere scelti.

In effetti, raramente i partecipanti degli altri pianeti e dei villaggi di Domino sono al di sotto dei venticinque anni, ancor meno sono quelli che non possiedono doni magici di nessun tipo.

Però... non mi importa di quello che dicono tutti, ci voglio provare lo stesso. Voglio incontrare il Drago.

 

 

20 Aprile, anno 1000, Era del Drago

 

Caro diario,

sono così emozionato! Mancano solo quindici giorni all'Ascesa!

Ogni dieci anni da mille anni, uomini e donne sopra i sedici anni possono prendere parte alla prova per essere scelti dal Drago Divino.

Mentre il sacro essere creava la vita nell'Universo, i neonati uomini iniziarono a colonizzare Eden, il primo pianeta generato dal suo immenso potere.

Cinquecento anni dopo, finita la sua opera, il Sacro Drago scelse Domino come casa del suo ultimo riposo; gli abitanti di Eden abbandonarono il pianeta per seguire la bestia nella sua nuova dimora: quelli furono i nostri antenati.

Il Drago sancì che, da quel giorno in poi, avrebbe aspettato qualcuno puro d'animo che fosse stato degno di accogliere il suo sconfinato potere, in modo tale da poter vegliare in eterno sul suo creato.

Quello fu il momento in cui ebbe inizio l'Era del Drago e il rito dell'Ascesa, ma in mille anni nessuno era ancora stato scelto.

Ogni decade si presentano in molti, e quei molti si presentano anche più volte nell'arco della loro vita, confidando che la loro crescita fisica e mentale possa renderli più degni.

Mio padre, prima di me, provò il rito, raccontandomi che il Drago non lo liquidò subito come faceva di solito, ma lo guardò intensamente per molto tempo, come se fosse indeciso su cosa fare; alla fine lo congedò, ma gli disse qualcosa come Non tu e non ora, ma chi è dopo di te.

Papà era sicuro che si riferisse a qualcuno della nostra famiglia. Ovviamente, nel villaggio nessuno volle credere alla sua storia: dicevano che era un bugiardo, che voleva solo mettersi in mostra e spesso, ancora oggi, mi accusano a mia volta di essere bugiardo perché lo era anche lui.

Eravamo diventati lo zimbello del villaggio, ma io voglio credere a mio padre. È anche per questo che voglio sottopormi all'Ascesa: voglio chiedere al Drago se lui diceva la verità o meno.



30 Aprile, anno 1000, Era del Drago

 

Caro diario,

i preparativi per l'Ascesa procedono bene; le locande sono pulite e rimesse a nuovo per ospitare i partecipanti stranieri, enormi quantità di cibo sono state preparate per la grande festa che si sarebbe tenuta la notte prima del grande evento, e ancor di più per i giorni che lo avrebbero seguito. Il rito poteva durare anche una settimana intera se i partecipanti erano numerosi.

Quando cammino per il villaggio, vedo la gente che mi indica e ridacchia. Mi prendono tutti in giro e, i ragazzi più grandi, spesso mi picchiano.

Tuttavia, non mi importa. Un giorno diventerò più grande di tutti loro, e impareranno a rispettarmi. Sono stanco di subire tutto questo odio e scherno ingiustificato, li detesto, li detesto tutti...

Dal fienile dove dormo di solito, si vede l'estesa foresta dove riposa il Drago. Uno alla volta, i partecipanti devono attraversare l'imponente mole di alberi e fogliame per raggiungere il centro, dove si trova Lui.

Non è una prova difficile. Non bisogna far niente di particolare, ma i racconti sono tutti pressoché uguali: dicono che, mentre ti inoltri nella boscaglia, ti senti osservato come se fossi nudo, a volte è capitato che qualcuno svenisse per quanto era grande la sensazione di disagio provata.

Dicono che il Drago veda tutta la tua vita passata, presente e futura mentre cammini verso di Lui, che veda come sei fatto nell'anima e, in base a quello che scruta, decide se congedarti o donarti il suo potere.

L'incontro vero e proprio dura pochi minuti, ma dicono che la bestia sia talmente bella e gloriosa che da mozzare il fiato.

Mi spaventa un po' essere analizzato così a fondo... se mio padre mentiva davvero, magari penserà che sono un poco di buono anche io. Comunque sia, non vedo l'ora!



2 Maggio, anno 1000, Era del Drago

 

Caro diario,

perdonami se ieri non ti ho scritto, ma... ecco... non volevo sporcarti di sangue.

Stavolta mi hanno picchiato davvero forte... credo di avere qualche osso rotto, quasi non mi riconosco allo specchio per quanto sono tumefatto in volto.

Un bugiardo come te non è degno di vedere il Drago! dicevano. Sono strisciato fino al mio fienile, mi sono rannicchiato sulla paglia e credo di essermi addormentato.

Il signor Layton è venuto da me sbraitando e urlando perché, ovviamente, non mi sono presentato a lavoro. Quando mi ha visto lì sdraiato, immobile e ferito, ha imprecato ad alta voce e ha detto che mi concede due giorni per riprendermi, o avrei perso la mia occupazione.

Perché? Perché devono farmi questo? Non ho fatto niente di male, perché mi devono odiare così tanto? La mia vita vale così poco? Forse non merito davvero di vedere il Drago... forse dovrei solo addormentarmi e non svegliarmi più.



4 Maggio, anno 1000, Era del Drago

 

Caro diario,

è sera e stanno tutti festeggiando; come ci si aspetta ogni volta, in molti sono accorsi su Domino per l'Ascesa, e molti di loro sono famosi.

Non mi piacciono le feste, anche perché non sono molto gradito. Cercherò di sgraffignare un po' di cibo e proverò a dormire, sono troppo stanco...

Le mie ferite stanno meglio, ma ancora mi fa malissimo tutto, inoltre ho l'umore a terra.

Se domani scoprirò che mio padre era davvero un bugiardo e che ci ha diffamati per tutto il villaggio solo per puro ego, io... non lo so.

Sto pensando di chiedere al Drago di uccidermi. Non è la depressione a parlare né un capriccio, ho solo riflettuto molto: sono solo al mondo, la gente mi disprezza perché ha disprezzato mio padre, mi picchiano quotidianamente e, un giorno, potrebbero ridurmi talmente male da soffrire tutta la vita.

No... non voglio questo. La mia vita non potrà mai cambiare in questo posto, qualunque cosa io faccia. Preferisco andare dai miei genitori, dove sarò in pace.



5 Maggio, anno 1000, Era del Drago

 

Caro diario,

è l'alba e non sono riuscito a chiudere occhio: sono troppo nervoso.

Finalmente scoprirò la verità su mio padre ma, soprattutto, avrò l'onore di vedere il Drago per la prima volta.

Ho un po' di nausea, ma ce la devo fare: tra pochi minuti inizierà l'Ascesa.

Sono il primo ad entrare nella foresta: dicono che non riuscirò nemmeno a mettere piede nella boscaglia che il Drago mi avrà già liquidato. Non sanno che potrei non tornare mai più. Se continuerò a vivere, ti racconto come è andata!



6 Maggio, anno 1000, Era del Sole

 

Caro diario,

tu... non puoi proprio immaginare cosa è successo dentro quella foresta. Sono così pieno di meraviglia e felicità che... che io... hai ragione, devo partire dall'inizio.

Era ora di andare e tutti, intorno a me, se la ridevano alla grande, come ci si poteva aspettare.

Iniziai a camminare nella selva e, proprio come dicevano le testimonianze, iniziai a sentirmi osservato e irrequieto, come se qualcuno mi stesse svuotando di tutto ciò che provavo e di tutto ciò che ero stato e che sono.

Il cuore batteva impetuoso, sudavo freddo ad ogni passo che facevo, ma mi costrinsi ad andare avanti.

Dopo circa... non lo so, mi è sembrata un'eternità, ho sentito un calore fortissimo: non asfissiante come afa estiva, era invece rigenerante. Ho fatto qualche altro passo, ed era lì.

Era bellissimo. Gigantesco, fatto di fuoco d'oro e scarlatto, così chiaro da essere quasi bianco; piansi per quanto era gloriosa la visione di quella creatura.

D'istinto mi inginocchiai e lo guardai come avrei guardato la mamma se fosse apparsa davanti a me all'improvviso. Le fiamme erano fittissime e, non posso giurarlo, ma credo mi stesse sorridendo.

«Finalmente, Helios» disse.

Conosceva il mio nome, conosceva tutto di me, lo aveva visto nella foresta.

Io rimasi pietrificato con gli occhi sgranati di meraviglia, terrore e felicità tutte insieme. Non feci in tempo a dire niente che Lui subito mi si avvicinò lento e maestoso.

Disse che mio padre diceva il vero, e... e... Lui, il Drago, aveva visto in mio padre il prescelto, ma non era sicuro se fosse lui o... il suo discendente. Io.

Balbettai. Gli chiesi perché volesse proprio me, io che non avevo poteri ed ero un nessuno, io che ero ritenuto da tutti un bugiardo e un fallito. Beh, lui mi rispose questo...

«Proprio perché sei vuoto hai il cuore pieno di nobile purezza, un contenitore perfetto per il mio potere. Chi viene al mio cospetto è già saturo di magia e, spesso, anche di arroganza. Tu, invece, hai un'anima indomita, un coraggio senza eguali e hai conosciuto l'ingiustizia e il dolore della perdita. Tu sei consapevole, giovane ragazzo, e io voglio solo questo».

Con ritrovata voglia di vivere, ho accettato di accogliere la sua essenza dentro di me; mi annunciò solennemente che l'Era del Drago era finita, e che stava iniziando l'Era del Sole e della stirpe del Drago.

Mi ha avvolto con le sue spire incandescenti e sono diventato un tutt'uno con Lui. Mi sentivo... mi sento incredibilmente potente, l'energia scorre nelle vene come piccoli fiumi caldi, trabocco di vita.

Quando sono uscito dalla foresta e raccontai a tutti cosa era successo iniziarono a ridere di me, ma non gliene diedi la soddisfazione: senza sapere nemmeno come dovevo fare mi ricoprii di fiamme lucenti, a testimonianza del fatto che ero il primo della mia stirpe.

Tutti si ammutolirono e mi guardarono con un misto di disprezzo e timore, invidiosi e spaventati.

Gli esseri umani sono così meschini pensai, ma il Drago mi rimproverò con durezza. Disse che dovevo conquistarmi la loro fiducia, che potevo cambiare i loro cuori e cambiare il mio.

Annunciai quindi l'inizio dell'Era del Sole, che mio padre diceva la verità e che, con me, iniziava la stirpe del Drago, come era la volontà del Divino.

Sarà la paura che provano nei miei confronti ma ora, quando cammino per il villaggio, non ridono più di me: è una sensazione bellissima.

Il Drago ha detto che mi insegnerà a usare i miei nuovi poteri, affinché io possa proteggere il suo creato. Ancora non ci posso credere...



12 Dicembre, anno 1010, Era del Sole

 

Caro diario,

ah... ne è passato di tempo, amico mio. Mi dispiace averti abbandonato così, ma gli eventi mi hanno portato altrove.

Sono passati dieci anni, di già... anni di cambiamenti, sia nella roccia delle mura, sia nelle menti delle persone.

Dal giorno della mia Ascesa, come mi è stato insegnato dal mio glorioso maestro, mi sono impegnato ad aiutare quella stessa gente che mi disprezzava, prima con rancore, poi con ritrovata lucidità di pensiero.

Gli esseri umani sono mutabili, come argilla fresca pronta da modellare. Ciò di cui hanno bisogno è un bravo artigiano che sappia maneggiarli, per aiutarli a esprimere ciò che sono al meglio delle loro possibilità.

Pregno di questa filosofia, pian piano le persone hanno iniziato a cambiare seguendo il mio esempio, a vedere oltre i loro limiti dettati dal pregiudizio e dall'odio, a vedere il bello della vita e dei loro simili.

Quattro anni dopo, tutti i villaggi di Domino mi proclamarono re, e da ogni parte dell'Universo accorsero in molti per vivere sotto la mia guida; insieme abbiamo costruito il castello, le mura, nuove città e rinnovato quelle già esistenti.

Il mio potere sconfinato non ha fatto che crescere, spingendomi ad affinare le mie abilità senza sosta.

Vado ovunque ci sia bisogno di me, anche in altri mondi: risolvo conflitti che, altrimenti, finirebbero nel sangue; porto la vita là dove è stata distrutta, incuto terrore e fermo i malvagi che vorrebbero sovvertire la natura delle cose per loro tornaconto personale.

Sono diventato una sorta di leggenda, sai. Per le strade cantano le mie gesta: narrano ai bambini la storia del re dai capelli di fuoco con il potere di un Dio.

Devo ammetterlo... sono davvero felice, anche se non avrei mai pensato di esserlo di nuovo dopo la morte dei miei genitori.

Ancora stento a credere che il Drago abbia scelto proprio me ma, grazie a lui, ho fatto cose buone. Spero solo che i miei discendenti siano all'altezza del compito gravoso che li attende.



13 Luglio, anno 1020, Era del Sole

 

Caro diario,

wow, non sapevo che papà avesse un diario! Ti teneva nascosto nel suo armadio.

Vengo spesso a giocare qui ma, non so perché, non ti avevo mai notato prima. Piacere di conoscerti: mi chiamo Luna e sono la principessa di Domino! Ti va di essere amici?

 

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Capitolo 2
*** Dorian e Lorian, i Draghi Gemelli ***


DORIAN E LORIAN, I DRAGHI GEMELLI

 

 

 

11 Agosto, anno 1232, Era del Sole

 

Mio buon amico,

oggi è il compleanno mio e di mio fratello Dorian! Compiamo dieci anni e, presto, potremo iniziare l'addestramento alle arti magiche!

Dicono che la Fiamma del Drago sia molto difficile da padroneggiare, per questo è necessario cominciare a studiarla fin da giovanissimi.

Se devo essere sincero, ho un po' paura... e se non riesco a controllarla? E se non ci riesce mio fratello? I nostri genitori sembrano così impazienti di farci iniziare, spero vada tutto bene. Sono molto oppressivi, soprattutto nei miei confronti.

A volte ho la sensazione che ignorino troppo Dorian. Non fanno altro che dirmi quanto io sia importante per loro, mentre a mio fratello non rivolgono mai parole del genere.

Gli adulti non li capisco proprio. Nonostante tutto, non vedo l'ora di iniziare!

 

 

20 Settembre, anno 1233, Era del Sole

 

Mio buon amico,

è già passato un anno, è proprio volato via. Il nostro addestramento procede bene: ora so creare piccole palle di fuoco e sono in grado di guarire in fretta da ferite leggere, e Dorian è al mio stesso livello.

Dicono che sono progressi notevoli per due bambini di undici anni, a quanto pare abbiamo un grande potenziale.

Mi sento molto orgoglioso, sia di me stesso, sia di mio fratello! Gli istruttori non fanno altro che ripetermi quanto io sia speciale, che tutti si aspettano molto da me.

Dicono che devo impegnarmi molto perché, da me, dipenderà il futuro del regno. Dicono che diventerò addirittura re!

Non saprei dire se sono seri oppure no, ma io non ci do peso. Tutto ciò che voglio fare è rincorrere Dorian nel castello lanciando lingue di fuoco.

Più di una volta abbiamo incendiato le tende. So che non lo dovremmo fare, ma è troppo divertente!



12 Dicembre, anno 1236, Era del Sole

 

Mio buon amico,

oggi i miei genitori mi hanno portato nella galleria d'arte dove sono esposti i ritratti di tutti i sovrani di Domino.

Mi hanno fatto un discorso molto lungo, dicendo cose del tipo Lorian, sei destinato a grandi cose, oppure, Lorian, questo è il tuo destino, e bla, bla, bla.

Quella solfa non era nuova alle mie orecchie: è da quando sono piccolo che sento continuamente questa filastrocca. Sono molto infastidito e arrabbiato, e non solo per questa vicenda.

Dieci minuti, mio buon amico. Solo dieci minuti sono serviti per determinare il destino di due esseri umani. Io nacqui per primo, mentre Dorian dieci minuti dopo.

Sono il maggiore perché sono nato prima, e diventerò re solo per una questione di orologio.

Una vita in cui io sono stato trattato con i guanti bianchi, mentre mio fratello veniva a malapena considerato. Tutto questo solo per dieci, dannati, minuti.

Non è giusto. Dorian merita una possibilità. Un re dovrebbe essere il migliore tra gli uomini, non il più veloce a nascere.



7 Febbraio, anno 1237, Era del Sole

 

Mio buon amico,

ultimamente mi sento molto confuso. Non importa quanto io mi impegni, non importa le imprese portate a termine, i miei genitori hanno occhi solo per Dorian.

Non capisco cosa stia succedendo: non erano mai stati così in apprensione per lui.

Ovviamente ne sono molto contento: era ora che distogliessero un po' l'attenzione da me per dedicarle anche a mio fratello.

C'è una cosa che non capisco, però: perché non riescono a vederci allo stesso modo sempre? Siamo entrambi loro figli! Siamo... uguali. Nell'aspetto, nelle abilità, per gli dei, anche nel carattere sotto certi aspetti.

Perché, allora, questo comportamento improvviso? Ho forse fatto qualcosa di sbagliato? Li ho forse delusi e ora vogliono usare Dorian per punirmi così?



9 Aprile, anno 1237, Era del Sole

 

Mio buon amico,

non era solo una mia paranoia, qui sta succedendo davvero qualcosa di strano!

Dorian passa sempre più tempo da solo con i nostri istruttori, sono giorni che non ci alleniamo insieme. Ogni volta che provo ad avvicinarlo lui sorride stanco, mi dice che non è un buon momento e va via. Sta diventando sempre più schivo.

Ho quindici anni maledizione, sono abbastanza grande da cogliere questi comportamenti. Rivoglio mio fratello, mi manca.



27 Maggio, anno 1237, Era del Sole

 

Mio buon amico,

finalmente l'arcano è stato svelato. Dorian è... il principe ereditario di Domino. Diventerà re.

Lui... lui che è il fratello minore, lui che è sempre stato ignorato dai nostri genitori.

Io... perché? Non ho forse fatto tutto quello che mi hanno sempre chiesto? Non sono stato perfetto in tutto? È tutta la mia dannata vita che non fanno altro che ripetermi quanto io sia speciale, quanto io sia importante, che un giorno diventerò re, e ora mi gettano via come immondizia!

Dev'esserci un motivo se, di punto in bianco, hanno scelto Dorian come principe ereditario.

Sono sicuro che vogliono usarlo per qualche motivo. Io non... non posso crederci. Non posso. Non voglio.



1 Giugno, anno 1237, Era del Sole

 

Mio buon amico,

a quanto pare, sono un ragazzo irrequieto.

Dicono che ho la tendenza alla ribellione, che spesso faccio di testa mia senza ascoltare nessuno.

Dorian, invece... lui è calmo. È sempre diligente in quello che fa, è accondiscendente. Mio fratello è una perfetta marionetta da gestire, io invece no.

Alla fine, Dorian ha vuotato il sacco e si è confidato con me. Sono chiuso in camera mia da giorni: non faccio che stringere i denti e piangere lacrime che bruciano più del fuoco.

Vogliono usare Dorian per i capricci della corte, vogliono avere il futuro re in pugno esattamente come lo è stato mio padre.

Perché, perché la Stirpe del Drago si è abbassata a essere un vile strumento corrotto di un gregge di pecore codarde?

Io, mio fratello, noi siamo i draghi di Domino. Non possono domarci!



4 Maggio, anno 1242, Era del Sole

 

Mio buon amico,

è arrivato il momento. Ora che ho vent'anni, dopo interminabili allenamenti intensivi, posso finalmente realizzare il desiderio che covo da così tanto tempo.

Domani sarà la festa dell'Ascesa del Drago, il giorno in cui Helios fu scelto dal Drago divino come primo della nostra stirpe.

Dorian verrà investito ufficialmente del titolo di principe erede e lì, interverrò io. Mi appellerò alle antiche usanze e sfiderò a duello il futuro re.

Lo sconfiggerò e prenderò il suo posto, salvando mio fratello da una vita di inganni e Domino da quel circolo di corruzione in cui è invischiata.

Nessuno si aspetta una mossa del genere, i nobili tremeranno tutti al mio cospetto. Il Drago divorerà i parassiti una volta per tutte.



5 Maggio, anno 1242, Era del Sole

...........per gli dei........ oh dei, cosa ho fatto...... che qualcuno mi aiuti, ascoltate le mie preghiere, vi prego.......vi prego.......

 

 

18 Gennaio, anno 1262, Era del Sole

 

Mio caro amico,

non... non aprivo le tue pagine da tanto di quel tempo... vent'anni. Sì, venti. Una vita, praticamente.

Non ho più scritto nulla, nemmeno cosa accadde quel giorno. Uh... penso sia ora di fare i conti col passato. Devo, sì, anche perché questo è il destino che mi attende.

Quando lanciai la mia sfida, come era prevedibile, tutti sudarono freddo; contavano sul silenzio di Dorian, non avevano messo in conto che avrei potuto scoprirli.

Mio fratello era così bello quel giorno. I capelli rossi e gli occhi azzurri erano esaltati dal suo completo regale e dal soprabito di pelle nera ornato in oro: era senz'altro la bella copia di me stesso.

Io, invece, ero così trasandato, lasciato andare all'odio. Non potevo rivelare a nessuno le mie intenzioni, tantomeno a mio fratello: se avessi dichiarato che stavo lanciando la mia sfida per salvarlo e per pulire la corruzione a corte, non lo avrebbero mai lasciato combattere, né lui lo avrebbe fatto di sua spontanea volontà per non ferirmi gravemente.

Ormai era troppo manipolato, così poco sé stesso... mi bolliva il sangue.

Se volevo avere successo dovevo recitare bene la mia parte, quindi dissi che ero lì per riprendere ciò che mi spettava di diritto: io ero il fratello maggiore, la corona mi era dovuta fin dall'infanzia. Mi era dovuta per quei dieci minuti.

Nessuno avrebbe mai dovuto conoscere la verità: sarei passato ai posteri come un usurpatore del trono.

Eppure... nonostante la delusione terribile negli occhi di mio fratello, nonostante la storia avrebbe infangato il mio nome per sempre, mi stava bene. Perché io ero... un drago. E i draghi non si piegano davanti a nulla.

In quanto a potenza e tecnica, ero infinitamente superiore a Dorian; mi allenai come un folle per anni mentre lui veniva preparato a governare, favorendo lo studio accademico a quello bellico. A malincuore, la corte e i regnanti furono costretti ad accettare: erano le tradizioni, dopotutto.

Il futuro re fu spogliato del suo bellissimo soprabito e la nostra arena fu allestita davanti agli occhi di centinaia di popolani.

Dorian mi implorò di non andare avanti, di fermarmi finché ero ancora in tempo; urlò che mi sarei condannato a vita per una corona che non meritava il mio valore. Stava cercando di salvarmi, come io stavo facendo con lui.

Cosa può andare storto, devo solo sconfiggerlo mi dissi, non dovevo uccidere per forza, bastava una resa.

Una resa che... non arrivò mai. Mio fratello non voleva pronunciare quelle parole, voleva proteggermi a tutti i costi, ma io non potevo permetterlo.

I miei colpi diventavano sempre più forti nella speranza che, prima o poi, gettasse la spugna.

Gli urlai: «Dichiarati sconfitto! Fallo, per l'amor degli dei!».

Ma lui si rifiutò. Quel... quel testone. Avevo dato per scontato che, fisicamente, fosse molto più debole di me, ma non lo era il suo spirito.

Lo colpii ancora, ancora e ancora, sempre più forte, sempre più disperato, fin quando... non si mosse più. Io ho ucciso mio fratello, con le mie mani.

Governo ormai da dieci anni; è stato davvero difficile e impegnativo smantellare anni e anni di complotti architettati da nobili corrotti. I tentativi di assassinio, ormai, non li conto più.

Sfortunatamente per loro, sono totalmente fuori dalla portata di chiunque: il mio potere magico è gigantesco.

Niente forgia bene quanto l'odio. E ora, beh... faccio del mio meglio per regnare in modo equo.

Il popolo non sa come prendermi, come era prevedibile, tanto che molti mi vedono come un assassino usurpatore ma, allo stesso tempo, sono colui che ha ripulito la corte e ha riportato la giustizia su Domino.

Oh Dorian... mi manchi tanto, fratello.



5 Maggio, anno 1262, Era del Sole

 

Mio buon amico,

sono eccitato e nauseato allo stesso tempo. In questa data maledetta, il Drago è apparso in sogno: mi ha parlato, ha detto che le mie azioni erano per un fine superiore e che ha sentito continuamente la mia profonda tristezza. Ha avuto pietà di me, e... ha deciso di svelarmi il segreto dei Custodi.

Mi ha spiegato come siamo collegati all'Universo, come siamo parte integrante di esso, e come la Fiamma stessa sia vincolata alla nostra anima.

C'è un modo: posso riportarlo indietro. Oh, Dorian...



23 Ottobre, anno 1265, Era del Sole

 

Mio buon amico,

questi tre anni di ricerche hanno dato i loro frutti. Sono finalmente riuscito a districare la matassa di teorie e formule che mi impedivano di trovare la soluzione a un quesito antico come la creazione.

Manca solo un tassello fondamentale: come posso restituire la vita spezzata? Come faccio a cavarmi la Fiamma dal petto e offrila al drago che custodisce l'anima di mio fratello?

È qualcosa che va oltre le mie competenze, qualcosa di... sì, oscuro. Non credo di avere molta scelta: devo rivolgermi a Priscilla, regina del pianeta Myrkar.



1 Novembre, anno 1300, Era del Sole

 

Mio buon amico,

ieri sono finalmente andato su Myrkar; la regina Priscilla ha impiegato cinque, lunghi anni per esaudire la mia richiesta.

Non mi sono mai fidato completamente della gente di quel mondo, anche per via della loro origine.

L'Universo magico deve essere sempre in equilibrio, una danza continua di magia bianca e nera; quando nacque Eden, in modo uguale e contrario nacque Myrkar.

Se il primo è fonte primaria di energia positiva, il secondo lo è di energia negativa. Questo pianeta è dimora degli esseri magici oscuri più potenti dell'Universo, nonché casa dell'unica stirpe reale che può eguagliarci in potenza.

È difficile liberarsi dei luoghi comuni: il fatto che siano esseri dotati di magia nera non vuol dire che siano malvagi, è qualcosa che non ha nessun tipo di legame con la natura magica.

La loro regina, Priscilla la Tempesta Oscura, è una donna molto particolare e insolitamente gentile. Nonostante ciò, non riesco comunque a stare del tutto tranquillo.

Domino e Myrkar sono alleati da tempo immemore, cosí mi rivolsi a lei per creare un manufatto che fosse in grado di recidere la Fiamma del Drago dal mio corpo. Certo, non pensavo ci impiegasse cinque anni, ma non mi lamento.

È un oggetto molto particolare: si presenta come una normale elsa di pugnale d'oro e ornata di gioielli, ma l'incantesimo oscuro di cui è dotata le permette di riconoscere l'anima spezzata di chi ha dovuto uccidere un consanguineo contro il suo volere.

Se la prendo in mano... una lama spettrale si materializza dall'elsa.

Priscilla asserisce che questa è in grado di proiettare all'esterno la mia Fiamma del Drago: se la pugnalerò, il mio debito sarà ripagato.

Ora sono qui, su Domino, davanti la tomba di mio fratello. Sono pronto.



25 Dicembre, anno 1300, Era del Sole

 

Mio buon amico,

oggi Dorian mi ha costretto a portarlo a pesca.

Fa un freddo cane, ma non ho declinato; spesso dice che il freddo pungente e il caldo intenso lo fanno sentire vivo.

Non ho la più pallida idea di cosa abbia passato da morto. Non vuole parlarmene per nessuna ragione al mondo, ma va bene così: sono cose che un comune mortale non dovrebbe mai sapere.

Ho delegato gli affari del regno ai miei fidati assistenti e ce la siamo svignata, proprio come quando eravamo piccoli; il lago si trova a pochi chilometri dal castello, è diventato il nostro ritrovo abituale.

Noi due, le canne da pesca, e il silenzio.

In queste finestre di tranquillità, ci siamo detti tutto ciò che c'era da dire: le mie vere intenzioni di quel giorno, come l'ho riportato indietro, il dolore patito... tutto, abbiamo parlato proprio di tutto.

Ora è il mio braccio destro. Mi aiuta a governare ed è il mio agente incaricato di tenere a bada le mire espansionistiche della nobiltà.

È perfetto per questo lavoro: ragiona bene, è molto acuto e sveglio, e... beh, è l'unico Custode rimasto che può ancora usare la Fiamma del Drago. Ho sacrificato il mio potere per riportarlo tra i vivi.

A volte, chiede se mi manca tutta quella potenza distruttiva che avevo coltivato con tanta fatica, ma la mia risposta è sempre la stessa.

Il mio adorato fratellino, la parte migliore di me. Non potrà mai essere sostituito dal potere forgiato nell'odio. Mai.

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